il poligrafico 124/2011
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N. 124/2011 Aprile - Zeta’s srl 20137 Milano via Kolbe 8 - Poste Italiane spa - Spediz. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n°46) art.1 comma 1 LO/MI - Euro 9,90
il poligrafico Stampa e nuovi media nell’era digitale
Nuovi modelli organizzativi e produttivi Incontro con alberto luca di lucaprint - a pag. 26
Spazio Etichette Le arti grafiche allo specchio
Il dilemma digitale o tradizionale al Convegno Gipea - a pag. 44 I dati dell’indagine ARGI sul 2010 - a pag. 22
pixartprinting
Inaugurazione della nuova sede di Pixartprinting - a pag. 34 Otto nuove macchine tra offset e digitale - a pag. 10 In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
IL FUTURO AFFIDATELO IN MANI SOLIDE. DA 50 ANNI PRINTGRAPH RAPPRESENTA L’ESTREMO TECNOLOGICO DEL MERCATO. NUOVE SEDI, MAGGIOR SERVIZIO PER I NOSTRI CLIENTI, INNOVAZIONI CONTINUE E SEMPRE E SOLO LA MIGLIORE QUALITÀ:
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Sommario piombi In primo piano Seconda Rapida grande formato per la Stige . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Seregni cambia di proprietà . . . . . . . 8 Nessuna trattativa tra Pizzi e Tiber . . . 9 Pixartprinting fa shopping nell’offset e nel digitale . . . . . . . . . . 10 Aziende grafiche italiane . . . . . . 12 Fornitori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Eventi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Istituzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 Spazio Cultura . . . . . . . . . . . . . . 20 INTERVISTE L’industria grafica, un futuro da reinventare: Alberto Luca (Lucaprint) . . . . . . . . . 26 Antonio M. Perez (Kodak) . . . . . . . . 36
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Dalla Medprint di Roma segnali di ottimismo e fiducia nella ripresa
mercati Le arti grafiche allo specchio: i dati ARGI del 2010 . . . . . . . . . . . . 22 TECNOLOGIE Manroland nel progetto O-PUR . . . . Canon DreamLabo 5000 . . . . . . . . News dai fornitori . . . . . . . . . . . . . . Carte & Supporti . . . . . . . . . . . . . .
47 50 52 64
EVENTI Medprint, chiusura in bellezza . . . . . 16mo Digital Printing Forum . . . . . . Aspettando Viscom 2011 . . . . . . . . I TecnoMeeting sui quotidiani . . . . .
38 43 48 67
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“I protagonisti della stampa italiana”: Bruno Peroni e Grafiche Alma
spazio Ecologia Il CtP green di basysPrint . . . . . . . . 58 News dalle aziende . . . . . . . . . . . . 61 RUBRICHE I nomi di questo numero . . . . . . . . . . 6 I protagonisti della stampa italiana Bruno Peroni (Grafiche Alma) . . . . . 70 PENSIERI D’AUTORE Alberto Sironi Questione di mentalità . . . . . . . . . . 57
Pixartprinting continua a rafforzarsi nella offset e nel digitale Organo Ufficiale ITALIA
associazione tecnici arti grafiche italia
EURO GRAPHIC PRESS
Il Poligrafico è la rivista italiana del Gruppo Eurographic Press www.eurographicpress.com
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il poligrafico
tutto il numero
in un minuto
Stampa e nuovi media nell’era digitale
aziende fiori all’occhiello
Indagine Argi Interessante ricerca di www.ilpoligrafico.it mercato dell’Associazione che analizza gli investimenti in tecnologie effettuati dalle aziende grafiche italiane nel 2010. Pubblichiamo i grafici che mostrano l’evoluzione del fatturato del mercato globale e le suddivisioni nei segmenti principali. A pag. 22
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“L’industra grafica, un futuro da reinventare”: incontro con Alberto Luca di Lucaprint
intervista a... Questo mese incontriamo Alberto Luca, presidente e amministratore delegato di Lucaprint Group, azienda di spicco nel mondo della grafica e cartotecnica che, grazie alle recenti acquisizioni, si colloca tra le prime dieci cartotecniche italiane. A pag. 26
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Interessanti elementi di riflessione dal 16mo Digital Printing Forum a Milano
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Il punto sul mondo dei quotidiani ai recenti TecnoMeeting
Digital Printing Forum Giunto alla sua 16ma edizione, l’evento organizzato da 4IT Group ha offerto spunti di riflessione sul mondo della stampa digitale spaziando tra aspetti tecnici e normativi, trend, comunicazione stampata ed editoria. A pag. 43 I protagonisti della stampa Italiana Da non perdere in questo numero la coinvolgente storia delle Grafiche Alma, azienda nata nel 1938 a Milano dalla passione di un formidabile tipografo-editore: Bruno Peroni. A pag. 70 Spazio Ecologia I vantaggi ambientali legati all’utilizzo di CtP e lastre UV dal punto di vista di basysPrint, produttore leader nel settore. A pag. 58 Il punto di vista Intervista ad Antonio M. Perez, presidente e CEO di Kodak, che espone la sua visione sul nuovo assetto che il settore delle arti grafiche avrà dopo la recessione e le potenzialità della stampa inkjet ad alta produttività. A pag. 36
I nostri collaboratori Davide Biancorosso, Luca Brentegani, Claudio Della Rossa, Achille Perego, Michele Pingitore, Alberto Sironi
I nomi di questo numero Persone e aziende citate con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria 4IT Group
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18,43
A.L.M.A. Grafiche 70 Accademia del Poligrafico 39 Adobe 53 Adverteaser 43 Agfa Graphics 14,19 AICQ 69 AISPEC 25 Alma Art Reproduction 71 Amilcare Pizzi 9 ANES 19 Antonuzzo Giovanni 67 Archem 42 Arctic Paper 54 ARGI 19,22 Arjowiggins 65 Artigianelli Milano 18 ASIG 44,68 Ass. Studi Grafici 18 AssGraf 19 Asso.It 25,43 Assografici 28 Assolombarda 19 Audone Maurizio 43
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Bacchetti Matteo 19 Baldari Cosimo 18 Bamba Ryoichi 50 Bancolini Piero 15 Barboglio Enrico 43 Bassanello Alberto 15,55 BasysPrint 58 Becchetti Armanno 9 Bénéteau 64 Bertini Malgarini Gisella 19 Berzolla Andrea 44 Bianchet Giuliano 19 Bocconi università 25 Boga mons. Ranieri 71 Bona Carlo Emanuele 72 Bonanno Daniele 8 Bonifatius Druck 61 Borgogna Vincenzo 8 Brambilla Giorgio 19 Bretini Litografia 12 Bretini Raffaele 12 Brimberg 61 Bugno Emanuele 12 Buongiorno Massimo 25 Burgo Distribuzione 65 Burgo Group 64
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Canale & C. 9 Canale Giacomo 9 Canon 9,10,39,50,55 Cantiere navale italiano 64 Capodieci Piero 28 Cartaria Italiana 16 Cartiera Verde della Liguria 8 Cartiera Verde Romanello 8 Cartiere del Garda 2 Cartotecnica Favini 64 Casiraghi Maria Giulia 48 Cavalleri Mario 70 Cederle Alessandro 19 Censhare 72 Centrexpo 38 Centro Stampa Edfitoriale 69 Ceolini Fausto 44 Cirimele Vincenzo 44 ClimatePartner 61 Confindustria Vicenza 28 Corbella Guido 38 Corriere dello Sport 67 Cortellezzi Cristina 15 Crotti Francesco 19 Curi Matteo 15 Curi Vincenzo 15
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Dalla Chiesa Giulio 68 Davini Luigi Valter 14 De Pascalis Alessandra 68 De Serio Antonio 19 Della Rossa Claudio 18 Didelme Sistemi 69 Digital Printing Forum 43 Direfarestampare 44 DM Expo 18 Dorio Franca 12 Durst Phototechnik 15,55
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Ediemme Gruppo Editoriale Edigit Edisport Editoriale Edizioni Sacre Alma EFI EINS Enel Epson epyxs ESAV Edizioni
19 15,69 19 71 17,53 47 72 14,20 47 19
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Faenza Scientifics Fattorossi Luca Favini Federchimica Federgrafica Fedrigoni Fiat FIEG Fingraf Flint Ink Fondazione Cuoa Fontegrafica Franzi Sergio Fraunhofer Institut Fujifilm
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19 23 64 25,68 28 64 65 68 8 68 28 64 19 47 17,52
Geap Grafiche Gerboni Emilio Golden Richard Goss GPN Grafica Editoriale Resto del Carlino Grafiche Sirtori Grafikontrol Graphispag Greco Antonio Griffin Grisani Ercole Grossi Gaetano Gruppo Seregni Guerci Daniela Guerci Gabriella Guido Tommasi Editore
29 15 17 69 75 69 70 69 18 19 19 70 44 8 14 20 64
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Heidelberger Druck. 9,39,61 Held Lars 8 Heredia Miquel 18 Hochschule Mannheim 47 HP 10,12,19,53,68,72 Huber 68
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Ibm Il Sole 24 Ore InfoTrends Inprinting Interpack Ipex Ishii Jurichi
72 19,69 43 18,73 52 58 14
Ist. Poligrafico e Zecca Ives Grafica Jmac
68 29 28
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KBA 9,13,69 KBA Italia 8,12,19 Kodak 8,9,10,14,18,19,36 Komori 10,45 Konica Minolta 9,52
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Lanfossi Luigi Lastra Leaderform Leonardini Luca Levi Roberto Lievens Christophe Lisa Giovanni Litorama Group Litover Logica Lorenzini Alfredo Luca Alberto Lucaprint Group
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18 14 44 72 19 58 8 48 66 12 18 26 26
M.M. Forniture Arti Grafiche 11,21,59 Macchingraf 19,39,76 Mail Boxes Etc. 44 Manroland 7,9,19,47,61,69 Marinoni David 19 Mark Andy 17 Marsanasco Joseph 72 Martano Giorgio 8 Masserdotti gruppo 12 Masui Ryuta 17 Mazzi Egidio 71 Mazzi Giuseppe 71 Mecagni Luigi 15 Media Stampa 68 Mediagraf 12,72 Medprint 8,38,55 Mercurio Grafiche 38 Milanoagende 65 Mincato Vittorio 28 Minerva Claudio 69 Mion Graziano 12 Monza Stampa 68 Moretti Gabriella 10 Müller Martini 19,72 Multimedia Tre 18
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Nardella Ivo Alfonso Nascimbeni Paolo Nebiolo Neef & Stumme New Age Italia Nitschke Joachim
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O’Neil Data Systems Océ Officina della Comunicazione Olin Marc Omnicom Expo
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19 17 72 61 69 8,19 53 9,17 18 17 18
Pantone 53 18 Passerini Riccardo Pegoraro Paolo Amedeo 19 47 Pepperl+Fuchs 36 Perez Antonio M. 70 Peroni Bruno 71 Peroni Maurizio 12 PhotoSì 15 Picchio Mario 15 Pinkommunication 19 Pissimiglia Roberto 10,30, Pixartprinting 31,32,33,34,35 20 Pizzamiglio Giovanni 9 Pizzi Massimo 14 Pizzocri Massimo 39 Polar
68 Polidori Paolo 20 Polley Dorothy 65 Portucel Soporcel 44 Posta Pronta 8 Presidio 40,41,44 PressUp 18 Print Buyer 3,19 Printgraph 72 Promedia 19 Publitec 59 Punch Graphix
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R.G. 19 10 Razza Pasquale 12 Ricciarini Michele 9,10,53 Ricoh 14 Ricoh Italia 10 Rigamonti Matteo 71 Rivetta 44 Roggero & Tortia 15 Roland DG 18,19 Rossi Claudio 68,72 Rotolito Lombarda 67 Rotomail 69 Rotopress 9 RR Donnelley 10 Ryobi
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Sa.Ge.Print Saemec Samor Group Sarco Paola
28 71 14,68 48
Savio Print 29 69 Schebo-Planex 43 Schlozer Ralph Schobertechnologies 17,52 8 Se.Be. 69 Sedit 19 Semenza Claudio 61 Senser Druck 18 Serafin Marco 8 Seregni Umberto 8 Sies 9 Silvana Editoriale 72 Sisal 56 Sitma Machinery 17 So.Ma.Ca. 68 STEC 8 Stem 8 Stige Studio Museo Achille 64 Castiglioni 72 Studio Xilox 19 Summa Luigi 68 Sun Chemical
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Taga Italia 60 64 Taste 12 Teatro Mimma Testa 15 Technomedia 19 Tecniche Nuove 67 TecnoMeeting 10 Tenderini Alessandro 9 Tiber 62,63 TicTac
Tokyo Ohka Kogyo Torai International Tornielli Federico Toyota Tresu Italia Turci Claudio TWS
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Ulisse Trading UPM
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VAR Nord Est Veneta Print Verona Lastre Vicenzi Fernanda Viscom Italia Vitelli Sergio Volken Bernd
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WAN-IFRA Italia WorkUp Xerox Xplor Italia
14 14 44 28 19 18 14,53 69 61,65 19 29 14 19 48,49 44 19 67 28 12 43
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Yamanashi RPB Supply Company Zucchetti Luigi
14 19
www.ilpoligrafico.it
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PIOMBI
LE NOTIZIE DI ATTUALITÀ DEL POLIGRAFICO IN PRIMO PIANO I più rilevanti fatti del mese
AZIENDE GRAFICHE Accordi societari, installazioni, persone... FORNITORI Cosa accade nelle società fornitrici EVENTI Congressi, seminari, open house, inaugurazioni
Stige ordina una seconda Rapida di grande formato Continuano gli investimenti tecnologici nell’azienda grafica di San Mauro Torinese, che potenzierà il reparto offset a foglio con due nuove KBA Rapida di formato 120x162 cm Dopo la firma al Medprint di Roma, da sinistra: Lars Held di KBA, Giovanni Lisa (agente KBA Italia per il Piemonte), Giorgio Martano (ad di Stige) e Joachim Nitschke, ad di KBA Italia.
n Per affrontare la crisi e
accrescere la propria competitività, l’azienda grafica di San Mauro Torinese, che fa capo alla famiglia Martano, ha scelto la strada degli investimenti. Negli ultimi mesi, infatti, come avevamo già annunciato su IPI 122 (pag. 53) e sul nostro portale www.stampamedia.net, Stige aveva stanziato 9 milioni di euro per l’installazione di un grande impianto fotovoltaico e di nuove macchine, tra cui un CtP Kodak Magnus VLF e una nuova KBA di formato 120x162 cm a cinque colori più forno di verniciatura. Ora veniamo a conoscenza di un ordine siglato al Medprint di Roma per l’acquisto di un’altra
nuova Rapida 162a, formato carta massimo 120x162 cm, cinque gruppi stampa, torre di verniciatura e uscita prolungata 2,6 m. Le due macchine ordinate – che si possono considerare gemelle – sono velocissime e altamente automatizzate.
Raggiungono una velocità massima di produzione pari a 13.000 fogli/ora, innovative e veloci con torre di verniciatura con la collaudata tecnologia della camera a racla che include il dispositivo di alimentazione e pulizia vernice. Il sistema di cambio del rullo retinato con-
sente una sostituzione semplice e rapida. Il cambio lastre è completamente automatico e il lavaggio combinato di rulli, cilindri stampa e cilindri caucciù consente di ridurre i tempi di avviamento e di accelerare quelli di cambio ordine.
Cambio di proprietà per il Gruppo Seregni Il fondo Presidio vende al gruppo Cartiera Verde dall’amministratore delegato Vincenzo Borgogna. Il passaggio azionario arriva a pochi mesi dalla firma di un importante accordo di riorganizzazione e ristrutturazione del gruppo di Paderno Dugnano. La forte concorrenza sul mercato, la crisi della stampa quotidiana e il venir meno di alcune commesse, avevano costretto infatti l’azienda, per mantenere l’equilibrio economico, a richiedere una forte riduzione degli organici delle varie società che operano nell’area milanese: Stem di Cernusco sul Naviglio, Sies e Fingraf che stampano Il Giornale e Il Giorno. Attività che qualche anno fa davano lavoro a circa 300 dipendenti, numero che si era già ridotto a circa 190 ed è destinato a scendere ulteriormente. L’accordo, che come ricorda Daniele Bonanno, rappresentante sindacale di Fistel-Cisl, è diventato operativo e sta procedendo senza problemi, ha portato
alla nascita di una nuova società (una newco chiamata Se.Be.) che ha integrato Fingraf, Stem e Sies. Le attività di stampa quotidiani saranno concentrate nella sede di Paderno Dugnano mentre resta lo stabilimento grafico di Cernusco sul Naviglio. Il piano di riorganizzazione prevede che ci saranno due anni di cassa integrazione straordinaria con una trentina di prepensionamenti e al termine di questo biennio si vedrà come conteggiare gli esuberi finali sperando che la ripresa del mercato possa ridurre il drastico taglio occupazionale stimato in una novantina di unità. Nel frattempo l’azienda sta investendo circa 3 milioni di euro per rinnovare una rotativa KBA, oggi installata presso la Grafiche Seregni (che ha cessato l’attività), che dovrebbe da settembre stampare il nuovo formato (più piccolo) del quotidiano Il Giornale. A.P. IPI 124/11
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La notizia era nell’aria già da qualche mese ma adesso sarebbe ufficiale e sarebbe anche stata comunicata nei giorni scorsi alle rappresentanze sindacali. Il Gruppo Seregni ha cambiato proprietà. La storica azienda fondata da Umberto Seregni e diventata leader in Italia nella stampa di quotidiani, dopo la morte del fondatore aveva visto una graduale uscita della famiglia ed era finita sotto il controllo del fondo di private equity Presidio. Fondo che ora avrebbe ceduto la sua partecipazione a un gruppo cartario che, secondo ambienti di mercato, vantava anche crediti nei confronti della Seregni. Si tratta del gruppo a cui fanno capo la Cartiera Verde Romanello (Udine) e la Cartiera Verde della Liguria (Varazze). Il passaggio di proprietà dovrebbe comportare anche un cambiamento in alcune aree ai vertici operativi della Seregni, ancora guidata
PIOMBI
PrimoPiano
KBA e Donnelley verso lo sviluppo congiunto di sistemi inkjet
Il produttore tedesco e lo stampatore di Chicago hanno annunciato all’inizio di marzo che intendono sviluppare, produrre e commercializzare insieme dei sistemi di stampa basati su tecnologia inkjet piezoelettrica, indirizzati ai settori della stampa commerciale, per quotidiani, packaging e per stampati di sicurezza. In base all’accordo, RR Donnelley cederà la licenza della propria macchina Apollo a KBA. I primi sviluppi di questa cooperazione saranno visibili a Drupa 2012. L’annuncio di KBA e Donnelley arriva poco dopo la firma dell’accordo di distribuzione internazionale tra Kodak e Konica Minolta e dell’annuncio della partnership tra Heidelberg e Ricoh. La lista di alleanze si era aperta con l’acquisizione di Océ da parte di Canon a marzo 2010 e la partnership tra Océ e Manroland.
