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SOMMARIO WIDE QUARANTASETTE
SPECIALE INTERIOR CARTA DA PARATI: PRODUTTORI E RIVENDITORI SPIEGANO COME SI STA EVOLVENDO IL MERCATO PAG 26 TESTIMONIAL: ALESSANDRO DALMONTE DI LOOP DESIGN PAG 32 INCHIESTA: NUOVA VITA ALLE PARETI GRAZIE ALLA STAMPA DIGITALE PAG 33 ARREDAMENTO D’INTERNI: 7 TREND DA TENERE D’OCCHIO NEL 2020 SECONDO HOUZZ PAG 36 PRINTERIORS 2020: UN GIARDINO BOTANICO PER RIFLETTERE SU TECNOLOGIE E MATERIALI SOSTENIBILI PAG 38
DECORATIVE FORMAZIONE: LA PALESTRA CREATIVA PER I DESIGNER DI DOMANI PAG 40
TEXTILE
SERIGRAFIA: COME SI EVOLVE IL SETTORE TESSILE PAG 42 SPORTSWEAR: NUOVE OPPORTUNITÀ PER LA COMMUNITY DELLA STAMPA DIGITALE PAG 44 HEIMTEXTIL: IL FUTURO GREEN E INCLUSIVO DEL TESSILE PER L’INTERIOR DECORATION PAG 47
INDUSTRIAL & 3D
STRATEGO GROUP via Cassanese 224 - Segrate (Milano) tel. 02.49534500 fax 02.26951006 www.widemagazine.net Direttore responsabile: Enrico Barboglio Redazione: Caterina Pucci, Michela Pibiri, Giulia Virzì, Federico Zecchini Hanno collaborato a questo numero: Elena Panciera, Angelo Barzaghi Pubblicità: Mauro Tironi sales@strategogroup.net Deborah Ferrari deborah.ferrari@strategogroup.net tel. 389.9004599 Rancati Advertising: Claudio Sanfilippo csanfilippo@rancatinet.it Ufficio traffico brando.zuliani@strategogroup.net Registrazione Tribunale di Milano n° 448 del 21.9.1985 R.E.A. Milano n° 1190227 Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli Autori. È vietata la riproduzione anche parziale del testo. ISSN 0394-5901 Quota di abbonamento annuo per l’Italia euro 40,00 per l’Europa euro 73,00 extra Europa euro 83,00. Numeri arretrati: euro 14,00. Versamento con bonifico intestato a: Stratego Group srl IBAN IT70C0344020600000000264200 abbonamenti@strategogroup.net
INCHIOSTRI: UNA GIORNATA DI VISITA AGLI STABILIMENTI CHESPA PAG 56 TAGLIO LASER: ALLA SCOPERTA DELLE TECNOLOGIE CON PRODUTTORI E DISTRIBUTORI PAG 58
EVENTI
FESPA GLOBAL PRINT EXPO: GUIDA AGLI EVENTI DELLA MANIFESTAZIONE DI MADRID PAG 13 GLI ESPOSITORI: UNO SGUARDO ALLE PRINCIPALI ANTEPRIME IN FIERA PAG 16
MATERIALI
SAI DAVVERO COSA SUCCEDE QUANDO STAMPI LA PELLE SINTETICA? PAG 60
Desideriamo informarLa che il D.Lgs. 196/03 (Testo Unico Privacy) prevede la tutela di ogni dato personale e sensibile. Il trattamento dei Suoi dati sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e della Sua riservatezza. Ai sensi dell’art. 13 del Testo Unico, Le forniamo quindi le seguenti informazioni: il trattamento che intendiamo effettuare verrà svolto per fini contrattuali, gestionali, statistici, commerciali, di marketing; il trattamento, che comprende le operazioni di raccolta, consultazione, elaborazione, raffronto, interconnessione, comunicazione e/o diffusione si compirà nel modo seguente: archiviazione su supporto cartaceo e archiviazione informatizzata su personal computer. Il titolare dei dati è: Stratego Group srl nella persona del Rappresentante Legale. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è Enrico Barboglio (enrico.barboglio@strategogroup.net via Cassanese 224 Segrate (MI) - tel. 0249534500). Al titolare del trattamento Lei potrà rivolgersi per far valere i Suoi diritti così come previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
Progetto grafico e impaginazione: Cristina Mascherpa Copertina: Cristina Mascherpa Immagini: www.depositphotos.com Stampa: PressUP - Nepi (VT) www.pressup.it
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EDITORIALE ENRICO BARBOGLIO
QUANDO TI CAMBIANO LE ABITUDINI Mi sarebbe piaciuto utilizzare questo titolo solo per raccontare la grande novità che da questo numero accompagnerà WIDE, per portare ai lettori un modo nuovo di leggere la rivista, cambiando un po’ le abitudini. La pagina 6 vi spiega cosa fare per leggere in modo ‘aumentato’ i contenuti della pubblicazione, proiettandovi dal vostro smartphone in un mondo digitale che completerà l’esperienza di lettura con audio, interazione con la redazione. Purtroppo il cambio di abitudini citato nel titolo sta in questi giorni significando qualcosa di diverso. Le nostre città sono attraversate da una emergenza (senza dare alla parola alcun significato di pericolo) che ha portato alla necessità (imposta o consigliata) di modificare le abitudini quotidiane. Le relazioni sociali tipiche del mondo del lavoro o dello svago postlavorativo ci è chiesto che vengano modificate, diminuite, evitate. Come accade per gli eventi e i momenti di incontro. Dal giorno dell’annullamento del MWC di Barcellona sembra che tutte le fiere nazionali e internazionali siano appese a un filo. Ci saranno o non ci saranno? Questo numero è destinato a Fespa. Ci auguriamo che inquadrando con il vostro smartphone la pagina 13 possiate vedere la redazione mentre vi parla da Madrid. Se così non fosse, inquadrate lo stesso la pagina. Non cambieranno le parole scritte, ma grazie alla Realtà Aumentata dove potremo darvi comunque le ultime informazioni. Anche attraverso pagine già stampate. Sarà l’inizio di una nuova abitudine di lettura!
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W ID E p r e n d e v ita c o n la r e a ltà a u m e n ta ta
DALLE AZIE
D a q u e s to n u m e r o W ID E n o n è p iù s o lta n to s u lla c a r ta : a lc u n e p a g in e h a n n o p iù c o n te n u ti d i q u e lli c h e v e d e te s ta m p a ti. In q u a d r a n d o le c o n la a p p S ta m p a r e A u m e n ta to le p a g in e p r e n d e r a n n o v ita g r a z ie a lla r e a ltà a u m e n ta ta . G li a r tic o li “ a u m e n ta ti” s o n o c o n tr a s s e g n a ti n e ll’in d ic e c o n il s im b o lo d e lla a p p (c h e r itr o v e r e te a n c h e s u lle s in g o le p a g in e s fo g lia n d o la r iv is ta ), c h e p o te te s c a r ic a r e g r a tu ita m e n te s u l v o s tr o s m a r tp h o n e n e g li s to r e p e r s i s t e m i o p e r a t i v i i OS e A n d r o i d . SCARICA LA APP Apri l’app store sul tuo smartphone: Stampare Aumentato è disponibile sia su App Store che su Google Play. Scaricala gratuitamente e aprila.
DALLE AZIENDE
INQUADRA LA PAGINA All’interno di questo numero di Wide troverai alcune pagine con l’icona dell’app Stampare Aumentato, che vedi qui a sinistra. Inquadra la pagina con l’app per farle prendere vita: accederai a contenuti multimediali e interattivi.
INFO UTILI Per “aumentare” alcune pagine può essere necessaria una connessione dati del cellulare o quella di una rete Wi-Fi. Assicurati di essere connesso per non perderti nulla! Inoltre fai in modo che la rivista sia sufficientemente illuminata così che la app possa “riconoscere” la pagina in maniera ottimale. Stampare Aumentato è ottimizzata per molti modelli di smartphone, ma siccome per funzionare richiede device con prestazioni relativamente performanti, è possibile che non funzioni perfettamente su alcuni smartphone.
C o s a p e n s i d e i c o n te n u ti a u m e n ta ti d i q u e s to n u m e ro ? Ha i s u g g e r i m e n t i ? T i p i a c e r e b b e v e d e r e q u a l c o s a d i s p e c i f i c o ? F a c c e lo s a p e r e a s ta m p a r e a u m e n ta to @ s tr a te g o g r o u p .n e t 6
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STAMPA PER GRANDI FORMATI | FINITURA | SOFTWARE | MACCHINE DIGITALI E PER SERIGRAFIA | DECORAZIONE PER INTERNI | SERIGRAFIA STAMPA DIGITALE | DECORAZIONI PER INDUMENTI | STAMPA SU TESSUTO | SUBSTRATI | SEGNALETICA | OUT-OF-THE-HOME MATERIALI DI CONSUMO | FAST FASHION | RIVESTIMENTI PER VEICOLI E MOLTO ALTRO ANCORA!
DOVE IL COLORE PRENDE VITA ALLA FIERA SPECIFICA DELLA STAMPA PIÙ GRANDE IN EUROPA
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NEWS
OOH
DALLE AZIENDE
INQUADRA E ACCEDI ALLA REALTÀ AUMENTATA
L’Out of Home si fa aumentato
La Realtà Aumentata usata nelle installazioni di Out Of home può diventare un vero e proprio servizio, oppure una occasione di intrattenimento. Ve ne segnaliamo due. Uno ve lo raccontiamo qui, l’altro lo lasciamo alla nostra APP Stampare Aumentato. In Gran Bretagna, Trainline, una della società private che ha la concessione per operare il servizio ferroviario, ha lanciato da qualche mese una nuova campagna basata proprio sulla Realtà Aumentata: un serie di affissioni che, quando guardate attraverso uno smartphone, si trasformano negli orari di partenza dei treni. L’utilizzo della Realtà Aumentata permette a chi è ferma nella hall della stazione di inquadrare alcuni poster e vedere direttamente sul proprio smartphone, l’ora di partenza dei treni, informazioni di viaggio sempre aggiornate, e anche informazioni personalizzate, su quanta anidride carbonica può essere risparmiata prendendo il treno rispetto al fare lo stesso viaggio in automobile. “C’è una vera sete di conoscere come tutti possono agire, nel loro piccolo, per ridurre l’impronta di carbonio”, ha concluso Natalie Marques, senior brand manager a Trainline. “Noi siamo entusiasti di partecipare a questa iniziativa, con questa esperienza innovativa di affissione digitale, realmente significativa nell’educare i viaggiatori alla riduzione delle loro emissioni di CO2 quando scelgono il treno invece della strada”. Autore della campagna è George Wheeler, dell’agenzia digitale indipendente Byte. Questa attività di Digital Out of Home fa parte di una campagna integrata che punta a mostrare come le App di Trainline possono rendere il viaggio più semplice. La campagna include una domination di Waterloo Station comprende che comprende sedici poster ad elevata visibilità posizionati all’interno e intorno alla stazione. Inquadrando ognuno di essi si apre come un microsito in realtà aumentata che converte l’immagine in un orario ferroviario aggiornato prendendo i dati necessari dalle API di Trainline.
La campagna AR di Trainline permette di ricevere info sul proprio viaggio semplicemente inquadrando alcuni poster con lo smartphone.
Ma se invece di informazioni pensiamo di dare emozioni con la Realtà Aumentata, ecco che il caso di Pepsi a Londra (pur se datato), può ancora essere considerato uno dei migliori esempi di entertainment OOH. Perché aspettare l’arrivo di un autobus può diventare un’esperienza terribilmente noiosa, mentre Pepsi ha contribuito a rendere l’attesa un po ‘più interessante. Pepsi Max ha usato la realtà aumentata per trasformare il muro di una pensilina in una finta finestra che sembrava mostrare dischi volanti, un robot attaccante e una tigre sciolta - tra gli altri argomenti improbabili - che si facevano strada per la strada. La campagna è stata un grande successo ottenendo oltre 8 milioni di visualizzazioni su YouTube. 3 milioni delle quali raggiunte in soli 5 giorni! Le vendite di Pepsi Max sono aumentate del 35% su base annua (YoY) per il mese in cui la campagna è stata pubblicata. La campagna Pepsi Max è stata inoltre premiata con oltre 20 premi, tra cui un Lion Outdoor Bronze al Festival di Cannes.
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NEWS TESTATINA
Tecnologia a membrana di nuova generazione KNF prosegue nel percorso di innovazione delle pompe a membrana per i sistemi di stampa digitale. L’ultima novità – lanciata quest’anno – si chiama FP 150, la sorella minore della FP 400 che ha già suscitato non poco interesse nel mercato. Si tratta di un prodotto di nuova generazione di pompe per inchiostri con tutti i vantaggi tradizionali della tecnologia a membrana. La FP 150 è una soluzione autoadescante, in grado di funzionare a secco, con una lunga durata e pulsazioni paragonabili alle pompe ad ingranaggi. “KNF ha vinto la sfida, creando una pompa a basse pulsazioni: FP 150 raggiunge valori di pulsazioni inferiori a 150 mbar (all’uscita della pompa) alla portata nominale e valori ancora più bassi a seconda della configurazione del sistema e della velocità di pompaggio. A questo proposito, rappresenta un’alternativa più che valida alle pompe a ingranaggio per il ricircolo di inchiostro di qualsiasi tipo”, ha dichiarato Steven Bonfiglio, product manager di KNF. Progettata per soddisfare le sfide poste dagli inchiostri UV, sempre più utilizzati nella stampa a getto di inchiostro industriale, FP150 dispiega cinque membrane in grado di creare una bassa forza di taglio sugli inchiostri UV, evitandone così il processo di polimerizzazione interno. Con una portata fino a 1,5 l/min (a seconda della versione), può soddisfare i volumi di ricircolo richiesti dalle moderne stampanti – che utilizzano un numero sempre maggiore di testine di stampa per barra colore – molto diffuse nei settori della stampa di imballaggi, laminati, tessu-
FP 150, novità sul fronte delle pompe a membrana per sistemi di stampa digitale,
ti, carta da parati, ceramica, vetro, metalli e legno. Inoltre, FP150 è ideale per le nuove testine di stampa ad alta capacità, che richiedono portate di ricircolo molto più elevate. “Le pompe della serie FP sono state testate intensamente per diciotto mesi presso importanti produttori di stampanti e inchiostri in Italia, Spagna, Germania, Regno Unito e Cina e sta già suscitando molto interesse”, ha aggiunto Bonfiglio. Per garantire la compatibilità con diversi tipi di inchiostro, FP150 è disponibile con un’ampia scelta di materiali che possono andare in contatto con il fluido aspirato. Tre le versioni in commercio: KP, con membrana in EPDM per inchiostri UV e a base acqua; KT, con membrana rivestita in PFTE, principalmente per inchiostri a base di solvente; la versione con membrana e valvole in FFKM, dedicata alle applicazioni che prevedono l’utilizzo di inchiostri a base di olio/ solventi contenenti pigmenti abrasivi utilizzati nella ceramica e nella stampa del vetro. Tra le altre peculiarità, FP150 vanta una linearità del flusso tra il 10% e il 100% della portata nominale. Inoltre, è stabile con contropressioni fino a 2 bar e contro i cambiamenti di viscosità degli inchiostri più comunemente utilizzati nella stampa industriale. Tali caratteristiche la rendono idonea anche per smalti e colle.
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NEWS DALLE AZIENDE
Considerata tra i massimi specialisti italiani della tecnologia HP Latex, MCA ha maturato competenze esclusive in ambito di soft signage, che mette interamente a disposizione dei propri clienti. Tra le iniziative messe in campo di recente, c’è la pubblicazione di un’inedita serie di Guide per la stampa dei tessuti, frutto di un approfondito lavoro di ricerca e sperimentazione svolto dal proprio team di tecnici. Pensate come un vero e proprio strumento di lavoro, le guide MCA intendono fornire istruzioni estremamente precise e dettagliate che vanno dall’utilizzo di accessori specifici ai prezzi di mercato dei diversi prodotti tessili. La prima guida si focalizza sull’utilizzo della tecnologia Latex e fornisce informazioni su marchi, referenze, classificazioni tessili e principali applicazioni nell’ambito del soft signage e dell’interior decoration. Protagonista della seconda pubblicazione sarà invece la stampa dei tessuti con la tecnologia HP Stitch, di cui MCA Digital è unico distributore in Italia per il modello S1000. ‹‹Ancora una volta vogliamo essere l’anello di congiunzione tra le richieste degli operatori e quello che la tecnologia mette a disposizione – commenta Cristina del Guasta, socio fondatore di MCA Digital – Abbiamo l’ambizione di essere una realtà fuori dall’ordinario in grado non solo di accompagnare i clienti nel raggiungimento dei propri obiettivi, ma anche di stimolarli a creare innovazione, attraverso strumenti e soluzioni inedite come le nuove Guide››.
Prima installazione mondiale del software Durst Workflow Plus da parte di Gruppo Masserdotti
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Un'intera settimana dedicata al Dal 30 marzo al 3 aprile mondo del wrapping a 360°: dalla riqualificazione di ambienti Eurmoma organizza nel e mobili al trattamento dei vetri, fino ad arrivare alla decorazione proprio showroom a Ciamdelle automobili. I partner sono di alto livello: per l’Interior Depino un open house dedicoration ci sarà Coversty’l con il responsabile vendite Jeremy Truscello e l’applicatore profescato interamente al mondo sionista Andrea Cedrati; riguardo il mondo delle pellicole solari del wrapping. per vetri sarà invece presente Solar Screen con l’esperto in efficienza energetica e sicurezza delle superfici vetrate Piero Michaelidis. Passando al Car Wrapping, i brand presenti saranno diversi: Orafol, che presenterà la novità delle pellicole rifrangenti per il wrapping dei mezzi speciali, oltre al nuovo cast da stampa con riposizionabilità migliorata 3951+ ProSlide e ad una gamma specifica di biadesivi per il settore automotive PWF-Platinum Wrapping Film con tanti nuovi ed esclusivi colori per un Car Wrapping di alta qualità Sharpline, con le pellicole PPF Anti-Stone e l’innovativa protezione liquida per parabrezza made in USA Luxelightwrap, con le particolari pellicole cast per il wrapping dei fari e delle cromature, per una personalizzazione completa Sott, con la gamma professionale di tools ed accessori, oltre all’esclusiva pellicola effetto carbonio 3D “Elemento 6”. Le giornate saranno divise, per ciascuna azienda, tra una parte teorica e tecnica (abbastanza breve) ed una pratica più estesa al fine di dare un quadro completo ai partecipanti, che avranno a fine corso anche un attestato di partecipazione. Maggiori dettagli sui singoli corsi sono disponibili nella descrizione dei relativi biglietti gratuiti.
MCA Digital presenta le nuove guide per la stampa Soft Signage
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Nuovi corsi Eurmoma su wrapping e interior décor
L’obiettivo dichiarato di Masserdotti è da tempo diventare un’azienda interamente data driven, attraverso la creazione di un’infrastruttura digitale in grado di ottimizzare la gestione dei processi. Un ulteriore passo in avanti è stato compiuto con la recente implementazione del software di ultima generazione Durst Workflow Plus, di cui Masserdotti vanta non solo la prima installazione in Italia, ma anche la prima al mondo nell’ambito della visual communication. Durst Workflow Plus è un software progettato per ottimizzare il flusso di lavoro garantendo un totale controllo del processo produttivo grazie all’analisi in tempo reale dei parametri dettagliati su consumi e stato delle macchine, anche in ottica di manutenzione preventiva. Informazioni indispensabili per un’azienda data driven in cui l’elaborazione dei dati rappresenta un pilastro strategico fondamentale. Secondo Alberto Masserdotti, CEO dell’omonimo Gruppo e presidente di FESPA Italia, l’implementazione del nuovo software rappresenta una parte importante del percorso di digitalizzazione dei processi che permetterà di automatizzare e armonizzare tutte le attività del reparto stampa.
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Guida “WIDE” per orientarsi a FESPA 2020 FESPA non si ferma: L’insorgere dell’emergenza sanitaria generata da COVID-19 ha convinto FESPA a prendere provvedimenti per salvaguardare la salute e il benessere dei partecipanti alla manifestazione. Lavorando in stretta simbiosi con la fiera IFEMA di Madrid, l’associazione ha stilato i protocolli da adottare in caso vengano rilevati casi di infezione da coronavirus nelle sue strutture. Nel frattempo sono state implementate le misure di igiene all’interno dei locali della fiera, come raccomandato dall’OMS, e sono stati rafforzati i servizi di pulizia delle strutture. Originariamente, la fiera avrebbe previsto la partecipazione di oltre 150 aziende cinesi, ma l’epidemia ha messo in discussione la loro presenza. Il 20 febbraio il management FESPA ha annunciato restrizioni alla partecipazione di espositori cinesi e dei loro appaltatori. Il comunicato pubblicato sul sito dell’associazione impone di fornire la prova documentale che tutti i rappresentanti della propria società non abbiano risieduto o visitato la Cina dopo il 5 marzo 2020. Il 26 febbraio la
rivista specializzata PrintWeek ha reso nota la decisione di FESPA di rimuovere il padiglione 2, riducendo la manifestazione a sole quattro sale (hall 1, 3, 5 e 7). La hall 2 di IFEMA, che occupa uno spazio di 5.400 m2, avrebbe dovuto ospitare anche una serie di manifestazioni come il World Wrap Masters, il Club FESPA e i FESPA Awards, che dovranno essere ricollocate. Nelle ultime settimane l’aumento dei casi in Europa e in particolare nelle regioni del Nord Italia potrebbe rendere necessario mettere in atto ulteriori misure contenitive, senza però compromettere il regolare svolgimento della kermesse.
Le novità e gli appuntamenti ricorrenti Il tema dominante sarà il colore, come anticipato dal claim “Where Colour Comes Alive” che conferma l’importanza che gli strumenti di color management stanno acquisendo e la necessità per i professionisti della stampa di aggiornarsi per continuare a garantire elevati standard qualitativi. In occasione
INQUADRA E ACCEDI ALLA REALTÀ AUMENTATA
presi i provvedimenti necessari per far fronte all’emergenza generata da COVID-19 e garantire la salute dei presenti, la manifestazione si prepara a fornire l’ennesima occasione per scambiare competenze, condividere scenari di mercato e ispirare i propri visitatori.
del Fespa Fest – di cui vi abbiamo parlato nell’ultimo numero dell’anno – Christian Duyckaerts, presidente di FESPA, ha ribadito che lo spirito della manifestazione è da sempre quello di investire in formazione e incentivare lo scambio di competenze. In questo impegno rientra la decisione di fornire una panoramica sempre più aggiornata sui nuovi segmenti in crescita, come la stampa su tessuto e le applicazioni industriali. In tal senso, i risultati emersi dal Print Census 2018, che riflettono la realtà di circa 1.400 aziende di stampa, giocano un ruolo significativo.
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Trend Theatre: il programma
C’è sempre un motivo per andare a teatro É stato Kevin Brown, ricercatore del Dipartimento di Teatro dell’Università del Missouri, a pubblicare un decalogo nel quale si citavano 10 buoni motivi per andare a teatro. Ne riconosciamo alcuni validi anche per chi visita una fiera di settore. Andare a teatro è una emozione perché si instaura un rapporto tra il palco e il pubblico, ed anche in questa epoca particolarmente spinta alle relazioni digitali ci ricorda che nel mondo esiste una umanità, un’empatia, che non sono virtuali. Troviamo quindi particolarmente significativo che nel programma Trend Theater ci siano attori (gli speaker) con grandi competenze e capacità di relazione, e che gli argomenti trattati spazino per dare a ciascuno dei visitatori il ‘suo spettacolo preferito’.
