il Poligrafico 118/2010 - Ottobre

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il poligrafico 118/2010

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N. 118/2010 Ottobre - Zeta’s srl 20137 Milano via Kolbe 8 - Poste Italiane spa - Spediz. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n°46) art.1 comma 1 LO/MI - Euro 9,90

il poligrafico Stampa e nuovi media nell’era digitale

Investire in tempi di crisi

incontro con diodato mercurio di grafiche mercurio - a pag. 24

Le “sleeve” che danno sicurezza

lo sviluppo delle etichette tubolari, versatili e protettive - a pag. 68

La crisi: opportunità di sviluppo dell’impresa?

il parere del consulente aziendale - a pag. 53

In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi



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L’innovazione ispira innovazione. La nuova Speedmaster CX 102 combina le innovative soluzioni della tecnologia Speedmaster XL 105 con la piattaforma della Speedmaster CD 102. Il risultato è una macchina da stampa ultramoderna che, grazie ai tempi di avviamento ridotti e alla velocità di stampa di 16.500 fogli l’ora, risulta perfetta per mercati sempre più competitivi. Siete curiosi? Per maggiori informazioni www.heidelberg.com

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Sommario piombi In primo piano Rotomail scende da Kodak e sale su HP . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Dai dati Acimga aumentano import ed export . . . . . . . . . . . . . . . 9 L’aumento di capitale Heidelberg . . . 10 Fornitori . . . . . . . . . . . . . . . . . 13,20 Aziende grafiche italiane . . . 14,16 Eventi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Nuova Komori per T.R.E.G. . . . . . . . 19 Harris&Bruno sceglie Ulmex . . . . . . 23 INTERVISTE L’industria grafica: un futuro da reinventare Diodato Mercurio (Grafiche Mercurio) . 24 Piero Capodieci (Assografici e Federgrafica) . . . . . . 31 TECNOLOGIE futureproof di Manroland . . . . . . . . Software gestionale per cartotecnica . . . . . . . . . . . . . . . . . Il sistema LED-UV di Ryobi . . . . . . . News dai fornitori . . . . . . . . . . . . . . Fold n’stitch di Ferag . . . . . . . . . . . News Carta&Supporti . . . . . . . . . . .

34 36 42 44 49 64

56

Spazio Ecologia: la riduzione delle emissioni di carbonio nelle strategie aziendali

39

“expressis verbis”: Giro del mondo tra i mercati in crescita

spazio Ecologia Come misurare le emissioni di carbonio . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56 News dalle aziende . . . . . . . . . . . . 57 EVENTI Elettric80: verso la “fabbrica ideale” . 60 Ex libris: la vite e la vita . . . . . . . . . . 67 spazio Etichette Le “sleeve” che danno sicurezza . . . 68 News dalle aziende . . . . . . . . . . . . 69 mErcati expressis verbis Mercati con profitti a due cifre . . . . 39 RUBRICHE I nomi di questo numero . . . . . . . . . . 6 Il consulente La crisi, opportunità di sviluppo dell’impresa? . . . . . . . . . . . . . . . . . 53 L’opinione di... Alberto Sironi Serve più formazione per il mercato di oggi . . . . . . . . . . . . . . . 63

Organo Ufficiale ITALIA

associazione tecnici arti grafiche italia

EURO GRAPHIC PRESS

68

Spazio Etichette: la crescita delle sleeve che rivestono parzialmente o completamente il prodotto Il Poligrafico è la rivista italiana del Gruppo Eurographic Press www.eurographicpress.com


il poligrafico

tutto il numero

in un minuto

Stampa e nuovi media nell’era digitale

aziende fiori all’occhiello

qualche luce ma anche... ombre In un’intervista esclusiva, Piero Capodieci, presidente di Assografici e Federgrafica, fa il punto sullo stato di salute del settore dove non mancano le luci, per fortuna, ma c’è ancora più di un’ombra... A pag. 31

24

“L’industria grafica, un futuro da reinventare”: Diodato Mercurio di Grafiche Mercurio

spazio ecologia Fra le strategie da intraprendere per la salvaguardia ambientale da parte delle aziende è in primo piano la riduzione delle emissioni di carbonio. Vediamo in questo numero come Ricoh sta affrontando il problema. A pag. 56

67

“La vite e la vita”: mostra internazionale di ex libris a tema enologico

31

Intervista a Piero Capodieci, presidente di Assografici e Federgrafica

I nostri collaboratori Davide Biancorosso, Luca Brentegani, Claudio Della Rossa, Achille Perego, Michele Pingitore, Alberto Sironi

la crisi come opportunità DI sviluppo dell’azienda? Inauguriamo con questo numero una nuova rubrica, curata dal consulente aziendale Michele Pingitore, che offrirà spunti utili a tutte quelle aziende grafiche che in questo difficile momento economico devono valutare il proprio business in modo razionale per poter continuare a esistere. A pag. 53 spazio etichette Affrontiamo questo mese l’argomento sicurezza: per la protezione del marchio e contro la manomissione del prodotto le etichette ideali risultano le “stretch sleeve” (tubolari estensibili) o le “shrink sleeve” (termoretraibili). A pag. 68 investire in tempi di crisi Per la serie di interviste “L’industria grafica, un futuro da reinventare”, Achille Perego incontra questo mese Diodato Mercurio, alla guida di un’azienda del Sud che si sta distinguendo negli ultimi anni per gli investimenti realizzati. A pag. 24 mercati con profitti a due cifre A partire da questo numero ospiteremo una serie di articoli riguardanti tematiche di grande attualità, pubblicati sull’edizione 2010 di “expressis verbis”, una rivista edita annualmente da Manroland. A pag. 39


I nomi di questo numero Persone e aziende citate con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria 4IT Group

A

62

Accademia del 48,54,73 Poligrafico Acimga 9 10,45 Agfa Graphics AIMSC 18 8 Albertini Giorgio Allianz Capital Partners 13 Altaeco 45 8 Antonuzzo Giovanni Archem 38 8 Arti Grafiche Boccia Ass. Culturale Cardinale 67 Mercurino Assgraf 17 31,53 Assografici ATIF 18 Atlantic Zeiser 69 51 Auxilia Averiko 57 13,70 Avery Dennison Avery Stanton 20

B

B+B International 37,44,52 8 Bandecchi Paolo

6

Baumann Bianchet Giuliano Bini Massimiliano Boccia Vincenzo Bodini Mauro Bompan Bonfanti Simone BTG Bunting Magnetics Burgo Group

16 9 18 8 18 45 58 23 69 65

Camporese Canon Capodieci Piero Carlini Laura Cartiere del Garda Casali Giuseppe Cerri Luisa Cerutti Colorgraf Convertec Coptip Corbella Guido Cordenons gruppo Crisostomi Paolo

55 10 31 18 2,57 10 67 15 30 70 60 9 13 18

C

D

Dal Col Davide De Macchi Piero Ditom Dolmen

E

37 67 18 13

Eco-Way 45 7,13,20,44 Edigit 10 Effegi Tipolitografia 70 EFI 60 Elettric80 47,58 Epson 37,44 EskoArtwork 14 Evolution Printing

F

Fasson Roll North America 70 57,65 Favini 31 Federgrafica 58,65 Fedrigoni 49 Ferag 69 Finat 13 Finkbeiner Gerd 10 Flaminia Grafiche 10 Fotolito Varesco

G

G3S

58

Gallus Ferd. Ruesch Garofalo Luigi Gay Eynard Giuliana Ghidini Francesco Ghidini Simonetta Ghidini Vincenzo Goss GP Omega GPN Grafiche Mercurio Grafor Grassi Enrico GretagMacbeth Guandong Italia Guatri Luigi

H

20 10 67 19 19 19 27 47 75 25 10 60 45 50,57 53

Harris & Bruno Heidelberg HP Huber Italia

23 8,10,27 8,10,14 18

I&C Ink Maloberti Isoldi Emiliano Isoldi Franco Jawasoft China

18 6 10 10 64

I-J


K

Kaliebe Dirk 10 16 Karo Druck KBA 16,76 8,10,14,16,18,47 Kodak Komori 8,19,21 Kurz 47

L

L.E.G.O. La Basestampa Labanti&Nanni Lem legatoria Litorama gruppo Litover Lohman Italia Luxoro

13 10 14 14 14 72 18 47

M

M.M. Forniture Grafiche 61 Macchingraf 3,10 MacDermid 18 Manroland 13,34,39 Manservigi gruppo 16 Manservigi Luciano 16 Mave Grafiche 10 Mercurio Diodato 24 Mercurio Gerardo 26 Mercurio Salvatore 26 Mimaki 45 Mockli Jurg 49 Mondi Paper 64 Monzese Carta 66

N

Nikkan Kogyo Shimbun Norske Skog Nuzzo Giovanna

O

OcĂŠ OPM Orioli Manlio Owen Eric

P

42 13 58

14,58 8 9 8

Palazzi Rossi Gianfranco 16 Paper&People 64 Parisini Enrico 20 Piccinini Roberto 10 Pigini gruppo 10 Pilot Italia 69 Pixart.it 16,18,28,29 Platini Giovanna 67 Polyedra 71 Ponti Editoriale 10 Prati 13,70 Printgraf 23 Printgraph 22 Punch Graphix Italia 44

R

Rekord Grafiche Ricoh Rigamonti Matteo Roland DG

70 56 16 20,45

23 Rolf Meyer Romanelli Andrea 16 8,60 Rotolito Lombarda Rotomail Italia 8 RotopiĂš Sicilia 26 10 Rotopress Ruesch-Ebneter Ferdinand 20 42 Ryobi

S

Sagim Samor Scorzino Monica Scuola grafica e cartaria S. Zeno Siegwerk Sigraf Simec Group Sitma Soporcel Spaggiari Massimo Stanca Fabrizio Stora Enso Studio Xilox Sun Automation Sun Chemical

8 59 18

T.R.E.G. Taga Takeo Taschen Tecnographica gruppo Tecnologie Grafiche Tecnostampa Tico Torre Gian Carlo Tresu

19 46 64 14 10 19 10 11 67 18

T

U

Ulmex UPM Raflatac Uteco

V

18 18 16 44 41 33 10 14 13 20 47 12

23,23 64 18

Van Dongen Danny Vanhainen Juha Varesco Alfred Varese Fotolito Vigasio Fratelli

13 13 10 14 14

White Tony Willoughby Bob Wohlenberg WRH Marketing

69 14 16 50

X-Rite Xeikon Xerox

45 44 14

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X

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PIOMBI

LE NOTIZIE DI ATTUALITÀ DEL POLIGRAFICO IN PRIMO PIANO I più rilevanti fatti del mese

AZIENDE GRAFICHE Accordi societari, installazioni, persone... FORNITORI Cosa accade nelle società fornitrici EVENTI Congressi, seminari, mostre, inaugurazioni

Rotomail scende da Kodak e sale su HP Nel nuovo stabilimento di Vignate non arriverà la Kodak Prosper 5000XL bensì una HP T300.

gioiello installato nel nuovo stabilimento da 15mila m2 della Rotomail Italia a Vignate (MI), che sarà completamente operativo entro dicembre. L’azienda di stampa digitale partecipata dalla Rotolito Lombarda di Paolo Bandecchi ha deciso di spostare tutta l’attività industriale in un unico sito razionalizzando quella che era oggi un’attività suddivisa in tre centri (da circa 4mila metri quadrati l’uno) con il quartier generale a Cologno Monzese. In attesa che con l’inaugurazione del nuovo impianto vengano comunicate tutte le strategie dell’azienda, il direttore generale di Rotomail, Giorgio Albertini, non vuole aggiungere nulla di più rispetto alla posizione già espressa sulla vicenda Kodak da parte dell’amministratore delegato Giovanni Antonuzzo (v. notizia su stampamedia.net). Finora Rotomail aveva avuto come

partner tecnologico Kodak e sembrava che l’azienda guidata da Antonuzzo e Albertini avrebbe dovuto essere il primo beta tester in Europa dell’innovativa Kodak Prosper 5000XL. Le cose invece sono andate diversamente. Ed è stato lo stesso vicepresidente di Kodak, Eric Owen, a rivelare che era stato sciolto l’accordo con Rotomail che invece ha scelto, per potenziare le capacità produttive e avvicinare sempre di più il break-even delle macchine da stampa digitale alle macchine offset, la HP T300. «Rotomail Italia ha deciso di rinunciare a fare da utilizzatore beta poiché il volume della domanda di stampati non è compatibile con il programma di beta tester», ha detto Owen, aggiungendo che è già stato siglato un accordo con un altro beta in Europa la cui macchina sarà operativa entro la fine dell’anno. Parole che non sono piaciute ai vertici di Rotomail perché

Rotomail entrerà nel mondo dell’inkjet ad alta produttività con tecnologie HP. Nella foto, Giorgio Albertini.

lasciavano intendere in qualche modo un’attività non in grado di soddisfare le potenzialità della nuova macchina. Da qui la replica dell’azienda affidata all’ad Antonuzzo: «Desidero smentire le dichiarazioni di Owen. Rotomail Italia non ha rinunciato all’installazione del beta per motivi legati ai volumi, che godono ottima salute». La battaglia di dichiarazioni e comunicati tra Kodak e HP, passando per Rotomail, non sembra destinata a finire. A breve sono attese le note ufficiali sull’installazione da parte di HP, mentre Rotomail,

Nuova Komori per Boccia Ordinata alla scorsa Ipex, la 8 colori 70x100 è già stata installata. Dopo la prima installazione in Europa di due roto-offset Komori da 32 pagine a 4 e 5 colori, con connessione in fibra ottica al CtP, Arti Grafiche Boccia di Salerno ha rinnovato la propria fiducia al produttore nipponico, ordinando ad Ipex una nuova offset a foglio Lithrone 40 HP 8 colori (4+4) 70x100, che è appena stata installata. La macchina è andata ad affiancarsi nel reparto macchine piane a due Heidelberg Speedmaster, una XL 105 75x105 5 colori e una CD 102 70x100 4 colori. «Abbiamo concluso quest’anno un progetto di investimento di 50 milioni di euro», ha commentato Vincenzo Boccia (nella foto), «che include alcune primizie europee, con livelli di automazione elevatissimi in uno stabilimento nuovo di 25.000 metri quadri coperti, completamente integrato e che prevede all’interno tutte le lavorazioni, dalla stampa agli allestimenti, alla cellofanatura».

come detto, parlerà quando ci sarà l’inaugurazione del nuovo impianto di Vignate. E sarà interessante capire meglio le motivazioni di questa scelta forse dettate dal fatto che la T300 è una macchina già testata, di cui si contano più di dieci installazioni nel mondo, mentre la Prosper 5000XL sarebbe stata la prima del suo genere in Europa, e quindi forse ritenuta non ancora pronta per cominciare subito a spron battuto la produzione. HP, comunque, ha confermato che l’installazione della T300 è iniziata verso metà settembre e sarà gemella di quella già operativa presso il nuovo stabilimento di Rotolito Lombarda. Intanto, nello stesso periodo, è iniziata l’installazione in Europa della prima Kodak Prosper 1000 in b/n dallo stampatore di libri francese Sagim, mentre negli Stati Uniti l’azienda grafica OPM sta facendo da beta sia per la versione in b/n – già in funzione – sia per la Prosper 5000XL a colori per la quale è prevista l’entrata in funzione entro la fine del mese. «La 1000 è entrata nella fase di produzione commerciale» ha detto Owen «e stampa circa 2 milioni di pagine al giorno, pari a 3.850 libri rilegati. Stampa su un periodo che è più di un turno ma non ancora sulle 24 ore piene». Achille Perego

IPI 118/10

n La HP T300 sarà il primo


PIOMBI

PrimoPiano

In aumento import ed export Riguardo alle macchine da stampa e converting nel primo semestre 2010, secondo i dati di Acimga.

Esportazioni per Paesi di destinazione

 Due i segnali incoraggianti che emergono da un comunicato stampa diffuso da Acimga: nei primi 6 mesi dell’anno cresce di oltre il 18% la vendita di macchine italiane da stampa e converting nel mondo, ma al contempo migliora decisamente anche la situazione del mercato italiano rispetto al primo trimestre di quest’anno. Se infatti nel trimestre gennaio/marzo le importazioni segnavano un -13,51%, nel secondo trimestre si è assistito a una decisiva inversione di tendenza: +37,58%. La ripresa delle esportazioni ha riguardato tutte le aree geografiche, ma ha raggiunto risultati sorprendenti in Asia, dove l’incremento del 79% è andato oltre il recupero del calo subìto l’anno scorso, con la Cina che segna +242%, diventando per la prima volta il principale mercato di sbocco dei costruttori italiani. Crescite significative in quest’area anche per Hong

Kong (+45%) e India (+88%). Buoni i segnali di ripresa anche per l’area del Centro e Sud America, che cresce di oltre il 14%, con l’Argentina in pole position. Positivi, anche se decisamente più moderati, gli andamenti nei mercati più consolidati: Unione Europea (27) +4%, Europa Extra UE +2%, Nord America +6%. «La notizia fa riprendere fiato al nostro settore», dichiara Guido Corbella, segretario generale di Acimga. «Questi dati confermano ancora una volta che proprio la componente estera è l’elemento che ci può permettere di uscire da questa grave crisi. Va però sottolineato che si tratta solo di un recupero parziale poiché si è ancora lontani dai livelli pre-crisi. In un momento in cui le nostre imprese, così come tutte le PMI export oriented, assistono a un cambiamento profondo degli scenari dei

paese

CINA USA GERMANIA FRANCIA SPAGNA REGNO UNITO BELGIO POLONIA SVIZZERA HONG KONG MESSICO TURCHIA BIELORUSSIA BRASILE INDIA AUSTRIA RUSSIA ARGENTINA AUSTRALIA EGITTO ALTRI TOTALE

Gen./giugno 2009

gen./giugno 2010

∆%

20.436 3,90% 54.657 10,42% 57.531 10,97% 31.990 6,10% 30.032 5,73% 16.156 3,08% 16.644 3,17% 22.560 4,30% 12.001 2,29% 10.972 2,09% 13.565 2,59% 16.246 3,10% 387 0,07% 11.318 2,16% 6.947 1,32% 5.988 1,14% 15.908 3,03% 830 0,16% 4.652 0,89% 8.571 1,63% 167.130 31,86% 524.521 100,00%

70.087 11,29% 63.450 10,22% 45.263 7,29% 36.854 5,94% 29.026 4,68% 24.517 3,95% 19.761 3,18% 19.554 3,15% 16.095 2,59% 15.964 2,57% 14.852 2,39% 14.014 2,26% 13.748 2,21% 13.371 2,15% 13.096 2,11% 11.435 1,84% 11.213 1,81% 9.117 1,47% 8.390 1,35% 8.187 1,32% 162.853 26,23% 620.847 100,00%

243,0 16,1 -21,3 15,2 -3,3 51,8 18,7 -13,3 34,1 45,5 9,5 -13,7 3452,5 18,1 88,5 91,0 -29,5 998,4 80,4 -4,5 -2,6 18,4

(Valori in migliaia di euro)

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi ACIMGA su dati ISTAT

mercati di esportazione con il conseguente riposizionamento delle proprie politiche commerciali, assistiamo per contro sul piano politico a un disinteresse e abbandono delle aziende a loro stesse. Si parla

Manlio Orioli lascia Kodak Dopo la ristrutturazione della società. Molti tra quelli che si dilettano a guardare nella sfera di cristallo lo avevano previsto. E in questa occasione avevano visto giusto. Dopo circa tre mesi dalla ristrutturazione che ha interessato i vertici di Kodak Italia, Manlio Orioli lascia la società. Gli antefatti sono riassunti nella notizia che abbiamo già pubblicato sul Poligrafico (n. 117 pag. 8), nella quale si riporta della decisione della società americana di unificare i mercati iberico e italiano in un unico Mediterranean Cluster per la divisione Commercial & Consumer, alla cui guida è stato chiamato Giuliano Bianchet. Per circa tre mesi Orioli ha occupato il ruolo di Commercial & Consumer Director per l’Italia fino a quando, pochi giorni fa, ha lasciato la società.

molto di internazionalizzazione ma poco si fa. Anzi si tagliano considerevolmente le già esigue risorse della promotion pubblica mettendo addirittura in discussione la funzionalità degli enti preposti».

importante per gli stampatori

LE CLASSIFICHE delle industrie grafiche Se nel 2009 avete superato un fatturato di 5 milioni di euro, contattateci per apparire nella prossima edizione di “Le classifiche delle industrie grafiche”. poligrafico@ilpoligrafico.it Tel. 02.7529101

9


PIOMBI Tre nuove installazioni Heidelberg La crisi non ferma gli investimenti. Soprattutto fra le aziende medio-piccole più vivaci che vogliono, con il servizio e le tecnologie avanzate, conquistare nuovi clienti e proseguire sulla strada dello sviluppo. Tratti che sembrano accomunare tre aziende che hanno deciso di confermare la fiducia in Heidelberg. Nelle ultime settimane infatti sono state installate tre nuove macchine piane e alcune linee di finitura della casa rappresentata in Italia da Macchingraf. A Grafiche Mave (VR) è arrivata una Speedmaster XL 75-5L a cui si è aggiunta, sul fronte del finishing, l’installazione di una piegatrice Stahlfolder ti52. Sempre una Speedmaster, ma CD 102-4, è entrata invece nel parco macchine della Tipolitografia Effegi di Portici (NA), guidata e fondata da Luigi Garofalo, in grado di far fronte a qualsiasi richiesta di stampa, dal semplice biglietto da visita alla pubblicazione di alta qualità con un avanzato reparto pre-press e un moderno reparto di macchine offset. Infine, una Speedmaster CD 102-5L e una linea di brossura Heidelberg Eurobind 1300 hanno rafforzato e ampliato la capacità produttiva e tecnologica della Fotolito Varesco di Ora (BZ), fondata da Alfred Varesco, un’azienda moderna, con ciclo completo e stampa digitale.

