Print Buyer, n. 40, Settembre 2012

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STRATEGIE E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE STAMPATA N

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Qualità nell’innovazione.

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LE LUCI DELLA CITTÀ

Nuove e brillanti idee prendono forma sotto la luce delle foglie Kurz. Con Metropolis, il nuovo progetto presentato in occasione di Luxe Pack 2011 e realizzato in collaborazione con Hinderer + Mühlich, Kurz arricchisce le collezioni “Presentation Box” dedicate ai designer. La resa dei dettagli è estremamente nitida e precisa su foglie trasparenti, lucide, olografiche e perlacee: così un packaging nobilitato può diventare una metropoli alle prime luci dell’alba. Embossing, lamine per la decorazione a caldo e a freddo, effetti metallizzati lucidi e opachi, le possibilità di nobilitazione offerte da Luxoro sono infinite e creative, proprio come le idee.

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5 A M B I A T O D O C A M B I A . . . C A M B I A T O D O E N E S T E M U N D O Da quando siamo usciti dal grembo caldo del mondo in crescita continua, da allora l’incertezza è il sentimento più diffuso, così dicono le ricerche. Paura liquida, la chiama Zygmunt Bauman. Con tonalità diverse, la paura inonda le nostre vite, un venticello che sibila in sottofondo e, come nell’arietta del Barbiere di Siviglia, va scorrendo, va ronzando, s’introduce destramente, si produce si raddoppia... Paura di perdere, di non capire, di non intravedere l’orizzonte in tempo utile a evitare il mostro. Ma se in tutte le specie la paura è sempre stata la fonte della sopravvivenza, la spinta all’ampliamento della coscienza, allora possiamo essere certi che essa è l’emozione più antica e benefica della storia umana. Ecco la più semplice, ma anche la più biologica delle ragioni per cui non dovremmo avere paura di nulla, tanto meno del cambiamento. Bauman sostiene che per superare la paura - per trovare cioè la capacità di disegnare nuovi scenari, mutare rotta, e farlo in tempo utile - dobbiamo attivare il pensiero divergente. Perché solo il pensiero divergente sa dispiegarsi in tutte le direzioni, vedere nuovi rapporti e nuove possibilità. Il pensiero convergente, quello di chi dice “ho sempre fatto così... mi è sempre andata bene e continuo così” è centripeto, brucia lo spazio dell’io, lo occupa fino a soffocarlo. E in questo modo finiamo per muoverci solo se c’è una direzione in cui muoverci, mentre il pensiero divergente crea esso stesso la direzione. Una più facile terapia contro la paura - questo è il nostro, personale suggerimento - è cantare quella meravigliosa canzone di Mercedes Sosa, Todo cambia: cambia el clima con los años cambia el pastor su rebaño y así como todo cambia que yo cambie no es extraño... e abbandonarsi e cantare, cantare, cantare inseguendo la voce incendiata e primordiale di Mercedes Sosa che con il suo canto potente ridisegna il movimento del mondo, lo placa con la forza di una preghiera. Cambia todo cambia... cantiamo per congiungere cielo e terra come quei gabbiani che inseguono le barche e dissolvono nelle nuvole le loro lunghe vocali, cantiamo per penetrare il segreto della vita con addosso la certezza che ciò che è cambiato ieri di nuovo cambierà.

PENSIERI FUORICORSO

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Anna Aprea giornalista aprea.a@ilpoligrafico.it

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. g n i g a k c a p n u a n i t r e p o c n I PB40 26

20 “Canon Insight Report”: 420 buyer sono stati intervistati sui problemi del mondo della stampa. Ecco una panoramica della ricerca e qualche considerazione sui dati emersi.

Per chi si occupa di packaging alimentare un articolo interessante che tocca molti aspetti: dalle tecnologie di confezionamento ai materiali, dalla sostenibilità alla legislazione.

>>>>>> 5 cambia > > > > > > > > > > > > > PENSIERI FUORICORSO Cambia todo >>>>>>>>> 8 iche > > > > > > > > > > > > > > LA COPERTINA Informazioni tecn

COMUNICARE

solo... > > > 20 Da oggi si cambia: stampare non RAPPORTO CANON EUROPE 2012 > > > > > > > 39 il comunicatore”, 2012 Egea > > > LIBRI Roberto Race, “Napoleone > > > > > > 52 is edizione 2012: dove osa il direct DIRECT MARKETING Ricerca Crib

EVENTI

> > > > > > > 37 enta il nuovo sito di e-commerce WEB TO PRINT Minimegaprint pres > > > > > > 38 eggia Fontegrafica e OGM > > > > PRINTERS OF THE YEAR Sappi fest

INCHIESTE

tra cliente e fornitore BIG SPENDER Cambia il rapporto

di stampa > > > > > > > > 30


e t n a t t e i p p o c s ...

SOMMARIO

7

30

45

Cosa chiedono i grandi buyer del calibro di Audi, ABB, Vodafone, METRO Group ai loro fornitori di stampa? Contano di più le certificazioni o i servizi? Tutto è spiegato in un’interessante inchiesta.

La magia dei fregi in oro e la sorpresa di effetti tattili sulle copertine dei libri. Ecco come dare un tocco di preziosità e originalità in più alle copertine telate.

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PACKAGING

> eriali alla legislazione e altro ancora IMBALLAGGI ALIMENTARI Dai mat

CARTA

LE NATURALI > > > > > > > > > >

RUBRICHE

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‘‘ > > > 45

> > > > > 26

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ndong > > 14 ti per la comunicazione visiva da Gua ECHI DI STAMPA I nuovi strumen > > > > > > > 64 tra a Palazzo Fortuny > > > > > > > AGENDA Franco Vimercati in mos

Nan-in versa il tè, la tazza si riempie ma lui continua a versare e il tè fuoriesce dalla tazza. L’uomo d’affari preoccupato chiede al Maestro cosa stia facendo.

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TECNOLOGIA

In una ariosa ed essenziale abitazione giapponese il Maestro Nan-in versa del tè al suo ospite, un uomo d’affari che vuole interrogarlo sullo Zen.

Il maestro Nan-in dice: “Come questa tazza, tu sei ricolmo delle tue opinioni e congetture. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?”.


INFORMAZIONI TECNICHE

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C O P E R T I N A

1

stata La copertina di questo numero è ve in stampata da Grafiche Parole Nuo Garda quadricromia offset su una carta 2 di Car tier e del Gloss da 250 g/m Garda.

2

La copertina è stata poi rivestita con una plastificazione “soft touch” in da Litover (www.litover.com), re modo da conferirle una particola ile. consistenza tatt

3

vernice UV Infine, grazie a una rata a riserigrafica lucida spesso ttere in eviserva, si è scelto di me l rosso e, de denza la brillantezza i rigonfiasoprattutto, il gioco de ena fatti... menti dei pop corn app

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RUBRICHE

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echi di stampa EV EN TI & N O VI TÀ

ARCTIC PAPER

IN MOSTRA AL TRIENNALE DESIGN MUSEUM Approfittando della mostra TDM5: Grafica Italiana, visibile al Triennale Design Museum di Milano fino al prossimo 23 febbraio, Arctic Paper, che ha partecipato attivamente fornendo la carta per la realizzazione del catalogo, ha presentato l’intera gamma delle carte prodotte. La singolare struttura del Teatro Agorà ha visto la partecipazione di un numero selezionato di stampatori, editori, studi grafici e utilizzatori finali che hanno assistito a una dettagliata illustrazione di ogni singola cartiera del gruppo svedese. Particolare attenzione è stata rivolta all’aspetto ambientale, all’eco-sostenibilità e al rispetto del territorio che il gruppo Arctic Paper sostiene da sempre fino a farne un elemento fondamentale della propria filosofia aziendale. Il Triennale Design Museum di Milano è stato anche teatro del lancio della Art Workshop: la nuova “Guida alla Stampa su carta non patinata” di Arctic Paper, un utilissimo strumento di lavoro pensato e realizzato per tutti gli addetti ai lavori, dagli stampatori ai designer, disponibile su richiesta fino ad esaurimento scorte. www.arcticpaper.com

MASERPACK

RIPARTE DI SLANCIO La Maserpack di Cisternina di Latina, specializzata nella produzione di packaging (astucci, cluster, espositori ecc.) per clienti di primo piano nazionali e internazionali, ha ampliato il proprio parco macchine con una sei colori di grande formato KBA Rapida 145 con torre di verniciatura. La macchina, presentata in occasione della recente edizione di Drupa, la fiera mondiale delle arti grafiche, è caratterizzata da numerosi automatismi che consentono la massima efficienza produttiva e dal forno Varidry Blue a risparmio energetico per non trascurare la necessaria attenzione all’impatto ambientale. www.maserpack.it

Arctic Paper ha potuto svelare, in una cornice decisamente a tema – il Teatro Agorà è stato creato dal noto architetto Italo Rota con un inedito rivestimento di sezioni di tronchi d’albero – la storia delle proprie linee di carte di pregio, orgoglio del Gruppo scandinavo, nella molteplicità di un’offerta sicuramente esauriente.


FI/11/001


RUBRICHE

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echi di stampa KORYO ITALIA

INAUGURA I PROPRI UFFICI

Uno scatto durante i festeggiamenti per l’inaugurazione degli uffici di Koryo Italia. Da sinistra: Michele Cortinovis, Noëlle Pagiaro, Jacques Taquoi (presidente della francese Koryo), l’artista Dario Gusmini (che ha realizzato il quadro che si vede sul fondo), Stefania Gander, Alessandro Rosso. A destra, la torta realizzata da una cake designer per l’occasione.

Che le donne facciano fatica ad allearsi e siano in costante competizione tra loro è un dato di fatto: a volte però la sfida riesce e i risultati sono sorprendenti. La storia di Koryo Italia – che ha mutuato il proprio nome dall’agenzia francese Koryo entrata nel capitale della società bergamasca con una quota di minoranza – parte proprio da un’alleanza. Anzi, da un’amicizia. Quella tra Noëlle Pagiaro e Stefania Gander. Unite dalla determinazione e dai comuni obiettivi ma soprattutto dalla grande competenza nella stampa. Entrambe hanno capitalizzato saperi e contatti nell’ambito commerciale verso l’estero sviluppando prima separatamente (la Pagiaro presso la Amilcare Pizzi e la Gander da Rotolongo) e poi insieme (alle dipendenze di Castelli Bolis e Nava) fatturati a più zeri per le società con le quali hanno collaborato. Oggi Noëlle e Stefania, rispettivamente ad e direttore generale, coadiuvate da Alessandro Rosso, direttore finanziario, e Michele Cortinovis, responsabile Acquisti e preventivi, hanno deciso di provare a far da sole. Non amano definirsi broker di stampa ma piuttosto partner di stampa perché la collaborazione che vogliono stabilire con le aziende grafiche deve basarsi sulla totale fiducia e trasparenza. Ai brand offrono invece una competenza straordinaria delle tecniche di stampa e confezionamento che può aiutarli a ottenere una comunicazione di elevato impatto a costi equi. E in molti, circa 250 persone, hanno voluto partecipare alla festa d’inaugurazione della sede di Lallio per brindare al coraggio di due donne. Che ci credono. Nonostante tutto. T.C.

GRUPPO MASSERDOTTI

RINNOVA I NEGOZI MAXI ZOO CON L’INTERIOR DECORATION

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Maxi Zoo Italia del Gruppo Fressnapf – la più grande catena europea nel settore degli articoli e degli alimenti per animali con oltre milletrecento negozi in tutta Europa – ha rinnovato i punti vendita di Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige e Piemonte attraverso l’utilizzo della moderna tecnica dell’Interior Decoration. Il Gruppo Masserdotti, partner tecnico del progetto, ha provveduto alla realizzazione e applicazione delle grafiche secondo il concept proposto dai format esistenti forniti da Maxi Zoo Italia. I soggetti, ovviamente legati al mondo degli animali, sono anche i protagonisti di insegne luminose e non luminose posizionate sulle facciate, di totem e rivestimenti per le vetrine, che hanno invece contraddistinto la riqualificazione degli esterni creando un’immagine dal forte impatto comunicativo. www.masserdotti.it


echi di stampa PIXARTPRINTING

STAMPA CON LA QUALITÀ FINE ART Terminate le prove, Pixartprinting, leader europeo nel web to print, ha confermato la fiducia a Durst con l’installazione field test di una roll to roll Rho P10 320R e di un flatbed Rho P10 200, due sistemi della nuovissima gamma di stampanti inkjet UV da 10 picolitri con qualità Fine Art. Un field test superato a pieni voti, tanto che Pixartprinting ha già confermato altre due roll to roll P10 320R. Utilizzata già a pieno regime per la stampa su banner, sulla Rho P10 320R si stanno provando anche altri tessuti con risultati che Alessandro Tenderini, direttore generale di Pixartprinting, definisce “sorprendenti”: «Una tecnologia che rappresenta il cambiamento che il mercato della stampa digitale aspettava dopo anni di stagnazione qualitativa». Grande soddisfazione anche per Rho P10 200, un sistema efficiente, con il quale Pixartprinting sta testando tutti i supporti rigidi proposti a catalogo. «La risoluzione Fine Art delle Rho P10» ha aggiunto Tenderini «ci sta dando la possibilità di esplorare nuovi ambiti applicativi. Piccoli packaging, espositori da banco, ma anche nuovi prodotti più di nicchia che possono incuriosire i clienti». Di recente la società di Quarto d’Altino ha lanciato una promozione proponendo portabottiglie in cartone riscuotendo, come sempre, grande interesse. www.pixartprinting.it

GRAFICHE BAZZI

RIPARTE CON FAENZA GROUP Terminato purtroppo senza successo il matrimonio tra i Bazzi e i Moretti, con la messa in liquidazione prima dell’estate della Grafiche Bazzi-Moretti, si è aperto un nuovo futuro per le attività industriali della società. O meglio della Bazzi perché dal 1° settembre debutta la nuova Grafiche Bazzi grazie all’intervento di una delle più dinamiche aziende di stampa italiane, Faenza Group, guidata da Claudio Rossi. La nuova società diventa così il quarto stabilimento operativo di Faenza Group che si affianca a Grafiche Damiani di Bologna (di recente acquisizione), Faenza Industrie Grafiche (stampa piana, libri d’arte e packaging) e Grafiche Bernardi di Treviso (web to print, stampa commerciale e cartotecnica), oltre ad Alta Media (nuove forme di comunicazione multimediale), Faenza Scientific (editoria tecnico-scientifica e medica) e Faenza Academy (corsi, eventi, convegni). www.faenzaig.com


RUBRICHE

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echi di stampa GUANDONG

OFFRE NUOVI STRUMENTI ALLA COMUNICAZIONE VISIVA

Edoardo Elmi mostra alla stampa di settore alcuni esempi dei nuovi supporti per una comunicazione visiva sempre più efficace.

