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strategie e tecniche della comunicazione stampata
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Lo dicono tutti, l’e-book si affermerà nel giro di poco anche da noi. Si può ipotizzare che presto, nel mondo dell’editoria e della stampa, nulla sarà più come prima: cambierà il ruolo dell’editore; cambierà quello dello stampatore. In quale direzione stia procedendo il cambiamento, nessuno lo sa. Paolo Zaninoni, il direttore editoriale della Rizzoli, in un articolo comparso di recente sul Corriere della Sera, riflette sul fatto che saranno prioritari per gli editori la ricerca del talento e la produzione di contenuti declinati in varie forme, non solo testuali. Perderanno invece d’importanza obiettivi come stampare più in fretta, distribuire in modo rapido e capillare. Insomma siamo davanti a una faccenda che impone a tutti di cambiare mestiere: nuovi linguaggi, nuove esigenze, una nuova cultura imprenditoriale. Che fare? Intanto non fare una battaglia nuova con armi vecchie. E qui, cari signori uomini, c’è una parte del ragionamento che ricade su di voi. Ora che la stampa e l’editoria si trovano ad affrontare una fase di sperimentazione ricca d’incognite, ora che le ricerche firmate McKinsey hanno rivelato al mondo che le aziende con direttori donne registrano la bellezza di un +112 per cento di rendimento del capitale, ora che The Economist è uscito col titolo “Dimenticate la Cina, l’India e Internet: la crescita economica è trascinata dalle donne”… fateci provare a rimettere in piedi le cose. Non vorrete mica pilotare anche questa rivoluzione? Certo… noi non abbiamo quell’aria severa e i polsini inamidati che sfoggiate nelle vostre riunioni e nei vostri CdA. Noi abbiamo pannolini e rossetti nascosti nei borsoni a tracolla. Poi siamo strane, rompiscatole, permalose, ma la nostra stranezza vi farà fare ottimi affari. Provare per credere. Voi siete bravi sul rischio, sul guadagno a breve termine, sull’immediatamente utile e conveniente. Ma noi, cari signori uomini, facciamo mosse esperte … per istinto. E poi sappiamo individuare i benefici di lungo termine e gli obiettivi giusti per il futuro. Perché noi siamo sempre, semplicemente, naturalmente, dalla parte della vita.
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Anna Aprea giornalista aprea.a@ilpoligrafico.it
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22 Icona indiscussa di stile, Barbie è da 50 anni sulla cresta dell’onda. Il direttore marketing della filiale italiana di Mattel ci parla della comunicazione del marchio.
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26 Il terzo settore contribuisce in maniera rilevante al fatturato complessivo del direct marketing. Ecco un’inchiesta per sapere tutto sui mailing di solidarietà.
> > > > > > > 7 > > > > > > > > > > > > > na mi fem sia e ch o > 8 o Speriam > > > > > > > > > > > > pensieri fuoricors stampa e nobilitazione di he nic tec e i on azi La copertina Inform
COMUNICARE
> > 22 > > > > > > > > > > > > mbola leggendaria > > ba a un di di mo e > de > > > > > > > 26 Aziende Barbie: mo del terzo settore > > > > zio rvi se al ata mp sta carta Direct Marketing La
IDEE
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La stampa digitale ha aperto nuove, interessanti prospettive nel mondo dell’interior decoration. Pellicole, adesivi e inchiostri i fattori cruciali della scelta.
INCHIESTA
Agli stampatori italiani non resta granché delle grandi commesse dei Gratta& Vinci. Per saperne di più un’interessante inchiesta di Achille Perego.
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mondo La stampa si adegua al tà, che cambia. Sostenibili multifunzionalità, no personalizzazione... so cui so tanti i temi attraver l l’innovazione ‘passa’ ne settore della stampa. e le cose in questo numero molt utto da segnalare. innanzit a amp l’inchiesta sulla st dei gratta&vinci, poi la ida prima interessante ‘gu tra ai sistemi pantone’. al lo segnalazione l’artico digitale, a dedicato alla stamp riali e nello specifico ai mate zione tecniche per la decora vista al d’interni. infine, l’inter barbie, direttore marketing di del la bambola più amata mondo.
> > > > > > > > > se con le lotterie > > > > pre e all a mp sta La Giochi e scommesse
sommario
e n o i z a v o n n i r i c e r c a &
> > > 32
tecnologia
> > > > > > > > > > > 44 > > > > > > > > > > > > > > più di rne pe sa r pe a > > > > > > > 48 Pantone Guida pratic nologia emergente > > > tec a un di i tiv ca pli ap i > 55 I camp > > > > > > > > > > > > printed electronics l’interior decoration > > r pe he nic tec e i tod Stampa digitale Me
RUBRICHE
> 13 > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > 51 > > > > > > > > > > aziende grafiche> > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > 65 > > > > > > > > > > > > > > > cartiere > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > 68 > > > > > > > > > > > > supporti > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > Agenda > > > > > > >
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informazioni tecniche
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numero è staLa copertina di questo rta patinata ta stampata su una ca rficie lucida senza legno con supe ss. Riciclata al Revive Pure White Glo C ed Ecolabel. 100%, è certificata FS
lizzata in offset La stampa è stata rea bianca e volta. con quadricromia in Foil, nel corso Grazie al modulo Cold applicata una della stampa è stata le finestre dei lamina foil a freddo sul sulla testata. grattacieli, sul ponte e
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tendenze di mercato. L’attenzione alle novità unitamente all’esperienza degli operatori di stampa assicurano un prodotto finito di alto livello.
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per saperne di più sul packaging sostenibile Rivolto a stampatori, designer, manager del mondo della distribuzione e del largo consumo, organizzato da Domino Communication, si è svolto nel mese di giugno a Milano un interessante convegno dal titolo “GoGreen with Flexo”. Si è trattato di un proficuo confronto sul tema della sostenibilità ambientale in relazione alla stampa flessografica. Storie di successo, contributi teorici, aspetti tecnologici, innovazioni, riflessioni, considerazioni di prospettiva: tutto è stato sviluppato con l’obiettivo di diffondere una nuova consapevolezza sul tema della sostenibilità e discutere sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Primo e fondamentale concetto emerso è il fatto che il packaging sostenibile non è un dato di fatto in sé, ma l’esito di un processo nel quale si dipanano più aspetti: le attrezzature, i materiali, le tecniche di stampa. È questa la sfida della sostenibilità che, così è stato detto, non è solo attenzione alla riduzione delle risorse, ma una più generale responsabilità che consente alle aziende efficienza e risparmio. In questa prospettiva è possibile ipotizzare un settore nel quale ci sarà sempre più spazio per le aziende che sapranno rispettare tutti i criteri di sicurezza e sostenibilità nel packaging.
Oltre 170 persone hanno partecipato al congresso GoGreen with Flexo.
titoli e relatori del convegno Il ruolo della flessografia per un packaging sostenibile. Stefano d’Andrea (vice presidente Atif) Analisi comparata del ciclo di vita della stampa flessografica e rotocalco. Charlotte Debare (project manager brand owners and retailers del sustainability team DuPont Packaging Graphics), DuPont life cycle assessment on flexography and rotogravure. Stato dell’arte e tecnologie eco-efficienti per il reparto di prestampa. Dalla progettazione all’impianto stampa. Giovanni Rossetti (application sales manager Packaging Italia EskoArtwork). La sostenibilità è possibile anche nel Mass Market. Alberto Bertone (presidente Acqua Sant’Anna). Greenovation. Una scelta naturale. Enrico Vogogna (ad Windmöller & Hölscher Italia) Green Solutions for Flexo Printing; Markus Bauschulte (technical sales director Windmöller & Hölscher Group), Greenovation. Il ruolo dell’anilox per un packaging sostenibile. Carl Ottersen (direttore commerciale Simec Group).
Epson per l’innovazione e l’ambiente. L’economia che fa bene all’ecologia. Giovanni Pizzamiglio (business manager Graphics Epson Italia). L’iniziativa finanziaria dell’agenzia ambientale dell’ONU. Come influiscono i capitali di borsa nelle scelte strategiche dell’industria in campo ambientale. Gianluca Manca (Head of Sustainability - Eurizon Capital, Intesa Sanpaolo e co-chair AMWG UNEP FI - United Nations Environment Programme Finance Initiatives). Glamour e raffinatezza per un packaging ecocompatibile. Jana Kokrhanek (amministratore delegato Luxoro). Inchiostri compostabili a base acquosa. Davide Naldi (responsabile laboratorio Supercolor). La responsabilità sociale nella distribuzione moderna. Il supermercato ecocompatibile. Carlo Delmenico (direzione responsabilità sociale d’impresa e relazioni esterne laboratorio - SMA per CSR Manager Network Italia).
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È on air il nuovo sito
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sponsor del premio artgallery
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Il nuovo sito di pixart.it è ufficialmente on air. Messo a punto dal team interno di ingegneri informatici, il nuovo sito web è stato progettato utilizzando lo stesso linguaggio del software gestionale introdotto pochi mesi fa. Per agevolare ulteriormente gli utenti è stato predisposto un pratico sistema di guida che supporta tutte le fasi di preventivazione e un’innovativa modalità di upload che prevede un utile sistema di segnalazione automatizzato che informa i clienti in tempo reale in caso di anomalie nella procedura di caricamento dell’ordine. Una funzione, questa, resa possibile dalla condivisione del linguaggio utilizzato per l’interfaccia web con quello del software gestionale. I clienti avranno quindi accesso virtuale al comparto produttivo, potendo verificare in quale fase del processo si trova il lavoro commissionato. Disponibile in quattro lingue (inglese, italiano, spagnolo e francese), è stato arricchito dal punto di vista grafico e informativo; inoltre è stato potenziato il sistema di assistenza in chat. «I clienti hanno dimostrato di apprezzare molto questo tipo di supporto ‘live’, più diretto rispetto al classico telefono», ha dichiarato Matteo Rigamonti, ad. «La chat permette una risoluzione immediata di problematiche che potrebbero rappresentare un ostacolo per la finalizzazione dell’ordine». www.pixart.it
L'inaugurazione della mostra di Lucas Racasse alla Galleria Campari di Milano.
Altavia, gruppo europeo di Marketing & Publishing Services, ha allargato i propri confini abituali di ricerca con una nuova incursione nell’universo dell’arte contemporanea grazie all’associazione culturale no profit Art Gallery che sostiene il lavoro dei giovani artisti. ArtGallery quest’anno ha lanciato con successo un contest internazionale che ha chiamato a raccolta più di 800 giovani artisti provenienti da tutto il mondo. Un autorevole Comitato scientifico, formato da importanti nomi dell’arte e della comunicazione, ha premiato l’illustratore francese Lucas Racasse al quale è stata offerta l’occasione di allestire una mostra personale alla Galleria Campari di Milano lo scorso luglio. La sponsorizzazione della prima edizione del Premio ArtGallery è per Altavia l’allargamento di un nuovo promettente perimetro in cui coesistono molteplici forme estetiche, sperimentazione, scambio ininterrotto di idee. www.altavia.it
legoprint
cresce nella stampa digitale LegoPrint di Lavis (parte del grupppo L.E.G.O.) ha potenziato la divisione dedicata alla stampa digitale per la produzione di libri in bianco e nero affiancando alla linea di produzione Xerox Sedona completa di finitura, una seconda linea Xerox Sedona 1300, completa di cucitura a filo refe, brossura e rifilo trilaterale che, grazie all’innovativa tecnologia flash fusing, permette di migliorare la produttività riducendo inceppamenti e ristampe. Per la stampa delle copertine è stata invece installata una Xerox iGen4 che garantisce un’ottima qualità delle immagini. www.legoprint.it
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in pillole
boxmarche
punta sul pensiero snello Boxmarche ha presentato, presso la propria sede di Corinaldo, il Global Report 2009 aziendale. Il documento, che raccoglie in un unico volume Bilancio d’esercizio, Bilancio sociale e ambientale e Analisi del capitale intellettuale, ha come tema il “Lean Thinking”. Il cosiddetto “pensiero snello”, filosofia d’impresa di stampo giapponese, è stato adottato dall’azienda con Lean Box, progetto interno che sta coinvolgendo tutte le aree, dalla direzione alla produzione. Al forum di presentazione del GR 2009, denominato “Essere in linea, lean e leader”, due collaboratori dell’azienda, Davide Perini e Sergio Saccinto, hanno presentato in anteprima agli oltre 200 intervenuti i primi risultati delle attività lean in Boxmarche tese a ridurre gli sprechi e ad aumentare il valore per il cliente finale. «Condividere le nostre esperienze ‘snelle’ con i nostri stakeholder», ha commentato l’amministratore delegato Tonino Dominici, «è stato molto interessante. È stata una splendida serata, in linea con gli ottimi risultati che stiamo raggiungendo grazie al progetto Lean Box». www.boxmarche.it
Tonino Dominici, ad di Boxmarche, durante la presentazione del Global Report 2009.
TreD ha realizzato la copertina della prima edizione dell’Annual di Giugiaro Architettura. Design for Architecture racconta il modo in cui l’applicazione dei metodi fino ad ora tipici del design industriale sconfina nell’architettura, innovandola soprattutto nei materiali e nelle tecnologie. L’annual riesce a coniugare la più alta espressione del mondo dell’architettura made in Italy con la tecnologia lenticolare H3D System in perfetta simbiosi con la Realtà Aumentata. www.lenticolare.it
costituiscono il polo torinese della stampa
Gruppo Masserdotti ha un sito completamente rinnovato nella forma e nei contenuti. Facile da consultare perché snellito nella struttura, risulta essere, oltre che strumento utile per conoscere meglio l’azienda, un vero e proprio portale di comunicazione. www.masserdotti.it
La crisi impone scelte obbligate. Come quella di unire le forze per creare sinergie, ridurre i costi di gestione ed essere più forti sul mercato. È il caso del nuovo polo torinese di stampa piana nato dalla fusione tra Ages Arti Grafiche e Graficat. Le due aziende hanno deciso di integrarsi per ottimizzare i servizi e la gestione e presentarsi come un’unica e più competitiva azienda di stampa. Ages, nata nel 1961, è un’azienda di stampa offset con 48 dipendenti e circa 6,5 milioni di fatturato con un importante e variegato parco clienti (tra cui molte agenzie di pubblicità) per lavori che vanno dalla stampa di cataloghi a libri d’arte e prodotti editoriali, con una forte attività nelle riviste per il settore cosmetico e farmaceutico con commesse in gran parte d’Europa. Più o meno sullo stesso mercato, seppure con volumi e dimensioni minori, opera anche Graficat che fa capo a Maurizio Catasso, una quindicina di dipendenti, circa 2,5 A.P. milioni di ricavi.