Tempi ancora difficili per Canale
Cassa integrazione per il Gruppo, ma per ora non viene chiusa la legatoria di Borgo San Dalmazio
n La crisi e la forte concor-
renza cinese che ha ridotto i margini per stare sul mercato ha costretto il Gruppo di stampa piana e roto (che ha chiuso il 2010 con ricavi in calo a 70 milioni di euro) a proseguire la cassa integrazione straordinaria tra i dipendenti della sede di Borgaro Torinese, mentre resta sempre incerto il futuro della legatoria di Borgo San Dalmazio, anche se l’ipotesi di chiusura, mai del tutto accantonata, per ora non viene attuata. In questo momento la legatoria sta lavorando con una settantina di dipendenti, meno della metà di quelli che c’erano qualche anno fa, fortemente ridotti con esodi, mobilità e prepensionamenti. Complessivamente, quindi,
il Gruppo ha visto dimezzare negli ultimi anni in Italia la forza lavoro da circa 600 a 300 dipendenti, 230 dei quali a Borgaro, con una trentina in cassa a rotazione, mentre sono circa 200 le maestranze dell’impianto a suo tempo aperto a Bucarest. Il problema, spiega Giacomo Canale, è che al momento, sia nel settore editoriale sia in quello commerciale, non si vede una grande ripresa, continuiamo a vedere ridotta la marginalità vendendo a 90 quel che costa 100 e la globalizzazione ha fatto sì che dalla Cina arrivino gli stampati per commesse che una volta venivano evase qui e non certo i soldi per pagare gli stipendi ai nostri dipendenti. A.P.
Giacomo Canale: «La chiusura della legatoria dipende molto da come andrà nei prossimi mesi il mercato e dalla quantità di lavoro che ci sarà».
Pizzi: nessuna trattativa con Tiber per un’integrazione Disdettati gli accordi sindacali per tagliare i costi Una trattativa per un’integrazione fra la storica Amilcare Pizzi e la bresciana Tiber di Armanno Becchetti? «Non ne ho mai sentito parlare, non c’è proprio nulla al riguardo», è la secca risposta di Massimo Pizzi, che guida l’azienda di Cinisello Balsamo. Una smentita ai rumors che sono corsi nelle ultime settimane in ambienti del settore grafico. Voci che parlavano di un avvicinamento tra i due gruppi che avrebbero, per le loro caratteristiche, una convenienza a mettersi, in qualche modo, insieme. Convenienza che Massimo Pizzi non vede: «In questa fase non abbiamo alcuna intenzione di perseguire la strada delle integrazioni o aggregazioni» spiega. «Il mercato, e non solo in Italia ma anche in Francia e in Germania, con lo stato d’insolvenza richiesto da alcune grandi imprese che avevano puntato sulle
fusioni, conferma che non esistono economie di scala che rendano conveniente questa scelta. Una scelta che non risolve i problemi dell’attuale fase difficile del mercato dove il problema è quello di avere troppe macchine e un eccesso di capacità produttiva». Lo stesso problema che sta affrontando la Amilcare Pizzi. Centotrenta dipendenti e circa 46 milioni di euro di ricavi, nel 2009 l’azienda di Cinisello aveva installato una nuova rotativa Manroland a 64 pagine, che aveva fortemente rafforzato un reparto roto-offset che già contava su un’altra 64 pagine, una 48 e una 16, oltre ai gruppi di stampa piani. Investimento che, di fronte alla forte contrazione del mercato, alla guerra sui prezzi e a clienti che non pagano le commesse, forse tornando indietro nel tempo chissà se sarebbe ancora deciso... Il problema, oggi, è trovare lavori redditizi
per questa grande capacità produttiva. La Pizzi opera sia sul mercato editoriale sia su quello commerciale, dai volantoni per la Gdo ai cataloghi, ai libri dove continua con successo l’attività della casa editrice d’arte Silvana Editoriale. Ma tutto questo non basta per mantenere una buona redditività. Così è necessario ridurre sempre di più i costi. Per questo, la scorsa settimana la Pizzi ha disdettato tutti gli accordi sindacali di secondo livello. Si vedrà nelle prossime settimane come evolverà la situazione ma in Pizzi non hanno dubbi: in questo momento è indispensabile tagliare i costi. La Pizzi è forse l’unica azienda che ancora paga la quattordicesima! Per essere competitivi e stare sul mercato, questi privilegi del passato non possono più essere mantenuti. Achille Perego
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PIOMBI I produttori giapponesi affrontano le conseguenze del disastro
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Il terremoto e lo tsunami che hanno colpito lo scorso 11 marzo la costa orientale del Giappone hanno avuto ripercussioni sulla filiera grafica. Komori ha comunicato che il personale è salvo e che i propri stabilimenti hanno subìto danni minimi che non hanno comportato l’arresto della produzione. In compenso 172 dei suoi clienti stampatori sono stati fortemente danneggiati: 445 macchine offset installate nella regione di Tohuta e Kanto hanno avuto danni. Komori riporta che durante il terremoto dieci macchine offset sono state sollevate e spostate di almeno 30 centimetri e che ha messo a disposizione una squadra speciale di 100 operatori per aiutare gli stampatori a rimettere in funzione le macchine. Ryobi ha dichiarato in un comunicato stampa che il terremoto non ha avuto effetti significativi sui propri stabilimenti, che il personale è salvo e che la produzione sta proseguendo normalmente. Al contrario, Canon comunica che ci sono stati una quindicina di feriti nello stabilimento di Utsunomiya (che fabbrica i sistemi ottici) e danni che hanno portato all’interruzione momentanea dell’attività in una decina di centri di produzione. Infine sono state molte le azioni di solidarietà promosse da alcuni grandi gruppi. Ricoh ha offerto il proprio supporto versando 300 milioni di yen (2,5 milioni di euro) alle vittime dello tsunami. Canon ha versato una cifra analoga. Il gruppo Fuji ha effettuato due donazioni (di 300 e 470 milioni di yen) e ha fornito dei sistemi di ricerca a ultrasuoni per la ricerca delle vittime. Infine il gruppo Kodak ha donato 100.000 dollari alla Croce Rossa nipponica.
PrimoPiano
Pixartprinting fa shopping nell’offset e nel digitale
L’azienda veneta ordina due Komori 70x100, quattro HP Indigo 7500 e due sistemi di grande formato HP Latex
n La trattativa si è appena conclusa e ancora una volta il produttore giapponese ha avuto la meglio sugli altri concorrenti in gioco. Matteo Rigamonti, ad di pixartprinting, ha infatti ordinato due nuove “super offset” Komori, questa volta in formato 70x100 e a 8 colori con dispositivo di voltura. «La campagna promozionale dedicata all’offset che si è appena conclusa ha letteralmente saturato la capacità produttiva delle nostre due Komori 50x70 e questo ha reso necessario un nuovo investimento, che porterà quasi al quadruplo della nostra capacità produttiva», ci racconta Rigamonti (nella foto con Alessandro Tenderini, direttore operativo). «Questa volta eravamo partiti con progetti molto ambiziosi e abbiamo anche accarezzato l’idea di metterci in casa una macchina di grande formato, una 100x140 per l’esattezza. Ma questo ci avrebbe comportato problemi logistici e di fornitura carta. Inoltre avremmo dovuto allestire anche un reparto di legatoria ad hoc per il grande formato. Un investimento veramente eccessivo, considerando che la offset in questo momento rappresenta in media il 9% del nostro fatturato, toccando la vetta del 15% quando è al massimo della sua espressione. La parte del leone la fa ancora il grande formato digitale con il 52% del fatturato, mentre il rimanente 48% è generato dal piccolo formato e molto meno della metà di questa quota è rappresentato dall’offset». Le due nuove Komori verranno installate nello stabilimento di Quarto d’Altino (VE) nell’ultimo trimestre di quest’anno; la consegna della prima è prevista per settembre. Le due nuove 70x100 andranno a sostituire le due 50x70. «L’ordine di Pixartprinting ci riempie d’orgoglio», afferma Pasquale Razza, responsabile commerciale di Komori Italia. «Si tratta infatti delle prime macchine in Europa complete di cambio lastre automatico simultaneo, dotate
inoltre di un nuovo controllo di qualità spettrofotometrico con barra di lettura posizionabile in qualsiasi punto del foglio, che regolerà contemporaneamente i calamai e il registro con una sola lettura». Dopo la pausa estiva Pixartprinting avrà dunque un reparto di stampa di piccolo formato decisamente potenziato, se si considera che le prime due nuove HP Indigo 7500 verranno installate in aprile e le altre due entro giugno/luglio, andandosi ad affiancare alle altre sei già presenti in azienda, oltre a due nuovi HP Latex. «Inizialmente la mia attenzione era stata in realtà attirata da un altro modello di HP, la W7200, ossia una macchina a bobina con due gruppi stampa adatta a volumi di stampa molto elevati», spiega Rigamonti. «Alla fine abbiamo deciso di ordinare altre quattro HP Indigo 7500 per ragioni logistiche: saremmo andati fuori stock per quanto riguarda la carta. Inoltre, oltre all’hardware, abbiamo investito anche in una potente soluzione software di HP: un digital front-end Ultra Print Server customizzato per le nostre esigenze produttive, che trasforma gli operatori in semplici caricatori di cassetti. Si tratta infatti di un server con controllo del workflow centralizzato, in grado di rasterizzare tutti i lavori, creare i job ticket, effettuare un’analisi delle specifiche di ogni 7500, indirizzando la commessa su una delle dieci macchine libere in quel momento e adatta, ad esempio, per il tipo di carta che alloggia, alla stampa di quello specifico lavoro». «Pixartprinting è la dimostrazione che stampa digitale e convenzionale sono complementari tra di loro e non antagoniste», spiega Gabriella Moretti, marketing manager HP Stampa digitale Indigo. «Siamo orgogliosi della fiducia che Rigamonti ha confermato alla nostra azienda con questo nuovo acquisto, che deriva da una collaborazione che dura ormai da diversi anni». Cristina Rossi
Terza HP Indigo 5500 per PhotoSì L’azienda di Riccione (RN) ha installato la terza macchina da stampa digitale HP Indigo 5500, grazie alla quale ha aumentato del 50% la propria capacità produttiva nell’ambito del digitale. Fondata nel 2006, PhotoSì è tra le società leader in Italia per la stampa digitale di prodotti fotografici come fotolibri, calendari, biglietti di auguri e gadget. Con l’installazione di questa nuova macchina l’azienda di Riccione può ora soddisfare una fetta sempre più importante del mercato fotografico italiano offrendo i prodotti di stampa digitale sia nella linea consumer (fotolibri, biglietti e calendari), sia nella linea professionale per cerimonie (calendari e fotolibri per gli sposi, amici e familiari).
Masserdotti per le scenografie del “Mago di Oz” In collaborazione con la compagnia Teatro Mimma Testa, il Gruppo Masserdotti ha allestito le scenografie per gli spettacoli teatrali di successo “Il Mago di Oz” e “Lo scarpone di Cenerentola”. L’azienda bresciana, protagonista nel mercato della stampa digitale da oltre 40 anni, conferma il percorso intrapreso nell’ambito dell’interior decoration. La scenografia degli spettacoli è stata affidata a Michele Ricciarini, scenografo di fama nazionale e internazionale che, per garantire un’eccellente riuscita dello spettacolo e un’ottima resa dell’istallazione teatrale, ha scelto di utilizzare le soluzioni proposte dal Gruppo Masserdotti. La combinazione di pattern, tonalità e finiture che il Gruppo propone sono resistenti all’acqua, all’usura e all’abrasione, facilmente pulibili e ignifughe.
Lavorazioni speciali alla Bretini con una nuova KBA A pochi anni di distanza dall’installazione
della prima offset di medio formato targata KBA – una cinque colori con torre di verniciatura – è stata collaudata presso la Litografia Bretini di Veggiano (PD) un’altra Rapida 105 nel formato 70x100. Anche questa è dotata di gruppo di verniciatura, uscita prolungata, dispositivo senza squadra all’immissione (SIS), cambio lastra, formato e grammatura automatico, regolazione automatica del registro oltre al dispositivo per la stampa di cartone come la precedente, ma questa volta è un impianto a sei colori, per la stampa di depliant, brochure, manifesti, cataloghi e altro ancora… Alla Litografia Bretini sono giustamente convinti che un particolare evidenziato con una lavorazione diversa sul prodotto stampato sia in grado di dare un tocco di unicità e per questo motivo puntano a realizzare lavorazioni speciali, come per esempio la verniciatura a effetto ibrido, oppure quella lucida UV su fondo opaco, pertanto anche questa nuova macchina è dotata di un impianto completo per questo tipo di lavorazione che tante soddisfazioni ha dato all’azienda negli ultimi mesi. I titolari Raffaele Bretini e la moglie Franca Dorio vogliono essere sempre all’avanguardia con supporti, lavorazioni ma soprattutto tecnologie specifiche high-tech come quella che offre l’esperienza Koenig & Bauer, anche nel medio formato.
Da destra: Raffaele Bretini, Graziano Mion (area manager KBA Italia), Franca Dorio, Emanuele Bugno (resp. commerciale Bretini).
Inoltre hanno scelto di installare insieme alla macchina anche un sistema per la gestione in tempo reale di tutte le informazioni provenienti dal reparto prestampa, stampa e legatoria, in modo da gestire ogni commessa dalla sua acquisizione fino alla consuntivazione. KBA Italia ha provveduto a installare sulle due Rapida di Bretini il software data production prodotto dalla ditta Logica di Imola (BO), con la quale ha una stretta collaborazione.
Mediagraf amplia il book-on-demand con nuove Xerox L’azienda grafica con sede a Noventa Padovana ha investito in una nuova linea di stampa digitale in b/n a bobina e una linea di stampa a colori di alta produzione, in grado di soddisfare le richieste sempre maggiori di libri in piccole e medie tirature, oltre a lavori transazionali e trans-promozionali in ambito pubblicitario. Mediagraf, dopo aver già da tempo installato due macchine da stampa digitale Xerox, DocuColor 700 e DocuColor 260, ora ha ampliato il proprio parco macchine con il recente inserimento di un’altra macchina Xerox a colori, una iGen4 formato XXL, e di una macchina Xerox in b/n a bobina, la Continuous Feed 1300, abbinata a una linea di finitura completa per la produzione di libri finiti sia in brossura fresata che con segnature cucite, oltre alla possibilità di gestire produzioni destinate all’imbustamento. La capacità di produzione a ciclo completo di libri in bianco e nero e a colori consentirà a Mediagraf di proporsi sul mercato con un’alta capacità produttiva e di elevata qualità a prezzi competitivi, gestendo internamente l’intero processo, dalla prestampa alla finitura editoriale, includendo anche la stampa delle copertine con o senza alette, grazie al nuovo formato XXL di iGen 4 (fino a 66 cm), unico sul mercato. IPI 124/11
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KBA Rapida 106: automazione
Più lavori per turno con Flying JobChange.
KBA.R.629.i
Con KBA Flying JobChange sulla Rapida 106, per la prima volta nell’offset a foglio, con commesse adatte, potete preparare un nuovo avviamento mentre il lavoro precedente è ancora in macchina. E poi ricominciare praticamente senza sosta. Quanti tempi produttivi guadagnate, potete calcolarlo da soli. E se volete saperne di più, chiamateci.
KBA-Italia S.p.A. Tel. (02) 932.098.1, info@kbaitalia.it, www.kbaitalia.it, www.kba.com
Il centro di produzione lastre rilievografiche TOK acquisito da Kodak Eastman Kodak Company ha perfezionato l’acquisizione annunciata in precedenza di tutti gli asset del centro di produzione di lastre rilievografiche dell’azienda Tokyo Ohka Kogyo Co., Ltd. (TOK). L’acquisizione espande e migliora le capacità di Kodak nel servire i clienti, in particolare del settore del packaging, un importante segmento di crescita per l’azienda. La produzione di lastre rilievografiche comprende lastre flessografiche, tipografiche, Braille e per flanatura commercializzate da TOK in tutto il mondo. L’acquisizione comprende il centro di produzione e l’impianto di sviluppo che si trovano nella prefettura di Yamanashi, a ovest di Tokyo, per la fabbricazione di lastre rilievografiche. Il nuovo centro, che ora fa parte dell’azienda Kodak Prepress Solutions, opererà con il nome di Yamanashi RPB Supply Company.
Ishii direttore vendite Toray
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Toray International ha nominato Junichi Ishii direttore vendite per la divisione dei prodotti grafici e chimici in Toray International Europe, con l’obiettivo di favorire la crescita della stampa waterless in Europa. Ishii è entrato in Toray nel ’97 subito dopo aver conseguito la laurea. All’inizio si è concentrato sulla vendita di lastre fotopolimeriche Torelief nel mercato giapponese. La sua sfera di attività si è più tardi ampliata coinvolgendo altri mercati, quali quello cinese, americano, sudamericano e indiano. «In base alla mia esperienza, che mi ha portato in contatto con gli stampatori di etichette, penso che ci sia la possibilità di estendere la stampa waterless anche ai segmenti del packaging e delle etichette».
Pizzocri sale in Epson Europe. Guerci d.g. in Italia Novità nell’organizzazione di Epson Italia,
sales company nazionale del Gruppo Seiko Epson Corporation. A partire dall’1 aprile, Massimo Pizzocri è stato nominato Vice-President Consumer Product Sales di Epson Europa. Il nuovo incarico lo vede responsabile nello sviluppo delle strategie e nell’implementazione delle politiche di canale in Europa, un compito che copre sia l’area della distribuzione che le catene retail. Pizzocri manterrà inoltre l’attuale responsabilità di amministratore delegato della filiale nazionale. Sarà Daniela Guerci, attuale direttore finanziario, a ricoprire il nuovo ruolo di direttore generale. «Accolgo con piacere la sfida associata a questo incarico, consapevole delle responsabilità», commenta Massimo Pizzocri nell’assumere il nuovo ruolo europeo. «Per quanto riguarda Epson Italia, possiamo dirci soddisfatti dei risultati conseguiti. Anche quest’anno siamo in linea con i nostri obiettivi e contiamo di registrare una crescita del 6%, un risultato che premia il lavoro svolto da tutti e che è superiore
Massimo Pizzocri e Daniela Guerci. Anche la direzione commerciale di Epson Italia sarà riorganizzata.
alla crescita del mercato. In quest’ottica la nomina di Daniela Guerci assicura continuità alla nostra organizzazione». «Lavorando in Epson Italia sin dall’inizio della mia carriera» aggiunge Daniela Guerci «ho imparato ad apprezzare il valore dei cambiamenti, condizione indispensabile per operare in un mercato estremamente dinamico e competitivo. Da sempre in Epson Italia operiamo per crescere mantenendo un’elevata soddisfazione dei clienti: una scelta strategica che ci ha consentito di raggiungere negli anni obiettivi di successo sempre maggiore».
