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Governo, non dimenticare lo sport!
from Stadium n. 3/2022
by Stadium
APPELLO AL NUOVO PARLAMENTO AFFINCHÉ ATTUI UNA CONCRETA POLITICA DI SOSTEGNO ALL’ATTIVITÀ SPORTIVA
C’è grande attesa nel mondo dello sport di base per le scelte che il nuovo Governo farà rispetto al necessario sostegno dell’attività sportiva. Ripensando ai programmi prima delle elezioni in realtà non mi sembra di intravedere questa grande attenzione. Ben altri e, agli occhi di tanta gente, ben più importanti sono stati i temi di riferimento. Non farò in queste righe un’analisi di quello che è stato promesso, o meglio, di quanto è stato indicato nei programmi che i diversi partiti e le diverse coalizioni si sono impegnati a realizzare per il bene della nostra Nazione. Il Centro Sportivo Italiano però non è stato a guardare passivamente. Nel rispetto di tutti gli altri aspetti politico-amministrativi, alcuni dei quali davvero drammatici, abbiamo stilato un documento in più punti che i lettori troveranno in questo terzo numero di Stadium del 2022. Si tratta di un documento a mio avviso molto chiaro che non si dilunga sui massimi sistemi ma, in modo assai pragmatico, richiama il mondo politico - del quale, sottolineo, ho il massimo rispetto perché viviamo in un sistema insuperato qual è la democrazia - alla valutazione dell’importanza dell’attività sportiva, ai suoi effetti sulla società civile, sulle famiglie, sui ragazzi, sui giovani e sugli adulti. Non sono molto ottimista anche se forse dovrei esserlo, visto che tutti parlano (e purtroppo spesso sparlano) dell’importanza dell’attività sportiva, non avendo piena e concreta consapevolezza della vastità di aspetti sociali, economici, culturali, sanitari, che dipendono dallo sport. Soprattutto se praticato a livello di base. Non sto a ripetere quello che tante volte, in nome e per conto del Centro Sportivo Italiano, ho messo in evidenza, perché credo che tutti siano consapevoli che la nostra società rischia molto, sia nella salute che nelle relazioni personali, se dimentica il valore dell’attività sportiva. Ripeto: nel nostro documento c’è un po’ la sintesi di tutto, anche il suggerimento di come rimediare ad errori madornali del recente passato che rischiano di affossare lo sport di base uccidendo le società sportive perché sono state approvate norme che sono, a dir poco, “lunari”. Qualche spiraglio di luce in realtà si può già intravedere: lo sport che entra di nuovo nelle scuole elementari (l’educazione motoria), oppure il cammino, arrivato ormai a un passo dalla conclusione, della modifica della Costituzione che riconoscerà il “diritto” dei cittadini all’attività sportiva. Si tratta idealmente di una grande cosa; in realtà sarà un bel passo solo se andremo poi sul pratico con interventi istituzionali per favorire la diffusione dello sport a tutti i livelli, dai bambini agli amatori ai dilettanti fino ai professionisti. Mi sono soffermato su alcuni aspetti di questo bel numero di Stadium perché l’avvio della nuova esperienza parlamentare, alla quale auguro ogni bene possibile, me lo ha “imposto”. Ma ai lettori raccomando di non mettere da parte Stadium finché non lo avranno letto tutto, perché è pieno di articoli interessanti e coinvolgenti.

Vittorio Bosio Presidente nazionale CSI