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strategie e tecniche della comunicazione stampata
27/10 multimedialità
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Zeta’s srl 20137 Milano via Kolbe 8 - In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi € 6,50
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Quest’anno giochiamo sotto rete Vogliamo sfidare la crisi e conquistare nuovi mercati. Vogliamo essere campioni nella stampa commerciale.
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Se non fosse che non c’è mai tempo di fare granché, sarebbe carino se imprenditori, professionisti e magari anche i politici provassero qualche volta a fare il gioco delle associazioni per cercare soluzioni inesplorate ai problemi. I bambini lo fanno così: uno dice una parola, per esempio tetto, il bimbo che segue ne dice un’altra collegata alla prima, così dopo tetto sfilano... che so... nube, cielo azzurrino, mattino, notte stellata, poi metti che un altro bimbo dice lontano lontano e un altro aggiunge viaggiare come papà, un altro... tenersi per mano, amare, volare finché tutto si espande in un corpo a corpo di parole che naufragano una nell’altra, si abbracciano, si innamorano, si tengono strette. È un gioco che aiuta i piccoli, ma anche noi adulti, a riflettere sull’inizio e la fine delle cose, aiuta a capire che spesso tutto converge, che le parole contengono il loro destino, che quel destino si sprigiona solo quando un concetto ne incontra un altro… e che, a pensarci bene, tra il tetto e il volare c’è un filo teso, un significato preciso basta vederlo… come in quel dipinto pazzesco di Chagall, La passeggiata, che celebra il volo e il mistero dell’amore sopra i tetti di Vitebsk. E ora proviamo (purtroppo da soli) a fare questo gioco, e cominciamo col tema di questo numero di Print: multimedialità. A ruota libera, dopo multimedialità ci viene possibilità, pluralità poi arrivano per estensione di senso globalizzazione, lingua universale, internet, l’energia che muove la storia… un attimo di pausa e dalla mente scivolano cosmopolitismo, comprensione, incomprensione, guerre, petrolio, viscere della Terra, fuoco che avvampa, intolleranza… tiriamo fiato e giù tolleranza, condividere, amare, baciarsi, allacciarsi, crescere, un torrente che diventa fiume, gabbiani che volano controvento, Cat Stevens che intona Morning has broken, infine l’alba di una nuova era. Basta così. Lo spazio e il fiato si assottigliano. Tra multimedialità e l’alba di una nuova era non c’è un dipinto di Chagall ma lo svolgersi di un’evidenza: tutti noi che camminiamo incerti, multimediali sì, ma verso un mondo che sta cambiando pelle. Una nuova mutazione ci attende.
pensieri fuoricorso
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Anna Aprea giornalista aprea.a@ilpoligrafico.it
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à t i l a i d e m i t l u B27 M 28 46 Un’intervista esclusiva per Print al sociologo Enrico Finzi, nell’inchiesta dedicata all’allestimento dei nuovi punti vendita.
Anche gli oggetti più curiosi possono essere decorati – e con molta creatività – grazie alla stampa sublimatica. Scopritene i segreti.
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COMUNICARE
” > > > > > > 22 occhio alle nostre radici un n co ma sì, i ial ed im 26 i: “Mult > > > > > > > > > > > > intervista De Agostin > > > > > > > > > > > > > ta en div si 51 en > gre > > e, > > > > colore Verdi si nasc ge > > > > > > > > > > > na sig l ita dig l ne ve ati ste innov grandangolo Propo
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34 60 Integrati nel progetto cartaceo, ecco che i supporti multimediali fanno la loro comparsa nel direct marketing.
Nuovi software e nuove possibilità per dare sfogo alla creazione. In questo articolo tutto sul sistema Pantone.
In questo numero oli troverete molti artic che trattano il tema della multimedialità. A pag. 22 un’intervista all’editore De Agostini da sempre attento agli sviluppi tecnologici a, dell’editoria. l’inchiest A pag. 28, è dedicata ai nuovi modi di allestire il punto vendita con i nuovi espositori che strizzano l’occhio alle tecnologie. Infine a pag. 34 un articolo su tutte le possibilità di integrazione tra il mailing e i supporti multimediali.
sommario
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tecnologia
> > > > > 60 > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > ne in casa Panto > > > > > > > > > > 39 inchiostri Le novità basse tirature > > > > > in e o ’us all nti pro ori posit > > > > > > 46 stampa digitale Es rfici > > > > > > > > > > pe su le te tut su i mp Visto si sta stampa sublimatica
RUBRICHE
> > > > > > > > > > 11 > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > 54 Aziende grafiche > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > 66 Cartiere> > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > 68 Supporti > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > Agenda > > > > > > >
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8 informazioni tecniche
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numero è staLa copertina di questo rta patinata ta stampata su una ca icie lucida ad senza legno con superf ver Hi-Fi da alto spessore GardaCo 2 305 g/m .
La stampa è stata realizzata in offset con quadricromia in bianca e volta.
capriolo venturini firma la copertina di
Print Buyer
Attività di direct, un’estesa gamma di servizi nell’ambito della cartotecnica, nei processi di prestampa, stampa e confezionamento: sono solo alcuni dei punti di forza della Capriolo Venturini, primo service di stampa in Italia specializzato nel settore del direct. L’azienda è il risultato della fusione tra la Ottavio Capriolo di Caleppio di Settala (MI) e la Venturini Dmc di San Martino in Rio (RE). La nuova realtà - 40 milioni di euro di ricavi e circa 200 dipendenti - fa capo per il 50% alla Capriolo e per il 50% a I2Capital, il fondo di private equity che ha ac-
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quisito il gruppo Venturini e che controlla la capofila Selecta.
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ta sottoposta Successivamente è sta afica a riserva a verniciatura UV serigr nza, azienda dal gruppo Litover di Mo zioni speciaspecializzata nelle lavora pubblicitari, li per nobilitare prodotti editoriali e packaging.
Sulla copertina, in basso a destra, abbiamo stampato un Qr code, un codice da fotografare con il cellulare per accedere a particolari contenuti. In questo caso i lettori di Print troveranno la presentazione dell’Associazione AIDIM. Poiché non tutti i cellulari sono dotati di un lettore di Qr code, è necessario installarlo sul proprio cellulare scaricandolo da uno dei seguenti siti: http://reader.kaywa.com/getit http://www.beetagg.com/downloadreader
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rubriche
aziende grafiche
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sappi european printers of the year tedeschi pigliatutto... ma l’italia non delude
«Partecipiamo in tanti ma alla fine, purtroppo, gli italiani che arrivano in fondo sono sempre pochi», commenta così Elisa Trevisan, responsabile comunicazione della padovana DiTre Group guidata dal padre Placido, il risultato dell’edizione 2010 del premio Sappi organizzato quest’anno nella suggestiva Praga. In effetti sul palco della Municipal House, primo esempio di Art Nouveau della capitale ceca che oggi ospita concerti di musica classica e grandi eventi, la lingua di Goethe la faceva da padrone: 5 ori, 7 argenti, 7 bronzi sono decisamente un bel bottino. Ma gli stampatori italiani non sono tornati a casa a mani vuote. Un oro, due argenti, un bronzo e un premio speciale, l’Italia è riuscita comunque a portarli a casa (meglio di noi solo l’Olanda con 2 ori, 2 argenti e 2 bronzi). Cinque premi meritati Il podio più alto nella categoria Libri lo ha conquistato proprio DiTre Group con Eternal Temptation, un libro elegante che racchiude le bellissime immagini di alcuni lavori di Lucio Bubacco, artista e maestro vetraio di Murano. Un argento è stato conquistato da Domenico Simioni di Grafiche Siz per la categoria Riviste stampate su macchine a foglio con la rivista americana di arte, moda e tendenze TAR (nr. 3/10), mentre la onnipresente Fontegrafica si è dovuta “accontentare” di un argento per la categoria Brochure, conquistato con il raffinato lavoro Enjoy your brand, realizzato per l’agenzia Cacao Design, e di un bronzo per la categoria Calendari nella quale ha partecipato con un singolare calendario realizzato per il fotografo francese Thibaut De Saint Chamas. Il premio speciale BlueGreen istituito in occasione di questa edizione è stato assegnato a cinque aziende grafiche che hanno presentato lavori con una connotazione ambientale o legati a iniziative di responsabilità sociale. Anche in questo caso uno dei riconoscimenti è andato ad un’azienda italiana: si tratta della Poligrafica Mancini di San Giovanni Teatino (Chieti), che ha realizzato un calendario il cui ricavato è stato T.C. devoluto ai terremotati de L’Aquila.
Autopromozione – BLUGREEN Award Calendario “L’Aquila in positivo”. Carta: Hello Gloss.
Categoria Calendari – Bronzo Calendario fotografico con immagini dal grande dettaglio e dall’ampia cromia realizzato per Thibaut De Saint Chamas. Selezioni speciali pluricromatiche, verniciature ibride e flexo su carta patinata e laminati metallici. Carta: Algro Design.
Categoria Libri – Oro Catalogo-mostra “Eternal Temptation” stampato in offset a cinque colori. Sulla copertina è stato utilizzato oro opaco a caldo e un colore serigrafico. Carta: Magno Satin 170 gr.
Categoria Brochure – Argento “Enjoy your brand” è il sunto di tecniche e materiali diversi e di soluzioni di legatoria uniche. Stampa in pluricromia, supporti plastificati lucidi e opachi, vernici serigrafiche a registro. Carta: Algro Design.
Categoria Riviste stampate a foglio – Argento Le 240 pagine del nr. 3/10 della rivista TAR sono state stampate fino a 6 colori b/v con vernice a zona. Copertina al vivo plastificata soft touch, 4 divisori, quartino piegato al rovescio, ottavo avvolto. Brossura fresata e applicazione fascetta. Carte: Quatro Silk, Tauro e Magno Satin.
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rubriche
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aziende grafiche
fontana grafica
presenta i suoi fiori all’occhiello
gogreen with flexo
Una serata piacevole quella organizzata da Fontana Grafica a Milano lo scorso maggio per mostrare a clienti, creativi e amici le meraviglie realizzabili con i materiali che l’azienda milanese distribuisce. I Discover, eventi itineranti realizzati in collaborazione con le consociate del gruppo Winter & Company di cui Fontana Grafica fa parte, si propongono di portare in giro per il mondo le applicazioni più raffinate e innovative realizzate con le carte pregiate, i floccati, le tele, le pelli e altri materiali speciali commercializzati dal Gruppo. La formula adottata per il Discover italiano, la cui regia è stata affidata all’esperienza dei talentuosi creativi della milanese Cacao Design, ha puntato a creare l’occasione di un incontro più mondano e meno istituzionale. Complice il Vivaio Riva, un luogo magico con piante e fiori di rara bellezza a pochi passi dalle Colonne di San Lorenzo, i raffinati astucci per penne e occhiali e le confezioni di profumi o di esclusivi millesimati hanno trasformato l’evento in un appuntamento davvero unico. www.fontanagrafica.it
il packaging sostenibile a convegno
“Gogreen with flexo” è il titolo del convegno, organizzato da Domino Communication, agenzia di comunicazione e relazioni pubbliche, che si è svolto il 16 giugno all’Hotel Nhow di Milano con l’obiettivo di esplorare le opportunità offerte dalle tecnologie più evolute dedicate alla stampa di packaging sostenibili. 260 i partecipanti, oltre la metà dei quali tecnici e addetti ai lavori ma anche molti buyer, grafici, progettisti. Al centro degli interventi, il ruolo e le possibilità offerte dalle tecnologie di stampa, ma anche molta attenzione alle innovazioni, ai problemi dell’ambiente, ai mercati di riferimento, alla distribuzione, alle nuove idee utili a ridurre l’impatto ambientale. Sponsor del convegno sono stati DuPont, Epson, EskoArtwork, Eurizon Capital, Luxoro, Simec Group, Supercolor, Windmöller&Hölscher.
MAGGIONI TYPE
ENTRA NEL GRUPPO GRAFICHE ANTIGA
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Tempo di movimenti nel tumultuoso mondo delle arti grafiche. Tipolito Maggioni Srl di Baranzate, alle porte di Milano, è entrata a far parte del Gruppo Grafiche Antiga con la nuova denominazione Maggioni Type srl. Marco Maggioni è stato confermato alla guida della società per assicurare alla nuova realtà milanese la giusta continuità e un elevato livello qualitativo. Il Gruppo Grafiche Antiga è un’eccellenza italiana nel campo dell’industria grafica, con i suoi 250 dipendenti e un fatturato che sfiora i 40 milioni di euro con un potenziale produttivo di oltre 50 elementi stampa. Oltre alla prestampa, stampa, legatoria e cartotecnica, il Gruppo conta due case editrici ed è attivo anche sul fronte della stampa digitale di grande formato e per spazi espositivi con una logistica integrata nei propri stabilimenti. www.graficheantiga.it
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aziende grafiche 13 centro stampa quotidiani
stampare periodici alla velocità dei quotidiani Periodici stampati come quotidiani. Questo è il mantra che si recita al CSQ, il Centro Stampa Quotidiani di Erbusco, che troviamo a metà strada tra Brescia e Bergamo, a 100 metri dall’uscita dell’autostrada. Con un centinaio di dipendenti e un fatturato di oltre 40 milioni di euro, CSQ è tra i più grandi e moderni stabilimenti con tecnologia coldset del nostro paese. Da qui escono ogni giorno 400 mila copie, che vengono distribuite in tutta l’Italia centro-settentrionale. Fra qualche mese, ci annunciano, entrerà in funzione una nuova rotativa Wifag Evoluton 370 che stamperà quotidiani nel formato berliner (quello, per intendersi, de La Stampa e La Gazzetta dello Sport) e, contemporaneamente, con una diversa piegatura, l’impianto sfornerà stampati nel formato A4, tipico dei periodici.
giornali e riviste ad alta velocità
Carta quotidiano per le riviste È proprio sui periodici stampati con la carta dei quotidiani che puntano i riflettori quegli editori che si trovano oggi alle prese con la crisi della stampa e le basse tirature. «Con la crisi della stampa e l’abbassamento delle tirature, le riviste patinate non hanno quasi più ragione di esistere», dice Stefano Ceresa, responsabile commerciale e marketing dell’azienda. E continua: «Non sono pochi infatti gli editori di settimanali e mensili che cominciano a interessarsi a noi proprio perché diamo loro la possibilità di stampare con la cosiddetta carta di quotidiano migliorata, che è più bianca di quella che conosciamo».
È partito nel 2000 ma già oggi il CSQ stampa non solo i quotidiani degli editori proprietari (La Provincia con le edizioni di Como, Lecco, Sondrio, Varese, Giornale di Brescia, L’Eco di Bergamo,) ma anche City Verona e Avvenire per il Nord Italia, Urban, Borsa&Finanza, Secondamano, Vita e tanti altri. Lo stabilimento ha progressivamente accresciuto la propria produzione arrivando a 140 milioni circa di copie all’anno.
Costi ridotti del 50% Si tratta infatti di riviste che si stampano a freddo, senza forno, con costi che possono ridursi anche del 50%. Se poi si aggiunge che la carta quotidiano è quasi sempre riciclata, si capisce l’immediato vantaggio che ne deriva. «I vantaggi sono tanti» precisa Ceresa «perché il più alto rapporto costo-benefici deriva non solo dall’uso di una carta che risponde alla nuova, diffusa sensibilità ecologica dell’editoria, ma anche dal fatto che si può aggiungere o cambiare la pubblicità fino all’ultimo momento, non è necessario consegnare due o tre giorni prima». La logica infatti è quella dei quotidiani: pagine aperte fino all’ultimo momento e alta, altissima velocità. E le copertine? «Le facciamo realizzare all’esterno, quelle sì... su carta patinata».
