Il Poligrafico, n. 198, Luglio - Agosto 2020

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STAMPA E NUOVI MEDIA NELL’ERA DIGITALE

INNOVATION WEEK Il palcoscenico per le novità dei produttori

SPECIALE TECNOLOGIA UV/UV LED PRINTING PORTRAITS La caccia all’offerta parte dalla cassetta della posta

N. 198 LUGLIO AGOSTO 2020

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Sommario

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PIOMBI Primo piano Drupa 2021, tre produttori danno forfait .8 Via libera alla Cartiera di Mantova ...........8 Sun Chemical acquisisce Sensient .......10 Fedrigoni, primo trimestre positivo ........10

SPECIALE TECNOLOGIA UV/UV LED

Fornitori ...............................................12 Istituzioni..............................................16 Aziende grafiche ..................................17 SPECIALE TECNOLOGIA UV/UV LED La tecnologia della luce, i vantaggi, sicurezza e certificazioni.......34 PrintabLED. Il retrofit con le lampade LED ................39 Koenig & Bauer. Il LED è il futuro ..........41 Heidelberg. Commerciale, cartotecnica, etichette ....42 Komori. Una filosofia di stampa ............45

EVENTI “stampiamoAvanti”: prospettive della stampa post-Covid19...................18 Innovation week: ripresa, innovazione e anteprime mondiali .........20 Hardware e software, le novità Kodak ...30 Nuova strategia per Bobst ....................49 Nuovo modello di crescita per Hybrid Software..............................51 CMC Innovation Day.............................53 Print4All Conference: sostenibilità e automazione per business sostenibile ...58 Xeikon, primi passi nell’ondulato...........67 TECNOLOGIA AccurioJet KM-1e Konica Minolta: l’e-voluzione della specie......................32 RUBRICHE I nomi di questo numero.........................6 Osservatorio Come reagire alla crisi da Covid19? Dentro i bilanci con un occhio al futuro .24 L’eccellenza italiana Longo (Bolzano) ...................................48 Printing portraits Volantini: la caccia all’offerta comincia nella cassetta della posta .....................62 L’opinione di... Sergio Facchini Pronti? Via! Si riparte............................66

SICUREZZA, CERTIFICAZIONI, MERCATI DI APPLICAZIONE PAG. 36

M AR I O.i ndd 4

LIMITI E POTENZIALITÀ DELLE DIVERSE TECNOLOGIE UV. LA PAROLA AI PRODUTTORI PAG. 41

Colophon

Direttore responsabile ENRICO BARBOGLIO enrico.barboglio@strategogroup.net Redazione GIULIA VIRZÌ tel. 02 49534500 giulia.virzi@strategogroup.net FEDERICO ZECCHINI Pubblicità MAURO TIRONI tel. 02 49534500 mauro.tironi@strategogroup.net DEBORAH FERRARI tel. 389 9004599 deborah.ferrari@strategogroup.net Rancati Advertising: CLAUDIO SANFILIPPO tel. 02 70300088 csanfilippo@rancatinet.it Ufficio traffico BRANDO ZULIANI tel. 02 49534500 brando.zuliani@strategogroup.net

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SOM

COME LA STAMPA UTILIZZA LE RADIAZIONI ULTRAVIOLETTE PAG. 34

Hanno collaborato a questo numero: VALENTINA CARNEVALI, SERGIO FACCHINI, ACHILLE PEREGO, STEFANO PORTOLANI, CATERINA PUCCI Progetto grafico e impaginazione CRISTINA MASCHERPA Redazione Via Cassanese 224 Centro Direz. MilanoOltre, Segrate MI tel. 02 49534500 fax 02 26951006 Ufficio abbonamenti tel. 02 49534500 fax 02 26951006 abbonamenti@strategogroup.net Editore STRATEGO GROUP srl - Segrate MI www.stampamedia.net Stampa PressUP - Nepi (VT) www.pressup.it Copertina Art direction: CRISTINA MASCHERPA Immagine: WWW.DEPOSITPHOTOS.COM Realtà aumentata powered by genARate

ABBONAMENTI Quota annua euro 84,00 per l’Italia, 144,00 per l’Europa, 159,00 extra-Europa. Numeri arretrati: 15 euro cad. copia. I versamenti possono essere effettuati con bonifico bancario a Stratego Group srl IBAN: IT70 C034 4020 6000 0000 0264 200

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INNOVATION WEEK: LE NOVITÀ DEI PRODUTTORI PRESENTATE IN 4 GIORNI DI WEBINAR PAG. 20

DALLA PRINT4ALL CONFERENCE: SOSTENIBILITÀ E AUTOMAZIONE PER UN BUSINESS SOSTENIBILE PAG. 58

R.E.A. Milano n. 1190227 Autorizz. Trib. Mi n. 512 del 26.10.85 Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli Autori. Dati e caratteristiche tecniche sono generalmente forniti dalle Case costruttrici, non sono comunque tassativi e possono essere soggetti a rettifiche in qualunque momento. Tutti i diritti sono riservati. Notizie e articoli possono essere riprodotti solo a seguito di autorizzazione dell’editore e comunque sempre citando la fonte. Testi e fotografie, qualora non espressamente richiesto all’atto dell’invio, non vengono restituiti. Desideriamo informarLa che il D.Lgs. 196/03 (Testo Unico Privacy) prevede la tutela di ogni dato personale e sensibile. Il trattamento dei Suoi dati sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e della Sua riservatezza. Ai sensi dell’art. 13 del Testo Unico, Le forniamo quindi le seguenti informazioni: il trattamento che intendiamo effettuare verrà svolto per fini contrattuali, gestionali, statistici, commerciali, di marketing; il trattamento, che comprende le operazioni di raccolta, consultazione, elaborazione, raffronto, interconnessione, comunicazione e/o diffusione si compirà nel modo seguente: archiviazione su supporto cartaceo e archiviazione informatizzata su personal computer. Il titolare dei dati è: Stratego Group srl nella persona del Rappresentante Legale. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è Enrico Barboglio (enrico.barboglio@strategogroup.net - via Cassanese 224 Segrate (Milano) - tel. 0249534500 - fax 0226951006). Al titolare del trattamento Lei potrà rivolgersi per far valere i Suoi diritti così come previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

Per inviare inviti alla redazione per conferenze o eventi, scrivere a inviti.redazione@strategogroup.net Organo Ufficiale ITALIA

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Il PolIgrafIco è la rIvIsta ItalIana del gruPPo eurograPhIc Press www.eurograPhIcPress.com

La pandemia da Covid19 e il lockdown per il contenimento dei contagi hanno accelerato alcuni processi già in atto da tempo. La più evidente accelerazione è stata quella di Giulia Virzì della digitalizzazione, in maniera trasversale su ogni aspetto della quotidianità: dalle persone ai processi produttivi (si pensi all’assistenza da remoto sui guasti macchina) finanche ai processi di vendita. Accelerazione evidentemente spronata dall’impossibilità di organizzare eventi, frequentare gli ambienti di lavoro e creare dei momenti di condivisione e incontro, parallela all’esigenza irrinunciabile di fare in ogni caso quanto appena elencato. E dunque abbiamo imparato a prendere aperitivi su Skype, a fare riunioni su Zoom, a partecipare a webinar su Microsoft Teams, solo per citare alcune piattaforme di teleconferenza. Abbiamo sperimentato che, certo, vedersi di persona e potersi stringere la mano è molto meglio, ma che è possibile far assistere a una stessa conferenza professionisti da ogni parte del mondo e che per farlo sono sufficienti una connessione a internet, un pc o uno smartphone, un paio di auricolari (ricordate: il microfono del computer non è il massimo per far sentire nitidamente la vostra voce), magari una libreria come sfondo e la capacità di trovare un orario comodo a diverse longitudini del pianeta per non rischiare di far alzare qualcuno di New York alle 3 di notte. E così nelle scorse settimane sono state decine e decine gli appuntamenti organizzati dalle società per presentare le ultime novità tecnologiche che, nella maggior parte dei casi, sarebbero state lanciate nel corso di Drupa, prevista originariamente a giugno e rimandata ad aprile 2021. Complice la situazione di incertezza globale (fra seconde ondate di contagi, difficoltà a viaggiare, misure di sicurezza ed economia in affanno), sono diverse le aziende che stanno cambiando (almeno per quest’anno e per il prossimo) il loro modo di comunicare, di incontrare i clienti e di vendere. E così alla rinuncia alle fiere e a una nuova strategia di eventi in streaming e presentazioni da remoto a beneficio di più o meno numerose platee, si sta affiancando una nuova idea di rapporto su misura col cliente, con demo personalizzate nei centri di produzione, nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie e per un’esperienza unica cucita addosso all’imprenditore che sta valutando l’investimento in una soluzione. Quando si dice “fare di necessità virtù”. La domanda sorge spontanea: quello alle fiere è un addio? La sensazione è che sia solo un arrivederci, e che col tempo il nuovo paradigma si affianchi al “vecchio”. Perché, per quanto possa sembrare difficile crederlo ora, tornerà il tempo in cui sarà possibile fare ciò che l’industria della stampa ha fatto con piacere e con successo per decenni: vedersi di persona e stringersi la mano.

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Editoriale

INQUADRA E ACCEDI ALLA REALTÀ AUMENTATA

Il piacere di stringersi la mano

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Persone e aziende citate nel numero con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria A.G.E. Argalia Editrice Acimga Addressvitt Amendola Gianni Amigoni Michele Amir Yishai Amo Hidetoshi Andrich Peter ANPA Scatolificio Antonini Fabrizio Antonini Mauro APTech Argalia Silvia Argi Aribas Printing Mach. Arti Grafiche Alpine Arti Grafiche Friulane Ass. Italiana Scatolifici Assografici Azul sistemi B2 Scatolificio Baglieri Enzo Baldwin Bandecchi Paolo Barboglio Enrico Barilla Baron & Fils Bar-Shany Alon Baumann Beraldi Domenico Berra Berti Silvia Bianchi Silvano Bobst gruppo Bobst Jean-Pascal Bodreau Alice Bologna Franco Bordone Matteo Box Tosi Boxmarche Brand Revolution Briganti Andrea Brugnoli Aldo Burgo Camporese M. G. Canale Giuseppe Capacchione Vincenzo Cartiere Villa Lagarina Cartoveneta APCI Casali Giuseppe Casati Stefano Cavanna Anna Paola Cavicchioli Riccardo Cecere Francesco Cillario Gian Franco Cillario Gianmario Cillario Giuseppe Cillario Luciano Cimpress CMC Colico Ettore Conad Consolidated Graphics

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23 58 18 23 16 10 32 28 16 27 42 59 23 58 14 46 43 16 65 14 16 59 45 17,62 20 16,59 32 9 13 21,23 12,31 23 45 9,31 31 59 9 59 16 60 50 59 63 8 19,39 17 23 8 16 65 21 16 16 64 17 17 17 17 9 53 21 63 9

Continenza Jim 30 Contitech 12 Coop Italia 16,64 Coptip 18,64 Cozza Federico 21 Crippa Scatolificio 16 Cusiobox 16 D’Amico Fabio 21 Dattilo Francesco 39 Di Battista 16 DIC Corp. 10 DM Packaging gruppo 16 Dominici Tonino 60 Druck Chemie 23 Drupa 8 DuPont 12 Ecobox 16 Edigit 13,14 Edizioni Dativo 16 EFI 15 Elcograf 64 Ellen McArthur Found. 59 ELMA 62 ePac 9 Esanastri 18 Europrint 43 Eurostampa 17 F.lli Mannelli 16 Faenza Chiara 16 Fed. Carta e Grafica 59 Federdistribuzione 63 Fedrigoni 10,16 Feola Antonio 16 Finlogic 15,22 Fiorino Giovanni 54 Flint Group 10,57 Fujifilm 12 G. Canale & C. 17 Giampietri Scatolificio 16 Giorgini Silver 59 Goldman Sachs 10 Gordon Arik 10 Gorini Scatolificio 16 Gradara Claudio 63 Graf Christopher 51 Graf Service 14 Grafica Antonini 27 Grafica Atestina 14 Grafica Nappa 25 Grafiche Bramucci 55 Grafiche Stella 26 Graphic Machine Service 14 Grieco Nello 21 Guglieri Lucrezia 22 Heidelberg 3,8,14,26,42 Highcon 15,23 HP Indigo 9 HP 16,21,59 Hybrid Software 51 Idealpack 16 Imballaggi Effeemme 16 Imballaggi Mirapack 16 Imoco Group 43

Inprint-Litorama 17,62 Intergraf 59 Intesa Sanpaolo 17 Ipama 59 IPCC 59 Isem gruppo 55 Ist. Ital. Imballaggio 16 58 ITA KBA 14 Kling Oliver 48 Klose Beatrice 59 Koch Equity Devel. 10 Kodak 12,30 Koenig & Bauer 28,41,68 Kolbus Italia 13 Komori 45,47,60 Konica Minolta 22,32,54,67 Kyocera 15 Laboratorio Grafico Bst 14 Laminazione Sottile 16 Landa Digital Printing 10 Leaderform 21 Lecta gruppo 15 Legrenzi Francesco 16 Lenzing Papier 15 Levit Haim 9 Levy Asher 10 Litem 16 Longo 48 Lorusso Paolo 18 Luini Mauro 22 M.C. System 22 Maiorano Antonio 22 Mambretti Alessandro 20 Manifattura del Seveso 9 Mannucci Packaging 16 Manroland 14,55,65 Marinoni David 15,23 Marks-3zet 7,12,21 Martinez-Ayala 12 Maschio Maurizio 43 Mazzini Cristina 22 McKinsey 57 Meroni Angelo 36 Messe Duesseldorf 8 MGI 32 MGraf 15,23 Mimaki 12 Mobile Project 15 Monti Adalberto 20 Mozzaorecchi Marco 53 Nappa Antonio 25 Natale Dino 22 Nomrodi Shlomo 15 Nuova Imball. Cavicchioli 16 Nuova KBN 28 Onda3 16 Onlineprinters 17 Orbotech 10 Orogel 59 Osmundsen Jens-Henrik 15 P&P Promotion 18 Packly 15,23

Panzarasa Marco Pavan Michela Peiac Peveri Mauro PGE Picon Pigini Group Pilu Sergio Pintucci Francesco Pisanello Aldo Polastro Alessio Poligrafici Il Borgo Polo Enrico Polyedra Ponti Francesco Porrettana Scatolificio Portolani Stefano Posarelli Nicola Pozzoni-Elcograf Pringraf Print4All PrintabLED Prioriello Giuseppe Prioriello Roberto Pro-Gest Proia Francesco Promomedia Pugliese Francesco Ricoh Ritrama Rivoltella Maurizio Roberto Carmelo Rotolito Rotopress Int. Rovatti Giuseppe Sacadura Nuno Sacchital Saccinto Sergio Salco San Gaetano Imballaggi Sanasi Antonio Sc.A.T. Scatolificio Scatolificio Biellese Scatolificio Forlivese Scatolificio Medicinese Scatolificio Monticano Scodix Screen SEI Laser Sensient Technol. Corp. Serenelli David Severin Antonio Shutterfly Simba Paper Design Sinagra Ciro Sios SIT Smart Lab 3D SMG gruppo Smithers Sob Sparbert Falk Sprint24

31 43 59 16 23 59 65 18 55 22 12 64 43 15 53 16 18 18 17 15,23 2,58 39 15,23 15 8 65 65 63 23 10 23 21 17,62 64 18,65 32 59 60 16 16 23 16 16 16 16 16 22 12 21 10 20 43 9 16 16 16 59 15 12 59 16 41 52

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indice dei nomi

Stabel Sebastien 57 Staf 15 Stebani Uwe 57 Steffenini Alberto 22 Stella Riccardo 26 Sun Chemical 10 T&K TOKA 12,21 Taga Italia 20,36 Tagliabue Vittorio Italo 46 Tapper Nigel 59 Tecmark 15 Tecnocart 16 Testa Teresio 17 Tomas Scatolificio 16 Torcolacci Tania 53 Torsello Stefano 22 Toyo 12 Tresu Group 23 Trevisan Manuel 20 Ulmex 12,37 Unicarton 16 Unionfood 16 Urbani Giovanni 8 Uteco 30,59 Vaia Francesco 9 Van der Schueren Guido 51 VanSon 12 Vec Scatolificio 16 Vernizzi Scatolificio 16 Veronesi Massimiliano 45 Vicenzutto Walter 21 Vivi Ilaria 23 Wurst Christian 17 Xeikon 21,23,57 Xerox 9,22 Yazdani Mehran 10 Zago Bruno 8 Ziello PierLuigi 55 Zund 11

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ll successo di un messaggio è una questione di probabilità, il brand fa la differenza. T&K TOKA il migliore inchiostro a bassa migrazione per la stampa a Foglio e a Banda Stretta, specialisti per applicazioni UV - HUV – LED UV.

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Primo piano Aziende grafiche Fornitori Istituzioni Associazioni Dati di settore Eventi

Cartiera di Mantova di Pro-Gest, via libera definitivo alla ripartenza Un iter lunghissimo e dall’esito incerto, ma alla fine è arrivato il via libera definitivo alla ripartenza della ex cartiera Burgo di Mantova acquisita negli anni scorsi dal gruppo trevigiano Pro-Gest. Il 21 maggio si è chiusa con esito favorevole alla sesta seduta la Conferenza dei servizi per il procedimento di valutazione d’impatto ambientale e rilascio del provvedimento autorizzatorio unico regionale a Cartiere Villa Lagarina (la società del gruppo Pro-Gest a cui fa capo l’ex impianto Burgo mantovano) per il progetto di modifiche e aggiornamenti tecnologici finalizzati all’ottimizzazione quantitativa e qualitativa della produzione e al recupero di materia ed energia con la variante in

Lo stabilimento della ex cartiera Burgo di Mantova, acquisita dal gruppo trevigiano Pro-Gest.

riduzione senza termovalorizzatore (quindi addio all’inceneritore che era stato una delle motivazioni delle battaglie sul fronte ambientale) per la cartiera di via Poggio Reale 9 a Mantova. Vista l’istruttoria condotta, le valutazioni tecniche e i pareri pervenuti nel corso del procedimento, i lavori si sono conclusi con il disco verde all’Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale. La Provincia potrà così a breve assu-

mere l’atto dirigenziale di conclusione dei lavori della Conferenza, che sostituirà tutti gli atti di assenso di competenza delle amministrazioni che hanno preso parte al procedimento e il provvedimento autorizzatorio unico regionale comprensivo della valutazione d’impatto ambientale e di tutti i titoli necessari alla realizzazione ed esercizio dell’impianto. “È una soddisfazione aver chiuso positivamente

la Conferenza di Servizi Pro-Gest, tenuto conto delle opportune rinunce, prescrizioni e mitigazioni tecniche imposte alla società, tese a scongiurare pericoli per la salute e la sicurezza dei cittadini mantovani”, ha spiegato Giovanni Urbani, Responsabile unico per la Provincia, autorità competente e procedente nel procedimento. La conclusione di questa lunga vicenda era già stata accolta positivamente, prima dell’atto finale, dal gruppo guidato da Bruno Zago al quale però è piovuta sulla testa, come riporta la Gazzetta di Mantova, la tegola di una maxi-multa del Comune (oltre un milione di euro), per presunti abusi edilizi alla facciata Nord e al depuratore dell’impianto.

In attesa di capire come evolverà anche questa vicenda, entro l’estate la cartiera dovrebbe rimettersi in moto grazie al salvataggio operato a suo tempo (era il 2015 dopo la chiusura dell’impianto nel 2013) da parte di ProGest, leader italiano nel cartone e nella carta da imballaggio con 23 stabilimenti e ricavi nel 2018 per 485 milioni. Pro-Gest ha un piano di riconversione della ex cartiera Burgo, da produttrice di carta per giornali al più importante polo nazionale per la carta riciclata ondulata per il packaging, con investimenti per 250 milioni di euro con ristrutturazione e costruzione di edifici, bonifiche, nuove tecnologie e nuovi impianti. Achille Perego

Drupa 2021, tre produttori danno forfait

Heidelberg, Bobst e Xerox hanno annunciato che non parteciperanno all’edizione del 2021 della fiera.

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Heidelberger Druckmaschinen AG non parteciperà a Drupa 2021. La notizia è arrivata con un comunicato ufficiale l’8 luglio, ed è solo l’ultima in ordine di tempo: nelle settimane scorse anche Bobst e Xerox hanno dato forfait. La fiera di Düsseldorf, inizialmente prevista fra il 16

e il 26 giugno 2019, è stata rinviata da Messe Düsseldorf GmbH – l’ente organizzatore – al 20-30 aprile 2021 a causa della pandemia da Covid19. Heidelberg afferma di aver preso questa decisione per l'incertezza dovuta alla pandemia: Covid19 ha accelerato il passaggio verso eventi digitali e locali, si legge nel comunicato. “Sebbene non ci sia modo di sapere quale sarà l'impatto del coronavirus l'anno prossimo, Heidelberg deve prendere una decisione ora. Quindi la società ha deciso di non partecipare alle fiere internazionali il prossimo anno". Afferma poi

di volersi concentrare su nuovi eventi digitali per presentare le innovazioni al mercato, annunciando "Innovation Week", dal 19 al 23 ottobre 2020. Secondo Heidelberg, gli effetti della pandemia ridisegneranno il volto della maggiore fiera del settore: "Nel 2021, drupa sarà un evento molto diverso: le restrizioni globali ai viaggi e le norme igieniche implicano un numero significativamente inferiore di visitatori e vincoli sulla comunicazione - si legge nella nota del produttore tedesco -. Le fiere tradizionali con stand e padiglioni saranno difficili da implementare e proba-

bilmente perderanno il loro status di eventi globali di incontro per clienti e produttori. Come partner di lunga data di drupa, Heidelberg sarà felice di continuare a offrire la sua esperienza per sviluppare futuri concetti fieristici con le nuove possibilità digitali e le esigenze dei clienti". Nel corso dell'evento in live streaming "Innovation week", sotto lo slogan "Unfold your potential" (Scopri il tuo potenziale - ndr), Heidelberg presenterà una gamma di innovazioni di prodotto incentrate sul packaging e sul commerciale, tra cui la stampa automatiz-

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Alon Bar-Shany lascia HP Indigo dopo 25 anni

Addio a Francesco Vaia, consigliere delegato di Manifattura del Seveso

Alon Bar-Shany, general manager di HP Indigo, lascia la multinazionale dopo 25 di carriera, di cui 16 nell’attuale posizione. A prendere il suo posto dovrebbe esserci Haim Levit, da più di vent’anni in azienda e che attualmente ricopre il ruolo di vice president & general manager, worldwide industrial Indigo & PWI Commercial. Secondo quanto riportato dal sito israeliano CTech by Calcalist che cita una fonte anonima, l’addio di Alon Bar-Shany farebbe parte di una manovra di riorganizzazione del personale, da tempo discussa e a cui Bar-Shany si sarebbe ripetutamente opposto. Fonti ufficiali di HP hanno confermato l’addio di BarShany, come riportato dal sito americano Printing

Impressions, ma senza fornire ulteriori informazioni sulle motivazioni. Alon Bar-Shany entrò in HP nel 1995 e ha ricoperto vari ruoli di responsabilità, fino a diventare general manager di HP Indigo nel 2004. Nella sua lunga gestione, Bar-Shany ha contribu-

ito a rendere HP Indigo un player di riferimento per il mercato della stampa digitale di alta qualità sia per i grandi stampatori – si pensi ai massicci investimenti in tecnologia HP compiuti da Cimpress, Shutterfly, Consolidated Graphics o ePac – che per le piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare, che rappresentano la maggior parte della base clienti dell’azienda. Bar-Shany era inoltre diventato il volto a livello mondiale di HP Indigo, riconosciuto dai clienti, dalla community Dscoop – che conta oltre 8.000 membri fra stampatori HP Graphic Arts e partner di soluzioni all'avanguardia - e dalla stampa di settore.

zata, soluzioni complete, Smart Print Shop e Push-to-Stop. L'evento si svolgerà online dalla sede di Wiesloch/ Walldorf. Gli incontri "fisici" continueranno a essere al centro dei Print Media Center a Wiesloch/Walldorf, Atlanta, Shanghai, San Paolo e Tokyo, continua la nota di Heidelberg, per offrire ai clienti dimostrazioni dal vivo. Gli altri assenti illustri dell’edizione 2021 di drupa sono Bobst e Xerox, stando a quanto riporta il magazine inglese Printweek. Le società che avevano confermato la loro presenza all’edizione poi rinviata, in queste settimane hanno cercato comunque di presentare

ai loro clienti e potenziali clienti le novità tecnologiche che sarebbero state ufficialmente lanciate dal palco di drupa. “Bobst sta riducendo la propria presenza ai saloni specializzati, limitando dunque massicciamente anche il proprio impatto ambientale. Di conseguenza, per il 2021 abbiamo deciso di non partecipare alla drupa e ad altre manifestazioni di settore, mantenendo invece una partecipazione limitata in Asia”, comunica il produttore in una nota dopo aver specificato di voler “inaugurare una nuova era per i propri Competence Center, offrendo a tutti i clienti, anche potenziali, nuove meto-

dologie per accedere alle dimostrazioni dei prodotti e delle soluzioni aziendali”. Una nuova era che include la possibilità di “virtualizzare la customer experience con dimostrazioni dal vivo estese a tutte le macchine” presenti nelle sedi dei Competence Center. Anche Xerox, in una dichiarazione ripresa da Printweek, avrebbe dichiarato di avere un “proprio programma di presentazione e di lancio dei prodotti” e di aver dunque deciso di non partecipare alla drupa del prossimo anno. Una decisione che sarebbe motivata anche dalla “continua incertezza sul tenere grandi eventi durante una pandemia”.

Se n’è andato lo scorso 10 giugno, Francesco Vaia, consigliere delegato e membro del consiglio di amministrazione di Manifattura del Seveso, azienda produttrice di materiali di rivestimento per legatoria, cartotecnica, immagine aziendale, packaging di lusso. Vaia si è spento all’età di 71 anni dopo una lunga malattia. Lascia la moglie e un figlio. Figlio di partigiani (il padre era Alessandro Vaia, comandante partigiano e combattente garibaldino in Spagna, la madre era Stellina Vecchio, staffetta partigiana), era stato presidente dell'Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna, inizialmente composta dai volontari italiani superstiti che parteciparono, nelle Brigate internazionali, alla guerra civile spagnola nel 1936. Una vita spesa nell’impegno politico e nel mondo della stampa: in Manifattura del Seveso, azienda a conduzione familiare con oltre 100 anni di storia nell’industria tessile, Vaia è entrato nel 1978 nel ramo vendite e ci ha trascorso più di 40 anni, ricoprendo ruoli nel marketing e nella comunicazione e facendo conoscere le produzioni di Manifattura del Seveso in tutto il mondo. Libri d’arte, cataloghi di moda, shopper per aziende del lusso e packaging per prodotti di alto valore: questo è il mondo firmato dall’azienda di Osio Sotto e che Vaia riusciva a comunicare grazie alla sua forte passione. “Con profondo dolore e sincera commozione, la Manifattura del Seveso annuncia la triste scomparsa di Francesco Vaia, che è stato per tanti anni nostro Responsabile Vendite, Consigliere Delegato e Consulente Marketing e Immagine”, comunica in una nota l’azienda della provincia di Bergamo, che aggiunge: “Francesco Vaia si è distinto per l’impegno, l’onestà e la dedizione che ha da sempre guidato il suo lavoro e per il senso di responsabilità dimostrato soprattutto negli ultimi tempi in cui, nonostante la malattia, si è messo sempre a disposizione dell’azienda continuando a collaborare in maniera diligente ed operosa. Francesco ha contribuito a gettare le basi per lo sviluppo dell’azienda sul territorio nazionale e sui mercati esteri dando prestigio ai nostri prodotti, attraverso i brand più famosi del settore della moda e del lusso; ha guidato l’azienda nell’era della comunicazione digitale fino al suo ultimo giorno, grazie alla sua sensibilità ed esperienza, al profondo amore per i libri e alla immensa passione, umanità e simpatia che renderanno ancor più cara la sua memoria. Alla moglie Graziella e al figlio Federico e a tutti coloro che l’hanno conosciuto e stimato, perché nella loro anima sia sempre vivo il suo ricordo”, conclude la nota di Manifattura del Seveso a firma di Franco Bologna, amministratore delegato, e di tutti i colleghi. Le redazioni delle riviste il Poligrafico e di Print, e tutta Stratego Group si stringono al dolore della famiglia e dell’azienda.

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Alon Bar-Shany entrò in HP nel 1995 e ha ricoperto vari ruoli, fino a diventare general manager di HP Indigo nel 2004.