PrimoPiano Da destra: Massimo Spaggiari, Franco ed Emiliano Isoldi, Fabio Amati (dir. comm. Tecnographica Lombardia).

Nasce Tecnographica Centro

Per servire le aree Emilia Romagna, Toscana e Marche

n Il Gruppo Tecnographica, leader nella distribuzione di materiali e prodotti per la stampa (a partire dalle lastre) e sistemi di prestampa e stampa digitale con marchi come Agfa, Kodak, HP e Canon, ha annunciato la creazione di Tecnographica Centro, operativa dal 1° settembre, che va ad affiancarsi a Tecnographica (Triveneto e Centro Italia), Tecnographica Lombardia (Lombardia), La Basestampa (Piemonte, Liguria, Val d’Aosta), Grafor (Puglia) e Tecnographica Sud (Campania). «Abbiamo deciso di dar vita a una nuova entità per servire aree ancora scoperte, come Emilia Romagna, Toscana e Marche», spiega Massimo Spaggiari che, insieme a Roberto

Piccinini, è a capo dell’intero Gruppo. La nuova struttura ha aperto un ufficio a Parma e si avvale della preziosa collaborazione di Franco Isoldi (ex socio di Organizzazione Stampa), del figlio Emiliano e di altri due venditori. Per ottimizzare i costi Tecnographica Centro farà capo al magazzino di Campodarsego (PD) per servire Emilia e Marche e a quello di Roma per la Toscana. «In questi momenti di crisi economica è fondamentale contenere i costi, centralizzando i servizi e attuando delle sinergie a livello di logistica», ha spiegato Spaggiari. «Sperimenteremo in questo modo una nuova filosofia organizzativa che potrebbe essere applicata in futuro anche ad altre entità».

Heidelberg porta a termine l’aumento di capitale Il CdA di Heidelberger Druckmaschinen ha deciso, con il consenso del Consiglio di supervisione, di incrementare il proprio capitale azionario da circa 200 milioni di euro a oltre 597 milioni, attraverso l’emissione di 155 milioni di nuove azioni, con l’obiettivo di ritornare a una situazione di profitto per la prima volta dal 2007/08. «Tale aumento di capitale rafforza la struttura finanziaria di Heidelberg a lungo termine», ha spiegato Dirk Kaliebe, CFO dell’azienda tedesca e membro del CdA. «Abbiamo aggiunto flessibilità alla nostra struttura di costo e ulteriormente rafforzato la nostra competitività. Abbiamo notato che gli ordini in ingresso si stanno stabilizzando negli ultimi tempi. L’aumento di capitale ora ci dà una struttura finanziaria che consente a Heidelberg di crescere con profitto». La maggioranza degli azionisti (97%) ha approvato l’emissione di nuove azioni nel corso dell’assemblea annuale lo scorso 29 luglio.

Tecnostampa rileva in affitto la Ponti Editoriale

La speranza è che questa volta si possa davvero scrivere la parola fine alle drammatiche (per i lavoratori) vicissitudini della Ponti Editoriale di Città di Castello (PG). Azienda dalla storia travagliata, la Ponti è nata nel 2006 su quel che restava della Ipf-web rilevata in sede di fallimento per essere rilanciata come una delle più importanti aziende rotooffset dell’Umbria. Obiettivi che si sono scontrati con numerose difficoltà che avevano portato a chiudere l’attività. Quest’estate è arrivata una svolta positiva con l’intervento del gruppo Pigini di Loreto (60 milioni di ricavi e 350 dipendenti nel settore importante per gli stampatori stampa con le aziende Tecnostampa, Rotopress e Grafiche Flaminia) che ha deciso di affittare la Ponti riavviando l’attività nella prima settimana di settembre con una delle due rotative presenti (una 32 e una 48 pagg) e un ristretto numero, per ora, di dipendenti. «Il nostro obiettivo», spiega Giuseppe Casali, vicepresidente A gennaio 2011 uscirà la nuova di Pigini Group e ad del settore stampa del gruppo di Loreto, «è quello di far riparedizione dell’annuario “Visto si tire l’azienda. Ma ci siamo riservati l’affitto fino a dicembre con la possibilità entro stampi”. Se volete essere presenti 3 mesi di esercitare il diritto di recesso se la capacità produttiva delle macchine non rispecchia quello che ci attendiamo». sia sulla nuova edizione sia nel L’intervento testimonia comunque la volontà di crescere e la solidità produttiva portale stampamedia.net e nel e societaria del gruppo Pigini. 6 anni fa a Foligno era stata acquisita, in sede motore di ricerca italianprinters.eu fallimentare, la Grafiche Flaminia che, grazie alla cura Pigini, in questi anni è tornata a svilupparsi con forza ed è destinata a diventare l’azienda di punta del contattateci subito: gruppo di Loreto per la stampa con macchine di grande formato in particolare poligrafico@ilpoligrafico.it di libri illustrati.

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PIOMBI

news fornitori

Manroland, ancora sacrifici per allinearsi al mercato < Manroland ha annunciato il taglio di 500 posti di lavoro, prevalentemente nel reparto amministrativo. La manovra, che fa parte di una strategia mirata a garantire “una futura crescita” e una posizione di indipendenza sul mercato, è supportata dal suo grande investitore Allianz Capital Partners e dovrebbe portare il numero totale dei dipendenti a 6.000 entro la fine del 2012, con una riduzione dei costi pari a 50 milioni di euro all’anno a partire dal 2013. Il produttore tedesco ha dichiarato che il fatturato derivante dall’offerta di servizi, che ora rappresenta oltre il 30% del totale, sarà destinato a crescere. La struttura di base di Manroland rimarrà invariata, continuerà a produrre offset a foglio e a bobina nei tre siti, che avranno ciascuno una competenza ben definita: negli stabilimenti di Augsburg (roto-offset) e Offenbach (offset

a foglio) verrà concentrata la produzione di parti complesse e l’assemblaggio. Lo stabilimento di Plauen sarà dedito alla produzione di parti meccaniche e all’assemblaggio dei moduli. La produzione delle piccole macchine per quotidiani (oggi concentrata a Plauen) confluirà nello stabilimento di Augsburg, dove vengono prodotte le grandi rotative per quotidiani. Infine Manroland prevede di creare una nuova divisione “Technical and Industrial Services”, con circa 300 dipendenti, che si dedicherà alla consulenza industriale e alla formazione di tecnici esperti da mettere a disposizione delle aziende grafiche con contratti di subappalto. «Queste misure sono pensate per poter essere redditivi con un volume di ordini di 1,4 miliardi di euro, che rappresenta circa il 70% rispetto al 2007», ha commentato Gerd Finkbeiner, CEO di Manroland.

Cala la richiesta di carta per quotidiani. Tre produttori scandinavi verso una fusione Si sa che il mercato dei quotidiani cartacei sta vivendo un momento difficile e che le tirature stanno letteralmente precipitando negli ultimi anni, anche in seguito all’avvento dei nuovi mezzi di comunicazione, come Internet e i mobile reader (cellulari, iPad ecc.), che consentono al lettore di accedere anche in remoto a un’informazione sempre aggiornata senza dover attendere la versione stampata. E il drastico calo nella richiesta di carta per quotidiani sembra stia spingendo tre colossi scandinavi a prospettare una possibile fusione dei reparti preposti alla produzione di questo tipo di carta. La notizia arriva dal sito inglese printweek.com e vede come protagonisti Stora Enso, Holmen e Norske Skog. In particolare Stora Enso, importante azienda finno-svedese operante nella produzione di pasta di cellulosa e carta, ha annunciato lo scorso 7 settembre la chiusura di una linea di produzione per carta da giornale a Maxau, in Germania, con la conseguente soppressione di 180 posti di lavoro. «Il mercato europeo», ha commentato Juha Vanhainen, vicepresidente esecutivo di Stora Enso, «soffre di sovraccapacità produttiva e il costo delle materie prime è elevato».

Cordenons, tutto il glamour del bianco nel nuovo campionario Prestige White

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Con l’invito a vestirsi di bianco e regalando per l’occasione agli ospiti occhiali anch’essi rigorosamente bianchi, il Gruppo Cordenons ha riunito lo scorso luglio, sullo splendido roof garden della sede milanese, designer, creativi e stampatori per il White Cocktail. Un’occasione per presentare ufficialmente il nuovo campionario Prestige White, all’interno del quale si trovano le classiche Aquileia e Canaletto e le nuove Iceblink, Iceboard e Icelite, tutte bianche o leggermente avoriate e certificate FSC. La stagione 2010 degli eventi Cordenons, iniziata a marzo con il cocktail newyorkese al Four Seasons, è proseguita a Shanghai a metà settembre con un appuntamento presso l’hotel Park Hyatt, per poi spostarsi a Dubai in occasione della fiera Paper Arabia e concludersi in ottobre a Montecarlo nella lussuosa villa di Cap d’Ail.

IN BREVE Edigit all’International Bookbinding & Print Finishing L’8 novembre prossimo a Vicenza, nella sede della L.E.G.O., Edigit sarà uno dei relatori al meeting internazionale annuale organizzato da Intergraf. In tale occasione presenterà il nuovo software Enterprise64, in particolare la versione studiata per le legatorie (Edigit-Postpress). Il programma è stato testato da alcune legatorie a livello nazionale e ha superato con successo un laborioso e attento beta-test. I relatori di Edigit esporranno tutti i passaggi tecnici per la realizzazione del preventivo applicato alle varie tipologie di prodotti.

Pellicole Avery nel Campionato europeo GT4 Quest’anno Avery Dennison sponsorizza uno dei piloti più apprezzati a livello europeo nelle competizioni automobilistiche GT4: Danny van Dongen. La sua Corvette GT4, rivestita con le pellicole Avery Graphics serie 900 e 800, sfoggia il logo Avery Dennison durante sette giornate delle gare europee. Le giornate di competizione targate Avery Dennison hanno avuto luogo quest’estate e continueranno all’inizio dell’autunno sulle piste di Zandvoort e Assen, nei Paesi Bassi, e al Nürburgring in Germania.

Nasce Prati Automation in USA La nuova società, con sede nel South Indiana, nelle vicinanze di Louisville - Kentucky, gestirà le attività di vendita e di assistenza di tutta la gamma delle macchine Prati per l’industria delle etichette e del converting negli Stati Uniti e in Canada. Prati Automation ha in programma di aprire un centro per dimostrazioni e assistenza tecnica e conterà su una squadra di tecnici dedicati, che potranno offrire ai clienti in Nord America lo stesso livello di servizio per cui Prati è conosciuta.

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IN BREVE Vigasio Fratelli sceglie Océ Arizona 550 GT Océ ha annunciato l’installazione della nuova Arizona 550 GT presso Vigasio Fratelli, storico centro stampa e fornitore di arredi per ufficio di Brescia. Il modello scelto, dotato di Roll Media Option e opzione inchiostro bianco, permette di spaziare dalla stampa su materiali flessibili a quella diretta su materiali rigidi di ogni tipo - comprese le superfici curve e di forma irregolare, i supporti pesanti come il vetro o non levigati come il legno - beneficiando di maggiori vantaggi e opportunità applicative rispetto ai sistemi con cinghie o sistemi di alimentazione a frizione.

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A Evolution Printing la prima HP Indigo W7200 in Italia  Evolution Printing, una nuova realtà nella

stampa digitale fondata lo scorso 1° gennaio, ha installato la prima HP Indigo W7200 in Italia. La Società, che ha sede a Villorba (TV) ed è guidata dal CEO Fabrizio Stanca, è nata per soddisfare le nuove esigenze del mercato: costante riduzione delle tirature di cataloghi, brochure e prodotti grafici in genere. «Stiamo assistendo a un vero e proprio impatto delle tecnologie digitali sull’industria editoriale e sul mondo della stampa, con il prepotente ingresso del print on demand», afferma Stanca. «Grazie all’investimento fatto risponderemo alle principali richieste del mercato italiano ed europeo di una produzione just in time, producendo stampati di elevata qualità quando servono, nella quantità necessaria, nella forma richiesta, aggiornati e personalizzati».

Evolution Printing si rivolge a clienti del mondo dell’editoria, con particolare riferimento ai libri d’arte, musei, gallerie d’arte, agenzie di pubblicità, marketing e comunicazione, ai quali offre stampati e servizi di altissima qualità anche quando si tratta di brochure, inviti, dépliant pubblicitari o modulistica aziendale. «La W7200 ci ha stupito per gli ineguagliabili risultati qualitativi di stampa, paragonabili, se non superiori, a quelli ottenuti con la tecnologia offset», spiega Stanca. «Soddisfa le richieste di stampa monocromatica e fino a sette colori, oltre a far risaltare le tinte piatte (che costituivano un problema per i dispositivi digitali finora in commercio) e a fornire nuove applicazioni per le più svariate esigenze cromatiche. Ci permette di stampare 240 pagine a colori al minuto e 960 pagine in b/n al minuto, con una produttività per turno di 80.640 pagine A4 in quadricromia.

Labanti & Nanni investe nella prestampa con Kodak

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L’azienda varesina, che offre la produzione di una vasta gamma di prodotti nell’ambito di prestampa, stampa digitale e offset, grande formato, progettazione strutturale e grafica di siti web, dopo l’acquisto nel 2005 di una Xerox DocuColor 8000, ha deciso ora di investire in una Xerox iGen4, che ha consentito la riduzione del time to market, la razionalizzazione dei costi di produzione e un’ottimizzazione dei processi di lavorazione. Fotolito Varese, infatti, è ora in grado di stampare svariati prodotti tra cui modulistica, biglietti da visita, buste, brochure, libri, oltre a offrire opzioni di taglio, rilegatura e cucitura eseguite internamente da personale qualificato.

Audrey Hepburn in un elegante libro fotografico confezionato da Legatoria Lem Il volume, edito da Taschen e confezionato presso la Legatoria Lem del Gruppo Litorama, è un documento senza pari su una delle bellezze del XX secolo, ritratta da uno dei più grandi fotografi degli studi di Hollywood. Si tratta di un’edizione da collezione, limitata a 1.000 copie numerate e firmate da Bob Willoughby. Nella sua brillante carriera, Willoughby ha fotografato icone come Marilyn Monroe, Liz Taylor, Jane Fonda, ma il suo soggetto preferito resta Audrey Hepburn. Willoughby è stato chiamato a fotografare la nuova starlet una mattina, poco dopo il suo arrivo a Hollywood, nel 1953. Da allora divenne un amico fidato, incorniciando non solo il lavoro ma anche la vita familiare dell’attrice, ricercando fuori dalle scene le molteplici sfaccettature della sua elegante bellezza e in questo libro ne racconta la storia. IPI 118/10

Fotolito Varese incrementa l’offerta grazie a Xerox

L’azienda grafica e cartotecnica di Crespellano (BO) ha installato quest’anno un CtP Kodak Magnus 800 SCU, un flusso di lavoro Kodak Prinergy Evo e il sistema per prove colore inkjet Kodak Matchprint. Con queste installazioni ha completato il suo ciclo di produzione con le attività di prestampa per aumentare il livello di servizio al cliente e la sua redditività. Sorta a Bologna nel 1953, Labanti & Nanni nell’arco degli ultimi dieci anni è passata da 15 dipendenti e un fatturato di un milione e mezzo di euro a 35 addetti e nel 2009 ha raggiunto i 6,8 milioni di fatturato con previsioni di crescita per il 2010 a 8 milioni. La produzione si suddivide equamente tra applicazioni editoriali/commerciali - depliant, riviste e libri - e applicazioni cartotecniche. Nel settore cartotecnico realizza tipologie di prodotti in cartoncino teso non accoppiato, come astucci pieghevoli ed espositori per i mercati della cosmesi, farmaceutica, agricoltura e alimentare. L’azienda è attrezzata per un ciclo di lavoro completo con un reparto per la stampa con 4 offset 70x100 (due 5 colori con verniciatore, una 4 colori, una 2 colori con voltura) ed è dotata anche di macchinari per la realizzazione del ciclo completo per la cartotecnica e di un reparto confezionamento.


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IN BREVE Sigraf migliora quotidiani e cataloghi grazie a due CtP Kodak L’azienda di Treviglio (Bergamo) è specializzata nella stampa di quotidiani nazionali e locali, riviste, cataloghi e libri. Con 35 addetti gestisce un’attività produttiva che comprende sia la stampa in rotativa che la stampa in piano. La sua filosofia è quella di offrire al mondo dei quotidiani la qualità della stampa commerciale, soddisfacendo tempistiche e logistiche degli editori di quotidiani. All’inizio di quest’anno Sigraf ha operato un aggiornamento che ha coinvolto sia la sala stampa, con l’ampliamento di una rotativa, sia il reparto di prestampa, dotandosi di due potenti linee automatiche di esposizione diretta delle lastre Kodak Magnus 800 Quantum, controllate dai sistemi di gestione del flusso di lavoro Kodak Prinergy Evo. Grazie a questi sistemi, che espongono lastre termiche Kodak Electra Excel HRL, già in uso, Sigraf ha migliorato la qualità della produzione, incrementando considerevolmente anche la produttività.

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On air il nuovo sito pixart.it Permette anche la consultazione in tempo reale del processo produttivo.

Da agosto è ufficialmente attivo il nuovo

sito di pixart.it, azienda leader del web-to-print. Messo a punto dal team interno di ingegneri informatici, www.pixart.it è stato progettato utilizzando lo stesso linguaggio del software gestionale introdotto pochi mesi fa, garantendo nuovi e sorprendenti vantaggi per gli utilizzatori. «La nostra nuova vetrina virtuale è il risultato di un lungo lavoro finalizzato al miglioramento del servizio ai clienti», commenta Matteo Rigamonti, ad di pixart.it. «Abbiamo studiato uno strumento agile e fruibile, che permetta agli utenti di muoversi con facilità, dalla scelta del prodotto fino alla fase di pagamento. Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto e continueremo a migliorarlo e arricchirlo anche nei

mesi a venire». Dopo alcune settimane di test, il sito ha già raggiunto un livello eccellente in termini di prestazioni. Primo risultato emerso è un incremento del numero medio di lavorazioni per ordine, a dimostrazione che, grazie alla velocità e alla facilità di consultazione, i clienti sono incentivati a richiedere più lavorazioni in un unico ordine. Per agevolare gli utenti, inoltre, è stato predisposto un pratico sistema di guida che supporta tutte le fasi di preventivazione. Altro plus del nuovo sito è l’innovativo sistema di upload, anch’esso progettato e realizzato in casa. Il nuovo processo di caricamento dei file è più intuitivo, ma soprattutto prevede un utile sistema di segnalazione automatizzato per informare i clienti in tempo reale in caso di anomalie nella procedura di caricamento dell’ordine.

Manservigi sceglie ancora Wohlenberg  Il Gruppo Manservigi, nome storico nel settore della stampa offset, presente dal 1972 con un’offerta di servizi ampia e diversificata per seguire il cliente in qualsiasi progetto di comunicazione – dallo sviluppo creativo, fotografia e stampa fino al finishing e al web – ha recentemente rinnovato il reparto di finishing inserendo una linea di taglio composta da tagliacarte Wohlenberg 115 con monitor touch screen, alzapila Baumann BSH 650, pareggiatore Baumann BSB3L e scarico Baumann BA3N. «Eravamo già clienti Wohlenberg e quando si è trattato di sostituire il tagliacarte ci siamo orientati nuovamente verso questo fornitore del quale avevamo avuto modo di apprezzare ampiamente l’affidabilità», spiega Luciano Manservigi, presidente. «Una volta considerato l’aspetto tecnico assolutamente innovativo, non abbiamo più avuto dubbi: ancora Wo-

Da sinistra: Luciano Manservigi, Gianfranco Palazzi Rossi (agente Baumann Italia), Andrea Romanelli (responsabile reparto legatoria).

hlenberg. Oggi siamo molto soddisfatti dei risultati produttivi che siamo riusciti a raggiungere, un 35% in più, e dell’ottimizzazione dei tempi di lavorazione grazie alla facilità di gestione dell’intera linea: le impostazioni di taglio sono gestite dal computer e trasmesse direttamente al tagliacarte con la certezza di poter contare sempre su un’ottima qualità del prodotto finito».

Nuova KBA Rapida in Alto Adige

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Karo Druck di Frangarto (BZ), azienda a conduzione familiare fondata nel 1980, offre un servizio completo di alto livello: dalla progettazione alla grafica, dalla prestampa al finishing fino alla spedizione con mezzi propri. Già negli anni Novanta aveva acquistato una KBA medio formato, una Rapida 104 a 4 colori; quest’anno ha deciso di rinnovare la fiducia confermando l’ordine per questa 5 colori più vernice consegnata a fine giugno. La macchina, con entrata senza squadra a trazione e lavaggio simultaneo di cilindri stampa, caucciù e rulli, è dotata della nuova uscita Airtronic che, grazie alle massime possibilità di preset, consente di ridurre i tempi di avviamento, peraltro già rapidi. Per quanto riguarda i sistemi di misurazione, oltre a disporre del DensiTronic Professional, è anche tra le poche in Italia, la prima in Alto Adige, dotata del QualiTronic Color Control per la misurazione e la regolazione inline del colore, che avviene su ogni foglio, ad ogni velocità di stampa. IPI 118/10

La Rapida 106 della Karo Druck è una 5 colori + gruppo di verniciatura e uscita prolungata.


