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Partire dagli impianti per uno sport di qualità
from Stadium n. 6/2023
by Stadium
Comune di Sassari alleato del CSI nella promozione dello sport come valore fondamentale per il benessere della comunità.
Ne parliamo con Rosanna Arru, Assessora ai Lavori pubblici, Manutenzioni, Gestione del Patrimonio e Strutture sportive
di Francesca Boldreghini
Valorizzare l’operato delle società di promozione sportiva, puntare sull’impiantistica e ospitare grandi eventi sono le fondamenta per una progettualità di successo nella promozione e nella diffusione dello sport sul territorio. Così si è espressa Rosanna Arru, Assessora ai Lavori pubblici, Manutenzioni, Gestione del Patrimonio e Strutture sportive del Comune di Sassari, intervistata dalla nostra testata.
Gentilissima Assessora Rosanna Arru, le sue sono deleghe molto impegnative, soprattutto per il futuro della comunità sassarese: Assessora ai Lavori Pubblici, Manutenzioni, Gestione del patrimonio e Strutture Sportive. Sulle sue spalle un’importante responsabilità con ricadute sull’attività sportiva e formativa dei giovani. Come gestisce nel quotidiano questi incarichi tanto entusiasmanti?
Concordo sul fatto che siano entusiasmanti, però è anche vero che sono deleghe complesse. Fortunatamente sono tra loro molto coerenti e questo mi consente di lavorare con una certa tranquillità. Devo dire, poi, che posso contare su tecnici molto competenti e collaborativi, che partecipano attivamente a tutte le mie scelte progettuali e giuridiche.
Come è maturata la sua volontà di mettersi al servizio dei giovani e dello sport nel Comune di Sassari?
Vengo dal mondo della scuola, un’esperienza che mi ha abituato all’impegno e al servizio sociale. Ho iniziato la mia attività politica con lo stesso entusiasmo con cui seguivo i giovani, dapprima come insegnante e poi come dirigente. Consideri che in un primo momento la mia delega era Istruzione e Sport. Quando è stata rivista, ho detto al Sindaco che era mio forte desiderio tenere assolutamente lo Sport, avendo avviato un lavoro che mi sembra importante continuare. Il mio appello è stato ascoltato.
Quali sono i bisogni più impellenti ai quali sta dando una risposta amministrativa e politica?
Devo fare una premessa. Ho ereditato l’impiantistica sportiva in cattive condizioni, anche a causa dell’investimento sul nostro Palazzetto – dedicato prevalentemente al basket – che aveva impiegato forti risorse della nostra Amministrazione, lasciandoci nella necessità di reperire nuovi fondi per poter proseguire con nuovi progetti. La chiave di volta del recupero della migliore funzionalità dell’impiantistica è stata l’alleanza con le società sportive private, le ASD, che gestivano già gli impianti, dilazionandone i tempi di gestione. Questo ci ha consentito di validare i loro progetti di manutenzione, non solo ordinari ma anche straordinari, valorizzando la loro disponibilità e la loro capacità di servizio. Ora le cose vanno molto meglio. In particolare, abbiamo risposto con grande entusiasmo al “PNRR Sport”, concorrendo per la realizzazione di un Palazzetto che, in un primo tempo, immaginavamo dedicato tutto alla pallavolo, una delle discipline più penalizzate nella nostra città. Speravamo nell’attenzione della Federazione regionale, che purtroppo non c’è stata. Allora abbiamo concorso, con successo, per una struttura polifunzionale: i lavori inizieranno in autunno e finalmente anche la pallavolo, così comemi ero impegnata a fare, avrà una sua sede nella nostra città. Mi sono soffermata sull’impiantistica per la sua importanza basilare, anche se non può essere ovviamente l’unico obiettivo da perseguire. Occorre anche rendere questi impianti fruibili secondo le possibilità delle società sportive della nostra città. Di qui la necessità di predisporre regolamenti sull’uso degli impianti, ma anche sui contributi per l’attività sportiva. Dopo anni di grosse difficoltà di bilancio, finalmente ora possiamo riprendere a sostenere anche gli eventi sportivi che lo meritano. Tutto questo deve servire alla promozione e alla diffusione dello sport, come valore fondamentale nel benessere della comunità e in particolare dei più giovani.