Studio Stands, specializzata nella fornitura di soluzioni espositive chiavi in mano, ha lanciato la nuova collezione Art Expo, ideale per la comunicazione in estate e in autunno - ombrelloni e bandiere per attirare l’attenzione nei mesi estivi del pubblico all’aperto -, ed Eco, il totem indoor che cattura lo sguardo sul punto vendita. Prodotti nuovi e su misura come tutta la linea Art Expo. www.studiostands.it
ages arti grafiche e graficat
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Karo Druck
potenzia il parco macchine con una kba rapida 106
Arti grafiche boccia conclude l’investimento da 50 milioni di euro
È già in produzione la KBA Rapida 106 a cinque colori più gruppo di verniciatura e uscita prolungata installata alla Karo Druck di Frangarto, in provincia di Bolzano. L’azienda a conduzione familiare, fondata nel 1980, offre ai suoi clienti un servizio accurato e di alto livello a tutto tondo: dalla progettazione alla grafica, dalla prestampa al finishing fino alla spedizione con mezzi propri. La macchina installata lo scorso giugno è inoltre dotata della nuova uscita Airtronic, che, grazie alle massime possibilità di preset, consente di ridurre i tempi di avviamento, peraltro già estremamente “rapidi”, e di raggiungere rese di produzione massime. Per quanto riguarda i sistemi di misurazione, la macchina di Karo Druck, oltre a disporre del DensiTronic Professional, è anche tra le poche in Italia e la prima in Alto Adige dotata del QualiTronic Control Color per la misurazione e la regolazione inline del colore, che avviene su ogni foglio e ad ogni velocità di stampa. www.karodruck.it
Dopo la prima installazione in Europa di due roto-offset Komori da 32 pagine a 4 e 5 colori, con connessione in fibra ottica al CtP, Arti Grafiche Boccia di Salerno ha fatto spazio nel proprio stabilimento di stampa a una nuova offset a foglio Komori Lithrone 40 HP 8 colori (4+4) 70x100 che è appena stata installata. «Abbiamo concluso quest’anno un progetto di investimento di 50 milioni di euro», ha commentato Vincenzo Boccia (in foto), «che include alcune primizie europee, con livelli di automazione elevatissimi in uno stabilimento nuovo di 25.000 m2 coperti, completamente integrato e che prevede all’interno tutte le lavorazioni, dalla stampa agli allestimenti, alla cellofanatura». www.artigraficheboccia.com
errata corrige
i green dell’industria grafica Il fascicolo allegato all’ultimo numero di Print Buyer, dedicato alle certificazioni di sistema e di prodotto di 325 industrie grafiche italiane, contiene alcune imprecisioni* di cui ci scusiamo con i lettori e con le aziende. A fianco le correzioni.
Aziende che hanno la Certificazione ISO 14001 non segnalate nel nostro fascicolo: • G. Canale & C. Spa • Grafica Metelliana Spa • Mondadori Printing Spa • Press R3 Snc • Primaprint Srl • Sales Spa Azienda che ha la Certificazione Imprim’Vert non segnalata nel nostro fascicolo: • Vimer Srl
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Aziende che hanno la Certificazione PEFC non segnalate nel nostro fascicolo: • Castelli Bolis Poligrafiche Srl • Lediberg Spa Aziende che hanno la Certificazione FSC non segnalate nel nostro fascicolo: • Grafiche Tintoretto Srl • Lediberg Spa • Vimer Srl
Le aziende del gruppo Pozzoni Spa in possesso delle Certificazioni FSC e PEFC sono: • F.lli Pozzoni (stabilimenti di Cisano Bergamasco e Filago) • Elcograf (stabilimento di Brivio) • Rotocalcografica Italiana (stabilimento di Cinisello Balsamo) • Data Mill (stabilimenti di Pozzo e Madone)
*Alcune delle imprecisioni segnalate dalle aziende sono dovute al non aggiornamento dei siti di enti e organizzazioni di certificazione dai quali abbiamo rilevato i dati.
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barbie
indi scu ssa B alle rina , prin cipe ssa , sta r del cine ma … I con a del l ’ ond a . sul la cre sta di stil e , B arb ie da cinq uan t ’ ann i è ni , Y ves P er il suo cinq uan tesi mo si son o mos si D ior , A rma. P er lei S aint L aur ent . P er lei è ent rat a in cam po la F iat arr eda to B ulg ari ha cre ato ore cch ini e col lan e , K art ell ha tint o di ana ha per sino la C asa dei sog ni e la com pag nia M exic dell a bam bol a più fam osa ros a un aer eo . D ella com unic azio ne ne , dire ttor e mar keti ng del mon do par liam o con D anie la P avo dell a filia le ital iana dell a M atte l .
Daniela Pavone
Barbie, UNA LEGGENDA LUNGA cinquant’anni
Anna Aprea giornalista aprea.a@ilpoligrafico.it
Da candidata alla Presidenza USA a giocatrice di basket. Da assistente di volo per American Airlines a Principessa. Da ambasciatrice Unicef a esperta di aerobica. E non è finita. Nel curriculum di Barbie figurano 120 professioni. Icona fashion da cinquant’anni, vero e proprio oggetto di culto, Barbie ha abitato i sogni delle teenager di mezzo mondo. Con lei molte di noi hanno amato per sempre (almeno fino al divorzio…) il biondissimo Ken, lo hanno baciato nei cottage di campagna, nei castelli delle favole, nei pied-à-terre di Parigi. Con lei abbiamo sognato di essere magrissime, altissime, bellissime. Con lei siamo diventate donne, sfrontatamente donne: truccate, accessoriate fino all’inverosimile - orologi, gioielli luccicanti, diamanti verissimi - i capelli zeppi di laccetti, fermagli, cerchietti. Con lei siamo state ballerine, top model, astronau-
te, rock star... ma, questo è il bello, tutto è accaduto senza mai uscire dalla cameretta. E oggi? Quali sono i valori che Barbie interpreta? Lo abbiamo chiesto a Daniela Pavone, da 13 anni in Mattel, dal 2008 con la carica di direttore marketing della filiale italiana. «Ho avuto questo incarico a pochi mesi dalle celebrazioni dei 50 anni di Barbie e posso dire con certezza che Barbie è in perfetta sintonia anche con la nostra contemporaneità. Intanto perché invita a credere nel futuro. E non è poco. Il suo primo e più importante carattere è la capacità di “ispirare” le bambine e le adolescenti, di aiutarle a esplorare tutte le possibilità nelle quali la loro vita può svolgersi. Con Barbie le bambine possono sognare di diventare chiunque». Il mondo di Barbie, almeno di quella mitica del ’59 con la
coda di cavallo e il costume bianco e nero, non esiste più. Chi è oggi Barbie? Oggi Barbie è inserita in uno scenario fortemente competitivo. Come tutti i marchi che hanno attraversato una lunga storia, ha vissuto momenti di successo e momenti di crisi. Dopo diverse esperienze di posizionamento, è tornata a essere ciò che è sempre stata: una donna del suo tempo che vive la vita, la moda e la cultura del suo tempo, con lo sguardo sempre orientato al futuro. In quale direzione vi siete orientati? Abbiamo agito su più piani. In occasione delle celebrazioni dei cinquant’anni abbiamo creato partnership con il design, la moda, l’automotive, il lusso. Molti brand hanno accettato con entusiasmo l’invito a collaborare, e Barbie è stata celebrata da Vogue, omaggiata di una
Una bambola , un mondo , un simbolo di perfezione femminile Nasce a New York nel 1959 e subito segna una rivoluzione nei costumi. La biografia autorizzata ci racconta che la moglie del proprietario della Mattel, Ruth Handler, guardando sua figlia che ritagliava figurine di carta e poi le vestiva, decise di creare una minidonna alta 29,5 centimetri. Ecco dunque Barbie, con le sue curve perfette, il suo ricchissimo guardaroba, le pettinature leziose. Osteggiata dalle femministe, studiata dai sociologi, Barbie è divenuta nel tempo una bambola leggendaria. La sua immagine ha ispirato persino Andy Warhol che nel 1986 gli ha dedicato un celebre ritratto. Nel mondo si vende una Barbie ogni tre secondi, il giro d’affari supera i 3 miliardi di dollari.
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Intigraf, la qualità comincia dalla puntualità Due offset per la stampa a foglio, stampa a bobina, una stampante digitale Xerox iGen3 e varie macchine di piccolo formato per l’esecuzione di lavori di tipo commerciale. Questa è l’attrezzatura di Intigraf, azienda grafica di Senna Comasco (CO) a cui la Mattel affida da oltre dieci anni la stampa delle sue testate Barbie Color e Prima Barbie. «Ma anche», aggiunge il direttore commerciale Marco Cavalleri, «realizziamo gli inserti e qualche numero speciale della rivista: Mattel è per noi un cliente importante con cui abbiamo ormai un rapporto consolidato». Azienda a ciclo completo – dalla stampa al confezionamento, alla consegna su tutto il territorio nazionale e all’estero – Intigraf oggi punta sulla sua Xerox iGen3 f.to 36,4x52,1 cm con area immagine 36,2x51,9 cm che consente all’azienda di completare la gamma dei servizi offerti attraverso l’impiego di un impianto di ultima generazione capace di gestire supporti speciali con grammature da 60 a 400 g – 500 micron e di realizzare, in tempi di lavorazione rapidissimi, basse e medie tirature di qualità.
Giornali, inserti speciali, volantini e una grande attenzione al packaging e agli espositori: gran parte della comunicazione del mondo di Barbie viene veicolata attraverso la carta stampata. Fiat 500 Show, festeggiata da Bulgari con gioielli e accessori appositamente creati per lei. Per il mondo della cultura, abbiamo dato vita a una serie di mostre sui linguaggi della moda, tra cui segnalo quella allestita a Firenze al Museo dei Ragazzi all’interno di Palazzo Vecchio. Negli ultimi tempi ci sono stati anche numerosi eventi dedicati a Barbie… Sì, vogliamo sempre più lavorare sul territorio, cercando l’incontro diretto con le piccole consumatrici. Questo è all’origine del Barbie Pink Tour, una location costituita da un gigantesco Tir completamente rosa che gira l’Italia, e che mette a disposizione di mamme e figlie non poche attività e divertimenti: film, giochi, intrattenimenti di ogni genere. In occasione del Barbie Pink Tour abbiamo realizzato un volantino molto bello che è stato distribuito nelle scuole e nei centri commerciali. Parliamo della comunicazione… La tv è ancora fondamentale, l’80% del nostro budget è
dedicato alla televisione: ha ancora un ruolo irrinunciabile nel media mix, soprattutto perché durante l’anno ci sono non pochi “lanci” e dobbiamo sostenerli con campagne specifiche. Ora, nonostante la televisione resti al primo posto, qualcosa sta cambiando. Ci sono gli eventi. C’è una nuova attenzione al web. C’è un sito sempre più interattivo. E la carta stampata è una… Barbie-Cenerentola? Nient’affatto. Intanto perché siamo editori di due testate per noi molto importanti: Il Giornale di Barbie (6-9 anni) e La mia Barbie (4-6 anni). Si tratta di due mensili da cui si sviluppano altre testate bimestrali come Barbie Magic, Barbie Color, Gioca con Barbie, Il Mondo di Barbie, La mia prima Barbie, Barbie Fantasy. Quali sono i vostri stampatori di riferimento? In Italia abbiamo Mondadori Printing e Intigraf, ma anche tanti altri che selezioniamo secondo le necessità e le diverse tipologie di prodotto: inserti speciali, nobilitazioni, tecniche di stampa particolari.
E il catalogo? Per il catalogo, che viene stampato due volte l’anno, c’è l’assegnazione a un unico stampatore, a livello internazionale. Quest’anno la commessa è andata a Donnelley. Brochure, cartelle stampa, volantini, packaging… cosa ci può dire? Dico che andiamo molto fieri della cartella stampa che abbiamo realizzato in occasione del cinquantesimo. Una pochette in cartoncino, con i motivi in bianco e nero del primo costume di Barbie, la chiusura a scatto e, all’interno, una serie di schede illustrate. Per il packaging va detto che tutto viene studiato negli Stati Uniti e stampato in Cina. Un aspetto che diviene via via più interessante riguarda invece le attività in store nei centri commerciali. Di recente abbiamo infatti installato, in alcuni centri commerciali, i Castelli di Barbie: strutture realizzate in cartoncino dove le mamme possono entrare con i bambini e seguire le storie di Barbie proiettate sugli schermi, giocare e vivere insomma una giornata con Barbie.
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quando lA carta stampata serve le buone cause Ogni anno in Italia vengono spediti 200 milioni di mailing.
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Il mondo del no profit è particolarmente radicato nel nostro paese. Il settore vale 38 miliardi di euro, quota raccolta per l’87 per cento da privati e solo per il 13% da contributi pubblici.