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Appuntamento a Verona al San Zeno

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Si svolgerà a Verona, il 12 novembre, nella sede della Scuola Grafica San Zeno, la quarta edizione del “Flexo Day”, giornata tecnica dedicata alla flessografia, organizzata e promossa da ATIF – Associazione Tecnica Italiana per lo sviluppo della Flessografia. Filo conduttore del convegno di quest’anno sarà il tema: “Norme, procedure e tecnologie per migliorare qualità e redditività della stampa flexo”. La giornata si articolerà in una serie di interventi tecnici finalizzati a illustrare modalità e strumenti per migliorare il processo di stampa flessografica e incrementare la redditività, passando da un confronto con la stampa offset a un aggiornamento normativo, ad alcuni interventi su aspetti specifici della tecnologia di stampa. È previsto anche un cenno al settore del cartone ondulato (“La stampa sul cartone ondulato: le tecnologie di oggi e gli strumenti di domani”) e la presentazione dei risultati delle sperimentazioni realizzate dal Comitato tecnico di ATIF (“Verifica sperimentale su macchina flessografica”). Non mancherà anche un intervento sulle metodologie organizzative che possono aiutare anche il settore flessografico a migliorare l’efficienza generale e ridurre i costi (“Kaizen: un modo diverso di fare innovazione e di competere”). Nell’ambito della giornata saranno altresì presentate alcune novità da parte di soci sponsor dell’evento: Kodak (“Kodak Flexcel NX: oltre i limiti della flexo digitale”), MacDermid (“LUX, il prossimo passo in flexo”), Siegwerk (“Inchiostri all’acqua: scelta del sistema migliore e valutazione dei benefici”), Tresu (“Sistemi d’inchiostrazione con racla a camera chiusa”), Uteco (“Novità dal mondo Uteco”). Il Flexo Day 2010 è supportato da: Ditom, Huber Italia, I&C, Kodak, Lohman Italia, MacDermid, Siegwerk, Tresu, Uteco. Per info: Monica Scorzino - ATIF tel. 02.4981051 - info@atif.it

Appuntamento con i Musei della stampa e della carta Quest’anno a Parma il settimo Congresso nazionale.

 Ogni anno i musei italiani

della stampa e della carta si danno appuntamento in una località dove esiste un museo di settore. Quest’anno tocca a Parma ospitare i partecipanti al VII Congresso Nazionale il cui tema è: “L’importanza della catalogazione tecnico-scientifica del patrimonio dei beni dell’industria della stampa e della carta”. Il congresso ha inizio venerdì 15 ottobre alle ore 9.00 con la visita al Museo Bodoniano il cui tesoro è costituito da un migliaio di edizioni bodoniane, alcune uniche e rarissime (in seta e pergamena), da dodicimila lettere e da uno straordinario corredo di punzoni, matrici e attrezzi della stamperia bodoniana (circa ottantamila pezzi), documenti, specimen delle più note fonderie straniere e italiane, un torchio tipografico fedele ricostruzione di quello

usato da Giovanni Battista Bodoni. Dopo la visita i partecipanti raggiungeranno il cinquecentesco Palazzo Soragna in Strada al Ponte Caprazucca, sede dell’Unione Parmense degli Industriali, dove si entrerà nel vivo dei lavori del Congresso con i primi interventi affidati a Mauro Bodini (presidente AIMSC) e a Laura Carlini (responsabile Servizio Musei e Beni culturali Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna). A seguire alcuni risultati di un’indagine, realizzata da Massimiliano Bini (Museo della Carta di Pescia), sulla struttura e sulla fruizione del patrimonio dei musei AIMSC. Concluderà l’incontro Paolo Crisostomi (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”) su “Problemi e aspetti della gestione conservativa di materiali afferenti l’industria grafica e cartaria”. L’iniziativa è realizzata da AIMSC con la collaborazione dei musei, docenti universitari ed esperti.

pixart.it partner tecnico della mostra “La Poetica dello spazio scritto” dedicata alla scrittura a mano pixart.it conferma il proprio interesse per iniziative di carattere culturale con la partecipazione, in veste di partner tecnico, alla mostra “La Poetica dello spazio scritto”, che avrà luogo a Venezia dal 2 al 31 ottobre presso il Museo Correr nelle suggestive sale ex Risorgimento. L’esposizione presenta un percorso che vuole essere una sintesi fra tradizione e grafica contemporanea. Sostenendo la realizzazione della mostra, pixart.it comunica pienamente la propria vocazione artistico/ culturale. “La Poetica dello spazio scritto” racchiude storia e attualità, mettendo in evidenza la nascita, la crescita e lo sviluppo del segno grafico.

Tribunale di Modena fallimento n. 158/2009

Fallimento STAMPE GRAFICHE srl IN LIQUIDAZIONE Corrente in Camposanto (MO) Settore: grafico - tipografia La procedura valuta proposte di acquisto “in blocco” dei beni mobili di proprietà. I beni sono sottoposti a contratto d’affitto scadente ad aprile 2011. Sommaria descrizione: n° 5 macchine rotative, n° 3 macchine da stampa a foglio in piano, n° 5 collator, NO C.T.P. Possibilità di acquisto capannone (2.350 mq ca) + uffici (850 mq ca). Precedenza a proposte che tengano conto della salvaguardia di n° 11 posti di lavoro + acquisto beni immobili. Per informazioni più dettagliate contattare il Curatore: Dr. Alessandro Bellei (fax 059 443081 - bellei@actha.com)

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flExo day 2010

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news eventi

Il tesoro del Museo Bodoniano Matrici per punzoni relativi al Canto Gregoriano, conservate al Museo Bodoniano di Parma.


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Metti il turbo

alla macchina da stampa

Business... ma anche il piacere di stampare

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Velocità nei cambi lavoro, facilità nel gestire carte con grammature diverse, qualità costante. Con la nuova Komori, T.R.E.G. cattura nuovi mercati.

< «Abbiamo scelto Komori per la qualità e gli automatismi che garantisce». Esordisce così Francesco Ghidini, 48 anni, al timone – insieme ai fratelli Vincenzo e Simonetta – della T.R.E.G., commentando l’investimento compiuto lo scorso anno nella nuova Komori Lithrone S 529H 53x75 a 5 colori in linea. Azienda a ciclo completo con stampa, prestampa e legatoria dotata di sistemi di cucitura a punto metallico, piegatrice e fustellatrice, la T.R.E.G. di Guardamiglio (LO) ha 12 addetti e un’esperienza più che decennale nella stampa di qualità di etichette, astucci, depliant, brochure, cataloghi, libri, pieghevoli ecc. per aziende di meccanica, tessuti e alimentari. Tra queste, T.R.E.G. annovera anche nomi di grande rilievo, come Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Telefono Azzurro, IEO - Istituto Europeo di Oncologia, Ai-Bi-Amici dei Bambini, solo per citarne qualcuno. «Nella nostra tipologia di lavori avevamo la necessità di contare sulla miglior qualità possibile. L’aver organizzato al meglio il reparto di prestampa ci faceva stare sicuramente tranquilli, ma a darci una grande mano per rispondere a queste esigenze è stata poi la nuova Komori. È sufficiente che il cliente ci spedisca il file, solitamente un PDF, e poi noi siamo sempre in grado di assicurare che la stampa sia eseguita secondo i parametri assegnati. Facendo affidamento sul collegamento alla prestampa CIP3, il densitometro PDC-LiteII integrato in macchina e l’Alwan Print Standardizer siamo in grado di assicurare sempre un’ottima qualità, dalla prima all’ultima copia della tiratura». Come nel caso della commessa di un cliente che opera nel tessile e che ha richiesto alla T.R.E.G. di stampare un catalogo costituito da 1.000 colori Pantone. «Si tratta di un lavoro estremamente complesso, che stiamo stampando in quadricromia e che ha richiesto tutta la nostra competenza per tarare in maniera perfetta i colori e garantire una densità di stampa costante», spiega Ghidini. Un altro vantaggio offerto dalla nuova Lithrone è la velocità dei cambi lavoro e la possibilità di passare da un supporto all’altro con la stessa resa qualitativa. «Stampiamo senza problemi su carta che va da 100 a 300 g oltre a cartoncini più pesanti che superano i 500, spesso anche perlati. Con la nuova macchina non solo siamo in grado di far fronte alle esigenze più disparate, ma anche di garantire consegne più veloci grazie ai cambi lavoro più rapidi. Un plus interessante se si considera che oggi le tirature si sono notevolmente ridotte». V.P.

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È morto a 86 anni il fondatore della Gallus Si è spento lo scorso 9 settembre all’età di 86 anni Ferdinand Rüesch-Ebneter, fondatore della Gallus Ferd. Rüesch AG, società svizzera specializzata nella produzione di macchine da stampa a banda stretta per etichette e packaging, e del gruppo internazionale Gallus con sede a St. Gallen. Forse l’evento che nella sua carriera professionale l’ha maggiormente influenzato è stato l’incontro con Stanton Avery, al quale si attribuiscono importanti invenzioni nell’ambito dei materiali autoadesivi. Quando rilevò l’attività del padre nel 1953, Ferdinand iniziò a costruire macchine a bobina per etichette adesive. Quarant’anni dopo venne nominato dalla Labelex Exhibition Group and Labels and Labelling International “Man of Achievement”, una prestigiosa onorificenza che prima di lui era stata attribuita solo all’amico Stanton Avery.

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news fornitori

Enrico Parisini, fondatore di Edigit, è tuttora alla guida della software house bolognese.

Edigit crea due nuove divisioni  Con una storia che affonda le radici negli

anni 80, la Edigit, fondata e tuttora guidata da Enrico Parisini, è una società di software tutta italiana che ha assunto anno dopo anno dimensioni e riconoscimenti in ambito nazionale, diventando una realtà confermata anche in campo internazionale, con punti di riferimento commerciale in Spagna, Svizzera, Emirati Arabi e in Australia. Recentemente la società bolognese ha sentito la necessità di razionalizzare la propria organizzazione e ha maturato l’idea di creare due divisioni che dal mese di ottobre diventeranno realtà e saranno: Edigit International • continuerà a gestire il portafoglio di tutti i clienti attualmente in essere; • curerà i rapporti sia tecnici che commerciali con le piccole aziende; • gestirà, attraverso l’ufficio estero, i punti commerciali di Svizzera, Spagna, Emirati Arabi e Australia. Edigit System • indirizzata ad aziende grafiche strutturate,

gestirà i rapporti sia tecnici che commerciali con tutte le aziende italiane di medie-grandi dimensioni, che hanno la necessità di un’organizzazione ad alto livello, attraverso l’utilizzo di sistemi integrati che devono essere sempre più orientati a un attento controllo di gestione, dal CRM alla contabilità analitica, attraverso l’uso del Business Intelligence.

Roland presenta il nuovo portale Academy dedicato ai corsi

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Il nuovo portale Roland Academy, espressamente realizzato per ospitare tutti i corsi promossi dalla Roland DG Academy e che si tengono nei training center di Roland, è diviso in quattro sezioni e ospita in home page tutti i corsi in ordine di svolgimento con le relative informazioni su date, luogo, relatori, posti disponibili ed eventuali costi nel caso di corsi a pagamento. La sezione corsi mostra tutta la panoramica sui corsi che Roland propone indicando quelli disponibili. Le altre due sezioni sono invece relative alle modalità d’iscrizione, con possibilità, per chi si iscrive, di proporre argomenti oppure tematiche relative alla sua attività, e ai relatori dei vari corsi. Il portale è disponibile all’indirizzo www.rolandacademy.it


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Harris & Bruno sceglie ULMEX Nella prospettiva di un consolidamento e un’ulteriore crescita sul mercato italiano

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< ULMEX Industrie System GmbH & Co. KG, con sede a Ulm in Germania, azienda con una lunga esperienza nel settore della stampa sia illustrata sia su packaging, annuncia la collaborazione con Harris & Bruno Inc. (costruttore di sistemi di verniciatura con camera racla e di sistemi di lavaggio per macchine offset, flexo e di spalmatura) nella veste di concessionario esclusivo per l’Italia per: vendita di nuovi impianti; retrofitting di macchine da stampa; vendita ricambi originali; assistenza tecnica; manutenzione programmata e su chiamata. La struttura tecnico-commerciale di ULMEX in Italia, facente capo alla filiale denominata Printgraf srl e situata a Padova, sarà quindi a disposizione della clientela italiana. In particolare, i responsabili commerciali del nord-est, nord-ovest e centrosud cureranno la parte commerciale, mentre uno staff tecnico con conoscenze appropriate degli impianti curerà la parte di

assistenza tecnica e di manutenzione. Di seguito alcuni degli impianti tecnologicamente più avanzati della Harris & Bruno: HydroComp™ (unità di camera racla per vernici e inchiostri rispettivamente nella stampa offset e flexo, e per colle e siliconi nel converting); LithoCoat™ (sistemi di erogazione vernice per tutte le applicazioni di verniciatura e per applicazioni speciali nella stampa offset); RapidWash™ (sistemi di erogazione inchiostro e di lavaggio per applicazioni nella stampa flexo); Duo Mixer™ (agitatore di vernice senza effetto schiuma). Inoltre ULMEX gestirà direttamente in Italia presso la sede di Padova un magazzino con ricambi e materiale di consumo in pronta consegna, così da garantire alla clientela italiana un servizio tempestivo ed efficiente. Oltre al marchio Harris & Bruno, ULMEX rappresenta in Italia il prestigioso marchio

Rolf Meyer, azienda tedesca leader nella produzione di parti di logoramento per unità piega delle macchina da stampa rotooffset, rotocalco, flexo e per quotidiani più diffuse in Europa (KBA, Manroland, Timsons, Goss Harris, Cerutti, Wifag), e di racle di spalmatura e contenimento per la stampa flexo e rotocalco. In merito a questo prodotto, ULMEX si rivolge con grande attenzione alla stampa flexo e rotocalco su packaging (cartone, film plastici, sacchetti di nylon, etichette ecc.), proponendosi con numerosi modelli di racle, ognuno per una specifica prestazione nel miglior rapporto qualità/ prezzo, e realizzato con le più recenti tecnologie di trattamento dell’acciaio svedese, con riporti ceramici, e con diversi profili di bisello, tra cui Flexotip, brevettato, specifico per stampa flexo. Da citare i modelli: MeyerPrint (acciaio per basse tirature); OptiPrint (medie tirature); PowerPrint (medio-alte

tirature); MegaPrint (versione ceramizzata per alte tirature); il recente DuroBlade (acciaio speciale con riporto ceramico omogeneo per altissime tirature nella stampa flexo), prodotto in collaborazione con la svizzera BTG. L’attività commerciale della ULMEX si sviluppa inoltre nei seguenti prodotti e servizi: - fornitura di componentistica di ricambio per macchine da stampa e per impianti complementari; - servizi di manutenzione specialistica: revisione e manutenzione di lava-caucciù Oxy-Dry o Baldwin con relativa fornitura di ricambi originali, fornitura e montaggio di cinghie Habasit e Siegling della piega delle macchine da stampa rotativa, riparazione garantita di apparecchiature e strumentazioni industriali, risetolatura di spazzole, riaffilatura lame, rigommature di rulli e rotelle traino, riteflonature di superfici metalliche. Printgraf - tel. 049 8797744

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Interviste Diodato Mercurio

Protagonista di questa puntata è un’azienda del Sud che si sta distinguendo negli ultimi anni per gli investimenti realizzati, che hanno rappresentato delle novitĂ assolute per il mondo grafico del Mezzogiorno.

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“Coltivando un egocentrismo muto e arido quasi sempre si è destinati a soccombere”. Diodato Mercurio

8 - L’industria grafica, un futuro da reinventare. Intervista a Diodato Mercurio, amministratore delegato delle Grafiche Mercurio di Angri.

investire

in tempI di

crisi

Il settore delle arti grafiche sta attraversando, oltre alla crisi congiunturale, anche una crisi strutturale che sta mettendo in discussione un pianeta – quello della comunicazione stampata – che, a differenza di altre realtà, negli ultimi decenni è rimasto immobile, non si è evoluto come avrebbe potuto. È d’accordo con questa affermazione e quali sono le sue riflessioni al riguardo? Che il settore delle arti grafiche stia attraversando una crisi congiunturale e strutturale è da tutti riconosciuto, addetti ai lavori e non. Questa grave crisi è stata determinata per l’aspetto congiunturale dalle difficoltà dell’economia mondiale che stanno facendo sentire i loro pesanti effetti da oltre due anni, e per quello strutturale dalla perdurante assenza di rivoluzioni tecnologiche negli ultimi anni. In particolare, la crisi del settore a livello congiunturale è sicuramente causata da un sovradimensionamento delle capacità produttive degli impianti, nell’ultimo decennio, a fronte di un ridimensionamento della domanda determinato dallo sviluppo di altre tecniche di comunicazione. Per l’aspetto meramente strutturale, invece, bisogna considerare che “l’immobilismo” sottolineato nella domanda non è frutto di scelte volontarie del settore, ma di una “quiete tecnologica” seguita alla rivoluzione degli anni Ottanta determinata dalla diffusione del computer. La stampa si è evoluta nella velocità produttiva, nel ridimensionamento temporale degli avviamenti, nella digitalizzazione, non nel suo essere stampa e, mi domando, chissà mai se riuscirà a farlo.

di ACHILLE PEREGO

L’instabilità causata dalla recessione può essere utile al settore perché stimola l’innovazione, sia sul piano delle strategie aziendali sia dal punto di vista tecnologico. Più la situazione è incerta, maggiore è la propensione a rischiare, a cercare nuovi scenari. Quale evoluzione prevede per l’industria grafica nei prossimi cinque anni? La crisi economica degli ultimi anni ha portato evidenti scossoni nell’industria grafica. È sopravvenuta una reazione a catena tra la piccola domanda e la grande offerta con la conseguente, inevitabile diminuzione dei prezzi che, già influenzati dalla sovraccapacità produttiva, erano notevolmente sottostimati. L’involuzione delle quotazioni, purtroppo, ha determinato un allargamento del numero delle imprese in evidenti difficoltà economiche e finanziarie. Viceversa le aziende con un equilibrato grado di capacità produttiva, non dovendo dire sempre sì a qualsiasi prezzo anche in questi frangenti, forti della loro capacità economico-finanziaria,

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iL PERSONAGGIO

LE INTERVISTE GIà PUBBLICATE n. 111: Matteo Rigamonti (pixart.it) n. 112: Claudio Cervellati (PaperlinX Italia) n. 113: Paolo Bandecchi (Rotolito Lombarda) n. 114: Martino Montanarini (Giunti Editore) n. 115: Oliver Kranert (Arvato Print Italy) n. 116: Alessandro Rosso (Ilte e Satiz) n. 117: Giuseppe Meana (Pusterla 1880)

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hanno programmato e attuato in modo intelligente un riposizionamento anche tecnologico per presentarsi in nuovi segmenti del mercato grafico. All’ultima parte della domanda devo rispondere con molta concretezza. Non vedo, per l’arco temporale considerato, grandissime rivoluzioni, bensì naturali riposizionamenti delle aziende medio-piccole a discapito delle piccolissime imprese che, non per loro volontà, non si sono evolute tecnologicamente. La scommessa per gli stampatori sta nel realizzare mezzi di comunicazione non “dedicati” a un supporto, bensì flessibili e adattabili a più canali. In che modo l’azienda grafica dovrà evolvere per trasformarsi da fornitore di prodotto a partner nelle strategie di comunicazione del cliente? Quali tipi di servizi dovrà fornire lo stampatore al proprio cliente, oltre alla semplice produzione di stampati? Mi spiace non poter rispondere diversamente a questa domanda, ma la mia storia di vecchio stampatore “tipografo” legato a un’epoca che sublimava il rapporto epidermico con il supporto carta mi impedisce di considerare o intravedere una figura diversa dal fornitore di prodotto. Quali tipologie di stampati stanno risentendo maggiormente della crisi? La crisi ancora in corso investe tutti i tipi di stampati. È ovvio che esistono prodotti, penso per esempio al packaging per il settore alimentare, che per loro natura sono meno coinvolti e risentono meno della frenata generale dell’economia e dei consumi. Quali sono, secondo lei, le tecnologie vincenti per il prossimo futuro? Per il prossimo futuro, più che di tecnologie vincenti parlerei di imprese vincenti e indicherei quelle che, senza farsi distrarre da false sirene, continueranno a operare con serietà e lungimiranza. Il che significa soprattutto produrre ciò che il mercato richiede e non ciò che potrebbe richiedere. Che consigli darebbe ai suoi “colleghi” per recuperare produttività e competitività? Sono la persona meno indicata a dare consigli ai colleghi perché nutro grande rispetto per la loro intelligenza e la loro autonomia. È come se dovessi dare a un amico suggerimenti sull’educazione da impartire ai suoi figli, un’operazione praticamente impossibile e non pertinente. Escluse le regole generali che più o meno sono oggettive e da tutti riconosciute (giusto dimensionamento produttivo, condivisione degli obiettivi aziendali da parte di tutta l’impresa, ottimizzazione degli impianti, massima flessibilità), ritengo che ogni azienda rappresenti un microcosmo unico e irripetibile, per cui quelle che per alcune aziende sono delle positività per altre possono sembrare delle negatività. L’internazionalizzazione è secondo lei un elemento da coltivare da parte delle aziende grafiche italiane forse ancora eccessivamente dipendenti dal mercato locale? Grafiche Mercurio non ha mai venduto all’estero direttamente ma alcune commesse negli anni scorsi sono state evase tramite qualche agenzia italiana che si è rivelata - ahimè! - insolvente. Sicuramente internazionalizzare l’impresa è un processo interessante e auspicabile, ma ciò richiede delle caratteristiche, soprattutto a livello organizzativo, che stiamo predisponendo con la fattiva collaborazione dei nostri nuovi e giovani collaboratori. Ma a mio parere, prima di cercare spazi all’estero bisogna tenere presente che ci sono ancora da occupare tantissimi spazi IPI 118/10

A guidare il Gruppo Mercurio (oltre che a esserne i soci) sono i fratelli Diodato e Gerardo Mercurio (63 anni il primo, 49 anni il secondo), mentre in azienda già lavora il figlio di Diodato, Salvatore (38 anni). Diodato Mercurio, laurea in Pedagogia, per anni ha insegnato lettere fino a raggiungere l’età della pensione (allora possibile) a quarant’anni e da allora ha deciso di dedicarsi solo ed esclusivamente all’azienda grafica della famiglia che, fin da giovane, ha rappresentato la sua grande passione. Sede ad Angri, in provincia di Salerno, Grafiche Mercurio ha circa 65 dipendenti e ha chiuso il 2009 con un fatturato di 18,197 milioni di euro rispetto ai 16,428 del 2008 e ai 10,522 del 2007. Nata come classica tipografia, oggi Grafiche Mercurio è un’azienda che opera nei principali settori del mercato, a cominciare dagli stampati per la grande distribuzione, ma sta crescendo la stampa di brochure, depliantistica e cataloghi. Nel cassetto c’è il progetto di acquistare una nuova roto a 48 pagine da installare a Catania nella Rotopiù Sicilia, impresa in cui la Mercurio ha una partecipazione con altri soci .


interviste aziende grafiche

“Prima di cercare spazi all’estero bisogna tenere presente che ci sono ancora tantissimi spazi da occupare sul territorio nazionale”.

