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Ritorno al Futuro
EDITORIALE Ritorno al Futuro ................................... 9
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SCENARI Al via la Transizione 5.0. Sposa la strategia REPowerEU ............. 20 Bilancio di sostenibilità, protezione dei dati personali e standard di riferimento.........22 10 consigli per applicare l’IA generativa nelle aziende..................26 AI e ML ci aiuteranno a lavorare meglio?.................................27 L’IA diventa programmazione: l’artificialità dell’intelligenza arificiale generativa...............................34
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Gli articoli con questo simbolo offrono contenuti multimediali
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INTERVISTA Luigi Seregni, una lunga e appassionata carriera in BOBST................................ 28 SPECIALE Il Libro del Futuro è “Liquido”............... 40 TECNOLOGIA Taglio digitale: parola d’ordine automazione.................46
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INSERTO Oro della Stampa 2023.........................51 PRINT CONNECTION Comunicazioni dalle aziende..................76
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n.218 Per il 2023, ogni numero de Il Poligrafico è una monografia il cui titolo cala idealmente l’industria del printing nel mondo del cinema. Perché la stampa con i suoi effetti speciali, con la trama avvincente del suo mercato e i suoi attori è anche spettacolo! Il prossimo numero sarà:
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R.E.A. Milano n. 1190227 Autorizz. Trib. Mi n. 512 del 26.10.85 Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli Autori. Dati e caratteristiche tecniche sono generalmente forniti dalle Case costruttrici, non sono comunque tassativi e possono essere soggetti a rettifiche in qualunque momento. Tutti i diritti sono riservati. Notizie e articoli possono essere riprodotti solo a seguito di autorizzazione dell’editore e comunque sempre citando la fonte. Testi e fotografie, qualora non espressamente richiesto all’atto dell’invio, non vengono restituiti. Desideriamo informarLa che il D.Lgs. 196/03 (Testo Unico Privacy) prevede la tutela di ogni dato personale e sensibile. Il trattamento dei Suoi dati sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e della Sua riservatezza. Ai sensi dell’art. 13 del Testo Unico, Le forniamo quindi le seguenti informazioni: il trattamento che intendiamo effettuare verrà svolto per fini contrattuali, gestionali, statistici, commerciali, di marketing; il trattamento, che comprende le operazioni di raccolta, consultazione, elaborazione, raffronto, interconnessione, comunicazione e/o diffusione si compirà nel modo seguente: archiviazione su supporto cartaceo e archiviazione informatizzata su personal computer. Il titolare dei dati è: Stratego Group srl nella persona del Rappresentante Legale. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è Enrico Barboglio (enrico.barboglio@strategogroup.net - via Cassanese 224 Segrate (Milano) - tel. 0249534500 - fax 0226951006). Al titolare del trattamento Lei potrà rivolgersi per far valere i Suoi diritti così come previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
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Il Poligrafico è la rivista italiana del Gruppo Eurographic Press www.eurographicpress.com
Direttore responsabile ENRICO BARBOGLIO enrico.barboglio@strategogroup.net Redazione ALEXIA RIZZI alexia.rizzi@strategogroup.net Hanno collaborato a questo numero: VALENTINA CARNEVALI, MICHELA PIBIRI, STEFANO PORTOLANI, RYAN MCABEE, PAT MCGREW, CATERINA PUCCI, FABRIZIO SALMI, FEDERICO SAPORITI, FRANCESCA SASSOLI, FEDERICO ZECCHINI Pubblicità MAURO TIRONI DEBORAH FERRARI LEONARDO VENTURI sales@strategogroup.net tel 02 49534500
Progetto grafico e impaginazione CRISTINA MASCHERPA Copertina Art direction: CRISTINA MASCHERPA Editore STRATEGO GROUP srl Via Cassanese 224 – C.D. MilanoOltre 20054 Segrate MI tel. 02 49534500 www.stampamedia.net Stampa PressUP - Nepi (VT) www.pressup.it
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ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO •
NOMI • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218
Persone e aziende citate nel numero con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria
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4Graph Agfa AIE Albertini Emilio Albieri Paolo Albinetti Giorgio Alert Packaging Ambrosetti ANES Arabia Aldo ARGI Assocarta Assografici Ayming Italia Azul sistemi Bassanello Alberto Bianchi Michele BOBST Bobst Italia Bondioli Gianluca Brambilla Elisabetta Brooks Matt Callegari Renzo Camporese Canon Carnevali Valentina Cartiera Pirinoli Ceolini Fausto Cifré Alicia Cipolletta Innocenzo Comincini Fabrizio Covacho Lopez Julio CP Bourg Crawford Technologies Crédit Mutuel Equity D’Adda Maurizio De Gregorio Tiziana Di Mambro Biagio Diarpell Doelling Juergen Durst Easy Dot Eiseman Leatrice Elitron Elsevier Engelstadter Jorg ENIP-GCT Epson Erni Daniel Erredue Errelle Esanastri Espresso Communication FE Group Federaz. Carta e Grafica
36 2,12 16 16 14 16 78 26 16 46 83 10 10,16 21 14 14,80 16 28 28 47 62 12 60 4 17,40 61 11 61 41 16 15 43 15 36 11 10 15 36 15 15 14,80 78 10 48 43 41 16 78,81 11 32 48 70 26 31 10,16
Fedrizzi Cristina 31 FEP 43 Fespa Italia 25 Fiammenghi Luca 61 FINAT 16 Finlogic 13 Fiore Giacinto 26 Fisk Peter 41 Flamini 75 Fotocromo Emiliana 38 Fox Stuart 46 Franzoi Valentino 44 Fujifilm 7,13,82 Fustelgrafica 68 Future 41 Gallus 68 Galuppo Tiziano 54 GAPS 82 Gartner Group 35 Gatti Stefano 15 Gentili Mosconi 13 Gietz 82 GIPEA 16 Goffi Giuliano 80 Gold Print 66 Grafica Valentino 44 Grigoletto Alessandro 21 Hasler Cutting Systems 50 Heidelberg 18,32 Henkel 13 HP 31 Hunkeler 11 Hunkeler Franz 11 Hunkeler Michel 11 Hunkeler Stefan 11 Hybrid 13 Inci-Flex 73 Infigo 13 Intec 50 IPA 43 I-TECH 79 Josero 50 JWEI 48 Kodak 14,78 Koenig & Bauer 67 Kolbus 15,78 Komori 79 Kongsberg PCS 46 Konica Minolta 13,64,80 Kuhnemundt Oliver 78 KURZ 32 La Nuova Legatoria 38 Liber Digital 43 Linea Grafica 14 Lito Terrazzi 65
Liyu 47 Logica 15,65 Lohmar Jens 27 Lorato Andrea 78 Lucania Fesser Manuel 43 Ludenso 43 Luxoro 32 Manara Massimiliano 30 Manroland 69 Martin Rachel 43 Martinetti Franco 60 Masterpack 73 MBO 79 MC2 Services 35 McAbee Ryan 34 McGrew Group 34 McGrew Pat 34 McKinsey 26 McLean Kristen 43 McLoughlin Holly 43 Mediaprint Solutions 43 Mercury Print Prod. 14 MessagePoint 36 Müller Bruno 11 Müller Martini 11,38,82 Müller Rudolf 11 Multi Import 15 myCordenons 32,66 Natale Dino 13 New Aerodinamica 78 Newlab 80 Newmec 80 Nocilli Filippo 30 Nodari Matteo 15 Nordmeccanica 13 NPD 43 Paladini Andrea 38 Paladini Francesco 38 Paladini Nicola 38 Palamini Jessica 15 Palamini Nives 15 Pantone 10 Parmigiani Nicola 15 Pastori Giuseppe 30 Petruzzi Industria Grafica 15 Petruzzi Matteo 15 Pisanello Aldo 13 PixelDot 34 Place John 14 Poligrafici il Borgo 78 Polyedra 81 Portolani Stefano 60 Print4All 84 Printgraph 62 Printing Solutions 14
Protek PRT Group Quadient Quantic Brains Radice Angelo Radice Francesca Radice Miriam Radice Paolo Ricoh RMGT Romiti Giancarlo Sales Sangalli Renato Sanvito Giovanni Sanzone Maurizio Scalsafarini Marco Schamberger Christian Sciarra Luca Screen Seregni Luigi Sfera Distribuzione Simeoni Arti Grafiche SMG Soyang Europe Studio Legale Salmi Summa Tandem Creative Tecnau Tecnostampa Tesi24 The Navigator Company The Postpress Alliance TJ Books TXT Vailati Italo Valtenna Varigrafica Alto Lazio Vignolli David Viscanti Pasquale Vivid Wahlstrom Eirik Walker Jon WGM Wohlenberg Workday Inc. Wybrew-Bond Sophie Xeikon Zechini Zetacarton Zund
47 64 36 43 32 32 32 32 12 82 15 74 78 15 78 44 14 78 12 28 81 72 81 50 24 49 43 43 63 15 81 3 43 43 61 67 69 40 26 50 43 78 82 81 27 41 79 44 71 46
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EDITORIALE• ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO
Ritorno al Futuro
Intelligenze artificiali e stampatori umani discendenti di Gutenberg
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TURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO
In un numero in cui mettiamo a confronmondo della stampa. Ma siamo certi che ci to tradizione e innovazione nella stampa, direbbe “Attenti ai diritti d’autore”: dato chiamiamo in campo quello che è una sorche gli strumenti che gli valsero la sua inta di comune denominatore degli attuali venzione gli furono sottratti, anche se non dibattiti sul futuro: le intelligenze artificiane perse la paternità. li. Sia che si parli di scuola, di industria, di Tuttavia in un panorama che si prospetta creatività, di scienza, di arte e naturalmensempre più affidato alla tecnologia generate anche di progettazione grafica e di stamtiva e comunque all’evoluzione tecnologipa, questo è il tema del momento. Parliaca, c’è un’altra parola chiave emersa nella mo di “intelligenze artificiali” composizione di questo numero de al plurale perché, come ha fatto Il Poligrafico: Famiglia. Un concetnotare Mafe de Baggis durante il to tipicamente umano per cui anche Printing Economic Forum 2023 tutte le intelligenze artificiali del e come spiegano Pat McGrew mondo oggi conosciute non hanno e Ryan McAbee nell’articolo di argomenti. Quello per cui donne e pagina 34, le intelligenze artifiuomini sono insuperabili è la capaciali sono molte e molteplici. Le cità di sentire e di fare esperienza incontreremo in modo sempre di Alexia Rizzi con la loro fisicità e i loro legami più massiccio sui nostri percorsi che non dipendono da sinapsi artidi vita e lavoro. Ignorarne l’esistenza non ficiali né da algoritmi. Essere dentro una è prudente. Temerle non è saggio. Farsituazione, pervasi da essa, sentimentalcele amiche sembra essere la strategia mente ed emotivamente coinvolti. In una più pragmatica, imparando a nutrirle dei parola: viverla. E di conseguenza poterla contenuti più adeguati e fornendo loro i restituire sotto forma di narrazione unica e comandi più precisi possibili per trarre il personale, di ricordo e di desiderio di conmassimo del vantaggio dal loro aiuto. Cotinuare a renderla reale. È quanto continua sa direbbe Gutenberg delle IA se potesse a farmi amare il mio lavoro che prevede la catapultarsi nella nostra epoca a bordo di comunicazione tra umano e umano senza una macchina del tempo? Quella di ‘Ritorintermediazioni e dalla quale emergono no al Futuro’, ad esempio. In un’ipotetica storie di vita vera scritte da persone. Vi sfiintervista impossibile ci suggerirebbe di diamo a trovare la parola ‘famiglia’ nelle mirare alla precisione e alla bellezza, pur prossime pagine e a scoprire quanto faccia perseguendo una tecnica basata sulla rila differenza nelle sue diverse accezioni. petibilità ottenuta mettendo a frutto l’espeIn un mondo, quello della stampa, dove la rienza maturata su diversi fronti. Proprio passione si tramanda così, da padre/madre come ha fatto lui con i caratteri mobili, a figli/figlie, e dove le aziende di successo, che hanno dato vita a quel capolavoro che anche le più grandi, sono quelle dove si fu la ‘Bibbia a 42 linee’ rivoluzionando il respira un’atmosfera familiare.
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Il primato italiano del riciclo di carta e cartone da imballaggi è salvo: il Regolamento UE è stato approvato accogliendo gli emendamenti sollecitati a più riprese dall'industria italiana, adottando importanti modifiche.
legislazione
Il Parlamento Europeo ha votato il regolamento imballaggi Il 22 novembre 2023, con 426 voti a favore, 125 contrari e 74 astensioni, il Parlamento Europeo ha votato il Regolamento Imballaggi. Il testo adottato contiene alcune modifiche rispetto a quello presentato dalla Commissione, nell’ottica di non penalizzare i Paesi, come l’Italia, che hanno investito risorse e tecnologie sul riciclo, raggiungendo importanti traguardi. Il Regolamento conferma gli obiettivi di riduzione dei rifiuti prodotti dagli imballaggi: 5% entro il 2030, 10% per il 2035 e il 15% entro il 2040.
A questi, gli europarlamentari hanno aggiunto obiettivi specifici di riduzione dei rifiuti da imballaggi in plastica: 10% entro il 2030; 15% entro il 2025 e 20% entro il 2040. Molteplici gli emendamenti positivi approvati: eliminato il concetto di “close loop” nel riciclo; maggiore attenzione sui materiali a contatto con alimenti; introdotte importanti deroghe agli obiettivi di riuso e ai divieti su alcuni imballaggi monouso, qualora si raggiungano alcuni obiettivi di riciclo, oppure gli impatti ambientali lo
tendenze
PANTONE 13-1023 Peach Fuzz è il colore dell’anno 2024
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“Cercando una tonalità che riecheggiasse il nostro innato desiderio di vicinanza e connessione, abbiamo scelto un colore che irradia calore ed eleganza moderna. Una tonalità che risuona con la compassione, offre un abbraccio tattile e unisce senza sforzo la giovinezza con l'intramontabilità”; con queste parole Leatrice Eiseman, executive director, Pantone Color Institute, ha descritto il colore scelto per rappresentare il 2024. Si tratta del PANTONE 13-1023 Peach Fuzz, una nuance che da quanto dichiarato dal Pantone Color Institute, cattura il nostro desiderio di nutrire noi stessi e gli altri. È una tonalità di pesca delicata e morbida il cui spirito onnicomprensivo arricchisce l'anima, il corpo e la mente. A metà strada tra il rosa e l'arancio, Peach Fuzz 13-1023 ispira sentimenti di appartenenza, nuovi equilibri e un'opportunità di prendersi cura di sé, calmarsi e trovare i propri spazi in cui prosperare e migliorarsi. Un'idea quanto un sentimento, Peach Fuzz 13-1023 risveglia i sensi con la presenza confortante della tattilità e del calore avvolgente. Gentile, dolce e arioso, Peach Fuzz 13-1023 è anche un tono pesca sofisticato in grado di portare una bellezza importante e necessaria al mondo digitale, rispecchia, infatti, il passato e al contempo dona un tocco di nuova modernità con il suo appeal contemporaneo.
giustifichino; ampliate le esenzioni per il cartone, ridotti o eliminati obiettivi di riuso al 2040, eliminate alcune restrizioni su imballaggi monouso. Una delle modifiche prevede che saranno esentati dalla predisposizione di un sistema di deposito cauzionale e restituzione – per bottiglie e contenitori in plastica e metallo per bevande fino a tre litri – gli Stati membri che raggiungano un tasso di raccolta differenziata pari o superiore all’85% del peso degli imballaggi immessi sul mercato negli anni 2026 e 2027. Per accedere alla deroga, gli Stati con un tasso di riciclo inferiore dovranno presentare un piano biennale per raggiungere la soglia. Un’altra modifica prevede che il settore Horeca e imballaggi per cibi e bevande da asporto rimangono esenti da obblighi di riuso. Per quanto riguarda gli imballaggi monouso, sono vietate le mini confezioni di prodotti per l’igiene negli hotel e le pellicole termoretraibili per le valigie negli aeroporti. È inoltre vietata la commercializzazione di sacchetti molto leggeri (di peso inferiore a 15 micron) a meno che non siano necessari per motivi di igiene o perché imballaggi primari per alimenti e quindi utili a prevenire lo spreco di cibo. Per prevenire rischi per la salute umana, sono vietate sostanze come PFAS
e bisfenolo A negli imballaggi a contatto con gli alimenti. Il Regolamento Imballaggi UE è stato approvato con le modifiche a più riprese sollecitate dall’industria e dal Governo italiani. Federazione Carta e Grafica ha immediatamente espresso soddisfazione e apprezzamento per il lavoro che è stato svolto dal Parlamento che ha introdotto, con numerosi emendamenti, miglioramenti importanti al testo originario del PPWR, rispetto alla formulazione deliberata dalla Commissione Envi (Ambiente) a metà ottobre. “Il Parlamento ha inteso riequilibrare il testo del PPWR”, commenta Maurizio D’Adda, direttore generale della Federazione, che si è complimentato con gli europarlamentari italiani “per la compattezza dimostrata nel difendere gli interessi e le posizioni di un Paese oggi leader in Europa per i risultati raggiunti sul riciclo. Un ringraziamento particolare ai parlamentari che hanno fatto prevalere posizioni di buon senso e guidato i colleghi a votare emendamenti contrari alla posizione della Commissione”. Anche Assocarta, Assografici SLC-CGIL, FISTEL CISL, UGL, ULCOM UIL hanno espresso apprezzamento per il lavoro del Parlamento europeo sul Regolamento imballaggi.
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FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFIC
Ricordate la storia incredibile della Cartiera Pirinoli con sede nel piccolo comune di Roccavione (CN)? Salvata dal fallimento dai suoi operai, ha chiuso il 2022 con un fatturato di 70 milioni di euro.
industria
Fondata nel 1872 dai fratelli Pirinoli, successivamente l’omonima Cartiera ha avuto diversi proprietari. In tempi più recenti, nel 2015, dopo tre anni di gestione poco proficua e di forte incertezza, proprio quando era giunta all’orlo del fallimento, i dipendenti hanno deciso di rilevarla. È stato il commissario intervenuto per la liquidazione a consigliare quest’azione coraggiosa ai lavoratori. Così 70 di loro hanno fondato una cooperativa per salvarla. Ciascuno ha rischiato mettendo capitali personali che, grazie alla gestione virtuosa, sono andati a buon fine. Un’impresa che ha coinvolto un’intera comunità, dato che la Cartiera dà lavoro a molti dei 2.500 abitanti del comune in cui si trova. I soci-lavoratori con passione e dedizione hanno ristrutturato i cicli di produzione, investito in macchinari e messo in atto una serie di strategie virtuose. Da quanto riportato di recente sull’edizione de La Stampa di Cuneo, infatti, oggi i soci della Cartiera Pirinoli sono 78, i dipendenti 97, la produzione annuale è di 90 mila tonnellate e l’azienda ha chiuso il 2022 con un fatturato di 70 milioni e utili per 8 milioni di euro. Risultati sorprendenti e di cui andare orgogliosi se pensiamo alla complessità dell’attuale congiuntura. Sopravvissuta alla pandemia, durante la quale è rimasta chiusa soltanto un giorno, Cartiera Pirinoli ha affrontato i rincari energetici pianificando
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un fermo della produzione per evitare perdite. Grazie alla sapiente guida, a luglio 2023, per la terza volta dal 2015, è stato il momento della suddivisione di una parte degli utili, che si è tradotta in quattro mensilità aggiuntive per ognuno dei 78 soci. Il resto è stato impiegato per capitalizzare la cooperativa e investito nell’aggiornamento tecnologico di alcune parti della linea di produzione servito per ridurre del 15% i consumi. L’impianto produttivo è estremamente energivoro: le spese annuali per il gas si attestano sui 4 milioni di euro senza contare il fabbisogno di energia elettrica e di vapore. A questo proposito, qualche anno fa è stato istituito un impianto di co-generazione per la produzione di energia elettrica e termica che ha reso Cartiera Pirinoli autosufficiente consentendole di vendere l’energia in eccesso, diventando un esempio virtuoso di economia circolare. Gli operai conoscono profondamente questa realtà produttiva e per questo sono in grado di individuare le strategie più efficaci in merito a investimenti e a ristrutturazione dei cicli di produzione, che ne stanno determinando il successo di oggi.
acquisizioni
Bilanci in attivo per la cartiera salvata dagli operai
Dopo un’attento confronto, le famiglie proprietarie delle due aziende hanno deciso di fondere i due Gruppi.
Müller Martini e Hunkeler, “matrimonio” made in Swiss
Da sinistra: Stefan Hunkeler, presidente del consiglio di amministrazione di Hunkeler; Michel Hunkeler, membro del consiglio di amministrazione; Bruno Müller, CEO di Müller Martini; Rudolf Müller, titolare e membro del consiglio di amministrazione; Daniel Erni, CEO di Hunkeler, e Franz Hunkeler, patron di Hunkeler
Müller Martini Holding AG ha acquisito l’intero pacchetto azionario del gruppo Hunkeler. Con questa transazione la famiglia Hunkeler e Crédit Mutuel Equity hanno venduto tutte le loro azioni a Müller Martini. Le parti hanno concordato di non rivelare il prezzo di acquisto. Hunkeler AG e Müller Martini AG sono entrambe leader globali di mercato che offrono soluzioni innovative per il finishing di prodotti stampati. Entrambe le aziende concentrano una parte significativa della loro ricerca e sviluppo sull’innovazione finalizzata alla produzione di soluzioni per il mercato della stampa in ottica Smart Factory automatizzata. Hunkeler e Müller Martini sono due realtà molto legate da diversi anni. Una sinergia di successo che ha una lunga storia iniziata durante la seconda guerra mondiale, quando Hans Müller lavorò per Hunkeler come ingegnere meccanico prima di avviare un’attività in proprio nel 1946 e fondare l’azienda Hans Müller/ Grapha. Questi buoni rapporti durano da decenni. La vicinanza locale nella regione di Zofingen e la partnership già esistente e di successo nel settore delle macchine e dei componenti costituiscono un punto di partenza ideale per una collaborazione futura ancora più stretta e proficua Unendo le forze, entrambe le società vedono grandi opportunità per creare un polo di innovazione con l’obiettivo di servire ancora meglio la loro base clienti a livello globale attraverso attività congiunte di vendita e assistenza. Bruno Müller ha così commentato: “L’industria delle arti grafiche è in continua evoluzione ed è necessario proporre costantemente innovazioni. Unendo le componenti chiave delle due società, come personale, competenza e tecnologia, saremo in grado di servire ancora meglio la nostra clientela globale con soluzioni innovative”. Stefan e Michel Hunkeler hanno confermato che “tra Hunkeler e Müller Martini esiste una partnership di lunga data e un continuo confronto. La fusione costituisce un’opportunità unica sia per i partner sia per i nostri clienti comuni, poiché comporterà notevoli vantaggi in un’ottica di sinergia a diversi livelli. Questa acquisizione porterà anche importanti benefici al territorio della regione di Zofingen”.
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Evoluzione di RICOH Pro VC70000, la Pro VC80000 è ideale per la produzione di direct mail, libri a colori, cataloghi, riviste e applicazioni di stampa commerciale di qualità elevata su supporti patinati fino a 300 g/m². Una serie di strumenti hardware e software offre automazione e controllo avanzato della qualità di stampa, mettendo inoltre a disposizione funzionalità di intelligenza artificiale, apprendimento automatico e analisi dei dati che garantiscono una produzione prevedibile e ripetibile con un intervento minimo dell'operatore. RICOH Pro VC80000 si caratterizza per un ingombro estremamente ridotto, integra un motore full duplex lungo meno di dieci metri e utilizza inchiostro di ultima generazione e teste di stampa inkjet a temperatura controllata. Le tecnologie all'avanguardia messe a disposizione consentono di raggiungere una risoluzione massima di 1200x1200 dpi e una velocità massima di 150 mpm, con un aumento del 50% della produzione rispetto ai sistemi della generazione precedente. Le nuove possibilità includono: • Tempi di avviamento più rapidi con la nuova tecnologia di essiccazione firefly che consente di raggiungere la temperatura necessaria in meno della metà del tempo rispetto a un sistema standard. • Controllo qualità automatizzato di livello superiore con scanner RICOH Pro incorporato, che analizza costantemente le prestazioni di ogni singola testa di stampa, consentendo di mantenere automaticamente un livello di qualità sempre elevato, di controllare in automatico il registro da colore a colore e da fronte a retro ed effettuare le correzioni in tempo reale. • Eliminazione della regolazione manuale dell'immagine mediante spettrofotometro per il monitoraggio in tempo reale della riproduzione dei colori. • RICOH Supervisor che ottimizza l'utilizzo dei dispositivi e la produttività. • Impostazione rapida e automatica della carta con un semplice click. • Comunicazione ottimizzata per la finitura in linea che semplifica e rende efficace il funzionamento di complesse soluzioni end-to-end. • Comunicazione intelligente, per migliorare la manutenzione e le prestazioni.
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Agfa presenta SpeedSet 1060, sistema inkjet per il packaging Durante un evento dedicato a stampatori e converter che si è svolto alla fine del 2023 presso lo stabilimento di produzione Agfa di Cambridge, è stata presentata la macchina da stampa inkjet SpeedSet 1060 per il mercato degli imballaggi. Questa soluzione a foglio è pensata per soddisfare le esigenze di stampa di imballaggi in brevi tirature offrendo la massima efficienza. Nel corso dell’evento una demo dal vivo ha permesso ai presenti di apprezzare le prestazioni di SpeedSet 1060 in termini di velocità e qualità di stampa. “SpeedSet è destinata a rivoluzionare il mercato della stampa di imballaggi”, ha affermato Matt Brooks, responsabile
della divisione Packaging di Agfa. “Questa soluzione per imballaggi completamente digitale unisce la robustezza e l’eccellenza di stampa di una macchina da stampa offset con tutti i vantaggi della stampa inkjet. Offre una qualità di stampa di tipo offset ma permette di beneficiare di tempi di avviamento più brevi, riduzione di sprechi di materiale con il valore aggiunto della stampa del dato variabile. Inoltre, con la sua velocità di 11.000 fogli B1 all'ora, si propone come la macchina da stampa digitale per imballaggi più veloce del mercato. Ciò consentirà ai converter di rendere più efficiente la stampa: fino a 5.000 copie è più conveniente
packaging
RICOH Pro VC80000 rivoluziona la stampa inkjet
impiegare SpeedSet piuttosto che una macchina offset". SpeedSet è adatta a un'ampia gamma di supporti, dal cartoncino teso e micro-flute a vari tipi di carta, rendendola adatta per applicazioni come imballaggi per alimenti e bevande. I suoi inchiostri, primer e vernici a base acqua sono rispettosi dell'ambiente e conformi alle normative sulla sicurezza alimentare. L'evento ha anche permesso ai professionisti del settore di scoprire i dettagli tecnici della macchina e di visionare campioni di stampa. Agfa sta attualmente mettendo a punto SpeedSet in collaborazione con una serie di early adopter.
Screen annuncia i nuovi CtP PlateRite HD 8900N Screen ha annunciato l’imminente lancio di PlateRite HD 8900N II, una nuova serie di CtP da 8 pagine. La gamma comprende gli ultimi modelli della serie PlateRite HD 8900N con produttività ai vertici della categoria. Come la serie attualmente in commercio, la nuova gamma includerà i modelli E, S e Z, ciascuno pensato per esigenze specifiche. Il modello Z di fascia alta, dotato di una testata imaging da 1.024 canali, è in grado di produrre 70 lastre all'ora, mentre i modelli E e S, ciascuno con 512 canali, possono elaborare rispettivamente 36 e 48 lastre all'ora. La testina di imaging di ciascun modello utilizza la tecnologia ottica GLVTM garantendo una qualità superiore. Tutti i modelli sono in grado di gestire un'ampia varietà di dimensioni di lastre, che vanno da 304x305 mm fino a 1165x950 mm. Ciascun modello può anche essere combinato con i caricatori automatici MA-L8900 e SA-L8900, consentendo di automatizzare completamente la fornitura delle lastre. La nuova serie è stata progettata per essere più rispettosa dell'ambiente. Il modello Z, ad esempio, ha un consumo energetico ridotto fino al 43% per piastra ed è dotato di una nuova modalità di risparmio energetico che può ridurre il consumo energetico del 90% mentre il sistema è inattivo.
prestampa
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Jet Press FP790 sarà la protagonista della Fujifilm Packaging Open House che si svolgerà presso il sito Fujifilm ospiterà la sua Packaging Open House dal 12 al 15 febbrabeta della macchina io 2024 nel Regno Unito presso il sito beta della sua nuova macda stampa digitale per china da stampa digitale per imballaggi flessibili Jet Press FP790. imballaggi flessibili Una delle quattro giornate dell’evento sarà dedicata alla stampa e ai
packaging
Fujifilm Packaging Open House
eventi
media, mentre le altre saranno destinate a clienti, prospect e brand owner. Un workshop sarà condotto dal primo cliente beta della Jet Press FP790 in Europa. L’innovativa macchina da stampa digitale per imballaggi flessibili di Fujifilm è stata lanciata ufficialmente a interpack 2023, e il primo beta trial europeo ha riscosso un enorme successo. Il cliente condividerà le proprie esperienze di lavoro con let Press FP790, i dettagli della partnership con Fujifilm ed effettuerà una demo live della macchina. Oltre alla Jet Press FP790, sarà esposta una vasta gamma di soluzioni digitali e analogiche di Fujifilm. Si terranno diversi workshop dedicati a vari argomenti, tra cui: il futuro della tecnologia a getto d’inchiostro per il packaging; un’esposizione di campioni stampati; presentazioni dei partner di Fujifilm Nordmeccanica, Infigo, Henkel, Hybrid e molti altri, nonché ulteriori dimostrazioni di stampa dal vivo sulla Jet Press FP790.
textile printing
Nuovi risultati dalla partnership tra Konica Minolta e Gentili Mosconi
Prosegue la partnership tra Konica Minolta e Ge ntili Mosconi, leader mondiale nel mercato della moda a servizio dei principali player internazionali del mondo luxury. La sinergia ha dato ottimi risultati nello sviluppo delle tecnologie destinate ai tessuti per le collezioni préta-porter e accessori. Negli ultimi mesi Gentili Mosconi ha testato la produzione dei propri tessuti per il mercato high-end luxury con Na ssenger 8, il sistema Konica Minolta all’avanguardia nella stampa tessile digitale, in grado di offrire massima precisione e qualità, tempi di stampa brevi e semplicità di utilizzo. La vera innovazione ha riguardato l’introduzione nel processo di stampa di una nuova modalità di gestione del pre-trattamento in linea, in grado di saltare completamente la fase di pre-treatment del tessuto, arrivando direttamente alla fase di stampa. Grazie a questa tecnologia è stato possibile ridurre le fasi del processo incrementando la velocità di stampa, ma anche produrre in modo più sostenibile, riducendo il consumo di acqua e limitando l’utilizzo di materiali, inchiostri ed energia. È in corso un fine tuning rispetto agli inchiostri reattivi. Se i risultati saranno positivi, seguiranno ulteriori test relativi alle altre chimiche: inchiostri acidi e dispersi. Attualmente, le aziende sono in fase di perfezionamento e si prevede che a breve Konica Minolta sarà pronta a vendere il prodotto a livello mondiale.
