Il Poligrafico, n. 149, Novembre 2013

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il poligrafico 149/2013

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il poligrafico Stampa e nuovi media nell’era digitale

Insieme è meglio Incontro con quinto protti di centro stampa digitalprint - a pag. 30

opportunità per il futuro La “due giorni” dell’Unione industriali grafici - a pag. 34

Spazio etichette

Stampa a norma di legge nel settore alimentare - a pag. 52


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Sommario piombi In primo piano Pusterla 1880 compra in UK . . . . . 16 Eurostampa raddoppia in USA . . . . 16 Grandi manovre in Deaprinting . . . . 17 Heidelberg e Fujifilm alleati nell’inkjet . 18 Aziende grafiche italiane . . . . . . 20 Fornitori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Artelibro a Bologna . . . . . . . . . . . . 23 Indagine sul mercato del settore . . . 24 Grafitalia e Converflex 2015 . . . . . . 26 Laboratorio della Carta a Genova . . . 27 Spazio Cultura . . . . . . . . . . . . . . 28 INTERVISTE L’industria grafica: un futuro da reinventare Quinto Protti (Centro Stampa Digitalprint) . . . . . . 30 TECNOLOGIE News Web to Print . . . . . . . . . . . . 36 News dai fornitori . . . . . . . . . . . . . . 47 News Carta&Supporti . . . . . . . . . . . 58 EVENTI “Due giorni con l’Unione” . . . . . . . . MailForum a Milano . . . . . . . . . . . . Commercial Printing Business Days di Canon a Poing . . . . . . . . . . Nuovo centro tecnologico Kodak . . I trent’anni di TAGA Italia . . . . . . . . .

34 39 43 51 54

spazio Etichette Stampa a norma di legge nel settore alimentare . . . . . . . . . . 52

52

Regolamentazione in materia di sicurezza delle etichette per prodotti alimentari.

39

Direct Mail e campagne pubblicitarie innovative al MailForum di Milano.

mErcati Quando il packaging seduce i sensi . . . . . . . . . . . . . . . . 61 RUBRICHE I nomi di questo numero . . . . . . . . . . 6 L’opinione di... Alberto Sironi Futuro equilibrato o... in perenne equilibrio? . . . . . . . . . . . . 9 L’opinione di... Emanuele Posenato C’è chi lo chiama “cross category” . 10 L’opinione di... Sergio Facchini Manutenzione preventiva . . . . . . . . 12

Organo Ufficiale ITALIA

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26

Il Poligrafico è la rivista italiana del Gruppo Eurographic Press www.eurographicpress.com

Grafitalia e Converflex nel 2015 a Milano in contemporanea con l’Expo.


il poligrafico

tutto il numero

in un minuto

Stampa e nuovi media nell’era digitale

aziende fiori all’occhiello

il direct mail resta insostituibile? Si è svolto il 4 ottobre scorso a Milano MailForum, l’evento dedicato ai temi dell’evoluzione dei servizi di recapito indirizzato e non e delle tecnologie oggi a sostegno della comunicazione cartacea real time. Le ricerche di mercato dicono che il DM è per molti uno strumento di marketing insostituibile. A pag. 39

30

“L’industria grafica, un futuro da reinventare”: Quinto Protti, di Centro Stampa Digitalprint.

28

Periodo di grandi mostre in giro per l’Italia, tra cui Andy Warhol a Milano.

54

L’annuale TAGA Day occasione anche per ricordare i 30 anni dell’Associazione.

30 anni di taga italia L’appuntamento annuale del Taga Day, è stata anche l’occasione per festeggiare il trentesimo dalla fondazione di un’associazione da sempre al servizio della comunicazione grafica e della standardizzazione. Con un ruolo fondamentale anche in ambito internazionale. A pag. 54 incontro con... centro stampa digitalprint La serie di incontri continua con un’azienda che ha saputo sfruttare al meglio il mix di tecnologie di stampa offset e digitali. E che ora persegue un ambizioso progetto denominato “struttura”. Leggete l’intervista per scoprire di cosa si tratta. A pag. 30 spazio etichette L’associazione Finat riferisce del nuovo regolamento UE 10/2011 su materiali e oggetti di materia plastica a contatto con prodotti alimentari. Le dichiarazioni di conformità rappresentano una forma di garanzia per le attività degli stampatori di etichette. A pag. 52 “due giorni con l’unione” E in questo periodo di convegni e seminari, anche il consueto evento organizzato dall’Unione Industriali Grafici – tenutosi nella gradevole cornice del Lago Maggiore a Baveno – che si rivela sempre ricco di spunti di riflessione e di stimoli. Utili soprattutto in questo momento di grande incertezza per tutto il settore. A pag. 34


I nomi di questo numero Persone e aziende citate con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria 4IT Group

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A

Accademia del Poligrafico 27,38,50 61 Achilles Group Acimga 18 Acus 27 Adobe 48 Agfa Graphics 22 Amilcare Pizzi Arti Graf. 17 Arata Manuela 27 Artelibro 23 Assocarta 27 Aticelca 27

B

B+B International 37,47 Bandecchi Emanuele 20 Barboglio Enrico 39 Baroni Carloalberto 56 40 Bartoli Arianna Bavuso Giorgio 41 Beltrami Alessandro 56 Berkhouwer Patrick 36 Bevilacqua Giacomo 20 37 Biancavilla Marco Biancorosso Davide 56 Bobst 48,51 Bocconi università 24 Bompan 3,47 Bordoni Francesco 27 Brognara Francesco 40 Bulzi 17 Burgess 50 27,59 Burgo Group bwebsystems 20

C

6

Calderara Francesco 17 Camporese M. G. 57 Canon 22,43,47,60 Carino Daniele 22 Carnelli Carlo 54 Caroni Marcello 34 Cartiera Artig. Fabriano 27 Cartiere del Garda 58 Casoli Giovanni 55

Centrexpo 26 Centro St. Digitalprint 31 Centro St. Quotidiani 56 36 Cewe Color Cewe-Print.it 36,ins. Cheller Emanuele 55 Cherubini Federico 17 Cillario Gian Franco 16 16 Cillario Gianmario 16 Cillario Giuseppe Cillario Luciano 16 Ciotti Enrico 22 Colorgraf 55 Comieco 27 Consolidated Graphics 18 Converflex 26 Copygraph 20 26 Corbella Guido Corso F. 56 10 Cortella Martino Coruzzi Raffaele 40 Crotti Francesco 40

D

D’Andrea Stefano 27 De Cian Dario 56 De Sanctis Pierpaolo 17 Deaprinting 17 Del Neri Barbara 10 34 Di Martino Lorenzo DMA Italia 39 Dreamworks 39 Drupa 22,64 Durst 21,37,48 Dusi Marco 22 Dynamicsoft 49

E

EastAfripack Edigit Eurostampa Expo 2015

F

26 7,56 16 26

Favini 58 Fed. Filiera Carta Grafica 24 Fedrigoni 58 Fespa 22

Festival Scienza Bellezza 27 Finat 52 Flaminia Grafiche 17 Flyeralarm 36 Fond. Torino Musei 29 Franzoni Donatella 23 Fruitech 26 35 Fujani Fabrizio Fujifilm 18,25,48

G

Gasca Danilo Gatti Vanda Elisa Gentile Enzo Gianetti Giuseppe Giordano Gianni GlaxoSmithKline GPN Grafica Edit. Printing Grafikontrol Grafitalia Gringeri Francesco

27 27 23 56 46 56 67 46 49 26 46

H

Heidelberg 18,22,36 Hollander Rolf 36 HP 16,18,20, 31,36,40,56,58 Huber Italia 56

I

IED Milano 40 IFDMA 39 IIT Grafica Com. S.Zeno 27 InfoTrends 43 Intelligent Service 65 26 Intralogistica Italia Ipack-Ima 26 Ist. Pavoniano Artigianelli 54 ITS Angelo Rizzoli 54

J-K

Joh. Leupold 44 KBA 17,22,36 Kia Motors Italia 39 Kiian 19 Kodak 31,50,51 Komori 22,45

Komori Shigetaka Kongsberg

18 37

L

La Vedovella 64 Labelexpo Eur. 9,46,50 Laboratorio della Carta 27 Landa Benny 22 Lanfossi Luigi 27 Lawson Christopher 16 16 Lawson Matthew Lecta gruppo 59 Legatoria Umbra 20 Levati Fabrizio 56 Levi Roberto 46 18 Linzbach Gerold Lithosol 8 London Fancy Box 16 Luppoli Luca 36 Luxepack 9

M

Macchingraf 20,68 MailForum 39 Manroland 22 16 Marini Roberto Marsanasco Joseph 20 Mascagni 17 Mazzacani A. 56 39 Mazzara Giuseppe Mazzucchelli 17 Meana Giuseppe 16 Meana Luca 16 Medugno Massimo 27 26 Messe Düsseldorf Milani Grafiche 46 Mimaki 47 Minimegaprint 37 Mion Graziano 22 55 Moglia Marco Mohawk Fine Papers 59 Monti Adalberto 54 Monzese Carta 2 Morandi Luca 55

N

Nava Nela

17 50


Neumuller Heinz New Aerodinamica Nova Alessandro Nuova GIDUE

36 37 24 50

O

Officine Grafiche Novara 1901 Offset Print

17 17

P

Panini Comics 20 Paper & People 59 Pellegrini Massimo 56 Perez Antonio 51 Perlen Papier 23 Pesce Riccardo 41 Picchietti Giovanni 20 Picchietti Stefano 20 Piginigroup 17 Pilograf 22 Pilone Roberto 22 Pira International 64 Pixartprinting 20,37 Pizzi Massimo 17 Pizzola Andrea 37 Polar 20 Poligrafico Roggero & Tortia 41 Prenatal 39 PressUp 14,15 Primavera Legatoria 17 Printer Trento 55 Printgraph 46 Pro Carton 61 Procter & Gamble 10 Protti Quinto 31 Protti Sergio 31 Pusterla 1880 16

Q

Queen Quinlan Thomas

R

40 18

Reymond Jacques 48 Ricoh 41 Ritrama 46 Rossini Felice 26 Rothaermel Hubert 36 Rotoalba 17 Rotolito Lombarda 17,20 Rotopress International 17 RR Donnelley 18 Ryobi 31

S

Sabox Saliceti Denis Salvaderi Massimo Sappi SaxoPrint Scheidweiler Lars Selection-Perfetti gr. Serenelli David SGIA Expo Sharp Skira Editore Smithers Pira Sofidel Stahlfolder Stampamedia.net Studio Xilox Studiograf Sun Chemical Swiss Printers Ringier Print System Consulting

T

TAGA Italia Tallone Editore Taormina Antonio Tecnostampa Tiber Tim Management Tocchio Cesare Tornielli Federico Torraspapel TwoSides

27 56 27 61 36 65 56 56 47 13 29 60 27 20 42 24 48 11 46 34 54 23 23 17 17 17 17 41 59 27

U

Unicef Onlus 40 Unione Industriali Grafici 34 Upak Italia 26 UPM Raflatac 52,64 Uteco 51

V

Vannacci Andrea 56 Veneta Roto 17 Viappiani Renzo 54 Villani Massimo 34 Villaraggia Clementino 17 Viscom Germany 47 Viscom Italia 37,48,49

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Wolff Peter X-Rite Xerox

44 56 32

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Opinioni

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Gestione aziendale

Futuro equilibrato o in perenne equilibrio? Alberto Sironi

IPI 149/13

Ci sono diversi elementi che lasciano intendere una lenta ma costante ripresa nel 2014: il primo è il discreto aumento di lavoro in questi ultimi mesi; poi la situazione europea di settore che è in netto miglioramento già da tempo; gli operatori sul mercato si sono ormai ridotti di numero e molte aziende hanno dovuto soccombere, liberando spazi a beneficio di altri e diminuendo così l’offerta generale, da tempo molto superiore alla domanda del mercato; l’accorpamento dei maggiori fornitori sembra ormai al termine del suo corso. Oltre a ciò le fiere di nicchia (Labelexpo, Luxepack) paiono vivaci e dense di rinnovate occasioni positive. Esistono però anche elementi che si oppongono a tale andamento: prima di tutto non è assolutamente terminata l’instabilità economica che ha fortemente caratterizzato il periodo presente; la stretta delle banche non si è ancora ridotta, anzi è forse peggiorata; infine il pesante istituto del concordato preventivo per la prosecuzione ereditato dal governo Monti non permette di effettuare la pulizia necessaria e consente iniquità, palesi ma legalizzate, che minano alla base la salute del mercato. Quindi credo che la migliore arma nelle mani delle aziende sane in questa situazione sia la capacità di acquisto che possano esprimere: accorciare i pagamenti per farsi fornire a prezzi inferiori e risultare più competitivi che mai. Può sembrare un’idea assurda per le nostre abitudini, ma sono convinto che il bisogno di liquidità e cash-flow della congiuntura odierna possa fare la differenza tra un mercato sano e vincente, rispetto a uno malato, squalificato e da mettere ai margini velocemente. Le aziende grafiche, infatti, si può dire che si approvvigionino per alimentare la produzione e che gestiscano le lavorazioni e i servizi presso i terzisti, ma questo non è propriamente acquistare: mancano frequentemente valide politiche di acquisto, gestione e controllo del valore dei magazzini di materie prime (spesso non razionalizzati, carichi di materiali, scorte su accantonamenti già precedenti, che indeboliscono il portafoglio aziendale), valutazione di fornitori e forniture, dispersione degli ordini distribuita su diversi responsabili e non accentrata. Se a questo poi aggiungiamo una tipica impreparazione nel condurre trattative (tenute solitamente con uno stile che non si addice al business), l’ingiustificata delega di approvvigionamento verso dei capi reparto che svolgono un altro mestiere (ma si sentono gratificati nella relazione col venditore) e una certa dose di disonestà di alcuni buyer, ecco che un’attività di acquisti si trasforma facilmente da reale opportunità per l’azienda a un disastro che ne penalizza (e a volte paralizza) le chance di successo, purtroppo senza nemmeno rendersene conto. Un’accurata gestione degli acquisti, non solo in termini di spesa, ma utilizzando logiche premianti da una parte e di eliminazione dello spreco dall’altra, tramite una forte e netta revisione delle modalità di esercizio degli stessi, può costituire una leva aziendale di formidabile efficacia, in grado di portare una struttura persino dalla perdita al guadagno, chimera ardua da raggiungere per tutti noi.

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Market & Trend

C’è chi lo chiama “cross category” Emanuele Posenato “Se un mio cliente mi chiede del tonno gli devo porre un’unica domanda: fresco o affumicato? Poi vedremo come assecondarlo e che voce inserire in fattura!” (Martino Cortella, Ind. Poligrafica Cortella in Verona dal 1914).

>segue a pag. 64

IPI 149/13

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eposenato@gmail.com @eposenato

Si conclude in questi giorni una campagna a premi lanciata mesi fa per il mercato italiano dalla multinazionale Procter & Gamble, denominata “Valori di sempre”. Acquistando per un dato valore prodotti P&G (pochi sanno quanti sono, basti pensare a nomi familiari come Dash, Ace, Mastrolindo, Swiffer, Viakal, Fairy, Ambi Pur, Gillette, Pantene, Herbal Essences, Olaz, Oral B, AZ, Gillette, Gillette Venus, Duracell, Braun e molti altri ancora) si offriva la possibilità di ricevere un carnet di 16 buoni spesa del valore equivalente in altri prodotti. Barbara Del Neri, brand operation manager di P&G, nel commentare l’iniziativa ne dichiarava l’intento: «Un’iniziativa che ha inteso ringraziare, in modo tangibile, le famiglie italiane che, anche in un periodo di difficoltà economica, non rinunciano alla qualità e al valore dei prodotti di marca». Nobile, indubbiamente, ma la scelta di includere numerosi prodotti, di diverse categorie, ha permesso anche di sollecitare la clientela portandola a conoscenza del fatto che tutti questi prodotti, che spesso acquista e utilizza, sono marchi della famiglia P&G, che si propone quindi alle famiglie in qualità di fornitore di fiducia. Risultato? Visibilità al brand e ai prodotti; vendita di un mix più ampio; incremento delle vendite. Una politica in linea con un macro trend che si va consolidando in modo diffuso nei vari contesti del commercio e dei servizi definito cross category, termine che descrive il fenomeno per cui la competizione per conquistare i consumatori si sviluppa non solo all’interno di ogni singola categoria, ma anche tra categorie di prodotto differenti, con l’obiettivo di rispondere all’esigenza di un consumatore con sempre meno tempo a disposizione da dedicare alla ricerca di soluzioni e fornitori, a caccia di esperienze nuove, esclusive, con forte contenuto di innovazione, ma anche di un’offerta economica vantaggiosa, proponendosi in qualità di fornitore unico. Non si tratta di improvvisare prodotti o servizi in una sorta di presuntuoso “fasso tutto mi!” ma di rispondere a un preciso bisogno del mercato mettendo in campo un’expertise e un’organizzazione adeguate. Del resto la segmentazione dei comportamenti d’acquisto sta diventando sempre più difficile poiché i comportamenti non sono facilmente codificabili: aumentano i consumatori che cercano e comprano sia prodotti di basso costo che prodotti nobilitati (della categoria del “lusso” o delle “specialità”). Una tendenza che rende critico il posizionamento dell’offerta che rischia di ritrovarsi nella condizione di dover sovra strutturarsi per affrontare le specialities e ritrovarsi poi in difficoltà nella quotazione del prodotto commodities. Questo trend sembra manifestarsi anche nel nostro 10 settore.


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Nuovi equilibri

Manutenzione preventiva

Sergio Facchini Da un’attenta analisi statistica condotta sulle aziende della “filiera della carta” è emerso che negli ultimi cinque anni troppi incidenti, troppi fermi macchina, troppi incendi sono stati causati da apparenti banalità.

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Causati, ad esempio, da cuscinetti grippati e surriscaldati, meccanismi e leverismi che sono lentamente andati allo sbando provocando errori di tensione e posizionamento errato della banda di carta, accumulo di polvere di carta, piccole perdite di inchiostro via via accumulatesi ecc. Nel corso del 2012, in occasione della presentazione per l’entrata in vigore della nuova e aggiornata Normativa di Sicurezza ed Igiene del Lavoro, D.Lgs.81/08, che ha sostituito l’ormai famoso precedente D.Lgs.626/94, alcuni articoli apparsi sulla stampa specializzata di settore richiamavano l’attenzione sulla necessità di effettuare controlli e manutenzione preventiva e programmata sugli impianti e macchinari. Purtroppo, i consigli e le avvertenze sembra siano rimasti troppo spesso disattesi e inascoltati negli stabilimenti del nostro settore, mentre reputiamo corretto e ascoltato quanto proposto, ad esempio, per il settore automobilistico. La manutenzione è vitale e, tutto sommato, conveniente. Anche il valore di una macchina ben tenuta risulterà essere più elevato in caso di cessione. Ignorare tale prassi, lasciando gli interventi sulle macchine e impianti solo al momento del bisogno assoluto, ovvero quando si fermano, è gravissimo. I rischi che si corrono, il costo del fermo macchina inatteso e dell’intervento da eseguirsi d’urgenza sono molto più elevati dell’investimento manutentivo costante e programmato. Se nelle aziende, a causa dei costi, è stato drasticamente ridotto il personale, e quindi il servizio interno di manutenzione, oggi ci si deve basare e appoggiare naturalmente sul servizio esterno, offerto o dalle Case madri o dalle ormai poche società di servizio tecnico specializzate del settore. Entrambe le soluzioni sono valide ed entrambe possono offrire un’analisi preventiva. Alcune Case madri, sia costruttori di rotative e macchine da stampa sia costruttori di impianti e apparecchiature ausiliari, presentano interessanti pacchetti di sistemi collegati online che ogni giorno inviano un riassunto della situazione macchina/impianto e consigliano i necessari controlli e interventi localmente effettuabili. Tutto questo ha costi contenuti e permette di continuare l’attività produttiva con molto meno rischio. I danni peggiori che abbiamo rilevato dall’inosservanza delle norme di prevenzione e sicurezza vanno dall’incrinamento o disassamento di un cilindro stampa al danneggiamento della piegatrice, per terminare con le cause di incendio, dove, purtroppo, come abbiamo visto recentemente, incalcolabili danni hanno coinvolto stabilimenti di tutta la filiera della carta.