Lei ha ereditato un buon rapporto con il Comitato CSI di Sassari e lo sta ulteriormente valorizzando. Questo porta benefici alla comunità. Come valuta il contributo, sia educativo che formativo, delle società sportive locali alla realizzazione di progetti di sport per tutti?
Il contributo delle società sportive locali è una delle sorprese positive del mio impegno civico. Attraverso la Consulta dello Sport, alla quale invitiamo sempre le varie Associazioni Sportive, le Federazioni, le Società e gli Enti di Promozione Sportiva, ho fatto esperienza dell’esistenza di una concreta voglia di fare e di servire progetti utili alla società.
Ho avuto modo di incontrare i referenti di queste realtà e mi sono confrontata con loro sui bisogni e sulle prospettive dell’attività sportiva a Sassari, mettendo anche a fuoco la questione della loro presenza nelle palestre scolastiche, con l’impegno concreto a lavorare insieme in un rapporto costruttivo anche con le scuole.
Devo dire che trovare ascolto nello sport in questo momento non è difficile e se, come avviene, tutti fanno la loro parte, i risultati si raggiungono certamente.
Ritiene che il CSI sia un interlocutore serio e affidabile per la realizzazione del grande progetto della formazione dei giovani attraverso l’attività sportiva di base?
Assolutamente sì. Il CSI è un interlocutore fondamentale proprio nella formazione di base e nella diffusione dell’attività sportiva. Dà un grande contributo e gli sono molto grata per questo.
Lo sport può essere strumento di miglioramento di tutta la società, anche per i benèfici effetti sul sistema sociale e su quello sanitario?
Certamente. Sport vuol dire salute. Sport vuol dire inclusione. Sport vuol dire formazione e crescita etica. Tutti questi benefici ne sono il grande bagaglio valoriale. Non dimentichiamo che i giovani trovano nell’attività sportiva il soddisfacimento di molti dei loro bisogni. Fare sport vuol dire vivere momenti di gioia, di amicizia, di aggregazione, di realizzazione dei propri sogni.
La collaborazione con la scuola, a mio avviso, può dare risultati eccellenti.
Abbiamo fatto oggetto di questi temi tante riflessioni, tanti incontri, tanti convegni. Se pensiamo anche solo al tema dell’inclusione, attraverso lo sport la nostra città può dare dei segnali importanti, ottenendo risultati che a volte vanno oltre ogni mia più rosea aspettativa.
Cosa vorrebbe riuscire a realizzare da qui a un anno?
Al termine del mio mandato manca proprio un anno e in questo lasso di tempo vorrei completare i progetti sull’impiantistica. Siamo tutti consapevoli che si parte dagli impianti. Se sono deficitari, ogni manifestazione sportiva diventa difficile, se non impossibile. Se poi l’impianto è bello, ben tenuto, confortevole, le giovani generazioni hanno occasioni di aggregazione e di socializzazione in un ambiente positivo che favorisce la loro formazione, la loro educazione e la loro crescita. Con altri obiettivi, non meno significativi, possiamo curare l’attività sportiva di chi giovane non è più, anzi, in questo caso, possiamo parlare a maggior ragione di prevenzione, di tutela e di promozione della salute. Insomma, un ultimo anno pieno di impegni. Per esempio, devo ancora risolvere “il problema delle piscine” e stiamo per pubblicare un bando per “manifestazione di interesse” per la costruzione di impianti sportivi privati su aree comunali in concessione trentennale. Aggiungo il regolamento sui contributi, perché credo che favorire lo svolgimento, nella nostra città, di eventi nazionali o internazionali possa aiutarci a crescere. L’anno scorso, per esempio, abbiamo avuto un evento di pallanuoto e, come sempre, l’evento di lotta libera. Ospitiamo il Giro d’Italia femminile, abbiamo il basket in Serie A e vantiamo successi nel calcio, nella pallamano, nel tennistavolo e altro ancora.
Cosa chiede alle società del Centro Sportivo Italiano?
Il CSI dà già tanto. Chiedo solo che le società del Centro Sportivo Italiano continuino ad essere così collaborative, aperte al dialogo, disponibili e pronte a fare la loro parte.