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Nassenger 8, il sistema Konica Minolta per la stampa tessile
FinLabel UV200 la nuova macchina per etichette di Finlogic Finlogic ha lanciato FinLabel UV200, prima stampante digitale da banco basata su tecnologia InkJet UV, 6 colori, roll to roll, per la produzione delle piccole tirature di etichette. Presentata ufficialmente al mercato internazionale il 21 e 22 novembre scorso presso le sedi di Milano e Bologna, FinLabel è la prima stampante digitale da banco che permette di stampare in maniera indipendente etichette in piccole e medie tirature, sfruttando i vantaggi della tecnologia UV. Stampa fino a 6 colori, tra cui quadricromia, bianco e vernice per produrre etichette resistenti e di qualità professionale. Con un passaggio carta fino a 8 pollici con una qualità di stampa fino a 5760 dpi, FinLabel UV200 è progettata e prodotta da Finlogic ed è il risultato di esperienza e know-how che il gruppo ha acquisito in oltre vent’anni di attività nella produzione industriale di etichette. Dino Natale, amministratore delegato di Finlogic, ha commentato: “Ancora una volta il carattere innovativo di Finlogic, l’attenzione al cliente e a soluzioni sempre più complesse per la stampa di etichette di qualità on demand, dimostrano la forza e la solidità del nostro progetto e la lungimiranza del management in un mercato in continua evoluzione e che ci conferma protagonisti indiscussi”. Aldo Pisanello, ideatore del progetto e Manager della Divisione Digitale, esprime il suo entusiasmo per la realizzazione di un sogno: “Il progetto FinLabel nasce dall’esperienza del Gruppo Finlogic nella produzione decennale e industriale di etichette in bobina. Nei nostri stabilimenti abbiamo oltre 60 linee di produzione di etichette e studiandole da vicino abbiamo riconosciuto nelle tecnologie digitali industriali UV un enorme potenziale. Il team R&D ha miniaturizzato questi sistemi UV rendendoli una tecnologia desktop! L’obiettivo era colmare un gap tecnologico nel panorama delle stampanti desktop per etichette: non esistevano sistemi da banco roll to roll per stampare oltre la quadricromia, bianco, vernice e per produrre effetti a rilievo. Completano l’offerta una gamma di carte e film plastici di FinLabel. Abbiamo avviato una strada che vede il miglior etichettificio italiano trasferire il proprio know how anche attraverso una tecnologia di stampa a favore di chi si affaccia o già è protagonista del mondo del labelling in piccole tirature”.
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AZIENDE GRAFICHE • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTUR Paolo Albieri, a sinistra, CEO di Printing Solutions, e Alberto Bassanello, direttore della Divisione Vendite Italia di Durst Group
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A 6 mesi dall’installazione della prima Durst P5 350, Printing Solutions raddoppia con una seconda P5 350. "Siamo entusiasti di annunciare l’acquisto della seconda P5 350, fiore all'occhiello tra le soluzioni Durst per il Large Format Printing”, afferma Paolo Albieri, CEO di Printing Solutions. “Questo ulteriore investimento rappresenta per noi anche un sostanziale rafforzamento del sodalizio strategico con Durst. Un rapporto fondato non solo sulla reciproca stima, ma anche su una collaborazione attiva e un supporto costante. Elementi che si sono rivelati fondamentali nella scelta della tecnologia destinata a potenziare il nostro reparto di stampa digitale”.
Specialista nel medio e grande formato, Printing Solutions opera in vari settori, compresi l'allestimento fieristico (è il ‘Fiduciario Ufficiale Unico’ di Veronafiere), il retail, la GDO, l'interior decoration, l'arredo urbano e la decorazione di automezzi, realizzando progetti di visual communication per prestigiosi brand italiani e internazionali. Installata nello stabilimento produttivo di Castiglione delle Stiviere, la prima Durst P5 350 in versione full optional, completa di tutti i canali colore, compreso bianco e vernice, ha permesso a Printing Solutions di ampliare la gamma di lavorazioni e finiture, con performance eccezionali in termini di velocità, qualità dell'immagine
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Mercury, con sede a Rochester, New York - USA, ha scelto Kodak Prosper 7000 Turbo la rotativa inkjet più veloce attualmente disponibile sul mercato, per espandere in modo significativo la propria capacità di stampa digitale in volumi elevati. Mercury utilizza le soluzioni tecnologiche Kodak Prosper dal 2011, stampando fino a 10 milioni di pagine al giorno. Il rinomato fornitore di servizi di stampa utilizzerà la nuova macchina da stampa Prosper 7000 Turbo per un’ampia gamma di lavori, tra cui libri didattici, commerciali e per bambini, materiale personalizzato di direct mail, materiale di marketing, documenti contabili e packaging a tirature medio-basse che richiedono stampa variabile. John Place, CEO di Mercury Print Productions, ha spiegato: “Il nostro obiettivo è potenziare le capacità produttive, aumentare l’efficienza e offrire ai nostri clienti una gamma più ampia di opzioni di stampa, fornire tempi di consegna più rapidi, maggiore flessibilità e capacità di scelta dei supporti e qualità di stampa uniforme su vari supporti. Avevamo bisogno di un’altra macchina da stampa poiché abbiamo riscontrato un aumento significativo della domanda di prodotti stampati in digitale mentre i nostri clienti continuano a cercare soluzioni che offrano qualità offset consentendo al tempo stesso la flessibilità offerta dall’inkjet. Consente ai nostri clienti di ordinare ciò di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno”. “La nostra esperienza con la tecnologia Kodak è stata estremamente soddisfacente. Kodak ha la reputazione di fornire soluzioni di stampa affidabili e innovative e abbiamo un consolidato rapporto di lavoro con i loro team di assistenza e supporto”, ha affermato Christian Schamberger, presidente. “Kodak Prosper 7000 Turbo si è distinta per la sua velocità eccezionale, le capacità ad alta risoluzione e la versatilità e compatibilità dei supporti. Si allinea perfettamente con il nostro impegno nel fornire ai nostri clienti la migliore qualità e le migliori opzioni di stampa possibili”. Utilizzando la tecnologia Kodak Stream Inkjet e gli inchiostri Kodak Ektacolor, Kodak Prosper 7000 Turbo porta la stampa inkjet ad alta velocità a un livello completamente nuovo. Progettata per volumi di stampa mensili fino a 239 milioni di pagine A4, la macchina da stampa offre velocità di stampa fino a 410 mpm e una produttività fino a 5.523 pagine A4 al minuto.
Printing Solutions raddoppia con Durst P5 350 e versatilità. Tra i plus più apprezzati, Durst Workflow per l’automatizzazione del flusso di lavoro, facilmente integrato con i gestionali aziendali, che consente di ottimizzare il processo di prestampa, garantendo un controllo immediato e puntuale della produttività e dei consumi. I vantaggi riconosciuti a P5 350, uniti all’eccellenza del servizio di assistenza pre e post vendita fornito dal team Durst, hanno portato Printing Solutions a raddoppiare l’investimento. La nuova P5 permette all’azienda di rispondere alla domanda in crescita e di offrire ai clienti massima tempestività e garanzia di standard qualitativi elevati.
Linea Grafica si affida ad Azul sistemi Con oltre 40 anni di esperienza, Linea Grafica srl è un’azienda a conduzione familiare che, negli ultimi anni, ha riposizionato la sua offerta sul packaging in particolare nei settori alimentare, cosmetico, farmaceutico, enologico e general market. Trasformazione che ha comportato nuovi investimenti tecnologici nella stampa offset e flessografica, nell’offerta di nobilitazioni e nel reparto di taglio. La scelta di Azul5 come gestionale di tutte le attività aziendali (preventivi, commesse, consuntivazione, magazzino) rientra in quest’ottica di innovazione, consapevoli dell’importanza di un sistema che gestisca le attività quotidiane dell’azienda in modo semplice e preciso. Per questo, oltre al collegamento Industria 4.0 che ha automatizzato le registrazioni a bordo macchina, Linea Grafica e Azul sistemi hanno lavorato con attenzione alla tracciabilità completa (ordine, arrivo, utilizzo, scarico, reportistica) del materiale utilizzato in produzione, alla gestione di magazzino/produzione della carta acquistata a formato per ciascuna commessa, alle statistiche produttive ed economiche che permettono di avere a colpo d’occhio lo stato di salute dell’azienda. Linea Grafica, che recentemente nella nuova sede a Controguerra (TE) è stata dotata di certificazione FSC, sta ottenendo la BRCSG. Per andare, come sottolinea il claim aziendale, “Beyond Packaging”.
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Installata la prima Kodak Prosper 7000 Turbo
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Diarpell festeggia i 50 anni con una Kolbus DA370
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Da sinistra: Stefano Gatti e Fabrizio Comincini, tecnici Kolbus Italia, Giancarlo Romiti, presidente Diarpell, Tiziana de Gregorio, managing director Kolbus Italia, Nicola Parmigiani, responsabile reparto Produzione copertine Diarpell, Juergen Doelling, tecnico Kolbus
La cartotecnica fiorentina ha festeggiato il suo 50° anniversario investendo in una nuova copertinatrice Kolbus DA 370. Con velocità di produzione da 65 copertine al minuto, Kolbus DA 370 ha un’interfaccia HMI ed è predisposta per lavorare in ambito Industria 4.0. La versione scelta da Diarpell ha un dispositivo taglia cartoni – per tagliare i quadranti e creare il dorsino – e l’innovativo gruppo Ines, per il taglio degli angoli delle tele a 45° e, soprattutto, per la realizzazione di copertine con l’angolo tondo. Inoltre è in grado di lavorare copertine e tele asimmetriche e di realizzare copertine in mezza tela-mezza pelle. DA 370 come tutte le soluzioni Kolbus, è una macchina solida e robusta, dispone di un’interfaccia user-friendly tramite touchscreen e può essere monitorata h24 dal Remote Service Gateway direttamente dalla Casa Madre tedesca a Rahden. Inoltre è sempre a disposizione il Servizio Assistenza di Kolbus Italia con personale tecnico altamente qualificato, per assistenza tecnica e approvvigionamento ricambi.
Tesi24, dalla fondazione alle soluzioni Multi Import
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“Tesi24 nasce nel 2012 da un'esigenza personale, eravamo arrivati all'ultimo minuto a terminare la tesi e dovevamo stamparla e rilegarla in fretta. Online non abbiamo trovato nulla” racconta Matteo Nodari, uno dei tre titolari di Tesi24. “Pensando che questa esigenza fosse comune ad altri studenti, come suggerisce anche il nome abbiamo fondato un’azienda di stampa e rilegatura in 24 ore che garantisce la qualità dei prodotti e del servizio per cui siamo conosciuti in tutta Italia”. Per quanto riguarda l’importanza dei macchinari Multi Import, Matteo Nodari aggiunge: “Per il nostro lavoro dove ogni tesi è diversa dall’altra, è più importante avere macchine piuttosto che super performanti. Multi Import ci garantisce tali qualità grazie alle soluzioni di finitura recentemente installate. La brossuratrice CP Bourg BB3102, completa di caricatore da oltre 120 blocchi libro (book loader) di trilaterale in linea di Challenge, è molto rilevante per il nostro core business”. E conclude: “PowerSquare 224 VFX, Cuci-Piega-Rifilo con dorso quadro completamente automatica e molto flessibile ci servirà per un nuovo progetto legato all’offerta di quaderni totalmente personalizzati in pochi pezzi e di alta qualità. Soluzione perfetta per questo tipo di prodotto”.
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Da sinistra, i titolari di Tesi24 Jessica Palamini e Matteo Nodari, l’agente Multi Import Giovanni Sanvito, e la co-fondatrice di Tesi24 Nives Palamini
Petruzzi sceglie i sistemi MES di Logica Petruzzi Industria Grafica ha radici profonde a Città di Castello in Umbria. Fondata da Corrado Petruzzi negli anni '70 come azienda artigiana, è rapidamente cresciuta come struttura industriale. Nel corso degli anni, l'azienda ha prosperato, ampliando lo stabilimento a 8.000 mq e incorporando macchinari all'avanguardia, soprattutto nel grande formato e nella stampa editoriale. Partita inizialmente con 5 collaboratori negli anni '70, oggi conta oltre 50 professionisti, testimoniando una crescita costante attraverso tre generazioni di appassionati, guidati ora dal figlio del fondatore. L'aumento delle dimensioni aziendali, della tipologia dei clienti e della complessità dei lavori gestiti ha richiesto, nell'ultimo periodo, una profonda revisione dei sistemi informativi e delle metodologie di gestione. Non era più sufficiente avere informazioni consuntive a lavoro completato; serviva dotarsi di un sistema informativo che permettesse un monitoraggio continuo e costante della produzione e degli indicatori economico-finanziari. Da qui la scelta di sposare le soluzioni Logica, sia in ambito MIS con ProtoX (sistema informativo integrato dal preventivo al consuntivo) che in ambito MES con La Suite Logica 4.0 dove sono collegati in tempo reale 10 centri di costo. “La suite Logica ha dimostrato notevoli affidabilità e flessibilità. La capacità di adattarsi alle nostre esigenze è stata fondamentale, consentendoci di configurare il sistema in modo da rispecchiare perfettamente i nostri processi aziendali unici” spiega Matteo Petruzzi. “La partnership con Logica è stata caratterizzata anche da un eccellente supporto clienti. Il team di assistenza è sempre stato pronto a rispondere alle nostre domande e a fornire soluzioni tempestive in caso di problemi”. Secondo il management dell’azienda umbra la reputazione di Logica nel settore e le testimonianze positive da parte di altre aziende hanno confermato la solidità e l'affidabilità della soluzione MES. La decisione di scegliere Logica è stata quindi guidata da una combinazione di prestazioni comprovate, adattabilità alle esigenze e l'eccellenza del servizio. “Abbiamo scelto Logica come partner per i sistemi MES perché la loro suite si è dimostrata all'altezza delle nostre aspettative, offrendo una solida base tecnologica e un supporto continuo che ha contribuito in modo significativo al nostro successo operativo”, ha concluso Petruzzi.
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Siglata Ipotesi di Accordo per il rinnovo del CCNL Grafici Editori È stato siglato il 19 dicembre 2023 da Associazione Italiana Editori (AIE), Associazione Nazionale Editoria di Settore (ANES) e Assografici l’Ipotesi di Accordo per il rinnovo del CCNL Grafici Editori. Il contratto, che segue a meno di un anno dalla scadenza del precedente, avrà decorrenza dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 e prevede incrementi complessivi di 252 euro a regime (che arrivano a 270 euro con la componente welfare contrattuale). Si tratta di un accordo caratterizzato dall’allargamento della sfera di applicazione, con l’inserimento nel contratto di numerosi profili professionali digitali, a oggi già presenti nelle aziende del settore, e un’attenzione alle nuove prospettive legate all’intelligenza artificiale. Le relazioni sindacali divengono più dinamiche, sono previste inoltre novità anche sul fronte dell’uso dei contratti a termine e della disciplina dello smart working; è introdotta una piattaforma per la gestione degli strumenti di welfare, del quale viene rafforzata la componente contrattuale. “È un contratto fortemente innovativo sulla parte normativa e ampiamente in linea con il Patto per la Fabbrica del 2018, per quanto riguarda la parte economica” sottolineano congiuntamente i presidenti di AIE Innocenzo Cipolletta, di ANES Giorgio Albonetti e di Assografici Emilio Albertini, nel manifestare soddisfazione per la firma dell’Intesa “Con questo rinnovo il settore manda un forte segnale di modernità ed esprime una volontà di rilancio, pur attraversando, come noto, un lungo periodo di strutturale difficoltà, accentuata dalla difficile contingenza. Un messaggio positivo e di presa di responsabilità, da parte delle nostre aziende, anche nei confronti delle maestranze e dei lavoratori tutti del comparto”. L’accordo diventerà operativo dopo le Assemblee delle tre associazioni previste entro gennaio 2024.
Da ENIP-GCT un bando per la formazione nelle aziende
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ENIP-GCT mette a disposizione delle aziende (in regola con il versamento del contributo di assistenza contrattuale ENIP-GCT - Rif. CCNL Grafici Industria - Art. 11 e CCNL Cartotecnici Industria - Art. 64b) € 110.000 sotto forma di Bando annuale per la formazione nei settori grafico, cartotecnico, della trasformazione, dell’imballaggio flessibile e materie trasversali. Le domande devono pervenire entro il 15 gennaio 2024, per attività da erogare fino a dicembre 2024. La valutazione della conformità dei progetti ai criteri necessari per accedere al contributo e l’entità del contributo sono valutati da una Commissione tecnica bilaterale costituita ad hoc. Info su: https://www.enipgct.it
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L’accordo sul Regolamento Imballaggi perde di vista l’economia circolare “L’accordo raggiunto sulla proposta di Regolamento sugli Imballaggi perde di vista l’economia circolare europea – un asset di livello mondiale – e mette in discussione gli investimenti fatti e quelli futuri, nonostante gli sforzi e la posizione assunta in sede di Consiglio dal Governo italiano, che riprende la risoluzione approvata dal Parlamento Europeo lo scorso 22 novembre” Così commenta Michele Bianchi, presidente della Federazione Carta e Grafica, che con i suoi 30 miliardi di fatturato, 1,6% del PIL italiano, rappresenta una filiera che ha raggiunto l’85% di riciclo ed è il secondo
riciclatore europeo. “Imporre quote di riuso a tutti i materiali significa trattare materiali diversi (rinnovabili o fossili) alla stessa maniera applicando la ‘neutralità tecnologica’ al contrario” spiega Bianchi. “Inoltre, introdurre sistemi di riutilizzo (che possono essere innalzati a discrezione dei singoli Stati) significa andare nel senso opposto a quello dell’armonizzazione del mercato interno, utilizzando lo strumento del regolamento che è direttamente applicabile”. La posizione approvata dal Consiglio è comunque complessa e rinvia a una serie di norme attuative, con adempi-
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menti difficili da controllare e da monitorare e che è quindi in contrasto con l’obiettivo di rendere il sistema normativo un alleato dell’industria e dello sviluppo sostenibile. “Come filiera della carta auspichiamo che, nel trilogo, venga ripresa la risoluzione approvata dal Parlamento Europeo che introduce un’esenzione dagli obiettivi di riutilizzo e dai divieti per gli imballaggi che raggiungono un tasso di raccolta per il riciclaggio dell’85%. Ciò è in linea con l’obiettivo generale secondo cui tutti gli imballaggi devono essere riciclabili o riutilizzabili”, conclude Bianchi.
Da FINAT e GIPEA resoconti e previsioni Secondo il “Report & Analysis: the European narrow web market – 3° Quarter 2023, Finat Radar nr. 21” realizzato per Finat è emerso un quadro non privo di difficoltà, seppur con qualche segno positivo: “In particolare, per quanto riguarda il settore etichette, si può dire che il mercato autoadesivo europeo ha continuato a incontrare sfide impreviste nel terzo trimestre del 2023. In compenso, nel confronto con i primi due trimestri dell’anno, il terzo trimestre del 2023 ha mostrato un leggero miglioramento delle prestazioni. Questa ripresa può essere attribuita alla resilienza dei segmenti di utilizzo finale, con l’industria alimentare in testa”. Secondo il XII Osservatorio Economico Gipea, uno strumento a disposizione delle imprese associate per analizzare le performance economiche e finanziarie delle aziende del settore, con riguardo all’andamento recente e al trend nel lungo periodo, dai dati emersi si delinea un 2024 caratterizzato da una significativa crescita dei fatturati, anche sulla scorta della spinta inflattiva; un ulteriore miglioramento dei margini assoluti, ma non percentuali; un cambiamento della composizione del CCN e crescita delle immobilizzazioni finanziarie; una crescita dell’indebitamento e la conferma della correlazione tra performance e dimensione.
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provvedimenti
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Il PACKAGING CON TECNOLOGIA CANON Negli ultimi 10 anni il tema della personalizzazione è stato uno degli elementi più incisivi in merito alle scelte di comunicazione visiva per aziende e fornitori di servizi di stampa. Tra i vari settori toccati da questo cambiamento si conta anche il comparto del packaging. Non senza ragione, infatti, i macro-trend che raccontano l’evoluzione di questo mercato parlano di una rivoluzione in chiave di stampa digitale, a basse tirature e altamente personalizzate. Confezioni e imballaggi costituiscono un punto di incontro fra aziende e consumatore: sono dunque strumenti unici e preferenziali per veicolare messaggi, creare emozioni e favorire la fedeltà al prodotto. Diventa così strategico costruire esperienze distintive grazie a materiali speciali, texture tattili, colori vivaci e comunicazioni di marketing mirate. La tecnologia digitale Canon semplifica il workflow e rende la stampa di basse tirature più veloce e conveniente, oltre che altamente personalizzabile. La serie di stampanti piane Canon Arizona, ad esempio, risponde alle necessità di produzione o prototipazione di packaging su supporti rigidi o flessibili. Le stampanti UVgel roll-to-roll modulari della serie Canon Colorado M, invece offrono la possibilità di espandere il potenziale creativo, realizzando stampe in versione opaca, lucida o mista grazie alla speciale opzione di finitura FLXfinish+. La formulazione unica dell’inchiostro UVgel si traduce nella rapida realizzazione di immagini dense e opache, utilizzando l’inchiostro bianco in un numero di passaggi inferiore a quello delle tradizionali tecnologie di stampa. Inoltre, Canon Colorado M5 può essere integrata in una soluzione automatizzata end-to-end, con unità di input e raccolta materiale Fotoba, qualora si rendesse necessario intensificare la produzione. Nasce così: UVgel Print Factory. Per consentire elevati livelli di personalizzazione e ottimizzare i processi di stampa, i clienti Canon possono contare su un ampio portfolio software, che consente di creare flussi di lavoro automatizzati ed efficienti. Per citarne solo alcuni PRISMAguide XL, software di prestampa intuitivo e potente, che consente di gestire facilmente i cicli di produzione con elevata qualità e appartiene alla Suite PRISMA XL e ONYX® Thrive, soluzione software scalabile per la produzione di stampe di grande formato, basata su tecnologia Adobe® PDF Print Engine, che offre un workflow completo, dall’invio di file digitali alla gestione del colore, fino alla stampa e al finishing. In un mercato sempre più concorrenziale la conquista dei consumatori si gioca anche attraverso il packaging. E’ su questo terreno di gioco che diventa essenziale sapere sorprendere il cliente, affascinandolo con texture, narrativa e personalizzazione. Con la tecnologia Canon si può!
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L’ecosistema digitale di Heidelberg www.heidelberg.com/it
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> Heidelberg A.G. mette in campo una strategia globale facendo il suo ingresso nel mercato della stampa digitale con il lancio del primo sistema di stampa, Linoprint C 751. Caratterizzata da una velocità di 75 ppm, questa macchina si distingue da subito per le sue prestazioni in termini di affidabilità e qualità di stampa, in quanto in grado di raggiungere l’eccellente risoluzione di 4800 dpi. Nei primi tre anni dall’annuncio, il team di vendite installa ben 34 Linoprint in Italia, principalmente presso clienti Heidelberg già fidelizzati grazie alla qualità delle tecnologie e dei consumabili del produttore tedesco. Sistemi che venivano affiancati alla stampa offset per la stampa di brevi tirature e per produrre le prove colore. Il brand Heidelberg, notoriamente leader globale di soluzioni tradizionali, inizia così a farsi conoscere nel mondo della stampa digitale.
>>>>> Con la gamma Versafire, Heidelberg inizia ad affermarsi nel mercato della stampa a toner con una propria identità digitale. Il 2015 vede, infatti, il lancio delle nuove Versafire nei modelli CV e CP, a cui si aggiunge CM (soluzione in B/N).
Proposta nelle versioni da 80 e da 90 ppm, Versafire CV è il primo sistema del proprio segmento a offrire il 5° colore. I toner Bianco e Clear rappresentano il fiore all’occhiello della linea CV che porta all’attenzione dello stampatore le nuove Versafire. In grado di stampare fino a 130 pagine al minuto, Versafire CP è una soluzione a toner estremamente flessibile nella gestione dei supporti: stampa applicazioni di qualità impiegando materiali sintetici, carte naturali fino a quelle goffrate, marcate e con texture speciali. Versafire CM è la prima stampante a toner B/N disponibile in tre diverse motorizzazioni da 96, 111 e 130 ppm. Il portfolio di sistemi offset e digitali Heidelberg offre ai clienti i massimi benefici, essendo in grado di stampare dalla singola copia alle grandi tirature, in un ambiente perfettamente gestito dal flusso di lavoro Heidelberg Prinect.
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Nel 2012 Heidelberg, produttore di tecnologia, che da sempre gioca un ruolo di primo piano nel mondo della stampa a livello globale, è entrato nel mercato del digital printing. Da quel momento a oggi i sistemi a toner prodotti dall’azienda tedesca hanno conosciuto una rapida e costante evoluzione, fino a raggiungere un’importante quota di installato nel mondo ma anche in Italia. Tanto che oggi la gamma Versafire – che nel 2024 celebrerà la 200ma unità venduta nel nostro Paese – è sinonimo di qualità, affidabilità, versatilità e integrazione. Caratteristiche che rendono i modelli di questa serie adatti alle esigenze contemporanee delle aziende di stampa, con la garanzia del servizio e del supporto Heidelberg.
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> Raggiunto un installato di circa 100 macchine digitali in Italia e 2000 nel mondo, Heidelberg perfeziona ulteriormente la gamma Versafire, lanciando le serie EV ed EP. Gli upgrade comprendono l’introduzione di nuovi controlli colore e di registro, l’ampliamento del range di grammature stampabili e l’incremento della velocità. Versafire EV si arricchisce del toner Oro e Argento portando a sette i colori spot color stampabili, oltre a bianco, clear, giallo e rosa neon, a cui va aggiunto il toner anticontraffazione rosso invisibile. Versafire EP è l’ammiraglia della serie con motori da 115 e 135 ppm e con la possibilità di stampare su supporti da 52 a 470 g/m². Il software di controllo ACD, Auto Color Diagnosis, effettua la scansione del foglio stampato per verificare la corretta alimentazione del toner e identifica i difetti sui fogli stampati garantendo il massimo della qualità e velocità di produzione. Si rinnova anche la gamma delle soluzioni monocromatiche con la nuova Versafire EM 111/136 da 111 a 136 ppm Versafire EM nel formato A3. Offre una qualità di 2400×4800 per un’ampia gamma di applicazioni con stampa banner fino a 700 mm.
Nasce la 4ª generazione di Versafire, con i modelli LV85/95 e LP115/135: macchine ancora più robuste, affidabili e versatili in grado di stampare su supporti da 40 a 470 g/m². Sono caratterizzate da voltura automatica sino a 103 cm, registro e calibrazione automatici inline, una nuova uscita nostop e un pannello comandi touch per una gestione semplice e intuitiva. I nuovi modelli sono dotati del Prinect Digital Frontend (DFE) perfezionato che offre una nuova interfaccia utente, garantendo una combinazione flessibile e altamente ottimizzata della tecnologia di stampa offset e digitale. Versafire LV85/95, grazie alla possibilità di aggiungere una quinta unità di stampa, consente di applicare colori spot prima o dopo la quadricromia scegliendo fino a sette diversi inchiostri, è la soluzione più versatile per applicazioni creative e personalizzate in brevi tirature. Versafire LP115/135, con una velocità fino a 135 ppm e la capacità di stampa fino a un milione di passaggi al mese, è una delle macchine digitali a toner più produttive nel piccolo formato.
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> Heidelberg si prepara a celebrare la 200ª Versafire venduta in Italia. I clienti e prospect che parteciperanno all’edizione 2024 degli Heidelberg Digital Days potranno vedere in funzione la duecentesima Versafire decorata con un wrapping speciale celebrativo, insieme a tutti i sistemi digitali di ultima generazione appartenenti all’ecosistema di soluzioni digitali proposte da Heidelberg. L’appuntamento è per il 15 e 16 febbraio 2024 presso il Digital Experience Center di Heidelberg Italia a Bollate (MI).
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COMUNICAZIONE D’IMPRESA
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La Commissione europea ha approvato il nuovo PNRR, la dotazione passa da 191,5 miliardi e sei missioni, a 194,4 miliardi e sette missioni: si aggiunge quella dedicata a REPowerEU, la strategia volta a rendere l’Europa indipendente energeticamente entro il 2030. Rivediamo insieme le parole chiave che hanno portato a concepire strategie a sostegno dei mercati europei.
Agevolazioni
2024: al via la Transizione 5.0. Sposa la strategia REPowerEU
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Sarà per la nostra storia, fatta di feudi, comuni, repubbliche marinare e contrade, ma siamo ancora lontani dall’abbracciare i concetti europei, spesso troppo fumosi, poco attagliati al territorio, così idealistici da sfuggire alle logiche di tutti i giorni, fatte di numeri, persone, difficoltà continue e gestire e risolvere. Eppure, i temi evidenziati in tante proposte emanate da Bruxelles sono di strettissima attualità, volti a risolvere problemi di ordine generale certo, ma con ricadute tangibili sulle imprese del nostro Paese. Le dure esperienze degli ultimi anni, pandemiche, geopolitiche ed energetiche ci hanno aperto gli occhi su quanto possa costar caro un conflitto alle porte d’Europa, ad esempio.
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di Francesca Sassoli
PNRR e REPowerEU Il 24 novembre 2023 la Commissione europea ha approvato il nuovo PNRR, il tanto discusso, sospirato, osannato e criticato Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La dotazione passa da 191,5 miliardi e sei missioni, a 194,4 miliardi e sette missioni: si aggiunge, infatti, quella dedicata a REPowerEU, la strategia europea volta a rendere l’Europa indipendente energeticamente entro il 2030. Rivediamo insieme le parole chiave che hanno portato a concepire strategie volte a difendere i mercati europei e farli rifiorire nel futuro prossimo. Si trovano chiaramente sul documento della Commissione europea pubblicato nel gennaio 2021 e che ha gettato le basi del cambiamento che avverrà a breve, non solo nel mondo imprenditoriale: “Industry 5.0: verso un’industria europea sostenibile, umano-centrica e resiliente”.
