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Ampie vedute sulla visual communication
N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2011 ₏8,00 Zeta’s Srl - 20137 Milano - via Kolbe 8 In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
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editoriale la forza delle immaginI
La cronaca recente conferma che nell’era della screen generation anche la più sconvolgente delle notizie di attualità, i discorsi istituzionali, le dichiarazioni ufficiali, le notizie che viaggiano in tempo reale sui media... non sono completamente credibili se non sono supportate dalle immagini. All’ultimo Festival di Cannes la platea degli addetti ai lavori ha accolto con 13 minuti di applausi il film in bianco e nero completamente muto intitolato The Artist: il regista Hazanavicius ha voluto ritornare alla purezza originaria degli esordi del cinema, riconsegnando la narrazione completamente al potere evocativo delle immagini. Prima ancora di arrivare a questo nostalgico esperimento estremo, il grande schermo aveva recuperato il terreno, forzatamente condiviso con pay tv e pirateria, adottando l’alta definizione del 3D, lavorando ancora una volta sulla suggestione delle immagini. Se volessimo continuare l’elegia dell’immagine i social network rappresenterebbero la ciliegina sulla torta mediatica, per non parlare della pubblicità che in quanto a raffinazione, distorsione, spettacolarizzazione ed “esplosione” delle immagini ha cominciato con l’attingere da principio all’arte e alla fotografia, per approdare, oggi, alle tecniche della motion graphic e all’augmented reality. Lo spazio anche fisico che essa ha guadagnato è tale che in un’intervista l’architetto Vittorio Gregoretti, parlando di evoluzione del paesaggio urbano, ha dichiarato che nell’architettura della postmetropoli alcuni edifici sin dal progetto includono tra le proprie funzioni principali quella di fare da supporto agli immensi cartelloni pubblicitari che “arredano” le città. Sembra paradossale, nel Terzo Millennio l’immagine – il più primitivo, il più atavico dei linguaggi – è più che mai il sigillo di garanzia della verità e il senso di cui è portatore non è cambiato nel tempo. Da sempre l’immagine è comunicazione, è memoria, è sapere, è educazione, è proclamazione di libertà di espressione. Le tecnologie ci permettono di impiegare all’ennesima potenza la forza inesauribile dell’immagine, consentendoci di coniugarla con estrema precisione secondo il media mix con cui intendiamo veicolarla. Tutti noi operatori della comunicazione visiva abbiamo una grande responsabilità in quanto – se è ancora in parte vero che il mezzo è il messaggio – il nostro lavoro deve attingere a una sorta di manifesto non scritto dell’etica dell’immagine. E a maggior ragione questa responsabilità è tanto più grande in quanto le immagini che trattiamo sono in formato wide! Alexia Rizzi 3
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SOMMARIO 12
editoriale la forza delle immagini pag 3 vISIOni dalla ricerca fespa, Il nuovo volTO del wide format pag 6 officina della comunicazione a milano pag 8 pixartprinting, la stampa ai tempi del web pag 20
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speciale fespa digital evoluzioni di un mercato mATurO pag 12 speciale wrapping lA pubblicità è mobile pag 22 opinioni bompan, quindici anni di innovazione digitale pag 32
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soluzioni fujifilm: wide format = business & experience pag 36 notizie dalle aziende pag 39 efi vutek gs3250lx, alta produttività a freddo pag 41 huber, effetti speciali no limits pag 42 un software gestionale attento ai risultati pag 48
aplicazioni Kolorcraft INstalla una onset s40: ciak, si gira! pag 38
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g. binda, stampatori di sogni nel digital textile pag 44 con stampa e taglio digitale... il progetto è servito pag 46
contaminazioni il futuro è qui e ora, incontro con aktivo pag 50 progetto di “arte in movimento” pag 55
creazioni Notizie dAlle aziende pag 56 l’arte digitale diventa preziosa pag 57 immagini alla velocità della luce pag 59 cover story: neoreal wonder pag 60
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gli indirizzi dei fornitori pag 62 colophon, i nomi di questo numero pag 66
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La rivista “Wide” fa parte del progetto WideComm, piattaforma dedicata al mondo della comunicazione visiva, ideato da Zeta’s e 4IT Group
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VISIONI
Mercati
il nuovo volto del wide format L’ultima ricerca commissionata da Fespa evidenzia l’innovazione come driver dell’evoluzione nel settore digitale grande formato.
Fespa ha reso pubblico il suo nuovo e dettagliato studio intitolato “Print Evolution”, che è stato presentato ufficialmente durante la scorsa edizione di Fespa Digital presso lo stand dell’Associazione europea. La domanda, senza dubbio provocatoria rivolta agli intervistati, era “Who said print was dead?” (chi ha detto che la stampa è morta?). Scopo della ricerca è stato dimostrare quanto i fornitori di servizi di stampa sentano la necessità di evolversi e di illustrare le iniziative specifiche che stanno promuovendo per raggiungere i loro obiettivi. La ricerca è stata condotta da InfoTrends con la collaborazione di Xaar, azienda che è Global Technology Partner di Fespa. Lo studio completo è articolato in due parti, una che comprende i dati raccolti da un sondaggio elettronico internazionale condotto nel primo trimestre del 2011 su 150 fornitori di servizi di stampa selezionati, e la seconda parte che raccoglie una serie di casi studio dettagliati con esempi di società che stanno attuando strategie aziendali evolutive. Dai risultati emerge che il processo di evoluzione sta accelerando il passo e che i fornitori di servizi di stampa stanno applicando strategie innovative che toccano i diversi comparti dell’azienda: tecnologia, processi aziendali, vendite e marketing. Lo studio indica che nonostante le diverse opinioni sulla ripresa avvenuta o meno del settore dalla crisi (il 49% ritiene che la ripresa ci sia stata), la maggior
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parte delle aziende sta prendendo in esame una moltitudine di idee per cambiare i prodotti offerti e il relativo modello di business.
Temi e risultati Tema centrale dello studio è la trasformazione aziendale che ha come priorità l’integrazione della tecnologia digitale: tre quarti delle aziende che sono sopravvissute alla crisi hanno trasformato, o lo stanno facendo, le vecchie attività di stampa offset/serigrafica in digitali. Il sondaggio divide le strategie evolutive in strategie orientate all’operatività che offrono velocità, qualità ed efficienza maggiori e in quelle orientate invece all’innovazione e che offrono nuovi servizi o prodotti a nuovi clienti ricorrendo a modelli aziendali diversi. Le tre strategie più comuni seguite da oltre il 50% degli intervistati sono: adoperarsi affinché non siano i prezzi a costituire una priorità (56,8%), investire in tecnologie per migliorare i livelli di servizio (53,7%) e lanciare un nuovo servizio digitale per il grande formato (51,8%). Altre strategie diffuse promuovono lo sviluppo di nuovi processi per favorire la crescita o consentire di entrare in mercati nuovi (47,8%) e la vendita di servizi largo formato in maniera diversa (45,7%). Lo studio indica inoltre che il 39% degli intervistati ha attuato una politica di risparmio nella gestione dei progetti e ha migliorato la gestione dell’inventario. Meno diffuso, anche se comunque recepito come un segnale di evoluzione, è lo sfruttamento del
potenziale offerto dagli elementi cross-media come i codici Quick Response (QR): sebbene solo il 18,2% dei fornitori di servizi di stampa abbia introdotto tali soluzioni in progetti creativi, il 13,1% si sta adoperando per farlo e il 20,4% intende farlo in futuro. Un intervistato ha dichiarato che fino a meno di un anno fa non era minimamente a conoscenza dell’esistenza dei componenti interattivi ma che invece ora offre ai clienti l’integrazione con codice QR e lo sviluppo del sito Web come processi acquisiti. Differenziarsi dai concorrenti è un elemento chiave per discostarsi da un’attività di servizi di stampa
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VISIONI
Il pubblico alla cerimonia di apertura di Fespa Digital 2011 si è immedesimato nel testimonial dell’evento indossando la maschera del “rivoluzionario” del wide format.
di largo consumo focalizzata sui prezzi e un numero considerevole di aziende ritiene che la certificazione per gli standard internazionali del colore sia un modo per differenziarsi: il 24,1% ha già ottenuto la certificazione, il 42,9% è in procinto di ottenerla o intende farlo a breve. Il 45% delle aziende ritiene che il web-to-print rappresenti una strategia chiave per la propria crescita, mentre la sostenibilità continua a rimanere una delle priorità, con il 45% dei fornitori di servizi di stampa intervistati che dichiara di avere sviluppato procedure di stampa ecologiche.
Nuove dinamiche L’Evolution Study offre ai lettori una serie di casi studio dettagliati basati su interviste condotte dai ricercatori di InfoTrends con i responsabili di nove società di stampa in Europa e Nord America le cui strategie evolutive hanno contribuito a una notevole crescita aziendale. Duncan MacOwan, responsabile Eventi e Nuovi media di Fespa, ha descritto il sondaggio sull’evoluzione come «un ulteriore importante contributo utile alla community della stampa grande formato per far conoscere e capire le nuove dinamiche che stanno ridefinendo il settore. Lo
studio indica chiaramente che la maggior parte dei fornitori di servizi di stampa considera la ricerca e l’innovazione, nei processi tecnologici e aziendali, come vitali per la propria evoluzione. Lo studio evidenzia inoltre che il management di Fespa deve impegnarsi a sostenere quella minoranza che ancora deve rendersi conto di quanto sia necessario convogliare tecnologia, creatività e servizi per soddisfare le necessità sempre più diverse dei clienti. Fespa Digital 2011 era proprio orientata a questa mission: sostenere gli stampatori nel tracciare la propria strada per il futuro». «Come sottolinea l’Evolution Study, la vera evoluzione non è semplicemente una questione di investimento di capitali», commenta così Mark Alexander, direttore marketing del produttore di tecnologie inkjet Xaar, che ha sostenuto la ricerca. «Per trasformarsi, un’azienda ha bisogno di creatività, predisposizione, impegno e perseveranza. Gli investimenti nelle tecnologie sono indubbiamente essenziali per queste strategie, ma la loro attuazione, perché abbia successo, richiede seri sforzi da parte di tutti i comparti dell’azienda. Lo studio aiuta a riflettere, fornendo allo stesso tempo dati di analisi importanti. Ci auguriamo che questa ricerca sia d’ispirazione per la comunità globale degli stampatori». Per informazioni sul testo integrale dell’Evolution Study o ricevere il pdf completo: www.fespa.com
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VISIONI
Manifestazioni
il successo parte dal marketing La filosofia delle buone prassi della comunicazione e i metodi attuali per renderla personalizzata, interessante, gradita sono stati la mission di Officina della Comunicazione.
Officina della Comunicazione, la kermesse che ha riunito lo scorso maggio a Milano, presso gli East End Studios di via Mecenate, la comunità business interessata ai temi della comunicazione e alle tecnologie necessarie per renderla efficace, ha incluso tra i propri temi anche il grande formato. L’evento, che ha inteso promuovere un importante momento culturale affiancato da una parte espositiva di supporto, ha avuto il pregio di essere la prima manifestazione a livello europeo a collegare tre saloni inerenti ad altrettanti mondi
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contigui: DM expo con la sfera business del marketing diretto, personalizzato e relazionale; Omnicom Expo dedicato a chi si occupa di idee prodotti e servizi per la comunicazione aziendale; Inprinting, contenitore di tecnologie di stampa digitale e applicazioni per la comunicazione personalizzata particolarmente adatto a chi deve mettere in pratica tramite la stampa e la finitura prodotti finalizzati a incuriosire e interessare attraverso strumenti tangibili e di alta fruibilità. Presenti sia nell’area dedicata alle filiere produttive sia nell’area
espositiva generale, aziende fornitrici di attrezzature, prodotti e servizi dedicati al grande formato per i segmenti del packaging, della comunicazione visiva e promozionale wide format, ma anche delle tecnologie di ultima generazione legate al digital signage.
Know-how e networking Il fulcro di Officina sono stati: i contenuti presentati attraverso un equilibrato programma convegni, caratterizzato da originalità e trasversalità; le relazioni moltiplicate
Officina della Comunicazione riuniva in una sola manifestazione tre saloni di settori contigui: DM Expo, Omnicom Expo e Inprinting.
in un networking continuo con i visitatori, ma anche tra gli espositori stessi; le esperienze sviluppate intorno all’idea di filiera, dove linee di produzione hanno potuto dimostrare concretamente le varie fasi di realizzazione di un prodotto, dall’idea iniziale al risultato finale. Molti i suggerimenti che gli operatori hanno avuto modo di cogliere nella tre giorni milanese, a partire dal concetto di cross-media cui deve essere attribuito il significato più corretto soprattutto in ambito marketing. Si sono susseguiti ben oltre cento
relatori che hanno di volta in volta affrontato vari temi: l’innovazione vissuta nei periodi di difficoltà; l’importanza della raccolta dei dati e la scelta degli strumenti per valorizzare quello che ormai è considerato un patrimonio prezioso; il mondo del mobile che ha stravolto le regole della reperibilità degli individui, ma che deve ancora affinarsi per rendere creativi e piacevoli i contatti. Anche la comunicazione digitale quale motore della promozione delle imprese italiane è stata messa sotto la lente, dando evidenza di tutto ciò che dovrebbe essere considerato nel momento in cui si decidono campagne marketing. Non è mancato il “no profit” che ha presentato le scelte più comuni operate dalle organizzazioni in questo ambito per promuoversi e farsi conoscere. Attenzione è stata riservata al brand e al suo uso: l’importanza della creatività e dell’analisi del consumatore per vincere la sfida che vede ampia varietà dell’offerta e il suo bombardamento mediatico come sottofondo rumoroso e problematico in termini di chiarezza; le tre regole d’oro per chi intende ottimizzare l’uso del proprio brand si riassumono in: creare, individuare e misurare. A Officina vi sono state testimonianze sulle scelte mosse nel settore turistico italiano per introdurre una pluralità di canali che si sono affiancati ad attività più tradizionali. La multicanalità si muove a favore dell’Italia e del business. Registrata una grande partecipazione alla presentazione, da parte del capitolo nazionale di DMA (Direct Marketing Association), dei dati che misurano il comparto italiano della comunicazione diretta e digitale e alla cerimonia di assegnazione del Premio Freccia d’Oro di Assocomunicazione riservato ad agenzie di comunicazione e imprese per loro campagne di direct marketing e promotional marketing. www.officinadellacomunicazione.eu
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SpecIale
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SpecIale Fespa Digital 2011
evoluzioni di un mercato maturo “Evolution” è stata la parola chiave di Fespa Digital, che ci ha mostrato l’identikit dello stato attuale della stampa digitale di grande formato. a cura di Alexia Rizzi Nessuna grande rivoluzione, piuttosto alcune naturali evoluzioni che hanno preso la velocità di crociera tipica di un mercato ormai maturo: questa la sensazione che ci ha lasciato la visita ai quattro padiglioni di Fespa Digital in maggio ad Amburgo. Una fiera che resta leader in quanto a capacità di aggregazione intorno al mercato del wide format e delle applicazioni industriali della stampa digitale: a dimostrarlo è il numero di affluenze che ha toccato il record delle 13.000 presenze per una crescita di visitatori del 34% rispetto all’edizione 2009 ad Amsterdam. Gli stampatori tedeschi hanno rappresentato circa il 45% dei visitatori, seguiti da una presenza particolarmente folta di visitatori da Regno Unito, Benelux, Scandinavia, Italia, Francia. Ben rappresentati anche i mercati dell’Europa dell’Est, con Polonia, Repubblica Ceca e Russia. Inoltre era evidente la presenza di un numero notevole di visitatori di mercati in via di sviluppo come Turchia, India, Brasile e Cina. Molto partecipate anche le conferenze svolte nei Fespa Digital Showcase e Fresener’s Fabric Theatres e i dibattiti giornalieri che si sono tenuti nello stand di Fespa e che hanno toccato alcuni dei temi più attuali che i fornitori di oggi dei servizi di stampa di grande formato si trovano ad affrontare, tra cui: come sviluppare i servizi di stampa per soddisfare le richieste dei clienti, come migliorare l’interazione tra agenzia e brand owner, come sfruttare il potenziale di Internet per far crescere il proprio business. Un altro evento ormai divenuto tradizione è il capitolo europeo della Wrap Cup, competizione che mostra le più emozionanti performance legate al rivestimento di automezzi.
Fabric atto secondo, l’intuizione vincente
Tecnologie per la visual communication
Fespa Fabric, al suo secondo anno di vita, ha confermato il successo dell’intuizione del management di Fespa di dedicare uno spazio alle soluzioni per il tessile che, insieme alle altre applicazioni industriali, sta trainando la crescita dell’inkjet di produzione. Fespa Fabric 2011, animata da un’accattivante campagna promozionale, si è proposta come un articolato evento in stile campus. Attraverso un folto programma di dimostrazioni dal vivo, laboratori pratici, mostre collaterali, seminari e il contenuto stesso dell’area espositiva, i visitatori sono entrati nel vivo di un ricco mix di prodotti, tecnologie e tecniche per la decorazione e la stampa di capi di abbigliamento: dagli effetti speciali serigrafati al ricamo, alla decorazione e alla stampa direct-to-garment digitale per l’alta moda e per i capi promozionali. Sono stati riproposti gli eventi a supporto dell’esposizione che già nella passata edizione avevano riscosso successo come Charlie’s Corner, un laboratorio creativo di stampa serigrafica, Fresener’s Fabric, un programma completo di contenuti formativi su misura, e la sfilata di moda Fabric Live. L’Apparel Store, il nuovo appuntamento di Fespa Fabric, ha ricreato un negozio di moda nella forma di un percorso walk-in in cui i produttori di abbigliamento pre-stampa hanno presentato le proprie collezioni. La terza edizione della Fespa Digital Textile Conference, che ha esaminato lo stato dell’arte della stampa su supporti tessili, dai capi di abbigliamento al “soft signage”, ha accolto 70 partecipanti.
Nessuna rivoluzione, dicevamo: le tendenze della ricerca tecnologica in quanto a macchine da stampa confermano che il cammino dei produttori procede su strade già imboccate negli anni passati. L’ultima grande rivelazione, la tecnologia Latex la cui paternità è targata HP, ha già tre anni di vita e un portfolio completo. L’altra tecnologia di punta, l’UV, si muove a passi decisi verso il Led che, se fino allo scorso anno sembrava non poter raggiungere alte velocità di stampa, oggi si attesta su produttività interessanti con tutti i vantaggi del curing “a freddo”, vedi Efi. Che dire del vecchio caro inkjet a solvente? Dopo aver preso l’appellativo di eco, mid, low per sembrare meno cattivo nei confronti dell’ambiente, oggi si muove verso l’ibrido offrendo la versatilità di poter scegliere di impiegare sulla stessa macchina inchiostri a solvente appunto o sublimatici. Ma riconosciamogli un merito, negli ultimi anni ha fatto anche grandi sforzi per imitare la qualità fotografica del pigmento, e sono stati bravi: Epson e Mimaki ne sanno qualcosa... In sintesi le evoluzioni di questo mercato cercano di implementare qualità, velocità e flessibilità, con un occhio ai consumi. Quanto agli slogan, erano un po’ “debolucci”: da qualche parte si sentiva ancora la cantilena “guidare il passaggio dall’analogico al digitale”: è ancora il caso di ripeterla? I più originali inneggiano a programmi per lo sviluppo del business, guida all’acquisto e controllo dei costi. La crisi ci è rimasta sulla pelle, ma il coraggio non manca. Dopo tutto, ancora una volta, ci siamo trovati lì ad Amburgo in 13.000, tutti insieme a fare Fespa!