Davini alla guida di Verona Lastre Dall’inizio di aprile, Luigi Valter Davini è il nuovo amministratore delegato di Verona Lastre, azienda del Gruppo Samor specializzata nella produzione di lastre da stampa offset, distribuite in Italia e in oltre 60 Paesi nel mondo. Davini vanta un’esperienza ultraventennale nel mondo delle lastre maturata all’interno di Lastra. Nel corso della sua carriera, iniziata in qualità di responsabile finanziario per il Gruppo con funzioni di controlling in tutte le società manifatturiere e distributive europee, ha altresì gestito direttamente lo stabilimento statunitense di produzione lastre, fino a essere nominato all’interno del CdA dell’Azienda di Manerbio (Bs). Successivamente alla cessione ad Agfa, Davini ha gestito il periodo d’integrazione delle realtà Lastra all’interno della organizzazione di Agfa. «Sono orgoglioso di assumere questo incarico. Per me rappresenta una sfida stimolante per incrementare l’impegno di Vela in termini di innovazione tecnologica ed eccellenza nel servizio».
Ricoh Italia stipula un accordo di distribuzione con TWS Come primo passo dell’accordo, TWS distribuirà su tutto il territorio italiano la Pro™ C901 Graphic Arts Edition, la più recente soluzione di stampa digitale presentata da Ricoh che garantisce una velocità di 90 ppm e una qualità elevata grazie al toner chimico PxP™. Con sedi a Firenze e Milano, TWS ha una profonda esperienza maturata nel settore della stampa digitale e della prestampa occupandosi da oltre 10 anni della vendita e dell’assistenza di sistemi tecnologicamente all’avanguardia. TWS, che nel 2010 ha registrato un fatturato di oltre 23 milioni di euro, si avvale di un team di tecnici specializzati e di una rete logistica capillare. Fanno parte dell’offerta anche soluzioni di workflow management, che migliorano l’organizzazione e la gestione dei flussi di lavoro. Inoltre, la società propone servizi di training sui prodotti e sui processi, indispensabili per un utilizzo ottimale dei sistemi. TWS è anche specialista nella nobilitazione digitale dello stampato con soluzioni ecocompatibili e fortemente innovative, elemento differenziante che sta assumendo una rilevanza sempre maggiore. IPI 124/11
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In ricordo di Vincenzo Curi, fondatore e titolare di Technomedia < «Caro Vincenzo, te ne sei andato un giorno prima di Medprint, dove erano in tanti ad aspettarti. Clienti con cui meticolosamente ti eri dato appuntamento, amici e colleghi di sempre. Con la tenacia che ti ha contraddistinto, avevi detto: “Ci vediamo in fiera...” ma siamo in molti a non averti potuto salutare. Sei stato un professionista apprezzato e dinamico nel mondo delle arti grafiche per circa trent’anni e Technomedia, l’azienda che hai fondato circa 15 anni fa, rappresenta ad oggi un punto di riferimento per il mondo della stampa digitale di piccolo e grande formato. Ci conforta sapere che tutto quello per cui hai duramente lavorato in questi anni e che hai costruito con determinazione e passione vivrà sempre, grazie al tuo socio Marco e a tuo figlio Matteo che, insieme a tutto il tuo staff, porteranno avanti l’attività a cui hai dedicato tanta energia. La tua pacatezza, il tuo sorriso e il tuo modo delicato di affrontare le persone e le situazioni rimarranno un dolce ricordo che ci accompagnerà. Ti abbiamo stimato, ci hai arricchito e per questo ti vogliamo ricordare e ringraziare». Con profondo affetto, Alberto Bassanello e tutta la famiglia Durst, Mario Picchio e tutta la Community Roland, Cristina e le ragazze di Pinkommunication. Ruggero Zuliani e quanti con lui collaborano alla redazione di Stampamedia e delle riviste Il Poligrafico, Print Buyer e Wide, condividono commossi il ricordo di Vincenzo Curi che ricorderanno per le sue doti umane e professionali.
IPI 124/11
Luigi Mecagni ci ha lasciati Se n’è andato il giorno del suo 77esimo compleanno, senza preavviso, dato che godeva di una salute eccellente, e ha lasciato sgomenti i suoi familiari e i tanti amici del mondo grafico, e non solo, che hanno avuto la fortuna di apprezzare le sue doti di uomo semplice e gentile. Luigi Mecagni è stato un pilastro dell’organizzazione commerciale Bancolini, creata dal Cav. Piero Bancolini nel lontano 1925 e sviluppatasi nel secondo dopoguerra come primaria azienda italiana nella fornitura di prodotti e tecnologie per i processi prepress convenzionali ed elettronici. Giunto a Milano nel 1950 dalla natia Montese (Modena), ancora ragazzo iniziò la sua vita lavorativa come fattorino nella filiale milanese della Società Bancolini che aveva sede a Bologna. Dedicatosi con passione e tenacia alla conoscenza dei processi di prestampa in un periodo di grande evoluzione, Mecagni si qualificò ben presto come tecnico e venditore percorrendo poi tutto l’arco della carriera professionale fino alla dirigenza come direttore commerciale. Siamo in molti a ricordare il suo sorriso bonario e accattivante e i suoi modi garbati con cui affrontava i problemi dell’evoluzione tecnologica considerando prioritarie le esigenze del cliente. Caro Luigi, l’acqua dell’Appennino modenese muoverà ancora per molti anni le pale del tuo mulino e tu rimarrai a lungo nei nostri cuori come un amico indimenticabile. Emilio Gerboni
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Sede - Via Damiano Chiesa 15 20026, Novate Milanese (MI) Tel: 02-3548641 Fax: 02-3544424 E-mail: info@cartaria.it
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Filiale - Via della Tecnica s.n.c Mestrino (PD) Tel: 049 - 8979177 Fax: 049 - 8973091 E-mail: info.padova@cartaria.it
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Nuovo centro dimostrazioni Fujifilm < Fujifilm ha annunciato la
prossima apertura di un nuovo centro dimostrazioni europeo “Advanced Print Technology Centre”, incentrato sulla dimostrazione dell’intero portafoglio Fujifilm di soluzioni per la stampa digitale. Situato a Bruxelles (Belgio), questo centro innovativo, che comprende oltre 500 metri quadrati di spazio dimostrativo, permetterà ai fornitori di servizi di stampa di conoscere come sfruttare le più recenti tecnologie di stampa digitale. Saranno visibili molte applicazioni di stampa digitale, dal piccolo al grande formato e al super-wide per applicazioni di stampa per interni ed esterni. Il cuore di questo schieramento di hardware sarà il flusso di
lavoro cross-media XMF di Fujifilm. Il nuovo centro ospiterà anche la nuova rivoluzionaria macchina da stampa formato 50x70 inkjet a foglio, la Jet Press 720. «Siamo molto contenti che il 2011 segni l’apertura ufficiale di questa nuova struttura», commenta Ryuta Masui, vicepresidente senior di Fujifilm Europe. Il centro è stato progettato pensando allo stampatore, con un focus sulle soluzioni e applicazioni end-to-end. L’accento sarà posto sulle problematiche di business che i fornitori dei servizi di stampa incontrano ogni giorno e come il portfolio digitale di Fujifilm, insieme a tecnologie complementari, possa aiutare ad affrontare queste problematiche.
Océ ed EFI rafforzano la partnership Annunciato un ampliamento della partnership per includere un nuovo accordo che consenta a Océ di indirizzare i propri clienti verso EFI per l’acquisto di sistemi MIS. «EFI e Océ hanno collaborato con successo per numerosi anni e siamo lieti di aver definito un accordo che consentirà alle soluzioni EFI di raggiungere una base clienti più ampia in numerosi nuovi mercati», dice Marc Olin, vicepresidente senior/direttore generale di EFI Advanced Professional Print Software. EFI Pace è un sistema MIS completo pensato per gli stampatori commerciali e per le aziende di stampa specialistiche e di grandi formati, ed è in grado di automatizzare l’intero processo commerciale dalla stima alla produzione. EFI Monarch è, invece, una solida soluzione per flusso di lavoro e gestione multidimensionale con possibilità di utilizzo tra più aziende, più divisioni, più lingue e valute.
Nuovo agente italiano per Mark Andy L’americana Mark Andy ha recentemente firmato un accordo con Paolo Nascimbeni per la distribuzione in Italia delle macchine a banda stretta Mark Andy e le attrezzature di finishing Rotoflex. «Siamo contenti che Paolo rappresenti il nostro brand in Italia», afferma Richard Golden, responsabile delle vendite e del marketing in Europa per Mark Andy. «La sua profonda conoscenza del mercato italiano, abbinata al suo know-how nell’industria delle etichette e del converting, fanno di lui il candidato ideale a rappresentare i nostri brand in questa particolare regione europea». www.ilpoligrafico.it
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CORSO: Il controllo di gestione per le aziende grafiche Un percorso formativo che sarà sviluppato nell’arco di tre giornate. Gli obiettivi sono: - fornire ai partecipanti nozioni e metodologie di base per impostare un corretto controllo di gestione; - presentare le principali e più moderne metodologie riguardanti tutte le aree aziendali; - fornire gli strumenti per mettere in atto un valido e funzionale sistema. Al termine di ogni giornata saranno fornite le tecniche per calcolare gli indici maggiormente significativi di ogni area specifica. Questo il programma in dettaglio: 1a giornata 19 maggio Introduzione al sistema di controllo di gestione, il budget e il controllo di gestione dell’area commerciale. 2a giornata 23 giugno Il controllo di gestione dell’area produttiva ed economica. 3a giornata 29 settembre Il controllo di gestione dell’area economica e finanziaria e la Business Intelligence. Docenti: Luigi Lanfossi, Claudio Della Rossa, Claudio Rossi, Cosimo Baldari.
Print Buyer all’Officina della Comunicazione
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Dal 18 al 20 maggio a Milano, all’interno di Inprinting, ci sarà Officina della Comunicazione, uno spazio nel quale potranno confluire professionalità di marketing e comunicazione provenienti da settori di mercato diversi. Sarà il luogo d’incontro e di confronto di tutta la filiera della comunicazione di marketing. Uno spazio speciale sarà gestito dalla rivista Print Buyer. Si chiamerà infatti “Print ! ... è la stampa, bellezza” l’area espositiva dedicata alle aziende grafiche. Sarà qui che le aziende avranno la possibilità di esporre i loro stampati e dimostrare il ruolo di primo piano che esse svolgono nel mondo della comunicazione.
L’evoluzione della stampa digitale a Inprinting dal 18 al 20 maggio Tredici anni fa, quando Inprinting iniziava
a raccontare la stampa digitale, questa era una tecnologia giovane che muoveva i suoi primi passi in un’atmosfera oscillante tra pregiudizi, curiosità ed entusiasmi. Negli anni è cresciuta e si è consolidata ed è oggi a tutti gli effetti una tecnologia che offre un vantaggio competitivo a tutto il comparto grafico. Con le novità annunciate che saranno protagoniste della prossima edizione – inkjet, stampa a 6 colori, web-to-print, MSI e soluzioni integrate – Inprinting suggerisce e indirizza chi stampa nella scelta degli investimenti più adeguati. L’edizione 2011 conferma Milano come centro per irradiare business in tutto il territorio nazionale e internazionale, ma abbandona la fiera che privilegia lo spazio espositivo. Inprinting, meno vetrina e più punto d’incontro tra i professionisti della comunicazione e del marketing, gli editori digitali e i print
buyer, ha trovato un luogo adeguato ad accogliere questa nuova filosofia: gli East End Studios di Via Mecenate, edifici un tempo adibiti alla costruzione di aeroplani e oggi risultato di un attento recupero architettonico che li ha trasformati in una location flessibile e funzionale. L’apertura verso i settori di sbocco degli stessi espositori è stata una mission sin dagli albori della manifestazione e questa esigenza già nell’ultima edizione era sfociata in una partnership con altre due manifestazioni: DM Expo nata per raccontare il marketing diretto, personalizzato e relazionale, e Omnicom Expo dedicata alle idee, prodotti e servizi per la comunicazione aziendale. L’idea è piaciuta e gli organizzatori delle tre manifestazioni, 4IT Group e Multimedia Tre, hanno rafforzato la partnership in un progetto più esteso chiamato l’Officina della Comunicazione, dove i settori merceologici diventano materia prima di un’officina capace di produrre professionalità e prodotti nel settore del marketing e della comunicazione stampata e non.
Graphispag attira a Barcellona 38.000 visitatori «Graphispag ha dato una scossa, un’iniezione di ottimismo per rilanciare l’industria della grafica, per la quale è già iniziata la ripresa». Queste le fiduciose parole del presidente della fiera Miquel Heredia, a seguito dell’ultima edizione di marzo. Il grande afflusso di qualificati visitatori professionali, la presenza delle grandi firme e il fiorire di contatti commerciali hanno superato le migliori aspettative delle aziende partecipanti. 38.600 professionisti hanno visitato Graphispag, il 7% dei quali internazionali (Portogallo, Francia, Italia e Germania in primis). Il 30% proveniva dal mondo della stampa tradizionale, seguito da digitale, grafica, materiali e accessori, serigrafia, trattamento e finitura. Più di 5.500 gli studenti di arti grafiche e design provenienti da tutta la Spagna che hanno visitato l’evento, a testimonianza della forte valenza di collegamento tra istruzione e lavoro incarnata da Graphispag.
Una serata sul futuro firmata Kodak Oltre 70 persone hanno partecipato lo scorso 7 aprile al convegno “Uno sguardo sul futuro” organizzato da Kodak in collaborazione con l’Associazione culturale Studi Grafici, presso la sede degli Artigianelli a Milano. Cinque esponenti Kodak si sono alternati sul palco offrendo una panoramica completa sulla multinazionale. Alfredo Lorenzini, marketing manager, ha ricordato quanto lo storico brand sia presente nella vita quotidiana di tutti noi, dai “gratta e vinci” stampati nel mondo all’80% con tecnologie Kodak alle pellicole utilizzate per le produzioni cinematografiche, ai libri, senza dimenticare che la Società debuttò con la prima fotocamera digitale nel 1975. Oggi la multinazionale ha una delle offerte più complete nell’ambito della graphic communication: dalle soluzioni per workflow, come ci ha ricordato Marco Serafin, ai CtP e alle lastre, di cui Claudio Turci ha fornito interessanti dettagli. Fino ad arrivare alla stampa digitale che, come ha spiegato Riccardo Passerini, spazia in casa Kodak dalle tecnologie elettrofotografiche in b/n e a colori a quelle inkjet ad alta produttività.
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Francesco Crotti alla guida di Argi < Francesco Crotti, country business manager di HP, succede a Giorgio Brambilla alla presidenza di Argi, l’associazione dei rappresentanti ufficiali e produttori-distributori in Italia di macchine, sistemi e prodotti per il settore grafico. «La proposta di questo incarico mi ha inizialmente sorpreso, ma mi lusinga ed esorta nel fare: ritengo che ognuno di noi abbia una forte responsabilità nei confronti di un settore a cui siamo tutti legati da molti anni. In questo momento è necessario riprendere a lavorare con un entusiasmo nuovo, con la consapevolezza che ci troviamo davanti a uno scenario di mercato profondamente mutato», ha affermato il neo eletto presidente. Francesco Crotti ha maturato un’esperienza completa nell’industria grafica ricoprendo cariche manageriali presso importanti aziende di settore, sia nella stampa tradizionale sia digitale. Nella medesima occasione è stato rinnovato l’intero Consiglio direttivo per il triennio 2011-2013: vicepresidente Luigi Summa (R.G.); consiglieri: Antonio De Serio (Agfa-Graphics), David Marinoni (AssGraf), Joachim Nitschke (KBA Italia), Giuliano Bianchet (Kodak), Sergio Franzi (Macchingraf), Luigi Zucchetti (Manroland), Bernd Volken (Müller Martini), Roberto Levi (Printgraph), Claudio Semenza (Tresu Italia).
Alessandro Cederle nuovo presidente ANES
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ANES - Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata - ha un nuovo presidente per il biennio 2011-2012: Alessandro Cederle, di Ediemme Gruppo Editoriale, eletto con la stragrande maggioranza dei voti dall’Assemblea dei soci che si è svolta a Milano nella sede di Assolombarda. Succede a quattro anni di presidenza di Gisella Bertini Malgarini, applaudita dall’Assemblea per l’attivismo e la determinazione con cui ha affrontato un periodo così complesso per tutto il comparto editoriale. Ad affiancare il presidente e i vicepresidenti Antonio Greco (Il Sole 24 Ore) e Roberto Pissimiglia (Edizioni ESAV) – nominati dall’assemblea generale il 24 marzo – saranno i soci: Matteo Bacchetti (Edisport Editoriale), Ivo Alfonso Nardella (Tecniche Nuove), Paolo Amedeo Pegoraro (Griffin), Claudio Rossi (Faenza Scientifics) e Fernanda Vicenzi (Publitec) con la funzione di tesoriere. L’elezione dei 5 consiglieri conclude l’iter di rinnovo delle cariche associative di ANES per il biennio 2011-2012 e sancisce l’insediamento della nuova squadra di vertice dell’Associazione, che dovrà affrontare sfide impegnative e cruciali a garanzia e tutela dello sviluppo del settore, in linea con il programma della presidenza che prevede priorità quali assistere e indirizzare le aziende associate nel delicato passaggio verso il digitale, bilanciando tradizione e innovazione con la consapevolezza della centralità del ruolo che l’editoria cartacea conserva. A questo scopo è previsto un focus su iniziative quali l’organizzazione e la promozione di momenti formativi, di aggiornamento e di confronto riservati ai Soci.
Spaziocultura Il DigiBox che viene fornito agli artisti che intendono aderire al progetto Digigraphie include un timbro a secco con la firma dell’artista per l’autenticazione delle opere.
“Digigraphie by Epson” Un esclusivo marchio di validazione per opere digitali
Da sinistra, durante un recente evento dedicato al progetto Digigraphie: Gabriella Guerci, direttore di produzione del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo; Dorothy Polley, fondatrice della Dorothy’s Gallery di Parigi; Giovanni Pizzamiglio di Epson.