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re Eventi Cultura Aziende Poltrone Influencer Eventi Premi Imballaggio Carta Scuole

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Primo piano Aziende grafiche Fornitori Istituzioni Associazioni Dati di settore Eventi

Flint Group sarebbe vicina a un accordo sul debito in vista di una vendita, fonti Reuters Flint Group, produttore mondiale di inchiostri da stampa, si starebbe avvicinando a un accordo sul debito, visto come condizione preliminare per procedere a un processo di vendita avviato dai suoi proprietari alla fine dello scorso anno. Lo riporta l’agenzia di stampa Reuters citando fonti vicine all’azienda. La diffusione del coronavirus, continua l’agenzia di stampa, ha colpito duramente le catene di approvvigionamento di Flint Group, facendone diminuire le vendite. Il gruppo “si aspetta che il suo margine operativo lordo (EBITDA) sia in calo rispetto ai 266 milioni del 2019 - affermano le fonti. Una fonte ha affermato che potrebbe raggiungere i 220 milioni di euro quest'anno, mentre un'altra ha dichiarato di aspettarsi un dato più elevato. Il fatturato 2019 di Flint Group si è attestato nel 2019 a 2 miliardi di euro; sono all’incirca 6.800 i dipendenti del gruppo. La società, di proprietà di Goldman Sachs in partnership con Koch Equity Development LLC, si sarebbe impegnata a porre il proprio finanziamento su una nuova base, hanno detto le fonti di Reuters: ci sarebbe un accordo di estensione e modifica dei 1,7 miliardi di euro (1,86 miliardi di dollari) di passività, e ciò potrebbe comportare una proroga delle scadenze di due anni a condizioni leggermente migliori. Flint sarebbe stata messa in vendita alla fine del 2019. Un processo bloccato dalla pandemia ma che potrebbe essere riavviato presto, hanno affermato due delle fonti di Reuters.

Sun Chemical acquisisce Sensient Imaging Technologies, produttore di inchiostri digitali

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Sun Chemical, col supporto di DIC Corporation, ha raggiunto un accordo con Sensient Technologies Corporation – società impegnata nello sviluppo, produzione e distribuzione di colori, aromi e fragranze – per l’acquisizione del 100% delle quote della divisione Sensient Imaging Technologies e di alcuni altri asset legati alla produzione di inchiostri. Il completamento dell’operazione è previsto nel corso del secondo trimestre dell’anno. Sensient ha la sua sede principale negli Stati Uniti a Milwaukee, Wisconsin. Questo investimento permette a Sun Chemical di espandere la sua presenza nel mercato degli inchiostri inkjet per il digitale. Mehran Yazdani, presidente della divisione Advanced Materials, ha dichiarato che “questa acquisizione genera opportunità non solo per Sun Chemical, ma anche per il futuro degli inchiostri digitali”, aggiungendo poi: “Il portafoglio prodotti e le capacità di Sensient Imaging Technologies, combinate con la lunga esperienza di Sun Chemical negli inchiostri inkjet industriali, permetterà di offrire un supporto combinato. I nostri clienti, che contano sull’agilità della supply chain e sulla flessibilità di produzione della stampa digitale, apprezzeranno questa acquisizione perché guiderà le future innovazioni ed espansioni”.

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Fedrigoni, primo trimestre 2020 positivo nonostante il Covid19 Fedrigoni, produttore di carte speciali per packaging, etichette autoadesive, stampa e sicurezza, ha subìto un calo delle vendite relativamente ai settori carta e banconote che però è stato compensato dalle buone prestazioni delle etichette. L’azienda italiana ha chiuso il primo trimestre 2020 con un margine operativo di 45,7 milioni di euro (+1,1% rispetto a marzo 2019, a perimetro costante), cifra che include Ritrama - multinazionale italiana di prodotti autoadesivi con stabilimenti in Italia, Spagna, Regno Unito, Cile e Cina

acquisita da Fedrigoni lo scorso febbraio - nonostante i ricavi si siano fermati a 374,2 milioni di euro (-7,9%) a causa del generale calo di domanda che ha riguardato anche la carta, determinato dal lockdown e dalla chiusura di molte attività in seguito all’emergenza Covid19. Un calo di domanda che ha portato ad alcuni stop temporanei agli stabilimenti Fedrigoni per alcuni giorni fra aprile e maggio. Per quel che riguarda i risultati dello scorso anno, il 2019 di Fedrigoni si è chiuso con un fatturato di 1.171,4 milioni di

euro, in linea con l’anno precedente ma con un Adjusted Ebitda di 162,7 milioni di euro (+18,7% a perimetro costante) determinato dalle buone performance delle etichette autoadesive, cresciute in ricavi (391 milioni di euro, +4,2%) e volumi, e dai margini operativi in aumento della carta nonostante il fatturato stabile, che ha compensato il calo previsto del settore banconote, che l’azienda in una nota definisce come “l’anello meno dinamico della catena” e per il quale a luglio 2019 si erano rincorse le voci di una possibile cessione.

Landa Digital Printing, Arik Gordon nuovo ceo Arik Gordon è il nuovo chief executive officer di Landa Digital Printing. Gordon prende il posto di Yishai Amir, ceo di Landa Corporation e vice chairman di Landa Group dal 2015 all’inizio del 2020, quando ha lasciato l’azienda ed è stato sostituito nelle sue funzioni da Asher Levy. Landa Digital Printing, nata dieci anni fa da Landa Labs, impiega attualmente circa 550 persone e ha portato sul mercato le macchine da stampa Nanographic Printing®, con tecnologia nanografica. Arik Gordon arriva in Landa Digital Printing da un’esperienza di 18 anni in Orbotech, nella quale ha ricoperto il ruolo di Executive VP of Strategy

and Growth nel corso degli ultimi due anni. È stato inoltre responsabile della definizione e guida della futura strategia di crescita tecnologica dell'azienda e della sua espansione in nuovi mercati. Ha ricoperto diverse posizioni dirigenziali nelle operazioni della società nell’area del Pacifico e, al suo ritorno in Israele nel 2013, è stato nominato presidente della divisione PCB (Printed Circuit Bo-

ard) di Orbotech. Prima di entrare in Orbotech, Gordon ha lavorato per Scitex Europe per quattro anni. Al momento della sua nomina, Arik Gordon ha dichiarato: «Sono lieto ed entusiasta di unirmi a Landa Digital Printing. Landa ha una speciale e rara combinazione di tecnologia rivoluzionaria, prodotti rivoluzionari, professionisti di prim'ordine e, non ultimo, il potenziale per guidare l'industria della stampa da trilioni di dollari. Come ceo, accetto la missione di guidare il talentuoso team di Landa in Israele e in tutto il mondo per realizzare le significative opportunità che ci attendono».

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Gruppo S G, novit in arrivo L’emergenza ha rallentato il mercato ma è iniziata una fase di riapertura per tanti stampatori, produttori e distributori. In SMG le attività non si sono mai fermate: il gruppo ha deciso di fare maggiori investimenti sulla modernizzazione del proprio sito web, in una presenza più capillare sui social network e sull’apertura dell’ecommerce, consolidando in questo modo il proprio ruolo come uno dei principali player nel Nord-Est. SMG è consapevole che i modi d’approccio al mercato sono definitivamente cambiati, e che questo passo verso una successiva digitalizzazione è diventato un “must” in un momento in cui il modo di comunicare e il distanziamento sociale devono andare di pari passo coi protocolli sanitari che sono più severi e complessi. Nonostante questo, SMG continua, grazie alla sua ultradecennale esperienza e nel rispetto di queste nuove condizioni, a fornire soluzioni e consulenze specializzate alla propria clientela con un pacchetto completo di prodotti di altissima qualità. Si parte dalle lastre processless dei più notevoli marchi come Fujifilm e Kodak, passando per le lastre flexo DuPont, gli inchiostri a base vegetale (inchiostri offset Toyo e Martinez-Ayala) e diversi prodotti di sala stampa (Pressmax Fujifilm e Continental-Contitech), per arrivare infine alle attrezzature per la prestampa offset e la stampa digitale (Screen e Mimaki), dove il rispetto dell’ambiente e le introduzioni delle green technologies sono i piloni fondamentali della politica commerciale del gruppo.

erra, tra presente e futuro “Tra meno di un mese andremo a inaugurare la nostra nuova piattaforma multimediale. Finalmente ci siamo! Il nuovo sito web della Berra prenderà vita. Uno step necessario, lo sapevamo bene. Serviva un deciso cambio di passo, verticale, nella comunicazione: look nuovo, giovane e che ‘strizza l'occhio’. Vogliamo mettere a disposizione dei nostri Clienti e di chi ama la Berra uno strumento dove attingere informazioni utili, avere più soluzioni per poter interagire meglio con noi. News, nuove presentazioni, info, un forum come spazio dedicato alle vostre richieste o feedback. Massima visibilità a tutto il team Berra, per conoscere meglio le persone che fanno un’azienda. Sarà un punto di incontro e di scambio: vogliamo ampliare la gamma dei nostri servizi, e confrontarci insieme... per crescere e migliorare. Vi aspettiamo!” Team Berra

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T T A, in arrivo innovazioni sugli inchiostri LED UV TIO PS3L è la nuova serie prodotta dall'azienda giapponese T&K TOKA, impegnata nella ricerca e continuo sviluppo di nuovi inchiostri UV per la stampa di etichette e a foglio, per il packaging e i supporti non assorbenti. UV TIO PS3L è l'inchiostro che a partire da settembre/ottobre 2020 andrà a sostituire la serie UV TIO PS2L per la stampa a foglio con essiccazione UV/H-UV/ LED-UV, attualmente in commercio e che ri arrà disponi ile fino a esaurimento scorte. Lo sviluppo di questa nuova

serie, comunica Vanson - produttore olandese di inchiostri convenzionali dal 1853, acquisito da T&K TOKA nel 2017 -, è dovuta al fatto che il monomero utilizzato nella formulazione di questi inchiostri da stampa UV, il trimethylolpropane triacryrate (TMPTA), lo scorso maggio è stato classificato co e sostanza chimica proibita dalla Japan Printing Ink Makers Association e inserito nella relativa "negative list". E anche se da parte dell'associazione comunicano che c'è un anno di tempo per ade-

guarsi al nuovo standard, T&K TOKA, distribuita in Italia da Marks-3zet, ha già sviluppato in modo proattivo una nuova formulazione di inchiostro: accurata valutazione delle materie prime, attenzione alla sicurezza e alla trasparenza dei prodotti, per supportare al meglio i clienti. UV TIO PS3L ha eccellenti proprietà di essiccazione ed è utilizzabile con dispositivi "ozoneless" UV, LED-UV e UV con numero ridotto di lampade, ha un’eccellente resistenza alla gomma ed è utilizzabile con tutte le tipologie di carta.

Service truck lme oltre confine con la pulizia laser a domicilio Ulmex riparte a pieno regime dopo il lockdown, potenziando il servizio di pulizia laser degli anilox a domicilio. Tra le novità tecnologiche, l’upgrade delle macchine laser installate sui service truck che, grazie alla nuova release, risultano ancora più performanti aumentando l’efficienza del procedimento e la velocità di esecuzione della pulizia. Pianificare preventivamente e tempestivamente gli interventi di pulizia o di rigenerazione degli anilox permette di allungarne sensibilmente la vita, rendendoli più performanti e contribuendo all’ottimizzazione del processo produttivo, grazie alla riduzione degli sprechi di inchiostro e

dunque dei costi complessivi. Un servizio a 360° che Ulmex intende portare anche all’estero, come conferma Alessio Polastro, direttore vendite di Ulmex Italia - leader nella fornitura di componenti tecnici, prodotti di consumo, apparecchiature, ricambi e servizi per il mondo del packaging, dell’i allaggio essi ile e della sta pa exo e

rotocalco: “Dopo alcune positive esperienze di interventi effettuati fuori dai confini nazionali (Spagna e Grecia), stiamo collaborando con i nostri partner per internazionalizzare la pulizia e la consulenza a domicilio, estendendo il servizio anche ad altri Stati europei raggiungibili con i nostri mezzi, e in particolare Germania e Austria”. Tutte le unità mobili sono state dotate di microscopi digitali DotScope di nuova generazione, che consentono di effettuare un controllo analitico 3D degli anilox, prima e dopo il trattamento. Un servizio aggiuntivo che ULMEX offre gratuitamente a di ostrazione dell’efficacia e della sicurezza della tecnologia laser.

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olbus Italia sostiene la propria clientela durante la Fase 2 Il necessario lock-down stabilito dalle Autorità per contenere l’espansione, apparentemente irrefrenabile, del Covid19 ha comportato anche una gravissima emergenza economica. Moltissime aziende sono state costrette a interrompere o a limitare fortemente la loro attività, con conseguente riduzione o annullamento degli ordini e drastico calo del fatturato, senza dimenticare i mancati pagamenti di lavori già effettuati, in un drammatico circolo vizioso.

Iniziata la Fase 2, Kolbus Italia desidera supportare la propria clientela e offrirle un contributo concreto per cercare di compensare i due mesi di buio appena passati. Fino al 10 luglio 2020, per ordini di ricambi a partire da € 500,00 + I.V.A, Kolbus Italia è lieta di riconoscere uno sconto del 10%. Con questo gesto Kolbus Italia vuole lanciare anche un messaggio di positività e speranza per il futuro.

Baumann Basa Evolution, sistema di pareggiatura automatica Baumann ha sviluppato una versione economica del sistema di pareggiatura automatico Basa: Basa Evolution è un sistema entry-level studiato per ridurre i colli di bottiglia attorno al processo di taglio e per renderlo più accessibile e produttivo a tutti i livelli. Questo permette di ridurre lo sforzo fisico

dell’operatore senza rinunciare alla produttività del sistema. Grazie al suo ingombro ridotto e alla riprogettazione di alcune componenti del sistema di prima generazione, Basa Evolution può essere facilmente configurata per alimentare anche due tagliacarte, di qualsiasi marca e produttore. Il sistema Basa è stato presentato la prima volta a Drupa 2004 e ad oggi oltre 100 ne sono stati installati in tutto il mondo. Nel corso degli anni la macchina è stata costantemente migliorata e ottimizzata per soddisfare

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varie esigenze produttive che vanno dall’editoria al commerciale e alle etichette. Avendo acquisito esperienza con un'ampia varietà di materiali, è stato possibile adattare il Basa a tutte le esigenze dei clienti sia nei prodotti che nei formati. Il pareggiatore automatico Baumann Basa Evolution grazie al suo elevato grado di automazione, include bracci robotizzati che sollevano e spostano il semilavorato dalla pila di carta del bancale stampato fino al tavolo del tagliacarte, consentendo così l’impiego di un solo operatore, che così limita molto i suoi spostamenti e si può concentrare solo sulla lavorazione del taglio, riducendo i tempi di pareggiatura e l’affaticamento a zero. Il pareggiatore automatico Baumann Basa Evolution può essere utilizzato da stampatori di etichette, commerciali e legatorie. Il sistema Basa Evolution può soddisfare i requisiti tecnici richiesti per l’ottenimento dei benefici fiscali di investimenti per l’industria 4.0.

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Graphic achine Service, investimenti mirati Nel momento di difficoltà causato dal Covid19, ci troviamo tutti in una fase di paura e incertezza e siamo riluttanti al pensiero di investire e tanti cercano di tamponare le perdite. Sì, ma in quale modo? Un esempio Graphic Machine Service lo ha avuto con un suo fedelissimo cliente, Laboratorio Grafico Bst, che ha investito in una KBA 104 5 completamente revisionata affiancandola alla KBA 105 6 colori con torre di verniciatura, preparandosi per la ripartenza. Decisioni tempestive e investimenti mirati, grazie al supporto del gruppo formato da Aribas Printing Machinery e Graf Service Srl: queste sono le basi per guidare i clienti alle scelte del futuro, utilizzando i finanziamenti disponibili per individuare la soluzione giusta. Imprenditori non abbattetevi! Graphic Machine Service è al vostro fianco per aiutarvi a scegliere. Le piegaincolla nuove sono disponibili, come le fustelle e gli accoppiatori per cartone.

Aribas Printing achiner , soluzioni per il futuro delle aziende Aribas Printing Machinery guarda positivamente al futuro nonostante la crisi da coronavirus: l’obiettivo è l'acquisto di buone macchine usate per il magazzino e quindi per i nostri clienti. Abbiamo una KBA RA 106-10 SW 5, una Heidelberg XL 106-8PL (appena smontata, trasportata e portata in magazzino), fustellatrici Brausse Bobst e una Varimatrix. Vi invitiamo a leggere la nostra newsletter e il nostro stocklist e a cercare, discutere e trovare la migliore macchina e configurazione per voi insieme al nostro rappresentante italiano sul mercato. Abbiamo investito nel nostro know-how tecnico acquistando un ponte di montaggio idraulico/elettrico altamente moderno, che ci permette di installare la vostra macchina in modo ancora più rapido e preciso. L’assemblaggio e la garanzia vengono effettuati dai nostri partner locali, Graphic Machine Service e Graf Service.

Graf Service, 0 anni al servizio delle macchine da stampa Graf Service è sempre stata presente anche durante le settimane di lockdown: siamo riusciti a portare a termine con successo l'installazione e la revisione parziale di una macchina KBA grande formato e di effettuare una revisione completa di una macchina Roland di grande formato. Abbiamo inoltre assunto un nuovo tecnico di alto livello nel campo dell’elettronica, del software e dell'analisi degli errori a distanza e siamo anche orgogliosi del nostro progetto di formazione con i nostri partner europei, che ha creato una piattaforma molto ampia di specialisti, pezzi di ricambio e soluzioni. Insieme ad Aribas Printing Machinery sono in progetto alcune novità e con partner locali come Graphic Machine Service possiamo già offrire un'ampia rete di specialisti per l’assistenza. Le nostre ispezioni analizzano i punti deboli della macchina da stampa per effettuare la manutenzione adatta. Che si tratti di problemi di sdoppiatura, centratura degli ingranaggi, sistemi bianca/volta, barre tendi lastre o altro, noi abbiamo la soluzione giusta.

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Azul sistemi presenta OptiMag e OptiCom ogliendo l’occasione del loc do n che ha ridotto le visite presso i clienti, zul siste i si concentrata sul rilascio della versione . della suite zul . e app ndroid lavorano in a ina ento all’applicazione principale, installata su pc, e per ettono di gestire e tracciare il ateriale sia in agazzino che in produzione, con l’ausilio di aneggevoli pal ari industriali dotati di lettore di codici a arre e tag . d oggi sono

due le app rilasciate. a pri a, in ordine di utilizzo, pti ag, con cui possi ile caricare il ateriale in agazzino se plice ente leggendo i codici a arre già sta pati dalla cartiera sugli i alli. l agazziniere in pochi istanti legge il ateriale, lo confronta con gli eventuali ordini di ateriale già e essi a non vincolante e lo carica in agazzino, rendendolo su ito visi ile all’intera azienda. a seconda app pti o ,

con cui possi ile sapere che ateriale necessario per ogni acchina da sta pa, e la relativa uantità disponi ile in agazzino. uesto perette uindi di controllare che il ateriale esso in acchina sia uello previsto e di averne la traccia ilità co pleta al fine delle certificazioni eP per ette inoltre di poter rintracciare eventuali lotti difettosi ricevuti e lavorati. eguiranno altre app per se plificare i processi.

Grafica Atestina, interconnessione con il gestionale Edigit Fondata nel 1954, Grafica testina in grado di offrire, oltre ai servizi della sta pa, anche la progettazione e la realizzazione di pac aging e prodotti cartotecnici e tutti i processi sono sotto controllo grazie a una soluzione gestionale. ’esigenza nata inizial ente per la preventivazione e la consuntivazione e si sviluppata poi per una esigenza di pianificazione progra azione delle co esse in produzione. utto in un’ottica di igliora ento del siste a di ualità e servizio al cliente. Per ercati pi co plessi co e il far aceutico l’aggiorna ento del gestionale digit alla versione si reso indispensa ile per

la traccia ilità dei lotti, la gestione delle schede prodotto, la gestione dei agazzini e l’otti izzazione di tutti i ussi interni. acchinari al o ento interconnessi sono le acchine da sta pa, tutto il reparto di cartotecnica e una linea di piega. enefici raggiunti sono il rileva ento costante e in te po reale dei dati, la aggior precisione del dato e la possi ilità

di analizzare eventuali sprechi punti di forza e igliorie su ogni singola lavorazione. Per intercettare i costi di non ualità in azienda digit ha deciso di integrare il siste a ualità all’interno del suo gestionale con il odulo estione non confor ità tutte le funzioni aziendali sono allineate e se pre infor ate dello stato del siste a ualità.

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Covid19, digitale e innovazione le parole d’ordine in Finlogic Finlogic S.p.A attiva nel settore dell nfor ation Technology con soluzioni co plete per la codifica e l identificazione auto atica dei prodotti, ha lavorato per tutti quei clienti che hanno continuato la loro attività a pieno regie, durante la pande ia. i fonda entale i portanza è stato il digitale, l innovazione e l elevata esperienza di alcune figure chiave dell azienda. ella consociata taf a Piacenza incessante la produzione di etichette per a ito sanitario

raccialetti identificativi per i pazienti, etichette per provette e sacche di sangue, etichette con viraggio dell inchiostro per la sterilizzazione degli stru enti chirurgici e olto altro. l lavoro in tea tra le consociate ec ar , art a e o ile Pro ect, ha per esso la progettazione e realizzazione di un dispositivo indossa ile, art Distance" rivolto a tutti gli operatori di aziende (e non solo) obbligati, co e tutti, a rispettare le

distanze di sicurezza. Il siste a vi ra e segnala, a chi lo indossa, se si sta entrando in contatto con un altro soggetto al di sotto del etro di distanza. Questo dispositivo pu essere i piegato per altri usi: anticollisione tra uletti, segnalazione uo o a terra, adge per le presenze o per accesso in luoghi non autorizzati, e olto altro. nfine, da aprile in inlogic è disponibile il servizio di e o ive personalizzate sulle sta panti digitali, in video call.

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La soluzione di Production Printing Kyocera, produttività e costi più bassi per le aziende Il sistema Kyocera TASKalfa Pro 15000c, grazie alla velocità di 150 pagine al minuto, affidabilità e ridotto consumo energetico, è la soluzione documentale e di stampa transazionale idonea per università, enti pubblici e centri riprografici aziendali che cercano la massima produttività, sicurezza dati, qualità di output e, contemporaneamente, una riduzione dei costi. Cosa rende ancora più performante e versatile il sistema TASKalfa Pro 15000c? Fiery® Printing System 50. Il sistema DFE (Digital Front End) per gli ambienti di produzione con volumi elevati realizzato per la TASKalfa Pro 15000c garantisce velocità di elaborazione, oltre a offrire flussi di lavoro automatizzati e strumenti per la gestione dei lavori estremamente efficienti, per tempi di consegna eccezionalmente rapidi. L’unione fra la tecnologia Kyocera e il DFE EFI assicura massima produttività e uniformità dei risultati anche con stampe a colori, senza alcun rallentamento del lavoro, nemmeno nella stampa di dati variabili, assicurando così bassi costi di produzione. Per le aziende oggi è prioritario disporre di strumenti di lavoro performanti, semplici da utilizzare e sostenibili: strumenti visivi e intuitivi per la gestione e l'assemblaggio dei lavori, quali Fiery Command WorkStation®, Impose, Compose e JobMaster, contribuiscono a semplificare la gestione dei lavori più complessi, con bassi consumi ed emissioni, e riduzioni parti di ricambio.

Seconda fustellatrice digitale ighcon Euclid per Pringraf all interno un folder che contiene fogli sta pati nelle varie gra ature della ga a, per poter apprezzarne l elevata qualità. Quello del riciclato un ercato in continua crescita dal ad oggi la do anda di carta riciclata registra costanti au enti, con un increento annuo del , . Un trend dovuto alla diffusione di una se pre aggiore sensi ilità verso le te atiche a ientali e alle recenti direttive dell nione uropea in te a utilizzo di supporti riciclati, riduzione delle e issioni di e recupero degli scarti.

Pringraf ha installato la seconda fustellatrice digitale Highcon Euclid nel nuovo stabilimento di Campochiaro in provincia di Campobasso, in Molise. I fratelli Giuseppe e Roberto Prioriello, titolari di Pringraf e Packly, nel 2014 sono stati tra i primi al mondo ad acquistare la Euclid di Highcon e quest’anno hanno doppiato l’investimento per soddisfare la crescente domanda di packaging proveniente dalla piattafor- Da destra Shlomo omrodi, ceo di ma web Pack.ly, una delle prime ighcon, Giuseppe realtà europee nell'e-commerce specifica per il prodotto carto- Prioriello, ceo di tecnico, nata con l'obiettivo di Pringraf, David arinoni di Graf offrire la possibilità di packaging personalizzato anche in un solo e Jens-Henrik smundsen, Sales pezzo e con una rapida conse- e G di ighcon gna. Le due Euclid di Highcon operano senza l'ausilio di fustelle metalliche tradizionali gestendo direttamente il file DXF o PDF e producendo la matrice della cordonatura in macchina grazie a uno speciale polimero mentre la fustellatura avviene mediante il taglio laser. Sono state vendute nel mondo oltre 70 macchine e grazie a MGraf, partner italiano di Highcon, 4 sono in Italia.

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La foresta dell’Associazione italiana scatolifici raggiunge quota 660 alberi in un anno Un anno fa la notizia della sua nascita con i primi 100 alberi. Oggi la Foresta dell’Associazione italiana scatolifici - nata sulla piattaforma web Treedom - ha raggiunto i 660 alberi grazie al contributo di molte aziende associate che hanno creato le loro ‘sottoforeste’, facendo crescere il numero di piante che contribuiranno al rimboschimento delle zone del Veneto devastate dal maltempo di ottobre 2018. Un’ondata di maltempo i cui effetti vennero giudicati addirittura peggiori dell'alluvione del 1966: i danni sono stati valutati in 1 miliardo e 769 milioni di euro solo per il Veneto e si stima che siano stati abbattuti 8,6 milioni di metri cubi di legname su una superficie di 41 mila ettari (foto). La Foresta dell’Associazione italiana scatolifici nasce dalla consapevolezza che la filiera degli imballaggi cellulosici vada rispettata e protetta: catene di custodia delle foreste, efficiente riciclo, iniziative di riforestazione sul territorio italiano. Per questo motivo, l’Associazione ha deciso di dare vita al suo primo grande progetto di sostenibilità ambientale condiviso tra tutti gli associati con la creazione della foresta. Più di trenta le aziende che hanno contribuito, fino a oggi, a fare crescere la foresta: Box Tosi; Cartoveneta APCI; Cusiobox; Di Battista; Ecobox; F.lli Mannelli; Gruppo DM Packaging; Idealpack; Imballaggi Effeemme; Imballaggi Mirapack; Mannucci Packaging; Nuova Imballaggi Cavicchioli; Onda3; Salco; San Gaetano Imballaggi; Scatolificio Anpa; Scatolificio B2; Scatolificio Biellese; Scatolificio Crippa; Scatolificio Ecobox; Scatolificio Giampietri; Scatolificio Forlivese; Scatolificio Gorini; Scatolificio Litem; Sc.A.T. Scatolificio di Mecarozzi; Scatolificio Medicinese; Scatolificio Monticano; Scatolificio Porrettana; Scatolificio Tecnocart; Scatolificio Tomas; Scatolificio Vec; Scatolificio Vernizzi, Simba Paper Design; Sios; Sob; Unicarton. Le piante - faggi, aceri montani, betulle, sorbi dell’uccellatore e altre specie autoctone di garantita provenienza locale - si trovano nei vivai di Veneto Agricoltura di Montecchio Precalcino in provincia di Vicenza e di Pian dei Spini in provincia di Belluno, e saranno piantumate non appena i lavori di sistemazione del terreno e la pianificazione saranno completati, presumibilmente negli ultimi mesi del 2020. “Il contributo di assorbimento di CO2 della Foresta dell’Associazione italiana scatolifici sarà pari a 124.400 Kg”, comunica l’associazione in una nota. «È un progetto che rafforza il nostro impegno verso l’ambiente e che vuole sottolineare l’eccellenza del nostro comparto, che già rappresenta un esempio perfetto di economia circolare essendo basata su risorse disponibili in natura e con ciclo di recupero e riciclo virtuoso», ha affermato Riccardo Cavicchioli, presidente dell’Associazione italiana scatolifici.

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Fedrigoni Top Award apre al voto del pubblico Una grande vetrina di idee, creatività e saper fare, da cui attingere e lasciarsi ispirare. E ora c'è un motivo in più per farlo: la possibilità di votare via web i lavori. Fedrigoni Top Award, giunto alla dodicesima edizione, apre al voto del pubblico. Il contest internazionale, istituito da Fedrigoni per premiare le realizzazioni più interessanti e innovative nel packaging, nella corporate communication, nella grafica e nell'editoria stampate sulle sue carte speciali (marchio Fedrigoni e

Fabriano, e sui materiali adesivi per etichette Manter e Ritrama), consente ora alla community di appassionati e operatori del settore di esprimere il proprio giudizio, che si affiancherà a uello della giuria internazionale di esperti. Si potrà votare fino alla fine dell anno e il progetto più gradito al pubblico sarà esposto insieme agli altri vincitori. Il concorso, nato per celebrare il valore della carta in ogni genere di prodotto editoriale e di packaging, è riservato a designer, stampatori,

editori e clienti finali. Quattro le categorie in gara: Publishing, Corporate Identity, Labels e Packaging. A valutare i lavori, cin ue giudici di fama mondiale e i vincitori saranno annunciati nella primavera 2021 durante l'inaugurazione di una mostra a Parigi, dove le creazioni verranno esposte, oltre che inserite in un catalogo internazionale. La giuria si riserva di attribuire un premio speciale, istituito con HP, al miglior lavoro realizzato con tecnologia a stampa digitale.