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Grandi novità per il mondo della comunicazione visiva. Guandong ha presentato lo scorso luglio due prodotti interessanti attesi da chi opera nell’ambito della distribuzione organizzata. Double Way Vision Image e One Way Vision Night&Day sono due supporti inediti che permettono di ottenere effetti accattivanti e maliziosi per sedurre un mercato sempre più orientato alla ricerca di materiali in grado di stupire ed emozionare con applicazioni prima impossibili da realizzare. Double Way Vision Image – brand esclusivo Guandong in fase brevettuale – punta sull’effetto vedo/non vedo: ideale per applicazioni innovative in ambito di interior decoration, allestimenti espositivi e in-store promotion, consente di riprodurre una visione armoniosa ed elegante dell’immagine nelle due direzioni. One Way Vision Night&Day punta invece sui giochi di luce. Ben visibile sia di giorno che di notte, grazie all’effetto di retroilluminazione, è ideale per la decorazione integrale di vetrate statiche e dinamiche. Dalle vetrine dei negozi alle grandi facciate in vetro dei centri commerciali, fino ai finestrini di treni, autobus e taxi. Entrambi i prodotti vanno ad arricchire ulteriormente la Window Graphics Collection firmata Guandong, una delle più importanti e complete gamme disponibili in Europa. Dal perforated vinyl agli smerigliati, dal Cling agli Opal-diffuser, l’offerta comprende un range di proposte ideali per le più svariate esigenze applicative e comunicazionali. www.guandong.eu



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echi di stampa GETTY IMAGES

INNOVAZIONE E TECNOLOGIA AI GIOCHI OLIMPICI Oltre 10.000 concorrenti provenienti da 205 nazioni, 300 competizioni e 26 sport: questi i numeri delle Olimpiadi 2012 di Londra che rimarranno nella storia attraverso immagini e video. Un gran lavoro svolto da una squadra di 50 fotografi di Getty Images che da più di vent’anni è l’agenzia fotografica autorizzata dal Comitato Olimpico Internazionale. Ogni fotografo ha lavorato fino a 18 ore al giorno per due settimane: oltre un milione di fotogrammi scattati di cui “solo” 50.000 diventeranno foto definitive destinate alla serie editoriale di Getty images. I Giochi di Londra hanno visto anche l’impiego di tecnologie sofisticate come le fotografie in 3D (scattate per la prima volta durante il matrimonio reale in aprile) e le fotocamere robotizzate installate nei punti chiave dei Giochi Olimpici. Utilizzate per la prima volta durante una manifestazione sportiva di tale portata, La prima immagine scattata con fotocamera le fotocamere controllate a distanza robotica da Chris McGrath per Getty Images. hanno consentito ai collaboratori di Getty Images di spingersi in luoghi normalmente fuori dalla portata di un fotografo, come ad esempio i riflettori dello Stadio Olimpico. L’agenzia fotografica ha investito inoltre in una rete in fibra ottica di ultima generazione, in grado di collegare ogni sede olimpica con un centro di elaborazione presso la propria sede nel Main Press Centre del Parco Olimpico e ha installato oltre 100 chilometri di cablaggio per collegare tutte le postazioni fotografiche strategiche in un unico luogo.

FAVINI

È ONLINE IL NUOVO SITO È online il nuovo sito di Favini, l’azienda storica sul mercato della produzione di carta e leader mondiale nel settore delle carte industriali release. La parte corporate è stata completamente rinnovata nella grafica, colorata e giovane, e arricchita nei contenuti, mentre i più curiosi troveranno interessante la pagina News: una finestra sul mondo Favini, aggiornata frequentemente per un’informazione diretta e interattiva. Dall’homepage si può accedere allo Shop online di Favini (http://shop. favini.com/) e ai siti di ciascuna divisione: specialità grafiche, prodotti cartotecnica e carte industriali release. Particolarmente interessanti sono le informazioni tecniche relative alle carte e la galleria fotografica che documenta numerose applicazioni realizzate con i supporti della cartiera. Infine, nelle sezioni Campionari, Brochure e Mailing è possibile visualizzare tutto il materiale promozionale ordinabile tramite l’apposito form.


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INCHIESTA

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NELL’EPOCA DELLA CRISI GLOBALE E DEI NUOVI MEZZI DI COMUNI CAZIONE C ’ È ANCORA POSTO PER LA STAMPA ? S Ì , ED È UN RUOLO DI PRIMO PIANO. PURCHÉ GLI STAMPATORI SAPPIANO FARE NETWORK, IN UN ’ OTTICA DI CONVERGENZA DI INTERESSI E RISPETTIVE SODDISFAZIONI CON I PRINT BUYER. NON SI TRATTA PIÙ DI RISPONDERE ‘SEMPLICEMENTE’ ALLE RICHIESTE DEI CLIENTI

A cura di Lorenzo Capitani

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esperto di stampa e giornalista lorenzo.capitani@alice.it

foto: www.istockphoto.com

MA DI FARE UN VERO E PROPRIO SALTO DI QUALITÀ OFFRENDO LORO UNO SGUARDO SUL MONDO FATTO DI COMPETENZA TECNOLOGICA, SERVIZI AD AMPIO RAGGIO , PROPOSTE AL TERNATIVE. SONO I DATI EMERSI DA UNA RECENTE RICERCA COMMISSIONATA DA CANON EUROPE PRESENTATA ALLA SCORSA DRUPA.


Rapporto Canon Europe 2012 “Amplia il tuo punto di vista”

L’IMPORTANZA DELLA STAMPA Quasi il 50% ritiene indispensabile la stampa, soprattutto nei settori education, marketing, farmaceutico e utility, prevalentemente nell’Europa occidentale e in aziende grandi e strutturate. Ciò dimostra l’adesione delle grandi aziende occidentali a un modello di business molto tradizionale. Inoltre circa il 20% commissiona un lavoro di stampa settimanalmente o più, un altro 20% qualche volta al mese e il 15% almeno una volta al mese: oltre la metà dei buyer ha quindi rapporti stabili di fornitura di stampa. LA SCELTA DEL FORNITORE

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TIPOLOGIE DI COMMESSE Due sono le tipologie di commesse: promozionali e informative. Le prime privilegiano la qualità (carta patinata, alta grammatura, formati particolari, nobilitazioni, usi creativi, design…), le seconde sono prevalentemente legate a usi professionali, etichette,

La frequenza con cui si stampa porta alla necessità di avere buoni rapporti con lo stampatore. Ma come lo si sceglie? Ci si rivolge a una rosa di fornitori conosciuti, oppure se ne ricercano altri avvalendosi magari del contatto di un commerciale? Diciamo che, in linea di massima, si percorrono entrambe le strade.

Perché in un momento come questo in cui il budget viene ridotto, il print buyer deve trovare il modo di far fruttare al massimo l’investimento. La parola d’ordine non è però “spending review” (che va tanto di moda) ma “money for value”. In effetti si è disposti a spendere un po’ di più purché questo si traduca in migliore qualità. Solo 1 su 4 afferma infatti che il prezzo più basso è il fattore determinante nella scelta. Il dato andrebbe comunque relativizzato in base alla tipologia di stampato (c’è differenza tra un catalogo di lusso e un volantino della GDO, ndr). Il 49% fa appello a motivi ecologici, anche se mai determinanti, soprattutto in Francia e Germania e meno nell’Est Europa. Al primo posto nei criteri di scelta di un fornitore abbiamo dunque il rapporto qualità/ prezzo, seguito dalla qualità di stampa, dal rapporto con lo stampatore, dalla velocità di fornitura. Il costo più basso resta al 6° posto. Colpisce che solo il 41% considera cruciale il range dei servizi offerti. Secondo quanto è emerso da Drupa, invece, si andrà sempre più verso uno stampatore multiservizio al quale il cliente chiederà una prestazione indipendentemente dalle modalità operative con le quali la otterrà, sia essa carta, tradizionale offset, piuttosto che stampa digitale o elettronica.

INCHIESTA

STAMPARE IL FUTURO

Nonostante le previsioni nefaste, la comunicazione su carta stampata è ancora più vitale che mai: irrinunciabile è la sua capacità di penetrare in maniera incisiva, senza bisogno di alcuno strumento intermediario. Ci sono però margini di miglioramento, soprattutto nel rapporto tra buyer e stampatori. Quali? Cosa vogliono in particolare i buyer? Per rispondere Canon Europe ha commissionato alla RS Consulting un’indagine di mercato dal significativo titolo “Amplia i tuoi punti di vista” i cui risultati sono stati presentati lo scorso maggio alla fiera di Düsseldorf. Vediamo nel dettaglio gli interessanti risultati emersi.

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INCHIESTA

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CANON INSIGHT REPORT

420 buyer intervistati sui problemi del mondo della stampa

47% Molto importante

15% Fondamentale 2% Per nulla importante

1

QUANTO È IMPORTANTE LA COMUNICAZIONE STAMPATA?

11% Non molto importante 25% Abbastanza importante

1

È EFFICACE LA COMUNICAZIONE 2QUANTO STAMPATA RISPETTO AD ALTRI MEDIA? SONO I CRITERI DI SELEZIONE DI UNO 3QUALI STAMPATORE?

4

COME I PRINT BUYER SI TENGONO AGGIORNATI SULLE NOVITÀ TECNOLOGICHE?

3

Criteri di selezione di uno stampatore Rapporto qualità/prezzo

Esperienza del fornitore

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Durante una prima fase della ricerca, tra dicembre 2011 e gennaio 2012, sono state condotte 420 interviste a print buyer in diversi ruoli di aziende europee grandi e piccole. A queste sono seguite trenta interviste approfondite con buyer britannici, francesi, tedeschi, spagnoli, austriaci e polacchi per comprendere meglio nel dettaglio le diverse questioni emerse. Le funzioni svolte in azienda dagli intervistati sono per il 31% vendite e marketing, il 22% pr e comunicazione, il restante 45% (quasi metà campione) è extra ruoli tradizionali di print buyer e spazia da operation alle HR, al management.

72%

4%

71%

1%

60%

10%

Attenzione all’ambiente 1% Gamme di servizi offerti

49% 41%

Ubicazione del fornitore 2% Altri 2%6%

IL METODO DELLA RICERCA

73%

10%

Bassi costi

5

83%

20%

Rapporto con il fornitore Velocità di esecuzione del lavoro

89%

47%

Qualità dell’output

QUAL È L’INCIDENZA DEI DIVERSI MEDIA IN UNA COMUNICAZIONE MULTICANALE?

Criteri di selezione più importanti

40%

5

100%

94%

94% 82%

80%

64%

60%

38%

40%

35% 25%

20% 0% Stampati

Siti

Email

Social network

Tv e radio

Mobile

QR codes


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6% Molto meno efficace

s Il 30% di chi acquista stampati non è al corrente delle opportunità che la stampa digitale offre. s Oltre la metà dei print buyer segnala la mancanza di informazioni, da parte dei propri fornitori, sui nuovi sviluppi tecnologici. s Pochi sono i committenti informati sulle possibilità di personalizzazioni e sulle applicazioni innovative, soprattutto di tipo crossmediale. s La maggior parte dei buyer si tiene informata attraverso le riviste specializzate, le fiere e le organizzazioni professionali. s Il 71% degli acquirenti ritiene che la stampa sia più efficace di qualsiasi altro mezzo. s Si ritiene che i volumi in futuro continueranno a scendere (la previsione è rapportata al fatto che i media digitali saranno in vantaggio perché consentono di misurare i contatti).

22% Poco più efficace

12% Molto più efficace

23% Poco meno efficace

37% Ugualmente efficace

2 4

Riviste specializzate

modulistica, generalmente formati A4. Nelle prime è previsto un uso crescente in molte tipologie di stampato, e soprattutto biglietti da visita e cartoline, brochure, con picchi di incrementi del 10% previsti per flyer e cartellonistica. Significativamente, non viene però presa in considerazione la stampa editoriale (libri, giornali, periodici).