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Sostenibilità Partiamo quindi dalla prima parola: rivedere il Business in chiave sostenibile diventa un’esigenza e a breve anche un obbligo: la direttiva europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), entrata in vigore il primo gennaio del 2023, ha assunto contorni ancora più delineati e stringenti per le aziende con più di 500 dipendenti (già soggette alla NFRD, NonFinancial Reporting Directive), che dovranno pubblicare i dati entro il 2025. Il 1° gennaio 2025 scatterà la chiamata per le grandi imprese non ancora soggette alla NFRD (con più di 250 dipendenti e/o 40 milioni di euro di fatturato e/o 20 milioni di euro di attività totali): la pubblicazione dei dati sarà nel 2026. Le Pmi e le altre imprese quotate hanno la scadenza fissata nel 2027, ma potranno posticipare fino al 2028. Sembra che ci sia tempo, ma chi ha un’azienda sa che si tratta di dopodomani. “L’Unione europea spinge le aziende a diventare più green, non solo per una questione etica e di sopravvivenza sul Pianeta Terra, ma anche per renderci sempre meno dipendenti dalle fonti fossili russe” spiega Alessandro Grigoletto, Consultant Innovation Department – Ayming Institute di Ayming Italia Srl SB multinazionale attiva nel settore della consulenza a supporto delle aziende che investono in innovazione, digitalizzazione e sostenibilità. “Nel complesso, le imprese possono contare su circa 12,4 miliardi di euro dei quali Transizione 5.0 costituisce, da sola, quasi la metà delle nuove risorse stanziate dal PNRR e dal Piano REPowerEU: 6,3 miliardi di euro che verranno erogati sotto forma di crediti d’imposta; 3,78 miliardi per il modulo ‘Energy efficiency’, che prevede l’acquisto di beni strumentali materiali o immateriali 4.0; sono invece destinati 1,89 miliardi per il modulo ‘Autoconsumo e autoproduzione’, per l’acquisto dei beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili (ad esclusione delle biomasse); 630 milioni sono invece previsti per il modulo ‘Formazione’, che agevola i costi destinati alla formazione del personale in competenze per la transizione verde”.
Intelligenza Artificiale Sul secondo punto si sta dibattendo moltissimo, alle soglie dell’ennesima e repentina rivoluzione tecnologica già in atto: proprio nel dicembre scorso è stato varato lo storico pacchetto europeo che, per la prima volta al mondo, regolamenta l’uso dell’Intelligenza Artificiale. Si tratta dell’AI Act che regolerà l’uso delle “macchine intelligenti”, cercando di delineare quello che è lecito e quello che non lo è. Dopo una lunghissima negoziazione – 36 ore di dibattimento fra Parlamento e Consiglio – si è raggiunto un accordo su cosa sia lecito o no in materia nei 27 Stati membri. L’essere umano deve rimanere al centro: se l’Industria 4.0 ha
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e imprese possono contare su L circa 12,4 miliardi di euro dei quali Transizione 5.0 costituisce, da sola, quasi la metà delle nuove risorse stanziate dal PNRR e dal Piano REPowerEU
reso interconnessa e intelligente la filiera produttiva, il 5.0 ha obiettivi più ambiziosi, ovvero un miglioramento effettivo di tipo sociale e sostenibile. Nel documento redatto dalla Commissione europea infatti si legge: “L’Industria 5.0 riconosce la capacità dell’industria nel raggiungere obiettivi sociali oltre il lavoro e la crescita, per diventare un canale di ricchezza resiliente, con una manifattura che rispetta le risorse del pianeta e pone il benessere dei lavoratori al centro del processo produttivo”.
Alessandro Grigoletto, Consultant Innovation Department – Ayming Institute di Ayming Italia Srl SB
La destinazione dei fondi del PNRR E resilienza? Questo termine entrato ormai da anni nel DNA comunicativo di noi tutti, si coniuga con tutte le azioni previste con la rimanente dote del nuovo PNRR. Molto orientato, come si è detto – in maniera quasi troppo spinta per alcuni, che avrebbero preferito più fondi per proseguire l’ancora claudicante processo di digitalizzazione del Paese – sulla tematica energetica: “320 milioni euro saranno sovvenzioni sotto forma di contributo a fondo perduto fino al 50% alle PMI a fronte dell’acquisto di sistemi e tecnologie digitali per la produzione di energia da fonti rinnovabili, lo stoccaggio e l’accumulo – spiega Grigoletto. 2,5 miliardi sono invece destinati a migliorare la transizione ecologica, la competitività e la resilienza delle filiere produttive strategiche con particolare attenzione verso l’efficientamento energetico e la sostenibilità dei processi produttivi; 2 miliardi verranno adoperati per rifinanziare i contratti di filiera nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo; 850 milioni sosterranno le aziende del settore primario e di trasformazione dei prodotti agricoli per l’installazione di pannelli fotovoltaici nell’ambito dell’investimento ‘Parco Agrisolare’; infine 308 milioni saranno un ulteriore sostegno al settore turistico nell’ambito del Fondo tematico BEI”. Fondi che potranno traghettarci tutti, cittadini, imprese, istituzioni, verso un nuovo concetto di business, basato sulle nostre capacità di cavalcare e sfruttare i momenti di cambiamento per crescere sui mercati, ripensando il nostro modello sfruttando meglio e riciclando il più possibile le risorse, diventando sempre più “circolari” e in grado di trattenere i nostri migliori talenti: le persone che con noi, tutti i giorni al lavoro, fanno sì che tutto vada sempre per il meglio.
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ESG
di Fabrizio Salmi e Federico Saporiti
Bilancio di sostenibilità, protezione dei dati personali e standard di riferimento 22
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Il bilancio di sostenibilità è un documento che misura le performance ambientali, sociali e di governance (ESG), che dimostra l’impegno dell’azienda nella promozione di pratiche sostenibili e responsabili, e misura i progressi verso gli obiettivi di sostenibilità prefissati. Il bilancio di sostenibilità fornisce informazioni sulle strategie dell'azienda per affrontare le questioni ambientali e sociali, come ad esempio le emissioni di gas serra, la gestione dei rifiuti, l'efficienza energetica, la sicurezza dei lavoratori, la diversità e l'inclusione e la trasparenza finanziaria. Infatti nei temi relativi alla “E” sono inclusi quelli relativi al controllo e alla riduzione delle emissioni, alla gestione dei rifiuti e all’inquinamento e, infine, alla biodiversità e alla tutela dell’ambiente naturale. I temi di natura Sociale (la “S”) comprendono le questioni relative al rapporto di lavoro, alla equità e alla non discriminazione, alla tutela dei diritti dell’uomo, al contrasto del lavoro minorile, alla corretta gestione di clienti e fornitori e del rapporto commerciale, inclusi i temi relativi alla privacy, alla cybersecurity e alla correttezza delle pratiche commerciali. Infine, il principio di Governance (la “G”) definisce i criteri di gestione aziendale che comprendono le logiche legate alla retribuzione dei dirigenti in riferimento alle performance ESG, il rispetto dei diritti degli shareholder, la trasparenza delle decisioni strategiche e delle scelte aziendali e il rispetto delle minoranze e delle diversità.
Il tema ESG sta diventando sempre più preponderante nel dibattito attuale e nei progetti aziendali, sempre più società stanno affrontando questi temi, dando riscontro del loro operato tramite il bilancio di sostenibilità. Vediamo quali sono le nuove normative di riferimento. Il panorama normativo La direttiva numero 95 del 2014 (2014/95/UE), recepita solo alla fine del 2016 da parte del Parlamento e del Consiglio europeo, ha reso il bilancio di sostenibilità obbligatorio. L’applicazione delle regole previste dalla Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) avverrà a partire dal 2024 secondo diverse fasi: • dal 1° gennaio 2024 per le grandi imprese con più di 500 dipendenti; • dal 1° gennaio 2025 per le grandi imprese che, alla data di chiusura dell’esercizio, superino 2 dei seguenti
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3 criteri: € 20 milioni di totale dell’attivo, € 40 milioni di ricavi netti, 250 dipendenti medi annui; • dal 1° gennaio 2026 per le PMI e le altre imprese quotate. L’obbligo di presentare una relazione sulla sostenibilità si applicherà anche a tutte le imprese non europee che realizzano ricavi netti delle vendite e delle prestazioni superiori a 150 milioni di euro nell’UE e che hanno almeno un’impresa figlia o una succursale nell’UE che supera determinate soglie.
Privacy e supply chain Ma già da quest’anno molte aziende si troveranno ad affrontare questa sfida per rimanere all’interno delle supply chain in quanto il bilancio di sostenibilità è diventato e diventerà sempre più richiesto in fase di qualifica dei fornitori. Gli stakeholder sono, difatti, sempre più esigenti in quanto a trasparenza sui temi della responsabilità aziendale. Comunicare in modo attendibile ed efficace può contribuire fortemente alla reputazione dell'azienda e, di conseguenza, agli esiti delle performance di mercato, andando ad accrescere il valore complessivo dell’azienda.
In quest’ambito La privacy sta assumendo un ruolo sempre più importante nella governance aziendale. Ciò non sta avvenendo solo per le crescenti ragioni reputazionali, di compliance normativa e se vogliamo anche etiche che orientano le scelte delle imprese, ma anche per il potenziale impatto che le scelte in tema di privacy possono avere anche sulle metriche ESG (Environmental, Social and Governance). Una corretta valutazione degli elementi da inserire nel bilancio ESG deve basarsi su standard internazionali univoci e ampiamente condivisi. I considerando alla NFRD e alla CSRD richiamano i criteri di rendicontazione forniti dalla Global Reporting Initiative (GRI). La CSRD, in particolare, dispone che:
“i principi di rendicontazione di sostenibilità dovrebbero tenere conto, ove opportuno, dei principi e dei quadri di riferimento esistenti per la contabilità e la comunicazione in materia di sostenibilità. I principi e i quadri esistenti includono quelli elaborati dalla Global Reporting Initiative, […”>” (c. 43). Ancora: “I fattori di governance più rilevanti per gli utenti sono elencati da quadri di riferimento autorevoli in materia di rendicontazione, come la Global Reporting Initiative” (c. 50).
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È bene sottolineare che sono presenti anche altri criteri di rendicontazione applicabili e che sono in corso di definizione i principi europei di rendicontazione della sostenibilità (“ESRS”). Tuttavia, attualmente, gli Standard GRI rappresentano lo strumento di rendicontazione più utilizzato, e sono adottati dal 100% delle aziende quotate soggette al D.Lgs. 254/2016, che applica in Italia la Direttiva NFRD (fonte: Osservatorio sulla Dichiarazione Non finanziaria, marzo 2021). I “Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards” (GRI Standards) costituiscono, quindi, uno dei principali riferimenti tecnico-metodologici per la raccolta di parametri di rendicontazione della sostenibilità e permettono a enti e imprese di: • valutare i loro impatti negativi e/o positivi sull’economia, sull’ambiente e sulle persone; • definire gli argomenti più rilevanti da rendicontare.
Rendicontare sulla protezione dei dati: il GRI 418 Tra i diversi temi che saranno oggetto del bilancio di sostenibilità, all’interno degli standard GRI (al GRI 458) vengono individuati gli aspetti in merito alla protezione dei dati personali, sulla scorta della essenzialità che una società ponga gli stessi all’interno delle proprie priorità. Il “GRI 418: Customer Privacy 2016”, in abbinamento alle informazioni richieste dalla “Disclosure 3-3: Gestione degli argomenti rilevanti”, può costituire un valido punto di partenza per la rendicontazione di questo tema.
Seguendo gli Standard GRI, nel bilancio di sostenibilità dovrebbero essere riportate, fra le altre cose, informazioni su: • Le azioni, le politiche, gli impegni assunti dalla società per migliorare la protezione dei dati personali; • I processi interni per monitorare il raggiungimento degli impegni e degli obiettivi in materia di protezione dei dati personali; • Le procedure operative presenti in materia di protezione dei dati personali; • il numero totale di reclami ricevuti in merito a violazioni della privacy degli interessati; • il numero totale di fughe, furti o perdite di dati (data breach) degli interessati. Le società, in un’ottica di trasparenza e corretta comunicazione, potranno inserire all’interno del bilancio di sostenibilità anche ulteriori informazioni, utili a rendere conto, a tutti gli stakeholder, dell’attività di adeguamento dell’organizzazione alle norme applicabili all’argomento rilevante della protezione dei dati personali. I temi ESG sono la sfida del presente e del futuro e il bilancio di sostenibilità diventerà uno strumento sempre più esteso e diffuso con cui le aziende potranno veicolare in maniera efficace e trasparente ai loro stakeholder le politiche implementate e i traguardi raggiunti, e in questo sviluppo consapevole la centralità dei temi Social, ivi inclusa la tutela della riservatezza dei dati, saranno uno dei valori principali specie nei rapporti con la propria utenza.
Gli Autori Specializzati in diritto penale dell’impresa, gli avvocati si occupano con continuità di reati societari, fiscali, reati contro la PA e della responsabilità amministrativa dell’impresa. Svolgono funzione di OdV, ricoprendo incarichi di R.S.P.P., di responsable privacy e D.P.O. e sono formatori in ambito di Salute e sicurezza sul lavoro. Sono, inoltre, autori di diversi articoli e pubblicazioni tra cui il volume “ESG e Compliance”, una guida operativa sugli elementi principali della sostenibilità aziendale nonché sui vantaggi che le imprese possono conseguire o implementare mettendo in luce l’utilità di un’efficace Compliance, l’adozione dei Modelli di Organizzazione e Gestione ai sensi del D.Lgs. 231/01 e le certificazioni UNI ISO.e. Tra i servizi offerti da SLS, Studio Legale Salmi, infatti, è compresa la consulenza giudiziale e stragiudiziale per quanto riguarda la compliance aziendale all’impiego delle nuove tecnologie e le responsabilità penali a esse collegate.
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LE AZIENDE ASSOCIATE
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Gen-AI
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L’IA generativa sarà sempre più presente nelle aziende di oggi e del futuro. Conferme giungono dal mercato di riferimento che avrà un incremento pari a 257 miliardi di dollari entro il 2032. Secondo una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali del settore da Espresso Communication per Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice, la cosiddetta “Gen-AI” risulta, invece, ancora un territorio quasi del tutto inesplorato, soprattutto a livello lavorativo e imprenditoriale. Le conferme in merito giungono da un recente report di McKinsey, secondo il quale solo 2 manager su 10 nel mondo utilizzano regolarmente l’intelligenza artificiale generativa per accrescere il proprio business e velocizzare i singoli processi operativi. I motivi sono diversi: dalla paura di affidarsi a tecnologie sempre più evolute alla volontà di restare nella cosiddetta comfort zone, fino alla decisione ultima di affidarsi esclusivamente al proprio capitale umano. Eppure, la Gen-AI risulta una grande opportunità in vista dei prossimi anni. Linkedin ha evidenziato che il mercato di riferimento risulta in grande crescita: si prevede un incremento pari a 257 miliardi di dollari entro i prossimi 9 anni, ovvero una cifra di venti volte superiore rispetto agli 11 miliardi raccolti nel 2022. Restando sulla stessa lunghezza d’onda, quali saranno quindi i settori operativi maggiormente toccati da quest’onda anomala targata Gen-AI? Stando a quanto specificato sempre da McKinsey, in primo piano c’è il marketing (14%), seguito dal reparto produzione (13%), dalla customer care (10%). Fuori dal podio, e anche di parecchio, la finanza (4%), le risorse umane (3%) e il settore manifatturiero (2%). Secondo Ambrosetti l’Italia è ritardo ed è necessario accelerare per diffondere l’utilizzo di questa tecnologia perché la Gen-AI è in grado di generare fino a 312 miliardi di euro di valore aggiunto ogni anno (una cifra pari al 18% del PIL italiano). Come? Ad esempio, incrementando la digitalizzazione di oltre 110 mila PMI made in Italy. “La Generative AI è un tesoro dalle infinite potenzialità – affermano Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti, founder di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice. “L’obiettivo del nostro evento Generative AI-Week, che si è svolto lo scorso novembre, oltre che fare cultura, è far capire che la Gen-AI non è solo americana, ma anche italiana. Infatti, ci sono già alcune startup e realtà aziendali che si stanno aprendo a questo nuovo mondo. Però possiamo e dobbiamo fare meglio per diffondere questo cambiamento”.
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DIFFONDERE A TUTTO IL TEAM AZIENDALE cultura Gen-AI related
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Future-Technology
Lo studio “Preparing to Power Up: EMEA Leads the Way to an AI-Driven Future”, pubblicato di recente da Workday Inc., rivela che il 48% dei dirigenti d’azienda in Italia accoglie con favore le opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning per le proprie aziende, rispetto al 50% nelle Americhe e al 46% nell’area APJ. Inoltre, il 44% delle aziende dell’area EMEA ha apportato modifiche per garantire che le loro attività siano sufficientemente agili da consentire la riallocazione delle risorse in modo rapido e su scala. L’indagine suggerisce che i dirigenti d’azienda dell’area EMEA sono generalmente più fiduciosi nei confronti di AI e ML. Dopo l’introduzione del Regolamento generale sulla protezione dei dati, l’UE sta proponendo un nuovo quadro giuridico per l’Intelligenza Artificiale, l’EU AI Act. L’obiettivo è rafforzare la governance sulla qualità dei dati, la trasparenza e l’attività di supervisione svolta dall’uomo, incoraggiando una maggiore fiducia nella tecnologia. L’entusiasmo per AI e ML
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tra i dirigenti d’azienda dell’area EMEA sta contribuendo ad aumentare la propensione agli investimenti. Le aziende del Nord Europa sono in testa agli investimenti in queste tecnologie, mentre quelle dell’Europa meridionale hanno un approccio più conservativo. Malgrado l’entusiasmo elevato, i diversi uffici hanno opinioni differenti su AI e ML. Il 53% dei CEO dell’area EMEA è entusiasta di utilizzare queste tecnologie nelle proprie aziende. Il Finance è a uno stadio più avanzato nella loro implementazione nel lavoro quotidiano: il 19% dei CFO ha dichiarato che i propri team stanno implementando l’Intelligenza Artificiale e sono in fase avanzata. L’HR mostra tassi di adozione di AI più bassi, con il 44% dei leader HR dell’area EMEA entusiasti del
potenziale, ma con il 49% che non ha ancora iniziato a utilizzarle. I leader IT sono i più propensi (51%) ad affermare che AI e ML renderanno più facile per l’IT supportare altri team aziendali o consentire loro di fornire un maggiore valore strategico. Lo studio evidenzia come la gestione dei dati e l'eccessiva burocrazia rappresentino degli ostacoli per i dirigenti aziendali nell'abbracciare e adottare appieno AI e ML. Il 60% delle aziende di area EMEA afferma che i propri dati sono isolati, il che rende arduo l’accesso a informazioni che possano essere utilizzate in tempo reale. Inoltre, solo il 22% delle aziende ha compiuto progressi consistenti nell’eliminazione di alcuni passaggi burocratici che rallentano il processo decisionale. Per molte or-
ganizzazioni un maggiore utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e del Machine Learning richiede un cambiamento culturale significativo, ma perché ciò avvenga è necessario che il management di alto livello sia d’accordo. Secondo la ricerca il 42% dei dirigenti in Italia ritiene che i dirigenti delle loro aziende non siano ancora consapevoli del ruolo fondamentale che svolgeranno queste tecnologie. “Per massimizzare il valore aziendale di AI e ML è necessario iniziare ad allineare le aspettative con la realtà e dare priorità alle iniziative atte a risolvere i problemi aziendali”, ha suggerito Jens Löhmar, CTO continentale e DACH di Workday. “Assicuratevi che la vostra azienda sia pronta per poter implementare queste tecnologie in modo efficace, identificando e colmando le lacune in materia di competenze. Scegliete le opportunità di AI e ML che siano in linea con la strategia e le esigenze aziendali e create una roadmap chiara con obiettivi e parametri definiti. Valutate costantemente la loro efficacia e adattatevi all’evoluzione delle esigenze della vostra azienda e al panorama aziendale in continua evoluzione”.
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INTERVISTA• ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 2
Luigi Seregni non ama parlare di sé. Come spesso accade ai leader dell’industria preferisce che sia il suo esempio a lasciare il segno. Ma a compimento della sua carriera di successi, ha condiviso con Il Poligrafico alcuni importanti passaggi dei suoi 35 anni in BOBST
Luigi Seregni
una lunga e appassionata carriera in BOBST
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Quando e come è cominciata la sua carriera in BOBST? Come ha conosciuto questa azienda leader del settore?
Il mio incontro con BOBST è avvenuto come iniziano molti nuovi rapporti lavorativi. Era la fine degli anni ’80, la filiale italiana era in cerca di personale addetto alle vendite e il mio profilo professionale corrispondeva ai requisiti richiesti da BOBST, così sono stato contattato per una prima intervista da head hunter. All’epoca lavoravo nell’area commerciale di un’azienda di tutt’altro settore. Dopo i primi colloqui, quando l’agenzia mi ha rivelato il nome della società che mi aveva selezionato ho dovuto ammettere di non conoscerla. Sembrava impossibile che non avessi mai sentito nominare l’azienda, perché di fatto tutti noi siamo quotidianamente a contatto con gli imballaggi prodotti con i sistemi BOBST. Si stima che uno di ogni due packaging prodotti a livello globale sia stato processato con tecnologia BOBST. Accettai di iniziare questa nuova esperienza, che è durata ben 35 anni. Com’è stato il suo ingresso nel mondo del converting e l’incontro con la tecnologia BOBST?
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Naturalmente non conoscevo il settore, ma la scuola BOBST si è dimostrata infallibile, ancor oggi chi entra a far parte di questa incredibile realtà non smette mai di imparare. BOBST offre molta formazione ai giovani, si pensi al Centro di Formazione Professionale che abbiamo nei nostri headquarter a Mex, in Svizzera. Iniziare da giovane con un ruolo commerciale mi ha permesso di entrare immediatamente a diretto contatto con l’industria della stampa e del converting. Alle figure junior come la mia, ai tempi, BOBST affidava il compito di scandagliare il mercato andando a visitare potenziali clienti. Incontrando realtà di
diverse tipologie e dimensioni, spesso anche molto piccole dove si accedeva direttamente in sala stampa e si parlava con il tipografo, che era anche il titolare dell’azienda, ho imparato il gergo di settore, ho conosciuto le macchine vedendole lavorare e così ho compreso le esigenze di quello che era il mio target. Ho avuto il privilegio di formare la mia esperienza tecnica sul campo e al contempo l’opportunità di instaurare una forte empatia nei confronti dei clienti. Come era strutturata l’azienda ai tempi? Era molto diversa da BOBST di oggi?
La sede di quella che all’epoca chiamavamo BIM, Bobst Italia Milano, si trovava in via Bassini. In seguito all’acquisizione di un’azienda di prodotti di prestampa, alla fine degli anni ’80, si ingrandì e ci trasferimmo da Milano a Sesto San Giovanni in uno stabile interamente dedicato a BOBST. Quello che è stato il nostro headquarter italiano fino al 2011, prima di spostarci a Piacenza dove siamo oggi. Ci sono molte differenze, tra la BOBST di quegli anni e quella di oggi dato che parliamo di una realtà e del relativo mercato di riferimento in continua evoluzione. Quando ho iniziato, nel 1988, produceva due tipologie di prodotti: fustellatrici e piegaincolla. Per quanto riguarda le fustellatrici, BOBST era già leader di settore e in poco tempo abbiamo lavorato per portare in vetta della market share anche le piegaincolla. Oggi BOBST è a tutti gli effetti una global company con un portfolio prodotti in continuo aggiornamento tecnologico ma anche in costante ampliamento, tanto da costituire un vero e proprio ecosistema di soluzioni unico per il converting e per la stampa di imballaggi ed etichette. Fondata nel 1890, quando Joseph Bobst apre un negozio di forniture per la stampa a Losanna (Svizzera), l'azienda è cresciuta anche grazie alle acquisizioni di altre aziende dell'industria del packaging. Ha così inglobato diverse competenze e attualmente BOBST è punto di riferimento per il mercato anche per tecnologie come rotocalco, estrusori per film plastici, accoppiatori e stampa digitale. BOBST è presente in più di 50 paesi, gestisce 19 impianti di produzione in 11 paesi e impiega più di 6.100 persone in tutto il mondo. In Italia siamo presenti nella sede di Firenze (Tecnologia per la produzione di Etichette, Stampa digitale), San Giorgio Monferrato (Imballaggi flessibili), Piacenza (Cartone Teso e Ondulato), Lonato del Garda (CM Service per revisione macchinari) e a Momo (Düecker Robotics, Impianti robotizzati per il Cartone Ondulato). Ciò che è rimasto intatto è quel senso di accoglienza che ho percepito la prima volta che ho visitato gli headquarter a Losanna. Quel bel modo di ascoltare e di farti sentire parte della famiglia: l’ho ritrovato a ogni incontro e ho fatto di tutto per conservare questo tipo di relazione con i colleghi. Questo è uno dei valori che da sempre contraddistin-
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Quel bel modo di ascoltare e di farti sentire parte della famiglia: l’ho ritrovato a ogni incontro e ho fatto di tutto per conservare questo tipo di relazione con i colleghi. È uno dei valori che da sempre contraddistinguono BOBST, per quanto sia cresciuta e sia sempre più proiettata al futuro. guono BOBST, per quanto sia cresciuta e sia sempre più proiettata al futuro. BOBST dà forma al futuro del mondo del packaging, sviluppando nuovi modelli di business. Anticipando la trasformazione del mondo dell'imballaggio espandendo la portata tecnologica. Attraverso le etichette, l'imballaggio flessibile, il cartoncino e il cartone ondulato, BOBST supporta in modo sostenibile i suoi clienti nel rispondere alle esigenze attuali e future dei consumatori e alle sfide dei marchi, dei rivenditori e degli e-tailer, attraverso un flusso di lavoro flessibile e agile.
dare all’appuntamento, ho accompagnato mia moglie da mia mamma. Aveva le doglie, non potevo lasciarla sola. Quel giorno stesso è nata mia figlia. È stato l’inizio di una nuova responsabilità come padre, nella vita privata, e di un nuovo incarico, nella vita professionale. Da quel momento ho sempre associato il mio ingresso in azienda a quel lieto evento, legando la crescita di mia figlia con i miei anni trascorsi in BOBST.
Come si è evoluta la sua carriera fino a diventare amministratore delegato della sede di Piacenza di Bobst Italia?
Sicuramente la sfida più importante che ho accettato e che si è rivelata di grande successo è rappresentata dall’aver assunto la guida dell’azienda in qualità di amministratore delegato della sede di Piacenza: un passo che ho compiuto con grande serenità in quanto sapevo di poter contare su un team di persone di fiducia, molto preparate e motivate. Un’altra sfida che mi ha coinvolto in prima persona e che ha comportato un cambiamento epocale per Bobst Italia è stata lo spostamento della sede da Sesto San Giovanni a Piacenza. L’aspetto più difficile di questo passaggio è stato la perdita di alcuni componenti dello staff aziendale a causa della distanza non più sostenibile per chi abitava al nord di Milano. Si è trattato, inoltre, di mediare l’ingresso di alcuni componenti del team milanese in una struttura già in essere, quella della ex Schiavi, azienda precedentemente acquisita da BOBST. Anche in questo caso le persone che ho incontrato hanno contribuito con il loro valore umano e la loro professionalità a dare vita a una squadra vincente. In tanto tempo insieme abbiamo raggiunto obiettivi e successi importanti, crescendo anno dopo anno.
L’esperienza nel team delle vendite di BOBST mi ha aperto la strada per la posizione di direttore commerciale. Quando il manager che ricopriva questo ruolo prima di me è andato in pensione, ho assunto questo incarico. Ho iniziato guidando una squadra di quattro persone. I vantaggi della formazione interna senza dubbio sono la conoscenza dettagliata di ogni aspetto aziendale: si ha tempo per assimilare dalla mission alla vision, dalle strategie ai prodotti, fino alle sue peculiarità distintive. E anche e soprattutto la coesione con le persone. Probabilmente non si arriva ai vertici solamente attraverso una formazione teorica dirigenziale, ma sicuramente crescendo in azienda si acquisisce una competenza approfondita e, nella maggior parte dei casi, si matura una grande passione per questo mondo. Proprio come è accaduto a me. È dunque questo il segreto del successo?
Credo sia una questione di affinità: avendo come interlocutori gli imprenditori e i manager dell’industria grafica, cartotecnica e del converting, ho notato che in molti casi chi oggi è ai vertici, a sua volta, ha iniziato la carriera lavorando in produzione o ricoprendo ruoli operativi. Il nostro è un settore dove è richiesta una competenza tecnica che si costruisce in anni e deve essere costantemente aggiornata per stare al passo con le evoluzioni tecnologiche e di mercato. Non si conosce mai abbastanza ed è indispensabile essere molto attenti, curiosi e appassionati per specializzarsi e per fronteggiare una concorrenza oggi più agguerrita che mai e che ha raggiunto una dimensione più globale. Per questo BOBST, per mantenere la propria leadership e per affrontare le sfide contemporanee, continua a destinare risorse importanti alla formazione del personale, alla ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, alla collaborazione con importanti partner tecnologici. C’è un aneddoto del suo lavoro che ricorda in particolare?
Sono moltissimi i ricordi di questi intensi 35 anni: non finirei più di raccontarli. Ma ce n’è uno in particolare che amo condividere perché rappresenta una coincidenza speciale tra la mia vita personale e quella lavorativa. Il giorno del mio primo colloquio in BOBST, prima di an-
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Qual è stata la sfida di maggior successo e quale la più complessa?
Quali sono i valori di BOBST in cui si è riconosciuto e che desidera siano mantenuti anche in futuro?
L’identità di BOBST si basa su fiducia, rispetto, passione e performance. Soprattutto i primi tre sono valori che ogni azienda o, in generale, ogni comunità che riunisce delle persone, dovrebbe abbracciare. In ambito aziendale, secondo la mia esperienza, una volta stabilito un clima di fiducia, rispetto e passione, i risultati, ovvero le performance, arrivano di conseguenza. Anche il concetto di welfare aziendale di cui si parla molto oggi dovrebbe essere insito nell’animo di chi guida un’azienda. Solo grazie a queste basi si riesce a creare il collante per dare vita a un team affiatato in grado di affrontare anche le sfide più impegnative. Il mio orgoglio è vedere le persone del mio staff collaborare con entusiasmo rispettandosi a vicenda nel lavoro di tutti i giorni. Per un business di successo è fondamentale instaurare buoni rapporti sia con i colleghi sia con i clienti. A tutti i livelli: dal mana-
La sede di Piacenza di BOBST e un’immagine di archivio del team BOBST
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gement agli operatori dell’assistenza tecnica. Questi ultimi rappresentano l’azienda nel momento in cui il cliente si trova in difficoltà e sono chiamati a offrire un servizio puntuale e professionale per garantire la continuità operativa delle macchine su cui intervengono, rafforzando la reputazione aziendale. Sono sicuro che la relazione tra le persone resterà sempre un valore fondante nel futuro di BOBST. Come vede il mercato dell’imballaggio oggi?
