il poligrafico 120/2010
N. 120/2010 Dicembre - Zeta’s srl 20137 Milano via Kolbe 8 - Poste Italiane spa - Spediz. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n°46) art.1 comma 1 LO/MI - Euro 9,90
il poligrafico
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In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi I
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50 Stampa e nuovi media nell’era digitale
L’industria grafica, un futuro da reinventare
o a r u ian t u al f e it t a n c e fi s e ra r p ag o i t r a st s s u a p ’ind ll e d
i l pol i g r a f i c o Sommario
Stampa e nuovi media nell’era digitale
RICORDANDO . . . . . . . . . . . . . . . 12 L’evoluzione tecnologica dal punto di vista del grafico LE AZIENDE MOTORE DEL FUTURO . . . . . . . . . . . . . . . . 19 Il difficile momento dell’industria grafica visto dai protagonisti IL FUTURO DELLA STAMPA NEL XXI SECOLO . . . . . . . . . . . 141 Traduzione del libro di Frank Romano LA CRONOLOGIA 1960-2010 . . 195 Cinquant’anni di industria grafica italiana ripercorsi attraverso le pagine del Poligrafico In primo piano Il piano di rilancio per Deaprinting . 218 Rotolito Lombarda: nuova sede e nuova HP . . . . . . . . . . . . . . . . . 219 L’entrata di Manroland e Heidelberg nella stampa digitale . . . 220 Fornitori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 222 Aziende grafiche italiane . . . . . 224 Eventi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 226 EVENTI Canon Expo a Parigi . . . . . . . . . . . 227 Due giorni con l’Unione Grafici . . . 229 European Marketing Dynamics Summit a Bruxelles . . . . . . . . . . . . 232 Spazio cultura . . . . . . . . . . . . . . 234 Taga Day 2010 . . . . . . . . . . . . . . 240 RUBRICHE I nomi di questo numero . . . . . . . . . . 6
19 Le aziende
“L’industria grafica, un futuro da reinventare”: i protagonisti del settore esprimono il loro punto di vista sul futuro della comunicazione stampata
141
Il futuro della stampa
In esclusiva, la traduzione del libro di Frank Romano “The Future of Print in the 21st Century”
195
La cronologia
Dal 1960, anno di fondazione del Poligrafico, ripercorriamo attraverso le pagine della rivista, 50 anni di storia dell’industria grafica italiana
Organo Ufficiale associazione tecnici grafiche italia ITALIA arti
EURO GRAPHIC PRESS
Il Poligrafico è la rivista italiana del Gruppo Eurographic Press www.eurographicpress.com
i nostRI Collaboratori Davide Biancorosso, Luca Brentegani, Claudio Della Rossa, Achille Perego, Michele Pingitore, Alberto Sironi.
Editoriale
di Ruggero Zuliani
Eccoli là, 50 anni di Poligrafico. Allineati sugli scaffali della libreria occupano meno di sei ripiani. Sembra poca cosa e invece in quelle pagine è raccolta la storia di persone, di aziende, di tecnologie che hanno scritto l’evoluzione di un importante comparto della nostra industria. Un settore che dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi ha saputo rinnovarsi costantemente inseguendo gli sviluppi della tecnologia che non hanno dato tempo alle aziende di respirare, portando gli imprenditori a continui e pesanti investimenti, spesso rapportati ad esigui fatturati. Un settore difficile, nel quale la serialità nella produzione è un’utopia, motivo per cui ci ritroviamo ancora oggi con un tessuto industriale molto frammentato: tante piccole aziende che da artigianali sono al massimo diventate piccola industria e solo recentemente si è registrata una forte spinta all’aggregazione, che ha dato vita a gruppi con più di 200/250 addetti. Risfogliando le prime annate del Poligrafico mi rendo conto che all’inizio si trattava soprattutto di macchine. Il Poligrafico era una rivista tecnica e di persone si parlava raramente, in occasione di assegnazione di premi o... di decessi. Seguire le vicende del mercato era troppo complesso, le fonti di informazione erano pressoché inesistenti e la redazione lavorava soprattutto su contenuti che venivano dall’estero. Si facevano grandi traduzioni di materiale fornito o dalle case costruttrici che aggiornavano sugli ultimi sviluppi tecnici o dalle poche università, soprattutto tedesche, che pubblicavano risultati di ricerche. Gli imprenditori lavoravano nell’ombra e un’intervista era considerata una intrusione nella sfera privata. Oggi è tutto diverso, siamo bombardati di notizie e le informazioni sono a portata di mano di chiunque e in qualunque momento. Il nostro ruolo si ribalta, a noi viene chiesto di
fare da selezionatori di informazioni, di depurare dal grande rumore le notizie importanti, quelle di sostanza e soprattutto veritiere. Il Poligrafico si è guadagnato la sua reputazione perché svolge al meglio questa funzione ed è oggi un mezzo di informazione autorevole. Anche gli strumenti a nostra disposizione sono cambiati, o meglio, alla rivista se ne sono aggiunti altri. Prima gli annuari che oggi è più giusto definire banche dati di aziende e prodotti, poi i fascicoli monografici di approfondimento che abbiamo battezzato Focus, poi le ricerche di mercato la più importante delle quali porta ogni anno a stilare le “classifiche delle industrie grafiche italiane” e ancora l’ingresso nell’ambito della formazione con L’Accademia del Poligrafico. Infine internet, croce e delizia di noi editori che se da un lato ci sta aprendo fantastiche opportunità, dall’altro sta mettendo a dura prova le nostre fonti di ricavo e, a detta di alcuni, addirittura la sopravvivenza della carta stampata. Non sarà così. Il web e la carta stampata si integreranno e troveranno una maniera di convivere. Il Poligrafico è entrato nel secondo cinquantennio e continuerà a documentare i progressi di una industria che ha un ruolo fondamentale nel far crescere la conoscenza, la cultura, il pensiero. La carta stampata sarà affiancata da altri mezzi di informazione ma manterrà un ruolo centrale. “We believe in Print”. In questa ricorrenza così importante permetteteci di soffermare il pensiero su chi ha fondato Il Poligrafico nel 1960, Almo Zuliani e chi, sin dall’inizio, lo ha affiancato e poi per anni ne è stato continuatore, Carlo Zuliani. Rispettivamente mio padre e mio zio. Nelle pagine seguenti trovate una loro foto assieme a quelle di tutte le persone che hanno lavorato per far crescere Il Poligrafico. A tutti, grazie.
I nomi di questo numero Persone e aziende citate con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria 2C Color 4IT Group
A
59 226,232
Accademia del Poligrafico 226 235 ACG Colombo Acierta 232 232 acrossair Adaptive Path 226 Adelphi 234 AEM 235 Agfa Graphics 21 Agressi Andrea 132 Altavia 23 Ancora Arti Grafiche 25 Andreani Sergio 136 Aquilus 232 Arbe Industrie Grafiche 224 Archem 8 27 Arctic Paper gruppo Ariberti Lorenzo 222 Arjowiggins 18 Artegrafica 225 Artoos 232 Arvato NIIAG 224 Arvato Print Italy 29 AssGraf 31
AT Kearney Athesia Druck Atlantic Zeiser Autobond Auxilia Graphica Avanzi Marco
B
226 224 33 222 216 134
B+B International 233 BAIA 226 Bandecchi Emanuele 219 Bandecchi Federico 219 Bandecchi Paolo 120,219 219 Bandecchi Simone Bandiera Maria Cristina 236 Barboglio Enrico 232 Bartoli Maurizio 90 basysPrint 223 Baumann Italia 35,235 Bavuso Giorgio 118 Beltrame Giorgio 86 Beltrami Alessandro 240 Beretta Riccardo 116 Beretta Roberto 116 Bergamin Alessandro 34 Bianchet Giuliano 80 84 Bianchi Silvano
240 Biancorosso Davide Bkkeepr 226 226 Blacklock Simon Bobst Group Italia 37 Boccia Arti Grafiche 39,219 Boccia Vincenzo 38,219 Bocconi università 229 Bologna Children’s Book F.226 Bondioli Gianluca 222 Bookrepublic 226 booktwo.org 226 Borghi Luigi Aurelio 54 218 Boroli Alberto Boroli Andrea 218 218 Boscari Monia Brambilla Eugenio 225 226 Brentley Peter Bridle James 226 Bulla Fratelli 234 Burgo Distribuzione 41 Burgo Group 43
C
Calegari Roberto 102 Camporese Macc. Grafiche 45 Camporese Armando 44 Camporese Bruno 44
44 Camporese Roberto Canon 227 Canon Italia 47,222 Capelletti Marco 106 240 Carnelli Carlo Cartiere del Garda 49 241 Casale Fabio Casalino Luca 58 86 Casiraghi Andrea Cattaneo Lidia 225 Centrexpo 219 Ceravolo Massimiliano 46 Ceré Ivan 241 Cerretelli Daniele 126,223 Cerutti Giancarlo 219 Cerutti gruppo 219 Cherubini Federico 229 Citygraph 225 Codevilla Piero 26 Colombo Fabrizio 218 Colorgraf 51,244 Confindustria 219 Coop. Libraria Edit. Univ. 220 Cordenons gruppo 53 226 Cursor
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Daprà Giovanni 226 218 De Agostini 74 De Checchi Gianfranco 72 De Grandis Paolo 218 Deaprinting 82 Deidda Giampiero 226 Della Rossa Claudio 55 Didelme Sistemi 220,226 digi:media 2011 225 Digraph 96 Donegà Giuseppe 57 Druckfarben 232 DST Output
E
Edigit 9,226 61 EL-KO 234 Emme Edizioni 231 Enfocus 234 Epson 63 Epson Italia 223 EskoArtwork 220 Esperia Tipografia 225 Eurolabel European Mark. Dynam. 232 220 Eurotipo
F
Faber Factory 226 65 Fedrigoni gruppo 67 Ferag Italia 226 Ferrario Marco 72 Filippi Davide 232 First Data 10,11,222 Flint Group 222 Fogra 236 Fondazione Ferrero 216 Fontegrafica 224 Fotlito 73 92 Franzi Sergio 69 Fujifilm Italia
G
Galli Piero 70 218 Gatto Carlo 240 Gerboni Emilio 52 Gilberti Ferruccio 222 Gilmore John 100 Ginelli Simone Giunti Industrie Grafiche 71 240 Goglio Carola Goss International 223,225 243 GPN 220 Grafica 5 218 Grafica Veneta 73 Grafikontrol 119 Grafotitoli Bassoli 225 Graphicom gruppo 75 Gruppo Padovana
H
Heidelberg 216,220,222,224 219,225,240 HP 140 Huber
I
Il Sole 24Ore gruppo 219,226 232,239 InfoTrends 218 Inprint 226 Intergraf Int. Bookbonding and... 226 223 Ipagsa 220 Ipex
K
Karl Knauer 224 225 KBA 79 KBA Italia Kodak 81,220,224,226,241 88 Kokrhanek Jana 83 Kolbus Italia 76,77 Kolor+Service 85,220,224,237 Komori 220 Konica Minolta 232 Kooaba 28 Kranert Oliver 68 Kurose Takaaki
L
L.E.G.O. 226 226,240 Lanfossi Luigi 225 Legatoria Camisana Legatoria del Verbano 218 218 LEM Legatoria 221 Lithosol 87,218 Litorama Group 218 Loce Mauro 218 Loce srl 224 Longo 89 Luxoro
M
M.M. Forniture Arti Graf. 91 93,222 Macchingraf 130 Maiano Stefano Mambretti Alessandro 226,240 22 Mamo Paolo 220,222 Manroland 95 Manroland Italia 220 Marchesini Grafiche 42 Marchi Girolamo 114 Marini Roberto 30 Marinoni David 30 Marinoni Fabio 30 Marinoni Rosario 240 Marsanasco Joseph 225 Masserdotti gruppo 241 Mazzeri Giorgio 114 Meana Giuseppe 114 Meana Luca 97 Mediagraf 64 Medioli Chiara 219 Medprint 2011 226 Meet The Media Guru 98 Mercurio Diodato 99 Mercurio Grafiche 226 Meyer Michael 101 MGF 216 Migliavacca Giancarlo 227 Mitarai Fujio
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Paladino Mimmo 234 119 Parietti Daniele 218 Pasquino Franco 241 Pavesi Angelo 240 Pellegrini Massimo 50 Pellegrini Paolo 232 Pellow Barbara 234 Pengo Ivan 232 Pesko David PIAS Entertainment Gr. 232 235 Picasso Marco 124 Piccinini Roberto 226 Pingitore Michele Pixartprinting 16,17,111,224 62 Pizzocri Massimo 220 Plenz Stephan 222 Polar 225 Poligrafica Industriale 128 Pomati Spirito Pondres Social Market. 232 113,224 Pozzoli 112 Pozzoli Aldo 227 Preskett David 225 Presstek 138,139 PressUp 228 Print Power 226 Promedia 66 Provera Sandro 224 Publialba 115 Pusterla 1880
R
IPI 120/10
R.G. 117 84 Razza Pasquale 24 Remondini Delio Reproservice Eurodigital 226 32 Rescaldani Luigi 220 Rhein Papier 220 Ricoh 119,239 Ricoh Italia Rigamonti Matteo 110,224 74 Rossi Luciano Rotolito Lomb. 121,219,240
Ruggeri Duccio Ruggero 56
S
Salicetti Denis 240 122 Samoggia Orazio Samor Internat. Group 123 241 Schober 234 Sciardelli Franco 234 Sciascia Leonardo 223 Scodix 232 Selecta gruppo 235 Semolini Stefania 36 Seregni Luigi 225 Sforza Roberto 223 Shanghai Electric 226 Shatzkin Michael 241 Sironi Alberto 194 Sitma 40 Sobrero Massimo 124 Spaggiari Massimo 218 Speranza Mario Stamperia d’Arte 74\b 234 224,241 Studio Xilox 193 Sun Chemical 226 Swisscom
T
Taga Italia 240 235 Tarasco Pietro Paolo 224 Tecnografica 125 Tecnographica 7 Tecnologie Grafiche The Digital Library Fed. 226 226 The Idea Logical 226 The Internet Archive 222 Theisen & Bonitz 235 Torre Gian Carlo 220 Trevisostampa 127,223 TWS
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Ulisse Trading 6,129 229 Unione Ind. Grafici MI 217,220 UPM 131 UV Ray
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Value Communication Van Iperen Rokus Var Group Viaggi del Ventaglio Villa Paolo Villani Massimo Volken Bernd
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Ziletti Roberto Zucchetti Luigi Zund
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X Z
ricordando Ricordi ritessuti da Cristina Mascherpa, art director del Poligrafico Italiano dal 1990
Se questo numero avesse dovuto nascere 50 anni fa avrei dovuto (come redattrice) battere
questo testo a macchina, cercando di non fare troppi rifacimenti e cancellature per facilitare il lavoro del proto e più tardi del linotipista e poi del compositore. Probabilmente l’avrei scritto prima a mano, su qualche quaderno o blocco per appunti, e lì sì avrei potuto sbizzarrirmi in cancellature e rimandi e spostamenti. Poi però, bella copia a macchina. Adesso, dopo dieci righe ho già fatto 12 correzioni e riscritto integralmente un intero periodo. Naturalmente avrei dovuto già (come grafica) avere un’idea piuttosto precisa dell’ingombro del pezzo, e della sua impaginazione, perché accanto al testo dattiloscritto avrei dovuto indicare, oltre al carattere prescelto (tra non moltssimi possibili), il corpo, l’interlinea e la giustezza. Avrei avuto in cambio - dopo un paio di giorni una striscia di carta (più avanti in plastica) che avrei incollato su dei fogli con la gabbia stampata. La colla in questione a un certo punto era la “Cow”, una meravigliosa sostanza dal pessimo ma indimenticabile odore che si spalmava con una spatola in plastica e che avava il pregio di essere riposizionabile: quando asciugava si potevano asportare gli avanzi dei bordini (caccolini) con una palla più grossa (caccolone) fatta di caccolini assemblati. Una vera meraviglia... Più avanti è arrivata la colla spray, anch’essa riposizionabile, anch’essa con pessimo ma indimenticabile odore e con un gravissimo difetto: diffondeva particelle incollanti nel raggio di 20-30 centimetri e a lungo andare il luogo di incollaggio diventava un posto dove non si poteva appoggiare niente che si volesse avere indietro. Una mia collaboratrice si costruiva una sorta di camera da incollo con uno scatoloncino per arginare i danni. Se ti cadeva qualcosa lì dentro però l’avevi persa per sempre.
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Con le bozze avrei fatto delle prove per la lunghezza e, se mi fossi accorta di aver sbagliato i calcoli, probabilmente avrei cambiato impaginazione per non far rifare tutto... Qualcuno avrebbe letto la bozza per gli errori
Achille Perego
Alberto Sironi
Anna Paci
Antonella Sandrin
Carlo Rabotti
Carlo Zuliani
Cristina Mascherpa
Cristina Mastroianni
Enzo De Rosa
Ester Crisanti
di ortografia, io avrei potuto rileggerla per controllare che la prosa scorresse abbastanza fluidamente, ma senza cambiare troppe cose, ovviamente. Per le immagini avrei dovuto passare al fotolitista tutti gli originali e segnare il taglio giusto e la misura per far fare il cliché o la pellicola. A questo scopo alcuni facevano dei segni a
Alberto Villa
Alessandra Gori Montanelli
Alfredo Fiorelli
Almo Zuliani
Anna Aprea
Attilio Boccardo
Barbara Marchetti
Bortolo Milan
Brando Zuliani
Carlo Balestrini
Carola Goglio
Chiara Arrigoni
Chiara Marchetti
Claudio Della Rossa
Claudio Sanfilippo
Cristina Rossi
Davide Biancorosso
Donatella Conca
Dora Zarrella
Emilio Gerboni
Federica Morson
Filippo Azimonti
Fiorenza Lorini
Franco Fancoli
Gabriele Cipriani
matita o - ahimè - anche a penna direttamente sugli originali. A me piaceva metterci sopra un pezzo di carta da lucido (detta anche carta “da ingegnere”) fissata con una striscia di scotch e lì disegnare il taglio e relativa misura. Diagonale e proporzioni a tutta birra (grazie liceo scientifico!) e incrociare le dita perché sulle grandi quantità qualche distrazione o malin-
teso capitava sempre. E quando arrivavano gli “stamponi” (passate veloci al torchio nel caso dei clichè) o le ciano (nel caso delle pellicole), c’era sempre qualche strano caso di facce tagliate o scambi tra base e altezza. Con tutto il materiale pronto incollavo tutto e preparavo le pagine. I filetti li facevo a penna e poi segnavo lo spessore. Elementi al vivo della
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grazie! pagina con la tipografia non si potevano fare, poi con la fotocomposizione c’è stata un po’ più di libertà, sempre considerando la pazienza di chi preparava i montaggi esecutivi. Fino agli anni ‘90, quando capitava di vedere delle riviste con particolari bizzarrie tipografiche bisognava sempre pensare a quella buonanima che attaccava parole di tutte le misure in quel certo ordine che lo sgargiante creativo aveva fortemente desiderato per dare prova della sua appunto creatività. Una volta fatto il montaggio bozza della pagina, quella era. Adesso posso stare anche un quarto d’ora a vedere se sta meglio una testatina in corpo 10 medium o in corpo 9 bold: melazeta avanti e indietro finché il dubbio si scioglie... Il passaggio al computer comuque non è stato indolore, per qualche tempo la terra sotto i piedi di noi grafici ha tremato. Non mi dimenticherò mai un folder che pubblicizzava un corso di prestampa per grafici e la headline diceva “Ero grafico, oggi sono anche fotolitista”... bella sfiga, ho pensato subito io, non sarà contagiosa ‘sta roba? Ebbene sì. Contagiosa lo era, e chi più chi meno ha sviluppato gli anticorpi per non ammalarsi gravemente: abbiamo dovuto imparare a usare Mac e pc, programmi di scrittura, di impaginazione, di fotoritocco, di illustrazione; il font da questione estetico-tipografica è diventato un microbo impazzito capace di far inchiodare il sistema senza pietà. E poi i pdf, i programmi di preflight, le maschere, i livelli. E abbiamo dovuto tenerci al passo con tutte le possibilità offerte dalle tecniche di nobilitazione per poter strutturare progetti in grado di esaltare la bravura degli stampatori. E ancora le reti, le connessioni in remoto, i sistemi editoriali... crisi dei redattori, amicizie in pericolo, gente che nonostante tutto si stampa i pdf e li corregge a casa... con la penna! La pagina che sto preparando ora, nel 2010, l’ho già rifatta enne volte, e quando sarò soddi14 sfatta potrò adattare la lunghezza del testo con
Giancarlo Iliprandi
Giorgio Mazzeri
Giovanni Daprà
Manuela Terreni
Marco Mussini
Marco Picasso
Mauro Zuliani
Michele Fortunato
Michele Pingitore
Paolo Fiorelli
Pietro Chasseur
Roberto Olivieri
Sergio Facchini
Titti Cocola
Valerio Mariani
una vastissima gamma di trucchetti deformando il carattere, restringendo e allargando lo spazio tra le lettere, calibrando l’interlinea anche con due decimali! E una volta importate le foto non ci vorrà niente a fare il pdf da mandare in stampa. Salva col nome, ok, vai. Molti bottoni da schiacciare nella corretta sequenza. Tic tic tic.
Giuliano Latini
Luca Brentegani
Lucia Cremascoli
Manuel Posenato
Manuela Mandarini
Massimo Cantù
Massimo Poli
Maurizio Tassinari
Mauro Boscarol
Mauro Stefanini
Miriam Chioda
Monica Silvestri
Moreno Melegatti
Nadia Pace
Ornella Paci
Rolando Carlesi
Rossano Neroni
Ruggero Zuliani
Selvaggia Malvezzi
Sergio Tomezzoli
...e da tutti noi un grazie ai Lettori Vanna Pizzetti
Vittorio Malvezzi
Quello che cerco di non dimenticare mai è che ‘sti bottoni c’è sempre qualcuno che li schiaccia, e che dietro a tutti questi melaesse e melazeta e controlci e controlvi ci sono persone che respirano, che pensano, che inventano e che fanno andare avanti il mondo. Cristina Mascherpa
che ci hanno gratificato con la loro fedeltà e ci hanno dato spunti per allargarci gli orizzonti. E grazie agli Inserzionisti che ci hanno fornito la forza propulsiva per poter crescere numero dopo numero...
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e r o t o m ro e u d t n fu e i el z a d e l Agressi Andrea Var Group 132 Andreani Sergio Xerox 136 Avanzi Marco Xeikon 134 Bandecchi Paolo Rotolito Lombarda 120 Bartoli Maurizio M.M. Forniture Arti Grafiche 90 Bavuso Giorgio Ricoh Italia 118 Beltrame Giorgio Litorama Group 86 Beretta Riccardo, Roberto R.G. 116 Bergamin Alessandro Baumann Italia 34 Bianchet Giuliano Kodak 80 Bianchi Silvano Komori 84 Boccia Vincenzo Boccia Arti Grafiche 38 Borghi Luigi Aurelio Didelme Sistemi 54 Calegari Roberto Gruppo Monzese 102 Camporese Armando, Roberto, Bruno Camporese Macchine grafiche 44 Capelletti Marco NewCo Graphic 106 Casalino Luca 2C Color 58 Casiraghi Andrea Litorama Group 86 Ceravolo Massimiliano Canon Italia 46 Cerretelli Daniele TWS 126 Codevilla Piero Gruppo Arctic Paper 26 De Checchi Gianfranco Gruppo Padovana 74 De Grandis Paolo Grafikontrol 72 Deidda Giampiero Kolbus Italia 82
Donegà Giuseppe Mediagraf Filippi Davide Grafikontrol Franzi Sergio Macchingraf Galli Piero Giunti Industrie Grafiche Gilberti Ferruccio Gruppo Cordenons Ginelli Simone MGF Kokrhanek Jana Luxoro Kolor+Service Kranert Oliver Arvato Print Italy Kurose Takaaki Fujifilm Italia Maiano Stefano UV Ray Mamo Paolo Altavia Marchi Girolamo Burgo Group Marinoni Rosario, David, Fabio AssGraf Meana Giuseppe Pusterla 1880 Medioli Chiara Gruppo Fedrigoni Mercurio Diodato Grafiche Mercurio Molina Maurizio Cartiere del Garda Nitschke Joachim KBA Italia Olbricht Monika Océ Pellegrini Paolo Colorgraf Piccinini Roberto Tecnographica Pizzocri Massimo Epson Italia
96 72 92 70 52 100 88 76 28 68 130 22 42 30 114 64 98
Pomati Spirito Ulisse Trading 128 Pozzoli Aldo Pozzoli 112 Provera Sandro Ferag Italia 66 Razza Pasquale Komori 84 Remondini Delio Ancora Arti Grafiche 24 Rescaldani Luigi Atlantic Zeiser 32 Rigamonti Matteo Pixartprinting 110 Rossi Luciano Gruppo Padovana 74 Ruggeri Duccio Ruggero Druckfarben 56 Samoggia Orazio Samor International Group 122 Seregni Luigi Bobst Group Italia 36 Sobrero Massimo Burgo Distribuzione 40 Spaggiari Massimo Tecnographica 124 Villa Paolo Gruppo Monzese 102 Volken Bernd Muller Martini 104 Würslin Manfred, Thomas EL-KO 60 Ziletti Roberto Agfa Graphics 20 Zucchetti Luigi Manroland Italia 94
o a r u ian t u al f e it t a n c e fi s e ra r p ag o i t r a st s s u a p ’ind ll e d 48 78
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Roberto Ziletti
efficienza aziendale è il punto critico del settore,che deve strutturarsi per avere più capacità nei lavori fuori standard La crisi si è fatta sentire sulle aziende grafiche riducendo commesse e tirature. Questo ha generato un eccesso di capacità produttiva da una parte e dall’altra la necessità di eseguire i lavori in modo più rapido ed efficiente. L’efficienza aziendale è il punto critico del nostro settore che deve strutturarsi per avere più capacità di realizzazione per i lavori fuori standard. La chiave del successo, infatti, sarà potersi offrire come fornitori globali abbracciando più tipologie di comunicazione, da quella stampata tradizionale a quella relativa ai punti vendita o sign&display, realizzabile con le tecnologie digitali wide format, e anche la comunicazione via web che si sta sempre più imponendo, vedi l’iPad e altri device elettronici. In futuro vedo un settore più aperto alle innovazioni, anche trasversali, tecnologiche e di impostazione del business. La multimedialità e la gestione dei contenuti sarà la chiave di successo per tutte le aziende della filiera. Il nostro settore è alla ricerca di partner in grado di fornire differenziazione e supporto, sia di prodotto sia nei servizi offerti. In Agfa, per esempio, abbiamo recentemente lanciato una campagna green in cui, dopo più di 12 mesi di studio, siamo ora in grado di abbinare servizi green ai nostri prodotti ad alto valore sostenibile. Roberto Ziletti ad e direttore commerciale Agfa Graphics Srl
50 ANNI IPI LE AZIENDE MOTORE DEL FUTURO
agfa graphics La nostra storia Agfa nasce in Italia come Agfa SpA nel 1925. Nel 1965, dopo la fusione della tedesca Agfa con la belga Gevaert, assume la denominazione Agfa-Gevaert SpA e nel 1969 si trasferisce nella nuova sede milanese di Via Grosio. Dall’originaria produzione di macchine e pellicole fotografiche, Agfa si è trasformata col tempo in azienda leader nel campo dell’elaborazione analogica e digitale dell’immagine - l’imaging - in grado di soddisfare e di anticipare tutte le esigenze della clientela con la sua competenza, la qualità dei prodotti, la rete di vendita, il servizio post-vendita e di assistenza tecnica. Nell’aprile 2007 le due divisioni di Agfa, Graphic System e HealthCare, si separano, creando due società indipendenti denominate Agfa-Gevaert SpA (ex HealthCare) e Agfa Graphics Srl (ex Graphic System). Agfa Graphics ha ora sede a Cinisello Balsamo (MI) e opera su tutto il territorio nazionale con una struttura di vendita diretta e distributiva. È fornitore globale di prodotti e sistemi di prestampa e stampa digitale di piccolo e grande formato, per i mercati della stampa commerciale, packaging, giornali quotidiani, comunicazione visiva, imaging industriale.
Le nostre specialità Il cliente è al centro dei progetti di Agfa Graphics. Il flusso di lavoro, le integrazioni con i sistemi gestionali, i sistemi di prova colore, la produzione di lastre offset e le nuove tecnologie inkjet testimoniano che un cliente acquista da Agfa Graphics non semplicemente un prodotto, ma una tecnologia in grado di produrre nuovo business.
I nostri progetti Agfa Graphics è promotrice di un progetto innovativo dedicato al settore delle arti grafiche italiane. Presentato a Grafitalia 2009, Le Vie della Sostenibilità (LVDS) rappresenta il primo progetto di sviluppo sostenibile del business per il nostro settore. Realizzato insieme ad Altaeco, ha lo scopo di portare un servizio ad alto valore aggiunto a tutte le aziende grafiche italiane che desiderino aumentare la propria competitività agendo sulla leva del rispetto ambientale. Agfa Graphics è in grado di fornire servizi sulla sostenibilità ambientale ai propri clienti e legati ai propri prodotti e tecnologie: accompagnamento alle certificazioni ambientali, programmi di neutralizzazione delle emissioni ambientali e analisi di sostenibilità per le aziende.
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C Paolo Mamo
redo al valore aggiunto della carta stampata che si integra perfettamente con i nuovi media
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Il mercato grafico è un settore attualmente dominato dalla convergenza multimediale, dove la grafica si fonde con tutti gli altri mezzi di comunicazione in uso. I dispositivi elettronici diventeranno la nuova carta, ma è la carta stessa che moltiplica il valore del digitale, che dà valore alla comunicazione. Penso alle soluzioni web-to-print e a tutti quegli strumenti di comunicazione commerciale che diventano dialoganti e interattivi. L’attrattiva dei nuovi media e la crescita esponenziale di Internet come fonte di informazione e pubblicità spingono le aziende di stampa a riorganizzarsi. Nuove parole d’ordine come riconversione, nuovi modelli di attività, flessibilità, formazione dovranno avere un comune denominatore: la concertazione. Una sfida enorme che si basa sull’importanza di fare network. Dopo la crisi prevedo crescita e sviluppo nell’industria grafica. Credo nel valore aggiunto della carta stampata che, grazie alle distintive caratteristiche di fisicità e permanenza, si integra perfettamente con i nuovi media aumentando l’efficaciacomplessivadelle campagne pubblicitarie. Naturalmente, all’insegna della sostenibilità. Perché il futuro delle aziende grafiche è green. Paolo Mamo presidente e ad Altavia Italia
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Altavia La nostra storia Con una cifra d’affari pari a 487 milioni di euro nel 2009, 900 collaboratori e una solida presenza globale, Altavia è leader europeo nel settore della comunicazione commerciale. Fondato a Parigi nel 1999 da Raphaël Palti, il Gruppo è oggi una grande realtà che con la sua offerta marketing & publishing ha sviluppato un modello esclusivo basato sull’integrazione dei processi di comunicazione con quelli di produzione. Altavia è un’agenzia di nuova generazione, che nasce e si sviluppa con l’obiettivo di cambiare le regole e i processi classici di comunicazione, anticipando l’innovazione e offrendo ai clienti progetti caratterizzati dalla massima qualità e dalle soluzioni economicamente più efficaci. Altavia Italia, fondata nel 1996 da Paolo Mamo, ha un organico di 60 collaboratori ed è cresciuta a ritmi sostenuti, passando dai 9 milioni di euro di fatturato del 1999 a quasi 64 milioni del 2009.
Le nostre specialità Il modello Altavia è unico. L’offerta integrata di marketing e publishing - on e offline - si struttura per offrire valore aggiunto in termini di business e di performance: ideazione, creazione, soluzioni POP, promotion, incentive, retail marketing, direct marketing, geomarketing, prestampa, e-catalogue, print management, web-to-print. L’inventiva si esprime nelle strategie, nelle idee, nell’innovazione inerente ai supporti tecnologici e alle modalità d’uso che permettono di offrire ai clienti le migliori soluzioni di creatività commerciale e che si sviluppano, sempre di più, nella direzione di una crescita sostenibile. I differenti approcci al marketing permettono di sviluppare strategie, progetti e creatività applicati a ogni canale. Nei servizi di publishing, l’expertise tecnica e operativa per la produzione di supporti stampati si integra con l’ingegnerizzazione dei processi di produzione, acquisti e logistica.
I nostri progetti Nel corso degli ultimi due anni il Gruppo ha interpretato le nuove forme e i contenuti della comunicazione, ha lavorato su organizzazione, offerta, mezzi e metodi, per essere là dove il mercato chiama. Convinta di possedere, con tali servizi a valore aggiunto, i mezzi necessari alla conquista di nuovi mercati e al rafforzamento dei clienti già acquisiti. La strategia, seguendo la rotta tracciata dal 2005, è impostata fino al 2014 con obiettivi ambiziosamente realistici. E la profonda consapevolezza che uno dei punti di forza sia l’energia positiva che anima tutti i collaboratori di Altavia.
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L’ Delio Remondini
evoluzione dell’industria grafica dovrà confrontarsi con un ridimensionamento drastico di piccole e medie aziende
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Il mondo delle arti grafiche non si trova a operare solo nell’attuale crisi economica, ma deve anche confrontarsi e riposizionarsi all’interno di un mondo della comunicazione tutto in divenire, che sempre più utilizza modalità di espressione diverse dal supporto stampato, per proporsi al fruitore in modo efficace, efficiente e accattivante. Gli e-book sicuramente interferiranno con il mondo grafico, in primo luogo per quanto riguarda la creazione di documenti digitali, siano essi illustrazioni piuttosto che testi in uno standard non ancora definito, in secondo luogo, perché assorbiranno alcune tipologie di stampati. L’evoluzione dell’industria grafica nei prossimi dieci anni dovrà confrontarsi con un drastico ridimensionamento delle medie e piccole aziende a causa della crisi. Inoltre, buona parte delle aziende sono attualmente strutturate per produrre stampati in quantità maggiore di quanto ora realizzano. Delio Remondini direttore Ancora
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A’ ncora Arti Grafiche La nostra storia L’attività degli Artigianelli a Milano ha radici che risalgono al 1883, quando iniziarono ad addestrare i giovani all’arte della stampa; l’esperienza derivata dalla gloriosa tipografia ha fatto da molla di lancio per l’acquisizione delle nuove tecnologie informatiche. ’Ancora srl, costituita il primo gennaio 1997, è la proiezione del ceppo primigenio, ricca di tutti i valori della discendenza, pur senza esserne imbrigliata. Al contrario, l’attività si è sempre evoluta nel trascorrere del tempo e ancora oggi è in piena espansione. Gli ambienti sono stati ristrutturati e le attrezzature seguono un costante aggiornamento.
Le nostre specialità La società raccoglie al suo interno: ’Ancora Arti Grafiche con sede in Milano, ’Ancora Editrice con sede in Milano e ’Ancora Librerie, rispettivamente: con una filiale a Milano, una a Monza, una a Brescia, una a Trento e una a Roma. Dopo circa 150 anni di presenza nel mondo grafico, ’Ancora Arti Grafiche offre la propria esperienza per un futuro tutto in divenire. In un tempo dove tutto è condizionato dall’emergere di nuove esigenze, di nuovi modi di guardare alle cose, di comunicare, ’Ancora Arti Grafiche risponde alle aspettative del cliente, offrendo un servizio globale. Il ciclo completo di produzione garantisce al cliente un contatto senza intermediari, semplificando i rapporti e favorendo una chiara intesa; per tanto le proposte sono vagliate, perfezionate, definite, e la progettazione può svilupparsi nel modo più funzionale e soddisfacente per ciascuno. ’Ancora Arti Grafiche evidenzia i suoi punti di forza per quanto riguarda tutta una serie di aspetti tecnici relativi ad operai tecnici e di produzione, impianti, macchine, attrezzature. L’azienda sviluppa con mezzi del tutto adeguati il ciclo completo di produzione, dal progetto grafico-pubblicitario, alla stampa, fascicolatura e legatoria. Il servizio di consegna al cliente, comprendente anche quello di distribuzione alle librerie, conclude un ciclo di produzione che, vantaggiosamente per tutti, è condotto in un unico ambito.
I nostri progetti ’Ancora Arti Grafiche nel 2009 è entrata nella stampa digitale di grande formato aprendo il suo mercato all’innovativo mondo Internet per un servizio di stampa on demand di qualità. Questo progetto si inserisce in un flusso operativo completo e integrato, garantendo performance e flessibilità ad alto livello. Attraverso il nuovo innovativo sito www.ancoraweb.it, è possibile richiedere quotazioni e prodotti di stampa digitale di piccolo/ grande formato.
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I Piero Codevilla
nuovi mezzi digitali non possono in alcun modo sostituire uno stampato fatto di spazio e forma tra le mani del lettore
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Oggi viviamo una realtà di mercato contraddittoria. Da una parte assistiamo alla domanda di carte sempre più ricercate, sia naturali che patinate, e dall’altra all’esigenza di avere supporti poco costosi. Poiché a guidare la scelta dei mezzi di comunicazione è la disponibilità stessa dei prodotti, è importante che le cartiere comunichino non solo con le aziende grafiche ma anche con i creativi e gli utenti finali. Questo perché la comunicazione stampata ha un valore che i media digitali non hanno: la carta resta più a lungo nelle mani e sotto lo sguardo del lettore lasciando tutto il tempo necessario per analizzare, comprendere e assorbire il contenuto che veicola. La comunicazione invece sui mezzi digitali passa spesso inosservata, in quanto troppo rapida e dispersiva. La carta comunica in maniera silenziosa ma più efficace, sia che si tratti di un libro sia di un catalogo prodotti. Il lettore ha tutto il tempo di apprezzare uno stampato e desiderarne il contenuto. I nuovi mezzi digitali non possono in alcun modo sostituire un oggetto fatto di spazio e forma che coinvolge il lettore in un’esperienza tattile inaspettata. Piero Codevilla ad Arctic Paper Italia
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Gruppo Arctic paper La nostra storia Arctic Paper è un’azienda leader in Europa nella produzione di carte fini per il settore grafico e l’editoria di pregio. Il Gruppo dispone di quattro stabilimenti produttivi dislocati al Nord e Centro Europa dove si producono oltre 800.000 tonn/anno di carta.
Le nostre specialità La vasta gamma di carte proposta sul mercato comprende le naturali ad alto spessore Munken, carte che eccellono per l’impareggiabile resa di stampa in quanto appositamente studiate per i lavori di grafica più complessi. Queste carte sono prodotte in una riserva naturale in Svezia nel pieno rispetto di rigorosi criteri ecologici. Il marchio Amber è invece ben noto nel segmento delle naturali senza legno, grazie alla resa qualitativa dei supporti e alla versatilità della gamma. Seguono le patinate commercializzate con i marchi G-Print e Arctic, carte che si distinguono per la marcata opacità della superficie e per la ricchezza delle nuance. Anche questa linea è caratterizzata da un’ampia scelta di grammature che le rendono ideali per le applicazioni grafiche più ricercate. Infine, nel segmento della produzione di libri, Arctic Paper occupa una posizione di rilievo con le carte Pamo, naturali “con legno” ad alto spessore pensate per prodotti di largo consumo. Tali carte sono prodotte nello stabilimento Arctic Paper in Germania, lo stesso dove si producono anche le riciclate L-Print per la stampa offset.
Le nostre certificazioni L’attenzione all’ambiente è anzitutto filosofia di vita. Questo spirito anima da sempre le persone del Gruppo, che già nei primi anni ’60 fu pioniere nella produzione di carte ecologiche, sia patinate che naturali. Tutte le carte sono infatti oggi disponibili con le certificazioni FSC e PEFC per la salvaguardia del patrimonio boschivo. L’attenzione all’ambiente trova conferma negli investimenti effettuati presso lo stabilimento svedese di Arctic Paper Munkedals dove è attivo un Centro Ambientale orientato alla promozione dell’ecologia del Gruppo. www.arcticpaper.com
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D Oliver Kranert
obbiamo liberarci dall’idea che la stampa su carta possa continuare a essere un grande business con crescita stabile
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L’industria grafica sta attraversando una crisi strutturale che si manifesta in due modi. Innanzitutto è evidente che siamo di fronte a una crisi che non porterà miglioramenti: nulla insomma sarà più come prima! O noi operatori dell’industria grafica riusciremo a diventare più competitivi, sotto ogni profilo, oppure non sopravviveremo ai prossimi 10 anni. In secondo luogo, per la prima volta dall’avvento degli e-book, assistiamo a un grande successo dei media elettronici decretato dagli utenti. Il fenomeno ha subìto un’accelerazione decisiva con il marketing dell’Apple iPad. Siamo tutti d’accordo nel pensare che sia ancora molto più piacevole leggere un libro cartaceo o tenere in mano una rivista patinata, ma gli argini sono ormai saltati e possiamo solo discutere su quanto tempo ci vorrà prima che il 30% degli attuali prodotti di stampa venga soppiantato da e-book ed e-paper: meno di 5? 10? Al massimo 15 anni. Sono convinto che il mondo delle arti grafiche continuerà a esistere, dobbiamo solo tutti insieme liberarci dall’idea che la stampa su carta possa continuare a essere un grande business con cicli di crescita stabili. Dobbiamo scalare di una marcia e continuare a eseguire il nostro lavoro – stampa e confezione – in maniera sempre più professionale. Oliver Kranert CEO Arvato Print Italy
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arvato Print italy La nostra storia Arvato, leader europeo nel settore dei servizi e dei media, è una delle 6 divisioni del gruppo Bertelsmann AG, uno dei maggiori gruppi media al mondo, il primo in Europa, sorto nei primi decenni dell’800 in Germania. Negli anni recenti ha miscelato con sapienza il gusto per la tradizione e quello per l’innovazione, riuscendo così ad affermarsi a livello globale nel campo dei media, dei servizi, dell’editoria, dei sistemi informativi e della stampa.
Nuovo Istituto Italiano d’Arti Grafiche Testimone della tradizione e della qualità italiana nei prodotti stampati, nel mondo della grafica e nel disegno dei caratteri da oltre un secolo, il Nuovo Istituto Italiano d’Arti Grafiche rappresenta una delle realtà tra le più importanti del settore in Europa, con circa 500 dipendenti. Fondato nel 1873, è parte del Gruppo Arvato-Bertelsmann dal 1968. È specializzato nella stampa offset, roto-offset e flessografica per la produzione di riviste, cataloghi commerciali e libri a colori e in bianco e nero. eurogravure
Eurogravure è nata nel 2000 in seguito a una joint venture fra il Gruppo Arvato-Bertelsmann e Rizzoli Corriere della Sera (Rcs MediaGroup), nell’intento di coniugare la vocazione della stampa con tecnologia rotocalco rivolta al mondo editoriale, commerciale e promozionale. Nel 2005 è stato inaugurato a Treviglio, su un’area di 190.000 metri quadrati, il più avanzato stabilimento d’Italia nel suo settore, specializzato nella stampa rotocalco di riviste e cataloghi commerciali e dotato di una moderna tecnologia che consente una produzione oraria di 220.000 copie per una capacità di 145.000 tonnellate annue di carta. Grazie alle sinergie con le altre società del Gruppo, l’offerta di Eurogravure si completa di servizi post-stampa quali brossura, cellofanatura e altre lavorazioni di finissaggio.
Arti Grafiche Johnson Arti Grafiche Johnson è un’azienda leader nel mercato internazionale delle agende, dove fa valere la personalità e il gusto della tradizione italiana. Grazie allo storico marchio Tavecchi, è presente anche nel settore dei prodotti in pelle di alta qualità con collezioni che includono cartelle e borse professionali, set per scrivanie, agende e articoli di piccola pelletteria. Nel 1993 è stata acquisita dal Nuovo Istituto Italiano d’Arti Grafiche, entrando a far parte del Gruppo Arvato-Bertelsmann.
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U David,Rosario,Fabio Marinoni
na domanda da porsi è:di quale tipo di azienda grafica avrà bisogno il mercato nei prossimi anni?
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La crisi strutturale è stata provocata principalmente dal drastico abbassamento dei prezzi del prodotto stampato. Tra le cause alla base di questo fenomeno un fattore che ha origini antecedenti alla crisi finanziaria mondiale. Ossia la vendita di beni strumentali ad aziende con scarse capacità organizzative e finanziarie che ha portato a una politica dei prezzi spregiudicata, danneggiando anche le aziende sane. Queste ultime stanno cercando di sopravvivere affidandosi
ad una riorganizzazione aziendale oppure riducendo le unità produttive e dotandosi di macchine più efficienti che però devono fare i conti anche con tirature sempre più basse. Siamo in una fase dove solo le aziende ben organizzate e con investimenti azzeccati alle spalle possono resistere e crescere. Altro fattore che sta influendo sulla continuità delle aziende è il cambio generazionale che molte volte non avviene, privando l’azienda di prospettive future. Non resta che spe-
rare che nasca una nuova classe di imprenditori. Una domanda da porsi è: di che tipo di azienda grafica avrà bisogno il mercato nei prossimi anni? Siamo dell’idea che la dimensione non sia un parametro significativo tanto quanto lo è invece l’efficienza aziendale che riguarda anche l’attitudine a innovare in termini di organizzazione, investimenti in tecnologia e nuovi prodotti da offrire al mercato. David, Rosario e Fabio Marinoni titolari di AssGraf
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assGraf La nostra storia AssGraf è stata fondata da Rosario Marinoni nel 1972 con l’obiettivo di offrire alle aziende grafiche servizio assistenza, revisione e vendita di macchine offset usate. La crescita ha portato AssGraf ad acquisire rappresentanze di marchi nipponici sempre più importanti così da guadagnare la fiducia di tante aziende, sia artigianali che industriali. Con l’entrata negli anni ‘80 dei figli del fondatore Fabio e David, l’azienda si è consolidata ulteriormente, culminando agli inizi degli anni ‘90 con l’accordo con Mitsubishi Heavy Industries per la vendita e l’assistenza delle prestigiose macchine offset in Italia. In tempi recenti AssGraf è entrata anche nel mercato della prestampa siglando un accordo con un’altra azienda Mitsubishi, Mitsubishi Paper Mills, per la vendita di CtP e lastre in poliestere. Il nome AssGraf si forma per sintesi da “Assistenza Grafica”, quell’assistenza che è stata e continua a essere il valore centrale a cui si ispira l’azienda, che è sempre rimasta fedele alla sua promessa originaria: “mantenere la continuità del lavoro dei propri clienti” mediante un’assistenza qualificata e tempestiva, grazie alla propria officina per la revisione delle macchine usate e la preparazione per l’installazione delle macchine nuove, il magazzino dei pezzi di ricambio originali, la competenza e la preparazione dei tecnici. La società è cresciuta nel tempo puntando sul connubio tra assistenza e innovazione tecnologica e oggi vanta un parco clienti di oltre mille unità. Le rappresentanze: dal 1981 ITOTEC (Giappone); dal 1983 SHINOHARA (Giappone); dal 1988 SHOEI (Giappone); dal 1992 MITSUBISHI HEAVY INDUSTRIES (Giappone); dal 2005 MITSUBISHI PAPER MILLS (Giappone).
Le nostre specialità La tecnologia innovativa della Mitsubishi Diamond V3000 La macchina a foglio 75x105 ha portato un nuovo standard di innovazione coniugando maggior produttività e semplicità operativa con minori costi di gestione. Il tutto con soluzioni rivoluzionarie per ridurre l’impatto ambientale a livello di consumi e di maggior sicurezza per gli operatori. I clienti che l’hanno scelta in Italia e nel mondo trasmettono un grado di soddisfazione elevatissimo. Grazie anche a un design moderno e avvincente premiato al Design Award giapponese. Tre innovazioni presenti su questa macchina ridisegnano gli standard della macchina offset a foglio avvicinandola ulteriormente alla flessibilità e alla facilità operativa delle macchine digitali: • Simulchanger, il cambio lastre simultaneo, • Diamond Color Navigator, il rivoluzionario sistema di controllo colore digitale, • Diamond Power Plus, l’innovativo sistema di manutenzione e regolazione automatico.
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Luigi Rescaldani
e aziende grafiche devono migliorare i processi produttivi e l’organizzazione del lavoro In questo clima d’instabilità provocata dalla recessione, le aziende grafiche devono cercare di migliorare il processo produttivo, diversificandolo in funzione della situazione contingente e modificando, se necessario, la propria organizzazione del lavoro. Dal punto di vista tecnologico credo che la situazione sia in evoluzione. Mi riferisco principalmente alla stampa digitale che da bianco/nero sta passando alla quadricromia e alla stampa inkjet. Penso che la stampa digitale abbia utilizzato tutti gli strumenti a propria disposizione per aumentare e/o mantenere le proprie quote di mercato rispetto a quella tradizionale. Per quanto concerne l’evoluzione per i prossimi dieci anni credo sia molto difficile, se non azzardato, fare previsioni. Restando nel campo della stampa digitale, nei prossimi anni prevediamo una ricerca sempre più spinta per trovare un giusto equilibrio economico e indirizzare buona parte del mercato dell’editoria verso forme di tecnologia avanzata. Luigi Rescaldani procuratore di Atlantic Zeiser
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Atlantic Zeiser La nostra storia All’inizio erano i numeri. Attraverso i numeri, e le numerazioni, ogni foglio di carta, ogni stampato, assumeva una connotazione personale. Oggi tutto è cambiato. Viviamo un in tempo in cui ogni messaggio ci appartiene fortemente: la posta elettronica, i messaggi pubblicitari, le informazioni economiche o promozionali. La comunicazione, anche se destinata al grande pubblico è studiata e personalizzata sulle singole esigenze del destinatario e sempre più spesso viaggia su nuovi supporti alternativi alla carta. È la comunicazione digitale, è il web 2.0 che ha rivoluzionato l’idea, il modo di interagire dell’utente medio con la rete e con il mondo intero, agevolando attraverso delle applicazioni innovative ogni tipo d’interazione, da quelle informali, fino a quelle più istituzionali. Oggi il nostro essere si fonde armoniosamente con i messaggi a noi riservati, con il nostro profilo, con le nostre abitudini, con le nostre esigenze. All’inizio erano i numeratori meccanici a rendere rintracciabile e unico un messaggio. Oggi sono sistemi ricercati per riprodurre su supporti disparati e per trasmettere su canali innovativi le comunicazioni personalizzate. Hardware e software per ordinare, manipolare, stampare e diffondere. Ma anche controllare, tracciare e garantire la qualità e l’autenticità di un marchio o di un prodotto, temi che condizionano fortemente le scelte del consumatore sulle quali, c’è sempre più attenzione e consapevolezza. Servizi che Atlantic Zeiser, forte della sua esperienza consolidata e del proprio ruolo di azienda trainante per l’innovazione, offre ai propri clienti da oltre 25 anni. In questo quarto di secolo, l’azienda ha vissuto in Italia questa trasformazione, caratterizzata da radicali cambiamenti e dalla sempre più crescente influenza dei sistemi informatici nella nostra vita quotidiana, nel lavoro e nella comunicazione. L’ha vissuta come protagonista, come interlocutore attento alle esigenze dei propri clienti e partner che necessitano di essere continuamente al passo con i tempi e di strumenti che consentano di lavorare ottimizzando tempi e risorse. In questo quarto di secolo sono cambiate tante cose, ma molte sono restate tali. La dedizione, lo spirito, l’innovazione. Tutte caratteristiche presenti nelle persone che hanno contribuito alla crescita di quest’azienda. Oggi il fondatore non è più con noi ma crediamo che sia orgoglioso di quello che altri stanno continuando a fare alla sua maniera. Siamo felici di aver lavorato con e per voi. Siamo felici di proseguire su questa strada.
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Alessandro Bergamin
ono convinto che le aziende continueranno a investire in tecnologia con particolare attenzione all’innovazione
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In questi ultimi anni il mondo della carta stampata ha subito una profonda trasformazione. Oltre all’instabilità dell’economia mondiale e italiana, che si è ripercossa anche sul settore grafico, il mondo della comunicazione stampata ha dovuto confrontarsi con i nuovi strumenti di comunicazione. E-book, i-pad, i-phone... non solo sono vocaboli entrati in modo dirompente nel lessico quotidiano, ma sono anche i media che le nuove generazioni sembrano preferire sempre più. Questo trend digitale ha portato a un calo nella domanda di stampati ma ciò non significa che la comunicazione su carta abbia perso la sua efficacia. Anzi! Sono convinto che per la stampa ci sia ancora spazio e che sono ancora molti i punti di eccellenza presenti nel nostro Paese. In questo mercato risulta difficile per chiunque fare delle previsioni a lungo termine, anche se credo che il settore grafico per continuare a svilupparsi in maniera sostenibile abbia bisogno di mettere in campo nuove strategie organizzative. Sono convinto che le aziende continueranno a investire in tecnologia puntando in modo particolare su tutto ciò che è innovazione per stare sul mercato e per differenziarsi. Alessandro Bergamin direttore vendite Baumann-Italia
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Baumann Italia La nostra storia Baumann Italia, filiale diretta del gruppo Wohlenberg-Baumann, nasce nel settembre 2007 con lo scopo di rendere più capillare la presenza commerciale del Gruppo sul territorio italiano. Non solo. L’apertura della nuova sede è funzionale anche all’instaurarsi di un rapporto più diretto con i clienti che si traduce in un servizio di assistenza tecnica e ricambi più efficiente e integrato. La struttura commerciale è costituita da un team di 18 agenti che, grazie alla loro competenza e professionalità, sono un riferimento essenziale per i clienti che operano sia nella legatoria sia in tipografie equipaggiate con reparto di finitura. Dal 2009 Baumann Italia ha siglato un accordo di distribuzione in esclusiva dei prodotti Hohner, un brand prestigioso associato alle accavallatrici cucitrici automatiche e testine per l’applicazione del punto metallico per ogni tipologia di macchina e modello. Tra le partnership spicca anche la collaborazione con la casa svizzera Atlas Blumer, costruttrice di fustellatrici e fascettatrici.
Le nostre specialità La profonda conoscenza del settore, la capacità di cogliere le evoluzioni del mercato e di interpretare le esigenze del cliente sono i fiori all’occhiello di Baumann. All’azienda va il merito di essere arrivata per prima a brevettare nell’ambito del taglio un sistema di taglio che rende l’operazione di pareggiatura completamente automatica. Baumann BASA, questo il nome commerciale del sistema, è l’unica macchina al mondo che possa vantare ben più di 100 installazioni in tutti i formati stampa. Un altro primato del Gruppo è nel segmento della brossura con un sistema brevettato che permette di produrre un libro con le alette in un unico passaggio. Il sistema di taglio in pancia Wohlenberg VSS è infatti l’unico al mondo in grado di tagliare la parte frontale del libro prima dell’inserimento della copertina.
I nostri progetti Nei nostri progetti futuri continuerà ad essere centrale l’impegno a soddisfare le nuove esigenze del settore, puntando come sempre sulla professionalità delle persone, l’affidabilità dei marchi e il presidio costante del territorio.
(foto Legatoria Venturini - Cremona)
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B Luigi Seregni
isognerà puntare su macchine con miglior produttività e minori tempi di avviamento
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Dopo un brillante primo semestre 2010, grazie anche alla legge Tremonti, il settore della cartotecnica, e di riflesso anche la nostra azienda, hanno vissuto un momento di flessione e successiva ripresa nei mesi di novembre e dicembre. Il che fa ben sperare per l’inizio del nuovo anno, che prevedo sarà migliore del 2010. Il segreto sarà puntare su macchine con migliore produttività contando soprattutto sui tempi di avviamento. Questo porterà i nostri clienti a poter sostituire due vecchie macchine con una di nuova tecnologia con notevoli risparmi di forza lavoro e di spazi. Dobbiamo puntare inoltre sul continuo miglioramento del servizio post-vendita, in modo da fidelizzare sempre più il cliente. Quanto al futuro, è davvero difficile azzardare delle previsioni. Senza dubbio il settore della cartotecnica sta reggendo meglio alla crisi di quello delle arti grafiche, anche perché il packaging è un prodotto non soggetto alla concorrenza da parte dei nuovi mezzi elettronici, più inclini a sottrarre quote di mercato alla stampa editoriale. Luigi Seregni ad Bobst Group Italia
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bobstgroupitalia La nostra storia Bobst Group Italia nasce nel 1965 come Bobst Italiana, con l’obiettivo di commercializzare sul mercato italiano i macchinari fabbricati dalla J. Bobst & Fils SA di Losanna. La prima sede della società è a Milano (in Via Bassini 23) dove l’attività parte con sole cinque persone. Ma l’azienda non tarda a confermare la sua validità sul mercato nazionale, come testimoniano due momenti fondamentali del suo sviluppo più recente: nel 1988 il trasferimento della sede nel palazzo di proprietà in Via Pisa 250 a Sesto San Giovanni (Milano); nel 2002 l’assunzione della nuova denominazione Bobst Group Italia, necessaria in seguito all’ampliamento della gamma di prodotti commercializzati e conseguenza della positiva acquisizione da parte del Gruppo Bobst di aziende leader a livello mondiale nella fabbricazione di macchine per il settore dell’imballaggio. Nel 2006 tre società – Rotomec, Schiavi e Bobst Italiana – sono confluite in un’unica società, la Bobst Group Italia S.p.A.
Le nostre specialità Oltre alle più che affidabili fustellatrici per cartoncino e cartone ondulato, un importante ruolo nel portfolio prodotti spetta anche alle piega-incollatrici con sistema in rilievo Braille e la possibilità di finestratura in linea.
I nostri progetti Bobst Group Italia si presenta con due diverse sedi, una a Casal Monferrato con il brand Rotomec per la produzione e vendita di macchine rotocalco e accoppiatrici e una divisione a Piacenza per la commercializzazione dei prodotti Bobst, Asitrade e Martin. Dal 1° gennaio 2011 tutta l’attività della sede di Sesto San Giovanni viene infatti trasferita a Piacenza. Altra importante novità riguarda il ricondizionamento delle macchine usate che fino al 2010 faceva capo a tre centri (Losanna, Milano e Tunisi) e che dal 2011 verrà concentrato in Italia, con l’apertura di un nuovo centro di 5.000 mq in provincia di Bergamo.
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Vincenzo Boccia
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a sfida è tra imprese forti e deboli: emergeranno gli“animal spirit”degli imprenditori coraggiosi e innovativi
Il settore sta attraversando una crisi strutturale legata all’andamento dell’economia e all’evoluzione della tecnologia. Due fattori critici che hanno comportato una rilevante compressione della quantità di carta stampata accentuando un fenomeno di sovracapacità produttiva. A questo si aggiungono una serie di questioni trasversali a ogni segmento, compreso il nostro: i passaggi generazionali, l’evoluzione da produttore a imprenditore, i progressi tecnologici, il riposizionamento di prodotto e di area geografica. Questioni che, se non affrontate per tempo, si aggiungono al problema strutturale dell’economia. In questa fase è evidente che emergano sempre più gli “animal spirit” degli imprenditori che hanno sempre avuto e devono avere una propensione a rischiare e a cercare nuovi scenari prescindendo dalle fasi economiche. Per quanto riguarda l’evoluzione nei prossimi dieci anni è chiaro fin d’ora che si è aperta una sfida tra imprese forti e imprese deboli e comunque che ci sarà una continua attenzione a quello che sarà il mondo multimediale. Vincenzo Boccia ad Arti Grafiche Boccia
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50 ANNI IPI LE AZIENDE MOTORE DEL FUTURO
Arti Grafiche occia La nostra storia Nata più di 40 anni fa ad opera di Orazio Boccia, l’azienda nel tempo è stata sempre più caratterizzata da una vocazione internazionale con un’unica mission fondamentale: quella di far recuperare efficienza nella filiera produttiva a tutti i clienti attuali e potenziali attraverso l’utilizzo di impianti all’avanguardia, di eccellenza tecnologica e di innovazioni di processo. Oggi l’azienda realizza ogni mese oltre 300 testate realizzate al 60% per conto di clienti europei.
Le nostre specialità Grazie all’introduzione di impianti roto-offset, tra i quali le rotative Komori 64 pag duplex - prima installazione in Europa l’azienda è in grado di stampare prodotti a partire da 7.000 copie. Con l’arrivo nel 2010 dell’offset a foglio Komori Lithrone S40P a 8 colori con sistema di voltura si è concluso un processo di innovazione che ha ulteriormente diversificato l’offerta produttiva permettendo di soddisfare ogni esigenza dei clienti di bassa, media e alta tiratura. Con l’integrazione verticale all’interno di tutte le fasi produttive, l’impatto tecnologico degli impianti di ultima generazione e le innovazioni di processo - quali la possibilità di stampare prodotti autocopertinati fino a 64 pag allestiti in punto metallico direttamente in linea alle uscite dalle rotative - l’azienda garantisce ai propri clienti un’offerta completa con evidenti economie di scala. Oltre alle riviste periodiche specializzate, l’azienda è inoltre in grado di stampare quotidiani e giornali free press, cataloghi, libri, stampati commerciali, stampati per la Grande Distribuzione ed etichette per il settore agroalimentare, beverage e pet food. i nostri numeri
Ammontano a 50 milioni di euro gli investimenti degli ultimi anni, con un livello di fidelizzazione della clientela pari al 98% nell’ultimo decennio e con un incremento di fatturato del 325% in appena 10 anni, a conferma della bontà delle scelte aziendali e della capacità reattiva e di innovazione dell’intera struttura aziendale. L’azienda ha conseguito la Certificazione di Qualità ISO9001, la Certificazione Ambientale ISO14001, la Certificazione SA8000 per la Responsabilità Sociale e la certificazione di tutela della Catena di Custodia secondo gli standard FSC e PEFC.
I nostri progetti I progetti futuri prevedono di consolidare sempre più la presenza dell’azienda sul mercato italiano ed europeo attraverso l’attenzione costante alla qualità del prodotto, all’eccellenza produttiva, alla formazione di tutte le persone in ogni area funzionale e alle innovazioni di processo; tutto ciò si riflette nell’impegno costante del management nella ricerca di nuovi investimenti che possano tradursi in vantaggi economici per i clienti e che possano confermare il trend di crescita dell’azienda.
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L’ Massimo Sobrero
imprenditorialità sarà importante, si avvantaggerà chi sarà più rapido e bravo ad adeguarsi alle nuove richieste
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Per la stampa un recupero dei volumi si sta già ottenendo, anche se per il futuro a breve continueranno ad essere tempi difficili, poiché l’offerta è ancora maggiore rispetto alla domanda. Quello che è certo è che la comunicazione stampata si troverà sempre nuovi spazi, magari diversi, ma sicuramente più integrati con gli altri mezzi. Questo nuovo scenario prenderà forma anche perché i new media hanno costi di gestione inferiori, tuttavia non possono contare su certe peculiarità proprie del supporto cartaceo. Nel futuro che si sta delineando l’imprenditorialità sarà sicuramente importante, perché chi sarà più veloce e bravo ad adeguarsi alle nuove richieste potrà avvantaggiarsi in maniera rilevante. Infatti, anche se la stampa tradizionale ha già ottenuto livelli qualitativi importantissimi, sarà quella digitale che dovrà fare i maggiori progressi e dare i responsi su quelli che saranno gli standard vincenti. Una domanda diversa, più segmentata e specializzata porterà, inoltre, a una nuova riorganizzazione interna delle aziende e un incremento della produttività, attraverso nuove tecnologie e con un allargamento a monte e a valle del servizio proposto alla clientela. Massimo Sobrero direttore generale Burgo Distribuzione
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Burgo distribuzione La nostra storia Burgo Distribuzione S.r.l., società di Burgo Group - dal 2004 trasformatasi da divisione in società - è da sempre il punto di riferimento dei migliori stampatori, editori e cartotecnici del mercato italiano; con un fatturato attorno ai 300 milioni di euro è, infatti, il leader nella distribuzione di prodotti cartari ad uso grafico in Italia. Anno dopo anno l’azienda ha consolidato la propria posizione, rafforzando sempre più la partnership con la clientela, possibile grazie a una politica di ascolto alle esigenze del consumatore e alla vicinanza garantita da una rete commerciale e logistica che non teme confronti, l’unica in Italia a coprire l’intero territorio nazionale, isole comprese. Con i suoi 10 depositi locali e uno centrale è in grado di offrire tempi di consegna davvero unici, lasciando sempre soddisfatti i suoi oltre 10.000 clienti.
Le nostre specialità Che si tratti di richiedere carta patinata di ogni genere, carta naturale, cartoncini speciali, carte fini, autocopianti, autoadesive, colorate, per imballo, uso mano, laser o riciclate, i clienti Burgo Distribuzione hanno ogni volta la certezza di contare sulla risposta migliore per tutte le loro esigenze. Punto di forza dell’azienda sono comunque le carte patinate, con una gamma offerta che spazia dalla patinata classica alla spessorata, da quelle goffrate a quelle moderne. Nel segmento Speciality Paper troviamo invece carte marcate, goffrate, vergate, traslucide, perlescenti e metallizzate, in diverse finiture colori e grammature, mentre per i lavori editoriali di più elevata tiratura Burgo Distribuzione mette a disposizione un vasto assortimento di supporti in bobina.
I nostri progetti Promuovere lo sviluppo della comunicazione tramite carte di alta qualità, rinnovabili e rispettose dell’ambiente: questa la mission che da sempre anima l’azienda e che è alla base di ogni scelta e di ogni futuro progetto. Nel concreto Burgo Distribuzione collabora con cartiere che con essa condividono questa politica e predilige per la formazione della propria offerta tutti quei supporti dotati di certificazioni ambientali o di marchi ecologici riconosciuti. Non paga, impegna le proprie risorse per informare, sensibilizzare e incentivare la clientela, dando vita a iniziative uniche come “Il parco naturale delle carte ecologiche”, non una semplice raccolta di supporti, ma un mondo da scoprire, passo dopo passo, per approfondire le proprie conoscenze su carta e natura, o “Win for Green”, operazione a premi legata ai prodotti appartenenti a Green Paper.
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L Girolamo Marchi
a carta continua a mantenere un ruolo unico e imprescindibile nella comunicazione multicanale
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Sul fronte dei produttori si assiste a una concentrazione e razionalizzazione per cercare di riequilibrare l’offerta ai livelli della domanda. Sul fronte invece degli utilizzatori si nota una crescente attenzione all’impatto ambientale che la produzione e l’uso di carta comportano. Sia sotto questa spinta sia per la pressione sugli investimenti di marketing operata dai nuovi mezzi di comunicazione, l’industria cartaria ha finalmente deciso di dar vita ad un’iniziativa europea per promuovere la comunicazione su carta. Mi riferisco al progetto Print Power che ha visto gli italiani partire tra i primi e che Burgo Group fortemente sostiene. Nello scenario attuale penso che il messaggio
stampato non abbia mai perso la sua efficacia e che il problema dei consumi poco dinamici di carta sia dovuto all’ingresso dei nuovi mezzi nella pianificazione dei budget pubblicitari. Questo tuttavia non toglie alla carta il suo ruolo unico e imprescindibile in una comunicazione multicanale. La carta ha un valore aggiunto che altri supporti non hanno: deriva da materie prime rinnovabili ed è totalmente riciclabile. In più la comunicazione stampata può raggiungere target mirati senza dispersione e la sua tangibilità stimola una particolare area del cervello che altri mezzi di comunicazione non sono in grado di attivare. Girolamo Marchi CEO di Burgo Group
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Burgo Group La nostra storia Burgo nasce nel 1905 grazie a un’intuizione dell’ing. Luigi Burgo che, utilizzando l’esubero di energia della centrale elettrica da lui fondata, intraprende una nuova attività: la cartiera di Verzuolo (CN). Nel 1918 Burgo è già il maggior produttore cartario italiano. Negli anni ‘90 Burgo si ritrova nel cuore dell’Europa con l’acquisto di Burgo Ardennes in Belgio, che integra perfettamente la produzione di carta con quella di cellulosa. Il 2001 è l’anno del grande investimento di Verzuolo: oltre 500 milioni di euro per l’avvio della nuova PM9. Si tratta di una delle macchine più moderne al mondo, che stabilisce più volte il record mondiale di velocità nelle patinate. Nel 2004 diventa operativa l’aggregazione di Burgo con Marchi, il secondo produttore italiano di carte grafiche.