67%

Colleghi/amici

65%

Lettura materiale informativo da fornitori commerciali

56%

Chiedendo ai fornitori di stampa

53% 52%

Chiedendo ai fornitori commerciali Lettura materiale informativo da fornitori di stampa

49%

COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE

Eventi e mostre

48%

Il 58% degli intervistati utilizza campagne multicanale dove la carta è presente, tanto quanto il web, nel 94%; molto alta è l’incidenza delle email, fenomeno più contenuto in Italia; molto bassa è l’incidenza degli investimenti su tv e radio, come evidenziano i dati della pubblicità, e molto forti invece gli investimenti legati ai social network. Scopo della multicanalità è quello di raggiungere un’audience più ampia possibile. Le motivazioni che sottendono comunque l’investimento sulla carta sono: la necessità di raggiungere le persone offline (anziani, persone a basso reddito); la possibilità di avere

44%

Associazioni professionali 37%

Altre fonti Nessuna di queste 0%

5% 20%

40%

60%

“La stampa dovrà orientarsi verso la multimedialità e spingere il pedale della interattività col web. Le campagne multicanale acquistano un’importanza sempre crescente. Si può utilizzare per la comunicazione sia un mailing stampato che digitale… e sullo stesso stampato dovremo fare in modo che l’utente interagisca con un sito attraverso un QRcode o un indirizzo web…”. (Marcom manager Telecom - Germania)

80%

INCHIESTA

LA RICERCA CANON IN BREVE

molti fruitori potenziali per lo scambio dello stampato; la sicurezza che il messaggio verrà letto (cartellonistica); un’informazione in cui anche la forma dello stampato supporta in maniera determinante i contenuti (settori di lusso). AGGIORNAMENTO TECNOLOGICO DEI BUYER

Non tutti i buyer sono a conoscenza delle possibilità e dei benefici offerti dalle applicazioni crossmediali, nonché delle personalizzazioni e di applicazioni innovative come il transpromo (personalizzazione estrema della promozione in base alle abitudini d’acquisto). E questo sicuramente depotenzia le loro capacità di comunicazione. È una delle grandi problematiche emerse: la scarsa informazione tecnologica dei buyer. La maggior parte di essi racconta di tenersi aggiornata tramite giornali specializzati, conoscenti e colleghi, oltre la metà chiede agli stampatori, mentre restano più nell’ombra le fiere e le organizzazioni professionali, con differenze legate alla territorialità: nell’Europa orientale e meridionale, infatti, le associazioni

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COSA SI CHIEDE ALLO STAMPATORE

È presto detto: velocità e flessibilità in base ai carichi di lavoro. Il buyer vuole che il suo fornitore sappia rispondere alle esigenze tecnologiche in termini di crossmedialità, in particolare web-to-print (servizi per stampati standard da gestire online), stampa personalizzata (molto importante per il direct mail, dato variabile, personalizzazione delle vendite congiunte e per il mondo B2C di calendari, cartoline e photobook), print on demand. Ma soprattutto chi commissiona stampati vuole un fornitore propositivo (al quale, a quanto emerge, è disposto a giurare fedeltà quasi eterna...), un interlocutore che sia anche consulente e consigliere, che “parli la sua stessa lingua” senza perdersi in tecnicismi; che offra un servizio personalizzato; che sia versatile sulle basse tirature per stampare meno ma più frequentemente (il che significa print on demand, con riduzione degli stock a magazzino, non come soluzione d’emergenza, ma come quintessenza della stampa di domani). LE PROSPETTIVE Cosa ne sarà della stampa? Per i prossimi due anni 2/3 degli intervistati confermano che la stampa continuerà a rimanere importante quanto oggi. Qualcuno per esempio sostiene che “la carta rimane essenziale per raggiungere tutte le persone che non hanno internet” e in generale è ritenuta, rispetto ad altri mezzi, “molto più efficace”. Quanto

più efficace? Sorprende, ma dalle interviste riportate nessuno sa dirlo o ha provato a misurarlo. In ogni caso, gli intervistati prevedono in maggioranza un uso costante, se non crescente (16%), della stampa. Chi invece la userà meno sostiene che ciò accadrà perché sarà necessaria un’apertura a web, e-mail e social media. I media digitali saranno infatti più veloci ed economici, cresceranno i bisogni per il mercato degli under 30 e la spinta ecologica (la carta è, erroneamente, vista come scelta poco amica dell’ambiente). Ci sarà insomma un generale mutamento nei costumi dei clienti.

25 INCHIESTA

di categoria appaiono molto attive, anche se vi sono punte in controtendenza in Regno Unito, Olanda e Belgio.

IN CONCLUSIONE Tirando le fila della ricerca, appare chiaro come la collaborazione e la sinergia tra i due attori, clienti e fornitori di stampa, sia (e sarà sempre più) cruciale per entrambi. I primi devono senz’altro aggiornarsi dal punto di vista tecnologico, i secondi farsi fornitori di servizi e supportare il print buyer. Ovviamente sarà fondamentale offrire un’ampia gamma di servizi e saperli promuovere, dimostrando al buyer il valore del suo investimento. Ma di sicuro la campana non è ancora suonata per la stampa, come dimostra la riflessione dell’ad di un’agenzia di consulenza gestionale finlandese: «La stampa finirà per dimostrare la propria superiorità sul mezzo digitale. Quando avremo finito di esplorare tutte le strade aperte dal digitale, la stampa tornerà in auge; pensiamo ai bigliettini di Natale elettronici. È vero, piacciono, ma vuoi mettere il piacere di ricevere un vero cartoncino d’auguri scritto a mano?».

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26 PACKAGING

DALLA SCELTA DEI SUPPORTI ALLE LORO PROPRIETÀ DI BARRIERA, DAGLI INCHIOSTRI ALLA QUESTIONE DELLE CONTAMINAZIONI, DALLE TECNOLOGIE DI CONFEZIONAMENTO AI VINCOLI NELLA PROGETTAZIONE DEL PACKAGING… E POI LA LEGISLAZIONE, LA SICUREZZA ALIMENTARE, LA SELEZIONE DEI MATERIALI IN RELAZIONE AI DIVERSI PRODOTTI. INSOMMA VI RACCONTIAMO, A GRANDI LINEE, TUTTO QUANTO BOLLE IN PENTOLA SUL GRANDE (E DIBATTUTO) PROBLEMA DEL PACKAGING ALIMENTARE.

BANDO ALLE CONTAMINAZIONI NEL PACKAGING ALIMENTARE Il tema è molto attuale e parecchio dibattuto: la selezione di supporti, inchiostri, vernici e adesivi da utilizzare nel packaging alimentare non è un problema di poco conto. Diciamo subito che la responsabilità legale della scelta ricade non solo sui produttori di alimentari e imballi, ma anche sui distributori (la GDO in particolare). Attualmente si fa riferimento al Regolamento (CE) 1935/2004 che stabilisce il quadro generale entro cui operare, oltre che i requisiti di materiali e oggetti utilizzati per l’imballaggio degli alimentari.

L’IMBALLO INTELLIGENTE

Marco F. Picasso Giornalista esperto di stampa

Per tenere conto dei progressi scientifici, il nuovo quadro autorizza l’introduzione degli imballaggi “attivi” e “intelligenti” che prolungano la durata di un alimento e forniscono

informazioni sulla sua freschezza (un imballaggio intelligente può ad esempio cambiare colore se l’alimento è deteriorato). A questo proposito le nanotecnologie potranno in futuro dare importanti innovazioni al settore. Va detto che i regolamenti ufficiali europei non sempre sono chiari ed esaustivi sull’argomento, mentre l’industria degli inchiostri e vernici, e di prodotti per la stampa, è attenta da tempo al fenomeno della presenza di contaminanti.

I REGOLAMENTI Materie prime quali carta e cartone mancano tuttora di riferimenti legislativi precisi sul tema, e i convertitori si affidano alla Good Manufacturing Practice (GMP), che risale al 2006. Il produttore di imballi per alimenti è responsabile, nell’ambito della GMP, e quindi deve

impedire, attraverso la scelta e la corretta applicazione, il trasferimento di elementi nocivi dal packaging all’alimento.

L’ALLUMINIO DÀ GARANZIA A parte quindi quanto l’industria stessa sta facendo in proposito, mancano tuttora studi approfonditi per eliminare il problema a monte e si ricorre in pratica all’accoppiamento con pellicole a effetto barriera. Tra queste solo l’alluminio dà garanzia al 100%, mentre il più diffuso è il PET (poliestere) di cui sono reperibili sul mercato vari “grade” adatti al contatto alimentare, con resistenza al calore fino a 180°C e accoppiabili a colla sul cartoncino. Tuttavia il loro utilizzo è adottato quasi esclusivamente per il prodotto fresco.

IL READY MEAL Un mercato in crescita oggi


27 PACKAGING

Ormai da anni l’industria alimentare – spinta dai consumatori – è sempre più sensibile al problema delle contaminazioni derivanti dalla stampa di carta, cartone e materie plastiche in uso nel packaging di bevande e alimenti. Contemporaneamente, le tecnologie di stampa si adeguano un po’ alla volta alla necessità di garantire l’inalterabilità degli alimenti, evitando la migrazione di sostanze nocive e rendendo sicure le confezioni.

in Italia − ma da tempo molto sviluppato ad esempio nel Regno Unito − è quello del ready-meal, che utilizza soluzioni intelligenti composte da cartoncino accoppiato a plastica (separabili) che si possono quindi utilizzare sia nel microonde sia nel forno tradizionale.

LA MIGRAZIONE La migrazione può avvenire per contatto o per diffusione. Il primo deriva dalla controstampa, e in questo caso il controllo è compito dello stampatore. La diffusione, che avviene mediante procedure fisico-chimiche inevitabili, particolarmente per carta e cartone, dipende dal materiale di supporto, dagli inchiostri e vernici, ma anche da altri additivi chimici usati in stampa. La stima e l’analisi della migrazione dei diversi componenti

dell’imballo a contatto con gli alimenti rappresenta dunque una parte fondamentale della dichiarazione di conformità.

I TEST I test sono effettuati secondo il frame work del regolamento europeo citato e in linea con le più recenti novità tecnologiche. Mentre le barriere funzionali nei materiali per imballaggio svolgono una funzione protettiva, assoluta nel caso di alluminio, ma relativa e da verificare nel caso di materiale plastico (in genere poroso per permettere il ricambio di atmosfera all’interno dell’imballo), è invece possibile che si verifichi la migrazione di sostanze attraverso l’imballo secondario all’imballo primario e questo dipende da diversi fattori, tra cui tempo e temperatura di stoccaggio e/o utilizzo, tipo di alimento, nonché la shelf-life.

LA PIZZA DA ASPORTO Un caso assolutamente fuori regola è la scatola per la pizza da asporto, in genere di cartone da riciclo, con contenuti unti, che ha requisiti ben diversi dalla pellicola d’alluminio in cui, ad esempio, viene avvolto il cioccolato; così come il cartone che contiene verdure surgelate reagisce diversamente dalla carta per pollo arrosto. Tutti fattori di cui il progettista e il produttore devono tenere conto...

I PARAMETRI Ma attenzione, occorre prendere in considerazione tutti i parametri del processo di produzione e non limitarsi alla semplice raccolta di “certificazioni” per singoli componenti senza considerare la loro interazione, poiché questo non comporta la sicurezza per l’utente finale. Con una corretta applicazione,

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STAMPA PACKAGING

L’IMBALLO ECOLOGICO ? T UTTA UNA QUESTIONE DI PREZZO Il consumatore sarebbe sensibile anche all’ambiente per quanto riguarda gli imballi dei prodotti alimentari. Il loro smaltimento comporta infatti alcune problematiche, ma il mercato si trova ancora in seria difficoltà per i costi elevati di materie prime realmente ecologiche. Un caso emblematico è rappresentato dalle vaschette che vinsero l’Oscar dell’imballaggio nel 2008, nella sezione speciale “Ambiente”. Si tratta della gamma “Vaskette Più di unaxtutte” proposte da Cooperativa Cartai Modenesi realizzate a partire da polpa di pura cellulosa ricavata dalla canna da zucchero. Destinate al mass market, e disponibili in diversi formati, erano vendute in un sacchetto in carta con finestra trasparente in PLA. Ma il costo elevato rispetto alle tradizionali vaschette in PP o CPET ha fatto desistere da questa iniziativa.

la valutazione analitica e un calcolo di “ipotesi peggiore” dei materiali da testare, il limite di 10 ppb (parti per miliardo, pari a 10 mg/kg) non va superato. Questo significa che nella progettazione di imballi per alimenti occorre sempre garantire che, anche in fase di confezionamento, il contenuto sia a prova di contaminanti.

IL PROGETTISTA

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Chi progetta packaging, soprattutto per le aziende con un brand di prestigio, deve lavorare in stretta collaborazione con il committente, il brand owner, ma anche con lo stampatore. «È una collaborazione che deve avvenire a monte del progetto» ci spiega Giuliano Dell’Orto, dell’Agenzia Robilant & Associati di Milano che lavora sia per il settore del food che per altri brand. «È il brand owner che ci

mette in contatto con lo stampatore che sia in grado di soddisfare le esigenze di una produzione a tutela e a salvaguardia della qualità del prodotto e ci fornisce le specifiche tecniche cui dobbiamo attenerci». In genere queste specifiche non influenzano più di tanto il lavoro progettuale, se non in funzione della qualità del supporto e del tipo di stampa. «Noi dobbiamo ovviamente confrontarci con ogni tecnica di stampa, offset, rotocalco o flessografica» prosegue Dell’Orto «e quindi il design può esserne condizionato».

