5/2022
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SPECIALE
STAMPA FLESSOGRAFICA SPECIAL
Il Flexo Day e i migliori stampatori flexo dell'anno: tutti a Bologna Flexo Day and the best flexo printers of the year: see you in Bologna
POWER SPONSOR
FLEXO PRINTING
Cronache e nuove tecnologie dalle grandi fiere d'autunno: K e MIAC Chronicles and new technologies from the great autumn fairs: K and MIAC
Il packaging di carta e i progetti Aticelca Paper packaging and the projects of Aticelca
EXTRUSION | PRINTING | CONVERTING
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SUMMARY SOMMARIO
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Numero 5/2022 MERCATI
SOSTENIBILITÀ
Coordinamento editoriale Elena Piccinelli Direttore responsabile Enrico Barboglio
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(Atif)
Redazione, Segreteria, Diffusione Stratego Group Via Cassanese 224 - 20090 Segrate (MI) Tel. +39 02 49534500 www.strategogroup.net A questo numero hanno collaborato Enrico Barboglio, Francesco Bordoni, Stefano d’Andrea, Gwyn Garrett, Marco Rotondo, Andrea Vittadello, Federico Zecchini Traduzioni Dominic Ronayne Progetto grafico imaginemotion Srl - Andrea Verri Corso Buenos Aires, 23 - 20124 Milano Impaginazione Studio Grafico Dante Cavallaro Via Vescovo Garibaldo 1/a - Inzago (MI) Stampa PressUP - Nepi (Viterbo) - www.pressup.it Numero 5/2022 Pubblicazione iscritta al n. 163 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 14/03/2007 Iscrizione nel Registro degli Operatori della Comunicazione n. 4028C La riproduzione totale o parziale degli articoli e delle illustrazioni pubblicati su questa rivista è permessa previa autorizzazione della Direzione. La Direzione non assume responsabilità per le opinioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari
Flexo Day 2022: ecco il programma Flexo Day 2022: here is the program
(Fedrigoni Self-Adhesives)
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Mercati News
(Gruppo Italiano Rotocalco, Associazione Italiana Scatolifici CIS, FTA, Carta Etica del Packaging, DS Smith, Argi, Oscar della Stampa, Stratego Group, Unione GCT, Federazione Carta e Grafica, Acimga, Errepi, Sada, Z Due, Tadam, Inciflex, Francesco Bordoni-Ci-Ti.O.)
16 MIAC: carta fra rischi e sviluppo MIAC: paper between risk and development (Assocarta, Confindustria Toscana Nord, Regione Toscana, ACE di Barbui, Omet)
in collaborazione con
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(Marco Rotondo, Medhea, Fedrigoni, Conai)
35 10 domande sul packaging di carta 10 questions about paper packaging
(Andrea Vittadello-Merieux NutriSciences Italia, Massimo Ramunni-Aticelca)
TECNOLOGIE
41 Packaging color consistency, come ottenerla? Packaging color consistency, how to achieve it?
Pubblicità Stratego Group Srl sales@convertingmagazine.it 02 49534500
INFORMATIVA EX D.LGS.196/03 - Converting Srl, titolare del trattamento, tratta i dati personali liberamente conferiti per fornire i servizi indicati. Per i diritti di cui all’art.7 del D.Lgs.196/03 e per l’elenco di tutti i responsabili del trattamento rivolgersi al responsabile del trattamento, che è il direttore responsabile. I dati potranno essere trattati da incaricati preposti agli abbonamenti, al marketing, all’amministrazione e potranno essere comunicati alle società del gruppo per le medesime finalità della raccolta e a società esterne per la spedizione della rivista e per l’invio di materiale promozionale. Il responsabile delle trattamento dei dati raccolti in banche dati a uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la segreteria di redazione e diffusione, via Cassanese 224 20190 Segrate, tel. 02 26927081, fax 02 26951006, ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D.Lgs. 196/03
29 Il sciur Brambilla e la sostenibilità Signor Brambilla and sustainability
14 Packaging flessibile: le proposte del Giflex Flexible packaging: the Giflex proposals
Editore Converting Srl Piazza Castello 28 - Milano convertingsrl@convertingmagazine.it
Materiali Pubblicitari brando.zuliani@strategogroup.net
26 Economia circolare: la glassine da rifiuto a etichetta Circular economy: glassine from waste to label
(ColorConsulting) TECNOLOGIE
20 HP lancia la HP PageWide T700i Press HP launches the HP PageWide T700i Press 42 Filo di ferro Iron wire
(Stefano d’Andrea -Flexo.Expert)
PAROLA ALLA FILIERA
23 La K è finita ma lascia l’impronta The K is over but leaves its mark
(Messe Düsseldorf, Bobst, UPM, Michelman, Hutamaki, Uteco, Windmöller & Hölscher, BFM, Soma, Kohli Industires, Donau Carbon Technologies, Plastik, Sabic, Interzero, Rossini, IMS Technologies, Camis, Gama, I&C, Simec, BST, Ulmex)
46 Formazione itinerante: prosegue il Taga Tour sull’UV Traveling training: the Taga Tour on UV goes on 49 Tecnologie News
(Newmec Srl, CNR, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Food Safety Lab Srl, NEWW Packaging and Display, Kolbus, Robatech)
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EDITORIALE
SPECIALE STAMPA FLESSOGRAFICA
Avanti, si balla! No, non è il rollio dell’aereo che attraversa una turbolenza. E neppure l’ultimo ballo mentre la nave affonda. È sviluppo vero e il famoso, inaspettato, aumento del PIL (+0,5 nel terzo trimestre e del +2,6 su base annua) ne è manifestazione ufficiale. Come? Poi andrà peggio? Vedremo… intanto incassiamo la soddisfazione di vedere che se non ci si lascia prostrare dalle difficoltà, seppur gigantesche, i risultati arrivano. Nel nostro settore lo sviluppo si palesa a tanti livelli. Ad esempio negli investimenti che le imprese continuano a fare. Lo testimoniano le M&A dell’anno, i progetti di crescita delle aziende (leggete cosa rivela Davide Barbui nell’intervista raccolta al MIAC di Lucca), le dichiarazioni di intenti degli operatori che hanno partecipato alla nostra inchiesta sulla stampa flexo. Per non parlare dei risultati della R&D, presentati a Miac e soprattutto a K (nel nostro reportage di pagina 23): lanci importanti, non una semplice incipriata.
53 Stampa Flessografica Flexographic Printing 54 Converting Survey: stampa flexo sotto i riflettori Converting Survey: flexo printing in the spotlight
(Ferrarini & Benelli, Bosch Rexroth, ColorConsulting, Ditom, Epsilon Composite, Grafikontrol, Italian Printing Inks, Logica Srl, Lohmann Italia, Rabbi & Solved, REM, Sun Chemical, Tesa, Uteco)
Ma lo sviluppo è anche quello che creano le idee e la cultura del settore, di cui gli articoli di Marco Rotondo, Andrea Vittadello e Stefano d’Andrea (rigorosamente in ordine di pagina) ne sono esempio concretissimo. Come pure il bel Taga Tour itinerante, che fa education a domicilio ovvero aggiornamento su tecnologie e processi lungo tutta la Penisola. Ed è quello delle attività, sempre più concrete e meno “di rappresentanza” delle associazioni imprenditoriali, come Giflex e Assocarta testimoniamo a pagina 14 e 16, e come Acimga che - apprendiamo mentre questo numero va in stampa - dà vita al nuovo “gruppo di specializzazione” dedicato alla stampa flessografica, per dare voce e prospettive e forza ai fornitori di tecnologie.
Elena Piccinelli
Come on, let’s dance!
62 Arriva la nuova Uteco per tirature corte New Uteco for short runs arrives
64 Stampa flexografica News Flexographic Printing News
(Inci-Flex, Siegwerk, BFT Group, Bobst, BST, ColorConsulting, DuPont, I&C Gama)
No, it is not the roll of the plane going through turbulence. Nor is it the last dance as the ship sinks. It is real development and the notorious, unexpected increase in GDP (+0.5 in the third quarter and +2.6 year-on-year) is an official manifestation of this. How? Will it get worse? We’ll see... in the meantime, let us take satisfaction in seeing that if we don’t let ourselves be prostrated by the difficulties, albeit gigantic ones, the results arrive. In our sector, development is apparent at many levels. For example in the investments that companies continue to make. This can be seen in the M&As of the year, the growth projects of companies (read what Davide Barbui reveals in the interview at the MIAC in Lucca), the declarations of intent of the operators who participated in our flexo printing survey. Not to mention the R&D results, presented at Miac and especially at K (in our report on page 23): important launches, not just a mere powdering. But development is also what is born from the ideas and the sector’s culture; and of this are a very concrete example the articles by Marco Rotondo, Andrea Vittadello and Stefano d’Andrea (strictly in page order). As well as the beautiful Taga Tour, which provides education at home, i.e. updating on technologies and processes throughout the Peninsula. It is, again, the increasingly concrete and less “representative” activities of entrepreneurial associations, as Giflex and Assocarta testify on pages 14 and 16, as well as Acimga, which - we learn as this issue goes to printing - is setting up a new “specialisation group” dedicated to flexographic printing, to give voice, prospects and strength to technology suppliers. Elena Piccinelli
Breaking news Un’altra “ultim’ora” ci arriva da Atif. Gli organizzatori del grande appuntamento dei flessografi italiani - di cui Converting magazine è media partner - hanno divulgato le nominaton ai BestInFlexo 2022. Eccole qua, in ordine alfabetico e tutte in maiuscolo, come si conviene alle eccellenze; scopriremo le assegnazioni durante il galà di Bologna. Another “breaking news” comes to us from Atif. The promoters of the big event for Italian flexographers - of which Converting magazine is a media partner - have released the nominees for BestInFlexo 2022. Here they are, in alphabetical order and all in capital letters, as befits excellence; we will find out the assignments during the gala in Bologna.
69 Agenda 70 Inserzionisti / Advertisers Sponsor Aziende citate / Quotations
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ACM - SIT GROUP - ALUCART - ARIO - ARO - AUROFLEX - CARPAD - CARTOTECNICA POSTUMIA CIELLE IMBALLAGGI - CORAPACK - EKAFLEX - ESSITY ITALY - EUROPOLIGRAFICO - FLAVIO DI PIERO FLESSOFAB - GHELFI ONDULATI - GRAFICHE PRADELLA - IL DOGE - IMBALPLAST - MULTI-COLOR ITALIA - SACCHETTIFICIO NAZIONALE CORAZZA - SCATOLIFICIO CERIANA - SCATOLIFICIO ONDULKART SCATOLIFICIO TS - SIMPLAST - TERMOPLAST NORD - TIKEDO - TONUTTI TECNICHE GRAFICHE
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MERCATI
Flexo Day 2022: ecco il programma Come ogni anno, insieme alle castagne e al foliage, torna a Bologna il Flexo Day, organizzato da Atif il 15 e 16 novembre al Savoia Hotel Regency. Nel mezzo, la sera di gala per l’assegnazione dei premi BestInFlexo. Si articola in due mezze giornate, rispettivamente dedicate agli scenari di settore e agli sviluppi delle tecnologie, l’annuale appuntamento con gli operatori della stampa flexo, organizzato dall’Associazione Tecnica Italiana per la Flessografia. Sostenuto come sempre dai numerosi sponsor fornitori di tecnologia, fra cui spiccano i tre “platinum” Inciflex, Rossini e Uteco, rappresenta l’appuntamento dell’anno, che nessuno vuole perdere e di cui anche Converting magazine è media partner (è probabile che leggerete questo articolo proprio nelle sale del Regency). Attesissimo anche il tradizionale galà di assegnazione dei premi BestInFlexo agli stampatori che, con il supporto dei rispettivi service di prestampa, si sono attestati come i migliori dell’anno nelle numerose categorie in concorso. Quest’anno la giuria, presieduta da Massimiliano Ferrari del Center of Expertise Graphics R,D & Q Barilla, ha valutato 240 lavori candidati. Conduce la serata Debora Villa.
Martedì 15 novembre Sessione pomeridiana Dopo il pranzo informale e il momento di networking, si apre la prima sessione di lavo-
ri, moderata da Armando Garosci, direttore di Largo Consumo. La scaletta degli interventi prevede questi interventi: 15:40 benvenuto di Marco Gambardella, presidente Atif 15:50 “Scenari economici e PMI: come attrezzarsi per governare l’incertezza”, Fabio Papa, direttore scientifico di I-AER Institute of Applied Economic Research 16:10 intervento di scenario sull’evoluzione dei supporti base carta, sviluppato da Burgo 16:30 intervento di scenario sull’evoluzione dei supporti plastici, Mario Molinaro, Group Business Team director flexible packaging Taghleef 16:50 Storie d’impresa: Atif incontra PLASTIK. Armando Garosci intervista Gianangelo Cattaneo, amministratore delegato 17:15 termine dei lavori
Mercoledì 16 novembre Sessione mattutina 8:00 apertura desk degli sponsor e welcome coffee 9:30 apertura seconda sessione Flexo Day moderata da Chiara Bezzi, caporedattore Rassegna dell’imballaggio 9:45 apertura lavori di Marco Gambardella 10:00 intervento event partner
Flexo Day 2022: here is the program Like every year, along with chestnuts and foliage, Flexo Day returns to Bologna, organized by Atif on November 15 and 16 at the Savoia Regency Hotel. In between is the gala evening for the BestInFlexo awards. The annual meeting with flexo printing operators, organized by the Italian Technical Association for Flexography ATIF is spread over two half-days, respectively dedicated to industry scenarios and technology developments. Sponsored as always by many supplier, including the three "platinum" Inciflex, Rossini and Uteco, it represents the event of the year, which no one wants to miss and of which Converting magazine is also a media partner (you are likely to read this article right in the halls of the Regency). Also highly anticipated is the traditional gala BestInFlexo awarding the printers who, with the support of their respective prepress services, have stood out as the best of the year in the many categories in the competition. This year the jury, chaired by Massimiliano Ferrari of the Center of Expertise Graphics R,D & Q Barilla, evaluated 240 entries. Debora Villa will conduct the evening.
Tuesday, November 15-Afternoon session
After the informal lunch and networking time, the first working session opens, moderated by Armando Garosci, director of Largo Consumo. The program includes these speeches: 15:40 welcome by Marco Gambardella, president Atif 15:50 "Economic scenarios and SMEs: how to equip yourself to govern uncertainty," Fabio Papa, scientific director of I-AER Institute of Applied Economic Research 16:10 scenario talk on the evolution of paper-based substrates, developed by Burgo 16:30 scenario intervention on the evolution of plastic substrates, Mario Molinaro, Group Business Team director flexible packaging Taghleef 16:50 Business stories: Atif meets PLASTIK. Armando Garosci interviews Gianangelo Cattaneo, managing director 17:15 end of work
10:20 “CTV in flessografia: come funziona il nuovo metodo di misurazione del valore tonale del colore”, Stefano d’Andrea per il Comitato tecnico Atif 10:45 intervento event partner 11:05 intervento di FTA Europe 11:25 COFFEE BREAK 12:15 “Focus formazione: i progetti Atif per le scuole”, Ira Nicoletti, referente Commissione Education Atif 12:25 Premiazione BestStudentInFlexo 2022, Atif-Enpg 12:35 intervento event partner 12:55 “Semplificare la comunicazione committente e stampatore: i nuovi standard PRX-PQX”, Carlo Carnelli per il Comitato tecnico Atif 13:20 “Il marketing in funzione del packaging”, Michele Bondani, Packaging Italy 13:40 Tavola rotonda 14:00 Termine dei lavori, walking lunch e networking.
Wednesday, November 16-Morning session
8:00 opening sponsor desk and welcome coffee 9:30 opening second Flexo Day session moderated by Chiara Bezzi, editor-in-chief Rassegna dell’imballaggio magazine 9:45 opening paper by Marco Gambardella 10:00 event partner speech 10:20 "CTV in flexography: how the new color tonal value measurement method works," Stefano d'Andrea for Atif Technical Committee 10:45 event partner intervention 11:05 intervention by FTA Europe 11:25 COFFEE BREAK 12:15 "Education focus: ATIF projects for schools," Ira Nicoletti, Atif Education Commission referent 12:25 BestStudentInFlexo 2022 award ceremony, Atif-Enpg 12:35 event partner speech 12:55 "Simplifying client-printer communication: the new PRX-PQX standards," Carlo Carnelli for the Atif Technical Committee 13:20 "Marketing as a function of packaging," Michele Bondani, Packaging Italy 13:40 Round table 14:00 End of work, walking lunch and networking. 5/2022
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NEWS
Il 9 marzo torna Roto4All
È calendarizzata il 9 marzo 2023 a Milano la prossima conferenza Roto4All, l’evento annuale organizzato dal Gruppo Italiano Rotocalco di Acimga. Il gruppo coinvolge i fornitori di soluzioni per questa tecnologia di stampa, che in Italia vede molti attori di rilievo internazionale e un mercato di primaria importanza. L’evento sarà intitolato “Pensa, crea, stampa roto: una tecnologia, molti mercati. Le voci dalle filiere e gli sviluppi tecnologici” sarà un’occasione di confronto e dialogo con il coinvolgimento di tutta la community. Per leggere la cronaca dell’evento precedente, pubblicata su Converting mag 5/2021, attiva il QRCode.
Roto4All returns on March 9 The next Roto4All conference, the annual event organized by Acimga's Italian Rotogravure Group, is scheduled for March 9, 2023, in Milan. The group involves suppliers of solutions for this printing technology, which sees in Italy many internationally prominent players and a major market. The event will be titled "Think, create, print roto: one technology, many markets. Voices from the supply chains and technological developments" and will be an opportunity for discussion and dialogue with the involvement of the entire community. To read the report of the previous event, published in Converting mag 5/2021, activate the QRCode.
Lo sviluppo dei piccoli scatolifici all’assemblea CIS L’Associazione Italiana Scatolifici (Associazione CIS) ha scelto Cesenatico per l’Assemblea Nazionale dello scorso 30 settembre, integrata da un convegno e da un’area espositiva dedicata ai fornitori sponsor. I trasformatori “puri” di cartone ondulato hanno festeggiato il ritorno ai livelli di partecipazione pre-pandemia, parlato di globalizzazione e PMI e sottolineato il ruolo svolto in questi ultimi anni turbolenti (pandemia, shortage di materie prime…) per assicurare ai produttori di beni la disponibilità dell’imballaggio terziario. Il presidente Andrea Mecarozzi ha tracciato il percorso evolutivo dell’Associazione, che si appresta a fare un ulteriore passo di sviluppo, e Giovanna Pandini, direttrice dell’Associazione, ha presentato i risultati 8
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della Survey ACIS 2022 condotta per fotografare la situazione delle aziende associate e analizzarne cambiamenti e trend in atto. I portavoce dei Gruppi di Lavoro hanno poi presentato all’Assemblea i progetti strategici per il 2023, caratterizzati da obiettivi di posizionamento, evoluzione e reputazione. Ospiti graditi, Sabrina Bassan della Fondazione Carta Etica del Packaging - che ha condiviso i “10 Valori fondamentali per accompagnare il packaging verso un futuro più consapevole” - e Sante Conselvan, Past President di ATIF e presidente in carica di FTA Europe, l’Associazione Tecnica Europea per la Flessografia costituita dalle associazioni nazionali di Benelux, Danimarca, Francia, Italia, Spagna e UK. Sedici i fornitori che hanno sostenuto l’evento: Apr Solutions; Astin, B+B International; Cm Service Italia; Engico; Erre. Gi.Elle; Evoluzione Management; Fossaluzza; GTO; Italian Printing Inks; Kao Chimigraf Italy; La Timbriflex; Messersì Packaging; New Aerodinamica; Robopac; RTS Remote Terminal.
The development of small box manufacturers at CIS assembly The Italian Boxmakers Association (CIS Association) chose Cesenatico for its National Assembly last Sept. 30, integrated with a conference and an exhibition area dedicated to suppliers-sponsor. The non-integrated corrugated converters celebrated the return to pre-pandemic levels of participation, talked about globalization and SMEs, and emphasized the role they have played in these recent turbulent years (pandemic, raw material shortage...) in ensuring the availability of tertiary packaging to goods manufacturers. President Andrea Mecarozzi outlined the evolutionary path of the Association, which is about to take a further step of development, and Giovanna Pandini, Director of the Association, presented the results of the ACIS 2022 Survey conducted to photograph the situation of member companies and analyze their changes and ongoing trends. The spokespersons of the Working Groups then presented to the Assembly the strategic projects for 2023, characterized by positioning, evolution and reputation goals. Welcomed guests, Sabrina Bassan of the Ethical Packaging Charter Foundation-who shared the "10 Core Values to accompany packaging toward a more conscious future" - and Sante Conselvan, Past President of ATIF and current president of FTA Europe, the European Technical Association for Flexography made up of national associations from Benelux, Denmark, France, Italy, Spain and the UK. Sixteen suppliers supported the event: Apr Solutions; Astin, B+B International; Cm Service Italia; Engico; Erre.Gi.Elle; Evoluzione Management; Fossaluzza; GTO; Italian Printing Inks; Kao Chimigraf Italy; La Timbriflex; Messersì Packaging; New Aerodinamica; Robopac; RTS Remote Terminal. n
La scatola del futuro? Intelligente e autorigenerante Per celebrare il 150° compleanno della scatola di cartone, il fornitore leader mondiale di cartone ondulato DS Smith svela un progetto futuristico di imballo realizzato con fibre organiche e “programmabili”, in grado di auto-ripararsi, come la nostra pelle, quando vengono danneggiati. Caratteristiche: • un “sistema nervoso” articolato, che prende spunto dalla composizione delle foglie: i sensori sono stampati sulla "pelle" della scatola e collegano tutte le fibre dell'imballaggio, in modo che possa accertare i danni e comunicare con l'esterno; • un tessuto rigenerativo, con l’allungamento e l’ispessimento per coprire la lesione e la trasmissione di dati alla società di consegna e al destinatario, per informarli del processo di rigenerazione durante il tragitto; • capacità di riutilizzo: l'imballaggio guarisce l'apertura, per poterla riutilizzare continuamente, prolungandone la vita. Wim Wouters, Innovation Director di DS Smith, commenta: "L'imballaggio che guarisce da solo è un concetto futuristico, ma un'economia circolare in cui i materiali rimangono in uso per molto più tempo è più vicina di quanto pensiamo".
The box of the future? Intelligent and self-healing/self-rigenerating To celebrate the 150th birthday of the cardboard box, the world's leading supplier of corrugated cardboard DS Smith unveils a futuristic packaging design made from organic and 'programmable' fibres that can self-heal when damaged, like our skin. Features: - an articulated 'nervous system', inspired by the composition of leaves: sensors are printed on the 'skin' of the box and connect all the fibres in the packaging, so that it can detect damage and communicate with the outside world; - a regenerative fabric, that can stretch and thicken to cover the injury and the transmission of data to the delivery company and consignee to inform them of the regeneration process en route; - reusability: the packaging heals the opening so that it can be reused again and again, prolonging its life. Wim Wouters, Innovation Director at DS Smith, comments: 'Packaging that heals itself is obviously a futuristic concept, but a circular economy where materials remain in use for much longer may be closer than we think. n
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NEWS
Andrich e Zerbi nel direttivo ARGI
L’Associazione Fornitori Industria Grafica ARGI annuncia la nomina di Peter Andrich e Paolo Zerbi a consiglieri del Direttivo. Peter Andrich, amministratore delegato di Koenig & Bauer IT, ha maturato oltre vent’anni di esperienza come manager nel settore dell’imballaggio e dieci anni nell’industria grafica. Paolo Zerbi, Graphic Arts BD General Manager di Fujifilm, è a sua volta veterano del mercato con oltre 36 anni dedicati al mondo del printing. «L’ingresso di Peter Andrich e di Paolo Zerbi dà ulteriore impulso alla creazione di nuove iniziative e attività associative, tese a valorizzare e far crescere la filiera e la manifestazione Print4All. Il Direttivo è una garanzia per rendere ancora più solida la cooperazione tra gli associati a favore di un mercato, quello italiano, che esprime eccellenza e avanguardia tecnologica», sottolinea Antonio Maiorano, presidente di ARGI. Approfondire e ampliare l’analisi del mercato, sottolinea al riguardo Andrich, è uno dei principali obiettivi del Consiglio attuale, che si propone di sviluppare l’Osservatorio ARGI attraverso collaborazioni di esperti in tutti i mercati del Printing. Così come è prioritario, rilancia Zerbi, rafforzare la collaborazione con il mondo della scuola e degli istituti professionali che da sempre vede ARGI impegnata attivamente, per incentivare la cultura e la formazione di nuove figure nel settore della stampa. Fra i programmi del Direttivo anche pianificare una mappa di azioni per far crescere a tutto campo Print4All, confermata come fiera italiana di riferimento dell’industria grafica. Il proposito è di lavorare insieme agli altri stakeholder della fiera, per coinvolgere l’intera filiera con nuovi contenuti, idee, relazioni volte alla crescita della manifestazione.
Andrich and Zerbi on ARGI Board of Directors
association initiatives and activities, aimed at enhancing and growing the supply chain and the Print4All event. The Executive is a guarantee to make the cooperation among members even stronger for the benefit of a market, the Italian one, that expresses excellence and technological avant-garde," stresses Antonio Maiorano, President of ARGI. Deepening and broadening market analysis, empathizes Andrich in this regard, is one of the main goals of the current Council, which aims to develop the ARGI Observatory through collaborations of experts in all Printing markets. Just as it is a priority, says Zerbi, to strengthen the collaboration with the world of schools and professional institutes, which ARGI has always been actively involved in, in order to boost the culture and training of new figures in the printing sector. Among the programs of the Executive is also included the planning of a map of actions to make Print4All, confirmed as the Italian trade fair of reference for the printing industry grow all-around. The intention is to work together with other stakeholders of the fair, to involve the entire supply chain with new content, ideas and relationships aimed at the growth of the event. n
Oscar della Stampa: forum e galà il 2 dicembre Il galà di assegnazione dei prestigiosi Oscar della Stampa si svolgerà il 2 dicembre a Milano, dopo il Print Economic Forum, allo Spazio Daylight Superstudio Più, di via Tortona 27. Di rilievo e spessore entrambi gli eventi, organizzati da Stratego Group insieme a Unione GCT Milano (che associa le industrie grafiche, cartotecniche, della trasformazione di carta e cartone e gli stampatori di imballaggi flessibili di Milano e provincia) e con il sostegno di Acimga e di Federazione Carta e Grafica. Il Print Economic Forum è condotto da economisti, giornalisti ed esperti del mondo della comunicazione, che animano tavole rotonde, dibattiti aperti e la presentazione di ricerche esclusive basate sui dati di settore. Raffrontano la situazione nazionale con lo scenario mondiale, con l’obiettivo di offrire ai partecipanti una visione del futuro dei settori stampa e converting, una reale prospettiva di filiera e
un luogo privilegiato di relazione. Momento clou, la cena elegante ed esclusiva in cui vengono svelati gli Oscar alle migliori imprese del printing e del converting dell’anno. Le candidature, segnalate dalla community, sono sottoposte al vaglio di una giuria di esperti, che decide i vincitori in totale autonomia. Questi i parametri: profilo etico-reputation; investimenti tecnologici e strutturali; certificazioni; accordi Merger and Acquisition (M&A); internazionalizzazione dell’offerta; visibilità/ campagne adv/marketing; iniziative di environmental, social and corporate governance (ESG); formazione; risultati di bilancio negli ultimi 3 anni.
Printing Oscars: forum and gala on Dec. 2 The gala awarding the prestigious Oscars of Printing will take place on Dec. 2 in Milan, after the Print Economic Forum, at Spazio Daylight Superstudio Più, via Tortona 27. Both of the events are of importance and significance, organized by Stratego Group together with Unione GCT Milano (which associates the graphic, paper and cardboard converting and flexible packaging printers industries of Milan and province) and with the support of Acimga and Federazione Carta e Grafica. The Print Economic Forum is led by economists, journalists and experts from the world of communications, who animate panel discussions, open debates and the presentation of exclusive research based on industry data. They compare the national situation with the world scenario, aiming to offer the participants a vision of the future of the printing and converting sectors, a real supply chain perspective and a privileged place for relationships. Highlight, the elegant and exclusive dinner where the Oscars to the best printing and converting companies of the year are unveiled. Nominations, reported by the community, are screened by a jury of experts, who decide the winners in total autonomy. These are the parameters: ethical-reputation profile; technological and structural investments; certifications; Merger and Acquisition (M&A) deals; internationalization of offerings; visibility/AD campaigns/marketing; environmental, social and corporate governance (ESG) initiatives; training; financial statement results over the past 3 years. n
The ARGI Graphic Industry Suppliers Association announces the appointment of Peter Andrich and Paolo Zerbi to the Board of Directors. Peter Andrich, Managing Director of Koenig & Bauer IT, has over twenty years of experience as a manager in the packaging industry and ten years in the printing industry. Paolo Zerbi, Graphic Arts BD General Manager at Fujifilm, is himself a market veteran with more than 36 years dedicated to the printing world. "The entry of Peter Andrich and Paolo Zerbi gives further momentum to the creation of new 10
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Generazione Errepi Dal 1987 Roberto Rossi e Francesca Pierini guidano l’azienda Errepi, produttrice di macchinari per etichette a San Giustino, con la stessa passione di sempre. Arianna Rossi, socio unico, è pronta a prenderne l’eredità e a proseguire questa storia familiare di successo. “Next generation Rossi” potrebbe essere il titolo di questa bella storia di famiglia. Famiglia di imprenditori italiani: Roberto Rossi, fondatore di Errepi, e Francesca Pierini, amministratore, orgogliosi di festeggiare il traguardo dei 35 anni di attività e compiaciuti di poter guardare al futuro con fiducia. Tecnologia, servizio, visione La progettazione e la produzione di macchinari e impianti per il packaging e il labeling avviene a San Giustino, a nord di Perugia, con l’export che ha raggiunto ormai da anni tutti i continenti. Il più richiesto è certamente il ribobinatore automatico Leonardo, considerato tra i migliori al mondo grazie alle sue performance di altissimo livello, che garantiscono una produttività straordinaria. Grazie alla specializzazione dei tecnici, a un eccellente staff di collaboratori, alla continua ricerca e sviluppo di innovazioni tecnologiche per l’automazione delle macchine, e alla visione della proprietà, il trend continua a essere positivo e in crescita, anche in prospettiva futura. Arriva la next generation Lo sa bene Arianna Rossi, socio unico di Errepi e figlia di Roberto e Francesca, che è pronta a prendere in mano le redini dell’azienda e proseguire l’attività. Con idee ben chiare e un posto già riservato…proprio alla next
generation della famiglia: il piccolo Leonardo nato a marzo di quest’anno.
Generation Errepi Since 1987, Roberto Rossi and Francesca Pierini have been running the Errepi label machinery company in San Giustino with the same passion they have always had. Arianna Rossi, sole partner, is ready to take over their legacy and carry on this family success story. “Next Generation Rossi” could be the title of this beautiful family story. Family of Italian entrepreneurs: Roberto Rossi, founder of Errepi, and Francesca Pierini, Administrator, proud to celebrate 35 years in business and pleased to be able to look to the future with confidence. Technology, service, vision The design and production of packaging and labeling machinery and equipment takes place in
San Giustino, north of Perugia, with exports having now reached all continents for years. The most popular is certainly the Leonardo automatic rewinder, considered among the best in the world thanks to its top-level performance, which guarantees extraordinary productivity. Thanks to the specialization of the technicians, an excellent staff of collaborators, the continuous research and development of technological innovations for machine automation, and the vision of the ownership, the trend continues to be positive and growing, even in future perspective. The next generation arrives Arianna Rossi, sole partner of Errepi and daughter of Roberto and Francesca, knows this well and is ready to take over the reins of the company and carry on the business. With clear ideas and a place already reserved… just for the next generation of the family: little Leonarn do was born in March this year.