Nasce Fondazione Carta etica del Packaging Fondazione Carta etica del Packaging è dedicata alla divulgazione della cultura scientifica e della sostenibilità dell’imballaggio. fir arne l’atto costitutivo lo scorso 29 maggio Anna Paola Cavanna (foto), presidente dell’Istituto Italiano Imballaggio che della fondazione ha assunto la carica di presidente. Del Consiglio di amministrazione della fondazione fanno parte Michele Amigoni di Barilla e Ciro Sinagra di Laminazione ottile in ualità di vicepresidenti, la consigliera Chiara Faenza di Coopitalia e il past president dell’Istituto, Antonio Feola di Unionfood. Alla direzione operativa Francesco Legrenzi, direttore Istituto Italiano Imballaggio, mentre Mauro Peveri

ha ricevuto l’incarico di revisore unico. La fondazione prende il nome dalla Carta etica del Packaging, nata nel da una ri essione condivisa tra Edizioni Dativo e Politecnico di Milano. La Carta etica si basa su 10 principi di fondo: responsabilità, bilanciamento, sicurezza, accessibilità, trasparenza, informazione, contemporaneità, lungimiranza, educazione e sostenibilità. L’Istituto Italiano

Imballaggio nel 2015 aveva condiviso uesti principi e per uesto oggi ha ritenuto strategico basare su di essi la neonata Fondazione, fra i cui scopi ci sono la promozione culturale, l'addestramento, la formazione e l'aggiornamento di chi opera nel settore. Tanti i progetti che sono già allo studio, per le la futura attività della Fondazione: commissioni di studio per la sostenibilità ambientale del packaging, formazione universitaria e post-universitaria, premi per la ricerca scientifica e il progresso etico legato all’imballaggio, pubblicazioni e altre attività di miglioramento della filiera i allaggi, oltre che l’implementazione dei dieci principi di fondo prima citati.

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Gruppo Rotolito acquisisce G. Canale & C. Romania SA: nasce Rotolito Romania Rotolito Graphic Industries, a pochi mesi di distanza dall’acquisizione della Inprint–Litorama di Baranzate nel dicembre 2019, ha messo a segno un’altra importante acquisizione: il gruppo capitanato da Bandecchi ha fatto sapere di avere costituito una newco denominata “Rotolito Romania , finalizzata all ac uisizione del ra o d azienda di Bucarest della società G. Canale & C. s.r.l., "G. Canale & C. Romania S.A.", polo industriale che conta 250 dipendenti specializzata nella stampa

e nella confezione di libri illustrati. G. Canale & C. Romania ha realizzato nel 2019 circa 30 milioni di libri, la maggior parte dei quali cartonati, potendo contare su un’importante capacità produttiva in termini di stampa (piana grande formato e rotativa) e confezione (cucitrici, brossuratrici e linee di cartonato). La cessione delle attività di Canale in Romania segue quella, avvenuta nei mesi scorsi, per gli impianti italiani (stampa e legatoria) acquisiti dal gruppo Pozzoni-Elcograf.

Rotolito, in un’ottica di continuità aziendale, ha deciso di puntare sull’esperienza e la capacità dell’attuale amministratore delegato dell’azienda romena, Giuseppe Canale, che continuerà a rivestire lo stesso incarico anche per la neonata Rotolito Romania, oltre ad esserne azionista di minoranza. «Riteniamo che un’acquisizione al di fuori del territorio italiano possa rappresentare un investimento strategico di ampio respiro», ha affermato Paolo Bandecchi. A.P.

Eurostampa orth America, finanziamento da milioni di dollari n finanzia ento da circa 6 milioni di dollari per Eurostampa North America, sussidiaria americana del gruppo cuneese produttore di etichette ad alto valore aggiunto con stabilimenti in varie parti del mondo. L’operazione è stata portata a termine dalla filiale prese di Cuneo del Gruppo Intesa Sanpaolo e con il supporto della filiale di e York, nonostante l’emergenza Covid19 in corso “in tempi molto rapidi e a condizioni particolarmente vantaggiose”, si legge in una nota congiunta dell’istituto di credito e dell’azienda. «Questa operazione conferma la bontà del progetto volto a essere presenti sul mercato nordamericano e, in particolar modo, vicini ai nostri partner

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di riferimento del mondo degli spirits. Eurostampa North America è stata la prima e fondamentale tappa di un percorso di internazionalizzazione del gruppo Eurostampa che ci ha dato la possibilità di essere protagonisti a livello mondiale con i nostri prodotti venduti ad oggi in oltre 40 Paesi», ha commentato il ceo di Eurostampa North America, Gianmario Cillario. Eurostampa, azienda fondata nel 1966 e oggi guidata da Luciano Cillario e dai suoi tre figli ian ario,

Giuseppe e Gian Franco, ha stabilimenti produttivi in Scozia, Francia, California e essico e uffici commerciali in Spagna, Germania e Russia. «Intesa Sanpaolo sostiene l internazionalizzazione delle migliori aziende. Oltre a convogliare liquidità verso le imprese per aiutarle a ripartire, vogliamo essere motore di sviluppo strategico per il loro futuro», ha detto Teresio Testa, responsabile della Direzione Piemonte, Valle d osta e iguria di ntesa Sanpaolo.

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ne Primo piano Aziende Poltrone Eventi Premi Imballaggio Carta Scuole Aziende grafiche

Onlineprinters e i prodotti di sicurezza: i nuovi mezzi pubblicitari Nell’ambito dell’assistenza clienti e del commercio al dettaglio, così come nelle aziende manifatturiere, sta crescendo sempre di più il ricorso a pareti divisorie in vetro acrilico o adesivi per il pavimento. Onlineprinters offre ai propri clienti non solo questi prodotti di sicurezza, bensì anche la possibilità di personalizzarli con una stampa. Da quando è scoppiata la pandemia di Coronavirus, la vita di ognuno di noi è cambiata radicalmente. Mantenersi a una distanza sufficiente per non mettere in pericolo gli altri ha ormai sostituito la classica stretta di mano come nuovo gesto di cortesia universale. Per stare vicini ai propri clienti è quindi necessario adottare misure protettive adeguate. “Occupandoci della realizzazione di prodotti stampati personalizzati, abbiamo dovuto prima di tutto adeguare la nostra azienda alla particolare situazione che stiamo vivendo. Una volta accertate le nostre capacità di produzione e consegna, abbiamo deciso di sfruttare le nostre competenze fondamentali per sviluppare mezzi pubblicitari adatti alle attuali esigenze della nostra clientela. Desideriamo mettere a disposizione dei nostri clienti tutto ciò di cui hanno bisogno per consentirgli di proseguire nel miglior modo possibile le loro attività commerciali anche in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando. Ci riferiamo a punti di vendita al dettaglio, industrie manifatturiere, attività di ristorazione, enti amministrativi e così via”, afferma Christian Würst, amministratore delegato e Chief Commercial Officer di Onlineprinters. L’efficace conversione della produzione La stamperia online ha convertito una parte del suo processo produttivo adeguandolo alla realizzazione di mascherine. Queste protezioni per naso e bocca sono disponibili nel negozio online in differenti versioni e materiali, assieme a diversi motivi. “Il nostro strumento per la creazione online permette di stampare il proprio slogan sulle mascherine o di caricare un motivo specifico”, spiega Würst. Le mascherine Economy sono disponibili in cinque misure diverse e sono adatte anche all’utilizzo da parte di bambini e adolescenti. Tutte le mascherine in stoffa sono lavabili a 60 gradi. È inoltre possibile ordinare diversi modelli di visiere facciali, prodotti il cui uso è in forte crescita soprattutto nel settore del commercio al dettaglio o nei negozi di parrucchieri e barbieri. Novità in negozio: mascherine di carta L’ultima novità nel negozio online sono le mascherine in carta stampabili, disponibili in due versioni e ottime come strumenti di protezione da distribuire ai clienti all’entrata di negozi e strutture di ristorazione. Oltre alla carta offset, per la realizzazione di queste mascherine è possibile ricorrere anche alla carta riciclata.

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Pronti, ripartenza, via: strategie e prospettive della stampa post-Covid19 INQUADRA E ACCEDI ALLA REALTÀ AUMENTATA

Momenti di scambio e confronto con i protagonisti dell’industria della stampa: continuano i Salotti di Stratego Group. Graduale ripresa del mercato, stampa industriale e ripercussioni economiche del lockdown sono solo alcuni fra gli argomenti affrontati. #stampiamoavanti Il salotto di Stratego Group una sfida per sperimentare nuove forme di informazione e comunicazione, per non perdere in queste settimane di progressiva ripartenza i contatti e il confronto con la community dell’industria della stampa.

Paolo Lorusso (P&P Promotion)

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Nicola Posarelli (Esanastri)

Giuseppe Rovatti (Coptip)

Stefano Portolani (Stratego Group)

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Innovation week Il mercato italiano non si ferma: ripresa, innovazione e anteprime mondiali Lo sviluppo tecnologico non si è interrotto e i webinar sono stati un palcoscenico per le novità dei produttori.

I moderatori dei webinar, da sinistra: Enrico Barboglio di Stratego Group, Alessandro Mambretti, David Serenelli, Adalberto Monti e Manuel Trevisan di Taga Italia.

Quattro giorni di innovazione in streaming, 12 aziende, 13 webinar per 585 minuti di trasmissione live, cinque lanci mondiali e cinque annunci di anteprime per l'Italia. Sono i numeri di #stampiamoavanti | Innovation week, l’evento virtuale di Stratego Group che si è svolto dal 30 giugno al 3 luglio, in sessioni da 45 minuti l’una a disposizione di grandi brand dell’industria della stampa. Innovation week è nata dal successo di #stampiamoavanti | Il Salotto di Stratego Group, che in due mesi ha coinvolto più di mille partecipanti in diretta e superato le 3.800 visualizzazioni su YouTube. Progettati e andati in onda in pieno lockdown – necessario al contenimento della diffusione del Covid19 – i Salotti sono presto diventati il modo per non perdere il contatto con tutti i pla er della filiera del printing (dallo stampatore all’agenzia di comunicazione, passando per i fornitori di tecnologie e consumabi-

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li , in setti ane di inattesa difficoltà e i possi ilità a uoversi e a trovarsi di persona. Fra i settori obbligati a fermarsi per la pande ia c’ stato uello fieristico. l doveva essere l’anno di Drupa, l’anno in cui i produttori di tecnologie avre ero lanciato le loro ulti e novità. a siccome lo sviluppo tecnologico non si ferma, si è reso necessario trovare nuovi punti di riferimento, nuovi palcoscenici a disposizione dei produttori di macchine da stampa e consumabili per comunicare le loro novità. uesta esigenza ha risposto nnovation ee , che ha radunato grandi nomi del printing in un calendario fitto di novità. li sta patori si sono potuti fare un’idea di co e au entare la produttività delle loro aziende e affrontare il mercato. Nel corso della diretta online, in streaming contemporaneamente su Zoom e ou u e con la regia di tratego roup e di talia, gli spettatori hanno avuto la possi ilità di fare domande e interagire con i relatori per chiarire ogni aspetto utile a sviluppare nuove idee e nuove strategie.

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eventi

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INQUADRA E ACCEDI ALLA REALTÀ AUMENTATA

30 GIUGNO HP presenta HP Latex serie R 2020 Edition

Stefano Casati, HP

La massima flessibilità per rispondere alle richieste di super personalizzazione e di sostenibilità del mercato: la nuova gamma di stampanti ibride HP Latex serie R 2020 Edition è stata presentata da Stefano Casati, End User and Partner Account Manager HP Large Format Printer, e da Walter Vicenzutto, Sales Specialists HP Large Format Printing (moderati da Enrico Barboglio, Stratego Group). La versione 2020 della macchina roll to roll, tecnologia di cui HP ha grande esperienza, è una soluzione in grado di stampare sia su supporti rigidi che su bobine. Con una migliorata produttività rispetto alla versione precedente, la nuova serie R è un sistema che sarà estremamente attuale anche fra 4 o 5 anni ed è la massima espressione della tecnologia Latex a 12 anni dal suo lancio sul mercato: una piattaforma ibrida costruita da zero pensando alle esigenze del mercato.

Walter Vicenzutto, HP

SEI Laser presenta PaperOne 7000 abbinata a Origami per la creazione di effetti 3D

Ettore Colico, SEI Laser

Il lancio "fisico" nella sede di Curno in provincia di Bergamo è in programma per settembre, ma SEI Laser non poteva aspettare tanto per annunciare al mercato la nuova PaperOne 7000 - formato B1. La soluzione è stata presentata da Ettore Colico, Converting Director SEI Laser (moderato da Alessandro Mambretti di Taga Italia). SEI Laser è un'azienda italiana che pone il laser – su cui non smette mai di fare ricerca e sviluppo – al centro dei suoi sistemi di converting digitale, ossia degli strumenti di supporto alle tecnologie digitali per arrivare al prodotto finito. PaperOne è una famiglia di sistemi laser per la fustellatura digitale, per il finishing da foglio a foglio. Sistemi di cui l'azienda bergamasca realizza ogni componente della macchina, dalla meccanica al software passando per gli algoritmi, per il pieno controllo di tutto il processo. Ma non è l'unica novità in casa SEI Laser: Origami, che deve il suo nome all'arte di piegare la carta, può essere definita una "stampante di effetti 3D". È un sistema per la creazione dei cliché digitali e dell'embossing fuori linea nato da una ricerca tecnologica durata diversi anni.

Xeikon presenta Sirius, il nuovo standard nel direct marketing di alta qualità

Domenico Beraldi, Xeikon

Una nuova tecnologia che consente allo stampatore di entrare in una zona di flessibilità, avvicinandosi all'inkjet di alta qualità e di alta produttività a bobina, con l'obiettivo di approcciare sempre nuove opportunità e profitti. È Sirius, l'ultima tecnologia lanciata da Xeikon e presentata da Domenico Beraldi, Sales Manager Graphic Arts Italy Digital Solutions, e Federico Cozza, CEO Leaderform. Sirius deve il suo nome alla stella più luminosa del cielo, compagna di navigatori per secoli e secoli, ed è una piattaforma tecnologica che trova la sua prima applicazione nella nuova Xeikon SX30000, macchina da stampa con tecnologia dry toner ("S" sta per Sirius, "X" sta per Xeikon, 30000 per la velocità di stampa) ideale per la stampa di libri e delle loro copertine, del direct mail e direct marketing, per i materiali del point of sale, di materiale commerciale e di sicurezza.

Federico Cozza, Leaderform

Marks-3zet presenta i nuovi inchiostri UV\HUV\LED di T&K TOKA

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Carmelo Roberto, marks-3zet

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Consigli pratici sull'utilizzo degli inchiostri e uno sguardo sulle novità in casa T&K TOKA. Marks-3zet, distributore ufficiale ed esclusivo in Italia della gamma di soluzioni del produttore giapponese, ha offerto uno sguardo su una tecnologia che sta diffondendosi sempre più nell'industria della stampa: quella degli inchiostri UV\HUV\LED. Carmelo Roberto, Managing Director marks-3zet, Nello Grieco, Sales Manager marks-3zet, Fabio D'Amico, Technical Manager - UV inks Specialist marks-3zet (moderati da Manuel Trevisan, Taga Italia) hanno confermato come sin dal 2012, quando sul mercato sono arrivate le nuove tecnologie per l'essiccazione degli inchiostri UV (prima le lampade ibride, dette anche Low energy, e poi le più recenti lampade LED), gli inchiostri UV non abbiano mai smesso di essere oggetto di sviluppo e ricerca. UV TIO PS3L è il nome della nuova serie prodotta dall'azienda giapponese T&K TOKA che a partire dai mesi di settembre/ottobre 2020 andrà a sostituire la serie UV TIO PS2L per la stampa a foglio con essiccazione UV\H-UV\ LED-UV, attualmente in commercio e che rimarrà disponibile fino a esaurimento scorte.

Nello Grieco e Fabio D’Amico, marks-3zet

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1 LUGLIO Xerox presenta in anteprima globale Xerox Adaptive CYMK+ Technology Lucrezia Guglieri, Xerox

Stefano Torsello, Xerox

Dino Natale, Finlogic

Make NOW work è il presente che prende forma e che richiede soluzioni per risolvere nuove esigenze. È un ecosistema in cui le piattaforme software e le macchine interagiscono per dare soluzioni; un progetto che ha permesso di capire la necessità dei clienti di comunicare in maniera più efficace. È il presente di Xerox che ha presentato in anteprima globale Xerox Adaptive CYMK+ Technology, tecnologia per la famiglia della Xerox Versant 180 Presses. Ne hanno parlato Lucrezia Guglieri, Marketing Communications Manager Xerox, Stefano Torsello, Marketing Manager Production Global Offering, Cristina Mazzini, EMEA Software Solution Sales Specialist. Xerox Adaptive CYMK+ Technology ha cuore italiano: nasce dalla collaborazione con M.C. System, azienda di Perugia partner di Xerox dai primi anni Ottanta, ed è una tecnologia che permette di sostituire il set di toner della quadricromia con altri due set: set di toner vivid (bianco, argento e trasparente) e set di toner fluorescente per applicazioni accattivanti.

Cristina Mazzini, Xerox

Finlogic e l’innovazione digitale fra etichette e stampa 3D Finlogic realizza soluzioni complete e innovative per la codifica e l'identificazione automatica dei prodotti attraverso l'utilizzo di codici a barre e della tecnologia RFID, e fornisce sistemi integrati e personalizzati di etichettatura per la riconoscibilità e tracciabilità dei prodotti. Dino Natale, amministratore delegato Finlogic e Aldo Pisanello, responsabile Divisione Digitale Finlogic (moderati da Manuel Trevisan, Taga Italia) hanno sottolineato come la società abbia portato avanti negli anni una strategia di acquisizioni mirate per creare un gruppo – oggi con tre stabilimenti e dieci società, uffici commerciali e tecnici in tutte le regioni d'Italia – in grado di soddisfare le esigenze dei clienti in vari settori. Le settimane di lockdown per il contenimento della pandemia sono state l'occasione per Finlogic per premere l'acceleratore sull'innovazione digitale. Sono state così progettate soluzioni per affrontare un momento di grande difficoltà: fra queste Smart Shield, una visiera prodotta in 3D con barriera intercambiabile e adattabile a diverse misure, che ha ottenuto la certificazione come dispositivo di protezione individuale (DPI) e abilitata dall'INAIL (12.500 visiere sono state già distribuite), e Smart Distance, un dispositivo che permette di monitorare e regolamentare le distanze fra le persone, e che avverte quando – ad esempio – le persone si avvicinano a meno di un metro di distanza l'una dall'altra.

Aldo Pisanello, Finlogic

Konica Minolta: innovare coinvolgendo i clienti con emozioni esclusive

Alberto Steffenini, Konica Minolta

Una gamma di sistemi digitali in grado di soddisfare qualsiasi esigenza. È quella presentata da Konica Minolta attraverso le voci di Alberto Steffenini, Marketing Director Konica Minolta Business Solutions Italia, e Antonio Maiorano, Professional Printing Sales Director (moderati da David Serenelli, Taga Italia). Annunciate in anteprima esclusiva due soluzioni che verranno ufficialmente lanciate questa estate: KM-R540, una macchina inkjet a base acqua per il mercato editoriale, del direct mail e del transazionale, ad altissima produzione roll-to-roll oppure roll-to-sheet; e Motioncutter, sistema di fustellatura laser digitale a foglio per tagliare in un unico passaggio (tagliare, perforare, piegare) oppure fare lavorazioni diverse su lavori diversi in linea senza alcun intervento da parte dell'operatore, per una personalizzazione estrema in un unico passaggio.

Antonio Maiorano, Konica Minolta

2 LUGLIO Scodix live dallo showroom in Israele

Mauro Luini, Scodix

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"Un'adolescente piena di entusiasmo e di voglia di fare". È così che viene definita Scodix, fornitore di sistemi per la nobilitazione digitale nelle arti grafiche nato 13 anni fa in Israele. Ad affermarlo è Mauro Luini, Sales Manager South Europe and MEA Region Scodix, che ha portato gli spettatori della Innovation week proprio dentro la tecnologia Scodix: in collegamento in diretta con lo showroom in Israele c'era Johnathan, membro del Technical Team, che ha mostrato l'interno della Scodix Ultra 101. Gli spettatori del webinar Scodix nell'Innovation week hanno avuto l'opportunità di entrare (seppure virtualmente) dentro il cuore delle oltre 4 tonnellate di tecnologia di nobilitazione digitale: dai vassoi metti carta attraverso il lettore del codice a barre, le quattro telecamere di ispezione, le 24 teste di stampa, il sistema di foil a freddo e fino all'uscita, dove lo stampato è diventato qualcosa di più, portatore di valore aggiunto in grado di garantire dei margini di profitto allo stampatore. Con oltre 400 macchine installate nel mondo, Scodix serve clienti nei settori del packaging, della stampa commerciale, del publishing, del web to print.

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aurizio Rivoltella, PGE

La tecnologia digitale ha reso i concetti di stampa on demand e just in time parte integrante dello scenario di business. Un'evoluzione che emerge con particolare evidenza nella stampa dei materiali per il point of sales e il publishing, settori per cui da anni Xeikon propone tecnologia di stampa all'avanguardia. Ne hanno parlato Domenico Beraldi, Sales Manager Graphic Arts Italy Digital Solutions di Xeikon, Maurizio Rivoltella, ceo di PGE, e Silvia Argalia, responsabile commerciale A.G.E. Argalia Editrice. Budget limitati, tirature ridotte, scadenze incalzanti e la concorrenza dell'e-commerce sono gli imperativi a cui lo stampatore deve rispondere con la massima flessibilità, per essere pronto a cogliere le sfide del futuro.

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Xeikon presenta Sirius per il publishing e il retail

Silvia Argalia, A G E

Druck Chemie: consumabili e vuoto a rendere per l efficienza in sala stampa

Antonio Sanasi, Druck Chemie Italia

Druck Chemie è presente in Italia da vent'anni e ha un sistema di vuoto a rendere che permette agli stampatori di essere efficienti e sostenibili dal punto di vista ambientale. Ne hanno parlato Antonio Sanasi, ad Druck Chemie Italia, e Vincenzo Capacchione, responsabile Tecnico Commerciale, moderati da Adalberto Monti, Taga Italia. Produrre chimici e consumabili per la sala stampa con un proprio servizio di logistica su misura per le esigenze della clientela; un servizio che si è rivelato di cruciale importanza proprio nelle settimane di lockdown da Covid19 e che ha permesso a Druck Chemie di essere sempre presente per i propri clienti. Il servizio di ritiro dei fustini vuoti dei consumabili usati viene effettuato su territorio nazionale e funziona sulla base di un calendario: «Siamo in grado di garantire lo stesso servizio al cliente di Trento come a quello di Salerno. In Italia abbiamo tre camion, in Europa più di 50, e questo consente di essere estremamente puntuali; avere una propria logistica è un punto di vantaggio nel mercato», ha spiegato Sanasi.

Ricoh e i tre punti di forza di Pro C

Ilaria Vivi, Ricoh Italia

incenzo Capacchione, Druck Chemie Italia

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Qualità, produttività e performance. Sono questi i tre punti di forza di Ricoh Pro C5300, l'ultima nata in casa Ricoh, presentata da Ilaria Vivi, Channel Marketing Commercial e Industrial Printing Ricoh Italia, e Silvia Berti, Product Marketing Commercial e Industrial Printing (moderate da Manuel Trevisan, Taga Italia). Ci sono già più di dieci installazioni di Ricoh Pro C5300 in Italia e ci sono diversi ordini in arrivo, afferma Vivi nel corso del webinar. L'elevata risoluzione di stampa, l'alta produttività con due velocità di stampa (65 e 80 pagine al minuto) costanti per supporti fino a 250 g e le varie opzioni di finitura rendono Pro C5300 lo strumento per riuscire a muoversi in un mercato in cui la domanda continua a cambiare, e in cui flessibilità ed efficienza saranno le parole d'ordine per competere. La stampa on demand sarà sempre più diffusa, la personalizzazione diventerà uno standard e la flessibilità, soprattutto in termini di finitura, sarà un elemento distintivo.

Silvia Berti, Ricoh Italia

LUGLIO Graf ighcon e la flessibilit del digitale alla prova del web-to-pack

David Marinoni, MGraf

Nessun tempo di attesa e nessun costo di stoccaggio per le fustelle, tempi di avviamento ridotti e personalizzazioni. Sono questi alcuni fra i vantaggi del processo digitale Highcon, rappresentata in Italia da MGraf, presentati da David Marinoni, amministratore MGraf, e Giuseppe Prioriello, founder e ceo di Packly e co-founder di Pringraf. Beam 2C è l'ultima nata in casa Highcon. La soluzione sarebbe stata presentata a Drupa 2020 e si tratta di una versione per il cartone ondulato del sistema Beam, con anche un sistema automatico per il movimento dei bancali. «Il digitale è necessario per rispondere alle esigenze dei clienti di fare tirature super limitate o prototipi, oppure che hanno necessità di andare immediatamente sul mercato», afferma Prioriello, fondatore del web-to-pack Packly che ha il suo stabilimento produttivo in Pringraf. L'azienda ha recentemente installato la seconda fustellatrice digitale Highcon Euclid 76x106 nel nuovo stabilimento di Campochiaro in Molise.

Giuseppe Prioriello, Packl

Tresu Group e la fle o come opportunit

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La tecnologia flexo come reale alternativa per gli stampatori. È questo il messaggio lanciato da Gianni Amendola, Managing Director della filiale italiana di Tresu Group, multinazionale danese con filiali in Giappone, Cina, Italia, Stati Uniti e Germania. La sede italiana è aperta da più di 15 anni e dispone del magazzino ricambi, del deposito e di tutto quello che serve per l'assistenza tecnica ai clienti in tutta Italia. «Nel lockdown non abbiamo mai fatto mancare l'assistenza ai nostri stampatori: serviamo il mercato del packaging e dunque era necessario che fossimo sempre operativi», ha spiegato Amendola, che ha poi aggiunto: «L'ingegnerizzazione è nel dna di Tresu, ossia studiare una soluzione e fare delle valutazioni economiche insieme al cliente sulla fattibilità della macchina. È importante informarsi sulle reali necessità e possibili sbocchi di mercato e scegliere di conseguenza».

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Tre aziende che hanno partecipato all’indagine di Stampamedia sull’impatto del Covid19 approfondiscono le loro risposte anche alla luce dei risultati di bilancio degli anni passati.

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La ricerca è stata svolta su aziende di stampa di qualsiasi dimensione su tutto il territorio nazionale, nei giorni fra il 25 e il 30 aprile 2020.

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Come reagire alla crisi da Covid19? Dentro i bilanci, con un occhio al futuro Emergenza Covid19

Sullo scorso numero de il Poligrafico sono stati pubblicati i risultati dell’indagine "Emergenza Covid19, l'impatto sulle aziende di stampa e strategie per la loro ripartenza”, condotta fra il 25 e il 30 aprile 2020 da Stampamedia su un panel di stampatori di ogni dimensione e su tutto il territorio nazionale. Lo specifico obiettivo della survey era quello di conoscere l'impatto della diffusione del nuovo coronavirus (e gli effetti dei provvedimenti presi dal Governo per contenerla) sulle tipografie italiane e le strategie esse in atto per ripartire dopo esi difficili. ell’ sservatorio su uesto numero de il Poligrafico tre aziende italiane che hanno partecipato all’indagine approfondiscono le risposte date sull’impatto del Covid19 sulle loro aziende, anche alla luce dei risultati di bilancio e dei traguardi raggiunti degli anni passati rafica appa, rafiche tella e rafica ntonini.