Oggi la tendenza è dettata dai cambiamenti delle tecnologie: lo sviluppo del digitale consente la produzione di brevi tirature, il just-in-time di cui si è tanto parlato ora è la regola e il modo di lavorare si deve adeguare. Nella mia carriera ho visto il mercato oscillare tra alti e bassi: attualmente stiamo affrontando una fase calante. Ma sono ottimista: non si può fare a meno dell’imballaggio, per motivi di conservazione, di igiene, logistici e anche di comunicazione dei prodotti. Anche quando si dice che i consumi sono in calo, il packaging si produrrà sempre in quanto è direttamente legato ai beni primari: sicuramente continuerà a evolversi, cambieranno le tecniche di produzione e si sperimenteranno nuovi materiali. Basti pensare come l’urgenza dell’eco-sostenibilità abbia in breve accelerato ad esempio lo sviluppo di nuovi materiali riciclabili e modificato le tecniche di accoppiatura dei materiali. Alcuni avvenimenti hanno accelerato certe dinamiche: ad esempio l’espansione dell’e-commerce ha impattato sulla domanda di packaging in cartone ondulato, generando la richiesta di stampare all’interno della scatola, esigenza che abbiamo soddisfatto adeguando le nostre macchine. A proposito, in che modo BOBST riesce ad anticipare le esigenze di un mercato così fluido?
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Anche i pilastri della strategia di BOBST si sono evoluti: sono connettività, digitalizzazione, automazione e sostenibilità. La strategia consiste nel concepire i sistemi di produzione con una logica di flusso, da una serie di silos isolati a una visione connessa end-to-end: oggi le macchine dialogano tra di loro, comunicano con l’operatore anche in remoto e con il cliente. Al cuore di questa visione c’è BOBST Connect, una piattaforma digitale su cloud con un’architettura aperta che fornisce soluzioni per la pre-stampa, la produzione, l’ottimizzazione dei processi, la manutenzione e l’accesso al mercato. Il sistema garantisce un flusso di dati efficiente tra il mondo digitale e quello fisico. Gestisce l’intero processo di produzione, dal PDF del cliente al prodotto finito. Potenzia e aiuta a migliorare la produttività nell'ambito degli imballaggi e della stampa. Produrre attrezzature sempre più sofisticate ci permette di offrire ai nostri clienti la possibilità di aggiornare il loro parco macchine per produrre di più e in modo più efficiente, per incrementare la loro marginalità e per essere più competitivi. Ma anche per ridurre i consumi e, voglio credere, per costruire le basi per un mondo e una società migliori.
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Cosa consiglia agli operatori delle nuove generazioni che scelgono di lavorare nel settore?
Il mondo della cartotecnica e delle arti grafiche è come il mal d’Africa, quando ti conquista non riesci ad abbandonarlo. Ai giovani che scelgono di lavorarci suggerisco di fare esperienza e di applicarsi per conoscere il mercato: essere curiosi e appassionati permetterà loro di entrare in un settore unico. Basti pensare che le macchine da stampa e per la trasformazione sono tra le più costose dell’industria produttiva. Ma vengono impiegate per lavorare materiali come il cartone o i film plastici con lo scopo di realizzare ad esempio un packaging che non è il prodotto bensì è l’involucro del prodotto stesso. Una scatola o un sacchetto ha un ciclo di vita relativamente breve, sostanzialmente nasce per essere smaltito dopo breve tempo. Le aziende produttrici di packaging investono molto in attrezzature e macchinari – si parla di milioni di euro – e paradossalmente hanno margini molto più ridotti di quelle che realizzano i prodotti veri e propri. Ho una grande ammirazione per gli imprenditori dell’industria del packaging. Il consumatore non conosce queste dinamiche. Pensiamo ad esempio a quanta ricerca viene fatta per realizzare al meglio delle sue performance la busta di plastica del minestrone surgelato o l’astuccio per un dentifricio stampato a sei colori con cold foil. Una fustellatrice ha la precisione di un orologio altrimenti non potrebbe produrre con estrema precisione a oltre 10.000 fogli all’ora. Tutto questo è affascinante. Un giovane che entra in produzione in stampa o cartotecnica deve porsi molte domande per rendersi conto che sta svolgendo un lavoro nobile e prezioso. Una consapevolezza che matura solo chi tocca con mano le macchine e le applicazioni che sono in grado di produrre: ci vuole sentimento per entrare in questo mondo e una sensibilità anche artistica. Un bel mondo che le mancherà?
Sicuramente, 35 anni sono davvero molti. Ma ho ottimi successori: Massimiliano Manara, che per anni ha guidato il nostro servizio clienti, ricoprirà il ruolo di amministratore delegato della sede di Bobst Italia a Piacenza. Il service Italia è affidato a Giuseppe Pastori. Filippo Nocilli, che ha maturato esperienza in altre aziende, sarà il nuovo direttore commerciale. Saranno in grado di guidare la squadra verso futuri e meritati successi, mentre io mi dedicherò alle mie prossime sfide. Non avrei raggiunto i miei traguardi professionali se non avessi avuto il prezioso aiuto della famiglia: ora potrò dedicare molto tempo ai miei nipotini.
L’identità di BOBST si basa su fiducia, rispetto, passione e performance. Soprattutto i primi tre sono valori che ogni azienda dovrebbe abbracciare. Una volta stabilito un clima di fiducia, rispetto e passione, i risultati, ovvero le performance, arrivano di conseguenza.
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Storie di stampa by HP Indigo
“L
a mia famiglia è nel mondo grafico da quando sono nata”, racconta Cristina Fedrizzi, oggi CEO di FE Group, “papà ha lavorato per molto tempo come responsabile di produzione nell’ambito delle etichette, altri due dei fratelli erano stampatori e il nonno legatore”. Prosegue, ironizzando: “Sento parlare di carta da sempre, tanto che in casa nostra il mantra era: come va la vita? Va a rotoli!”. Sembrava naturale che il percorso professionale di Cristina avrebbe seguito le loro orme, tanto che quando lei aveva 15 anni, il padre Fabio e la mamma Erna, fondarono Fedrizzi Etichette. Ma terminate le scuole superiori, avendo studiato lingue, andò a lavorare in Germania per un’agenzia turistica, scelta dettata dal desiderio di fare una propria esperienza, ma anche di prendere le distanze da quel mondo in cui era immersa sin da quando era piccola e che aveva assorbito molte delle energie e del tempo dei genitori. Però quando qualche cosa è destino che accada può prendere strade anche molto tortuose per realizzarsi. Così al suo rientro in Italia, Cristina entra in azienda per qualche mese, ma vivendo ancora in famiglia la sensazione è di non staccare mai dalle responsabilità e dalle tensioni lavorative e, dopo pochi mesi, rinuncia. Fa un’altra esperienza lavorativa esterna al mondo della stampa, per poi, a 21 anni, ritornare definitivamente in Fedrizzi Etichette. Attività che porta il suo cognome ma questo non le ha semplificato la vita. Anzi. “Essere giovane, donna e figlia dei titolari, in un mondo come quello della stampa, ha rappresentato un banco di prova molto duro per me” continua Cristina. Per quanto i genitori l’abbiano lasciata libera di scegliere la propria strada, una volta deciso di far parte del team di quella che oggi è FE Group, l’iter di crescita ha previsto di iniziare dalle piccole mansioni basilari e di fare formazione a costo di frequentare un corso serale di contabilità e di giorno lavorare a tempo pieno. “Papà era molto severo ma è ricordato per essere stato altrettanto visionario” spiega Cristina, che gli è grata per essersi avvalso in tempi non sospetti di un consulente esterno, scelto tra i massimi esperti del settore, a cui lei deve la formazione tecnica. Una figura che ha accompagnato l’azienda per molti
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anni. Si deve, inoltre, a Fabio Fedrizzi di aver seguito l’evoluzione delle HP Indigo per etichette sin dai loro esordi nei primi anni 2000 e di avere acquistato una delle prime macchine nel 2004. HP ha affiancato Fedrizzi Etichette nella sperimentazione fino all’attuale assetto della sala stampa: oggi in FE Group la produzione di etichette è completamente digitale, finishing compreso. “Il nostro rapporto con questo fornitore negli anni è diventato una partnership basata su reciproca fiducia e supporto, tanto che oggi le HP Indigo installate sono tre”. Nel tempo Cristina ha affermato la sua professionalità passando dall’amministrazione al controllo di gestione fino alla relazione con i clienti dedicandosi ad aprire nuovi mercati: “Farsi strada in un ambiente in cui per una ragazza dimostrare di valere era doppiamente faticoso e dove per ogni cosa era richiesta la supervisione di un uomo mi ha portato a usare spesso la forza e a manifestare una rabbia che non era parte della mia vera personalità”. Cristina ammette di aver portato per molto tempo un’armatura, abbandonata solo quando, all’età di 32 anni, è diventata mamma. Un evento personale che le ha fatto ritrovare se stessa anche in ambito lavorativo. Quando le domandiamo quali siano oggi i valori fondanti di FE Group parla dell’azienda famigliare come di una delle cose più belle del mondo – con lei lavorano il marito, il fratello e la cognata – “papà, purtroppo, non c’è più e la mamma è nel consiglio di amministrazione”. Cristina crede nella formazione continua, nel valorizzare i punti di forza dei collaboratori, nel far crescere le aziende rendendole attrattive per le giovani generazioni e nel valore della visione e del lavoro femminile senza che sia relegato alle ‘quote rosa’. Tra le sue attività presta consulenza presso una community di imprenditori dell’Alto Adige e il suo sogno è di dar vita a una sorta di ‘cittadella’ della filiera della stampa che includa una scuola di formazione manageriale e tecnica. Dal punto di vista personale ci rivela che il suo desiderio, che è anche il suo motto, è “fare la differenza per le persone che mi incontrano”. Siamo certi che Cristina in chi entra in contatto con lei un segno importante lo stia già lasciando!
Cristina Fedrizzi, CEO di FE Group
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Erredue “I nostri primi luminosi 50 anni” Miriam, Francesca, Angelo e Paolo Radice, durante la festa di compleanno di Erredue, mentre presentano la nuova immagine dell’azienda
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COMUNICAZIONE D’IMPRESA
Un importante traguardo che questo fornitore di servizi di stampa di alta gamma ha celebrato con una festa in famiglia. Perché è questa l’atmosfera che nei suoi primi 50 anni ha saputo creare coinvolgendo collaboratori, clienti, fornitori e partner, e ottenendo grazie a questa sinergia grandi successi.
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“Quando abbiamo iniziato nel 1973 qui intorno non c’era nulla” racconta Angelo Radice, fondatore di Erredue, mentre ci accoglie in azienda. Il suo sguardo è radioso: gli chiediamo di ricordare i momenti salienti della storia della sua impresa. Ci accenna qualche aneddoto passato ma è chiaro che è immerso nel momento presente e non vogliamo distogliere la sua attenzione. Con orgoglio si rivolge, infatti, verso la sala stampa immersa in un clima festoso per l’evento di celebrazione del 50° anniversario di questa realtà del mondo della stampa di alta gamma con sede a Cirimido in provincia di Como. Al centro del reparto produttivo i suoi figli Francesca e Paolo, seconda generazione alla guida dell’azienda, chiacchierano con gli ospiti: partner, clienti, fornitori, amici e famigliari si dispongono intorno alla nuova Heidelberg. Oltre naturalmente allo staff di Erredue, è lei protagonista della festa. L’installazione è stata completata da circa un mese e proprio in questa occasione è previsto che faccia il suo debutto in società esibendosi in uno dei suoi virtuosismi magistralmente pilotata dagli operatori dell’azienda. Non si possono certo festeggiare i 50 anni di stampa senza stampare, senza sentire il suono ritmato del mettifoglio e il rombo del motore della nuova macchina! “L’idea – spiega Francesca Radice, responsabile prestampa – è di coinvolgere gli invitati in una dimostra-
zione dal vivo della nuova Speedmaster, per poter offrire a tutti i presenti a fine serata un prezioso sample nobilitato. Abbiamo pensato che sia un modo originale per soffiare le nostre 50 candeline!”. Eccezionale lavoro di squadra
Prima di dare il visto si stampi, Paolo Radice, responsabile di produzione dell’azienda, prende la parola per dare il benvenuto ufficiale a tutti e per ringraziare i partner storici per il lavoro fatto insieme durante l’anno speciale dell’anniversario. “Siamo lieti di avere qui con noi Heidelberg, che ci ha affiancato nel percorso impegnativo ma estremamente soddisfacente dell’installazione della nuova macchina”. Prosegue: “un ringraziamento a Luxoro che ci ha seguito nelle nostre sperimentazioni anche quando abbiamo chiesto di andare oltre al consueto”. Paolo dimostra apprezzamento per le lamine Kurz e per l’attività di ricerca e sviluppo di questo fornitore che propone materiali performanti ed ecosostenibili. Parlando di carte e cartoncini aggiunge che “con myCordenons negli ultimi
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La nuova Heidelberg Speedmaster XL 106-8L + FOILSTAR installata presso Erredue; durante le celebrazioni del 50° anniversario dell’azienda, Heidelberg ha consegnato al management una targa commemorativa
Un regalo speciale
anni abbiamo fatto un ottimo lavoro, grazie alla loro incredibile gamma di supporti di pregio e alla disponibilità a offrire una forte customizzazione dei prodotti in termini di colori, goffrature e applicazioni. La possibilità di richiedere quantitativi accessibili ci dà la possibilità di realizzare stampati unici”. Spingersi sempre oltre
Quando giunge il momento di avviare la stampa i riflettori si spostano sulla Heidelberg Speedmaster XL 106-8L + FOILSTAR, la offset UV 8 colori con vernice e unità per il cold foil. Prima di introdurre la descrizione dei lavori della demo live, Paolo Radice ha descritto le caratteristiche della macchina. In particolare esprime apprezzamento per la notevole stabilità della macchina e sugli automatismi come i lavaggi e il cambio lastre simultanei e i tempi di avviamento rapidi, che consentono l’ottimizzazione dei tempi di produzione e la riduzione degli sprechi in termini di supporti e inchiostri. “Ci ha sorpresi il ridotto consumo energetico se paragonato a quello di tecnologie più datate, un fattore estremamente importante per l’efficienza complessiva, per il contenimento dei costi e per la salvaguardia del pianeta” commenta, aggiungendo: “chi ci conosce sa che è nel nostro Dna cercare sempre nuovi effetti e spingerci oltre alle consuete possibilità offerte dalle nobilitazioni in linea e una tecnologia di ultima generazione come Speedmaster XL rende più facile il lavoro a chi come noi piace complicarselo”. Erredue è stata, infatti, pioniere dell’effetto drip off, realizzato con un procedimento sperimentato a più passaggi ancor prima che potesse essere realizzato in linea nelle macchine più moderne. Negli ultimi tempi ha messo a punto la tecnica del Moon Foil, anche in questo caso facendo un’approfondita ricerca e numerosi test per applicare efficacemente il cold foil su supporti naturali.
Quando il motore della Speedmaster arriva a pieno regime ha inizio il primo avviamento. Entra in campo il team di produzione composto da Marco, responsabile del reparto stampa, Daniele capo macchine, Simone e Giulio. Tutti di età diverse rappresentano una squadra eterogenea e coesa, che si mette al lavoro per produrre un progetto in due versioni. Si tratta di una confezione per un piccolo panettone stampata su cartoncino monopatinato bianco 5 colori speciali su cold foil, vernice opaca da calamaio e vernice lucida con fotopolimero a registro, più vernice Iriodin con polvere oro. L’effetto è sorprendente. Ma quando la stessa grafica viene riprodotta con Moon Foil su un cartoncino naturale blu tinto in pasta da 300 gr, un myMalmero Abysse di myCordenons, i presenti sono a dir poco elettrizzati. Tra gli ospiti di Erredue, non solo chi conosce e ama la stampa, ma anche chi semplicemente è sensibile alla bellezza resta affascinato. Energia per il futuro
Al momento del brindisi, Angelo Radice prende la parola per i suoi personali ringraziamenti a tutti gli ospiti intervenuti ma anche “un grazie speciale a mia moglie Miriam per essermi stata accanto in questi 50 anni e per avermi supportato sin dagli inizi di questa avventura”. Prosegue rivolgendosi al suo staff: “grazie a tutti voi che avete creduto nei miei sogni, nelle mie speranze e nelle mie ambizioni. Spesso si sente dire in azienda ‘Radice è carico’, la carica me la date voi e questi 50 anni sono il frutto di questa grande energia”. Le sorprese non sono finite: a suggellare i primi luminosi 50 di Erredue, oltre all’installazione della macchina di ultima generazione, c’è una nuova immagine dell’azienda con un nuovo logo dallo stile contemporaneo, una grafica in cui la parola “Grafiche” si elide per lasciare “Erredue” con l’anno di fondazione. I colori scelti sono nero e argento: eleganti e raffinati come i preziosi lavori di questa azienda che continua a guardare al futuro con ottimismo.
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L’IA diventa programmazione:
l’artificialità dell’intelligenza artificiale generativa
Usano algoritmi per rispondere alle richieste, sfruttando i set di dati disponibili per formulare le risposte. Si può insegnare loro a rispondere a quasi tutto ciò che può essere suddiviso in passaggi. Possono analizzare e sintetizzare dati e contenuti per fornire informazioni aggiuntive. E possono commettere errori. Sono le intelligenze artificiali. Vediamo come possono supportare l’attività di stampa.
Cosa sappiamo dell’intelligenza artificiale?
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Nessun argomento oggi è così controverso nella comunità tecnologica quanto l’intelligenza artificiale. Per qualcuno rappresenta la rovina della specie umana e per altri rappresenta il secondo Rinascimento. Quel che è certo è che esistono super computer in grado di eseguire in un secondo calcoli che, secondo una ricerca dell’Università dell’Indiana, richiederebbero a una persona più di trentuno miliardi di anni per formularli. Questo livello di potenza computazionale ha fatto avanzare la scienza e migliorato le prestazioni ad esempio dei nostri smartphone, diventati device insostituibili nella nostra vita. La differenza è che le macchine guidate dall’intelligenza artificiale possono eseguire funzioni che consideriamo simili a quelle umane come la percezione,
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di Pat McGrew, McGrewGroup, e Ryan McAbee, PixelDot
Avete mai provato a utilizzare una delle sempre più numerose tecnologie di intelligenza artificiale generativa come Bard, Google Duet, ChatCPT o una di quelle che utilizzano l'infrastruttura Open.AI, Microsoft, AWS e altre piattaforme che offrono soluzioni interessanti?
l’apprendimento, la creatività e il ragionamento. È per questo che le nuove piattaforme di IA generativa come ChatGPT di Open AI e Google Bard colpiscono la nostra immaginazione e a volte suscitano timore per via delle loro capacità potenzialmente dirompenti. L’intelligenza artificiale generativa crea contenuti basati su input o suggerimenti, principalmente sotto forma di richieste formulate in un linguaggio naturale. Ad esempio, si può dire a Dall-E 2 di Open AI di creare un ritratto dettagliato di Johannes Gutenberg nello stile di Andy Warhol e potrebbe generare qualcosa di simile all’immagine della pagina seguente.
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Come avviene nella maggior parte delle tecnologie, il risultato probabilmente saprà collocarsi a metà strada tra generare in noi un indicibile stupore oppure convincerci che siamo destinati all’estinzione, trovando in ogni caso applicazioni pratiche. Il che ci porta alla vera domanda: esistono oggi esempi concreti di impiego delle intelligenze artificiali nell’industria della stampa? Se sì, dobbiamo preoccuparcene?
Le applicazioni pratiche per la stampa L’intelligenza artificiale generativa serve per creare contenuti. Può creare testo e immagini, trascrivere e tradurre audio e scrivere codici informatici. Quale modo migliore per capire come questa tecnologia può essere utilizzata nel settore della stampa se non chiedere all’intelligenza artificiale stessa, ad esempio a ChatGPT? I primi 6i ambiti di utilizzo, secondo ChatGPT, sono:
1. assistenza clienti 2. assistenza alla progettazione 3. personalizzazione dell'ordine 4. risoluzione dei problemi di prestampa 5. raccomandazioni sui prodotti 6. monitoraggio/aggiornamento degli ordini Un recente sondaggio di Gartner Group condotto su 2.500 dirigenti ha rilevato che questo tipo di intelligenza artificiale è impiegato principalmente per accrescere la fidelizzazione dei clienti e migliorare la customer experience. L’implementazione di chatbot basati sull’IA è vista come un’opportunità per le aziende per instaurare un dialogo più naturale con il loro target di riferimento rispetto alla maggior parte dei bot interattivi basati su script, con la convinzione che i clienti lo trovino più piacevole.
I chatbot I chatbot AI e gli altri casi d’uso principali non sono offerti come soluzioni complete in questo momento. Ogni caso d'uso richiede la conoscenza di come utilizzare le API per sfruttare il motore di intelligenza artificiale e una codifica aggiuntiva per addestrare o ottimizzare il modello che sarà in grado di fornire le risposte migliori e più appropriate. Come semplice test, abbiamo aggiunto un chatbot al sito Web di The Print University basato su ChatGPT, indicizzando e incorporando il contenuto del sito Web
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Abbiamo chiesto a Dall-E 2 di Open AI di creare un ritratto dettagliato di Johannes Gutenberg nello stile di Andy Warhol. Questo è stato il risultato.
per perfezionare il modello e posto alcune semplici domande. I risultati sono stati interessanti ma non sempre precisi e accurati. Alla domanda: "Cos'è The Print University?" il chatbot ha fornito una risposta generalmente accettabile affermando che è un organismo che offre video di formazione per il settore della stampa. Alla domanda sul costo, le risposte sono state imprecise e sembravano prodotte basandosi su fonti diverse di dati. Una risposta lo ha paragonato al prezzo della piattaforma di contenuti WordPress. Un'altra risposta ha suggerito che il prezzo dei moduli variava da $ 49 a $ 599, sebbene non siano mai stati venduti singolarmente. Forse è per questo che ChatGPT ha fornito questo disclaimer alla prima domanda su come potrebbe essere utilizzato nel settore della stampa: “È importante notare che mentre ChatGPT può automatizzare le interazioni con i clienti, potrebbero presentarsi casi in cui è necessario l'intervento umano. Le aziende di stampa dovrebbero garantire che i clienti abbiano la possibilità di dialogare con un soggetto umano quando necessario. Inoltre, la formazione regolare e l’aggiornamento della base di conoscenza del modello impiegato contribuiranno a migliorarne le prestazioni e l’accuratezza nel tempo”. I risultati possono essere utili e accurati se si impartiscono le giuste istruzioni e se si impiega la corretta ingegneria dell’intelligenza artificiale. La generazione di immagini, come il ritratto di Gutenberg precedentemente citato, è un esempio di quanto possa essere valida la tecnologia per applicazioni specifiche. I fornitori di servizi di stampa, senza alcuna competenza IT interna, possono utilizzare la tecnologia come supporto alla scrittura di contenuti e descrizioni di prodotto per i loro siti Web. Anche i grafici e gli operatori di prestampa possono utilizzare la generazione di immagini per realizzare bozze veloci, trasferire idee ai clienti ed eventualmente migliorare il processo di progettazione finale, sebbene alcuni siano limitati rispetto al formato file con cui possono essere condivisi e scaricati. Questi usi, tuttavia, comportano un serie di avvertenze.
Pat McGrew, fondatrice e managing director di McGrew Group Inc. e di MC2 Services, è una industry evangelist del mondo del printing: con oltre 30 anni di esperienza, supporta i clienti a raggiungere il successo attraverso progetti di comunicazione. PCM@McGrewGroup.com
Ryan McAbee, con circa 20 anni di esperienza in ambito di software per l’ottimizzazione dei processi di stampa, si occupa di consulenza strategica e ricerca per OEM e fornitori di tecnologie. Realizza ricerche di mercato, analisi e previsioni, oltre a dedicarsi a scrittura tecnica e formazione.
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Il logo a fianco è stato generato dalla funzionalità di conversione testo in immagine di Canva logo per un'azienda fittizia denominata "Destination Properties". Il risultato non è all'altezza di un designer professionista e contiene un testo senza senso. Limiti attuali dell’intelligenza artificiale generativa Sebbene sia impressionante, l’intelligenza artificiale generativa presenta ancora diversi limiti. Richiedere contenuti scritti di elevata lunghezza spesso espone al rischio di incorrere in ripetizioni, soprattutto se l’argomento è molto specifico. In alcuni casi, soprattutto nella generazione di immagini, il testo a corredo dell'immagine potrebbe essere incoerente con la richiesta. L'esempio riportato in questa pagina in alto è stato generato dalla funzionalità di conversione testo in immagine di Canva per creare un logo per un'azienda fittizia denominata "Destination Properties". Il risultato non è all'altezza di un designer professionista e contiene un testo senza senso. In altri casi, l’output prodotto dall’IA generativa è semplicemente sbagliato. I generatori di immagini spesso hanno difficoltà a creare tratti del viso precise. Allo stesso modo, la generazione di testo può comportare informazioni completamente inventate come le informazioni sui prezzi menzionate in precedenza. Il punto è che per ottenere un buon risultato occorre l’intervento umano per rivedere, modificare e affinare qualsiasi contenuto creato da questa tecnologia.
I fornitori del settore utilizzano l’IA generativa
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Mentre ChatGPT, Bard, il nuovo Google Duet Workspace e tanti altri hanno catturato l'attenzione dei media, molti fornitori del settore della stampa hanno iniziato a valutare la possibilità di utilizzare l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico (ML) anni fa. I fornitori di soluzioni di imposition hanno sfruttato la combinazione di tecniche di intelligenza artificiale e ML per presentare gli schemi di imposizione più efficienti basati su richieste specifiche come la riduzione degli sprechi e dei cambi lavoro. Altri strumenti hanno iniziato a incorporare tecniche AI/ML per accelerare lo sviluppo di profili colore, profili di flusso di lavoro di prestampa e di regole di workflow per soluzioni di automazione. Ognuno di noi può avere utilizzato soluzioni di intelligenza artificiale senza saperlo perché i fornitori di tecnologia di stampa non lo hanno rivelato. L’uso dell’intelligenza artificiale nelle architetture di soluzioni software è in crescita sia nella stampa sia nella comunicazione con i clienti. Assistendo a webinar e alle demo di prodotto, si trovano alcune interessanti integrazioni di ChatGPT di OpenAI, AutoGPT di
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Significant-Gravitas e persino delle nuove funzionalità GrammarlyGO. Naturalmente, gran parte dell’applicazione dell’intelligenza artificiale non viene rivelata nelle specifiche di prodotto. MessagePoint, Crawford Technologies e Quadient impiegano l'intelligenza artificiale generativa per migliorare le loro soluzioni. MessagePoint si è impegnata a sfruttare ChatGPT per migliorare le comunicazioni con i clienti generate da MARCIE e per fornire indicazioni per garantire che il tono dei messaggi corrisponda ai valori aziendali. Il team di Crawford Technologies ha sfruttato le tecniche di intelligenza artificiale per creare
Il punto di vista delle aziende di stampa
Biagio di Mambro, amministratore di 4Graph, spiega come la tipografia online stia utilizzando l’AI per offrire ai clienti un ulteriore valore aggiunto. Da oltre 20 anni 4Graph offre servizi di stampa online presentandosi con il claim “Stampa facile, stampa felice”. L’implementazione dell’AI sta contribuendo a concretizzare ulteriormente la vostra mission? Il claim nasce tanti anni fa dall’idea di offrire un servizio di stampa online ancora più facile, più intuitivo, ma soprattutto trasparente, con l’obiettivo di avere clienti soddisfatti, felici e quindi fidelizzati. La costante evoluzione tecnologica dei sistemi di stampa permette a chi fa il nostro mestiere di offrire prodotti tendenzialmente equivalenti da un punto di vista qualitativo. La differenza sta nel servizio che spazia dalla fruibilità della piattaforma
all’assistenza, fino al prezzo, scontistiche incluse che secondo il nostro “mantra” sono senza asterischi. Oggi l’Intelligenza Artificiale rappresenta una grande opportunità per offrire servizi a valore aggiunto, con lo scopo di differenziarsi sul mercato e di fidelizzare i clienti. Già da tempo abbiamo implementato sistemi di AI nei nostri processi produttivi, con vantaggi in termini di efficienza, rapidità, riduzione degli sprechi e sostenibilità. E, ovviamente, l’ottimizzazione della produzione rappresenta già di per sé un plus anche per i nostri utenti. Negli ultimi mesi abbiamo ulteriormente potenziato l’utilizzo dell’AI in ottica di customer satisfaction, per rendere i nostri clienti ancora più felici.
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SmartSetup 2.0 con AutoSense consentendo di eliminare gli script dall'indicizzazione dei documenti e da altri processi attraverso l'uso di modelli intelligenti. Il team Quadient ha sfruttato l'intelligenza artificiale per la propria soluzione di migrazione dei modelli basata sull'intelligenza artificiale, progettata per ottimizzare i contenuti legacy prima della migrazione e produrre nuovi modelli adatti ad ambienti moderni.
per alimentare la propria intelligenza artificiale ma non sono attuali e quindi il risultato potrebbe non contenere informazioni aggiornate. • Attendibilità I sistemi possono produrre risultati insensati o addirittura completamente inventati.
• Novità normative e contenzioso I sistemi di intelligenza artificiale generativa vengono addestrati su enormi set di dati che potrebbero contenere opere protette da copyright e marchi, inclusa la proprietà intellettuale. I contenziosi già avviati, comprese le azioni legali collettive, inizieranno a modellare le leggi, i regolamenti e le regole future. • Aggiornamento dei dati Alcune soluzioni, come ChatGPT, utilizzano set di dati
Come con qualsiasi tecnologia innovativa, le forze dirompenti cambiano. Cambiamento nel modo in cui supportiamo e comunichiamo con i clienti. Cambiamenti nel modo in cui lavoriamo. Modifiche alle norme e ai regolamenti. Fino a quando la tecnologia e il quadro giuridico non matureranno ulteriormente, un cauto ottimismo sarà l’approccio migliore. Come settore, dobbiamo capire come funzionano e come stanno progredendo queste tecnologie. Ha la possibilità di spostare, sostituire e aumentare le attività nella produzione di stampa. Non oggi, ma prima di quanto vorremmo ammettere.
garantire un’esperienza di acquisto sempre più customizzata. Sicuramente le novità più interessanti sono in ambito di Assistenza clienti. Le relazioni con il cliente che provengono da più canali (piattaforma online, chat, email, social etc) vengono raggruppate e analizzate in modo rapido dall’AI. Ciò ci permette di conoscere sempre più a fondo le singole necessità e anticipare le esigenze emergenti, offrendo un rapporto più familiare già a partire da una prima consulenza.