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PIOMBI

LE NOTIZIE DI ATTUALITÀ DEL POLIGRAFICO IN PRIMO PIANO I più rilevanti fatti del mese

AZIENDE GRAFICHE Accordi societari, installazioni, persone... FORNITORI Cosa accade nelle società fornitrici EVENTI Congressi, seminari, mostre, inaugurazioni

Il packaging italiano di lusso va Oltremanica Pusterla 1880 incrementa la propria presenza all’estero mettendo a segno l’acquisizione dell’inglese London Fancy Box. Da sinistra: Christopher e Matthew Lawson (L.F.B.); Giuseppe Meana, Roberto Marini e Luca Meana (Pusterla 1880).

n In Italia i clienti più famosi

sono quelli dello Spumante Ferrari, di Bulgari, Trussardi, Collistar. In Francia, le commesse arrivano da Dom Pérignon, Shiseido, Guerlain, Hermes. In questi due Paesi Pusterla 1880 Spa è indiscusso player di primo piano nel mercato del packaging del lusso dei profumi e degli champagne, ma non solo. Realtà in crescita, il Gruppo di Venegono Inferiore (VA) è ora pronto a sbarcare anche sul mercato inglese per aggredire un nuovo segmento, quello dei whisky, con nomi come Chivas e Johnnie Walker, tanto per fare due esempi. Un’operazione resa possibile grazie all’acquisizione di un’azienda di Dover, la London Fancy Box Ltd. L’accordo stra-

tegico, rafforzato da un accordo azionario, prevede inizialmente il passaggio a Pusterla 1880 di una quota di minoranza di London Fancy Box con l’acquisizione del pacchetto di maggioranza nel corso del 2014. Nello stesso tempo entreranno in Pusterla 1880, con una quota di minoranza, Christopher e Matthew Lawson, attuali azionisti di riferimento di London Fancy Box. London Fancy Box è attiva

da 115 anni nella produzione di scatole e cofanetti rivestiti di elevata qualità, destinati ai segmenti di alta gamma di più settori merceologici, fra i quali, oltre a quello degli alcolici, anche della cosmetica e profumeria, dell’editoria, dell’intrattenimento. «Le due società», spiega Giuseppe Meana, presidente di Pusterla 1880, «si integrano perfettamente sia dal punto di vista commerciale, dove non

si registrano sovrapposizioni di clienti, sia dal punto di vista produttivo, e potranno offrire le soluzioni più innovative, frutto delle esperienze di due realtà aziendali sul mercato ormai da più di un secolo. Pusterla 1880 e L.F.B. hanno una storia più che centenaria e sono state sino ad oggi gestite e condotte dalle famiglie che le hanno fondate, questa caratteristica sarà mantenuta anche per il futuro». Da subito il direttore di Pusterla 1880, Roberto Marini, entrerà nel CdA della London Fancy Box Ltd, che conta 180 addetti e un fatturato annuo di 20 milioni di euro. «Quest’opera di internazionalizzazione del Gruppo » conclude Meana «ha portato a una continua crescita sui mercati esteri che si è accompagnata a un ampliamento delle nostre attività in Italia».

Eurostampa raddoppia negli Stati Uniti

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Il progetto è pronto e i lavori cominceranno a febbraio per concludersi entro sei mesi. Così, prima della fine del prossimo anno, il gruppo Eurostampa raddoppierà (da 7 a 14 mila metri quadrati coperti) l’impianto di Cincinnati, nell’Ohio, in Nord America. Un investimento importante per assecondare la crescita del mercato delle etichette (in particolare nel settore spirits &

vino) non solo negli Stati Uniti ma anche in Canada, Messico e Stati Caraibici. Come spiega Luciano Cillario, che ancora guida con i figli Gianmario, Giuseppe e Gian Franco l’azienda di Bene Vagienna nel Cuneese, oltre 12 milioni di euro sono stati investiti nell’ultimo anno. A Cincinnati, il più importante insediamento produttivo di Eurostampa all’estero – al quale si è aggiunto nel 2011 lo stabilimento in Scozia –, con l’ampliamento dell’impianto verrà aumentata anche la forza lavoro (oggi circa 150 addetti) con l’assuzione di circa venticinque persone. Contemporaneamente proseguirà l’investimento in nuove tecnologie. Dopo aver

installato prima dell’estate una HP Indigo 6600 gemella di quella messa a Bene Vagienna, l’anno prossimo a Cincinnati arriveranno altre macchine offset flexo a 12 colori full optional. In Italia, invece, verrà installata a dicembre una nuova rotativa per l’autoadesivo che si aggiungerà alle quattro macchine a 12 colori messe in produzione nell’ultimo anno. Gli investimenti tecnologici permettono al Gruppo di offrire la possibilità di una stampa personalizzata anche per commesse di grandi tirature. Una possibilità che incontra la nuova tendenza del mercato consumer di personalizzare ogni etichetta. E per la quale Eurostampa ha in corso progetti mirati. A.P. IPI 149/13

Partiranno a febbraio 2014 i lavori che entro sei mesi porteranno l’impianto di Cincinnati a occupare una superficie raddoppiata, pari a 14 mila metri quadri coperti.


PIOMBI

PrimoPiano

Grandi manovre in Deaprinting L’azienda avrebbe l’intenzione di trasferire la parte legatoria a Lainate, rilevando la Legatoria Primavera.  A neppure un anno dal cambio di proprietà, avvenuto a inizio 2013, i nuovi azionisti (Mascagni srl collegata a Tim Management) e i nuovi vertici (l’ad Cesare Tocchio e il presidente Federico Cherubini) delle Officine Grafiche Novara 1901, più conosciute sul mercato con il marchio commerciale Deaprinting, stanno prospettando una serie di cambiamenti per affrontare la crisi del mercato della stampa, ridurre i costi e aumentare la redditività dell’azienda. In febbraio era stato siglato con le organizzazioni sindacali un accordo che prevedeva altri due anni di cassa integrazione straordinaria per 130 lavoratori con una rotazione che interessa circa una settantina di dipendenti. E una richiesta della riduzione dell’organico da 220 a 140 posti, da valutare però a fine piano in base anche

agli incentivi all’esodo e ai prepensionamenti. L’accordo prevedeva anche il trasferimento dell’attività in una nuova sede diversa da quella storica vicina alla casa editrice, dove sarebbero rimaste le rotative. «All’azienda», spiega Clementino Villaraggia, segretario provinciale della Fistel-Cisl, «abbiamo sempre ribadito la non contrarietà all’investimento in una nuova sede più funzionale, a patto però che rimanesse nel territorio novarese». Deaprinting, invece, secondo quanto comunicato alle organizzazioni sindacali, avrebbe intenzione di trasferire la parte legatoria (centralizzata a Novara dopo la chiusura della Legatoria del Verbano) a Lainate, rilevando (o affittando) lo stabilimento e le macchine della Legatoria Primavera. Nata nel 1976 come azienda di supporto per la parte legato-

ria punto metallico e fresato, della allora nascente Rotolito Lombarda, la Legatoria Primavera è un’azienda indipendente controllata e gestita dalla famiglia Bulzi. Con 24 addetti, la Primavera lavora per grandi gruppi, dalla stessa Rotolito a Nava, dalla Tiber a Mazzucchelli e Rotoalba. Il progetto della Deaprinting, esposto ai sindacati, sarebbe quello di ridurre i costi del finishing tagliando 13 addetti dagli attuali 49 diretti (operazione che sarebbe però gestita ricorrendo ai contratti di solidarietà), lasciando 13 persone in organico a Novara e spostando gli altri a Lainate. Il condizionale però è d’obbligo perché un accordo in tal senso non è stato ancora siglato. Ci sarebbe quindi una trattativa in corso tra Deaprinting e Legatoria Primavera, ma servirà almeno un mese per capire se

andrà in porto. Per affrontare la situazione di difficoltà del mercato, il management, ricorda sempre Villaraggia, oltre a richiedere tagli a molte voci extracontrattuali, ha fatto sapere anche che è sempre alla ricerca di una soluzione per il reparto offset, per il quale già dall’accordo di febbraio era stata individuata la possibilità di uno spostamento in un nuovo stabilimento. Al momento, però, non ci sarebbero accordi o intese (di integrazione, partnership o commerciali) con altri partner industriali. Neppure con Arti Grafiche Amilcare Pizzi, nome emerso più volte negli ultimi mesi per una possibile alleanza con Deaprinting. Tesi confermata dallo stesso Massimo Pizzi: «In questo periodo il tema delle aggregazioni è all’ordine del giorno. Tutti studiano il mercato, ma per quanto ci riguarda non c’è assolutamente nulla di concreto». A.P.

Gruppo Pigini costituisce Veneta Roto Dopo la richiesta di liquidazione della OPV di Verona. Si chiama Veneta Roto ed è la nuova realtà grafica nata da quello che una volta era la Offset Print di Verona. A dire il vero, la OPV di Francesco Calderara c’è ancora. Ma l’azienda veneta, diventata un importante punto di riferimento per la stampa piana e roto di altissima qualità, ha chiesto al Tribunale la procedura del concordato finalizzato alla liquidazione della Società. Così, con l’affitto del ramo d’azienda, la realtà marchigiana del Piginigroup (a cui fanno capo Tecnostampa, Rotopress International e Grafiche Flaminia) ha dato vita alla newco Veneta Roto, di cui possiede il 70%, mentre il restante 30% è rimasto ai vecchi soci della OPV. In Veneta Roto sono stati riassunti una quindicina di dipendenti e gira una performante rotativa KBA a 16 pagine, 5 colori, torri di verniciatura e uscita a foglio. Una mac-

china alla quale, anticipa Pierpaolo De Sanctis, direttore generale di Rotopress nominato amministratore delegato di Veneta Roto, potrebbe affiancarsi presto una macchina piana sempre di OPV. Ci sarebbe, inoltre, spazio per due o tre ulteriori assunzioni. In un momento di crisi come questo, per quale motivo avete deciso di investire in una nuova azienda? «È una bella domanda» risponde De Sanctis. «Ce la siamo fatta anche noi... Direi che analizzando la situazione della Offset Print emergeva la realtà di un’azienda storicamente molto importante ma che, per la frenata del mercato, ha visto, negli ultimi tre anni, ridotto notevolmente il fatturato. Una contrazione sulla quale hanno anche inciso le difficoltà finanziarie, con la stretta dei fornitori di materie prime e il mancato pagamento da parte di alcuni clienti. Ma

l’azienda si è sempre contraddistinta per la sua altissima qualità di stampa». Del resto al Gruppo di Loreto mancava una tipologia di macchina come la KBA a 16 pagine. Grazie all’accordo, il Gruppo presidierà una regione importante come il Veneto, una nuova sfida che la realtà marchigiana sta portando avanti nella convinzione che con sinergie come queste si potranno superare le grandi difficoltà del momento. Sfide, peraltro, che si vincono solo con gli uomini e da ciò lo spostamento del direttore di Rotopress De Sanctis che, con il suo know how quindicinnale, andrà a presidiare e ristrutturare l’azienda veneta. Importante sarà anche l’esperienza degli storici soci fondatori della OPV, in primis di Francesco Calderara, che darà il suo riconosciuto contributo tecnico. A.P.

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PIOMBI Donnelley acquisisce Consolidated Graphics

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RR Donnelley (RRD), uno dei gruppi di stampa leader nel Nord America, ha firmato un accordo definitivo per acquisire un altro colosso americano, Consolidated Graphics (CGX). RRD ha dichiarato che la transazione ha un valore totale di circa 620 milioni di dollari e che l’azienda si farà carico del debito netto di Consolidated Graphics pari a 112 milioni di dollari. La transazione, che ha già avuto il benestare dei CdA di entrambe le aziende, si concluderà nel primo trimestre 2014 e sarà soggetta all’approvazione degli azionisti di CGX e delle autorità competenti. CGX ha riportato entrate pari a 1 miliardo di dollari per l’anno fiscale che si è chiuso lo scorso 31 marzo, mentre RRD ha registrato vendite nette pari a 10,2 miliardi di dollari nel 2012. Thomas Quinlan III, presidente e CEO di RR Donnelley, ha dichiarato: «Consolidated Graphics è il complemento ideale per RR Donnelley e siamo molto lieti di accoglierli nella nostra organizzazione. Questa acquisizione strategica completerà l’attività di Donnelley e ci consentirà di offrire soluzioni di comunicazione integrata ai nostri clienti in tutti i segmenti di mercato». Consolidated Graphics detiene una posizione di leadership a livello mondiale nella stampa digitale ed è il più importante cliente di HP. Possiede più di 220 macchine da stampa digitale high-end. Ha vari stabilimenti di stampa in USA, uno in Giappone e uno nella Repubblica Ceca.

PrimoPiano Printing e converting: made in Italy all’insegna della stabilità Da Acimga dati rassicuranti sulle vendite dei costruttori italiani.

n Sostanzialmente stabile l’andamento dell’industria dei costruttori italiani di macchine per il printing e converting. È quanto emerge dall’indagine trimestrale qualitativa realizzata da Acimga, l’associazione confindustriale che raggruppa le aziende del settore. L’analisi registra il mood degli associati nel periodo luglio-settembre 2013 e traccia le previsioni di fine anno. Sul fronte del fatturato interno, il 50% delle aziende partecipanti all’indagine ha dichiarato che il trimestre preso in esame si è chiuso stabilmente confermando un trend già evidenziato nella precedente indagine trimestrale. E per gli ultimi mesi del 2013 la maggior parte degli operatori (46%) non prevede variazioni; inoltre, per la prima volta dal 2011, il saldo tra ottimisti (33%) e pessimisti (21%) torna ad essere positivo. Analoga situazione per il fatturato estero. Il 48% degli intervistati ha dichiarato stabilità del proprio fatturato e delle attese di fine anno. Interessante segnalare che nessuna azienda prevede una flessione.

Ancora difficile, invece, l’andamento degli ordini interni nel terzo trimestre, anche se il 50% delle imprese intervistate sottolinea la tendenza a una maggiore stabilità entro l’anno. La vocazione esportativa – l’83% del fatturato del settore raggiunge i mercati mondiali – si conferma la forza trainante del settore. Nel periodo osservato, oltre la metà delle aziende (52%) ha dichiarato un andamento consolidato degli ordini esteri, il 26% li ha incrementati. Per l’ultima parte dell’anno aumentano le attese di stabilità (65% degli operatori) come pure quelle di incremento degli ordinativi (35% delle imprese). Confortanti i dati relativi al livello occupazionale. Nel trimestre luglio-settembre il numero di addetti è rimasto invariato per il 92% delle imprese e il restante 8% registra una crescita. Per gli ultimi tre mesi dell’anno le imprese che prevedono di mantenere invariato il livello occupazionale ammontano all’88%; pari all’8% è la percentuale delle imprese che ha in programma di assumere.

Heidelberg e Fujifilm si alleano nella stampa inkjet La partnership tra i due “big” mira allo sviluppo di nuovi prodotti nell’ambito della stampa digitale, con particolare attenzione al mercato del packaging industriale e della stampa commerciale. Consentirà inoltre ad entrambe le aziende di accedere alle più recenti tecnologie che Heidelberg e Fujifilm offrono nella prestampa. «Consideriamo le collaborazioni strategiche un mezzo rapido ed efficiente per accedere a nuove tecnologie e segmenti di mercato in crescita», ha dichiarato Gerold Linzbach, CEO di Heidelberg (nella foto). «Grazie alla tecnologia inkjet di Fujifilm potremo espandere il nostro business digitale e ottimizzare ulteriormente il nostro portfolio. In questo modo saremo in grado di offrire ai nostri clienti soluzioni per la stampa offset e digitale per un’ampia gamma di applicazioni. Nel giro di tre anni prevediamo un potenziale di vendite pari a oltre 200 milioni di euro per Heidelberg nel business del digitale». «Il ricco portfolio di clienti Heidelberg apre nuove possibilità alla nostra stampa inkjet», ha commentato Shigetaka Komori, chairman e CEO di Fujifilm Corporation. «Grazie alla solida presenza di Heidelberg nel mercato internazionale delle arti grafiche possiamo proporre i nostri prodotti a nuove tipologie di clienti. Il know how di Heidelberg nella produzione ci consentirà, inoltre, di sviluppare tecnologie in grado di aprire nuove strade alla stampa digitale».


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A Panda Piace Pixartprinting

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Innovativa per dna, Pixartprinting continua a investire in R&S, non solo arricchendo costantemente il catalogo prodotti, ma siglando anche nuove partnership che puntano alla creazione di marketplace. La prima linea di merchandising by Pixartprinting sarà brandizzata A Panda Piace, il noto fumetto nato dall’estro creativo di Giacomo Keison Bevilacqua. Attraverso una sezione dedicata dello store Pixartprinting, i fan dell’originale personaggio potranno acquistare il merchandising ufficiale con l’estrema semplicità che caratterizza la vetrina e-commerce. La messa online del nuovo marketplace, accessibile sia dal sito www.pixartprinting.it sia attraverso re-link dalla pagina ufficiale di A Panda Piace, è stata presentata a Lucca Comics and Games 2013, il Festival Internazionale dedicato al fumetto, al gioco e all’illustrazione, presso lo stand di Panini Comics. Ogni giorno i primi 60 che acquistavano un libro del fumettista italiano erano omaggiati con prodotti by Pixartprinting brandizzati A Panda Piace. E per chi non è stato abbastanza rapido da aggiudicarsi gli omaggi, dal 7 novembre è on air lo shop dedicato dove sarà possibile acquistare pouf, T-shirt, felpe, fotoquadri e borse in tela personalizzabili a scelta con le vignette ufficiali di A Panda Piace. Il tutto con il sigillo di qualità Pixartprinting e consegne anche in 24h.

Con FoldLine, Rotolito si apre a nuovi mercati nel digitale  Una piegatrice automatica è stata acqui-

stata da Rotolito Lombarda dal produttore tedesco manroland web systems, attraverso il distributore italiano bwebsystems Srl. È la prima linea di questo tipo al mondo a entrare in funzione ed è abbinata alla HP T410, la seconda rotativa digitale a entrare nello stabilimento di Pioltello. La prima è una HP T360 e viene impiegata soprattutto per la stampa di libri. «FoldLine si distingue dagli altri sistemi di piega sul mercato per la sua flessibilità», spiega Joseph Marsanasco, direttore generale di Rotolito Lombarda. «È infatti una piegatrice da rotativa commerciale che offre svariate tipologie di piega. Ideale per gli ambienti di lavoro con macchine da stampa digitali, è adatta a un’ampia gamma di applicazioni, dai

quotidiani agli stampati commerciali, dai messaggi pubblicitari personalizzati alle segnature dei libri». «Grazie a FoldLine siamo ora in grado di realizzare una serie di stampati in tutte le varianti di piega anche nel caso delle basse tirature», spiega Emanuele Bandecchi, responsabile della divisione digitale. In una prima fase FoldLine lavorerà in modalità “nearline” accanto alla HP T410. «Verso marzo 2014, quando avremo finito di sviluppare il workflow» continua Marsanasco «la stampa avverrà direttamente in piega in una modalità inline». Il workflow verrà sviluppato da Rotolito insieme a manroland e HP. Il MIS di Rotolito invierà le specifiche tecniche al controller di stampa HP, dopodiché il file verrà spedito attraverso il Printnetwork Bridge, sviluppato da manroland web systems, alla piegatrice FoldLine.

Copygraph investe in un Polar 80... Tra le prime aziende sulla piazza di Verona a credere nella stampa digitale, Copygraph nasce nel 1995 nei pressi dell’università e inizialmente si occupa della produzione di dispense, libri e manuali d’uso, tutti realizzati in bianco e nero con le tradizionali fotocopiatrici. Attualmente il sito produttivo è a Mozzecane (VR) dove risiede in 600 m2, avvalendosi di 13 dipendenti operativi su sette macchine da stampa digitali di ultima generazione. Il lavoro di copisteria è stato accantonato per dedicarsi totalmente al dato variabile e alla gestione di campagne di marketing cross-mediali. L’ultimo investimento fatto da Copygraph è un tagliacarte Polar 80, fornito da Macchingraf, che ha contribuito a dare una svolta nella preparazione e finitura di tutti i lavori. È un tagliacarte dedicato a chi come Copygraph utilizza macchine digitali, è dotato di tutti i sistemi di sicurezza, con un piano cromato e soffiante per agevolare il movimento della carta. È provvisto di circa 200 programmi di taglio memorizzabili, ogni programma è una commessa.

