Oscar della Stampa 2018 - Book premiati

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O S C A R D E L L A S TA M P A I PREMIATI


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O S C A R D E L L A S TA M P A DEFINING EXCELLENCE IN PRINTING

MILANO 30 NOVEMBRE 2018 MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA


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O S C A R D E L L A S TA M PA 2 0 1 8

INNOVAZIONE, TECNOLOGIE E QUALITÀ: LE ECCELLENZE ITALIANE DELL’INDUSTRIA GRAFICA

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on l’introduzione della categoria dedicata alla stampa digitale per applicazioni di interior decoration e di visual communication, gli Oscar della Stampa 2018 – il premio che celebra le eccellenze italiane del mondo dell’industria grafica giunto alla sua XXVII edizione e che coincide con il settimo anno del Club delle Eccellenze italiane della Stampa - allarga ancora i propri confini seguendo gli stessi trend che il mercato e gli investimenti delle aziende di questo settore testimoniano. Trend di innovazione, di nuovi prodotti e di nuovi servizi, per anticipare e rispondere alle esigenze di prodotti stampati e comunicazione integrata dei brand. I vincitori del 2018 ben evidenziano come nella sfera di interesse degli Oscar della Stampa vi siano oggi società che lavorano per il mondo della stampa commerciale, dell’edi-

toria, delle etichette, del packaging e della stampa industriale, che utilizzano ogni tecnologia presente sul mercato (offset, digitale, flexo o rotocalco). E tutte queste società entrano di diritto nel Club delle Eccellenze, che supera così la cifra delle sessanta aziende premiate dal 2012. Aziende ache rappresentano il meglio dell’industria italiana non solo da un punto di vista qualitativo di prodotto, ma anche organizzativo, etico, di propensione alla formazione e valorizzazione delle proprie risorse, in linea con i criteri di valutazione per l’assegnazione dei premi. Lo spessore delle aziende arrivate nella short list dei premi e che la Giuria non ha potuto premiare, è ulteriore testimonianza che il settore del printing in Italia è ancora ben vivo e ben rappresentato, e che merita di essere considerato e promosso a tutti i livelli. E noi continueremo a farlo con orgoglio.


I PREMIATI ’18

IMPRENDITORE DELL’ANNO

BEST TECHNOLOGY INNOVATOR

Antonio Bonacini - Labanti e Nanni sponsor Heidelberg

Industrie Grafiche Bressan sponsor Luxoro

BEST NOBILITAZIONI E SUPPORTI SPECIALI

BEST LABEL PRINTER

Marchesi Grafiche Editoriali sponsor Gruppo Cordenons

Arca Etichette sponsor Gallus

BEST DIGITAL PRINTER Press Up sponsor HP

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BEST CARTOTECNICA

BEST CONVERTER

Grafiche Favillini sponsor Koenig & Bauer

Sacchital sponsor Kolor + Service

BEST WIDE FORMAT PRINTER

INDUSTRY 4.0 PRINTER OF THE YEAR

Gruppo Masserdotti sponsor Fujifilm

Gruppo Sada sponsor Federazione Carta e Grafica

INDUSTRIA GRAFICA DELL’ANNO Gruppo Gpack sponsor Printgraph


Applications

Tecnologia LE UV e LED UV. Da Heidelberg. Risultati veloci e brillanti. Nuove opzioni di produzione. Maggiore produttività e nuove opportunità di business. Il passaggio alla tecnologia Low Energy (LE) o alla stampa UV a LED crea modelli di business altamente profittevoli, che a loro volta offrono diversi vantaggi competitivi. Scopri la vasta gamma di applicazioni che i nostri prodotti UV e LED UV e i materiali di consumo Heidelberg possono aiutarti a produrre. heidelberg.com/en/applications/LE_LED Richiedi oggi stesso il tuo sample book gratuito: http://heidelberg.com/it/ campione_di_stampa/ LE_LED

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IMPRENDITORE DELL’ANNO ANTONIO BONACINI Da manager di multinazionali a imprenditore di successo, come dimostra l’andamento della Labanti e Nanni Industrie Grafiche negli oltre vent’anni trascorsi da quando è iniziata la sua avventura: Antonio è succeduto ai soci fondatori, i signori Labanti e Nanni, alla guida dell’azienda non focalizzandosi sul semplice core business ma stando sempre attento alle novità del mercato. Diversificando e anticipando i tempi dell’innovazione,

LABANTI E NANNI

anche attraverso acquisizioni e traslochi di sede, l’azienda è arrivata alla considerevole dimensione attuale (oltre 70 persone, 24 mila mq di sede) nel nuovo stabilimento di Anzola dell’Emilia, inaugurato nell’ottobre del 2017. Ma non solo asset industriali: quella di Antonio Bonacini è una guida imprenditoriale molto attenta soprattutto alla formazione, ai rapporti con le Università e alle risorse umane come vero patrimonio dell’azienda. — ODS ’18

labantienanni.it

La Labanti e Nanni nasce in una piccola bottega del centro di Bologna nel 1953 grazie ai signori Labanti e Nanni, i fondatori dell’azienda oggi guidata da Antonio e Fabio Bonacini, da Andrea Fanti e da un management che ne ha stimolato la crescita. Con importanti acquisizioni di imprese del settore cartotecnico e quattro traslochi di sede, di cui l’ultimo nell’ottobre del 2017 nel nuovo stabilimento di Anzola dell’Emilia in provincia di Bologna (con un investimento di oltre cinque milioni di euro), la Labanti e Nanni ha realizzato una crescita continua e ininterrotta in termini di fatturato. Da oltre sessant’anni l’azienda opera su tutto il territorio nazionale ed europeo nel settore della stampa di dépliant, cataloghi, riviste e cartotecnica-packaging (astucci, espositori, cartelli per vetrina, materiale per punto vendita). Informazione, sicurezza, ecologia e qualità sono i valori centrali del lavoro aziendale, così come i continui investimenti in formazione, tecnologia, competenze tecniche.

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LA PENSIONE PUÒ ATTENDERE Intervista ad Antonio Bonacini Presidente di Labanti e Nanni Industrie Grafiche

Quali sono oggi i punti di forza dell’azienda? La nostra forza principale sta nell’essere una piccola-media impresa organizzata come se fossimo un’azienda molto più grande: abbiamo un controllo di gestione paragonabile a quello di una multinazionale e siamo interamente automatizzati e digitalizzati secondo le caratteristiche dell’Industria 4.0. Come le grandi aziende, investiamo ogni anno cifre importanti per la formazione dei dipendenti, a cui prestiamo grande attenzione e che teniamo costantemente aggiornati anche sulle strategie aziendali, perché siamo convinti che il gioco di squadra sia fondamentale per ottenere risultati positivi. Riusciamo anche a tenere ottimi rapporti con i clienti e con i fornitori nel corso del tempo, un valore aggiunto imprescindibile.

Dopo un percorso da manager in aziende multinazionali, ha fatto la scelta di diventare imprenditore in un mercato che già era in evoluzione e che negli anni si è quasi completamente trasformato: quali principi l’hanno guidata nel gestire un’azienda così virtuosa? Nel 1995, dopo diversi anni in una delle principali aziende italiane ed europee di impiantistica, avevo già maturato la possibilità di andare in pensione ma ho continuato a lavorare facendo consulenze per aziende che avevano necessità di svilupparsi o consolidare la propria posizione. Ho proseguito con alcune di queste esperienze fino al momento in cui ho sentito il desiderio di provare a fare l’imprenditore. L’occasione è venuta nel 2000 quando, insieme a mio figlio Fabio, abbiamo preso in mano una piccola azienda che allora contava una decina di dipendenti e lavorava solo nel settore della carta stampata. La felice intuizione avuta fu di trasformarla in un’azienda di cartotecnica, perché pensavamo che l’astuccio, prodotto di consumo, potesse avere un futuro. Abbiamo fatto investimenti importanti e ci sono stati anche momenti di difficoltà, tra il 2002 e il 2005, in cui non si riusciva a fare fatturato. Poi dal 2007, in concomitanza con l’avvio della grande crisi economica, i nostri buoni fondamentali hanno comin-

ciato a ripagarci e da quel momento non abbiamo fatto altro che crescere. Da un fatturato di circa un milione di euro nel 2000 siamo arrivati ai 16 milioni del 2017 e ai nostri attuali 80 dipendenti, circa un centinaio se contiamo anche gli indiretti.

Un occhio ai mercati esteri. Quanto è importante avere un’offerta transnazionale? Da un paio di anni la nostra offerta si è allargata all’estero ed è ora già pari a un 12-13% del fatturato totale. In particolare abbiamo clienti in Francia, Gran Bretagna, Germania e Svizzera, oltre a clienti italiani che crescono nel mercato estero e, di conseguenza, anche noi cresciamo con loro. All’estero però bisogna andarci con serietà e preparazione, non certo facendo leva sul fatto che in Italia siamo bravi nella stampa e pratichiamo prezzi stracciati. Prezzo e qualità, come sempre, sono centrali ma per potersi muovere bene con i clienti esteri bisogna anche essere un’azienda strutturata e organizzata, con tutte le figure e i reparti che servono al posto giusto. Se una grande azienda straniera viene a firmare un contratto vuole trovare nel possibile partner le stesse figure che sono presenti nel suo organigramma: un direttore generale, un responsabile della gestione, uno della qualità, un customer service ecc… Deve sentirsi rassicurata sul fatto che troverà tutte le risposte alle sue esigenze e che potrà confrontarsi con una struttura all’altezza. Labanti e Nanni offre queste garanzie a clienti rigorosi e seri, attenti ai termini degli accordi siglati. Se ci si presenta con queste credenziali e con le certificazioni internazionali necessarie si è in grado di offrire un servizio di alta qualità per giocarsela sul mercato estero.