A livello produttivo, in che termini l’utilizzo dell’AI efficienta i processi? Il codice che abbiamo sviluppato utilizzando l’AI ci permette di gestire la coda dei lavori di stampa, ridurre sprechi e lavaggi, ottimizzare i formati, programmando accuratamente i lavori in base a eventuali urgenze. Si tratta di un codice basato sul machine learning, che si rigenera continuamente lavoro dopo lavoro, rendendo infinito il processo di ottimizzazione. Inoltre, l’impiego dell’AI a vari livelli ci ha permesso di sgravare gli operatori da alcuni compiti manuali, beneficiando di un maggiore tempo disponibile da dedicare ad altre attività a valore aggiunto, come ad esempio un più capillare controllo della qualità a campione. Procedure che, ovviamente, creano ulteriori benefici per i clienti, alimentando un circolo virtuoso orientato
I rischi dell’IA generativa
In pratica quali sono le novità che offrite ai clienti grazie all’AI? L’impiego dell’Intelligenza Artificiale offre interessanti opportunità, non solo in termini di efficientamento dei processi aziendali, ma anche di vantaggi per il cliente finale, tra cui la possibilità di una personalizzazione sempre più spinta del prodotto finale. Inoltre, la raccolta e l’elaborazione in tempo reale di grandi quantità di informazioni sul comportamento degli utenti ci consente di
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L’AI aiuta il cliente anche nella preparazione dei file di stampa? I clienti possono usufruire di un controllo automatizzato che grazie all’AI facilita l’ottimizzazione e la verifica del file, rendendolo conforme alla stampa. Inoltre, questo primo passaggio viene ulteriormente potenziato dai nostri operatori esperti che, in caso di problematiche, intervengono prontamente per trovare la soluzione migliore.
a soddisfazione e fidelizzazione. Quali ulteriori novità in ambito di AI state sviluppando? Stiamo lavorando su diversi fronti a partire dal tema della sostenibilità che permea tutta la nostra attività. Il nostro obiettivo di diventare la prima tipografia online 100% sostenibile può essere raggiunto ancora più velocemente grazie ai modelli di Intelligenza Artificiale che stiamo integrando nella nostra produzione per rendere i processi sempre più green. Inoltre, siamo in fase di fine tuning di un nuovo sistema AI per la gestione della logistica, sempre in ottica di servizio al cliente. Per quanto riguarda l’attività di marketing, certamente l’impiego dell’AI apre nuove frontiere nell’umanizzazione e nella personalizzazione dei messaggi, riducendo il gap tra negozio fisico e vendita online.
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La Nuova Legatoria investe in una Müller Martini Alegro per una produzione a ciclo completo
Per La Nuova Legatoria l’investimento nel sistema Müller Martini Alegro ha rappresentato non solo un incremento di valore aggiunto dal punto di vista tecnologico, ma anche un’ulteriore spinta alla transizione da azienda artigianale a una gestione imprenditoriale da PMI.
La Nuova Lagatoria è una realtà affermata in qualità di fornitore di servizi di legatoria. Francesco Paladini – insieme ai fratelli Andrea, incaricato del reparto amministrativo e finanziario, e Nicola, responsabile del controllo di gestione – la descrive come “una piccola impresa che sta vivendo il passaggio da dimensione artigianale a una gestione di tipo imprenditoriale”. Un’ulteriore evoluzione in questo senso è rappresentata dalla recente strategia messa in atto dall’azienda bolognese per implementare la produzione a ciclo completo interamente inhouse. Nel 2020, infatti, la famiglia Paladini ha finalizzato l’acquisizione de La Nuova Legatoria, aggiungendo così al proprio flusso, oltre alla prestampa e alla stampa già consolidate in La Fotocromo Emiliana, anche la finitura di libri, fase di produzione che precedentemente era data in outsourcing. Si è trattato di una nuova sfida per la famiglia Paladini, che non si era mai occupata di questa lavorazione dal punto di vista operativo. “La maggior parte dei nostri clienti faceva già riferimento a noi per il prodotto finito e il subentro a questa attività, che si trovava in fase di dismissione, ci ha permesso, da un lato di dare continuità a una realtà del territorio salvaguardandone
l’operatività e i posti di lavoro, e dall’altro di completare il nostro ciclo di produzione interna” spiega Francesco Paladini. L’acquisizione è stata accolta positivamente anche dai clienti storici che hanno visto nell’investimento de La Nuova Legatoria un’ulteriore garanzia di continuità produttiva a valore aggiunto, perfettamente in linea con gli standard qualitativi richiesti dall’editore.
Investimento strategico “Il subentro si è concretizzato nel 2021, data in cui abbiamo iniziato a pianificare lo spostamento della legatoria che, peraltro si trovava non lontana dalla sede di La Fotocromo Emiliana, per un’ottimizzazione logistica”, precisa Paladini aggiungendo che fin dal subentro è stato valutato come opportuno l’aggiornamento dei sistemi di finitura in essere. “In seguito a una valutazione degli asset tecnologici presenti in legatoria, siamo intervenuti applicando il medesimo approccio che impieghiamo per la pianificazione degli investimenti in macchine da stampa, ovvero partendo da quello più significativo a livello strategico” aggiunge Paladini. Il management di La Nuova Legatoria ha così individuato nella brossura l'intervento
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più urgente, installando un sistema Alegro Müller Martini. “Fornitore che abbiamo scelto da subito senza esitazione, in quanto rappresenta per noi lo stato dell'arte tecnologico” afferma Francesco.
I vantaggi di Alegro Alegro ha comportato diversi vantaggi per La Nuova Legatoria: il primo è puramente tecnologico, in quanto si tratta di una macchina di ultima generazione che è andata a sostituire una soluzione decisamente datata fine ciclo di vita, consentendo di beneficiare del valore aggiunto dal punto di vista delle prestazioni di una brossura di estrema qualità. Un aspetto strategico per La Nuova Legatoria che è focalizzata sulla fornitura di libri scolastici. ”La brossura è considerata dai nostri clienti come la finitura per eccellenza – specifica Paladini – ovvero la fase di lavorazione che conferisce al libro la qualità percepita anche all'esterno”. Un altro vantaggio individuato dal management di La Nuova Legatoria è reputazionale: “Avvalersi dei sistemi Müller Martini significa che possiamo trasmettere al nostro target di essere in grado di offrire il prodotto richiesto realizzandolo con la migliore tecnologia disponibile sul mercato”. L'altro tema interessante riguarda la procedura: “Un sistema 4.0 compliant, come Alegro, dialoga con l’ERP e il CRM, caratteristica che per quanto riguarda l'organizzazione del lavoro vista dall'interno della legatoria è sicuramente un salto quantico – descrive Francesco Paladini – mentre, vista dall’esterno, è una necessità per avere una diagnosi dello stato di avanzamento lavoro di questa fase del ciclo di produzione, che le altre macchine analogiche non consentono di ottenere facilmente non avendo funzioni di data output”. Un processo che Francesco descrive come “una rivoluzione copernicana
all’interno della nostra legatoria” e che nella sala stampa di Fotocromo è già ampiamente consolidato.
Cambio di paradigma Il trasloco della legatoria e l’arrivo della nuova brossuratrice hanno rappresentato un punto di svolta anche per il processo di industrializzazione di La Nuova Legatoria. Innanzitutto, ha permesso a La Nuova Legatoria di ritornare a praticare un regolare aggiornamento tecnologico secondo una programmazione finanziaria degli investimenti. Da tempo l’azienda non rinnovava il parco macchine e non a caso l’installazione di Alegro è stata programmata in concomitanza con il trasferimento della legatoria nella nuova sede. “Più in generale, il cambio di paradigma ha coinvolto quanto attiene alla cultura di impresa” descrive Francesco Paladini. “Ha, infatti, previsto l’allineamento della legatoria alle logiche già implementate per Fotocromo, proiettandola oltre l’approccio artigianale anche dal punto di vista dell’organizzazione, della gestione contabile-finanziaria, della qualità e delle risorse umane”. Quest’ultimo aspetto si è rivelato il più delicato in quanto implica intervenire sulla mentalità e su modalità operative del personale improntate su abitudini consolidate. L’impiego di Alegro ha comportato anche la transizione dalla fase completamente autoreferenziale, a una fase in cui è la macchina che comunica i dati di produzione.
Organizzazione, workflow e sostenibilità Per quanto riguarda l’ottimizzazione del flusso delle diverse fasi di produzione, La Nuova Legatoria si è avvalsa di una consulenza per l’organizzazione logistica delle macchine e di conseguenza del ciclo lavorativo. “Abbiamo anche investito su una linea di raccolta a 27 stazioni sempre di Müller Mar-
Alcuni dettagli del sistema Müller Martini Alegro installato presso La Nuova Legatoria
tini – afferma Francesco Paladini – un ulteriore step che ha permesso di iniziare a introdurre il concetto di modello organizzativo, su cui stiamo ancora lavorando anche in questo caso avvalendoci di una consulenza”. La raccolta dati si collega direttamente alla sostenibilità, tema sentito con un certo anticipo rispetto alla sua attualità con l’obiettivo di essere adeguati quando entrerà in vigore la normativa sulla Supply Chain Due Diligence. “Parallelamente alla ISO 9001 per la qualità, stiamo portando avanti anche le certificazioni di processo legate ai temi ambientali come la 14001, a cui si lega la LCA, e la 14067 – conclude Paladini –, ed era strategico coinvolgere la legatoria nella gestione di processo per avere i dati utili da poter condividere in questi ambiti”.
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SPECIALE• ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • Il visual artist David Vignolli ha catturato gli argomenti trattati componendo un'opera d'arte dinamica durante l'evento
In un clima stimolante ed effervescente, una community di attori del mondo dell’editoria si sono dati appuntamento l'8 e il 9 novembre presso il Customer Experience Center di Canon Europe a Poing, in Germania, per partecipare alla 10ª edizione del Canon Future Book Forum 2023 e delineare insieme l’universo della lettura e le sue nuove frontiere.
Editoria
Il Libro del Futuro è “Liquido” di Alexia Rizzi
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Qual è la forma del libro del futuro? Il suo ruolo nella società fluida? E il suo impatto su un pubblico sempre connesso? E, ancora, la sua relazione con gli altri media? Come si produrrà e si promuoverà? Come verrà diffuso, distribuito e fruito? Un medium, il libro, passato indenne attraverso rivoluzioni, epoche e guerre uscendone a volte contuso ma sempre più forte di prima: quale sarà la sua nuova identità nell’era dei social media, dell’intelligenza artificiale, dell’AR, del Metaverso e della gamification? Questi interrogativi si sono avvicendati sul palco del Canon Future Book Forum 2023 che si è svolto l'8 e 9 novembre scorsi presso il Customer Experience Center di Canon Europe a Poing, in Germania. E la risposta emersa dagli stimolanti speech, dai coinvolgenti dibattiti e dai multiformi
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workshop e brain storming è che il libro è liquido. Una definizione corale giunta da un panel di relatori e da un pubblico selezionato tra protagonisti e influencer parte della supply chain del libro contemporaneo. Editori, stampatori di libri, fornitori di soluzioni e professionisti del settore editoriale di tutta Europa hanno discusso di come promuovere un cambiamento sistematico e ridurre l'impatto ambientale del settore editoriale. Una community che, in maniera altrettanto liquida e inclusiva, si è amalgamata e confrontata per delineare l’identikit del target di riferimento di quell’affascinante e potente prodotto chiamato libro. Ma anche per capire insieme come ampliare la sua audience cavalcando i cambiamenti epocali in atto e utilizzando tutti i mezzi oggi a disposizione.
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“Abbiamo lanciato Future Book Forum nel 2014 per agevolare la collaborazione tra gli attori della filiera per guidare il settore dell'editoria verso un futuro di successo. Dopo 10 anni, continuiamo a realizzare questo obiettivo insieme alla nostra community” Book Forum è nato nel 2014 per sostenere il settore dell'editoria e abbiamo creato questa comunità per sviluppare il business e sostenere il mercato del libro”. E ha sottolineato che “l’obiettivo principale è creare una connessione tra editori, stampatori e stakeholder del mondo del libro. Per quanto riguarda Canon, il nostro impegno consiste nello sviluppo della migliore tecnologia per produrre libri di alta qualità, fattore fondamentale quado si tratta di connettere la stampa tradizionale con il mercato digitale”.
Mind set “liquido” per un business di successo
Alicia Cifré, vice presidente europea di Canon Europe production direct sales, Peter Fisk, primo relatore del Forum e moderatore degli interventi delle due giornate, e Jörg Engelstädter, fondatore e manager del Future Book Forum
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10 anni di Future Book Forum Per chi a un certo punto si era convinto che il libro sarebbe morto, impallidirà nel vedere quanto la timeline della storia decennale del Canon Future Book Forum abbia avuto una sorprendente evoluzione restando incredibilmente al passo con i tempi, se non addirittura anticipando i trend. Non solo il libro è in ottima salute, ma questo appuntamento internazionale lo dipinge, ogni anno da 14 anni, come un prodotto sempre più interessante e correlato a un mercato i cui confini sono sempre più “liquidi”, appunto. Noi che abbiamo partecipato per la prima volta al Future Book Forum, insieme a una delegazione italiana di editori,
stampatori e membri di associazioni del settore editoriale, siamo stati colpiti dal fervente entusiasmo dei partecipanti – alcuni dei quali seguono l’evento dal suo esordio – e siamo stati contagiati dal format interattivo e coinvolgente. Il livello dei temi trattati dagli speaker ha tenuto sempre alta la nostra attenzione e abbiamo apprezzato la passione con cui un player come Canon porta avanti un appuntamento di tale livello mantenendosi al di sopra dell’autoreferenzialità. Aprendo i lavori, Alicia Cifré, vicepresidente europea di Canon Europe production direct sales, ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento nel corso degli anni e ha affermato: "Il Future
Il visionario Peter Fisk, primo relatore del Forum e moderatore degli interventi delle due giornate, ha mostrato una serie di esempi per spiegare come la metafora della liquidità, teorizzata da Zygmunt Bauman, sintetizzi perfettamente l’identità multiforme, mutevole e in movimento del libro contemporaneo così come di altri prodotti di aziende di successo caratterizzati da un “design liquido”. Ci sono infatti realtà in rapida crescita che devono il loro successo all’abilità di combinare aspetti fisici e digitali della tecnologia attivando transazioni e interazioni senza soluzione di continuità. “Una connessione che non è fisica, non è digitale: è liquida, ovvero entrambe le cose uniscono davvero” ha spiegato Fisk. “Pensiamo al libro fisico e a come questo possa essere allo stesso tempo
digitale, potendo beneficiare dei dati e di tutte le tecnologie per crearne i contenuti, distribuirlo e aiutare le persone a usarlo amplificandone l'impatto anche nel tempo”. Citando esempi di aziende come Amazon, Shopify, Tesla ma anche start-up che hanno conosciuto di recente una crescita esponenziale a livello globale, Fisk ha parlato dell’importanza di costruire una customer experience fluida, che combini punti di contatto fisici e digitali. Seguendo gli esempi citati anche il business editoriale può ottenere molto più successo. Un grande applauso ha accolto Jörg Engelstädter, fondatore e manager del Future Book Forum, che ha scosso la platea affermando: “Il nostro lavoro è cambiato: non si tratta più di impilare libri sui pallet, quello che abbiamo imparato nel corso di questi dieci anni è che dobbiamo continuare a domandarci come costruire il nostro business nel futuro”.
Da fisico a digitale e viceversa Sophie Wybrew-Bond, senior vice president di Lifestyle, Knowledge and News di Future, media company inglese, nel suo intervento ha portato alcuni esempi di progetti per spiegare il modello che ha definito ‘reverse engineering’ messo a punto dalla sua azienda per i prodotti editoriali. Anziché utilizzare i canali digitali per promuovere edizioni cartacee, si parte
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Intervista a Jörg Engelstädter, fondatore del Future Book Forum Come è venuta l’idea a un fornitore di tecnologia come Canon di inventarsi un evento dove non si trattano direttamente temi legati a soluzioni di stampa? Siamo partiti 10 anni fa con la prima edizione del Future Book Forum, perché avevamo notato che i nostri clienti, gli stampatori, erano fermi all’idea che i loro clienti, gli editori, avessero come esigenza semplicemente quella di ricevere la loro fornitura di libri. Fossilizzarsi su questo paradigma significava non rendersi conto che il mondo era cambiato: era assolutamente necessario parlare di nuovi modelli di business. Gli editori erano ancora convinti che il loro core fosse vendere libri, ma non era più così, era già in atto una trasformazione epocale. Era urgente che iniziassero ad accogliere il cambiamento in modo proattivo, associando al prodotto i servizi richiesti dai diversi target di riferimento e immaginando come sarebbe stato il business dell’editoria negli anni a venire. Siete coraggiosi. Non deve essere stato facile, il mondo editoriale è da sempre molto conservativo... All’inizio, quando prospettavamo gli scenari futuri alcuni partecipanti replicavano “ma questo non è il mio business”. Anche oggi, dopo 10 anni, quando è terminata la prima sessione di presentazioni alcuni editori si sono avvicinati e mi hanno confessato di avere accolto con un certo timore i temi trattati durante gli interventi dei relatori. Ma come sempre mi hanno ringraziato dicendomi “ci mostrate sempre qualcosa di diverso e sempre utile. Ci offrite una visione dell’evoluzione del mondo che ci chiarisce in che direzione dobbiamo andare”.
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Insomma, avete creato una sorta di viaggio guidato nel futuro del libro. Da dove siete partiti? Innanzitutto per gli editori si
trattava di comprendere che i loro clienti non erano più le librerie, come è stato per molto tempo, ma sono i lettori. Per questo abbiamo trattato spesso il tema di mettere il consumatore al centro e della trasformazione digitale del business. A tal proposito, durante una passata edizione abbiamo invitato Disney che ha parlato di come ha affrontato questo cambiamento. Abbiamo avuto come ospiti Google insieme a un’agenzia che si occupa di analizzare i dati per individuare le abitudini di consumo dei clienti. È incredibile come molti degli argomenti di cui abbiamo discusso durante i Forum in questi 10 anni siano diventati attuali. Il pubblico del Future Book Forum è molto affezionato ed entusiasta: avete creato la giusta atmosfera per agevolare il confronto tra gli attori della filiera e non solo... Abbiamo dato vita a una community basata sulla condivisione di esperienze cercando di attingere da settori attigui per mostrare agli editori che ci sono diverse possibilità per sviluppare il loro business. Nel corso delle 10 edizioni abbiamo sempre toccato temi caldi con ospiti di rilievo: ad esempio quando il focus è stato Intelligent Grow il Financial Time ha illustrato il subscription model; quando abbiamo trattato lo Smart Book una docente scandinava ci ha parlato di peer to peer learning spiegando che analizzando le modalità di apprendimento degli studenti si possono creare contenuti personalizzati. E ancora il caso di successo di un business iniziato da una semplice rivista di cucina è cresciuto aggiungendo proposte aggiuntive sulla base delle esigenze dei lettori, arrivando addirittura a offrire pacchetti turistici con corsi di cucina in crociera. Abbiamo invitato anche Baume & Mercier per raccontarci di come hanno fatto fronte al calo di vendite
offrendo ai clienti la possibilità di personalizzare il proprio orologio. E Slyrs, la distilleria di whisky bavarese nata in seguito a un viaggio in Scozia dei fondatori che nella vita facevano tutt’altro. Insomma ci vuole immaginazione e passione: è vero che se puoi sognarlo puoi realizzarlo! La passione è fondamentale. Per primi noi organizzatori abbiamo dato vita a un format che sognavamo. Un evento dedicato al mondo dell’editoria diverso dagli altri, basato sul coinvolgimento dell’intera filiera del publishing in cui per tutti risulta facile esprimere le proprie idee. Se hai notato anche nel momento delle presentazioni c’è molto spazio per le domande da parte del pubblico perché desideriamo che si accenda il dibattito. E poi ci sono i workshop e i brain storming in cui ognuno porta le sue esperienze e competenze. Si cresce insieme! Dunque al bando i luoghi comuni sull’editoria in crisi! Esatto. Non vogliamo sentire la solita cantilena “le persone non leggono più, si vendono sempre meno libri”. Non è vero, ogni anno nascono addirittura nuove case editrici. È chiaro: bisogna essere smart, agili, pensare ai servizi correlati al prodotto libro. Il mondo dell’editoria è cambiato e continuerà a farlo! E Future Book Forum dopo il traguardo dei primi 10 anni cosa ha in serbo per il suo futuro? I progetti sono sempre molti e siamo incoraggiati dai risultati sorprendenti ottenuti fino ad oggi. Nei nostri desideri c’è l’ambizione di creare una piattaforma che raccolga tutte le esperienze del Future Book Forum, che diventi il punto di riferimento della nostra community offrendo ispirazione al nostro pubblico. Insomma, desideriamo rendere il mondo dell’editoria ancora più bello!
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LIQUID PRINTING PRODUCTION TOUR Quest’anno, con l’aggiunta del Liquid Printing Production Tour, Canon ha ulteriormente ispirato i partecipanti raccontando storie di produzione di libri on-demand attraverso clienti e partner tecnologici come Tecnau/SITMA e TXT spa, Liber Digital, Mediaprint Solutions e TJ Books.
dal digitale per poi creare connessioni fisiche con i clienti, proponendo loro riviste o eventi a cui partecipare di persona. “Ci rivolgiamo a un pubblico profilato in base alle preferenze che manifesta ponendo domande ai motori di ricerca” ha spiegato Sophie Wybrew-Bond. “Intercettiamo i nostri clienti online e li attiriamo verso il prodotto fisico più conforme ai loro gusti". Come si promuove il libro fisico sui social: Holly McLoughlin, creatrice di contenuti e community manager di Tandem Creative, ha entusiasmato il pubblico del Canon Future Book Forum mostrando i prodigi di BookTok, la community di lettori attiva su TikTok, nata in piena pandemia dall’intuizione di una ragazza di 22 anni che ha iniziato a postare video con consigli di lettura. Oggi l’hashtag BookTok ha oltre 93 miliardi di visualizzazioni mondiali e quello italiano, #booktokitalia, ha abbondantemente superato il miliardo di clic. Kristen McLean, analista americana per il gruppo NPD (la maggiore catena di librerie canadese), ha rilevato che questo fenomeno virale noto principalmente presso la Generazione Z, nel 2023 ha provocato un aumento della vendita di libri del 60% rispetto all’anno precedente. Tanto che il social network cinese ha previsto di aprire un market place per la vendita di libri con la collaborazione di diversi editori.
AI e AR alleate del libro In un confronto sul futuro del libro non poteva mancare un intervento dimostrativo di come gli strumenti di intelligenza artificiale possano trasformare la creazione di contenuti e l’impiego di contenuti esistenti. Julio Covacho López e Manuel Lucania Fesser, fondatori di Quantic Brains, hanno coinvolto il pubblico nella produzione di una storia utilizzando uno dei loro tool per l’AI generativa scatenando diverse domande da parte della platea. Con poche istruzioni e in pochi minuti è scaturita una narrazione sotto forma di testo, audio e video con la possibilità di apportare con la stessa velocità qualsiasi modifica, scegliendo la voce applicata alla sezione audio e i dettagli dei protagonisti. Allo stesso modo, Eirik Wahlstrøm, co-fondatore e CEO di Ludenso, ha intrattenuto i presenti con una dimostrazione dal vivo di come la tecnologia dell’azienda possa aggiungere in modo rapido e semplice elementi di realtà aumentata ai libri di testo per migliorare il coinvolgimento degli studenti e l’esperienza di apprendimento.
Publishing 2030 Accelerator Il Future Book Forum 2023 è stato occasione per presentare gli ultimi risultati conseguiti dal Publishing 2030 Accelerator, gruppo di lavoro istituito durante la precedente edizione del Forum, con l’obiettivo di accelerare il cambiamento verso la sostenibilità nel settore dell’edi-
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LIQUID DESIGN LAB I partecipanti al Forum sono stati chiamati a mettere in campo le loro competenze per re-immaginare e ridisegnare la book experience in modo più sostenibile, toccando diversi temi attraverso la tecnica del brain storming
toria libraria. Composto da un pull di operatori, è impegnato su tre aree: la misurazione dell'impronta ecologica di un singolo libro, la costruzione di una rete di stampa libraria distribuita e la rivalutazione dei costi e delle emissioni. Con il supporto di IPA (International Publishers Association) e FEP (Federation of European Publishers), il team sta lavorando a una metodologia riconosciuta a livello internazionale per il calcolo delle emissioni di CO2 prodotte durante il ciclo di vita di un libro. Per quanto riguarda i progressi sul flusso di lavoro relativo alla carbon foot print, Rachel Martin, global director of sustainability di Elsevier e responsabile del progetto, ha dichiarato che “anche se le possibilità di entrare nel dettaglio sono pressoché infinite, il nostro obiettivo era mettere a fuoco gli elementi che determinano l’impatto maggiore”. Approccio che ha portato allo sviluppo di un sistema in grado di adattarsi ad attività editoriali di diverse dimensioni anche a livello internazionale. “Abbiamo esaminato aspetti come la creazione di contenuti, la produzione della carta, la stampa, la distribuzione, la vendita al dettaglio e il fine vita del libro. Il risultato è un dato generale relativo alle emissioni di CO2 per copia stampata venduta, con una ripartizione in base a tali categorie di emissioni. Non si tratta di greenwashing e non si tratta di un’etichetta, ma di un modo trasparente di contabilizzare concretamente le emissioni”. Jörg Engelstädter, uno dei principali collaboratori del Publishing 2030 Accelerator ha dichiarato: “L’impegno dedicato a questo progetto e i pareri positivi ricevuti dai partecipanti dimostrano che le aziende della supply chain dell'editoria sono pronte al cambiamento per continuare a crescere e a portare avanti attività editoriali più sostenibili e inclusive per il futuro”.
LIQUID DESIGN JAM I Liquid Design Jam hanno coinvolto il pubblico del Forum in una serie di workshop in piccoli gruppi: ognuno dei quali era impegnato a progettare nuovi processi più agili e contemporanei finalizzati a soddisfare le esigenze dei diversi target group contemporanei che fruiscono di contenuti editoriali
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Grafica Valentino entra nel mercato della cartotecnica di lusso con la linea B.On.D di Zechini
Alcuni esempi di scatole rivestite prodotte da Grafica Valentino con il sistema B.On.D di Zechini
La storia di Grafica Valentino è parte del percorso professionale del suo fondatore Valentino Franzoi. Un’importante svolta nell’identità e nello sviluppo di questa realtà con sede a Sporminore (TN) è rappresentata dall’installazione di B.On.D, la soluzione completa di Zechini per la produzione on demand di scatole rivestite per il mercato del lusso.
Da 15 anni nel mondo della grafica e della stampa, Valentino Franzoi è il fondatore di Grafica Valentino, giovane azienda trentina che si avvale della competenza e della creatività del suo titolare. Dopo il diploma di perito grafico e diverse esperienze presso aziende grandi e piccole di stampa offset e digitale, Valentino ha messo a frutto la sua competenza in ambito di printing iniziando un’attività come libero professionista. Il suo lavoro consiste nel realizzare i progetti grafici per i clienti e acquisire la commessa cercando il fornitore più adatto a cui affidare la produzione, praticamente facendo per loro da broker di stampa. Un’attività che è confluita in quello che oggi è Grafica Valentino ma con un’importante novità, che rappresenta un ulteriore step di evoluzione nella direzione della cartotecnica.
L’incontro con B.On.D Capita che girando tra gli stand di una fiera dedicata alle tecnologie di stampa si accenda una scintilla, una specie di colpo di fulmine. Valentino ha visitato Print4All con un suo fornitore che si occupa di cartotecnica e allo stand di Zechini ha visto in funzione la soluzione per la produzione di scatole rivestite di
alta gamma, B.On.D. acronimo di Box On Demand. Una tecnologia che ha attirato immediatamente la sua curiosità. Non aveva mai visto una soluzione del genere, assolutamente smart, e in particolare lo ha colpito la qualità dei prodotti realizzati. Dopo questo incontro Valentino Franzoi e il suo fornitore sono rientrati con un grande entusiasmo, tanto che si sono accordati per elaborare un business plan per un’attività basata sulla produzione di piccoli lotti di scatole rivestite. Benché l’imprenditore avesse in mente di affiancare un nuovo business a quello che già svolge, non era sua intenzione installare una macchina da stampa. Valentino desiderava realizzare qualche cosa di originale e di qualità che lo impegnasse in un investimento sostenibile e racconta di quanto sia stato di grande ispirazione l’incontro con Zechini. Non aveva mai avuto contatti con questo produttore di tecnologia prima della sua visita al loro stand in fiera e il confronto con Marco Scalsafarini, responsabile commerciale Italia dell’azienda, è stato molto interessante ed esaustivo per Valentino. Tanto che nei successivi quattro mesi, dopo qualche valutazione e concordati i finanziamenti, Valentino rivela di “aver agito alla veloci-
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tà della luce”, per cercare un sito produttivo e poter procedere con l’investimento. Quello che è seguito è accaduto davvero molto rapidamente, tanto che appena installate le macchine, circa un anno fa, Valentino è entrato immediatamente in produzione. Con il fornitore che lo ha affiancato in questa avventura ha preso una commessa per un’importante lotto di scatole rivestite: quello che è stato il suo primo lavoro prodotto con B.On.D.