...e anche Legatoria Umbra investe con Macchingraf Legatoria Umbra nasce alla fine degli anni 80 a Bastia Umbra ai piedi di Assisi, grazie alla capacità e all’esperienza di Giovanni Picchietti, che ha trasmesso al figlio Stefano la passione e la voglia imprenditoriale nell’arte della rilegatura. L’azienda, una delle più grandi realtà imprenditoriali nella legatoria del Centro Italia, occupa un’area di circa 3.000 m2. Le lavorazioni svolte sono le più svariate e particolari: brochure, quaderni, blocchi cuciti a punto metallico, libri brossurati, cartonati anche fuori formato standard, calendari cuciti e spiralati fino a lunghezza di 60 cm. Una piccola area è stata attrezzata per le lavorazioni manuali e di pregio. Il successo sempre crescente è supportato da un partner come Macchingraf che nel tempo ha fornito attrezzature di qualità tra cui: linea di taglio Polar 176 per formati 120x160, linea di taglio 115, piegatrice KH 78, piegatrice Ti 52, due piegatrici TD 112. L’ultima arrivata è una TD 112 installata qualche mese fa, in grado di gestire formati 112x165 cm. La piegatrice Stahlfolder KH 78 è una macchina per segnature nel formato 70x100 cm, l’unica nel suo genere a utilizzare come registro laterale un sistema a effetto Venturi, dove i fogli vengono allineati e indirizzati rapidamente e accuratamente nel gruppo a tasche. Grazie a tutte queste attrezzature la Legatoria Umbra produce libri molto pregevoli, tra cui un cartonato offerto al Papa di cui è esposta una copia alla Print Media Academy di Heidelberg per mostrarlo a tutti i clienti. IPI 149/13

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news aziende grafiche

Emanuele Bandecchi (a sinistra) e Joseph Marsanasco davanti alla nuova FoldLine.


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Canon supporta il business delle aziende grafiche

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A dimostrazione dell’impegno nell’aiutare i clienti ad affrontare le sfide legate all’evoluzione dei mercati, Canon presenta Business and Innovation Scan, un nuovo strumento di analisi dedicato agli stampatori commerciali e alle aziende che operano nel settore Arti grafiche. «Questo sistema consente di individuare le nuove tendenze dettate dall’evoluzione delle tecnologie e di offrire servizi appropriati accrescendo il proprio fatturato», ha spiegato Marco Dusi, Services & SBSD & PRO Print Marketing Manager. Questo servizio innovativo, che in Europa ha già circa 100 test di prova effettuati, analizza la situazione di business in essere presso aziende dei settori editoriale, grafico, tecnico, fotografico e comunicazione. Nel corso di due visite, gli esperti Canon sviluppano un progetto che si articolerà in sette tappe della durata di 4/5 ore. Le fasi del programma sono le seguenti: • Identificazione dei principali segmenti applicativi del cliente; • Analisi delle performance di business; • Approfondimento delle attuali tendenze nei segmenti applicativi di interesse per il cliente; • Determinazione del grado di abilità e competenza del cliente nell’affrontare le nuove tendenze dal punto di vista marketing, vendite e dei processi di produzione; • Panoramica delle tendenze di mercato che avranno un impatto sul business del cliente; • Identificazione delle strategie per segmento di applicazione; • Report personalizzato con l’analisi dei risultati e consegna del piano di lavoro. In seguito, Canon affianca il cliente per aiutarlo a concretizzare il piano di business messo a punto, servendosi di strumenti di sviluppo come ad esempio l’Essential Business Builder Program.

Agfa Graphics cresce nell’inkjet wide format con Pilograf  Agfa Graphics ha siglato un accordo con

Pilograf per la distribuzione della gamma di stampanti wide format inkjet UV Curable Anapurna e Jeti. L’accordo prevede la copertura commerciale della Lombardia che Pilograf metterà in atto grazie alla sua forza vendite dedicata e di esperienza in questo settore. «L’accordo di distribuzione con Pilograf rientra nella nostra strategia di espansione rivolta al mercato del sign&display», ha affermato Daniele Carino, marketing manager Inkjet Wide Format di Agfa Graphics Italia. «Grazie alle nuove stampanti presentate a Fespa quest’anno, abbiamo ora una gamma completa per poter soddisfare le necessità di ogni tipologia di azienda che voglia realizzare insegne, comunicazione per interni ed esterni,

interior decoration, cartelli e display per punti vendita. Siamo certi che la collaborazione con Pilograf potrà avere grande successo per entrambe le aziende in quanto si uniscono l’esperienza e il parco clienti del segmento wide format a una gamma prodotti completa, qualitativa e commercialmente accattivante». «Pilograf ha sempre avuto un mercato importante nel settore della stampa digitale UV e con la scelta di puntare su mercati industriali, rivolgersi ad Agfa è stato naturale», ha dichiarato Enrico Ciotti, ad di Pilograf. E Roberto Pilone, presidente dell’azienda di Olgiate Olona (VA), ha sottolineato che «in Agfa abbiamo trovato i corretti rapporti interpersonali che sono comunque sempre alla base della nostra operatività, oltre a una eccellente gamma prodotti, moderni, efficienti e funzionali».

Nanografia: rinnovato accordo tra Landa e Komori Komori e Landa hanno annunciato di aver rafforzato la loro partnership strategica. Le due aziende già collaborano sin dalla prima fase di ingegnerizzazione delle macchine che sono state mostrate come prototipi alla scorsa Drupa 2012. Ora la fiducia di Landa nel produttore nipponico viene riconfermata ed è di questi giorni l’annuncio di una nuova alleanza strategica di lungo termine, in base alla quale Komori fornirà a Landa la propria piattaforma tecnologica per tutti i modelli a foglio delle Landa Nanographic Printing Presses e, in cambio, Landa fornirà a Komori la propria tecnologia per la stampa nanografica, comprensiva di inchiostri NanoInk, in modo da poterla incorporare nelle proprie macchine e proporle al mercato con il proprio brand. A Drupa l’azienda israeliana, creata da Benny Landa, aveva siglato accordi per la concessione di licenze anche con Heidelberg e Manroland Sheetfed e a questo proposito ha dichiarato: «L’accesso alla tecnologia Landa per la stampa nanografica viene concesso in varie fasi ed è subordinata al fatto che il licenziatario soddisfi precisi requisiti in ognuna di queste fasi. Komori è stato il primo produttore a soddisfare questi requisiti e sarà dunque la prima azienda a commercializzare macchine nanografiche con il proprio brand». Landa consegnerà le prime macchine nel quarto trimestre del 2014 e i primi modelli, basati su piattaforma Komori, saranno le Landa S10FC formato 70x100 per la produzione degli astucci pieghevoli.

Stampa di giorno e birra di sera alla KBA in Sassonia KBA ha invitato 50 stampatori italiani nel suo stabilimento macchine offset a foglio di Radebeul, ricreando l’atmosfera di una birreria bavarese. Naturalmente non si trattava solo di birra: al centro dell’attenzione dei due giorni di manifestazione c’era la moderna tecnologia delle macchine offset a foglio. 50 gli stampatori che hanno assistito a dimostrazioni di stampa nel piccolo e medio formato. Su una Rapida 75 è stata prodotta una tipica forma commerciale in tre diverse varianti di nobilitazione: dapprima fondo pieno con vernice lucida UV, poi effetti ibridi lucido-opaco, con l’inserimento del quinto gruppo stampa con vernice oleosa e da ultimo, dopo il rapido cambio forma vernice, verniciatura parziale a spot. Subito dopo gli operatori del centro clienti di KBA hanno dimostrato su una Rapida 106 a sei colori gli effetti di verniciatura Drip-Off nella produzione di copertine con due diversi motivi e una velocità di tiratura fino a 18.000 fogli/h. Per finire è stato mostrato come è possibile produrre velocemente ed economicamente le piccole tirature con elementi di automazione adeguati. Su una macchina a dieci colori con voltura, una Rapida 106 con tecnologia DriveTronic SPC (tecnologia cilindro lastra ad azionamento singolo) sono state prodotte una dopo l’altra diverse segnature di un catalogo.

Graziano Mion, area manager di KBA-Italia, ha moderato le dimostrazioni di stampa. IPI 149/13

meRcati

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news fornitori


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news eventi

L’arte di fare il libro a suon di musica A Bologna la decima edizione di Artelibro.

< “Musica per gli occhi.

Collezionismo all’Opera” è stato il titolo-guida di Artelibro Festival del Libro d’Arte, che si è concluso il 22 settembre a Bologna, come sempre nella sede storica di Palazzo Re Enzo e del Podestà. 50.000 i visitatori della manifestazione che ha visto il suo centro nella mostra-mercato dove si sono dati appuntamento bibliofili, studiosi, esperti, professionisti del settore e un vasto pubblico di appassionati. Questa decima edizione è stata tutta dedicata all’intreccio tra musica, editoria e arte, in omaggio a Verdi e Wagner. 70 eventi in giro per la città Oltre 150 gli espositori tra cui librai antiquari che hanno presentato libri e documenti antichi, editori di stampe e libri d’artista contemporanei, edizioni facsimilari e di pregio. 45 mostre e 70 gli eventi sparsi in tutta la città, divisi tra incontri professionali, presentazioni di libri e progetti, conferenze per il grande pubblico.

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Un ricco programma di attività La seconda edizione di “Fruit. Focus on contemporary art” ha raccolto oltre 50 espositori di editoria d’arte self-publishing selezionati dall’Associazione Crudo. Interessante novità di quest’anno è stata la sezione dedicata all’editoria d’arte

130 dischi d’artista, da Vito Acconci a Joseph Beuys, da John Cage a Marcel Duchamp, Jean Dubuffet, Yves Klein, Richard Long, F.T. Marinetti, Maurizio Nannucci, Nam June Paik, Raymond Pettibon, Mimmo Rotella, Dieter Roth.

digitale con gli eBook e le app più interessanti a livello internazionale. La tipografia musicale in biblioteca Con “La Tipografia musicale” di Tallone Editore, mostra che si è svolta alla Biblioteca dell’Archiginnasio dall’11 settembre al 5 ottobre, si è potuto ammirare il materiale dell’atelier di una tipografia musicale gregoriana tuttora attiva, articolata in una sequenza di bulini, matrici, punzoni affiancati da tipi mobili originali, corpi piccoli e monumentali, fusi a Parigi da Deberny et Peignot nel XIX secolo secondo il sistema del Maestro Theophile Beaudoire. Ad accompagnare questa splendida esposizione le pagine musicali stampate da Tallone Editore.

anche per l’esposizione di antichi manoscritti e libri a stampa a tema musicale. Titolo della mostra: “Uomini e Libri, trovatori di musiche”. Infine, “Records by artists” (1960-1990) ha raccolto oltre

John Lennon scrittore in mostra Ricca di suggestioni, per finire, la mostra “Literary Lennon”, John Lennon scrittore, una raccolta della produzione letteraria e grafica di John Lennon, curata da Antonio Taormina ed Enzo Gentile con la collaborazione di Donatella Franzoni.

Antichi manoscritti d’artista Alla Biblioteca Universitaria di Bologna grande successo

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news mercati

Il mercato estero farà da traino L’indagine sul secondo e terzo trimestre 2013 del settore grafica, cartotecnica, converting e carta.

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Andamento II trim. 13 rispetto al I trimestre

Fatturato interno Fatturato estero Ordini interni Ordini esteri Occupazione

Flessione Stabilità Incremento

35% 12% 35% 16% 16%

su cui le imprese puntano con maggior decisione, alla ricerca di potenziali di crescita interessanti, mentre il mercato interno continua a soffrire di una domanda poco favorevole. Nel secondo trimestre 2013 la dinamica dei diversi comparti è risultata parzialmente differenziata. Il comparto delle macchine per grafica e converting ha registrato, con il settore grafico, le performance più sfavorevoli sul mercato italiano, con una tendenza però opposta se riferita al fatturato estero, che ha registrato tassi di crescita migliori. Nel settore cartario la dinamica congiunturale sembra intonarsi a una stabilizzazione/ crescita delle variabili, mentre il settore cartotecnico trasformatore mostra un equilibrio di sviluppo sul mercato interno e interessanti evoluzioni rispetto alla domanda estera». A livello complessivo, con riferimento al secondo trimestre 2013, il 35% delle imprese intervistate ha denunciato una flessione nel fatturato interno mentre il 38% delle risposte si è

38% 59% 43% 59% 79%

27% 29% 22% 25% 5%

Previsione andamento III trim. 13 rispetto al II trimestre Flessione Stabilità Incremento

33% 18% 30% 23% 11%

orientato alla stabilità. Per quanto riguarda la domanda estera, il 29% delle aziende ha segnalato un incremento della dinamica del fatturato e il 59% di imprese ha espresso un giudizio di stabilità, confermando il ruolo di traino nello sviluppo delle imprese. Le aspettative riferite al terzo trimestre 2013 sono maggiormente orientate alla prudenza. Il 56% delle imprese propende per una stabilità nei livelli di fatturato, con percentuali di contrazione ancora maggiori di quelle di crescita, sia con riferimento al mercato estero che a quello interno. Come tendenza, dunque, «le attese sul terzo trimestre 2013 evidenziano ancora una divaricazione tra mercato interno ed estero, ma il mood dei produttori risulta intonato a una stabilizzazione dei livelli produttivi, più che a reali prospettive di crescita, rimandando la ripresa allo sperato recupero della domanda interna», ribadisce Nova. L’andamento evidenziato dai costruttori di macchine grafiche, cartotecniche e per

56% 61% 59% 59% 84%

11% 21% 11% 18% 5%

il converting nel secondo trimestre 2013 non si discosta molto da quello rilevato da due anni a questa parte: situazione difficile per il mercato interno e migliore su quello estero. Per quanto riguarda il terzo trimestre 2013, prevale un clima di completa stabilità per il fatturato domestico, mentre per gli ordini interni il saldo tra ottimisti (9%) e pessimisti (32%) rimane ancora negativo. Nel secondo trimestre 2013 le valutazioni delle aziende grafiche confermano la debolezza del mercato interno, soprattutto nell’area editoriale, a causa del perdurare della fase recessiva che penalizza gli investimenti pubblicitari, solo leggermente mitigata da alcuni positivi riscontri sul mercato estero. Nel terzo trimestre, rispetto al trimestre precedente, il clima di opinioni delle imprese grafiche è caratterizzato da pessimismo su tutti gli indicatori: viene confermata la tendenza negativa della domanda interna, ma peggiora anche quella estera.

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Come di consueto, l’indagine condotta dalla Federazione della filiera della carta e della grafica fornisce elementi importanti per la dinamica congiunturale dei settori delle macchine grafiche, cartotecniche e per il converting, della produzione di carte e cartoni, della grafica e della cartotecnica trasformazione. Sulla base dei risultati rilevati nell’indagine presso le imprese, Alessandro Nova dell’Università Bocconi commenta: «La novità degli ultimi mesi, così come emergono dalle rilevazioni dell’Istat circa la dinamica del prodotto interno lordo e della produzione industriale, sono costituite dalla “sensazione” che si sia giunti al fondo della riduzione. Non stiamo parlando, è bene intendersi, di una nuova fase di crescita, ma semplicemente di un cambio di tendenza che potrebbe condurre, si spera in tempi brevi, a un assestamento delle variabili macroeconomiche, confidando, successivamente, in una trasformazione della stabilità in crescita. Nonostante il consuntivo trimestrale sia risultato meno favorevole delle attese, le rilevazioni delle aspettative delle aziende della Federazione per il terzo trimestre sono ancora impostate su dinamiche di consolidamento dei livelli produttivi, con la consueta visione più ottimistica sul mercato estero, che rimane il segmento


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news eventi

Grafitalia e Converflex 2015 in contemporanea con l’Expo E a seguire si terranno ogni tre anni.

“Fra i diversi comparti sono sempre più frequenti le connessioni e le sinergie tecnologiche”. Guido Corbella, amministratore delegato di Centrexpo Ipack-Ima.

inquadrare con ottica più ampia le attività internazionali del gruppo Centrexpo/Ipack-Ima, impegnato in un’intensa attività di scansione delle opportunità sui mercati emergenti. «Lavoriamo per essere partner dei nostri espositori sui mercati di loro interesse», ha evidenziato Corbella. «Ad oggi il gruppo è presente nelle più rilevanti piazze internazionali: Cina e India sono presidiate con propri uffici di rappresentanza e con alleanze con partner di primaria importanza, attraverso le quali vengono aperte opportunità di mercato per le aziende espositrici. In Russia, Centrexpo organizza e coordina la partecipazione delle aziende italiane a Upakovka-Upak Italia, manifestazione di grande impatto in cui è partner di Messe Düsseldorf.

Nel continente africano IpackIma debutterà il prossimo anno con un’iniziativa di grande respiro, EastAfripack a Nairobi, in Kenya, con partner di altissimo livello quali East African Community, Ministry of Industrialization and Enterprise Development-Government of Kenya e UNIDO». Per quanto riguarda il 2015, l’occasione da non perdere è il traino con l’Expo che avendo come tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, crea un assist ideale con il settore dell’imballaggio. “Sustainable packaging for developement” è quindi il sinergico tema scelto per Ipack-Ima. Grafitalia e Converflex offrono soluzioni che si completano e integrano con quanto offerto dalle altre manifestazioni soprattutto, ma

non solo, per la stampa degli imballaggi, la cartotecnica, le etichette fino alle più avanzate soluzioni di marketing e alla stampa commerciale. Grafitalia, in particolare, è identificata come punto di incontro e riferimento per tutto il settore della comunicazione: dagli operatori delle aziende di stampa ai buyer.

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 Un grande evento per il settore della stampa e per quello attiguo del packaging che si avvarrà del traino dell’Expo 2015. Questo è il progetto al quale stanno lavorando Centrexpo e Ipack-Ima che vedrà cinque manifestazioni svolgersi in contemporanea dal 19 al 23 maggio. Grafitalia e Converflex con Ipack-Ima, Fruitech e Intralogistica Italia dovrebbero attrarre circa 100 mila visitatori per 2.500 espositori. Lo ha comunicato Guido Corbella, ad del gruppo Centrexpo Ipack-Ima – da poco riconfermato per il prossimo triennio alla guida assieme al presidente Felice Rossini – che ha anche annunciato la nuova cadenza triennale in base alla quale le edizioni successive delle manifestazioni del nostro settore saranno nel 2018 e 2021. «La nostra scelta strategica è precisa» ha affermato Corbella, «mettere assieme ogni tre anni iniziative in grado di servire sempre meglio i diversi pubblici che fanno riferimento alle nostre fiere. Dedicheremo infatti sempre maggiore attenzione alle business community che crescono, fino a diventare fiere dedicate, come nel caso di Fruitech. Sono sempre più frequenti le connessioni e le sinergie tecnologiche fra i diversi comparti. Automazione dei processi, sicurezza, tracciabilità sono elementi comuni praticamente a tutte le filiere di prodotto: poter confrontare le soluzioni verticali di ciascuna area insieme con gli avanzamenti tecnologici di settori affini rappresenta un’opportunità straordinaria che solo il nostro gruppo oggi è in grado di offrire». L’incontro con i giornalisti ha offerto anche l’opportunità di


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news eventi

Apre il Laboratorio della Carta, materiale amico dell’ambiente Inaugurato in ottobre al Porto Antico di Genova.

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< Il Laboratorio della Carta

è un percorso educativo sulla carta che parte dalla sostenibilità e dalla certificazione della materia prima per spiegare a ragazzi, divulgatori scientifici e appassionati che la carta che ci accompagna ogni giorno nelle sue svariate declinazioni d’uso è prima di tutto un materiale sostenibile e amico dell’ambiente. «La tecnologia della carta è una presenza forse silenziosa, ma di certo ininterrotta nella vita quotidiana, che non poteva mancare alla 10a edizione del Festival della Scienza Bellezza», afferma Massimo Medugno, direttore generale di Assocarta. «La bellezza della scienza è quella di migliorare la vita delle persone», queste le parole di introduzione pronunciate dal presidente del Festival Manuela Arata all’inaugurazione svoltasi a Palazzo Ducale di Genova. Come non attribuire quindi alla carta la bellezza di migliorare la nostra vita quotidiana? La carta è resistente, contenitiva, creativa, artistica, memorabile, assorbente, igienica e assolve alle più svariate funzioni della vita quotidiana e collettiva. In casa e fuori casa perché per eliminare i batteri è importante ricordare di asciugarsi le mani con la carta. La funzione igienica della carta è uno dei messaggi illustrati nel Laboratorio con il supporto di materiali educativi e formativi messi a disposizione da Sofidel, main sponsor dell’iniziativa. La carta nasce da un’arte antica come dimostrano i Mastri Cartai di Fabriano presenti al Laboratorio, che si rinnova però di anno in anno attraverso innovazione di prodotto e processo nei circa 160 stabilimenti dislocati sul territorio italiano che sfornano 8,6 milioni di tonnellate annue (2012) dando lavoro a 19.900 addetti diretti (2012) e migliorando, al contempo, la vita quotidiana di ognuno. La carta è un prodotto che si può toccare e sperimentare grazie agli animatori presenti al Laboratorio che simulano prove scientifiche di combustione, resistenza e assorbenza e creano nuovi fogli di carta con la carta riciclata grazie

foRmazionE

Accademia del Poligrafico. I prossimi corsi Mercoledì 20 novembre ore 9.45 - 17.30 L’innovazione tecnologica dove si dirige? Docente: Francesco Bordoni Sede del corso: Roma Giovedì 21 novembre ore 9.45 - 17.30 Organizzazione flessibile a risorse limitate Docente: Alberto Sironi Sede del corso: Milano Martedì 26 novembre ore 9.45 - 17.30 Soluzioni tecnologiche per la grafica nel packaging Docente: Stefano d’Andrea (Acus srl) Sede del corso: Milano

a un “frullatore” che miscela la materia prima che simula ciò che in una vera cartiera viene chiamato pulper. Nel laboratorio è però possibile immaginare il processo produttivo industriale con la proiezione di alcuni video realizzati per l’occasione dalle cartiere Burgo Group e Sofidel. Un tour virtuale in una vera e propria cartiera per poi tornare alla fisicità della carta nel Laboratorio ideato dai divulgatori scientifici Vanda Elisa Gatti e Danilo Gasca che hanno allestito le tappe del percorso guidato su supporti di arredamento realizzati da Sabox con cartone riciclato al 100%. Perché più della metà della carta prodotta in Italia e in Europa è ottenuta da carta riciclata ma vi sono tipologie di carta, come l’imballaggio o gli arredamenti in cartone, che arrivano a quota 100% riciclato. Il Laboratorio della Carta è stato realizzato grazie al contributo di Sofidel, main sponsor dell’iniziativa, con il supporto di Assocarta, TwoSides - Il lato verde della Carta, Aticelca, Comieco, Burgo Group, Sabox, Cartiera Artigianale di Fabriano, IIT Grafica e Comunicazione San Zeno Verona, Master in “Produzione della Carta e Gestione del Sistema Produttivo” Lucca e altre realtà aziendali della filiera cartaria.