Stefano Ceresa è responsabile commerciale e marketing del Centro Stampa Quotidiani di Erbusco.
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© 1996 FOREST STEWARDSHIP COUNCIL THE MARK OF RESPONSIBLE FORESTRY SA-COC-001759
PROGRAMME FOR ENDORSEMENT OF FOREST CERTIFICATION SCHEME PEFC/18-31-85
festeggia la nuova mitsubishi diamond Un’azienda interamente rivestita di carta, in tutte le sue curve, le sue scale, le pareti, gli anfratti… Proprio così, come se fosse un sontuoso abito indossato per un’occasione importante, avvolta in un manto di carta, Grafica Atestina, di Pordenone, ha accolto clienti e giornalisti invitati all’evento intitolato non a caso “Papertown”, organizzato per ‘festeggiare’ l’installazione di una Mitsubishi Diamond V3000LS 5 colori con unità di verniciatura. Ad accogliere gli invitati, i rampolli della famiglia De Poli, Barbara, Elisa e Alberto, tutti già inseriti ai posti di comando dell’azienda. «Negli ultimi anni abbiamo investito in nuove tecnologie, sia nel reparto di stampa che in quello di legatoria, proprio per garantire un’elevata qualità», ha spiegato Barbara, 40 anni, responsabile grafica, «e abbiamo scelto Mitsubishi non solo per l’ottimo rapporto con Assgraf, il distributore, ma soprattutto per l’elevato livello tecnologico della macchina, che garantisce tempi di avviamento più rapidi, una manutenzione più semplice e, infine, la possibilità di utilizzare le vernici drip-off». Che, si sa, rendono lo stampato più accattivante, come il mercato richiede. www.graficaatestina.it
rotomail
fa viaggiare con la tecnologia rfid Si è appena concluso con l’assegnazione di una Crociera MSC il concorso indetto da Rotomail Italia in occasione della manifestazione milanese DM expo. Le centinaia di visitatori che hanno visitato lo stand di Rotomail Italia hanno partecipato all’estrazione di una crociera MSC con una modalità innovativa. I partecipanti hanno attraversato un varco appositamente installato, muniti di una card personalizzata che Rotomail Italia stampa con all’interno un dispositivo RFID, il sistema per l’identificazione automatica e a distanza degli oggetti e delle persone tramite radiofrequenza. www.rotomail.it
installazioni Rotolito Lombarda ha scelto per la nuova sede produttiva di Pioltello una gestione completamente automatica di tutti i materiali, dalla ricezione alla spedizione. Per realizzare questo innovativo progetto Rotolito Lombarda si è affidata ad Elettric80, che si avvale della collaborazione tecnico-commerciale di Ferag Italia. www.rotolitolombarda.it
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grafica atestina
aziende grafiche 15
Tovoli Printers ha installato una Mitsubishi Diamond 3000 UV per la stampa su materiali plastici e supporti speciali, ambito nel quale la società di Rioveggio (Bologna) è specializzata. La macchina a 7 colori è dotata di doppio verniciatore e di un impianto di laminazione a freddo Cold Foil che permette di applicare in linea una lamina metallica a riserva o a tavola piena su cui sovrastampare. www.tovoliprinters.com Union Printing, azienda grafica commerciale con sede a Viterbo, ha installato una rotativa Goss Universal di nuova generazione. Avvalendosi di un insieme di attrezzature per la stampa a foglio, a bobina e digitale, Union Printing si dedica esclusivamente alla stampa commerciale, con una gamma completa di prodotti che spaziano da opuscoli e libri d’arte a volantini e inserti heatset. www.unionprinting.it
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aziende grafiche altavia
in pillole
sempre più green a fianco di bennet, fnac e gruppo renault
Il Gruppo Masserdotti è stato tra i main sponsor e unico progettista ufficiale dell’intero allestimento di DIVA, Salone Internazionale di auto classiche e sportive nel quartiere fieristico Brixia Expo. L’azienda bresciana ha provveduto alla produzione e installazione di tutte le grafiche create per la personalizzazione dell’evento e delle strutture degli stessi spazi espositivi, per una superficie totale di circa 10.000 m2. www.masserdotti.it
Ditre e Favini sono i promotori e gli sponsor tecnici del concorso internazionale di graphic design Felicity. Progetto non profit, Felicity ha per tema la vita nelle città e i possibili modi per migliorarla. I lavori dovranno essere caricati sul sito www.felicityproject.it entro il 31 luglio per essere valutati da una giuria internazionale di designer e architetti che collaborano a progetti in ambito sociale. L’azienda grafica Ditre stamperà il catalogo del concorso su carta FSC di Favini. www.ditre.it
Da sempre Altavia promuove l’utilizzo di carta riciclata e certificata ed è in prima linea per suggerire ai propri clienti una drastica riduzione dei consumi attraverso l’ottimizzazione dei formati e della grammatura. In linea con questi princìpi, la società di publishing management dedica una particolare attenzione anche alla scelta di prodotti a basso impatto ambientale. L’applicazione di criteri di eco-comunicazione si traduce nella gestione responsabile del print management di aziende sensibili alle tematiche ambientali, e che per questo ottengono risultati sempre più tangibili e incoraggianti. Da quest’anno, per i volantini della catena di ipermercati Bennet e per Fnac, Altavia ha avviato procedure di stampa su carta certificata. Stesso orientamento per la comunicazione del Gruppo Renault che - con un leaflet promozionale formato tabloid realizzato su carta ecologica certificata FSC Fedrigoni - ha fatto del brand Dacia un riferimento in termini di qualità, sicurezza e rispetto dell’ambiente a prezzi sostenibili. www.altavia.it
omnicom expo
soddisfazione tra gli stampatori che hanno partecipato Oltre 6.000 gli operatori che hanno visitato Omnicom Expo, la fiera che si è svolta a FieramilanoCity nel mese di maggio. Vi hanno partecipato, in una specifica area dedicata alla stampa, anche le aziende grafiche. Per Grafiche dell’Artiere una delle imprese di punta del settore, la partecipazione è stata positiva. «Molti i contatti interessanti, non solo agenzie ma anche addetti al marketing», ha commentato Gianmarco Gamberini, il responsabile commerciale. Tra gli espositori anche CSQ, il grande Centro Stampa Quotidiani di Erbusco. «Ottima l’idea di riunire vari operatori di diversi settori in un unico spazio fieristico», ha detto Stefano Ceresa, responsabile marketing del Gruppo. Altra presenza significativa, quella di Rotomail Italia, specialista nel direct e nella stampa transazionale, i cui responsabili proprio a Omnicom hanno annunciato l’installazione di una macchina da stampa Kodak Prosper. Presente con uno stand particolarmente originale, sempre nell’area dedicata alla stampa, Alecom, società di publishing management che ha proposto al pubblico di Omnicom una particolare modalità di acquisto dello stampato commerciale. www.omnicom.it
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INDUSTRIAL B O X
packaging di qualità, certificato e sostenibile
Trasformare una semplice scatola in uno scrigno scintillante di emozioni. Una mission impegnativa quella di Industrialbox, l’azienda cartotecnica di Argelato, in provincia di Bologna, che ha fatto della perfezione nel confezionamento del prodotto una scelta professionale. Oggi, l’azienda bolognese è in grado di dimostrare che la qualità dei suoi imballaggi è anche certificata da un ente terzo, la tedesca Tüv, che ha rilasciato lo scorso febbraio la certificazione ISO 9001 e recentemente la FSC. Un percorso complesso e impegnativo che ha portato alla razionalizzazione delle procedure di lavorazione e al raggiungimento di un’eccellenza. Carlo Gregori, presidente, ci racconta com’è andata. Come nasce la volontà di certificarsi? Sicuramente la spinta è nata dalla consapevolezza che bisognava razionalizzare il ciclo produttivo e migliorare il controllo sul prodotto. Non una questione di forma, quindi, un certificato da mostrare ai clienti, ma una modalità di lavoro innovativa che ha coinvolto i dipendenti a tutti i livelli per arrivare a un sistema di produzione che ci consente di migliorare ulteriormente la qualità. Quanto è durato questo percorso? Innanzitutto va sottolineato che per concretizzare questa esigenza ci siamo affidati ad un consulente, Alberto Sironi. Sotto la sua regia abbiamo analizzato l’organigramma e stabilito le competenze; in seguito siamo passati ad esaminare i flussi di lavoro e quindi messo a punto le schede di manutenzione e di processo. Un lavoro meticoloso, estremamente accurato, che è durato ben due anni. Solo quando ci siamo resi conto che tutti avevano metabolizzato le nuove procedure, abbiamo chiesto la certificazione. Questo perché non volevamo che il conseguimento della ISO 9001 fosse una pura questione burocratica vissuta dai nostri dipendenti come un’imposizione, ma piuttosto ci premeva che questo obiettivo diventasse un’opportunità di crescita. E così è stato.
Elena Contini, responsabile del controllo qualità, verifica la conformità di un pack in lavorazione; sopra, il certificato ISO 9001 conseguito dalla società bolognese lo scorso febbraio. In alto, Carlo Gregori, presidente di Industrialbox.
Cosa è cambiato nel vostro modo di lavorare? Oggi tutto il processo produttivo è codificato, tracciato, sotto controllo. Ogni capo-reparto ha un sistema di controllo che verifica la conformità del packaging prima di passarlo alla fase successiva. Ma questo non basta. Alla fine della verifica la nostra responsabile del controllo qualità stabilisce se il packaging è conforme alle norme stabilite. In caso di non conformità, il prodotto viene bloccato per individuare, e possibilmente risolvere, le eventuali problematiche: se ciò non fosse possibile, il packaging viene eliminato e si dà il via a una nuova produzione. La certificazione, quindi, non è solo un costo? Dipende dai punti di vista. Certamente ci sono costi da sostenere. Basti pensare, ad esempio, alla persona che passa gran parte del suo tempo alla gestione dei documenti relativi alla certificazione, all’ente certificatore, all’eventuale consulente e al responsabile dedicato esclusivamente al controllo qualità. I benefici che scaturiscono da un processo controllato sono però numerosi sia per l’azienda grafica, che lavora in modo più razionale e con una maggiore attenzione ai costi, ma anche per il cliente che ha la garanzia assoluta dell’attenzione con cui sono stati trattati i suoi prodotti. E da poco è arrivata anche la FSC. È una conseguenza della ISO 9001 che garantisce al cliente che i materiali utilizzati per i suoi prodotti siano realizzati con cellulose provenienti da foreste gestite in maniera responsabile e che la filiera abbia scrupolosamente rispettato la corretta distinzione delle materie prime. È il primo atto verso il rispetto dell’ambiente, un aspetto che nessuno ormai può permettersi di sottovalutare.
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Industrialbox, via della Tecnica 20 - Argelato (BO) tel. 0516630851; www.industrialbox.bo.it Comunicazione d’impresa
22 come comunicano
g r u p p o e d i t o r i a l e d e AGOSTINI
Antonio Scuderi
sate llit a I nizi ativ e nell ’ amb ito dell a dist ribu zion e , tele visi oni ue ann i … Negli ultimi cinq ri , libr i in digi tale , com mun ity onl ine duz ione D e A gos tini E dito re è pas sato dal la trad izio nal e profatt o da spin ta . L o ha di con ten uti alla mul time dial ità più ttiv o è sem pre que llo pro tag onis ta , e su mol ti fro nti . L’ obie cato gov ern ati da inte r di entr are nei nuo vi seg men ti di mer ve fas ce di con sum ato ri . net allo sco po di inte rce ttar e nuo Soprattutto giovani .
protagonisti nella sfida della multimedialità
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chille Perego giornalista economico achille.perego@libero.it
È stato tra i primi, grandi gruppi editoriali italiani a capire quanto fosse importante vincere la nuova sfida della multimedialità. Basti pensare a quanto sia diffusa la componente digitale nelle vendite dei “collezionabili”, uno dei core business della De Agostini Editore in tutto il mondo. Ma oggi più che di multimedialità, nata con l’affiancare al libro o al catalogo anche la versione in Cd e in Dvd, si deve parlare di cross o transmedialità. Quella contaminazione di linguaggi, strumenti, piattaforme distributive che, da Internet al pc, dalla tv digitale al cellulare per arrivare all’e-book e all’avvento dell’i-Pad, sta cambiando il mercato editoriale e le abitudini dei consumatori. E in questo cambiamento De Agostini vuole giocare un ruolo da protagonista. Ne è convinto Antonio
Scuderi, 43 anni, direttore centrale contenuti e coordinamento editoriale che in DEA si occupa di promuovere e gestire le sinergie del Gruppo, le linee di sviluppo editoriale, le banche dati e i sistemi di content management. «Il libro tradizionale» esordisce Scuderi «rimane solido e forte anche con l’avvento dell’e-book. Certo, negli Stati Uniti, pensiamo al fenomeno Kindle di Amazon, che ha anticipato l’arrivo dell’i-Pad, il libro digitale è una realtà importante del mercato, tanto che alcuni best seller vengono ormai venduti di più in questo formato rispetto a quello cartaceo. In Italia siamo ancora agli inizi. Proprio in previsione del suo sviluppo, per primi abbiamo lanciato anche la versione ebook, acquistabile via internet, del romanzo Il coniglio bianco di Nino Treusch, un thriller
che ha per sfondo il mondo delle tlc e dei cellulari, che rappresenta per De Agostini l’ingresso in un settore nuovo come quello dei gialli». Dove è stata più forte la vostra spinta verso i prodotti digitali? Sicuramente nel mercato delle opere collezionabili distribuite attraverso il canale mass market, a partire dalle edicole. Qui l’innovazione è stata più rapida. Non si poteva prescindere, infatti, dall’offrire, oltre al tradizionale prodotto cartaceo, supporti audio e video. Ma il passo successivo, rispetto al classico CdRom o Dvd, è stato internet. Ovvero creare un’offerta web che integra il canale di distribuzione delle opere collezionabili con luoghi d’incontro online, community dove si possono scambiare esperienze e contenuti in modo
Collezionabili, vendite per corrispondenza, libri, cartografia, grandi opere, scolastica, digital, bambini... e poi siti web, prodotti multimediali, televisioni online fino ai contenuti per smarthphone e iPod touch. Da sempre il Gruppo Editoriale De Agostini si dedica alla divulgazione della conoscenza nei suoi diversi aspetti e nei suoi diversi media, identificando con attenzione tutte le forme di comunicazione che permettano di allargare i contenuti. Dal sapere enciclopedico (che ha contraddistinto la storia iniziale di De Agostini) alle grandi opere di cultura, dai testi scolastici ai libri, alle collane editoriali fino alla più completa varietà di applicazioni digitali e progetti interattivi, De Agostini Editore può essere di certo considerata una delle più importanti case editrici italiane. Grazie a una strategia di diversificazione e internazionalizzazione avviata nel 1997, De Agostini, che opera in 66 paesi, ha progressivamente ampliato le proprie attività dallo storico settore editoriale verso altri segmenti, compreso quello finanziario. Controlla oggi il 55% di Lottomatica, la concessionaria italiana per il gioco del lotto, e il 57% di Dea Capital veicolo societario nel quale il Gruppo ha concentrato i suoi investimenti finanziari.