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SpecIale
un giro tra gli stand della fiera di amburgo Annunciata una nuova nata nella famiglia :Jeti di Agfa Graphics, la 5048 UV XL che si focalizza sul mercato ultra wide per applicazioni UV fino a 5 metri, segmento a cui i vendor negli ultimi anni hanno dedicato grande interesse. La :Jeti 5048 UV XL è disponibile in due versioni base: la prima è progettata per soddisfare le alte produttività come ad esempio la copertura di edifici oppure l’insegnistica di grandissime dimensioni, con produttività vicine ai 300 m2/ora, una delle produttività più alte nella stampa UV ultra-wide; la seconda versione è progettata per offrire alta qualità sia per insegnistica di grandissime dimensioni sia per la grafica dei punti vendita (POS). Inoltre la 5048 UV XL supporta la stampa simultanea di tre bobine dello stesso formato. Entrambe le versioni della nuova :Jeti sono equipaggiate con 40 teste di stampa e supportano una vasta serie di modalità di stampa per permettere il miglior compromesso tra qualità e velocità di stampa su quasi tutti i supporti stampabili. Nella progettazione della stampante, un’attenzione speciale è stata posta nella gestione, caricamento e trasporto dei media, fornendo una soluzione semplice da utilizzare per gli operatori nel carico dei pesanti rotoli di prodotto da stampare con larghezze di 5 metri. Grazie al trattamento con lampade UV simultaneo alla stampa, non sono necessari passaggi preventivi o successivi dei supporti da stampare. In fiera Agfa ha inoltre presentato le novità per la stampante :M-Press per stampa industriale di fascia alta, la nuova :Anapurna M1600 e la stampante per applicazioni tessili :Jeti Aquajet 3324. Hanno sfilato insieme, Canon e Océ, per presentare sotto il grande ombrello “stronger together” una famiglia di soluzioni davvero ampia per il grande formato. Prima fra tutte, il sistema UV flatbed Océ Arizona 360 GT, evoluzione della precedente Arizona 350 GT, caratterizzata da un nuovo sistema di polimerizzazione degli inchiostri per scaldare meno i supporti di stampa e da un nuovo tavolo di stampa da 1,25x2,05 metri con fori di aspirazione più piccoli per poter gestire senza problemi anche supporti molto sottili. Era proposta anche la nuova Océ ColorWave600 Poster Printer, il sistema con tecnologie proprietarie Océ TonerPearls e Océ CrystalPoint, ideale per realizzare poster, locandine e qualsiasi comunicazione commerciale di veloce rotazione su carta comune, carta riciclata e materiali speciali. Con larghezza di 42”, il sistema può gestire fino a 6 bobine da 200 metri di lunghezza e stampare fino a 50 m2 all’ora. Lo stand Océ ha ospitato anche i sistemi di stampa Canon iPF per lo sviluppo di applicazioni grafiche in un’ottica di integrazione a valore delle due offerte. Presenti allo stand Canon-Océ anche l’ammiraglia della famiglia Arizona, la velocissima 550 XT, la soluzione Eco-solvent e Real Solvent Océ CS9160; la Océ CS 6410 e la soluzione per il taglio flatbed Océ ProCut L2500 che automatizza le operazioni di finitura. Tutte le soluzioni di stampa Océ esposte erano guidate dal software Onyx ProductionHouse Océ Edition, un PostScript Rip veloce, affidabile e produttivo con funzionalità multi tasking. Ad Amburgo Durst ha celebrato il suo 75° anniversario nel mondo dell’imaging presentando due nuovissimi sistemi: Rho 1000L, una stampante inkjet continua ad alta velocità e con flessibilità senza confronti, e Omega 1, la stampante industriale inkjet UV con una qualità di stampa Fine Art. Durst ha esposto, inoltre, Rho 500R nella configurazione con la doppia funzione di stampa su bobina da 5 metri e su triplo rotolo. Rho 1000L è la nuova stampante inkjet UV continua, con velocità di stampa fino a 380 m2 all’ora. Il trasporto continuo del supporto, che utilizza un nastro a depressione, garantisce la massima precisione, offrendo possibilità di stampare su molteplici materiali, compresi lastre, fogli e supporti in rullo. La tecnologia del sistema Rho 1000L permette un flusso di lavoro continuo, 24/7, ottimizzando il processo produttivo. Integrabile nei processi serigrafici e offset, Rho 1000L può essere dotata di dispositivi di carico e scarico. Supporta il formato di file PDF/VT e il sistema può essere configurato a seconda delle esigenze specifiche dei clienti: la velocità di stampa, ad esem-
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SpecIale pio, può essere incrementata fino al 30%. Inoltre, sono disponibili ulteriori opzioni colore, inclusa la stampa del bianco, arancio e viola di processo. È possibile richiedere anche l’opzione “Pac”, ideale per il trasporto e la gestione affidabile di fogli in cartone ondulato, e l’accessorio Roll to Roll per la stampa di materiali in rullo. La stampante inkjet UV Omega è una macchina entry level ideale per produzioni industriali, che garantisce contemporaneamente una qualità di stampa Fine Art. La risoluzione fino a 1728 dpi, la tecnologia grayscale, l’ampio spazio cromatico, con opzioni “Colori Speciali” arancio e viola, grigio, magenta e ciano light, permettono di ottenere una qualità di stampa eccellente. Omega 1 combina l’esperienza decennale di Durst nelle tecnologie di stampa flatbed e roll-to-roll, offrendo la possibilità di stampare su materiali sia rigidi sia flessibili. Alla conclusione dell’edizione 2011 di Fespa Digital, Efi ha comunicato di avere raggiunto livelli record di interesse dimostrato per le proprie piattaforme digitali e soluzioni software integrate presentate nel corso dell’evento tedesco. Sotto i riflettori la Vutek GS3250LX con tecnologia UV Led, il nuovo versatile sistema da 3,2 metri alimentato a bobina Efi Vutek GS3250r e il sistema agli UV potenziato da bobina a bobina Vutek GS5000r. Inoltre, la nuova stampante entrylevel bobina a bobina di 3,2 metri Rastek R3204, che viene commercializzata a un prezzo inferiore ai 100.000 euro, ha destato grande interesse, così come la stampante per produzione di etichette a getto d’inchiostro digitale con essiccazione agli UV Jetrion 4830. Infine la soluzione per la stampa tessile di ultima generazione, Vutek TX3250r, era in funzione presso lo stand Hilford. Questa stampante a sublimazione rappresenta la risposta di Efi alla domanda crescente da parte dei clienti di supporti tessili considerati più ecologici. Data l’importanza che le soluzioni di flusso di lavoro integrato stanno acquisendo, Efi ha offerto dimostrazioni di prodotti dedicate alla gestione aziendale e al controllo della produzione. Il software Rip leader dell’azienda per la stampa di grandi formati, Fiery XF, è stato mostrato in azione con la Jetrion 4830 e con tutti i dispositivi Vutek e Rastek presenti nello stand. I prodotti software Efi includono il Digital StoreFront per capacità web-to-print online a duplice funzione; questo prodotto innovativo, insieme con Fiery XF e i sistemi di gestione aziendale per il settore dei grandi formati, Pace e PrintFlow, sono stati proposti dal vivo sulla Vutek GS3250LX per dimostrare agli utenti i vantaggi di un flusso di lavoro integrato e della connettività JDF. La novità proposta da Epson era lo sviluppo di un programma di certificazione dei supporti di stampa per creare un database di materiali consigliati e profili ICC ottimizzati. La soluzione permette agli utenti di Epson Stylus Pro GS6000 di identificare in modo facile e immediato i profili di stampa consigliati, eliminando la necessità di creare profili o di contattare il fornitore di Rip ogniqualvolta si seleziona un supporto diverso. In collaborazione con Color Concepts, società indipendente specializzata nella creazione, nella certificazione e nell’analisi di profili, Epson ha invitato tutti i produttori di supporti utilizzabili con Epson Stylus Pro GS6000 a sottoporre i loro materiali di stampa a una serie di test, in modo da creare profili ICC per ciascun supporto. Color Concepts analizzerà i supporti utilizzando programmi Rip selezionati per l’uso con Stylus Pro GS6000, e i risultati saranno poi certificati da Epson. I dati ottenuti formeranno un database attivo disponibile sul sito http://epson.color-base.com al quale gli utenti Epson potranno accedere per individuare istantaneamente il supporto di stampa scelto e scaricare i profili consigliati corrispondenti. Il Board Cafè è stato il concept che ha riunito una gamma di soluzioni HP impegnata all’unisono nella realizzazione dei vari tasselli di una stessa campagna promozionale il cui protagonista è stato il simpaticissimo Kung Fu Panda. In prima linea le ultime nate della serie HP che includono: HP Scitex LX850, una macchina da 3,2 metri che garantisce versatilità e produttività grazie alle molteplici funzionalità di workflow, tra cui la gestione dual-roll, roll-to-free fall,
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roll-to-collector e una vaschetta di recupero dell’inchiostro; HP Scitex LX820 da 3,2 m che offre elevata produttività a prezzi contenuti in una configurazione roll-to-roll. A Fespa erano presentati anche i nuovi inchiostri Latex HP Scitex LX610, in grado di ottenere neri intensi e lucidi su striscioni e vinile autoadesivo, oltre a una migliore resistenza all’acqua su tessuti, e la carta da parati senza Pvc di HP, realizzata con carta provvista di certificazione FSC proveniente da foreste a gestione sostenibile e con certificazione Greenguard Children & Schools, consentendo di proporre murali per interni nitidi e dai colori vivaci, senza odori. HP offre inoltre nuovi software per velocizzare i flussi di lavoro, fra cui HP SmartStream Designer 5.1 per la creazione, la preparazione e la fascicolazione di campagne personalizzate utilizzando le macchine da stampa HP Scitex e la suite GMG ColorServer, un software per la gestione del colore di GMG, società che è HP Solutions Business Partner, destinato alle stampanti HP Scitex per grandi formati.
Per quanto riguarda i sistemi proposti dalla giapponese Mimaki, vedi l’intervista al rappresentante per l’Italia Bompan a pag. 32.
Alla Fespa Digital, Linkman, società del Gruppo Tecnographica, ha partecipato come distributore di riferimento per i clienti italiani presso lo stand di HP. In qualità di primario distributore di tecnologia HP, ha presenziato allo stand con i propri specialist che hanno saputo fornire la loro consulenza qualificata. Marco Pigato, responsabile Vendite e Marketing di Linkman, ha così commentato la partecipazione: «E’ davvero una fiera molto stimolante e i segnali di ripresa sono tangibili. Quello che ci ha colpito è l’essere stati protagonisti di un passaggio tecnologico molto importante, infatti mentre precedentemente si parlava di solvente oggi appare superato. Il visitatore arriva in fiera da noi per prendere visione della tecnologia Latex, non solo dell’attrezzatura, ma soprattutto delle applicazioni. Possiamo quindi affermare che oggi rappresenta uno standard. L’aver puntato su questa tecnologia fin dall’inizio ci ha dato ragione e stiamo ricevendo dal mercato importanti conferme». La presenza di Linkman a Fespa dimostra l’impegno dell’azienda nel conoscere a fondo le dinamiche del mercato e soprattutto le esigenze dei clienti cercando di soddisfarle con nuove proposte in termini di tecnologie e materiali. La ricerca costante è infatti uno dei cardini della filosofia di Linkman che sta già puntando al Viscom 2011di novembre a Milano per un’edizione in continuità con le tematiche “green oriented” promosse fino ad oggi, ma ricca di novità in termini di applicazioni.
Roland amplia il portfolio di soluzioni UV con la nuova flatbed da 162,5 cm LEJ640, una periferica ibrida in grado di stampare su supporti rigidi e flessibili o rotoli, fino a uno spessore di 13 mm. Con questa stampante, dotata di piani di carico e scarico per l’alimentazione dei materiali rigidi, si può stampare su un’ampia gamma di supporti; per i materiali rigidi è possibile usare fogli in poliuretano e in polistirene (Kapa o Gator), fogli in Pvc (Forex o Sintra), lastre in polipropilene PP (Vikukrop, Vink o Coroplast), fogli in cartone (XBoard o ReBoard), pannelli in alluminio (Dibond, Alpolic), cartone ondulato e acrilici trasparenti. La macchina accetta rotoli di materiale come PET, polietilene, polipropilene policarbonato e Pvc adesivo. Grazie proprio alla possibilità di alloggiare diverse tipologie di materiale, LEJ640 consente all’operatore di produrre tante tipologie di applicazioni per la comunicazione visiva e il packaging. LEJ640 lavora con cartucce d’inchiostro Roland EcoUV da 220 cc nei colori nero, ciano, giallo, magenta, bianco e la verniciatura trasparente che possono essere installati in diverse combinazioni che includono la verniciatura trasparente, l’inchiostro bianco, effetti di embossing, inchiostro bianco coprente. Il fissaggio dell’inchiostro avviene in modo rapido, tramite una nuova generazione di lampade UV Led a bassissimo consumo e di lunga durata (fino a 10.000 ore). LEJ640, inoltre, è equipaggiata con il software Roland VersaWorks in italiano per la gestione della stampa in tutte le modalità previste dalla combinazione CMYK, bianco e vernice trasparente. VersaWorks consente all’operatore di usufruire di librerie di texture già pronte per realizzare effetti e grafiche particolari. VersaUV LEJ640 si fregia dell’etichetta Eco Label.
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Il taglio digitale automatico in fiera parlava anche italiano Tra le soluzioni per il taglio digitale presenti a Fespa Digital 2011, hanno dimostrato la loro eccellenza tecnologica anche due aziende italiane. Tra le proposte di Cielle emergeva Kappa, pantografo robusto e polifunzionale dedicato agli operatori dell’insegnistica, della stampa digitale, della cartotecnica, della comunicazione visiva e allestimenti. Kappa è dotato di testa polifunzionale equipaggiata con un mandrino vettoriale oscillante, per questo è in grado di fresare, cordonare e tagliare con lama vibrante e non vibrante. Consente di eseguire operazioni di fresatura su materiali plastici e metallici, e taglio su vinile, forex e tutti i materiali impiegati nel settore del sign. Kappa si avvale della moderna tecnologia FPC – Flying Precision Cutting. Questo strumento, interamente studiato e realizzato dall’azienda trevigiana, è composto da una telecamera digitale di alta precisione e da un software Cielle in grado di individuare i riferimenti di taglio sulle tavole, permettendo così la creazione di display, espositori, ritaglio di sagome, totem e molto altro stampati in digitale flatbed. Kappa è inoltre fornita di un tastatore elettronico che permette di lavorare su superfici non piane ampie fino a 2x3 metri, di un dispositivo automatico per la scrittura Braille adatto per creare targhe ideali per utenti ipo-vedenti, di cambio utensile automatico a 9 posizioni, e di un piano aspirante in cui l’aspirazione è gestita tramite un software e avviene solo sulla parte di piano in cui si lavora. Anche Elitron era presente in fiera con una novità. Il plotter da taglio Kombo SD è una soluzione definita dal costruttore come una tecnologia intelligente in grado di lavorare in completa autonomia mantenendo alto il livello di qualità e semplificando l’intervento da parte dell’operatore. Quest’ultimo deve infatti collocare il foglio sul piano di taglio senza rispettare alcun riferimento predefinito e raccogliere le sagome tagliate a lavoro ultimato. Tutte le operazioni intermedie vengono svolte dalla macchina. Kombo SD ha un’anima industriale, per questo lavora con facilità i più diversi materiali fino a 120 mm di spessore, è dotato di un set completo di strumenti, tra cui teste di stampa a lama fissa o oscillante, elettrica o pneumatica, cordonatori e frese. Un sistema automatico di presetting garantisce la messa a registro automatica degli utensili. La tecnologia Seeker System riconosce automaticamente la posizione dei crocini, le sagome da lavorare e le relative dimensioni indipendentemente dalla posizione sul tavolo di taglio. EskoArtwork intratteneva i visitatori di Fespa Digital con dimostrazioni pratiche dei plotter da taglio digitali Kongsberg, di i-cut Suite, ArtiosCAD e Studio per mostrare come eliminare i “colli di bottiglia” nella produzione di insegne ed espositori. Grande protagonista è stata i-cut Suite, soluzione per flusso di lavoro integrata rivolta al settore della cartellonistica ed espositori, progettata per ottimizzare l’intero processo di produzione, dal design, passando per la stampa, fino al taglio. i-cut Suite mette a disposizione degli utenti gli strumenti per identificare e risolvere i problemi legati alla preparazione del file a monte del flusso di lavoro, consentendo di risparmiare tempo e ridurre gli sprechi. i-cut Suite fa parte di EskoArtwork Suite 10 che comprende tre moduli principali: i-cut Preflight, i-cut Layout e i-cut Vision Pro. ArtiosCAD è il software di progettazione che consente ai progettisti di realizzare design strutturali ed espositori 3D; un vantaggio di questa soluzione è rappresentato dalla completa integrazione con le funzionalità 3D, per realizzare in modo rapido disegni e presentazioni, eliminando errori di comunicazione e riducendo i cicli di revisione. In dimostrazione presso lo stand EskoArtwork era anche Studio, plug-in per Adobe Illustrator che consente di lavorare facilmente con file 3D. La soluzione offre un ambiente di visualizzazione tridimensionale in cui i progettisti possono vedere i propri progetti applicati istantaneamente
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Le anteprime di Guandong Italia Guandong Italia ha presentato in anteprima europea il nuovo Red Book, uno strumento di lavoro pensato per dare alle OEM, ai partner rivenditori e ai clienti dell’azienda informazioni dettagliate e campionature sull’intera gamma. Oltre ai sample di tutte le Collection, il campionario include le novità presentate proprio in occasione della manifestazione. Vivo interesse di pubblico per l’ampliamento della gamma digitale: dal nuovo Magnetico 350 my bianco matt in altezza 100 cm ai profili magnetici (strips) per il montaggio dei teli stampati su telai per POP-UP, passando per il Vinile adesivo gloss formulato per l’applicazione su campi magnetici apolari. Idoneo per la stampa digitale solvent, ecosolvente UV e successiva laminazione su brown magnetico, è disponibile negli spessori standard di 400/500/750 micron in altezza 100 cm. Ma l’attenzione del pubblico era rivolta anche a RAFIA, l’innovativo PE Banner costituito da fettucce di 3 mm stirate assialmente e intrecciate a forma di rafia, da cui il nome del supporto. Disponibile nelle altezze da 112, 137, 160 e 320 cm, RAFIA è stato messo a punto da Guandong per garantire le massime prestazioni: infatti è caratterizzato da una resistenza meccanica tre volte superiore al banner tradizionale e pesa la metà dei classici supporti.
al file. Il Kongsberg i-XL24 è il componente più potente della linea e sistema di finitura EskoArtwork. Offre una soluzione di finitura completa per la più ampia gamma di materiali, fornendo automazione, produttività e precisione. Kongsberg i-XP44 unisce rapidità e precisione ed è concepito per operare in modo ininterrotto nei più esigenti ambienti di produzione continua. Entrambi i plotter sono dotati del sistema di controllo i-cut Vision Pro che regola individualmente i file per una perfetta corrispondenza con l’immagine stampata. I plotter da taglio della serie Kongsberg sono in grado di lavorare una vasta gamma di materiali e sono dotati di una serie di opzioni espandibili, tra cui un utensile a pressione ad alta precisione per il mezzo taglio, una lama oscillante per cartone ondulato e polistirolo cartonato, una lama statica per materiali rigidi e un utensile di cordonatura per materiali da imballaggio. Presentato in anteprima mondiale a Fespa Digital, il nuovo Zünd Board Handling System è un sistema che permette la completa automatizzazione del processo produttivo. Non solo ha raccolto ampi consensi tra gli addetti ai lavori, ma ha anche messo a segno la prima vendita: BHS, commercializzato in Italia dai distributori ufficiali Zünd Italia e Logics, a breve sarà installato presso SCA Packaging, azienda leader in Europa nella fornitura di soluzioni di packaging tagliate su misura per il cliente. Zünd Board Handling System è un sistema di carico e scarico automatizzato dei pannelli che all’atto pratico industrializza i processi, permettendo di ridurre i costi, aumentare le marginalità e acquisire competitività. Con esso, stampatori digitali, cartotecniche, serigrafie e produttori di materiali per il punto vendita hanno a disposizione un potente strumento per ottimizzare il processo produttivo, pensato anche per la realizzazione di singoli pezzi, piccole, medie e alte tirature. I suoi punti di forza sono la versatilità e la modularità. Zünd BHS è un sistema che facilita la movimentazione dei materiali da e verso i macchinari di stampa e finitura e verso i magazzini. Inoltre, in linea con la filosofia Zünd volta alla creazione di soluzioni modulari e aggiornabili nel tempo in base alle specifiche esigenze, il nuovo Board Handling System può essere implementato su tutti i sistemi multifunzione Zünd G3 già installati. E all’occorrenza si può decidere di adottare solo i moduli di cui si ha necessità (per esempio lo scarico pannelli), integrandolo in un momento successivo.