Le nostre specialità Burgo Group ha il suo core business nelle carte patinate per la stampa, dove è presente in tutti i segmenti, con particolare attenzione alle patinate con contenuto di fibra riciclata per stampe di pregio. Oltre a ciò Burgo Group può offrire ai clienti una vasta gamma di carte speciali per le quali ha creato una Business Unit ad hoc: Mosaico Specialty Papers. Ma Burgo Group non è solo questo. Il modello di organizzazione aziendale creato dal Gruppo ruota interamente intorno alla carta e a tutti i suoi processi: dall’energia all’engineering, dal factoring alla produzione di materie prime fibrose e alla raccolta della carta da macero, fino ad arrivare alla distribuzione della carta. i nostri numeri
L’attività si svolge in13 stabilimenti, di cui 12 in Italia. La capacità produttiva di carta è pari a 2,7 milioni di tonnellate, mentre la produzione di energia nel 2009 è stata di 2,6 milioni di MWh. Il fatturato complessivo nel 2009 è di 2.085 milioni di euro.
I nostri progetti Dopo aver unificato le forze vendita e il portfolio delle due aziende - che fondendosi hanno costituito Burgo Group - e dopo aver avviato altri progetti di razionalizzazione, il Gruppo è entrato in una fase di maggiore progettualità. Questo ha portato alla nascita di diversi nuovi prodotti comprendenti la linea di patinate con contenuto di riciclato, le carte per l’editoria scolastica e per il promettente segmento della stampa digitale a getto d’inchiostro in bobina. Ma anche versioni migliorate nel grado di bianco, sia della carta giornale che patinata per la stampa rotocalco. A questo si aggiungono progetti volti al miglioramento della sostenibilità dell’attività attraverso maggiore efficienza energetica e minori consumi ed emissioni.
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I Armando,Roberto e Bruno
Paesi emergenti stanno stimolando la richiesta di macchine usate, dismesse dai Paesi industrializzati
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La carta stampata è sempre più affiancata dalle nuove generazioni di mezzi di comunicazione, come il web e gli e-reader, con evidenti ripercussioni sull’editoria cartacea. Secondo noi lo stampato commerciale, specie per gli articoli di lusso, continuerà ad essere uno strumento fondamentale per la comunicazione di contenuti di alta qualità. La sfida più importante che la stampa commerciale dovrà affrontare è la sovraccapacità produttiva. Basti pensare che tutto il macchinario prodotto fino ad oggi è ancora
in funzione nelle aziende del terzo mondo. Le macchine datate stampano pur sempre con la qualità delle macchine moderne, anche se con tempi di avviamento più lunghi. Ed è per questo che i Paesi emergenti stanno facendo incetta di macchine dismesse dai Paesi industrializzati. Solo dall’Italia stimiamo siano state esportate circa 300 macchine nel 2010. Il successo dell’usato ci ha permesso di chiudere molto bene il 2010. Armando, Roberto e Bruno Camporese titolari di Camporese
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camporese La nostra storia Nel 1953 Armando Camporese, attuale presidente, trasforma l’officina meccanica del padre Bruno in Officina Camporese Macchine Grafiche, specializzata nella commercializzazione, revisione e assistenza di macchine Heidelberg e Roland. Lo slogan dell’epoca “O nuovo o Camporese” sottolineava la determinazione e l’alto livello dei servizi offerti dall’officina. Negli anni ‘80 entrano in azienda i figli Roberto e Bruno che intensificano le partnership con l’estero e apportano ulteriori sviluppi organizzativi.
La nostra specializzazione Oggi l’azienda è specializzata nella revisione di macchine Heidelberg. La sede a Limena occupa un edificio di circa 4.000 mq tra parte recente e vecchia officina oggi usata come deposito. Un altro più recente edificio di 4.000 mq è pronto per una futura espansione ed è oggi solo parzialmente utilizzato. La sede di Gamma Graf, società del Gruppo che si occupa di service per Camporese, occupa 1.550 mq di edificio a Saletto di Vigodarzere. Oggi l’azienda, grazie al continuo miglioramento dei propri processi e alla consolidata esperienza, è in grado di operare con metodi di lavorazione standardizzati al fine di garantire al cliente un livello di prestazione sempre più elevato a costi competitivi. i nostri numeri
60 gruppi stampa mediamente sempre in revisione presso le nostre Officine. 35 tecnici dedicati alla revisione e assistenza tecnica. 15 tecnici freelance distribuiti in tutta Italia. Oltre 4.000 gruppi stampa funzionanti, revisionati venduti in tutto il mondo. 28 milioni di euro il volume d’affari del Gruppo Camporese, 80% macchine revisionate a copie zero. 9.500 mq disponibili per le attività grafiche del Gruppo.
I nostri progetti Stiamo formando la quarta generazione per altri 50 anni di successi! Cercheremo di acquisire quote di mercato anche in altri Paesi, grazie alla nostra formula che si è dimostrata vincente in Italia che prevede la gestione maniacale del cliente, attraverso l’eccellenza delle nostre macchine rigorosamente revisionate a Zero Copie e i nostri servizi. Abbiamo iniziato a esaudire la forte richiesta sui grandi formati, 140 e 160, già 10 macchine vendute con la collaborazione dei migliori specialisti Roland e KBA. Ci stiamo organizzando, solo per i nostri clienti, per fornire consumabili delle migliori marche a prezzi particolari per poter dare un servizio di eccellenza e convenienza a 360 gradi e nello stesso tempo ottimizzare al massimo il rendimento e la qualità delle nostre macchine. 45
È Massimiliano Ceravolo
la società a essere cambiata,l’individuo, i comportamenti.Occorrono quindi cambiamenti non esclusivamente anti-crisi
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Il mondo della comunicazione sta cambiando, e non solo sotto l’influsso delle crisi congiunturali o strutturali. È la società a essere cambiata, l’individuo, i comportamenti; questo per dire che occorrerà mettere in atto dei cambiamenti non esclusivamente anticrisi. Sarà essenziale, per gli addetti, produrre profitto e valore: il che vuol dire digitale, grandi formati, attenzione alle piccole tirature, un occhio al web e alle competenze interne. Occorrerà anche uscire da una dimensione familiare, almeno nella gestione d’impresa, per entrare in una fase maggiormente “industriale”. Le nuove tecnologie, e i recenti mutamenti di mercato, hanno creato una “discontinuità” culturale che deve essere colmata a breve. Nei centri stampa deve vincere una cultura “industriale”: alla ricerca di efficienza e ottimizzazione dei processi e soprattutto al passo con la trasformazione delle esigenze degli utenti finali. Gli operatori delle arti grafiche dovranno sempre di più confrontarsi con i nuovi strumenti di comunicazione, affiancando alla propria offerta nuove attività, nuovi servizi nuove capacità di venire incontro alle personalizzazioni che sempre di più saranno richieste dall’utenza. Di conseguenza, credo che vedremo sempre più la stampa tradizionale di fianco a quella digitale. Dall’offset avremo ancora le “nobilitazioni”, dal digitale l’assoluta flessibilità. Determinante sarà il ruolo della prestampa interna, arbitro autentico del color management. Massimiliano Ceravolo Executive Management Marketing Director Canon Italia
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canon italia La nostra storia La storia di Canon inizia nel 1937, con un grande sogno: quello di diventare una grande azienda di ottica di precisione . Da quel momento sono iniziati vari processi che hanno portato l’azienda a globalizzare, innovare, primeggiando nella ricerca e sviluppo. A tutt’oggi, e da due decenni, vengono depositati negli USA più di 2.000 brevetti l’anno: è per questa per ragione che oggi Canon può vantare la sua capacità di autonomia in tutti i processi tecnologici e produttivi. Dal 1960 è iniziato un processo di diversificazione, tecnologico e strategico, che ha portato Canon all’interno dei mercati dell’ufficio, dell’home office, fino alla gestione documentale e alla stampa di produzione. Presente in Europa dal 1957, Canon ha nel continente filiali commerciali, centri produttivi e di ricerca e sviluppo. Completano la sua offerta apparecchiature per la produzione dei semiconduttori e strumenti per il settore medicale: quest’ultimo in ambito oftalmico, ma anche diagnostico. Nel 1987 Canon lancia la prima copiatrice digitale a colori (CLC 1). È l’inizio di una nuova era, che cambia il modo di interpretare il documento e l’immagine: questo da parte degli operatori. Ne segue un lungo periodo di ricerca che porterà alle imagePRESS di oggi, inserite in due ambiti applicativi professionali differenti: da un lato il proofing (anche a livello editoriale), dall’altro la produzione per le piccole tirature e non solo. La stampa digitale di Canon si affianca nei flussi di lavoro offset con una proposta che si allarga al software per arrivare anche agli applicativi web.
Le nostre specialità Più che di specialità, nel caso di Canon si può parlare di settori di appartenenza. Si parte dal foto, video e imaging, per arrivare all’home office, all’intrattenimento e la videoproiezione. Per le aziende, troviamo la gestione documentale, il printing, gli strumenti per i centri stampa, le soluzioni per la sicurezza documentale e il controllo dei costi. Completano i segmenti l’offerta per i mercati verticali e professionali composta da prodotti per i grandi formati.
I nostri progetti Canon è fortemente impegnata nell’ottimizzazione dell’efficienza dei processi e nella salvaguardia dell’ambiente: più precisamente, la riduzione dell’impatto ambientale continua con i suoi traguardi nella diminuzione dell’emissione di CO2. La recente acquisizione di Océ porterà anche sul mercato la convergenza di culture e know-how tecnologici: a vantaggio dei mercati verticali e dei grandi centri stampa. Il 2011 sarà un anno di grandi collaborazioni tra Canon e Océ sotto lo slogan “Strong Together”.
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Maurizio Molina
a carta ha la capacità unica di creare atmosfere che possono toccare le corde profonde dell’attenzione dell’utente Credo che la crescente attenzione alle politiche ambientali stia portando a un iter produttivo in simbiosi con il nostro ecosistema. Cartiere del Garda va proprio in questa direzione poiché utilizza cellulose provenienti da foreste o piantagioni certificate o ben gestite, integra “pre consumer waste” e investe nella salvaguardia ambientale, impegno certificato dai molteplici riconoscimenti internazionali. Ma la carta non ha solo un’anima green. Secondo le recenti ricerche, una campagna di comunicazione crossmediale stampa-tv-internet garantisce un aumento del 150% in notorietà del marchio e del 50% in propensione all’acquisto. Se Internet è un indiscutibile strumento di ricerca e comunicazione, un buon supporto cartaceo aiuta le imprese a valorizzare il proprio prodotto e
l’utente a disporre di uno strumento ideale per la riflessione-decisione finale di acquisto. La carta ha la capacità di creare atmosfere focalizzate e particolari, che possono toccare le corde profonde dell’attenzione dell’utente in modo molto più efficace rispetto a uno strumento elettronico. La carta trasmette emozioni a più livelli espressivi. “Start” ad esempio è un libro-concept di Cartiere del Garda che conduce il lettore in un viaggio di parole, immagini e carta. Alcune pagine sono letteralmente tagliate all’interno, altre fanno comparire l’immagine con il calore della mano o sono realizzate combinando diversi materiali. “Start” è un’esperienza anche tattile. Maurizio Molina direttore commerciale generale di Cartiere del Garda
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Cartiere del Garda La nostra storia Etica e impresa sono i capisaldi di Cartiere del Garda, una delle aziende italiane leader nella produzione di carte patinate senza legno. La cartiera trentina esprime una grande visione di impresa: coniugare eccellenza produttiva, salvaguardia dell’ambiente e cura della comunità locale. Un impegno etico basato sull’idea che la costruzione di “un mondo migliore” passi anche attraverso uomini e imprese che vivono la sostenibilità come un’opportunità.
Le nostre specialità La filosofia ambientale di Cartiere del Garda rivive nella celebre “Collezione Eccellente”, gamma di prodotti composta da quattro carte ideali per stampe perfette: GardaMatt Art, GardaGloss Art, GardaCover Hi-Fi e GardaPat 13. Le quattro carte hanno una patinatura multistrato (blade on blade) che permette di ottenere carte patinate matt e gloss con caratteristiche di levigatezza e resa di stampa estremamente elevate. Tutte le carte della “Collezione Eccellente” sono prodotte in ambiente neutro senza acidi e si distinguono per affidabilità e perfezione costanti nel tempo.
Le certificazioni internazionali L’impegno di Cartiere del Garda alla sostenibilità è legato all’estrema attenzione per l’ambiente, al miglior utilizzo delle risorse e all’interazione bilaterale con il territorio. Tale impegno è attestato da molteplici riconoscimenti internazionali: Certificazione ISO 14001, Registrazione EMAS, Certificazione OHSAS 18001, Certificazioni di catena di custodia FSC e PEFC, Certificazione FSC Controlled Wood, Certificazione UNI CEI EN 16001.
I nostri progetti L’ultimo grande progetto di Cartiere del Garda è Alto Garda Power, nuova centrale di cogenerazione a ciclo combinato. La centrale soddisfa il fabbisogno termico ed elettrico della cartiera e alimenta una rete di teleriscaldamento per la città di Riva del Garda. I cittadini di Riva possono ricevere acqua igienico-sanitaria e riscaldamento da un sistema estremamente più economico e reso più sicuro dall’eliminazione di caldaie, bruciatori, canne fumarie e depositi di combustibili, con un servizio di controllo a distanza 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Vantaggi anche per l’ambiente: Alto Garda Power riduce del 53% le emissioni in atmosfera di monossido di carbonio (CO) e ossidi di azoto (Nox), attestandosi ben al di sotto dei limiti di legge.
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N Paolo Pellegrini
essuno è in grado di prevedere quale sarà l’impatto reale delle tecnologie informatiche sul mondo della stampa
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La comunicazione stampata è alla vigilia di una grande rivoluzione. Nessuno però è in grado di prevedere quale sarà l’impatto reale delle nuove tecnologie informatiche sul mondo della stampa. È comunque probabile che nel corso del prossimo decennio assisteremo a una drastica riduzione delle tirature dei quotidiani e dei settimanali. Per quanto riguarda il presente e il breve termine assistiamo a un aumento della presenza della stampa digitale nel settore commerciale/editoriale. A mio avviso dovremo abituarci ad una coabitazione tra la stampa convenzionale e quella digitale. La stampa offset, per ora, rimane insostituibile per stampati commerciali particolarmente elaborati e di alta qualità realizzati su supporti speciali e con l’intervento di elementi destinati a impreziosire lo stampato stesso (verniciature lucide, opache ecc.). Un discorso diverso invece riguarda il settore dell’imballaggio (etichette, scatole in cartone ecc.), legato a doppio filo con l’andamento dei consumi; questo settore per ora risente solo marginalmente dell’evoluzione digitale. In questo particolare momento sempre di più rimane attuale lo spirito che ha caratterizzato la nostra azienda fin dalla sua origine 60 anni fa: fare propri i problemi dei nostri clienti, anche i più complessi, per fornire tempestivamente la risposta più adeguata. Paolo Pellegrini direttore generale Colorgraf
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Colorgraf La nostra storia Alla vigilia dei 60 anni di attività, Colorgraf si propone come produttore ad alta specializzazione e come azienda di servizio fortemente radicata sul territorio. Per noi l’inchiostro continua a rappresentare un prodotto tecnologico in grado di contribuire a difendere e incrementare il valore dello stampato. La produzione è sempre più indirizzata a prodotti di elevata qualità e specializzazione.
Le nostre specialità La contrazione della domanda soprattutto del settore editoriale/ commerciale che ha caratterizzato il 2009 non ha impedito a Colorgraf di continuare il proprio lavoro di sviluppo con investimenti mirati a fornire prodotti sempre più avanzati con la massima efficienza e un elevato coefficiente di servizio per il cliente. Un risultato di questo lavoro è rappresentato dagli inchiostri di quadricromia che rispondono alle norme ISO 2846-1 e 12647-2, certificati con il marchio Certiprint. Le due serie di inchiostri conformi alla noma ISO sono la serie convenzionale, formulata con materie prime provenienti da fonti rinnovabili, UNIVERSAL PRECISA e DELTALITHO PRECISA, che è stata la prima quadricromia UV certificata in Italia. L’altro settore che ci ha visti particolarmente impegnati riguarda la messa a punto di inchiostri e vernici destinati agli imballaggi alimentari. L’Unione Europea ha stabilito norme rigorose per gli imballaggi destinati ai prodotti alimentari. Specifiche disposizioni riguardano gli inchiostri: essi non devono influenzare le caratteristiche organolettiche dei prodotti contenuti nell’imballaggio e la migrazione dei suoi componenti deve rimanere entro i limiti consentiti dalle normative vigenti. Per far fronte a queste disposizioni Colorgraf ha realizzato specifiche serie di inchiostri offset: LITHOFOOD PLUS serie convenzionale “a basso odore e bassa migrazione” e la corrispondente a essiccazione UV denominata DELTAFOOD PLUS. Oltre agli inchiostri, sono disponibili vernici di sovrastampa sia a base acqua che UV (SENOLITH WB e UV “FP”).
I nostri progetti Nel corso del 2010 abbiamo dato inizio ai lavori per la costruzione di un nuovo sito produttivo adiacente alla sede storica degli anni Sessanta. Il progetto prevede la realizzazione di una struttura di oltre 6000 mq su due livelli con una completa riorganizzazione della produzione e l’ampliamento degli uffici e dei laboratori. I lavori saranno completati nel coso del 2011 così da celebrare nel migliore dei modi i sessanta anni di attività.
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Ferruccio Gilberti
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redo che l’avvento dei nuovi media darà un ulteriore valore aggiunto al supporto carta di alta qualità
Sono dell’idea che l’avvento dei nuovi media avrà delle ripercussioni notevoli sul mondo della carta; il primo pensiero va ovviamente al settore editoriale e ai suoi nuovi utenti, i più giovani, che avranno un approccio non influenzato dal fattore nostalgico del libro fresco di stampa e delle sua pagine da sfogliare. Gruppo Cordenons, d’altro canto, produce carte speciali utilizzate in diversi settori merceologici spesso slegati dall’editoria di massa ed è per questo motivo che l’avvento dei nuovi media credo darà un ulteriore valore aggiunto al supporto carta di alta qualità. Proprio per questo cercheremo di sviluppare prodotti sempre più di nicchia: carte con effetti visivi e tattili, carte evocative, carte dalla forte materialità. La moda, il design e tutto ciò che si pone in una fascia di alta gamma continueranno a richiedere i materiali esclusivi di una Fashion Mill come Gruppo Cordenons, proprio perché in un futuro ipertecnologico la concretezza di un prodotto reale, e non virtuale, darà all’oggetto in sé un maggiore prestigio. Ferruccio Gilberti presidente Gruppo Cordenons
50 ANNI IPI LE AZIENDE MOTORE DEL FUTURO
Gruppo Cordenons La nostra storia Gruppo Cordenons SpA, azienda cartaria da quattro generazioni, è una primaria impresa italiana produttrice di carte fini e tecniche. La sede commerciale è sita in Milano, mentre i due stabilimenti si trovano uno a Cordenons (Pordenone) e l’altro a Scurelle (Trento). Innovazione, reattività agli stimoli, continua crescita, attenzione all’ambiente sono solo alcuni degli elementi distintivi di Gruppo Cordenons.
Le nostre specialità I brand più famosi della Cartiera sono: STARDREAM, la carta dalle superfici multicolore con insoliti effetti metallizzati, iridescenti o cangianti che variano dominante cromatica a seconda dell’angolo di osservazione; PLIKE, la carta Plastic Like che si è arricchita di cinque nuovi colori alla moda; MOONDREAM, una carta innovativa, sorprendente e affascinante che, grazie alla stampa a caldo senza foil, si trasforma per dar vita a suggestivi effetti di trasparenza; SO…SILK, SO…JEANS e SO…WOOL, le carte ispirate alle sensazioni tattili e visive dei tessuti, e MONNALISA, la nuova carta con altissimo grado di bianco e una superficie matt dalla lisciatura naturale per stampe di alta qualità. i nostri numeri
L’azienda ad oggi conta più di 270 dipendenti, un fatturato di 70 milioni di euro, una produzione di 40.000 tonnellate e offre al mercato internazionale oltre 2.600 prodotti specializzati per target e applicazioni. Fra il 2009 e il 2010, grazie al costante impegno nel settore ricerca e sviluppo, Gruppo Cordenons ha lanciato sei nuovi prodotti, presentati durante tre Designer Event al Four Seasons di New York, a Montecarlo e al Park Hyatt di Shanghai.
I nostri progetti A partire dal 2011 STARDREAM, gamma composta da cinque grammature e ben trentaquattro colori, entrerà a far parte della famiglia delle carte FSC Certified. Gruppo Cordenons infatti dedica sostanziali risorse alla ricerca e allo sviluppo di carte innovative ed originali per dare un’immediata risposta alle richieste dei clienti e rimanere sempre al passo con i trend del momento, mantenendo una qualità eccellente fatta di contenuti tecnologici e creatività. Il 2011 sarà inoltre un altro anno ricco di eventi internazionali: USA, Cina, Italia e Francia faranno ancora da palcoscenico alle novità di casa Cordenons.
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Luigi Aurelio Borghi
upererà la crisi chi riesce ad aumentare il valore percepito della sua azienda e la posizione competitiva sul mercato
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Le nuove richieste del mondo della comunicazione sollecitano nuove risposte da parte degli editori e degli stampatori; la riduzione delle tirature, la contrazione del tempo fra l’ordine e la fornitura, l’aumento dei costi della mano d’opera e dei materiali, la sempre maggior attenzione alle problematiche “verdi” richiedono ai partecipanti della supply chain editoriale una sempre maggior attenzione all’efficienza produttiva, al controllo dei tempi di attraversamento, alla qualità delle materie prime e del prodotto stampato e al risparmio energetico.
Questo periodo di crisi verrà superato dalle aziende che riusciranno ad elevare il proprio livello qualitativo coniugando la raffinatezza delle arti grafiche con tutti quegli strumenti di tracciatura e analisi che permettono di certificare il processo produttivo, dando garanzia sull’utilizzo di prodotti ecocompatibili e, nel contempo, aumentano l’efficienza aziendale eliminando gli sprechi e individuando le inefficienze. In una parola si aumenta il valore percepito dell’azienda e la sua posizione competitiva sul mercato. Luigi Aurelio Borghi general manager
50 ANNI IPI LE AZIENDE MOTORE DEL FUTURO
Didelme sistemi La nostra storia Un’approfondita conoscenza dei reparti di lavoro, una lunga passione per la storia della tecnologia vista come base per la costruzione del futuro, una profonda attenzione all’analisi delle inefficienze produttive, un costante impegno a proporre metodi e tecnologie tese a migliorare l’ergonomia e l’economia dell’attività produttiva nel rispetto dell’ambiente. Queste sono le basi sulle quali Didelme Sistemi fonda, da più di 15 anni, il suo successo nella gestione della produzione delle aziende grafiche e poligrafiche.
Il nostro prodotto Nato dalla stretta collaborazione con i tecnici delle più importanti aziende italiane di stampa, SimplyPress2010 rappresenta lo stato dell’arte per tracciare tutte le attività degli uffici tecnici, dei reparti produttivi, del magazzino materie prime e della logistica dei semilavorati e dei prodotti finiti. L’interfaccia grafica ergonomica e potente, l’utilizzo delle più recenti tecnologie informatiche, l’impiego dei più moderni terminali portatili e delle tecnologie senza fili rendono facile, intuitivo e immediato il controllo dell’intera catena produttiva creando un collegamento virtuoso fra lo stampatore e l’editore. Caratteristica unica di SimplyPress2010 è l’integrazione di tutte le specificità produttive tipiche degli stampatori di quotidiani con quelle ben complesse degli stampatori commerciali presentandosi, quindi, come prodotto ideale per la gestione dell’azienda di stampa ibrida. Rotocalco, roto-offset, heat-set, cold-set, piane, brossure, punto metallico, digitale, magazzini automatici… tutte queste macchine e tecnologie sono supportate dagli strumenti di SimplyPress2010 che preventiva i lavori, programma le messe in macchina nel modo più efficiente, consuntiva i materiali, i tempi di lavoro, le casuali di fermata e l’energia assorbita. i nostri servizi
Lo staff dei professionisti di Didelme Sistemi è sempre pronto ad aiutare il cliente sviluppando nuove funzioni e supportandolo per mettere a punto le analisi necessarie a migliorare l’efficienza dell’azienda individuando i punti critici del ciclo produttivo. SimplyPress2010 presenta allo stampatore e al cliente tutti i rapporti necessari per certificare la qualità della produzione, dei materiali usati e il rispetto delle normative ambientali.
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S Duccio Ruggero Ruggeri
ono fermamente convinto che dalle crisi se ne esca più forti di prima
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Al di là della crisi che ha toccato tutti i settori, fa parte della naturale evoluzione del mercato che la comunicazione abbia avuto uno sviluppo al di fuori della classica comunicazione stampata. Ora per informarci utilizziamo quotidianamente Internet con il computer in ufficio o smartphone e tablet. Nuove alleanze nel mondo della comunicazione stampata permetteranno di ottimizzare i costi e creare nuove sinergie come negli altri settori. Resto comunque dell’avviso che il piacere di leggere un libro o un giornale su un supporto in carta non abbia eguali. Non ci sono supporti telematici o digitali che possano dare le stesse sensazioni… almeno per quelli della mia generazione! Sono fermamente convinto che dalle crisi si possa uscire più forti di prima. Si tagliano i rami secchi, si evitano gli sprechi e si ottimizzano le risorse. Società che prima della crisi avevano i paraocchi verso alcune innovazioni perché troppo prese a produrre, ora, avendo più tempo, sono impegnate nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie che altrimenti sarebbero rimaste nel cassetto in attesa del tempo da dedicare loro. Ne ho la riprova con le nostre vernici profumate. Proprio in tempo di crisi, società prima non interessate ora propongono nuove soluzioni ai clienti per offrire una gamma di prodotti “diversi” dalla concorrenza. Duccio Ruggero Ruggeri amministratore unico Druckfarben
50 ANNI IPI LE AZIENDE MOTORE DEL FUTURO
druckfarben La nostra storia Nasciamo nel lontano 1971 e quindi l’anno prossimo compiamo 40 anni. Inizialmente produttori di inchiostri per carte mono uso e di patine per il trattamento della carta (oro e argento “gratta & vinci”), abbiamo poi iniziato a sviluppare l’attività nel settore della microincapsulazione per la realizzazione di tessuti intelligenti, ammorbidenti e stampe aromatiche (microcapsule profumate “accarezza & annusa”).
Le nostre specialità Siamo tra i più importanti produttori di colle per moduli auto imbustati. Oltre a queste produciamo colle umettabili per la gommatura delle buste e dei francobolli, coloranti base alcool per carta mediante impianti “Tinter”, inchiostri base cera per carbonare a caldo la carta (hot-spot) e rotoli in carta termo stampante utilizzati sulle macchine misuratrici delle pelli (settore conciario). Ovviamente siamo conosciuti anche per gli inchiostri e le vernici profumate “accarezza & annusa” disponibili in oltre 70 profumazioni pronta consegna, stampabili su qualsiasi supporto mediante i più comuni impianti stampa (flexo, offset, rotocalco, serigrafia, verniciatori base acqua, solvente e U.V.) ed eventualmente personalizzabili con i profumi dei clienti per campagne pubblicitarie mirate. i nostri numeri
La nostra unità produttiva è dislocata nella provincia di Bergamo ad Albino, in Valle Seriana. Produciamo su una superficie di oltre 2.000 mq con impianti in grado di realizzare produzioni da 1 kg fino a 8 tonnellate al giorno. Questo ci consente di soddisfare le richieste dalla piccola serigrafia per la stampa di inviti profumati per un matrimonio alla cartiera che vuole produrre tonnellate di carta profumata.
I nostri progetti Stiamo sviluppando partnership con società estere per essere presenti con i nostri prodotti in tutto il mondo. Attualmente abbiamo distributori in Inghilterra, Olanda, Spagna, Portogallo, Stati Uniti.
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Luca Casalino
enso che le aziende debbano adeguarsi ai cambiamenti cercando di razionalizzare le risorse e ridurre gli sprechi
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Viviamo in bilico tra un modello di comunicazione tradizionale, che metteva al centro la carta stampata, e i nuovi media che stanno amplificando le possibilità di scambiare le informazioni. In questo scenario credo che alcuni prodotti stampati subiranno una trasformazione. Sarà il caso ad esempio dell’editoria scolastica che è destinata in gran parte a
spostarsi sui supporti tecnologici o dei quotidiani, che per fronteggiare il calo di tirature punteranno sui nuovi media. Dal nostro osservatorio notiamo una sostanziale contrazione nell’utilizzo degli inchiostri offset per macchine a foglio e una crescita invece negli inchiostri UV e flexo UV. In un contesto di mercato più generale, penso che le
aziende debbano sforzarsi sempre più di adeguarsi a questi cambiamenti cercando di razionalizzare le risorse e ridurre gli sprechi. In sintesi credo che le aziende debbano intervenire maggiormente sul controllo dei costi in modo tale da poter continuare a investire ed esplorare nuovi mercati. Luca Casalino ad 2C Color
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2c Color La nostra storia
Fondata nel 1998, 2C Color, guidata da Antonio e Luca Casalino, vanta una lunga esperienza nella distribuzione di inchiostri per l’industria grafica. Nel tempo l’azienda ha saputo mantenere una dimensione ben equilibrata ed efficiente che permette di servire clienti che operano in tutta Italia. Dall’inizio del 2010 2C Color, grazie alla collaborazione con il Gruppo Samor International, ha affiancato all’attività di distribuzione anche la produzione presso la sede di Rastignano di quadricromia e pantoni UV. Oltre agli inchiostri, 2C Color ha creato una nuova linea di vernici all’acqua di altissima qualità, frutto dell’esperienza e della professionalità di un team di altissimo profilo guidato da Maurizio Fornari.
Le nostre specialità 2C Color è una delle poche aziende sul mercato italiano a seguire tutto il processo produttivo degli inchiostri partendo dalla fusione delle resine. Tra le proposte spiccano gli inchiostri per gli imballaggi alimentari oltre alle vernici all’acqua ad alto lucido e a bassa migrazione. Le certificazioni ottenute da 2C Color riguardano tre serie di inchiostri di quadricromia certificati Certiprint secondo le norme ISO 2846-1 per il colore e trasparenza e ISO 12647-2 per il colore in stampa. Tra le specialità di 2C Color spiccano inoltre le tinte a campione per le quali l’azienda assicura al cliente una consegna di qualsiasi quantitativo nell’arco di 24 ore i nostri numeri La sede di Ozzano Emilia di 2C Color si estende su una superficie di 2.600 mq mentre lo stabilimento per la produzione degli inchiostri UV occupa circa 1.000 mq. In termini di capacità produttiva e gestionale, 2C Color movimenta in un anno 900 tonnellate di inchiostro e produce 7.500 kg/mese di tinte campione. Il fatturato è di 6 milioni di euro.
I nostri progetti In un mercato in continua evoluzione 2C Color sta guardando a nuove strategie che permettano all’azienda di rafforzare il proprio business. Va in questa direzione il progetto di aprire uno stabilimento dove far convergere tutta la produzione degli inchiostri commercializzati. Un’ulteriore testimonianza di quanto 2C Color punti su un servizio completo, coniugando attività di R&S con una professionalità e un modello commerciale di vecchio stampo che si esprime in attenzione e cura al cliente.
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O Manfred e Thomas Würslin
ccorre premere coraggiosamente sull’acceleratore del cambiamento e rinnovare strutture e tecnologie
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Nonostante la crisi che interessa anche il settore delle arti grafiche non è pensabile che l’industria grafica sia a rischio d’estinzione, come molti sono portati a credere. L’industria grafica, come gli altri settori produttivi, è in rapida e continua trasformazione per cui si è costretti ad affrontare una pluralità di sfide e su più fronti.
Il fronte principale è quello della dematerializzazione della comunicazione che sempre più spesso si affida a nuovi mezzi, Internet o nuovi supporti digitali, ma come già accaduto in passato, la radio non ha eliminato i giornali, la televisione non ha cancellato la radio e Internet molto probabilmente non eliminerà tutto il resto.
È necessario però da subito ridisegnare l’industria grafica, premere coraggiosamente sull’acceleratore del cambiamento per rinnovare le strutture e le tecnologie, per tagliare i tempi del ciclo di produzione ed essere in grado di gareggiare ad armi pari con i nuovi media. Manfred e Thomas Würslin titolari di EL-KO
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el-ko La nostra storia EL-KO di Manfred Würslin & C. con oltre 35 anni di esperienza, all’avanguardia nello studio, produzione e applicazione di sistemi di automazione, punta da sempre a un prodotto di qualità, specifico rispetto alle esigenze del cliente.
Le nostre specialità Il sistema di pompaggio Elcolora, nonché il sistema automatico di controllo dei livelli inchiostro, hanno permesso all’azienda di essere conosciuta e apprezzata nel mondo grafico per competenza e affidabilità. Ogni sistema viene progettato in tempi rapidi, realizzato e testato presso EL-KO fino al collaudo, con garanzie di qualità, resa e durata; vengono eseguite direttamente dai propri tecnici le lavorazioni meccaniche, lo sviluppo software e hardware, il montaggio e l’installazione finale presso il cliente. Tutte le apparecchiature, sia elettriche che meccaniche, sono dotate di sistemi di back-up per garantire in qualsiasi caso il funzionamento dell’impianto e di sistemi di controllo on-line per un rapido supporto tecnico. la nostra strategia
La strategia dell’azienda è indirizzata alla qualità e specificità dei prodotti, che nascono dall’esigenza di offrire non solo dei sistemi innovativi, tecnologicamente avanzati e mai standardizzati, ma anche dalla necessità di coniugare le diversificate esigenze del settore in termini di ricerca, affidabilità, servizio, qualità e contenimento dei costi di esercizio. Non ultimo i sistemi di distribuzione inchiostro EL-KO sono da sempre apprezzati anche per la loro ecocompatibilità. Le imprese di oggi hanno bisogno di risposte rapide. Diventa così fondamentale capire e interpretare le esigenze specifiche di ogni singolo cliente, proponendo, con altrettanta rapidità, idee concrete e soluzioni “tailor-made”, anticipando le richieste di mercato. EL-KO lavora da sempre in stretta collaborazione con i propri clienti, sviluppando le soluzioni tecnologiche più innovative: i risultati di queste partnership sono evidenti e gli sforzi sono premiati dalla soddisfazione e fiducia dei clienti, che continuano a preferire i sistemi EL-KO.
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O Massimo Pizzocri
ggi è necessario riprogettare il sistema della stampa misurandosi con la sfida di Internet
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La crisi ha portato in tutti i settori una maggiore consapevolezza sulla necessità di fare investimenti più oculati e, anche se vi sono segnali di parziale recupero, dubito che la ripresa economica sarà sufficiente a rilanciare il settore della stampa. È necessario allungare il periodo di osservazione. Da troppi anni eravamo abituati a gestire la comunicazione attraverso tre media: stampa, radio e tv. Oggi è necessario riprogettare il sistema perché esiste un nuovo attore: Internet. La carta stampata deve necessariamente misurarsi su un nuovo terreno e perseguire una duplice sfida: riconquistare il target dei giovani nell’editoria e rivolgersi a nuovi mercati nell’industria. L’avvento della stampa digitale può facilitare l’entrata delle arti grafiche nel settore della comunicazione personalizzata, affrontando in maniera competitiva segmenti come il printing on demand e il visual communication. Ma questo è solo l’inizio. Il passaggio successivo sarà quello di approdare a un nuovo scenario nel quale gli operatori costruiscano il proprio vantaggio competitivo sulla flessibilità dell’offerta di prodotti e servizi. E qui sarà sempre più necessario investire sulla competenza delle persone. L’obiettivo sarà gestire la contaminazione fra diverse piattaforme tecnologiche. Massimo Pizzocri ad di Epson Italia
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Epson Italia La nostra storia Epson Italia, sales company nazionale del gruppo Seiko Epson Co., opera nel mercato del Digital Imaging e svolge la propria attività con l’obiettivo di fornire prodotti e servizi che soddisfino al meglio i clienti, operando in armonia con l’ambiente naturale e sociale in cui è inserita. Epson Italia impiega oggi circa 150 persone e per l’anno fiscale 2009 ha registrato un fatturato di oltre 200 milioni di euro.
Le nostre specialità Arti grafiche e comunicazione visiva Epson ha portato l’alta qualità nei settori dell’Imaging con sistemi integrati di stampa e consumabili che si contraddistinguono per il livello di innovazione e l’affidabilità. In particolare, nel mercato delle arti grafiche le soluzioni Epson hanno rivoluzionato i reparti produttivi apportando efficienza e riducendo al contempo i costi. Indirizzate a tutti i settori applicativi, dalla prova colore al fine art, dalla comunicazione visiva alla cartellonistica sino alle applicazioni più verticali, soddisfano ogni esigenza grazie a un’ampia gamma di formati sino a 64”. Tecnologia proprietaria Epson Cuore dei prodotti Epson è la tecnologia proprietaria, prima fra tutte la tecnologia Epson Micro Piezo che si segnala per precisione, affidabilità e versatilità, una caratteristica questa che nasce dal fatto che l’espulsione della goccia dell’ugello avviene come risultato dell’effetto piezoelettrico – e non per riscaldamento – e quindi permette una maggiore flessibilità dell’utilizzo degli inchiostri. Da qui nasce l’ampia varietà di inchiostri sviluppati da Epson per la stampa, da quelli a base acqua a quelli a pigmenti, dagli eco-solventi sino ad arrivare agli inchiostri per la stampa su tessuto con il progetto Monna Lisa. Dal prodotto al mercato Le soluzioni Epson sono orientate a cogliere esigenze di specifici settori industriali. Nell’ambito dell’Imaging e nella produzione coprono l’intero ciclo, dall’acquisizione/condivisione immagini con i videoproiettori sino alla stampa, dal progetto grafico e la prova colore sino ad arrivare alle piccole tirature, e oggi alla stampa di produzione su grande scala come nel caso di etichette o stampa su tessuto, sempre all’insegna dell’alta qualità.
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Chiara Medioli
ppena fatto un passo verso l’innovazione occorre subito farne un altro: non esiste più la stabilità dei mercati
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Le stime sul consumo di carta in Europa vedono un incremento di circa l’8% per i prossimi mesi a parziale recupero della contrazione registrata nel 2009. Ma come può questa previsione positiva combinarsi con l’allarme generale di irrigidimento potenziato anche dai nuovi media? Con l’avvento dei supporti multimediali e l’esplosione di internet è in atto una rivoluzione nelle abitudini al consumo della carta: tutta una
serie di pubblicazioni non vedono più la luce sotto forma materica bensì solo digitale. Tuttavia la materializzazione è solo differita nel tempo: sarà il lettore a stampare con altri mezzi queste informazioni. Le nuove tecnologie sono potenziatrici dell’accesso all’informazione e quindi alleate della carta. Parallelamente sta nascendo l’esigenza di qualificare e diversificare la comunicazione, e per lo stampato non è mai stato
così importante risultare curato, intrigante, prodotto responsabilmente, affidando quindi alla tridimensionalità e tattilità il compito di potenziare il significato e l’immagine di un prodotto o di un’azienda. Il fattore sostenibilità è inoltre apprezzato, la carta viene percepita come materia naturale, riciclabile e amica dell’ambiente. Chiara Medioli responsabile marketing Cartiere Fedrigoni
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Gruppo fedrigoni La nostra storia Per oltre 120 anni Fedrigoni ha perfezionato l’arte e la scienza della produzione di carte speciali. Oggi Fedrigoni Cartiere è parte del gruppo Fedrigoni che comprende anche le storiche Cartiere Miliani Fabriano, Fabriano Securities che realizza sistemi di sicurezza integrati alle carte, e le aziende del settore autoadesivo Arconvert e Manter, per un output annuale di 430.000 tonnellate e un fatturato consolidato che per il 2010 è stimato in 700 milioni di euro (+7% rispetto al 2009).
Le nostre specialità Superfici scintillanti, texture tattili, colori vividi e solidi da stampare, piegare, incollare, fustellare: le nostre carte sono tecnicamente ineccepibili e meravigliosamente espressive, diventando parte integrante del processo creativo. La gamma include più di 100 serie di carte, suddivise in 22 campionari, per un totale di oltre 3.000 articoli pronti per diventare packaging di lusso o brochure suggestive, libri sofisticati o etichette di alta gamma, fino agli utilizzi più tecnologici. Quasi sicuramente abbiamo la carta che interpreta l’idea che serve a rendere un progetto creativo concreto e coerente, sia utilizzando le tecniche di stampa tradizionali che quelle digitali. i nostri numeri
Una produzione di qualità è legata all’implementazione quotidiana di una logistica forte e flessibile, che per Fedrigoni è articolata per servire i diversi settori di mercato: una struttura distributiva propria composta da 11 filiali con deposito in Italia e 7 all’estero completata da catena di grossisti operativi in più di 80 paesi.
Le nostre certificazioni La responsabilità verso l’ambiente è una cosa seria: lavoriamo per minimizzare il nostro impatto riducendo l’uso di energia e acqua e diminuendo le emissioni in tutte le fasi del processo produttivo come è specificato nel Report Ambientale pubblicato volontariamente da 8 anni. Tutte le nostre carte sono conformi agli standard FSC (Forest Stewardship Council) e alcune posseggono la certificazione europea ECOLABEL. Prestiamo molta attenzione alle pratiche di conduzione degli affari e del lavoro. Chiediamo al personale di firmare il nostro Codice Etico che stabilisce i principi di trasparenza, correttezza, affidabilità nell’osservanza delle procedure, e predisponiamo tutto quello che deve essere fatto per rendere i luoghi di lavoro salutari e dove operare con soddisfazione. www. fedrigoni.com
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Sandro Provera
ra qualche anno credo che l’industria grafica subirà una forte contrazione
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Stiamo affrontando una crisi economica internazionale che sta mettendo a dura prova il settore della comunicazione stampata causando un calo delle tirature e una riduzione dei ricavi pubblicitari. Questo scenario porta molti a pensare che i nuovi canali digitali quali internet, iPad o i cellulari possano sostituire completamente la carta stampata senza però tenere conto dell’aspetto culturale del fenomeno. Credo che le persone che oggi leggono giornali e riviste continuano a farlo perché amano ancora la sensazione tattile che solo la carta può dare. Ma è altrettanto vero che per molti è difficile accostarsi ai nuovi strumenti poiché la tecnologia non garantisce ancora la flessibilità di utilizzo necessaria. Penso che man mano che passeranno gli anni l’industria grafica subirà una forte contrazione. Vedremo alcuni prodotti editoriali subire drastiche riduzioni di tirature fino a sparire completamente; alcuni fornitori saranno obbligati a modificare le loro politiche di sviluppo e sicuramente il 50% del prodotto stampato migrerà verso i nuovi media. Sandro Provera ad Ferag Italia
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Ferag italia La nostra storia Ferag nasce nel 1957 dall’idea di un giovane ingegnere, Walter Reist, che con entusiamo e spirito imprenditoriale si dedica allo sviluppo di sistemi di raccolta, trasporto e spedizione di giornali, riviste e lavori commerciali. L’immediato consenso di mercato ottenuto da questi sistemi permette al Gruppo di imporsi ben presto a livello mondiale. Negli anni ‘80 Ferag apre filiali e divisioni commerciali in vari paesi, tra i quali anche l’Italia. Inaugurata nel 1986, Ferag Italia diventa subito un punto di riferimento per i clienti che nella loro attività giornaliera stampano, confezionano e spediscono prodotti editoriali, siano essi quotidiani o lavori commerciali.
Le nostre specialità Da sempre il marchio Ferag è associato a sistemi innovativi e flessibili che garantiscono ottime performance nella sala spedizioni di editori e centri stampa. A rendere speciali le soluzioni Ferag sono il concetto di modularità e la capacità di integrarsi in qualsiasi ambiente di produzione. Al di là delle tecnologie, Ferag ha costruito il proprio successo anche e soprattutto attorno al servizio ai clienti. L’attenzione verso le loro esigenze si esprime in un supporto qualificato che va dalla progettazione all’installazione e manutenzione degli impianti. Centrale nella strategia Ferag risulta l’attività di ricerca. Da oltre cinquant’anni la capacità di autofinanziamento del Gruppo consente la pianificazione di ampi investimenti nel settore R&S. organizzazione
Ferag fa capo alla WRH Walter Reist Holding SA, la casa madre svizzera che raggruppa la WRH Marketing con la sua rete mondiale di società di distribuzione e assistenza, la Denipro SA a Weinfelden, la PMC Print Media Corporation a Oetwil am See e la fondazione Lilienberg a Ermatingen sul lago di Costanza. Attualmente sono 1.500 i collaboratori che lavorano in tutto il mondo per Ferag.
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S Takaaki Kurose
viluppiamo soluzioni per soddisfare la domanda di qualità,produttività,prestazioni ambientali e riduzione dei costi
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La domanda per il miglioramento della qualità di stampa, produttività e prestazioni ambientali, unitamente alla riduzione dei costi, sono in costante crescita. Alla luce di questo, Fujifilm sta sviluppando soluzioni per soddisfare queste esigenze. Migliorare l’efficienza, abbassando i costi e riducendo l’impatto ambientale sono al centro della nostra filosofia per il settore della stampa. Il mondo delle arti grafiche si sta evolvendo per sostenere i cambiamenti in atto nel modo in cui la stampa è prodotta e consumata. Fujifilm vuole riflettere su questi cambiamenti e fornire consigli e orientamenti per aiutare i clienti a gestire la produzione in qualunque forma assunta dallo stampato. Il processo offset sarà sempre al centro di ciò che facciamo e ci sono opportunità da parte nostra per aiutare i clienti a rendere più efficiente questa parte della loro produzione. Ovviamente, l’impatto della stampa digitale continuerà a crescere e sia che si parli di grande formato a getto d’inchiostro, sia che si parli di toner o tecnologie a getto d’inchiostro a singolo passaggio, siamo in prima linea nel loro sviluppo e commercializzazione. Takaaki Kurose presidente Fujifilm Italia
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Fujifilm italia La nostra storia Fujifilm Italia si propone sul mercato come azienda “clientecentrica” che intende offrire il massimo supporto in termini di mix prodotto e servizio, vero valore aggiunto in un mercato di offerte spesso simili tra loro. Ascoltare le esigenze del mercato per rispondere con soluzioni efficaci e personalizzate è la filosofia che ispira le attività delle varie aree funzionali di ogni divisione. La nostra missione è dunque supportare l’attività dei nostri clienti grazie alla creazione di un “Sistema” che conduca al raggiungimento della massima soddisfazione in ogni fase del processo input-output, con la garanzia di qualità e affidabilità che contraddistingue da sempre Fujifilm.
Le nostre specialità La gamma di soluzioni Fujifilm per la produzione di lastre termiche e fotopolimeriche violet può aiutare gli stampatori ad aumentare la loro produttività, riducendo al minimo i costi e la produzione di scarti, migliorando così anche l’impatto ambientale. In particolare, le lastre Brillia HD PRO-T2 possono fornire reali benefici, come la completa eliminazione degli agenti chimici di trattamento, senza intaccare la qualità o la produttività. Inoltre, le nuove lastre “low-chem”, per CtP termici e violet Brillia HD PRO-V e Brillia PRO-VN e le unità di finitura ad esse associate, cosi come la lastra Fujifilm Brillia HD LH-PJE con le sviluppatrici FLH-Z ‘ZAC’, usano molto meno chimica delle lastre con sviluppo tradizionale, rendendo possibili riduzioni anche del 75%. Inoltre la vasta gamma di prodotti per la sala stampa permette agli stampatori di migliorare l’efficienza di produzione nella stampa piana o in rotativa. Le soluzioni di bagnatura, lavaggi, spray e i prodotti ausiliari di Fujifilm possono aiutare al miglioramento della qualità e alla massimizzazione delle performance di stampa, mentre la gamma di vernici aggiunge valore alla stampa offset con il minimo impatto per la produzione e per l’ambiente.
I nostri progetti futuri L’innovativa stampante inkjet nel formato 50x70, JetPress 720, è progettata per rivoluzionare il business delle basse tirature. Questa nuova stampante inkjet offre sia i vantaggi della stampa digitale sia una maggiore efficienza produttiva e un servizio a valore aggiunto come la personalizzazione e una maggior possibilità di applicazioni per la stampa. La JetPress 720 è particolarmente adatta per i tradizionali stampatori di lavori commerciali che cercano una soluzione più efficiente per i lavori a bassa tiratura e per gli stampatori digitali che cercano di offrire una più ampia gamma di servizi per la stampa digitale.
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P Piero Galli
er competere con e-book ed e-paper le aziende devono innovarsi,ma libri e giornali di carta non moriranno mai
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Dal punto di vista strutturale la crisi è stata causata principalmente da una capacità produttiva superiore alla domanda, con conseguente prevedibile diminuzione dei prezzi. Ma anche dallo sviluppo delle nuove tecnologie: internet, vendita online e, soprattutto, avvento dell’editoria digitale. Un nuovo mercato che modificherà in modo sempre
più allargato l’approccio alla lettura. Inevitabilmente le logiche di un mercato in rapida trasformazione portano a cambiamenti che solo le aziende capaci di soluzioni innovative sapranno affrontare. Le imprese con capacità produttiva equilibrata, che rischiano meno in termini di esposizione economica, devono affrontare la crisi come un’opportunità, una
spinta a cercare nuove soluzioni per fronteggiare i cambiamenti del mercato. Per noi che stampiamo libri c’è una vera rivoluzione in atto ma sono certo che ancora per molti anni esisteranno migliaia di lettori che non rinunceranno al piacere di un libro, anche solo per toccarlo o sentire l’odore della carta. Piero Galli, direttore
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Giunti Industrie Grafiche La nostra storia Giunti Industrie Grafiche nasce nel 1991 specificamente come centro produttivo del Gruppo Editoriale Giunti. Situata a Prato a pochi chilometri dal capoluogo toscano, in breve diviene la più importante realtà nel settore dell’area del Centro Italia. Unitamente a Giunti Distribuzione, altra società del Gruppo che si occupa della logistica e distribuzione per tutto il gruppo Giunti, occupa una superficie di 45.000 mq, opera su tre turni di lavoro con ricavi di 25 milioni di euro. Il prezioso bagaglio di esperienza nel settore editoriale, unitamente a investimenti tecnologici, ha portato a lavorare con successo oltre che per il Gruppo Giunti anche per conto terzi sia in Italia che all’estero. La produzione industriale si appoggia a un ciclo completo che va dalla prestampa alla stampa per finire con la confezione. Produciamo libri cuciti, fresati e a punto sigillo nelle varie confezioni (cartonato, brossura o punto metallico), oltre a riviste, depliant ed edizioni di lusso a tiratura limitata. L’attenta analisi tecnica di ogni progetto proposto consente di elaborare offerte ponderate, i nostri esperti sono a disposizione per garantire la massima qualità e puntualità nelle consegne.
I nostri progetti Il nostro interesse è rivolto alla stampa digitale, in particolare alla produzione in bianco e nero, che riteniamo, viste le tirature sempre più contenute e il break even sempre più alto, potrà essere la soluzione per operare in tempi sempre più stretti e contenere le scorte di magazzino.
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P De Grandis - Filippi
er mantenere vantaggi competitivi è necessario continuare a investire in nuove tecnologie
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Il mercato della stampa sta attraversando oggi un momento difficile. Over capacity e calo delle segnature sono le principali cause che hanno messo in difficoltà il settore della carta stampata. La richiesta di prodotti personalizzati, stampati on demand e tempi di consegna sempre più brevi obbligano gli stampatori a modificare il loro modo di affrontare il mercato favorendo l’introduzione di nuove tecnologie. Entro i prossimi tre anni assisteremo a significativi cambiamenti e solo le aziende che investiranno in nuove tecnologie saranno in grado di mantenere un alto livello di competitività. In
questo senso l’avvento del digitale è un fenomeno molto interessante. Attualmente sono già installate in Italia alcune rotative digitali per la stampa di prodotti di breve tiratura, ma già nel 2011, alcune case produttrici annunciano l’uscita di nuovi modelli in grado di stampare a 350 m/min con larghezza nastro di 1.500 mm! Con la dinamicità che sempre l’ha distinta, Grafikontrol si è già orientata verso queste nuove tendenze e a breve sarà infatti in grado di offrire prodotti innovativi adatti a soddisfare anche le richieste del mercato digitale . Grafikontrol
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Grafikontrol La nostra storia Grafikontrol SpA nasce nel lontano 1969 e si guadagna subito una posizione di spicco nell’ambito della produzione di sistemi di controllo per le macchine da stampa impiegate in tutti i settori dell’industria grafica: web offset commerciale, giornali, rotocalco, moduli continui, flexo, packaging ecc. L’azienda conta un centinaio di addetti ed è guidata dalla seconda generazione, i figli dei soci fondatori, che stanno portando avanti e condividendo con i genitori la filosofia che ha reso grande l’azienda: Paolo De Grandis, Davide Filippi e Carlo Artuffo.
Le nostre specialità Grafikontrol è da sempre vicino agli stampatori per aiutarli a ottenere il massimo delle prestazioni dalle loro macchina da stampa. Controlli di registro, controlli automatici del colore, sistemi d’ispezione difetti 100%, per ogni settore stampa, Grafikontrol ha la soluzione adatta per garantire nel tempo l’automazione completa e la massima affidabilità dell’impianto. i nostri prodotti
Da sempre Grafikontrol persegue una strategia multi-prodotto proprio per rispondere a tutte le esigenze delle aziende di stampa. Nella progettazione e realizzazione delle proprie apparecchiature Grafikontrol mantiene immutabili alcuni principi base: affidabilità costante nel tempo, semplicità di utilizzo, totale automazione dei processi - dall’avviamento del lavoro al controllo durante la tiratura - e riduzione degli scarti.
I nostri progetti futuri Grafikontrol è sempre stata molto attenta a seguire le tendenze di mercato e oggi, a maggior ragione, affronta con grande dinamismo le evoluzioni nei processi di stampa proponendosi con soluzioni tecnologicamente avanzate e dedicate al controllo totale della qualità. La filosofia aziendale, basata sulle risorse umane e su forti investimenti nella ricerca e sviluppo, ha permesso di raggiungere la leadership mondiale in ogni settore grafico. I prossimi anni saranno dedicati alla ricerca di nuovi prodotti diversificando gli obiettivi di mercato e puntando all’estensione dei confini commerciali.
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De Checchi - Rossi
isogna valutare positivamente quanto fanno le aziende che hanno una visione più aperta del“fare impresa”
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I nuovi scenari che si stanno delineando lasceranno sicuramente il segno nel nostro mondo. Crediamo però che il “sapore” della carta stampata sopravviverà ancora a lungo nella quotidianità. Certo molte produzioni editoriali e commerciali, avranno sempre più spazio nei nuovi strumenti, soprattutto nelle nuove generazioni. Ciononostante la storia ci ha insegnato negli ultimi 15 anni che, sebbene il mondo Internet abbia sovvertito tutta la comunicazione, ha contri-
buito a far aumentare anche i volumi di carta stampata. L’attuale momento congiunturale, secondo noi, ha fatto più bene che male al mondo grafico. Ricordiamo ad esempio lo “scandalo metanolo” del settore vinicolo negli anni 80: tutto il comparto ebbe una grossa crisi che i più visionari trasformarono in opportunità (le moderne cantine di oggi, il riconoscimento internazionale dei vini italiani). Anche il nostro settore ha avuto nel corso degli anni un inquinamento che ha portato a
sminuire il mestiere grafico. Vogliamo però valutare positivamente quanto stanno facendo le aziende che da sempre hanno una visione più aperta di cosa significhi fare “impresa” e non “bottega”. L’importanza di rischiare in tecnologie, in risorse umane, in idee, in aggregazioni di impresa, con la coscienza di avere sempre la testa sulle spalle di sicuro premia i più audaci: “chi non risica non rosica”. Luciano Rossi, ad Gianfranco De Checchi, ad e direttore commerciale
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Gruppo Padovana La nostra storia Gruppo Padovana dal 1983 è presente sul mercato grafico. Partita con il servizio di piega e punto metallico, si è espansa sino ad arrivare a coprire per intero il settore della legatoria. Dal 2002 sotto un unico tetto di oltre 12.000 mq, la società che negli anni ha conglobato altre aziende, ha saputo crescere dimensionalmente e tecnologicamente di fianco ai propri clienti. Lavorando in stretto contatto con le altre aziende del gruppo, Tecnopak e Cartotecnica Europa, ci ritroviamo oggi a completare ancor più efficacemente le nostre produzioni. La moderna sede di Campodarsego (PD) si rivela in posizione strategica per tutto il Centro-Nord Italia e i paesi di lingua tedesca. I soci di Gruppo Padovana hanno realizzato il proprio sogno di sdoganare il lavoro del “legatore” da cenerentola della filiera ad “attore” protagonista alla pari.
Le nostre specialità Gruppo Padovana con le altre aziende del Gruppo si è sempre posta come obiettivo di incrementare il valore aggiunto dei materiali stampati, ricercando soluzioni anche con visite mirate in molte aziende nel mondo. Ricordando nel tempo le varie idee, l’Azienda ha saputo per prima in Italia instaurare un servizio commerciale in grado di aiutare l’azienda di stampa a ritrovare le migliori applicazioni per la confezione. Siamo stati i primi a incrementare la conoscenza della colla poliuretanica. Tra le proposte degli ultimi anni abbiamo realizzato un box chiamato “Officina delle idee” dove si dimostrano toccando con mano tutte le possibilità di vestire uno stampato. Infine i brevetti che nel tempo si stanno affermando sempre più: Flexicover e Modulo. Ricordiamo anche la collaborazione con una software house di livello nazionale per la realizzazione e implementazione di uno specifico programma per la gestione delle legatorie. i nostri numeri
Attualmente il Gruppo si avvale della collaborazione di oltre 170 persone, di cui 20 dedite ai servizi commerciali e di supporto alla clientela. I ricavi delle 3 società superano nel 2010 quota 11 ml/€. I costi sostenuti in tecnologie e sviluppo sono annualmente pari a circa il 18% del volume d’affari. I clienti che si servono abitualmente presso le nostre aziende sono oltre 300.
I nostri progetti Perseguendo gli obiettivi delle origini, i progetti sono rivolti a un miglioramento continuo del servizio offerto, quindi sempre maggiore relazione e confronto con la clientela, suggerimenti e ricerca di nuove proposte. Un’attenzione mirata allo stimolo e alla formazione dei propri collaboratori. La propensione a dotarsi costantemente delle tecnologie più affidabili ed evolutive. Tutto per sentirsi sempre più partner affidabili integrati dei clienti.
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È
necessario ridefinire le strategie aziendali diversificando prodotti e servizi
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Il mondo delle arti grafiche oggi, al pari di altri settori, subisce le dinamiche recessive del mercato reale e la sterilità del mercato finanziario. Un problema macroeconomico che sta affliggendo non solo l’Italia ma anche tutto l’Occidente. Calo di ordini, di fatturato e allungamento dei pagamenti, con conseguente difficoltà nel recupero dei crediti, sono la cartina tornasole dell’attuale situazione economica. Accanto a questa analisi congiunturale assistiamo anche a un fenomeno strutturale, più specifico del settore grafico, e costituito da un calo di tira-
ture, dalla riduzione degli investimenti pubblicitari e delle esportazioni. In un futuro caratterizzato da marginalità sempre più basse sarà quindi necessario avere uno sguardo imprenditoriale basato sulla riduzione dei costi aziendali e sulla implementazione della propria rete di vendita. Occorrerà pertanto ridefinire le strategie aziendali, diversificando prodotti e servizi per esplorare più segmenti di mercato. Tutto questo senza mai perdere di vista l’efficienza aziendale e un servizio al cliente di altissimo profilo. Kolor+Service
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Kolor+Service La nostra storia KOLOR+SERVICE si affaccia sul mercato nel 1992 proponendo materiali di consumo e tecnologie per aziende grafiche e cartotecniche. Nell’offerta dell’azienda spiccano anche la produzione e la consegna in tempi brevissimi di grandi e piccole quantità di colori speciali al campione. Le tinte speciali vengono formulate esclusivamente con le basi della rappresentata FLINT Group, prodotte con sistema automatizzato e sottoposte a rigorosi controlli spettrofotometrici. Professionalità, efficienza e qualità del servizio hanno favorito la crescita dell’azienda che nel 2009, con l’acquisizione di INKEM 2 e PRONTOGRAF, ha ulteriormente ampliato la rete di vendita per garantire la presenza capillare in tutto il Nord Italia.
I nostri prodotti Nei 18 anni di attività, caratterizzati da un’evoluzione costante, KOLOR+SERVICE è riuscita a portare sul mercato i più prestigiosi marchi e prodotti per la sala stampa. La partnership esclusiva con FLINT Group, unico fabbricante al mondo che offre una gamma di soluzioni globali per la sala stampa, consente di proporre al mercato grafico le serie di inchiostri di alta qualità della K+E formulate per i vari sistemi di stampa, i teli gommati del maggior produttore mondiale DAY INTERNATIONAL e la nota gamma di additivi, lavaggi, siliconi e ausiliari sala stampa con marchio VARN. Presso la consociata TEXPRINT sono in funzione 2 plotter e 2 presse utilizzate per il taglio e la barratura dei caucciù oltre ad effettuare, previo ricevimento file-lavoro del cliente, il servizio di plottaggio delle matrici DAY e NOVURANIA per la verniciatura acrilica e/o UV a riserva. Completano l’offerta i sistemi di misura e controllo del colore X-RITE e un’ampia gamma di accessori e ausiliari per la macchina e la sala stampa.
I nostri progetti Per soddisfare le richieste delle recenti normative per la stampa del packaging alimentare è operativa da dicembre 2010, in partnership con FLINT Group, la nuova stazione di miscelazione dedicata esclusivamente alla produzione di inchiostri Low Migration P 660 Premium. Garantire l’efficienza e l’affidabilità del servizio tecnico e logistico alla clientela sono i punti chiave che hanno determinato il successo di KOLOR+SERVICE e rimangono l’impegno prioritario del lavoro quotidiano e futuro dell’azienda. www.kolorservice.it
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N Joachim Nitschke
onostante la digitalizzazione legata a Internet e ai nuovi media,la stampa serba un enorme potenziale di crescita.
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Mentre in alcuni Paesi europei si percepiscono i primi segnali di un superamento della crisi congiunturale, la stessa cosa non si può ancora dire purtroppo per l’Italia. Anche se la politica ha il dovere di creare fiducia, persistono gli elementi di crisi legati ai problemi strutturali nel settore finanziario e delle valute, alla crescita economica limitata, alla disoccupazione e alla domanda interna insufficiente. Nel settore grafico alla problematica congiunturale si somma una crisi strutturale mai sperimentata, già in atto in realtà prima dell’esplosione della crisi congiunturale. Le cause sono molteplici: dallo sviluppo dei nuovi media, come Internet, al cambiamento delle abitudini degli utilizzatori, dal trasferimento delle capacità produttive mondiali in Asia/Cina all’eccesso di capacità produttiva, oltre alla sottocapitalizzazione delle piccole e medie imprese italiane e alla mancata capacità di
integrazione. Per superare la crisi abbiamo bisogno di una politica economica e di una filosofia di management che non veda la crescita quantitativa come solo e unico scopo, bensì ponga gli aspetti qualitativi al centro dell’attenzione. Per i prossimi anni nel nostro settore vedo in vantaggio le aziende in grado di ridimensionare le capacità produttive in base alla richiesta del mercato. Dal punto di vista tecnologico, invece, la stampa offset resterà predominante in alcuni settori come l’imballaggio, mentre in altri, come la stampa di libri, si assisterà a una convivenza con il digitale. Tuttavia, nonostante la digitalizzazione legata a Internet e ai nuovi media, lo sviluppo nei prossimi anni dimostrerà che la parola e l’immagine stampata serberanno ancora un enorme potenziale di crescita. Joachim Nitschke ad KBA Italia
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KBA italia La nostra storia Siamo la filiale italiana del gruppo internazionale Koenig & Bauer AG, uno dei maggiori costruttori a livello mondiale di macchine per la stampa, con sede a Würzburg in Germania. Il Gruppo, che conta circa 6.500 dipendenti in tutto il mondo, ha una lunga storia alle spalle che comprende anche alcune importanti acquisizioni, tra cui la Albert Frankenthal AG nel 1878 e la Planeta Druckmaschinenwerke di Radebeul nel 1991. Nel 1995 viene fondata KBA Italia, dapprima con sede a Settimo Milanese e dal 2001 con una nuova e prestigiosa sede a Passirana di Rho, che dispone di uffici commerciali, strutture di assistenza tecnica e magazzino ricambi.
Le nostre specialità Amiamo le sfide. La macchine KBA stupiscono per qualità, velocità, semplicità e straordinaria flessibilità. Possiedono caratteristiche uniche, partendo dal mettifoglio fino all’uscita e offrono soluzioni altamente high-tech. Siamo leader di mercato per la stampa di imballaggi, display, lavori commerciali e libri. Offriamo un know-how completo su verniciatura, produzione in linea, gestione qualità, logistica del supporto di stampa, flusso di lavoro ed esigenze come l’anticontraffazione. La nostra tecnologia è leader per la nobilitazione in linea di fogli, anche di grandi dimensioni. Forniamo impianti flessibili fino a 14 gruppi stampa, torri di verniciatura e unità di essiccazione. Abbiamo un’esperienza ventennale come produttore con tecnologia di stampa in bianca e volta dal piccolo al grande formato. Rispettiamo l’ambiente: tutte le macchine offset a foglio sono eco-certificate a risparmio energetico. A ciò si aggiunge l’innovativa tecnica waterless per la stampa a foglio e di giornali. i nostri numeri
Dal ‘95 a oggi abbiamo installato in Italia più di 1.000 macchine. KBA da 40 anni è leader di mercato nei formati grandi, nel mondo ha già messo in funzione più di 1.000 macchine di grande formato, le macchine a medio formato non si contano, ma di queste già 100 sono con DriveTronic SPC, la tecnica ad azionamento diretto per il cambio simultaneo delle lastre in meno di 1 minuto.
I nostri progetti Intendiamo ampliare l’offerta dal formato 35x50 ai formati maggiori: la Rapida 75, che con il minimo ingombro delle macchine della sua categoria offre un formato stampa più grande, la Rapida 106 che è un vero e proprio gioiello high-tech. Inoltre per tutte le macchine già installate - a foglio e a bobina - proponiamo una serie di upgrade per aumentare le prestazioni macchina, ridurre i tempi di avviamento e migliorare la qualità di stampa. Siamo in grado di offrire supporto anche per programmi di manutenzione e traslochi di macchinari. Cerchiamo di offrire un accurato servizio di consulenza ai clienti, al fine di ottimizzare lo sviluppo dei loro progetti industriali. L’obiettivo è da sempre la massima soddisfazione della clientela. 79
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Sono convinto che il settore grafico abbia davanti a sé un futuro entusiasmante a patto che gli operatori abbiano il coraggio e la capacità di vedere l’attuale situazione non solo come sfida, ma anche e soprattutto come opportunità. La crisi ha colpito tutti e ovunque in modi diversi. Anche in Italia il comparto grafico ha registrato una contrazione sensibile della redditività. Il mercato italiano deve fare uno sforzo di trasformazione in senso manageriale, concentrandosi sul miglioramento dei processi produttivi, investendo nella formazione del personale e attivando strategie di marketing. Chi opererà in questa direzione potrà vedere risultati di miglioramento sensibili. La strategia aziendale Kodak è fondata sulla capacità di investire costantemente in R&S, sia nelle tecnologie di prestampa offset/flexo sia nella stampa digitale, consentendo così ai propri partner di attrezzarsi al meglio per affrontare l’inevitabile razionalizzazione dell’industria grafica. Giuliano Bianchet Kodak Commercial & Consumer Cluster Director per Italia, Spagna e Portogallo
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Giuliano Bianchet
l settore ha davanti a sé un cammino entusiasmante,a patto che sappia reinventare i modelli imprenditoriali
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Kodak La nostra storia È il 1888 quando George Eastman presenta la prima macchina fotografica per il mercato consumer, destinata a cambiare radicalmente il futuro della fotografia. La storia dell’incredibile successo della Eastman Kodak Company comincia in quel momento e da allora si lega non solo alla fotografia amatoriale e professionale, ma anche allo sviluppo delle tecnologie per la riproduzione di immagini. Nel 1912 Kodak inizia a produrre materiali per l’industria della stampa, diventando subito un marchio leader e oggi che fotografia e stampa stanno vivendo il passaggio dall’analogico al digitale, Kodak è sempre protagonista.
Le nostre specialità Nell’industria mondiale della comunicazione stampata le tecnologie Kodak sono attualmente usate nel 40% circa delle pagine prodotte in media ogni anno. Sono quattro i principali focus di Kodak nella stampa: - sistemi CtP per offset, flexo e per i quotidiani, studiati per garantire la massima qualità di stampa, meno scarti e produzioni più veloci; - software per flussi di lavoro, che consentono di evitare errori, stampare con retini più fini, ottimizzare il consumo degli inchiostri, ottenere un’asciugatura più veloce dello stampato e maggiore coerenza del colore e stabilità in stampa; - lastre per la stampa sempre più performanti, come la nuova Kodak Trillian SP, una lastra termica adatta per stampa commerciale e packaging di alti volumi, che contribuisce ad abbattere il costo totale di investimento e di gestione, grazie all’eliminazione dell’uso di forni di preriscaldamento e di cottura e consumo ridotto di prodotti chimici; - sistemi di stampa digitale per la stampa personalizzata a colori di alta qualità, con una gamma di soluzioni che soddisfano varie esigenze.