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Bellezza sottile.

In un mondo che è continuo azzardo e sorpresa, l’ancestrale magia dell’oro è l’eterna avant-garde.

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BEST TECHNOLOGY INNOVATOR INDUSTRIE GRAFICHE BRESSAN Innovazione industriale, intesa sia come innovazione di processo che di prodotto, alla base del percorso che sin dal 1968 ha caratterizzato l’azienda fondata da Dino Bressan. Il premio come Best Technology Innovator viene assegnato a Igb non tanto per la comunque costante attenzione al rinnovo del parco produttivo di prestampa, stampa e cartotecnica, quanto per la continuità di investimenti e ricerche in soluzioni innovative per il packa-

INDUSTRIE GRAFICHE BRESSAN

ging farmaceutico: i numerosi brevetti sviluppati hanno portato l’azienda a posizionarsi nel mercato con soluzioni che spesso anticipano le stesse normative di settore. Fra queste il dispositivo antimanomissione, sul mercato sin dal 2015. È sempre attraverso l’innovazione che Igb spinge i suoi orizzonti oltre confine: un recente brevetto sta facendo entrare l’azienda nel mercato americano del farmaco. — ODS ’18

igbressan.it

Igb è un’azienda grafica e cartotecnica fondata nel 1968 da Dino Bressan. Nata come stamperia generalista, si è successivamente specializzata in packaging farmaceutico. Igb è oggi un partner produttivo che offre servizi a supporto dell’immagine e dei processi dei propri clienti attraverso la fornitura di astucci di alto contenuto qualitativo e innovativo, dalla progettazione al prodotto finito. Igb garantisce qualità e sostenibilità attraverso il rispetto delle GMP, il controllo 100% in-line e le certificazioni ISO 9001, ISO 14.000, Ohsas 18.000, FSC. La recente certificazione 22301, Business continuity management, assicura continuità di fornitura ai clienti di Igb.

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L’INNOVAZIONE CHE ANTICIPA IL MERCATO Intervista ad Alessio Bressan Ceo di Igb

Quali sono oggi i punti di forza dell’azienda? Punto di forza di Igb è l’innovazione industriale, intesa sia come innovazione di processo che innovazione di prodotto. La capacità di disegnare processi snelli, flessibili e ripetibili, supportati dai più innovativi macchinari, rende Igb il partner ideale per le aziende farmaceutiche che ricercano affidabilità e continuità di fornitura. La creatività nel rispondere, e possibilmente anticipare, le esigenze dei clienti con prodotti all’avanguardia e industrializzati, ha contribuito a consolidare la posizione di Igb come azienda leader nel settore. Per sintetizzare, la nostra innovazione punta alla semplificazione dei nostri processi e di quelli dei nostri clienti: creiamo valore trasferendo semplicità e cercando di essere sempre i primi nel farlo. Non a caso uno dei nostri claim che ci ha portato a vendere centinaia di milioni di astucci tamper evident è stato “fast and easy tamper evident”.

La ricerca e l’innovazione sono centrali per la vostra azienda (lo testimonia il numero di brevetti che ogni anno sviluppate). Un modello dettato dal settore di mercato in cui lavorate o qualcos’altro? Penso che l’innovazione sia centrale per ogni azienda, in ogni business. Le aziende che hanno successo sono quelle che riescono a fornire ciò che i clienti chiedono. Le aziende che continueranno ad avere successo sono quelle che iniziano a pensare oggi ciò di cui avranno bisogno i clienti domani. Creare oggi per industrializzare domani. È quello che quotidianamente ci impegniamo a fare. Con questo approccio, negli anni, Igb ha spostato il focus della propria posizione commerciale, passando dall’essere fornitore di un prodotto industriale (l’astuccio) a partner ad alto valore aggiunto, integrato nella supply chain dei propri clienti. Si pensi agli adeguamenti richiesti dalla Direttiva Europea (Fmd) nata per contrastare la contraffazione di medicinali. Secondo tale direttiva, le aziende farmaceutiche devono aggiungere dispositivi di evidenza di manomissione (tamper

evident) al proprio packaging per proteggere l’originalità del proprio prodotto. La direttiva entrerà in vigore nel febbraio 2019 e Igb è pronta con la sua soluzione già dal 2014. I primi farmaci con il nostro dispositivo antimanomissione sono sul mercato sin dal 2015. Ora che la scadenza si avvicina, gli ordini di Igb stanno esplodendo e nel dicembre 2018 partirà il secondo sito produttivo con cui Igb darà una prima risposta alla crescente domanda di tale prodotto. La capacità di creare valore di tale soluzione è stata certificata anche da importanti riconoscimenti internazionali, quali i premi di Pharmintech e Pharmapack.

Un occhio ai mercati esteri. Quanto è importante avere un’offerta transnazionale? Anche per il nostro business l’internazionalizzazione rappresenta ormai non più una sfida ma una conditio sine qua non. Da oltre trent’anni più del 50% del nostro giro d’affari è rivolto dai Paesi ai mercati esteri. Prima l’estero era rappresentato principalmente dai Paesi confinanti. Oggi, grazie alla spinta dell’innovazione, al centro della nostra attenzione c’è il mercato europeo. Per il prossimo futuro, con un brevetto recente, Igb rivolgerà la propria azione verso gli Stati Uniti, mercato nel quale ha quest’anno realizzato le prime vendite.

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ODS ’18


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BEST NOBILITAZIONI E SUPPORTI SPECIALI MARCHESI GRAFICHE EDITORIALI L’azienda, fondata nel 1918, è oggi sul mercato come protagonista nella stampa di altissima qualità. La terza generazione della famiglia Marchesi, Stefano e Marina, ha lavorato a lungo su questo posizionamento, riuscendo a coniugare due valori aziendali opposti ma complementari: una lunga tradizione e una continua innovazione. Questo connubio rappresenta la mission della Marchesi Grafiche Editoriali, che si riflette sulle proposte ai propri clienti: brand internazionali della moda, del

MARCHESI GRAFICHE EDITORIALI

lusso, del settore automobilistico. Prodotti in grado di trasmettere emozioni, storie e valori attraverso sensazioni tattili e visive non replicabili nella comunicazione digitale, ottenute nobilitando la stampa attraverso allestimenti speciali, stampe a secco o a caldo, serigrafie, labbrature, tagli laser, cartigli e utilizzo di materiali speciali come il plexiglass. Lavorazioni che in questo modo impreziosiscono il prodotto, personalizzandolo e rendendolo esclusivo. — ODS ’18

marchesigrafiche.it

La storia di Marchesi ha avvio nel 1918 a Roma, il luogo di origine della famiglia che, da oltre cento anni, con passione guida l’azienda e che dalla città di Roma ha tradizionalmente tratto ispirazione per lo stile delle proprie produzioni. Cultura, bellezza, attenzione al dettaglio sono valori che da sempre guidano le attività di stampa e che hanno portato l’azienda a stabilire rapporti di stretta collaborazione prima con importanti istituti della cultura, come De Agostini e Treccani, poi con brand internazionali della moda, del lusso e del settore automobilistico. L’affermazione dell’azienda in questi settori, dove la qualità è fattore strategico e di imprescindibile rilevanza, è anche dovuto alla sua capacità di innovazione e di ricerca costante nel campo delle tecnologie e dei materiali di primissima scelta. Per questo Marchesi continua ogni giorno a scrivere la propria storia, con idee, soluzioni e tecniche sempre d’avanguardia nei progetti di grafica editoriale.

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IMPREZIOSIRE PER COMUNICARE EMOZIONI Intervista a Stefano Marchesi Direttore generale di Marchesi Grafiche Editoriali

Quali sono oggi i punti di forza dell’azienda? Quello che permette a Marchesi di distinguersi oggi nel proprio settore di competenza è il saper offrire ai clienti un servizio di assistenza costante e dedicata in tutte le fasi di progetto. In tal senso Marchesi rappresenta un punto di riferimento affidabile per una gestione efficiente dei processi legati alla progettazione tecnica, alla stampa e alla logistica. Il servizio poggia anche sulla disponibilità di un parco macchine, offset e digitali, capace di garantire lavorazioni di massima qualità, oltre a nobilitazioni del prodotto personalizzate e all’utilizzo di carte e materiali attentamente selezionati. Infatti, lo studio e lo sviluppo rappresentano aspetti dell’attività di massima importanza e che consentono all’azienda di offrire sempre le migliori tecnologie disponibili sul mercato.

Il valore aggiunto della nobilitazione sullo stampato ha un impatto sempre più importante nella comunicazione del brand. Qual è il ruolo di Grafiche Marchesi nel suggerire le scelte di stampa dei suoi clienti?

