Il Poligrafico, n. 165, Ottobre 2015

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ITALIANO

il poligrafico

N. 165/2015 Ottobre - Zeta’s srl 20137 Milano via Kolbe 8 - Euro 9,90

Stampa e nuovi media nell’era digitale

Fornitori di valore aggiunto Incontro con marzio tozzi di cover - a pag. 24

domina no digitale e ibrido Dal Labelexpo Europe di Bruxelles - a pag. 50

Inkjet: avanguardia o fantascienza? Commenti in vista di Drupa 2016 - a pag. 35


Abbiamo messo un punto. VOGLIAMO LAVORARE CON CHI RISPETTA LE REGOLE. Solo con comportamenti corretti sui crediti e termini di pagamento ridiamo un’etica commerciale ed una opportunità di crescita all’industria grafica. Lavora con noi perché questo accada, per il bene di tutti, delle aziende e di chi ci lavora.

AGGIORNATA A SETTEMBRE 2015

Manifesto sui modelli comportamentali nel mercato delle Arti Grafiche Il buon funzionamento dell'economia di mercato si basa anche su comportamenti etici da parte dei suoi operatori, che devono essere per forza di cose condivisi. Questo significa, segnatamente, che il rispetto e l'applicazione puntuale delle intese commerciali e degli impegni liberamente assunti siano valori da interiorizzare quali norme discendenti da un comune e condiviso sistema di valori, a prescindere dal timore di essere sanzionati dalla Legge. Per ARGI e per le Imprese Associate, l'etica nelle relazioni associative e con i terzi non è valutabile solo in termini di stretta osservanza delle norme di legge, ma si fonda, appunto, sulla convinta volontà di rispettare, nelle varie e diverse situazioni, i più elevati standard di correttezza comportamentale, anche in adesione a principi e regole interne di natura volontaristica. Pertanto, nel rispetto delle normative vigenti e nel perseguimento degli scopi associativi, tutte le Imprese Associate agiranno, anche tra loro, con lealtà, serietà, onestà, competenza e trasparenza, in quanto l'elevata etica professionale e l'integrità personale vogliono e devono essere garanzia della credibilità e della reputazione dell'Associazione e delle Imprese Associate. Per questi motivi, le Imprese Associate intendono iniziare e condividere un percorso volto a valorizzare e rafforzare le aziende del settore Arti Grafiche, anche non associate, che operino secondo criteri consoni ad una corretta crescita del settore e alla tutela dell'intera filiera.

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LE AZIENDE ASSOCIATE ARGI

Agfa Graphics Atlantic Zeiser Bobst Group Italia Boettcher Italiana Boewe Systec Canon Italia Colorgraf Dc Druckchemie Italia Fujifilm Italia Hewlett-Packard Huber Italia Imaf

Industria Materiali Fotochimici

Ipagsa Industrial Kba Italia Kern Italia Kodak Kolor+Service Komori Italia Konica Minolta

Business Solutions Italia

Macchingraf manroland marks-3zet Ntg Digital Pitney Bowes Printgraph R.G. Ricoh Italia Smg Italia Technotrans Italia Tresu Italia WGM Xeikon Italia Xerox Italia


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Ci siamo! Macchingraf è ora Heidelberg Italia. Questa integrazione assicurerà una ulteriore sinergia tra macchine, servizi di assistenza, parti di ricambio e prodotti di consumo. Tutto sempre gestito attraverso i tuoi contatti abituali. Adesso puoi avere il massimo con Heidelberg, il tuo partner con la più vasta gamma di offerta nel settore della stampa.

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Sommario piombi In primo piano Macchingraf è ora Heidelberg Italia . Dati Argi del I semestre . . . . . . . . . Labanti e Nanni, primo LED UV su Roland 710 HiPrint . . . . . . . . . . Non chiamatelo “gruppo Seregni” . . Aziende grafiche italiane . . . . . . Simposio da Bobst per il settore della trasformazione . . . . . . . . . . . . Fornitori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Istituzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Eventi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

12 12 13 14 16 17 21 22 23

INTERVISTE L’industria grafica: un futuro da reinventare Marzio Tozzi (Cover) . . . . . . . . . . . 24 TECNOLOGIE Experience Day di HP . . . . . . . . . . 28 News dai fornitori . . . . . . . . . . . . . . 44 News Carta&Supporti . . . . . . . . . . . 58 EVENTI Canon Expo Parigi . . . . . . . . . . . . . Sun Chemical al Museo Ferrari . . . . La rotativa digitale HP di CSQ . . . . . Labelexpo Europe 2015 . . . . . . . . . Open house Solema . . . . . . . . . . . .

32 40 42 50 60

verso drupa 2016 Tecnologia inkjet: avanguardia o fantascienza? . . . . . . 35

50

Labelexpo: alla fiera più importante per le etichette dominio di stampa digitale e ibrida.

28

“Print it to believe it” era il motto dell’Experience Day di HP a Barcellona.

uomini&aziENdE Color Art . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47 tech:art . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56 spazio Etichette Dal congresso annuale FINAT European Label Forum . . . . . 62

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RUBRICHE I nomi di questo numero . . . . . . . . . . 6 L’opinione di... Emanuele Posenato “Fatti, non pugnette!” . . . . . . . . . . . . 9 L’opinione di... Stefano Tenedini La crisi si “raffredda” costruendo la reputazione . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Colophon . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66

Organo Ufficiale ITALIA

associazione tecnici arti grafiche italia

EURO GRAPHIC PRESS

Il Poligrafico è la rivista italiana del Gruppo Eurographic Press www.eurographicpress.com

“Verso Drupa 2016”. Viaggio nella tecnologia inkjet: avanguardia o fantascienza?


il poligrafico

Stampa e nuovi media nell’era digitale

Cristina Rossi

in questo numero aziende fiori all’occhiello

La legge di mercato dice che la crisi provoca una selezione darwiniana, favorendo i più forti. Traendo vantaggio

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“L’industria grafica, un futuro da reinventare”: Marzio Tozzi di Cover.

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Al Finat European Label Forum si è evidenziata l’importanza crescente delle etichette.

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I dati Argi del I semestre confermano il trend positivo nella vendita di macchine grafiche.

– ahimé – dalle disgrazie altrui, l’impresa solida e competitiva va bene prima, durante e dopo la crisi, conquistando anche una parte di quelle commesse rimaste “incustodite”. Pensiamo, ad esempio, a Graphicscalve (a pag. 13), un’azienda presente sul mercato dall’inizio degli anni Ottanta nella provincia bergamasca che è balzata recentemente agli onori della cronaca in quanto figurava tra i possibili “cavalieri bianchi” chiamati a salvare la Mazzucchelli risucchiata nella caduta del polo di stampa costituito negli ultimi anni da Guido Veneziani Editori. Abbandonata la pista Mazzucchelli, l’azienda dei fratelli Ferrari si starebbe indirizzando verso cospicui investimenti tecnologici, nell’ordine di oltre 10 milioni di euro, finalizzati a un balzo produttivo per ampliare le quote di mercato sia sul fronte editoriale sia su quello commerciale… dove ci sarebbe, come si diceva all’inizio, più di una commessa che dopo i recenti fallimenti potrebbe essere intercettata. Nell’aria si percepiscono sempre più segnali di una ripresa economica che in alcuni casi tanto timida non è. Anzi, sembra che in alcuni ambiti, come ad esempio quello delle offset a foglio, si stia tornando a livelli di vendita pre-crisi. Invito, a questo proposito, i lettori a guardare con attenzione il grafico Argi (a pag. 12), che evidenzia la forte crescita nella vendita di macchine da stampa (offset e digitali) nel primo semestre 2015, con un +2% rispetto al secondo semestre del 2014. E segnali altrettanti incoraggianti arrivano dalle etichette autoadesive, protagoniste della recente Labelexpo Europe (a pag. 50), che ha chiuso i battenti a settembre con il 12,4% in più rispetto all’edizione del 2013. E anche in questo caso l’Italia, in base agli ultimi dati diffusi da Gipea, sembra non cavarsela affatto male: dei 5 miliardi di euro di fatturato a livello europeo ben 744 milioni sono stati generati in Italia. Il nostro Belpaese figura così al quarto posto dopo Germania, Gran Bretagna e Francia.


I nomi di questo numero Persone e aziende citate con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria

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3D Systems 33 Abar Litofarma 22 Abisso Marco 21 Aceto Francesco 57 Actega Rhenania 17 Adriaensen Paul 37 Advanced Machinery 45 Agfa Graphics 17,37,45,57 AIAP 23 Albertini Emilio 22 Allen Datagraph 54 Altana gruppo 17 Amilcare Pizzi 18 Ankersen Rasmus 63 Antonuzzo Giovanni 28 ARGI 2,12,22 Arjowiggins Creat. Papers 23,58 Arneri Mario 18 Assografici 22 Autojan Group 51,55 Avery Dennison 58 Axis 32 Bandecchi Emanuele 28 Bandecchi Paolo 29 Bardi Emanuela 17 Becmet 53 BeeGraphic 21 Belleri Alberto 48 Beraldi Domenico 54 Berenschot 65 BHS Corrugated 61 Bobst 17,51 Bonacini Antonio 13 Bonacini Fabio 13 Brandhoff Stefan 17 Brotech Graphics 65 Burgo 19,22 Caiani Paolo 40 Camporese 67 Camulus 14 Canon 32,36 Capodieci Piero 22 Cartiere di Fabriano 14,22 Centro Stampa Quotidiani 42 Citernesi Andrea 51 Collins Inkjet 38 Color Art 47 Comieco 22 Conai 22 Cover 25 Crichton Gordon 63 Damberg Klaus 65 David Alexandre 17 De Cian Dario 42 Deflorian Fabio 40 Del Guasta Cristina 21 Deluchi Enrico 32 Dingenouts Ramses 63 Domino 53 Durst 54 Edale 50 EFI 23,54 Elcograf 18 Ellison Chris 65 Emilplast 25

Enfocus 45 ENIPG 22 Epson 44,53 Esko 18 Eubelius 65 Eurostampa 53 Fanti Andrea 13 Farotto Eliana 22 Favini 22,58 Fedrigoni gruppo 14,59 Fenix DG 7,55 Ferrari Ezio 13 Ferrari Walter 13 FINAT 45,62 Fingraf 14 Flexibles Constantia 64 Fujifilm 21,44,52 Futurgrafica 21 Gallia Natale 47 Gallus 18,51 Garda Cartiere 59 Gaviglio Marco 54 GIFASP 22 GIPEA 50 GMG 44 Goglio Franco 23 Goss 37 GPN 49 GPS 18 Grafica Artistica Meridionale 16 Grafikontrol 45 Graphicscalve 13 Gruppo Cordenons 22 Gut Hans 21 GVE 13,14 HansaPrint 36 Heidelberg 12,44,46,47,51 Heidelberg Italia 3,12,21,51 Heineken 63 Hodel Erich 21 HP 21,28,37,42,52,57 Hunkeler 42 Hunkeler Michel 21 Hunkeler Stefan 21 Igas 46 Imago 25 Infante Lorenzo 14 Innovation 54 iPrintdifferent 15 Iwasaki 51 KBA 16 KBA Italia 21 Kodak 52 Komori 11,46 Konica Minolta 46,53 Kurz 16,54,57 L’Artistica Savigliano 39 Labanti e Nanni 13 Labelexpo Europe 50 Laybourne David 35 Leardo Luciano 39 Lecta 59 Lee Ramon 65 Lejeune Jules 62 Lesi Luca 21

Levi Roberto 12,22 Lievens Jozef 65 Litho Formas 53 Lo Duca Fulvia 22 Lombardi Conv. Machinery 45 Lucart Group 22 Lucas Michael 17 Luxepack 59 Luxoro 16,54 Macchingraf 12,21,51 Manroland 13 Marinoni David 51 Mark Andy 50 Martin Automatic 65 Martino Chiara 21 Mastagni Andrea 14 Mazzoleni Alberto 12 Mazzucchelli 13 MCA Digital 21 Medici Simone 23 Mekers Jan 65 Merck 46 Merklinger Detlef 17 MGI 57 Mgraf 51 Milestone System 32 Mimaki 37 Mitarai Fujio 32 Mitsubishi 13 Miyakoshi 52 Mockett Nick 65 Mohawk 58 Moorgate Capital 65 MPS 50 Muenzer Dan 64 Munksjo Italia 22 Neri Claudia 23 Nerin Cristina 23 Nilpeter 50 Nitschke Joachim 21 NTG Digital 53,54 Nuceria Group 16 Nuova Gidue 51 Océ 32 Ogawa Naoki 54 OMET 45,51 OPM Group 65 Parsani Luca 61 PGS 8 Piergiovanni Luciano 23 Piovano Emanuele 22 Pixartprinting 16 Pizzola Andrea 16 Ponfoort Onno 65 Pop’Up Exhibitions 58 Popims 55 Pozzoni gruppo 18 Prati 16 PressUp 30,31 PrintWeek 35 Quotus Research 64 Real Digital Int. 35 Richter IMA 65 Ricoh 21,36,39 Rinco Mirko 17

Rittmeyer Gavin Roda Rossetti Stefano Roto2000 Rotolito Lombarda Saariluoma Jukka Saci Cartiere Salegraph Salvo Davide Savino Stefany Saxoprint Scotini Egidio Screen Screen srl Seregni Alberto Seregni Andrea Seregni Giovanni Seregni Grafica 2 Seregni Umberto Servizi Stampa 2.0 Smithers Pira Sofidel Solema Soporcel Specialplast SPGPrints Stecam Stora Enso Sun Chemical swissQprint Synthogra Taffarello Taghleef Industries tech:art Technosolutions Teikna Design Tiburtini Tilia Labs Tipolitografia Zardini TLMI Tozzi Marzio Van Cauter Cindy Van Iperen Rokus Van Praag Gido Van Rompuy Herman Vepa Vercelli Dequarti Maurizio Vernilux Vitiello Michele Walker Kurt Wallentin Lars Weymans Filip Whitmar Publication Wolff Peter World Publishing Expo Xeikon Xerox Zanatta Gianni Zardini Tiziano Zucchi Angelo Zucchi Federico Zucchi Matteo

65 61 54 18 28 36 22 68 56 21 18 40 35,53 54 14 14 14 14 14 14 36 22 60 43 25 54 44 59 40,54 55 65 22 17 16,56 45 23 23 21 18 64 25 64 32 28 63 25 18 25 17 63 64 65 36 36 45 53,65 54 17 18 47 47 47


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Opinioni

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Gestione aziendale

La gente ha sempre dichiarato di voler creare un futuro migliore. Non è vero. Il futuro è un vuoto che non interessa nessuno. L’unico motivo per cui la gente vuol essere padrona del futuro è per cambiare il passato.

(Milan Kundera)

“Fatti, non pugnette!” Emanuele Posenato Qualcuno potrebbe obiettare il parallelo fra il complesso Kundera e “l’assessore Cangini” (e non necessariamente a sfavore di quest’ultimo), ma lo spazio limitato di questa rubrica dovrebbe bastarci a motivarlo.

IPI 165/15

posenato.e@ilpoligrafico.it @eposenato

Nella quotidiana frequentazione di aziende e mercati ci imbattiamo spesso in dichiarazioni d’intenti molto determinate che raramente trovano seguito. In gran parte riguardano proprio il futuro che viene però raramente immaginato differente dal passato e che quindi, diversamente da quanto pensa Kundera, si vorrebbe ristabilire e non certo cambiare. A ragione, qualcuno potrebbe considerare, alla luce dei risultati ottenuti. Impossibile, diciamo noi: quel passato è un capitolo definitivamente chiuso e chi lo ha capito se ne sta avvantaggiando. I sette anni di “crisi” che abbiamo alle spalle per alcune imprese rappresentano il capitolo finale di quel passato, e per costoro la ripresa dei fatturati è già iniziata lo scorso anno e si va confermando. Per costoro la “crisi” non ha prodotto solo la contrazione del volume d’affari, ma è stata anche e soprattutto un’occasione di profonda revisione del proprio modello di business, diretta conseguenza del cambiamento dei modelli comunicativi, dei criteri di allocazione delle risorse, dei parametri di valutazione del prodotto stampato e di conseguenza dei modelli d’acquisto. Archiviato dunque il termine “crisi” e metabolizzato il nuovo “status” del settore, preso atto che nonostante la straordinaria coincidenza di eventi favorevoli (l’export che riparte grazie al petrolio ai minimi, tassi di interesse ai minimi, dollaro ai minimi, coincidenti con le potenziali opportunità interne offerte da eventi come Expo, Giubileo e la decisa ripresa del turismo nel Belpaese) il mercato della stampa continua a non crescere, queste imprese hanno deciso di prendersi quello che c’è, concentrando i fatturati, e di conseguenza hanno operato. Sono imprese di tutti i segmenti, accomunate da una visione basata sulla convinzione che la polarizzazione dei fatturati non può che passare da un approccio commerciale differente, dalla saturazione degli impianti, da livelli di efficienza produttiva altissimi, e infine da un posizionamento di prezzo in grado di garantire la possibilità al cliente di acquistare in modo economico prodotti e servizi di qualità che non significa offrire qualità economica. Oggi per competere e vincere bisogna saper produrre meglio, più velocemente e bene al prezzo del concorrente inadeguato, poco attrezzato e scadente. E tutto ciò sta avvenendo. Gli investimenti in tecnologia sono ripartiti, con decisione, ben prima delle politiche di incentivazione del Governo Renzi, e deve far riflettere la configurazione degli investimenti, fortemente sbilanciata verso macchine lunghe (otto e dieci colori a elevato livello di automazione) o macchine speciali, equipaggiate per la stampa UV o combinata. Si ricercano efficentazione e differenziazione. Allo stesso modo si investe commercialmente, rafforzando le reti di vendita, potenziando gli strumenti di relazione (anche online) e allargando il portafoglio d’offerta ai clienti. >segue a pag. 55

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Opinioni

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Nascondersi non serve

La crisi si “raffredda” costruendo la reputazione Stefano Tenedini

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Nella rubrica precedente abbiamo proposto un facile gioco di ruolo: chiediamoci quale situazione critica di comunicazione aziendale potrebbe metterci all’angolo, poi costruiamo le necessarie difese. Bisogna quindi preparare gli scenari e allenarsi finché la reazione non diventa automatica, disinvolta, efficace, risolutiva. E a quel punto, qualunque putiferio accada, saremo pronti a giocarcela. Avrete sicuramente un piano di crisi: peccato che riguarderà la gestione delle scorte, i clienti che vi pagano in ritardo, i fermi macchina, la segretaria incinta o altre situazioni tipiche. Ma, senza obiettivi o dettagli di comunicazione, sarete in grado di affrontare allo stesso modo le richieste dei media? Sarete pronti, in altre parole, per un’onda di piena con risvolti finanziari ma anche legali, di prodotto, operativi e infrastrutturali? Per uscirne a testa alta è necessario avere una squadra addestrata, coesa e allineata alle cose da dire, con ruoli chiari, capace di presidiare la propria funzione. Un elemento chiave di ogni piano di emergenza è saper parlare chiaro ma anche con cautela e precisione, usando schemi differenti per i vari gruppi: i clienti, i dipendenti, la comunità locale, gli attivisti e soprattutto i media, a loro volta divisi tra stampa scritta e radio-tv. Il trucco, se così si può dire, è essere abbastanza paranoici da vedere un po’ dappertutto minacce potenziali al business e al vostro buon nome. L’idea che il crash arrivi sarà così insopportabile che prenderete la sana abitudine di prepararvi in anticipo, dividendo le attività in tre momenti principali e distinti: prima l’organizzazione, poi la gestione della crisi propriamente detta e infine il recupero, vera e propria “guarigione”. Ma prima ancora di pianificare, l’azienda deve capire che la reputazione non è meno importante dei clienti e deve abituarsi ad agire con trasparenza molto prima che l’incendio scoppi. Una strategia di comunicazione deve diventare parte del lavoro quotidiano, aprendo e consolidando il dialogo con i media locali o di settore o andando sui social, il che tra l’altro aiuterà a far crescere il business. Coinvolgete clienti, consumatori, investitori, azionisti, fornitori perché saranno la vostra prima linea di difesa in caso di crisi. Con un piano di comunicazione completo di scadenze e obiettivi, diffondete le notizie buone: vi tornerà utile quando dovrete dare quelle cattive. Costruitevi un rapporto solido e amichevole con i giornalisti e con la comunità locale. Dovrete farvi conoscere come un’azienda coerente e di solidi principi, che dialoga senza trucchi, pronta a collaborare e ad aprire le porte. Ci siamo? Bene. E adesso potete cominciare a prevedere il peggio...

IPI 165/15

stefano.tenedini@nordestmedia.it

Stabilire un rapporto solido e trasparente con i media, diffondendo notizie “buone” senza aspettare l’emergenza: è la strategia giusta per sostenere le posizioni quando la situazione sarà davvero critica.