La linea per la produzione di scatole rivestite B.On.D di Zechini e le scatole realizzate da Grafica Valentino pronte per essere consegnate al cliente
Configurazione della linea La configurazione della linea B.On.D installata da Grafica Valentino include una incollatrice Mephisto XL per l’accoppiatura e la produzione di copertine, una rivestitrice E.S.B. 2.0 con cambio formato automatizzato - in grado di rivestire una scatola in 5 secondi - e un sistema per applicare l’adesivo sugli angoli e formare le scatole. In un secondo momento è stata acquistata anche una solcatrice, sempre targata Zechini. Valentino ammette che non è stato facile mettersi in gioco cimentandosi in prima persona nella produzione delle scatole, a maggior ragione perché non lo aveva mai fatto prima. Si è buttato a capofitto misurandosi con le macchine che, per quanto molto intuitive e userfriendly, richiedono sicuramente un po’ di pratica, ma quello che lo affascina di questo sistema è la capacità di unire l’automazione a quella componente di creatività che rende ancora più affascinante questo lavoro. La soluzione B.On.D permette di
produrre scatole fasciate fondo/coperchio, con fondo e copertina avvolgente (couvette) e automontanti con magneti, in formati che spaziano da un minino di 8x8x1 cm fino a un massimo di 40x42x12 cm. Il software dedicato consente di progettare in modo rapido e preciso i diversi tipi di box: basta selezionare dalla library un design di partenza e personalizzarlo secondo le specifiche richieste. I suoi punti di forza sono la flessibilità, la velocità di setup e il giusto grado di automazione.
Realizzare un desiderio Senza dubbio quella di Valentino Franzoi è stata una scelta coraggiosa e lungimirante dettata dalla passione, supportata dalla competenza e resa possibile da una tecnologia che consente di ottenere prodotti di qualità garantendo un rapido ritorno sull’investimento. Avvalendosi della collaborazione di diversi partner che si occupano della stampa, Grafica Valentino progetta e realizza scatole principalmente per il mercato di wine&spirits di
alta gamma e per altri settori del lusso come abbigliamento, accessori e marketing box di pregio. Un servizio on-demand con tirature che spaziano da una scatola a 1000/1500 pezzi, ma con ulteriori potenzialità di sviluppo, in quanto la linea offre una produttività interessante. Con B.On.D Valentino Franzoi ha realizzato il suo desiderio di offrire, in particolare al mercato locale del Trentino, soluzioni di packaging di pregio, qualcosa di bello che nessun altro aveva proposto prima sul territorio. Valentino ammette, infatti, di provare soddisfazione quando vede sui bancali le file di scatole confezionate ad arte pronte per essere consegnate al cliente.
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Ridurre tempi e costi, garantire costanza e
ripetibilità delle lavorazioni. I sistemi automatici di ultima generazione permettono di esaltare la produttività delle soluzioni da taglio.
Taglio digitale, parola d’ordine:
AUTOMAZIONE
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Mettere l’automazione al servizio delle tecnologie da taglio per il grande formato per garantire efficientamento produttivo e miglioramento della redditività. Zünd Italia persegue questo ambizioso obiettivo con il lancio di PortaTable 130, un robot collaborativo mobile, completamente integrato, a supporto delle operazioni di prelievo e smistamento dei pezzi tagliati. Il dispositivo, adattabile ai cutter Zünd G3 e S3, consente una produzione completamente automatizzata. «La missione di Zünd è quella di migliorare costantemente l'esperienza di taglio dei suoi clienti, in ogni fase, avvalendosi di tecnologie all'avanguardia – così Aldo Arabia, Sales Manager di Zund Italia, che sottolinea come PortaTable contribuisca ad automatizzare le fasi di carico e/o scarico durante il taglio, ottimizzando i processi. Il robot può essere spostato rapidamente da un'estremità all'altra o da una macchina all'altra, con conseguente risparmio di tempo e risorse. Un altro vantaggio di Porta-
Table è il software integrato in grado di comunicare con il modulo Pick&Place di Zünd senza intervenire con ulteriori programmazioni. Il prelievo e lo smistamento dei pezzi tagliati vengono gestiti automaticamente dal robot. Zünd ha inoltre ampliato l’offerta con Q-Line con Board Handling System BHS180, potente sistema di taglio che stabilisce nuovi standard nella produzione industriale “da pallet a pallet". La nuova Q-Line con Board Handling System - BHS180 e UNDERCAM è la soluzione industriale altamente automatizzata nel campo della produzione di espositori e imballaggi stampati. «Siamo certi che Q-Line rappresenti una rivoluzione del taglio, tanto in termini di performance quanto in termini di semplificazione del flusso di lavoro» commenta Arabia. Lanciata di recente, Kongsberg Ultimate promette di trasformare il settore della produzione di ondulato. Grazie a una nuova tecnologia di comando,
una velocità di accelerazione fino a 2,74 G e una notevole velocità di taglio (168 metri al minuto), la nuova piattaforma per il taglio digitale conferma il grande lavoro di ricerca e sviluppo da parte di Kongsberg PCS. «Basato sulla consapevolezza che i produttori di ondulato e di espositori hanno bisogno di strumenti precisi, il tavolo Kongsberg Ultimate punta a ridefinire gli standard del settore e inaugura una nuova era di produttività e innovazione, offrendo un rapido ritorno sull’investimento per le aziende che producono cartone ondulato» spiega Stuart Fox, presidente e CEO di Kongsberg PCS. «La piattaforma ottimizza le operazioni e offre un notevole vantaggio sulla concorrenza, oltre a proporsi come un nuovo punto di riferimento per delineare lo sviluppo della produzione di ondulato nei prossimi anni». Il progetto Kongsberg Ultimate punta a risolvere i problemi tipici della produzione di cartone, caratterizzata da alti volumi di numerosi lotti.
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Zund PortaTable 130
Kongsberg Ultimate
Protek UNICO TT
di Caterina Pucci «I produttori di tutto il mondo devono far fronte a crescenti pressioni per produrre in modo più veloce, più sicuro e più efficiente e soddisfare le esigenze del mercato globale. Per questo motivo ci siamo impegnati a fornire una soluzione ottimale in termini di precisione e produttività» aggiunge Fox. Alla scorsa edizione di Fespa Global Print Expo, Protek era presente con UNICO TT multifunzione in grado di lavorare una vasta molteplicità di materiali come cartoni, gomme, spugne, plastiche, compositi , alluminio, ottone e legno. La possibilità di lavorare tanto con la tecnica di fresatura ad asportazione di materiale, quanto l’utilizzo dei sistemi di taglio a lama, fanno della UNICO TT una delle macchine più versatili presenti sul mercato. Dotata di un sistema automatico di cambio utensile planare a 6, 9 o 12 posizioni e di molteplici utensili, UNICO TT è caratterizzata da una rapidità di cambio che rende questo sistema versatile
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e di facile utilizzo. UNICO TT è anche una fresatrice 3D capace di lavorare pannelli in materiale plastico, legni, leghe leggere, 3 compositi, ma è anche un vero plotter piano per tagliare e cordonare cartone ondulato multistrato e alveolare, sagomare moquette, zerbini, guarnizioni in gomma, spugna e materiale espanso etc. La possibilità di dotare la UNICO TT di testa di taglio elettrica, pneumatica e rotativa, in aggiunta al tradizionale sistema di taglio con fresa, le conferiscono la caratteristica unica di multifunzionalità. Presente in fiera anche UNICO CNC, fresatrice a portale di facile utilizzo ed estremamente funzionale che può utilizzata in diversi settori, da quello meccanico a quello delle insegne. Oltre alle macchine da stampa, da qualche anno la gamma Liyu contempla anche plotter da taglio con dimensioni e prestazioni industriali che si pongono per precisione, versatilità, velocità e produttività alla pari delle linee
top di brand più blasonati. Disponibili in vari formati, sono tutti personalizzabili grazie a un ampio range di utensili. Da qui la scelta del management di ingaggiare Gianluca Bondioli, che vanta una lunga esperienza e un consolidato know-how nel settore del converting digitale. A Bondioli l’incarico di supervisionare la commercializzazione dei sistemi da taglio, tra cui Platinum QCut, progettati per lavorare in sinergia con le stampanti Liyu. Per sottolineare l’importanza di questo comparto, nel nuovo Centro di Ricerca e Sviluppo Liyu è stato allestito un corner dedicato al taglio, con applicazioni specifiche come display, cartellonistica e packaging in cartone ondulato. I plotter da taglio Liyu, infatti, sono contraddistinti da grande versatilità applicativa, a partire proprio dalla configurazione della macchina che può essere dotata di utensili molto specifici per la lavorazione dei diversi materiali. Platinum Q-Cut è il plotter da taglio large format firmato Liyu. Contraddistin-
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Centro di Ricerca e Sviluppo di Liyu Italia
Liyu Platinum Q-Cut
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to da eccezionale versatilità, questo sistema permette di tagliare, fresare e cordonare un’ampia varietà di supporti, assicurando prestazioni industriali anche per la realizzazione di pezzi singoli e piccole tirature ad alto tasso di personalizzazione. Disponibile in 13 diversi formati con luce a partire da 1500x1000 mm fino a 7500x2100 mm e possibilità di cambio automatico degli utensili, Platinum Q-Cut è in grado di rispondere a qualsiasi esigenza produttiva grazie all’ampio kit di lame intercambiabili per le diverse lavorazioni. Equipaggiato con telecamera ad alta precisione, il plotter si allinea automaticamente su qualsiasi materiale evitando eventuali problemi di irregolarità e distorsione della superficie, mentre la profondità dello strumento di taglio è controllata tramite il sistema automatico AKI. Il piano di alluminio composto da cellule a nido d’ape garantisce, inoltre, la stabilità della struttura in correlazione all’espansione/contrazione
termica. Il modulo fresa, in particolare, è dotato di un elettromandrino ad alta frequenza che può raggiungere velocità massima di 60000 rpm. Inoltre, il sistema di raffreddamento ad aria assicura altissime performance per lavorazioni 24/7 su una grande varietà di materiali con spessore massimo di 50 mm, che spaziano dal cartone per la produzione di packaging, all’MDF, che trova ampia applicazione nell’interior decoration, fino alla fibra di vetro e all’alluminio. Grazie al software proprietario, Platinum Q-Cut può lavorare in linea con l’ampia gamma di stampanti digitali Liyu, dando vita a un flusso di lavoro automatizzato e conforme agli standard dell’Industry 4.0. Elitron ha recentemente lanciato una scheda di controllo rivoluzionaria per la piattaforma Kombo TAV che, aumentando l'efficienza e la precisione, è destinata a inaugurare una nuova era nella finitura digitale di imballaggi
ed espositori. Lanciata nel 2012, questa innovativa fustellatrice digitale ha subito evoluzioni costanti nel corso di un decennio, mantenendo la velocità e la flessibilità di cordonatura che la rendono indicata per aziende del settore packaging che, sempre più spesso, dispongono di una divisione digitale all’interno dei propri stabilimenti. La scheda di controllo di nuova generazione, l'elettronica riprogettata e il nuovo sistema di controllo del movimento con un processo di comunicazione più rapido portano la potenza di questo sistema di taglio già all'avanguardia a un livello completamente nuovo. Grazie a questa innovazione, Kombo TAV Evolution è in grado di garantire il 35% di velocità in più, il 40% di efficienza in più e una riduzione del 30% del consumo energetico. La gamma dei plotter da taglio JWEI di grande formato, commercializzati da Errelle Srl, si è ampliata con la nuova CB03II-2516-RM, il plotter da
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Elitron KOMBO TAV
Summa S Class 3
JWEI CB03II-2516-RM
taglio piano in formato 1600×2500, completamente automatico nelle funzionalità di carico e scarico del materiale. Nella nuova CB03II-2516-RM le novità tecnologiche sono molte e tutte orientate ad aumentare notevolmente il livello di automazione durante la produzione. CB03II-2516-RM permette infatti, oltre al caricamento e scaricamento automatico dei fogli da tagliare, di avere la funzione di Back Scan, per leggere i QRcode o i crocini di taglio anche sul retro del foglio; la gestione appunto dei QR-code con la precisione di lettura del nuovo sistema CCD permette di avere una velocità elevata nel riconoscimento del lavoro da eseguire, in aggiunta alle nuove funzioni automatiche integrate nel software e alla testa multiutensile, che permettono al nuovo plotter di collocarsi non solo nelle piccole produzioni ma bensì anche nei reparti dove sono richiesti notevoli carichi di lavoro.
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Nel 2023 Summa ha festeggiato i 50 anni dalla fondazione con l'apertura di un nuovissimo Experience Centre situato accanto alla sede centrale di Gistel, in Belgio. Oggi l’azienda è diventata particolarmente nota per i suoi plotter da taglio per vinile di alta qualità. I plotter da taglio Summa della serie S Class appartengono al segmento più alto del mercato, rinomato per le sue prestazioni leggendarie. Disponibile negli showroom dei partner a partire da settembre, la serie Summa S Class 3 beneficia dell'esclusiva tecnologia di taglio True Tangential, che garantisce prestazioni di altissimo livello. L'aggiunta della telecamera OPOS integrata consente il riconoscimento e l'elaborazione ultrarapida dei crocini di stampa, rendendo i flussi di lavoro print&cut più fluidi ed efficienti. La testina di taglio è in grado di passare automaticamente dal taglio alla cordonatura, indicata per la realizzazione di imballaggi in basse tirature. Con la
serie S One, Summa offre una gamma di plotter progettati con particolare attenzione all’ergonomia e alla semplicità d’uso. Vari tipi di materiali in bobina come flock, vinile e supporti flessibili in foglio possono essere lavorati in modo efficiente e rapido. Il sensore OPOS estremamente rapido compensa qualsiasi deformazione della stampa e aumenta la velocità di lettura dei crocini di registro. La testa di taglio a trascinamento offre una pressione di 600 grammi, consentendo di tagliare facilmente anche lavori laminati. La funzionalità OPOS Xtra consente la lavorazione di adesivi di piccole dimensioni più complessi con la massima precisione. Il sistema di trascinamento Summa permette di elaborare lavoro dopo lavoro, e tagliare una bobina completa senza necessità di ricaricare fino a 8 metri. Il firmware evoluto riduce al minimo l’errore umano e gli interventi dell’operatore.
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Intec FB1180-T
Plotter da taglio digitale in piano XY di Hasler Cutting Systems
L’estrema versatilità e la possibilità di gestire una gamma di supporti molto diversi rendono le nuove soluzioni di taglio digitale indicate per intercettare
Soyang VeloBlade Nexus
segmenti applicativi inediti
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Intec ha ampliato la sua gamma di taglierine digitali con un nuovo dispositivo B1+ ad alimentazione manuale sviluppato per un'ampia gamma di prototipi di packaging e POS e per la produzione di piccole tirature. Lo scorso settembre, il produttore con sede nel Regno Unito, ha presentato ufficialmente la taglierina digitale piana tangenziale ColorCut FB1180-T. Progettata per la prototipazione di imballaggi e POS e per la produzione leggera nell'industria dell'imballaggio e del cartone, FB1180-T è in grado di tagliare una gamma di substrati ondulati, compresi i cartoncini scanalati E/N e F. Il sistema è dotato di una testa a quattro utensili (due passivi, per il taglio e la cordonatura, e due tangenziali attivi, una lama tangenziale a taglio profondo e una ruota per la cordonatura tangenziale) che possono essere selezionati in base al lavoro da svolgere e sono in grado di gestire supporti fino a 3 mm di spessore.
Hasler Cutting Systems, specializzato nell'innovazione della tecnologia di taglio digitale, ha presentato il primo plotter da taglio digitale in piano XY da 5 metri di larghezza al mondo, dotato del più recente software Optiscout, che offre qualità, versatilità e convenienza senza pari. L'impegno di Hasler nel fornire soluzioni all'avanguardia con un valore eccezionale ha portato alla creazione di 15 diverse configurazioni di tavoli, tra cui il notevole tavolo da taglio largo 5 metri, che stabilisce un nuovo standard industriale. Il nuovo plotter è perfettamente abbinabile a qualsiasi stampante di grande formato da 5 metri presente sul mercato ed è progettato per garantire una produzione 24/7. Soyang Europe è un rivenditore autorizzato della gamma di fustellatrici digitali VeloBlade di Vivid. Soyang Europe e Josero offriranno ai clienti l'accesso all'intera gamma di fustelle VeloBlade. La gamma comprende
due opzioni principali: i tavoli da taglio digitali VeloBlade Volta e i sistemi di fustellatura digitale per grandi formati VeloBlade Nexus. Proprio quest'ultimo sarà l'obiettivo principale di Soyang Europe e Josero. Vivid VeloBlade Nexus è disponibile in quattro dimensioni: la più piccola di queste macchine è VeloBlade Nexus 1816 (1800x1600 mm) mentre la sua sorella maggiore, VeloBlade Nexus 2516, misura 2500x1600 mm. VeloBlade Nexus 3016 ha una luce di 3300x1600 mm, mentre la più grande è Veloblade Nexus 3322, con luce da 3300x2200 mm. Tutti i modelli sono in grado di gestire materiali di spessore fino a 25 mm, come Dibond, MDF, tessuti e acrilico. Inoltre, le macchine sono tutte dotate di un'impostazione automatica della profondità di taglio, che ne facilita l'uso e ne aumenta la precisione, mentre il letto rotante per la produzione in rotoli e in fogli rende la produzione ancora più fluida.
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L’Oscar della Stampa 2023 è stato possibile grazie a
Con il Patrocinio di:
Con il Patrocinio di:
Con il patrocinio di
Con il Patrocinio di:
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Media Partner
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Si ringrazia per la collaborazione
Studio Martinetti
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È stato
un anno difficile. Mentre le guerre si moltiplicano e i fatti di cronaca ci scoraggiano, l’industria grafica contuinua a patire gli aumenti di prezzo per la fornitura di materie prime, la crescita degli interessi e purtroppo perfino i danni e i traumi di eventi climatici che hanno colpito molte reltà produttive in Italia. Eppure anche quest’anno siamo qui perché un numero di aziende ancora una volta superiore alle nostre aspettative ha trovato il tempo di candidarsi a questo storico premio. Si sono messe in gioco e ci hanno raccontato le loro storie, la loro perspicacia, gli sforzi e le convinzioni. Ci hanno spiegato le loro strategie, per migliorarsi e per migliorare la qualità della domanda dei loro clienti. Ci hanno restituito, a noi organizzatori e ai componenti della Giuria, l’istantanea di un comparto che continua a esprimere una grandissima professionalità attraverso strategie di sviluppo e innovazione combinate con una costante attenzione alla qualità. L’industria grafica ha spinto con investimenti in tecnologia, ma anche in capitale umano; ha conseguito moltissime certificazioni ambientali ma si è anche dedicata al benessere degli individui e alla formazione del personale. Ha migliorato l’efficienza produttiva e anche di processi, tanto da spingerci a dedicare a quest’ultima un nuovo premio, che debutta quest’anno. Ha stretto alleanze per accedere a mercati alternativi, ha reso la propria gestione più flessibile. Non possiamo essere che orgogliosi della laboriosità e dell’ingegno delle aziende che hanno partecipato a questa edizione del premio. Una edizione che si presenta rinnovata non solo nelle categorie rappresentative dell’industria, ma anche nel nome: assegniamo questa sera e d’ora in poi gli Ori della Stampa, per distinguerci da qualsiasi altro premio e impreziosire sempre di più il riconoscimento dell’eccellenza della stampa.
Enrico Barboglio CEO STRATEGO GROUP
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Non solo
l’Oro della Stampa è un riconoscimento sempre più ambito e motivo di orgoglio per le aziende a cui viene assegnato, ma come abbiamo visto in particolare durante la scorsa edizione, la cerimonia di premiazione rappresenta un momento di condivisione importante che sprigiona una forte carica di entusiasmo ed emotività. In un clima festoso assistiamo all’azzerarsi della competizione tra aziende per lasciare posto alla solidarietà corporativa e a quel costruttivo senso di comunità che è da sempre anche l’obiettivo di ogni ambiente associativo. La storicità del premio, che richiama la nostra grande tradizione della stampa e della cartotecnica, l’atmosfera conviviale, che coinvolge fornitori e clienti al di fuori delle dinamiche lavorative, sono i fattori chiave che rendono unico questo evento trasversale ai diversi comparti della stampa. Quello che stiamo vivendo è un periodo decisamente sfidante, per tutta l’industria e in particolare per il mondo della comunicazione stampata. Per affrontare l’attuale congiuntura e preservare la competitività le aziende sono chiamate a mettere in atto un cambiamento di paradigma tra i più importanti della storia del nostro settore in termini strategici e di gestione della produzione. Per questo il nostro ruolo di realtà associativa vicina alle imprese del comparto si sta orientando su un’offerta di servizi di formazione e supporto mirato alle specifiche esigenze, anche costruiti ad hoc per la singola realtà. Assistere le aziende sempre più da vicino è la nostra mission attuale ed essere parte attiva di uno degli eventi più significativi del settore del printing, della cartotecnica e della trasformazione è insieme un dovere e un grande onore per noi. In questi lunghi anni di vita del premio sono state moltissime le aziende che sono salite sul palco dell’Oro della Stampa e hanno potuto impugnare il trofeo della loro specialità. Penso che sia il modo migliore per concludere un anno di lavoro, di sforzi, di investimenti e di speranze. Questo premio è la Festa della Stampa tutta.
Tiziano Galuppo PRESIDENTE UNIONE GCT MILANO
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Il premio
Il premio la Vedovella nasce nel 1987 a Milano dall’idea di alcuni esperti del settore delle Arti Grafiche, che si costituiscono in un Comitato Promotore. Riccardo Rossini, Antonio Ghiorzo e Luigi Cammarata immaginano un riconoscimento dedicato inizialmente ai direttori di produzione o responsabili di stabilimento e poi, a partire dal 1993, agli imprenditori delle aziende. In questi anni lo sponsor de La Vedovella è Lastra, importante produttore italiano di matrici per la stampa offset con la sua organizzazione di vendita La Commerciale Grafica. Dal 2004 al 2010 il Premio è assegnato alle aziende secondo diverse categorie e La Vedovella è organizzata e sponsorizzata dall’azienda Macchingraf. Nel 2012 l’organizzazione del Premio passa a Stratego Group e il nome cambia in Oscar della Stampa. L’anno successivo la fase di nomination si trasforma e si apre al voto popolare. Le segnalazioni relative alle aziende virtuose, oltre che dai componenti della Giuria, possono arrivare anche dal mercato, attraverso un form di votazione su web. Nel 2015, al raggiungimento di 40 aziende premiate, nasce il Club delle Eccellenze che rappresenta donne e uomini che giorno dopo giorno contribuiscono a fare dell’industria italiana del printing e del converting una delle più importanti a livello internazionale. Negli anni 2017 e 2018 si aggiungono nuove categorie con lo scopo di ampliare la portata del Premio. Entrano nella sfera di interesse degli Oscar le società che lavorano per il mondo del packaging e per quello della stampa wide format e industrial printing (interior decoration e visual communication). Nel 2019 gli Oscar della Stampa e il Club delle Eccellenze, danno vita al Print Economic Forum: non più solo un ambito premio, ma anche un momento per le eccellenze di pensare, studiare e confrontarsi con altri imprenditori in merito ai temi economici più impellenti per il settore. Nel 2021 gli Oscar della Stampa celebrano la 30° edizione e, durante la serata, Enrico Barboglio e Tiziano Galuppo, Presidente dell’Unione GCT Milano annunciano una nuova partnership strategica tra Stratego Group, organizzatore dell’evento, e l’Unione GCT per la realizzazione delle future edizioni degli Oscar. Nel 2023 il premio si arricchisce di una nuova categoria dedicata all’efficienza nei processi e cambia nome: da questa edizione si chiamerà Oro della Stampa.
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I premiati PREMIO SPECIALE
IDA
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Imprenditore dell’Anno
Luciano Cozza PREMIO SPECIALE
IGA
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Industria Grafica dell’Anno
L.E.G.O. PREMIO SPECIALE
BTI
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Best Technology Innovator
Grafiche Pizzi
I premiati N&SS
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Best Nobilitazioni e Supporti Speciali
I premiati ARSEA Imprenditrice dell’Anno premio speciale
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PREMIO SPECIALE
Elisabetta IDA Imprenditore dell’Anno Best Cartotecnica Luciano Cozza Brambilla
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BC
PREMIO SPECIALE
Imprenditore dell’Anno IDA Sud Grafibox Luciano Cozza IGA Industria Grafica dell’Anno BLP Best Label Printer L.E.G.O. Industria Grafica dell’Anno Industria Grafica dell’Anno IGA Gruppo Aro Tecnostampa L.E.G.O. PREMIO SPECIALE
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premio speciale
PREMIO SPECIALE
PREMIO SPECIALE
BTI
Best Technology Innovator
Grafiche Pizzi BTI Best Technology Innovator Grafiche Pizzi PREMIO SPECIALE
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Best Nobilitazioni e Supporti Speciali
ARSEA
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URO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 21
I premiati PREMIO SPECIALE
IDA
Imprenditore dell’Anno
Luciano Cozza PREMIO SPECIALE
IGA
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Industria Grafica dell’Anno
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L.E.G.O.
premio speciale
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Oro Technology Innovator
PREMIO SPECIALE
PRT Group BTI Best Technology Innovator
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Grafiche Pizzi
N&SS
premio speciale
Best Nobilitazioni e Supporti Speciali
ARSEA
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Oro Process Innovator
Lito Terrazzi BC
Best Cartotecnica
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Grafibox Sud 57
BLP OSCAR DELLA STAMPA.indd 57
Best Label Printer
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L.E.G.O. IGA Industria Grafica dell’Anno L.E.G.O.
IGA BTI
PREMIO SPECIALE PREMIO SPECIALE
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Industria Grafica dell’A•nno ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTUR ORI DELLA STAMPA Best Technology Innovator SPONSORED BY
ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO •
L.E.G.O. Pizzi Grafiche BTI Best Technology Innovator Oro Nobilitazioni e Supporti speciali Grafiche Pizzi PREMIO SPECIALE
PREMIO SPECIALE
Best Technology Innovator BTI Gold Print Best Nobilitazioni e Supporti Speciali N&SS
Grafiche Pizzi ARSEA N&SS Best Nobilitazioni e Supporti Speciali ARSEA
N&SS BC Oro Cartotecnica
ValtennaBC BC BLP
BestCartotecnica Nobilitazioni e Supporti Speciali Best
ARSEA Grafibox Sud Best Cartotecnica Grafibox Sud Best Cartotecnica Best Label Printer
GrafiboxAro Sud Gruppo BLP Best Label Printer Oro Label Printer FustelgraficaGruppo Aro BLP
Best Label Printer
Varigrafica Alto Lazio Best Publishing & Commercial Printer
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SimeoniBDP Best Digital Printer Arti GraficheFiordo W&IP
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L’Artegrafica
Oro Digital Printer
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Gruppo Aro
Oro Publishing & Commercial Printer
BCPC
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Best Wide & Industrial Printer
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GR Group
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BDP
Best Digital Printer
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• RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO • ILPOLIGRAFICO 218 • 23 • RITORNO AL FUTURO
Fiordo BCPC Best Publishing & Commercial Printer Oro Wide & Industrial Printer L’Artegrafica Esanastri W&IP
Best Wide & Industrial Printer
GR Group Best Digital Printer BDP Fiordo
BC Oro Converter
Best Converter
Gerosa Group Masterpack W&IP Best Wide & Industrial Printer GR Group POG
Best Printer on Corrugated
Sandra Best Converter BC Oro Printer on Corrugated Zetacarton Gerosa Group P R E M I O S P E C I A L E S O S T E N I B I L I TÀ
ESG
Best ESG Performance
Postumia POG Best Printer on Corrugated Sandra PREMIO SPECIALE
100
Cent’anni di stampa
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PROMOSSO DA
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p r e m i o s p e c i a l e s o s t e n i b i l i tà
PROMOSSO DA
Oro ESG Performance P R E M I O S P E C I A L E S O S T E N I B I L I TÀ
PROMOSSO DA
Nava Press Sales ESG Best ESG Performance Postumia PREMIO SPECIALE premio speciale
100
Cent’anni di stampa
Flamini
Cent’anni di stampa
Nava Press
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La Giuria
Stefano Portolani Stefano Portolani si è laureato in scienze economiche all’università Cattolica di Milano e ha iniziato la sua attività lavorativa come consulente finanziario per Fideuram spa. All’inizio degli anni 90 si è inserito in Otis spa con il ruolo di responsabile crediti, con mansioni di coordinamento delle attività di filiale connesse al tema. Ha proseguito la sua attività diventando Group Credit Manager di Kuene & Nagel, primario spedizioniere multinazionale. Ha terminato la carriera aziendale nel ruolo di Direttore Amministrativo alla Malchioni spa, leader italiano della distribuzione di elettronica industriale e di consumo. Dal 2019 svolge l’attività di consulente indipendente in materia economica finanziaria e è senior analyst del centro Studi Printing di Stratego Group.
Franco Martinetti Franco Martinetti vive e lavora a Milano. Ha frequentato l’Accademia di Brera, sezione disegno e pittura. Si è diplomato alla Scuola Umanitaria in grafica pura e grafica editoriale. Entra in Max Factor come creativo per packaging. Nel 1970 intraprende la libera professione, sviluppando progressivamente le sue capacità, fra gli altri, nei settori dell’Agricoltura e dell’Elettronica professionale e di consumo. Negli anni ha collaborato sia con multinazionali, come Bayer Divisione Agraria, Epson Italia, Lg Electronics, Haier, sia con piccole e medie imprese. Negli anni ’90 è stato invitato alla Biennale di grafica a Buenos Aires e a esporre i suoi progetti a Montevideo. Negli ultimi dieci anni ha aggiunto ai suoi servizi nuove specializzazioni quali eventi speciali, organizzazione meeting e stand sempre con una grossa impronta grafica. Ora ricopre la funzione di Art Director. Dal 2019 Socio Onorario per ALADI – Association LatinoAmericana de Design - sezione Argentina, come collaboratore per eventi e scambi culturali con Associazion ie Designer e produttori Italiani. Sempre dal 2019 Membro Comitato D’onore per MAP Uruguay (Museo de Arte Piriapolis) e PAM (Piriapolis Art Museum) come collaboratore per pianificazione mostre ed eventi per il Design e Comunicazione.
Renzo Callegari Nato a Milano il 29 settembre 1946, Ha conseguito il diploma di Progettista grafico presso l’Istituto Rizzoli di Arti Grafiche. Ha inziato la sua carriera presso la Rizzoli Editore, dove come assistente prima e come Responsabile Tecnico Pubblicità poi, ha curato stampati commerciali, libri e periodici. Il suo ingresso nel mondo pubblicitario come Direttore di Produzione Stampa avviene all’inizio degli anni settanta. Inizialmente in FCB (1971 - 1974), successivamente in ODG (1974 - 1984) e per oltre quidici anni è stato direttore della Lowe Pirella Gottsche. Dal 2000 al 2011 è stato Direttore Centrale del Reparto Produzione in Lowe Pirella Fronzoni. Nel 2012 è consulente presso Craft Worldwide, struttura di gestione delle produzioni del Gruppo IPG. Dal 2017 consulente per le produzioni presso CHEIL Italy. Attualmente consulente per alcune agenzie. Negli ultimi anni si è occupato, in particolare, di ricercare e sviluppare soluzioni tecnologiche e informatiche finalizzate alla gestione di progetti/ clienti complessi come: grande distribuzione, quotidiani, gruppi internazionali. Nel 2001 è stato eletto Presidente di ASSOPROD, Associazione Direttori di Produzione Stampa delle Agenzie Italiane e degli Editori, aggregata ad Assografici.