Lunedì 2 dicembre ore 9.45 - 17.30 Le leve contingenti per orientare prezzi e preventivi nell’azienda grafica Docente: Luigi Lanfossi Sede del corso: Ancona Giovedì 12 dicembre ore 14.30 - 18.00 La trattativa d’acquisto Docente: Massimo Salvaderi Sede del corso: Milano

Per informazioni e iscrizioni: segreteria@accademia delpoligrafico.it tel: 02.75291028 www.stampamedia.net/it/ accademia/info

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Spaziocultura

A Milano, Warhol e Pop Art... Al Palazzo Reale fino al 9 marzo 2014.  Di cultura Pop, abbreviazione di popolare, parla per la prima volta un articolo pubblicato nel 1958 dalla rivista americana Architectural Design per definire una nuova visione culturale che stava nascendo a New York in quegli anni, fatta di immagini stereotipate legate al consumo di massa, dove le merci hanno più rilievo degli oggetti d’arte e i fumetti sono più efficaci della narrativa. La Pop Art è la forma artistica che nasce da questa nuova cultura, di cui Andy Warhol è uno dei massimi esponenti. Riproducendo in serie i prodotti commerciali di consumo più comune come le bottiglie di Coca Cola o le scatole di zuppa Campbell, i divi del cinema, i personaggi della politica più noti al grande pubblico e i dipinti più universalmente famosi, come la Monna Lisa o l’Ultima Cena di Leonardo, Warhol trasforma i soggetti in vere e proprie icone e quindi in arte la vita di tutti i giorni, rendendola accessibile a tutti.

La mostra di Palazzo Reale, che si inserisce nella programmazione dell’Autunno Americano, presenta oltre 160 opere raccolte in un trentennio dal collezionista Peter Brant, che di Andy Warhol fu uno dei primi estimatori, ma anche intimo amico. I lavori esposti spaziano dai primi disegni eseguiti alla fine degli anni ‘50 da un Warhol non ancora conosciuto, fino alle riproduzioni dell’Ultima Cena esposte proprio a “Blue Shot Marilyn” (1964) Milano nel 1987. Una panoramica completa che com- e “Self Portrait - red prende, oltre ai famosi ritratti in serie e non di Marilyn, on black” (1986). Liz Taylor, Nixon e Mao, opere come gli Autoritratti, le Electric Chairs, i Fiori e una serie di Polaroid che fotografano l’ambiente artistico e culturale della New York degli anni ‘60 e ‘70 attraverso i volti dei suoi protagonisti più rappresentativi. Giulietta Ciacchi

...e “Pollock e gli Irascibili” Cinquanta opere dal Whitney Museum di New York.

“Fireworks” (1950) di Jackson Pollock. A destra: Mark Rothko, “Untitled (Blue, Yellow, Green on Red)”, 1954.

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 Nell’Anno della Cultura Italiana in America e all’interno del programma Autunno Americano, Milano dedica a Pollock e al gruppo di diciotto artisti della Scuola di New York da lui guidato, una mostra a Palazzo Reale di quasi cinquanta opere provenienti dal Whitney Museum di New York. Attraverso i dipinti di Jackson Pollock, Mark Rothko, Willem de Kooning, Franz Kline, Robert Motherwell, Barnett Newman e degli altri “Irascibili”, così definiti da un celebre episodio di protesta nei confronti del Metropolitan Museum of Art che nel 1950 rifiutò di inserire le loro opere in un’importante mostra dedicata all’arte contemporanea americana, l’esposizione milanese vuole offrire un panorama completo di un fenomeno artistico unico che rappresentò il passaggio del testimone dell’innovazione artistica dall’Europa all’America e che influenzò, con

il suo linguaggio innovativo e la sua forza travolgente, l’arte moderna in tutto il mondo. Le opere esposte coprono un arco storico che va dalla fine degli anni Trenta alla metà degli anni Sessanta del Novecento e rappresentano tutti i principali aspetti dell’Espressionismo astratto, con la gestualità dell’Action Painting, la pennellata ritmica, le stesure cromatiche di Rothko, ma soprattutto il Dripping, la tecnica della sgocciolatura tipica di Pollock che, abbandonando il cavalletto per affrontare tele di grandissima dimensione lavorandoci in maniera fisica, ha cambiato definitivamente il linguaggio della pittura. G. C.


Renoir a Torino 60 capolavori fino al 23 febbraio. ■ La collaborazione tra la città di Torino, Ski-

ra editore e il Musée d’Orsay, inaugurata lo scorso anno con la grande mostra di Degas, prosegue con una nuova, magnifica rassegna dedicata a Pierre-Auguste Renoir (1841-1919), artista straordinario, tra i protagonisti, con Manet, Monet, Degas, Pissarro, Sisley, Cézanne, tra gli anni Ottanta dell’Ottocento e il primo ventennio del Novecento, della grande stagione dell’Impressionismo francese. Il Musée d’Orsay e il Musée de l’Orangerie, che conservano la collezione più completa al mondo dell’opera di Renoir, hanno accettato di privarsi per quattro mesi di una sessantina di capolavori, per dare vita a una rassegna che documenta tutta l’attività di questo grandissimo pittore, testimoniando i momenti più significativi e le svolte che, partendo dagli esordi, hanno portato l’artista a fine carriera a un progressivo allontanamento dall’Impressionismo. Skira, in stretta collaborazione con la Fondazione Torino Musei, produce la rassegna, curandone gli aspetti organizzativi e promozionali e ne pubblica il catalogo. Con questa esposizione si vuole percorrere la complessa evoluzione del percorso artistico di Renoir – attivo per oltre un cinquantennio, tanto da produrre

oltre cinquemila dipinti e un numero elevatissimo di disegni e acquerelli –, evidenziando la grande varietà e qualità della sua tecnica pittorica e i diversi temi affrontati.

“Danse à la campagne” (1883) e, a sinistra, “Jeunes filles au piano” del 1892.

Il Seicento lombardo Alla Pinacoteca di Brera a Milano. ■ Dall’8 ottobre al 12 gennaio la Pinacoteca di Brera presenta al pubblico

una selezione di opere dei più importanti artisti del Seicento lombardo realizzate tra la fine del XVI secolo e l’inizio della successiva stagione barocca. La mostra, che comprende 46 dipinti per la maggior parte di grandi dimensioni, offre una dettagliata rappresentazione dell’arte della scuola lombarda del XVII secolo, influenzata dal pensiero e dai dettati del Concilio di Trento promossi dal cardinale Federico Borromeo, arcivescovo di Milano dal 1594 al 1631. La visione artistica dell’epoca è caratterizzata da toni solenni, ma anche drammatici, quasi teatrali, con effetti illuministici e soluzioni compositive di grande intensità e forte impatto visivo. Il percorso espositivo proposto da Brera comprende pale d’altare, tra cui si distinguono Noli me tangere della pittrice Fede Galizia, recentemente restaurato, Cristo nel sepolcro, San Carlo e Santi di Giovanni Battista Crespi detto il Cerano, l’Assunzione della Vergine di Giuseppe Nuvolone e San Francesco in estasi di Carlo Francesco Nuvolone, fratello di Giuseppe. Tre importanti tele, riunite per l’occasione, ripropongono una parte significativa della serie dispersa del ciclo di dipinti che componevano le Storie della Passione, realizzati da artisti diversi per la Sala dei Senatori del Palazzo Ducale di Milano, oggi Palazzo Reale. Il percorso espositivo continua con opere di soggetto religioso di piccolo e medio formato e numerosi ritratti, tra cui spiccano il Gruppo della famiglia Nuvolone in concerto, dei due fratelli Nuvolone, e l’Autoritratto di Giulio Cesare Procaccini e si conclude con otto fogli di artisti diversi provenienti dalla ricca collezione del Gabinetto dei disegni della stessa Pinacoteca di Brera. G. C.

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Interviste Quinto Protti

Un mix vincente tra tecnologie di stampa offset e digitali e ora un progetto ambizioso battezzato ‘struttura’. L’obiettivo? Aggregarsi per aumentare la forza contrattuale, sostenere gli investimenti e sfruttare in maniera ottimale le tecnologie disponibili. 30


“Per noi il web to print è un’estensione commerciale dell’azienda”.

34 - L’industria grafica, un futuro da reinventare Intervista con Quinto Protti, amministratore delegato di Centro Stampa Digitalprint

insieme è

meglio di ACHILLE PEREGO

“Non costruire mai una gabbia contro te stesso”. È il monito (non porsi mai limiti e confini) con cui Sergio Protti ha cresciuto il figlio Quinto. Sergio è il fondatore, ventisei anni fa, del Centro Stampa Digitalprint. Un’azienda nata dal nulla a Viserba, inserita nel territorio riminese già occupato da 35 concorrenti, che si specializza, nella Romagna capitale del turismo, nella manualistica e negli stampati veloci per le fiere e per gli eventi collegati alla città. E veloci sono stati anche il suo successo e la sua crescita. Ma la grande svolta, grazie a un’intuizione di Quinto Protti, che oggi guida l’azienda, arriva alla fine degli anni Novanta con l’acquisto della prima macchina da stampa digitale HP Indigo. Un passaggio fondamentale che ha fatto del Centro Stampa Digitalprint (circa 4,3 milioni di euro di ricavi, una trentina di dipendenti e quartier generale a Rimini) una dinamica impresa di stampa dove offset e digitale si completano e convivono nel migliore dei modi con una vetrina sempre aperta sulla grande Rete e un vincente servizio di web to print. «Il Centro Stampa Digitalprint» esordisce Quinto Protti «nasce nel 1987, per opera mia e di mio padre, come centro stampa e fin dall’inizio abbiamo sempre puntato sui tempi di consegna, sul servizio e sulla qualità dei prodotti indipendentemente dal numero di copie stampate, differenziandoci dalle tipografie tradizionali eliminando le pellicole con sistemi analogici. Nel 1999 mi resi conto che non era sufficiente la sola stampa offset e intrapresi un lungo percorso di conversione, da centro stampa tipografico a service di stampa digitale e offset, con l’acquisto della prima macchina da stampa HP Indigo e l’impostazione di un nuovo modello di business fondato sull’integrazione e convivenza delle due tecniche di stampa (digitale e offset). Dal 2008 in poi abbiamo continuamente potenziato il reparto di stampa digitale a colori, rinnovando il parco macchine da due HP Indigo 5500 e una 5000 a due 7600 e una 5500, senza comunque abbandonare le “origini offset” installando una 5 colori Ryobi 925 5-D. Infine il cambio CtP con un nuovo sistema di incisione lastre Thermal Direct (Kodak Magnus 800): siamo passati da un sistema termico con sviluppo a un sistema termico senza sviluppo (no process). Un processo innovativo e che, soprattutto, ri-

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aziende fiori all’occhiello

L’azienda Nato nel 1987 a Viserba con l’impegno di Sergio Protti e del figlio Quinto, oggi al timone dell’azienda, il Centro Stampa Digitalprint è una realtà imprenditoriale con un fatturato di circa 4,3 milioni di euro, trenta dipendenti e, nella sede di Rimini, un super attrezzato parco macchine sia digitale, sia offset. Per quanto riguarda la stampa digitale, sono in produzione due HP Indigo 7600 (v. foto), una HP Indigo 5500 e quattro Kodak Digimaster. Per la stampa offset una Ryobi 925 5-D. La stampa digitale (colore più bianco e nero) è l’unità di business determinante poiché genera circa il 70% del fatturato in perfetta integrazione con la stampa offset. Diversificata, infine, è la tipologia dei clienti che comprendono aziende dell’automotive, grandi imprese che operano in ambito internazionale, pmi, studi grafici, freelance, agenzie di comunicazione, tipografie tradizionali, copisterie e piccoli centri stampa.

spetta l’ambiente, essendo anche certificati FSC® per la catena di custodia». Quanto è stata importante la svolta digitale degli anni Novanta? A dir poco determinante. È stata una visione imprenditoriale fondamentale per anticipare la convergenza del mercato verso la riduzione del numero di copie, senza però intaccare il risultato finale di stampa. Ma soprattutto ci ha permesso di essere fortemente flessibili e offrire soluzioni di stampa su misura senza limiti di copie. In che modo questa vostra nuova realtà si posiziona sul mercato aperto da Pixartprinting? La nostra realtà si posiziona su variabili differenti rispetto a quelle degli altri player che utilizzano il canale internet. Non è nostro obiettivo innescare una battaglia basata sul prezzo più basso. Puntiamo, invece, sull’ampiezza di gamma e su un servizio che rispetta i tempi di consegna, le attese e la relazione con il cliente. Non solo, sulla possibilità di scegliere fra oltre 120 carte e su lavorazioni che fanno in pochi, come ad esempio i cataloghi con rubricatura all’interno oppure la fustellatura digitale. Ogni progetto di stampa è unico e prestiamo la stessa attenzione a prescindere dal valore economico. Come vede l’evoluzione del mercato del web to print? Il web to print è un processo che mette in relazione il cliente e il service di stampa per definire il preventivo di stampa e gestire in maniera veloce la conferma d’ordine, nonché l’invio del file esecutivo. A livello di evoluzione, le aziende di arti grafiche che non inseriranno il web to print nel loro flusso produttivo probabilmente saranno escluse dal mercato. Stiamo vivendo, infatti, un lungo processo di trasformazione in cui è necessario integrare la stampa offset con la stampa digitale con le applicazioni web per le campagne di marketing diretto. Rispetto alla concorrenza estera, qual è il livello qualitativo degli stampatori digitali e di web to print italiani? Penso che in termini qualitativi siamo allo stesso livello, soprattutto se consideriamo l’uso delle stesse tecnologie di stampa digitale: HP Indigo, Xerox, Kodak ecc. In generale ciò che consente di ottenere un vantaggio competitivo è la definizione del servizio e la competenza offerta anche sul web che, nel nostro caso, non preclude il confronto con il cliente. Per noi il web to print è un’estensione commerciale dell’azienda che ha l’obiettivo di guidare il cliente nella vasta scelta di lavorazioni in maniera intuitiva e piuttosto semplice. Le aziende italiane che oggi si sono fatte conoscere all’estero hanno puntato su prezzi aggressivi. Speriamo che in un futuro prossimo venga valorizzata anche la qualità del servizio e non solo della stampa.

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Qual è il vantaggio competitivo della stampa on demand? Il reale vantaggio della stampa on demand per il cliente è “stampare meno, ma con


aziende fiori all’occhiello

Il “tradizionale” Quinto Protti accanto a una offset 5 colori Ryobi 925 5-D che consente di gestire fino a cinque gruppi stampa più la verniciatura protettiva acrilica a base acqua.

più frequenza”. In questo modo il cliente può scegliere di stampare i materiali di comunicazione con versioni sempre aggiornate, secondo i suoi programmi, riducendo i costi dei materiali obsoleti che rimangono inscatolati pronti per il macero. Il prezzo è pertanto tarato sul valore reale necessario e sul servizio globale. Pensando in generale al settore grafico, crede che siamo di fronte solo a una crisi congiunturale oppure strutturale? A mio avviso il settore grafico sta attraversando una vera e propria crisi strutturale. L’Italia ha la più alta concentrazione di macchine da stampa, quindi un’eccessiva capacità produttiva per una domanda in contrazione. Non siamo abituati a cooperare, ecco perché credo nel progetto “Struttura” che sto promuovendo durante i vari incontri e in alcune fiere di settore. È il momento di costruire network, imprese connesse che offrono i loro servizi in maniera sinergica. Quanto sta pesando la concorrenza delle nuove tecnologie digitali (internet, tablet, e-book ecc.) ai prodotti stampati? Cresce di giorno in giorno la preferenza per la comunicazione digitale rispetto a quella stampata. Il fattore principale è un problema di marketing: tracciare la visibilità e il numero di contatti, cosa in cui internet è maestro. La carta, dal suo canto, imprime meglio il messaggio che viene ricordato nel tempo e in un’ottica di stampa digitale può affiancarsi alle nuove tecnologie digitali (internet, tablet, e-book) per aumentare l’efficacia e la crossmedialità della stessa comunicazione. Cosa che per l’offset non è possibile. Come vede il 2013 per la sua azienda e per il mercato? Nonostante la contrazione del mercato, l’azienda è in crescita e chiuderà il 2013 con un 10% in più rispetto al 2012. È comunque già in atto un riposizionamento generale del mercato in termini di domanda e offerta. Quanto avete investito negli ultimi tempi in nuove tecnologie e che programmi avete per i prossimi anni? Dal 2009 abbiamo investito in maniera considerevole nella programmazione della piattaforma web to print e nell’implementazione del gestionale interno, integrato a internet. Questo è un investimento superiore all’acquisto di macchinari, che continua di giorno in giorno per i diversi aggiornamenti software e i miglioramenti dei processi/prodotti. Inoltre, negli ultimi due anni abbiamo rinnovato il reparto di stampa digitale a colori con tecnologie HP Indigo più veloci, che consentono di realizzare applicazioni uniche come la stampa del “colore” bianco, l’inchiostro trasparente in filigrana o in rilievo, le texture digitali simili al rilievo a secco. Nel medio-lungo periodo potenzieremo il reparto di confezione, uno dei nostri punti di forza.

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eventi associazioni

Unione Industriali Grafici

Opportunità per il futuro Alla “due giorni” il tema era Technology Intelligence e Open Innovation per rilanciare l’impresa. La quattordicesima edizione della “Due giorni con l’Unione” si rivela ricca di spunti di riflessione e di stimoli per i partecipanti, nell’ormai consueto clima amichevole e franco che l’affiatamento raggiunto consente. Ancora insieme per scrutare l’orizzonte...

di EMANUELE POSENATO

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Non avevamo dubbi sulla qualità della location e nemmeno sull’organizzazione: l’Unione Industriali Grafici è nota per la ricercatezza e la cura che pone nell’organizzare questo annuale evento. I dubbi semmai potevano riguardare il clima generale e invece il presidente Marcello Caroni e il direttore generale Massimo Villani, coadiuvati dal loro esperto staff, hanno proposto una “due giorni” davvero piacevole ma soprattutto ricca di spunti, che ha saputo stimolare i partecipanti suscitando persino qualche proposta operativa che già nelle prossime settimane si tradurrà in azioni concrete. Un risultato da non sottovalutare in un periodo in cui ogni occasione d’incontro rischia di trasformarsi in un lamento corale e monotono contro “colleghi pirati, la malasorte e il governo ladro”. L’edizione 2013, a dispetto delle evidenti e assodate difficoltà di mercato, non è stata condizionata dal contingente ma ha saputo proiettare i convenuti in alcuni possibili futuri di settore. Il seminario del sabato mattina intitolato “Technology Intelligence & Open Innovation – Strumenti operativi per la strategia, l’innovazione e la competitività delle imprese” ha visto la partecipazione attiva dei convenuti. Certo i raffinati ambienti dell’Hotel Splendid di Baveno, con il Lago Maggiore a fare da sfondo, l’Isola Madre di fronte, hanno ingentilito i convenuti predisponendoli a un lavoro di grande astrazione quale quello proposto dai consulenti della società System Consulting, chiamati a condurre i lavori. Parlare di valore della conoscenza, di Business & Technology Intelligence, di innovazione e diversificazione mentre sembra mancare il terreno sotto i piedi non dev’essere stato facile, però, come ha giustamente suggerito Lorenzo Di Martino, Technical Director & I.P. Management Officer di System Consulting, «la gestione del contingente non deve impedirci di valutare le opportunità che ricerca, innovazione e sviluppo possono metterci a disposizione, perché potrebbero dimostrarsi strategicamente rilevanti per volgere le situazioni competitive a nostro favore». Di Martino, coadiuvato nell’attività seminariale dal responsabile commerciale


“Fare impresa oggi richiede strategia, conoscenza e metodo, molto più che in passato”.