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Premi, sostenibilità e nuovi business: Sada In Sada nasce la Divisione Folding Cartons, progetto del dinamico converter campano, che cresce a tutto tondo e miete premi. Potenzierà la produzione di astucci in cartoncino teso e microonda, che integra la storica offerta di cartone ondulato per servire tutte le esigenze dei clienti e ampliare ulteriormente la penetrazione del mercato. Per l’occasione, Sada cambia anche la veste grafica del gruppo, con un unico logo di sintesi per le varie realtà che lo compongono. È solo l’ultima delle notizie che documentano lo sviluppo di Sada, nata nel 1870 come produttore di arredamenti e imballaggi di legno, convertita al cartone ondulato nel 1960 e da allora in costante evoluzione. Emblematici, della quantità ma anche della qualità della crescita, gli ultimi traguardi. Nel 2020 Sada ha ricevuto da Unioncamere il marchio Impresa Storica d’Italia, con un fatturato 2021 di 145 milioni di euro, 5 aziende controllate, 7 stabilimenti e oltre 550 dipendenti. Nel 2021 il bilancio di sostenibilità documenta il continuo lavoro per migliorare la relazione delle aziende del gruppo con l’ambiente, la società e i collaboratori. Anche in questi anni così difficili la società campana ha mantenuto i programmi di investimento e di sviluppo, con l’aiuto di cinque dei sei figli della quinta generazione della famiglia - Domenico, Mariangela, Sabrina, Alfonso e Maria Eugenia - a cui è stato aperto l’ingresso nei board. Premiata tecnologia E oggi, a coronare l’impegno a lavorare bene, con i relativi investimenti in tecnologia e competenze, arriva il successo con l’oro ai Flexotech Awards 2022 (nella foto), vinto insieme a ZDue per “avere utilizzato una tecnologia rivoluzionaria in grado di ottenere delle alte luci mai viste prima nella stampa flexo”, e l’argento ai Global Flexo Innovation Awards (GFIA) sponsorizzati da Miraclon. Qui Sada ha vinto - insieme al partner di prestampa Tadam, oggi in Inci-Flex dopo la recente acquisizione - un Silver Award per il workflow che ha gestito la conversione del processo da litografia a flessografia per un’eccellenza dell’alimentare come Barilla. La motivazione? «Grazie alla migrazione del lavoro dalla prestampa litografica alla post-stampa flessografica con le lastre Flexcel NX - dichiara Bruno Amadio, già titolare di Tadam e oggi responsabile dell’impianto Inci-Flex - abbiamo ridotto i tempi di consegna del 70% e di produzione da 20 giorni a 6 ore, con un risparmio sui costi del 35%». Poiché Mulino Bianco è uno dei marchi più importanti di Barilla, l’asticella della qualità è molto alta. Fino a qualche tempo fa, veniva utilizzata la tradizionale accoppiata di prestampa litografica e laminazione con un diverso produttore di imballaggi, una strada 12
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sempre meno percorribile a causa dei costi elevati e del processo di produzione più lungo e complesso che richiedeva 20 giorni per produrre 20.000 cartoni in due siti produttivi e tre linee di produzione. Da qui la scelta di testare la post-stampa flessografica, sulla macchina da stampa flexo Goepfert di Sada con fustellatrice integrata, e con le lastre Kodak Flexcel NXC fornite da Tadam.
Awards, sustainability and new business: Sada The Folding Cartons Division was born in Sada, a project of the dynamic converter from Campania, which is growing all-round and reaping prizes. It will enhance the production of flat and microwave cardboard cartons, which complements the historical corrugated cardboard offering to serve all customer needs and further expand market penetration. For the occasion, Sada also changes the graphics of the group, with a single logo summarizing the various realities that make it up. This is just the latest news documenting the development of Sada, born in 1870 as a manufacturer of wooden furniture and packaging, converted to corrugated cardboard in 1960 and constantly evolving ever since. The latest milestones are emblematic of the quantity but also of the quality of growth. In 2020 Sada received the Impresa Storica d'Italia brand from Unioncamere, with a 2021 turnover of 145 million euros, 5 subsidiaries, 7 factories and over 550 employees.
In 2021, the sustainability report documents the continuous work to improve the relationship of the group companies with the environment, society and collaborators. Even in these difficult years, the Campania company has maintained its investment and development programs, with the help of five of the six children of the fifth generation of the family - Domenico, Mariangela, Sabrina, Alfonso and Maria Eugenia - to whom it was opened entry into the boards. Awarded technology And today, to crown the commitment to work well, with the related investment in technology and expertise, it comes the success with the gold at the Flexotech Awards 2022 (pictured), won together with ZDue for "having used a revolutionary technology capable of achieving high lights never before seen in flexo printing," and the silver at the Global Flexo Innovation Awards (GFIA) sponsored by Miraclon. Here Sada won - together with its prepress partner Tadam, today in Inciflex after the recent acquisition - a Silver Award for the workflow that managed the conversion of the lithography to flexo process for Barilla. The motivation? "Thanks to the migration of work from lithographic pre-press to flexographic post-printing with Flexcel NX plates - says Bruno Amadio, former owner of Tadam and today head of the Inci-Flex plant - we have reduced delivery and production times by 70% from 20 days to 6 hours, with a cost saving of 35% ». Mulino Bianco is one of Barilla's most important brands, and the quality bar is very high. Until recently, the traditional match of lithographic prepress and lamination with a different packaging manufacturer was used. But this option was becoming less and less viable due to the high costs and the longer and more complex production process: 20 days to produce 20,000 cartons in two production sites and three production lines. Hence the choice to test flexographic post-printing, on Sada's Goepfert flexo printing machine with integrated die-cutter, and with Kodak Flexcel NXC plan tes supplied by Tadam.
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…se stampiamo in quadricromia è grazie a Maxwell di Francesco Bordoni Sì, proprio “quel” James Clerk Maxwell (1831÷1879), il fisico e matematico scozzese passato alla storia come autore della prima teoria moderna dell’elettromagnetismo e per gli studi avanzati su un sacco di altre cose: la cinetica dei gas, la natura elettromagnetica della luce, il colore… È proprio nella sua opera “On the Theory of Compound CoJames Clerk Maxwell lours, and the Relations of the Colours of the Spectrum”, pubblicata nel 1860, che articola la sovrapposizione di tre filtri - uno rosso, uno verde, uno blu - come tecnica per realizzare una fotografia a colori, e da qui per arrivare alla stampa in tricromia. Dalla teoria alla pratica si arrivò l’anno dopo, nel 1861, ad opera del fotografo Thomas Sutton (1819÷1875). Sotto la supervisione e la gui-
da dello stesso Maxwell, Sutton fotografò un tartan scozzese per tre volte, applicando ogni volta all’obiettivo un filtro di colore diverso - rosso, verde e blu. Le tre immagini ottenute furono poi proiettate su uno schermo con tre proiettori separati ottenendo la tricromia cercata. Bisognerà aspettare ancora qualche anno affinché, fra il 1888 e il 1889, Hippolyte Auguste Marinoni (1823÷1904) - ingegnere, editore e politico francese di origini brescia- Hippolyte Auguste Marinoni ne, inventore della rotativa - aggiungesse il nero realizzando la quadricromia. La utilizzò sulle sue macchine da stampa per sottolineare l’assai maggior forza delle immagini a colori rispetto a quelle monocromatiche. Per inciso, Marinoni è lo stesso che ha di fatto inventato nel 1889 la stampa dei quotidiani in formato “tabloid”, con il suo “Le Petit Journal Illustré”. Naturalmente stampato a colori.
... if we print in four-color is thanks to Maxwell by Francesco Bordoni Yes, just “that” James Clerk Maxwell (1831÷1879), the Scottish physicist and mathematician who has gone down in history as the author of the first modern theory of electromagnetism and for his advanced studies on a lot of other things: the kinetics of gases, the electromagnetic nature of light, color... It is precisely in his work “On the Theory of Compound Colours, and the Relations of the Colours of the Spectrum,” published in 1860, that he articulates the superimposition of three filters - one red, one green, one blue - as a technique for making a color picture, and from there to arrive at three-color printing. The theory came to practice the following year,
in 1861, thanks to photographer Thomas Sutton (1819÷1875). Under the supervision and guidance of Maxwell himself, Sutton photographed a Scottish tartan three times, applying a different color filter to the lens each time - red, green and blue. The three resulting images were then projected onto a screen with three separate projectors, obtaining the sought trichrome. It would be necessary to wait a few more years, between 1888 and 1889, for Hippolyte Auguste Marinoni (1823÷1904) - a French engineer, publisher and politician of Brescian origin, inventor of the rotary press - to add black by making four-color printing. He used it on his printing presses to emphasize the much greater strength of color images over monochrome ones.
Incidentally, Marinoni is the same man who did invent in 1889 the printing of newspapers in “tabloid” format, with his “Le Petit Journal Illustré.” Naturally printed in color. 5/2022
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Packaging flessibile: le proposte del Giflex Un nuovo gruppo interdisciplinare su LCA ed economia circolare e un progetto per raccontare il valore, anche quello più nascosto, del packaging flessibile. Il convegno Giflex del 19 ottobre. Secondo l’analisi condotta da Prometeia sui bilanci 2021 del packaging flessibile, rispetto all’era pre-Covid il settore torna a crescere e parecchio: +10.5%, con un fatturato che raggiunge i 3.383 milioni di euro. Tutte le classi dimensionali, dalle piccole alle grandi imprese, risultano dinamiche, con una produttività superiore a quella dei competitor tedeschi (un benchmark scelto non a caso) e con una forza lavoro che, nell’anno in esame, supera i 10 mila addetti (+2%). Questa crescita, tuttavia, pur essendo superiore alla media del manifatturiero appare modesta se consideriamo l’incidenza degli alti costi delle materie prime e dei forti aumenti dei prezzi delle commodity.
Crisi: che significa per le aziende? Su questo scenario Giflex costruisce le sue analisi e le sue proposte. Durante la conferenza stampa che ha preceduto il convegno dello scorso 19 ottobre a Bologna, Alberto Palaveri, presidente del gruppo imballaggio flessibile di Assografici, ha chiarito le sfide che l’industria di settore si trova ad affrontare. «Il flessibile cresce, è sano e solido, ma l’at-
tuale quadro economico impone alle nostre aziende un grande sforzo per riuscire a mantenere costi e servizi competitivi rinunciando a marginalità e liquidità […] il costo energetico è ormai superiore al costo del personale, per non parlare dell’emergenza gas», dichiara Palaveri. «Inoltre - continua il presidente - dopo decenni è ritornata l’inflazione che per noi significa un’immediata contrazione dei margini. Il tentativo della GDO di ridurre l’impatto degli aumenti dei pezzi sui consumatori sta rallentando il corretto spostamento a valle dei maggiori costi (incomprimibili) che restano in azienda. Per far fronte ai fabbisogni finanziari in queste condizioni eccezionali servono dunque nuove condizioni per l’accesso al credito per il nostro settore produttivo». A livello associativo il sostegno alle aziende del packaging flessibile passa attraverso vari ordini di iniziative. Il convegno di Bologna ne ha toccate due in particolare: le azioni volte a rendere visibile ai consumatori il valore d’uso, economico ed etico di questa tipologia di confezione, e gli strumenti che aiutano a traghettare l’industria verso la piena sostenibilità.
Flexible packaging: the Giflex proposals A new interdisciplinary group on LCA and circular economy and a project to tell the story of even the most hidden value of flexible packaging. The Giflex conference on October 19. According to the analysis conducted by Prometeia on the 2021 budgets of flexible packaging, compared to the pre-Covid era, the sector is growing again, and quite a lot: +10.5 percent, with turnover reaching 3,383 million euros. All size classes, from small to large companies, are dynamic, with productivity higher than that of German competitors (a benchmark chosen not at random) and with a workforce that, in the year under review, exceeds 10 thousand employees (+2%). This growth, however, while higher than the average for manufacturing appears low when we consider the impact of high raw material costs and sharp increases in commodity prices.
What does it mean for companies?
Giflex builds its analysis and proposals on this scenario. During the press conference preceding the congress, last Oct. 19 in Bologna, Alberto Pa14
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laveri, president of Assografici's flexible packaging group, clarified the challenges the sector's industry is facing. "Flexible is growing, healthy and solid, but the current economic framework requires our companies to make a great effort to be able to maintain competitive costs and services while giving up marginality and liquidity [...] the cost of energy is now higher than the cost of personnel, not to mention the gas emergency," Palaveri stated. "Moreover," the president carries on, "after decades, inflation has returned, which for us means an immediate contraction of margins. The GDO's attempt to reduce the impact on consumers of price increases is weighting down the proper shift of the higher (incompressible) costs that remain in our companies. Therefore, in these exceptional conditions new rules for access to credit are needed to be agreed."
Fiducia = chiarezza «In Giflex siamo convinti che l’attuale complessità del mercato vada gestita con la fiducia che, in primis, si fonda su una chiara percezione del proprio valore. E la percezione del proprio valore corrisponde al riconoscersi nella propria identità e nel contributo che, come settore, vogliamo e possiamo portare alla filiera». È l’assunto da cui ha preso le mosse il progetto di ricerca “La value story dell’imballaggio flessibile”, curato dall’Osservatorio Innovazione Packaging dell’Università di Bo-
On an associational level, support for flexible packaging companies comes through various orders of initiatives. The Bologna conference touched on two in particular: actions aimed at making the usage value, as well as the economic and ethical one, of this type of packaging visible to consumers, and tools that help move the industry toward full sustainability.
Trust = clarity
"At Giflex, we are convinced that the current market complexity must be managed with trust, which, first and foremost, is based on a clear perception of one's own value. And the perception of one's value corresponds to recognizing one's identity and the contribution that, as an industry, we want to and can bring to the supply chain." This is the assumption from which got started the research project "The value story of flexible packaging," curated by the Packaging Innovation Observatory of the University of Bologna on behalf of Giflex and explained during the conference by Clara Giardina, research contact manager together with Erik Ciravegna. The work brought out evident identity elements - such as the simplicity and structural essentiality of flexible packaging - but also hidden and "silent" qualities that embody all the complexity and technological intelligence of this type of
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logna per conto di Giflex ed esposto durante il convegno da Clara Giardina, referente della ricerca insieme a Erik Ciravegna. Il lavoro ha fatto emergere elementi identitari evidenti - come la semplicità e l'essenzialità strutturale del packaging flessibile - ma anche delle qualità nascoste e “silenti”, che incarnano tutta la complessità e intelligenza tecnologica di questa tipologia di imballaggio. Per valorizzarle, spiegano i ricercatori, diventeranno il cuore di vere e proprie "value stories" dove l’utente sperimenta un packaging “magico” che, proprio grazie alle sue qualità, permette di superare sfide e ostacoli del quotidiano. Inoltre, evidenzia la ricerca, occorre portare in luce altri fattori che accrescono il valore sociale ed economico di questa tipologia di imballaggio, ossia il lavoro in atto per ridurre l’impatto ambientale, migliorare le prestazioni dei materiali, ottimizzare i processi di produzione e logistica, integrare soluzioni digitali avanzate, potenziare le soluzioni user-centriche, valorizzare gli aspetti comunicativi e di identità. Con chiara la prospettiva: nel 2050 il packaging flessibile sarà riciclabile, monomateriale e sostenibile.
Un nuovo gruppo di lavoro per la sostenibilità Non stupisce dunque che fra i temi del convegno Giflex uno spazio significativo sia stato riservato a due aspetti cruciali del cammino verso quegli obiettivi: gli strumenti per misurare la sostenibilità ambientale e guidare i processi di eco-progettazione, e l’impatto che avrà sull’industria del flessibile la direttiva europea Packaging and Packaging Waste Directive. Sul primo punto Giflex annuncia un’iniziativa importante: «Dimostrare la circolarità dei no-
stri pack è tra le priorità e crediamo che solo una buona analisi LCA sia la strada da intraprendere. Per questo sono particolarmente fiero di presentare oggi il nostro nuovo gruppo interdisciplinare LCA ed economia circolare», ha dichiarato Alberto Palaveri. Il nuovo gruppo, coordinato da Andrea Cassinari insieme a Rosy Barrale e Laura Passerini, avvicina i già esistenti Comitati Tecnico e Sostenibilità e lavorerà in sinergia con la Presidenza Giflex e consulenti esperti, aprendo un dialogo interfiliera e internazionale. Fra gli obiettivi, molto concreti, fornire alle aziende l’analisi di modelli di LCA esistenti, elaborare protocolli di valutazione che siano riconosciuti a livello internazionale, misurare attraverso indicatori specifici la circolarità dell’imballaggio flessibile nella complessità della sua filiera di fornitura.
Packaging waste: i timori delle aziende Grande attesa al convegno per gli aggiornamenti sul provvedimento più importante degli ultimi anni: la revisione della direttiva europea Packaging and Packaging Waste Directive, che verrà presentata dalla Commissione europea questo 30 novembre. Ne ha parlato Stefano Consonni della FB&Associati, anticipandone i possibili contenuti e le principali criticità per l’industria del packaging flessibile.
packaging. In order to enhance them, researchers explain, they will become the heart of real "value stories" where the user experiences "magical" packaging that, thanks precisely to its qualities, enables them to overcome everyday challenges and obstacles. In addition, the research highlights, other factors that increase the social and economic value of this type of packaging should be brought to light, namely the work being done to reduce environmental impact, improve material performance, optimize production and logistics processes, integrate advanced digital solutions, enhance user-centric solutions, and enhance communication and identity aspects. With clear perspective: in 2050, flexible packaging will be recyclable, monomaterial and sustainable.
lieve that only a good LCA analysis is the way forward. This is why I am particularly proud to present today our new interdisciplinary group LCA and Circular Economy," said Alberto Palaveri. The new group, coordinated by Andrea Cassinari together with Rosy Barrale and Laura Passerini, brings the already existing Technical and Sustainability Committees closer together and will work in synergy with the Giflex Presidency and expert consultants, opening a dialogue with the all supply chain and international institutions. Very concrete goals include providing companies with analysis of existing LCA models, developing assessment protocols that are internationally recognized, measuring through specific indicators the circularity of flexible packaging in the complexity of its supply chain.
A new working group for sustainability
Packaging waste: companies' fears
It is therefore not surprising that among the topics of the Giflex conference a significant space was reserved for two crucial aspects of the path toward those goals: tools to measure environmental sustainability and guide eco-design processes, and the impact that the European Packaging and Packaging Waste Directive will have on the flexible industry. Regarding the first point, Giflex announces an important initiative: “To demonstrate the circularity of our packs is among our priorities, and we be-
Great expectations at the conference for updates on the most important measure in recent years: the revision of the European Packaging and Packaging Waste Directive, which will be presented by the European Commission this November 30. Stefano Consonni of FB&Associati spoke about it, anticipating its possible contents and the main critical issues for the flexible packaging industry. About the topic, Giflex’s draft Position Paper was also presented. The revision of Directive 94/62/EC on packag-
Sul tema è stata presentata anche la bozza del Position Paper di Giflex. La revisione della direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio è stata annunciata dalla Commissione europea a ottobre 2020, nell'ambito del Green Deal europeo e del nuovo Piano d'azione per l'economia circolare. I principali obiettivi dichiarati sono virtuosi: garantire il riutilizzo e il riciclo degli imballaggi, aumentare il reimpiego di riciclato, contrastare l’over packaging e ridurre i rifiuti di imballaggio. Però, calati nel concreto – emerge dal confronto fra le aziende della filiera – peccherebbero di ideologia ossia di scarsa consapevolezza delle ricadute sulle economie e sullo stesso ambiente. Due, fra i tanti, gli argomenti ricorrenti: privilegiare una “filiera corta” di recupero-riciclo, come previsto dai nuovi orientamenti, danneggia i Paesi più virtuosi, che meglio hanno fatti propri gli obiettivi della Direttiva precedente recuperando ed esportando il più alto tasso di rifiuti; in alcuni casi si propongono soluzioni meno sostenibili di altre già in atto - ad esempio nel modello italiano - con una LCA non misurata, non considerando tecnologie preziose (il riciclo chimico ad esempio) e grandi problemi da risolvere (evitare le discariche). Insomma, ancora una volta in gioco ci sono non soltanto le singole soluzioni concrete, ma anche gli equilibri fra gli interessi delle singole economie nazionali e il ruolo stesso della Commissione.
ing and packaging waste was announced by the European Commission in October 2020, as part of the European Green Deal and the new Circular Economy Action Plan. The main stated goals are virtuous: to ensure the reuse and recycling of packaging, to increase the reuse of recyclate, to combat over packaging, and to reduce packaging waste. However, when cast in practical terms - as emerges from the debate among the companies in the supply chain - this goals would err on the side of ideology, that is a lack of awareness of the effects on economies and the environment itself. Two, among many, are the recurring arguments: to privilege a "short supply chain" of recovery-recycling, as envisaged by the new guidelines, harms the most virtuous countries, which have made their own in the best way the objectives of the previous Directive by recovering (and exporting) the highest rate of waste; in some cases, less sustainable solutions are proposed than others already in place - for example in the Italian model - with an unmeasured LCA, not considering valuable technologies (chemical recycling for example) and major problems to be solved (avoiding landfills i.e.). In short, once again at stake are not only individual practical solutions but also the balances between the interests of individual national economies and the very role of the Commission. 5/2022
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MIAC: carta fra rischi e sviluppo Ai problemi e rischi di un comparto energivoro, che manifesta i primi segni di rallentamento, fa da contraltare la vivacità delle aziende che hanno dato vita a questa edizione 2022 del MIAC, la Mostra Internazionale dell’Industria cartaria che si svolge ogni anno a Lucca. Dati, trend e due interviste raccolte in fiera.
I problemi scatenati nel settore cartario dal caro energia, a partire dalla competizione a condizioni impari fra Paesi europei e dal macero che si accumula inutilizzato per i primi fermi produttivi delle cartiere. Ma anche i segnali di rallentamento del comparto in questi ultimi mesi e il buon andamento, a dispetto di tutto, del tissue per l’igiene; la complessa dinamica della produzione di cellulosa sui mercati extra UE; la continua evoluzione delle tecnologie e la crescita degli operatori che hanno saputo presidia-
re nicchie scoperte di prodotto-servizio; la tendenza dei grandi costruttori di impianti per la produzione e il converting di materiali base cellulosa a farsi fornitori di soluzioni complete, integrando l’offerta a valle con il confezionamento e il finelinea dei prodotti… Tantissime le informazioni raccolte durante questo MIAC 2022, la fiera annuale dell’industria della carta che si è svolta con la soddisfazione dell’incontro in presenza - ormai non più scontato - dove abbiamo incontrato, dentro gli stand e fra
MIAC: paper between risks and development The problems and risks of an energy-intensive industry, which is showing the first signs of slowing down, are counterbalanced by the liveliness of the companies that have given life to this 2022 edition of MIAC, the International Paper Industry Exhibition held annually in Lucca. Data, trends and a couple of interviews made at the show. The problems unleashed in the paper industry by high energy prices, starting with competition on unequal terms among European countries and pulp piling up unused due to the first production stoppages of paper mills. But also the signs of a slowdown in the sector in recent months and the good performance, in spite of everything, of hygiene tissue; the complex dynamics of pulp production in non-EU markets; the continuous evolution of technologies and the growth of operators who have been able to preside over uncovered product-service niches; the tendency of large manufacturers of plants for the production and converting of cellulose-based ma16
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terials to become suppliers of complete solutions, integrating the downstream offer with the packaging end of line of products... Lots of information gathered during this MIAC 2022, the annual paper industry trade show that was held with the satisfaction of meeting in attendance-now no longer taken for granted-where we met, inside the booths and among visitors crossed in the aisles, a good number of big players.
The cost of gas? Tenfold
The cost of energy is threatening the circular economy while the competitiveness of the paper
i visitatori incrociati nei corridoi, un buon numero di grandi operatori.
Il costo del gas? Decuplicato Il costo dell’energia minaccia l’economia circolare mentre la competitività dell‘industria cartaria è a rischio dumping ambientale, con l’arrivo di prodotti cartari da Paesi extra UE, dove l’energia è rimasta una commodity e il capitale naturale non viene tutelato come in Europa, ha avvisa-
industry is at risk of environmental dumping, with the arrival of paper products from non-EU countries, where energy has remained a commodity and natural capital is not protected as in Europe, as Lorenzo Poli, president of Assocarta, warned at the opening of the exhibition. Who pointed out, "Measures are needed at the European level to reduce energy costs and to prevent a single country, such as Germany, from taking action at the national level or introducing a cap at the individual state level, changing competitiveness in Europe and undermining Europe itself economically and politically." Between 2020 and 2022, Assocarta documents, the rate of the cost of gas on the sector's turnover has risen more than tenfold, going from 4.2% to 47% and undermining a sector that accounts for 1.4% of GDP that has paper for recycling as its raw material. In Italy - which ranks second in Europe after Germany in both production and use of paper for recycling - the recycling rate for cellulosic-based products is 85%. Every minute the sector recycles 12 tons of paper, which in 2021 amounted to 6 million t, an increase of 800 thousand t compared to 2020.
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Depolverazione +70% e ACE progetta la divisione tissue
to all’apertura della mostra Lorenzo Poli, presidente di Assocarta. Che ha precisato: «Sono necessarie misure a livello euro-
peo per ridurre i costi energetici ed evitare che un singolo Paese, come ad esempio la Germania, adotti interventi a livello nazionale o introduca un cap a livello di singolo Stato, modificando la competitività in Europa e minando la stessa Europa sotto il profilo economico e politico». Tra il 2020 e il 2022, documenta Assocarta, l’incidenza del costo del gas sul fatturato del settore è più che decuplicata, passando dal 4,2% al 47% e minando un comparto che rappresenta l’1,4% del PIL che ha
Danger of competitiveness
Such importance is matched by as much potential damage. "Some paper plants right now are at a standstill and others are considering doing so because of high energy prices. But such a situation, in addition to stopping production, would also lead to the collapse of the management of paper collection, which since it can no longer be used in the paper mill will require additional costs for its management and storage. An emergency situation also noted by the leading recycler of paper in Europe, Germany," Poli warns again, pressed by Tiziano Pieretti, president of the paper and papermaking section of Confindustria Toscana Nord: "That of energy is by far the most serious problem we are facing, with potential effects even in the medium term. Losing competitiveness and market share to our foreign competitors, for Italy and for Europe as a whole, means going down a path that may be difficult to reverse even when, in a time that we hope is not too far away, the situation will have normalized." And the executive is pressing the regional and local institutions, calling for streamlining the time-consuming and laborious
«Nel settore del tissue siamo attivi con i nostri impianti di depolverazione da molto tempo; la partenza in particolare è avvenuta sulle linee per la produzione di tovaglioli. Dopo numerose installazioni e le crescenti richieste dei clienti, tre anni fa abbiamo brevettato una tecnologia innovativa ed estremamente efficace anche per le grandi linee per i prodotti da bobina, e il nostro fatturato di settore è schizzato, con tassi di crescita 2022 del 60-70%. Per questa ragione stiamo strutturando una divisione ad hoc, con stabilimento, prodotti e staff dedicato. Proprio qui a Lucca, per poter seguire con la necessaria tempestività e cura un territorio che ospita la più alta concentrazione al mondo di aziende leader nel settore del tissue». Il primo giorno di fiera lo stand ACE è già affollato e il CEO, Daniele Barbui, è proiettato verso una “seconda ACE” dedicata ai grandi impianti del tissue e già importante come la casa madre di Legnano, specializzata nei sistemi elettrostatici e Web Cleaner per molteplici settori della stampa e converting. Il volano? La buona prova che la tecnologia ACE ha dato di sé presso primarie aziende/ gruppi produttori di tissue nel territorio lucchese ma non solo. In aggiunta anche il chiaro orientamento del mercato verso impianti in grado di abbattere in maniera realmente efficace le polveri sulle macchine e nei reparti produttivi. «L’esigenza di ambienti salubri - acuita, seppur per motivi diversi, dalla pandemia - è diventata una priorità. Di impianti di depolverazione nelle cartiere c’è e ci sarà sempre più bisogno, sia i produttori di carta che di macchinari sono diventati molto sensibili e attenti all’argomento», sottolinea Barbui. In taluni casi anche per più linee di prodotto: «Nel mondo sono in crescita i gruppi integrati, che forniscono sia tissue, sia cartone teso e ondulato. E hanno dunque bisogno di più tipologie di depolverazione, meglio se fornite da un unico partner di fiducia».
quale materia prima la carta da riciclare. In Italia - che si posiziona al secondo posto in Europa dopo la Germania sia per produzione sia per utilizzo di carta da riciclare - il tasso di riciclo dei prodotti a base cellulosica è dell’85%. Ogni minuto il comparto ricicla 12 tonnellate di carta che nel 2021 ammontavano a 6 milioni t, in aumento di 800 mila t rispetto al 2020.
Pericolo competitività
permissions for renewable energy installations, and extending the possibility of establishing energy communities to industry as well: "a zero-cost measure that would bring significant benefits."
in 2020 with some exceptions), fell in July by 4%, while corrugated papers and boards decreased by 7.5%. Papers for graphics (-9.9%), sanitary (-3.6%) and other specialty uses (-17.4%) were also down, while the recovery of sales in the seven months 2022 by more than 50%, was due to the need for paper mills to recover from the large price increases in energy inputs and fibrous raw materials.
The first 7 months of 2022: here are the figures
This was discussed during the panel discussion that opened the MIAC 2022 conferences with the lively condition of Giorgio Bernardini of Il Corriere Fiorentino and the participation, alongside Poli and Pieretti, of Leonardo Marras, Councilor for productive activities, economy, credit and tourism of the Region of Tuscany. Who, after helping to outline the general scenario, provided the first data documenting the initial effects on the industry. The first seven months of 2022 recorded a modest 0.3% growth in the industry. After the improvement registered in the first quarter (+4.5%), the volumes realized by the industry presented in July the first significant reduction (-5.9% on July 2021) since November 2020. The production of packaging papers and boards, which has always led the sector's positive dynamics (even
A tanta importanza corrispondono altrettanti potenziali danni. «Alcuni impianti cartari in questo momento sono fermi e altri stanno considerando di farlo a motivo del caro energia. Ma tale situazione, oltre che fermare la produzione, porterebbe anche al collasso della gestione della raccolta della carta che non potendo più
Supply chain resilience: supplier optimism
In all this, the atmosphere along the aisles of the fair was positive, not so much because of the novelties presented (few) as because of the buzz of exchanges and business contacts. Among the Miac exhibitors, who comprehensively represent the supply chain serving tissue and paper brands, we found old acquaintances and a few new players. In strategic positions, two well-known manufacturers whose BU dedicated to converting flexible packaging and paper converting has been joined by the briskly growing tissue BU Barbui's ACE and Omet - to testify to the optimism and proactive attitude of machine and technology suppliers. 5/2022
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essere utilizzata in cartiera richiederà ulteriori costi per la sua gestione e stoccaggio. Una situazione di emergenza rilevata anche dal primo riciclatore di cartaceo in Europa, la Germania», avverte ancora Poli, incalzato da Tiziano Pieretti, presidente della sezione Carta e cartotecnica di Confindustria Toscana Nord: «Quello dell’energia è il problema di gran lunga più serio che stiamo affrontando, con potenziali effetti anche a medio termine. Perdere competitività e quote di mercato rispetto ai nostri concorrenti esteri, per l’Italia e per l’Europa nel suo insieme, significa imboccare una strada che potrebbe essere difficilmente reversibile anche quando, in un tempo che speriamo non sia troppo lontano, la situazione si sarà normalizzata». E il dirigente fa pressing sulle istituzioni regionali e locali, chiedendo di snellire le autorizzazioni, lunghe e faticose, per gli impianti delle energie rinnovabili, e di estendere anche all’industria la possibilità di costituire comunità energetiche: «un provvedimento a costo zero, che porterebbe benefici significativi».