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L’importanza di chiamarsi De Agostini
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E con il coniglio bianco dal cilindro di D e A esce un thriller La scommessa di De Agostini sulla multimedialità e le nuove possibilità di distribuzione dei libri attraverso il canale digitale, con l’arrivo in Italia dell’iPad, si chiama “Il coniglio bianco”. Un doppio debutto per la casa editrice di Novara che per la prima volta lancia, con una campagna promozionale degna di questo nome, un thriller, e lo fa non solo con la distribuzione dell’avvincente giallo scritto dall’esordiente Nino Treusch in versione cartacea in libreria, ma anche in quella e-book acquistabile (a minor prezzo) su www.ibs.it e su www. simplicissimus.it. E stando ai primi risultati di vendita, a Novara sono molto soddisfatti non solo degli acquisti in libreria ma anche del canale online. “Il coniglio bianco” è ambientato nel mondo della telefonia e giocato sulla diffusione di ricerche che confermerebbero i pericoli per la salute dei telefonini. E chi volesse continuare a seguire la storia può farlo collegandosi al sito www. ilconigliobianco.org o tramite i più frequentati social network come Facebook, Twitter, Youtube e Flickr.
Ciò che ha da sempre contraddistinto il Gruppo Editoriale De Agostini è l’attività di divulgazione della conoscenza nei suoi diversi aspetti: dal sapere enciclopedico ai contenuti multimediali che, negli ultimi cinque anni, hanno ricevuto una notevole spinta propulsiva. free aggregando gli utenti. Un esempio di successo, in questo senso, è la comunità nata attorno alla fotografia digitale. L’integrazione tra il prodotto tradizionale e quello digitale sta diventando sempre più forte... I grandi gruppi editoriali come il nostro non possono sottrarsi a questo radicale cambiamento del mercato e dell’offerta e per questo abbiamo investito molto nella multimedialità negli ultimi 5 anni. Il prodotto tradizionale resta ancora la principale fonte del nostro business, ma si sta sempre più integrando con gli altri canali. Per cui abbiamo anche creato su Sky il canale per ragazzi Deakids, una web tv, e il portale video Deabyday. L’obiettivo è quello di attirare, catturare nuovi clienti con le nuove forme di comunicazione nelle aree di mercato nelle quali internet sta diventando fondamentale con una crescita di ricavi a due cifre. Insomma, la ricetta è quella di un corretto mix editoriale tra prodotti tradizionali e digitali. Come vede il futuro della carta?
Se la modalità di reclutamento, diciamo così, dei clienti sta passando sempre più dal digitale, la carta, senza dubbio, e in particolare i libri, resta ancora oggi il prodotto più gradito. Limitarsi a una mono-piattaforma, alla sola carta, sarebbe però un grande rischio. Un editore come De Agostini deve poter contare su tutte le piattaforme distributive. Noi non vogliamo ripetere l’esempio di Amazon con Kindle, non rientra nella nostra strategia essere proprietari anche di device ma, di volta in volta, utilizzeremo i canali distributivi digitali del mercato per veicolare la nostra offerta. Che, ripeto, rappresenta un mix fra tradizione e innovazione sapendo che per il libro digitale il mercato premierà di più la manualistica, i testi scolastici e universitari, le enciclopedie e l’editoria per i ragazzi perché le nuove generazioni sono quelle più portate a fruire dell’offerta culturale attraverso tv, internet e l’i-Pad. La stampa dei vostri prodotti editoriali viene assorbita dal vostro polo o vi affidate anche a stampatori esterni? Come De Agostini restiamo
fortemente collegati alla nostra industria grafica, che oggi si chiama Officine Grafiche Deaprint e che non fa più capo direttamente alla casa editrice ma ad azionisti comunque fortemente collegati alla famiglia De Agostini. Nell’ultimo periodo, in particolare per i libri illustrati per ragazzi, abbiamo anche sperimentato la stampa nell’Estremo Oriente che ovviamente ha costi molto competitivi. Una casa editrice proiettata nel futuro riesce a mantenere un legame con le proprie radici? Direi che per noi è estremamente importante. Come tutti sanno la De Agostini è nata 110 anni fa come Istituto cartografico e questo ci permette di contare su un patrimonio prezioso. Oggi è possibile scaricare una mappa sul proprio cellulare o sul pc e accedere ad approfondimenti inerenti il territorio e l’ambiente. Questo è un esempio di come si riesce a coniugare la conoscenza scientifico-geografica più tradizionale con l’evoluzione tecnologica dei media di comunicazione.
Business has moved on
Le aziende sono cambiate
anche la nostra carta.
Al giorno d’oggi, tutte le aziende devono dimostrare di assumersi la responsabilità delle proprie azioni. L’obiettivo adesso è ridurre l’impatto ambientale senza rinunciare alla qualità. È per questo che alcune delle più importanti aziende del mondo oggi scelgono revive. Entrate nella nuova era della carta riciclata. Visitate www.revivepaper.com
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verde verdi si nasce si diventa green Tutto ciò che è verde è sinonimo di sensibilità ambientale, di agricoltura biologica, di biodiversità, di bellezza della natura. Sono green le banche, le farmacie, i cellulari, i notebook... ed è green persino la Ferrari. Tutto si tinge di verde anche se poi tanto verde non è. Ma ora questo colore tanto usato e abusato sta lasciando il posto al nuovo. Eccoci giunti al blu, che è il colore del cielo, della biosfera, del mare profondo, dell’acqua che scorre… (o forse sta smettendo di scorrere). di Lia Luzzatto e Renata Pompas
Il marketing si è appropriato da tempo della potenza simbolica del verde. Ecco dunque prodotti, packaging, campagne pubblicitarie in cui questo colore, di volta in volta, esprime leggerezza, naturalità, salute, freschezza, ecologia e diventa un modo di pensare, un modo di produrre, un concetto e un brand. Si tratta di un trend che comprende sia le istanze ecologiche, sia la loro idea concettuale, rappresentata dal colore stesso, che si diffonde anche nei prodotti sintetici, trafora le plastiche con decorazioni a viticcio, riveste le sedute, crea tappeti murali artificiali, prati sintetici in versione pop, a prescindere da preoccupazioni ecologiche. La comunicazione ostenta ovunque questo colore. Nei siti delle banche, dove un ramoscello verde indica l’impegno ecologista, nei bus cittadini a basso impatto ambientale, nelle vernici, negli inchiostri, nella moda. Nel segno del verde è anche il sito del Green Globe Banking, l’organizzazione che premia ogni anno quelle banche che mettono in atto servizi bancari che promuovono la sostenibilità ambientale mettendola in rapporto con i clienti. Molti ormai sono gli istituti che aderiscono a questa iniziativa poiché si è visto che l’impegno green e i temi della finanza compatibile creano fidelizzazione.
Sito del green globe banking
Verde come un notebook
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Per associare la tecnologia alla natura fiorita basta poco: ecco il nootebook della Asus ‘naturale’ e rigoglioso come un bel prato fiorito.
La comunicazione visiva si impossessa di questo colore-metafora in modo pervasivo. Basta aprire un quotidiano come il Corriere della Sera per rendersene conto: una pagina verde in diverse sfumature dal verde-giallo al verde smeraldo ci informa senza parole, attraverso il colore scelto, che Acer Liquid Smartphone è il prodotto di un’azienda attenta all’ambiente, che usa sostanze riciclabili, che cerca l’approvazione di Greenpeace per i suoi nuovi notebook, fabbricati
Stampare il verde ? Sembra facile ...
verde come una ferrari Ha fatto il giro del mondo l’immagine del prototipo della Granturismo 599 della Ferrari in colore verde smeraldo, presentata all’80° Salone internazionale dell’auto di Ginevra. L’auto, che non è ancora entrata in produzione, è un ibrido di motore tradizionale e di motore elettrico il quale serve solo a potenziare le fasi di accelerazione del motore a gas. Quindi dal punto di vista ecologico la riduzione dei gas nocivi è minima, tuttavia l’efficacissima comunicazione della casa di Maranello ha giocato sul colore-icona dell’eco-sostenibilità. Luca Cordero di Montezemolo l’ha presentata con queste parole: «È verde per quanto riguarda le emissioni nocive, ma è rossa per le prestazioni, nasce per mostrare che la Ferrari è in grado di abbinare il rispetto per l’ambiente con il piacere della guida». La casa del cavallino, identificata in tutto il mondo con il rossoFerrari, si veste dunque di verde per promuovere una nuova immagine. E mentre il verde perde l’autenticità dei suoi riferimenti, avanza un’altra potente immagine che riassume la nuova emergenza ecologica planetaria: l’approvvigionamento e la salvaguardia dell’acqua. In questo caso il blu, immagine dell’acqua e della biosfera, sta crescendo nei siti ambientalisti nella sua sfumatura più limpida, incontaminata e pura. Oggi il verde ormai abusato lascia il posto al blu anche nel marketing: Think Blue è la filosofia di alcune marche automobilistiche per sottolineare il loro impegno a scarse emissioni di CO2. Del resto la terra vista dallo spazio è il Pianeta Blu e l’acqua oggi è detta “oro blu”. Il blu è verde?
L’artista Heidi Grub infeltrisce fibre grezze per creare abiti mimetici come questo gilet.
Non è facile essere verde. Lo diceva Kermit la Rana del Muppet Show. E aveva ragione. Almeno di non essere una pianta… non è facile: l’unico verde esistente in natura, infatti, è la clorofilla. Rane, serpenti e pappagalli usano in realtà un mix di blu e gialli. Il nostro occhio percepisce il verde con particolare facilità perché, con la sua lunghezza d’onda compresa tra 490 e 570 nm, occupa la zona centrale dello spettro. Eppure il verde non è un colore facile, soprattutto se va stampato. In quadricromia se lo si vuole bello squillante bisogna abusare di ciano andandoci piano col giallo. In ogni caso risulta instabile perché tende a decadere verso il blu o a macchiarsi poiché il pigmento giallo ha un maggior peso specifico rispetto al ciano. Tra gli inchiostri speciali ne esistono tantissimi: nei Pantoni circa un centinaio possono essere classificati come “verdi”, dal delicato PMS 317 all’energetico PMS 802 (fluo), che però nasconde qualche insidia, soprattutto per i grafismi e retinature fini. Un tipo particolare di verde “nascosto” è l’effetto fosforescente di alcuni inchiostri che, al buio, si illuminano di verde. C’è infine il verde usato in esacromia insieme all’arancio. Queste sfumature non sono però così verdi: tra tutti i pigmenti, i verdi contengono la maggior quantità di elementi nocivi (cloro, bromo, cobalto, titanio, nickel e zinco) e anche il riciclaggio di carta stampata in verde o di plastiche verdi è problematico, anche se oggi grazie alle normative vigenti i componenti più tossici sono sotto controllo. Lorenzo Capitani
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senza l’impiego di Pvc e di altri inquinanti. Anche Profar, il sodalizio che unisce migliaia di farmacie italiane, si presenta in verde, creando l’illusione di farmaci e parafarmaci ecosostenibili: verde la pubblicità, verde il sito Internet, verde il lettering della scritta “linea prodotti a marchio Profar”. Agriturismo, festival di prodotti regionali, pacchetti turistici di viaggi-vacanza usano e abusano del verde, come la pubblicità di goisrael.it che invita a visitare Israele attraverso un verde-mela caldo e accattivante. Si declamano green persino i caratteri da stampa proponendo “ecofont” a ridotto consumo di inchiostro, che contengono cerchietti vuoti non visibili una volta stampati; per non parlare degli inchiostri stessi: Xerox ne ha inventato uno che si autocancella dopo un giorno, permettendo così alla carta di essere riutilizzata. Nel design il verde riveste prodotti artificiali, stampi plastici e acrilici perché ormai è un’idea, un’icona, un concetto, un’ideologia.
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«La cartotecnica è una formidabile risorsa low cost per la polisensualità del punto vendita, capace di creare totem, espositori ma anche ambienti e arredamenti a basso costo, con la possibilità di cambiare e ricreare. Senza dimenticare l’aspetto ambientale. Che cosa c’è di più ecologico e riciclabile della carta?» Enrico Finzi «Teatralizzare il punto vendita vuol dire intercettare le mutate esigenze dei consumatori per dare loro diverse possibilità: non solo attraverso i nuovi strumenti informatici (schermi, touch screen), ma anche proponendo giochi, esperienze d’acquisto, risposte personalizzate». Paolo Mamo
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Shopping si cambia A
chille Perego
In America, dov’è nata, la chiamano giornalista economico “shopping experit achille.perego@libero.i ence”. Da noi è diventato shopping esperienziale. Ma a cambiare è solo la forma linguistica, non la sostanza. Che è quella di far vivere al consumatore che varca la porta di un negozio un’esperienza dell’acquisto trasformata in un percorso percettivo e sensoriale attraente, seducente, tonificante. Stimolando, come spiega il sociologo Enrico Finzi, tutti e cinque i nostri sensi, e non solo la vista. Così, chi entra in un concept store viene avvolto in una seducente atmosfera multisensoriale, un’architettura di suoni, immagini, profumi ed effetti pensata da designer e comunicatori di razza che lo trasferisce, mente e corpo, in una galleria percettiva ed emozionale,
coerente con il marketing e con la merceologia esposta, e in grado perciò di trasformare l’intenzione di acquisto in un atto di acquisto vero e proprio e, in ultima analisi, l’intero processo d’acquisto in un’esperienza di consumo. I negozi diventano teatri di vendita
In base al prodotto, al settore, alla tipologia del punto vendita, cambiano le armi della seduzione del consumatore: dai corner alle isole promozionali, dai percorsi guidati di supermercati e centri commerciali all’interattività creata dal massiccio ricorso alla tecnologia digitale di schermi e touch screen, ai modi per far restare sempre più a lungo il cliente, come i giochi a premi o i questionari funzionali, come le tessera fedeltà, ad acquisire informazioni.
Insomma, i punti vendita di piccole e grandi marche non sono più solo luoghi dove esporre la merce, ma nodi strategici nei quali si comunica e si costruisce il brand. Così, dal vecchio negozio e dal tradizionale supermercato si è passati ai grandi store e infine ai concept e ai flagship store, i nuovi ambienti full experience dello shopping. Persino a tempo, come i temporary shop che vengono aperti magari solo per pochi giorni per promuovere, con tanto di eventi e quasi sempre nei centri storici delle grandi città, brand e nuovi prodotti, dall’abbigliamento agli alimentari, agli elettrodomestici come le macchine per il caffè. Conquistare clienti sempre più esigenti
Certo questa rivoluzione del punto vendita non ha
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C ome sta cambiando il rapporto tra clienti e punti vendita ?
È presidente e amministratore delegato di Altavia Italia, network internazionale di comunicazione integrata e gestione delegata della stampa, leader nelle strategie di comunicazione per il commercio, dalla GDO al retail.
Chi è più bravo e chi meno nel creare questa esperienza ?
ALTAV I A I TAL I A
Paolo Mamo
Oggi più di ieri il punto vendita ha assunto quella legittimità che in parte hanno perso i media: di fronte a un consumatore più consapevole e informato il punto vendita sta diventando sempre più capace d’intercettare i bisogni del cliente, rispondendo a tre esigenze: interattività, trasparenza e correttezza rispetto a temi come quello ambientale. Bisogni che non sono, come potrebbero apparire, retorici, ma devono essere vissuti come aspetti fondamentali di chi li comunica. Proprio perché l’informazione è più accessibile, il consumatore non ha alcun bisogno di entrare in un negozio per sapere quanto costa un prodotto, qual è l’offerta e la sua qualità: arriva già preparato. Gli manca però l’esperienza dell’acquisto, il consiglio finale. E questa esperienza si traduce nella capacità del punto vendita di interpretare i suoi bisogni, di legarli al territorio e di creare una forte relazione, una grande interattività.
Molte reti e distributori, anche nella Gdo, sono rimasti un po’ troppo concentrati nella vendita tradizionale. Ma c’è anche chi ha capito in anticipo questa nuova frontiera esperienziale. Penso a un brand come Nike capace di creare un nuovo modo di comunicare. E dentro a questa nuova forma di comunicazione rientra per esempio l’esperienza del gioco che, come Altavia, abbiamo proposto ad alcuni nostri clienti. Chi entra nel punto vendita trova un gioco a cui può partecipare e così rafforza la sua relazione e la sua permanenza compiendo un vero e proprio percorso all’interno del negozio, guidato anche da schermi interattivi, touch screen, che lo porta, mentre gioca, a informarsi sui prodotti. Un’esperienza che ha avuto riscontri altissimi.