La pandemia Covid19 ha costretto milioni di persone in tutto il mondo a rinunciare a muoversi liberamente e a rivedere pesantemente l’organizzazione del lavoro. Sin dall’inizio di marzo, Stampamedia e il Poligrafico hanno raccontato l’emergenza e le difficoltà vissute dalle aziende di stampa del Paese: interviste e testimonianze sono confluite nelle mappe interattive sul sito di Stampamedia, che sono diventate lo specchio della “fase 1” dell’emergenza. Ora che il Paese si affaccia alla cosiddetta “fase 2”, quella della ripartenza, abbiamo ritenuto di continuare a raccontare la stampa italiana e i suoi primi passi nella “nuova normalità”, fatta di precauzioni, mascherine e difficoltà economiche. Ecco perché abbiamo proposto un’indagine rivolta ad aziende di qualsiasi dimensione e su tutto il territorio nazionale con lo specifico obiettivo di conoscere l’impatto della diffusione del nuovo coronavirus (e gli effetti dei provvedimenti presi dal Governo per contenerla) sulle tipografie italiane e le strategie che stanno mettendo in atto per ripartire dopo due mesi difficili. La ricerca è stata svolta su alcuni temi ritenuti importanti: l’impatto sui risultati economici delle aziende al momento della rilevazione, che è stata condotta nei giorni fra il 25 e il 30 aprile; l’impiego

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di forme di lavoro “agili” come lo smart working; l’utilizzo degli ammortizzatori sociali predisposti dagli interventi normativi che si sono succeduti nel periodo; le problematiche connesse agli obblighi di sospensione delle attività ovvero le indicazioni per consentire la loro prosecuzione (la questione dei codici Ateco e i protocolli da osservare in azienda). Inoltre è stata offerta ai partecipanti la possibilità di esprimere pareri personali con l’utilizzo di domande “aperte” o multi-risposta, riguardo a misure a sostegno delle attività e suggerimenti da condividere con i lettori. Chi ha risposto Le risposte a questa indagine sono state numericamente e qualitativamente interessanti perché sono state considerate 172 aziende di rilievo nei vari settori di appartenenza. A ciascun partecipante è stato chiesto di identificarsi in uno di questi settori: cartotecnica con offset a foglio, cartotecnica con rotocalco, cartotecnica con stampa flexo, cartotecnica generica, finishing e nobilitazioni, legatoria, prestampa, stampa digitale, stampa digitale wide format, stampa offset a bobina

a banda stretta, stampa offset a bobina con forno, stampa offset a bobina senza forno, stampa offset a foglio, stampa rotocalco. Ai fini di una lettura più agevole si è proceduto ad aggregare le risposte principalmente in tre gruppi: Stampa offset + stampa rotocalco, stampa digitale e cartotecnica. Di minimo rilievo statistico, per il ridotto numero di aziende, i settori prestampa, legatoria e post-stampa che saranno analizzati sporadicamente. Fatto 100 il numero di aziende che hanno compilato le risposte alle 20 domande, il 25% di queste appartiene al mondo della stampa digitale, il 53% al mondo della stampa offset e rotocalco, il 17% alla cartotecnica e il 5% a legatoria, finishing e prestampa. Le dimensioni per fatturato 2019 La dimensione del panel analizzato in termini di fatturato 2019, risulta così suddivisa: meno di un milione di euro, 49% delle aziende; fra un milione e 5 milioni di euro, 33% delle aziende; fra 5 milioni e 10 milioni di euro, 9% delle aziende; fra 10 milioni e 50 milioni di euro, 6% delle aziende; oltre 50 milioni di euro, 4% delle aziende. Le aziende che

INQUADRA E ACCEDI ALLA REALTÀ AUMENTATA

SUDDIVISIONE PER COMPARTO PREVALENTE

Stampa digitale 21,5%

0,6% Prestampa 2,3% Legatoria 1,7% Finishing nobilitazioni 0,6% Cartotecnica generica segnalano un fatturato 2019 sostanzialmente in linea con quello del 2018 sono 29; per il 24% di esse è aumentato mentre per il 47% è diminuito. Analoga sorte viene indicata per il risultato operativo (Ebitda) ottenuto confrontando 2019 con 2018: la redditività è stabile per il 35% delle aziende, è aumentata per il 19% e diminuita per il 46%. Numero di dipendenti Le aziende rispondenti sono dimensionate per il 36% con meno di 5 dipendenti; il 33% impiega tra 10 e 50 dipendenti; il 20% impiega tra 5 e 10 dipendenti e il rimanente 11% ha dimensioni di oltre 50 dipendenti per azienda. La distribuzione del personale impiegato in azienda assume valenze diverse se analizzato raggruppando i settori di riferimento. Il settore del digitale occupa meno di 5 dipendenti nel 56% dei casi; la cartotecnica ha una dominante tra 10 e 50 dipendenti (45%) analogamente alla stampa offset e roto (36%). Grandi dimensioni, oltre 50 dipendenti, in proporzioni analoghe per i tre: rispettivamente 10%, 12% e 10%.

Stampa digitale wide format 3,5%

2,3%

Offset bobina banda stretta

2,3%

Offset bobina con forno

16,3%

Cartotecnica con offset foglio

0,6% Stampa rotocalco Offset foglio 48,3%

Nessuna ricorrenza per Cartotecnica con rotocalco, Cartotecnica con stampa fle o e Stampa offset bobina senza forno

AZIENDE PER CLASSI DI FATTURATO 2019 (MILIONI DI EURO)

Meno di 1 49,4%

2,3% Oltre 50 5,8% Tra 10 e 50 9,3% Tra 5 e 10

€ Tra 1 e 5

33,1%

SUDDIVISIONE PER NUMERO DI DIPENDENTI

4,1% Oltre 100 7% Tra 50 e 100

33,1% Tra 10 e 50

Meno di 5 36%

Tra 5 e10 19,8%

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di Stefano Portolani

Come sono state scelte le aziende I driver scelti sono stati essenzialmente due: aziende con un fatturato tra 5 e 10 milioni di euro per il 2019 (era il cluster più numeroso dei partecipanti la survey) combinato con un risultato dei ricavi in aumento nel 2019 rispetto al 2018. Questo secondo criterio voleva aiutarci a comprendere quanto sarebbe stata la “resistenza” al funesto impatto dovuto al Coronavirus in realtà che avessero eneficiato di un recente risultato di crescita.

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IL PROFILO DEL PANEL

L’impatto sulle aziende di stampa e le strategie per la loro ripartenza. ’indagine de il Poligrafico

Un ripasso dei risultati dell’indagine La gravità della pandemia è stata subito evidente nelle sue ripercussioni sui conti aziendali. Il mese di marzo 2020, in relazione al mese di marzo 2019, risulta fortemente penalizzato: secondo quanto emerso dall'in-

dagine, il 67% delle aziende di stampa rispondenti ha dichiarato una essione dei ricavi di oltre il tra e per il delle aziende e fino al per il 7% delle aziende. Invariato il risultato per il 4% delle aziende mentre le rimanenti realtà, cioè l'8%, hanno affermato di aver conseguito un risultato migliore sull'anno precedente. Per la quasi totalità delle aziende (94%) il mese di aprile, oggi consolidato ma ancora in corso al momento della survey, ha fatto registrare un risultato in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. elle setti ane di loc do n sono state e anate isure e messi a disposizione strumenti a sostegno dei dipendenti delle aziende come la cassa integrazione guadagni nelle sue diverse forme, ma anche agevolazioni e sussidi. i partecipanti all’indagine era stato chiesto di indicare se e in che misura fossero ricorsi all’utilizzo di questi ammortizzatori sociali. Il 72% delle aziende ha fatto ricorso a una delle for e assistenziali previste il 10% non ha utilizzato alcun ammortizzatore mentre il 7%, alla data del questionario, stava ancora valutando la situazione della propria realtà. nfine la li uidità. ontri uti, finanzia enti, interventi a te a fiscale l’esigenza pri aria delle aziende di rimettersi in piedi e di cercare di chiudere il 2020 con il minor numero di perdite possibile.

14/07/2020 09 :39 :5 7


6.020.298

Risultato operativo e ROI

208.825

5.519.244

352.107

4.575.267

173.506

124.741

107.952

3.804.610

4.033.273

Ricavi

ilPoliGrafico 198•20

Grafica appa Grafica Nappa è un’azienda di stampa fondata nel 1919 ad Aversa in provincia di Caserta, Campania. Con la sua offerta di produzione cartotecnica, stampati pubblicitari ed editoriali nonché etichette IML, Grafica Nappa esprime valori economici importanti anche in considerazione di un medio periodo: dal 2014 al 2018 i ricavi sono sempre stati in crescita e anche gli indicatori di redditività sono soddisfacenti. Le ragioni di questo risultato vanno ricercate in particolare nel business del packaging. A fronte di una crescita di settore pari a circa il 3% nel 2018 (dati Federazione carta e grafica), il +9% è motivo di soddisfazione per gli shareholders. Il calo visibile nel 2018 per l’Ebitda viene spiegato con una componente straordinaria di svalutazione crediti di oltre 104 mila euro operata in quell’anno. Nel 2018 Grafica Nappa ha finalizzato diversi progetti di investimento in ricerca e sviluppo sia per nuovi prodotti che per nuove tecnologie, per un valore di circa il 7% del fatturato, cioè oltre 437 mila euro. Il bilancio di esercizio 2018 indica anche che il residuo finanziamento ottenuto dal Ministero per lo sviluppo economico per l'ampliamento dei processi consta di circa 840 mila euro. Nel 2019 sia i ricavi (+8% sull’anno precedente) che l’Ebitda (circa 500 mila euro) sono risultati migliori dell’anno precedente.

“Servono iniziative che contribuiscano allo sviluppo” Grafica Nappa ha partecipato all’indagine di Stampamedia. Intervista ad Antonio Nappa, amministratore dell’azienda.

OSER

Che prospettive per il 2020? Gennaio e febbraio sono stati soddisfacenti e molto buoni. Marzo ha visto una essione i portante pari al 50% ma oggi stiamo vedendo una ripresa. Pensiamo di riuscire a ottenere un risultato positivo a fine anno se il Covid19 non riprenderà in modo importante. Tuttavia il fatturato di marzo non potrà essere recuperato e i valori del 2019 probabilmente non saranno replicabili.

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I O.i ndd 25

Avete usato ammortizzatori sociali? Tutti i dipendenti, circa 40, sono stati interessati dal ricorso agli ammortizzatori sociali a causa dell’attività a zero ore. Le nove settimane messe a disposizione dai decreti del Governo sono state utilizzate al 50%. L’azienda ha utilizzato anche le ferie e le riduzioni dell’orario di lavoro (ROL) perché consapevole dei possibili ritardi nell’erogazione dei denari ai dipendenti che sono “di famiglia”, e la preoccupazione di recare loro disagi è molto sentita. Attualmente la forza lavoro impiegata è circa al 70% del totale e ulteriori periodi di cassa integra-

zione guadagni (CIG) non utilizzati verranno fruiti se ce ne sarà bisogno. In ogni caso rafica appa sarà attenta a come tutta la filiera si co porterà per decidere i prossimi interventi e turni di ferie/ lavoro per rimanere bene inserita tra fornitori e clienti e cercare di recuperare il fatturato perso nel periodo di lockdown. Nell’indagine avete definito l’impatto del Covid19 “negativo”. L’azienda, oltre che nel packaging e nell’IML, è molto forte in settori quali fiere e cataloghistica. L’incertezza della ripresa di manifestazioni rendono auspicabile una concen-

trazione nell’ambito del packaging e IML e questo consentirà di mantenere la struttura esistente. Il periodo di lockdown ha fatto odificare gli atteggia enti sociali: la digitalizzazione cambierà molte abitudini. Quali prospettive? Ora è importante capire cosa vuole fare il Governo sugli ammortizzatori sociali e sui piani di aiuto alle aziende: a settembre saranno in molte a non riuscire a riaprire. Non occorrono misure meramente assistenzialistiche (come il blocco dei licenzia enti fino a dice re ma si deve pensare a iniziative che contribuiscano allo sviluppo, come Indu-

stria 4.0. Anche a livello civilistico e di bilancio occorrerebbero misure per lo sviluppo, come gli ammortamenti e le perdite che porteranno a consuntivare un patrimonio netto negativo. Questo significherà per molti dover ricorrere a una ricapitalizzazione o a pensare di chiudere l’attività. La soluzione sarebbe di “cancellare” gli ammortamenti 2020 e istituire un credito d’imposta per le perdite che emergono nella gestione, elementi importanti per una opportuna programmazione del futuro. Occorrono inoltre interventi tempestivi e mirati a sollecitare l’investimento con capitali propri.

25

14/07/2020 09 :40:14


5.843.957

Risultato operativo e R I

63.722

5.871.326

71.790

5.037.860

123.521

4.740.291

70.584

4.594.095

Ricavi

ilPoliGrafico 198•20

117.172

Grafiche Stella L’ultimo bilancio disponibile dell’azienda di Legnago (Verona) relativo al 2019 è stato redatto in forma abbreviata in quanto non sono stati superati, per due esercizi consecutivi, i limiti previsti dall'art. 2435-bis del codice civile. Non si dispone dunque di informazioni qualificanti la gestione ma sono apprezzabili i valori numerici riferiti all’attività. Ci soffermiamo dunque sui principali economics partendo dai ricavi e dagli utili prodotti con riferimento alla serie storica 2014 – 2018. L'esercizio 2018 è stato caratterizzato da un consolidamento del fatturato che si mantiene ben al di sopra dei 5 milioni di euro. Soffre un po’ l’Ebitda che sfiora i 200 mila euro. Migliora la posizione finanziaria netta che si attesta a 367 mila euro scendendo dai 622 mila euro del 2016, passando per i 477 mila del 2017. Al momento della redazione del bilancio 2018, l’andamentale 2019 non prevedeva scostamenti di risultati significativi.

Gestione soddisfacente, anche in relazione ai tempi Grafiche Stella ha partecipato all'indagine di Stampamedia. Intervista a Riccardo Stella, responsabile business development dell’azienda. Che prospettive per il 2020? Il 2019 è stato caratterizzato dal miglioramento sia del fatturato che dell’Ebitda. Molto lusinghiero il primo (oltre i 7 milioni di euro) e altrettanto importante il secondo (oltre 330 mila euro). I primi mesi del 2020 sono stati ottimi per il risultato economico, ma marzo ha segnato una flessione. La chiusura del 2020 viene comunque ipotizzata in li-

OSER

26

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I O.i ndd 26

nea con il 2019, anche se pre-Covid c’erano tutte le premesse per fare di più. Per meglio interpretare gli economics e gli effetti della gestione, i valori saranno considerati nel quadriennio 2018/2021. Avete usato ammortizzatori sociali? La forza lavoro è stata sempre impiegata su due turni in funzione anche della dismissione di una delle macchine di produzione e in attesa dell’installazione di una nuova Heidelberg 8 colori, che inizia il lavoro in questi giorni e si attendono i risultati che sono stati ipotizzati.

Nell'indagine avete definito l impatto del Covid19 “negativo”. Si ipotizzava di dover ricorrere a ridimensionamento ed altre misure strutturali ma ad oggi questa eventualità pare scongiurata e la speranza rimane quella di non doverne applicare in futuro. L’azienda si è tempestivamente attivata per fruire degli aiuti previsti dai decreti legislativi ma ancora nulla è pervenuto. Peraltro giocando in anticipo, grazie all’installazione della nuova macchina, i cicli industriali sono stati ben gestiti. Tutti i fornitori sono stati soddisfatti nel merito creditorio senza la

richiesta di dilazioni. Il rapporto con le banche, anche a causa dei tempi necessari per le istruttorie e per le grandi richieste del mercato, è tenuto di riserva. L’azienda fa fronte agli impegni con finanza propria. irca il pagamento dei clienti, l’atteggiamento è stato di finanziare coloro che lo hanno richiesto per la reputazione che avevano sin qui ottenuta. Per altri, non si è reso necessario applicare dilazioni perché non richieste. Grafiche Stella già da diverso tempo aveva operato una selezione del proprio portafoglio che oggi riteniamo complessiva ente affida ile.

Anche gli ordini ricevuti in marzo, aprile e maggio seguono la linea previsionale, senza incrementi o decrementi dei volumi. In linea con il 2019 nonostante si fossero ipotizzate ancora crescite. Peraltro, alla luce dello scenario complessivo, siamo soddisfatti di quanto fatto. Come reagire all’emergenza Covid19? In survey la risposta ha evidenziato la necessità di modificare il paniere dei prodotti venduti. Grafiche Stella ha sempre fatto poca cartotecnica ma tra marzo e maggio, seguendo le richieste dei clienti (che si sono orien-

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OSER

In conclusione, Riccardo Stella manifesta qualche timore per il futuro in termini generali di fid ia onostante i risultati sin ui ottenuti non siano ritenuti negativi, soprattutto in relazione ai fattori generali, le aspettative sono incerte i clienti stessi hanno ca iato atteggia ento per gli ordini. i procede con i piedi di pio o per la paura di ci che potre e succedere nei prossi i esi .

V AT OR

I O.i ndd 27

199.695

116.508

4.451.798

299.161

4.283.523

178.452

472.637

Risultato operativo e R I

4.460.006

4.463.784

4.776.601

Ricavi

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tati pi verso la grande distri uzione , a ia o prodotto diverse scatole ad ese pio per ascherine e guanti. stata una riconversione di filiera . e isure previste dagli interventi statali non dovre ero prescindere dalla storicità delle aziende e dalla loro situazione econo ico finanziaria selezionate le aziende eritevoli occorrere e valutarne le perdite su ite nel fatturato a causa dell’i patto ovid. uesta ancanza andre e coperta da finanzia enti a fondo perduto o a un tasso olto favorevole. ’azienda potre e cos antenere l’occupazione senza ricorrere agli a ortizzatori sociali e proseguire nella sua nor ale attività. a cassa integrazione una isura che non aiuta lo sviluppo e dun ue porterà, alla lunga, alla depressione dei consu i per la riduzione del potere di ac uisto dei lavoratori. uesto innesca un ciclo vizioso che avre e ricadute sulla produzione e, di nuovo, sull’i piego.

Grafica Antonini L’ultimo bilancio disponibile dell’azienda di Lainate (MI) relativo al 2018 è stato redatto in forma abbreviata in quanto non sono stati superati, per due esercizi consecutivi, i limiti previsti dall'art. 2435-bis del codice civile. Non si dispone dunque di informazioni qualificanti la gestione ma sono apprezzabili i valori numerici riferiti all’attività. Ci soffermiamo dunque sui principali economics partendo dai ricavi e dagli utili prodotti con riferimento alla serie storica 2014 – 2018. Il grafico induce a valutare una tendenza alla crescita dei ricavi che, fino al 2018, non raggiungevano i 5 milioni di euro. A seguito della survey svolta da Stampamedia, Grafiche Antonini ha superato tale limite nel corso del 2019. L’Ebitda nel 2018 segnava una ripresa rispetto al valore dell’anno precedente, attestandosi al 7,2% sui ricavi. Anche l’Ebt segnava un progresso con il suo 2,5% sui ricavi. Dalla citata survey emerge che anche il profitto cresce nel 2019. Circa il risultato operativo e il ritorno sull’investimento (ROI), se si esclude l’andamento del 2014, gli anni successivi sono caratterizzati da valori che oscillano ma che, complessivamente, dimostrano una discreta tenuta.

Lazienda non si mai fermata rafica ntonini ha partecipato all indagine di Stampamedia. n reve co ento di a rizio ntonini, titolare dell’azienda. Quale impatto ha avuto il Covid sull’azienda? on a ia o ai chiuso, non a ia o usato e non stia o utilizzando a ortizzatori sociali. Quali effetti avete riscontrato sul fatturato? ia o fino ad ora un fatturato sostanzial ente sta ile, fra gennaio e aggio al . aggio e a giugno sul , a prevedo una essione pesante a sette re.

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Koenig & Bauer Cresce il team di assistenza tecnica: 16 professionisti a disposizione dei clienti

Una strategia mirata per essere sempre a disposizione dei clienti. Perché per uno stampatore il costo maggiore è il fermo macchina e bisogna fare il possibile per evitarlo. È la strategia intrapresa da Koenig & Bauer, che durante il periodo d’emergenza Covid19 ha concluso l’acquisizione del ramo di assistenza tecnica di Nuova KBN S.r.l., azienda milanese specializzata nella compravendita di macchine da stampa usate e servizi connessi. Un’acquisizione che ha risposto alla specifica esigenza di incrementare il numero di persone in forza del servizio di assistenza tecnica Koenig & Bauer, che passa così da 7 a 16 persone attive su tutto il territorio nazionale. «Dobbiamo dire la verità: non era possibile supportare tutti i nostri clienti nel mercato italiano con solo sette tecnici», afferma Peter Andrich, amministratore delegato di Koenig & Bauer Italia, che spiega come la maggior parte delle aziende di stampa che lavorano con macchine Koenig & Bauer per la manutenzione si sia sempre affidata a officine meccaniche terze o a liberi professionisti e non alla casa produttrice (se non

in casi di estrema gravità). Una scelta che molto spesso si dimostra poco lungimirante. «Solo se la situazione diventava veramente complicata si rivolgevano a noi - conferma Andrich -. La filosofia di Koenig & Bauer è di fare lavori a regola d’arte come solo noi siamo in grado di farli, perché come filiale della casa madre abbiamo accesso a tutti i reparti di ingegneristica, ai dati e agli specialisti necessari per risolvere qualsiasi problema della macchina: strumenti a cui un service esterno non ha accesso. E quel che è peggio è che un intervento fatto senza gli strumenti adeguati può provocare grandissimi problemi alla macchina e non solo: l’assicurazione potrebbe non coprire eventuali danni perché la responsabilità non è più del produttore, dopo che c’è stato l’intervento di un esterno. Noi stessi, con i nostri clienti, abbiamo constatato che di frequente questi service hanno delle coperture assicurative molto limitate. È chiaro che un gruppo come Koenig & Bauer ne ha invece di molto ampie: tutti i nostri interventi sono fatti in sicurezza», continua Andrich.

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Alcune immagini del servizio di assistenza di Koenig & Bauer: i nuovi tecnici conoscono le macchine e hanno accesso a tutta la strumentazione della casa madre.

Comunicazione d’impresa

LA FILIALE ITALIANA DEL PRODUTTORE HA CONCLUSO DURANTE IL PERIODO D’EMERGENZA COVID19 L’ACQUISIZIONE DEL RAMO DI SERVICE DI NUOVA KBN, AZIENDA MILANESE SPECIALIZZATA NELLA COMPRAVENDITA DI MACCHINE DA STAMPA USATE E SERVIZI CONNESSI. I NUOVI TECNICI SONO GIÀ OPERATIVI SULL’INTERO TERRITORIO NAZIONALE E CON LE AGENDE PIENE FINO AD AGOSTO

- K OENI

G & BAUER

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La responsabilità della macchina L’aspetto della responsabilit degli imprenditori sulle macchine da stampa usate in produzione è tanto delicato quanto importante: se qualche decennio fa poteva essere una questione di secondo piano, negli ultimi anni sono sempre pi frequenti multe salate - che possono ammontare anche a milioni di euro - rilasciate dalle autorit deputate al controllo, proprio per l’inosservanza dei requisiti di sicurezza come la mancanza o il decadimento della certificazione CE della macchina. È stato un cambiamento forse meno evidente di altri, ma è senz’altro un aspetto nei confronti del quale è necessario non abbassare mai la guardia. anche per questo motivo, per trasmettere ai suoi clienti che perfino per le manutenzioni pi semplici è necessario percorrere la strada della massima professionalit e sicurezza, che Koenig & Bauer ha deciso di investire nel potenziamento del suo servizio di assistenza. «Una decisione che ci ha portato a diventare la prima forza di service in Italia: abbiamo più che raddoppiato i nostri tecnici, ma se nei prossimi mesi dovessimo avvertire l’esigenza da parte del mercato di un numero maggiore di risorse le implementeremo ancora. emplicemente perché abbiamo deciso di essere disponibili per tutti i nostri clienti in tutta Italia, pronti a rispondere a tutte le chiamate che ci arrivano», afferma l’amministratore delegato della filiale italiana di Koenig & Bauer. L’acquisizione del ramo di assistenza tecnica di Nuova KBN ha permesso di poter contare su una forza lavoro di tecnici ben preparati - “nel nostro gruppo ci sono tecnici di et compresa fra i anni e i 9 anni e questo mi fa tanto piacere , ha commentato Andrich - gi esperti perché conoscono le macchine Koenig & Bauer, e che ora hanno il vantaggio di aver accesso a tutta la strumentazione della casa madre, senza dimenticare la formazione che viene offerta all’interno dell’azienda con una certa regolarit . Nuovi tecnici gi operativi sull’intero territorio e con le agende piene fino ad agosto: Ci sono visite programmate per i prossimi due mesi, e questo ci fa capire che abbiamo preso la decisione giusta», dice Andrich. a se tutti i tecnici sono gi impegnati, come vengono gestite eventuali emergenze, improvvise richieste di assistenza da parte dei clienti? «Circa la met di questi interventi sono programmati per

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installazioni che si fanno in partnership con i tecnici tedeschi (e che prima erano sostanzialmente gli unici a occuparsi delle nuove installazioni, con un problema di costo ma anche di tempi). Le installazioni hanno un loro usso, anche perché parliamo di processi che richiedono dalle 4 alle 12 settimane, dipende dalle dimensioni della macchina. e c’è un’emergenza, quello che facciamo è tirare fuori un tecnico dal cantiere pi vicino all’azienda che ci ha chiesto l’assistenza - e di cantieri ne abbiamo in tutta talia - perché intervenga sulla macchina e risolva il problema. Con un team di 16 persone la soluzione si trova sempre», spiega Andrich. E siccome, come recita un vecchio adagio, “prevenire è meglio che curare , Koenig & Bauer ha visto nell’implementazione del suo gruppo di tecnici la strada per offrire ai suoi clienti altri servizi per prolungare l’efficienza e la durata della macchina da stampa. Servizi come ispezioni sistematiche e preventive, manutenzione e interventi di pulizia costanti fanno parte di un contratto per un’assistenza completa della durata di tre o quattro anni, al termine dei canonici 12 mesi di garanzia sulle soluzioni. «Riteniamo che il costo più grande per i nostri clienti sia il fermo macchina: se possiamo migliorare l’affidabilit della macchina con questi tagliandi credo che si crei un valore aggiunto molto importante, gi riconosciuto dai chi questo servizio lo ha provato», spiega Andrich, che precisa che l’ideale sarebbe far partire questa formula proprio allo scadere della prima garanzia del produttore così da avere fra le mani un prodotto sempre garantito al 100%. L’assistenza tecnica è sempre stato un aspetto molto importante per la casa tedesca, emerso con ancora pi vigore negli ultimi mesi quando essere disponibili a intervenire sulle macchine e non interrompere la produzione significava non fermare la filiera dell’alimentare o del farmaceutico, essenziali nel lockdown globale per il contenimento della diffusione del Covid19. l della nostra clientela ha continuato a produrre a pieno regime e noi abbiamo sempre fornito i nostri servizi, in particolar modo la nostra tele-assistenza: solitamente vi possono accedere solo i clienti con abbonamento, ma abbiamo deciso di metterla a disposizione di tutti i nostri clienti per i mesi di marzo e aprile proprio per aiutarli a fronteggiare al meglio la crisi da Coronavirus», conclude Andrich.

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eventi

Dall’hardware al software, tutte le novità di Kodak Un’ora densa di novità di prodotto, quella del webinar tenutosi lo scorso 15 giugno. Sotto la direzione del ceo Jim Continenza, il senior management della multinazionale ha presentato una vasta gamma di novità tecnologiche, che spaziano dal digitale all’offset, dall’hardware al software. Fil rouge, la versatilità come leva per la produttività. Sul fronte stampa offset, è in arrivo la nuova generazione delle lastre process free Sonora Xtra, in grado di offrire un maggior contrasto delle immagini, una migliore robustezza e una velocità di imaging superiore del 20% rispetto alla precedente generazione. Le nuove onora tra, che saranno disponi ili da fine anno, potranno essere prodotte con il nuovo CTP 8 pagine agnus con peed. n grado di lavorare fino a 80 lastre all’ora, Magnus Q800 sarà dotato di un dispositivo MPL (Multi-Pallet Loader) con capienza di 3.200 lastre. Arriverà invece nel 2021 il CTP Magnus Q4800, progettato per la lavorazione di lastre extralarge e dotato di opzioni di auto azione ad alta essibilità. Nella stampa digitale, Kodak rilancia fortemente con Kodak Prosper Ultra 520. Ideale per applicazioni di stampa commerciale, Prosper Ultra 520 lavora a una velocità costante di 150 metri al minuto su carta lucida con elevata copertura d’inchiostro e la gestione di dati variabili, promettendo una qualità di stampa indistinguibile da quella offset. La nuova macchina da stampa è la prima prodotta da Kodak a utilizzare la tecnologia inkjet proprietaria Ultrastream, che impiega gocce d’inchiostro a base acqua piccolissime ad altissima precisione per offrire una qualità d’immagi-

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Tra le novità presentate da Kodak: la nuova Prosper Ultra 520 con tecnologia Ultrastream, le lastre Sonora Xtra ancora più performanti, Prinergy che diventa On Demand.

ne altrettanto elevata. Ultrastream è al cuore anche di Sapphire EVO W, la macchina da stampa digitale per packaging prodotta da Uteco unendo in un unico siste a la ualità della sta pa exo e la produttività della rotocalco. A chiusura della parte digitale, è stata presentata la nuova versione della macchina digitale a foglio exfinit , che accentua tutte le caratteristiche della prima versione datata 2018. Le novità toccano anche l’ambito software e, in particolare, il or o Prinerg . ella sua pi recente evoluzione, il famoso software diventa On Demand, presentandosi come una nuova piattaforma globale che fornisce in hosting una serie di offerte in grado di modernizzare e massimizzare l’investimento in P or o . estito da oda intera ente su cloud, il nuovo Prinerg funziona a sottoscrizione ensile e garantisce ai clienti una essi ilità superiore con l’aggiunta della protezione continua della infrastruttura di rete protetta di Microsoft Azure. Già disponibile, vedrà nuove opzioni sbloccarsi entro la fine dell’anno.