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VISIONI
Incontri
la stampa ai tempi del web L’e-commerce è alla base dell’avventura e del successo imprenditoriale di pixartprinting che oggi sta pensando di orientarsi anche verso l’outsourcing.
Un buon progetto imprenditoriale spesso nasce dall’istinto. Ma non solo. Servono anche coraggio, bravura, passione, investimenti adeguati, collaboratori preparati, un alto concetto del servizio… insomma tutte quelle variabili spesso difficili da definire ma che sono profondamente intrecciate con il successo di un’azienda. È con queste riflessioni che Matteo Rigamonti ha aperto il suo intervento all’interno del workshop “Innovazione e business digitale” tenutosi in occasione della prima edizione della Ca’ Foscari Digital Week. Un evento organizzato dalla Fondazione Università Ca’ Foscari per esplorare l’impatto del digitale nella società di oggi, sia a livello professionale sia nel tempo libero. Chiamato sul palco a condividere la propria esperienza con altri imprenditori di successo, Rigamonti ha spiegato alla platea che non esiste una ricetta univoca per decretare la buona riuscita di un’idea imprenditoriale. Studiare da vicino la concorrenza può risultare ad esempio fonte di ispirazione e determinante per giungere poi a forgiare un proprio, personale modello di business. Esattamente come ha fatto Rigamonti che all’inizio della sua avventura ha tratto ispirazione da una piccola azienda italiana di stampa digitale trasformando però il business tradizionale in un flusso di lavoro basato sulla formula dell’e-commerce. Un concetto espresso dal titolo del suo intervento “Il web: solo uno strumento nuovo per suonare la solita vecchia canzone” che ha
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messo in luce il ruolo fondamentale che le tecnologie digitali hanno avuto nel ridisegnare il modello di business tradizionale, trasformando pixartprinting da centro stampa tradizionale ad azienda leader nel web-to-print. Un modello supercopiato con una concorrenza sempre più ampia ma che tuttavia diventa, come sottolinea Rigamonti, «fonte di ispirazione e di motivazione a fare meglio, uno stimolo per crescere e migliorarsi».
Investimenti recenti nell’offset e nel digitale per soddisfare le crescenti esigenze dei clienti
La campagna promozionale degli ultimi mesi incentrata sull’offset ha trainato anche la domanda di altri prodotti tra i quali banner stampati in digitale.
Qualità, rispetto dei tempi di consegna e costi competitivi sono raggiungibili grazie ai continui investimenti tecnologici. Ed è in quest’ottica di servizio al cliente, per soddisfare al meglio le sue aspettative, che pixartprinting ha deciso di sostituire le due Komori 50x70 con altre due Komori 70x100 a 8 colori. Un investimento necessario per rispondere alla crescita esponenziale di stampati in offset stimolata soprattutto dalla campagna promozionale degli ultimi mesi incentrata sull’offset. Questo segmento di business rappresenta attualmente il 9-10% del fatturato di pixartprinting che in futuro non esclude di riprendere in considerazione l’acquisto di sistemi anche di più grande formato. I picchi di ordini registrati nell’offset riguardano anche più in generale tutta l’offerta; basti pensare che nel mese di aprile c’è stato un +62% rispetto ad aprile 2010. Questi risultati, come spiega
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VISIONI Il grande formato va a gonfie vele Qual è la tipologia di clienti che ordina lavori nel grande formato? Generalmente si tratta di operatori del settore che rivendono il prodotto agli utenti finali. In percentuale, rispetto all’anno scorso, di quanto è aumentato il volume di stampa in generale di questi stampati? Diciamo che segue la crescita dei volumi aziendali, quindi siamo attorno a un +52-53%, con alcune distinzioni tra prodotti. Sicuramente banner e adesivo sono i prodotti di maggior successo. È possibile avere una distinzione in percentuale dei diversi lavori: poster, affissioni, bandiere pubblicitarie ecc.? Esiste una certa stagionalità. Ad esempio in estate cresce la richiesta di bandiere e calano gli adesivi mentre a gennaio, per motivi ancora poco chiari, la domanda di banner ha puntualmente un’impennata. In linea di massima il 65% del mercato è banner e adesivo monometrico, mentre tutti gli altri prodotti rappresentano circa il 35% dell’intera produzione. Quali sono i formati più richiesti? Per i grandi formati, contrariamente ai piccoli, non esistono standard: ognuno adatta i formati alle superfici da ricoprire. Se escludiamo le affissioni, che hanno formati quasi obbligati dagli uffici competenti, per quanto riguarda banner, adesivo e tutto il resto veramente non esistono regole. E i supporti? Come dicevo banner e adesivo fanno la parte del leone seguiti dalla carta. Per il resto allo stato attuale non ci sono altri materiali che escano dall’anonimato. Ogni tanto ci sono dei “trend modaioli” come ad esempio il Tyvek di qualche anno fa, ma tendenzialmente sono meteore che in poco tempo rientrano nell’oblio. Qual è l’arma vincente di pixartprinting per competere anche in questo settore? Qualità, prezzo, puntualità nella consegna; ma soprattutto un supporto umano e tecnico che forse è la chiave di volta del nostro successo. L’offerta di pixartprinting è già molto completa… ma pensa di sviluppare ulteriormente questo servizio di stampa? Abbiamo molte idee e lo vedrete nei prossimi mesi. Contrariamente al piccolo formato, il grande formato offre ancora margini larghissimi di sviluppo per proposte innovative e mano a mano che sarà possibile fornirle in modo affidabile e continuativo saremo sicuramente i primi a scommetterci.
Rigamonti, sono da attribuire in parte da quello che in gergo viene definito “effetto alone”, un fenomeno di marketing elementare in base al quale un cliente, attratto da una promozione particolarmente accattivante non solo compera il prodotto in offerta, ma viene inevitabilmente spinto a fare ulteriori acquisti. Ed è proprio grazie a questo effetto che pixartprinting non solo è cresciuta nell’offset, ma anche nella vendita di altri prodotti quali ad esempio i banner. Nel reparto digitale ancora una volta pixartprinting ha riconfermato invece la fiducia ad HP scegliendo altre quattro HP Indigo 7500 e due ulteriori Latex. Ed è sempre firmato
HP anche il software HP digital frontend Ultra Print Server tagliato su misura per le esigenze dell’azienda e per ottenere la massima efficienza produttiva.
La formula outsourcing per far fronte all’aumento di ordini La scelta di attuare campagne promozionali per alcune tipologie di stampati offset ha creato un picco della domanda costrigendo pixartprinting ad esplorare in questi ultimi mesi anche la formula dell’outsourcing, «un modello che potremmo utilizzare anche in futuro, poste alcune condizioni fondamentali», spiega Matteo Rigamonti. Innanzitutto dovranno
essere aziende rigorosamente allineate con la filosofia aziendale pixartprinting che mette da sempre al centro delle sue strategie servizio, qualità e serietà. «Non dovranno essere necessariamente aziende che operano nel Veneto, ma sarà fondamentale la loro disponibilità a rispettare il nostro modo di lavoro, in particolare la tempistica che per noi resta il nostro fiore all’occhiello e ci permette di fidelizzare il cliente. Con queste aziende potremo collaborare condividendo i nostri tools in termini di metodologia e gestione del flusso di lavoro. Tutto il processo, dal preventivo alla spedizione attraverso i nostri corrieri, è e rimarrà firmato pixartprinting», conclude Rigamonti.
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SpecIale
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SpecIale Wrapping
la pubblicità “mobile” Il car wrapping offre possibilità praticamente illimitate di diffondere messaggi promozionali nel maggior numero di luoghi possibili. a cura di Alexia Rizzi La Stazione Garibaldi di Milano, con il suo nuovo aspetto, ha rappresentato il capolinea ideale per mettere in scena un’esposizione dinamica. L’obiettivo della mostra intitolata “Dalla tradizione al futuro: Comunicare in Movimento”, dedicata agli 80 anni di ATM, e conclusasi lo scorso 30 aprile, è stato raccontare la storia della città di Milano attraverso la pubblicità sui mezzi pubblici, dagli anni Cinquanta a oggi, con l’esposizione di diversi tram rivestiti di immagini di storici spot, sui binari del metrò. Un’iniziativa che ha mostrato come la cultura e la vita della città si siano impresse nell’immaginario collettivo anche grazie ai mezzi di trasporto. La mostra – che abbiamo scelto essere l’argomento più adatto per creare il contesto del nostro speciale dedicato al rivestimento degli automezzi – ha ripercorso l’evoluzione del trasporto pubblico milanese, dal Carosello dei tram in Piazza del Duomo dei primi del Novecento, fino alla nuova rete costruita sui principi della sostenibilità ambientale ed energetica. Un percorso contraddistinto dalla storica collaborazione con IGPDecaux che da anni opera con ATM nel contesto milanese, tracciando i percorsi urbani. «Nella metropolitana, sulle pensiline e sui mezzi autofilotranviari la pubblicità dinamica, in particolare quella legata ad ATM, ha saputo evolvere negli anni aderendo alle nuove spinte culturali provenienti dal contesto globale, così da accrescere la propria attualità in una direzione che questo evento dimostra meglio di qualsiasi parola», ha affermato Fabrizio du Chène
de Vère, amministratore delegato di IGPDecaux. «Per questo motivo crediamo che “Comunicare in Movimento” possa costituire anche per i pubblicitari un ulteriore stimolo nella giusta direzione». ATM e IGPDecaux, organizzatori dell’evento, hanno scelto Litorama come partner tecnico per la stampa delle immagini esposte e delle grafiche di allestimento, in quanto l’azienda milanese è da sempre leader nella comunicazione dinamica grazie alla sua offerta di progetti anche complessi e personalizzati prodotti in tempi brevi e con un approccio “tailor-made” anche sulle grandi quantità. Litorama ha subito individuato le esigenze del proprio committente: alta qualità delle stampe, personalizzazione e velocità di consegna. Si trattava infatti di realizzare un lavoro molto complesso, che comprendeva non solo le stampe degli automezzi in esposizione, ma anche la decorazione dell’intera area della mostra, allestita e curata dall’architetto Davide Bruno, per trasformarla in un palcoscenico adatto a raccontare “una storia al futuro”. Litorama ha realizzato in pochi giorni il rivestimento della stazione, dalle lettere calpestabili dell’area nomination alle fiancate delle scale mobili, alle pareti delle scalinate.
Sulle note del “wrap” Il genere di applicazioni definite decorazione di automezzo include diversi tipi di prodotti. In questo specifico articolo tratteremo in particolare il wrapping. Il rivestimento di automezzi
consiste nel ricoprire parzialmente o completamente la parte esterna di una vettura con un vinile prestampato. Nonostante la ricerca stia cercando di mettere a punto nuovi materiali possibilmente più ecologici del vinile, a oggi questo materiale per le proprie caratteristiche di flessibilità, resistenza, malleabilità, è ancora – nelle sue differenti varianti – il supporto ufficiale dei wrapper. Il wrapping consente di portare letteralmente sulla strada la pubblicità di qualsiasi azienda che intenda investire in questo media, raggiungendo così un’eccezionale visibilità del brand. Non si può certo dire che questa applicazione sia nuova – la mostra che abbiamo descritto in apertura di articolo dimostra concretamente che addirittura questo media ha una storia – ma proprio grazie all’eccezionale impatto della pubblicità sugli automezzi e i costi contenuti questo veicolo di marketing è in continua crescita. Il rivestimento dei veicoli può essere virtualmente applicato a qualsiasi tipo di mezzo di trasporto, sia esso un’auto, un aeroplano, un’imbarcazione: macchine, autoarticolati, minibus, treni, piccoli e grandi velivoli, elicotteri, canoe, navi e altro ancora. Questa tecnica consente di trasformare ognuno di questi mezzi di trasporto in cartelloni pubblicitari in movimento adatto a qualsiasi tipo di messaggio promozionale. Il vinile stampato può essere applicato sull’intera superficie del veicolo o su una parte di esso. Anche i finestrini che non sono usati per la visibilità del conducente possono essere coperti con vinile
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perforato che lascia passare la luce e può essere stampato sul lato esterno. Auto, minibus, autobus e camion sono gli automezzi che più comunemente vengono rivestiti. In particolare il lancio della Smart sancì una vera e propria esplosione del veicolo promozionale in quanto questa vettura fu concepita proprio per questo uso e per una diffusione popolare della pubblicità mobile. In molti casi il vinile stampato viene laminato per acquisire una maggiore resistenza agli agenti esterni per una garanzia di durata fino a 5 anni. Una volta che la campagna è terminata si può rimuovere con facilità il rivestimento lasciando inalterata la vernice dell’automezzo proprio come prima dell’applicazione, in alcuni casi il wrapping serve anche a proteggere la carrozzeria del veicolo da piccole abrasioni, dal logorio e dal sole.
Il valore aggiunto del wrapping Il wrapping offre possibilità praticamente illimitate di diffondere messaggi promozionali nel maggior numero di luoghi possibili e amplifica esponenzialmente le potenzialità della pubblicità esterna, offrendo alle aziende una modalità efficiente per ottenere posizionamenti ad altissima visibilità per le loro campagne in location ad elevata frequentazione come strade urbane con traffico concentrato, autostrade, parcheggi e centri commerciali. Le code in città nelle ore di punta si trasformano da inconvenienti in opportunità in quanto i conducenti fermi ad aspettare che il traffico si sblocchi osservano con curiosità qualsiasi distrazione e la pubblicità mobile è quella che li segue ovunque nei percorsi urbani. Il wrapping si pone come alternativa all’insegnistica statica in quanto meno costosa e in grado di produrre decine di migliaia di contatti ogni giorno. Secondo uno studio condotto dal Transportation Advertising Council of America
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Il Latex apre l’era del Wrapping 2.0 Intervista a Oscar Vidal, business manager for Emea di HP Designjet PSP, sulle potenzialità della tecnologia HP Latex legata al rivestimento di veicoli. In occasione di una giornata interamente dedicata alle applicazioni possibili grazie alla tecnologia Latex di HP, che si è svolta a Milano presso l’Istituto Pavoniano Artigianelli lo scorso 8 giugno, Oscar Vidal, business manager Emea di HP Designjet PSP, ci ha parlato di una nuova era del rivestimento di automezzi, che abbiamo definito Car Wrapping 2.0. Secondo il manager l’avvento della tecnologia HP Latex ha determinato l’inizio di una fase che vedrà una maggiore diffusione di questo modello di comunicazione dinamica. Più semplice per tutti «Fino ad oggi il wrapping era considerato un’attività per tecnici specialisti che avevano sviluppato una particolare cultura e abilità nella realizzazione di questi lavori caratterizzati da una certa complessità» ha spiegato Vidal. «In effetti con le tecniche tradizionali, ovvero con la stampa inkjet a solvente, non ci si può improvvisare: occorre conoscere i materiali, gli inchiostri e soprattutto acquisire, in fase di applicazione, una notevole esperienza sul limite di flessibilità degli inchiostri, per evitare crepe o eccessiva trazione e manipolazione del materiale che compromettono l’uniformità dell’inchiostro stesso». HP ha lavorato per ovviare in parte a questo problema offrendo un’alternativa che adotti una tecnologia di ultima generazione, quella degli inchiostri Latex. Applicati a un portfolio ormai ben popolato di macchine della serie HP Designjet, questi inchiostri ampliano le possibilità di applicazioni, di cui una è proprio quella del wrapping. «I principali vantaggi di questa tecnologia sono l’estrema flessibilità degli inchiostri Latex, che rendono semplicissima l’applicazione delle grafiche su vinile per la decorazione degli automezzi ma non solo, e la conseguente diffusione di questa tecnica» ha continuato Vidal. Il primo requisito amplia le possibilità di azione in una nicchia di applicazione non certo nuova per il mercato della comunicazione visiva: ridurre esponenzialmente i limiti fisici della flessibilità degli inchiostri consente di spaziare nella scelta di superfici di automezzi da decorare includendo
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VISIONI Car wrapping presso Nascar Canada con vinili stampati su HP Designjet L65500 con inchiostri HP Latex. Sotto, la Vespa messa in palio durante il concorso indetto da HP a Fespa . A sinistra, il truck protagonista dell’HP European Latex Applications tour.
