Print Buyer, numero 30, dicembre 2010

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strategie e tecniche della comunicazione stampata

30/10 internazionalizzazione

PRINTBUYER 30 INTERNAZIONALIZZAZIONE

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a t e g l i u n c a z z i a t o n e d i c e c h e l a s t a m p a è

… m o r t a

La storia della letteratura è ricca di elenchi, da Esiodo a Joyce, da Barthes a Gadda sono tanti gli scrittori che hanno provato a classsificare cose, piaceri, gusti e disgusti. Gli elenchi sono un genere letterario assai di moda e ora che Umberto Eco ci ha scritto un bel libro e Fazio ci ha fatto una bella trasmissione, noi copioni, per non esser da meno, proviamo a mettere giù un elenco di cose utili per l’anno prossimo. Ci piacerebbe intanto che nessuno cadesse nella trappola di credere che l’e-book è bello e pronto come un soufflé: neanche per sogno, siamo nella preistoria del libro digitale che intanto costa più di quanto ci si aspettava, i prezzi della conversione sono alti, i diritti d’autore sono aumentati, le piattaforme digitali si trattengono fino al 10%... tutte ragioni per cui gli editori non abbandoneranno il cartaceo in quattro e quattr’otto. Sempre sul tema dell’e-book in arrivo, ci piacerebbe che le aziende grafiche cominciassero a fare un ragionamento sui reparti di prestampa perché possano diventare interlocutori privilegiati degli editori che avranno bisogno di convertire contenuti cartacei, certo... la competenza nella gestione di immagini, font e pdf non basta, ma è un bel punto di partenza. Ci piacerebbe poi diffondere la certezza che gli strumenti migliori per capire questo mondo - anche quando sembra ci stia cadendo addosso - sono sempre l’arte, la musica, la poesia, la voce di una gola privilegiata. Ci piacerebbe che nel 2011 fossero aboliti nell’ordine la pioggia per più di quattro giorni consecutivi, il caffè servito tiepido, il falso ambientalismo, il maschilismo celato da femminismo (che è come il falso in bilancio), i comunicati stampa pubblicati pari pari e spacciati per articoli, l’aggettivo basito brutto come la morte, l’indifferenza alla poesia, i dolci dietetici che, garantito, fanno venire la malinconia, le interviste via e-mail, il rancore che è il più terribile dei sentimenti umani e fa venire il tumore, il neuromarketing perché c’è la seria probabilità di finire al manicomio, la malafede quella si sa, gli articoli sul tema della stampa che è morta o forse morirà domani, per carità vietateli per decreto o fategli un cazziatone a chi li scrive... E buon anno a tutti.

pensieri fuoricorso

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Anna Aprea giornalista aprea.a@ilpoligrafico.it

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e n o i z a z z i l a n o PB 3 0 I n t e r n a z i 18 40 Fiat è grande committente di stampa: riviste, libretti d’uso, brochure e tanto altro… Ne abbiamo parlato con Roberto Bandoli, il responsabile dei cataloghi della Casa torinese.

Un viaggio nel tempo e nella storia ma anche un collage di caratteri tipografici, immagini, illustrazioni: parliamo di Lorenzo Petrantoni, uno degli illustratori italiani più internazionali di oggi.

morta > > > > > > 5 i dice che la stampa è ch a ne ato zzi ca un li > 8 o Fateg > > > > > > > > > > > > pensieri fuoricors stampa e nobilitazione di he nic tec e i on azi la copertina Inform

COMUNICARE

> > > > > > > > 24 l’esito di una campagna e rar su mi r pe le mu for > 40 teri e zo Petrantoni > > > > > direct marketing Cri ile e singolare di Loren dib fon on inc tto tra Il creativi e creature

IntervistE

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> > > > > > > > > 36 > > > > > > > > > > > > > > > > > > > le > ita 48 a dig > > > > > > > > > > > > CARTA PER... La stamp e nel cartoncino > > > > ide le re lia ag 50 Rit > a > > tiv > > > > > > cartotecnica crea ionati da Print > > > > > lez se ori lav i be più I > 55 ard ato in digitale > > > > > top applications aw : un libro-gioiello stamp cia ias Sc di re” ma l ne libridine “Il fuoco


50 Originali, essenziali, poetici, capaci di coniugare forma e prodotto… Ecco a voi i lavori selezionati da Print presentati al Top Applications Award 2010.

12 Pixart diventa Pixartprinting e parte alla conquista dell’Europa. In un’affollata conferenza stampa tenuta nel nuovo quartier generale, Matteo Rigamonti delinea la visione del proprio futuro.

È l’ultimo numero dell’anno, un anno , difficile per la stampa ma anche un anno dal quale sono fiorite non poche novità. Vi suggeriamo a pag. 32 un articolo sulle e tecniche di conversion . del cartaceo in digitale Da non perdere, a i pag. 24, i suggeriment per ‘misurare’ le campagne di direct, E poi due interviste: il a pag. 18 incontriamo hi og responsabile catal della Fiat e a pag. 28 parliamo del futuro della stampa con il . numero due di Amazon

sommario

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tecnologia

> > > > 32 le > > > > > > > > > > > ita dig al e ion ers nv co passi verso la itale > > > > > > > 43 STAMPA Editoria, primi le etichette verso il dig e: tur tira sse ba e i bil ti varia > > > > 62 STAMPA DIGITALE Da gamma > > > > > > > > lta ll’a ne e n sig de l ne , sto nella moda pantone Il colore giu

RUBRICHE

> > > > 11 > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > 58 echi di stampa > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > 64 Cartiere > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > agenda > > > > > > >

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realizzata utilizLa floccatura è stata bianco traspazando un flock di nylon edere i colori rente che lascia intrav ura in nylon rensottostanti. La floccat istente all’abrade la superficie più res flessibile. sione e decisamente più

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medprint

dà appuntamento a roma dal 16 al 19 marzo anche ai buyer e ai creativi In un unico, grande evento, Medprint presenterà alla Fiera di Roma le tecnologie offset e quelle digitali, con la presenza di numerosi player di riferimento del settore. In questa edizione l’aspetto espositivo e quello formativo saranno particolarmente curati e interdipendenti. Tra gli appuntamenti segnaliamo: il Creativity Day, giornata interamente dedicata alla formazione con un ricco programma di laboratori e seminari; l’Innovation Corner dove sarà possibile prendere visione delle novità in fatto di materiali e tecniche green; un seminario sul tema delle certificazioni ambientali realizzato in collaborazione con Accademia del Poligrafico; una tavola rotonda con la rivista Print Buyer; il convegno nazionale di CNA Comunicazione e Terziario Avanzato. www.medprint.it

print power italia

lancia una campagna pubblicitaria per la carta stampata È partita la campagna di comunicazione di Print Power Italia che ha l’obiettivo di promuovere, presso i decisori degli investimenti pubblicitari, la carta stampata come mezzo di comunicazione efficace e sostenibile. Veicolata dalle pagine di quotidiani e periodici, la campagna prevede azioni di direct mailing, social networking e web marketing. Realizzate da Iris Amsterdam, adattamento italiano Marinoni Copy, le pagine stampa sono corredate da un QR code che consente ai lettori di collegarsi direttamente a un videoclip realizzato per l’occasione, oltre che alla versione italiana del sito web (www. printpower.eu). A partire da gennaio 2011 Print Power promuoverà anche il marchio “TWO SIDES - Il lato verde della carta” che documenta la sostenibilità della comunicazione su carta anche presso il grande pubblico, sfatando quei luoghi comuni che vedono la carta come sinonimo di deforestazione e inquinamento. L’iniziativa è promossa da Print Power Italy, organizzazione coordinata da Assocarta che raccoglie per la prima volta tutti i rappresentanti della filiera della comunicazione su carta in Italia e si inserisce nel più ampio progetto europeo Print Power Europe al quale hanno aderito ben dodici paesi europei. www.printpower.it

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echi di stampa

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Proseguono anche nel 2011 con cadenza regolare i corsi organizzati dall’Accademia del Poligrafico sui temi di attualità che attengono l’ambiente e l’innovazione tecnologica. Qui di seguito vi ricordiamo alcune date da segnare in agenda. 18 gennaio (14.30-18.00) Le cause legali nel settore grafico Docente: avv. Franca Argese 27 gennaio (9.45-17.30) Certificazioni ambientali e business: come scegliere quella giusta per la propria azienda Docente: Davide Biancorosso 17 e 24 febbraio; 3 marzo (9.45-17.30) Web to print e nuovi scenari per la stampa digitale: il mercato, aspetti tecnologici e gestionali, la stampa digitale Docente: Alessandro Mambretti 19 aprile (9.45-17.30) Inkjet ad alta velocità: vera alternativa alla offset? Docente: Alberto Sironi Tutti i corsi si tengono al Novotel Milano Nord Cà Granda Viale Suzzani 13. www.accademiadelpoli grafico.it

