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Balbiano, allure vintage e tecnologia digitale

HP Indigo Digital SmartStream Designer Tecnologia: Maurizio Gjivovich Fotografo:

: Balbiano Cantina ArtevinoStudio www.artevinostudio.it Design: ILMA etichette Stampa:

BALBIANO ETICHETTE TRA ALLURE VINTAGE E INNOVAZIONE TECNOLOGICA

È grazie a questo binomio felice che una linea di vini tradizionali del Piemonte ha debuttato nella GDO con una nuova veste che abbraccia le possibilità creative del dato variabile. Balbiano è la prima azienda vinicola in Italia a usare Collage, strumento di HP Digital SmartStream Designer, per le sue etichette, coniugando il gusto per la sperimentazione con una scelta iconografica che evoca leggerezza e libertà dalle convenzioni.

Sono Luca Balbiano, titolare dell’Azienda Vitivinicola Balbiano di Andezeno, in provincia di Torino, e Antonella Frate, Art director e designer di ArtevinoStudio, a raccontarci la genesi di questo progetto, reso possibile dalla collaborazione con Ilma Etichette e HP. Alla base di tutto, lo spirito innovativo di Balbiano: «Gualtiero Marchesi una volta ha detto che la tradizione è un’innovazione ben riuscita, e a mio parere non c’è nulla di più vero», dice Luca Balbiano. «Per questo motivo, quando si è trattato di affrontare il restyling della nostra linea di etichette destinate alla GDO, abbiamo voluto aprire una nuova strada.

La destinazione rendeva il progetto ambizioso e delicatissimo: gli scaffali di un supermercato sono il luogo che più di ogni altro mette alla prova la bontà di un lavoro grafico. Compriamo con gli occhi, senza alcuna mediazione esterna. Con Camillo e Antonella di ArtevinoStudio abbiamo deciso che avremmo osato, comunicando due messaggi. Il primo: un’idea di leggerezza, che spogliasse il vino dalle zavorre del passato. Oggi più che mai, dopo due anni di pandemia, ci è sembrato un messaggio sincero e importante. Il secondo: il vino è qualcosa di vivo. Così come gli esseri umani, così come le impronte digitali, due bottiglie non sono mai uguali». «L'idea creativa è partita dall’elemento grafico della mongolfiera», dice Antonella Frate. «Il tono “leggero” e spensierato doveva riflettere la passione di famiglia per i giocattoli antichi, testimoniata dal Museo del Giocattolo Antico dell’azienda vitivinicola Balbiano, ma doveva avere anche un carattere simbolico: sentirsi liberi di pensare e costruire, riflesso di un modo di fare vino che pur mantenendo salda la tradizione la sappia interpretare e liberare dalle briglie del passato». La linea è composta da sei prodotti radicati nella tradizione vinicola piemontese, e in quanto tali permeati da un immaginario fortemente codificato. La sfida era quella di presentarsi in modo accattivante pur mantenendo un’identità riconoscibile sia per ogni singolo prodotto, sia per l’intera gamma. «La mongolfiera è stata il trait d’union dal punto di vista grafico con differenze cromatiche ad accentuare la riconoscibilità di ogni vino», dice ancora Frate.

«A partire da questo abbiamo introdotto le grafiche variabili come elemento distintivo. SmartStreamDesigner ci ha permesso di creare, con la funzione Collage, il gioco delle altre piccole mongolfiere sempre diverse: si rimpiccioliscono e ingrandiscono, oscillano dolcemente e si

FEDRIGONI SELF-ADHESIVES

CARTA TINTORETTO GESSO H+O ULTRA WS FSC™

Per le etichette Balbiano è stata scelta la carta Tintoretto Gesso H+O Ultra WS FSC™, la carta naturale marcata a feltro più iconica tra le carte autoadesive speciali Manter di Fedrigoni Self-Adhesives. La tecnologia H+OpacityTM preserva l’opacità iniziale e l’immagine premium delle etichette, che devono affrontare la sfida del secchiello del ghiaccio e resistere all’ingrigimento. Il trattamento barrierante Ultra WSTM assicura la stabilità dimensionale dell’etichetta evitando problemi di edge-lifting, bolle e grinze in caso di sbalzi termici. Pur essendo una carta naturale, la resa di stampa con HP Indigo è eccellente. www.fedrigoni.com

nascondono dietro la mongolfiera più grande in un gioco prospettico, sottolineando la diversità di ogni bottiglia e del suo contenuto. Le etichette sono impreziosite da un rilievo braille sul logo, da una vernice UV lucida sulla mongolfiera più grande e da una fustella irregolare.