Questo cambiamento così rivoluzionario quale influenza ha sul mondo dell ’ industria grafica ?
Un’influenza enorme perché richiede, anche da parte dell’industria grafica, una forte capacità d’innovazione e di adattamento. La carta, per sua stessa natura, ha poco il concetto dell’interattività. Per questo, come stanno già facendo alcune aziende, penso per esempio a un nostro fornitore come Stige di Torino che si è dotata di nuove rotative digitali, è necessario intercettare le mutate esigenze dei punti vendita e fornire ai clienti nuove esperienze d’acquisto e di interattività. È questa la teatralizzazione del punto vendita. Tutto ciò può avvenire con l’utilizzo di altri materiali, oltre alla carta, e soprattutto con la scoperta degli strumenti informatici e digitali (schermi, touch screen, codici a barre, Tag, collegamenti a Internet ecc.) che possono rappresentare, come proponiamo noi di Altavia, la nuova frontiera del tradizionale espositore coinvolgendo il consumatore e guidandolo nella sua esperienza nel punto vendita, dal gioco alle informazioni sui prodotti, dalla personalizzazione delle sue esigenze alla capacità, per esempio, di partire dallo scontrino dell’acquisto di un pacchetto di pasta per suggerirgli come cucinarla.
Espositore realizzato da Altavia Italia.
Eventi letterari, appuntamenti con i protagonisti e molta attenzione alle atmosfere seducenti: la Coop Adriatica è all’avanguardia nell’accoglienza del consumatore.
dimenticato i vecchi valori del prezzo e della qualità, ma ha aggiunto quelli nuovi del legame con il territorio e dell’ambiente. Per rispondere, come ha spiegato recentemente Fabrizio Valente - partner fondatore di Kiki Lab presentando la ricerca Retail Innovations 2010 -, a clienti sempre più esigenti e mobili e a una concorrenza sempre più trasversale e aggressiva. Per conquistarli la fantasia non ha limiti. Danone ha aperto a Barcellona un’area dove, oltre alla degustazione, sono organizzati seminari dedicati all’educazione alimentare. Apo.take è una catena di farmacie tedesca che punta invece sulla valorizzazione del tempo dei clienti che possono prendere informazioni guardando schede sui prodotti. A fare scuola in Italia a livello d’innovazione, sempre secondo la ricerca di Kiki Lab, c’è Coop Adriatica che ha aperto in un ex mercato abbandonato nel centro storico di Bologna, in collaborazione con Eataly, lo spazio Ambasciatori che unisce una grande libreria Coop, aree per incontri,
Cartotecniche e stampatori sono quasi sempre scelti a livello territoriale delle singole Coop regionali. Il grosso degli
Gli espositori ospitano
touch screen e schermi
3D
In questi segmenti la carta e il cartoncino continuano a farla da padroni, ma si sperimentano nuovi materiali (plastiche e acciaio) e l’integrazione con il mondo
Si sta sviluppando un nuo vo modo di attrarre il con sumatore . I n che modo ?
Enrico Finzi È uno dei sociologi della comunicazione più importanti e conosciuti. È consulente aziendale, giornalista, autore di numerosi saggi di grande successo.
Per usare una parola non certo bella possiamo parlare di polisensualità. Al senso della vista si è aggiunto quello del tatto. L’arredamento, le superfici che si toccano, persino il semplice corrimano, devono in qualche modo suscitare un’emozione, un rapporto fiducioso verso il punto vendita. E che dire dell’olfatto? Ormai si parla di arredo olfattivo, per cui sono nate aziende specializzate che producono sostanze che vengono rilasciate gradualmente nell’aria e fanno percepire al consumatore l’odore del cuoio e della pelle, quello del pane appena sfornato...
Mancano la gola e l’udito ?
NE ABB I AMO PARLATO C ON . . .
Negli USA il 70% del budget di comunicazione va al PDV
investimenti, circa 40 milioni di euro l’anno, riguarda ancora la stampa dei volantoni, cifra doppia rispetto a quella della pubblicità sui media (giornali e tv), mentre sono circa 2 i milioni spesi per la comunicazione all’interno del punto vendita (dai totem agli espositori). Calcolando anche arredamento e ambientazione, ogni anno per rinnovare super e iper Coop spende dai 40 ai 50 milioni. Già oggi, secondo il presidente di Altavia, Paolo Mamo, in America si ipotizza che il settore del commercio spende il 70% del budget di comunicazione sul punto vendita e il 30 sui media. Ovviamente questo 70% comprende tutto l’investimento per il punto vendita. Da noi si può parlare almeno di una percentuale alla pari. Questo significa che se nel 2009 (dati Nielsen) il mercato pubblicitario italiano valeva 8,5 miliardi di euro, altrettanti vengono spesi per i punti vendita, e almeno il 5% di questa cifra (circa 500 milioni) per la comunicazione con allestimento vetrine, totem, roter, corner, espositori, cartelloni.
settori
bar, ristorante ed enoteca. Del resto, come spiega Lucio Rossetto, responsabile Canale Iper (90 centri commerciali che entro l’anno prossimo saliranno a 100), Coop punta molto sulla comunicazione alla clientela. Ma proprio per comunicare bene si è scelto di renderla più chiara e più semplice selezionando i messaggi su tre livelli: il primo è quello sopra agli occhi che comprende l’ambientazione del punto vendita, l’orientamento valoriale, i punti di riferimento per muoversi all’interno dell’ipermercato; il secondo livello è quello al piano degli occhi e riguarda la guida vera e propria all’acquisto con tutte le informazioni sui prodotti; infine c’è il livello slim che comprende tutte le offerte, le promozioni, i primi prezzi, il marchio Coop. Una comunicazione che non trascura in alcuni centri le nuove tecnologie digitali, ma che resta molto legata alla tradizione di volantini, volantoni, cartelloni, totem ed espositori di carta e cartoncino. Spesso stampati su materiali riciclati perché dell’ecologia e della difesa dell’ambiente Coop ha fatto uno dei suoi grandi valori.
Il punto vendita? Ha una forza comunicativa straordinaria e finalmente se ne sono accorti. Parola di Enrico Finzi, il più importante sociologo dei consumi italiano. Il 70% degli acquisti, dice Finzi, viene deciso nel punto vendita. Nelle grandi catene è proprio l’informazione, l’interattività, il consiglio del negoziante a far scattare la molla dell’acquisto. Perché il consumatore si sente sempre più solo, abbandonato a se stesso, travolto da una pluralità di offerte.
Ci sono anche quelli. Pensiamo solo ai punti di vendita che ti prendono per la gola offrendoti il caffè, la caramella, il cioccolatino. L’udito invece è relazionato al tipo di negozio. Nelle boutique di lusso, con la moquette, si preferisce un’atmosfera silenziosa, rilassata, ma nelle nuove catene della moda giovanile e dell’intimo piuttosto che dei jeans impazza la musica tecno. Tornando alla vista, invece, non si limita più all’allestimento tradizionale della vetrina, ma chiama in causa i colori, l’illuminotecnica, gli schermi, i touch screen, i televisori al plasma per rispondere ai bisogni della nuova digital generation.
Cosa ne sarà degli stampatori?
Se è vero che il punto vendita diventa sempre più digitale, è anche vero che i nuovi materiali costano e che stampare su plastica, acciaio o vetro costa di più che farlo sulla carta. Oggi la cartotecnica potremmo definirla una formidabile risorsa low cost per la polisensualità del punto vendita, capace di creare totem, espositori ma anche ambienti e arredamenti a basso costo, con tanta creatività e tanta possibilità di cambiare e ricreare. Senza dimenticare l’aspetto ambientale, così importante oggi. Che cosa c’è di più ecologico e riciclabile della carta?
Due espositori realizzati da Grafiche Moretti (Segrate - MI).
Carta e cartoncino sono ancora in primo piano,
anche se per gli espositori si sperimentano sempre nuovi materiali e si tenta l’integrazione con il mondo digitale
Nuove esperienze d’acquisto nel punto vendita
sollecitano gli stampatori nella ricerca di forme e materiali capaci di coinvolgere e interagire con il consumatore.
Un espositore firmato Litorama, azienda che realizza un’infinita varietà di prodotti di allestimento, dall’ideazione alla stampa.
digitale. L’attenzione al prezzo (un espositore costa dai 10 ai 30 euro con un peso dai 3 ai 5 chili) resta molto importante, ma oggi, spiega Giuseppe Brancaccio della Cartoindustria di Bosco Reale a Napoli (22 dipendenti e 1,5 milioni di ricavi), si chiede molta innovazione per attirare l’attenzione sui prodotti, dai cosmetici agli alimentari, che sempre di più aspirano a farsi riconoscere uscendo dagli scaffali e finendo sugli espositori. Che cambiano nelle forme, nella lavorazione, nelle finiture. Vi sono infatti studi tecnici che lavorano per non far vedere il taglio del cartone, studiano gli incastri e li rendono ripiegabili per essere comodamente montati sul posto. E vengono perlopiù stampati con macchine offset di grande formato (100x140) a quattro colori più i colori Pantone con nobilitazioni come glitter, stampe a caldo, serigrafie. Una specialità delle Grafiche Moretti di Segrate (23 dipendenti e 4 milioni di ricavi) che ai punti vendita fornisce allestimenti vetrine, totem, espositori. Con soluzioni all’avanguardia non solo dal punto di vista della stampa
(con serigrafie, pieghe a caldo, laser, acetato, spessorature e floccature) ma anche tecniche. Come i grandi totem di tre metri dotati anche di tasche, che, visto anche il costo (il prezzo varia da 50 a 100 euro), sono divisi in due pezzi: quello sotto fa da base e può essere sempre utilizzato, quello sopra viene cambiato a seconda della promozione. È sempre possibile, su richiesta, inserire touch screen o schermi 3D negli espositori, mentre la stampa digitale comincia a essere utilizzata per le tirature più basse e tenendo conto del break-even. Contenitori-frigo capaci
anche di alimenti freschi
Stampa offset (fino a 8 colori) e digitale (in base a tirature e personalizzazioni) sono utilizzate anche da Litorama che realizza, chiavi in mano e su misura, occupandosi anche della progettazione, tutti i prodotti di allestimento, ambientazione e comunicazione per il retail. Che vedono l’impiego, spiega Giulia Casiraghi, responsabile della comunicazione del gruppo milanese, di diversi tipi di cartone (onda bassa, microtriplo, microonda) e del nuovo reboard, che ha una struttura alveolare, uno spessore dagli 8 ai 16 mm, permette di sostenere pesi elevati, ha una lunga durata e può essere comodamente montato nel punto vendita. E la nuova frontiera degli espositori ha portato aziende come le stesse Grafiche Moretti e Litorama a proporre contenitori innovativi, capaci anche di mantenere al freddo i cibi freschi, riconoscendo, per dirla con Finzi, una lunga vita alla carta e al cartone anche al tempo dello shopping esperienziale.
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direct marketing
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Se il mailing dialoga con il digitale La carta si integra col web per diventare pi첫... efficace
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Se ben integrati nel progetto cartaceo , i supporti multimediali possono rendere più efficace il messaggio e consentono di po tenziare in modo significativo l ’ attenzione alle offerte . T ante sono le possibilità combinatorie : non solo le tecnologie RFID che permettono il riconoscimento a distanza di oggetti e persone , ma anche l ’ impiego di QR code , che si prestano a diventare un importante snodo tra la carta e il mobile marketing , per finire agli stessi CD e ai DVD che possono ora veicolare conte nuti personalizzati . E cco un ’ interessante disamina sulle nuove frontiere del direct .
direct marketing
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di Moreno Martellloni Consigliere delegato AIDIM
Nei paesi ad economia avanzata la corrispondenza è in costante declino. Si pensa che le comunicazioni di business e personali (lettere e documenti) verranno progressvamente sostituite da quelle digitali e che le transazioni finanziarie saranno largamente sostituite da quelle elettroniche. Le comunicazioni commerciali e di marketing (magazine, mailing di informazione ed emotivi, CD e DVD) continueranno in buona parte ad essere cartacei e fisici, anche se sono anch’esse destinate a calare.
Comunicazione digitale in crescita
Nella media dei paesi membri di IPC (International Post Corporation, che associa tutti gli operatori postali dei paesi ad
economia avanzata) si è registrato un calo del volume complessivo di corrispondenza del 7%, con gli USA al 13%. In Italia Nielsen ha rilevato un calo del 15,8% degli investimenti in direct mail, superiore alla media registrata nell’intero comparto della pubblicità (-13,4%). La crisi ha accelerato una tendenza latente che spinge verso la sostituzione della comunicazione postale e cartacea con la comunicazione digitale. Del resto la concorrenza della comunicazione digitale comincia a farsi sentire in modo piuttosto netto sulle prospettive di sviluppo di questo mercato che, nel prossimo quinquennio, sconterà ancora l’ulteriore sviluppo dei canali digitali.
La carta si integra
sempre più col web
Con lo sviluppo della multicanalità, è ormai diventato comune l’utilizzo combinato del
direct mail con altre forme di comunicazione, specialmente quelle web-based, in una forma di integrazione tra carta e digitale che è diventata la modalità più avanzata ed efficace di progettazione di campagne di direct. Già il 2009 ha visto l’esplosione di queste campagne integrate, ma nel prossimo futuro questa modalità di comunicazione diventerà lo standard di riferimento. In questo scenario, il direct mail mantiene comunque un ruolo chiave per le sue caratteristiche distintive: • è tangibile e può ospitare inserti in materiali e creatività molto diversi; • trasferisce ufficialità alla comunicazione; • è personalizzabile; • permette di mirare al target giusto; • consente di usare il massimo di creatività; • si armonizza perfettamente nelle campagne integrate.
L’antenna RFID (tag) può essere inserita senza problemi all’interno di una card, anche sottilissima, inviata attraverso un mailing. Si può ipotizzare, ad esempio, una comunicazione che inviti il cliente presso un punto vendita dove è installato un reader. Quando il cliente entra, il sistema lo riconosce e si può prevedere una formula personalizzata di accoglienza o un suggerimento d’acquisto.
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direct marketing
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Il tempo di lettura si riduce e i consumatori privilegiano sempre più i formati compatti ma sempre realizzati con grande creatività.
Il QRcode può essere letto da un telefono con fotocamera. Il codice stampato collega l’utente a una pagina internet dove egli trova informazioni aggiuntive. La pagina web può contenere anche un video che viene visualizzato sul telefono. È possibile anche che la lettura del codice lanci automaticamente un sms (per partecipare a un concorso o altro).
Oltre 3 minuti il tempo di lettura dei mailing
I supporti multimediali possono elevare significativamente l’attenzione all’offerta veicolata nel mailing. Sul mercato ne esistono di due tipi: 1) con tecnologia Sony DADC nel cd che prevede, attraverso un codice di identificazione, la personalizzazione a livello anche individuale dei contenuti; 2) supporti (cd o dvd) con contenuti fissi che vengono utilizzati per illustrare offerte complesse.
Ma quali sono le tendenze in fatto di fruizione del mailing? Particolarmente preziosa l’ultima rilevazione sul direct mail di DMA (Direct Marketing Association), dalla quale si rileva che il 79% delle famiglie fruisce effettivamente del messaggio inviato per posta. Il 49% legge con attenzione la comunicazione, il 30% ne scorre velocemente il contenuto. Nessun altro mezzo è in grado di avere un risultato così elevato di “reach” effettivo. Anche in Italia l’indagine Audimail di Eurisko conferma e rafforza questi risultati,
aggiungendo anche che il tempo dedicato alla lettura dei mailing è di oltre 3 minuti, un’attenzione lunghissima rispetto a quanto avviene per gli altri mezzi (che non è più di qualche secondo).