I nostri progetti Il futuro della stampa è legato indissolubilmente alla stampa digitale e la Kodak Prosper, basata sulla tecnologia a getto d’inchiostro continuo Kodak Stream, esprime questo orientamento unendo le migliori qualità del procedimento offset - qualità fotografica, basso costo per pagina, alta velocità e flessibilità di utilizzo dei supporti e la stampa di dati variabili. Sulla base di queste caratteristiche, molti dei lavori ora realizzati in offset o con la stampa laser saranno assorbiti in futuro dalle macchine da stampa Prosper, ideali per il direct-mail promozionale, i libri, il packaging, il tessile, il settore industriale e molto altro ancora.
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Giampiero Deidda
a vera concorrenza al prodotto stampato sarà rappresentata da strumenti alternativi,come Internet ed e-book Indubbiamente nel mondo grafico la crisi mondiale non ha fatto che peggiorare una situazione che era già poco brillante, sia perché negli anni scorsi il mercato era stato “drogato” dal fenomeno dei collaterali, il cui crollo ha messo in ginocchio molti operatori, sia perché legatori e stampatori spesso si erano attrezzati proprio per far fronte a queste produzioni. La vera concorrenza dei prossimi anni al prodotto stampato sarà rappresentata da strumenti alternativi come Internet e l’e-book, realtà con cui il mondo grafico dovrà confrontarsi, reagendo tempestivamente. Certamente il libro stampato, di qualità, non morirà mai, ma è certo che il mondo grafico per continuare a esistere come entità produttiva con fatturati non di nicchia, dovrà necessariamente evolvere verso forme nuove di stampa più versa-
tili e agili, come la stampa digitale, accoppiata a sistemi di finishing in linea. Kolbus è già da tempo impegnata nello sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche di finishing da abbinare alle nuove macchine inkjet ad alta produttività, che diverranno nei prossimi anni protagoniste della stampa. Personalmente penso che più che l’attuale recessione, che tutti speriamo in via di superamento, sia la crisi strutturale del mondo grafico che deve stimolare riflessioni e ricerche di nuove strategie aziendali ed evoluzioni tecnologiche. Per i prossimi anni non possiamo che attenderci un progressivo ridimensionamento della “torta” costituita dal totale dei prodotti stampati, sempre più sostituiti dai loro competitor elettronici. Giampiero Deidda amministratore unico Kolbus Italia
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Kolbus italia La nostra storia Seppur la storia di Kolbus Italia sia relativamente breve – ha iniziato infatti l’attività commerciale nell’aprile 2009 quale filiale diretta della casa madre tedesca Kolbus – va detto che quest’ultima si è sempre trovata a proprio agio nel “ bel paese”, dove ha installato nei decenni scorsi una innumerevole quantità di macchine e impianti. Kolbus Italia, che mantiene la propria sede a Brugherio (MB) in un nuovo e funzionale edificio, è guidata da Giampiero Deidda, amministratore unico, e cura direttamente, oltre alla parte commerciale, anche quella relativa al servizio di post-vendita, assistenza tecnica e fornitura di ricambi.
Le nostre specialità La gamma di macchine offerte da Kolbus è molto ampia e variegata, ma certamente i nostri punti di forza sono le linee di brossura e le linee per la produzione del libro cartonato, naturalmente accompagnate da tutte le specifiche macchine necessarie per completare il ciclo produttivo. Ad esempio, non avrebbe senso offrire le linee per la produzione del libro cartonato senza poter proporre anche copertinatrici, presse a dorare, tagliacartoni e tagliatela. Non sono da meno le linee per la produzione di libri in brossura, che possono essere unite alle raccoglitrici, che con la loro tecnologia di separazione della segnatura dal basso della pila tramite tappeto aspirante – brevetto Kolbus – hanno rivoluzionato il modo di intendere l’atto di raccogliere segnature.
I nostri progetti Il futuro della stampa e dei mezzi di comunicazione stampata trova un formidabile alleato nella stampa digitale, che sta ora raggiungendo una notevole maturità tecnica. Anche Kolbus guarda con grande interesse alla tecnologia digitale e alle ricadute che questa può avere nel mondo della legatoria. Nuove soluzioni di grande interesse sono allo studio, ma anche alcune delle macchine in attuale produzione possono trovare validissimo utilizzo a valle di un sistema di stampa digitale. Tipica è la situazione dei libri fotografici digitali: in questo mercato i tempi di cambio formato, la flessibilità operativa e la possibilità di sfruttare la massimo e con continuità le potenzialità delle macchine sono priorità irrinunciabili. Scarti il più possibile pari a zero sono essenziali per tenere i costi sotto controllo. Questo prevede un processo produttivo di qualità altamente professionale e di totale affidabilità. Le proposte di Kolbus per questo campo in grande ascesa spaziano da macchine per uso singolo a linee automatizzate.
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L Bianchi - Razza
a riduzione dei costi di produzione passerà attraverso una più attenta scelta delle tecnologie su cui investire
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La situazione attuale del nostro settore, estremamente negativa e senza precedenti, è un dato di fatto con il quale dobbiamo confrontarci quotidianamente, senza riuscire a immaginare quale sarà lo scenario futuro. La necessità e lo spirito di sopravvivenza ha generato nell’industria grafica la volontà e il desiderio di essere propositivi con la realizzazione di prodotti in alternativa a quelli che erano considerati storici o consueti. La sfida è: diversificare, produrre meglio, con miglior servizio e a costi più contenuti. Le aziende che hanno capito in anticipo questa tendenza si stanno attrezzando per far fronte alle future richieste del mercato. La qualità, insieme a prezzo e servizio, era un tempo l’elemento chiave. Oggi il prezzo e il servizio sono fondamentali, mentre la qualità viene data per scontata. Le aziende grafiche devono quindi essere in grado di fornire prodotti stampati di buon livello e avere al proprio interno tecnologie adeguate diventa prioritario. La riduzione dei costi di produzione passerà attraverso una più attenta scelta delle tecnologie su cui investire e una maggiore propensione alla riduzione dei tempi e degli scarti di produzione. Silvano Bianchi e Pasquale Razza, ad e direttore commerciale Komori Italia
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komori La nostra storia Komori si occupa esclusivamente dal 1923 della progettazione, costruzione e commercializzazione di macchine da stampa. Komori Italia, grazie a una rete di assistenza tecnica professionale e altamente specializzata, garantisce alla clientela supporto e assistenza. Il successo mondiale di Komori è dato dalla capacità di produrre macchine ad altissimo contenuto tecnologico, che permettono agli utilizzatori di ottenere facilmente stampati con standard qualitativi tra i più alti riscontrabili attualmente sul mercato. Gli standard di produzione in atto negli stabilimenti Komori, tra i più moderni al mondo, esigono una precisione meccanica nell’ordine dei micron. La grande affidabilità e robustezza costruttiva delle macchine completano la serie di vantaggi a cui il cliente Komori è abituato.
Le nostre specialità Una delle sfide più impegnative che le macchine in bianca e volta devono affrontare è la capacità di ottenere in un unico passaggio, sia su fronte sia su retro, la medesima qualità di stampa. A questo proposito Komori ha individuato tutta una serie di soluzioni volte a risolvere gli inconvenienti dovuti all’avanzamento irregolare dei fogli. La grande affidabilità e qualità di stampa delle macchine convertibili Komori è stata ottenuta soprattutto grazie a una meccanica di voltura con configurazione a tre cilindri di doppio diametro. Questo particolare sistema di voltura, oltre a eliminare gli stress che la carta potrebbe subire nella delicata fase di ribaltamento, è stato concepito per dimezzare i tempi di stampa delle macchine in linea, lasciandone inalterata la qualità di stampa. le nostre macchine
La super-tecnologica linea LS rappresenta il massimo della tecnologia attualmente applicata a queste categorie di formato. Il livello di automatismi presenti è altissimo ed è estremamente semplice da usare. Le LS vengono proposte di serie nella versione completamente automatizzata e con l’avviamento robotizzato, la macchina è in grado di effettuare in autonomia e in pochi minuti un avviamento completo. Sono sufficienti poche decine di fogli per effettuare in pochi minuti un cambio di lavoro completo anche con masse di inchiostro completamente diverse tra loro. Tempi di avviamento eccezionalmente brevi e stampa di alta qualità ad alta velocità sono le prestazioni offerte dai prodotti di questa linea e che consentono a queste macchine di rendere remunerativi anche i lavori di bassa tiratura.
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Litorama
unico scenario ipotizzabile, purtroppo,è quello che porterà alla naturale selezione delle imprese
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La recessione del settore delle arti grafiche è stata accentuata dalla crisi congiunturale, ma non dobbiamo però dimenticare che viene da lontano. Negli ultimi 30 anni abbiamo vissuto, per ragioni diverse, situazioni che hanno segnato in modo pesante il nostro settore: aziende che non hanno saputo cavalcare efficacemente le nuove tecnologie sono uscite dal mercato; aziende che hanno sbagliato gli investimenti, oltretutto molto costosi, che, in conseguenza di un’evoluzione tecnologica sempre più veloce, sono risultati rapidamente obsoleti; aziende con gestioni familiari che non hanno saputo migliorare la gestione e l’organizzazione interna; imprenditori che non hanno trovato nei figli la volontà o la capacità di innovarsi; il mondo dei media che ha diversificato gli investimenti pubblicitari dei clienti privilegiando Tv e Web; il mercato globale e dei paesi emergenti che ha sottratto, grazie a costi di produzione inferiore, commesse importanti alle nostre aziende.
Il motivo principale della crisi è però dovuto al fatto che sono ancora troppi i competitori e la capacità produttiva di tutti gli impianti installati è di molto superiore a quella che può assorbire il mercato. Quindi il costo del prodotto grafico venduto non rispetta la necessaria marginalità. Tentativi di aggregazione e acquisizione che nella crisi degli anni passati avevano prodotto discreti risultati, serviti a razionalizzare e superare gli effetti negativi del momento, diventano ora più complicati in quanto i sacrifici e i tagli necessari per la sopravvivenza risultano pesanti e difficili da condividere e accettare. L’unico scenario ipotizzabile, purtroppo, è quello che porterà alla naturale selezione delle imprese. Rimarranno sul mercato solo le aziende che avranno trovato nel loro interno la forza e la capacità di gestire tutti gli aspetti (economico/finanziari, tecnologico/innovativi, gestionali/organizzativi) che l’evoluzione del mercato proporrà, con la speranza a quel punto di avere un tessuto industriale più forte, con minore concorrenza e con maggiore marginalità. Giorgio Beltrame ad Inprint Andrea Casiraghi ad Litorama
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litoramaGroup La nostra storia Nata nel 1969, oggi Litorama Group è la più grande azienda grafica italiana, specializzata in stampa per la comunicazione. Cinque gli stabilimenti produttivi in Italia: LITORAMA, LITORAMA div. IGAP, IN-PRINT, SOGRAF, LEM, ciascuno con una propria specializzazione di stampa, digitale e cartotecnica offset, roto-offset e legatoria. Eseguiamo un controllo diretto e certificato sulla produzione, dall’acquisto delle materie prime alla prestampa, stampa, confezione e consegna. L’unità del gruppo ci permette di soddisfare le esigenze più complesse e realizzare le campagne più impegnative, in tempi di produzione brevissimi, proponendoci come fornitori globali per la comunicazione aziendale. Siamo certificati UNI ISO 9001:2000, FSC e PEFC.
Le nostre specialità I nostri servizi si rivolgono sia al mondo outdoor con manifesti, retroilluminati, maxiteli, rivestimento mezzi, decorazioni urbane; che al mondo indoor con espositori, totem e tutto il materiale promozionale connesso, quali cataloghi, brochure, pieghevoli, fino all’editoria dove ci distinguiamo per l’alta qualità e la cura nel dettaglio confezionando libri, cartonati e lavori che richiedono attenzione e pregio nella confezione. Confezioniamo da formati piccolissimi fino a formati grandissimi come 50x70 cm che riusciamo, unici in Italia, a rilegare in maniera semi-automatica.
I nostri numeri Litorama Group ha ancora oggi primati indiscussi in Italia. Nella stampa offset siamo gli unici ad avere a disposizione due impianti a 5 colori con vernice che ci permettono di stampare fino al formato 150x200. Di nuova installazione anche la nuova XXL 900 a 8 colori unica presente in Italia, in grado di stampare in un unico passaggio, fino al formato foglio 131x187, 64 pagine di formato A4. Nella cartotecnica progettiamo internamente e, unici in Italia, fustelliamo fino al formato 150x200. Nel reparto digitale abbiamo numerosi impianti per soddisfare le richieste più esigenti sul grande formato, dal roll to roll al flatbed.
I nostri progetti Sono iniziati i lavori di costruzione a fianco dello stabilimento In-print di rotative, per l’ampliamento dello stesso. La nuova struttura avrà a disposizione 8.000 mq aggiuntivi che verranno in parte adibiti a magazzino carta e in parte ad uffici.
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S Jana Kokrhanek
olo chi sa coniugare prodotti e servizi di qualità sarà in grado di sopravvivere ai momenti“infelici”del mercato
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Penso che questo particolare momento di crisi del settore delle Arti grafiche stia amplificando un aspetto fondamentale delle imprese: puntare all’eccellenza. Solamente chi sa coniugare prodotti e servizi di qualità, realmente percepita dal cliente, sono e saranno in grado di sopravvivere ai momenti “infelici” del mercato. Quando le cose vanno bene, infatti, è facile cadere nella trappola del lavoro veloce, fatto senza curare troppo tutti gli aspetti che lo caratterizzano. Un atteggiamento che porta all’abitudine del lavoro
sommario. Puntare all’eccellenza vuol dire, invece, prestare la massima attenzione a tutti i particolari della commessa di lavoro e nel rapporto col cliente. Quindi: prodotti eccellenti; servizi efficaci e di concreta utilità, dal servizio tecnico a quello logistico e amministrativo, perché il cliente percepisca chiaramente di essere “coccolato” sotto tutti i punti di vista. È difficile dire come potrà essere il settore delle Arti grafiche fra dieci anni. La rivoluzione che ha introdotto internet, e con esso la multimedialità, ha solamente lambito
l’industria grafica. Lanciando lo sguardo agli anni futuri più prossimi, posso affermare che stiamo assistendo a un ritorno alla ricerca del “bello” e del prezioso. La decorazione per arricchire uno stampato, commerciale o di packaging, si sta sempre più diffondendo. Questo non fa che confermare quanto detto prima sul fatto di puntare all’eccellenza, per distinguersi dalla concorrenza e per cercare nuovi “scenari” dove trovare isole di benessere per la propria offerta. Jana Kokrhanek ad Luxoro
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Luxoro La nostra storia È il 1969 e mancano pochi mesi per vedere il primo passo dell’uomo sulla Luna. Vladimir Kokrhanek, insieme a tre suoi collaboratori, inizia l’avventura Luxoro. Un’impresa dal sapore pionieristico ma al tempo stesso esaltante, che vede nel mondo delle calzature e della legatoria le prime applicazioni e i primi successi dell’azienda. Da allora abbiamo ampliato i nostri orizzonti sperimentando la decorazione a caldo su materie plastiche, introducendo la foglia magnetica nei libretti di risparmio e nelle carte di credito nell’ambito della sicurezza bancaria, realizzando decorazioni su pelli, finte pelli e tessuti nel campo della moda, producendo ologrammi a scopo decorativo e a protezione dei marchi commerciali. Da sempre la nostra gamma di prodotti, l’utilizzo delle più sofisticate tecnologie nobilitative e l’offerta degli efficientissimi macchinari Kurz, progettati per fornire performance ottimali in un’ampia gamma di processi produttivi, riscuotono consensi a livello mondiale, tanto da essere divenuti lo standard nella tecnologia della stampa a caldo e a freddo.
Le nostre specialità Per noi la stampa a caldo e a freddo è più che una tecnica, è un’arte. Il raggiungimento dell’eccellenza in termini di funzionalità, accuratezza ed estetica è la missione che da sempre perseguiamo per rispondere a qualsiasi esigenza dei nostri clienti, ai quali offriamo il meglio, anche per le attrezzature di stampa come i cliché Hinderer & Muelich, creati con i migliori materiali per garantire precisione tecnica e affidabilità nel tempo. Oggi Luxoro è distributore esclusivo per l’Italia di Kurz, leader indiscusso nel settore della stampa a caldo e a freddo di tutto il mercato internazionale, e di Hinderer & Muelich.
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U Maurizio Bartoli
no dei problemi è la carenza di cultura specifica,mancando scuole di formazione professionale al passo coi tempi
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Dopo il succedersi di varie innovazioni tecnologiche l’industria grafica si è divisa in settori, specializzati in vari ambiti. La stampa digitale prenderà sempre più piede, ma la stampa tradizionale, avendo ridotto fortemente il gap tra avviamento alla produzione e prodotto finito grazie alla massiccia immissione di tecnologia nelle attrezzature dalla prestampa alla finitura, farà ancora la parte del leone per lungo tempo. I quotidiani non avranno lunga vita, mentre ad esempio le etichette sono tra quei segmenti di mercato in esplosione, come pure la stampa flexo, in seguito alla tendenza a stampare sempre più sulla plastica. Un altro mercato che sta reggendo abbastanza bene alla crisi è quello della cartotecnica. In momenti difficili come l’attuale sopravviveranno meglio le aziende che hanno la fantasia di fare qualcosa di nuovo. Un problema che sta emergendo sempre più è la carenza di cultura specifica, legata soprattutto dalla mancanza di scuole in grado di fornire una formazione professionale al passo coi tempi. Maurizio Bartoli titolare M.M.
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m.m.FornitureArti grafiche La nostra storia M.M. Forniture Arti grafiche è una società commerciale fondata nel 1995 dall’attuale titolare e direttore commerciale Maurizio Bartoli. Copre in modo capillare il territorio italiano ed è riuscita nel tempo ad affermarsi come realtà agile, competente e con prodotti di qualità. L’organizzazione si avvale di specialisti del settore arti grafiche di assoluta serietà: operatori commerciali, tecnici informatici, tecnici di sala stampa e consulenti fiscali, costantemente aggiornati grazie a una formazione e a investimenti continui. I partner principali sono: Punch Graphix, Van Son Ink, FrontPage (USA), Hautron, Ipagsa Industrial, EskoArtwork, Cgs, Rti (USA), Ab Graph, Team Eps (USA). In particolare è esclusivista per l’Italia dei CtP Basysprint del gruppo Punch Graphix con tecnologia laser che espone le lastre convenzionali, detta anche tecnologia UV.
Le nostre specialità Materiali: Lastre convenzionali e per CtCP, lastre termiche e violet, pellicole, inchiostri, tessuti gommati, prodotti di consumo per digitale, chimici per sala stampa. Tecnologie e servizi: Stazioni di lavoro Macintosh e pc, sistemi di archiviazione, server centralizzati, rack, reti, sistemi editoriali, CtP nuovi e usati. Soluzioni di database interfacciate con QuarkXPress e il web, sistemi grafici centralizzati, interfacce web dinamiche per sistemi grafici (upload e download documenti, accettazione digitale della singola pagina o della segnatura pronta per la stampa). Analisi aziendale dei processi lavorativi nelle varie isole produttive (redazione, prestampa e sala stampa). Consulenza finanziaria con pacchetti leasing o factoring per le singole necessità finanziarie. Linearizzazione dispositivi uscita digitale a colori, CtF, CtP, macchine da stampa. Assistenza sia hardware sia software per Mac e pc e CtP nuovi e usati. Assistenza software (QuarkXPress, Adobe Creative Suite, Esko, Hautron, Harlequin). Sviluppo di portali web dinamici.
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L Sergio Franzi
a chiave del successo per gli stampatori? Accordi,integrazioni,acquisizioni e maggior sfruttamento degli impianti
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L’evoluzione in quest’ultimo decennio registra una crescente tendenza verso la comunicazione non stampata, la stampa digitale e quella offset a foglio con macchine sempre più complesse e costose. In futuro assisteremo a un’erosione progressiva degli stampati verso il “non print” e a una crescita del digitale, oltre a un’ulteriore evoluzione dell’offset a foglio verso una ancor maggiore complessità degli impianti e sofisticazione e impreziosimento degli stampati. Nei prossimi 5 anni gli stampatori tradizionali in grado di rimanere competitivi attraverso nuovi investimenti saranno circa 1.500, ossia il 25% di ciò che rappresentava il mercato dieci anni fa. Vedo due tendenze: un aumento di acquisizioni dei più grandi verso i più piccoli, ma anche di fusioni e aggregazioni e un maggior sfruttamento degli impianti con maggiore integrazione del processo produttivo. Un punto a favore di Heidelberg che presidia l’intero flusso di lavoro! Assisteremo inoltre alla ricerca di formule nuove di business come il web-to-print. Un’ultima riflessione: il nostro sguardo di oggi al futuro è condizionato dalla criticità del presente. Superata la crisi economica, nonostante l’evoluzione strutturale del mercato, ci attendono anni migliori di come li possiamo immaginare in questo momento. Sergio Franzi ad Macchingraf
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Macchingraf Le nostre specialità Macchingraf è leader in Italia nella fornitura di soluzioni integrate per il mondo delle arti grafiche: dai sistemi di prestampa alle macchine da stampa offset, ai sistemi di piega e attrezzature per cartotecnica Heidelberg; macchine da stampa roto-offset per commerciali Goss; attrezzature rotative flessografiche per cartotecnica Gallus Stanz und Druckmaschinen; macchine digitali Canon della serie Image Press; sistemi di taglio Polar e prodotti di consumo. Non soltanto prodotti eccellenti, ma anche l’offerta di servizi personalizzati di consulenza per la scelta migliore per il proprio business. Seguire il cliente, consigliarlo in qualsiasi fase della sua attività è prerogativa fondamentale per aiutarlo a differenziarsi ed essere sempre competitivo. i nostri numeri
Macchingraf è una realtà in continua evoluzione. I suoi progetti innovativi sono riconosciute realtà, come “Sprint Shop”, il primo motore europeo di e-commerce dedicato alla distribuzione dei prodotti di consumo per le arti grafiche; Prinect, la soluzione software di Heidelberg relativa all’integrazione di tutti i processi di produzione e gestione aziendale, dalla commessa e preventivo fino alla fatturazione; le attrezzature dedicate al mercato del packaging, realizzate per far fronte alle particolari esigenze di questo settore; Systemservice, il servizio post-vendita in grado di fornire anche assistenza in remoto o programmi di assistenza tecnica preventiva.
I nostri clienti Chi acquista da Macchingraf si aspetta un servizio in più; la storia dell’azienda si sviluppa insieme all’evoluzione della tecnologia e al crescente successo dei nostri clienti. 6.000 clienti con oltre 32.000 macchine di ogni tipo installate in 46 anni di attività, rappresentati in Italia dalla prima rotativa per stampati commerciali Goss Sunday 5000 a 96 pagine di Mazzucchelli fino alla recentissima GTO-4 colori di Mariotti.
I nostri progetti La sicurezza nell’ambiente di lavoro e la tutela della salute di chi lavora sono tematiche di fondamentale importanza per Macchingraf. Per questo motivo è stato avviato un progetto di “Sistema di Gestione Salute e Sicurezza” con l’approvazione da parte del management aziendale che ha permesso di ottenere la certificazione Ohsas 18001. Per maggiori informazioni: www.macchingraf.it www.sprintshopping.it
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Luigi Zucchetti
a crisi ha evidenziato sofferenze preesistenti nelle arti grafiche che forse hanno vissuto sopra le righe negli ultimi anni
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La crisi ha toccato tutti i settori ma ha anche evidenziato, in modo inequivocabile, sofferenze preesistenti nelle arti grafiche che, probabilmente, hanno vissuto sopra le righe negli ultimi anni. Un altissimo livello negli investimenti, una sovraccapacità produttiva, una concorrenza esasperata, ma anche un generale benessere non in linea con la realtà. Ora tutto è ridimensionato con aziende ai limiti delle capacità finanziarie, un taglio notevole delle commesse che rende la capacità produttiva decisamente esagerata, un conflitto sui prezzi, una difficoltà evidente nei
pagamenti, la necessità di trovare accorpamenti, sinergie, rilancio produttivo. Corriamo un grande rischio, ma abbiamo davanti anche una grande opportunità: un cambio generazionale che potrebbe dare una spinta nuova e determinante al rilancio del settore. Il mondo della comunicazione, del resto, sta cambiando completamente con la diffusione di nuove tecnologie che rischiano di danneggiare irrimediabilmente il settore della carta stampata: e-book, iPad sono i nomi che stanno rivoluzionando il nostro mondo. Non devono, però, essere considerati
pericoli ma opportunità. Il mondo della carta stampata dovrà però porsi in modo chiaro al servizio della qualità: il messaggio rapido passerà per le nuove tecnologie ma il libro d’arte, un packaging moderno e qualificante, l’immagine aziendale, la presentazione di un prodotto avranno nello stampato di qualità il loro futuro. Questo rappresenta per le nuove generazioni imprenditoriali una grande sfida: aumentare il gusto del bello, dell’immagine, della qualità come valore aggiunto che un pezzo di carta stampato bene può dare. Luigi Zucchetti ad manroland Italia
50 ANNI IPI LE AZIENDE MOTORE DEL FUTURO
manroland italia L’azienda manroland Italia nasce nel 1971 come agenzia italiana della Roland di Offenbach. La società si è presto affermata come “specialista offset” con macchine a foglio di piccolo, medio e grande formato e rotative commerciali e per giornali. Il gruppo manroland AG, a cui appartiene la società italiana, è leader mondiale nel mercato delle macchine da stampa offset. Nell’ultimo decennio manroland è stata in grado di ampliare la gamma di macchinari e di servizi offerti, per rispondere sempre meglio alle esigenze dei suoi clienti. Questo è stato possibile grazie a una squadra di specialisti in grado di seguire, consigliare e supportare i clienti dalla progettazione di un nuovo impianto sino al supporto e mantenimento dello stesso.
Affidabile manroland garantisce, con i suoi prodotti e servizi, il raggiungimento della massima precisione, affidabilità ed efficienza. L’obiettivo rimane sempre quello di consentire al cliente di concentrarsi completamente sui processi aziendali. manroland sostiene i suoi clienti durante l’intero ciclo di vita della macchina, dalla pianificazione alla manutenzione, all’investimento successivo. orientata al futuro
Leader mondiale nel settore roto-offset e ben al secondo posto in quello dell’offset a foglio, manroland si è fatta un nome sul mercato con innovazioni pionieristiche e soluzioni per la stampa tecnologicamente avanzate. Il suo straordinario portfolio di brevetti le garantisce anche per il futuro il ruolo di guida sul mercato della stampa. manroland è tenace e si impegna per offrire sempre ai suoi clienti la migliore soluzione possibile. Le sue strutture snelle e flessibili determinano la forza delle sue decisioni e delle sue azioni, assicurando al cliente sostegno diretto e immediato in ogni momento. manroland utilizza l’indipendenza acquisita di recente in maniera responsabile e determinata per il rafforzamento della sua posizione di mercato. Insieme ai suoi clienti, ai suoi partner commerciali e ai suoi dipendenti, manroland intende trarre il massimo dal punto di vista tecnologico, economico e creativo dalle potenzialità del mezzo stampa, consigliando i clienti a posizionarsi sul mercato con soluzioni personalizzate. Anche durante le congiunture di mercato più difficili il cliente può contare su manroland in quanto manroland opera con convinzione ed entusiasmo per il progresso della stampa.
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L’ Giuseppe Donegà
investimento migliore appare quello sulle persone e sulla loro cultura e creatività
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La crisi strutturale che ha colpito il settore delle arti grafiche è somma di diversi fattori: l’irruzione progressivamente accelerata delle nuove tecnologie, ma anche la sovracapacità produttiva che si è generata nel tempo. Fattori di cui dovremo tenere conto stilando i piani d’investimento. Credo che si genereranno fenomeni di “ricomposizione” dei processi produttivi della filiera, disintegratisi con la ricerca della specializzazione efficientista. La crisi farà da incubatore per l’innovazione, perciò l’investimento migliore appare quello sulle persone e sulla loro cultura e creatività. Quanto al prossimo decennio è ragionevole pensare che,
diversamente da ciò che è avvenuto per i mezzi di trasporto, i nuovi media si aggiungeranno ai preesistenti, erodendoli ma non uccidendoli. Il calo avverrà man mano che i cosiddetti “nativi digitali” approderanno al mercato della comunicazione occupandone aree maggiori. È pensabile dunque che si verifichino diminuzioni quantitative, variazioni e accentuazioni qualitative, interazioni, collegamenti e rinvii con gli altri media. Soprattutto sul terzo di questi aspetti inciderà la capacità innovativa: la presenza sul mercato sarà collegata alla flessibilità e alla disponibilità al cambiamento rapido. Giuseppe Donegà ad Mediagraf
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Mediagraf La nostra storia Mediagraf SpA nasce nel 1986 fondendo la tipografia del Messaggero di Sant’Antonio e la Litografia Gregoriana della Diocesi di Padova, continuatrice dell’attività della tipografia fondata da San Gregorio Barbarigo nel XVII secolo. Nel 1990 entra nella compagine sociale la C.E.I. con la “Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena”. Nel 2008 Mediagraf incorpora la So.Gra.Ro. SpA di Roma, storica tipografia legata alla stampa de “La Civiltà Cattolica” dei Padri Gesuiti. Quest’azienda fu tra le prime a introdurre sul mercato romano la stampa roto-offset. i nostri numeri
Circa 70 milioni di euro di fatturato. 60.000 mq di cui 25.000 coperti. 210 persone (182 a Noventa Padovana e 28 a Roma). 5 rotative offset: una 64 pagg, una 48, due 32 e una nuova 16 pagg in funzione da marzo 2010; tre offset a foglio a 8/10 colori, due impianti di confezionamento a punto metallico, recentissima attrezzatura per il trasporto interno del prodotto verso la distribuzione. 56 milioni di Kg di carta, 96% in rotolo, pari a 33 mila bobine -135 bobine/giorno; ciò equivale a circa 16 miliardi di fogli A4, un nastro lungo 805.000 km (20 volte la circonferenza della Terra). 1.100 tonnellate di inchiostro; 16 milioni di Kw/h di energia elettrica e 1,6 milioni mc di gas; 143 fornitori interessati nelle lavorazioni esterne.
I nostri progetti Sviluppo con resa ai clienti del miglior servizio complessivo, destinabile anche al cliente finale, la cui soddisfazione è la condizione del loro successo. Innovazione continua con e per il cliente sentendosi parte di un processo più ampio della propria attività e del proprio interesse immediato verso obiettivi comuni. Accentuazione del rispetto dell’ambiente con effetti sul prodotto e a disposizione del cliente - aggiungere perciò alla certificazione ambientale ISO 14001, FSC e PEFC l’europea EMAS e predisporre gli impianti, già attrezzati per il riuso interno di energia, all’utilizzo di risorse rinnovabili. Conseguimento della certificazione etica SA8000 a garanzia anche formale del corretto comportamento in genere e verso i clienti in particolare. Inserimento progressivo in nuove attività come la stampa digitale e/o collegate alla rapida evoluzione nelle tecniche di comunicazione seguita costantemente.
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Diodato Mercurio
immobilismo del settore non è frutto di scelte volontarie,ma di una quiete tecnologica seguita alla rivoluzione del computer Che il settore delle arti grafiche stia attraversando una crisi congiunturale e strutturale è da tutti riconosciuto, addetti ai lavori e non. Questa grave crisi è stata determinata per l’aspetto congiunturale dalle difficoltà dell’economia mondiale che stanno facendo sentire i loro pesanti effetti da oltre due anni, e per quello strutturale dalla perdurante assenza di rivoluzioni tecnologiche negli ultimi anni. In particolare, la crisi del settore a livello congiunturale è sicuramente determinata da un sovradimensionamento delle capacità produttive degli impianti, nell’ultimo decennio, a fronte di un ridimensionamento della domanda determinato dallo sviluppo di altre tecniche di comunicazione. Per l’aspetto meramente strutturale, invece, bisogna considerare che “l’immobilismo” non è frutto di scelte volontarie del settore, ma di una “quiete tecnologica” seguita alla rivoluzione degli anni Ottanta determinata dalla diffusione del computer. La stampa si è evoluta nella velocità produttiva, nel ridimensionamento temporale degli avviamenti, nella digitalizzazione, non nel suo essere stampa e, mi domando, chissà mai se riuscirà a farlo... Diodato Mercurio ad Grafiche Mercurio
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Grafiche
mercurio
La nostra storia Attiva da oltre cinquant’anni, la Grafiche Mercurio ha assunto il nome attuale nel 1995 e la forma di SpA nel 2010 diventando negli ultimi anni una delle principali aziende di stampa piana e roto del Meridione. Nata come classica tipografia, oggi Grafiche Mercurio è un’azienda che opera nei principali settori del mercato, a cominciare dagli stampati per la grande distribuzione, ma sta crescendo nella stampa di qualità di brochure, depliantistica, cataloghi, con clienti prevalentemente posizionati nel Mezzogiorno. E l’arrivo della nuova sette colori piana con il dispositivo foilstar (laminazione oro e argento a freddo) permetterà all’azienda salernitana di rientrare anche nel mercato delle etichette e degli stampati nobilitati.
I nostri numeri Sede ad Angri, in provincia di Salerno, circa 65 dipendenti, la Grafiche Mercurio ha chiuso il 2009 con un fatturato di 18,197 milioni di euro rispetto ai 16,428 del 2008 e ai 10,522 del 2007. La crescita dei ricavi si è accompagnata a un costante rafforzamento della capacità e delle tecnologie produttive. Oggi il moderno parco macchine di Grafiche Mercurio è composto da tre 70x100 Heidelberg a 4, 5 e 7 colori, più laccatori e verniciatori, e da due roto-offset, una 48 pagine Sunday messa in produzione due anni fa (la prima ed unica in tutta l’Italia meridionale) e una sedici pagine Goss che fa capo alla società controllata Rotopiù, sempre ad Angri. A completare il ciclo produttivo ci sono due attrezzati reparti di prestampa e finishing. il management
A guidare il gruppo Mercurio (oltre che a esserne i soci) sono i fratelli Diodato e Gerardo Mercurio (63 anni il primo, 49 il secondo - nella foto a destra), mentre in azienda lavora il figlio di Diodato, Salvatore, 38 anni (nella foto a sinistra). Diodato Mercurio, laurea in pedagogia, per anni ha insegnato lettere fino a quando, dopo aver gestito in proprio una tipografia a carattere meramente artigianale, ha deciso di dedicarsi solo ed esclusivamente all’azienda grafica della famiglia che, fin da giovane, ha rappresentato la sua grande passione.
I nostri progetti Nel cassetto c’è il progetto di acquistare un terreno confinante con la sede attuale, che è di circa 30mila mq, per ampliare notevolmente la propria superficie produttiva. Questo porterà alla conseguente costruzione di un capannone di circa 15mila mq e all’acquisto di nuovi impianti tecnologici.
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D Simone Ginelli
obbiamo uscire dal ruolo del puro fornitore di materiali di consumo nel senso tradizionale del termine
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È sotto gli occhi di tutti la potente accelerazione al cambiamento data dalla crisi che stiamo attraversando. Il settore grafico, ovviamente, non ne è escluso sia sul fronte delle aziende di stampa che su quello dei fornitori di tecnologie ed è prevedibile che nell’arco di 12/18 mesi si registrino più cambiamenti di quanti se ne sono verificati negli ultimi due decenni. MGF, un nome storico tra le società fornitrici di materiali di consumo, sta sfruttando questo periodo per ripensare la propria mission e rivedere il proprio posizionamento sul mercato. “Sostenibilità a 360 gradi” è lo slogan che riassume la nostra nuova filosofia aziendale. Sostenibilità non solo nel senso di attenzione all’ambiente, ma anche agli aspetti sociali e a quelli economici. Vogliamo uscire dal ruolo del puro fornitore di materiali di consumo nel senso tradizionale del termine. Oggi il cliente ha certamente bisogno di un esperto di prodotto ma contemporaneamente ci chiede di essere in grado di valutare e di ottimizzare con lui i costi complessivi del processo nel quale il prodotto è inserito, i risultati qualitativi ottenibili, gli impatti ambientali derivanti dal suo utilizzo e quelli sociali in termini di sicurezza sul posto di lavoro. Simone Ginelli titolare MGF
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MGF La nostra storia Dinamismo e innovazione: il successo di MGF nasce da queste due parole ed è il frutto di oltre 20 anni di continua ricerca ed evoluzione tecnologica per il miglioramento dei prodotti e dei servizi offerti. Una crescita costante, sviluppata attraverso la messa a punto di un know-how esclusivo grazie al quale è in grado di soddisfare ogni esigenza dell’industria grafica. Nel gennaio 2006 MGF è entrata nella nuova sede di Pieve Fissiraga nei pressi dell’uscita dell’Autostrada del Sole di Lodi. Oltre 20 mila mq coperti con uffici, reparti di produzione, il reparto Ricerca e Sviluppo, taglio e barratura dei tessuti gommati, nonché magazzini di stoccaggio e spedizione. L’azienda, pur avendo la sua sede in Lombardia, ha agenti, distributori, depositi e filiali in tutta Italia.
Le nostre specialità MGF è concentrata al 100% sulle soluzioni per sala stampa. Ma al di là dei marchi delle case rappresentate e dei prodotti studiati e realizzati direttamente – elementi questi che amano definire “hardware” – ciò su cui punta la nuova strategia della società è il “software”, cioè quell’impalpabile componente che lega un cliente al suo fornitore. «La nostra attenzione massima è alla qualità del risultato finale», precisa Simone Ginelli, «e mi riferisco con ciò allo stampato, al prodotto che il nostro cliente va a vendere sul mercato. Se noi aiutiamo il nostro cliente ad avere successo con i suoi clienti dandogli strumenti che gli consentano la massima qualità al prezzo più competitivo e nel contempo abbassiamo il più possibile l’impatto sull’ambiente e sul personale in termini di sicurezza, abbiamo raggiunto il nostro scopo e i risultati verranno di conseguenza. Una sfida? Certamente, ma, anche se può sembrare un paradosso, favorita dal periodo di crisi che spinge/costringe al cambiamento e ridisegna gli equilibri delle forze in campo».
I nostri progetti L’evoluzione e il progresso nascono spontaneamente dagli sforzi nel campo della ricerca e nell’analisi dell’andamento dei mercati. Per questo in MGF grande attenzione viene dedicata alla ricerca e sviluppo di sempre nuovi prodotti, nonché al perfezionamento di quelli esistenti. Il laboratorio interno, infatti, è dotato di tutte le apparecchiature necessarie per il controllo delle materie prime, del processo produttivo e del prodotto finito. Tutto ciò permette all’azienda di fornire soluzioni – di prodotto e di servizio – all’avanguardia rispondendo con successo all’evoluzione del mercato.
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L Calegari - Villa
a carta continuerà ancora per molto tempo a dare spessore alle idee
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Stiamo vivendo in un mercato dalle tinte fosche, che deve fare i conti con un trend sui consumi di carta decisamente in calo. Rispetto ai dati già in negativo del 2008, anche il 2009 ha fatto registrare perdite quantificabili in un 3040% con la previsione di chiudere un 2010 con gli stessi risultati. Lo scenario che si va delineando davanti ai nostri occhi è sempre più complesso in quanto il centro di gravità nei progetti di comunicazione, e quindi degli investimenti pubblicitari delle aziende, non è più rappresentato dalla carta stampata. Vale a dire che oggi la carta deve confrontarsi con l’inarrestabile diffusione dei media digitali. In questo nuovo assetto, tuttavia, pensiamo che qualsiasi progetto di comunicazione non possa prescindere dall’utilizzo della carta stampata poiché nessun altro supporto è capace di offrire lo stesso valore aggiunto. La carta è un medium efficace, in grado di veicolare una comunicazione curata, di qualità e, contrariamente a quanto comunemente si pensa, è ecologica perché proviene da foreste gestite secondo criteri eco-sostenibili e in più è riciclabile. In quest’ottica pensiamo che la carta, pur con volumi inferiori rispetto al passato, riuscirà ad affiancare egregiamente i nuovi media. Come? Puntando su grammature superiori e su una qualità migliore. Roberto Calegari Paolo Villa
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Gruppo
monzese
La nostra storia Nel Gruppo Monzese convivono due realtà ormai affermate da tempo nel mondo della carta e che operano in sinergia: Cartaria Monzese e Monzese Carta. La prima, Cartaria Monzese, è un nome storico nella distribuzione di carta sul mercato dal 1942 mentre Monzese Carta è nata nel 2006 allo scopo di gestire in maniera diretta gli ordini dalla cartiera agli stampatori. Oggi a continuare la tradizione c’è la terza generazione dei proprietari che nel tempo ha arricchito il portfolio di carte proposte sul mercato: patinate, usomano, patinatino, carta per giornale, monopatinata blue-back e carte in bobina e speciali. Uno dei punti di forza del Gruppo Monzese è la completezza dell’offerta e la rapidità di consegna. “Abbiamo la carta che vuoi e la consegnamo con tutti i mezzi a disposizione”, è lo slogan aziendale che esprime e sottolinea l’impegno del Gruppo a garantire consegne in giornata se la carta proviene dal deposito o nell’arco delle 48 ore per le carte in formato standard ordinate alla cartiera.
Le nostre specialità Il Gruppo Monzese distribuisce a Milano e in Lombardia tutta la tipologia di carte patinate di Cartiere del Garda, in formato e a bobina. Oltre alle carte di questo importante brand, da luglio 2010 il Gruppo distribuisce in esclusiva per tutta l’Italia anche la gamma di carte Arctic Volume di Arctic Paper. La partnership tra le due aziende consente di soddisfare le necessità del mondo grafico, creativo ed editoriale con una ricca gamma di carte, in tempi rapidi e nelle quantità richieste, anche le più contenute, ideali per stampare cataloghi, monografie, brochure, pieghevoli, riviste, libri fotografici e d’arte. Tre le linee proposte sul mercato italiano: Arctic Volume HighWhite, Arctic Volume White e Arctic Volume Ivory. i nostri numeri
L’azienda si avvale di un team composto da circa 40 addetti e comprendente sia il personale interno sia gli agenti che operano in tutta Italia. Il volume di carta venduta è di circa 50.000 tonnellate/anno.
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Bernd Volken
opravviveranno le aziende più lungimiranti,quelle che troveranno il giusto mix fra tradizionale e digitale
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Da un lato stiamo assistendo a una perdurante crisi congiunturale che sta influenzando il comportamento dei fruitori finali e dall’altro allo sviluppo di nuovi canali di distribuzione dei contenuti via web grazie a tecnologie innovative. Questo porta conseguentemente a una riduzione di tirature e di prezzi, mettendo seriamente alla prova le aziende grafiche e provocando mutamenti tra i vari tipi di stampa, con la rotooffset che sta erodendo il rotocalco e la stampa digitale che sta attaccando la stampa tradizionale. Credo che la carta stampata non morirà così velocemente, ma saranno solo le aziende più lungimiranti a sopravvivere, quelle cioè in grado di trovare il giusto mix tra tradizionale e digitale. Penso che nei prossimi dieci anni la carta stampata manterrà un ruolo importante, anche se è difficile prevedere l’incidenza sul mercato dei nuovi media digitali. Certo è che gli editori, per ridurre il rischio, chiederanno agli stampatori un “time to market” ancora più esasperato con tirature sempre più basse e personalizzate. Ed è in questo cambiamento che verrà in aiuto agli stampatori la tecnologia digitale con un “finishing” di alta qualità, automatizzato e integrato con la stampa. Bernd Volken direttore generale e ad Müller Martini Italia
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müller martini La nostra storia Müller Martini Italia inizia la sua attività nel lontano 1979 e da allora non si è mai fermata un attimo nel ricercare sistemi e soluzioni che possono soddisfare le esigenze del mercato grafico. In questa continua evoluzione, Müller Martini ha ampliato le divisioni di prodotto, le competenze e il livello dei servizi che spazia dagli interventi tecnici in tempi rapidissimi al supporto ricambi sempre affidabile e preciso. Lo staff della divisione commerciale vanta una grande professionalità che si esprime in tutte le divisioni merceologiche di Müller Martini.
I nostri prodotti I prodotti della Müller Martini si suddividono in ben 6 settori merceologici: Sistemi di confezionamento stampati comprendenti i tradizionali sistemi di accavallatura-cucitura e sistemi di prelievo da rotativa. Sistemi di brossura per la produzione di libri softcover, dal piccolo impianto alla linea di produzione completamente automatizzata. Divisione sistemi di cartonato con il sistema di cartonato in linea “Diamant” per automatizzare tutti i processi di lavorazione del libro. Divisione sistemi di spedizione giornali caratterizzati da tecniche d’inserimento altamente specializzate. Divisione macchine da stampa con le rotative offset Müller Martini che offrono una qualità di stampa eccellente in diversi settori, ora anche nel packaging. Divisione Book on Demand che collega per la prima volta in rete tutti i processi digitalizzati per produrre piccole e medie tirature a costi economici grazie alla soluzione SigmaLine.
I nostri progetti Da sempre l’obiettivo di Müller Martini è quello di offrire prodotti all’avanguardia. Questa strategia ha permesso all’azienda di conquistare la leadership di mercato, talvolta anche anticipando i tempi. Come nel caso della SigmaLine (foto sopra) con la quale Müller Martini è stata pioniera nel settore del finishing per i sistemi digitali. Non solo. Oggi Müller Martini è all’avanguardia anche nel packaging alimentare grazie alla rotativa VSOP (foto a fianco), la prima sul mercato con sistema sleeve nel cambio formato. A questo si aggiunge il servizio ai clienti, una tradizione che si integra con il concetto di qualità e che oggi comprende pacchetti per la manutenzione programmata personalizzabili. La diagnostica in remoto, ad esempio, è un servizio molto efficace che consente una verifica continua delle linee di produzione e interventi in tempo reale.
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S Marco Capelletti
i deve rinnovare l’attenzione su un settore che più di tutti in questi anni si è evoluto in termini professionali e tecnologici
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Penso che una crisi strutturale come quella attuale lascerà fuori dal sistema produttivo un numero di aziende tale che, se non si interverrà con programmi chiari e lungimiranti, sarà più elevato del previsto. Il problema reale sarà per quelle aziende che cercano di superare questa selezione, rischiando di bruciare capitali per il credito e liquidità necessaria per l’impresa; assisteremo, quindi, sia a una graduale riduzione della produzione sia ad accorpamenti e concentrazioni di imprese. Questa analisi della comunicazione stampata non va vista solo in chiave negativa. È semplicemente necessario rinnovare l’attenzione nei confronti di un settore che più di tutti in questi ultimi anni si è evoluto sia in termini professionali che tecnologici. Ritengo, infatti, che un’attenta visione per le nuove tecnologie e le nuove opportunità della comunicazione in senso più generale della parola, potrebbe creare nuovi posti di lavoro e nuove fonti di reddito a dir poco interessanti. Per i prossimi anni è difficile azzardare una previsione. Da qualche mese la situazione finanziaria sembra essersi stabilizzata ed è ricominciata la propensione all’investimento; però, secondo me, deve passare ancora qualche mese prima di averne l’assoluta certezza. Marco Capelletti presidente CdA NewCo Graphic
50 ANNI IPI LE AZIENDE MOTORE DEL FUTURO
Newco graphic La nostra storia NewCo Graphic srl è un’azienda giovane e dinamica, che opera da circa due anni nelle arti grafiche, ma è formata da persone che sono nel settore da molti anni; mai come in questo caso la frase “l’azienda è fatta di persone” si sposa alla perfezione, in quanto sia i clienti sia i fornitori hanno deciso di affiancarsi a NewCo Graphic grazie al rapporto umano cresciuto nel tempo, ma soprattutto per lo spirito giovane e dinamico.
Le nostre specialità e i nostri progetti NewCo Graphic ha come obiettivo il perfezionamento e consolidamento delle relazioni commerciali con marchi primari del settore; infatti è solo grazie a questi sodalizi che possiamo pensare di dare quel valore aggiunto richiesto ogni giorno dalla nostra clientela. L’esperienza dei nostri uomini nel settore della stampa tradizionale vogliamo applicarla, come progetto futuro, nel comparto della stampa digitale; crediamo, infatti, che tutte quelle nozioni imparate nei decenni sulla stampa offset possano tranquillamente interagire nei nuovi settori digitali per renderli, nel tempo, altamente specializzati. i nostri numeri
Il 2010 per noi è stato un anno importante, numericamente parlando, in quanto il fatturato raggiunto sfiorerà i 13,5 milioni di euro in rivendita, oltre a una cifra considerevole di vendita in agenzia; vista la situazione attuale di mercato noi di Newco Graphic siamo orgogliosi di questi numeri, ma lo siamo ancora di più delle persone che hanno contribuito a realizzarli.
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P Monika Olbricht
er battere la concorrenza oggi non si deve lavorare solo sul prezzo finale del prodotto
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In questi ultimi due anni le arti grafiche hanno vissuto intensamente la congiuntura economica, che ha lasciato il segno. Scorgiamo qualche segno di ripresa, benché ancora fragile. Per l’Europa Océ prevede solo una moderata crescita nel prossimo futuro. Eppure vediamo spunti positivi nel mercato. Proprio nel pieno della crisi abbiamo riscontrato che nel mondo delle arti grafiche ci sono tanti imprenditori che, invece di limitarsi a ridurre i costi, hanno scelto di investire per rinnovare l’azienda e farsi trovare pronti al momento della ripresa. Tirature più basse, volumi ridotti, ma anche lavori personalizzati sono stati la chiave per vedere un nuovo spazio di opportunità grazie alla stampa digitale. È chiaro che questo diverso modo di operare vuol dire per l’imprenditore uscire a cercare i volumi, implementare nuovi servizi modellati sulle richieste del cliente e cominciare a pensare che, per battere la concorrenza, non si deve lavorare solo sul prezzo finale del prodotto, ma soprattutto sull’innovazione, sulla qualità e sull’ottimizzazione dei processi produttivi. I volumi complessivi del mercato tradizionale delle arti grafiche non torneranno a crescere per un po’, soffrendo da una parte la concorrenza dei Paesi emergenti e dall’altra la concorrenza dei media elettronici, ma non c’è più limite alle potenzialità del digitale. Monika Olbricht dir. Marketing e Corporate Communication Océ Italia
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Océ
La nostra storia Océ è una multinazionale olandese che ha oltre 130 anni di storia. Caratterizzata da spirito pragmatico e propensione all’innovazione, opera da decenni nel mondo della stampa digitale, portando nel mondo delle arti grafiche innovazione di prodotto, come con il book-on-demand o la stampa flatbed in digitale, innovazione di processo attraverso le soluzioni digitali e la gestione del flusso di lavoro che integra sia offset sia digitale, o addirittura innovazione nel modello di business, come nel caso dei giornali digitali. i nostri numeri
Al contempo Océ ha una leadership consolidata, che negli ultimi mesi è stata confermata da successi di vendita in tutto il mondo. Océ Arizona è il prodotto più venduto nel suo segmento, infatti nel mondo sono stati installati oltre 2.000 sistemi. Anche in Italia, nel 2010, un’installazione su tre ha visto Océ Arizona protagonista nel suo segmento di mercato. I sistemi Océ JetStream hanno consentito in tre anni a Océ di conquistare nel mercato della stampa inkjet a colori la tradizionale leadership conseguita con la tecnologia elettrofotografica in bianco e nero. Sono più di 100 i sistemi della famiglia JetStream installati nel mondo. In Italia Océ è leader nel mercato del modulo continuo per installato e volumi di stampa. L’introduzione di Océ JetStream ha consentito di aumentare la quota di mercato anche nelle installazioni full color.
I nostri progetti Nel corso del 2010 Canon ha acquisito la maggioranza delle azioni Océ, con l’obiettivo di diventare il leader su scala mondiale nel mercato della stampa. Pertanto i prossimi mesi vedranno l’azienda impegnata a portare ai propri clienti un’offerta ancora più ricca, con la tradizionale competenza, la tradizionale attenzione alle esigenze del mercato, il tradizionale orientamento al servizio, ma con un portafoglio prodotti ancora più ampio. “Stronger together” sarà il tema di comunicazione per il 2011. In Océ siamo convinti che operando in sinergia potremo dare ai nostri clienti maggiori benefici, grazie a nuove idee, nuove applicazioni, nuove opportunità.
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Matteo Rigamonti
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indispensabile che cambi la cultura imprenditoriale per affrontare in modo Massimo competitivo le sfide delCervellati mercato
Il settore delle arti grafiche è stato piuttosto immobile nell’ultimo ventennio e questo perché gran parte delle aziende ha adottato schemi produttivi molto simili, dimenticandosi come il prodotto stampato potesse avere un’infinità di servizi collaterali. Pertanto non c’è stata la concorrenza che ha caratterizzato altri mercati e tutti si sono limitati a replicare lo stesso modello di business. Inoltre, molte aziende hanno investito in nuove tecnologie non per produrre di più ma per abbassare i prezzi, senza pensare che il fine ultimo di un’azienda è fare profitto. Crisi o non crisi, è indubbio che il settore della stampa sia maturo. Con consumi costantemente in calo. Non mi sento di dire che lo stampato, con il prepotente sviluppo di Internet, cesserà di esistere fra tre, cinque o dieci anni. Ma andiamo comunque verso una riduzione dell’attività. È dunque indispensabile che cambi la cultura imprenditoriale del settore. Il prodotto stampato in quanto tale non deve più essere considerato l’attività principale dello stampatore, ma un qualcosa di secondario che va, per forza, accompagnato dal servizio, dalla velocità dei preventivi, dalla puntualità delle consegne e dall’assistenza continua al cliente. Matteo Rigamonti fondatore e ad pixartprinting
Seondo me il futuro della stampa ha ancora molto da direma forse ci sarano dei contenuti che non avraà più senso mettere su carta se non su richiesta. Sono sicuro che oggetti come Ipad o ebook avrano una diffusione caoikare ele persone si bitueranno a leggere i loro romani su quelli anzichè comperarli in librria. Ovviamente ci vorrà moto tempo proima che tutti i libri si possano scaricare sui device, questi sono tempi tecnici degli adeguamenti del costume alle noità tecnologche. Ma pensate al cellulare... noi italiani siamo molto disponibili a queste novità e credo che il processo si svolgerà molto in fretta. Seondo me il futuro della stampa ha ancora molto da direma forse ci sarano dei contenuti che non avraà più senso mettere su carta se non su richiesta. Sono sicuro che oggetti come Ipad o ebook avrano una diffusione caoikare ele persone si bitueranno a leggere i loro romani su quelli anzichè comperarli in librria. Ovviamente ci vorrà moto tempo proima che tutti i libri si possano scaricare sui device, questi sono tempi tecnici degli adeguamenti del costume alle noità tecnologche.
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pixartprinting La nostra storia Nata nel 1994, pixart dal 2000 opera sul mercato in qualità di azienda web-to-print. Negli anni in Italia ha conquistato una leadership indiscussa e da fine novembre l’azienda ha deciso di cambiare nome e diventare “pixartprinting” per superare l’italianità che era insita nella precedente denominazione e abbracciare una strategia mirata a una crescente internazionalizzazione, proponedosi al mercato europeo come realtà multinazionale. Da qui la creazione di “negozi virtuali” per ciascun Paese ritenuto al momento commercialmente interessante, con flussi di lavoro personalizzati e un dominio locale. Fa parte di questa strategia anche la partnership recentemente annunciata con uno stampatore inglese che è sfociata in una nuova azienda a sé stante denominata pixartprinting.co.uk, che collaborerà con la sede italiana in ambito produttivo, mentre tutti gli aspetti commerciali verranno gestiti direttamente a Londra.
Le nostre specialità La formula del web-to-print ha permesso all’azienda di trasformare nel tempo un flusso di lavoro di tipo artigianale in uno totalmente industriale. Punto di forza del processo produttivo è il software gestionale realizzato su misura dal team aziendale di 6 ingegneri informatici, che ha richiesto 15 mesi di lavoro e un investimento di circa 400.000 euro. È in grado di gestire la preventivazione, gli ordini, il workflow, destinando automaticamente gli ordini alle singole macchine.
I nostri numeri Ad oggi l’azienda conta 120 dipendenti, che lavorano su tre turni, garantendo un servizio 7 giorni su 7 e vanta un portfolio di 65.000 clienti, di cui circa il 60% in Italia. La clientela è costituita per circa il 90% da operatori del settore, in prevalenza stampatori. La nuova sede si sviluppa in un unico edificio, con 10.000 mq destinati alla produzione, a cui si aggiungono 2.000 mq di uffici. Ad oggi si registrano sul sito circa 7.000 preventivi al giorno, di cui 2.000 si traducono in ordini effettivi e in pari spedizioni quotidiane, destinate in tutta Europa. L’azienda consuma circa 200 tonnellate di carta al mese per il piccolo formato e circa 60.000 mq di materiali rigidi per il grande formato.
I nostri progetti Nonostante l’inaugurazione ufficiale della nuova sede a Quarto D’Altino sia avvenuta in grande stile lo scorso 18 novembre, Matteo Rigamonti ha da poco siglato il contratto d’acquisto di un terreno di 66.000 mq dove verrà costruita una nuova sede di 33.000 mq coperti che sarà pronta nel 2013.
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C Aldo Pozzoli
redo che il packaging continuerà ad apportare valore aggiunto nella supply chain dei prodotti
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Il mondo della comunicazione è in continua evoluzione e di conseguenza tutti i media non solo devono restare al passo coi tempi ma anche diventare protagonisti attivi di questa trasformazione. In particolare il settore della comunicazione stampata, dove noi operiamo, deve cercare soluzioni innovative e, pur considerando lo spostamento verso il digitale, ritengo che nei prossimi anni la carta avrà ancora grande rilevanza. Penso, ad esempio, che il packaging continuerà ad apportare un valore aggiunto nella supply-chain dei prodotti di più settori: dalla moda all’auto, dalla cosmesi all’home entertainment, contribuendo in larga misura anche a determinare il successo delle vendite. Nella nostra visione di futuro risultano inoltre centrali i cambiamenti organizzativi e strategici che stiamo attuando in azienda, orientati verso l’attenta gestione delle Risorse umane, l’impatto ambientale, la continua creatività e ricerca, oltre ai progetti di change management. Un mix che ci consentirà nei prossimi anni di soddisfare le esigenze dei clienti, mantenendo la competitività sui mercati nazionali ed esteri. Aldo Pozzoli, presidente
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Pozzoli La nostra storia Pozzoli nasce nel 1968 a Inzago, nell’hinterland di Milano, come azienda litografica specializzata nella stampa di supporti grafici per la discografia. Nel 1990, accanto alla produzione di cd, inizia la produzione di packaging dall’elevato contenuto artistico e funzionale. I riscontri sul mercato internazionale portano all’apertura di filiali commerciali a Londra, Francoforte e Parigi. Oggi Pozzoli offre una gamma di servizi integrata e completa, in partnership con i clienti, i creativi e gli uffici commerciali dei propri interlocutori. Eleganza, cura dei dettagli e articolazione amplificano la visibilità e il valore dei prodotti. La filosofia dell’azienda? “Non esistono idee impossibili. Ma sfide che aspettano di essere accettate e vinte”.
Le nostre specialità Punto di forza della Pozzoli sono i packaging creativi dedicati a qualsiasi tipo di prodotto, impreziositi da vari processi di nobilitazione che vanno da vernici speciali velvecot, glitter, serigrafiche all’impiego di materiali disparati quali lenticolari 3D e multimmagine, PVC APET, pelle, velluto e cartone accoppiato a film olografici oppure stampa a caldo e cold foil. In un rapporto di consulenza e collaborazione con il cliente, dopo l’approvazione del progetto, inizia il workflow di produzione che porta alla realizzazione delle prove di stampa e alla preparazione delle matrici, passando quindi alla stampa con macchine full-optional, il tutto seguendo le specifiche Fogra. Successivamente i fogli stampati per la realizzazione di depliant o libri passano alla legatoria per il taglio, piega, raccolta e cucitura, brossura e incassatura, nonché al reparto cartotecnica per la fustellatura, embossing, piega-incolla dei vari componenti. Parallelamente al settore della grafica Pozzoli è in grado di fornire ai clienti i CD e i DVD, questo grazie al reparto di replica che dalle fasi di authoring al pre-mastering e mastering giunge alla stampa in serigrafia e offeset delle etichette. L’integrazione verticale del servizio ai clienti termina con l’assemblaggio dei componenti e la spedizione in tutto il mondo. L’intero processo produttivo è realizzato nelle norme previste dalle Certificazioni Qualità ISO 9001:2008, Ambientale 14001:2004, FSC, PEFC, IG Mark, Industry Green (per il settore musicale) e dall’indice di Carboon Footprint per i prodotti Ecoline.
I nostri progetti Pozzoli progetta il pack nei minimi dettagli cercando sempre il miglior rapporto tra estetica e funzionalità. Il flusso produttivo sopra descritto, consente a Pozzoli di trasformare le idee in realtà. La divisione R&S dell’azienda applica la propria creatività a tutti i materiali e alle lavorazioni speciali, utilizzando un avanzato sistema per la progettazione e l’allestimento di prototipi (mock-up) e macchinari dedicati ai test di produzione e collaudo. www.pozzolispa.com
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I
Giuseppe Meana
l mercato della cartotecnica risente meno della crisi rispetto alle arti grafiche tradizionali
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Il mondo della cartotecnica e degli astucci pieghevoli sta risentendo della crisi, ma in misura inferiore rispetto alle arti grafiche tradizionali che sono un settore più maturo. La cartotecnica lo è un po’ meno, anche se negli ultimi anni sta raggiungendo la maturità. Dagli astucci al cartone ondulato, è un mercato legato all’andamento dei consumi e ovviamente risente di un loro rallentamento, ma rispetto alla stampa commerciale che deve affrontare anche proble-
mi di globalizzazione noi siamo in qualche modo espressione del territorio in cui operiamo e la concorrenza estera è meno forte, anche se Turchia, Grecia, paesi dell’Est europeo e India cominciano a farsi sentire in alcuni mercati come gli astucci pieghevoli per l’alimentare e il farmaceutico, mentre la concorrenza cinese è per ora marginale e limitata ad alcuni prodotti come le scatole rivestite. Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a un massiccio spostamento di
produzioni dall’Europa in altre aree geografiche, dall’Europa dell’Est al Far East. Ovviamente questo spostamento ha comportato una delocalizzazione delle commesse di imballaggio anche se in alcuni casi le cartotecniche italiane hanno seguito questa delocalizzazione costruendo sul posto una loro unità produttiva. Giuseppe Meana presidente e ad Pusterla 1880 (nella foto, da sinistra: Roberto Marini, Giuseppe e Luca Meana)
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pusterla 1880 La nostra storia Nato nel 1880 a Tradate in provincia di Varese, lo Scatolificio Pusterla (diventato Pusterla 1880 nella ragione sociale) è una delle principali aziende cartotecniche italiane con circa 225 dipendenti e 30 milioni di euro di ricavi. Il Gruppo oggi è presente anche in Francia, con tre aziende – la Coffrets, acquisita nel ’99, la Cazelles acquisita nel 2009 e la Tephor acquisita nel 2010 (specializzata in termoformati) – e in Romania dove dal 2004 opera la manifattura Dacica Teca. Il 70% del fatturato, del resto, è ormai realizzato all’estero mentre dal 2011 la Pusterla 1880 si configurerà con due poli produttivi, con lo stesso nome, uno in Francia e l’altro in Italia. Il management Giuseppe Meana, 61 anni, laureato in Architettura al Politecnico di Milano, è entrato nel 1974 nell’azienda che la famiglia Meana aveva rilevato nel 1922 e che ancora oggi controlla. Direttore generale fino al 2006 (carica oggi assunta dal nipote acquisito Roberto Marini), è presidente e amministratore delegato. Oltre a guidare l’azienda (dove è entrato il figlio 27enne Luca) e la sua espansione all’estero, ha ricoperto vari incarichi all’interno del mondo associativo confindustriale: presidente dei giovani imprenditori di Varese, dell’Istituto Italiano Imballaggi e del Gifasp. Attualmente fa parte della giunta e del consiglio di Assografici.
Le nostre specialità Pusterla 1880 realizza il 40% dei ricavi nel settore dei profumi e della cosmetica, un altro 40% nel vino e liquori, il 10% nell’abbigliamento e un altro 10% in settori vari.
I nostri progetti Dopo l’acquisizione di Cazelles nel 2009, durante l’ultimo anno Pusterla 1880 si è concentrata sull’ottimizzazione dei flussi di lavoro interni per concretizzare sempre di più il concetto di Gruppo, valorizzare le sinergie industriali consolidando le nuove realtà acquisite e migliorare il servizio al cliente. All’interno di questo progetto un ruolo importante è ricoperto dall’ottimizzazione delle linee produttive, di assemblaggio e di confezionamento del prodotto finito che ha spinto il Gruppo a completare la sua integrazione nel settore dei termoformati con l’acquisizione di Tepor a marzo 2010; tale acquisizione, oltre a completare il know-how sul prodotto termoformato, già presente in Cazelles, permette al Gruppo di soddisfare pienamente la domanda interna, oltre che consentire la produzione in linea degli stessi.Oltre al consolidamento dell’attuale presenza di mercato nei settori storicamente serviti, grazie a nuovi innesti nella squadra commerciale, l’obiettivo è quello di esplorare e sviluppare nuovi potenziali mercati, sia a livello geografico con la Russia che a 115 livello di mercato di sbocco.
S Riccardo e Roberto Beretta
petta a noi imprenditori capire le trasformazioni e seguirle con intelligenza interpretando le nuove situazioni
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Il Poligrafico compie 50 anni: auguri e complimenti! Ho iniziato a operare nel settore qualche anno prima della nascita del Poligrafico e ho visto in mezzo secolo grandi cambiamenti e trasformazioni tecnologiche e concettuali, ho vissuto periodi di grande sviluppo ed euforia e anche quelli di grave preoccupazione e difficoltà. Pensando al futuro non sono pessimista perché sono convinto che il settore grafico continuerà ad essere una parte significativa del più ampio mondo dell’editoria e della comunicazione in generale. Noi imprenditori dobbiamo però comprendere che sarà un settore diverso e spetta a noi capire le trasformazioni e seguirle
con intelligenza interpretando correttamente le nuove situazioni e adeguare ad esse le nostre organizzazioni. Una raccomandazione particolare per tutti noi: non dobbiamo confondere i problemi derivanti dalle nuove e diverse esigenze con quelli contingenti dovuti alla crisi di questi ultimi anni. Questa crisi, anche se pesantissima, finirà come tutte le crisi, finiranno i suoi problemi specifici e inizierà la ripresa. Ma la ripresa potrà essere veramente positiva, ripeto, solo per quelli che avranno saputo adeguarsi e prepararsi alla nuova realtà del mondo della comunicazione e del nostro settore in particolare. Riccardo Beretta presidente R.G.
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r.g.
La nostra storia La R.G. (Rappresentanze Grafiche s.r.l.) è una società da sempre specializzata nella rappresentanza di case estere costruttrici di macchinari per il campo delle arti grafiche con particolare riferimento al settore dei giornali quotidiani e periodici. La R.G. nasce nel 1984 e prosegue l’attività e l’esperienza della IMAG operante dal 1969, sempre di proprietà della famiglia Beretta. Nel corso di decenni ha rappresentato, fra le altre, aziende di grandissima importanza come la Goss per le rotative offset per quotidiani, la Cerutti per quelle flessografiche per quotidiani, la Idab Wamac per gli impianti completi per sale spedizioni, la Napp, oggi MacDermid, per tutta la lavorazione pre-rotativa per la tecnologia flessografica.
Le nostre specialità La R.G. oltre alla vendita è organizzata per l’installazione e l’assistenza tecnica su tutti i macchinari rappresentati. Ad oggi le case rappresentate sono: - Denex Systems Technology AB (Stoccolma, Svezia): contacopie laser, sistemi di gestione magazzino e produzione in generale; - MacDermid Printing Solutions Ltd (San Marcos, U.S.A. e Wigan, Gran Bretagna): lastre flessografiche per la stampa di quotidiani; sistemi per esposizione e sviluppo di lastre fotopolimeriche per la stampa flessografica dei quotidiani; - SMB Schwede Maschinenbau GmbH (Goldkronach, Germania): macchine legatrici automatiche e manuali per sale spedizioni e distributori di giornali; - W. Barenschee KG. (Luneburg, Germania): attrezzature per la piegatura e la punzonatura di lastre, nonché di sistemi per la movimentazione e l’automazione dei reparti di preparazione delle lastre offset e lastre flessografiche per quotidiani.