Le recenti ricerche sul mercato del wide format Un indicatore interessante per capire le dinamiche della stampa digitale è la ricerca intitolata “La ridefinizione dello stampatore digitale” condotta da Frank Romano su commissione di Canon. I dati relativi alla ricerca, effettuata sulla base di 840 stampatori europei di cui il 65,5% residenti in Europa occidentale, evidenziavano nel 2009 un calo del 18% dei volumi della stampa offset, mentre il fatturato della stampa digitale risulta essere cresciuto del 27,7%. La stampa digitale di grande formato ha giocato un ruolo di primo piano nel mercato delle arti grafiche: l’86% degli intervistati ha dichiarato che la stampa di applicazioni wide format ha contribuito in modo determinante la sopravvivenza economica dell’azienda nel periodo di recessione economica. In controtendenza con la difficile congiuntura, il 72% degli stampatori digitali di grande formato che hanno risposto a un’indagine condotta da Infotrends alla fine del 2009 ha dichiarato di prevedere che il 2010 vedrà riallineare i risultati del business legato alla stampa digitale di grande formato a quelli del periodo precedente la crisi. Il 70% ha affermato di avere adottato nuove soluzioni o sviluppato nuove applicazioni per far fronte ai cali di fatturato dell’ultimo anno. Il 61,5% ha aggiunto nuovi prodotti nel proprio portfolio; il 60,6 ha approcciato nuove aree di business e il 39, 9% ha cambiato le proprie strategia di vendita.
anche le più complesse. In secondo luogo – ciò giustifica la nostra definizione di Wrapping 2.0 – questa tecnologia consente a personale anche non esperto di effettuare con facilità alcuni tipi di rivestimento consentendo a una fascia di mercato più ampia di includere nel proprio portfolio le applicazioni legate al wrapping. Latex Applications tour «Nella nostra strategia globale di diffusione di una cultura legata alla tecnologia Latex – che naturalmente include tutti i tipi di applicazione – abbiamo dedicato una particolare attenzione al wrapping. Durante la scorsa edizione di Fespa Digital eravamo presenti allo stand con un concorso legato a una Vespa completamente rivestita con grafiche di grande effetto, che è stata il premio del nostro concorso, ma anche con il nostro Truck che ha scelto Amburgo come prima tappa ufficiale dello European Latex Applications tour per poi partire alla volta di altre destinazioni attraverso il continente». Al centro del tour un autoarticolato personalizzato di 16,5 metri, che è in viaggio per un road show che nel corso del 2011 toccherà diverse città europee. Questi eventi, ideati per fornire spunti di crescita e mostrare come l’integrazione di stampanti, inchiostri e supporti compatibili HP Latex possa aumentare le opportunità commerciali dei fornitori di servizi di stampa, prevedono presentazioni informative, testimonianze di clienti, workshop pratici e dimostrazioni di prodotti dal vivo su una stampante HP Designjet L25500 con luce di stampa di 152,4 cm. «Ancora una volta abbiamo scelto la modalità delle dimostrazioni pratiche in quanto riteniamo che siano le più efficaci soprattutto per determinate applicazioni. In particolare quando invitiamo gli stampatori a effettuare una prova di wrapping impiegando un vinile stampato con tecnologia HP Latex, notiamo che rimangono stupiti per la semplicità di applicazione e per l’eccezionale resa da un punto di vista di impatto visivo che anche piccoli oggetti possono assumere con pochi gesti». Il wrapping esce così dai confini del suo impiego classico, che è quello del rivestimento degli autoveicoli per motivi promozionali, decorativi o sportivi, per prestarsi alla personalizzazione di oggetti di uso quotidiano, di complementi di arredo e di tutto quanto suggerisca la fantasia. Il tour si concentrerà sulle modalità in cui gli utenti possono ampliare la loro offerta di applicazioni creative e intraprendere una serie di progetti attraverso l’uso delle stampanti Latex su diversi supporti. Oltre alla stampante HP Designjet L25500, altre soluzioni di stampa sono le nuove HP Scitex LX820 e LX850. Inoltre, il road show illustra i benefici ambientali offerti dalle soluzioni di stampa al lattice evidenziando come queste tecnologie consentano ai fornitori di servizi di stampa di limitare l’impatto delle loro attività sull’ambiente.
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SpecIale
W (TACA) un veicolo pubblicitario è in grado di generare tra le 30 e le 70 mila impressioni al giorno, un alto grado di efficacia: • il 90% dei conducenti presta attenzione alla pubblicità sui veicoli; • il 75% dei consumatori viene a conoscenza di aziende o brand grazie alle grafiche riprodotte sulle flotte aziendali; • il 30% dei consumatori basa le scelte di acquisto sui messaggi visti sui veicoli.
Opportunità di business
La classificazione della decorazione Il wrapping dei veicoli è una specifica applicazione che fa parte della più ampia definizione “decorazione di veicoli e flotte aziendali”. Questo gruppo comprende appunto il rivestimento di veicoli per cui quello degli autobus normalmente viene considerato a parte. Il wrapping offre il vantaggio di una copertura totale del veicolo con grafiche accattivanti, colori che attirano l’attenzione e messaggi visivi di grande impatto: a differenza della decorazione tradizionale che richiedeva l’uso di vernici, il rivestimento è meno costoso e più facile da rimuovere La decorazione di flotte aziendali si pratica attraverso l’uso di decalcomanie che non coprono l’intero automezzo ma solo zone prestabilite e riportano normalmente il logo dell’azienda, l’indirizzo e i recapiti telefonici e web. Nella maggior parte dei casi gli automezzi di un’unica flotta vengono decorati con lo stesso soggetto per creare un’unica identità e riconoscibilità. Infine, quello che in inglese è definito “truck curtain” consiste nell’installare sull’intero perimetro superiore del cassone di camion grafiche che utilizzano la struttura del roll-up, ovvero vengono srotolate per trasformare il camion stesso in una grande insegna pubblicitaria e arrotolate quando non si intende diffondere la compagna stampata su quelli che normalmente sono banner in pvc.
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La tendenza da parte dei brand owner di ottimizzare i loro investimenti pubblicitari accentuando l’impatto delle loro campagne, unita alla ricerca da parte degli enti che gestiscono i trasporti pubblici di nuove opportunità di accrescere il loro fatturato, ha fatto in modo che il mercato del wrapping crescesse rapidamente, creando nuovi business per i fornitori di prodotti stampati per la visual communication. Potenzialmente ogni azienda può servirsi dei propri veicoli per promuovere il proprio brand: le auto rivestite fungono da spazi pubblicitari gratuiti in quanto per molte ore al giorno si trovano per le strade. Se si esclude il costo iniziale della stampa e dell’applicazione, la pubblicità sugli automezzi non ha costi aggiuntivi per la diffusione dei messaggi promozionali. Per le aziende di trasporti pubbliche e private il business consiste nel mettere a disposizione degli inserzionisti le proprie flotte di bus, mini-bus, treni, tram e taxi come supporti per la pubblicità mobile che grazie al wrapping può essere applicata e rimossa infinite volte senza danneggiare il veicolo, nella maggior parte dei casi rendendolo più appealing e in ogni caso creando valore. segue a pag. 30
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La carta fa crescere gli alberi
Comunicare con la carta è la cosa più naturale del mondo. Perché proviene da una fonte rinnovabile per eccellenza: il legno. L’industria cartaria promuove la gestione sostenibile delle foreste: in questo modo sono più gli alberi piantati di quelli tagliati. Così ogni anno le foreste europee crescono di un’area pari a 1,5 milioni di campi da calcio: sono aumentate del 30% dal 1950 ad oggi. E’ da queste foreste europee che proviene l’88% del legno usato per produrre carta. La stessa carta che fa crescere sempre nuovi alberi, sempre più alberi. Naturale, rinnovabile e riciclabile: è il lato verde della carta
Two Sides è un’iniziativa della filiera della comunicazione su carta e promuove la produzione e l’uso responsabile della carta e della stampa.
Per saperne di più vai su www.twosides.info © Illustration Matthew Hamms
Il lato verde della carta www.twosides.info
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SpecIale
TECNICA Wrapping, alcuni consigli da oltre oceano
W Una delle letture più appassionanti
in merito al car wrapping, che abbiamo trovato durante le nostre ricerche sull’argomento, è stato un simpatico report del giornalista americano Chris Ytuarte, invitato presso la sede della Speciality Graphic Imaging Association (SGIA) per un workshop dedicato proprio al rivestimento degli autoveicoli. Il collega ha accettato di diventare compagno di classe per due giorni di “wrapper” provenienti dai più noti fornitori di questo servizio del Nord America e non solo, per descrivere i vari step del corso. La prima fase ha previsto un’introduzione sulla teoria di base sulle sei azioni da compiere prima di iniziare un lavoro di wrapping (vedi pag. a fronte), tenuta da Dallas Fowler di Digital EFX Wraps, con sede nel Kentucky, e con un’esperienza da fare impallidire un super eroe. Avendo al suo attivo il wrapping di centinaia e centinaia di veicoli, Fowler ha raggiunto un tale livello di esperienza che ha tradotto sia in una serie di lezioni teoriche sia in dimostrazioni pratiche alle prese con applicazioni dei film vinilici. Secondo Fowler per completare un lavoro di wrapping che preveda il rivestimento dell’intero veicolo occorrono dai due ai tre giorni e l’impiego di fino a due operatori. La garanzia che la sua azienda offre è di due anni e impiega soltanto vinili laminati.
Se lo dicono loro… Nel suo report, Ytuarte ha interrogato alcuni dei guru americani del wrapping, chiedendo la loro opinione su alcuni tempi effettivi legati a questa pratica. Patrick Perrault, di Signs by Tomorrow (Illinois) sul tema “Il wrapping sulle carrozzerie con rivetti” ha risposto: «Una tipica installazione che preveda il rivestimento di superfici con rivetti può diventare molto semplice se si fa un po’ di pratica. Si comincia con l’applicare il vinile ignorando l’esistenza dei rivetti: una volta che i fogli sono allineati
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si fa aderire il vinile assicurandosi che sia teso come una pelle di tamburo. Una volta fissato il materiale si elimina l’aria con le dita: a questo punto si scalda il vinile in modo che possa essere perfettamente teso e fissato sopra i rivetti con un’apposita spatola. I rivetti delle porte posteriori possono essere più grandi rendendo la formatura del vinile più complicata, per questo suggerisco di usare il Primer 94
di 3M in grado di aumentare l’aderenza». Il veicolo più difficile da rivestire? Secondo Kenneth Bishop, art director di Matthews Speciality Graphics (North Carolina), è il maggiolino di Wolkswagen: «Quando i clienti chiedono di decorare questa vettura portando con sé il progetto già fatto dobbiamo sempre intervenire sulla grafica correggendo la distorsione che verrebbe generata nel testo
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SpecIale Wrapping in 6 step Le sei azioni da compiere prima di iniziare un lavoro di wrapping secondo il guru americano Dallas Fowler: 1) FOTOGRAFARE IL VEICOLO Serve ad avere un’idea delle condizioni dell’auto e per avere il tempo di prendere le misure del mezzo, prendendo al contempo confidenza con il cliente. 2) STABILIRE LA QUOTAZIONE Tenere conto in questa fase delle variabili che determinano il costo dato dalla difficoltà, dalle condizioni in cui si trova l’auto, dalla conformazione del veicolo che se ricco di curve può richiedere più tempo e un maggiore impegno nell’applicazione. 3) RIVOLGERSI AL PROPRIETARIO A volte capita che chi commissiona il lavoro non sia il proprietario del veicolo, in tal caso è sempre bene coinvolgere il diretto interessato nella fase di progettazione e applicazione in modo che anche chi deve condurre la vettura approvi il risultato finale. 4) STAMPARE UNA PROVA Colori e finiture possono apparire diverse quando esposte alla luce del sole: è bene stampare una prova e mostrarla al cliente alla luce naturale. 5) UN CONTRATTO PER LA RIMOZIONE La rimozione del vinile può danneggiare verniciature non perfette, per questo è consigliato far sottoscrivere al cliente un contratto che attesti lo stato della verniciatura del veicolo per evitare contenziosi in fase di disallestimento. 6) MARKETING Per un’azienda che offre servizi di wrapping apporre su ogni veicolo rivestito il proprio numero di telefono è la migliore pubblicità.
dalle curve della carrozzeria». A detta di Craig Hall, presidente di LogosPrint.com, la cosa più difficile è conformare il vinile secondo le curvature dei paraurti: in questo caso una delle soluzioni può essere lasciare molto margine portando l’immagine al vivo, può aiutare a svolgere il lavoro in modo più agevole. Infine un suggerimento che sembrerà banale è quello della pulizia della superficie da decorare:
Jim Conquest, di Imagine-It Graphics (California), evidenzia come uno dei nemici del wrapper sia la cera usata per lucidare le carrozzerie. Bisogna assicurarsi di averla rimossa perfettamente affinché i primer possano fare il loro dovere in maniera efficace.
Al lavoro Infine la nostra classe di apprendisti wrapper, dotata di quello che Chris Ytuarte ha descritto come un
“tool belt” – che era gentilmente offerto da Roland – completo di tutti gli attrezzi del mestiere, ha varcato la soglia di un ampio open space adibito a sala workshop “proprio come una squadra di persone agghindate per andare a svolgere una missione di cui avevano la piena consapevolezza”. Anche Ytuarte, assoluto neofita, si è apprestato a svolgere il suo battesimo del wrapping. Timidamente ha scelto la più piccola delle 12 grafiche messe a disposizione dei partecipanti al corso, il logo di SGIA, e ha cominciato a impugnare uno a uno gli attrezzi preposti fino a far aderire perfettamente il vinile sulla fiancata del mini-van. Ottimo lavoro per un principiante e una pubblicità efficace per l’Associazione che gli ha permesso di apprendere il mestiere del wrapper...
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opINIONi
Aziende
15 anni di innovazione digitale Incontro con il management di Bompan, azienda che si appresta a festeggiare il 15mo anno di presenza nel mercato italiano del wide format. di Alexia Rizzi
Fast Innovation
Quindici anni non sono molti: chiunque dichiari questa età può senza dubbio essere definito giovane. Non si può dire lo stesso per la tecnologia e soprattutto per quella a getto d’inchiostro di grande formato. Le evoluzioni di questo settore specifico del digitale sono così rapide e incalzanti che sembra trascorso molto più tempo dai suoi esordi. Per essere più precisi il primo plotter piezoelettrico a getto d’inchiostro sbarcò in Italia esattamente 15 anni fa (l’arrivo del termico era di poco precedente), ma se lo paragonassimo ai modelli di ultima generazione ci apparirebbe un autentico pezzo da museo. Ad avere questa brillante intuizione fu Massimo Bompan che, dal momento in cui portò il primo modello nel nostro Paese, sposò il marchio Mimaki per diventare importatore e distributore esclusivo per l’Italia delle soluzioni proposte dalla multinazionale giapponese con la fondazione di Bompan, azienda che si appresta quest’anno a soffiare 15 candeline.
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Dal primo plotter Mimaki a oggi l’evoluzione tecnologica si è mossa alla velocità della luce, ne è conferma lo slogan “Fast Innovation”che alla scorsa edizione di Viscom Italia ha caratterizzato il concept dello stand di Bompan. «Le novità per noi sono all’ordine del giorno sia in ambito di sviluppi tecnologici sia per quanto riguarda le strategie aziendali. Questa reattività e dinamicità ci consentono di seguire e spesso di anticipare le evoluzioni dei mercati della stampa digitale industriale e della visual communication» ha spiegato Massimo Bompan, presidente dell’omonima azienda, che abbiamo incontrato ad Amburgo durante Fespa Digital 2011. L’appuntamento internazionale con il mercato del wide format è stato occasione per vedere in azione le ultime novità di casa Mimaki, a partire dalla JV34-260, la nuova stampante inkjet di grandissimo formato che, grazie alla tecnologia di ultima generazione delle teste di stampa, garantisce un incremento delle prestazioni del 70% rispetto al modello precedente JV33-260. «Oltre all’estrema velocità di 30 m2/ ora alla risoluzione di 540x720dpi, questa macchina è interessante dal punto di vista dell’estrema affidabilità e della qualità che è paragonabile a quella della stampa fotografica avendo al contempo i vantaggi degli inchiostri a solvente», ha specificato Rachele Bompan, marketing manager dell’azienda. La versatilità della JV34-260 le
consente di essere configurata in base alle esigenze del cliente che può scegliere tra gli inchiostri a solvente e quelli sublimatici ampliando la possibilità di applicazioni. Un’altra soluzione innovativa è la UJF-3042, la prima flatbed da tavolo presentata sul mercato, dotata di tecnologia UV Led a freddo in formato A3 per la personalizzazione di un’ampia varietà di supporti e oggetti fino a 5 cm di spessore. Disponibile a breve anche con gli inchiostri flessibili UV LED, per sempre più numerose applicazioni.
Tessile: lo stato dell’arte «Oggi la tecnologia digitale a getto d’inchiostro ha raggiunto livelli di sviluppo notevoli in quanto a qualità di stampa: gli elementi a cui Mimaki sta lavorando sono l’ottimizzazione del TCO, l’implementazione della velocità dei sistemi di stampa e della formulazione di inchiostri, affinché offrano sempre maggiori performance in termini di flessibilità e ambiti applicativi», ha continuato Massimo Bompan, che ha commentato i trend di un mercato, quello del digitale, sempre più competitivo, capace oggi più che mai di erodere quote di mercato alla stampa analogica in ambito industriale. Uno di questi settori è sicuramente quello del tessile per cui le soluzioni digitali hanno raggiunto livelli altamente performanti con macchine di produzione da 600 m2/ora ad alta qualità ma per cui – secondo Bompan – la prossima sfida sarà quella della sostituzione dei macchinari per la
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opInIONI
Le nuove Mimaki JV34-260, TX400-1800B e UJF-3042, distribuite in Italia da Bompan. In apertura, Massimo Bompan con la figlia Rachele.
stampa tessile a quadri serigrafici. Sfida che è già cominciata e che consentirà all’inkjet di conquistare anche le vette più alte dei segmenti a elevata produttività. Proprio al mercato tessile era dedicata una delle più importanti proposte Mimaki a Fespa Digital, il plotter TX400-1800B. «Questa macchina fa parte della famiglia TX400, per cui la sigla B sta per Belt, ovvero è dotata di un sistema a tappeto che aggiunge a questa soluzione la caratteristica di essere molto efficace nella stampa diretta su qualsiasi tipo di tessuto, dal cotone alla seta, fino ai materiali sintetici. La stampante lavora con inchiostri reattivi, ma sarà presto compatibile con quelli pigmentati e acidi», ha specificato Rachele Bompan.
Dal passato al futuro Alla spinta innovativa estrema di Mimaki va di pari passo la strategia di promozione e vendita di Bompan, capace di adattarsi ed evolversi al progressivo e continuo ampliamento
del portfolio e dei mercati di riferimento. «Oggi la nostra offerta è estremamente ampia e votata a soddisfare le esigenze di mercati diversi: abbiamo cominciato con il settore grafico per poi espandere i mercati al tessile e a quelli industriali fino a entrare nelle nicchie specifiche della personalizzazione degli oggetti promozionali e alla decorazione dei più disparati materiali. A questo si aggiunge anche una grande capacità di customizzare le nostre soluzioni in base alle richieste di ogni singolo cliente», ha sottolineato Massimo Bompan. Un ruolo di primo piano in questa strategia è giocato da una rete di vendita diretta e indiretta molto capillare ma anche dallo showroom, posto nella sede di Tradate, che Bompan definisce non solo una vetrina delle soluzioni Mimaki: «Il nostro showroom vuole porsi come luogo in cui il reparto di Ricerca e Sviluppo dialoga direttamente con il cliente per
mettere a punto soluzioni sempre più in linea con le reali esigenze del mercato. Nonché come un laboratorio di applicazioni capace di stimolare le idee creative dei nostri utenti». Sarà proprio la sede di Tradate di Bompan a dare spazio a un altro importantissimo progetto, quello del Museo del Plotter, un’idea che sta prendendo forma grazie a una raccolta di macchine che costruirà “l’albero genealogico” della tecnologia Mimaki a partire da JV-1300, il primo plotter con testine piezo e inchiostri pigmentati arrivato in Italia nel 1996, proprio grazie alla lungimiranza e alla passione di Massimo Bompan.