I primi 7 mesi del 2022: ecco le cifre Di questo si è discusso durante la tavola rotonda che ha aperto i convegni del MIAC 2022 con la vivace conduzione di Giorgio Bernardini de Il Corriere Fiorentino e la partecipazione, accanto a Poli e Pieretti, anche di Leonardo Marras, assessore alle attività produttive, all'economia, al credito e al turismo della Regione Toscana. Che, dopo avere contribuito a tratteggiare lo scenario generale, ha fornito i primi dati che documentano le prime ricadute sull’industria. I primi sette mesi del 2022 registrano una modesta crescita del settore pari allo 0,3%. Dopo il miglioramento registrato nel primo trimestre
Le imprese investono «Forse il miglior Miac di sempre, con tantissimi visitatori al nostro stand e molta gente fra i corridoi: un visitorato internazionale, soprattutto europeo ma anche da Sudamerica e Nordafrica». Il giudizio di Marco Calcagni, sales director di Omet, su questa edizione 2022 della fiera lucchese è decisamente positivo. Il costruttore di macchine da stampa e per il converting dedica al tissue una divisione ad hoc, che lo attesta come fornitore globale nel segmento dei prodotti piegati, con linee e macchine per l’intero ciclo di trasformazione dalla bobina al finelinea (la recente acquisizione della PierreBi ha permesso di integrare l’offerta con le soluzioni per il packaging secondario e terziario e la palettizzazione). La congiuntura è sicuramente faticosa - considera Calcagni - e in un’industria energivora come quella del tissue, i converter faticano e le cartiere iniziano a ridurre i turni. Frenati non solo dai prezzi di elettricità e gas ma anche dalla mancanza di meccanismi di compensazione, che creano le note difficoltà a chiudere i contratti di fornitura e, di conseguenza, a programmare la produzione. Tuttavia, aggiunge l’imprenditore, «a Lucca è emerso un forte bisogno di progettualità: prima del covid c’erano già stati momenti di pausa della domanda, a cui è seguita la pandemia, e oggi le aziende hanno bisogno di ammodernare gli impianti e di adeguare la capacità produttiva, con una viva attenzione all’efficientamento degli impianti, soprattutto dei consumi energetici, e un orientamento verso i partner capaci di coprire tutte le esigenze di fornitura»
(+4,5%), i volumi realizzati dal settore hanno presentato in luglio la prima sensibile riduzione (-5,9% su luglio 2021) da novembre 2020. La produzione di carte e cartoni per imballaggio, che ha sempre guidato le dinamiche positive del settore (anche nel 2020 con qualche eccezione), è scesa nel mese di luglio del 4%, mentre le carte e cartoni per cartone ondulato sono diminuite del 7,5%. In riduzione anche le carte per usi grafici (-9,9%), per usi igienico-sanitari (-3,6%) e per altre specialità (-17,4%), mentre il recupero del fatturato nei sette mesi 2022, di oltre il 50%, si deve alla necessità delle cartiere di recuperare gli ingenti rincari degli input energetici e delle materie prime fibrose.
Dedusting +70%. And ACE plans ad hoc division
at major tissue companies/groups in the Lucca area and not only. In addition, also the market’s clear orientation toward systems capable of truly effective dust abatement on machines and in production sites. “The need for healthy environments-exacerbated, although for different reasons, by the pandemic-has become a priority. There is and will be an increasing need for dedusting plants in paper mills, and both paper and machinery manufacturers have become very sensitive and attentive to the issue”, Barbui points out. In some cases even for more than one product line: “Integrated groups are growing in the world, supplying both tissue, folding carton and corrugated. And they therefore need multiple types of dedusting, preferably provided by a single trusted partner.”
On the first day of the fair, the ACE booth is already crowded and the CEO, Daniele Barbui, is projected toward a “second ACE” dedicated to large tissue plants and already as important as the Legnano-based motherhouse, specializing in Electrostatic and Web Cleaner systems for multiple printing and converting sectors. The driving force? The good track record that ACE technology has given of itself
Companies are investing
“In the tissue sector we have been active with our dedusting plants for a long time: the beginning especially was on the lines for napkin production. After several installations and increasing customer demands, three years ago we patented an innovative and extremely effective technology for large lines for roll products as well, and our industry turnover has skyrocketed, with 2022 growth rates of 60-70%. For this reason we are structuring a specific division, with a dedicated plant, products and staff. Right here in Lucca, to be able to follow with the necessary timeliness and care an area that hosts the highest concentration of leading tissue companies in the world.”
“Perhaps the best Miac ever, with lots of visitors to our booth and lots of people in the aisles: international visitors, especially from Europe but also from South America and North Africa.” Omet sales director Marco Calcagni’s assessment of this 2022 edition of the Lucca fair is decidedly positive. The printing and converting machine
Resilienza di filiera: l’ottimismo dei fornitori In tutto questo, l’aria che si respirava fra i corridoi della fiera era positiva, non tanto per le novità presentate (poche) quanto per il fervere di scambi e contatti d’affari. Fra gli espositori del MIAC, che rappresentano in maniera completa la catena di fornitura al servizio dei brand del tissue e della carta, abbiamo trovato vecchie conoscenze e qualche nuovo attore. In posizioni strategiche, due noti costruttori che alla BU dedicata al converting di packaging flessibile e cartotecnico hanno affiancato quella del tissue, in crescita vivace - ACE di Barbui e Omet - testimoniano l’ottimismo e l’atteggiamento proattivo dei fornitori di macchine e tecnologie.
manufacturer dedicates an ad hoc division to tissue, which certifies it as a global supplier in the sheetfed products segment, with lines and machines for the entire converting cycle from reel to end-of-line (the recent acquisition of PierreBi has allowed it to integrate the offer with solutions for secondary and tertiary packaging and palletizing). The economic situation is certainly tiring,” Calcagni considers, “and in an energy-intensive industry like tissue, converters are struggling and paper mills are starting to reduce work shifts. Hindered not only by electricity and gas prices but also by the lack of compensation mechanisms, which create the well-known difficulties in closing supply contracts and, consequently, in scheduling production. However, the entrepreneur adds, “a strong need to make projects has emerged in Lucca: before the covid there had already been moments of demand pause, which was followed by the pandemic, and today companies need to modernize plants and adjust production capacity. With a keen focus on plant efficiency, especially energy consumption, and an orientation toward partners capable of covering all supply needs. 5/2022
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COMUNICAZIONE D’IMPRESA
HP lancia la HP PageWide T700i Press Indirizzata al mercato del packaging cartaceo, consente risparmi sui costi di produzione e tempi di consegna più brevi.
HP continua a investire nel mercato del packaging per creare nuove opportunità per i trasformatori e i brand che vogliono trarre vantaggio dalla trasformazione da analogico a digitale. Recentemente ha presentato la mac-
china da stampa HP PageWide T700i, una nuova piattaforma digitale a bobina da 1,7 m che aiuta i converter a raggiungere una maggiore efficienza operativa per la produzione di volumi elevati di applicazioni di laminazione
HP launches the HP PageWide T700i Press To disrupt the paper-based packaging market enables savings on production costs and shorter delivery times.
HP is continuing its investment in the packaging market to create new opportunities for converters and brands to benefit from the analog to digital transformation, and recently unveiled the HP PageWide T700i Press – a new 1.7 m, digital web-fed platform that helps converters achieve greater operational efficiency for high-volume production of digital single-face lamination, corrugation, and folding carton applications. 20
The HP PageWide T700i Press will be configurable to meet specific customer and market needs and includes a variety of in-line options for manual or continuous unwinding, priming, varnishing, and delivery in both roll and sheet format. Select configurations will be capable of up to 300 m/min supported by HP’s single-pass thermal inkjet technology with true water-based inks. The HP PageWide T700i
digitale, cartone ondulato e cartoncino teso. La macchina da stampa HP PageWide T700i sarà configurabile per soddisfare le esigenze specifiche dei clienti e del mercato e comprende una varietà di opzioni in li-
Press will be the second press format built in partnership with Koenig & Bauer. The new press platform supports increased plant capacity and reduced manufacturing costs for paper-based packaging production and will enable packaging converters to print with significantly accelerated turnaround times and lower minimum order quantities requirements that optimize inventories, while focusing analog print capacity on longer runs. For converters facing increasing supply chain pressure, this press represents a substantial opportunity for business growth by enabling improved economics, greater production versatility, and more sustainable packaging solutions. ”We listened to the needs of our customers and the market when designing the T700i Press. Now more than ever, converters need greater flexibility to respond to dynamic market trends
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COMUNICAZIONE D’IMPRESA
nea per lo svolgimento manuale o continuo, il priming, la verniciatura e la consegna sia in rotolo che in foglio. Alcune configurazioni saranno in grado di raggiungere i 300 m/min con il supporto della tecnologia HP a getto
and challenges, and digital packaging continues to fundamentally transform the packaging supply chain for high-volume and mainstream production.” said Annette Friskopp, Global Head and General Manager, HP PageWide Industrial. “The HP T700i press enables customers to achieve production cost savings and shorter lead times and enables them to go after higher value print jobs." The new press will feature the next generation HP thermal inkjet printheads capable of robust industrial production with high reliability and low operational costs, as well as consistent and repeatable 6-color offset print quality at high speeds for high-graphics packaging. T700i Press customers will benefit from HP’s manufacturing scalability and vertical integration across HP’s Industrial Print businesses, creating a distinct advantage for their business.
d'inchiostro termico a singolo passaggio con inchiostri a base d'acqua. La HP PageWide T700i Press sarà la seconda configurazione di stampa realizzata in collaborazione con Koenig & Bauer. La nuova piattaforma di stampa garantisce l'aumento della capacità dell'impianto e la riduzione dei costi di produzione negli imballaggi a base carta e consentirà ai converter di stampare con tempi di consegna significativamente accelerati e requisiti di quantità minime d'ordine inferiori, ottimizzando così le giacenze e permettendo di concentrare la capacità di stampa analogica su tirature più lunghe. Per i trasformatori che si trovano ad affrontare la crescente pressione della catena di approvvigionamento, questa macchina rappresenta un'opportunità sostanziale di crescita aziendale, in quanto consente di migliorare l'economia, la versatilità della produzione e le soluzioni di imballaggio più sostenibili. "Nella progettazione della macchina da stampa T700i abbiamo ascoltato le esigenze dei nostri clienti e del mercato. Oggi più che mai, i trasformatori hanno bisogno di maggiore
flessibilità per rispondere alle tendenze e alle sfide dinamiche del mercato, e il packaging digitale continua a trasformare radicalmente la catena di fornitura degli imballaggi per la produzione di grandi volumi e per quella tradizionale", ha dichiarato Annette Friskopp, Global Head e General Manager di HP PageWide Industrial. "La macchina da stampa HP T700i consente ai clienti di ottenere risparmi sui costi di produzione e tempi di consegna più brevi, permettendo loro di puntare a lavori di stampa di maggior valore". La nuova macchina da stampa sarà dotata di testine di stampa a getto d'inchiostro termico HP di nuova generazione, in grado di garantire una robusta produzione industriale con elevata affidabilità e bassi costi operativi, nonché una qualità di stampa offset a 6 colori costante e ripetibile ad alta velocità per imballaggi con grafica di alta risoluzione. I clienti della T700i Press beneficeranno della scalabilità della produzione e dell'integrazione verticale di HP nelle attività di stampa industriale, creando un vantaggio distinto per la loro azienda. 5/2022
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PAROLA ALLA FILIERA
La K è finita ma lascia l’impronta Cronache da Düsseldorf fra i corridoi affollati della K, le strade intasate della città e le code chilometriche negli aeroporti. Per visitare una fiera sempre più significativa per la filiera del package printing&converting, con lanci di nuovi prodotti, show e le OH delle multinazionali. K 2022, ultima edizione della più grande fiera mondiale dedicata all’industria delle materie plastiche e della gomma (dove K sta per Kunststoff, plastica in tedesco), si è chiusa il 26 ottobre dopo 8 giorni di svolgimento intenso. Oltre a riferire gli eccellenti dati di redemption comunicati dagli organizzatori di Messe Düsseldorf (3.037 espositori e 176.000 visitatori di 157 Paesi: v. QRCode) vi raccontiamo cosa abbiamo visto, le nostre impressioni da visitatori e l’esperienza degli espositori che abbiamo visitato.
Tanta gente e tanto packaging Anzitutto l’affluenza: fitta, vivace e internazionale, soprattutto dall’Europa ma anche confermano agli stand - dalle Americhe (più Sud che Nord), dall’India (nonostante Diwali,
importante come per noi il Natale, iniziasse pochi giorni dopo l’avvio della fiera), dal Vicino Oriente e parte dell’Africa. Un’affluenza finalmente piena, dopo gli inizi desolanti delle prime manifestazioni dell’anno, e la modesta affluenza del pubblico internazionale agli eventi anche solo di qualche mese fa. Un’affluenza, infine, di operatori interessati, alla ricerca di informazioni sulle nuove tecnologie e i nuovi prodotti di cui ha bisogno un’industria che non sembra intenzionata a fermare gli investimenti, nonostante le incertezze e difficoltà di un presente “tirato” e una prospettiva di decrescita nell’imminente futuro. La seconda constatazione degna di nota riguarda la crescente presenza di espositori della filiera del package printing & converting. Rispetto ai tradizionali settori applicativi di chi espone alla K - dall’edilizia all’automotive passando per l’agricoltura e il medicale -
The K is over but leaves its mark Chronicles from Düsseldorf, among the crowded corridors of the K, the city's clogged streets and kilometer-long queues at airports. To visit an increasingly significant trade fair for the package printing&converting supply chain, with new product launches, shows and OH from the global companies. K 2022, the latest edition of the world's largest trade fair dedicated to the plastics and rubber industry (where K stands for Kunststoff, plastic in German), closed on Oct. 26 after eight days of intensive proceedings. In addition to reporting the excellent redemption figures communicated by the Messe Düsseldorf organizers (3037 exhibitors and 176.000 visitors from 157 countries: see QRCode) we tell you what we saw, our impressions as visitors and the experience of the exhibitors we visited.
Lots of people and lots of packaging
First of all, the influx of visitors: dense, lively and international, mainly from Europe but also -confirmed at the booths - from the Americas (more South than North), India (although Diwali, as important as Christmas for us, began a few days after the fair started), the Middle East and parts of Africa. A finally full turnout, after the bleak beginnings of the first events of the year, and the modest turnout of international audiences at events even just a few
l’imballaggio rappresenta un segmento minore, ma nelle ultime edizioni ha preso quota e ha individuato la triennale di Düsseldorf come palcoscenico naturale degli sviluppi improntati all’economia circolare.
I nuovi materiali sostenibili e i lanci dei costruttori È qui, infatti, che abbiamo visto i risultati della R&D dei produttori di polimeri, tradizionali e “bio”, e dei converter che insieme ai fornitori, mettono a punto nuovi laminati sostenibili e
months ago. A turnout, finally, of interested operators, looking for information on the new technologies and products needed by an industry that does not seem intent on stopping investment, despite the uncertainties and difficulties of a "drawn-out" present and a prospect of decline in the near future. The second noteworthy finding concerns the growing presence of exhibitors from the package printing & converting supply chain. Compared to the traditional application sectors of those exhibiting at K- from construction to automotive via agriculture and medical sectors - packaging represents a smaller segment, but in recent editions it has been gaining momentum and has identified the Düsseldorf triennial fair as a natural stage for developments marked by the circular economy.
New sustainable materials and machine launches
It is here, in fact, that we have seen the R&D results of polymer manufacturers, traditional and "bio," and converters who, together with suppli5/2022
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strutture monomateriale alternative. E non ci si lasci ingannare dal fatto che K è la fiera della plastica, perché in mostra abbiamo visto anche strutture per il packaging base carta, integrate dalle necessarie barriere, con performance fino a poco tempo fa impensabili. E talvolta già in forma di prodotto industrializzato, come il OneBARRIER FiberCycle esposto allo stand allestito da Bobst, sviluppato dal costruttore svizzero insieme a UPM e Michelman, e trasformato da Huhtamaki per il mercato. A K, naturalmente, espongono le major della chimica - che per il packaging producono inchiostri e relativi intermedi, adesivi, solventi, lacche - e i costruttori di impianti per l’estrusione e lo stiro-soffiaggio dei film, per la laminazione e la spalmatura e, sempre più numerosi, anche di macchine da stampa. Alcuni hanno approfittato del grande palcoscenico internazionale per organizzare visite ai demo center più vicini (Bobst e W&H) e per presentare in anteprima i frutti della R&D di questi ultimi anni di (relativa) segregazione. Due, in particolare, i lanci a cui abbiamo assistito: la flessografica per tirature corte Onyx GO di Uteco, totalmente rivisitata in ogni componente, super compatta e operator friendly, dalle grandi prestazioni (cambi lavoro in 3 minuti, scarti 18 metri, velocità 400 m/minuto, abbattimento dei consumi e molto altro ancora di cui parliamo nello “speciale flexo” di questo fascicolo) e l’estrusore in bolla di Windmöller & Hölscher, studiato nel dettaglio per raggiungere nuovi traguardi di sostenibilità energetica e di circolarità, prestazione e
flessibilità operativa, e presentato in uno show di grande impatto giocato sul dialogo fra uomo e intelligenza artificiale. Fra i costruttori di macchinari abbiamo visitato anche la dinamica BFM che a Düsseldorf ha portato tre novità di rilievo - due flexo stack (una 8 colori ad alto risparmio energetico e una linea per sacchi industriali) e una 8 colori flexo gearless a tamburo centrale -; la ceca Soma, che ha condotto allo stand demo live dell’interessante Optima², di cui abbiamo parlato su Converting 4/2022, e il costruttore indiano Kohli Industries, fenomeno mediatico e di mercato,
ers, are developing new sustainable laminates and alternative monomaterial structures. And don't be fooled by the fact that K is the plastics fair, because on display we also saw paper-based packaging structures, complemented by the necessary barriers, with performance that was unthinkable until very recently. And sometimes already in the form of an industrialized product, such as the OneBARRIER FiberCycle displayed at the booth set up by Bobst , developed by the Swiss manufacturer together with UPM and Michelman, and transformed by Hutamaki for the market. Exhibiting at K, of course, were the chemical majors - which produce inks and related intermediates, adhesives, solvents, and lacquers for packaging - as well as manufacturers of film extrusion and stretch-blow molding, laminating and coating machines and, increasingly, printing presses. Some took advantage of the large international stage to organize visits to their nearest demo centers (Bobst and W&H) and to preview the fruits of R&D from these last few years of (relative) segregation. Two, in particular, were the launches we
witnessed: Uteco's Onyx GO short-run flexo press, totally revised in every component, super compact and operator friendly, with great performance (job changes in 3 minutes, waste 18 meters, speed 400 m/minute, consumption reduction and much more which we discuss in the "flexo special" in this issue) and the blown extruder from Windmöller & Hölscher, designed in detail to achieve new goals in energy sustainability and circularity, performance and operational flexibility, and presented in a high-impact show played on the dialogue between humans and artificial intelligence. Among machinery manufacturers, we also visited the dynamic BFM, which brought three major innovations - two flexo stacks (an energy-saving 8-color and a line for industrial sacks) and an 8-color gearless CI flexo - to Düsseldorf; Czech Soma, which led live demos at the booth of the interesting Optima² flexo printing machine that we reported on in Converting 4/2022; and Indian manufacturer Kohli Industires, a media and market phenomenon, which brought to Düsseldorf the latest Plutus-9one8 multiprocess laminating and coating machine and
che ha portato a Düsseldorf l’ultima macchina multiprocesso per laminazione e coating Plutus-9one8 e un soffio di India nel primo giorno della grande festa di Diwali, celebrato in fiera in abiti tradizionali, con l’offerta di tè e dolci ai visitatori.
Le partnership e i movimenti del mercato Insomma, la K sta diventando, dopo la drupa nelle Arti Grafiche e nella Stampa, uno dei punti di riferimento internazionali del converting di imballaggio. Nella nostra visita abbiamo visto molte imprese italiane del settore, molte novità di prodotto grandi e piccole, incontrato un sacco di amici e scoperto cose che non sapevamo. Come l’acquisizione di Donau Carbon Technologies da parte della finanziaria Babcock Wanson-Kartesia, foriera di un’accelerazione nelle attività core della depurazione dell’aria e nel recupero solventi dell’azienda lombarda. O come, cambiando di piano, la presenza del dinamico converter bergamasco Plastik SpA presso lo stand Sabic, di cui ha utilizzato i nuovi materiali riciclati a marchio Trucircle™ per realizzare il backsheet di pannolini e altri prodotti per l’igiene. I nuovi film Sabic a base di PP e PE riciclato rispondono agli standard di purezza e salubrità richiesti nell’healthcare per i prodotti a contatto con la pelle e rappresentano una nuova opportunità sostenibile anche per il packaging. E abbiamo constatato la vivacità degli operatori del “fine vita” che hanno pre-
a whiff of India on the first day of the great festival of Diwali, celebrated at the fair in traditional dress, with tea and sweets offered to visitors.
Partnerships and market movements
In short, the K is becoming, after drupa in Graphic Arts and Printing, one of the international benchmarks of packaging converting. In our visit, we saw many Italian companies in the industry, many new products large and small, met a lot of friends and discovered things we didn't know. Like the acquisition of Donau Carbon Technologies by the Babcock Wanson-Kartesia finance company, a prediction of an acceleration in the Lombard company's core activities of air regeneration and solvent recovery. Or like, changing levels, the presence of dynamic Bergamo-based converter Plastik SpA at the Sabic booth, whose new TrucircleTM-brand recycled materials is used to make the backsheet of diapers and other hygiene products. Sabic's new films based on recycled PP and PE meet the purity and wholesomeness standards required in healthcare for skin contact products and represent a new
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sentato tecnologie, impianti e organizzazioni - la tedesca Interzero, per citarne una particolarmente attiva - ma anche reti di relazioni interfiliera che oggi, a tutti i livelli, sono il primo, vero motore di innovazione.
La centralità dei componenti e delle attrezzature Ma, soprattutto, abbiamo visto stand e proposte di numerosi fornitori di componenti e di attrezzature complementari. In questo primo elenco parziale riferiamo il grande interesse suscitato dal sistema Ecograv di Rossini: la prima linea al mondo per la produzione di cilindri rotocalco senza rivestimento in rame e cromo, pronti per l’incisione elettromeccanica. Confermiamo l’alto livello tecnologico raggiunto dalle taglierine ribobinatrici, dove Bimec si è imposta all’attenzione per prestazioni e percorso evolutivo delle sue macchine per film plastici, laminati e di cellulosa, e il gruppo IMS Technologies ha puntato i riflettori sulla nuova eXTRASLIT completamente elettrica e sulla ribobinatrice goffratrice automatica Icebreaker 165 SG. Segnaliamo i sistemi per la trasmissione meccanica e del movimento di RE SpA, che ha anche presentato
sustainable opportunity for packaging as well. And we noted the vibrancy of the "end-of-life" players who presented technologies, equipment and organizations - Germany's Interzero, to name one particularly active one - but also networks of inter-branch relationships that today, at all levels, are the first, real driver of innovation.
The centrality of components and equipment
But, above all, we saw stands and proposals from a great many suppliers of components and complementary equipment. In this first partial list we report the great interest aroused by Rossini's Ecograv system: the world's first line for the production of rotogravure cylinders without copper and chrome coating, ready for electromechanical engraving. We confirm the high level of technology achieved by slitter rewinders, where Bimec came to attention for performance and evolutionary path of machines for plastic, laminated and cellulose films, and the IMS Technologies group spotlighted the
dei nuovi guidanastro avanzatissimi attirando visitatori a uno stand sempre pieno, così come i componenti hardware e software per il controllo della qualità e la gestione dei processi (da Camis i montacliché più automatizzati e i viscosimetri della Gama, ma anche il geniale CCSone per il controllo dei consumi dell’inchiostro lanciato da I&C). Fra gli elementi che fanno la differenza nel processo di stampa, bisogna citare almeno gli anilox della Simec, nuova frontiera dell’innovazione alla ribalta in un grande spazio elegante allestito per valorizzare il brand e tutte le linee di prodotto-servizio del gruppo, ma anche - mutatis mutandis - il sistema modulare di ispezione delle superfici iPQ-Surface BST, per il controllo 100% di materiali diversi, e i sistemi di pulizia laser di Ulmex che a K ha portato non solo la nuova release dell’esclusivo Evolux ma anche una nuova linea di lavacliché Evocleaner caratterizzata da un particolare tappeto anticaduta che risolve un classico problema di questo processo.
Per finire, qualche nota “di colore” - In questi giorni di fiera abbiamo impiegato anche 2 ore per percorrere le poche decine di km che separavano il delizioso B&B prenotato fuori città dal parcheggio P4 di Messe Düsseldorf. - La collega straniera che ha preferito l’hotel in aeroporto, perché più vicino, ha speso 600 euro per una notte e impiegato comunque 45 minuti di tragitto in taxi. - Aeroporti e compagnie aeree non hanno ancora colmato la carenza di personale ge-
new all-electric eXTRASLIT and the Icebreaker 165 SG automatic embossing rewinder. Mechanical and motion transmission systems from RE SpA, which also presented new, state-of-the-art web guiding systems, attracted visitors to an always-full booth, as did hardware and software components for quality control and process management (from Camis the more automated plate mounters and viscometers from Gama, but also the ingenious CCSone for controlling ink consumption launched by I&C). Among the elements that make a difference in the printing process, mention must be made at least of Simec's aniloxes, a new frontier of innovation in the limelight in a large, elegant space set up to enhance the brand and all the group's product-service lines, but also - mutatis mutandis - the iPQ-Surface BST modular surface inspection system for 100 percent inspection of different materials, and Ulmex's laser cleaning systems, which brought to K not only the new release of the exclusive Evolux system but also a new line of Evocleaner plate-washers featuring a special fall-prevention mat that solves a classic problem in this process.
nerata dai licenziamenti durante la pandemia e l’ultimo giorno di lavoro, per non perdere l’ultimo volo disponibile, abbiamo lasciato la fiera con ore di anticipo. Tutte trascorse in fila per arrivare oltre i controlli, al gate di partenza. La conclusione? Anche K, come drupa, va organizzata con grande attenzione e grande anticipo. E senza puntare tutto sulla notoria efficienza tedesca: nessuno è perfetto.
Prossima K dall‘8 al 15 ottobre 2025
Finally, a few trivia fact
- During these fair days it took us as much as 2 hours to travel the few dozens of kilometers that separated the lovely B&B booked outside the city from the P4 parking lot at Messe Düsseldorf. - The foreign colleague who preferred the hotel at the airport, because it was closer, spent 600 euros for one night and still took 45 minutes by cab. - Airports and airlines have not yet filled the staff shortage generated by layoffs during the pandemic, and on the last day of work, in order not to miss the last available flight, we left the fair hours early. All spent waiting in line to get past security, to the departure gate. The conclusion? K, like drupa, must also be organized with great care and great anticipation. And without putting all your eggs in the notorious German efficiency basket: nobody is perfect.
Next K 8-15 October 2025 5/2022
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Economia circolare: la glassine da rifiuto a etichetta Rivoluzione targata Fedrigoni Self-Adhesives nel fine vita delle etichette autoadesive. Per la prima volta il supporto siliconato, fino ad oggi avviato a riciclo o smaltito in discarica, riprende vita integrato nel frontale completando il flusso dell’economia circolare. Nasce così Re-Play™, la nuova linea di substrati 100% riciclati e con il 10% di glassine. Fedrigoni lancia sul mercato un nuovo e rivoluzionario range di prodotti, frutto dell’upcycling del supporto siliconato che finora veniva in parte riciclato e in parte smaltito in discarica. Il liner, ritirato presso gli utilizzatori finali, diventa ora, e per la prima volta, parte del frontale dell’autoadesivo, acquistando valore e permettendo di ridurre scarti, emissioni e consumi di energia. Da recycling a upcycling L’economia circolare è un modello di produzione e consumo basato su una serie di azioni, e di valori, fra i quali la condivisione, il riutilizzo, il riciclo di materiali basato su una logica rigenerativa, l’upcycling ne rappresenta la declinazione più nobile, assegnando alle materie prime nuovo valore, economico e ambientale. Questo ha fatto Fedrigoni Self-Adhesives trasformando la glassine, il supporto siliconato che viene separato e scartato nella fase di applicazione delle etichette autoadesive, da rifiuto a parte nobile dell’etichetta decorativa. Nasce così Re-Play™, un prodotto rivoluzionario nel mondo dell’autoadesivo, che rappresenta il primo esempio di upcycling: non un semplice riciclo, ma un processo grazie al quale lo scarto acquista valore, trasformandosi in un materiale più prezioso e nello stesso tempo dall’impatto ambientale ridotto al minimo.
Chiudere il cerchio per creare nuove risorse Re-Play™ è il risultato di un processo di economia circolare che inizia con il programma di raccolta delle siliconate. «Abbiamo deciso di intraprendere questo percorso perché è in linea con molti dei nostri obiettivi ESG in termini di riduzione dei rifiuti e di abbattimento delle emissioni di CO2», commenta Fulvio Capussotti, Executive Vice President Fedrigoni Self-Adhesives. «L’intento di Fedrigoni è di rendere il cliente finale parte integrante del processo di economia circolare, coinvolgendo tutta la filiera a partire dagli stampatori, che
Circular economy: glassine from waste to label Fedrigoni Self-Adhesives branded revolution in the endof-life of self-adhesive labels. For the first time, the siliconized substrate, until now sent for recycling or disposed of in landfills, comes back to life integrated into the face plate, completing the flow of the circular economy. Thus is born Re-Play™, the new line of 100% recycled and 10% glassine substrates.