LA FLESSOGRAFIA «Un caso è quello della flessografia, anche se ultimamente le tecniche digitali di prestampa hanno elevato la qualità di stampa a livello paragonabile alla offset, sempre che il supporto lo permetta».

Evidentemente il progetto cambia che si stampi su supporto flessibile e soprattutto in rotocalco, o su cartone non accoppiato in flessografia o in cartone accoppiato con la stampa offset. Altro caso specifico, come spiega ancora Dell’Orto, è quello delle etichette a diretto contatto con le forme di formaggio che comportano una “migrazione alla rovescia” con i grassi del formaggio che impregnano la carta alterando la cromaticità del logo e delle immagini. «In questi casi» ci spiega «bisogna sperimentare e poi seguire attentamente le prove di stampa per evitare sorprese». Così che anche il progettista diventa poco a poco un esperto di stampa. Il regolamento (CE) 1935/2004 sui requisiti dell’imballaggio su: http:// europa.eu/legislation_summaries/ consumers/product_labelling_and_ packaging/l21082a_it.htm


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COME COMUNICANO

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UNA VITA DA PRINT BUYER

SONO I REQUISITI CHE I PRINT BUYER PIÙ IMPORTANTI CHIEDONO AI LORO FORNITORI ? C HE COSA CONTA DI PIÙ ? L E CERTIFICAZIONI O LE CAPACITÀ TECNOLO GICHE DI UN ’ AZIENDA GRAFICA ? L A QUALITÀ DI STAMPA O L ’ INSIEME DEI SERVIZI OFFERTI ? L O ABBIAMO CHIESTO AI NUMERI UNO DEL MERCATO : A UDI , ABB, V ODAFONE , METRO . E CI HANNO DETTO CHE …

Da sinistra: Michael Finke, Gabriel Striebel, Tim Schneider, Joachim Plutta, Katharina Meisel.

CAPIRE LE ESIGENZE DEL BRAND: ECCO COSA CHIEDIAMO AGLI STAMPATORI

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Il mercato della stampa è in un momento di grandi cambiamenti. I diversi segmenti che lo compongono si stanno sviluppando in tante direzioni. Le aziende grafiche cominciano a gestire un nuovo equilibrio tra offset e digitale… e non è facile agire con successo in mercati che mutano di continuo. C’è il problema della riduzione delle tirature che continuano a contrarsi e impongono agli stampatori di assicurarsi redditività con cambi lavoro continui. Mica facile. Per non parlare della spinta, sempre più forte, che il nostro mondo impone in direzione dell’eliminazione della CO2. Gli stampati, è ormai opinione condivisa, devono essere a impatto zero. Insomma il dialogo tra aziende di stampa e clienti sta mutando, ed è sempre più turbolento, ricco di sfaccettature e nuove richieste. Occorre saper leggere i segni dei tempi e fare uso intelligente delle opportunità che si presentano. Questo è il motivo per cui vi proponiamo le interviste che seguono, che abbiamo tratto dallo “Speciale Drupa” pubblicato sulla rivista della Heidelberg.


AUDI

“Per noi non sono importanti soltanto la dimensione dell’azienda grafica, il suo parco macchine, il flusso di lavoro… dai nostri fornitori ci aspettiamo che capiscano anche il prodotto Audi”.

Michael Finke direttore pubblicità internazionale e sales media

Con lo slogan “All’avanguardia della tecnica”, Audi è sul mercato internazionale il primo produttore nel segmento premium. Innovazioni all’avanguardia, tecnologia intelligente e lo stimolante design del marchio catturano l’immaginazione dei clienti di tutto il mondo. Grazie alla sua attraente gamma di modelli, Audi genera vendite intorno ai 34 miliardi di euro e fa parte quindi delle realtà più in vista del mercato. I valori del marchio, cioè dinamismo, precisione e amore per il progresso, si riflettono nell’intera gamma degli stampati commissionati dalla sede di Ingolstadt del Gruppo in tutto il mondo. Solo in Europa, Germania esclusa, si parla di oltre 5 milioni di cataloghi con copertina morbida e rigida, in diverse versioni linguistiche. L’enorme varietà di stampati utilizzati dall’azienda per comunicare il messaggio del marchio comprende anche depliant d’immagine di qualità, materiali destinati alle fiere di settore, libri ed edizioni speciali dedicate ad alcuni modelli specifici. «La creazione dei nostri stampati richiede parecchio tempo, impegno e attenzione al dettaglio e i clienti percepiscono questa qualità nel prodotto finale», dice Michael Finke, direttore pubblicità internazionale e sales media. Naturalmente una fabbrica automobilistica d’alta gamma come Audi esige anche una qualità assoluta da parte degli stampatori. Controlli e verifiche si svolgono regolarmente a cura di fornitori esterni a tali servizi. Anche capacità di produzione elevate sono estremamente importanti. «Non per tutte le aziende è semplice produrre 300.000 fogli per un catalogo A4 in più lingue, magari con una copertina in alluminio o una rilegatura alla giapponese, il tutto al massimo livello qualitativo», spiega Finke. Comunque per Audi non sono importanti solo la dimensione dell’azienda grafica, il suo parco macchine, il flusso di lavoro pdf e la competenza del personale. Condizione imprescindibile infatti è la riservatezza dello stampatore, in particolare in occasione del lancio di nuovi modelli. Come dice Finke, «noi dai nostri fornitori ci aspettiamo che non capiscano solo il prodotto stampato, ma anche il prodotto Audi».


COME COMUNICANO

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Gabriel Striebel responsabile delle pubblicazioni aziendali di ABB - Germania

Il marchio ABB è sinonimo di leadership tecnologica, una leadership marcata, precisa, forte. Un’azienda è riconosciuta per il suo brand e anche attraverso gli stampati che realizza, dalle riviste aziendali ai periodici, dalle brochure agli inviti per le fiere, dagli stampati commerciali ai biglietti da visita, tutto contribuisce alla costruzione dell’immagine aziendale. La gamma di stampati ABB è molto ampia e propone soluzioni di alta qualità. Ecco perché l’azienda privilegia fornitori di stampa capaci di produrre stampati con elevati standard qualitativi. I fornitori vengono monitorati e con molti di essi viene stabilito un accordo quadro. «Le esigenze qualitative di ABB devono necessariamente rispecchiarsi nella stampa e contribuire a rafforzarne l’immagine», spiega Gabriel Striebel, responsabile delle pubblicazioni aziendali di ABB Germania. Va anche aggiunto che il brand ABB ha una visibilità a livello internazionale: Germania, USA, India ecc. E una più forte percezione di qualità del brand è anche un modo per differenziarsi dai concorrenti. L’identità del brand è dunque un motore di profitto. Ma accanto alla qualità di stampa, ABB dà un grande valore anche all’elevata efficienza e integrazione di processo, garantita da soluzioni come il web-to-print, utilizzate da ABB ad esempio per i biglietti da visita. In quanto parte di un gruppo tecnologico leader a livello mondiale, ABB Germania deve attenersi alle indicazioni della casa madre in relazione al brand. Striebel parte dal presupposto che le potenzialità del w2p non siano ancora state sfruttate appieno. Più gli strumenti dell’ITT sono semplici e friendly, più è facile che siano accettati. Presenza omogenea su tutti i mercati Leader nel campo dell’energia e della tecnica di automazione, il gruppo ABB consente ai clienti di migliorare le proprie prestazioni nell’approvvigionamento energetico, riducendo al tempo stesso l’inquinamento ambientale. ABB impiega nel mondo circa 135.000 persone in circa 100 Paesi. ABB Germania ha chiuso il 2011 con un fatturato di 3,43 miliardi di euro e impiega circa 10.000 persone.

ABB GERMANIA

“Le esigenze qualitative di ABB devono necessariamente rispecchiarsi nella stampa e contribuire a rafforzarne l’immagine”.



COME COMUNICANO

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Tim Schneider direttore sales promotion and events

«La nostra comunicazione riflette la forza, la flessibilità e l’orientamento al servizio di Vodafone: informiamo i clienti in modo personalizzato attraverso i loro canali preferiti. L’azienda esige perciò dai suoi fornitori standard elevati sia dal punto di vista ecologicoambientale che delle responsabilità etiche, nonché servizi di consulenza, attrezzature all’avanguardia, velocità e flessibilità», dice Tim Schneider, direttore promozione vendite ed eventi. Con i suoi 37 milioni di clienti e 1.600 negozi, Vodafone è il più grande network di telefonia mobile in Germania, considerato un punto di riferimento privilegiato per l’acquisto di servizi di comunicazione. La società è anche leader nell’innovazione della tecnologia LTE (banda ultra-larga) che non solo ha provveduto a diffondere su larga scala, ma ha applicato alla telefonia fissa, alle banche dati, a internet. I servizi Vodafone sono sempre commisurati alle esigenze dei clienti. E ciò vale anche per le strategie di comunicazione commerciale. Valutando di volta in volta le esigenze dei clienti, Vodafone si muove con flessibilità tra la stampa e la comunicazione digitale in modo da raggiungere tutti ma con mezzi diversi. «Sono i nostri clienti che decidono come dobbiamo entrare in contatto con loro e quale tipo di informazioni vogliono ricevere. Nei negozi Vodafone abbiamo rilevato che gran parte dei clienti preferisce informazioni stampate». La società propone un’ampia gamma di stampati, il 70% dei quali realizzati in offset: cataloghi, brochure con immagini di alta qualità, supplementi da allegare ai quotidiani con tiratura fino a 4,5 milioni di copie. In digitale Vodafone produce circa il 30% dei suoi stampati: oltre al direct mailing, in digitale vengono stampate le brochure personalizzate che suggeriscono il cellulare ideale a ogni singolo cliente. Gli stampatori che collaborano con Vodafone devono essere in grado di soddisfare richieste molto diversificate. L’azienda esige infatti standard elevati sia dal punto di vista ecologico-ambientale che delle responsabilità etiche, nonché servizi di consulenza specializzati, attrezzature all’avanguardia, velocità e flessibilità. «Può succedere che un lavoro debba essere pronto due giorni prima di quanto pianificato e che si decida che servono 10 o 20 mila copie in meno o in più rispetto al previsto. I fornitori devono essere molto flessibili per consentirci di soddisfare le aspettative dei clienti senza pregiudicare la qualità».

VODAFONE GERMANIA “I nostri fornitori devono essere molto flessibili per consentirci di soddisfare le aspettative dei nostri clienti senza pregiudicare la qualità”.


METRO GROUP è un’impresa commerciale fra le più importanti del mondo, con circa 280.000 dipendenti provenienti da 180 nazioni diverse, impiegati in 2.200 punti vendita in 33 paesi. L’offerta completa è disponibile nei punti vendita all’ingrosso e al dettaglio METRO Cash & Carry, nei negozi Media Markt e Saturn, specializzati nella vendita di apparecchiature elettroniche così come nei supermercati e nei grandi magazzini. Tutti gli stampati del Gruppo, dai semplici volantini ai materiali promozionali, dalle campagne di mailing diretto alle riviste indirizzate alla clientela, dai cataloghi fino alle esigenti relazioni annuali, sono coordinati e commissionati dagli uffici centrali della METRO GROUP Advertising GmbH (MGA) situati a Düsseldorf. Alcune tirature superano i 20 milioni di copie. Gli stampati sono importanti per METRO GROUP perché aiutano a diffondere le informazioni e a migliorare l’immagine aziendale. «METRO GROUP è vicino al mercato, ecco perché diamo tanta importanza alla rapidità di realizzazione del lavoro esattamente quanta ne diamo a una qualità elevata e costante», dice Joachim Plutta, International Procurement MGA. Katharina Meisel, Head of Branding & Publishing, aggiunge: «Dato che la sostenibilità è per noi un punto di fondamentale importanza che ci consente di creare valore aggiunto, per noi la stampa ecologica ha un valore molto elevato». «Per esempio» precisa Plutta «aumentiamo continuamente la quantità di carta ecologica che usiamo, attualmente siamo a oltre l’80%». «Nella selezione dei fornitori» spiega Meisel «l’azienda assegna grande importanza alle certificazioni FSC, PEFC e alla stampa priva di impatto ambientale. In futuro il Gruppo richiederà sempre più spesso anche la conformità agli standard ISO 14001 e ISO 16001». E Plutta aggiunge: «Dai nostri fornitori di stampati ci aspettiamo una giusta considerazione per il problema delle emissioni». Ovvero energia prodotta in modo sostenibile e materiali di consumo ecologici. «Il materiale stampato» continua Meisel «è sempre un mezzo per trasferire l’immagine dell’azienda e del brand». E Plutta conclude: «L’obiettivo è ottenere uno stampato su base completamente sostenibile”. I buyer di prodotti stampati e i consumatori saluterebbero con entusiasmo la creazione di un’autorità di sperimentazione e prova indipendente e di un corrispondente sigillo di qualità, come l’FSC per la carta».

METRO GROUP “METRO GROUP è vicino al mercato, ecco perché diamo tanta importanza alla rapidità di realizzazione del lavoro esattamente quanta ne diamo a una qualità elevata e costante”

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Joachim Plutta International Procurement METRO GROUP Advertising Düsseldorf Katharina Meisel responsabile del Branding & Publishing

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“Il materiale stampato è sempre un mezzo per trasferire l’immagine dell’azienda e del brand. Il nostro obiettivo è ottenere uno stampato su base completamente sostenibile”

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EVENTI

Alcune immagini relative alla presentazione di Minimegaprint al Chateau Monfort di Milano. In alto, Riccardo De Marinis (a sinistra) e Marco Biancavilla, fondatori della società, con Ferdinando Biancavilla (al centro).