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PIOMBI

Macchingraf cambia nome: ora è Heidelberg Italia Dall’ufficio stampa di Heidelberg Italia riceviamo il seguente comunicato al quale volentieri diamo pubblicazione.

data segna un momento fondamentale e storico per Macchingraf. Infatti dal 20 ottobre Macchingraf srl, dopo 51 anni dalla sua nascita, cambia nome e diventa Heidelberg Italia srl. Questo importante passaggio avviene naturalmente dopo l’acquisizione da parte di Heidelberg AG del 100% di Macchingraf. Acquisizione avvenuta nel mese di aprile 2015. Il nome Macchingraf da sempre è sinonimo di qualità grazie anche alle rappresentanze esclusive di marchi prestigiosi. Nella nostra storia abbiamo

cambiato proprietà diverse volte mantenendo la nostra leadership perché Macchingraf è sempre stata il business partner di riferimento per tecnologia, capacità di consulenza e servizio per le aziende grafiche italiane orientate allo sviluppo e alla innovazione. Grazie alle sue caratteristiche uniche, Macchingraf ha senza ombra di dubbio contribuito all’evoluzione del mercato delle arti grafiche in Italia, essendo l’azienda che più di ogni altra ha scritto la storia del mercato grafico e della stampa in Italia. Scelta come partner da migliaia di clienti, i nostri prodotti, le

nostre persone, la nostra professionalità hanno incontrato con successo le esigenze di aziende che in varie fasi hanno investito e investono sulla propria evoluzione tecnologica e aziendale. Dopo 51 anni si cambia entrando direttamente nel mondo Heidelberg. Le caratteristiche che ci hanno da sempre contraddistinto, ovvero team working, orientamento al cliente, primato tecnologico e visione innovativa saranno ancora più determinanti sposando pienamente la strategia della nuova casa madre. La nostra mission non cambia,

Dati Argi: un trend positivo... che fa ben sperare Continua la crescita delle vendite di macchine da stampa, sia offset che digitali. ARGI, l’Associazione che dal 1983 raggruppa i produttori e distributori italiani di macchine, sistemi e prodotti per l’industria grafica, ha presentato i dati del suo Osservatorio relativi al fatturato del venduto macchine nel primo semestre 2015.

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Sono dati che certificano che, come già sostenuto dall’Associazione lo scorso aprile in occasione dell’annuale incontro stampa, il mercato ha invertito la propria tendenza con una crescita esplosiva (+97%) di

vendite di macchine per l’industria della stampa nel secondo semestre dello scorso anno rispetto al primo semestre. E i primi sei mesi del 2015 confermano e consolidano il trend (+2% rispetto al secondo

semestre 2014). A questi lusinghieri risultati contribuiscono sia le tecnologie offset che quelle digitali. La stampa digitale sta procedendo con vendite analoghe a quelle dell’anno passato (32 mi-

ovvero fornire consulenza e prodotti d’eccellenza per essere partner primario per il successo dei nostri clienti. Heidelberg Italia: un nuovo nome, una combinazione vincente, una naturale evoluzione, ma soprattutto una più forte organizzazione per cogliere e vincere le importanti sfide che un dinamico ed evoluto mercato italiano presenta. Sono certo che molti protagonisti di questi anni (collaboratori e clienti) si uniranno a me nel salutare un caro ‘marchio’, ma soprattutto nel dare il benvenuto a Heidelberg Italia.” Alberto Mazzoleni amministratore delegato

lioni di euro il fatturato in questi sei mesi) e sembra intenzionata a ripetere il risultato ottenuto a fine 2014 (61 milioni di euro). L’offset, uscita da un periodo di crisi che ne ha condizionato le performance nel primo semestre 2014, ha avviato una decisa ripresa, che in questo 2015 la vede già a quota 44 milioni di euro, ovvero l’85% di quanto totalizzato in tutto l’anno precedente. «Questi dati evidenziano come da dodici mesi il mercato mostri segnali di inequivocabile stabilità delle vendite e di un trend finalmente positivo», ha dichiarato il presidente ARGI Roberto Levi. «In un mercato come quello dell’industria grafica, che resta difficile a causa di sofferenze negli incassi, di una carenza di etica nei rapporti commerciali e di sottocapitalizzazioni di molte società, questo è un segnale incoraggiante, che fa ben sperare per il futuro». IPI 165/15

n “20 Ottobre 2015. Questa


PIOMBI

PrimoPiano

Labanti e Nanni pionieri nel LED UV su Roland 710 HiPrint n Labanti e Nanni è la prima al mondo a installare un impianto UV LED su una Roland 710 HiPrint. In ambito di consumi energetici la tecnologia di essiccazione LED UV consente notevoli risparmi. In base ai risultati dei test effettuati presso il Print Technology Centre di Manroland Sheetfed in Germania l’apparecchiatura di essiccazione LED ha un assorbimento inferiore del 50%-70% rispetto alla potenza richiesta dal LEC-UV e del 20%-30% della potenza richiesta dall’impianto UV. Ciò si traduce in vantaggi significativi dal punto di vista ambientale grazie al processo di stampa senza emissione di polveri, temperatura di essiccazione più bassa e minor consumo energetico.

L’azienda bolognese conferma i risultati eccezionali sotto tutti i punti di vista.

«Abbiamo testato i LED su diversi tipi di supporti di stampa», dichiara Antonio Bonacini, titolare di Labanti e Nanni, «abbiamo stampato con LED CMYK in bianca e volta con un risultato strabiliante, colori secondari, bianco opaco e vernici. Il miglior risultato è stata la stampa a 8 colori (bianco + 7 colori) su materiale plastico trasparente da 50 micron con registro perfetto

in funzione della temperatura bassa delle lampade. Soprattutto su materiale non verniciato, è possibile ottenere colori brillanti e contorni nitidi. I risultati su materiali metallizzati e plastici sono impressionanti. Con un solo gruppo stampa è possibile ottenere anche una buona copertura del bianco opaco. Inoltre, le lampade UV LED sono molto efficienti e si ottiene un buon risultato di

essiccazione anche solo col 40% della potenza LED. Per i formati più piccoli è possibile stringere la banda della lampada LED per essiccare solo sulla parte stampata. In questo modo, si può risparmiare ancora più energia e costi». L’ing. Bonacini, insieme al figlio Fabio e al socio Andrea Fanti, è orgoglioso che Labanti e Nanni sia il primo utilizzatore al mondo delle lampade UV LED di Manroland. L’azienda bolognese ha un ruolo importante sui mercati grafici nazionali ed europei sin dalla sua costituzione nel ‘53. Astucci cartotecnici, volumi, cataloghi, brochure, riviste, flyer di ogni tipo i prodotti principali.

Graphicscalve investe per crescere Nuovo impianto e nuova MAN a 48 pagine per consentire un notevole balzo produttivo. Non è facile, di questi tempi, parlare di un’azienda che investe milioni di euro per potenziare la produzione. Ma quando un’impresa è solida e competitiva, le disgrazie altrui (vedi chiusure e fallimenti) possono in qualche modo avvantaggiarla perché la “legge del mercato” dice che le crisi provocano le selezioni e chi andava bene prima va ancora meglio in quanto può conquistare anche una parte di quelle commesse rimaste senza “padrone”. L’azienda in questione è Graphicscalve dei fratelli Ezio e Walter Ferrari. Con oltre 120 dipendenti e reparti di stampa piana, roto e digitale, presente sul mercato da inizio anni Ottanta, oltre al quartier generale a Vilminore di Scalve (in provincia di Bergamo) ha uno stabilimento a Seriate. E questo aveva fatto pensare qualche tempo fa a un suo coinvolgimento nella vicenda Mazzucchelli, a far parte

di quella schiera di possibili “cavalieri bianchi”, per cui si erano fatti anche altri nomi chiamati a salvare la Mazzucchelli risucchiata nella caduta del polo di stampa costruito negli ultimi anni da Guido Veneziani Editori. I fratelli Ferrari, che interpellati qualche settimana fa hanno confermato la loro linea che è quella di mantenere il più stretto riserbo sulle strategie della loro impresa (da quelle parti alle chiacchiere con i giornalisti si preferisce il lavoro in fabbrica), non avevano né confermato né smentito i rumor sui prossimi programmi d’investimento. Fonti attendibili di mercato dicono però che si starebbero concretizzando importanti progetti. Abbandonata, come finora sembrano avere fatto tutti i possibili pretendenti, la pista Mazzucchelli, in Graphiscalve avrebbero ordinato – o sarebbero prossimi a farlo – una nuova Lithoman a 48 pagine che entrerebbe in produzione l’anno prossimo in un nuovo

impianto che sarebbe realizzato sempre a Seriate, anche se circolava anche la voce di un possibile insediamento a Dalmine. Qui sarebbero messe in produzione anche almeno due macchine digitali, mentre la Mitsubishi a 16 pagine che gira oggi nello stabilimento di Seriate dovrebbe essere ritirata da Manroland. L’altra 16 pagine Mitsubishi, invece, continuerebbe a stampare a Vilminore insieme con le macchine a foglio. Complessivamente, dicono le stesse fonti, l’investimento supererebbe abbondantemente i 10 milioni e consentirebbe un notevole balzo produttivo per ampliare le quote di mercato sia sul fronte editoriale che in quello commerciale. Dove, come si diceva all’inizio, ci sarebbe più di una commessa che, dopo i recenti fallimenti (Mazzucchelli compresa) può essere intercettata. A.P.

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PIOMBI Fedrigoni: commesse rispettate e produzione al 100% Dopo il drammatico incendio che in luglio aveva mandato in tilt numerosi reparti e bruciato diversi macchinari, Fedrigoni ha mantenuto la promessa di far ripartire le lavorazioni al più presto. La produzione è tornata quasi al 100% e l’impianto è stato rimesso in funzione nonostante il rogo abbia causato danni per milioni di euro.

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L’incendio aveva devastato anche una parte dei capannoni storici costruiti alla fine dell’Ottocento, ma non ha messo in difficoltà il rispetto delle commesse soprattutto grazie alle sinergie interne al gruppo Fedrigoni, che si articola su più stabilimenti in diverse province. Proprio questa flessibilità, secondo la direzione, è stata il fattore vincente per evitare che lo stop si prolungasse con gravi ricadute anche sulle quote di mercato. La prima delle due macchine investite dalle fiamme è tornata operativa il 7 settembre, mentre la seconda è ripartita il 21. Avviamento rapido anche per l’impianto robotizzato per la movimentazione delle materie prime, una nuova struttura che implementa quelle già presenti in produzione. Fedrigoni è un global player mondiale ma anche un simbolo dell’industria veronese: nello stabilimento la produzione è iniziata 127 anni fa. Ricostruita nel dopoguerra, dagli anni Sessanta è un gruppo industriale con numerose attività e consociate estere. Dal 2002 Fedrigoni controlla le Cartiere di Fabriano, che producono anche la carta per stampare l’euro.

PrimoPiano

Quel che resta in Italia del Gruppo Seregni n Era il gennaio del 2009 quando il gruppo

Seregni perdeva il suo fondatore e timoniere Umberto Seregni. Una perdita dolorosa non solo per la scomparsa di un imprenditore di vecchio stampo, illuminato, coraggioso e stimato per le sue qualità umane da tutti i suoi collaboratori, ma anche per le sorti che in questi anni ha vissuto quello che era diventato uno dei più importanti stampatori di quotidiani in Italia, se non il primo, con una forte presenza anche nei Paesi dell’Est Europa. Ancora nel 2011 il Gruppo, ceduto dal Fondo di private equity Camulus che aveva rilevato il controllo – mentre la presenza della famiglia era diventata marginale – agli imprenditori Mastagni (con Andrea Mastagni allora nominato presidente) contava su circa 250 dipendenti e 45 milioni di ricavi, mantenendo oltre a quelli nell’Europa dell’Est (in particolare in Polonia) i presidi italiani con centri stampa a Paderno Dugnano (da sempre quartier generale Seregni), Cernusco sul Naviglio, Padova e Fisciano (SA). Oggi di quel perimetro di attività facenti capo alla Seregni-Fingraf in Italia è rimasto ben poco dopo una serie di riorganizzazioni, cessioni e chiusure. E così al gruppo Seregni, sotto i colpi della crisi del settore editoriale che ha indebolito il mercato della

stampa in questi anni tagliando commesse e redditività, è successo un po’ quello che è capitato ad altri grandi stampatori, basti pensare a Ilte o la fine del polo di stampa costituito da GVE. Di fatto, come spiega Lorenzo Infante della Slc-Cgil di Milano, «oggi l’attività del gruppo Seregni nell’area milanese si è concentrata tutta a Cernusco, ridotta alla Seregni Grafica 2, titolare degli impianti e della commessa per la stampa del quotidiano QN-Il Giorno, più altri lavori editorialicommerciali. In tutto vi lavorano circa 18 persone, mentre poco più di una ventina di dipendenti sono ancora in capo alla “vecchia” Seregni e in cassa integrazione. La nostra preoccupazione era capire come fosse oggi organizzata l’attività e quali garanzie potevano essere date ai lavoratori. Per questo nei giorni scorsi abbiamo incontrato il legale rappresentante di Seregni Grafica 2 che ci ha assicurato da una parte l’assenza di problemi per l’azienda, che farebbe capo a un fondo d’investimento, e dall’altra si è preso carico delle garanzie necessarie per confermare la cassa integrazione per i dipendenti ancora in carico alla Seregni, per i quali, però, dopo un anno e mezzo di cassa, purtroppo non resterà che la strada della mobilità». A. P.

Per favore, non chiamatelo più “Gruppo Seregni” A commento della notizia qui sopra, apparsa sul nostro sito Stampamedia.net lo scorso 22 ottobre, Andrea Seregni ci invia una “lettera aperta” che volentieri pubblichiamo. “Relativamente agli articoli recentemente comparsi su alcuni periodici e siti di settore sulla situazione del ‘Gruppo Seregni’, come famiglia Seregni ci sentiamo in dovere di precisare quanto segue. Orgogliosi come siamo di ricevere ancora oggi frequenti manifestazioni di affetto e stima per quanto creato da nostro padre, ci corre l’obbligo di prendere le distanze, nel bene e nel male anche in coerenza con quanto lui stesso ci ha insegnato, dalle vicende societarie che si sono succedute in questi anni dall’uscita di scena della nostra famiglia e, a maggior ragione, da quelle che hanno fatto seguito alla cessione delle nostre quote di minoranza nella compagine societaria della Fingraf S.p.A., anche al fine di non vedere più il nostro nome accostato a realtà a noi ormai estranee. Parte della nostra famiglia, nella persona di Andrea Seregni, anche a seguito delle sollecitazioni da parte dei Sindacati e degli attestati di fiducia degli Editori, si era recentemente impegnata nella ristrutturazione produttiva dello stabilimento di Cernusco sul Naviglio, finalizzata alla concessione di un’opzione di acquisto della società Seregni Cernusco (ora Servizi Stampa 2.0.), ma a tale intenzione non è purtroppo stato dato seguito. La nostra famiglia non ha quindi più alcun rapporto con la realtà aziendale sopra menzionata. Ciò detto, non possiamo che augurare alla società Servizi Stampa 2.0. i migliori successi per il futuro, auspicando, in particolare, che le famiglie legate a tale realtà produttiva e il territorio su cui insiste possano continuare a beneficiare di un punto di riferimento così importante. Anche perché nostro padre, lo confidava a pochi, era fiero soprattutto di una cosa tra quelle realizzate nella vita: il fatto di aver sempre tutelato l’occupazione, anche a scapito del proprio interesse personale.” Giovanni, Alberto e Andrea Seregni


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Il primo DM-Liner Kurz alla tech:art Luxoro, distributore per l’Italia delle soluzioni Kurz per la nobilitazione a caldo e a freddo, ha annunciato di aver ufficialmente siglato l’accordo per la vendita e l’installazione della prima unità DM-Liner®, sviluppata da Kurz per la nobilitazione in ambienti di stampa digitale, sul territorio Italiano. tech:art di Torino, innovativa azienda che si propone come service e stampatore digitale, ha scelto di investire nella rivoluzionaria tecnologia Digital Metal® a seguito del grande interesse riscosso lo scorso

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Pixartprinting firma l’alta pasticceria  Un trionfo non solo di dolcezza, creatività

e colori ma anche di stampati per la prima edizione di Sweety of Milano, la due giorni organizzata da Italian Gourmet al Palazzo delle Stelline e dedicata all’eccellenza della pasticceria artigianale. Un successo decretato anche dal pubblico: ben 8.000 persone hanno potuto ammirare e assaggiare le creazioni dei Maestri Pasticceri. L’esatta dosatura degli ingredienti, la giusta tecnica di esecuzione, la competenza, l’utilizzo di strumenti all’avanguardia e la conoscenza dei materiali sono fondamentali per la pasticceria ma anche per la realizzazione di stampati di qualità e questo Pixartprinting, partner tecnologico per la stampa, lo sa bene. «Questa kermesse ha sottolineato l’importanza di creatività, tecnologia, passione e ricerca, fattori chiave che accomunano la pasticceria

e la nostra attività», ha commentato Andrea Pizzola, sales & marketing director Pixartprinting. «Sweety ci ha permesso di mostrare al grande pubblico ma soprattutto agli addetti ai lavori l’ampiezza di gamma e la versatilità dei prodotti che offriamo, che qui hanno dato valore aggiunto alla manifestazione». A questo evento di alta pasticceria non poteva dunque mancare il contributo di Pixartprinting che ha fornito i tool di comunicazione e i prodotti per l’allestimento: dagli elementi di arredo quali sgabelli in cartone e banconi in tessuto su cui i pasticceri hanno esposto le loro specialità, alla segnaletica come lo stendardo all’ingresso e i totem lungo il percorso. Dai prodotti dedicati agli operatori del mondo della ristorazione come tovaglioli e tovagliette brandizzate al packaging come le confezioni per le torte e gli shopper di carta.

Nuceria sceglie Digifast One di Prati per finitura etichette

Grafica Artistica Meridionale rinnova fiducia a KBA È stata installata con successo una nuova Rapida 106 presso lo storico cliente KBA, Grafica Artistica Meridionale di Roccapiemonte, nei pressi di Salerno. La nuova offset a foglio a 7 colori con torre di verniciatura va ad affiancare le altre due Rapida sempre di medio formato, una con 6 gruppi stampa e doppia torre di verniciatura e l’altra con 6 gruppi stampa, doppia torre di verniciatura e doppia torre di essiccazione, installate rispettivamente nel 2004 e 2013. Si tratta del settimo impianto KBA che viene acquistato da GAM, che da 50 anni opera nel settore offset, prevalentemente nel settore food (etichette e cluster, astucci ecc.). In azienda si realizzano le diverse fasi del ciclo di produzione, a partire dalla progettazione grafica, l’incisione delle matrici, la stampa, le finiture speciali, la fustellatura, il taglio, fino all’allestimento e il confezionamento del prodotto finito. Professionalità, impegno e cortesia del management e dei suoi collaboratori sono i punti forti della G.A.M. S.p.A. IPI 165/15

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settembre durante l’open house “Dreams Come True” (v. articolo a pag. 56), nel corso della quale è stata mostrata al pubblico e utilizzata proprio l’unità DM-Liner®. La soluzione Digital Metal® consente di abbinare alla stampa digitale un processo di nobilitazione sviluppato appositamente per ottenere effetti ad alta lucentezza. La decorazione degli stampati può essere applicata a livello di singola copia, per realizzare personalizzazioni uniche e dal vero “look metallizzato”. L’accordo per l’acquisto della DM-Liner®, che prevede anche delle giornate di formazione sull’utilizzo della macchina e del software, non è arrivato a sorpresa per Luxoro, che nelle ultime settimane ha riscontrato un crescente interessamento da parte di clienti esistenti e potenziali; un interesse rafforzato ulteriormente dall’open house di tech:art alla quale Luxoro ha partecipato in qualità di sponsor.

Prima ancora del lancio ufficiale a Labelexpo Europe, il Gruppo Nuceria ha scelto di investire nel Digifast One, soluzione progettata e costruita da Prati con l’obiettivo di portare la produttività a nuovi livelli grazie alla velocità di elaborazione, ai tempi di configurazione abbassati e alla riduzione degli scarti. Nuceria Group – con un team di oltre 250 persone – è leader in Italia nella produzione di etichette, astucci, imballaggi flessibili e materiali stampati di consumo. Oggi, dopo investimenti e acquisizioni, si presenta al mercato come un grande gruppo di packaging, capace di intercettare le esigenze dei più svariati settori merceologici. A partire dal mercato dell’home & body care, per il quale produce il packaging dei più importanti gruppi multinazionali, all’esigente mondo del farmaceutico, per passare al food e al wine. Con velocità che raggiungono 80 m/min, Digifast One farà aumentare la produttività. Poco più di 8 minuti per completare la configurazione grazie a un design intelligente e a comandi intuitivi che consentono il passaggio da un lavoro all’altro praticamente senza interruzioni.


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Simposio per il settore della trasformazione

< Il completamento di una linea di produzione per la laccatura su alluminio nello stabilimento di Bobst Italia a S. Giorgio Monferrato ha fornito a Bobst l’opportunità di organizzare, prima della consegna dell’impianto a un cliente europeo, un grande evento che riunisse in Italia i protagonisti del settore della trasformazione italiani e stranieri. Il simposio si è svolto la mattina in una location del Monferrato non lontano dalla sede di Bobst Italia. Gli specialisti Bobst e i relatori provenienti da Taghleef Industries e Actega Rhenania hanno presentato le realizzazioni tecniche più recenti e discusso le opportunità che le ultime tecnologie in materia di spalmatura ed essiccazione, substrati e formulazioni adesive offrono per vincere le sfide cui si confronta oggi l’industria della trasformazione. Detlef Merklinger, responsabile della Linea di prodotto Coating di Bobst, ha accolto gli ospiti insieme a Michele Vitiello, ad di Bobst Italia. Le competenze di Bobst nel settore del coating hanno sede presso Bobst Italia, centro d’eccellenza del Gruppo anche per le tecnologie stampa rotocalco, accoppiamento ed extrusion coating. La gamma attuale di macchine spalmatrici Bobst rispecchia oltre 50 anni di competenza ed esperienza in applicazioni

di coating rappresentati anche dalle numerose installazioni in funzione nel mondo sin dal 1960. Merklinger ha poi anticipato gli interventi a seguire. Gianni Zanatta, product manager della Linea di prodotto Coating, ha presentato i sistemi di spalmatura, da quello più convenzionale della racla a camera allo stato dell’arte di racla a camera chiusa pressurizzata; Mirko Rinco, R&D Manager, ha parlato degli sviluppi Bobst relativi al tunnel con tecnologia a rulli e a galleggiamento per temperature superiori a 300°C; Alexandre David, Sales Manager, ha concluso presentando la linea di laccatura su alluminio Rotocoat dell’open house. L’intervento di Emanuela Bardi, Junior Product Manager di Taghleef Industries, è stato incentrato sui film di polipropilene biorientato. Per Actega Rhenania, azienda facente capo al Gruppo Altana, hanno parlato Michael Lucas, Head of R&D, e Stefan Brandhoff, Technical & Area Sales Manager, che hanno presentato le formulazioni sviluppate dall’azienda per supporti impiegati nel settore della stampa e dell’imballaggio per applicazioni flessibili per prodotti di largo consumo, pet food e farmaceutici, e per applicazioni rigide per prodotti come tappi di bottiglia e le estremità di chiusura delle lattine.