Diodato Mercurio

sul territorio nazionale, tanto è vero che stiamo cercando di sviluppare in Sicilia, a Catania, un forte polo produttivo grafico con l’insegna “Rotopiù Sicilia”. Cosa pensa delle aggregazioni? L’unione fa davvero la forza? Tutto il bene possibile. Sono convinto che le unioni generino positività e forza. È ovvio che le unioni, se si realizzano tra aziende o persone che condividono dei progetti e si adoperano all’unisono per raggiungerli, con pari dignità e senza prevaricazioni, risulteranno benefiche e positive, altrimenti non potranno che produrre instabilità e negatività. La mia personale convinzione è che, quand’anche non ci fossero le condizioni per un’unione, sarebbe auspicabile e significativamente valido rendersi disponibili gli uni con gli altri e scambiarsi informazioni tecniche e funzionali per il servizio ai clienti e non ritenersi, come fanno purtroppo in molti, i più bravi e intelligenti. Coltivando un egocentrismo muto e arido quasi sempre si è destinati a soccombere. Che tipo di sfide e rischi sta affrontando la sua azienda per continuare a essere competitiva su un piano nazionale ma anche internazionale? Ormai è già da tempo che siamo temprati, e oserei dire abituati, a fronteggiare crisi ricorrenti e sfide che toccano aspetti diversi della nostra attività, sia da un punto di vista commerciale sia tecnico e anche finanziario. Le difficoltà vengono affrontate e superate grazie a un sinergico “fare squadra” di tutte le componenti della nostra azienda con una totale condivisione delle strategie e degli obiettivi. Grazie a questi valori, anche in tempi di grave crisi come questi che ancora stiamo vivendo, la nostra Società ha segnato, in termini di fatturato, una crescita nel 2009 del 22,47% rispetto all’anno precedente e un più 7,49% nei primi 6 mesi del 2010 sullo stesso periodo del 2009.

IPI 118/10

Come si sta muovendo la sua Società dal punto di vista degli investimenti tecnologici e del riposizionamento sul mercato? Grafiche Mercurio nel triennio 2008/2010 ha effettuato notevoli investimenti e lo scorso giugno si è trasformata da Srl a Spa. Gli investimenti hanno raggiunto i 15 milioni di euro e hanno rappresentato delle assolute novità per il settore grafico del Mezzogiorno, tali da aver colmato in parte il grave gap tecnologico che il Sud scontava verso il Nord. Nel 2008, per la prima volta nell’area Sud/Isole, una rotativa commerciale 48 pagine Goss Sunday 4000/48 ha iniziato a produrre stampati di qualità in tempi record. Questo enorme passo in avanti tecnologico e produttivo è stato completato dall’utilizzo di un robot pallettizzatore e di un fascia-pallet, totalmente automatici, che poche aziende possono vantare. Proprio in queste settimane poi stiamo realizzando un nuovo, importante impianto, tra i pochissimi in Italia e certamente il primo e unico del settore in tutta l’Italia Centro-Meridionale e insulare. Una macchina da stampa offset a foglio Heidelberg XL105 7LYYLX3 con Foilstar che ci consente di stampare, con inchiostri grassi, a sette colori e verniciare UV a grandi velocità. Questa nuova macchina, inoltre, è dotata di due spalmatori, due forni nonché del dispositivo di laminazione a freddo per la nobilitazione dello stampato. Mi lasci dire che si tratta di un vero gioiello di tecnologia che sicuramente ci permetterà di raggiungere livelli non consentiti, per il momento, ad altri stampatori.

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Interviste

mercati industria grafica

Piero Capodieci

Qualche luce... ma anche ombre

Superata l’estate e alla vigilia dell’ultimo trimestre dell’anno, il presidente di Assografici e Federgrafica fa il punto sullo stato di salute del settore. Dove non mancano le luci ma c’è, purtroppo, anche più di un’ombra. Andamento altalenante nella radiografia del 2010 che, nonostante tutto, dovrebbe chiudersi con un segno positivo. Anche se per il comparto grafico sarà molto vicino allo zero, mentre per l’imballaggio, soprattutto quello flessibile, la situazione sembra essere migliore. I segnali di ripresa restano ancora incerti, anche se per l’anno prossimo si stima un andamento in crescita. Presidente come vede questo 2010 che verrà archiviato tra qualche mese? «Sicuramente migliore del 2009, un anno da dimenticare completamente. Questo significa che se la ripresa c’è stata, il confronto è con un anno orribile. Insomma, più in basso di così era difficile andare! Quindi, in tutti i comparti il primo semestre 2010 è stato migliore dell’analogo periodo del 2009. La seconda parte dell’anno è invece di più difficile lettura. Non c’è una grande visibilità della ripresa e direi che stiamo assistendo a un andamento altalenante con partenze e rallentamenti. Il bilancio finale, seppure in modo diverso tra la grafica editoriale e commerciale e la cartotecnica e il packaging, dovrebbe registrare un segno più ma per rivedere i livelli pre-crisi dovremo attendere il 2013». Meglio l’imballaggio di giornali, libri o cataloghi? «Indubbiamente. I comparti dell’imballaggio sono andati meglio quest’anno rispetto alla grafica, sia editoriale, sia commerciale, che ha risentito molto della riduzione delle tirature di quotidiani e periodici, della fine del boom degli allegati e dei minori investimenti pubblicitari. Per questo credo che il segno più del settore grafico sarà purtroppo molto vicino allo zero. Come dicevo, le cose vanno meglio per l’imballaggio che aveva anch’esso subito un forte rallentamento nel 2009. Guardando alla seconda metà del 2010, però, se si esclude l’imballaggio flessibile, che continua a essere il settore con il tasso di crescita maggiore, vediamo molta volatilità sul mercato. Del resto la crisi ha imposto un generale ripensamento sul modo di consumare ed è finito l’effetto positivo della ricostituzione degli stock».

IPI 118/10

Al di là delle difficoltà congiunturali, il settore grafico sta vivendo anche una crisi strutturale? «La grafica editoriale e commerciale risente ancora delle situazioni pesanti determinate dalla crisi economica, ma sta senza dubbio subendo lo spostamento su Internet di informazioni e pubblicità. Al di là dello scenario post-crisi, esiste una specifica condizione strutturale: la cannibalizzazione dei mezzi tradizionali e quindi dei prodotti cartacei da parte di Internet. Certo, esistono ancora delle incognite che rallentano il fenomeno. Gli editori di giornali, per esempio, devono ancora capire come rendere redditizie le edizioni online, mentre per quanto riguarda i libri, l’avvento degli e-book - penso all’ambito scolastico - è frenato da quello che chiamerei l’effetto fotocopia: ovvero come difendere il diritto d’autore di fronte alla proliferazione delle copie da un solo pdf stampato».

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“Nel corso del 2010 non c’è una grande ripresa, assistiamo a un andamento altalenante con partenze e rallentamenti”. mercati industria grafica

Piero Capodieci

Come vede il 2011? «Esclusi gli effetti della cannibalizzazione di cui parlavo prima, credo che sarà migliore del 2010. Ci attende un anno un po’ più normale con leggeri incrementi della produzione. In particolare credo che si rafforzerà lo sviluppo del dato variabile, della personalizzazione degli stampati, sia in ambito editoriale sia pubblicitario. Quindi proseguirà la crescita della stampa digitale, anche se la personalizzazione può derivare dalla somma dei due tipi di stampa: digitale e offset». La crisi, congiunturale e strutturale, accelererà alleanze e acquisizioni? «È un tema di cui si parla molto, ma i fatti sono pochi. E questo credo sia la conseguenza del fatto che l’industria grafica è un settore con basse economie di scala. È la dimensione dei risparmi che rende competitiva un’alleanza, un’acquisizione, ma da noi, fatta eccezione per l’acquisto di materie prime o di macchine, economie non ce ne sono e quindi la spinta verso la concentrazione si riduce. Piuttosto credo che ci potrà essere una riduzione del perimetro di attività con la scomparsa di altre aziende, ma difficilmente ci sarà un cambiamento strutturale del settore. Per quanto ci si possa inventare, ci sarà comunque una riduzione del numero delle imprese dovuta al calo dei fatturati rispetto ai livelli del 2007 e 2008, a bilanci peggiori e alle difficoltà di accesso al credito a prescindere dalle politiche delle banche che con Basilea III hanno tirato un respiro. Le chiusure di aziende non credo che saranno tali comunque da modificare la dimensione dell’offerta che soffre di un eccesso di capacità produttiva».

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Che cosa può fare il settore per difendersi dall’attacco di Internet? «Credo che bisogna immaginare come possiamo fornire i clienti con prodotti che in qualche modo assomiglino ai nostri senza essere quelli tradizionali, oltre a proseguire sulla strada del minor impatto ambientale ristabilendo, dalla carta agli imballaggi, la verità rispetto a chi lancia accuse infondate. Dobbiamo ripensare i servizi che possiamo fornire, non restare intrappolati nel mestiere di base. Certo non è una sfida facile e per questo, come Assografici, stiamo organizzando prima della fine dell’anno una giornata di riflessione interna ed esterna per capire anche quali sono i vantaggi del prodotto cartaceo rispetto a quello virtuale e viceversa. Dobbiamo evitare battaglie di retroguardia ma per crescere, come settore e come sistema, dobbiamo aprirci al nuovo. Non vogliamo comportarci come i vecchi fabbricanti di carrozze che demonizzavano l’automobile dicendo che era rumorosa e che puzzava! Ma neppure farci cogliere impreparati facendo la fine del pane nero rispetto a quello bianco e poi scoprire che i consumatori sono tornati a rivalutare il pane integrale...». Achille Perego

IPI 118/10

Quindi non si attende un ritorno massiccio di investimenti in nuove macchine? «Le nostre imprese hanno investito molto per diversi motivi, dalla frammentazione delle aziende a una cultura che spinge a fare i leasing per ridurre gli utili e quindi per pagare meno tasse. Le nostre aziende hanno già un livello tecnologico di punta in Europa e quindi penso che assisteremo nel breve-medio termine più a investimenti sostitutivi che a nuovi salti di qualità tecnologici».



tecnologie stampa offset

Piano d’investimento B, C o D...

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futureproof di Manroland permette di predisporre da subito la macchina da stampa per una vasta gamma di accessori aggiuntivi che potranno essere installati successivamente. Questo dà la possibilità di investire già oggi in una macchina da stampa per il 2015. Le aziende grafiche devono decidere di investire in macchine da stampa che dovranno produrre per 4 o più anni. Nel passato era principalmente l’instabilità economica a rendere difficile la pianificazione degli investimenti. È ancora così, ma oggi esiste un fattore aggiuntivo da prendere in considerazione: i cambiamenti delle richieste del mercato. Queste modifiche sono legate al prodotto (es. un aumento nel volume di stampa nobilitata) e alla produzione (es. cambi di lunghezza delle tirature). Le aziende devono essere pronte a soddisfare entrambe le richieste, altrimenti gli stabilimenti rischiano di rimanere sottoutilizzati. È qui che entra in gioco il nuovo concetto futureproof. Con esso i clienti che acquistano una nuova macchina da stampa a foglio Manroland avranno la sicurezza di poter aggiungere accessori alla macchina entro i successivi 5 anni e di poter rispondere in questo modo ai cambiamenti delle richieste. Il cliente selezionerà gli accessori da un catalogo che si è arric-

chito nel corso degli anni e che continua ad arricchirsi. Un catalogo vasto di accessori per i sistemi di stampa a foglio

Il concetto futureproof è basato sugli accessori opzionali dalla serie QuickChange alla serie Inline, oltre che sull’equipaggiamento generale d’automazione. Le soluzioni QuickChange riducono il tempo di avviamento e, al momento dell’acquisto di una nuova macchina da stampa, i clienti posso scegliere tra oltre 10 opzioni in base alla struttura del loro lavoro. Nel caso in cui la struttura del lavoro dovesse modificarsi nel tempo e il cliente volesse di conseguenza aggiungere nuovi accessori, possono essere installati altri prodotti QuickChange. Le serie di accessori Inline sono raggruppate per 3 funzioni principali: nobilitazione della stampa come trasferimento lamina a freddo, controllo qualità come l’ispezione del foglio pieno, riduzione dei costi operativi tramite ad esempio l’alimentatore da bobina a foglio. Dal punto di vista tecnico, futureproof comprende una vasta gamma di lavori di preparazione meccanica ed elettrica, un prerequisito indispensabile per poter retrofittare la macchina con i nuovi accessori senza problemi e risparmiando tempo e risorse. Poiché la clausola di 5 anni, per i retrofit, si applica

alla macchina da stampa e non al proprietario, futureproof è trasferibile al nuovo proprietario aumentando così il valore di rivendita della macchina stessa. futureproof anche per le rotative

futureproof permette anche agli stampatori roto-offset di pianificare i possibili upgrade già all’acquisto della nuova macchina da stampa e di poterli installare in un secondo momento. Ciò permette loro di adattare le loro macchine alle mutevoli condizioni del mercato per salvaguardare la produttività ed economizzare a lungo termine. Queste le caratteristiche principali che rendono i sistemi di stampa dei giornali “futureproof”: • APL (cambio lastre automatico): un cambio lastre più veloce permette la produzione di più edizioni nel futuro. • InlineControl Systems: per proteggere ed espandere la propria attività tramite una costante alta qualità. • Larghezza bobina variabile: Manroland offre tante possibilità che permettono ai clienti di produrre altri formati nel futuro. • Configurazioni ibride: guadagnare nuovi mercati e ordini tramite la possibilità di stampare anche sulla carta patinata. Le caratteristiche principali che rendono i sistemi di stampa commerciale “futureproof”:

IPI 118/10

futureproof Manroland: a prova di futuro, adattabile ai mercati in evoluzione.


Con futureproof i clienti possono salvaguardare la loro produttività ed economia a lungo termine

• APL: possibilità di retrofit per ridurre i tempi di cambio lavoro. • InlineControl Systems: equilibrio dei colori per una qualità brillante e CutCon plus per un registro di taglio preciso e riduzione degli scarti. • SoftProof TC: la produzione rapida di bozze alla console di comando riduce tempo, denaro e fatica.

IPI 118/10

per le aziende grafiche che pianificano la redditività del capitale investito

futureproof è un’opzione che viene ordinata insieme alla nuova macchina da stampa. Fornisce il massimo ritorno degli investimenti perché non solo permette alla macchina da stampa di essere facilmente ed economicamente aggiornata in un secondo momento, ma riconosce al cliente un prezzo speciale per gli aggiornamenti. Se ad esempio un cliente di macchine a foglio dovesse decidere entro i primi cinque anni dall’acquisto di aggiungere opzioni relative al controllo qualità che includono sistemi per il controllo colore, ispezione dei fogli e monitoraggio percorso foglio, il ritorno dell’investimento futureproof sarà del doppio. Inoltre, nel caso un cui il cliente dovesse decidere di retrofittare il trasferimento della lamina a freddo, il vantaggio economico futureproof sarà addirittura triplice. n

tecnologie stampa offset

Il dispositivo ColorPilot per la misurazione e il controllo colore, in combinazione con la misurazione densitometrica e colorimetrica, può essere retrofittato senza problemi con il futureproof. Grazie a futureproof, perfino un grande accessorio come il Roland InlineFoiler Prindor può essere retrofittato dopo anni, aprendo in questo modo al cliente nuovi segmenti di mercato.

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Affidabilità soprattutto di ADOLFO FUSER

Alcuni utili consigli sulla scelta del software da uno dei player tecnologici più accreditati nell’ambito del packaging e della cartotecnica.

L’affidabilità è il fondamentale requisito richiesto a un software gestionale. Ma cos’è l’affidabilità, cosa la determina, come misurarla? E come scegliere il proprio software gestionale tra le molteplici soluzioni oggi disponibili? Valutare l’affidabilità è questione molto complessa in ogni campo. Quando poi si entra nell’ambito dei software gestionali vediamo prendere forma sentieri di ragionamento e criteri di analisi anche molto distanti tra loro. Mettere dei paletti su questo terreno è pertanto estremamente importante per razionalizzare e rendere oggettivo – e quindi controllabile e certo – il processo di valutazione. Questo anche se la forte diversificazione tecnologica, strutturale e funzionale delle soluzioni software oggi presenti sul mercato rende spesso difficile un’efficace analisi comparativa e uno screening completamente oggettivo. I sei nodi di un gestionale

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Occorre innanzitutto saper andare al di là dell’apparenza e filtrare correttamente i linguaggi commerciali delle singole offerte, per cogliere la vera sostanza di ogni proposta, con i veri punti di forza e di debolezza. È necessario cioè un approfondimento alla luce dei 6 princi-

pali caratteri che costituiscono i driver per un valido processo di monitoraggio e di screening dell’efficacia e del valore di un sistema gestionale: sicurezza, completezza, efficienza, flessibilità, tempestività, semplicità. Ma per un confronto oggettivo e per un sistematico benchmarking delle soluzioni testate occorre definire quale autentico significato hanno tali attributi e stabilire, volta per volta, cosa accertare e cosa misurare (benchmark) nelle differenti situazioni. Sicurezza COS’È La sicurezza è un primo carattere originario che un software deve garantire al dato e al suo sistema di trattamento. Un software può dirsi sicuro quando il processo attraverso cui i dati vengono ottenuti e gestiti è stabile e garantisce la continuità operativa e la certezza dell’informazione. Sotto questo profilo è ottimale un software che necessita di minimi interventi tecnici ovvero di poca “manutenzione”. COSA VALUTARE Il fabbisogno manutentivo è dunque un primo importante focus da presidiare. Al di là degli oneri economici, gli interventi manutentivi sul software sono fonte di discontinuità organizzative e funzionali che sottraggono attenzioni al flusso di lavoro. Completezza COS’È La completezza è un

secondo carattere indispensabile in un software di gestione. Un gestionale deve servire cioè l’intero sistema aziendale ed estendersi a tutte le aree di governo tipiche dell’azienda di produzione industriale. Ma attenzione al “tallone d’Achille” della genericità: un programma potrebbe essere solo genericamente completo e richiedere invece degli adattamenti, sempre scomodi e onerosi sotto diversi profili. COSA VALUTARE La chiave valutativa diventa in questo caso la focalizzazione sul “mestiere”. Un software focalizzato, sviluppato specificamente per il settore cartotecnico, ha certamente quel plus che può arginare l’effetto sorpresa in sede d’uso e non dare spazio a spiacevoli contenziosi. Efficienza COS’È L’efficienza è una variabile che attiene al rapporto costi/benefici. In questo contesto occorre guardare alla qualità e alla quantità di informazioni in rapporto ai tempi d’attesa e ai costi del sistema, nonché alle risorse tecnologiche, umane e organizzative richieste. Sotto questo profilo un software è tanto più efficiente quanto più permette all’utilizzatore di tarare l’investimento su ciò che effettivamente gli serve, diluendo nel tempo le scelte d’investimento. COSA VALUTARE Il grado di modularità del software e di IPI 118/10

tecnologie prestampa

Criteri per la scelta di un software gestionale per cartotecnica


tecnologie prestampa

Quali sono gli elementi da prendere in considerazione quando si decide di investire in un software gestionale? E che impatto può avere il nuovo software sull’organizzazione interna?

A TU PER TU CON...

Davide Dal Col (sales manager Gruppo B+B)

“scalabilità” dell’investimento è dunque il vero driver di efficienza da ricercare e da misurare nel contesto di un sistema comparativo di benchmarking, specialmente nelle strutture medio/piccole.

IPI 118/10

Flessibilità COS’È La flessibilità è un fattore performante con due tipiche proiezioni: il presente e il futuro. In quest’ottica è necessario osservare la capacità di risposta del sistema gestionale alle esigenze informative presenti e future degli utilizzatori, considerando la capacità di tenuta tecnologica del sistema nel tempo. COSA VALUTARE L’adattabilità del software, ovvero la sua “aggiornabilità” funzionale e soprattutto tecnologica, è pertanto l’indicatore che consente di misurare la flessibilità in prospettiva. Tempestività COS’È La tempestività è l’attitudine a mettere dati e informazioni a disposizione dell’ope-

ratore just in time, nel preciso momento in cui servono. Sia che il dato e l’informazione siano di nuova elaborazione o d’archivio, sia che essi siano di derivazione interna o esterna. Allo scopo risulta fondamentale la capacità di integrazione del software. E dunque la sua capacità di dialogare direttamente con altri sistemi anche in modalità Web o Internet based. COSA VALUTARE Qui è necessario pertanto monitorare attentamente il grado di apertura del sistema. Più un software è aperto, più permette di far fronte con flessibilità al nuovo e all’imprevisto.