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echi di stampa pixartprinting

ripensa il proprio nome e parte alla conquista dell’europa Fin qui Matteo Rigamonti, fondatore di pixart, si era limitato a giocare in casa facendo qualche timida capatina all’estero. Ora le cose sono cambiate e la sua marcia di avvicinamento all’Europa è stata annunciata nel corso di un importante evento che si è di recente svolto a Venezia alla presenza della stampa internazionale di settore. Cambia nome e customer service La prima cosa che salta all’occhio nella nuova ragione sociale – pixartprinting – è che sparisce l’estensione .it. Il cambiamento ha una doppia finalità: da un lato fornire ai prospect un’informazione più completa sull’attività svolta dall’azienda e dall’altro evitare una connotazione italiana che in alcuni casi ha dimostrato di essere penalizzante. Come potrebbe rivelarsi penalizzante Matteo Rigamonti, a destra, per un cliente straniero non avere un interlocuCeo e fondatore di pixart, con Gary Peeling, Ceo tore in grado di capirlo e di soddisfare le sue nedi Precision Printing, con cessità. È da questa consapevolezza che nascoil quale ha avviato una no i “negozi virtuali”. Pixartprinting ha acquisito partnership operativa domini per 20 Paesi europei e 10 extra-europei: dallo scorso novembre con la ragione sociale di le vetrine internazionali parleranno la lingua della pixartprinting.co.uk. In alto, interno della nuova clientela e sarà attivato un servizio di customer care su misura con numero telefonico nazionale sede di pixartprinting a Quarto d’Altino. per i singoli paesi. Un’iniziativa che non riguarda l’Inghilterra. Le resistenze degli inglesi hanno infatti convinto i manager veneti ad avviare una partnership con l’azienda grafica Precision Printing operativa dallo scorso novembre con la ragione sociale di pixartprinting.co.uk. La società di Gary Peeling, forte di 120 dipendenti e specializzata nella fornitura di stampati di piccolo formato, è totalmente nuova all’esperienza del web to print, ma decisa più che mai a far decollare il business dell’azienda italiana nel proprio paese.

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Una sede più ampia che va già stretta Centoventi dipendenti che lavorano su tre turni, 45mila clienti italiani e 20mila all’estero, 2mila lavori al giorno e la previsione di un aumento del fatturato del 55% rispetto al 2009. Numeri im-

portanti quelli snocciolati dal patron di pixartprinting per spiegare la necessità di trasferire l’azienda in un nuovo quartier generale stabilito a Quarto d’Altino, su una superficie totale di 12mila mq. Un immenso open space suddiviso virtualmente in due linee produttive speculari: la prima per il piccolo formato e la seconda per il grande formato. Al centro il reparto di spedizione in cui convogliano le due filiere produttive. E una distesa di macchine tutte nuovissime. Ma si tratta di una sistemazione provvisoria: è già stato siglato il contratto di acquisto di un terreno di 66mila mq dove verrà costruita una sede di 33mila mq. coperti pronta nel 2013. Digitale vs. offset Pixart, anzi pixartprinting, è sinonimo di stampa digitale. È da lì infatti che nel 1994 è partita la rivoluzione dell’azienda veneta. Poi però inaspettatamente un anno fa le numerose macchine digitali hanno fatto spazio a due offset Komori, una da 4 e l’altra da 10 colori. Per integrare al meglio i due processi la società ha creato un team di ricerca con l’obiettivo di sviluppare un software che oggi rappresenta la spina dorsale della società. Frutto di 15 mesi di lavoro e di un investimento di circa 400mila euro, il software è in grado di indirizzare gli ordini (in totale 2.000 al giorno, su 7.000 preventivi effettuati online) alle singole macchine, smistandoli tra offset e digitale. «Ciò che interessa al cliente sono qualità, puntualità e prezzo, non la tecnologia con cui stampiamo», ha affermato Alessandro Tenderini, direttore generale. Ma la offset potrebbe essere più competitiva della stampa digitale se solo si riuscisse a spostare il break even point da 700 a circa 200. Come fare? Pixartprinting la risposta l’ha trovata. A gennaio sarà operativo un nuovo software, Uragano, che gestirà il flusso di lavoro unendo le commesse per tipologia di supporto e tempi di consegna scelti dai clienti riducendo ulteriormente i costi di produzione. E relegando la stampa digitale a un ruolo di supporto alla offset. Altro che uragano... Titti Cocola


gruppo padovana

lancia modulo, un brevetto sorprendente Il Gruppo Padovana che, con Cartotecnica Europa e Tecnopack, fattura circa 10,5 milioni di euro con 150 dipendenti, ha presentato alla Fiera del Libro di Francoforte un innovativo brevetto. “Modulo” consente di inserire pagine di diverso formato in qualsiasi tipo di volume o pubblicazione sia esso brossurato o cucito a punto metallico. L’idea creativa sta riscontrando un notevole interesse soprattutto da parte dei musei londinesi e delle aziende cartografiche francesi: grazie all’innovativa modifica del processo di confezionamento e di fustellatura, con il nuovo brevetto di Padovana è possibile, ad esempio, inserire un pieghevole di formato 21x29,7 in un booklet di 15x21 cm. Un vantaggio quanto mai apprezzato, soprattutto in tempo di crisi e di risparmi. www.gruppopadovana.it

fedrigoni

premia i vincitori del top applications award Si è conclusa la sesta edizione del premio Fedrigoni Top Applications Award che premia le realizzazioni di eccellenza a livello internazionale. La cerimonia di premiazione si è tenuta lo scorso novembre nel Salone d’Onore della Triennale di Milano: sul palco, i primi 3 classificati per ognuna delle quattro categorie in cui sono stati divisi i progetti. La premiazione è stata introdotta dal presidente Alessandro Fedrigoni, da Chiara Medioli, responsabile marketing, e dall’ad Claudio Alfonsi che ha consegnato i numerosi riconoscimenti. La giuria internazionale composta da Marco Cremona, Fernando Gutiérrez, Simon Esterson e Silvia Sfligiotti, ha selezionato i 15 finalisti dopo aver visionato circa 800 lavori. Una scelta, come ha sottolineato Cremona, direttore creativo esecutivo di Young&Rubicam nonché presidente dell’Art Directos Club, sulla quale i giudici hanno concordato sin da subito senza alcuna esitazione: «Come a dire che esiste un sesto senso creativo universale». Parallelamente alla premiazione si è tenuta l’inaugurazione della mostra dei lavori partecipanti al Top Applications Award che la giuria ha ritenuto meritevoli di menzione. Claudio Alfonsi, ad, e Chiara www.fedrigoni.com Medioli, resp. marketing di Cartiere Fedrigoni, hanno animato la serata alla Triennale di Milano.

in pillole Global Print consolida la partnership tecnologica con Xerox grazie alla qualità e alla velocità della tecnologia digitale di Durst Rho 700 Pack potenziando così il core business. L’azienda di Montesilvano (Pescara) produce sistemi espositivi, allestimenti fieristici, scenografie, striscioni pubblicitari, poster, manifesti per brand del calibro di Miss Sixty, Energy, Killah e Murphy and Nye.

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Industria Grafica Vedano di Burago di Molgora (Milano) ha festeggiato il suo 30mo compleanno con l’installazione di una nuova macchina a sei colori KBA Rapida 142 con torre di verniciatura. Con il nuovo investimento, la cartotecnica IGV intende rafforzare, oltre alla tradizionale produzione di astucci, anche la stampa di espositori e aprirsi a nuovi mercati. Rotomail Italia ha installato la macchina da stampa digitale HP T300 Color Inkjet Web Press per ampliare la capacità produttiva e soddisfare il rapido aumento della domanda di pagine digitali a colori con dato variabile. La nuova macchina consentirà di stampare l’intera gamma di prodotti, dai booklet per agenzie di viaggio ai documenti di carattere finanziario e assicurativo, dalla modulistica fino ai libri digitali.

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echi di stampa Grafiche Mercurio

l’azienda campana indicata tra le eccellenze del Sud Nel 2010 Grafiche Mercurio ha fatto passi da leone. Non solo ha trasformato la propria ragione sociale (passando da S.r.l. a Spa) ma ha acquistato una macchina a foglio 7 colori - una Heidelberg XL 105, con Foilstar per laminazione oro/argento, 7 gruppi stampa e 2 verniciatori investimento grazie al quale l’azienda campana affronterà alla grande i prossimi anni. «Crediamo fortemente in questo nuovo investimento. E siamo pronti a esplorare con entusiasmo nuove strade. Vogliamo infatti inserirci nel mercato della stampa di qualità e rispondere a tutte le richieste di nobilitazione di prodotti», ha detto Salvatore Mercurio, direttore commerciale. Ottimi i dati che confermano l’impostazione strategica vincente: nel 2009 il fatturato è aumentato del 22,5% mentre i primi nove mesi del 2010 hanno fatto segnare un +7,49% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Risultati eccellenti grazie ai quali Grafiche Mercurio è stata segnalata dal Corriere della Sera tra le eccellenze del Sud. www.grafichemercurio.it

«Vogliamo rispondere a tutte le richieste di nobilitazione dei prodotti stampati, dalle etichette ai cataloghi, al packaging», ha detto Salvatore Mercurio, direttore commerciale di Grafiche Mercurio.