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soluzIONI
Stampa digitale
wide format = business & Experience Intervista a Tudor Morgan, di Fujifilm Europe, sulle nuove strategie e prodotti lanciati dall’azienda a Fespa Digital 2011.
Tudor Morgan, Group Marketing Manager, graphics - wide format, Fujifilm Europe.
Uno dei focus di Fujifilm a Fespa era la presentazione del nuovo sito e del relativo programma Onset Challenge. Questo modello di calcolo del TCO ricorda le modalità applicate dai gestionali nella stampa tradizionale: è stata l’esperienza di Fujifilm in quest’ambito a suggerirvi di dare vita a questo progetto? Il nostro obiettivo è stato proprio di fare tesoro delle esperienze maturate da Fujifilm nel mercato delle arti grafiche per mettere a punto anche per gli stampatori digitali di grande formato un programma per lo sviluppo del business che fosse il più possibile semplice, intuitivo e sempre disponibile. Il messaggio che abbiamo voluto lanciare è che non intendiamo porci sul mercato come fornitori di macchine, ma che grazie alla nostra conoscenza globale di questo mercato possiamo trasferire ai nostri utenti, oltre ad attrezzature, inchiostri e supporti di ultima generazione, anche nozioni tecniche per ottenere il massimo della qualità ma anche della redditività. Per questo chiediamo ai fornitori di stampati di grande formato e a chi desideri entrare in questo mercato di visitare il sito web Onset Challenge e di specificare le loro esigenze sotto il profilo economico per verificare personalmente attraverso numeri reali la rapidità di ammortamento di un investimento in Inca Onset.
alla piattaforma Inca Onset? Inca Onset venne lanciata sul mercato quattro anni fa come una soluzione a getto d’inchiostro di fascia alta in grado di rivoluzionare il mercato della stampa wide format di produzione. Questa comprovata tecnologia è presto diventata una delle piattaforme di maggiore successo nella stampa digitale di wide format, confermando le nostre aspettative. Onset non è solo una piattaforma robusta e affidabile che produce stampe di qualità, ma è anche una serie completa in grado di soddisfare le più diverse esigenze dei fornitori di stampati di grande formato. Negli ultimi quattro anni la tecnologia si è evoluta e Fujifilm intende dimostrare in modo trasparente che un investimento in una delle più complete e tecnologicamente avanzate famiglie di stampanti a letto piano è ammortizzabile in soli 6 mesi. Con 18 diverse configurazioni, Onset offre la soluzione per ogni tipo di esigenza di grande formato.
Perché avete scelto di dedicare questo servizio nello specifico
Come funziona in pratica questo programma?
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Visitando il nuovo sito web www.onsetchallenge.com, si accede a una semplice procedura in cinque passaggi in grado di dimostrare come la famiglia di stampanti di grande formato Onset possa aiutare un fornitore di prodotti stampati ad aumentare la propria redditività. Il sito guida i visitatori alla scoperta di numerose informazioni utili su ogni piattaforma; il percorso virtuale in cinque passaggi presenta una serie di brevi domande su tipo di applicazioni, tirature ecc. che consente ai visitatori di creare una configurazione di Onset su misura per le loro esigenze specifiche. L’utente, grazie all’interattività del sito crea un proprio profilo che più sarà preciso più gli consentirà di avere un maggior numero di risposte alle proprie richieste. I visitatori possono anche ordinare campioni di stampa, nonché partecipare a un concorso per vincere una delle più recenti fotocamere 3D di Fujifilm. Un’altra novità presente allo stand di Fujifilm è stata la seconda generazione di
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soluzIONI www.onsetchallenge.com offre informazioni agli stampatori del wide format anche su come aumentare la propria redditività.
I supporti presentati nell’area “euromedia world of experience” dello stand di Fujifilm alla Fespa Digital.
La nuova stampante di grandissimo formato Fujifilm Uvistar II.
Uvistar, quali sono le caratteristiche di questa nuova macchina e il mercato di riferimento? La prima generazione di Uvistar è entrata in distribuzione solo un anno fa e ha riscosso un notevole successo in un tempo così breve; la versione II, che funziona in abbinamento con gli inchiostri Fujifilm Uvijet QK, è progettata per la stampa di formati extra wide, in particolare per i mercati dell’allestimento del POP e della cartellonistica per esterni che richiedono alta produttività. Novità dei dispositivi di seconda generazione è l’esclusiva tecnologia PDS (parallel drop size, dimensioni di goccia parallele), che consente un incremento della qualità di stampa senza compromettere la velocità e la copertura d’inchiostro. Grazie a questa tecnologia, è possibile stampare con la dimensione della goccia di 40 pl unitamente a gocce più piccole, da 20 pl. Le gocce di dimensione maggiore offrono la copertura necessaria, mentre quelle più piccole consentono di riprodurre
i dettagli più minuti, senza alcun impatto sulla velocità di stampa. Altri miglioramenti di Uvistar II comprendono il riscaldamento della testina per una densità d’inchiostro più uniforme, nonché la possibilità di stampare su supporti flessibili e rigidi e su due lati grazie a modifiche meccaniche e all’aggiunta di unità motrici lineari, il tutto senza alcuna perdita di produttività. L’estrema semplicità dell’interfaccia consente cambi di produzione molto rapidi nel passaggio da lavori roll-to-roll a lavori in piano. In particolare, in fiera abbiamo dimostrato alcune applicazioni su PE, un materiale leggero, riciclabile e facilmente trasportabile per le operazioni di allestimento. L’area più variopinta del vostro stand a Fespa era quella dedicata ai supporti: quali sono le novità? L’iniziativa “euromedia world of experience” ha previsto un’area in cui nostri esperti di applicazioni effettuavano dimostrazioni dei nuovi nati della famiglia, inclusi fra gli altri Free Tack, Free Laminate,
Street Vinyl, Excellight Night & Day e Solvent RollFlat, presentati sullo Show-Off Wall, sul Display Wall e nell’area Test Drive, dove i visitatori potevano toccare con mano le prestazioni di questi supporti su diverse superfici, a conferma ancora una volta che Fujifilm mette a disposizione dei propri utenti la sua competenza accentuando il lato pratico ed esperienziale del business.
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applicazIONI
Installazioni
onset s40, ciak si gira Kolorcraft, azienda inglese specializzata nella decorazione di punti vendita, è la prima azienda al mondo a installare la stampante Inca superwide.
“Abbiamo potenziato il nostro team di gestione e stiamo investendo in tecnologia di punta per offrire qualità riducendo al contempo il time-tomarket”. Phil Findley, direttore generale di Kolorcraft.
Ancora una volta il Regno Unito si aggiudica un primato nel superwide format con la prima installazione mondiale della stampante a getto d’inchiostro UV Inca Onset S40. A ospitare la soluzione fornita da Fujifilm, distributore esclusivo di Inca, è Kolorcraft, azienda specializzata in applicazioni per il mercato del retail con sede a Ossett (West Yorkshire) che offre soluzioni complete di progettazione, stampa e installazione ai maggiori punti vendita della zona. I numeri del fornitore britannico di prodotti stampati di grande formato giustificano l’investimento in una soluzione ad altissima produttività: le dimensioni di Kolorcraft con 25 milioni di fatturato e 250 dipendenti che lavorano negli impianti di produzione e stoccaggio di quasi 17.000 m2, la collocano infatti nel segmento della stampa industriale. «Si tratta di un periodo stimolante per noi», ha spiegato Phil Findley, direttore generale di Kolorcraft. «Abbiamo potenziato il nostro team e stiamo investendo in tecnologia. Abbiamo condotto laboriose ricerche prima di optare per la Onset S40, che ha notevolmente aumentato la nostra capacità di produzione, ma ci ha anche consentito di offrire nuovi prodotti competitivi ed entrare così in concorrenza in nuovi settori. La nostra strategia è semplicemente
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fare di più di ciò che sappiamo fare meglio». La soluzione inkjet UV ha preso posto in un parco macchine tradizionale che vede in funzione una macchina da stampa offset per grandi formati KBA e una Heidelberg e linee per la stampa serigrafica in policromia. La nuova Onset non solo ha dimostrato una considerevole produttività su turni non-stop di 24 ore su 24, ma ha anche arricchito l’azienda della versatilità e capacità di stampa digitale. Parte della famosa serie Onset di stampanti ad alta qualità ed elevata produttività, la S40 ad alte prestazioni di Kolorcraft è un modello automatico a getto d’inchiostro a sei colori in grado di stampare a 600 dpi e di produrre 94 fogli completi (3,14x1,6 m) all’ora. «Il mercato dei punti vendita è estremamente competitivo e per avere successo bisogna lavorare in modo intelligente ed efficiente, usare tecnologie di punta per migliorare la qualità offerta e ridurre i costi», ha commentato Martin Hampshaw, direttore marketing e vendite Kolorcraft. «La qualità e la velocità dell’Onset S40 ci hanno permesso di colmare il divario di produzione tra la stampa serigrafica
e la stampa litografica di grande formato e ci consente di gestire qualsiasi progetto in modo rapido ed efficace. Riproduce fedelmente i colori aziendali e dei marchi, ci permette di stampare al vivo e di usare un’ampia gamma di materiali, persino supporti fino a 40 mm di spessore. La possibilità di usare i dati variabili per creare campagne specifiche per un negozio o un’area offre notevoli vantaggi ai clienti e ci permette di adeguarci rapidamente al mutevole settore del retail». La flessibilità e la qualità dell’Onset S40 hanno consentito a Kolorcraft di offrire nuovi prodotti ai clienti e di entrare in nuovi mercati. Una delle applicazioni più complesse è stata una campagna pubblicitaria per un cliente del settore moda. «Abbiamo di recente prodotto per un cliente materiale grafico di moda in grande formato che presentava 30 diversi cambiamenti di immagine. Con la tecnologia tradizionale avrebbe comportato la produzione di 120 lastre di grande formato e tempi di avviamento considerevoli. La funzionalità di stampa diretta dell’Onset S40 ci ha consentito di anticipare la data di disponibilità del materiale in negozio e di garantire al cliente un risparmio sui costi».
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soluzIONI Plotter da taglio Cartone e design, incontro perfetto Il plotter da taglio multifunzione Zund G3 è protagonista del progetto Eco Cube, il sistema modulare di arredo in cartone rivolto alla scuola dell’infanzia ideato dalle designer Arianna Filippini, Federica Ravera ed Elena Baronio. Se il rispetto dell’ambiente si impara da bambini, secondo i progettisti il contatto diretto sin dai primi anni con un materiale ecologico come il cartone favorisce la sensibilità ambientale, svolgendo una funzione educativa. Il cartone, inoltre, ha caratteristiche meccaniche di resistenza e leggerezza che ne fanno un materiale adatto alla realizzazione di mobili. Eco Cube ne è la dimostrazione concreta, essendo completamente realizzato in cartone tagliato e lavorato con Zund G3. Eco Cube svolge la funzione di armadietto e il bambino può costruirlo e personalizzarlo all’asilo con genitori o insegnanti. Il sistema a incastro è assolutamente sicuro in quanto il plotter Zund utilizzato per la sua realizzazione è in grado di tagliare i vari componenti in cartone con la massima precisione. www.zund.it
Signage Più facile quando è soft Spandex ha lanciato una campagna che promuove l’impiego delle soluzioni di stampa a getto d’inchiostro di grande formato per la promozione delle classiche applicazioni di sign e pubblicitarie di grande formato, nonché di bandiere e di allestimenti fieristici o POP. A questo proposito l’azienda ha messo a punto una nuova brochure che raccoglie l’offerta delle soluzioni denominata “Soluzioni per display per tessuti” comprensiva di una serie di accessori per l’allestimento e la finitura dei supporti tessili. La vasta gamma di prodotti Spandex comprende una serie di soluzioni utili a stampatori e decoratori per creare, rifinire e installare le applicazioni display gaphic su tessuto. Nell’offerta Spandex spicca la gamma ImagePerfect, tessuti semplici da maneggiare poiché non sono cuciti e non si sfilacciano, oltre ai sistemi display tra i quali le cornici montabili della Kunstdünger, il sistema Banner-fix per creare banner sospesi e la linea Flag Display per bandiere trasportabili. www.spandex.com
Spettrofotometri Portatile e professionale Si chiama Spectropad ed è il nuovo spettrofotometro professionale portatile per la stampa digitale messo a punto da Barbieri. Questo dispositivo è stato concepito per misurare la più ampia varietà di media usati nella stampa digitale professionale, includendo la stampa di grande formato. Grazie alla sua indipendenza dal computer, può anche essere usato direttamente sulla stampante. Il display touch screen integrato facilita l’interazione con il dispositivo e favorisce uno scambio immediato con i risultati della misura. Grazie al grande diaframma di misura può gestire con più precisione una vasta gamma di media diversi per riflessione tra i quali: banner, cartone, tessuto, canvas, pvc, carta Fine Art, vinile e carta. Spectropad è il primo dispositivo di misura che include il Barbieri “qb-technology”, una nuova tecnologia basata su un’illuminazione D50 e la prossima generazione spettrale ad alta precisione. L’illuminazione D50 usata è basata sulla tecnologia Normlicht di Just. www.barbierielectronic.com
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Stampa digitale Tic Tac dice sì a Durst Tic Tac, una tra le prime realtà imprenditoriali in Italia a scommettere sulla stampa digitale di grande formato, ha scelto una nuova Rho 500R Durst. L’azienda offre un ampio range di prodotti che spaziano dal packaging ai maxi banner, dalla carta al tessuto, dai pannelli ai poster in pvc oltre a realizzare applicazioni particolari quali vetrofanie e pellicole speciali che abitualmente vengono prodotte da serigrafie tradizionali. Per andare incontro alle esigenze di utenti che ancora non hanno molta dimestichezza con il web e per i clienti che hanno necessità di realizzare stampati con lavorazioni e finiture particolari, Tic Tac offre la possibilità di scegliere il servizio tradizionale, sia per la trattativa commerciale che per la progettazione. Commentando il nuovo investimento, Giancarlo Miotto, titolare di Tic Tac, racconta: “Il primo incontro con Durst risale al 2004 e da allora siamo sempre rimasti fedeli alla loro tecnologia, per noi sinonimo di serietà e affidabilità. Oggi il nostro parco macchine vanta una Rho 800, una Rho Pac, due Rho 350 e la nuovissima Rho 500R, installata nel mese di gennaio e configurata con i 6 colori più il bianco”. La nuova Rho 500R garantisce a Tic Tac un flusso di lavoro in continuo 24/7. www.tictac.it
Interior decoration Una sala giochi molto speciale Il lavoro ha interessato circa cinquanta sale da gioco del Nord Italia per le quali il Gruppo Masserdotti ha realizzato azioni di personalizzazione o di restyling. L’azienda bresciana ha provveduto alla progettazione e installazione di insegne luminose interne ed esterne e vetrate luminose, oltre all’allestimento completo dei locali con pellicole e pannellature su pareti, pavimento, soffitti, elementi d’arredo. Il progetto si è distinto non solo per la competenza del Gruppo Masserdotti, ma anche per la capacità dell’azienda di interfacciarsi con progettisti e architetti, rispondendo ad ogni specifica necessità e risolvendo con cognizione tutte le problematiche di natura grafica, senza il blocco dell’attività commerciale. www.masserdotti.it
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soluzIONI Grande formato
alta produttività a freddo EFI ha presentato la nuova stampante UV Led Vutek GS3250LX, confermando che la cosiddetta “essiccazione a freddo” si associa all’alta velocità.
Nell’ultima intervista che avevamo fatto ad Antonio Santoso Pozo, regional manager Sud Europa di EFI-Vutek (v. Wide n. 1 pag. 32), una delle nostre domande era stata sulle evoluzioni future dell’azienda in ambito di Ricerca&Sviluppo, in particolare – dato che una delle tecnologie dominanti è proprio l’UV Curing – avevamo chiesto se ci fosse nelle previsioni di EFI-Vutek una soluzione UV Led. A poco meno di un anno dal nostro incontro con il manager e in concomitanza con Fespa Digital, ecco l’annuncio di un nuovo modello della famiglia GS con tecnologia Led a cui è stata fatta anche un’iniezione di produttività. Dunque il mito che uno dei grandi limiti all’applicazione dell’UV Led fosse la velocità è stato sfatato, oppure i reparti di ricerca dei vendor del wide format sono stati bravi a superare questa barriera? Una delle risposte a questo quesito si chiama EFI-Vutek GS3250LX, ultima nata della serie GS. Progettata per ridurre significativamente il costo totale di gestione, la GS3250LX integra la tecnologia Led “con essiccazione a
freddo” e una maggiore produttività per consentire un “just in time” più efficiente.
I vantaggi “del freddo” I vantaggi dell’impiego di questa soluzione accontentano gli utenti sensibili all’ambiente in quanto la nuova Vutek promette la totale assenza di VOC, una riduzione di scarti e di impiego di inchiostri, che si aggiungono al basso consumo energetico tipico del Led se confrontato con quello delle tradizionali lampade UV, e a una migliorata compatibilità con materiali riciclati senza produrre sbavature. Questa stampante amplia la flessibilità in termini di applicazioni, ma garantisce anche un costo di gestione nettamente inferiore. Ciò si traduce in una maggiore marginalità per i suoi utenti. Vutek GS3250LX nasce dal successo del modello precedente, la GS3200 che vanta un parco installato di ben 135 unità per oltre 30 milioni di metri quadrati stampati. «Prevediamo che la GS3250LX sarà addirittura più produttiva», ha affermato Scott Schinlever,
vicepresidente senior e direttore generale di EFI-Vutek e di Rastek. La Vutek GS3250LX produce una risoluzione di 1.000 dpi effettivi e stampa con inchiostro bianco a tre strati alla velocità di 55 pannelli di 1,2x2,4 metri all’ora. Il sistema Led è dotato di un dispositivo di azionamento istantaneo e richiede una minore manutenzione, poiché non sono richiesti tempi di riscaldamento e le lampade Led durano per l’intera vita utile della stampante. La Vutek GS3250LX amplia la gamma di supporti compatibili, fino a includere lastre in poliestere e cartone ondulato. Completano l’impianto un sistema automatico di gestione dei materiali MediaMaster che consente la produzione di lavori ad alta velocità in elevati volumi, e la possibilità di integrazione nelle soluzioni webto-print e MIS di EFI grazie alla connettività JDF nativa. La nuova tecnologia Led e i potenziamenti della velocità per le funzionalità software sono disponibili come aggiornamenti per i modelli precedenti.
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La nuova Vutek GS3250LX nella versione roll-to-roll.
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colore
Transfer Business Unit Huber Italia
effetti speciali no limits Idee concrete per nobilitare qualsiasi superficie La ricerca, la produzione e la commercializzazione di inchiostri Transfer Sublimatici e Fisici sono attività che fanno parte della storia di Huber Italia fin dagli albori. Già negli anni ’70 ATS COLOR – acquisita negli anni ’90 da hubergroup – era tra i pochi fornitori al mondo di questi prodotti per applicazioni speciali.
Massimiliano Caretta Fantini, Product Manager Transfer Business Unit Huber Italia (a sinistra), e Dario Piasetico, Technical Manager Transfer Inks BU.