Un occhio ai mercati esteri. Quanto è importante avere un’offerta transnazionale? Da qualche anno, Marchesi ha avviato un processo di internazionalizzazione, aprendo la propria offerta soprattutto a marchi del lusso e della moda che operano a livello mondiale e che hanno sede principale all’estero. Questa scelta, supportata da idonee capacità produttive e logistiche, è dovuta alla consapevolezza dell’esistenza di un mercato globale, in cui i brand fanno scelte di ottimizzazione dei processi e di comunicazione integrata e omogenea della propria identità in tutti i paesi del mondo. Oltre a questo, la presenza a livello internazionale, consente di rimanere aggiornati sulle tendenze e sulle competenze a un livello più alto di quello che un mercato locale può garantire.

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Marchesi crede che il ruolo della carta stampata sia fondamentale per i brand nella comunicazione di emozioni, storie e valori. Per questo, tutte le nostre persone operano con l’obiettivo di realizzare progetti editoriali di alta qualità e pregio, attraverso i quali trasmettere sensazioni tattili e visive non replicabili in digitale. In questo senso, il ruolo di Marchesi nel rapporto con i propri clienti è quello di ascoltare le idee e le esigenze, saperle interpretare e declinare in oggetti che valorizzano la creatività, rispecchiando l’identità del brand. Il dialogo con i clienti e le loro agenzie creative è costante e finalizzato a realizzare progetti di valore, nel rispetto dei tempi e dei budget assegnati. Allestimenti speciali, stampe a secco o a caldo, serigrafie, labbrature anche artistiche, plastificazioni, tagli laser, cartigli e utilizzo di materiali speciali come il plexiglass sono esempi di lavorazioni che impreziosiscono il prodotto, personalizzandolo e rendendolo esclusivo.

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Successo e Sicurezza per gli Stampatori di Etichette.

Flessibilità nella perfezione. Oggi e nel futuro.

Gallus Labelmaster La scelta perfetta.

Configura la stampa di etichette per il tuo modello di business. Grazie alla combinazione delle due varianti, PLUS e ADVANCED, la Gallus Labelmaster offre una nuova dimensione di flessibilità ad un ottimo livello di rapporto qualità-prezzo con la nota qualità di Gallus. Gallus Labelmaster offre tutto ciò che ti aspetti da Gallus. Tranne il prezzo. www.gallus-group.com

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BEST LABEL PRINTER ARCA ETICHETTE Negli anni Sessanta Arca Etichette è stata una delle protagoniste della rivoluzione delle etichette autoadesive. Da allora il costante impegno nel perfezionamento e nell’ideazione di nuovi prodotti è spinto da una vocazione alla ricerca e allo sviluppo, che rappresentano in media il 5% del fatturato aziendale. Le 28 installazioni di macchine da stampa e converting mettono in luce una capacità produttiva che oggi può utilizzare svariate tecnologie di stampa, dalla offset alla flessografica, dalla di-

ARCA ETICHETTE

gitale laser alle recenti tecnologie inkjet, tutte integrate in processi produttivi automatici che garantiscono qualità e tempi di risposta rapidi. Per un’azienda che vede tra i suoi mercati di riferimento il farmaceutico, il cosmetico e l’alimentare è evidente come le certificazioni di prodotto e di sistema siano da sempre un elemento irrinunciabile. Arca è anche parte di un network internazionale che le permette di ottenere ulteriori vantaggi competitivi. — ODS ’18

arcaetichette.it

Fondata nel 1948, Arca produce da subito etichette, all’epoca realizzate in cartoncino. Negli anni Sessanta è tra i primi protagonisti della “rivoluzione autoadesiva”. Da allora c’è stata una crescita continua nei fatturati così come nel livello qualitativo: materiali selezionati da un laboratorio attrezzato, macchine da stampa moderne, personale addestrato e motivato. Un sistema qualità certificato ISO 9001 e ISO14001, basato su procedure moderne ispirate alle teorie della “lean production” e della qualità totale. Un’organizzazione flessibile pensata per la soddisfazione del cliente, con una visione chiara e una missione precisa da perseguire. Specializzata in etichette autoadesive e sleeve termoretraibile, Arca produce dal 1975 anche macchine etichettatrici. Progettando e fabbricando materiali di consumo e macchine, Arca padroneggia entrambi gli aspetti della tecnologia autoadesiva e può fornire una consulenza progettuale ineguagliabile e soluzioni complete con un unico responsabile qualificato. SPONSOR


DAGLI ANNI SESSANTA A OGGI LA RIVOLUZIONE DELL’ETICHETTA Intervista a Mauro Fadiga System division director di Arca Etichette

Quali sono oggi i punti di forza dell’azienda? I nostri punti di forza coincidono con le più tradizionali virtù di un’azienda che si rivolge al segmento alto del mercato e che quindi deve necessariamente esprimere qualità (requisito ormai indispensabile ma non più sufficiente), innovazione continua, servizio rapido e puntuale, flessibilità digitale. Ma Arca presenta anche una caratteristica unica: producendo sia materiali (etichette autoadesive), sia le macchine per utilizzarli (etichettatrici automatiche), padroneggia entrambi gli aspetti della materia ed è l’unico etichettificio in Italia a proporre soluzioni autoadesive complete, con un unico responsabile.

Arca produce etichette e sleeve per molti settori merceologici. Qual è il segreto per essere competitivi e innovativi per tutti i diversi mercati (tecnologie, ricerca e sviluppo, formazione del personale...)? Arca si rivolge esclusivamente all’industria manifatturiera, principalmente nei settori farma-chimico, cosmetico, alimentare e dei beni durevoli e tecnologici. Per rappresentare un partner credibile agli occhi di tutte queste aziende è necessario, ovviamente, un mix di tutti i fattori qualitativi citati nella domanda; tra questi però, il gap tecnologico tra i vari competitor è oggi relativamente appiattito, dato che mezzi produttivi e attrezzature hardware e software, sono oggi disponibili a tutti i player del settore. Decisamente più importanti sono la ricerca e l’innovazione, che consentono di offrire alla clientela etichette diverse e più efficaci: “specialità” ideali per soddisfare le necessità di tutti i nostri settori merceologici target. Altrettanto importante è lo sforzo continuo nell’efficientamento di procedure sempre più “lean” e sempre più “digitalizzate”, per il miglioramento di un servizio che dev’essere tarato sulle esigenze di ogni specifico mercato e della responsabilità sociale. Così come è importantissima la corretta organizzazione aziendale, che deve soddisfare i requisiti delle certificazioni pertinenti ai settori di interesse. Arca è infatti certificata ISO9001 (gestione qualità), ISO14001 (gestione ambientale), OHSAS18001 (gestione della salute e della sicurezza), BRC (sicurezza alimentare), FSC (gestione

forestale responsabile), UL (marchio di sicurezza). Importanti riconoscimenti dell’adeguatezza della struttura, a soddisfare i requisiti dei settori merceologici ai quali si rivolge, dei quali conosce le necessità, la mentalità e i valori.

Un occhio ai mercati esteri. Quanto è importante avere un’offerta transnazionale? L’appartenenza a un network internazionale (Arca è associata a Concordia Labels) è fondamentale per ottenere una serie di importanti vantaggi competitivi: ottimizzazione degli acquisti, interscambio tecnologico, collaborazione sul versante commerciale. La presenza sui mercati internazionali aumenta la credibilità dell’azienda e le consente una maggiore visibilità sulle tendenze dei vari mercati, sempre in continua evoluzione.

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Hai almeno 12000 motivi per scegliere una HP Fondata nel 1939, Hp dispone di una gamma completa di sistemi di stampa per il mondo consumer e business, che spaziano dalle stampanti office alle stampanti digitali ad alti volumi, rivolgendosi sia agli uffici sia agli stampatori, che grazie ai sistemi Hp sono in grado di realizzare molteplici applicazioni per i settori del commercial printing, dell’out-of-home, dell’interior decoration, dell’industrial printing. Con sede a Cernusco sul Naviglio - Milano - Hp Italy è la filiale nazionale del gruppo, attiva sia con la propria struttura operativa sia con distributori e rivenditori autorizzati sull’intero territorio italiano.

www.hp.com

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BEST DIGITAL PRINTER PRESS UP La storia di Press Up è una storia recente. Nasce nell’era del digitale proponendosi da subito con un modello di business 2.0: stampa on demand e vendita via Internet grazie alle soluzioni di web to print. Ma non è solo attraverso l’uso delle tecnologie di stampa che si esprime l’anima di Press Up. La profonda trasformazione di tutti i processi produttivi in un’ottica digitale ha integrato le diverse fasi di lavorazione e ha permesso di sviluppare performanti soluzioni di comunicazione ed engagement

PRESS UP

dei clienti. I costanti investimenti hanno via via ampliato il portafoglio di offerta di prodotti, rendendo così Press Up un solution provider globale per differenti tipi di clientela (aziende, stampatori, agenzie). I sessanta collaboratori, con un’età media di 30 anni, sono il patrimonio grazie a cui Press Up è capace di svolgere circa mille lavorazioni al giorno e servire oltre 75 mila clienti. — ODS ’18

pressup.it

Attiva sul mercato dal novembre 2010, Press Up ha costruito la propria storia sulla combinazione di know-how tipografico, concept innovativo del web to print e tecnologie di ultima generazione. Fin dalla sua nascita, l’azienda pianifica investimenti mirati in software di gestione e controllo, per migliorare continuamente la qualità dei prodotti e del servizio. La stampa on-demand e la vendita su Internet di prodotti tipografici personalizzati ha richiesto una profonda trasformazione digitale di ogni processo produttivo che ha portato allo sviluppo e alla creazione di una piattaforma web, tutta interna, per la gestione dell’intero ciclo di produzione che va dal preventivo online da parte dei clienti, all’acquisizione degli ordini, alla stampa e alla consegna diretta al destinatario. L’intero ciclo viene concluso anche in sole poche ore. Oggi Press Up è uno dei web to print più affermati in Italia, ha 60 collaboratori con un’età media di trent’anni, oltre 75 mila clienti attivi, una media di mille lavorazioni al giorno e nell’anno in corso supererà i 20 milioni di euro di fatturato.