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Alla ex Roto2000 fermata la produzione

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A circa un anno dall’intervento del gruppo Pozzoni (attraverso Elcograf) per salvare una parte della Roto2000 con la formula dell’affitto finalizzato all’acquisto, nell’impianto di Casarile, che una volta era guidato dal gruppo di Mario Arneri (su cui a fine 2013 si erano fatti sentire gli effetti provocati dall’inchiesta su una presunta frode fiscale) si è praticamente fermata la produzione. Nello stabilimento di Casarile quindi è rimasto al lavoro solo qualche dipendente sui circa 35 che erano stati “affittati” nell’ottobre 2014 per ultimare il finishing di alcune commesse. Gli altri dipendenti, 27, sono tornati in capo a Roto2000 perché il 5 ottobre scadeva il contratto d’affitto che non è stato rinnovato, malgrado la richiesta di proroga avanzata da Elcograf. A questo punto, come spiega Maurizio Vercelli Dequarti, responsabile risorse umane e affari legali del gruppo Pozzoni, si è entrati in una fase di stallo nell’attesa di capire come evolverà la situazione. Per Roto2000 infatti era stata avviata la procedura del concordato che però non sembra destinata a concretizzarsi positivamente. Sembra infatti che la liquidazione abbia presentato un’istanza di revoca del concordato e quindi potrebbe anche aprirsi la strada della procedura fallimentare. In questa situazione quindi il gruppo Pozzoni si trova nella condizione di non poter far scattare l’opzione dell’acquisto del perimetro di attività aziendali già identificate con l’affitto. Nel frattempo pertanto si è trovato costretto a rilevare, investendo circa 5,5 milioni, la proprietà delle due Lithoman, che ora sono nella piena disponibilità di Elcograf. Intanto è entrata a pieno regime su due roto a 64 pagine l’attività della Amilcare Pizzi, che la Elcograf – anche in questo caso un salvataggio – aveva acquistato in marzo. A.P.

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Hai un manoscritto nel cassetto? Stampalo con SAXOPRINT  SAXOPRINT, uno dei più importanti

gruppi in Europa nella stampa online, promuove il servizio di stampa di libri offrendo un modo semplice, veloce ed economico per vedere finalmente su carta la propria opera. Italiani, popolo di esploratori, musicisti, pittori… e scrittori. Sempre più persone, per semplice passione o per tentare la scalata al successo, prendono in mano carta e penna (o la tastiera di un pc) e scrivono. Cosa? Poesie, racconti, romanzi, saggi, ma anche libri di ricette e la più classica tesi di laurea: i generi sono infiniti. I più bravi, quelli che riescono ad arrivare al termine della propria opera, si trovano in mano un manoscritto, una copia unica e preziosa, un supporto “fragile” per custodire le idee e i sen-

timenti più intimi. Perché non rendere il frutto del proprio impegno e del proprio talento un oggetto tangibile e duraturo, magari da poter omaggiare ad amici e parenti? Tutto con la garanzia del servizio offerto da SAXOPRINT: tecnologie all’avanguardia, qualità di stampa, tempi di consegna rapidi e garantiti, senza dimenticare un assistente dedicato che segue il cliente passo passo nella costruzione e nell’invio del file di stampa. All’interno della sezione dedicata dell’eshop SAXOPRINT è possibile scegliere tiratura, formato, numero di pagine, tipologia di carta per la copertina e per la foliazione interna, tutto con un semplice clic. Inoltre, SAXOPRINT effettua la consegna affidandosi a DPD che, con il programma Total Zero, incentiva l’uso di mezzi elettrici.

Zardini, nuova Gallus per nobilitazione di etichette Tipolitografia Zardini di Marano di Valpolicella punta sempre di più al settore delle etichette da vino e di conseguenza ha deciso di acquistare una nuova Gallus TCS 250, la quarta per l’azienda e la quinta Gallus dal 2011. La lunga serie di TCS è stata intervallata nel 2013 da una Gallus ECS 340 per la stampa flexo di etichette. L’ultima, sempre una TCS 250, era stata ordinata in aprile ed era stata installata a novembre dello scorso anno. Tiziano Zardini, premiato come imprenditore dell’anno alla passata edizione della Vedovella, è alla costante ricerca di diversificazione e ottimizzazione della propria azienda ed è per questo che ha scelto una macchina in una configurazione unica al mondo, lunga più di 18 metri e dotata di gruppi stampa offset UV, lamina a caldo semirotativa, unità stampa flexo UV semirotativa e, infine, dotata di 4 unità serigrafiche semirotative in linea. La tendenza nel settore delle etichette del comparto enologico negli ultimi anni è la nobilitazione spinta. Da qui la scelta di Zardini di avere 4 unità serigrafiche per poter stampare bianchi assolutamente coprenti, ottenere grazie alla lamina a caldo effetti “oro colato”, realizzare in serigrafia effetti ad alto spessore Braille, ma soprattutto arrivare a questi risultati in un unico passaggio in macchina, avendo tutti i gruppi per la nobilitazione in linea. Inoltre la Gallus TCS 250 è l’ideale per le etichette da vino che aumentano in numero assoluto ma diminuiscono in quantità di tiratura (10/20.000) e spesso diventano antieconomiche per macchine rotative dove la preparazione di tanti elementi richiede più tempo di messa a punto con conseguente spreco di materiali.

GPS prima in Italia con due sistemi Full HD I sistemi Esko attualmente installati presso GPS sono tre: CDI Advance 4260 HD, CDI Spark 4835 Full HD e CDI Spark 4260 Full HD. L’azienda è stata la prima in Italia a installare due sistemi Esko Full HD. Grazie alla tecnologia Full HD Flexo la qualità di stampa e la produttività sono aumentate: è stata la scelta perfetta per un’azienda come GPS, che produce shopping bag in carta e plastica ed etichette in plastica per il settore food e beverage di altissima qualità e quindi aveva l’esigenza di stampare sfumature di colore morbide e regolari, ma al contempo garantire un buon livello di produttività. I prodotti stampati con impianti creati con Full HD Flexo arrivano ad avere addirittura una qualità migliore della rotocalco, e quindi adatti a tutti i settori di applicazione, infatti GPS ha consolidato i rapporti con i clienti esistenti, garantendo qualità e produttività migliori.


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PIOMBI Il quinto elemento di Ricoh sul podio dell’arte < È Stefany Savino, artista ventottenne

di San Giovanni Rotondo (Foggia) laureata a Brera, la vincitrice del Premio “Il quinto elemento. Ricoh moltiplica l’arte”. Il Premio si propone di mostrare le potenzialità di Ricoh Pro C7100X e del suo quinto colore al mondo della creatività. Si tratta di una soluzione di stampa di produzione particolarmente innovativa, in quanto dotata della quinta stazione colore per la stampa del bianco e del trasparente. Ai tre giovani artisti finalisti – oltre a Stefany Savino, Marco Abisso e Chiara Martino, anche loro usciti da Brera – è stato chiesto di realizzare un’opera di “arte moltiplicata” che valorizzasse le opportunità date dal quinto elemento. «Il mio progetto, Purinto Kami (carta stampata e piegata), si richiama alla tradizione

giapponese del dono, che veniva fatto in particolare a chi doveva partire», spiega Stefany Savino che aggiunge: «Ho realizzato così delle scatole al cui interno si trova un origami a forma di farfalla. Questo insetto è il simbolo della trasformazione, metafora di quello che è in grado di realizzare la soluzione di stampa Ricoh Pro C7100X. Nella mia attività artistica eseguo spesso performance legate alla body art che qui trova espressione nelle mie impronte digitali che percorrono tutto l’origami. Le impronte bianche valorizzano le potenzialità del quinto elemento».

news fornitori

IN BREVE Michel Hunkeler nel CdA Michel (44 anni), fratello del CEO Stefan Hunkeler (50), è entrato a far parte del CdA di Hunkeler AG dal mese di agosto. La nomina di Michel è un passo chiave nei progetti di successione della famiglia. L’obiettivo di Hunkeler AG è di preservare il proprio stato di azienda indipendente a gestione familiare a lungo termine. In stretta collaborazione con Erich Hodel (Vendite) e Hans Gut (Marketing), due membri di lunga data del CdA, Michel assumerà la responsabilità del marketing e delle vendite.

Luca Lesi direttore commerciale di KBA Italia

MCA Digital: accordo di distribuzione con Futurgrafica Firmato l’importante accordo di distribuzione tra MCA Digital, primo rivenditore in Italia specializzato in soluzioni digitali di piccolo e grande formato, e Futurgrafica, realtà con una consolidata esperienza trentennale, presente capillarmente nell’area di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. «Con Futurgrafica condividiamo la stessa filosofia di lavoro», commenta Cristina Del Guasta, socio fondatore di MCA Digital. «La collaborazione commerciale che abbiamo avviato si basa su un circolo virtuoso che fonde i rispettivi skill nel mondo del digitale. La completezza della nostra gamma, il nostro expertise esclusivo della tecnologia Latex e la presenza diretta sul mercato locale di Futurgrafica sono gli ingredienti della ricetta che abbiamo messo a punto». Si amplia dunque il portfolio di Futurgrafica che grazie a questa collaborazione entra nel mondo delle soluzioni HP Latex e UV ad alta produttività, ideali per clienti medio/grandi. La consolidata conoscenza di MCA in questo mondo permetterà di offrire il valore aggiunto di un know-how esclusivo per massimizzare le prestazioni di questi sistemi. «Entrando nel mondo MCA Digital, Futurgrafica verrà coinvolta nei nostri training di vendita, con accesso a informazioni esclusive su nuovi ambiti applicativi e dati sui ritorni di investimento, frutto di anni di attività sul campo», aggiunge Cristina Del Guasta. «Benefici che andranno a vantaggio del clienti Futurgrafica che potranno avere accesso alla nostra area riservata con informazioni relative all’utilizzo dei materiali di consumo, dei profili, oltre a tante idee applicative per proporre al mercato un’offerta che esce dall’ordinario».

In linea con le aspettative i risultati di SprintShop

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A quattro mesi dal lancio del nuovo portale e-commerce SprintShop 3.0, Heidelberg Italia (ex Macchingraf) annuncia i primi dati relativi alla nuova piattaforma: quasi 300 i clienti che hanno effettuato ordini, oltre 1.300 gli ordini ricevuti in totale, oltre 3,3 milioni di euro il fatturato espresso su SprintShop e 53 i nuovi clienti web. In definitiva il nuovo sistema è stato molto apprezzato dalla clientela per la semplicità e chiarezza dello strumento web e si sta dimostrando stabile e performante dal punto di vista squisitamente tecnico. La promozione SprintShop legata ad Expo 2015 ha premiato più di 70 clienti, in ogni ambito produttivo, e la possibilità di poter visitare l’evento dell’anno è piaciuta molto alla clientela. Da fine settembre su SprintShop sono partite una serie di promozioni legate ai prodotti di sala stampa a marchio Saphira, le promozioni saranno mensili e riguarderanno: rulli, solventi, teli gommati, vernici e altri prodotti di consumo.

Dallo scorso 1° ottobre l’ing. Luca Lesi è entrato a far parte del team di KBA Italia nel ruolo di direttore commerciale rispondendo all’ad Joachim Nitschke. Reduce dai brillanti risultati ottenuti come amministratore delegato di un’azienda italiana di progettazione, produzione e vendita di sistemi di monitoraggio ambientale, Lesi è volto noto del mercato grafico avendo ricoperto ruoli di direzione commerciale in aziende sia in ambito macchine di stampa offset che di stampa digitale.

Precisazione Fujifilm Con riferimento al comunicato “Fujifilm si allea con la software house Tilia Labs” (Poligrafico n. 164), si segnala che per quanto riguarda il mercato italiano, la distribuzione del prodotto Phoenix continuerà a essere svolta da BeeGraphic, con la quale Tilia Labs ha un accordo di distribuzione esclusiva.

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Restyling del marchio e cambio del pay-off di ARGI  ARGI, l’associazione che dal 1983 rag-

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È improvvisamente mancato all’affetto dei suoi cari e degli amici l’ing. Emanuele Piovano, past president Assografici, conosciuto e stimato in tutto il settore grafico nazionale. Nato a Torino nel 1945 da una famiglia di industriali tessili, dopo la laurea in Ingegneria chimica al Politecnico di Torino e una breve attività nel Gruppo ENI, aveva vissuto un’importante e pluriennale esperienza negli USA come direttore generale del marchio Lancia. Rientrato in Italia aveva iniziato il suo cammino nel mondo grafico diventando direttore generale e amministratore delegato della Pozzo Gros Monti, storica azienda di stampa editoriale e commerciale torinese. Dal 2001, lasciata la Pozzo Gros Monti, aveva fondato IdeaNet, società specializzata in stampa digitale e new media. Emanuele Piovano è stato presidente di Assografici dal 1999 al 2003, presidente dell’Associazione grafici della provincia di Torino, presidente dell’ENIPG e per molti anni membro di Giunta di Confindustria. La sua prematura scomparsa lascia un grande vuoto nel settore grafico italiano di cui è sempre stato un esponente di spicco, apprezzato per le sue riconosciute doti di diplomazia, disponibilità e competenza.

gruppa produttori e distributori di macchine, sistemi e prodotti per l’industria grafica, ha ridisegnato il marchio, nella forma, nei colori e soprattutto nel pay-off che recita “Associazione Fornitori Industria Grafica”. Il marchio riflette la volontà di rinnovare la propria immagine e abbracciare uno stile più contemporaneo e diretto. La rivisitazione del pay-off, più sintetico e incisivo, vuole chiarire l’identità dell’Associazione e trasmettere la rappresentatività di tutti i fornitori per l’industria grafica, di macchine o di prodotti per sala stampa, nella tecnologia digitale e in quella offset. «Il nuovo stile è il risultato di un processo di coinvolgimento e partecipazione di tutto il Consiglio direttivo», ha dichiarato il presidente Roberto Levi. «I nostri valori e obiettivi

associativi rimangono saldamente ancorati: rappresentare gli interessi istituzionali, tutelare la rilevanza sociale, supportare con azioni concrete lo sviluppo economico delle imprese associate con un’attenzione particolare nel cogliere nuove opportunità. L’Associazione è molto cresciuta negli ultimi tempi, arricchendosi di nuove competenze soprattutto da parte di aziende che forniscono prodotti per sala stampa. Il restyling del logo vuole esprimere in maniera più chiara chi siamo oggi e al tempo stesso raccontare la nostra dinamicità». La nuova modernità del brand si abbinerà meglio anche al Progetto Scuola, una iniziativa che con continuità avvicina l’Associazione alle scuole grafiche, coinvolgendo le aziende associate nella fornitura a condizioni di favore di materiale necessario al funzionamento delle risorse tecnologiche già presenti negli istituti.

Packaging green e sostenibile contro lo spreco alimentare L’imballaggio e le sue caratteristiche, il ruolo del packaging nello spreco alimentare, il confezionamento sostenibile e le prospettive future del settore: di questo si è parlato il 18 settembre a Expo 2015 nel convegno “La cultura della protezione e della sostenibilità - Facciamo luce sul ruolo del packaging nella lotta agli sprechi alimentari” a cura dell’Associazione Gifasp (Gruppo italiano fabbricanti astucci e scatole pieghevoli) con la partecipazione di Conai (Consorzio nazionale imballaggi), Comieco (Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica) e Istituto Italiano Imballaggio. La giornata è stata aperta da Emilio Albertini, presidente Gifasp, che ha fatto presente che «nel mondo si sprecano un miliardo e 300 milioni di tonnellate di cibo (dati FAO). Il packaging risolve il problema del trasporto e della conservazione. Cosa sarebbe la nostra quotidianità se improvvisamente togliessimo tutti i packaging, le scatole, i confezionamenti? Che impatto avrebbe nei confronti della conservazione di centinaia di prodotti alimentari?». Fulvia Lo Duca, managing director Gruppo Cartotecnico Abar Litofarma e past president di Gifasp, ha tenuto poi a sottolineare come l’Associazione «abbia iniziato a pensare alla campagna per Expo 2015 sin dal 2013, credendoci da subito». Eliana Farotto, responsabile R&S in Comieco, ha sottolineato, a proposito del riciclo, quanto «siamo avanti in Italia: l’80% degli imballaggi in carta e cartone sono riciclati. Oggi quindi il packaging è riciclabile, tecnologico, intelligente, attivo e smart». «Spesso le accuse di overpackaging sono inopportune, in quanto non si ragiona con serietà sulla filiera totale», ha fatto notare Piero Capodieci del CdA Conai.

LAB Carta al Festival della Scienza di Genova Dopo gli oltre 10.000 visitatori al Laboratorio della Carta in Expo, è tornato anche al Festival della Scienza di Genova all’Expo Corner di Piazza delle Feste dal 22 ottobre al 1 novembre. Un percorso educativo sulla carta che parte dalla sostenibilità e dalla certificazione della materia prima per spiegare a ragazzi, divulgatori scientifici e appassionati che la carta che ci accompagna ogni giorno nelle sue svariate declinazioni d’uso è prima di tutto un materiale sostenibile e amico dell’ambiente; è un prodotto che si può toccare e sperimentare grazie agli animatori presenti al Laboratorio che simulavano prove di combustione, resistenza e assorbenza e creavano nuovi fogli di carta con carta riciclata grazie a un “frullatore” che miscela la materia prima che simula ciò che in una vera cartiera viene chiamato “pulper”. Perché più della metà della carta prodotta in Italia e in Europa è ottenuta da carta riciclata ma vi sono tipologie di carta come l’imballaggio o gli arredamenti in cartone che arrivano a quota 100% riciclato. Il percorso educativo sulla carta è stato realizzato grazie al contributo di Burgo Group e Mosaico, Cartiere Saci, Gruppo Cordenons, Favini, Fabriano, Lucart Group, Munksjo Italia, Sofidel, Taffarello. IPI 165/15

Settore grafico in lutto: addio a Emanuele Piovano

PIOMBI

news istituzioni


PIOMBI

news eventi

Goglio presente a Expo: “Packaging sicuro e sostenibile”

Arjowiggins alla settimana internazionale del Graphic Design

A conclusione dell’esperienza dentro Expo 2015, Goglio, azienda leader nell’imballaggio flessibile, ha organizzato il 28 ottobre un evento congiunto con DOW, protagonista della chimica in Italia, sul tema “Packaging sicuro e sostenibile”, per scoprire come il packaging possa contribuire a ridurre lo spreco alimentare. Presenti Luciano Piergiovanni, professore e ricercatore dell’Università degli Studi di Milano, e Cristina Nerín, professoressa all’Università di Saragozza, per approfondire il tema della sicurezza alimentare, protezione degli alimenti e riduzione dello spreco attraverso packaging sostenibile, intelligente e attivo. Franco Goglio, titolare dell’azienda di Daverio (VA), ha introdotto la serata: «Questa grande Esposizione Universale apre una stagione di speranze concrete per un futuro migliore... D’ora in poi mi proporrò ai clienti in tutto il mondo con lo stesso spirito che ha animato questa Expo 2015». Nerín ha affrontato il tema dell’active and intelligent packaging mentre Piergiovanni si è soffermato sul tema della sostenibilità e sull’allungamento della vita dei prodotti: «Si parlerà sempre di più di biodegradabilità» ha affermato.

Per celebrare i 70 anni dalla fondazione, Aiap - Associazione italiana design della comunicazione visiva, ha promosso a Milano la settimana internazionale del Graphic Design che si è concretizzata in numerose iniziative. Arjowiggins Creative Papers, da sempre sostenitrice e promotrice del mondo del design, è stata insignita, il 6 novembre alla Fabbrica del Vapore, del premio Progetto Committenza, prima edizione. Il progetto creativo ha trovato forma nell’esclusiva brochure Inuit, realizzata con le carte creative del Gruppo francese e la creatività di Claudia Neri, ad di Teikna Design. Un’opera d’arte, stampata da Tiburtini di Roma, che ha osato dove, di norma, la stampa “si ferma per timore e – a volte – rispetto del supporto”. «È un piacere prendere parte alla settimana internazionale del Graphic Design a fianco di Aiap», ha dichiarato Simone Medici, ad di Arjowiggins Italia e direttore sales & marketing della divisione Creative Papers per l’area Sud Europa e Turchia, che ha concluso: «Milano è stata una città incredibile nell’arco di tutto questo anno, per noi di Arjowiggins e per tutto il mondo. Per questo motivo, ritengo non ci potesse essere modo migliore, per concludere questo anno strepitoso, che prendere parte a un evento tanto unico».

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Interviste Marzio Tozzi

Parola d’ordine: nobilitazione. Protagonisti: un gruppo di aziende emiliane che operano nel mercato del lusso, servendo cosmetica, wine & spirits e 24 gioielleria.