La Transfer Business Unit (BU), costituita nel 2007, ad oggi rappresenta una punta di diamante tecnologico per hubergroup, mantenendo il proprio centro di sviluppo tecnico e commerciale in Huber Italia. Una divisione che continua ad essere uno dei player mondiali nell’offerta di inchiostri transfer per carta e per la decorazione in generale, gestendo i mercati principali sia in forma diretta sia attraverso la rete di consociate. La sua forza risiede nel know-how acquisito, nella capacità di rispondere a qualsiasi esigenza dei clienti, anche la più complessa. «Qualunque immagine, modello o decorazione», spiega Massimiliano Caretta Fantini, Product Manager Transfer Inks BU, «possono diventare un progetto digitale stampabile su una grande varietà di supporti anche di grandi dimensioni, come stoffe di poliestere, cuoio, PVC, legno, vetro e alluminio». L’alta innovazione e l’abilità di progettazione di Huber Italia la pongono in prima linea in due settori principali: il tessile e la decorazione su supporti speciali, in particolar modo l’alluminio. «Per il futuro», sottolinea Caretta Fantini, «la Transfer BU vuole fermamente continuare ad essere presente nel settore della sublimazione, garantendo l’eccellente assistenza tecnica che ci ha contraddistinto in questi anni permettendo quelle forti collaborazioni, anche di ricerca&sviluppo, con i nostri clienti». Contemporaneamente sta verificando le possibilità di entrare in nuovi mercati ad elevato valore aggiunto, anche in quelle nuove aree geografiche che sono ad alto potenziale di espansione come ad esempio l’Europa dell’Est o i Paesi arabi. Ad oggi il giro d’affari della Transfer BU di Huber Italia si divide quasi al 50% tra vendite nazionali ed esportazioni, in particolar modo in Europa (Germania, Polonia, UK) e Turchia. Circa il 5% delle vendite è effettuata in paesi quali Pakistan, Thailandia, Siria, Perù, Colombia. «Siamo consapevoli del valore dei nostri prodotti e della nostra capacità di sviluppare specifici prodotti basati sulle effettive e peculiari necessità dei nostri clienti» afferma Caretta Fantini «questo significa che una delle sfide maggiori è mantenere alti livelli di competitività nei mercati ma senza perdere il valore aggiunto che questa Business Unit ha sempre saputo portare ad hubergroup». E’ il caso di dirlo, una nobile sfida!
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colore Stampa su tessuto nitida e inalterabile La produzione di inchiostri Transfer sublimatici per carta (vale a dire, inchiostri basati su coloranti dispersi) è il core business di questa unità tecnologica. L’elemento vincente di questo prodotto è l’alta qualità dei concentrati e l’ottima stampabilità delle serie di inchiostri roto, flexo, serigrafici a base acqua e solvente e della serie offset. Le maggiori applicazioni sono su tessuti per abbigliamento e per la casa, oltre ai relativi accessori. Come già accennato, gli inchiostri Transfer sublimatici per carta sono storicamente il cavallo di battaglia di Huber Italia. «La nostra lunga e consolidata esperienza» dice Caretta Fantini «ha permesso negli anni di garantire un continuo miglioramento delle caratteristiche degli inchiostri, basandoci sulla consolidata esperienza formulativa che era specifica di ATS COLOR, e integrandola con il know-how di hubergroup, anche attraverso le prestigiose partnership sviluppate nel tempo con i principali clienti a livello nazionale e internazionale». Qualità elevata ed eccellente resistenza nella stampa su metalli Il settore dei supporti metallici è un altro dei mercati ai quali si rivolge la Transfer BU di Huber Italia. Grazie alla serie di inchiostri rotocalco, qualsiasi idea può essere trasferita sul metallo, ottenendo i più svariati effetti, tipo: legno, marmo, decorazioni o disegni in genere. Naturalmente le maggiori applicazioni sono nel settore delle costruzioni (porte e finestre) e dell’arredamento (pannelli decorativi). Decorazione tridimensionale ad altissima definizione L’altro versante nel mondo della nobilitazione dei materiali sintetici sono i prodotti utilizzati per il Transfer Fisico nella decorazione tridimensionale. Questi prodotti sono estremamente tecnologici e versatili e vengono utilizzati su supporti quali PVC, eco-pelle, per la produzione di accessori per la moda. Altro settore di applicazione è quello della home decoration, in particolar modo pavimenti e carte da parati, ma anche mobili e pannelli decorativi. In generale, tutti i materiali sintetici possono essere decorati con queste specifiche serie di inchiostri, che garantiscono tra l’altro un’alta definizione dei disegni e dei pattern.
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Digital Textile
stampatori di sogni Velocità, creatività ed efficienza. Come cambia il mondo della moda e come le tecnologie digitali possono aiutare a restare competitivi. Incontro con la G. Binda & C. di Vanna Pizzetti
Spesso sono davvero stupefacenti. Ricamati, damascati, impreziositi da moderne tecniche di finitura, laminati, iridescenti… leggeri come nuvole, avvolgenti come un abbraccio. Stiamo parlando dei tessuti più esclusivi e originali usati per le collezioni di haute couture rigorosamente “made in Italy”. Stoffe talmente belle da sembrare opere d’arte. Tessuti che si trasformano in abiti, foulard, cravatte, sciarpe, parei... e che escono dai tre principali poli produttivi italiani: Biella (lana), Prato (cotone) e Como (seta). Uno dei settori dell’imprenditoria italiana che dopo lo tsunami che l’ha investito negli anni scorsi, e costato purtroppo una lunga sequela di ridimensionamenti aziendali e fusioni – se non addirittura chiusure – sa però ancora incantare il mondo dell’alta moda internazionale. Ed è proprio sui mercati esteri che il settore moda sta assistendo a una ripresa dei fatturati grazie soprattutto all’andamento positivo dell’export nei mercati tradizionali europei, negli Stati Uniti e nei nuovi mercati di sbocco quali Hong Kong e Turchia. Un trend che trova conferma nelle performance registrate dal tessile del Comasco che nel 2010, secondo i dati Istat, mostra una crescita delle vendite estere pari al 20,2% per un valore di 962 milioni di euro, con un andamento su base annua del +13,3%. Difficile stabilire quali saranno le prospettive di crescita da qui al 2012 viste le sfide lanciate dalla globalizzazione e dalla conseguente perdita di competitività delle aziende. Ciò che appare invece
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chiaro è la necessità per le aziende che operano nel tessile di far emergere la creatività italiana puntando sull’innovazione e la razionalizzazione dei processi produttivi. E questo significa essere tecnologicamente attrezzati per rispondere sia alle esigenze dell’alto di gamma sia del mercato fast-fashion. «Credo che oggi sia necessario valorizzare il patrimonio di esperienza acquisito, puntando però su rapidità e flessibilità, due costanti che il mercato della moda, per sua natura così effimero e volatile, ci chiede sempre più», spiega Michele Binda, oggi terza generazione e titolare, insieme al fratello Giovanni, della storica azienda G. Binda & C. di Villa Guardia (CO) fondata nel 1945. «La capacità di rispondere rapidamente alle tendenze del mercato è fondamentale per affrontare la crisi. Nel nostro caso per adeguarci alle nuove sfide abbiamo affiancato da tempo alle macchine tradizionali per la stampa tessile a quadro, anche sistemi di stampa inkjet. Una scelta che ci permette di produrre con costi più bassi collezioni pilota oppure quantitativi inferiori di pezzi con una più ampia varietà di personalizzazioni». Decisione che sembra essere condivisa da tante aziende del comparto tessile internazionale. Ad affermarlo sono i dati della ricerca curata da Pira International secondo la quale il mercato della stampa digitale su tessuto è destinato a passare dai 100 m di sterline nel 2009 a circa 900 nel 2014.
Michele e Giovanni Binda, titolari della G. Binda & C.
Come sta andando il settore e la sua azienda in particolare? Rispetto al periodo pre-crisi il comparto in generale sta ancora soffrendo, tuttavia qualche segnale di ripresa c’è: lo vediamo dai numeri confortanti dell’export. Noi abbiamo chiuso il 2010 con una crescita di fatturato del 25% rispetto al 2009 (11 milioni di euro). Trainanti sono le vendite in Giappone, America, Germania, Spagna, Gran Bretagna che rappresentano il 90% della nostra produzione. Certo, rispetto agli anni d’oro ci sono stati cambiamenti epocali: abbiamo dovuto necessariamente ridimensionare la nostra azienda passando dalle 250 persone degli anni Novanta alle 50 di oggi, strutturando inoltre l’azienda in due unità: una dedicata al commerciale e una alla produzione. Come avete fatto a conquistare i mercati di tutto il mondo e cosa stampate per le grandi griffe? La nostra è un’azienda storica. Ci siamo imposti per la qualità dei tessuti che offriamo alle maison più prestigiose al mondo. Stiamo parlando dei vari Pucci, Versace, Oscar de La Renta, Dior... Per loro stampiamo tessuti per abbigliamento, cravatte, foulard, lingerie, sciarpe, parei, costumi da bagno. Quali macchine utilizzate per la stampa? Attualmente contiamo su due tipologie di macchine da stampa: tradizionale e inkjet. Per quanto riguarda la stampa a quadro ci affidiamo a un’ottima macchina MS che ci permette di avere un’altissima qualità. Con questa tecnologia, sulla quale si basa l’80% della nostra produzione di tessuti, possiamo realizzare l’alto di gamma spostando invece sul digitale inkjet tutta la produzione che ha a che fare con collezioni più piccole e tempi di consegna decisamente più pressanti. Il digitale inkjet risulta inoltre perfetto per eseguire delle campionature di tessuti
Un abito su misura stampato in digitale
che vengono poi realizzati sulle macchine tradizionali. Come sono cambiati i processi produttivi con l’ingresso della stampa digitale e quali sono stati i vantaggi? Dieci anni fa per diversificare la produzione, ridurre i costi e far fronte all’emergente richiesta di campionature da consegnare in tempi rapidi ci siamo orientati verso la stampa digitale scegliendo la tecnologia Mimaki. Nel tempo abbiamo effettuato ulteriori investimenti nel digitale e oggi possiamo contare su sei Mimaki con le quali siamo in grado di ridurre il costo di produzione di alcune collezioni restando nel contempo competitivi.
Non capita tutti i giorni di trovarsi tra i big citati sulle pagine del prestigioso quotidiano americano Wall Street Journal. Eppure ai fratelli Michele e Giovanni Binda della Binda & C., azienda storica del distretto comasco del tessile, è riuscito: veder riconosciuta la loro professionalità e velocità nella stampa a getto d’inchiostro. Ma procediamo per ordine. Dan O’Neill, fashion designer cresciuto alla scuola di Christian Lacroix, doveva creare in tre settimane un abito floreale per la cantante di musica country Carrie Underwood. Un lasso di tempo brevissimo che avrebbe creato un attacco di panico a chiunque ma che nel caso dei fratelli Binda è stato preso con la consapevolezza di avere il know-how necessario per rispondere a questa esigenza. Una volta ricevuto il disegno da O’Neill, per il quale si era ispirato Quali sono le strategie a un dipinto di papaveri rossi vincenti per competere sul acquistato in Italia, i fratelli Binmercato? da, che sono proprietari anche È indubitabile che la creatività della stamperia B.M. Print Style, italiana sia apprezzata e riconosciuta si sono messi subito all’opera in tutto il mondo… basti pensare per riprodurre il disegno su seta. che l’80-90% di tutti i tessuti utilizzati Dopo aver eseguito la scansiodai grandi brand sono prodotti ne del disegno e preparato il file, hanno stampato il tessuto in Italia. Oggi, però, accanto alla di seta in soli tre giorni. creatività bisogna essere in grado Il risultato? Talmente bello da di offrire il giusto mix di qualità e meritarsi il plauso di Miss Unservizio. Questo significa seguire derwood e la citazione sul mitiil cliente passo a passo in ogni co Wall Street Journal.
fase della commessa: dal disegno fino alla stampa, cosa che noi ad esempio facciamo già con alcune aziende. Ecco perché è importante continuare a investire. Noi ad esempio ci siamo dotati anche di attrezzature per la finitura del tessuto.
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Cartotecnica
il progetto è servito Agfa Graphics e Zünd sono protagonisti di un progetto che mette il grande formato a servizio del packaging coniugando progettazione, stampa e taglio digitale.
La cartotecnica digitale intesa nel suo concetto più ampio di filiera è in grado di risolvere un’infinita serie di problemi di progettazione per la realizzazione di oggetti utili di diverse dimensioni, forme, colori e stampati sui più affascinanti materiali. Anche quando si tratta semplicemente di apparecchiare la tavola, il grande formato sotto forma di stampa e taglio digitale offre molte soluzioni come l’esempio che stiamo per presentarvi e che mostra un’applicazione realizzata nell’ambito dell’evento Officina della Comunicazione.
Creatività a tavola L’appuntamento dedicato alla comunicazione che si è svolto in maggio a Milano ha manifestato in fase di organizzazione l’esigenza di “apparecchiare”, in modo creativo e personalizzato, le tavole dell’area buffet self-service a disposizione dei visitatori. Mauro Tironi, direttore commerciale di 4It Group, azienda ideatrice e organizzatrice di Officina della Comunicazione, ha deciso di mettere in campo le maestranze di una delle filiere della comunicazione che avrebbero esposto in fiera. Quale migliore risorsa si poteva avere a disposizione se non l’esemplificazione di una sala stampa dedicata alla dimostrazione degli step di produzione di oggetti che appartengono alla categoria del packaging digitale? Così è stato. Tironi ha interpellato Marco Reggiroli, marketing manager di Agfa Graphics, e Matteo Redaelli di Zünd, amministratore delegato e responsabile R&D di Logics,
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distributore di Zünd per l’Italia nei settori packaging e cartotecnica, entrambi sponsor della filiera del packaging, per presentare il brief. Si trattava di creare un vassoio mono uso che impiegasse le tecnologie di stampa di grande formato Agfa in combinazione con il sistema di taglio a letto piano Zünd. I vassoi sarebbero stati prodotti in tempo reale diventando l’applicazione dimostrativa e al contempo oggetti in uso nel contesto della manifestazione.
Il brief Il brief poneva pochi vincoli: grafiche personalizzate con il visual di Officina della Comunicazione come leit motiv e i loghi degli sponsor ben leggibili; un design componibile, che impiegasse fogli 70x100, e una resistenza adatta a sopportare il peso di un pasto completo con tanto di stoviglie. Matteo Redaelli, promotore della cultura del progetto nel packaging, ha raccolto la sfida e ha impugnato foglio e matita per produrre alcuni schizzi di come secondo la sua esperienza avrebbe visto il progetto finito: «Un brief così essenziale potrebbe generare soluzioni basiche a volte poco stimolanti da un punto di vista della
creatività, in realtà per chi è del mestiere è un invito a scatenare la fantasia, tenendo rigorosamente conto dell’applicabilità e della sostenibilità del progetto».
Il progetto Ha preso forma un design che ben sfruttava l’area del foglio su cui sarebbero stati posizionati due vassoi, che prevedeva l’impiego di cartone ondulato di onda E sufficiente a reggere il peso destinato all’applicazione e un design che consentisse all’utente di trasformare con un gesto semplice il prodotto da piano a tridimensionale, senza generare ritagli. La funzionalità andava di pari passo con l’impatto visivo piacevole e armonioso in quanto il progetto ha previsto che per ogni componente da mettere in tavola - piatto, bicchiere, posate e panino - fosse destinato un alloggiamento preciso ottenuto grazie a un profilo che prevedeva che il ritaglio rientrasse all’interno del vassoio senza staccarsi e disperdersi nell’ambiente generando confusione e difficoltà nella fruibilità.
La stampa Nel corso dei tre giorni di
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applicazIONI Buon appetito! Il risultato di questo lavoro fatto in team è stato un vassoio funzionale, esteticamente accattivante, leggero, resistente e anche riciclabile. E rimanendo in tema di comunicazione anche esplicativo per quanto riguarda i messaggi che gli organizzatori della fiera hanno voluto trasmettere ai visitatori. Insomma così belli che si poteva mangiarci sopra, e così è stato!
manifestazione sono stati stampati e allestiti un migliaio di vassoi. La tecnologia di stampa impiegata è stata :Anapurna Mw di Agfa Graphics, un sistema di stampa ibrido in grado di gestire supporti sia rigidi sia flessibili, che produce risoluzioni fino a 1.440 dpi e velocità di stampa fino a 15 m2 l’ora. «:Anapurna è caratterizzata da un’elevata qualità di stampa, le dimensioni estremamente ridotte delle gocce e la qualità dei nostri set di inchiostri si combinano per riprodurre colori intensi, con tinte piatte uniformi e grande precisione nei dettagli», ha commentato Reggiroli, che si è dichiarato soddisfatto del risultato ottenuto dalla produzione dei vassoi personalizzati in quanto la macchina ha dimostrato affidabilità e qualità di output anche su una tiratura di molti pezzi. Il valore aggiunto di questa tecnologia è che aggiunge alle caratteristiche di :Anapurna la possibilità di stampare con inchiostro bianco ampliando le applicazioni possibili.
Il taglio La tecnologia Zünd G3, generazione più evoluta di plotter
da taglio e fresatura, è il risultato di oltre 20 anni di esperienza nella tecnologia del taglio digitale in piano. È caratterizzata da grande affidabilità, robustezza e produttività oltre che modularità, caratteristica delle soluzioni Zünd. Anche la versione G3 L2500 ha un piano di lavoro facilmente accessibile sui 4 lati e un piano di taglio in metallo, rigido, modulare e regolabile micrometricamente per planarità e aspirazione. I supporti da lavorare sono trattenuti da una turbina a geometria variabile. L’utensile V-Cut può tagliare pannelli fino a 16 mm di spessore con inclinazione da 15
a 45 gradi. «Per la progettazione abbiamo impiegato Impact Designer Primary 3D, nuovo software di progettazione e produzione firmato Arden e proposto in Italia da Logics. Una soluzione dedicata ai professionisti del packaging, produttori di espositori e fustellifici, basata su una potente piattaforma integrata con un database sviluppato per la progettazione e lo sviluppo dell’imballo e la realizzazione della fustella: questo ci ha permesso di realizzare con facilità un progetto elaborato come questo vassoio», ha concluso Redaelli.
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Software
il Gestionale attento ai risultati Edigit-Digital è un sistema integrato di gestione aziendale dedicato agli stampatori digitali.
Edigit International, azienda italiana che da oltre 25 anni sviluppa e commercializza sistemi integrati di gestione aziendale per il mercato delle arti grafiche, ha di recente sviluppato Edigit-DIGITAL una soluzione applicativa dedicata alle aziende che hanno come core business la stampa digitale. Data la modularità e la flessibilità della soluzione, Edigit-DIGITAL si presta perfettamente anche per i fornitori di prodotti stampati di grande formato. «Edigit Digital nasce non solo dall’esperienza decennale di Edigit nel settore grafico, ma anche dal continuo confronto con una foltissima community di utenti – circa 6.500 – che ci ha aiutato a mettere a punto una piattaforma modulare in grado di soddisfare passo a passo le crescenti esigenze del mercato della stampa, di cui il wide format è un segmento in continua crescita», ha spiegato Michele Tugnoli, business manager dell’azienda bolognese. Con lo sviluppo di tecnologie dalle caratteristiche sempre più evolute e produttive e con l’accentuarsi di una competizione sempre più serrata, anche gli stampatori di grande formato per mantenere le marginalità si trovano a dover ottimizzare il flusso di lavoro interno: è proprio in questa ottica che Edigit ha sviluppato il suo nuovo programma Edigit-DIGITAL.