Semplicità COS’È La semplicità è una variabile che riconduce all’immediatezza d’uso del software. Un software risulta semplice quando è immediatamente utilizzabile da utenti non specializzati di normali capacità e non crea particolari problemi d’uso. Quando sa entrare cioè in modo friendly nelle pratiche degli operatori. E lo fa utilizzando piattaforme tecnologiche standard, facilmente reperibili sul mercato e configurazioni immediatamente riconoscibili e utilizzabili dal personale. COSA VALUTARE Facilità d’uso e standardizzazione tecnologica sono pertanto gli indicatori da valutare in direzione della misurazione del profilo di semplicità del software. n

Il gruppo b+b Partner di EskoArtwork, è specialista nelle soluzioni informatiche e tecnologiche per il packaging cartotecnico e il visual communication. Uno dei player tecnologici più accreditati, da quasi vent’anni a fianco di scatolifici e cartotecniche con la regia gestionale di PackWay, il sistema integrato a console interattiva nato specificamente sui fabbisogni informatici del settore cartotecnico.

Accreditato interlocutore del mondo della cartotecnica e della stampa digitale, sottolinea che, sullo sfondo dello screening alla luce dei sei nodi dell’affidabilità, altri importanti corollari strategici si prospettano nel processo di selezione di un software. «Una prima questione – senza considerare l’entità dell’investimento necessario – è quella dell’impatto che “il nuovo” può produrre sui sistemi in uso e più in generale sull’organizzazione interna. Su questo piano l’aspettativa fondamentale è quella dell’adattabilità. Un’istanza che si traduce nella domanda “al nuovo”, dal lato tecnico-organizzativo, di adattarsi alle diverse “storie” informatiche, alle pratiche e alle abitudini operative dell’utilizzatore e, dal lato psicologico, di modellarsi sulle sue certezze operative e sulle sue routine. «Una seconda questione che si innesta nell’iter valutativo del software è quella dell’affidabilità della software house proponente e della sua capacità di assistenza e di supporto tecnico alla soluzione degli inevitabili problemi in fase d’avvio e d’utilizzo. Questa istanza non trova soluzione semplicemente nel ritorno d’immagine percepita, ma necessita di risposte e di testimonianze concrete. «Un terzo tema mette in gioco infine l’aggiornamento del software. Su questo piano si profilano due principali domande. La prima è relativa alle garanzie di sviluppo, di manutenzionabilità e di aggiornamento del software nel tempo. La seconda riguarda la possibilità del sistema di crescere e di modellarsi progressivamente sulle esigenze gestionali dell’utilizzatore». 37


Ogni stampato nasconde i suoi segreti Il nostro segreto è proporre solo prodotti performanti pe erform manti ed un servizio personalizzato h grazie alle ll nostre competenze, accompagna pagna lo l stampatore durante d l consuete che, le consum mi e migliore qualità della stampa operazioni in sala stampa. Ottimizzazione deii consumi sono ciò che offriamo. ADDITIVI DI BAGNATURA

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Mercati expressis verbis

Giro del mondo tra i mercati in crescita

PrOfitti

a due cifre

A partire da questo numero ospiteremo con cadenza mensile una serie di articoli riguardanti tematiche di grande attualità pubblicati sull’edizione 2010 di expressis verbis, una rivista edita annualmente da Manroland.

Il mercato nell’Europa Occidentale e negli Stati Uniti è caratterizzato da sovraccapacità produttiva, da un’estrema concorrenza nei prezzi e da costi di produzione in aumento. Questo è vero. Però esistono altri mercati. Mercati in crescita dove lo stampato raggiunge profitti a due cifre. Insieme a Ullrich Wilding facciamo un giro attraverso i mercati del futuro.

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di ULLRICH WILDING*

Print Media Monitor di Manroland distribuisce informazioni sulla situazione attuale del mercato della stampa a livello internazionale ed effettua previsioni sul suo potenziale di crescita. Il periodo di osservazione per l’attuale Print Media Monitor per i settori stampa commerciale, pubblicazioni e packaging arriva fino al 2014. Stampa commerciale. Con quasi il 50%, la stampa commerciale possiede ancora la maggior parte del mercato della stampa mondiale. I prodotti di questo mercato non potevano essere più diversi: la fetta più grande interessa la pubblicità, ossia inserti, cataloghi e direct mailing. Una previsione di crescita dal 6 al 7% non è sicuramente troppo ottimistica per i prossimi anni. Inoltre, la stampa commerciale include prodotti di nicchia, come i buoni oppure i biglietti, che sono sempre più elaborati. Innanzitutto i biglietti d’ingresso per eventi prestigiosi, eventi sportivi oppure eventi culturali vengono sempre più spesso prodotti con dispositivi per l’anticontraffazione. Il mondo dei cataloghi sta cambiando. Man mano che gli acquisti online stanno crescendo, il catalogo acquista un nuovo ruolo. Invece di cataloghi voluminosi annuali, oggi le aziende del settore si pongono ai clienti con più frequenza e con cataloghi più elaborati. Si stamperanno più cataloghi ma il volume totale della carta stampata diminuirà. Ci si sta impegnando per sviluppare una tipologia di business adatta alle tirature in diminuzione, usando sistemi di stampa rotocalco tradizionali. Esistono però segnali sempre più forti

*Responsabile per le ricerche di mercato presso Manroland AG.

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L’evoluzione della stampa nel mondo 2009 2014 1.0 3.8 Buoni e biglietti Cancelleria d’ufficio 0.9 -4.9 Biglietti di auguri 1.6 1.8 Cataloghi 4.9 -1.6 Mappe geografiche 1.5 -3.0 Elenchi 1.8 1.2 Stampa speciale 1.4 4.7 Poster e cartelli 3.9 7.1 Inserti 4.7 9.8 6.6 5.9 Brochure 3.3 8.1 Direct marketing Pubblicità 12.6 6.7 5.1 Stampa commerciale 44.2

Europa

Americhe

Asia

2009 2014 0.8 2.0 1.7 -5.6 3.0 -1.2 4.3 -1.8 0.6 -3.5 2.3 -0.6 1.3 -2.3 5.2 2.6 6.8 8.9 5.5 4.3 6.1 8.8 7.8 9.6 45.4 4.4

2009 2014 1.1 1.3 0.6 -7.6 2.1 4.1 4.0 -2.9 2.0 2.0 0.5 -0.9 1.2 -2.6 5.0 5.6 6.1 8.4 10.1 6.2 4.1 7.6 12.1 9.9 48.8 5.9

2009 2014 0.9 -0.8 1.2 -9.9 1.3 2.2 7.4 -7.6 1.2 2.2 2.2 -6.6 1.2 0.0 3.4 1.1 4.0 1.1 6.7 1.1 2.8 2.4 12.1 3.1 44.4 -0.4

2009 1.0 1.1 1.3 3.9 1.2 2.8 1.9 3.4 4.1 6.8 2.9 5.6 36.1

2014 11.1 2.9 13.0 4.3 6.8 8.7 12.9 17.3 17.3 17.3 15.7 9.3 12.5

Libri Giornali Riviste Stampa pubblicazioni

5.6 7.6 9.8 23.0

4.5 4.1 6.0 0.5

7.9 7.9 7.6 23.4

3.5 1.6 3.2 2.8

4.4 4.3 10.5 19.2

-4.0 1.4 2.8 0.9

4.7 6.4 10.3 21.4

1.2 -4.4 3.9 0.8

9.1 12.3 9.7 31.1

13.9 14.0 12.1 13.4

Packaging Etichette Stampa packaging

28.7 4.1 32.8

6.9 4.8 6.6

27.7 3.5 31.2

10.6 5.6 10.0

28.5 3.5 32.0

9.5 2.1 8.7

29.4 4.8 34.2

2.2 2.4 2.3

28.8 4.0 32.8

17.6 10.4 16.7

Valori espressi in percentuale 2009 = quota di mercato 2014 = incremento

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Germania

che le società di vendita per corrispondenza che non si convertiranno al catalogo elettronico prenderanno in considerazione anche altri processi di stampa. Stampa packaging. Il numero di prodotti confezionati è in continuo aumento. La stampa del packaging rappresenta più del 30% rispetto al totale degli stampati, il che significa che è il secondo più grande segmento del Print Media Monitor. Ovviamente, non esiste alcun concorrente elettronico al packaging. L’e-commerce sta spingendo in alto la richiesta di packaging. Le previsioni del packaging stampato sono molte buone, si stima una crescita del 7% nei prossimi cinque anni. La crescita in Germania e nel resto d’Europa sarà ancora più grande. In particolare sono previsti alti livelli di crescita per l’Asia poiché nazioni con elevata popolazione come Cina e India aumenteranno il loro livello di consumi, spingendo in alto le percentuali del packaging. Stampa di pubblicazioni. Giornali, riviste e libri che sono nel segmento di stampa pubblicazioni nel Print Media Monitor devono difendersi contro la concorrenza dei media elettronici e i cambiamenti delle abitudini di lettura. Ovviamente ogni mercato ha le sue particolari dinamiche. Ad esempio, negli Stati Uniti e in alcune nazioni europee occidentali la stampa dei giornali è in continuo calo. Tuttavia, su scala globale tutte e tre le produzioni continueranno a crescere. L’Asia darà il contributo più grande a questa crescita. Il livello d’istruzione in crescita nelle nazioni come Cina e India spinge la richiesta d’infor-

mazione facendo aumentare la richiesta di giornali. Considerevole crescita per quanto riguarda i libri: la produzione, a causa degli elevati costi in Europa e negli Stati Uniti, si sta sempre più spostando verso paesi come India e Cina.

LA STAMPA: MERCATO IN RIALZO?

In generale sì. Tuttavia occorre differenziare. In Europa i Paesi dell’Est, e in particolare le grandi economie nazionali come Russia, Polonia, Turchia e Repubblica Ceca richiedono sempre più prodotti stampati. Inoltre, alcune nazioni dell’Europa dell’Est traggono beneficio dall’arrivo di commesse da nazioni con alti costi di produzione. Dall’altro lato il mercato nell’Europa dell’Ovest – soprattutto Germania, Inghilterra, Francia, Italia e Spagna, dove viene prodotto il 75% degli stampati – soffre di sovraccapacità, di un’estrema concorrenza nei prezzi e di costi di produzione in aumento. Il panorama dell’industria grafica negli Stati Uniti è molto simile. In contrasto, ci si attende profitti in aumento a due cifre per la maggioranza dei mercati di stampa in Asia nei prossimi cinque anni. Ovviamente esistono delle grandi differenze anche in questi mercati. Mentre il Giappone altamente industrializzato affronta sfide simili a quelle incontrate nel mondo occidentale, i prodotti stampati nei mercati emergenti di Cina e India diventeranno sempre più richiesti.

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Totale


Molte aziende italiane ed estere hanno scelto le nostre macchine e i nostri impianti perché consentono di risolvere in modo specifico e totale ogni problema di confezionamento e imballaggio con films plastici. Da oltre 45 anni operiamo nel settore applicando sempre le tecnologie più avanzate.

I nostri collaboratori sono esperti e qualificati professionisti coi quali sviluppiamo programmi di continua ricerca e di sistematiche sperimentazioni. Anche per questi motivi produciamo, oggi, macchine automatiche in grado di eseguire confezioni ad alta velocità; retratte e/o non retratte, di GIORNALI, LIBRI, RIVISTE, CATALOGHI, QUADERNI, RISME DI CARTA, MODULI CONTINUI, ecc. in copie singole o pacchi.

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Basso impatto ambientale e ridotto consumo energetico

La convenienza del LED-UV Ryobi, rappresentata in esclusiva da Samor Italia, ha sviluppato un nuovo sistema di asciugatura a LED-UV applicato alle offset a foglio che offre un notevole risparmio energetico. Può essere montato su tutti i modelli della serie Ryobi 1050 (formato B1 - 70x100), della serie 920 (formato A1 - 640x920), della serie 785E/750/750G (formato B2 - 50x70) e sui modelli 525GE/525GX (formato A3 plus - 35x50). Non solo consente un notevole abbassamento dei consumi energetici ma, paragonato a un sistema a lampade convenzionali, ha una durata prolungata. L’assenza di emissione di ozono e la produzione minima di calore rendono questo sistema veramente ecologico. alto risparmio energetico

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Queste alcune caretteristiche del sistema Ryobi: • L’irradiazione UV si adatta al formato carta (la regolazione automatica non è possibile): l’area irradiata può essere modificata gradualmente per corrispondere esattamente al formato carta. • L’irradiazione UV si regola in base alla velocità della macchina: l’intensità dell’irradiazione della luce LED-UV è regolata automaticamente in base alla

velocità di stampa. • La luce LED-UV si accende e si spegne all’istante: una lampada UV tradizionale richiede un minuto di riscaldamento per accendersi e 4 minuti di raffreddamento dopo lo spegnimento, pertanto molti utilizzatori lasciano la lampada accesa per ottimizzare al massimo i tempi di preparazione; al contrario, la luce LED-UV del sistema di stampa LED-UV automaticamente si accende all’istante solo in stampa. Ne risulta un’efficienza mag-

giore nonché un consistente risparmio energetico. vincitore del concorso Machine Design Award

In Giappone, il sistema di stampa LED-UV ha vinto recentemente il Nippon Brand Prize al 39mo concorso Machine Design Award sponsorizzato dal Nikkan Kogyo Shimbun, Ltd. Il sistema di stampa LEDUV impiega una fonte di luce LED-UV al posto della lampada a essiccazione convenzionale UV (ultravioletta) tipica-

I vantaggi del sistema led-UV Sistema LED-UV Durata fonte di luce

Circa 15.000 ore

Assorbimento 12,3 kW (durante irraggiamento) Tempo di approntamento

Si accende all’istante Si spegne all’istante

Controllo dell’area di irradiazione

L’ampiezza dell’irradiazione può essere controllata in base al formato carta (metodo segmento3)

Radiazione infrarossa

Nessuna

Ingombro dell’attrezzatura

Piccola cabina di controllo, non è richiesto alcun condotto di ventilazione

Generazione di ozono

Non è generato ozono né odore di ozono, non è richiesto alcun estrattore

1 Sistema di lampade a doppio mercurio usate nell’unità di essiccazione UV nella sezione in uscita dei modelli della serie Ryobi 750.


tecnologie stampa offset

LED-UV Il livello d’irradiazione è in funzione del formato carta e della velocità di stampa.

mente usata per l’asciugatura. Ryobi è stata la prima al mondo a utilizzare questo sistema sulle macchine offset a foglio. Paragonato al sistema di asciugatura con lampade UV convenzionali, il sistema di stampa LED-UV ha un bassissimo impatto ambientale: consuma meno elettricità, ha una durata maggiore e non genera ozono. Come riconoscimento per questi miglioramenti, il sistema è stato quindi insignito del Nippon Brand Prize. Il giornale Nikkan Kogyo Shimbun ha fondato l’Industrial

Design Awards in collaborazione con il ministero giapponese dell’Economia, del commercio e dell’industria (METI) per promuovere lo sviluppo nella progettazione di prodotti industriali. I progetti vengono valutati non solo da una prospettiva estetica, ma come visione globale delle varie caratteristiche di ogni prodotto, in termini di prestazione, qualità e sicurezza, così come per le implicazioni ambientali, sociali ed economiche. Il Nippon Brand Prize è il riconoscimento più importante dopo il Minister’s Prize del METI ed è assegnato ai prodotti che vogliono segnare il futuro del paese del Sol levante attraverso uno sviluppo tecnologico originale.

(Paragonato a un sistema a lampade convenzionali della serie Ryobi 750) Sistema a lampada convenzionale1 Circa 1.000 ore2 47 kW Richiede 1 minuto di riscaldamento Richiede 4 minuti per il raffreddamento È solo possibile l’irradiazione alla massima ampiezza

Confronto stampa LED-UV / offset convenzionale SISTEMA DI STAMPA LED-UV VS STAMPA CON INCHIOSTRI GRASSI

SISTEMA DI STAMPA LED-UV VS STAMPA UV CON ESSICCAZIONE A LAMPADE UV CONVENZIONALI

Asciugatura istantanea senza problemi di riporto I fogli stampati possono essere immediatamente impilati sulla tavola in uscita senza dover utilizzare rastrelliere in uscita. Non occorre attendere per la perfetta essiccazione dello stampato.

Riduce il consumo energetico del 70-80%; nessun odore di ozono Non occorre installare deodorizzatore, condotto di ventilazione o dispositivi analoghi. Può essere installato anche in aree con alta densità di popolazione. Garantisce un ambiente di lavoro più pulito.

Asciugatura istantanea senza tempi di attesa I fogli stampati possono essere immediatamente inviati al processo successivo di taglio e rifinitura. Si può stampare su supporti non assorbenti come carta opaca, carta sintetica o metallizzata. Trattasi di un sistema salva-spazio in quanto non occorre prevedere un ambiente dove lasciar asciugare gli stampati. Asciugatura istantanea senza polvere antiscartino Non occorre preoccuparsi del rilascio di polvere sui fogli stampati. Garantisce un ambiente di lavoro più pulito.

Nessun utilizzo di luce a infrarossi Previene la contrazione dei fogli stampati a causa del calore. La luce LED-UV si accende e si spegne all’istante Tempi di preparazione accorciati. Design salva-spazio È richiesto un ingombro minimale per la cabina di controllo, l’unità di raffreddamento e altri dispositivi. La luce LED-UV è a lunga durata La sostituzione è meno frequente.

Basso impatto ambientale L’inchiostro LED-UV non contiene VOC (componenti organici volatili). L’assenza del forno ad aria calda riduce l’emissione di CO2.

Genera radiazione infrarossa (occorrono contromisure al calore generato sia a protezione del materiale stampato che delle parti macchina) Cabina di controllo ingombrante, è necessario un sistema di aerazione Genera ozono, è necessario un estrattore per espellere il calore e l’ozono 2 3

In base alle condizioni di utilizzo. Non è possibile la regolazione automatica.

Vantaggi del LED-UV. Ryobi è il primo produttore al mondo della tecnologia LED-UV, che consente oltre il 70% di riduzione del consumo energetico rispetto a una lampada UV.

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software gestionale

Edigit-Digital, gestione precisa dalla A alla Z Edigit-Digital è il nuovo software gestionale modulare messo a punto da Edigit per rispondere, con strumenti mirati, alle specifiche esigenze delle aziende che hanno investito nella stampa digitale durante tutte le fasi del processo produttivo. Tale software permette di stilare preventivi, anche con più varianti, con semplicità e rapidità tramite l’utilizzo di automatismi e listini prezzi modificabili per cliente e per tipologia di prodotto e offre la possibilità di gestire al meglio i lavori tramite l’archiviazione dei file forniti dal cliente. L’offerta generata dal preventivo è personalizzabile a seconda delle specifiche esigenze e può essere poi spedita al cliente tramite e-mail

Kongsberg XP integrata con funzioni di automazione EskoArtwork ha annunciato il lancio di Kongsberg XP Auto, una nuova versione potenziata del plotter da taglio XP. Questo modello integra il caricamento e lo scaricamento automatici per fornire la massima capacità per la finitura digitale disponibile sul mercato. È il completamento perfetto per un sistema di stampa digitale di grande formato e consente un flusso di lavoro di produzione totalmente digitale per espositori per punti vendita e imballaggi in bassa tiratura.

B+B International Tel. 0423.1951110 Servizio lettori n. 2

grazie alla funzionalità di invio automatico inclusa nel software. Al modulo preventivi è direttamente collegato quello delle commesse di produzione (con compilazione automatica da preventivo) e quello del CRM, che consente di monitorare l’avanzamento commerciale di offerte e conferme, impostando delle date di ricontatto al cliente. A questi moduli

si affiancano anche gli Ordini ai fornitori, il Consuntivo automatico delle commesse (stilato grazie al Rilevamento tempi dai reparti, che rileva le effettive tempistiche di produzione del flusso di lavoro digitale), il modulo per la Gestione del magazzino e quello per la Fatturazione.

La configurazione è in grado di gestire una vasta gamma di materiali, da fogli rigidi a materiali flessibili di dimensioni massime pari a 2310x3600 mm.

Edigit International Tel. 051.372688 Servizio lettori n. 1

stoccaggio maniche flexo

elettrofotografia a colori

Revolver Self in scatola di montaggio

Etichette con bianco opaco

Simec Group, azienda leader da oltre 50 anni a livello mondiale nella fornitura di rulli, maniche anilox e accessori di stampa per il mercato flessografico, ha lanciato una nuova versione del sistema di movimentazione e stoccaggio sleeve: Revolver Self. Si tratta di una versione in scatola di montaggio che consente di ridurre in modo importante le dimensioni dell’imballo e, di conseguenza, i costi di spedizione. Revolver consente di movimentare le maniche anilox dall’unità di stampa al sistema di pulizia e successivamente al magazzino di stoccaggio, con accorgimenti e meccanismi che consentono di eseguire questi spostamenti con la massima sicurezza e certezza di non danneggiare e, quindi, preservare l’anilox. Secondo le statistiche Simec, un’accurata gestione della movimentazione e pulizia degli anilox consente di ridurre anche del 25% i costi per i rifacimenti degli stessi.

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finitura digitale

L’ultima generazione di macchine da stampa digitale Xeikon offre la possibilità di creare etichette di tipo “no label” o “label-less look” con supporti trasparenti e toner bianco opaco. Le etichette autoadesive o i film trasparenti stanno emergendo come opzione preferita per le aziende che vogliono migliorare l’immagine del proprio marchio e ricercano un’alternativa alle etichette cartacee applicate con colla. Tutte le macchine da stampa Xeikon per etichette sono dotate di cinque stazioni colore: quattro sono i colori di quadricromia (CMYK) e la quinta stazione è disponibile per tinte piatte o personalizzate, incluso il toner bianco opaco a passaggio singolo.