Si sperimentano
i mailing del futuro
Nel panorama attuale il tempo che si può dedicare ai messaggi pubblicitari tende dunque a ridursi anche per il mailing e non sorprende che il mezzo che ha registrato la più alta percentuale di attenzione al contenuto sia la cartolina, con un tasso di lettura cresciuto di 6 punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente. Se il tempo per leggere si riduce, è ovvio che vengono privilegiati i formati compatti, che meglio si prestano a una lettura veloce, ma di grande impatto e creatività. Sono questi mailing compatti e finalizzati i formati del futuro,
in grado di integrarsi al meglio con la comunicazione digitale – essenziale e stringata per definizione – e che possono ospitare modalità inusuali e particolari di comunicazione, per presentare le aziende in modo particolare e innovativo.
I formati giusti per una fruizione multimediale
Il formato compatto, poi, si presta perfettamente alla contaminazione ed ibridazione con elementi che rimandano direttamente al mezzo digitale, in cui la carta è destinata a svolgere la funzione di pushing one-to-one, che trova però la sua prosecuzione e finalizzazione nella fruizione digitale e multimediale dei contenuti. In queste pagine potete trovare qualche esempio di questi “Mailing 2.0”, come verrebbe da chiamarli. State certi che li vedremo circolare sempre più spesso nelle nostre cassette postali.
39 stampa digitale
espositori prÊt-à-porter in basse tirature U tilizzati
nei punti vendita per mettere in risalto i prodotti , in genere le ultime novità , anche gli espositori sono sempre più spesso stampati in digitale . C he si tratti del totem per indicare un evento o dell ’ angolo in libreria per lanciare l ’ ultimo bestseller di un noto scrittore o ancora del contenitore di merendine posizionato alle casse dei supermercati , gli espositori sono sempre più utilizzati per campagne promozionali locali e di breve durata .
Lorenzo Capitani resp. di produzione e giornalista lorenzo.capitani@alice.it
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stampa digitale
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empre più spesso le promozioni sono mirate e hanno una breve durata : ecco perché la stampa digitale diventa indispensabile per ottimizzare tempi e costi . S enza rinunciare alla qualità .
Piccoli o grandi, alti o bassi, semplici o articolati: le macchine da stampa digitale sono in grado di realizzare espositori declinabili in moltissime versioni.
Se fino ad oggi alcune promozioni venivano realizzate a tappeto su migliaia di punti vendita contemporaneamente, con la produzione di migliaia di espositori identici stampati in offset, il panorama sta ora gradualmente cambiando. Sempre più spesso, infatti, si studiano operazioni piccole, mirate: un esempio tipico è la promozione che dura un weekend su 100-200 punti vendita al massimo con banchetti realizzati in cartotecnica, automontanti, che una hostess riesce a gestire facilmente. Prodotti destinati ad avere una breve durata per i quali la personalizzazione è un fattore decisivo. E in questo caso la soluzione migliore per ottimizzare tempi e costi è la stampa digitale, anche per pochi pezzi, anche per tirature uniche, magari mock-up per campagne più vaste.
Personalizzare lo standard Le aziende cartotecniche hanno in catalogo una serie di modelli già sperimentati quanto a robustezza, visibilità e facilità di montaggio, che possono essere personalizzati a livello grafico per il singolo cliente o per la singola promozione: questo permette di ottimizzare tempi e costi di progettazione e realizzazione, evitando sorprese o la necessità di costruire dei campioni. In altri casi, invece, è il cliente ad avere studiato fustelle e formati per le proprie campagne sui quali viene poi “impaginata” di volta in volta la grafica specifica. In entrambi i casi la stampa digitale, non dipendendo da nessuna matrice di stampa e garantendo comunque qualità, è la soluzione ideale. Esiste anche chi dispone di espositori, banchi totem e roll-up già pronti, personalizzabili
Piccoli e grandi, alti e bassi, semplici o articolati: le macchine da stampa digitali sono in grado di realizzare espositori declinati in moltissime versioni.
e facili da montare, che possono anche essere noleggiati per un breve periodo. In questo caso il cliente concorda la creatività con relativo studio ad hoc della promozione di vendita, inclusa la creazione di espositori su misura in base alle location o isole promozionali concesse. Ma come avviene la personalizzazione? La stampa digitale si adatta a quasi tutti i tipi di materiale, dalla carta al tessuto a materiali particolari come
Tre domande a...
Alberto Da Ros , print production manager di Jakala Marketing Solutions È il cliente a chiedere il tipo di stampa o siete voi a consigliare la soluzione migliore?
Jakala Marketing Solutions, con oltre 50 milioni di fatturato e 130 professionisti, rappresenta oggi il primo operatore sul mercato italiano dei servizi di marketing. La società, parte di Jakala Group, concentra al suo interno tutti gli asset, il know-how e gli strumenti del Gruppo relativi allo sviluppo e alla gestione di progetti di marketing e di comunicazione integrata.
Il cliente segnala innanzitutto le sue esigenze, la tipologia di prodotto (durevole o usa e getta), il numero di esemplari... Dopo un’attenta analisi delle richieste, fissato un budget e stabilita la tempistica, si decide insieme la tipologia di stampa più idonea per raggiungere l’obiettivo. Da quali fattori dipende la scelta del materiale, sia esso cartone, plastica, metallo? La scelta del materiale è determinata dai tempi di esposizione del prodotto e dai costi che si intende sopportare. Insomma, dipende se si vuole sostenere una spesa a lungo termine in funzione delle attività promozionali che si intende realizzare. Come scegliere lo stampatore giusto? È meglio affidarsi a chi realizza anche la progettazione tecnica? Se parliamo di espositori in cartone dobbiamo necessariamente rivolgerci a una cartotecnica specializzata nel punto vendita. Il servizio di consulenza tecnica è indispensabile, ma sicuramente è necessario tener conto delle macchine di cui dispone l’azienda.
se l ’ espositore è ... multimediale
Videonbox è lo stand multimediale proposto da Digital Point che integra la funzione di comunicazione ed esposizione: da un lato mostra il prodotto, dall’altro lo presenta con filmati o altro.
Hi-Board, Forex, D-Bond, PVC espanso, anche di diversi spessori, e può essere effettuata direttamente sul supporto con il quale verrà realizzato l’espositore o utilizzato per “rivestirlo”. Quest’ultima soluzione permette di contenere i costi in quanto è possibile l’utilizzo della stampa digitale direttamente su materiale o su film adesivo da applicare su espositori già pronti. È bene comunque ricordare i pro e i contro, ma soprattutto le differenze del digitale rispetto all’offset: dalla versatilità del digitale quanto a tirature, velocità e materiali, alla diversa resa cromatica e all’uso dei colori speciali possibile con l’offset.
In linea di massima, il digitale consente anche le stesse lavorazioni post-stampa dell’offset come la plastificazione, la verniciatura, la stampa a caldo e le lavorazioni a rilievo.
Recentemente si sono visti nei punti vendita veri e propri chioschi interattivi; alcuni integrano dei monitor touch screen per navigare nei contenuti multimediali oggi aggiornabili in continuazione grazie ai collegamenti bluetooth a Internet, altri stimolano in vario modo i sensi: dalle colonnine spruzza profumo per testare le essenze ai totem con scampoli di tessuto da toccare. La novità forse più sorprendente sono i banconi sensibili al calore che, semplicemente all’avvicinarsi di una mano, si animano di luci, suoni, colori, fornendo informazioni sul prodotto e coinvolgendo in prima persona il potenziale cliente che così si sente al centro dell’esperienza dell’acquisto. Certo, solo categorie di prodotti di lusso – dall’high tech alle automobili, ai profumi – giustificano l’investimento in un mezzo pubblicitario comunque costoso e soprattutto complesso, ma la tendenza in atto è decisamente verso l’espansione di queste tipologie evolute di comunicazione commerciale. In altre parole, il futuro è già qui.
A chi rivolgersi La realizzazione di espositori e totem è un’operazione abbastanza raffinata, che richiede abilità diverse, da quelle più tipicamente tipografiche a
Tre domande a...
Matteo Rigamonti , CEO di pixart .it Cosa vi ha spinto a investire in modo così massiccio nella produzione di espositori? Finalmente esistono attrezzature che permettono di produrre quantità e qualità e giustificano investimenti di questa portata. Inoltre, questo settore non è ancora stato interessato dai servizi online. Metterete a disposizione anche un servizio di consulenza tecnica per chi non ha le idee chiare? Sicuramente ci sarà bisogno di un’assistenza dedicata, specialmente per quanto riguarda l’impaginazione di fustelle complesse. Ecco perché forniremo ai nostri clienti alcuni strumenti software che li aiuteranno nella progettazione. Prima di stampare potranno avere gratuitamente 4/5 viste dell’espositore da diverse angolazioni, con la grafica del cliente applicata, in modo che siano sicuri del risultato finale. Secondo la sua esperienza, qual è la tipologia di espositori più richiesta attualmente e per quale settore? Stampiamo e spediamo regolarmente oltre 20.000 espositori al mese, principalmente roll-up o espositori per banner che vengono usati nei POS o nelle fiere. Adesso punteremo sugli espositori in cartone, polionda e forex: quelli in cartone da banco e da pavimento saranno il nostro nuovo bestseller della stampa su rigido.
Pixart.it, società fondata nel 1994 da Matteo Rigamonti, è specializzata nella fornitura online di servizi di stampa di piccolo formato, grande formato, packaging ecc. Da agosto sarà operativo il nuovo reparto display interamente dedicato alla stampa di materiali rigidi per la realizzazione di espositori in cartone, Polionda e Forex.
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stampa digitale
alle quali demandare sia la parte creativa che organizzativa, affidandosi quasi totalmente alla consulenza di chi studia le continue evoluzioni del mercato e che offrono la personalizzazione e la focalizzazione di particolari attività promozionali in determinate aree di vendita».
Progetti da “costruire” insieme a chi li realizza
ue esempi di realizzazioni di Studio Stands: un cartello vetrina per un negozio di giocattoli e un totem flat segnaletico per l’atrio di un hotel.
quelle cartotecniche, e una profonda conoscenza dei materiali e di come questi si comportano nelle diverse situazioni. Così, in questo campo ancora più che in altri, è importante rivolgersi a un fornitore specializzato e con esperienza. L’approccio può essere diverso. La tendenza, ci spiega Alberto Da Ros, print production manager di Jakala Marketing Solutions, una società che si occupa di sviluppo e gestione di progetti di marketing e di comunicazione integrata, «è quella di clienti che preferiscono rivolgersi ad aziende specializzate in marketing e comunicazione promozionale
Ma non mancano neanche clienti che si rivolgono direttamente agli stampatori e ai cartotecnici. L’ideale, in questo caso, è un fornitore che offra anche un servizio di studio di fattibilità e di progettazione o possa comunque seguire il cliente in ogni fase, dall’ideazione al trasporto, consigliandolo su vantaggi e svantaggi di ogni soluzione e riuscendo a venire incontro alle esigenze specifiche di ogni singolo ordine. Banalmente, non dimentichiamo che un espositore, anche il più semplice, ha tre dimensioni alle quali applicare una grafica… Infine, non è detto che chi fa espositori sia in grado di realizzare tutte le tipologie possibili. Si tratta di un mondo vasto e complesso dalle cui realizzazioni dipende la performance di un prodotto e di conseguenza il suo successo commerciale. Un esempio: ogni materiale ha i suoi pregi e i suoi limiti. Il cartone, trasformato da stampatori e cartotecnici, viene sempre più utilizzato per attività di breve durata per i suoi costi contenuti oltre che per la facile smaltibilità. È inoltre molto comodo da un punto di vista logistico, essendo leggero e ripiegabile, caratteristica fondamentale in caso di spedizione in kit. Tuttavia deve essere sufficientemente resistente per sopportare il peso dei prodotti. Visionare un campione eviterà sorprese e magari farà optare per materiali alternativi come plexiglass, metallo e plastica che sono più robusti ma richiedono un budget diverso.
Tre domande a...
Riccardo Gnani , socio fondatore di Studio Stands Qual è la tendenza attuale nella richiesta di espositori?
Studio Stands è una giovane azienda bresciana specializzata nella fornitura di soluzioni espositive chiavi in mano. Innovazione tecnologica, aggiornamento continuo dei materiali e delle forme, prezzi competitivi, design italiano e altissima professionalità hanno consentito alla società di imporsi in breve tempo sul mercato.
Le agenzie di pubblicità, i centri stampa ma anche gli allestitori o gli utilizzatori finali ci chiedono una personalizzazione sempre più spinta che a volte determina anche la richiesta di un singolo pezzo. Il vantaggio della nostra gamma è che comprende diverse soluzioni componibili che possono essere personalizzate con grafiche facilmente sostituibili. Riutilizzabili, quindi, per altri eventi? Certo, il cliente può riutilizzare più volte l’espositore personalizzandolo al bisogno con stampe diverse: è sufficiente integrarlo con altri moduli perché si adatti a una diversa esigenza. Ci sono dei limiti nella realizzazione degli espositori? La nostra gamma si compone di soluzioni espositive mass market, ma anche di soluzioni d’art expo ideate e progettate ad hoc. La linea DNA, ad esempio, offre soluzioni espositive senza limiti e garantisce massima versatilità e ambiti applicativi infiniti che spaziano dall’in-store promotion all’interior design per showroom e uffici.
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personalizzare e stampare giocattoli, accessori-moda, attrezzi sportivi... tutto, anche gli oggetti dalle geometrie più complesse e curiose possono essere decorate con la stampa sublimatica. a patto però che sopportino le alte temperature. è il calore, infatti, ad accelerare la penetrazione degli inchiostri e dunque il trasferimento del soggetto grafico.
a tutta creatività con la stampa sublimatica
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orenzo Capitani
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resp. di produzione e giornalista lorenzo.capitani@alice.it
La sublimazione è un processo fisico mediante il quale una sostanza cambia rapidamente il proprio stato passando da quello solido a quello gassoso senza nessuna “tappa intermedia”: un po’ quello che avviene con il “ghiaccio secco”, che diventa vapore senza prima liquefarsi. Nel caso della stampa sublimatica, il fenomeno interessa l’inchiostro. Più nel dettaglio, ci sono due fasi: la stampa e la sublimazione vera e propria. Nella prima, tramite un plotter digitale, una macchina per serigrafia o flessografia o addirittura offset, l’inchiostro liquido stampa a rovescio un’immagine su un film plastico termoformabile, quindi viene lasciato asciugare, solidificandosi. Nella seconda fase, dapprima si tratta la superficie da decorare con apposite resine in spray o
vernici, quindi la pellicola viene accuratamente posizionata sopra gli oggetti e tenuta ferma con dime. Il tutto passa in un forno nel quale viene formato il vuoto: la combinazione di calore (180°C circa) e pressione fa sì che l’inchiostro non solo aderisca alla superficie dell’oggetto, ma i pigmenti vi penetrino all’interno. Le resine con cui è stata pretrattata la superficie, infatti, polimerizzando aprono una serie di micropori che ricevono le particelle di inchiostro sublimate e spinte ad aderire dalla pressione del vuoto. Quando poi il tutto viene raffreddato, l’inchiostro torna solido ma rimane intrappolato sotto la superficie, mentre la pellicola viene rimossa e può essere tranquillamente riciclata, trattandosi di puro PET.