“Abbiamo fatto un grande sforzo per migliorare l’organizzazione, puntando a creare più valore nelle nobilitazioni”

48 - L’industria grafica, un futuro da reinventare Intervista con Marzio Tozzi, presidente del CdA di Cover

fornitori di

valore

aggiunto di STEFANO TENEDINI

La nobilitazione è un settore produttivo in netta crescita, al servizio della carta stampata più ricercata e di qualità, e opera conto terzi in molte aree del mercato editoriale, grafico e cartotecnico. In Emilia c’è un gruppo che fa capo a Cover e aggrega altre quattro aziende con una formula grazie alla quale ha superato meglio di altri una difficile fase di mercato. Muovendosi tra plastificazione e lucidatura, opera per importanti nicchie del made in Italy di lusso, servendo cosmetica, wine & spirits e gioielleria. È una formula adattabile ad altri segmenti? Ne abbiamo parlato con Marzio Tozzi, manager di riferimento delle aziende. Come è composto il gruppo? Qual è la sua struttura aziendale e produttiva? Il nostro gruppo è entrato 35 anni fa nel comparto grafico rilevando una piccola società in provincia di Bologna e aggiungendola al core business nella chimica fine, tuttora operante. Ma per crescere ci siamo resi presto conto che occorre stare vicino al cliente. Per questo abbiamo formato un gruppo di aziende, unendo a Cover di Bologna altre realtà produttive: Emilplast a Modena, Imago a Reggio Emilia e Vepa a Padova. Ognuna ha la sua autonomia gestionale e la propria personalità giuridica. Eravamo anche in Romagna, ma di recente a causa del calo del mercato abbiamo chiuso lo stabilimento, e con i colleghi di Vernilux (Rimini) abbiamo contribuito ad avviare Specialplast a Castelfidardo, nelle Marche. Come si è evoluta la vostra attività nell’area della grafica? All’inizio abbiamo sottostimato la complessità della gestione e dopo pochi mesi ci siamo accorti che il settore non era così semplice e richiedeva grande professionalità. Abbiamo fatto qualche errore prima di capire che il nostro è un lavoro “in trincea”, con margini risicati e tempi strettissimi. Si guadagna sulla quantità, che dalle nostre parti è molto rara, e per questo abbiamo diversificato le lavorazioni e allargato il territorio.

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aziende fiori all’occhiello

L’azienda Cover fa parte di un gruppo che si dedica alla nobilitazione della carta stampata con nuove applicazioni e tecnologie per plastificazione, serigrafia, verniciatura offset, stampa a caldo e floccatura. Il gruppo è composto di quattro aziende operanti in Emilia (Cover, Emilplast, Vepa e Imago) e di una società collegata, la Specialplast. Al vertice del gruppo, che ha un fatturato complessivo di 9 milioni e occupa 65 dipendenti, Marzio Tozzi, nato a Faenza nel 1957, tre figli, laureato in Economia e Commercio. Dopo le prime esperienze in società produttive, immobiliari e finanziarie, oggi dirige diverse società con 170 addetti attive nel settore della chimica fine (con impianti a Ravenna e Calcutta) e della grafica. Fa parte della Giunta di Federchimica e del Direttivo di Unindustria Bologna.

In quali settori della nobilitazione operate? Siamo partiti dalla plastificazione con tutti i tipi di film e colle e quindi, per fornire servizi sempre più completi, abbiamo ampliato la gamma aggiungendo gli accoppiamenti con film - metallizzati e non - di qualsiasi spessore, oltre a poliesteri e acetati, la verniciatura UV, le serigrafie, la stampa a caldo e la laminazione a freddo, l’incapsulatura e la floccatura. Quali sono state le vostre scelte strategiche recenti più importanti? L’avvio della lavorazione della floccatura e della laminazione a spessore senza l’utilizzo di cliché. Abbiamo poi compiuto un grande sforzo per migliorare l’organizzazione, puntando a creare più valore nelle nobilitazioni. E abbiamo spiegato ai clienti quanto sia importante avere non semplici fornitori, ma partner tecnologici affidabili. Non basta consegnare un bancale di materiale lavorato, dobbiamo riuscire a garantire la costanza del servizio nel tempo, la qualità dei prodotti usati, il rispetto per le persone e per l’ambiente. Quali sono secondo lei i principali fattori di successo del gruppo? Decisamente credo sia il connubio fra diversi fattori: esperienza nella gestione e capacità professionali, lo scambio di dati tecnici, la valorizzazione del fattore umano così come la fiducia reciproca fra le diverse entità. E infine la capacità di risolvere i problemi insieme. Tra le aziende del gruppo c’è un rapporto azionario o di partnership? Siamo strutturati come una holding che detiene la maggioranza delle quote nelle singole società, ne determina le strategie e ne controlla gli aspetti amministrativi e finanziari. Noi crediamo che operare con una struttura di rete sia vincente nel tempo e permetta anche di recepire i cambiamenti del settore per servire meglio un mercato sempre più esigente.

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Avete superato prove difficili: la crisi, il terremoto, perfino le inondazioni... È vero! In particolare a Modena, in Emilplast, è successo proprio di tutto: ci mancano solo le cavallette... Ma devo dire che la proverbiale caparbietà dei modenesi è stata premiata: siamo riusciti a ricostruire il capannone e a sostituire i macchinari danneggiati in appena tre mesi. Ripensandoci sembra impossibile... La capacità di fare rete ha fatto la differenza, permettendo di fermare la produzione per un solo giorno, senza rallentare le commesse.

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Questa formula vi ha permesso di fronteggiare le difficoltà del mercato? Certamente. Avendo unito le forze possiamo valutare la scelta migliore per rispondere a qualsiasi esigenza, con eccezionali tempi di risposta e di produzione.


aziende fiori all’occhiello

Investire per restare al passo. Tra i moderni impianti di nobilitazione, il gruppo può contare su 16 plastificatrici, 10 macchine serigrafiche, 6 verniciatrici UV.

Come ha contribuito l’innovazione a rendere la crisi meno pesante? Grazie alla reputazione che il mercato riconosce alle aziende innovative: il miglioramento del processo va a incrementare la qualità del servizio e il cliente ti dà fiducia. Innovare nel nostro campo vuole dire anche lavorare formati eccezionali per servire mercati particolari: solo noi abbiamo macchine che consentono di arrivare fino a formati 160x200. E siamo contenti se i nostri clienti fanno investimenti: se loro crescono, cresciamo anche noi. Come vede la situazione del settore? Dal 2008 il settore ha perso un terzo del fatturato, e noi anche. Difficile svilupparsi per chi è rimasto fermo al passato, soprattutto nell’area commerciale e nell’editoria. Ma questa situazione apre anche nuovi spazi: credo che il nostro gruppo ad esempio debba ampliare il proprio raggio d’azione specializzandosi su prodotti che hanno più valore aggiunto e validi mercati all’estero. Vedo il packaging in crescita, purché il Paese torni a competere e che il made in Italy investa migliorando il servizio per sfruttare un’eventuale ripresa. Com’è strutturata la vostra rete commerciale, che rapporto avete coi clienti? Ogni azienda ha un responsabile di territorio: i clienti bisogna conoscerli uno ad uno. Noi offriamo assistenza già ai primi contatti, per progettare meglio i lavori, scegliere i materiali da impiegare, gli inchiostri giusti, i layout. A volte “salviamo” anche progetti che non sono impostati correttamente... Il nostro target di clientela varia per zona, tipo di lavorazioni e quantità. Al momento il settore di tendenza è il packaging, che va anche all’estero.

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Siete presenti solo nei canali tradizionali o guardate anche all’e-commerce? Il territorio in cui ci muoviamo è quello della provincia, dove ogni lavoro segue modelli a sé stanti e ogni cliente ha le sue caratteristiche professionali e umane: non credo ci serva la massificazione dell’e-commerce. Nel nostro core business i requisiti vincenti rimangono uguali: intanto preparazione tecnica, sapere cosa vuole il cliente e dargli buoni consigli, poi professionalità, flessibilità e diversificazione. Inoltre, oggi più che mai, un buon controllo di gestione con molta attenzione a crediti e debiti perché, come si dice, le aziende si fondano guardando il conto economico ma si “sfondano” non pensando allo stato patrimoniale. Siete abbastanza “grandi” per il mercato? E come vorreste crescere? Il nostro gruppo, sebbene piccolo a livello europeo, è noto e importante anche all’estero: il fatturato nella grafica sfiora i 9 milioni, con 65 addetti complessivi. Purtroppo il mercato e la concorrenza sono ancora molto frazionati, il che va a scapito della professionalità e della capacità di investire: per questo auspico una maggiore concentrazione di attori nel settore, anche fra i nostri clienti. >segue a pag. 55

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tecnologie stampa digitale

Experience Day di HP

Innnovazione e cambiamento

Pat McGrew, HP “evangelist”, mostra alcuni esempi di stampa realizzati con tecnologia HP Pagewide inkjet da clienti di tutto il mondo. In basso, Gido Van Praag (HP) ed Emanuele Bandecchi (Rotolito Lombarda).

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“Print it to believe it” è il leitmotiv dell’Experience Day organizzato da HP a Barcellona il 21 e 22 settembre per una fascia di clienti selezionata. 46 aziende europee, di cui 17 italiane, tra queste una maggioranza di stampatori offset che non hanno ancora investito nella tecnologia di stampa digitale. Due le tecnologie nel mirino: la HP Indigo 10000 e l’inkjet web Press T230, in funzione nel nuovo show room di HP a Sant Cugat. Ad aprire i lavori Gido Van Praag, Emea Gsb general vicepresident, che ha incentrato il proprio intervento attorno a due concetti fondamentali – innovazione e cambiamento – ricordando in apertura il grande passo, operativo dal 1° novembre, di scissione tra HP Enter-

prise e HP Incorporated, quest’ultima legata al mondo delle arti grafiche. «L’innovazione è la linfa vitale di HP», ha spiegato Van Praag, «e non tocca solo l’aspetto tecnologico, ma un intero ecosistema che inizia con gli stampatori e finisce con i loro clienti, i print buyer». Le tecnologie protagoniste dell’Experience Day, come si diceva all’inizio, sono state essenzialmente due – elettrofotografia a colori basata sull’utilizzo dell’ElectroInk (soluzioni HP Indigo, in particolare la HP Indigo 10000 in formato 50x70) e stampa a bobina inkjet ad alta produttività (inkjet web press). In pratica il top di gamma che in questo momento HP può offrire a tutti quegli stampatori offset di fascia medio-alta che ad oggi non hanno ancora spiccato il volto verso il mondo digitale. A incoraggiare i futuri utilizzatori europei di macchine

da stampa digitale, due testimonial italiani – Giovanni Antonuzzo di Rotomail ed Emanuele Bandecchi di Rotolito Lombarda – che sono stati pionieri nell’adozione del digitale e che oggi vantano un parco macchine digitale di tutto rispetto targato HP. Ma, come è emerso da entrambe le testimonianze, per essere vincenti e giocarsi con successo la carta del digitale non bastano le tecnologie di stampa, bensì è necessario strutturarsi a monte, dotandosi di un workflow in grado di gestire e monitorare con efficienza un numero di commesse molto più elevato rispetto a quelle dell’offset, in tirature più basse e con la possibilità di personalizzazione. «Automazione», come ha


tecnologie stampa digitale

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“Full immersion” di due giorni nel nuovo show room di HP a Sant Cugat, in Spagna. Invitati 46 stampatori europei, di cui 17 italiani, in prevalenza aziende offset che non hanno ancora investito nel digitale.

ricordato Antonuzzo, «è la parola d’ordine quando si parla di workflow e noi per il business del book on demand abbiamo realizzato un software ad hoc, battezzato Bronte, in grado di gestire il flusso di lavoro dal caricamento del file alla piena integrazione con i sistemi di stampa HP, passando per il preflight e la gestione dei pagamenti online». Il digitale per Rotolito Lombarda rappresenta ancora una piccola percentuale dell’intero business, ma come ha dichiarato Emanuele Bandecchi (il più giovane dei figli di Paolo Bandecchi, presidente e ad dell’azienda), responsabile proprio della divisione di stampa digitale, «il digitale raddoppia anno dopo anno

e ci permette di entrare in nuovi segmenti di mercato, come quello dei quotidiani e dei flyer per la Gdo, che potrebbero affiancarsi al nostro core business, ossia la stampa di libri». L’evento di Barcellona, che ha visto la partecipazione di un elevato numero di aziende grafiche italiane, fa parte di una più ampia strategia di HP di conquistare una fetta sempre più ampia di un mercato che fino ad oggi è stato dominato dalle tecnologie di stampa tradizionale, come l’offset. E questo grazie a tecnologie digitali che dal punto di vista della qualità e produttività hanno vissuto una rapida curva di evoluzione negli ultimi anni, riducendo il gap che le separa dai processi tradizionali.

Il mercato italiano tra i clienti EMEA di HP occupa una posizione di tutto rispetto. Basti pensare ai dati di installato della HP Indigo 10000: delle 200 unità a livello mondiale, 75 sono nei Paesi EMEA e, di queste, 15 sono in funzione nel nostro Paese, il numero più alto a livello EMEA. C.R.

Un esempio di utilizzo del “Pink Fluo”, nuovo colore speciale disponibile sulla gamma HP Indigo. Sopra, HP T230 (a destra) e HP Indigo 10000.

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eventi stampa digitale

Canon Expo Parigi

L’imaging tra l’oggi e il domani La multinazionale nipponica presenta le linee strategiche di sviluppo e le novità tecnologiche. «Un’occasione davvero speciale per mostrare a clienti, giornalisti e partner il nostro punto di vista rispetto al futuro», ha spiegato Enrico Deluchi, ad di Canon Italia lo scorso 13 ottobre in apertura dell’evento.

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«L’esposizione è basata essenzialmente su quattro temi: la vita, i professionisti (ossia coloro che utilizzano tecnologia Canon per il proprio core business), il lavoro (soluzioni per coloro che utilizzano tecnologia Canon per supportare il proprio business) e la società (medicale, corporate social responsability e altro). In ognuna di queste aree le soluzioni attraversano tre momenti temporali: il presente (prodotti già disponibili), il domani (prodotti disponibili da 6 mesi a 2 anni) e il futuro, ossia soluzioni che oggi sono prototipi e che servono a stimolare il feed back da parte dei clienti, senza necessariamente raggiungere il mercato». Nell’era dell’Internet of Things, il mondo dell’imaging sta vivendo una forte evoluzione. Ci aspetta un futuro in cui tutto sarà sempre più connesso attraverso l’impiego di dispositivi smart che si basano su fotocamere e sensori integrati che generano dati e informazioni. Tutto ciò significa che l’Internet of Things sarà sempre più strettamente legato all’Imaging of Things. Per raggiungere i nuovi traguardi, Canon sta costruendo un ecosistema, un cosiddetto “Network of Canon Companies”, il cui compito è far crescere innovazione e talenti creativi in ogni paese. Nel suo discorso introduttivo a Canon Expo 2015, Fujio Mitarai, chairman e CEO di Canon Inc., ha dichiarato: «Sono lieto di accogliere oggi, qui in questa sede, i nostri clienti e i nostri partner per spiegare loro la nostra vision del futuro, dove la collaborazione internazionale e lo sviluppo a livello locale si integrano in sinergia». Nel nuovo network di aziende ciascuna sede centrale si occuperà delle proprie attività di ricerca e sviluppo, della produzione, oltre che dei servizi e del supporto personalizzato per il mercato in cui le aziende operano. L’Europa si focalizzerà sulla stampa e sul settore della videosorveglianza (NVS) dove Canon, in collaborazione con aziende leader come Océ, Axis e Milestone System, è attiva da tempo. Rokus van Iperen, presidente e CEO Canon Europe, Middle East e Africa, ha aggiunto: «Siamo entusiasti delle grandi opportunità presentate e siamo convinti che in futuro il mondo dell’imaging sarà sempre più strettamente legato alle attività della nostra azienda. Il nostro obiettivo è continuare a essere protagonisti e


generare business nel settore imaging grazie a soluzioni che consentono la ripresa, la gestione, l’archiviazione, la stampa e l’editing delle immagini di alta qualità». Ecco come Canon, grazie alla sua forte posizione nei mercati di riferimento, sta guidando la crescita nell’area EMEA: • Arti Grafiche: Canon continuerà a investire nelle tecnologie di stampa digitale per consentire una stampa a basso costo e l’uso di applicazioni sempre più complesse on demand. Lo testimonia il sistema Océ Colorwave 910, la stampante a colori per grandi formati più veloce oggi presente sul mercato e che a Expo 2015 mostra le sue potenzialità nella stampa di poster a colori. • Videosorveglianza: la collaborazione di Canon con Axis e Milestone unisce tecnologie e soluzioni complementari per rispondere alla domanda crescente. • Stampa 3D: Canon si sta già muovendo sul promettente mercato della stampa 3D con il partner 3D Systems. Per i clienti del settore manifatturiero, dell’architettura, dell’istruzione e dell’ingegneria, Canon fornirà soluzioni innovative che consentono un allineamento tra dati, acquisizione delle immagini e output. • Soluzioni e Servizi per il mondo business: si tratta di soluzioni B2B che Canon ha progettato per rispondere alle richieste di specifici mercati quali i servizi finanziari, le assicurazioni, l’industria manifatturiera e la sanità. A Expo Parigi Canon ha dimostrato come la gestione dei documenti, il trattamento dei dati e la comunicazione dei reparti marketing possano essere migliorati attraverso soluzioni come PRISMA Direct, che ottimizzano il flusso di lavoro e semplificano la produzione. • Digital consumer services: Canon sta costruendo un ecosistema di prodotti e servizi per ogni aspetto dell’imaging. Tra le iniziative spiccano il servizio cloud Irista, applicazioni per l’ambito famigliare e domestico come Lifecake e hdbook EZ, la nuova app che sceglie in maniera intelligente le migliori immagini dalle librerie di foto e video e crea automaticamente un libro fotografico personalizzato.

Canon Expo Parigi è un evento di portata mondiale che la multinazionale organizza ogni cinque anni “per spostare in avanti i confini dell’imaging di oggi, di domani... del futuro”.

Arti grafiche, uno dei mercati chiave per Canon

Nello spazio espositivo dedicato al mondo della stampa professionale l’approccio orientato al cliente è particolarmente evidente. Canon sottolinea l’impegno e gli investimenti a lungo termine che intende portare avanti per affermarsi come partner ideale nelle soluzioni di stampa di produzione, con prodotti che consentono alle aziende clienti di affrontare un mercato multicanale che è in continuo cambiamento. Canon non considera la stampa solo come un segmento manifatturiero, bensì come un vero settore di servizi, per questo lavora a stretto contatto con i clienti B2B per creare soluzioni che possano trarre il massimo vantaggio dalle rispettive competenze. >segue a pag. 55

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preDrupa Inkjet: di Sean Smyth*

avanguardia

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o fantascienza? Alcuni stampatori ce l’hanno fatta. La londinese Real Digital International, ad esempio, è stata fondata nel 2004 con la convinzione che stampa transazionale e direct mailing potessero essere migliorati utilizzando una soluzione inkjet. Hanno investito molto per avere un sito di produzione sicuro e un flusso di lavoro potente, con sistemi di finitura per tagliare, piegare, fascicolare e inserire gli stampati. Hanno inventato la stampa inkjet a bobina duplex a colori di alta qualità con larghezza 650 mm montando un paio di macchine da stampa inkjet a passaggio singolo su un sistema di trasporto flessibile. Poi hanno sviluppato nuove verniciature per la carta per ottenere la qualità richiesta dai principali brand, stampando campagne postali, riviste e sacchetti personalizzati. E i fatti hanno dato loro ragione: hanno vinto diversi premi (compreso quello di azienda dell’anno assegnato da PrintWeek) e inventato nuovi modelli di business con l’evolversi del mercato. Hanno intuito il potenziale del getto d’inchiostro e l’hanno utilizzato alla

Chi viaggia con i bambini conosce bene la cantilena: “quanto manca?”. E anche la risposta: “ci siamo quasi”. Ho trascorso tutta la mia vita professionale nell’ambito dell’industria della stampa e da molti anni sento queste domande, soprattutto quando si parla di stampa inkjet. Anche se ancora non ci siamo, ci stiamo avvicinando molto... grande, ottenendo ottimi risultati finanziari. E il viaggio di Real Digital continua, con l’aggiornamento di un paio di linee duplex Screen Jet520 nel 2014; e non si ferma qui: continuano a monitorare la tecnologia per vedere cosa riserva il futuro. Questo il commento di David Laybourne, direttore generale di Real Digital International: «L’inkjet ha fornito la flessibilità che ci ha consentito di offrire soluzioni che soddisfacevano le esigenze latenti dei clienti e di creare nuova richiesta in aree nelle quali avevamo intravisto ulteriori

opportunità. La tecnologia continua ad evolversi e gli inchiostri sono più flessibili, con una gamma cromatica più ampia, riducendo la necessità di ricorrere a supporti speciali e incrementando al contempo la produttività». Inchiostri a costi accessibili

L’opinione di Laybourne sull’accessibilità dei prezzi per gli inchiostri è interessante. Il costo dell’inchiostro rende le tirature medio-alte stampate in inkjet economicamente non convenienti rispetto alla stampa tradizionale e sta frenando l’adozione

dell’inkjet per applicazioni di stampa commerciale, editoriale e per imballaggi. Gli stampatori che utilizzano macchine da stampa offset ritengono che l’inchiostro sia troppo caro. Esistono diversi modelli di fornitura per apparecchiature, assistenza e consumabili (principalmente gli inchiostri, ma vanno considerati anche i liquidi di pulizia e le testine di ricambio). Le entrate ad alto valore legate ai consumabili sono interessanti per i fornitori, ma gli stampatori non ci sono abituati: acquistano una macchina da stampa offset e trattano su lastre, inchiostri e assistenza dalla base di una fornitura consolidata, benché alcuni produttori di macchine da stampa siano in concorrenza in tale ambito. Il costo dell’inchiostro sta facendo allontanare dall’inkjet alcuni clienti potenziali. Anche i supporti sono importanti

Un altro storico ostacolo all’adozione del getto d’inchiostro, specialmente per le applicazioni di stampa commerciale, è la necessità di utilizzare carte

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pre-drupa stampa inkjet

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qualsiasi formato o tipo di impaginazione, con scarti di materiale minimi. La flessibilità dell’inkjet consente di reinventare la produzione di libri, con vantaggi in termini di servizio e costi complessivi, permettendo agli editori di ridurre giacenze a magazzino e rischi legati alla pubblicazione. E i libri a colori stanno rapidamente seguendo l’esempio di quelli in bianco e nero. Per altri prodotti i vantaggi del passaggio alla stampa inkjet per i processi di produzione non sono ancora chiari. I metodi analogici ben affermati vengono tarati con precisione per ridurre al minimo i costi ottenendo al contempo qualità elevata. Questo cambierà

Ricoh è in prima linea in quanto a qualità, con la macchina da stampa ad alta velocità Pro VC60000 lanciata nel 2014. La macchina vanta diverse installazioni, tra cui la finlandese HansaPrint, azienda con un fatturato di 70 milioni di euro specializzata in vendita al dettaglio ed editoria. Questo il commento di Jukka Saariluoma, direttore della divisione stampa di HansaPrint: «Prima di provare la Ricoh Pro VC60000 non credevo valesse la pena migrare dalla stampa offset alla stampa inkjet, ma la nuova soluzione di Ricoh mi ha fatto cambiare idea». Il mondo della stampa sta decisamente cambiando. Tutti i principali analisti

man mano che sempre più aziende installeranno sistemi di stampa inkjet, ne apprezzeranno le potenzialità, sfruttando le nuove opportunità. Le nuove soluzioni inkjet garantiranno un maggiore ritorno sull’investimento per molti prodotti di stampa.