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FARE LA DIFFERENZA ONLINE NOBILITANDO I PRODOTTI Intervista a Vincenzo Cirimele Amministratore delegato di Press Up

Quali sono oggi i punti di forza di Press Up? Innanzitutto la tempestività del servizio, grazie alla possibilità di richiedere preventivi online e spedizione in 24 ore. Secondo aspetto è la qualità dei nostri stampati, superiore rispetto alle realtà tipicamente conformate sul nostro modello. Attualmente disponiamo in tutto di 60 gruppi stampa nei diversi formati e tecnologie fra cui offset (Komori H-UV e Heidelberg XL con gruppi di vernice IR) e digitale (HP Indigo 12000). Press Up dispone anche di tecnologia avanzata per la nobilitazione dei prodotti, come la Scodix Ultra che consente di realizzare effetti di grande impatto visivo con la serigrafia digitale a rilievo (3D). Abbiamo le capacità tecnologiche e le competenze tecniche per realizzare stampe in esacromia, colori pantone, verniciature particolari e lavorazioni speciali come la serigrafia e il drip off. All’inizio abbiamo puntato su lavorazioni più standardizzate, ma oggi i nostri clienti hanno l’esigenza di differenziare i prodotti con applicazioni ad alto valore aggiunto. Altro aspetto, ma non meno importante, è un servizio di customer care con un approccio più personale e consulenziale. Rispondiamo direttamente ai clienti attraverso una linea telefonica e controlliamo gratuitamente i file: noi verifichiamo sempre ciò che sarà stampato. Press Up ha inoltre conseguito le certificazioni FSC e PEFC ed è conforme ai più elevati standard sociali ed ambientali sul mercato.

Quale pensate possa essere il futuro di un online printer? E quale quello di Press Up? Il mercato del web to print è in forte ascesa ed è ragionevole aspettarsi un incremento della concorrenza tra aziende. Sebbene sia una naturale evoluzione delle aziende tipografiche tradizionali, la sostenibilità del modello si basa sull’abilitazione di economie di scala che sono attuabili, con successo, solo da aziende che abbiano la capacità di gestire volumi elevati con processi gestionali e produttivi efficienti. Superata questa fase del mercato, si assisterà a un progressivo consolidamento nel settore, con poche aziende in grado di affrontare le sfide del mercato nazionale e internazionale.

Press Up si rivolge tendenzialmente al mercato B2B della stampa commerciale. Il nostro core business è al momento rappresentato da prodotti corporate come cataloghi, libri e brochure, che richiedono una qualità di stampa e confezionamento elevata, ma anche quelli editoriali perché abbiamo reso possibile la stampa di una singola copia di un libro o di una rivista. I nostri principali clienti sono i grafici, i designer, gli stampatori e la piccola e media impresa.

Un occhio ai mercati esteri. Quanto è importante avere un’offerta transnazionale? Il mercato estero è una grande opportunità, ma è fortemente condizionato dai costi e dai tempi di delivery dell’operatore di logistica. Ecco perché la nostra attenzione è principalmente rivolta al mercato italiano, che ci ha riconosciuto come punto di riferimento. Ci aspettiamo una crescita notevole anche nel 2019 e puntiamo sempre più all’introduzione di nuovi prodotti e servizi. Abbiamo ampliato il nostro catalogo con le etichette in bobina, il grande formato, la carta da parati e nuove tipologie di biglietti da visita personalizzati con nuove carte e finiture di altissimo valore. Da ottobre 2018 abbiamo lanciato PressUP NOW!: riceviamo il file la mattina e lo consegniamo stampato entro le 18. Tutti i prodotti di PressUP sono made in Italy, progettati e realizzati con l’impiego di risorse locali secondo i canoni della tradizione italiana nel settore delle arti grafiche.

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We are ready for postpress. Da oggi, Koenig & Bauer è il vostro partner anche per la lavorazione post-stampa. Approfittate dell’esperienza e della forza innovativa del costruttore di macchine da stampa piĂš antico al mondo. E voi, siete pronti? koenig-bauer.com/postpress Koenig & Bauer IT S.r.l. koenig-bauer.com/it

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BEST CARTOTECNICA GRAFICHE FAVILLINI Oltre 130 di storia sotto la guida della famiglia Favillini, oggi giunta alla quarta generazione. Distrutta dal bombardamento di Livorno durante la Seconda guerra mondiale, l’azienda venne ricostruita e dedicata alla produzione cartotecnica, segmento nel quale vanta una forte specializzazione per il packaging farmaceutico. Proprio dalla specificità del mercato cui Favillini pharmaceutical packaging si rivolge vengono progressivamente valorizzati i punti di forza dell’azienda: soluzioni tecnologiche

GRAFICHE FAVILLINI

di avanguardia non soltanto a livello hardware, ma anche nei processi di controllo e qualità, essenziali per il mercato di destinazione. In Grafiche Favillini vengono sviluppati prodotti che rispondono alle più recenti normative sull’anticontraffazione, come l’ultima soluzione con sigillo integrato che soddisfa direttive europee che entreranno in vigore solo a partire dal 2019. Tanta storia dunque, ma anche tanta attenzione al presente e al futuro. — ODS ’18

favillini.it

Eugenio Favillini fonda nel 1886 la Tipografia Cartoleria Favillini. I bombardamenti sulla città di Livorno del 1943 distrussero l’azienda, ma il figlio Oreste non si perse d’animo e trasferitosi nella nuova sede con le attrezzature salvate, acquistò la prima macchina offset. Nel ’76 il figlio Giovanni decise di dedicarsi alla sola cartotecnica acquistando macchine fustellatrici e incollatrici semiautomatiche, permettendo così di estendersi a livello nazionale. Con l’incremento della produzione cartotecnica nell’86 l’azienda si trasferì nella nuova e attuale sede della zona industriale di Livorno. In tale occasione vennero rinnovati gli impianti e le linee produttive rendendole tecnologicamente aggiornate e rispondenti alle esigenze di mercato. L’azienda è cresciuta fino a rappresentare oggi un’affermata realtà italiana specializzata nel packaging farmaceutico e guidata da Alberto presidente ed Eugenio amministratore delegato, la quarta generazione.

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ENTUSIASMO, PASSIONE E INVESTIMENTI STRATEGICI Intervista a Eugenio Favillini Amministratore delegato di Grafiche Favillini

Quali sono oggi i punti di forza dell’azienda? L’entusiasmo, la passione e la volontà di soddisfare i clienti erano e sono alla base della nostra politica aziendale, oltre alla costante capacità di proporre al mercato un servizio di alta qualità, superiore alla media grazie anche a un sistema di gestione integrato secondo le norme ISO 9001 e ISO 14001, ma anche astucci prodotti secondo lo standard FSC. Punti di forza di Favillini pharmaceutical packaging sono una politica di costante rinnovamento con continui investimenti tecnologici. Siamo stati infatti i primi in Italia, e siamo ancora tra i pochissimi in Europa, ad avere installato l’innovativa macchina da stampa Heidelberg Speedmaster 106 XL a sei colori più verniciatore. Si tratta di una macchina “intelligente” caratterizzata da un’altissima affidabilità, concepita e realizzata con l’intento d’innalzare la percentuale di efficienza della linea, in aggiunta a un’elevatissima qualità di stampa. Ma gli investimenti aziendali non si sono fermati qui, in questi ultimi due anni abbiamo acquistato, dal fornitore leader mondiale Bobst, una nuova macchina fustellatrice e una nuova linea di piegaincolla e abbiamo inoltre acquisito un nuovo capannone adiacente al nostro di circa 800 mq coperti, più 2.500 mq di piazzali. Favillini pharmaceutical packaging è inoltre dotata di un reparto di bollinatura, completamente isolato e con accesso protetto e limitato a personale autorizzato, che offre ai nostri clienti la possibilità di applicare il bollino farmaceutico.

corso degli anni. Quest’anno per rispondere infatti alla nuova direttiva europea 2011/62/EU sui farmaci contraffatti che entrerà in vigore nel febbraio del 2019, abbiamo studiato una soluzione cartotecnica con sigillo integrato nella struttura che non richiede l’uso di colla da parte dell’azienda farmaceutica in fase di confezionamento. Questo permetterà di continuare a usare le linee di confezionamento con le stesse performance.

Un occhio ai mercati esteri. Quanto è importante avere un’offerta transnazionale? Uno degli obiettivi della Direzione è quello di arrivare nei prossimi anni a esportare i propri prodotti, ma il suo raggiungimento necessita di lunghi tempi di attuazione. Riuscire a instaurare partnership con gruppi stranieri potrebbe accorciare questi tempi, e non nascondiamo che essendo ultimamente molto “corteggiati” stiamo valutando varie proposte e opportunità.