Oggetti più brillanti e resistenti
Proprio come un tatuaggio che penetra sottopelle, la stampa sublimatica diviene un tutt’uno con l’oggetto stesso. Ciò conferisce importanti caratteristiche di estrema resistenza all’usura, alle abrasioni, ai lavaggi poiché la stampa è protetta dalla superficie stessa del supporto. In più è impalpabile al tatto e, nel caso di stampa di tessuti, questi rimangono elastici e morbidi. Soprattutto, i colori sono brillanti e i disegni nitidi nel tempo: un requisito fondamentale per tutto ciò che è destinato a essere lavato, scaldato, esposto agli agenti atmosferici… dalle stoviglie ai giocattoli per l’infanzia, dagli arredi da giardino agli accessori per l’abbigliamento
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i vantaggi della stampa sublimatica La combinazione di calore e pressione fa sì che l’inchiostro, oltre ad aderire sulla superficie, penetri all’interno. La stampa risulta così protetta e quindi estremamente resistente all’usura, alle abrasioni e ai lavaggi.
cosa si può stampare
Stoviglie, giocattoli per l’infanzia, attrezzature sportive, elettrodomestici... purché il materiale possa resistere alle alte temperature.
quanto costa
La componente manuale incide sui costi finali, anche se i risultati eccellenti giustificano eventuali differenze rispetto ad altri processi.
alle attrezzature sportive come tavole da surf o snowboard, arrivando fino alle porte dei frigoriferi o, come ha fatto la romana Sublitech a Palermo, ai cassonetti della spazzatura.
Colori: limitati alla quadricromia
Se per la sublimazione su tessuto sono disponibili, oltre alla quadricromia di base, un light ciano, un light magenta e un nero profondo (quando le pellicole sono stampate in digitale) e alcuni colori speciali come arancio, rosso, turchese, blu, viola esattamente come per la stampa serigrafica, non altrettanto ampio è il panorama per la sublimazione tridimensionale. Agostino Musitelli, direttore generale di AM Serigrafia, ci spiega che «la sublimazione 3D è a tutti gli
effetti una quadricromia: non esistono il bianco, né colori metallizzati o fluorescenti che però, come nella stampa offset, si possono aggiungere con ulteriori lavorazioni». Per questo un confronto con il fornitore per l’ottimizzazione e le possibilità cromatiche è certamente d’obbligo. Infine, l’utilizzo della stampa sublimatica anche per oggetti destinati all’infanzia, o comunque al contatto diretto con cibi, impone grande attenzione alla nocività. Ecco perché esistono inchiostri senza ftalati e pvc. In più, vale la pena ricordarlo, la sublimazione tridimensionale è una tecnica dall’eccellente impatto ambientale: gli inchiostri sono a base acqua, quindi perfettamente ecocompatibili, mentre il supporto di stampa, come già ricordato,
completamente riciclabile.
Materiali: solo se resistenti alle alte temperature
Quali sono però i limiti nell’applicazione della stampa sublimatica 3D? Un primo, fondamentale requisito è che l’oggetto resista alle alte temperature per alcuni minuti. Il materiale può essere vario, dai metalli (alluminio e acciaio) alle ceramiche e porcellane, dal vetro ad alcuni tipi di plastiche, dalle pelli sintetiche al cuoio, da alcuni tessuti fino al legno e alla madreperla. Per ciascun tipo di materiale esistono resine diverse per la fase di pretrattamento. Attenzione, però: non tutti i tipi di materiale, soprattutto nel vasto campo di quelli sintetici, possono ricevere la stampa sublimatica. È sempre bene, quindi, verificare attentamente
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Apribottiglie, ciotole, bicchieri ma anche cappe da cucina, frigoriferi, oggetti di design come boccette di profumo o borse molto trendy. La stampa sublimatica consente di personalizzare oggetti di varie forme e materiali.
Attenzione ai fornitori Per questa tecnica, ancor più che per tante altre, è fondamentale trovare un fornitore specializzato e disponibile a confrontarsi. Insieme alla qualità dei materiali (inchiostri, resine e film di trasferimento devono essere ad hoc), è particolarmente importante l’esperienza dell’operatore, in considerazione del fatto che la componente manuale è tuttora determinante. Affidarsi a mani esperte aiuterà a evitare errori di progettazione e ad ottenere il risultato migliore. In Italia il panorama non è certo vasto come per la stampa offset, ma esistono alcune realtà all’avanguardia (AM Serigrafia, Sublitech, Almagesto) che negli ultimi anni spinti anche dalle sollecitazioni di alcuni clienti - hanno sperimentato tecniche e materiali raggiungendo risultati interessanti. Molto ha contribuito anche il gusto per il bello e l’attenzione al design tipico di queste aziende nate come serigrafie tradizionali che non dimenticano l’impronta artistica che ne ha segnato gli inizi.
con il produttore degli oggetti la composizione chimica esatta e in ogni caso procedere con delle campionature preventive, anche perché la tecnologia digitale da un lato e l’alto livello di manualità dall’altro consentono di effettuare anche pezzi unici. L’importante è che la superficie sia adeguatamente preparata. Per quanto riguarda la forma, solo la sfera non è stampabile, anche se geometrie troppo complesse non facilitano l’adesione del film.
Nessun limite per le tirature Si va dalle basse, bassissime tirature alle centinaia di migliaia di pezzi richieste per i profumi, ad esempio, o ancora di più per un campo particolare com’è quello dei bottoni, nel quale la richiesta di stampa sublimatica sta crescendo. Tuttavia, per
grosse produzioni la sublimazione entra in concorrenza diretta con altre tecniche come la cubicatura e lo sleever.
Costi elevati ma giustificati dalla qualità
I costi sono certamente alti soprattutto per l’elevata manodopera comunque richiesta, nonostante il posizionamento e la centratura del film termoformabile siano in buona parte ormai automatizzati. La scelta della stampa sublimatica non è dettata tanto da ragioni economiche, quanto dal fatto che, come spiega ancora Agostino Musitelli, «è l’unico sistema che permette di decorare determinati oggetti. Il costo è sicuramente più elevato rispetto a una serigrafia o una tampografia, ma una qualità così elevata non è
raggiungibile in nessun altro modo. I costi delle attrezzature sono in linea con quelli degli altri processi di stampa, la sfida quindi è portare la lavorazione a livello sempre più meccanizzato, abbattendo come sempre i costi di produzione». «Oggi però», aggiunge Tiziana Zorzan, titolare di Sublitech, «appare poco conveniente per le aziende investire per industrializzare il processo perché i numeri attuali non giustificano impegni economici importanti. La produzione con la stampa sublimatica è piuttosto limitata perché ancora poco conosciuta. Ovviamente nel momento in cui le tirature dovessero aumentare, i costi potrebbero eguagliare quelli di una stampa serigrafica, ma con risultati molto più entusiasmanti in termini di qualità».
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Grandangolo
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Studio Stands ha recentemente lanciato Blue Spot, uno schermo LCD interattivo che strizza l’occhio al futuro della comunicazione. Lo schermo, disponibile in vari formati, può essere semplicemente appeso a pareti o soffitti, appoggiato su un bancone o alloggiato all’interno di strutture espositive come Totem, Easy, Wall e piantane DNA. Il risultato è uno strumento di marketing e comunicazione davvero innovativo, in grado di fare pubblicità con contenuti multimediali che possono anche essere trasmessi tramite Bluetooth al potenziale cliente inviando le informazioni direttamente sul cellulare di tutti coloro che si trovano in prossimità dell’innovativa soluzione.
Arrivano gli specchi magici Una delle maggiori novità alla recente edizione di Viscom era lo specchio magico presentato da Monaco Video Media, una società monegasca nata dall’unione di altre due aziende del Principato leader nella pubblicità multimediale. Si tratta di un sistema retroilluminato Led attivabile tramite un sensore infrarosso che individua la presenza delle persone. In particolare lo specchio proietta la pubblicità fino a che non capta la presenza di una persona alla distanza utile per specchiarsi. Punto di forza della MVM sono i totem video interattivi da interno e da esterno gestibili via rete internet o GSM con un solo operatore in remoto e potenzialmente in qualsiasi parte del mondo.
È l’ora dell’olografia tridimensionale
Un’applicazione presentata da Maco alla fiera del restauro di Firenze. Grazie ai 3D BOX è possibile illustrare l’evoluzione di un restauro con tutti i suoi passaggi fino al risultato finale. Il lavoro è stato realizzato in collaborazione con l’ISTI-CNR di Pisa.
Maco Olografia presenta i 3D BOX che consentono di realizzare proiezioni 3D che fluttuano nello spazio e non necessitano di occhiali speciali o altri strumenti supplementari per essere viste. La tecnologia di Maco, tutta Made in Italy (tranne l’elettronica interna), permette di realizzare proiezioni tridimensionali che fluttuano nello spazio, rappresentando oggetti, persone a livello virtuale e mostrando più modelli all’interno dello stesso spazio. Il vantaggio di questa nuova tecnologia risiede nella possibilità di mostrare dettagli costruttivi altrimenti inaccessibili e di far interagire il virtuale con il reale.
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Grandangolo la tecnologia H3D System cambia la comunicazione
La siciliana TreD ha messo a punto la tecnologia lenticolare H3D System, un sistema di processi, di software e di materiali che stanno rivoluzionando il mondo della comunicazione. Molti gli ambiti di applicazione: da quelli più classici legati alla stampa tradizionale, come ad esempio gli eleganti inserti lenticolari integrati ad espositori per la grande distribuzione, ai nuovi televisori LG che recentemente ha lanciato il nuovo Tv 3D LX9800 fino alle vetrine realizzate da Philippe Stark per il lancio della nuova linea di orologi a marchio Fossil. Nella pubblicità esterna Microsoft ha utilizzato la tecnica lenticolare nelle pensiline di Milano, Torino e Napoli per esaltare le proprietà di sicurezza del nuovo Browser Internet Explorer 8.
soluzioni evolute per una comunicazione integrata
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Il Gruppo Masserdotti studia veri e propri progetti multimediali in grado di costruire reti di digital signage, grazie all’utilizzo di un software dedicato, Palinsesto, progettato interamente dalla società bresciana, e al supporto di player dall’alto contenuto tecnologico. Palinsesto è in grado di gestire, con pianificazione oraria, i contenuti multimediali trasmessi dalle piattaforme dislocate in vari punti attraverso un controllo diretto via rete in modo da poter divulgare un messaggio mirato al target prescelto. Grazie a Palinsesto si può decidere l’interazione attraverso i sensi che si desidera attivare. I player del Gruppo Masserdotti vanno dai monitor Dolly e Candy, dal design moderno e accattivante, all’esclusiva pellicola da retroproiezione sagomabile per vetrine Vikuiti, alla Lastra RP per la retroproiezione di grande formato anch’essa dotata di sistema touchless, e il Sensitive Floor per trasformare le normali superfici in aree interattive.
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Cartiere
IN IZ IA TI VE , PR O G ET TI , D I TU TT O
U N PO ’
in arrivo nuovi campionari per le carte di arctic paper
polyedra migliora l’offerta e il servizio Polyedra, azienda leader nella distribuzione di carta, prodotti per l’ufficio, imballaggio e supporti per la comunicazione, annuncia al mercato grandi novità sul fronte dell’organizzazione aziendale e dell’offerta. La società implementerà le 4 divisioni attraverso cui opera (Print, Office, Caledonia e Branopac) per rispondere in modo sempre più esaustivo alle esigenze dei clienti e allo stesso tempo sta investendo nel lancio di nuovi brand esclusivi, sostenuto da importanti campagne di comunicazione sviluppate a livello europeo dal Gruppo PaperlinX: Revive, Hello Fat Matt, Dtec. A questi si affiancano altre importanti novità, come l’offerta Lighting di Caledonia, che comprende una gamma di soluzioni LED e materiali per insegne luminose, e le nuove proposte Branopac, che agli imballi più “tecnici” affianca prodotti di uso quotidiano. In linea con questa strategia anche il nuovo network logistico che ha comportato la dislocazione dei magazzini e che porterà probabilmente all’apertura di nuovi uffici commerciali nelle aree geografiche attualmente scoperte. www.polyedra.com
Una serie di nuovi campionari che presentano tutte le qualità prodotte dalle cartiere del gruppo Arctic Paper stanno per arrivare sulle scrivanie di designer e creativi. Il box completo comprenderà le carte naturali ad alto spessore, con e senza legno, commercializzate con il marchio Munken ideali per libri di pregio, cataloghi di alta qualità, brochure e agende ricercate. Altro marchio presente nel nuovo campionario è Arctic, ovvero il brand relativo alla gamma delle carte patinate senza legno tutte disponibili con la certificazione FSC. Un booklet riguarda le carte uso mano senza legno, prodotte nello stabilimento polacco di Arctic Paper Kostrzyn e commercializzate con il marchio Amber - fortemente riconosciuto per la garanzia nella velocità di stampa e per la sua stabilità -, e la nuova gamma con marchio Pamo: una selezione di carte uso mano ad alto spessore contenenti pasta legno utilizzate principalmente nell’editoria. www.arcticpaper.com
burgo ardennes tutela la salute e la sicurezza dei dipendenti
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Burgo Ardennes, parte di Burgo Group, ha ottenuto la certificazione OHSAS 18001:2007. Si tratta di un riconoscimento che identifica lo standard internazionale di riferimento per le imprese che fissa i requisiti di un sistema di gestione a tutela della Salute e Sicurezza sul luogo di lavoro. La certificazione di conformità ottenuta da Burgo Ardennes attesta l’applicazione volontaria, all’interno dell’organizzazione, di un sistema che permette di garantire un adeguato controllo, così come la gestione rigorosa ed efficace della Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro, oltre al pieno rispetto della legislazione vigente e dei valori aziendali. La certificazione OHSAS si aggiunge alle certificazioni ISO 9001 e 14001, FSC e PEFC ed EMAS. www.burgogroup.com
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fedrigoni sponsorizza “tra le briccole di venezia” Design, arte, manualità, ecologia, riuso del materiale legno: sono gli elementi che Riva 1920, in occasione del 90° anniversario dell’Azienda, presenta con la mostra itinerante “Tra le Briccole di Venezia”. Inaugurata alla Triennale di Milano in occasione del Salone del Mobile, è tornata presso uno dei più importanti e prestigiosi showroom/galleria di design, Wetscher Einrichtungshaus, vicino a Innsbrück, dove resta fino al 30 giugno. In seguito, sarà esposta alla Biennale di Venezia presso gli spazi dell’Arsenale nord. Ventidue grandi nomi del design, dell’arte e della moda sono stati coinvolti in questo evento: le Briccole, pali in legno di rovere che spuntano dalla laguna, corrosi dalle maree, sono stati infatti interpretati da famosi designer e trasformati in oggetti d’arte da Riva 1920. Il catalogo dell’esposizione è stato realizzato con la carta Symbol Tatami di Fedrigoni, una carta speciale, piacevole al tatto e dai sorprendenti risultati di stampa. Fedrigoni Cartiere, che da anni adotta una politica ambientale rigorosa, appoggia la manifestazione per la sua valenza culturale e il messaggio di sostenibilità ambientale. www.fedrigoni.com