“Viene data agli stampatori commerciali l’opportunità di combinare una vasta gamma di applicazioni su un’unica stampante digitale con produttività e qualità di livello offset”.

I libri in testa

È importante precisare che la determinazione dei costi della produzione a getto d’inchiostro è diversa da quella della stampa analogica. La stampa inkjet presenta costi di prestampa e preparazione più bassi, ma l’inchiostro (e fino a poco tempo fa anche la carta) è più caro, anzi spesso molto più caro. Ciò significa che la stampa inkjet per alte tirature con copertura d’inchiostro elevata non è conveniente. Tuttavia, per la produzione editoriale, l’unione del getto d’inchiostro alla finitura in linea offre dei vantaggi, in quanto “sforna” blocchi finiti pronti per l’applicazione della copertina e il rifilo finale per libri di

inkjet di produzione: un’opportunità

Nel 2015 molti hanno adottato subito la stampa inkjet e tanti utenti ne hanno sfruttato i vantaggi.

Peter Wolff, direttore Commercial Printing Group di Canon EMEA IPI 165/15

*Sean Smyth ricopre da circa 30 anni funzioni di alto livello in ambito tecnologico per numerose aziende di stampa e imballaggio in diversi anelli della filiera, con incarichi pratici diretti e come consulente. Aiuta le aziende della supply chain di stampa e imballaggi a realizzare profitti con un adeguato impiego della tecnologia. Oggi lavora come consulente e giornalista. Scrive per Digital Labels & Packaging, rivista specializzata pubblicata da Whitmar Publication, dove riveste il ruolo di redattore tecnico. Scrive per la stampa di settore europea e statunitense e interviene spesso in conferenze ed eventi di settore in tutto il mondo. Smyth ha un solido background in quanto a implementazione di sistemi di stampa digitale, MIS e flussi di lavoro volti alla riduzione di tempi e costi nella filiera della stampa. Ha scritto diversi libri e redatto vari studi di mercato sul futuro della tecnologia di stampa e della stampa digitale, tra cui The Future of Inkjet Printing to 2019, per Smithers Pira. Ha ricoperto funzioni manageriali in tipografie grandi e piccole, dove ha applicato sistemi e tecnologie per migliorare l’efficienza. È un profondo conoscitore della stampa digitale in tutta la filiera, dal punto di vista sia degli utenti sia dei fornitori. Attualmente è consigliere indipendente per diverse aziende di stampa britanniche.

trattate appositamente e l’impossibilità di stampare con efficacia su materiali patinati lucidi. L’ultima generazione di macchine da stampa inkjet di produzione sta abbattendo rapidamente tali barriere. Secondo Peter Wolff, direttore di Commercial Printing Group Canon EMEA, «con le ultime novità di sistema di ImageStream la gamma di applicazioni si amplia, grazie alla stampabilità del materiale patinato per applicazioni con effetto opaco, satinato e lucido. Con queste nuove capacità, applicazioni come la stampa di riviste e di cataloghi e altre ancora sono possibili con il getto d’inchiostro, con tutti i vantaggi che ne derivano in quanto a personalizzazione e contenuti mirati senza costi aggiuntivi legati ai trattamenti speciali della carta».


pre-drupa stampa inkjet

prevedono che la stampa inkjet continuerà a crescere molto in volumi e valore. Smithers Pira prevede che il valore della produzione dell’inkjet per stampa commerciale e imballaggio sarà più che triplicato nel giro di dieci anni, passando dai 23 miliardi del 2010 a oltre 70 miliardi nel 2020 (in valore corrente), con una stima di tasso di crescita annuale del 12,7% tra il 2015 e il 2020. La sola HP segnala che i suoi clienti hanno prodotto oltre 100 miliardi di pagine in inkjet da quando è stata installata la prima macchina nel 2009: un chiaro indicatore delle tendenze generali di mercato, confermate anche da altri produttori di macchine da stampa inkjet, che riportano una rapida crescita dei volumi. Oltre la stampa tradizionale

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Le applicazioni per la stampa inkjet sono molteplici: codifica e marcatura, stampa di indirizzi, numerazione di sicurezza, stampa di fotografie, grandi formati (a foglio, a bobina e ibridi),

sistemi di stampa a letto piano, banda stretta, ecc. Al di fuori della stampa e della grafica tradizionali, l’inkjet ha rivoluzionato la stampa di piastrelle in ceramica e sta crescendo notevolmente nel tessile e in altre applicazioni decorative industriali: dalle penne e le chiavette USB al vetro per impieghi architettonici e alle decorazioni laminate. Quindi il getto d’inchiostro offre opportunità di espansione in aree che normalmente potrebbero non essere prese in considerazione dai fornitori di stampa tradizionali. Questo il commento di Paul Adriaensen, PR manager di Agfa Graphics: «Non è passato molto tempo da quando l’inkjet veniva apprezzato come alternativa ai sistemi convenzionali per la sua capacità di offrire fogli singoli, tirature basse e stampe personalizzate. Nel frattempo è divenuta una tecnologia a cui si richiede di offrire velocità e volumi più elevati per sostituire alcuni sistemi convenzionali». Mimaki e altri produttori propongono soluzioni

inkjet innovative con processi sempre più accelerati e una produttività sempre più alta per rispondere alla domanda del mercato del tessuto, in pieno boom. Da un punto di vista tecnico, il getto d’inchiostro ha un grande vantaggio su altri processi di stampa perché è l’unico sistema senza contatto a offrire qualità e prestazioni elevate. Tutto ciò grazie a un miglioramento delle teste di stampa, degli inchiostri e a una disponibilità molto più ampia di carte trattate per inkjet, facilmente reperibili ed economicamente più accessibili. Nuove applicazioni vengono sviluppate quasi quotidianamente. Ad esempio, Canon ha

“I nostri clienti sono entusiasti del nuovo livello qualitativo e della maggiore flessibilità offerti e stanno trasferendo notevoli quantità di lavoro dall’offset all’inkjet”.

Jukka Saariluoma, direttore divisione Stampa di HansaPrint

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pre-drupa stampa inkjet

David Laybourne, direttore generale di REAL Digital International

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installato in Nicaragua delle linee per la stampa di schede elettorali. Il ruolo dell’inchiostro

I produttori di inchiostri investono molto denaro nello sviluppo di nuovi inchiostri con buone prestazioni in macchina ed eccellente qualità di stampa. La ricerca necessaria non costa poco, ma ne risultano proprietà migliorate, con livelli di densità più elevati che consentono una maggiore qualità di tipo offset a fronte di coperture inferiori. Inoltre ora esistono più supporti che offrono buone prestazioni con il getto d’inchiostro, ottenuti grazie alle ottimizzazioni nel campo della gestione dei colori. Questi inchiostri raggiungono il mercato seguendo diversi percorsi: alcuni produttori di apparecchiature formulano e producono i propri inchiostri; altri vendono inchiostri realizzati da specialisti su licenza. Nel getto d’inchiostro di grandi formati di fascia bassa ci sono fornitori di inchiostro terzi indipendenti che competono con gli OEM. Questa è probabilmente la parte di mercato più interessante per gli utenti finali, con migliaia di macchine che ogni anno consumano milioni di litri

Verso nuove opportunità di mercato

La stampa inkjet esiste da tempo. Oggi vengono fatti enormi investimenti nello sviluppo di teste di stampa, inchiostri, supporti, software di controllo, metodi di trasporto, asciugatura e sistemi di stampa chiavi in mano. Benché tali investimenti abbiano generato dei cambiamenti nel mondo della stampa, non sono niente in confronto a quello che si prevede avverrà nei prossimi anni. I mercati del getto d’inchiostro attualmente sono per lo più nuovi. Con l’aumento della produttività l’inkjet ambirà a conquistare nuovi mercati: attualmente, grazie alla produttività, alla qualità

e agli aspetti economici, sta esercitando una forte pressione sulla offset a foglio e sulla flessografia a banda stretta, ma sta mirando a sottrarre quote di mercato anche all’offset a bobina e alla flessografia per grandi formati. Continueremo ad assistere a miglioramenti in termini di produttività e di rapporto prestazioni/costi nell’ambito della stampa inkjet. Stanno per arrivare sul mercato alcuni formati e sistemi totalmente nuovi e ne saranno presentati almeno un paio a Drupa. Un’altra novità è il fatto che questi punteranno dritto al cuore dell’offset e della flessografia. La scelta del metodo di stampa da adottare è dettata da uno o più motivi: ridurre i costi, migliorare la qualità, ottenere livelli di servizio maggiori o proporre novità. Il getto d’inchiostro li offre tutti e quattro, e seguiranno senza dubbio altri buoni motivi: flessibilità, agilità, potenza... Il futuro della stampa a getto d’inchiostro a drupa 2016

Oltre al settore delle arti grafiche e dell’imballaggio, la stampa inkjet sta facendo rapidi progressi nella stampa tessile, nella ceramica e nella decorazione industriale/ architettonica. C’è poi il nuovo campo della stampa 3D, dove il getto d’inchiostro è un importante elemento di realizzazione. Tutti questi ambiti possono creare nuove opportunità per le aziende che sono abbastanza scaltre e coraggiose da esplorarne le potenzialità e sfruttare i nuovi mercati.

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“Man mano che i produttori di inchiostri accettano modelli di prezzo più accessibili, il segmento di mercato che l’inkjet è in grado di coprire non potrà che aumentare”.

di inchiostro. Ma non è il caso dei sistemi ad alte prestazioni, dove i fornitori di apparecchiature di solito forniscono inchiostro formulato appositamente per ottimizzare le prestazioni nel sistema complessivo. Tuttavia, alcuni elementi indicano che ciò sta cambiando. Collins Inkjet è un produttore di inchiostri indipendente che vende una gamma di inchiostri inkjet, portando innovazione in molte applicazioni, compresa la nuova polimerizzazione con fascio di elettroni. Realizza inchiostri a base acqua per molte macchine da stampa a passaggio unico ad alta velocità. Rimane da vedere quanto saranno efficaci questa e altre aziende nell’affermarsi come fornitori di inchiostro terzi, in concorrenza (o in partnership) con gli OEM.


stampa Come differenziarsi ricoh / l’artistica savigliano

comunicazione d’ImpREsA

sul mercato

Ricoh Pro C7100X permette di stampare il bianco o il trasparente grazie alla quinta stazione colore.

“Stampiamo la qualità” è il motto di L’Artistica Savigliano, azienda che fonde artigianalità e innovazione tecnologica per garantire servizi sempre nuovi. Con questo obiettivo l’azienda ha scelto Ricoh Pro C7100X che, dotata della quinta stazione colore, permette di offrire applicazioni prima impensabili. Fondata nel 1969, L’Artistica Savigliano offre un’ampia gamma di servizi tipografici ed editoriali. «Siamo diventati un’azienda di riferimento nel settore grazie alla qualità e alla diversificazione del prodotto che siamo in grado di offrire ai nostri clienti», spiega Luciano Leardo, uno dei tre soci. «Stampiamo la qualità è il nostro motto. In che modo raggiungiamo questo obiettivo? Gestiamo tutto in casa – dalla fase creativa alla stampa, alla consegna – in modo da avere pieno controllo dell’intero processo produttivo e velocizzare i tempi di consegna. Diamo quindi grande spazio all’artigianalità, sempre però seguendo un processo industriale. In altre parole, artigianalità e tecnologia si fondono per garantire eccellenza e applicazioni sempre nuove».

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L’innovazione passa dalla quinta stazione colore L’offerta di L’Artistica Savigliano è molto ampia e include libri e riviste, cataloghi e diari, cartine geografiche ma anche depliant, brochure, etichette, scatole, confezioni e borse.

L’azienda stampa su tutti i formati – dal più piccolo al più grande – e su tutti gli spessori, dal 30 grammi a 1.000 grammi, e utilizza le più svariate tecnologie – offset, flexo e digitali. L’obiettivo è riuscire a soddisfare tutte le esigenze della clientela, sempre garantendo la qualità che, come detto prima, è per l’azienda un aspetto imprescindibile. «Forse in controtendenza in questo periodo di crisi» prosegue Luciano Leardo «noi continuiamo a investire in tecnologie per migliorare la produttività e l’efficienza. Ricoh Pro C7100X è la prima soluzione di stampa digitale di alto livello che abbiamo introdotto con l’obiettivo di offrire la massima qualità anche in queste applicazioni. Abbiamo tro-

vato in Ricoh il fornitore in grado di accompagnarci in questo percorso sia dal punto di vista delle tecnologie che dei servizi di supporto. Cercavamo una soluzione di stampa che ci consentisse di differenziare ulteriormente la nostra offerta sul mercato. Oltre a garantire qualità di stampa, Ricoh Pro C7100X risulta essere particolarmente innovativa grazie alla presenza della quinta stazione colore per la stampa del bianco e del trasparente. Le applicazioni diventano praticamente infinite e questo ci permette di entrare in nuovi mercati sviluppando prodotti prima impensabili. Dal punto di vista del mercato c’è però ancora molto da fare, nel senso che è necessario creare la richiesta rispetto alle nuove applicazioni perché ai clienti sono sconosciute. I prodotti realizzati con il bianco e il trasparente aprono a nuove frontiere che le aziende della domanda devono esplorare per comprenderne le potenzialità. È quindi importante confrontarsi con i clienti, mostrare loro le nuove potenzialità e capire insieme in che modo l’innovazione tecnologica può aggiungere valore alle applicazioni». www.ricoh.it

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eventi inchiostri

Sun Chemical

Lusso ed effetti speciali Una location speciale per l’annuale evento riservato a clienti selezionati: il Museo Ferrari a Maranello. Nel regno del lusso e dell’esclusività non si poteva che parlare di effetti speciali utilizzati per nobilitare lo stampato ed è proprio quello che abilmente hanno fatto i tecnici di Sun Chemical Paolo Caiani ed Egidio Scotini con un seminario dedicato al packaging di lusso, che ha preso il via subito dopo i saluti di benvenuto da parte dell’ad Fabio Deflorian.

di CRISTINA ROSSI

L’amministratore delegato di Sun Chemical Italia, Fabio Deflorian, dà il benvenuto agli ospiti, prima di lasciare la parola ai tecnici Paolo Caiani ed Egidio Scotini.

Il viaggio nel mondo degli effetti speciali è iniziato con un accattivante video sul mondo Ferrari. Un mondo che offre sicuramente spunti di riflessioni interessanti in merito alla nostra realtà, quella della comunicazione stampata. Ciò che serve nell’universo dei motori per essere vincenti non è, infatti, così lontano da ciò che serve a un packaging sullo scaffale di un supermercato per catturare l’attenzione del consumatore. I punti di contatto sono svariati, come ha evidenziato la platea, e spaziano dal colore – rosso Ferrari o, perché no, rosso… Sun Chemical, come appariva nel biglietto d’invito all’evento – al design e all’innovazione. La soluzione proposta da Sun Chemical si chiama SunInspire ed è uno strumento che aiuta il brand owner, il designer e lo stampatore a orientarsi nel complesso mondo del packaging sensoriale, in cui accanto a grafica e colore entrano in gioco e si mescolano effetti che coinvolgono altri sensi. SunInspire è in pratica una collezione di inchiostri e vernici per realizzare effetti speciali, divisi in 5 gruppi: Metallics, Tactile, Inpact, Unique, Lustre. Ma il 18 settembre non è stata una giornata di solo lavoro, anzi… gli ospiti sono stati coinvolti in una serie di piacevoli attività, dai test di simulazione F1 alla Pit Stop Experience, con tanto di premiazione dei migliori tempi. La giornata si è conclusa con una visita all’incredibile Museo Ferrari. SunInspire, una gamma completa per nobilitare lo stampato

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Nella presentazione a ogni famiglia di inchiostri è stata abbinata una disciplina sportiva. La serie Metallics – abbinata al mondo delle auto di lusso – include gli inchiostri argento effetto specchio, la cui brillantezza è dovuta all’uso di pigmenti di al-


eventi inchiostri

VIDEO SU youtube.com/stampamedia

luminio ottenuti da un processo di metallizzazione sottovuoto. Gli effetti migliori si ottengono con la stampa rotocalco e flexo a base solvente e in serigrafia, mentre un effetto specchio ridotto si ottiene con UV flexo, UV offset e offset convenzionale con inchiostri base acqua. Quanto al supporto, il migliore risultato si ha nella stampa interna su film e le applicazioni tipiche sono imballaggi per cibi e bevande, cosmetica e buste regalo. Fanno parte della famiglia Metallics anche gli inchiostri oro e argento a bassa migrazione per applicazioni sensibili, come imballaggi per alimenti e tabacco. In questo caso i processi di stampa consigliati sono l’offset a foglio convenzionale, UV flexo e specifici inchiostri liquidi (flexo/roto). L’argento UV flexo può essere abbinato a vernici a rilievo per creare un effetto tattile. La serie Tactile – abbinata alla pallavolo – include rilievo, texture, effetto carta e soft touch. La lacca a effetto rilievo consente di creare strutture tridimensionali stampando una vernice in rilievo. Come? Con un primer a base acqua o solvente e una vernice a rilievo UV stampata in rotocalco o flexo, oppure con una vernice serigrafica UV. L’effetto texture si ottiene invece applicando a spot una vernice opaca a bassa tensione superficiale e a seguire una specifica vernice flexo a fondo pieno. Questo è uno dei pochi casi in cui la stampa offset è la tecnologia più adatta: nel 1° gruppo stampa si utilizza una vernice UV flexo o litografica (convenzionale, ibrida o UV) e nel 2° gruppo una vernice UV flexo o WB (solo su vernice litografica convenzionale). Il tutto su supporti in carta e film. L’applicazione nell’imballaggio alimentare è limitata. La vernice opaca soft touch viene impiegata per modificare la sensazione al tatto dei substrati; perlopiù su carta e cartone con processi di stampa flexo e rotocalco a base acqua e solvente e in serigrafia. Stessa finalità ha la vernice opaca effetto carta, utilizzabile con stampa flexo e rotocalco base solvente su film plastici e compatibile con imballaggi alimentari. La serie Lustre – abbinata al pattinaggio su ghiaccio – include gli inchiostri interferenziali e iridescenti. I primi si basano su pigmenti a base di mica naturale e mostrano una lieve variazione di colore quando stampati in sovrapposizione a un altro colore e osservati da angolazioni differenti. Sono compatibili con tutti i processi di stampa, ma è consigliabile utilizzare un gruppo verniciatore nel caso della offset. La gamma colori è ristretta e l’effetto è più evidente sui colori scuri. Gli inchiostri iridescenti sono basati su pigmenti costituiti da mica sintetica ed esibiscono un’evidente variazione cromatica in funzione dell’angolo di osservazione. I dati tecnici sono gli stessi elencati per gli inchiostri interferenziali. La serie Unique – abbinata allo snowboard – include gli inchiostri termocromici reversibili, che contengono coloranti microincapsulati che cambiano da colorati a incolori in uno specifico intervallo di temperatura. >segue a pag. 55

Una quarantina le aziende, provenienti da tutta Italia, invitate all’evento, appartenenti in prevalenza al mondo del packaging.

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eventi stampa digitale

CSQ / HP

Coniugare innovazione e nuovi profitti Era il titolo dell’evento che si è svolto presso il Centro Stampa Quotidiani di Erbusco (BS). Lo scorso 25 settembre CSQ ha raccontato a una platea composta essenzialmente da editori la propria esperienza come primo utilizzatore al mondo della rotativa digitale HP T230.

di CRISTINA ROSSI

La HP T230 in funzione già da quasi tre anni presso il CSQ. In alto, Dario De Cian, direttore generale dell’azienda bresciana.