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maggioranza degli italiani , secondo una ricerca E urisko , è ben disposta verso le donazioni e “ fedele ” alla causa prescelta per ben 7 anni . nel nostro paese le ONLUS sono davvero tante . S e ne contano 230.000, alcune delle quali attivissime nella raccolta fondi . S trumento principe di comunicazione del settore è il mailing . S i stima che ogni anno queste organizzazioni ne spediscano 200 milioni . E cco un quadro completo della comunicazione no profit .
di Moreno Martellloni Consigliere delegato AIDIM
Di quanto il terzo settore contribuisca al fatturato complessivo del direct marketing si è parlato molto, soprattutto all’indomani del decreto shock che dal primo aprile di quest’anno ha cancellato in una notte tutte le agevolazioni tariffarie di cui godeva la spedizione di prodotti editoriali attraverso il servizio postale. Se per l’editoria, in particolare quella specializzata che vive di abbonamenti, è stato un colpo durissimo, per il mondo del no profit è stata ancora peggio, con incrementi fino al 500% della tariffa, fino a quel momento particolarmente scontata, come forma di supporto al settore del volontariato.
230.000 ONLUS in Italia Ma vediamo cosa e quanto rappresentano le ONLUS (Organizzazioni non Lucrative di Utilità Sociale) o ONP (Organizzazioni Non Profit). Secondo l’ISTAT in Italia sono più di 230.000, 30.000 delle quali ufficialmente registrate e con un proprio bilancio. Di queste, 20.000 sono state dichiarate idonee a poter essere scelte per la destinazione del 5x1.000 della tassazione sul reddito delle persone fisiche. L’ultimo censimento ISTAT parla di oltre 3 milioni di volontari per un valore complessivo del settore pari a 38 miliardi di euro, denaro raccolto per l’87% da privati e solo per il 13% proveniente da contributi pubblici. Prevale ancora
il bollettino postale
Una ricerca Eurisko e IID (Istituto Italiano
della Donazione) del 2008 ha stimato nel 52% la quota di popolazione adulta italiana che fa donazioni, il 33% in modo continuativo. Parliamo quindi di un fenomeno profondamente radicato nella coscienza dei cittadini. Il donatore tipo è donna, ultraquarantenne, residente al nord, benestante, istruita. Chi sceglie di donare mostra una forte fedeltà alla causa sostenuta (con una durata media di 7 anni) e utilizza ancora in modo prevalente il caro, vecchio bollettino postale.
No profit e
direct mailing
Il mailing è ancora il più importante strumento di raccolta fondi presso i donatori regolari per quasi tutte le ONP. Nella forma del magazine è uno strumento insostituibile per il contatto periodico con i propri sostenitori per informarli sulle iniziative
e in sostanza per renderli partecipi dei progetti che vengono finanziati grazie al loro sostegno. Per moltissime ONP, però, il mailing è tuttora lo strumento principale anche per il reclutamento di nuovi donatori, per portare nuovi sostenitori alla causa e garantire il mantenimento delle fonti di finanziamento dei progetti. Negli Stati Uniti, nel 2009, il 78% delle donazioni sono arrivate attraverso il mailing, contro il 9%, per esempio, attraverso Internet. Per questo il settore no profit rappresenta una parte significativa della domanda di direct mailing, nel mondo e anche in Italia. Si stima che in Italia vengano spediti ogni anno circa 200 milioni di mailing indirizzati legati alla raccolta fondi, pari quindi al 15% del totale. Un contributo a dir poco rilevante al settore nel suo complesso.
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Il mailing è ancora il più importante strumento di raccolta fondi. Per le donazioni si utilizza sempre il caro vecchio bollettino postale.
PiùVitaOnlus propone contemporaneamente: un santino di Sant’Antonio, un foglio di carta da regalo, 10 adesivi chiudi pacco e 3 biglietti d’auguri di grande formato ciascuno con busta in misura. Con tutti questi regali... impossibile non affrettarsi a dare un contributo alla causa.
Una rivista
di un’organizzazione è “per sempre”.
La comunicazione diretta è dunque uno strumento di fondamentale importanza per tenere vivo il rapporto e la partecipazione dei donatori alla vita e attività dell’organizzazione di cui sono sostenitori. La forma più frequente di contatto periodico è quella della rivista, in cui l’associazione ospita le voci dei volontari, presenta i progetti che sono alla base della richiesta di finanziamento, informa nel dettaglio sulle modalità con cui sono impiegate le risorse. È attraverso questo tipo di comunicazione che si consolidano la relazione e il legame emotivo tra il donatore e la causa che ha deciso di sostenere, con un meccanismo che è molto più forte della fedeltà tipica del “profit” e che spiega la durata molto elevata. A meno di interventi esterni, la scelta
Il piano di gestione
per i donatori
I mailing di appartenenza chiamano i destinatari a stringersi intorno a valori e obiettivi comuni da raggiungere con l’aiuto di tutti. I mailing CEI sono un esempio classico di questa categoria.
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del donatore
Ma una organizzazione non deve solo cementare questa relazione, ma farla crescere e chiedere di più. Raccogliere più fondi significa chiedere sempre maggiore impegno per una causa che lega insieme chi la serve e chi la finanzia. In questo senso il formato di una rivista periodica rappresenta al meglio una relazione che vuole essere duratura. Accanto alla rivista sono di solito previsti una serie di messaggi inseriti automaticamente in un piano di gestione del donatore: • ringraziamento per chi ha donato e strumento per chiedere ancora; • rinnovo legato ad esempio alle adozioni a distanza o a forme di raccolta di tipo associativo; • 5x1.000 per richiedere un sostegno in più che
al donatore non costa nulla; • ricorrenze come Natale, Pasqua, compleanni, memoria dei defunti; • emergenze per richiedere il sostegno per catastrofi umanitarie.
Acquisire nuovi donatori
Anche l’acquisizione di nuovi donatori avviene prevalentemente attraverso la comunicazione diretta e il mailing in particolare. In questo caso, però, i formati utilizzati per il contatto escono dalla gabbia del magazine e contengono dosi massicce di creatività con uno scopo comune: emozionare e coinvolgere, per far “vivere” la causa per la quale si richiede di diventare sostenitori. Naturalmente le declinazioni sono le più varie
e dipendono dalla natura e finalità della causa, ma tutte convergono verso una forte dose di emotività nell’approccio sia delle immagini che del contenuto del testo (copywriting). Per avere un panorama dei mailing no profit è possibile visitare il sito mailing.fundraising.it, gestito e aggiornato da Valerio Melandri e Francesco Santini, due operatori storici e figure carismatiche del mondo dei fundraiser, che tengono aggiornato un archivio molto ricco. Chi scrive quest’articolo ha individuato tre grandi categorie di mailing per reclutare nuovi donatori. La classificazione prescinde totalmente dalla causa (Religione, Ricerca, Solidarietà, Cultura, Ambiente), ma guarda al tipo di mailing spedito dal punto di vista del “timbro” della comunicazione.
Sollecitare un’appartenenza I messaggi che sollecitano un’appartenenza richiedono l’aiuto dei donatori per servire una causa in cui il destinatario già si riconosce o si deve riconoscere. Si tratta di organizzazioni che funzionano con logica più strettamente associativa (WWF, Greenpeace), ma anche come sostegno a un servizio che il donatore fruisce direttamente (Chiesa Cattolica o Radio Maria). La richiesta di denaro è finalizzata alla crescita dell’attività e degli obiettivi degli associati/donatori. Puntare al
coinvolgimento diretto
Il coinvolgimento emotivo è cercato fortemente attraverso il racconto di storie di disagio e sofferenza, il cui contrasto è il fine e la ragione della richiesta di denaro. È la categoria di mailing più diffusa e frequentata da molte delle più
note ONP (Lega del filo d’oro, Cbm, Opera San Francesco, ma anche LAV - Lega Anti Vivisezione). La donazione viene legata alla soluzione dei problemi direttamente collegati alle storie raccontate, anche individualmente, come accade per le adozioni a distanza, in cui il donatore si fa poi carico di una storia specifica che dura nel tempo.
Speciali gadget
cartotecnici e non
Si tratta dei package più ricchi che vengono recapitati nelle nostre caselle postali: contengono uno o più gadget che vengono inviati al potenziale donatore a titolo puramente gratuito, ma proprio con lo scopo di aprire un “debito” che il destinatario senta di poter estinguere attraverso la donazione. I gadget distribuiti sono di vario tipo: adesivi, cartoline o santini, biglietti di auguri, calendari, segnalibri, carta
da regalo. Oltre a questi gadget cartotecnici, non di rado sono utilizzate anche penne, braccialetti, spille e soprattutto rosari (per le cause coerenti, naturalmente). Questo approccio è frequentato in modo abbastanza orizzontale da organizzazioni differenti e viene utilizzato in particolare nel periodo natalizio.
Quando richiedere donazioni
Il periodo di maggiore richiesta di denaro è naturalmente il Natale, per una serie di motivi legati al significato profondo che nella nostra cultura ha assunto questa festività. Anche tutte le altre ricorrenze pubbliche (Festa della mamma o del papà, Pasqua, Festa della donna, Commemorazione dei defunti) o personali (compleanno, onomastico) possono essere occasioni utili per domandare sostegno.
Ecco il caso di piccole storie che vanno dritto al cuore. Non si tratta solo di vicende di disagio umano: la LAV (Lega antivivisezione) utilizza questo approccio anche per parlare della storia emozionante di 70 simpatiche gatte.
Mailing “emergenziali” Un caso a parte sono i mailing “emergenziali” legati ai grandi disastri umanitari, che dettano l’agenda delle organizzazioni. In questi casi, quello che il profit chiamerebbe “awareness” è già stato abbondantemente fatto dai media classici e il package inviato è di solito molto essenziale e si limita a un richiamo esplicito all’evento disastroso (tsunami, terremoto, epidemia) per catalizzare e finalizzare la decisione di donare. Il principio a cui tutte le organizzazioni no profit si attengono è quello di non vergognarsi o stancarsi mai di chiedere sostegno. L’entusiasmo e la partecipazione della schiera di volontari che operano in queste ONP trova diretto riscontro nella risposta dei sostenitori della causa per la quale spendono una parte così rilevante delle loro energie e del loro tempo.
direct marketing
Nell’immagine un magazine di comunicazione periodica. La maggior parte delle associazioni inviano vere e proprie riviste di informazione sull’attività e i progetti che sono oggetto del finanziamento dei donatori.
Adesivi, cartoline, santini, calendari, segnalibri: sono tanti i gadget cartotecnici che, insieme ai volantini, vengono inviati ai potenziali donatori. L’idea di fondo è che - una volta ricevuti tanti regali il potenziale donatore non può non dare un suo contributo alla causa. A meno di non sentirsi in colpa...
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inchieste
giochi e scommesse
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L’industria grafica italiana è solo limitatamente impegnata nel settore dei giochi e delle scommesse. La parte piÚ importante del business, ovvero il segmento Gratta&Vinci, fa infatti capo a Lottomatica, il colosso mondiale controllato dalla De Agostini, che per la stampa incarica i colossi stranieri specializzati nelle lotterie: la Scientific Game di Atlanta (partner di Lottomatica) e la canadese Pollard. Agli stampatori italiani restano i biglietti delle lotterie, le schedine del Totocalcio, la cartelle del Bingo, i Gratta&Sosta e alcune commesse Gratta&Vinci della Gdo.
33 inchieste
tutti pazzi per i giochi Achille Perego giornalista economico achille.perego@libero.it
Nel paese della smorfia, la crisi economica non poteva che far aumentare la ricerca della Dea bendata comprando per qualche euro il sogno della ricchezza. Insomma, più l’italiano fatica ad arrivare alla fine del mese, più si affida alla sorte. Così, 30 milioni di italiani, in pratica uno su due, tenteranno quest’anno la fortuna. Diciotto milioni qualche volta, dodici abitualmente. «Nei momenti di crisi», conferma il sociologo Franco Ferrarotti, «diminui-scono le possibilità di avere successo e prosperità con il lavoro e aumenta l’insicurezza. Allora, come si dice, si tenta la fortuna con giochi e lotterie per cui noi italiani siamo da sempre portati, basti pensare alla veneranda istituzione del Lotto». A dire il vero è proprio il vecchio gioco del Lotto a non
splendere più come un tempo e, pur raccogliendo ancora più di 5 miliardi di euro, accusa una flessione attorno al 2,5% e ormai rappresenta poco meno dell’8% di una torta, quella dei Giochi & Scommesse, che quest’anno dovrebbe raggiungere l’incredibile cifra di 60 miliardi di euro con una crescita del 10,3%. Un’exploit che non può che far sorridere l’Erario a cui nel 2010 dovrebbero andare oltre 8,5 miliardi.