RUBRICHE

Grandangolo

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SERIGRAFIA + WEB2PRINT? MINIMEGAPRINT Una vasta competenza nei processi serigrafici proposta ora – e qui sta la novità assoluta – online. A pensarci è stata Minimegaprint che, attingendo al know-how di DB Ingegneria dell’Immagine – da 40 anni nel mondo delle arti grafiche – ha studiato un sito di e-commerce per proporre stampati ad alto valore aggiunto anche via web. Clienti tipici di Minimegaprint sono principalmente aziende di stampa, grafici e agenzie di pubblicità. «In sintesi, tutte quelle realtà produttive che vogliono completare la loro offerta di prodotti ma che non hanno le competenze e le tecnologie per farlo», spiega Marco Biancavilla, fondatore, insieme a Riccardo De Marinis, di Minimegaprint. Le nobilitazioni proposte sono le più disparate e spaziano dai glitter oro, argento, multicolor, a lucidatura, rilievo, gratta e vinci, verniciature profumate, colori fluorescente e fosforescente, effetto opaco e sabbiato. A questi stampati ad “alto tasso di creatività” si affianca l’offerta di prodotti che confluiscono in tre macro aree: piccolo formato, grande formato ed espositori. «Il nostro obiettivo è rendere standard quello che fino ad oggi non lo era proponendo il finishing serigrafico su stampati di piccolo formato», ha aggiunto De Marinis. La struttura informatica del sito è stata messa a punto partendo da zero con un sistema super efficiente che gestisce tutto il flusso di lavoro delle commesse, dall’ordine fino alla spedizione. Massima tranquillità dunque sull’iter produttivo degli stampati, compleV.P. tata da servizi di assistenza al cliente via mail, telefono e chat.

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RUBRICHE

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Grandangolo Festa da Fontegrafica e OGM. Consegnati i premi del Sappi Printers of the Year 1. I responsabili di OGM ricevono il premio; da sinistra: Marco Schiavon (socio), Davide Dolonato (resp. tecnico), Guido Mantoan (socio), Flavia Vezzani (socia), Roberto Guerrera (MD Sappi Italia), Massimo Artuso (resp. stampa). 2. Il catalogo stampato per Le Fablier. 3. Massimo Artuso con Roberto Guerrera. 4. Flavia Vezzani con Elisabetta Ravasi (Sappi Italia Sales Manager).

Contrariamente a quanto avveniva in passato, la cartiera Sappi ha deciso quest’anno di organizzare eventi locali per festeggiare i vincitori dell’ambìto premio European Printers of the Year. In Germania, che ha visto il numero più elevato di vincitori, è stato organizzato un ricevimento esclusivo presso il castello di Bensberg a Colonia. Castello anche per il party in Olanda: la suggestiva cornice di Neercanne, nei pressi di Maastricht, ha fatto da sfondo alla festa per i trionfatori olandesi, mentre il Casino di Madrid è stato scelto per i festeggiamenti degli Spagnoli. L’Italia quest’anno si è dovuta accontentare di due terzi posti. Fontegrafica e OGM hanno ricevuto la delegazione della cartiera che ha consegnato i premi ottenuti rispettivamente per le categorie Brochure e Cataloghi. Fontegrafica, habitué del premio Sappi, ha vinto grazie alla brochure di yacht “Magnifiq” il cui interno è stato stampato su carta Magno Satin da 150 g; l’azienda padovana ha concorso e vinto grazie al catalogo “Ilauri” realizzato per Le Fablier e stampato su Hello Gloss 200 g. Terminata la consegna dei premi, la macchina organizzatrice si è messa subito in moto per preparare l’edizione 2014. 1

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5. La brochure di yacht “Ilauri”. 6. Da sinistra: Giuseppe Meana, ad di Pusterla e membro della giuria del premio, con Antonietta Cirielli (Fontegrafica), Corrado Musmeci (amministratore Fontegrafica), Giancarlo Migliavacca (direttore tecnico), Roberto Guerrera (MD Sappi Italia), Fabrizia Monticelli (graphic designer).


IMPARIAMO A COMUNICARE NIENTEMENO CHE DA... NAPOLEONE

RUBRICHE

Grandangolo 39 RECENSIONI

Su Napoleone è stato scritto tanto, libri su libri hanno raccontato le sue battaglie, le sue capacità tattiche, l’arte della guerra, fiumi d’inchiostro hanno analizzato la sua personalità complessa e contraddittoria, la sua invincibilità… insomma tutto sembrava già detto. Nessuno forse finora aveva mai parlato della sua capacità di comunicazione, di quella straordinaria abilità nel concepire l’opinione pubblica nello stesso modo in cui oggi la consideriamo, con l’attenzione cioè ad avvertirne gli umori e i pensieri, e a tenerne conto. “L’opinione pubblica” ebbe a scrivere “è una potenza invisibile, misteriosa, alla quale nulla resiste”.

Roberto Race.

Una virtù istintiva ma consapevole A mettere in luce l’ennesimo primato del grande generale è oggi un libro dal titolo Napoleone il comunicatore edito da Egea, scritto da Roberto Race, giornalista napoletano impegnato su molti fronti, consulente di comunicazione, oggi responsabile dell’ufficio stampa di Arti Grafiche Boccia. In questo libro Race ci spiega modalità ed eventi che segnano questo ennesimo primato di Napoleone Bonaparte, ovvero il suo innegabile, consapevole uso della comunicazione.

Roberto Race, Napoleone il comunicatore 2012 Egea 144 pagine Formato: cartaceo

Rafforzare l’immagine vincente Ispiratore di sistemi di interazione bellica molto simili a quelli che funzionano oggi nelle aziende, fondatore e controllore di numerosi giornali, Napoleone fu per così dire il creatore del merchandising, capace di trasformare se stesso in un vero e proprio brand (non dimentichiamo la N maiuscola e l’aquila imperiale come stemma dell’esercito), consapevole del fatto che, rafforzando il culto della sua personalità, ottenendo riconoscimento sociale, avrebbe dato legittimità all’Impero. Anna Aprea

L’immagine trionfale di Napoleone che attraversa le Alpi è ormai un simbolo. Il dipinto fu commissionato dal generale a Jacques Louis David al quale chiese espressamente di dipingerlo con tratti molto sereni ma su un cavallo focoso. Il ritratto, si raccomandò, avrebbe dovuto tramandare le sue gesta, il suo coraggio, non le sue sembianze.

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PROFILI AZIENDALI

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TIPOGRAFIA VALDOSTANA CREATIVITÀ AD ALTA QUOTA

La sua passione è il rugby. Lo ha praticato per anni quando era un adolescente. Quando ancora la stampa non era nei suoi progetti e aveva tempo per lo studio e lo sport. Oggi Paolo Perrin, direttore generale e vicepresidente della Tipografia Valdostana di Aosta, tempo libero ne ha ben poco. «Lavoro 13 o 14 ore al giorno e non vado a casa finché non ho pianificato quello che farò il giorno successivo». Nonostante ciò Paolo è contento perché è riuscito a trasformare la sua società da piccola realtà incuneata in una valle severa che operava a livello locale, in un’azienda all’avanguardia che ha alzato lo sguardo non solo su tutto il territorio nazionale ma anche verso l’estero.

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STAMPA: UNA PASSIONE CHE VIENE DA LONTANO

La passione per la stampa non l’ha ereditata dal padre come succede nella maggior parte delle aziende grafiche italiane.

È suo zio che era alla direzione di una piccola stamperia nella quale il giovane Perrin sbarcava qualche pomeriggio dopo la scuola. Ha imparato in fretta il lavoro e una volta entrato in azienda l’ha modellata secondo la sua visione, pur tenendo fermi alcuni capisaldi che ne avevano caratterizzato la storia lunga 115 anni: l’attività editoriale improntata alla pubblicazione di libri sulla vita e la cultura della Valle d’Aosta tuttora in essere (c’è anche una libreria interna per la vendita al dettaglio) e il rapporto con alcune importanti case editrici svizzere e francesi. Oggi la società aostana insiste su un’area di 2mila mq, lavora su due turni e fattura circa 2 milioni e mezzo di euro: solo il 20% è realizzato con lavori che provengono da committenti locali mentre il 40% proviene da commesse ottenute sul territorio nazionale e un buon 40% dall’estero.


Quali sono i lavori più adatti per la nobilitazione con cold foil? Sicuramente l’applicazione che favorisce i risultati più sorprendenti è il packaging per vari comparti merceologici: dalla cosmetica all’alimentare, dal farmaceutico al commerciale di alta gamma. Non trascurerei però l’editoria: noi realizziamo moltissime copertine sia per libri che per riviste. Quali sono gli effetti che si possono ottenere grazie a questa tecnica? Gli effetti sono infiniti. La possibilità di sovrastampare le lamine oro, argento e soprattutto le olografiche a registro perfetto con la quadricromia o con colori speciali consentono davvero di ottenere superfici in grado di coinvolgere tutti i sensi. I creativi hanno di che sbizzarrirsi.

PROFILI AZIENDALI

A PROPOSITO DI COLD FOIL Tre domande a Paolo Perrin

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Quanto ne sanno print buyer e agenzie di pubblicità di laminazione a freddo in linea e come li aiutate a sfruttare meglio questa opportunità? Direi che da quando la nobilitazione con cold foil ha fatto sfoggio di sé su molte copertine, compresa Print Buyer (n. 38/12, NdR), buyer e agenzie si sono incuriositi e hanno cercato di capirne di più. Le loro richieste ci hanno così convinti ad approntare strumenti specifici, come ad esempio pantonari e visual book, che le agenzie trovano estremamente utili per formulare la proposta al cliente finale.

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L’ A T T E N Z I O N E

Uno dei più recenti investimenti che ha consentito a Perrin di far uscire la sua azienda da un isolamento territoriale è stato sicuramente l’acquisto della sei colori Heidelberg Speedmaster XL 105 con unità di verniciatura e modulo di laminazione a freddo FoilStar. «La possibilità di avere la laminazione in linea ci ha consentito di offrire nuovi servizi e ci ha aperto una serie di porte prima precluse», racconta Perrin. Di fatto, l’aver acquistato tra i primi in Italia il modulo ha consentito alla società di fare esperienza e di acquisire le giuste competenze per proporre soluzioni innovative a un mercato caratterizzato da tempi sempre più stretti, costi contenuti ma che esige prodotti connotati da una cifra distintiva. Richieste alle quali oggi è possibile far fronte grazie a questa tecnica.

Vivere e lavorare circondati da montagne che tolgono il fiato impone il rispetto per ciò che si ha intorno. Che poi fa anche risparmiare. Ad esempio, alla Tipografia Valdostana è stato adottato un sistema di recupero del calore integrato con il circuito di ventilazione forzata che consente un notevole risparmio energetico e quindi una conseguente diminuzione delle emissioni. Il raffreddamento della macchina da stampa avviene con l’ausilio dell’acqua e i rifiuti speciali sono stati quasi totalmente eliminati grazie a tecnologie innovative e al riciclo. La carta, certificata Fsc, viene consegnata una volta al mese e i consumabili una volta alla settimana. Misure che consentono alla società di risparmiare 12mila euro all’anno. E a noi di tirare un sospiro di sollievo...

LAMINAZIONE A FREDDO OFFRE SORPRENDENTI POSSIBILITÀ

ALL’AMBIENTE: UN MUST PER CHI VIVE IN UN LUOGO INCONTAMINATO

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tridimensionali.

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NOBILITAZIONE

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Caldo su tela LA MAGIA DEI FILI DORATI La decorazione di libri con fregi dorati affonda le proprie origini nella storia del libro: questa tecnica, usata dagli Arabi su pelle già nel XV secolo, ha raggiunto il massimo splendore presso i legatori italiani nel ‘500, sia su pelle che su stoffe preziose, dalla seta al velluto (Bibbia di Borso d’Este) al broccato. A differenza di tutte le altre soluzioni che hanno dato vita al libro così come lo conosciamo, la doratura forse resta l’unica nata e arrivata fino ai giorni nostri per meri scopi estetici e diffusa sia per stampati di pregio che per prodotti editoriali industriali, oltre che packaging di lusso. Anche oggi, tra tablet e tascabili, il Libro – con la L maiuscola – resta, nell’immaginario comune, il cartonato telato con impresse su dorso e piatto le sue identità. Ma a 6 secoli di distanza, «dorare su tela resta una bella rogna, ma anche una bella sfida», come dice Massimo Belgiovine, titolare della Mabel di Sesto San Giovanni (Milano). Il problema più grande è quello di fare in modo tale che il nastro del caldo stacchi in maniera secca dalla tela. Ecco perché dorare su tela inevitabilmente significa anche avere uno sbalzo: imprimendo pressione, infatti, si deve schiacciare la tela creando un fondo piatto sul quale aderirà il nastro. Di conseguenza i rischi maggiori sono legati alla resa dei grafismi fini e sottili e allo spolvero che può rimanere sulla tela stessa. È il giusto mix di calore e pressione che darà il miglior risultato. A causa della loro natura, poi, i nastri pastello, più farinosi, risultano essere i più difficoltosi, tant’è che spesso gli impressori a caldo preferiscono lavorare con un doppio passaggio. Un altro fattore da tenere in considerazione è il supporto su cui si va a stampare. «Tanto più il filo ha un titolo basso, cioè è fine, e tanto più è fitto, tanto meglio si riuscirà a stampare, poiché offre una superficie più compatta», avverte Francesco Vaia, consulente marketing di Manifattura del Seveso. Per migliorare la stampabilità alcuni tessuti sono spalmati con resine acriliche, che rendono la superficie più liscia. Ovviamente tutte le operazioni di doratura avvengono sulle plance stese prima dell’incassatura; ultimamente, con tele di legatoria accoppiate a cartoncini fino a 270 g, si sono viste innovative soluzioni di “brossure telate” con stampe a caldo che danno un nuovo significato creativo a una tecnica antica.