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attenzione alle possibilità offerte dalla tecnologia Epson e sempre più la utilizzano per dare forma alla propria visione artistica, proprio per le caratteristiche di qualità, durata e affidabilità garantite da Epson per le produzioni d’arte digitali. «Dal lancio in Italia nel 2007», spiega Giovanni Pizzamiglio, business manager Pro-Graphics di Epson Italia, «il progetto Digigraphie si è progressivamente affermato: ad oggi possiamo annoverare più di 100 artisti Digigraphie presenti nella galleria online su www.digigraphie.com/it, di cui circa 40 creano direttamente e certificano le proprie opere digitali. Esiste inoltre una rete
di oltre 40 laboratori certificati Digigraphie, selezionati grazie alle loro elevate competenze tecniche nel campo della riproduzione fine art di alta qualità». I laboratori certificati sono da un lato gli interlocutori diretti di fotografi e artisti digitali che decidono di produrre i propri lavori avvalendosi di questo esclusivo marchio di validazione. Dall’altro, possono rappresentare un valido riferimento di consulenza e supporto tecnologico per gallerie d’arte, musei e archivi che desiderano proporre edizioni limitate “Digigraphie Collection”. «Il prestigio riconosciuto al marchio» continua Pizzamiglio «ci viene confermato oggi in Italia da 5 gallerie Digigraphie che hanno già scelto di produrre, esporre e commercializzare opere provenienti dalle proprie collezioni, certificandole con il prestigioso timbro Digigraphie Collection». Da quando, inoltre, la fotografia e l’arte digitale hanno acquisito un ruolo sempre più consistente nel mercato dell’arte e del collezionismo, la tematica della conservazione delle opere nel tempo e della loro stabilità ha assunto un rilievo di primo piano. «In passato molti artisti italiani e laboratori attivi nel campo dell’arte che avevano adottato la tecnologia Epson avevano espresso l’esigenza di poter certificare lo standard d’eccellenza ottenuto nella produzione di opere d’arte digitali, mediante precisi criteri e regole di utilizzo, così come la loro durata nel tempo» conclude Pizzamiglio. «Oggi Digigraphie consente loro di produrre capolavori in serie limitata che collezionisti e appassionati d’arte saranno fieri di possedere». IPI 124/11
Diffuso e riconosciuto a livello europeo, il marchio di validazione “Digigraphie by Epson” per le opere digitali in serie limitata ha riscosso sempre maggiore interesse e apprezzamento anche sul mercato italiano, dove l’innovativa tecnologia Epson è ampiamente riconosciuta nel campo della fotografia professionale per l’eccellente standard qualitativo. Oggi sono molti i fotografi che usano stampanti e supporti di stampa Epson per realizzare le proprie mostre di fotografia e riprodurre i propri scatti. Allo stesso modo, gli artisti digitali guardano con crescente
eventi DATI DI MERCATO
ARGI
Le arti grafiche allo specchio L’investimento in tecnologie delle aziende grafiche italiane evidenziato dal Dossier Mercato 2010. Dopo un 2009 pessimo per le vendite di macchine e sistemi per l’industria della stampa (si era registrato un calo del 49% rispetto al 2008), il 2010 è andato... peggio. Ancora un -9,3% che ha fatto scendere il valore totale delle vendite sotto i 200 milioni di euro: siamo passati dai 219 milioni del 2009 ai 199 del 2010 (tanto per dare un’idea, erano circa 550 nel 2007).
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La news potrebbe chiudersi qui con una fascia nera intorno al braccio, ma siccome crediamo in questo mondo, vediamo se nei dati di questa interessante indagine ARGI troviamo delle chiavi di lettura che ci tolgano un po’ d’imbarazzo. E per fortuna ne emerge subito una: nel 2010 è stata venduta solamente una rotativa – in ragione della forte ciclicità di questo segmento e dei forti investimenti degli anni precedenti – e questa constatazione da sola basterebbe a spiegare quei 20 milioni di euro di gap che equivalgono più o meno a 3 rotative. Se poi giriamo pagina troviamo un dato quasi esaltante: le vendite di macchine a foglio sono cresciute da 97 milioni a 111 (+13,4%). Siamo ancora lontani dai 220 milioni circa del 2008 di questo settore, comunque sia questo dato rappresenta un’inversione di trend interessante. Analizzando le vendite nei singoli formati sono il 70x100 (+20%) e i formati superiori (+35%) a essersi imposti. Il numero dei gruppi verniciatori venduti che è triplicato ci dice inoltre che gli imprenditori grafici sono alla ricerca di macchine che consentano di soddisfare la domanda di stampati nobilitati, un segmento in forte crescita che ancora garantisce interessanti valori aggiunti. Passando ad altri segmenti del mercato grafico vediamo che attrezzature e software per la prestampa hanno perso un 16,7 di fatturato, quelle per il dopo-stampa hanno registrato un meno 20,2% mentre quelle per la cartotecnica hanno chiuso con un +3,8%. Chiudiamo questa panoramica segnalando che nel primo semestre del 2010 erano attive le agevolazioni della Tremonti Ter e che oltre l’80% delle vendite è stato siglato nella prima metà dell’anno. Nelle prossime tre pagine trovate i grafici più significativi che evidenziano l’evoluzione del fatturato del mercato globale e suddiviso in alcuni segmenti principali, per l’esattezza: prestampa, stampa (tradizionale e digitale), lastre e dopo-stampa (legatoria e cartotecnica).
“È evidente un impatto positivo della legge Tremonti nel primo semestre 2010, soprattutto nella stampa”. Luca Fattorossi (Macchingraf)
Trend globale
eventi dati di mercato
evoluzione del fatturato del mercato grafico Rispetto al fatturato totale, pari a 199 milioni di euro nel 2010, due sono i correttivi da valutare, uno positivo e l’altro negativo. Se escludiamo le rotative il mercato si presenta in crescita. Tuttavia, nel segmento stampa almeno il 70% delle vendite si è concentrato nel primo semestre, quando erano in vigore gli incentivi legati alla Tremonti Ter.
prestampa 1
evoluzione del fatturato della prestampa Il fatturato nel 2010 è in calo del 16,7%. Per quanto riguarda l’hardware, essenzialmente CtP, la vendita in termini di unità è cresciuta solo del 2,7%, pochissimo se si considera la validità della Tremonti Ter per i primi 6 mesi. Il fatturato relativo a queste unità è calato del 17% circa, evidenziando uno spostamento verso CtP più piccoli e meno ricchi di accessori. Il fatturato del workflow è sceso del 4%, legato alla scelta di configurazioni più semplici.
prestampa 2
trend dei ctp venduti Sono 168 i CtP venduti nel 2010, in leggera flessione rispetto al 2009. Forte crescita nel formato 50x70, in costante calo il mercato del 70x100, che è passato dalle quasi 160 unità del 2006 a meno di 80 nel 2010. Appare bloccato il segmento dei VLF, sul quale ci si aspettava delle azioni di sostituzione che evidentemente arriveranno nei prossimi anni. Cresce la vendita di CtP a connotazione ecologica (processless, chem-free).
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eventi dati di mercato
evoluzione del fatturato della stampa
stampa 1
Il fatturato del 2010 mostra un +13% rispetto al 2009, di cui un 85% da imputarsi solo al primo semestre, grazie alla spinta della legge Tremonti Ter. Molte aziende risultano penalizzate dalle difficoltà di accesso al credito.
evoluzione fatturato macchine da stampa a foglio
stampa 2
Nel segmento 35x50, a parità di gruppi stampa venduti nel 2009 rispetto al 2010, si nota un fatturato in calo di oltre il 20%. Nel segmento 50x70 non si evidenziano segni di grande cambiamento, pur notando un lieve calo rispetto al 2009. Il 70x100 registra una crescita del 20% circa in quanto a gruppi stampa venduti: in particolare i verniciatori sono triplicati. Crescita del 35% per il grande formato.
evoluzione fatturato rotative commerciali
Un’unica rotativa è stata venduta. Il trend futuro dovrebbe attestarsi su 2-4 macchine all’anno, che si traduce in meno 50% rispetto allo storico degli ultimi anni. Il difficile accesso al credito per investimenti di tale portata limita ulteriormente la ripresa di questo mercato.
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stampa 3
“Per il 2011 si prevede stabilità, con un’ipotesi di crescita per il solo segmento della stampa”. prof.
stampa digitale
Massimo Buongiorno (università Bocconi)
eventi dati di mercato
venduto macchine da stampa digitali Il grafico include le macchine in b/n >100 ppm e macchine a colori >50 ppm. La crescita complessiva è del 2,4% rispetto al 2009. Dal 2008 il colore è un elemento dominante nelle unità vendute.
fonte: Asso.It
lastre
fonte: Federchimica/AISPEC (Associazione nazionale imprese chimica fine e settori specialistici)
Dopo-stampa e cartotecnica
Mq lastre offset con stime per anno I dati si riferiscono a un mercato composto al 75% dal commerciale e al 25% dai quotidiani. Il segmento delle lastre termiche la fa ancora da padrone, nonostante una flessione rispetto al 2009 (12.666 mq nel 2010 contro i 14.034 nel 2009). Decisamente in crescita le lastre processless a dimostrazione dell’interesse nei confronti della sostenibilità.
evoluzione fatturato dopo-stampa e cartotecnica Alcune lavorazioni nell’ambito della legatoria sono in una fase di sofferenza. Sta scomparendo il punto metallico, sostituito dalla brossura fresata. Molti gli investimenti nel finishing per il digitale. Segnali positivi dalla cartotecnica: nel primo semestre, grazie anche alla Tremonti Ter, si è registrata una buona entrata di ordini che ha visto un rallentamento nei mesi successivi.
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Interviste Alberto Luca
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fotografie di Viviana Furlanetto
Il nostro terzo appuntamento questâ&#x20AC;&#x2122;anno è con Alberto Luca, a capo di Lucaprint Group, nome di spicco nel mondo della grafica e cartotecnica che, grazie alle recenti acquisizioni, si colloca tra le prime dieci cartotecniche italiane, con 17 milioni di fatturato e 120 addetti.
“Il nostro modo di produrre si sta trasformando, ma ciò che farà la differenza sarà lo sviluppo di un nuovo modello di business con il cliente”
12 - L’industria grafica, un futuro da reinventare. Intervista ad Alberto Luca, presidente e amministratore delegato di Lucaprint Group
nuovi modelli
organizzativi e produttivi Il settore delle arti grafiche sta attraversando, oltre alla crisi congiunturale, anche una crisi strutturale che sta mettendo in discussione un pianeta – quello della comunicazione stampata – che, a differenza di altre realtà, negli ultimi decenni è rimasto immobile, non si è evoluto come avrebbe potuto. È d’accordo con questa affermazione e quali sono le sue riflessioni a proposito? La mia esperienza imprenditoriale nel mondo grafico e cartotecnico inizia circa quindici anni fa quando la mia famiglia decise di investire in questo settore. Osservando i comportamenti e le abitudini dei nostri clienti e dei nostri colleghi cartotecnici, mi sono subito reso conto che il settore evidenziava già qualche segnale di maturità ma che nei fatti nessun processo di trasformazione significativo si stava attuando. Una sovraccapacità produttiva, un mercato con tassi di crescita bassi, una clientela spesso locale e non incline al cambiamento, un basso turn over del personale e scarsa managerialità diffusa hanno rafforzato l’immobilismo. La globalizzazione, le nuove tecnologie, la stampa digitale e l’eBook hanno solo amplificato la crisi strutturale di un comparto fatto prevalentemente di piccole e medie imprese a gestione “padronale”.
di ACHILLE PEREGO
L’instabilità causata dalla recessione può essere utile al settore perché stimola l’innovazione, sia sul piano delle strategie aziendali sia sul piano tecnologico. Più la situazione è incerta, maggiore è la propensione a rischiare, a cercare nuovi scenari. Quale evoluzione prevede per l’industria grafica e cartotecnica nei prossimi cinque anni? Penso che il nostro settore, in particolare quello cartotecnico, dovrà affrontare in tempi rapidi i processi di trasformazione che altri settori hanno già affrontato e superato molti anni fa. La crescita dimensionale, per meglio utilizzare gli impianti e per poter dotare le aziende di una struttura organizzativa in grado di servire una clientela sempre più evoluta e distribuita nel mondo, dovrà essere l’elemento fondante delle strategie future. È evidente che l’evoluzione tecnologica potrà avere un peso rilevante, ma non dimentichiamo che il focus sulla tecnologia è quello che ha maggiormente condizionato, spesso negativamente, le nostre imprese in questi ultimi decenni, assorbendo tutte le energie e le risorse finanziarie e trascurando così altri investimenti come quelli commerciali e organizzativi. Sicuramente il web, la stampa digitale e la flessografia trasformeranno il nostro modo di produrre, ma quello che farà la differenza sarà lo sviluppo di un nuovo modello di business con il cliente.
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“Le nostre aziende devono sviluppare un servizio di consulenza tecnica e ambientale per ricercare materiali e soluzioni sempre più innovative”
IL PERSONAGgIO
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In base ai dati recentemente forniti da Piero Capodieci, presidente Assografici e Federgrafica, l’industria cartotecnica, a differenza di quella grafica, avrebbe riagganciato la ripresa, soprattutto negli imballaggi flessibili e nel cartone ondulato. Conferma di aver notato segnali di ripresa all’inizio di quest’anno nel segmento di mercato in cui opera? Sì, il settore cartotecnico ha risentito solo parzialmente della crisi globale e dei fenomeni come la delocalizzazione produttiva, e già nel 2010 molte aziende hanno ampiamente recuperato i volumi persi negli anni precedenti. Uno dei motivi è che quasi il 50% del mercato cartotecnico si rivolge al settore alimentare che, seppure con tassi minimi, è comunque sempre cresciuto. Quest’anno ci sono segnali di ripresa anche in altri settori, ma a differenza di quello alimentare, che è abbastanza omogeneo, nel medesimo comparto esistono aziende che hanno riagganciato la ripresa e altre invece che continuano ad “annaspare”. Il tema centrale è che la crescita delle nostre imprese non può essere solamente legata alla bassa crescita del PIL italiano. Si devono quindi affrontare nuove strategie di marketing e sviluppare nuovi mercati. Quali sono secondo Lei le tecnologie vincenti per il prossimo futuro? Non sono particolarmente appassionato alla tecnologia se questa non è propriamente innovativa e brevettabile. Oggi, in generale, qualsiasi tecnologia in breve tempo può essere messa a disposizione di molti competitor e quindi non assume più un’importanza distintiva. Ciò che farà la differenza sarà l’implementazione di nuovi modelli organizzativi e produttivi che rivoluzioneranno il modo di produrre anche nei Paesi ad alto costo di manodopera. Il nostro Gruppo, ad esempio, da alcuni anni ha rivisto completamente il proprio modello logistico e produttivo, ha ridisegnato l’intera azienda secondo l’approccio della lean manufacturing, nato in Toyota, che ha rivoluzionato l’intero modo di produrre auto nel mondo e che ora con successo si sta diffondendo in molte realtà manifatturiere. Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati che stiamo ottenendo: aumento della flessibilità del 25%, riduzione del capitale investito in scorte del 50% e dei tempi di evasione ordine del 30%. Sono dati che parlano da soli... Negli ultimi tempi si assiste alla tendenza a eliminare il packaging superfluo, in modo da contenere gli sprechi e ridurre l’inquinamento ambientale. Che cosa pensa del binomio packaging-ecologia? Penso che questa nuova tendenza sarà per noi un’opportunità. Oltre al prodotto, le nostre aziende dovranno affiancare un servizio di consulenza tecnica e ambientale per coprogettare astucci a basso impatto ambientale e ricercare materiali e soluzioni sempre più innovative. Su questo Lucaprint Group ha investito molto: negli anni infatti abbiamo affiancato alla certificazione della qualità UNI EN ISO 9001, la certificazione ambientale UNI EN ISO 14001. Nell’ambito della sicurezza e igiene alimentare nel 2009, primi in Italia, abbiamo ottenuto la certificazione UNI EN 15593 e l’anno scorso la UNI EN ISO 22000. Proprio quest’anno realizzeremo il nuovo centro ricerche del Gruppo che ha come focus principale la ricerca e la sperimentazione di nuovi materiali a basso impatto ambientale e la riprogettazione dei nostri astucci e imballi con l’obiettivo di ridurre in maniera significativa la quantità di cartoncino utilizzato. Il cliente sta molto apprezzando questo nostro approccio. Ci affianchiamo ai nostri clienti nella scelta del materiale, non per sostituire il cartoncino che è già “amico dell’ambiente” perché facilmente riciclabile e a bassa emissione di CO2 (carbon footprint), ma per ottimizzare e razionalizzare il suo utilizzo.
IPI 124/11
Alberto Luca è nato a Bassano del Grappa (Vicenza) 46 anni fa. Laureato a Padova in Scienze politiche, ha iniziato la sua carriera lavorativa come consulente alla Jmac di Milano, società italo-giapponese che ha introdotto in Italia le metodologie della “lean production” sviluppate alla Toyota. Dopo quattro anni è tornato nel Veneto per lavorare nelle aziende di famiglia e dal 1995 si occupa del settore grafico-cartotecnico dove ha seguito le varie acquisizioni. Attivo nel mondo associativo confindustriale, ha ricoperto anche gli incarichi di presidente dei Giovani imprenditori di Vicenza e di vicepresidente di Confindustria Vicenza. Oggi è presidente della Sezione grafici, cartai, cartotecnici di Vicenza e fa parte della giunta Assografici di Milano. Molto sensibile ai temi della formazione, da circa quattro anni è vicepresidente della Fondazione Cuoa, la più importante Business School del Nord Est, presieduta da Vittorio Mincato. Lucaprint Group opera nel settore grafico e cartotecnico da più di cinquant’anni. Grazie alle recenti acquisizioni, si colloca tra le prime dieci cartotecniche italiane (120 addetti, 17 milioni di euro di ricavi con una quota export del 25%). Il Gruppo è costituito da Lucaprint, Sa.Ge. Print e WorkUp, con sedi in Veneto e Friuli. La missione del Gruppo è offrire una gamma completa e integrata di prodotti grafici e cartotecnici (cataloghi, prodotti grafici in genere, packaging, astucci di cartoncino teso e accoppiato in microonda, espositori, materiale POP) e di servizi multimediali (siti web, cd-rom).
interviste aziende grafiche
L’internazionalizzazione è secondo lei un elemento da “coltivare” da parte di aziende grafiche e cartotecniche italiane forse ancora troppo dipendenti dal mercato locale? Cinque anni fa la nostra azienda esportava in maniera del tutto occasionale fornendo alcuni clienti italiani che avevano siti produttivi in Europa. Nel 2010 la percentuale dell’export ha raggiunto il 25% e il nostro target è di arrivare al 40% entro il 2012. Solo un mercato globale permette di svincolarsi da logiche prettamente locali o da situazioni contingenti. Il mercato italiano, è risaputo, dà pochissime soddisfazioni in termini di marginalità per la presenza di molte cartotecniche che a volte vendono a prezzi svincolati dai reali costi di produzione. Che cosa pensa delle aggregazioni? L’unione fa davvero la forza? La nostra storia ci ha insegnato che unire esperienze e realtà diverse è una scelta giusta che dà molte soddisfazioni. In questi anni il nostro Gruppo è cresciuto prevalentemente attraverso acquisizioni, rilevando quattro società nel settore grafico cartotecnico: Veneta Print e Ives Grafica nel Veneto, Savio Print e Grafiche Geap nel Friuli. Dal processo di riorganizzazione societaria e di fusioni sono nate due società: la Lucaprint a Vicenza e la Sa.Ge.Print a Pordenone. Oggi, dopo un periodo di consolidamento, stiamo valutando alcune nuove opportunità e sperimentando forme diverse di aggregazione. Secondo lei vincerà il modello di azienda che opera nel settore a 360 gradi oppure quello dell’azienda specializzata in una nicchia? Ritengo che la risorsa critica sia il cliente, che è sempre più difficile da intercettare. Allargare il proprio sistema di offerta per poter aumentare la propria penetrazione sarà uno dei fattori di successo. Ovviamente sempre con una specializzazione nel modo di produrre, per essere comunque competitivi. Quanto è importante una corretta gestione delle risorse umane dentro un’azienda e che vantaggi può comportare un passaggio generazionale ben riuscito? Noi investiamo il 3% dei ricavi in formazione, erogata a tutti i livelli. Le aziende vincenti sono fatte da uomini capaci, motivati e soprattutto ben formati. Il passaggio generazionale è l’occasione per introdurre maggiormente la cultura della formazione continua e del cambiamento. Che tipo di sfide e rischi sta affrontando la sua azienda per continuare a essere competitiva su un piano nazionale ma anche internazionale? Ogni decisione porta con sé un rischio ma è l’unico modo per continuare a esistere. La vera sfida che il nostro Gruppo dovrà intraprendere è diventare in pochi anni una realtà internazionale con siti produttivi nei paesi emergenti come l’India o il Brasile. Non sarà facile ma sono certo che ce la faremo.