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La macchina era entrata in produzione nel gennaio 2013, dopo un’attenta valutazione delle soluzioni di stampa digitale che all’epoca offriva il mercato. Dario De Cian, direttore generale di CSQ, ha ripercorso le tappe principali dell’azienda e ha spiegato le motivazioni alla base della creazione di un centro stampa ibrido, che ha affiancato a quattro roto-offset una rotativa digitale HP abbinata alla Digital Newspaper Solution di Hunkeler, per un investimento totale di poco più di 2 milioni di euro. «Negli ultimi anni il sistema industriale dei quotidiani e dei periodici ha visto una forte riduzione dei lotti medi di produzione», ha spiegato De Cian. «Le iniziative editoriali su carta hanno generalmente puntato sulle nicchie di mercato, in termini industriali su prodotti a bassa tiratura. Per potersi sostenere, queste iniziative editoriali richiedono un costo di produzione ragionevolmente contenuto. Da qui la decisione quasi tre anni fa di investire nella stampa digitale». Il bilancio dell’investimento nella HP T230 è sicuramente positivo a detta del management di CSQ, soprattutto perché ha permesso all’azienda di ampliare la gamma prodotti da offrire ai propri clienti e di entrare in nuovi mercati. Oltre ai quotidiani italiani e stranieri, CSQ oggi stampa periodici di informazione su carta quotidiano e patinata, inserti iperlocali, prodotti redazionali e pubblicitari legati a eventi, poster e locandine. La macchina scelta stampa in quadricromia negli stessi formati delle rotative offset (38x53 cm e 31x45 cm) sia in termini di larghezza carta sia di gabbia di stampa. Stampa da bobina a bobina su carta da quotidiani, carta patinata e carta uso mano con qualità paragonabile a quella delle rotative offset. «Per noi la stampa digitale non è solo una tecnologia per piccole tirature», ha concluso De Cian, «bensì una tecnologia ancora da esplorare per una rinnovata editoria su carta ».



NEWS

notizie dalle aziende

software

Gestione colore sicura con le ultime versioni di GMG

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OBA (agenti ottici sbiancanti). In seguito a questo aggiornamento e alle relative precedenti modifiche nella visualizzazione e misurazione del colore, ECI, bvdm e Fogra hanno elaborato nuovi set di dati di caratterizzazione e profili ICC al fine di tenere conto di queste modifiche ISO e migliorare gli strumenti. I primi set di dati rilasciati oggi sono quelli per le carte patinate senza legno (FOGRA51) e usomano senza legno (FOGRA52). Le nuove versioni di GMG ColorProof e GMG ProofControl supportano i profili PSO Coated v3 (basato su FOGRA51) e PSO Uncoated v3 (basato su FOGRA52) e offrono agli utenti la possibilità di creare

prove che corrispondono alle reali condizioni della sala stampa. GMG ColorProof 5.7 (inclusivo GMG ProofControl Inline 3.0) e GMG ProofControl 2.2 supportano PSO Coated v3 con profili GMG ProofPaper semimatte 250 OBA e GMG ProofPaper semimatte 250; PSO Uncoated v3 è supportato su GMG ProofPaper matte 140 e GMG ProofPaper

semimatte 250 OBA. GMG raccomanda di utilizzare le proprie carte per prova colore con sbiancanti ottici (OBA) per testare queste nuove condizioni, dal momento che si tratta del modo migliore per riprodurre l’effetto fluorescente delle relative carte di produzione.

Lo sviluppo dei nuovi set di dati di caratterizzazione si è svolto sotto la guida tecnica di GMG e Heidelberg.

Stecam, Tel. 0362.912909 Servizio lettori n. 1

stampanti

stampa digitale

Soluzioni per prove colore della massima fedeltà

Jet Press 720S stampa anche cartoncini per packaging

Epson ha presentato quattro nuove stampanti professionali della serie SureColor SC-P, specifiche per le applicazioni artistiche e le prove colore. Capaci di riprodurre fedelmente un’ampia gamma di colori, queste stampanti sono dotate di un set di inchiostri a 8 o 10 colori e della testina di stampa Epson PrecisionCore TFP per produrre stampe di qualità professionale accurate e durevoli nel tempo. Ideali per la produzione di fotografie e stampe artistiche professionali, questi quattro modelli (SC-P9000, SC-P7000, SC-P8000 e SC-P6000) assicurano risultati di altissima qualità con colori intensi e brillanti, neri profondi e bianchi nitidi grazie alla modalità ABW (Advanced Black and White) di cui sono dotati. Compatibili con un set di inchiostri a pigmenti UltraChrome HD a 8 colori, SureColor SCP8000 e SC-P6000 sono particolarmente adatte per riprodurre le tonalità dell’incarnato su supporti opachi.

Fujifilm ha annunciato che la Jet Press 720S, inkjet a foglio f.to 50x70, può essere configurata per poter gestire la stampa di astucci pieghevoli. Alla qualità e produttività che contraddistinguono il modello per stampa commerciale si aggiunge infatti la possibilità di stampare su un’ampia gamma di cartoncini utilizzati per packaging, grazie alla capacità di aumentare la pressione di aspirazione attorno al tamburo, insieme al riprogettato rivestimento per il vuoto. Jet Press 720S utilizza testine di stampa SAMBA™ di nuova generazione, ciascuna delle quali dotata di 2.048 ugelli, che garantiscono una risoluzione nativa di 1.200x1.200 dpi. Grazie alla tecnologia VersaDrop™ è possibile controllare la dimensione e la forma di ogni singola goccia di inchiostro spruzzata sulla carta.

Fujifilm Italia, tel. 02.929741 Servizio lettori n. 3

Epson Italia, Tel. 02.660321 Servizio lettori n. 2

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In qualità di sviluppatore e distributore di software di fascia alta per la gestione colore, GMG lavora a contatto con enti nazionali e internazionali di normazione, per sostenere il continuo miglioramento delle pratiche di lavoro attraverso strumenti e regole standardizzati. Ora GMG annuncia che le ultime versioni dei software GMG ColorProof, ProofControl e ColorServer supportano i nuovi set di dati FOGRA51/ FOGRA52, con i relativi profili GMG. ISO 12647-2 descrive i criteri standard per la stampa offset. Un capitolo della versione rivista nel 2013 riflette la popolarità delle carte di produzione con una presenza elevata di


NEWS

notizie dalle aziende misurazione colore

Grafikontrol ha presentato alla recente Labelexpo Europe di Bruxelles, presso lo stand Advanced Machinery che opera come agente di Grafikontrol per i mercati di Belgio e Olanda, tutte le potenzialità del sistema Lynex nel controllo qualità di stampa. Lynex è l’ultima evoluzione del sistema di ispezione al 100% della stampa che consente di rilevare e catalogare in automatico tutti i difetti. Inoltre fornisce l’analisi della produzione e la raccolta dati. Il sistema visualizza in tempo reale su monitor ad alta risoluzione l’intero formato di stampa; è composto da una o più telecamere lineari a colori che possono lavorare con

velocità di produzione fino a 900 m/min senza modificare la risoluzione dell’immagine. Lynex è adatto al controllo su qualsiasi tipologia di stampa. L’illuminazione a LED bianco assicura una qualità e distribuzione di luce senza alcun degrado dell’immagine, anche su materiali e inchiostri riflettenti. Oltre che sullo stand di Advanced Machinery, Grafikontrol era presente con dimostrazioni dal vivo di Lynex anche sugli stand di OMET e di Lombardi Converting Machinery, in modo da illustrare tutte le funzionalità di Lynex nelle varie configurazioni di stampa delle etichette. Il settore delle etichette è in continua crescita. Non solo si assiste a un

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Con Lynex, il massimo controllo nella stampa di etichette

aumento della produzione di etichette, che negli ultimi quindici anni in Europa è raddoppiata (dati FINAT), ma anche a una maggiore attenzione alla qualità e alla riduzione degli scarti. Queste nuove esigenze

lla recente Labelexpo Europe il sistema Lynex era in dimostrazione agli stand di Advanced Machinery, OMET e Lombardi Converting Machinery.

di mercato hanno contribuito all’introduzione di sistemi di controllo sempre più avanzati, come appunto il sistema Lynex di Grafikontrol.

Grafikontrol Tel. 02.2100951 Servizio lettori n. 4

ctp per quotidiani

workflow

Aumenta la capacità di carico di Advantage N

Switch 13, l’automazione aziendale del futuro

Advantage N di Agfa Graphics è la famiglia di CtP per il settore quotidiani che offre la scelta più ampia sul mercato in quanto a velocità e automazione. Le novità sono rivolte principalmente alle macchine da stampa heavy-duty per alte tirature, poiché danno maggiore autonomia in prestampa. A inizio anno Agfa Graphics ha introdotto il nuovo Advantage N TR VHS (caricamento con carrelli, ultra-rapido) per quotidiani ad alta tiratura. In occasione della World Publishing Expo di Amburgo, ha presentato due nuove soluzioni per le famiglie Advantage N-TR e Advantage N-DL che aumentano la capacità lastre: per Advantage N-DL e TR (300 lastre/h max), la nuova configurazione FlexTray porta la capacità di caricamento a 1.500 lastre singole della stessa dimensione; su N-TR HS e VHS (350 e 400 lastre/h), si può montare lo stesso FlexTray più una unità aggiuntiva da 100 lastre singole o panoramiche, per un totale di 1.600 lastre.

La nuova versione Switch 13 di Enfocus offre ancora più strumenti per la creazione di flussi di lavoro, comunicazione in remoto e velocità superiore. Integra una nuova tecnologia per interfaccia basata su browser Web che la rende una versione del software già pronta per il futuro. Sin dal suo lancio nel 2006, migliaia di clienti hanno potuto affidarsi a Switch per connettere tutti i loro investimenti tecnologici in un unico flusso efficiente. Riscontri e informazioni dai clienti hanno guidato lo sviluppo di Enfocus verso l’aggiunta di ulteriori opzioni e funzionalità. Gli elementi di miglioramento principali includono: la creazione della prima interfaccia basata su browser Web che consente di collegarsi al server Switch tramite qualsiasi browser Web utilizzato; l’esperienza utente migliorata e aumento significativo della velocità.

Agfa Graphics Tel. 02.300881 Servizio lettori n. 5

Technosolutions tel. 0522.271621 Servizio lettori n. 6


NEWS

notizie dalle aziende

stampa e finishing

All’Igas di Tokyo le novità Komori nell’inkjet e nel finishing a punto da Komori. La macchina stampa su materiali con spessore fino a 0,6 mm, quindi è utilizzabile anche con supporti in cartone. Tuttavia Komori la considera una soluzione adatta anche alla stampa commerciale visto che il foglio è pronto per il finishing appena uscito dalla macchina. Inoltre è possibile stampare su supporti speciali. Il leit motiv di Komori all’Igas era “Open new pages”, a indicare che il proprio obiettivo è quello di aiutare i clienti a entrare in nuovi business. A questo proposito, il produttore giapponese ha messo a punto una linea di finishing battezzata Apressia. Sullo stand di Igas era esposto il

tagliacarte Apressia CT137. È attualmente in corso di sviluppo un’intera linea di soluzioni per il postpress. Tuttavia è possibile che questi prodotti non verranno distribuiti in Europa, ma su questo punto il produttore fornirà maggiori dettagli più avanti. Il tagliacarte è stato mostrato insieme a una Lithrone GX40RP a 8 colori in configurazione tandem per la stampa del foglio in bianca e volta senza la voltura. Pochi stampatori europei hanno visitato la fiera di Tokyo. Molti hanno invece preso parte a un’open house a Utrecht, in Olanda, dedicata al packaging, dove è stata lanciata una Lithrone GX40 per

offset a foglio

Un “must” per i grandi stampatori editoriali “High Quality and Productivity for Industrial Printer” è ormai quasi un claim istituzionale, adottato in più di una occasione da Heidelberg. Lo è in particolare quando si parla del progetto Speedmaster XL, declinato con grande efficacia ed efficienza in praticamente tutti i segmenti di mercato. La Speedmaster XL 162 8P, testa di serie della famiglia VLF Perfecting, il grande formato di stampa con dispositivo di voltura, si va affermando nel mercato di sostituzione delle macchine in linea tradizionali per questo segmento di mercato. Grande formato e performance spinte non possono ovviamente prescindere da un alto livello di automazione. I punti chiave della XL 162 8P sono il sistema di voltura (perfecting) ma anche il sistema RFOC di regolazione delle lastre in coda per garantire massima precisione di registro in contropinza, effettuabile a macchina in movimento. Degno di nota il sistema a doppia pinza in uscita, che sostituisce il dispositivo frena fogli ed elimina la necessità dei corridoi di scarico per la frenata del foglio.

l tagliacarte CT137 che fa parte della nuova linea di finishing Apressia sviluppata da Komori.

Komori Italia, Tel. 02.48884811 Servizio lettori n. 7 nobilitazione

Nuova linea di pigmenti oro, bronzo e argento Merck ha lanciato un nuovo pigmento per decorazioni, il primo della famiglia Miraval Cosmic Gold, che completa le serie Miraval Scenic e Miraval Magic. Tra i punti di forza figurano l’elevata coprenza e la straordinaria brillantezza, condividendo a livello di dimensioni di particelle e proprietà le carattestiche delle serie precedenti. In numerose applicazioni su plastica e in una varietà di processi di stampa come flessografia, offset, serigrafia e rotocalco, Miraval Cosmic Gold offre ai designer, ai produttori di plastica e vernici e agli stampatori uno strumento completamente nuovo per creare colori dall’elevata intensità e brillantezza.

Merck, tel. 02.38591445 Servizio lettori n. 9

Heidelberg Italia, tel. 02.350031 Servizio lettori n. 8

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la stampa dell’imballaggio. La macchina è stata mostrata in una configurazione a 6 colori con verniciatore ed essiccazione UV. Stampava a una velocità di 18.000 fogli/ora ed era dotata di un nuovo sistema di lavaggio. I

In occasione di Igas, che si è tenuta a Tokyo dall’11 al 16 settembre, Komori ha lanciato ufficialmente Impremia IS 29, la macchina inkjet a foglio 50x70 già mostrata come prototipo all’ultima edizione di Drupa. La macchina – sviluppata congiuntamente con Konica Minolta, che la propone però con un brand diverso, KM1 – utilizza teste di stampa inkjet UV di Konica Minolta montate su un tamburo centrale che trattiene il supporto nella corretta posizione e viaggia a una velocità di 3.000 fogli/ora in bianca e a 1.500 fogli /ora in bianca e volta. Il dispositivo di voltura del foglio, coperto da brevetto, è stato messo


Prototipo presentato in collaborazione con Gamma

uomini&aziende stampa offset

Color Art

Nomen omen: specialisti del colore Alla guida dell’azienda. Angelo Zucchi tra i figli Federico e Matteo (a destra).

I Romani credevano che il destino delle cose del mondo e degli uomini fosse insito nel nome che portano, e lo devono aver saputo i galli cisalpini Natale Gallia (per l’appunto) e Angelo Zucchi, rispettivamente un commerciale e un tecnico di stampa provenienti da una precedente esperienza societaria, quando, nel 1979, hanno fondato la loro Color Art. In quasi quarant’anni l’azienda ha vissuto enormi trasformazioni e si è ampiamente sviluppata fino a raggiungere gli attuali 9 milioni di euro di fatturato, fedele agli iniziali principi ispiratori: cura maniacale per la cromia e il colore, grande attenzione all’evoluzione tecnica e, soprattutto, l’eclettico vizietto di prodursi periodicamente in veri e propri balzi tecnologici. Una vera e propria strategia, come dimostrano le scelte maturate alla fine degli anni Novanta, poi fra il 2007 e il 2008, e infine in questi mesi. Color Art ha infatti realizzato, come già avvenuto in passato, un importante doppio investimento con Heidelberg Italia, rinnovando completamente il parco macchine ma soprattutto aprendosi a nuovi mercati e servizi con l’introduzione di nuove tecnologie e nuove competenze. A gennaio l’installazione di una Heidelberg Speedmaster XL 106/5LX LE bivalente, per la stampa in offset tradizionale e in UV, e subito dopo, operativa dallo scorso settembre – solo otto mesi più tardi – l’inserimento della gemella Speedmaster XL 106/8 P, attrezzata con Impress Control e Autoplate Pro, il sistema di cambio lastre sequenziale, per la massima efficienza nei tempi di settaggio e nella conduzione della macchina. Ecco coniugata la ricerca della massima efficienza produttiva unitamente alla necessità di differenziare l’offerta e diversificare le produzioni. La scelta di approdare all’UV LE di Heidelberg, infatti, intende estendere i servizi di stampa del colore di qualità senza più limiti di supporto, aprendosi ad applicazioni in carte speciali, sempre più speciali, e soprattutto ai materiali non fibrosi (film plastici di varia natura). Scelte perfettamente coerenti con l’impostazione strategica dell’azienda: servire il mercato di fascia medio alta

Duplice investimento con Heidelberg in pochi mesi per dare seguito alla vocazione d’impresa di specialista del colore. Sempre al passo con i tempi.

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a cura della Redazione

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Prototipo presentato in collaborazione con Gamma

Prototipo presentato in collaborazione con Gamma

uomini&aziende aziende stampa fiori all’occhiello offset

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Elevata varietà dei prodotti realizzati

Dalle etichette per piante e fiori di tutti i tipi alla stampa lenticolare e su supporti metallizzati, alle carte fedeltà in PVC. Le tirature sono brevi, in genere comprese tra 500 e 2.000 pezzi.

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Heidelberg Speedmaster XL 106

assecondando il mutare dei bisogni espressi dai clienti mantenendo però un posizionamento di prezzo competitivo dato dall’efficienza del sistema e dalla professionalità dell’organizzazione. «Ci consideriamo fra i primi stampatori della penultima generazione, quella che precede il digitale», racconta Angelo Zucchi mentre ci accompagna nella visita all’azienda. «Siamo nati litografi, a colori, e da subito vocati all’alta qualità. Cambiando le esigenze dei clienti siamo chiamati ad evolvere, acquisendo di volta in volta competenze nuove e attrezzandoci di conseguenza. Quando consideriamo consolidato un certo tipo di richiesta ci attrezziamo». Fin dalle origini dell’impresa la passione per la cromia e il colore spingono l’azienda alla ricerca di nicchie di mercato sensibili, al punto di decidere di sviluppare internamente anche i processi di fotolito, per presidiare completamente e direttamente l’intero processo di riproduzione del colore, alla ricerca della massima fedeltà e resa cromatica. «È così che è entrato il terzo socio, Alberto Belleri», prosegue nel racconto Angelo Zucchi, «che in precedenza era un fornitore di fotolito di Color Art, poi divenuto socio». Oggi dei tre soci iniziali rimane solamente Angelo Zucchi, affiancato nella gestione dai due figli Matteo e Federico, che ne raccolgono l’eredità confermandone la strategia: offrire un servizio completo al cliente, qualificato, dalla consulenza in fase progettuale all’esecuzione di tutte le lavorazioni necessarie per arrivare al prodotto finito, distribuito laddove necessario per conto dello stesso cliente. Per questa ragione, nei quasi 4.000 m2 di struttura produttiva Color Art è organizzata con il ciclo completo integrato, finitura del prodotto in confezione a punto metallico e in brossura cucita comprese, demandando all’esterno le sole produzioni cartonate. Parallelamente l’azienda ha sviluppato anche un’articolata e completa proposta digitale di complemento. «Quando il mercato ha iniziato a chiedere le piccole quantità o gli anticipi di tiratura o ancora la possibilità di personalizzazione degli stampati, abbiamo capito che l’offset non poteva più essere la sola risposta e prontamente abbiamo acquisito le competenze e le tecnologie per i servizi digitali, che si sono affiancati al tradizionale processo offset», ci spiega Matteo, che cura lo sviluppo commerciale dell’impresa, coordinando la rete di vendita e seguendo personalmente alcuni clienti. «Oggi abbiamo un reparto digitale che si compone di quattro macchine a foglio, con caratteristiche differenti per le diverse esigenze che si possono prospettare, alle quali si affiancano due plotter per la realizzazione di banner, locandine e manifesti. Coerentemente all’impostazione generale, anche per il segmento digitale abbiamo strutturato il servizio completo, per cui tutta la finitura del prodotto viene eseguita in casa». E l’evoluzione prosegue anche in altre direzioni. Da oltre un anno Federico guida un team di sviluppatori e web designer per completare l’offerta di strumenti di comunicazione integrata con soluzioni e servizi web e di social marketing alla propria clientela. www.colorart.it


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Fieredisettore Labelexpo Europe 2015

Dominano digitale e ibrido Incremento di presenze alla più importante fiera sulle etichette. Sette padiglioni, più di 650 espositori provenienti da 40 Paesi, una superficie espositiva di oltre 34 mila metri quadrati e un’affluenza di pubblico decisamente gratificante per gli organizzatori di quella che è ormai considerata all’unanimità la più importante fiera internazionale dedicata alle etichette.

di CRISTINA ROSSI

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Il numero di visitatori, provenienti da 146 Paesi, è stato pari a 35.739, il 12,4% in più rispetto all’edizione del 2013. In testa alla classifica Gran Bretagna, seguita da Germania, Francia, Italia e Belgio. È stato registrato un incremento del 19,6% anche nel numero di visitatori extraeuropei, in rappresentanza di Asia, America e Africa. Alla 35ma edizione di Labelexpo Europe, in scena a Bruxelles dal 29 settembre al 2 ottobre, si è respirata un’aria d’innovazione e di grande positività, che rispecchia d’altronde il trend di evoluzione e crescita di un segmento di mercato molto promettente. In base agli ultimi dati diffusi da Gipea – il Gruppo italiano produttori etichette autoadesive di Assografici – il fatturato a livello europeo è pari a 5 miliardi di euro, di cui 744 milioni solo in Italia. Questi dati assegnano al nostro Paese il 14,7% del mercato ponendolo così al quarto posto dopo Germania, Gran Bretagna e Francia e, al tempo stesso, mostrano un trend di crescita del 5,8%, superiore a quello dei Paesi che lo precedono. Ma come deve essere un’etichetta autoadesiva per attirare l’attenzione del consumatore? Colorata, nobilitata con effetti speciali di vario genere e, perché no, personalizzata. Oggi la tecnologia ha tutte le carte in regola per soddisfare le esigenze di uno stampatore di etichette che desideri realizzare un’etichetta ad alto valore aggiunto in un unico passaggio, senza interventi manuali di alcun genere. Labelexpo è stato il palcoscenico internazionale di una serie di primizie tecnologiche, anche se, vista la vicinanza temporale con Drupa 2016, non ci sono state anteprime rivoluzionarie. Nomi di spicco tra i produttori tradizionali, tra cui Mark Andy, OMET, Gallus, Nilpeter, MPS ed Edale. Quasi tutti hanno presentato una linea di produzione cosiddetta ibrida, vale a dire piattaforme in cui i processi di stampa classici – offset, flexo e serigrafia – si uniscono alla stampa inkjet in un mix armonico.