Dieci miliardi il fatturato delle lotterie istantanee
In flessione il Lotto, in crisi la cara vecchia schedina del Totocalcio (come in generale le scommesse ippiche), metà del fatturato dell’industria dei giochi arriva dalle new slot, come i videopoker, dove viene giocato un euro sui due che gli italiani destinano
(spendendone in media quasi mille all’anno) alla caccia alla fortuna. In frenata il Bingo, continua ad andare bene il Superenalotto e la nuova versione del Win For Life; ma oltre alle new slot, a correre nell’ultimo periodo sono state soprattutto le scommesse sportive (complici anche i Mondiali di calcio), che ormai raccolgono l’8% del totale, e le lotterie, a cominciare da quelle istantanee, i cosiddetti Gratta&Vinci, che raccolgono complessivamente una decina di miliardi di euro. Ma il vero e proprio boom è stato quello dei giochi online (Superenalotto, Gratta&Vinci, casinò, skill game a partire dal poker) che solo nei primi 6 mesi di quest’anno hanno registrato una crescita del 27% per
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È una delle principali aziende italiane che lavorano nel nuovo e importante mercato dello “scratch off”. Ovvero nelle vernici da grattare. Dalle schede dei parcheggi Gratta&Sosta ai concorsi a vincita immediata promossi dalle grandi catene delle Gdo piuttosto che dalle compagnie petrolifere per la rete distributiva o dai tour operator. Nata nel 1963 e ancora controllata e guidata dalla famiglia Marco Silvani, Sacchi (ad è Marco Sacchi), la Gasa di Bernate Ticino (una responsabile quarantina di dipendenti e linee di stampa a bobina Goebel marketing e comunicazione e Harris a dieci colori in linea e digitali per il dato variabile dell’azienda Scitex) fa parte del pool di aziende che in Italia possono vangrafica Gasa tare una tecnologia vincente per i Gratta&Vinci. E che non di Bernate Ticino. hanno nulla da invidiare - assicura Marco Silvani, responsabile marketing e comunicazione - agli stampatori americani e canadesi che si spartiscono il mercato mondiale dei tagliandi per le lotterie istantanee a partire da quelle gestite in Italia da Lottomatica. «La nostra tecnologia», spiega Silvani, «ci permette di operare con successo nel mercato dello scratch off garantendo sicurezza (con un triplo strato di vernici) e personalizzazione dei dati variabili grazie all’utilizzo di testine digitali in linea per stampare, biglietto per biglietto, il codice di riferimento e il risultato del concorso a premi. Riuscendo, come nel caso di una recente commessa per Esselunga (18 milioni di Gratta&Vinci) a diversificare i “non ho vinto” e tutti i singoli premi». Ma come vede l’evoluzione di questo mercato? «Interessante, perché stiamo assistendo a una grande vitalità di iniziative con il ritorno d’interesse verso questa formula delle compagnie petrolifere e la diffusione sia a livello locale sia di nuovi settori come quello automobilistico o del turismo, oltre alla tradizionale Gdo che punta sui Gratta&Vinci per attirare una clientela sempre più infedele e in cerca di promozioni. Quanto a Internet, almeno per il settore commerciale, non vedo grandi rischi perché grattare con il mouse non ha lo stesso fascino che farlo sulla carta...».
Ogni biglietto Gratta&Vinci viene sottoposto a trattamenti che rafforzano l’inchiostro, gli adesivi e i rivestimenti in modo da evitare che si leggano numeri e simboli senza grattare.
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GASA
L’azienda grafica Gasa di Bernate Ticino corre per il primato del G ratta &V inci
complessivi 3,8 miliardi di euro di giocate.
Il grande business che fa capo a Lottomatica Questa avanzata dei giochi sul web, che vede sempre più protagonisti apparire sulla scena, oltre all’espansione sul web di giganti come Lottomatica e Sisal, però non deve spaventare l’industria della stampa perché, spiega il presidente di Assografici Piero Capodieci, «il target dell’online è diverso mentre difficilmente l’italiano potrà rinunciare all’impulso di tentare la fortuna con un Gratta&Vinci comprato in tabaccheria o all’Autogrill». Il problema, semmai, per l’industria grafica italiana che opera nella stampa di biglietti, tagliandi e scratch off è che è esclusa da un’importante fetta del mercato. Quella dei Gratta&Vinci. Le instant lottery, nate nel 1974 negli Stati Uniti, in Italia sono arrivate vent’anni dopo. E oggi il grande business dei Gratta&Vinci fa capo completamente a Lottomatica, colosso mondiale del settore controllato dalla De Agostini, che quest’anno si è aggiudicata la gara, con il Consorzio Lotterie Nazionali, per il rinnovo fino al 2019 della concessione da parte dei Monopoli di Stato.
È autore del libro “Giochi concessi e giochi online” edito dal Poligrafico dello Stato.
Le aziende italiane di stampa competono con i “grandi” Se Lottomatica ha scelto il primato tecnologico di Scientific Games, per Capodieci e per gli stampatori italiani del settore le nostre aziende grafiche sarebbero in grado di competere. Per qualità, sicurezza e prezzi. Un mix vincente per stampare i Gratta&Vinci che non assicurano vincite milionarie ma i premi messi in palio dalle catene della Gdo, dalla rete dei distributori di carburante, dal mondo del turismo piuttosto che dalle case automobilistiche o da singoli operatori locali. Un settore in forte crescita che aveva visto come apripista gli stampatori dei Gratta&Sosta. Provenienti da esperienze diverse (chi dalla modulistica, chi dalle etichette, chi dal mondo offset), a contendersi un mercato che vale almeno il 70% di tutto quello dei Gratta&Vinci è soprattutto un gruppo di aziende tra cui spiccano il gruppo bresciano Poligrafica San Faustino, la neonata Venturini-Capriolo, le lombarde Gasa, Liederform e Atem e la piemontese
NE A B B IAMO PARLATO CON . . .
Insegna Diritto informatico all’Università della Tuscia di Viterbo e ha uno studio legale a Roma. Ma Stefano Sbordoni, oltre che professore e avvocato, è anche uno dei principali esperti italiani del mercato dei giochi e delle scommesse, tanto che, proprio qualche mese fa, ha dato alle stampe Giochi concessi e giochi online edito dal Poligrafico dello Stato.
un grande affare per la stampa straniera
Con circa 1 miliardo di pezzi “grattati” all’anno, il Gratta&Vinci è un affare d’oro non solo per Lottomatica e per l’Erario ma anche per chi li stampa. Peccato che a farlo siano i colossi stranieri specializzati nella stampa mondiale di Gratta&Vinci e tagliandi per lotterie come la Scientific Games di Atlanta (partner di Lottomatica nel Consorzio Lotterie) o la canadese Pollard. E proprio a Scientific Games è affidata la mega commessa dei Gratta&Vinci. Ogni tagliando, spiegano in Lottomatica, è composto da ben 18 strati sovrapposti, 8 dei quali vengono grattati dai giocatori, e da combinazioni numeriche casuali che si basano su un algoritmo. Ogni biglietto viene regolarmente sottoposto a trattamenti che rafforzano l’inchiostro, gli adesivi e i rivestimenti, in modo da evitare la possibilità di “leggere” i numeri o i simboli senza grattare il biglietto. Una volta stampati in grandi rotoloni e sottoposti a ulteriori processi per garantire la massima sicurezza, i biglietti vengono suddivisi in lotti e spediti in Italia presso il magazzino del Consorzio Lotterie Nazionali che si occupa dello stoccaggio e della logistica, garantendo le spedizioni ai singoli punti vendita.
Stefano Sbordoni
La crescita dei giochi Internet è un’insidia per i giochi su carta e quindi per chi stampa schedine e Gratta&Vinci... «Non sarei così preoccupato se fossi uno stampatore. Questo settore continuerà in generale a crescere e la parte online, pur rosicchiando in futuro quote di mercato, è più complementare che sostitutiva. Il problema semmai è un altro. Tutti i Gratta&Vinci distribuiti da Lottomatica, a cui è stata rinnovata attraverso il Consorzio Lotterie Nazionali la concessione per altri 9 anni, vengono stampati dall’americana Scientific Games che, con la canadese Pollard, si divide il mercato». Ma non si potrebbero stampare in Italia? «Indipendentemente dalle scelte aziendali di Lottomatica, io credo che - dalla stampa agli strati di vernice dello scratch off ai sistemi di sicurezza e ai software e algoritmi di gestione dei biglietti - ci sia un indubbio primato tecnologico di questi grandi Gruppi e che in Italia non esiste un analogo know how. Vengono invece stampati in Italia i biglietti delle lotterie, le schedine per il Totocalcio o le ricevute del Lotto che si aggiungono ai tagliandi rilasciati, su matrici con carta speciale termica, dalle ricevitorie, mentre sono in corso le gare dell’Amministrazione dei Monopoli di Stato per la commessa di stampa delle cartelle del Bingo».
35 settori
I grandi colossi della stampa mondiale concentrano la quota maggiore delle commesse dei Gratta&Vinci.
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Alcuni dei prodotti realizzati da Venturini-Capriolo, 220 dipendenti, 40 milioni di ricavi, tra le aziende grafiche più attive nel settore della stampa dei Gratta&Vinci.
macchine a bobina e grande capacità di gestione dei sistemi di sicurezza
Agli stampatori viene richiesta anche la gestione dei software e degli algoritmi per la numerazione oltre che la stampa digitale dei dati variabili.
in italia si stampano solo i biglietti delle lotterie, le schedine del totocalcio e i gratta&vinci della gdo Una decina di aziende grafiche si contende il mercato dei Gratta&Vinci, dei tagliandi del lotto e delle schedine. In forte crescita sono oggi i Gratta&Sosta.
Specializzata nella gestione del dato variabile e nel direct mailing, la Roggero&Tortia (nelle immagini alcuni prodotti stampati dall’azienda) è ben inserita nel settore della stampa di giochi e scommesse.
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Roggero&Tortia. Oltre al Poligrafico dello Stato (2mila dipendenti e 470 milioni di ricavi) che ha perso nel 2001 le commesse dei Gratta&Vinci del Monopolio e ha mantenuto quella dei tagliandi del Lotto, anch’esso gestito da Lottomatica. E che vengono stampati, spiega il direttore di produzione Carlo De Candia, con macchine a bobina a 7 colori Goebel e Müller Martini e personalizzati (si pensi ai codici per la tracciabilità) con la stampa inkjet digitale.
Macchine a bobina per Lotto e Totocalcio Gestione dei software e degli algoritmi per la numerazione, stampa digitale dei dati variabili (effettuata anche in linea con testine digitali) e macchine a bobina a 10 colori (anche se esiste una parte di produzione offset) che per chi viene dalla modulistica sono Müller Martini (o delle case acquisite da quest’ultima, Goebel e Drent) caratterizzano i produttori di tagliandi e schedine per Lotto e Totocalcio (utilizzate insieme con le matrici su carta termica che sempre più spesso vengono stampate nelle ricevitorie) o per le cartelle del Bingo. Ma anche dei Gratta&Vinci che, in base ai formati, al numero di colori e di vernici scratch off, possono costare industrialmente da uno fino a due centesimi. I Gratta&Vinci sono diventati un nuovo mercato per aziende come la Roggero&Tortia nata nel 1921 e controllata dalla famiglia Tortia. Con una novantina di dipendenti e 16 milioni di ricavi, comprendendo anche le attività in Francia, questa azienda torinese, spiega l’ammini-
stratore delegato Riccardo Pesce, è specializzata nella gestione del dato variabile, nel direct mailing e nella business communication (estratti conto, fatture, bollette). Ma da una decina d’anni si è messa anche a stampare Gratta&Vinci per la Gdo con commesse affidate soprattutto dalle agenzie pubblicitarie. Grande importanza ai sistemi di sicurezza
In questo mercato opera anche la Venturini-Capriolo (220 dipendenti, 40 milioni di ricavi, nata dall’unione delle forze nel direct marketing di Venturini Dmc e Ottavio Capriolo) che stampa i Gratta&Vinci della Gdo con rotative a bobina a 10 colori (una con luce 96 l’altra con luce 52). Otto colori, spiega il direttore generale Giuseppe Gaito, servono per la stampa in quadricomia dei tagliandi, due per le vernici dello scratch off, per ori e argenti. «In questo settore» aggiunge «è molto importante garantire la sicurezza. Il cliente o le agenzie creative in genere si occupano della parte grafica mentre noi del data base e dei programmi software e degli algoritmi per la gestione dei codici, dei numeri e dei premi sotto il controllo di notai e Guardia di Finanza. Per questo, anche se riceviamo richieste di preventivi, al settore del gioco d’azzardo (dove se non tutto è in regola si rischia il blocco dell’attività e non sempre si conoscono gli interlocutori) preferiamo quello dei Gratta&Vinci dei centri commerciali». Per i quali, conclude il presidente di Assografici, forse il boom è già alle spalle, ma hanno la fortuna di non dover temere troppo la concorrenza del web...
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Grandangolo
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La belga Bekaert, leader nella produzione di fili metallici trafilati e rivestimenti, ha lanciato Ecobind, un filo rivestito con un polimero ecologico, o “verde”, che deriva da risorse naturali. Resistente come i fili tradizionali, si decompone completamente una volta sottoposto a un ciclo di compostaggio industriale. Per chi invece è più interessato all’effetto sorpresa, Bekaert propone un filo metallico per cucitura che si illumina al buio. Rivestito di uno speciale polimero che assorbe l’energia da qualsiasi fonte di luce, la riemette sotto forma di luce verde chiaro conferendo così un tocco di luce agli stampati a cui è applicato. www.bekaert.com
Un diario sanitario hi-tech grazie a Stora Enso Stora Enso ha firmato un accordo per la fornitura del prodotto Memori per la realizzazione di un diario sanitario destinato al monitoraggio del dolore in pazienti non ospedalizzati della Meridian Health, un ente no profit leader nei servizi sanitari nel New Jersey. Memori è una soluzione intelligente basata su un microchip integrato nel cartoncino che, unita all’uso della stampa con inchiostri conduttivi, permette applicazioni rivoluzionarie. Il diario sanitario aiuta a capire la risposta del paziente alle terapie del dolore e alle cure in ambienti non ospedalieri come ad esempio i centri oncologici e le cliniche per la terapia del dolore. Affidarsi alla memoria dei pazienti per stabilire l’efficacia di una terapia è molto difficile perché spesso i ricordi sono incompleti. La compilazione avviene con una semplice e rapida pressione delle dita: le informazioni vengono raccolte grazie alla piattaforma tecnica predisposta dalla svedese Cypak. www.storaenso.com/pharma
inchiostri argento anche in digitale
Mimaki, la multinazionale giapponese leader nella produzione di stampanti inkjet di grande formato e di sistemi da taglio, importati in Italia in esclusiva da Bompan, ha annunciato la disponibilità di un nuovo inchiostro argento per le serie di stampanti large format JV33 e CJV30. Il nuovo colore silver sarà disponibile a partire dal mese di ottobre e consentirà di ottenere stampe con risultati accattivanti e di sicuro impatto visivo grazie agli effetti metallici come l’oro o il bronzo e altre particolari tonalità di colore. www.bompan.com
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grandangolo Tappi più sicuri con gli inchiostri marabu
La tedesca Marabu, leader nella produzione di inchiostri per stampa serigrafica, digitale e tampografica, ha messo a punto una nuova linea di inchiostri completamente privi di alogeni particolarmente adatti per la stampa su tappi in polipropilene e polietilene. Attualmente in beta test, gli inchiostri vengono presentati ufficialmente in occasione di K2010, la fiera della plastica di scena a Düsseldorf in ottobre. TampaRotaSpeed TPRS è caratterizzato da una elevata adesione, brillantezza e alta resistenza. www.marabu-ink.com
Procter & Gamble stampa da smartphone con Xerox I dipendenti di Procter & Gamble (P&G) potranno stampare email, presentazioni e altri documenti aziendali direttamente dai loro smartphone. La nuova soluzione mobile è il primo frutto che nasce da Xerox & P&G Innovation Council, un progetto ideato per esplorare nuove attività e tendenze tecnologiche e progettare soluzioni in grado di facilitare il business di P&G. Utilizzando un dispositivo smart-phone, i dipendenti potranno inviare documenti con grande facilità a un server, o “cloud”: gli stessi verranno trattenuti fino alla scelta da parte dell’utente di una delle stampanti collegate in rete, semplicemente inserendo uno speciale codice per avviare la stampa. www.xerox.it
Si chiude e si ricicla. E’ il nuovo bicchiere di Novacart
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Il bicchiere Crew Cup di Novacart ha partecipato all’edizione 2010 dell’Oscar dell’imballaggio nella categoria Ambiente e ha vinto nella sezione Bevande e liquidi alimentari.