IPI 124/11
Come si sta muovendo la sua società dal punto di vista degli investimenti tecnologici, delle possibili acquisizioni e del riposizionamento sul mercato? Negli ultimi tre anni abbiamo investito oltre 9 milioni di euro in nuovi impianti per aggiornare tecnologicamente i nostri siti produttivi. Nei prossimi anni concentreremo gran parte delle nostre energie e risorse nella ricerca di acquisizioni di aziende a noi complementari e allo sviluppo dei mercati esteri.
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Interviste fornitori industria grafica
Antonio M. Perez
Ottimismo sull’evoluzione futura del settore
Il presidente e CEO di Kodak illustra il suo punto di vista sul nuovo assetto che il settore delle arti grafiche avrà dopo la recessione economica e le potenzialità della stampa inkjet ad alta produttività. Quanto è stato duro l’impatto che la crisi economica ha avuto su un’azienda di livello mondiale come Kodak? La crisi ha colpito tutti e ovunque in modi diversi. La nostra strategia aziendale ci aiuta a resistere, ma la situazione economica certo non aiuta. Dal nostro punto di vista possiamo distinguere 3 aree: Asia Pacifico, in cui la crescita è spettacolare (con un +25% nella Graphic Division); Europa, in cui non si percepisce ancora con chiarezza quando la ripresa si consoliderà; e gli USA, in cui vi è un timido cenno di ripresa nell’aumento della produttività e della domanda. Esistono buoni motivi per pensare che la stampa inkjet sia destinata a “invadere” alcuni segmenti di mercato fino a oggi dominio esclusivo della offset. Qual è la sua opinione? Nel corso degli ultimi 15 anni la tecnologia inkjet si è guadagnata una solida reputazione nel settore per velocità di stampa, qualità delle immagini e flessibilità di utilizzo dei supporti. Comunque, la maggior parte delle industrie di tutto il mondo non ha ancora abbracciato completamente la tecnologia a getto d’inchiostro continuo, sulla base della convinzione che sia impossibile modulare adeguatamente la dimensione delle gocce fino a ottenere un livello di qualità tale da giustificare la sostituzione dei sistemi offset utilizzati oggi. La nostra macchina da stampa Prosper, basata sulla tecnologia Kodak a getto d’inchiostro continuo, unisce le migliori qualità del procedimento offset – qualità fotografica, basso costo per pagina, alta velocità, flessibilità di utilizzo dei supporti – e la possibilità di offrire la stampa di dati variabili. Così le macchine da stampa Kodak Prosper, che utilizzano questa tecnologia, rivoluzioneranno il settore? Ne sono convinto. Le caratteristiche migliori offerte dai sistemi offset sono la stampa di grandi quantità di pagine al minuto (4.000 ppm), una qualità fotografica per meno di € 0,01 (a pagina) e la possibilità di utilizzare quasi tutti i supporti. Il rovescio della medaglia è che non consentono la stampa di dati variabili. Con Kodak Prosper si può fare tutto questo. La tecnologia di stampa elettrofotografica presente sul mercato oggi può stampare solo 100-150 pagine al minuto, la stampa di una pagina costa circa € 0,06-0,09 e ha limiti di utilizzo per quanto riguarda i supporti stampabili. Con le Prosper anche questi problemi sono risolti. Queste macchine usano la tecnologia inkjet Kodak Stream, garantendo le caratteristiche di base offerte dalla stampa offset: 4.000 pagine al minuto per € 0,01 a pagina, qualità fotografica, ampia scelta di supporti, oltre alla stampa di dati variabili. Sulla base di queste caratteristiche, riteniamo che molti dei lavori ora realizzati in offset o con la stampa laser verranno assorbiti dalle macchine da stampa Prosper.
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Kodak quando ha capito che era questa la strada da seguire? Kodak ha sviluppato la tecnologia Stream alcuni anni fa. Nel 2003 abbiamo iniziato a investire
“Le aziende di stampa in USA e in Europa dovranno riorganizzarsi e rendersi conto che la crescita non sarà più come nel passato”.
“La macchina da stampa Prosper, disponibile in b/n e a colori, unisce le migliori qualità del procedimento offset alla possibilità di offrire la stampa di dati variabili”.
pesantemente in questa tecnologia per sviluppare la Prosper. Sapevamo che ci sarebbero voluti alcuni anni per sviluppare la tecnologia e metterla a punto per il mercato – non solo per il direct mail promozionale e i libri, ma anche per il packaging, il tessile, il settore industriale e altre lavorazioni. Sappiamo di aver preso la decisione giusta. Sin dall’inizio la nostra strategia mirava alla convergenza tra riproduzione digitale delle immagini e scienza dei materiali. Riteniamo che in questo Kodak abbia un vantaggio rispetto alla maggior parte della concorrenza. L’ingresso di Prosper nel mercato decreterà la fine della stampa offset? Il mercato della stampa è molto grande, con numerose applicazioni differenziate. Per ancora molti anni avremo ambienti misti e il mercato sarà suddiviso in diverse tecnologie. Con il tempo le tecnologie più produttive, come la Prosper, continueranno ad acquisire quote sempre più consistenti di lavorazioni e applicazioni. In parti del mondo in cui la crescita è rapida, le aziende salteranno alcune delle fasi da noi attraversate in Occidente. In Asia, ad esempio, si prevede che le aziende abbandoneranno gli esistenti sistemi a capacità limitata per passare direttamente alla tecnologia più moderna come appunto quella inkjet ad alta produttività. I flussi di lavoro sono importanti quanto il sistema. Come Kodak aiuta gli utenti? Questo settore ha un disperato bisogno di incrementare la produttività. Il sistema migliore per farlo è quello di inserire un software di gestione per il flusso di lavoro unificato che gestisca diversi lavori e diverse tecnologie operanti contemporaneamente nell’ambiente misto che ho appena descritto. Per offrire una tale soluzione di gestione unificata abbiamo combinato le nostre risorse interne e le nostre conoscenze di gestione del colore con l’acquisizione di Creo. Insieme, abbiamo costruito un’organizzazione mondiale per le soluzioni commerciali per la gestione del flusso di lavoro.
IPI 124/11
In sintesi, quale sarà il nuovo volto dell’industria grafica mondiale una volta che la crisi sarà finalmente finita? Sono molto ottimista sul futuro del settore della stampa. La forza economica e il potere di acquisto di Stati Uniti ed Europa sono ancora molto importanti. Ma la forza intrinseca dell’Asia e della sua popolazione – e nel settore della stampa i numeri delle persone fisiche contano quanto i titoli accademici e il reddito – trasformerà la recessione in ripresa. Le aziende di stampa negli Stati Uniti e in Europa dovranno riorganizzarsi e accettare il fatto che la crescita in futuro non sarà più quella che hanno conosciuto in passato. La moderna tecnologia di stampa supererà anche gli svantaggi delle pagine stampate, ad esempio i tempi di consegna più lunghi rispetto a Internet. Si potranno personalizzare e stampare le pagine all’istante. La pagina stampata acquisterà così maggior valore, assumendo un ruolo chiave nella spesa per i supporti multimediali. Sono convinto che questo settore abbia davanti a sé un futuro entusiasmante.
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Medprint 2011
Chiusura in bellezza
La fiera dedicata all’industria grafica del Centro-Sud ha offerto segnali di ottimismo e fiducia nella ripresa. Ottima l’affluenza alla mostra, che ha attirato 8.500 visitatori, stesso numero di quattro anni fa, quando la crisi non aveva ancora investito il settore.
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A Medprint si respirava un’aria di grande positività e di fiducia, quella di una “community” che, al di là di una crisi conclamata, non voleva lasciarsi sfuggire l’occasione di essere presente all’unico evento di settore dell’anno dedicato al Centro-Sud. Una sensazione che ha trovato conferma nei dati di affluenza: 8.500 visitatori, lo stesso numero registrato quattro anni fa, quando la crisi non aveva ancora investito così pesantemente il mercato. Un risultato che non solo offre un segnale di ottimismo, ma che esprime anche l’interesse verso questa manifestazione che, edizione dopo edizione, si è ritagliata un ruolo centrale nel Centro-Sud per gli operatori dell’industria grafica, editoriale e della comunicazione. Molto affollati anche gli incontri e i seminari sviluppati in parallelo alla mostra, come quello su “Stampati e stampatori green” curato dall’Accademia del Poligrafico, il convegno su “Quale futuro per le arti grafiche?”, dove si è parlato di eBook e nuove tecnologie, o l’evento sponsorizzato da Grafiche Mercurio, dedicato al tema della nobilitazione come mezzo per dare valore aggiunto agli stampati, e che ha registrato una calorosa partecipazione di grafici, buyer e uomini della comunicazione. Grande successo anche per il “Creativity Day”, evento dedicato alla formazione ed esposizione di progetti creativi in ambito di grafica, design, comunicazione e arte digitale, che ha registrato 711 iscritti. «Il segnale che si coglie da Medprint tonifica un settore reduce da una crisi particolarmente pesante», ha commentato Guido Corbella, amministratore delegato di Centrexpo. «Il tonfo del mercato nel 2009 è ormai alle spalle e la risalita è cominciata, cosa che trova peraltro riscontro nella soddisfazione espressa da numerosi espositori che hanno registrato buone prospettive d’investimento da parte dei visitatori». Insomma, un segnale di ottimismo, una voglia di guardare avanti che fa affiorare il ruolo importante della carta, ovviamente con la consapevolezza che i nuovi media aprono scenari ancora da esplorare, rendendo così incredibilmente ricco l’universo della comunicazione.
fiere arti grafiche
hei flexibility per MacchinGraf a Medprint La combinazione tra applicazioni offset e digitali offre un nuovo livello di flessibilità agli stampatori commerciali
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Nei 200 mq di stand, Macchingraf, sotto il tema HEI Flexibility, ha voluto rafforzare il proprio messaggio di fornitore di soluzioni integrate presentando una produzione integrata live. Dal workflow Prinect al CtP, alle macchine da stampa digitale Canon ImagePress 6010 e Heidelberg Speedmaster SM 52 Anicolor. In dimostrazione il libretto della Costituzione Italiana da lasciare ai visitatori che hanno potuto portarsi a casa un ricordo dei 150 anni della nostra unificazione; un esempio pratico che ha mostrato come stampa digitale e offset possano essere combinate per far fronte alle esigenze dei print buyer e dei loro clienti. La lavorazione prevedeva la stampa del contenuto con la Canon ImagePress 6010, la copertina con la Speedmaster Anicolor e la finitura con la brossura Eurobind 600. Ad arricchire il portafoglio prodotti anche la plastificatrice Autobond Mini TPM per plastificare lo stampato su entrambe i lati e il tagliacarte Polar 78 XT. A conferma del successo di pubblico annunciato dagli organizzatori, Medprint è stata una buona occasione per presentare con 3 dimostrazioni al giorno e 5 lavori diversi il funzionamento della nuova tecnologia Speedmaster Anicolor che con il nuovo gruppo di inchiostrazione ha suscitato l’interesse dei visitatori, tra cui anche stampatori digitali alla ricerca della qualità offset per brevi tirature in formato A3. Un esempio ideale di come armonizzare allo stesso tempo gli sforzi economici ed ecologici grazie alla capacità di ridurre gli scarti del 90% e i tempi di avviamento del 40%. Per maggiori informazioni: www.macchingraf.it
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Digital Printing Forum
Nuove sinergie, nuove strategie Aspetti tecnici e normativi, trend di mercato, comunicazione stampata ed editoria: questi i temi trattati.
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Seguendo il consolidato modello che propone tavole rotonde e dibattiti intervallati da ricerche di mercato e update tecnologici, il 16mo Digital Printing Forum organizzato da 4IT Group lo scorso 23 febbraio a Milano ha proposto elementi di riflessione con gli interventi dei relatori moderati da Enrico Barboglio, segretario di Asso.It e Xplor Italia. Ralph Schlözer, direttore della divisione europea On Demand Printing and Publishing di InfoTrends, ha aperto i lavori presentando lo scenario del mercato della stampa digitale di produzione, sottolineando che non si può ancora parlare di reale ripresa nel nostro settore. E questo vale in particolar modo per l’Italia, dove il livello del business è notevolmente inferiore rispetto a quello degli altri Paesi dell’Unione Europea. È bene essere realisti: è in corso un parziale recupero dei volumi persi ma è chiaro che i precedenti livelli non verranno più raggiunti. Inoltre il numero di aziende grafiche è destinato a ridursi, anche se non tutti i segmenti dell’industria grafica subiranno un declino. Quali stampatori avranno successo nel futuro? La risposta di Schlözer è «chi avrà un differente approccio al mercato, impiegando le proprie forze per ottimizzare la catena di produzione, pensando a nuovi modelli di business e svincolandosi dall’idea antiquata della vendita della semplice pagina stampata». Il consiglio dell’analista tedesco è quello di utilizzare la stampa digitale come strumento integrato nel flusso produttivo e trasformare la stampa da “spam su carta” a forma di comunicazione a valore aggiunto. La comunicazione stampata e i relativi modelli di business legati al cross-media e al web-to-print sono stati protagonisti della tavola rotonda. Creatività generatrice di messaggi che convincono all’acquisto: per Maurizio Audone, presidente di Adverteaser, «l’obiettivo dei nostri clienti non è comunicare ma vendere. Dunque il nostro compito è dare attenzione al cliente per indurlo all’acquisto, ottenendo risultati misurabili; ciò cambia completamente il rapporto dell’agenzia di comunicazione nei confronti dei committenti». Impossibile continuare a considerare lo stampato come entità a sé stante, va valutata l’efficacia del progetto di comunicazione nell’insieme, anche con il lavoro dello stampatore. Sono cambiamenti importanti quelli che avvengono in un’azienda di
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“Bisogna essere realisti: un recupero è in corso, ma non si raggiungeranno più i livelli precedenti”. Ralf Schlözer (InfoTrends)
eventi comunicazione
Le tavole rotonde erano moderate da Enrico Barboglio, segretario di Asso.It e Xplor Italia. I trenta relatori che hanno preso parte all’evento erano analisti, imprenditori del settore, rappresentanti di aziende note ed esperti di comunicazione.
stampa che decide di proseguire nell’evoluzione. Lo ha illustrato Gaetano Grossi, direttore marketing e sviluppo tecnologico di Leaderform: «I grandi volumi del direct marketing non esistono più, le richieste vertono su comunicazioni sempre più mirate a target specifici e con maggiore qualità nel processo di comunicazione». L’impiego diffuso del web per lo scambio di documenti ha accelerato il passaggio dal b/n al colore nella comunicazione stampata, con conseguente crescita dei volumi della stampa digitale full color che diventa una grande opportunità per le applicazioni di direct mailing e transpromo. Una fotografia dei recenti mutamenti del mercato è stata fornita da Federico Tornielli, direttore commerciale del Gruppo Roggero & Tortia: anche le aziende più piccole e con volumi ridotti ora hanno accesso a soluzioni che erano prerogativa delle grandi realtà. «Per affrontare il fenomeno della segmentazione della comunicazione abbiamo adeguato il nostro flusso di lavoro interno e stretto una partnership con Posta Pronta, una web company che permette alle piccole aziende di inviare anche una sola lettera da pc». Il tema del web-to-print è stato introdotto da Vincenzo Cirimele, amministratore di PressUp, azienda che oltre alla stampa tradizionale offre soluzioni web, sviluppandole in collaborazione con i propri clienti: gli iniziali progetti pilota sono sostituiti da un’offerta strutturata, costruita sulla base delle esigenze degli utenti. «La nostra attività è partita dall’analisi del nostro target: l’utente italiano di servizi web-to-print ha un’età media di 50 anni contro i 24 dello straniero. La prima richiesta del cliente era trovare sul web un’offerta che andasse oltre i prodotti standard. Il nostro modello di business supera il paradigma che identifica il web-to-print con la stampa digitale: basandoci sul nostro background di tipografia abbiamo creato una sinergia tra offset e digitale per avere la massima resa nell’offrire i prodotti». Il caso Mail Boxes Etc., illustrato da Andrea Berzolla, ad di Direfarestampare, ha preso in esame la poca propensione del mercato italiano - in linea con quello europeo eccetto il Regno Unito - alla diffusione delle reti di franchising nel settore grafico. La scomparsa delle piccole tipografie rende difficile ai print buyer di minor dimensione trovare evasione alla loro domanda: è complicato rivolgersi alle agenzie pubblicitarie. Mail Boxes Etc., attraverso una piattaforma di web-to-print, offre ad essi un servizio completo di comunicazione integrata, compresa progettazione grafica e stampa di basse o alte tirature, grazie a piccole e grandi tipografie partner. Libri, periodici e quotidiani
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All’ordine del giorno del Forum un confronto sul tema dell’editoria libraria, periodica e quotidiana tra digitale e nuovi media coordinato da Fausto Ceolini, presidente di Xplor Italia. Il parere di Sergio Vitelli, segretario di Asig, sugli elementi che influenzano l’industria della stampa digitale è che, dal punto di vista sociale, la crescita del livello culturale ha determinato una forte presa di coscienza della ma>segue a pag. 72 nipolabilità delle notizie.
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fornitori packaging
Manroland
Medicinale originale o contraffatto?
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Al momento della vendita i consumatori possono verificare se un prodotto è originale utilizzando la macchina fotografica del loro cellulare. Nel progetto O-PUR, un codice individuale su ogni imballaggio permette di identificare i prodotti contraffatti.