— ODS ’18

Oltre 130 anni di storia, di cui 40 nel settore della cartotecnica con la scelta di specializzarsi nel packaging farmaceutico. Come siete cambiati o state cambiando per rispondere alle esigenze di questo mercato? Il continuo impegno dell’azienda nel soddisfare le richieste dei clienti, sempre più esigenti in materia di qualità del prodotto fornito, ma anche la sempre e più incessante richiesta di tempi di consegna anche a 24/48 ore, ci ha continuamente stimolato a cambiare e rinnovarci per offrire un servizio sempre migliore ottemperando inoltre ai cambiamenti legislativi entrati in essere nel

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ODS ’18


KOLOR + SERVICE srl

Inchiostri offset Tinte al campione Tessuti gommati Vernici da sovrastampa Prodotti chimici

KOLOR + SERVICE srl

Via Dalmazia 5/a – 20834 Nova Milanese (MI) Tel 0362 49181 Fax 0362 41131 Via Collamarini 6 – 40138 Bologna Tel 051 790575 Fax 051 790460 kolorservice@kolorservice.it www.kolorservice.it

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BEST CONVERTER SACCHITAL Nel mondo del flexible packaging, Sacchital si evidenzia esprimendo tutte le sue capacità di stampa di packaging sia con tecnologia flessografica sia con quella a rotocalco. La storia dell’azienda, fondata nel 1945, è sin dall’inizio strettamente legata al mondo della carta (da cui in origine produceva sacchetti che hanno dato il nome all’azienda). Un legame ancora oggi vivo, ampliato però dalla produzione di tutte le tipologie di imballo che le aziende del largo consumo richiedono. Il premio Best converter è un riconoscimento al percorso compiuto negli oltre set-

SACCHITAL

tant’anni di storia, sempre alla ricerca di innovazione in materiali, forme, soluzioni funzionali e grafiche. Anche attraverso la creazione di laboratori di ricerca sperimentale, di espansione in termini di spazi, di progettazione di soluzioni eco-tecnologiche e facendo propri i principi di economia circolare, come il riutilizzo di materiali di scarto in successivi cicli produttivi. Costantemente vicini all’ambiente passando attraverso l’innovazione. — ODS ’18

sacchital.it

Fra le realtà leader a livello internazionale del flexible packaging, Sacchital Group è stata fondata nel 1945 da Valentino Paleari ed è oggi guidata dagli eredi verso nuove sfide e perpetuando una storia di famiglia fatta di esperienza e grande passione per il mondo del packaging e della stampa in flessografia e rotocalco. Il Gruppo offre al mercato tutte le tipologie di imballo che le aziende del largo consumo richiedono: progettazione e produzione di packaging in carta con componenti in alluminio e/o accoppiamenti con film plastici o biopolimeri per estrusione su carte o altri biomateriali. Sono centinaia i prodotti, dall’alimentare al cosmetico, che Sacchital avvolge con le sue soluzioni di flexible packaging al servizio di aziende di Paesi, settori merceologici e culture diverse. Sacchital Group è fra i produttori di packaging maggiormente noti per lo stretto legame con la carta (originariamente produceva proprio sacchetti di carta, da cui il nome) e per l’aver fatto propri principi e procedure dell’economia circolare, pensata e pianificata per potersi rigenerare riutilizzando i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi e l’inquinamento ambientale.

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KOLOR+SERVICE


PACKAGING DI SPESSORE PER IL LARGO CONSUMO Intervista a Paola Cerri Sales and marketing manager di Sacchital Group

Quali sono oggi i punti di forza dell’azienda? Sacchital Group esiste, lavorando e crescendo da oltre settant’anni. Uno dei nostri principali punti di forza è proprio l’esperienza, uno dei nostri grandi capitali che condividiamo con i clienti storici e con nuovi partner, tutte aziende storiche del largo consumo, con le quali abbiamo inventato e prodotto packaging di ogni forma, tipologia, con soluzioni studiate ad hoc per il contenuto, cercando sempre di trovare la soluzione più brillante che unisca praticità, eleganza, efficacia comunicativa, stampa smart e limitato impatto ambientale. Siamo alla continua ricerca dell’innovazione nei materiali, nelle forme, nelle soluzioni funzionali e grafiche. Altro punto di forza è la capacità produttiva del Gruppo: siamo un partner serio e affidabile per clienti top. Quantità, tempistiche, qualità per noi sono un mantra.

Gli investimenti in casa Sacchital non si fermano mai. È recente la creazione di un laboratorio di ricerca sperimentale, come pure l’acquisizione di nuovi spazi per espandere l’azienda. Quali sono le prospettive future? Sacchital oggi opera con quattro stabilimenti fra loro intercambiabili che effettuano ogni tipologia di stampa e accoppiamento. Il recente ampliamento degli spazi di produzione si è basato su un miglioramento della logistica: abbiamo ampliato le aree di stoccaggio e produttive per accogliere i nuovi macchinari che ci consentono di potenziare significativamente la nostra capacità di stampa e di risposta in tempi rapidi alle esigenze di un mercato sempre più innovativo. Abbiamo un team di ricerca e sviluppo costituito da professionisti di altissimo livello, che analizza le tendenze, progetta nuovi pack con materiali biocompatibili. L’industria del confezionamento ha un ruolo di responsabilità nella tutela ambientale: la nostra linea Paperflex Sytem a base di carta si inserisce in questo filone ed è proprio frutto di una ricerca che spesso anticipa il mercato. L’innovazione non è fatta solo di idee eco-tecnologiche brillanti: è tutta la filiera che deve essere compatta nel farle proprie e offrirle al mercato. Abbiamo poi acquisito una nuova azienda per rendere ancora più completo il

nostro know how e quindi il parco dei prodotti, che oggi include soluzioni di confezionamento di spessore maggiore con tecnologie di accoppiamento e laminazione che prima non potevamo offrire. Questo ci dà la possibilità di sperimentare forme di confezionamento innovative: biomateriali da estrudere su carta o altri biomateriali per creare soluzioni riciclabili, compostabili e rispettose dell’ambiente, così come le normative giustamente ci impongono.

Un occhio ai mercati esteri. Quanto è importante avere un’offerta transnazionale? Sacchital ha cominciato a esportare dalla fine degli anni Sessanta e la sua quota export è di oltre il 45% sul totale: serviamo mercati anche molto lontani fra loro, sia geograficamente, sia in termini di esigenze. Dagli Stati Uniti alla Thailandia, l’obiettivo è sempre stato di proporre soluzioni di confezionamento innovative ai brand di riferimento internazionali. Dal caffè ai freschi e altro ancora: serviamo clienti locali adattandoci alle loro tipicità, fornendo anche un servizio di assistenza grafica e marketing. Essere internazionali significa anche accompagnare le aziende italiane nel loro percorso estero: gli standard qualitativi europei sono molto alti rispetto a quelli di altri Paesi e anche in questo l’Italian style è una garanzia che fa crescere il mercato, anche perché “educa” i consumatori di tutto il mondo a essere più esigenti.

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ODS ’18


La piattaforma di macchine da stampa digitali in grado di massimizzare qualità e produttività, in tutti gli ambienti operativi.

TECNOLOGIA PRODUTTIVITÀ QUALITÀ Acuity ULTRA: l nuovi standard qualitativi ed economici del superwide format. Manutenzione ridotta, bassi consumi, ampia gamma di applicazioni, stampa simultanea su doppia bobina.

Acuity B1: Versatile sistema ink jet formato B1 con automazione completa, ingombri ridotti e qualità superba.

JET PRESS 720S: Macchina da stampa digitale inkjet formato B2 che assicura il massimo dell’efficacia sulla produzione a bassa tiratura, per una ampia gamma di applicazioni, ed eleva la qualità di stampa a livelli mai raggiunti prima da un sistema digitale, eguagliando gli standard offset.

36 Per informazioni: ga_ffit@fujifilm.com


BEST WIDE FORMAT PRINTER GRUPPO MASSERDOTTI Sin dal 1992 il nome Masserdotti, grazie all’intuito del fondatore Andrea, è legato in maniera osmotica al concetto di stampa digitale di grande formato (wide printing). L’azienda bresciana è stata la prima in Europa a investire in tecnologie che stavano cambiando in maniera radicale il modo di fare comunicazione “esterna” da parte dei brand. Dalle coperture dei palazzi ai teli sui campi di calcio nelle finali di Champions League, il Gruppo Masserdotti si è da sempre distinto come solution provider in grado di rispondere alle esigenze di importanti marchi e delle grandi catene retail gra-

MASSERDOTTI

zie alla sua parte produttiva dedicata alla digital decoration. Oggi nel mondo della visual communication il Gruppo Masserdotti non è più conosciuto solo come stampatore. Ha saputo trasformarsi in general contractor per progetti di comunicazione, integrando alle competenze di design, stampa wide format e allestimento anche quelle della nuova area di attività dedicata al digital signage, rilanciando così il ruolo dello stampatore come centrale nei processi di comunicazione dei brand. — ODS ’18

masserdotti.it

La storia del Gruppo Masserdotti prende vita nel 1967. Ma è nel 1992, grazie allo straordinario intuito imprenditoriale del fondatore, il presidente Andrea Masserdotti, che l’azienda fa il vero salto. In quell’anno infatti inizia a investire in un settore all’epoca sconosciuto ai più: la stampa digitale. L’azienda, prima in Europa, installa il sistema elettrostatico 3M Scotchprint: è il primo step di un’evoluzione costante in termini tecnologici, di fatturato, know how, competenza, qualità e riconoscibilità. Nel biennio 2006-2007 avviene una seconda importante evoluzione: il Gruppo Masserdotti inizia a orientare i propri sforzi di ricerca e sviluppo verso il mondo dell’interior decoration. Nel 2011, nasce la società Domino Sistemi che guarda al tema della comunicazione con un focus specifico sulle tecnologie digitali, quali totem, monitor, videowall, ledwall e soluzioni mobility, oltre al software proprietario Palinsesto per la gestione dei contenuti da remoto. Oggi le due anime del Gruppo, Digital Decoration e Digital Signage, convivono sinergicamente.