Trapresenza le protagoniste fiera la linea 340, distribuita la di bendella 24 aziende cheGallus hannoDCS presentato sistemiindiItalia stampa dida Heidelberg Italia (ex Macchingraf), che vanta una solida reputazione tra gitale la dice lunga. stampatoridi diinchiostri etichette europei sfrutta la visibilità del brand Igliproduttori hannoeprivilegiato la riduzione deiHeidelberg, consumi a paazienda proprietaria di Gallus e protagonista, insieme a Fujifilm, dello in sviluppo rità di resa, sia per motivi economici, sia per ragioni ambientali; altra didel modulo digitale. Con una qualità nativa di 1200x1200 dpi, una velocità di rezione, molti hanno prestato attenzione ai sistemi di stampa di sicurezza, stampa di 50 m/min e una larghezza di banda di 340 mm, questa macchina, di una specialità da seguire con particolare attenzione e su cui torneremo. Pacui il primo esemplare è stato installato presso la Autajon a Strasburgo, presenrallelamente, si sono notati notevoli miglioramenti nei sistemi di controllo, tava – come ci ha fatto notare Andrea Citernesi di Heidelberg Italia – una novità fondamentali nel campo dellemostrato etichette,all’ultima in particolare per ladifarmaceutica: importante rispetto al prototipo open house Gallus in l’italiana Prati è corteggiata da molte aziende produttrici macchine per Svizzera: la lamina non solo dopo ma anche prima del gruppo didistampa digitale, dotarsi di suoi sistemi. Vediamo ora in questa panoramica di fare un excurche può dunque essere sovrastampata con la gamma colore ampliata (CMYK sus dalla prestampa alla finitura. più arancione, viola, verde con l’aggiunta del bianco). Presente all’appuntamento di Bruxelles anche la svizzera Bobst che, attraverso l’acquisizione dell’italiana Nuova Gidue, è destinata a ritagliarsi un ruolo da protagonista mercatoEskoArtwork delle etichette.che vediamo presente negli stand delIn prestampaneldomina Sullo stand della Iwasaki, distribuita in Italiaaccordi da Mgraf, stata presentata le numerose aziende con cui ha stretto di èpartnership per in l’instalanteprima europea la IF 330, un’innovativa semirotativa flexo pensata ad hoc per lazione di propri software, in tutti i campi, dal digitale alla flexo, secondo la le basse tirature.del Con una larghezza di banda di 330 mm e una velocità di 250 ronota strategia “Connect More!”. tazioni al minuto, tale soluzione è l’ideale – come ci ha spiegato David Marinoni Presso HP Indigo ha mostrato le proprie soluzioni di progettazione, predi Mgraf – per gli stampatori flexo che hanno la necessità di stampare le basse stampa e workflow per etichette, con dimostrazioni sul livello di automatirature, ma non vogliono rinunciare alla flexo come processo di stampa. Nella zione di flussoessere di lavoro integrato, per unoffset workflow di elaborazione macchinaun possono integrati anche gruppi e le finiture in linea, comee gestione ordini, che utilizza BackStage. Inoltre, ha inserito la soluzione cooro a caldo, laminazione, stampa a rilievo, verniciatura e fustella. lore di EskoArtwork nel front-end SmartStream delle nuove macchine HP Per quanto riguarda i player dell’offset, tra gli stand in evidenza è stato quello Indigo ws6000 e sulla in grado far collimare coloriinternadella prova dell’italiana OMET che ws4500, ha presentato per ladi prima volta a unievento con gli la inchiostri presenti in macchina, creando profili per i colori speciazionale nuova iFlex, un sistema di stampaeflexo UV con larghezza di banda di mm e velocità di stampaIlfino a 190 m/min. Questailsoluzione entry level li370 archiviati nel database. kit colore comprende motore Kaleidoscope

Software di prestampa

L’elegante sede espositiva di Bruxelles che anche quest’anno ha ospitato Labelexpo. La OMET Xflex X6. Sopra, la Gallus DCS 340 che integra il modulo di stampa inkjet sviluppato da Heidelberg insieme a Fujifilm.

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Alcune applicazioni sullo stand HP. In alto, gli stand Fujifilm e Bobst, che è entrata nel mondo delle etichette acquisendo Nuova Gidue.

presenta una serie di caratteristiche innovative, tra cui: iLight, innovativo sistema di pre-registro con puntatore laser presente su ogni gruppo stampa; iVision, sistema di correzione istantanea che combina l’uso di telecamere su ogni gruppo stampa con il monitor a centro macchina; il percorso carta da soli 1.300 mm, il più corto della categoria; la tecnologia Direct Drive, presente su ogni cilindro di stampa, che permette di accrescere la precisione e di eliminare le criticità date dalle trasmissioni tradizionali. In mostra sullo stand OMET, inoltre, la Varyflex V2 Offset, una macchina da stampa in fascia media con sleeve a formato variabile per la stampa di imballaggi flessibili. Miyakoshi ha presentato MWL, l’ultimo e innovativo prodotto in ambito UV waterless, una macchina semirotativa offset senz’acqua per la stampa di etichette. L’utilizzo della tecnologia waterless rende la gestione della macchina molto più semplice rispetto a una tradizionale macchina da stampa offset, che richiede un determinato equilibrio inchiostro/acqua oltre a una certa esperienza. Si tratta di un prodotto ecologico che non utilizza IPA e riduce il liquido residuo nella produzione delle lastre. Dal punto di vista meccanico, la macchina si compone di soli cinque rulli per unità offset, riducendo così il numero di parti e la possibilità di guasti. Tra gli altri vantaggi figurano un ritiro ridotto, minori tempi di messa a punto, produttività elevata e stabilità del registro. Una delle novità salienti dello stand Kodak è stata la dimostrazione del sistema Kodak Flexcel NX Wide 5080, che di recente è entrato a far parte della linea di sistemi Flexcel NX. I visitatori hanno potuto scoprire NX advantage per un’ampia varietà di applicazioni, dalle etichette e imballaggi flessibili alle scatole in cartone ondulato, con un set di funzioni nuovissime che sono valse a Kodak il prestigioso riconoscimento PIA InterTech Technology Award. Sviluppato nel corso di due anni, NX advantage comprende un set avanzato di motivi Kodak Digicap NX che stanno ancora una volta rivoluzionando il trasferimento d’inchiostro per la stampa flessografica. Le lastre Flexcel NX con i motivi avanzati possono ora essere usate in un’ampia gamma di condizioni di stampa anche con bianco e colori speciali su pellicola, per ridurre il consumo d’inchiostro e aumentare l’impatto visivo dei prodotti esposti. Lanciata da Fujifilm la nuova lastra flessografica lavabile in acqua Flenex FW. Si tratta di una lastra fotopolimerica contenente una speciale mescola a base di gomma che, essendo insensibile all’ossigeno, ne minimizza l’effetto sulla forma del punto. Come risultato, Flenex FW garantisce una grana ridotta e un migliore trasferimento dell’inchiostro per ottenere risultati di stampa più puliti e brillanti. La lastra offre ai produttori di etichette la possibilità di tirature più elevate, producendo stampe della massima qualità da 200 lpi (linee per pollice) a 4.400 dpi (punti per pollice) e riproduzione del punto dell’1%. Ulteriori vantaggi offerti dalla nuova lastra Flenex FW sono dati da una migliore durata e dalla riduzione del rigonfiamento. Quest’anno Labelexpo ha registrato una presenza significativa delle tecnologie di stampa digitale con ben 52 soluzioni esposte. HP Indigo, che sta registrando una notevole crescita annuale di pagine stampate


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in questo mercato, ha occupato un intero “patio” situato tra i padiglioni 8 e 9. In primo piano la serie HP Indigo WS6000 Digital Press, di cui è stata annunciata la millesima installazione presso il sito italiano del gruppo internazionale Eurostampa, che ha aggiunto un quinto sistema al portfolio HP Indigo narrow-web con una HP Indigo WS6800 Digital Press per produrre etichette personalizzate per brand di vini e liquori. Proprio il sistema HP Indigo WS6800 Digital Press è stato ulteriormente implementato grazie all’introduzione di nuove funzionalità, tra cui Colour Automation Package per semplificare i processi di abbinamento dei colori spot dei brand dalla prima all’ultima etichetta, e il nuovo set HP ElectroInk Fade Resistant Ink, per applicazioni esterne ad alto valore con un’elevata resistenza alla luce. La multinazionale statunitense ha inoltre presentato pacchetti di aggiornamento per i sistemi HP Indigo 20000 e 30000, che includono una nuova taglierina, capacità di reinserimento e HP ElectroInk White per etichette termoretratte per il primo e nuove opzioni per substrati metallizzati, nonché capacità di reinserimento per il secondo. La belga Xeikon ha presentato in anteprima Fusion Technology, una nuova filosofia che unisce in un’unica piattaforma la stampa digitale a colori a una serie di nobilitazioni di etichette e packaging. Il tutto avviene in un unico passaggio senza interventi manuali, in quanto il front end digitale controlla e gestisce tutte le operazioni, dalla prestampa alla stampa e ai vari tipi di nobilitazione (laminazione a caldo e a freddo, verniciatura opaca e lucida ecc.), realizzati con moduli digitali. Novità anche da Konica Minolta, sul cui stand ha debuttato a livello internazionale la bizhub PRESS C71 cf (nella foto a destra), una rotativa digitale a banda stretta basata su tecnologia elettrofotografica che segna l’ingresso del produttore nipponico nel mercato della stampa industriale. Si inserisce tra le soluzioni per etichette entry-level e high-end, stampa in quadricromia a una velocità di 13,5 m/min a 1200x1200 dpi ed è in fase di beta test presso lo stampatore portoghese Litho Formas. Oltre alle soluzioni basate sull’elettrofotografia, la cui qualità è ormai considerata eccellente, Labelexpo ha offerto la possibilità di fare il punto anche sulle ultime evoluzioni nel campo del getto d’inchiostro e qui i player in campo sono numerosi (EFI, Durst, Epson, Screen, Domino).

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Atlaxxxxxma 70 P è un modulo di stampa xxxxxxx

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Italiani a Labelexpo. In alto, David Marinoni (MGraf) insieme a Naoki Ogawa (Iwasaki). A sinistra, Marco Gaviglio di Luxoro allo stand Kurz. Domenico Beraldi (a destra) di Innovation (distributore Screen e Xerox) con Stefano Rossetti di Screen, il primo in Italia a installare la Screen Truepress Jet L350UV per etichette. Sotto, iTech Axxis XL Digital Label Printer/Finisher di Allen Datagraph, distribuito in Italia da NTG Digital.

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Durst ha annunciato l’ampliamento del portafoglio prodotti della Tau 330 UV con l’introduzione del sistema Tau 330 E, dove la lettera “E” sta per Economico, Ecologico, Efficiente. Questo sistema è dotato di nuovi inchiostri ad alta pigmentazione UV che ne riducono il consumo, destinati a stampatori di etichette di piccole e medie dimensioni. Disponibile in larghezza di stampa di 200 mm o 330 mm, con quattro o cinque colori (CMYK o CMYK + bianco) invece di sette, il sistema raggiunge una velocità di 48 metri lineari con la scelta di due risoluzioni di stampa – modalità di stampa standard a 720x360 dpi e modalità di stampa HD a 720x1260 dpi. Attraverso una serie di dimostrazioni live, SPGPrints (distribuito in Italia da NTG Digital) ha voluto mettere in mostra il potenziale applicativo del sistema DSI, una stampante inkjet UV sviluppata con l’obiettivo di aprire le porte a nuove aree di business. Disponibile con una larghezza di banda variabile da 135 a 500 mm, DSI dispiega un concept modulare, che consente l’aggiunta successiva di stazioni colore, inclusi arancione e viola, o di unità semi-rotative in linea. Esposto da EFI il primo sistema disponibile di stampa LED inkjet con opzioni di taglio e finitura laser in linea, con al centro la macchina a banda stretta LED da 330 mm EFI Jetrion 4950lx con modulo per inchiostro bianco, che viaggia a una velocità di 50 m/min a una risoluzione di 720x720 dpi. La verniciatura e la plastificazione in linea sono disponibili come moduli opzionali. La piattaforma LED offre il vantaggio del “cool cure”, dando ai converter la possibilità di stampare su un più ampio ventaglio di substrati che non sopportano il calore tipico di altri metodi di essiccazione o asciugatura. Sullo stand era presente anche la EFI H1625 LED, una stampante ibrida roll/flatbed da 162 cm adatta alla stampa di prove di etichette di alta qualità e ad applicazioni di creazione di prototipi per packaging. Con l’intento di guidare gli stampatori di packaging ed etichette nel loro percorso dal concetto al consumatore, Sun Chemical ha presentato le proprie soluzioni di prossima generazione, che coprono l’intero flusso di lavoro relativo al packaging e alla produzione di etichette. Dall’iniziale idea di progettazione, passando per le fasi relative a prestampa, rivestimenti, inchiostri e prodotti di consumo, integrità dei marchi, soluzioni conformi e conversione fino al punto vendita. Tra le soluzioni presentate il nuovo inchiostro Rayoflex Electron White, completamente conforme alle normative per il packaging alimentare; l’inchiostro SolarFlex Slalom White, un bianco UV flexo per stampare in modo efficace su maniche retraibili; la nuova gamma SolarScreen® MRL di inchiostri serigrafici ultra-opachi per macchine da stampa flatbed e rotative serigrafiche a bassa velocità; la soluzione di erogazione dell’inchiostro Polare ottimizzata per la produzione di etichette e bobina stretta; nuove funzionalità UV LED per la stampa flexo, serigrafica e digitale; SunColorBox per la gestione ottimizzata del flusso di lavoro digitale del colore. SunJet, la divisione dedicata alla stampa digitale a getto di inchiostro di Sun Chemical, ha presentato le novità in fatto di inchiostri ad essiccazione UV, tra cui la gamma Etijet per il settore delle etichette e della banda stretta e gli inchiostri Amphora per l’utilizzo generale per il packaging.

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g Se ue dalle pagine precedenti

l’opinione di... posenato

intervista Cover

canon expo

sun Chemical

Il tutto in un quadro competitivo che nel frattempo diventa sempre più internazionale, che coinvolge tutti i segmenti del mercato. Le piccole commesse di stampa commerciale di cui molti denunciano la scomparsa in realtà migrano verso gli online printer, in molti casi giungendo persino negli attrezzati stabilimenti produttivi d’oltralpe. Il mercato del catalogo commerciale e dell’editoria inizia a misurarsi con player polacchi, croati e bosniaci, mentre nel settore dell’etichetta e del packaging, l’Eldorado di cui tanto si parla, a fare la voce grossa sono gli investitori esteri che, spesso nella quasi totale inconsapevolezza del mercato, giungono all’acquisizione e al rilancio di imprese italiane per il mercato locale e per i mercati internazionali. Basti un accenno, che ci ripromettiamo di approfondire, all’operato della francese Autojan Group, che in poco meno di tre anni ha acquisito tre stabilimenti produttivi fra Piemonte, Lombardia e Umbria operando ingenti investimenti di rilancio e diventando uno dei principali operatori del settore. Tutto ciò mentre qualcuno ancora si affida alla speranza che se il mercato riparte… “Solo dall’alto dell’infinito buonumore”, scrive Kundera, “puoi osservare sotto di te l’eterna stupidità degli uomini e riderne”, mentre “l’assessore Cangini”, in perenne campagna elettorale ribadisce: “Non stiamo qui tanto a cosare… ci vogliono fatti, non pugnette!”.

Ritengo molto costoso crescere per linee interne e credo più in una politica di aggregazioni: perciò siamo sempre alla finestra.

A tal fine, Canon sta investendo nella crescita e sviluppo di applicazioni per la stampa destinate a varie aree di mercato tra cui il packaging, la stampa di libri, di tessuti, di arredi e il direct mail attraverso l’impiego di soluzioni come Infinistream, ImageStream 3500 e 2400, ColorWave 910 e VarioPrint i300 sviluppate per soddisfare queste specifiche esigenze. Canon Expo ha tenuto a battesimo anche il lancio del nuovo sistema di stampa digitale a colori imagePRESS C10000VP, il primo di Canon in grado di fornire 100 pagine al minuto. La nuova serie C10000VP stabilisce nuovi standard in termini di produttività e qualità del colore grazie all’introduzione di soluzioni tecnologiche che assicurano elevati volumi di stampa, resa omogenea del colore e registro più accurato, oltre a maggiore flessibilità nella gestione dei supporti e ampia scelta di finiture. Il sistema è stato progettato per soddisfare la crescente domanda, da parte dei service provider (PSP) sia commerciali sia aziendali, di volumi di produzione più elevati, assicurando al contempo un’elevata qualità di stampa. La stampante è presentata in un ambiente PSP e testimonia l’impegno di Canon nel mettere la tecnologia di imaging al servizio dei propri clienti per creare opportunità di mercato.

Possono essere mescolati con pigmenti organici convenzionali per dare una variazione di colore e possono essere utilizzati su svariati supporti, in funzione del processo di stampa (rotocalco e flexo a base acqua, offset convenzionale e UV, serigrafia e tipografia). Infine, la serie Impact – abbinata al rugby – punta su un forte impatto visivo e include gli inchiostri fluorescenti, fosforescenti e geometrici. La combinazione di pigmenti fluorescenti (sia a fluorescenza UV che visibile) e fosforescenti (“glow in the dark”) fornisce tonalità accese indipendentemente dalle condizioni di illuminazione. Sono adatti ad applicazioni nel campo editoriale e per imballaggi vari (escluso solitamente quello alimentare). La gamma colore è limitata e vengono di solito impiegati come colore singolo (spot). Quanto agli effetti geometrici si parla di Printed Optics, lenti stampate che rivelano immagini codificate che simulano profondità e movimento. Il processo di stampa più adatto è l’inkjet UV e a questo proposito Sun Chemical ha collaborato con il produttore di stampanti di grande formato swissQprint, rappresentato in Italia da Fenix DG, e con il produttore di software per 3D Popims. Tra le applicazioni tipiche gli espositori e l’imballaggio. Passando dalla teoria alla pratica è bene ricordare che un effetto speciale non si improvvisa, bensì è il frutto di un’accorta progettazione. Naturalmente Sun Chemical è pronta a mettere al servizio dei propri clienti tutta la sua competenza ed esperienza per raggiungere l’obiettivo.

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(segue da pag. 9)

(segue da pag. 27)

Come si sta evolvendo il settore grazie alla tecnologia di stampa? Si sviluppa rapidamente e cerchiamo di restare al passo investendo in macchine veloci e aggiornate, come la plastificatrice con luce 160 che abbiamo acquisito e ci consente varie lavorazioni. Guardiamo anche al futuro della stampa digitale, che se ancora non ci riserva quantità interessanti presto avrà una crescita importante e aprirà nuove opportunità. Quali macchine state utilizzando in produzione? Per le lavorazioni principali possiamo contare su 16 plastificatrici, 10 serigrafiche e 6 verniciatrici UV. A queste se possibile mi piacerebbe aggiungere altre produzioni speciali. Quanto conta la compatibilità ambientale? Davvero molto. Abbiamo abolito i prodotti inquinanti, lavoriamo con materie prime che assicurano requisiti ecologici e abbiamo consulenti specializzati in sicurezza e ambiente.

(segue da pag. 33)

(segue da pag. 41)

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Prototipo presentato in collaborazione con Gamma

uomini&aziende stampa digitale

Porte aperte nell’azienda di Trofarello che ha nel proprio Dna l’innovazione tecnologica spinta.

tech:art Agricom

Stampa digitale e nobilitazione all’avanguardia

“Dreams come true – Dal sogno alla realtà” è l’accattivante pay off che ha scandito i tre giorni dell’open house organizzata dalla tech:art di Trofarello (Torino), un’azienda molto dinamica, che nasce nel 2001 con dieci dipendenti e una specializzazione nei mock-up ed è cresciuta rapidamente, investendo nelle tecnologie di stampa e finishing più evolute. In questi tre giorni – 9, 10, 11 settembre – l’azienda ha ospitato oltre 100 visitatori tra aziende grafiche, brand owner e agenzie creative. A illustrare le tappe salienti di questo emozionante “viaggio” Davide Salvo, general manager dell’azienda, che oggi ha una quarantina di dipendenti e conta di chiudere il 2015 con un fatturato pari a 4 milioni e mezzo di euro, generato da varie tipologie di commesse, tra cui stampa commerciale, prototipazione e design e allestimenti per punti vendita. Per far conoscere le potenzialità delle “stazioni operative” della propria “linea metropolitana” – un’immagine evocata anche dal logo, il cui design ricorda quello della metropolitana londinese – tech:art ha accompagnato gli ospiti dell’open house in un vero e proprio percorso creativo e produttivo, mostrando l’intero flusso di lavoro richiesto per realizzare gli

di CRISTINA ROSSI

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Davide Salvo, general manager di tech:art.