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I Giorgio Bavuso
l nostro obiettivo è quello di affiancare gli stampatori nel passaggio verso il digitale
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Il settore delle arti grafiche sta attraversando un periodo di grandi cambiamenti, come conseguenza da un lato dell’evoluzione tecnologica sempre più volta al digitale, e dall’altro di nuove necessità da parte dei service provider. Per riuscire a competere, i fornitori di servizi di stampa devono ad esempio riuscire a garantire ai propri clienti nuove applicazioni e maggiore flessibilità nella produzione. L’obiettivo della Divisione Production Printing di Ricoh è quello di rispondere alle esigenze degli stampatori affiancandoli nel passaggio verso il digitale, mettendo a disposizione applicazioni, come il webto-print, che consentono di aumentare il business e la produttività. In qualità di partner tecnologico, Ricoh fornisce soluzioni all’avanguardia: tra le più recenti vi è la Pro™ C901/ C901s Graphic Arts Edition, un sistema full color per la stampa di produzione di qualità. In ogni progetto Ricoh fa da vero e proprio consulente svolgendo un’analisi delle necessità del cliente per individuare le soluzioni più adatte ed eventuali personalizzazioni. Va in questa direzione il Business Driver Programme, un portale in lingua italiana che mette a disposizione tool e strumenti pratici on line utili per esplorare nuove opportunità. Giorgio Bavuso direttore del Production Printing Business Group di Ricoh Italia
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Ricoh Italia Intervista a Daniele Parietti, direttore di Grafotitoli Bassoli Grafotitoli Bassoli: servizi di stampa in continua evoluzione Specializzata nella gestione delle attività prestampa e di servizi per l’editoria e la pubblicità, Grafotitoli Bassoli considera l’innovazione tecnologica un elemento fondamentale della propria strategia. L’obiettivo è garantire ai clienti servizi a valore aggiunto e personalizzati sulla base delle specifiche esigenze. Rientra nella strategia descritta la scelta di dotarsi della Pro C900 di Ricoh. Tecnologie sempre all’avanguardia «L’azienda è nata nel 1984 come realtà specializzata nella composizione a caldo», spiega Daniele Parietti, direttore di Grafotitoli Bassoli. «Nel corso degli anni abbiamo ampliato la nostra attività mantenendoci sempre al passo con l’innovazione tecnologica – dai sistemi integrati Scitex ai programmi di Dtp in ambiente Apple, fino ad arrivare ad avanzate soluzioni di stampa digitale – perché questo è indispensabile per competere nel nostro mercato ed esplorare nuove opportunità. Oltre che sulle tecnologie, i nostri clienti possono contare su personale altamente specializzato che segue costantemente corsi di formazione e di aggiornamento». Esplorare nuovi mercati «Per quanto riguarda la stampa digitale siamo stati i primi in Europa ad adottare la Pro C900 di Ricoh. Era il 2008 e ci serviva un sistema per la gestione delle prove di stampa. Ma siamo andati oltre: la soluzione ci ha infatti consentito di aprirci a nuovi mercati e di proporci nei confronti dei nostri clienti, ad esempio gli editori, come fornitori di servizi di stampa. Ricoh Pro C900 garantisce infatti velocità e qualità elevate ed è ideale per la produzione di “numeri zero”, brochure aziendali e cataloghi, con possibilità di personalizzazione grazie alla stampa del dato variabile». Oltre il prodotto «Gli specialisti di Ricoh ci garantiscono non solo tecnologie all’avanguardia, ma anche supporto specialistico e consulenziale per individuare le soluzioni tecnologiche più adatte a soddisfare le nostre esigenze. Anche il servizio di assistenza tecnica è efficiente, il che ci consente di assicurare continuità di servizio ai nostri clienti». I prossimi passi «L’evoluzione della tecnologia in Grafotitoli», conclude Daniele Parietti, «non si ferma qui: Ricoh ha di recente presentato la Pro C901/C901s Graphic Arts Edition, evoluzione del sistema precedente. Abbiamo già avuto modo di “toccare con mano” la soluzione che ci consentirà di garantire ulteriori servizi di stampa».
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L Paolo Bandecchi
e imprese grafiche devono ripensarsi per affrontare una crisi strutturale che farà pulizia sul mercato
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La crisi congiunturale non ha fatto altro che aggravare una crisi strutturale esistente già dalla metà degli anni Novanta. Una crisi determinata da politiche imprenditoriali fondate su sovraccapacità produttiva e investimenti smisurati che hanno condotto a situazioni di forte indebitamento delle aziende e di squilibrio tra domanda e offerta sul mercato. Le aziende grafiche, invece, avrebbero dovuto guardarsi dentro, mettersi in discussione. Ma questo comporta di poter disporre di adeguate risorse finanziarie e di una maggiore attenzione a 360 gradi sulla filiera produttiva. Se il trend generale non si modifica al più presto, per i prossimi dieci anni prevedo purtroppo un ridimensionamento di volumi e fatturati con ristrutturazioni e chiusure di aziende piccole e non, fenomeno a cui, tra l’altro, stiamo già assistendo. Si verificherà quindi una “pulizia di mercato” che toccherà inevitabilmente le aziende più deboli e marginali, portando così a un riequilibrio tra domanda e offerta. Paolo Bandecchi presidente Rotolito Lombarda
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Rotolito Lombarda La nostra storia Quella di Rotolito Lombarda è una storia ultratrentennale. Fondata nel 1976 dallo spirito imprenditoriale di Paolo Bandecchi, negli anni da piccola impresa composta da una macchina da giornale usata e 8 dipendenti è arrivata a essere un riferimento per il mercato della stampa. Attualmente vanta quattro stabilimenti nel Milanese, una legatoria propria nonché una partecipazione in Rotomail Italia.
Le nostre specialità Rotolito Lombarda ha da sempre investito nella tecnologia e anche grazie a questo si ritrova ad avere a disposizione praticamente tutte le soluzioni tecniche attualmente in uso: dalla prestampa alla stampa a foglio, dalle Timsons alle rotative a colori, una legatoria in grado di realizzare qualsiasi tipo di confezione e uno stabilimento per la stampa rotocalco. Tutte le unità produttive sono servite da un magazzino di stoccaggio e distribuzione carta completamente automatizzato. Recentemente, poi, ha anche investito nel digitale, acquistando una nuova macchina a bobina inkjet HP T300 con linea di finitura Müller Martini completamente integrata. L’azienda è da sempre specializzata nella produzione di libri, ma il suo ventaglio prodotti si estende a cataloghi di qualità, brochure, fumetti, riviste e prodotti per GDO. i nostri numeri
4 stabilimenti, 370 addetti, 150 milioni di euro di fatturato consolidato e 120 milioni di tonnellate di carta stampate nel 2009: sono solo alcuni dei numeri di Rotolito. L’azienda, sin dalla nascita, ha avuto una crescita esponenziale in termini di fatturato, che negli anni l’ha portata a essere un modello per molti altri stampatori. Gli oltre 150 milioni di euro investiti negli ultimi dieci anni, la maggior parte dei quali in nuove tecnologie, sono segno di una tensione quasi spasmodica verso l’innovazione, una caratteristica ben radicata nel DNA aziendale.
I nostri progetti Rotolito Lombarda ha recentemente investito nella realizzazione di un’innovativa linea digitale per la stampa e la confezione di libri in b/n e a colori, avvalendosi delle soluzioni tecniche offerte da HP e Müller Martini rispettivamente per stampa e brossura. Con questa nuova soluzione l’azienda intende lanciare la produzione di libri con tirature sotto le 3.000 copie a prezzi competitivi e con tempi di consegna “just in time”. Recentemente, poi, Rotolito ha edificato a Seggiano di Pioltello un nuovo quartier generale, tecnologicamente all’avanguardia e sorto su un’area di circa 25.000 mq, a testimonianza di quanta fiducia il suo presidente ancora riponga nel settore della carta stampata.
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O Orazio Samoggia
ccorre trovare nuovi stimoli di rilancio produttivo,puntando sull’innovazione e sulla ricerca
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I continui sviluppi di nuove tecnologie nel mondo delle arti grafiche, aggravati dall’inserimento nel panorama internazionale di alcuni mercati emergenti, a cominciare dalla Cina, causano notevoli difficoltà al nostro settore, creando molte riserve sugli scenari dell’industria grafica italiana nei prossimi anni. Occorre quindi trovare nuovi stimoli di rilancio produttivo, puntando su innovazione e ricerca, attraverso strutture organizzative dinamiche, flessibili, sempre più attente alle politiche ambientali per vincere la sfida del mercato globale e del nuovo concetto di comunicazione.Nuovesfide, nuove risposte, dunque. E la responsabilità di coglierle toccherà alle nuove generazioni chiamate a guidare l’industria grafica italiana. Orazio Samoggia presidente Gruppo Samor
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SamorGroup International La nostra storia Da oltre 60 anni SAMOR International Group opera da protagonista nel mondo della comunicazione grafica apportando un contributo attivo allo sviluppo del mercato. Coerente con lo stile imprenditoriale dinamico del fondatore e attuale presidente del Gruppo, Orazio Samoggia, “innovatore per tradizione”, SAMOR da sempre è orientata a conferire valore alla tecnologia nella realizzazione di prodotti ad hoc per ogni reale esigenza dei propri clienti. Il Gruppo consta attualmente di 4 realtà produttive: Verona Lastre (lastre tradizionali, CtP e CtCP), Supercolor (inchiostri per flessografia), Budacolor (inchiostri offset – quadricromie e basi Pantone®), Samor Italia che, oltre alla produzione di chimici prestampa e sala stampa, distribuisce sul territorio nazionale tutto il materiale di consumo fabbricato dal Gruppo, in aggiunta ad alcuni noti marchi nazionali e internazionali, Ryobi, Screen, Toyo, Kinyo, Conti-Tech, Toyobo.
Le nostre specialità Sul territorio nazionale Samor è in grado di offrire un servizio integrato a copertura dell’intero ciclo della comunicazione stampata: materiale di consumo, inclusa una gamma completa di accessori e prodotti per uso grafico, tecnologie di prestampa e stampa riuniti e offerti attraverso un’unica organizzazione con un servizio pre e post-vendita affidato a personale altamente qualificato non solo nella chimica dei consumabili, ma anche nei processi di prestampa e stampa. i nostri numeri
Il fatturato del Gruppo previsto per il 2011 supera gli 80 milioni di euro, di cui circa l’80% è rappresentato da prodotti di propria fabbricazione, lastre tradizionali e digitali, inchiostri, chimici, esportati in oltre 60 Paesi nel mondo. L’organico consta di 400 dipendenti, tra interni, forza vendita e tecnica. Sul territorio nazionale, Samor Italia, oltre alla sede storica a Bologna, consta di 8 depositi a Torino, Padova, Firenze, Città di Castello, Roma, Lecce, Catania, Palermo e di una filiale a Milano, in linea con le richieste di un mercato che richiede efficienza e tempestività.
I nostri progetti Sviluppo di nuove formulazioni a bassissimo impatto ambientale, attraverso la ricerca di materie prime rigorosamente selezionate, secondo una filosofia attenta all’ambiente e al cliente. Continua ottimizzazione nella produzione e nei flussi logistici per un servizio che non si ferma al momento della consegna, ma considera l’intero ciclo di vita del prodotto, compresa l’assistenza e lo smaltimento. Potenziamento del settore Ricerca & Sviluppo, in linea con un mercato alla ricerca di soluzioni sempre più dinamiche, che coniughino qualità e attenzione ai costi.
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È
Piccinini - Spaggiari
necessario fare sistema con le imprese sapendo cavalcare e anticipare il cambiamento
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Per soddisfare la nostra mission dobbiamo domandarci cosa acquisteranno i nostri clienti per continuare a operare e prosperare nei prossimi trimestri. È su questa dimensione temporale, infatti, che si gioca il nostro futuro. Globalizzazione, crisi economica, tendenze del mercato e nuove tecnologie hanno cambiato il volto del settore sia in termini strutturali sia di prodotti e servizi offerti. Non è chiaro se il mercato abbia compreso che il peso dell’Occidente nel
mondo globale sta calando e che gli investimenti si stiano spostando sempre più verso le nuove realtà economiche. Questo crea uno stato di attesa ma non si può stare alla finestra: dobbiamo pianificare cambiamenti significativi. Se la direzione in cui bisogna muoversi è per certi versi obbligata, la velocità e la stratificazione delle componenti del cambiamento sono difficili da prevedere. Da imprenditori, il meglio che possiamo fare
sono piani di business e budget il più possibile realistici con revisioni periodiche, in simbiosi con i fabbricanti di tecnologia e cercare di “fare sistema” intrecciando rapporti con imprese, nazionali o internazionali, trasversali e verticali. Il nostro gruppo di imprese è il risultato pratico di questa visione. Roberto Piccinini Massimo Spaggiari responsabile marketing e comunicazione e responsabile vendite Gruppo Tecnographica
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Tecnographica La nostra storia Il Gruppo Tecnographica, nato negli anni 70/80, ha consolidato la propria presenza nel mercato con il crescente sviluppo di partnership di vendita, di logistica e di service fino a diventare oggi un fornitore leader, unico sul territorio nazionale nella distribuzione di attrezzature, di consumabili e nella fornitura di servizi nell’ambito della comunicazione stampata.
Le nostre specialità La mission del Gruppo Tecnographica è essere leader nazionale nella distribuzione di attrezzature e consumabili e nella fornitura di servizi nell’ambito della comunicazione stampata. Le soluzioni offerte riguardano tre settori: prestampa e stampa, packaging, stampa digitale. La grande professionalità, la profonda conoscenza del territorio e la conseguente vicinanza al cliente e alle sue esigenze, unita alla costante formazione che l’azienda mette a disposizione dei propri collaboratori, rende il Gruppo una realtà vincente senza eguali sul mercato. i nostri numeri
Il Gruppo Tecnographica oggi conta al suo interno 6 aziende distribuite su tutto il territorio nazionale che sono: - Tecnographica Srl per Triveneto, Lazio e Umbria; - Tecnographica Lombardia Srl per la Lombardia; - La Basestampa Srl per Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta; - Grafor Srl per Puglia, Basilicata e Abruzzo; - Tecnographica Sud Srl per Campania, Calabria e Molise; - Tecnographica Centro Srl, l’ultima nata, per Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria. A queste si aggiunge Linkman dedicata al mercato digitale della stampa di grande formato.
I nostri progetti L’innovazione tecnologica dei fabbricanti leader è la guida delle attività del gruppo sia per la distribuzione capillare sul territorio nazionale dei prodotti sia per la continua riorganizzazione della rete di distribuzione che il cambiamento conseguentemente impone. Una particolare enfasi sarà riservata ai progetti dedicati all’eco-sostenibilità.
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P
Daniele Cerretelli
er vincere la sfida multimediale gli stampatori dovranno offrire prodotti innovativi,ecologici e capaci di stupire
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La carta è stata il supporto di memoria più potente per centinaia di anni, ma oggi è confinata dalle alternative multimediali, come web, palmari, tablet, e-book (oltre a radio e televisione) che veicolano su di noi migliaia di gigabyte di informazioni. A questo si aggiunge la crisi della società occidentale che ha minato gli equilibri del nostro scenario industriale. Ma a noi la carta interessa e, nel rispetto dell’ambiente, credo che sia opportuno concentrarci sulla sua nobilitazione per farla eccellere nella competizione, per offrire ambizioni nuove ma con un
forte richiamo all’identità artistica originale del mestiere. Gli stampatori di domani saranno quelli capaci di garantire alta qualità d’avanguardia perché il marketing dei committenti è sempre più esigente e pretende che lo stampato trasmetta emozioni multisensoriali per ancorare il proprio messaggio nella memoria del destinatario tra migliaia di altre informazioni. Gli stampatori dovranno sapere allestire prodotti innovativi, realizzati con tecnologie che siano rispettose dell’ambiente. Daniele Cerretelli consigliere delegato di TWS
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TWS La nostra storia Abbiamo fondato TWS dieci anni fa sulla base dell’esperienza maturata in Chemco, in Polychrome e in Kodak. L’integrazione di sistemi di prestampa ha ispirato fin da subito le operazioni aziendali per arrivare alla configurazione attuale che ci assegna i ruoli di agente esclusivo Kodak nel settore dei giornali quotidiani e di distributore nazionale per il marchio Kodak.
Le nostre specialità Vendita e assistenza di impianti CtP e sistemi workflow: tutta la gamma delle tecnologie Kodak costituisce l’elemento di base delle nostre attività nei sistemi, coronate dalla distribuzione in esclusiva di Kodak Approval, il color proofing dedicato al mondo del packaging. Lastre e consumabili Kodak costituiscono il consolidato quotidiano dell’attività sul cliente. Oltre alla prestampa siamo focalizzati sulla stampa digitale, dove operiamo anche con altri importanti partner, e la sala stampa grazie all’InkZone System, la soluzione di ink presetting capace di attualizzare le vecchie macchine da stampa. i nostri numeri
Disponiamo di due sedi operative: Firenze (San Casciano Val di Pesa) e Milano (Peschiera Borromeo). La prima è il quartier generale di TWS mentre a Milano le operazioni sono condotte da KOI Italia con disponibilità logistica propria. Il magazzino principale è quello di Firenze dove abbiamo recentemente ampliato la capacità fino a circa 2.000 posti pallet e implementato un nuovo sistema informatico per il controllo e l’automazione delle spedizioni merci. In questa sede i nuovi locali magazzino hanno liberato una vasta area che abbiamo riservato all’ampliamento della sala demo e dell’officina di revisione impianti: infatti, grazie alla specializzazione del personale tecnico del TWS Service, disponiamo oggi di capacità autonome per il ricondizionamento di CtP e altri impianti usati.
I nostri progetti Abbiamo deciso di iniziare a lavorare nell’ambito del post-print con una tecnologia innovativa: ci siamo aggiudicati la distribuzione in esclusiva per l’Italia di Scodix, la novità più sorprendente presentata allo scorso Ipex di Birmingham. Scodix 1200 Digital Embossing Press è la macchina destinata a rivoluzionare il mondo della nobilitazione degli stampati, sia digitali che offset, grazie a un processo inkjet efficiente ed ecologico.
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L’ Spirito Pomati
evoluzione digitale coinvolgerà sempre più anche i quotidiani e i distributori potrebbero avere un ruolo da protagonisti
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Riferendomi al settore delle rotative, che ben conosco da trent’anni, ricordo che quando iniziai questo mestiere in Italia esistevano sì e no dieci stampatori terzisti, che fino a metà anni ’80 andavano molto bene poiché riuscivano a vendere il loro giro macchina al giusto prezzo. Alla fine degli anni ’90 stampatori e rotative erano praticamente triplicati, di conseguen-
za il mercato è stato pesantemente inflazionato dall’esubero di giri macchina che ha ridotto drasticamente gli utili delle aziende. Molte aziende grafiche hanno resistito a fatica fino alla crisi mondiale degli ultimi anni, che ha portato alla chiusura di numerosi centri stampa. L’evoluzione che prevedo porta alla tecnologia digitale che a poco a poco prenderà sempre più pie-
de anche nei quotidiani. Il giorno in cui gli editori si convinceranno (o saranno costretti) a uniformare i formati non saranno più necessari grandi centri stampa con tante rotative. Vedo come possibili protagonisti i distributori che potrebbero avere anche il ruolo dello stampatore con una macchina digitale installata. Spirito Pomati ad di Ulisse Trading
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Ulisse Trading La nostra storia All’alba del terzo anno di attività la Ulisse Trading Srl si è consolidata come punto di riferimento per le industrie grafiche, stampatori di giornali e riviste commerciali. Il nostro supporto tecnicocommerciale consiste nella fornitura di macchine, attrezzature e consulenza per la stampa di giornali e riviste e nel servizio di installazione, assistenza e manutenzione dei suddetti macchinari con personale altamente specializzato. Attraverso la vasta rete di conoscenze derivante dalla storica esperienza familiare nel settore abbiamo il polso del mercato che ci permette di puntare su uno piuttosto che un altro prodotto e/o servizio. Per l’evolversi del mercato abbiamo scelto di concentrarci sulla commercializzazione di macchine, accessori e tecnologie per la stampa, mantenendo l’assistenza con tecnici specializzati, a tariffari altamente competitivi.
Le nostre specialità Nel portafoglio della Ulisse Trading sono presenti, oltre al tradizionale e noto supporto tecnico-commerciale a stampatori sia di giornali quotidiani sia stampatori commerciali di riviste e cataloghi ecc., anche un innovativo supporto tecnologico per lo sviluppo delle nuove tecnologie di settore, rivolte al risparmio energetico e al miglioramento qualitativo ed ecologico del prodotto stampato.
I nostri progetti La Ulisse Trading Srl si sta evolvendo attraverso l’acquisizione di rappresentanze di prodotti tecnologicamente innovativi soprattutto rivolti al campo del risparmio energetico e controllo ecologico, che viene seguito ed eseguito al fianco della AICQ (Associazione Italiana per il Controllo della Qualità industriale). Questo vale sia nella parte di prestampa con sistemi CtP tipo BasysPrint, che utilizzano lastre di costo nettamente inferiori a quelle ora in commercio e che hanno un impatto ambientale nettamente inferiore, fino alla nuova rappresentanza recentemente acquisita della Conti Web che è oggi detentrice della più elevata tecnologia di sistemi integrati di forno, depuratore fumi e recupero calore applicabile sulle nuove roto-offset. Un ulteriore settore, che sta impegnando notevolmente le risorse della Ulisse Trading è la partecipazione a progetti innovativi rivolti ai mercati esteri in via di sviluppo, supportati dalla Camera di Commercio di Vercelli, per la messa in pratica nelle aziende di stampa della “Manutenzione Strategica” per la verifica e ottimizzazione dei consumi energetici e per il recupero ecologico dei cascami provenienti dalle diverse lavorazioni e produzioni specifiche del settore grafico – imballaggio.
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L
Stefano Maiano
a nostra carta vincente?Trovare la soluzione migliore ed eliminare i problemi a monte del processo produttivo
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La nostra politica non è quella di presentare un prodotto che abbia caratteristiche e prestazioni eccezionali, bensì quello di affrontare gli aspetti che, nel quotidiano e nella cultura del mercato della grafica e della stampa, sono considerati fattori determinanti per il successo dell’attività produttiva. Analizzandoli in modo analitico e obiettivo cerchiamo di trovare sempre la migliore soluzione, quindi non la nostra ma quella che l’esperienza e le “cifre” suggeriscono. A questo punto la scelta non può che ricadere sul-
le nostre soluzioni perché sono in grado di soddisfare queste richieste. In pratica non è il prodotto che risolve i problemi, ma semplicemente questi non si presentano perché con i nostri sistemi vengono eliminati a monte, di qualsiasi natura essi siano. È un nuovo approccio che, sono sicuro, non potrà che convincere chi ha sempre creduto che alcuni aspetti debbano restare dogmi, quasi una sorta di pegno per chi vuole praticare questa impegnativa ma sempre interessante attività. Sul fronte internazionale, nell’ultimo anno abbia-
mo consolidato le posizioni raggiunte e aumentato le collaborazioni. In questo senso, una nuova e importante partnership è stata siglata con Etirama, il più grande costruttore del Brasile. Qui abbiamo interpretato al meglio le esigenze dei mercati locali grazie sempre alla nostra capacità di analizzare e fornire la giusta risposta. Un nuovo fronte asiatico, anche se da tempo conosciuto, è invece quello thailandese dove abbiamo già fatto le prime installazioni. Stefano Maiano responsabile area tecnica e sviluppo di UV Ray
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UVRay La nostra storia UV Ray, nata a Milano nel 1990, è una tra le più dinamiche e innovative aziende del settore UV per le arti grafiche e la stampa. Apprezzata e richiesta anche nel mercato internazionale, la sua attività segna il passo da più di vent’anni. UV Ray soddisfa le richieste del mondo della stampa offrendo prodotti e soluzioni “allo stato dell’arte”. Sono riconosciuti per le prestazioni eccezionali, evoluti e in anticipo sui tempi, capaci di garantire una qualità senza compromessi in ogni situazione.
Le nostre specialità Prodotti e soluzioni progettati e realizzati da UV Ray sono unici per l’alta qualità di polimerizzazione, l’estrazione completa della lampada, l’estrema facilità di manutenzione, la bassissima temperatura di esercizio, l’altissimo risparmio economico oltre a una potenza frigorifera ridottissima nelle soluzioni raffreddate ad acqua. Per richieste o lavorazioni finora senza soluzione, UV Ray studia e realizza un forno e un’applicazione su misura; nessun adattamento, il forno nasce e si sviluppa intorno a una macchina nuova, vecchia o inutilizzata: una soluzione per ogni richiesta...
I nostri progetti UV Ray è partner e fornitore delle più grandi aziende produttrici di macchine per la stampa, apprezzata e ritenuta indispensabile soprattutto nelle macchine di fascia alta dove la qualità si esprime ai massimi livelli e l’affidabilità e le prestazioni non hanno compromessi. Nel mercato internazionale collabora con Taiyo e KPG con applicazioni sui loro modelli di punta, in Europa con Miyakoshi, Malbate, Sanjo, Giugni, Lombardi ed Etimac dove UV Ray copre l’intera produzione. In Italia è fornitore unico di macchine per la serigrafia come Cartes, Franchini e DMR Elettromeccanica. UV Ray è l’unica azienda in grado di sviluppare prodotti e soluzioni per quella tipologia di macchine serigrafiche.
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C Andrea Agressi
ome produttori di software e servizi siamo cresciuti anche con la crisi grazie alla“Innovation Technology”
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Noi viviamo il mondo delle arti grafiche da un punto di vista diverso, da produttori di software e servizi, ma nonostante questo trovo diverse congruenze tra i nostri due mondi. La crisi congiunturale colpisce tutti e il settore dei servizi è di solito fortemente penalizzato essendo considerato il più delle volte un “costo” aziendale da tagliare nei momenti difficili. Noi comunque siamo riusciti a crescere anche negli ultimi due anni e in modo significativo: come abbiamo fatto? Rispondo con uno slogan che corrisponde alla nostra mission: “Innovation Technology”. Negli ultimi quattro anni abbiamo infatti effettuato un percorso che ci ha portato dalla vecchia “Information Technology” all’attuale “Innovation”. Non è più sufficiente proporsi come installatori e integratori di hardware e software, è consigliabile offrire soluzioni realmente innovative e performanti. Ne è un perfetto esempio il software ERP (XGRAF) che sta cominciando a farsi apprezzare nella filiera grafica e grazie al quale i nostri clienti raggiungono la perfetta integrazione dei propri processi . Andrea Agressi CEO Var Nord Est Var Group SpA
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var Group La nostra storia Var Group è una holding operativa a capo di un gruppo di società che svolgono attività di system integration e application management.
Le nostre specialità Var Nord Est, azienda che fa capo a Var Group, è il centro di competenza specifico per il MIS XGRAF, un prodotto specifico per il mondo delle arti grafiche. Nasce da esperienze decennali di consulenti che hanno vissuto il mondo della stampa in azienda e che poi hanno riversato tutto il know-how acquisito in un software innovativo. Si tratta di un prodotto totalmente integrato in tutte le aree applicative, multidatabase e multipiattaforma, offre una copertura funzionale completa e una flessibilità totale grazie a un potente configuratore, vera anima del gestionale, che permette di soddisfare le esigenze di tutte le aziende grafiche (stampatori offset a foglio e a bobina, digitali, rotocalco, etichette) e cartotecniche. Con il configuratore ogni azienda grafica può riversare nel sistema tutte le tipologie e le offerte prodotto di cui dispone, senza annose, rigide e costose “personalizzazioni” che penalizzano il cliente. È possibile avere XGRAF anche con la formula “cloud computing”, ovvero in completo outsourcing, grazie alla Server Farm di Var Group. Questo permette a tutte le aziende grafiche – anche le più piccole – di utilizzare una soluzione ERP molto evoluta senza doverla acquistare e soprattutto senza dover investire in costose infrastrutture hardware. È sufficiente, infatti, un canone di noleggio mensile comprensivo di aggiornamenti e assistenza telefonica: ci si collega a Internet , si accede al software e lo si utilizza! i nostri numeri
Var Group è la holding a capo di un gruppo di società specializzate nell’integrazione di tecnologie e soluzioni IT, sviluppate a stretto contatto con gli imprenditori. La partnership con IBM e con gli altri produttori mondiali di IT, l’accesso alle tecnologie più evolute e la capacità di unirle alle soluzioni progettate internamente, come XGRAF, ci hanno portato a sviluppare soluzioni in grado di aiutare le aziende nel loro cammino verso l’innovazione. Grazie alle nostre competenze e a professionisti qualificati abbiamo sviluppato una struttura organizzativa che garantisce al mercato un’offerta di prodotti aggiornata, completa e specializzata. Con un giro di affari di 150 milioni di euro nel 2009, un team composto da 1000 persone e oltre 18.000 clienti, siamo leader in Italia nella commercializzazione di soluzioni e servizi per le imprese.
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I Marco Avanzi
classici paradigmi delle“economie di costo”stanno facendo largo ai nuovi delle“economie di processo”
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Come in qualsiasi settore delle attività economiche, anche per le arti grafiche credo che sia valido il paradosso per cui “la stabilità si ottiene attraverso il cambiamento”. In un contesto come quello italiano questa considerazione si intreccia con un’elevata polverizzazione e inerzia: tantissimi operatori tendono a non prendere posizione o a muoversi tutti insieme verso scelte simili. Probabilmente, per assenza di tempismo e incapacità di imporre una direzione specifica al proprio business, questo risulta un approccio strategico inefficace nel contrasto dei periodi difficili. Tuttavia il nostro della stampa digitale è un osservatorio privilegiato che non manca di inviare segnali positivi. Gli elementi di servizio al cliente, qualità del prodotto e razionalizzazione della supply chain stanno entrando sempre di più nel sentire comune di print buyer e stampatori. I classici paradigmi delle “economie di costo” stanno facendo largo ai nuovi delle “economie di processo”: in pratica cambia il modo di competere a beneficio del cliente finale. Marco Avanzi sales operation manager Xeikon
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xeikon La nostra storia Xeikon può essere considerata a pieno titolo uno dei pionieri della stampa digitale. Caratteri distintivi di Xeikon sono sempre stati l’alimentazione a bobina e la stampa fronte/retro in un unico passaggio (one-pass-duplex™). La sede mondiale si trova a Lier (Belgio) dove vengono prodotti e collaudati i motori di stampa. Anche lo stabilimento di produzione dell’esclusivo toner Xeikon si trova a Heultje (Belgio). I costanti investimenti in ricerca e sviluppo e il forte orientamento all’ecologia consentono oggi a Xeikon di annoverare migliaia di installazioni in tutto il mondo grazie a strutture dirette nei paesi più rappresentativi (inclusa l’Italia) e a una rete di dealer qualificati.
Le nostre specialità Uno dei maggiori riconoscimenti che il mercato ha tributato a Xeikon è l’ecletticità dei propri sistemi. La flessibilità dei formati (50 cm x ∞) e la possibilità di stampare sui materiali più diversi colloca le macchine Xeikon nei più svariati ambienti produttivi. Ciò detto, Xeikon ha dato un indirizzo strategico molto preciso alla propria attività focalizzando i propri sforzi nel document printing e nell’industrial printing. Document Printing. Un numero crescente di attori nel mondo della stampa a dato variabile si trova a doversi misurare con un mix di richieste: stampa a colori, elevata customizzazione dei documenti, contrazione dei volumi, elevata qualità di stampa. Dove tutti o una parte degli elementi sopra elencati sono presenti, Xeikon trova la propria collocazione ideale. Progetti molto significativi sono stati avviati in ambito retail, bank/finance, utility e PA. Industrial Printing. Il mondo del packaging negli anni recenti ha mostrato dinamiche in controtendenza rispetto alla crisi. In particolare, il segmento delle etichette autoadesive si configura come uno dei più forti. L’ultima generazione di sistemi per la stampa delle etichette introdotta da Xeikon ha guadagnato tutti i più importanti premi assegnati da giurie internazionali. Qualità di stampa, produttività dei sistemi, economicità di esercizio e facilità di finitura pongono i sistemi della serie Xeikon 3000 al top della loro categoria.
I nostri progetti Tutte le nostre piattaforme partono da un’attenzione all’ambiente certificata. Dall’energia verde impiegata negli stabilimenti di produzione alla totale deinchiostrabilità della carta stampata, all’assenza di emissioni VOC dei nostri sistemi, alla compatibilità alimentare dei nostri toner. La ricerca e sviluppo di Xeikon non prescinderà mai dal connubio tra sostenibilità ed eccellenza prestazionale. Quando le normative che disciplinano gli aspetti ecologici e di sicurezza diventeranno attuative, noi saremo già pronti e i nostri clienti già a norma.
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Sergio Andreani
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ggi percapire il cliente bisogna conoscere i suoi processi chiave di business e sfruttare i media più adatti peri suoi obiettivi
L’industria grafica sta attraversando una profonda trasformazione alimentata da un mercato che esprime esigenze diversificate e allo stesso tempo specializzate: forte produttività con elevata qualità e competitività nelle tirature minime. Oggi chi vuole capire il proprio cliente deve conoscere i suoi processi chiave di business e quindi sfruttare i media più adatti per consentirgli il raggiungimento degli obiettivi. Stampa digitale e ottimizzazione del workflow possono dare una risposta adeguata a chi saprà trarre vantaggio da soluzioni, ad esempio, web-to-print o business communication. Un contesto così sfidante stimola la motivazione a esplorare nuovi ambiti o approfondirne di noti: nell’editoria le nuove tecnologie di stampa, finishing e workflow forniscono nuova competitività in un mercato dove oggi la maggior parte delle tirature è sotto le 3.000 copie. Il settore del packaging è attratto dalla possibilità di personalizzazione e dalle soluzioni che Xerox già offre in ambito farma e manufacturing. La business communication, con la transizione verso il colore, è una realtà in crescita poiché lo sono le esigenze di cross media campaign, in una visione di più ampio respiro “paperless” di crossmedia publishing. Sergio Andreani, Production System Group Director di Xerox Italia
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Xerox La nostra storia Xerox Corporation (NYSE:XRX) è leader mondiale nella gestione dei documenti, in grado di offrire la più ampia gamma di soluzioni e di servizi di consulenza del settore. A seguito dell’acquisizione di Affiliated Computer Services Inc, Xerox è in grado di fornire il più ampio portafoglio di offerta nell’ambito della gestione documentale.
Le nostre specialità I molteplici servizi offerti da Xerox aiutano le aziende a sviluppare archivi online, condividere documenti e conoscenze in azienda, implementare centri stampa aziendali e processi online per personalizzare direct mail, fatture, brochure e altro ancora. Xerox offre inoltre software, servizi di assistenza e consumabili, quali toner, carta e inchiostro. I sistemi digitali di Xerox includono sistemi di stampa a colori e in bianco e nero, sistemi di stampa digitale, dispositivi multifunzione, stampanti di rete laser e Solid Ink, copiatrici e fax. i nostri numeri
Con sede a Norwalk (Connecticut, Usa), Xerox è al 147° posto nella classifica Fortune 500, con 130.000 dipendenti in tutto il mondo, dopo la finalizzazione dell’acquisizione di ACS nel febbraio 2010. L’azienda ha prodotto nel 2009 un fatturato di 22 miliardi di dollari. Ursula M. Burns ricopre il ruolo di Chief Executive Officer e di presidente di Xerox Corporation. La società ha sedi produttive in Irlanda, Gran Bretagna e Paesi Bassi e centri di ricerca e sviluppo (Xerox Research Centre Europe) a Grenoble in Francia. In Italia, l’azienda è presente con 7 sedi (Milano, Roma, Bologna, Padova, Torino , Napoli e Palermo) e una Business School a Salsomaggiore Terme.
I nostri progetti La filosofia dell’azienda, guidata da una costante attenzione sia nei confronti dei propri clienti che dei dipendenti, si basa su valori fondamentali quali la responsabilità sociale, la diversità, la sostenibilità ambientale e la qualità, guidati dalla passione per l’innovazione: Xerox investe infatti circa il 5% del proprio fatturato annuo in Ricerca e Sviluppo.
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Inchiostri per offset a foglio serie ad ampio spettro di applicazione
More than just ink ...
Una nuova serie versatile ed un aiuto effettivo per lo stampatore che necessita di coprire la più vasta gamma di applicazioni con un unico inchiostro. !NKREDIBLE MAXXIMA assicura ottimi risultati di stampa in ogni situazione. Alta trasparenza e brillantezza di colore in pieno rispetto delle specifiche DIN ISO 2846/1 e delle richieste colorimetriche ISO 12 647/2 certificate da FOGRA. MAXXIMA è un inchiostro a rapido setting e veloce essiccazione, utilizzabile grazie alle sue caratteristiche di resistenza meccanica, sulla maggior parte di supporti assorbenti.
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Frank Romano
futuro Il
stampa XXIsecolo
della
nel
“Se tutta la stampa scomparisse e qualcuno inventasse la comunicazione stampata, il mondo direbbe che siamo di fronte a un’invenzione meravigliosa!” Partiamo da questa citazione riportata in “The Future of Print in the 21st Century”, ovvero Il Futuro della stampa nel ventunesimo secolo, per proporvi la traduzione del libro di Frank Romano, una versione rivisitata per consentire la pubblicazione all’interno del Poligrafico. Undici capitoli che ripercorrono la storia e gli avvenimenti che si sono succeduti nell’arco di alcuni decenni nell’universo tecnologico. Ma anche, e soprattutto, uno sguardo acuto su come sta cambiando il mondo dei media e sulle ripercussioni che tali cambiamenti portano nella comunicazione stampata. E rispetto proprio ai nuovi scenari che si stanno aprendo, il libro di Romano ci porta a considerare che nell’intreccio tra media tradizionali e nuovi media è giusto ragionare in una logica di convergenza, vale a dire che il mondo della stampa e i media elettronici sono destinati a percorrere la strada della sinergia e dell’integrazione poiché, come sottolinea l’autore, “non sarà una questione di carta o pixel, ma piuttosto di carta e pixel”. 142
Indice
Introduzione Breve storia dei mezzi di comunicazione Capitoli 1. L’universo dei media
pag. 147
2. I media tra conflitti e alleanze
pag. 152
3. I trend nella comunicazione
pag. 155
4. Superare il divario tra i differenti media
pag. 157
5. Conoscere il consumatore
pag. 161
6. Mass media e media stocastici
pag. 169
7. Il potere della stampa nell’editoria
pag. 173
8. L’influenza della stampa nella promozione
pag. 177
9. L’importanza della stampa nella comunicazione
pag. 181
10. Comunicazione POP e place-based
pag. 185
11. Il futuro della stampa
pag. 188
L’autore: Frank Romano, professore emerito presso il Rochester Institute of Technology (RIT) negli Stati Uniti, è nel settore della stampa e dell’editoria da 50 anni. Autore di migliaia di articoli e di oltre 40 libri fra cui l’Encyclopedia of Graphic Communications, la pubblicazione di riferimento nel settore, Romano è stato citato da New York Times, Wall Street Journal, Times of London, USA Today, BusinessWeek, Forbes e molti altri. È redattore di EDSF Report e colonnista per WhatTheyThink.com. Copyright testo © 2010 Frank Romano Copyright immagini © 2010 Eastman Kodak Company La versione italiana del libro “Il futuro della stampa” è sponsorizzata da Kodak S.p.A. Traduzione a cura di Vanna Pizzetti
Breve storia dei mezzi di comunicazione
frank romano
La storia dei mezzi di comunicazione è legata alla ricerca, da parte dell’uomo, di stabilire relazioni sociali, trasmettere conoscenza, svolgere attività commerciali, religiose, ludiche. Le immagini sono le prime forme di comunicazione, lo testimoniano le pitture rupestri ritrovate nelle caverne, tentativi rudimentali di raccontare scene di vita quotidiana che risalgono a un periodo compreso tra il 45.000 e 25.000 a.C. Ad esempio ci sono immagini di bisonti feriti nelle caverne di Altamira (Spagna, 15.000-10.000 a.C.) e quasi nello stesso periodo sulla parete della grotta di Lascaux (Francia) l’uomo raffigura buoi, bisonti e altri animali. L’incisione più antica, tracciata su una zanna di mammuth, viene trovata nei pressi di Vogelherd (Germania, 30.000 a.C.) Dall’alba della civilità, l’immagine rappresenta dunque un mezzo di comunicazione capace di superare il tempo e sostituirsi al linguaggio. Il linguaggio dà vita alla cultura orale. La parola publish deriva dalla Bibbia e significa comunicazione verbale, parlare di qualcuno o di qualcosa. In una fase in cui solo la memoria e l’arte possono tramandare il passato, anche le canzoni sono una forma di narrazione. Poi, nel corso del tempo, la parola diventa parola scritta.
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La scrittura nasce come forma logografica. I simboli rappresentano idee e in seguito suoni, mentre l’alfabeto si utilizza per tramandare
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frank romano il futuro della stampa
la parola. I Fenici, i primi a sviluppare una scrittura alfabetica, sono commercianti di porpora, pigmento che ricavano dalle conchiglie. Il termine “phoenicia” deriva dal greco “foinix”, e il suo significato è porpora. I Fenici inventano l’alfabeto per etichettare gli otri utilizzati per trasportare le merci da vendere nel Mediterraneo. Ciò che all’inizio è affidato alla memoria viene in seguito trascritto e divulgato mediante due supporti: la pergamena e il papiro. La pergamena si ricava dalle pelli degli animali che sono prima tese, poi essiccate e infine lisciate con la pietra pomice. Una volta pronta, la pergamena è tagliata in fogli e rilegata. In un certo senso, con i fogli di pergamena rilegati assistiamo alla nascita del primo libro. Il processo di lavorazione del papiro prevede l’apertura della canna di papiro, che viene ridotta in striscie sottili e successivamente pressata fino a diventare piatta; anche in questo caso per rendere liscia la superficie si utilizza la pietra pomice. Questo processo porta alla produzione di rotoli di papiro. Durante il Medioevo, i monaci che si occupano della trascrizione dei testi lavorano come in una moderna linea di assemblaggio. Un monaco si occupa dei disegni floreali, un altro delle illustrazioni e gli altri dei testi e della rilegatura. A partire dall’età di Carlo Magno nasce l’alfabeto minuscolo, che si diffonde in tutto il Sacro Romano Impero. La stampa nasce in Corea e Cina e una delle prime matrici di stampa è la tavoletta d’argilla e successivamente il blocco di legno. Ancora dopo l’invenzione della stampa, le immagini sono intagliate nel legno o incise sul metallo in modo da formare una superficie di stampa in rilievo. Ciò che Gutenberg inventa è semplicemente l’uso di caratteri mobili, invenzione che consente di automatizzare la produzione di libri, opuscoli e altri tipi di prodotti stampati. Il primo elemento di cui la stampa necessita è la carta. Gli inventori della carta sono i Coreani che la producono utilizzando come materia prima un impasto di fibre vegetali e stracci. Ridotto in poltiglia, l’impasto è immerso in appositi setacci. Una volta scolata via l’acqua, lo strato di fibre si essicca su un telaio fino a ottenere un foglio di carta. In seguito la carta sarà prodotta utilizzando come materia prima la polpa di legno. Il secondo elemento necessario per sviluppare il processo di stampa è un sistema di riproduzione; quest’ultimo è costituito da tre elementi: caratteri mobili, inchiostro e torchio. Gutenberg ha il merito di sviluppare tutti questi elementi e organizzarli in un sistema. Poiché con questa sua nuova invenzione Gutenberg ha l’obiettivo di commercializzare la Bibbia vendendola però al costo di un codice manoscritto, la pubblicazione viene ideata secondo i criteri dei manoscritti.
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Aldo Manuzio dà un contributo significativo all’ampliamento della cultura grazie alla stampa e all’editoria, in ciò favorito dalla nascita delle università e dalla loro richiesta di libri di testo. Manuzio pubblica i lavori di Platone, Aristotele oltre ad altri autori greci e romani. In questo suo percorso editoriale vuole anche realizzare dei libri tascabili e per produrli ha bisogno di caratteri speciali che permettono di inserire più
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parole su una riga. Nasce così il famoso carattere “italico” (corsivo). Il precursore del primo quotidiano vede la luce in Germania nel tardo 1400: si tratta di un notiziario che riporta l’elenco delle navi che entrano nei porti tedeschi. A queste notizie prettamente commerciali se ne aggiungono in seguito altre dando così vita ai quotidiani. Nel mondo di lingua anglosassone i precursori dei quotidiani sono i “corantos”, piccoli opuscoli prodotti in occasione di eventi speciali. Il primo titolo pubblicato in seguito nel 1622 è The Weekly News, seguito nel 1640 e 1650 da una marea di altri titoli con un formato simile al giornale. Il primo vero quotidiano in inglese è il London Gazette (1666) mentre in America il primo quotidiano, Publick Occurrences, nasce a Boston nel 1690. Sempre nello stesso periodo prende forma un altro prodotto editoriale costituito da articoli e saggi: la rivista. Libri, riviste e quotidiani consentono alle persone di condividere le stesse informazioni contribuendo così alla diffusione della conoscenza. La pubblicità nasce come conseguenza dell’editoria e della stampa. L’invenzione della stampa nel 1400 porta alla comparsa dei primi volantini ed è il 1472 quando William Caxton prepara il primo inserto pubblicitario in inglese, un volantino utilizzato per promuovere la vendita di un libro di preghiere. Duecento anni dopo viene pubblicato il primo annuncio pubblicitario di un quotidiano, un messaggio che offre una ricompensa a chi ritrova dei cavalli rubati. Nelle colonie americane, il Boston News-Letter, primo quotidiano stampato regolarmente in America, inizia a pubblicare le pubblicità nel 1704. Circa 25 anni dopo Benjamin Franklin rende le pagine pubblicitarie più leggibili usando dei grandi titoli. La professione di pubblicitario nasce a Filadelfia (Pennsylvania) nel 1841 quando Volney B. Palmer apre un ufficio come agente pubblicitario. Gli agenti contrattano con i quotidiani grandi spazi pubblicitari a tariffe scontate rivendendo poi lo spazio agli inserzionisti a una tariffa più alta. Oltre a seguire gli aspetti contrattuali delle inserzioni, gli agenti si occupano anche di creare i messaggi pubblicitari. Nel 1869 Francis Ayer compra la Palmer e fonda la N.W. Ayer & Son, un’agenzia che esiste ancora oggi. Ayer trasforma il lavoro dell’agente tradizionale fatturando le pubblicità esattamente quanto pagate all’editore aggiungendo però all’importo una commissione. Nel 1856 Robert Bonner è il primo a pubblicare un’intera pagina pubblicitaria su un quotidiano, uno spazio che serve a promuovere una sua stessa pubblicazione letteraria, il New York Ledger. Dal 1860 la pubblicità comincia ad apparire nelle riviste nazionali mensili.
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Arriviamo così alla fotografia e al cinema. Le immagini da statiche cominciano a essere in movimento e a raccontare storie, ampliando gli orizzonti della cultura. Gran parte dell’invenzione della fotografia è strettamente collegata alla stampa in quanto le immagini devono essere stampate. Il sistema postale viene utilizzato come sistema di spedizione degli stampati. Dopo il 1900 tutti in America sono in grado di ricevere posta e questa distribuzione stimola sia l’industria del direct marketing sia dei cataloghi.
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frank romano il futuro della stampa
Il telegrafo, che si può definire “l’internet Vittoriano”, getta le basi per il telefono. I cavi che formano le reti di telecomunicazione negli Stati Uniti diventano la piattaforma per il telegrafo, il telefono, la prima trasmissione televisiva e la prima connessione a internet. Da sempre l’uomo cerca di inviare le informazioni velocemente abbattendo così le lunghe distanze. Ma messaggeri, cavalli e treni non sono abbastanza veloci. Nel 1830 in Francia e Gran Bretagna si diffondono i primi sistemi elettrici (a batteria) e nel 1840 Samuel F. B. Morse sviluppa l’omonimo sistema (e il codice) che permette di collegare l’America, l’equivalente dell’attuale internet. Nell’arco di 30 anni quasi tutto il mondo è collegato via cavo. Ma né il telegrafo né il telefono hanno ripercussioni negative sulla stampa, anzi. In questo periodo si pubblicano più quotidiani, più libri, più riviste e presto queste pubblicazioni, con lo svilupparsi dell’economia, sono anche piene di pubblicità che promuovono nuovi prodotti e servizi. Grazie poi a Guglielmo Marconi, inventore di un’applicazione per le onde Hertziane, nasce la radio, strumento che porta la comunicazione audio alla massa. È poi la volta della televisione, dei satelliti, delle televisioni via cavo con controllo in remoto, Dish TV e TiVo. Negli anni Cinquanta si comincia a parlare di computer e applicazioni computerizzate; il mainframe diventa prima mini e poi desktop, laptop e palmtop. Quello che è uno strumento per chi lavorava in ufficio diventa un’applicazione di massa e la possibilità oggi di collegarsi a internet stimola la crescita dell’uso di computer. I cavi utilizzati per le linee telefoniche iniziano a trasportare dati e il cavo in rame lascia spazio alle fibre ottiche: in seguito si passa alla banda larga wireless e a internet che prima è testo, poi immagine e quindi animazione, audio e ora video e filmati. La comparsa di internet cambia il mondo; è il risultato di un pensiero visionario di un piccolo gruppo di persone che negli anni 60 vede nei computer lo strumento ideale per condividere le informazioni. In tutto questo però la stampa non ha mai trovato un concorrente pericoloso. Dalla sua nascita avvenuta 550 anni fa, passando attraverso l’invenzione di radio, cinema, televisione e persino pc, la comunicazione stampata ha continuato a dominare la nostra società e le nostre culture. Oggi però internet si è propagata in tutto il mondo. L’uso delle e-mail è esploso così come sul web sono sbocciati colori, foto, grafica, video. Ogni giorno milioni di persone sono online, comunicano, lavorano, comprano, imparano e si divertono entrando nella più grande biblioteca mai esistita al mondo. Alla fine la stampa ha incontrato un concorrente degno di questo nome. La carta è destinata a mantenere uno spazio privilegiato anche se non sarà più il mezzo dominante. I prodotti stampati resteranno a fianco dei media elettronici e viceversa. Sia che si tratti di comunicazione cross-media o multi-channel, il nuovo ordine del mondo dei media è quello delle sinergie e dell’integrazione. Non si parla di carta o pixel, ma piuttosto di carta e pixel. È il nuovo sfavillante mondo dei media. IPI 120/10
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1 L’universo dei media
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Media (plurale di medium, mezzo) è la forma abbreviata del termine “media of communication” e si riferisce alla diffusione di fatti, opinioni, notizie, informazioni ecc. attraverso quotidiani, riviste, cinema, radio, televisione, web, poster, libri, cd, dvd, e-book e altre forme di editoria. Il mercato dei media
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Nel grande mix dei progetti di marketing, promozione e pubblicità il ruolo della comunicazione stampata sta cambiando. Ma come e in che misura? Prendendo spunto da un’interessante ricerca presentata dall’Institute for The Future, negli 11 capitoli che seguono si mettono a fuoco alcuni aspetti legati all’universo dei media.
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Il mercato dei media è una combinazione di canali di comunicazione, ognuno dei quali indirizzato a un pubblico diverso oppure a un target omogeneo ma raggiunto con più mezzi.
Mass media
Il termine mass media si usa per definire il segmento dei mezzi concepito per raggiungere un pubblico molto ampio (grande almeno quanto l’intera popolazione di una nazione). Il vocabolo viene coniato negli anni Venti quando si assiste all’avvento dei network delle radio nazionali, dei quotidiani e delle riviste a diffusione di massa. Secondo alcuni esperti il pubblico dei mass media forma la società di massa, un pubblico particolarmente sensibile all’influenza della pubblicità. Sono considerati mezzi diretti al largo pubblico nazionale televisione, radio, quotidiani, riviste di interesse generale, business e consumer, mailing di massa, blast e-mail (tipo di mailing distribuito a un ampio elenco di destinatari) e telemarketing verso numeri casuali.
Mass media utilizzati per raggiungere un vasto pubblico Televisione Negli Stati Uniti con la pubblicità sui programmi televisivi dei tre network nazionali ABC, NBC e CBS, si può raggiungere nello stesso tempo la maggioranza della popolazione. Oggi per avere la stessa copertura l’inserzionista deve utilizzare una combinazione di dieci o più mezzi. Radio La radio è meno nazionale rispetto al passato e, anche se i maggiori network offrono notizie e pubblicità nazionali, quasi tutte hanno una programmazione locale. Quotidiani Le testate USA Today e Wall Street Journal hanno una diffusione nazionale come pure il New York Times, anche se quest’ultimo non è disponibile in tutti i mercati. Poiché i quotidiani hanno edizioni regionali o locali, per raggiungere il maggior pubblico possibile occorre pianificare la pubblicità in un gran numero di pubblicazioni.
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Riviste e giornali I periodici si indirizzano a un pubblico mirato interessato, ad esempio, alle scienze, all’arte, all’ambiente universitario ecc. mentre le riviste hanno sia un orientamento business sia consumer. Nella tipologia di riviste business ci sono testate sia generaliste sia dedicate a specifiche aree di mercato. Negli Stati Uniti oggi si contano circa 18.000 riviste, meno rispetto alle 19.000 testate di pochi anni fa. Alcune (ripeto alcune) pubblicità su riviste e periodici stanno perdendo terreno a causa della televisione e della Tv via cavo mentre una quantità minima di pubblicità si è spostata su internet. A ogni modo, riviste e giornali sono tuttora mezzi strategici per raggiungere grandi segmenti di pubblico e associano alla versione stampata il sito web e la versione online.
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Mailing di massa Sul fronte dei mailing di massa, teoricamente, chi esegue un’operazione di marketing può raggiungere ognuno dei 60 milioni o più di indirizzi degli USA, ma a causa dell’aumento dei costi postali fare un mailing di massa diventa un’operazione costosa. I mailing generalisti sono sostituiti da azioni di direct marketing mirate. Blast e-mail Anche per quello che riguarda le blast e-mail, se la spedizione viene eseguita a pioggia si ha lo stesso effetto dei mailing di massa: tuttavia con il termine e-mail si intende anche un messaggio per un pubblico mirato. Telemarketing verso numeri casuali La scelta degli utenti da chiamare con questo tipo di telemarketing può non essere basata su dati demografici ma su aree geografiche.
Mezzi segmentati e mezzi profilati
Passando poi alla categoria dei mezzi segmentati troviamo i mezzi indirizzati a un pubblico nazionale ma più mirato. Questi sono: Tv locali/ via cavo, radio e quotidiani locali, riviste specializzate, database e-mail (comunicazione inviata a una lista di e-mail), internet pop-up (finestre con pubblicità legate a un sito che si sta visitando o che si aprono a prescindere da quest’ultimo e che se non gradite si possono bloccare), promozioni in-store/ POP. Rientrano invece nella categoria dei media profilati quei mezzi indirizzati a un target di consumatori più definito: mail mirate, telemarketing profilato, pubblicità internet profilata, sponsorizzazioni e permission (opt-in) e-mail (e-mail inviate a utenti che hanno acconsentito di ricevere messaggi pubblicitari o informativi su prodotti o servizi di loro interesse). In tutti questi casi si dispone di alcuni dati sul target al quale ci si rivolge. Mezzi verso utenti selezionati Si tratta di mezzi indirizzati a utenti che ne hanno fatto richiesta. In questo caso la comunicazione è rivolta a un utente che ha risposto via internet, telefonicamente o per lettera o e-mail.
Altri media
Tra i mezzi più generalisti ci sono le pubblicità outdoor, pubblicità place-based (pubblicità rivolta a persone che partecipano a un evento particolare, ad esempio a uno spettacolo teatrale dove c’è il posto numerato) e collaterali costituiti da brochure, volantini, opuscoli ecc. che promuovono prodotti e servizi. Quest’ultima tipologia di stampati è in crescita poiché non ha un equivalente in formato elettronico.
Il mondo dei media dal 1980 al 2010
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Dal 1980 al 2000 la stampa perde circa il 4% della quota del mercato pubblicitario e degli investimenti di marketing con la previsione di arrivare a perdere circa il 13% dal 1980 al 2010. Per l’industria della stampa ogni punto di percentuale rappresenta circa 2 miliardi di dollari
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di profitti, se non di più. Questo non è un quadro confortante se non si prendono misure per contrastare il calo della stampa rispetto ad altri media. Un elemento da monitorare con attenzione resta il servizio postale poiché i costi elevati di spedizione rappresentano un deterrente alla sua crescita. In questo scenario la comunicazione indirizzata a una persona o a un gruppo di persone sfruttando informazioni demografiche o provenienti da database è in crescita. I metodi tradizionali di comunicazione (verso un pubblico non mirato) sia con stampati sia via web non mostrano una significativa crescita. Per contro, mailing indirizzati a un target mirato, cresciuti moderatamente e in maniera costante nel corso degli anni, diventano uno strumento di marketing importante. I volantini, le brochure, i pieghevoli e tutti gli altri stampati distribuiti in occasione di mostre, fiere, meeting ecc. sono tendenzialmente in crescita. Certo, ci sono alcune pubblicità che attirano talmente l’interesse dell’utente tanto da spingerlo ad andare poi sul web per avere maggiori informazioni, ma in molti casi la gente vuole qualcosa di tangibile quando si trova in un negozio, in una banca, a un meeting o in qualsiasi altro posto dove venditori e potenziali acquirenti si incontrano. Il marketing, e come sua naturale estensione la pubblicità e la promozione, influiscono sui profitti dell’industria della stampa che ha quindi bisogno di elaborare strategie concrete per orientare le aziende nell’ampia scelta dei prodotti stampati.
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I quotidiani oltre a registrare un calo di lettori devono affrontare anche una perdita significativa di annunci economici che sono migrati verso internet (e-Bay è un esempio). Le tariffe pubblicitarie dei quotidiani sono più basse rispetto a quelle della televisione che a sua volta però, pur raggiungendo praticamente tutti i gruppi demografici, sta perdendo alcuni utenti a causa delle Tv via cavo. Il direct mail è considerato un mercato in crescita anche se penalizzato dagli elevati costi postali che spingono pertanto a scegliere mailing verso target mirati. La radio resta un mezzo di comunicazione conveniente: ha una programmazione quotidiana e può arrivare ovunque. Tuttavia non fornisce un feedback soddisfacente degli ascoltatori e ha meno impatto rispetto agli altri mezzi perché non ha immagini. Le riviste, spaziando in vari settori di mercato e di interessi, permettono alle aziende di realizzare una comunicazione dedicata a un pubblico specifico. Il web presenta vantaggi e svantaggi quando confrontato ad altri media. Relativamente alla pubblicità i vantaggi derivano dal contatto con l’utente, dal feedback, dalla gran quantità di informazioni che si possono spedire e dal costo. Il web tuttavia ha un basso contatto-utente in confronto a quello del mezzo televisivo (ore passate davanti alla televisione), ma consente di misurare i contatti e questo per le aziende è molto allettante.
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Percentuali di tutta la pubblicità/marketing 1980 1990 2000 n Mass media Tv 7.7 5.9 4.7 1.5 1.2 1.4 Radio nazionali 2.9 2.3 2.3 Giornali nazionali 2.1 1.7 1.6 Riviste generaliste 8.4 8.9 7.1 Mailing di massa 0 0 1.1 Blast e-mail 2.0 1.0 Telemarketing vs numeri casuali 3.2 3.1 4.1 4.7 Inserti sciolti 1.1 1.2 1.1 Cataloghi subtotale 30 27.3 25 n Mezzi segmentati Tv locali/via cavo Radio locali Quotidiani locali Riviste specializzate Database e-mail Pop-up su internet Promozioni in-store/POP Pagine Gialle
3.8 1.2 1.4 1.4 1.1 1.4 1.5 5.1 1.1 18
9.7 4.1 18.1 3.6 0 0 2.5 2.7 40.7
11.5 4.0 16.1 3.4 0 0 2.0 2.9 39.9
12.1 4.8 10.1 2.3 1.2 0.6 2.9 3.3 37.3
9.9 3.5 7.0 1.7 5.1 0.3 4.7 3.1 35.3
1.1 3.1 0 1.1 0 5.3
1.5 4.1 0 1.2 0 6.8
2.6 3.1 0.9 1.3 1.2 9.1
4.2 1.1 1.2 2.6 3.2 12.3
n Mezzi verso utenti selezionati Risposta via internet 0 6.1 Risposta telefonica 2.1 Risposta tramite lettera 0 URLs personalizzata 0.9 Transazionale subtotale 9.1
0 5.6 1.5 0 2.1 9.2
1.2 3.3 1.4 0.1 3.3 9.3
2.1 1.1 0.7 2.7 3.8 10.4
TOTALE
2.2 0 0 10.6 2.1 14.9 100
3.1 0 0.3 9.5 3.9 16.8 100
3.6 0.7 2.7 7.4 4.9 19.3 100
4.1 2.9 4.2 6.2 6.6 24.0 100
Stampa Non stampati Totale
60.4 36.5 96.9
60.4 35.5 95.9
57.3 38.0 95.3
54.2 40.7 94.9
subtotale
n Mezzi profilati Mail verso un target definito Telemarketing profilato Pubblicità profilata internet Sponsorizzazioni Permission (opt-in) e-mail subtotale
n Altri media Pannelli pubblicitari, altre affissioni Rivestimento automezzi e palazzi Pubblicità place-based Stampati collaterali Packaging subtotale
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151 Fonte: IFTF, da McCann-Erickson e DMA
2 I media tra conflitti e alleanze
Nel 1995 accadono alcuni eventi che portano a una convergenza di interessi tra i diversi media: in quell’anno viene presentato il browser Netscape, a luglio fa la sua comparsa Amazon.com e il formato PDF acquisisce grande popolarità. Sempre nello stesso anno viene rilasciato Windows 95 che in soli quattro giorni vende più di un milione di copie. Il mondo dei computer fino alla fine degli anni Novanta si sviluppa a gonfie vele senza dare alcun segnale negativo. Un surplus nella produzione di carta spinge a un certo punto le cartiere ad esportare all’estero, creando di riflesso una penuria di carta negli Stati Uniti, cosa che determina un aumento dei prezzi degli stampati. L’aumento dei prezzi della carta e la difficoltà di reperimento sono le due ragioni per le quali gli inserzionisti cominciano a vedere internet come un’alternativa ad alcune forme di comunicazione stampata. Con l’affermarsi di internet, diventa sempre più frequente anche il suo utilizzo per azioni di direct marketing. La gente trascorre gran parte del tempo online e si comincia a pensare alla pubblicità sul web come a una forma di comunicazione misurabile. Man mano che la tecnologia avanza cresce anche la presenza di pubblicità sul web. Va precisato che l’interesse per internet non aumenta di fatto la spesa pubblicitaria delle aziende: si ridistribuisce semplicemente il budget su media diversi.
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Secondo Price Waterhouse, nel 2003 solo il 3% della spesa pubblicitaria è destinato al web. Oggi internet si utilizza di più ma il costo è decisamente inferiore rispetto alla stampa e questo trend può far sembrare il web poco rilevante nel mix pubblicitario. Nonostante il mercato pubblicitario si rivolga sempre più di frequente a internet, si registra un risparmio sul costo complessivo dovuto alla riduzione del costo della pubblicità-web. Sia la comunicazione web che quella stampata sono importanti, ma hanno diverse funzioni e presentano vantaggi e svantaggi. Molti ritengono che queste due forme di comunicazione siano in concorrenza tra loro ma il punto non è questo: è importante capire che insieme possono
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formare un nucleo multimediale più forte, ognuno compensando le debolezze dell’altro e ciascuno beneficiando dei rispettivi punti di forza.
La stampa e il web
Ogni anno si spediscono 208 miliardi di prodotti postali e oltre il 54% delle spedizioni che viaggiano via posta è costituito da stampati commerciali o riviste. La stampa ha una speciale caratteristica: può essere recapitata a chiunque. “I pubblicitari oggi richiedono sistemi rapidi di misurazione della risposta. E per tutti i mezzi” Lo svantaggio della stampa è la sua mancanza di certezza rispetto al raggiungimento del target. Da sempre il costo del materiale stampato è usato per determinare la sua efficacia. In altre parole quello che è stampato deve raggiungere effettivamente il target di utenti. Se con internet non siamo in grado di raggiungere tutti, possiamo però misurare la risposta di un’inserzione pubblicitaria. Con PFP, pay for performance (pagare solo il risultato ottenuto), possiamo monitorare quanti contatti si sono registrati per una pubblicità online. Nel momento in cui più società investono per monitorare comportamenti e bisogni degli utenti online, è possibile mettere a punto strategie di marketing mirate allo scopo di rendere la pubblicità più efficace. La comunicazione stampata oggi permette di realizzare il marketing verso un target mirato e il marketing segmentato (verso gruppi di un target) e, grazie a database con informazioni profilate, è possibile realizzare azioni di marketing più efficaci. In futuro sia la stampa sia la comunicazione elettronica saranno in grado di utilizzare queste informazioni per rendere più efficaci le azioni di mix marketing.
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Un cliente, o un potenziale cliente, deve essere raggiunto tre volte da una comunicazione pubblicitaria prima che compia un’azione di risposta allo stimolo: più un prodotto risulta familiare e più aumenta infatti la propensione all’acquisto. Per una comunicazione efficace la stampa deve lavorare in sintonia con il web per trasmettere un messaggio ben strutturato in grado di raggiungere il consumatore tante volte quante sono possibili. La stampa è vista come un mezzo statico che ha bisogno di tempo per essere concepito, prodotto e distribuito. Sviluppare un progetto di comunicazione stampata richiede infatti tempo, indipendentemente dal suo output finale. In più la stampa deve essere gestita e distribuita da persone competenti, a differenza di internet dove l’informazione può essere spedita da chiunque. Con internet però la comunicazione è immediatamente disponibile e l’utente finale può accedervi in qualsiasi momento. Diverso dal collocare un’informazione in un medium stampato poiché l’utente, per averla, deve recarsi presso un’edicola, una libreria, un negozio. Poiché occorre molto tempo per produrre uno stampato, la comunicazione stampata gode di una buona reputazione, essendo considerata per questo attendibile. Come dire: se dietro la produzione di questo stampato c’è un grande sforzo, in termini di lavoro e investimento, questa pubblicazione di certo dovrà essere autorevole. A differenza del web, lo stampato, una volta prodotto, non può più essere aggiornato a meno di rifare l’intero documento. L’informazione stampata sembra più affidabile e credibile rispetto a internet che viene considerato inconsistente, qualcosa che può essere cambiato senza preavviso.
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Più della metà degli abitanti di New York City e aree circostanti vanno e vengono dal posto al lavoro utilizzando un mezzo pubblico. Escludendo i Blackberry e altri device elettronici, la maggior parte dei pendolari durante gli spostamenti non ha accesso a internet. Ecco perché la stampa – quotidiani, riviste e libri – è, ancora in questa fase storica, il medium che più si adatta ai pendolari. In futuro i pendolari potrebbero avere al posto della carta stampata un media elettronico. Una volta che questa tecnologia sarà accessibile e avrà una diffusione di massa, la stampa potrebbe perdere terreno.
La stampa alleata della comunicazione elettronica
I consumatori passano più di 9 ore del loro tempo usando media diversi per i quali l’industria spende più di 262,8 miliardi di dollari all’anno. La spesa pubblicitaria su questi mezzi dovrebbe aumentare del 9.6% in pochi anni. Integrare la pubblicità fatta su un singolo prodotto in tutti questi media è il trend futuro. Secondo Wikipedia “un’azione di marketing integrata è la combinazione di due o più forme di marketing usate per vendere un prodotto o un servizio”. La stampa, il web e la Tv hanno tutti la necessità di lavorare insieme per fornire al consumatore il medium più appropriato ed efficace per convogliare le informazioni. Man mano che l’era digitale avanza, anche le aziende diventano più consapevoli delle innovazioni tecnologiche offerte dai media attuali, come ad esempio il direct marketing e la stampa di dati variabili. Questi strumenti consentono di creare forme di pubblicità personalizzate e indirizzate direttamente all’utente. Secondo Mark Suchecki, autore di Integrated Marketing: Making it Pay, “il direct mail tradizionale genera una risposta pari all’1.5% mentre una campagna integrata supera il 12%”. Cliccare, chiamare o visitare sono le tre parole che meglio sintetizzano il marketing mix di oggi. I consumatori oggi chiedono di poter accedere in maniera veloce, immediata e sicura alle informazioni utilizzando una pluralità di mezzi. Il World Wide Web permette agli utenti di fare ricerche in rete a qualsiasi ora del giorno così come la vendita e i servizi via telefono possono essere attivi oltre l’orario normale o fornire addirittura un supporto 24 ore su 24 permettendo così all’utente di interagire in maniera leggermente più personale. Visitare un grande magazzino consente al consumatore di entrare in contatto con il prodotto, di provarlo, confrontarlo. In futuro siti come Amazon.com o altri di tipo personalizzato sono destinati ad aumentare i contatti. Va detto tuttavia che le società di e-commerce che hanno anche punti vendita reali forniscono qualcosa che altri media non possono: un prodotto.