Altavia

Promuove il talento artistico dei giovani

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Si è svolta di recente, al Centre Culturel Français di Milano, la mostra fotografica “Simulacri e Impostura/Simulacres et Simulation” della giovane artista Angela Loveday. Si tratta di una riflessione sull’essenza stessa della fotografia, come mezzo che crea una distanza insormontabile tra l’osservatore e i corpi fotografati, trasformandoli in simulacri. Attraverso la fotografia è l’osservatore stesso a rendere questi corpi reali, nell’attimo stesso in cui li osserva, li lascia entrare nella mente, modificando la percezione fenomenica del mondo. La mostra è l’esito di una lunga collaborazione tra Altavia, specialista europeo della comunicazione commerciale, e ArtGallery, associazione non profit che aiuta le nuove generazioni di artisti a emergere nel mondo dell’arte, offrendo loro una vetrina sul web e la possibilità di promuoversi attraverso diversi spazi espositivi. Nata da un’affinità etica ed estetica, l’intesa tra Altavia e ArtGallery è oggi un concreto punto di riferimento per i giovani talenti che si affacciano sul mercato dell’arte. Il supporto al mondo dell’arte è per Altavia l’espressione concreta della necessaria reciprocità che occorre instaurare tra l’impresa e il contesto sociale in cui essa agisce. www.altavia.it


© 1996 FOREST STEWARDSHIP COUNCIL THE MARK OF RESPONSIBLE FORESTRY SA-COC-001759

PROGRAMME FOR ENDORSEMENT OF FOREST CERTIFICATION SCHEME PEFC/18-31-85


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echi di stampa Luxoro

dà un tocco green al packaging La nobilitazione del packaging è un importante strumento di marketing per aumentare la visibilità del prodotto. Ecco perché Luxoro, distributore esclusivo per l’Italia dei prodotti Kurz per la stampa a caldo e a freddo, propone una gamma completa di foglie metallizzate per la nobilitazione di vari tipi di packaging. Il processo per l’applicazione delle foglie sui vari tipi di substrati è solitamente quello della stampa a caldo, un processo completamente sostenibile così come lo sono le materie prime utilizzate per ricavare le foglie. Uno studio condotto nel 2008 ed eseguito secondo i metodi pubblicati da International Association of the Deinking Industry e FINAT, ha dimostrato come la carta decorata, a caldo e a freddo, non causi alcun problema nel processo di riciclo e rimpasto dell’imballaggio. www.luxoro.it

Centro stampa quotidiani si promuove con un video

Nel settore della stampa, comunicare e promuovere le proprie attività utilizzando le tecniche di direct marketing è decisamente una novità. Pioniere in questo senso è il CSQ, Centro Stampa Quotidiani di Erbusco, uno stabilimento a 100 metri dall’autostrada A4 tra Bergamo e Brescia. L’azienda - che ogni giorno produce e distribuisce quotidiani in tutta l’Italia centrosettentrionale - ha deciso di promuovere le proprie attività e in particolare le cosiddette pubblicazioni anfibie (interno carta giornale, esterno carta patinata) presso i propri potenziali clienti. Destinatari del progetto di comunicazione sono infatti gli editori, gli imprenditori e le agenzie di pubblicità che operano nel CentroNord. Il mailing ha come punto di forza l’invio di un video che illustra le attrezzature tecnologiche dell’azienda e le modalità produttive, la velocità e la professionalità dell’azienda. www.csqspa.it La copertina del video con il quale CSQ si promuove presso i suoi potenziali clienti.

rotolito lombarda

inaugura la nuova sede e la HP T300 color inkjet

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La HP T300 Color Inkjet Web Press (in alto) e un momento dell’inaugurazuone della nuova sede. A destra, Paolo Bandecchi, presidente di Rotolito.

Tre giorni di open house per festeggiare un doppio evento: il trasferimento di Rotolito Lombarda nella nuova, prestigiosa sede di Pioltello (MI) e l’entrata in produzione della prima HP T300 Color Inkjet Web Press in Europa, accoppiata a una linea di brossura in linea di Müller Martini. A ospitare giornalisti da tutta Europa, editori e stampatori, Paolo Bandecchi, fondatore e presidente di una delle più importanti industrie grafiche italiane, insieme ai tre figli Simone, Federico ed Emanuele. «Eravamo consapevoli di non essere in grado di soddisfare le richieste di lavori a tiratura limitata con le macchine di cui disponevamo», ha spiegato Emanuele Bandecchi, Digital Business Developer, «e abbiamo capito che era necessario investire nel digitale. Quando abbiamo sperimentato la HP T300 a colori abbiamo scoperto che era la soluzione che stavamo aspettando». www.rotolitolombarda.it


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Le cifre , in fatto di stampati , sono da capogiro . Per

Roberto Bandoli

ogn i nuo vo ia di mig liai a di bro chu re . mod ello si stam pan o infa tti cen tina to . S enz a A ddir ittu ra cinq uec ento mila per la nuo va C inqu ecene pro dot te oni di mac chin con tare che su cias cun a dei due mili libr etto di man uten zion e . ogn i ann o c ’ è , a bor do , alm eno un prin cipa I nso mma … è qua nto bas ta per far e di F iat uno dei liam o con sta mpa . N e par li com mitt enti dell ’ indu str ia dell a tori nes e . R oberto Bandoli , responsabile cata loghi dell ’azienda

motori al massimo anche nella comunicazione stampata

Achille Perego giornalista economico achille.perego@libero.it

Una “Marea” di carta stampata. Prendendo in prestito il nome di uno storico modello della casa del Lingotto, si può fotografare così il peso del gruppo Fiat sul fronte della comunicazione. E in particolare degli stampati. Perché se è vero che viviamo nel mondo di internet, e anche l’azienda torinese ha puntato negli ultimi anni con forza sulla comunicazione online, ciononostante la carta, dai cataloghi alle brochure, dai libretti d’uso e manutenzione ai “tempari” che fissano i tempi delle riparazioni, senza dimenticarsi del bimestrale Illustrato Fiat (100 pagine in quadricromia per 170mila copie a numero stampate da Ilte e inviate ai dipendenti italiani e agli anziani del gruppo), resta una miscela importante del motore comunicativo dell’azienda guidata da Sergio Marchionne. Una miscela che si trasforma, ogni anno, in

milioni di copie stampate. Per ogni nuovo modello (ce ne saranno 34 nei prossimi cinque anni) e per i restyling si stampano centinaia di migliaia di copie di brochure (addirittura 500mila per la Nuova Cinquecento) e ognuna delle circa 2 milioni di macchine prodotte all’anno (senza contare Chrysler), in Italia, Polonia e Brasile, ha a bordo un libretto d’uso e manutenzione. Quanto basta per fare di Fiat uno dei principali committenti dell’industria della stampa, a cominciare dalle principali aziende grafiche piemontesi. Tanto che, fino a dieci anni fa, aveva addirittura un polo editoriale (ideazione e grafica) interno, la Satiz. Società che oggi fa capo alla Ilte e continua a veicolare una parte importante dell’editoria tecnica e della comunicazione Fiat. Ma quanto è importante oggi per Fiat comunicare la sua realtà aziendale e i suoi prodotti,

anche e soprattutto con la carta stampata? «La comunicazione», risponde Roberto Bandoli, responsabile cataloghi di Fiat, «è fondamentale per diffondere i valori e contribuire alla notorietà e all’immagine del gruppo. Dialogare con i mezzi d’informazione, ma anche con gli stakeholder, è indispensabile per creare consenso». Come sono cambiati i canali di comunicazione negli ultimi anni con l’avvento di internet e quali sono quelli privilegiati? La televisione ha un ruolo molto importante, ma internet sta sempre più acquisendo una posizione di rilievo. La stampa risente i riflessi dei nuovi media, mentre il direct marketing rimane uno strumento sempre utilissimo. Quanta importanza riveste ancora la comunicazione