Lorenzo Di Martino

della società, Fabrizio Fujani, ha presentato uno studio elaborato dalla società di consulenza lombarda, con sedi e collaborazioni internazionali, realizzato su una base dati ampia. Ha scattato una fotografia di mercato e dello status tecnologico di settore con il taglio dell’osservatore imparziale. Sfruttando una delle core competence della società che rappresentano – la Technology Intelligence – i due giovani consulenti hanno tracciato un’interessante lettura dell’evoluzione tecnologica in corso e delle opportunità che introduce. La Technology Intelligence è in sostanza l’analisi sullo stato dell’arte e le tendenze future di una determinata tecnologia o delle diverse tecnologie adottate in uno specifico settore, tesa a individuarne i trend di sviluppo, determinarne il posizionamento rispetto ai concorrenti e identificando potenziali nuovi settori nei quali collocare le tecnologie d’impresa per diversificare la propria attività. È proprio intorno a quest’ultima area di riflessione che si sono aperti i quesiti maggiori. La diversificazione è tema ostico per gli imprenditori del nostro settore, spesso ancorati a un’iperspecializzazione produttiva che tanta soddisfazione ha garantito in passato e che oggi invece rischia di rappresentare il principale chi è system consulting spa vincolo alla continuità d’impresa. È una società specializzata nella consuSembra impossibile diversificare le lenza direzionale finalizzata allo sviluppo nostre imprese, ma la strada rischia d’impresa, nasce dall’incontro e dalla però di essere ormai già tracciata, in sinergia di imprenditori e professionisti parte per effetto dei mutati modelli con competenze diverse. Oggi diventa di consumo che rivelano differenti sempre più difficile muoversi all’interno percezioni di concetti come la qualidi un mercato globalizzato in quanto tà o il servizio, in parte per le emerla competitività dell’impresa non è più genti necessità in ordine alle nuove legata a fattori singoli ma alla sistematie differenti modalità di fruizione dei cità con cui vengono gestiti. La visione contenuti. Cambiamento, innovaziodall’esterno permette di analizzare con ne, diversificazione non sono però occhio critico le dinamiche aziendali e il frutto casuale di intuizioni o di un avere un osservatorio multidimensionale sui mercati globali, cogliendo le pensiero ingenuo. Sono il risultato possibili opportunità e attraverso l’utidi un’elaborazione e della sintesi di lizzo degli strumenti e metodi di analisi informazioni, di analisi sistemiche di innovativi consente di assumere decidati e situazioni, sono l’effetto di un sioni ponderate, misurate e oggettivate approccio metodologico che richiede diminuendo il rischio di errori. La coperrigore e pianificazione, al quale si agtura degli investimenti necessari alla giunge, indubbiamente, il lampo crerealizzazione del Percorso Dinamico di ativo dell’imprenditore. Fare impresa Sviluppo (piano industriale) è assistita oggi, ma ancor più domani, richiede dall’esperienza pluridecennale maturadunque strategia, conoscenza e meta nel settore della finanza agevolata in todo, molto più che in passato. E apmodo che l’azienda cliente diminuisca puntamenti come quello organizzato significativamente l’accesso al credito dall’Unione Grafici sono l’occasione ordinario e/o straordinario, ottenendo importanti contributi a fondo perduto. giusta per prenderne coscienza.

eventi associazioni

Da sinistra: Massimo Villani, Lorenzo Di Martino, Fabrizio Fujani, Marcello Caroni.

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aziende web-to-print

Arriva in Italia un nuovo player nella stampa online Incontro con CEWE-PRINT.it, il ramo italiano di un’azienda con 50 anni di esperienza e sedi in tutta Europa.

sente in Italia CEWE-PRINT. it, un nuovo “online printer” – così si definisce, in alternativa al consueto “web-to-print” – che ha un’interessante storia alle spalle e che si proporrà al mercato B2B accanto a player già affermati sul mercato italiano, come Pixartprinting e Flyeralarm che, per fatturato, occupano rispettivamente i primi due posti in classifica.

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Cinquant’anni di successi CEWE – leader di mercato nella stampa dei fotolibri – è oggi presente in 24 Paesi in Europa e ha chiuso il 2012 con un fatturato di oltre 500 milioni di euro. Grazie alla spiccata propensione all’innovazione e a grandi investimenti, l’azienda ha saputo affrontare magistralmente il passaggio dalla fotografia analogica a quella digitale. Con quasi 20 milioni di copie vendute ogni anno, il fotolibro CEWE è il numero uno indiscusso dei book fotografici in Europa, come confermato anche dai numerosi premi vinti. Quella di CEWE è una storia costellata di successi. Fondata nel 1961 come CEWE COLOR da Heinz Neumüller, dieci anni dopo l’azienda è già pronta ad accettare le sfide dei mercati internazionali, tanto che entra nel vicino mercato olandese. Tra il 1986 e il 1989 è la volta dell’apertura di sedi e laboratori fotografici in Francia, Austria, Danimarca, Svizzera e altri Paesi. La quotazione in borsa della

CEWE COLOR Holding AG, ad opera di Hubert Rothaermel, avviene nel 1993 e, visti i successi riscossi, viene decisa nel ‘95 un’ulteriore espansione

Patrick Berkhouwer (a sinistra), direttore CEWE in Italia e general manager di SaxoPrint, e Luca Luppoli, responsabile di CEWE-PRINT.it. Il fotolibro CEWE è il numero uno in Europa tra i book fotografici, con quasi 20 milioni di copie vendute all’anno.

con l’apertura di nuove sedi nella Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia e, alla fine degli anni ‘90, anche in Ungheria, Norvegia e Spagna. Nel 2005 Rolf Hollander assume il ruolo di capo del CdA della Fondazione Neumüller CEWE COLOR e l’internazionalizzazione dell’azienda riceve un nuovo impulso con l’apertura ai mercati di Ucraina, Lituania, Croazia, Romania, Slovenia e Inghilterra. Nel 2009 CEWE COLOR decide di entrare in nuovi mercati e dal 2012 l’azienda, attraverso la creazione di CEWE-PRINT, è in grado di offrire online un vasto assortimento di prodotti stampati in offset e in digitale,

grazie a un parco macchine di tutto rispetto: più di 65 macchine da stampa digitale HP Indigo installate in 12 siti produttivi in Europa, 12 offset KBA di grande formato e 3 Heidelberg XL in un unico stabilimento a Dresda. «Negli ultimi due anni abbiamo speso circa 20 milioni di euro in investimenti tecnologici», spiega Patrick Berkhouwer, direttore CEWE in Italia e general manager di SaxoPrint. «Ogni macchina non ha più di cinque anni di vita». «SaxoPrint è il numero 4 nella stampa online in Germania ed è l’azienda che abbiamo acquisito a febbraio 2012 quando abbiamo deciso di diversificare

il nostro business ed entrare nel mondo del web-to-print. Con CEWE-PRINT.it intendiamo portare anche in Italia la qualità e la convenienza di CEWEPRINT e ripetere anche qui il grande successo ottenuto in tutta Europa. Una sfida elettrizzante e avvincente che siamo sicuri di vincere». Il target al quale CEWEPRINT.it si indirizza è B2B e include stampatori e agenzie di marketing. Al momento sulla piattaforma web viene proposta la stampa di prodotti commerciali, ma in futuro l’offerta verrà sicuramente ampliata. «Siamo gli unici printer online a offrire al cliente una prova colore del lavoro che verrà stampato, oltre alla prova in pdf e alla prova cartacea», spiega Berkhouwer, «e il nostro obiettivo è quello di distinguerci dai player già esistenti sul mercato italiano per gli elevati standard qualitativi». C.R.

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 Dallo scorso agosto è pre-


Minimegaprint investe in un plotter Kongsberg < Il percorso di Minimega-

print nel segmento display, espositori e allestimenti è in costante crescita: il web to print ha puntato molto sull’innovazione dell’offerta di applicazioni inkjet UV per la decorazione di pdv, Gdo e temporary store, incrementando considerevolmente i volumi sul rigido. Per fare fronte all’esigenza di una maggiore produttività e per diversificare ulteriormente l’offerta l’azienda romana in occasione di Viscom 2013 ha ufficializzato l’acquisto del nuovo plotter da taglio Kongsberg XP in configurazione full con Conveyor. «La scelta di questa nuova tecnologia nasce dal bisogno di una sempre maggiore velocità di esecuzione, produttività e versatilità nella gestione di materiali nuovi e diversi tra loro. Le applicazioni che proponiamo spaziano dal Reboard all’alluminio, dai vari sandwich

fino a 55 mm di spessore al Dibond e Plexiglass, puntando alla qualità dei sagomati esteticamente privi di imperfezioni» spiega Marco Biancavilla, cofondatore di Minimegaprint. «Abbiamo condiviso con il nostro partner storico B+B International l’esigenza di una maggiore flessibilità nel taglio unita a un raddoppio della capacità produttiva». Tra le molte proposte oggi disponibili sul sito www.minimegaprint.com, dove la precisione del taglio fa sicuramente la differenza assicurando output con standard qualitativi molto elevati, ricordiamo le collezioni esclusive Minimegababy e Minimegadecor, le lettere autoportanti Lettera-MI e la vasta gamma di espositori da terra e da tavolo senza dimenticare le innumerevoli soluzioni per le stampe di piccolo e grande formato.

Il rigido di Pixartprinting non ha più segreti

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“Facilitare la vita dei nostri clienti”: questa la mission dichiarata di Pixartprinting che costantemente si concretizza in iniziative a supporto degli utenti. «Una vetrina e-commerce fruibile e immediata è solo la base da cui nasce il rapporto che costruiamo quotidianamente con la clientela», commenta Andrea Pizzola, Sales & Marketing Manager Pixartprinting. Le caratteristiche del file, la conoscenza delle tecnologie, la destinazione d’uso del prodotto stampato sono alcuni degli ingredienti. Ma per la ricetta completa è necessario scegliere con accuratezza il materiale più idoneo alla singola applicazione. E la stampa su rigido, in particolare, ha aperto orizzonti inesplorati, permettendo di offrire un range di supporti che spazia dal Plexiglas® al legno, dal cartone onda al kapaplast® utilizzato per i fotoquadri, per citarne alcuni. Tutti in Pixartprinting vengono stampati con la rivoluzionaria tecnologia P10 firmata Durst la cui dinamica dei colori dà risultati di stampa sorprendenti. Con il nuovo Campionario Grande Formato - Rigidi, Pixartprinting ha messo a punto un tool professionale: un vero e proprio strumento di lavoro che propone sample stampati dei principali materiali rigidi. Il tutto corredato da schede descrittive e raccolto in un elegante cofanetto da tavolo. Il campionario offre la possibilità di analizzare i materiali in tutte le loro specificità: effetto tattile, spessore, robustezza, brillantezza delle immagini e leggibilità dei testi.


Chiedeteci maggiori informazioni inviando una e-mail all’indirizzo segreteria@accademiadelpoligrafico.it oppure telefonando al numero 02.75291028


Enrico Barboglio apre i lavori del convegno.

eventi qxxxxxxxxni

MailForum 2013

Il miglior strumento di marketing Il Direct Mail resta insostituibile? Se n’è discusso al convegno che si è tenuto a Milano in ottobre. Si è svolto il 4 ottobre scorso MailForum, evento interamente dedicato ai temi dell’evoluzione dei servizi di recapito indirizzato e non indirizzato e delle tecnologie oggi a sostegno della comunicazione cartacea real time.

di FEDERICO ZECCHINI

120 i partecipanti, che si sono riuniti per parlare di sistemi di delivery, di tariffe, di strategie di diversificazione, di automazione, geolocalizzazione, processi di acquisto della comunicazione indirizzata e non, obbligatoria e non. I lavori della giornata sono stati aperti da Enrico Barboglio, presidente di 4IT Group, che ha fatto un quadro del momento che sta vivendo il settore postale, mettendo in risalto come ci sia a livello globale un evidente e significativo calo dei volumi che però non va di pari passo con un calo dei fatturati; l’ampliamento dei servizi offerti permette agli operatori postali di combattere efficacemente questo trend. Direct Mail: rilevanza, profitto, sostenibilità, integrazione

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In questo contesto il Direct Mail (DM) viene ad acquistare un valore sempre maggiore e ad essere per molti uno strumento di marketing insostituibile. A testimoniarlo sono autorevoli ricerche di mercato, fra cui l’edizione 2013 di Media Mix e investimenti in comunicazione. Due i dati rilevanti emersi da questo studio, promosso da DMA Italia e portato avanti sotto il patrocinio di IFDMA in 12 paesi (Italia, Germania, Spagna, Belgio, Inghilterra, Irlanda, Svezia, Ungheria, Argentina, India, Stati Uniti, Australia): anzitutto che il 72% dei rispondenti ha dichiarato che non abbasserà i propri investimenti in comunicazione (32% resteranno identici, 40% aumenteranno), segno di un settore che intende muoversi proattivamente verso un futuro di crescita. L’altro dato importante è che, dopo Email Marketing e Social Media, il terzo media è il Direct Mail, utilizzato nella programmazione delle campagne di comunicazione da circa i 2/3 del campione. Giuseppe Mazzara, PR & Marketing Communication Manager Kia Motors Italia, ha raccontato il rapporto molto stretto di Kia col DM. Kia Motors si trova a dover competere in un mercato competitivo, partendo da una brand awarness inferiore a molti e con budget non così ampi. Il DM rappresenta una possibile risposta a questa sfida, come si può vedere dalla campagna realizzata in collaborazione con Prenatal e Dreamworks pochi mesi fa, campagna che a giugno si è aggiudicata l’Echo Award Italia proprio per la categoria Direct Mail.

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eventi quxxxxxxxxx quotidiani 120 partecipanti. Al MailForum, che si è tenuto presso l’Istituto Europeo di Design a Milano, si è parlato di sistemi di delivery, tariffe, strategie di diversificazione e altro. Interessante la case history di Coca Cola (v. foto etichette) presentata da Francesco Crotti di HP.

La necessità di Kia era quella di spingere i prospect a provare i nuovi modelli della gamma, in particolare la Kia Carens dotata di 7 posti appena lanciata (aprile 2013). Il target di riferimento era quello delle famiglie con almeno 2 figli e per raggiungerlo Kia ha stipulato una partnership con Prenatal. Da qui è partita un’attività multicanale che ha visto le due aziende inviare a 100.000 famiglie presenti nel database Prenatal una lettera firmata da entrambe, che invitava a registrarsi su un apposito sito, avendo modo di vincere immediatamente 2 biglietti per andare al cinema a vedere il film I Croods (in partnership con Dreamworks). Chi si registrava veniva poi contattato da Kia per fissare un test drive della Carens e, accettando, oltre a provare la macchina vinceva 200 punti Jolly sulla carta Prenatal. La campagna, oltre che tramite Direct Mail, è stata portata avanti nei punti vendita Prenatal e nei cinema, generando una revenue del 2,7% (pari a 2.735 registrazioni), sfociata in 229 test drive e 10 auto vendute. Il canale più proficuo è stato quello degli stand nei cinema, ma il DM si è posizionato al secondo posto con un grande distacco sulla terza tipologia. Dati, creatività e brand value

Di notevole interesse il contributo portato da Francesco Crotti, DP & IHPS Country Manager di HP, che ha messo in luce come il concetto stesso di pubblicità e comunicazione stia mutando. La dimostrazione di ciò, ha detto Crotti, sta in una notizia recentemente apparsa: ossia che dopo 17 anni di incontrastato dominio, il brand Coca-Cola è scivolato al terzo posto, superato da Apple e Google. Il punto nodale non è però il declassamento del brand, ma il fatto che i due che ora sono avanti sono marchi che fanno pochissima comunicazione secondo i metodi tradizionali. E non è un caso che anche Coca-Cola, mesi prima dell’ufficializzazione della classifica 2013, abbia lanciato una campagna che di tradizionale ha ben poco. La campagna “Condividi con”, infatti, si rivolge direttamente al consumatore, uscendo dagli schemi classici delle campagne pubblicitarie che da decenni caratterizzano il brand Coca-Cola. Anche le modalità di produzione non sono state tradizionali: visto l’altissimo tasso di personalizzazione, i milioni di etichette hanno dovuto essere stampate tramite tecnologia digitale. La domanda che sorge spontanea è: perché Coca-Cola ha sentito la necessità di fare tutto ciò, andando a stravolgere alla base il proprio, collaudato sistema comunicativo? «I nuovi media hanno cambiato le logiche del senso di appartenenza e il brand value richiama questo senso», ha detto Crotti. «Pertanto io devo trovare strumenti che continuino a mantenere questo senso di appartenenza, altrimenti il brand value scende». Così un’azienda che fino a ieri usava il classico canale della televisione per farsi pubblicità, oggi deve prendere nuove strade, da affiancare a quelle già consolidate, per ottenere lo stesso risultato. Che peraltro ha ottenuto, visto che il successo della campagna è stato tale che verrà riproposta. E che già altre aziende si stanno muovendo in questa direzione.

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Alla tavola rotonda, cui hanno partecipato Arianna Bartoli, Francesco Crotti, Giuseppe Mazzara, Raffaele Coruzzi (responsabile Web e IT, Unicef Onlus) e Francesco Brognara (direttore generale Queen SpA), è emerso il problema dell’educazione dei clienti alle nuove tecnologie. Non è infrequente che la gente comune non abbia una precisa idea di cosa sia e di come funzioni un determinato strumento, quale ad esempio il QR Code. Troppo spesso si dà per scontata una conoscenza che invece tale non è, andando quindi a pianificare azioni che risultano di minor efficacia rispetto a quanto preventivato non perché siano errate, ma perché fatte nei luoghi e nei tempi sbagliate, al target sbagliato. Bisognerebbe non solo inseguire le innovazioni, ma anche fermarsi e guardare a chi c’è dall’altra parte, al cliente, e dialogare con lui, per fargli presente che oggi si possono fare cose che fino a ieri non erano possibili perché mancavano gli strumenti. Questo tema chiude idealmente il cerchio di MailForum 2013, andando a sottolineare ancora una volta come il ruolo centrale lo abbiano i dati: sono loro che guidano il mercato.

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Tavola Rotonda


stampa Fiducia e velocità roggero & tortia e ricoh

comunicazione d’ImpREsA

raddoppiate Nel 2007 la prima installazione a livello mondiale del sistema di stampa InfoPrint 5000 in Poligrafico Roggero & Tortia. Dopo 6 anni si riconferma la fiducia in Ricoh raddoppiando la velocità di stampa. Dal 1921 nel campo delle arti grafiche, PRT continua dopo 3 generazioni a trasformarsi e dare valore al mercato. «L’azienda», commenta Riccardo Pesce, amministratore delegato di PRT, «ha saputo adattarsi a un mercato sempre più esigente e, grazie all’attento e continuo investimento in ricerca e tecnologia, è diventata uno dei più importanti player nel settore della gestione documentale. L’azienda è oggi in grado di offrire una gamma di prodotti e servizi di altissima qualità, personalizzati in base alle particolari esigenze di ogni cliente». Tra i servizi offerti, oltre la stampa offset bobina-bobina vi sono anche la stampa del dato variabile, il direct mailing e la gestione documentale.

Un modello Ricoh InfoPrint 5000GP. A sinistra, Riccardo Pesce, amministratore delegato di Poligrafico Roggero & Tortia, e Federico Tornielli, direttore commerciale.