24 marzo 14 - 14.30 Digital Printing in Decorative applications (wallcoverings and surface printing) con Ron Gilboa 15 - 15.30 Smart Industrial Printing con Peter Buttiens, CEO di ESMA 16 - 16.30 Exploring the trends and future of self adhesive vinyl - what is their impact and what to look out for? con Elizabeth Park di Avery Dennison 25 marzo 12.30 - 13 A deep journey into the colour gamut calculation of your printer: the myths, the pitfalls, the utility the comparisons, the new methods: fattori che determinano il calcolo di un gamut cromatico 15 - 15.30 Panel: DTG Printing Markets con Sharon Donovich, EMEA Regional Product Manager di Kornit Digital 26 marzo 14 - 14.30 PSD: Creating Colour Confidence and Extended Colour Gamut con Berthold Oberhollenzer, Project Manager - Prepress Department Fogra 14 - 15 Colour Management: Device Profiling con Marc Montcada, Application specialist - X-rite Pantone 27 marzo 13 - 14 Panel: Sustainability: Who Pays? con Sonja Angerer, Editor di Rrrabbitproductions, Christian Schowalter, Director Market Segment Management di EFI e Stefan Lang, Head of Sales & Marketing - Zund Systemtechnik AG
I VIDEOREPORT da FESPA, la novità 2020 Da diversi anni il team di Stratego Group e 4IT Group seguono l’evento Fespa anche attraverso la produzione di report video durante le 4 giornate di manifestazione, offrendo una sintesi delle novità presentate nella fiera favore di chi può dedicare solo un giorno alla visita o di chi non può partecipare
in prima persona. Lo storytelling è uno dei modi più coinvolgenti per comunicare con clienti, potenziali clienti, stakeholder e, naturalmente, anche il settore della stampa se ne può avvantaggiare. L’uso del film come parte della narrazione consente di condividere storie, valori
e prodotti. Crediamo molto nella efficacia del canale di comunicazione video, e per questo motivo Stratego Group è diventato partner di INKISH.TV e aprirà il canale INKISH Italy, che si affiancherà a livello internazionale alle attività già presenti con Stampamedia.net. La partnership si evidenzierà nelle giornate di manifestazione a Madrid, con una serie di report, interviste, demo live sugli stand delle ‘aziende espositrici italiane’. Perché è anche per dare visibilità al Made by Italy che nasce questa nuova cooperazione editoriale, proprio partendo dall’industrial printing che vede l’Italia come leader in innovazione e creatività di idee applicative.
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Print Make Wear
Colour LAB Stando all’ultimo Print Census 2018 è emerso come gli stampatori siano desiderosi di acquisire competenze e strumenti per la gestione ottimale del colore. Alla luce di ciò il management FESPA ha riproposto per il secondo anno il format che si arricchisce di un ricco programma di conferenze, oltre a una serie di visite guidate da esperti di settore. Secondo Graeme Richardson-Locke, Head of Technical Support di FESPA, fornire una migliore esperienza nella gestione del colore aiuterà la comunità della stampa a mantenere standard qualitativi elevati, che avranno un impatto positivo sulle loro attività.
Printeriors Per il quinto anno di fila FESPA dedica uno spazio alla decorazione d’interni. Il tema centrale di quest’anno sarà la sostenibilità per questo la manifestazione ospiterà applicazioni realizzate con materiali sostenibili o riciclati.
Inaugurata nel 2018, Print Make Wear è un’area interattiva che riproduce un autentico ambiente industriale, evidenziando tutti i passaggi del processo produttivo, dalla progettazione alla consegna del prodotto finito. Quest’anno lo stand sarà dedicato all’abbigliamento sportivo e all’athleisure, che segna l’unione tra abbigliamento sportivo e formale.
World Wrap Masters Torna l’appuntamento con World Wrap Masters, la popolare competizione di rivestimento di veicoli, in cui i wrapper potranno mettere in mostra le proprie capacità e sfidarsi per il titolo di World Wrap Master Champion 2020. FESPA ha scelto di regalare un nuovo logo alla manifestazione, ideato in collaborazione con Ben Allen, artista specializzato in graffiti e stampe pop, che regalerà ai visitatori dimostrazioni live di wrapping fino al 26 marzo.
Sportswear Pro
Per la prima volta, l’organizzazione lancia Sportswear Pro, un evento collaterale alla fiera interamente dedicato alla produzione di abbigliamento sportivo. La manifestazione, organizzata in partnership con AFYDAD (Associazione spagnola di produttori e distributori di capi e accessori sportivi) sarà divisa in tre aree tematiche dedicate a progettazione, produzione e decorazione. L’intento del nuovo format, secondo Michael Ryan, Event Manager di Sportswear Pro è quello di introdurre i visitatori alle opportunità offerte da uno dei segmenti più vivaci del momento, guidandoli alla scoperta delle soluzioni per semplificare la gestione dei flussi di lavoro, ridurre gli scarti e operare in una logica just-in-time. Alla luce di ciò, la manifestazione ospiterà anche il Forum Sportswear Pro, un ricco calendario di conferenze che, ogni giorno, indagheranno un tema diverso e caro alla community della stampa digitale: personalizzazione, sostenibilità, innovazione digitale e produzione ondemand.
Le conferenze si svolgeranno dalle 11 di martedì 24 marzo alle 15.30 di venerdì 27 marzo all’interno del padiglione 3 di IFEMA Madrid e saranno accessibili gratuitamente a tutti i visitatori in possesso di un biglietto per Sportswear Pro, FESPA Global Print Expo 2020 e European Sign Expo 2020. A moderare i panel, tutti rigorosamente in lingua inglese, saranno rappresentanti di HP e Mimaki, Gold Sponsor dell’evento.
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FESPA Global Print Expo 2020: uno sguardo alle aziende Agfa Graphics HALL 5 STAND D10
Novità nella famiglia di soluzioni per il wide format Agfa Graphics torna a FESPA 2020 con l’obiettivo di riconfermarsi un’azienda in forte crescita sul mercato della stampa inkjet digitale per il grande formato, caratterizzata da innovazione e aggiornamento continui dei propri prodotti. In linea con il claim “Extreme Quality – Extreme Productivity”, l’azienda presenterà alcune novità senza dimenticare i prodotti di punta più apprezzati. I visitatori potranno vedere in azione la top di gamma Jeti Tauro H3300 LED, stampante ibrida con luce 3,3 m. Con carro con 60 teste di stampa e sistema di asciugatura con lampade LED, questa soluzione si posiziona come la top di gamma del parco di soluzioni wide format, in grado di assicurare una produttività fino a 453 m/h. Jeti Tauro H3300 è progettata per far fronte alle richieste di potenziali clienti sia nell’ambito del Sign & Display sia nell’ambito del packaging. Questa flessibilità è data dalla possibilità di disporre di diverse periferiche che permettono di passare agevolmente dalla configurazione manuale a quella semi o full automatica (stampa da pallet a pallet), oppure in versione stampante roll-to-roll. In fiera sarà possibile scegliere tra due configurazioni: quella a sei colori e quella a 4+4 colori, che aumenta del 30% le pro-
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duttività in diverse modalità di stampa. Sullo stand verrà anche presentato un nuovo plotter roll-to-roll high end: Oberon RTR3300 LED,ultima arrivata nell’assortimento wide format di Agfa. Oberon RTR3300 LED ha una luce di stampa di 3,3 m e assicura una produttività fino a 100 m2/h e copre diversi campi di applicazione per la stampa di materiali flessibili, inclusi il mesh e il backlit. Due le configurazioni disponibili: a 6 colori oppure 4 colori + bianco. Inoltre grazie al sistema di curing con lampade LED e all’utilizzo di un sistema di raffreddamento del piano di stampa, Oberon RTR3300 consente la stampa di materiali flessibili termosensibili, come i film plastici. Infine l’opzione Dual Roll permette di stampare contemporaneamente due bobine, ciascuna con luce di stampa di 1,6 m. Sullo stand FESPA saranno presentati anche gli inchiostri UV LED di Agfa che hanno ottenuto la certificazione Greenguard Gold nella massima categoria e che rispettano i requisiti di sicurezza per la salute e per l’ambiente richiesti per i prodotti stampati. In ultimo, la fiera sarà l’occasione per scoprire anche l’ultima versione del flusso di lavoro Asanti 4.0, che permette di automatizzare e semplificare l’intero processo produttivo dalla verifica dei file alla stampa, fino alla gestione delle informazioni di finishing. www.agfa.com
Avery Dennison HALL 5 STAND D35
Dalle auto al design d’interni, la proposta Avery Dennison e Mactac è un’esplosione di colori In linea con il claim dell’edizione 2020 “Where Colours Come Alive” Avery Dennison e Mactac presenteranno a FESPA una vasta gamma di colori e pellicole per il wrapping. Sullo stand sarà possibile assistere a dimostrazioni quotidiane degli specialisti Avery Dennison o degli istruttori Mactac per imparare ad applicare i prodotti, toccando con mano, in prima persona, le ultime novità. I visitatori avranno inoltre l’opportunità di scoprire un intero portfolio destinato al settore automotive, che consente agli installatori di occuparsi di tutto, da wrapping completi a rivestimenti personalizzati. Le novità in esposizione comprendono colori e finiture recentemente aggiunti alla popolare gamma di pellicole Supreme Wrapping™ e nuove interessanti aggiunte alle nostre soluzioni automotive quali pellicole di protezione della vernice e pellicole per realizzare vetri fumé. Frédéric Noël, Presidente di Graphics Solutions Europe ha commentato ‹‹Quest’anno all’IFEMA Exhibition Centre presenteremo tutto il meglio della nostra produzione, con materiali che possono soddisfare una vasta gamma di applicazioni diverse. Le innovazioni che presenteremo nel 2020 aiuteranno a rendere il portfolio Avery Dennison e Mactac la prima scelta per gli installatori che si occupano di veicoli, intaglio, pubblicità o edifici››. www.averydennison.com
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Canon
HALL 7 STAND A60
aleph
HALL 3 STAND B90
Il meglio della proposta flatbed e roll-to-roll in mostra a FESPA Sullo stand Canon mostrerà un’ampia gamma di soluzioni endto-end tra cui la serie di stampanti flatbed Arizona e la serie di stampanti roll-to-roll Colorado. Tra queste, Canon Arizona 1300 con opzione di supporto a bobina, Canon Colorado 1640 con tecnologia di taglio Fotoba e Canon Colorado 1650. Con oltre 1.200 installazioni della famiglia Colorado, saranno presenti entrambi i modelli Colorado 1640 e 1650. Canon porterà in fiera anche il software Xpert che semplifica e automatizza complessi lavori di stampa e la soluzione di stampa testurizzata Touchstone, insieme ad altre soluzioni per il finishing e la gestione software dei propri partner. I visitatori avranno l’occasione di vedere una serie di applicazioni grafiche di grande formato, tra cui espositori per punti vendita, display, packaging, complementi per la decorazione d’interni, ma anche banner, applicazioni soft signage e grafiche autoadesive per la decorazione dei veicoli. Esperti di applicazioni saranno a disposizione per mostrare ai fornitori di servizi di stampa (PSP) come le qualità tattili della stampa possano massimizzare l’impatto e come la selezione dei supporti consenta applicazioni creative. www.canon.it
Mimaki
HALL 7 STAND C20 I vantaggi della stampa ibrida su tessuto con la nuova stampante Tx300P-1800 Protagonista dello stand Mimaki Europe a FESPA sarà la nuova stampante tessile digitale ibrida Tx300P-1800 MkII. Versatile in tutto e per tutto, la nuova stampante offre funzionalità di stampa diretta su tessuto e di stampa a trasferimento termico, con piani intercambiabili e tre diverse combinazioni di inchiostro, garantendo una flessibilità senza rivali in un unico sistema e schiudendo nuove porte per i fornitori di servizi di stampa. Si tratta di una soluzione entry level indicata a piccoli e grandi stampatori desiderosi di usufruire dei noti vantaggi della tecnologia di stampa digitale applicati alla stampa su tessuto. La configurazione ibrida permette di gestire diversi materiali ed è ideale alla realizzazione di applicazioni destinate a diversi settori: dai tessuti per la moda alla carta da parati fino ai tessuti per interni. ‹‹Siamo lieti di poter presentare quest’anno la Tx300P-1800 MkII a FESPA. In questo modo, i clienti potranno scoprire quanto questa stampante possa rivoluzionare la loro attività – commenta Danna Drion, Senior Marketing Manager presso Mimaki
Anteprima di LAFORTE 200 Paper e inchiostri di ultima generazione A un anno dall’ingresso nel settore dell’out of home, aleph – azienda specializzata nello sviluppo di stampanti a getto di inchiostro per la stampa su tessuto sublimatica e diretta e per la stampa su carta per il settore dell’OOH – presenta sul proprio stand uno dei modelli di punta della serie LAFORTE insieme a una gamma di inchiostri di ultima generazione sviluppati per la stampa su carta blue back e white back. ‹‹Nel corso del 2019, ci siamo focalizzati sul potenziamento della nostra tecnologia di stampa per il mondo della visual communication e oggi possiamo dire di avere raggiunto risultati ottimali – spiega Alessandro Manes, CEO di aleph – A FESPA 2020 dimostreremo che i sistemi di stampa LAFORTE rappresentano una soluzione efficace per il mondo della comunicazione visiva perché offrono una qualità di stampa molto elevata – ai livelli della stampa offset – ma con i vantaggi in termini di flessibilità e possibilità applicative della stampa digitale››. In fiera il costruttore comasco mostrerà una linea di produzione completa composta dal sistema di stampa per stampa sublimatica LAFORTE 200 Paper con integrato il sistema di caricamento proprietario, Svolgitore Paper, che permette di gestire bobine fino a 1000 m, oltre che un forno di asciugatura proprietario e una taglierina dell’italiana Fotoba. Caratterizzato da un design compatto e da un sistema di trasporto tramite tappeto aspirante brevettato, LAFORTE 200
Paper ha una larghezza di stampa di 1900 mm e raggiunge una velo cità di 490 m2/h; ideale dunque per gestire volumi medi e alti di stampa. Il modello presentato a FESPA 2020 monterà 8 teste di stampa, ognuna della quali dispone di due canali per colore, e disporrà di coloranti a pigmento grafico con binder, per offrire dimostrazioni live di stampa su carta blue back e white back. Confermando la propria attenzione alla sostenibilità ambientale – una colonna portante della vision e della mission dell’azienda – aleph punterà l’attenzione anche sugli inchiostri a pigmento grafico base acqua. Sviluppati – in partnership – per la stampa su carta blue back e white back, gli inchiostri di aleph garantiscono un’ottima resa in termini di brillantezza dei colori e qualità della stampa e livelli di resistenza e durabilità molto elevati – anche grazie al binder di nuova concezione sviluppato con nano tecnologie – per le applicazioni outdoor. Altro aspetto interessante degli inchiostri di aleph, la resa in termini di consumo: l’elevata concentrazione di pigmento consente infatti di utilizzare quantità minime di inchiostro per ottenere risultati di grandi impatto, minimizzando l’effetto bleeding e riducendo notevolmente i costi di stampa. ‹‹In quanto evento di riferimento per il mondo della visual communication, FESPA rappresenta un appuntamento importante nel calendario di aleph e sarà l’occasione per le aziende di stampa interessate alla nostra tecnologia di verificare dal vivo la qualità e le performance delle nostre soluzioni e dei nostri inchiostri›› conclude Manes. www.alephteam.com
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DURST
HALL 7 STAND A20 Arriva in Spagna la rivoluzionaria piattaforma P5 Per la prima volta in Spagna, Durst presenta la rivoluzionaria piattaforma tecnologica P5, rappresentata sullo stand dalla stampante ibrida P5 350 con tecnologia UV/LED a basso consumo energetico. Proposta alla kermesse iberica in una configurazione inedita, P5 350 mette a segno nuovi standard in termini di flessibilità e versatilità, stampando su supporti rigidi e in rotolo con livelli di automazione del flusso di lavoro senza precedenti, oltre a nuove funzionalità, accessori e optional che verranno svelati in anteprima ai visitatori di Fespa. Anche per questa edizione di Fespa, Durst riconferma più che mai il motto lanciato lo scorso anno “From Pixel to Output”, che esprime chiaramente la volontà dell’azienda di essere, non solo specialista della stampa inkjet digitale, ma fornitore di soluzioni altamente integrate per massimizzare l’efficienza del flusso di lavoro e di formazione specializzata offerta ai clienti per sviluppare il proprio business. Da qui il completamento dell’offerta con software proprietari che danno vita all’ecosistema Durst. Già integrati nella suite in dotazione di P5 350, Durst Print Workflow e Durst Analytics che assicurano l’ottimizzazione del flusso di lavoro. Grazie all’analisi in tempo reale dei parametri dettagliati sui consumi e sullo stato
della macchina, queste soluzioni garantiscono un uptime costante e un totale controllo della produzione. Il tutto finalizzato ad assicurare un’unità automatizzata contraddistinta da massima produttività e affidabilità industriale. Ulteriore plus di questi software, la struttura modulare, adattabile alle specifiche esigenze del cliente e integrabile nel gestionale aziendale. I visitatori potranno avere un assaggio di Durst Smart Shop, innovativa soluzione premium dedicata ai player del web to print, che consente di realizzare prodotti di stampa personalizzabili. Questo esclusivo sistema è concepito per agevolare la comunicazione degli stampatori con i propri clienti, aumentarne la fidelizzazione, favorendo l’acquisizione di nuovi lead. Inoltre, Durst Smart Shop offre modelli predefiniti, possibilità di elaborazione batch e generazione automatica dei documenti di spedizione. Infine, Durst presenterà al mercato europeo LiftERP, il software per la pianificazione delle risorse aziendali dedicato ai service di stampa, che conta oltre 20 implementazioni nel mercato USA, e che in fiera verrà proposto in una versione ad hoc per la clientela europea. Tutti i gestionali messi a punto da Durst sono progettati in chiave Industry 4.0. www.durst-group.com
EMEA – Con questa nuova stampante ibrida, garantiamo non solo una soluzione economica che permette di stampare sia su carta transfer sia direttamente su tessuto, ma anche la versatilità necessaria ai fornitori di servizi di stampa per utilizzare svariati supporti e per esplorare applicazioni innovative, per puntare a entrare in nuovi mercati. Prevediamo un futuro roseo per la stampa digitale nell’industria tessile e non abbiamo dubbi che la nostra nuova stampante, all’avanguardia nel settore, avrà un ruolo chiave nella fase di transizione››. Oltre alla nuova stampante digitale ibrida, Mimaki porterà a FESPA una gamma di oltre 15 fantastici prodotti. Tra questi figurano la nuovissima stampante a solvente di grande formato SWJ-320EA, la stampante a getto d’inchiostro UV flatbed per grandi formati JFX200-2513 EX e due modelli della serie Plus per grande formato, lanciati di recente. I visitatori avranno anche l’opportunità di esplorare la tecnologia di stampa 3D di Mimaki attraverso campioni a colori realizzati con la stampante 3D 3DUJ-553, in grado di riprodurre fedelmente più di 10 milioni di colori. www.mimaki.com
Roland DG
HALL 7 STAND C60 Lancia Texart XT-640-DTG e svela la stampa super veloce su T-shirt La nuova stampante Texart XT-640S-DTG, ultima arrivata nella famiglia di macchine Texart di Roland DG sarà protagonista dello stand a FESPA 2020. Si tratta di una stampante multi-stazione direct-to-garment in grado di stampare rapidamente grafiche a colori su t-shirt e capi d’abbigliamento in cotone. L’intera gamma di soluzioni Roland Texart offre una produzione affidabile e di alta qualità on-demand, consentendo la personalizzazione di massa dei prodotti tessili. La nuova Texart XT-640S-DTG consente agli utenti di stampare disegni, foto, loghi e testi a colori destinati a durare nel tempo ed è compatibile con una vasta gamma di magliette e capi d’abbigliamento in cotone, misto cotone e poliestere bianco. Gli inchiostri sublimatici in CMYK e bianco ad alta densità permettono di ottenere effetti vividi su capi bianchi o colorati, garantendo un look e una finitura naturale. Una T-shirt può essere stampata in soli 8 secondi, mentre l’esclusivo design della dima scorrevole consente di combinare dime di diverse dimensioni ottenendo massima versatilità, soprattutto nelle piccole tirature. L’ultimo RIP ErgoSoft Roland con dati variabili e funzione auto-bianco, rende la produzione diretta su capi di
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SAi
HALL 5 STAND D40 SAi presenterà nuovi prodotti a FESPA 2020 e raggiunge un importante traguardo per il suo software in abbonamento
abbigliamento estremamente efficiente. Paul Willems, Director of Business Development and Product Management Roland DG EMEA, commenta: ‹‹La nuova Texart XT-640S-DTG è un altro grande esempio delle opportunità offerte dalla tecnologia digitale Roland. La sua velocità, la precisione e la versatilità la rendono ideale per i fornitori di capi d’abbigliamento che passano dalla stampa serigrafica al digitale, per quelli che già gestiscono più macchine direct-to-garment, per i Brand che portano la produzione all’interno dell’azienda, per le aziende di ricamo che cercano di diversificare la loro offerta di prodotti e per molti altri ancora. Il mercato della stampa digitale diretta su capi d’abbigliamento è destinato a crescere e non vediamo l’ora di aiutare il maggior numero di nostri clienti ad aderirvi››. www.rolanddg.it
SA International (SAi) ha annunciato che in occasione di FESPA presenterà un innovativo strumento software che consente alle aziende nel settore del wide format di gestire più facilmente il flusso di lavoro, dal design alla produzione. Sullo stand SAi presenterà la nuova versione di Flexi, il suo potente software per la cartellonistica. Flexi 19 consente di migliorare notevolmente le capacità di produzione, grazie al motore RIP da 64 bit ad alte prestazioni che consente di aumentare la velocità oltre il 30%. Oltre alle dimostrazioni delle funzioni di ottimizzazione della produttività offerte dalle sue soluzioni software per la cartellonistica e le arti grafiche, SAi evidenzierà il modo in cui continua a rivoluzionare l’accessibilità di tali pacchetti tramite un modello di acquisto basato su abbonamento. Al primo trimestre del 2020, sono oltre 14.000 le aziende di cartellonistica e stampa di grande formato in tutto il mondo che usufruiscono della maggiore flessibilità e della migliore gestione dei costi offerte da questo metodo di acquisto. I visitatori potranno scoprire i vantaggi offerti dalla possibilità di accedere tramite abbonamenti mensili e download basati sul cloud sia al software Flexi per la cartellonistica e le arti grafiche sia al software EnRoute per CAD/CAM. All’interno di Trend Theatre, FESPA ospiterà inoltre Eyal Friedman, Vicepresidente per i servizi tecnici di SAi. La sessione “A Big Step for Mankind: What
Eccezionale piattaforma superwide UV di altissima qualità A differenza di qualsiasi altro attualmente disponibile, Acuity Ultra offre una qualità fotografica pressoché senza precedenti fino a 400 metri quadrati all’ora, ideale per la grafica di interni di alta qualità. E con un nuovo inchiostro UV ad alta densità, i costi di produzione sono notevolmente bassi. Acuity Ultra, che è adatto per la stampa su tre rotoli contemporaneamente, nonché su immagini larghe fino a 5 m, diventa il nuovo standard in formato molto grande.