95 milioni di automobili prodotte in oltre un secolo di storia La Fiat è la più grande impresa industriale privata italiana e tra i fondatori dell’industria automobilistica europea. Nasce l’11 luglio 1899 a Torino. Da allora è trascorso oltre un secolo di storia e di esperienza: modelli, stili, design che hanno segnato più epoche e fatto sognare intere generazioni. Dalla Topolino alla Balilla, dalla 500 alla Ferrari, la storia del gruppo è stata contrassegnata da successi, primati e riconoscimenti. Oltre 95 milioni di auto sono state prodotte in più di un secolo, quindici titoli Piloti e sedici titoli Costruttori in Formula 1; dodici volte “Auto dell’anno”. Con 188 stabilimenti, occupa più di 190 mila dipendenti in tutto il mondo e dispone di 117 centri di Ricerca e Sviluppo nei cinque continenti, in cui operano circa 14 mila persone qualificate. Nel 2009 i ricavi, pari a 50,1 miliardi di euro, sono diminuiti del 16% rispetto ai livelli record dell’anno precedente, ma nel quarto trimestre sono aumentati del 3,6% rispetto al periodo corrispondente del 2008. L’utile della gestione ordinaria è stato di 1,1 miliardi di euro. Il 21 aprile scorso Fiat ha presentato l suo piano strategico e industriale 2010-2014 che rappresenta un percorso di importante crescita. Oggi il gruppo è la combinazione di due business differenti: da un lato le automobili e i relativi componenti, dall’altro il settore dei veicoli industriali e macchine per l’agricoltura e le costruzioni. Il piano prevede di separare, dal primo gennaio 2011, le attività in due società distinte: Fiat Industrial spa e Fiat spa. Entrambe saranno quotate in Borsa dal 3 gennaio 2011.

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Satiz in primo piano nella business communication Nata nel 1934, Satiz è diventata dagli anni ’90 il polo editoriale-grafico del gruppo Fiat. Da ottobre 2007 è al 100% di Ilte. Con 300 dipendenti e 40 milioni di euro di ricavi, spiega il dg Paolo Greguol, oggi è una delle principali società italiane nell’Editoria tecnica e nella Business communication. Satiz sviluppa la parte ideativaprogettuale, grafica e contenutistica dei manuali tecnici (libretti d’uso, cataloghi per ricambi, tempari per le officine, in più lingue) non solo per Fiat ma per le aziende che producono qualcosa che “si muove”: Agusta Westland, Alstom, Avio, Cnh, Same, Elsag, Yamaha, Piaggio. Sul fronte delle Business communication (cataloghi, brochure, campagne, direct marketing, mailing digitali e cartacei, siti e portali) allinea clienti come Sky, Campari, Mediaset, Alpitour, Msc. Completano il quadro le competenze di Event management (da Eni a Fiat). La stampa di tutto, solitamente, è affidata a Ilte. In Satiz opera anche un importante reparto di stampa digitale (due Ibm a bobina, quattro Kodak ad alta velocità per foglio singolo in bianco e nero e due Canon ad alta velocità full color) per la stampa di libretti d’uso e di manutenzione. Nell’ultimo anno e mezzo, Satiz ha investito molto in software.

Le strategie di comunicazione del Gruppo ma anche la tipologia di stampati vengono ideate all’interno dell’azienda e poi sviluppate insieme con le agenzie, i creativi, i designer, gli stampatori. stampata? La comunicazione stampata è sempre importante, anche se l’immagine e la reputazione del brand rimangono la prima opzione nella scelta di un prodotto. Il catalogo è comunque fondamentale. Come viene gestita la comunicazione: all’interno di Fiat o con agenzie e studi grafici esterni? La pubblicità viene ideata all’interno del gruppo Fiat e successivamente implementata con le principali agenzie di comunicazione. Creativi, planner e registi trasferiscono in prodotto i concept market. Ogni brand ha la sua agenzia di riferimento che cura i valori del marchio. Una volta definito il modello, l’agenzia digitalizza il catalogo che viene poi dato allo stampatore. Quali stampati accompagnano il lancio di un nuovo modello? A ogni lancio di prodotto il gruppo Fiat realizza video, immagini, cartelle stampa, brochure e altro materiale che vengono poi veicolati a seconda delle esigenze e delle strutture

del destinatario finale. Per la Giulietta, ad esempio, sono stati fatti 200mila cataloghi, per la 500 addirittura cinquecentomila. Come viene gestita la comunicazione negli altri paesi? Le strategie e l’ideazione partono da Torino e poi vengono declinate per ogni singolo Paese dove sono previsti adattamenti a livello locale. Per esempio per la guida a destra c’è un catalogo specifico. Come vengono scelti gli stampatori? Utilizziamo i migliori stampatori esistenti sulla piazza che possono offrirci la maggior qualità, condizioni di prezzi ottimali e attenzione all’ambiente. Gli stampatori di riferimento sono una decina. Lo stampatore che viene utilizzato in occasione di un lancio di prodotto o in altre situazioni viene deciso dall’ufficio acquisti con una gara. Quali sono i criteri di selezione degli stampatori? Rispetto dell’ambiente, ma anche qualità del prodotto, prezzo, disponibilità sono tra i

fattori principali per la scelta di uno stampatore. La distribuzione viene fatta da una specifica società. Esistono stampati particolarmente ricercati per eventi e auto speciali? La qualità è alta per i cataloghi di tutti i modelli, indipendentemente dalla tiratura perché rappresentano l’immagine del brand verso il pubblico. Il tipo di carta e i trattamenti variano leggermente ma comunque solo fra brand e brand per mantenere coerenza all’interno di uno stesso marchio. Di conseguenza non cambia il tipo di stampa sulla base delle tirature. Quindi preferiamo la stampa piana a rotooffset e rotocalco, che si possono usare per tirature alte, ma con carta di grammatura minore e quindi una resa qualitativa inferiore. In alcune occasioni vengono fatti cataloghi speciali. Come per il lancio della 500 con un catalogo che aveva serigrafie staccabili e immagini profumate, e recentemente anche con la Ypsilon Elle, per cui abbiamo utilizzato una carta speciale, Gsk, ghiacciotrasparente.



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direct marketing

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come misurare l’efficacia di una campagna di direct Concetti e formule per calcolare la redemption

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di Moreno Martelloni Consigliere delegato AIDIM

In questi tempi di congiuntura non facile è un imperativo impiegare nel modo più redditizio possibile le scarse risorse a disposizione. Chi investe in comunicazione deve essere in grado di rendere conto dei risultati. E rendere conto significa concretamente una sola cosa: dimostrare quanta ricchezza ha prodotto l’investimento per l’azienda. Misurare gli effetti economici di un’attività di comunicazione permette di formulare le previsioni corrette per farsi assegnare budget coerenti con gli obiettivi, sempre all’interno del vincolo generale della massimizzazione del ROI Return On Investment - il ritorno economico di un investimento come ricchezza aggiuntiva prodotta.

La misura degli effetti della comunicazione

Nella comunicazione classica la metodologia di analisi più comunemente usata è il confronto tra alcuni parametri e indicatori rilevati a fine campagna con il valore rilevato prima del lancio della comunicazione (ad esempio: variazioni di “sell out”, incremento delle vendite di un prodotto dopo l’esposizione a una campagna pubblicitaria). Nel direct marketing il collegamento diretto tra i risultati e l’investimento in comunicazione si esprime in un valore sintetico universalmente riconosciuto e verificato per tutte le attività: la Redemption, ovvero il rapporto tra il numero di risposte ricevute e il numero di contatti (Redemption = Risposte/Contatti). Da una ricerca di Astra per AssoComunicazione emerge però che solo il 56% delle aziende che investono

nel direct marketing calcolano anche il ROI delle proprie campagne, mentre quest’ultimo è la sola reale misura della ricchezza creata. Una Redemption elevata non significa di per sé un buon risultato economico e viceversa. L’efficacia dell’investimento si determina sempre e solo attraverso il confronto tra reddito e costi sostenuti, e deve essere definita e misurata attraverso i suoi risultati nel tempo. L’ottica di breve periodo non è quasi mai realmente utile per trarre conclusioni certe e durature.

Primo passo: calcolare il costo di acquisizione della risposta

La Redemption, nella sua semplicità, è uno strumento di misurazione utilizzato da chiunque faccia comunicazione diretta ed è effettivamente importantissima. Tuttavia non lo è in se stessa perché più cresce la Redemption, più cala il costo di acquisizione

della risposta. E qui scopriamo la prima formula basilare di controllo della comunicazione diretta: Costo per Risposta (CPR) = Costo Contatto/ Redemption. Il Costo per Risposta è la quota di investimento che “entra” nelle risposte, è quanto investo per ciascuna delle risposte che la mia comunicazione diretta mi genera. Il Costo per Risposta cresce quindi al crescere del Costo Contatto (quanto investo in ciascun contatto) e cala al crescere della Redemption. Sfortunatamente Costo Contatto e Redemption non sono affatto variabili indipendenti, ma al contrario sono fortemente correlate tra di loro. In sostanza, più si investe in un mailing (più ricco, più prezioso, più articolato), più la Redemption tende ad alzarsi. Più risparmio nel format e più la Redemption si abbassa. Non c’è quindi un costo

direct marketing

I nsieme con gli investimenti destinati al direct marketing cresce la necessità per le aziende di misurarne i risultati eco nomici . Q uesta esigenza incontra non poche difficoltà . N on a caso solo una metà delle aziende che investono in progetti di marketing calcolano effettivamente il ROI ( return on investiment ) delle proprie campagne . V a detto d ’ altra parte che l ’ efficacia di un investimento si misura nel tempo : l ’ ottica di breve periodo non è quasi mai utile per trarre conclusioni certe . I l cliente , spiega M artelloni , va ‘ pesato ’ osservando il suo comportamento in prospettiva .