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Secondo la BBC News negli ultimi 5 anni la percentuale di gente che ha comprato qualcosa tramite internet è aumentata dal 37 al 94% e si stima che questo dato sia in continua crescita. “In tutto questo la stampa come mezzo pubblicitario cresce non tanto perché ha la meglio rispetto ai nuovi mezzi, ma perché trova nuove modalità per interagire con essi, quando cioè ci si renderà conto che la stampa non è una questione di anche/o ma è anche/e”. Si può immaginare che in prospettiva ci sarà il consumatore che legge il catalogo ricevuto per posta e ordina al computer i prodotti che desidera.
3 I trend nella comunicazione
Nel 1995 assistiamo ad altri cambiamenti che coinvolgono il mondo della stampa e che decretano la fine di un’era: prima c’era la vecchia industria della stampa e poi si fa strada la nuova. Sempre nel ‘95 la carta, internet, il formato PDF, i cd e i pc formano un nuovo paradigma: le aziende di stampa sono 62.000, il numero più alto mai registrato.
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Gli editori hanno ben presente il Great Paper Shortage del 1995, quando la domanda di carta supera l’offerta causando così un’impennata dei prezzi. Questa turbolenza era iniziata negli anni Ottanta in concomitanza con un aumento nei consumi di carta. La scarsa disponibilità aveva fatto lievitare i prezzi. Per affrontare questa mancanza di carta nel 1995 il Governo federale aveva messo in atto la Paperwork Reduction Act e in seguito la ClingerCohen Reform Act nel 1996.
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La nascita di internet risale agli anni ‘50 e ‘60 e, come molti sanno, viene inventato dal ministero della Difesa USA come mezzo di comunicazione da usare nel caso di attacco da parte della Russia. Nel 1989 il fisico Tim Berners-Lee, con altri rappresentanti dell’Organizzazione europea per la Ricerca nucleare di Ginevra, noto come CERN, il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, propone un nuovo protocollo di comunicazione internet per fornire l’accesso alle informazioni ai membri della comunità scientifica internazionale. Questo protocollo, che diventa il World Wide Web nel 1991, è basato sull’ipertesto. Nel 1993 Marc Andreessen e gli studenti dell’Università dell’Illinois National Center for Supercomputing Applications (NCSA) sviluppano il browser Mosaic. Andreessen diventa poi nel 1995 uno dei fondatori di Netscape, il primo browser grafico commerciale. Gli host di internet prima del browser erano 313.000 e sono arrivati a 6.642.000 dopo il browser. Oggi stiamo per raggiungere il miliardo e un terzo degli abitanti del pianeta ora usa internet. Nel 1991 Adobe rilascia il PDF che nel 1995, dopo essere diventato uno standard, conta circa 10 milioni di reader scaricati: nel 1999 diventano 50 milioni, nel 2001 220 milioni, nel 2002 300 milioni e dal 2004 750 milioni. Oggi la cifra supera il mezzo miliardo. Secondo le stime nel 1995 erano in uso circa 43 milioni di pc e computer, cifra questa che in tre anni è raddoppiata. Oggi i computer e le applicazioni in uso superano il miliardo. Nel 1982 Sony e Philips sviluppano il cd-rom e dal 1995 quasi tutti i computer hanno un drive per cd. Come in un puzzle tutte queste tecnologie trovano nel 1995 una collocazione per fornire alternative alla diffusione delle informazioni. Nel giro di pochi anni quasi tutte le informazioni federali su carta vengono trasformate in formato elettronico e oggi sono oltre quattro trilioni le pagine in formato PDF. Molti di questi contenuti sarebbero delle stampe se non esistesse l’alternativa elettronica. Arriviamo così al 2009: negli Stati Uniti ci sono circa 36.000 aziende di stampa, destinate a diventare circa 30.000, la metà di quelle registrate nel 1995. La divisione stampa stessa del Governo sta stampando meno che in qualsiasi altro momento della sua storia. Si stima che circa il 20% di tutta la stampa scompaia, e con essa stampatori, servizi di prestampa, cartiere, fornitori, associazioni, riviste, consulenti e tutti i player dell’eco-sistema della stampa.
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Oggi siamo giunti alla conclusione che la stampa e i media elettronici devono lavorare insieme e dal 2010 in poi assisteremo a una combinazione e a un collegamento dei media per fornire contenuti a chiunque e in qualsiasi momento. Chiamatelo sistema cross media o sistema multi-canale, sta di fatto che il nuovo mondo dei media va verso sinergie e l’integrazione: non carta o pixel, ma piuttosto carta e pixel.
4 Superare il divario tra i differenti media
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La tecnologia contribuisce a rivoluzionare il mondo della comunicazione. Si passa da un media tradizionale – la stampa – a internet che diventa il più grande antagonista della comunicazione stampata. In questi ultimi anni gli editori si sono interrogati a lungo su come riuscire a trovare un equilibrio tra contenuto stampato e digitale arrivando alla conclusione che la gente li vuole entrambi. Ecco perché un prodotto stampato che abbina anche il sito web è il modo migliore per rispondere a questa esigenza. Non è infatti del tutto insolito che un lettore di una rivista vada poi in internet per cercare ulteriori informazioni, foto, video, elementi interattivi e link. Il desiderio di conoscenza implica una ricerca di contenuti che oggi si è spostata quasi completamente su internet. L’utente che va online ha la comodità di scegliere il contenuto che desidera e stampare solo le informazioni che gli interessano. Anche le biblioteche oggi vivono nell’era digitale poichè forniscono l’accesso al contenuto, la maggior
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parte del quale sul web. Alcune propongono anche abbonamenti a database digitali per consentire di accedere alle informazioni online in qualsiasi momento. Un esempio del concetto di biblioteca del futuro è rappresentato dalla libreria digitale Google Print e Google Library Project. La mission di Google è quella di organizzare le informazioni di tutto il mondo facendo convergere prodotti stampati e contenuti digitali “con la speranza di avvicinare più utenti al libro, magari proponendo edizioni speciali difficilmente reperibili. L’obiettivo è lavorare insieme agli editori e alle biblioteche per creare un catalogo completo di tutti i libri, in tutte le lingue”. Il progetto Google Library Project nasce dall’idea di collaborare con le biblioteche per scansire le loro collane di libri, portarle in internet e renderle disponibili in base ad alcuni criteri standard. I libri non protetti da copyright si possono visualizzare interamente mentre quelli con copyright limitano la lettura a un paio di pagine. Grazie alla facilità di accesso ai libri, si presume che la stampa possa trarne un enorme vantaggio. Una volta che l’utente trova il libro di suo interesse, Google fornisce i link per comprarlo o le informazioni sulle biblioteche che ne dispongono.
Dalla carta ai pixel e viceversa
Oggi nonostante internet e la possibilità di accesso ai documenti online, la gente continua a stampare, sia in ufficio sia a casa. È il caso delle e-mail e degli allegati, dei testi scaricati da internet o, ancora, delle newsletter. Insomma, si stampa molto. Prendiamo ad esempio le newsletter che solo qualche anno fa erano stampate e poi spedite. Oggi, sebbene la maggior parte delle newsletter sia distribuita elettronicamente, molti preferiscono stamparle piuttosto che leggerle sul computer. Questa abitudine porta a un cambiamento nei processi di stampa utilizzati: dalla stampa commerciale di grandi tirature si passa a un maggior impiego di stampanti desktop. La grande quantità di contenuti disponibili sul web ha fatto diventare internet la prima se non l’unica fonte d’informazione. In passato chi voleva informazioni su un prodotto ricorreva a una brochure, la stessa che magari portava con sé quando andava a fare acquisti nel negozio. Oggi, nonostante la straordinaria quantità di informazioni online, si finisce quasi sempre per stampare i documenti che interessano. In pratica ben poco è cambiato: l’unica differenza è che si stampa su una stampante desktop invece che su una macchina da stampa commerciale. A contribuire ai cambiamenti che si osservano nelle abitudini di stampa è stato senz’altro il PDF, che permette di distribuire e stampare i file sulle stampanti. Il PDF può gestire qualsiasi tipo di documento, da quelli con migliaia di pagine ai moduli da compilare e poi stampare, un chiaro esempio quest’ultimo di come sia facile distribuire le informazioni. Chiunque può vedere e stampare un file PDF grazie al reader PDF Adobe.
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Un’altra trasformazione che ha portato internet è il processo di ricerca. In passato per fare una ricerca bisognava andare in una biblioteca oppure consultare pazientemente enormi enciclopedie. Oggi le biblio-
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teche devono fare i conti con internet che è considerato il luogo di riferimento per reperire le informazioni. Tutte le vecchie enciclopedie non si stampano più ma sono online e offrono una quantità illimitata di contenuti, foto, video, elementi interattivi e link.
Trend sulla carta e proiezioni
Nonostante la lenta diminuzione della produzione di quasi tutti i tipi di carta, ci sono alcuni settori che mostrano un trend in crescita. I volumi di carta in bobina o a foglio sono ad esempio in calo mentre è in aumento l’uso di carta a foglio per le macchine da stampa digitali e le stampanti da ufficio e di casa. La stampa di grandi tirature si sta spostando verso le basse tirature su sistemi di stampa digitale alimentati a foglio. L’ufficio e la casa continuano a erodere quote di mercato alla stampa di produzione. Nei prossimi dieci anni l’uso di carta per ufficio è destinato a crescere, questo grazie alle moderne stampanti workgroup che gradualmente stanno sostituendo quelle più vecchie. Sono in crescita anche le installazioni di stampanti con qualità e velocità migliori e quelle a colori. Il volume di documenti stampati in ufficio è in aumento, trend questo che va a discapito anche dei volumi di stampa delle macchine per la stampa commerciale. Relativamente al consumo di carta in ambiente domestico si stima che da qui a 12 mesi solo il 2,1% degli utenti ne farà un uso maggiore. Le stampanti inkjet sono molto diffuse negli ambienti home sebbene anche le laser stiano iniziando a guadagnarsi il favore degli utenti. L’uso di carta speciale per stampanti inkjet mostra una crescita nonostante i costi elevati (alcune carte superano un dollaro per foglio). La stampa digitale contribuisce all’aumento della produzione di fogli in piccoli formati. Le macchine digitali di ultima generazione possono competere con l’offset in termini di qualità, velocità ed economicità nelle basse tirature. La loro capacità di personalizzazione le rende ancora più interessanti, specialmente per il direct mail e altri lavori di stampa con dati variabili. La produzione di carta per macchine offset non sta mostrando lo stesso trend. Il calo più evidente è nei quotidiani che hanno diminuito la stampa e le tirature. Questo mercato si sta lentamente contraendo a causa di mezzi alternativi più veloci come internet e la televisione. Oggi la fascia più grande di lettori è rappresentata dal pubblico anziano che però diminuisce man mano che cala l’età, fino a raggiungere una quota minima quando si arriva agli studenti o ai più giovani. Nel momento in cui ci sarà il cambio generazionale anche la readership dei quotidiani è destinata a ridursi, specialmente negli Stati Uniti.
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Il consumo di carta per la stampa commerciale mostra un calo nei volumi. Questo dato è tuttavia destinato lentamente a cambiare poiché si tratta di un tipo di stampa le cui variazioni sono legate all’andamento dell’economia. Nonostante l’ufficio stia sottraendo volumi di stampa agli stampatori commerciali, la quota di stampati realizzati in azienda resta stabile. È
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vero che le stampanti possono gestire alcune tipologie di prodotto, ma per l’alta qualità l’unica scelta possibile resta ancora la stampa commerciale.
Il postino suona due volte – trend dei mailing
Le quantità di stampati per i mailing sono in calo e questo non solo a causa dell’aumento delle tariffe postali ma anche per la disponibilità di mezzi alternativi e per l’esigenza di raggiungere il target nel più breve tempo possibile. Negli ultimi dieci anni negli Stati Uniti le tariffe postali mostrano un aumento del 13,5% con ulteriori incrementi attesi nei prossimi anni, questo per coprire gli aumenti dei costi della benzina. Ma il costo della benzina non è il solo responsabile degli aumenti, ci sono anche le spese per le misure di sicurezza e anti-terrorismo postale. Questo di per sé porta a un calo considerevole nella spedizione dei documenti, specialmente se si considera che ogni mese si stampano 4.218.400 pagine di documenti transazionali e che il 40,2% delle persone intervistate pensa di orientarsi verso i pagamenti online. Insieme ai documenti transazionali via internet si assiste anche a un incremento nella spedizione di documenti allegati. Le e-mail sono diventate ormai il nuovo standard per comunicare; basti pensare, ad esempio, alla quantità di informazioni inviata ogni giorno via e-mail, molta della quale in passato veniva stampata e spedita. Anche l’industria dei cataloghi si sta spostando quasi esclusivamente online poiché internet può fornire una quantità maggiore di informazioni sul prodotto rispetto allo stampato. Nonostante per molte tipologie di stampati ci sia una diminuzione dei volumi di stampa, c’è chi ancora mantiene una posizione di forza. Il direct mail è uno di questi. Dal momento che altre forme di pubblicità sono in calo per ragioni diverse, il direct mail sta diventando ancora più interessante poiché abbina uno degli indici di risposta migliori. Nelle azioni di direct mail le nuove tecnologie di stampa offrono un valido aiuto in quanto consentono di personalizzare il messaggio. Infatti secondo alcune ricerche l’invio di direct mail personalizzati aumenta del 36% la percentuale di risposta, del 24,5% la grandezza media degli ordini, del 47,6% la memorizzazione del messaggio, del 31,6% il profitto totale e del 33,9% il tempo di risposta. Nonostante le tariffe postali elevate, questi risultati rendono il direct mail il mezzo più idoneo per raggiungere il cliente.
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Un’altra categoria interessante di spedizione sono le riviste. Sebbene alcune pubblicazioni stiano migrando completamente online, si assiste a una crescita del numero di testate editate. Dal momento che pubblicare una rivista risulta facile e poco costoso, sono nate migliaia di pubblicazioni con contenuti speciali. Amazon.com, ad esempio, dispone di più di 90.000 riviste su abbonamento che trattano gli argomenti più disparati.
5 Conoscere il consumatore
La linfa vitale del mondo della stampa è costituita dall’utente finale, dal consumatore che apre e legge il media stampato. Ma chi sono questi consumatori? Cosa desiderano? Che cosa li rende soddisfatti? E, fattore ancora più rilevante, cosa li spinge a orientarsi verso le informazioni stampate? Ci sono diversi criteri per suddividere i consumatori, uno di questi è la fascia di età. Ragionando in quest’ottica, quella che segue è un’analisi relativa a 6 gruppi di età: bambini, adolescenti, giovani adulti, lavoratori, baby boomers, anziani.
Definizione di gruppi per età
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Innanzitutto è necessario sottolineare che la suddivisione in categorie può dar luogo a sovrapposizioni. Bambini: in questa fascia rientrano i bambini con un’età compresa tra i 9 e i 12 anni, considerati troppo grandi per essere bambini e troppo piccoli per essere adolescenti. Adolescenti: vanno dai 13 ai 19 anni e sono studenti che stanno ultimando la scuola media e completando le superiori. In qualche caso alcuni di loro sono già all’università. Giovani adulti: sono studenti o giovani neo-laureati. È difficile inserirli in una categoria, però generalmente in questa fascia rientrano i ventenni che passano al gruppo successivo nel momento in cui entrano nel mondo del lavoro (verosimilmente nell’arco di 2 o 3 anni o dopo 5 o 6 anni dal termine degli studi). Lavoratori/professionisti: si tratta di diplomati/laureati che lavorano e sono parte integrante della società dei consumi. Generalmente uscendo da questa categoria si passa nell’ultimo gruppo costituito dagli anziani, anche se in questo particolare momento storico c’è un’altra grande categoria degna di nota: la generazione baby boomers. Baby boomers: sono i nati tra il 1946 e il 1965 e rappresentano la fascia di popolazione più grande di tutti i gruppi. In questo gruppo ci
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sono persone che lavorano ancora ma anche quelle che nei prossimi anni raggiungeranno l’età pensionabile. Anziani: sono persone con un’età che va dai 65 anni in su, solitamente già in pensione.
La popolazione USA
In base al censimento del 2000 le persone residenti negli Stati Uniti sono oltre 281 milioni, 16 milioni in più rispetto al 1999. Il gruppo dominante risulta essere quello dei baby boomers seguito dai bambini e dagli adolescenti. Man mano che la generazione dei baby boomers invecchia e nei prossimi 10 anni andrà in pensione, la popolazione degli Stati Uniti, intesa come gruppo, nel 2020 sarà più vecchia rispetto a oggi. In base al tipico schema di sviluppo piramidale della popolazione, dove ogni generazione futura è in numero maggiore della precedente, le previsioni per il 2025 e il 2050 mostrano un lento ritorno a questo modello, dal momento che la generazione baby boomers sta invecchiando. Si stima che tra il 1990 e il 2020 la popolazione tra i 65 e i 74 anni possa crescere del 74%. Le donne in questo segmento di età superano i maschi: circa 14 milioni di donne rispetto agli 8 milioni di uomini. Uno stile di vita migliore combinato ai progressi farmacologici e tecnologici depongono a favore di un’aspettativa di vita più lunga della popolazione che passa dai 76 anni del 1993 agli 82,6 nel 2050.
Bambini e adolescenti
In questa categoria ci sono i bambini tra gli 8 e i 12 anni anche se, rispetto alle generazioni precedenti, non sono considerati più bambini ma nemmeno adolescenti. A questa età i bambini iniziano a sviluppare la loro personalità, in parte modellata dalla pubblicità e dal marketing che li fa crescere più velocemente rispetto alle generazioni passate. Perché il marketing si è spostato dagli adulti ai bambini? Ci sono alcune ragioni principali: i bambini acquistano con le proprie mance, influenzano gli acquisti dei loro genitori e, non ultimo, rappresentano il mercato di domani. Con attitudini variabili secondo l’età, i bambini sperimentano la loro prima occasione per acquistare con le mance ricevute un oggetto che piace a loro e non scelto dai genitori. E anche se in questa loro fase evolutiva sono ancora dipendenti dalla famiglia, hanno un’influenza enorme sulle scelte di acquisto dei loro genitori. Molte delle informazioni demografiche che riguardano i bambini presentano delle similitudini con quelle degli adolescenti. Anche gli adolescenti dipendono dalla famiglia, ricevono del danaro dai genitori e allo stesso tempo influenzano gli acquisiti degli adulti. Secondo il Teen Research Unlimited, “nel 2009 gli adolescenti hanno speso e influenzato gli acquisti per 175 miliardi di dollari”. Di questa cifra 115 miliardi fanno parte delle entrate personali e 60 sono soldi ricevuti dai genitori. Questo dà ai 33 milioni di adolescenti americani un potere di acquisto maggiore del Prodotto Interno Lordo di paesi come Finlandia, Portogallo e Grecia.
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La tecnologia nella vita quotidiana I bambini e gli adolescenti di oggi hanno una conoscenza tecnologica maggiore rispetto a quella delle generazioni passate, basti pensare ad esempio che già all’età di 9 o 10 anni chiedono ai genitori il telefono
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cellulare. Non è un caso, dunque, se molte compagnie telefoniche si rivolgono a un target con età dai 9 ai 12 anni per proporre loro cellulari di ultima generazione. Questa generazione dispone anche di una maggiore quantità di device tecnologici. Nell’anno scolastico 1998-1999, nelle scuole americane si conta in media un computer ogni 6 studenti. Oggi nelle scuole pubbliche la percentuale dei computer con accesso a internet supera il 90%. In base alle stime di mercato le case americane con accesso a internet sono circa 100 milioni con un ritmo di crescita pari agli altri maggiori mezzi di comunicazione. Con la possibilità di fare ricerche in internet e molti altri strumenti digitali a disposizione (videogiochi e altre applicazioni), i giovani hanno anche più opportunità su come impiegare il loro tempo libero. Stampa e mercati: i bambini e gli adolescenti Conoscere i gusti dei bambini e degli adolescenti è difficile, qualunque sia il prodotto da proporre sul mercato. Non ultimo si tratta di un gruppo di utenti che nel momento in cui desidera informarsi, o semplicemente trascorrere un po’ di tempo libero, oltre alla carta stampata dispone di strumenti digitali. È per questo motivo che alcuni editori stanno iniziando a proporre riviste dedicate ai giovani. Anche gli autori di romanzi stanno cercando nuove modalità per fare breccia in questo gruppo di utenti, ad esempio proponendo argomenti più impegnativi che fanno leva sul loro desiderio di sentirsi più grandi. È vero che questa generazione non ha lo stesso attaccamento alla carta stampata di quella precedente, ma la personalizzazione e le azioni di marketing con informazioni su nuovi libri o su argomenti specifici possono avvicinare questi utenti alla lettura di libri. Ugualmente difficile è attirare questi gruppi verso la lettura dei quotidiani, anche se una soluzione ci sarebbe. Va detto che negli anni lo stile, il contenuto e il look dei quotidiani non è cambiato. Oggi solo una piccola percentuale di bambini e adolescenti legge i quotidiani e questa disaffezione forse è dovuta al fatto che questo gruppo vede i quotidiani come qualcosa di antiquato, che viene letto per lo più dai genitori. Oltre a una progressiva spinta da parte dei genitori a coinvolgere i figli nella loro lettura, si può anche tentare di ripensarli proponendo dei quotidiani dedicati a un utente giovane.
I giovani adulti
In questo gruppo ci sono negli USA 15,6 milioni di consumatori che spendono circa 200 miliardi di dollari all’anno. Questi sono studenti abituati alla pubblicità e al marketing e riuscire a interessarli risulta difficile tanto quanto lo è con gli adolescenti. Sono persone più sicure di sé rispetto alle generazioni più giovani e spesso scettiche nei confronti della pubblicità e delle nuove mode. Sono comunque degli avidi consumatori anche se risulta difficile capire che cosa desiderano comprare. È una generazione abituata a connessioni internet ad alta velocità e tramite il computer può cercare, scegliere, comprare e spedire qualsiasi cosa. Ecco il motivo per cui il 95% delle aziende di marketing che vogliono raggiungere questo gruppo demografico sceglie internet.
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La tecnologia nella vita quotidiana Oggi il cellulare è diventato un oggetto di uso comune al pari dei libri
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di testo che si trovano negli zainetti degli studenti, è sempre acceso e forse è usato molto più di un libro di testo. Gli studenti univesitari, al pari dei bambini e degli adolescenti, usano le funzioni di sms, giochi, foto, collegamenti web. Il cellulare non solo è considerato il mezzo più facile e veloce per trasmettere informazioni, ma è anche diventato lo strumento di comunicazione più importante. Quando si entra negli ambienti universitari, la prima cosa che si nota è che gli studenti hanno sempre gli auricolari: se non stanno parlando al cellulare, stanno ascoltando musica. Gli iPod sono ovunque e la loro diffusione nella cultura del college è stata rapida e sorprendente. La maggior parte dei nuovi arrivati al college possiede un computer, per lo più laptop. Circa l’86% dei giovani dai 18 ai 24 anni usa computer e il 35% ha internet. Per comunicare gli studenti usano spesso le e-mail e l’instant messaging, l’applicazione che permette a due utenti di parlarsi tra loro in tempo reale tramite internet.
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La stampa e il mercato dei giovani adulti Gli studenti si lamentano continuamente dei costi elevati dei libri di testo e se potessero farne a meno lo farebbero volentieri. Ma poiché i libri di testo sono necessari gli editori possono accogliere le aspettative degli studenti pensando ad alternative quali, ad esempio, versioni ridotte dei libri – verosimilmente dei tascabili – che trattano un argomento specifico. In questo modo lo studente può acquistare i libri con gli argomenti che lo interessano piuttosto che un libro completo. Molti romanzi sono di circa 200 pagine e spesso conciliare gli impegni con la lettura risulta un po’ impegnativo. Può capitare che riaprendo il libro alcuni giorni o addirittura alcune settimane dopo lo studente faccia fatica a ricordare quello che ha letto fino ad allora. In questo caso gli editori possono pensare a due soluzioni che aprono anche una possibile nicchia di mercato: stampare libri di alta qualità con meno pagine o inserire nel libro brevi riassunti ad uso del lettore. Per quanto riguarda le riviste, gli studenti spesso le preferiscono ai romanzi perché sono più veloci da leggere. Tuttavia, a meno che uno studente non si abboni a una rivista quando va al college, è raro che sottoscriva un nuovo abbonamento anche per una questione di costi. Al contrario di quanto si possa pensare, le riviste e la tecnologia possono coesistere. Prendiamo ad esempio una rivista dedicata al fitness, un tipo di argomento che un lettore magari non si mette a cercare in internet. Sfogliando invece una rivista possono nascere curiosità rispetto all’articolo letto e risultare quindi del tutto naturale passare poi a fare ricerche sul web. In questo senso le pubblicazioni che offrono un elenco per trovare maggiori informazioni sul web non solo aiutano se stesse ma anche i lettori. In più le versioni online delle pubblicazioni stampate possono avere un archivio di articoli, accessibili anche gratuitamente. Gli studenti raramente leggono i quotidiani, in genere selezionano le informazioni tramite il web o la televisione. Ma perché non scelgono la carta stampata? La televisione è veloce e spiega l’argomento base in 30 secondi mentre internet è facile da usare e consente di accedere subito all’argomento desiderato. Gli studenti vogliono articoli più corti, riassunti, formati più piccoli e una personalizzazione delle notizie in base ai loro interessi. Ecco perché è necessario reinventare i quotidiani, proprio per attirare questo gruppo di lettori.
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Lavoratori/professionisti
Hanno un’età compresa tra i 30 e i 60 anni e sono i destinatari più appetibili delle campagne di marketing poiché si tratta di persone che hanno un lavoro fisso, comprano case, investono in Borsa, vanno in vacanza ecc. In questo gruppo rientrano gli impiegati e gli operai che, pur presentando alcune similitudini dovute al livello di reddito e alla classe sociale, agiscono diversamente. Per la maggior parte dei gruppi, i cellulari sono entrati ormai a far parte della vita quotidiana. Gran parte della comunicazione per gli operai che sono al lavoro avviene ad esempio tramite cellulari. Per questa tipologia di utenti gli strumenti di comunicazione utilizzati sono semplici e compatti, spesso senza funzioni quali sms e accesso a internet. Gli impiegati al contrario sono spesso alla ricerca di qualcosa che può aiutarli a organizzare le loro vite professionali e personali. Tra i 28 e i 39 anni, molti comprano anche un palmare o altri strumenti multifunzione. Gli impiegati generalmente usano il computer al lavoro, cosa che invece di solito non fanno gli operai (anche se sta crescendo in modo esponenziale l’utilizzo di computer e internet sul posto di lavoro). Ecco il motivo per cui gli operai tendono a utilizzare il computer nel tempo libero. Per questo gruppo di utenti internet non ha una funzione di svago e divertimento ma semmai serve per svolgere alcune attività, anche personali, quali pagamenti online o ricerche sul web. Entrambi i gruppi sembrano utilizzare molto le e-mail. La posta elettronica non serve solo per contattare persone che si conoscono, ma anche per ricevere informazioni. Molti grandi quotidiani a diffusione nazionale mettono a disposizione dei lettori l’abbonamento alla versione online del giornale con modalità diverse: un utente può registrarsi a un sito oppure decidere di ricevere ogni giorno via e-mail gli articoli richiesti. Molti quotidiani hanno anche versioni ridotte spedite via e-mail e che raggruppano gli articoli più importanti. Anche se internet è una fonte incredibile di informazioni, sono molti gli americani che seguono le notizie in Tv. Poiché negli Stati Uniti la percentuale di famiglie che possiede almeno un televisore è il 99%, non sorprende che questo mezzo abbia delle ripercussioni nel circuito dei media stampati.
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Stampa e mercato dei lavoratori Il gruppo dei lavoratori utilizza molto le stampanti. Le società stampano, inviano fax, producono opuscoli e spediscono contratti. Il concetto dell’ufficio senza carta così come è arrivato altrettanto velocemente è sparito. Nonostante la comunicazione tra gli impiegati avvenga generalmente per e-mail, molte di queste sono poi stampate e archiviate. Negli uffici americani la carta è ovunque anche se il print-on-demand, ovvero la possibilità di stampare solo il numero di copie necessarie, sta cambiando il modo di gestire i documenti poiché consente di risparmiare tempo e denaro oltre a garantire un’altissima qualità. Ecco perché le copiatrici multifunzione sono molto diffuse e continueranno a giocare un ruolo predominante negli uffici. I lavoratori che lavorano da casa sono un gruppo altrettanto interessante perché per loro la stampa è importante ma lo sono anche altri mezzi quali internet. Per loro sedersi a fare colazione e leggere un quotidiano è una cosa abbastanza normale, sebbene sia ormai prassi
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abituale mentre si mangia guardare le notizie in Tv. Anche i lavoratori che usano i trasporti pubblici sono grandi lettori. Tuttavia la famiglia e altri media sottraggono gran parte del tempo libero trascorso a casa. La carta stampata rientra in questo mix di media, anche se in percentuale minima.
Generazione dei baby boomers
Questo è un gruppo speciale e il motivo per cui queste persone rientrano in una categoria a sé stante è dato dal fatto che c’è un gran numero di individui nati tra il 1946 e il 1965. Trattandosi del gruppo demografico più grande degli Stati Uniti, è importante seguire da vicino le loro abitudini, interessi e bisogni. È interessante ad esempio notare che arrivati al loro 65° compleanno solitamente non pensano alla pensione in quanto non sono abituati a restare senza far nulla. Verosimilmente si tratta di persone che continuano a lavorare a tempo pieno anche dopo la pensione o quantomeno a fare lavori part-time per tenersi occupati e avere guadagni extra. Ma cosa fanno questi baby boomers nel loro tempo libero e soprattutto cosa compreranno? Rick Adler, fondatore del Senior Network, afferma che “basandoci solo sui trend di crescita della popolazione, se un prodotto proposto a degli ultracinquantenni mantiene il suo share di mercato, è probabile che nei prossimi vent’anni le vendite di quel prodotto aumentino dal 35 al 50%. Va detto però che non tutti i baby-boomers sono collocabili in un grande gruppo generico poiché questo copre l’arco di 19 anni. In questo gruppo troviamo anche le persone più anziane che si avviano alla pensione e i più giovani che hanno invece davanti a sé ancora molti anni di lavoro. Si tratta pertanto di un mercato segmentato con abitudini e stili di vita diversi che spingono a ricercare nuove strategie di marketing, con proposte di comunicazione costruite per gruppo di età, bisogni e desideri specifici. Stampa e mercato dei baby boomers Quelli che lavorano in ufficio hanno abitudini simili a quelle dei lavoratori adulti perché come loro scelgono la carta stampata e nel tempo libero svolgono attività analoghe. I baby-boomers dispongono di computer a casa ma non li usano in modo costante perché preferiscono passare la maggior parte del tempo davanti alla Tv e su internet. La carta stampata entra in gioco prima di andare a dormire, il più delle volte sottoforma di romanzo, rivista o racconto da leggere ai bambini. Il gruppo dei baby-boomers legge ed è abituato ai quotidiani. Spesso queste persone sono pendolari e il quotidiano serve anche per passare il tempo mentre vanno e vengono dal lavoro. Nel tempo libero quelli che hanno poca familiarità con il computer scelgono la carta stampata mentre i più anziani tendono ad andare in libreria e a leggere di più rispetto a guardare la televisione.
Anziani
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Generalmente gli anziani rientrano nella fascia che va dai 65 anni in su e si è portati a credere che queste persone siano fuori da tutti questi gruppi perché o sono già in pensione o stanno per andarci. Questa è la categoria che ha meno familiarità con le nuove tecnologie perché è cresciuta in un momento in cui gli strumenti tecnologici disponibili
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erano pochi. Ad ogni modo queste persone sono più attive e vivaci rispetto agli anziani della generazione precedente. Una ricerca AARP mostra che il 69% degli adulti con più di 45 anni pensa di lavorare oltre i 65 anni e il 25% di non smettere prima dei 70. Questa è una generazione che non è abituata a stare inattiva, ma che esce, lavora, va in vacanza e si permette cose che prima non poteva permettersi o per le quali non aveva tempo. Il target dei senior La Senior Magazine online presenta un elenco di motivi interessanti secondo i quali il marketing dovrebbe indirizzarsi agli anziani: - gli adulti nella fascia di età superiore ai 55 anni rappresentano il segmento più in crescita per l’acquisto di computer; - questo gruppo mostra la più alta fedeltà al marchio; - i senior detengono il 70% di tutto il mercato del denaro e dei certificati di deposito; - hanno entrate pro-capite più alte del 26% rispetto alla media nazionale; - contribuiscono al 60% della spesa totale per la salute; - acquistano il 74% di tutte le prescrizioni mediche, il 47% di tutte le macchine nuove, il 25% di tutti i giocattoli e l’80% di tutti i viaggi di lusso; - spendono annualmente 7 miliardi di dollari online; - passano in media più tempo online rispetto alla media di un adolescente. Da tenere poi presente che tra il 2005 e il 2030 questo segmento di mercato è destinato a crescere dell’81% poiché i baby boomers di oggi invecchiando passano nella fascia di età degli anziani. Una ricerca condotta da PC Magazine mostra che il 19% della popolazione anziana usa cellulari, una percentuale bassa della quale ben presto le società che si occupano di tecnologie wireless si renderanno conto cercando di ampliare le potenzialità di questo mercato. Tra le cause che portano l’utente anziano a non servirsi dei cellulari ci sono design e funzioni troppo sofisticate, schermi piccoli da leggere e difficoltà nell’apprendere le funzioni base. La Tv è una delle tecnologie che gli anziani conoscono meglio perché è quella presente da più anni nelle case. Gli anziani passano molto tempo davanti alla televisione anche se meno rispetto ai baby-boomers e ai loro figli. Gli anziani poco avvezzi alle tecnologie rappresentano il 16% della popolazione; solo il 12% di loro usa internet e il 39% possiede un cellulare. Questo gruppo, che costituisce la maggioranza della popolazione anziana, è più orientata verso i media tradizionali. Non sorprende constatare che gli anziani usano meno il computer rispetto agli altri gruppi demografici anche se, come accennato, molti non sono andati definitivamente in pensione e lavorano ancora qualche anno dopo l’età pensionabile. In questo gruppo solo una piccola percentuale di coloro che ha il computer al lavoro usa internet.
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Stampa e mercato degli anziani La generazione dei senior rappresenta una promessa per l’industria della stampa. Con più tempo libero a disposizione e un minor impiego di tecnologie, c’è più spazio per la carta stampata. Poiché si tratta
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di persone che hanno meno dimestichezza con la tecnologia, è più facile per loro orientarsi verso mezzi di intrattenimento più familiari, preferendo così la carta stampata agli altri media digitali. Le aziende specializzate nella realizzazione di stampati farmaceutici possono trarre dei vantaggi enormi da questa situazione perché la maggior parte dei loro clienti, il 74%, sono anziani. Si tratta di una percentuale enorme di consumatori che andrebbe trattata con cura, a cominciare magari dallo stampare le indicazioni e le etichette dei medicinali con caratteri più leggibili. Per gli anziani la televisione è considerata un mezzo d’informazione, anche se non l’unico. Queste persone hanno tempo anche per leggere riviste e quotidiani e persino per cercare più articoli sullo stesso argomento. Quando devono fare una ricerca, molti vanno in biblioteca e usano le risorse disponibili in quella sede, alcune in formato digitale ma anche costituite da libri e microfilm. Le riviste e i libri hanno ancora molto successo tra gli anziani ma il problema che nasce rispetto alla loro lettura sono i caratteri troppo piccoli. Esistono libri stampati con caratteri grandi per chi ha problemi di vista, ma purtroppo non sono facilmente reperibili. Se si stampassero più libri con caratteri grandi, forse aumenterebbe il numero di romanzi letti, lo stesso dicasi per le riviste che sono stampate in corpo 12 standard su una carta semi-patinata che per gli anziani, a causa del riflesso e del formato, risultano difficili da leggere. Gli editori di riviste possono andare incontro a queste esigenze stampando versioni diverse dedicate agli anziani così come si fa per i bambini e gli adolescenti. Gli anziani hanno difficoltà a usare le nuove tecnologie e considerano invece la stampa un media familiare. Tuttavia, pur essendo interessati alla lettura e a vari tipi di pubblicazioni, come accade già per altri gruppi, gli anziani non vengono interpellati quando si sceglie il layout e la grafica di uno stampato.
Consumatori e materiale stampato
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La tecnologia può svilupparsi ulteriormente ma non può cancellare la necessità di stampare. Partendo da questa considerazione è logico quindi pensare che nello scenario globale dei media la comunicazione stampata possa cambiare ruolo ma non sparire. Ma come può la carta stampata trasformarsi? Innanzitutto va detto che la sua trasformazione è legata a doppio filo con la tecnologia di stampa, che è comunque migliorata moltissimo da quando hanno fatto la loro comparsa sul mercato le prime macchine da stampa. Ma questo non basta. Occorre che questo processo di cambiamento coinvolga anche chi sta dietro alla macchina da stampa. Oggi più che mai la stampa ha bisogno di innovazione. Ha bisogno di pensare al pubblico al quale si rivolge, al consumatore, ha la necessità di esplorare nuovi percorsi per cercare di attirare l’attenzione dei diversi target di lettori. Solo così può diventare concreta l’idea che la stampa possa coesistere con la tecnologia, non solo ipotizzando di utilizzarle entrambe, ma anche facendo emergere i rispettivi punti di forza. È venuto il momento per il mondo della stampa di pensare seriamente a quello che può offrire e soprattutto alla modalità migliore per proporre una forma di comunicazione personalizzata.
6 Mass Media e Media stocastici
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Il mondo del marketing sta cambiando sia nella sua definizione sia nella pratica. La maggior parte degli specialisti della comunicazione concorda nel dire che il marketing deve essere personalizzato in base al fruitore. Laddove i mass media usano più canali di comunicazione per far arrivare un messaggio a un pubblico di massa, l’approccio del marketing personalizzato prevede invece l’invio di messaggi suddivisi in base ai diversi gruppi demografici. La comunicazione pubblicitaria rivolta a un target mirato utilizza un messaggio personalizzato spedito direttamente al cliente. Anche la comunicazione di massa ha la capacità di raggiungere un cliente, ma il suo messaggio può perdere di efficacia a causa dei numerosi canali attraverso i quali deve passare. Questo tipo di comunicazione inoltre non favorisce l’instaurarsi di una relazione con i clienti rispetto all’approccio del marketing mirato. La comunicazione di massa è solitamente collegata a prodotti di massa: i consumatori ricevono messaggi uguali e hanno meno possibilità di comunicare direttamente con la fonte. Non sempre però il marketing mirato risulta appropriato; ci sono alcune situazioni nelle quali è più idonea la comunicazione di massa. Un consumatore, ad esempio, può non gradire che le società di marketing abbiano informazioni che egli considera private. Conoscere il mercato al quale ci si rivolge porta anche a individuare meglio le preferenze e i gusti del consumatore e a strutturare così un’informazione più appropriata. Poiché il marketing generalista non
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stimola più il consumatore, oggi più che mai la comunicazione deve essere incisiva e mirata al target che si vuole raggiungere. In sintesi si tratta di far arrivare il messaggio giusto alla persona giusta al momento opportuno. In passato le azioni di marketing erano concepite per rispondere ai bisogni del consumatore. Oggi il marketing mette invece al centro delle sue strategie la relazione con il cliente. Costruire una relazione positiva crea un senso di fiducia e più il marketing ha un approccio personalizzato, più i clienti restano fedeli al brand.
Il ruolo della stampa nei progetti di comunicazione di massa e personalizzati
La comunicazione stampata ha molte frecce al suo arco per raggiungere con efficacia vari obiettivi di marketing. Tale considerazione però non può prescindere dalla cosiddetta “rivoluzione digitale”, che sta creando nuovi equilibri nel panorama dei media. Vale a dire che prima di internet il mondo della stampa non aveva concorrenti, ma oggi che il web viene ormai usato comunemente per accedere ai contenuti i due mondi devono coesistere in una visione moderna di cross-media. Internet non può far certo scomparire la comunicazione stampata, semmai la sta incoraggiando a cercare nuove strade per migliorare la sua efficacia. Ma quali? Per raggiungere questo obiettivo lo stampato deve avere una qualità omogenea e ripetibile. La ripetibilità, in particolare, è importante perché deve tener conto del ventaglio di mezzi usati per raggiungere il consumatore. Grazie all’approccio cross-media le aziende possono avere ritorni significativi poiché si crea una continuità nella diffusione del brand e del messaggio al consumatore.
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L’interesse nei confronti della comunicazione stampata resta ben vivo, anche se nell’era di internet il ruolo di questo media è destinato a cambiare. Ma non così presto come si è portati a credere. Il passaggio dallo stampato alle comunicazioni online consente alle aziende di ridurre i costi di stampa, anche se ci sono ancora molti ostacoli da superare prima che questo risparmio diventi una realtà tangibile. I primi documenti destinati a passare in internet sono quelli transazionali. Generalmente le transazioni necessitano di alcuni tipi di feedback da parte dell’utente e una delle ragioni per cui i consumatori non rinunciano alla stampa è perché hanno ancora qualche resistenza ad andare online per pagare un conto o vedere i documenti bancari. I consumatori inoltre sono infastiditi dal dover pagare una tassa per usare i servizi online, oltre al fatto che sono poche le aziende disposte a investire in un’infrastruttura internet sicura e affidabile. E la mancanza di sicurezza viene vista dal consumatore come un rischio. Le tariffe postali, peraltro in continuo aumento, stanno spingendo le aziende a spostarsi verso il web, tariffe che possono incidere anche del 40% sul costo totale di un catalogo, rivista o mailing. Da quando però è possibile effettuare pagamenti online non c’è stata quella trasformazione radicale che gli analisti avevano previsto perché molti consumatori continuano a stampare le fatture. Il risultato è che ci sono milioni di file di stampa che si sono spostati dalle macchine da stampa di alta produzione a quelle DtP. In questo contesto è importante capire qual è l’orientamento dei clienti rispetto alle modalità di pagamento, ma anche fare luce su come le aziende desiderano spedire i docu-
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menti bancari. Oltre ai documenti transazionali c’è un altro tipo di stampato che potenzialmente può migrare in internet, anche se più lentamente rispetto alle fatture o ai conti correnti. Si tratta del direct mail, anche se va detto che ricevere una comunicazione pubblicitaria stampata resta ancora una delle forme di contatto preferite. Confrontando il direct mail stampato e l’e-marketing è più probabile che i consumatori si mostrino seccati dal ricevere un messaggio e-marketing non voluto rispetto a quello stampato. In una prospettiva di passaggio in internet dei documenti transazionali e del direct mail è importante che questi documenti abbiano lo stesso look del prodotto stampato.
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Una tecnologia destinata a imporsi in futuro è la stampa digitale poiché consente di stampare un solo esemplare, o centinaia di pezzi, senza i costi associati alla stampa tradizionale. La stampa digitale riduce i costi di prestampa e di preparazione delle lastre oltre a rendere più veloce il processo produttivo. Il fattore chiave che gioca a favore di questa tecnica è la possibilità di stampare dati variabili, caratteristica di grande rilievo nella produzione di direct mail. È risaputo che gli stampati per questa forma di comunicazione pubblicitaria sono più efficaci se sono a colori e personalizzati. Ecco quindi che la stampa digitale può rispondere a queste esigenze poiché permette di produrre tali documenti a un costo accessibile. La stampa digitale è molto diversa da quella tradizionale. Il termine “stampa” può essere diviso in due categorie: statica e dinamica. La prima ha a che vedere con le tecnologie convenzionali (tra le quali l’offset è quella più usata) e prevede la preparazione del file da inviare alla prestampa, la prova di stampa, la produzione delle lastre, l’avviamento e finalmente la stampa del lavoro. Ogni copia è la stessa perché replicata utilizzando la stessa lastra. Con questo tipo di stampa il costo diminuisce nel momento in cui aumenta il numero di copie. La stampa digitale si inserisce invece nel tipo di stampa dinamica. In questo caso, poiché non occorre produrre le lastre di stampa, ogni pagina può essere diversa l’una dall’altra. In un flusso di stampa convenzionale un cliente richiede allo stampatore un certo numero di stampati da consegnare all’utente finale ma questa modalità, vale a dire la stampa e la successiva distribuzione, è considerata uno svantaggio poiché c’è il costo di spedizione. Al contrario la stampa digitale permette di inviare i file a diversi sistemi di stampa e ottenere così l’output dove effettivamente serve. Come già accennato, i due aspetti rilevanti della stampa digitale sono la possibilità di personalizzare ogni copia e la capacità di produrre un documento quando è necessario e con un processo di produzione rapido: il POD (Print On Demand). La stampa digitale esprime concretamente tale concetto perché c’è un avviamento macchina minimo, non serve avere un magazzino e i documenti sono stampati quando e dove servono e nella quantità richiesta. Tutto ciò con meno sprechi rispetto alla stampa tradizionale. Naturalmente le aziende devono avere competenze adeguate per riuscire a integrare la stampa digitale nei loro flussi di lavoro. Creare un file per la stampa digitale è diverso dal progettarne uno per la stampa convenzionale. Ad esempio, si possono avere problemi nella riproduzione della grafica perché la stampa a toner in questo caso può cre-
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are l’effetto banding, difficoltà però superabile con l’uso di un ampio range di valori tonali. Un altro elemento da considerare è la copertura del toner e lo schiacciamento del punto. Infine è importante la scelta della carta sulla quale stampare perché questa può influire sulla qualità di stampa. Le carte più lisce, ad esempio, consentono di avere una migliore adesione del toner e pertanto garantiscono una qualità più elevata. La carta con un bianco brillante aggiunge invece nitidezza e contrasto mentre altri tipi di carta possono conferire un look particolare allo stampato. Dopo aver scelto la carta, si deve stabilire la direzione della fibra nel caso in cui si debba piegare lo stampato. La tecnologia è destinata a influenzare il futuro delle spedizioni. Un esempio è l’integrazione nel workflow aziendale di nuovi software e hardware che permettono alla divisione stampa e spedizione di lavorare insieme in maniera più efficiente. Per ottenere questo risultato ci sono vari formati di file ormai ampiamente conosciuti sul mercato che riducono la confusione e migliorano l’efficienza. Il PDF è uno di questi. Questo formato consente di trasferire un file tra piattaforme diverse mantenendo però le informazioni del file originale col quale è stato generato. Adobe ha integrato ulteriori tool nel suo software per consentire di apportare minimi cambiamenti ai documenti PDF. Il JDF è un linguaggio usato per semplificare il processo di workflow tra applicativi e sistemi differenti. Basato sul linguaggio XML, il JDF è utile per seguire una commessa dall’inizio alla fine: dalla prestampa alla stampa fino al post-stampa. Un’altra tecnologia in evoluzione è il DFE (Digital Front End) utilizzato principalmente per l’input di dati variabili nei lavori da stampare. Il DFE gestisce e controlla un documento, indipendentemente dal formato del file, semplificando così il workflow dei sistemi di stampa digitale.
L’importanza della personalizzazione nella stampa
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Come già accennato, creare uno stampato personalizzato per ogni target serve a stabilire una relazione tra acquirente e venditore. Un ‘università che spedisce una brochure con temi che possono interessare uno studente ha maggiori chance di catturare la sua attenzione, piuttosto che inondarlo di informazioni che non lo coinvolgono minimamente. Conoscere qual è il target di un’azienda è pertanto fondamentale per stabilire come e cosa comunicare e in quale momento far arrivare l’informazione. Una volta che si ottengono le informazioni sul target è possibile poi creare un database con i dati relativi ai consumatori (naturalmente per ottenere questi dati è necessario costruire una relazione tra azienda-consumatore). Modellare il tipo di informazione in base al cliente però non basta. È importante che il contenuto diffuso mediante canali diversi mantenga la stessa qualità, vale a dire che ciò che si pubblica in internet deve essere uguale a quello che si vede su un catalogo. Le aziende commerciali studiano continuamente i diversi gruppi di consumatori quali adolescenti, giovani, lavoratori ecc., per conoscere le loro abitudini di acquisto. Abitudini che possono cambiare in base all’età, e questo è un altro aspetto da studiare all’interno dei vari segmenti di acquirenti. L’unico elemento che accomuna questi consumatori è che tutti desiderano ricevere informazioni personalizzate, che parlano direttamente a loro.
7 Il potere della stampa nell’editoria
Nel corso degli anni le riviste sono migliorate grazie agli sviluppi tecnologici e oggi, rispetto al passato, sono più orientate a specifici segmenti di lettori, tanto che c’è almeno una rivista per quasi ogni tipo di attività. Questo crea una relazione speciale con il lettore il quale sa che solo quella rivista può offrirgli l’informazione giusta, ciò che cerca. Nessun altro medium ha lo stesso approccio.
Pubblicità nelle riviste
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Per il mondo della pubblicità è importante avere una readership omogenea, motivo per cui le società sono alla continua ricerca di mezzi mirati per raggiungere i clienti. La pubblicità è passata dall’essere di tipo generalista con inserzioni in più riviste (nella speranza di raggiungere il target) a inserzioni su riviste specializzate, focalizzate su un mercato particolare. Ecco perché la scelta di destinare budget pubblicitari alle riviste ha un peso considerevole: permette all’inserzionista di raggiungere il target di uno specifico settore merceologico. Uno studio condotto da Publishers Information Bureau (PIB) afferma proprio questo. Secondo alcuni dati relativi alla prima metà del 2004 risulta che le tariffe pubblicitarie sono aumentate del 7,3% rispetto alla prima metà dell’anno precedente, raggiungendo un totale di 9,78 miliardi di dollari. Nonostante questo dato, si riscontra però che il numero totale delle pagine pubblicitarie nelle riviste è cresciuto solo dello 0,5%.
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Perché stampare le riviste
Le riviste sono da sempre associate all’industria della stampa ma per quale motivo si dovrebbe continuare a stampare le riviste? Innanzitutto perché mantengono una buona credibilità rispetto all’utilizzo delle fonti e secondariamente perché sono curate e sottoposte a numerosi interventi di editing e di ricerca prima della stampa e della distribuzione. Una rivista stampata può migliorare il suo appeal grazie alla grafica e alle immagini che trasformano i contenuti impaginati e facilitano la lettura. Come risaputo, ciò che cattura maggiormente l’attenzione in una rivista è la copertina che, proprio in virtù della sua importanza, fa sfoggio di colori e di un design grafico molto curato. Tutto questo contribuisce ad attirare lo sguardo del lettore e a spingerlo, possibilmente, a comprare la rivista. Un’altra caratteristica a favore della rivista stampata è la sua portabilità. Il lettore può leggere un articolo quando e dove crede, per esempio in metropolitana mentre si reca al lavoro, e questo perché la rivista può essere portata ovunque senza bisogno di alcun altro ausilio. Portare un computer con sé non è così facile come portare una rivista. Molti lettori amano anche conservare alcuni articoli e l’unico modo per farlo è disporre di una rivista stampata: non è altrettanto facile salvare il sito web di una rivista. Insomma, la stampa riveste ancora un ruolo importante nel segmento delle riviste, un ruolo destinato a restare immutato nel tempo.
Web vs riviste stampate
Sostituire una rivista stampata con qualsiasi altro media è una cosa che un editore non fa a cuor leggero anche se oggi, grazie allo sviluppo di internet, c’è un modo per farlo. Negli ultimi tempi quasi tutte le riviste hanno scelto di affiancare alla versione stampata anche quella online offrendo così al lettore la possibilità di leggere l’ultimo numero in uscita o di cercare ulteriori informazioni. Ma per il lettore che differenza c’è tra le riviste online e quelle tradizionali? Una rivista online non può essere salvata per sempre perché non esiste un medium che duri anni, e questo rappresenta un grande svantaggio. Riviste elettroniche e stampate convivono Le riviste tradizionali hanno una foliazione limitata, il che significa che l’autore di un articolo deve rispettare un certo ingombro. In questo caso le riviste online hanno invece un vantaggio poiché il lettore che è interessato ad approfondire un articolo che ha letto sulla versione stampata, può andare sul sito e cercare informazioni aggiuntive. Ecco un esempio di come stampa e internet possono essere complementari.
Vantaggi della stampa nei quotidiani
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Anche i quotidiani, al pari delle riviste, nel corso degli anni sono migliorati grazie alle nuove tecnologie. Il vecchio e noioso giornale in bianco e nero è stato sostituito da quello a colori e, dal punto di vista dei contenuti, c’è un orientamento maggiore verso le notizie locali con pubblicazioni edite dalle sedi regionali che consentono così di indirizzarsi verso uno specifico target geografico. Si stima che entro il 2020 i quotidiani subiranno un declino a causa della crescita di internet che consente al lettore di ricevere le notizie quasi in tempo reale, oltre agli allegati, quali foto e video. Nonostante
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internet stia mettendo in difficoltà l’industria dei quotidiani, la gente pensa che il quotidiano possa ancora competere con altri tipi di media poiché ha la capacità di proporre articoli e notizie che approfondiscono temi relativi al mercato locale. Questa peculiarità aumenta la credibilità verso i lettori, specialmente a livello regionale poiché a quel gruppo di lettori piace sapere cosa succede nella comunità dove vive. Nel 1986 i quotidiani si orientarono verso il colore e questo per gli inserzionisti rappresentò un vantaggio in quanto potevano scegliere pubblicità più impattanti e maggiormente orientate verso il consumatore. Tuttavia un problema che i quotidiani si trovano a fronteggiare è il costo della stampa che sta portando gli editori a scegliere di ridurre il numero di pagine e a dirigersi verso la versione elettronica, abbattendo così il costo di stampa e aumentando i margini di profitto.
Impatto di internet
Internet sta influenzando il mercato dei quotidiani e, anche se non causerà la loro scomparsa, contribuirà a ridurne la tiratura e in alcune città probabilmente anche a far uscire di scena in pochi anni i quotidiani medio-piccoli. Secondo Warren Buffett, presidente di Berkshire Hatha way, “i quotidiani sono minacciati da internet perché il web ha un vantaggio rispetto alla versione stampata: non ha costi di spedizione. Ecco perché verosimilmente internet spingerà i quotidiani a cambiare look”.
Pubblicità sui quotidiani
I quotidiani continuano a essere un canale per raggiungere un pubblico ampio di una città, paese o regione. È possibile indirizzare la pubblicità verso un target mirato scegliendo una posizione ottimale nel quotidiano con costi che variano significativamente rispetto alla regione geografica e alla grandezza del mercato. I costi naturalmente variano anche in base alla frequenza delle uscite.
Vantaggi della stampa per i quotidiani
Uno stampato ha sempre un vantaggio, qualsiasi sia la situazione. Come dicevamo, quello che un quotidiano in internet non può dare ai suoi lettori è la portabilità e la possibilità di essere letto ovunque. Durante un volo aereo è più facile portarsi un quotidiano ma risulta più complicato accedere alle notizie online. Anche per gli inserzionisti il quotidiano può rappresentare un vantaggio. Molti quotidiani ad esempio sono focalizzati sul mercato locale; pertanto gli inserzionisti possono promuovere i loro prodotti indirizzandosi a un pubblico mirato, in questo caso con costi più convenienti.
Vantaggi delle newsletter stampate
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Le newsletter sono un canale per comunicazioni di diversa natura. Spesso servono per informare un cliente o un potenziale cliente sulle novità relative a un certo prodotto, ma anche per aggiornare i clienti o gli addetti della società stessa sulle politiche aziendali, gli eventi in preparazione o i risultati economici ottenuti. Ogni informazione utile, interessante e d’aiuto per i clienti e gli addetti della società può essere veicolata tramite queste newsletter. Oggi le newsletter si possono produrre in PDF e spedire per e-mail. Tuttavia molte aziende preferiscono ancora le newsletter stampate af-
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fidandosi spesso per produrle a un servizio editoriale specializzato, in grado di gestire questo tipo di contenuti. Dopo un paio di uscite di una newsletter stampata a colori, il colore e la grafica dello stampato è probabile siano associati alle attività e al brand dell’azienda. Impatto di internet sulle newsletter Internet sta cambiando le modalità di distribuzione delle newsletter. La newsletter, oltre a riportare informazioni specifiche sulla società e i suoi prodotti, è costituita da poche pagine. Ha senso dunque produrre una newsletter in formato PDF (eliminando i costi di stampa e carta) che permette di inviare le informazioni in modo più rapido e conveniente. Oggi per molte aziende questa sembra essere la soluzione ideale anche perché il tempo che intercorre tra la stampa della newsletter e la spedizione, si rischia di far perdere alle notizie la loro freschezza. Sulla scorta di queste considerazioni gli analisti sono concordi nell’affermare che la distribuzione di newsletter stampate diminuirà. Le newsletter stampate hanno il vantaggio di non poter essere cancellate, oltre a risultare facili da archiviare e da consultare. Il lettore può accedere a questi contenuti archiviati in qualsiasi momento e senza la necessità di utilizzare uno strumento hardware. In più la grafica di una newsletter stampata cattura l’attenzione del lettore perché l’impaginazione e il colore sono le prime cose che il lettore guarda, il che potrebbe essere sufficiente per spingerlo a leggere la newsletter.
Vantaggi dei libri stampati
I libri sono quelli che da più tempo sono legati alla stampa, da Gutenberg in poi chiunque si accosti a un libro sa che quel libro per essere letto è passato attraverso il processo di stampa. Un esempio recente di successo di vendita è Harry Potter: ogni volta che esce un nuovo libro fuori dalle librerie si forma la coda. Perché? I lettori vogliono avere quel libro, lo vogliono toccare, leggere e, cosa ancora più importante, vogliono spaziare con l’immaginazione. I libri stampati restano un grande mercato e sono destinati ad esserlo ancora per molti anni per il piacere che il lettore prova nell’accostarsi al suo contenuto, un piacere che può essere ricreato ogni volta che si toglie il libro dallo scaffale.
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Impatto di internet sui libri Internet consente di avere rapidamente i libri grazie agli e-book. Se un lettore cerca un’informazione specifica e questa è disponibile in un libro, può comprare un e-book e scaricarlo senza bisogno di aspettare la versione stampata. Gli e-book possono rappresentare una minaccia per i libri stampati proprio per la loro facilità di accesso e la velocità di arrivare al lettore. Questo, in particolare, è un punto di forza perché oggi i clienti/lettori vogliono le cose il più in fretta possibile e con il minimo sforzo, e internet può rispondere proprio a questa domanda: avere un libro senza uscire di casa. Tuttavia gli e-book non hanno la portabilità dei libri stampati perché per essere letti hanno bisogno di corrente. Un grande problema poi per gli e-book è costituito dai formati dei file che variano da una società all’altra. Questo significa che il file a volte non può essere aperto, può essere rovinato o presentarsi in una versione diversa da quella richiesta dal reader.
8 L’influenza della stampa nella promozione
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Per promuovere uno stampato in maniera efficace tutto quello che serve è individuare una modalità di distribuzione e un pubblico. La televisione, internet e persino la radio hanno un ruolo importante nella divulgazione della pubblicità, pur presentando alcuni limiti che non si riscontrano nella pubblicità stampata. Idealmente una promozione deve essere fatta su tutti i media disponibili, ma fare pubblicità su vari mezzi di comunicazione può essere troppo costoso, pertanto sapere qual è il pubblico al quale ci si rivolge ed essere a conoscenza dei limiti di ogni mezzo può aiutare nella scelta. Ogni giorno entriamo in contatto con differenti strategie promozionali. Se un prodotto pubblicizzato viene visto più di una volta, è probabile che chi lo guarda sia in grado in seguito di riconoscere quel prodotto o quel servizio. Se ciò accade – ed è più spesso sì che no – la campagna pubblicitaria ha raggiunto il suo intento. Sia che si tratti di un messaggio elettronico o di uno stampato, viviamo a contatto con la
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pubblicità e questo capitolo intende offrire alcune considerazioni sul perché lo stampato è importante e ha un impatto che nessun’altra forma di pubblicazione elettronica può avere.
I vantaggi della stampa per i collaterali/allegati
Uno stampato può essere di tipo e formato diverso: può essere una brochure, un opuscolo, un volantino, un depliant... per informare, promuovere e alla fine vendere un prodotto o un servizio al consumatore. Questo stampato rappresenta un efficace strumento di pubblicità e in genere, proprio per questo, ha una grafica accattivante, pensata per colpire il pubblico al quale è destinato. Il tempo che serve per la sua realizzazione rientra nel costo degli stampati che sono dunque pensati per durare a lungo, il che significa tirature elevate e tempi di distribuzione. Questi stampati sono distribuiti nei negozi, nelle fiere, in occasione di eventi e qualche volta spediti per posta. Sono molto usati da aziende che operano ad esempio nel settore dei viaggi, automobilistico, ristorazione, scolastico ecc. per offrire ai clienti informazioni utili e immagini che aiutano a stimolare la vendita. Gli opuscoli generalmente sono costituiti da diverse pagine e sono pieni di informazioni mentre le brochure hanno poco più di un paio di pagine. Le brochure sono un tipo di stampato molto apprezzato in quanto presentano un vantaggio che piace molto ai grafici e cioè la possibilità di essere piegate in svariati modi e stampate su differenti tipi di carta. Le società investono molto in questi stampati scegliendo con cura la loro veste grafica: una brochure ben fatta può aiutare a vendere... Pieghevoli e volantini generalmente sono prodotti in alte tirature, hanno costi contenuti e di solito sono prodotti nel formato o in una frazione del formato di un foglio di carta. Sono una versione meno prestigiosa della brochure e il loro intento è convogliare un messaggio veloce, pensato per raggiungere un pubblico di massa. Diversamente dagli opuscoli e dalle brochure, i volantini diventano obsoleti in breve tempo, nel senso che il messaggio spesso è limitato a un certo periodo (promozioni, offerte speciali ecc.). “Gli stampati pubblicitari e promozionali – ad esempio brochure e volantini – sono quelli destinati ad avere una crescita maggiore perché c’è sempre qualcuno che vuole vendere qualcosa a qualcun altro. E al momento non c’è nessuno strumento elettronico in grado di sostituirli…” (The Electronic Document Systems Foundation EDFS).
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Negli stampati per il marketing il colore riveste un’enorme importanza perché le aziende si affidano proprio al colore e al marchio per avvicinare (e quindi fidelizzare) i clienti. Con gli stampati si ha una riproduzione fedele dei colori diversamente dal web che non garantisce la visualizzazione dei prodotti nel loro colore originale. Questo perché i video hanno colori diversi da monitor a monitor e anche perché la maggior parte delle persone non esegue la corretta calibrazione. Fino a quando nelle case non saranno disponibili procedure di gestione standard del colore, l’attendibilità dei colori resta un elemento da non sottovalutare. Relativamente alla distribuzione e alla conoscenza del target di utenti ai quali si rivolge il messaggio, la pubblicità stampata dimostra un
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approccio più efficace. Le brochure sono collocate strategicamente in punti visibili, vicino ai prodotti o in un luogo dove converge un certo tipo di pubblico. Ad esempio uno studio medico può esporre dei depliant informativi sui medicinali che i pazienti possono ritirare. Gli opuscoli, che tipicamente riportano più informazioni rispetto alle brochure, magari non sono esposti ma inviati o consegnati ai clienti che si mostrano interessati. Un altro grande vantaggio offerto dalla pubblicità stampata è che può essere vista più volte. È possibile ritirare un volantino o un depliant, dare una rapida occhiata, metterlo via e poi riprenderlo per riguardarlo meglio o per condividere questa informazione con altre persone. I collaterali possono anche essere spediti a persone che hanno comprato prodotti simili nel passato, a coloro che chiedono maggiori informazioni o distribuiti nei posti che il consumatore visita. Questi stampati possono veicolare anche dei coupon di ritorno che contribuiscono ad aiutare l’azienda a costruire un database. Insomma, gli stampati promozionali rappresentano uno strumento di marketing validissimo che spesso dà elevati risultati di ROMI (Return on Marketing Investement).
I vantaggi della stampa per volantini e inserti
A differenza dei collaterali, i volantini e gli inserti hanno un periodo di vita limitato poiché generalmente veicolano un messaggio legato a svendite, promozioni ecc. realizzate solo in alcuni mesi dell’anno. La loro caratteristica è l’economicità e la possibilità di arrivare a un pubblico mirato con diversi canali (quotidiani, cataloghi, riviste, shopping bag, mailing ecc.). Questi stampati si possono personalizzare e spedire a un target suddiviso in base al luogo e/o interesse. Gli inserti, uno strumento pubblicitario importante Sono molti i consumatori che si recano nei negozi dopo aver visto una pubblicità. Secondo la ricerca Customer Focus Grocery Study condotta da Vertis (Baltimora), il 71% delle signore che si reca a fare la spesa pianifica gli acquisti scegliendo i prodotti pubblicizzati negli inserti o nei volantini. Questo tipo di pubblicità influenza le decisioni di acquisto nel 28% degli adulti, vale a dire il 6% in più del numero complessivo di persone che vede la pubblicità alla televisione. Negli Stati Uniti sta crescendo molto l’abitudine di distribuire gli inserti mediante le shopping bag. Un esempio lo si può notare nei campus delle università: ogni volta che uno studente fa un acquisto, riceve insieme al prodotto una borsa che contiene degli inserti promozionali. Questo è un ottimo strumento di pubblicità poiché le ricerche dimostrano che gli studenti manifestano le loro abitudini di acquisto quando sono al college. Secondo medialifemagazine.com ogni anno sono oltre 20 milioni le shopping bag distribuite agli studenti dei college americani.
I vantaggi della stampa per il direct marketing
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Il direct marketing o, come molti preferiscono chiamarlo, one-to-one marketing, è la possibilità di personalizzare un messaggio pubblicitario non solo per un gruppo di persone ma anche per un singolo individuo. Questo significa che usando la stampa digitale ogni stampa-
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to può essere diverso, raggiungendo così livelli di personalizzazione praticamente illimitati. Il direct marketing utilizza tutti i vari collaterali pubblicitari quali brochure, volantini, cartoline ecc. che possono avere una grafica e un contenuto studiato in base al target al quale ci si rivolge. Poiché il direct marketing genera un elevato tasso di risposta, le aziende possono creare un proprio elenco di clienti affezionati. La stampa digitale insieme al direct marketing offre una valida alternativa alle aziende per raggiungere i loro clienti. Tempi di produzione rapidi, utilizzo di dati variabili ed eliminazione dei costi di magazzino per molti rappresentano la scelta ottimale. I piccoli inserzionisti, ad esempio, hanno la possibilità di fare campagne con più tranquillità iniziando con piccoli elenchi di potenziali clienti per poi passare man mano ad esplorare mercati più vasti. Per rendere l’azione di direct mail efficace è necessario però contare su un database sempre aggiornato. A parte le informazioni base – nome e indirizzo – il database deve contenere anche informazioni sulla storia degli acquisti individuali, dati demografici e così via. Una volta che il database è preciso, le tecniche di marketing possono essere costruite su dati concreti, aumentando così significativamente il tasso di risposta. Esistono sul mercato diversi tipi di software ideati per facilitare la fusione di contenuti e informazioni provenienti dal database nel prodotto stampato. DesignMerge Pro, PrintShop Mail e XMPie sono alcuni esempi. Questi software sono disegnati per gestire parti di testo personalizzate, immagini, ma anche box di testo o pagine intere di documenti con un contenuto variabile. In passato le basse tirature erano molto costose. Oggi con la stampa digitale le basse tirature possono essere più abbordabili rispetto alla stampa offset che spesso resta comunque la scelta migliore per lunghe tirature. Nel caso in cui si voglia effettuare la personalizzazione di una lunga tiratura si può usare un approccio ibrido, combinando la stampa tradizionale con quella digitale. È il caso di molti stampatori che prima stampano le brochure in offset e poi le personalizzano con la stampa digitale.
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Concludendo, gli stampati possono raggiungere un target mirato con modi e forme diverse, generando in chi li riceve una risposta spesso più elevata rispetto a qualsiasi altro media. Se in futuro ci sarà un declino della comunicazione stampata non sarà necessariamente a causa della sua controparte elettronica, ma semmai perché i mercati stanno cercando modi più efficienti per promuovere i prodotti. Oggi gli inserzionisti che scelgono la stampa possono considerare più opzioni e, rispetto a una comunicazione pubblicitaria generalista e alle lunghe tirature, possono contare su messaggi studiati su misura per il proprio target e con basse tirature. Considerando queste diverse forme di pubblicità, la stampa ha ancora molta influenza sulle modalità di produzione e spedizione della pubblicità. In sintesi la pubblicità stampata è più efficace che mai e oggi forse ancora di più perché spesso ha il potere di generare una redemption più alta rispetto a qualsiasi altro media. E se combinata con altri media digitali, può essere l’elemento chiave per qualsiasi campagna di marketing.