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STAMPARE IN GRANDE PER COMUNICARE IN GRANDE Intervista ad Alberto Masserdotti Amministratore unico di Gruppo Masserdotti e Domino Sistemi

Quali sono oggi i punti di forza dell’azienda? Abbiamo festeggiato i nostri primi cinquant’anni con un grosso cambiamento, passando da azienda padronale a holding con struttura manageriale. Uno sviluppo a 360 gradi che ha visto coinvolto tutto il team aziendale. Esperienza, qualità e competenza, predisposizione all’innovazione, importante varietà di prodotti e soluzioni, capacità di investimento in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e di risorse umane specializzate, sono le caratteristiche che, insieme alla passione per il nostro lavoro, ci permettono di essere riconosciuti come partner industriale specializzato e affidabile, dalla consulenza all’installazione, per la gestione di commesse semplici e complesse nel mondo della visual communication.

anche alle diverse richieste stagionali. Questo determina inevitabilmente un allungamento della vita del prodotto e aiuta a superare eventuali momenti di crisi economica interni al nostro Paese. Lavorare con i mercati esteri implica uno sforzo notevole nel riassetto aziendale ma, sfruttando le nuove conoscenze ed esperienze che inevitabilmente si acquisiscono nel confronto con altre realtà, consente di innovare il proprio business aumentando il fatturato e differenziando maggiormente la competitività nei confronti della concorrenza.

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Il Gruppo Masserdotti è stato in grado di modificare la propria offerta per il printing per la comunicazione di grande formato: da commodities a parte di un progetto integrato di comunicazione per il brand. Cosa è stato necessario fare? È stato necessario specializzarci su più fronti, acquisire nuove competenze tecniche determinanti per garantire un approccio sempre più consulenziale. Abbiamo apportato sostanziali modifiche all’infrastruttura e implementato la produzione con i più aggiornati sistemi tecnologici di stampa industriale e di workflow. Tutti importanti cambiamenti che hanno determinato importanti investimenti e trasferimento della sede in una nuova struttura di dieci mila metri quadrati dotata di impiantistica di ultima generazione per accogliere tutti i reparti in fase di espansione, nell’ottica di fornire al cliente un servizio completo.

Un occhio ai mercati esteri. Quanto è importante avere un’offerta transnazionale? Proiettare il proprio business verso i mercati esteri significa assicurare stabilità al proprio fatturato perché le richieste di prodotto possono essere diversificate maggiormente in base alla collocazione geografica e quindi

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ODS ’18


DEFINING EXCELLENCE IN PRINTING

GLI OSCAR DELLA STAMPA VI DANNO APPUNTAMENTO AL 2019 PER LA XXVIII EDIZIONE

SEGUITECI TUTTO L’ANNO SU OSCARDELLASTAMPA.IT CON I FILMATI DELLE PREMIAZIONI 2018 E LE VOTAZIONI 2019

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INDUSTRY 4.0 PRINTER OF THE YEAR GRUPPO SADA Una storia lunga quasi un secolo e mezzo, alimentata dal desiderio e dalla consapevolezza che è necessario essere proiettati nel futuro per essere un grande gruppo industriale grafico. Lo testimonia il riconoscimento ottenuto a questa edizione degli Oscar della Stampa, lo testimoniano i risultati del Check Up – Printing 4.0 che SDA Bocconi e Federazione Carta e Grafica hanno realizzato quest’anno per il progetto Industry 4.0.: Gruppo Sada è tra le best performer, nel quadrante delle aziende olistiche all’interno della matrice di scoring

GRUPPO SADA

4.0. Ciò a dimostrazione che la logica Industry 4.0 è stata assimilata e portata in azienda per vincere non tanto le sfide di oggi quanto quelle del domani: un’azienda tecnologica, interconnessa e digitalizzata e che impiega al meglio la forza di un gruppo composto da sei realtà con oltre 400 dipendenti, e da una rete di alleanze e relazioni commerciali internazionali che proprio grazie al modello Industry 4.0 potranno rafforzarsi. — ODS ’18

packagingevolution.it

Il Gruppo Sada è specializzato nella produzione di packaging in cartone ondulato e cartotecnica (rispettivamente Divisione ondulato e Divisione cartotecnica). È costituito da sei aziende distribuite sul territorio nazionale e ha una storia che dura da quasi 150 anni. Entrambe le Divisioni sono collegate a livello italiano ed europeo con importanti realtà industriali del settore tramite accordi commerciali che permettono una copertura geografica capillare. Il Gruppo vanta tra i suoi clienti le più grandi aziende multinazionali e nazionali del territorio, dei settori quali pasta, conserve, bakery, igiene e beverage. La Divisione ondulato può stampare scatole e fustellati ad alta definizione realizzando onde singole, doppie e microonda in tecnologia flexo. La Divisione cartotecnica può stampare astucci in cartoncino teso e microonda in tecnologia offset. Il Gruppo impiega 404 dipendenti e ha un sistema di certificazione integrato Qualità, Ambiente, Etica e Igiene.

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AUTOMAZIONE E CAPITALE UMANO, IL FUTURO È GIÀ QUI Intervista ad Antonio Sada Presidente di Gruppo Sada

Quali sono oggi i punti di forza dell’azienda? Gli elementi fondamentali che caratterizzano il lavoro nel Gruppo Sada sono qualità, flessibilità, sostenibilità, innovazione. Il Gruppo in questi ultimi anni ha vissuto un importante sviluppo in termini di volumi e fatturato oltreché innovazione di processo e di prodotto. Ciò che ci contraddistingue, e che viene perseguito costantemente, è il miglioramento continuo inteso come riduzione degli impatti ambientali ed efficientamento dei processi produttivi, risparmio delle fonti energetiche, diminuzioni degli scarti e utilizzo di materiali, massima attenzione alla qualità di processo e di prodotto, supporto continuo al cliente in termini di sviluppo e ricerca di nuove soluzioni di packaging design, utilizzo di nuovi materiali e applicazioni per trasformare richieste ed esigenze in soluzioni funzionali ed innovative. Per ottenere tutto ciò si è data massima importanza alla formazione, al lavoro di squadra e all’aumento delle competenze.

Un premio dedicato alla vostra capacità di cogliere la sfida di trasformazione dell’azienda in una logica Industry 4.0. Ci sono già dei vantaggi percepibili e misurabili rispetto all’impegno che avete dedicato? Abbiamo colto subito questa opportunità pensando a come immaginavamo la nostra azienda nel 2025. Un’azienda ancora più tecnologica, interconnessa, digitalizzata. Facendo parte di un Gruppo composto da sei aziende, è importante che le informazioni siano integrate e ci sia multi direzionalità dei processi. Per venire incontro alle richieste sempre più esigenti e precise dei nostri clienti, da anni sogniamo che le nostre aziende diventino un’estensione dei loro stabilimenti, a supporto delle loro attività, attraverso l’integrazione delle informazioni lungo tutta la catena distributiva. Sposare il piano Industria 4.0, ben oltre l’ottenimento di meri benefici fiscali, ci ha permesso di effettuare investimenti tecnologici e un upgrade sulle linee di produzione presenti e sostituzione degli impianti meno produttivi con macchine di trasformazione di ultima generazione. Ciò allo scopo di rendere i nostri prodotti qualitativamente superiori e più sicuri. Inoltre, ha permesso al capitale umano

di non essere sostituito dalle macchine ma di assumere un ruolo più centrale creando nuove competenze, più specifiche e specializzate, che consentano all’azienda di aumentarne il valore.

Un occhio ai mercati esteri. Quanto è importante avere un’offerta transnazionale? Sono più di dieci anni che la Divisione ondulato fa parte di alleanze con altre realtà come la nostra, quali Cart-One per l’Italia e Blue Box Partners per l’Europa. Esse ci consentono di servire clientela nazionale ed europea assicurando una copertura geografica capillare di prodotti di qualità, contrastando le multinazionali del cartone ondulato. Grazie alla nostra posizione e ai nostri stabilimenti del Sud, ci reputiamo in un buon punto geografico per rafforzare il nostro ruolo, esportando i nostri prodotti nel Nord Africa e nelle isole del Mediterraneo.

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INDUSTRIA GRAFICA DELL’ANNO GRUPPO GPACK Una realtà da circa settanta milioni di euro. Risultato di uno sviluppo programmato che ha saputo costruirsi attraverso integrazioni e acquisizioni nazionali e internazionali, è stato soprattutto grazie all’impegno della famiglia Bramucci, da tre generazioni presente e attiva con un disegno di progressivi investimenti, che il gruppo Gpack oggi dispone di eccellenze tecnologiche per tutte le lavorazioni. Copre tutti i segmenti di mercato rispondendo ai propri clienti con un approccio integrato.