L’azienda lecchese Novacart, in collaborazione con il Centro Italiano Packaging, ha sviluppato un bicchiere con tappo a vite in cellulosa estensibile, progettato per la distribuzione automatica. Il bicchiere risulta così richiudibile con un semplice gesto e può essere fornito con o senza sigillo. Questo materiale innovativo sostituisce il classico tappo di plastica, con in più la comodità di essere richiudibile ermeticamente grazie al tappo a vite. Bicchiere e tappo possono essere così gettati nella carta dopo l’uso ed essere riciclati. La cellulosa estensibile può essere applicata a tutti i bicchieri da passeggio in commercio. www. novacart.it
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gruppo padovana
Gruppo padovana e cartotecnica europa una sola realtà per molteplici esigenze Il Gruppo Padovana di Campodarsego ha aggiunto un tassello prestigioso alla sua già complessa struttura. Grazie all’acquisizione della Cartotecnica Europa, anch’essa della stessa provincia padovana, la società può ora offrire una gamma più ampia di prodotti e lavorazioni fino ad oggi gestite esternamente. Un’azienda, la Cartotecnica Europa, con la quale il gruppo veneto collaborava già da qualche anno e che si è rivelata strategica per completare il ciclo produttivo. Una lunga esperienza al servizio delle lavorazioni più complesse Oltre alle lavorazioni classiche tipiche dell’azienda cartotecnica, il Gruppo Padovana accetta volentieri le sfide più ardite. Un ufficio tecnico è in grado di progettare le soluzioni meno convenzionali di concerto con il designer e lo stampatore per evitare spiacevoli sorprese. Una modalità di lavoro, questa, auspicata dai responsabili della società e che porta ad ottenere risultati importanti. «L’ultimo progetto significativo a cui abbiamo collaborato», racconta Luciano Rossi, direttore commerciale, «ci ha portato a mettere a punto un’applicazione straordinaria che stiamo brevettando». Finalmente, è chiaro che le soluzioni più innovative si trovano proprio nel dialogo e nella collaborazione perché a giochi fatti, quando il lavoro arriva alla fase della cartotecnica, è difficile riparare ad eventuali errori.
Alcuni lavori realizzati dalla Cartotecnica Europa con soluzioni create ad hoc per i propri clienti. Un raccoglitore ad anelli con maniglie a scomparsa e, in alto, una copertina cartonata con angoli arrotondati ed elastico tipo Moleskine.
Tutto per il commerciale e il punto vendita Particolarmente attiva nell’ambito commerciale, la Cartotecnica Europa realizza cataloghi, cofanetti, salvapolvere (le provvidenziali custodie che proteggono volumi di ogni tipo) e una serie infinita di articoli per il punto vendita: dai cartelli vetrina da banco e da terra fino agli espositori più sagomati e originali. Poi ci sono i lavori più complessi che richiedono molte ore all’ufficio tecnico che, oltre allo studio di fattibilità, si fa carico della progettazione. Uno staff formato da collaboratori esperti del settore che collabora con il cliente per ideare progetti convenzionali, ma anche insoliti, grazie a quell’idea in più che fa la differenza. Gruppo Padovana, via Rezzonico 17 - Campodarsego (PD) Tel. 049 9201333 r.a. www.gruppopadovana.it
Un catalogo con copertina rigida fustellata con foro passante: un’idea creativa che consente di trasportare agevolmente strumenti di lavoro di ampio spessore.
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Il sistema Pantone è un sicuro punto di riferimento, un vero e proprio standard per grafici e creativi, stampatori e produttori di inchiostro di tutto il mondo. A quasi cinquant’anni dall’esordio, l’offerta di librerie Pantone si è allargata, ma il rischio di fare confusione è elevato. La classificazione implica precisione nel comunicare il colore richiesto; Inoltre lo sviluppo di sistemi in cui sia necessaria una grafica crossmediatica ha aperto il settore anche a figure professionali che non sempre hanno dimestichezza con le esigenze di stampa.
visita guidata nel pantone
Lorenzo Capitani resp. di produzione e giornalista lorenzo.capitani@alice.it
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Attualmente sono disponibili 4 guide di riferimento: il Pantone Matching System, il Goe System, il Pantone Color Bridge e la guida CMYK. Tutte utilizzano un codice univoco per identificare una tinta e il suffisso C o U per il supporto: carta patinata (Coated) o uso mano (Uncoated). Per evitare confusione e sorprese è bene indicare sempre la libreria di riferimento. Il sistema Plus, che quest’anno ha sostituito il tradizionale Pantone Matching System, raccoglie 1.341 colori solidi in sequenza cromatica a partire da 14 tinte base, compresi i 4 colori di cromia. I colori sono identificati da un numero di tre/ quattro cifre seguiti dall’indicazione del supporto (PMS 185 C) oppure da un nome (cool grey 4 U). Oltre a questa indicazione il nuovo pantonario Plus riporta
anche le ricette per ottenere il relativo inchiostro. Le nuove tinte iniziano dal 7548. Pantone ha scelto di far evolvere il sistema PMS anziché codificare nuovamente i colori per non disorientare stampatori e designer. Ha voluto però aggiungere nuove tinte (224) integrandole con un indice, migliorare la resa dell’inchiostro e standardizzare la carta (150 g patinata lucido o uso mano, certificata FSC). La serie Plus si completa con alcuni strumenti come il Color Checker Lighting Indicator, per determinare se le condizioni di illuminazione sono adatte alla valutazione cromatica, e una serie di palette digitali compatibili con la Creative Suite di Adobe e QuarkXPress con un motore di conversione verso lo spazio CMYK in base al profilo ICC.
Goe System, una libreria di colori più ricca
Introdotto nel 2007, il sistema Goe si presenta come una nuova e più ricca libreria di colori rispetto al tradizionale sistema PMS. Prima di tutto raccoglie 2.058 colori per la stampa su carta, inoltre li codifica secondo 165 famiglie, in base a una notazione a tre numeri: famiglia, pagina all’interno della famiglia, posizione nella pagina (Pantone 61-1-2), cui segue l’indicazione del supporto (C o U). In questo caso, l’indicazione della libreria Goe è determinante, in quanto vi sono colori assolutamente diversi rispetto alla notazione PMS. Ad esempio il PMS nel sistema Goe il 2.1.7 è un giallo mentre nel sistema PMS un rosa confetto; il Goe 74-1-7 è un blu profondo, mentre il PMS 7417
45 Confronto tra il Pantone 119-1-5 (serie Goe coated) e il corrispettivo verde convertito in quadricromia (c73, y96); si tratta di una simulazione. Sotto, il 2.1.7 PMS nel sistema Goe è un giallo, mentre il PMS 217 un rosa confetto!
un rosso! Di ogni tinta, infine, viene indicata la conversione nello spazio RGB e in HTLM, per valutare a monitor la resa e la conversione al colore CMYK più vicino.
Le meraviglie di Pantone Color Bridge Ma lo strumento davvero indispensabile per tenere sotto controllo la gestione dei colori speciali è il Pantone Color Bridge, vero e proprio traduttore tra il sistema Pantone e lo spazio di colore CMYK. Bridge fornisce una comparazione stampata fianco a fianco tra una tinta piatta Pantone e il corrispettivo più prossimo in quadricromia. La simulazione è identificata usando il numero del colore Pantone seguito dall’indicazione del supporto (UP per uncoated, PC per coated e EC per euro co-
ated). Attenzione, però, si tratta sempre di un’approssimazione perché la maggior parte dei colori Pantone non è stampabile in quadricromia e la differenza dopo la conversione, in alcuni casi, è davvero notevole. Grazie a questo strumento un grafico può ad esempio scegliere di evitare di usare il colore speciale e optare per la quadricromia, oppure decidere che conviene inserire un quinto colore per ottenere l’effetto voluto. Color Bridge riporta inoltre i valori RGB dei colori Pantone e le coordinate cromatiche HTML, utili per il Web.
Una guida alla quadricromia standard
Infine, Pantone fornisce anche un’utile guida CMYK che raccoglie 2.886 colori ottenuti dai soli inchiostri di quadricromia.
Si tratta di sfumature che non appartengono al sistema PMS Plus in quanto riproducibili tranquillamente a stampa, ma che offrono un catalogo di tinte utili per la creatività simile alle guide colori che molti stampatori erano soliti fare come catalogo interno da mostrare ai clienti. I colori sono identificati dal prefisso P (per Process) seguito da un numero a 1 o 3 cifre, un trattino e poi un numero a 1 cifra e la solita indicazione del supporto (P 174-2 U). Apparentemente questa mazza non aggiunge molto al mondo dei colori Pantone, ma rappresenta una guida ai colori di facile consultazione che può aiutare in fase creativa senza perdersi nei miscelatori di colore dei vari software, e facilita il riferimento preciso a una tinta specifica.
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Sotto: l’applicazione myPANTONE per iPhone consente ai designer di creare palette personalizzate attraverso miniature di differenti campioni, oltre alla possibilità di estrarre da delle immagini i colori predominanti, in modo da creare palette complementari. I campioni possono essere visualizzati con diversi sfondi per valutare al meglio la resa del colore in diversi ambienti. È possibile effettuare l’upload della palette creata nel sito di Pantone gratuitamente e condividerla con le varie comunità di social network. Ogni campione include la definizione dei colori nello spazio sRGB, HTML, nonché le coordinate nelle librerie Pantone Goe, Pastels, Matching System e Fashion + Home.
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I campi applicativi del printed electronics sono tantissimi - a cominciare dai monitor dei computer agli schermi dei telefoni cellulari, dai televisori ai display, agli e-book - e aspettano solo lo slancio creativo di chi vuole ‘pensarne’ altri. Non dimentichiamo che il pe ha un grande vantaggio: la possibilità di produrre sistemi elettronici con tutte le tecnologie di stampa e a costi ridotti. Ma c’è di più: i nuovi inchiostri conduttivi sono tutti eco-friendly.
il printed electronics si fa strada Diciamo per cominciare che quando si parla di Printed Electronics si pensa ad un sistema al centro del quale vi è l’elettronica ma per essere più precisi intorno al PE (così si dice in gergo) convergono non solo l’elettronica ma anche la chimica e la stampa. Detto questo, precisiamo che stiamo parlando della stampa di circuiti elettronici di nuova generazione che sfruttano supporti flessibili e nuovi inchiostri conduttivi, anche a base organica (carbonio). Il tutto allo scopo di stampare - in serigrafia, flessografia, in offset o in digitale - batterie, memorie, sensori, sistemi touch screen, RFID, cellule solari e tanto altro.
Stampare batterie, memorie, sensori… Da quando il PE si è fatto
strada si possono notare molti oggetti d’uso comune che hanno parti stampate più estese rispetto ai modelli precedenti. Pensiamo ai video touch screen dei telefonini (iPhone) senza tastiera e ai nuovi tablet (iPad), pensiamo alla stampa di TAG RFID direttamente sui materiali e non solo sulle etichette; pensiamo alle grandi superfici di fotovoltaico. Tutto questo piccolo universo di “oggetti” stampabili offrirà una grande opportunità ai creativi e agli stampatori che, con qualsiasi tecnologia, potranno realizzare prodotti a contenuto interattivo (tecnologico) e d’uso quotidiano. Di fatto ci sono già aziende, soprattutto in Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Giappone, che hanno iniziato il Printed Electronics spingendosi ben oltre le solite
applicazioni. Va precisato che le applicazioni di Printed Electronics non sostituiranno del tutto le tecnologie elettroniche convenzionali, e nemmeno la stampa attuale, ma di certo ne amplieranno notevolmente il campo di applicazione.
Più veloci a costi ridotti L’arma vincente di questa innovazione è la possibilità di produrre elettronica con sistemi di stampa che garantiscono costi inferiori, grandi volumi di produzione e maggiore velocità rispetto ai processi convenzionali. A tutti questi vantaggi se ne aggiunge un altro non meno importante: l’approccio ecologico. Si utilizzano infatti minori concentrazioni di chimica e plastiche, non si utilizza il silicio dell’elettronica convenzionale e nemmeno i metalli pesanti.