Muovete le dita sulla carta che avete tra le mani, non è così liscia come sembra. Con un microscopio potete vedere chiaramente la sua superficie ruvida. Fibre di legno si intrecciano a caso creando una microstruttura unica. Aggiungendo colore al processo di stampa otterrete “l’impronta” perfetta di questo pezzo di carta poiché ogni fibra assorbe l’inchiostro in modo diverso. A occhio nudo non lo si può vedere, ma due pezzi di carta non asciugano nello stesso modo. Il progetto O-PUR, sponsorizzato dal Ministero federale tedesco per la Ricerca e la tecnologia, si basa su questo principio, per garantire la sicurezza e la tracciabilità dei prodotti originali. I risultati del progetto saranno a breve sul mercato. Insieme a Hochschule Mannheim, Fraunhofer-Institut für Physikalische Messtechnik IPM, EINS, epyxs, Pepperl+Fuchs e altri partner, Manroland sta sviluppando dal 2008 questo processo, che promette un’ampia applicazione industriale. È stato progettato in modo che la sua applicazione possa essere economica per i produttori, ma estremamente difficile da riprodurre da parte dei contraffattori. Inoltre, la protezione che offre al prodotto e ai consumatori dovrebbe essere facile da riconoscere e verificare. Solo nel momento in cui la contraffazione di prodotti non sarà più un affare lucrativo per i criminali, i prodotti saranno sicuri. In realtà, la catena di fornitura come noi la conosciamo è un metodo collaudato da tempo per la consegna di medicinali: società farmaceutiche forniscono i loro prodotti a grossisti stabiliti, dai quali le nostre farmacie di fiducia ricevono i loro prodotti. Data però la quantità di medicinali discutibili offerti via e-mail, non sorprende che medicinali contraffatti entrino in circolazione sul mercato. Sia che si tratti di copie scadenti o imitazioni di etichette, imballi o istruzioni d’uso, oppure di imballi già usati con marchi protetti e riempiti con prodotti di qualità inferiore o rubati, ci sono molte forme di contraffazione e nel peggiore dei casi può avere conseguenze disastrose per i pazienti. Come distinguere un medicinale originale da uno contraffatto? Fino ad oggi i produttori si sono affidati alle numerose possibilità offerte dalla stampa per rendere unico il loro imballaggio da un punto di vista ottico e tattile. Goffratura, colori, inchiostri, vernici, brillantezza aiutano i consumatori a cogliere le differenze tra un prodotto originale e uno contraffatto. Il progetto O-PUR, al quale partecipa anche Manroland, promette di andare molto più lontano per sventare i pirati di prodotti. >segue a pag. 72
Le imitazioni dei prodotti di marca non sono l’unica cosa che possiamo acquistare via Internet: sempre più spesso troviamo farmaci contraffatti. Come si può sapere se un farmaco è originale? Con altri partner Manroland ha sviluppato un processo semplice ed economico per determinarlo.
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Aspettando l’edizione 2011
Paola Sarco, Exhibition Manager Viscom Italia
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L’occasione giusta per contatti diretti Maria Giulia Casiraghi, responsabile comunicazione del Gruppo Litorama, sull’utilità di eventi come Viscom. Quali motivazioni hanno portato Litorama Group a introdurre la stampa digitale di grande formato in azienda e quali vantaggi economici ha comportato questa scelta? Uno dei principali core business di Litorama è il mercato delle affissioni, che negli ultimi anni ha subìto dei grandi cambiamenti e una forte contrattura nei numeri. Tirature sempre più basse, che sono passate dalle migliaia alle poche centinaia di pezzi, hanno reso la stampa offset poco competitiva sulle basse tirature, dove i costi fissi di avviamento e di lastre incidono troppo sul costo complessivo della stampa. Questa flessione, accompagnata da una richiesta di localizzazione delle campagne, dalla differenziazione dei soggetti e da prezzi all’osso, sono stati gli elementi che ci hanno convinto a integrare la nostra produzione con le tecnologie digitali. La stampa digitale offre oggi un’alta produttività e consente di produrre poche centinaia di pezzi con tempi di consegna ridotti, una buona qualità di stampa e costi competitivi. Per poter garantire un’alta qualità complessiva, sia in termini di servizio che di stampa, ci siamo dovuti attrezzare con le migliori tecnologie oggi proposte dal mercato. È stato difficile introdurre e integrare la nuova tecnologia nel reparto produttivo? Consigliereste questa scelta ad altre aziende grafiche del vostro calibro e perché? Per chi come noi arriva da anni di esperienza di stampa offset, il passaggio alla tecnologia digitale non ha comportato grandi difficoltà. Gli impianti sono tendenzialmente di semplice utilizzo e comunque meno complessi rispetto alle macchine da stampa tradizionali che invece, dal punto di vista tecnologico, richiedono l’esperienza di personale altamente qualificato. La grande differenza è soprattutto nella gestione del post-stampa che è solitamente molto diverso rispetto alla stampa tradizionale. Mentre quest’ultima, proprio per il fatto di essere caratterizzata da grandi tirature, richiede tendenzialmente lavorazioni successive di carattere industriale, la stampa digitale richiede un lavoro di post-stampa per lo più molto manuale. Il digitale è un mercato che offre buone opportunità di espansione, necessita però anche di molte risorse, per questo l’investimento per grandi aziende può essere interessante se però sapientemente gestito. Che importanza attribuite a fiere mirate come Viscom? Un’occasione di aggiornamento tecnologico o anche il luogo ideale per catturare idee su possibili nuove applicazioni? Viscom è una buona occasione per entrare in contatto diretto con le novità che il mercato propone. È il luogo giusto non solo per le innovazioni tecnologiche che vengono presentate, avendo la possibilità di vedere gli impianti all’opera e di toccare con mano il materiale prodotto, ma anche perché offre la possibilità di conoscere materiali innovativi per soluzioni e applicazioni originali. Il settore di espansione del digitale è potenzialmente infinito e la sua evoluzione molto accelerata, pertanto l’essere aggiornati in tecnologie e materie prime è di fondamentale importanza.
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«In attesa che si apra il sipario della 23esima edizione di Viscom Italia 2011, fiera internazionale della comunicazione visiva, il team di Viscom, in collaborazione con la redazione de Il Poligrafico, vuole dare voce in questo spazio a testimonianze di successo e anteprime sui protagonisti dell’industria grafica italiana. Viscom Italia offre una panoramica del mondo della visual communication, avendo da sempre rappresentato la vetrina preferenziale per la stampa digitale. Negli ultimi anni, in particolare, la manifestazione si è voluta presentare come il momento ideale per mostrare le novità e capire qual è il percorso d’integrazione possibile tra le tecnologie che operano in questo mercato per dar vita a nuovi modelli di business. Viscom Italia 2011 è il luogo per far incontrare domanda e offerta, proporre nuove soluzioni prima che il cliente lo richieda».
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Stampa senza stop
La possibilità di utilizzare fino a 4 bobine di carta di formato diverso consente di stampare senza interruzioni. di Cristina Rossi
Testine di stampa
Prodotte con tecnologia Canon FINE, le testine sono in grado di stampare fino a 305 mm di larghezza in un singolo passaggio.
3 Sette colori
Gli inchiostri dye-based (CMYK+ciano fotografico, magenta fotografico e grigio) sono alla base di sfumature uniformi e assenza di dominante colore.
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le caratteristiche tecniche Tecnologia: inkjet Canon FINE Input: RGB Colori: CMYK + C fotografico, M fotografico, grigio Velocità: 40 fogli/min (102x152 mm) Risoluzione: 2400x1200 dpi Tipo di inchiostro: dye-based Alimentazione carta: max 4 cassetti carta (grazie a paper deck opzionale) Bianca e volta automatica Tipo di carta: glossy, satin, luster, silky Larghezza bobina: da 127 mm a 305 mm Grammatura: da 165 a 275 g/m2 in base a tipo carta Applicazioni: stampe fotografiche e brochure di alta qualità Prezzo indicativo: 420.000 euro Disponibilità: inizio 2012 IPI 124/11
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A Colonia, in Germania, in presenza di una trentina di giornalisti europei, Canon ha mostrato un prototipo della nuova macchina inkjet, battezzata DreamLabo 5000, che segna l’ingresso del produttore giapponese nel mercato della produzione di stampe fotografiche e di brochure di alta qualità in basse tirature. Forte di 70 anni di esperienza nel settore fotografico e 30 in quello della stampa, Canon è attualmente l’unica azienda a offrire soluzioni che coprano l’intera gamma dell’imaging fotografico - dall’input all’output - e della stampa, spaziando dalle stampanti fotografiche per uso domestico alla stampa di produzione industriale. «Questo rappresenta un nuovo business per Canon», ha commentato Ryoichi Bamba, presidente e CEO di Canon Europe, Middle East e Africa, «e sono orgoglioso di annunciare non solo una nuova macchina, bensì una tecnologia destinata a rivitalizzare l’intero settore, aprendo nuove opportunità di business. Con DreamLabo 5000 Canon definisce un nuovo standard qualitativo per la produzione di stampe fotografiche e testo ad alta definizione». Sfruttando l’esperienza maturata nello sviluppo delle stampanti desktop PIXMA PRO e dei sistemi di grande
tecnologie inkjet
Una macchina per il mercato di produzione fotografica costituito da photolab specializzati di piccole e medie dimensioni, grandi aziende focalizzate nella stampa di scatti digitali, fotoalbum, libri e calendari fotografici, collage di foto e gadget fotografici, oltre a stampati on-demand come brochure personalizzate.
soli colori di quadricromia, l’inserimento dell’inchiostro grigio contribuisce alla riproduzione di immagini a colori e in b/n stabili, senza dominante colore.
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Sistema d’inchiostro a 7 colori
A differenza delle stampanti domestiche, in cui sia la testina sia la carta sono in movimento, la testina di stampa di DreamLabo rimane in posizione fissa. Utilizzata con la funzione automatica di stampa fronte/ retro, la nuova macchina è in
Il sistema è in grado di infondere alle immagini un senso di trasparenza tramite la riproduzione di blu accesi ad alta saturazione e gialli nelle aree luminose.
Tecnologia FINE
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formato imagePROGRAF, Canon ha messo a punto per il suo “laboratorio dei sogni” una nuova testina di stampa, in grado di stampare fino a 305 mm di larghezza in un singolo passaggio.
Brochure di alta qualità
grado di stampare un album fotografico formato A4 da 20 pagine in appena 72 secondi e 40 foto singole (10x15,2 cm) in un minuto. Il sistema ottimizza la produttività consentendo la sostituzione del serbatoio inchiostro e della carta durante la stampa. Utilizza inchiostri dye-based a 7 colori (CMYK+ciano fotografico, magenta fotografico e grigio) per fornire sfumature uniformi, soprattutto nelle aree più luminose dell’immagine. Inoltre, rispetto a sistemi di stampa che creano il grigio attraverso la combinazione dei
DreamLabo 5000 incorpora la tecnologia Canon FINE (Fullphotolitography Inkjet Nozzle Engineering), un esclusivo e accurato processo di fabbricazione delle testine di stampa. Tutte le sezioni della testina di stampa sono sviluppate in modo tale da poter garantire che le dimensioni degli ugelli, le porte di apertura di espulsione dell’inchiostro e le posizioni dei riscaldatori siano allineate con grande precisione e in un blocco unico. Ciò consente alle microscopiche gocce d’inchiostro di essere espulse nell’esatta quantità richiesta e con un posizionamento preciso.
Scatti singoli
La funzionalità opzionale Digital Photo Image Enhancement analizza le scene delle immagini, determinando le opportune correzioni per risultati di stampa ottimali.
Doppio alloggiamento dei rotoli carta
Il sistema di alimentazione a doppio alloggiamento consente, senza interrompere i processi di stampa, la sostituzione delle bobine carta esaurite e di continuare automaticamente la stampa utilizzando la seconda bobina. Inoltre un secondo sistema di alimentazione a doppio alloggiamento carta opzionale permette il caricamento di altre due bobine, consentendo un lavoro continuo di stampa e un’elevata produttività.
Album fotografici
Attraverso una migliore capacità di riprodurre colori scuri e profondi, la stampante è in grado di conferire alle immagini un forte impatto visivo.
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NEWS
notizie dalle aziende
Elettrofotografia a colori
Konica Minolta entra nel segmento “heavy” Dopo l’introduzione di bizhub PRESS C6000 e C7000 nel segmento di mercato light e mid production, Konica Minolta ha presentato l’ammiraglia della gamma bizhub PRESS C8000. Con questo sistema di stampa che si colloca nel segmento “heavy”, Konica Minolta intende rafforzare la propria posizione nel mercato Production Printing e diventare il brand di riferimento del mercato della stampa professionale. Progettata per le esigenze specifiche delle arti grafiche, bizhub PRESS C8000 utilizza tecnologie innovative per l’elaborazione e la ripetibilità del colore che garantiranno vantaggi competitivi agli operatori di settore.
Tecnologie come S.E.A.D. II (ScreenEnhancing Active Digital Processing), l’ultima evoluzione del toner a polimeri senza olio Simitri HD+, un’estesa capacità di gestione dei supporti carta con l’unità ICE (Inter-cooler Curl Eliminator) per permettere una gestione perfetta del post-stampa e accessori di finitura in linea professionali: tutto questo permette di offrire agli operatori della stampa di produzione nuove opportunità di business. bizhub PRESS C8000 è disponibile con tre tipi di controller per soddisfare tutte le esigenze degli stampatori professionisti. Infatti è disponibile con il Rip Fiery IC-306 che,
grazie ai suoi sofisticati tool di gestione, rappresenta una scelta innovativa ma ben collaudata, con il Rip Creo IC-307, che si integra perfettamente nei workflow più diffusi, e con il controller proprietario Konica Minolta IC-601, che oltre a disporre di una gestione colore professionale offre un’integrazione perfetta con le caratteristiche del motore e un totale supporto alle
applicazioni PageScope, come anche con la suite Print-on-Demand di Printgroove. Appena nato, il nuovo sistema di produzione bizhub PRESS C8000 ha già ottenuto da BERTL l’importante riconoscimento “Five-star Exceptional Rating”.
Progettata per le esigenze specifiche delle arti grafiche, bizhub PRESS C8000 utilizza tecnologie innovative per l’elaborazione e la ripetibilità del colore.
Konica Minolta Business Solutions Italia Tel. 02.390111 Servizio lettori n. 1
workflow
finishing
Fujifilm lancia XMF v3.1 e XMF Remote R6
Schobertechnologies a Interpack in maggio
Fujifilm ha annunciato le più recenti versioni delle soluzioni per flusso di lavoro cross-media XMF. XMF 3.1 è stata migliorata per consentire agli stampatori di automatizzare e snellire i processi di produzione ed è pertanto la soluzione ideale per la gestione di ambienti di produzione multi-processo complessi. XMF Remote R6, la più recente versione del modulo per la creazione di prove e l’inoltro dei lavori online di Fujifilm, garantisce un maggior controllo sull’inserimento dei commenti e facilita la collaborazione tra lo stampatore e il cliente. Grazie a XMF, ora il preflight e il rendering sono semplificati e inglobati in un processo a fase unica.
Schobertechnologies GmbH, una filiale della Schober GmbH Holding specializzata nello sviluppo e produzione di moduli e macchine speciali per l’imballaggio, sarà presente all’Interpack di Duesseldorf. Tra le soluzioni in esposizione la RSM-IML/MX, una macchina economica per piccole-medie tirature, disponibile con larghezza di banda di 260, 330 e 410 mm. Il modello MX include quasi tutte le collaudate tecnologie integrate nei modelli ad alta capacità come le fustellatrici rotative per alti volumi e i sistemi d’ispezione bobina automatici.
Schober Italiana, Tel. 02.87365477 Servizio lettori n. 3
Fujifilm Italia Tel. 02929741 www.fujifilm.it
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Servizio lettori n. 2
stampa digitale
Nuova inkjet HP con larghezza di banda di oltre 1 metro In meno di due anni HP ha migliorato le prestazioni delle proprie macchine inkjet in modo significativo, tanto da accorciare drasticamente la distanza tra le tradizionali offset e queste nuove tipologie di macchine digitali.
L’ultima nata si chiama T400 ed è stata presentata ufficialmente a Los Angeles, dove ha sede un’azienda grafica che sino ad oggi ha praticamente testato tutte le novità inkjet ad alta produttività sfornate dalla multinazionale: la O’Neil Data Systems. La nuova macchina, in grado di stampare su carta di grammatura compresa tra 40 e 350 grammi, si caratterizza per il suo formato e la sua produttività: la banda è larga 1.067 mm e la velocità massima è di 183 metri al minuto (4.926 pagine A4 a colori al minuto), pari a una capacità produttiva mensile di 140 milioni di pagine in quadricromia. È disponibile anche una versione da 122 metri al minuto. I mercati ai quali la “new entry” si indirizza sono i medesimi a cui si rivolgono le “sorelle” minori (T200, T300 e T350), ossia libri, transazionale, transpromo e quotidiani. Attualmente sono 25 le macchine inkjet HP installate in tutto il mondo, di cui una alla Rotolito Lombarda.
HP, Tel. 02.92121 Servizio lettori n. 4
stampa digitale
Più controller per la Ricoh Pro C901 Graphic Arts Edition In aggiunta al Creo C-81, i clienti hanno a disposizione altri due controller: EFI Fiery E-41 per una gestione avanzata del colore e del flusso di stampa, ed EFI Fiery E-81, una soluzione più performante per ottimizzare le operazioni di stampa. Tra le principali funzionalità del controller Creo C-81: supporto per Adobe PDF Print Engine 2 (APPE), supporto per la nuova libreria Pantone GOE, Colour picker per ottenere colori accurati su un’ampia gamma di supporti tramite uno spettrofotometro e nuovi plugin opzionali per una gestione avanzata del colore. EFI Fiery E-41 ed E-81 mettono a disposizione nuove funzionalità, tra cui Fiery image enhance per automatizzare la correzione del colore.
Ricoh Italia Tel. 02.91987100 IPI 124/11
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NEWS
notizie dalle aziende grande formato
Durst presenta in anteprima mondiale Omega 1 Lo scorso marzo Durst Phototechnick ha presentato a Medprint a Roma la nuovissima stampante inkjet UV Omega 1, un sistema che vuole definire un nuovo standard qualitativo per i produttori di insegne ed espositori, per i serigrafi, per i laboratori fotografici e gli studi professionali. L’azienda altoatesina ha messo a punto una macchina entry level ideale per produzioni industriali, che garantisce contemporaneamente una qualità di stampa Fine Art. La risoluzione fino a 1728 dpi, la tecnologia grayscale, l’ampio spazio cromatico, con opzioni “colori speciali” arancio e viola, grigio, magenta e ciano light, permettono di ottenere
una qualità di stampa eccellente. Inoltre, il trasporto di precisione delle testine, effettuato mediante un sistema avanzato di guide lineare e motore magnetico, garantisce una maggiore accuratezza nella definizione dei dettagli. Omega 1 combina l’esperienza decennale di Durst nelle tecnologie di stampa flatbed e roll-to-roll, offrendo la possibilità di stampare su materiali sia rigidi sia flessibili senza compromessi: Kappa®, Forex®, Dibond®, acrilico, supporti in legno con spessore massimo di 5 centimetri, e ancora fogli autoadesivi, carta, vinili PVC, fogli PE e tessuto. Contraddistinto da un design compatto, Omega 1 ha una luce di
stampa di 160 cm per una lunghezza “infinita”, mantenendo una velocità produttiva che può raggiungere i 35 m² all’ora. Per garantire prestazioni ottimali anche a bassi livelli produttivi, Omega 1 utilizza inchiostri UV universali di alta qualità. L’adesione degli inchiostri è eccellente su superfici rigide e non assorbenti, su materiali flessibili e anche su metallo, policarbonato e
acrilico, particolarmente importanti nella produzione della segnaletica. «I nostri prodotti si inseriscono in una fascia alta di mercato, ma con Omega 1 vogliamo avvicinarci ai clienti con esigenze produttive di alta qualità per piccole e medie tirature», ha detto Alberto Bassanello, direttore vendite Durst Italia.