9 L’importanza della stampa nella comunicazione
Comunicare significa scambiare idee, entrare in contatto con gli altri, mettere in comune esperienze, e da secoli la stampa è parte integrante del processo di comunicazione. Dalla Bibbia alle lettere, dai giornali alle riviste, dai libri ai dizionari, la stampa è profondamente intrecciata con la nostra vita quotidiana. Nel 21mo secolo, però, il mondo della stampa sta cambiando pelle perché la stampa pensa, parla e cammina. Cammina? D’accordo non cammina… ancora, ma in molti casi si propone in modo diverso da prima. Il concetto del cosiddetto “ufficio senza carta” del quale tanto in passato si è parlato, più recentemente da Wang e Adobe, in realtà non è mai decollato. Alle persone piace ancora sentire il fruscio della carta anche se quando sul mercato si assisterà a una diffusione su larga scala dei nuovi media, la stampa sarà in difficoltà.
I vantaggi della stampa nella corrispondenza IPI 120/10
La corrispondenza serve alle persone per comunicare e la stampa è
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uno strumento ideale perché permette di veicolare un messaggio che una volta spedito può essere successivamente archiviato. Tra i diversi tipi di corrispondenza su carta ci sono lettere, moduli, memo. Nel XX secolo, e anche per molto tempo prima, lo strumento di comunicazione più diffuso erano le lettere che prima del 1938, quando cioè non esisteva ancora la biro, venivano scritte con le stilografiche. In quell’epoca avere una bella calligrafia era considerato un dono da esibire con orgoglio e conseguentemente le lettere erano qualcosa di molto prezioso. Pensate con cura, qualche volta scritte in bozza su carta economica e poi trascritte su carte più costose, le lettere erano davvero molto importanti. Oggi le lettere hanno perso questo prestigio. Per spedire i messaggi si usano sempre più frequentemente e-mail e altri device elettronici in quanto sono mezzi poco costosi e veloci. Questo è sicuramente vero ma occorre anche considerare che nella società di oggi questi messaggi non hanno la stessa importanza che avevano in passato le lettere scritte a mano. La comunicazione ha subito indubbiamente una perdita di valore ma questo può giocare a favore delle lettere. Innanzitutto per scrivere una lettera non è necessario disporre di strumenti speciali mentre, al contrario, per la comunicazione elettronica occorre un computer e internet. Oggi le aziende che vogliono pubblicizzare un prodotto sono in grado di raggiungere un target di mercato preciso. Ad esempio è facile ottenere gli indirizzi di un gruppo di persone divise per area geografica. Nella comunicazione elettronica per ottenere un risultato simile l’unica possibilità è il target IP (Internet Protocol) che permette di inviare la pubblicità a indirizzi IP suddivisi geograficamente, una modalità però costosa che richiede anche molta competenza. Un settore dove le lettere continuano a mantenere ancora oggi un ruolo importante è l’ambito legale in quanto, oltre a essere utilizzate per comunicare, le lettere si possono anche conservare come materiale di archivio grazie al timbro ufficiale sul francobollo. I moduli rappresentano un’altra forma di corrispondenza e, sebbene quelli su carta siano stati per molto tempo l’unica possibilità per scambiare alcuni tipi di informazione, oggi stanno quasi sparendo del tutto lasciando il posto ai moduli online che hanno la stessa validità e legalità di quelli su carta. Nel 2000 il presidente americano Clinton siglò infatti il Global and National Commerce Act riconoscendo così la legalità della firma elettronica.
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I moduli su carta hanno lo svantaggio di essere costosi. Secondo le stime degli analisti, fino ad oggi le imprese americane hanno speso 15 miliardi di dollari per trasferire i dati dai supporti cartacei (contratti di acquisto, prestiti ecc.) ai computer. La Paperwork Reduction Act del 1995 fatta dal Governo Federale USA ha ridotto questa spesa chiedendo a tutte le agenzie federali di ridurre il numero di moduli usati nelle loro organizzazioni. La migrazione dei moduli al formato elettronico presenta alcuni vantaggi, tra i quali: - riduce gli errori di compilazione e consente di risparmiare i costi di stampa e di distribuzione delle pagine non compilate; - velocizza le statistiche dei dati acquisiti, le analisi e i report;
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- aumenta la percentuale di risposta perché le indagini via web e i moduli online sono più facili da compilare rispetto a quelli su carta; - permette di integrare più rapidamente ulteriori domande (operazione più difficile e costosa per i moduli stampati); - consente di effettuare aggiornamenti e cambiamenti rapidi, magari anche per rendere più chiara la natura delle domande; - velocizza il cambio delle risposte senza doverle necessariamente cancellare; - facilita la distribuzione e permette di accedere ai documenti da qualsiasi computer collegato a internet; - elimina i costi di stampa e i costi della carta; - permette di inviare dei remainder a coloro che non hanno ancora risposto ai questionari tagliando così i costi di spedizione; - elimina l’acquisizione manuale dei dati su supporto cartaceo; - semplifica le correzioni e consente di scrivere più volte sullo stesso modulo; - velocizza i tempi di distribuzione. La maggior parte dei moduli su carta è migrata online per una questione di costi e per la facilità d’uso. In effetti risulta più semplice imparare l’HTML e inviare un modulo a un migliaio di persone via e-mail piuttosto che realizzare un layout di pagina, pagare mille copie stampate, comprare un elenco di indirizzi e poi affrancare e spedire il tutto. Ad ogni modo c’è ancora un tipo di modulo che rappresenta una nicchia di mercato: quello autocopiante. Si tratta di stampati che utilizzano la tecnologia chiamata “microincapsulazione”.
Vantaggi della stampa negli ambienti d’ufficio
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Christopher Latherm Sholes presenta nel 1868 la macchina per scrivere che garantisce un maggior livello di efficienza negli uffici creando nel contempo anche una nuova figura professionale: la segretaria. L’aumento di carta usata porta anche alla necessità di raggruppare insieme i documenti, esigenza questa soddisfatta da William Middlebrook che nel 1899 inventa la graffetta. Nel 1870 nasce il telefono che rappresenta un grande balzo in avanti nello scambio rapido di informazioni e contribuisce a creare l’idea di ufficio moderno. Si tratta di un’invenzione straordinaria ma dobbiamo aspettare ancora alcuni decenni prima che un’altra scoperta arrivi a rivoluzionare l’ambiente d’ufficio: la fotocopiatrice. È il 1959 infatti quando Chester Carlson inventa la xerografia e la prima fotocopiatrice di documenti. Il primo modello di successo è il 914 (il nome deriva dalla capacità di copiare su un formato Legal: 216x356 mm) e sul mercato arriva la Xerox che permette di realizzare, fotocopiare e distribuire i documenti in maniera più che mai semplice. Nel 1976 la Wang Laboratorie presenta il primo sistema CRT per l’elaborazione dei dati (word processing) seguito nel 1979 da WordStar, un word processor più evoluto in grado di girare su un personal computer. L’abilità di questo word processor nel gestire testi sul computer manda inevitabilmente in pensione anche la più sofisticata macchina per scrivere perché permette di salvare i testi evitando così di dover riscrivere tutti i documenti nel caso di aggiornamenti. Arriviamo poi al 1981, anno che segna l’ingresso sul mercato del pc IBM, il primo passo verso quello che diventa in seguito il desktop pu-
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blishing (editoria da tavolo). Nel 1984 Hewlett Packard presenta la sua prima famosa LaserJet che, insieme ad altre tecnologie di stampa, favorisce l’affermazione del DtP sul mercato. In seguito, nei primi anni Novanta con l’Internet Service Providers (IPS), l’invenzione dell’interfaccia grafica utente, l’Hyper Text Markup Language e il World Wide Web, vede la luce internet e l’e-mail. E con internet l’e-commerce e i siti web commerciali che cambiano radicalmente le abitudini di acquisto dei consumatori. Oggi nella nuova era della comunicazione quasi tutti possono essere raggiunti via e-mail. L’introduzione dello standard S/MIME ha permesso poi di superare anche l’ultimo dei punti deboli della mail costituito dalla firma digitale. Tuttavia va detto che se la vecchia e cara lettera di carta e i fax mantenevano l’aspetto dei documenti originali, oggi con l’e-mail non è possibile sapere in quale modo il destinatario visualizza il contenuto. In più nessuno sa quello che succede alla mail una volta che raggiunge il destinatario il quale può copiarla e stamparla senza alcun limite. Per quanto riguarda infatti il diritto d’autore è quasi impossibile invocare un diritto d’autore digitale (DRM) per i documenti spediti via e-mail. Le lettere hanno delle caratteristiche che risultano interessanti poiché: - forniscono una comunicazione scritta; - consentono di inserire immagini; - permettono di produrre messaggi da una o più pagine; - possono essere archiviate; - convogliano un messaggio in forma scritta e quindi ci sono meno probabilità di fraintendimenti; - riportano informazioni dettagliate quali i dati numerici. Ci sono per contro alcuni elementi che giocano a sfavore dell’utilizzo delle lettere nella comunicazione commerciale. Questo perché le lettere hanno tempi lunghi di spedizione; possono andare smarrite o essere facilmente aperte e lette o inviate a indirizzi sbagliati; non sono adatte per spedire un messaggio urgente; non garantiscono l’avvenuta ricezione del messaggio a meno di un feedback da parte del destinatario. Infine, nel caso in cui sia necessario avere ulteriori informazioni, il destinatario deve scrivere e aspettare la risposta dal mittente.
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L’utilizzo delle e-mail e delle fotocopiatrici ha cambiato le modalità di comunicazione nelle aziende. Oggi le persone usano le mail come in passato usavano il telefono e questo contribuisce a cambiare il volto della stampa poiché invece di ricevere una comunicazione stampata, le persone ricevono i file elettronici e li stampano quando hanno la necessità.
10 Comunicazione POP e place-based
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Un chiaro esempio dell’efficacia della comunicazione stampata è offerto dal marketing sul punto vendita. Il valore aggiunto di questo strumento di pubblicità, detto POP - Point of Purchase, è in diretto rapporto con la sua collocazione in prossimità o nel posto stesso dove i consumatori decidono i loro acquisti. Il POPAI stima che il 53-60% degli acquisti sono attribuibili alla pubblicità sul punto vendita. L’incidenza è così elevata che sono poche le aziende che oggi rinunciano a questo mezzo pubblicitario perché temono di perdere competitività. E questo nonostante gli enormi tagli operati agli investimenti pubblicitari. Ecco perché molte aziende stanno incrementando i materiali POP a dispetto di altre forme di pubblicità. Uno studio diffuso nel 2002 dal Point of Purchase Magazine dimostra che la spesa annuale in POP è stimata in oltre 17 miliardi di dollari, cifra che rappresenta il 7,1% del totale dei 240 miliardi di dollari spesi in pubblicità negli USA. Le proiezioni per il futuro sono anch’esse incoraggianti perché si stima, in base ad alcune ricerche, che nei prossimi 5 anni la pubblicità POP sia destinata a crescere del 20%. La pubblicità sul punto vendita offre un insieme di vantaggi che possono così essere sintetizzati: • possibilità di realizzare in digitale stampati in basse tirature destinati ai test; • produrre stampati personalizzati sulla base del punto vendita cui sono destinati; • utilizzare promozioni su misura, scelte sulla base delle esigenze dell’azienda; • incrementare le vendite, la riconoscibilità e l’immagine del brand.
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Tecnologie utili alla produzione di materiali POP
Le tecniche di stampa utili al POP sono le più disparate, tuttavia la stampa digitale sembra essere preferita dalla maggior parte delle aziende. I sistemi di stampa inkjet a letto piano sono quelli più usati e si stima che il 40% di queste macchine sia dedicato esclusivamente alla produzione di materiali POP. Da notare che nell’ambito di queste tecnologie di stampa digitale si osservano nuovi, interessanti sviluppi che stanno portando grandi cambiamenti nel tipo di prodotti realizzati: una migliore qualità del colore e un gamut più ampio con possibilità di riprodurre tinte Pantone; una migliore qualità di stampa, in alcuni casi simile o superiore all’offset; tempi di produzione ridotti; la possibilità di stampare su una gamma di supporti più ampia; la realizzazione di diverse tipologie di finishing in linea. Relativamente al finishing dei prodotti POP uno dei nuovi trend è costituito dal taglio laser, semplice da eseguire in quanto richiede solo la programmazione digitale. Questo processo evita la produzione e l’archiviazione di fustelle e permette di creare virtualmente qualsiasi sagoma senza costi aggiuntivi. Ogni foglio di stampa può avere una forma diversa e il laser può passare rapidamente da una sagoma all’altra.
I trend del POP
Grazie a queste tecnologie, la progettazione di materiali POP può avvalersi di soluzioni più colorate, una grafica più elaborata, sagomature speciali, materiali personalizzati. I clienti si aspettano una riduzione dei costi per la produzione di materiali POP, in particolare per quanto riguarda la stampa a colori. Le tecnologie digitali per il segmento POP stanno migliorando e man mano che diventano più convenienti possono sostituire i sistemi di stampa tradizionale compresa la serigrafia. L’elemento strategico per il futuro del POP è la stampa digitale la cui flessibilità consente di stampare le pretirature allo scopo di verificare l’efficacia della pubblicità, evitando di investire su progetti di comunicazione “a scatola chiusa”. A questo si aggiunge anche la possibilità di stampare su una grande varietà di materiali, vantaggio decisivo anche sul versante della versatilità e flessibilità della progettazione. Gli sviluppi della pubblicità POP fanno intravvedere: - un aumento della grafica su pavimento; - un maggiore utilizzo di supporti in tessuto destinati a esaltare la qualità delle immagini; - l’impiego di supporti adesivi riposizionabili per favorire gli spostamenti della pubblicità in base alle esigenze; - la personalizzazione dei rivestimenti a parete; - un maggior uso di pannelli pubblicitari a soffitto. Un’altra tecnologia che sta entrando in questo settore e che mostra possibilità in crescita è il digital signage (soluzioni LED e LCD). Se è vero che il POP è in crescita, va detto che è sempre opportuno offrire alle aziende soluzioni innovative, sempre più allettanti per attirare nuovi investitori.
Comunicazione place-based
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In alcune forme di comunicazione pubblicitaria la stampa resta la scelta più indicata, se non addirittura l’unica. Questo è il caso del messaggio pubblicitario stampato consegnato a un potenziale consumatore
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durante un evento, in un’occasione particolare o in un posto preciso. Si tratta di una forma di pubblicità forse ancora sottovalutata, che ha però un enorme potenziale e che può trarre vantaggio dalla stampa digitale che consente di personalizzare la comunicazione con dati variabili. Un messaggio personalizzato, consegnato a una persona che si trova in un determinato posto, ha più probabilità di essere letto rispetto a un messaggio spedito. Questa forma di comunicazione sfrutta le informazioni già acquisite sulle abitudini del consumatore per proporre prodotti di suo interesse. La personalizzazione è fatta a diversi livelli, magari inserendo il nome indicato sulla carta di credito utilizzata per pagare l’ingresso, oppure basandosi sul tipo di evento scelto dal consumatore o sul prezzo del biglietto. In linea di massima, questa comunicazione pubblicitaria può essere consegnata in occasione di eventi e viaggi e in qualsiasi circostanza in cui le persone trascorrano del tempo e abbiano la possibilità di sfogliare uno stampato. Sempre in fatto di eventi, quelli più comuni sono le manifestazioni sportive, il teatro, i concerti e tutte le situazioni in cui è possibile distribuire materiali promozionali mirati. Se ci riferiamo invece a un evento con posti assegnati, a maggior ragione possiamo personalizzare la comunicazione e distribuirla prima dell’arrivo del pubblico. Nel caso di un concerto, si può ipotizzare la distribuzione di informazioni relative alla colonna sonora, o poster, programmi, indicazioni di altri eventi simili o ristoranti in zona, negozi ecc. Altre location strategiche per la distribuzione di materiale pubblicitario sono l’aereo, il treno, la nave, insomma quelle situazioni in cui le persone abbiano un posto assegnato e vi restino per qualche ora. Una compagnia aerea, ad esempio, può distribuire cataloghi personalizzati con il nome del cliente oppure informazioni pubblicitarie le più disparate: shopping nella città di destinazione, ristoranti, auto in affitto ecc. Vi sono poi le sale d’aspetto di uffici e studi medici. In questo caso naturalmente la comunicazione varia a seconda che si tratti di un pediatra, un podologo o un chirurgo plastico. Nel caso di un ristorante in cui il cliente abbia fatto una prenotazione possiamo conoscere in anticipo il nome del cliente e il numero di persone che sono con lui. Ecco che molti ristoranti che usano stampanti laser per creare i loro menu potrebbero facilmente stampare un menu personalizzato.
Il messaggio giusto, nel posto giusto, al momento opportuno
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La pubblicità collocata nei posti in cui i consumatori si trovano ha un alto indice di successo perché parte da una situazione win-to-win. Si sa che i risultati migliori si ottengono quando la comunicazione è mirata: i consumatori stessi sentono che si è creato un legame positivo quando, arrivando in un posto, trovano comunicazioni personalizzate. L’efficacia è la stessa del direct mail, se non maggiore. Si tratta di formule di comunicazione che presentano un potenziale enorme, e se le aziende si renderanno conto dei vantaggi ci sarà una grande crescita in tutto il mondo. E questo è un segmento nel quale la stampa può essere usata con successo.
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11 Il futuro della stampa
Quale sarà il futuro della stampa? Difficile rispondere a questo interrogativo anche perché non si tratta tanto di chiedersi se la stampa scomparirà o meno, quanto piuttosto se e come continuerà a vivere. La carta possiede caratteristiche che la differenziano da qualsiasi altro supporto, non solo sulla carta è facile leggere ma possiamo trasportarla e averla sempre a disposizione. In sostanza resta ancora uno dei mezzi migliori per diffondere i contenuti. La crescente diffusione dei media digitali ha messo in difficoltà la stampa che ha iniziato a perdere quote sia sul versante delle pianificazioni pubblicitarie, sia per quanto attiene ai volumi di stampa. Possiamo tuttavia ipotizzare che resisterà ancora a lungo nonostante i nuovi media – quali l’e-paper – stiano diventando, giorno dopo giorno, competitor sempre più agguerriti.
Versione stampata e versione digitale
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Dopo il 1995 internet porta a un ridimensionamento dei volumi della stampa e, di conseguenza, a una riduzione della distribuzione di stampati. Questo fenomeno avviene in seguito allo sviluppo di quelle nuove
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modalità di visualizzazione dei file che si sono rafforzate in concomitanza con l’affermazione del PDF. La crescita del flusso di informazioni digitali determina un calo delle informazioni stampate e si stima che entro il 2050 solo il 30% dei documenti sarà stampato mentre il resto viaggerà in formato digitale. Ogni giorno milioni di utenti utilizzano internet per le loro ricerche e circa il 30% di tali ricerche viene effettuato tramite Google. Google ha concluso importanti accordi con gli editori per mettere a disposizione del pubblico libri in formato digitale. Il passaggio dal supporto cartaceo a quello elettronico consente agli utenti di fare ricerche da casa su tutte le librerie digitali. È presumibile che la possibilità di scelta tra la versione stampata e quella digitale avrà non poche conseguenze sui lettori e influirà sul numero di libri che saranno stampati in futuro. Con la transizione all’editoria digitale cambieranno sia le modalità di comunicazione interna all’azienda sia quelle dell’industria della stampa: nel senso che si cercheranno nuove formule per rapportarsi ai colleghi, ai clienti, ai lettori.
Futuro digitale
La stampa digitale sta mostrando interessanti sviluppi grazie alle migliorate performance della tecnologia che in questi ultimi anni è diventata sempre più versatile. Esempi significativi sono i sistemi di stampa inkjet e toner ad alta velocità utilizzati per la stampa di bollette, estratti conto e altri documenti. In questi contesti, ma anche in tanti altri, il fattore tempo sta diventando cruciale e in questo senso la stampa digitale, grazie alla sua velocità produttiva, rappresenta la soluzione migliore rispetto ai sistemi tradizionali. Il digitale sta entrando prepotentemente anche nel segmento del grande formato e lo conferma la crescente popolarità dei sistemi inkjet wide format negli ambienti di stampa serigrafica per la produzione di poster e cartelloni pubblicitari. In più i software di ultima generazione in grado di personalizzare i contenuti incoraggiano l’impiego delle tecniche digitali.
Quando la stampa è vincente e quando non lo è
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A partire dal 1970 si afferma la convinzione che entro il 2000 la carta sarebbe stata soppiantata dai computer e dai media digitali. Negli anni Novanta la maggior parte delle aziende comincia a utilizzare abitualmente computer e word processor e alla fine del secolo abbiamo assistito alla rapida crescita di internet e delle e-mail. Questo fenomeno paradossalmente ha coinciso con un aumento sensibile della domanda di carta stampata. Questo perché la grande quantità di informazioni disponibile in internet ha generato come conseguenza un aumento di stampati: e-mail, fax, ricerche, articoli. Il rapido accesso alle informazioni ha portato dunque a profondi cambiamenti: si è cominciato a usare quei sistemi di stampa a colori che, con l’ausilio di software facili da usare, e il DtP, hanno consentito la creazione di newsletter professionali, biglietti di auguri, volantini ecc. Le innovazioni sono guidate dalla domanda dei consumatori e ne sono un esempio alcune tecnologie che si stanno facendo strada come i computer wireless, le stampanti wireless per i laptop disponibili negli aeroporti, negli hotel, nelle librerie. Compresa la stampa di documenti in remoto da cellulare.
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Oggi con le nuove tecnologie il mondo della stampa deve trovare nuovi paradigmi per adeguarsi ai cambiamenti e ripensare al proprio ruolo. Servono ad esempio nuove competenze e nuove professionalità nell’ambito della programmazione software, web design e gestione dei database. La stampa digitale e i software stanno diventando sempre più d’uso comune e la stampa just-in-time sta rendendo più facile il lavoro. Insieme alle altre tecnologie, la stampa digitale continua a rivestire un ruolo di spicco nel segmento dei documenti personalizzati quali la stampa di quotidiani e pubblicità mirate, cataloghi dedicati a uno specifico target di consumatori o packaging destinati al singolo. In questo scenario il mercato continua ad aver bisogno di stampati in alte tirature prodotti su rotative offset a colori con opzioni di finishing. Un altro cambiamento atteso entro il 2020 riguarda la richiesta da parte del mercato di tempi di produzione sempre più rapidi, un’esigenza alla quale possono rispondere macchine da stampa innovative e tempi di distribuzione veloci. Alcune analisi di settore mostrano che il 15% di tutta la stampa oggi prodotta viene spedita nel giro di otto ore e che entro il 2020 questa percentuale salirà a circa il 30%. Altro aspetto che di certo influirà sui volumi di stampa e sui profitti delle aziende grafiche è la complessità dei prodotti richiesti dal mercato. Se consideriamo un criterio di suddivisione a partire dalla tipologia degli stampati, quelli semplici sono su un singolo foglio, quelli moderatamente complessi sono piegati, raccolti in segnature e se necessario rilegati; si passa poi a quelli complessi che richiedono operazioni di finishing quali taglio, piegatura, rifilo e rilegatura, per finire con quelli molto complessi che comprendono lavori di fustellatura e goffratura. Queste ultime due categorie hanno un’incidenza del 32% sul volume totale dei lavori prodotti e del 60% sul fatturato. Un’altra considerazione riguarda il colore che, grazie a tecnologie di stampa sempre più convenienti, viene utilizzato sempre più spesso, con una crescita dall’attuale 48% al 75% entro il 2020. L’industria della stampa commerciale dispone di una varietà di processi: offset, stampa in rilievo, rotocalco, flessografia, serigrafia e nuove tecnologie digitali che permettono di produrre stampati per mercati locali, regionali, nazionali e internazionali. Il digitale oggi ha un’incidenza sul mercato del 3%, ma si prevede entro il 2020 una quota del 20%. L’inchiostro cederà volumi di stampa al toner e all’inkjet mentre il digitale andrà a erodere i volumi di stampa prodotti con macchine convenzionali. Questa distribuzione di lavori tra le varie tecnologie permetterà di produrre nuove tipologie di stampati, quali documenti con dati variabili. Altri cambiamenti riguardano il numero delle tirature prodotte che influenzeranno e saranno a loro volta influenzate dalla tecnologia di stampa. La stampa digitale e il Direct Imaging (DI) consentiranno ad esempio di produrre basse tirature con processi di produzione rapidi. Nei prossimi 20 anni ci sarà una progressiva riduzione delle tirature: se nel 1998 le tirature sotto le 2.000 copie rappresentavano il 28% di tutto il volume di stampa, nel 2020 si ipotizza che saranno il 47%.
Quotidiani, riviste, libri, stampa on demand
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Quotidiani Come già detto, i quotidiani sono in declino e uno dei motivi principali del calo di vendite subito è da attribuirsi alla perdita di lettori giovani.
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Nell’industria editoriale si è assistito a un trend verso un’editoria di tipo crossmedia, questo a causa degli altri competitor quali i cellulari, la televisione, internet. Questo orientamento, e la conseguente perdita di investimenti pubblicitari, sta spingendo i quotidiani a interessarsi alle tecnologie emergenti e a sviluppare nuove strategie per non perdere ulteriore terreno. Alcuni stanno ad esempio già investendo in altri media quali la televisione digitale, i cellulari, il web, le e-mail. E la migrazione di pubblicità dai quotidiani ai media digitali ha portato a diminuire la foliazione del quotidiano stampato. Oggi la maggior parte dei quotidiani è stampata in offset e non sembrano esserci particolari ragioni perché questo trend debba cambiare. Tuttavia grazie alla stampa digitale è possibile pensare di creare edizioni on-demand destinate a gruppi di lettori. Questo può essere motivo di discussione futura poiché i quotidiani dovranno chiedersi se investire o meno nella stampa digitale. Riviste Le riviste sono state un veicolo commerciale di grande successo e ancora oggi in alcuni paesi sono lette quotidianamente da un pubblico di adulti. Anche se la maggior parte delle riviste è stampata in offset a bobina e rotocalco, la proporzione stimata di riviste stampate in digitale è decisamente alta. A questo proposito tuttavia è interessante notare che anche la produzione di riviste è in crescita. Complessivamente le riviste stanno vivendo la stessa condizione dei quotidiani, anche se lo scenario fa pensare a una crescita complessiva. Tuttavia ci sono anche ragioni per credere che la crescita di questi prodotti stampati sarà influenzata dai contenuti online. Libri Nonostante negli ultimi anni ci sia stato un aumento nei profitti derivanti dalla vendita dei libri, bisogna però sottolineare che questo trend è dovuto al fatto che si pubblicano molti più titoli e che sono in aumento gli ebook. Internet è una grande fonte di informazioni e chiunque oggi può creare e pubblicare un libro con costi di stampa più bassi rispetto al passato. La stampa on-demand ha un influsso notevole sui tempi di produzione di uno stampato e questo ha un suo peso sul mercato poiché oggi con la disponibilità di molteplici prodotti digitali si finisce per dedicare meno tempo alla lettura. L’editoria libraria sta cambiando perché esistono le versioni online dei giornali e la televisione. Ma anche se i giornali online rispetto ai libri stampati hanno una piccola quota di mercato, stanno tuttavia crescendo a un ritmo costante. Come accennato, ciò che influenza maggiormente l’editoria libraria è il tempo dedicato alla lettura rispetto ad altre attività.
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Stampa on-demand La produzione di libri in digitale è ormai consolidata. I libri elettronici tenderanno a crescere, ma in maniera lenta, mentre ci si aspetta un aumento maggiore nella stampa on-demand. I libri digitali generano minori sprechi e hanno tempi di processo rapidi ma anche la stampa digitale offre gli stessi vantaggi e in più gioca a favore della carta. Il continuo miglioramento delle macchine da stampa digitale sta portando a raggiungere performance migliori a livello di risoluzione, il che si traduce in una riproduzione migliore delle foto e in una maggiore nitidezza di lettura anche nel caso di caratteri di stampa più piccoli.
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In conclusione
Il futuro della stampa deve essere ancora scritto. Il digitale fa ormai già parte del nostro mondo e sta cambiando rapidamente il modo in cui riceviamo e leggiamo le notizie. I libri stampati sono destinati ad avere successo e fintanto che i lettori continueranno a comprare libri, gli editori continueranno a produrli orientandosi anche verso la stampa su richiesta per ridurre i costi di produzione e di magazzino. Il futuro dei libri appare abbastanza buono, e la tecnologia per la produzione digitale continuerà a evolvere e a migliorare le sue prestazioni. In futuro il volume della stampa tradizionale sarà minore rispetto a oggi mentre la stampa digitale, l’inkjet in particolare, aumenterà progressivamente. Non ci sarà “una società senza carta e stampatori”, almeno non in un futuro immediato...
Felice 566mo
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Il 2010 è il 566mo compleanno dell’industria della stampa. Nata nel cuore dell’Europa medievale, la stampa si è propagata in tutto il mondo diffondendo conoscenza e cultura. La stampa è sopravvissuta al cinema, alla radio e alla televisione, alla censura, ai contenuti di poca qualità e alle cattive idee, alla guerra e alla pace, ai boom e ai fallimenti, alla meccanizzazione, all’automazione e all’inarrestabile sconvolgimento tecnologico. La stampa sopravvive a tutto questo, al grande flusso di informazioni online e a tutti coloro che affermano che “la stampa è morta”. La stampa è più viva che mai! È impossibile per le “parole digitali” offrire lo stesso coinvolgimento che si prova sfogliando le notizie su carta. Una bella brochure con testo e foto ha un ruolo fondamentale nel trasmettere la pubblicità di un prodotto poiché il mezzo di comunicazione diventa parte integrante del messaggio stesso. Provate a spedire una comunicazione via e-mail a ogni persona che fa parte di una community selezionata: è praticamente impossibile. Al contrario è facile ottenere un elenco di indirizzi basati sullo stesso CAP e raggiungere così il target scelto. La stampa è democratica, è accessibile a tutti in qualsiasi momento e luogo senza bisogno di collegamenti o di reader speciali. Pensate ad esempio a un libro stampato e al piacere di leggerlo a un bambino per farlo addormentare. Per il bambino il libro diventa tutt’uno con la fiaba, il racconto o la storia stessa, un oggetto quindi da custodire gelosamente, con cura. Difficile immaginare che si crei lo stesso legame con un file elettronico... Alcune tipologie di stampati sono destinati a diminuire perché sostituiti dai nuovi media, e questo accade perché le tecnologie entrano in conflitto tra loro e alcuni prodotti stampati lasciano il posto ad altre modalità di comunicazione più efficaci. Ma questo fa nascere nuovi prodotti stampati che vanno a colmare il vuoto che si viene a creare poiché la tecnologia di stampa non si ferma. Se tutta la stampa scomparisse e qualcuno inventasse la comunicazione stampata, il mondo direbbe che siamo di fronte a un’invenzione meravigliosa! Ma questo è già successo – 566 anni fa – e il futuro della stampa deve essere ancora stampato.
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ia g o l o n o r c a l
1960 - 2010 In questa sezione ripercorriamo cinquant’anni di storia dell’industria grafica italiana attraverso le pagine del Poligrafico.
o a r u ian t u al f e it t a n c e fi s e ra r p ag o i t r a st s s u a p ’ind ll e d
1960-1964
il poligrafico storia
Rotativa rotocalco italiana per la “Pravda” di Mosca Nel gennaio del 1960 una grande rotativa rotocalco per la stampa di riviste a colori lascia l’officina di Milano, in cui è stata realizzata, per raggiungere Mosca, ove sarà installata negli stabilimenti grafici della Pravda. Si tratta della Dominator 1400 (nella foto) costruita dalla Fratelli Andreotti che con questa realizzazione può essere considerata fra le maggiori costruttrici di rotative rotocalco del mondo. La Dominator è composta da 28 unità di stampa reversibili in 1400 mm con cilindri di sviluppo 1080 o 929 mm, sei sbobinatori automatici stellari, quattro motori da 90 HP e due da 40. La rotativa, divisa in due sezioni uguali, è lunga 100 metri, alta 14, larga 5. Per i collegamenti
elettrici sono installati 600 km di cavi. Il peso totale è di 1100 tonnellate. La velocità di stampa è di 20.000 giri/ora, con una produzione di 80.000 riviste/ora a 48 pagine cucite.
Ad Aldo Palazzi la “Chiave d’oro 1960” Un folto pubblico interviene al Circolo Culturale Araldo per festeggiare l’assegnazione della “Chiave d’Oro”, per benemerenze in campo poligrafico, al Cavaliere del Lavoro Aldo Palazzi. L’ambita onorificenza è stata presentata dal presidente del Circolo Comm. Piero Capitini.
Costituiscono il prestigioso gruppo di premiati negli anni passati: Giulio Stucchi, Angelo Rizzoli, Arnoldo Mondadori, Amilcare Pizzi, Giovanni Mardersteig, Alessandro Salomone, Angelo Ponti, Mario Gros, Alfredo De Pedrini.
La macchina ha cinque possibilità di impiego: stampa litografica rotativa; stampa bicolore lito-tipografica in una sola operazione; stampa tipografica rotativa da lastre sottili avvolgibili o in combinazione con forma piana; stampa tipografica da forma piana; stampa tipografica bicolore in un’unica operazione.
La novità sensazionale del 1960 per la Schnellpressenfabrik AG Heidelberg è costituita dalla bicolore tipo-lito 38x52 cm, macchina di nuovissima concezione che può essere dotata del dispositivo di bagnatura e quindi stampare da lastre offset.
Original Heidelberg, una bicolore tipo-lito 38x52 cm presentata dalla Casa tedesca nel 1960.
Automatizza e migliora la produttività
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L’incisore elettronico per cliché Vario-Klischograph della Hell è molto utilizzato all’estero specialmente per i quotidiani. Gli apparecchi in funzione nel mondo sono oltre 300. In Italia il sistema ha sinora interessato solo
La nuova Original Heidelberg tipo-lito
L’elettronica nella rotocalco I primi 50 anni del XX secolo registrano una continua evoluzione dei sistemi di stampa, con la tipografia in posizione dominante e la nascita della rotocalco, della offset, della flessografia e della moderna serigrafia. La metà del secolo segna l’introduzione della fotocomposizione, degli scanner elettronici e della xerografia. Esaminando la situazione tecnica e produttiva delle Arti Grafiche agli inizi degli anni ‘50 si vede che i maggiori progressi sono avvenuti nell’ambito delle macchine di composizione meccanica, macchine da stampa e di legatoria con lo sviluppo di sistemi elettromeccanici sempre più accurati e rapidi, alla vigilia di un consistente ingresso dell’elettronica nel settore. Nel 1960 il congresso della rotocalco, tenutosi in Germania, ha permesso di evidenziare il crescente sviluppo dei sistemi elettronici per normalizzare, automatizzare e migliorare la produttività della rotocalco. L’elettronica entra
Il primo VarioKlischograph al Piccolo di Trieste
nella stampa rotocalco con i nuovi dispositivi di guida del nastro e di controllo del registro (Crosfield Autotron). Ma il settore più attivo è quello della preparazione dei cilindri nel quale l’elettronica sta offrendo soluzioni di grande utilità. Le case W. Staub di Neu-Isenburg e Dr. Hell di Kiel realizzano nel 1960 i prototipi dei loro incisori elettronici. Nello stesso periodo si stanno realizzando apparecchiature elettroniche in grado di eseguire automaticamente le correzioni cromatiche delle selezioni affidate ora ai sistemi di mascheratura o alla manualità dei cromisti. Sono gli scanner di correzione cromatica il cui primo esemplare è costituito dallo Scanatron della Crosfield. Si tratta comunque di una soluzione transitoria: infatti stanno entrando nel mercato i veri scanner elettronici in grado di eseguire direttamente su film la selezione corretta dei colori, in negativo o in positivo, a partire da originali trasparenti o in riflessione.
gli zincografi, ma ora il quotidiano Il Piccolo di Trieste, visti i risultati qualitativi e la resa economica, ha acquistato il Vario-Klischograph da affiancare al modello convenzionale a rapporto fisso già in uso.
Da Crabtree una offset di grande formato Presentata nel 1960 la macchina offset da foglio Crabtree Ambassador con formato massimo di stampa 198x137 cm. Può raggiungere una velocità massima di stampa di 6.500 fogli/ora ed è dotata di sei regolatori frontali per il registro. Si tratta di una macchina particolarmente adatta
Cronologia alla produzione di libri cataloghi con foliazioni e tirature elevate.
Importanti novità italiane allA Ipex ’63 La fiera internazionale grafica Ipex ’63 all’Olympia di Londra vede la partecipazione di numerose aziende italiane, tra cui Andreotti, Baglini, Cagef, CEA, Cerutti, Durst, Grassi, Mandelli, OMCSA, Nebiolo, Pivano, Policrom, Rabolini, Schiavi, Simoncini e altre. CEA presenta il controllo di registro digitale per rotative CND/101; Cerutti la nuova rotativa rotocalco per imballaggio Supergraph; OMCSA le nuove offset da foglio Aurelia-92 5 colori 90x31 con comando elettronico, Aurelia-61 bicolore 61x80 e la nota Aurelia-46 in dimostrazione “offset a secco”. Nebiolo, oltre alle note tipografiche superAudax, superEgeria, Saturnia e Urania e alle offset Invicta 32, 38, 44”, introduce
la fonditrice monolineare Nebitype; Pivano lancia il nuovo tagliacarte trilaterale Super Tris; Policrom presenta i nuovi retini Magenta per rotocalco brevettati Rototipo; Schiavi introduce la rotativa rotocalco per imballaggio Roto-jet e la flessografica Fleline, entrambe con velocità massima di 300 m/min.
3M acquista la Ferrania Dal 3 giugno 1964 la Ferrania SpA, una delle principali Case europee per la produzione di materiale fotografico, è entrata a far parte del gruppo americano Minnesota Minino and Manufacturing Co., più noto come 3M. L’annuncio è stato dato simultaneamente da Bert S. Cross, presidente della 3M, e dal dr. Luigi Schiatti, presidente della Ferrania. L’ acquisto si è realizzato mediante la cessione all’Istituto Finanziario Industriale di Torino, azionista della Ferrania, di 769.230 azioni Minnesota, per un valore globale di oltre 28 miliardi di lire. La Ferrania diventa così la seconda consociata della 3M in Italia; la prima è la 3M Minnesota Italia SpA Nebitype, una fonditrice monolineare proposta da Nebiolo alla Ipex di Londra nel 1963.
con sede a Milano e stabilimenti a Caserta. 3M Italia ha più di 700 dipendenti, la Ferrania circa 5.000.
Il processo Acigraf “Direct Engraving” Mentre in Europa si continua a praticare la preparazione rotocalco convenzionale con celle di dimensione costante a profondità variabile, utilizzando positivi fotografici a tinta continua, retino cristallo a punto secco e carta o film pigmento, e negli Usa si sviluppa la rotocalco semi-autotipica con vari processi che giocano sulle variazioni dimensionali e di profondità delle celle, l’italiana Acigraf lancia il suo processo totalmente autotipico nel quale le celle variano di dimensione ma si incidono a profondità costante. Il sistema, denominato “Direct Engraving”, utilizza positivi o negativi retinati con i retini brevettati AcigrafPolicrom “Rototipo Respi” a doppio punto nelle luci e nei mezzi toni. I cilindri vengono sensibilizzati con uno strato di Photoresist e, dopo esposizione del film avvolto su cilindro, si procede all’incisione chimica standardizzata non più soggetta ai problemi di incostanza dovuti alle fluttuazioni fisico-chimiche del processo con carta pigmento.
>1960
Le Officine Meccaniche Giovanni Cerutti presentano la Super Rotativa Rotocalco RRC 60/12R fornita alla R.R. Donnelley di Chicago e agli stabilimenti A. Mondadori di Verona. L’italo-americano Frank Sportelli avvia presso la Intaglio Gravure Co. di New York il processo “Halftone Gravure” di conversione da offset a rotocalco mediante resinatura rotocalco di film per stampa litografica.
> Giugno 1960
Alla Photokina di Colonia Agfa lancia i suoi film per arti grafiche con supporto indeformabile policarbonato, tra cui LMS per rotocalco con maschera alte luci incorporata.
>1961
La Durst di Bolzano presenta il primo ingranditore 20x25 cm con sistema a condensatori Laborator G 184 per fotomeccanica. La tedesca Klimsch propone il modello orizzontale per camera oscura Kondensophot f.to max originale 24x30 cm.
>Maggio 1962
Alla Drupa 62 di Düsseldorf l’Ing. Rudolf Hell presenta in prima mondiale il suo incisore elettromeccanico per rotocalco Helioklischograph K190. Heidelberg presenta la sua offset monocolore KOR 40x57.
>Luglio 1963
Ha luogo Ipex ’63 nei saloni Olympia & Earls Court di Londra.
>Luglio 1964
Fusione della società tedesca Agfa del Gruppo Bayer con la società belga Gevaert. Il fatturato congiunto dei due colossi dell’industria fotografica europea supera i 250 milioni di dollari.
>Settembre 1964
Si tiene a Londra la prima Fiera mondiale del Libro, alla quale partecipano editori provenienti da più di 20 Paesi diversi.
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1965-1969
il poligrafico storia
Drupa ‘67: una delle rotocalco da foglio Prima proposte alla manifestazione tedesca.
Arrivano le sviluppatrici automatiche a rulli
Queste macchine di alta tecnologia e di costo elevato, già impiegate in radiografia, consentono l’inserimento in camera oscura del film esposto e il ritiro del film trattato asciutto in luce ambiente. L’automatismo è totale in quanto le pellicole passano attraverso le vasche di sviluppo, fissaggio e lavaggio e l’essiccatore ad aria calda, mentre il sistema assicura la costanza dei parametri prefissati dall’operatore: velocità, temperatura dei bagni, agitazione, rateo di rigenerazione. I tempi totali di trattamento variano
mediamente da 7 a 12 minuti. Tra le case all’avanguardia in questo settore, Kodak presenta la Kodalith Processor 324 (nella foto sopra) per lo sviluppo “Lith” ad altissimo contrasto e Versamat per lo sviluppo a tono continuo; la Pako, rappresentata da Agfa-Gevaert e da Ferrania-3M, offre la linea Pakoroll G in numerosi modelli e configurazioni.
nuovi film per il trattamento a rulli In conseguenza all’introduzione delle
sviluppatrici a rulli, che comportano notevole impatto meccanico sull’emulsione del film e sullo strato dorsale, tutti i produttori di pellicole per arti grafiche sono stati costretti a modificare le caratteristiche fisiche dei materiali mediante l’uso di gelatine sintetiche, di induritori, di strati protettivi con speciali resine che ne impediscono l’abrasione e l’appiccicamento facilitandone l’asciugamento rapido ad alta temperatura.
tipografica Heidelberg a 4 colori
Heidelberg presenta in anteprima la sua nuova tipografica rotativa da foglio a quattro colori 66x97 cm della serie Rotaspeed. Il nuovo modello raggiunge una produzione oraria di 5.000-7.000 fogli e utilizza lastre wrap-around o lastre piane incise con sistema Dow e curvate successivamente.
il Dycril rivoluziona la preparazione dei clichè
Le lastre fotopolimeriche Dycril della Du Pont sono state sviluppate principalmente negli Stati Uniti ove il parco macchine tipografico è notevole. Dal punto di vista tecnico, la preparazione dei clichè tipografici risulta notevolmente più rapida e meno soggetta a interventi manuali rispetto a quella zincografica convenzionale. Il Dycril, grazie alla sua flessibilità e sottigliezza, ha consentito lo sviluppo della tipografia rotativa e della offset a secco (letterset). Una lastra Dycril in letterset ha raggiunto il primato di 90 milioni di impres-
Resiste la stampa tipografica
Le rotative a foglio contrastano la crescita della offset
La stampa tipografica resiste ancora alla crescente concorrenza della offset e può ora annoverare una soluzione tecnica di qualità che le consentirà di riaffermare la propria superiorità sul processo litografico; si tratta delle rotative tipografiche da foglio prodotte dai principali fabbricanti del settore. La tipografia assorbe ancora, in Europa e in America, circa il 65% del fatturato dell’industria grafica e, anche senza tener conto del settore quotidiani, supera di gran lunga tutti gli altri sistemi di stampa. Tra il 1955 e il 1962 la offset ha fatto registrare un minimo incremento, passando dal 19,3% al 19,5%, ma nel quinquennio ‘65-’69 si rilevano tassi di crescita superiori, soprattutto nel setto-
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re dei piccoli formati ove la offset offre indubbi vantaggi tecnici ed economici. Lo stampatore tipografico che opera nei lavori a colori di grande formato ha notevoli possibilità di resistere alla concorrenza della offset anche grazie alle nuove tipografiche rotative da foglio con l’uso di lastre curve “wrap-around”. È comunque sintomatico il fatto che proprio in questo periodo nascano da più parti macchine con le due tecnologie abbinate. Heidelberg propone addirittura la sua linea Rotaspeed che rende possibile in un’unica macchina la stampa offset, tipografica e letterpress. Intanto, nel marzo 1967, Heidelberg dichiara di aver venduto in cinque anni ben 8.000 macchine offset.
sioni. Si tratta di una tecnologia rivoluzionaria per diverse tipologie di lavoro, prima fra tutte quella dei moduli continui. I dati relativi al 1965 riportano un totale di 750 impianti Dycril nel mondo, dei quali circa 350 negli Usa, 50 in Giappone, 300 in Europa, di cui 9 in Italia.
Le nuove offsetletterpress Al TPG ’65 i principali fabbricanti di macchine da stampa introducono o rilanciano le macchine combinate offset-letterpress. Tra queste, vanno ricordate: la Miller TP 38, multicolore bianca e volta 65x97 con velocità 7.000 foglio/ora; le Nebiolo Invicta 52 per formato 94x132, 56 per il 104x144 e 63 per il 112x162; e le Heidelberg Rotaspeed 66x97 e 71x102 REN, RZO, RVO.
le vendite delle Invicta 52 La Nebiolo comunica che dall’entrata in produzione della offsetletterset Invicta 52, in poche settimane ne sono state ordinate oltre trenta unità.
Assografici: il presidente uscente Fausto Staderini (a sinistra), si congratula con Giorgio Mondadori.
Giorgio Mondadori presidente Assografici Dall’aprile 1965 Giorgio Mondadori, vicepresidente della A. Mondadori Editore, è il nuovo presidente dell’Associazione nazionale italiana industrie grafiche cartotecniche e trasformatrici. La sua elezione è avvenuta per acclamazione nel corso dell’assemblea generale dell’Associazione. Nello stesso periodo, in occasione del 15° Congresso internazionale della Stampa periodica a Roma, Giorgio Mondadori è stato nominato presidente della Fédération Internationale de la Presse Périodique.
grande successo per la Drupa ’67 Numerose le novità e molte le macchine presentate dai fabbricanti italiani a Düsseldorf. Da segnalare, tra queste, la offset bicolore OMCSA Aurelia 248, le rotocalco
da foglio Prima 58x78 e Super-Prima 70x100, tutta la serie delle Invicta di Nebiolo.
programmazione centralizzata con mini calcolatore Ferrania-3M presenta in anteprima mondiale il Sistema di programmazione centralizzata con automazione dei calcoli mediante MiniComputer (foto sotto). Il sistema, ideato dal prof. Pietro Chasseur dell’Istituto grafico San Zeno di Verona e sviluppato in collaborazione con la divisione Arti grafiche di Ferrania-3M, utilizza un minicalcolatore da tavolo Olivetti 101 e consente di gestire in forma centralizzata tutto il processo di fotoriproduzione: negativi e positivi retinati e a tinta continua, selezioni colore con mascheratura, lavori in reprocamera e ingranditore. Mediante schede magnetiche di base
per i diversi processi e applicative per l’inserimento dei dati variabili, il MiniComputer determina automaticamente tutti i dati operativi: tempi di posa e di sviluppo, velocità di macchina, densità prestabilite ecc. Un solo programmatore è in grado di precalcolare il lavoro di 10 nuclei operativi corredati di tre sviluppatrici automatiche.
GEC ’69 con importanti novità Molte le novità alla manifestazione milanese, specialmente nella fotocomposizione e nel trattamento elettronico delle immagini. Nell’ambito degli scanner analogici, GEC’69 segna una tappa importante con la presentazione del Crosfield Magnascan 450 e del Vario-Cromagraph C296 Hell.
OMCSA e Harris Intertype La OMCSA di Milano, produttrice delle note offset da foglio Aurelia, conclude un accordo di collaborazione con la Harris Intertype Corporation di Cleveland (USA). Harris Intertype, che vanta un fatturato di oltre 126 milioni di dollari, ha acquistato una forte partecipazione di capitale azionario OMCSA. Riccardo Zorn rimane presidente di OMCSA, l’ing. Guido Jarach mantiene la posizione di consigliere delegato.
Cronologia >Marzo 1965
Entrano nel mercato i primi scanner a cilindro rotante a fotomoltiplicatori per la produzione di selezioni a tono continuo cromaticamente corrette, Crosfield Diascan, Hell Colorgraph e K.S. Paul-PDI.
>Aprile 1965
Macchingraf SpA, con sede a Baranzate di Bollate (Milano), annuncia di aver assunto la rappresentanza per l’Italia delle macchine Original Heidelberg, subentrando alla Organizzazione P. Capitini SpA.
>1965
Inizia la produzione di tessuti gommati per offset nel nuovo stabilimento di Lodivecchio della Reeves SpA, consociata dell’americana Reeves Brothers Inc. La Gran Bretagna decide di passare al “sistema metrico decimale”. Il cambiamento dovrebbe essere operativo entro il 1975.
>Ottobre 1965
Agfa Foto SpA e Gevaert SpA annunciano la fusione delle due Società nella Agfa-Gevaert SpA con sede a Milano. Si inaugura a Milano la Bobst Italiana SpA, consociata della J. Bobst & Fils di Losanna.
>Giugno 1966
Si svolge a Zurigo la prima Esposizione europea di serigrafia.
>1966
Per una drammatica alluvione nella sola Firenze oltre 70 aziende grafiche vengono danneggiate gravemente.
>Gennaio 1967
La Scuola grafica dell’Istituto S. Zeno di Verona inizia la sua attività didattica.
>Maggio 1967
Drupa ’67 apre i battenti con una superficie espositiva di oltre 57.000 metri quadrati. Agfa-Gevaert presenta il sistema di programmazione per negativi e positivi Gevarex.
>1968
Da 3M nasce la prima fotocopiatrice a colori “color-in-color”.
199
1970-1974
il poligrafico storia
10.000ma Heidelberg in Italia: consegna della targa ricordo al dr. Colombo della Italgraf.
La diffusione della stampa in Italia
MAN aumenta la partecipazione Roland
Nel 1969 le pubblicazioni quotidiane e periodiche apparse nell’anno in Italia raggiungono il numero di 7.777 con una diffusione di 4 miliardi e 690 milioni di copie. 66 quotidiani e 140 settimanali hanno tirato rispettivamente 2 miliardi 490 milioni di copie e 150 milioni di copie. Tra le restanti 7.571 pubblicazioni registrano i maggiori successi quelle dedicate ai giochi e allo sport con 426 milioni di copie, alle scienze economiche e politiche (295 milioni), alla religione (181 milioni), alla moda e alla casa (179 milioni).
Il 1° luglio 1970, con l’ulteriore acquisto di azioni Roland da parte della MAN, la partecipazione MAN nella Roland è salita dal 38% a oltre il 50%. Friedrich Hengst, presidente del consiglio dei supervisori Roland, conserva ancora più del 25% del capitale Roland. Pur mantenendo separate le rispettive organizzazioni di vendita, le due società collaboreranno ora più attivamente nella progettazione e nella produzione.
4 rotocalco Andreotti per la stampa di francobolli La Andreotti SpA vende al Federal Bureau of Engraving and Printing di Washington una rotocalco a 7 elementi per la stampa ad alta velocità di francobolli e carte valori e per l’applicazione in linea di gomma e vernici fluorescenti. Altre tre rotative dello stesso tipo sono vendute, in collaborazione con la Giori De La Rue di Losanna, alle Stamperie di Stato dell’Unione Sovietica, del Sud Africa e della Francia.
Nebiolo Hantscho web offset Inizia presso gli stabilimenti Nebiolo di Torino la produzione delle nuove rotative offset da bobina progettate dall’americana Hantscho nelle versioni Mark 22 (57,8x96,5 cm), Mark 23 (59,8x96,5 cm), Mark 25 (63,8x96,5 cm).
Web-offset Hantscho, 12 elementi, 46 metri di lunghezza.
Ecco gli scanner elettronici
Inizia una nuova era nella riproduzione a colori
200
L’introduzione del Crosfield Magnascan 450 e del Vario-Chromagraph C296 di Hell al GEC ‘69 segna l’inizio di una nuova era nella riproduzione a colori per la stampa. Tuttavia la generazione per via elettronica di selezioni colore a tono continuo costituisce un modesto passo avanti sul piano produttivo rispetto al processo di selezione mascherata fotografica che, nel frattempo, si sta spostando verso il sistema diretto retinato su film lith pancromatico mediante l’uso di sofisticati sistemi automatici, come il francese Logacolor di Logabax e l’italiano Tetracolor di CoFoMeGra. Nel 1971, grazie a una felice intuizione di John Crosfield e all’avanzata ricerca di Policrom Screens, vengono realizzati gli speciali retini pellicolari per scanner, a bassa densità con punto a nucleo rinforzato, che consentono allo scanner di diventare una vera macchina produttiva in grado di generare pellicole di selezione retinate (positive o negative) pronte per il montaggio e la copiatura su lastra offset. Nel frattempo, i fabbricanti di scanner - Crosfield, Hell, KS Paul, Dainippon Screen - sviluppano sorgenti luminose più
potenti per la scrittura del film sul cilindro di uscita, come le lampade allo xeno e, successivamente, la luce laser. Ciò permette di aumentare la densità dei retini migliorando la qualità di punto e la resa tonale. Vengono anche realizzate speciali serie composte che consentono di produrre due o quattro colori di selezione su un unico film, con un sensibile incremento della velocità di produzione. Grazie a queste innovazioni, la selezione elettronica prende il sopravvento su quella fotografica convenzionale, e lo scanner diventa uno strumento fondamentale della prestampa. Alla Drupa del 1972 Hell presenta il DC300 con generazione elettronica del punto (EDG) secondo il sistema Compudot sviluppato da PDI. Il sistema viene poi utilizzato anche da Crosfield con il Magnascan 520. L’affermazione commerciale della nuova tecnologia non è immediata, ma la nascita del sistema EDG segna una svolta storica nel processo di riproduzione retinata e prelude a un’ulteriore rivoluzione che determinerà l’abbandono definitivo della selezione fotografica e il tramonto della retinatura convenzionale.
Fornita la 10.000a Heidelberg in Italia Nel luglio 1970 il numero delle macchine Heidelberg installate in Italia raggiunge quota 10.000. Heidelberg ha festeggiato la consegna della 10.000ma macchina, una bicolore SBDZ 64x90 venduta alla Italgraf di Roma.
In Giappone il giornale in facsimile a domicilio Le pagine sono in formato 32x46,5 cm e la finezza di stampa è di 8 linee/mm. Un dispositivo analizza la bozza stampata in bianco e nero e la trasforma in segnali che vengono trasmessi via filo o onde radio agli apparecchi riceventi nelle case degli abbonati. I segnali riconvertiti danno origine a una stampa elettrostatica su una speciale carta con sviluppo a secco. Bastano 5 minuti per trasmettere e scrivere una pagina.
Cronologia Inaugurazione SENAI: Theobaldo De Nigris, presidente degli industriali grafici brasiliani, alla tastiera della linotype fornita dalla Menta.
>1970
Introduzione della nuova fotocompositrice VIP Linotype Margenthaler che compone su film o carta alla velocità di 32 righe di giornale al minuto, comandata da nastro perforato. Inaugurata a Milano la nuova sede della Agfa-Gevaert in Viale De Gasperi. Sorge su un’area di 10.000 metri quadrati molto prossima ai principali sbocchi autostradali del Nord Italia.
Inaugurata in Brasile la Scuola grafica SENAI L’8 novembre1971, a San Paolo, Brasile, si inaugura il “Colégio Industrial de Artes Gràficas SENAI”, una scuola grafica sorta con la collaborazione del Dipartimento per la cooperazione internazionale del Governo italiano su iniziativa dell’Acimga. Le principali attrezzature installate sono fornite dalle industrie italiane del settore e il corpo insegnante è costituito da istruttori italiani sotto la direzione tecnica del prof. Gianmario Moccagatta.
Drupa ’72 nella “Neue Messe” Dal 26 maggio all’8 giugno 1972 si svolge a Düsseldorf l’edizione numero 5 di Drupa, nel nuovo complesso fieristico Neue Messe. Tra le numerose novità presentate, da segnalare: lo scanner Hell DC 300 ER (retinatura elettronica laser), il debutto europeo del sistema di prove colore Cromalin di Du Pont, il lancio della piccola offset GTO 32x46 di
Heidelberg, la grande offset da foglio Roland 140x200 cm, la rotativa per imballaggi Combi 200 di Schiavi per stampa combinata offset, rotocalco e flessografica, il nuovo ingranditore Durst Laborator 1800 e il sistema di esposizione computerizzato per la prestampa Gevalux di Agfa-Gevaert.
in italia Tavola rotonda sulla composizione Indetta dal Poligrafico Italiano, si svolge a Milano, il 27 giugno 1972, una tavola rotonda sulla composizione in Italia, alla quale prendono parte una trentina di esperti, imprenditori, dirigenti e tecnici del settore.
prima Grafitalia nel 1973: fiera e convegno
Giorgio Gianoli presidente E.R.A. Giorgio Gianoli (nella foto sopra), noto esponente dell’industria editoriale rotocalco italiana e internazionale, viene eletto presidente dell’European Rotogravure Association (E.R.A.), il prestigioso sodalizio, con sede a Monaco di Baviera, che raduna le maggiori imprese rotocalco d’Europa. Gianoli succede a Raymond Walker.
La prima edizione di Grafitalia, sotto la presidenza di Rodolfo Pizzi, registra l’afflusso di oltre 48.000 visitatori, di cui circa 2.300 provenienti da 56 paesi esteri. Nell’ambito della fiera si svolge il Convegno Grafitalia ’73, durante il quale vengono trattati temi di grande attualità, tra cui: “La programmazione in un’industria grafica”; “I problemi dei quotidiani in provincia”; “Nuove tecnologie”; “L’editoria tecnicoprofessionale”.
Alfredo De Pedrini festeggia i 50 anni di attività della sua azienda zincografica. De Pedrini è vicepresidente dell’Istituto Rizzoli e annovera numerose benemerenze in campo professionale e nel settore dell’istruzione professionale.
>Maggio 1970
Ha luogo ad Amburgo l’Esposizione internazionale di serigrafia Fespa 70, definita la più grande manifestazione del genere in Europa, con 105 espositori di 9 Paesi su un’area di 8.600 metri quadrati.
>Luglio 1971
IPEX ’71 a Londra: 200.000 visitatori da 100 Paesi. Tra le novità, il nuovo scanner Hell DC 300 e l’evoluzione del Crosfield Magnascan 460.
>1972
Comincia l’era dell’EDG (generazione elettronica del punto). Introduzione ufficiale in Europa delle prove colore Cromalin di Du Pont, già in uso negli Stati Uniti. Sotto la presidenza di Francesco Simoncini, si festeggia il 25° anniversario della fondazione di ACIMGA, l’Associazione italiana dei costruttori di macchine grafiche e cartotecniche.
>1973
Wolfang Zimmerman succede al dr. Sternberg alla direzione della Heidelberg.
>1974
Al TPG di Parigi sono protagoniste di primo piano la fotocomposizione e le macchine offset. I sistemi Hell Digiset aprono la strada all’impaginazione elettronica.
201
1975-1979
il poligrafico storia
Accordo tra Nebiolo e Koenig & Bauer
Offset bicolore: Koebau Rapida Perfector III.
Koenig & Bauer e Nebiolo uniscono le proprie esperienze nella costruzione di due macchine offset: la Koebau Perfector III (72x104) che stampa a 8.000 copie/ora come bicolore e a 7.000 copie/ora in bianca e volta, e la bicolore SR III (72x102) presentata al TPG come la macchina più veloce del mondo. In base agli accordi intercorsi, entrambe le macchine verranno costruite in Italia nel nuovo stabilimento Nebiolo di Settimo Torinese, mentre le vendite e i servizi faranno capo a Würzburg, sede della K&B. L’annuncio dell’accordo è stato dato a Würzburg dal dr. Bolza-Schünemann per K&B e dall’ing. Federico Capetti per Nebiolo.
of Technology in collaborazione con la Harris Corporation, verrà presto introdotto anche in Europa.
trattamento integrato MQ, antesignano del Rapid access Durante il convegno sul tema “Verifica di esperienze in fotoformatura” tenutosi a Milano l’11 gennaio 1975, il prof. Pietro Chasseur, dell’Istituto San Zeno di Verona, illustra il suo sistema di trattamento universale in sviluppatrice a rulli con l’impiego di un rivelatore ad alto contrasto e alta energia al Metolo-Idrochinone,
denominato rivelatore “MQ”, che consente di trattare contemporaneamente pellicole a tono continuo, al tratto e retinate in un’unica sviluppatrice senza i problemi di incostanza e rapida ossidazione dei rivelatori “-lith”. (ndr: L’idea di Chasseur, criticata inizialmente negli Usa dai fabbricanti di pellicole per arti grafiche, è stata poi applicata in pieno da tutte le industrie del settore nel sistema di film e sviluppo “Rapid access”
che ha rivoluzionato i processi di prestampa sul finire degli anni ’70).
Associated Press trasmette le foto con il laser Nell’aprile 1975 l’agenzia di stampa americana Associated Press inizia a trasmettere le fotografie mediante dispositivi a raggi laser. Il nuovo sistema, messo a punto da due ricercatori del Massachussetts Institute
L’avanzata del laser
Applicato in molti segmenti del processo grafico
202
L’acronimo LASER sta per “Light Amplification by Stimulated Emission of Radiations” e si riferisce a una tecnologia ottico/elettronica mediante la quale è possibile convertire l’input di energia in un sottilissimo raggio coerente di luce visibile o infrarosso aumentando sensibilmente il livello energetico della radiazione emessa. L’applicazione di questa innovazione in molti segmenti del processo grafico sta cambiando completamente la nostra tecnologia. Abbiamo già accennato all’introduzione del laser nella selezione elettronica, non solo come sorgente luminosa di grande potenza, ma soprattutto come raggio modulabile per la generazione elettronica dei punti di retinatura in sostituzione del retino pellicolare montato sui cilindri di scrittura degli scanner. Negli ultimi anni ‘70 il laser entra da protagonista anche in altri settori: nella fotocomposizione ove, dalla prima compositrice di questo tipo - la Dymo del 1976 - si tende a sostituire con la sorgente laser il tubo catodico e le lampade flash allo xenon, utilizzando anche nuove carte fotografiche con trattamento a secco median-
te calore; nella scrittura diretta delle lastre con il sistema LaserGraph (già adottato dal gruppo editoriale americano Gannett per i suoi 54 quotidiani) che trasforma in pochi minuti una lastra vergine in una lastra con testi e immagini retinate pronta per la stampa; nell’incisione diretta di cilindri rotocalco mediante unità laser di elevata potenza, come dimostra il sistema Crosfield Lasergravure 700 presentato a Imprinta e a GEC nel ‘79 (progetto abbandonato per motivi tecnici ed economici e poi ripreso da altri fabbricanti); nei sistemi di telecomunicazione per la trasmissione in facsimile delle pagine di quotidiani da un continente all’altro tramite reti satellitari. L’era del laser nell’industria grafica è appena iniziata e gli esperti sono concordi nell’affermare che questa tecnologia acquisterà importanza primaria nel processo evolutivo dell’intero settore, apportando benefici effetti sulla qualità intrinseca del lavoro grafico e nell’accelerazione dei ritmi produttivi, con un generale miglioramento delle condizioni operative, del profitto e della protezione ambientale.
rotocalco Cerutti per Burda La Burda di Offemburg ordina alla Cerutti di Casale Monferrato una rotativa rotocalco mod. 25-R Speciale che va a sostituire, alla fine del 1976, due rotative Albert di vecchio modello. Si tratta di una 10 elementi larghezza 1.850 mm, con due piegatrici a formato variabile e due cambiabobine automatici, in grado si girare a 40.000 giri/ora. È una delle rotative più rapide al mondo ed è destinata a una produzione continua di 24 ore su 24.
FIAT acquista la maggioranza della Nebiolo Nel luglio 1976 la FIAT assume una partecipazione maggioritaria nella Nebiolo SpA, nominando l’ing. Mario Locatelli quale presidente e amministratore delegato. Si stanno conducendo approfonditi studi di mercato in funzione di un ulteriore potenziamento della Società e della sua produzione confidando in un positivo evolversi del mercato nazionale e internazionale.
John Crosfield riceve il Design Council Award dal Duca di Edimburgo.
>Febbraio 1975
Il Duca di Edimburgo premia John Crosfield Alla Crosfield Electronics Ltd viene assegnato il Design Council Award 1978 per il Magnascan 550. È la prima volta che viene riconosciuta questa attestazione a una attrezzatura designata all’industria grafica. La cerimonia si è svolta a Glasgow alla presenza del Duca di Edimburgo che ha consegnato l’ambito premio al fondatore e presidente John Crosfield.
Dal 20 al 26 alla fiera di Düsseldorf si tiene Imprinta ’75.
>1975
Introduzione delle lastre fotopolimeriche per flessografia Cyrel di Du Pont.
>Novembre 1975
Pubblicazione delle prime specifiche SWOP per la stampa web-offset.
Fusione totale tra M.A.N. e Roland Il primo luglio del 1979 la M.A.N., che fino ad allora deteneva più dell’85% del capitale sociale della Roland Offsetmaschinenfabrik Faber & Schleicher AG, si fonde totalmente con quest’ultima. La nuova società che si è costituita prende il nome di M.A.N. Roland Druckmaschinen Aktiengesellschaft.
le novità viste al GEC ‘79
Niedermair assume la direzione di Macchingraf Nel gennaio del 1978 Macchingraf comunica la nomina del nuovo direttore generale, Curzio Niedermair (a sinistra nella foto sopra). Sotto la sua direzione l’azienda intende realizzare una politica commerciale che mira a offrire al mercato delle arti grafiche una gamma completa di macchine e prodotti di rinomate industrie accuratamente selezionate in tutto il mondo.
Cronologia
La terza edizione di GEC, a Milano dal 19 al 27 maggio 1979, mette in mostra, su 53.000 metri quadri di area espositiva, i prodotti di 830 aziende italiane e straniere. Oltre al panorama più aggiornato delle tecnologie in tutti i settori dell’industria grafica, GEC propone importanti novità, alcune delle quali in anteprima mondiale. • Il sistema Scitex
Response-300, primo sistema integrato di preparazione elettronica per la stampa a colori di qualità in grado di eseguire le selezioni retinate, il ritocco delle immagini, la composizione delle pagine e il relativo montaggio, fornendo le pellicole finali pronte per la copia su lastre o su cilindri. • La prima fotocompositrice italiana, prodotta da Simoncini. • La versione definitiva del Lasergravure 700 della Crosfield per l’incisione laser dei cilindri rotocalco. • Il primo scanner elettronico giapponese a retinatura diretta laser Dainippon SG-601. • Le postazioni di comando a distanza del registro e dell’inchiostro di Heidelberg CPC1 e CPC2. • L’unità di controllo densitometrico della Macbeth per rotative offset. • La nuova offset per moduli continui Gazelle 6 IMR della Drent per piccole e medie tirature.
>Marzo 1976
Alla Grafitalia di Milano anteprima europea degli scanner Crosfield Magnascan 550 Quadracolor e 460 Laserdot.
>1976
Introduzione del sistema di controllo a distanza per macchine offset Heidelberg CPC1 e lancio della linea offset Heidelberg Speedmaster. Dopo novant’anni la Linotype cessa la produzione delle compositrici a piombo. Introduzione del sistema di film grafici e prodotti chimici ad accesso rapido “Rapid Access”.
>Dicembre 1976
A Roma si tiene il primo Congresso IFRA in Italia, dedicato principalmente alle tecnologie laser applicate alla produzione dei quotidiani.