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Guandong
PAD 5 STAND C20 Guandong porta a FESPA Naomi Qualità e sostenibilità sono i key point delle soluzioni ad alto tasso di innovazione che Guandong, riconosciuta dal mercato europeo come Specialista delle Specialità, presenterà a Madrid. Tante le anteprime assolute che l’azienda annuncerà, forte della risonanza mediatica che i supporti Guandong stanno registrando in eventi internazionali, dove l’effetto WOW si è fatto notare insieme alle prestazioni eccellenti e all’ecosostenibilità garantita dal sigillo Greenlife®. Tra le novità, la Linea Magnus con la sua gamma di fogli per offset, serigrafia e laser, resistenti alle altissime temperature e stampabili con ogni tipo di tecnologia, compresa la più recente offset digitale, e la new entry Naomi, il nuovo tessuto contraddistinto da resistenza termica superiore (+15°C), maggiore produttività, stabilità dimensionale e resistenza meccanica incrementata (+20%) rispetto ai filati tradizionali. E ancora, la riedizione dei
prodotti evergreen Magnetici & Ferro, con soluzioni applicative in continua evoluzione per l’interior e la wall decoration. Il tutto accompagnato dalla nuova linea Tools & Tape, lo scrigno delle curiosità con una gamma di accessori indispensabili per facilitare le operazioni quotidiani legate alla lavorazione e all’installazione dei supporti. A fare da cornice a questo tripudio di materiali innovativi il sigillo di garanzia Greenlife® , marchio già registrato parecchi anni fa, quando l’ecosostenibilità era un credo e non una moda. Un’iniziativa che suggella la volontà di mettere a punto prodotti con tutte le caratteristiche tecniche e tecnologiche richieste per applicazioni ecosostenibili. Per questo Guandong impiega la maggiore percentuale possibile di riciclato di linea e realizza prodotti con resine selezionate in modo che in fase di smaltimento lo scarto sia totalmente riciclabile e/o assimilabile al Rifiuto Solido Urbano (RSU). www.guandong.eu
are the Next Technology Leaps in Digital Printing?” (Un grande passo per l’umanità: quali saranno i prossimi balzi in avanti nella stampa digitale?) avrà luogo giovedì 26 marzo dalle 13:00 alle 14:00. ‹‹FESPA è un evento chiave nel nostro calendario fieristico e incoraggiamo i visitatori a fermarsi allo stand SAi dove potranno incontrare il nostro team di esperti software e vedere le ultime novità specificatamente sviluppate per semplificare le attività delle aziende che operano nel settore della cartellonistica e della stampa di grande formato – spiega Annette Plummer, Vicepresidente Marketing di SAi – Siamo anche felici di arrivare a FESPA proprio nel momento in cui festeggiamo un importante traguardo con il nostro innovativo software basato su abbonamento, attualmente il pacchetto più completo del settore per le attività di progettazione, RIP, taglio su vinile e stampa e taglio››. www.ThinkSAi.com
Zund
HALL 5 STAND D10 Flusso di lavoro sempre più automatizzato Agli stampatori si richiede sempre più spesso di produrre applicazioni personalizzate in volumi estremamente ridotti. Per rispondere alle nuove esigenze imposte dal mercato, Zünd porta sullo stand di FESPA Madrid le sue soluzioni per automatizzare i flussi di lavoro, garantendo al contempo efficienza e redditività. I visitatori presenti in fiera potranno scoprire dal vivo gli strumenti software e hardware che l’azienda mette a disposizione per ottimizzare il flusso di lavoro Print&Cut e imparare a gestire al meglio
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Kornit
HALL 3 STAND B10-B15 Sostenibilità e redditività: la ricetta Kornit Digital per rivoluzionare la supply chain Sempre più aziende scelgono di produrre on demand. Una strategia profittevole per “invertire la filiera produttiva”, in cui I prodotti non vengono realizzati fino a quando il cliente non effettua l’acquisto. La produzione su richiesta aiuta a contenere i costi senza compromettere l’efficienza, ridurre le eccedenze di magazzino e al contempo velocizzare i tempi di immissione sul mercato. In linea con questa strategia, il produttore israeliano Kornit Digital ha sviluppato un intero portfolio di soluzioni di stampa che eliminano i set-up e le operazioni di pre e post trattamento, per aiutare le aziende a ridurre i tempi di lavorazione e
a far fronte efficacemente alle richieste dell’ultimo minuto e ai trend stagionali. Il merito è del processo di stampa a pigmento che aiuta gli stampatori a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità. I processi di stampa tradizionali a sei colori con inchiostri reattivi utilizzano 60-80 l d’acqua per metro lineare, mentre i reattivi digitali richiedono dai 14 ai 40 litri; gli inchiostri NeoPigment® Robusto di Kornit, certificati GOTS e ECO PASSPORT by OEKO-TEX, assicurano inoltre rapida adesione e tempi di asciugatura più brevi. Inoltre, il processo di stampa digitale elimina i limiti dimensionali e permette di stampare qualsiasi grafica, in qualsiasi quantità, a un costo costante (e prevedibile). Agli operatori non resta che selezionare un file e premere “stampa”. www.kornit.com
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ogni tipo di lavorazione. Da sempre, la concezione modulare e la versatilità sono i fattori che caratterizzano i sistemi di taglio digitali Zünd. Tra questi la fresa RM-L, con una potenza fino 3,6 kW, che permette di lavorare un’ampia gamma di materiali. Con il cambiafresa automatico ARC l’utente può automatizzare completamente la gestione delle frese. Sempre a FESPA sarà possibile vedere in azione il cutter Zund G3 che taglierà, tra le altre cose, tessuti in bobina di fino a 3,2 m di larghezza. L’efficienza dei cutter G3 è assicurata anche dalla tecnologia Over Cutter Camera (OCC). Quest’ultima consiste in una fotocamera ad alta risoluzione installata sopra il piano del cutter che effettua il riconoscimento dei marchi di registro contemporaneamente, in pochi secondi. Questo permette al software Zund Cut Center (ZCC) di determinare la posizione esatta del materiale da tagliare e dell’immagine riprodotta su di esso, rilevando anche eventuali distorsioni e correggendo in tempo reale il tracciato di taglio. www.zund.com
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L’Italia alla (ri)conquista dei FESPA Awards Gruppo Masserdotti, Industria Grafica FG, Tipografia Altedo, Mob Square: sono queste le quattro eccellenze italiane in lizza per sollevare, la sera del 25 marzo, un FESPA Award. Quattro aziende che, ciascuna con un progetto ad alto tasso tecnico (meglio approfonditi nella pagina accanto), vogliono proseguire una tradizione che vede l’Italia sempre sul podio nelle ultime cinque edizioni della competizione. Quattro ori, tre argenti, quattro bronzi e un People’s Choice Award che testimoniano come la creatività e la professionalità italiane, unite a quell’artigianalità che ci rende capaci di sfruttare in maniere particolari la tecnologia, possono competere con chiunque e in qualunque arena. Per scoprire se un altro premio prenderà la via del Belpaese bisogna attendere il gala
dinner di Madrid, che si terrà nella storica cornice della Real Fabrica de Tapices, quando i vincitori dell’edizione 2020 dei FESPA Awards verranno svelati. Se non dovessero esserci premi italiani, plaudiamo a chi ci ha superati e prendiamolo come uno stimolo a fare ancora meglio.
Gli italiani ai FESPA Awards – Albo d’Oro INQUADRA E ACCEDI ALLA REALTÀ AUMENTATA
2019 – MONACO DI BAVIERA P&P Promotion Oro nella categoria “Direct Printing on Three Dimensional Object” 2018 - BERLINO Esanastri Bronzo nella categoria “Special Effects” SAC Serigrafia Bronzo nella categoria “Glass, Ceramic, Metal and Wood” SAC Serigrafia People’s Choice Award Lamperti Insegne Argento nella categoria “Special Effects”
2017 - AMBURGO P&P Promotion Oro nella categoria “Direct Printing on Three Dimensional Object” P&P Promotion Argento nella categoria “Glass, Ceramic, Metal and Wood” P&P Promotion Bronzo nella categoria “Direct Printing on Three Dimensional Object”
SAC Serigrafia Argento nella categoria “Miscellaneous” 2015 - COLONIA Esanastri Bronzo nella categoria “Special Effect Garment Printing” Esanastri Oro nella categoria “Miscellaneous”
2016 - AMSTERDAM P&P Promotion Oro nella categoria “Glass, Ceramic, Metal and Wood Products”
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I lavori italiani in gara Gruppo Masserdotti spa ROLL-TO-ROLL PRINTED TEXTILES
Il telo da 8.000 metri quadrati che ha ricoperto il campo da calcio in occasione della cerimonia di apertura della Coppa d’Africa 2019 di Calcio ha rappresentato una sfida per il team di Gruppo Masserdotti. Il progetto ha dovuto soddisfare numerosi requisiti: doveva essere leggero, per favorire la maneggevolezza; resistente, per poter essere calpestato durante lo show; traspirante, così da non danneggiare l’erba del campo; drenabile in caso di pioggia e ignifugo per rispondere ai requisiti di sicurezza. È stato realizzato interamente con stampa digitale super wide su un supporto adattato per gli spettacolari giochi di luce della cerimonia, e rifinito con cuciture e cerniere applicate manualmente.
Industria Grafica FG srl PRINTERIORS
Umanizzare e rendere rilassante per il paziente una sala da risonanza magnetica: questa la sfida presentata da Ines srl, società specializzata in ingegneria clinica. Industria Grafica FG l’ha raccolta mettendo in campo tutta la propria competenza nella stampa digitale: le pareti sono state realizzate con tecnologia latex con ottimizzatore, i soffitti retroilluminati con LED UV hanno richiesto l’uso di policarbonato stampato in colore-bianco-colore, il tappeto antiscivolo è stato stampato in esacromia UV LED. Tante tecnologie differenti hanno richiesto macchine diverse e un software che potesse coordinarle efficacemente, trovato in ONYX Thrive e nella sua funzione di abbinamento dei colori. Ora il mare, il sole e bianche spiagge accolgono i pazienti, infondendo loro serenità e dando loro modi di affrontare con maggior calma crisi claustrofobiche molto frequenti durante le risonanze magnetiche.
Tipografia Altedo FUNCTIONAL PRINTING
Risvegliare i nostri sensi per percepire di nuovo il mondo che ci circonda, attraverso impressioni, memoria ed emozioni. Questo è ciò che The Blind Line è pensata per essere. Ogni dettaglio e ogni materiale scelto in questa mappa contiene la storia e l’identità della città di Bologna. The Blind Line è stata commissionata dall'artista Martina Zena e con la sua preziosa collaborazione, nelle vesti di un catalogo, quest'opera d'arte custodisce le curiosità di Bologna, invisibili ai nostri occhi. Questo progetto è stato realizzato utilizzando diverse tecniche, come il taglio laser, l'incisione, la stampa offset, l'inserimento di punti interattivi e dettagli di lamina d'oro. Per scoprire i segreti della città, è necessario avvicinare il proprio smartphone alle aree evidenziate con inserti dorati: diventeranno disponibili contenuti multimediali che porteranno l’utente ben oltre la semplice idea di carta.
Mob Square sas / Accademia Serigrafica PRINTED GARMENTS
Il progetto Reflective Print è stato realizzato utilizzando un telaio serigrafico in mesh uu e, come inchiostro, un plastisol adesivo trasparente solitamente usato per applicazioni di foil. Dopo tre passaggi bagnato su bagnato, la stampa è stata normalmente indurita in un essiccatore a nastro a 160 gradi. Infine è stato applicato uno speciale strato riflettente, che interagisce con il flash quando si scatta con smartphone.
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Le iniziative di FESPA Italia per gli italiani Come di consueto, FESPA Italia organizza una serie di iniziative, durante i giorni di fiera, rivolte agli associati. La sera del 24 marzo è prevista una cena informale aperta a tutti i soci, con formula self-paid. Il giorno seguente, 25 marzo, gli associati e i simpatizzanti si riuniscono alle ore 14 presso lo stand del FESPA Club, cuore associativo del network di FESPA. L’incontro, della durata di un’ora, rappresenta l’occasione per scambiarsi opinioni su quanto si è visto in fiera, per far conoscere a nuove persone i vantaggi dell’associazione
e aggiornarsi sulle attività della stessa. La giornata di mercoledì, infine, si conclude in grande stile con il gala dinner dei FESPA Awards, dove quattro aziende italiane – di cui due associate – sono in gara per vincere un premio.
FESPA Southern European Print Congress torna in Italia
Napoli è la città scelta per ospitare, il 7 e 8 maggio, la sesta edizione del Southern European Print Congress, l’evento organizzato ogni anno a rotazione dalle quattro associazioni dell’Europa Meridionale aderenti a FESPA (FESPA Italia, FESPA France, FESPA España, Apigraf).
Ciò che rende da sei anni il SEPC un evento unico è il fatto che rappresenta un punto d’incontro imperdibile per gli stampatori dei quattro Paesi coinvolti, un luogo dinamico ove scambiarsi opinioni, esperienze e idee e, perché no, dare vita a joint venture e nuovi modi di fare business. La formula dell’evento è pensata proprio in quest’ottica: due mezze giornate in cui si alternano presentazioni di casi di successo e momenti di dialogo e confronto fra tutti i partecipanti. Con la cena
a chiusura del primo giorno come momento più informale ove proseguire la conoscenza reciproca. La chiusura dei lavori all’ora di pranzo del venerdì permetterà, a chi lo desidera, di allungare la permanenza al weekend per godersi le bellezze di Napoli e dintorni. Il convegno – di cui è in via di definizione il panel di relatori internazionali – sarà tradotto simultaneamente in cinque lingue: inglese, francese, spagnolo, portoghese e italiano.
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INTERIOR INCHIESTA
La carta da parati diventa sempre più un mezzo di espressione personale, attraverso il quale raccontare una storia, che si tratti della propria casa o di un’azienda. Abbiamo chiesto a produttori di wallpaper e rivenditori online di raccontarci come si sta evolvendo il mercato, anche e soprattutto con l’avvento delle tecnologie di stampa digitale.
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Muri che parlano, tra arte e tecnologie
di Caterina Pucci
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INTERIOR INCHIESTA
Jannelli& Volpi fondata nel 1961 da Oreste Jannelli, è leader in Italia nei
rivestimenti murali e nelle carte da parati con un prodotto 100% Made in Italy che si distingue per gli elevati standard di qualità e stile.
Tradizione e innovazione, per una carta da parati che racconta storie Paola Jannelli Creative Director Quanto è cambiato il mercato della carta da parati negli anni?
La nostra azienda è stata fondata da Oreste Jannelli nel 1961: quella del parato è una “cultura” che abbiamo ereditato e che si tramanda da cinque generazioni. Abbiamo attraversato oltre 150 anni di storia della carta da parati e del rivestimento murale direttamente e indirettamente, ascoltando i racconti dei nostri nonni. A pensarci è un altro mondo! Nel tempo ci sono stati picchi di evoluzione tecnologica e di gusto che ne hanno segnato il cambiamento. Questi ultimi venti anni, poi, sono stati straordinari: hanno trasformato questo settore grazie all’evoluzione tecnologica e a un cambiamento culturale profondo che coinvolge ogni ambito e ogni parte del mondo.
In che modo le tecnologie attualmente presenti sul mercato vengono incontro a questa esigenza di personalizzazione?
Oggi abbiamo sempre più necessità di identificarci, di ritrovare una dimensione personale e sociale. L’omologazione, l’immediata diffusione di immagini e merci fa emergere un bisogno di identità insito nell’essere umano. Il rivestimento murale permette un’identificazione immediata e una riconoscibilità certa proprio per la capacità di rac-
contare storie e di interpretare ambienti. In termini più concreti noi di Jannelli&Volpi, siamo in grado di fornire rivestimenti murali customizzabili, una gamma ampissima di grafiche e stili su supporti diversi come carta, tessuto non tessuto (TNT), seta, paglia, lino, supporti metallici, fogli di sughero, legno e molto altro ancora. Che si tratti di prodotti a catalogo o realizzati su misura, tutte le nostre carte da parati sono certificate per essere utilizzate sia in ambiti domestici che residenziali secondo standard validi a livello internazionale.
Quali sono le tendenze a cui vi ispirate per realizzare una collezione?
La nostra produzione si rivolge prevalentemente al mercato estero – in percentuale circa il 90% di ciò che produciamo – dobbiamo quindi saper interpretare tendenze mirate in diversi mercati. Certamente la moda ci aiuta, ne sono la prova le licenze ottenute da grandi marchi come Armani, Missoni, Marimekko. La dimensione contract poi ci immerge nel mondo del progetto e del design a tutto tondo.
spetti l’ambiente, orientandosi verso la cosiddetta economia circolare. Noi perseguiamo da tempo questo obiettivo. Un esempio pratico è il GREENWALL, un materiale innovativo per realizzare superfici di erba sintetica per lo sport, ottenuto dagli scarti di lavorazione della carta da parati vinilica.
Come ammodernarsi e far fronte alle sfide imposte dal futuro?
Siamo stati pionieri in questo settore e lo siamo ancora. Nel 2019 abbiamo lanciato il nuovo brand CO.DE che realizza prodotti su basi di pregio e di grande valore estetico, tutte personalizzabili e accompagnate da finiture come la CO.DE LAYER che permette di impermeabilizzare questi materiali senza perdere la loro caratteristica bellezza.
La sostenibilità ambientale dei processi è uno dei
vostri valori portanti. I clienti sono sensibili a questa tematica?
Il nostro stabilimento inaugurato nel 2014 è stato progettato per garantire i più alti requisiti di sostenibilità. Ciò avviene in modo complesso e costantemente aggiornato. Vogliamo contribuire a generare un sistema virtuoso che induca i nostri interlocutori – sia fornitori che clienti – a contribuire significativamente al miglioramento dell’ambiente.
Cosa aspettarsi nel futuro?
Mischiare, melangiare, muovere, colorare il tutto alla velocità della luce e, insieme allo stile, tendere sempre più ad un sistema produttivo che ri-
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Inkiostro Bianco è un “laboratorio di creatività” che, dalla
progettazione alla realizzazione del prodotto finito, si propone di reinterpretare la classica carta da parati attraverso una contaminazione di stili e materiali. La tecnologia digitale è lo strumento che lo rende possibile.
Ricerca, contaminazione, tecnologie: così il wallpaper diventa arte Elena Grazioli Responsabile Marketing e Comunicazione Quali materiali e tecnologie utilizzate prevalentemente? Ci affidiamo a tecnologie digitali avanzate che garantiscono massima risoluzione anche su grandi dimensioni. A seconda dell’uso del parato e delle esi-
genze estetiche del progetto, proponiamo una vasta gamma di prodotti come ad esempio la carta da parati vinilica. Rispetto alla cellulosa, garantisce prestazioni superiori in termini di resa qualitativa, posa, resistenza e rimozione. Un altro supporto senza eguali sono le carte in fibra di vetro EQ.dekor, un brevetto Mapei concessoci in esclusiva mondiale ad uso decorativo. Oltre a essere resistente al fuoco, questo supporto è waterproof e può essere applicato senza resinatura in zone umide come cucine, bagni e centri benessere. Inoltre, grazie all’elevata resistenza al calpestio può essere posata a pavimento, anche in zone altamente trafficate. Lo spessore infinitesimale – 7 decimi di millimetro – consente di montarla su superfici preesistenti, velocizzando enormemente le procedure di montaggio. Sia i supporti in vinile che quelli in fibra di vetro EQ.dekor sono personalizzabili a seconda delle esigenze del committente. Infine abbiamo la carta Goldenwall, supporto ad effetto metallico impreziosito da un pigmento dorato o da lamina con effetto foglia oro. Le collezioni Goldenwall sono studiate specificatamente per massimizzare la resa cromatica del fondo a effetto metallico dorato.
Quali sono i trend emersi nel corso degli ultimi anni?
Nel settore dell’interior design le tendenze so-
no in continua evoluzione. Il mercato è oggi più che mai on demand, per questo motivo occorre una sempre maggiore flessibilità e dinamicità. Inkiostro Bianco si è dimostrato un brand attento alle tendenze, traendo ispirazione da una contaminazione di stili e materiali frutto di un accurato lavoro di ricerca. La customizzazione è insita nel cuore dell’azienda: ogni progetto è caratterizzato da una forte componente di unicità volta a renderlo esclusivo.
A chi conviene stampare wallpaper in digitale?
Siamo riusciti a trasmettere un’idea differente di carta da parati che è diventata uno strumento in grado di caratterizzare fortemente l’ambiente e trasmettere emozioni. Il nostro target è composto prevalentemente da una clientela alto spendente con una grande passione per l’interior design che, nella scelta del parato, si affida al consiglio di un professionista. Tuttavia, negli ultimi anni, il web è diventato una fonte di ispirazione che, da un lato, ha fatto crescere la curiosità nei confronti delle tecnologie digitali dall’altro ha permesso di superare, in parte, i pregiudizi che la carta da parati si trascinava come eredità dal passato. Chi ci sceglie lo fa per l'estrema flessibilità in ter-
mini di personalizzazione del prodotto che siamo in grado di assicurare, ma anche per il servizio di assistenza in fase di progettazione. Ogni parato è infatti calibrato e riproporzionato in base alle dimensioni della parete che lo accoglierà e questo rende pressoché unica ogni produzione. In più occorre considerare i vantaggi legati a trasporto, velocità di posa in contesti di ristrutturazione ed eventuale rimozione futura, oltre all’alto valore estetico incomparabile a qualsiasi altro rivestimento parietale.
La collaborazione con artisti è uno dei tratti che vi contraddistingue. Perché avete fatto questa scelta? Quali sono i vantaggi che ne derivano?
Le collaborazioni con artisti contemporanei, oltre ad essere un nostro tratto distintivo sin dagli albori, rappresenta anche un modo per diffondere e sostenere la cultura: elemento imprescindibile del nostro “saper fare” e del nostro metterci a disposizione della progettazione creativa. Gli stimoli creativi che arrivano da artisti e designer esterni rappresenta un valore aggiunto perché rafforza il concetto alla base delle nostra brand identity: la creatività come forma espressiva in grado di comunicare valori e suscitare emozioni. Ciascun creativo è chiamato a interpretare la mission aziendale attraverso il proprio stile, per realizzare prodotti che rispecchiano il pensiero creativo del brand.
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Sublitex, parte del Gruppo Miroglio, nasce per esplorare le frontiere della tecnologia transfer. L’attenzione alle esigenze di mercato, unita alla spinta verso l’innovazione tecnologica le hanno permesso di affermarsi a livello mondiale, in diversi ambiti tra cui la decorazione d’interni.
Esaltare il potere creativo delle superfici attraverso materiali all’avanguardia Giuseppe Lano e Claudio Costa rispettivamente AD e Responsabile Prodotto Quali sono i principali cambiamenti cui va incontro il settore dell’interior decoration?
L’interior decoration è un settore in continua evoluzione, che sempre di più richiede versatilità e capacità di andare incontro alle più originali esigenze di architetti e arredatori, sia in termini di materiali utilizzati sia in termini di proposte creative. Noi di Sublitex vogliamo essere in grado di soddisfare ogni richiesta dei nostri interlocutori e per questo motivo investiamo continuamente in ricerca e sviluppo: “We improve the potential of every material” è il nostro motto, in cui crediamo fermamente.
