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Un campo per il "piccolo Zidane"

Ad Altamura inaugurato il Centro Sportivo DM10 intitolato a Domenico Martimucci, giovane atleta ucciso dalla mafia

di Massimiliano Dilettuso

Un centro sportivo di periferia per tutti quei ragazzi che scelgono di sposare uno sport sano e inclusivo. È la mission del neonato centro sportivo DM10, sorto ad Altamura, a pochi chilometri da Bari, in Puglia. L’area ospita due campi da calcio a 5, uno da beach volley, una pista di atletica, un’area fitness all’aperto e un parco meditativo: 8 mila metri quadrati in totale, ubicati in un terreno attiguo alla Parrocchia del S.S. Redentore, per onorare la memoria di Domenico Martimucci, a cui è stato dedicato l’intero impianto. Martimucci, per tutti ‘Domi’, è stato una giovane promessa del calcio locale, scomparso prematuramente a soli 27 anni a causa di un attentato di stampo mafioso. Originario di Altamura, era un grande appassionato di calcio e sin da piccolo inseguiva il sogno - comune a tanti giovani della sua età - di giocare negli stadi più prestigiosi dello Stivale. Il 5 marzo 2015 Domenico si recò, assieme ad alcuni suoi amici, in una sala giochi per assistere a una partita in tv.

Quella notte però, lo sport sano che tanto piaceva al giovane Domi, fu affossato dalle spregevoli intenzioni di un commando, che fece esplodere quasi un chilo di tritolo dinnanzi alla vetrina del locale in cui erano Martimucci e compagni. Il giovane altamurano fu colpito alla testa da pezzi di metallo e rimase in coma per cinque mesi sino alla tragica morte avvenuta il 1° agosto successivo. Secondo le ricostruzioni operate dalla DIA barese si trattò di un vero e proprio attentato mafioso, concretizzato per dare un segnale forte nella lotta per il dominio del settore dei giochi d’azzardo elettronici. A pagarne le spese, però, fu l’innocente Martimucci, che si trovò nel posto sbagliato al momento sbagliato. Dopo quel tragico evento, che scosse notevolmente l’intera comunità barese, la famiglia della vittima - assieme alla Parrocchia S.S. Redentore e in sinergia con l’Amministrazione comunale di Altamura e il CSI - ha lavorato a lungo per dar vita ad un centro sportivo che potesse ricordare per sempre l’indimenticato Domenico.

Cresciuto nella città barese, tra i compagni di squadra Martimucci era appellato con il soprannome di “piccolo Zidane” per via delle movenze e delle caratteristiche tecniche simili al campione franco-algerino. Doti che gli hanno permesso di conseguire discreti risultati nel mondo del calcio. Formatosi in una squadra giovanile di Altamura, infatti, ‘Domi’ ha disputato alcuni campionati dilettantistici nella sua città natale, in Eccellenza pugliese, prima di passare al Castellaneta. Proprio con la maglia biancorossa, Martimucci, ha condiviso il campo con il suo concittadino Ciccio Caputo, in forza alla Sampdoria in Serie A nel campionato vinto dal Milan. Caputo ha più volte rammentato le abilità tecniche del suo compagno di squadra che, per l’appunto, indossava la maglia numero 10 e spesse volte fungeva da assistman per le reti della punta ex Empoli e Sassuolo.

Nella seppur breve carriera calcistica dello “Zidane di Altamura” spicca persino una partecipazione al campionato CSI Open di calcio a 7 nella stagione 2012/2013. Martimucci e compagni, in forza alla Country Sport 07, società affiliata al CSI Bari, dopo essersi aggiudicati la fase territoriale e quella interregionale della competizione, parteciparono all’atto conclusivo di Salsomaggiore Terme, conquistando un sensazionale terzo posto a livello nazionale. Oggi, il suo sogno e il suo intramontabile ricordo continuano a vivere nei cuori dei tanti ragazzini che frequentano il centro sportivo DM10, autentico avamposto della legalità che promuove quotidianamente uno sport pulito e inclusivo. Proprio quell’idea di sport che tanto piaceva a Domi.

Domenico Martimucci

Don Luigi Ciotti: “Siamo vivi… Siamo Domi, con coraggio!”

Don Luigi Ciotti

Don Luigi Ciotti, ispiratore e fondatore di Libera, ha partecipato all’inaugurazione del centro sportivo DM10, avvenuta lo scorso 5 marzo. In tale occasione l’attivista ha ricordato la tragica scomparsa di Martimucci. «Dobbiamo dimostrare di essere vivi, perché solo così sentiremo l’esperienza di Domenico nostra e vicina. In questo impianto giocheranno tantissimi giovani: ragazzi portatori di vita e di diversità di vita. ‘Siamo Domi’ è il nostro slogan: uno slogan di coraggio. Alleniamo le nostre coscienze per diventare persone che si mettano in gioco per promuovere lo sport, l’amicizia, l’oratorio e le relazioni».

Francesco Caputo: “Indosso la n. 10 per portarlo sempre con me”

Francesco Caputo

Ciccio Caputo, attaccante della Sampdoria e della Nazionale italiana, giocava a calcio con il giovane Domenico Martimucci. Entrambi, infatti, hanno indossato la maglia biancorossa dell’Altamura in Eccellenza pugliese. «È stato un anno fantastico. Domi era un ragazzo umile, rispettoso e talentuoso – ricorda Caputo –. Giocava a centrocampo e spesse volte mi ha mandato in gol. C’era un bel rapporto tra noi, poiché ci frequentavamo anche fuori dal campo. Di lui ho un ricordo bellissimo e, nel periodo in cui ha lottato per la vita, sono stato tante volte in ospedale per cercare di sostenerlo. La sua scomparsa ha rappresentato una parentesi molto triste della mia vita e non è stata semplice da accettare. L’ho ricordato in occasione di Trapani-Bari con una maglietta celebrativa e oggi indosso la maglia numero 10 per portarlo sempre con me. Non lo dimenticherò mai».

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