>Giugno 1977
Dal 3 al 16 si tiene al Centro espositivo di Düsseldorf Drupa ’77.
>1978
Negli Stati Uniti inizia l’impiego dei codici a barre sulle confezioni. Si afferma universalmente il processo fotografico “Diffusion Transfer” con i sistemi DTR e Copyproof. In America entra in uso il primo telefono portatile “cellulare”. In legatoria si impiegano i primi adesivi a caldo “hot-melt”.
>Febbraio 1979
Imprinta ‘79 si tiene a Düsseldorf dall’8 al 14.
GEC ‘79: il sistema integrato Response-300 della Scitex.
203
1980-1984
il poligrafico storia
Drupa 82: una delle protagoniste in fiera, la Heidelberg Web a 5 colori.
Vianini & C. compie 100 anni La società Vianini & C., sorta a Milano per iniziativa di Domenico Gerolamo Vianini nel 1880, compie i cento anni di attività. Un avvio artigianale con la costruzione di telai in legno per la rilegatura dei libri e un successivo passo avanti con la produzione di torchi tipografici, impianti per stereotipia e attrezzature per cartotecnica. Ma il progresso dell’azienda è legata all’acquisizione di importanti rappresentanze esclusive per l’Italia con le prime forniture di rotative ai principali quotidiani italiani. Successivamente l’azienda si specializza nelle rappresentanze di macchine per cartotecnica e legatoria con i marchi prestigiosi di Brehmer, Kolbus e Wohlenberg.
Alla Ilte il primo Chromacom in Italia Nel febbraio del 1981 viene installato nello stabilimento ILTE di Moncalieri (Torino) il primo Chromacom della Hell fornito in Italia. Il Chromacom è un sistema per l’impaginazione elettronica che consente di eliminare tutti i passaggi fotografici per il ritocco delle immagini e il montaggio della pagina. Il sistema comprende uno scanner Chromagraph DC 300 CC e una stazione di impaginazione Combiskop.
in arrivo La lastra Waterless Si tratta di una novità introdotta dalla casa giapponese Toray. La lastra, che in macchina
offset non richiede alcuna soluzione di bagnatura, è una lastra positiva costituita da una base di alluminio, lo strato fotosensibile, uno strato di gomma siliconata e una pellicola protettiva. Con questa lastra si riproducono punti dal 2 al 98% e si ottiene un maggiore dettaglio di stampa.
Eocom, il primo sistema CtP Sul finire del 1981, la Eocom Electronic System di Tustin (Usa - California) ottiene il brevetto per il sistema da computer a lastra denominato CtP (Computer-to-Plate). Il computer è collegato a un laser che scrive una lastra offset pronta per il montaggio in macchina. Con il nuovo sistema si eliminano gli impaginati paste-up e i film.
110 costruttori italiani a Drupa ’82 Con lo slogan “La chiave per Drupa”, Acimga presenta alla stampa internazionale i 110 costruttori italiani presenti all’esposizione. Il presidente Lorenzo Depetris evidenzia che le macchine italiane, per un valore di 30 milioni di dollari, sono esposte su un’area complessiva di 9.000 metri quadrati, seconda per vastità dopo quella della Germania Federale. Alla conferenza stampa prende parte anche Kurt Werner, presidente Drupa.
La rivoluzione continua
Diventa difficile tenere il passo con l’evoluzione
204
Le innovazioni tecnologiche che rendono i computer sempre più piccoli e potenti si susseguono a un ritmo così accelerato che le aziende del settore grafico non riescono a tenere il passo con l’evoluzione in atto. Il floppy disc sta diventando obsoleto e viene sostituito da un disco rigido da 8” dieci volte più veloce, più capace e meno costoso. Si stanno realizzando dischi da 12” di memoria ottica con possibilità DRAW (Direct Read After Write) con una capacità di 2.500 MB su due facciate. I computer stanno rivoluzionando la fotocomposizione, i sistemi front-end o di elaborazione dei dati (DPS), i sistemi di impaginazione e i sistemi totali integrati di elaborazione testo e immagini con possibilità di ottenere la matrice di stampa senza operazioni fotografiche o manuali di montaggio. Uno degli esempi più eclatanti è costituito dal sistema AIDS (Automatic Illustrated Documentation System) della Information International Inc. che trova applicazioni nelle maggiori riviste americane (Newsweek, Time, US News ecc.) per l’impiego
in-house oppure a distanza mediante invio dei dati via telefono o con trasmissione satellitare o facsimile. Nel 1980 è stata dimostrata una telecamera con sensibilità fotografica equivalente a 300.000 ASA che utilizza sensori a CCD (Charge Couple Device). Entro il 1981 sarà disponibile una fotocamera digitale a CCD al prezzo economico di 25.000 dollari e si prevede che la fotocamera a CCD divenga il pezzo finale di un sistema di prestampa computerizzato completamente elettronico. Grazie al progresso dei computer si stanno affermando nuovi sistemi elettronici di stampa inkjet ed elettrofotografici per la stampa diretta dai dati digitali, come lo Xerox 9700, l’IBM 6670 e il Wang Image Printing. Non si tratta di prototipi in via di sviluppo, ma di macchine produttive di uso corrente. Nel 1980 risultavano operativi negli Usa circa 500 impianti Xerox 9700. (da un articolo di Mike Bruno su “Il Poligrafico Italiano” di luglio ‘81)
Heidelberg nella web offset La protagonista di Drupa ‘82 è senza dubbio la stampa in bobina, non solo per la offset, ma per tutti i sistemi di stampa. Nella web-offset, da segnalare: tra le novità la M-200A e la N-850L di Harris, per lavori commerciali a 48 pagine; la Creusot-Loire doppia larghezza e doppio sviluppo, 16 pagine con velocità 50.000 c/ora; la OF 9.2 di Wifag per la stampa di giornali di medie tirature; le Target II e III di Nebiolo con sistema di controllo colore CCS; la G16 di Baker Perkins, una 16 pagine caucciù contro caucciù con doppio piegafogli. Ma la novità più eclatante risulta la Heidelberg Web, una 8 pagine formato A4 con larghezza nastro 508 mm e produzione fino a 36.000 c/ora piegate e incollate, dotata del sistema di controllo CPC 1.
Flexo Cerutti per i quotidiani Giancarlo Cerutti annuncia l’imminente realizzazione di un modulo flessografico per stampa in quadricromia che potrà essere montato in linea alle attuali rotative offset
Conferenza Acimga: presentazione degli espositori italiani di Drupa 82; presente anche il presidente della fiera Kurt Werner.
per quotidiani. In una seconda fase il progetto porterà alla costruzione di speciali rotative flexo per quotidiani in diverse versioni, da una a semplice sviluppo a una a doppio sviluppo.
>Aprile 1980
Al Print 80 di Chicago viene presentato il primo sistema totalmente integrato della Triple I AIDS (Automatic Illustrated Documentation System).
Riccardo Beretta è il presidente della neonata associazione ARGI.
Nascita di associazioni in italia Tra il 1982 e il 1983 vengono costituite in Italia quattro nuove associazioni nel settore grafico: ATIF - Associazione tecnica italiana per lo sviluppo della flessografia, con la collaborazione di Acimga; ARGI, che riunisce i rappresentanti ufficiali per l’Italia di Case estere del settore grafico e cartotecnico; TAGA Italia, un sodalizio di tecnici aderente all’omonima Technical Association of the Graphic Arts di Rochester (NY-Usa); ATEGRAF, associazione tecnica in seno alla Assografici.
Da Xerox il primo libro stampato con il laser Rank Xerox presenta in Italia il primo “libro elettronico”, un’opera di 130 pagine A4 in due volumi della collana “Quaderni Rank Xerox” dedicata ai temi dell’informatica. Il testo è redatto e impaginato su un word processor Xerox 860 e le elaborazioni grafiche sono state eseguite sulla stazione Xerox Star 8010. Con la stampante Xerox 9700 si possono ottenere 100 fascicoli di 70 pagine in un’ora.
Cronologia
generazione di fotocompositrici a LED Viene presentata in Italia da Sistemi Grafici la fotocompositrice Digitek della Itek, prima macchina ad adottare una tecnologia innovativa a LED e fibre ottiche che sostituisce quelle a tubo catodico (CRT) e a laser. Il sistema di creazione immagine è nuovo per il settore grafico: una serie di LED (Light Emission Diode) dai quali partono altrettante fibre ottiche collegate a una testina in movimento a contatto con il materiale sensibile. Ogni pixel o elemento immagine viene creato dall’emissione luminosa di un LED.
La stampa sceglie il sistema Atex La Stampa di Torino è il primo quotidiano a dotarsi di un sistema editoriale Atex 9000. L’installazione prevede
l’impiego di programmi speciali, studiati per il quotidiano torinese, e utilizzati per generare i titoli, oltre a un sofisticato sistema per gestire le notizie d’agenzia, le redazioni remote e i servizi degli inviati speciali.
di policrom Il più grande retino al mondo Mentre cominciano ad affacciarsi i sistemi di rotoconversione per via elettronica Helioklischiograph Hell, la maggior parte delle aziende rotocalco sta utilizzando i sistemi fotografici (Toppan, Neosan, Monprint ecc.) con l’impiego di grandi retini rotocalco hard dot a 100 l/cm, rapporto 1:4. Per soddisfare la richiesta, Policrom Screens ha prodotto un grande retino matrice in cristallo di diametro 2,37 metri, il più grande retino al mondo, in grado di generare copie “jumbo size” circolari o in serie preangolate.
>Giugno 1980
A Copenaghen, dal 16 al 18, si tiene la terza edizione del Comprint International sul futuro dei sistemi di comunicazione.
>Settembre 1980
A Birmingham, in Inghilterra, dall’11 al 19 si svolge la fiera IPEX 80.
>Maggio 1981
A Milano, dal 19 al 23, si tengono in contemporanea Grafitalia e Converflex.
>1981
Bayer AG acquisisce il Gruppo Agfa-Gevaert, che a sua volta acquista la Compugraphic Corp.
>Giugno 1982
Dal 4 al 17 a Düsseldorf: Drupa 82.
>1982
La FIAT esce dalla Nebiolo. Viene scorporata la Nebiolo Macchine.
>Aprile 1983
A Parigi, dal 20 al 28, c’è TPG 83.
>Febbraio 1984
A Düsseldorf, dal 22 al 28, si tiene Imprinta.
>Marzo 1984
Grafitalia a Milano, dal 29 marzo al 3 aprile.
>Giugno 1984
A Venezia quarta edizione di Comprint International sul tema “La stampa, la comunicazione, l’individuo”.
>1984
Lancio del sistema Kodak Ultratec di film e trattamento. Introduzione in Europa del Sistema Integrato Sigmagraph 2000 della giapponese Dainippon Screen. Introduzione del sistema di prove colore 3M Matchprint.
205
1985-1989
il poligrafico storia
debutta la piccola Roland 200 A pochi mesi dalla presentazione della nuova web offset di piccolo formato Octoman, la MAN Roland lancia una nuova “piccola” nel settore delle offset da foglio: la Roland Serie 200 formato 52x72 cm, in versione mono e bicolore, velocità 12.000 copie/ora. Due sono le componenti attorno alle quali si è sviluppata questa nuova linea: la riduzione delle tirature e l’aumento del costo del
personale. Tra i punti di forza della nuova Serie 200 l’ampia gamma di accessori in dotazione standard.
Una prima italiana: pc e Sericomp a Parole Nuove La Cooperativa Parole Nuove di Cernusco sul Naviglio (Milano) è da sempre all’avanguardia nelle tecnologie di fotocomposizione. Nel 1985 la Società compie un investimento che rappresenta un notevole
Roland 200, la piccola offset da foglio della Casa tedesca.
primato italiano: si tratta dell’utilizzo di un personal computer Sperry mod. 20, con RAM da 640 KB, che si affianca al potente Sperry 80 collegato a due unità Lasercomp.
Alla Satiz il primo Sigmagraph 2000 in Italia La prima installazione in Italia del sistema Sigmagraph 2000 della Dainippon Screen viene effettuata nel gennaio ’85 presso la società Satiz di Torino. Si tratta del primo sistema della Casa giapponese introdotto in Europa; nella configurazione scelta da Satiz, costituisce il più potente sistema di impaginazione e trattamento immagini esistente in Europa. Sigmagraph 2000 è in grado di gestire contemporaneamente un’ampia serie di funzioni distribuendole su stazioni autonome
dotate ognuna di un proprio computer.
Una Cerutti flexo per Il Gazzettino La rotativa fornita al quotidiano di Venezia è la prima del suo genere: si tratta effettivamente di una flessografica completa, non di una tipografica modificata con elementi flexo, come nel caso del quotidiano Il Tirreno. La Cerutti Supernova G 12D è una doppio sviluppo (1.120 mm) e
Si apre l’era del DTP
Il linguaggio PostScript per il trattamento del testo
206
L’avvento del personal computer ha portato alla nascita di una moltitudine di sistemi per il trattamento del testo che derivano dal word processing. Gli Apple Macintosh e i pc IBM e IBM compatibili consentono anche la videoimpaginazione utilizzando programmi potenti e innovativi coma PageMaker e Ventura Publisher. Grazie al nuovo linguaggio PostScript si possono gestire le periferiche di stampa a laser. Linotype e Apple Computer hanno unito i loro sforzi per permettere agli utenti di creare un documento sul pc Macintosh e produrlo in alta qualità tipografica su una fotounità Linotronic. L’editoria da tavolo o Desk Top Publishing (DTP) con linguaggio PostScript è ora in grado di inserire ed elaborare immagini a colori acquisite e selezionate mediante scanner in piano a CCD. Negli Usa e in diverse nazioni europee i pc vengono collegati con ottimi risultati
a grandi sistemi di fotocomposizione e già le agenzie di pubblicità e i grafici creativi si stanno attivando per fornire i propri bozzetti pronti per la stampa. Ha fatto la sua comparsa sul mercato una nuova industria che produce solamente software di composizione, impaginazione e trattamento delle immagini. Il DTP non è più soltanto una via semplice per produrre in casa stampati semplici in bianco e nero a buon prezzo, ma, tramite il linguaggio PostScript, ambisce a una sua collocazione più ampia nell’editoria a colori di qualità media. Partendo da questa constatazione, anche i produttori di sistemi CEPS (Color Electronic Prepress Systems) stanno cambiando il loro approccio e si preparano a incorporare il linguaggio PostScript nel loro ambiente operativo e a sviluppare nuove periferiche di input e di output in grado di integrarsi in un DTP di livello più avanzato.
doppia larghezza (1.600 mm) costituita da 4 elementi stampa e un elemento colore e deve provvedere alla tiratura di 150.000 copie al giorno di 10 edizioni.
A Emilio Gerboni il Taga Honors Award ‘85 Nel corso della 37ma conferenza annuale a St.Paul (Minnesota Usa), la Taga - Technical Association of Graphic Arts conferisce il suo massimo riconoscimen-
Taga Honors Award: Emilio Gerboni, presidente di Taga Italia, riceve l’ambito premio nel 1985.
to per superiore dedizione all’industria grafica (Taga Honors Award) a quattro europei: al francese Jean Chevalier, all’inglese Brian Sunderland, al finlandese Simo Karttunen e all’italiano Emilio Gerboni, presidente di Taga Italia.
le prime fotocamere digitali amatoriali Nel corso del 1986, Canon presenta la SVS
Speedmaster Club: Alberto Gajani (a sinistra) riceve la targa ricordo da Curzio Niedermair.
(Still-camera Video System), una fotocamera elettronica che utilizza un microchip CCD ed è simile alla Mavica della Sony. Con queste fotocamere relativamente economiche è possibile memorizzare 50 immagini su un dischetto da 2 pollici riutilizzabile. Il fotografo può osservare le immagini su uno schermo Tv o stamparle immediatamente con un’apposita stampante. Le foto possono essere anche trasmesse via cavo telefonico mediante un trasmettitore.
Arrivano in Europa i centri Quick Printing Realtà già affermata negli Stati Uniti, con oltre 20.000 centri nel 1985, il “Quick Printing” sta conoscendo anche in Europa tassi di crescita significativi in Germania, Francia, Gran Bretagna e Benelux, con circa 5.000/6.000 aziende. In Italia arriva la catena di franchising inglese Prontaprint che inaugura a Torino, nel settembre ’97, il primo centro Instant Printing della catena italiana. Prerogativa fondamentale di questa attività è il servizio immediato e affidabile; i punti di forza sono le immense possibilità offerte dalle nuove tecnologie nel trattamento, elaborazione, trasmissione e stampa delle informazioni e delle immagini.
anche in Italia uno Speedmaster Club Macchingraf lancia anche in Italia lo Speedmaster Club, un’associazione fra gli utenti della nota macchina da stampa Heidelberg, all’interno della quale i membri potranno scambiarsi esperienze e impressioni sulle diverse tecnologie produttive. Il primo meeting ufficiale del Club, nel dicembre 1987, ha come tema tecnico “La verniciatura in offset”. A un anno dalla fondazione del Club gli stampatori italiani dotati di Speedmaster sono già oltre 200.
da Hyphen il RIP PostScript Superset Hyphen presenta alla IPEX 88 la versione finale del suo nuovo RIP PostScript Superset, studiato per soddisfare le esigenze di velocità e qualità della fascia alta di mercato. Il RIP Hyphen è infatti in grado di trasmettere una pagina intera nel
formato “broadsheet” a qualsiasi unità di output in circa due minuti con una risoluzione da 300 a 3.000 dpi. L’importante novità viene illustrata in un apposito seminario presieduto da Gianni Smaniotto e coordinato da Andrew Tribute della Seybold.
Rizzoli apre alla roto-offset Presso la Rcs, uno dei più importanti gruppi editoriali e poligrafici d’Europa, entra in produzione una rotativa offset da bobina da 48 pagine Harris Marinoni M-850 L. La Rizzoli sino ad ora ha stampato i suoi periodici a colori solo su rotative rotocalco. La M-850 L è del tipo a doppio sviluppo, di circonferenza 1.200 mm, con taglio a 600 mm, larghezza 1.450 mm, in configurazione a 4 gruppi. Questo investimento dovrebbe permettere a Rcs di stampare libri, enciclopedie e periodici in medie tirature di alta qualità in modo più economico. Nuovo RIP da Hyphen: durante la presentazione, da destra, Gianni Smaniotto, Geoffrey Barret, Roberto Silvioli.
Cronologia >Marzo 1985
A Milano, dal 22 al 28, si tengono Converflex e Ipack-Ima in contemporanea.
>1985
Il Macintosh entra nell’industria grafica.
>Dicembre 1986
La Finprogetti acquista la Nebiolo. Entra Carlo Patrucco, vicepresidente di Confindustria.
>1986
Viene presentata la prima offset da foglio a 10 elementi: è una Planeta Super Variant. Pubblicate le Specifiche FIPP (Federazione internazionale della stampa periodica).
>Maggio 1987
A Milano dal 2 al 9 ha luogo GEC 87, sotto la presidenza di Edilio Rusconi. A Riva del Garda l’Annual Meeting ERA: ospite la Arnoldo Mondadori Editore.
>Giugno 1987
A Vienna c’è Comprint 87.
>1987
International Paper acquisisce Anitec Image e Technology Corp.
>Febbraio 1988
A Düsseldorf c’è Imprinta 88.
>Aprile 1988
A Roma la prima esposizione FIEG per i quotidiani.
>Luglio 1988
L’ANSI accredita l’IT8.1, primo standard per lo scambio di dati nell’industria grafica.
>Settembre 1988
A Birmingham ha luogo IPEX 88.
>Ottobre 1988
Heidelberg acquista Harris Graphics.
>Marzo 1989
Dal 16 al 20 a Milano ci sono Grafitalia e Converflex.
>1989
Du Pont acquisisce Howson-Algraphy. International Paper acquisisce Ilford. Du Pont e Fujifilm acquisiscono Crosfield.
207
1990-1994
il poligrafico storia
Novità importanti a Drupa 90 L’edizione della grande fiera di Düsseldorf, con oltre 1.600 espositori su 126.000 m2 di stand, presenta una panoramica delle tecnologie grafiche degli anni ’90 con numerose novità, alcune in prima mondiale. Nell’area prestampa, Agfa, insieme con Compugraphic, è tra i protagonisti dell’innovazione digitale lanciando prodotti innovativi, tra cui le fotounità laser
Studioset 2000 e Proset 9800, il potente sistema Catalyst, lo scanner colore Focus e la fotounità Selectset 5000; Crosfield introduce le stazioni di lavoro 9500 e 9700 nel sistema Studio 900 con il software d’impaginazione colore Mamba; Dainippon Screen presenta il concetto di network Omega con stazioni modulari integrate e il nuovo sistema Sigmagraph 2800, oltre al nuovo scanner digitale SG-618; Quantel propone il più avanzato sistema creativo per
la prestampa, il Graphic Paintbox; 3M lancia il sistema di prove colori Digital Matchprint. Nell’area stampa le novità più significative sono la Speedmaster di Heidelberg con CP Tronic e la Lithrone 540RP di Komori con sistema di rilevamento PAS. Nebiolo presenta la Colora 6000HT e Radaelli la nuova Aurelia 520. Anche nel settore finitura e legatoria Drupa 90 presenta numerose novità. Nella cucitura si distinguono la Kolbus mod. Unica da 350 battute al minuto, senza navetta e con un totale di 8 selle, e la nuova versione della 3212 Müller Martini con la regolazione automatica del magazzino segnature che consente tempi abbreviati nei cambi formato. Tra le brossuratrici, si segnala la Ratiobinder KM470 di Kolbus da 6000 cicli/h.
Boroli presidente di Assografici, rossini di acimga L’assemblea della Assografici, Associazione nazionale industrie grafiche, cartotecniche e trasformatrici, elegge all’unanimità Silvano Boroli come nuovo presidente. Boroli ricopre le cariche di vicepresidente della Finanziaria De Agostini Srl e di amministratore delegato della Officine Grafiche De Agostini SpA. Viene anche nominato presidente di
Prove colore digitali
E primi passi nell’integrazione elettronica
208
Mentre la maggioranza delle aziende grafiche utilizza prevalentemente le prove colore analogiche (chimiche) e per i lavori di alta qualità esige ancora le prove di torchio, l’avvento dei sistemi “film less” determina un generale interesse per le prove colore digitali DDCP (Direct Digital Color Proof). Drupa 90 segna il debutto di numerose nuove soluzioni in materia, dalle prove termiche a sublimazione in bassa risoluzione, che servono solo a verificare l’impostazione grafica e l’inquadratura delle immagini, alle prove ad alta risoluzione inkjet, elettrofotografiche e a sublimazione in grado di assicurare una resa immagine e cromatica molto prossima al risultato di stampa. Indipendentemente dalle caratteristiche tecniche dei vari sistemi, le prove colore digitali costituiscono un elemento fondamentale del nuovo flusso di lavoro prestampa, inizialmente come verifica ausiliaria prima della generazione delle pellicole finali nei sistemi Computer-to-Film, ma in seguito
come unico mezzo di controllo e guida per lo stampatore nei sistemi Computer-to-Plate e Computer-to-Press. “L’integrazione elettronica dei processi per un futuro prospero e produttivo” era il tema di una conferenza internazionale del ‘91; il concetto EIP (processi per la stampa integrati elettronicamente) trova tutti d’accordo, grafici utilizzatori e industrie produttrici di sistemi; queste, forse, un po’ meno pronte all’apertura totale per evidenti motivi commerciali. Gli anni ‘94-’95 segnano un ulteriore avanzamento sul cammino dell’integrazione tra i sistemi aperti e verso la totale compatibilità PostScript. Ma le nuove frontiere che il DTP deve superare in questi anni sono quelle della distribuzione e comunicazione delle informazioni in formato elettronico tra aziende operanti nello stesso settore o in uno stesso flusso produttivo tramite apposite reti e potenti server.
Magnasetter 650, il CtP sviluppato congiuntamente da Crosfield e DuPont.
Grafitalia ’92. Felice Rossini, presidente della Erminio Rossini SpA, è il nuovo presidente di Acimga. Succede a Giancarlo Cerutti che ha presieduto l’associazione dal 1988 al 1991.
Accordo storico IBM/Apple Nel luglio ’91 i due colossi dell’informatica siglano un accordo che prevede, oltre a soluzioni per facilitare il collegamento diretto tra i due tipi di computer, lo sviluppo congiunto di nuove tecnologie.
Chasseur presenta il Cielab MG Alla conferenza internazionale “Lasers in Graphics” in Florida, il prof. Pietro Chasseur, docente dell’Istituto San Zeno di Verona e membro TAGA, presenta un’interessante relazione tecnica sulla “Valutazione cromatica qualitativa della resa stampata” nella quale viene illustrato il sistema CIE LAB CMC modificato in LAB MG dai fisici italiani Pietro Moniga, Eugenio Gremmo e
Lemanic 74/104, macchina Bobst a configurazione mista offset/rotocalco.
digitali elettrofotografiche da bobina con lo stesso motore.
Aldo Colli, per ottenere una spettrofotometria applicata al settore grafico più aderente alle odierne esigenze qualitative della stampa.
Bobst Lemanic: offset e rotocalco insieme Offset e rotocalco in una sola macchina: il sogno di tutti gli stampatori di imballaggi di qualità è ora realtà grazie alla nuova rotativa Lemanic Offset 74/104 della Bobst realizzata con l’assemblaggio in linea di elementi rotocalco della consociata Champlain. Questa configurazione mista consente di combinare l’alta definizione delle immagini in quadricromia offset con le raffinate stampe in oro, argento, bronzo e laccature per le quali la rotocalco è insuperabile.
Berlusconi e Laserstream al Meeting era L’incontro internazionale E.R.A. 1993, che si svolge a Baveno con
la partecipazione di oltre 200 congressisti, permette di sviluppare numerosi argomenti strategici e tecnologici relativi all’industria rotocalco. Suscitano particolare interesse il tema chiave delle sinergie tra i nuovi media e la stampa, trattato da Silvio Berlusconi in chiave ottimistica, e l’esposizione tecnica di Masakuni Nagase della Think Laboratory sul nuovo sistema di incisione indiretta Laserstream che permette di ottenere in una linea interamente robotizzata cilindri incisi di altissima qualità per il settore del packaging.
stampa digitale high-end Ipex 93 segna una tappa importante nella storia dell’evoluzione tecnologica dei processi grafici: è in questa fiera, infatti, che vengono presentate la Indigo E-Print 1000, prima macchina “Digital Offset Color” da foglio con Electroink, la Xeikon DCP-1 e la Agfa Chromapress, entrambe
Con la Indigo E-Print 1000 si dà il via alla stampa digitale high-end.
La retinatura stocastica Verso la fine del 1993 il mercato della prestampa è interessato dalle proposte innovative di retinatura da parte delle principali case produttrici di fotounità e RIP. Si tratta della retinatura casuale o “stocastica” o “randomizzata”, ovvero a “Modulazione di frequenza” (FM) da contrapporre alla retinatura convenzionale a variazione dimensionale dei punti disposti geometricamente. Agfa presenta Cristalraster, Linotype-Hell propone Diamond Screening, Scitex offre Class Screening e Screen punta su Randot. I vantaggi di questa nuova retinatura sono l’eliminazione del moiré e della “rosetta” con un incremento della resa di dettaglio.
Il primo CtP in Italia da Colasanto La tecnologia Computer-to-Plate, sta decollando, tuttavia rimane ancora una tecnologia del futuro. In quest’ottica è significativo segnalare la prima installazione, seppure sperimentale, del Magnasetter 650 CTP di Crosfield presso uno degli stabilimenti del gruppo Colasanto a Carsoli (AQ). Il sistema è stato sviluppato da Crosfield in collaborazione con DuPont.
Cronologia >Gennaio 1990
Fondazione della FIA – Fotolito Italiane Associate.
>Maggio 1990
Heidelberg presenta la Speedmaster con CP Tronic, la prima macchina offset completamente digitalizzata.
>Ottobre 1990
Alla presenza di Ichiro Komori, viene annunciata la costituzione di Komori Italia. Lynotype acquisisce Hell: nasce Linotype-Hell AG.
>1990
Si celebra il 250° anniversario della nascita di Gian Battista Bodoni. Avvio del PostScript Level 2. Presentazione in anteprima mondiale del 3M Digital Matchprint. Scitex acquisisce Iris Graphics, leader nella produzione di stampanti digitali a colori. 3M Italia acquisisce Diaprint, fabbrica italiana di lastre offset.
>Maggio 1991
Quotidie a Milano, prima mostra italiana per i quotidiani.
>1991
Fusione completa tra KBA e Planeta.
>Febbraio 1992
Nuova prestigiosa rappresentanza per Assgraf: Mitsubishi Heavy Industries.
>1992
Dal 25 al 29 marzo a Milano: Grafitalia e Converflex. Redaelli Tecna Offset subentra alla OMCSA: continua la produzione delle offset Aurelia.
>1993
Polychrome acquista Chemco Europe.
>1994
Apple Computer lancia il Powermac. Il 1° giugno rinasce la Nebiolo col nome di Nebiolo Printech finanziata da Mario Seghi e presieduta da Attilio Calì. In luglio, fusione tra Aldus e Adobe Systems.
209
1995-1999
il poligrafico storia
A Drupa 95 esplodono CtP e foto digitale Drupa 95 si identifica come la fiera della rivoluzione digitale in quanto molte delle soluzioni digitali già introdotte come prototipi a IPEX 93 e GEC 94 hanno a Düsseldorf il lancio ufficiale come prodotti per il mercato. La parte del leone la fa sicuramente il CtP con oltre 23 marche presenti a 36 modelli di varie tecnologie, dai platesetter a tamburo interno di Crosfield, ECRM, Eskofot, Mitsubishi, Screen, Gerber, Krause, Scitex (DoPlate 800) ecc. a quelli a tamburo esterno di Creo, Optronic, Misomex, PrePress Solution, Opto-Tech, ai sistemi a letto piano di Barco, ICG, Lastra, Misomex, Scitex (Raystar CTP). In crescita anche le soluzioni con lastra termica e
interessante la proposta dell’italiana Lastra con il sistema Ink-Jet. Altro “tema caldo” in Drupa è la fotografia digitale, non più curiosità per un mercato di nicchia, ma nuovo strumento di acquisizione immagini professionale in grado si soddisfare le esigenze del prepress di qualità. In campo, oltre ai leader della fotografia (Kodak, Agfa, Canon, Fuji), anche nuovi protagonisti come Dicomet Instant Digital Camera, ScanView, Scitex, Screen.
grafiche, bensì vanta una lunga esperienza nel marketing di beni industriali e nella gestione di organizzazioni commerciali e di assistenza tecnica passata attraverso direzioni commerciali sempre più importanti al servizio di multinazionali di primo piano.
Franzi al timone di Macchingraf
Nasce la Purup-Eskofot
Dal primo gennaio ’96 Sergio Franzi prende in mano le redini di Macchingraf, occupando la poltrona lasciata libera da Curzio Niedermair. Franzi non ha un background maturato nel settore delle arti
Il 27 marzo ’96 la LMX A/S di Billund (Danimarca) e la Eskofot A/S di Ballerup (Danimarca) annunciano un accordo che prevede la fusione delle rispettive attività grafiche e la creazione di una nuova
società che porterà il nome di Purup-Eskofot A/S. Azionista di maggioranza sarà la LMX con il 51%. La nuova società – con un fatturato di 750 milioni di corone danesi e 700 dipendenti – entra nei primi dieci fornitori di attrezzature di prestampa al mondo.
Imation erede di 3M nei prodotti per arti grafiche Si chiama Imation la nuova società costituita il primo luglio ’96 dallo scorporo di alcune attività della 3M. Il nuovo nome unisce le parole che riassumono l’attività principale dell’Azienda – elaborazione delle informazioni e trattamento immagini – con le parole che illustrano la sua filosofia – innovazione e immaginazione.
Il tempo delle acquisizioni
Come si modifica il panorama delle Arti grafiche
210
Gli ultimi anni prima della Drupa 2000 sono stati sicuramente significativi per il numero rilevante di acquisizioni e joint-venture che si sono susseguite. La corsa frenetica agli accordi e alle acquisizioni nasce dalla consapevolezza di doversi confrontare in un mercato sempre più globale nel quale alla fine resteranno solo pochi attori e cioè quelli in grado di proporre l’offerta più ampia possibile di prodotti. Il panorama dell’industria grafica all’inizio del nuovo millennio riflette questa tendenza. Heidelberg è entrata in modo deciso nella stampa digitale dapprima stringendo un’alleanza con Kodak che ha dato vita a NexPress e successivamente con l’acquisizione della divisione Office Imaging sempre di Kodak che consentirà di offrire soluzioni anche per il bianco/nero. Xeikon è corsa ai ripari e, acquisendo Nipson, può ora vantare un’offerta anche nel b/n. Molti i movimenti sul fronte del CtP: protagonista è nuovamente Heidelberg che ha stretto un accordo con Creo
e Kodak Polychrome Graphics, ma anche Barco che si è aggiudicata l’americana Gerber, Gretag che entra nell’arena del CtP con Cymbolic Sciences e Agfa che ha rilevato le attività di sviluppo dei sistemi CtP di Misomex. Scitex si è rafforzata nella stampa inkjet di grande formato (ora ha una divisione specifica) includendo nel proprio portfolio Matan e Idanit; ScanView è finita nella rete di Purup-Eskofot. Guardando oltre la stampa, sono da sottolineare due importanti fusioni: quella di Stora con Enso nella carta e quella della divisione Inchiostri di Totalfina e Sun Chemical. Da rilevare poi che in questi anni hanno guadagnato posizioni sempre più importanti società che in precedenza poco avevano da spartire con l’industria grafica e che ora ne fanno parte a pieno titolo: citiamo Canon, Océ, Minolta, Ricoh e, su tutti, Xerox, il colosso americano che si candida a diventare un protagonista del settore; prova ne è che a Drupa 2000 occuperà uno spazio inferiore solo a quello di Heidelberg.
Heidelberg rileva il controllo di Linotype-Hell Dopo l’accordo dell’88 con Harris (rotative offset) e i successivi con Stork Contiweb (sbobinatori ed essiccatori) e Sheridan Systems (sistemi per legatoria), Heidelberg entra prepotentemente nella prestampa grazie all’acquisizione di LinotypeHell. La Società annuncia, il 16 settembre ’96, che Commerzbank – la banca che l’ha affiancata in questa operazione – ha ricevuto adesioni dal mercato aperto per circa 700.000 azioni, pari al 29% del capitale.
Rizzoli cede l’area grafica a Bertelsmann Dopo un anno di trattative Rizzoli Corsera raggiunge un accordo con i tedeschi della Bertelsmann per la cessione dell’area grafica dei periodici. L’accordo prevede la costituzione di una nuova società in joint-venture tra Rcs e Bertelsmann alla quale verrà conferita tutta l’area grafica di Via Rizzoli. Della nuova società i tedeschi hanno il 70% e la Rcs il restante 30.
Farina arriva al 100% di Ilte Vittorio Farina riesce a centrare i suoi obiettivi arrivando al pieno controllo di Ilte e riorganizza completamente le attività della New Interlitho. Tutte le attività di stampa, prestampa e
Stora Enso, dall’unione delle due società nasce il più grande gruppo mondiale del settore cartario.
Hachette entra in Rusconi legatoria della Società rimangono nell’area di Caleppio, ma una lunga serie di accordi, scorpori e cessioni porta Farina a ridisegnare il Gruppo. L’imprenditore romano cede a Milano Stampa il settore della stampa piana diventando però – attraverso un aumento di capitale – azionista di minoranza della stessa. La cessione di altre attività (servizi, logistica, legatoria, punto metallico) ad alcuni imprenditori privati porta poi alla costituzione di nuove società delle quali Farina mantiene quote di minoranza.
Bertelsmann e Xerox insieme per il bookon-demand Betelsmann Arvato – divisione della Bertelsmann AG – sceglie Xerox come partner tecnologico per il progetto di produrre libri su richiesta. Le due società dovranno mettere a punto un’infrastruttura dedicata dal punto di vista dell’hardware e del software che consentirà al colosso tedesco di
soddisfare ogni esigenza di piccole tirature, copie di recensione, ristampe e forniture di libri fuori catalogo o libri mirati a mercati di nicchia e a gruppi di lettori particolari. Le attrezzature Xerox saranno installate presso gli stabilimenti di stampa (15) e presso i magazzini dei centri di distribuzione (20) dell’editore tedesco.
Stora Enso, il “Titano della carta” La svedese Stora e la finlandese Enso annunciano il 2 giugno 1998 la loro fusione. La società così costituita, che prende il nome di Stora Enso, diventa il più grande gruppo mondiale del settore cartario. La fusione ha ricevuto il pieno consenso degli azionisti di maggioranza dei due Gruppi, il governo finlandese e la Investor AB. Il Gruppo ha un volume d’affari di circa 19mila miliardi di lire, 40.000 impiegati e una capacità produttiva di oltre 13 milioni di tonnellate di carta.
In seguito all’acquisizione di una quota minoritaria pari al 10%, avvenuta nel novembre ’98, Hachette Filipacchi Medias, primo editore di periodici al mondo, completa nel febbraio ’99 l’acquisizione della casa editrice Rusconi con un esborso di un miliardo di franchi (circa 295 miliardi di lire) e una quota totale pari al 90%. Ad Alberto Rusconi restano il 10% e la carica di presidente onorario, mentre nuovo presidente e amministratore delegato viene nominato Bernard Mellano.
La divisione inks totalfina passa a Sun Chemical “La bomba dell’estate” ’99 è la notizia del passaggio della divisione Inchiostri di Totalfina sotto il controllo di Sun Chemical Corp. La divisione della multinazionale francese, che comprende i marchi Coates, Coates Lorilleux, Coates Brothers, è specializzata nella produzione di inchiostri per stampa tradizionale, serigrafica ed elettrografica. In Italia opera col nome Total Inchiostri che raggruppa nella sua divisione Chimica marchi come Rotorama, Colorama, Lorilleux e Cometa.
Cronologia >1995
Prima mondiale del sistema incisione cilindri rotocalco Laserstar Datwyler e per la Indigo Omnius per stampa digitale di packaging. In luglio chiude Hyphen; la proprietà dei suoi sistemi verrà trasferita alla Tera.
>Ottobre 1995
Nasce KBA-Italia, sotto la guida di Joachim Nitschke.
>Aprile 1996
Operativa l’acquisizione della divisione stampanti di Siemens Nixdorf da parte di Océ.
>Maggio 1996
Dal 7 all’11 a Milano si svolge Grafitalia in contemporanea con Converflex.
>1997
Da gennaio Alberto Villa è il nuovo direttore generale di Komori Italia. In maggio Umberto Seregni si aggiudica la Nuova Same, lo stabilimento del Giorno. Dal 18 al 21 settembre Bologna ospita la prima edizione di Newcomm. Ufficializzata l’acquisizione della Bancolini, di proprietà di Dainippon Screen, da parte della Recordgraf del gruppo Samor. Durante Imprinta, Creo e Heidelberg ufficializzano l’accordo di partnership; Agfa annuncia l’acquisizione delle attività “Graphic Film” di DuPont.
>1998
In febbraio prima 10 colori in Italia: una Speedmaster 70x100 alla Grafiche Mek. A giugno la joint venture tra Eastman Kodak Company e Heidelberger Druckmaschinen dà vita alla NexPress Solution LLC. In seguito, Heidelberg, Creo e KPG annunciano di aver stretto un’alleanza strategica.
>1999
Rinasce Hyphen-Italia grazie a quattro aziende fino ad oggi autonome (Graph-os, Any-com, Key access, Sea). Heidelberg acquisisce la divisione Office Imaging di Kodak dando vita a Heidelberg Digital. Quebecor e World Color si uniscono, nasce il 1° gruppo di stampa a livello mondiale.
>Ottobre 1999 Pierre Danon, presidente Xerox per l’Europa.
Cerutti rileva la spagnola Iberica e cresce nel settore imballaggi.
211
2000-2004
il poligrafico storia
LA “GRANDE DRUPA” DEL 2000
FILMLESS, PROCESSLESS, PLATELESS
Nell’edizione che celebra i 50 anni dalla prima edizione, i 600 anni dalla nascita di Gutenberg e l’ingresso nel nuovo millennio, Drupa 2000 di Düsseldorf batte tutti i record: 156.000 metri quadri di superficie espositiva, 18 padiglioni, 1.800 espositori da 46 paesi. I visitatori sono 413.500, provenienti da 171 paesi. Alcuni aspetti evidenziati dalla fiera: nella prestampa si conferma la crescita del CtP con prevalenza della tecnologia termica e accento sui sistemi di gestione integrati dei flussi di lavoro, tra cui Prinergy di CreoHeidelberg, Trueflow di Screen e Apogee di Agfa; nel comparto stampa digitale i sistemi elettrofotografici (Xeikon e Indigo) au-
Il passaggio dal CtF al CtP segna l’inesorabile abbandono della pellicola fotosensibile, intermedio fondamentale nei processi di prestampa tradizionali. Anche i film di montaggio scompaiono grazie alla possibilità di generare direttamente le segnature in caduta macchina. Le lastre per CtP sono il prodotto leader nei sistemi digitali di lastrazione offset e flexo, mentre cresce l’interesse per nuove tecnologie che escludono l’uso di trattamenti chimici dopo l’esposizione, con evidente riduzione dell’impatto ambientale, dei costi e dei tempi operativi. Come ulteriore passo avanti assistiamo all’eliminazione della lastra matrice nei sistemi
mentano le prestazioni, mentre crescono le velocità dei sistemi inkjet. Novità per la tecnologia DI con Screen e Sakurai nel 50x70, Komori nel 70x100 e la DICOweb di MAN Roland con lastra cancellabile e riscrivibile.
HP INVESTE 100 MILIONI DI dollari IN INDIGO L’accordo strategico tra Hewlett-Packard (HP) e Indigo è la conseguenza di un rapporto
di collaborazione instaurato sin dal 1998. L’investimento di 100 milioni di dollari porterà ad HP azioni di nuova emissione pari a 14,8 milioni. Il passo successivo sarà la cessione ad HP di tutte le quote Indigo rimanenti sul mercato per un totale di circa 882 milioni di dollari. «Il nostro obiettivo è quello di combinare la tecnologia Indigo con le capacità produttive e commerciali di HP», dichiara Benny Landa, CEO Indigo.
Evoluzione in chiave digitale
Flessibilità e adattabilità le doti dell’azienda moderna
212
Il quinquennio d’inizio secolo è caratterizzato dalla crescita dei sistemi digitali in tutti i campi, principalmente nella comunicazione grafica. A questo proposito è interessante quanto affermato da Daniel Hillis, vicepresidente della Disney Corporation: l’umanità sta vivendo un momento storico cruciale che egli ha definito “digital jungle” e l’ha paragonato a un altro cambiamento radicale, ossia quello coincidente con il passaggio dal Medioevo al Rinascimento. Il termine “giungla” richiama alla mente un luogo infido e insidioso, dove è necessario lottare duramente contro ostacoli di ogni genere. Un ambiente selvaggio dove le leggi della natura sfuggono al controllo di chiunque. Secondo Hillis il nuovo rapporto che si sta creando tra l’essere umano e la tecnologia è paragonabile alla relazione uomo-giungla. L’evoluzione tecnologica – vedi Internet – ha un impatto molto profondo sull’esistenza umana e la velocità dei cambiamenti è tale che flessibilità e adattabilità sono doti
essenziali ai fini della sopravvivenza nella “giungla digitale”. I manager di successo oggi sono quelli che riconoscono l’importanza di essere flessibili e pronti al cambiamento. Contrariamente agli adulti, la nuova generazione che è cresciuta insieme al computer difficilmente oppone resistenza alle nuove tecnologie informatiche. Nel mondo degli affari dei giorni nostri esiste un surplus di capitale che trasforma giovani ventenni e trentenni in miliardari. Basti pensare ad Amazon.com – la più grande libreria virtuale al mondo – che oggi in Borsa vale dieci volte di più rispetto a Barnes & Noble, la più importante catena di rivenditori di libri tradizionali negli USA. Richard Karlgaard, direttore editoriale della rivista Forbes, è sicuro che il commercio elettronico avrà un futuro brillante e lo sviluppo di questa importante realtà dipenderà dalla velocità di evoluzione di due tecnologie principali: i microprocessori e le bande digitali ad ampia larghezza.
Computer-to-Paper di ultima generazione con tecnologia elettrofotografica o inkjet.
DICO, IL DIGITALE DI MAN ROLAND Da Drupa 2000 MAN Roland, sulla base degli accordi OEM con Xeikon, ha iniziato a vendere le macchine digitali con il proprio marchio: DICOpress, DICOpack, DICOpage e DICOweb. Oltre 47 sistemi digitali sono stati venduti in Europa Occidentale e Orientale e in America Latina. 200 milioni di marchi è il fatturato che il produttore tedesco conta di raggiungere entro due anni con la nuova Business Unit dedicata alla stampa digitale.
SUCCESSO DI GRAFITALIA E CONVERFLEX EUROPE 2001 I due eventi congiunti nel nuovo Centro fieristico del Portello a Milano dimostrano la validità di questa formula e il ruolo internazionale dell’Italia nel mercato grafico dell’area mediterranea. Nei 100.000 metri quadri di spazio espositivo sono presenti 1.190 espositori, il 40% dei quali stranieri; circa 55.000 i visitatori con un incremento del 5% rispetto all’edizione del 1998 e una quota del 15% di operatori esteri. Riconfermati gli orientamenti di Drupa 2000 con il prevalere dei sistemi CtP nella prestampa e l’espansione
Cronologia
Komori Lithrone S, una 70x100 ad elevato concentrato tecnologico.
della stampa digitale. Converflex evidenzia la crescita della flexo nella stampa di imballaggio con macchine sempre più performanti sia a tamburo centrale che in linea a banda stretta ove eccellono numerosi fabbricanti italiani.
LA SCOMPARSA DI MARIO ZILETTI Mario Ziletti, fondatore e titolare della società Lastra, se ne è andato a 65 anni dopo aver lottato contro una grave malattia. In poco più di un ventennio egli ha saputo trasformare l’embrione di una piccola azienda di granitura in un Gruppo che nel 2001 dà lavoro a 600 dipendenti ed esporta in tutti i
>Febbraio 2000
Un nuovo produttore di lastre offset in Italia. VE.LA, Verona Lastre, del Gruppo SAMOR, inizia la produzione di lastre diazo positive nel grande stabilimento di Roverchiara (VR).
>Settembre 2001 KOMORI ITALIA, UN ANNO DI SUCCESSI «L’Italia è uno dei mercati attualmente più strategici». Lo afferma Yoshiharu Komori, presidente e CEO di Komori. Il mercato italiano registra anche nel 2002 forti investimenti in attrezzature di stampa. Con il 25% del fatturato europeo, l’Italia si qualifica come uno dei paesi leader per il costruttore giapponese che assegna a Komori Italia un riconoscimento speciale per le vendite effettuate.
HEIDELBERG SI FOCALIZZA SULLA STAMPA A FOGLIO
continenti ponendosi al quarto posto nel mondo tra i maggiori produttori del settore. Oltre che per i meriti professionali egli sarà ricordato per la sua grande carica di umanità e le sue doti di semplicità e disponibilità.
Eurogravure: una grande rotativa Cerutti in fase di montaggio.
Le risorse di Heidelberg vengono concentrate sul continuo sviluppo e produzione delle offset a foglio, delle soluzioni di workflow e dei sistemi CtP. «Siamo i leader di mercato nella offset a foglio», afferma Bernhard Schreier, CEO di Heidelberg, alla conferenza stampa
dell’8 dicembre 2003. «E siamo certi che questo mercato ci offrirà eccellenti opportunità anche in futuro. Le novità che introdurremo a Drupa 2004 contribuiranno ad aumentare la produttività e la qualità di stampa».
A TREVIGLIO IL PIù MODERNO STABILIMENTO ROTOCALCO D’EUROPA Integrando esperienza, tradizione e conoscenza, Eurogravure del Gruppo Arvato Bertelsmann costruisce ex novo a Treviglio (Bergamo) su un’area di 46.000 metri quadrati, uno stabilimento per la stampa rotocalco editoriale che può vantare a ragione la qualifica di più moderno impianto rotocalco a livello europeo. Dotato di rotative Cerutti in larghezza 3,68 metri da 8 elementi con due piegatrici variabili, è in grado di produrre 220.000 copie/ora. Il consumo di carta previsto è di 145.000 tonnellate all’anno.
Dal 6 al 13 a Chicago c’è Print/ Converflex, fiera internazionale arti grafiche e converting, chiusa anticipatamente per il tragico attentato terroristico dell’11 settembre.
Dal 26 al 29 si tiene a Bruxelles Labelexpo Europe, fiera internazionale per l’industria delle etichette, e con i suoi 25.000 m2 di area espositiva si conferma la maggiore fiera mondiale del settore.
>2002
Il Poligrafico Italiano è giudicata la migliore rivista italiana del settore grafico e come tale è chiamata a far parte del prestigioso gruppo Eurographic Press. IPEX 2002 a Birmingham (UK): una fiera interlocutoria con un calo del 30% di visitatori rispetto all’edizione del 1998 e uno scarso successo sul fronte degli avanzamenti tecnologici. Boom di libri in edicola. Nel 2002 sono stati venduti, allegati ai quotidiani, 44 milioni di libri, dando vita a un giro d’affari di 220 milioni di euro.
>Giugno 2003
Dal 6 al 10 GEC 2003 a Milano, una mostra di respiro europeo con 850 espositori di cui il 43% esteri provenienti da 21 Paesi.
>Dicembre 2003
I 20 anni di TAGA Italia: festeggiato a Milano il ventesimo anniversario dalla fondazione, nel 1983, della Associazione Tecnici Arti Grafiche Italia.
>Maggio 2004
Dal 6 al 19 un’altra “grande Drupa”, ancora superiore a quella del 2000: 394.000 visitatori da 122 paesi e 1.862 espositori. Non ci sono state grandi novità, ma è stato positivo il ritorno agli investimenti, ben al di sopra delle aspettative.
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2005-2009
il poligrafico storia
RICORDO DI ALFREDO FIORELLI Il 22 luglio 2005 il mondo grafico perde uno dei suoi più emblematici personaggi: Alfredo Fiorelli. Di lui ricorderemo la figura di straordinario conoscitore delle tecnologie di stampa e prestampa. Aveva modi di inimitabile cortesia, manifestata con sempre misurate e sommesse parole. Era uomo di profonde conoscenze, mai ostentate e mai esibite, ma che gli avevano sempre procurato incarichi di grande prestigio, tra cui la chiamata a docente di Tecnologie Speciali Grafiche presso la Facoltà d’Ingegneria gestionale all’università Cattaneo di Castellanza.
DA HEIDELBERG LE 100x140 Bernhard Schreier, CEO di Heidelberg, annuncia, nel corso di una conferenza stampa a
Print’05, che il costruttore tedesco presenterà una offset da foglio in formato 100x140 che verrà commercializzata a Drupa 2008. Per Heidelberg si tratta di un giro di boa a 360° con una decisione che la porta ad entrare in un segmento di mercato fino a ieri ritenuto non interessante. Solo alcuni mercati – e tra questi in primo luogo quello italiano – sono interessati alle macchina da foglio di formato superiore al 70x100. Evidentemente il mondo sta cambiando e con esso le esigenze della comunicazione stampata.
ESPANSIONE DI SEREGNI A EST Dopo aver installato 5 rotative da giornali a Varsavia e 2 a Katowice, Umberto Seregni si prepara ad installare una sesta rotativa nella capitale polacca nell’aprile 2006 ed entro la fine
dell’anno conta di aprire un nuovo centro stampa per quotidiani a Poznan con almeno altre 2 rotative. Così, con 10 rotative posizionate nei tre angoli della Polonia, potrà stampare 2 milioni di copie al giorno. Il Gruppo Seregni sta guardando anche ad altre realtà dell’Est, in particolare all’Ucraina, dove dovrebbe installare un’altra decina di rotative con un investimento stimato in almeno 100 milioni di euro.
GRAFITALIA E CONVERFLEX nel 2006 a rho-pero Esordio con grandi numeri nel nuovo quartiere di Fiera Milano a Rho-Pero per Grafitalia & Converflex. Sono più di 40.000 i visitatori registrati, di cui il 14% provenienti dall’estero. L’area espositiva è di 41.000 m2 netti suddivisi in 5 padiglioni con 950 espositori (577 italiani e 373 esteri da 33 paesi). Presenti tutte le tecnologie con le in-
I MIS per aziende grafiche
Sviluppi e innovazioni dei sistemi gestionali
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Il settore dei sistemi gestionali per arti grafiche è oggi in fermento e ha manifestato interessanti spunti di innovazione. Questi sistemi, generalmente conosciuti con il termine “sistema gestionale”, sono più spesso indicati con l’acronimo MIS (Management Information System). Il fattore d’innovazione principale è la compatibilità, o aderenza operativa, alle specifiche JDF (Job Definition Format) che è anche l’argomento più dibattuto nell’ambito dei MIS. Non vanno però sottovalutati altri elementi importanti come l’internettizzazione di queste funzioni e servizi, ovvero il fatto di poter esportare, attraverso il sito web dell’azienda grafica, informazioni e servizi accessibili ai clienti riguardanti la gestione di commessa e il job tracking. Esistono diversità anche sostanziali tra le funzionalità offerte dai diversi prodotti disponibili, dato che alcuni di essi
sono stati sviluppati per servire le esigenze di segmenti del mercato o procedimenti grafici specifici: offset a foglio, web-offset, flexo, etichette, packaging ecc. Con la totale compatibilità JDF i sistemi operativi raggiungeranno la capacità di interagire direttamente e automaticamente con i sistemi produttivi aziendali per recuperare dati e informazioni, inviare comandi operativi, inviare specifiche e dati tecnici per realizzare l’avviamento automatico delle attrezzature in base alle esigenze delle commesse di lavoro. È questa la logica gestionale che in altri settori dell’industria si identifica con il termine CIM (Computer Integrated Manufacturing) e che il JDF sta contribuendo a implementare nel settore della stampa.
novazioni più avanzate così ripartite. Grafitalia: 46% macchine e prodotti per la stampa, 31% legatoria e spedizione, 23% prestampa e stampa digitale; Converflex: 46% macchine per stampa imballaggio e attrezzature di converting, 39% macchinari per l’industria cartaria, 15% macchine e materiali per cartotecnica.
AGFA+LASTRA: NASCE AGFA GRAPHICS ITALIA Parte ufficialmente ad aprile 2007 Agfa Graphics Italia, la società che riunisce Agfa-Gevaert e Lastra sotto un unico cappello e che rappresenta la logica conseguenza di quanto annunciato dalla Casa madre a seguito della scissione del gruppo in tre unità indipendenti. Paolo Zerbi è a capo di Agfa Graphics Italia e Roberto Ziletti, ex presidente di Lastra, ha assunto la responsabilità di Agfa Graphics Sud Europa, comprendente Italia, Penisola Iberica e Grecia.
Nobilitazione sempre più richiesta nella stampa commerciale e nel packaging.
EVOLUZIONE DELLE TECNICHE DI NOBILITAZIONE Negli anni successivi a Drupa 2004 la richiesta di finiture sempre più diversificate è aumentata, in particolare nella stampa commerciale e nel packaging. Le nuove soluzioni di finitura in linea e fuori linea sono diventate elementi integranti del processo di stampa. Le tecniche di nobilitazione, quali verniciatura, utilizzo d’inchiostri metallizzati, fustellatura e goffratura, applicazioni a caldo e a freddo, sono ora comunemente usate per offrire un valore aggiunto a prodotti di stampa e materiali per packaging di alta qualità. Oltre alle verniciature ad acqua e UV con possibilità di regolare i livelli di lucidità e opacità, è possibile utilizzare vernici speciali dorate, argentate, perlacee, rimovibili e profumate per prodotti di lusso.
DRUPA 2008: PRINTCITY E OCCHI PUNTATI SULLA FLEXO A Drupa 2008 l’ombrello tecnologico di PrintCity ha visto in azione aziende di alto profilo riunite in sette Competence Centre: Protezione del marchio, Packaging alimentare, Stampa UV a valore
aggiunto, Roto-offset a valore aggiunto, Integrazione di workflow e networking, TransPromo digitale, Stampa e media elettronici.
INTERNET E STAMPA SEMPRE PIÙ INTEGRATE L’universo delle applicazioni web-to-print è in rapida espansione e rappresenta l’area di crescita più significativa del comparto grafico nell’ambito premedia. La sinergia tra web e stampa si è fatta sempre più forte nel corso degli anni. Per la maggioranza dei clienti del mercato grafico la comunicazione stampata e quella basata sul web rappresentano i veicoli primari di promozione, marketing e interazione con la clientela. Conseguentemente, produrre ed erogare i contenuti della comunicazione in modo integrato e sincronizzato per entrambi i media è oggi sempre più un’esigenza data per scontata.
CRISI ECONOMICA: in calo KBA E HEIDELBERG KBA annuncia che per l’anno finanziario in corso l’azienda non prevede di raggiungere alcun profitto. Un risultato che va contro le aspettative che prevedevano un
incremento degli utili e un utile, prima delle tasse, di 63,3 milioni di euro. Non certo più rassicuranti i risultati di Heidelberg che prevede per l’anno finanziario 2008-2009 un risultato operativo in perdita di 20 milioni e un calo delle vendite del 10% circa.
LA SCOMPARSA DI UMBERTO SEREGNI E TERE CERUTTI Il mondo grafico perde nel 2009 due protagonisti di grande rilievo. A gennaio se n’è andato Umberto Seregni, un imprenditore di grande carisma, uno stampatore puro (come amava definirsi) che ha portato il suo Gruppo ai vertici in Italia e tra i primi in Europa nella stampa dei giornali. In ottobre manca Tere Novarese Cerutti, presidente delle Officine Meccaniche Giovanni Cerutti. Grazie alle sue idee e a quelle del figlio Giancarlo, il Gruppo è cresciuto fino a diventare una vera e propria multinazionale con stabilimenti in Italia, Usa, Spagna e Asia. Dotata di notevole forza di carattere, ma anche di profonda serenità, Tere Cerutti ha sempre operato nella convinzione che essere imprenditore sia una vera missione.
Cronologia >2005
Nasce Print Buyer, una rivista che si affianca al Poligrafico e si rivolge a tutti coloro (uomini di marketing, creativi, product manager, responsabili degli acquisti) che commissionano stampati alle aziende grafiche e che di questo complicatissimo mondo vogliono saperne di più.
>2007
Piero Capodieci è il nuovo presidente di Assografici. Succede a Marco Spada, a termine mandato. È la prima volta che il presidente di Assografici non proviene dal settore grafico-editoriale ma da quello cartotecnico.
>Novembre 2008
Compie quarant’anni l’Istituto San Zeno di Verona. L’importante traguardo celebrato con un convegno e con la pubblicazione di un volume di oltre 300 pagine. Oggi la Scuola Grafica dell’Istituto rimane uno dei massimi riferimenti per la formazione nel mondo della carta stampata.
>2008
L’inchiostro a palline, una novità coperta da oltre 100 brevetti presentata da Océ. Il toner, costituito dalle TonePearls, viene trasformato in gel con il processo CrystalPoint per essere poi spruzzato su qualsiasi tipo di carta. L’ARGI denuncia una pesante contrazione delle vendite di macchine grafiche in Italia nel 2008: - 22,8%, ossia 429 milioni rispetto ai 556 dell’anno precedente. Si stima che nel 2008 siano stati venduti globalmente un milione di e-Book: 600.000 negli USA, 300.000 in Cina e 100.000 in Europa (solo 4.000 in Italia). Oggi i modelli nel mercato sono con schermo a 6 e 10 pollici per 16 toni di grigio, ma è in arrivo l’e-Book a colori.
>2009
Kodak presenta Prosper, una macchina con tecnologia inkjet rivoluzionaria che opera con un sistema Stream a flusso continuo; stampa da bobina a bobina alla velocità di 200 m/min su banda da 64,8 cm e gli inchiostri usati utilizzano pigmenti nano particolati da 5 a 10 volte più piccoli dei normali pigmenti a dispersione.
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stampa Fontegrafica cambia comunicazione d’ImpREsA
rulli per offset
rulli e si affida ad Auxilia Graphica
Giancarlo Migliavacca, direttore tecnico dell’azienda grafica di Cinisello Balsamo (MI), illustra le motivazioni che hanno portato alla scelta dei rulli Saphira.
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Nonostante anche il 2010 sia stato un anno difficile, la nostra politica aziendale non è mai stata messa in discussione: qualità prima di tutto! Fontegrafica è conosciuta e si distingue sul mercato per avere
uno standard superiore alla media e ogni fase del processo produttivo contribuisce al conseguimento di tale risultato. Così a inizio anno abbiamo valutato la possibilità di sostituire i rulli delle nostre cinque offset a foglio Heidelberg Speedmaster poiché dopo qualche anno si iniziavano a percepire i primi “sintomi” di mancata efficienza. Si tratta di un’operazione importante e delicata, che va pertanto valutata attentamente. Considerata la vasta offerta disponibile, è facile farsi attrarre dalla soluzione più appetibile dal punto di vista economico, ma quando si tratta di strumenti che devono garantire tutti i giorni prestazioni e ripetibilità non si può cedere a compromessi. Analizzando quindi elementi fondamentali, come qualità, prezzo e servizio, abbiamo deciso di affidarci ad Auxilia Graphica acquistando rulli Saphira. Con un programma scaglionato nei mesi abbiamo concordato la sostituzione, a rotazione, dei rulli su tutti i gruppi stampa delle varie macchine senza fermare mai la produttività. Inoltre siamo stati assistiti per lo smontaggio/montaggio con altissima professionalità. Una regolazione precisa e attenta è fondamentale per mettere subito in condizione la macchina di essere operativa e di avere un perfetto parallelismo tra i vari rulli, evitando spiacevoli deformazioni causate dal surriscaldamento delle parti e assicurando un’inchiostrazione ottimale e precisa. Dicevamo che dopo qualche anno
abbiamo iniziato a sentire che le prestazioni dei gruppi stampa iniziavano a non reggere le prestazioni richieste quotidianamente. Spesso si tende a pensare che i gruppi stampa siano “eterni” e che le parti della macchina da stampa non siano soggette a usura. In realtà la macchina da stampa è composta da un’infinità di parti che entrano in relazione tra loro. Appena una di queste inizia a usurarsi o a perdere di prestazione tutto l’apparato ne risente ed entra in crisi non potendo più garantire efficienza e buona qualità. Il costo di manutenzione della macchina ha un’incidenza che spesso non viene inclusa nei costi di vendita degli stampati, da qui si deduce che un buon imprenditore è quello con una lungimiranza non solo nel fornire uno stampato con un prezzo adeguato ma anche nel garantire un risultato costante nel tempo. Il risultato, infatti, pur essendo misurabile è frutto anche di una sensazione che l’operatore può avere lavorando quotidianamente sulla macchina da stampa. Egli è il primo ad accorgersi se qualcosa giorno dopo giorno sta cambiando. E questo cambiamento è spesso
legato a un lento e leggero deterioramento delle mescole in gomma che rivestono i rulli inchiostratori e bagnatori causato dal passare del tempo e dall’azione dei solventi di lavaggio. Le mescole hanno reazioni diverse che vanno dall’indurimento alla cristallizzazione, perdendo così la loro performance nell’interazione con l’inchiostro e la soluzione di bagnatura. I rulli inchiostratori hanno la funzione di macinare finemente l’inchiostro, che normalmente è a base olio, disgregare eventuali grumi o impurità derivanti dalla latta di colore e dal veloce e vorticoso flusso che è determinato dalla rotazione e infine stendere e trasportare, grazie all’energia cinetica, un film costante di colore sulla lastra. La gomma di questi rulli è estremamente ricettiva all’inchiostro/olio e per questo è detta oleofila. Nel caso dei rulli bagnatori le gomme hanno caratteristiche opposte ai rulli inchiostratori: la loro funzione è quella di trasportare fino alla lastra un sottile flusso di soluzione di bagnatura e possibilmente ridurne anche la tensione superficiale. Queste gomme sono dette oleofobe, cioè rifiutano l’olio e le sostanze
grasse. Questo è in pratica il principio della stampa offset, dove a ogni rotazione dei cilindri e dei rulli avviene questo delicatissimo equilibrio di elementi e sostanze che determinano, attraverso le loro caratteristiche chimiche, il trasferimento di colore sul foglio di carta in sequenza e con una sovrapposizione di registro degna del migliore orologio svizzero! Infine va spesa qualche parola anche sulla manutenzione delle gomme e su tutti i prodotti di lavaggio utilizzati per la pulizia giornaliera ordinaria. Sono proprio loro a fare la differenza sul buon mantenimento delle mescole e sulla perfetta comprimibilità e ricezione sia dell’inchiostro che della soluzione di bagnatura. Alcuni prodotti hanno un buon potere detergente ma tendono a intaccare la microporosità, quindi è bene chiedere una consulenza mirata al tipo di rullo utilizzato al fine di aumentare la durata dei rulli. Per ottenere un certo tipo di qualità - e Fontegrafica ha grandi pretese in questo senso - bisogna affidarsi a dei professionisti che sono in grado di aiutarti a raggiungere l’obiettivo prefissato.
PIOMBI
LE NOTIZIE DI ATTUALITÀ DEL POLIGRAFICO IN PRIMO PIANO I più rilevanti fatti del mese AZIENDE GRAFICHE Accordi societari, installazioni, persone... FORNITORI Cosa accade nelle società fornitrici EVENTI Congressi, seminari, mostre, inaugurazioni
Il rilancio di Deaprinting Nuovi manager, accordo sindacale per 108 esuberi, risorse finanziarie: queste le basi del piano di ristrutturazione della storica azienda novarese chiesta ufficiale al ministero del Lavoro per l’attivazione della legge 62 che riguarda il settore stampa-editoria. L’azienda ha anche predisposto incentivi all’esodo. Chi nel prossimo semestre dichiarerà la propria disponibilità a essere messo volontariamente in mobilità, oltre ai benefici previsti dalla legge, riceverà 25mila euro. Cifra che nei tre semestri successivi scenderà gradualmente a 18, 12 e 8mila euro. Si provvederà anche a erogare un contributo compensativo a coloro che andranno in cassa integrazione. Insieme con l’accordo sindacale, Deaprinting ha ottenuto l’appoggio del sistema bancario sul piano industriale elaborato dall’ex presidente Mario Speranza (che ha gestito il piano di riorganizzazione) e incassato la ricapitalizzazione (5 milioni di euro) da parte degli azionisti,
i cugini Alberto e Andrea Boroli. Superato il momento più difficile (una crisi determinata soprattutto dalle difficoltà del settore della stampa, dal venir meno del ricco business delle cartine stradali messe al tappeto dall’arrivo dei navigatori satellitari e appesantita finanziariamente dal fallimento di Viaggi del Ventaglio, tra i maggiori clienti del gruppo novarese, che ha portato a perdere non solo una grossa commessa ma anche il saldo di importanti fatture), Deaprinting si prepara al rilancio con un nuovo management. Confermato come amministratore delegato Franco Pasquino (nella foto), alla presidenza è stato chiamato Carlo Gatto, 69 anni, torinese, laurea in Economia e commercio, esperto di finanza e con ruoli d’alto livello in Fiat oltre
accordo tra deaprinting e loce Per nuove commesse nei libri speciali e di grande formato
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Deaprinting-Officine Grafiche Novara 1901 ha siglato un accordo commerciale biennale con la Loce srl. L’intesa prevede che la Loce, che fa capo a Mauro Loce, ex direttore commerciale della legatoria LEM (acquisita dal gruppo Litorama), acquisisca, per conto di Deaprinting, nuove commesse di stampa nel mercato dei libri speciali, di alta qualità e di grande formato. Nell’ultimo trimestre, spiega l’ad di Deaprinting Franco Pasquino, c’è stato un miglioramento sul fronte della raccolta ordini ma a prezzi non ancora sufficienti per un positivo ritorno alla redditività. Per questo viene considerato strategico il rafforzamento nei mercati di nicchia e a maggior valore aggiunto come quello dei libri speciali e di grande formato, per i quali potrà essere molto importante l’esperienza e la conoscenza del mercato, sia italiano sia internazionale della Loce. E per rispondere al meglio alle future richieste produttive in questo settore, Deaprinting potenzierà il reparto finishing. Insieme con lo spostamento a Novara della Legatoria del Verbano, verranno anche effettuati
importanti investimenti in nuove linee adatte per i libri speciali e di grande formato e in una nuova Müller Martini Bolero altamente performante per la brossura. «Questo» spiega Pasquino «non è più il momento di comprare indistintamente nuove macchine, ma di efficientare e razionalizzare le aziende, ridurre i costi industriali e concentrarsi nei mercati a maggior valore aggiunto e nei quali gli stampatori europei restano competitivi rispetto alla concorrenza dei Paesi emergenti». E dentro a questo percorso di razionalizzazione produttiva e di maggior competitività, si inserisce anche la ricerca di accordi e joint-venture. Una prospettiva che vede il gruppo novarese, favorito anche dal fatto che ormai l’azienda ha una corporate governance manageriale, aperto ad alleanze con altri stampatori e che potrebbe vedere in futuro un ritorno in campo dei possibili partner di cui si era già parlato nei mesi scorsi, a cominciare dal gruppo Litorama con cui il tavolo è stato sospeso ma mai definitivamente chiuso. A.P.
che presidente del collegio sindacale della Rai. Insieme con Gatto nel nuovo cda sono entrati Fabrizio Colombo, con alle spalle importanti esperienze nel mondo grafico, dalla Rotolito Lombarda al gruppo Olivotto, da Inprint a Grafica Veneta, a cui come direttore tecnico è stata data la delega alla rioganizzazione e supervisione delle attività industriali, e Monia Boscari, già dirigente di Deaprinting, che ha ricevuto la delega sul ramo finanziarioamministrativo. Indipendentemente dal fallimento di Viaggi del Ventaglio, per la Deaprinting (che nel 2010, grazie a una ripresa nell’ultimo trimestre, fatturerà circa 54 milioni di euro, quasi la metà per commesse dirette con la casa editrice De Agostini, il resto per conto terzi) era indispensabile, spiega l’ad Pasquino, una ristrutturazione concentrandosi a Novara (dove entro metà 2011 sarà completato il trasferimento della Legatoria del Verbano) e puntando sulle attività a maggior valore aggiunto come i libri di alta qualità. Esclusi altri investimenti nel reparto stampa (roto e offset), il piano prevede invece un potenziamento della prestampa (con un nuovo CtP automatizzato) e della legatoria, per favorire un rilancio per cui a Novara pensano di avere tutte le carte in regola. Achille Perego IPI 120/10
n La sfida non sarà facile ma dopo aver corso il pericolo di dover dichiarare la liquidazione dell’azienda, la storica Deaprinting - Officine Grafiche Novara 1901 (l’ex azienda grafica della casa editrice De Agostini) sembra guardare al futuro con più di fiducia. Gli ultimi mesi hanno portato infatti importanti e positivi cambiamenti. Innanzitutto è stata raggiunta l’intesa di base con i sindacati (formalizzata con l’accordo in Regione) sul piano di ristrutturazione. Tra lo stabilimento novarese di Corso della Vittoria e la Legatoria del Verbano di Gravellona Toce verranno tagliati 108 posti di lavoro sui circa 300 complessivi. Nelle scorse settimane è partito il pacchetto di ammortizzatori sociali che prevedono cig, mobilità e prepensionamenti, per i quali è stata inoltrata la ri-
PIOMBI
PrimoPiano
Rotolito: nuova sede e nuova HP
All’inaugurazione dello stabilimento di Pioltello in mostra la prima HP T300 a colori installata in Europa
Tre giorni di open house per festeggiare un doppio evento: il trasferimento di Rotolito Lombarda nella nuova ed elegante sede di Pioltello (MI) e la prima HP T300 Color Inkjet Web Press in Europa, accoppiata a una linea di brossura in linea di Müller Martini. A ospitare giornalisti da tutta Europa, editori e stampatori, Paolo Bandecchi (nella foto), fondatore e presidente di una delle più importanti industrie grafiche italiane, insieme ai tre figli Simone, Federico ed Emanuele.