Catalogo di riproduzioni di acqueforti di Francisco Goya stampato a caldo in Spagna su setalux di colore turchese (sela serica in 100% viscosa a finitura lucida).

La trama della tela influenza la resa della stampa a caldo. Un filo fine garantirà maggiore planarità, migliore aderenza del nastro e miglior “stacco”.


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Vernici COME OTTENERE UN EFFETTO GLOSSY Se trovate accattivante il classico gioco lucido/opaco ottenuto con vernici grasse o drip-off, piuttosto che verniciature UV lucide per dare enfasi alla grafica dei vostri stampati, non potrete non rimanere colpiti dalle copertine di alcune opere collaterali di Rcs, da qualche settimana in edicola. Ci riferiamo in particolare a Mytico!, Le stelle dell’NBA, realizzate da Castelli Bolis, ma soprattutto a Spider-Man e PK - Il mito realizzate da Guatteri & Visual Project, nelle quali si raggiungono, a nostro avviso, un alto livello qualitativo e un forte impatto visivo. Per altro c’è da pensare a un costo industriale contenuto, vista la tipologia di prodotto da edicola ad alta diffusione. Ma come hanno fatto creativi e tecnici a ottenere questo risultato? Il punto di partenza, ci ha spiegato Massimo Colombo di Guatteri, è «una semplice laminazione argento della carta; successivamente si procede con la stampa offset UV: prima il bianco, poi la quadricromia, sulla quale quindi si procede a un passaggio con un particolare reagente che farà rifiutare la vernice UV lucida, creando in questo modo il particolare effetto “buccia d’arancia” e, nelle zone lasciate libere dal reagente, una finitura ad alto lucido. Il tutto in linea». Il procedimento è simile a quello usato per le vernici grasse ma la resa è più scenografica. L’effetto è davvero interessante e conferisce alla grafica della copertina volume e tridimensionalità. Il particolare uso della “buccia d’arancia”, che rende lo sfondo opaco, stacca infatti nettamente le zone lucide che sembrano più rilevate in qualsiasi condizione di luce, complice anche il letto di bianco che rinforza i colori.

La carta laminata argento a specchio, stampata senza bianco e verniciata opaca crea un effetto di cangianza nel fondo che, comunque si guardi, dà volume alla testata e a Paperinik.

Il segreto della tridimensionalità di questa copertina è tutto nell’uso del bianco e dell’abile gioco di lucido e opaco. La vernice opaca reagendo con la lucida crea una trama a buccia d’arancia (in verde chiaro nella foto) che non riflette la luce ed enfatizza la vividezza dei colori e l’alto lucido della vernice UV di finitura.

Il fondo in questo caso non è sovrastampato ma solo verniciato opaco. In questo modo si ottiene uno sfondo neutro ma pur sempre ad alto impatto.

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CARTACHECREA

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Le naturali

La denominazione Carte naturali è esclusivamente italiana ed è stata introdotta relativamente tardi nella millenaria storia della carta, il secolo scorso, nel momento in cui si sono dovute distinguere le due principali famiglie di carte per uso grafico industriale: le carte naturali, cioè a fibra nuda e le carte patinate, cioè con fibra ricoperta. Si definiscono infatti naturali le carte sulla cui superficie non

vengono stesi strati, di qualsiasi natura, atti a modificarne le caratteristiche superficiali. Da questa prima distinzione possono successivamente discendere ulteriori classificazioni in relazione alla caratterizzazione superficiale, piuttosto che ad aspetti tecnici legati a problematiche di trasformazione. Ad esempio la Norma ISO 12647-2 identifica

ARJOWIGGINS CREATIVE PAPERS Dalla sua introduzione sul mercato, Keaykolour, l’offerta di carte e cartoncini colorati di altissima qualità di Arjowiggins Creative Papers, ha sempre rappresentato un brand dinamico e all’avanguardia. Recentemente sottoposta a un’operazione di rejuvenation volta ad esaltarne i key values di rispetto dell’ambiente, colore ed estetica di impatto, la gamma Keaykolour comprende 29 armoniosi, eleganti colori, unidici dei quali definiti in collaborazione con il celebre fashion trend forecaster olandese Li Edelkoort. La grande novità consiste nell’introduzione di “ReKreate”, un prodotto “upcycled” che riutilizza le fibre premium recuperate durante il processo di produzione e la finitura “Original”, riciclata al 30% e disponibile in 5 nuovi colori. Una selezione di carte goffrate disponibile sia a stock che su richiesta e le buste, nei formati DL (11x22 cm) e C5 (16,2x22,9 cm), completano l’offerta. arjowigginscreativepapers.com

CARTIERE FEDRIGONI La collezione Fedrigoni Freelife propone una gamma di carte all’insegna della sensibilità ambientale e della qualità: la coloratissima Mérida; Cento, con il 100% di fibre riciclate; Vellum, dalla superficie vellutata grazie al 5% di fibre di cotone; Kendo, una concettata naturale con fibre di canapa italiana. Tutte le Freelife sono certificate FSC e prodotte con un’elevata percentuale di fibre post-consumer di alta qualità. La presenza nell’impasto di fibre ricavate da piante annuali come il cotone o la canapa dona a queste carte elevate caratteristiche ambientali, ma il punto di forza della collezione sta nel raffinato aspetto estetico, nell’elevata qualità del prodotto e nell’ottima stampabilità che rende Freelife una scelta obbligata per chi voglia coniugare impatto visivo e attenzione all’ambiente. Il 70% della produzione Fedrigoni è certificata FSC e viene prodotta in stabilimenti con impianti di cogenerazione alimentati a gas che riducono sensibilmente l’impatto ambientale e il consumo energetico. fedrigoni.com


cinque tipi di carta in riferimento ai valori colorimetrici dei pieni e delle sovrapposizioni, l’aumento di punto previsto in prova e in stampa, le tolleranze entro le quali si devono mantenere questi parametri nel processo produttivo, ed altro ancora. I cinque tipi sono tre tipologie di patinata e due cosiddette “naturali” (uso mano bianca

e giallastra). In ordine all’origine fibrosa le carte naturali possono distinguersi in carte di pura cellulosa, piuttosto che riciclate, in percentuale oppure in toto, e per alcuni applicazioni possono persino identificarsi per il tipo di fibra (con o senza pasta legno).

Da un punto di vista puramente estetico possono essere successivamente classificate in relazione al colore (bianche, avoriate e colorate), oppure in relazione alla finitura superficiale (lisciate, calandrate, marcate, goffrate) e persino al grado di trasparenza (opache, vergate, pergamenate, traslucide).

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GRUPPO CORDENONS Chagall e Dalì, due fra le più rappresentative carte marcate realizzate da Gruppo Cordenons, si rinnovano e aggiungono al loro portafoglio nuovi colori: Chagall Blu e Pistacchio; Dalì Banana, Corteccia e Perla. Entrambe sono realizzate con fibre di pura cellulosa vergine ECF (Elementary Chlorine Free), colorate nell’impasto e marcate a feltro su entrambi i lati. Grazie alla loro ottima tenacità, bulk e rigidità, buona resistenza alla piegatura e alla cordonatura, buona solidità alla luce ed elevata collatura superficiale, sono adatte a qualsiasi tipo di applicazione, compreso il packaging di lusso. Chagall e Dalì fanno parte del campionario Felt Marked, la cui ristampa è prevista nei prossimi mesi. gruppocordenons.com

FAVINI Il catalogo Biancoflash si arricchisce con carte goffrate tradizionali dall’effetto telato, rigato, pelle e martellato che si affiancano alle tre varianti di colore che ne contraddistinguono l’offerta: l’originale Biancoflash Master, prodotto in una calda tonalità di bianco e con un tatto vellutato, il moderno Biancoflash Premium, caratterizzato da un eccezionale grado di bianco ed elevata lisciatura, e infine il classico Biancoflash Ivory, dalla tonalità avorio e mano soffice. Le goffrate, il Premium e l’Ivory sono certificate FSC. L’ampia scala di grammatura (da 80 a 700) rende Biancoflash particolarmente versatile e adatta alle più svariate applicazioni: dai cataloghi all’editoria di pregio, dal packaging ai coordinati aziendali, inviti, cartellini... Biancoflash Premium si arricchisce inoltre di 4 grammature certificate HP per stampa digitale. favini.com

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AUMENTARE LE COMPETENZE PER AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO

l’Accademia del Poligrafico

NUOVO CALENDARIO CORSI www.stampamedia.net

Giovedì 27 settembre Gestione, valorizzazione e motivazione delle risorse umane in azienda Giovedì 4 ottobre Prevenire il contenzioso: il contratto come strumento di tutela Giovedì 11 ottobre La vendita non è per tutti Giovedì 18 ottobre Il self-publishing di libri digitali Giovedì 25 ottobre Requisiti dell’imballaggio alimentare Giovedì 8 novembre Realizzare stampati per l’anticontraffazione Chiedeteci maggiori informazioni inviando una mail a info@accademia delpoligrafico.it oppure tel. 02.75291028

Giovedì 15 novembre Creare contenuti per iPad e android Giovedì 22 novembre Crisi d’impresa e tutela del credito Giovedì 29 novembre Flessografia: qualità e produttività partono dal controllo delle variabili


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EXAPRINT

EXAPRINT SBARCA IN ITALIA La tipografia riservata ai Professionisti delle Arti Grafiche

Che cos’è Exaprint Exaprint è un servizio di web commerce rivolto esclusivamente ai professionisti delle Arti Grafiche: tipografi, serigrafi, grafici, agenzie pubblicitarie, web agency. Si tratta di un’azienda digitale operativa da più di 14 anni in Francia, da 3 in Spagna e presto anche in Portogallo. Rigorosamente orientato al B2B, Exaprint è un modello di business destinato a dare nuova linfa al settore grafico. Dunque, non soltanto un servizio web ma un vero e proprio partner commerciale (che lavora però in anonimato, dietro le quinte) con l’obiettivo di ampliare l’offerta di tutti gli operatori del mondo grafico. Quali sono i vantaggi s Alle aziende grafiche Exaprint permette di colmare le lacune di produzione mettendo loro a disposizione un’ampia gamma di prodotti che sarebbe altrimenti difficile produrre in autonomia. s Alle agenzie pubblicitarie e ai grafici consente di fornire ai propri clienti un prodotto finito. s A tutti Exaprint propone prezzi competitivi e tempi di consegna rapidissimi. Come funziona > Il professionista accede alla sezione a lui riservata sul sito www.exapass.it. > Il Servizio Clienti concede l’accesso solo dopo aver verificato l’appartenenza dell’utente a una delle categorie del settore. > A questo punto, attraverso una piattaforma tecnologicamente all’avanguardia, l’utente può scegliere tra 5.000 articoli proposti (compresi molti stampati con caratteristiche ecocompatibili) e un interessante insieme di servizi e strumenti di marketing. > Grazie alla possibilità di accedere a una specifica area riservata, è inoltre possibile facilmente calcolare i prezzi del proprio ordine e stabilire la data di consegna. > La spedizione è gratuita e la consegna, secondo le necessità, viene effettuata direttamente all’indirizzo del cliente finale, in confezione anonima. > Il Servizio Assistenza Clienti è sempre a disposizione per rispondere a ogni esigenza. > Attraverso l’accesso riservato su Exapass.it, il cliente può inoltre gestire tutto l’iter d’acquisto, controllando ogni fase del processo di produzione e spedizione, e gestire la fatturazione dell’ordine e le eventuali contestazioni. L’azienda sarà presentata ufficialmente a Viscom Italia che si svolgerà presso la Fiera di Milano il 4-5-6 ottobre 2012. Durante la manifestazione, presso lo stand Exaprint (Padiglione 3 - stand D22), verrà distribuito gratuitamente a tutti gli operatori del settore grafico il “KIT RIVENDITORE”.

Comunicazione d’impresa

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DIRECT MARKETING

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DOVE E PERCHÉ CRESCE IL DIRECT MARKETING

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immagine: ww.istockphoto.com

L’edizione 2012 della ricerca Cribis D&B sul direct marketing multicanale


DIRECT MARKETING

P ATROCINATA DA AID I M E ANVED, L ’ EDIZIONE 2012 DELLA RICERCA C RIBIS D&B CI OFFRE COME SEMPRE UN INDISPENSABILE AGGIORNAMENTO DEL RUOLO SVOLTO DALLA COMUNICAZIONE DIRETTA NEI DIVERSI SETTORI ECONOMICI . L’ INDAGINE È STATA REALIZZATA SU CIRCA 500 DECISION MAKER RESPONSABILI DI INVESTIMENTI IN COMUNICAZIONE CON L ’ OBIETTIVO DI REGISTRARE LA PROPENSIONE ALL ’ USO , I TREND DI UTILIZZO E I LIVELLI DI SODDISFAZIONE VERSO I CINQUE CANALI DI COMUNICAZIONE DIRETTA CON I CONSUMATORI : MAILING , TELEMARKETING , EMAIL , SOCIAL MEDIA , MOBILE MARKETING . M ORENO M ARTELLONI COMMENTA PER P RINT I DATI PIÙ SIGNIFICATIVI .