GRUPPO GPACK

Subito dopo la nascita nell’ottobre 2017, Gpack acquisisce la francese Alliora Coffrets, e nel 2018 integra Interpack per consolidare la sua presenza in mercati verticali come quello farmaceutico. Una crescita sia esterna che interna che la famiglia Bramucci ha deciso di lasciar gestire a dei manager, riservandosi da azionisti il ruolo di fornire la vision e di coadiuvare le decisioni strategiche. — ODS ’18

gpack.eu

Il Gruppo Gpack è il risultato della straordinaria crescita della Cartotecnica Goldprint della famiglia Bramucci, guidata dal padre Emilio e dai figli Elena e Pierpaolo, nel corso degli ultimi dieci anni, con un’accelerazione negli ultimi tre nel settore del general packaging. Cartotecnica Golprint era un’eccellenza per la produzione di astucci e scatole rigide per il settore della cosmetica selettiva, ma aveva un solo stabilimento, una clientela fortemente concentrata e una cinquantina di dipendenti. In pochi anni l’azienda ha quasi decuplicato i propri numeri: nel luxury packaging Cartotecnica Golprint è entrata in tutte le maggiori multinazionali della cosmesi e del lusso. L’acquisizione in Francia di Alliora Coffrets ha completato la crescita di un’attività che oggi pesa circa il 55% degli 86 milioni di euro di fatturato del gruppo. Altre acquisizioni nel corso degli anni (GPP Industrie Grafiche, Silton e Interpack) hanno dato una nuova dimensione al gruppo, oggi tra i principali operatori anche nel packaging cartotecnico per il mondo del “fastmoving consumer goods” e per quello degli espositori e delle affissioni. Nasce così a fine 2017 Gpack: 500 dipendenti in Europa, otto siti produttivi e due business unit (luxury e general packaging), che lavorano in sinergia per le principali multinazionali del lusso, del “fmcg” e del pharma.

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DALLA FAMIGLIA AI MANAGER, IL PACKAGING ILLUMINATO Intervista a Stefano Giubertoni Managing director di Gruppo Gpack

Quali sono oggi i punti di forza dell’azienda? Il punto di forza di Gruppo Gpack, oltre alla sua solidità e al fatto di poter disporre di macchine alla punta estrema della tecnologia per tutte le lavorazioni, è certamente la sua capacità oggi di coprire tutti i segmenti di mercato e di poter rispondere alle esigenze dei propri clienti con un approccio integrato. Si tratti di astucci in teso o accoppiato (per il lusso, per il mass market, per il farmaceutico, per l’alimentare), di espositori cartotecnici per il punto vendita, di scatole rigide (per il mondo dei profumi e del luxury wine and spirits), di interni o di affissioni, la massa critica raggiunta ormai ci permette di accedere alle migliori tecnologie, a tutte le certificazioni e anche alle migliori competenze disponibili sul mercato. Adesso la sfida sarà quella di consolidare questa rapidissima crescita e diventare non solo un leader complessivo del mercato cartotecnico, ma anche leader in ciascun segmento che compone questo mercato, orientando in tal senso la nostra crescita, sia interna che esterna.

Da azienda con forte impronta familiare a gruppo di dimensioni e mercati internazionali. Come state modificando l’organizzazione e la governance aziendale per essere una multinazionale del packaging innovativo? Questo credo sia un elemento distintivo del Gruppo Gpack, che mostra chiaramente cosa possa significare essere imprenditori “illuminati”. Negli ultimi quindici anni un numero impressionante di piccole e medie imprese si sono autodistrutte, più che per la finanza, per problemi di passaggio generazionale e di governance. La famiglia Bramucci aveva già affrontato e risolto con successo negli anni passati questo problema, contrariamente alla stragrande maggioranza delle aziende, anche del settore. Oggi si è dimostrata ancora una volta lungimirante nel gestire anche il tema della governance affidando a manager la gestione dell’azienda e riservandosi da azionisti il ruolo di fornire la visione e prendere, insieme al management, le decisioni strategiche fondamentali. La complessità del mercato e delle scelte da compiere e il numero di variabili interconnesse da

analizzare sono tali da non poter più essere governate con gli strumenti e i metodi dell’azienda padronale di un tempo. È normale quando si raggiungono nuove soglie dimensionali come le nostre, nelle quali l’imprenditore ha tutto sotto controllo. Senza dimenticare che i criteri che guidano anche investitori e stakeholder finanziari nelle loro scelte sono tre: prospettive del business, qualità del management e qualità della governance. Avere in pochissimi anni messo a posto anche questi ultimi due criteri di valutazione rende il valore e l’interesse dell’azienda per investitori e finanziatori molto più importante.

Un occhio ai mercati esteri. Quanto è importante avere un’offerta transnazionale? La dimensione internazionale oggi è vitale, in alcuni business addirittura condizione necessaria. Il lusso ad esempio è internazionale e mondiale e gli operatori principali sono all’estero e richiedono una presenza e una cultura internazionale degli interlocutori. La recente acquisizione di Alliora nelle scatole rigide in Francia ce lo ha confermato, aprendoci mercati nuovi e soluzioni nuove. Nel general packaging il mercato è ancora fortemente locale, ma sempre di più le grandi multinazionali richiedono la capacità se non di produrre, almeno di essere logisticamente affidabili per consegne transnazionali. Senza dimenticare che anche i loro marketing e trade marketing locali, e talvolta anche gli acquisti industriali, sono stati progressivamente svuotati di potere decisionale e di budget dagli headquarter, che hanno concentrato le decisioni nelle varie sedi europee. Per questa ragione la nostra crescita, interna o esterna che sia, passerà anche e soprattutto dall’internazionale, per diventare sempre più un operatore globale capace di seguire i nostri clienti ovunque si trovino e ovunque decidano di investire.

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La giuria Enrico Barboglio

Renzo Callegari

Valentina Carnevali

Fausto Ceolini

Luca Fiammenghi

Laureato in Ingegneria elettronica, dal 1989 è promotore della costituzione di Associazioni e Community di imprese nel settore ICT e del Printing. Dal 1991 è Segretario Generale di Asso.It, Associazione Italiana Produttori di Apparecchiature informatiche, nel 2000 contribuisce alla costituzione del Capitolo Italiano di Xplor, associazione che riunisce gli utilizzatori di tecnologie per la stampa digitale e la gestione documentale. Nel 2011 diventa Segretario Generale di Argi, l’Associazione dei Rappresentanti dei Costruttori di Macchine per l’Industria Grafica. Dal 2005 è Presidente di 4IT Group, società di servizi e ricerche di mercato per imprese e associazioni che operano nel mercato ICT, Graphic Arts e Direct Marketing. Organizzatore di eventi ed editore di pubblicazioni sul settore della gestione documentale e del digital printing prima è direttore della rivista Digital Document Magazine e autore di diverse pubblicazioni e ricerche. Dal 2016 è anche CEO di Stratego Group.

Renzo Callegari è nato a Milano il 29 settembre 1946. Ha conseguito il diploma di Progettista grafico presso l’Istituto Rizzoli di Arti Grafiche. Ha inziato la sua carriera presso la Rizzoli Editore, dove come assistente prima e come Responsabile Tecnico Pubblicità poi, ha curato stampati commerciali, libri e periodici. Il suo ingresso nel mondo pubblicitario come Direttore di Produzione Stampa avviene all’inizio degli anni settanta. Inizialmente in FCB (1971 - 1974), successivamente in ODG (1974 - 1984) e per oltre quidici anni è stato direttore della Lowe Pirella Gottsche. Dal 2000 al 2011 è stato Direttore Centrale del Reparto Produzione in Lowe Pirella Fronzoni. Nel 2012 è consulente presso Craft Worldwide, struttura di gestione delle produzioni del Gruppo IPG. Attualmente è consulente per le produzioni presso CHEIL Italy. Negli ultimi anni si è occupato, in particolare, di ricercare e sviluppare soluzioni tecnologiche e informatiche finalizzate alla gestione di progetti/clienti complessi come: grande distribuzione, quotidiani, gruppi internazionali. Nel 2001 è stato eletto Presidente di ASSOPROD, Associazione Direttori di Produzione Stampa delle Agenzie Italiane e degli Editori, aggregata ad Assografici.

Valentina è co-fondatrice di Stratego Group, la rete di imprese nata nel 2016 dall’unione di Zeta’s e 4IT Group e polo di competenza editoriale, di contenuti, di eventi, di ricerche e analisi e di formazione a favore del mercato della Stampa e della Comunicazione. Nel suo ruolo di Chief Marketing Manager coordina le attività di marketing e comunicazione e i progetti del Gruppo. È co-fondatrice di 4IT Group, società specializzata nella gestione di attività per conto di associazioni e gruppi di impresa del settore della stampa digitale, off-set e specialistica e della comunicazione, per la quale si occupa delle attività di marketing e di cooperazione internazionale. Dalla sua fondazione nel 2010 è Segretario Generale di DMA Italia (Associazione per il marketing diretto e data-driven) e siede nel Direttivo della Global DMA, un network che raccoglie tutte le associazioni di Direct Marketing nel mondo. È laureata in Lettere moderne all’Università degli Studi di Milano.