Omega 1 è una soluzione entry-level ideale anche per chi vuole affrontare per la prima volta la stampa inkjet UV.
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Molte aziende italiane ed estere hanno scelto le nostre macchine e i nostri impianti perché consentono di risolvere in modo specifico e totale ogni problema di confezionamento e imballaggio con films plastici. Da oltre 45 anni operiamo nel settore applicando sempre le tecnologie più avanzate.
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opinioni gestione aziendale
Alberto Sironi
Questione di mentalità
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Si fa un gran parlare di multicanalità, anche noi abbiamo già trattato questo tema in diverse occasioni. Tuttavia non vorrei soffermarmi ancora sui tablet o sugli eReader oppure sul nuovo modello di business che sta avanzando inesorabilmente, quanto invece sulle reali difficoltà di approccio al nuovo da parte delle aziende grafiche. Si discute molto sull’eventualità che queste nuove tecnologie rappresentino una minaccia o un’opportunità per il nostro settore o, ancora, se siano destinate ad avere successo. Ora tutto questo non ha senso e risulta perfettamente inutile: la storia è già scritta e non dipende certo dalla nostra interpretazione. Al limite potremmo domandarci quale sarà la marca vincente o la tecnologia migliore, anche se ciò ha scarsa importanza per noi. È certo che i nuovi media eroderanno spazio alla stampa convenzionale diventando così un nuovo canale di distribuzione. Tuttavia non sta sicuramente a noi prevedere le dinamiche di questo scenario: è la globalizzazione che lo sancisce e ancora di più la voglia di possedere oggetti desiderabili, come è accaduto per i telefoni cellulari. Il problema è un altro: dobbiamo fare tutto il possibile per tenerci i nostri clienti. Questo significa salvaguardare il nostro mercato, fornendo servizi aggiuntivi orientati alle nuove applicazioni, poco importa se attrezzandoci internamente o rivolgendoci a terzi: questo sta nel Dna di ogni azienda, nel suo know-how e nelle modalità di interpretazione della propria attività. Mantenere la clientela differenziando la proposta è infatti più semplice che diversificare il mercato per conservare il prodotto, specialmente di questi tempi. Ricordo infatti che con l’avvento dei cd - quando lavoravo per l’azienda leader in Italia nella produzione di buste per Lp - ero convinto che, non essendoci più richiesta per quella tipologia di prodotto, dovessimo lanciarci alla ricerca di altri articoli cartotecnici. Il titolare decise invece di avviare, primo in Italia, l’attività di duplicazione dei cd, mentre io mi domandavo quale fosse il nesso tra questa produzione e le competenze di un’azienda grafica. Il grande insegnamento fu proprio questo: tenersi ben stretta la clientela anziché buttarsi nell’arena dei concorrenti che certamente erano più competitivi e avevano maggiore dimestichezza nel difendere il loro settore. Lottare, quindi, a denti stretti per restare leader dove si è conosciuti e dove si può far sentire il peso della propria esperienza. La grande paura non sono le nuove tecnologie che ci assediano ma l’inerzia delle nostre aziende, viziate da una mentalità che tende a cristallizzarsi sul prodotto piuttosto che a concentrasi sul mercato. Il pericolo è grande (purtroppo) perché per i nuovi player questa è certamente un’opportunità: loro non hanno dubbi e noi invece rischiamo di farci portar via i clienti da sotto il naso. Tutto questo mentre ci stiamo ancora una volta interrogando sul da farsi.
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SpazioEcologia Stampa sostenibile
Il sistema CtP “green” di basysPrint All’ultima edizione di Ipex, circa un anno fa, basysPrint presentò l’UV-Setter 857, un CtP basato su tecnologia UV che risponde all’evoluzione nel settore delle arti grafiche verso sistemi a basso impiego di agenti chimici. E sempre a Ipex un produttore leader annunciò una nuova lastra termica che non richiede più una fase di preriscaldamento a elevata energia nell’unità di sviluppo per stampare inchiostri UV.
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Che balzo in avanti... considerando che gli utenti di UV-Setter non hanno mai avuto bisogno di preriscaldare le lastre UV e conoscono la cottura delle lastre solo perché ne hanno sentito parlare. Ogni lastra UV negativa tradizionale supera le lastre CtP correnti (in particolare quelle termiche) 3 volte su 4 per tiratura, senza necessità di preriscaldamento e risparmiando completamente l’energia dei forni. Lo stesso produttore di lastre termiche ha poi annunciato che la nuova lastra utilizza una quantità minima di agenti chimici. Le lastre UV (negative) offrono questo vantaggio da tempo; anzi, tuttora consumano circa il 50% di agenti chimici in meno delle “migliori” lastre termiche e, allo stesso tempo, richiedono una pulizia della sviluppatrice molto meno frequente. Una sviluppatrice ad agenti chimici nel suo ciclo di vita riesce normalmente a produrre 2.000 m² di lastre, con la tecnologia CtP UV, e non è insolito che raggiunga i 4.000 m². Inoltre gli agenti chimici si possono tranquillamente eliminare
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di CHRISTOPHE LIEVENS*
nello scarico. Le lastre UV possono essere conservate perfettamente con il minimo impegno, sono più resistenti alle variazioni di temperatura e assicurano un bilanciamento di inchiostro e acqua ottimale. La sviluppatrice di lastre negative a basso utilizzo di alcali rappresenta la tecnologia chimica più sostenibile sul mercato, senza richiedere un prezzo superiore per lastra. Le lastre UV sono fino al 60% più convenienti rispetto alle lastre CtP con un consumo minimo o nullo di agenti chimici. Secondo gli esperti persino nei prossimi 10 anni le lastre tradizionali saranno sempre più economiche delle lastre termiche e viola, caratterizzate da processi di sviluppo e produzione particolarmente complessi.
I vantaggi ambientali legati all’utilizzo di CtP e lastre UV dal punto di vista di un produttore leader nel settore.
Sostenibilità non solo nella stampa… La tecnologia CtP UV appare imbattibile anche nella sostenibilità in fase di stampa. Una grande azienda grafica svizzera che utilizza il sistema CtP UV afferma che, anche grazie a questa tecnologia, è riuscita a ridurre il consumo di inchiostri del 15%. Ciò non sorprende, poiché le lastre UV assorbono rapidamente l’inchiostro, persino dopo l’arresto della macchina. Inoltre gli utenti dei sistemi CtP UV non conoscono il problema delle lastre graffiate. La sostenibilità del CtP UV non è limitata alle piccole tirature: sono proprio le lastre negative nelle grandi tirature a offrire le prestazioni migliori nel rapporto fra sostenibilità e volume di lastre prodotte. Una tiratura di 400-500.000 con lastre senza preriscaldamento né cottura è normale con la tecnologia CtP UV. Queste prestazioni non cambiano nella stampa con inchiostri UV: gli utenti dichiarano di produrre tirature da 100.000 o persino 200.000 senza problema. Durante lo sviluppo e la realizzazione della serie UV-Setter, il team dello stabilimento di produzione di basysPrint a Leper (Belgio) si è molto concentrato sulla sostenibilità, mantenendo il consumo energetico al minimo possibile, sia per motivi ambientali, sia per ridurre i costi per gli stampatori. Gli UV-Setter inoltre si distinguono per il consumo di energia tre volte inferiore durante l’esposizione delle lastre. Pertanto ripagano l’investimento anche dal punto di vista dei costi energetici. Naturalmente gli UV-Setter di basysPrint sono sostenibili non solo quando vengono utilizzati. La sostenibilità comincia dalla produzione della macchina nello stabilimento. Per questo motivo, sin dall’inizio Punch Graphix a Leper si affida all’energia eolica, per garantire che gran parte del proprio fabbisogno energetico venga coperto da fonti rinnovabili. Oltre a ciò, basysPrint presta molta attenzione ad assicurare che i componenti e le parti utilizzate negli UV-Setter siano conformi a RoHS, uno dei progetti di difesa dell’ambiente più complessi. RoHS (Restriction of the use of certain Hazardous Substances, restrizione all’uso di determinate sostanze pericolose) si riferisce ai due standard UE 2002/95/EG.
Lastre per tutte le condizioni climatiche La tecnologia CtP attualmente viene utilizzata in tutto il mondo. A causa di differenze nelle condizioni climatiche di alcuni paesi subtropicali (calore, umidità), molte lastre CtP offrono prestazioni insufficienti, parziali o adeguate solo a prezzo di notevoli sforzi tecnici. Questo non accade con le lastre tradizionali, che si sono dimostrate in grado di fornire ottimi risultati anche nei paesi a clima caldo o umido. È un fatto positivo che le lastre tradizionali non solo vengano prodotte in tutti i continenti, ma anche in un numero di paesi molto superiore a quello dei materiali termici/viola. L’utente infatti può scegliere prodotti nella gamma più ampia in assoluto e ha a disposizione forniture e supporto locali. Questi aspetti sono sempre più apprezzati in molti paesi e, ovviamente, anche le lastre diventano più convenienti, grazie alle distanze di trasporto più brevi. Ciò riduce il consumo energetico “extra” e le emissioni di CO2.
In Italia gli UV-Setter prodotti da basysPrint sono venduti da M.M. Forniture Arti Grafiche di Cannara (Perugia) www.mmfornitureartigrafiche.it
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stampatori orientati alla sostenibilità La migliore dimostrazione dei vantaggi ambientali degli UV-Setter di basysPrint è il numero di tipografie sostenibili che hanno optato per questa soluzione.
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Via Benigno Crespi, 30 - 20159 Milano Tel. 0269006395 - fax 0269006395 - info@taga.it
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Nata nel 1983, TAGA Italia si propone gli stessi scopi dell’omonima Associazione internazionale (TECHNICAL ASSOCIATION of the GRAPHIC ARTS) ed in particolare: •
1. promuovere e incoraggiare la ricerca nel settore, prestampa e stampa
•
2. migliorare la preparazione degli operatori, capireparto, direttori tecnici
•
3. diffondere la conoscenza tecnica nelle Arti Grafiche
•
4. organizzare meeting e curare pubblicazioni di settore, sia scientifiche che divulgative
•
5. tenere i contatti internazionali con TAGA USA e le associazioni tecniche di altri Paesi
•
6. far conoscere all’estero le esperienze e le tecnologie sviluppate in Italia
•
7. far conoscere in Italia studi e ricerche svolti all’estero
per avere accesso a tutti i documenti e ai test con soli 50 Euro! Informati telefonando alla Segreteria (02.69006395 solo mattina). Organi ufficiali: Il Poligrafico Italiano Rassegna Grafica.
SEDI TERRITORIALI TAGA Italia:
Genova - Roma - Firenze - Trento - Bologna - Torino - Verona - Venezia
Senser Druck, la prima tipografia ecologica in Baviera (Germania), di recente ha acquistato un nuovo CtP di basysPrint a basso consumo. Con una capacità di sviluppo di 4.000 m2, Senser pulisce la propria sviluppatrice solo quattro volte circa all’anno. Gli stessi numeri vengono forniti da Bonifatius Druck a Paderborn (Germania) dove si è scelta volutamente la combinazione di inchiostri senza oli minerali e sviluppo senza alcol: una metodologia rara ma altrettanto sostenibile. La tipografia, che impiega solo energia idroelettrica, ottiene una produzione di 4.000 m2 nella durata utile della soluzione. Neef & Stumme, nella Germania Settentrionale, ha molto apprezzato l’ecocompatibilità di questa soluzione a basso contenuto di alcali, che possono essere tranquillamente smaltiti nello scarico, nonché la stabilità dell’esposizione. La tipografia certificata Brimberg, di Aquisgrana, utilizza un UV-Setter basysPrint e cita, tra i vantaggi decisivi, sostituzioni di lastre meno frequenti, minore consumo di inchiostro, superiore stabilità di esposizione e minor prezzo per metro quadrato di lastre. L’epoca in cui le lastre negative erano molto più veloci appartiene al passato, grazie allo sviluppo ulteriore e costante delle lastre positive tradizionali. Oggi gli stampatori che scelgono una soluzione CtP in realtà optano per una specifica tecnologia di produzione delle lastre. Esiste un’intera gamma di fattori decisivi nella filiera produttiva di una tipografia che vengono perfettamente soddisfatti dalle lastre tradizionali. È sufficiente pensare all’elevata stabilità di processo, le ampie tolleranze, l’uniformità dei risultati finali, la resistenza ai graffi, la qualità ottenibile e, ultima ma sicuramente non meno importante, la riduzione sui costi. Senza dimenticare che, con una differenza di prezzo del 30-40% fra le lastre tradizionali e quelle termiche/al violetto, lo stampatore può risparmiare da 2 a 3 euro per metro quadrato della lastra, grazie a questa soluzione sostenibile di basysPrint. *direttore vendite e marketing di basysPrint
NEWS
“Le lastre UV consumano circa il 50% in meno di agenti chimici rispetto alle lastre termiche”.
calcolare le emissioni di co2
Dallo scorso gennaio, grazie a una collaborazione con ClimatePartner, un’agenzia di consulenti per la sostenibilità e la protezione ambientale focalizzata principalmente sull’industria della stampa, Manroland offre ai propri clienti sistemi di calcolo delle emissioni di CO2 personalizzati. Manroland ha inoltre messo a punto uno strumento, l’Ecometer, in grado di calcolare l’energia e le risorse richieste in base a informazioni specifiche del cliente e di offrire suggerimenti utili per migliorare la sostenibilità dei processi produttivi.
prodotti di consumo “green”
Heidelberger Druckmaschinen ha ampliato la gamma di prodotti di consumo con Saphira Eco che risponde ai severi standard industriali Nordic Swam ed EcoLabel. I primi prodotti includeranno lastre CtP, inchiostri, vernici, soluzioni di bagnatura e di lavaggio. La linea Saphira Eco risponde a 3 principi essenziali: sostituzione (quando è possibile i componenti minerali e sintetici sono sostituiti con fonti rinnovabili); riduzione (l’eventuale impatto di componenti che non possono essere sostituiti viene ridotto grazie all’introduzione di limiti severi); compensazione (gli utilizzatori possono compensare le emissioni di CO2 acquistando gli appositi certificati).
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Il Cantiere navale italiano nato in seno al gruppo francese Bénéteau ha scelto Burgo Respecta 100 satin per la stampa del catalogo della sua prima innovativa barca MCY 76. Il Cantiere adotta sistemi e tecnologie mirate all’abbattimento dell’impatto ambientale ispirandosi a principi di efficienza ed eco-sostenibilità, principi che appartengono anche a Burgo Group. Respecta 100, patinata ecologica con certificazione FSC 100% recycled, coniuga eccellenza qualitativa con il rispetto dell’ambiente. Grazie a fibre riciclate provenienti per la maggior parte dal riutilizzo di carte per ufficio selezionate, permette impeccabile resa cromatica, altissima qualità di stampa, chiara e definita riproduzione delle immagini. www.burgogroup.com
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È online il nuovo sito di Cartotecnica Favini, dedicato ai prodotti per scuola e ufficio. Il sito, che nasce dopo il lancio del sito corporate Favini, offre informazioni su tutti i prodotti: dai classici Calligraphy e Rismaluce, ai nuovissimi Favini Notebook, linea personalizzabile per l’ufficio e il merchandising che a breve potrà essere creata su misura in una sezione speciale. Il sito viene aggiornato in tempo reale su tutte le novità dei prodotti di Cartotecnica Favini. www.favini.com
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eventi
Sirio e food lifestyle: quando le eccellenze si incontrano
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patinata ecologica
Il lusso stampato su Respecta, carta prodotta con fibre riciclate
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carta & web
È online il nuovo sito di Cartotecnica Favini
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NEWS
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In occasione della sesta edizione di Taste, il salone dedicato alle eccellenze del gusto e del food lifestyle di Pitti Immagine, è stato realizzato un progetto (nato dalla collaborazione tra Fontegrafica, Guido Tommasi Editore, Studio Museo Achille Castiglioni e Fedrigoni) che vede la carta come protagonista indiscussa. L’originale e coloratissimo “mercato di carta” è un ingegnoso allestimento concepito dallo Studio Castiglioni in cui i libri si fondono con i colori e le texture delle carte Fedrigoni. Per l’occasione i libri sono stati presentati con uno speciale packaging, proposto da Studio Castiglioni, ideato e realizzato da Fontegrafica, che ha utilizzato le carte Sirio Dark Blue da 480+480+290 g e Sirio Cherry da 290. Il tutto racchiuso in un pratico shopper realizzato con Freelife Merida Scarlet. www.fedrigoni.com
Carta
&Supporti
Groucho Marx
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campionari
Romanzi, fumetti, dizionari... UPM ha la carta giusta
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carta per ufficio
Restyling per la linea Pioneer di Portucel Soporcel
naturale 100% riciclata
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Cocoon Offset scandisce il 2011 del gruppo Fiat
NEWS
“Trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l’accende, vado in un’altra stanza e leggo un libro”.