L’evoluzione continua…

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Nel 2007 il mercato ha iniziato a richiedere sempre più la produzione di stampati a colori, comprendendone il valore nella comunicazione transpromo. Per riuscire a soddisfare questa esigenza, PRT ha deciso di investire nella tecnologia digitale modulo continuo a colori installando InfoPrint 5000. Questo sistema si distingueva sul mercato per l’innovativa tecnologia drop on demand che nel corso degli anni è diventata lo standard di riferimento, per la semplicità d’utilizzo e la qualità di stampa. Spiega Federico

Tornielli, direttore commerciale di PRT: «Il lavoro svolto in questi anni e la qualità del servizio offerto ai nostri clienti anche grazie alla tecnologia Infoprint 5000, ci hanno consentito di incrementare i volumi di produzione. In una logica di continua evoluzione del business, abbiamo deciso di investire nella nuova soluzione Ricoh Full Colour Modulo Continuo, InfoPrint 5000 AD3/AD4, raddoppiando così la velocità di produzione e passando da 64 a 128 metri al minuto».

Il sistema di stampa è dotato di inchiostro Dye-Plus che offre risultati ottimali in termini di resa grafica grazie ad un gamut colore più ampio e una riduzione dei costi di gestione. Con l’obiettivo di ottimizzare i flussi di lavoro, PRT ha implementato la soluzione software Ricoh Process Director (RPD) che migliora non solo il controllo del processo di stampa, ma anche la gestione di tutte le attività di produzione, dalla generazione dei dati al rilascio della stampa fino al controllo delle fasi di finitura compreso l’imbustamento. «Come testimonia la nuova installazione di InfoPrint 5000 AD3/AD4 presso Poligrafico Roggero & Tortia», commenta Giorgio Bavuso, direttore Production Printing di Ricoh Italia, «le aziende riconfermano la fiducia in Ricoh quale partner ideale nel processo di crescita e di evoluzione del business».

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Segue le evoluzioni del settore sia dal punto di vista del mercato che da quello delle tecnologie.

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eventi stampa inkjet

Canon

Verso la leadership nel digitale a bobina Oltre 500 i visitatori che hanno preso parte al Commercial Printing Business Days, organizzato da Canon al Customer Experience Centre di Poing. All’evento, che si è svolto dal 30 settembre al 2 ottobre, venivano mostrate le ultime soluzioni nell’ambito della stampa elettofotografica e inkjet a bobina in b/n e colori.

di CRISTINA ROSSI

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Tra le novità il sistema a bobina in b/n a toner Océ VarioStream 7170 e la gamma Océ Premium Pigment Ink, inchiostri per applicazioni di stampa commerciale e direct mail sviluppati per essere utilizzati sulla serie Océ ColorStream 3000 e in grado di garantire colori brillanti. Infine, una nuova versione dell’Océ PRISMAproduction per la gestione del workflow che incorpora la funzione InControl, che consente di effettuare una stima dei costi precisi e riporta per ciascuna commessa il consumo d’inchiostro. Un’altra nuova funzione, chiamata Print File Enhanced, apporta correzioni dell’ultimo minuto ai file di stampa senza la necessità di modificare l’applicazione originale. Grazie alle soluzioni Océ ColorStream, JetStream e VarioStream basate su tecnologia inkjet (le prime due) e toner a secco, Canon Commercial Printing offre la più ampia gamma di prodotti per la stampa a bobina, con una capacità produttiva massima di 30.000 fogli 50x70 cm all’ora in b/n e a colori. Un mercato in cui, in base ai dati diffusi da InfoTrends, la quota detenuta da Canon in Europa nel 2012 è stata del 50%. A Poing non passava inosservata la InfiniStream, una macchina a bobina basata su tecnologia elettrofotografica con toner liquido (CMYK + arancione, viola e verde) e una produttività di 120 m/min, corrispondente a 7.200 fogli 70x100/ora o 11.400 fogli 50x70/ora, paragonabile dunque a una macchina offset di media velocità. Il break even rispetto alle offset si attesta attorno ai 3.000/4.000 fogli 70x100 cm. Caratterizzata da una larghezza di banda di 74 cm, la macchina gestisce supporti con grammatura

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eventi stampa digitale

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massima di 300 grammi, quindi ideali per lavori di cartotecnica ed è proprio al mercato del packaging che Canon mira con questo modello. Non è un caso, dunque, se la prima installazione a livello mondiale è avvenuta presso uno stampatore di packaging tedesco, la Joh. Leupold GmbH di Schwabach. La InfiniStream andrà ad affiancare la flotta di macchine offset presenti in azienda e consentirà di realizzare le piccole-medie tirature per i clienti di Leupold, costituiti perlopiù da aziende tedesche e brand owner internazionali. Nel 2014 la macchina, che ha un costo pari a 3-4 milioni di euro, verrà utilizzata da altre aziende in beta-test, ma per la commercializzazione bisognerà attendere fino al 2015. «Grazie alle proprie soluzioni a bobina in b/n e a colori, Canon è stata leader di mercato per anni in Europa e nel mondo», ha dichiarato Peter Wolff, responsabile del Commercial Printing Group, Canon EMEA. «Il nostro focus è su sistemi in grado di stampare piccole tirature con contenuto personalizzato. Ora, con la nuova InfiniStream a toner liquido puntiamo a espandere la nostra leadership nel mercato digitale degli astucci pieghevoli». Molte le applicazioni di stampa mostrate in occasione dell’evento di Poing: dai libri alla stampa industriale, dai quotidiani ai direct mail e la stampa di sicurezza. A questo proposito, su una delle ColorStream 3000 in funzione, che realizzava stampati per il direct marketing, è stata mostrata la possibilità di stampare con una vernice UV invisibile e rilevabile attraverso particolari lettori UV LED. Un’applicazione curiosa quella dei tovaglioli di carta personalizzati stampati su un’altra ColorStream 3000.

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Con la InfiniStream (sopra) Canon punta al mercato del packaging. Accanto, un esempio di stampa di un quotidiano a colori. Sotto, un lettore UV LED rileva una vernice UV invisibile utilizzata per gli stampati di sicurezza. Infine, simpatici tovaglioli in carta stampati e personalizzati con una ColorStream 3000.



stampa comunicazione d’ImpREsA

printgraph finito® dress

Una macchina da stampa sempre nuova

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randone la longevità. Grazie alla sua speciale preparazione, mostra eccellenti proprietà di resistenza allo sporco, al graffio e all’abrasione, permettendo di lasciare inalterate nel tempo le caratteristiche estetiche della macchina da stampa, offset, roto-offset, flexografica, rotocalco, serigrafica o digitale. Finito® dress è un film caratterizzato da una superficie trattata in modo speciale che rifiuta tutti i tipi di inchiostri, vernici e adesivi utilizzati nell’industria grafica editoriale, pubblicitaria, cartotecnica, dell’imballaggio flessibile o della visual communication, che possono essere perciò efficacemente rimossi con i più comuni prodotti di pulizia. Il prodotto è appositamente studiato per essere facilmente applicato sulle parti in metallo e in plastica delle

strutture portanti delle macchine da stampa e, quando necessario, può essere facilmente sostituito senza il pericolo di lasciare residui di adesivo. Per l’applicazione accurata del Finito® dress è possibile avvalersi di squadre specializzate presenti in tutti i paesi europei e nel resto del mondo. Finito® dress, grazie ad accordi con i migliori produttori di macchine da stampa, può essere richiesto in un kit personalizzato, prefustellato secondo il modello di macchina da stampa per una più facile e precisa applicazione. Inoltre, grazie a una speciale tecnologia di taglio, il prodotto può essere preparato per adattarsi a tutti i profili delle strutture delle macchine da stampa e, in particolare, a quelle parti più sottoposte alla volatilizzazione dell’inchiostro come le griglie di protezione dei cilindri da stampa. R&D di Printgraph non si ferma e continua a ricercare nuove soluzioni, come la versione Shock Resistant ad alta protezione contro gli urti, per proteggere aree particolarmente delicate come le console di comando. La soluzione Finito® dress offre molteplici vantaggi, tra cui mantenere alto il valore dell’investimento nel tempo e aiutare l’operatore a conservare la macchina pulita. IPI 149/13

Dopo il successo ottenuto in Italia e in Germania grazie all’installazione del Finito® dress su alcune macchine da stampa, Printgraph ha presentato in anteprima mondiale al Labelexpo 2013 di Bruxelles questo prodotto innovativo e brevettato, costituito da uno speciale film autoadesivo trasparente per la protezione dall’imbrattamento d’inchiostro, vernice o colla e dall’usura della macchina da stampa, sia offset, roto-offset, flexografica, rotocalco, serigrafica o digitale. Questa nuova tecnologia implementata da Francesco Gringeri (Research & Innovation Manager di Printgraph) nasce dall’idea di Roberto Levi (CEO dell’azienda) sulla base delle esigenze del mercato, rivolte a una costante focalizzazione e ricerca di una sala stampa “in ordine”. Dopo poco tempo dall’installazione della macchina le aziende si vedono costrette a rivestire le unità di stampa per fronteggiare una difficile pulizia delle stesse. L’idea iniziale è stata sviluppata durante una riunione tra Roberto Levi e Gianni Giordano (capodivisione stampa della Swiss Printers Ringier Print di Zofingen), che mostrò interesse nel capire come sostituire la copertura delle unità di stampa in poliestere, a cui tutti i rotativisti ricorrono per proteggerle. Per un anno e mezzo, il reparto R&D di Printgraph ha concentrato tutte le sue forze nello sviluppare un prodotto resistente al graffio con cui rivestire le macchine, coinvolgendo anche un partner altamente qualificato ed esperto come Ritrama, leader mondiale nella produzione di adesivi, per proteggere la vernice originale della macchina assicu-

Le installazioni in Italia presso Grafiche Milani (sopra) e Grafica Editoriale Printing testimoniano un approccio imprenditoriale rivolto a una cura sempre maggiore delle proprie attrezzature.


NEWS

notizie dalle aziende grande formato

Flatbed Mimaki più accessibile con JFX200-2513 tra cui: • un formato compatto che può adattarsi con facilità in aziende di qualsiasi dimensione e a un prezzo conveniente; • tre diversi tipi di inchiostro che possono essere utilizzati su una vasta gamma di materiali e applicazioni. Questi includono: LH100, inchiostro UV con un’elevata resistenza allo sfregamento e agli agenti chimici che garantisce un’eccellente riproduzione del colore; LUS-150, inchiostro UV a basso costo con una flessibilità che lo estende fino al 150% senza screpolature, per materiali da applicare su superfici curve; PR-100, un inchiostro primer che può essere utilizzato

come pretrattamento per migliorare l’adesività dell’inchiostro su superfici difficili. Gli inchiostri sono disponibili in contenitori da un litro per ridurre ulteriormente i costi; • tecnologia a goccia variabile che garantisce stampe di alta qualità con meno granulosità mediante un getto simultaneo di punti in tre dimensioni diverse;

• inchiostro bianco per immagini brillanti, retroilluminazioni notevoli e altri elementi stampati su materiali trasparenti. Mimaki Circulation Technology elimina i problemi della sedimentazione dell’inchiostro bianco che si possono verificare in stampanti di altri produttori. L

Mimaki ha annunciato la prossima presentazione della JFX200-2513, una stampante flatbed UV a getto d’inchiostro di grande formato in grado di stampare fino a 25 metri quadrati all’ora con formato fino a 2.500x1.300 mm, su materiale con spessore fino a 50 mm. Il formato compatto della JFX200-2513, l’essiccazione ecocompatibile con LED e il prezzo interessante la rendono la soluzione ideale per le attività nei settori della cartellonistica e insegnistica. Le aziende che producono insegne e cartelloni potranno apprezzare la funzionalità e la qualità offerte da questa stampante flatbed innovativa,

a nuova stampante flatbed, caratterizzata da un formato compatto, è stata presentata in anteprima alla recente Viscom di Düsseldorf, in Germania.

Bompan, tel. 0331.81971 Servizio lettori n. 1

stampa digitale

finitura digitale

Canon rinnova la gamma Professional Print

Kongsberg C, per l’alta produttività nel grande formato

Dedicate agli ambienti di produzione che necessitano della stampa a colori, le imagePRESS C7011VP e C7011VPS incorporano Rip di nuova tecnologia che consentono di ampliare le possibilità di finishing rendendo tali modelli compatibili con un maggior numero di sistemi di finitura. I nuovi modelli sono inoltre dotati di 1Process Control, strumento innovativo per la gestione del colore e supportano una più ampia gamma di supporti compatibili, inclusi materiali per il packaging e sintetici. Canon ha inoltre lanciato tre serie di sistemi di stampa monocromatici di produzione: Canon varioPRINT 135, Canon imagePRESS 1135+ e la linea Océ VarioPrint 6000+ (che include Océ VarioPrint 6000 Ultra+, Océ VarioPrint 6000 TP+ e Océ VarioPrint 6000 MICR+).

Kongsberg C64, mostrato in anteprima al SGIA Expo 2013 di Orlando, in Florida, può gestire materiali larghi 3.210 mm e lunghi 3.200. Sarà inoltre disponibile il modello Kongsberg C60, in grado di ospitare dimensioni di 3.210 mm di larghezza per 1.600 mm di lunghezza. Un’esclusiva barra trasversale in fibra di carbonio attraversa per oltre tre metri il tavolo, garantendo una precisione notevole e consentendo alte velocità, una rapida accelerazione, una cordonatura di alta qualità e capacità di fresatura esclusive e potenti da 3kW.

B+B International, tel. 0423.1951110 Servizio lettori n. 3

Canon Italia, tel. 02.82481

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Servizio lettori n. 2

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NEWS

notizie dalle aziende

piega-incollatrici

Expertfold, un esempio di versatilità fustellatura. La maggior parte degli utenti configura la linea Expertfold con l’obiettivo di soddisfare le esigenze dei propri principali clienti e quindi sceglie larghezze di lavoro pari a 50, 80 o 110 cm, le più comuni per applicazioni con scatole pieghevoli. «La versatilità della Expertfold si manifesta in particolare attraverso l’elevato numero di moduli e periferiche tra le quali l’utente può scegliere», spiega Reymond. «Questi dispositivi consentono di lavorare migliaia di prodotti diversi, dalle scatole classiche fino alle scatole più complesse e a doppia parete, nonché di

realizzare tutta una serie di processi aggiuntivi, come la stampa in rilievo e il controllo qualità». Un produttore di imballaggi per l’industria farmaceutica potrebbe aver bisogno di una piega-incollatrice per gestire esclusivamente scatole classiche, ma potrebbe dover anche configurare un’unità in modo da poter applicare alle scatole una stampa in rilievo Braille direttamente in linea e con la massima rapidità ed efficienza.

’ampia gamma di moduli disponibili consente di configurare le linee in modo da adattarsi perfettamente alle esigenze del cliente.

Bobst Italia, tel. 0523.493111 Servizio lettori n. 4

workflow

grande formato

La nuova generazione dell’XMF versione 5.5

Più funzioni per l’ultima nata delle Durst Rho P10

La nuova versione del workflow comprende un numero maggiore di dati variabili e una migliore produttività, caratteristiche progettate per ottimizzare l’elevata velocità produttiva sulle macchine da stampa digitali a getto d’inchiostro Jet Press 720 e Jet Press 540W. Come nelle precedenti versioni di XMF, il rendering del contenuto è elaborato dal pluripremiato PDF Print Engine di Adobe. XMF v5.5 porta le prestazioni a un livello superiore, essendo uno dei primi sistemi sul mercato a utilizzare il framework scalabile recentemente annunciato da Adobe, il “Mercury RIP Architecture”. XMF v5.5 trae dunque vantaggio da questa architettura, gestendo i dati complessi della produzione di stampa digitale di alto volume. L’architettura di elaborazione in parallelo di Mercury è caratterizzata da “multi-lier caching” distribuiti e carico bilanciato per sfruttare appieno l’hardware disponibile.

Rho P10 160 è l’ultima della famiglia P10 con goccia da 10 picolitri. In mostra alla scorsa Viscom di Milano nuove funzioni opzionali come tecnologia Variodrop per un aumento del 20% della produttività e Day&Night per applicazioni quali vetrofanie ed espositori retroilluminati di alta qualità. In fiera è stata anche ufficializzata la vendita del sistema Rho P10 200 a Studiograf, serigrafia di Verona che ha saputo ampliare il proprio ambito di attività, divenendo anche un service di stampa digitale. Una realtà che ha unito l’esperienza della stampa tradizionale ai vantaggi del digitale.

Durst, tel. 0472.810121 Servizio lettori n. 6

Fujifilm Italia, tel. 02.929741 Servizio lettori n. 5

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imballaggi per l’industria farmaceutica alle scatole di plastica, agli imballaggi per alimenti, fino agli imballaggi ad alto valore aggiunto e alle grandi scatole in cartone accoppiato litografato». Secondo Jacques Reymond, esiste una configurazione della Expertfold per ogni specifica esigenza del cliente. Trattandosi di una gamma progettata per offrire un’ampia scelta di larghezze di lavoro, di moduli con differenti funzionalità e di periferiche in grado di ampliare le potenzialità della macchina, è possibile passare dal confezionamento automatico al controllo qualità in linea di ogni singola scatola in termini di stampa, superficie e

L

«Le piega-incollatrici Bobst sono presenti nel parco macchine di quasi tutti i migliori scatolifici del mondo», afferma Jacques Reymond, responsabile marketing e vendite della linea piega-incollatrici di Bobst. «E nella maggior parte dei casi si tratta di macchine della nostra gamma di piega-incollatrici Expertfold. Dalla sua introduzione, che risale ormai a cinque anni fa, la Expertfold è diventata l’alleata più affidabile e instancabile dei professionisti di piegatura e incollatura», prosegue. «Il suo successo è principalmente dovuto alla possibilità di configurazione per gestire prodotti molto diversi tra loro: dai piccoli


NEWS

notizie dalle aziende comunicazione d’impresa

Grande successo al Viscom 2013 per Dynamicsoft Quest’anno il risultato di Viscom è stato molto positivo per noi di Dynamicsoft in quanto ci ha permesso di stringere molte sinergie lavorative con diversi provider. Inoltre, la fiera è stata un forte trampolino di lancio promozionale per le due nostre nuove piattaforme VARIABILE e SERENO, oltre alla presentazione del web to print. Per web to print intendiamo una nuova integrazione che permette a WSCPRINTER e a SERENO di dare la possibilità a chi acquisterà questo modulo unito alla piattaforma di poter far creare on line ai propri clienti in totale autonomia la personalizzazione grafi-

ca di bigliettini, magliette e qualsiasi tipologia di oggettistica e photo album, oppure offre la possibilità al tipografo di poterlo fare e mandare la bozza al cliente per ricevere l’approvazione. Grazie a tutti quelli che hanno aderito alla nostra promozione fiera e sono diventati nostri clienti dandoci fiducia nuovamente con l’acquisto delle nostre nuove piattaforme VARIABILE e SERENO e un grazie anche a chi è stato interessato al nostro top di gamma WSCPRINTER che con la nuova grafica e con le nuove integrazioni permette alle tipografie, centri stampa ed agenzie

di comunicazione di fornire servizi veloci, efficienti ed altamente performanti alla propria clientela. Vuoi dare un volto nuovo alla tua azienda? Vuoi essere più competitivo sul mercato? Vuoi migliorare la tua organizzazione lavorativa?

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flessografia

La tecnologia Excellence di Nuova GIDUE

All’ultima Labelexpo Europa, Nuova GIDUE ha lanciato la M5 Excellence™, macchina da stampa flessografica per produzione di etichette e imballaggio flessibile. La tecnologia Excellence™ installata si basa su un concetto semplice: non fermare mai la macchina. Tutti i cilindri di stampa sono preparati nella macchina durante la produzione del “vecchio” lavoro, senza fermare la mac-

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china. Al cambio lavoro i nuovi cilindri vengono cambiati “al volo” e senza l’intervento manuale da parte dell’operatore. Lo scarto generato dal cambio di 8 cilindri stampa è inferiore ai 10 m e il tempo utilizzato per ogni cambio lavoro è meno di un minuto. Performance in fase di set-up e scarti sono paragonabili alle tradizionali tecnologie digitali. Il cambio automatico dei cilindri stampa (ExcelPrint™) è equipag-

giato con videocamere ad alta risoluzione che riconoscono immediatamente il nuovo lavoro e regolano digitalmente pressione e registro di stampa, senza alcun intervento manuale. Nella sezione di fustellatura, due unità vengono preparate per poter fustellare il “vecchio” e il “nuovo” lavoro passando semplicemente da una unità di fustellatura a un’altra (ExcelDie™). La pressione di fustellatura, il pre-registro e le operazioni di registro sono completamente digitalizzate grazie alla tecnologia DigiGap™ che legge lo spessore del supporto di stampa e ne regola la pressione, senza alcuna necessità di intervento da parte dell’operatore.

lastre

Kodak Sonora News per quotidiani Le lastre Kodak Sonora News Process Free possono aiutare gli stampatori di giornali a ridurre costi e impatto ambientale. Progettate sia per la produzione manuale che automatizzata, consentono agli stampatori di giornali di inviare rapidamente in macchina i lavori, risparmiando il tempo che era prima necessario allo sviluppo tradizionale. Per gli ambienti di prestampa automatizzati, tali lastre offrono un vantaggio significativo: un contrasto maggiore rispetto a quanto era possibile con la precedente tecnologia “process free” delle lastre. Per consentire ai clienti di passare agevolmente all’impiego delle nuove lastre, Kodak continua a collaborare a stretto contatto con NELA e Burgess per garantire la totale compatibilità delle nuove lastre con le loro recenti macchine automatizzate, come le piegatricipunzonatrici per lastre da stampa.