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Una gestione precisa ed efficace Edigit-DIGITAL è un sistema gestionale progettato dalla softwarehouse italiana per fornire alle aziende di stampa digitale tutti gli strumenti necessari per effettuare con semplicità ed efficacia un controllo di gestione accurato dei vari processi produttivi. Si tratta di un software modulare che consente alle aziende di migliorare l’organizzazione interna ed esterna, misurare e controllare con precisione tempi e costi di produzione, rispondere rapidamente alle richieste dei clienti e attivare un sistema per migliorare la qualità del servizio.
Edigit-DIGITAL consente la gestione dei lavori con l’archiviazione dei file ricevuti dai clienti, nonché la realizzazione dei preventivi in modo semplice e preciso tramite l’utilizzo di automatismi e listini di vendita modificabili per cliente e per tipologia di prodotto. L’offerta al cliente è personalizzabile, collegata all’invio automatico tramite e-mail, e può essere sviluppata con più varianti di preventivo nello stesso documento. Accanto ai moduli tradizionali di gestione lavori e preventivi, EdigitDIGITAL offre inoltre la possibilità di monitorare la gestione commerciale, l’avanzamento della produzione, e di gestire la commessa di lavoro,
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soluzIONI E-Commerce per il commercio elettronico Altra novità di casa Edigit è Edigit E-Commerce, un portale web per il commercio elettronico creato con una struttura e un design adeguati ai contenuti software Edigit. La piattaforma, sviluppata in tecnologia .NET, personalizzabile e dotata di un’interfaccia user-friendly, consente alle aziende di stampa con le più diverse esigenze di offrire ai clienti i propri servizi basati sul web. Dal momento dello start-up, il sistema diventa operativo in pochi giorni e la sua personalizzazione può anche essere svolta in totale autonomia dai clienti che possono implementare banner, footer, testi e immagini.
Alcuni screenshot di Edigit-DIGITAL ed Edigit E-Commerce.
il consuntivo automatico delle commesse, l’emissione di bolle e fatture. Creato espressamente per operare con sistemi di stampa inkjet, il software Edigit-DIGITAL prevede, inoltre, un modulo denominato “Rilevamento Tempi Automatico” dedicato alla registrazione delle tempistiche di lavorazione tipiche di un flusso di stampa digitale. Inoltre Edigit mette a disposizione il proprio know how per seguire
individualmente l’implementazione del sistema secondo le specifiche esigenze di ogni cliente. L’azienda si avvale della competenza di tecnici altamente qualificati che illustrano il software attraverso una demo a richiesta e che forniscono assistenza agli utenti; si avvale inoltre della consulenza di professionisti specializzati nel controllo di gestione che forniscono consulenze personalizzate. In questo modo viene favorita l’integrazione del sistema Edigit-DIGITAL all’interno delle aziende di stampa digitale di tutte le dimensioni con un rapido ritorno sull’investimento.
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Digital Signage
il futuro è qui e ora Display interattivi, software di face recognition, augmented reality... ecco come cambia il mondo della comunicazione visiva. Ne parliamo con Aktivo.
per la progettazione di packaging plastico per il settore dell’elettronica e infine esperienze legate all’automazione industriale, in grado di fornire un apporto indispensabile a supporto della tecnologia destinata all’interattività. Questo mix di saperi ci consente di ideare, progettare e costruire public display interattivi, realizzare applicazioni interattive ad alto impatto visivo e fornire ai nostri clienti consulenza strategica per la comunicazione. Il team di Aktivo, azienda che si occupa di soluzioni complete per il Digital Signage.
Aktivo nasce nel 2007 come business unit di Elitalia, azienda che fornisce prodotti e soluzioni per l’elettronica e l’elettromeccanica. Da quali esperienze precedenti è maturata la competenza che vi ha permesso di orientarvi verso il mercato del Digital Signage? Aktivo nasce dalla convergenza di tre tipologie di competenze diverse ma complementari e indispensabili per dare vita a una realtà in grado di strutturare un’offerta completa di prodotti, servizi e supporto per il settore del Digital Signage. L’azienda OltreMedia, che da quindici anni opera nell’ambito della comunicazione d’impresa e sul punto vendita a servizio di brand internazionali del settore del beverage e di prodotti di largo consumo, fornisce ad Aktivo il proprio know-how in ambito di retail – settore di applicazione per definizione del Digital Signage. A questo si aggiungono competenze nel design industriale
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Il compito di un pioniere di una nuova tecnologia è anche fare informazione e diffondere la cultura intorno a una filosofia di prodotto innovativa: cosa intendete quando nel vostro sito affermate che il mercato del Digital Signage è ancora lontano dal realizzare le proprie potenzialità? In Italia il concetto di Digital Signage non è nuovo: negli ultimi anni sono state fatte diverse esperienze e, inevitabilmente, anche una serie di errori che oggi stiamo scontando. In passato questo media è stato proposto da alcuni operatori come una soluzione in grado di generare un aumento del 70% dello scontrino medio. Non nego che ci siano stati casi che abbiano dato feedback importanti, ma attribuire al Digital Signage doti miracolose è poco realistico. Le aziende che oggi operano in questo settore in collaborazione con AssoDS, l’associazione che riunisce gli operatori del Digital Signage, hanno oggi il compito di
diffondere la cultura sulle tematiche della comunicazione e del marketing digitale e le relative conoscenze tecnologiche: c’è ancora molta diffidenza nei confronti del Digital Signage causata dalla scarsa informazione, soprattutto presso i marketer. Un altro problema, tipicamente italiano, del DS classico è sicuramente rappresentato dalla eccessiva frammentazione dei network che ad oggi non sono in grado di presentarsi agli investitori con una massa critica che giustifichi lo spostamento di budget da altri media tradizionali. Digital Signage non è semplicemente trasferire le immagini del Sign tradizionale su schermo: non basta un public display. Come realizzate tecnicamente un progetto di comunicazione (contenuti, hardware, software, installazione e servizi)? Si parte da un’analisi degli obiettivi di comunicazione del committente che va soddisfatto tenendo conto di tante variabili, non ultimi i fattori ambientali e il budget a disposizione. L’elemento centrale di un progetto di DS sono sicuramente i contenuti: senza contenuti costruiti in modo adeguato e competente, qualsiasi network, anche il più potente, non raccoglierebbe risultati. L’agenzia che li produce deve avere un solido know-how tecnologico e di comunicazione multimediale e interattiva per misurarsi con le potenzialità offerte da questo
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mezzo: i contenuti saranno molto diversi se si tratta di un progetto di DS interattivo o no, così come anche l’hardware cambia completamente. Si spazia dal semplice contenuto Flash o video a soluzioni avanzate che utilizzano particolari periferiche quali: sensori di presenza, temperatura, luce, antenne per tag RFID, lettori di codici 2D come il QRcode e ancora software di Face recognition o Augmented Reality. Per la fase di deployment utilizziamo piattaforme di DS intelligenti (come ad esempio Websignage) che ci permettono di controllare in remoto lo stato di ogni punto della nostra rete e di realizzare palinsesti interattivi che possono essere differenti anche per ogni singolo player. Infine anche l’installazione richiede competenze specifiche per l’adeguato ed efficace posizionamento all’interno dell’ambiente dei totem e delle strutture che supportano gli schermi.
Il valore aggiunto per eccellenza è l’interattività: quando nel 2002 Spielberg ci affascinò con la sua idea di comunicazione del futuro con Minority Report, non stava trasmettendo fantascienza ma una realtà che si è realizzata in pochissimi anni? L’interattività ha un fascino che da sempre seduce la nostra fantasia. Oggi nella realtà ha raggiunto possibilità che solo fino a poco tempo fa consideravamo fantascienza. Il punto cruciale è fare percepire a chi investe come sfruttare queste potenzialità. C’è una scena nel film Minority Report in cui il protagonista, Anderston (Tom Cruise), camminando nella galleria di uno shopping center riceve pop up con messaggi personalizzati dai display pubblicitari posizionati sulle pareti, in quanto un telecamera posta all’interno dei monitor interpreta le sue preferenze attraverso la lettura della retina. Questo è possibile, grazie a un software in grado di
La dimostrazione di una soluzione Aktivo in occasione di un evento fieristico.
riconoscere il mood, il sesso, l’età delle persone che si trovano di fronte al display restituendo di conseguenza messaggi mirati al target individuato. Si tratta di una tecnologia che gli americani chiamano “face recognition”, un trend emergente nel Digital Signage globale. Sul vostro sito www.aktivo.it promuovete un nuovo prodotto dedicato al punto vendita che si chiama Aktivo PromoGames, in cosa consiste? Si tratta di un gioco interattivo dalla struttura molto semplice: è prodotto in Flash, si avvale di uno schermo, di una webcam e delle funzionalità touch dello schermo stesso. A determinare il successo di questo prodotto è proprio la sua semplicità, oltre naturalmente all’idea. Qualsiasi brand owner può commissionarci un gioco personalizzato da posizionare nel punto vendita attraverso un totem in cui è inserito un monitor: il consumatore potrà così acquisire
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informazioni sul prodotto, imparare alcune nozioni in merito al settore merceologico, usufruire di sconti per l’acquisto e partecipare a concorsi, semplicemente giocando, quindi divertendosi. Un esempio eclatante è quello di Yahoo Usa che ha installato presso 20 fermate del tram urbano, altrettanti monitor interattivi attraverso i quali le persone che aspettavano in quella fermata potevano sfidare gli antagonisti delle altre fermate in giochi “touch” semplici ma coinvolgenti. Il successo è stato tale che ogni giorno centinaia di persone si sono sfidate in diretta generando awarness, notiziabilità e diffusione social... nonché un sacco di tram persi! Questo spiega le potenzialità di questo mezzo in cui Aktivo crede e per cui sta investendo. A quale tipologia di clientela vi rivolgete e quali sono le differenze tra i vostri utenti? Quali settori, oltre al retail, richiedono maggiormente i vostri prodotti e servizi? Naturalmente il settore del retail è quello tradizionalmente più votato al Digital Signage, proprio perché le esigenze di comunicazione di questo settore trovano in questo media la soluzione più efficace per informare e coinvolgere i clienti e al contempo promuovere i prodotti intrattenendo il pubblico; vale lo stesso discorso per i centri commerciali e i temporary store che desiderano indirizzare la clientela agli acquisti. Abbiamo anche clienti nella pubblica amministrazione, comuni, scuole, uffici amministrativi, così come nella sanità, ospedali; centri congressi; aziende del settore bancario e finanziario. Tutte queste realtà impiegano il DS per sostituire le comunicazioni cartacee e per erogare servizi grazie all’interattività. Un altro settore che si sta aprendo al DS è quello della moda che necessita di enfatizzare l’immagine e trova nel video la massima espressione dell’impatto visivo. Naturalmente le scelte in questo
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caso ricadono più spesso su soluzioni non interattive. Quali saranno gli sviluppi del Digital Signage, a quali implementazioni sta lavorando la ricerca per farli diventare prodotti disponibili sul mercato nell’immediato futuro? Si prospettano scenari per interessantissimi sviluppi futuri su tutti i fronti, in particolare da un punto di vista puramente tecnico ci sono diversi ambiti in cui la ricerca si è mossa. Ad esempio si potranno applicare al Digital Signage tecnologie già esistenti come il multi-touch presente oggi in dispositivi come l’iPhone e l’iPad, attualmente ancora troppo costose per essere diffuse in questo settore su larga scala. I monitor LCD con retroilluminazione Led, ora prerogativa dei prodotti consumer, sono una soluzione che offrirebbe importanti vantaggi al Digital Signage in quanto a riduzione dei consumi, migliore qualità di immagine e minore ingombro. Un altro trend sono i monitor con form factor non convenzionale o componibili che lasciano spazio a installazioni particolarmente creative e originali. Dal punto di vista dell’hardware cito il neonato standard OPS (Open Pluggable Specification) dedicato al mercato DS professionale proposto da Intel con l’obiettivo di risolvere il problema della frammentazione di questo mercato e per semplificare l’installazione, l’uso e la manutenzione dei dispositivi player. Infine, dal punto di vista applicativo sono da menzionare tutte le possibili forme di interazione tra DS e mondo mobile, le applicazioni di Augmented Reality, e il face recognition, tutte applicazioni che potranno essere determinanti nell’attrarre gli investitori a utilizzare questo nuovo stupendo mezzo che è il Digital Signage.
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contaminazIONI Digital Signage
arte in movimento
La metropolitana milanese diventa palcoscenico di nuovi percorsi artistici multimediali. Nasce il progetto MTA-Multimedia Transfer Art.
Che cosa hanno in comune l’ATM, l’azienda dei trasporti milanesi, l’Accademia di Belle Arti di Brera e il Politecnico di Milano? La cultura e il movimento? L’arte e la metropolitana milanese? Apparentemente nulla. Eppure un filo conduttore c’è. A unire questi tre protagonisti c’è il desiderio di celebrare l’arte e la cultura sfruttando però una nuova modalità espressiva. E qui entra in gioco M-Cube, azienda triestina specializzata nella progettazione e realizzazione di sistemi instore radio, instore TV e progetti di comunicazione che sfruttano il digital signage per la diffusione di contenuti multimediali a distanza. Grazie a queste nuove tecnologie di comunicazione, ATM ha potuto dar vita al progetto MTA-Multimedia Transfer Art che ha come obiettivo portare l’arte multimediale nelle principali fermate della metro milanese. La scelta è caduta sulle stazioni di Porta Venezia e di Porta Garibaldi che per l’occasione si sono trasformate in un punto di diffusione privilegiato di contenuti culturali e artistici. Nel mezzanino che precede l’accesso ai binari, ATM ha creato una lounge che ripropone idealmente un vagone della metropolitana, ma con una particolarità: al posto dei finestrini ci sono dei monitor che trasmettono senza interruzione i contenuti audiovisivi creati ad hoc dagli studenti dell’Accademia di Brera e del Politecnico. Le installazioni realizzate nelle fermate di Porta Venezia e Garibaldi diventano così il palcoscenico ideale dove i giovani
Nella struttura che ripropone idealmente un vagone della metropolitana milanese al posto dei finestrini ci sono dei monitor che trasmettono senza interruzione i contenuti audiovisivi creati ad hoc dagli studenti dell’Accademia di Brera e del Politecnico.
possono esprimere la loro arte attraverso le nuove tecnologie di comunicazione. E non è tutto qui. In futuro ci sarà anche la possibilità di interagire con i contenuti trasmessi e di creare un collegamento diretto con i propri cellulari. Filo conduttore del progetto partito nel dicembre scorso è la presentazione dell’uomo e del suo habitat, con particolare attenzione agli spazi cittadini come proposta per un nuovo modo di concepire la mobilità nelle grandi città, promuovendo la divulgazione della cultura in tutte le sue forme. Pioniere nelle soluzioni specifiche realizzate nelle applicazioni audio e video di
instore marketing in Ialia, M-Cube ha fornito ad ATM il sistema che permette di trasmettere mediante la tecnologia digital signage le opere dei giovani artisti, aggiornando la programmazione in tempo reale sui diversi schermi.
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creazIONI
Fine art Giclée in versione wide Spazio81, prima in Europa, realizza stampe “Fine-Art Giclée” in versione superwide 185x300. Il laboratorio fotografico e di fine art ha commissionato, direttamente alla cartiera produttrice, la realizzazione di carta Fine-Art in banda 185 che è stata prodotta dalla Casa madre nel formato speciale espressamente richiesto. «Per il mondo della fine-art europea è un primato di cui andiamo orgogliosi: già due artisti del calibro di Giovanni Gastel e Francesco Jodice hanno stampato le proprie opere sulla nostra nuova carta» ha spiegato Diego Locatelli, fondatore di Spazio81. E un’opera di grandi dimensioni stampata sulla carta speciale con tecnologia Roland modificata per creare un originale effetto nero carboncino era finalista all’evento Roland Experiece Day. La Rag Smooth “banda 185” è a pH neutro, esente da acidi, priva di lignina; è conforme agli standard archiviali (DIN6738, ANSI Z93.48-1984, ISO9706) ed è corrispondente agli standard Fine-Art Trade Guild. La cartiera produttrice è stata la prima a sottoporre i propri prodotti, perché venissero testati, al rinomato Rochester Institute of Technology. In coerenza con la filosofia di eco sostenibilità, Spazio81 sottolinea che la carta fine-art è prodotta utilizzando unicamente polpa proveniente da fonti rinnovabili, conformemente a ISO14001.
Concorsi Il coraggio di fare la differenza Dopo aver superato quest’anno i 10 anni di vita, il concorso Ideas that Matter di Sappi, produttore leader di carte fini patinate, si presenta in una versione rinnovata e di grande impatto. Offre infatti la possibilità ai partecipanti di presentare il loro lavoro durante tutto l’anno, aggiornando online la loro presenza all’iniziativa. A differenza di molti altri concorsi, l’accento è posto sui progetti di design, applicando la teoria alla vita reale, per far conoscere problematiche più o meno note nell’ambito dell’ambiente, della cultura, dell’istruzione, della sanità, dei diritti umani e della società. Il concorso è rivolto a studenti di design (singole persone o gruppi) e professionisti creativi che vogliano utilizzare le loro capacità per fare la differenza. È un’opportunità per tradurre la teoria in pratica. Utilizzando la carta un progetto diventa tangibile, incoraggiando e supportando i progettisti a tutti i livelli affinché possano concretizzare più facilmente la propria passione in progetti reali. Per informazioni sul concorso Ideas that Matter www.sappi-ideasthatmatter.eu
Fine art Stampa, incornicia e appendi Dare vita a una mostra d’arte in tre mosse oggi è più semplice che mai: Innova, produttore statunitense di carte per la stampa digitale fine art, che fanno parte del brand Innova Art, ha lanciato JetMaster Display System, una sorta di kit per la creazione di veri e propri quadri “fai-da-te” in pochi minuti. Nel pacchetto è compreso il supporto in diverse misure con i bordi laminati e autoadesivi e il telaio su cui montare l’opera stampata. Per ottenere un quadro fatto e finito è sufficiente scaricare i template di Photoshop disponibili gratuitamente su www.jetmaster-systems.com/downloads, caricare il progetto e stampare sulla carta della misura prescelta: l’allestimento del quadro si ottiene senza l’impiego di colle e cornici complesse, semplicemente piegando e fissando il soggetto stampato intorno al telaio già pronto per l’uso che è progettato per eliminare bolle, pieghe ed eventuali imperfezioni. Allestire un’intera mostra diventa non soltanto semplice ma anche divertente, basta seguire passo a passo le istruzioni.
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creazIONI Certificazioni
L’arte digitale diventa preziosa Le opere digitali in serie limitata possono ora fregiarsi di un prestigioso marchio di validazione.
Agli artisti che aderiscono al progetto Digigraphie viene fornito questo particolare DigiBox comprendente un timbro a secco con la firma dell’artista per l’autenticazione delle opere.