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UPM ha pubblicato “The Book of Senses”, un nuovo campionario che presenta la linea delle carte per libri che la cartiera propone. Quando il lettore posa gli occhi e le mani su un libro la vista, il tatto e l’udito sono continuamente stimolati. La scelta della carta è dunque importante quando si deve produrre un libro sia esso un fumetto, un romanzo o un libro d’arte. The Book of Senses stimola i sensi dei lettori con molti campioni, dalla gamma completa UPM Book fino alla collezione di carte per stampa digitale UPM Digi (Digi Color Laser, Personal e Print). Le carte del produttore finlandese si prestano a varie applicazioni editoriali: romanzi con copertina rigida e tascabili, libri di testo, manuali, dizionari e fumetti stampati con tutti i processi di stampa. www.upm.com/en/paper
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Pioneer, marchio di carta per ufficio premium del gruppo Portucel Soporcel, festeggia 8 anni di vita commerciale con il restyling dei propri rifasci. Mantenendo la presenza della figura femminile, questo refreshment rafforza il concept e il posizionamento del marchio: dinamismo, eleganza, professionalità e successo. Ciascuno dei 6 prodotti della gamma è proposto in un rifascio in cui l’immagine si associa alla rispettiva denominazione: Special Inspiration (80 g), Perfect Inspiration (90 g), Distinct Inspiration (100 g), Outstanding Inspiration (110 g), Exclusive Inspiration (160 g, lanciata nel 2005) e Shi Zen (80 g con il 30% di fibra riciclata). www.portucelsoporcel.com
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Sodalizio perfetto tra Cocoon Offset e le nuove agende 2011 del gruppo Fiat, realizzate da Milanoagende e destinate a clienti, fornitori e a tutti gli stakeholder istituzionali. Ogni impegno sarà veramente messo nero su bianco e dimenticarsene sarà impossibile grazie alla superficie ultra bianca di questo supporto, frutto dell’esperienza e della passione di Arjowiggins; l’unica carta naturale 100% riciclata e certificata FSC capace di offrire un punto di bianco paragonabile a quello di prodotti realizzati con sole fibre vergini. Cocoon è disponibile nella versione Offset, in un range di grammature che va da 80 a 300. www.burgodistribuzione.com 65
eventi quotidiani
Tecnomeeting
Materie prime, stampa digitale, retrofit rotative Temi interessanti negli ultimi tre eventi: il rialzo del prezzo delle materie prime, la stampa digitale, la flessibilizzazione delle rotative. Vi proponiamo i punti salienti emersi in questi incontri. Ho volutamente lasciato passare alcuni mesi dalla WAN-IFRA Italia per poter mettere in risalto gli aspetti più salienti dibattuti in quella occasione che ha sottolineato le reali problematiche in questo periodo di recessione. Ora è necessario ripartire e rilanciarsi verso una reclamata e auspicata, anche se “difficile... ma non impossibile!”, ripresa economica per la cui soluzione dobbiamo tutti lottare quanto più compatti possibile.
di SERGIO FACCHINI*
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A giugno, nella maratona della tre giorni romana, si dibatté a lungo sul confronto tra “Innovazione e Tradizione” per lo sviluppo della stampa in particolare dei quotidiani. Particolare “eco e scalpore” si levarono in seguito alle affermazioni di Giovanni Antonuzzo (Rotomail) sulle possibilità, che di fatto sono già realmente in atto, della stampa di alcune testate, a tiratura limitata, di quotidiani esteri in Italia con la tecnologia digitale. L’evento romano ha fatto da apripista ai successivi tre TecnoMeeting, che hanno ripreso alcune delle tematiche tecnologiche. In particolare il XIII TecnoMeeting di ottobre 2010, presso il Corriere dello Sport di Roma, ha avuto come argomento principale l’evoluzione dei costi delle materie prime, ovvero carta, inchiostri, lastre e prodotti chimici. Se da un lato i prezzi dei prodotti di consumo per la stampa sono in continua crescita, dall’altro si evidenzia la sempre più impellente necessità di diminuire e tenere sotto controllo gli scarti (carta, inchiostro), riducendo i costi di smaltimento e di impiego energetico. Una spiacevole sorpresa è stata riservata ai presenti: poiché il mercato della carta non va bene e sono in previsione aumenti, nessuno dei fornitori invitati si è presentato all’appello, dando prova di quanto si vogliano mantenere differenziati i rapporti di discussione con i vari clienti, gruppi editoriali o stampatori. Questo disdicevole fatto dimostra inoltre quanto il nostro appello di “stiamo uniti”, una volta ancora, a causa del nostro carattere italiano di impostazione personalizzata delle trattative, sia caduto nel vuoto.
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eventi quotidiani
XIII Tecnomeeting. Giulio Dalla Chiesa (a sinistra), presidente Asig e ad della STEC-Corriere dello Sport, e Paolo Polidori, amministratore Media Stampa e Monza Stampa.
I produttori di inchiostro - Huber, Flint, Sun Chemical, Samor - si sono invece confrontati nelle discussioni per la fornitura degli inchiostri, evidenziando qualità, performance e costi, anche loro preannunciando possibili aumenti di prezzo. Per i caucciù si prevedono invece delle possibili ottimizzazioni ricorrendo all’impiego di nuovi materiali, in grado di garantire maggior durata al caucciù medesimo e cercando di mantenere i prezzi attualmente applicati. Alessandra De Pascalis, responsabile in Federchimica dei prodotti sensibili specifici per il settore delle arti grafiche, ha infine presentato una precisa analisi dei consumi di lastre negli ultimi anni e lo sviluppo crescente delle lastre processless. XIV TecnoMeeting a Milano
L’evento tenutosi lo scorso novembre presso la sede Fieg (Federazione italiana editori giornali) ha analizzato l’introduzione della stampa digitale nel mondo dei quotidiani. Attualmente gli esempi più interessanti di applicazioni si hanno certamente nella stampa dei libri, come si può vedere anche dalle recenti note apparse sul Poligrafico (n. 121 – febbraio 2011) relative alla recente installazione HP in Rotolito Lombarda. Tuttavia esistono esempi degni di nota anche nell’ambito dei quotidiani. Pensiamo al progetto già operativo della stampa digitale full color per la produzione della Gazzetta Ufficiale, presi prossimi tecnomeeting so l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato di Roma, che ha imboccato questa strada dopo aver valutato il • Maggio a Milano sul tema “Rapporto tra una corretta e grande risparmio sia in termini di tempo che di codoverosa manutenzione degli impianti e costi generali di sti reso possibile dal digitale. Grazie a questa scelta produzione” tecnologica, la Gazzetta Ufficiale può essere stampa• Settembre a Roma sul tema “La distribuzione futura e ta presto e bene, nel numero limitato e adeguato di multicanale dei prodotti editoriali” copie, garantendo qualità e velocità a costi inferiori e con scarti minimi. • Novembre a Milano sul tema: “Il mercato dei nuovi strumenti mobili e la loro influenza sul mercato dell’editoria”
Convocato lo scorso marzo presso la sede romana della Fieg, si è occupato di “Retrofit e flessibilizzazione delle rotative e impianti esistenti”. La discussione è partita da vari presupposti, tra cui: a) necessità di rendere sempre più flessibili gli stabilimenti per una stampa di tipo “ibrido”, per prodotti semi-commerciali; b) fare accettare dal mercato dei consumatori dei prodotti di buona qualità ma stampati con rotative cold-set ovvero senza forno e su carte più povere; c) si sollecitano i fornitori di carta e inchiostro ad adeguare e migliorare sempre più i loro prodotti, per rendere valido e operativo questo sogno produttivo iniziato, ideato e studiato circa vent’anni or sono da Umberto Seregni. Nel corso della giornata è emerso quanto sia necessario cercare di migliorare e ottimizzare i tempi e i consumi delle macchine grazie all’impiego dei moderni sistemi di controllo elettronici. In Italia certamente non mancano aziende specializIPI 124/11
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XV TecnoMeeting a roma
eventi quotidiani
zate, quali Grafikontrol, Didelme Sistemi, Edigit, Schebo-Planex ecc. È stata poi la volta delle presentazioni dei produttori di macchine da stampa come KBA, Manroland e Goss. Claudio Minerva di New Age Italia, rappresentante di Goss International, ha offerto alla platea un elevato numero di concrete soluzioni applicabili alle esistenti rotative installate, per poter riconvertire la produzione verso il commerciale. Certamente la tecnica e i costi di modifica e aggiornamento delle rotative esistenti sono solamente la parte iniziale del discorso, in quanto poi la realtà si scontra con l’organizzazione del lavoro negli stabilimenti e con l’adeguata raccolta e distribuzione di tali prodotti. Non bastano, infatti, le rotative. A valle ci devono essere gli spazi per una raccolta con linee e stacker dedicati e attrezzati con adeguati pallettizzatori automatici ecc. Ma tutto questo, rifancedoci a validi esempi di stampa ibrida in Italia, basti pensare a Rotopress di Loreto, Grafica Editoriale Resto del Carlino a Bologna, Sedit a Bari, Il Sole 24 Ore a Carsoli e Centro Stampa Editoriale di Grisignano, seppure ognuno con macchine diverse, permette di dire ancora una volta che il futuro non solo è già iniziato ma è in realtà già operativo. Ben vengano dunque gli studi tecnici e le valutazioni dei costi per dare la possibilità di eseguire modifiche alle unità e alle piegatrici esistenti per adattarle alle nuove richieste di prodotti distribuibili sul mercato. *Funzionario dell’AICQ – Associazione Italiana per il Controllo della Qualità
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Bruno Peroni i protagonisti della stampa italiana
Quasi sessant’anni a far girare le macchine da stampa. Ma soprattutto a inventare quel che sarebbe stato prima impresso sulle lastre
e poi trasferito sulla carta. Girando l’Italia e il mondo con in valigia il “catalogo” delle idee. Sempre in anticipo sui tempi o, come diremmo oggi, sui trend.
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E sempre capace di innovarsi senza mai tradire la passione per la stampa e soprattutto la sua grande fede. Perché Bruno Peroni, milanese, classe 1911, prima ancora che un formidabile tipografoeditore-stampatore è stato un fervente cattolico fin da quando imparava il mestiere alle Grafiche Sirtori. Così, la provvidenza ha voluto che il primo cliente della neonata Grafiche A.L.M.A. (Arte Litografica Moderna Affini), aperta nel 1938 a Milano con una Aurelia grazie all’intraprendenza di tre soci (Mario Cavalleri, Ercole Grisani e appunto Bruno Peroni), fosse l’Università Cattolica di Milano per la quale nella prima sede di Via Venini si stampava materiale di cancelleria. E l’anima della nascente A.L.M.A. è il più giovane del trio: Bruno. Ha solo 27 anni, però è lui che gestisce e produce per mandato dei soci. E il 1938 rappresenta non solo l’anno in cui corona i sogni di mettersi in proprio, ma anche quello in cui porta all’altare Onorina, un grande amore destinato a durare tutta la vita.I primi tempi sono difficili, i mezzi finanziari scarsi ma tempra e volontà, inventiva e tanta voglia di lavorare permettono alla piccola tipografia di crescere. Arriva però la guerra. Milano diventa insicura. Mario, Ercole e Bruno decidono di spostare la fabbrica a Romano di Lombardia, nella Bergamasca. Finita la guerra, Peroni partecipa alle attività dell’Azione Cattolica milanese. Ed è allora che si rende conto che l’apostolato religioso ha un estremo bisogno d’irrobustirsi attraverso la comunicazione stampata. Così crea e propone alle Diocesi, a Istituti e Congregazioni la pubblicazione di opuscoli e periodici per la divulgazione del messaggio cristiano e delle opere apostoliche, ma anche per la raccolta dei fondi che le sostengano. Tra i primi, importanti clienti, ci sono i frati della Basilica di Sant’Antonio di Padova. Peroni, con il suo staff editoriale, li aiuta a creare il Messaggero di Sant’Antonio che si stampa proprio in A.L.M.A. Con l’indimenticato padre Mariangelo da Querceto promuove invece il Calendario di Frate Indovino, che diventerà un successo editoriale, diffuso in milioni di copie. Negli anni Cinquanta arriva il premio a tanto impegno e creatività: Grafiche Alma (che ha tolto i puntini nella ragione sociale) dispone del capitale per la costruzione a Milano, in Via Pezzotti,
i protagonisti della stampa italiana
Sepolto ad Argegno, sul lago di Como, l’epigrafe dovrebbe ricordarlo come uomo di fede, stampatore ed editore d’eccezione ma anche medico... mancato. Perché la sua grande passione è stata la medicina. Passione che l’ha portato, con l’amico erborista mons. Ranieri Boga, a produrre il noto Amaro Ambrosiano, elisir milanese per curare le vene varicose, come milanese è stato Bruno Peroni. Ma imprenditore senza confini per i successi scritti nel lungo calendario dell’Alma... del nuovo stabilimento. E l’apertura di un ufficio a Roma. Sono gli anni del boom economico e in Alma vengono installate due 4 colori Roland 100x140, le prime in Italia. Bruno non si accontenta dei traguardi tagliati. Decide di creare una divisione dedicata alla pubblicazione di opere dell’Arte figurativa. Nasce così la Riproduzioni d’Arte Alma, un catalogo di opere pittoriche stampate inizialmente su seta e tela, a cui seguiranno rame e alluminio. Si va dai formati piccoli, 7x9 cm, a quelli grandi fino a 80x120. Con questi nuovi prodotti (i più richiesti erano i fiori, n. 463 e 470 del catalogo, ricorda il figlio Maurizio che in quegli anni cominciava a dare il suo contributo in azienda e che oggi mantiene l’eredità paterna nel settore editoriale religioso) l’Alma, come ormai tutti la chiamano, si rivolge anche all’estero, prima in Europa poi nelle Americhe. Sull’onda del successo viene creata la divisione Edizioni Sacre Alma e nasce un catalogo ricchissimo di immagini, diplomi, biglietti, poster... Gli anni Sessanta sono quelli dell’avventura americana. Viene fondata la Alma Art Reproduction con uffici prestigiosi a New York in Fifth Avenue. Gli stampati delle Riproduzioni d’Arte Alma e di Edizioni Sacre Alma e i prodotti Saemec (società fondata da Egidio Mazzi, specializzata in cartoline e biglietti d’auguri, nella cui compagine societaria Peroni era entrato con l’amico commercialista Rivetta) vengono importati negli States, affidandone l’operatività a Giuseppe Mazzi, figlio di Egidio. Bruno, abituato a prendere la valigia e girare per mesi in Italia e in Europa in macchina con l’autista e tornare a Milano carico di ordini (a cominciare dai famosi “santini”) che assicurano lavoro e stipendio a 120 dipendenti, è talmente timoroso dei viaggi aerei che non riesce a vedere il risultato del suo lavoro sul campo, se non una sola volta quando, con la moglie Onorina, va negli Stati Uniti in nave. L’avventura al di là dell’Atlantico non ha però lunga vita: così decide di mantenere la presenza solo in America Latina e in Europa. Grande appassionato del lavoro, capace di vendere le sue idee “chiavi in mano”, stimato e rispettato dai suoi collaboratori con cui non si arrabbiava mai (indimenticabili i viaggi religiosi, tutti insieme, e quello a Roma in treno per l’Anno Santo 1950), Peroni è stato anche un ottimo maestro. Talmente bravo che gli allievi hanno imparato a muoversi da soli.
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Bruno Peroni è stato anche promotore, oltre che stampatore, di grandi successi editoriali del mondo cattolico, come Il Messaggero di Sant’Antonio e il Calendario di Frate Indovino.
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g Se ue segue dalle pagine precedenti (segue da pag. 44)
La tecnologia offre facile accesso a diversi strumenti digitali per diffondere l’informazione. I quotidiani sono stati penalizzati dall’eccesso di flussi di informazioni che arrivano da ogni parte e dalla stessa crisi economica che colpisce i ricavi pubblicitari degli editori di quotidiani portandoli da una media dichiarata di 600 mila a 400 mila copie di vendite giornaliere. Per Luca Leonardini, CEO di Censhare, in Italia la situazione più critica riguarda l’organizzazione dei contenuti. L’industria italiana approccia in modo culturalmente sbagliato il mercato: «La gestione dei contenuti non è solamente un problema tecnico ma una questione strategica: le aziende di stampa italiane perdono occasioni di business per un problema culturale e di time-to-market». Le realtà medio-piccole, più penalizzate nella capacità di investimento e di adeguamento dei modelli di business ai cambiamenti del mercato, pagano maggiormente questo scotto. In disaccordo con questa visione Carlo Emanuele Bona, ad di Promedia: la visione di un mercato lento e non preparato non riguarda la totalità delle industrie grafiche italiane. La sua esperienza diretta ne è un esempio: Bona è alla direzione di un’azienda che è stata in grado di dare la propria interpretazione strategica all’evoluzione del mercato operando una trasformazione dell’offerta di servizi editoriali. Dello stesso parere Giovanni
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Antonuzzo, ad di Rotomail: sono notevoli gli sforzi delle aziende che investono in innovazione e rischiano per essere più competitivi. Anche Joseph Marsanasco, direttore generale di Rotolito Lombarda, ha concordato nel sostenere che la situazione attuale del mercato costringe le aziende a rischiare con investimenti che non sempre hanno il ritorno previsto. Per Antonuzzo l’ambito dei quotidiani non è settore su cui un’azienda possa investire in tutte le fasi del processo: va stabilito un preciso piano strategico affinché l’aggiornamento tecnologico risulti sostenibile. La finestra produttiva dei quotidiani è troppo stretta per essere produttiva di per sé. la carta piace
Il valore della carta esiste ancora ma è cambiato il modello di offerta: la distribuzione libraria è stata rivoluzionata dall’editoria digitale e dal print-on-demand e il mondo dell’editoria ha sostituito il motto “produco e vendo” con quello “vendo e produco”. Dello stesso avviso Marsanasco, che rimarca quanto il volume di stampa rimanga costante nella quantità perché i cali di tiratura sono compensati dall’aumento dei titoli. Una tendenza che ha spinto Rotolito a soddisfare richieste anche molto basse, arrivando alla singola copia mantenendo equità di prezzo attraverso scelte tecnologiche: la soluzione a getto d’inchiostro di produzione HP collegata a una linea di finishing Müller Martini abbatte i costi
fissi avvantaggiando la stampa di basse tirature. Nuove sinergie, nuove strategie sono necessarie: la vittoria andrà ai più rapidi e intraprendenti. Auspicabile l’abbinamento tra digitale e rotative per accelerare il cambiamento. manroland
(segue da pag. 47)
Grazie a un codice 2D non più largo di tre mm, ogni foglio di carta diventa identificabile, distintamente, rendendo unico ogni imballo. La creazione di questa caratteristica di sicurezza non aggiunge assolutamente alcun costo poiché il codice è semplicemente stampato in un singolo gruppo stampa. I codici sono poi documentati con una macchina fotografica o uno scanner. Per il futuro è prevista l’installazione nella macchina da stampa di una macchina fotografica digitale ad alta velocità. Con “l’impronta” registrata e memorizzata in una banca dati centrale ogni imballo di un determinato lotto di produzione può essere identificato tramite il suo codice ed è possibile rintracciarne la sua origine. Per questa fase di decodifica i ricercatori hanno cercato tecnologie consolidate e ampiamente utilizzate. Cosa potrebbe essere meglio di un cellulare? Camere digitali integrate sono standard negli attuali apparecchi e di conseguenza la funzione di macchina fotografica combinata con un software speciale è ideale per lo scopo dell’O-PUR. L’utilizzatore fotografa il codice, i dati sono confrontati con
“l’impronta” registrata tramite Internet e l’utilizzatore riceve una conferma “Originale” o un avvertimento “Stop”. Non solo la carta ha una struttura di superficie chiaramente identificabile. Anche metalli, plastica e prodotti naturali di alta qualità, come legno o pelle, hanno strutture che permettono di rintracciare il prodotto con il codice. Buone notizie per i produttori e gli utilizzatori, brutte notizie per i contraffattori... i protagonisti
(segue da pag. 71)
E così, con gli anni, Istituti e Congregazioni si sono messi a stampare in proprio. Come il Messaggero di Sant’Antonio che darà vita a una grande industria grafica (Mediagraf). Il commendator Bruno non si perde d’animo. Diversifica la produzione e si rivolge al settore commerciale e pubblicitario. Sebbene Alma sia considerata la “tipografia dei santini”, i risultati non mancano: arrivano grandi e nuovi clienti come Sisal, Ibm, Enel. Così, per stare dietro alle nuove commesse, a fine anni Ottanta vengono installate due Nebiolo 120x160, a 4 e 5 colori. Perfette anche per soddisfare il mercato (di nuovo in Nord America) dei libri illustrati. Con la caduta del “muro di Berlino”, Alma si affaccia anche nell’Europa Orientale e stampa libri di pregio per editori polacchi e russi. Ma siamo ormai agli epigoni di una storia imprenditoriale che finisce con la morte di Bruno Peroni nel 1996.
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