Punch Graphix Italia, Tel. 02.92729003 Servizio lettori n. 4

Simec, Tel. 0331.393900 Servizio lettori n. 3

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NEWS

notizie dalle aziende


NEWS

notizie dalle aziende stampa digitale di grande formato

Nuovo inchiostro argento per i plotter Mimaki L’inchiostro argento va ad arricchire il range degli eco-solventi ES3 di Mimaki. Effetti metallici, come l’oro o il bronzo e altre incredibili tonalità di colore, possono essere ottenuti mediante la combinazione del nuovo silver di Mimaki con gli altri colori ES3. Il nuovo inchiostro è compatibile con le stampanti delle serie Mimaki JV33 e CJV30. In particolare può essere montato sui modelli JV33-130/160/260, CJV30-60/100/130/160, TS3-1600, TPC-1000. L’utilizzo dell’argento non richiede particolari conoscenze o competenze tecniche. L’operatore può semplicemente selezionare il colore o la sfumatura prescelta all’interno della cartella colori metallici di RasterLink Pro5 e dare il via alla stampa. In aggiunta, il Rip offre la possibilità di personalizzare e realizzare la tonalità più adatta alle esigenze dei singoli clienti.

Bompan, Tel. 0331.81971 Servizio lettori n. 5 misurazione colore

Nuovo standard per le arti grafiche X-Rite ha annunciato il lancio di XRGA, un nuovo standard metrologico per il settore delle arti grafiche. Progettato per avvalersi dei progressi nella scienza del colore e dei nuovi standard internazionali, XRGA offre una soluzione per ridurre le incongruità di misurazione tra strumenti già esistenti in precedenza e prodotti da X-Rite e da GretagMacbeth. Il nuovo standard XRGA migliorerà la corrispondenza tra gli strumenti, in modo tale che gli utenti possano avvalersi di uno scambio dati di elevata qualità tra siti che utilizzano diversi strumenti, indipendentemente dalla loro affiliazione.

X-Rite Italy, Tel. 02.96734266 Servizio lettori n. 6

stampa digitale di grande formato

Novità per la stampa a sublimazione Roland DG Mid Europe ha presentato VersaART RS-640S con luce da 160 cm per la produzione di soft signage come striscioni e banner, oltre a bandiere e stendardi. RS-640S realizza tessuti personalizzati di alta qualità e con una decorazione molto accattivante, adatta a team e squadre sportive. Inoltre si possono stampare grafiche per interni con un alto livello di colore e dettaglio, coordinate con l’ambiente da arredare. VersaART RS-640S utilizza gli inchiostri sublimatici Roland SBL-2, in contenitori da 1000cc e nei quattro colori della quadricromia. SBL-2 è realizzato con pigmenti di prima qualità e permette la stampa su carta per il successivo trasferimento su stoffa.

Roland DG Mid Europe, Tel. 0735.586558

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Servizio lettori n. 7

agfa informa

Prodotti eco e servizi green insieme offrono più competitività I tre pilastri fondamentali del green business: la certificazione ambientale, la compensazione delle emissioni di CO2 e l’analisi ambientale strategica per aziende. Questi servizi saranno forniti da Agfa Graphics in abbinamento ai propri prodotti a basso impatto ambientale per aiutare le aziende a sfruttare al massimo le potenzialità delle nuove tecnologie. Un sistema CtP a emissioni zero? Uno stampato a basso impatto ambientale? State cercando di ottenere la certificazione FSC o PEFC per la vostra azienda? Oggi potete avere tutto questo con facilità e velocità. Acquistando una tecnologia a basso impatto ambientale di Agfa Graphics avrete la possibilità di entrare in contatto con consulenti esperti in queste materie che vi daranno i consigli giusti per trasformare i vostri prodotti tradizionali in prodotti a basso impatto ambientale. Agfa Graphics ha stretto una partnership con Altaeco, creando un programma di servizi specifici per il settore delle arti grafiche denominato “Le Vie della Sostenibilità” (LVDS). All’interno di questo progetto ogni azienda del settore potrà trovare le soluzioni personalizzate per rendere il proprio business più attraente e competitivo. Agfa Graphics e Altaeco hanno ottenuto l’utilizzo di un marchio molto noto come “No Effetto Serra”, veicolato da Eco-Way, società leader nel settore del carbon footprint, ottenendo una personalizzazione del logo specifica per il settore grafico “No Effetto Serra Graphics” (NESG), grazie a un progetto di neutralizzazione delle emissioni derivanti dalla produzione che Agfa Graphics ha sottoscritto. La compensazione avviene tramite il progetto di tutela boschiva realizzato da LVDS in un’area del Parco del Ticino. Ad ogni azienda che acquisterà un sistema CtP di Agfa Graphics, o altri prodotti a basso impatto ambientale, sarà concesso l’utilizzo del marchio NESG sui propri stampati, un supporto alla comunicazione strategica dell’azienda verso il proprio mercato di riferimento, nonché uno spazio dedicato sul sito www.lvds.it per promuovere la valenza ecologica dei prodotti e servizi offerti. Rientra nell’ambito dei servizi offerti anche la possibilità di avere un consulente specializzato nell’accompagnare le aziende all’ottenimento delle certificazioni ambientali di prodotto denominate FSC e PEFC. Particolarmente importanti per il nostro settore, le certificazioni FSC/PEFC consentono alle aziende che le conseguono di utilizzare carte e cartoni derivanti solo da foreste certificate e monitorate, evitando così disboscamenti selvaggi. Per maggiori informazioni: agfagraphics.it@agfa.com – info@lvds.it

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M.M. FORNITURE ARTI GRAFICHE SOLUZIONI Ricerca e Sviluppo Tecnologia e Servizi Materiali di Consumo

Utilizziamo l'esperienza ed il talento creativo abbinato alla conoscenza tecnologica e finanziaria per realizzare soluzioni che vengono sviluppate sulla base delle reali esigenze di ogni suo cliente. Mette a disposizione della clientela la propria professionalità per realizzare, dalla prestampa alla sala stampa, una concreta partnership mirata alla fornitura di materiali di consumo, tecnologia, servizi e soluzioni finanziarie adeguate. Partners principali: Hautron, Ipagsa, Esko-Artwork, Punch Graphix, Basys Print, Epson. Materiali: Film, Lastre convenzionali, Lastre Termiche e Violet, Lastre Processless, Inchiostri,Tessuti gommati, prodotti di consumo per digitale, chimici di sala stampa. Tecnologia: Stazioni di lavoro Macintosh e PC, Sistemi di archiviazione, Server centralizzati, Rack, Reti, Sistemi editoriali, Ctp nuovi ed usati. Software: Sviluppo Xtencion per Quark XPress, sviluppo portali e Web dinamici. Soluzioni di Data Base interfacciate con Quark XPress ed il Web. Sistemi Grafici Centralizzati. Interfacce Web dinamiche per sistemi grafici (UpLoading e Downloading documenti, accettazione digitale della singola pagina o della segnatura pronta per la stampa). Servizi: Analisi aziendale dei processi lavorativi nelle varie isole produttive (redazione, prestampa, sala stampa). Consulenza finanziaria con pacchetti leasing o factoring per le singole necessità finanziarie.! Linearizzazione dispositivi di uscita digitali a colori, CtF, CtP, macchine da stampa. Assistenza: Sistemistica Macintosh, Pc, File Server, Ctp nuovi e usati, Quark XPress, Creative Suite, Esko, Hautron, Harlequine. Esclusivisti per l'Italia: Ctp Basys Print del gruppo Punch Graphix con tecnologia laser che incide le lastre convenzionali detta anche tecnologia UV. Rivendita, assistenza, ricambi. M.M. FORNITURE ARTI GRAFICHE srl Via del Lavoro (zona ind.le) 06033 Cannara (PG) - Tel.: +390742720112 - Fax: +39074272985 - www.mmfornitureartigrafiche.it


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Kgraphic, lamine per packaging primario Luxoro, distributore esclusivo per l’Italia dei prodotti Kurz per la stampa a caldo e a freddo, propone al mercato Kgraphic, una gamma completa di lamine metallizzate per la nobilitazione di packaging primari, come ad esempio quelli del comparto dolciario e del cioccolato in particolare. Le lamine Luxor e Alufin della gamma Kgraphic offrono un’illimitata scelta di tonalità metallizzate standard: dai classici oro e argento al rosso, azzurro, viola, blu, verde ecc. È inoltre possibile ottenere tinte speciali su specifica richiesta. Le lamine Luxor e Alufin, utilizzabili su tutte le più comuni macchine da stampa, sono adatte per la stampa su cartone o carta ruvida in quanto offrono ottima coprenza e aderenza. La particolarità di queste lamine è quella di essere applicabili anche su etichette in PVC, PE, PP e PET ad altissime velocità su unità di stampa in rotativa.

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Pellicola MetallicProof per packaging La pellicola di Epson è un materiale rivoluzionario che permetterà a designer di packaging e aziende di prestampa di ottenere effetti metallici su prove di stampa contrattuali, menabò e prototipi a un costo inferiore. MetallicProof è stata sviluppata appositamente per l’utilizzo con la nuova stampante inkjet Epson Stylus Pro WT7900, l’unica inkjet a offrire un inchiostro bianco opaco a base acqua. I fogli metallizzati sono largamente utilizzati per le etichette e il packaging flessibile di snack e prodotti dolciari. Stampando su pellicola MetallicProof senza usare la base di inchiostro bianco si possono ottenere colori metallici con tinte oro e bronzo, ma anche con toni di blu, rosso, verde ecc.

Epson Italia, Tel. 02.660321 Servizio lettori n. 9 inkjet

CorrStream per packaging in cartone ondulato Basato sulla tecnologia dei sistemi di stampa Kodak Versamark, il nuovo sistema di stampa digitale ad alta velocità CorrStream di Sun Automation è il primo prodotto di questo tipo progettato appositamente per il settore del packaging in cartone ondulato. È il risultato di un accordo di sviluppo e commercializzazione del prodotto tra Kodak e Sun Automation e fa parte del piano di Kodak di estendere l’applicazione di queste tecnologie primarie a diversi mercati specifici. Con velocità fino a 152 mpm, ha un’area di stampa a colori di 1.143 mm di altezza su un foglio di cartone ondulato fino a 1.524 mm di larghezza. La stampante usa fino a 20 teste di stampa Kodak Versamark DH90 per produrre immagini a colori su cartone ondulato per espositori e imballaggi di tipo primario e secondario con grafica variabile.

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21/10 Competere in anni di crisi: l’approccio strategico e organizzativo 28/10 Calcolo dei costi in prestampa e aumento della produttività 4/11 Il ruolo della stampa nel mix con i nuovi media della comunicazione 9/11 Consumi, contenimento costi e rispetto ambientale 11-18-25/11 Vendere: strategie e tecniche per migliorare i risultati

L’Accademia del Poligrafico Segreteria organizzativa e coordinamento corsi: via Kolbe 8, 20137 Milano - Tel 02 7529101 - Fax 02 75291032 www.accademiadelpoligrafico.it - info@accademiadelpoligrafico.it


Quotidiani poST-stampa

Ferag

Fold n’stitch, terza piega con cucitura integrata

Ferag presenta a Ifra la nuova linea “fold n’stitch” e Navigator per automatizzare la sala spedizione.

Grazie alla flessibilità di questa nuova soluzione, è possibile prevedere molteplici configurazioni, fino a diventare una linea di finishing completa.

di VANNA PIZZETTI

Dopo aver lanciato alla Ifra 2009 il sistema di terza piega StreamFold, quest’anno Ferag ha un’altra freccia al suo arco, una novità che, come ormai tradizione, vedrà il suo battesimo in fiera ad Amburgo: l’integrazione nel processo di terza piega della funzione di cucitura a punto metallico. La nuova linea di terza piega “fold n’stitch” con cucitura aggiunge ulteriore valore e flessibilità alle lavorazioni eseguite nella sala spedizione dei quotidiani. «Con il processo di cucitura sul dorso i quotidiani possono ampliare la tipologia di supplementi da allegare al giornale, sfruttando così appieno le potenzialità delle macchine da stampa e creando nuove occasioni di business», ha commentato Jürg Möckli, CEO di Ferag. La configurazione presentata ad Amburgo è senza la funzione del rifilo, ma è possibile prevedere una soluzione completa collegando, in linea o fuori linea, il sistema di taglio trilaterale Jobtrim o la taglierina a tamburo SNT. Rispetto a Navigator, la seconda novità annunciata da Ferag, il management non ha voluto offrire anticipazioni, riservando l’approfondimento durante la fiera.

Ampia possibilità di configurazioni

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Il componente di terza piega e cucitura può essere collocato facilmente tra diverse stazioni di rilascio UTR e attivato in-line da più uscite della piegatrice. La linea può essere anche alimentata in modalità stand-alone tramite il JetFeeder, indipendentemente dalla produzione di stampa. La versatilità di configurazione offerta da Ferag si esprime mediante l’utilizzo del MultiDisc che permette di avvolgere gli stampati provenienti dalla macchina da stampa e trasformarli in prodotti cuciti in

linea piegatura cucitura Caratteristiche tecniche: • Velocità massima: 40.000 copie/ora • Formati prima della terza piega: da 297x210 mm a 450x310 mm • Foliazione prima della terza piega: da 4 a 64 pagine tabloid • Tipi di piega: con unghia, senza o con unghia diversa (a seconda del prodotto)

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Prototipopresentatoincollaborazione con Gamma

Quotidiani post-stampa

“In occasione di Ifra, Ferag presenta sempre una novità. Quest’anno ne annunciamo addirittura due”.

Jürg Möckli (CEO Ferag Sa)

terza piega offline tramite stazione di svolgimento. Come accennato, in abbinamento alle soluzioni JobFolio (rifilatrice/taglierina rotativa trilaterale JobTrim e stacker compensatore JobStack 90) di WRH Marketing, il nuovo processo di terza piega e cucitura “fold n’stitch” può essere ampliato fino a diventare una linea di finishing completa, con un interessante rapporto costo-prestazioni per la produzione di prodotti semicommerciali.

Con “fold n’stitch” è possibile orientarsi verso la produzione di prodotti semicommerciali completi di alta qualità.

Versatilità e rapidi cambi lavoro

L’impianto utilizzato nel centro demo di Hinwil esprime il principio modulare che è alla base dello sviluppo delle soluzioni Ferag. Il sistema, che colpisce per la sua compattezza, permette infatti un’ampia quantità di varianti differenti di produzione in una superficie minima. Grazie alle funzioni di raccolta, inserimento, cucitura, taglio, avvolgimento con pellicola e impacchettamento, con questo impianto è possibile produrre giornali e semicommerciali, polybagging o raggruppare i pacchi di pubblicità per una distribuzione diretta. La linea è completamente programmabile. Oltre ai supplementi regionali, si possono inserire anche altri stampati per pubblicità direct-mail. Con EasySert è possibile spaziare facilmente e rapidamente dalla tecnica di apertura fuori centro a quella a vuoto o ad aria; praticamente si possono gestire tutti i prodotti (anche a quattro pagine), rifilati e non. Nel corso della dimostrazione sono stati eseguiti cambi lavoro in pochi minuti, passando velocemente da un tipo di produzione all’altro; tramite servomotori, infatti, tutti i componenti del sistema possono essere aggiustati automaticamente in termini di formato. Dopo pochi minuti dal termine di un lavoro – sia esso un inserto, un prodotto semicommerciale o polybagging – la linea di produzione è pronta per iniziare il lavoro successivo. Per ottimizzare la produttività l’operatore può seguire sul monitor la successione degli alimentatori JetFeeder. Doppia capacità produttiva senza modificare l’Impianto

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La versatilità si manifesta, in particolare, con i due sistemi di preraccolta RollStream e FlyStream, quest’ultimo con funzione di recupero dell’allegato nel caso ci siano errori di inserimento. Partendo da una linea con alimentatori JetFeeder disposti da un lato, senza modificare l’impianto, con l’applicazione di altri JetFeeder dalla parte opposta è possibile disporre di una doppia capacità di alimentazione degli stampati.


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Il consulente

il consulente gestione aziendale

Michele Pingitore

La crisi: opportunità di sviluppo dell’impresa?

Inauguriamo con questo numero una nuova rubrica che offrirà spunti utili a tutte quelle aziende che in questo difficile momento storico devono valutare il proprio business in modo lucido e razionale per poter continuare a esistere.

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Quando si affronta il tema della crisi d’impresa che attanaglia il settore grafico, si potrebbe iniziare elencando una lunga serie di dati negativi, come l’incremento esponenziale della richiesta di cassa integrazione ordinaria e straordinaria passato dalle 4.080.436 ore autorizzate nel 2006 alle 16.744.958 autorizzate nel 2009 (fonte Assografici), oppure la corsa irrefrenabile delle richieste di ammissione alle procedure concorsuali: il numero dei fallimenti ha raggiunto la percentuale dello 0,33% delle aziende attive durante il 2009, con un incremento rispetto all’anno precedente del 36%, mentre il numero dei concordati preventivi ha registrato percentuali in forte aumento. Da una stima approssimativa si registra una differenza con l’anno precedente compresa tra il 50 e il 60%. Ma il fatto che l’industria italiana, e di riflesso il settore delle arti grafiche, abbia collezionato risultati poco lusinghieri nel corso del 2009 e che le attese per i ratios sull’insolvenza e affidabilità del settore per il 2010 non potranno che essere in peggioramento, è una certezza diffusa. E allora? O ci si unisce al partito dei disfattisti o si rimpolpa la schiera dei pochi ottimisti. Proviamo allora a percorrere la strada della razionalità cercando di togliere qualche alibi a chi invoca le sfortune che arrivano da ogni dove concentrando l’attenzione sulle cause interne, sulle abilità fondamentali di chi governa l’azienda: saper cogliere tempestivamente le situazioni critiche per evitare che esse portino a una situazione di crisi aziendale irreversibile. Nella realtà talvolta accade che non ci si renda conto del progressivo deteriorarsi della situazione aziendale o peggio si dissimulino gli effetti negativi delle perdite d’esercizio iscrivendo in bilancio poste di autofinanziamento fittizie: evitando di imputare in opportuni fondi i rischi pendenti e i crediti inesigibili o incagliati, aumentando le rimanenze, ratei attivi inesistenti e altre “fantasie” contabili. Risultato? Quando alcuni degli stakeholder indispensabili alla vita aziendale - banche, fornitori, dipendenti ecc. - si rendono conto che il dissesto ha raggiunto un livello di evidenza tale da rendere la situazione insostenibile, questa deflagra, senza controllo e spesso a quel punto con poche soluzioni. Ad aggravare il quadro contribuisce in Italia il modello di accesso al credito con garanzie fideiussorie (largamente abusato per l’insussistenza patrimoniale di tantissime PMI) che, abbattendo il muro giuridico tra il patrimonio aziendale e personale, ottiene lo sconfortante risultato di coinvolgere nell’insolvenza, oltre a tutto il ceto creditorio, fornitori, dipendenti e anche gli imprenditori. In altri termini si può condividere un’espressione di Luigi Guatri, esperto di valutazione aziendale ed ex rettore della Bocconi: “Per certo quasi sempre all’origine della crisi sono i soggetti protagonisti della vita aziendale: le loro insufficienze, i loro errati comportamenti, le loro incapacità non sono mai del tutto estranee ai processi di crisi, anzi ne sono spesso la causa prevalente”. Se l’analisi può apparire dura, eccessivamente risoluta nei confronti del management, è opportuno ricordare come le evidenze statistiche e le numerose ricerche effettuate confermino come nella maggior parte dei casi la crisi è di natura interna ed è strettamente legata all’inca-

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“Quasi sempre all’origine della crisi sono i soggetti protagonisti della vita aziendale”. Luigi Guatri

il consulente gestione aziendale

dalla crisi al fallimento

dissesto

insolvenza fattori generanti la crisi Crisi strategiche (mix investimenti e gestione risorse) Crisi dimensionali (squilibrio tra produttività, potenzialità organizzative e redditività) Crisi da inefficienza o operativa (squilibrio costi/rendimenti) Crisi di posizionamento o competitiva (errori nella scelta dei mercati da servire)

perdite economiche

squilibrio finanziario

aggravamento perdite dovute allo squilibrio fallimento

pacità di gestire le risorse aziendali, attribuendo ai fattori esterni (eventi catastrofici: danni ambientali, danni ai consumatori ecc., cambiamenti politici o altro) meno del 20% del totale. Dovrebbe essere quindi abbastanza chiaro che la crisi è un fatto con cui l’impresa deve costantemente confrontarsi: la complessità e la variabilità dell’ambiente, il continuo mutare delle risorse disponibili e delle esigenze dei mercati, la discontinuità delle strategie concorrenziali, l’accumularsi di esperienze e l’evoluzione tecnologica richiedono sempre degli adattamenti che, se non attuati tempestivamente, generano difficoltà crescenti. Aggiungo che oltre alla capacità di adattamento all’ambiente esterno, oggi è indispensabile saper organizzare le risorse umane con sensibilità e attenzione, con particolare riguardo ai loro diritti, alle loro ambizioni e aspirazioni. Bisogna sforzarsi di creare la condizione nella quale i lavoratori, tutti, possano esprimere le loro potenzialità, spesso inespresse o peggio sottovalutate, realizzando un ambiente di lavoro ricco di tensione proattiva e positiva così che tutti siano pienamente coinvolti e consapevoli delle necessità dell’impresa e dei risultati necessari a garantirne la sopravvivenza. Questa condizione dovrebbe essere trasferita anche all’esterno, a tutti quei soggetti che in qualche misura condividono gli interessi con l’impresa, così da raggiungere quell’identità etica capace di facilitare il raggiungimento dei risultati aziendali. L’emergere di una crisi, covata a lungo allo stato latente, potrebbe essere considerata un’opportunità e non una minaccia. Uno stimolo a migliorare qualitativamente le risorI corsi dell’Accademia sull’argomento se, i progetti di sviluppo, i processi produttivi e ad instaurare in azienda un sistema d’allerta; di certo è uno shock, Michele Pingitore, oltre a essere un nuovo collaboratore del un trauma che sconvolge il ritmo normale della gestione, Poligrafico Italiano, è anche un insegnante dell’Accademia. ma se la spinta emotiva è ben governata finisce per essere Qui di seguito in sintesi i corsi da lui tenuti in programmazione un momento di generale ripensamento delle prospettive nei primi mesi dell’anno prossimo: aziendali. Di conseguenza, quando le evidenze dello squilibrio cominciano a manifestarsi, bisogna necessariamente Martedì 8 febbraio affrontare con decisione e coerenza un turnaround (risanaRiduzione dei tempi di avviamento negli impianti mento) intervenendo in modo adeguato. Anche se è prassi produttivi ricorrente rifiutare l’intervento per la risoluzione della crisi. Produzione snella: la “Tecnica S.M.E.D.” applicata alle aziende Spesso si sottovalutano gli eventi, non si conoscono gli strugrafiche e cartotecniche. menti a disposizione e non si possiede un sistema di controllo per “misurare” con precisione la gravità della situazioMartedì 1 marzo ne. Quasi sempre si chiede aiuto quando le forze aziendali, o FINANZA STRAORDINARIA meglio dell’imprenditore, sono allo stremo oppure, ancora Come un’azienda grafica deve affrontare la crisi per sfruttare peggio, dopo un percorso pieno di errori e sottovalutazioni le opportunità. si cerca riparo in soluzioni sbagliate, ritenute meno traumatiche, meno invasive ma che nei fatti si rivelano inefficaci. Al Giovedì 31 marzo contrario, è fondamentale per i “decisori” aziendali conosceLEAN MANUFACTURING: perché le aziende “snelle” risultano re tutti gli strumenti utili ad affrontare la crisi d’impresa nel essere più efficienti e redditizie? suo divenire rispettando e seguendo le norme. IPI 118/10

>segue a pag. 73


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Come misurare le emissioni di carbonio La riduzione delle emissioni di carbonio continua ad essere un tema centrale nelle strategie aziendali. La Commissione Europea e i governi dei paesi UE si sono accordati sull’obiettivo di ridurre i gas serra almeno del 20% entro il 2020. Di conseguenza, molte aziende sono alla ricerca di metodi efficaci per misurare il proprio livello di carbonio al fine di ridurre le emissioni e, aspetto fondamentale, tagliare i costi.

di TOM WAGLAND*

Per molti, la compensazione delle emissioni di carbonio rappresenta una soluzione interessante, che implica la collaborazione con una terza parte per introdurre pratiche di misurazione e finanziare progetti di “compensazione”. Tuttavia, queste attività possono rivelarsi dispendiose e potrebbero non affrontare il problema reale, ossia quello di ridurre le emissioni di carbonio. Come possiamo dunque capire esattamente dove intervenire per ridurre le nostre emissioni di carbonio e produrre benefici sia per l’ambiente che per la nostra azienda? Questa domanda viene posta sempre più di frequente dalle aziende che cercano un modo per far sì che il loro impegno ambientale sia compatibile anche con i loro affari. Una risposta è costituita dalla contabilità del carbonio, ossia la misurazione, il controllo e il reporting delle emissioni di CO2.