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Foglio elettroluminescente realizzato con stampa serigrafica su poliesteri trasparenti con inchiostri isolanti, conduttivi e a base di fosfori. Il foglio, quando attivato con la corrente elettrica, emette luce.
Pannello pubblicitario elettroluminescente. Le diverse modalità di illuminazione di alcune aree dell’immagine (logo, bottiglia, sfondo) se attivate in sequenza danno l’illusione del movimento.
Tutte le tecniche di stampa
Barre elettroluminescenti stampate di diverso colore, sincronizzate al sistema di amplificazione e alla intensità sonora dell’ambiente.
Per i serigrafi il mondo del Printed Electronics non è del tutto nuovo. La serigrafia si usa solo quando serve un certo spessore d’inchiostro perché è migliore in questo caso il risultato elettronico di risposta. Ma la serigrafia è solo una delle tecniche di stampa utilizzabili: si utilizza la flexo e l’offset nel caso si abbia un’esigenza di velocità produttiva o quando lo impone lo spessore dell’inchiostro conduttivo; si utilizza infine il digitale per soluzioni on demand, prototipi e superfici irregolari.
Europa ai primi posti Germania e Inghilterra si confermano mercati maturi nei quali l’avventura del PE viene già gestita concretamente. Altri
paesi attivi nella ricerca sono i paesi scandinavi, dove spicca la Finlandia, mentre, oltre i confini europei, troviamo il Giappone. Qui non mancano certo le tecnologie per la stampa e colossi che operano nel settore degli inchiostri del calibro di Toyo stanno investendo nelle tecnologie RFID e i conduttivi, e lo stesso si può dire per gli Stati Uniti.
Le tecnologie del segmento
Le nuove tecnologie RFID (radiofrequency identification) e Oled (organic led) sono utilizzate in applicazioni destinate al visual communication. L’RFID è in forte crescita, aumentano le applicazioni, i produttori e le aziende che le utilizzano. L’idea di apporre etichette RFID su prodotti d’uso comune sta
prendendo sempre più piede perché cresce la consapevolezza di quanto la tecnologia RFID possa migliorare la gestione del magazzino. Le nuove applicazioni per etichette in radiofrequenza e Printed Electronics permettono di sapere tramite un lettore non solo la tipologia di prodotto ma anche la data di arrivo in magazzino, quella di confezionamento, la scadenza e così via. Tutto naturalmente in remoto. Questo articolo è la sintesi di testi, pubblicati sui numeri 1 e 3 di Serigrafia e Comunicazione esterna, realizzati da Massimo Poli.
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da favini un aiuto per le foreste e le comunità del madagascar Proteggere le foreste del Madagascar e aiutare le comunità locali a sviluppare la propria economia in modo sostenibile. Questo lo scopo di Favini e del progetto Voiala che la cartiera veneta sostiene insieme all’associazione italiana Averiko. Gli obiettivi di Voiala sono quelli di promuovere la conoscenza e la preservazione dell’ambiente, sostenere la lotta contro la povertà economica, sociale e culturale delle comunità presenti in Madagascar, promuovere la formazione e la ricerca applicata. Andrea Nappa, amministratore delegato di Favini, ha detto: «Voiala è un progetto estremamente importante dal punto di vista ambientale, ma anche socio-economico. È quindi un progetto vicino ai nostri valori più profondi, legati al lavoro, alla ricerca costante e al totale rispetto dell’ambiente e della persona».
takeo sbarca a milano. solo da paper&People Takeo, il più importante distributore di carte in Giappone, è approdato in Italia. A partire da settembre, infatti, è possibile guardare e toccare dieci delle 400 gamme distribuite nel mondo nello showroom di Paper&People in Via Friuli a Milano. Specializzata nella ricerca, sviluppo e produzione di carte Fine & Premium, l’azienda, che opera dal 1899, si avvale della collaborazione di famosi designer e cartiere giapponesi ed estere per la creazione di prodotti innovativi e originali, con l’utilizzo delle tecnologie più innovative. Grazie ai suoi rapporti privilegiati con il mondo del design, Takeo è in grado di rispondere alle richieste dei clienti e degli utilizzatori finali, proponendo costantemente nuovi prodotti in linea con le esigenze del momento. Nei prossimi mesi verranno presentate nuove gamme. www.paperandpeople.it
cordenons partner d’eccellenza al paper arabia Il Gruppo Cordenons, per il terzo anno consecutivo, partecipa al Paper Arabia, la fiera dedicata al mondo della carta che si terrà presso il Convention&Exhibition Centre di Dubai dal 26 al 28 settembre 2010. Quest’anno Gruppo Cordenons è stato scelto dagli organizzatori della fiera come partner d’eccellenza nella fornitura della carta per la comunicazione stampata dell’evento: Stardream per le brochure e i flyer, Dalì per la carta intestata. Stardream, uno dei brand più noti della cartiera, ha una superficie multicolore con insoliti effetti madreperlacei, metallizzati, iridescenti o cangianti che variano dominante cromatica a seconda dell’angolo di osservazione; Dalì invece è una carta marcata a feltro su entrambi i lati disponibile in 13 colori e fa parte della gamma Felt Marked insieme a Rigoletto, Chagall e Modigliani. www.gruppocordenons.com
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Nuovo visual book x-per da fedrigoni X-PER è una carta naturale ecologica, certificata FSC, con uno speciale trattamento su entrambi i lati che consente di ottenere una stampa nitida e brillante, pur mantenendo il tatto e la mano tipica di una carta non patinata. Per dare risalto alle caratteristiche di X-PER, Fedrigoni ha realizzato il visual book The Expresso Society, ispirato alle suggestioni del caffè e ricco di immagini evocative: una carrellata di fotografie in bianco e nero, tratte dall’Archivio Alinari di Firenze, che riprende personaggi più o meno famosi dagli anni ‘20 ai giorni nostri, colti in momenti di relax a sorseggiare l’aromatica bevanda. Disponibile nel formato 72x102 in 6 grammature, da 100 a 320, in colore Premium White: una soluzione per chi tiene alla salvaguardia della natura ma non vuole rinunciare a risultati sorprendenti. www.fedrigoni.com
il gruppo monzese distribuisce le patinate arctic volume
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Arctic Paper ha deciso di affidare al Gruppo Monzese (Cartaria Monzese e Monzese Carta) la distribuzione della gamma di carte Arctic Volume. Visto il successo ottenuto da questa nuova linea di patinate ad alto spessore, Arctic Paper aveva la necessità di essere presente in maniera più capillare anche sul mercato italiano, obiettivo questo raggiunto attraverso le efficienti strutture di Cartaria Monzese e Monzese Carta. La partnership tra le due aziende consentirà di soddisfare le necessità del mondo grafico, creativo ed editoriale con una ricca gamma di carte, in tempi rapidi e nelle quantità richieste, anche le più contenute, ideali per stampare cataloghi, monografie, brochure, pieghevoli, riviste, libri fotografici e d’arte. www.arcticpaper.com www.monzesecarta.it
supporti sermpre più verdi da guandong Il progetto “Green Life for Digital Media” è l’iniziativa avviata da Guandong Italia Srl con l’obiettivo di proporre nuove linee di prodotto con una sempre maggiore attenzione all’ecologia e alla riciclabilità dei materiali, ma non solo. L’azienda italo-cinese, ponte tra la migliore produzione orientale e la distribuzione organizzata occidentale nel mercato del Sign and Display, propone due linee frutto di approfonditi studi e verifiche effettuati in collaborazione con partner del Sol Levante accuratamente selezionati: Plastic Collection, la “ricetta green del PVC” che riduce l’utilizzo del cloruro di polivinile del 50%, e Textile Collection, una gamma completa di tessuti ecocompatibili che include canvas cotone e poliestere, matt and gloss e banner flag. L’obiettivo dell’iniziativa “Green Life for Digital Media” è proporre supporti più facilmente riciclabili, che non richiedono energia aggiuntiva in fase di smaltimento e di conseguenza più ecologici. Le due new entry sono i banner senza PVC e l’autoadesivo costituito da una resina speciale che elimina l’utilizzo del PVC, normalmente impiegato insieme al liner per comporre i classici autoadesivi. www.guandong.it
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Una bella realizzazione eseguita con il murales digitale Tattoowall di Graphic Report.
stampa digitale
ambienti ad alto tasso di personalizzazione La decorazione d’interni è sempre stata appannaggio di artigiani o creativi ben lontani dal mondo della stampa . O ggi invece l ’ evoluzione tecnologica
dei materiali abbinata alla stampa digitale permette al print buyer di non limitare la propria attività agli stampati in senso stretto . C oordinandosi con architetti , grafici , interior designer , infatti , può promuovere l ’ immagi ne coordinata di un ’ azienda o di un marchio attraverso una serie di stru menti : dalla brochure all ’ allestimento del punto vendita , all ’ insegna di una comunicazione sempre più multimediale .
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P ellicole personalizzabili , murales digitali ma anche vetro e materiali sintetici . T utto può essere trasformato e adattato a ogni ambiente perché sia unico e di forte impatto .
Uno dei numerosi pattern disponibili delle pellicole Di-Noc di 3M e, sopra, una piastrella di ceramica stampata direttamente con la tecnologia Pictocer HD di Durst. Sotto, esempi di effetti ottenibili su vetro grazie alle pellicole (Fasara di 3M, i primi due) o alla stampa digitale diretta con inchiostri Sol Gel (Durst, la porta della sauna).
Pellicole per tutte le necessità Fino a non molto tempo fa la decorazione di pareti, pavimenti, porte e finestre utilizzava tecniche di basso impatto estetico – tinteggiatura, tappezzerie, piastrelle – oppure, per chi voleva risultati più appaganti, dall’elevata complessità di esecuzione, artigianale quando non addirittura artistica: arazzi o tappezzerie in tessuti pregiati, trompe-l’oeil, affreschi, boiserie in legno o gesso, mosaici, vetrate… Ma la stampa digitale ha aperto nuove possibilità anche in questo campo. E questo sia nel caso in cui l’obiettivo sia quello di allestire una catena di punti vendita o di locali con la medesima decorazione, sia che si desideri rinnovare l’aspetto di un singolo ambiente, magari per un evento temporaneo: la mancanza di forme di stampa rende il digitale economicamente imbattibile anche per il pezzo unico. La soluzione più utilizzata abbina la stampa digitale alle pellicole adesive: film plastici prodotti in diversi materiali a seconda del fondo su cui devono essere applicati, per lo più in poliestere o pvc. «Materiale della pellicola, tipo di adesivo e tipo di inchiostro usato per la decorazione sono i tre fattori che garantiscono la performance della decorazione e vanno scelti valutando il tipo di superficie su cui va applicata la pellicola (muro regolare o irregolare, vetro, legno, pavimento, ceramica, metallo…), le condizioni ambientali, infine la durata dell’applicazione», spiega Mario Galfetti, consulente di business ed esperto di settore della comunicazione. Se la maggior parte delle decorazioni è destinata a durare anni, altre vengono applicate con scopo
La galleria di un centro commerciale realizzata con pellicola 3M Scotchprint Window Film.
più comunicativo/promozionale che decorativo (un po’ come le pubblicità su automobili o mezzi pubblici) e devono quindi essere facilmente removibili; vi sono poi pellicole specifiche per gli ambienti umidi, resistenti all’acqua, alla muffa, allo sporco; altre ignifughe adatte per alberghi, scuole, ospedali, comunità in genere; altre ancora specifiche per pavimenti, con un’altissima resistenza all’usura e al calpestio. Stabili nel tempo, resistenti, perfettamente aderenti, versatili per l’ampia gamma di contesti nei quali possono essere applicate e per la varietà dei risultati otte-
centinaia le varietà attualmente in commercio) che imitano sia graficamente che a livello tattile i diversi materiali, dalla pelle al tessuto, dal metallo allo stucco, al legno, al marmo, alla pietra. Altro pregio di questo tipo di materiale – e qui le “nozze” con la stampa digitale si rivelano particolarmente fruttuose – è l’alta personalizzazione possibile. Libertà che – continua ancora Galfetti – consente da un lato, per ordinativi di una certa importanza, di rivolgersi alle aziende produttrici che possono creare texture personalizzate o intagliare con un plotter grafiche uniche; dall’altro il cliente potrebbe, al limite, portare la propria pellicola allo stampatore di fiducia che, con tecnologia digitale e appositi inchiostri, potrà sovrastampare il disegno desiderato anche in copie singole.
nibili (dal disegno decorativo alla simil-satinatura sagomata per un vetro doccia), rispetto alle tecniche decorative tradizionali permettono tra l’altro di allestire un cantiere “a secco”, che non sporca e non emette odori, e sono in genere prodotti a basso impatto ambientale poiché si usano per lo più solventi ad acqua sia per gli inchiostri che per gli adesivi. Il tutto senza avere nulla da invidiare dal punto di vista estetico alle tecniche tradizionali. Le pellicole vengono infatti fornite in rotoli sia bianchi che trasparenti, ma per lo più già stampate con una varietà di texture (diverse
I protagonisti del mercato In Italia sono presenti sul mercato diversi produttori: 3M, con il DI-NOC – ci spiega Carlo Sperati della GR Pubblicità di Legnano (Milano) – ha organizzato ad esempio un sistema di showroom che offrono assistenza in tutto il ciclo, dalla progettazione alla messa in opera, fornendo al cliente i nominativi di personale specializzato sia nella stampa che nella posa delle pellicole, mentre Caledonia vende supporti sia con brand proprietari come DTEC o con brand in distribuzione come i vinili Avery Dennison o i tessuti 3P. «Si tratta», dice Martino Lovisolo, responsabile Marketing e Comunicazione di Caledonia, «di una serie di supporti sintetici specificamente studiati per la stampa con tecnologia digitale comprendenti anche pellicole adesive removibili destinate soprattutto alla comunicazione promozionale». A Padova c’è poi la Graphic Report che, come
Imaging Pro
punta sul vetro Il vetro si sta facendo sempre più spazio come elemento di arredo sia nei luoghi pubblici, come negozi e alberghi, ma anche negli uffici e nelle abitazioni. Complice la stampa digitale, alcune aziende di stampa si sono via via specializzate e oggi sono in grado di realizzare pezzi di forte impatto. Ne è un esempio la trevigiana Imaging Pro che, con un parco macchine di tutto rispetto (una Rho 800 e un Lambda di Durst, una HP a solvente e una macchina della d.gen per la stampa su tessuti), è diventata uno dei protagonisti dell’interior decoration. «La buona notizia per noi è l’annuncio dei nuovi inchiostri a pigmenti organici Sol-Gel UV», ci spiega Davide Brusatin, titolare della società insieme a Elia Gazzola, «appositamente studiati per la decorazione su vetro con la stampa diretta per i sistemi Durst». Il nuovo inchiostro, caratterizzato da elevati standard ecologici e totalmente privo di sostanze volatili nocive, forma un legame chimico con la superficie garantendo una resistenza straordinaria. «È la ciliegina sulla torta» continua Brusatin «che ci consentirà di migliorare ulteriormente la qualità dei nostri lavori». Lavori che spesso sono quasi delle opere d’arte progettate in pezzi unici per ambienti raffinati ma anche per spazi più ampi dove si voglia ricreare un’atmosfera suggestiva. Un esempio? La pavimentazione del centro commerciale Le Maioliche di Faenza. «Abbiamo realizzato degli ovali di 2,60x1,20 m in vetro, la pavimentazione sottoilluminata conferisce una particolare eleganza e un effetto visuale significativo».