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Luca Fiammenghi Visual designer freelance nell’ambito della progettazione grafica, fotografia, formazione, è docente presso la Facoltà del design del Politecnico di Milano. Ai suoi studenti racconta di tecniche, tecnologie e strumenti di comunicazione a partire dal “come si fa”, per coniugare l’idea al prodotto finito. Istruttore Certificato Adobe dal 2005, beta-tester dei software grafici e Partner di Adobe Solution Network, collabora nella formazione o aggiornamento del personale di studi fotografici, agenzie di grafica e aziende. Grazie all’esperienza maturata tra ripresa con banco ottico, camera oscura, fotocomposizione, colla cow e rosso coprente si diverte a contaminare tradizione e nuove tecnologie, là dove multisensorialità e multicanalità contribuiscono a valorizzare i contenuti del progetto.
Valentina Carnevali Valentina Carnevali è co-fondatrice di Stratego Group, polo di competenza editoriale, di contenuti, di eventi, di ricerche e analisi e di formazione a favore del mercato della Stampa e della Comunicazione. Nel suo ruolo di Chief Marketing Manager coordina le attività di marketing e comunicazione e i progetti del Gruppo. È co-fondatrice di 4IT Group, società specializzata nella gestione di attività per conto di associazioni e gruppi di impresa del settore della stampa digitale, off-set e specialistica e della comunicazione, per la quale si occupa delle attività di marketing e di cooperazione internazionale. Dalla sua fondazione nel 2010 è Segretario Generale di DMA Italia (Associazione per il marketing diretto e data- driven) e siede nel Direttivo della Global DMA, un network che raccoglie tutte le associazioni di Direct Marketing nel mondo. È laureata in Lettere moderne all’Università degli Studi di Milano.
Fausto Ceolini Fausto Ceolini è laureato in Ingegneria a Padova e con un master in Gestione Integrata di Impresa (CUOA), oltre a una certificazione Black Belt Lean Six Sigma, si occupa da sempre di giornali, aziende grafiche e cartotecniche. Dopo esser stato Project Manager alla direzione tecnologie della Mondadori, diventa direttore tecnico di aziende editrici di quotidiani, quindi direttore generale in un’azienda veronese di stampa, poi amministratore delegato in un’azienda grafica milanese acquisita tramite operazione di M&A con trasformazione della stessa in Print Service Provider. Successivamente si sposta a Roma come direttore della divisione grafica Stabilimento Salario presso l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. In tale ruolo ha sviluppato vari progetti come la trasformazione della Gazzetta Ufficiale da prodotto cartaceo a prodotto multimediale e multicanale e un progetto di stampa digitale web full color con uscita diretta sulle linee di finishing. Attualmente supporta le aziende nei processi di trasformazione digitale in ottica Industria 4.0. È membro di giunta e past president di Xplor Italia e socio fondatore di Business Angels Verona (Startup e Coworking).
Italo Vailati Italo Vailati, si è laureato in ingegneria chimica con indirizzo macromolecolare presso il Politecnico di Milano. Dopo un’esperienza in un centro di ricerca Montedison, ha iniziato a lavorare in un’azienda produttrice di imballaggi flessibili come responsabile della ricerca e sviluppo e successivamente è stato nominato direttore di produzione occupandosi di stampa rotocalco e flessografica. Dal 2002 ha lavorato, come direttore di stabilimento, in un’azienda cartotecnica aggiungendo alle sue esperienze lavorative la conoscenza della stampa offset. Nel 2006 è entrato a far parte di Assografici come direttore di Giflex, gruppo che rappresenta i produttori di imballaggi flessibili. Successivamente ha preso anche gli incarichi di direttore di Gipea (etichette autoadesive) e GITAC (tubi e anime in cartone). Nel 2017 è stato nominato vicedirettore di Assografici con la responsabilità di coordinamento delle attività dei gruppi di specializzazione del converting, e con l’incarico di presidio dell’area tecnologia, sicurezza e ambiente, “regulatory affairs”.
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IDA
LA MOTIVAZIONE
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PREMIO SPECIALE
Imprenditrice dell’Anno
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Elisabetta Brambilla
Elisabetta Brambilla si aggiudica il premio Imprenditrice dell’Anno. È tra le persone che hanno contribuito in modo fattivo a far crescere il settore delle arti grafiche con una serie di iniziative su vari fronti tra cui quelli imprenditoriale, formativo, sociale e associativo, Elisabetta Brambilla, presidente di Eurolabel, si aggiudica l’oro della stampa 2023. Dopo aver raccolto l’eredità della madre, che nel 1964 ha fondato l’azienda di famiglia, ha messo in atto una serie di strategie innovative portando Eurolabel ad affermarsi come punto di riferimento in Italia per la produzione di etichette. Il progetto del nuovo stabilimento dell’azienda è stato concepito e realizzato con i più innovativi requisiti di riduzione dell’impatto ambientale. Da sempre attenta ai temi della sostenibilità a 360 gradi, Elisabetta Brambilla ha attivato in azienda ben 9 progetti in ambito dell’inclusione, dello sport, della cultura e dell’educazione. Grazie al suo impegno, dal 2022 Eurolabel redige il rapporto di sostenibilità. L’imprenditrice, collabora attivamente con ITS Rizzoli promovendo momenti di docenza in aula e stage formativi in azienda. Dal 2019 è presidente di Gipea, in qualità di seconda donna con questa carica, 20 anni dopo la madre che era stata la prima presidente dell’associazione.
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IGA
PREMIO SPECIALE
Industria Grafica dell’Anno
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Tecnostampa LA MOTIVAZIONE
L’AZIENDA
Nel suo 50° anno di attività – l’azienda fu fondata a Recanati nel 1973 – Tecnostampa si aggiudica Con il Patrocinio di: l’Oro Industria Grafica dell’Anno. È dotata di tutte le principali certificazioni di qualità, ha una politica ESG attiva che tocca gli aspetti di sostenibilità energetica (gli impianti fotovoltaici superano oggi i 40.000 mq tra Loreto e i poli di Trevi e Recanati e sono presenti due impianti di trigenerazione), di sostenibilità economico-finanziaria e di formazione del personale. Nel 2022 sono stati disposti 55 corsi di formazione per dipendenti. Non è mancato l’aggiornamento tecnologico, con l’acquisizione di nuovi gruppi stampa che si vanno a unire ai 38 già presenti in azienda e di due nuovi CTP che porteranno ulteriore efficienza produttiva e di risparmio energetico. Le crescenti sinergie con RotoPress International rendono, inoltre, ulteriormente efficaci economie di scala che porteranno Tecnostampa a sviluppare ulteriore business e restare ai massimi livelli in termini di aggiornamenti tecnologici e personale dedicato.
Punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per la stampa offset, grazie alla grande esperienza professionale dei suoi 240 addetti, unita a un costante aggiornamento tecnologico, Tecnostampa è stata fondata nel 1973 a Recanati (MC) da don Lamberto Pigini (1924-2021), insieme a Pietro Canullo e Giuseppe Casali. Dotata delle principali certificazioni di qualità, processo, sicurezza, ambiente e sociale, Tecnostampa opera nelle sedi di: Loreto (AN) Trevi (PG) e Bologna, e offre un servizio di stampa a ciclo completo che include linee di brossura, punto metallico fino ai cartonati. Valorizzando l’efficienza e il controllo qualità, produce cataloghi e libri d’arte per le più importanti case editrici Italiane ed estere. Nel 1998 è stata premiata con il Lentino d’Oro segno di una qualità rimasta intatta nel tempo. Tra i punti di forza vi è anche l’attenzione alla sostenibilità, dimostrata dagli impianti fotovoltaici e di tri-generazione installati sugli oltre 40.000 mq di stabilimenti; caratteristiche che fanno di Tecnostampa un polo d’eccellenza, proiettato al futuro e sempre ancorato al territorio.
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TI
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PREMIO SPECIALE
Oro Technology Innovator
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PRT Group LA MOTIVAZIONE
L’AZIENDA
Il premio Oro Technology Innovator va a PRT Group. Realtà con oltre cento anni di storia che, nel corso del tempo, ha affiancato al canale fisico lo sviluppo di un ventaglio importante di soluzioni di comunicazione, proponendosi al mercato come punto di riferimento per l’intero processo di gestione documentale. Dall’invio e gestione di comunicazioni obbligatorie e pubblicitarie, sia in formato cartaceo sia digitale, passando per lo sviluppo di strumenti innovativi e interattivi (documenti dinamici, video personalizzati, assistenti virtuali, business intelligence, ecc.) fino alla stampa digitale di grande formato. L’ importanza che ancora oggi PRT Group riconosce al settore della stampa ha motivato il costante impegno nell’essere Technology Innovator, all’interno dell’azienda con nuovi macchinari e importanti investimenti in software di processo, all’esterno con servizi capaci di soddisfare il mercato dei clienti nella transizione della comunicazione da digitale a fisica e viceversa. Sempre dimostrando una capacità di evoluzione che si muove alla velocità con cui cambiano le esigenze del mercato e con un attento sguardo alla sostenibilità.
Con sede principale a Beinasco (TO), PRT Group è stata fondata nel 1921 e oggi ha affermato la propria identità come data service provider, mantenendo la proprietà familiare arrivata alla terza generazione. La reattività ai cambiamenti del mercato è uno dei tratti distintivi di questa realtà che con piglio pionieristico ha sempre saputo interpretare e spesso anticipare le esigenze di comunicazione dei clienti. Attraverso visionarie strategie di sviluppo e il relativo aggiornamento tecnologico, sia per quanto riguarda i sistemi di stampa sia dal punto di vista informatico, nel corso del tempo PRT Group ha affiancato all’attività di stampa, l’offerta di un ventaglio importante di soluzioni perfette per lo sviluppo di strategie di comunicazione omnichannel. PRT è sempre più impegnata nei confronti della sostenibilità, per il terzo anno consecutivo e come prima realtà nel settore di riferimento ha redatto il Report di Sostenibilità), ma con un’attenzione particolare alle evoluzioni del mercato che hanno condotto l’azienda a sviluppare soluzioni avanzate, quali la piattaforma di business intelligence, e a investire sul mondo dell’intelligenza artificiale.
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PI
Oro Process Innovator
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Lito Terrazzi LA MOTIVAZIONE
L’AZIENDA
Vince l’Oro Process Innovator Lito Terrazzi. Da sempre fornitore di prodotti stampati per il mercato editoriale, l’azienda, fondata nel 1967, ha di recente messo in atto un profondo cambiamento orientato a consolidare la propria competitività e a far fronte alle esigenze dei clienti. Sono parte della strategia di aggiornamento importanti investimenti in sistemi di stampa di ultima generazione e una logica di trasformazione di processo. Quest’ultima ha comportato il rivoluzionamento del flusso informativo interno all’azienda, il ridisegno dei processi aziendali e l’integrazione in logica 4.0 che consente la raccolta di dati relativa alla produzione in tempo reale e il collegamento diretto del workflow conConil ilgestionale. Patrocinio di: Il tutto affiancato a un percorso formativo per gli operatori dei vari reparti e all’adozione della Lean production, che hanno contribuito all’ottimizzazione della produzione dell’azienda.
Lito Terrazzi è un fornitore di servizi di stampa toscano attivo dal 1967, una realtà che grazie alla grande passione del suo fondatore, Roberto Terrazzi, ha costruito la propria competenza e nel saper anticipare le esigenze e affrontare le sfide del complesso e affascinante mondo editoriale. Da sempre specializzata nella stampa di grande formato a colori, l’azienda è cresciuta fino a diventare specialista nell’ambito della fornitura di servizi editoriali costruendosi una forte reputazione, tanto che oggi il suo business è dedicato al 100% a questo mercato. La produzione di libri, che spazia dalla scolastica ai libri di pregio, si avvale di un’organizzazione della produzione a ciclo completo e di personale altamente qualificato. Claudio Terrazzi, seconda generazione in azienda, sta proseguendo con la strategia di continuo aggiornamento tecnologico, di automatizzazione della produzione e di ottimizzazione dei processi per consolidare la competitività di Lito Terrazzi. Obiettivi di crescita che persegue con un forte impegno nei confronti della sostenibilità ambientale e sociale.
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Oro Nobilitazioni e Supporti Speciali
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Gold Print LA MOTIVAZIONE
L’AZIENDA
Il premio Oro Nobilitazione e Supporti Speciali va a Gold Print, azienda che dal 1990 propone al mercato un’offerta di applicazioni di alta gamma nobilitate con le tecniche dalla stampa a caldo e del rilievo a secco. La sua vocazione è rimasta, negli anni, la produzione di packaging per i brand del lusso, settore per cui è diventata punto di riferimento grazie alla qualità delle lavorazioni offerte. Traguardo raggiunto sia grazie al continuo aggiornamento tecnologico della propria sala stampa, sia agli investimenti in formazione del personale per cui sta puntando sui giovani addetti: sono, infatti, 7 gli under 30 entrati in azienda nel 2022 e altri 3 nel 2023. I nuovi assunti sono seguiti grazie a un progetto di tutoring che prevede l’affiancamento con gli operatori storici. La qualità dei prodotti di Gold Print 100% Made In Italy è data anche dalla scelta di realizzare tutto in-house, senza ricorrere all’outsourcing, potendo così controllare l’intero processo. Ottimo il percorso di certificazione dell’azienda, che ha ottenuto i certificati ISO9001, FSC, PEFC, BRC Packaging, ed è in procinto di accreditarsi SLCP e SA8000.
Gold Print nasce nel 1992 a Soresina (CR) e si afferma quale produttore completo di packaging nobilitato realizzato in cartoncino teso e micro-onda accoppiata e di scatole rigide rivestite. Sono molteplici i settori del mercato nei quali l’azienda è nota: cosmesi & personal care, farmaceutica, fine food & dolciaria, tabacco, fashion e wine & spirits. A questo proposito Gold Print è fortemente impegnata a tutti i livelli per fornire ai clienti le migliori soluzioni, a partire dal foglio bianco fino alla realizzazione del packaging: la principale vocazione, nonché uno dei maggiori aspetti che identificano l’azienda è rappresentata dalla nobilitazione, tra cui si annoverano la stampa su materiali laminati, la metallizzazione selettiva, la stampa a caldo e a freddo, le verniciature a effetto, rilievi e goffrature. L’avanguardia nelle soluzioni adottate, le tecnologie uniche implementate, nonché un’assistenza a tutto tondo nelle esigenze dei clienti fanno di Gold Print un unicum nello scenario attuale del packaging del lusso e non solo.
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Oro Cartotecnica
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Valtenna LA MOTIVAZIONE
Si aggiudica il premio Oro Cartotecnica Valtenna, impresa costruita sulla laboriosità, sull’ingegno e sulla responsabilità. Quella che è iniziata come una avventura di tre volenterosi fratelli è diventato oggi un progetto condiviso con orgoglio da oltre 180 persone. Dal 2013 il nuovo stabilimento in classe A+ è stato concepito in chiave di sostenibilità ambientale e benessere per l’individuo. Oggi ospita un’industria che impiega le migliori tecnologie per la produzione di packaging cartotecnico e rivestito, distinguendosi per capacità di innovazione e per la qualità. A Valtenna è riconosciuta la capacità di essere impresa in equilibrio tra tecnologia-ingegnomanualità e di custodire il tesoro del saper fare artigiano. L’azienda opera seguendo una logica di approccio integrato con la sostenibilità, impegno che include la pubblicazione annuale del proprio bilancio di sostenibilità e l’obiettivo di diventare Carbon Neutral entro il 2030.
L’AZIENDA
Valtenna è un’industria grafica che dal 1963 produce packaging rigido e cartotecnico che si distingue per qualità e innovazione. L’hub tecnologico di Fermo, quartier generale dotato delle migliori tecnologie 4.0, è oggi affiancato da altre due unità produttive italiane e una albanese per un totale di oltre 21000 metri quadri e 180 persone. Valtenna è in grado di gestire ogni anno quasi 20000 commesse per un totale di 60 milioni di pack, coniugando capacità industriale ad estrema flessibilità produttiva per soddisfare le richieste di packaging dei brand internazionali più esigenti. L’hub tecnologico è certificato ISO 9001, ISO 14001, ISO 45001, SA8000, CoC-FSC™ e CoC-PEFC™. L’incessante ricerca interna consente di sviluppare progetti innovativi e mettere a punti processi produttivi con grande attenzione ai valori di sostenibilità ambientale. Alla sua seconda generazione imprenditoriale, l’azienda guarda al futuro con responsabilità sostenendo alta formazione, attività culturali e buone pratiche ambientali. In questo modo ha dato vita a un ecosistema industriale in grado di gestire con qualità e servizio tutti i processi, dalla stampa all’allestimento, dal design alla logistica, dal confezionamento all’e-procurement su singolo cliente.
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Oro Label Printer
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Fustelgrafica LA MOTIVAZIONE
L’AZIENDA
Si aggiudica il premio Oro Label Printer Fustelgrafica. Fondata a Scandicci nel 1966, è un fornitore di servizi di stampa che basa la propria produzione sull’offerta di etichette nobilitate. Il suo core business è rappresentato dalla stampa di etichette adesive per i settori vinicolo oleario e commerciale, target per il quale sperimenta e sviluppa lavorazioni speciali, da quelle più tradizionali a quelle che contemplano tecniche come ad esempio l’applicazione dell’oro a caldo su materiali trasparenti ottenute forando il supporto. Tra le prime aziende ad applicare l’oro colato, Fustelgrafica ha da sempre nel proprio Dna sperimentazione e innovazione: caratteristica che si riscontra nel suo parco macchine, in continua evoluzione che include, oltre alle macchine da stampa offset, anche sistemi digitali e soluzioni per lavorazioni specifiche come la stampa in Braille. L’attenzione al rispetto dell’ambiente è parte integrante della strategia dell’azienda che ha ottenuto la certificazione FSC.
La mission di Fustelgrafica, azienda presente sul mercato della stampa di etichette da 57 anni, consiste nell’ideare, progettare e realizzare etichette adesive per i settori vinicolo-oleario e commerciale che rappresentino e valorizzino al meglio i prodotti dei Clienti. Attraverso infinite combinazioni di materiali, inchiostri e finiture speciali, le etichette realizzate conferiscono alle bottiglie un appeal unico consentendo ai prodotti dei diversi brand di distinguersi sullo scaffale. L’azienda lavora con sistemi di ultima generazione e il team Fustelgrafica è composto da tecnici e grafici altamente specializzati: tra l’altro Fustelgrafica ha ottenuto da apposita Commissione della Camera Commercio di Firenze il titolo di Stamperia d’Arte: negli anni la combinazione tra tecnologia e professionalità ha permesso di ottimizzare i processi produttivi, per arrivare a offrire un servizio curato in ogni singolo dettaglio e tempi di consegna flessibili. Un servizio a 360 gradi quello offerto da Fustelgrafica: dal brief e la proposta delle prime bozze, fino al perfezionamento e la scelta dei supporti, delle lamine o delle diverse nobilitazioni per dare al prodotto finale una veste unica.
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P&CP
Oro Publishing & Commercial Printer
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Varigrafica Alto Lazio LA MOTIVAZIONE
Con il Patrocinio di:
L’AZIENDA
Varigrafica Alto Lazio è vincitrice del premio Oro Publishing & Commercial Printer. Impresa familiare giunta ormai alla terza generazione, si è da sempre caratterizzata come realtà al passo con i nuovi processi di produzione che si sono via via presentati sul mercato. Da oltre 10 anni ha portato in azienda una logica 4.0 incentrata su un workflow centralizzato e intelligente capace di indirizzare al meglio i flussi di lavoro all’interno del parco macchine presente, indipendentemente dalla tecnologia. Questa flessibilità di gestione e ciò che permette a Varigrafica Alto Lazio di mantenere livelli standard di servizio e di qualità di stampa molto elevati nelle diverse applicazioni che vanno dal publishing al commercial, dalle produzioni cartotecniche alle lavorazioni speciali. Partnership con altre realtà di stampa permettono di offrire anche l’accesso a mercati alternativi tramite l’e-commerce.
Con sede a Nepi (VT), Varigrafica opera nel settore delle arti tipografiche da oltre 50 anni e oggi si posiziona come fornitore di servizi di stampa leader a livello nazionale. Grazie all’esperienza e al know-how si propone con lo stesso carattere distintivo verso i mercati internazionali. Affidabilità e qualità sono divenute sempre più parole chiave per la gestione e l’operatività dell’azienda, grazie alla passione che anima sia la proprietà e sia i collaboratori. Passione che supporta ed è supportata da un parco macchine tecnologicamente all’avanguardia che consente di offrire un servizio a ciclo completo dalla prestampa alla finitura. Al centro del processo di produzione sono posti il prodotto e il cliente così da sottolineare la qualità di stampa, possibile grazie alle macchine di ultima generazione, ma soprattutto la cura del dettaglio tipica del Made in Italy. Un approccio che consente di offrire un’esperienza sartoriale dove il prodotto è ideato e creato su misura ricercando soluzioni sempre nuove per rispondere alle mutevoli richieste del mercato.
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Oro Wide & Industrial Printer
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Esanastri LA MOTIVAZIONE
L’AZIENDA
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Esanastri si aggiudica il premio Oro Wide&Industrial Printer, questa realtà aziendale italiana è una delle più significative e caratteristiche imprese nazionali. Attività imprenditoriale familiare, giunta alla seconda generazione, ha saputo sviluppare un percorso fatto di innovazione e di apertura verso nuovi mercati, non tralasciando quelli in cui si era già affermata ed estendendo il proprio ambito produttivo anche al di fuori del territorio nazionale per meglio seguire i clienti storici. Quando si parla di stampa specialistica industriale e di grande formato, la gamma di prodotti realizzati da Esanastri è tra le più varie e rilevanti: dalle decorazioni grande formato, agli allestimenti interni ed esterni del settore trasporti, dalla stampa tessile a quella di alta qualità su pelle per molti marchi di lusso italiani. Il parco tecnologico continuamente aggiornato è completato anche da macchine speciali progettate e costruite internamente in base a specifiche esigenze produttive. Significativo anche l’impegno in formazione e formazione manageriale attivato nell’ultimo periodo dall’azienda per supportare il passaggio generazionale.
Con sede a Calcinaia in provincia di Pisa, Esanastri, dal 1974 a oggi, ha svolto l’attività di serigrafia industriale e stampa digitale, realizzazione di emblemi 3D destinati ai mercati automotive, interior e commercial, rail e fashion. La strategia di sviluppo internazionale, basata sul continuo aggiornamento tecnologico e sulla qualità dei prodotti, ha permesso all’azienda di posizionarsi come leader nella fornitura di servizi di stampa sia in Italia sia nel Sud-Est asiatico, dove ha fondato un polo produttivo e di ricerca. Oggi Esanastri è una family business, che impiega oltre 130 collaboratori attivi tra le le sedi italiane e vietnamite, continua a proporre al mercato di riferimento soluzioni innovative e ha raggiunto un orientamento di fatturato che si attesta intorno ai 20 milioni di euro. Nel generational change over, in atto negli ultimi 5 anni, per merito dei figli del fondatore, Esanastri ha elaborato un piano di riposizionamento aziendale e di evoluzione organizzativa, il cui asset strategico si basa sulla sostenibilità d’impresa.
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POG
Oro Printer on Corrugated
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Zetacarton LA MOTIVAZIONE
L’AZIENDA
Zetacarton si aggiudica il premio Oro Printer on Corrugated. Una storia imprenditoriale familiare quella che vede Zetacarton attiva nella stampa del cartone ondulato quando, nel 1952, Angelo Zanfrini e Maria Romano crearono a Senna Comasco un polo dedicato alla produzione di scatole e imballaggi in cartone ondulato. L’azienda si dotò, via via, di tecnologie innovative per la produzione del cartone e per la stampa. Lo scorso anno, grazie a un importante investimento in un nuovo sistema di stampa inkjet con inchiostri base acqua per il cartone ondulato, l’azienda ha dato vita a Con il Patrocinio di: una nuova linea di business. Il recentissimo accordo che ha visto l’ingresso di Zetacarton nel Gruppo internazionale VPK Group, offrirà ulteriori opportunità di crescita all’azienda comasca. Realtà che si distingue anche per l’attenzione nei confronti del capitale umano e alla sostenibilità sociale che si concretizzano in diverse le azioni a supporto di Onlus e di iniziative del territorio anche con attività a favore della parità di genere.
Zetacarton è un’eccellenza italiana che da cinquant’anni produce cartone ondulato, scatole e imballaggi. Oggi l’azienda è leader di mercato in Italia, con un fatturato nel 2022 di circa 78 milioni di euro e la produzione annuale di 110.000.000 mq di cartone ondulato, sia in fogli sia a modulo continuo. Con sede a Senna Comasco (CO), Zetacarton opera in un moderno stabilimento di 30.000 mq coperti su una superficie totale di 60.000 mq e occupa 110 addetti. Dalla sua fondazione è stata guidata dalla famiglia Zanfrini: dallo scorso ottobre il gruppo privato belga VPK Group ha stipulato un accordo per l’acquisizione di una partecipazione di maggioranza di Zetacarton, che potenzierà ulteriormente la sua espansione. Caratteristica distintiva di questa realtà imprenditoriale è la capacità di mettere a punto investimenti tecnologici mantenendo una forte attenzione nei confronti della sostenibilità sociale e ambientale. Zetacarton ha, infatti, recentemente investito in una nuova stampante inkjet single pass, che costituisce il fulcro di un polo digitale ad alta produttività, consentendole di ampliare l’offerta di prodotti.
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Oro Digital Printer
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Simeoni Arti Grafiche LA MOTIVAZIONE
L’AZIENDA
Riceve il premio Oro Digital Printer Simeoni Arti Grafiche. Fondata nel 1990, l’azienda si è orientata sin dalle sue origini verso una produzione puramente digitale. Strategia adottata inizialmente per quanto riguarda i sistemi di stampa, oggi si è estesa al processo digitale grazie a importanti investimenti in soluzioni di finishing e nobilitazione dal piccolo al grande formato. Stampa digitale in formato B2, sistemi di verniciatura, laminazione e plastificazione, rendono il parco macchine di Simeoni Arti Grafiche innovativo e funzionale. Grande attenzione è rivolta alla formazione interna sia per il training all’impiego di nuove attrezzature, sia con corsi orientati a incrementare e migliorare i prodotti realizzati. L’azienda collabora con i propri clienti in maniera diretta, sviluppando senza l’intermediazione tipica dell’e-commerce, prodotti tailor-made spesso unici in base alle specifiche esigenze del proprio target.
Nata nel 1990 a Verona come piccolo studio artigiano specializzato nel montaggio manuale di pellicole e, a seguire, come servizio di CTP e CTF per i fornitori di servizi di stampa locali, Simeoni Arti Grafiche ha iniziato la sua attività di stampa a partire dal 2000 con il primo sistema di stampa digitale piccolo formato e, nel 2007, l’installazione di una soluzione di grande formato. La formazione del personale unita all’innovazione tecnologica hanno portato Simeoni Arti Grafiche all’attuale struttura di oltre 2600 mq dedicati alla produzione in-house a ciclo completo, che include progettazione grafica, stampa digitale piccolo e grande formato, nobilitazione, fustellatura fino al confezionamento finale. Con oltre 1000 prodotti a catalogo, l’azienda offre un’ampia varietà di applicazioni che include packaging, etichette, materiale per esposizione e molto altro. Prodotti che è in grado di personalizzare e grazie a una tecnologia innovativa che applica vernice e lamine spessorate da 5 a 80 micron di altissima qualità e definizione per brevi tirature e in tempi ridotti.
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Oro Converter
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Masterpack LA MOTIVAZIONE
L’AZIENDA
Vince il premio Oro Converter, Masterpack. “Innovative Packaging Solutions. Soddisfare le esigenze dei clienti non è solo il nostro lavoro, ma prima di tutto una passione” è il claim di questa azienda familiare con una forte impronta manageriale e con una presenza anche su mercati internazionali. Specializzata nella produzione di imballaggi flessibili innovativi, Masterpack si distingue per il forte know-how tecnologico che ha permesso all’azienda di ottenere diversi brevetti anche mondiali, per i sistemi di richiusura degli imballaggi flessibili e di proporre al mercato soluzioni performanti per il packaging. Il tutto nel massimo rispetto dell’ambiente: Masterpack è, infatti, da sempre impegnata nella riduzione dell’impatto sull’ambiente, nell’ottimizzazione dell’uso delle risorse impiegando energia da fonti rinnovabile.
Fondata da Claudio Binda nel 1988, Masterpack è un’azienda famigliare che si occupa di produzione di imballaggi flessibili avvalendosi di due stabilimenti uno in provincia di Varese e uno in provincia di Novara. Entrambi i siti produttivi vantano di laboratori di ricerca e sviluppo all’avanguardia che hanno sviluppato molteplici brevetti, alcuni dei quali a livello mondiale. Ancor oggi al 100% di proprietà della famiglia Binda con il supporto di una solida struttura manageriale, Masterpack ha maturato negli anni importanti esperienze e competenze che le hanno permesso di produrre imballaggi performanti e innovativi e di specializzarsi nella produzione di film speciali che conferiscono valore aggiunto ai prodotti. Presente sul mercato nazionale e internazionale, Masterpack si è sempre distinta per l’elevata qualità della sua offerta unita alla flessibilità e alla rapidità del servizio al cliente. Tra i prodotti speciali si annoverano valvole per il degasaggio del caffè, film richiudibili con diversi sistemi di chiusura, film con carta termosaldante, film riciclabili e una vasta scelta di prodotti in linea con l’idea di economia circolare.
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P R E M I O S P E C I A L E S O S T E N I B I L I TÀ
Oro ESG Performance
PROMOSSO DA
Sales LA MOTIVAZIONE
L’AZIENDA
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Si aggiudica il premio alla sostenibilità come Oro ESG Performance, Sales. L’azienda che dal 1886 produce etichette autoadesive, si distingue per la capacità di studiare e realizzare soluzioni di packaging esteticamente piacevoli, funzionali e al contempo sostenibili. Ogni prodotto è concepito per la tutela dell’ambiente e delle persone oltre a essere creato coniugando innovazione e attenzione alla sostenibilità. Valori che l’azienda persegue misurando le attività che svolge e riportandole, in modo trasparente, nella propria relazione di impatto. Tra i risultati significativi ottenuti dall’impegno ci sono il 100 % dell’energia impiegata per la gestione e la produzione proveniente da fonti rinnovabili e il 100% degli scarti aziendali sono avviati al riciclo. Sales è una Società Benefit italiana, è certificata ISO 9001, 14001, FSC ed Ecovadis. Dal 2018 è B Corp, status che significa aver messo in atto un cambio di percezione dell’azienda, coinvolgendo le persone per un obiettivo più alto, lavorare insieme per fare la differenza, confrontarsi per il miglioramento continuo e innovare in ottica sostenibile a beneficio del pianeta e degli stakeholder.