La contabilità del carbonio è ancora in una fase iniziale in cui le domande sono

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La contabilità del carbonio


Tom Wagland (Ricoh)

Nella salvaguardia ambientale grande importanza riveste la riduzione delle emissioni di carbonio. Compito delle aziende è quindi trovare il metodo più efficace per misurare le proprie emissioni, per cercare poi di ridurle nel modo meno dispendioso. Qui vediamo come affronta il problema Ricoh, che mette la strategia ambientale al primo posto nella propria “filosofia aziendale”.

molto più numerose delle risposte. Ad esempio, quali dati bisogna raccogliere? Come si ottengono i dati necessari? Qual è il fattore di conversione da applicare alle proprie emissioni di carbonio? Anche richiedere a diverse divisioni in diversi paesi di produrre resoconti uniformi sul proprio utilizzo del carbonio può essere difficoltoso. Per quanto riguarda la conversione del carbonio, inoltre, come devono essere gestite le diverse tariffe energetiche quando si esegue il confronto su base paneuropea? Ad esempio, la Francia utilizza l’energia nucleare e produce elettricità con un minore impatto in termini di emissioni di carbonio rispetto alla vicina Germania, che impiega elevati quantitativi di carbone. Come possiamo misurare in modo analogo due realtà così diverse? Queste domande evidenziano l’assenza di uno standard europeo ufficiale in materia di contabilità del carbonio. L’Association of Chartered Certified Accountants (ACCA), l’istituto mondiale dei contabili professionisti, sta cercando di sviluppare uno standard applicabile a diversi mercati e diverse situazioni geografiche. Tuttavia, le aziende devono chiedersi se possono permettersi di aspettare l’emanazione di uno standard ufficiale o se esistono delle misure che possono adottare già ora per migliorare la loro efficienza in termini di emissioni di carbonio.

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La misurazione come fattore chiave In Ricoh siamo profondamente convinti che le emissioni non possano essere gestite senza misurazione. La misurazione fornisce alle aziende i dati di cui hanno bisogno per decidere in modo consapevole sulle misure da adottare per ridurre l’utilizzo del carbonio.

NEWS

“Non esiste uno standard europeo ufficiale in materia di contabilità del carbonio”.

certificazione uni cei en 16001:2009

Cartiere del Garda è la prima cartiera in Europa, e una delle prime aziende in Italia, a ottenere la certificazione UNI CEI EN 16001:2009, la cui finalità è un uso più efficiente e sostenibile dell’energia attraverso l’impegno nell’applicazione del sistema di gestione, la valutazione degli aspetti energetici iniziali e la gestione e il controllo di tali aspetti. Il percorso che ha portato alla certificazione è durato solo 5 mesi, una tempistica ridotta che dimostra da parte della cartiera un’attenzione ai temi energetici e ambientali costante negli anni.

green life for digital media

È un progetto nato da un’iniziativa di Guandong Italia con l’obiettivo di proporre, nel mercato del sign & display, nuove linee di prodotto con sempre maggior attenzione all’ecologia e alla riciclabilità dei materiali. L’azienda italo-cinese ha inaugurato il progetto ‘Green Life for Digital Media’ a inizio 2010, presentando due linee frutto di approfonditi studi e verifiche: Plastic Collection, la “ricetta green del PVC” che riduce l’utilizzo del cloruro di polivinile del 50%, e Textile Collection, una gamma completa di tessuti ecocompatibili che include canvas cotone e poliestere, matt and gloss e banner flag. Le nuove proposte di Guandong puntano a ridurre l’utilizzo di PVC, fermo restando la consapevolezza che per i prodotti autoestinguenti ad oggi il suo impiego rimane un must, stante l’assenza di tecnologie alternative.

La rigenerazione delle foreste per il progetto Voiala

Proteggere le foreste del Madagascar e aiutare le comunità locali a sviluppare la propria economia in modo sostenibile. Questo lo scopo di Favini e del progetto Voiala, che la cartiera veneta sostiene insieme all’associazione italiana Averiko. Nato grazie all’Associazione Koinonia Madagascar, il progetto è finalizzato alla collaborazione con gli abitanti del villaggio Sahavondronina, per una gestione sostenibile del territorio e del patrimonio forestale. Gli obiettivi infatti sono: promuovere la conoscenza e la preservazione dell’ambiente, sostenere la lotta contro la povertà economica, sociale e culturale delle comunità presenti in Madagascar, promuovere la formazione e la ricerca applicata.

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NEWS 8° rapporto per l’ambiente e la sicurezza

supporto plastico biodegradabile

Alla scorsa Fespa di Monaco venivano mostrate da Epson, in collaborazione con G3S, le qualità dei supporti di stampa BioMedia in materiale plastico PET, biodegradabili e riciclabili, sviluppati da G3S per il visual display e la grafica per il punto vendita. Allo stand, la stampante inkjet Epson Stylus Pro GS6000 dava prova delle possibili applicazioni ecocompatibili, creando grafiche da esposizione con l’utilizzo degli inchiostri di tipo eco-solvent su supporti di stampa BioMedia. Il materiale contiene un microrganismo che, al buio e in ambiente umido, rompe la catena di polimeri, accelerando la decomposizione del prodotto il quale si biodegrada in 2-5 anni.

concorso per la sostenibilità

È l’italiano Simone Bonfanti il vincitore del Sustainability Photo Contest, il concorso fotografico organizzato da Océ a livello internazionale per i suoi dipendenti per celebrare la Sustainability Week. «Si tratta di un’immagine di grande impatto», ha dichiarato Giovanna Nuzzo, Corporate Communication & CRM Manager di Océ-Italia, «che rappresenta in maniera poetica la definizione di business sostenibile che Océ persegue: operare in modo che lo sviluppo di oggi non comprometta la capacità delle generazioni future di rispondere ai propri bisogni».

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Operare come azienda socialmente responsabile e tenere in considerazione l’impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita del prodotto fa parte del dna di Ricoh. La nostra strategia ambientale è intrinseca nella nostra filosofia aziendale. Abbiamo valutato una serie di attività di riduzione delle emissioni sulla base della nostra attività di contabilità del carbonio, che abbiamo iniziato ad attuare nel 2002 per ridurre le nostre emissioni di CO2. Due volte all’anno, le sedi e i centri di distribuzione europei di Ricoh presentano i propri dati sulle emissioni di carbonio attraverso il nostro Environmental Accounting System. Questo ci consente di controllare le emissioni e definire degli obiettivi di riduzione del carbonio su base annua. Nell’ambito della nostra valutazione consideriamo voci come miglia aeree, carburante per le auto aziendali, consumi di gas, consumi di elettricità e di carta. I nostri stabilimenti produttivi eseguono inoltre una verifica e una misurazione approfondite delle loro emissioni di carbonio.

Riduzioni su base annua Grazie alla nostra contabilità del carbonio, negli ultimi tre anni siamo riusciti a ridurre le nostre emissioni di oltre l’8% su base annua. Anche le succursali di vendita europee di Ricoh sono passate a fonti di energia più naturali, che consentiranno di ridurre le emissioni annue di CO2 di circa 1.300 tonnellate su base annua. Ricoh UK Products Ltd, uno degli stabilimenti produttivi europei, ha ridotto le emissioni di CO2 di oltre 3.000 tonnellate dal 2002 e prevede un’ulteriore riduzione di 6.000 tonnellate nell’esercizio 2008 grazie al passaggio al 100% di energie rinnovabili nell’ottobre del 2008. Le misurazioni hanno fornito informazioni anche sulle emissioni di carbonio nella nostra catena di fornitura. Di conseguenza, nel 2007 abbiamo implementato un nuovo processo di gestione della catena di fornitura per le consegne in Italia, realizzando un risparmio di 269.000 euro in costi di logistica e una riduzione di 391 tonnellate di CO2 all’anno, pari a una riduzione delle emissioni del 68%. Un sistema di misurazione ci consente inoltre di dimostrare ai nostri clienti che alle parole facciamo seguire i fatti, non solo a livello di prodotti e servizi, ma anche nella gestione della nostra azienda. Sta ad ogni singola azienda agire ora e implementare un processo di misurazione che contribuisca alla riduzione delle emissioni di CO2, anche se non è ancora chiaro se uno standard globale di contabilità del carbonio sia davvero dietro l’angolo... *Manager, Environmental Management Group, Ricoh Europe IPI 110/09

Il produttore di carta Fedrigoni Group conferma con questa pubblicazione l’attenzione per le tematiche ambientali e della sicurezza sul luogo di lavoro, evidenziando i risultati ottenuti in questi anni di attenta politica ambientale e di tutela della sicurezza. Oggi Fedrigoni può affermare che la totalità delle carte delle sue collezioni è in linea con gli standard del Forest Stewardship Council (FSC). Per contenere l’impatto ambientale e i consumi energetici, il Gruppo si è dotato di impianti di cogenerazione alimentati a gas metano, che consentono l’autoproduzione di energia elettrica e termica in forma associata e di un impianto di ozonizzazione ad ausilio della depurazione delle acque presso lo stabilimento di Varone (TN).



Prototipo presentato in collaborazione con Gamma

tecnologie movimentazione

La Dopo “fabbrica l’ingresso ideale” in esiste. sala stampa Almenodi una come Heidelberg la concepisce SpeedElettric80, master di Viano (RE), 52, i tempi attiva nella progettazione produttivi si sono di soluzioni drasticamente per il fine linea ridotti, e ilperché magazzino. l’etichetta Ideale perché viene anche stampata nei flussi in b/vdi lavoro e verniciata più convulin un si, unico ognipassaggio. prodotto è rintracciabile, disponibile quando e dove serve.

Elettric80

Come si va verso la “fabbrica ideale” «Oggi più che mai, con la crescente attenzione alla riduzione dei costi e degli sprechi, il settore della stampa ha necessità di essere automatizzato», ha commentato Enrico Grassi, presidente di Elettric80, durante l’open house del giugno scorso.

di VANNA PIZZETTI

Immaginate un magazzino pieno di pallet, con bobine da prelevare e spostare in base alle esigenze di stampa… Immaginate ora una soluzione costituita da sistemi per la pallettizzazione robotizzata e movimentazione delle bobine. Tutto questo è frutto delle attività di R&S di Elettric80 che, partendo dal know-how acquisito in trent’anni nei settori beverage, alimentare e tissue, è sbarcata nel settore delle arti grafiche dove propone un’applicazione che consente di prelevare le bobine e i pallet di carta dal magazzino alimentando in tempo reale la sala stampa ed eliminando la necessità di avere un polmone di deposito. Due recenti installazioni di successo nell’ambito degli stampatori sono state presso Coptip e Rotolito Lombarda. Coptip Industrie Grafiche, automazione anche a fine linea

Concentrata nella stampa offset a rotativa per grandi tirature, l’azienda di Modena ha scelto una soluzione completa Elettric80 utilizzata per la movimentazione e lo stoccaggio automatico. Il sistema, comprendente una linea di fasciatura automatica per bancali serviti da carrelli LGV, consente di migliorare le operazioni di spedizione riducendo drasticamente gli scarti e gli sprechi. Va da sé che con l’automazione Coptip beneficia di una gestione precisa del magazzino con ripetitività dei processi, tracciabilità dei prodotti e possibilità di programmare in maniera più razionale l’arrivo degli automezzi. Oltre a questi indubbi vantaggi economici, Coptip ha reso anche più professionale il lavoro svolto dagli operatori a fine linea, valorizzando le loro competenze. Rotolito, la fabbrica automatica

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Anche per Rotolito Lombarda c’era la necessità di gestire in maniera completamente automatica tutti i materiali: bobine, semilavorati, stampati pronti in consegna. Accanto all’esigenza di processare in media 8 bobine/h e stoccare 35 bancali/h, aveva la necessità di elevare al massimo la qualità i vantaggi del prodotto, per avere ad esempio bobine sempre integre e ban• Pianificazione arrivo automezzi cali non danneggiati. • Presenza personale solo durante le fasi di scarico e carico Grazie alla linea Elettric80, la nuova sede di Pioltello potrà con• Gestione programmabile e flessibile del magazzino tare sulla gestione automatica dell’intero ciclo produttivo, dallo • Interfaccia con la produzione scarico bobine al loro prelievo con LGV, dalla lettura del codice • Ottimizzazione spazi e cicli di movimentazione a barre al magazzino stoccaggio, alimentazione rotativa, pallet• Precisione di posizionamento tizzazione e fasciatura.


M.M. FORNITURE ARTI GRAFICHE SOLUZIONI Ricerca e Sviluppo Tecnologia e Servizi Materiali di Consumo

Utilizziamo l'esperienza ed il talento creativo abbinato alla conoscenza tecnologica e finanziaria per realizzare soluzioni che vengono sviluppate sulla base delle reali esigenze di ogni suo cliente. Mette a disposizione della clientela la propria professionalità per realizzare, dalla prestampa alla sala stampa, una concreta partnership mirata alla fornitura di materiali di consumo, tecnologia, servizi e soluzioni finanziarie adeguate. Partners principali: Hautron, Ipagsa, Esko-Artwork, Punch Graphix, Basys Print, Epson. Materiali: Film, Lastre convenzionali, Lastre Termiche e Violet, Lastre Processless, Inchiostri,Tessuti gommati, prodotti di consumo per digitale, chimici di sala stampa. Tecnologia: Stazioni di lavoro Macintosh e PC, Sistemi di archiviazione, Server centralizzati, Rack, Reti, Sistemi editoriali, Ctp nuovi ed usati. Software: Sviluppo Xtencion per Quark XPress, sviluppo portali e Web dinamici. Soluzioni di Data Base interfacciate con Quark XPress ed il Web. Sistemi Grafici Centralizzati. Interfacce Web dinamiche per sistemi grafici (UpLoading e Downloading documenti, accettazione digitale della singola pagina o della segnatura pronta per la stampa). Servizi: Analisi aziendale dei processi lavorativi nelle varie isole produttive (redazione, prestampa, sala stampa). Consulenza finanziaria con pacchetti leasing o factoring per le singole necessità finanziarie.! Linearizzazione dispositivi di uscita digitali a colori, CtF, CtP, macchine da stampa. Assistenza: Sistemistica Macintosh, Pc, File Server, Ctp nuovi e usati, Quark XPress, Creative Suite, Esko, Hautron, Harlequine. Esclusivisti per l'Italia: Ctp Basys Print del gruppo Punch Graphix con tecnologia laser che incide le lastre convenzionali detta anche tecnologia UV. Rivendita, assistenza, ricambi. M.M. FORNITURE ARTI GRAFICHE srl Via del Lavoro (zona ind.le) 06033 Cannara (PG) - Tel.: +390742720112 - Fax: +39074272985 - www.mmfornitureartigrafiche.it


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opinioni gestione aziendale

Alberto Sironi

Nel mercato di oggi è necessaria più formazione

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Gli scossoni che il mercato sta vivendo, e che in qualche misura erano già previsti, sono più strani e folli di quanto si possa pensare. C’è chi ha molto lavoro e chi non ne ha, chi parla di ripresa e chi di ulteriore recessione. Sta di fatto che le vendite di inchiostri, caucciù e altri prodotti nel mese di agosto sono praticamente raddoppiate rispetto all’anno precedente. Segno che di lavoro ce n’era ma anche che, probabilmente, i magazzini erano vuoti per prudenza. Mentre per alcuni questo trend si è confermato anche a settembre, purtroppo per altri non è stato così. In ogni caso nessuno gode di prospettive certe che vadano oltre le 6 settimane. Il periodo è talmente particolare da far presumere una miglior tenuta da parte dei piccoli (ma non piccolissimi) o delle nicchie, per una crescente difficoltà invece di settori quali il grande formato, le rotative e i quotidiani. In tale situazione, così camuffata, gli imprenditori restano logorati da una diffusa incertezza, che certo non aiuta, e si domandano sempre più che cosa fare con le proprie aziende. Proviamo a fornire qualche suggerimento, anche se inevitabilmente generico. Credo che in un periodo come questo sia indispensabile tornare all’“imprenditore-esploratore”, cioè a quella figura che pensa e progetta il futuro, non solo il presente immediato, quindi, della propria azienda in termini di strade da intraprendere per affrontare le nuove sfide imposte dal mercato. Qui serve una dote su tutte: la capacità di non confondersi nella massa e, se possibile, di trovare settori e soluzioni originali, o innovative, oppure andare controcorrente se il caso. In pratica: non seguire quello che fanno tutti e concentrarsi sul prodotto e sul mercato. Inoltre è opportuno che gli imprenditori si interessino alle nuove tecnologie, per comprenderle almeno funzionalmente, e questo perché risultano propedeutiche al business: non si tratta infatti di macchine che producono meglio e prima le stesse cose di ieri, ma di proposte per approcciare diversamente il mercato. Ad esempio: le soluzioni web-to-print rivoluzionano il concetto stesso di compravendita, i sistemi DAM introducono nuovi servizi a valore aggiunto per certe categorie di clienti, la stampa digitale con gestione di dati variabili genera prodotti prima inesistenti, così come il trattamento dei file per e-Book. È necessario quindi che l’imprenditore conosca questo mondo, non solo per orientare le proprie scelte, ma anche per riflettere, per trovare nuove idee non strettamente legate alla tecnologia esaminata. Gioco forza, quindi, che di questi tempi divenga fondamentale la formazione, l’arma in più per cavalcare il presente e per rivolgere lo sguardo anche oltre i problemi attuali. Infatti non è certo l’imprenditore ripiegato su se stesso, tipico di questi tempi, il modello su cui fermarsi, bensì chi sa spingersi più in là. La nostra casa editrice, va detto, sta facendo molto in tale ambito con la sua Accademia: l’offerta di corsi è ampia e variegata; scorrendo il programma si trovano titoli di tutti i tipi e, quel che è più importante, spesso sono temi unici, non proposti in altri ambiti, strettamente collegati all’attuale situazione di mercato e in prospettiva. Ciò è la dimostrazione di quanto la formazione rappresenti il primo passo per affrontare consapevolmente il nostro domani.