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Risposte Redemption = Contatti

direct marketing

Progettare una campagna di direct marketing ben fatta non basta. Deve soprattutto essere efficace. Il punto cruciale è proprio riuscire a capire come misurare il ‘ritorno’ dell’investimento. Ecco dunque non solo formule ma un insieme di criteri utili per applicarle.

CPR

LTV - CPR ROI = CPR LTV = VMxMD

contatto troppo caro o troppo economico: tutto dipende dalla Redemption che è in grado di generare. Immaginiamo una campagna di acquisizione in cui il CPR è il costo di acquisizione di un nuovo cliente. Risparmiare sul costo del mailing? Potrebbe generare un costo del cliente più elevato, se la Redemption si abbassa troppo, e produrre un effetto di distruzione di ricchezza e non di miglioramento dei conti.

Secondo passo:

misurare correttamente il valore del cliente

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Immaginiamo di essere stati bravi a modula-

investimento totale costo = contatto contatti

investimento Costo totale contatto = = Risposte Redemption

re bene la relazione tra Costo Contatto e Redemption e ottimizzare il CPR, il costo di acquisizione di un nuovo cliente. Ma quando e quanto mi darà questo investimento? Entra in gioco un’altra formula magica del marketer di direct marketing: il Lifetime Value (LTV), il valore del cliente nel tempo, ovvero il margine che ci si può mediamente attendere da un certo cliente in un orizzonte temporale di solito fissato in tre anni. Il Lifetime Value è funzione diretta della durata della vita di un cliente e della sua redditività. Un cliente vale tanto più quanto più è fedele (durata), perché le sue occasioni di acquisto sono proporzionali al tempo per il quale rimane cliente. Un cliente vale tanto di più in relazione al margine che genera in ogni suo atto d’acquisto. Matematicamente, quindi, il Lifetime

Value è il prodotto tra la vita media e il margine medio del cliente.

Tiriamo le somme: ecco il ROI A questo punto è fatta. Abbiamo i costi (CPR), abbiamo i margini generati nel tempo debitamente attualizzati (LTV) e quindi abbiamo tutti gli ingredienti necessari per il calcolo del ROI, il ritorno dell’investimento dell’attività di direct marketing. L’incremento percentuale del margine generato in relazione ai costi sostenuti è puramente e semplicemente la misura del ritorno dell’investimento. Il ROI varia in funzione della redditività del cliente acquisito in confronto al costo che ho sostenuto per conquistarlo. È questa la metrica fondamentale di ogni attività di acquisizione. Se conosco o stimo i valori di costo e di redditività, posso usare la misura del ROI sia

per la pianificazione strategica dell’attività di marketing sia per la pianificazione operativa delle campagne. Uno degli aspetti che non si sottolineano mai abbastanza del direct marketing è la sua caratteristica di poter sottoporre a test diverse alternative di campagna. Il test nel direct marketing è molto più di una simulazione, perché significa esporre un campione del target a un’azione della stessa identica natura e con la medesima pressione dell’azione che sarà intrapresa in futuro. Questo permette di testare diverse alternative e selezionare quella con il ROI più elevato. Se si controllano tutte le leve dell’attività e si testano le componenti del business è possibile ottimizzare il ROI con un approccio scientifico come difficilmente si riesce a fare nella comunicazione classica.


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Medprint 2011. Al centro del mercato.

L’unica mostra per l’industria della stampa e della cartotecnica del Centro-Sud.

Mostra delle tecnologie per l’industria grafica, editoriale e cartotecnica mediterranea

Fiera di Roma 16 - 19 marzo 2011 www.medprint.it Organizzata da: CENTREXPO SpA - corso Sempione 4 - 20154 Milano - Italy - tel. +39 02.3191091 - fax +39 02.341677 - e-mail centrexpo@centrexpo.it - www.centrexpo.it Promossa da: ACIMGA Associazione Costruttori Italiani Macchine per l’Industria Grafica, Cartotecnica, Cartaria, di Trasformazione e Affini ASSOGRAFICI Associazione Nazionale Industrie Grafiche, Cartotecniche e Trasformatrici e Gruppi collegati


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aMAZON

L a pro mes sa è que lla dell e con seg ne lam po . A maz on . it giur a infa tti di sup era re uno dei pun in I tali a , ti crit ici del com mer cio elet tro nico ne . I ntan to il vale a dire la lent ezza dell e con seg i , 100 mila sito pro pon e on line 2 mili oni di libr o digi tale . in ital iano , 2 mila dei qua li in for mat ’ edit oria ? M a in che mod o l ’ e - com mer ce sta cam bian do l a carta Print ha par lato di tutto questo - ma anche del futuro dell vice pre side nte di A maz on , e dell a stam pa - con D iego P iace ntin i , che ha fatt o più car rier a un boc con iano di ferr o , l ’ ital iano nel web .

La più celebre libreria del pianeta sbarca in italia

Achille Perego giornalista economico achille.perego@libero.it

Non si può ancora acquistare Kindle, la tavoletta per l’e-book, né il download di musica in formato Mp3. Ma il biglietto da visita con cui Amazon, il gigante mondiale del commercio elettronico, è sbarcato anche in Italia con il sito www.Amazon. it, sono già 2 milioni di libri, 100mila in italiano, 2mila dei quali in formato digitale, con uno sconto promozionale del 30%. La versione italiana dell’immenso store digitale fondato nel 1994 a Seattle da Jeff Bezos come grande libreria online, con 121 milioni di clienti nel mondo e 31 miliardi di dollari di ricavi negli ultimi dodici mesi, si è affiancata allo storico Amazon.com e ai negozi online in Canada, Giappone, Cina, Francia, Germania e Inghilterra. «Eravamo presenti già in sette paesi del G8, ci mancava solo l’Italia, dove vogliamo rendere l’e-commerce

diffusissimo tra le famiglie», avverte Diego Piacentini, senior vice president International Retail di Amazon.com. L’italiano che ha fatto più carriera nel mondo della Rete è tornato per qualche giorno a casa, a Milano, il mese scorso, per accompagnare il grande lancio di Amazon nel nostro Paese. Ne abbiamo approfittato per capire come l’e-commerce e l’e-book stanno cambiando il mondo dell’editoria. Lo sbarco di Amazon in Italia quanto influirà sulle vendite dei libri? I consumatori italiani già acquistano dai siti di Amazon Europa e Amazon Stati Uniti. Il nostro obiettivo è stato quello di rendere, per l’Italia, lo shopping più veloce, economico e conveniente. Lo scopo principale è costruire un posto dove le persone possono

trovare quello che vogliono acquistare online attraverso una selezione intensiva dai nostri siti. Questo farà la differenza per i clienti italiani per i quali abbiamo cominciato con un’offerta di 2 milioni di libri, 100 mila in italiano grazie all’accordo con tutti gli editori. E duemila di questi titoli possono essere scaricati online, anche su Kindle. Per ora però la tavoletta per l’e-book non sarà venduta su Amazon.it... Chi vuole può acquistare Kindle in altri store. Stiamo lavorando però per portarlo anche in Italia. Come passeremo dal bianco e nero al colore non appena sarà possibile farlo (e non è una questione di molti anni) senza perdere nitidezza. Oggi infatti la tecnologia e-ink di Kindle consente il massimo della nitidezza di lettura dei


il bocconiano numero due di amazon Diego Piacentini, laurea in Economia politica nel 1985, è il 23° laureato che viene insignito del titolo di Bocconiano dell’anno, assegnato per la prima volta nel 1987. In Amazon.com dal 2000, Piacentini ricopre il ruolo di senior vice president ed è responsabile del settore internazionale, che rappresenta circa il 50% del fatturato di Amazon, e di diversi settori tecnologici dell’azienda. Piacentini è membro dell’Executive Team che riporta direttamente a Jeff Bezos. In precedenza ha lavorato in Apple, fino a diventare vice president e general manager di Apple Computer Europe. Impegnato anche in campo sociale e umanitario, fa parte degli advisory board di Endeavor, organizzazione non-profit che aiuta gli imprenditori nei paesi in via di sviluppo, e della Foster School of Business della University of Washington. È inoltre nel board della Maasai Association che sostiene iniziative di formazione e sanità in Kenya.