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BERRA macchine come abiti su misura: la modularità è il futuro IL PRODUTTORE DI GARLASCO (PAVIA) PUNTA SUL CONCETTO DELLA VERSATILITÀ PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE DEL MERCATO. INTERVISTA A MARCO PANZARASA, AMMINISTRATORE DELEGATO DI BERRA Berra è un’azienda specializzata nella produzione di macchine da stampa e di ripresa per la finitura in piano e semirotativo delle etichette, con gruppi modulari e o e serigrafici per la stampa, la verniciatura e la nobilitazione. ncontro con arco Panzarasa, amministratore delegato di Berra.

Comunicazione d’impresa

Quali sono le vostre previsioni per il 2020? L’azienda è riuscita ad affrontare bene questo periodo di convivenza con il Covid19, sfruttando tutta la mole di lavoro e gli ordini dal Labele po dello scorso anno. oglio sottolineare due aspetti significativi: siamo comunque riusciti a concretizzare delle trattative anche quest’anno, a marzo e nella prima met di aprile e dunque in piena emergenza Coronavirus, ma soprattutto non c’è stata nessuna sospensione o rinuncia per le macchine che andremo a consegnare nei prossimi mesi. i sembra un segnale positivo riconoscere ai nostri clienti la loro forza e voglia di investire, e ci tengo a ringraziarli per averlo fatto con noi. Una essione l’abbiamo avvertita soprattutto da met aprile e per tutto maggio, anche se si iniziano a vedere dei timidi segnali di ripresa. Un momento di pausa c’è stato invece nelle trattative su alcuni progetti, anche importanti, che sono attualmente congelati. l risultato del risentir sicuramente di questa essione ed è un peccato perché prima del Covid19 eravamo lanciati verso obiettivi mai raggiunti prima. A risentirne di pi è stato il mercato estero, per il quale ci ha penalizzato il loc do n, che ci ha bloccati sia nelle installazioni di macchine nuove che nei rapporti commerciali. Comunque abbiamo solo posticipato tutto di qualche mese. Abbiamo garantito sempre il 1 dei servizi in regime di normalit , anche per i ricambi, grazie alla logistica del nostro magazzino. E così anche per l’assistenza tecnica: non è mai mancato il supporto massimo a tutti i nostri clienti. E la vera sfida penso proprio che sar quella che ci aspetta da qui in avanti.

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Marco Panzarasa, amministratore delegato di Berra. Sopra, il nuovo gruppo multifoil di stampa a caldo. Sotto, un esempio di etichetta prodotta con le soluzioni Berra.

berra.com

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Crescere in qualità e tecnologia: in che modo lo state facendo? Ci piace pensare positivo perché siamo abituati a lottare: abbiamo sfruttato questi tre mesi per continuare a spingere nei progetti gi avviati. Ci stiamo focalizzando sulla comunicazione: a partire dal nostro nuovo sito, una piattaforma multimediale che verr inaugurata a breve, oltre che nel proseguire nella formazione di un gruppo di vendita rimodulato per macro aree spero che lo smart or ing sia stata una soluzione solo temporanea perché abbiamo tutti bisogno di ritrovare il contatto umano. E nonostante tutto non ci fermiamo: stiamo lavorando all’aumento delle velocit produttive, mantenendo inalterati i bassissimi consumi di carta nelle messe in macchina con avviamenti estremamente rapidi, oltre a introdurre quattro novit di rilievo che saranno pronte entro l’inizio del 1. Puntiamo in alto, per essere presenti e rispondere alle richieste del mercato di alta produzione abbinata al nostro standard di qualit . La modularità delle vostre soluzioni può essere la chiave per far riprendere gli investimenti? pingiamo sul concetto della versatilit e di macchine sempre pi customizzate: oggi ogni nuova installazione è un progetto a sé. La modularit in questo senso è la chiave di lettura per il futuro. rmai una macchina è diventata un abito su misura e la risposta ai segnali del mercato pu essere solo la massima essibilit : dal digitale che avanza, alle aziende che hanno bisogno di un partner semplice, affidabile, pratico e veloce, prerogative che ritroviamo nelle nostre macchine. Pi che mai in passato, un’azienda deve avere la garanzia di affidare i propri soldi a un fornitore in grado di assicurare la presenza anche tra dieci anni. E Berra riesce a dare questa sicurezza: ci sar , ancora in prima linea, a fianco di chi abbraccia la nostra filosofia. olo insieme possiamo pensare di superare anche questo difficile momento, con le soluzioni giuste e al passo con i tempi.

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Customer Centricity as a lived principle Baron & Fils installation during coronavirus lockdown

“The Konica Minolta team came all the way from The Netherlands and Germany in these difficult times of the lockdown and worked long hours. They completed the installation within a week and we started print runs soon afterwards. It was an incredible achievement. We thank them

wholeheartedly for their professionalism, efficiency and commitment while working in difficult circumstances. In a partnership and collaborative approach, they accompanied us in every step, from the choice of press to its successful implementation.”

© KONICA MINOLTA

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Una strada deserta fotografata “da qualche parte in Francia in pieno lockdown” dal team Konica che si dirigeva verso l’azienda Baron & Fils per installare la nuova soluzione e dare la formazione necessaria agli stampatori per il suo utilizzo.

AccurioJet KM-1e

Konica Minolta presenta l’e-voluzione della specie Presentata in streaming, la soluzione è l’ultima versione del sistema di stampa inkjet UV B2+ annunciato per la prima volta a Drupa 2016.

Il ponte fra l’offset e il digitale. Così Hidetoshi Amo, Head of centre of competence KM-1, e Nuno Sacadura, n et develop ent anager, hanno definito l’evoluzione della KM-1, la nuova AccurioJet KM-1e di Konica Minolta, dove “e” sta per evolution. Presentata nel corso di una conferenza stampa internazionale in streaming, la soluzione è l’ultima versione del sistema di stampa inkjet UV B2+ annunciato per la prima volta a Drupa 2016 e che mira ad accelerare l’espansione del commercial printing, permettendo di stampare su supporti diversi fra cui plastica, sintetici (di cui c’è olta richiesta dal ercato , fil trasparenti, ateriali metallici e canvas. Le prime installazioni, comunicano da Konica Minolta, sono già state realizzate negli Stati Uniti e in alcuni Paesi in Europa e presto il sistema verrà lanciato anche in Italia. A testimonianza di questo, nel corso della conferenza viene mostrata la foto di una strada deserta, “scattata da qualche parte in Francia in pieno lockdown” dal team Konica che si dirigeva verso l’azienda Baron & Fils per installare la nuova soluzione e dare la formazione necessaria agli stampatori per il suo utilizzo. Una soluzione pensata per la stampa commerciale ma non solo: anche il packaging e le etichette sono nel mirino dell’ultima nata in casa Konica. «Chiaramente la gran parte del mercato delle etichette si serve di macchine a bobina, ma c’è una crescente richiesta di basse tirature che può essere realizzata, e anzi già viene realizzata, con le macchine a foglio. Non direi che gli stampatori investano nella KM-1 solo per il mercato delle etichette, ma direi che i clienti possono ampliare i loro servizi e le loro capacità di stampa al mercato delle etichette grazie a questo sistema di stampa, che ha caratteristiche di alta qualità, resistenza all’acqua e molto spesso viene usata in combi-

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La nuova soluzione di Konica Minolta può stampare con spessori da 0,06 a 0,6 mm per la stampa solo fronte e 0,45 per la stampa fronte/retro, a una velocità massima di 3.000 fogli l’ora in simplex o 1.500 l’ora in duplex.

nazione con la MGI JETvarnish per la nobilitazione», ha spiegato Sacadura, che ha poi aggiunto - rispondendo a una specifica do anda co e la aggioranza delle macchine KM-1 presenti sul mercato potranno essere “aggiornate” (upgrade) alla KM-1e. Come nella sua versione precedente, nella AccurioJet KM-1e la qualità di stampa è garantita dalla tecnologia proprietaria che “congela” le gocce di inchiostro sul supporto: la Dot Freeze Technology™ di Konica Minolta, un processo brevettato noto come DFT che, controllando il movimento del punto di inchiostro, mantiene la stabilità e la consistenza del colore. La soluzione può stampare con spessori vanno da 0,06 a 0,6 mm per la stampa solo fronte e 0,45 per la stampa fronte/retro, a una velocità massima di 3.000 fogli l’ora in simplex o 1.500 l’ora in duplex. La risoluzione di stampa è di 1.200 dpi e le lampade LED UV consentono un’immediata essiccazione dell’inchiostro sulla superficie del supporto, per ettendo così di inviare lo stampato al post stampa senza dover aspettare tempi di asciugatura.

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TECNOLOGIA UV-UV LED

INDICE DEI CONTENUTI Oltre il visibile. La tecnologia della luce, i vantaggi, sicurezza e certificazioni...… pag 3 PrintabLED. Il retrofi con le lampade LED..............................pag 39 Koenig & Bauer. Il LED è il futuro...........pag 41 Heidelberg. Commerciale, cartotecnica, etichette..........................pag 42 Komori. Una filosofia di stampa.............pag

SPECIALE

TECNOLOGIA UV-UV LED

IL PROSSIMO SPECIALE SARÀ DEDICATO A: POST-STAMPA SPECIALE - COVER.indd 33

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SPECIALE TECNOLOGIA UV-UV LED OLTRE IL VISIBILE

La tecnologia della luce

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Oltre il violetto, oltre la luce visibile dall’occhio umano. Quando si parla di UV si parla di luce: l’ultravioletto è la radiazione elettromagnetica con una lunghezza d’onda che varia da pochi nanometri a 400 nanometri, laddove il campo visibile dell’uomo riesce a percepire solo i raggi luminosi con lunghezza d’onda da 400 a 700 nanometri circa. E il violetto sta lì, sul confine di ci che un essere u ano in grado di vedere e l’energia della luce. Non è il caso di addentrarsi troppo nelle aglie dei feno eni fisici, asti solo tenere a mente che le radiazioni ultraviolette hanno un livello energetico superiore (dovuto a una diversa lunghezza d’onda) a quello che un essere umano è in grado di vedere. E che è proprio in virtù di questa energia che il settore delle arti grafiche ha co inciato, ormai una cinquantina di anni fa, a utilizzare questo fenomeno per una tecnologia in grado di essiccare istantaneamente l’inchiostro (o una vernice o un altro polimero) - grazie alla presenza dei fotoiniziatori che danno il via alla reazione fisica su uno sta pato. o e ripercorre il . oc. . a tecnologia ,

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TECNOLOGIA UV-UV LED

Le radiazioni ultraviolette hanno un livello energetico superiore (dovuto a una diversa lunghezza d’onda) a quello che un essere umano è in grado di vedere. Ed è proprio in virtù di questa energia che il settore delle arti grafiche ha cominciato, ormai una cinquantina di anni fa, a utilizzare questo fenomeno per una tecnologia in grado di essiccare istantaneamente l’inchiostro (o una vernice o un altro polimero) - grazie alla presenza dei fotoiniziatori nel consumabile che danno il via alla reazione fisica su uno stampato

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il documento tecnico dedicato alla tecnologia UV redatto dall’ ssociazione dei tecnici delle arti grafiche e da un gruppo di lavoro specifico cui hanno partecipato 27 persone e pubblicato lo scorso novembre, le prime applicazioni UV a livello industriale nascono nel settore della finitura e della verniciatura del legno fra la fine degli anni ettanta e l’inizio degli anni ttanta, quasi contemporaneamente alle prime valutazioni sulla possi ilità di applicare vernici anche su carta per valorizzare gli stampati. Nel corso degli anni la tecnologia si è evoluta, espandendo la sua possibilità di applicazione a vari supporti e correggendo alcuni difetti co e la ualità di sta pa talvolta inferiore rispetto a uella tradizionale , l’elevato consuo energetico, l’odore della vernice e la defor azione dei supporti stampati a causa dell’elevato calore in acchina. l conte po la tecnologia si rivelata ideale per rispondere a esigenze come quella di accedere con una aggiore velocità alle fasi di post sta pa e ridurre di conseguenza l’ingombro in azienda per l’asciugatura dei semilavorati e l’ampliamento della

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gamma dei supporti su cui era possibile stampare. Risale poi ai primi anni Duemila lo sviluppo di un sistema di lampade a LED, una tecnologia simile all’UV classica a in grado di reagire solo per specifiche lunghezze d’onda dello spettro. o e ualsiasi tecnologia nascente, all’inizio anche uella a presentava delle difficoltà di applicazione la difficile poli erizzazione sui sopporti ha portato a una stretta colla orazione fra i produttori di acchine, produttori di la pade e produttori di inchiostri, cos che lo sviluppo della tecnologia e delle sue possibili applicazioni progredisse di pari passo lungo ogni anello della catena. Ad oggi la tecnologia UV viene usata in tutti i comuni processi di sta pa offset, essografia, rotocalco, ta pografia, serigrafia, sta pa digitale. a caratteristica di asciugatura istantanea la rende adatta alla stampa su supporti speciali, co plessi o non assor enti, difficili da sta pare con inchiostri e tecnologia tradizionali, oppure su carte naturali, i allaggi, sta pe di anconote e fil plastici, lattine e tazze. Aprendo allo stampatore possibilità di mercato non raggiungibili altrimenti.

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SPECIALE TECNOLOGIA UV-UV LED I VANTAGGI

foto: Koenig & Bauer

Essiccatoi della famiglia VariDry di Koenig & Bauer.

Cosa vorrò stampare?

Angelo Meroni, membro del Consiglio direttivo di TAGA Italia.

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«Prima di decidere su quale tecnologia investire, uno stampatore deve capire che cosa vuol far passare sotto la macchina quando accende la corrente la mattina: cartone? Carta? Plastica o derivati? Questa è la prima domanda che bisogna farsi: cosa vorrò stampare io nella mia azienda? E in funzione di questa risposta si pensa alla tecnologia migliore per il prodotto che si deve produrre», afferma Angelo Meroni, membro del Consiglio direttivo Taga e fra i coordinatori del gruppo di lavoro che ha redatto il documento sulla tecnologia UV prima citato. «Una cosa è chiara: il pensiero di comprare un’attrezzatura nuova con tecnologia o retrofittare una acchina a uesto scopo, deve essere fatto non per stampare le stesse cose che un’azienda ha sta pato fino ad oggi in aniera tradizionale, perché altrimenti sarebbe solamente un dispendio di costi: il mercato ti paga uguale sia che stampi con una tecnologia UV che con una tradizionale, al committente interessa poco la tecnologia usata. Se si decide di fare un investimento del genere deve essere fatto mirando a un mercato diverso da quello per cui si sta pato fino ad oggi con la sta pa tradizionale - continua Meroni -. Nella tecnologia UV tutto costa di più: la macchina, l’energia, i consumabili, gli inchiostri. Ad esempio per quel che riguarda gli inchiostri, pur considerando che hanno un costo marginale sul totale dei costi di uno stampato, un inchiostro low energy può arrivare a costare il doppio di uno tradizionale e un fino a tre volte tanto .

Per scegliere la giusta tecnologia è necessario aver ben chiaro il tipo di prodotto che si vuole realizzare e quale mercato si vuole raggiungere, ma soprattutto aver ben chiari limiti e potenzialità delle tre diverse tecnologie UV.

Per scegliere la giusta tecnologia è dunque necessario aver ben chiaro il tipo di prodotto che si vuole realizzare e quale mercato si vuole raggiungere, ma soprattutto aver ben chiari limiti e potenzialità delle tre diverse tecnologie UV: UV classica, UV low energy (a bassa potenza) e la più recente, la UV LED. In estrema sintesi: la tecnologia UV classica utilizza inchiostri nei quali sono presenti fotoiniziatori che reagiscono alle lunghezze d’onda dello spettro dai 200 ai 400 nanometri, per una reattività nel campo degli UVA, UVB, UVC; la tecnologia UV a bassa potenza utilizza inchiostri che reagiscono a lunghezze d’onda fra i 320 e i 400 nanometri, per una reattività nel campo degli UVA e UVB; la tecnologia UV LED utilizza inchiostri in grado di reagire a lunghezze d’onda dai 365 ai 400 nanometri con una reattività nel ca po dei raggi . a classificazione delle tre tecnologie è molto semplice perché determinata dalle diverse lunghezze d’onda cui rispondono i fotoiniziatori

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SPECIALE STAMPA TECNOLOGIA UV-UV LED DIGITALE

foto: Koenig & Bauer

degli inchiostri; non è altrettanto semplice però, spiega Meroni, capire quale tecnologia sia la più adatta per un certo tipo di produzione a risposta non cos definita e chiara, però una cosa è certa: fra le tre tecnologie, l’UV classico - la più “antica” - è quella che si sposa meno con i supporti termosensibili, quindi plastiche o derivati, perché lavora con temperature straordinariamente alte: si tratta di lampade a bulbi, all’interno delle quali ci sono dei vapori di mercurio che vengono eccitati dalla corrente e la cui superficie pu arrivare fino a . engono raffreddate con dei li uidi ma le temperature di esercizio sono comunque molto alte , affer a eroni, specificando co e un supporto sensi ile al calore si defor i e si dilati causando difficoltà nella tenuta del registro di sta pa. ifficoltà che si presenta anche per un altro motivo: «La tecnologia UV classica non ha di suo la stessa potenza e la stessa capacità di polimerizzare che hanno i low energy e ancora di pi i , e nor al ente c’ isogno di pi lampade per poter polimerizzare anche in più passaggi: ovvia ente uesto co porta una difficoltà di registro durante la sta pa. uindi se per ese pio un i prenditore intende spostare il suo core business verso la

stampa di supporti delicati, personalmente non andrei sull’ classico. Per uesta ancora oggi la tecnologia più venduta in assoluto nella cartotecnica e non solo, vuoi perché è una tecnologia estremamente conosciuta, vuoi perché probabilmente forse - dico forse - ha un po’ meno problematiche delle altre due o quantomeno proprio perché è più conosciuta le problematiche si riescono a gestire pi facil ente , continua eroni. E l’UV a bassa potenza? «Anche se in maniera inferiore rispetto all’UV classico, l’UV a bassa potenza sviluppa calore a sufficienza da condizionare i supporti. vendo la capacità di lavorare con delle lunghezze d’onda specifiche, con uno spettro un po’ pi corto dell’ classico - gli UVA e gli UVB - questa tecnologia fa sì che i fotoiniziatori che ci sono negli inchiostri reagiscano molto più rapidamente rispetto a quelli dell’UV classico. uesta aggiore reattività per ette di usare un numero inferiore di lampade: laddove nell’UV classico abbiamo bisogno di due lampade o anche più per polimerizzare completamente tutti i colori, nell’UV a bassa potenza quasi sempre con una lampada sola in uscita si riesce a polimerizzare sia la quadricromia che le vernici. on se pre cos a uasi, e il fatto di avere una

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SPECIALE TECNOLOGIA UV-UV LED SICUREZZA E CERTIFICAZIONI

la pada in uscita e non co e nterdec la la pada posizionata fra i castelli di sta pa, ndr) permette di utilizzare anche supporti come la plastica o derivati, perché comunque tutti i vari colori vengono stampati a freddo, cio senza il calore delle la pade , spiega eroni. infine l’ , l’ulti a tecnologia nata la tecnologia che permette di lavorare con qualsiasi tipo di supporto, perch una la pada fredda. una luce monocromatica che utilizza la tecnologia dei semiconduttori e che quindi non sviluppa calore: può lavorare dalla carta patinata fino alla plastica, passando dal cartone e dalle carte naturali senza grandi problemi. Questa tecnologia purtroppo essendo l’ultima nata è ancora poco matura, ha ancora qualche limite, qualche difficoltà, dovuta soprattutto alle aterie pri e gli inchiostri non sono ancora proprio perfetta ente centrati, il lavoro che devono fare i costruttori di la pade con i produttori di macchine e i produttori degli inchiostri deve essere ancora affinato. e si dovesse decidere di investire in una macchina che permette di stampare supporti diversi dalla carta, oggi probabilmente questa tecnologia è quella che prospetta maggiori miglioraenti tecnologici nel edio ter ine , affer a eroni.

acchina nuova o retrofit ono olti gli sta patori che decidono di fare il retrofit di una macchina esistente per cominciare a stampare con la tecnologia . na acchina nata con tecnologia tradizionale che poi viene retrofittata diventa veraente un’altra acchina, a se il retrofit stato fatto a regola d’arte diventa a tutti gli effetti una acchina UV con la capacità di produrre, polimerizzando o non poli erizzando, al assi o delle sue potenzialità, fermo restando che il supporto che si stampa e la quantità di inchiostro che si stampa determinano la possibile velocità di produzione , spiega il tecnico aga. Pri a di procedere con un retrofit, necessario essere consapevoli che la tecnologia UV, di qualsiasi tipo essa sia, esige che per il suo impiego siano rispettati specifici criteri di sicurezza legati alle fonti di e issione

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Le macchine con tecnologia UV nativa dovrebbero già rispettare i requisiti di legge in quanto a sicurezza ed emissioni, ma l’utilizzatore deve comunque controllare il corretto funziona ento della soluzione per la tecnologia UV classica, ad esempio, è necessario predisporre delle cappe di aspirazione che portino all’esterno l’ozono emesso nel processo produttivo. È necessario poi che gli operatori utilizzino i dispositivi di protezione individuale, i DPI, come guanti e occhiali protettivi. E se queste norme sono valide per le soluzioni native, lo devono essere altrettanto per le soluzioni odificate in un secondo o ento.

della macchina e ai consumabili usati. La macchina deve rispettare la direttiva 2006/42/CE, una legge europea recepita dall’ordina ento italiano e che definisce i requisiti essenziali in materia di sicurezza e di salute pubblica ai quali devono rispondere le macchine che rientrano nella classificazione e fra ueste le acchine da stampa), e la direttiva 2006/25/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici radiazioni ottiche artificiali . nche i prodotti utilizzati in macchina devono rispettare dei requisiti di sicurezza, indicati nelle schede di sicurezza dei singoli consua ili e sancite da specifiche direttive. e acchine con tecnologia UV nativa dovrebbero già rispettare i requisiti di legge in quanto a sicurezza ed emissioni, ma l’utilizzatore deve co un ue controllare il corretto funzionamento della soluzione; per la tecnologia UV classica, ad esempio, è necessario predisporre delle cappe di aspirazione che portino all’esterno l’ozono emesso nel processo produttivo. È necessario poi che gli operatori utilizzino i dispositivi di protezione individuale, i DPI, come guanti e occhiali protettivi. E se queste norme sono valide per le soluzioni native, lo devono essere altrettanto per le soluzioni odificate” in un secondo momento: è dunque bene tenere a ente che retrofittare una soluzione di sta pa tradizionale perché sia in grado di stampare con tecnologia i plica un ca ia ento in tutto il usso di

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SPECIALE STAMPA TECNOLOGIA UV-UV LED DIGITALE

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lavoro e diverse nor e di sicurezza. isogna rivedere completamente tutte le condizioni in sala stampa. I dispositivi di protezione individuale sono diversi, le attenzioni che devono essere poste sia all’ambiente che al personale sono diverse e specifiche, e soprattutto - cosa che dico sempre quando mi viene fatta questa domanda - nel momento in cui un imprenditore decide di retrofittare la sua acchina da sta pa tradizionale in macchina da stampa UV, la macchina perde la certificazione , affer a eroni, che aggiunge a ricertificazione della acchina deve essere richiesta dall’imprenditore all’installatore, cioè alla azienda che inserisce le lampade all’interno della macchina; in altre parole a chi fisica ente fa il retrofit. uesta azienda ha due strade per ricertificare. a pri a anticipata rispetto al retrofit e consiste nel chiedere al costruttore della macchina da stampa i disegni tecnici per la odifica necessaria all inseri ento delle lampade e degli accessori: a quel punto se il fornitore si atterrà alle disposizioni tecniche che il costruttore della acchina da sta pa ha dato per il retrofit allora la acchina pu essere su ito ricertificata. e invece non si ha questo “passaggio preliminare”, chi inserisce le lampade deve lavorare sull’impianto elettrico e mettere tutto in sicurezza, per poi fornire tutti i disegni delle odifiche all’ente certificatore per accertare che anche con il retrofit la acchina risponda ai reuisiti di sicurezza i posti dalle direttive in ateria . a perch cos i portante ricertificare la acchina da sta pa dopo un intervento e alaugurata ente dovesse esserci un infortunio o un’incidente e la macchina non fosse in regola con la certificazione, la responsabilità cadrebbe completamente sull’imprenditore. Ribadisco, completamente sull’imprenditore, quindi non sull’azienda che ha retrofittato a sull’i prenditore che ha incaricato l’azienda di retrofittare. stato un argomento estremamente dibattuto anche al tavolo di lavoro di Taga per il Taga.doc19: la norma dice che se metti le mani nella macchina, soprattutto per quanto riguarda le sicurezze e l’impianto elettrico, la macchina non pi certificata e deve essere ricertificata. uesto uanto , affer a eroni, che conclude con un’anticipazione sul nuovo documento tecnico dell’associazione utti sono stati concordi nel continuare a parlare di stampa offset ma sulla plastica, perché lo scopo di utilizzare la tecnologia a polimerizzazione per la stampa fonda ental ente di sta pare su supporti difficili. la plastica il supporto difficile per antono asia. Per la verità anche la stampa sulla litolatta ha riscosso interesse, e probabilmente sarà il prossimo tema dopo la plastica. onostante il loc do n a ia o definito la struttura del documento e abbiamo completato quasi del tutto l’elenco degli argomenti che dovremo trattare. on ci resta che svilupparlo , dice eroni.

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Il retrofit con le lampade LED

Francesco Dattilo, amministratore delegato di PrintabLED

na società italiana che si occupa di retrofittare le macchine da stampa con tecnologia UV è PrintabLED, azienda con sede a Bibbiano in provincia di Reggio Emilia in Emilia-Romagna, che sviluppa e produce lampade a tecnologia LED. PrintabLED conta sul lavoro di dieci dipendenti e sta avviando un processo di internazionalizzazione, con progetti già in essere in Repubblica Ceca, a Dubai e in Sud Africa; gli ambiti di applicazione sono sostanzialmente tre: l’offset a foglio, il etalprint e la exo. oi certifichia o che il nostro sistema - che comprende le lampade, il quadro elettrico, il frigorifero, il nastro di trasporto nel caso del metalprint etc - è un sistema CE. Al cliente forniamo tutte le infor azioni e tutto il ateriale necessari affinch possa presentare la pratica per la ricertificazione , spiega Francesco Dattilo, amministratore delegato di PrintabLED. La maggior parte delle installazioni, dice Dattilo, sono nell’ambito del metalprint ma soprattutclienti che hanno to nell’offset a foglio scelto Camporese(più di 50), settore nel PrintabLED sono quale l’azienda reggiastati coraggiosi: non na ha una eccezionaè stato un percorso le collaborazione con semplice, però oggi Camporese Macchine Grafiche, azienda del vedere i risultati specializzata che hanno ottenuto Padovano nella compravendita di è una grande macchine da stampa e soddisfazione nell’assistenza tecnica. ia o riusciti a creare un team molto forte che ci ha messo in una posizione ottimale nel mercato, perché intervenire su una macchina già installata riesce a dare la possibilità all’operatore di stampare cose di migliore qualità, con costi inferiori, con un costo energetico molto più basso a un prezzo che non è quello di una macchina nuova. I nostri clienti sono stati coraggiosi quando hanno adottato questa tecnologia: non è stato un percorso semplice, però oggi vedere i risultati che hanno ottenuto è una grande soddisfazione , affer a attilo, che specifica co e l’esperienza accu ulata con decine e decine di installazioni nel mercato italiano consenta a PrintabLED di fornire un servizio consulenziale ai clienti, risolvendo in te pi rapidi e in aniera efficace eventuali problematiche perché già affrontate in precedenza. Ma perché uno stampatore arriva a decidere di impleentare una acchina con la tecnologia l numero di aziende che sceglie di adottare questa tecnica è secondo me in aumento, perché le alternative sono la stampa ad acqua o con inchiostri tradizionali,

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SPECIALE TECNOLOGIA UV-UV LED LE POTENZIALITÀ DEL LED

INQUADRA E ACCEDI ALLA REALTÀ AUMENTATA

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e quindi senza la polimerizzazione per mezzo degli UV. Ma questo vuol dire due cose: che si stampa a una velocità pi assa e che c’ isogno di uno stoccaggio molto maggiore, perché devi aspettare che lo stampato si asciughi. Pro le i che non ci sono usando le tecniche di poli erizzazione con i . torica ente si se pre fatta con la la pada ultravioletta a ercurio, che ha dei difetti consu a cin ue volte di pi di una la pada a e il ercurio un rifiuto speciale e dun ue s altirlo un pro le a, tanto che per alcuni settori stato eli inato dal ercato e lo sarà se pre di pi , dice attilo, che confer a co e anche l’adozione di una tecnologia LED comporti delle modifiche al usso di lavoro in sala sta pa on si possono fare le cose nello stesso modo in cui le si faceva con le lampade UV tradizionali, per cui lo stampatore deve fare lo sforzo di adattarsi a una nuova tecnologia che comporta risparmio energetico, eliminazione dei solventi, eliminazione dell’ozono. Con la lampada a ultravioletti si lavora con dei range di precisione pi larghi che non quando si utilizza il LED (la tecnologia UV classica utilizza inchiostri nei quali sono presenti fotoiniziatori che reagiscono alle lunghezze d’onda dello spettro dai ai nano etri, la tecnologia per lunghezze d’onda dai ai nano etri, uindi un intervallo olto pi stretto, ndr). Bisogna fare pi attenzione alla ualità dell’ac ua e ai ateriali e cambiano alcuni inchiostri, ma una volta che lo si adottato, il funziona in aniera vera ente potente. Vantaggi tangibili sono il costo della bolletta energetica, che olto pi asso, e la di inuzione degli spazi di stoccaggio perché si può produrre in linea e uando lo sta pato esce dalla acchina pu già essere lavorato: fa la differenza poter mandare il foglio in lavorazione immediatamente o doverlo mandare dopo

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isogna fare pi attenzione alla ualità dell’ac ua, ateriali e agli inchiostri, a una volta che lo si adottato, il LED funziona in maniera veramente potente.