Il Consiglio di Amministrazione della Holmen Group ha dato il benestare per finanziare un investimento di 238 milioni di euro che verranno utilizzati per la costruzione di una caldaia di recupero nella cartiera Iggesund dove viene prodotto il noto cartoncino Invercote. Oltre alla caldaia, l’investimento comprende una nuova turbina completa di attrezzatura per catturare e incenerire gas contenenti zolfo. La nuova caldaia, che verrà realizzata in due anni, consentirà alla cartiera di essere autosufficiente nella fornitura elettrica e di avere un processo di produzione completamente privo di carburanti a base di fossili. Si tratta di un passo importante verso l’attuazione di un piano di sviluppo a lungo termine che prevede un processo produttivo che utilizzi materiali grezzi rinnovabili e che fornisca un prodotto che possa essere riciclato come materiale e per produrre energia. www.iggesund.com
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emissioni più pulite da iggesund
un nuovo mailing e un sito dedicato per free2create di favini È online il nuovo sito di Favini dedicato alla campagna Free2create sul quale è possibile trovare i primi cinque mailing e scoprire il sesto della serie, Majestic, una scaletta dedicata al brand di carte Favini dalla superficie perlescente e cangiante, da oggi distribuite in Italia da Augusto Berni. Il sito Free2create è un invito alla libertà di creare lasciandosi ispirare dalle carte Favini. Oltre a tenersi aggiornati sui mailing in uscita, è possibile cercare informazioni aggiuntive sulle carte che compongono la scalette e richiedere il display porta mailing per collezionare e tenere sempre a portata di mano tutti i mailing. È possibile inoltre richiedere i tradizionali campionari e campioni di carta del tipo, colore e grammatura necessari per costruire prototipi e layout. Favini invita anche a lasciare sul sito commenti, idee e pensieri su ciascun mailing e a condividere il link su Facebook. www.favini.com/it/free2create berni.bo@bernispa.com
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cartiere burgo distribuzione e young blood a sostegno della creatività Burgo Distribuzione, da sempre attenta all’innovazione e al mondo della creatività, non poteva non offrire il proprio sostegno a un progetto importante e prestigioso. In qualità di sponsor tecnico dell’iniziativa editoriale, curata dalla direttrice della rivista Next Exit, Daniela Ubaldi, e patrocinata dal Ministero della Gioventù, Burgo Distribuzione ha fornito per le pagine interne del volume Young Blood - Annual dei talenti italiani 2009 premiati nel mondo la patinata senza legno FSC Passion 13, dall’aspetto naturale e dall’alto volume specifico. Oltre 200 schede raccontano l’esuberanza, il talento e la passione dei giovani creativi italiani, impegnati nei più svariati campi (arte, architettura, design, moda, pubblicità, fotografia, grafica, illustrazione, fumetto, cinema, comunicazione, web), dando vita a un’incredibile vetrina capace di accendere i riflettori su questo mondo. www.burgodistribuzione.com
arjowiggins lancia un concorso per designer e creativi Arjowiggins Creative Papers, produttore leader mondiale di carte creative, dà il via al concorso internazionale intitolato “Your Curious Story” che ha l’obiettivo di incoraggiare designer e creativi a svelare il proprio talento attraverso un’opera realizzata con le carte creative Curious Collection. Ispirato alla campagna di comunicazione intitolata “A Curious Story”, il concorso invita i designer a candidare illustrazioni, opere digitali in 2D, 3D e vere e proprie sculture di carta frutto della propria espressione creativa. Le informazioni relative alla modalità di partecipazione sono reperibili sul sito dedicato. I lavori (al massimo tre per iscritto) dovranno essere fotografati, descritti e inseriti online nell’apposito form entro il 30 settembre 2010. www.yourcuriousstory.com
Mosaico specialty papers rinnova il sito con nuove funzionalità
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Mosaico, la business unit di Burgo Group dedicata alle specialty papers, ha rinnovato il proprio sito internet per rendere sempre più semplice e immediata la ricerca del supporto adatto alle proprie esigenze. Nella nuova home page si possono consultare le news e tutte le novità sul mondo delle carte speciali Mosaico, ma è soprattutto nella sezione dedicata alle carte speciali per imballaggio che si trovano nuove funzionalità di navigazione. Le informazioni sono state organizzate secondo un approccio user friendly che privilegia l’accesso e la ricerca specificando l’utilizzo finale di ogni tipo di carta, in particolare le carte veline, le carte destinate al packaging alimentare e quelle per imballaggio flessibile in genere. Inoltre, l’offerta dell’ampia gamma di specialty papers Mosaico per uso grafico è stata implementata all’interno del sito internet Mosaico con nuove sezioni informative dedicate a supporti autoadesivi, prodotti per etichette wet strenght per acqua e birra e prodotti per la stampa digitale di grande formato. www.mosaicopapers.com
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a r t a p e r . . . es p e r i e n z a d e i se n s i E f f e t t o p e l l e o se t a , e f f e t t o l a n a o r e t t i l e . T u t t o t r a n n e c a r t a se m b r a n o q u es t i s u p p o r t i r a f f i n a t i c h e c o n l a l o r o l u m i n o s i t à e u n a se n s a z i o n e t a t t i l e s p i n t a c o i n v o l g o n o i se n s i . d i T i t t i C o c o l a
guardami, toccami... Carte luminose e cangianti in grado di conferire preziosità a packaging di lusso o a inviti esclusivi. Carte morbide come seta o calde come lana per copertine importanti o shopper d’alta moda. E ancora, rilievi o trattamenti superficiali maniacali che le rendono più simili alla pelle per confezioni esclusive. Una ricerca sempre più spinta mette a disposizione della comunità creativa collezioni in grado di coinvolgere i sensi con effetti e nuance intriganti come i loro nomi: Glamour Green, Vanity Pearl, Black Hole, Mars Brown, Ice White, Beauty Pink, Fair Blue... chi direbbe mai che stiamo parlando di carta?
Softy Favini,
morbida morbida
Softy è una delle nuove carte Favini, nate dal costante lavoro di ricerca portato avanti dalla cartiera per creare prodotti in grado di distinguersi sul mercato per innovazione e qualità superiore. È un materiale innovativo che trasmette una sensazione soft e sembra un morbido tessuto, quasi lana. È sorprendente alla vista e al tatto e si presta a numerose applicazioni, soprattutto nell’ambito del packaging di lusso. Softy può essere stampata con i più comuni processi di stampa ed è certificata FSC; infatti è stata studiata per essere un supporto ideale per applicazioni creative senza scendere a compromessi a livello di la-
vorazione e di contenuti ecologici.
Effetto perlescente con Sirio Pearl La serie di carte e cartoncini Fedrigoni Sirio Pearl è un punto di riferimento non solo per il packaging di lusso, ma anche per cartotecnica, brochure, inviti e copertine, sempre intensamente colorata e arricchita dal magico effetto perlescente. La collezione prevede quattro tipologie: Sirio Pearl, carta liscia in pura cellulosa, ECF, colorata in impasto, con trattamento perlescente sui due lati; Sirio Pearl Goffrato caratterizzata da un maggior impatto tattile grazie alla goffratura superficiale; Sirio Pearl Accoppiato, versione bicolore ottenuta con
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Un’agendina confezionata con la luminosa Sirio Pearl Orange Glow e Coal Mine da 125 g di Fedrigoni.
La copertina del catalogo “Women’s Collections Winter 2010” di D&G stampata sulla morbida So...Silk Beauty Pink di Cordenons.
In apertura, uno shopper e un pack soffice realizzati con Softy di Favini.
Alezan Gmund è stata scelta dal marchio Gaetanonavarra per la realizzazione della copertina di una brochure e di un invito esclusivo.
l’accoppiamento di due Sirio Pearl di diverso colore; Sirio Pearl Mérida, versione marcata in pura cellulosa, ECF, colorata in impasto con una sua specifica gamma di tinte.
Gmund Alezan, è carta ma sembra pelle
Alezan è la prima collezione di carte fini che sembra pelle. La sensazione al tatto è dovuta a una particolare superficie ottenuta grazie a una lavorazione a rilievo normalmente utilizzata per la produzione della pelle. Disponibile in due versioni caratterizzate da due effetti ugualmente efficaci: “wild” che provoca in chi accarezza la sensazione di toccare un lembo di pelle autentica e naturale e “cult” che in-
vece al tatto risulta più liscia, più raffinata. Dieci le nuance che garantiscono una gamma di colori caldi e ben assortiti tra i quali spiccano l’arancione e il verde recentemente introdotti dalla cartiera tedesca come nuovi colori moda. Le carte sono abbinate a buste in vari formati.
Curious Cosmic, una carta molto creativa
Curious Cosmic è una gamma di carte dagli effetti davvero spaziali caratterizzata da colori decisi per progetti dallo stile riconoscibile al tatto e alla vista. Arjowiggins – Creative Papers Division propone otto nuance con effetti cromatici mat e brillanti e una sensazione tattile mai sperimentata prima.
Cosmic è indicata per tutte le principali tecniche di stampa e garantisce il totale rispetto dell’ambiente essendo certificata FSC come tutte le carte creative di Arjowiggins. È ideale per la realizzazione di brochure, bilanci, cartelle stampa di prestigio, packaging di lusso e per tutte le comunicazioni che vogliono lasciare il segno.
So...Silk per una
morbidezza infinita
Per la stampa della copertina del catalogo Women’s Collections Winter 2010, D&G ha scelto So…Silk Beauty Pink, una delle ultime novità di casa Cordenons. So…Silk si ispira alle sensazioni tattili e visive
della seta: la superficie è caratterizzata da uno speciale “effetto seta” che rende la carta particolarmente morbida al tatto e da una lieve cangianza che varia dominante cromatica a seconda dell’angolo di osservazione. So…Silk è stata pensata in 8 colori: 6 nuance alla moda insieme agli intramontabili bianco e nero, immaginati come colori in grado di comunicare al mondo stile e classe innate. Tutti i colori sono disponibili in tre grammature. Prodotta con fibre provenienti da fonti gestite in maniera responsabile, fa parte del nuovissimo campionario Boutique insieme a So…Jeans e So…Wool.
Sopra, il progetto realizzato per Imprimerie du Marais. Per le card è stata utilizzata Arjowiggins Cosmic nei colori Alien Green, Blue Planet e Pulsar Red stampata in serigrafia con vernice spot e tagliata con tecnologia laser e sottoposta a processo di laminazione. Per le buste è stata scelta carta Arjowiggins Cosmic nel colore Pulsar Red stampata in serigrafia con vernice spot e incollata a mano.
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I due volumi di guide Pantone Plus contengono tutti i colori sistema Pantone Matching System più 224 nuove sfumature. Art director, grafici, professionisti di prestampa e stampatori possono scegliere tra 1.341 colori stampati su carta patinata e uso mano.
quando si vuole un colore in più o si desidera un effetto speciale, metallizzato, fluorescente o semplicemente quando serve un colore ma che sia quello giusto. in questi casi la risposta è PANTONE, IL SISTEMA certificato CHe OFFRE A TUTTI I PROFESSIONISTI DELLA COMUNICAZIONE STAMPATA UN SISTEMA DI RIFERIMENTO UNIVOCO PER INDIVIDUARE E RIPRODURRE la TINTA desiderata. di Lorenzo capitani
tutte le novità in casa pantone
ColorChecker Passport realizzato da X-Rite Photo in collaborazione con Pantone per la calibrazione di input e output device dallo scanner o fotocamera al monitor.
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A destra, il sistema ColorChecker Lighting Indicator di Pantone per verificare la perfetta resa di una tinta Pantone alla corretta condizione di luce (D50 5000.K). Se due tacche di colore risultano differenti l’illuminazione non è ottimale per la valutazione cromatica.
A volte, lo sappiamo bene, la quadricromia non basta. Quando si vuole un colore in più. Quando si desidera un effetto speciale, metallizzato o fluorescente. Oppure, quando serve un colore solo, ma che sia quello giusto. In questi casi, la risposta è una sola: Pantone, il sistema di tinte certificate che, da quasi cinquant’anni, offre a tutti i professionisti della comunicazione stampata, dai grafici agli stampatori, un sistema di riferimento univoco,
preciso e sicuro per individuare e riprodurre un determinato colore. Strettamente legato alle esigenze in continuo cambiamento del mondo della comunicazione, il sistema Pantone continua a espandere la propria gamma: nell’autunno 2007 è stata lanciata la serie Goe che, con i suoi undici colori base tutti sovraverniciabili sia in acrilico che UV, quindi idonei per il packaging alimentare primario e secondario, rimane il punto di riferimento del settore cartotecnico.
Più colori e software per Pantone Rivolta invece soprattutto al settore commerciale ed editoriale è la nuova linea Pantone Matching System Plus, presentata nel maggio 2010.
Quali le novità? «A partire come sempre dai 14 colori base del Matching System», spiega Alessandro Maloberti, responsabile qualità e direttore marketing della Ink Maloberti di Cormano (MI), azienda produttrice di inchiostri e vernici che produce e commercializza per l’Italia gli inchiostri Pantone, «vengono proposti ben 224 nuovi colori (che arrivano così a un totale di 1.341), oltre a 300 nuove tinte metallizzate denominate Premium Metallic e 210 nuovi colori Neon, di cui 154 Pastello e 56 Luminescenti: tutto ciò si traduce in un mare di nuove possibilità per realizzare la creatività di designer e rendere più fluido il lavoro in prestampa e in stampa». Grazie alla partnership con decine di colossi dell’industria software e grafica, da Adobe
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spiegate da P rint B uyer Sempre più spesso intendersi sul colore giusto si rivela difficile. Complici la varietà di librerie sviluppate da Pantone (da Bridge a Plus), ma anche l’esigenza crescente dei creativi a confrontarsi con materiali diversi dalla carta. A partire dal prossimo numero pubblicheremo una serie di articoli pensata per fare chiarezza sulle diverse possibilità offerte dai colori speciali quando applicati al design industriale, ai tessuti per la casa e per l’abbigliamento, alle vernici, agli interni... L’intento è quello di semplificare la comunicazione tra creativi, grafici e stampatori per evitare fraintendimenti.
Lo spettrofotometro ColorMunki realizzato da X-Rite e Pantone è un innovativo sistema all-in-one che unisce la funzione di calibrazione di monitor alla possibilità di “catturare” l’esatta tinta di un qualsiasi oggetto, individuandone la tinta Pantone più prossima. La versione più recente è completa di un software che consente la creazione di palette e l’integrazione con la Creative Suite di Adobe e la versione 8 di QuarkXPress.
a Heidelberg, infatti, la serie Plus è perfettamente integrata nei workflow sia in fase di progettazione e impaginazione che nel rippaggio o nella stampa di prove colore digitali. Ciò grazie al software Color Manager, offerto gratuitamente a chi acquista un pantonario, e alle librerie digitali per programmi Adobe, Quark e Corel, disponibili da giugno per chiunque desideri aggiornare gratuitamente il proprio programma di lavoro preferito. Tra gli utili strumenti che renderanno più piacevole il lavoro di chi quotidianamente ha a che fare con i colori, il Color Checker Lighting Indicator, che permette di evitare costosi errori aiutando a capire se le
condizioni di luminosità sono adatte alla valutazione cromatica, e il ColorChecker Primer, che fornisce uno standard di paragone per un corretto bilanciamento dei colori nelle immagini digitali.
Pantone sbarca sull’i-Phone
Anche l’iPhone può rivelarsi un valido strumento di lavoro: l’applicazione MyPantone X-Ref permette di accedere alle librerie Pantone, costruire tavolozze e condividerle via e-mail o su Twitter o Facebook. Grazie alla fotocamera dell’iPhone si possono “catturare” i colori delle immagini scattate e associarli alla tonalità Pantone più vicina. Ciliegina sulla torta: l’attenzione all’ambiente. Tutti i pantonari della serie Plus sono stampati su patinata lucida da 100 g certificata FSC.