Nello specifico sul fronte dei materiali, quali sono i trend che si vanno affermando nel prossimo decennio?
Prevediamo che i materiali utilizzati nell’interior decoration saranno i più svariati: dai tessuti per arredamento, ai laminati, all’alluminio e alle carte da parati. Il legno e l’effetto legno avranno un ruolo importante, affiancati anche al marmo e al vetro. Sublitex, con le sue carte e i suoi film, è leader da 40 anni nella decorazione di qualsiasi tipo di superficie e, soprattutto, sa evolvere rapidamente per andare incontro a ogni nuova richiesta. Si può dire che la nostra forza sta nel lavorare costante-
mente per essere sempre in possesso di soluzioni tecnologiche e competenze in grado di modulare rapidamente l’offerta, per seguire ogni variazione dettata dal gusto o dalla moda nei nostri mercati di riferimento…anche la più repentina e inaspettata.
Quali sono le principali richieste espresse dai clienti e in che modo cercate di venir loro incontro?
I clienti vogliono flessibilità, nei disegni, nel servizio e nei quantitativi. Vogliono velocità e vogliono precisione. Per andare incontro a queste esigenze siamo dotati di stampanti tradizionali rotocalco (per gli alti volumi produttivi) e di stampanti digitali di ultima generazione (in grado di assicurare la massima resa colore anche su quantitativi minimi di produzione). La tecnologia digitale consente il massimo livello di personalizzazione e una sempre maggior velocità di produzione. L’attenzione che dedichiamo al servizio e al rapporto col cliente fanno di Sublitex un partner molto apprezzato nell’industria dell’interior decoration. La nostra offerta si completa anche con film per la nobilitazione tramite effetti metallici e foils, sempre più richiesti soprattutto dal mondo del contract specialmente nei mercati mediorientale, inglese e americano.
La produzione di wallpaper è un ambito molto tecnico che impone conoscenza accurata tanto dei processi quanto dei materiali. Quali sono i “must” che ogni produttore dovrebbe tenere a mente?
È indispensabile fornire qualità, creatività e sicurezza. Un prodotto di qualità garantisce anche una buona resa nel tempo. La creatività è indispensabile per garantire piacevolezza all’oggetto finale.
Infine, l’attenzione alla sicurezza è il cardine che preserva la salute e l’incolumità del cliente finale lungo tutto il suo rapporto con il prodotto. Per queste ragioni è indispensabile che ogni attore della filiera instauri rapporti con aziende serie, certificate e con anni d’esperienza alle spalle.
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PriNKO.it è uno stampatore online specializzato in applicazioni wide format. Da una decina di anni ha incluso nella propria offerta la carta da parati, anche grazie alle nuove possibilità offerte dalle tecnologie di stampa digitale.
Tecnologie digitali per carte da parati adatte a ogni esigenza semplice stampa. Quali sono gli accorgimenti a cui bisogna prestare attenzione in termini di tecniche di posa, materiali, etc…
Giorgio Petrollo CEO Quando avete capito che il wallpaper rappresentava un’opportunità di business? Perché avete deciso di inserirlo nella vostra offerta prodotti? Nel 2011 abbiamo installato la prima stampante HP Latex ed iniziato ad ampliare la gamma di prodotti presenti sul sito, fino a quel momento quasi esclusivamente dedicato alla stampa
di manifesti e adesivi. L’alta qualità di stampa assicurata dalla tecnologia Latex, la brillantezza dei colori, l‘assenza di componenti tossiche negli inchiostri e la possibilità di stampare su moltissimi supporti ci hanno subito convinto della grande potenzialità di questa tecnologia. Già in quegli anni molti dei nostri clienti tra cui anche architetti e designer ci chiedevano di stampare poster e manifesti da interno per coprire pareti e divisori. Abbiamo subito pensato di inserire a catalogo prodotti specifici per il rivestimento di pareti come adesivi murali, carte da parati e tessuti d’arredo.
Fino a che punto i clienti sono in grado di apprezzare le potenzialità offerte dalle tecnologie digitali?
Negli anni abbiamo sperimentato un’infinità di supporti provenienti da tantissimi produttori, con caratteristiche anche
molto diverse tra loro, ma alla fine abbiamo selezionato solamente quelli che oltre ad essere i più richiesti, rispettavano alcune caratteristiche per noi imprescindibili. Il rapporto qualità/prezzo, l’assenza di PVC, e la conformità con le certificazioni FSC e GREENGUARD, oltre alla facilità di installazione. Tra i prodotti più in voga al momento, sicuramente possiamo annoverare la carta da parati preincollata Smooth Touch effetto seta, facile da installare e rimuovere grazie al solo utilizzo di acqua e quella in Vetrofibra Fonoassorbente che permette di insonorizzare in modo efficace e a costi contenuti ambienti anche di grandi dimensioni.
Quali tecnologie utilizzate?
La maggior parte dei supporti destinati al mercato della decorazione per interni viene realizzato con le soluzioni HP Latex, ma oggi grazie anche alla nuova generazione di stampanti UV LED è possibile stampare moltissimi tessuti in cotone o poliestere e supporti rigidi creando anche effetti speciali di rilievografia mediante la stratificazione dell’inchiostro.
La stampa di carta da parati è un settore molto “tecnico” che impone una conoscenza di processi che vanno ben oltre la
Le richieste di stampa personalizzata con foto e grafica fornita dagli utenti sono in continuo aumento, e sul nostro sito mettiamo a disposizione molti strumenti per aiutare gli utenti nel processo di acquisto come l’editor online per la progettazione della grafica ed una incredibile libreria stock di immagini ad alta risoluzione totalmente gratuita! Fino a qualche anno fa l’acquisto e la posa in opera di questi materiali era a totale appannaggio di tecnici e personale specializzato, ma oggi grazie al commercio elettronico e alla facilità di applicazione questi prodotti sono diventati alla portata di un pubblico sempre più vasto. Per quanto riguarda la posa in opera di questi supporti, sebbene sia divenuta più semplice bisogna comunque prestare attenzione ad alcune fasi cercando di rispettare il più possibile le indicazioni presenti nei tutorial che sono a disposizione sul sito.
Nel futuro vi aspettate un’ulteriore crescita nell’ambito del wallpaper? Si, ci aspettiamo una richiesta sempre maggiore e l’avvento di nuovi supporti sempre più performanti e con una maggiore disponibilità di finiture.
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Flyeralarm è stata fondata nel 2002 in Germania e oggi è annoverata tra
le tipografie online leader in Europa nel settore B2B. Sul sito sono disponibili oltre tre milioni di prodotti di stampa che includono, oltre a prodotti di stampa tradizionale, anche articoli promozionali, abbigliamento e wallpaper.
L’online printing esplora il wallpaper puntando sulla personalizzazione spinta Giacomo Antonelli Marketing Manager Italy Quando avete capito che il wallpaper rappresentava un’opportunità di business e perché avete deciso di inserirlo nel vostro catalogo prodotti?
Come online printers, in Flyeralarm siamo sempre attenti alle esigenze del mercato e dei nostri clienti. Per questo già da alcuni anni abbiamo inserito nel nostro portfolio prodotti le carte da parati completamente personalizzabili, che non pongono limiti sia dal punto di vista dimensionale che creativo. Scegliendo il nostro servizio, il cliente può realizzare autonomamente la grafica che desidera e stampare con noi, ricevendo comodamente i rotoli di wallpaper tramite corriere espresso, a prezzi decisamente competitivi. Il nostro prodotto è particolarmente ricercato nell’ambito
degli allestimenti fieristici, ma è apprezzato e utilizzato anche da architetti e interior designer che possono stampare in assoluta libertà i loro progetti per realizzare lavorazioni uniche e di altissima qualità.
Fino a che punto i clienti sono in grado di apprezzare le opportunità offerte dalle tecnologie di stampa digitale?
Il digitale ha sicuramente sdoganato una personalizzazione prima impensabile, che permette di dare valore esperienziale all’arredamento d’interni. Al momento, tuttavia, questa tecnologia sicuramente promettente è riuscita ad attecchire solo presso un pubblico di nicchia e non è stata ancora totalmente compresa dal mercato. Stiamo facendo dei ragionamenti su un eventuale lancio di prodotti di questo
tipo in futuro, visto che uno dei nostri obiettivi è sempre quello di innovare e rendere disponibili ai nostri clienti gli ultimi ritrovati tecnologici dal mondo della stampa a prezzi competitivi senza dover rinunciare alla qualità.
Quali sono le richieste più frequenti che ricevete? Quali i trend in voga in questo momento nell’ambito del wallpaper?
Possiamo dire che negli ultimi due anni la richiesta di carte da parati personalizzate ha subito un incremento, dovuto probabilmente a un ritrovato interesse per una decorazione d’interni più versatile. Ciò che piace è la possibilità di allestire qualsiasi ambiente in maniera non permanente, indipenden-
temente dalle dimensioni e dall’utilizzo finale. Che si tratti della propria casa o di uno stand espositivo, un negozio o uno showroom, siamo tutti attirati dall’idea di cambiare velocemente l’aspetto di un luogo, senza dover pianificare grandi investimenti e ottenendo risultati di impatto.
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INTERIOR TESTIMONIAL
ALESSANDRO DALMONTE
Come cambiano gli allestimenti fieristici Progettare spazi conviviali, in cui i clienti possano anche divertirsi, può aiutare gli affari? Lo abbiamo chiesto a qualcuno che di fiere se ne intende In che modo sta cambiando il modo di progettare l’allestimento degli spazi espositivi? Cosa cercano i visitatori e in che modo gli espositori e chi si occupa dell’organizzazione delle fiere stanno cercando di venire incontro a queste esigenze? Alessandro Dal Monte, founder di Loop Design e vicepresidente di Fespa Italia.
di Caterina Pucci
La progettazione di uno stand è sempre l’unione di più componenti. Come prima cosa vanno soddisfatte le esigenze del cliente. Mostrare il prodotto, quindi, nel modo migliore possibile. Rispetto al passato si cerca di coinvolgere maggiormente il visitatore, creando delle vere e proprie “esperienze” visive, tattili, luminose. Esperienze che rendano la visita qualcosa di speciale e unico, qualcosa da ricordare, qualcosa che spinga il potenziale cliente, una volta a casa, ad acquistare il prodotto. Il visitatore che va in fiera crea automaticamente due tipi di relazione. La prima è quella immediata con il prodotto. Automobile o cellulare, poco importa: il cliente non vuole solo vederlo, ma toccarlo, sentirlo, provarlo… in un certo modo, vuole farlo suo. La seconda relazione è con il cliente. Il visitatore vuole parlare con qualcuno che comprenda le sue emozioni e dal quale magari apprendere altre informazioni. Tutto questo posso ottenerlo creando più aree accoglienti che uffici, più zone relax che sale meeting.
Come è possibile rendere uno spazio fieristico più accogliente e meno freddo? Mi aggancio a quanto ho appena detto: la convivialità aiuta gli affari. Il “sentirsi a casa”, sentirsi coccolato, rilassato, permette di ragionare con più calma, con più serenità, e questa aiuta sia il visitatore casuale, sia il compratore, sia il cliente. Quindi serve ricreare luoghi autentici, in cui coinvolgere i visitatori con giochi coinvolgenti, aree dove cucinare, disegnare o configurare insieme il prodotto scelto e poterlo provare. Senza dimenticare di privilegiare i colori più caldi e arredamenti materici, esaltati dal ritorno in grande stile della carta da parati. Uno dei principali trend nell’ambito del retail sarà l’hybrid signage, cioè l’integrazione tra virtuale e reale. Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? Devo confessare di essere molto affascinato da questa combinazione. La segnaletica ibrida migliora l’esperienza di acquisto perché è la corretta combinazione fra stampa, comunicazione digitale e mobile all’interno del negozio. Inoltre, permette una grande interazione con il cliente. Ritengo che l’aggiornamento in tempo reale sia un valore aggiunto perché cambia l’aspetto del negozio in un batter d’occhio. Mi affascina perché penso che ab-
bia un grosso potenziale ancora inespresso che vorrei approfondire. È ancora strutturato come un accessorio a parte, come un semplice monitor. Dovremmo invece ampliare questo concetto facendolo diventare parte strutturale dell’architettura. Stiamo lavorando con i nostri partner in questa direzione. Sul fronte della sostenibilità ambientale, le aziende si dichiarano sempre più sensibili anche per ciò che riguarda l’allestimento degli stand. La progettazione di allestimenti più sostenibili è in aumento o siamo ancora lontani da risultati concreti? Come progettisti abbiamo la responsabilità di essere i primi a proporre stand che rispettino parametri di sostenibilità. Ma i clienti stessi sono a loro volta sempre più sensibili all’argomento. Da un punto di vista pratico cerchiamo di utilizzare prodotti che rendano il progetto il più omogeneo e completo dal punto di vista della sostenibilità: penso ai laminati, ai legni ma anche alla grafica, ai colori e alle carte, che negli ultimi anni hanno una percentuale di incidenza molto alta nella realizzazione degli stand. Esistono molte certificazioni (ISO 14001 / FSC / PEFC, etc.) che garantiscono che i materiali provengano da foreste gestite nel rispetto del patrimonio boschivo. C’è ancora molto da fare, ma credo al tempo stesso che la strada sia stata tracciata in maniera inequivocabile.
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foto: HP
Nuova vita alle pareti grazie alla stampa digitale di Caterina Pucci
Abbandonato il minimalismo degli ultimi anni, la decorazione d’interni torna a popolarsi di colori, effetti speciali e texture pregiate. A incoraggiare questo exploit creativo contribuiscono le stampanti digitali di grande formato di ultima generazione. Queste ultime permettono di aggirare i limiti dimensionali e ridurre i costi di esercizio e avviamento legati ai metodi di stampa tradizionale di carta da parati. La possibilità di lavorare materiali innovativi (e nella maggior parte dei casi sostenibili) consente di ampliare l’offerta sia da un punto di vista estetico che funzionale. Dimenticate i motivi ripetuti e immaginate pareti decorate con immagini di grande formato e texture tridimensionali,
HP
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e tendenze dominanti nell’arredamento sono cambiate moltissimo. Uno dei trend attuali riguarda l’utilizzo di pareti con grandi immagini, realizzate con carte da parati speciali, che rappresentano il messaggio che il cliente vuole comunicare a chi visita il suo spazio. Se negozi e punti vendita riusciranno a sfruttare a pieno le caratteristiche di flessibilità e semplicità di utilizzo e applicazione della stampa digitale assisteremo a una vera rivoluzione. Ad oggi la nostra clientela spazia dal piccolo-medio stampatore a grandi realtà industriali che riforniscono il mondo della carta da parati su larga scala. Molte di queste aziende continuano a stampare con tecniche tradizionali, anche se ogni anno aumentano i volumi prodotti in digitale. Un grande incoraggiamento è arrivato dai creativi – architetti, designer, arredatori – che hanno cominciato a trasmettere l’importanza di avere un arredamento curato, impreziosito da trame particolari. Dal punto di vista tecnologico, con HP Latex avevamo l’esigenza di assicurare il massimo della personalizzazione, ma anche la possibilità di garantire una stampa inodore. Facciamo un grande di lavoro di ricerca sui materiali, che ad oggi non si limitano alla semplice carta tanto che parlare di wallpaper risulta quasi limitante. Alcuni clienti hanno l’esigenza di produrre carte che siano lavabili, per arredare ambienti umidi (docce, bagni, saune). Altri cercano materiali tessili o fonoassorbenti a seconda della finalità d’utilizzo. C’è poi da considerare che ogni mercato è diverso e i gusti cambiano da paese a paese. Quello della carta da parati è un mercato in cui non è possibile improvvisare, ma occorre possedere competenze
molto specifiche. Per esempio, è fondamentale sapere che la carta deve essere rifilata perché al momento della posa deve essere allineata precisamente. Se ci si limita a fare un confronto economico, inevitabilmente, stampare in digitale costa di più rispetto all’analogico. Se si allarga lo sguardo ci si accorge che anche le tecniche tradizionali RobeRto GioRGio regional business impongono dei costi nascosti manager di HP Italia legati per esempio ai quantitativi minimi che sei costretto a stampare in analogico per giustificare il costo di stampa. Senza considerare i costi di magazzino. Alla fine tutto dipende dai volumi: meno m2 servono, più il digitale risulterà vantaggioso. Se dovessi pensare all’utenza tipo del wallpaper stampato in digitale direi che questo prodotto è indirizzato a una clientela di fascia medio-alta, alla ricerca di trame particolari e che non deve ricoprire metrature elevate tali da giustificare una produzione in analogico. Tra le iniziative volte a promuovere la collaborazione con i creativi, recentemente abbiamo partecipato in qualità di sponsor tecnico al Design Week End organizzato dall’architetto Paola Coronel a Courmayeur. Come azienda partecipiamo costantemente a convegni dedicati al design d’interni, ma devo dire che i clienti ci vengono incontro, organizzando eventi e invitando i loro creativi e architetti.
Le soluzioni HP Latex R2000 (sopra) e HP Latex 3600.
progettate per essere, all’occorrenza, fonoassorbenti, ignifughe, lavabili, resistenti all’umidità. Nelle prossime pagine quattro player – tre produttori e un distributore – ci raccontano i passi avanti compiuti fino ad ora. 33
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RICOH
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ilaRia ViVi
channel marketing manager commercial and industrial printing di Ricoh Italia
Ricoh Pro L5100.
l mondo dell’interior decoration è in continua evoluzione e l’affermarsi della tecnologia digitale ha aperto nuovi orizzonti e possibilità. In questo contesto dinamico la carta da parati gioca un ruolo da protagonista nella riqualificazione degli ambienti. Gli stampatori ci chiedono soluzioni flessibili che possano gestire materiali diversi e consentano un’elevata personalizzazione. La sostenibilità è un altro requisito sempre più richiesto che grazie alle soluzioni latex riusciamo a garantire. La nostra tecnologia permette di stampare prodotti unici e on demand, offrendo così un valore aggiunto rispetto alla produzione standardizzata e seriale. Sul fronte dei materiali, la tecnologia Ricoh permette di gestire supporti innovativi che amplificano ulteriormente le possibilità decorative, garantendo un connubio tra creatività e sostenibilità.
VEIKA – FENIX DIGITAL GROUP all’occorrenza in tempi brevissimi. Molti stampatori stanno addirittura internalizzando lo sviluppo dei progetti creativi, per rispondere prontamente alle richieste dei clienti. Come fornitori, cerchiamo di mostrare ai clienti come la possibilità di lavorare “su misura” possa dare una marcia in più al loro business. Per raggiungere l’obiettivo possiamo contare sulla presenza capillare sul territorio, su una ricerca e sviluppo in grado di proporre tecnologie all’avanguardia e sulle competenze acquisite dai nostri operatori. Sono questi i tre principali elementi su cui si basa il nostro approccio al mercato e su cui continueremo a focalizzarci anche in futuro. Parlando di evoluzione da un punto di vista applicativo, sempre più aziende scelgono di allestire ad hoc gli ambienti outdoor in occasione di eventi aziendali o del lancio di un nuovo prodotto; d’altro canto la creazione di punti vendita temporanei, pop up store e corner promozionali impone un ricambio molto rapido, che tenga conto dei ritmi imposti dalla moda e si adatti di conseguenza. creativi rappresentano sempre più l’anello di congiunzione tra produttori e clienti. Crediamo nell’importanza di creare relazioni proficue tra tutti gli attori della filiera e, proprio per questo, incentiveremo la collaborazione con produttori di materiali, designer e stampatori. Molto spesso si tende a procedere per compartimenti stagni, mentre la sinergia può portare ad adottare nuove modalità operative e amplificare la creatività. Proprio a drupa 2020 presenteremo uno stand che si ispira al tema “Henkaku”. Henkaku è un termine giapponese che rappresenta l’innovazione che deriva dalla trasformazione e sta a indicare come l’approccio di Ricoh focalizzato sulla tecnologia e sulle applicazioni consenta ai clienti di affrontare sfide e raggiungere obiettivi di produttività e innovazione che non avrebbero mai immaginato.
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INQUADRA E ACCEDI ALLA REALTÀ AUMENTATA
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e fino a qualche tempo fa i clienti sembravano non comprendere il potenziale della stampa digitale, la situazione sta cambiando e si comincia a guardare con crescente interesse la possibilità di “vestire le pareti” della propria casa con un look che ci rappresenta. E lo stesso vale per le aziende, che possono personalizzare l’aspetto degli uffici sulla base della propria corporate identity e rinnovarlo
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DaRio Zocco RamaZZo marketing coordinator di Fenix Digital Group
a tecnologia Veika Dimense, di cui siamo distributori esclusivi, rappresenta di fatto la più importante innovazione e rivoluzione registrata dal 1800 ad oggi nell’industria dei parati: è l’unica soluzione sul mercato totalmente green che permette di stampare effetti visivi e tattili 3D on-demand. L’interesse registrato su scala nazionale e internazionale è stato sorprendente e molto positivo. Dalle pochissime unità disponibili nel 2018 – di cui abbiamo avuto la prima installazione al mondo proprio in Italia – questa tecnologia ha iniziato a far parlare molto. Anche grazie alle fiere di settore, come Heimtextil, Viscom, Fespa per citare quelle europee, siamo arrivati ad alcune decine di installazioni nel mondo, che aumentano di mese in mese. L’industria dei parati è sempre in cerca di novità, soprattutto in Italia e grazie all’arrivo di Veika Dimensor S la stampa di wallpaper sta conoscendo una vera e propria nuova alba. Per decenni il mercato dei parati ha impiegato come supporto per la stampa e formatura analogica carte spalmate con PVC con tutte le controindicazioni del caso: puzza, esalazioni costanti nell’aria, smaltimento complesso, vincoli normativi, per non parlare delle limitazioni sul fronte della creatività. Le carte Veika Dimense PVC-free Media hanno ridotto l’impatto ambientale sia per l’utilizzatore finale che per l’industria dei parati: le carte non puzzano ed è possibile scegliere tra cinque finiture differenti (oro, argento, perla, opaco e il nuovo scamosciato-sabbiato) e combinare i vantaggi della stamVeika Dimensor S.