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per primi utilizzano il materiale autoadesivo. Sul fronte del riciclo, invece, è stata siglata una partnership esclusiva con Les Papeteries de Clairefontaine, proprietaria di un processo di repulping a basse temperature grazie all’utilizzo della biomassa: qui la glassine, aggiunta a carta da macero bianca proveniente da recupero, dà vita a un prodotto di alta qualità. Senza bisogno di processi invasivi di deinchiostrazione e con un consistente risparmio di materia prima». Nasce così la nuova gamma Re-Play™ che si articola in cinque tipi di carte riciclate al 100%, differenziate per finissaggio
Fedrigoni is launching a revolutionary new product range on the market, the result of upcycling the siliconized substrate that until now was partly recycled and partly disposed of in landfills. The liner, collected from end-users, now becomes, and for the first time, part of the face of the self-adhesive, gaining value and allowing waste, emissions and energy consumption to be reduced. From recycling to upcycling The circular economy is a model of production and consumption based on a series of actions, and values, including sharing, reuse, and recycling of materials based on a regenerative logic; upcycling represents its noblest declination, assigning raw materials new value, both economic and environmental. This is what Fedrigoni Self-Adhesives has done by transforming glassine, the siliconized backing
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e caratteristiche visuali: Nature White, Martelé, Retrò, Pearl e Neck Label. Tutte potranno contare sulla certificazione FSC recycled, che ne attesta la composizione e il valore di prodotto riciclato e sostenibile. CELAB-Europe: un grande passo avanti Fedrigoni Self-Adhesives è tra i cinque fondatori di CELAB-Europe, un consorzio che attualmente conta 30 membri, dedicato all’implementazione di un nuovo modello di business per i materiali autoadesivi, basato proprio sull'economia circolare. Uno degli obiettivi del consorzio è quello di identificare e applicare collettivamente, entro il 2025, soluzioni di riciclo e riutilizzo dei liner e degli sfridi delle etichette autoadesive, sviluppando un modello sostenibile e circolare per oltre il 75% dei materiali utilizzati in Europa. La partecipazione di Fedrigoni Self-Adhesives al consorzio CELAB-Europe rientra in un più ampio progetto di sviluppo e innovazione sostenibile che vede il Gruppo impegnato in un percorso di miglioramento continuo da quasi 30 anni. Con gli ambiziosi obiettivi fissati per il 2030, Fedrigoni si candida a diventare un punto di riferimento del settore in fatto di politiche ambientali e uno dei migliori luoghi di lavoro per sicurezza, inclusività e opportunità di crescita professionale.
Riciclato è bello. Anzi, bellissimo
Re-Play™ non è la sola novità di rilievo che Fedrigoni Self-Adhesives presenta nell’ambito dei materiali realizzati con il 100% di fibre riciclate, dove ha fatto rumore il lancio recente di una nuova gamma di prodotti premium. Concepite per stimolare la creatività dei professionisti che potranno dare vita a progetti in grado di rappresentare e raccontare l'impegno in sostenibilità dei marchi del lusso, queste carte combinano le fibre riciclate con adesivi ad alte prestazioni, dando vita anche a materiali specifici per applicazioni critiche come sbalzi di temperatura e umidità, o contatto con oli e sostanze grasse. A completare la gamma anche il liner di rPET: realizzato con il 30% di PET riciclato, riduce la quantità di materiale vergine utilizzato alla fonte.
Recycled is beautiful. In fact, very beautiful Re-Play™ is not the only major new development that Fedrigoni Self-Adhesives is presenting in the area of materials made from 100 percent recycled fibers, where the recent launch of a new range of premium products has made noise. Designed to stimulate the creativity of professionals who will be able to bring to life projects that represent and tell the story of the luxury brands' commitment to sustainability, these papers combine recycled fibers with high-performance adhesives, also giving rise to specific materials for critical applications such as temperature and humidity changes, or contact with oils and greasy substances. Also completing the range is the rPET liner: made from 30 percent recycled PET, it reduces the amount of virgin material used at source.
Fondata nel 1888, Fedrigoni è oggi sinonimo di eccellenza nel mondo delle etichette e dei materiali autoadesivi, e delle carte ad alto valore aggiunto per packaging di lusso e altre soluzioni creative. Con più di 4.500 dipendenti in 27 Paesi e 48 stabilimenti, il Gruppo vende e distribuisce 25.000 prodotti in 132 Paesi e, grazie anche alle recenti acquisizioni, ha conquistato la posizione di leader mondiale nel settore delle etichette per vini e delle carte speciali per packaging di lusso, di secondo operatore mondiale nelle carte da disegno e di terzo operatore nei materiali autoadesivi premium. La divisione Fedrigoni Paper comprende il Gruppo Cordenons e lo storico marchio Fabriano, mentre la divisione Fedrigoni Self-Adhesives include Arconvert, Manter, Ritrama, IP Venus, Acucote e Rimark, Divipa, Tageos e Unifol. Anche il distributore statunitense GPA fa parte del Gruppo. Founded in 1888, Fedrigoni is now synonymous with excellence in the world of labels and self-adhesive materials, and high value-added papers for luxury packaging and other creative solutions. With more than 4,500 employees in 27 countries and 48 plants, the Group sells and distributes 25,000 products in 132 countries and, thanks in part to recent acquisitions, has become a world leader in wine labels and specialty papers for luxury packaging, the world's second-largest player in drawing papers, and the third-largest player in premium self-adhesive materials.The Fedrigoni Paper division includes the Cordenons Group and the historic Fabriano brand, while the Fedrigoni Self-Adhesives division includes Arconvert, Manter, Ritrama, IP Venus, Acucote and Rimark, Divipa, Tageos and Unifol. U.S. distributor GPA is also part of the Group.
that is separated and discarded in the application phase of self-adhesive labels, from waste to a noble part of the decorative label. Thus was born Re-Play™, a revolutionary product in the world of self-adhesives, which represents the first example of upcycling: not a simple recycling, but a process thanks to which waste acquires value, transforming itself into a more valuable material and at the same time with a minimized environmental impact. Closing the loop to create new resources RePlay™ is the result of a circular economy process that begins with the silicones collection program. "We decided to take this path because it is in line with many of our ESG goals in terms of reducing waste and lowering CO2 emissions," comments Fulvio Capussotti, Executive Vice President Fedrigoni Self-Adhesives. "Fedrigoni's intent is to make the end customer an integral part of the circular economy process, involving the entire
supply chain starting with the printers, who first use the self-adhesive material. On the recycling front, on the other hand, an exclusive partnership has been signed with Les Papeteries de Clairefontaine, the owner of a low-temperature repulping process thanks to the use of biomass: here glassine, added to white waste paper, gives rise to a high-quality product. Without the need for invasive deinking processes and with substantial savings in raw materials." Thus was born the new Re-Play™ range, which consists of five types of 100 percent recycled papers, differentiated by finish and visual characteristics: Nature White, Martelé, Retro, Pearl and Neck Label. All will be able to count on FSC recycled certification, attesting to their composition and value as a recycled and sustainable product. CELAB-Europe: a big step forward Fedrigoni Self-Adhesives is among the five founders
of CELAB-Europe, a consortium that currently has 30 members, dedicated to implementing a new business model for self-adhesive materials, based precisely on the circular economy. One of the consortium's goals is to collectively identify and implement recycling and reuse solutions for self-adhesive label liners and scraps by 2025, developing a sustainable, circular model for more than 75 percent of the materials used in Europe. Fedrigoni Self-Adhesives' participation in the CELAB-Europe consortium is part of a broader sustainable development and innovation project in which the Group has been engaged in a path of continuous improvement for nearly 30 years. With the ambitious goals set for 2030, Fedrigoni is bidding to become an industry benchmark in environmental policies and one of the best workplaces for safety, inclusiveness and professional growth opportunitieS. 5/2022
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Il sciur Brambilla e la sostenibilità Ovvero, il Packaging Eco Design per le piccole e medie imprese: perché è giusto, possibile e conveniente, e come si fa. Marco Rotondo
Come tutti ben sappiamo, sono sempre di più i brand interessati alla sostenibilità e, chiaramente, l’imballaggio è uno dei settori in cui si possono ottenere risultati molto importanti. Dobbiamo sempre ricordarci, però, che l’Italia è un paese che ha nella piccola e media impresa uno dei suoi punti di forza. Questo significa che il tema della sostenibilità vede coinvolte aziende di produzione che non possono permettersi un manager dedicato alla sostenibilità e si rivolgono dunque ai propri fornitori con richieste che spesso non ricevono risposte adeguate. Aggiungiamo che se in azienda sono presenti due generazioni, come spesso accade in una tipica PMI di impronta famigliare, è alta la probabilità che una delle due (indovinate quale) sia entusiasta di affrontare un tema così importante mentre l’altra (chissà quale..) preferisce continuare a seguire schemi adottati fino ad oggi (anche perché, a dire il vero, hanno funzionato perfettamente). Ecco perché ci tenevo a scrivere questo articolo: per dire che anche nella piccola media azienda si può affrontare un progetto di Packaging Eco Design, se si sa come fare.
I costi del cambiamento: 2 falsi pregiudizi Intanto mi preme sfatare due miti. Il primo è che la sostenibilità richiede di passare a mate-
riali e metodi lavorazione più costosi di quelli utilizzati abitualmente. Il secondo è che un progetto di Packaging Eco Design può essere sostenuto solo da un’azienda di grandi dimensioni e con risorse economiche dedicate. Partiamo dal primo e diciamo una volta per tutte che un imballo o un packaging più sostenibile non è necessariamente più costoso di uno normale, anzi: spesso le soluzioni che
Signor Brambilla* and sustainability That is, Eco Design Packaging for Small and Medium Enterprises: why it is right, possible and affordable, and how it is done. Marco Rotondo As we all know, more and more brands are interested in sustainability, and clearly, packaging is one of the areas where very important results can be achieved. We must always remember, however, that Italy is a country that has small and medium-sized enterprises as one of its strengths. This means that the issue of sustainability involves manufacturing companies that cannot afford a dedicated sustainability manager and therefore approach their suppliers with requests that often do not receive adequate responses. Add to this the fact that if there are two generations in the company, as is often the case in a typical family-footprint SME, the likelihood is high that one of them (guess which one) is enthusiastic about tackling such an important issue while the other (who knows which one...) prefers to contin-
ue following patterns adopted up to now (also because, to tell the truth, they have worked perfectly). That's why I wanted to write this article: to say that even in the small to medium-sized company, you can tackle a Packaging Eco Design project if you know how to do it.
The costs of change: 2 false misconceptions
In the meantime, I would like to dispel two myths. The first is that sustainability requires switching to materials and processing methods that are more expensive than those usually used. The second is that a Packaging Eco Design project can only be sustained by a large company with dedicated economic resources. Let's start with the first one and say once and for all that a more sustainable packaging or
migliorano la riciclabilità di un prodotto vanno anche nella direzione di una riduzione del costo. Per fare un esempio concreto posso citare la case history di un packaging realizzato con la cartotecnica Medhea di Torino che ha utilizzato il nuovo cartoncino Fedrigoni Symbol Card 100%. Si tratta di un cartoncino dall’ottima stampabilità, realizzato con cartone 100% riciclato e stampato con colori e vernici a bas-
packaging is not necessarily more expensive than a normal one, on the contrary: solutions that improve the recyclability of a product often also go in the direction of cost reduction. To give a concrete example, I can cite the case history of a packaging made with Medhea paper mill in Turin that used the new Fedrigoni Symbol Card 100% cardboard. This is a cardboard with excellent printability, made from 100% recycled cardboard and printed with low-migration colors and varnishes. At the prepress stage, we managed the images to reduce the colors from five to three, resulting in significant savings both in terms of money and environmental impact due to the reduction in printing hours and the resulting lower energy use. The second myth, which is harder to dispel, is overcome by explaining how an Eco Packaging Design project can be conducted with a few simple tools. The first, unbelievable to say, is simply our brains, the brains of company employees and suppliers, along with the willingness to get involved and generate new ideas.
(*) Name popularly used in northern Italy
to designate the smallscale entrepreneur. 5/2022
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sa migrazione. In fase di prestampa abbiamo gestito le immagini in modo da ridurre i colori da cinque a tre, con un notevole risparmio sia in termini economici che di impatto ambientale grazie alla riduzione delle ore di stampa e al conseguente minore utilizzo di energia. Il secondo mito, più duro da sfatare, si supera spiegando come può essere condotto un progetto di Packaging Eco Design con pochi e semplici strumenti. Il primo, incredibile a dirsi, è semplicemente il nostro cervello, quello dei collaboratori dell’azienda e dei fornitori, insieme alla disponibilità a mettersi in gioco e a generare idee nuove. Dai primi test del mio workshop “Cartotecnica Circolare” vi posso assicurare che ho visto persone davvero entusiaste di potersi gettare a capofitto tra bilancini pesacarta, metri, pezzi di cartone e schede tecniche per trovare soluzioni che migliorassero la sostenibilità del loro packaging.
Ma l’Eco Design… cos’è? Ma cosa intendo davvero con “Packaging Eco Design”? È semplicemente un processo che analizza tutte le componenti di un sistema di imballo1 per capire quali siano le aree di intervento per renderlo più sostenibile. La riduzione del peso dei materiali, la semplificazione del numero dei componenti, il tipo di stampa e di finissaggio sono, ad esempio, alcuni elementi su cui si può agire per migliorare la riciclabilità di un prodotto o per limitare il suo impatto ambientale.
Bisogna però avere ben presente che se si inizia a lavorare sulla sostenibilità di un sistema di imballo questo lavoro non finirà mai. Se non altro perché la rapida evoluzione del mercato, i nuovi materiali, lo sviluppo delle tecniche produttive richiedono un’attenzione costante e una continua revisione di aspetti che potrebbero sembrare risolti e definiti una volta per tutte.
Chi se ne deve occupare Chi sono gli attori che danno vita a un progetto di packaging eco design? E quali strumenti si usano per coordinare il lavoro delle persone che se ne occupano? È fondamentale che all'interno dell'azienda vengano coinvolte tutte le funzioni aziendali, senza trascurarne alcuna. In un workshop che ho condotto di recente, l’idea migliore per ridurre la materia prima di un imballo è venuta al responsabile del magazzino, fino ad allora rimasto un po’ in disparte: è stata la riprova che ogni professionalità va valorizzata in modo adeguato, senza pregiudizi. Altrettanto importante è il coinvolgimento di tutta la catena dei fornitori. Questo comporta due cambiamenti rilevanti: 1) lo stampatore o la cartotecnica cambiano di ruolo, passando da fornitori di una commodity a veri partner dell’azienda committente; 2) lo stampatore/converter deve dimostrarsi all’altezza della fiducia che gli viene riconosciuta. Questo significa che, in mezzo alle decine di cose da fare ogni giorno, dobbiamo trovare il tempo di aggiornarci sui materiali e sulle soluzioni innovative, di cui i nostri clienti hanno bisogno per migliorare la sostenibilità dei loro imballaggi.
Come si fa: le fasi del progetto e i relativi strumenti Ma quali sono le fasi di un progetto di Packaging Eco Design? Eccole in sintesi:
From the first tests of my "Circular Papermaking" workshop, I can assure you that I have seen people really excited to be able to throw themselves headlong into paper weighing scales, meters , pieces of cardboard and data sheets to find solutions that would improve the sustainability of their packaging.
But Eco Design… what is it?
But what do I really mean by "Packaging Eco Design"? It is simply a process that analyzes all the components of a packaging1 system to figure out areas of focus to make it more sustainable. Reducing the weight of materials, simplifying the number of components, the type of printing and finishing are, for example, some of the elements that can be acted upon to improve the recyclability of a product or to limit its environmental impact. It must be kept in mind, however, that if you start working on the sustainability of a packaging system this work will never end. If only because the rapid evolution of the market, new materials, and the development of production techniques require constant attention and constant revision of aspects that might seem settled and defined once and for all. 30
Who has to deal with it
Who are the actors that bring an eco packaging design project to life? And what tools are used to coordinate the work of the people involved? It is essential that all business functions within the company are involved, without neglecting any of them. In a workshop I conducted recently, the best idea for reducing the raw material of a package came from the warehouse manager, who until then had been somewhat on the sidelines: it was proof that every professionalism should be valued appropriately, without prejudice. Equally important is the involvement of the entire chain of suppliers. This entails two major changes: 1) the printer or converter changes roles, moving from suppliers of a commodity to true partners of the client company; 2) the printer/converter must prove himself worthy of the trust placed in him. This means that in the midst of the dozens of things we have to do every day, we have to find time to get up to speed on the innovative materials and solutions our customers need to improve the sustainability of their packaging.
• definire l’obiettivo, • misurare con il Life Cycle Assessment (LCA), • analizzare il sistema di imballaggio, • identificare le aree di intervento, • implementare i miglioramenti, • misurare il risultato finale con LCA, • certificare il risultato, • comunicare ai consumatori. Visto così sembra un processo complicato, ma oggi esistono strumenti efficaci, gratuiti e alla portata di tutti. Procediamo con ordine. 1) Definire l’obiettivo. Quando definiamo un obiettivo cerchiamo di individuare degli obiettivi parziali, raggiungibili e che possono essere inseriti nei mille impegni di ogni persona dell’azienda. “Zero plastica entro il 2023” mi piace, ma “Revisione della scatola di imballo e valutazione dello sfruttamento del bancale” mi piace molto di più perché è concreto, attuabile in breve tempo e ha un ritorno economico certo. 2) Misurare con il Life Cycle Assessment. Senza dover fare grossi investimenti basta sapere che Conai ha messo a disposizione uno strumento chiamato “Eco Tool Conai”, che permette di fare una LCA semplificata in pochi minuti e costituisce un aiuto fondamentale per le aziende che non possono o non vogliono acquistare costosi software per LCA. 3, 4, 5) Analizzare il sistema di imballaggio Identificare le aree di intervento - Implementare i miglioramenti. Quali sono le aree sulle quali
How it's done: project phases and related tools
But what are the phases of a Packaging Eco Design project? Here they are in brief: • define the objective, • measure with the Life Cycle Assessment (LCA), • analyze the packaging system, • identify areas for action, • implement improvements, • measure the end result with LCA, • certify the result, • communicate to consumers. Seen this way, it seems like a complicated process, but today there are effective tools that are free and affordable for everyone. Let's proceed in order. 1) Define the goal. When we define a goal, we try to identify partial goals that are attainable and can fit into the thousand commitments of each person in the company. "Zero plastic by 2023" appeals to me, but "Packaging box review and pallet utilization assessment" appeals to me much more because it is concrete, implementable in a short time, and has a definite payoff. 2) Measure with Life Cycle Assessment. Without
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intervenire? Ci aiuta sempre Conai con una lista di “leve della prevenzione” che trovo utilissima e che possiamo usare come stimolo per trovare spunti di lavoro. Le elenco per vostra comodità. - Riutilizzo. Concepimento o progettazione dell’imballaggio per poter compiere, durante il suo ciclo di vita, un numero minimo di spostamenti o rotazioni e per un uso identico a quello per il quale è stato concepito. - Risparmio di materia prima. Contenimento del consumo di materie prime impiegate nella realizzazione dell'imballaggio e conseguente riduzione del peso, a parità di prodotto confezionato e di prestazioni. - Utilizzo di materiale riciclato o da fonti rinnovabili. Sostituzione di tutta o parte della materia prima vergine con materia riciclata/ recuperata (pre-consumo e/o post-consumo), per contribuire a ridurre il prelievo di risorse o ad utilizzare materia prima da fonti rinnovabili. - Facilitazione delle attività di riciclo. Semplificazione delle fasi di recupero e riciclo del packaging, come la separabilità dei diversi componenti (es. etichette, chiusure ed erogatori, eccetera). - Ottimizzazione della logistica. Miglioramento delle operazioni di magazzinaggio ed esposizione; ottimizzazione dei carichi sui pallet e sui mezzi di trasporto; perfezionamento del rapporto tra imballaggio primario, secondario e terziario. - Semplificazione del sistema imballo. Integrazione di più funzioni in una sola componente dell’imballo, eliminando un elemento e semplificando così il sistema. - Ottimizzazione dei processi produttivi. Implementazione di processi di produzione dell’imballaggio innovativi, in grado di ridurre i consumi energetici per unità prodotta o di ridurre gli scarti di produzione o, in generale, di ridurre l’impiego di input produttivi.
Il brainstorming questo sconosciuto Da dove si parte per ottenere i migliori risul-
having to make a big investment, just know that Conai has made available a tool called "Eco Tool Conai," which allows you to do a simplified LCA in a few minutes and is a key help for companies that cannot or do not want to buy expensive LCA software. 3, 4, 5) Analyze the packaging system - Identify areas for action - Implement improvements. What are the areas to take action on? Conai always helps us with a list of "levers of prevention" that I find very useful and that we can use as a stimulus to find actionable insights. I list them for your convenience. - Reuse. Conception or design of packaging to be able to make a minimum number of moves or rotations during its life cycle and for the same use as it was intended for. - Raw material savings. Reduction in the consumption of raw materials used in the manufacture of the packaging and consequent reduction in weight for the same packaged product and performance. - Use of recycled material or material from renewable sources. Substitution of all or part of virgin raw material with recycled/recovered material
Note 1
Un sistema di imballo comprende il packaging primario (quello a contatto con il prodotto), il packaging secondario (che contiene uno o più packaging primari) e il terziario (scatole, pallet eccetera)/A packaging system includes primary packaging (that which is in contact with the product), secondary packaging (which contains one or more primary packaging) and tertiary packaging (boxes, pallets, etc.).
2
https://en.wikipedia.org/wiki/Triple_bottom_line
3
www.walmartsustainabilityhub.com
4
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/it/TXT/PDF/?uri=C LEX:32018L0851&from=EN
tati? Il primo step di un progetto di Packaging Eco Design deve essere un vero e proprio brainstorming che è un tipo di riunione dalle caratteristiche ben definite, utilizzata raramente nelle aziende italiane. Si tratta, in sintesi, di una riunione in cui ogni proposta e ogni idea viene valorizzata, senza che a nessuno sia consentito criticare in alcun modo le idee degli altri. Lo scopo è quello di immaginare a ruota libera le soluzioni, i miglioramenti e le modifiche che possono essere apportati a un sistema di imballo. Il procedimento è classico. Su una lavagna appiccichiamo i post-it con le idee di tutti i parteci-
(pre-consumer and/or post-consumer), to help reduce resource drawdown or use raw material from renewable sources. - Facilitation of recycling activities. Simplification of packaging recovery and recycling steps, such as separability of different components (e.g., labels, closures and dispensers, etc.). - Logistics optimization. Improvement of storage and display operations; optimization of loads on pallets and transport vehicles; refinement of the relationship between primary, secondary and tertiary packaging. Simplification of the packaging system. Integration of multiple functions into a single packaging component, eliminating one element and thus simplifying the system. Optimization of production processes. Implementation of innovative packaging production processes that can reduce energy consumption per unit produced or reduce production waste or, in general, reduce the use of production inputs.
Brainstorming this unknown
Where do you start to get the best results? The first step in a Packaging Eco Design project must
be a real brainstorming, which is a type of meeting with well-defined characteristics, rarely used in Italian companies. It is, in short, a meeting in which every proposal and every idea is valued, without anyone being allowed to criticize in any way the ideas of others. The purpose is to freewheelingly imagine solutions, improvements, and changes that can be made to a packaging system. The process is classic. We stick post-its on a whiteboard with ideas from all participants, without filtering or editing them until we feel we have exhausted the topic. Then we go on to select the most promising proposals, which are then turned into concrete actions, indicating the deadline and the person responsible for carrying them out. The story goes that Walt Disney used this method when he had to generate a story and that he kept a stack of dollar bills on the table, to be handed over to those who had a useful idea to enrich the developing story. And it seems that during a meeting devoted to "Snow White and the Seven Dwarfs" from the open window overlooking the garden, the gardener who proposed the scene of 5/2022
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panti, senza filtrarle o modificarle fino a quando non ci sembra di aver esaurito l’argomento. Quindi passiamo a selezionare le proposte più promettenti, che vengono poi trasformate in azioni concrete, indicando la scadenza e il responsabile che le deve portare a termine. Si dice che Walt Disney usasse questo metodo quando doveva generare una storia e che tenesse una pila di biglietti da un dollaro, da consegnare a chi aveva un’idea utile ad arricchire la storia che si andava sviluppando. E pare che durante un riunione dedicata a “Biancaneve e i sette nani” dalla finestra aperta sul giardino si affacciò il giardiniere che propose la scena del bacio sulla fronte di Cucciolo e fu premiato con un dollaro, esattamente come i più titolati componenti del team creativo. Questo bisogna fare.
Entusiasti e detrattori: problema o risorsa? Quando gestirete una riunione di questo genere dedicata alla sostenibilità vi accorgerete che emergeranno fra tutti due tipi di partecipante: l’Entusiasta e il Detrattore. Uno ha fatto della difesa dell’ambiente un punto fondamentale della sua vita mentre l’altro vive l’argomento con l’entusiasmo del barboncino che vede avvicinarsi il veterinario. In un'ottica veramente circolare, suggerisco di sfruttare la presenza di entrambi i tipi di persona perché l’Entusiasta nella fase della generazione delle idee diventa il vero motore del team, mentre il Detrattore (soprattutto quando si passa alla selezione delle proposte) costituisce il giu-
sto contraltare e contrappeso, che spinge tutti a valutare aspetti della realtà - come ad esempio quello del conto economico - che rischierebbero altrimenti di passare in secondo piano. Ricordiamo, infatti, che in base al concetto delle 3P (People Planet Profit 2) non ci può essere sostenibilità senza l’economicità e la convenienza che permettono di perseguire il progetto.
Certificare e comunicare: ecco perché Certificare il risultato e Comunicare ai consumatori sono gli ultimi passaggi del nostro piano di lavoro. Per coglierne appieno la rilevanza sarà utile ricordare cosa dice l’esperto di comunicazione sostenibile Joel Makover. “I messaggi relativi alla sostenibilità devono essere: CREDIBILI cioè basati su dati certi ed elementi provabili, RILEVANTI ossia dare informazioni su temi di effettivo interesse e importanza, EFFICACI e dunque modificare il contenuto e la forma secondo i destinatari che vogliamo raggiungere, DIFFERENTI per aiutare l’azienda a distinguere la propria strada verso la sostenibilità da quella di altri”. Non ripeto quanto ho già scritto su questa rivista in merito al Greenwashing (vedi QRCode) ma mi limito a suggerire di dare una sostanza ai risultati raggiunti tramite una LCA ben strutturata o una certificazione. Metteranno in luce la serietà di quanto è stato fatto e forniranno argomenti solidi e comprovabili ai messaggi rivolti ai consumatori.
È urgente Se ancora non siete convinti dell’urgenza di impegnarsi su questo fronte vi ricordo che: - il 68% dei consumatori finali dichiara di essere disposto ad acquistare un prodotto con un packaging sostenibile (fonte Conai), - alcune catene della distribuzione impongono valutazioni di sostenibilità del packaging 3, - la legislazione europea e nazionale va nella direzione di favorire la circolarità del sistema produttivo, - il principio della Responsabilità Estesa del Produttore sta trovando sempre maggiori applicazioni, come è successo nel caso della norma sulla Etichettatura Ambientale 4.
Marco Rotondo
Marco Rotondo (www.angolorotondo. it, www.linkedin.com/in/marcotondo e altro) è esperto di cartotecnica e etichettatura, consulente e formatore. Fra le sue competenze spiccano lo sviluppo di packaging, materiale POP, Visual Merchandising, progetti speciali […] e i corsi di formazione per aziende e istituzioni. Marco Rotondo (www.angolorotondo. it, www.linkedin.com/in/marcotondo, and more) is an expert in paper converting and labeling, consultant and trainer. Among his skills stand out the development of packaging, POP material, Visual Merchandising, special projects […] and training courses for companies and institutions.
the kiss on Puppy's forehead appeared and was rewarded with a dollar, just like the most titled members of the creative team. This must be done.
Enthusiasts and detractors: problem or resource?
When you run such a meeting devoted to sustainability you will find that two types of participant will emerge among all: the Enthusiast and the Detractor. One has made environmental advocacy a major focus of his life while the other experiences the topic with the enthusiasm of the poodle who sees the vet approaching. In a truly circular perspective, I suggest taking advantage of the presence of both types of people because the Enthusiast in the idea generation phase becomes the real driving force of the team, while the Deterractor (especially when it comes to the selection of proposals) constitutes the right counterbalance and counterbalance, pushing everyone to evaluate aspects of reality-such as that of the profit and loss account-that would otherwise risk taking a 32
back seat. Indeed, remember that according to the 3Ps (People Planet Profit 2) concept, there can be no sustainability without the affordability and convenience that allow the project to be pursued.
Certify and communicate: here's why
Certifying the outcome and Communicating to consumers are the final steps in our work plan. To fully grasp their relevance, it will be helpful to remember what sustainable communication expert Joel Makover says. "Messages related to sustainability must be: CREDIBLE i.e., based on hard data and provable evidence, RELEVANT i.e., give information on issues of real interest and importance, EFFECTIVE and therefore modify the content and form according to the target audience we want to reach, DIFFERENT to help the company distinguish its own path to sustainability from that of others" . I am not repeating what I have already written in this
magazine about greenwashing (see QRCode), but merely suggesting that the results achieved through a well-structured LCA or certification should be given substance. They will highlight the seriousness of what has been done, but more importantly, they will provide solid and provable arguments to the messages aimed at consumers.
It is urgent
If you are still not convinced of the urgency of engaging on this front I would remind you that: - 68 percent of end consumers say they are willing to buy a product with sustainable packaging (Conai source), - some retail chains impose packaging sustainability assessments 3, - European and national legislation is moving in the direction of encouraging circularity in the production system, - the principle of Extended Producer Responsibility is finding increasing applications, as was the case with the Environmental Labeling standard 4.