Prototipo presentato in collaborazione con Gamma

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elementi essenziali di un kit di vendita: flyer, brochure, espositore da banco, packaging e insegna vetrina. «Ci siamo inventati un oggetto – un gioiello – e un brand – Jewel Dream – e abbiamo costruito tutta la parte di comunicazione per poter far toccare con mano le possibilità applicative offerte dalla nostra struttura», ha spiegato Francesco Aceto, sales manager dell’azienda torinese. Il nuovo stabilimento, dove l’azienda si è trasferita l’anno scorso, è suddiviso in varie aree produttive e assomiglia a una mini-fiera, dove fanno bella mostra di sé alcune primizie tecnologiche, mai viste prima in altre aziende. Tra queste, il Kurz Digital Metal DM-Liner, un sistema compatto che unisce la stampa digitale al processo di trasferimento delle foglie metallizzate – argento e oro – per creare superfici ad alta lucentezza, ideale per inviti, calendari e brochure, anche grazie alla possibilità di sfruttare al massimo il dato variabile. L’esemplare in mostra nei tre giorni di open house è il primo installato in Italia. Non lontano si trova il JETvarnish 3D di MGI, commercializzato in Italia da Agfa, installato in tech:art nel 2013, a dimostrazione dell’elevato interesse dell’azienda piemontese nei confronti delle tecnologie per la nobilitazione dello stampato. In questo caso si tratta di un sistema inkjet per verniciatura UV con il nuovo effetto rilievo 3D. Ma a farla da padrona in casa tech:art è senza dubbio HP, che ha installato in questa azienda macchine di ogni tecnologia e formato, aggiornandole costantemente man mano che uscivano le nuove release. Attualmente nel reparto di stampa digitale di grande formato è in funzione una HP Scitex FB 11000 nuova di zecca, che ha da poco sostituito la HP Scitex FB 10000 installata nel 2014 e che è ideale per le lavorazioni cartotecniche. Il sistema di stampa industriale di grande formato utilizza gli inchiostri HP Scitex HDR250 ed è dotato della Smart Coat Technology che consente di verniciare lo stampato al fine di proteggerlo o nobilitarlo, creando ad esempio un effetto lucido a riserva. Il parco macchine dell’azienda è costituito, inoltre, da una HP Indigo 10000 (formato 50x70 cm), una HP Indigo 7600 e una HP Indigo 5600. Il reparto di finishing ospita, invece, diverse soluzioni dei principali vendor del mercato per il taglio, la fustellatura e la cordonatura digitale.

La HP Scitex FB 11000 e la HP Indigo 10000 in funzione presso tech:art.

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Una nuova tecnologia di Avery Dennison ha risolto un problema annoso per i produttori di vino che desiderano utilizzare etichette non patinate per le bottiglie. Frontali in carta non patinata con una finitura opaca rappresentano il mezzo più comune per conferire alle bottiglie un aspetto premium, ma hanno sempre evidenziato un grande limite: diventano grigi in presenza di acqua. Presentata da Avery Dennison a Labelexpo 2015, la nuova soluzione Aqua Opaque™ resiste all’ingrigimento e apre nuove possibilità di design. Non richiede uno strato di film supplementare o una carta più spessa e utilizza un adesivo a emulsione al fine di mantenere i massimi livelli di prestazione sulle macchine da stampa tradizionali. www.averydennison.com

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Favini presenta la nuova carta ricavata dalle fibre derivanti dai processi di lavorazione del cuoio. Remake si compone per il 25% di sotto-prodotti della filiera della pelletteria, per il 30% di cellulosa di riciclo post-consumo certificata FSC e per il 45% di fibre di cellulosa vergine certificata FSC. Il risultato è una carta pregiata, riciclabile e compostabile al 100%, che garantisce ottime prestazioni di stampa, permettendo di realizzare brochure, shopper, cartellini e packaging, destinati al mondo della moda e a quello del lusso. www.favini.com

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Book

Pop’Up Exhibitions

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etichette

Non patinata anche per bottiglie di vino

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carte

Dal cuoio nasce Remake

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NEWS

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Dalla partnership strategica tra Arjowiggins Creative Papers e Mohawk ha preso vita il book che illustra il successo europeo di Pop’Up Exhibitions, la mostra itinerante di creazioni firmate Arjowiggins Creative Papers, conclusasi con l’ultima tappa di Berlino. Parigi, Barcellona, Milano, Londra e Amsterdam le capitali che si sono susseguite in un tour creativo unico e di eccellenza qualitativa. Per ricordare queste serate è stato realizzato un book che vede la sua cover stampata su Mohawk Superfine i-Tone Ultrawhite da 324 g e l’interno su Smooth Ultrawhite da 118 g, sempre firmata Mohawk. Il volume, a quattro colori, è stato stampato a Parigi da Colorprint con tecnologia HP Indigo 7600. www.arjowigginscreativepapers.com

Carta

&Supporti


NEWS

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Carte e cartoncini

Il lusso fa rima con Splendorlux

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packaging di lusso

L’elevato punto di bianco di Performa Brilliance

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editoria

Tutte le carte in un corpo

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Splendorlux, la famiglia di carte e cartoncini con lucidissima finitura cast-coated di Fedrigoni, si è presentata a Luxepack con un’offerta ampliata a 46 articoli: nuove finiture, formati e colori studiati specificamente per il settore del packaging di lusso. Il restyling si è concentrato sul rinnovamento della gamma delle colorate: un’attenta selezione delle cromie più attuali ha portato all’introduzione di nuovi colori crossover, molto apprezzati nei settori fashion e beauty. Splendorlux è disponibile in un’estensione di grammature da 80 a 450 proposte in formati adatti per il settore grafico e del packaging. www.fedrigoni.com

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Ideale per il confezionamento cosmetico, di fragranze, di profumi, di prodotti per la bellezza e per la cura dei capelli così come per prodotti di lusso, Performa Brilliance ha il più elevato punto di bianco su ambedue i lati tra tutti i cartoni alto spessore del mercato, assieme a elevata lucentezza e spessore. È anche disponibile in versione goffrata. Oltre alle applicazioni del lusso, Performa Brilliance è ovviamente idoneo anche a molti altri impieghi nell’imballaggio e in ambito grafico, quali copertine di libri, biglietti augurali, pieghevoli, biglietti e cartellini. www.storaenso.com

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Alla Fiera del Libro di Francoforte, Lecta ha presentato la propria gamma di carte patinate e naturali adatte per il settore editoriale e il volume Bodies. Attraverso immagini colorate e dal forte contrasto, il libro dimostra come il corpo, così come la carta, faccia sentire, provare, vedere e amare. Bodies contiene le stesse immagini stampate sulle varie carte di Lecta per far apprezzare i diversi risultati di stampa e per aiutare i clienti a scegliere il prodotto più adatto per un determinato lavoro. L’ultima novità Lecta è Smooth, una carta patinata senza legno dalla superficie estremamente liscia e dall’elevato grado di bianco. La gamma di prodotti di alta qualità pensati per il settore editoriale comprende: GardaMatt Art e Ultra, GardaPat 13 KLASSICA, KIARA e BIANKA, Condat matt Périgord e Coral Book. www.gardacartiere.it 59


eventi open house

Solema

Un esempio virtuoso Come un fornitore di tecnologia ha saputo sfruttare la crisi per ripensare al proprio modello di business. “Solema docet”. Siamo certi che per l’indole caratteriale della proprietà, e di conseguenza dell’intero staff aziendale, questo slogan non sarebbe gradito.

di EMANUELE POSENATO

In Solema non amano salire in cattedra, però, come disse un grande educatore come San Giovanni Bosco, il mondo ha più bisogno di buoni maestri di vita che di grandi insegnamenti. Ed è questa la ragione della licenza: quanto emerso nel corso dell’open house di Solema dello scorso fine settembre è indubbiamente un esempio virtuoso degno di condivisione e riflessione. Probabilmente alla maggior parte dei nostri lettori Solema è un’azienda sconosciuta, nota solo agli appassionati di tecnologia e di automazione o ai pochi specialisti del settore della legatoria e del finishing che, una tantum, se ne avvalgono per la grande professionalità e specializzazione. Quelle di Solema sono infatti, fin dalle sue origini, competenze molto verticali; ha costruito il proprio posizionamento mondiale come specialista di supporto nella composizione di linee di produzione integrate, progettando e fornendo tutto ciò che riguarda i dispositivi ausiliari come nastri e curve di raccordo, buffer intermedi, alimentatori, impilatori, palettizzatori, in sintesi tutto ciò che concorre ad automatizzare e rendere efficiente una linea di produzione. La crisi del comparto e la sovracapacità produttiva hanno determinato un crollo degli investimenti e, nonostante una rete distributiva mondiale, anche per Solema l’impatto sul volume d’affari è stato considerevole. E allora, nel quartier generale di Pedrengo, nella pedemontana orobica, anziché concentrare tutte le energie a ridurre i costi e produrre tagli più o meno ponderati alla capacità produttiva, hanno pensato bene di cercare delle alternative. Differenziare in continuità con il passato: il caso Pluton®

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“Ciò che ti distingue, per cui sei riconosciuto, va implementato e spinto attraverso un processo di differenziazione”, recita una delle regole fondamentali della strategia competitiva. In questi anni di scarso movimento del mercato la ricerca di ottimizzazione dei sistemi di convogliamento, buffering, manipolazione e resa del prodotto sono stati continuamente sviluppati, analizzando attentamente i bisogni espressi dai clienti. Fra i sistemi proposti da Solema, un dispositivo ha avuto un successo particolare: Pluton®, l’impianto di palettizzazione fine linea, impiegato per libri brossurati e cartonati, blocchi libro incollati e cuciti, riviste, cataloghi e


“In previsione di Drupa, sentiamo di poterci proporre con decisione e grande entusiasmo al mercato mondiale”

guide, pile cellofanate o legate di qualsiasi prodotto e scatole. Nella configurazione standard il numero di impianti richiesti dal mercato con la crisi si è ovviamente ridotto. Grazie però all’introduzione delle serie SuperPluton® e MiniPluton®, è stato possibile intercettare livelli di domanda differenti, ampliando il mercato potenziale di Solema che si è aperta a nuove fasce di clientela. Innovare il paniere d’offerta: l’innovativa Jumpy®

La clientela spesso presenta bisogni ulteriori rispetto a quelli a cui già rispondiamo, che per competenza e sensibilità potremmo magari esaudire, addirittura anticipandoli. È il caso estremamente interessante di Jumpy®, la neonata macchina per la stampa sul taglio del volume, sia esso un libro, una rivista, un catalogo o altro. Jumpy® è stata pensata in un’ottica di puro marketing per valorizzare l’area del taglio frontale di cartonati e brossure. Editori, media planner e book designer possono contare su uno spazio del volume sinora poco sfruttato, visibile anche a rivista chiusa e impilata. Una soluzione che rappresenta un’innovazione per Solema, ma anche per chi se ne dota, dal momento che consente di offrire alla propria clientela, editoriale e non, una interessante opportunità.

eventi open house

Jumpy è un’idea che consentirà alla forza di vendita Solema di presentarsi dai clienti con una soluzione innovativa, in grado di creare per loro nuove opportunità di business.

Diversificare i mercati per aggregazione: l’acquisizione Roda

Nel 2013 Solema Italy acquisisce da BHS Corrugated la divisione “quadrotti ed alveari” dello storico marchio Roda che, da quasi un secolo, nonostante diverse vicissitudini societarie, primeggia a livello mondiale nella costruzione di macchine per il taglio di quadranti e l’assemblaggio di alveari in diversi modelli e con diversi livelli di automazione per i settori del packaging industriale. Acquisendo disegni e brevetti, i tecnici di Solema hanno sfruttato il 2014 per apportare importanti migliorie e innovazioni tecniche agli impianti e per rivedere completamente la gamma. Oggi Solema Boards, la divisione che si occupa dello sviluppo del segmento corrugated boards, offre sette linee di prodotto per l’attività di taglio e di assemblaggio, proponendosi con rinnovato vigore e design alla clientela storica mondiale del settore, che è del tutto nuovo per Solema, che ha così operato un’importante diversificazione in un’area di business nuova e in crescita. «Rimaniamo cauti, con i piedi ben saldi a terra, e continuiamo a lavorare con grande umiltà», riferisce Luca Parsani, direttore commerciale dell’azienda. «Il frutto dei grandi sacrifici compiuti deve ancora arrivare, ma indubbiamente gli importanti investimenti della proprietà ci offrono molte possibilità di interazione con il mercato, che ci sta premiando ascoltandoci con vivo interesse».

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SpazioEtichette FINAT European Label Forum

L’importanza crescente delle etichette Svoltosi ad Amsterdam lo scorso giugno, in sostituzione dello storico congresso FINAT annuale, lo European Label Forum di FINAT ha rappresentato tutte le fasi della complessa catena del valore delle etichette, dedicando ampio spazio alle problematiche del settore – in particolare alle difficoltà correlate alla conduzione di un’attività di successo nell’ambiente economico attuale. Il Forum si è occupato di una varietà di discipline: dal branding al marketing, dall’innovazione alle nuove tecnologie, produzione e affari aziendali.

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«Negli ultimi anni, la definizione e il ruolo delle etichette sono mutati drasticamente, con l’avvento di nuove tecnologie per la decorazione dei prodotti, da copertine a etichette in-mould a componenti elettronici stampati», commenta Jules Lejeune, amministratore delegato FINAT. «Con una base di clienti costituita da titolari dei marchi e dettaglianti sempre più internazionali, oltre a un target di consumatori esperti di social media e Internet, i converter di etichette devono affrontare uno scenario veramente complesso. Allo stesso tempo, considerando che l’obiettivo del cambiamento è oggi affidato stabilmente ai converter di


etichette, FINAT, l’associazione industriale europea, avverte sia la motivazione che la responsabilità di creare una nuova piattaforma informativa e di formazione per i propri membri». Lejeune ha annunciato che il consumo di materie prime nel 2014 è aumentato del 5,7% in un anno e il settore ha assistito a un recupero stabile e considerevole rispetto al 2012 e alla fase di crisi economica globale. Il trend di crescita è continuato, con l’8,8% per le etichette in carta e il 7,7% per la pellicola nel 1° trimestre del 2015, a confronto dello stesso periodo nel 2014. Lejeune ha inoltre lanciato FINAT Radar, riservato ai membri, che tiene traccia degli andamenti relativi a converter, proprietari dei marchi e fornitori di materie prime europei, nonché degli sviluppi nell’acquisto di stampanti tradizionali vs. digitali, oltre a pubblicare regolarmente report semestrali di confronto su questi temi. Il più recente sondaggio condotto tra i converter da FINAT Radar ha rilevato che il 40% dei converter di etichette autoadesive in Europa è già attivo nella stampa di copertine, con almeno il 20% dedicato a copertine, imballaggio flessibile ed etichettatura in-mould. Il presidente emerito del Consiglio europeo, Herman van Rompuy, ha tenuto una presentazione sul futuro del business nel complesso panorama europeo. Secondo van Rompuy, «l’interdipendenza è la chiave per il successo dell’Unione Europea ed è indispensabile per rispondere adeguatamente alle numerose opportunità e problematiche che coinvolgono l’Europa in generale, l’euro stesso e l’attuale situazione economica nell’eurozona».

In seguito alla rapida evoluzione del mercato di produzione delle etichette, è stato creato il nuovo European Label Forum di FINAT, che ha riunito oltre 300 partecipanti da tutta l’Europa e oltre. Jules Lejeune. amministratore delegato FINAT. Sotto, Herman van Rompuy, presidnte emerito del Consiglio europeo.

Mantenere gli stimoli giusti in paradiso

Il presidente FINAT uscente, Kurt Walker, ha inaugurato le sessioni plenarie. Tra i relatori principali è stato acclamato Rasmus Ankersen, autore del best-seller The Gold Mine Effect and Hunger in Paradise, nonché imprenditore internazionale e oratore sullo sviluppo delle prestazioni. Ankersen ha invitato i delegati a “pensare dall’esterno verso l’interno” poiché “il successo non è una linea retta” e ha presentato vari case study di aziende che hanno conosciuto il successo o il fallimento, sottolineando che “i buoni risultati sono sempre frutto di decisioni giuste, che le prestazioni equivalgono al potenziale meno le interferenze e che ciò che si vede non è necessariamente quello che si otterrà”. Il responsabile senior Packaging and Identity Design di Heineken, Ramses Dingenouts, ha dimostrato come un’azienda a conduzione familiare fondata nel 1860 abbia saputo mantenersi al successo grazie all’innovazione. L’azienda ha inventato la prima bottiglia di birra in vetro verde – oggi disponibile in 93 paesi al mondo – e tuttora adotta tecnologie nuove e in sviluppo per promuovere il marchio Heineken. «Grazie alle etichette sensibili alla pressione», ha commentato Dingenouts, «nell’imballaggio è possibile la stampa multi-versioning, che ora rappresenta una strategia essenziale per l’azienda». Gordon Crichton, direttore dell’Institut du Management de l’Achat International, Francia, ha parlato della relazione tra fornitori e clienti strategici. Secondo Crichton, se in passato gli acquirenti si preoccupa-

Kurt Walker, presidente FINAT. Sotto, Rasmus Ankersen.

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eventi etichette

vano prima di tutto del prezzo, oggi pensano alla crescita. Per ottenere successo con i clienti, i fornitori devono concentrarsi su come ridurre i costi, sviluppare l’innovazione e aumentare la velocità di commercializzazione. Inoltre devono avvicinarsi alle attività dei clienti strategici, identificando e collaborando con i propri partner principali. Sessioni aziendali parallele

Il Forum si è articolato in tre binari paralleli di approfondimento su vari argomenti del business: vendite, marketing e PR; tecnologie e produzione; gestione e affari aziendali. Cindy van Cauter, proprietaria dell’azienda di ricerca su trend e acquirenti Quotus Research, nei Paesi Bassi, ha illustrato ai delegati un iter di acquisto nel futuro, valutando la nuova realtà delle etichette nel nuovo scenario del retail. Ha spiegato che, mentre l’attenzione dei consumatori si sposta dalle corsie dei supermercati al mondo dell’e-tail, il ruolo delle etichette si sta evolvendo. I codici QR e altre caratteristiche leggibili allo scanner fanno parte della vita quotidiana. Allo stesso tempo, per i giovani, “i confini dei mondi online e offline si confondono”. Lars Wallentin, un veterano molto noto nell’imballaggio a marchio e creatore della piattaforma Packaging Sense, ha segnalato la necessità di aumentare la consapevolezza dell’importanza del packaging – e delle etichette – come strumenti di comunicazione. Per Wallentin, “il packaging è pubblicità, è parlare con le persone!” Oggi è più ampia la varietà di scelte tecnologiche per le etichette

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La New Converting Technology Taskforce di FINAT ha partecipato con due relatori sulle tecnologie e la produzione. Constantia Flexibles, vicepresidente marketing di TLMI, e Dan Muenzer, attuale presidente, hanno esposto in dettaglio gli sviluppi delle tecnologie di decorazione dei prodotti che competono con il trend principale delle etichette autoadesive, grazie a soluzioni quali etichette senza liner, imballaggio flessibile, sacchetti ricaricabili, sleeve di ogni tipo, stampa diretta, avvolgibili preincollati, lattine, etichette in-mould, personalizzazione, NFC e componenti elettronici stampati, oltre a innovazioni per i contenitori come le bottiglie in carta e le numerose opzioni di riciclaggio oggi disponibili. Onno Ponfoort, dell’azienda di consulenza globale di gestione e business Berenschot, ha esaminato l’impatto della stampa 3D, nota anche


“Deve aumentare la consapevolezza dell’importanza del packaging e delle etichette come strumento di comunicazione”.

Lars Wallentin

eventi etichette

come produzione additiva: «La personalizzazione, le tirature limitate e la produzione su richiesta sono aspetti chiave della proposta di valore della stampa 3D ma, ne sono convinto, sono anche determinanti per la vendita di soluzioni per etichette autoadesive», ha sostenuto. «Per questo motivo, i modelli business dell’ecosistema di stampa 3D potrebbero offrire anche al vostro settore qualche prospettiva interessante». Pianificazione della successione nelle aziende familiari

Gli argomenti inerenti la gestione e gli affari aziendali sono stati curati dai membri molto attivi dello Young Managers Club di FINAT. Jozef Lievens, socio dello studio legale belga Eubelius, ha individuato e risposto a cinque interrogativi essenziali sulla successione nelle aziende a conduzione familiare; mentre Nick Mockett, socio dell’azienda di consulenza su finanza aziendale e M&A Moorgate Capital, ha parlato delle problematiche di vendita dell’attività qualora la successione non sia un’opzione praticabile o auspicabile. Inoltre i delegati hanno partecipato a un workshop pratico sulla produzione flessibile diretto da Jan Mekers, proprietario dell’azienda di consulenza sulla gestione flessibile e dei cambiamenti Richter IMA. L’evento ha anche presentato un’esposizione sulle stampanti da tavolo per fornitori e le edizioni 2015 della FINAT Label Competition e dei Recycling Award. L’opinione del cliente

L’evento ha riscosso l’entusiasmo dei partecipanti, tra i quali Chris Ellison di OPM (Labels & Packaging) Group Ltd, che lo ha descritto come «un’occasione da non perdere per gli imprenditori del settore della bobina stretta». Gavin Rittmeyer, di Martin Automatic Inc, ha commentato: «una rassegna stellare di relatori e di opportunità di networking». E Filip Weymans, di Xeikon, ne ha parlato come di «uno degli appuntamenti fondamentali dell’anno». Klaus Damberg di Synthogra ha aggiunto: «L’intero programma è stato estremamente interessante per tutti i convenuti», e Ramon Lee, di Brotech Graphics Co, Ltd, ha dichiarato: «Ho raccolto una quantità di nuove informazioni… in particolare sugli ultimi sviluppi, in termini di marketing e tecnologie, nonché di competenze di gestione». «L’evento ha mantenuto la promessa di fornire un briefing esperto e di ampia portata sull’intero settore, mirato alla redditività e alla crescita», ha concluso infine Lejeune. «Un profilo del mercato degli utenti finali in evoluzione, lo sviluppo di nuove tecnologie di stampa e l’accesso a una varietà di tecniche innovative per la decorazione dei prodotti possono coesistere, e coesisteranno, con le etichette autoadesive nella sala stampa dei converter».

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