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Diego Piacentini, a sinistra, responsabile del settore internazionale di Amazon, e Jeffrey Preston Bezos, fondatore e presidente di Amazon.com.

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Amazon .it , per i navigatori italiani non solo libri La sfida nel nostro Paese è iniziata rendendo ancora più aggressiva l’offerta di Amazon che da sempre punta su un vasto catalogo, consegne rapide e prezzi super competitivi. Le spedizioni sono gratuite per ordini sopra i 19 euro e con un abbonamento annuale di 9,99 euro si usufruisce della formula Prime: consegne senza costi in 2-3 giorni. Oltre ai libri si possono acquistare musica, video, elettronica di consumo, giocattoli, computer, software, orologi e piccoli elettrodomestici. Ma nei prossimi mesi l’offerta si arricchirà con le categorie già presenti negli Usa come abbigliamento o articoli sportivi. La sede di riferimento anche per l’Italia resta in Lussemburgo, dove sono stati assunti dipendenti italiani, e le consegne partono con corriere dai magazzini più vicini al nostro Paese.

libri e lo rende più adatto per questa funzione rispetto all’i-Pad. Il boom degli e-book sta avendo influenze negative sul mercato dei libri e giornali tradizionali? Guardando ai nostri dati, scopriamo che prima chi leggeva un paio di libri cartacei l’anno, dopo aver preso il Kindle ne acquista almeno sette o otto. Quindi per l’intero settore dell’editoria si allargano gli spazi di mercato. Che differenza c’è tra leggere i libri di carta e quelli elettronici? Con i libri elettronici puoi procurarti un libro in meno di 60 secondi e leggerlo subito, senza aspettare che arrivi per posta o uscire per andare in libreria. Dall’altra parte però, i libri rimangono quello che sono. Il libro non è rappresentato dal suo contenitore, ma dal suo contenuto. Il supporto, che sia cartaceo o elettronico, ha la caratteristica di scomparire quando il lettore entra nel mondo dello scrittore. Quindi, quando leggi un libro di carta

non stai pensando alla colla o alla rilegatura. Queste cose svaniscono e il lettore si concentra sulle parole dell’autore. E nello stesso modo il Kindle e i suoi device elettronici scompaiono, mentre stai leggendo, quando entri nel mondo dello scrittore. Come mai, per lo sbarco in Italia, avete fatto una campagna di affissione? È stato un esperimento di cui siamo soddisfatti. Allo stesso modo abbiamo sperimentato la pubblicità televisiva per il Kindle in Usa e Regno Unito. Ma in generale la nostra strategia di advertising, la comunicazione per portare traffico sul nostro sito, privilegia gli affiliati - a cui riconosciamo una commissione del 10% sul volume d’affari che generano su Amazon -, l’ottimizzazione del sito per motori di ricerca, gli algoritmi sponsorizzati su Google e infine il direct mailing. Per esempio abbiamo inviato una mail a tutti i clienti italiani che hanno comprato in questi anni su Amazon per avvisarli della nascita del sito “.it”. Credo meno invece alla comunicazione che ricorre ai social

network come reputo un falso mito quello dei banner! Pensa che il “mondo di carta”, dai libri ai giornali, sopravviverà all’era delle nuove tecnologie? Parlando dei giornali, credo dipenda da loro sopravvivere, non dalla tecnologia. Il loro destino è in mano alle aziende editoriali che li gestiscono. Hanno bisogno della somma di due elementi: un brand forte, riconosciuto e affidabile e la capacità di evolvere sia nella creazione sia nella distribuzione del prodotto. Entrambe queste condizioni non sono sufficienti però se non vengono create insieme. Alla fine, del resto, si tratta sempre di vendere contenuti e pubblicità, solo in modo diverso. Quanto agli editori di libri sono impegnati a fornire sempre di più contenuti digitali. Quante chance ha la carta di non essere uccisa dall’e-book? La strada è ormai segnata e i protagonisti del mercato, dagli editori agli stampatori, devono prenderne atto e adeguarsi al cambiamento.


L’INCHIOSTRO AL GUINZAGLIO come vuoi, dove vuoi, quando vuoi

P. Guidotti

La riproduzione delle immagini, che devono conservare tutta la brillantezza e la luminosità, dipende in modo determinante dalle caratteristiche specifiche delle macchine da stampa e dalla qualità degli inchiostri. Una risposta al passo con i tempi è fornita dalla duttilità delle soluzioni offerte dalla gamma Colorgraf per macchine offset.

UNIVERSAL, nuova quadricromia di eccellente stampabilità e versatilità applicativa. EXCELSIOR, quadricromia ad alta pigmentazione, che consente l’ampliamento dello spazio colore. EUREKA, quadricromia “vegetale”, basata su matrerie prime rinnovabili. SYNTOLITH, inchiostri essiccativi per la stampa su supporti poco assorbenti.

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Editori, stampatori e fotolitisti… eccoli tutti alle prese con l’editoria digitale. Ma quali sono le strade che, nel settore grafico-editoriale, si stanno percorrendo per convertire i contenuti cartacei? Si può partire dal layout destinato alla carta, si possono creare contenuti digitali ex novo, si possono integrare i testi o realizzare applicazioni dedicate. I percorsi sono i più diversi. E stanno nascendo i primi service. Lo scenario è ancora incerto, ma per stampatori e fotolitisti la sfida è molto interessante.

R i c o n v e r t i a m o c i … a rr i v a l a second life della stampa

Lorenzo Capitani resp. di produzione e giornalista lorenzo.capitani@alice.it

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La carta non è certo morta, né sta morendo. Tuttavia è indubbio che questo 2010 sarà ricordato come il primo importante passo verso l’affermazione dell’editoria digitale su larga scala. In particolare, la rapida affermazione di device come l’iPad segna il successo di questo nuovo modo di fare comunicazione. E soprattutto un punto di svolta dal quale difficilmente si potrà tornare indietro. In altre parole, quel lungo fenomeno inauguratosi nel 1971 con la nascita del Progetto Gutenberg e approdato all’aprile 2010 con l’uscita negli USA dell’iPad, è giunto ormai a un punto di maturazione tale da non poter essere più ignorato. Stime autorevoli ritengono che alla fine di quest’anno nel mondo circoleranno 20 milioni di tablet, di cui 13,5 milioni di iPad.

Un po’ di chiarezza: tablet, piattaforme, formati Antonio Dini di Nòva, supplemento scientifico del Sole 24 Ore, suddivide gli e-reader in due grandi famiglie: «Da un lato i device che fungono solo da lettori, dall’altro quelli che hanno la possibilità di fare girare altre applicazioni per usi diversi». Alla prima appartiene il Kindle di Amazon, alla seconda iPad e GalaxyTab di Samsung, e altri ancora. Esistono poi due piattaforme, iOS, usata da Apple per iPad, iPhone e iPod, e Android, sviluppata da Google, usata, ad esempio, da Samsung (forse il più diretto concorrente dell’iPad). Se escludiamo gli e-reader puri, con schermi perlopiù in bianco e nero, che consentono, per ora, solo la lettura dei libri digitali, non possiamo non sottolineare le potenzialità

comunicative che coinvolgono una gamma di prodotti che va dall’editoria libraria al quotidiano, passando per il catalogo commerciale. Assai variegato il panorama dei formati supportati da queste tavolette: da quelli specifici, nati apposta per l’editoria digitale (come l’ePub e il moby di Amazon), a quelli generici: pdf, html, rtf, txt… Probabilmente il formato vincente sarà l’ePub che, vista la crossmedialità sempre più spinta, soppianterà anche il pdf in altri ambiti. La differenza più importante rispetto agli altri formati è che l’ePub si basa su tecnologia reflowable: in base alla scelta del corpo o del layout il testo riscorre automaticamente; l’utente sceglie la visualizzazione che ritiene più confortevole per la lettura e il testo si adatta di conseguenza.