«Eravamo consapevoli di non essere in grado di soddisfare le richieste di lavori a tiratura limitata con le macchine di cui disponevamo», ha spiegato Emanuele Bandecchi, Digital Business Developer, «e abbiamo capito che era necessario investire nel digitale. Quando abbiamo sperimentato la HP T300 a colori abbiamo scoperto che era la soluzione che stavamo aspettando». La nuova macchina consente di stampare fra le 500 e 3.000 copie di libri in modo efficace ed economico. L’azienda considera le 3.000 copie come break-even tra la stampa inkjet sulla HP T300 e la stampa offset per la maggior parte delle commesse, anche se variabili quali il numero di pagine di un libro possono modificare il punto di pareggio di diverse
Cerutti rilancia il Gruppo con un aumento di capitale Due anni durissimi per chi produce macchine da stampa hanno pesato sui conti del Gruppo Cerutti che ha visto una drastica discesa del fatturato e accusato perdite ingenti. Nel 2009 i ricavi consolidati dell’azienda guidata da Giancarlo Cerutti, la OMGC (Officine Meccaniche Giovanni Cerutti) di Casale Monferrato (Alessandria), leader mondiale nella produzione di rotative rotocalco e costruttore anche di macchine per l’imballaggio, sono crollati infatti da 180 a 107,3 milioni di euro, con un impatto ancora più duro sull’esercizio ordinario dove il fatturato si è più che dimezzato da 129 a 63,2 milioni. Il 2008 si era chiuso con una perdita di 16,4 milioni e nel 2009 è andata anche peggio: 19,9 milioni. La situazione patrimoniale ha costretto Cerutti a varare un aumento del capitale sociale da 2,3 a 2,9 milioni con l’emissione di 138mila nuove azioni da 3 euro nominali più 31,6 di sovrapprezzo così da raccogliere risorse per complessivi 4,7 milioni.
centinaia di copie. I vantaggi offerti ai clienti, costituiti da editori di libri e riviste nazionali e internazionali, vanno ben oltre le piccole tirature economicamente convenienti. «Gli editori cercano di ridurre i costi di magazzino», spiega Bandecchi. «Puntano infatti su ordini gestibili in tempi più brevi ma più frequenti. Grazie alla nuova HP T300 siamo in grado di soddisfare tali richieste, riducendo i tempi di produzione».
La T300 è in produzione già dallo scorso febbraio e tra i clienti di Rotolito che stanno usufruendo di questo servizio figura il Gruppo Sole 24 Ore, per il quale lo stampatore milanese realizza pubblicazioni finanziarie e legali con tirature comprese tra 900 e 2.500 copie, con rilegatura a colla e copertine stampate su una HP Indigo 3050 in funzione accanto alla T300. Un articolo più approfondito uscirà in uno dei prossimi numeri del Poligrafico.
Boccia presidente di Medprint Medprint 2011, importante evento in scena a Roma dal 16 al 19 marzo, avrà un presidente di grande prestigio. Vincenzo Boccia, contitolare della Arti Grafiche Boccia (una delle più affermate aziende di stampa del Mezzogiorno, la cui sede principale è a Salerno), ha accettato la proposta di Centrexpo di essere presidente di un evento fieristico che catalizzerà l’interesse di tutto il Centro-Sud delle arti grafiche e della comunicazione stampata. Boccia ricopre incarichi di primo piano in Confindustria come vicepresidente nazionale e presidente Piccola Industria con delega per il credito e la finanza per le PMI.
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PIOMBI Aziende grafiche crescono con Komori Nonostante la crisi, ci sono piccole e medie aziende che continuano a investire per essere più competitive sul mercato.
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Nell’elenco delle imprese che che hanno installato negli ultimi mesi una Komori c’è Eurotipo di Sommacampagna (VR), già cliente Komori, che ha recentemente messo in produzione una nuova Lithrone S 540 H più verniciatore in linea, 5 colori, 72x103. Nuova installazione anche alla Tipografia Esperia (nella foto) di Lavis (TN), che ha scelto una nuova Lithrone S 540 H più verniciatore in linea (5 colori, formato 72x103), e alla Grafiche Marchesini di Angiari (VR) che dopo una Spica 429 ha deciso di investire in una nuova Lithrone S 440 H (4 colori in linea, formato 72x103). La Cooperativa Libraria Editoriale universitaria di Padova, già cliente Komori, ha acquistato una nuova Spica 429P 4 colori bianca e volta 2+2 in formato 53x75. Trevisostampa di Villorba (TV), dinamica azienda specializzata nella stampa di brochure e cataloghi per il settore arredamento, moda, vetro e ceramica nonché operante nella stampa di libri d’arte e nella cartotecnica, anch’essa già cliente Komori, ha invece aggiunto al suo parco macchine una nuova Lithrone S 540 H più verniciatore in linea, 5 colori 72x103. Infine, Grafica 5 di Arco (TN), pienamente soddisfatta della Lithrone 440 (4 colori in linea, 72x103), ha acquistato una nuova Lithrone S 540 H a 5 colori in formato sempre 72x103.
PrimoPiano Rokus van Iperen (Océ) Con Manroland entreremo nelle aziende grafiche. Stephan Plenz (Heidelberg) (a sinistra) A digi:media sveleremo l’identità del nostro partner.
Manroland nel digitale con Océ... n A partire dal 2011 Manroland AG e Océ Printing Systems GmbH proporranno al mercato delle arti grafiche un’offerta completa legata alla stampa digitale inkjet, che includerà, oltre all’hardware, al software e ai prodotti di consumo, anche un servizio di consulenza e assistenza. Grazie a questa alleanza, Manroland fa il suo ingresso nel mondo della stampa digitale e creerà le proprie competenze in questo ambito step by step. In compenso Océ avrà accesso a una nuova fascia di clienti attraverso la rete commerciale di Manroland e avrà pertanto la possibilità di incrementare notevolmente la propria quota di mercato nel settore delle arti grafiche, soprattutto nel segmento stampa offset. «L’alleanza strategica con Manroland ci offre l’opportunità di affermare la presenza delle tecnologie inkjet Océ nell’industria grafica», ha commentato Rokus
van Iperen, Chairman del Corporate Executive Board di Océ. «È un grande passo, specialmente per la Business Unit Production Printing di Océ che si occupa di Continuous Feed Printing e ha sede a Poing, Monaco». L’alleanza si svilupperà su tre livelli. Manroland distribuirà la linea Océ JetStream e la nuova ColorStream 3500. Al tempo stesso le due società collaboreranno allo sviluppo di nuove macchine digitali ad alta produttività e team multidisciplinari supporteranno le vendite. Leader nella stampa roto-offset, Manroland possiede una vasta esperienza nella produzione di macchine offset ad alta produttività e di sistemi di finishing ad esse abbinati. Océ è invece leader nella stampa digitale a bobina a colori e nella gestione dei flussi e dei dati variabili. Due società, dunque, perfettamente complementari.
...e Heidelberg in trattativa con un nuovo partner, ancora“misterioso” n Già la scorsa primavera, alla vigilia di Ipex, Heidelberg aveva annunciato di essere in trattativa con un produttore di macchine da stampa digitale, con l’obiettivo di poter nuovamente offrire ai propri clienti soluzioni digitali a completamento delle offset a foglio. Come molti di ricordano, Heidelberg, un tempo produttore delle macchine digitali Nexpress (a colori) e Digimaster (b/n), aveva deciso sei anni fa di uscire da questo business, cedendo la propria quota del 50% di Nexpress Solutions a Kodak, che aveva contribuito a creare la joint venture e ne deteneva il rimanente 50%. Ora le trattative con il nuovo partner sono a buon punto, come ha dichiarato il management di Heidelberg. «Sul mercato esistono attualmente varie tipologie di macchine da stampa digitale,
suddivisibili in quattro fasce: entry (60 ppm), value (90 ppm), performance (120 ppm) e high volume (>250 ppm)», ha affermato Stephan Plenz, membro del CdA di Heidelberg. E in base agli indizi forniti da Plenz è prevedibile che l’interesse del produttore tedesco si concentri su dispositivi della fascia “value”, per il loro ottimo rapporto prezzo/prestazione e perché rappresentano il completamento ideale dell’offerta Heidelberg. In quella fascia di prodotti i due produttori che si stanno distinguendo in questo momento sono i giapponesi Konica Minolta e Ricoh. Ma non vogliamo spingerci oltre in queste supposizioni. Una cosa è certa: chi visiterà digi:media, dal 7 al 9 aprile a Düsseldorf, troverà Heidelberg in compagnia del nuovo partner nel digitale... e il mistero sarà risolto!
UPM acquisisce Myllykoski e Rhein Papier Le trattative erano già partite a settembre e riguardavano l’acquisizione da parte di UPM della finlandese Myllykoski Corporation, gruppo cartario specializzato nella produzione di carta per editoria. Ora non solo ci arriva la conferma della transazione, ma la vicenda si arricchisce di un particolare importante: le aziende acquisite da UPM sono due, visto che alla finlandese Myllykoski si è aggiunta nel frattempo la tedesca Rhein Papier. Myllykoski Corp. e Rhein Papier hanno un valore stimato attorno ai 900 milioni di euro e comprendono in totale sette stabilimenti per la produzione di carta per editoria in Germania, Finlandia e America, con una capacità produttiva annua di 2,8 milioni di tonnellate. La transazione dovrebbe essere portata a termine entro il secondo trimestre del 2011. Myllykoski detiene il 14% del mercato europeo nell’ambito della carta per editoria e ciò significa che, nel caso l’operazione dovesse andare a buon fine, UPM si aggiudicherebbe il 35% di mercato in quel segmento.
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Formula 1 sul filo delle lame Zund Alla finale di Abu Dhabi del Campionato del mondo 2010 di Formula 1 Sebastian Vettel si è aggiudicato il titolo di campione del mondo, gareggiando con Red Bull Racing. Bravura indiscussa del pilota, ma non solo. Il plotter da taglio multifunzione Zund è tra le tecnologie all’avanguardia che hanno contribuito alla vittoria della vettura di Formula 1 più veloce del mondo. «Il nostro cutting plotter è utilizzato per il taglio della componentistica in fibra di carbonio dalle principali scuderie di Formula 1, tra cui la stessa Ferrari, ma anche Renault, McLaren e Toro Rosso», commenta Gianluca Bondioli, responsabile commerciale di Zund Italia, distributore dei plotter svizzeri per il mercato italiano della grafica. «Quest’anno Zund ha contri-
buito a firmare la vittoria di Red Bull Racing. Ma, da italiano e appassionato di questa disciplina, mi auguro che per il prossimo campionato potremo ancora una volta brindare alla vittoria della Ferrari».
Aumenti di prezzo da Flint Group La divisione Print Media di Flint Group annuncia aumenti di prezzo dal 1° gennaio 2011: inchiostri heatset € 0.45/kg, coldset € 0.35/kg, rotocalco edizioni € 0.40/kg. I clienti saranno contattati direttamente dalle organizzazioni di vendita di Flint Group per illustrare l’impatto in dettaglio sui prodotti da loro ac222 quistati.
Autobond alla Macchingraf All’azienda di Baranzate la rappresentanza dei laminatori a foglio
L’inglese Autobond ha deciso di rafforzare
il proprio network europeo di distributori scegliendo Macchingraf, distributore italiano di Heidelberg e di altri brand, come Polar e Theisen & Bonitz, per la commercializzazione della propria ampia gamma di laminatori in Italia a partire dal 1° dicembre. I laminatori Autobond sono in funzione in più di 160 Paesi e vengono forniti in vari formati e configurazioni. Lorenzo Ariberti, product manager per le attrezzature di finishing, ha dichiarato che Macchingraf è già stata contattata da diversi clienti intenzionati a investire in un laminatore. «Le scadenze per la consegna degli stampati sono sempre più brevi e questo sta spingendo gli stampatori con macchine a foglio a inserire
John Gilmore, direttore generale di Autobond.
internamente alcune lavorazioni come la laminazione che consentono di ridurre il tempo di consegna dei prodotti finiti».
Canon Italia garantisce la qualità offset certificata nella stampa digitale Canon Italia annuncia di aver ottenuto la certificazione CERTIprint per il suo sistema di stampa digitale imagePRESS C7000VP secondo le norme ISO12647-7 e ISO12647-2. Questa certificazione riprende gli stessi standard utilizzati nel mondo offset e risulta di livello superiore rispetto alle certificazioni ottenute da altri sistemi di stampa digitale per tre motivi: - le certificazioni secondo ISO12647-2 e ISO12647-7 utilizzano norme ufficiali ISO mentre tutti gli altri sistemi certificati da Fogra con ISO DIS 12647-8 si basano su versioni draft; - i requisiti richiesti da ISO12647-7 sono più esigenti di quelli contemplati da ISO DIS 12647-8 e infatti vengono applicate tolleranze più ristrette (come quelle utilizzate nel proofing digitale). Ciò è garanzia di una maggiore conformità con gli stampati offset. Anche il numero delle voci considerate dalla ISO12647-7 è maggiore, la valutazione del test risulta totale e affidabile e lo stampato è assolutamente paragonabile alla qualità di una ottima resa in offset; - considerando che i sistemi digitali vengono utilizzati per produrre piccole tirature, è stata certificata anche la costanza della produzione, sempre secondo la norma per l’offset ISO12647-2 per quanto riguarda la variabilità in tiratura e utilizzando le stesse tolleranze. Questa è una novità assoluta perché ad oggi nessun sistema digitale è mai stato certificato per la capacità di rimanere costante durante la produzione di un lotto.
Manroland prevede di tagliare circa 500 posti di lavoro entro la fine del 2012 Il produttore tedesco prevede di tagliare circa 500 posti di lavoro negli stabilimenti di Augsburg, Offenbach e Plauen entro la fine del 2012 e di trasferire 300 persone nella nuova business unit Manroland Industrial Services, che inizierà a essere operativa dal 1° gennaio. Il taglio di 500 persone, già preannunciato a settembre, coinvolge posizioni nell’amministrazione e nell’area produttiva. Il numero totale di dipendenti Manroland si ridurrà pertanto a circa 6.000 entro la fine del 2012. Tali misure fanno parte di un piano di ristrutturazione mirato a garantire l’indipendenza a lungo termine della società. IPI 120/10
IN BREVE
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Scodix1200, ideale per brevi, medie e lunghe tirature.
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IN BREVE Più di 20 i CDI HD Flexo venduti in Italia da EskoArtwork
Oltre la stampa digitale... la nobilitazione digitale TWS porta anche in Italia la tecnologia Scodix
< Scodix Ltd, leader nello sviluppo della
tecnologia digitale per la nobilitazione degli stampati, e TWS SpA, uno dei maggiori fornitori di prodotti e soluzioni per l’industria grafica, hanno firmato un contratto di partnership per la distribuzione esclusiva in Italia della nuova Scodix1200 UV Digital Embossing Press. Le attività di vendita e assistenza tecnica, oltre alla fornitura dei prodotti di consumo, saranno assicurati dall’organizzazione di TWS su tutto il territorio nazionale. La Scodix1200 UV Digital Embossing Press consente di realizzare il rilievo digitale, fino a 70 micron, su aree selezionate (con finitura sia lucida che opaca) degli stampati con un unico inchiostro trasparente. L’effetto embossing può essere applicato sia in bianca che in volta donando un sorprendente effetto dimensionale e “tattile” a testi e immagini che arricchisce e nobilita profondamente gli stampati, sia digitali che offset. Il sistema dispone di una piattaforma software che supporta la gestione del dato
variabile (VDE – Variable Data Embossing) per applicazioni di personalizzazione, come cartoline di invito, di auguri, business card, cartelline, photo book e altre applicazioni W2P (web-to-print). La Scodix1200 è ideale per brevi, medie e lunghe tirature. Accetta tutti i file digitali da pc, sia Pdf che Tiff, in una grande varietà di formati inclusi B2 e A3, fino al 50x70 cm, e di grammature carta (135-500 g/m2). «Avviare la distribuzione di Scodix in Italia è un’opportunità di grande rilevanza per TWS e i propri clienti», afferma Daniele Cerretelli, amministratore e socio di TWS. «Serviamo aziende che hanno committenti molto importanti ai quali potranno essere offerte nuove soluzioni ad alto valore aggiunto». Coerentemente all’accordo firmato, TWS curerà direttamente tutto il ciclo distributivo, la vendita e il marketing della Scodix1200, la fornitura di consumabili (ink) e il supporto agli utilizzatori in Italia. TWS fornirà inoltre i servizi di installazione, training e assistenza tecnica.
Collaborazione più intensa tra Ipagsa e basysPrint
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Ipagsa, affermato produttore europeo di lastre offset, ha recentemente annunciato la disponibilità di una nuova lastra, battezzata Activa FPP, per l’intera gamma di CtP UV-Setter della basysPrint. Si tratta di una lastra positiva presensibilizzata che garantisce alti livelli di produttività e massima qualità dell’immagine nell’intera gamma tonale. Il rivestimento dell’Activa FPP è caratterizzato da un’elevata sensibilità all’UV e quindi permette di ottenere rapidi tempi d’esposizione. La lastra è adatta a tirature superiori alle 150.000 copie senza cottura e un milione di copie con cottura. È l’ideale per un’ampia gamma di applicazioni su offset a foglio e a bobina e può essere esposta a una risoluzione massima di 3200 dpi.
Affinché la stampa flessografica sia in grado di competere qualitativamente con la stampa offset e la rotocalco, il produttore di lastre flessografiche deve avvalersi di un’ottica ad alta risoluzione abbinata a una tecnologia di retinatura d’eccellenza. EskoArtwork, leader mondiale nell’incisione digitale di maniche e lastre flessografiche, ha rivoluzionato la produzione di lastre flessografiche con HD Flexo, il sistema introdotto nel 2009, che combina le prestazioni dell’ottica HighRes a 4000 dpi con le esclusive tecnologie di retinatura per offrire un’incisione più nitida e accurata. In Italia il successo di questa tecnologia è stato notevole: più di venti HD Flexo sono presenti, tra già installati/utilizzati e in fase di installazione.
Goss taglia 300 posti a Montataire In seguito a un accordo con i sindacati, Goss International ridurrà la capacità produttiva, tagliando circa 300 posti di lavoro a Montataire (F), e rafforzerà la competitività degli stabilimenti europei, che provvedono a sviluppo, produzione e assistenza dei prodotti chiave, Sunday 5000 e M-600 Folia. Goss manterrà una rete intrnazionale che include siti produttivi in Europa, America e Asia. Il piano di riorganizzazione verrà attuato nel 2011 ed è stato reso noto successivamente all’acquisizione di Goss da parte della Shanghai Electric.
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Pozzoli è la prima cartotecnica in Italia certificata con Fogra Il processo per arrivare alla certificazione tecnica secondo quanto specificato dalle norme ISO 126472 (stampa offset), 15930 (PDF/X), 3664 (condizioni di visione a monitor e stampati), 12646 (condizioni per realizzazione del soft proofing) richiede un forte impegno da parte di tutti i reparti aziendali. Tale certificazione - diffusa tra le aziende grafiche (Rotolito Lombarda, Arvato NIIAG, Industrie Grafiche Arbe, Tecnografica, Athesia Druck, Longo AG, per citarne alcune tra le più importanti) - si sta introducendo solo recentemente nel settore del packaging. Pozzoli SpA di Inzago (Milano) ha deciso di intraprendere questo percorso, avvalendosi dei servizi dello Studio Xilox per portare a termine l’indispensabile fase preparatoria che è durata sei mesi. L’azienda, dopo l’esame congiunto di Fogra e BVDM, è risultata conforme alle richieste del PSO (ISO 12647-2) ricevendo il certificato.
In funzione la prima Speedmaster XL 145 con doppia unità di coating
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Alla cartotecnica Karl Knauer di Biberach, in Germania, è in funzione la prima Heidelberg Speedmaster XL 145 in configurazione 6+LYYL, che significa 6 gruppi stampa, 2 unità di coating, 2 gruppi di essiccazione e uscita allungata con la soluzione DryStar/UV. Knauer è specializzata nel packaging e nella nobilitazione dei materiali; lavora molto per i settori del vino e dei liquori per i quali sta anche conducendo alcune sperimentazioni. Una di queste è l’HiLight, che consiste nella stampa di display luminosi che illuminano la scatola con effetti flash o sfumanti da forte a bassa intensità.
pixartprinting rivaluta il ruolo della offset rispetto al digitale Abbassando il break-even da 700 a 200/250 copie formato A3
Matteo Rigamonti, fondatore e titolare
di pixart.it, ora ribattezzata pixartprinting, non finisce di sorprendere. In occasione di una conferenza stampa internazionale tenutasi nella nuova sede da 12.000 m2 a Quarto d’Altino (Venezia) ha infatti dichiarato che, grazie al nuovo software Uragano sviluppato internamente, da gennaio renderà le due offset Komori competitive per tirature minime pari a 200/250 copie, attribuendo alla stampa digitale di piccolo formato un ruolo di supporto per le bassissime tirature. «Ridurremo del 70% la necessità di stampare in digitale», ha dichiarato Rigamonti. Attualmente la “spina dorsale” dell’azienda è rappresentata da un software gestionale, frutto di 15 mesi di lavoro e un investimento di circa 400.000 euro, che indirizza automaticamente gli ordini (in totale 2.000 al giorno, su 7.000 preventivi effettuati online) alle singole macchine, smistandoli tra offset e digitale. Per ottimizzare ulteriormente le potenzialità di
questa tecnologia il team di 6 ingegneri informatici di pixartprinting sta progettando un nuovo software, battezzato appunto Uragano, che gestirà il flusso di lavoro “accorpando” in automatico lavori diversi, che avranno in comune tiratura, tempo di consegna, tipo e grammatura di carta e formato. Un’operazione, questa, che in gergo tecnico è definita “caduta macchina”, praticamente impossibile per un essere umano, ma fattibile invece per un software “intelligente” come Uragano. In questo modo sarà possibile ridurre ulteriormente i costi di produzione sulle due offset Komori, una a 4 e una a 10 colori, rendendole sempre più competitive rispetto alla stampa digitale. Nel 2010 pixartprinting ha registrato una crescita di fatturato del 55% rispetto al 2009, legata anche a un processo di internazionalizzazione che sta portando l’azienda italiana a farsi apprezzare in altri Paesi europei. Un articolo più approfondito sulle novità relative a pixartprinting verrà pubblicato in uno dei prossimi numeri del Poligrafico.
Fotlito 73 punta su stampati digitali con effetti in rilievo o in 3D Aggiungere valore agli stampati: questo l’obiettivo di Fotlito 73, azienda lodigiana specializzata in prestampa e stampa digitale, che ora, grazie al sistema Kodak Dimensional Printing, può ottenere stampati con effetti a rilievo o 3D. Questa funzionalità è stata integrata durante l’upgrade della Nexpress 2100 Plus a Nexpress SE2100 e parallelamente all’acquisto di una seconda Kodak Digimaster. Il libro di un codice antico Fotlito73, che disponeva già della Nexpress euipaggiata stampato in digitale in con il quinto gruppo stampa e unità di verniciatura, utilizza la tiratura limitata con effetto stampa digitale per produrre lavori di direct mail, libri, riviste, rilievo in copertina. cataloghi, documenti transazionali ecc. Tra le nuove applicazioni sperimentate grazie al Dimensional Printing spicca la realizzazione della copertina in rilievo di un libro di codici antichi, prodotto in 1.000 copie personalizzate.
Publialba installa la prima Arizona 550 GT Publialba, dinamica azienda piemontese attiva nel settore della comunicazione visiva integrata, è il primo stampatore digitale in Italia ad aver scelto Océ Arizona 550 GT, il sistema flatbed di ultima generazione che combina i migliori standard di produttività con la massima qualità del mercato Display Graphics. Pannelli, banner, cartellonistica, copertine di libri e contenitori, materiali speciali, disegni artistici, stampe fotografiche, gadget, cartotecnica, grafica su supporti scuri, legno, plexiglass e vetro sono solo alcune delle applicazioni che, grazie alla stampante Océ, Publialba può proporre sul mercato. Oggi l’azienda, grazie all’Arizona 550 GT, può raggiungere una velocità di stampa fino a oltre 60 m2/h su supporti rigidi, con una risoluzione di oltre 1.440 dpi. IPI 120/10
IN BREVE
PIOMBI
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Matteo Rigamonti nella nuova sede di Quarto d’Altino.
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Eurolabel entra nel digitale con HP
IN BREVE
< La Eurolabel di Milano ha installato
L’Extrabanca milanese decorata da Masserdotti
una macchina da stampa digitale HP Indigo WS6000 per la stampa di etichette, sino ad oggi realizzate unicamente su macchine offset e flexo. L’azienda, specializzata nella stampa di etichette autoadesive con sei differenti tecniche di stampa e oltre settanta stazioni di lavoro su dodici linee di produzione, è stata fondata nel 1964 da Lidia Cattaneo, che ancora oggi la guida insieme al marito Eugenio Brambilla. L’offerta di Eurolabel si rivolge alle aziende di quasi tutti i principali settori merceologici (farmaceutico, cosmetico, alimentare, chimico e petrolchimico, industria, beni durevoli, grande distribuzione e logistica). «Fino a ieri ci siamo concentrati molto sulla produttività, fornendo anche cinquanta milioni di pezzi all’anno per un’unica referenza», spiega Roberto Sforza, direttore vendite e marketing di Eurolabel. «In passato offrivamo la stampa digitale ai nostri clienti soprattutto come servizio per completare una gamma
prodotti o per saltuarie consegne molto urgenti e in quantitativi ridotti. Ora la situazione è cambiata: le richieste sempre più frequenti di piccoli e medi lotti con tempistiche più brevi e la qualità raggiunta dalla tecnologia digitale HP Indigo ci hanno indotto, dopo aver esplorato molte soluzioni alternative, a investire nel modello WS6000 di HP Indigo». Eurolabel ha scelto questa macchina nella configurazione a sette colori per poter stampare anche su materiali trasparenti e per un maggior rispetto dei colori Pantone. La tecnologia Indigo permette inoltre a Eurolabel di offrire ai propri clienti anche sleeve ed etichette realizzate con materiali sensibili al calore, come ad esempio le carte termiche.
Il Gruppo Masserdotti è stato incaricato di decorare la filiale milanese di Extrabanca, istituto di credito dedicato agli immigrati. Porte, finestre e pareti sono state rivestite con i motivi e i colori simbolo della banca, così come la vetrina, decorata con pellicole adesive. Tramite l’applicazione di speciali pellicole adesive stampabili con una definizione ai massimi livelli è stato possibile trasformare superfici e arredi, personalizzando qualsiasi ambiente, con il grande vantaggio di intervenire sulle strutture preesistenti senza effettuare impegnative opere murarie.
Avviata la Rapida acquistata da Artegrafica a Ipex Dalla nuova KBA Rapida 106 a sei colori con torre di verniciatura la Artegrafica di Verona si aspetta miglioramenti decisivi per produttività, qualità e servizio alla clientela. Artegrafica fu fondata nel 1976 e con la sua specializzazione nella produzione di cataloghi e libri preziosi si è creata un nome altisonante in Italia e all’estero. Nel 1998 entra in società con il Gruppo Graphicom (Vicenza) e forma un gruppo imprenditoriale insieme alla Legatoria Camisana, il cui portfolio prodotti è stimato da rinomate case editrici, gallerie d’arte, musei e agenzie pubblicitarie. La collaborazione tra Artegrafica e KBA si basa su installazioni Sistemi altamente efficienti per il di successo del passato. Nei reparti stampa di Artegrafica sono controllo della qualità di stampa già in produzione tre macchine KBA di grande formato Rapida garantiscono risultati ineccepibili, 162a nella configurazione a cinque colori e, dal 2001, una anche in caso di ristampe. medio formato a sei colori Rapida 105. La nuova Rapida 106 dimostra il suo potenziale già con lavori con tirature inferiori a 5.000. Per poter essere nella condizione di sfruttare al meglio le risorse della Rapida High-tech, gli operatori di Artegrafica hanno seguito un training intensivo con un istruttore della Casa madre.
Poligrafica Industriale sceglie una Goss M-600
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Specializzata nella stampa commerciale, l’azienda napoletana ha investito in una nuova rotativa Goss M-600 con cui mira ad aumentare il proprio vantaggio concorrenziale sul mercato. Come risultato del passaggio da una produzione esclusivamente a foglio, Poligrafica Industriale potrà offrire ai clienti tempi di produzione più brevi e nuovi prodotti. La rotativa Goss M-600 a quattro unità di stampa, la cui consegna è prevista a marzo del 2011, sarà dotata di una piegatrice Goss JF-55 e un forno Goss Ecocool. La nuova 16 pagine completerà i servizi offerti da quattro macchine a foglio 70x100, che producono 300.000 fogli al giorno. Poligrafica Industriale intende sfruttare le funzionalità della nuova rotativa per una vasta penetrazione nel mercato della stampa di cataloghi di alta qualità. Attualmente Poligrafica Industriale opera in due sedi a Napoli, producendo una gran varietà di pubblicazioni commerciali, stampati ad alto volume e prodotti di packaging per industrie per lo più private su tutto il territorio nazionale.
Citygraph investe in una Presstek 34DI Citygraph, azienda grafica milanese di lunga tradizione, ha sostituito una DI Karat 46 con la nuova Presstek 34DI per stampare, nel pieno rispetto ambientale, i suoi lavori, tra cui biglietti da visita, menù, pieghevoli e brochure, inviti. Citygraph ha acquistato la Presstek 34DI dalla DIgraph, il distributore italiano di Presstek. L’azienda, molto soddisfatta della qualità della Presstek 34DI, ne apprezza anche le credenziali verdi.
foRmazione
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news eventi
Il futuro dell’editoria Il futuro dell’editoria digitale è il tema
L’Accademia del Poligrafico: i prossimi corsi
3 FEBBRAIO
ore 9.45 - 17.30 Il controllo di gestione nelle aziende grafiche - I parte (rif.115) Docenti: Claudio Della Rossa e Luigi Lanfossi Sede del corso: Milano
di IF BOOK THEN, il primo workshop internazionale ideato e realizzato da Bookrepublic e 4IT Group, e rivolto a editori, autori, agenti letterari, distributori, librai e a chi lavora nella filiera editoriale, che si terrà a Milano il 3 febbraio 2011. IF BOOK THEN è forte della partnership con The Internet Archive, Adaptive Path e Bologna Children’s Book Fair, della collaborazione con Nòva, Gruppo Sole 24 Ore e Wired, nonché del contributo di Baia (Business Association Italy America), AT Kearney, Promedia, Swisscom e Meet The Media Guru, che ospiterà in un incontro POST IF uno degli speaker. Peter Brentley (direttore esecutivo di The Digital Library Federation), Michael Meyer
(CEO di Adaptive Path), Richard Nash (fondatore e CEO di Cursor), Michael Shatzkin (fondatore e CEO di The Idea Logical Co.), James Bridle (ideatore di Bkkeepr e booktwo.org), Simon Blacklock (responsabile delle vendite di Faber Factory): sono alcuni dei nomi che interverranno per discutere del futuro dell’editoria. Il panel dei player che parteciperanno alla ricerca sul mercato europeo dell’editoria digitale che sarà presentata a IF BOOK THEN comprende l’Italia, l’Inghilterra, la Svezia, la Germania e la Spagna. «Il nostro intento», dichiara Marco Ferrario, cofondatore di Bookrepublic, «è quello di creare un gruppo di soggetti europei che lavorano insieme nella costruzione di un mercato dell’editoria digitale con linguaggio e azioni comuni ma che abbia, contemporaneamente, una visione globale».
8 FEBBRAIO
ore 9.45 - 17.30 Riduzione dei tempi di avviamento negli impianti produttivi (rif.116) Docente: Michele Pingitore Sede del corso: Milano
10 FEBBRAIO
ore 9.45 - 17.30 Qualità delle immagini in prestampa e impaginazione automatica (rif.117) Docente: Giovanni Daprà Sede del corso: Milano
17 FEBBRAIO
ore 9.45 - 17.30 Web-to-print e nuovi scenari per la stampa digitale I sessione (rif.119) II sessione - giovedì 24 febbraio III sessione - giovedì 3 marzo Docente: Alessandro Mambretti Sede del corso: Milano Per info e iscrizioni: info@accademiadelpoligrafico.it www.stampamedia.net
Il battesimo di digi:media a Düsseldorf in aprile Digi:media 2011 è la nuova fiera in programma a Düsseldorf dal 7 al 9 aprile, dedicata a stampatori, agenzie creative e pubblicitarie e professionisti del marketing. L’evento ospiterà più di 14 eventi diversi tra workshop, conferenze, presentazioni di premi ed esposizioni tematiche e avrà come motto “Content meets Technology meets Business”. Stampa digitale, comunicazione digitale, on-line marketing e CRM saranno le nicchie di mercato coinvolte. digi:media sarà un evento con cadenza annuale, nel 2012 sarà parte integrante di Drupa, mentre nel 2013 si terrà come evento indipendente dall’11 al 13 aprile.
Come migliorare la stampa flessografica del packaging L’evento organizzato da Kodak in Germania presso la Reproservice Eurodigital di Monaco, al quale hanno preso parte più di 40 rappresentanti del settore della stampa del packaging, ha messo in luce la potenza del sistema flessografico digitale Kodak Flexcel NX. Un componente chiave che ha migliorato la qualità di stampa del sistema Flexcel NX è l’utilizzo della risoluzione ultraelevata della tecnologia di esposizione Kodak Squarespot per la retinatura Kodak Digicap NX microfine. La retinatura Digicap NX conferisce a tutte le aree esposte una microstruttura uniforme, che amplia in modo efficace la superficie delle lastre flessografiche. Il risultato è un migliore trasferimento dell’inchiostro, con campi di colore uniformi ed elementi di grafica al tratto, come ad esempio i codici a barre, stampati con densità più alte. L’impatto di tali miglioramenti sul risultato di stampa finale è stato illustrato ai partecipanti alla dimostrazione con numerosi campioni di materiali di packaging flessibili, etichette, coperchi per bicchieri e scatole in cartoncino.
Edigit all’International Bookbinding and Print Finishing
IPI 120/10
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Lo scorso 8 novembre Edigit è stato uno dei relatori al Meeting Internazionale annuale per legatorie organizzato da Intergraf presso la sede della L.E.G.O. a Vicenza. Al meeting hanno preso parte i rappresentanti delle Associazioni grafiche di Austria, Belgio, Germania, Italia, Norvegia, Svezia, Svizzera e Olanda. In tale occasione, la software house bolognese ha presentato il nuovo software Enterprise 64, nella versione studiata appositamente per le legatorie (Edigit-Postpress). Il programma, che è stato testato da alcune legatorie a livello nazionale e ha superato con successo un laborioso e attento beta-test, ha riscosso un notevole successo anche all’incontro. Nel panorama ormai affollato delle software house, Edigit è l’unica società che ha creato un software specifico per le legatorie.
eventi stampa digitale
Canon
Il futuro delle tecnologie digitali Migliaia di visitatori da tutta Europa al Canon Expo tenutosi dal 12 al 14 ottobre alla Grande Halle de la Villette di Parigi. Ogni 5 anni Canon mette in scena il suo “show”, presentando al mondo intero alcune primizie tecnologiche, che verranno immesse nel mercato negli anni a venire e che sono
IPI 120/10
di CRISTINA ROSSI
il frutto del lavoro del reparto di Ricerca&Sviluppo, in cui la multinazionale investe annualmente oltre il 9% del proprio fatturato. La grandiosa esposizione parigina era divisa in aree tematiche – dalla fotografia al medicale, dalla stampa digitale ai progetti più avanzati – e in quest’occasione il management del produttore giapponese ha illustrato anche le nuove strategie e il nuovo assetto emerso dall’acquisizione di Océ. Ospite d’onore il presidente e CEO di Canon Corporate Fujio Mitarai, che ha ripercorso le tappe storiche della società, tracciando il profilo di una multinazionale in forte evoluzione dal punto di vista dell’organizzazione interna e dell’innovazione tecnologica. Sotto i riflettori dell’esposizione il portfolio completo di soluzioni per la stampa digitale di produzione, che ha visto per la prima volta insieme i prodotti Canon e Océ per il piccolo e il grande formato, a dimostrazione che l’integrazione tra le due società sta procedendo senza intoppi. Tra i prodotti Océ “ospitati” al Canon Expo figuravano la VarioPrint 6320 Ultra in b/n, la JetStream 1000 a colori, la ColorWave 600 e l’Arizona 550 XT. Canon ha iniziato la commercializzazione della gamma Océ VarioPrint 6000 Ultra dalla fine del 2010, mentre Océ sta già veicolando una serie di soluzioni Canon attraverso i propri canali di vendita. In particolare i primi sistemi Canon commercializzati da Océ sono stati quelli della famiglia imagePress a colori, che include la imagePress C6000 e la C7000. In occasione dell’Expo parigino Canon ha proposto in anteprima tre nuovi concept di macchine da stampa digitali, intendendo per “concept” una demo tecnologica e non un prodotto pronto per l’immissione sul mercato. «Questo non significa che i prodotti non diventeranno reali», ha tenuto a sottolineare David Preskett, Professional Print Director di Canon Europe, «ma che abbiamo bisogno del feedback dei clienti, in modo da essere certi di essere nella direzione giusta». La prima di queste è la imagePress Z, basata sull’attuale ammiraglia di questo segmento, la imagePress C7010VP. In linea a tale macchina c’era un modulo battezzato Clear Imager per l’applicazione del toner trasparente, già utilizzato nell’unità entry-level imagePress C1+, lanciata a Drupa 2008, in grado di produrre una verniciatura opaca o lucida, una verniciatura a riserva e un effetto pseudo metallico. La imagePress Z durante l’evento applicava la vernice trasparente agli stampati a una velocità che sembrava essere quella massima, ossia 70 pagine al minuto. Canon ha presentato anche due concept relativi al grande formato: due imagePrograf, modello X e Y. Y è indirizzato al mercato CAD, mentre X potrebbe essere il primo modello Canon certificato per la stampa outdoor.
Piccolo formato digitale Dall’alto: imagePress Z con modulo Clear Imager, Océ VarioPrint 6320 Ultra e Canon imagePress C7010VP.
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AZIONE Io sono la comunicazione su carta. Ogni euro investito in direct mail crea mediamente un ritorno di 14€, con punte di 40€. Quando si tratta di conquistare nuovi clienti, o stimolare e fidelizzare quelli acquisiti, questo è il mezzo più efficace e misurabile. Fonte: DMIS (Regno Unito). Scopri i miei punti di forza su: www.printpower.eu
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Unione Grafici
In che direzione andare? Questo l’argomento più dibattuto nella “due giorni” di quest’anno a Pesaro e Urbino. Le due città marchigiane hanno ospitato l’undicesima edizione dell’evento organizzato annualmente dall’Unione Industriali Grafici Cartotecnici di Milano, occasione di incontro e scambio di idee tra imprenditori e fornitori di tecnologie.
di CRISTINA ROSSI
Ormai è un appuntamento fisso, ogni anno nel terzo week-end di ottobre un gruppetto ben assortito di aziende grafiche e cartotecniche del Milanese, insieme agli sponsor e ai giornalisti di settore, si dà appuntamento alla Stazione ferroviaria di Milano Porta Garibaldi. Il treno sul binario 1 questa volta ha un aspetto decisamente familiare, infatti è l’ETR 232 che due anni fa ci ha condotto a Firenze, lo stesso passato alla storia per il record di velocità media di 165 km/h nella tratta Firenze-Milano nel luglio del 1939. La prima tappa del viaggio quest’anno è Pesaro, con escursione pomeridiana alla bella Rocca di Gradara, la fortezza medioevale famosa perché ospita la stanza in cui si consumò la tragedia amorosa di Paolo e Francesca. L’indomani mattina, come di consueto, il programma si sdoppia: giro turistico per le accompagnatrici - che prevede la visita al Villino Ruggeri (il più antico edifico stile Liberty delle Marche), al Museo delle maioliche e ceramiche, alla Pinacoteca, alla casa natale di Gioacchino Rossini e al Teatro Rossini - e convegno per le aziende grafiche (una cinquantina), i 17 sponsor e noi giornalisti. A fare gli onori di casa Federico Cherubini e Massimo Villani, rispettivamente presidente e direttore generale dell’Unione. L’attenzione del pubblico viene poi calamitata dal prof. Alessandro Nova dell’Università L. Bocconi di Milano, che presenta un’interessante relazione dal titolo “Gli effetti della crisi sui comparti della cartotecnica-editoria: impatti differenziali e identificazione dei ‘winner’ settoriali”. «Il trend del mercato è cambiato rispetto al 2009», ha esordito Nova, «nel senso che la ripresa c’è, ma è differenziata per i vari settori presi in analisi, è meno vigorosa del previsto, ma si intravvede comunque uno scenario migliorativo». La crisi è dunque un dato passato e questo è un fatto positivo. Secondo Nova la crescita degli ordini ad agosto di quest’anno è stata in generale la più alta da quando l’Istat registra questo genere di dati. Ma non per tutte le aziende la ripresa viag-
Federico Cherubini: «L’industria cartotecnica e trasformatrice sembra reggere meglio l’impatto della crisi rispetto al settore grafico editoriale e commerciale».
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eventi convegni
“Molte imprese hanno una dimensione tale da non consentire un salto nella mentalità manageriale”.
Massimo Villani
Alessandro Nova: «La crisi è un dato passato, ma non per tutte le aziende la ripresa viaggia alla medesima velocità».
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gia alla medesima velocità. Questo il succo del discorso di Nova, che ha presentato i risultati di un’analisi condotta tra il 2005 e il 2009 su un campione di 2.588 imprese, suddivise in quattro settori: carta e cartone, cartotecnica, stampa, editoria. Obiettivo dello studio: approfondire gli effetti della crisi nei quattro settori analizzati. Le imprese sono state studiate in funzione di diverse variabili, tra cui dimensione aziendale, area geografica, crescita, grado di integrazione verticale e intensità capitale/lavoro. Le 2.588 imprese analizzate hanno generato nel 2009 un fatturato complessivo di 21,5 miliardi di euro, rispetto ai 24,068 miliardi del 2007 – anno di picco – e ai 23,921 miliardi del 2008. Come ha spiegato Nova, la crisi del 2009 è stata la più forte dopo quella del 1929, ma di breve durata nell’intensità e questo è sicuramente un aspetto positivo dal punto di vista finanziario. «Le imprese italiane sono piccole e fortemente indebitate. La crisi le ha danneggiate, ma senza un effetto devastante tipico di una crisi di lunga durata. Siamo ancora in una fase di recupero e il recupero è lento». Se si considera la dinamica del fatturato per comparto, nel lungo periodo carta e cartotecnica hanno avuto un andamento abbastanza positivo, pur soffrendo nel 2009, mentre stampa ed editoria sono state maggiormente penalizzate. Quanto alla dinamica del fatturato per classi dimensionali, le imprese di piccole dimensioni (fatturato <2,5 milioni di euro) rappresentano la classe perdente dal punto di vista della crescita e sono quelle che fanno più fatica a stare sul mercato, anche perché solitamente hanno come sbocco solo il mercato locale. La classe che ha garantito performance migliori in termini di crescita nell’ultimo quinquennio è quella delle imprese grandi (fatturato pari a 5-10 milioni). A far la differenza all’interno di un’impresa è la capacità manageriale e questo è un elemento che penalizza le piccole imprese, visto che, come osserva Nova, un’impresa molto piccola spesso ha imprenditori che sono molto validi dal punto di vista produttivo, ma scarsi sotto il profilo manageriale. Le imprese medio-grandi possono invece permettersi strumenti manageriali più sofisticati. Un altro fatto curioso emerso dall’analisi di Nova è che la crisi ha colpito di più le aziende del Nord, perché hanno accesso ai mercati più evoluti, che sono quelli più concorrenziali, mentre le imprese del Sud e le Isole hanno un mercato più locale, quindi più protetto rispetto alla concorrenza e questo ha fatto sì che l’andamento del ROI (Return of investments) dal 2005 al 2009 non fosse così negativo come nel caso delle aziende del Nord Italia. Ma la domanda che le aziende si devono porre oggi è: “in che direzione dobbiamo andare?”. Sicuramente verso una bassa integrazione verticale, ossia verso un’azienda “leggera”, poco propensa a “internalizzare” tutte le fasi produttive.
eventi convegni
In sintesi, ecco le conclusioni di Nova: 1) la crisi è ormai alle spalle, il peggio è passato, il mercato è meno denso e con prospettive migliori; 2) la fase attuale è di recupero, differenziato per settori; 3) resistenza imprese: chi ha superato la crisi si avvia verso una fase di miglioramento; …ed ecco qualche suggerimento per il futuro: 1) affinare gli strumenti di marketing; 2) ripensare il business; 3) aumentare le dimensioni aziendali tramite aggregazioni e ampliamento dei mercati; 4) utilizzare tecniche manageriali più sofisticate (es. business plan a 3 anni).
Momento di relax Un saluto dal Palazzo Ducale di Urbino.
Nel pomeriggio si è tenuta una tavola rotonda dal titolo “Crisi economica e nuove tecnologie: incognite e prospettive per il mondo della carta”, in cui gli sponsor, moderati da Nova, sono stati chiamati a esprimere il loro parere sui possibili effetti di Internet, degli e-book e dell’iPad sulla stampa di libri, riviste e quotidiani. Molti degli sponsor, essendo produttori di macchine da stampa, inchiostri e carta, vedono nei nuovi mezzi di comunicazione digitale una minaccia, un pericolo. Tuttavia, come ha ricordato Nova, spesso i mezzi digitali sono attivatori di domanda anche per il sistema cartaceo. Nonostante lo scetticismo dei più, una cosa è certa: la rivoluzione digitale è in corso e sta avanzando sempre di più. Forse, invece di cercare di non farsi travolgere da questa “onda”, sarebbe meglio cercare di capirne le dinamiche. Rifiutare il cambiamento a priori potrebbe rivelarsi una scelta davvero azzardata! Come tradizione, la giornata congressuale si è conclusa con una cena di gala, mentre la domenica il gruppo di partecipanti ha visitato l’incantevole città di Urbino. Complimenti ancora una volta all’efficiente “macchina” organizzativa e appuntamento all’anno prossimo!
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eventi formazione
European Marketing Dynamics Summit
Marketing interattivo per business proficui L’evento di Bruxelles rappresentava l’evoluzione dell’European TransPromo Summit del 2009. Il programma del summit si è focalizzato su come integrare stampa, online, mobile e social media per offrire campagne di marketing interattivo.
I relatori Barbara Pellow di InfoTrends e Andreas Weber di Value Communication AG, due dei tanti relatori che si sono susseguiti in due giorni di evento.
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L’European Marketing Dynamics Summit si è dimostrato un successo per partecipanti e sponsor. Il Summit, organizzato da 4IT Group e InfoTrends, è un forum formativo per professionisti del marketing fornitori di servizi e vendor di transPromo e opportunità e strategie di direct marketing cross-media. È l’unico evento in Europa che dimostra come integrare stampa, online, mobile e social media per offrire campagne di marketing interattive che portano risultati di business proficui. La conferenza è stata ricca di contenuti e ha fornito ai partecipanti spunti di valore su business, informazioni sulle tendenze dell’industria e delle tecnologie, case study dettagliate e opportunità innovative di business. «L’European Marketing Dynamics Summit ha offerto la possibilità di aumentare l’educazione e l’interesse nelle dinamiche di marketing con i nuovi media», ha commentato Enrico Barboglio, presidente di 4IT Group. Il primo giorno di conferenza è iniziato con una panoramica dell’industria focalizzata sulle dinamiche del mercato in evoluzione. Il programma è proseguito con le presentazioni della sessione generale sul “Futuro del transPromo” e “Incrementare l’efficacia facendo leva sui nuovi media”. Il secondo giorno la conferenza si è suddivisa in due track. La prima sessione si è concentrata sulla continua evoluzione del transPromo in Europa, mentre nella seconda si è discusso delle tendenze dei nuovi media come QR code, mobile messaging, augmented reality e social media e come questi canali stanno cambiando le dinamiche di marketing. Tra i relatori hanno dato il loro contributo i maggiori rappresentanti di aziende come Acierta, acrossair, Artoos, Aquilus, DST Output, First Data, Gruppo Selecta, Kooaba, Mobile Marketing Association, [PIAS] Entertainment Group, Pondres Social Marketing e Value Communication AG. «Il nostro obiettivo con il summit era quello di aiutare i professionisti del marketing e i fornitori di servizi a puntare su stampa, online e programmi di mobile marketing per stimolare l’interazione dei clienti e far crescere il loro business», ha commentato David Pesko, VP of operations di InfoTrends. «Questo è un importante evento per promuovere il ruolo dei nuovi media e del transPromo nella nostra industria. Non vediamo l’ora di lavorare con le aziende nella crescita del loro business puntando su nuove e innovative tecnologie». n
Spaziocultura Il digitale incontra l’arte in un’opera da collezione “Il fuoco nel mare” di Sciascia riproposto in edizione esclusiva curata dal bibliofilo Franco Sciardelli.
Un vero capolavoro L’ultimo frutto della lunga esperienza della stamperia 74\b di Milano è il volume “Il fuoco nel mare” di Leonardo Sciascia, riproposto in un’elegante edizione, sorprendente esito di diverse tecniche di stampa, litografia, xilografia, serigrafia e stampa digitale firmata Epson.
Il fuoco nel mare, una meravigliosa fiaba raccontata da Leonardo Sciascia e pubblicata per la prima volta nel 1975 in una collana di Emme Edizioni destinata ai piccoli lettori e recentemente inserita in una raccolta di racconti inediti, o poco noti, dall’editore Adelphi, viene ora riproposta in una splendida edizione esclusiva, curata da Franco Sciardelli, bibliofilo, maestro di stampa, editore di gran classe, appassionato di libri antichi, amico nientemeno che del grande Leonardo Sciascia. Si tratta di un vero e proprio libro da collezione, contraddistinto da un grande rigore formale e una gabbia d’impaginazione semplice, ariosa, elegante e armoniosa, con una tiratura limitata – 100 copie – frutto dell’incontro di diverse tecnologie di stampa, dalla litografia alla xilografia, dalla serigrafia alla stampa digitale. E dietro a questa raffinata opera “contaminata” sta la stamperia d’arte 74/b di Milano, che accanto a macchine da stampa di altri tempi, come i torchi tipografici e litografici, ha installato un moderno sistema di stampa digitale di grande formato Epson Stylus Pro 9900, sul quale è stata stampata una banda di carta lunga 4 metri, piegata a fisarmonica secondo una tecnica giapponese, che costituisce il corpo centrale del libro. La banda di carta in uscita dalla macchina Epson con il testo stampato è stata poi impreziosita da disegni originali di Mimmo Paladino, tra gli artisti più sensibili al testo narrativo, capace di profondi colloqui grafici con il racconto d’autore. In particolare si contano i torchi dei fratelli Bulla di Roma, 4 xilografie a due litografie originali tirate su carta giappone con colori e tre disegni aggiunti a opera già ultimata, stampati in serigrafia. Un raffinato cofanetto in cartoncino bianco custodisce l’opera. «Quello che mi ha colpito è che, contrariamente ai preconcetti legati alla stampa digitale, questa innovativa tecnologia riesce a dare una carica di nero e un’incisività dei caratteri non inferiore a quella delle tecnologie di stampa tradizionale», ha commentato Sciardelli, zio del titolare della stamperia d’arte Ivan Pengo. Le copie dell’opera, proposta ai collezionisti a un costo indicativo di 1.500 euro, sono numerate e sopra la numerazione è inserita la dizione che l’opera è stata stampata con tecnologia e inchiostri Epson. IPI 120/10
di Cristina Rossi
Ex libris raccontano 100 anni di AEM Dalla sua nascita ad oggi: l’energia, i suoi luoghi, il progresso industriale.
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L’8 dicembre 1910 nasceva l’Azienda Elettrica Milanese, poi AEM e oggi a2a, dopo l’allargamento alla Lombardia e alle fonti di energia da termovalorizzatori. AEM nasceva con le centrali elettriche che utilizzavano l’energia delle acque della Valtellina per portarla a Milano dando così un impulso decisivo alla sua industria. Per festeggiare questo secolo di energia con un forte richiamo culturale, la Fondazione AEM ha deciso, accogliendo il suggerimento di ACG Colombo, Gian Carlo Torre e Marco Picasso, di narrare e illustrare la sua storia attraverso le piccole incisioni xilografiche e calcografiche di artisti di tutto il mondo. Il concorso internazionale lanciato all’inizio del 2010 ha dato risultati superiori alle attese, come è stato sottolineato alla premiazione lo scorso 14 novembre al Castello Sforzesco di Milano nella Sala della Civica Raccolta Stampa “A. Bertarelli” cui AEM ha deciso di donare l’intera collezione di 400 opere, al termine della mostra aperta fino a metà gennaio. Centro della manifestazione è stata la premiazione degli artisti cui la giuria ha assegnato i premi con un complesso lavoro di selezione e di valutazione delle 483 opere ammesse di
218 artisti provenienti da 34 nazioni. Il concorso era suddiviso in tre sezioni: xilografia, calcografia e una sezione speciale per artisti che avessero raccontato la storia di AEM nei suoi aspetti in cinque opere diverse. Marco Picasso
Due delle opere premiate L’acquaforte dell’artista di Matera, Pietro Paolo Tarasco, e la xilografia policroma della giovane ligure Stefania Semolini con la sua interpretazione del cielo e della natura valtellinese.
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Spaziocultura Morandi e i suoi paesaggi in una mostra inedita
È in svolgimento dal 16 ottobre presso la Fondazione Ferrero ad Alba una selezione di opere del grande artista bolognese.
“Morandi, l’essenza del paesaggio” è il titolo di una grande mostra inedita, una delle più approfondite esposizioni mai dedicate a un tema fondamentale nella poetica di Giorgio Morandi, quello del paesaggio. Per questa mostra – presso la Fondazione Ferrero di Alba fino a metà gennaio – Maria Cristina Bandiera, che ne è la curatrice, ha selezionato e ottenuto una scelta di opere di indiscussa qualità, individuate anche a partire dai destinatari cui lo stesso Morandi le aveva riservate, in particolare i suoi più importanti collezionisti. Proprio per ricreare i fili di committenze famose e di amicizie altrettanto importanti, la rassegna si amplia a un’ulteriore selezione di opere appar-
tenute agli artisti suoi contemporanei, che per primi ne compresero la grandezza. In tutto più di settanta opere, di cui 64 dipinti su tela e 6 acquerelli, frutto di cinquant’anni di attività di Morandi. L’esposizione parte da un primo strepitoso nucleo di opere degli anni Dieci, oli rarissimi e mai sino a oggi riuniti in un numero così elevato, “paesaggi” connotati da esperienze formative, ad iniziare da Cézanne, che sfociano in quelli successivi degli anni Venti dove l’esperienza cezanniana si somma a una sintesi derivata dalla conoscenza di Piero della Francesca. E, a seguire, quelli degli anni Trenta in cui Morandi raggiunge una grandezza autonoma e risultati altissimi. Una sezione nutrita è quella successiva, dedicata ai paesaggi severi e spogliati di naturalismo, realizzati negli anni della guerra quando, isolato a Grizzana, Morandi tornò ripetutamente su questo tema, raggiungendo uno dei vertici della sua pittura. Infine, per ripercorrere l’intero svolgimento dell’attività dell’artista, sono previsti “i cortili di via Fondazza” degli anni Cinquanta e, nuovamente, i paesaggi di Grizzana dei suoi ultimi anni, pervasi da un’inquietudine moderna, caratterizzati da una scarna essenzialità e dal rarefarsi della pittura, quando ormai il confine tra paesaggio e natura morta si fa labile, così da poter prevedere di accostare almeno un’opera di
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Alcune opere ”Paesaggio con casa rosa” e “Paesaggio”. Giorgio Morandi nel suo studio a Bologna - 1955. (foto Leo Lionni)
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“virtuale” per la stampa digitale Il digital printing consente ai service provider di cogliere interessanti opportunità e di garantire ai propri clienti nuovi servizi e applicazioni. Ricoh è un importante player in questo mercato grazie a soluzioni tecnologiche all’avanguardia, in grado di soddisfare anche le esigenze più complesse. Tra le più recenti novità spicca la Ricoh Pro™ C901 Graphic Arts Edition, una soluzione che assicura produttività elevata (90 ppm in full color) e una qualità di stampa paragonabile a quella offset grazie al nuovo toner a polimeri PXP™.
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Oltre la tecnologia… Oltre alle migliori tecnologie, gli specialisti della divisione Production Printing di Ricoh garantiscono progetti completi che hanno inizio con uno studio delle necessità del cliente per individuare le soluzioni più adatte e valutare eventuali personalizzazioni. Ricoh vuole porsi come un vero e proprio consulente per offrire ai fornitori di servizi di stampa supporto best-in-class per sviluppare il business. Va in questa direzione il Business Driver Programme, un portale in lingua italiana sviluppato da Ricoh che mette a disposizione tool e strumenti pratici on line che possono essere utili per esplorare nuove opportunità e per sfruttare a pieno tutte le potenzialità dei sistemi Ricoh. Con il Business Driver Programme è possibile tenersi aggiornati sulle novità tecnologiche, quali ad esempio il webto-print, che migliorano i flussi di lavoro e i livelli di servizio garantiti ai clienti. Molti contenuti, specialmente quelli di carattere formativo, sono realizzati in collaborazione con InfoTrends, società
di ricerche e di consulenza strategica nel mercato della stampa digitale e della gestione documentale. Le aree che si possono ‘visitare’ Tra le sezioni del sito che si possono ‘visitare’ registrandosi al Business Driver Programme vi sono: • webinari on line interattivi organizzati per approfindire diverse tematiche in ambito Production Printing, quali ad esempio la razionalizzazione dei flussi di lavoro per aumentare l’efficienza e l’efficacia della stampa digitale; • corsi di e-learning che spiegano in che modo progettare servizi di stampa del dato variabile, di web-to-print, TransPromo e comunicazione multicanale. Tutte soluzioni promettenti che offrono numerosi vantaggi ai fornitori di servizi di stampa e ai loro clienti; • trend di mercato da cui si possono trarre spunti per lo sviluppo di nuove applicazioni; • aggiornamenti legislativi, quali le novità nell’ambito dell’editoria scolastica in cui si sta assistendo a una liberalizzazione che aprirà nuove opportunità per il print-on-demand; • approfondimenti sui Business Development Services, i servizi messi a disposizione da Ricoh che consentono ai service provider di approfondire strategie commerciali per aumentare il
fatturato e di garantire maggiore efficienza ai clienti; • strumenti per avere successo: una panoramica dei prodotti e delle soluzioni che consentono di incrementare efficienza e produttività. In questa sessione è possibile scaricare la versione gratuita (valida 60 giorni) di NowPrint, soluzione di web-to-print (disponibile in modalità Software as a Service) che consente agli stampatori di offrire servizi di ecommerce; • case history: questa sessione illustra l’esperienza di service provider che hanno installato soluzioni di Production Printing migliorando i flussi di lavoro e la soddisfazione dei clienti. Ma non solo: vengono presentati i casi di aziende che hanno adottato i sistemi per realizzare centri stampa in-house; • partner di Ricoh: si tratta di un’area in cui è possibile identificare i partner Ricoh specializzati in differenti ambiti applicativi. Si trovano ad esempio realtà specializzate nella stampa da PDF e fornitori di soluzioni e sistemi di finishing certificati da Ricoh per la loro affidabilità e competenza; • area di risoluzione delle problematiche tecniche, con la possibilità di accedere a un database con informazioni sull’utilizzo delle apparecchiature e delle loro interfacce; • sezione “parlate con Ricoh” per contattare gli specialisti Ricoh. Per visitare il portale: http://businessdriver.ricoh.it Ricoh Italia S.r.l. - Vimodrone (MI) Tel: +39 0291987100 www.ricoh.it
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eventi inkjet
Taga Day
Inkjet ad alta produttività Era il tema centrale del Taga Day 2010 a Cavenago Brianza, alla presenza di oltre 130 persone Lo scorso 24 novembre la giornata si è aperta con il benvenuto del presidente Luigi Lanfossi. Secondo a prendere la parola è stato Emilio Gerboni, che ha illustrato le attività del 2010, riportando in primo luogo i numeri di Taga Italia, che conta oltre 300 tesserati tra soci ordinari e soci sostenitori. Alessandro Beltrami e Carlo Carnelli hanno parlato della partecipazione internazionale di Taga Italia al TC130, l’organismo che sviluppa gli standard per l’industria grafica e conta 23 nazioni votanti più 17 osservatori. Denis Salicetti ha illustrato le attività del gruppo di Ghent, il cui obiettivo è stabilire e diffondere gratuitamente le specifiche di processo per i flussi di lavoro per renderli più efficaci e sicuri. Davide Biancorosso ha illustrato le attività del Comitato Tecnico Ambientale di Taga, nato per fare cultura e creare linee guida ambientali nel settore grafico. A conclusione degli interventi della mattinata Massimo Pellegrini e Carola Goglio hanno premiato i vincitori del Concorso tecnologico Taga Italia 2010. Gli elaborati ricevuti erano 20 e tutti di buona qualità; per i quattro autori dell’elaborato vincitore è previsto un viaggio di visita didattica presso uno degli stabilimenti Müller Martini in Svizzera. Adalberto Monti ha riferito sulle attività delle sedi territoriali e i Comitati Tecnici. Successivamente Alessandro Mambretti ha parlato del Comitato Tecnico Stampa Digitale, che ha come obiettivo la stesura del Taga.doc.18. Tra le prossime attività del comitato: attivare il maggior numero di gruppi di lavoro, coinvolgere i fornitori di soluzioni di stampa digitale, fornire pareri e indicazioni ai partecipanti al TC130 e iniziare la stesura del documento. Le soluzioni digitali: fattore chiave per essere competitivi
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A seguire gli interventi dedicati al tema del convegno: dall’offset all’inkjet. Joseph Marsanasco, direttore generale di Rotolito Lombarda, ha riferito sulla recente installazione della prima HP T300 Color Inkjet Web Press in Europa per soddisfare l’aumento delle richieste di tirature ridotte per libri, cataloghi, riviste
e fumetti. Acquistando HP T300 Color Inkjet Web Press, Rotolito Lombarda è riuscita a soddisfare in maniera economicamente sostenibile l’incremento della richiesta di stampe libri in tirature fino a 3.000 copie. Inoltre è l’unica macchina di questo tipo in Europa completa di sistema di rilegatura in linea Müller Martini. Ivan Ceré, Solution Architet HP Indigo e IHPS, e Angelo Pavesi, Presales Consultant EPS Kodak, hanno poi presentato le soluzioni inkjet delle rispettive società. Fabio Casale, Area Sales Manager Müller Martini Italia, ha illustrato le soluzioni digitali per legatoria, partendo dall’assunto che le piccole e le medie tirature sono una reale opportunità di mercato nel settore dell’editoria. SigmaLine è la prima soluzione globale industriale e completamente integrata per la produzione digitale di libri, che sfrutta i vantaggi della stampa digitale. L’ultimo intervento tecnico della giornata è stato di Alberto Sironi, che ha presentato gli esiti, non definitivi perché la ricerca non è conclusa, di uno studio tecnico-qualitativo sull’inkjet ad alta velocità in bobina, portato avanti da Taga Italia e da Studio Xilox. Le fasi della ricerca hanno compreso: analisi RIP, diagnostica, definizione capacità qualitativa, prime copie OK e profili macchina, riproduzione Pantoni, controllo di tiratura, spazi colore finali e valutazione visiva dei risultati. A fronte delle prove effettuate il sistema di stampa inkjet HP T300 si è rivelato un sistema molto stabile e assolutamente in grado di gestire una produzione industriale. L’analisi della riproduzione colorimetrica e tonale ha reso necessaria la messa a punto di specifici profili per rientrare nelle tolleranze standard per la carta uso mano. La giornata si è conclusa con la consegna del premio Cravatta Taga doc ad Alessandro Beltrami per l’impegno profuso all’interno dell’Associazione. n
Il tavolo dei relatori. Da sinistra: Alberto Sironi, Luigi Lanfossi e Giorgio Mazzeri; Lanfossi, Angelo Pavesi di Kodak e Mazzeri; Alessandro Beltrami, Carlo Carnelli, Lanfossi; Ivan Ceré di HP e Mazzeri.
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Colophon Il Poligrafico Italiano n.120
uscita 30 dicembre 2010
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La riproduzione delle immagini, che devono conservare tutta la brillantezza e la luminosità, dipende in modo determinante dalle caratteristiche specifiche delle macchine da stampa e dalla qualità degli inchiostri. Una risposta al passo con i tempi è fornita dalla duttilità delle soluzioni offerte dalla gamma Colorgraf per macchine offset.
UNIVERSAL, nuova quadricromia di eccellente stampabilità e versatilità applicativa. EXCELSIOR, quadricromia ad alta pigmentazione, che consente l’ampliamento dello spazio colore. EUREKA, quadricromia “vegetale”, basata su matrerie prime rinnovabili. SYNTOLITH, inchiostri essiccativi per la stampa su supporti poco assorbenti.
INCHIOSTRI DA STAMPA VERNICI MATERIALI PER ARTI GRAFICHE COLORGRAF spa Viale Italia, 38 • 20020 Lainate (MI) Tel. +39 02 9370381 Telefax +39 02 9374430 Ufficio vendite +39 02 93799472 E-mail colorgraf@colorgraf.it www.colorgraf.it