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10 domande sul packaging di carta Vantaggi, limiti e trend di sviluppo del materiale da imballaggio considerato a furor di popolo il più eco frendly, a fine vita ma non solo. E i nuovi, importanti progetti Aticelca. Massimo Ramunni risponde alle 10 domande di Andrea Vittadello. Lo chiamano packaging di “carta” ma perlopiù è fatto di cartone teso e ondulato e per il grande pubblico è il materiale sostenibile per antonomasia. Così i brand e i relativi fornitori stanno investendo risorse ingenti per creare strutture con le proprietà di protezione che la carta di per sé non possiede ma che gli imballi, soprattutto per prodotti alimentari, devono garantire per evitare gli sprechi di cibo e assicurarne la salubrità. E intanto Aticelca - il braccio tecnico di Assocarta, attiva a livello internazionale per i suoi studi sulla tassonomia della riciclabilità e i relativi metodi di misurazione - lavora a nuovi sistemi per favorire la separabilità e riciclabilità dei vari componenti degli imballaggi cellulosici. Con risultati importanti e nuove prospettive di sviluppo. Ce li racconta Massimo Ramunni*. 1) La carta e i prodotti derivati non hanno mai perso il loro ruolo nel mondo del packaging, ma in questo periodo sembrano addirittura rafforzare le posizioni. Saprebbe descrivere i driver di questo sviluppo? La carta è un materiale pratico, economico, facile da stampare. Questi elementi lo hanno reso da sempre uno dei preferiti per chi deve scegliere o progettare un imballaggio. Il driver aggiuntivo di questi anni è l’accresciuta sensibilità di cittadini e consumatori nei confronti della sostenibilità. Questo premia la carta sia per la sua origine naturale, la biodegradabilità
e la facilità con cui viene riciclata, sia per l’impegno che in questi anni l’industria cartaria ha profuso nel costruire una filiera di approvvigionamento virtuosa, investendo nella gestione sostenibile dei boschi e nel riciclo, oltre che nel miglioramento dei processi produttivi. 2) Anche se può sembrare una domanda
10 questions about paper packaging Advantages, limitations and development trends of the packaging material popularly considered the most eco frendly, at end of life but not only. And the new Aticelca important projects. Massimo Ramunni answers Andrea Vittadello's 10 questions. They call it "paper" packaging, but it is mostly made of folding and corrugated carton and for the general public it is the quintessential Sustainable material. So brands and their suppliers are investing significant resources to create structures with the protective properties that paper in itself does not possess but that packaging, especially for food products, must provide in order to avoid food waste and ensure its wholesomeness. And in the meantime, Aticelca - the technical arm of
Assocarta, active internationally for its studies on the taxonomy of recyclability and related measurement methods - is working on new systems to promote the separability and recyclability of the various components of cellulosic packaging. With important results and new prospects for development. Massimo Ramunni* tells us about them. 1) Paper and derived products have never lost their role in the world of packaging, but in this
banale, potrebbe descrivermi la differenza tra conferibilità e riciclabilità? Non è affatto banale, anzi è facile confondersi. Il conferimento dei rifiuti ai sistemi di raccolta differenziata nazionali devono basarsi su regole semplici e chiare per i cittadini; ad esempio, che gli imballaggi composti in prevalenza dello stesso materiale possano essere riciclati
period they even seem to be strengthening their positions. Could you describe the drivers of this development? Paper is a practical, inexpensive, easy-to-print material. These elements have always made it a favorite for those who have to choose or design packaging. The additional driver in recent years is the increased sensitivity of citizens and consumers to sustainability. This rewards paper both for its natural origin, biodegradability, and the ease with which it is recycled, and for the paper industry's commitment in recent years to building a virtuous supply chain, investing in sustainable forest management and recycling, as well as improving production processes. 2) Although it may seem like a trivial question, could you describe the difference between conferability and recyclability? It is not trivial at all; in fact, it is easy to get confused. The delivery of waste to national segregat5/2022
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maniglia o uno strato di plastica - può essere rimosso dal supporto cartaceo. I cittadini sono infatti sempre più attenti e disponibili a fare la propria parte per realizzare una raccolta differenziata di qualità, e separare a monte le componenti di materiali diversi è spesso un’ottima soluzione per migliorare il riciclo. La seconda area di lavoro riguarda un progetto di ricerca, aperto a tutte le aziende interessate, su come adattare il sistema di valutazione della riciclabilità a prodotti particolari, come i coating barriera e determinate metallizzazioni che oggi non si riesce a valutare adeguatamente.
insieme. E questo è in effetti vero nella stragrande maggioranza dei casi come, tipicamente, per la carta: scatoloni di varia foggia e tipo, sacchi e tubi ma anche giornali e riviste possono essere conferiti tutti insieme alle stesse piattaforme di raccolta e avviati a riciclo. Vi sono però delle eccezioni, ovvero casi in cui alla carta sono aggiunte lavorazioni o componenti che ne compromettono la riciclabilità che, dunque, va verificata prima di designare il corretto contenitore di conferimento. 3) E come può essere valutata e comunicata la riciclabilità? Aticelca ha sviluppato dal 2011 un metodo di laboratorio, denominato Aticelca 501, che simula in piccolo il processo di riciclo - dallo spappolamento fino alla produzione di un foglio di carta riciclata. Grazie alla misurazione di una serie di parametri che potrebbero ostacolare il riciclo, si riesce a
ed collection systems should be based on simple and clear rules for citizens; for example, that packaging composed mostly of the same material can be recycled together. And this is indeed true in the vast majority of cases as, typically, with paper: boxes of various shapes and types, bags and tubes but also newspapers and magazines can all be delivered together to the same collection platforms and sent for recycling. However, there are exceptions, i.e., cases in which processing or components are added to the paper that compromise its recyclability, which, therefore, must be verified before designating the correct delivery container. 3) And how can recyclability be assessed and reported? Aticelca has since 2011 developed a laboratory method, called Aticelca 501, that simulates the recycling process in a small way-from pulping to the production of a recycled paper sheet. By measuring a number of parameters that could 36
valutare il livello di riciclabilità del prodotto di carta analizzato e a identificare gli eventuali punti critici su cui lavorare per miglioralo. Negli ultimi anni, inoltre, è diventata sempre più importante l’esigenza di comunicare questi risultati al consumatore e il sistema di valutazione Aticelca è utile anche a questo: rende possibile comunicare la sostenibilità di ciascun prodotto cellulosico sulla base di un dato certo e riconosciuto, evitando di esporre l’azienda al rischio di greenwashing. 4) In veste di segretario Aticelca lei è coinvolto in prima persona sulle problematiche inerenti la riciclabilità. Quali sono i prossimi sviluppi? Al momento stiamo lavorando su due nuove aree. La prima è lo sviluppo di un metodo che misuri la facilità con cui un componente non cartaceo - ad esempio una finestrella, una
hinder recycling, it is possible to assess the level of recyclability of the paper product analysed, and identify any critical points to work on to improve it. In recent years, moreover, the need to communicate these results to the consumer has become increasingly important, and the Aticelca rating system is useful for this as well: it makes it possible to communicate the sustainability of each cellulosic product on the basis of a certain and recognized data, avoiding exposing the company to the risk of greenwashing. 4) As Aticelca secretary you are personally involved on issues related to recyclability. What are the next developments? We are currently working on two new areas. The first is the development of a method that measures the ease with which a non-paper component-for example, a window, a handle, or a layer of plastic-can be removed from the paper substrate. Indeed, citizens are becoming increasingly aware
5) Ci può dire qualcosa di più sullo sfidante progetto della separabilità e sul suo potenziale collegamento con la qualità del riciclato? Nel caso della riciclabilità, la sfida (vinta) è stata riuscire a riprodurre in laboratorio le fasi principali di un processo industriale complesso e tecnologicamente avanzato. Quanto alla misurazione della separabilità, il problema è ancora più complesso perché richiede di valutare anche il possibile comportamento di milioni di cittadini. Si considera separabile manualmente una componente che l'utente può separare completamente, senza rischi per la sua salute e incolumità, dal corpo principale con il solo utilizzo delle mani e senza dover ricorrere a ulteriori strumenti e utensili. Qui parliamo di separabilità di componenti non cartacei dalla carta. Anche attingendo all’esperienza maturata in altri sistemi che misurano parametri molto soggettivi, come ad esempio le analisi sensoriali, abbiamo messo a punto un metodo che uscirà entro l’anno e si chiamerà Aticelca 502. 6) Per il comparto cartario la riciclabilità rappresenta un “fine vita” di grande valore, per la storia e i target raggiunti. La sfida per raggiungere percentuali più alte e una qualità ancora maggiore dove si gioca?
of and willing to do their part in achieving quality recycling collection, and separating components of different materials upstream is often a good way to improve recycling. The second area of work concerns a research project, open to all interested companies, on how to adapt the recyclability evaluation system to particular products, such as barrier coatings and certain metallizations that are not adequately evaluated today. 5) Can you tell us more about the challenging separability project and its potential link to recycled quality? In the case of recyclability, the (successful) challenge was being able to reproduce in the laboratory the main steps of a complex and technologically advanced industrial process. As for measuring separability, the problem is even more complex because it also requires assessing the possible behavior of millions of citizens. A component is
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L’industria della carta ha già raggiunto nel 2020 l’obiettivo di riciclo degli imballaggi fissato dall’Unione Europea per il 2030, ossia l’85% dell’immesso al consumo: il più alto di tutti i materiali d’imballaggio. Tuttavia crediamo che si possa fare ancora di più e per questo l’industria si è posta l’obiettivo di arrivare al 90%. Per raggiungerlo sarà fondamentale l’impegno dei cittadini ma non deve mancare l’aiuto delle aziende che dovranno mettere al centro della loro attenzione la progettazione in funzione del riciclo non meno di altre funzionalità. 7) Nella progettazione degli imballi spesso risulta utile ricorrere a materiali differenti, con specifiche proprietà fisico-meccaniche. Pensando ad esempio al contatto alimentare, per l’imballaggio di prodotti umidi o liquidi la carta può essere utilmente accoppiata alla plastica. Come viene valutato questo abbinamento in termini di eco-design? È noto che la carta non offre un’elevata impermeabilità ai liquidi e ai gas. Vi sono quindi alcune applicazioni, specie in ambito alimentare, in cui è necessario aggiungere uno strato “barriera” di plastica o di bioplastica. Questo elemento certamente riduce l’efficacia con cui il materiale può essere riciclato, ma una buona progettazione permette di affrontare il problema con successo (lamine plastiche molto sottili possono per esempio consentire la riciclabilità del prodotto). Il vantaggio di usare questi materiali consiste nel fatto che la funzione strutturale del packaging è svolta dalla carta e alla plastica resta la sola funzione di impermeabilizzazione, per cui ne viene usata una quantità minima rispetto alle soluzioni alternative interamente di plastica.
considered separable manually if the user can separate it completely, without risk to his or her health and safety, from the main body with only the use of hands and without the need for additional tools and instruments. Here we are talking about separability of non-paper components from paper. Also drawing on experience from other systems that measure very subjective parameters, such as sensory analysis, we have developed a method that will come out within the year and will be called Aticelca 502. 6) For the paper industry, recyclability represents a very valuable "end of life" because of the history and targets achieved. Where does the challenge to achieve higher percentages and even higher quality play out? The paper industry has already achieved in 2020 the packaging recycling target set by the European Union for 2030 i.e. 85 percent of the released for consumption-the highest of all packaging ma-
Massimo Ramunni, laureato in Chimica Industriale all’Università Statale di Milano, dopo un’esperienza nel settore della lavorazione dell’alluminio lavora dal 1998 in Assocarta, l’associazione italiana dei produttori di paste per carta, carta e cartone di cui è diventato vice Direttore Generale nel 2008. È anche Segretario di Aticelca, l’associazione italiana dei tecnici cartari; Country Manager di Two Sides per l’Italia; membro del Consiglio di amministrazione di Conlegno (organizzazione di monitoraggio per il Regolamento europeo sul legno) di Eucepa (associazione europea dei tecnici cartari) e di AFC (Associazione per la Formazione professionale Cartaria). Partecipa e presiede diversi comitati e gruppi di lavoro a livello nazionale ed europeo in merito a tematiche riguardanti ambiente, cambiamenti climatici, economia circolare, materiali a contatto con alimenti, gestione forestale, ricerca & sviluppo e standardizzazione tecnica. È anche autore di pubblicazioni e linee guida per l’industria cartaria. Massimo Ramunni is graduated in Industrial chemistry at the University of Milan. After an experience in the aluminum sector, since 1998 works for Assocarta, the association of the Italian pulp and paper industry, becoming Deputy Director General in 2008. He is also the Secretary General of Aticelca, the Italian association of the paper industry technicians, the Country Manager of Two Sides in Italy and Member of the Board of Conlegno - Monitoring Organisation for the EU timber regulation, Eucepa – the European association of the paper technicians and AFC – Italian association for vocational education in the paper industry. He took part and/or chaired few working industry groups and committee at National and European level related to environment, climate, circular economy, food contact, forestry, research &development and technical standardisation. He is also author of publications and guidelines for the paper industry.
8) Al netto dell’innovazione, che procede spedita in tutte le direzioni, sul campo della sostenibilità si gioca una sfida tra i diversi materiali, coi loro vantaggi e limiti. Dove la carta è vincente e dove invece deve essere integrata con altri materiali e/o necessita di miglioramenti? La carta si distingue dagli altri materiali d’imballaggio per l’origine naturale, la capacità di rientrare nel ciclo biologico del carbonio da cui proviene e la facilità con cui può essere riciclata. Questa sua minore resistenza al tempo e agli agenti esterni
è sempre stata considerata un difetto ma oggi il giudizio sta cambiando e, in un’ottica di sostenibilità, l’incapacità della carta di persistere a lungo nell’ambiente è sempre più riconosciuta come un pregio. Rimane comunque il fatto che la carta non è idonea ad alcune applicazioni, come ad esempio il già accennato contenimento di liquidi. Da questo punto di vista è quindi importante che l’industria continui nello sviluppo di tecnologie che possano conferire alla carta anche queste proprietà senza però farle perdere i suoi valori fon-
terials. However, we believe that even more can be done, which is why the industry has set a goal of getting to 90 percent. To reach it, the commitment of citizens will be crucial, but the help of companies must not be lacking, and they will have to focus their attention on design with recycling in mind no less than other functionalities.
cled, but good design allows the problem to be successfully addressed (very thin plastic foils can, for example, allow the product to be recycled). The advantage of using these materials is that the structural function of the packaging is performed by paper, and plastic is left with the sole function of waterproofing, so a minimal amount is used compared to all-plastic alternatives.
7) When designing packaging, it is often useful to use different materials with specific physical-mechanical properties. Thinking for example of food contact, for packaging of wet or liquid products paper can be usefully coupled with plastic. How is this pairing evaluated in terms of eco-design? It is well known that paper does not offer high impermeability to liquids and gases. Therefore, there are some applications, especially in food, where a "barrier" layer of plastic or bioplastic needs to be added. This element certainly reduces the effectiveness with which the material can be recy-
8) Net of innovation, which is proceeding apace in all directions, a challenge is being played out on the sustainability field between different materials, with their advantages and limitations. Where is paper a winner and where does it need to be integrated with other materials and/or need improvement? Paper is distinguished from other packaging materials by its natural origin, its ability to be part of the biological carbon cycle from which it comes, and the ease with which it can be recycled. This lower resistance of paper to weather and exter5/2022
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Andrea Vittadello è il coordinatore dei progetti sulla sostenibilità di Mérieux NutriSciences Italia. È membro dei gruppi ISO e CEN in ambito plastiche nonché convenor in gruppi CEN sulle migrazioni specifiche e nel comitato UNI sui materiali a contatto con gli alimenti e ambiente. Inoltre, è membro dei comitati tecnici di European Bioplastics sulla Biodegradabilità e Compostabilità. Andrea Vittadello is the coordinator of sustainability projects for Mérieux NutriSciences Italia. He is member of ISO and CEN groups on plastics as well as convenor in CEN groups on specific migration and in UNI committee on food contact materials and environment. He is also a member of the European Bioplastics technical committees on Biodegradability and Compostability.
damentali, a partire da biodegradabilità e riciclabilità. 9) Come laboratorio (Merieux Nutrisciences, Ndr) notiamo una dinamicità delle applicazioni a base carta e dei possibili trattamenti a fine vita - dalla riciclabilità al riuso
nal agents has always been considered a flaw, but today the judgment is changing and, from a sustainability perspective, paper's inability to persist for a long time in the environment is increasingly recognized as a merit. However, the fact remains that paper is not suitable for some applications, such as the aforementioned containment of liquids. From this point of view, it is therefore important for the industry to continue in the development of technologies that can also give paper these properties-without, however, making it lose its core values, starting with biodegradability and recyclability. 9) As a Laboratory (Merieux Nutrisciences, Ed.) we note a dynamism of paper-based applications and possible end-of-life treatments-from recyclability to reuse via composting. Do you consider LCA to be the means to understand what is the best end-of-life management structure, or are other assessments, such as consum38
passando per il compostaggio. Ritiene la LCA il mezzo per capire qual è la struttura migliore di gestione del fine vita, oppure sono più efficaci altre valutazioni, come ad esempio la percezione del consumatore? Le analisi del ciclo di vita sono senza dubbio lo strumento più completo per compie-
er perception, more effective? Life cycle analyses are undoubtedly the most comprehensive tool for making data-driven choices, and they are all the more effective the more they are targeted to the specific application. In the case of paper, recycling offers, compared to compostability, the advantage of preserving not only the organic matrix of cellulose but also its fiber form. It is therefore undoubtedly the generally preferred solution in terms of material reuse. However, there may be specific applications where access to recycling is prevented or inefficient, and thus composting becomes the best solution. Think, for example, of situations where adequate quality of paper collection cannot be guaranteed, or materials are contaminated by the presence of food scraps that exceed the small traces tolerable by the recycling process. 10) What is the challenge posed to the paper
re delle scelte basate su dati, e sono tanto più efficaci quanto più sono mirate alla specifica applicazione. Nel caso della carta il riciclo offre, rispetto alla compostabilità, il vantaggio di preservare non solo la matrice organica della cellulosa ma anche la sua forma di fibra. È quindi senza dubbio la soluzione generalmente da preferire in termini di riutilizzo del materiale. Vi possono però essere applicazioni specifiche in cui l’accesso al riciclo è impedito o inefficiente, e quindi il compostaggio diviene la soluzione migliore. Pensiamo ad esempio a situazioni in cui non si possa garantire un’adeguata qualità della raccolta della carta, o i materiali siano contaminati dalla presenza di scarti di cibo che superano le piccole tracce tollerabili dal processo di riciclo. 10) Qual è la sfida posta al mondo della carta dalle problematiche legate all’energia, considerando che la valutazione della sostenibilità esamina parametri economici, ambientali e sociali? La lotta ai cambiamenti climatici è senza dubbio la sfida più complessa e impegnativa che dobbiamo affrontare. La produzione della carta richiede energia, soprattutto per la sua asciugatura, e il gas naturale, coniugato con la cogenerazione ad alto rendimento, rappresenta ad oggi il sistema più efficiente. Non potendo contare sull’elettrificazione dei processi, se non in una parte minoritaria, la sfida è quindi di accedere a nuovi combustibili rinnovabili, quali il biogas, le biomasse e, in futuro, l’idrogeno. Come settore, inoltre, abbiamo anche una risorsa che potremmo già usare, come si fa da tempo negli altri paesi europei, ovvero la produzione di energia a partire dagli scarti di processo. Naturalmente, la decarbonizzazione dei combustibili va affiancata a un processo di efficientamento dei consumi energetici, che è già in corso da molti anni e dovrà proseguire anche in futuro.
world by energy issues, considering that sustainability assessment examines economic, environmental and social parameters? Combating climate change is undoubtedly the most complex and demanding challenge we face. Paper production requires energy, especially for drying, and natural gas, combined with high-efficiency cogeneration, is the most efficient system to date. Since we cannot rely on electrification of processes, except in a minority of cases, the challenge is therefore to access new renewable fuels, such as biogas, biomass and, in the future, hydrogen. As a sector, we also have a resource that we could already use, as has been done for some time in other European countries, namely energy production from process waste. Of course, the decarbonization of fuels must go hand in hand with a process of energy consumption efficiency, which has already been underway for many years and will have to continue in the future.
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Packaging color consistency, how to achieve it? From ColorConsulting a software suite integrated with the best color measurement and ink formulation solutions. In recent years, packaging has become a strategic tool for communicating directly with consumers during the critical purchasing phase. The constant change of packaging colors, but also the change of substrates due to the continuous search for sustainability, makes it increasingly complex to reproduce colors faithfully and evenly. Considering the countless variables that come into play, it is therefore essential to use tools and softwares capable of managing digital color standards that are reliable, versatile and available in every production department or plant, integrating into an optimized workflow. A unique solution To support printing companies, ColorConsulting has developed a software suite that is fully integrated with the best ink measurement and formulation solutions on the market.
It is called ColorSoftware Suite and is the only solution on the market developed by putting the needs of printers and converters at the center so they can manage the different processing steps in a single data stream. These include standard setting, recipe creation and implementation, color measurement, any corrections to be made, and quality control.
The three complementary software
The suite consists of three softwares with different peculiarities: ColorTrack, ColorAnalytics and InkWeigh. ColorTrack is a software solution that manages the entire color workflow: not only quality control and color analysis, but concrete actions for ink correction and optimization allowing a significant reduction in makeready time and an increase in
productivity in addition to the complete digitization of data. ColorAnalytics allows to evaluate print quality trends and export production data at any time. The PRO version allows to compare all the information collected in production, such as: measurements, tolerances, roll, production batch, corrections... all highlighting the correlation between colorimetric trends and on-machine events to help identify the cause of any color variations and imprint continuous improvements. InkWeigh ink management software, simplifies the weighing and correction of inks, decreasing machine returns and allowing complete traceability of all materials used, such as inks, glues and additives. This software allows for simple and effective direct weighing of components by observing the weigh progress bar and in case of an error during weighing suggests different strategies for recalculating the recipe.
Want to find out more about the ColorSoftware Suite? Contact us at info@colorconsulting.it | +39 02 960 85 91 5/2022
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Filo di ferro Non c’è pratica senza teoria
Stefano d’Andrea
La mia Africa Queste riflessioni sono nate qualche mese fa, durante il viaggio di ritorno dal FlexoDay Sud di Atif, mentre stavo raccontando a colleghi-amici della mia “avventura” in Africa. Sono arrivato in Uganda nel marzo del 1987, quasi fresco di Maturità, coinvolto come volontario in un progetto della cooperazione tecnica italiana nei paesi in via di sviluppo. L’attività si svolgeva presso la School of Media Development and Graphic Arts di Kampala, dove ho prestato servizio fino all’estate dell’89, e quegli anni hanno inciso profondamente nella mia vita, sia dal punto di vista personale che professionale.
Quegli incredibili giocattoli Una delle prime cose che mi colpì arrivato in quel Paese appena uscito da un periodo di grandi disordini interni, sono stati i giochi dei bambini. I maschietti non usavano un bastone come fucile per “giocare alla guerra”, ma un insieme di pezzi di legno e ferro con le esatte fattezze dei Kalashnikov che, ahiloro, probabilmente già conoscevano bene. Poi c’erano quelle automobili fatte con il filo di ferro, che venivano “guidate” con un bastone correndo a piedi nudi nella terra rossa: non erano semplici scatolette con quattro dischi a mo’ di ruote, ma “vere” Mercedes, Jeep, Land Rover, ripro-
dotte nella loro forma esatta. E la stessa cosa si vedeva in altri giocattoli, tutti con le fattezze degli oggetti originali che probabilmente agli occhi di quei bambini rappresentavano la tecnologia, prosperità e modernità che a loro mancava.
Iron wire There is no practice without theory. Out of Africa These reflections arose a few months ago, while traveling back from FlexoDay South event of Atif, as I was telling colleagues-friends about my "adventure" in Africa. I arrived in Uganda in March 1987, almost fresh out of high school, involved as a volunteer in an Italian technical cooperation project in developing countries. The activity took place at the School of Media Development and Graphic Arts in Kampala, where I worked until the summer of '89, and those years deeply affected my life, both personally and professionally. Those incredible toys One of the first things that struck me upon arriving in that country just coming out of a period of great internal unrest were the children's toys. The little boys were not using a stick as a rifle to "play war," but a set of pieces of wood and iron with 42
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the exact features of Kalashnikovs that, alas, they were probably already familiar with. Then there were those cars made of iron wire, which were "driven" with a stick by running barefoot in the red soil: they were not simple little boxes with four discs in lieu of wheels, but "real" Mercedes, Jeeps, Land Rovers, reproduced in their exact shape. And the same thing was seen in other toys, all with the features of the original objects that probably in the eyes of those children represented the technology, prosperity and modernity they lacked. Reproduction and creation What a difference with my childhood memories, where sitting in a cardboard box-car, or standing on a wooden board-jet, became driving a racing car with friends in fabulous competitions! It was as if in those Ugandan children the ability to create was limited to finding the pieces to build a toy of
Riproduzione e creazione Che differenza con i miei ricordi di bambino, dove stare seduti in una scatola di cartone-automobile, o in piedi su una tavoletta di legno-jet, diventava guidare un bolide con cui
which they saw only the outer shell. They had the extraordinary ability to reproduce the "final product" with, to say the least, limited resources and incredible care in details, but something was missing... As if the imagination that at the same time connects and distinguishes imagination from reality, that "pretend" that goes beyond the real thing (the cardboard box) to develop the new, "playing" on the process (the rush into adventurous territories to win the race with their friends) did not come into play - in a proper and figurative sense. Where there’s a will there’s a way? Why all this nostalgia? Because every now and then (often) I get like déjà-vu that reminds me of those children's games. This happens to me when I hear printers who "want" to achieve a goal - say: to print in expanded gamut - or who "need" to improve print quality, perhaps to maintain or regain a commercial positioning. And this happens when, frequently, the goal is more or less clear but there is a lack of clarity about the management of the process. I mean that - sometimes even in excellent companies with great vision and development capability - there is a lack of awareness of how much expertise really matters in the processes where
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fare a gara con gli amici in competizioni favolose! Era come se in quei bambini ugandesi la capacità di creare si limitasse alla ricerca dei pezzi per costruire un giocattolo di cui vedevano solamente l’involucro esteriore. Avevano la capacità straordinaria di riprodurre il “prodotto finale” con risorse a dir poco limitate e un’esattezza incredibile nei dettagli, ma mancava qualcosa… Come se non entrasse in gioco - in senso proprio e figurato - l’immaginazione che allo stesso tempo collega e distingue la fantasia dalla realtà, quella “finzione” che va oltre la cosa vera (la scatola di cartone) per sviluppare il nuovo, “giocando” sul processo (la corsa in territori avventurosi per vincere la gara con gli amici).
Volere è potere? Perché tutto questo Amarcord? Perché ogni tanto (spesso) mi capita come di avere dei déjà-vu che mi ricordano i giochi di quei bambini. Questo mi accade quando sento stampatori che “vogliono” raggiungere un obiettivo - chessò: stampare in expanded gamut - o che “devono” migliorare la qualità di stampa, magari per mantenere o riconquistare un posizionamento commerciale. E questo accade quando, di frequente, l’obiettivo è più o meno chiaro ma manca chiarezza sulla gestione del processo. Voglio dire che - a volte anche in aziende eccellenti, con grande capacità di visione e di sviluppo - non c’è consapevolezza di quanto conti davvero la competenza nei processi in cui si vogliono introdurre delle novità. Insomma, ho incontrato fior di imprenditori e manager che si pongono obiettivi sfidanti e al tempo stesso faticano ad accettare cambiamenti nelle abitudini di lavoro, nel setup del sistema di stampa, nel livello di formazione del team coinvolto nel processo di produzione. Responsabili di stabilimento/produzione/
you want to introduce innovations. In short, I have met plenty of entrepreneurs and managers who set challenging goals and at the same time struggle to accept changes in work habits, in the setup of the printing system, in the level of training of the team involved in the production process. Plant/ production/product managers who don't "really" know how to manage color, who don't know the foundations on which the graphic processes that give rise to our printed products are based. Missing in many, many realities is that basic technical education that must be filled and continually perfected if we really want to change, innovate, improve. Power is knowledge As someone I can't remember who it was used to say, "He who doesn't know is forced to believe everything." I would add for my part that "he who does not know how to do things, does not know how to change either": it is not enough to decide what to do, you need to know how to do it. This mentality, still so prevalent in companies, has multiple roots: in the history of Italian manufacturing, in the origins of the post-World War II economic boom, in the long-dominant idea in our
prodotto che non sanno “veramente” come si gestisce il colore, che non conoscono le basi su cui si fondano i processi grafici che danno origine ai nostri prodotti stampati. Manca in molte, moltissime realtà, quella educazione tecnica di base che deve essere colmata e continuamente perfezionata se si vuole veramente cambiare, innovare, migliorare.
Potere è sapere
Come diceva uno che non mi ricordo chi fosse, “chi non sa è costretto a credere a tutto”. Aggiungo dal canto mio che “chi non sa come si fa, non sa neppure come cambiare”: non basta decidere cosa fare, è necessario sapere come farlo. Questa mentalità ancora così diffusa nelle
STEFANO D’ANDREA è un perito grafico industriale italiano, che ha dedicato la sua attività professionale al processo flessografico, dalla prestampa, alla preparazione delle matrici, alla stampa. Nella sua più che trentennale esperienza ha coperto incarichi di supporto tecnico alle vendite, gestione di prodotti, sviluppo del business, formazione e training tecnico. Dal 2017 ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla formazione tecnica nel processo flessografico e alla consulenza come libero professionista indipendente. Stefano gestisce i siti web flexo.expert e flexo. training e svolge attività di docenza sia indipendente sia in collaborazione con istituti tecnici italiani ed esteri. Contribuisce attivamente alle attività di Atif (Associazione tecnica italiana per la flessografia) e di FTA Europe. È membro di Taga Italia, esperto registrato al gruppo ISO TC 130 tramite Atif, ed è membro di FTA USA da cui ha ricevuto il riconoscimento di Specialista Implementatore Certificato di III livello secondo il metodo FIRST (Flexographic Image Reproduction Specifications & Tolerances). STEFANO D’ANDREA is an Italian industrial graphic expert. Since 1989 he dedicated his entire professional activity to the flexographic process, from design and prepress, to plate making and printing. During his career in the flexo industry he has covered several roles, including technical support to sales, product management, business development, education and technical training. Since 2017 he is dedicated exclusively to technical education in the flexographic process and consultancy as an independent professional. Stefano manages the flexo.expert and flexo.training websites and carries out teaching activities both independently and in collaboration with Italian and foreign technical institutes. He actively contributes to the activity of Atif (Italian Flexo Technical Association) and FTA Europe. He is a member of TAGA Italy, registered expert at the ISO TC 130 group through Atif and he is also a member of the American FTA (Flexographic Technical Association) where he achieved his FIRST Certified Implementation Specialist - level III.
humanistic-taught culture that "technical" is vile and, worse, is opposed to "artistic." These limitations, overcome by the evolution of reality but permanent by inertia in the widespread mentality, are compounded by those of technical and vocational schools, which are trying hard to fill those gaps that are so conditioning. The situation is well known. There are no printing presses in the institutes. I'm talking about "real" machines, the ones that those kids will see for the first time - if they are lucky - during their curricular internship, or only at the end of their studies, when they set foot in a company. The curricula are being updated with great difficulty, held back by the retraining needs of the teaching staff themselves, who have to deal with such pathways on their own, and/or by the difficulty of establishing relationships between the school and the world of work. We are aware, are we not, that we are talking about the people who will lead the industry in the coming years? Not to mention in-company continuous training, always postponed for economic reasons and in any case seen as a cost rather than an investment that creates value...