Kodak, tel. 02.66028599 Servizio lettori n. 8

Nuova GIDUE, tel. 055.2374745 Servizio lettori n. 7

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NEWS

notizie dalle aziende


tecnologie stampa digitale

Kodak

Strategie di rilancio per la “nuova Kodak” L’inaugurazione di un nuovo centro tecnologico è stata l’occasione per far luce sulla rinascita dell’azienda. Con una cerimonia ufficiale, alla quale hanno preso parte clienti selezionati, giornalisti e partner, Kodak ha inaugurato lo scorso 17 ottobre un nuovo centro tecnologico.

di CRISTINA ROSSI

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La nuova elegante struttura si trova a Eysins, vicino a Ginevra, e riunisce sotto un unico tetto la sede europea e il centro demo per le tecnologie inkjet, che prima si trovavano a Gland, sempre in Svizzera, e il “Technology and Solutions Centre” per Europa, Africa e Medio Oriente, situato prima a La Hulpe, in Belgio. L’evento ha offerto l’occasione giusta ad Antonio Perez, CEO di Kodak, di presentare la “nuova Kodak” a poche settimane di distanza dall’uscita dal cosiddetto “Chapter 11” del codice di diritto d’impresa statunitense con il conseguente completamento di tutte le necessarie procedure di ristrutturazione. «Siamo rinati come azienda tecnologica al servizio del mercato della riproduzione delle immagini per le imprese, che include i settori del packaging, della comunicazione grafica e, novità importante, della stampa funzionale», ha affermato Perez. «Questa rinascita ci ha rivitalizzato e ci siamo ristrutturati per diventare un’azienda più snella, con una solida situazione finanziaria e le migliori tecnologie del settore ». Il meglio della tecnologia Kodak è proprio visibile a Eysins: dal top di gamma nell’inkjet a colori, la Prosper 5000 XLi, alla macchina elettrofotografica Nexpress SX 3300; dai sistemi per la sovrastampa Prosper S-Series (S5 e S10) ai sistemi inkjet Versamark VL 4000 e Versamark VX 5000 Plus; dal sistema CtP Magnus Q800 con MCU (Multi-Cassette Unit) al sistema Flexcel NX e alle lastre processless Sonora XP. «Il processo di ristrutturazione è stato lungo e difficile ma necessario», ha concluso Perez. «Desidero ringraziare pubblicamente i numerosi clienti che ci sono stati fedeli negli ultimi 18 mesi, durante i quali, nonostante le difficoltà incontrate, Kodak ha portato avanti la sua politica di R&S lanciando sul mercato una dozzina di nuovi prodotti o soluzioni». Perez ha ricordato anche le varie partnership che la società ha siglato recentemente. Dall’accordo di sviluppo strategico con la svizzera Bobst, mirato a integrare le teste inkjet Kodak Prosper nel portfolio di soluzioni Bobst per il packaging, alla collaborazione con l’italiana Uteco per creare il mix ideale tra stampa flexo e stampa digitale attraverso l’installazione di due Kodak Prosper S20 Imprinting Systems su una macchina flexo Uteco Onyx 810 per applicazioni di packaging customizzato.

Taglio del nastro. Antonio Perez, al centro, nel momento di inaugurazione ufficiale del nuovo centro tecnologico Kodak a Eysins, in Svizzera.

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SpazioEtichette FINAT

Lo stampatore nel settore alimentare Regolamentazione in materia di sicurezza: le vostre etichette per prodotti alimentari sono a norma di legge?

di JAY BETTON*

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La sopravvivenza nel settore alimentare non dipende solo dalla competitività dei prezzi: la mancata conformità alla legislazione mette lo stampatore di etichette del tutto fuorigioco nel processo di qualifica dell’utente finale. UPM Raflatac è impegnata nella promozione e sensibilizzazione presso trasformatori e proprietari di marchi circa le recenti modifiche della legislazione europea riguardante i materiali di imballaggio, dei quali le etichette sono parte integrante. Il nuovo regolamento UE 10/2011 sui materiali e oggetti di materia plastica destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari è in vigore dal 1° gennaio 2013. Il regolamento sostituisce la direttiva della Commissione 2002/72/ CE e le legislazioni nazionali basate su tale direttiva. La sua finalità è sostenere l’obbligo di diligenza dei proprietari dei marchi e dei rivenditori nei confronti dei clienti e rappresenta un’importante misura nelle operazioni volte a garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari. Gli stampatori di etichette che riforniscono l’industria alimentare dell’Unione Europea svolgono un ruolo chiave.


“Le dichiarazioni di conformità rappresentano una forma di garanzia per le attività degli stampatori di etichette” Contatto diretto e non diretto con prodotti alimentari

Il nuovo regolamento applica gli stessi principi del precedente CE n. 1935/2004 per i materiali e gli oggetti destinati a entrare in contatto con il cibo. Tali materiali devono essere sufficientemente inerti da non trasferire nel cibo componenti in quantità tali da rappresentare un rischio per la salute umana, e da impedire modifiche indesiderate della composizione degli alimentari, e relative al loro aspetto, sapore e odore. Mentre il regolamento CE n. 1935/2004 si applica agli imballaggi dei prodotti alimentari in genere, il nuovo UE 10/2011 tratta in modo specifico tutti gli oggetti e i materiali in plastica destinati a venire a contatto con prodotti alimentari, di cui le etichette sono considerate parte integrante. Il regolamento UE 10/2011 consolida la direttiva 2002/72/EC e sette emendamenti (in precedenza regolamenti sulla plastica). La finalità del regolamento è armonizzare le differenti legislazioni precedentemente in vigore negli stati membri, e quindi facilitare l’interazione tra i vari paesi in materia di spedizione di prodotti. Sia per le etichette a contatto diretto con i prodotti alimentari dotate di uno strato in plastica sia per le etichette in plastica applicate agli imballaggi di prodotti alimentari è ora richiesta la dichiarazione di conformità (DoC) che specifica quali sostanze sottoposte a restrizioni ma autorizzate sono state impiegate per realizzarle. Solo quando il materiale dell’imballaggio o qualsiasi suo strato funge da barriera funzionale che impedisce la migrazione nel cibo di sostanze da dietro la barriera stessa, le etichette e altri componenti di imballaggio primario sono esentati dalla UE 10/2011. Le composizioni costituite puramente da combinazioni di carta e cartoncino continuano a essere coperte dalle legislazioni nazionali o da raccomandazioni come quelle dell’ente tedesco BfR.

etichette sicurezza

FINAT, in collaborazione con l’associata UPM Raflatac, riferisce del nuovo regolamento UE 10/2011 sui materiali e oggetti di materia plastica destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari.

Sostanze sottoposte a restrizioni e non

Tutte le sostanze autorizzate (sottoposte a restrizioni o meno) che possono essere utilizzate negli imballaggi contenenti plastica nei loro strati sono stabilite nell’Elenco dell’Unione inserito nel regolamento UE 10/2011. Solo le sostanze sottoposte a restrizioni devono essere dichiarate; e man mano che le dichiarazioni di conformità si muovono verso valle lungo la filiera di fornitura/produzione, tali sostanze devono essere chiaramente identificate e documentate per permettere la verifica ottimale della conformità. Spetta all’utente finale (imballatore LA PLASTICA NELL’IMBALLAGGIO DEI PRODOTTI ALIMENTARI: o proprietario di marchio) controlCHECKLIST PER TUTTI GLI STAMPATORI DI ETICHETTE lare che l’imballaggio nel suo complesso sia conforme al regolamento Campo di applicazione del regolamento UE 10/2011 sugli oggetti e i materiali in UE 10/2011 (in aggiunta a qualsiasi plastica di cui si prevede ragionevolmente che possano entrare in contatto con legislazione nazionale sulla carta e a prodotti alimentari: (a) materiali e oggetti, e parti di essi, realizzati esclusivamente in materia plastica; 1935/2004, il regolamento quadro (b) materiali e oggetti multistrato di materia plastica tenuti insieme da adesivi o con per tutti i materiali di imballaggio), altri mezzi; tenendo conto della natura degli ali(c) materiali e oggetti di cui alle lettere a) o b) stampati e/o rivestiti; menti imballati, della loro data di (d) strati di materia plastica o rivestimenti di materia plastica, che costituiscono scadenza definita e delle condizioni guarnizioni di coperchi e chiusure e che con tali coperchi e chiusure formano un ambientali. Gli stampatori di etichette insieme di due o più strati di vari tipi di materiali; devono quindi fornire per le proprie (e) strati di materia plastica in materiali e oggetti multistrato multimateriali. etichette delle dichiarazioni di conNotare che (e) può fare riferimento anche alle etichette: “materiale multistrato” è un formità che consentano l’esecuzione materiale che contiene differenti materiali in diversi strati, come ad esempio carta di test circa i livelli di sostanze sottocon pellicola. poste a restrizioni e le dinamiche di Tutte le etichette in pellicola, che sono considerate come facenti parte dell’imballagmigrazione in condizioni ambientali gio, richiedono dichiarazioni di conformità. Le dichiarazioni di conformità precisano, specifiche. tra le altre cose, quali sostanze autorizzate ma sottoposte a restrizioni sono pre>segue a pag. 64

senti e le legislazioni a cui sono conformi i materiali.

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eventi associazioni

TAGA Italia

Standardizzare per essere unici I trent’anni di Taga Italia al servizio della comunicazione grafica e della standardizzazione. Festeggiando il suo trentesimo anniversario dalla fondazione, TAGA Italia si è presentata all’appuntamento annuale del Taga Day con lo slogan “Standardizzare per essere unici”. Ricchezza di contenuti e successo di partecipazione.

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Il 25 ottobre si è tenuto a Milano, presso l’Istituto Pavoniano Artigianelli, l’evento annuale clou dell’Associazione Tecnici Grafici Italiani (TAGA Italia) che dal 1983 svolge un importante lavoro di promozione culturale e sensibilizzazione nel mondo della comunicazione stampata in Italia. Il TAGA Day 2013 ha avuto come tema la standardizzazione in un’ottica di superamento degli abituali dettami delle norme internazionali per porre l’accento sulla necessità di elevare lo stampatore oltre la media qualitativa e produttiva per raggiungere un livello di eccellenza unica ottenibile mediante un’applicazione razionale degli standard. Dopo il saluto del direttore della Scuola e del presidente dell’ITS Angelo Rizzoli, Renzo Viappiani, il presidente di TAGA Italia, Carlo Carnelli, ha illustrato le competenze e le finalità dell’Associazione, rilevando che si tratta di un’associazione di tecnici, non di aziende, soci operanti a vari livelli presso le aziende grafiche, presso le ditte fornitrici di materiali e tecnologie ed esperti consulenti, docenti, pensionati, tutti impegnati come volontari in un’organizzazione tecnica e culturale indipendente, apolitica, senza fini di lucro, che sopperisce con la sua azione alle carenze istituzionali del settore promuovendo costantemente il progresso scientifico e tecnologico nel settore delle arti grafiche. Carnelli ha puntualizzato che da alcuni anni, grazie a TAGA Italia, il nostro Paese ha sviluppato una partecipazione attiva ai Gruppi di Lavoro in ambito internazionale svolgendo un ruolo fondamentale per il continuo aggiornamento degli standard ISO come membri attivi dei vari subcomitati nel Comitato TC 130. In questo modo si contribuisce al superamento di una situazione che vede l’Italia tra i protagonisti mondiali della stampa di qualità, ma senza garanzie oggettive sui risultati a causa di uno scarso utilizzo dei dati internazionali di standardizzazione. Il vicepresidente Adalberto Monti ha presentato in sintesi i passaggi più salienti della vita dell’Associazione, dalla fondazione nel giugno 1983 a opera di alcuni membri italiani dell’Associazione americana TAGA (Technical Association of the Graphica Arts) all’organizzazione di Convegni e Comitati tecnici per tutti i


“TAGA Italia in ambito internazionale ha un ruolo fondamentale per l’aggiornamento degli standard ISO”.

Carlo Carnelli

eventi associazioni

Il vicepresidente di TAGA Italia Adalberto Monti ha presentato in sintesi i passaggi salienti della vita dell’Associazione, dalla fondazione nel giugno 1983 ad oggi.

settori della Comunicazione Grafica con la realizzazione di oltre 40 documenti e 5 Forme Test e con la creazione di sedi operative presso le principali scuole grafiche in molte regioni del Paese, la partecipazione alle conferenze internazionali di TAGA (USA), ai meeting del Comitato ISO TC 130 a San Paolo (Brasile), Chicago (USA), Shenzhen (Cina), Berlino (Germania) e al Gent Working Group di Gent (Belgio). Monti ha ricordato che sono attivi i gruppi di lavoro Stampa Digitale, Stampa Offset, Profili di Stampa, Packaging & Etichette, Quotidiani e ha concluso il suo intervento invitando soci e simpatizzanti alla collaborazione e all’unione degli sforzi comuni: «Da soli possiamo fare poco, insieme possiamo fare molto». I relatori che si sono avvicendati nel corso della giornata hanno riferito sull’andamento dei diversi gruppi di lavoro alternandosi con i testimonial di varie aziende che hanno evidenziato la funzione della standardizzazione nella pratica industriale di chi progetta e stampa prodotti grafici per vari segmenti di mercato utilizzando diverse tecnologie. Luca Morandi, del GDL Stampa Offset, ha fatto il punto sulle tecniche di standardizzazione utilizzando un interessante paragone con le classi energetiche dell’edilizia per classificare razionalmente i metodi operativi dell’industria grafica. Riferendosi poi alla norma ISO 12647 e alla sua evoluzione storica dal 1996 ai giorni nostri, ha evidenziato che l’ultima versione sancisce che l’invio dei file deve essere fatto con il formato PDFX e se il dato di caratterizzazione o il profilo ICC fornito sono in conflitto con la stampa si devono usare i metodi descritti nella norma 10128 per aggiustare il conflitto prima della stampa. Dopo una dettagliata analisi dei diversi interventi possibili nell’applicazione della norma, Morandi ha concluso invitando i presenti a partecipare alle riunioni del GDL che seguiranno nei prossimi mesi. La presentazione di Morandi è stata avallata dall’intervento di Emanuele Cheller della Printer Trento che ha sottolineato come la sua azienda, che lavora per diversi editori internazionali, operi applicando gli standard ISO e si avvalga di importanti certificazioni, come la ISO 14001, la CERTIprint, la FOGRA PSO e la FSC, per convalidare l’eccellenza della sua qualità di fronte ai clienti. Il tema dell’evento “Standardizzare per essere unici” è stato ribadito da Marco Moglia dell’azienda omonima, che ha illustrato le tecniche di marketing utilizzate dai suoi creativi per offrire al mercato nuovi sistemi di comunicazione multisensoriali creando prodotti grafici “da toccare” nati da un design innovativo e cataloghi in versione cartacea e digitale per un più ampio approccio alle aspettative del mondo dei consumi. Giovanni Casoli di Colorgraf ha segnalato che in molti casi non è più sufficiente offrire buoni livelli qualitativi della stampa in quadricromia, ma è sovente neces-

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eventi quotidiani Alessandro Beltrami è intervenuto per aggiornare sull’andamento del GDL della stampa digitale presentando il metodo Fogra PSD (prevista la versione in lingua italiana il prossimo anno) che concorre a garantire risultati sicuri e ripetibili.

consiglio direttivo taga

sario superare le norme ISO per offrire colori speciali e supporti particolari con la standardizzazione usata per garantire la ripetibilità dei risultati e la riduzione degli scarti. Il vicepresidente TAGA Italia Alessandro Beltrami è intervenuto per aggiornare sull’andamento del GDL della stampa digitale presentando il metodo Fogra PSD (prevista in versione in lingua italiana il prossimo anno) che concorre a garantire risultati sicuri e ripetibili. Carloalberto Baroni di Edigit ha analizzato i fattori che hanno maggiormente contribuito alla crisi del settore grafico negli ultimi 5 anni, tra cui, in primo luogo, la sovraccapacità produttiva generata da investimenti imitativi e da mancanza di standard e di approccio industriale. Si è quindi soffermato su quanto avviene in controtendenza presso i protagonisti del web-to-print e ha invitato tutti coloro che vogliono cimentarsi con la formula dell’e-commerce nel business della stampa ad agire con molta cautela: selezionando i preventivi elaborati a partire dai propri costi standard e affidandosi a sistemi gestionali appositamente sviluppati per automatizzare, al fine di competere nel mondo del web ma entrandoci gradualmente, avendo sempre chiaro il limite di guadagno possibile. Il consigliere TAGA David Serenelli ha riferito su quanto si sta facendo nel GDL dei quotidiani e Dario De Cian del Centro Stampa Quotidiani ha presentato i successi realizzati con l’installazione di una linea di stampa digitale HP 7230 da bobina a bobina per realizzare brevi tirature di quotidiani stranieri nel periodo turistico o di quotidiani zonali in aree molto ristrette. Carnelli ha poi riferito in merito al GDL Packaging e ha citato la realizzazione di nuovi documenti TR (Technical Report) o TS (Technical Specification) che definiscono requisiti e proprietà minime che devono essere comunicate tra i brand owner e la catena di produzione degli stampati, con particolare attenzione alla funzione e all’aspetto dell’imballo, oltre che alle naturali tipologie di file (PDF-X e CxF-X) per scambiarsi le informazioni, le tecniche e le specifiche per la misurazione, il viewing e il proofing fino ad arrivare ai test di conformità degli stampati. Hanno concluso il ciclo delle presentazioni F. Corso della GlaxoSmithKline e A. Mazzacani di Gruppo Selection-Perfetti VM parlando della comunicazione dei colori spot per via digitale con l’utilizzo dei file CxF e del PDF/X-4 utilizzati come standard di delivery; mentre Andrea Vannacci di X-Rite ha introdotto le nuove tecnologie di distribuzione dei colori tramite cloud, presentando uno studio che porterà ad avere una rappresentazione virtuale dell’apparenza del materiale oltre che il colore. Infine Giuseppe Gianetti di Huber Italia ha illustrato gli aspetti dell’importanza di una scelta consapevole e funzionale dei colori da utilizzare per il packaging, rispetto a una scelta semplicemente creativa evidenziando le criticità di migrazione e contaminazione dei prodotti contenuti nell’imballo.

Al termine del convegno si è tenuta l’Assemblea annuale di TAGA Italia nel corso della quale è stato rinnovato il Consiglio Direttivo che risulta ora così composto: Alessandro Beltrami, Adalberto Monti, Carlo Carnelli, David Serenelli, Luca Morandi, Massimo Pellegrini, Denis Saliceti, Fabrizio Levati, Davide Biancorosso.