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di Moreno Martelloni Consigliere delegato AIDiM

Cominciamo col dire che tutte le nostre imprese stanno sviluppando una crescente attitudine alla comunicazione diretta multicanale, ma ci sono differenze importanti nelle modalità d’uso e negli obiettivi secondo il mercato di appartenenza. Innanzitutto, le aziende di servizi hanno un utilizzo medio degli strumenti di Direct che è più del doppio rispetto all’industria manifatturiera. Chi produce raramente individua personalmente i propri clienti, che sono invece in relazione diretta con il commercio che distribuisce i prodotti. Con lo svilupparsi delle carte fedeltà in tutti i comparti del retail, è invece chi vende che ha tutti gli asset necessari per un’efficace comunicazione diretta: disponibilità dei punti di contatto, informazioni su abitudini e gusti dei clienti, possibilità di misurare esattamente le campagne con la raccolta di feedback individuali. Quello che è interessante notare è che nell’ultimo anno la distanza è ulteriormente

aumentata, a conferma che il mondo dei servizi procede più speditamente dell’industria nello sviluppo della comunicazione diretta. Le aziende dei servizi che investono in Direct Marketing non sono solo di più, ma hanno anche uno spending medio molto più elevato e lo considerano un canale strategico per comunicare con prospect e clienti. Ma è così per tutto il Direct Marketing? Abbiamo parlato già molte volte della progressiva sostituzione di investimenti tra il Direct tradizionale (mailing soprattutto) e il Direct digitale e il trend non si è certamente invertito. Ma c’è una novità. Dai dati della ricerca 2012 sembra che la discesa nell’utilizzo del Direct Mail stia rallentando e – si spera – possa fermarsi. Ma procediamo con ordine nell’analisi dei fenomeni più interessanti che riguardano i diversi mercati.

RETAIL E EMAIL MARKETING: UN

RAPPORTO DESTINATO A DURARE

I diversi mezzi di comunicazione diretta vanno a colpire target e sensibilità differenti e questo può facilmente spie-

gare alcune differenze molto significative nella propensione all’uso. L’email marketing è il mezzo di maggior successo e gradimento un po’ ovunque, ma è particolarmente usato dalle aziende del retail. Questo è in evidente relazione diretta con gli obiettivi tipici di questo settore: far conoscere in modo chiaro, efficace e immediato le promozioni che si alternano in continuo nei punti vendita. Le caratteristiche dell’email marketing sono perfettamente in grado di soddisfare queste esigenze: forte promozionalità, essenzialità della comunicazione, rapidità di esecuzione e di adattamento alle frequenti variazioni delle condizioni esterne. Il settore della GDO, che ha sviluppato un sistema di grande velocità e flessibilità anche nella comunicazione con i volantini presso i punti vendita, sta trovando nell’email marketing un alleato prezioso per lanciare le promozioni sui clienti già acquisiti e, talvolta, anche sui prospect. L’email marketing è il supporto ideale della comunicazione territoriale nelle vicinanze del punto vendita.

LA FINANZA SEMPRE PIÙ PROPENSA AL MOBILE

Il pubblico più maturo e i prodotti più complessi portano banche e assicurazioni ad utilizzare significativamente più della media il mailing e il telemarketing. Queste aziende sono investitori con buona potenzialità di spesa (anche in una congiuntura molto critica specialmente per loro) e sono in grado di affrontare più facilmente i mezzi che richiedono risorse mediamente più consistenti. C’è però una presenza nuova che si sta facendo rilevante nella finanza: il mobile. Sicuramente è una conseguenza dello sviluppo dell’internet banking anche in mobilità, ma è certo che questo dialogo che banche e assicurazioni stanno iniziando attraverso il telefono si riempirà presto di contenuti che non saranno solo di servizio. Già adesso l’App della banca non si limita a permetterci di disporre bonifici o richiedere operazioni su titoli mentre stiamo viaggiando in treno; sarà sempre più comune essere raggiunti facilmente anche per ricevere consigli e suggerimenti su prodotti e servizi di nostro potenziale interesse.

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DIRECT MARKETING

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QUANTO SI INVESTE NEL DIRECT MARKETING PER SETTORI HIGH SPENDERS %

PREVISIONI DI VARIAZIONE UTILIZZO DEI MEZZI DI DM NEL PROSSIMO ANNO

LOW SPENDERS %

MOBILE

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Finanza

Finanza

TELEMARKETING Manifatturiero

Trasporti e Turismo

EMAIL

Retail

Retail

Editoria Media Comunicaizone

Trasporti e Turismo

Servizi

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Editoria Media Comunicazione

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QUALCOSA DA CONDIVIDERE? ECCO I SOCIAL MEDIA

argomento che si condivide con piacere.

Gli annunci tabellari sui social media (tipo Facebook Ads) stanno crescendo in modo significativo, ma è chiaro che l’efficacia maggiore dei social media sta nella viralità, nella possibilità di far condividere con la propria comunità i contenuti che si ritengono interessanti. È l’obiettivo – meglio dire “l’araba fenice” – di ogni campagna di social media marketing: moltiplicare i contatti grazie all’attività spontanea dei fan. Che cosa si è disposti a condividere? Una interessante soluzione di finanziamento? Un detersivo che smacchia bene anche a basse temperature? Più facilmente siamo disposti a condividere emozioni, che possono essere collegate anche a un finanziamento o a un detersivo, ma che si legano più facilmente alle esperienze più personali: viaggi e cause da sostenere, soprattutto. Ecco quindi che Non profit e Turismo emergono come i maggiori utilizzatori dei social media per comunicare direttamente con client e prospect. Ma anche il retail, perché un’offerta irresistibile per acquistare qualcosa che interessa è un

PER IL NON PROFIT LA RELAZIONE DIRETTA È UN MUST

Una citazione a parte merita il Non profit. È il settore più forte utilizzatore di tutti i mezzi di Direct Marketing. Da sempre grande utente del mailing, ha scoperto il Telemarketing, ha trovato con naturalezza una presenza costante sui Social Media, riesce ad acquisire un buon numero di nuovi donatori con l’email marketing. Sembra per ora meno in sintonia con il mobile marketing, ma è probabilmente un problema di assestamento. Perché? Conquistare, fidelizzare e comunicare correttamente con i donatori presuppone l’esistenza di un dialogo quanto più possibile basato su comunanza di interessi e di valori. È quello che fa più solida e duratura la relazione. È anche quello che rende più rilevante e consistente la relazione stessa e la comunicazione diretta, che con questi presupposti funziona meglio e più di ogni altra forma di comunicazione. Per il Non profit la comunicazione diretta è ancora molto direct mailing,

che rimane lo strumento più usato e con un livello di soddisfazione elevato, superiore alla media di tutti gli altri settori.

TREND E PROSPETTIVE DEI SINGOLI MEZZI

La ricerca Cribis conferma la tendenza consolidata alla crescita degli investimenti nella comunicazione digitale per tutti i settori, ma non più a discapito totale del mailing, che sembra in grado di tenere meglio sui livelli attuali (pur ridotti). Il Non profit, per esempio, prevede di mantenere i volumi di mailing e solo retail e manifatturiero dichiarano ancora cali consistenti negli invii postali. Sorprende l’ulteriore spinta alla crescita per l’email marketing, già adesso il mezzo utilizzato dal maggior numero di aziende e con il livello di soddisfazione più elevato. Malgrado gli allarmi sull’entità dello spamming e sui conseguenti cali di rendimento, si mantiene elevato il gradimento delle nostre imprese e quindi le intenzioni di investimento. Il rapporto tra costo contatto e risultato è ancora favorevole e produce risultati economici positivi in tutti i settori.

TRE AZIENDE SU QUATTRO USANO TRE CANALI DIVERSI

Un accenno infine al telemarketing che, tranne rare eccezioni, è previsto in crescita significativa. Su questo comparto resta ancora da verificare l’effetto di medio e lungo periodo dell’introduzione della possibilità di chiamare gli abbonati al telefono senza preventivo consenso, se non sono iscritti al Registro delle Opposizioni. Con tutti i distinguo che abbiamo evidenziato, il Direct Marketing esce dalla ricerca come una forma di comunicazione in crescita significativa, soprattutto nella sua forma integrata e multicanale. Tre aziende su quattro usano almeno tre canali differenti per comunicare con il proprio pubblico (in media 3,4 canali per campagna). Inevitabilmente l’introduzione di nuovi mezzi toglie qualcosa a quelli esistenti, ma il principio della comunicazione personale e diretta sta vivendo una stagione di crescita significativa proprio mentre molti dei mezzi dell’advertising tradizionale sono in difficoltà crescente.


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PROFILI AZIENDALI

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KIIAN INCHIOSTRI GREEN PER TESSUTI OLIMPIONICI Le prove generali per svegliare le coscienze e trasformare le aziende in realtà attente e rispettose dell’ambiente sono ormai terminate. Per alcuni l’argomento green è ancora un’efficace leva di marketing necessaria per far breccia sui consumatori più attenti che determinano i propri acquisti sulla base delle politiche ambientali delle società. Per molti non è più così. Quello a cui si sta assistendo in questo momento è infatti la forte presa di posizione di alcuni grandi brand owner che hanno deciso di porre il rispetto dell’ambiente e lo sviluppo eco-sostenibile alla base della loro attività. In seguito a ciò la scelta delle materie prime e dei fornitori passa attraverso una selezione più attenta e scrupolosa. Perché tutto il ciclo, dalla produzione alla commercializzazione, sia coerente con la nuova visione green. E quando si muovono i grandi, le cose cominciano a cambiare. Per davvero.

UNA

NUOVA GAMMA DI INCHIOSTRI SILICONICI

Un tema, quello dell’ecosostenibilità, molto caro a chi per mestiere produce inchiostri che nell’immaginario collettivo non sono sicuramente associati a prodotti naturali. Kiian, tra i leader nel mercato degli inchiostri serigrafici per l’industria tessile, persegue da tempi non sospetti il percorso virtuoso verso prodotti eco-friendly. Ne è una prova il grande sforzo della divisione Ricerca & Sviluppo che ha portato alla produzione della linea Texisil che comprende una gamma completa di inchiostri siliconici. Oltre ad essere particolarmente indicati per la stampa su supporti sensibili alle alte temperature, questi inchiostri permettono di ottenere stampe con effetti speciali, estremamente elastiche ma soprattutto prive di PVC, ftalati e formaldeide, consentendo così di produrre stampe conformi alle più severe restrizioni


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LA LINEA TEXISIL NEL DETTAGLIO Sono tredici i prodotti che compongono la gamma dei nuovi inchiostri siliconici: dalla base trasparente per i tessuti chiari al White Extra lucido, opaco e 3D per i tessuti scuri, all’effetto speciale Puff (rigonfiamento) molto di moda. Ricca è anche l’offerta di pigmenti da disperdere nell’inchiostro e due catalizzatori per la stampa automatica e manuale. I catalizzatori sono assolutamente necessari quando si utilizzano inchiostri siliconici poiché consentono la polimerizzazione diversamente impossibile. Completano la gamma Texisil Thinner e Thinner Fast che riducono la viscosità e Texisil Matting Paste che aumenta il livello di opacità. Gli inchiostri siliconici non asciugano a temperatura ambiente. La gamma di inchiostri Kiian permette la certificazione degli articoli in base alle classi Oekotex, lo standard tessile worldwide che si applica al capo finito, al processo e ai siti produttivi.

Alcuni esempi di applicazioni possibili grazie ai nuovi inchiostri siliconici Texisil: magliette, pantaloncini, calze, underwear con effetti visivi e tattili di grande impatto.

in termini di ecologia e sicurezza per gli utilizzatori.

SE

I BRAND OWNER CAMBIANO LE REGOLE

Una gamma innovativa che non poteva sfuggire soprattutto a chi sta cercando di dare una svolta alla propria politica ambientale. È così che Kiian viene avvicinata da un gruppo di primo piano nella produzione e commercializzazione di abbigliamento sportivo. Contatti ufficiosi e poi ufficiali fino al giorno del test comparativo condotto simultaneamente insieme ai maggiori competitor del settore. La sfida è vinta. La linea Texisil di Manoukian Argon convince ma non basta. Gli inchiostri siliconici sviluppati dal team di Kiian non sono esattamente quello che serve per stampare T-shirt, felpe, cappellini e pantaloncini per praticare sport a medi e ad alti livelli. Sono lucidi. E servono opachi.

Trascorrono altri mesi di studi e alla fine la versione opaca vede la luce nello stabilimento di Luisago, in provincia di Como. La stampa serigrafica su tessuto con inchiostri siliconici ha inizio.

AL

VIA LA PRODUZIONE GREEN

Raccontata così sembra una delle tante storie a lieto fine. Ma non è così. Anticipare i bisogni dei produttori per non farsi trovare impreparati impone ingenti investimenti in ricerca e una grande capacità di ascolto per interpretare desideri che devono necessariamente trasformarsi in prodotti concreti. Quando parliamo poi di brand internazionali che operano attraverso fornitori a latitudini diverse, che lavorano con macchine serigrafiche automatiche ma anche manuali, con personale più o meno specializzato, tutto diventa più difficile. Perché il risultato deve essere sempre lo stesso. E soprattutto il ciclo produttivo non deve subire alcuna alterazione.