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Convertirsi a “stampatori digitali”: diversi livelli A questo punto chi decide di passare del tutto all’editoria digitale si trova di fronte alla necessità di dover trasformare i propri prodotti cartacei in formato elettronico. Si tratta quindi di fare una vera e propria versione elettronica arrivando fino a creare quella che si chiama una App, ovvero un contenitore, una sorta di “programma” interattivo scaricabile su un tablet che permetta di visualizzarlo e fruire dei contenuti testuali e multimediali insieme. Vi sono diverse strade percorribili. Un primo passo, il più semplice, potrebbe essere quello di fare una “raw conversion”, ovvero rendere visualizzabile su tablet il pdf generato per la versione stampata: è la versione sfogliabile di molti giornali

visibili e scaricabili per esempio sul sito issuu.com. Esiste poi, come spiega Davide Dattoli di Padpyrus, «la possibilità di creare un pdf più evoluto, ottimizzato per versione elettronica, che consenta il riscorrere del layout in funzione dell’ingrandimento, della visualizzazione e del doppio orientamento (verticale od orizzontale), ma nulla di più». Questa strada, più semplice ed economica, è stata quella seguita, ad esempio dal Corriere della Sera nella fase di lancio, o dal Foglio. Una terza possibilità è la creazione di una versione “device oriented” in cui al testo vengono aggiunti contenuti interattivi e multimediali. Tutto questo a partire dallo stesso layout destinato al cartaceo opportunamente convertito al momento dell’output. In altre parole, da un impaginato è pos-

sibile uscire in pdf per la stampa ovvero costruire un digital magazine implementando i contenuti interattivi grazie a opportuni tool. Certamente, però, si tratta di una soluzione intermedia che non sfrutta appieno le potenzialità di iPad e simili. La quarta via è quella di creare contenuti digitali ex novo, in pratica pubblicare direttamente in forma elettronica affiancandosi alla fase del cartaceo, e non derivandone, o addirittura saltandola. Questo implica un cambiamento notevole di mentalità, come è successo per l’americana Condé Nast che ha deciso di ripubblicare esclusivamente in formato per iPad la rivista di gastronomia Gourmet Live precedentemente chiusa nella forma cartacea perché in perdita. «La nuova versione, con una concezione della grafica e

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L’app di Gourmet Live di Condè Nast. Sopra, la versione e-book di Winnie the Pooh, in regalo con la versione free di iBook, la piattaforma di Apple per scaricare le ultime novità in formato digitale; l’app del Time, The New Yorker, L’Unità e L’espresso. Ormai sempre più magazine scelgono di affiancare alla versione cartacea l’app digitale in vendita a prezzi di copertina più bassi del cartaceo, o downloadabili gratuitamente grazie a sponsor pubblicitari come nel caso de Il Sole 24 Ore.

dell’impostazione dei singoli numeri completamente nuova e iPad-oriented, è stata un successo», ci ha spiegato Gaia Filicori, publicist della testata, «perché il lettore è coinvolto interamente nella lettura in quanto sceglie il proprio percorso, tanto che abbiamo instaurato una logica per la quale, per ogni articolo letto, si viene “premiati” con una ricetta». A parte questi casi che rimangono per ora ancora poco diffusi, senz’altro la via più semplice, funzionale ed economica, è la scelta ibrida che consente di sfruttare le possibilità dei nuovi device, creando comunque una fruizione divertente e appetibile, senza investimenti eccessivi, a partire, cosa più importante, da un know-how acquisito e da tecnologie, come i programmi di impaginazione, e

figure professionali, già presenti in azienda.

Il panorama attuale Ma cosa sta succedendo nel concreto? Da un lato nascono case editrici native digitali come 40K, dall’altro gli editori tradizionali pubblicano versioni digitali delle testate, da L’espresso a Panorama, da Grazia a Novella 2000, dal Gambero rosso a Computer magazine. E non mancano aziende, come Ikea, Mercedes, Fendi, Costa Crociere, per citarne alcune, che hanno ormai online la App dei loro cataloghi. Dall’altro lato si creano service appositi, come il bresciano Padpyrus, che, nel giro di pochissimo tempo e con costi decisamente sostenibili, ottimizza i pdf forniti dall’editore e li distribuisce creando applicazioni dedicate. In

pratica al momento di chiudere il numero di una rivista, ma anche di un catalogo o di una brochure, si forniscono al service i pdf, come accade con lo stampatore di fiducia, e nel giro di poco tempo si ha a disposizione la versione digitale. «Basta un’ora per l’ottimizzazione del pdf puro, una giornata per l’inserimento di una decina di elementi multimediali», spiega ancora Dattoli. Si tratta solo, a monte, di scegliere per quale piattaforma e in quale formato. Alcuni editori, invece, soprattutto se grandi, hanno scelto di gestire internamente il processo creando strutture dedicate che gestiscono direttamente la produzione dei file elettronici: è quello che sta facendo ad esempio il Gruppo Mondadori Libri che ha appena messo a disposizione 1.200 titoli sullo


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L’unione tra il PDF e il mondo della stampa è stata una buona idea, anche se in realtà questo formato era nato con un’altra finalità.

stampa

un ottimo matrimonio

pdf certificati

Anche detti PDF/X, garantiscono la correttezza e la qualità formale dei dati contenuti.

sempre più sicuro e affidabile

Il formato PDF continua ad essere la tecnologia essenziale per la creazione e la condivisione delle informazioni e il punto di partenza degli attuali processi di stampa.

Esempio di carta elettronica (e-ink o e-paper): si tratta di una tecnologia progettata per imitare l’aspetto dell’inchiostro su un normale foglio. A differenza di un normale schermo, che usa una luce posteriore al display per illuminare i pixel, l’e-paper riflette la luce come un foglio di carta. In questo modo si ottimizzano i consumi e il peso. Qui sopra, il primo esempio di schermo flessibile da 19” realizzato da LG.

Store biblet.it di Telecom Italia e sui siti bookrepublic.it, bol.it e mediaworld.it, dei quali 800 sono ripresi dal catalogo storico e 400 sono novità.

Una nuova opportunità

per editori e stampatori

Da un punto di vista più squisitamente tecnico va segnalato che esistono due modi operandi per creare un prodotto editoriale digitale, quale che sia il livello di approfondimento multimediale: il più semplice prevede l’integrazione di specifici plug-in o add-on per convertire le pagine destinate alla stampa in formato digitale, come X-Pad. C’è anche WoodWing che, affiancandosi a inDesign, permette l’utilizzo dell’impaginato per inserire elementi multimediali, gallerie d’immagini, video, iperlink e creare un’interfaccia di naviga-

zione, fino all’upload sullo store prescelto, ad esempio quello di Apple. «La via più professionale, tuttavia», spiega Lucio Bragagnolo, scrittore di libri sul mondo Apple, giornalista di Macworld e grande esperto di tecnologia informatica, «è la programmazione direttamente in linguaggio html5. In astratto potrebbe sembrare preferibile, ma richiede competenze specifiche e non così diffuse che di fatto implicano la presenza di un programmatore in redazione che si interfacci con art director e grafici». Viceversa più o meno ogni print buyer, che sia il grande editore o la piccola agenzia di comunicazione, ma, perché no, fotolito e stampatori, hanno reparti di impaginazione e prestampa comunque in grado di utilizzare programmi come Adobe InDesign e senza troppa difficoltà

potranno imparare a realizzare “stampati digitali”. Lo scenario, come si vede, è incerto ma stimolante, non solo per gli editori alla ricerca di nuove strade di business, ma anche per stampatori e fotolitisti, di cui l’editoria digitale sembra decretare l’estinzione. In realtà queste figure professionali sono le uniche a possedere una competenza tecnica tale da rendersi interlocutore ideale per la realizzazione di queste nuove forme di “stampato”. Il successo di un’App o di un digital magazine sta non solo nel contenuto ma anche nella forma, che deve essere gestita in modo professionale, senza improvvisazioni. E nonostante sembri alla portata di tutti, in realtà dietro è richiesta grande competenza e preparazione tecnica. È finita l’era del “siamo tutti grafici”.

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Carta

per... stampa digitale Inviti, menù, documentazione personalizzata e brochure di alta qualità, ma anche direct marketing e transpromo. La stampa digitale può contare su supporti creati appositamente per soddisfare le esigenze più attuali. Senza dimenticare le affissioni esterne di grande formato e i pannelli frontlit e backlit. Nessuno rimarrà deluso. Titti Cocola

certificate, esclusive... comunque belle È finita l’epoca in cui la stampa digitale doveva accontentarsi di poche carte standardizzate e scegliere tra i colori base. Oggi anche le cartiere note per le collezioni ricercate e sofisticate vantano almeno una gamma nata appositamente per questo processo di stampa. Grammature, colori e finiture sono ormai diversificati e anche i lavori di qualità più elevata possono contare su numerosi campionari. Perché anche i lavori più piccoli possano diventare... grandi.

Burgo punta sul grande formato

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La gamma Mosaico di carte per la stampa digitale large format è stata appositamente progettata per esaltare le

performance di stampa e preservarle in ogni condizione ambientale. Inoltre, le carte della collezione Digital per affissione sono un supporto eco-compatibile e totalmente riciclabile. Tre le collezioni disponibili: Digital City, monopatinata di pura cellulosa con doppio trattamento sul lato di stampa (anche Fsc) adatta a frontlit e backlit poster; Digital Blue, monopatinata di pura cellulosa con doppio trattamento su lato stampa (Fsc su richiesta) adatta all’affissione esterna anche con prebagnatura; Digital Eco, monopatinata di pura cellulosa con finitura matt, adatta all’affissione esterna anche con prebagnatura apposita-

mente studiata per inchiostri Eco-Solvent.

