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Sport a scuola e scuola di sport
from Stadium n. 3/2022
by Stadium
«LA SCUOLA E LO SPORT SONO FONDAMENTALI PER LA CRESCITA E L’EDUCAZIONE DEI BAMBINI» SONO LE PAROLE DI VALENTINA VEZZALI ESPRESSE A DIDACTA (FIERA DEDICATA AL MONDO DELLA SCUOLA) E DA SEMPRE CONDIVISE DA TUTTO IL MONDO POLITICO E ISTITUZIONALE. MA COME SI TRADUCONO NELLA REALTÀ? QUAL È IL REALE RAPPORTO TRA SPORT E SCUOLA?
di Alessio Franchina
Suona la campanella, è iniziata la scuola, o meglio l’anno scolastico 2022-2023. Quello che introdurrà, a sentire la legge di bilancio, due ore di educazione motoria per le classi quinte di scuola primaria. «La scuola e lo sport sono fondamentali per la crescita e l’educazione dei bambini» sono le parole di Valentina Vezzali Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport, espresse a Didacta, la Fiera dedicata al mondo della scuola e sono parole da sempre condivise da tutto il mondo politico e istituzionale. Ma come si traducono nella realtà? Qual è il reale rapporto tra sport e scuola? Proviamo a percorrere la storia più recente di due mondi così vicini ma spesso lontani dalle reali necessità dei nostri giovani studenti. Analizzando un recente studio internazionale dell’Hbsc Health Behaviour in School-aged Children, l’Italia è al 42esimo posto in Europa per la salute dei ragazzi di età scolare; secondo il “Rapporto sui minori e lo sport”, realizzato dall’Osservatorio “Con i bambini”, già prima delle chiusure causate dal Covid quasi 1 giovane su 5 conduceva una vita sedentaria (18%, tra i bambini di 6-10 anni e gli adolescenti di 15-17 anni; il 16% nella fascia 11-14 anni; oltre il 40% tra 3-5 anni). Dopo la pandemia questi dati sono decisamente peggiorati e attualmente il 46% dei bambini non pratica attività sportiva e non rispetta i requisiti minimi di movimento indicati dall’Oms. Non occorre invece condurre particolari studi e ricerche per constatare l’odierna inadeguatezza del sistema di educazione fisica scolastica in Italia. Il confronto con i paesi a noi più affini ci vede sempre agli ultimissimi posti, non tanto e non solo in merito alla quantità di tempo dedicato alla materia attualmente denominata “scienze motorie e sportive”, quanto e soprattutto in termini di qualità dell’intervento e di risultati conseguiti. Dal settembre 2022 grazie al recente Decreto (DI 90/2022 previsto dalla Legge di Bilancio) si prevede che oltre 400 bambini delle classi quinte della scuola primaria abbiano un insegnante di educazione motoria per 2 ore settimanali (ancora ferma in Parlamento la legge che istituisce l’insegnante di educazione fisica sin dalla prima elementare). Un buon inizio per una riforma attesa da decenni, ma ancora troppo poco per soddisfare i reali bisogni dei nostri bambini in un momento storico in cui le famiglie si trovano in grave difficoltà economica e lo sport scolastico potrebbe rappresentare l’unica possibilità di movimento. In questo quadro di inadeguatezza del nostro sistema sportivo scolastico nel corso degli anni sono intervenuti progetti “esterni” da parte del CONI, di Sport e Salute, delle Federazioni, degli EPS e delle associazioni sportive che solo in parte hanno colmato il fabbisogno di attività motoria dei nostri bambini e dei nostri ragazzi. Anche il Centro Sportivo Italiano, ente di promozione sportiva accreditato presso il MIUR, da sempre attento al mondo della scuola, ha ideato e realizzato progetti al servizio delle scuole di ogni ordine e grado, grazie al contributo dei tanti formatori che condividono con l’associazione proposte sempre innovative dedicate sia agli insegnanti, sia agli studenti. I più piccoli hanno sempre rappresentato i principali soggetti dell’intenzionalità educativa ciessina. Con quali competenze? Con quali tutele? Con quali finalità?

Nasce da questi interrogativi il progetto “Fiabe in Movimento” dedicato alla scuola dell’infanzia, un programma di attività ludico motoria coinvolgente e innovativo, nella quale il bambino è protagonista assoluto e la cui modalità dominante è rappresentata dal mondo fantastico delle fiabe e della narrazione. Lo scopo principale del progetto è quello di proporre un’azione motoria in grado di aiutare i bambini a consolidare le proprie capacità sensoriali, percettive, motorie e sociali e accompagnarli nella strutturazione degli schemi motori caratteristici di questa età della crescita. “Scuola in movimento” è invece il progetto dedicato alla scuola primaria: un programma didattico che nasce in Svizzera negli anni ‘90 e che ha come obiettivo principale quello di migliorare la qualità della vita delle persone partendo dai bambini a scuola. Il CSI lo ha portato in Italia e dal 2017 viene attuato in oltre 1200 classi, coinvolgendo oltre 15.000 studenti e 1000 insegnanti, con soddisfazione e successo da parte dei bambini e delle loro famiglie.