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24/48 ore per aspettare la completa polimerizzazione. Una volta messa a punto la produzione, un vantaggio per uanto difficile da isurare la inor uantità di chili di inchiostro consumata. È vero che il prezzo al chilo un superiore agli inchiostri tradizionali, a vero anche che se ne usa di eno. n PrintabLED abbiamo due tecnici di stampa sempre a disposizione dei clienti per consigli, suggerimenti su come sarebbe meglio effettuare un lavoro per risparmiare». Quanto dura di media una lampada UV LED? «La vita accesa della la pada, secondo le specifiche dei produttori di ed selezionati da Printa , fra le e le ila ore di utilizzo. Per nostra esperienza, a ia o lampade che girano tra le mille e le 2 mila ore all’anno or ai da o anni. differenza della la pada al ercurio, il LED rimane acceso solo per il tempo effettivo di stampa e lo si può spegnere e riaccendere istantanea ente. ia o la pade che hanno già girato mila ore e abbiamo visto solo decadimenti marginali nell’efficacia del , secondo le curve previste dal costruttore. ntervenia o uando agari si ro pe un vetro di protezione nello spostamento della lampada da un gruppo stampa all’altro, ma generalmente gli interventi sono molto semplici e li fa direttamente l’operatore di sta pa. n ogni caso, tutte le nostre la pade sono monitorate a distanza e collegate a un sistema centrale, per cui se un cliente ha un problema noi vediamo il guasto e possiamo intervenire a distanza o fisica ente laddove necessario, portando già il rica io giusto perch sappia o già cosa successo. e necessario sostituire la la pada, i casi sono due se disponibile, portiamo la lampada subito per permettere allo stampatore di continuare a lavorare; se invece non l’abbiamo in magazzino, nel giro di un paio di giorni la ripariamo oppure la sostituiamo», conclude Dattilo.

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SPECIALE STAMPA TECNOLOGIA UV-UV LED DIGITALE

«In Italia, Germania e Francia, i mercati più sviluppati per quello che riguarda la tecnologia, la percentuale di LED-UV installato è molto simile. In altri mercati, come il Giappone, la percentuale è superiore rispetto all’Europa. Io penso che il LED-UV sarà il futuro della stampa» Il LED è il futuro Delle potenzialità della tecnologia LED è convinto anche l’ingegner Falk Sparbert, vice president sales di Koenig & Bauer, che spiega come negli ultimi dieci anni in Italia siano state installate più di 40 macchine del produttore tedesco a tecnologia UV, nei vari formati fra 70x100, 100x140 e 120x160. Di questo parco, circa il 25% è costituito da soluzioni con tecnologia UV LED, tutte installate nell’arco degli ultimi due anni. «In Italia, Germania e Francia, i mercati più sviluppati per quello che riguarda la tecnologia, la percentuale di LED-UV installato è molto simile. Ci sono altri mercati, come il Giappone, dove il LED-UV o HR-UV (questo il nome con cui oenig auer identifica l’ a assa potenza, ndr) sono la norma, per cui la percentuale di presenza di queste macchine è superiore rispetto all’Europa. Io penso che il LED-UV sarà il futuro della stampa», afferma Sparbert, che continua: «Quando otto o nove anni fa abbiamo sviluppato la tecnologia, siamo stati i primi a portare sul mercato il LED UV nativo nelle macchine da stampa. Abbiamo continuato a sviluppare le soluzioni e final ente pi o eno cin ue anni fa abbiamo introdotto una linea di prodotto in tutto e per tutto Koenig & Bauer, mentre prima c’era una collaborazione con un fornitore di lampade. Adesso i fornitori di inchiostri UV LED devono continuare a sviluppare il loro prodotto: sono già a buon punto di stabilità ma ci sono ancora dei dettagli da migliorare, come ad esempio la disponibilità dei colori Pantone o la migrazione, un aspetto importante per un’apertura al mercato dell’alimentare», afferma Sparbert. Secondo il vice president sales di Koenig & Bauer, il mercato ad oggi ha una buona conoscenza della tecnologia UV e delle differenze che intercorrono fra l’UV classico, quello a bassa potenza e il LED: «Gli stampatori italiani sanno quali sono i vantaggi e gli svantaggi, parlano con i fornitori di inchiostri, sanno già cosa cercano e cosa hanno intenzione di stampare. E quando non sono sicuri ci chiedono una giornata in showroom per confrontare le tecnologie su uno stesso lavoro per testare il processo di stampa, la durata dell’inchiostro,

Falk Sparbert, vice president sales di Koenig & Bauer.

la qualità di stampa… Nell’ambito della stampa commerciale, il LED-UV è una novità per la maggior parte dei clienti, che puntano a migliorare il processo di stampa e ridurre i tempi di attesa per il post stampa. l cliente finale non vuole pi aspettare, chiede piccole tirature a alla fine i volu i co plessivi ri angono alti per l’alta frammentazione delle commesse, e lo stampatore non ha nemmeno lo spazio per lo stoccaggio degli stampati: poter andare subito in legatoria si rivela un gran vantaggio per lo stampatore. Con il LED-UV inoltre è possibile stampare su qualsiasi tipo di carta senza problemi: la forma del punto è ancora più precisa, il nero è più intenso rispetto a una stampa tradizionale e non ci sono variazioni di colore durante il processo di asciugatura, non c’è nessuna ossidazione. Quello che esce dalla macchina da stampa, quello ri ane , spiega par ert che sottolinea co e la essibilità delle soluzioni Koenig & Bauer sia la risposta alle esigenze degli stampatori di avere una macchina “universale”, in grado di reggere supporti diversi senza perdere in qualità: «Ultimamente da un cliente di Napoli abbiamo sostituito tre nostre macchine più vecchie con una sola nuova soluzione, una Rapida 106 bivalente LED-UV, che stampa sia commerciale che pac aging. l cliente finale chiede una forte diversificazione al proprio stampatore, il quale - non avendo più la possibilità di mettere tante macchine quanti sono i tipi di prodotto che deve poter stampare - vuole una soluzione in grado di stampare tutto. I nostri clienti commerciali magari hanno un 15-20% della loro produzione nel packaging, per essere un full service e soddisfare le esigenze dei clienti», spiega Sparbert. Come anticipato in precedenza, caratteristica delle lampade UV LED è che a differenza delle lampade a mercurio della tecnologia UV classica non hanno bisogno di essere accese prima di un avviamento oppure di rimanere accese durante i processi di lavaggio: nel LED il tempo di accensione corrisponde al tempo effettivo della produzione, per cui quando i costruttori di lampade parlano di una durata massima intorno alle 20 mila ore di utilizzo, questa cifra è riferita alle

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a tecnologia non lascia alcun odore sullo sta pato. l tipico odore dell’ dovuto al processo ad alta te peratura che cuoce la superficie del supporto, e non agli inchiostri nel uesto non succede perch la la pada fredda effettive ore di sta pa. n aspetto i portante della nostra tecnologia, che in uisce positiva ente sulla durata delle la pade e sul consu o elettrico, il funziona ento della la pada secondo il for ato di sta pa posso gestire i settori secondo la larghezza del foglio a anche secondo la lunghezza, per cui i diodi a e issione di luce proprio la sigla di ight itting iode, ndr sui lati vengono spenti uando viene raggiunta la coda di un lavoro su cui non c’ pi niente da poli erizzare e vengono riaccesi all’arrivo del foglio successivo. ia o fatto anche dei test per uantificare il rispar io elettrico derivante da uesta tecnologia su una apida nella foto , per cui avrei un for ato assi o di x sta pando un foglio x si visto un rispar io elettrico fino al con il funziona ento delle la pade secondo il for ato carta. Per noi uesta caratteristica un ust, e ritenia o che dovre e essere lo standard , affer a par ert, che aggiunge co e le velocità assi e delle acchine oenig auer non su iscano liitazioni con l’utilizzo degli inchiostri e della tecnologia e ulla apida la velocità di sta pa ri ane fino a . fogli h , dice par ert e co e ueste tecnologie per ettano di sta pare un’a pia varietà di supporti, anche sui pi sottili co e il fil in ould, che raggiunge spessori di icron. a per i clienti oenig auer, oltre alle soluzioni nuove, c’ la possi ilità del retrofit Per noi un feno eno olto i portante e sia o gli unici in grado di garantire un’integrazione otti ale del processo dentro una acchina tradizionale entre il passaggio all’ classico, per chi non ha ai avuto a che fare con uesta tecnologia, un po’ pi co plicato , che ri ane garantita sotto ogni aspetto. oi offria o un pacchetto oltre alle la pade anche un secondo circuito di lavaggio di cui una acchina ivalente ha isogno e agari anche un secondo circuito sulla torre di verniciatura, perch i clienti vogliono poter continuare ad avere la possi ilità di usare una vernice ad ac ua inoltre, sicco e talvolta gli inchiostri tendono a ne ulizzare, offria o anche una filtrazione anti ne ulizzazione sui gruppi sta pa cos la acchina ri ane se pre pulita continua par ert . n autunno consegnere o a un cliente italiano sta patore di li ri una apida a cin ue colori che sta pa fino a ila copie all’ora. l io cliente finale non vuole sentire nessun odore sul li ro d’arte che ho sta pato io , ci ha detto lo sta patore pri a di confer are l’ordine e noi gli a ia o di ostrato che la tecnologia non lascia alcun odore sullo sta pato. l tipico odore dell’ dovuto al processo ad alta te peratura che cuoce la superficie del supporto, e non agli inchiostri nel uesto non succede perch la la pada fredda , conclude.

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Commerciale, cartotecnica, etichette l

Mauro Antonini, Head of equipment & digital technology di Heidelberg.

ercato del retrofit olto interessante anche per eidel erg n costruttore co e eidel erg che integra co pleta ente gli i pianti nelle proprie acchine da sta pa, ha sviluppato una serie di specifici per odello che per ettono al cliente di avere un i pianto perfetta ente inserito e ar onizzato rispetto al proprio odello di acchina da sta pa, installato e garantito da personale eidel erg. uesto ci ha peresso negli ulti i anni di retrofittare diretta ente diversi i pianti distri uiti su tutto il territorio nazionale, con ateriale originale , affer a auro ntonini, ead of e uip ent digital technolog di eidel erg, che aggiunge co e il produttore a ia se pre seguito con olta attenzione gli sviluppi e le esigenze del ercato delle applicazioni speciali, soprattutto per la sta pa , e co e a ia sviluppato la tecnologia ascoltando le esigenze di tre ercati di riferi ento, la cartotecnica, le etichette e il co erciale di alta fascia egli ulti i dieci anni a ia o visto au entare l’interesse verso uesta tecnologia di sta pa e grazie a una preparazione delle acchine e all’integrazione totale, senza co pro essi, sia o riusciti a percepire esattaente ci di cui le aziende grafiche avevano necessità una tecnologia di sta pa innovativa, integrata e ar onizzata con uella alla uale erano a ituati. n uesti anni eidel erg ha differenziato la sta pa con tre diverse soluzioni , dove sta per lo ener-

Alcuni prodotti stampati da Europrint con tecnologia UV.

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SPECIALE STAMPA TECNOLOGIA UV-UV LED DIGITALE

Una tecnologia “futurista”

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Antonio Severin, direttore della produzione di Europrint.

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«Noi non volevamo stampare solo UV - in questo caso sarebbe bastato un retrofit -: noi volevamo una tecnologia “futurista”, con una macchina da stampa proiettata nel futuro». Così Antonio Severin, direttore della produzione di Europrint, racconta la scelta che nel 2017 ha portato l’azienda a investire in una Heidelberg XL106-8PL UV LED ibrida. Europrint è una storica azienda tipolitografica di Quinto di Treviso specializzata nella produzione artistica di pregiati volumi fotografici, libri d’arte, periodici, cataloghi e prodotti per la comunicazione aziendale, nonché cartotecnica di pregio con ideazione e progettazione sartoriale nei confronti del cliente. Da marzo 2011 Europrint fa parte di Imoco Group, società oggi guidata dagli imprenditori Maurizio Maschio ed Enrico Polo, e amministrata da Michela Pavan. L’azienda nacque nel 1980 a Ponzano Veneto per la produzione di moduli continui (I.Mo.Co era acronimo di “industria modulo continuo”) e nel corso degli anni si è allargata alla produzione e commercializzazione di cataloghi, calendari, brochure, libri e di etichette autoadesive di prestigio. Nel 2006 Imoco ha acquisito Arti Grafiche Friulane, convertita alla produzione di etichette autoadesive offset e serigrafiche di alta qualità. Antonio Severin spiega come l’esigenza fosse di avere una macchina nata per stampare UV e non adattata, con tempi di avviamento brevi e con un controllo colore online grazie a sistemi tecnologici: «Erano molti anni che seguivamo la tecnologia UV ma non eravamo con-

tenti dei risultati di qualità fino alla Drupa del 2016, dove abbiamo scoperto la tecnologia UV LED con i suoi prodotti. Da lì siamo partiti con l’obiettivo di una macchina con una configurazione unica e speciale mai prodotta, un azzardo da molti sconsigliato. In Heidelberg sono riusciti a realizzare i nostri desideri, consigliandoci e sostenendoci fin dall’inizio nel nostro progetto. Finalmente nel dicembre 2017 abbiamo installato la prima XL106-8PL UV LED ibrida (collaudata nel 2018): è stato un punto fondamentale di svolta nella nostra produzione», ricorda il direttore di produzione di Europrint, aggiungendo come le riflessioni alla base della scelta siano state molteplici: «Forse la riflessione principale è stata quella di offrire un prodotto di qualità superiore ai nostri clienti creando uno stampato tailor made per ognuno di loro e alzando l’asticella della qualità/ velocità rispetto ai nostri concorrenti. Onestamente non avevamo previsto però questi risultati, che sono di gran lunga superiori alle nostre aspettative, questo ci ha permesso di iniziare a lavorare con molti brand di lusso. Nell’ultimo periodo, merito della nostra XL106 8 PL UV LED che può stampare con efficacia su moltissimi supporti, ci siamo ricavati un’importante fetta nel settore cartotecnico di qualità, un reparto che ci sta dando tantissime soddisfazioni e in costante crescita, tanto da valutare ulteriori investimenti a breve termine», dice Severin. In Europrint la macchina viene usata solitamente su due turni, che possono diventare anche tre in occasioni particolari (come

in prossimità delle fiere, spiega Severin). Quanto è stato difficile adattarsi a questa nuova tecnologia? «Per mia esperienza ogni cambiamento, anche se palesemente migliorativo, è sempre destabilizzante e deve essere assimilato senza forzature: ognuno ha i suoi tempi. Abbiamo iniziato a stampare il 20% UV LED e l’80% convenzionale, dopo due anni le parti si sono invertite, e possiamo affermare che dopo aver stampato in UV LED i nostri clienti non sono più tornati al convenzionale. Ma perché questa sia la conseguenza, è importante che la stampa UV LED non abbia quel risultato cromatico/lucido simile alla stampa digitale: bisogna mantenere le caratteristiche offset. Ci sono molti vantaggi, ma i due principali sono: il prodotto appena stampato è già asciutto e pronto per il finishing senza problemi di improntamento con la conseguente riduzione di tempi morti. L’altro motivo è che la stampa su carta usomano e patinate naturali è nettamente superiore rispetto al convenzionale come dettaglio e profondità, mentre su carte patinate non serve vernice di protezione evitando un’alterazione del supporto e della cromia»,

spiega lo stampatore, che conferma come la durata dichiarata delle lampade sia di circa 15 mila ore e come la manutenzione, oltre a quella ordinaria di pulizia, sia praticamente nulla. «La nostra ambizione è sempre stata di stampare UV LED nella migliore qualità/prezzo esistente nel mercato, pensiamo di esserci riusciti con una collaborazione attiva con Heidelberg, che non si è fermata solo sull’installazione della macchina UV LED, ma anche sull’acquisto del loro workflow e l’utilizzo dei loro consumabili di fascia alta. Certo, all’inizio abbiamo avuto qualche problema con la scelta dei materiali, però si è trattato di un tempo molto breve se pensiamo al salto di qualità ottenuto: ora abbiamo raggiunto una situazione ottimale. In fase di start up abbiamo testato vari materiali da varie aziende, poi noi abbiamo preferito nel seguire la strada con i prodotti Saphira. Come abbiamo capito che abbiamo scelto la strada giusta? Semplice, la risposta è nella qualità percepita e riconosciuta non solo da noi, ma anche da persone non addette ai lavori… i nostri clienti, che sono da sempre la nostra miglior pubblicità», conclude Severin.

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SPECIALE TECNOLOGIA UV-UV LED SENZA COMPROMESSI

La navigazione intelliline LED: l’implementazione della visualizzazione dei processi relativi a Intelliguide, Intellistart 3 e Intellirun fornisce la situazione del colore su tutte le unità di stampa, verniciatura e asciugatura, sui lati guida dell’operatore.

gy, ndr) e LED UV che possono essere anche combinate fra di loro, in modo da avere attrezzature essi ili con una forbice applicativa molto ampia. Ciò ha permesso di installare nel mercato italiano pi di i pianti, con un numero di gruppi stampa che sfiora le unità, nu eri veramente impressionanti», commenta Antonini. Una tecnologia trasversale che viene scelta dagli stampatori sulla base dei prodotti che intendono stampare e dei mercati che intendono raggiungere: «Nel nostro mercato abbiamo installato moltissimi impianti misti, per esempio tecnologia LED nei gruppi stampa e UV classico nel gruppo di vernice, questo per permettere - come già anticipato - un ventaglio applicativo molto ampio. La scelta dell’impianto è fortemente legata al tipo di applicazione, materiale e mercato. La tecnologia LED UV è sicuramente quella di tendenza, quella che tutti identificano co e uella che sarà il futuro dell’UV. In casa Heidelberg prima di consigliare quale tecnologia UV utilizzare, lavoriamo con i clienti analizzando insieme approfonditamente le applicazioni: così facendo riuscia o a configurare l’i pianto perfetto senza compromessi. In questa scelta, un’area di grande rilievo è quella dei materiali consumabili. Heidelberg, per essere consulenziale ed efficace, ha sviluppato tutta

«Negli ultimi dieci anni abbiamo visto aumentare l’interesse verso questa tecnologia di stampa e grazie a una preparazione delle macchine e all’integrazione totale, senza compromessi, siamo riusciti a percepire esattamente ciò di cui le aziende grafiche avevano necessità una tecnologia di stampa innovativa, integrata e armonizzata con quella alla quale erano abituati»

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una serie di consumabili dedicati a queste applicazioni, testati con risultati qualitativi e di performance continua Antonini -. Ricerca e sviluppo sono elementi chiave per Heidelberg. Lo sviluppo delle tecnologie in collaborazione con clienti ci ha permesso di essere leader indiscussi in questi segmenti. Puntando sull’integrazione senza compromessi si ottengono velocità produttive elevatissime, una gestione dell’impianto UV come parte integrata della macchina da stampa, e un risultato qualitativo superlativo, nelle tre aree applicative: commerciale, cartotecnico e nel mercato delle etichette. Heidelberg presenta oggi una nuova serie di lampade UV LED che permettono di aumentare le performance di polimerizzazione ad alte velocità, grazie all’ottimizzazione del fascio di luce UV/geometria dei diodi e distanza dal supporto con una durata nel tempo maggiore delle precedenti, creando un nuovo standard nel mondo della stampa UV LED. Per quanto riguarda gli impianti installati nel nostro mercato, possiamo apprezzare gli impianti Primer UV. Le macchine tipicamente da cartotecnica stampano con inchiostri convenzionali; l’ausilio delle doppie torri di verniciatura per ette di verniciare sull’ulti a torre exo. n esempio di macchine dedicate al settore commerciale sono le 8 colori con torre di verniciatura, con le quali si stampa con tecnologia UV LED nei gruppi stampa e UV per la vernice. Un altro esempio sono le macchine da cartotecnica con un numero elevato di gruppi stampa e l’utilizzo di molti colori Pantone contemporaneamente. Queste macchine sono spesso equipaggiate con impianti UV tradizionali. Caratteristica fondamentale di questi impianti sono i formati di stampa, si parte da macchine di for ato x , fino ad arrivare a uelle x , con voltura e doppi verniciatori», conclude Antonini.

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SPECIALE STAMPA TECNOLOGIA UV-UV LED DIGITALE

na filosofia di stampa

Silvano ianchi e assimiliano eronesi, rispettivamente director e managing director di omori Italia

ono passati vent’anni da uando in casa o ori si cominciò a studiare un sistema di stampa con tecnologia che rispondesse a esigenze del ercato che, da l in avanti, sare ero cresciute se pre pi in uenzando lo sviluppo delle tecnologie. sigenze co e velocizzare il passaggio degli sta pati al post sta pa, avendo uindi uno sta pato i ediata ente asciutto e che non occupasse spazio per lo stoccaggio in azienda la necessità di sta pare su nuovi supporti e non pi solo su carta, e il isogno di eli inare la presenza dell’antiscartino sullo sta pato. ll’inizio alcuni stampatori in Giappone si rivolsero a fornitori di siste i di la pade . na soluzione che per non eli inava il forte odore dallo sta pato e nell’a iente di lavoro stesso, con una ualità di sta pa che non si avvicinava alla convenzionale e con un forte i patto energetico , ricordano ilvano ianchi e assi iliano eronesi, rispettiva ente director e anaging director di Komori Italia. «Komori Corporation, stimolata dalla forte pressione proveniente dalle stesse aziende grafiche, inizi cos a sviluppare un proprio siste a di poli erizzazione che rispondesse alle esigenze del ercato, coinvolgendo una serie di partner un produttore di la pade, alcuni fa ricanti di inchiostro e alcuni produttori di materiali di consumo come caucci , soluzioni di agnatura, go atura dei rulli. u cos che nac ue il prodotto deno inato . o ori present una soluzione dotata di uesta tecnologia a assa potenza e a asso consu o energetico nel all’ nternational raphic rts ho in Giappone, e da allora lo sviluppo non si è mai ferato al a oggi o ori ha installato en acchine con tecnologia o in talia e

oltre 1200 nel resto del mondo. Numeri che rendono Komori un leader assoluto mondiale. Il motivo di tale successo dovuto al fatto che fin dall’inizio omori non si è limitata a installare delle lampade di poli erizzazione ac uistate esterna ente da altri costruttori, ma le ha sviluppate insieme a Baldwin proponendo all’utilizzatore finale l’insie e di prodotti studiati e collaudati per uesto nuovo siste a di sta pa, affrontando la uestione co e una nuova filosofia di sta pa co prensiva di vari ele enti la configurazione della nuova acchina in grado di poter accogliere la la pada , il settaggio delle acinazioni, la eccanica della agnatura, la configurazione del cala aio, caucci ad alto rilascio, soluzioni di agnatura e gli inchiostri , spiegano ianchi e eronesi. n tipo di approccio che o ori applica alle soluzioni nuove a anche al retrofit di uelle già installate «Proponendosi sempre alla propria clientela con soluzioni dedicate, o ori ha se pre chiarito e risolto la uestione relativa alla sicurezza e alla nor ativa ac-

«Komori Corporation, stimolata dalla forte pressione proveniente dalle stesse aziende grafiche, inizi così a sviluppare un proprio siste a di poli erizzazione che rispondesse alle esigenze del ercato, coinvolgendo una serie di partner

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SPECIALE TECNOLOGIA UV-UV LED FARE SQUADRA

Opportunità e sperimentazione Chi ha creduto nella tecnologia Komori, con un retrofit prima e con una nuova installazione dopo, è stata Arti Grafiche Alpine, azienda fondata agli inizi del Novecento a Busto Arsizio, in provincia di Varese, come piccola legatoria dalla famiglia Tagliabue. Con più di cento anni di storia alle spalle, oggi l’azienda - ormai una vera e propria industria del settore tipolitografico con un fatturato di sette milioni e mezzo di euro nel 2019 - è guidata da Vittorio Italo Tagliabue, nipote del fondatore. Il percorso con la tecnologia UV firmata Komori ha inizio nel 2013, quando la Komori 5 colori tradizionale venne retrofittata ad HUV, ricorda Vittorio Tagliabue: «Eravamo convinti che questa tecnologia ci avrebbe aperto nuove opportunità commerciali. Dal 2014 al 2017 abbiamo molto sperimentato stampando su carta, cartone e anche su plastica, laminati e supporti speciali in genere, diventando un riferimento anche per Komori Italia per stampe molto particolari. Convinti dunque delle potenzialità della tecnologia nel 2017 abbiamo installato la nuova Komori 6 colori trivalente (UV, H-UV e tradizionale) con spalmatore: il sistema, che lavora su un solo turno di 8 ore, ci permette di stampare su differenti supporti speciali. Avendo adottato una soluzione anche con spalmatore trivalente, siamo in grado di realizzare prodotti con una grande flessibilità di stampa con inchiostri HUV e vernici UV e con una grande possibilità di varianti. Il bilancio dell’investimento su Komori e sulla tecnologia H-UV non può che essere positivo perché ha consentito ad Arti Grafiche Alpine di differenziarsi rispetto alla concorrenza, di affrontare nuovi mercati e di stampare prodotti con un alto grado di difficoltà di realizzazione, consentendo all’azienda di incrementare il fatturato del 25% rispetto all’anno precedente. I maggiori costi rispetto alla stampa tradizionale sono giustificati se si lavora su una tipologia di prodotto finale diverso rispetto al tradizionale: qualità e supporti diversi rispetto alla carta giustificano al cliente il maggior impatto economico del prodotto finale», continua Tagliabue, che afferma come la durata delle lampade utilizzate sui nuovi sistemi di stampa Komori sia almeno il doppio rispetto a quella di un sistema tradizionale, con costi e tempi di manutenzione praticamente invariati.

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o ori ha se pre chiarito e risolto la uestione relativa alla sicurezza e alla nor ativa acchine non possiamo dimenticare che quando si fanno odifiche i portanti la acchina stessa deve essere adeguata alle nor ative vigenti .

La Komori 6 colori trivalente (UV, H-UV e tradizionale) con spalmatore installata nel 2017 in Arti Grafiche Alpine

chine: non possiamo dimenticare che quando si fanno odifiche i portanti la acchina stessa deve essere adeguata alle nor ative vigenti. se pre nello spirito del servizio e sentendosi coinvolta nella scelta dei prodotti di consu o da utilizzare, o ori si pone nei confronti del cliente interessato al solo retrofit con la proposta integrale, che per lo sta patore significa la possi ilità di essere seguito anche nella fase dello start up della produzione , continuano ianchi e eronesi. l produttore giapponese, spiegano i vertici della filiale italiana, alla continua ricerca insie e ai partner scelti di soluzioni per igliorare la proposta finale e aree in cui o ori ha posto aggiore attenzione e su cui continua a effettuare un periodico monitoraggio sono potenza delle la pade e e dun ue la capacità di penetrazione in presenza di forte cariche di inchiostro e su diversi ateriali una ga a di poli erizzazione varia ile anzich fissa per le la pade per avere la possi ilità di utilizzare una vasta ga a di vernici, e una ga a di poli erizzazione varia ile per le la pade superando cos il concetto dei nano etri la lunghezza d’onda pi fre uente ente usata nella poli erizzazione con tecnologia , ndr diventa assoluta ente necessaria e fonda entale un’e issione varia ile da a nano etri. tia o poi sviluppando siste i di raffredda ento delle la pade ad ac ua e non ad aria per rendere pi sta ile la prestazione della la pada stessa, fornendo la garanzia di non sprigiona ento di ozono su uesto argo ento suggeria o di andare a consultare la nor ativa e la garanzia di durata, in ter ini assoluti, delle la pade e . aranzia, uest’ulti a, che possia o fornire per la presenza di un reparto di ricerca e sviluppo interno o ori ald in, nel uale c’ un siste a di continuo utilizzo ore su , spiegano ianchi e eronesi, che aggiungono avoria o poi a siste i a oduli trasversali o longitudinali da poter applicare sulle acchine, a una distanza fissa o varia ile tra la sorgente e il supporto da irradiare uesto un ele ento olto i portante per il futuro , alla certificazione della non dispersione dei raggi all’esterno acchina che sarà sicura ente resa o ligatoria e che sarà co pito del fornitore fornire e infine la certezza della non dispersione della potenza irradiante della la pada o , per avere una aggiore prestazione in ter ini di poli erizzazione .