Siete curiosi di sapere come nasce un pantonario? Basta un clic su YouTube all’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=hkqMzLR8kS8
L e guide Pantone
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I la vo r i pi ù c r ea ti vi
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vetrina
della stampa
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TIPOLITOGRAFICA CS
collabora al PROGETTO cavour 220 di ARMANI CASA Ideazione: Hangar Design Group Caratteristiche: progetto di brand design
Un progetto di respiro internazionale Il network internazionale si è occupato di naming, immagine di brand, campagna stampa, organizzazione della marketing suite per le vendite in loco e infine del sito internet (www.cavour220.com). «Per questo progetto di comunicazione, realizzato per una realtà di serviced apartment del tutto nuova nel panorama italiano - che oltre a quella di Giorgio Armani, porta le firme del fondo Doughty Hanson e del property developer Europa Risorse - abbiamo puntato su un tipo di comunicazione “tailor-made”», dice Alberto Bovo, direttore creativo e presidente di Hangar Design Group. Gli aspetti comunicativi ed emozionali sono stati posti in primo piano; ogni singolo elemento, dal dettaglio all’utilizzo dei materiali, dai colori ai tagli fotografici, trasmette esclusività, classe e allo stesso tempo sobrietà, raccontando non solo un progetto residenziale ma un vero e proprio stile di vita. Un progetto così ambizioso non poteva trascurare la stampa, affidata a Tipolitografica CS che ha realizzato l’invito con una busta personalizzata, il folder credits, il catalogo generale, la cartella stampa, la shopping bag, la cartella portaprogetti e i biglietti da visita. I supporti utilizzati sono tutti rigorosamente Fedrigoni: Sirio Black/Black e Splendorlux Versus Black/Black utilizzati talvolta in abbinamento con Setalux sono stati stampati in offset e nobilitati con lamine a caldo, vernici serigrafiche, finiture a rilievo che hanno conferito a ogni elemento una straordinaria eleganza.
Il catalogo è stato stampato su carta patinata in 5/5 colori con verniciatura drip off. All’interno è stato inserito un quartino laminato su entrambi i lati stampato a 3/3 colori. Finitura a rilievo della trama dei tessuti. Copertina cartonata con risguardi e rivestita con Setalux con lamina a caldo.
Busta personalizzata con soffietto realizzata su misura per contenere il catalogo. Custodia stampata su patinata plastificata lucida con vernice serigrafica e lamina a caldo. Chiusura con laccio.
C
Hangar Design Group ha realizzato l’intero progetto di brand design per il complesso immobiliare Cavour 220, luxury building situato nel quartiere Monti di Roma. Cavour 220 è un progetto di real estate che vedrà la realizzazione di 62 appartamenti firmati Armani Casa, con servizi di personal concierge 24 ore su 24, all’interno di un complesso storico nel cuore della capitale. Il progetto di comunicazione affidato ad Hangar Design Group è frutto di un complicato percorso di ricerca e sperimentazione orientato non solo all’aspetto grafico-artistico, ma anche alla selezione dei materiali scelti per la realizzazione dei tools considerati.
Shopping bag realizzata con carta Splendorlux Versus Black/ Black con lamina a caldo e verniciatura serigrafica. Misure e finiture a campione.
ustodia in Sirio Black/Black plastificata lucida bianca/volta con stampa in lamina a caldo e vernice serigrafica. Chiusura con due calamite invisibili.
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realizza il catalogo supercolorato di missoni home
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Ideazione: Agenzia 4MMG di Gallarate, www.4mmg.it Fotografo: Max Zambelli Stylist: Marco Viola
a copertina è stata stampata a 4/1 colori sulla usomano avoriata Arcoprint Edizioni 1.3 da 300 g e plastificata opaca dry sul lato esterno.
Presentato in occasione di Maison et Objet, la fiera internazionale dell’arredo protagonista a gennaio nella capitale francese, il nuovo catalogo Missoni Home 2010 è un’esplosione floreale nelle trame dei tessuti di rivestimento. Per meglio presentare le tre nuove linee Bouquet 140, Bouquet 159 e Bouquet 150 Outdoor, Carlo Magnoli, art director dell’agenzia 4MMG di Gallarate, ha messo a punto un progetto articolato nel quale sono presenti supporti diversi (tutti di Fedrigoni), in formati differenti, teso a trovare un riscontro tattile nella carta per meglio rappresentare tappeti, tende o materiali da rivestimento. Un esercizio complesso anche per Grafiche Siz che ha collaborato con Magnoli nello studio di fattibilità guidandolo nella scelta delle nobilitazioni per esaltare sia i temi floreali sia le texture geometriche che spaziano dalle classiche righe alle più moderne e originali serpentine, fino alle greche e alle onde magnetiche. Ogni tessuto è riprodotto e spiegato con 59 schede, 20 delle quali stampate a 4 colori su cartoncino semilucido GsK, Savile Row Plain e Arcoprint Edizioni 1.3 da 100 g e 39 stampate su Tatami White da 150 g. 4/4 con verniciatura acrilica semiopaca su fondo pieno. Il catalogo, che ha un formato di 22x28,6 cm, è stato stampato in 7.000 copie.
Gruppo Staff
Propone Cling, una pellicola molto speciale Caratteristiche: pellicola in polipropilene a carica elettrostatica
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Prodotta dal Gruppo Staff, azienda serigrafica di Bologna, Cling è una pellicola in polipropilene che funziona a carica elettrostatica, senza colla. Accoppiata a un supporto cartaceo sul quale viene stampato il messaggio, la pellicola aderisce su quasi tutte le superfici, lisce e non: muri veri e propri, pareti in legno, in metallo, vetro, marmo, aderisce su cartone, specchi, plastica, cartongesso, vinile e via elencando, sono adatte tutte le superfici, interne ed esterne, purché pulite. Cling aderisce ovunque e resta attaccata per un periodo che va dai 6 mesi a un anno. Può essere stampata in quadricromia, personalizzata con una sovrascritta aggiunta col pennarello per lavagna ma anche tagliata e fustellata a taglio intero o a mezzo taglio. E l’utilizzo? Il lancio di un nuovo prodotto, una promozione, l’annuncio di un evento. Cling può essere anche inserita tra le pagine di un giornale, usata per operazioni di guerrilla o spedita come una semplice cartolina. Solo questione di fantasia. www.staff-italia.it www.cling-italia.it
La pellicola aderisce a tutte le superfici, liscie e non, e può essere utilizzata per annunci, promozioni, direct marketing, operazioni di guerrilla.
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p Sup orti
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C AR TA
grow digital, un nuovo brand per le carte digitali. da sappi caledonia amplia l’offerta dei supporti per la stampa digitale Caledonia, divisione Sign & Display di Polyedra, lancia la nuova offerta dtec, l’affermato brand che identifica la gamma di supporti per stampa digitale wide format distribuiti in Europa dal gruppo PaperlinX. La gamma è stata messa a punto selezionando prodotti di elevata qualità: dalle carte ai banner, dai supporti per roll up e pop up al vinile autoadesivo. La campagna di lancio ha coinvolto l’immagine complessiva del marchio per veicolare i nuovi valori di qualità e contenuto tecnologico, facilità d’uso ed eccellenza nei risultati di stampa dei prodotti. Il logo, la documentazione tecnica, il minicatalogo: tutto è stato studiato per soddisfare le reali esigenze quotidiane del mercato della stampa digitale, sempre più dinamico ed effervescente. La campagna prevede inoltre l’utilizzo dei new media, tra cui la presenza del brand su Facebook e il sito interattivo dedicato, dove è possibile visualizzare le informazioni tecniche e scaricare direttamente i profili di stampa ICC per ogni supporto. www.dtec-media.com
Sappi ha lanciato due nuove carte per la stampa digitale riunite sotto il cappello “Grow digital”. Top è la nuova carta patinata disponibile nella versione gloss e silk in una gamma di grammature comprese tra 115 e 350. È l’ideale per essere utilizzata su macchine da stampa digitali HP Indigo, Kodak NexPress e Canon imagePRESS e ampiamente testata sui sistemi Xerox. Top è una carta che può vantare ottime credenziali in materia ambientale poiché viene prodotta in una cartiera dove la maggior parte dell’energia deriva dalle biomasse. Jet è invece una carta non patinata adatta alla stampa inkjet particolarmente adatta per le azioni di marketing e la stampa transazionale. Prodotta nella cartiera svizzera di Biberist, è certificata FSC e PEFC. www.sappi.com
upm digi color jet, una carta colorata per il digitale
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UPM ha lanciato recentemente una nuova carta realizzata per le macchine da stampa digitale inkjet. Presentata in anteprima alla recente edizione di Ipex 2010, UPM Digi Color Jet è una carta pigmentata che consente una straordinaria intensità dei colori anche utilizzando una quantità minima di inchiostro. Destinata al direct mail e alla stampa promozionale, può essere utilizzata anche per mailing a colori e libri. Certificata EU Eco-Label grazie alla produzione in una cartiera (UPM Docelles) certificata FSC e PEFC, la carta è disponibile in bobine e ha una grammatura di 90 g. UPI Digi Color è la gamma più ampia attualmente disponibile per la stampa digitale: lucida, opaca, setosa, con grammature da 45 a 350, è realizzata per tutti i tipi di attrezzature digitali, dall’elettrofotografia all’inkjet per bianco e nero e colori. www.upm.com
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UPM eco range ai nastri di partenza UPM ha rinnovato la propria offerta, rinominato le proprie carte SC-B, MFS e News e lanciato la nuova gamma Eco range. Gli sviluppi riguardano la stampa con forno e rotocalco mentre nessun cambiamento si registra per la carta adatta alla stampa senza forno. In particolare, la MFS è disponibile con una nuova grammatura per la stampa rotocalco: si chiama UPM EcoPrime G ed è una carta non patinata per pubblicità ed editoria. Due le carte rinominate: UPM Brite H è diventata UPM EcoPrime H mentre la UPM News H è diventata UPM EcoBasic H. Applicazioni ideali per questa gamma sono il direct marketing, gli annunci pubblicitari, guide Tv e supplementi. «Questo sviluppo rafforza ulteriormente la posizione di UPM come unico punto di riferimento grazie all’offerta di carte più ampia d’Europa», ha commentato Kaisu Soudant, direttore Product Portfolio Management in UPM Paper Business Group. www.upm.com
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stora enso amplia la gamma di cartoncini biodegradabili Stora Enso presenta in occasione del World Expo 2010 Shanghai (presso il padiglione finlandese) i bicchieri in cartone biodegradabili, risultato del lavoro pionieristico nello sviluppo dei materiali per imballaggio rivestiti con bio-polimeri. La famiglia dei cartoni Stora Enso Cupforma offre opzioni che comprendono materiali biodegradabili per bicchieri – sia per bevande calde che fredde – per gelati e yogurt. In particolare, Cupforma Classic Bio soddisfa i requisiti di compostabilità previsti dalle norme EN 13432 e ASTM 6400. L’accoppiamento con polimeri fornisce le necessarie caratteristiche barriera alla confezione, proteggendone il contenuto da ossigeno, umidità, odore, aromi e luce garantendo una shelflife prolungata. I cartoni Stora Enso possono anche essere raccolti e riciclati separatamente o assieme ad altri prodotti a base cellulosa (carte e cartoni). www.storaenso.com/cupforma
una collezione di tessuti ancora più ricca da guandong Guandong Italia ha presentato in anteprima europea a Fespa (fiera della stampa serigrafica, digitale e tessile) una Textile collection ancora più ricca. La gamma di tessuti ecocompatibili, in linea col progetto “Green life for Digital Media”, include canvas cotone e poliestere, matt, gloss, banner flag e prodotti per sublimazione. Otto linee di prodotti, in un range di grammature tra 70 e 220, che comprendono anche le finiture flag, mesh e silk. Grazie a studi approfonditi effettuati in collaborazione con i partner asiatici, Guandong ha selezionato prodotti in grado di soddisfare le elevate esigenze qualitative occidentali, con particolare attenzione alla sublimazione. I nuovi tessuti, infatti, sono idonei sia per la stampa diretta in sublimazione su tessuto sia per la stampa indiretta in sublimazione su carta (transfer). www.guandong.it
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agenda la comunicazione visiva protagonista a milano Motori al massimo per la ventiduesima edizione di Viscom Italia, la fiera della comunicazione visiva e dei servizi per l’evento in programma dal 21 al 23 ottobre a Fiera Milano Quartiere Rho. Stampa digitale di grande formato, stampa serigrafica, articoli promozionali, P.O.P., digital signage: sono alcuni dei settori rappresentati in questa fiera leader in Europa, l’unica in grado di offrire una panoramica completa sulle novità nell’ambito della comunicazione visiva. Riflettori puntati sull’ecosostenibilità con il “Green Trail”, il nuovo percorso che guiderà i visitatori alla scoperta della Green Communication segnalando direttamente gli stand degli espositori che propongono prodotti ecosostenibili. www.visualcommunication.it
Manifestazione
Titolo
Quando
Dove
Info
Convegno-Design Il design sostenibile 13 luglio Milano Mostra-Moda Napoleone e l’Impero della moda fino al 12 settembre Milano Fiera-Libro d’arte Artelibro 24-26 settembre Bologna Fiera-Editoria Buchmesse 6-10 ottobre Francoforte (D) Fiera-Packaging lusso Luxe Pack 20-22 ottobre Monaco (PDM) Mostra-Design Int.l Biennal of Graphic Design fino al 24 ottobre Brno (CZ) Summit-Marketing European Mktg Dynamics 27-28 ottobre Bruxelles (B) Fiera-Imballaggio Emballage 22-25 novembre Parigi (F)
come trovarli gli inserzionisti di questo numero
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SOCIETÀ Altavia Italia Arctic Paper Capriolo-Venturini Cartiere del Garda CSQ DuPont Favini GPN Grafiche Ghiani Grafiche Mercurio Gruppo Cordenons Industrialbox Litover Luxe Pack Luxoro Macchingraf Mediagraf pixart.it Pilot Italia Polyedra Rotolito Lombarda Tipolitografica CS Tipografia Valdostana
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c o l o p h o n COMITATO DI REDAZIONE PRINT BUYER n. 27 - uscita giugno 2010 Direttore responsabile Ruggero Zuliani Coordinamento Titti Cocola cocola.t@ilpoligrafico.it Redazione Anna Aprea aprea.a@ilpoligrafico.it Hanno collaborato a questo numero Lorenzo Capitani, Lia Luzzato, Moreno Martelloni, Achille Perego, Renata Pompas. Art director Cristina Mascherpa mascherpa.videostena@fastwebnet.it Impaginazione Cristina Mascherpa, Chiara Arrigoni Copertina Cristina Mascherpa Sede Zeta’s - 20137 Milano, via Kolbe 8 Tel. 02.7529101, Fax 02.75291039, printbuyer@ilpoligrafico.it Pubblicità Rancati Advertising: Claudio Sanfilippo Tel. 02.70300088 csanfilippo@rancatinet.it Zeta’s: Manuela Terreni (commerciale) terreni.m@ilpoligrafico.it - Lucia Cremascoli (segr. pubblicità) Tel. 02.75291030 cremascoli.l@ilpoligrafico.it Numeri arretrati euro 12,50 cad. Abbonamenti tel. 02.75291020 abbonamenti@ilpoligrafico.it Quota annua euro 39,00 per l’Italia, euro 64,00 per l’Europa, euro 74,00 extra Europa. I versamenti possono essere effettuati con bonifico bancario a: Zeta’s srl - Credem Ag. 2 Milano - IBAN IT31 X030 3201 6010 1000 0060 641 oppure sul c/c postale n. 41419201. R.E.A. Milano n. 1190227 - Autorizzazione Tribunale Mi n. 706 - 11.10.04 Stampa Interno: Grafiche Parole Nuove di Brugherio (MB). Copertina: Capriolo-Venturini, Caleppio di Settala (MI), tel. 02.95224061, www.ottaviocapriolo.com Verniciatura UV serigrafica: Litover (Monza), tel. 039.2148328, www.litover.it
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