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Correva l’anno... 1906

di Leonio Callioni

“Stadium” annuncia la fondazione della Federazione delle Associazioni Sportive Cattoliche Italiane

Era il 22 agosto del 1906 e dal mese precedente il “Bollettino delle Associazioni Cattoliche Sportive Italiane” aveva iniziato le sue pubblicazioni. Poco dopo nacque “Stadium” indicato come “Bollettino della Federazione delle Associazioni Sportive Cattoliche Italiane”. Ma quando avvenne, in quali contesti storici, sociali, economici, iniziò l’incredibile avventura di “Stadium” al servizio di una idea cristiana cattolica dello sport, e più in generale dell’attività sportiva? Ci vuole molta fantasia per immaginare quella società, quei tempi. L’Italia era da poco un Regno della Casa Savoia, la Chiesa Cattolica, attraverso una indicazione della Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari, il 30 gennaio del 1868 aveva indicato ai cattolici italiani che “non conveniva” a loro di partecipare alla vita politica dello Stato italiano. Porta Pia aveva lasciato macerie di ogni genere. Ma, anche se non attraverso l’attività politica diretta, la presenza dei cattolici nella vita pubblica nazionale si sentiva eccome e il fermento dava ottimi frutti nella educazione delle e dei giovani, nella cura delle famiglie in difficoltà, nella assistenza spirituale. L’anno prima della fondazione delleFederazione delle Associazioni Cattoliche Sportive Italiane, Pio X, allentò i divieti (perché tali in effetti potremmo definirli) e permise la partecipazione dei cattolici alla vita politica, purché in un ambito riconosciuto fecondo e utile alla fede dai Vescovi. Da sottolineare che in quegli anni il diritto di voto era ben lungi dall’essere un diritto “universale”. Alla nascita dello Stato Italiano il diritto di voto era riservato ai soli cittadini maschi di età superiore ai 25 anni e di elevata condizione sociale. Forse, quindi il 5 per cento della popolazione. Nel 1881 il Parlamento estese questo diritto alla media borghesia e il limite fu abbassato a 21 anni. Ma si trattava ancora di un’esigua minoranza del popolo italiano. Torniamo quindi alla vita sociale dei cattolici. Bisogna sottolineare che i Vescovi furono molto presenti e attivi nella fondazione della Federazione. Lo accertiamo attraverso “Stadium” che racconta, con abbondanza di particolari, nel suo terzo numero, il Terzo Convegno Cattolico Ginnastico Nazionale. Ci limitiamo qui, però, alla cronaca della 4 a giornata del Convegno Ginnastico, 21 agosto 1906, come raccontata da “Stadium”: «Al mattino di mercoledì si ripetè la scena commovente della domenica. Nel venerabile Santuario della B. V. d’Oropa, che riassume tanti secoli di storia e di fede, la maggior parte dei ginnasti e dei congressisti ricevettero il Pane degli Angeli. L’organo suonava dolcemente risvegliando ricordi innumerevoli, e spingendo lo spirito a sollevarsi verso quel Dio di pace e d’amore, che permette a noi, pur tanto combattuti ed avversati, dei trionfi che forse alla maggior parte degli uomini rimarranno ignoti, ma che fruttificheranno nelle anime assetate di giustizia e di verità, come il buon seme del terreno propizio. E buon seme davvero furono le parole che l’Eccemo (leggasi Eccelentissimo: NdR) Mons. Bignami pronunziò veramente felici e nella sostanza e nella forma, e tali, da lasciare imperituro ricordo in quanti ebbero la fortuna di ascoltarlo. Poco dopo, alle 9, i delegati delle Società Sportive, radunatisi in una sala dell’ospizio, deliberarono la fondazione della Federazione delle Associazioni Sportive Cattoliche Italiane». Nasceva così la FASCI. Sarà avversata dal Partito Fascista, che la sciolse… Ma il seme si apprestava a dare grandi frutti. Lo vedremo nelle prossime puntate.

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