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oscar della stampa

L’eccellenza italiana Nel corso degli anni gli Oscar della Stampa hanno premiato le eccellenze italiane dello sfaccettato mondo dell’industria grafica. Ognuna con le sue caratteristiche e il suo comparto d’elezione, queste aziende sono entrate di diritto a far parte del Club delle Eccellenze della stampa in Italia. Ventisei edizioni dei Premi alle aziende di stampa italiane – dal 1987 al 2010 si sono chiamati La Vedovella, dal 2012 sono gli Oscar della Stampa – hanno visto circa 100 imprenditori e personalità del settore salire sul podio a ritirare l’ambito riconoscimento. Sono loro che hanno fatto grande La Vedovella e gli Oscar della Stampa e a loro via via si aggiungeranno altre eccellenze, donne e uomini che giorno dopo giorno con grande professionalità ed impegno contribuiscono a fare dell’industria italiana del printing una delle maggiori a livello internazionale (al secondo posto in Europa per la stampa di imballaggi, al terzo per la stampa commerciale ed editoriale).

Longo VINCITORE PER LA CATEGORIA INDUSTRIA GRAFICA DELL'ANNO 2017 In Longo a fare la differenza, oltre alle tecnologie d’avanguardia nel settore della stampa offset e digitale, sono le persone: ben 100 collaboratori, tra esperti e creativi multidisciplinari, capaci di accompagnare i clienti in ogni fase dei loro progetti di comunicazione. Dalla strategia di marca o di campagna, fino all’esecuzione perfettamente integrata tra comunicazione classica e digitale. Longo ha due sedi - una in Alto Adige a Bolzano e una in Germania, ad Augsburg.

Il libro “Cultures in Transition” è il racconto fotografico del viaggio in Asia del fotografo Oliver Kling, dal quale nasce un sentimento spirituale che tocca profondamente – ecco perché Spirit-HeartSoul (Spirito-CuoreAnima). La creazione del libro parte dalle scansioni degli originali stampati da Oliver e l’attenta lavorazione di prestampa e conversione sul processo Triton, sviluppato da Longo.

È stato eseguito un lavoro di grande precisione e maestria tecnica per garantire la riproduzione fedele dei colori delle immagini originali. “Cultures in Transition” è disponibile in due versioni: Special e Standard Edition. Il libro è stato destinato al mercato statunitense, dove ha ottenuto ben nove premi internazionali.

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Bobst Filiera connessa e l’addio a Drupa: nuova strategia per il produttore svizzero

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alit e fi ien a ont ollo o teni ilit e p o imit Queste sono le caratteristiche irrinunciabili di un imballaggio o di un’etichetta a ogni livello della filiera, da ottenere con connettività, digitalizzazione, auto azione e sosteni ilità. uesto il progetto, uesti i pilastri su cui o st fornitore ondiale di acchinari per la sta pa e la trasfor azione di etichette, i allaggi essi ili, scatole pieghevoli e cartone ondulato sta costruendo la sua nuova visione di filiera produttiva connessa, presentata nel corso di una conferenza sta pa in strea ing dal ceo del ruppo o st, ean Pascal o st. onnettere il ondo digitale e uello fisico il produttore svizzero ha presentato o st onnect, una piattafor a asata su cloud con un’architettura aperta che fornisce soluzioni per la presta pa, la produzione, l’otti izzazione dei processi, la anutenzione e l’accesso al ercato, con cui connettere la filiera per poter accedere ai dati in ualsiasi o ento del usso di lavoro. a sfida aggiore per aziende di sta pa e trasfor azione non risiede nelle singole acchine, ens nell’intero usso di lavoro, operazioni di trasforazione incluse , sottolinea ean Pascal o st, che nel corso della conferenza traccia uno sche a del processo produttivo su una lavagna a fogli o ili. ove le novità di prodotto presentate, oltre alla piattafor a cloud. Per il settore del cartone teso P , fustellatrice con auto azione e produttività potenziate e con nuove funzioni per una riduzione del te po di i postazione di inuti oo in onnected ooling, stru ento digitale di gestione delle ricette per fustellatrici gli utensili dotati di chip vengono auto atica ente rilevati dalla acchina e la ricetta per la produzione viene riconosciuta , siste a di controllo ualità in linea che controlla con cura ciascun imballo (anche i fustellati verniciati, etallizzati e in rilievo ed in grado di generare report di verifica e l’identificazione intelligente del testo grazie a un siste a di achine learning l’accoppiatrice foglio a foglio con prestazioni di . fogli l’ora. Per il settore degli i allaggi essi ili la nuova acchina essografica con una produttività fino a . lavori l’anno o ilioni di uste stand

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up in ore con un operatore, grazie anche al sistema robotico s art per il co pleto set up della macchina senza intervento u ano la nuova accoppiatrice multi-tecnologica che pro ette alte prestazioni con ualsiasi lunghezza di tiratura, tipo di supporto, adesivo e co inazione di su strati; la macchina da sta pa essografica in linea , per tirature da corte a edie di etichette e i allaggi di elevata ualità e che pu essere e uipaggiata con i siste i di inchiostrazione e controllo del colore n on e and o e igi olor, e inoltre pronta per la tecnologia one , la penulti a delle novità presentate una tecnologia di sta pa a ga a cro atica estesa di o st, di nor a o inchiostri. nfine, la nuova versione di grande for ato del tavolo di ispezione digitale per incre entare la produttività ed eli inare gli errori di produzione e sta pa attraverso l’uso di proiettori . nevita ile, nel corso della conferenza, l’argo ento rupa a fine aggio o st ha reso noto di voler rinunciare alla propria partecipazione alla fiera di sseldorf nel per concentrarsi sullo sviluppo dei suoi o petence enter e li itare il proprio i patto a ientale. e non fosse stata posticipata a causa della pande ia ovid , ndr ci sare o visti tutti a rupa proprio in uesti giorni. Per noi stata una decisione difficile perch o st era presente alla rupa del e non ha ai ancato un appunta ento, a do ia o guardare avanti e ca iare strategie. redo che altre società seguiranno uesta strada perch do ia o ridisegnare e innovare il nostro futuro , ha affer ato il ceo di o st.

Jean-Pascal Bobst, ceo del Gruppo Bobst, durante la conferenza di presentazione in streaming. In alto, il progetto del produttore svizzero: qualità, efficienza, controllo, sostenibilità e prossimità da ottenere con connettività, digitalizzazione, automazione e sostenibilità.

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Christopher Graf, chief marketing officer di Hybrid Software, nel corso della conferenza stampa in streaming.

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eventi

Hybrid Software Tecnologia e connettività alla base di un nuovo modello di crescita “F ~ i4.0 * C2”: il futuro si ottiene con l’innovazione tecnologica moltiplicata per un’assistenza clienti capillare. È la formula del successo che Hybrid Software - società di sviluppo software per la produttività dell industria delle arti grafiche progetta per sé e per i suoi clienti: F sta per futuro - future -, il segno “~” indica una relazione di equivalenza, i4.0 sta per le più recenti e innovative tecnologie (industry 4.0), moltiplicato per una “extreme customer care”. Nel corso di una conferenza stampa in streaming condotta da Christopher Graf, chief marketing officer, la società con sedi in elgio, er ania, talia e Stati Uniti oltre che una rete globale di partner, ha presentato le novità che avrebbe portato a Drupa 2020. Fra queste, Packz 6.0, l’ultima versione del software di produzione di prestampa PDF nativo progettato per etichette e packaging, e Stepz 6.0, una versione entry-level del software Packz. La necessità di essere connessi e di avere accesso a tutte le informazioni in tempo reale sta emergendo con ancora maggior vigore in queste settimane di ripartenza dopo la crisi da Coronavirus. Secondo Guido Van der Schueren, presidente del consiglio di amministrazione di Hybrid Software, è ancora troppo presto per dire se Covid19 avrà un impatto forte sulla produzione degli stampatori nei prossimi mesi: «Di sicuro nessuno si aspettava la pandemia e i suoi effetti, ma ora dobbiamo pensare a un nuovo modello di crescita. Già nel mese di giugno abbiamo visto au entare le co esse, vedia o la fine del tunnel , ha affermato nel corso della conferenza. A maggior ragione in Hybrid Software hanno premuto l’acceleratore sulla connettività delle soluzioni. Packz 6.0 ha una nuova interfaccia utente e nuove funzionalità fra cui Pactions, che permette di registrare e odificare una serie di attività di routine e di memorizzarle come elenchi di azioni; Packzimizer per ette l’i posizione auto atica e otti ale dei file in relazione alle informazioni del lavoro, come quantità o substrato per l'output su macchine da stampa digitali P xecute and oosters sta pa i dati variabili; Supporto PDF X-4 aumenta la sicurezza dello sca io di file tra le diverse parti interessate nella catena di produzione.

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Uno screen della nuova interfaccia Nebula di Packz 6.0.

nche il soft are server loud o stato aggiornato con nuove funzionalità per la gestione di file e per l’asset management, prove colore e automazione del usso di lavoro. e ula la sua nuova interfaccia utente e fra le ulti e funzionalità di loud o ci sono: Tectonics, che permette il risparmio di materiale delle lastre essografiche, riduce gli sprechi e ottiizza l uso dei dispositivi tP exo, con un ritorno dell’investi ento sti ato entro i pri i sei esi ntelligent Flexo, una tecnologia che analizza il feedback dei clienti per soluzioni che offrono un miglioramento misurabile della qualità ottenuta; VDP (Variable Data Printing): la struttura del documento PDF VDP è stata ottimizzata per lavorare rapidamente e senza interruzioni sui DFE digitali esistenti. nfine tepz . la versione ase di Pac z progettato per la stampa digitale con un'implementazione in rapidità e facilità d’uso, disponibile con funzionalità come step-and-repeat o stampa di dati variabili. Disponibile a partire dal prossimo settembre, consente di fare un upgrade a Packz qualora necessario.

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Un momento del CMC Innovation Day, da sinistra: Marco Mozzaorecchi, Sales area manager; Francesco Ponti, Ceo; Tania Torcolacci, Marketing manager.

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eventi

CMC Spedizione multi-item e imballaggio in carta per un e-commerce sostenibile

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Una soluzione per rispondere alla crescente domanda di imballaggi sostenibili e riciclabili e per ottimizzare i processi di produzione e i costi di spedizione. È a queste esigenze - proprie di un mercato sempre più dominato dall’e-commerce - che vuole rispondere CMC Genesys, l’ultima nata in CMC, gruppo con sede a Città di Castello e specializzato nella produzione di macchine per imballaggio. Presentata nel corso dell’annuale CMC Innovation Day (per la prima volta in streaming) a un pubblico di più di 250 fra clienti e giornalisti, CMC Genesys è dotata di una tecnologia laser che permette di tagliare il cartone ondulato su isura e creare un pac aging specifico sui prodotti. Una strada, quella del 3D packaging, intrapresa dall’azienda umbra nel 2013 con CMC Cartonwrap, la soluzione in grado di creare scatole di formato variabile partendo da una bobina di cartone ondulato. Francesco Ponti, Ceo dell’azienda che fornisce anche Amazon, ha affermato durante l’evento che il commercio online “è il futuro e la strada per far crescere il proprio business”, sottolineando come il lockdown globale dovuto al Covid19 abbia reso questa dinamica ancora pi evidente. una delle grandi sfide che il ercato si prepara ad affrontare è quella dei “multi-item” (spedizioni multicollo), continua Ponti, ossia dei prodotti di forme e dimensioni diverse destinati a un singolo consu atore e dun ue i allati insie e. fida che ha portato alla creazione di CMC Genesys che, dopo il taglio laser digitale, ripiega il cartone in eccesso sui bordi della scatola stessa trasformandolo in “alette” che bloccano il prodotto creando una barriera, così che non ci sia il bisogno di riempire il vuoto del packaging con imbottiture di sorta. La soluzione è interamente automatizzata, ha una velocità di 900 box all’ora ed è pronta per il mercato, afferma Ponti. Durante il CMC Innovation Day la casa umbra ha presentato anche CMC EasyBox e CMC Paper-Pro. Si tratta, la prima, di una “entry level” del 3D packaging con una velocità massima di 1.000 box all’ora, ideata per quei clienti che hanno la necessità di sole poche migliaia di scatole al giorno, per consentire dunque alle piccole e medie imprese di accedere all’automazione fir ata la seconda disponi ile anche nella versione XL, stessa velocità di esecuzione, mag-

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giori formati) è invece la versione eco-friendly - perché usa la carta anziché la plastica - di BubbleWrapper, la soluzione che impacchetta su misura i singoli prodotti con un imballo ammortizzante (pluriball). Con una velocità di 2.500 buste all’ora, Paper-Pro è in grado di gestire una particolare carta da imballo che replica, grazie alla sovrapposizione di vari strati sagomati a rilievo come "bolle di carta”, proprio la robustezza e la garanzia di protezione dei più comuni imballi in plastica. Proprio nel giorno dell’evento di lancio delle sue novità, lo scorso 28 maggio, CMC ha comunicato di aver chiuso un aumento di capitale da 2,5 milioni di euro e collocato due prestiti obbligazionari per un totale di 7 milioni. L’aumento di capitale è stato sottoscritto da un club deal di investitori privati, mentre i bond sono stati sottoscritti da Impresa Italia, fondo di private debt gestito da Riello Investment Partners sgr. Nel 2019 il gruppo ha generato un fatturato di circa 61 milioni di euro, con una crescita del 17% rispetto all’anno precedente.

Le “alette” in cartone che bloccano i prodotti nel packaging, ripiegate da CMC Genesys dopo il taglio laser digitale, e Paper-Pro bubble paper ottenuta grazie alla sovrapposizione di vari strati sagomati a rilievo come "bolle di carta”.

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genARate anima la comunicazione del Torneo di Tennis Millennium Estoril Open

Lo storico Torneo di Tennis “Millennium Estoril Open” ha scelto la Realtà Aumentata di Konica Minolta per animare la comunicazione dell’evento. Konica inolta è stata selezionata come “Sponsor Ufficiale ed Esclusivo dell’Area Printing per l’edizione 19 e ha dato vita ai materiali stampati dell’evento con la sua soluzione di Augmented ealit genA ate. l Millennium Estoril Open, noto anche come Portugal Open ed Estoril Open, è un torneo di Tennis che si svolge annualmente a Cascais. l torneo maschile fa parte dell A P orld our series, quello femminile è stato classificato come nternational. Nato nel 19 9-9 , è tra i pi prestigiosi ornei di ennis internazionali. uale occasione migliore per far conoscere le potenzialità della Realtà Aumentata L’organizzatore dell’evento ha scelto di comunicare con i propri ospiti in un modo nuovo, immediato e coinvolgente. i dall’ingresso, i visitatori hanno avuto la possibilit di inquadrare con il proprio smartphone i cartelloni esposti o i volantini distribuiti e di avere quindi informazioni interattive sugli eventi in corso, su eventuali altri incontri, ma anche informazioni o video speciali dedicati ai loro giocatori preferiti. noltre, la mappa cartacea della location è stata resa interattiva: inquadrandola, gli ospiti hanno avuto modo di ottenere maggiori informazioni sui diversi spazi dell’evento - come gli stadi o i fun center e addirittura di acquistare i biglietti delle varie partite in quel momento. Fondamentale, anche la possibilità, sempre inquadrando i materiali promozionali con il proprio cellulare e l’APP genA ate, di conoscere in tempo reale i risultati dei vari incontri o vedere gli highlights dei momenti salienti dei match. Una vera emozione per gli appassionati di ennis che hanno potuto avere nelle loro mani tutte le informazioni fondamentali degli incontri di loro interesse e hanno potuto gioire e disperarsi in prima fila insieme ai loro beniamini.

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Evidenti quindi i vantaggi della Realtà Aumentata e di genA ate. L’organizzatore di Estoril Open ha potuto contare su una tecnologia innovativa e ancora poco utilizzata per sorprendere i visitatori. Cartelloni, riviste, cartoline, volantini sono stati resi interattivi e dinamici, incrementando la potenzialit comunicativa con contenuti interessanti e di valore per i partecipanti. genARate consente di arricchire la Customer Experience e accresce il valore della carta: il volantino, la mappa, non sono pi solo un oggetto fisico la cui vita termina con la fine dell’evento, ma diventano una porta di accesso a un nuovo mondo di contenuti digitali ottenibili proprio grazie alla Realtà Aumentata. L’utilizzatore presta quindi maggior interesse allo stampato, perché gli fornisce contenuti interessanti e presentati in modo fresco e accattivante, ed è anche portato a non gettarlo poiché rappresenta un mezzo di acquisizione e condivisione di informazioni, immagini, video. dati analizzati a seguito della manifestazione hanno confermato che i fan hanno apprezzato l’evento non solo guardando i loro giocatori preferiti, ma anche sperimentando la Realtà Aumentata di genARate in tutte le aree e per tutta la durata del orneo. Uno dei partecipanti ha dichiarato: straordinario, mai visto prima. Lo trovo rivoluzionario e molto facile ed intuitivo da utilizzare. Puoi avere tutte le informazioni che ti servono a portata di mano . Un altro fan ha affermato: L’app di Konica inolta ci facilita la vita e ci aiuta a trovare le ultime informazioni sul illennium Estoril pen. L’ho usata diverse volte per conoscere i risultati delle partite o gli eventi in programma qui all’Estoril ennis Club . genA ate è una soluzione che si rivolge a tutte le aziende, enti e organizzazioni che effettuano qualunque tipo di comunicazione cartacea e digitale e che desiderano uno strumento nuovo ed efficace per comunicare con i loro clienti , ha affermato iovanni iorino, Product anager A Konica inolta talia.

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Comunicazione d’impresa

LA STORICA COMPETIZIONE HA COINVOLTO I PROPRI OSPITI IN UN MODO NUOVO NELL’EDIZIONE 2019, GRAZIE ALLA REALTÀ AUMENTATA

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PierLuigi iello, responsabile di produzione di Gruppo Isem, e Francesco Pintucci, amministratore delegato dell azienda, davanti alla nuova R 0 Evolution

Il Gruppo Isem investe nel futuro attraverso il rinnovamento tecnologico

Comunicazione d’impresa

Sin dalla sua nascita, nel 19 9, l azienda sempre stata un punto di riferimento per i clienti nel mercato del packaging egli ultimi due anni il Gruppo Isem ha avviato una fase di riorganizzazione aziendale per rafforzare la propria posizione nel mercato

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Il Gruppo Isem è un’azienda storica italiana che opera nel panorama della cartotecnica, specializzata nel packaging di alto livello nel settore della cosmesi, della profumeria e dello champagne. Vanta una grande storia di crescita e prestigio. Sin dalla sua nascita, nel 1949, è sempre stato un punto di riferimento per i clienti nel mercato del packaging. La produzione, che all’inizio includeva scatole per camicie, accessori, lenzuola e giochi, ha continuato a crescere ed oggi è leader europeo nel mercato dell’alto di gamma delle scatole rigide e degli astucci. Ha tre sedi, una a Vigevano, una a Sesto San Giovanni coe rafiche ra ucci e una in Francia, ed è partner di alcuni tra i più importanti marchi internazionali. Processi all’avanguardia, innovazione e la continua ricerca di nuovi materiali e soluzioni, hanno permesso all’azienda di superare con successo le varie sfide per ri anere co petitiva nell’attuale contesto economico. Negli ultimi due anni il Gruppo Isem ha avviato una fase di importante riorganizzazione aziendale, con l’obiettivo di rafforzare la propria posizione all’interno del mercato di riferimento. In un contesto sempre più competitivo e imprevedibile quale quello econoico attuale, innovazione ed efficienza diventano essenziali. Investire in tecnologia vuol dire migliorare la qualità dei prodotti e ridurre costi, sprechi e processi non necessari. Secondo l’Ing. Pintucci, amministratore delegato, offrire prodotti di alto livello in grado di soddisfare le aspettative del cliente è tanto importante uanto igliorare l’efficienza produttiva.

Come egli stesso afferma, una azienda grafica oggi deve avere un approccio di processo e non di prodotto. Fare processo vuol dire trasformare l’idea del cliente in un prodotto qualitativo con un processo efficiente . na configurazione tailor made L’inserimento della nuova R708 Evolution rientra appunto nel piano industriale del Gruppo Isem, volto al rinnovamento tecnologico di tutti i propri reparti stampa. La R708 Evolution ha una speciale configurazione, unica nell’attuale mercato italiano del packaging di lusso, studiata appositamente con e per il Gruppo se , al fine di garantire all’azienda un eneficio produttivo. l doppio verniciatore elimina l’obbligo di fare due passaggi macchina e amplia la gamma di supporti utilizzabili e degli effetti realizzabili. Ciò comporta non solo un’evidente riduzione dei costi, ma anche un miglioramento della qualità del prodotto e un ampliamento delle soluzioni grafiche, assi izzando ulterior ente la competitività di mercato dell’azienda. Il Gruppo Isem possiede già cinque macchine da stampa Manroland, considerate dal cliente tutte perfor anti. ceglie nuova ente di affidarsi a anroland perché lo considera il partner ideale in termini di affida ilità. ’investi ento, co e affer a l’ ng. Pintucci stesso, nasce per un ca io tecnologico i portante . razie alla tecnologia all’avanguardia offerta da Manroland e alla visione lungimirante del management aziendale, il Gruppo Isem è e continuerà ad essere uno dei principali attori nel settore del packaging di lusso.

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Il Poligrafico prende vita con la realt aumentata L’eccellenza

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Per “aumentare” le pagine può essere necessaria una connessione dati del cellulare o quella di una rete Wi-Fi. Assicurati di essere connesso per non perderti nulla! Se qualcosa non funziona, si consiglia di svuotare la cache. Inoltre fai in modo che la rivista sia sufficientemente illuminata così che la app possa “riconoscere” la pagina in maniera ottimale. Stampare Aumentato è ottimizzata per molti modelli di smartphone, ma siccome per funzionare richiede device con prestazioni relativamente performanti, è possibile che non funzioni perfettamente su alcuni smartphone.

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All’interno di questo numero del Poligrafico troverai alcune pagine con l’icona dell’app Stampare Aumentato, che vedi qui sotto. Inquadra la pagina con l’app per farle prendere vita: accederai a contenuti multimediali e interattivi.

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italiane dello sfaccettato mondo dell’industria grafica. Ognuna con le sue caratteristiche e il suo comparto d’elezione, queste aziende sono entrate di diritto a far parte del Club delle Eccellenze della stampa in Italia. Ventisei edizioni dei Premi alle aziende di stampa italiane – dal 1987 al 2010 si sono chiamati La Vedovella, dal 2012 ad oggi sono gli Oscar della Stampa – hanno visto circa 100 imprenditori e personalità del settore salire sul podio a ritirare l’ambito riconoscimento. Sono loro che hanno fatto grande La Vedovella e gli Oscar della Stampa e a loro via via si aggiungeranno altre eccellenze, donne e uomini che giorno dopo giorno con grande professionalità ed impegno contribuiscono a fare dell’industria italiana del SCA printing unaAdelle ICA APPmaggiori a livello internazionale (al secondo posto Apri l’app store sul tuo in Europa per la stampa di imballaggi, smartphone: Stampare è disponibile al terzo perAumentato la stampa commerciale ed sia su App Store che editoriale). su Google Play. Scaricala e aprila. aziende In queste gratuitamente pagine quattro specializzate nella produzione di packaging farmaceutico si raccontano e raccontano la propria attività. Perché l’eccellenza si costruisce con il duro lavoro e con la continua innovazione.

Il packaging farmaceutico

Il Poligrafico non pi soltanto sulla carta alcune pagine hanno pi contenuti di quelli che vedete stampati. Inquadrandole con la app Stampare Aumentato le pagine prenderanno vita grazie alla realt aumentata. Funziona anche con la rivista sfogliabile online su Stampamedia.net. Gli articoli aumentati sono contrassegnati nell’indice con il simbolo della Nel corso degli gli Oscar app che anni ritroverete anche della sulle singole pagine sfogliando la rivista , che potete scaricare Stampa hanno premiato le eccellenze gratuitamente sul vostro smartphone negli store per sistemi operativi i S e Android.

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eventi La conferenza stampa in streaming di Xeikon, ambientata in uno studio televisivo ricreato ad hoc.

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Xeikon Primi passi nel mercato dell’ondulato con una digitale single-pass “Idera” sarà esposta da settembre presso il Global Innovation Center di Lier, in Belgio.

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Xeikon vuole entrare nel mercato della stampa digitale del cartone ondulato. Lo ha dichiarato a chiare lettere con l’annuncio di Idera, macchina da stampa a passata singola post stampa che usa inchiostri a ase ac ua certificati per il contatto con alimenti - su fogli di cartone ondulato patinati e non, con dimensioni che raggiungono 1,6 metri di larghezza per 2,8 metri di lunghezza e con una velocità massima di 150 metri lineari al minuto. La soluzione non è ancora disponibile sul mercato: sarà esposta a partire da settembre presso il Global Innovation Center di Lier, in Belgio, per la valutazione da parte dei clienti e per effettuare prove di stampa. A presentarla, nel corso di una conferenza stampa in streaming ambientata in uno studio televisivo ricreato allo scopo, Sebastien Stabel, Market segment manager carton packaging di Xeikon. «È innegabile il fatto che si possano osservare rapidi cambiamenti nei modelli comportamentali di consumatori, marchi e rivenditori», afferma Stabel riferendosi alla crescita dell’e-commerce e alle sempre

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più alte aspettative dei consumatori di essere i destinatari di un prodotto personalizzato fin nel packaging) e rispettoso dell’ambiente. «La società di consulenza McKinsey, nel suo studio di maggio 2019 “No ordinary disruption - winning with new models in packaging 2030” (Non un’interruzione qualsiasi: vincere con nuovi modelli nell'imballaggio del 2030, ndr), avvisa che “questo è il momento in cui le aziende operative nel settore degli imballaggi devono tenersi forte e prepararsi al futuro. Hanno meno di due anni per prepararsi , continua ta el giustificando cos l’ingresso di Xeikon in un mercato che vede già numerosi plaer, e specificando che il produttore elga pu vantare una grande esperienza nel campo della digital transformation, avendo già supportato molte aziende nella loro conversione al digitale, e di avvalersi dell’esperienza di Flint Group - di cui Xeikon fa parte dal 2015 - fra i maggiori produttori globali di consumabili per il mercato dell’imballaggio in cartone ondulato. Progettata per un mercato in cui i tempi di produzione si stanno riducendo mentre è in crescita la domanda di imballaggi di alta qualità, spiegano da Xeikon, Idera è basata su un ecosistema aperto, realizzato in collaborazione con diversi partner - attrezzature periferiche, usso di lavoro, ispezione con videoca era e altro ancora ed supportata dal usso di lavoro X-800 di Xeikon per gli imballaggi in cartone ondulato. Insieme a Idera è stata annunciata Catena, una nuova linea di lavorazione di lastre essografiche a oduli che non prevede l’intervento dell’uomo grazie alla ro otica zero touch , stata definita. a soluzione è stata presentata da Uwe Stebani, General manager Prepress di Xeikon, che ha ricordato come “catena” in latino significhi chain catena in italiano, ndr un nome dovuto proprio alla modularità della soluzione e al fatto che gli elementi siano interconnessi grazie al software Catena Cockpit.

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Print4All Conference

Sostenibilità e automazione per un business sostenibile L’evento dedicato all’industria della stampa si è tenuto il 24 giugno in una forma inedita rispetto alle passate edizioni: a causa dell’impossibilità di organizzare un evento fisico , la Conference si è svolta in uno studio televisivo a Milano ed è stata trasmessa in diretta streaming.

Non ci sarà sviluppo sostenibile senza business sostenibile, e un business sostenibile potrà realizzarsi solo grazie all’innovazione tecnologia e all’automazione dei processi produttivi. I temi della ecosostenibilità e dell’industria 4.0 sono strettamente legati e proprio per questo sono stati entrambi protagonisti della Print4AllConference – Future Factory. L’evento dedicato all’industria della stampa si è tenuto il 24 giugno in una forma inedita rispetto alle passate edizioni: a causa dell’impossibilità di organizzare un evento fisico per il protrarsi delle isure di contenimento della diffusione del Covid19, la Conference si è svolta in uno studio televisivo a Milano (con un numero molto limitato di ospiti in presenza e numerosi collegamenti da remoto) ed è stata trasmessa in diretta streaming. La conferenza è stata organizzata da Acimga (Associazione costruttori italiani di macchine per l industria grafica, cartotecnica, cartaria, di trasfor azione e affini con il supporto di rgi ssociazione nazionale dei fornitori dell’industria grafica e di ITA – Italian Trade Agency del ministero degli Affari

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esteri e della cooperazione internazionale. Secondo gli organizzatori sono stati oltre 1.200 i partecipanti, di cui un terzo esteri. Nel corso dell’evento sono state annunciate le nuove date di Print ll, la fiera dedicata alla sta pa per i settori printing & communication, converting, package printing, labelling e industrial printing, da cui la Conference prende le mosse e che è una delle cinque manifestazioni dedicate alla meccanica strumentale che insieme rappresentano The Innovation Alliance. Per lo stravolgi ento del calendario di fiere internazionali - sempre a causa della pandemia -, gli organizzatori di Print4All hanno ritenuto di rimandare la manifestazione di un anno rispetto alla sua data iniziale, programmandola dal 3 al 6 maggio 2022, sempre a Fiera Milano Rho. In attesa dunque di poter

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Beatrice Klose (a destra) di Intergraf ha presentato l’Economic Report - Evolution of European graphic industry. Il packaging (linea rossa) ha avuto un andamento positivo, mentre il comparto delle arti grafiche linea blu è in calo. Il cerchio giallo rappresenta il periodo Covid19.