“Scuola in movimento” è rivolto a tutti gli insegnanti che desiderano inserire più movimento all’interno dell’ordinaria didattica, favorendo un apprendimento attraverso la corporeità, piuttosto che offrire una lezione frontale tradizionale. Il progetto non sostituisce l’usuale metodologia didattica, ma la arricchisce con una proposta di almeno 20 minuti al giorno di movimento all’interno della classe durante le normali lezioni curriculari, inserendo giochi di movimento che contribuiscono a far apprendere le nozioni fondamentali dei programmi didattici ministeriali. Per le scuole secondarie di 1° grado da anni viene attuato in diverse regioni italiane il progetto “Stand Up!” che nasce con l’intento di associare lo sport all’idea di gioco e di divertimento, facendo giocare insieme i più e i meno bravi; in sintesi lo sport come strumento per creare relazioni. Per realizzare le finalità sportive ed educative del progetto vengono proposte attività ludico-sportive, attraverso un torneo polisportivo con 9 giochi di squadra diversi e 3 prove sportive individuali (triathlon), che coinvolgono i ragazzi di ogni classe. Nel torneo poligiocasport tutti i ragazzi e le ragazze possono e devono giocare, mettendo le proprie capacità, grandi o piccole, a disposizione della squadra: la proposta del CSI si compone di una serie di giochi sportivi, vissuti da piccoli team (si gioca 3 contro 3) in cui tutti sono chiamati a impegnarsi. Al fianco del progetto “Stand Up!” è stato realizzato recentemente anche il progetto “Easy Sport” grazie al finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per lo sport. Il progetto propone la pratica gratuita di discipline unconventional come il cricket, dodgeball, tchoukball, gym e di quelle più tradizionali come il basket e il volley, sia in orario scolastico che extrascolastico. “Prospettive sportive” è invece la proposta didattica interdisciplinare dedicata agli istituti superiori ad indirizzo sportivo: è un programma che non si sostituisce alla didattica per competenze, ma che offre loro idee, spunti, contenuti e tools multimediali per arricchire il proprio insegnamento, rendendolo interdisciplinare rispetto allo sport. Inoltre permette agli studenti di acquisire competenze di carattere manageriale e gestionale nel mondo dello sport, offrendo anche la possibilità di raggiungere le qualifiche di arbitro, educatore sportivo e dirigente sportivo CSI. In tutti i progetti, le attività sono supportate dai corsi di formazione per gli insegnanti che vengono erogati attraverso le piattaforme formative CSI Academy e S.O.F.I.A. il Sistema Operativo per la Formazione e le Iniziative di Aggiornamento dei docenti in ruolo, in cui è possibile utilizzare anche la carta del docente. Per supportare al meglio tutti gli istituti scolastici interessati ai progetti, il CSI, dall’anno scolastico 2022/2023, attiverà il nuovo portale “il CSI per la scuola” all’indirizzo https://scuola.csi-net.it.

Tanti progetti CSI per essere al servizio dei più piccoli
Oggi il CSI, grazie in particolare al meticoloso lavoro dell’Area Welfare della Presidenza Nazionale è votato ai minori in tante progettualità. Da EECEME - European Early Chilhood Education Movement Experts, il progetto finanziato dall’Unione Europea, che prevede l’organizzazione di training per operatori sportivi, per la promozione dell’attività motoria di base per la fascia d’età zero-sei a “ZPORT - Social Generation 5.0”, ammesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale, che intende sviluppare in 20 regioni italiane politiche sociali che promuovano benessere, socialità, integrazione, inclusione e uno stile di vita attivo per un target giovanile privilegiato (preadolescenza e adolescenza) con particolare riferimento a scuola, parrocchia e oratorio. Dal progetto Easy Sport, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per lo sport, all’ultimo arrivato con Save the Children Italia Onlus capofila e Centro Sportivo Italiano partner, insieme alla UISP. Si tratta del neonato “STePS – Un passo avanti per la costruzione di un Sistema di Tutela e Protezione dei minori nello Sport” e finanziato dal DPF - Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, aumentando così la produzione ed adozione di policies, procedure e strumenti di Child Safeguarding (CSG) in organizzazioni sportive nazionali che operano in favore di minori.