Le star di Hollywood entrano in cucina: ImagingPro ha riprodotto sulle ante in vetro delle cucine del produttore veneto Effequattro immagini di design o create ad hoc per il cliente. In alto, un’immagine degli ovali realizzati per il centro commerciale Le Maioliche di Faenza.
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risultando così estremamente preziosi soprattutto per i clienti più piccoli. Nel caso invece di ordini più importanti, come possono essere quelli di grosse catene di supermarket o grandi marchi della moda, serve un fornitore dotato di tecnologia diversa: pensando a questo mercato, HP Scitex ha prodotto una serie di stampanti industriali di grande formato, l’ultima, la LX800, raggiunge una luce di ben 320 cm e una risoluzione di 1200 dpi. La prima azienda italiana ad acquistarla è stata Art & Co di Palazzolo di Sona (VR), la cui titolare, Fiammetta Pizzini, ci ricorda come un particolare da sottolineare è l’importanza, per la stampa destinata ad ambienti interni, dell’uso di sostanze ecologiche, inodori e prive di emissioni nocive: sempre più i produttori di macchine, infatti, investono nella ricerca di inchiostri ad acqua e prodotti ecologici.
Una parete realizzata per un negozio di abbigliamento con materiale Di-Noc di 3M. Sotto, la realizzazione per un centro commerciale a Graz realizzata con plotter Durst.
Un utilizzo innovativo e altamente tecnologico delle pellicole decorative sono le pellicole completamente trasparenti che si applicano su vetrate e sulle quali è possibile proiettare dei filmati, trasformando così la vetrina di un negozio in un vero e proprio schermo cinematografico con un effetto sorpresa davvero indimenticabile che fonde l’interior design statico con la messaggistica variabile.
ricorda la responsabile Marketing Emanuela Randi, nel 1999 ha brevettato il sistema Tattoowall, detto anche il “murales digitale”, che permette di decorare superfici murali trasferendo un inchiostro digitale da carta a muro, con un vero e proprio “effetto affresco” nel quale il pigmento penetra direttamente nella parete. «Utile per decorare gli ambienti più diversi, dai luoghi di culto agli esercizi commerciali, e utilizzato anche nell’ambito del restauro artistico, il Tattoowall è disponibile con disegni già pronti o in rotoli bianchi sui quali stampare il decoro desiderato». Il processo applicativo è piuttosto semplice ma Graphic Report, oltre a organizzare i corsi che rilasciano il certificato di applicatore professionale Tattoowall, offre ai clienti un servizio di assistenza continua, con il supporto dei suoi tecnici direttamente in cantiere. Cosa deve fare quindi chi desideri realizzare delle decorazioni in uno o più ambienti con questo tipo di materiali? Per lo più procurarsi uno stampatore adeguato: i nominativi possono essere segnalati da chi fornisce il supporto. Ma sono spesso gli stessi stampatori che, nell’ambito della stampa digitale, somigliano a veri e propri studi di comunicazione: è così per Promozione e pubblicità di Corsico (MI), che ha da un lato le tecnologie (stampanti plotter a ecosolvente in grado di tagliare direttamente il foglio nella sagoma richiesta), dall’altro le figure professionali in grado di occuparsi dell’intero processo, dalla progettazione al montaggio delle pellicole,
Stampa digitale diretta sul supporto Le pellicole adesive coprono certo buona parte del mercato dell’Interior Design, ma la stampa digitale ha permesso di innovare anche le tecniche decorative più tradizionali consentendo, ad esempio, di stampare su piastrelle in ceramica: è il caso della Pictocer HD prodotta dalla altoatesina Durst, una stampante industriale flatbed di piccole dimensioni specificamente sviluppata per designer, produttori di piastrelle o maioliche per stufe che decora, con apposito inchiostro ceramico inorganico, superfici di spessore massimo di 50 mm e larghezza massima 155 cm, con risoluzione di 600 dpi, anche con singoli disegni, e oltre alla tradizionale quadricromia utilizza i colori supplementari giallo limone, marrone, bianco e blu. E ancora, la stampa digitale permette anche di conferire a un pratico e resistente laminato per pavimento l’aspetto di un legno pregiato. La stessa cara, vecchia, un po’ polverosa carta da parati, tradizionalmente stampata con procedimenti flessografici o rotocalcografici, rinasce a nuova vita grazie a tecniche di stampa che la rinnovano in profondità, facendone un rivestimento tutt’altro che tradizionale, altamente personalizzato, fino quasi a diventare una vera e propria installazione artistica a parete. E c’è poi l’ampio settore dei tessuti d’arredamento sempre più spesso stampati in digitale (vedi PB n. 26). Ma anche i supporti più impensabili possono essere stampati direttamente con macchine a getto d’inchiostro: ad esempio il vetro, il metacrilato dei pannelli, il legno delle porte, così come il metallo di quelle tetre tagliafuoco che potranno dare un tocco di originalità magari con un bel graffito metropolitano o con un paesaggio che invita a sognare.
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a r t a p e r . . . l i b r i N a t u r a l i , p a t i n a t e , r i c i c l a t e . E a nc o r a o p a c h e , l u c i d e , b r i l l a n t i . Ogni libro ha la sua carta ideale: basta scegliere con attenzione tra una moltitudine di supporti. Purché siano green. di Titti Cocola
un libro chiamato desiderio Respecta 60
per libri di qualità
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Sentire parlare di libri su carta potrà sembrare un po’ antiquato ma, e-book e i-Pad a parte, le cartiere offrono oggi un’offerta di qualità per il caro e vecchio libro tradizionale. Carte naturali ad alta opacità per privilegiare i testi, patinate lucide ed extralucide per far risaltare le immagini di meravigliosi libri fotografici. Ma su tutto, il grande impegno verso l’ambiente con una proposta sempre più ampia di carte riciclate, certificate FSC o marchiate Ecolabel o Angelo Blu. Per un libro sempre più green...
Burgo Distribuzione mette a disposizione degli editori un vasto assortimento di supporti per libri, volumi fotografici e raccolte di prestigio. Respecta 60 ne è un esempio: patinata senza legno certificata FSC, è la scelta ideale per la realizzazione di stampati di valore che richiedono un’impeccabile riproduzione delle immagini e che vogliono sottolineare una particolare attenzione all’ambiente. Prodotta al 60% con fibre riciclate, è il perfetto connubio tra qualità e rispetto per la natura; il grado di bianco è studiato per dare un ottimo contrasto ai colori, l’opacità assicura
grandi prestazioni anche nelle basse grammature, mentre l’alto lucido di stampa rende brillanti i colori per immagini più originali e accattivanti. Respecta 60 è disponibile nelle versioni Gloss, Matt e Satin, in un ampio range di grammature sia per stampa offset che roto-offset.
Arctic Paper amplia la gamma con Pamo Arctic non finisce di sorprendere nelle carte libro. Numerose sono le case editrici che hanno scelto la carta naturale Munken per la sua versatilità che si rivela anche supporto ideale per i volumi fotografici dove è importante conferire naturalità alle immagini. Oggi Arctic Paper non poteva che completare la gamma con la linea
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photo credit UPM
Il volume Roma Creativa, realizzato su Respecta 60 di Burgo Distribuzione nella finitura matt da 130 g.
PAMO, non patinata senza legno disponibile in diverse colorazioni (bianca, crema, avoriata), opaca e morbida al tatto: una soluzione efficace per romanzi, classici d’autore, saggistica e libri per ragazzi. Entrambe le collezioni sono certificate FSC e PEFC.
Un’offerta completa per il digitale da UPM UPM offre un’ampia gamma per varie tipologie di libri. Tra le novità, la gamma UPM DIGI recentemente lanciata per la stampa digitale inkjet ad alta velocità. Caratteristica principale è una particolare pigmentazione che garantisce la resa di colori vibranti e intensi. La gamma UPM DIGI
è la più ampia attualmente disponibile per la stampa digitale: opaca, lucida e silk e con grammature da 45 a 350. Prodotta nella cartiera di Docelles, certificata PEFC e FSC, alla gamma DIGI è stata riconosciuta l’etichetta EU-Ecolabel.
Sappi, patinata
o naturale per effetti speciali
Sappi punta in particolare su due brand per la stampa dei libri: la patinata Magno e la naturale Tauro. Entrambe queste linee verranno anche esposte alla prossima “Fiera del libro” di Francoforte che si terrà a ottobre. Il brand Magno, disponibile in tre versioni - Matt Classic, Satin e Star - e in diverse gram-
mature a partire da 90 fino ai 400 g, è in grado di soddisfare le richieste più esigenti degli editori di libri. Più adatta alla lettura la versione opaca, ideali per libri fotografici le versioni Satin e Star che conferiscono una maggiore profondità alle immagini e garantiscono una buona resa anche con gli inchiostri metallici, perlescenti e speciali. La naturale Tauro è invece caratterizzata da una ruvidità superficiale e una texture in grado di catturare l’attenzione del lettore (grammature da 80 a 300). La carta Magno Satin è la protagonista del catalogo-mostra Eternal Temptation stampato da DiTre e vincitore del primo premio nella ca-
Un’analisi dettagliata del libro contenuta nel volume del noto grafico editoriale Daniele Baroni. Stampato su carta Munken di Arctic Paper.
Il catalogo-mostra “Eternal Temptation” vincitore del primo premio alla recente edizione del Sappi European Printer of the Year stampato su carta Magno Satin da 170 g.
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Alcuni volumi stampati su GardaMatt Art e GardaPat 13 di Cartiere del Garda. Sopra, libri realizzati con carte ecologiche riciclate al 100% di Cartiere Cariolaro.
tegoria Libri alla recente edizione dell’European Printer of the Year organizzato lo scorso maggio a Praga.
Carte tecnologiche per Cartiere del Garda
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Cartiere del Garda produce carte patinate senza legno per prodotti editoriali di pregio. GardaMatt Art è una patinata senza legno con superficie opaca a massima levigatezza, la carta ideale per lavori editoriali e commerciali di pregio. Viene prodotta in ambiente neutro senza acidi, è ECF e resistente all’invecchiamento. Combina un’alta rigidità a una straordinaria macchinabilità e garantisce una buona resa in spessore e un’eccellente brillantezza di
stampa. È disponibile in diverse grammature (da 90 a 350) e può essere richiesta certificata FSC o PEFC. GardaPat 13 è il prodotto di punta della “Collezione Eccellente” di Cartiere del Garda. Una carta raffinata che può essere utilizzata per la realizzazione di libri fotografici, libri d’arte, libri di architettura, lavori di pregio. L’elevato contenuto tecnologico permette a GardaPat 13 di combinare alto spessore a una superficie vellutata. Il risultato è un’eccellente stampabilità per una carta che si differenzia per unicità ed eleganza. GardaPat 13 è disponibile nella versione Klassica (dalla tinta calda naturale) e Kiara (dalla tinta bianca naturale), in varie grammature da 90 a 250. È prodotta in ambiente neutro senza acidi, è ECF, resistente all’invecchiamento, OBA free ed è garantita sempre certificata FSC.
Libri ecologici al 100% con Cariolaro
anche in versione spessorata.
La Cartiere Cariolaro di Carmignano di Brenta (PD) è specializzata nella produzione di carte ecologiche 100% riciclate per stampa offset e roto-offset, prodotte senza uso di cloro, e di carte kraft 100% riciclate, studiate per la produzione di shopper. Per la stampa di libri la cartiera propone due tipi di carta: Editor e Haria. La prima, ecologica riciclata leggermente pigmentata, è prodotta con il 100% di carta da macero senza uso di cloro e di imbiancanti ottici. Adatta anche ai testi scolastici, è disponibile in grammature da 60 a 120. Questa carta ha ricevuto il marchio ecologico Angelo Blu ed è fregiata con il marchio Ecolabel. Haria ha le stesse caratteristiche di Editor ma parte da una grammatura superiore (70 g) con un grado di bianco più elevato. È disponibile
LibroBook
mette tutti d’accordo
La cartiera finno-svedese StoraEnso dispone di una gamma molto ricca pensata appositamente per la stampa di libri sia a bobina che a foglio. LibroBook è infatti adatta sia per libri cartonati e brossurati che per la realizzazione di libri scolastici e per bambini. Un’offerta che soddisfa tutte le necessità: dalle carte non pigmentate che variano dai 45 agli 80 g (Creamy HiBulk, Bulky, Creamy, Novel 80 e Novel 76) a quelle pigmentate con grammature da 60 a 90 (Lux, Belle, LuxCream e LuxClassic), fino alle spessorate Classic Jet e Lux Cream Jet (da 60 a 80 g). E per chi ha necessità di carte più sofisticate per libri di pregio, StoraEnso propone LumiPress Art e Silk da 90 a 200 g particolarmente adatte per volumi riccamente illustrati.