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XEIKON
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Domenico beRalDi
sales manager graphic arts italy di Xeikon pa digitale 3D con il plotter Veika Dimensor S per soddisfare le richieste dei designer d’interni più esigenti. Gli stampatori di carte da parati, italiani e non, apprezzano la flessibilità del digitale per ragioni di carattere produttivo, economico e di sostenibilità dei processi. Siamo prossimi ai 24 mesi dall’ingresso sul mercato globale e Veika Dimense ha dimostrato di poter rispondere al 100% a queste esigenze. Dal punto di vista produttivo, riduce considerevolmente il time-tomarket azzerando i tempi d’attesa legati alla produzione delle matrici. Praticamente uno stampatore può progettare e stampare decine di lavori differenti nel giro di un turno di otto ore. Inoltre, ha eliminato i limiti dimensionali imposti dalla grandezza dei cilindri (30-60 cm) permettendo di decorare le pareti con soggetti grafici di grande formato. Dal punto di vista economico ha abbattuto significativamente i costi di impianto e avviamento macchina, sia per stampa che per goffratura e ridotto gli ingombri oltre a una serie di costi nascosti legati alla gestione degli scarti e allo stoccaggio non solo delle matrici ma anche di rimanenze di magazzino. Infine, sul fronte sostenibilità i supporti Veika Dimense non contengono PVC e altre sostanze soggette a migrazione e l’intero processo di stampa e embossing non necessita l’uso di solventi e acidi, tradizionalmente utilizzati per incidere cilindri e goffratori. Per promuovere l’adozione di questa tecnologia rivoluzionaria abbiamo coinvolto direttamente i nostri clienti: saranno loro a fornire designer, architetti, arredatori e contractor.
l trend del momento consiste nel cambiare l’aspetto degli ambienti interni con molta più frequenza rispetto a quanto non si facesse in passato. Gli stampatori devono essere in grado di garantire tempi di consegna ultrarapidi, soprattutto quando si tratta dell’allestimento di un negozio, uno showroom, una mostra o uno stand. Da questo punto di vista le tecnologie di stampa digitale possono rivelarsi un prezioso alleato. Uno dei vantaggi principali è legato al fatto che i tempi di preparazione si riducono praticamente a zero, in confronto alle tradizionali tecniche di stampa di carta da parati, che prevedono l’utilizzo di matrici. Inoltre, la possibilità di stampare brevi tirature consente di produrre on demand senza rischiare di accumulare eccedenze di magazzino. Per quanto riguarda i trattamenti post stampa, nel nostro caso specifico, Xeikon come azienda mette a disposizione un finitore in linea (opzionale) che consente di produrre rotoli finiti, pronti per la posa, riducendo ulteriormente i tempi di lavorazione.
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n termini qualitativi, la tecnologia dry toner su cui sono basate tutte le soluzioni tecnologiche Xeikon consente di stampare un prodotto ad altissima risoluzione (1200x3600 dpi). In termini produttivi, tutte le nostre soluzioni raggiungono velocità che permettono di far fronte a volumi di produzione consistenti, sia che si tratti di un modello entry level (che stampa a una velocità di 300 m2/h) sia che si tratti della top di gamma CX500 che garantisce
una produttività fino a 950 m2/h. La nostra prerogativa è assicurare automazione end-to-end e un processo semplice, anche per stampatori che non hanno dimestichezza con il digitale. Il jumbo roll che raggiunge un peso massimo di 800 kg e un diametro di 1,5 m entra in macchina e viene stampato per una larghezza massima di bobina di 50 cm. Una volta stampato in presenza del finitore in linea viene tagliato in rotoli da 10 m alla volta. Questi ultimi già contengono le segnature che saranno necessarie a chi si occupa della posa per evitare sovrapposizioni. Come costruttore Xeikon si propone come un partner tecnologico affidabile ed ecosostenibile perché ha scelto di stampare esclusivamente su materiali PVC-free e questo fa sì che la nostra clientela si concentri prevalentemente nei Paesi del Nord Europa. All’estero si è sviluppato un humus culturale molto sensibile alla questione ambientale, anche se adesso in Italia le cose cominciano a cambiare. Le nostre soluzioni sono apprezzate dove il concetto di sostenibilità è stato interiorizzato e non solo predicato a parole. Chiaramente la riduzione dell’impatto ambientale va di pari passo con la necessità di garantire alta qualità di stampa, elevata produttività e automazione endto-end. Il digitale vince laddove si rende necessaria la personalizzazione spinta e la semplificazione dei processi. L’utente ideale è chi vuole arredare pareti con metrature contenute e che quindi giustifica il costo elevato rispetto alle tecniche tradizionali per ottenere effetti particolari o stampe personalizzate. Non a caso noi definiamo le stampe in digitale fotomurales per distinguerle dalla carta da parati tradizionale che si rifà a un pattern specifico.
La soluzione Xeikon CX500 Wallpaper Suite.
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INTERIOR TENDENZE
Ogni stagione porta tendenze nuove, che andranno a influenzare le scelte di arredo e décor. Cosa dobbiamo aspettarci nel 2020? Abbiamo chiesto a Houzz, piattaforma online che riunisce professionisti della ristrutturazione e del design, di svelarci i 7 must d’arredamento destinati ad accompagnarci nei prossimi dodici mesi.
foto: Mia Mortensen © 2017 Houzz
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foto: Hado Photo © 2019 Houzz
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ARREDAMENTO D’INTERNI: SETTE TREND DA TENERE
di Caterina Pucci
Come il mondo della moda, anche l’arredamento d’interni è inevitabilmente influenzato da must-have stagionali e tendenze dell’ultimo minuto. Espressione della personalità e customizzazione sono i temi cardine che guidano l’evoluzione del design d’interni, sempre più orientato verso l’on demand. Non è un caso se i professionisti del settore tendono a sfornare collezioni stagionali di carte da parati, arredi da cucina e salotto, che si adattano alle richieste e ai gusti degli utenti finali. Rispetto al passato, questi ultimi tendono a informarsi e cercare ispirazioni online, non soltanto sulle riviste specializzate ma anche sui social (Pinterest in primis). Sulla scia di questa tendenza, sono nati platform business dedicati all’arredamento, che connettono molto più facilmente persone, organizzazioni e risorse in un ecosistema dove la distanza tra produttori e consumatori si accorcia e le interazioni sono più immediate e rapide rispetto al passato. Recentemente ci siamo imbattuti in Houzz, una piattaforma online che si occupa di mettere in contatto proprietari di case e appassionati di design con professionisti del settore dell’arredamento, della ristrutturazione e della progettazione residenziale. Con sede principale a Palo Alto, Houzz conta oggi uffici sparsi in tutte le principali metropoli mondiali: Londra, Berlino, Sidney, Mosca e Tokyo. La community mondiale riunisce milioni di proprietari di casa e oltre 2,5 milioni di professionisti. Si tratta, dunque, di una realtà in fermento in cui ogni giorno gli utenti si confrontano per trovare nuove ispirazioni,
ricevere consigli, imparare a sfruttare al meglio tecnologie esistenti e materiali in voga e contattare gli esperti per trasformare in realtà la casa dei propri sogni. Poter accedere a una miniera di informazioni tanto varia quanto mirata come questa è utile per capire quali sono le tendenze che andranno a caratterizzare le nostre case nel corso del 2020. Tra le novità più interessanti segnaliamo il ritorno del colore, che sostituisce la tendenza minimalista degli ultimi anni. Evidente anche la rinnovata ricerca di materiali naturali e il più possibile sostenibili, a dimostrazione che gli utenti sono sempre più sensibili al tema della responsabilità ambientale e cominciano a pensare e desiderare ambienti a zero impatto.
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Il baitismo, quando il legno diventa protagonista L’effetto baita è l’estremizzazione del rustrial, stile molto in voga l’anno scorso, che unisce l’industriale al rustico. Allo stesso tempo, ingloba alcune tendenze country, utilizzando stufe a legna e stile delabré (decadente e romantico), ma in piccole dosi. Il tratto distintivo è la presenza assoluta del legno. Che si tratti di una semplice tavolo di legno massiccio o di intere pareti ricoperte, per i proprietari di casa su Houzz sembra essere un must-have imprescindibile.
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Più natura! Giardini indoor e piante Il giardinaggio indoor è un altro degli elementi più diffusi e ricercati tra gli utenti di Houzz. Scorrendo le discussioni, è possibile notare come gli interior
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foto: Luci Dibley-Westwood © 2013 Houzz
INTERIOR TENDENZE
6 foto: Caroline Sharpnack © 2019 Houzz
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foto: Cristina Cusani © 2018 Houzz
foto: Louise de Miranda © 2014 Houzz
foto:Nadja Endler © 2016 Houzz
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D’OCCHIO NEL 2020 SECONDO HOUZZ designer, consapevoli del desiderio di verde in casa, inseriscano come elemento di design le piante, che rappresentano un antistress naturale. Nel 2020 vedremo sempre più materiali e progetti ispirati dalla natura. Lo conferma l’utilizzo di cementine, ossia mattonelle artistiche artigianali, con una gamma di effetti che richiamano materiali naturali, dal legno al marmo, e di nuove decorazioni a parete effetto 3D che riprendono movimenti naturali lignei o che ricordano l’acqua del mare.
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Alla ricerca di più spazio! 50 metri quadri e non di più Less is more, anche in termini di utilizzo dello spazio fisico: sembra essere questo il motto del 2020. Il dato interessante è che 50 mq sembra essere la metratura più cercata su Houzz. Impazzano foto di progetti che ravvivano mansarde, sottoscala e altri spazi dimenticati. Tra tutti, i più ricercati sono progetti di soppalchi su misura progettati per risultare confortevoli anche se piccoli.
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Stanza 2020: cucina e camera da letto Se la cucina è la stanza più ristrutturata secondo i dati di Houzz&Home 2019 la camera da letto è la grande protagonista del 2020. È questo il luogo dove osare di più e sperimentare pareti colorate e nuovi tessuti. Niente più minimalismo dunque, si punta tutto sui colori e sulle trame fiorite.
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Sostenibilità La sostenibilità non è più una tendenza. Piuttosto, come abbiamo già notato in questo ultimo anno, questo tema è diventato parte integrante della progettazione e, indubbiamente, ha generato un movimento che sta prendendo piede nel settore su scala industriale. Il desiderio di adottare uno stile di vita a impatto zero influenza anche la ristrutturazione. Sempre secondo i dati di Houzz&Home2019, il 30% degli utenti è spinto a utilizzare materiali non dannosi per l’ambiente, mentre il 19% è desideroso di inserire elementi green e sostenibili all’interno della propria abitazione.
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Case libere, basta confini tra le stanze Non solo sono stati abbattuti i muri tra cucina e zona living, ma anche i confini funzionali tra tutte le stanze della casa sono destinati a cadere. È così che in misura sempre maggiore troviamo aree lavoro in camera da letto, spazi relax in cucina e corridoi che si trasformano in armadi. L’elemento vincente? Gli interior designers su Houzz prediligono soluzioni ibride intelligenti e giocano con idee salvaspazio.
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L’effetto decorales ai muri Un colore su tutti non c’è. Al suo posto, l’effetto decorales, il decor effetto murale che si può ottenere con la tinteggiatura, le piastrelle o la carta da parati. Non importa quale sia la gradazione di colore scelta, l’importante è che ci sia, soprattutto in camera da letto. Grigio, nero e bianco rimangono i colori più cercati su Houzz ma tra le foto più salvate spicca l’uso del blu petrolio specialmente in camera da letto.
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INTERIOR PRINTERIORS
Per il quinto anno di fila, FESPA si propone di evidenziare le opportunità nell’ambito dell’interior decoration con Printeriors. Abbiamo intervistato Debbie McKeegan, Textile Ambassador di FESPA e curatrice del progetto, di anticiparci qualcosa
PRINTERIORS 2020: UN GIARDINO BOTANICO PER
di Caterina Pucci
L’home décor si riconferma un mercato in forte crescita che, stando alle più recenti analisi di mercato, è destinato a superare i 741 miliardi di dollari entro il 2023. In un’epoca in cui più della metà della popolazione mondiale sceglie di vivere in contesti urbani e gli spazi abitativi si fanno sempre più piccoli, “vestire” gli ambienti della propria casa è diventato espressione diretta dello stile di ciascuno di noi. Ecco spiegata, dunque, la crescente domanda di personalizzazione che sta investendo anche il settore dell’arredamento d’interni. In tal senso, le tecnologie di stampa digitali rappresentano una risorsa indispensabile, destinata a traghettare un’industria di per sé consolidata in questa transizione. Partendo da queste riflessioni, anche quest’anno il management FESPA ha scelto di celebrare le opportunità applicative rese possibili nell’ambito dell’Interior Decoration con Printeriors. Giunta alla sua quinta edizione, Printeriors è uno spazio pensato per dare l’opportunità a brand owner, costruttori, stampatori e creativi di esplorare le opportunità offerte dalle tecnologie digitali nell’ambito della decorazione d’interni. Ogni singola applicazione presente nell’area – che sarà situata tra i padiglioni 3 e 5 del polo fieristico di IFEMA a Madrid – è stata realizzata con l’ausilio di soluzioni di stampa, finitura e materiali messi a disposizione da costruttori e stampatori partner dell’evento. Per il terzo anno consecutivo a curare il progetto di allestimento è Debbie McKeegan, FESPA Textile Ambassador. Designer ed esperta di stampa digitale, McKeegan è
la fondatrice e attuale CEO di TexIntel, un hub online che fornisce consulenza indipendente e autorevole ai professionisti della progettazione e della stampa nell’ambito dell’industria tessile. Abbiamo chiesto a lei e a Graeme Richardson-Locke, Head of Technical Support di FESPA, di anticiparci quel che vedremo quest’anno in fiera.
Progettazione sostenibile ‹‹Uno dei trend che abbiamo visto affermarsi negli ultimi diciotto mesi è senza ombra di dubbio quello della sostenibilità – spiega McKeegan – Alla luce di ciò, abbiamo scelto di farne il fulcro del progetto Printeriors 2020››. Per ispirare e incoraggiare un cambiamento positivo nell’intera filiera, l’intero allestimento è stato realizzato tenendo a mente i valori
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INTERIOR PRINTERIORS
Sopra, Jasper Goodall effettua un sopralluogo al Giardino Botanico Reale di Madrid. Di fianco e in basso, Printeriors 2019.
RIFLETTERE SU TECNOLOGIE E MATERIALI SOSTENIBILI
di responsabilità ambientale di cui l’associazione si è fatta promotrice. In primis, utilizzando tecnologie di stampa e inchiostri sostenibili. A tal proposito, secondo McKeegan ‹‹Ci siamo resi conto che i consumatori sono sempre più sensibili alla tematica e pretendono di ricevere informazioni precise sulla composizione delle chimiche e sulla provenienza dei materiali utilizzati per la produzione dei complementi d’arredo. Costruttori e stampatori devono poter garantire la tracciabilità dei prodotti. Un obiettivo che ci siamo proposti di rispettare anche noi durante la progettazione dell’allestimento di quest’anno››. Durante i sopralluoghi, il management FESPA e i creativi coinvolti hanno ritenuto che fosse importante trovare un nesso con la città di Madrid, che ospita la fiera. ‹‹Ci interessava garantire un valore esperienziale al progetto di allestimento – spiega McKeegan – La maggior fonte di ispirazione è arrivata da uno
dei luoghi più suggestivi presenti nella capitale spagnola: il Giardino Botanico Reale di Madrid››. L’allestimento di Printeriors 2020 ospiterà perciò immagini e video realizzati sul posto, per permettere ai visitatori di immergersi nella natura. Dal punto di vista fattuale, è stato Jasper Goodall, designer e mente creativa dietro Print Make Wear, a realizzare i complementi d’arredo presenti. Utilizzando i temi cardine della natura e del giardino botanico, Goodall presenterà una collezione di stampe realizzate mescolando materiali diversi, ma che hanno in comune il fatto di essere sostenibili. Non solo fibre naturali, ma materiali riciclati. come tappeti e tende realizzati in fibre di vetro o scarti di bottiglie di plastica.
Fare network immersi nella natura Secondo Graeme Richardson-Locke, Head of Technical Support di FESPA, un aspetto da rimarcare è l’impegno profuso dall’associazione nel cercare di fornire ai visitatori spazi accoglienti in cui poter tessere relazioni. ‹‹Ho alle spalle una carriera da stampatore e quindi, per molti anni, sono stato un assiduo frequentatore di fiere di settore – spiega Richardson-Locke – So quanto sia importante per i professionisti della stampa, che investono tempo e risorse per essere presenti a queste manifestazioni, poter contare su luoghi di aggregazione: Printeriors 2020 è pensato per offrire uno spazio conviviale in cui fare rete e accrescrere le proprie competenze››.
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DECORATIVE FORMAZIONE
LA PALESTRA CREATIVA CHE FORMA I DESIGNER DI DOMANI Animata dal desiderio di ispirare le persone e dare concretezza alle loro idee, alla fine del 2019 Epson ha lanciato “Palestra creativa con i designer di domani”. Un progetto in collaborazione con l’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio – Opera Don Bosco di Milano che mira a sostenere la formazione degli studenti, aiutarli a comprendere le nuove tecnologie e stimolarne la creatività, simulando tra i banchi di scuola un ambiente di lavoro reale. Il momento di presentazione del progetto Palestra Creativa con i designer di domani ai ragazzi della classe IV del corso di Grafica dell'Istituto Salesiano Sant'Ambrogio Opera Don Bosco.
Focalizzato sulla personalizzazione di prodotti promozionali, il progetto prevede il lancio di una sfida tra studenti che si affronteranno a colpi di creatività. Ogni studente dovrà lavorare come un vero e proprio grafico di un’agenzia creativa e i finalisti avranno a disposizione una stampante Epson SureColor SC-F500 per dare vita al proprio lavoro. Il progetto coinvolgerà circa 30 studenti della classe IV del Corso di Grafica dell’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio – Opera Don Bosco e sarà parte della regolare attività curriculare. Tema del progetto è la sostenibilità, concetto chiave della filosofia innovativa di Epson, che gli studenti saranno chiamati a interpretare nel modo più originale e creativo possibile. Ogni grafica non dovrà solo essere unica, ma anche idonea alla riproduzione su oggetti diversi, da tazze e
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FORMAZIONE
Renato Sangalli
TECNOLOGIA
Pro-Graphics Manager di Epson Italia Gerando Pezzotta di Shadow, azienda specializzata in sublimazione 3D, spiega come creare esecutivi precisi per ricoprire correttamente le superfici degli oggetti, compensando possibili deformazioni.
Ad aprile verranno decretati i vincitori del progetto Palestra Creativa. Giunti quasi al termine del progetto, quali considerazioni generali emergono? Innanzitutto sono molto felice e soddisfatto di questo progetto che ha arricchito sia Epson, come azienda, sia me, nel rapporto con la preparazione, l’entusiasmo e la voglia di capire e di fare dei ragazzi. Inoltre, trovo che la collaborazione fra i vari professionisti (i docenti della scuola, l’agenzia di comunicazione con il titolare e il direttore creativo, l’esperto di sublimazione in 3D titolare di una società di primo piano, specializzata in questa settore) abbia permesso ai giovani di allargare il loro orizzonte e di fare un primo passo, una prima esperienza nel mondo del lavoro. La nostra ambizione era quella di far capire ai giovani creativi di domani come progettare per poter concretizzare la loro idea e come imparare a dialogare con chi si occupa della produzione. È solo un primo tassello, ma credo che avere questa consapevolezza e poter “mettere le mani in pasta” con una stampante come Epson SureColor SC-F500 permetta di sperimentare in prima persona la complessità di questo lavoro. Le giovani generazioni possiedono competenze radicalmente diverse rispetto al passato. Al tempo stesso, però, spesso sono inconsapevoli di ciò che le tecnologie sono in grado di fare. Come colmare questo gap tra scuola e mondo dell’impresa? Non credo di dire nulla di nuovo nell’affermare che il rapporto fra scuola e mondo dell’impresa e della produzione abbia necessità di essere ampliato e meglio strutturato. Abbiamo trovato giovani capaci ed entusiasti: quello di cui hanno bisogno, penso, siano percorsi formativi dove sia chiaro il senso e l’obiettivo del loro impegno.
Fabio Paracchini Chief Strategy & Innovation Officer di The Embassy
Silvia Confalonieri Art Director
borracce fino alle posate o le bacchette cinesi, senza perdere in qualità e resa grafica. Ad aiutare gli studenti in questo percorso è Fabio Paracchini, Chief Strategy & Innovation Officer di The Embassy, con la collaborazione dell’Art Director Silvia Confalonieri, che dal briefing al successivo workshop forniscono ai giovani creativi le indicazioni per iniziare il loro percorso. Ognuno di loro ha sviluppato il tema, declinandolo nelle categorie dell’innovazione, della tecnologia e dell’ambiente e personalizzandolo, in alcuni casi, con l’aggiunta di elementi di connessione con il Giappone, sede della casa madre di Epson. Ad aprile, una giuria di esperti valuterà ciascun lavoro e, dopo una prima selezione online dei disegni grafici proposti, tre studenti finalisti potranno vedere realizzate le loro grafiche sugli oggetti selezionati con Epson SureColor SC-F500 e la collaborazione di Shadow, società specializzata in sublimazione 3D. «Accompagnando la classe durante l’intero percorso con i suoi professionisti – dice Dario Panciera, coordinatore del settore grafico dell’Istituto Don Bosco di Milano – Epson ci offre anche dei modelli da seguire, degli esempi da imitare, degli autorevoli “compagni di viaggio” (in “carne ed ossa”, non virtuali) per raggiungere al meglio gli obiettivi comuni. Ci auguriamo che in questo percorso la nostra Quarta ITT Grafica e Comunicazione sappia esprimere con tutto il proprio entusiasmo, talento e originalità, valide proposte grafiche».
Avete seguito gli studenti nelle fasi di progettazione. Giunti quasi al termine del progetto, quali considerazioni generali emergono? Giunti a questo punto del progetto è molto interessante vedere le diverse interpretazioni di ognuno. In particolare, è sempre stimolante anche per noi vedere come un tema così complicato e controverso venga letto in maniera differente non solo da una generazione che lo vive come centrale nella propria quotidianità, ma anche tra coetanei e compagni di banco. Quali sono le principali difficoltà che gli studenti hanno incontrato durante l’elaborazione del progetto? Quali le fasi in cui si sono trovati più a loro agio? Probabilmente la parte più complicata è stata cercare di tenere sempre a mente la centralità di Epson in quanto cliente. In generale, quando ci si approccia a un lavoro creativo si ha la percezione che la propria individualità debba in qualche modo permeare il progetto. Trovare il giusto mezzo tra esprimere un’opinione attraverso il proprio design e incontrare l’esigenza del cliente è stata sicuramente una sfida notevole per i ragazzi, non ancora abituati a queste dinamiche. Per quanto riguarda la parte di significato, invece, la maggioranza non ha avuto problemi nell’inquadrare l’argomento anche sotto punti di vista molto differenti. La volontà di esprimere un concetto, e non solo di realizzare un design gradevole, è stata una delle sorprese più stimolanti. Rispetto alla tematica sostenibilità, intorno alla quale ruota l’intero percorso della Palestra Creativa, qual è stato l’approccio dei ragazzi? Ci sono state interpretazioni anche molto diverse fra loro, sia nell’esecuzione sia nel concept. Alcuni hanno preferito focalizzarsi sulla soluzione, altri sul problema. È evidente come ognuno veda la situazione ambientale e ne senta più o meno l’urgenza a seconda della propria esperienza o sistema di valori. L’originalità è stata quindi nel far trasparire il proprio pensiero, e in qualche caso anche il proprio carattere, attraverso il design.
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TEXTILE TECNOLOGIA
La serigrafia è una delle tecniche di stampa più diffuse e al tempo stesso forse ancora poco conosciuta. Oggi gli operatori di settore si trovano spesso a fare i conti con un sistema di produzione che non è ancora profondamente entrato nella mentalità comune.