Diffuso e riconosciuto a livello europeo, il marchio di validazione Digigraphie by Epson per le opere digitali in serie limitata riscuote sempre maggiore interesse e apprezzamento anche sul mercato italiano, dove l’innovativa tecnologia Epson è riconosciuta nel campo della fotografia professionale per l’eccellente standard qualitativo. Oggi sono molti i fotografi che usano stampanti e supporti di stampa Epson per realizzare le proprie mostre fotografiche e per riprodurre i propri scatti. Allo stesso modo, gli artisti digitali guardano con crescente attenzione alle possibilità offerte dalla tecnologia Epson e sempre più la utilizzano per dare forma alla propria visione artistica, proprio per le caratteristiche di qualità, durata e affidabilità garantite per le produzioni d’arte digitali. «Dal lancio in Italia nel 2007», spiega Giovanni Pizzamiglio, business manager Pro-Graphics di Epson Italia, «il progetto Digigraphie si è
progressivamente affermato: ad oggi possiamo annoverare più di 100 artisti Digigraphie presenti nella galleria online (www.digigraphie. com/it), di cui circa 40 creano direttamente e certificano le proprie opere digitali. Esiste inoltre una rete di oltre 40 laboratori certificati Digigraphie, selezionati in base alle loro competenze tecniche nel campo della riproduzione fine art di alta qualità». I laboratori certificati sono da un lato gli interlocutori diretti di fotografi e artisti digitali che decidono di produrre i propri lavori avvalendosi di questo esclusivo marchio di validazione; dall’altro, possono rappresentare un valido riferimento di consulenza e supporto tecnologico per gallerie d’arte, musei e archivi che desiderano proporre edizioni limitate Digigraphie Collection. «Il prestigio riconosciuto al marchio», continua Pizzamiglio, «ci viene confermato oggi in Italia da cinque
gallerie Digigraphie che hanno già scelto di produrre, esporre e commercializzare opere provenienti dalle proprie collezioni, certificandole con il prestigioso timbro Digigraphie Collection». Da quando, inoltre, la fotografia e l’arte digitale hanno acquisito un ruolo sempre più consistente nel mercato dell’arte e del collezionismo, la tematica della conservazione delle opere nel tempo e della loro stabilità ha assunto un rilievo di primo piano. «In passato molti artisti italiani e laboratori attivi nel campo dell’arte che avevano adottato la tecnologia Epson, avevano espresso l’esigenza di poter certificare lo standard d’eccellenza ottenuto nella produzione di opere d’arte digitali, mediante precisi criteri e regole di utilizzo, così come la loro durata nel tempo. Oggi Digigraphie consente di produrre capolavori in serie limitata che collezionisti e appassionati d’arte saranno fieri di possedere».
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Dietro a questo piccolo bottone www.wideonline.it
c'è una importante novità che allarga i confini della comunicazione. Wide integra carta stampata e web. Quando su Wide trovate questo “bottone” - sia accanto ad un articolo che ad una pagina pubblicitaria – significa che sulla rete potrete avere facile accesso agli approfondimenti che vi interessano.
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Sfogliate la rivista e quando trovate il “bottone” cliccatelo e verrete collegati ad un file di approfondimento. Potrete trovare un filmato, una scheda di prodotto, maggiori informazioni sull’argomento che per motivi di impaginazione non hanno potuto trovare spazio sulla carta stampata, altre foto o documenti correlati.
*gli abbonati avranno così la possibilità di sfogliare on-line la rivista il giorno stesso che questa viene mandata in stampa, quindi un paio di settimane in anticipo rispetto a chi la riceve tramite la normale distribuzione.
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creazIONI Banche dati
immagini alla velocità della luce iStockphoto, fornitore globale della fotografia in stock, migliora la funzione di ricerca delle immagini rendendola ancora più rapida.
Fondata nel 2000, iStockphoto ha sede a Calgary in Canada: da sempre pioniere del modello basato sui micro-pagamenti per la fotografia stock quale sito di contenuto generato dagli utenti, l’azienda dal 2006 è parte del gruppo Getty Images e offre anche un servizio di assistenza in lingua italiana. La banca dati di iStockphoto è composta da più di otto milioni di foto royalty-free, illustrazioni, audio, video e file Flash che fanno parte di diverse collezioni: dalla “Vetta”, foto più artistiche, alla “Agency”, immagini di uso comune. I file possono essere acquistati, impiegando un tipo di ricerca d’avanguardia, per le più diverse applicazioni: comunicazione commerciale, marketing o progettazione grafica. «Anche gli operatori della comunicazione visiva di grande formato possono attingere dal nostro immenso database di immagini, che sono scaricabili con risoluzioni adatte alla stampa in formati extra wide», ha spiegato Francesca Cinerai, client relation specialist di iStockphoto Italia. «Molti file sono inoltre disponibili in vettoriale».
Semplificare la ricerca A completamento del nuovo design del sito, iStockphoto ha apportato miglioramenti nella funzione di ricerca: tecnicamente nota come “faceted search”, consente una rapida e semplice individuazione dell’immagine, video o audio più adatti. La nuova ricerca include risultati rilevanti dal punto di vista locale e la possibilità di navigare con più precisione nell’archivio di iStock. Un cambiamento, già implementato, è la gamma di strumenti disponibili direttamente nella pagina dei risultati, che permettono di avviare una ricerca utilizzando termini di significato più ampio e di raffinare la “query” in tempo reale. Un nuovo algoritmo tiene conto della lingua e del luogo da cui è avviata la ricerca, in modo che siano visualizzati risultati maggiormente rilevanti per l’utente. «Negli anni passati c’è stata molta competizione tra i maggiori fornitori stock, fra chi possedesse la più vasta collezione di file», ha affermato Kelly Thompson, COO di iStockphoto. «Noi abbiamo scelto di ignorare questa disputa e ci siamo concentrati su ciò che più conta:
avere la migliore collezione, con i risultati di ricerca più rilevanti».
Ricerca localizzata iStockphoto è al servizio di un bacino di utenza internazionale; più di sette milioni di clienti acquistano ogni giorno decine di migliaia di file. Essendo impossibile prevedere ciò che ciascun cliente potrebbe ricercare, il parametro in grado di raffinare la ricerca sin dall’inizio è il luogo. Con la ricerca localizzata, utenti in una determinata zona del mondo che cercano immagini che ritraggono ad esempio il “denaro” ottengono lo stesso numero di risultati di altri utenti che si trovano altrove ma l’ordine di presentazione è diverso. Nella nuova pagina dei risultati, nuove opzioni di ricerca avanzata consentono di raffinare ulteriormente o eventualmente modificare la query. Grazie alle nuove modifiche, gli utenti visualizzano il cambiamento di risultati in tempo reale, potendo così decidere se sono necessarie ulteriori modifiche. Le ultime ricerche vengono inoltre salvate per facilitare gli utenti che frequentemente acquistano lo stesso tipo di immagini. www.istockphoto.com
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creazIONI
Cover story
wonder...ful al salone del mobile Canon ha celebrato il 50mo anno della manifestazione con la suggestiva installazione “Neoreal Wonder”, soggetto che abbiamo scelto per la nostra copertina.
Il concept di Neoreal ideato da Canon Inc. e proposto dal 2008 in concomitanza con il Salone del Mobile di Milano, è tornato anche quest’anno a riempire di stupore i visitatori degli eventi Fuorisalone. Dal 12 al 17 aprile gli spazi del Superstudio Più Art Point di via Tortona hanno ospitato “Neoreal Wonder”, un progetto che racchiude una perfetta sintesi di luce, innovazione e coinvolgimento dello spettatore confondendo materia e immagine impalpabile, realtà e immaginazione in una suggestione sensoriale. Sull’onda di un Canon Expo 2010 votato alla forza dell’immagine di grande formato e dell’esperienza dei sensi, Canon ha deciso di celebrare il 50mo anno del Salone del Mobile costruendo uno scenario sorprendente. L’edizione 2011 di Neoreal ha combinato i talenti di due team di designer: quello dello studio Torafu Architects, composto da un gruppo di giovani architetti giapponesi che si ispirano all’architectural thinking, e quello dei componenti di WOW, studio internazionale d’arte visiva con sedi a Tokyo e a Firenze, esperto in progetti di design, spot pubblicitari e identità visiva, ma
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anche di installazioni di grandi dimensioni.
Light Loom Nella sala principale di 320 metri quadrati, con il tema “Light Loom” il team Torafu Architects ha allestito uno schermo tridimensionale di grande formato sul quale le immagini proiettate accoglievano lo spettatore consentendogli letteralmente di immergersi in una nuova esperienza visiva in cui luce e grafiche si fondevano completandosi. L’effetto era “schermo di fasci luminosi”: la luce viene esplosa in una molteplicità di raggi di luce che avranno la stessa consistenza dell’aria. Gli autori, in occasione di una visita in una filanda sono rimasti affascinati dallo sviluppo a raggiera dei fasci di fili dei telai, traendone così spunto per la realizzazione della loro opera. L’intento dei designer era quello di creare una visione tridimensionale nella quale il visitatore potesse immergersi e andare oltre la consueta visione bidimensionale. Diversamente dai tradizionali schermi piatti, questo schermo tridimensionale utilizza fili di livellamento per raccogliere la luce da innumerevoli punti, consentendo
allo spettatore di vivere una esperienza visiva del tutto nuova. Questo intreccio tra immaginazione e realtà dà forma, con impalpabili fili, a qualcosa di onirico, che rappresenta la realtà inafferrabile del mondo moderno. Lo “schermo di fasci luminosi” crea sei lettere visibili sin dall’entrata; proprio come Neoreal fa con la luce ciò che James Joyce fa con le parole: in queste pagine alcune immagini delle installazioni di Neoreal Wonder, un progetto di Canon che mostra in un ambito artistico le prodezze della tecnologia.
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creazIONI Arte & Tecnologia Anche quest’anno l’acquisizione e la visualizzazione delle immagini dell’intera mostra è stata resa possibile grazie all’utilizzo delle più innovative tecnologie imaging di Canon. Circa 20 videoproiettori Canon tra cui WUX10 Mark II – che incorporano la tecnologia LCOS (Liquid Crystal On Silicon) – hanno proiettato le immagini da diverse posizioni e angolazioni in tutto lo spazio espositivo. Tutte le riprese sono state realizzate utilizzando la fotocamera reflex digitale EOS 5D e la nuova videocamera digitale Legria HF M41, dotata dello stesso sensore CMOS ad alte prestazioni già utilizzato nei modelli professionali Canon.
un meraviglioso ricamo, il visitatore potrà notare come le lettere di luce siano intessute da innumerevoli fili.
Circle of Light L’installazione visiva “Circle of light ” di WOW proponeva immagini che normalmente non possono essere viste nello stesso istante, quali le
sfumature della luce nel suo viaggio giornaliero dall’alba al tramonto e i diversi cambiamenti che assume nel corso dell’anno. Erano parte del concept un tunnel che conduceva all’area espositiva principale, dove le immagini erano proiettate su uno schermo gigante composto da due display da 300 pollici con
una risoluzione superiore al formato HD, e 6 schermi di fasci luminosi. La suggestione di Circle of Light consisteva in una successione di straordinarie immagini reali e virtuali nelle quali la luce dell’alba e del tramonto coesistono nello stesso spazio e nello stesso tempo, per cui lo spazio e la luce si fondono in un’unica sensazione. Per la realizzazione di questo progetto sono state utilizzate una videocamera Legria e una reflex digitale Canon EOS, mentre la proiezione avviene attraverso un uso magistrale degli eccellenti videoproiettori Xeed. La creazione WOW risalta e prende vita grazie alle sofisticate caratteristiche tecniche di questi prodotti.
Air Vase “Air Vase” è un’opera stata realizzata da Torafu Architects con l’ausilio di una fotocamera digitale e una stampante Canon. Stampando l’immagine scattata con la fotocamera su entrambi i lati del foglio fustellato, e modellandolo a forma di vaso, ha preso vita l’Air Vase in versione Neoreal Wonder, che al variare del punto di vista offre una visione dei vasi di carta e aria in continua evoluzione.
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fornitori
Gli indirizzi delle aziende di settore Tariffe e informazioni: Zeta’s, via Kolbe 8 - Milano, tel. 02.75291020 email: paci.a@ilpoligrafico.it
Tessuti serigrafici Euroscreen 41049 Sassuolo (MO), v. Circonvallazione n/e 92, t. 0536804523, fax 0536800812. Prodotti e attrezzature per serigrafia e grafica.
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Danielli Materie Plastiche Divisione della RÖhm italia srl 20021 Ospiate di Bollate (MI), via Ghisalba 11/2, tel. 02383437.1, fax 0238301198, www.danielli.com, danielli@danielli.com. Lastre rigide e leggere per serigrafia, supporto di poster e prespaziati, stampa digitale flatbed: Forex® Classic, Forex® Smart, gamma Kapa®, Gatorfoam®, Foam-X® New, Dibond®, Dilite®, Dibond® Digital, Poliplak®, Mirror PS®. Lastre trasparenti e opal: Quinn™ Cast, Quinn™ XT, Quinn™ San, Quinn™ PS, Quinn™ PC, Quinn™ SPC. Fogli e films per serigrafia e offset: PVC Vinilprint®, PP Policarton®.
Mohwinckel spa 20090 Trezzano s/Naviglio (MI), via San Cristoforo 78, tel. 0248401749, fax 024453847, comm@mohwinckel.it, www.mohwinckel.it. Film di policarbonato BAYER. MAKROFOL BAYFOL - MARNOT. Film di poliestere FOLEX per tastiere a membrana, circuiti flessibili, pannelli serigrafati. Biadesivi e separatori LOHMANN per tastiere/pannelli.
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WIDE 3
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Persone e aziende citate con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria 4It Group 46 3A Composites 27 30 3M Agfa Graphics 14,46 50 Aktivo Alexander Mark 7 Assocomunicazione 9 AssoDS 50 ATM 23,55 43 ATS Color B.M. Print Style 45 Barbieri electronic 39 39 Baronio Elena Binda Giovanni 44 44 Binda Michele Bishop Kenneth 30 Bompan 5,16,32 32 Bompan Massimo Bompan Rachele 32 23 Bruno Davide Ca’ Foscari università 20 Canon 14,60 42 Caretta Fantini Massimiliano 18 Cielle Cinerai Francesca 59 Color Concepts 15 Conquest Jim 31 Digital EFX Wraps 30 Direct Marketing Association 9 DM expo 8 23 Du Chéne de Vère Fabrizio Durst 14,25,40 Edigit International 9,48 Efi 13,15,41 Elitalia 50 Elitron 18 Epson 13,15,57 EskoArtwork 18 Fespa 6 Fespa Digital 13,32,36 Filippini Arianna 39 Findley Phil 38 Fowler Dallas 30 Fujifilm 17,36,38 G. Binda & C. 44 Gastel Giovanni 56 59 Getty Images GMG 16 Gregoretti Vittorio 3 Guandong Italia 19 Hall Craig 30 Hampshaw Martin 38 Heidelberg 38 Hilford 15 HP 13,15,21,26 Huber Italia 42 hubergroup 42 IGPDecaux 23 Imagine-It Graphics 31 InfoTrends 6 Innova 56 Inprinting 8 Ist. Pavoniano Artigianelli 26
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iStockphoto 59 56 Jodice Francesco Just 39 KBA 38 38 Kolorcraft Komori 20 39 Kunstdunger Linkman 16 Litorama 23 67 Litover Locatelli Diego 56 19,46 Logics LogosPrint 31 M-Cube 55 7 MacOwan Duncan Masserdotti gruppo 40 30 Matthews Specialty Graphics Mimaki 13,16,32,45 Miotto Giancarlo 40 36 Morgan Tudor MS 45 45 O’Neill Dan Océ 14 Officina della Comunicazione 8,46 Oltre Media 50 Omnicom Expo 8 Onyx 14 Perrault Patrick 30 Piasetico Dario 42 Pigato Marco 16 Pira International 44 Pixartprinting 10,11,20 Pizzamiglio Giovanni 57 Politecnico Milano 55 Ravera Federica 39 Redaelli Matteo 46 46 Reggiroli Marco Rigamonti Matteo 20 Roland 16,31,56 Santoso Pozo Antonio 41 Sappi 56 Schinlever Scott 41 SEI Rota 40 Sericom 2 SGIA 30 Signs by Tomorrow 30 Spandex 39 Spazio81 56 Sun Chemical 68 Superstudio Più Art Point 60 TACA 24 Tecnographica 16 Thompson Kelly 59 TicTac 34,35,40 Tironi Mauro 46 Torafu Architects 60 Tugnoli Michele 48 Vidal Oscar 26 Viscom Italia 16,32,53 WOW 60 Xaar 6 Ytuarte Chris 30 19,39,46 Zund
Redazione: ZETA’S 20137 Milano, via Kolbe 8 tel. 02.752910.1 redazione@wideonline.it Direttore responsabile: Ruggero Zuliani Condirettore: Anna Aprea aprea.a@ilpoligrafico.it Responsabile di redazione: Vanna Pizzetti pizzetti.v@ilpoligrafico.it Redazione: Titti Cocola cocola.t@ilpoligrafico.it Cristina Rossi rossi.c@ilpoligrafico.it Sviluppo progetti WideComm: Alexia Rizzi alexia.rizzi@4itgroup.it Pubblicità: Rancati Advertising: Claudio Sanfilippo csanfilippo@rancatinet.it Zeta’s: Manuela Terreni terreni.m@ilpoligrafico.it 4IT Group: Marco Marcuccio marco.marcuccio@4itgroup.it Registrazione Tribunale di Milano n° 448 del 21.9.1985 R.E.A. Milano n° 1190227 Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli Autori. È vietata la riproduzione anche parziale del testo. ISSN 0394-5901 Quota di abbonamento annuo per l’Italia euro 48,00 per l’Europa euro 73,00 extra Europa euro 83,00. Numeri arretrati: euro 14,00. I versamenti possono essere effettuati a Zeta’s srl IBAN IT31 X030 3201 6010 1000 0060 641 oppure ccp n. 41419201. Desideriamo informarLa che il D.Lgs. 196/03 (Testo Unico Privacy) prevede la tutela di ogni dato personale e sensibile. Il trattamento dei Suoi dati sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e della Sua riservatezza. Ai sensi dell’art. 13 del Testo Unico, Le forniamo quindi le seguenti informazioni: il trattamento che intendiamo effettuare verrà svolto per fini contrattuali, gestionali, statistici, commerciali, di marketing; il trattamento, che comprende le operazioni di raccolta, consultazione, elaborazione, raffronto, interconnessione, comunica-zione e/o diffusione si compirà nel modo seguente: archiviazione su supporto cartaceo e archiviazione informatizzata su personal computer. Il titolare dei dati è: Zeta’s srl nella persona del Rappresentante Legale. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è Alessandra Gori Montanelli (gorimontanelli.p@ilpoligrafico.it - via Kolbe 8 Milano - tel. 027529101 - fax 0275291032). Al titolare del trattamento Lei potrà rivolgersi per far valere i Suoi diritti così come previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
Progetto grafico e impaginazione: Cristina Mascherpa e Chiara Arrigoni Stampa: Grafiche Parole Nuove Brugherio (MB) Nobilitazione copertina: Litover (Monza) L’immagine riprodotta in copertina fa parte dell’installazione “Neoreal Wonder” (vedi pag. 60).