Nigel Tapper, climatologo e componente dell’Intergovernmental Panel on Climate Change; in basso a destra, Vincenzo Baglieri, SDA Bocconi School of management.

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Andrea Briganti, direttore generale di Acimga, Matteo Bordone, giornalista (anche a pagina precedente), ed Enrico Barboglio, segretario generale di Argi, nello studio televisivo in cui si è svolta la Print4All Conference.

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tornare a vedere le macchine e la tecnologia fra gli stand nei padiglioni della fiera, l’edizione 2020 di Print4All Conference - condotta dal giornalista Matteo Bordone - ha toccato i temi che più di tutti determinano l’evoluzione fra le altre dell’industria della stampa: sostenibilità ambientale e industria 4.0. Ne hanno parlato: Nigel apper, cli atologo e co ponente dell’ P ntergovern ental Panel on li ate hange, organizzazione vincitrice

del Premio Nobel della Pace nel 2007); Alice Bodreau, lo al Partners anager della llen MacArthur Foundation ente la cui issione accelerare la transizione all’econo ia circolare il professore di SDA Bocconi nzo aglieri, coordinatore del primo progetto di ndustria . di filiera in talia, realizzato insie e alla ederazione arta e rafica gli esponenti della supply chain con due tavole rotonde composte da produttori di tecnologie, sta patori e rand o ner teco, P, , acchital, Barilla e Orogel); le più

rappresentative associazioni di settore estere co e ntergraf uropa , P ech , Peiac ina , pa a ndia , Picon che hanno illustrato gli andamenti e le prospettive industriali ed economiche del mondo della stampa e del packaging nelle loro aree. ’uo o esiste sulla Terra da 350 mila anni ma il suo impatto sul pianeta è aumentato esponenzial ente a partire dal con l’industrializzazione e la cosiddetta Seconda rivoluzione industriale, ndr per l’au ento della popolazione ur ana, il consumo delle risorse naturali, della carta etc , ha spiegato apper, affer ando la necessità - oggi - di rimodulare le nostre abitudini di acquisto per rispondere e reagire al cambiamento climatico. Le scelte dei consumatori giocano un ruolo deter inante nell’orientare i processi produttivi, dalla scelta del materiale fino alla produzione dell’i allaggio. o ha spiegato Silver Giorgini di rogel, azienda italiana attiva nel settore alimentare dei surgelati ia o fra l’incudine e il martello: da un lato i produttori del polimero e della usta, dall’altro la grande distri uzione che cerca sempre di più di interpretare i bisogni del consu atore , ha detto iorgini, sottolineando come la plastica di recente abbia subìto una campagna di demo-

nizzazione che ha portato nu erose aziende a eliminare il polimero dal packaging dei loro prodotti e a confezionarli in carta, salvo poi essere rivalutata - la plastica nel periodo della pandemia per la sua capacità di costituire una efficace barriera per qualsiasi tipo di prodotto, dal ci o ai dispositivi sanitari. «Noi non ci schieriamo né dalla parte della plastica né da quella della carta. Non dobbiamo fare greenwashing: al consumatore va spiegato il valore e la sostenibilità della plastica , ha aggiunto Giorgini. l nuovo coronavirus e le sue ripercussioni sull’industria globale hanno fatto più volte capolino nel corso della Print4All Conference. Beatrice lose di ntergraf ha presentato l’ conoic eport volution of uropean graphic industr , sviluppato sulle previsioni di mercato della società di ricerca Smithers sugli effetti del ovid sull’industria. ffetti diversi a seconda del comparto industriale: il packaging ha avuto un andamento positivo perché le persone hanno acquistato più prodotti dalla grande distri uzione organizzata di quanto non facessero

nor al ente, entre il co parto delle arti grafiche e in particolar modo del commerciale presenta il segno meno perché è in calo la pubblicità. Più della metà dei brand o ner, ha spiegato lose, hanno posticipato le loro campagne di 3-6 mesi e questo fa ben sperare in un ritorno della pubblicità il prossimo autunno. n un o ento storico complesso come quello attuale, l’auto azione dei processi produttivi può rivelarsi la chiave per contenere i costi di produzione e au entare la produttività. «La tecnologia, ai co e in uesto o ento storico, pu rappresentare l’elemento per uscire dalla crisi perché si possono usare strumenti prima inutilizzati , ha afferato incenzo aglieri - SDA Bocconi School of management - nel suo intervento, aggiungendo co e ndustr . potrebbe migliorare la capacità di produrre quello che il cliente vuole uando lo vuole, e precisando come poter fare ene innovazione voglia dire anche poter reagire ene a situazioni inattese, co e stata la pandemia.

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interviste

Boxmarche Con Komori IS29 un passo avanti nel digitale

Quali sono le tappe fondamentali della storia di Boxmarche?

Sergio Saccinto, Planning & Production Manager dell’azienda marchigiana, racconta come la stampa digitale avrebbe dovuto essere l’investimento del 2020-2021. Invece Impremia IS29 è già a pieno regime da fine 2019, ottimizzando la produzione di stampati in cartoncino teso.

Il 26 maggio del 1969 dall’intuizione di due famiglie di coltivatori diretti, i Baldassarri e i Pierfederici, nasce ox arche nella zona esisteva una fiorente industria calzaturiera e serviva qualcuno che producesse le scatole per le scarpe. L’attività era però limitata ai soli mesi invernali perché durante la stagione dell’agricoltura i componenti delle famiglie tornavano all’attività agricola. La produzione però si svilupp e l’azienda introdusse un reparto tipografico per la stampa a colori creando prodotti innovativi. L’ingresso nel 1974 di Tonino Dominici, oggi presidente e amministratore delegato, segna un momento importante: passando dalle attività di logistica alla parte a inistrativa fino a uella co erciale, la sua conoscenza a tutto tondo della realtà aziendale lo porta a suggerire ai fondatori una diversificazione della produzione, in anticipo sulla pesante crisi dell’industria calzaturiera dei primi anni Ottanta. Quali sono oggi i mercati cui si rivolge Boxmarche? Fino all’arrivo della crisi, il mercato delle scatole da scarpe rappresentò una grande fetta del fatturato; fortunatamente, l’orizzonte di riferimento si era am-

pliato tra la fine degli anni ettanta e i pri i anni Ottanta, segnando l’inizio di una attività che è attualmente il primo mercato di sbocco e motivo principale che ci ha visti introdurre il digitale. Nelle Marche sono presenti due leader internazionali nella produzione di padelle e pentole antiaderenti che servono i principali gruppi di distribuzione organizzata europei (GDO). Per loro Boxmarche realizza i necessari packaging e le fasce in cartoncino per il fondo e i manici delle padelle, delle più svariate forme e dimensioni. Un'altra fetta importante del nostro mercato è rappresentato dalle Bag In Box. L’attività è iniziata con la collaborazione con le cantine Ronco di Forlì, e oggi ci vede tra i primi produttori italiani di Bag In Box. Il terzo settore è quello del food per il quale produciamo astucci per pizze, astucci per surgelati e per svariati prodotti alimentari. Ultimo segmento quello dei Point of sale: per importanti aziende farmaceutiche produciamo espositori anche se non ci occupiamo di astucci per farmaci e affini. i definia o una realtà generalista perch la nostra capacità di produzione passa dal cartone ondulato micro triplo per gli espositori al micro onda per i Bag In Box, passando per il cartoncino teso per gli astucci e le fasce per pentole.

Boxmarche nasce nel 1969 e oggi è attiva nella stampa di packaging in cartoncino teso e in cartone ondulato, secondo la filosofia del “packaging di progetto”.

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Perché il digitale? Il mercato delle pentole e padelle ha la caratteristica di avere lotti di produzione medio/alti ma con una variabilità estrema in termini di formati (per le dimensioni della pentola) e di contenuto della stampa (per il canale distributivo cui la pentola è destinata). I quantitativi di stampa sono quindi in genere con molte varianti. Quando ad esempio Esselunga decide di mettere in distribuzione una nuova linea di pentole, gli ordini di packaging comprendono tutta la gamma, che va dalla padella di diametro 20 cm sino a quella da 32 cm o alla bistecchiera; vi sono molte stampe diverse, e le quantità per ogni variante diventano ancora più ridotte nei momenti in cui ci sono i riordini, visto che dipendono dalle vendite su scaffale. Tornare in produzione con le attrezzature utilizzate per la prima stampa, inevitabilmente porterebbe un eccesso di produzione rispetto al materiale richiesto dal cliente. Fino al 2011 abbiamo lavorato cercando di fare previsioni per limitare le scorte di magazzino, ma poi abbiamo deciso di implementare delle logiche di lean production per arrivare ad annullare ogni stampa non coperta da ordine. Qui il digitale è stato determinante. Siamo partiti con l’inserire nelle nostre linee produttive un sistema di fustellatura digitale, innovando così non solo l’attività produttiva, ma anche la logica di servizio verso il cliente. Per Boxmarche offrire ai propri clienti un servizio che va oltre al progetto del packaging e che incide anche sulle modalità di consegna e sul pricing è diventato un modello, che abbiamo denominato “packaging di progetto”. Il grande sforzo fatto nel 2015-2016 sui due clienti del settore pentole stato uello di se plificazione del listino. Mentre prima a ogni linea di prodotto e a ogni articolo era legato un prezzo, adesso siamo passati a una formula in cui ogni fascia (sia ad esempio nella sua forma da 22 cm sia in quella da 30 cm) ha un prezzo unico. e plificazione del servizio che ha significato se plificazione, anzi azzera ento, di tutte le fasi di trattativa sul prezzo. Dietro questa logica c’è uno studio approfondito per l’ottimizzazione

della resa di stampa grazie alla fustellatura digitale. La stampa era ancora offset, la fustellatura digitale. L’ulteriore argomento chiave che ci ha portati verso una soluzione di stampa digitale è stato il lead time. I nostri clienti passano ordini settimanali e la consegna deve essere garantita in tempi strettissimi; addirittura, in alcuni casi, anche per il giorno dopo.

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interviste

Cartoncino teso, micro onda e micro onda triplo nelle corde di Boxmarche.

Come siete arrivati a Impremia IS29? Siamo partiti a sperimentare soluzioni di stampa digitale già nel 2018, in anticipo rispetto alle previsioni che ci eravamo fatti per l’adozione di questa tecnologia in azienda, ipotizzata per il 2020-2021. La fase di sperimentazione ci ha permesso di capire le necessità di produzione. Abbiamo così iniziato un percorso di studio e di prove con Komori che ci ha portato nel centro demo europeo a scoprire che la soluzione da loro proposta soddisfaceva le nostre esigenze. Innanzitutto la possibilità di stampa fronte/ retro in unico passaggio. Le fasce delle pentole hanno il retro utilizzato per tutte le informazioni di legge scritte in molteplici lingue, quindi la stampa duplex risolveva il problema del giro foglio che, soprattutto sta pando su cartoncino, poteva significare anche qualche problema nel caso di stampe retro non effettuate immediatamente dopo la stampa fronte. Un’ulteriore caratteristica, per noi vincente, è la facilità di manutenzione. Non vi sono tempi morti dedicati alla pulizia: la macchina, al momento dell’avviamento, in un periodo che oscilla fra i 7 e i 10 minuti è pronta a lavorare, giusto il tempo per l’operatore, dopo l’accensione, di andare in spogliatoio a cambiarsi. Anche la mancanza di perdite di tempo per lavaggi intermedi (non si usano primer) è uno dei fattori determinanti per l’ottimizzazione del nostro ciclo produttivo. Decisivo è stato poi il formato di stampa. Komori ha un formato di stampa 58,5x75 cm che risulta compatibile con il formato minimo di un’altra macchina da sta pa di tipo analogico che utilizzia o per le finiture (drip-off, verniciature UV ecc.). Questo ci ha per esso di integrare il digitale anche in uei ussi di lavorazione che prevedono finiture speciali.

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La caccia all’offerta comincia ancora nella cassetta della posta

Dettaglio di un facsimile realizzato da ArtCodex

foto: Coptip

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Nell’epoca della comunicazione digitale i volantini (che in questi anni hanno assunto sempre di più una connotazione personalizzata rispetto al territorio di riferimento e al target) sembrerebbero uno strumento obsoleto. Ma la verità è un’altra.

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Non sono più i tempi d’oro dei milioni e milioni di copie stampati e distribuiti nelle cassette della posta degli italiani ma la stagione dei volantini (o meglio “volantoni” come sono chiamati in gergo) della Gdo, la distribuzione moderna organizzata (dai supermercati ai discount, dai centri commerciali fino alle catene dell’elettronica, del tempo libero e sport e del fai-da-te) non sembra finita. Con un sospiro di sollievo per le aziende di stampa che, sul fronte delle rotative, in questi anni hanno fatto girare le macchine grazie alle commesse proprio della Gdo, sebbene con una guerra dei prezzi e una redditività sempre più marginale. Spesso limitata al giro macchina, mentre più di una catena acquista direttamente la carta (spuntando prezzi migliori quando si tratta di grandi insegne internazionali) da fornire agli stampatori. L’emergenza da coronavirus, e quindi il lockdown, aveva frenato – se non addirittura fermato – il mercato dei volantoni, come ricorda Paolo Bandecchi, fondatore e presidente del gruppo Rotolito che, nei mesi scorsi, ha acquisito un’azienda (Inprint-Litorama) specializzata proprio nella stampa dei prodotti commerciali per la Gdo. Del resto i supermercati – che hanno visto crescere le vendite anche per il blocco del canale horeca, quello della ristorazione fuori casa – erano più impegnati a fornire gli scaffali, anche per la prima fase di accaparramento scatenata dalla paura dei contagi – che non a promuovere i prodotti. Con la ripartenza e la Fase 2, aggiunge Bandecchi, seppure gradualmente, sono ripartite anche le promozioni della Gdo e quindi la stampa dei volantoni. Ma qual è il futuro di questo strumento di comunicazione in un mercato che, e non solo per il Covid-19, sta cambiando (con il boom della spesa consegnata a casa e del delivery) sia per le scelte dei consumatori sia per le strategie delle insegne, che dal food al non food puntano sempre di più sulle promozioni digitali e la fidelizzazione dei clienti via sms, email, whatsapp e QRcode? Un’indagine condotta su scala europea da ELMA – European Letterbox Marketing Association aveva segnalato quattro anni fa come

di Achille Perego

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Sebbene si tenda a slittare sul digitale nel rapporto con il cliente, con un dialogo diretto e fidelizzato, il volantone non è passato di moda. lo strumento del volantino e la sua diffusione attraverso il porta a porta fosse ancora estremamente efficace per raggiungere in modo preciso i target di riferimento. Tanto che più del 60 dei consumatori sosteneva di continuare a preferire il “volantone” nella cassetta della posta, uno su due dichiarava di leggerlo con attenzione e in quasi l’80 dei casi il volantino generava la spinta all’acquisto. Ma questo valore aggiunto dei “volantoni” è ancora attuale Nell’epoca della comunicazione digitale i volantini (che in questi anni hanno assunto sempre di più una connotazione personalizzata rispetto al territorio di riferimento e al target) sembrerebbero uno strumento obsoleto, ricorda Claudio Gradara, presidente di Federdistribuzione, l’associazione che rappresenta le principali insegne in Italia della Gdo. In realtà, sebbene si tenda a slittare sul digitale - che permette anche una comunicazione più tempestiva - nel rapporto con il cliente con un dialogo diretto e fidelizzato, il volantone non è passato di moda. Magari si riducono le tirature e le uscite ma, conclude Gradara, “non credo proprio che ci sarà l’oblio per questo strumento tanto che viene utilizzato anche, e forse ancora di più, dalle catene discount”. Catene discount che in origine, facendo solo la battaglia sui prezzi low cost senza bisogno della pubblicità, ricorda Aldo Brugnoli, consulente di marketing torinese, non avrebbero dovuto fare promozioni. Invece è successo il contrario e oggi insegne come Lidl e Aldi li utilizzano come le catene tradizionali. “Già dieci anni fa – aggiunge Brugnoli – si diceva che sarebbe finita la stagione dei volantoni, costosi e inquinanti”. c’è chi, all’insegna del risparmio e dell’ambiente, aveva cominciato a farlo. Ma poi si è accorto, spiega sempre l’esperto di marketing, che perdeva vendite e ci ha ripensato. oggi, nonostante internet e social network come Instagram e Facebook, fidelity card ed e-mail, si stampano ancora i volantoni spendendo milioni di euro in carta, giri macchina e distribuzione. Magari non più con uscite settimanali ma ogni dieci giorni o due volte al mese, più per Natale, Pasqua o l’inizio della scuola, anche perché le vendite

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dei supermercati sono per oltre il 30% promozionate (e le aziende che lanciano le promozioni a volte partecipano anche al costo-volantino). così, quell’addio al volantone che Brugnoli, confessa, avrebbe auspicato, proprio non si vede anche se crescono le catene low price (da U2 a insegne locali come la campana Dodecà) che hanno scelto di rinunciare alla formula dei prodotti scontati in promozione ma di puntare su prezzi più bassi e convenienti sempre e per tutte le referenze a scaffale. I prezzi “bassi e fissi” sono anche uno degli slogan vincenti del leader italiano della distribuzione, Conad. Da tempo – come ricorda l’ultimo report della cooperativa nazionale di dettaglianti guidata dall’amministratore delegato Francesco Pugliese, leader anche negli investimenti in comunicazione con 40 milioni di euro nell’ultimo anno – Conad ha impostato una strategia di comunicazione multicanale, puntando su web e social. Nel 2019 il portale Conad ha totalizzato 28 milioni di visite, con un incremento del 41,4 rispetto al 2018. Gli utenti hanno superato i 14,5 milioni (erano 10 milioni nel 2018), con una crescita del 45 rispetto all’anno precedente. Le pagine hanno ottenuto circa 5 milioni visualizzazioni e i volantini digitali sfogliati sono stati 6 milioni con un tasso di fidelizzazione attestato al 5 . Per chi ama la disintermediazione ci sono i canali Facebook (con quasi 1 milione di follower), Twitter, Instagram, YouTube e Linkedin mentre tra

Conad ha impostato una strategia di comunicazione multicanale, puntando su web e social.

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In dieci anni la concorrenza sul mercato fra i gruppi di stampa italiani ha portato a una riduzione dei prezzi di circa il 20%.

Secondo Francesco Cecere, direttore marketing di Coop Italia, proprio dai clienti-soci, in particolare la fascia d’età dai 55 anni in su, emerge come il volantino venga ancora considerato indispensabile per selezionare gli acquisti.

gli strumenti di comunicazione digitale più consolidati c’è la newsletter. Ma nel mondo Conad anche la comunicazione tradizionale continua ad avere peso e rilevanza. Basti pensare a Bene Insieme, il mensile offline distribuito in tutti i punti di vendita della rete, con una tiratura di 1 milione di copie. Cartacei sono anche Comma (rivista bimestrale editata in 10 mila copie), lo strumento con cui Conad dialoga con i soci, dando spazio agli approfondimenti sul settore, ma anche alla presentazione di prodotti, attività, e la newsletter Comma, rivolta a un gruppo più ristretto di destinatari. Nel mondo Conad però non mancano i volantoni per cui il Consorzio ha una particolare attenzione all’ambiente (così come per le carte da imballo e gli scontrini). nel 2019 ha utilizzato 34.55 tonnellate di carta certificata Pefc, contenente il 44

di carta riciclata, per la stampa di 767 milioni di volantini. Ciò si è tradotto in un vantaggio ambientale misurabile nel risparmio di 1 .956 tonnellate di C 2. L’attenzione all’ambiente insieme con la chiarezza anche grafica dei volantini, emerge da una ricerca tra i propri clienti-soci realizzata recentemente da Coop Italia. Il gigante della distribuzione in Italia, del resto, se sta facendo una riflessione sull’uso di questo strumento di promozione, essenziale nel punto vendita come guida all’acquisto, continua a considerarlo irrinunciabile. Così, spiega Francesco Cecere, direttore marketing di Coop Italia, se è vero che nella più grande cooperativa di consumo italiana si pensa a una revisione nell’uso dei volantoni, con una strategia più mirata sui target, non è pensabile un superamento di questo strumento: proprio dai clienti-soci, in particolare la fascia d’età dai 55 anni in su, emerge come venga ancora considerato indispensabile per selezionare gli acquisti e integrabile (ma non sostituibile) dai volantini digitali. Del resto, il volantone nel tempo ha cambiato veste grafica (sempre più accattivante con l’ambientazione dei prodotti, per esempio la frutta nei cesti o i salumi sul tagliere, come ricorda Brugnoli), è cresciuto in numero di pagine (da 16 fino a 24, 32 e 48 inseguendo Paesi come la Francia dove si arriva anche a più di 100) ed è diventato rispettoso dell’ambiente tanto che la carta maggiormente utilizzata è quella da giornale riciclata. In dieci anni la forte concorrenza sul mercato, che vede operare i principali gruppi di stampa italiani (a cominciare da Rotolito, Elcograf, Rotopress International, Coptip, Poligrafici Il Borgo) ha portato a una riduzione dei prezzi di circa il 20 e oggi, carta compresa, un volantino, in base alla tiratura, alla fogliawww.depositphotos.com

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La ripresa della stampa di volantini c’è stata, più o meno sugli stessi livelli precedenti all’emergenza, per l’alimentare. zione e anche alla carta (fino al più pregiato patinatino) può costare da 4 a 8 centesimi. A cui aggiungere i costi della distribuzione (che spesso si avvicinano a quelli di stampa) per cui operano società specializzate che organizzano il classico porta a porta ma che – per evitare rese o peggio copie non distribuite e che finiscono al macero – va verso forme di consegne tracciabili, anche con codici a barre, con la formula del Recapito Certo. Che il volantino dei supermercati sia dotato di sette vite come i gatti lo conferma la ripresa da dopoCovid. Con le principali insegne che stanno tornando a regime anche se la ripresa delle commesse, avverte Giuseppe Casali, amministratore delegato di Rotopress International e vicepresidente di Pigini Group, riguarda soprattutto il settore alimentare mentre è molto più lenta per le catene del non-food a partire dall’elettronica. se maggio e giugno, aggiunge Casali, vedono ancora ricavi inferiori di circa il 25 rispetto allo stesso periodo del 2019, con la previsione-auspicio di andare a regime questa estate, sicuramente dalla Gdo sono arrivati segnali molto più positivi rispetto ai cataloghi per esempio dei tour operator. L’analisi di Casali è condivisa da Giuseppe Rovatti, presidente della modenese Coptip che deve alla stampa per la Gdo – annoverando le principali catene italiane – circa il 90 dei suoi 42 milioni di euro di ricavi e che per aumentare competitività e produttività in questo settore ha installato una Lithoman a 80 pagine (“di cui siamo molto soddisfatti”) con una configurazione pensata in particolare proprio per i volantoni e una larghezza record di 2,25 metri. La ripresa della stampa di volantini post lockdown c’è stata, spiega Rovatti, più o meno sugli stessi livelli

precedenti all’emergenza Coronavirus per l’alimentare mentre la domanda è ancora frenata - se non ferma per l’elettronica, l’abbigliamento, il turismo. La Gdo quindi, pur con qualche caso di revisione al ribasso di foliazioni o tirature e una richiesta sempre più forte di flessibilità produttiva con volantini ordinati all’ultimo momento, continua a essere un partner fondamentale per le aziende di stampa se si pensa che, secondo il Centro Studi Assografici, nel 2018 (Indagine Prodcom Istat) il materiale pubblicitario stampato (esclusi i cataloghi commerciali) aveva generato un valore della produzione di 66 milioni. per Francesco Proia, direttore creativo della Promomedia di Bari, l’agenzia leader in Italia per la progettazione grafica e la stampa di volantoni, la Gdo continuerà a essere a lungo il partner degli stampatori. Perch tutte le insegne continuano a considerarlo uno strumento insostituibile e sono tornati a stamparlo e a diffonderlo riavvicinandosi ai livelli pre-Covid. Livelli che vedevano Promomedia produrre circa 1,5 miliardi di volantini all’anno, per un mercato, tenendo conto che l’agenzia pugliese copre circa un terzo del settore, che vale quasi 5 miliardi di copie. Che i clienti amano sfogliare e usare come guida agli acquisti, integrabile con la comunicazione digitale. Ma la ricerca della pasta, della passata o dell’acqua minerale in offerta, comincia con il volantone nella cassetta della posta o nel punto vendita.

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Alcuni volantoni stampati da Promomedia.

I clienti amano sfogliare e usare i volantoni come guida agli acquisti, integrabile con la comunicazione digitale.

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Opinioni Nuovi equilibri Sergio Facchini Opinioni Sergio Facchini Opinioni Sergio Facchini

Pronti? Via. Si riparte. Sì, è vero, dobbiamo ripartire. Ma il punto di partenza ora non è quello a cui eravamo rimasti: è un nuovo punto a cui ci hanno trascinato le condizioni e le considerazioni reali e psicologiche post Covid19. Questi ultimi mesi ci hanno or a o a ri r ol co ra c i il co c o i ca ia o a la o ci ia o r i co o c i r la o i o ra o ca iar i cl l i a io i c ri a ol i lici co a co oli a i a ili all al ro la o i o rio o i gra ra olgio a ia o o o ri r glio l il io co cal a a ia o oo ri co rar a o co i o a o ci a g ria o o ca i o ai i o ri a ic o o ri a go o i alori i ra ica i a c i ci ia o i a cora i i o i i i ficol i ia o i g g a i a ia o a c i ara o a ar i a io i or a a ai o ri o all iccol co c a ar o ol i lici acili a il ar o o l ri or a o r car r il o ro o a o r o r raggi g r a gra ifica io o i ia a al a o a a rci o a arci r r allo co or o Il Governo ha approvato l’atteso “Decreto Rilancio” per le noL’innovazione r a i i ro i o ricco i i r o ro o co lipassa dalle ca a co r r acil ig rir a ar i i r acompetenze e dal mente penso sia molto arduo riuscire a mettere in piedi un progetto lic i ico co r i a i a io l o cc io amerito; richiede l i r i a i r i il P r i a a o i rila cio una cultura r r ro o la co o ri ci al ra r il o g o organizzativa o r a ra ri r a o ri ar a o rila cio c ir i oglia o i r o olo all ri or i o i ili a ri ci al specifica, agile, alla ca aci i ili arl o a corr a grandi sforzi, i a co a g a i li lli i co a r o a ili creatività e i i i oc o ia o oglia o ri ar ir o ia o ar a tempestività io o i il i ar i ri or ar a allacciarci lic al o o ra a o ri a i rico i cia o a ar o co di azione. ri a a o ificar gli o i i i ili a o gli i r i co i co g a o a rica o a co r gli i rrori lla ra a i raggi g r i ri l a i c a ia o r o Per dare la giusta spinta alla ripartenza dell’economia occorr c l alia i ra l o r a i i a i ri ar a o i agili a r a i co a voli per poter dare risposte a queste situazioni complesse. Questo è quanto ci a ia o a a cla irig r o a il l gi ira a accia o a io all la l oic o a ar o o ia o a ar olo la ri o a lla oli ica ai ro l i r la ca aci olo lla a a i r i oria i alia a r il or o i co c or i ca o l igliori ol io i ra ica ili i o a io c a ic ia o a a all co al ri o rc ric i a c l ra orga i a i a cifica agil gra i or i cr a i i i i i a io r arri ar a ra i ri o raggi g r gli o i i i L’Associazione nazionale dei dirigenti al termine del suo recente convegno nazionale ha chiesto alla politica e alle istituzioni di riconoscere e applicare un lic co c o ci a fi ia o agli ci ia i r c rar i ir a fi ia oci all ca aci i a ag r r c rar l co o ia al ri o l o i i a il occorr co r r la fi i io ll arol c ia a a licar r i ra ica ficacia fici a o o arol i ili o ili a i i l a co l al ra ficacia i ica la ca aci i raggi g r l o i i o r fi a o fici a al a l a ili i arlo i i ga o l ri or i i i i a ili o a o c i ia o ci a ia o dai nuovi parametri aziendali risorti post Covid19 grazie al lavoro dei manager e i i i r o a ili c ii g a oi a i a 66

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