COME SI EVOLVE LA SERIGRAFIA TESSILE
di Angelo Barzaghi
La serigrafia o la conosci o rischi di pensarla come qualcosa che non merita l’attenzione e il riconoscimento che altre forme di personalizzazione ricevono in questo preciso momento storico: la stampa digitale, il ricamo, l’incisione laser. Lo sappiamo: la serigrafia ha origini antiche e il suo impiego nel settore tessile è cominciato per vie impreviste, quasi come se ce la fossimo trovata all’improvviso davanti. In realtà l’uso della serigrafia tessile è stato dettato dalle necessità di un mercato che ha preso un indirizzo diverso. Forse non in tutto il mondo, ma in Italia direi che le cose sono andate proprio così. La serigrafia è nata da una esigenza specifica, dettata da un mercato che, all’improvviso, ha cambiato le sue esigenze e ha iniziato ad aver bisogno di risposte diverse da quelle che la stampa classica era in grado di fornire. Partiamo con ordine e cerchiamo di capire a cosa ci riferiamo quando parliamo di serigrafia tessile, tracciandone le origini. Non quelle storiche ovviamente, ma riferite all’era industriale. Chi arriva dal mercato dell’industria
tessile sa perfettamente che la serigrafia di per sé non ha molto a che fare con la stampa classica, anche se il processo di base è apparentemente lo stesso. Intorno agli anni Sessanta e Settanta, la serigrafia veniva impiegata su ogni genere di materiale ad eccezione dei tessuti. Le applicazioni più in voga erano quelle riferite al mondo dei materiali plastici, della carta, del metallo e del vetro. Le aziende serigrafe erano focalizzate soprattutto sulla produzione di adesivi in PVC e termosaldabili, insegne per negozi, striscioni pubblicitari, targhe metalliche, vetri e specchi, decorazioni di mobili e una infinità di altre applicazioni tutte comunque lontane dal mondo tessile. L’abbigliamento era ancora prevalentemente – per non dire esclusivamente – realizzato con metodi tradizionali: i tessuti venivano stampati con pigmenti a base acqua e sottoposti a tutta una serie di passaggi, prima e dopo la stampa: pretrattamento, lavaggio, stabilizzazione, finissaggio, tintura e altre procedure indispensabili per la realizzazione dei tessuti
che venivano poi utilizzati sia nella moda che nel settore dell’arredamento. La stampa veniva realizzata a tavolo, con telai con misure predefinite (2x2 m normalmente). Venivano utilizzati solo tessuti naturali di colore bianco, stampati con pigmenti a base acqua. Dopo la fase di stampa e la successiva asciugatura i colori venivano quindi fissati con processi di finissaggio e successivamente tinti e stabilizzati. I sistemi di personalizzazione dei tessuti erano ovviamente di diverso tipo, dalla stampa diretta a pigmento alla decolorazione a quella con mordente e così via. A quel punto le pezze venivano messe in produzione negli atelier o nelle industrie di confezionamento, nelle quali si provvedeva a realizzare i singoli capi partendo dal disegno: dopo la realizzazione del cartamodello si procedeva con la creazione dei capi. Si trattava di processi lunghi e tecnicamente impegnativi, i cui tempi di esecuzione potevano essere giustificati solo da quantitativi importanti. Le fibre sintetiche, poche a dire il vero, venivano invece spesso trattate
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TEXTILE TECNOLOGIA
Sotto, una giostra serigrafica; di fianco, alcuni esempi di applicazioni su tessuto ottenute con tecniche serigrafiche.
con il sistema della sublimazione, sistema in voga in alcune serigrafie già attrezzate con macchine di formato mediogrande (con telai fino a 2x2 m) e spesso in linea, che si occupavano di produrre linee di abbigliamento destinate al settore sportivo: la sublimazione aveva grossomodo la stessa finalità della stampa diretta, ma richiedeva un passaggio in più, dalla carta al trasferimento su pezza o su tagliato. Intorno alla metà degli anni Ottanta, il mercato della moda cambia e inizia ad assorbire le influenze d’oltreoceano. Fermo restando la necessità di garantire una qualità elevata, in quegli anni il Made in Italy spinge al massimo sull’acceleratore ottenendo riscontri dal mercato come mai prima, sia in termini qualitativi che economici. Si inizia a percepire l’esigenza di adeguarsi ai ritmi di quello che diventerà ben presto il mercato di riferimento nell’industria dell’abbigliamento mondiale: quello statunitense. Negli Stati Uniti, la cultura della stampa tessile europea o asiatica non ha mai attecchito. Di fatto, la principale esigenza di quel mercato è da sempre quella di produrre il più velocemente possibile per alimentare un’economia che, in
quel periodo, correva a velocità inimmaginabili per noi. Così pian piano la serigrafia inizia a muovere i primi, timidi passi nel mondo della produzione di larga scala. In realtà le piccole tirature si facevano anche prima della rivoluzione imposta dal fast fashion, ma le produzioni vere e proprie erano e rimanevano a carico della stampa tessile tradizionale. Come in ogni periodo di transizione che si rispetti, il passaggio dalla stampa a tavolo a quella serigrafica non è stato semplice. Ci sono state vittime che hanno pagato lo scotto del cambiamento repentino a cui abbiamo assistito. Le difficoltà sono state necessarie e hanno generato quella spinta propulsiva che ha fatto sì che la serigrafia tessile e quella grafica iniziassero il loro percorso di crescita, fatto di ricerca sui materiali (a partire dagli inchiostri) e su tutte le componenti che contribuiscono a ottenere un telaio serigrafico. Oggi, la serigrafia si è finalmente aggiudicata il posto d’onore che le spetta. Nonostante i continui attacchi subiti dall’esterno e la concorrenza di metodi di decorazione alternativi, credo di poter dire che resterà a lungo la regina delle tecniche di stampa, in particolare dei tessuti.
Il telaio serigrafico: la serigrafia in fondo è tutta qui Se la matrice è di qualità, anche il risultato finale lo sarà, di conseguenza. La stampa tessile era quasi esclusivamente legata al mondo della stampa a pigmento che prevedeva l’utilizzo di telai di dimensioni importanti, con filati quasi sempre a trama larga (20-40 fili/cm) e tensioni del tessuto piuttosto basse, ottimizzate con l’applicazione di vernici che servivano a dare lunga vita alla matrice e anche una certa stabilità, oltre che un’alta resistenza a qualsiasi tipo di prodotto in uso all’epoca. La serigrafia ha dovuto iniziare a fare i conti con il filo del tessuto serigrafico, da sempre realizzato con materiali che fossero compatibili con i prodotti di stampa in uso all’epoca: pigmenti, corrosivi, decoloranti etc. La composizione degli inchiostri era controllata e uniformata, sia per i prodotti in pasta che per i coloranti più liquidi e con una bassissima viscosità. Gli addetti ai lavori sanno che la qualità dei risultati in serigrafia dipende proprio dal tipo di filato che si utilizza per la realizzazione del telaio serigrafico e da come questo viene lavorato. Far passare un prodotto liquido, gelatinoso o in pasta o ancora composto da particelle abrasive non è cosa semplice e chi produce filati per la serigrafia lo sa bene. I tessuti per i telai – in passato in nylon oggi ormai quasi esclusivamente in poliestere ad altissime prestazioni – sono il veicolo che determina la buona riuscita di un lavoro di stampa. Il cuore della serigrafia è davvero tutto qui: un buon lavoro grafico può diventare un ottimo stampato solo ed esclusivamente se la matrice è ben fatta. Tensione, pulizia del tessuto, spessore della matrice e tempi di esposizione accurati e realizzati in condizioni ottimali diventano allora parametri imprescindibili a cui ogni buon serigrafo deve prestare attenzione, che sia alle prime armi o a livelli industriali evoluti. Ogni singolo passaggio effettuato in fase di prestampa sarà il presupposto sulla base del quale ogni inchiostro di nuova generazione potrà essere stampato e restituire risultati di qualità, brillantezza e definizione che nel passato sembrava impossibile pretendere.
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TEXTILE SPORTSWEAR
A FESPA 2020 debutta Sportswear Pro, nuovissima fiera dedicata alla produzione di abbigliamento sportivo. Un segnale per l’intera community di professionisti della stampa, che conferma quanto le prospettive di crescita in questo segmento siano positive. Ne parliamo con Kornit Digital e HP, due degli sponsor della manifestazione
ABBIGLIAMENTO SPORTIVO, NUOVE OPPORTUNITÀ PER
di Caterina Pucci
È ufficialmente iniziato il countdown per l’apertura di FESPA e in particolare per una delle principali novità dell’edizione 2020: Sportswear Pro, l’evento dedicato all’abbigliamento sportivo. Già in occasione del FESPA Fest - di cui vi abbiamo parlato nel numero precedente - Michael Ryan, Event Manager di Sportswear Pro, aveva spiegato come la decisione di introdurre questo nuovo format nasca dal desiderio di mostrare ai visitatori le opportunità che le tecnologie di stampa e finishing digitali aprono nell’ambito dell’abbigliamento sportivo. Sportswear Pro si rifà al modello introdotto da Print Make Wear a FESPA 2018: al suo interno sarà possibile osservare da vicino come funziona il ciclo produttivo dell’abbigliamento sportivo, dalla progettazione alla realizzazione del prodotto finito. La manifestazione, organizzata in partnership con AFYDAD (Associazione spagnola di produttori e distributori di capi e accessori sportivi) sarà divisa in tre aree tematiche. La prima sarà dedicata alla progettazione CAD/CAM e agli strumenti di scansione del corpo in 3D; la seconda si concentrerà sugli strumenti di produzione, inclusi i macchinari destinati alle fasi di accoppiatura e rifinitura. Infine, ci sarà una sezione dedicata alla decorazione che ospiterà tecnologie di stampa, incisione, ricamo, taglio laser, oltre che sviluppo di elettronica stampata, tessuti e accessori ingegnerizzati in un’ottica smart. Kornit Digital, Roland DG e Gold Sponsor Mimaki e HP sono alcune delle aziende che contribuiranno a ricreare il processo di produzione end-to-end all’interno di Sportswear Pro. Abbiamo chiesto a Kornit e HP di svelarci qualcosa.
Kornit Digital, processo di stampa sostenibile per gestire piccole tirature senza sforzo Secondo Federico Zucchetti, regional sales manager per l’Italia di Kornit Digital, il mercato dello sportswear sta attraversando una fase di crescita costante che, secondo le previsioni, arriverà a toccare un valore di 2,5 miliardi nel 2025. ‹‹Il singolo segmento delle t-shirt personalizzate attualmente copre il 16% del mercato totale – spiega Zucchetti - In questo frangente, rispetto alle tecniche di heat transfert o stampa a sublimazione serigrafica, la tecnologia Kornit Digital consente di ridurre i costi di produzione senza compromettere la produttività››. In un’epoca in cui l’abbigliamento sportivo ha acquisito lo status di “bene di lusso”, la flessibilità garantita dalle soluzioni di stampa da digitale permette di creare edizioni limitate e capsule collection personalizzate in maniera semplice e a costi contenuti rispetto al passato. ‹‹In questa logica a FESPA 2019 ha presentato Avalanche Poly Pro, una tecnologia per il direct to garment destinata al settore dello sportswear – prosegue Zucchetti – Una soluzione che si è aggiudicata il premio come miglior Avalanche Poly Pro di Kornit Digital.
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LA COMMUNITY DELLA STAMPA DIGITALE soluzione di stampa diretta su capo agli EDP Awards 2019 e che ha ricevuto l’approvazione di grandi brand come Adidas e Nike››. Il sistema single pass consente di gestire agevolmente le basse tirature di stampa su capi in poliestere, senza che sia necessario impostare un quantitativo minimo di ordine. Un’altra prerogativa del sistema è la capacità di stampare anche un singolo capo, senza necessità di preparare il tessuto e di creare apposite matrici di stampa.
HP immette il proprio DNA anche nelle soluzioni per la stampa su indumenti sportivi Anche secondo Roberto Giorgio, Regional Business Manager di HP Italia, i dati danno il mercato dell’abbigliamento sportivo in crescita. Proprio per questo, già qualche mese fa, l’azienda ha presentato la gamma di soluzioni HP Stitch nate per andare a rispondere alle esigenze di personalizzazione estrema dettate da questo segmento. «La gamma di soluzioni HP Stitch nasce per intercettare professionisti che vogliono aprirsi a un mercato nuovo ma potenzialmente ricco di opportunità come quello dello sportswear: le macchine sono progettate per garantire la massima semplicità d’uso anche a chi non ha dimestichezza con la stampa su poliestere» spiega Giorgio. Tratto caratterizzante di queste nuove soluzioni è la combinazione tra tecnologia di stampa HP Thermal Inkjet e inchiostri sublimatici HP DyeSub. Questi ultimi sono studiati per garantire elevata stabilità cromatica nel tempo, un fattore che li rende indicati alla produzione di abbigliamento sportivo.
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«Poniamo un esempio concreto: una squadra di calcio che deve sostituire rapidamente alcune divise danneggiate – prosegue Giorgio – Lo stampatore chiamato a risolvere il problema deve poter riprodurre in maniera fedele i colori della squadra. Grazie alla possibilità di salvare set-up e configurazioni colore, la gamma di soluzioni Stitch garantisce una riproduzione fedele delle cromie». Per quanto riguarda la rinnovata tendenza alla personalizzazione estrema di ogni singolo capo sportivo, per HP una delle prerogative per il futuro sarà quella di estendere le possibilità offerte dalla stampa digitale alla più vasta gamma di materiali (come ad esempio l’ecopelle), realizzando applicazioni speciali che strizzano l’occhio al mondo della moda. Un dato da tenere in conto se si pensa che a trainare le vendite – almeno nel mercato italiano – sono proprio i prodotti che incarnano il connubio tra moda e streetwear come le sneakers, felpe col cappuccio (le cosiddette hoodies) e leggins ripensati in chiave urbana.
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Heimtextil delinea il futuro green e inclusivo del tessile per l’interior decoration Il 2020 si è aperto con la cinquantesima edizione di Heimtextil, la principale fiera mondiale del tessile per l’interior decoration e il contract che si è svolta a Francoforte dal 7 al 10 gennaio. Tra sostenibilità della filiera, trend di design, neomateriali e tecnologie di stampa e finishing, ecco gli elementi di spicco di questa nuova stagione dell’arredamento internazionale. Qualità, più che quantità. È il mantra di Messe Frankfurt in relazione alla cinquantesima edizione di Heimtextil, che ha registrato, a fronte di 2.952 espositori provenienti da ogni parte del mondo, di cui 178 italiani, circa 63.000 visitatori in quattro giorni di salone. Ingressi in calo rispetto agli anni precedenti, ossia 67.200 nel 2019 e 68.500 nel 2018, ma nessuna sorpresa: un po’ perché la data di inizio è caduta a ridosso delle festività natalizie, un po’ perché «l’industria sta affrontando enormi sfide – spiega il CEO di Messe Frankfurt Detlef Braun – particolarmente sentite da molti dei nostri espositori. Il calo di visitatori – prosegue Braun – è imputabile al consolidamento di negozi specializzati nel settore, e a una vendita al dettaglio che si sta fortemente orientando sull’e-commerce». Una tendenza già emersa l’anno scorso e che dunque non coglie impreparati, divenendo stimolo per ripensare i modelli di business correnti. Una buona fetta dell’industry mondiale presente in qualità di espositore – il 34% – ha tuttavia dichiarato di avvertire una situazione di crisi
economica e di freno del settore. L’anno scorso soltanto il 18% degli espositori aveva manifestato questa percezione. A tenere alto il morale della fiera ci ha pensato la qualità percepita: ben il 95% dei visitatori che hanno risposto alla survey direttamente in fiera si è detto soddisfatto, a fronte del 93% del 2019. Pochi (si fa per dire, viste le cifre di cui si parla) ma buoni, insomma. È proprio su un’offerta di contenuti di qualità, in grado di orientare l’industria tessile negli anni a venire, che ha puntato tutto Heimtextil. L’edizione 2020 ha proposto oltre 150 tra conferenze e panel di discussione, 30 tour guidati nelle diverse aree della fiera e la creazione di numerose occasioni d’incontro tra i rappresentanti di tutta la filiera produttiva con i designer, gli architetti e i buyer, confermandosi come polo di idee e innovazione. La prossima edizione di Heimtextil è programmata dal 12 al 15 gennaio 2021, sempre a Francoforte; noi, nel frattempo, vi raccontiamo gli “highlights” di quella appena trascorsa.
di Michela Pibiri
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foto: messe Frankfurt Gmbh/Jens Liebchen
Heimtextil Green: tutte le strade portano alla sostenibilità Saldamente in cima all’agenda il tema della sostenibilità, intesa come attitudine alla base di qualunque processo. Quattro gli asset green di Heimtextil in questa direzione: La Green directory, ossia l’elenco delle aziende (259, per l’esattezza) che hanno presentato prodotti realizzati secondo almeno uno di questi tre principi: materiali eco-friendly (riciclati, biologici certificati, da fonti rinnovabili e con basso impatto ambientale lungo tutto il loro ciclo di vita) processi
I quality mark presenti a Heimtextil 2020 The Blue Angel/Der Blaue Engel Cotton made in Africa (CmiA) Downpass 2017 Grüner Knopf (Green Button) OEKO-TEX ® Certification Systems (STeP by OEKO-TEX ® e Made in Green by OEKO-TEX ®) Ulteriori certificazioni inserite nella green directory Amfori BSCI The Bluesign® Cradle to Cradle® EU Ecolabel Fairtrade® FSC® Goodweave® GOTS - Global Organic Textile Standard GRS ISO 140001 OCS PEFC RCS RDS Rugmaek® India RWS SA8000®
eco-friendly (tintura, lavaggio, finishing, sistemi di gestione certificati come eco-sostenibili), e infine standard di responsabilità sociale e trasparenza certificati. Il Green village: nel padiglione 12 è stato allestito un hub della sostenibilità che ha riunito, sotto il motto “Sustainability.Mindset. Responsibility”, gli stand divulgativi degli enti certificatori del settore tessile. Di grande rilevanza la presenza di una rappresentanza delle Nazioni Unite, che ha incentrato il dibattito sui 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (www.globalgoals. org) per invitare tutti gli attori della filiera a partecipare a un dialogo diventato imprescindibile, che si tratti di start-up o di aziende tradizionali e consolidate. «I riscontri ottenuti nel nostro stand e dopo le conferenze sono stati straordinari», ha affermato Lucie Brigham, capo dell’UNOPS United Nations Office for Project Services. Rimarcando, poi, l’importanza di aver raggiunto un pubblico ampio e professionale per aumentare la consapevolezza e il supporto rispetto agli obiettivi condivisi. Altre proposte nell’ambito della sostenibilità sono stati i Green tour per i visitatori interessati a seguire un percorso di visite guidate tra le aziende appartenenti alla green directory che hanno potuto così presentare le loro innovazioni, e un programma di Green Lectures sulla sostenibilità, che si è svolto nell’area ‘Sleep! The future forum’ allestita nel padiglione 11.
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Uno sguardo ai materiali del futuro
Alcuni materiali della Future Material Library: 1 e 4: Tintura batterica di Faber Futures; 2: Palmleather, pelle vegana ricavata dalle foglie di palma; 3: Barktex®, tessuto ricavato dalla corteccia di fico mutuba;
Sempre in tema di sostenibilità, un discorso a parte lo merita la Future Material Library allestita nel padiglione 3, un vero e proprio invito a ripensare alla nostra relazione coi materiali e il valore che attribuiamo loro. Divisi in quattro categorie, i numerosi materiali sviluppati da startup e studi di design di tutto il mondo, Italia compresa, sono stati presentati nei diversi stadi del loro processo, dalla materia prima di origine all’applicazione del prodotto finito. La prima categoria, ‘Remade’, ha raccolto i materiali che nascono dagli scarti domestici e industriali, come la plastica monouso, gli sfridi di pelle e gli scarti di lavorazione dell’industria tessile. Tra le realtà
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selezionate, l’italiana Paper Factor, una versione moderna della cartapesta, ottenuta da polpa di cellulosa post consumer che viene lavorata a mano, tinta con pigmenti naturali, agglomerata con colle a base d’acqua e pressata in moduli, da utilizzare come rivestimento murale oppure da modellare per ottenere oggetti tridimensionali. Abbiamo poi trovato i ‘Sottoprodotti biologici’, ossia gli scarti dell’industria agroalimentare
e i rifiuti umani; anche qui era presente l’Italia con Orange Fiber, azienda siciliana che, grazie alla collaborazione con i produttori locali di succo d’arancia, realizza tessuti di altissima qualità per il fashion partendo dalla lavorazione degli scarti delle arance dopo la spremitura. Orange Fiber ha sviluppato un processo innovativo per estrarre la cellulosa dal cosiddetto pastazzo, composto da residui di buccia, polpa e semi, ottenendo un polimero che può
5: Hemp panels, pannelli isolanti derivati dalla canapa; 6: Tŷ Syml, paralume realizzato in micelio; 7: Mogu, pannello fonoassorbente in micelio.
essere filato e tessuto, restituendo una stoffa fine ed eterea. Spazio anche ai ‘Materiali viventi’, quelli che, anziché venire fabbricati, crescono a partire dall’apparato vegetativo dei funghi, il micelio, e dalle colture batteriche per poi venire stabilizzati in laboratorio. Tra questi troviamo, sempre in territorio italiano, Mogu, azienda del varesotto che ha sviluppato pannelli insonorizzanti e pavimenti resilienti a partire dal micelio, mixato con resine o con
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fibre tessili recuperate per ottenere una consistenza soffice simile alla schiuma fonoassorbente. Tutto disponibile in diversi colori, forme e dimensioni, anallergico, durevole e completamente biodegradabile. Molto interessante anche la proposta di Faber Futures, studio londinese che, dall’incontro tra biotecnologie, design, artigianalità e ingegneria, ha realizzato una collezione di tessuti che impiega un batterio che vive nel suolo, lo Streptomyces coelicolor, che interagisce con fibre tessili proteiche per creare una finitura colorata senza l’uso di sostanze chimiche. Il processo può essere applicato alla stampa tessile sia su larga scala sia su pezzi unici personalizzati. Il processo utilizza molta meno acqua rispetto ai tradizionali metodi di tintura industriale e dimostra come sia possibile scalare nuovi metodi e tecnologie. Infine, le ‘Risorse naturali’, ossia colture resilienti, rinnovabili e naturalmente disponibili, come agave, juta, canapa, foglie di palma, ortiche e molte altre che, soprattutto nell’industria tessile possono sostituire le colture intensive sfruttate negli ultimi secoli. Tra questi, materiali come Palmleather (NL), alternativa economica e sostenibile alla plastica, alla gomma e alla pelle ottenuta dalle foglie di palma; Barktex® (Uganda/Germania), tessuto ricavato dalla corteccia dell’albero di fico mutuba e Hemp Panels, pannelli isolanti alternativi a PVC, cemento e bitume realizzati con canapa e zucchero dalla britannica Margent Farm.