Dal 1886, Sales è leader nella stampa di etichette autoadesive in bobina. Inoltre, nella sua divisione cartotecnica, l’azienda di Rivoli (TO), produce buste, shopping bag in carta, blocchi e ricambi per appunti rinforzati. La mission di Sales consiste in continui investimenti in tecnologia, brevetti e ricerca e sviluppo per porsi sempre un passo avanti rispetto ai concorrenti e fare impresa nel rispetto delle persone e dell’ambiente. Sales è impegnata ad offrire al cliente un packaging più sostenibile, che mantenga le sue caratteristiche tecniche, funzionali ed estetiche. Ogni prodotto, infatti, è concepito e realizzato coniugando innovazione e attenzione alla sostenibilità. A questo proposito Sales annovera le certificazioni ISO 9001, 14001, FSC ed Ecovadis, oltre a essere B Corp dal 2018 e Società Benefit italiana. Obiettivo dell’azienda è il profitto ottenuto trasformando il business in una forza positiva, operando responsabilmente, in modo sostenibile e trasparente per dare vita a un nuovo paradigma economico e sociale.
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PREMIO SPECIALE
Cent’anni di stampa
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Flamini
LA MOTIVAZIONE
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L’Oro Cent’anni di stampa va a Flamini. Dal 1923 la famiglia Flamini accompagna i propri clienti con soluzioni complete che vanno dalla progettazione alla stampa di etichette, packaging, gadget aziendali e soprattutto lavorazioni uniche e su misura per il cliente. Dall’anno in cui Flaminio Flamini fondò una stamperia artigiana a Jesi, producendo sacchetti in ‘carta paglia’ il percorso di innovazione e trasformazione, seguendo le richieste del mercato, ha visto alternarsi più generazioni della famiglia. È con la seconda generazione e con Mauro e Fausto Flamini che l’azienda, trasferitasi ad Ancona e superate le problematiche del terremoto, inizia a crescere con anche l’acquisto di una rotativa a modulo continuo, e, con la terza generazione Francesco e Alberto, la proiezione verso nuovi mercati. Dopo il trasferimento a Osimo nasce Flamini Ufficio e nel 2000 l’azienda è in grado di seguire sia il mercato dell’ufficio sia quello delle arti grafiche. Ulteriori innovazioni nelle macchine offset e per etichette traghettano la famiglia alla quarta generazione con Sara e Alessandro che contribuiscono a completare la gamma di tecnologie disponibili con l’aggiunta al parco macchine di soluzioni di stampa digitale, con le quali hanno aumentato i servizi che la centenaria azienda propone ai suoi clienti.
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La rubrica “Print Connection” contiene comunicati, riguardanti novità tecnologiche o installazioni, mandati alla redazione del Poligrafico dalle aziende presenti nella “Banca Dati Fornitori”, visibile online nel sito Stampamedia.net. Inquadrando con lo smartphone il QRcode a fianco, puoi accedervi direttamente.
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NEW AERODINAMICA
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Prima installazione in Irlanda
Nuovo traguardo nella fotografia professionale
Tecnologia e innovazione gli ingredienti chiave di un nuovo intervento realizzato dal team, per la prima volta in terra irlandese. New Aerodinamica nella “terra della Guinness” si è occupata della realizzazione di un impianto di aspirazione per Alert Packaging, azienda leader nella produzione di imballaggi flessibili con sede a Bray, nella contea di Wicklow. Un lavoro commissionato per la realizzazione di un impianto aspirazione rifili sulla propria taglierina e per valutare la possibilità di migliorare quanto già in uso. Così dopo un primo contatto con videocall, il team New Aerodinamica ha ipotizzato un sistema di aspirazione applicato alla macchina e un miglioramento del sistema di scarico mediante l’installazione di un separatore con sistema di bilanciamento. Da qui il primo sopralluogo “sul campo” per verificare gli ingombri e la proposta al cliente di alcune alternative per la dislocazione della zona di scarico, per poi passare alla realizzazione dell’impianto con relativo invio del materiale per il montaggio in autonomia da parte del cliente. Un aspetto chiave, identificativo di tutti gli impianti New Aerodinamica, complessi ma user friendly. Ultimato il cablaggio elettrico, con assistenza del team dall’Italia, via libera al secondo intervento sul posto per il collaudo. Risultato: una velocità di aspirazione della macchina ai massimi livelli, ovvero 800 mt/m. Tutto questo grazie alla misurazione dell’aria e del flusso già rilevati in precedenza. A seguire, le prove sull’aspirazione di diversi materiali con dimensioni comprese tra i 12-200 mµ con materiali OPP, PET, nylon, carta, alluminio… e rifilo fino a 80 mm per lato, con anche in questo caso il raggiungimento di 800 mt/m. Massimo risultato anche sui macchinari preesistenti sui quali si è raddoppiata la velocità. Ultimo plus la diminuzione della rumorosità, possibile incapsulando il ventilatore di bilanciamento all’interno di una cabina insonorizzante con pannelli sandwich da 100 mm e l’aggiunta di ulteriori setti interni afoni. Un impianto che ha segnato il raggiungimento totale degli obiettivi posti, con una piena soddisfazione del cliente.
Con SureColor P5300, Epson consolida ulteriormente la sua leadership nel settore delle stampanti fotografiche professionali e per applicazioni artistiche. Questo modello da 17 pollici utilizza le testine Epson Micro Piezo e gli inchiostri Ultrachrome Pro10 (con viola di serie) dei modelli SureColor P700/P900 unite alla versatilità e la produttività del modello Epson SureColor P5000. "Oggi il settore fine-art professionale – dichiara Renato Sangalli, Head of Sales C&I Printing di Epson Italia – richiede livelli di produttività più alti che mai e al tempo stesso anche le persone vogliono il massimo quando si parla di qualità dell'immagine. SureColor P5300 soddisfa entrambi i requisiti, oltre a essere estremamente affidabile e facile da utilizzare". Pensata per le realtà che desiderano aumentare la produttività senza rinunciare alla qualità (fotografi professionisti, agenzie pubblicitarie e laboratori fotografici), questa stampante assicura una straordinaria qualità delle immagini, grazie anche alle modalità BEO (Black Enhanced Overcoat) e Carbon Black che garantiscono un'elevata densità del nero, migliorando al contempo il contrasto e la tonalità e riducendo l'effetto bronzing nelle aree scure sui supporti lucidi. Non solo: diverse opzioni avanzate migliorano l'usabilità e la funzionalità, oltre a consentire il caricamento dei vari supporti in quattro modi, tra cui un cassetto per la carta di produzione. SureColor P5300 dispone inoltre di un'unità integrata per la carta in rotolo, di una taglierina automatica e di un canale MK/PK dedicato per l'uso con supporti diversi, per risparmiare tempo e ridurre il consumo di inchiostro. Un altro plus è la connettività Wi-Fi, che permette di avviare la stampa da dispositivi mobile, senza essere obbligati a stare davanti alla stampante. Infine, grazie al touch screen LCD a colori da 4,3 pollici, è possibile gestire la configurazione e le attività all’interno del menu.
EASYDOT
Poligrafici il Borgo opta per la stampa digitale
Da sinistra: Maurizio Sanzone, amministratore Easydot, Andrea Lorato, direttore generale Poligrafici il Borgo, Jon Walker, VP sales digital solutions Kolbus, Oliver Kühnemundt, VP after sales service Kolbus, Luca Sciarra, direttore di produzione Poligrafici il Borgo
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Un altro importante attore nel panorama della stampa italiana ha optato per la tecnologia digitale. Poligrafici il Borgo ha installato una linea di finitura Kolbus XWF 100 connessa a una stampante Kodak Prosper 1000. La piegatrice XWF 100 è stata progettata specificamente per poter lavorare con piena compatibilità sui sistemi di stampa digitale, insieme al sistema di scarto AS 100 e stacker LS 100 per i prodotti stampati con la tecnologia digitale. Grazie all’esperienza e grande competenza degli attori coinvolti nel progetto, dalla Easydot di Maurizio Sanzone al personale di Poligrafici il Borgo, si è potuta portare a compimento l’implementazione di una linea moderna che permette una produzione di blocchi libro pronti per la brossura o per la cucitrice. Easydot, in qualità di rappresentante europeo della linea di finitura Kolbus XWF 100, si è posta anche come general contractor, selezionando per il cliente i sistemi più consoni per le sue esigenze specifiche. Il risultato è stato un successo prorompente, la linea produce a pieno
regime con un uptime dell’87%. A distanza di poco meno di 2 anni, Poligrafici il Borgo ha saturato la capacità produttiva della linea: vengono prodotti una media di 180.000 libri a settimana su due turni. La linea di finitura Kolbus ha dato ancora una volta prova della sua versatilità con le diverse macchine da stampa digitali. La tecnologia digitale è ormai matura per affiancare e in molti casi sostituire i sistemi offset. I macchinari sono integrati e grazie al sistema di codice a barre, la piegatrice è in grado di creare in automatico blocchi libro di foliazione diversa in sequenza. La XWF100 può essere utilizzata in una linea di produzione per tutti i tipi di libri: dai libri tascabili ai libri da tavolo, compresi i prodotti con carta sottile, come Bibbie o codici. Può essere utilizzata anche con carta patinata, per piegare riviste, cataloghi, volantini e opuscoli. Sono disponibili diverse opzioni di rilegatura: Perfect bound per softcover e hardcover; Notch/burst bound; Sewn & saddle stitched.
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MBO
Nuovo look per le macchine Da tre anni il Gruppo MBO è una filiale interamente controllata dalla giapponese Komori Corporation, produttore riconosciuto a livello mondiale di macchine da stampa offset e unità di finitura di alta qualità. Le macchine e le soluzioni di automazione MBO per la finitura della stampa digitale e offset integrano perfettamente il portafoglio prodotti Komori. Focus sui clienti, valori condivisi: non sono solo le macchine ad armonizzarsi. Entrambe le aziende si impegnano costantemente a superare le aspettative dei clienti con prodotti innovativi e un buon servizio. Sostenere i clienti come partner leale, sincero e affidabile nella ricerca, nell'individuazione e nell'implementazione delle soluzioni migliori e più sostenibili è una priorità assoluta. Per affrontare insieme i problemi del futuro, MBO si avvale in larga misura della rete di distribuzione internazionale di Komori per le vendite e il post-vendita. Insieme, stanno portando avanti i temi della robotica e dell'automazione nell'industria della stampa. Ad esempio, il robot di
impilamento CoBoStack sviluppato da MBO nel 2019 è un bestseller. Questa semplice soluzione di automazione convince per il periodo di ammortamento gestibile e per le semplificazioni immediatamente percepibili nel processo di post-stampa. Ci sono anche sinergie nell'area del networking/ IoT. Il successo di MBO Data Manager 4.0, un software per l'analisi dei dati e la pianificazione dei lavori nella finitura di stampa, offre ai clienti enormi vantaggi in combinazione con KP-Connect, la soluzione di rete di Komori. Il passo successivo avverrà nel 2024: il Gruppo MBO adatterà la sua attuale combinazione di colori delle macchine al concetto cromatico Komori, il noto grigio chiaro e antracite, per sottolineare visivamente la sua unità.
XEIKON
I-TECH
Nuove possibilità con la tecnologia TITON
Verso un approccio “human centric”
La nuova tecnologia di toner lanciata da Xeikon unisce il meglio nelle applicazioni di imballaggio flessibile e carta da parati. Il toner TITON è sia sicuro per gli alimenti che sostenibile. Ciò apre nuove possibilità applicative. Nell'industria dell'imballaggio c'è una crescente richiesta di imballaggi flessibili basati sulla carta invece che sulla plastica. Questo consente di riciclare l'imballaggio del prodotto nel normale processo. Gli esempi includono imballaggi per la pasta e sacchetti. La stampa su questi imballaggi deve essere sicura per gli alimenti. Questo, unito alla riduzione delle tirature e alle molteplici versioni di un particolare imballaggio, spinge rapidamente l'applicazione verso la stampa digitale anziché i metodi convenzionali. In generale, tutte le stampe che necessitano di finitura per proteggerle da ogni tipo di "danno" beneficiano di questa nuova tecnologia. Non è più necessario verniciare il materiale stampato dopo la stampa perché il toner TITON è sufficientemente resistente da fornire la protezione necessaria. Per la produzione digitale di carte da parati, lo stampatore applicherà tipicamente qualsiasi tipo di rivestimento protettivo. La scelta dipende dal tipo di carta da parati, dalla finitura desiderata e dal livello di protezione necessario. Utilizzando la tecnologia TITON, non c'è più bisogno di applicare un rivestimento protettivo poiché il toner TITON fornirà la protezione necessaria nel rispetto delle direttive vigenti per le decorazioni interne. Ulteriori informazioni: https://xeikon.com/en/products/tx500
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INTRALOGISTICS SOLUTIONS FOR THE PREPARATION AND DISTRIBUTION OF PRINTING INKS.
Nell’ultimo anno sempre più sentito è il tema dell’Industria 5.0, che rappresenta un completamento di Industria 4.0 che punta sulla sostenibilità e sulla resilienza. Parliamo di un’industria orientata alle persone e il nostro è la progettazione ed elaboWE MOVE compito razione di soluzioni orientate a un apYOUR proccio human centric per abilitare la COLORS cooperazione uomo-macchina. I-TECH, azienda di Sassuolo specializzata nella progettazione di soluzioni innovative per la preparazione e distribuzione intralogistica di prodotti coloranti liquidi, ha fatto investimenti in diversi ambiti per potersi avvicinare a questo paradigma. A partire da soluzioni, sempre più automatizzate e integrate, che permettono di svolgere il lavoro dell’operatore in modo sicuro e con margini di errori vicini allo zero. Un esempio è l’I-NKFILLER®: un sistema di stoccaggio e filtrazione di trasferimento degli inchiostri (flexo o digital) in alimentazione automatica alle macchine da stampa o stampanti digitali. Grazie a I-NKFILLER®, non vengono più utilizzate taniche o fusti per trasportare gli inchiostri, tutto viene trasferito e tenuto in movimentazione da questo sistema che elimina il problema dello smaltimento o pulizia dei contenitori vuoti. In questo modo gli stampatori possono andare fieri di produrre in modo più sostenibile. Ma numerosi investimenti sono stati fatti anche nell’ambito del customer service: infatti, da sempre offriamo un servizio di assistenza remota dove siamo in grado di collegarci alle nostre installazioni e dare un feedback immediato e spesso risolutivo all’eventuale problema o anomalia, o anche soltanto per ricordare delle attività operative all’operatore. Oggi offriamo soluzioni in realtà aumentata per risolvere le tematiche hardware senza doverci recare dal cliente, lo sforzo che facciamo è anche quello di avere in azienda personale altamente qualificato e fortemente specializzato nel customer service e disponibile in ogni momento attraverso diversi canali (e-mail, telefono, whatsapp e sistemi di connessione remota) per fornire un feedback immediato ai bisogni del cliente.
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DURST
KONICA MINOLTA
Newlab fa tris!
Potenziata la stampa digitale monocromatica
Newlab rinnova la fiducia in Durst con l’installazione della sublimatica P5 TEX iSUB che si affianca ai sistemi Durst già presenti nel parco macchine aziendale del service bresciano: P5 350 HS e Rho 512R LED. Installata all’indomani di Viscom ‘23, P5 TEX iSUB è già stata impiegata da Newlab nella realizzazione di importanti commesse per il settore retail e per il mondo degli allestimenti fieristici, aprendo le porte a nuove opportunità di business nel settore dell'interior decoration. D’ora in avanti, infatti, grazie alla tecnologia a sublimazione in linea integrata di P5 TEX iSUB, l’azienda è in grado di stampare direttamente su tessuti in poliestere con luce fino a 3,2 m, realizzando applicazioni soft signage subito pronte per la finitura, senza necessità di ulteriori trattamenti o passaggi in calandra. “La possibilità di ottenere immediatamente il prodotto finito, unito all’elevato livello di automatizzazione che caratterizza questa stampante e alla qualità garantita dal marchio Durst, ci ha portato da subito a non prendere in considerazione altre alternative”, afferma il titolare Giuliano Goffi. Inoltre, P5 TEX iSUB, con i suoi inchiostri base acqua certificati Eco Passport by Oeko-Tex, si sposa perfettamente con la filosofia green di Newlab, particolarmente attenta a ridurre l’impatto ecologico delle proprie lavorazioni. L’acquisto di P5 TEX iSUB rappresenta un ulteriore tassello nella lunga storia che dal 1998 lega Durst e Newlab; un rapporto che negli anni si è trasformato in una vera e propria partnership, basata su collaborazione e fiducia reciproche. Non è un caso, infatti, che due anni fa Durst abbia scelto proprio Newlab per il field test della nuova P5 350 HS, sfociato poi in una delle prime installazioni mondiali del sistema messa a segno proprio dal service bresciano. Alberto Bassanello di Durst, con Giuliano Goffi e il team di Newlab
Ampliato il portafoglio di soluzioni di stampa digitale monocromatiche con la nuova serie AccurioPress 7136. I sistemi di nuova generazione sono stati sviluppati con l’obiettivo di aiutare i centri stampa professionale, i servizi di stampa on-demand e i dipartimenti di stampa in-house a espandere l’attività e migliorare l'efficienza operativa. L’erede della già apprezzata serie AccurioPress 6136 offre un’accresciuta efficienza operativa, attraverso una migliore automazione e una maggiore flessibilità di produzione con numerose tipologie di carta. È progettata per aiutare i centri stampa di medie dimensioni e i dipartimenti di stampa in-house a ripensare i propri processi e ad accendere nuove possibilità al fine di espandere la propria offerta commerciale. La serie è composta da tre modelli: AccurioPress 7136, AccurioPress 7136P e AccurioPress 7120. Ciascuna delle soluzioni è progettata per la produzione intensiva di stampe, migliorando in capacità, affidabilità, flessibilità. AccurioPress 7136 può produrre fino a 3,24 milioni di pagine A4 al mese, dando la possibilità di utilizzare la più ampia selezione di supporti nella sua categoria. Questa eccezionale flessibilità è ottenuta grazie a un ampio catalogo di carte e all’opzionale fusore per le buste: la più ampia selezione di supporti sul mercato, incluse le carte patinate e le carte goffrate da 40 g/m² a 350 g/m². L’unità IQ-501 consente di eliminare il tempo di avvio e di ridurre al minimo gli errori, grazie alla regolazione automatica e in tempo reale della densità e della registrazione fronte/retro, oltre a permettere anche agli operatori non qualificati di creare facilmente dei profili di stampa. Grazie all’unità di decurling RU-518m è possibile ovviare ad eventuali condizioni non ottimali della carta con risultati eccellenti. L'elevata qualità delle stampe, raggiungibile anche senza competenze specializzate, è supportata dai 220 profili carta precaricati, che aiutano a ridurre gli errori commessi durante le operazioni.
NEWMEC
Newrd400-FLEXO, la narrow web 100% made in Italy
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Lieta di condividere ancora una volta la Newrd400-FLEXO, con tenacia e determinazione la messa a punto è giunta alle battute finali. L’azienda monzese è orgogliosa del lavoro svolto e del consenso ricevuto da parte del cliente alla presentazione della sua macchina da stampa Flessografica. Questa soluzione è chiaramente adattabile, essendo modulare a stazioni, vale a dire che è possibile aggiungere ulteriori gruppi che rispondano a nuove esigenze lavorative, pertanto il cliente potrà ampliare la macchina ottenendo un upgrade della stessa che collimi con le sue nuove idee e i suoi nuovi progetti. Di seguito, le principali caratteristiche tecniche di questa narrow web 100% made in Italy: Configurazione: N. 2 Stazioni stampa flexo N. 2 Stazioni asciugatura IR Perforatore Remaliner Taglio longitudinale Ribobinatura a diverse piste.
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POLYEDRA
Carte naturali premium Explorer by Navigator E’ disponibile dallo scorso settembre, e distribuita in esclusiva da Polyedra, la gamma di carte naturali premium Explorer prodotta da The Navigator Company, il più grande fabbricante europeo di carte naturali, noto in particolare per l’utilizzo della fibra di eucalipto globulus. The Navigator Company è proprietaria di oltre 120 mila ettari di boschi di eucalipto, pini e querce, tutti gestiti in modo sostenibile e certificati FSC e PEFC. La fibra di eucalipto globulus è l’ingrediente principale di Explorer: questa pianta infatti, oltre a garantire una resa doppia rispetto ad esempio al pino e alla betulla, permette anche di dare vita a una carta di eccellente qualità. Bianchissima, morbida e con un’ottima formazione del foglio, Explorer è dunque la carta naturale ideale per qualsiasi utilizzo in ambito grafico. Explorer è un brand che nella stampa offre eccezionali prestazioni grazie alla combinazione di opacità e spessore; la vastità di grammature
disponibili – da quelle più leggere ai cartoncini – la rende un prodotto molto versatile e adatto a molteplici applicazioni. La nuova linea sarà certificata FSC Mix Credit ed Ecolabel e sarà fornita nelle versioni Explorer Premium Offset (per stampa offset) ed Explorer Premium Pre Print (per stampa offset e successivo passaggio in laser). Con queste introduzioni, in aggiunta al formato “cut size” già in gamma, Polyedra è dunque l’unico distributore italiano dell’intera proposta Explorer by Navigator.
SMG
WOHLENBERG
Nuova partnership con Gruppo Sfera
Linee di brossura compatte e flessibili
Il gruppo SMG, con lo scopo di rafforzare la propria offerta digitale nei mercati del Nordest, ha recentemente confermato un accordo di collaborazione con Sfera Distribuzione per distribuire nei territori del Nordest macchinari e consumabili marchio NOVA, di cui la nota azienda di Ancona è l’importatore ufficiale per il territorio italiano. Il portafoglio di prodotti offerti è molto ampio: si parte dalle tecnologie Water-Based, per passare alla Sublimazione, giungendo alla fine all’UV. Si comincia dai plotter con luce 160 cm e 1 o 2 testine, con una velocità di stampa che arriva ai 80 m2/ora (produzione per la proposta a 2 testine) ideali per realtà medio e piccole, e si arriva fino a soluzioni a 8 testine e luce 190 cm con una produttività di circa 320 m2/ora. Questi macchinari montano testine di ultima generazione micropiezo “PrecisionCore Micro TFP” Epson, garantendo alta qualità anche nelle situazioni di alta produttività. Oltre a questo, i plotter fanno affidamento a un carrello con il sistema “anti-crash”, prevenendo in questo modo la collisione fra il supporto e il gruppo delle testine; inoltre possono contare su un motore frizionato per riavvolgere in senso orario e antiorario, un sistema di asciugatore a infrarossi e il sistema di carico inchiostri in tank da 2,5 lt. L’offerta commerciale comprende anche i sistemi DTF “All-In-One” con luce 37 cm e 60 cm con 2 testine e 4 canali (CYMK+Wh) che arrivano a una capacità di produzione fino a 10 m2/ora. Per la soluzione con luce 60 cm c’è’ anche la versione PRO con 4 testine e 9 canali di colore. I macchinari NOVA, provvisti del proprio software RIP, possiedono la documentazione necessaria all’ammissibilità per essere certificati “Industria 4.0” e quindi usufruire degli incentivi statali. Per ulteriori informazioni contattare SMG: info@smg.it
Wohlenberg Buchbindesysteme GmbH è un’azienda produttrice di sistemi di brossura per legatorie e aziende di stampa con reparti di finitura. La grande esperienza nel settore permette di offrire soluzioni individuali personalizzate con l’obiettivo di soddisfare tutte le richieste e di allargare il campo di lavorazione dei prodotti di legatoria. Per le piccole tirature la brossuratrice Quickbinder è la soluzione ideale. La macchina ha 5 pinze e una velocità di produzione di 2000 cicli/h. È possibile l’utilizzo di tutte le tecniche di incollatura, hot-melt, vinilico e poliuretano, oltre alla possibilità di produrre opuscoli con garzatura. Quickbinder è disponibile in 3 versioni. Basic, Universal e Digital. Quest’ultima è ideale per edizioni digitali, quali la possibilità di combinare copertine diverse a blocchi libro diversi durante la produzione, oltre a produrre in sequenza blocchi libro di spessore diverso con un delta di spessore di 10 mm. La gamma si completa con i modelli City, disponibile in tre edizioni 4.000-5000-6.000, e Vento da 7.000 copie/h. Per questi modelli è disponibile il brevettato sistema VSS di taglio frontale del libro in linea, per la produzione di libri con alette senza limitazioni di formato e spessore. L’abbinamento in linea della stazione KRF di piegatura e cordonatura delle copertine con alette completa la fase di lavorazione in un unico passaggio. Le brossure Vento e City e possono essere messe in linea con le raccoglitrici Sprinter con stazioni fino a 32 elementi. Le raccolte possono essere dotate di sistemi a telecamera Winspector, per il riconoscimento della corretta posizione delle segnature all‘interno del blocco libro. Per le soluzioni dove è richiesto un layout molto compatto e gli ambienti più ristretti, la raccolta può essere collegata e posizionata con soluzioni a 90 e 180 gradi rispetto alla brossura. Il processo di finitura del libro viene completato con il trilaterale elettronico trim-tec 60e.
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MÜLLER MARTINI
WGM
Nuova famiglia di brossuratrici
Ci vediamo a Drupa 2024
Con la nuova Antaro, disponibile in due versioni, Müller Martini lancia una piattaforma compatta di brossuratrici, adatta a un utilizzo estremamente flessibile. Nel settore OnDemand, Antaro è in grado di produrre libri in copia singola fino a 2.000 cicli all'ora con un ridotto impiego di personale. Nella versione convenzionale può produrre fino a 4.000 cicli all'ora. La famiglia Antaro consente la produzione digitale nearline o inline e la produzione convenzionale, rispondendo così a un'ampia gamma di esigenze dei clienti. Allo stesso tempo, offre un elevato livello di protezione dell'investimento, poiché il sistema può essere ampliato e adattato su base modulare. Antaro Digital permette una produzione completamente automatizzata di libri singoli con alimentazione manuale o collegamento in linea al sistema di produzione libri digitali SigmaLine Compact. Con 6 pinze è possibile produrre fino a 2.000 libri singoli all'ora. Antaro, in combinazione con una raccoglitrice, un trilaterale e la dotazione di 12 pinze, è adatto alla produzione di lavori offset e raggiunge una resa di 4.000 cicli/ora. Grazie al design compatto, Antaro Digital raggiunge un livello di rendimento unico occupando una superficie relativamente ridotta. L'Antaro di recente sviluppo combina la tecnologia collaudata e consolidata dei sistemi Müller Martini con le nuove caratteristiche. Lavora tutti i tipi convenzionali di blocchi libro, come le pile di segnature, i blocchi libro preincollati o cuciti a filo refe o le pile di fogli singoli, che possono essere anche alimentati manualmente in modo ergonomico e semplice qualora non sia disponibile una connessione in linea. La nuova piattaforma di brossuratrici consente di sfruttare tutta la sua flessibilità anche per quanto riguarda i prodotti finali: a seconda del livello di dotazione, è possibile produrre opuscoli con copertina morbida, blocchi libro con copertina rigida, opuscoli flessibili, blocchi libro incollati e opuscoli layflat (come gli opuscoli Swiss o Otabind). Inoltre, Antaro Digital ha nel robot di taglio InfiniTrim il partner ideale per la produzione Smart Factory completamente variabile.
Mancano 5 mesi alla prossima edizione di Drupa 2024, la più grande fiera al mondo per le tecnologie di stampa, che si terrà a Düsseldorf dal 28 maggio al 7 giugno. L’evento principe del nostro settore ritorna dopo ben otto anni. La periodicità della manifestazione rimane quadriennale. A causa della pandemia da Covid, l’edizione prevista per il 2020 non si era tenuta. World Graphic Machine SRL Hall 13 | B69
Nel campo dei macchinari destinati alle arti grafiche e del converting, prima della Drupa cancellata per pandemia, vigeva la consuetudine di far coincidere la messa a punto delle novità con l’apertura della fiera. Nata nel 1951, quando Düsseldorf aveva ancora ben visibili le ferite della guerra, Drupa ha superato i 70 anni di vita. L’edizione del 2016 fece registrare 1.837 espositori provenienti da 54 Paesi; 260.000 i visitatori registrati, “sbarcati da 188 paesi”. Ben 1.900 giornalisti accreditati, giunti da 74 nazioni. Si tratta sempre di grandi numeri quando si parla di Drupa, anche se sono ben lontani dall’edizione del 2000, che fece registrare 440.000 ingressi. Nel 2016 la fiera ridusse il numero dei giorni di apertura, da 14 a 11. I dati in nostro possesso stimano la registrazione di 1.700 espositori per l’edizione 2024; un dato che è destinato a crescere se consideriamo i mesi che ci dividono dalla Drupa. Tutto lascia sperare che la manifestazione fieristica di Düsseldorf si terrà nel segno della tradizione e della crescita di questa fiera, che è unica nel suo genere. Dopo otto anni, c'è tanta voglia di Drupa, da parte di espositori e visitatori e noi della WGM saremo presenti nei seguenti stand: WGM, RMGT, Gietz, Fujifilm.
GAPS
Guardiamoci dentro FINESTRATRICE GAPS parte terza Gaps srl, azienda specializzata nel settore dei macchinari per la produzione di sacchetti in carta e accessori per il packaging, è sempre alla ricerca di novità e stimoli per l’innovazione del prodotto. Grazie all’utilizzo della propria macchina FINESTRATRICE BFB, che giorno dopo giorno si scopre essere sempre più versatile per finalità diverse, ha applicato a borse e sacchetti in carta la FINESTRA garantendo la certificazione ATICELCA (eventuali test di prova con materiali/imballaggi particolari presso lo stabilimento Gaps).
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LE AZIENDE ASSOCIATE
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AZIENDE ASSOCIATE – 21 APRILE 2023 INFORMAZIONI E CONTATTI
segreteria associativa 4IT Group srl Centro Direzionale Milano Oltre, Palazzo Tintoretto — via Cassanese 224 – 20054 Segrate (MI) Tel. +39 02 26927081 – Fax +39 02 26951006 – segreteria@argi.it
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