Conclusions If you have been paying attention, you will come to the conclusion yourself. In our world of "graphic arts" in order to make product innovation, to introduce new technologies, to envision new goals by overcoming the current state of affairs, one needs to really know, in detail, the mechanisms through which printing processes are carried out. It is necessary to bridge with a theoretical and in-depth technical explanation what cannot be seen and from which, not by magic, the quality of the printed matter, the rationality of the process, the added value that creates excellence and marginality are born. Because Art/Imagination/Creativity rest on Accuracy/Nature/Law. And then (as said someone who knows, when talking "Of the error of those who use practice without science") «It’s necessary to describe the theory, and then the practice. Those who fall in love with practice, without science, are like the helmsman, who enters the ship without a rudder or compass, who never knows where he is going. Practice must always be built over the good theory.» [Leonardo Da Vinci] 5/2022
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delle persone che condurranno l’industria nei prossimi anni? Per non parlare della formazione continua in azienda, sempre rimandata per motivi economici e comunque affrontata come un costo piuttosto che un investimento che crea valore…
Conclusioni
Stefano d’Andrea, School of Media Development and Graphic Arts, 1987 Kampala, Uganda
aziende ha molteplici radici: nella storia della manifattura italiana, nelle origini del boom economico del secondo dopoguerra, nell’idea a lungo dominante nella nostra cultura di impronta umanistica che “tecnico” è vile e, peggio ancora, è contrapposto ad “artistico”. A questi limiti, superati dall’evoluzione della realtà ma permanenti per inerzia nella mentalità diffusa, si sommano quelli delle scuole tecniche e professionali, che cercano a fatica di colmare quelle lacune così condizionanti. La situazione è nota. Negli istituti non ci sono
macchine da stampa. Parlo di macchine “vere”, quelle che i ragazzi vedranno per la prima volta – se sono fortunati – durante lo stage curricolare, oppure solo a fine studi, quando metteranno piede in un’azienda. I programmi di studio vengono aggiornati con grande fatica, frenati dalle necessità di riqualificazione dello stesso corpo docente, che deve affrontare tali percorsi in autonomia, e/o dalla difficoltà di allacciare rapporti tra la scuola e il mondo del lavoro. Siamo consapevoli, vero, che stiamo parlando
Se siete stati attenti, alla conclusione arriverete da voi stessi. Nel nostro mondo delle “arti grafiche” per fare innovazione di prodotto, introdurre nuove tecnologie, immaginare nuovi obiettivi superando lo stato di fatto attuale, occorre conoscere davvero, nel dettaglio, i meccanismi attraverso cui si realizzano i processi di stampa. Occorre colmare con una spiegazione tecnica teorica e approfondita ciò che non si può vedere e da cui, non per magia, nascono la qualità dello stampato, la razionalità del processo, il valore aggiunto che crea eccellenza e marginalità. Perché Arte/Fantasia/Creatività poggiano su Esattezza/Natura/Legge. E poi (come diceva uno che se ne intende, parlando “dell’errore di quelli che usano la pratica senza la scienza”) «Bisognati descrivere la teorica, e poi la pratica. Quelli che s’innamorano di pratica, sanza scienza, son come ‘l nocchiere, ch’entra in navilio sanza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev’esser edificata sopra la bona teorica.» [Leonardo Da Vinci]
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Formazione itinerante: prosegue il Taga Tour sull’UV
Il successo napoletano (oltre 50 i partecipanti) conferma la bontà della formula del Taga Tour, ossia delle giornate formative itineranti, condotte dai grandi esperti delle aziende. E soprattutto l’interesse per l’argomento stampa UV su supporti platici: una lavorazione difficile, a cui Taga Italia ha dedicato un lungo lavoro di messa a punto di metodologie e procedure, sfociato nei due documenti TAGA.DOC.19 e TAGA.DOC.20. Sono stati redatti dagli stessi tecnici che, non a caso, animano il Taga Tour di questi mesi.
Gli argomenti in campo Lo scopo del Tour è di fornire informazioni chiare e condivise sugli impianti, le materie plastiche specificamente interessate, gli ausiliari e le macchine coinvolte nel processo di stampa UV, e le possibili problematiche specifiche della
stampa su film. Dunque, di far conoscere natura, cause e rimedi dei possibili inconvenienti tecnici in fase di produzione, ma anche le norme e condizioni per la sicurezza degli operatori, dell’ambiente di lavoro e delle attrezzature. La scaletta degli interventi vede impegnati gli esperti che sostengono il tour anche finanziariamente, rendendo possibile questa originale tipologia di formazione “a domicilio” (l’iscrizione è gratuita). La presentazione dei due documenti Taga.19 e .20 è seguita da relazioni di: • ColorConsulting + Hubergroup su formulazione degli inchiostri UV, resistenze specifiche dei colori e ottimizzazione dei file in stampa; • Francesco Bordoni CI.TI.O + Heidelberg su sicurezza, norme e regolamenti CE, attrezzature, configurazioni impianti UV e sicurezze; • Koenig & Bauer + Sun Chemical sulle configurazioni delle macchine e la disposizio-
Traveling training: the Taga Tour on UV goes on The second stop of the Taga Tour on UV plastic film printing is scheduled for Nov. 8 in Vicenza, Italy, following the premiere in Naples and before the two that will be held in Turin on Jan. 31, 2023, and in Città Di Castello on March 21, 2023. Here are the contents. The Naples success (more than 50 participants) confirms the goodness of the Taga Tour formula, i.e. of the traveling training days, led by the companies' leading experts. And above all, the interest in the topic of UV printing on plastic substrates: a difficult processing, to which Taga Italia dedicated a long work of fine-tuning of methodologies and procedures, resulting in the two documents TAGA.DOC.19 and TAGA.DOC.20. They were drafted by the same technicians who, not surprisingly, animate the Taga Tour these months.
The topics involved
The purpose of the Tour is to provide clear and 46
shared information on the equipment, the plastics specifically involved, the auxiliaries and machines involved in the UV printing process, and the possible issues specific to film printing. So, to acquaint people with the nature, causes and remedies of possible technical drawbacks in production, but also the standards and conditions for the safety of operators, working environment and equipment. The lineup of speeches involves experts who also support the tour financially, making this original type of "at-home" training possible (registration is free). The presentation of the two papers Taga.19 and .20 is followed by reports from:
È in calendario per l’8 novembre a Vicenza la seconda tappa del Taga Tour sulla stampa UV di film plastici, dopo la première di Napoli e prima delle due che si terranno a Torino il 31 gennaio 2023 e a Città Di Castello il 21 marzo 2023. Ecco i contenuti. ne degli essiccatori, e sulla formulazione di base degli inchiostri; • Guandong + IST sulla storia delle materie plastiche e resine, gli impianti UV e altro; • T&K + Tecnologie Grafiche sulle applicazioni dei documenti Taga DOC.19 e 20 alla stampa UV di etichette. Agli interventi seguono una tavola rotonda fra i partecipanti e la sessione di Domande e Risposte in cui il pubblico può sviscerare la materia con l’aiuto degli esperti Taga coinvolti nella stesura dei due documenti e nella gestione del tour: oltre ai già citati, anche i rappresentanti di Colorgraf e Printgraph.
Non è un problema: è una tecnica! Qualche anticipazione nel merito dei contenuti ci viene dalla cronaca dell’evento napoletano, introdotto dal presidente Taga Italia, Alessandro Mambretti, e dalla presentazione dei due documenti Taga stilati per “far conoscere la tecnologia UV”. Perché - come ha sottolineato Adalberto Monti nella relazione a staffetta con Angelo Meroni e Manuel Trevisan -“stampare non è facile, chi sostiene il contrario non ha mai stampato” e “per stampare la plastica prima bisogna conoscerla”.
Colorconsulting + Hubergroup on UV ink formulation, specific color resistances and file optimization in print; • Francesco Bordoni CI.TI.O + Heidelberg on safety, CE standards and regulations, equipment, UV plant configurations and safeties; • Koenig & Bauer + Sun Chemical on machine configurations and dryer layout, and basic ink formulation; • Guandong + IST on the history of plastics and resins, UV plants, and more; • T&K + Tecnologie Grafiche on applications of Taga DOC.19 and .20 documents to UV label printing. The speeches are followed by a panel discussion among participants and a Question and Answer session in which the audience can dissect the subject matter with the help of Taga experts involved in drafting the two documents and managing the tour: in addition to those already mentioned, representatives from Colorgraf and Printgraph. •
It's not a problem: it's a technique!
Some anticipation about the contents comes to us from the chronicle of the Neapolitan event, intro-
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Coerente e appropriato, dunque, il titolo del primo approfondimento “Stampare su materie plastiche non è un problema, è una tecnica”, sviluppato da Edoardo Elmi, Guandong, ed Enzo Colapinto, IST. I due esperti hanno illustrato le varie tipologie di materia plastica e le rispettive diverse composizioni, struttura e caratteristiche superficiali, spiegando come queste determinano la ricetta dell’inchiostro da utilizzare e, di conseguenza, il tipo di polimerizzazione necessaria. E spiegando anche come la valutazione e regolazione di fattori cruciali come tensione superficiale e bagnabilità del materiale plastico, adesione dell’inchiostro, sistemi di polimerizzazione UV e sistemi di controllo dell’efficienza impianto UV, determinano l’efficienza dell’impianto e di conseguenza la regolazione della potenza di emissione, ottimizzando i tempi (e i costi) di produzione e garantendo l’usabilità dello stampato.
Le macchine e i loro componenti Piero Pozzi, Colorgraf, e Massimo Belardinelli, Printgraph, hanno fornito informazioni pratiche relative alla gestione delle macchine da stampa dove, per dirne una, la scelta delle gomme è cruciale sia per la qualità di stampa sia per la costanza dei ritmi produttivi. I due esperti hanno anche spiegato come e perché scegliere le
duced by Taga Italia president Alessandro Mambretti, and from the presentation of the two Taga documents drafted to "raise awareness of UV technology." Because - as Adalberto Monti pointed out in the conjoint paper with Angelo Meroni and Manuel Trevisan -printing is not easy, those who claim otherwise have never printed," and "to print plastic first you have to know it." Consistent and appropriate, then, was the title of the first in-depth discussion, "Printing on plastics is not a problem, it's a technique," developed by Edoardo Elmi, Guangdong, and Enzo Colapinto, IST. The two experts explained the various types of plastic materials and their respective different compositions, structure and surface characteristics, explaining how these determine the ink recipe to be used and, consequently, the type of curing required. And also explaining how the evaluation and adjustment of crucial factors such as surface tension and wettability of the plastic material, ink adhesion, UV curing systems and UV plant efficiency control systems, determine the efficiency of the plant and consequently the adjustment of the output power, optimizing the production time (and cost) and ensuring the usability of the printed product.
TAGA Italia è un'associazione indipendente, apolitica e senza fini di lucro, il cui scopo è di promuovere costantemente il progresso scientifico, tecnologico e culturale nel settore delle Arti Grafiche. L’iscrizione agli eventi del Taga Tour è gratuita, previa registrazione online tramite questo QRCode. TAGA Italia is an independent, apolitical, non-profit association whose purpose is to continuously promote scientific, technological and cultural progress in the Graphic Arts sector. Registration for Taga Tour events is free, after registering online via this QRCode.
soluzioni di bagnatura e i prodotti di pulizia, anche in funzione della salubrità dell’ambiente, dentro e fuori lo stabilimento. Con un consiglio: affinché le pulizie siano efficaci e i consumi adeguati “si devono impostare le produzioni per cluster giornalieri, settimanali, mensili”. Pozzi si è quindi soffermato sulla macchina da stampa, spiegando i pro e contro delle macchine bivalenti e soprattutto fornendo utili informazioni di gestione, per poi spostare l’attenzione sul controllo qualità, il controllo dell’elettricità statica e i test di adesione e sfregamento.
Prestampa e colore Un approccio applicativo molto concreto sulle macchine da stampa semirotative e un continuo scambio di microfono hanno guidato
Machines and their components
Piero Pozzi, Colorgraf, and Massimo Belardinelli, Printgraph, provided practical information related to the management of printing presses where, for one thing, the choice of rubbers is crucial for both print quality and consistent production pace. The two experts also explained how and why to choose wetting solutions and cleaning products, including the healthiness of the environment, inside and outside the plant. With one piece of advice: for cleaning to be effective and consumption adequate, "you have to set up productions by daily, weekly, monthly clusters." Pozzi then focused on the printing press, explaining the pros and cons of bivalent machines and especially providing useful management information, and then shifted the focus to quality control, static electricity control, and adhesion and rubbing tests.
Prepress and color
A very concrete application approach on semi-rotary printing presses and a continuous microphone exchange guided the talk by Andrea De Rossi, Tecnologie Grafiche, and Luca Mauri, T&K, which started from the needs of the "label prod-
l’intervento di Andrea De Rossi, Tecnologie Grafiche, e Luca Mauri, T&K, partito dalle esigenze del “prodotto etichetta” e approdato alla elaborazione del file. Test qualitativi, test di ripetibilità, costante utilizzo delle strumentazioni di controllo, gestione della stesura del film d’inchiostro per ottimizzare i tempi di polimerizzazione e garantire consistenza al colore, definizione delle specifiche di processo: ne hanno parlato con dovizia di dati e un ricchissimo bagaglio di esperienze personali. Infine Luca Morandi, ColorConsulting, e Adriano Brunelli, Hubergroup, hanno affrontato il grande tema del colore parlando di formulazione degli inchiostri per stampa a reticolazione UV e di tecnologia UV e ottimizzazione dei file per migliorare la stampabilità. Tecnica, approfondita, con molteplici riferimenti alle norme, la relazione di Brunelli ha descritto le caratteristiche dei componenti degli inchiostri e le diverse tipologie di test a cui sono sottoposti, con un interessante finale su come leggere le indicazioni riportate nelle etichette e nelle schede tecniche. Morandi, a sua volta, ha spiegato come il file debba essere ottimizzato per la stampa con inchiostri UV, con un’attenzione particolare al profilo colore e alla quantità d’inchiostro correlata, determinanti per il mantenimento della cromia durante la stampa e la successiva reticolazione. Soprattutto, sottolinea Morandi, quando si tratta di stampare tinte piatte su materiali non assorbenti.
uct" and landed on file processing. Quality tests, repeatability tests, constant use of control instrumentation, management of ink film drafting to optimize curing time and ensure color consistency, definition of process specifications: they talked about this with a wealth of data and a wealth of personal experience. Finally, Luca Morandi, Colorconsulting, and Adriano Brunelli, Hubergroup, addressed the big topic of color by talking about formulation of UV-curing printing inks and UV technology and file optimization to improve printability. Technical, mastered, with multiple references to standards, Brunelli's talk described the characteristics of ink components and the different types of tests to which they are subjected, with an interesting finale on how to read the indications on labels and data sheets. Morandi, in turn, explained how the file should be optimized for printing with UV inks, with special attention paid to the color profile and the related amount of ink, which are crucial for the maintenance of color during printing and subsequent curing. Especially, Morandi points out, when it comes to printing spot colors on nonabsorbent materials. 5/2022
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Converting è una rivista B2B che utilizza tutte le tecnologie e i canali utili ad assicurare l’incontro tra gli operatori della filiera della stampa e del converting di imballaggio. Parla, in italiano e in inglese, di tutto ciò che concorre a realizzare e commercializzare packaging flessibile, prodotti cartotecnici e cartone ondulato, etichette, tissue.
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Newmec Srl - fondata nel 1985 da Nicola Lasalvia e cresciuta con il supporto della nuova generazione di imprenditori e di uno staff competente e appassionato - progetta e produce macchine e attrezzature destinate al mondo della stampa e delle molteplici lavorazioni della carta in rotativo. Riguardo alle soluzioni in linea, fornisce attrezzature studiate, costruite e installate su macchine rotative del cliente finale, che comprendono gruppi per la perforazione, la cordonatura, la fustellatura, il taglio, la stampa offset & flexo, la spalmatura oro e argento nonché l’applicazione di ologramma. Tutte soluzioni customizzate e installate sulle più svariate macchine da bobina. Nelle foto, un perforatore e uno spalmatore doppio.
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Il CNR allunga la vita della pasta fresca Sicurezza alimentare: una nuova ricetta per aumentare la “shelf life” della pasta fresca viene dal CNR di Bari, con l’aiuto di probiotici ad azione antimicrobica. Si tratta di un nuovo processo clean-label per prevenire il deterioramento della pasta fresca, modificando i protocolli di confezionamento e aggiungendo probiotici antimicrobici all'impasto. In questo modo - informa il Consiglio Nazionale delle Ricerche - si prolunga di 30 giorni la vita a scaffale della pasta e si contribuisce a ridurre lo spreco alimentare. Di norma, la pasta fresca viene confezionata in film plastici a effetto barriera, che trattengono un’atmosfera protettiva di azoto e anidride carbonica e, insieme alla corretta gestione dei processi di produzione e trasporto nella catena del freddo, garantiscono la durata e salubrità dell’alimento. In tale contesto, l’impiego di antimicrobici costituisce un importante aiuto a prevenire alterazioni e presenza di pa-
togeni nel prodotto finito, senza utilizzare ingredienti artificiali o sintetici. Il metodo, illustrato sulla rivista “Frontiers in Microbiology”, è stato sviluppato con la collaborazione di un pastifico pugliese da ricercatori dell’Istituto di biomembrane, bioenergetica e biotecnologie molecolari del CNR, del Dipartimento di bioscienze, biotecnologie e ambiente e del Dipartimento di scienze del Suolo, della pianta e degli alimenti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, insieme a Food Safety Lab Srl.
CNR extends the shelf life of fresh pasta
Food safety: a new recipe to increase the "shelf life" of fresh pasta comes from CNR in Bari, Italy, with the help of probiotics with antimicrobial action. It is a new clean-label process to prevent the spoilage of fresh pasta by modifying packaging protocols and adding antimicrobial probiotics to the dough. This, informs the National Research Council, extends the shelf life of pasta by 30 days and helps reduce food waste. As a rule, fresh pasta is packaged in barrier-effect plastic films, which retain a protective atmosphere of nitrogen and carbon dioxide and, together with the proper management of production and transport processes in the cold chain, ensure the durability and wholesomeness of the food. In this context, the use of antimicrobials is an important aid in preventing alterations and presence of pathogens in the finished product, without using artificial or synthetic ingredients. The method, illustrated in the journal "Frontiers in Microbiology," was developed, with the collaboration of a pasta maker in Puglia, by researchers from the CNR Institute of Biomembranes, Bioenergetics and Molecular Biotechnology, the Department of Biosciences, Biotechnology and Environment and the Department of Soil, Plant and Food Sciences at the University of Bari Aldo Moro, together with Food Safety Lab Srl. n
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NEWS
Una fustellatrice per regalo L’azienda statunitense NEWW Packaging and Display (NEWW), specializzata in prodotti di cartone ondulato, festeggia il 185° anno di attività investendo in una nuova fustellatrice rotativa Kolbus, modello RD115S a cinque unità di stampa flessografica. NEWW è la prima azienda della costa orientale ad aver installato la fustellatrice Kolbus, offrendo ai clienti qualità, efficienza e affidabilità. Steve MacDonald, direttore di produzione NEWW dichiara: "Abbiamo ritenuto che Kolbus fosse l'opzione migliore, non solo per il tipo di clientela che serviamo ma anche per la nostra crescita futura come azienda. La RD 115S ci permette di offrire un livello superiore di qualità di stampa e migliorare le nostre potenzialità". Entrando nel merito della macchina, MacDonald continua: "Siamo rimasti molto colpiti dalla qualità della RD 115S: è una meraviglia dell’ingegneria. I telai laterali in ghisa spessi 4 pollici, la qualità di stampa, l'installazione puntuale, unitamente a un’eccezionale formazione del personale e all'assistenza post installazione, non potremmo essere più soddisfatti del nostro investimento. Gli fa eco Ben Urquhart, direttore vendite di NEWW: "I lavori che prima erano particolarmente impegnativi quanto a registro,
dimensioni del foglio, copertura inchiostro o altri problemi, ora vengono eseguiti senza complicazioni e ad un’ottima velocità". Senza contare che la macchina è stata consegnata e installata in tempi impensabili per chi ancora soffre i problemi causati della pandemia.
A die-cutting machine as a gift U.S.-based NEWW Packaging and Display (NEWW), which specializes in corrugated products, is celebrating its 185th year in business by investing in a new Kolbus rotary die-cutting machine, model RD115S with five flexographic printing units. NEWW is the first company on the East Coast to install the Kolbus die-cutter, offering customers quality, efficiency and reliability. Steve MacDonald, NEWW production mana-
ger says, "We felt Kolbus was the best option, not only for the type of customers we serve, but also for our future growth as a company. The RD 115S allows us to offer a higher level of print quality and enhance our capabilities.” Going into the details of the machine, MacDonald carries on, "We were very impressed with the quality of the RD 115S - it is an engineering marvel. The 4-inch thick cast iron side frames, the print quality, the timely installation, along with exceptional staff training and post-installation support: we could not be more pleased with our investment. He is echoed, Ben Urquhart, NEWW's Sales Manager: "Jobs that were previously particularly challenging in terms of register, sheet size, ink coverage or other issues are now done without complications and at a very good speed." Not to mention that the machine was delivered and installed in times unthinkable for those still suffering from the problems n caused by the pandemic.
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TECNOLOGIE
NEWS
Una nuova pistola elettrica per hotmelt Volta è la nuova pistola applicatrice Robatech per un’applicazione estremamente affidabile di adesivi in punti e cordoli. È molto resistente e duratura e per questo richiede pochi interventi di manutenzione. Volta è stata presentata al pubblico per la prima volta a settembre ai visitatori di Fachpack di Norimberga e di PPMA di Birmingham. Un miliardo di cicli Grazie alla sua struttura resistente, Volta ha una vita operativa molto lunga. Per la durata di 1 miliardo di cicli operativi questa pistola applicatrice per hotmelt è altamente affidabile e consente un’applicazione di qualità elevata. Non ci sono praticamente parti soggette a usura. Dotata di classe di protezione IP55, Volta è protetta da agenti esterni come polvere di cartone o getti d’acqua. Pertanto, questa pistola applicatrice elettrica è adatta agli ambienti critici dell’industria dell’imballaggio e dell’industria alimentare o farmaceutica. Risparmio energetico e dell’adesivo Rispetto alla pistola applicatrice pneumatica SX Diamond, la pistola applicatrice elettrica Volta consuma il 60% in
meno di energia. Inoltre non va alimentata con aria compressa. In questo modo si riducono i costi operativi e di manutenzione. Grazie all’azionamento elettrico, Volta è veloce e precisa: con una frequenza di commutazione di 200 Hz, è adatta all’hotmelt-stitching. In questo modo si può risparmiare fino al 40% di adesivo.
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sign, Volta is durable. The hot melt jetting head delivers reliable adhesive application with high application quality over the duration of 1 billion operating cycles. There are hardly any wear parts. With protection class IP55, Volta is protected against external influences such as cardboard dust or jet water. Thus, this electric application head is suitable for the harsh environments of the packaging industry as well as for the food or pharmaceutical industry. Saving energy and adhesive Compared to the pneumatic SX Diamond application head, the Volta electric jetting head consumes 60% less energy. Because Volta does not require compressed air. This reduces both operating and maintenance costs. Thanks to the electric drive, Volta is fast and precise - with a switching frequency of 200 Hz, it is suitable for hot melt stitching. This allows adhesive san vings of up to 40 %.
Volta is Robatech’s new application head for precise dot and bead application at high speeds. It brings stability to the adhesive application and is low-maintenance due to its durability. Volta was presented to the public for the first time in September 2022 to Fachpack (Nuremberg, D) and PPMA (Birmingham, UK,) visitors. One billion cycles Thanks to its robust de-
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STAMPA FLESSOGRAFICA Eccoci arrivati all’ultima Converting Survey dell’anno, che su questo numero è dedicata alla stampa flessografica, al suo sviluppo tecnologico e ai trend di mercato. Le inchieste di Converting, avviate sul primo fascicolo 2022 della rivista, impegnano l’editore e la redazione lungo tutto l’anno, in un dialogo con i produttori di tecnologie e gli stampatori che fornisca ai lettori della rivista e del portale informazioni raccolte direttamente dal mercato. Questo progetto integra il piano editoriale 2022 e si concretizza nella realizzazione di 5 Survey dedicate a 5 temi di rilievo. In ognuno dei 5 fascicoli dell’anno proponiamo ai lettori i risultati dell’indagine che durante le settimane precedenti abbiamo indirizzato sia ai Fornitori di Tecnologie e Materiali sia agli Stampatori / Converter. Il suo format è studiato per consentire ai partecipanti di effettuare con facilità, direttamente online, tanto l’input di dati quanto le risposte alle domande aperte. Ed è un modo nuovo per dare voce a tutte le esperienze, confrontando pareri, propensioni e aspettative della filiera rispetto allo sviluppo di soluzioni tecnologiche e applicative. Ogni Survey si compone di un’analisi generale del tema e di una parte che riferisce ed elabora le risposte dei fornitori e degli stampatori ai quesiti formulati dalla redazione, veicolati tramite il questionario digitale. Le informazioni raccolte vengono elaborate sia sotto forma di grafici riassuntivi sia come articoli commentati, nell’ottica di condividere le analisi del mercato e le vision delle diverse aziende rispondenti.
Le Converting Survey che danno contenuto agli Speciali di quest’anno con l’intento di aggregare la filiera, parleranno di
• STAMPA ROTOCALCO • STAMPA DI ETICHETTE E SUBSTRATI • HYBRID PRINTING • STAMPA DI PACKAGING E SUBSTRATI • STAMPA FLESSOGRAFICA
The Converting Surveys which give content to this year’s Special Services with the intention of aggregating the supply chain, will talk about
• ROTOGRAVURE PRINTING • LABEL AND SUBSTRATE PRINTING • HYBRID PRINTING • PACKAGING AND SUBSTRATE PRINTING • FLEXOGRAPHIC PRINTING
FLEXOGRAPHIC PRINTING Here we come to the last Converting Survey of this year, which is focussed on hybrid printing. With the first issue of 2022, the Converting Survey initiative has been launched. This is a new project that engages the publisher and the editorial staff throughout the year in a dialogue with technology manufacturers and printers, to provide readers of the magazine and the portal with a series of information gathered directly from the market. The Converting Survey project has matched the
2022 editorial plan with the creation of 5 Surveys dedicated to 5 special topics. In each of the 5 issues of the year we have proposed to the readers the results of the Survey which, during the previous weeks, we addressed both to the Suppliers of Technologies and Materials and to the Printers/Converters. The format is designed to allow participants to easily perform both data input and responses to open-ended questions directly online. It is a way to give voice to all experiences, comparing opinions, propensities, expectations of the
supply chain with respect to the development of technological and applicative solutions. Each Survey has have a part dedicated to a general analysis and a part that reports and elaborates the answers of suppliers and printers to the questions formulated by the editorial staff, conveyed through the digital questionnaire. The information collected are processed both in the form of summary graphs and as commented articles, with a view to sharing the market analysis and vision of the various responding companies. 5/2022
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Converting Survey: stampa flexo sotto i riflettori L’ultima survey dell’anno si concentra sulla stampa flessografica, chiedendo a fornitori e stampatori di offrire un quadro delle prospettive di questa tecnologia che, come ben emerge dall’inchiesta, ha nell’intera filiera di chi produce componenti e consumabili il proprio punto di forza e di innovazione. Enrico Barboglio
Eccoci all’ultima Converting Survey di quest’anno, attività che la nostra pubblicazione ha utilizzato e offerto ai propri lettori per dialogare in maniera diretta con la filiera di riferimento, sulle principali aree di sviluppo tecnologico e di mercato che la nostra industria sta vivendo in questi periodi. Ricordiamo che queste pagine non vogliono rappresentare una ricerca quantitativa (lasciamo a fonti più autorevoli il farlo), ma portare uno spaccato di opinioni di chi opera nel singolo mercato oggetto della Survey. Nelle pagine seguenti vedremo quindi dei grafici e leggeremo dei commenti che riguardano il mondo della stampa flessografica, riportando pareri e opinioni degli operatori del mercato (fornitori da una parte e stampatori/converter dall’altra).
Il panel e la percezione del futuro Il panel dei rispondenti ha visto per questa survey un numero maggiore di fornitori rispetto agli stampatori/converter. A tutti, comunque, abbiamo chiesto anche di dare una valutazione che oltrepassa il tema specifico della stampa flessografica, ossia una previsione sui prossimi mesi. È una domanda che abbiamo fatto in ciascuna delle survey dell’anno e che, anche in questa occasione, dimostra come ancora ci sia fiducia nel mercato della stampa soprattutto quella che ha proprio la flessografia come tecnologia di maggior utilizzo.
Photo by Domenico De Lucia Spa
Interessante notare che la parte fornitori non è pessimista. Anzi, sono quasi il 70% quelli che prospettano ancora una fase di crescita (e le ultime opportunità di agevolazioni finanziarie di sicuro pesano in questo), mentre il 30% dichiara una stasi nei risultati prossimi previsti. Lato stampatori, invece, c’è qualche segnale di preoccupazione più marcato, visto che solo il 50% indica ancora prospettive di crescita, il 38% di stasi, e un 12% invece comincia a preoccuparsi dei segnali di recessione. Il pericolo, per chi si muove nel mercato packaging o etichette, è che vengano a calare i consumi finali, e di conseguenza gli ordini per etichette e imballaggi dei beni di largo consumo.
Converting Survey: flexo printing in the spotlight The last survey of the year focuses on flexographic printing, asking suppliers and printers to offer insight into the outlook for this technology. Which, as the survey makes clear, has in the entire supply chain of components and consumables manufacturers its strength and innovation. Enrico Barboglio
Here we are at the last Converting Survey of the year, an activity that our magazine has used and offered to its readers to have a direct dialogue with the entire supply chain of package printing and converting. A dialogue on the main areas of technological and market development that our industry is experiencing in these times. Let us remember that these pages are not intend54
ed to represent quantitative research (we leave that to more authoritative sources), but to bring a cross-section of opinions from those operating in each market covered by the Survey. In the following pages, then, we will see graphs and read comments regarding the world of flexographic printing, reporting views and opinions of market players (suppliers on one hand and printers/converters on the other).
I fornitori puntano sul packaging flessibile Piuttosto ampia e variegata la composizione dei rispondenti alla Survey, come dimostrano le risposte alla domanda D16: Che tipologie di prodotti realizza la tua azienda? Il 27% circa si occupa di produzione di macchine da stampa e/o converting (sommando tra loro i produttori di macchine di stampa per etichette e macchine di converting), mentre è più numerosa la presenza di rispondenti che operano nella filiera come fornitori di attrezzature ausiliarie (31%), componenti (18%), software (27%) e consumabili (che rappresentano una tipologia di prodotto fornita dal 50% dell’intero panel rispondente).
The panel and perceptions of the future
The panel of the attendees includes more suppliers than printers/converters for this survey. We also asked all of them to give an assessment that goes beyond the specific topic of flexographic printing, in order to offer a forecast for the coming months. This is a question we have asked in each of the year's surveys, and again it shows that there is still faith in the printing market- especially one that has flexo as its most widely used technology. Interestingly, the supplier side is not pessimistic. On the contrary, nearly 70% are still projecting a growth phase (and the latest financial relief opportunities certainly weigh in on this), while 30% declare to expect a stasis in the next expected results. On the printer side, on the other hand, there are a few more signs of concern, as only 50% still indicate prospects of growth, 38% of stasis, and 12% are instead beginning to worry about signs
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Stampa flexo, ma non in esclusiva La figura relativa alla domanda D16 evidenzia in modo chiaro come la catena di fornitura interpellata dalla survey sia composta da attori diversi tra loro, alcuni focalizzati nello specifico nel mercato flessografico, altri per cui esso rappresenta solo uno dei mercati di riferimento. Infatti, rispondendo alla domanda D3: Sul vostro business totale, quanto contano in percentuale le applicazioni al servizio della stampa flessografica? solo il 9% afferma di sviluppare un business superiore all’80% del suo fatturato nell’ambito delle applicazioni e prodotti al servizio della stampa flessografica. Il 41% dei rispondenti sviluppa nella stampa flessografica un business inferiore al 40% del proprio fatturato, mentre il restante 50% degli intervistati dichiara di realizzare nella flexo una percentuale di fatturato compresa tra il 40% e l’80%. Le applicazioni più promettenti Queste considerazioni sono necessarie per meglio interpretare la D18: In quali settori di sbocco vi prospettate le migliori opportunità? Il 95% dei rispondenti ha dichiarato che vedono nel packaging flessibile la propria miglior prospettiva di crescita. Un risultato importante e significativo, frutto anche della domanda crescente da parte degli stampatori di soluzioni adatte alla stampa di packaging flessibile. Dopo il packaging flessibile, è il mercato delle etichette a rappresentare le migliori prospettive di sbocco per i produttori di tecnologia. Quasi il 55% degli intervistati indica infatti questi prodotti come quelli su cui puntare, seguiti a ruota (è il 46% che lo cita) dal cartone ondulato, sempre più avvezzo a riscoprirsi oggetto di comunicazione e non solo di delivery, con tutte le conseguenti necessità di stampa di qualità e multi-colore.