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VISCOM ITALIA

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PER RISPONDERE ALLE SFIDE DEL MERCATO Comincia il conto alla rovescia per Viscom Italia 2012 (dal 4 al 6 ottobre 2012 al Fiera Milano Quartiere Rho), un’edizione speciale che rivoluzionerà il concetto di fiera e proporrà ai visitatori una indimenticabile tre giorni live ricca di eventi davvero sorprendenti. Nuove idee, nuovi mercati, nuove applicazioni, nuovi modelli di business e di relazioni: tutto questo è Viscom 2012 che ha voluto cogliere i segnali giusti per dare ai visitatori e ai professionisti della comunicazione la possibilità di cominciare alla grande il 2013. A Viscom Boutique sfilano le eccellenze Viscom Boutique è il primo temporary shop dove sarà possibile esplorare le potenzialità dei nuovi supporti e delle più recenti tecnologie. Settori privilegiati sui quali è stata posta l’attenzione degli organizzatori sono l’industria manifatturiera, l’arredamento fino al mondo del retail: il punto vendita, i franchisor e, soprattutto, i temporary shop, ambienti che hanno sempre bisogno di trovare soluzioni nuove, veloci e trendy. Partendo dal progetto e passando attraverso messaggi e valori, i nuovi format di vendita devono esprimere atmosfere esperienziali e nuove modalità di entertainment. Ecco perché Viscom Italia ha pensato di realizzare il primo tailored store mettendo in scena tutte le novità dei nuovi media. Dunque una sorta di “glam boutique” indispensabile per stampatori, serigrafi, insegnisti ma anche direttori commerciali, retailer, marketing manager, shop designer, architetti, imprenditori, agenzie di comunicazione e chiunque desideri avvicinarsi a questo nuovo strumento al confine tra comunicazione e distribuzione.

Comunicazione d’impresa

Viscom Italia sostiene la comunicazione Green Viscom Italia sarà una fiera a Impatto Zero®, avendo infatti sposato il progetto LifeGate. Con Impatto Zero® saranno compensate le emissioni di CO2 generate dai consumi energetici, dalla produzione di rifiuti e dall’utilizzo di carta dell’evento, e si parteciperà così alla tutela di oltre 81.000 m2 di foreste in crescita in Bolivia. Attraverso il percorso Green Trail, che troverà una sua attuazione in fiera, saranno anche portate in primo piano le aziende che hanno prodotti, soluzioni e tecnologie certificate volte al rispetto dell’ambiente e al risparmio energetico. Viscom Makers: un nuovo laboratorio creativo I Makers sono i “nuovi” creativi digitali, protagonisti della rivoluzione industriale che ha attraversato in breve tempo l’oceano per imporsi anche in Italia. Da sempre attenta ai nuovi trend, Viscom Italia ha voluto promuovere coloro che, attraverso la rete e le tecnologie open source, stanno generando nuovi modelli di business. Ecco dunque il progetto Viscom Makers Campus by Roland Experience Day, un laboratorio creativo in cui i metodi produttivi vengono completamente ripensati alla luce della cultura digitale. Grazie all’utilizzo di nuovi materiali, software e servizi web all’avanguardia, saranno prodotti oggetti personalizzati e non standardizzati, rispondendo così alle esigenze dei nuovi consumatori della comunicazione visiva. Un’immagine del press meeting che si è svolto a Milano www.viscomitalia.it martedì 3 luglio per presentare le novità della fiera.

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La carta fa crescere gli alberi

Comunicare con la carta è la cosa più naturale del mondo. Perché proviene da una fonte rinnovabile per eccellenza: il legno. L’industria cartaria promuove la gestione sostenibile delle foreste: in questo modo sono più gli alberi piantati di quelli tagliati. Così ogni anno le foreste europee crescono di un’area pari a 1,5 milioni di campi da calcio: sono aumentate del 30% dal 1950 ad oggi. E’ da queste foreste europee che proviene l’88% del legno usato per produrre carta. La stessa carta che fa crescere sempre nuovi alberi, sempre più alberi. Naturale, rinnovabile e riciclabile: è il lato verde della carta

Two Sides è un’iniziativa della filiera della comunicazione su carta e promuove la produzione e l’uso responsabile della carta e della stampa.

Per saperne di più vai su www.twosides.info © Illustration Matthew Hamms

Il lato verde della carta www.twosides.info


ARJOWIGGINS CREATIVE PAPERS

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CREATIVITÀ E INNOVAZIONE PER LASCIARE UN SEGNO

In un mondo sempre più digitale il posto della carta è da reinventare giorno dopo giorno. Per incontrare le esigenze di chi la usa quotidianamente servono investimenti, capacità di innovare e di adeguarsi ai mutevoli trend dei mercati. Simone Medici, ad di Arjowiggins Italia, ci ha raccontato strategie, progetti e novità del gruppo cartario internazionale. Alla recente Drupa la stampa digitale è stata la vera star anche grazie agli annunci futuristici di Benny Landa. Come vi state adeguando all’accelerazione di questo processo di stampa? La carta per la stampa digitale non è certo una novità per noi, però in questo momento c’è una maggiore determinazione a investire in questa direzione. Siamo partiti dalla nostra vecchia gamma Arjowiggins Fine Papers Digital Range e l’abbiamo rivisitata integrandola con molte novità. Ribattezzata Arjowiggins Creative Papers Digital Range, oggi comprende 38 prodotti certificati HP Indigo e permette di scegliere brand più accessibili dal punto di vista economico come Keaykolour, Pop’Set, Rives e Inuit. Inoltre non abbiamo trascurato il mercato del dry toner. Sono otto le nuove carte nel formato SRA3 (45x32) adatte alle stampanti più diffuse sul mercato che portano la gamma a un totale di 25 prodotti. Quali altre novità sono previste nel breve termine? Prevedete nuovi lanci? A differenza di quello che avveniva in passato, Arjowiggins Creative ha deciso di concentrarsi sulle gamme esistenti anziché proporre prodotti nuovi a ritmi sostenuti. Cito ad esempio Conqueror Office che consente di realizzare una corporate identity curata e raffinata anche per poche copie, Arjowiggins Creative Labels, la nuova gamma di carte creative per etichette disponibile anche in bobine autoadesive da 250 o 330 mm, e i nuovi colori che arricchiranno una delle nostre carte di punta, Curious Skin. Con un occhio sempre attento all’ambiente. A proposito di ambiente: ormai non è più solo una questione di marketing ma un’esigenza imprescindibile per le aziende. Quali sono i vostri obiettivi nel medio e lungo termine? Che teniamo molto a questo tema lo dimostra il fatto che tutte le nostre carte sono certificate Fsc. Intendo dire che non commercializziamo carte prive di tale certificazione. Posso dire che abbiamo cominciato a parlare del possibile utilizzo di cellulosa riciclata già nel 2007 in un clima di scetticismo generale. In questo senso ci consideriamo dei pionieri. Uno dei nostri obiettivi in questo momento è trovare risorse alternative. Lo abbiamo già fatto con il bambù che è alla base di Conqueror Bamboo e con ReKreate, un prodotto upcycled che riutilizza le fibre premium recuperate durante il processo di produzione. Un progetto innovativo della nostra divisione R&D. Com’è pure innovativo il progetto Blank Sheet Project partito circa 3 anni fa. Il bilancio è sicuramente positivo. Il Blank Sheet Project è un progetto internazionale che si propone di fornire una piattaforma di eccellenza operativa per incentivare l’espressione creativa. Si è sviluppato su due fronti: da un lato con i gruppi di lavoro interni a tutti gli stabilimenti che hanno contribuito con le proprie idee e suggerimenti allo sviluppo di prodotti innovativi come ReKreate; dall’altro con la creazione di una rete di creativi che tramite i social media ci stimola a produrre carte sostenibili. E siete giunti al quarto testimonial. Proprio così. Dopo Neville Brody, designer e tipografo, Sir John Egarthy, pubblicitario di fama internazionale, e Renzo Rosso, patron della Diesel, ci siamo affidati a una star hollywoodiana. Si tratta di Rutger Hauer, il cui nome è legato al film cult Blade Runner. Nell’intervista realizzata all’attore e visibile sul nostro sito (www.theblanksheetproject.com), Rutger racconta come la sua carriera sia cominciata da zero in un paesino dell’Olanda. Un foglio bianco che piano piano si è riempito di esperienze fino all’incontro con Ridley Scott che lo ha portato a lasciare un segno nella filmografia internazionale. E noi vogliamo fare altrettanto con la nostra carta. www.arjowigginscreativepapers.com Comunicazione d’impresa

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AGENDA FRANCO VIMERCATI IN MOSTRA A PALAZZO FORTUNY Tutte le cose emergono dal nulla. È un titolo davvero evocativo quello scelto per la rassegna che Venezia dedica a Franco Vimercati, grande protagonista della fotografia italiana. Il titolo descrive alla perfezione lo spirito suggerito dalle sue opere: piccoli vasi, un bicchiere, una zuppiera, un ferro da stiro, una grattugia, un bricco del latte, una moka Bialetti, una bottiglia di acqua minerale, una sveglia rovesciata... Protagonisti indiscussi delle foto di Vimercati sono sempre gli oggetti che sembrano essere sospesi in uno spazio indefinito, quasi fossero all’origine di una riflessione profonda sul senso della visione, della percezione, e in sintesi del gesto fotografico. www.fortuny.visitmuve.it Manifestazione

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COMITATO DI REDAZIONE

PRINT BUYER n. 40 - uscita settembre 2012 Direttore responsabile Ruggero Zuliani Condirettore Anna Aprea aprea.a@ilpoligrafico.it Responsabile di redazione Titti Cocola cocola.t@ilpoligrafico.it Redazione Vanna Pizzetti pizzetti.v@ilpoligrafico.it Cristina Rossi rossi.c@ilpoligrafico.it Art director Cristina Mascherpa mascherpacristina@virgilio.it Impaginazione Cristina Mascherpa, Chiara Arrigoni Copertina Cristina Mascherpa (foto iStockphoto.com) PrintTv Laura Scatena Sede Zeta’s - 20137 Milano, via Kolbe 8 Tel. 02.7529101, Fax 02.75291039, printbuyer@ilpoligrafico.it Marketing&Business Development Paolo Fiorelli Tel. 02.7529101, fiorelli.p@ilpoligrafico.it Pubblicità Rancati Advertising: Claudio Sanfilippo Tel. 02.70300088 csanfilippo@rancatinet.it Zeta’s: Manuela Terreni (commerciale) terreni.m@ilpoligrafico.it Tel. 02.40047399, 3475822745 - Lucia Cremascoli (segr. pubblicità) Tel. 02.75291030 cremascoli.l@ilpoligrafico.it Numeri arretrati euro 12,50 cad. Abbonamenti tel. 02.75291020 abbonamenti@ilpoligrafico.it Quota annua euro 39,00 per l’Italia, euro 64,00 per l’Europa, euro 74,00 extra Europa. I versamenti possono essere effettuati con bonifico bancario a: Zeta’s srl - Credem Ag. 2 Milano - IBAN IT31 X030 3201 6010 1000 0060 641 oppure sul c/c postale n. 41419201. R.E.A. Milano n. 1190227 Autorizzazione Tribunale Mi n. 706 - 11.10.04 Stampa Grafiche Parole Nuove di Brugherio (MB). Nobilitazioni copertina Litover (Monza). Hanno collaborato a questo numero:

Lorenzo Capitani Moreno Martelloni Marco Picasso

Renzo Callegari Direttore Centrale di Produzione Lowe Pirella Fronzoni Presidente Assoprod renzo.callegari@loweworldwide.com Lorenzo Capitani Esperto di stampa e giornalista lorenzo.capitani@alice.it Luca Fiammenghi Visual designer Docente presso diversi istituti di formazione visdesign@fastwebnet.it Maria Rosa Mantellato Marketing di prodotto stampa e cartotecnica Postel S.p.A. mariarosa.mantellato@postel.it

Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli Autori. Dati e caratteristiche tecniche sono generalmente forniti dalle Case costruttrici, non sono comunque tassativi e possono essere soggetti a rettifiche in qualunque momento. Tutti i diritti sono riservati. Notizie e articoli possono essere riprodotti solo a seguito di autorizzazione dell’editore e comunque sempre citando la fonte. Testi e fotografie, qualora non espressamente richiesto all’atto dell’invio, non vengono restituiti. Desideriamo informarLa che il D.Lgs. 196/03 (Testo Unico Privacy) prevede la tutela di ogni dato personale e sensibile. Il trattamento dei Suoi dati sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e della Sua riservatezza. Ai sensi dell’art. 13 del Testo Unico, Le forniamo quindi le seguenti informazioni: il trattamento che intendiamo effettuare verrà svolto per fini contrattuali, gestionali, statistici, commerciali, di marketing; il trattamento, che comprende le operazioni di raccolta, consultazione, elaborazione, raffronto, interconnessione, comunicazione e/o diffusione si compirà nel modo seguente: archiviazione su supporto cartaceo e archiviazione informatizzata su personal computer. Il titolare dei dati è: Zeta’s srl nella persona del Rappresentante Legale. Il responsabile del trattamento dei dati è: Alessandra Gori Montanelli (gorimontanelli.p@ilpoligrafico.it, via Kolbe 8, Milano, tel. 02.7529101, fax 02.75291032). Al titolare del trattamento Lei potrà rivolgersi per far valere i Suoi diritti così come previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Associato all’USPI


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