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Il Visual Book “Dangerous Places?” di Fedrigoni, realizzato in cinque lingue, è un elegante campionario dedicato alle nuove carte di formato 52x72 cm per la HP Indigo 10000. Si conferma così una partnership, quella tra Fedrigoni e HP, che dura dal 2008: la gamma di carte dedicate alla stampa digitale HP Indigo viene dunque ampliata e gli oltre 90 prodotti già presenti sul mercato vengono affiancati da 26 nuovi prodotti in formato 52x72 dalle grammature diversificate (da 115 a 400 g/m²) a cui si aggiunge anche la nuova patinata perlescente Symbol Fusion, ideale per album matrimoniali, portfolio e book fotografici. www.fedrigoni.com

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Favini tinge di nuovi colori ad alto grado di lucido e aggiunge due nuove goffrature alla collezione Classy Covers, linea di carte goffrate ideale per lavori di legatoria e rivestimento. Stripe e Classic Linen integrano la classica goffratura a effetto telato. Stripe è stata pensata con un disegno rigato minimalista ed elegante, mentre Classic Linen si presenta con un raffinato effetto tessuto. I nuovi colori Glossy blu cobalto, rosso e nero, insieme alle nuove goffrature rendono l’offerta Classy Covers unica. Classy Covers è prodotta con materie prime che aumentano la resistenza tecnica in tutte le fasi di lavorazione cartotecnica. www.favini.com

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patinate

Nuova GardaPat 13 BIANKA

stampa digitale

Le carte Fedrigoni per HP Indigo 10000

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packaging di lusso

Nuove goffrature e lucentezza

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NEWS

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Cartiere del Garda, parte del Gruppo Lecta, amplia la gamma GardaPat 13 con un nuovo prodotto: GardaPat 13 BIANKA. Una novità che rispetta tutte le caratteristiche che hanno fatto il successo delle altre carte della gamma GardaPat 13: carta patinata senza legno con superficie opaca ad alto spessore, volume 1.3 garantito, superficie vellutata, ECF, prodotta in ambiente neutro senza acidi, resistente all’invecchiamento, garantita sempre certificata FSC. GardaPat 13 – disponibile nelle grammature da 115, 135 e 150 g/m² – si differenzia però dalle altre carte della gamma GardaPat per la sua tinta bianca pura analoga a quella della “Collezione Eccellente”. www.gardacartiere.it

Carta

&Supporti


NEWS

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Metalvac, carta metallizzata sottovuoto del Gruppo Lecta, viene presentata in un nuovo campionario dall’innovativa veste grafica incentrata sulla funzionalità, sull’eleganza e naturalmente sul prodotto metallizzato. Il campionario è composto da 3 cataloghi in una scatola metallizzata, uno per ogni segmento d’applicazione di Metalvac: etichette acqua e colla (etichette per birra e bevande); etichette autoadesive (carte concepite per essere trasformate in frontali autoadesivi per etichette); sigarette e imballaggi (inner-liner per pacchetti di sigarette, carta da regalo, confezioni di cioccolato e prodotti alimentari in generale). www.torraspapel.com

metallizzate

Metalvac, un nuovo campionario Lecta

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patinate

accordi

Paper & People distribuisce in Italia Mohawk

Burgo Group rinnova i suoi siti internet

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Il produttore americano Mohawk Fine Papers ha recentemente siglato un accordo con Paper & People per la distribuzione in Italia della gamma Mohawk Superfine, da 70 anni è il marchio più prestigioso della cartiera. Grazie alle sue caratteristiche, Superfine permette di ottenere straordinari risultati di stampa nelle quadricromie e nei mezzi toni e fondi di colore perfettamente uniformi e intensi. Il lancio della Superfine sarà seguito progressivamente dall’introduzione nel mercato italiano anche degli altri brand di Mohawk Fine Papers: Loop, Strathmore e tutti i supporti digitali. Paper & People fornirà ai clienti le quantità necessarie per i loro progetti, con consegna in 24 ore sul territorio italiano. Sono sempre possibili anche acquisti inferiori al pacco e in formato speciale. www.paperandpeople.com

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Burgo Group ha completamente rinnovato i siti web dedicati ai prodotti: www.burgopapers.com e www.mosaicopapers.com. Novità per entrambi i siti è un analogo pratico e veloce percorso logico multidimensionale con link e rimandi ad altre pagine di argomenti correlati. Cambia la funzionalità dei siti e migliora l’usabilità con la nuova applicazione “Cerca un prodotto”. Obiettivo di questa funzione è semplificare e migliorare le possibilità di trovare la carta più idonea per ogni tipo di lavoro e di esigenza attraverso molteplici chiavi di ricerca. www.burgogroup.com


stampa Comunicazione comunicazione d’ImpREsA

Canon

sempre più mirata

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operano nel mercato del direct mail e della stampa transazionale di utilizzare sistemi di stampa digitale a bobina full color per stampare in un unico passaggio sia le informazioni statiche sia i dati variabili. Ma per una comunicazione personalizzata efficace non basta scegliere un sistema di stampa altamente performante. Esiste un secondo elemento fondamentale: il database. Per gli stampatori e i centri stampa aziendali che non hanno esperienza nella gestione di database di grandi dimensioni è importante scegliere un partner che offra un approccio consulenziale e che sia in grado di identificare la soluzione ottimale che comprenda hardware, software e formazione necessari per gettare le basi del nuovo modello di business.

Il Gruppo Canon, oltre a un ampio portafoglio di sistemi di stampa digitali (v. articolo pag. 43), offre soluzioni per il flusso di lavoro che integrano software specifici per la gestione del dato variabile e della comunicazione cross-media. Per la stampa di altissima produzione, Canon offre la soluzione che prevede la combinazione tra il flusso di lavoro di produzione Océ PRISMAproduction e il potente controller SRA MP che permette di gestire elevati volumi di dati variabili con prestazioni massime di oltre 5.000 pagine A4 al minuto. Canon mette inoltre a disposizione dei propri utenti il supporto di tecnici specializzati in grado di consigliare e fornire i migliori software e servizi finalizzati allo sviluppo di queste specifiche aree di business. La soluzione Print Shop Mail semplifica e rende più rapida la produzione di stampati promozionali personalizzati, mentre PlanetPress Suite è ideale per la stampa transazionale di media produzione. www.canon.it IPI 149/13

La comunicazione stampata negli ultimi anni ha dovuto adattarsi a un panorama in cui sono emersi nuovi mezzi di comunicazione digitali e nuove metodologie per condividere le informazioni. La tendenza è quella di dar vita a una comunicazione altamente personalizzata e individualizzata, in grado di focalizzarsi sulle esigenze dei singoli clienti e ciò ha dato origine a un passaggio dalla pubblicità tradizionale, basato su un messaggio orientato alla “massa”, al direct marketing, indirizzato a un target molto specifico, che può essere costituito da un gruppo di persone o da un singolo individuo. La tecnologia di stampa protagonista di questa comunicazione personalizzata è senza dubbio la stampa digitale che, in base a una ricerca condotta da Smithers Pira, ha grandi potenzialità di crescita: tra il 2009 e il 2014 le tecnologie di stampa digitale aumenteranno la loro quota del 55%, arrivando a pesare il 19% sui fatturati globali della stampa entro il 2014. Il dato variabile è utilizzato in una vasta gamma di applicazioni transazionali e “promozionali” come il direct marketing, il customer relationship management, la pubblicità e la stampa transpromozionale. Tradizionalmente la maggior parte dei grandi volumi di documenti transazionali e direct mailing era prodotta stampando in offset le informazioni fisse (come loghi aziendali e intestazioni) e aggiungendo in un secondo step i dati variabili tramite la stampa digitale. Il recente sviluppo dei sistemi di stampa digitale ad alta velocità ha consentito agli stampatori che


www.iStock.it

mercati packaging

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Quando il packaging seduce i sensi Se si desidera “vendere bene” un prodotto, il packaging che lo contiene deve stimolare tutti i sensi. Solamente in questo modo il prodotto può emergere in un mercato saturo e differenziarsi da prodotti simili. Da qui l’importanza dell’utilizzo delle diverse tecniche di finitura di stampa in grado di ottenere una reazione di meraviglia e il successo finale. In base a un recente studio condotto da Pro Carton, le decisioni di acquisto possono essere influenzate fino al 70% dei casi dall’emozione, con il 52% influenzato dall’aspetto visivo e il 33% dalle proprietà fisiche. Questi dati ci spingono a concludere che è più probabile che i clienti acquistino un prodotto quando il packaging si rivolge a loro sul piano emotivo, visivo e tattile. Questo è anche il motivo per cui il design del packaging è e resterà un settore estremamente interessante e remunerativo per i trasformatori di packaging, i designer, i proprietari dei marchi, i produttori di carta, gli stampatori e chi si occupa delle tecniche di finitura. Ma questo significa anche che è in aumento la richiesta di supporti che garantiscano alta qualità di

Un imballaggio che suscita emozioni può indurre il consumatore a privilegiarlo rispetto ad altri. E questo perché le finiture di qualità aumentano il valore percepito del prodotto.

stampa e versatilità delle opzioni di finitura. I cartoni in cellulosa dal bianco luminoso per i quali Sappi è nota sul mercato sono quindi considerati i supporti ideali per l’acquisizione di un posizionamento sul mercato, in particolare se integrati da una stampa e da tecniche di finitura sofisticate. Questi elementi determinano l’impatto multisensoriale del packaging che consentirà di ottenere una maggiore attenzione da parte dei consumatori e di differenziare il prodotto.

Personalizzare la finitura in base al target

Effetti sorprendenti e combinazioni insolite di materiali danno un tocco in più di appeal all’imballaggio. Sebbene tali effetti richiedano più tempo e denaro per il processo di produzione, il valore che offrono sullo scaffale ripaga pienamente

il maggiore investimento. Chiedetelo ad Achilles Group, una delle principali aziende di finitura in Germania e cliente di lunga data di Sappi. L’azienda ha segnalato che la richiesta della stampa in rilievo da parte dei proprietari dei marchi è aumentata di circa il 60% negli ultimi due anni, seguita dalla richiesta in crescita di lamine antigraffio o strutturali di altro tipo e mini-goffrature con un incremento del 45%, impressione oro a caldo in un aumento del 30%, e lamina argento del 24%. La richiesta che è incredibilmente aumentata da parte dei clienti di Achilles riguarda la tecnica relativamente nuova del “soft touch”, per un risultato tattile e sensuale particolarmente accattivante. Alcune vernici e lamine speciali rendono la superficie vellutata e morbida. La finitura soft touch, assieme alla verniciatura spot UV,

all’impressione su lamina e alla goffratura a secco sono le tecniche più diffuse per la produzione di copertine sofisticate di libri, ad esempio. Per ottenere un impatto sulle vendite ancora maggiore, Achilles è stato in grado di stabilire l’effetto delle singole tecniche di finitura in base al gruppo demografico target. Per gli uomini di età compresa tra i 18 e i 30 anni, ad esempio, predominano le vernici strutturate integrate da vernici in rilievo, mentre per le donne della stessa fascia d’età, effetti scintillanti, colori fluorescenti ed effetti di flockage parziale attirano maggiormente l’attenzione. In questa fascia d’età sono apprezzate anche le finiture con effetti speciali. Questi includono lamine soft touch, lamine strutturate e goffratura a secco. In ultima analisi, i consumatori giovani e meno giovani vengono attirati dal packaging che va oltre la normalità.

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La scelta del cartoncino

I marchi che desiderano differenziarsi dalla concorrenza impiegano sempre maggiori effetti di finitura che stimolano i sensi per risvegliare l’interesse nei confronti del prodotto. 62

I risultati che si possono ottenere con una vasta gamma di finiture a effetto speciale dimostrano che sono i dettagli a fare realmente la differenza. Ma è altrettanto importante sottolineare che l’effetto finale del lavoro di finitura dipende in gran parte dalla scelta del cartoncino. Il primo elemento da considerare è se il cartoncino sia effettivamente adatto a tutte le tecniche di finitura citate in questo articolo e se

le complesse aree goffrate possano essere riprodotte in modo ottimale. È inoltre importante comprendere in che modo il cartoncino sia in grado di reagire all’applicazione di inchiostri e vernici speciali. I proprietari dei marchi sono sempre più alla ricerca di un modo per integrare i marchi registrati dei prodotti per garantire un’identificazione univoca di un prodotto sulla scatola e tale processo spesso richiede un inchiostro speciale. Infine, come si comporta il cartoncino durante la fase di produzione? È adatto alla produzione a velocità elevate ed è possibile eseguire rapidi cambi lavoro? Quali materiali vengono utilizzati nella produzione del cartoncino? Il cartoncino impiegato nel settore della stampa e packaging di alta qualità deve essere in grado di soddisfare tutti questi requisiti. La qualità della superficie incide sulle caratteristiche di stampa, verniciatura, goffratura e contrasto, la brillantezza della finitura e la leggibilità. La capacità di utilizzare con buoni risultati la stampa a caldo, il trasferimento con lamina a freddo, un elevato grado di resistenza allo sfregamento degli inchiostri e la capacità di sottoporsi ad altre tecniche di elaborazione sofisticate senza danneggiare il cartoncino dipendono anche dalla qualità della superficie. Il contenuto di fibre del cartone, che si tratti di fibre meccaniche o chimiche, a base di legno o senza legno, corte o lunghe, incide anche sulle prestazioni del cartoncino, che comprendono grado di ingiallimento, opacità, rigidità, resistenza all’incrinatura,

forza di trazione, elasticità e stabilità dimensionale. Infine, il peso del cartoncino ne determina le caratteristiche di elaborazione, la sensazione superficiale, la rigidità e l’opacità nonché la capacità del packaging di proteggere adeguatamente il prodotto che contiene. È per questi motivi che i proprietari dei marchi, i progettisti e i trasformatori di packaging che desiderano ottenere il massimo risultato di vendita del prodotto esposto a scaffale scelgono il cartoncino in cellulosa Sappi Algro Design®. Tale prodotto è ottenuto dalla lavorazione di fibre vergini; esse rappresentano il materiale di supporto ideale e garantiscono massima precisione, elevato valore e qualità costante. Le elevate qualità dei cartoncini in gamma, il loro aspetto e in particolare la finitura bianca brillante, la superficie accuratamente uniforme, tutto ciò si traduce in immagini stampate più chiare e vivaci e garantiscono un contrasto ottimale offrendo allo stesso tempo l’impressione di uno spazio più ampio. Per numerosi produttori di packaging, il cartoncino Algro Design® di Sappi rappresenta la prima scelta in termini di risultati di stampa e opzioni di elaborazione, praticamente illimitate.

Finiture speciali che incrementano il valore del marchio

È evidente che le finiture con effetti speciali siano in grado di attirare maggiormente l’attenzione, incrementare il valore del prodotto o del packaging e in ultima analisi dare impul-

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foto: Achilles Group

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mercati packaging


foto: Achilles Group

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mercati packaging

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È importante comprendere in che modo il cartoncino sia in grado di reagire all’applicazione di inchiostri e vernici speciali.

so alle vendite. I marchi che desiderano differenziarsi dalla concorrenza impiegano sempre maggiori effetti di finitura che stimolano i sensi – più frequentemente la vista e il tatto ma anche l’olfatto, il gusto e l’udito – per risvegliare l’interesse nei confronti del prodotto. Le finiture speciali quali la goffratura con lamina e altre ancora non sono solo un elemento tridimensionale in grado di attirare l’attenzione sul packaging che rispecchia una qualità

e un’esclusività superiori. Queste finiture speciali coinvolgono anche il tatto e risvegliano la curiosità e la voglia di giocare. L’offerta di questi tipi di effetti che saltano all’occhio del consumatore richiede la collaborazione all’interno dell’intera supply chain e la partecipazione degli esperti di finitura. È grazie a questa interazione che si possono ottenere risultati eccezionali e creativi. Una cosa è essere lo specialista indiscusso nel proprio

campo, ma ci vuole un nuovo livello di professionalità quando gli specialisti di un ampio ventaglio di discipline, tra cui progettazione, layout, stampa e finitura, scelta dei materiali e produzione collaborano per creare nuove idee e ottenere l’obiettivo desiderato.

Lars Scheidweiler (Product Group Manager Rigid Packaging di Sappi Fine Paper Europe)

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dalle pagine precedenti posenato digitalprint

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(segue da pag. 10)

(segue da pag. 33)

Numerosi studi, il più autorevole è quello di Pira International, indicano che la tendenza al cross category subirà una forte accelerazione. Orientamento alla multispecializzazione, altri lo definiscono. Si tratta di decidere se tale trend lo dovremo subire o se invece possiamo esserne protagonisti. Fare cross category per un’impresa grafica può avere differenti significati. Si può cercare di declinare il proprio modello di servizio in mercati diversi dal consueto (uscire dalla propria confort zone), oppure si può estendere il proprio paniere d’offerta, proponendo nuovi servizi e nuovi prodotti agli stessi clienti, “comprando” le loro esigenze e i loro problemi (il tonno di cui sopra!), oppure ancora ampliare l’ambito dei propri servizi integrandoli più possibile alla filiera del cliente, andando ben oltre la fornitura di un mero prodotto (estendere la copertura della supply chain). Difficile? Certamente, ma non impossibile. In passato abbiamo dovuto affrontare innovazioni di processo, di prodotto e di servizio che i fornitori o il mercato ci hanno praticamente imposto, almeno altrettanto impegnative. Non ci è pesato. Forse eravamo meno spossati, certamente più soddisfatti economicamente, e quindi più predisposti, ma mai come in questo momento è stato necessario attivarsi. Oggi dobbiamo ricercare noi l’opportunità per farlo.

Dall’ultima Drupa, quali novità importanti per il mercato sono arrivate, in particolare per la stampa digitale? La novità per la stampa digitale è la tecnologia HP Indigo 10000 con il formato 50x70 cm, un ulteriore colpo alla stampa offset. Poi bisogna considerare alcune tecnologie del post-finishing quasi in linea con la stampa digitale Indigo, quali ad esempio il digital embossing per la verniciatura UV spessorata. Oggi qual è il reale valore concorrenziale della stampa digitale rispetto a quella offset? A quasi vent’anni dal primo lancio delle tecnologie di stampa digitale, lo scenario è chiarissimo: la stampa digitale “va a braccetto” con la stampa offset. I vantaggi concorrenziali possono essere sintetizzati in alcuni esempi: i tempi di esecuzione, la copertura d’inchiostro più elevata, le applicazioni come il dato variabile o la stampa del bianco su carte speciali senza attesa per l’asciugatura. Ha mai pensato ad accordi, aggregazioni, acquisizioni di altre aziende? Le sinergie e gli accordi strategici, come in alcuni casi le acquisizioni, sono un passaggio obbligato ed è per questo, come dicevo prima, che sto portando avanti il progetto “Struttura”. L’obiettivo è di aggregarsi per aumentare la forza contrattuale, sostenere gli investimenti e sfruttare in maniera ottimale le tecnologie disponibili. Stiamo per concludere una grande partnership con un’azienda offset del nostro territorio per amplificare il nostro servizio.

Voi lavorate anche per l’estero? Come ci si può internazionalizzare oggi? Proprio da quest’anno abbiamo iniziato un percorso di internazionalizzazione che vede la definizione di ulteriori partnership con importanti aziende italiane e la predisposizione di piccoli centri produttivi nel territorio estero. Operare all’estero e con l’estero è un percorso che richiede analisi e la presenza nel territorio di destinazione di un referente e di precisi accordi quadro. Quali sono i settori dove operate di più e quelli che vede più reattivi alla crisi? I materiali di comunicazione delle aziende di produzione, l’editoria, la manualistica tecnica sono i settori con cui lavoriamo in costante crescita. Che valore ha per una azienda come Centro Stampa Digitalprint avere vinto “La Vedovella” per la stampa digitale? Grazie al premio Vedovella siamo il Best Digital Printer 2013. Ciò vuol dire che abbiamo portato valore diffondendo i vantaggi della stampa digitale e siamo cresciuti attraverso la stampa digitale senza rinnegare la nostra storia offset. Quindi ha un valore straordinario perché legato al nostro ambito di attività e non solo alla tecnologia o agli strumenti utilizzati come il web to print. finat

(segue da pag. 53)

Stampatori di etichette: rischi e responsabilità Pertanto gli stampatori di etichette che commercializzano nell’Unione Europea devono ottenere dichiarazioni di conformità da chi

li rifornisce, sia di materiali per etichette sia di inchiostro, per poter compilare le proprie dichiarazioni di conformità. Queste ultime devono a loro volta contenere informazioni di conformità su qualsiasi processo di trattamento utilizzato durante la produzione delle etichette. Va sottolineato che l’attuazione di questi regolamenti significa che gli stampatori che non sono in grado di fornire le dichiarazioni di conformità non possono essere ammessi a far parte della filiera dell’utente finale, e potrebbero anche esporsi alle ripercussioni finanziarie di un ritiro del prodotto dal mercato. È quindi essenziale per gli stampatori di etichette agire con sollecitudine nell’ottenere e fornire la necessaria documentazione per mantenere la propria posizione di anello responsabile e utile nella filiera dell’imballaggio. I vantaggi di una filiera sicura Per riassumere, tutti i punti di cui sopra sottolineano il valore delle dichiarazioni di conformità come forma di garanzia per le attività degli stampatori di etichette, e come credenziale di accesso ai processi di qualificazione degli utenti finali per i nuovi business, con la finalità ultima di proteggere il consumatore. Produrre dichiarazioni di conformità di livello soddisfacente crea un terreno operativo per tutte le realtà, grandi e piccole. *Business Segment Manager, Food & Retail Labelling, UPM Raflatac EMEA

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Hanno collaborato a questo numero Sergio Facchini, Achille Perego, Federico Zecchini Progetto grafico e impaginazione Cristina Mascherpa, Chiara Arrigoni Redazione Zeta’s srl - via Kolbe 8, 20137 Milano, tel. 027529101, fax 0275291039 poligrafico@ilpoligrafico.it www.stampamedia.net Ufficio libri e abbonamenti tel. 0275291020 fax 0275291032 abbonamenti@ilpoligrafico.it Stampa Carta Copertina

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