Trend Space: l’arredamento di un mondo complesso e multisfaccettato Nel vivacissimo padiglione 3.0 si è riunito il mix stimolante di tendenze, design – con un nutrito parterre di studi creativi che hanno partecipato in qualità di espositori – e tecnologie, che ha reso l’area un passaggio obbligato per chiunque desiderasse una visione complessiva del futuro dell’industria tessile. Spazio esperienziale progettato dallo Stijlinstituut Amsterdam, il Trend Space ha dato corpo alle cinque tendenze del textile design globale per il 2020/21, attraverso installazioni ambientali realizzate con i tessuti presentati dagli espositori e performance artistiche di grande suggestione. È proprio qui che ha preso vita il concept di tutta la fiera: “Where I Belong”, che si è giocato sui temi dell’identità in relazione a un contesto globale in trasformazione. La tendenza del “Multilocal” ha portato alla luce un assunto fondamentale della contemporaneità: il design globale non è più guidato dall’Occidente. Viviamo in un mondo globalizzato in cui le identità culturali provenienti dall’Asia, dall’Africa e dal Medio Oriente influenzano, in un mix globale fatto di sincretismi, le direzioni di un design che abbraccia la diversità e si fa dunque inclusivo. Ne consegue una palette di colori vivi e caldi, ereditata dalle tradizioni artigianali locali, legata a pigmenti naturali, tecniche di tessitura tradizionali e pattern iconici. “Heritage Lux” è la tendenza che
incarna il bisogno di celebrare il passato attraverso una narrazione storica e mitologica, come presupposto dell’atto del viaggiare alla ricerca di emozioni ed esperienze che abbiano anche un pizzico di magia. Ed è proprio questa magia – una reazione al pragmatismo scientifico dei nostri tempi – che orienta la palette dei colori: rosso sangue, ruggine scuro, zaffiro sensuale e madreperla brillante. La terza tendenza presentata è “Maximum Glam”, quella che incarna un mondo a misura di instagrammabilità, sintesi dell’espressione di sé estrema. Non c’è spazio per il conformismo e per il minimalismo: tutto è esagerato, eccentrico e surreale. I tessuti sono pop, ironici, chiassosi. È il tempo delle palette decise, con colori saturi e fluorescenti, degli sberluccichii di lurex, paillettes e metallizzazioni, delle superfici fortemente tattili e nobilitate, dei pattern kitsch tra animalier, pellicce
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sintetiche e piume di struzzo. “Pure Spiritual” è la tendenza degli idealisti che cercano di ristabilire un equilibrio tra la dimensione tecnologica e quella analogica, che permette di connettersi con la natura e perseguire il proprio personale misticismo. Ne deriva una palette di colori essenziale, ispirata alla terra, e una gamma di texture che abbracciano la sensazione tattile delle materie grezze e le imperfezioni intese come ricchezza. L’ultima tendenza, “Active Urban”, si muove nella direzione delle soluzioni intelligenti che si basano sulla tecnologia per ottimizzare le risorse disponibili. Razionalismo e utilitarismo lavorano insieme per realizzare prodotti “guiltyfree”, sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale. La palette colore è ispirata al mondo dello sport: netta, decisa, con texture che vanno dalla tela grezza all’ultrasintetico e forti contrasti tra colori e materiali, frutto di riciclo e riuso.
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Una visita nella Textile Technologies area INQUADRA E ACCEDI ALLA REALTÀ AUMENTATA
Last but not least, ancora nel padiglione 3.0 abbiamo fatto visita alla Textile Technologies Area, dedicata agli inchiostri, alle tecnologie di stampa digitale e al finishing. Spazio alle macchine e alle applicazioni ma nessuna novità in anteprima, che le case madri tengono in serbo per FESPA Madrid e Drupa 2020. Come Fotoba, presente con la macchina per il taglio a freddo XLD170 WP implementata con un sistema di taglio a forbice, ma che ha riservato a FESPA il lancio sul mercato della nuova XLA 170 dotata di sistema di lettura di barcode per automatizzare la lettura e il posizionamento dei tagli verticali.
In alto, i nuovi inchiostri a pigmento di Itaca. Sopra, applicazioni con Epson Monnalisa Evo Tre 16. A sinistra, la MS JP4 Evo e lo stand HP nella Textile Technologies Area.
Sempre in ambito finishing, presenti anche Zimmer e Monti Antonio con stand informativi. In ambito stampa, spazio alle applicazioni realizzate con Stitch nello stand HP, che ha fornito in diretta campionature su microfibra e accoppiati microfibra/ cotone. MS ha portato la JP4 Evo per la stampa a 8 colori sia su carta che su tessuto. MTEX ha esposto la macchina Falcon per l’home textile, compatibile con inchiostri a pigmento organici e water-based su supporti in cotone e policotone di grande formato, che garantisce un processo 100% sostenibile. Per quanto concerne gli inchiostri, Itaca ha annunciato il lancio sul mercato internazionale di nuovi inchiostri a pigmento per la stampa digitale,
già immessi sul mercato spagnolo; presente anche JKGroup con le soluzioni della gamma Kiian Digital, tra cui gli inchiostri a pigmento per stampa diretta DIGISTAR K-CHOICE, i dispersi DIGISTAR BRAVO e i nuovi inchiostri reattivi DIGISTAR BELLAGIO R, RCS e RB. Sublitex, costola del Gruppo Miroglio, ha portato nell’area tecnologica un’ampia gamma di applicazioni realizzate in digitale con la single pass MS LaRio oltre alle soluzioni di nobilitazione con lamine metallizzate per l’home decor. Pur non avendo uno stand proprio, Epson ha partecipato alla fiera in partnership con Creazioni Digitali, ospite dello stand di Tendaggi Paradiso nel
padiglione 4.0. L’attenzione è stata puntata sulle applicazioni realizzate con Monnalisa Evo Tre 16, a sottolineare il percorso green intrapreso dall’azienda tramite una tecnologia di stampa a pigmento che non prevede i classici trattamenti di vaporizzazione e lavaggio del tessuto. Infine Xeikon, in partnership con Felix Schoeller Group, produttore di carte speciali, ha organizzato un press lunch per analizzare le opportunità di mercato e le applicazioni possibili nell’ambito del digital wall coverage edesplorare le prestazioni delle sue soluzioni per la stampa di wallpaper: Wall Decor Suite e Xeikon CX500.
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San Patrignano Design Lab: una storia di design, innovazione tecnologica e responsabilità sociale Il laboratorio, che forma ragazzi impegnati nel percorso di recupero da dipendenze, ha recentemente acquistato da MCA Digital una stampante HP Latex 365 per la produzione di carta da parati
L’unicità del lavoro artigianale che incontra l’innovazione tecnologica. È quello che accade all’interno del San Patrignano Design Lab che ha acquistato da MCA Digital una stampante HP Latex 365, installata all’interno del reparto dedicato alle decorazioni artistiche. Il San Patrignano Design Lab nasce più di trent’anni fa dalla forte convinzione che riscoprire mestieri antichi e imparare una professione pratica potesse essere utile per educare i ragazzi ospiti della comunità, che dal 1978 è impegnata nella lotta contro le dipendenze. Quello dedicato alle decorazioni artistiche è stato uno dei primi laboratori nati all’interno della comunità, che oggi ospita anche reparti di tessitura, pelletteria e falegnameria. Il valore squisitamente artigianale delle produzioni ha permesso al laboratorio di attirare l’attenzione di interior designer e stilisti e ha visto i giovani professionisti diventare protagonisti di kermesse prestigiose come il Salone del Mobile di Milano. Oggi il San Patrignano Design Lab collabora alla realizzazione di allestimenti (showroom aziendali, atelier di moda, boutique, flagship store, arredo contract navale), senza mai perdere di vista l’impegno sociale e l’architettura sostenibile che da sempre lo contraddistinguono. La vendita di carte da parati e altri prodotti serve a sostenere economicamente la comunità; inoltre, all’interno dei laboratori, si acquisiscono competenze professionali altamente specialistiche che possono fungere da stimolo al reinserimento nella società. ‹‹La collaborazione con MCA Digital è iniziata a fine 2019, anche se ci conosciamo da qualche anno – racconta Gianluca Ceregioli, Responsabile Sviluppo Prodotto di San Patrignano Design Lab –. Quando abbiamo manifestato interesse verso la stampa Latex, l’azienda si è dimostrata immediatamente disponibile, tenendo in considerazione le nostre risorse economiche limitate e fornendoci consigli tecnici per cogliere tutte le opportunità offerte da questa tecnologia››. Dopo un periodo di test e impostazione dei lavori, l’installazione è avvenuta a dicembre 2019. ‹‹Quel che abbiamo apprezzato maggiormente è il fatto che HP Latex non toglie nulla all’approccio artigianale che ci ha resi famosi e apprezzati, ma ci aiuta a esaltarlo amplificando la velocità di prototipazione e preparazione delle fasi preliminari della produzione che si svolge rigorosamente a mano – prosegue Ceregioli –. Uno dei nostri obiettivi è quello di continuare a tramandare l’attenzione alla qualità e la sensibilità al bello tipica del lavoro fatto a mano, cogliendo le opportunità che le tecnologie ci mettono a disposizione e soprattutto creando un percorso formativo che consenta ai ragazzi di acquisire competenze spendibili al momento di re-inserirsi lavorativamente nella società››.
La stampante Hp Latex 365 installata a dicembre all’interno del San Patrignano Design Lab.
di Caterina Pucci
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PROFILI
COMUNICAZIONE D’IMPRESA
Intervista a Cristina del Guasta, titolare di MCA Digital
A sinistra e in alto alcuni campioni di carte da parati realizzate con la tecnologia di stampa Hp Latex 365 all’interno del San Patrignano Design Lab.
Quando è nata la collaborazione con San Patrignano Design Lab? La collaborazione con la Comunità di San Patrignano è di lunga data e, da tre anni, seguiamo anche le attività del laboratorio decorativo. Siamo stati coinvolti in alcuni progetti per la ricerca di prodotti da stampa che esaltassero la creatività delle soluzioni per vestire le superfici. A fine 2019 è emersa la necessità di fornire stampe ecologiche, con inchiostri durevoli e che assicurassero un’eccellente resa cromatica e la scelta si è indirizzata verso la tecnologia HP Latex. Il progetto educativo che è alla base del laboratorio è stato condiviso con HP e AMC Color di Marco Cisani, distributore del rip software di produzione di stampa e gestione dei colori di Onyx, e ne è nata una sinergia che ha portato all’installazione di un sistema di stampa HP Latex 365. Oltre alla tecnologia di stampa, avete offerto un supporto di carattere tecnico e applicativo per spiegare come utilizzare al meglio la tecnologia Hp Latex? MCA Digital ha mostrato da sempre una particolare attenzione verso la promozione di un business basato su prodotti e sistemi di produzione con un impatto sostenibile e duraturo. Sono allo studio per l’anno 2020 delle collaborazioni e attività di co-marketing che possano portare visibilità e nuovi contatti. Una delle chiavi del nostro successo è la stretta collaborazione con i clienti e la comprensione delle loro esigenze. È quindi fondamentale assicurare qualità, sicurezza e affidabilità dei prodotti che vendiamo, fornendo al contempo una formazione adeguata per sfruttare al meglio le potenzialità della tecnologia e realizzare applicazioni a maggiore valore. Riteniamo che da un lato sia importante investire nella tecnologia più adeguata, dall’altro sia ugualmente essenziale investire in creatività, progettazione, cultura e formazione all’innovazione. Un credo che mettiamo in pratica e ci impegniamo a trasmettere ai nostri clienti.
MCA Digital ha sempre ribadito di avere a cuore l’impatto etico e sociale delle tecnologie che vende e dei progetti che sostiene. Quanto è difficile perseguire questo obiettivo al momento? Avete già attivato collaborazioni simili a quella con il San Patrignano Design Lab? La partnership strategica con HP e con gli altri fornitori con cui collaboriamo ci permette di lavorare in modo particolarmente efficace, condividendo la responsabilità per il successo dei prodotti e ottenendo anche benefici in termini di performance finanziarie. Il percorso verso un modello economico e sociale realmente sostenibile è certamente complesso. Richiede la definizione di criteri di riferimento, capaci di costituire una base di lavoro sulla quale ideare percorsi e sperimentare possibili pratiche che non solo innovino i servizi e il sistema economico, ma rendano possibile la creazione di piattaforme di reciprocità attraverso le quali imprese e attori sociali possano instaurare forme di collaborazione sempre più evolute. Il progetto con San Patrignano Design è il primo che abbiamo realizzato, ma i cambiamenti tecnologici che porterà la quarta rivoluzione avranno un impatto anche sullo sviluppo dell’economia sociale e ci inducono a pensare a nuove forme di accompagnamento per le imprese sociali.
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Il produttore di inchiostri ci ha aperto le porte del suo quartier generale per raccontare la sua storia dagli esordi all’affermazione globale e anticipare, insieme al partner Magenta Vision, alcune novità sul futuro
UNA GIORNATA ALLA SCOPERTA DEGLI STABILIMENTI CHESPA
In un mercato della comunicazione visiva che si evolve a vista d’occhio, il perfezionamento delle chimiche d’inchiostro è un fattore che stampatori e brand owner non possono permettersi di trascurare. La compatibilità con le più diffuse tecnologie inkjet in circolazione rende i nuovi inchiostri per la stampa digitale tra i protagonisti della stampa di grande formato. Alla luce di ciò abbiamo accolto ben volentieri l’invito dell’azienda polacca Chespa, che lo scorso gennaio ha aperto le porte del suo quartier generale a Chorula (Polonia) per celebrare i traguardi raggiunti e condividere con giornalisti e clienti alcune anticipazioni sul futuro. In quasi trent’anni di attività l’azienda è riuscita a conquistarsi la fiducia di grandi partner internazionali, fino a diventare un gruppo consolidato, che conta diverse filiali in tutto il mondo. Il portfolio Chespa include un’ampia gamma di chimiche sia a solvente che a base acqua, progettati per essere compatibili con processi di stampa flexo, a rotocalco e di Caterina Pucci digitale e per stampare su numerosi
supporti: carte patinate e non, cartone, etichette, alluminio, PE, PET, PVC, PP, etc.
La partnership con Magenta Vision Per ampliare ulteriormente l’offerta e implementare la sua presenza sul mercato internazionale, nel 2016 l’azienda ha avviato una proficua collaborazione con un partner d’eccellenza, Magenta Vision. Quest’ultima, nata nel 2007 a Wavre (Belgio), si è specializzata nella produzione di inchiostri per la stampa di grande formato. Oltre a ciò, Magenta Vision offre consumabili, parti di ricambio e altri servizi a diversi costruttori ed è rivenditore ufficiale di tecnologie Polaroid, Caldera e Teckwin. Nel 2017 ha aperto il suo primo impianto produttivo in Polonia e ha siglato un accordo con l’azienda cinese Teckwin, per la distribuzione delle soluzioni Teckwin Shark 3200 e Teckwin Shark 5000. Nel 2018 ha trasferito tutte le attività in un nuovo centro produttivo da 1.600 mq a Piaseczno. Nel corso dell’evento, le due aziende hanno delineato le strategie di sviluppo per il prossimo futuro e
anticipato la presenza congiunta a drupa 2020. Secondo Charles Poot Baudier, CEO di Magenta Vision, la sinergia tra le due aziende consente di offrire ai clienti un’ampia scelta, in grado di soddisfare qualsiasi genere di richiesta e, in un certo senso, anticipare alcuni dei trend del momento.
L’innovazione passa per la ricerca e sviluppo Fiore all’occhiello del quartier generale di Chespa sono i laboratori di R&D. La fiducia che l’azienda si è conquistata nel corso degli anni è soprattutto il frutto dell’impegno profuso per cercare di progettare partendo dalle istanze degli utenti. All’interno
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INDUSTRIAL INCHIOSTRI
Sopra, un momento della conferenza stampa al quartier generale di CHESPA. Sotto, Marek Siekiera (a sinistra) e Charles Poot Baudier, rispettivamente CEO di CHESPA e Magenta Vision. Nel 2016 le due aziende hanno stretto una partnership per ampliare la gamma di inchiostri per la stampa digitale e rafforzare la propria presenza globale.
accelerato e la compatibilità con i principali standard imposti dal mercato. Adiacente ai laboratori si trova inoltre una sala demo dove è possibile effettuare prove di stampa e realizzare micro-produzioni. L’accuratezza con cui viene gestita ogni fase della lavorazione ha consentito all’azienda di ottenere numerosi riconoscimenti. Tra i più recenti, il premio Print Awards 2016 all’interno del concorso internazionale EFIA e il premio Excellence in Flexography Award 2015 nel concorso FTA.
Il confronto con i clienti è essenziale: Chespa Repro Studio
dei laboratori, il team di ingegneri e periti specializzati si occupa di perfezionare le chimiche esistenti e svilupparne di nuove. Alcuni laboratori sono dedicati alla ricerca di nuove chimiche e materiali; in altri, si verifica il comportamento degli inchiostri nelle più svariate circostanze per testare la loro resistenza agli agenti esterni, la reazione all’invecchiamento
Molto spesso i clienti arrivano con le idee ben chiare sul tipo di inchiostro di cui hanno bisogno. L’offerta prodotti congiunta di Chespa e Magenta Vision è talmente ampia che individuare la soluzione più consona alle esigenze di ciascuno richiede pochissimo tempo. Quando il cliente è un brand owner, però, si rende necessario l’intervento del team di ricerca e sviluppo, che può effettuare personalizzazioni ad hoc a partire dalle soluzioni
esistenti o sviluppare una soluzione ex novo. Il Chespa Repro Studio nasce proprio per soddisfare le esigenze di questo tipo di utenza, che spesso ha bisogno di essere accompagnata passo passo nella scelta delle formulazioni, soprattutto per quanto riguarda l’industria alimentare, che impone requisiti molto stringenti di food compliance. Per Chespa si tratta di una sfida affascinante, perché sono proprio i progetti “complessi” ad arricchire il bagaglio di esperienza già vastissimo che il team dell’azienda possiede. Per favorire il confronto con i clienti, è stata inoltre attivata una Academy interna che organizza periodicamente training e conferenze (Printing Simposium) per permettere ai clienti di restare aggiornati sulle novità per quel che riguarda aderenza alle legislazioni vigenti, brand protection, sicurezza alimentare. Durante il tour dell’azienda Marek Siekiera, CEO di CHESPA, ha sottolineato come la sperimentazione si stia allargando ai segmenti più innovativi del mercato, come quello degli inchiostri conduttivi, adoperati nella realizzazione di applicazioni di elettronica stampata, ad oggi impiegata nella realizzazione del packaging funzionale o intelligente (smart packaging).
Appuntamenti futuri Per Chespa e Magenta Vision si preannuncia un anno carico di eventi. A conclusione della conferenza, il management delle due aziende ha illustrato alcune delle kermesse internazionali in cui le due aziende saranno coinvolte. A febbraio Magenta ha partecipato ai Rema Days a Varsavia. A fine marzo sarà presente anche a Fespa 2020 a Madrid con uno stand che ospiterà tecnologie di stampa Teckwin. E per concludere l’appuntamento a drupa a Dusseldorf, dal 16 al 26 giugno, che vedrà la presenza congiunta delle due aziende su un unico stand.
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INCHIESTA
Viaggio alla scoperta delle tecnologie di taglio laser HIGHCON
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DaViD maRinoni amministratore MGraf S.r.l.
opo aver assimilato la tecnologia digitale nel settore della stampa, il mercato sta scoprendo che anche nell’ambito della fustellatura grazie al laser è possibile gestire brevi tirature in modo più veloce ed economico, con l'indubbio vantaggio di personalizzare il prodotto col dato variabile. Highcon ha aggiunto il processo di cordonatura realizzando macchine che non sono più a foglio singolo come i plotter, ma sistemi di produzione in continuo. In generale, c’è questa propensione che a volte può essere in contrasto con il cambiamento. La tecnologia Highcon non intende però sostituire le macchine analogiche, ma rendere più profittevole la gestione di piccole e medie tirature, con la possibilità di un alto grado di nobilitazione. Per quanto riguarda le fustellatrici digitali Highcon l'unico vincolo tecnologico al momento è legato al formato 76x106. Virtualmente non vi sono lavori che queste macchine non possano fare rispetto a quelle analogiche. D’altro canto, ci sono lavorazioni che sicuramente solo il laser è in grado di fare. Faccio un’ulteriore precisazione: per tirature che superano i 10.000 fogli, il
TROTEC processo analogico può risultare ancora conveniente rispetto a quello digitale. Al contempo, la tendenza alla scarsa ripetitività dei lavori rende il break-even più alto a favore delle tecnologie Highcon come il modello Beam, per esempio, permette di fustellare fino a 5.000 fogli all’ora. Sotto il profilo applicativo, oggi le tecnologie di taglio e fustellatura permettono di lavorare quasi ogni tipo di materiale. Il mondo degli astucci pieghevoli è il primo settore applicativo e la maggior parte della oltre settanta tecnologie Highcon vendute nel mondo – comprese le quattro installate in Italia – sono impiegate in questo ambito. Ma non dimentichiamo il mondo degli espositori e delle etichette autoadesive fustellate con la tecnica del mezzo taglio. Infine, Highcon ha lanciato ultimamente macchine progettate per lavorare il cartone ondulato. Attualmente stiamo testando anche i materiali in carta e cartone rigido utilizzati per le scatole rivestite. In questo caso il principale vantaggio derivante dall’utilizzo di tecnologie di taglio laser è legato al fatto di non avere costi di fustella e di ridurre il tempo di avviamento, che si aggira intorno ai cinque minuti. In ultimo, la tecnologia Highcon permette attualmente anche di produrre velocemente oggetti in 3D e con un materiale nettamente più economico.
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albeRto moRetti managing director Trotec Laser Italia
Highcon Euclid 5, sopra, e Highcon Beam 2.
on l’avvento delle tecnologie digitali le operazioni di taglio e fustellatura hanno subito un’evoluzione molto rapida. Questo cambio di paradigma è stato recepito positivamente. Nel panorama dell’Industria 4.0, Trotec offre sistemi e soluzioni basati sulla tecnologia laser in grado di ridurre le complessità di diverse lavorazioni meccaniche, ridurre drasticamente i tempi di attrezzaggio delle macchine tradizionali, oltre che cancellare i costi relativi alla sostituzione periodica degli utensili meccanici, che sono soggetti, per forza di cose, a deperimento. La tecnologia laser è una luce coerente emessa a una determinata lunghezza d’onda in funzione del materiale da trattare. Essa è concepita per garantire un risultato costante dal punto di vista qualitativo e un’assoluta ripetibilità di processo, che si tratti di taglio, incisione o marcatura. In altre parole, l’introduzione della tecnologia laser nei processi industriali equivale a una grande rivoluzione. Il laser nel mondo delle fustelle è divenuto nel tempo una valida alternativa alle tecnologie tradizionali. In alcuni casi è addirittura imprescindibile. La stragrande maggioranza dei clienti e prospect sono alla ricerca costante di tecnologie alternative a quelle tradizionali. Ciò è dovuto, in primis, alla necessità di diminuire i costi senza compromettere la produttività attraverso strumenti che garantiscano affidabilità, flessibilità e
Il modello SP 3000 di Trotec.
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Il taglio laser rappresenta un’alternativa concreta alle tradizionali taglierine e alla fustellatura. A contraddistinguerlo sono l’estrema precisione e la flessibilità, che consente di realizzare tagli di ogni misura, anche estremamente sottili. Si rivela indispensabile quando si tratta di refilare geometrie complesse o lavorare materiali particolari. In più, è ideale per far fronte a piccole tirature, anche perché i tempi di avviamento sono brevi e gli scarti ridotti al minimo. Ma chi, se non le aziende che producono e distribuiscono queste tecnologie, può raccontarcele nel dettaglio?