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NEWS

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UPM Raflatac e Jawasoft China hanno fornito a Jossy Jo, un brand di alta moda di Pechino, una soluzione RFID in grado di controllare la tracciabilità di tutte le operazioni di logistica che intercorrono tra Jossy Jo e i negozi di franchising. La soluzione rappresenta anche un efficace strumento di anticontraffazione e protezione del marchio. Le etichette RFID sono inviate negli stabilimenti di produzione e attaccate agli indumenti durante la fase di produzione. Grazie ai tag RFID è anche più facile gestire le svendite poiché le informazioni sui prezzi di vendita sono incluse nelle etichette e disponibili in tempo reale senza lavoro manuale aggiuntivo. Da quando utilizza la soluzione RFID Jossy Jo segnala un miglioramento del 40% della velocità delle operazioni di logistica. www.upmrfid.com

Carta 1

&Supporti

TAG RFID

Marchio Jossy Jo protetto con UPM Raflatac

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Mondi Paper ha ampliato la gamma dedicata alla stampa digitale lanciando DNS premium, la nuova carta che offre agli stampatori professionali un’unica soluzione per applicazioni multiple su tutti i sistemi digitali. DNS (Digital Needs Specialists) premium, caratterizzata da un alto punto di bianco, è garantita anche per il pre-print e adatta per la stampa offset. DNS appartiene alla gamma Green Range di Mondi ed è certificata FSC e Fiore Europeo. www.mondigroup.com

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CArte Speciali

La gamma Takeo, fonte d’ispirazione per il design

FINI NATURALI

Da Mondi Paper una carta unica per applicazioni multiple

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Takeo, il più importante distributore di carte in Giappone, è sbarcato in italia. Da settembre è possibile guardare e toccare dieci delle 400 gamme Takeo distribuite nello showroom di Paper&People a Milano. Operativa dal 1899 e specializzata nella produzione di carte Fine & Premium, Takeo si avvale della collaborazione di famosi designer e cartiere giapponesi ed estere per la creazione di prodotti innovativi e originali, con l’utilizzo di nuove tecnologie. Grazie ai rapporti con il design, può rispondere alle richieste dei clienti e degli utilizzatori finali, proponendo nuovi prodotti in linea con le esigenze del momento. Tra i riconoscimenti ricevuti da Takeo, il Mainichi Design Award e il Design Excellent Company Award. www.paperandpeople.it


G. Keillor

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X-PER è una carta naturale ecologica, certificata FSC, con uno speciale trattamento su entrambi i lati che consente una stampa nitida e brillante, pur mantenendo il tatto e la mano tipica di una carta non patinata. Per esaltarne le caratteristiche, Fedrigoni ha realizzato il visual book The Expresso Society, ispirato alle suggestioni del caffè e ricco di immagini evocative: una carrellata di fotografie in b/n tratte dall’Archivio Alinari di Firenze. X-PER è disponibile in f.to 72x102, in 6 grammature da 100 a 320, in colore Premium White: una soluzione di impatto per chi cerca risultati sorprendenti con le diverse tecniche di stampa, anche digitali. www.fedrigoni.com

visual Book

Una suggestione dopo l’altra con X-PER Fedrigoni

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patinate

Finitura matt per le opache Burgo

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concorsi

Cartotecnica Favini sponsor del concorso “Diritti a Colori”

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NEWS

“Un libro è un regalo che puoi aprire ancora e ancora”.

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Opacità superiore, eccellente stampabilità e una “naturale” sensazione di gradevolezza al tatto: questi i punti di forza della finitura matt che completa la gamma delle patinate di pregio Burgo affiancandosi alle finiture gloss e satin. Questa finitura, grazie al volume specifico medio di 0,95, all’opacità superiore e all’ottima resa cromatica, garantisce risultati impeccabili per riproduzioni fotografiche, libri d’arte, materiali promo-pubblicitari, inserti e iniziative editoriali, brochure, stampati di pregio. La famiglia delle patinate Burgo con finitura matt comprende R4, la sua versione certificata PEFC e le certificate FSC Respecta, Respecta 60 (60% di fibre riciclate) e Respecta 100 (100% di fibre riciclate). http://burgo.burgogroup.com

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Il concorso internazionale, sponsorizzato dalla Cartotecnica Favini, è promosso dalla Fondazione Malagutti onlus con lo scopo di sensibilizzare famiglie e istituzioni sul tema dei diritti dei bambini. Giunto alla IX edizione, il concorso è rivolto ai giovanissimi con età tra i 3 e i 14 anni e coinvolge tutte le regioni italiane. I disegni provenienti dalle altre nazioni saranno esposti insieme a quelli che avranno superato le preselezioni italiane. Cartotecnica Favini regalerà ai finalisti delle singole regioni e al vincitore gli album da disegno Prisma Color, realizzati con cartoncini ruvidi colorati. La superficie ruvida sul davanti e liscia sul retro li rende adatti per pastelli, gessetti, collage e tutte le applicazioni creative in materia di Educazione artistica. www.favini.com 65


Abbiamo la carta che vuoi.

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eventi mostre

Associazione Culturale Cardinale Mercurino

Ex libris: la vite e la vita A Gattinara una mostra internazionale di ex libris a tema enologico. Questa articolata mostra di incisioni (xilografie, calcografie nelle loro più diverse specialità) sta ormai facendo il giro delle principali località vinicole del Paese:

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di MARCO PICASSO

dopo la “prima” a La Morra, terra di Barolo, è ora tornata in Piemonte approdando a Gattinara. Organizzata dall’Associazione Culturale “Cardinale Mercurino”, è presente per tutto il mese di settembre nella sede della cittadina valsesiana. L’Associazione, che prende il nome dal cardinale, segretario di Carlo V, nome certamente più noto all’estero che in Italia, ha sede negli stessi appartamenti che furono della famiglia e svolge varie attività culturali e teatrali di forte richiamo anche per le vicine Vercelli e Novara. All’inaugurazione, lo scorso 3 settembre, alla presenza del sindaco e dell’assessore alla cultura di Gattinara, dopo la presentazione di Luisa Cerri, presidente dell’Associazione, Gian Carlo Torre, noto collezionista e storico degli ex libris, ne ha illustrati i concetti. Occasione unica, come ha ricordato l’assessore Giovanna Platini, perché se da un lato raccoglie vere e proprie opere d’arte (sia pure in miniatura), dall’altro «è un modo nuovo per celebrare e tramandare la tradizione di quel prodotto della terra e della fatica dell’uomo che ha reso protagonista, anche letteraria, la nostra Gattinara». Il vino. E queste piccole incisioni, che devono - per definizione stessa dell’ex libris - esprimere e sintetizzare anche gli elementi caratteriali del committente, trattano la vite, l’uva e il vino in tutti i suoi aspetti, dalla pianta alla vendemmia, dalla cantina ai luoghi di mescita, dai legami mitologici a quelli religiosi, dal simposio (bere insieme) agli effetti, positivi o deleteri, del vino, in tutta una ricca panoramica di espressioni e tecniche artistiche. Splendido, nella sua genuinità, il più recente degli ex libris esposti, quello di Piero De Macchi per Alfredo Ferretti, realizzato con tecnica grattage-fotoincisione (90x47 mm) scelto per la locandina e anche per la copertina del catalogo, che riporta con le immagini degli ex libris esposti anche una ricca documentazione storica e culturale con gli interventi oltre ai citati Autori, anche di Giuliana Gay Eynard, della Fondazione Giovanni Dalmasso, su “La vite, il vino, l’arte”. Ha allietato i visitatori presenti all’inaugurazione, il tradizionale zabaione con lingue di gatto al Gattinara preparate e servite con mani esperte e tanta dolcezza dalla Pasticceria Cametti, tra i soci più attivi della “Cardinale Mercurino”.

Gian Carlo Torre (a sinistra) con l’autore di uno degli ex libris esposti, Piero De Macchi. In alto, la copertina del catalogo.

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SpazioEtichette Security

Le “sleeve” che danno sicurezza Le etichette tubolari hanno avuto un importante sviluppo negli ultimi dieci anni grazie alla loro versatilità sia come veicolo promozionale, sia per le doti protettive del contenitore e quindi del prodotto. Le tecnologie di stampa e di etichettatura hanno svolto un ruolo significativo per la crescita di queste etichette, inizialmente prodotte solo da pochi stampatori specializzati, il cui campo si sta rapidamente allargando.

di MARCO PICASSO

Esaminate dal punto di vista della “security” le etichette tubolari svolgono una duplice funzione: anticontraffazione e antimanomissione (tamper evident). È bene distinguere tra i due termini su cui alcuni ancora fanno confusione. Livelli di sicurezza

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Il termine inglese tamper evident, diffuso anche da noi, indica la protezione del contenitore da manomissioni volontarie o meno; la più semplice è la “prova su scaffale” dell’acquirente che apre una confezione (ad esempio di deodorante o di profumo per provare il prodotto), fino alla molto più grave azione di sabotaggio che giunge all’estremo del terrorismo. Il caso eclatante che scatenò le ricerche per una protezione efficace se non assoluta in questo campo risale al 1982 quando furono aperte


NEWS Le etichette tubolari estensibili (stretch sleeve) o termoretraibili (shrink sleeve), che rivestono parzialmente o completamente il prodotto sul quale vengono applicate, possono svolgere una importante funzione per la protezione del marchio e contro la manomissione.

Dati variabili in sovrastampa

Al Fachpack di Norimberga Atlantic Zeiser ha presentato l’integrazione di diversi moduli con cui creare una soluzione unica One-Stop-Shop (OSS) per il settore del packaging ed etichette. Si tratta della soluzione integrata Digiline Single Product 300, con applicazioni pratiche per la stampa del packaging, su materiali diversi, come cartone e materiali sintetici. Il sistema è ideato per fronteggiare le richieste di sovrastampa di dati e informazioni variabili, codici a barre, stampe di sicurezza, numerazioni su prodotti prestampati riducendo i costi con una produzione just-in-time. La soluzione prevede una stampante digitale inkjet che lavora in senso verticale (Omega 72i) e orizzontale (Omega 36) e dimostra che la stampa digitale industriale offre velocità nella produzione e qualità di stampa simile alla offset non solo per la stampa di documenti ma anche nella stampa diretta sui prodotti. A seconda della configurazione del modulo d’integrazione si può stampare utilizzando colori spot o in quadricromia più il bianco.

a pilot italia il “best in show” confezioni di Tylenol sostituendo le capsule con cianuro di potassio, provocando decine di morti nell’area di Chicago e un danno di 100 milioni di dollari alla Casa produttrice. Sono azioni terroristiche che hanno lo scopo di mettere in ginocchio le grandi case farmaceutiche, ma provocano anche diversi morti. L’anticontraffazione ha invece un obiettivo diverso che è semplicemente quello di evitare l’imitazione di un prodotto di marca con un prodotto “patacca”. È chiaro che la protezione richiesta nei due casi sia di tipo differente e, di conseguenza, siano diverse le tecniche richieste. Il sistema più semplice è quello della capsula di plastica (un nastro di polipropilene – PP) che avvolge il tappo e che può essere rimosso una sola volta, quando la confezione viene aperta. Questa capsula può contenere una sottile striscia rossa o essere stampata con una semplice linea rossa, spesso preforata per agevolarne l’apertura; la stampa può riprodurre caratteri e immagini. Questo sistema è adatto solo per prodotti di valore non troppo elevato e soprattutto non protegge il prodotto da intrusioni professionali. Capsule di questo tipo sono utilizzate su bottiglie di vini e alcolici. Il problema è la necessità di preparare le capsule a monte e quindi il loro immagazzinamento che richiede molto volume (si immagazzina più aria che prodotto); inoltre, le capsule sono inserite sulla bottiglia già piena e quindi retratte in tunnel ad aria o a vapore caldo. Tuttavia, il contenitore e il contenuto assorbono parecchia energia e il metodo risulta dispendioso (e il calore del tunnel non fa certo bene al vino). In alternativa, la capsula è elastica (non richiede calore) e viene inserita e poi incollata al contenitore mediante adesivi a presa ritardata. Questo metodo richiede tuttavia dai due ai quattro strati di adesivo, essendo uno solo insufficiente, e richiede zone di debolezza per agevolare l’apertura (con rottura della capsula naturalmente perché la sicurezza sia effettiva). Le capsule pre-formate hanno anche il difetto di richiedere una pellicola di PP relativamente spessa: dai 70 ai 100 micron rispetto ai 40 micron di un termoretraibile. Questo inoltre, come si è detto, richiede un maggiore spazio per la conservazione e il trasporto.

L’associazione europea dei produttori di etichette autoadesive, Finat, ha premiato in occasione del congresso annuale il Best in Show e il Printing Processes Group Winner, assegnati entrambi alla Pilot Italia per le sue etichette Barceló Rum. Tony White, presidente della giuria, ha premiato questa etichetta considerata “veramente regale” che fa un buon utilizzo di carta metallizzata stampata con una combinazione di flessografia UV, offset con l’aggiunta di goffratura.

nuovo cilindro stampa magnetico

Messo a punto da Bunting Magnetics, è caratterizzato da una formazione a spirale la cui distribuzione delle zone magnetiche è intesa a conferire maggior potere di tenuta facilitando l’installazione e la rimozione delle forme di stampa per il cambio colore. Lo stesso sistema può essere applicato sui cilindri porta-fustelle. Il sistema, in attesa di brevetto, assicura che la forma di stampa sia costantemente trattenuta da un campo magnetico e quando l’operatore estrae la lastra dal cilindro lo Spiral Cylinder la rilascerà dolcemente evitando torsioni in contrasto con i cilindri che hanno una tipica zona morta che può causare screpolature.

Il tubolare come soluzione globale

Le etichette tubolari avvolgono l’intera confezione (il mondo anglosassone le chiama anche body labels). Queste hanno il duplice vantaggio di essere etichette promozionali (in realtà sono nate proprio per abbellire la bottiglia o il flacone),

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NEWS uv led per etichette flessibili

Presentato da EFI un sistema di stampa di etichette digitale a getto d’inchiostro dotato di una tecnologia di essiccazione con LED agli UV per la stampa su materiali per imballaggi flessibili. Jetrion 4830 LED, assieme a una nuova serie di inchiostri di recente sviluppo, consente la stampa su materiali sensibili senza supporto e sensibili al calore, tra cui involucri termoretraibili, creando nuove opportunità per i convertitori di etichette nel settore degli imballaggi flessibili.

il Braille in digitale

Introdotta dalla svedese Convertec l’ultima versione della macchina da stampa digitale BrailleMaker One che risponde alla direttiva 2007/24/ EC relativa all’applicazione della scrittura Braille alle etichette e confezioni farmaceutiche. La macchina è stata progettata per stampare etichette neutre, foglietti per cartoni e libretti per etichette farmaceutiche multi-ply. Stampa a 35 m/min su larghezze da 150 a 355 mm ed è adattabile a supporti diversi anche per forma e curvatura senza perdere in accuratezza.

etichettatura di beni durevoli

Fasson Roll North America, divisione di Avery Dennison, ha lanciato un portafoglio di materiali di consumo durevoli pronti per la stampa, con lo scopo di semplificare l’etichettatura di beni durevoli. Sono 7 prodotti multiuso che permetteranno ai convertitori di ampliare la loro offerta per prodotti che richiedono il test e l’approvazione UL, con riduzione dei tempi e dei costi relativi, in quanto Avery Dennison ha provveduto alla certificazione degli inchiostri e dei nastri a trasferimento termico. I prodotti comprendono laminati, consistenti in PET da 1-mil pretrattato per la stampa e sei altre combinazioni quali carta sintetica 3-mil e BOPP da 2,3-mil ciascuno con la possibilità di adesivo; PET da 2-mil e PET matt 2-mil, sempre con possibilità di adesivo.

finitura di etichette booklet

Lanciata lo scorso anno da Prati, la linea di finitura VEGAplus Booklet ha riscosso grande apprezzamento nei settori farmaceutico, agrochimico e alimentare. Concepita specificamente per la produzione di etichette booklet, è una linea di finitura robusta e versatile, in grado di operare con bande fino a 450 mm, che consente di eseguire le operazioni di ispezione delle etichette prestampate, l’applicazione di etichette booklet sull’etichetta base, stampa di dati variabili, laminazione e fustellatura.

I tre prodotti raffigurati in queste pagine sono decorati con etichette shrink sleeve realizzate da Grafiche Rekord di Trezzano sul Naviglio (MI) e hanno anche la funzione di sigillo. Le sleeve hanno una perforazione che permette di “liberare” il tappo, pur mantenendo la funzione decorativa del prodotto.

Cosa si intende per etichetta tubolare? L’etichetta non è solo quel foglio di piccole dimensioni incollato a una bottiglia o a un contenitore. A volte è qualcosa di più, è un involucro che avvolge parzialmente o totalmente un contenitore. È proprio in questo caso che parliamo di etichetta tubolare (da non confondere con la “wrap-around” che è l’etichetta in film plastico che gira attorno alla bottiglia ed è incollata ai due estremi). Esistono due tipi di etichette tubolari, a seconda dell’applicazione: shrink e stretch. Le shrink sleeve, realizzate in PVC, PET o OPS, sono le etichette tubolari termoretraibili: dopo essere state incollate e piegate, vengono preparate in bobina per essere utilizzate con macchine etichettatrici in continuo. In questo caso il film termoretraibile viene calzato sul contenitore perché si adegui alla sua forma con l’ausilio di lame d’aria calda o vapore. Con il termine stretch sleeve (etichette tubolari estensibili in materiale elastico) si fa riferimento ai film in polietilene termosaldati preparati precedentemente in bobine per essere utilizzati su macchine etichettatrici in continuo: in questo caso il film viene esteso e calzato sul contenitore per poi adeguarsi alla sua forma attraverso la memoria elastica tipica del polietilene. Entrambi questi prodotti possono essere utilizzati: • con funzione sigillo, ossia applicati su un tappo o a chiusura di un vasetto o di un beccuccio erogatore di un prodotto cosmetico/chimico; • con funzione “full body”, quando lo sleeve è utilizzato anche come decoro primario del prodotto; • con entrambe le funzioni, quindi “full body & seal”, come vediamo in molti casi su prodotti beverage (es. succhi di frutta Santal) o alimentari (es. vasetti dei sughi Star).

fornire una sicurezza tamper evidence pressoché assoluta e di non dover richiedere un’operazione supplementare in fase di riempimento. Quindi combinano il risultato di antimanomissione con l’impatto sugli scaffali e assicurano una continuità del design tra contenitore ed etichetta; eliminano la necessità di ulteriori sigilli tamper evidence e il loro immagazzinamento voluminoso; aumentano notevolmente la protezione del prodotto e del marchio. Ma come risolvere anche il problema della contraffazione da parte di professionisti? Come è noto, tutti gli stampatori e tutti i convertitori sono onesti, ma come ci sono stampatori che si prestano a stampare banconote false, ci possono essere quelli che, con una rotativa flexo, possono produrre etichette tubolari “patacca”. È vero che scannerizzare un’etichetta tubolare è molto più complesso che scannerizzare un’etichetta piana o un semplice logo. Ma gli stessi software che calcolano la deformazione dell’etichetta finita per permetterne il progetto in fase di prestampa possono essere utilizzati per contraffarla, per cui non è impossibile imitare la body label. L’inserimento di un ologramma costituisce già un passo avanti, ma anche qui siamo nel campo dei sistemi che gli esperti chiamano “over”, cioè aperti, appariscenti. Per ottenere una maggiore sicurezza è necessario servirsi di sistemi “cover” quindi coperti, nascosti, come quelli che si usano sulle banconote e visibili solo a luce UV o IR. Si dirà che il consumatore non è in grado di verificare la genuinità del prodotto, ma lo scopo di queste protezioni è quello di garantire il marchio al produttore, il quale ha i mezzi per la verifica. Un sistema molto recente e avanzato è quello di una protezione cover mediante ologrammi speciali e complessi (bisogna in questo caso rivolgersi solo a veri specialisti) contenenti anche microcodici a matrice che possono essere individuati con la telecamera di un telefonino e inviati via e-mail a un centro di controllo che in tempo reale verifica e conferma l’originalità dell’etichetta. Il brand owner può così procedere a verifiche a campione ovunque nel mondo senza necessità di acquistare il prodotto, ma permette, volendo, una verifica anche da parte del consumatore.




g Se ue segue dalle pagine precedenti

il consulente (segue da pag. 54)

Per esempio, la riforma della legge fallimentare novellata nel 2007 ha introdotto importanti novità per la soluzione della crisi d’impresa. L’intento del legislatore è da ricercarsi proprio nella volontà di facilitare il concorso tra creditori e debitori per evitare, o cercare di anticipare, il degenerare del dissesto aziendale e lo ha fatto, tra l’altro, con due istituti di grande efficacia che dal mio piccolo osservatorio del mondo grafico sono poco utilizzati: il piano di risanamento art. 67 e gli accordi di ristrutturazione art. 182 legge fallimentare. Un ulteriore elemento per aiutare a comprendere l’importanza che riveste per tutti i soggetti coinvolti questo aspetto può essere fornita da alcuni passaggi del decreto legge 78/2010 convertito in legge nell’agosto del 2010, nel quale con l’art. 48 si introducono delle novità nella disciplina degli istituti di risanamento. In estrema sintesi: a) prededucibilità dei crediti derivanti da finanziamenti erogati nel contesto di concordati preventivi e accordi di ristrutturazione (fondamentale); b) integrazione nell’istituto degli accordi di ristrutturazione degli effetti di sospensione delle azioni esecutive e cautelari nella fase di trattativa; c) esenzione da taluni reati penali per le operazioni poste in essere in attuazione dei tre istituti di risanamento (piani di risanamento, accordi di ristrutturazione, concordato preventivo di risanamento). Norma che contribuirà a facilitare i piani e le prospettive di risanamento per tutti quei soggetti che saranno capaci di coniugare la logica industriale con le regole.

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uscita 1 ottobre 2010

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Hanno collaborato a questo numero Adolfo Fuser, Achille Perego, Marco Picasso, Michele Pingitore, Alberto Sironi, Tom Wagland Progetto grafico e impaginazione Cristina Mascherpa, Chiara Arrigoni Redazione Zeta’s srl - via Kolbe 8, 20137 Milano, tel. 027529101, fax 0275291039 poligrafico@ilpoligrafico.it www.stampamedia.net Ufficio libri e abbonamenti tel. 0275291020 fax 0275291032 abbonamenti@ilpoligrafico.it Stampa Carta Copertina

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