Laureato in Ingegneria a Padova e con un master in Gestione Integrata di Impresa (CUOA), oltre a una certificazione Black Belt Lean Six Sigma, si occupa da sempre di giornali, aziende grafiche e cartotecniche. Dopo esser stato Project Manager alla direzione tecnologie della Mondadori, diventa direttore tecnico di aziende editrici di quotidiani, quindi direttore generale in un’azienda veronese di stampa, poi amministratore delegato in un’azienda grafica milanese acquisita tramite operazione di M&A con trasformazione della stessa in Print Service Provider. Successivamente si sposta a Roma come direttore della divisione grafica Stabilimento Salario presso l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. In tale ruolo ha sviluppato vari progetti come la trasformazione della Gazzetta Ufficiale da prodotto cartaceo a prodotto multimediale e multicanale e un progetto di stampa digitale web full color con uscita diretta sulle linee di finishing. Attualmente supporta le aziende nei processi di trasformazione digitale in ottica Industria 4.0. È membro di giunta e past president di Xplor Italia e socio fondatore di Business Angels Verona (Startup e Coworking).

Visual designer freelance nell’ambito della progettazione grafica, fotografia, editoria digitale, è docente a contratto del corso Tecniche grafiche avanzate presso la Facoltà del design del Politecnico di Milano. Racconta ai suoi studenti di sistemi di riproduzione, dalla stampa ai dispositivi, ma in particolare il “come si fa”, partendo dall’idea, a realizzare un prodotto finito. Dal 1990 si divide tra lo svolgimento della libera professione, la formazione istituzionale e la consulenza. Istruttore Certificato Adobe dal 2005, beta-tester dei software grafici e Partner di Adobe Solution Network, collabora nella formazione o aggiornamento del personale interno di studi fotografici, agenzie o realtà attive nei settori della comunicazione visiva, editoria, postproduzione digitale, brand identity. Grazie all’esperienza maturata tra ripresa con banco ottico, camera oscura, fotocomposizione, colla cow e rosso coprente si diverte a contaminare tradizione e nuove tecnologie, là dove multisensorialità e multicanalità possono contribuire a valorizzare i contenuti del progetto. Giornalista pubblicista ha redatto articoli in merito a tecniche, tecnologie, strumenti della progettazione e contenuti della comunicazione, argomenti di cui è anche relatore in incontri pubblici o convegni dedicati.

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ODS ’18

Stefano Lavorini

Franco Martinetti

Giuseppe Peccati

Marco Sachet

Laurea in Letteratura italiana all’Università La Sapienza di Roma, esperienze professionali all’estero, e poi l’arrivo a Milano nel 1981, con l’ingresso nel mondo dell’editoria B2B. Nel 1985, dopo una breve esperienza come vice direttore dell’Istituto Italiano Imballaggio, dà inizio a un’intensa attività di consulenza nel campo dell’editoria e della comunicazione. Nel ’90 assume la direzione della rivista Imballaggio (allora della RCS Rizzoli), che mantiene fino al ’94, anno in cui fonda e dirige la propria casa editrice Edizioni Dativo. Il mensile che porta la sua firma è ItaliaImballaggio, rivista bilingue che dà voce alla “cultura” italiana dell’imballaggio, a cui nel tempo ha aggiunto il semestrale di approfondimento Impackt (che apre una riflessione interdisciplinare sul ruolo del packaging nella società dei consumi), e Converting (trimestrale sul mondo della stampa e del converting.

Franco Martinetti vive e lavora a Milano. Ha frequentato l’Accademia di Brera, sezione disegno e pittura. Si è diplomato alla Scuola Umanitaria in grafica pura e grafica editoriale. Entra in Max Factor come creativo per packaging. Nel 1970 intraprende la libera professione, sviluppando progressivamente le sue capacità, fra gli altri, nei settori dell’Agricoltura e dell’Elettronica professionale e di consumo. Nel corso di questi anni ha sviluppato collaborazioni sia con multinazionali, come Lg Electronics, Haier, ecc e sia con piccole e medie imprese. Si segnala nel 1976 l’inizio della sua lunga e attuale collaborazione con Bayer Divisione Agraria, così come quella con Epson Italia spa iniziata nel 1982. Collabora con la Fiera di Milano per logotypes, espone packaging innovativi al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Ulteriore riconoscimento al suo lavoro e professionalità l’ottiene nel 1995 quanto viene invitato alla Biennale di grafica a Buenos Aires, così come nel 1996 esponendo i suoi progetti a Montevideo. Negli ultimi dieci anni ha aggiunto ai suoi servizi nuove specializzazioni quali eventi speciali, organizzazione meeting e stand sempre con una grossa impronta grafica. Ora ricopre la funzione di Art Director. Dal 1974 è socio TPP.

Nato il 18 gennaio 1944 a Rozzano (Milano). Uscito dalla scuola dei Martinitt inizia a lavorare molto giovane presso le Industrie Grafiche De Pedrini come operaio di fotolito e cliché. Lascia l’azienda nel 1969 in qualità di Capo reparto ed entra nel mondo delle agenzie di pubblicità dove ricopre la carica di Responsabile e direttore di produzione (stampa, controllo qualità, traffico, fiere, mostre di oggestitica e promozionale) per agenzie di primaria importanza quali Publinter WPT, Admarco, Ogilvy&Mather, Leo Burnett. Nel 1978, a 34 anni, diviene dirigente e viene chiamato per diversi anni alle Università Cà Foscari di Venezia e Luiss di Roma per tenere Master di Comunicazione sulla pubblicità. Per più di dieci anni aggiorna il listino dell’Assap (Associazione Italiana Imprese di Pubblicità e Comunicazione). Con Renzo Callegari fonda l’Asso Prod (Associazione dei Responsabili Produzione delle Attività di comunicazione Pubblicitaria). Oggi collabora con la Event Management e con diverse agenzie di pubblicità per la risoluzione di problemi di stampa e di promozioni.

Marco Sachet è laureato in Medicina veterinaria. Dopo un breve periodo di esercizio della libera professione, nell’83 entra nel mondo alimentare presso l’Associazione Industriali delle Carni. Dal 92 è Direttore dell’Istituto Italiano Imballaggio, la packaging community nazionale che accoglie e collega, in forma associativa, gli operatori economici che ritengono utile conoscere e applicare la scienza dell’imballaggio. Più in generale, l’Istituto è il punto di incontro di tutti coloro che riconoscono l’importanza sociale, economica e ambientale del packaging. Dal ‘98 è Amministratore delegato di Packaging Meeting Srl, la società di servizi dell’Istituto che si è caratterizzata come la scuola italiana di riferimento per l’aggiornamento professionale in tema di packaging. È docente nei corsi promossi dall’Istituto e in attività di formazione organizzate da altri enti, comprese le Università. È relatore abituale in occasione di convegni riguardanti l’imballaggio anche all’estero.


Il Club delle Eccellenze

A A. De Robertis AMB Andersen Arbe Guatteri Arca Etichette Arti Grafiche Julia

B Boxmarche

C Cartotecnica Gold Print Cellografica Gerosa Centro Stampa Digitalprint CLX Europe

D Di Mauro Flexible Packaging

E Eurolabel Eurostampa

F Fiorini International

G Ghelfi Ondulati Goglio Gruppo Gpack Grafica Metelliana Grafical Grafiche Favillini Grafiche Milani Grafiche Trotta Perugia Gruppo Cartotecnico Abar Litofarma Gruppo Goglio Gruppo Masserdotti Gruppo Pro-Gest Gruppo Sada Gruppo SIT

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ODS ’18

I IMAG Industrialbox Industrie Grafiche Bressan

L L.E.G.O. La Commerciale Labanti e Nanni Lazzati Industria Grafica Longo Lucaprint Group

M Marchesi Grafiche Editoriali Mediagraf Minimegaprint

N Nava Press Nuceria Group

P Palladio Group Pesenti Alessandro Pixartprinting

Poligrafici Il Borgo Poligrafico Roggero & Tortia Press Up Primaprint Printer Trento Pusterla 1880

R Rotas Rotolito Lombarda Rotomail

S Sacchital Sales Stabilimenti Tipografici Carlo Colombo

T tech:art Tipolitografia Zardini Tonutti Tecniche Grafiche

V Varigrafica Alto Lazio Vimer


Oscar della Stampa ’18

ORGANIZZATORE

B to B MEDIA PARTNER

PACKAGING, LABELING, CARTOTECNICA

COLOPHON Stratego Group Via Cassanese 224 20090 Segrate (MI)

direttore responsabile Enrico Barboglio

stampa Lazzati Industria Grafica

www.strategogroup.net

redazione Stratego Group Cristina Rossi Giulia Virzì

legatoria Legatoria Effepi

pubblicato nel novembre 2018

www.lazzati.biz

carta Gruppo Cordenons foil Luxoro

www.legatoriaeffepi.it

progetto grafico Most www.themost.it

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SPONSOR

KOLOR+SERVICE

PATROCINIO

MEDIA PARTNER

EVENT PARTNER

Gli Oscar della Stampa vi danno appuntamento al 2019 per la XXVIII edizione.


Fascicolo stampato su carta Gruppo Cordenons

Foil Luxoro

Copertina, Plike Green 340 g/m2 Pagine interne, Natural Evolution White 145 g/m2

Amorphous Blue TrendColor Luxor 108137

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