FORNITORI & STAMPATORI
Cosa fa la tua azienda?
D17 - FORNITORI
Come si prospetta il prossimo semestre per la vostra azienda?
D38 - STAMPATORI
Come si prospetta il prossimo semestre per la vostra azienda?
Export: gli USA acquistano importanza L’Italia è un paese manifatturiero fortemente orientato all’esportazione e quindi era ovvio pensare che alla domanda D19: In quali aree geografiche si prevedono i migliori risultati?
of recession. The danger, for those working in the packaging or label market, is that final FMCG consumption, and consequently orders for labels and packaging, will come down.
Suppliers focus on flexible packaging
The composition of this Survey participants is rather wide and varied, as shown by the answers to question D16: What types of products does your company make? About 27% are involved in the production of printing and/or converting machines (adding together manufacturers of label printing and converting machines), while there are more respondents operating in the supply chain as suppliers of auxiliary equipment (31%), components (18%), software (27%) and consumables (representing a product type supplied by 50% of the entire respondent panel). Flexo printing, but not exclusively The figure for question D16 makes it clear that the supply chain
questioned by the survey is made up of different players: some focused specifically on the flexo, others working on more than one market. In fact, answering to question D3: Of your entire business, how much do applications serving flexographic printing count as a percentage? only 9% say they develop more than 80% of their business in applications and products served by flexographic printing. 41% of participants develop business in flexographic printing that is less than 40% of their turnover, while the remaining 50% of respondents say they make between 40% and 80% of their turnover in flexo. Most promising applications These considerations are necessary to better interpret Q18: In which outlet sectors do you see your best opportunities? 95% of respondents said they see flexible packaging as their best prospect for growth. This is an important and significant result, which is also the result of growing demand from printers for
solutions suitable for flexible packaging printing. After flexible packaging, it is the label market that represents the best outlet prospects for technology manufacturers. In fact, almost 55% of respondents point to these products as the ones to focus on, followed closely (it is 46% who mention it) by corrugated cardboard, which is increasingly accustomed to rediscovering itself as an object of communication and not only of delivery, with all the consequent needs for quality and multi-color printing. Export: the U.S. gains importance Italy is a strongly export-oriented manufacturing country, and so it was obvious to think that to question Q19: In which geographic areas do you expect the best results? there were answers related to all countries and continents: the Italian supply moves on all international markets. It is worth commenting on the results, which, in any case, point to Italy as the Country in which to make development and expect winning results 5/2022
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D16 - FORNITORI
Che tipologie di prodotti realizza la tua azienda?
D3 - FORNITORI / Sul vostro business totale, quanto contano in percentuale
le applicazioni al servizio della stampa flessografica?
D18 - FORNITORI
In quali settori di sbocco vi prospettate le migliori opportunità?
vi fossero indicazioni relative a tutti i Paesi e continenti: l’offerta italiana si muove su tutti i mercati internazionali. Vale comunque la pena commentare i risultati che, in ogni caso, indicano l’Italia come Paese in cui fare sviluppo e prevedere risultati vincenti (è l’86% che lo afferma), subito seguita da Europa (e ce lo si aspettava) e da Nord America. Infatti, con quasi il 37% dei rispondenti che citano il Nord America come potenziale mercato di sviluppo, si vede un ribaltamento degli orientamenti: calano le certezze prima suscitate dai Paesi dell’Oriente e aumentano quelle riposte nei Paesi nordamericani e del Vicino Oriente/Africa.
La stampa flessografica vista dagli Stampatori/Converter L’indagine, come sempre in queste Survey di Converting, si sposta poi sull’ascolto dei pareri degli stampatori e converter che hanno offerto il loro punto di vista. Partiamo dal Panel: risulta composto da una serie di stampatori (rispondenti) che rappresentano nella maniera migliore il mercato in fase di indagine. Oltre il 60% dei rispondenti ha installato più di tre macchine da stampa flexo, con taluni che arrivano a una media di 7/8 flessografiche installate in azienda e punte fino a 14 macchine. È interessante, però, notare come quasi il 50% degli stessi rispondenti abbiano nei propri comparti produttivi anche delle macchine da stampa digitale, che quasi il 50% sia equipaggiato anche di macchine offset e più del 40% abbia al proprio interno anche reparti serigrafici e di stampa a caldo. Più tecnologie e supporti diversi Questa molteplicità di tecnologie produttive serve una varietà di applicazioni che vanno dalle etichette (prodotte dal 44% dei rispondenti) al packaging primario (il 37% degli intervistati opera in questo mercato) e al packaging secondario, che vede impegnato il 56% degli intervistati. Sovrapposizione di tipologie di applicazioni, dun-
(86% say so), immediately followed by Europe (and this was expected) and North America. In fact, with nearly 37% of respondents citing North America as a potential market for development, we see a reversal of orientations: the assurance previously raised by Countries in the East is falling and the confidence placed in North American and Near East/African Countries is rising.
Flexographic Printing as Seen by Printers/ Converters
The survey, as always in these Converting ones, then shifts to listening to the opinions of printers and converters who offered their views. Let's start with the Panel: it turns out to consist of a number of printers who best represent the surveyed market. More than 60% of the respondents have installed more than three flexo presses, with some reaching an average of 7 to 8 flexo presses installed in the company and peaks as high as 14 machines. Interestingly, however, that almost 50% of the 56
same respondents also have digital printing presses in their production departments. Almost 50% are also equipped with offset presses, and more than 40% also have screen printing and hot stamping departments in-house. Multiple technologies and different substrates This multiplicity of production technologies serves a variety of applications ranging from labels (produced by 44% of respondents) to primary packaging (37% of respondents operate in this market) and secondary packaging, in which 56% of respondents are engaged. Overlap of application types, then, on at least one-third of respondents, a fact that even better explains the presence of different technological solutions in the same companies. And we find further confirmation in the diversification and multiplication of the substrates used, with paper mentioned by a limited number of respondents (6% of respondents work on folding carton and 18% on corrugated cardboard) compared with the con-
centration of responses on media such as self-adhesive labels (mentioned by 50% of respondents) and traditional plastic films (56% of respondents). The prominence of the sustainability theme, on the other hand, is clear in the fact that 37% mention new "sustainable" plastics among the substrates used, and 32% use paper-based/laminated film. Overall, then, it emerges a wide variety of substrates for solutions that can be developed through flexographic printing but also other technologies.
Innovation and investment continue
Technological innovation and machnery renewal was the background for two other questions. Q26: Do you plan to invest in flexographic printing presses in the next two years? and Q27: Do you plan to invest in printing presses of other technologies in the next two years? They were aimed at probing the existing appetite for renewal in printing and converting companies, even after a period that has seen a good number of new installations and process renewals.
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In quali aree geografiche? que, su almeno un terzo dei rispondenti, fatto che spiega ancor meglio la presenza di soluzioni tecnologiche diverse nelle medesime aziende. E che trova conferma ulteriore nella diversificazione e moltiplicazione dei supporti utilizzati, con la carta citata da un numero limitato di risposte (il 6% degli intervistati lavora sul cartoncino teso e il 18% sul cartone ondulato) a fronte della concentrazione delle risposte su supporti come le etichette autoadesive (citate dal 50% dei rispondenti) e i film plastici tradizionali (56% dei rispondenti). Il rilievo del tema sostenibilità, invece, si evidenzia nel fatto che il 37% cita tra i supporti usati i film di nuove materie plastiche “sostenibili” e che il 32% utilizza supporti di film a base carta/accoppiati. Nel complesso, dunque, emerge una grande varietà di supporti per soluzioni che possono essere sviluppate tramite la stampa flessografica ma anche le altre tecnologie.
D20- STAMPATORI / Quante macchine
da stampa flexo avete in azienda?
D22 - STAMPATORI / Avete anche altre
tecnologie in azienda? Quali?
Innovazione e investimenti continuano L’innovazione tecnologica e il rinnovo dei parchi macchine ha fatto da sfondo ad altre due domande. La D26: Pensate di investire in macchine da stampa flessografiche nei prossimi due anni? e la D27: Pensate di investire in macchine da stampa di altre tecnologie nei prossimi due anni? avevano lo scopo di sondare la voglia di rinnovamento nelle imprese di stampa e converting, anche dopo un periodo che ha visto un buon numero di nuove installazioni e di rinnovamento dei processi. Le risposte sono confortanti: quasi il 55% degli intervistati hanno dichiarato l’intenzione di investire in macchine da stampa flessografiche nei prossimi due anni, a fronte di un 25% che si è espresso con un categorico “no”. Alla domanda sui possibili investimenti in altre tecnologie, è la stampa digitale a ricevere le preferenze degli intervistati (il 40% del panel si dice interessato a valutare investimenti in stampa digitale nei prossimi due anni), mentre un 20% ha dichiarato il suo interesse per applicazioni offset.
The responses were comforting: nearly 55% of respondents said they intended to invest in flexographic printing presses in the next two years, compared with 25% who expressed a categorical "no." When asked about possible investments in other technologies, it is digital printing that receives the preference of respondents (40% of the Panel said they would be interested in considering investments in digital printing in the next two years), while a 20% stated their interest in offset applications. Analyzing the individual responses in depth, we see that more than 15% of respondents say they are interested in investing in more than one technology, and in these cases an investment in flexo printing is always planned. Boost productivity and supply The reason for investing in new machinery mostly responds to the need to boost production capacity (this is the view of 72% of those who declare interest in investing) or to expand supply (an answer given by 50% of the Panel who plan to invest in the next two years). Lower, on
D24 - STAMPATORI
Che prodotti stampate in flexo?
the other hand, are the plans to open up to new markets (18% declare this) and to improve production efficiency, which, instead, is the main item declared by those who checked the "Other" box.
Not just machines
We report, lastly, the answers given by the printer/converter Panel to question Q32: What are the other elements, besides the press, that contribute to the quality and competitiveness of flexo printing? Here, in fact, no polarization is created toward one or the other element suggested among the possible ones by our questionnaire. Equipment, Prepress Techniques, Consumables, etc., are all reported and highlighted by respondents. What may be worth highlighting, however, is the sheer number of reports, and thus the high value attached to each of the elements indicated in the answers. As many as 70% of respondents indicate the importance played in the flexographic printing process by the various Equipment and Techniques of Pre-press, and each of these equip-
ment and techniques garners at least 25% reporting. It is an accurate indication of how relevant are in flexo printing the multiple components and parts of the system, hardware and software. And how it is therefore necessary to have in-depth and up-to-date skills to be a successful printer.
PART TWO: OPINIONS IN DETAIL The Survey also included a section of "open-ended" questions that we addressed to both the supplier and printer worlds.
The pros and cons of flexo according to printers
Let's start with the printers/converters to whom the first open-ended question asked about the main pros of flexo printing. Simplicity and ease of use is one of the pros mentioned, along with - this is the common opinion - the fact that it is a cost-effective and high-performance printing solution. Color stability is also a 5/2022
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Che tipo di supporti utilizzate? Analizzando in profondità le singole risposte, vediamo che oltre 15% dei rispondenti dichiara l’interesse a investire su più di una tecnologia, e che in questi casi un investimento in stampa flexo è sempre previsto.
D26-D27 - STAMPATORI
Dove pensate di investire nei prossimi due anni? In macchinari Flexo
In altre tecnologie
Potenziare produttività e offerta La ragione per investire in nuovi macchinari risponde perlopiù alla necessità di potenziare la capacità produttiva (così la pensa il 72% di chi dichiara interesse a investire) o di ampliare l’offerta (risposta citata dal 50% del panel che pensa di investire nei prossimi due anni). Inferiori, invece, la volontà di aprire a nuovi mercati (lo dichiara il 18%) e di migliorare l’efficienza produttiva, che peraltro rappresenta la principale voce dichiarata da chi ha selezionato la casella “Altro”.
Non solo macchine
D28 - STAMPATORI
Se intendete investire in nuovi macchinari, per quali ragioni?
parameter judged positively by respondents, despite the fact that the color register of four-color text is on the contrary mentioned as one of the limitations of the technology. Other limitations cited include the inability, up to date, to economically produce small print runs, as well as start-ups judged "long" by several of the respondents. Lastly, it emerges the issue of the lack of skilled operators, which in the same respondents translates into a request to plant manufacturers to make more "operator friendly" machines. Making flexo lines simpler and easier to use, with iPad-style touch solutions that can attract even the youngest operators, is one of the ideas that emerged from the Panel. Going into detail, we see a strong polarization of requests for solutions that reduce the specialized human component in the "set up" phase and the speeding up of startups. The importance of timeliness of service is also pointed out, an issue that we believe is of interest to all types of production facilities and not specifically the flexo world. 58
Suppliers' responses, company by company
The quantity of responses given by suppliers to the three open-ended questions addressed to them suggested that we report them - in telegraphic form - as follows. How have you integrated/refined your flexo offering? In response of what need of the market? • We have studied combinations of electrodes and powers of our generators to adapt to the speeds of flexo printing lines and optimize the results according to the inks used in the flexographic printing process (Ferrarini & Benelli) • We developed gearless machines, with synchronization systems in the axes (Bosch Rexroth) • We have worked to decrease startup times and related waste, reduce and efficiently manage residual inks, and digitize the color workflow (ColorConsulting) • Saving time in start-ups and color changes, reducing consumption of cleaning detergents, and lowering disposal costs (Ditom)
Riportiamo, da ultimo, le risposte date dal panel stampatori/converter alla domanda D32: Quali sono gli altri elementi, oltre alla macchina da stampa, che contribuiscono alla qualità e alla competitività della stampa flexo? Qui, di fatto, non si creano polarizzazioni verso l’uno o l’altro elemento suggerito fra i possibili dal nostro questionario. Attrezzature, Tecniche di Prestampa, Consumabili eccetera, sono tutti segnalati ed evidenziati dai rispondenti. Ciò che può valere la pena notare, invece, è proprio la numerosità delle segnalazioni, e quindi l’alto valore che viene attribuito a ognuno degli elementi indicati nelle risposte. Ben il 70% dei rispondenti indica l’importanza ricoperta nel processo di stampa flessografica dalle varie Attrezzature e Tecniche di Prestampa, e ciascuna di queste attrezzature e tecniche raccoglie almeno un 25% di segnalazioni. È un’indicazione precisa di quanto, nella stampa flexo, siano rilevanti le molteplici componenti e parti del sistema, hardware e software. E di come quindi sia necessario avere competenze approfondite e sempre aggiornate. Per essere uno stampatore di successo.
• Developing dedicated inspection systems for the flexo process to meet the demand for greater quality control (Grafikontrol) • By integrating our offer with the production of UV flexo inks and UV varnishes (Italian Printing Inks) • With an extreme flexibility, waste reduction, and possibility to combine flexo printing with all types of printing (anonymous) • By concretizing hybrid flexo/ink jet (narrow web) multireference labeling (REM) • With highly sustainable products and specific products in terms of food safety for the food market (Sun Chemical) • We are constantly developing new solutions starting from the needs of printers. With Twinlock sleeves, which are already adhesive, compressible and reusable, we aim for greater process sustainability, eliminating plastic waste, and standardization (Tesa) • We are specializing our machines and their applications according to customer usage: short runs vs. medium/long runs, type of substrate, inks, etc. (Uteco)
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PARTE SECONDA: I PARERI NEL DETTAGLIO
D32 - STAMPATORI / Quali sono gli altri elementi, oltre alla macchina da stampa,
che contribuiscono alla qualità e alla competitività della stampa flexo?
La Survey prevedeva anche una parte di domande a “risposta aperta” che abbiamo rivolto sia ai fornitori sia agli stampatori. I pro e contro della flexo secondo gli stampatori Iniziamo dagli stampatori/converter ai quali la prima domanda aperta chiedeva di indicare i principali pregi della stampa flexo. La semplicità e facilità di utilizzo è una delle voci citate unitamente - è il parere comune - al fatto che si tratta di una soluzione di stampa economica e performante. Anche la stabilità del colore è un parametro giudicato positivamente dai rispondenti, nonostante il registro colori dei testi in quadricromia sia invece indicato come uno dei limiti della tecnologia. Tra gli altri limiti citati, l’impossibilità ad oggi di realizzare in modo economico tirature piccole, così come gli avviamenti giudicati “lunghi” da diversi dei rispondenti. Da ultimo, emerge il tema della mancanza di operatori specializzati, che negli stessi risponditori si traduce nella richiesta ai produttori di impianti di realizzare macchine più “operator friendly”. Rendere più semplici e facili da usare le linee flexo, con soluzioni touch in stile iPad in grado di attirare anche gli operatori più giovani, è una delle idee emerse dal panel. Scendendo nel particolare, vediamo una forte polarizzazione di richieste di soluzioni che riducano la componente umana specializzata nella fase di “set up” e la velocizzazione degli avviamenti. Viene inoltre segnalata l’importanza della tempestività di assistenza, tema che riteniamo interessi tutte le tipologie di impianti produttivi e non specificamente il mondo flexo.
Le risposte dei fornitori, azienda per azienda La quantità di risposte date dai fornitori alle tre
Today, what performance does the printer/converter working in flexography demand most of all? And in the service of what applications? • Some anonymous answers cite: efficiency in job changes, maximum flexibility and ease of use for the operator, possibility of printing and application of lacquers and glues • The printer/converter today demands a processing system that is reliable in performance and in a certain sense universal, i.e., capable of handling countless types of materials as the demand from end customers is increasingly versatile (Ferrarini & Benelli) • HW and SW flexibility and modularity, fast format changes, precision of color synchronisms even in dynamics (Bosch Rexroth) • Reduce start-up times associated with color setup (ColorConsulting) • Maximize the production capacity of each individual resource. To achieve this, it is essential to understand the reasons, external to the machines, that prevent their full utilization, according to the manufacturer's performance indications. Our MES enables the detection of all stops and the explana-
domande aperte rivolte loro, ci ha suggerito di riportarle - in forma telegrafica - come segue. Come avete integrato/perfezionato la vostra offerta per la flexo? In risposta a quali esigenze di quel mercato? Abbiamo studiato delle combinazioni di elettrodi e di potenze dei nostri generatori per adattarci alle velocità delle linee di stampa flexo e ottimizzare i risultati in funzione degli inchiostri utilizzati nel processo della stampa flessografica (Ferrarini & Benelli)
• Abbiamo sviluppato macchine gearless, con
sistemi di sincronismo negli assi (Bosch Rexroth)
• Abbiamo lavorato per diminuire i tempi di avviamento e relativi scarti, ridurre e gestire in modo efficiente gli inchiostri residui, digitalizzare il workflow colore (ColorConsulting)
un maggior controllo della qualità (Grafikontrol)
• Integrando la nostra offerta con la produzione di inchiostri flexo UV e vernici UV (Italian Printing Inks) • Con una flessibilità estrema, riduzione scarti, possibilità di combinare la stampa flexo con tutte le tipologia di stampa (dichiarazione anonima) • Concretizzando la ibrida flexo/ink jet (narrow web) labelling multireferenza (REM) • Con prodotti ad elevata sostenibilità e prodotti specifici in termini di sicurezza alimentare per il mercato del Food (Sun Chemical)
• Risparmio di tempo negli avviamenti e
• Sviluppiamo costantemente nuove soluzioni partendo dalle esigenze degli stampatori. Con le sleeve Twinlock, già adesive comprimibili e riutilizzabili, miriamo a una maggiore sostenibilità di processo, eliminando lo spreco di plastica e standardizzazione (Tesa)
• Sviluppando sistemi d'ispezione dedicati a processo flexo per rispondere alla richiesta di
• Stiamo specializzando le nostre macchine e le relative applicazioni in funzione dell'utilizzo del cliente: corte tirature vs. medie/lunghe, tipologia di supporto, inchiostri eccetera (Uteco)
cambi colore, riduzione dei consumi di detergenti di pulizia e abbattimento dei costi di smaltimento (Ditom)
tion of each one, and automatically compiles dedicated reports and graphs that are easy to access and read (Logica Srl) • Secure fixing, product reusability, residue-free removal (Lohmann Italy) • High image definition, high color rendering, products and solutions according to sustainability and product safety rules (Sun Chemical) • The starting point is to have excellent print quality and ease of operational use of the machines. The demand from all players is attention to sustainability in terms of energy consumption, noise reduction, ink consumption, etc. (Uteco) How are you orienting your R&D? • Toward process sustainability, with monomaterials substrates and without lamination, or toward the study of increasingly high-performance foams and adhesives are some of the responses that came in from the panel anonymously. • Strengthening remote technical service to be able to guarantee our support all over the world. We are also finalizing the design of high-efficien-
cy generators that can guarantee high performance and reduce energy consumption (Ferrarini & Benelli) • Designing more ergonomic design solutions and materials that are more resistant to all types of chemicals found in the flexo world (Epsilon Composite) • Continuous evolution in the logic of an automation and digitization of the workflow and, to do this, linking our solutions with those of other players (ColorConsulting) • Always looking for new products with low environmental impact (Rabbi & Solved) • With integrated solutions that provide a complete package of products, seeking MP from renewable sources to create products with a high BRC content (Sun Chemical) • By researching solutions that can simplify assembly and disassembly while ensuring the print quality we have always been known for (Tesa) • We are working to maximize the sustainability, productivity and ease of use of our machines by providing solutions designed specifically for our customers' needs (Uteco) 5/2022
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Oggi quali prestazioni chiede soprattutto lostampatore/converter che lavora in flessografia? E al servizio di quali applicazioni?
• Alcune risposte anonime citano: efficienza nei cambi lavori, massima flessibilità e semplicità di utilizzo per l’operatore, possibilità di stampa e applicazione di lacche e colle • Lo stampatore/converter oggi chiede un sistema di trattamento affidabile nelle prestazioni e in un certo senso universale, cioè in grado di poter trattare innumerevoli tipologie di materiali in quanto la domanda dei clienti finali è sempre più versatile (Ferrarini & Benelli) • Flessibilità e modularità HW e SW, rapidità cambi formato, precisione dei sincronismi colore anche in dinamica (Bosch Rexroth). • Ridurre i tempi di avviamento legati alla messa a punto del colore (ColorConsulting) • Massimizzare la capacità produttiva di ogni singola risorsa. Per ottenere questo risultato è fondamentale capire quali sono le ragioni,esterne alle macchine, che ne impediscono il pieno impiego, secondo le indicazioni di performance del costruttore. Il nostro MES consente il rilevamento di tutti i fermi e la giustificazione di ognuno di essi, e automaticamente compila dei report e grafici appositi, di facile accesso e lettura (Logica Srl) • Fissaggio sicuro, riutilizzabilità del prodotto, rimozione senza residui (Lohmann Italia) • Alta definizione d'immagine, alte rese cromatiche, prodotti e soluzioniin linea con le regole di sostenibilità e sicurezza prodotti (Sun Chemical) • La base di partenza è avere un’ottima qualità di stampa e una facilità di utilizzo operativo delle macchine. La richiesta da parte di tutti è l'attenzione alla sostenibilità, in termini di consumi energetici, noise reduction, consumo inchiostri eccetera (Uteco) Come state orientando la vostra R&D?
• Verso la sostenibilità del processo, con monomateriali ed eliminazione dell’accoppiamento, o verso lo studio di schiume e adesivi sempre più performanti sono alcune delle risposte arrivate dal panel in forma anonima.
Ride the Wavy: the new single face sheets line The Wavy is the latest innovation from Quantum by Fosber, designed for the production of single face sheets. This ensures maximum reliability with a wide range of paper grades. The compact design and footprint a lso means that less space is needed and it is easy and quick to install.
• Potenziando il servizio tecnico da remoto per garantire il nostrosupporto in tutto il mondo. Inoltre stiamo ultimando la progettazione di generatori ad alta efficienza che possano garantire prestazioni elevate e ridurre i consumi energetici (Ferrarini & Benelli) • Progettazione di soluzioni di design più ergonomico e materiali più resistenti a tutti i tipi di ambienti chimici presenti nel mondo flexo (Epsilon Composite) • Continua evoluzione nella logica dell'automazione e digitalizzazione del flusso lavoro e, per fare questo, collegamento delle nostre soluzioni con quelle di altri player (ColorConsulting) • Cercando sempre nuovi prodotti a basso impatto ambientale (Rabbi & Solved) • Con soluzioni integrate che forniscono un pacchetto completo di prodotti, ricerca di MP provenienti da fonti rinnovabili per creare prodotti ad alto contenuto di BRC (Sun Chemical)
quantumcorrugated.com
• Con la ricerca di soluzioni che possano semplificare le fasi di montaggio e smontaggio, garantendo la qualità di stampa da sempre riconosciutaci (Tesa) • Lavoriamo per massimizzare sostenibilità, produttività e semplicità
di utilizzo delle nostre macchine, fornendo soluzioni specifiche per le esigenze dei nostri clienti (Uteco)
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Arriva la nuova Uteco per tirature corte Il costruttore globalizzato ha presentato a K, in anteprima mondiale, la nuova macchina da stampa flexo CI Onyx GO, progettata per gestire con efficienza ed economicità le corte tirature. Risultato: 3 minuti per ottenere la migliore stampa, scarto prossimo allo 0, velocità 400 m/min e altro ancora. Rivoluzionati processi e componenti. Uteco sceglie la fiera internazionale più importante di questa fine anno per presentare Onyx GO, la nuova flessografica a tamburo centrale compatta, produttiva e conveniente sul piano economico e gestionale, progettata per stampare con razionalità le piccole e piccolissime tirature - risultato delle suggestioni e delle esigenze trasmesse dai clienti in un dialogo continuo che traccia la strada. E lo ha fatto in uno stile coerente con l’immagine nata dall’intenso lavoro di rebranding degli ultimi anni: tutti i collaboratori coinvolti nell’evento, outfit aziendale (giacca e jeans: dinamico-informale), stesso stile di public speaking per i 4 manager che si sono avvicendati sul palco, naturalmente declinato per temperamento – chiaro e essenziale quello del CEO Mario Tomasi, ironico e affabulatore quello di Aldo Peretti, Group Executive Chairman e memoria storica del gruppo, appassionato e orgoglioso quello di Alessandro Bicego, Chief Innovation Officer e “papà” della nuova macchina. Insieme a loro, esentata dai jeans, la Chief Customer Service Officer Patrizia Pinto, che ha delineato il presente e il futuro prossimo del nuovo servizio clienti del gruppo - un’area di attività complesse e articolate, che in epoca di servitizzazione assume un’importanza primaria.
Less is more Le caratteristiche della Onyx GO sembrano calzare bene la definizione “less is more”. Le dimensioni ridottissime (10 m x 5 x 4/h), la compattezza del corpo composto da soli due
blocchi complementari (estetica fantastica!), l’essenzialità del layout che agevola la gestione da parte dell’operatore, l’ottimizzazione di ogni singolo componente… tutto introduce a una dimensione di risparmio. Da cui discendono le prestazioni col segno meno e le corrispondenti col segno più: meno di 3 minuti per la messa a registro e la regolazione delle pressioni nei cambi lavoro si traducono in un +55% di velocità di setup e + 240 ore di produzione extra all’anno, con un vantaggio valutato in oltre 1,8 milioni di euro. Solo 18 metri di scarto in avviamento significano, stimano in azienda, risparmiare 200 km di materiale all’anno ovvero più di 35.000 euro. D’altro canto più robustez-
New Uteco for short runs arrives The globalized manufacturer unveiled at K, as a world premiere, its new Onyx GO CI flexo printing, designed to manage short runs efficiently and economically. Upshot: 3 minutes to get the best print, waste close to 0, speed 400 m/min, and more. Revolutionized processes and components. Uteco chooses this year-end's most important international trade fair to present Onyx GO, the new compact, productive and economically and managerially convenient CI flexo press designed to print short and very short runs with rationality - the result of suggestions and needs transmitted by customers in an ongoing dialogue that traces the way. And it has done so in a style consistent with the image born from the intense rebranding work of the recent years: all the staff involved in the event, corporate 62
outfit (jacket and jeans: dynamic-informal), same public speaking style for the 4 managers who took turns on stage, of course declined by temperament - clear and essential that of CEO Mario Tomasi, ironic and captivating that of Aldo Peretti, Group Executive Chairman and historical memory of the group, passionate and proud that of Alessandro Bicego, Chief Innovation Officer and "dad" of the new machine. Along with them, exempt from jeans, was Chief Customer Service Officer Patrizia Pinto,
za riduce l’usura e le vibrazioni, assicurando la qualità di stampa anche alle massime velocità di processo (fino a 400 m/min) e abbattendo la rumorosità che resta sotto gli 80 decibel.
I componenti cruciali In fase di progettazione gli ingegneri Uteco hanno rivisitato tutti i componenti della macchina, creando nuove soluzioni brevettate che incrementano l’automazione, la precisione e la razionalità dei vari passaggi del processo. Fra questi, il sistema digitale di rilevazione 3D delle caratteristiche del cliché trasmette in automatico le informazioni ai componenti
who outlined the present and the near future of the group's new customer service: an area of complex and articulated activities, which in the age of servitization assumes primary importance.
Less is more
The features of the Onyx GO seem to fit the definition "less in more" well. The very small dimensions (10 m x 5 x 4/h), the compactness of the body composed of only two complementary blocks (very beautiful to see), the essentiality of the layout that facilitates the job of the operator, the optimization of each individual component... everything introduces a dimension of savings. Hence the performance with a minus sign and the corresponding with a plus sign: less than 3 minutes for printing pressures and register setup translates into +55% faster setup process and up to 240 extra hours of production/year, with up to 1.8M€ higher revenue. Only 18 meters material waste during setup phase means, the company
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interessati – tipicamente il sistema di inchiostrazione e di essiccazione – riducendo tempi ed errori, e assicurando la ripetibilità dei lavori. Analogamente, e con lo stesso obiettivo, è stato automatizzato il sistema di regolazione delle pressioni fra cilindro, cliché e substrato, e quello di messa a registro, con dei vantaggi importanti anche in termini di manutenzione. Ingenti risparmi di energia (fino al 50% all’anno) si devono al nuovo sistema brevettato di essiccazione “intelligente” che regola la potenza dei flussi in base alle caratteristiche del lavoro in macchina, assistito da un apparato di ventilazione partico-
Uteco top management
larmente efficace (brevettato). Analogamente, il sistema di dosaggio dell’inchiostro eroga solo la quantità necessaria a ciascuna unità di stampa e il posizionamento stesso dei suoi elementi ottimizza i flussi generando risparmi di energia (fino al 60%). Anche il sistema di lavaggio è stato rivisitato e riduce i consumi di solvente (fino al 40%), così come le nuove racle a camera: leggerissime (meno di 10 kg), a basso consumo e usura.
Ergonomia e versatilità L’attenzione all’operatore che i progettisti
estimates, saving 200 km/year of material and more than 35,000 euros. On the other hand, more robustness reduces wear and vibrations, ensuring print quality even at the highest process speeds (up to 400 m/min) and lowering noise level, which remains below 80 decibels.