Sfida nella sfida: pensare a nobilitazioni che tenessero presente la variabilità del dato grafico ma che fossero declinabili su tutte le etichette della linea per ottimizzare gli impianti di stampa. L’ultimo tocco è stata la carta Fedrigoni Arconvert Tintoretto Gesso che con il suo punto di bianco puro ha creato il giusto contrasto tra l’immagine vintage della mongolfiera e l’immagine moderna che si voleva ottenere», conclude Antonella Frate. Quale sia l’impatto a scaffale del progetto di restyling della linea Balbiano lo racconta Paolo Scaranari, Imprenditore della Grande Distribuzione: «Finalmente una casa vitivinicola che ha saputo, con maestria e innovazione, portare sugli scaffali di un supermercato una bottiglia altamente riconoscibile. In un supermercato di circa 350 mq, come uno dei miei, l’assortimento del reparto vini conta circa 250 referenze e i localismi coprono un fabbisogno di acquisto pari al 50%. Balbiano, soprattutto in Piemonte, è sinonimo di qualità e conoscenza del territorio e questo “nuovo vestito” ha trovato da subito ottimi riscontri tra gli amanti del vino». Il progetto Balbiano rappresenta il primo caso assoluto, in Italia, di utilizzo di Collage per la creazione di etichette di vino. Una scelta coerente con l’attitudine innovativa dell’azienda e che potrebbe essere l’apripista di progetti futuri, oltre che d’ispirazione per altre realtà. «La tecnologia ha rivoluzionato anche l’approccio al vino da parte delle nuove generazioni, specialmente nel suo racconto e nella sua comunicazione» dice Luca Balbiano.

«La customizzazione e la “wine user experience” saranno sempre più importanti per avvicinare e fidelizzare quelle fasce di pubblico. Credo che la stampa digitale a dato variabile possa essere un validissimo strumento in questo senso: ho la sensazione che non sarà l’ultima volta che la utilizzeremo». «La sfida – conclude Antonella Frate – è comprendere appieno come usare la stampa digitale a dato variabile senza eccedere solo in virtuosismi grafici o tecnici ma cercando di adattarla ai diversi segmenti del settore vino, dalla GDO a enoteche e ristorazione, settori a volte più tradizionalisti dove si deve giocare in filigrana e non solo sull’impatto grafico».

ILMA ETICHETTE HP INDIGO

LA STAMPA DIGITALE È IL FUTURO DELLE ETICHETTE ANCHE I PICCOLI BRAND POSSONO PUNTARE SUL DATO VARIABILE

Il progetto creativo di ArtevinoStudio e l’indole innovativa di Balbiano hanno trovato il loro partner ideale in ILMA Etichette, azienda di stampa di Grugliasco (TO) specializzata da più di 60 anni nelle etichette adesive in bobina. «Quando incontriamo un cliente disposto a sperimentare ci poniamo come un vero e proprio partner più che come un fornitore» dice Giancarlo Garroni, responsabile commerciale di ILMA, spiegando come il progetto sia stato frutto di un lavoro di squadra che ha potuto dare il meglio grazie alla conoscenza degli strumenti e delle potenzialità del digitale di cliente e agenzia creativa. La grande mongolfiera è l’elemento che accomuna, dal punto di vista grafico, le sei linee di etichette realizzate. Ogni linea ha una sua caratteristica cromatica peculiare, che accentua la riconoscibilità del prodotto; ma l’elemento davvero differenziante è che, anche all’interno della singola linea di prodotti, ogni etichetta – e dunque ogni bottiglia – è diversa dall’altra. Per farlo, ILMA Etichette ha utilizzato HP Collage, una delle soluzioni di HP SmartStreamDesigner. È la prima volta in Italia che questa tecnologia viene utilizzata per un prodotto in commercio nel comparto vino. Alla stampa digitale con HP Indigo si aggiungono delle lavorazioni post stampa: è stata utilizzata una fustella sagomata non regolare, per far debordare il disegno della mongolfiera sulla bottiglia e comunicare così un’idea di movimento. L’illustrazione in primo piano è stata inoltre nobilitata con una vernice lucida, che accentua con un colpo di luce il gioco prospettico. Infine la scritta “Balbiano” è stata valorizzata con un rilievo braille.

La tecnologia digitale è, per ILMA, il futuro della stampa: «è un modo per creare etichette di grande impatto visivo, uniche e personalizzate, quasi dei cimeli da conservare» dice ancora Garroni. «Il tutto senza scalfire l’identità del brand, anzi, caratterizzandolo in maniera ancora più forte». www.ilmaetichette.it

«Il dato variabile è intrinseco al digitale, non l’ha inventato HP Indigo. Ma HP si è posta il problema di come poterlo utilizzare in maniera innovativa, per aggiungere valore alla comunicazione dei brand che propongono i loro prodotti sullo scaffale e mirano a coinvolgere di più il consumatore» racconta Martina Corradi, Indigo & PWP marketing manager di HP Italia. «Questo HP lo fa attraverso i suoi stampatori, come ILMA Etichette, che con l’utilizzo di HP SmartStreamDesigner possono fornire ai loro clienti gli strumenti per creare campagne uniche e innovative. Per rendere questo sistema efficiente, non bastano la tecnologia abilitante HP Indigo e la bravura dello stampatore, ma è necessario anche il coinvolgimento di un’agenzia grafica in grado di rendere proprie le capacità e versatilità del sistema, come ha fatto ArtevinoStudio nel riconoscere e proporre le possibilità di HP Collage. Ci sono grandi brand che hanno utilizzato in passato HP Mosaic e HP Collage e hanno ottenuto risultati sorprendenti, anche in termini di business aggiuntivo; quello che rende questa case history cosi speciale è che anche un brand di piccole o medie dimensioni come Cantine Balbiano può fare leva sul dato variabile, rendendo il suo rebranding il primo caso nel settore del vino in Italia a utilizzare HP Collage. Quando si dice: piccoli produttori innovativi!» www.hp.com/go/graphicarts

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