E nello zaino... l’alfabeto della Gentilezza
Abbracci. Bentrovata. Coraggio... Potrebbe iniziare così l’alfabeto della Gentilezza. Ci sono tante parole che fanno bene. Sono belle. Crescono ogni giorno, anche in un tempo che presenta molte salite, e si posizionano sul foglio, prendendo vita anche con i colori con cui le scrivono i bambini. Ad oggi, sono già 20mila e sono quelle mandate dai bambini, spedite dai grandi, come un dono inatteso, alla mail abc@ costruiamogentilezza.org. Questo mondo si chiama alfabeto della gentilezza, un’idea semplice che a piccoli passi ha raggiunto tante città italiane e che ha catturato l’attenzione del CSI, in alcuni suoi comitati, per dare uno spunto diverso a questo inizio di nuova annata scolastica e sportiva. Ad ogni lettera, in pratica, si associa una parola che sa di gentilezza e che la alimenta. In tutte le lingue del mondo. Un’iniziativa semplice quanto opportuna di questi tempi, dove, ahinoi, sui campi sportivi ancora imperversa tanta maleducazione, che ha come base i gesti del cuore e diffondere le buone maniere attraverso l’uso attento delle parole in più ambiti, quello sportivo in primis. A fare esordire l’alfabeto della gentilezza nello sport, è stata la Vicepresidente del CONI, Silvia Salis. È stato poi protagonista delle Giornate nazionali della gentilezza, promossi dall’Associazione Cor et Amor, al via da Firenze e in tutta Italia dal 22 settembre al 2 ottobre, ben sintetizzate nel servizio del Tg2 nella rubrica “Tutto il bello che c’è”, andata in onda il 6 ottobre. Sono tappe di un percorso che vede impegnati ogni giorno in tutta Italia gli oltre 1.900 costruttori di gentilezza che non sono altro che allenatori alla gentilezza, medici alla gentilezza, insegnanti alla gentilezza e imprenditori alla gentilezza. Oltre all’albo, persone che nella loro quotidianità e nel loro lavoro o professione difendono cortesia e garbo dal linguaggio violento. Lo scorso anno 10mila bambini e 5mila nonni si “sfidarono” nei “Giochi della Gentilezza”. «Per essere gentili ci vuole coraggio. Ed io voglio esserlo», scrisse un bambino, accompagnando il suo alfabeto. “Costruiamo Gentilezza” è un progetto trasversale aperto a tutti gli ambiti della vita sociale come la scuola, la politica, il lavoro e anche lo sport. L’obiettivo che l’associazione vuole conseguire entro il 21 marzo 2036, è quello di far divenire la gentilezza un’abitudine sociale diffusa ed è per questo che il CSI con le sue società sportive intende partecipare a questa sfida. Basta davvero poco. Una pausa in un allenamento o un time out sul tema specifico. Una volta compilato l’alfabeto gentile, inviarlo ad abc@costruiamogentilezza.org.
LaMiAgenda 2022-2023

Come nelle precedenti edizioni, LaMiAgenda, edita dalla casa editrice “I Quindici”, propone un tema che anima le settimane dell’intero anno scolastico. “Back to sport” è quello per il 2022/2023 ed è stato realizzato in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano. Ogni mese del diario è introdotto dalla storia di un grande campione sportivo che attraverso la sua straordinaria esperienza agonistica e umana può aiutare ragazze e ragazzi nella crescita integrale individuale e collettiva. Ci sono poi pagine dedicate a far conoscere discipline sportive non convenzionali, nuove o poco note, ma molto belle ed entusiasmanti, da promuovere nelle scuole e negli oratori. Lo sapevate, per esempio, che il quidditch, il curioso gioco a squadre del mondo fantastico di Harry Potter adesso è diventato uno sport vero e proprio per “babbani”, con campionati e tornei in molte parti del mondo? O che l’antico gioco della “palla avvelenata” è anche uno sport agonistico, chiamato dodgeball, praticato in tante nazioni con una federazione mondiale? O che alcune partite di cricket, sport diffusissimo in vari paesi del Commonwealth, ma da noi quasi sconosciuto, possono durare anche 4 o 5 giorni? Focalizzandosi sul tema dello sport, LaMiAgenda in quest’anno scolastico, attraverso i testi stimolanti e la grafica vivace e accattivante, vuole farsi portavoce e strumento di diffusione di importantissimi valori e obiettivi, soprattutto in questo periodo così doloroso e difficile di pandemia, perché il “ritorno” allo sport di tanti giovanissimi e meno giovani sia il più bel segno efficace del ritorno graduale ma deciso alla normalità e alla gioia di vivere insieme.