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3 ottobre
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ER SO C O LL EZ IO N I E N O VI TÀ N EL L’ U N IV
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respecta green, 100% riciclata. da burgo distribuzione Burgo Distribuzione, dopo aver lanciato Respecta e aver introdotto successivamente nella propria offerta Respecta 60, prodotta con il 60% di fibre riciclate, non poteva non essere partecipe di questo nuovo scatto in avanti, che ha portato qualità e rispetto per l’ambiente ai massimi livelli. Respecta 100, Green Paper, è infatti una patinata senza legno 100% riciclata e certificata FSC a crediti. Ultima nata in casa Burgo, Respecta 100 si distingue per l’elevato punto di bianco, paragonabile esclusivamente a quello di supporti prodotti con sole fibre vergini. www.burgodistribuzione.com
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p Sup orti
arjowiggins all’insegna del green lancia conqueror bamboo La nuova finitura Bamboo di Conqueror, disponibile in 5 tonalità (Natural White, Crema, Sahara, Terracotta, Havana), in grammature da 100 a 400, è una carta prodotta con pasta di bamboo proveniente da colture sostenibili che si autorigenerano rapidamente. Anche i colori sono realizzati con pigmenti naturali in linea con la filosofia green perseguita dalla multinazionale francese. Completa l’insieme delle novità della gamma Conqueror, un’ampia offerta di buste dai formati originali che permetterà di modernizzare le proprie comunicazioni. Le finiture Liscio, Vergato e CX22 sono inoltre disponibili nel formato standard SRA3 (45x32 cm) e nella grammatura da 400, in linea con il nuovo trend creativo dei biglietti da visita. www.arjowigginscreativepapers.com
fedrigoni nettuno, naturalmente sofisticata Naturale, marcata a feltro su entrambi i lati e articolata in diverse sfumature. È la Fedrigoni Nettuno, carta in pura cellulosa bianchita con procedimenti a basso contenuto di cloro e certificata FSC. Disponibile in sedici colori, che vanno dai tenui Panna, Grigio e Pesca ai più accesi Blu Navy, Verde Foresta e Rosso Fuoco, in 5 diverse grammature (100, 140, 215, 280, 360), si presta per le realizzazioni più varie, dalle edizioni di pregio ai coordinati grafici, per il packaging e gli shopper eleganti. Gli shopper nella foto, in formato 30x40x6 cm, sono realizzati con due tipi di carta differenti: versione rosso acceso, Fedrigoni Symbol Bags da 165 g, stampata di rosso e poi plastificata; Nettuno Rosso Fuoco da 215, senza stampa e plastificazione. www.fedrigoni.com
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supporti Cartoncino riciclato per la nuova fragranza di lancÔme L’azienda di cosmesi Lancôme ha deciso di dare un’impronta green all’ultima fragranza lanciata recentemente sul mercato. Aroma Blue, una fragranza rivitalizzante per il corpo costituita da ingredienti naturali è stata confezionata con il cartoncino patinato su un lato trucard 1 gloss recycled da 350 g. Prodotto dalla cartiera scozzese Tullis Russell, è costituito dal 50% di fibre riciclate post-consumo disinchiostrate ed è certificato FSC. La gamma completa comprende anche trucard 2 patinata su due lati, trucard 0 non patinata e la gamma superlucida trucard ice. www.trg.co.uk
munken, carte prelibate per un libro di cucina Sono le Munken Rough ad essere state scelte per aggiungere ulteriore freschezza al libretto di cucina realizzato per la Arctic Paper Italia. Nato dall’estro dell’agenzia di Torino Brunazzi & Associati, il libretto propone una carrellata di fotografie che esaltano i soggetti ritratti. La delicata tinta avorio della Munken Pure rende ad esempio assolutamente vera l’immagine del barattolo di borlotti con una luminosità che esalta il dettaglio della verdura e del vetro che si riflette appena sopra il piano di marmo. La ricetta, impressa nel retro della doppia cover, appare nitida e pulita. La superficie più ruvida della Munken Polar Rough, invece, evidenzia i contrasti delle differenti primizie. Sia la Munken Pure sia la Polar Rough sono certificate FSC e PEFC. www.arcticpaper.com
al via il concorso per il nuovo pack dei coloniali Favini e Morris Profumi, con il supporto di Aiap (Associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva), hanno promosso il concorso per la progettazione del nuovo packaging della linea “I Coloniali” di J & E Atkinsons. Bindakote, Twist, Softy, Shiro, Majestic, The Tube, brand nuovi e classici di Favini, saranno per la prima volta utilizzati per realizzare il nuovo packaging dei Coloniali. I progetti, infatti, dovranno essere realizzati su una di queste carte. Morris Profumi, che ha l’obiettivo di riposizionare il marchio I Coloniali secondo codici estetici e iconografici più attuali, ha scelto Favini come partner per l’elevato grado di innovazione e creatività dei materiali. www.favini.com
agenda
agenda a luxe pack con la scatola delle meraviglie La nostra rivista avrà un ruolo di primo piano nella prossima edizione di Luxepack, la più importante manifestazione dedicata agli operatori del packaging dei prodotti di lusso, che si terrà quest’anno dal 20 al 22 ottobre presso il Grimaldi Forum del Principato di Monaco. La Scatola delle Meraviglie è la raffinata confezione con cui la rivista Print Buyer sarà distribuita agli operatori internazionali del settore presenti in fiera: responsabili marketing, creativi, designer, titolari d’azienda. Un’elegante confezione in cartoncino custodirà, oltre al consueto numero della rivista dedicato al lusso, una vasta scelta di inserti, brochure, stampati delle cartiere e delle migliori aziende di stampa. Punto di forza della Scatola delle Meraviglie è il suo indissolubile legame con la rivista Print Buyer, prezioso riferimento editoriale nel settore della stampa, apprezzata per la qualità dei contenuti, l’attenzione all’innovazione, il suo orientamento al pubblico specializzato dei buyer di stampa. www.luxepack.com
Manifestazione
Titolo
Quando
Fiera-Packaging lusso Luxe Pack 20-22 ottobre 21-23 ottobre Comunicazione visiva Viscom Italy Int.l Biennal of Graphic Design fino al 24 ottobre Mostra-Design European Mktg Dynamics 27-28 ottobre Summit-Marketing Emballage 22-25 novembre Fiera-Imballaggio A Diary of an Exhibition fino a gennaio 2011 Mostra-Design
come trovarli gli inserzionisti di questo numero SOCIETÀ Accademia del Poligrafico Alecom Altavia Italia Assgraf Burgo Distribuzione Cemit Colorgraf CSQ GPN Grafiche dell’Artiere Grafiche Ghiani Grafiche Mercurio Gruppo Cordenons Gruppo Padovana Luxe Pack Luxoro Komori Nastro&Nastro Mediagraf pixart.it Pilot Italia Rotolito Lombarda Tipolitografica CS Tipografia Valdostana UPM-Kymmene Visual Communication
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SITO www.accademiadelpoligrafico.it www.alecom.it www.altavia.it www.assgraf.com www.burgodistribuzione.com www.cemit.it www.colorgraf.it www.csqspa.it www.gpn-rubricatura.it www.graficartiere.com www.graficheghiani.it www.grafichemercurio.it www.gruppocordenons.com www.gruppopadovana.it www.luxepack.com www.luxoro.it www.komori.com www.nastroenastro.it www.mediagrafspa.it www.pixart.it www.pilotitalia.com www.rotolitolombarda.it www.tipocs.com www.tipvaldostana.it www.upm-kymmene.com www.visualcommunication.it
TELEFONO 02 7529101 031 773480 02 303043 02 3286151 02 89394324 011 2227411 02 9370381 030 7725594 039 2142492 051 46640072 070 9165222 081 948420 02 467101 049 9201333 033 474734233 0384 254011 02 48884811 0332 531463 049 8991511 041 920063 093 6889007 02 921951 049 761644 0165 239559 02 34617224 0744 400544
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Info
Monaco (PDM) Milano Brno (CZ) Bruxelles (B) Parigi (F) Milano
www.luxepack.com www.visualcommunication.it www.moravska-galerie.cz www.emdsummit.com www.emballageweb.com www.triennalemuseum.it
CONTATTO Manuela Mandarini - Tinoune Moise - Ivana Gattini - Paolo Pellegrini Stefano Ceresa Emilio Beretta - Marco Ghiani Salvatore Mercurio - - - Marco Gaviglio Guglielmo Gualandris Nicola Nastro - - - Simone Bandecchi Alessandro Cecchin - Federico Dossena Giovanna Durante
E-MAIL info@accademiadelpoligrafico.it marketing@alecom.it t.moise@altavia.it agsales@assgraf.com promoter@burgosistribuzione.com cercocemit@mondadori.it paolo.pellegrini@colorgraf.it s.ceresa@csqspa.it info@gpn-rubricatura.it commerciale@graficartiere.com ammghiani@tiscali.it info@grafichemercurio.it communication@gruppocordenons.com info@gruppopadovana.it info@idice.fr info@luxoro.it nicola.nastro@nastroenastro.it info@pilotitalia.com simone.bandecchi@rotolitolombarda.it a.cecchin@tipocs.com office@tipvaldostana.it federico.dossena@upm-kymmene.com giovanna.durante@reedexpo.it
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L’Accademia del Poligrafico Segreteria organizzativa e Coordinamento corsi: via Kolbe 8, 20137 Milano - Tel 02 7529101 - Fax 02 75291032 www.accademiadelpoligrafico.it - info@accademiadelpoligrafico.it
c o l o p h o n COMITATO DI REDAZIONE PRINT BUYER n. 28 - uscita settembre 2010 Direttore responsabile Ruggero Zuliani Coordinamento Titti Cocola cocola.t@ilpoligrafico.it Redazione Anna Aprea aprea.a@ilpoligrafico.it Hanno collaborato a questo numero Lorenzo Capitani, Moreno Martelloni, Achille Perego. Art director Cristina Mascherpa mascherpa.videostena@fastwebnet.it Impaginazione Cristina Mascherpa, Chiara Arrigoni Copertina Cristina Mascherpa Sede Zeta’s - 20137 Milano, via Kolbe 8 Tel. 02.7529101, Fax 02.75291039, printbuyer@ilpoligrafico.it Pubblicità Rancati Advertising: Claudio Sanfilippo Tel. 02.70300088 csanfilippo@rancatinet.it Zeta’s: Manuela Terreni (commerciale) terreni.m@ilpoligrafico.it - Lucia Cremascoli (segr. pubblicità) Tel. 02.75291030 cremascoli.l@ilpoligrafico.it Numeri arretrati euro 12,50 cad. Abbonamenti tel. 02.75291020 abbonamenti@ilpoligrafico.it Quota annua euro 39,00 per l’Italia, euro 64,00 per l’Europa, euro 74,00 extra Europa. I versamenti possono essere effettuati con bonifico bancario a: Zeta’s srl - Credem Ag. 2 Milano - IBAN IT31 X030 3201 6010 1000 0060 641 oppure sul c/c postale n. 41419201. R.E.A. Milano n. 1190227 - Autorizzazione Tribunale Mi n. 706 - 11.10.04 Stampa Interno: Grafiche Parole Nuove di Brugherio (MB). Copertina Nastro&Nastro, www.nastroenastro.it
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Renzo Callegari Direttore Centrale di Produzione Lowe Pirella Fronzoni Presidente Assoprod renzo.callegari@loweworldwide.com Luca Fiammenghi Visual designer Docente presso diversi istituti di formazione visdesign@fastwebnet.it Maria Rosa Mantellato Marketing di prodotto stampa e cartotecnica Postel S.p.A. mariarosa.mantellato@postel.it Alberto Sironi Consulente aziendale Esperto di stampa e di tecniche di nobilitazione sironi.al@tiscali.it
Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli Autori. Dati e caratteristiche tecniche sono generalmente forniti dalle Case costruttrici, non sono comunque tassativi e possono essere soggetti a rettifiche in qualunque momento. Tutti i diritti sono riservati. Notizie e articoli possono essere riprodotti solo a seguito di autorizzazione dell’editore e comunque sempre citando la fonte. Testi e fotografie, qualora non espressamente richiesto all’atto dell’invio, non vengono restituiti. Desideriamo informarLa che il D.Lgs. 196/03 (Testo Unico Privacy) prevede la tutela di ogni dato personale e sensibile. Il trattamento dei Suoi dati sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e della Sua riservatezza. Ai sensi dell’art. 13 del Testo Unico, Le forniamo quindi le seguenti informazioni: il trattamento che intendiamo effettuare verrà svolto per fini contrattuali, gestionali, statistici, commerciali, di marketing; il trattamento, che comprende le operazioni di raccolta, consultazione, elaborazione, raffronto, interconnessione, comunicazione e/o diffusione si compirà nel modo seguente: archiviazione su supporto cartaceo e archiviazione informatizzata su personal computer. Il titolare dei dati è: Zeta’s srl nella persona del Rappresentante Legale. Il responsabile del trattamento dei dati è: Alessandra Gori Montanelli (gorimontanelli.p@ilpoligrafico.it, via Kolbe 8, Milano, tel. 02.7529101, fax 02.75291032). Al titolare del trattamento Lei potrà rivolgersi per far valere i Suoi diritti così come previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Associato all’USPI
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