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una ridotta obsolescenza tecnologica. Le fustelle, che siano rotative o in piano, per poter essere create necessitano di diversi processi produttivi: l’incisione di una tavola in legno che funge da supporto per la fustella stessa. Il taglio e la piegatura della lama in acciaio che deve poi essere inserita all’interno delle cave incise sulla base lignea. Il fissaggio meccanico della lama sul supporto della fustella. Il processo produttivo richiede massima precisione, soprattutto nel fissaggio della lama sulla base. Per ogni singola modifica geometrica, occorre produrre una nuova fustella. Per di più il mercato si sta spostando sulla produzione di piccoli lotti, sempre dissimili. Tutto questo fa della fustella tradizionale uno strumento poco vantaggioso sia in termini di produttività che in termini (principalmente) di costi di esercizio. Il laser non ha limiti geometrici e soprattutto non ha limiti dimensionali (essendo luce non ha un ingombro fisico come un utensile). Il disegno della “fustella laser” viene generato tramite un CAD grafico e quindi può essere variato infinite volte. Il laser è estremamente preciso, affidabile, è stabile nell’emissione del fascio, lavora a una lunghezza d’onda (quella del CO2 è di 10,6 micron) ideale per la lavorazione di carta, cartone e materiali organici in generale. Il consumo di energia è assolutamente contenuto.
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laURa GennaRi
marketing and communication manager di SEI Laser
l mercato di oggi ha bisogno di personalizzazione, flessibilità e alta produttività: caratteristiche che la tecnologia di taglio laser è in grado di soddisfare. Oggi, questa tecnologia è uno strumento imprescindibile per gli stampatori che vogliono disporre di un parco macchine in grado di rispondere a qualsiasi richiesta. Basti pensare alle Graphic Arts dove il taglio laser è in grado di creare microperforazioni e decori che impreziosiscono gli stampati; o al mondo del Sign&Display dove consente di generare dot pattern che permettono di ottenere luminosità omogenea all’interno di qualsiasi geometria. Il laser si sta rivelando inoltre una soluzione ideale anche nell’ambito del soft signage, dove assicura risultati qualitativi ineguagliabili: cauterizzando i bordi, infatti, il taglio laser garantisce la tenuta del tessuto e facilita i processi di saldatura e cucitura. Dal punto di vista applicativo, nell’ambito della visual communication, le soluzioni di taglio laser esprimono la propria forza comunicativa attraverso diversi strumenti: dal backlight all’inse-
Il modello NRGL 614-Conveyor di SEI Laser.
gnistica e segnaletica, dai display per il POP e il POS ai dispositivi di digital signage; dall’interior decoration al fashion, passando per la comunicazione per interni e esterni, fino alla realizzazione di prodotti promozionali, etichette e finitura di carta stampata (brochure, bigliettini augurali, volantini). I processi di stampa digitale, infatti, richiedono soluzioni di finitura digitale per risultare davvero efficienti. La flessibilità di queste soluzioni permette di lavorare materiali differenti con un unico sistema, mantenendo la qualità della lavorazione costante nel tempo, sia nelle produzioni in serie che in piccoli lotti. L’originalità dei profili creati, inoltre, contribuisce ad aumentare l’appeal e la qualità del prodotto finito. Le soluzioni SEI Laser sono Industry 4.0 ready e possono essere integrate facilmente in qualsiasi processo produttivo a controllo digitale automatizzato. Come azienda possiamo contare sul più ampio portfolio di sistemi laser oggi presenti sul mercato, in grado di offrire agli operatori del settore la tecnologia più adatta per realizzare una comunicazione d’avanguardia, emozionale, funzionale e personalizzata. I principali campi di applicazione di questo mercato per SEI Laser sono la retroilluminazione (backlight) LGP a LED, il taglio del tessuto per gli allestimenti e i banner (Soft Signage, Insegnistica e Sign&Display), la lavorazione dell’acrilico di grande formato per i display POP e POS e la decorazione della carta. La tecnologia laser permette di ottenere una finitura ad un alto valore aggiunto, il cui fine ultimo è ottenere il cosiddetto "WOW effect".
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SAI DAVVERO COSA SUCCEDE QUANDO STAMPI
LA PELLE SINTETICA? di Elena Panciera
In mercati come quello dell’abbigliamento, delle calzature, dell’interior design la pelle sintetica ha uno spazio importante e discusso. Deve rispondere a esigenze ambientali ed economiche. Abbiamo cercato di approfondire tutti i nodi di questo materiale sempre più diffuso, intorno al quale ci sono ancora molti fraintendimenti.
Abbiamo iniziato le ricerche per questo articolo usando il termine ecopelle. Ma ben presto è emerso che questo termine non è corretto per indicare il materiale di origine non animale di cui volevamo parlare. Intorno alla pelle sintetica (nota con moltissimi altri nomi, come vedremo) ci sono ancora falsi miti, fraintendimenti, incertezze, e perfino speculazioni commerciali. Sì, perché la finta pelle, per quanto possa essere prodotta con materiali di altissima qualità, continua ad avere un valore commerciale molto inferiore rispetto alla pelle, al cuoio, e a quella che legalmente si può definire ecopelle. E sono in molti ad approfittare dell’ignoranza del pubblico. In questo articolo cercheremo di fare i dovuti distinguo tra materiali naturali, artificiali, sintetici e misti. Ci concentreremo poi sul materiale prodotto dall’accoppiamento di un tessuto e una resina (con qualche eccezione); capiremo come viene prodotto e quali lavorazioni subisce. Ci interrogheremo su alcuni aspetti fondamentali da tenere in considerazione quando lo si lavora e decora:
• Qual è la destinazione d’uso del prodotto finito? • Dove verrà usato fisicamente il prodotto finito? • Che resistenze sono necessarie? • Quali lavorazioni sono necessarie per arrivare al prodotto finito? • Quali tecniche di decorazione posso usare?
foto: Fiscatech
Contributo tecnico e scientifico di Giuseppe Bosio (esperto tessile), Massimo Iafrate (Marketing Manager, NGW Group), Marco Musuruana (Chief Technology Officer, Fiscatech), Marco Scatto (Polymer Scientist), Anna Laura Biscaldi e Giuseppe Bocca (Product Manager, Giardini).
Iniziamo con un approfondimento fondamentale, visto il terreno scivoloso sul quale ci stiamo avventurando: cerchiamo di capire quali sono le definizioni corrette e le differenze tra i diversi materiali usati nel settore pelletteria, calzature, abbigliamento e arredamento come alternative a cuoio e pelle naturali. E teniamo presente che queste definizioni sono spesso usate in modo arbitrario anche tra addetti ai lavori.
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Ecopelle, pelle sintetica, similpelle (eccetera) sono la stessa cosa? La composizione della pelle sintetica L’invenzione della pelle sintetica risale probabilmente all’Ottocento, anche se si è diffusa a cominciare dagli anni Venti del Novecento (le informazioni al riguardo non sono univoche). Di sicuro ha avuto ampia diffusione durante la Seconda Guerra Mondiale, come alternativa al cuoio naturale. Solitamente viene realizzata impregnando o spalmando un tessuto con resine viniliche o poliuretaniche. Esistono però anche finte pelli prive di supporti tessili, costituite dal solo film polimerico. La mano, la morbidezza della similpelle dipendono dal tipo di materiale plastico usato, e quindi dalle sue proprietà fisiche e resistenze, ma anche dal suo spessore. Questo per quanto riguarda le pelli sintetiche a imitazione del cuoio: e come si ottiene invece l’effetto scamosciato o nubuk? Del materiale naturale abbiamo parlato su WIDE 42, nell’articolo Sai davvero cosa succede quando stampi la pelle?. Le alternative sintetiche vengono ottenute con particolari lavorazioni generalmente della microfibra di poliestere, senza usare resine: sono di fatto materiali esclusivamente tessili – e per questo motivo non li approfondiremo ulteriormente in questo articolo. In tutti i casi i prodotti sintetici a imitazione di pelle e cuoio si presentano in rotoli, facilmente trasportabili e ulteriormente lavorabili con stampe e decorazioni successive.
Cosa c’è dietro la pelle sintetica: i materiali di supporto I materiali generalmente usati come supporto per le pelli sintetiche sono tessuti: fibre naturali come cotone e lino, ma soprattutto poliestere e misto cotone/poliestere. Alcune aziende
Spulciando i dizionari Treccani scopriamo che il termine ecopelle è nato nei primi anni Novanta del XX secolo. Inizialmente è stato usato per “designare un materiale artificiale di aspetto simile alla pelle, prodotto con polimeri sintetici derivati dal petrolio (quindi non ecologico), spesso di importazione”. Questo termine “ha progressivamente sostituito l’uso già affermato di similpelle e di vilpelle”, sinonimo del marchio registrato Vinilpelle. In questo momento storico, il prefisso eco- stava a significare “economico”, anche se qualcuno poteva interpretarlo come “ecologico” – dato che il prodotto non è di origine animale. Ma la normativa UNI EN 11427 del 2011 Cuoio – Criteri per la definizione delle caratteristiche di prestazione di cuoi a ridotto impatto ambientale ha stabilito che questo uso è improprio: oggi ecopelle definisce un materiale di origine animale (non sintetico, quindi) “a ridotto impatto ambientale”, il cui processo produttivo deve rispondere a specifici requisiti. Di fatto è quindi sbagliato definire ecopelle il materiale di cui parliamo in questo articolo, anche secondo la normativa italiana: la legge n. 8 del 14 gennaio 2013 stabilisce che “i termini ‘cuoio’ e ‘pelle’ e quelli da essi derivanti o loro sinonimi, anche tradotti in lingua diversa dall’italiano, sono riservati esclusivamente ai prodotti, con o senza pelo, ottenuti dalla lavorazione di spoglie di animali sottoposte a trattamenti di concia o impregnate in modo tale da conservare inalterata la struttura naturale delle fibre, nonché agli articoli con esse fabbricati, purché eventuali strati ricoprenti di altro materiale siano di spessore uguale o inferiore a 0,15 millimetri”. L’ecopelle è quindi un materiale di origine animale. Suoi sinonimi sono pelle ecologica, ecocuoio, cuoio ecologico, pelle a ridotto impatto ambientale, ecoleather. Oggi quindi il prefisso eco- sta a significare “ecologico”. La finta pelle invece è ottenuta rigorosamente da materiali di origine non animale. Per questo viene detta anche pelle vegana. Altre definizioni sono similpelle, vinilpelle, vilpelle, sky o skai, pelle PU (se è composta con poliuretano) o PVC (se è composta con cloruro di polivinile), pelle spalmata (da uno dei procedimenti usati per produrla). Altro materiale ancora è il rigenerato di fibre di cuoio, un materiale artificiale che si ottiene dalle fibre di cuoio derivate dalla demolizione meccanica o chimica di residui di cuoio. Viene chiamato anche rigenerato di cuoio, cuoio rigenerato o pelle rigenerata. Queste ultime due definizioni possono essere però leggermente fuorvianti, per un pubblico di non addetti ai lavori, perché possono far credere che il materiale sia naturale, quando è invece artificiale.
producono anche finte pelli con base carta, spesso usate in legatoria o nell’arredamento d’interni. La scelta del supporto dipende molto dalla qualità che deve avere il prodotto finito e dai suoi usi. Per esempio, cotoni e lini naturali vengono generalmente privilegiati per prodotti di alta qualità, mentre il poliestere viene usato per prodotti di qualità inferiore. A seconda delle necessità e delle aziende produttrici, possiamo trovare materiali di supporto sintetici riciclati, ovviamente più ecosostenibili. La scelta del supporto condiziona le lavorazioni successive in vari modi. Nel caso in cui per il capo o per il prodotto finito sia prevista una fodera, e quindi il retro non sia
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foto: Giardini
foto: Fiscatech
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Una racla in metallo spalma un sottile strato di materiale polimerico su un supporto tessile.
visibile, si può optare per soluzioni visivamente poco gradevoli. In caso contrario, bisognerà curare anche questo aspetto. Se c’è l’esigenza di avere una finta pelle con particolari proprietà elastiche, sarà bene scegliere come supporto un tessuto a maglia, o addirittura uno che contenga fibre di elastan. Come base per coagulazione e spalmatura possono essere usati anche TNT (tessuti non tessuti) agugliati e interlacciati, che sono economici ma hanno una buona stabilità dimensionale.
foto: Giardini
Simile al vero: i materiali usati per la superficie esterna
foto: Fiscatech
La texture superficiale può essere realizzata con un passaggio in calandra.
Le similpelli vengono sottoposte a test per valutarne le resistenze: abrasione, flessione, resistenza alla luce...
I polimeri che vengono usati per produrre la similpelle sono prevalentemente due: il PVC e il poliuretano (PU). Anche in questo caso la scelta di uno o dell’altro dipende da diversi fattori, ma la sostenibilità ambientale del processo e del prodotto è un elemento sempre più decisivo. Il PVC è estremamente duraturo, e per questo è più difficile smaltirlo e riciclarlo rispetto al poliuretano. Anche i processi produttivi del PVC sono meno sostenibili, a cominciare dal fatto che per renderlo malleabile ed elastico devono essere aggiunti plastificanti, che tendono a spostarsi sulla superficie ed entrare quindi in contatto con l’esterno (e
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foto: Fiscatech
La normativa e l’attenzione all’ambiente
con la nostra pelle). Per questi motivi, per prodotti di alta qualità viene generalmente preferito il poliuretano, dotato anche di resistenze e caratteristiche fisiche e meccaniche superiori. Inoltre sono sempre più numerosi i produttori italiani di finte pelli il cui reparto di R&D lavora per produrre poliuretani sempre più sostenibili dal punto di vista ambientale, come per esempio quelli derivati da particolari lavorazioni del mais, del cocco e perfino dagli scarti della lavorazione della frutta e del vino. Queste resine non sono di origine fossile, ma vegetale, e quindi l’impatto ambientale è molto minore. Le plastiche che finiscono sulla superficie delle finte pelli si possono presentare sotto forma di granuli (pellet), che devono quindi essere fusi ed estrusi per poter essere spalmati sul supporto, oppure anche sotto forma di liquidi che lo impregnano. Nel caso in cui le pelli sintetiche ottenute debbano essere stampate, viene preferita una colorazione bianca. In alternativa il materiale polimerico può essere tinto in massa.
Spalmatura, accoppiatura, coagulazione Esistono diverse tecniche per abbinare il supporto alla resina: le principali sono la spalmatura, l’accoppiatura e la coagulazione.
La spalmatura può essere diretta o indiretta; in questo secondo caso è nota anche come accoppiatura. Una terza tecnica è l’impregnazione, nota anche come coagulazione. Nel caso della spalmatura diretta il tessuto viene fatto passare, teso, attraverso una macchina spalmatrice che applica il materiale polimerico con una racla. In questo caso non vengono usate colle: la resina si attacca direttamente al supporto. Il prodotto spalmato mantiene l’aspetto del tessuto di base, sul quale possono essere applicate quantità molto basse di materiale polimerico. Il risultato non è superficie con effetto pelle o liscia, quindi è generalmente poco adatto a lavorazioni successive come la stampa digitale. La spalmatura può però avvenire anche in modo indiretto, o transfer. Il procedimento, a secco, è simile a quello che avviene nella stampa a sublimazione indiretta. La carta o il tessuto transfer per spalmatura non serve però per trasferire un’immagine al sottile strato di resina, ma una texture. A questo punto il film polimerico viene letteralmente incollato al supporto con colle solitamente a base poliuretanica. Il procedimento può avvenire a umido o a polvere (con polveri adesive termofondenti), in quelli che vengono definiti “gruppi di accoppiaggio”; la carta transfer viene poi scollata ed
La normativa di riferimento quando si parla di similpelle è il Regolamento REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and restriction of CHemicals), in cui l’Unione europea ha regolamentato le sostanze chimiche. Il REACH impone obblighi relativi al contenuto di sostanze chimiche pericolose nei prodotti tessili fabbricati nell’UE e fuori. Nel 2018 è stato poi approvato il Regolamento UE 2018/1513 che stabilisce una restrizione nei prodotti tessili per determinate sostanze, classificate come cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione. Un approfondimento sulla normativa che riguarda il PVC si trova nell’articolo Sai davvero cosa succede quando stampi il PVC?, su WIDE 40. Dal punto di vista del processo produttivo, le aziende possono decidere autonomamente di conseguire diverse certificazioni, non obbligatorie: la ISO 14001: 2005 dimostra che l’organizzazione ha un sistema di gestione in grado di tenere sotto controllo l’impatto ambientale della propria attività e cerca sistematicamente di migliorarlo; l’analisi del ciclo di vita di un prodotto (LCA, in inglese Life-Cycle Assessment) permette di quantificare i potenziali impatti sull’ambiente e sulla salute dell’uomo partendo dal consumo di risorse e dalle emissioni, ed è regolamentata dalle norme ISO 14040:2006 e ISO 14044:2018. In generale, le iniziative di controllo del processo produttivo sono lasciate alle singole aziende: nel momento della scelta di un fornitore di materiale è importante verificare quali procedure sono state adottate per ridurre l’impatto sull’ambiente.
eventualmente riutilizzata. Le linee di coagulazione danno luogo a un processo a umido. Il supporto viene prima impregnato nel poliuretano e dopo in una soluzione di solvente (DMFA, dimetilformammide) e acqua. La coagulazione viene attivata attraverso una reazione chimica. All’uscita delle vasche di coagulazione una serie di fularde spreme il materiale, eliminando la soluzione coagulante. La coagulazione è usata soprattutto per ottenere materiali leggeri dalla mano particolarmente morbida; si possono realizzare anche materiali traspiranti e con effetti estetici che la rendono molto simile al vero cuoio.
Asciugatura, calandratura e goffratura I materiali che escono dalle macchine spalmatrici, accoppiatrici e coagulatrici devono essere
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Cosa dice chi stampa la finta pelle Lorenzo Roccia (Managing & Sales Director, Agile)
Cosa producete in finta pelle?
Stampiamo in digitale materiali diversi per spessore, mano, morbidezza, che vengono usati dai nostri clienti nei settori calzatura, pelletteria, valigeria, interior design, packaging.
Da quanto tempo?
La nostra ditta nasce nel settembre del 2000 con la volontà di essere la azienda italiana specializzata nella stampa digitale della pelle. Negli anni successivi abbiamo introdotto anche poliuretani e tessuti.
Lorenzo e Lapo Roccia, titolari di Agile.
Con quali tecnologie di stampa?
La nostra azienda è molto attenta all’ambiente; abbiamo scelto tecnologie d’inchiostro senza sostanze nocive.
Come mai avete deciso di entrare in questo settore?
È il settore che abbiamo scelto dall’inizio, pensiamo che sia molto promettente. Dopo anni di studio abbiamo sviluppato linee di articoli completamente ecosostenibili, molto richieste dai nostri clienti.
Chi sono i vostri clienti?
Sono tutti grandi brand internazionali che producono borse, scarpe, pelletteria, abbigliamento, arredamento, packaging.
La decorazione analogica e digitale A questo punto la finta pelle può essere decorata e stampata, digitalmente e non. I rotoli possono essere preparati con speciali pretrattamenti che servono ad aumentarne l’adesione, la bagnabilità e le resistenze, a seconda del tipo di lavorazione e delle chimiche d’inchiostro che verranno usate. Il grande vantaggio di questo materiale rispetto al vero cuoio – e uno dei motivi per cui i costi della produzione sono molto più bassi – è che può essere lavorato in modo industriale e continuo, dato che si presenta sotto forma di rotoli, con scarti minimi. Nel caso in cui i rotoli siano di dimensioni e peso notevoli sono necessari avvolgitori e svolgitori speciali. Tra le tecniche di decorazione tradizionali abbiamo la serigrafia, la tampografia, la flessografia, la stampa a quadri e a rotocalco. Per quanto riguarda la stampa digitale, le tecnologie d’inchiostro
La pelle sintetica può essere lavorata e stampata in modo molto semplice: si presenta sotto forma di rotoli.
foto: Fiscatech
asciugati in forni ad aria speciali detti ramose. i parametri da tenere sotto controllo sono la velocità (m/min) e la temperatura delle rameuse, che dipende dal tipo di resina: il PVC ha bisogno di temperature tra 185° e 210°C, il PU tra i 90° e I 150°C. I prodotti che risultano dalla coagulazione, dopo l’essiccatura vengono smerigliati sul retro e infine riavvolti. Per ottenere la texture tipica della pelle, ma anche altri effetti tattili, il materiale viene passato attraverso calandre o cilindri per goffratura. L’aspetto naturale viene ottenuto grazie a cilindri con le tipiche “nuvolature”, che possono essere più o meno ampie, più o meno profonde, a seconda dell’effetto estetico che si vuole ottenere. Questa lavorazione viene realizzata a caldo, in modo da termoformare il materiale (sia PVC che PU sono materiali termoplastici).
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Piccolo glossario dei materiali, delle proprietà e delle tecnologie Artificiale: materiale creato a partire da materiali naturali, elaborati attraverso un processo chimico. Foularda, foulard o fularda: strumento usato nel settore tessile per strizzare il tessuto; è composto da due rulli dalla distanza e pressione regolabili. Mano: aspetto tattile del materiale: può essere morbida o rigida, liscia o ruvida. È un termine mutuato dal settore tessile. Nuvolatura: effetto decorativo simile a un insieme di nuvole; viene usato per descrivere la trama naturale sulla superficie della pelle, che viene imitata nella pelle sintetica. Racla: barra o lama metallica che viene usata per spalmare in modo uniforme un materiale vischioso su un supporto, come per esempio un inchiostro su un cilindro inchiostratore. Ramosa o rameuse: particolare tipo di forno usato nel settore tessile, che serve ad asciugare il rotolo in continuo tramite aria calda. Sintetico: materiale creato a partire da materiali non naturali, attraverso un processo di sintesi chimica. Termoplasticità: proprietà di un polimero acquistare plasticità (passando a uno stato viscoso, e quindi formabile), all’aumentare della temperatura, in modo reversibile. TNT o tessuto non tessuto: prodotto industriale simile al tessuto, ottenuto però da procedimenti diversi rispetto alla tessitura e alla maglieria. Le fibre non sono disposte in modo ordinato, ma casuale.
più usate sono l’UV e UV LED e la tecnologia latex, benché venga usato anche l’ecosolvent. Tutti questi inchiostri permettono una buona resa colore e buone resistenze. A seconda della composizione chimica possono essere più o meno performanti: per questo motivo è necessario avere presente la destinazione d’uso del prodotto finito. Solitamente l’UV e UV LED hanno buone resistenze superficiali e una buona coprenza, che però non sempre vanno di pari passo con l’elasticità, e per questo possono essere poco indicati nel caso in cui il prodotto finito debba subire piegamenti ripetuti. Il latex ha una coprenza solitamente inferiore rispetto all’UV, ma essendo a base acqua è più ecosostenibile, e ha un’ottima elasticità (caratteristica fondamentale quando si pensa alle lavorazioni successive che deve avere la pelle sintetica: piegatura, taglio, cucitura). In generale, possiamo dire che
foto: Giardini
Sono sempre di più i brand della moda, e perfino del lusso, che scelgono la la pelle sintetica: molto più economica del cuoio, ci sono sempre più opzioni ecosostenibili.
non esiste la chimica d’inchiostro perfetta in ogni occasione, ma sta all’esperienza dello stampatore determinare quale sia la soluzione migliore sulla base del prodotto che deve essere realizzato. In alcuni casi è possibile lavorare le pelli sintetiche con particolari post-trattamenti protettivi che agiscono, come i pretrattamenti, sulle resistenze. C’è un ulteriore aspetto da tenere in considerazione: sulla base dell’inchiostro o della vernice scelti si può avere la possibilità di nobilitare o meno il prodotto finito con hot foil. Di solito si sceglie di tenere in macchina inchiostri sovrastampabili, per motivi pratici. Nel caso in cui siano necessarie resistenze chimiche o meccaniche superiori, si può passare a quelli non sovrastampabili. Altri tipi di nobilitazioni sono le verniciature totali, o parziali.
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