The crucial components
During the design phase, Uteco engineers revisited all the machine's components, creating new patented solutions that increase the automation, precision and rationality of the various process steps. Among them, the system for cliché’s 3D characteristics recognition automatically transmits information to the relevant components - typically the inking and drying systems - reducing time and errors, and ensuring repeatability of jobs. Similarly, and with the same objective in mind, the automatic adjustment of printing pressure among the cylinder, cliché and substrate, and the almost instantaneous printing register, with important ad-
Mario Tomasi
Operatori e giornalisti alla conferenza internazionale di Düsseldorf. Lo speech di Aldo Peretti. Operators and journalists at the international conference in Düsseldorf. The speech of Aldo Peretti.
Patrizia Pinto
Alessandro Bicego
hanno tenuto ben presente nello sviluppare la Onyx GO si traduce in maggiore comfort e semplicità di gestione della macchina, il cui spazio operativo è tutto racchiuso in 50 mq. Anche in questo caso, al risultato concorre una somma di fattori: il quadro di comando interattivo e di altezza regolabile permette di monitorare e gestire i dati in tempo reale; le barre di essiccazione (e più in generale i componenti da sostituire) si rimuovono facilmente con un semplice gesto e senza fatica; l’accesso al tamburo centrale per la pulizia e la manutenzione è semplice e di-
retto; il piano superiore della macchina si estende per tutta la larghezza ed è accessibile senza ostacoli… In quota semplicità di lavoro, oltre che di qualità dello stampato, anche dettagli piccoli ma rilevanti come la creazione di ugelli di essiccazione con diverse forme, da scegliere in base delle esigenze specifiche del processo in atto. Onyx GO processa tutti i tipi di materiale, con inchiostri ad acqua e a solvente, e si configura facilmente per i diversi tipi di lavoro tramite appositi kit predefiniti. Tre le larghezze di stampa: 800, 1000 e 1320 mm.
vantages in terms of maintenance as well. Significant energy savings - up to 50 percent per year - are due to the new patented smart drying system that optimize energy consumption according to the printing characteristics (it use only the drying power needed for each printing unit), assisted by a particularly effective ventilation system (patented). And so is the inking system, that dispenses only the quantity of ink needed to each printing unit; the optimized positioning of its elements optimizes flows, generates energy savings (up to 60 percent). The washing system has also been revisited and reduces solvent consumption (up to 40%), as have the new dynamic doctor blades: very light (less than 10 kg) with low consumption and blades wear.
ation of the machine, whose operating space is all packed into 50 sqm. Again, a sum of factors contributes to the result: the interactive, adaptive cockpit allows monitoring and management of data in real time; drying box (and more generally, components to be replaced) are easily removed with a single move and without effort; access to the central drum for cleaning and maintenance is easy and direct; the upper part of the machine accessible by means of a catwalk extended to the total length of the machine... To further simplify work and optimize print quality, there are even small but relevant details such as the creation of fully removable and upgradable drying box, with nozzles of different shapes, to be chosen according to the specific needs of the process at hand. Onyx GO processes all types of materials, with water- and solvent-based inks, and is easily configured for different types of work through special predefined kits. Three printing widths: 800, 1000 and 1320 mm.
Ergonomics and versatility
The attention to the operator that the designers kept well in mind when developing the Onyx GO translates into greater comfort and ease of oper-
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NEWS
Inci-Flex: UltraLed2 debutta al Flexo Day
di Inci-Flex, presenta l’ultima evoluzione di questa tecnologia di retinatura adottata con successo dagli operatori con una naturale propensione alla perfezione. Photo: Rossella Salvatore @ stand Inci-Flex Print4All 2022, together with the owner Enzo Consalvo, the managers Rino Gaeta, Franco Campitello (GM), Bruno Amodio, Roberto Pavan and consultant Dino Santoriello.
Inci-Flex: UltraLed2 debuts at Flexo Day
Il lancio della “prima release” era stato fatto al Flexo Day 2020 da Loreto Simoncelli, direttore di produzione flexo Inci-Flex. Era il debutto dell’UltraLed, un mix di tecnologie messe a punto dalla R&D del pionieristico service salernitano di prestampa, che prevede l’utilizzo di sofisticati retini in combinazione con algoritmi di incisione sviluppati ad hoc, e fotopolimeri in grado di sublimare i passaggi tonali e le sovrapposizioni degli inchiostri di cromia - salvaguardando le alte luci di tutti gli esecutivi testati. Un progettone, insomma, che ha avuto la debita risonanza, iniziato con l’esame di diverse tecnologie di retinatura e un gran numero di lastre digitali, e proseguito con test presso vari stampatori e su diversi supporti. La sua presentazione si era conclusa con un “finale aperto” perché sostengono in Inci-Flex - nel mondo della ricerca applicata ogni traguardo diviene il nuovo punto di partenza per nuovi obiettivi. E la promessa è stata mantenuta. Già lo scorso anno sono stati comunicati nuovi traguardi di qualità raggiunti nella transizione verso UltraLed2: maggiore densità nei pieni e alte luci ancora più luminose, con transizioni tonali sempre perfette, assenza assoluta di difetti di qualunque tipo percepibili sullo stampato, con lineature per cm che salgono a 60/70 linee. Lo studio ha rimesso in gioco i fotopolimeri utilizzabili, con durezze variabili e alte capacità di trasferimento inchiostro, nuove microcelle nella costruzione del retino e un pattern specificamente dedicato alla stampa del colore bianco, che ha permesso di raggiungere perfette stesure dell’inchiostro, con valori di opacizzazione superiori al 75%. Oggi, a questo Flexo Day 2022, la dottoressa Rossella Salvatore, export manager 64
The “first release” was launched at Flexo Day 2020 by Loreto Simoncelli, Inci-Flex's flexo production manager. It was the debut of the UltraLed, a mix of technologies developed by the R&D of the pioneering Salerno-based prepress service, which involves the use of sophisticated screens in combination with engraving algorithms developed ad hoc, and photopolymers with specific characteristics able to sublimate the tonal passages and the superimpositions of the chromatic inks, absolutely safeguarding the highlights of all the artwork tested. A project, in short, that had due resonance, which began with the examination of different screening technologies and a large number of digital plates, and continued with tests with various printers and on different substrates. Its presentation ended with an 'open ending' because, they claim at Inci-Flex, “in the world of applied research, every new goal achieved in technological development marks a new level, a new standard, which becomes the new starting point for further qualitative achievements.” And the promise has been kept. Last year were announced new quality milestones achieved in the transition to UltraLed2: greater density in the solids and even brighter highlights, with tonal transitions that are always perfect, absolute absence of defects of any kind perceivable on the print, with lines per cm increasing to 60/70 lines. The study has brought back into play the photopolymers that can be used, with variable hardnesses and high ink transfer capacities, new microcells in the construction of the screen and a pattern specifically dedicated to the printing of white color, which has made it possible to achieve perfect ink spreads, with opacity values greater than 75%. Today, at this Flexo Day 2022, Dr. Rossella Salvatore, export manager of Inci-Flex, presents the latest evolution of this screening technology successfully adopted by operators with a natural bent for perfection. n
Inchiostri flexo: un base acqua di origine bio Il prestigioso “premio dei premi” Overall Winner e il primo posto nella categoria Renewable Materials assegnati dai Su-
stainability Awards 2022. Con questi due riconoscimenti lo scorso settembre la serie di inchiostri UniNATURE di Siegwerk è finita sotto i riflettori della cerimonia di premiazione organizzata a Lisbona nell’ambito del Sustainable Packaging Summit 2022. Prima fra 40 prodotti finalisti, a loro volta selezionati fra 360 candidature, la nuova serie UniNATURE di inchiostri all’acqua per la stampa flexo su carta è costituita da una combinazione di resine tradizionali e naturali, da monomeri di origine biologica, che incorpora fino al 50% di carbonio rinnovabile: fino a nove volte superiore rispetto agli inchiostri standard a base d’acqua. Siegwerk la propone come alternativa ecologica agli inchiostri convenzionali, che non influisce sulla riciclabilità degli imballaggi in carta e cartone, contribuendo al contempo a ridurre la concentrazione di microplastiche negli inchiostri. Senza richiedere modifiche ai processi esistenti (velocità e corrispondenza dei colori) e con prestazioni superiori alla media in termini di stabilità, resistenza e forza del colore.
Flexo inks: an organic water base The prestigious Overall Winner and first place in the Renewable Materials category at the Sustainability Awards 2022: with these 2 awards last September, Siegwerk's UniNATURE ink series came into the spotlight at the awards ceremony organised in Lisbon as part of the Sustainable Packaging Summit 2022. First among 40 finalist products, which in turn were selected from 360 entries, the new UniNATURE series of water-based inks for flexo printing on paper consists of a combination of traditional and natural resins, from monomers of biological origin, incorporating up to 50 per cent renewable carbon - up to nine times more than standard water-based inks. Siegwerk proposes it as an environmentally friendly alternative to conventional inks that does not affect the recyclability of paper and board packaging, while helping to reduce the concentration of microplastics in inks. UniNATURE ink series doesn’t require changes in existing processes (speed and colour matching) and have an above-average performance in terms of stability, resistance and colour n strength.
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NEWS
BFT Group: obiettivo stampa non-stop
BFT Flexo sta sposando la filosofia di diversi costruttori, impegnati ormai da tempo nel cercare di progettare macchine da stampa a ciclo continuo, dotate di tecnologie ed equipaggiamenti in grado di garantire una reale produzione non-stop. Per gli stampatori di packaging flessibile e per il pre-printing della copertina dell’ondulato, che devono stampare una stessa commessa per svariati giorni, questa esigenza diventa un obiettivo di importanza primaria, capace di fare la differenza a livello di produttività e profitto. Per soddisfare quella che per BFT Flexo è una vera e propria vision, gli equipaggiamenti devono essere in grado di auto monitorarsi e auto calibrarsi, senza alcun intervento umano. Sta diventando sempre più fondamentale parametrizzare tutte le variabili del sistema in stampa, in maniera da poter monitorare sia l’andamento sia le performance in maniera analitica, permettendo al direttore di produzione di avere uno strumento non solo di analisi ma anche e soprattutto di miglioramento. Grazie alla molteplicità di sensori installati on-board, i sistemi BFT possono monitorare completamente la circolazione dell’inchiostro in macchina, andando a regolare viscosità, temperatura e pH in maniera completamente automatica e standardizzando il processo. Inoltre, proprio per sposare completamente la filosofia non-stop printing, BFT Flexo sta sviluppando un nuovo e rivoluzionario sistema di pulizia del cliché in linea.
pre-printing, who have to print the same job for several days, this requirement becomes a goal of paramount importance, capable of making a difference in productivity and profit. To meet what is a real vision for BFT Flexo, equipment must be able to self-monitor and self-calibrate, without any human intervention. It is becoming increasingly essential to parameterize all system variables in print, so that both trends and performance can be monitored analytically, allowing the production manager to have a tool not only for analysis but also, and more importantly, for improvement. Thanks to the multiplicity of sensors installed on-board, BFT systems can fully monitor the ink circulation in the press, going on to regulate viscosity, temperature and pH in a fully automatic manner and standardizing the process. Moreover, just to fully embrace the no-stop printing philosophy, BFT Flexo is developing a revolutionary new inline plate cleaning system. n
Bobst: qualità dall’inizio alla fine con una soluzione completa È indubbio che nell'ultimo decennio la flessografia abbia compiuto un incredibile balzo in avanti in termini di qualità di stampa, tanto che l’innovazione si concentra ora non tanto su un ulteriore miglioramento della qualità ma sul mantenerla alta, aumentando la velocità e l'agilità del processo produttivo. Questo è ciò che Bobst ha fatto con le sue flexo a tamburo centrale: prima ha superato le sfide relative alla stabilità e ripetibilità del processo agendo sulla meccanica e l'elettronica della macchina, sviluppato lo smartGPS per una riduzione dello scarto senza precedenti, ottimizzato la stampa oneECG e la stampa con inchiostri all’acqua, stabilendo per quest’ultima il record mondiale di velocità a 800 m/min; quindi ha ottimizzato i workflow end-to-end.
“Una soluzione completa” è un portafoglio di workflow che consentono ai trasformatori di creare il sistema di produzione più adatto alle loro applicazioni. Le tipologie sono diverse, ma per la stampa flessografica può includere - come hanno visto in dimostrazione i visitatori all'open house di Bobst Bielefeld nell'ottobre 2022 - prestampa, set-up automatico di registro e pressioni di stampa con smartGPS, stampa, ispezione digitale, controllo qualità, accoppiamento. Un flusso completo dalla prestampa alle bobine stampate e accoppiate, dunque, il tutto gestito da Bobst Connect, la piattaforma digitale user-centric ed evolutiva, che consente a tutti gli elementi della produzione di imballaggio di diventare "One Complete Solution".
Bobst: quality from A to Z with a complete solution There is no arguing the incredible advances of the last decade or so in term of flexo printing quality, so much so that the focus has ceased to be on just improving the quality of printing itself, but rather on how to maintain that high quality while improving the speed and agility of the production process. This is exactly what Bobst has been doing with its CI flexo presses: after offsetting the challenges of process stability and repeatability acting on the press mechanics and electronics, introducing smartGPS for an unprecedented waste reduction, achieving print optimization with oneECG and water-bases ink printing, setting the world record with the latter at 800m/min, Bobst has created the seamless quality production workflow. One complete solution is a portfolio of endto-end workflows that enable converters to set-up the flexible packaging system that is just right for their applications. This applies to different production types, but in case of CI flexo as the technology of choice, it can include, as seen by visitors to the Bielefeld Open House in October 2022: pre-press, smartGPS fully automatic registration and impression settings with automatic plate
BFT Group: goal non-stop printing BFT Flexo is embracing the philosophy of several manufacturers, who have been engaged for some time now in trying to design continuous-run printing presses, equipped with technologies and equipment that can guarantee real non-stop production. For flexible packaging printers and the corrugated 5/2022
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NEWS mounting, printing, digital inspection and quality control, lamination. From pre-press through to the end-product printing and laminated reels, all managed by Bobst Connect, the user-centric continuously evolving digital platform that brings all the elements of packaging production together to become “One Complete Solution.” n
BST: dall'ispezione superficiale a SMARTData
Nel settore della stampa, la massima efficienza delle risorse si ottiene migliorando la qualità dello stampato durante tutto il processo di produzione. BST GmbH offre soluzioni che vanno dalla guida del nastro ad alta precisione con sensori basati su telecamere come CLS CAM 100, all’ispezione superficiale del materiale sorgente per garantire risultati di stampa perfetti e una finitura efficiente e priva di errori. I sistemi modulari di ispezione in linea BST aiutano a produrre esattamente ciò che è richiesto. Rilevano i difetti in una fase precoce, consentendo di eliminare rapidamente la causa sottostante. Ciò migliora l'efficienza degli impianti e delle risorse, elimina gli scarti e ottimizza i processi, a vari livelli di qualità. - BST PROView è un sistema di video-ispezione per il monitoraggio della produzione, che garantisce elevate prestazioni a velocità fino a 1.000 m/min, sia per applicazioni a banda stretta che a banda larga. - Il sistema modulare di alta gamma BST iPQCenter è costituito da eccellenti componenti hardware e software, adattabile con numerose interfacce per una facile integrazione negli ambienti Industry 4.0. L'iPQ-Center fornisce una documentazione di qualità completa per la classificazione dei difetti basata sull'intelligenza artificiale e una presentazione chiara di tutti i risultati e difetti di misurazione. Le fasi di produzione possono essere digitalizzate mediante un’interfaccia aperta utilizzando SMARTData per la raccolta, l'analisi e l'elaborazione di dati relativi alla qualità, e per l'ottimizzazione sistematica e la documentazione di tutti i processi. 66
BST: from surface inspection to SMARTData In the printing sector, maximum resource efficiency is the foundation for stable business development in the face of high energy prices and an overall uncertain economic situation. This is achievable by improving production quality throughout the manufacturing process. As a full-liner, Bielefeld-based BST GmbH provides solutions ranging from high-precision web guiding with camera-based sensors such as the CLS CAM 100 and surface inspection of the source material to ensure perfect print results and efficient and error-free finishing. The modular BST inline inspection systems aids in producing precisely what is required. They detect defects at an early stage, allowing the underlying cause to be quickly eliminated. This improves plant and resource efficiency, eliminates rejects, and optimizes processes. This works at various quality levels. - BST PROView, as a dependable and highly efficient video web inspection monitoring system, reliably indicates faults at speeds of up to 1,000 meters per minute, for both narrow and wide web applications. - The modular high-end system BST iPQCenter consists of excellent hardware components as well as adaptable software with numerous interfaces for easy integration into Industry 4.0 environments. The iPQ-Center provides AI-based defect classification complete quality documentation, and a clear presentation of all measurement results and defects. Production steps can be digitized in an interface-open manner using SMARTData. This allows for the collection, analysis, and processing of quality-related data, as well as the systematic optimization and documentation of all processes. n
ColorConsulting: l’esperto di colore e inchiostro in un software In stampa una delle difficoltà più frequenti è la corretta gestione di colori e inchiostri. ColorConsulting propone al
mercato la soluzione: si chiama ColorTrack ed è un software che permette di digitalizzare e valutare i lavori riducendo i tempi di avviamento. Si tratta di una soluzione innovativa che permette di automatizzare ciò che normalmente viene lasciato all’abilità dell’operatore di macchina, rendendo il flusso di lavoro efficace e inconfutabile. ColorTrack ha due moduli principali, QualityTrack e InkCorrection, a cui si associa ColorAnalytics per un’accurata analisi dei dati. CQualityTrack permette di organizzare i lavori digitalizzando target e tolleranze, monitorando la produzione, salvando tutte le misure effettuate collegandole allo specifico ordine o alla bobina prodotta. InkCorrection completa la gestione dell’intero flusso di lavoro consentendo la correzione degli inchiostri direttamente a bordo macchina, garantendo la ripetibilità dei colori tra diversi turni e stabilimenti svincolando il risultato finale dalle competenze del singolo operatore. ColorAnalytics Basic, che è incluso nel modulo QualityTrack, consente di valutare la qualità di stampa ed esportare i dati di produzione, mentre la versione avanzata ColorAnalytics PRO consente di analizzare uno o più lavori contemporaneamente e nel dettaglio: misurazioni, tolleranze, note, numero di bobina, lotto di produzione eccetera.
ColorConsulting: the color and ink expert in software In printing, one of the most common difficulties is the proper management of colors and inks. ColorConsulting proposes the solution to the market: it is called ColorTrack and it’s a software that allows to digitize and evaluate jobs while reducing start-up time. It is an innovative solution that automates what is normally left to the skill of the machine operator, making the workflow efficient and irrefutable. ColorTrack has two main modules, QualityTrack and InkCorrection, which are combined with ColorAnalytics for accurate data analysis. CQualityTrack allows to organize jobs by digitizing targets and tolerances, monitoring production, and saving all the measurements made by linking them to the specific order or reel produced. InkCorrection completes the management of the entire workflow by enabling the correction of inks directly inline, ensuring color repeatability between different shifts and plants by releasing the final result from the skills of the individual operator. ColorAnalytics Basic, which is included in the QualityTrack module, allows to evaluate print quality and export production data, while the advanced version ColorAnalytics PRO allows to analyze one or more jobs simultaneously and in detail: measurements, tolerances, notes, roll number, production n batch, and so on.
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DuPont: massima velocità e minimo impatto ambientale
DuPont™ Cyrel® FAST è uno dei sistemi di produzione di lastre più veloci nel settore flessografico, che offre qualità, produttività e velocità a stampatori/converter e service. Con più di 2.000 sviluppatrici installate in 80 Paesi del mondo, contribuisce a ridurre l'impatto ambientale, assicurando fino al 53% in meno di emissioni di gas serra e fino al 63% di riduzione del consumo di energia non rinnovabile rispetto al solvente. Cyrel® FAST 3000 TD, infatti, utilizza la tecnologia termica per lo sviluppo delle lastre fotopolimeriche Cyrel®, eliminando la necessità del solvente e con un ciclo altamente efficiente, facile da usare ed estremamente affidabile. Fra le caratteristiche salienti figurano la produttività elevata (oltre 2 lastre all'ora, da 1.270x2.032 mm); grande affidabilità; eccellente stabilità dimensionale e ripetibilità della lastra; ridotto consumo energetico e meno emissioni (grazie alla presenza di un catalizzatore); possibilità di assistenza da remoto; eccezionale qualità e uniformità delle lastre; Cyrel® FAST 3000 TD offre un'eccezionale qualità e uniformità delle lastre; pulizia ottimale e un’ottima stabilità dimensionale. Il sistema di sviluppo Cyrel® FAST non necessita di solventi e quindi di apparecchiature per l'asciugatura delle lastre, e può essere installato nei normali ambienti di lavoro. È anche l'unico sistema di produzione di lastre termiche dotato di un avanzato sistema di catalizzazione che garantisce emissioni di molto inferiori anche alle più rigide normative ambientali.
DuPont: maximum speed and minimum environmental impact DuPont™ Cyrel® FAST is one of the fastest plate making systems in the flexographic industry, offering quality, productivity and speed to printers/converters and service providers. With more than 2,000 plate processors installed in 80 countries worldwide, it helps reduce environmental impact, ensu-
ring up to 53% less greenhouse gas emissions and up to 63% reduction in non-renewable energy consumption compared to solvent. Cyrel® FAST 3000 TD, in fact, uses thermal technology to develop Cyrel® photopolymer plates, eliminating the need for solvent and with a highly efficient, easy-to-use and extremely reliable cycle. Relevant features include high productivity (more than 2 plates per hour, of 1,270 x 2,032 mm); high reliability; excellent dimensional stability and plate repeatability; reduced energy consumption and fewer emissions (due to the presence of a catalyst); remote service possibility; and exceptional plate quality and uniformity; Cyrel® FAST 3000 TD offers exceptional plate quality and uniformity; optimal cleaning and excellent dimensional stability. The Cyrel® FAST developing system requires no solvents and therefore no plate-drying equipment, and can be installed in normal working environments. It is also the only thermal plate production system equipped with an advanced catalytic system that guarantees emissions far below to even the strictest environmental regulations. n
luoghi, si è giunti alla firma del contratto per l’installazione di un sistema, portata a termine il 18 ottobre 2022. Kelvin Flex stampa e produce imballaggi flessibili per la fiorente industria agroalimentare serba, che ha crescenti sbocchi commerciali in Europa. Con oltre 250 milioni di imballaggi flessibili venduti, l’azienda è uno dei maggiori produttori di imballaggi flessibili nel Paese. Il sistema SLEEVESTOREone, installato presso il moderno impianto industriale di stampa flessografica della Kelvin Flex a Titel, è un magazzino di archiviazione a otto rack che può contenere circa 190 cliché e 280 maniche flexo su una superficie di 21 metri quadrati. I moduli sono scorrevoli per consentire l’accesso all’interno di ciascun modulo per il prelievo delle maniche. Il sistema SLEEVESTOREone è particolarmente apprezzato per la sua flessibilità e modularità: può contenere sia maniche sia cliché e i suoi moduli si possono combinare per ottimizzare la capacità di archiviazione. Proprio grazie alla struttura modulare, il sistema consente di aggiungere altri elementi o rack con il crescere della necessità di archiviazione.
I&C-Gama: un magazzino dedicato per maniche e cliché
I&C-Gama: a dedicated warehouse for sleeves and clichés
Dopo i primi contatti avuti nel 2021, I&C-Gama ha dato il via a una trattativa con l’azienda serba Kelvin Flex d.o.o. per l’acquisto di uno SLEEVESTOREone, il magazzino specificamente creato per l’archiviazione di maniche e cliché flessografici. Dopo i necessari incontri e sopral-
After initial contacts in 2021, I&C-GAMA initiated negotiations with the Serbian company Kelvin Flex d.o.o. for the purchase of a SLEEVESTOREone, the warehouse specifically created for the storage of flexographic sleeves and clichés. After the necessary meetings and inspections, a contract was signed for the installation of a system, which was completed on October 18, 2022. Kelvin Flex prints and produces flexible packaging for Serbia's burgeoning agribusiness industry, which has growing business outlets in Europe. With more than 250 million pieces of flexible packaging sold, the company is one of the largest producers of flexible packaging in the country. The SLEEVESTOREone system, installed at Kelvin Flex's modern industrial flexographic printing plant in Titel, is an eight-rack storage warehouse that can hold about 190 clichés and 280 flexo sleeves over an area of 21 square meters. The modules slide to allow access to the inside of each module for sleeve retrieval. The SLEEVESTOREone system is particularly valued for its flexibility and modularity: it can hold both sleeves and clichés, and its modules can be combined to optimize storage capacity. Precisely because of its modular structure, the system allows additional elements or racks to be added as n storage needs grow.
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CON IL PATROCINIO
03/10/22 14:21:15 17:10 03/11/2022
AGENDA
Flexo Day+BestInFlexo Flexo printing technology 15-16/11/2022 Bologna (I) www.atif.it
Oscar della Stampa Printing awards 2/12/2022 Milano (I) www.oscardellastampa.it
CCE International
FESPA Global Print Expo
Luxepack
Corrugated industry 14-16/3/2023 München (D) www.cce-international.com/en-gb
Printing 23-26/5/2023 Munich (D) www.fespa.com
Luxury packaging 2-4/10/ 2023 Monaco (Principato di) www.luxepackmonaco.com
Print Matters for the Future
Brand Revolution LAB
European Coatings Show 2023 Coating and adhesives 28 -30/3/2023 Nuremberg (D) www.european-coatings-show.com
Roto4All Conference Rotogravure technology 9/3/2023 Milano (I) https://acimga.it/it/gruppo-rotocalco/
Shaping the future with packaging 2023
FTA 2023 Forum and INFO FLEX Flexo Printing 16-19/4/2023 Columbus, OH (USA) www.flexography.org
Interpack 2023
Intergraf conference 9-10/3/2023 Bruxelles (B) www.intergraf.eu
Packaging 4-10/5/2023 Duesseldorf (D) www.interpack.com
ICE Europe
Packaging Première & PCD
Converting industry 14-16/3/2023 München (D) www.ice-x.com
Luxury and beauty packaging 16-18/5/2023 Milano (I) www.packagingpremiere.it
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Intergraf conference 9/6/2023 Riga (Lettonia) www.intergraf.eu
Labelexpo Europe Labeling 11-14/9/2023 Bruxelles (B) www.labelexpo-europe.com
Printing United Atlanta Printing October 2023 Atlanta (USA) www.printingunited.com
Fefco technical seminar Corrugated 25-27/10/2023 Lyon (F) www.fefco.org
Innovation in printing & design October 2023 Milano (I) www.brandrevolutionlab.it
Flexo Day+BestInFlexo Flexo printing technology November 2023 Bologna (I) www.atif.it
Oscar della Stampa Printing awards December 2023 Milano (I) www.oscardellastampa.it
drupa Printing & Converting 28/5-7/6/2024 Düsseldorf (D) www.drupa.com
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PROTAGONISTI
POWER SPONSOR
I POWER SPONSOR DI CONVERTING 2022 Il power sponsor è un partner privilegiato di Converting magazine. Sostiene la rivista con un investimento in comunicazione “powerful”, che gli permette di ottenere la massima visibilità su tutti i nostri mezzi e in ogni occasione.
POWER SPONSOR SUPPORTS CONVERTING 2022 Power sponsor is a privileged partner of Converting Magazine. It supports us financially, with a “powerful” investment in communcation that enable it to attain maxinum visibility across all our media, and at every opportunity.
INSERZIONISTI / ADVERTISERS
A Acimga.............................. 34, 40 C Camis................................. ColorConsulting.............. Costr. Mecc. Rama........
69 41 61
D DuPont..............................
49
F Fedrigoni...........................
26
H HP.......................................
20
I I&C......................................
45
72
K Kohli Industries............... Kolbus................................
22 51
L Lamiflex............................. LaSorgente.......................
R Re........................................ 71 Rossini............................... 3, 52
44 39
S Simec.................................
9
M Martin Automatic........... Miraclon.............................
50 11
U Ulmex................................. Uteco..................................
28 6
O OMET................................. Oscar della Stampa.......
33 68
W Windmoller & Holscher
2
Quantum...........................
60
AZIENDE CITATE / WE TALKED ABOUT
A ACE............................................ Acimga..................................... ACIS.......................................... Apr Solutions......................... ARGI.......................................... Assocarta................................ Assografici.............................. Astin.......................................... Aticelca..................................... ATIF...........................................
17 8, 10 8 8 10 17, 35 14 8 35 7, 42
B B+B International.................. Babcock Wanson-Kartesia.... BFM........................................... BFT Flexo................................ Bimec........................................ Bobst......................................... Bosch Rexroth....................... BST............................................ Burgo........................................
8 24 24 65 25 24, 65 59 25, 66 7
C Camis........................................ 25 CELAB-Europe...................... 27 CM Service Italia................... 8 ColorConsulting..................... 41, 46, 59, 66 Colorgraf.................................. 46 Conai......................................... 30
70
Q
Inci-Flex.............................
D Ditom........................................ Donau Carbon Tech............. DS Smith.................................. DuPont.....................................
59 24 8 67
E Engico....................................... Epsilon Composite............... Erre.Gi.Elle............................... Errepi......................................... Eucepa...................................... Evoluzione Management.....
8 60 8 11 37 8
F FB&Associati.......................... Federaz. Carta e Grafica.... Fedrigoni.................................. Ferrarini & Benelli.................
15 10 26, 29 59
Food Safety Lab.................... Fossaluzza.............................. FTA Europe............................. Fujifilm......................................
49 8 7, 43 10
G Gama......................................... Giflex......................................... Goepfert................................... Grafikontrol............................. GTO........................................... Guandong................................
25 14 12 59 8 46
H Heidelberg............................... HP.............................................. Hubergroup............................ Huhtamaki...............................
46 20 46 24
I I&C............................................. 25, 67 IMS Technologies.................. 25 Inci-Flex.................................... 7, 12, 64 Interzero................................... 25 IST.............................................. 46 Italian Printing Inks............... 8, 59 K K 2022...................................... 23 Kao Chimigraf Italy............... 8 Kelvin Flex............................... 67 Kodak........................................ 12 Koenig & Bauer...................... 10,20,46 Kohli Industries...................... 24 50 Kolbus....................................... L La Timbriflex........................... Les Papeteries ........................
8 26
Logica....................................... Lohmann Italia.......................
60 60
de Clairefontaine
M Medhea...............................29 Merieux Nutrisciences...38 Messe Duesseldorf.........23 Messersì Packaging.......... 8 MIAC 2022........................16 Michelman..........................24 Miraclon...............................12
N New Aerodinamica.............. Newmec................................... NEWW Packaging............... and Display
8 49 50
O Omet......................................... Oscar della Stampa..............
19 10
P PierreBi..................................... Plastik....................................... Printgraph...............................
19 7, 24 46
R Rabbi & Solved...................... RE............................................... REM........................................... Robatech................................. Robopac................................... Rossini...................................... RTS Remote Terminal.........
60 25 59 51 8 7, 25 8
S Sabic.......................................... Sada.......................................... Siegwerk.................................. Simec........................................ Soma......................................... Sun Chemical.........................
24 12 64 25 24 46, 59
T T&K............................................ Tadam....................................... Taga Italia................................ Taghleef................................... Tecnologie Grafiche............. Tesa........................................... Two Sides................................
46 12 46 7 46 60 37
U Ulmex........................................ 25 Unione GCT Milano.............. 10 UPM........................................... 24 Uteco......................................... 7, 24, 60, 62 W Windmoller & Holscher...... 24 Z ZDue..........................................
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