Bindakote di Favini è eco-compatibile Le carte cast coated Bindakote di Favini si distinguono per una superficie estremamente lucida e un elevato grado di bianco. Mantengono eccellenti caratteristiche di volume e rigidità che le rendono adatte anche al packaging di lusso, all’etichettatura e alla cartotecnica. L’intero range è certificato Fsc. Per quanto riguarda la stampa digitale, Bindakote è disponibile nella versione Cover da 215 g certificata per macchine da stampa HP Indigo Press 5000 e 5500 e Cover 250 g che ha ottenuto la certificazione su HP 3050.


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Le carte cast coated Bindakote di Favini sono adatte per la stampa digitale e sono certificate Fsc.

Sopra, due esempi di applicazioni realizzate con carte Burgo Mosaico per il grande formato: la campagna per un brand francese di bevande alla frutta realizzata con Digital City per backlit e una campagna per la mostra di Andy Warhol a Loano (Digital Blue per esterno).

Oltre a Bindakote, Favini sta sviluppando nuove carte per questo processo di stampa che prossimamente verranno introdotte sul mercato.

L’ampia offerta di Fedrigoni La cartiera veronese dispone di ben due campionari dedicati esclusivamente alle carte per la stampa digitale: CSI (Century SOHO for Indigo Technology - per inchiostro HP ElectroInk) e CSX (Century SOHO for Xerographic Technology - per sistemi xerografici a toner). La gamma CSI è stata ulteriormente arricchita con 4 nuove serie di carte: X-Per, in grammature da 100 a 320, composta da pura cellulosa certificata FSC, che consente una

stampa particolarmente nitida e brillante; poi, Sirio Color, nei suoi colori più seducenti Lampone, Dark Blue, Caffè e Arancio - tutti declinati nelle grammature da 115 e 290. Si tratta sempre di una carta ecologica, in linea con la sensibilità ambientale di Fedrigoni, in pura cellulosa ECF e colorata in impasto. Ma l’offerta Fedrigoni per la stampa digitale HP Indigo non finisce qui: per coprire al meglio tutti i settori, compresa l’editoria di pregio, ecco anche Arcoprint Edizioni 1.3, in grammatura 110, e Freelife Cento, nelle grammature 100 e 140, prodotta al 100% da carta riciclata.

Arjowiggins e la carta Digital Arjowiggins Creative Papers Division ha nel suo portafoglio la gamma Digital, carte di altissima qualità appositamente studiate per la stampa digitale, che comprende 28 articoli in grado di assicurare performance elevate in termini di resa colore e stampabilità. Oltre ad aver ottenuto la certificazione per le macchine HP Indigo è inoltre compatibile con altri sistemi di stampa digitale tra cui Nexpress e iGen3 di Xerox. Tutte le carte della gamma hanno ottenuto, inoltre, la certificazione Fsc. L’offerta è articolata in quattro famiglie così suddivise: I Bianchi (12 articoli), I Colorati (5

articoli), Le Marcate (4 articoli) e Gli Effetti Speciali (7 articoli). Oltre alla nuova gamma Digital, l’offerta Arjowiggins comprende altri brand già noti quali Conqueror, Opale, Curious, Rives, Popset e Keaykolour, tutti compatibili con i sistemi di stampa digitale Nexpress, iGen3 e 4 e Canon ImagePress.

Gmund diventa Digital Inviti esclusivi o menù, album di matrimonio, mailing personalizzati o brochure di alta qualità in poche copie: queste sono le applicazioni classiche per la stampa digitale. Ma le brevi tirature spesso sono realizzate per gruppi di riferimento esclusivi. Gmund va incontro a queste esigenze

CSI è una delle proposte di Fedrigoni per la stampa su macchine HP Indigo.

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carta

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UPM può contare su un’ampia gamma di carte digitali per transpromo, DM e materiale pubblicitario. Sopra, Gmund soddisfa le esigenze più ricercate con alcuni supporti esclusivi certificati per HP Indigo. A destra, un’opera realizzata dall’agenzia creativa eBoy stampata su carta Digital di Arjowiggins.

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con una collezione versatile approvata da tutti i produttori di macchine da stampa digitale e certificata per HP Indigo. Disponibile nei colori White e Chamois, ha una superficie levigata e omogenea con grammature comprese tra 150 e 275. La finitura matt nella tonalità Chamois è caratterizzata da una superficie che riproduce la sensazione della carta fatta a mano nelle grammature da 150, 200 e 275. Gmund Digital con la finitura in rilievo è disponibile con quattro motivi: linee nei colori White e Sand; pattern & texture nei colori White, Chamois e Gem; tessuto nel colore White. La collezione viene distribuita in Italia da Augusto Berni.

La migliore selezione da UPM UPM dispone di una gamma completa di carte per stampa digitale. Digi Jet, Digi Print, Digi Color Laser e Digi Finesse sono realizzate per le applicazioni più versatili, dai documenti transpromo al direct mail e al materiale pubblicitario di alta qualità. Tutte le UPM Digi sono contraddistinte dal marchio EU Eco-label che certifica l’impegno ambientale nella produzione e nell’utilizzo di materie prime sostenibili. Le cartiere che producono queste carte hanno sistemi di gestione ambientale certificati ISO 14001 come pure Fsc e Pefc. UPM Digi Jet, non patinata senza legno, è disponibile nella gramma-

tura da 90; Digi Print, non patinata senza legno, da 80 a 100; Digi Color Laser non patinata senza legno supercalandrata da 90 a 160; Digi Finesse premium silk, senza legno con doppia patinatura, da 80 a 150.

Sappi preferisce JAZ JAZ è il nuovo brand di Sappi per la stampa inkjet, non patinata, adatta per azioni di transpromo e direct marketing. Progettata per offrire un’elevata qualità di stampa e l’eliminazione di scolorimenti e aloni, ha un elevato volume che migliora notevolmente la stampabilità nella post-produzione come pure il tatto. JAZ è contraddistinta da un punto di bianco elevato, alta opacità e poca

trasparenza. È prodotta nella cartiera di Biberist in Svizzera ed è certificata Fsc e Pefc.

Stora Enso e 4CC Stora Enso propone per la stampa digitale la gamma 4CC sviluppata in collaborazione con i maggiori produttori di macchine. Ideale per basse tirature, è disponibile nella grammatura da 90 a 300. Prodotta nella cartiera svedese Nymolla, una delle unità produttive tecnologicamente più avanzate per la fabbricazione di carte per stampa digitale a colori che vanta la certificazione Fsc Mixed Sources, Emas e si fregia dell’eco-etichetta EU Flower e Nordic Swan, è considerata a tutti gli effetti un supporto green.


evento ideato e organizzato da 4IT Group e Il Poligrafico

Dopo sedici edizioni c’è ancora qualcosa di nuovo da raccontare. Ci sono le integrazioni tra il mondo della comunicazione, dei Social e della stampa. Ci sono gli approfondimenti sull’uso di QR Code e Augmented Reality. C’è la liberalizzazione postale e il rinnovato interesse per il Direct Mailing, il TransPromo e la comunicazione 1:1. C’è una nuova era per libri e photobook. Ci sono software di workflow che ottimizzano come non mai i processi industriali di stampa. C’è un digital printing sempre più vivace.

In questi mesi gli occhi di chi si occupa di comunicazione stampata sono concentrati sulla stampa digitale ink jet ad alta produttività. I primi impianti stanno entrando in produzione e le aspettative sono ai massimi livelli per vedere quanto questa nuova tecnologia sia in grado di soddisfare esigenze che sino ad oggi sono state appannaggio della stampa offset. Una giornata speciale dedicata a questo argomento e a questa tecnologia. Una giornata esclusiva dedicata a chi vuole diventare o continuare ad essere leader nella stampa. media partner

associazioni partner

ASSOGRAFICI

segreteria organizzativa


creativi

&creature

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Una bella immagine di Juliette Dodu, prima donna francese insignita della Légion d’Honneur per aver salvato durante la guerra tra Francesi e Prussiani 40mila persone grazie a un ingegnoso sistema di intercettazione che le permise di acquisire gli ordini impartiti dai nemici. Copertina del prestigioso Annual degli illustratori americani.

Lorenzo Petrantoni l’illustratore che fa rivivere l’imagerie di inizio secolo Lo avevamo lasciato due anni fa che aveva appena confezionato una copertina per Newsweek dedicata alla vittoria di Barack Obama. Oggi Lorenzo Petrantoni è un illustratore corteggiatissimo negli Stati Uniti e ha un agente che lavora a tempo pieno per lui. New York Times, Washington Post, Time, Business Week, Wall Street Journal sono alcune delle testate che fanno a gara per aggiudicarsi una tavola del creativo genovese per illustrare articoli di varia natura (recentemente anche sulla volontà della figlia di Obama di acquistare un cane…). E l’Europa non sta a guardare. Non è cambiato il metodo di lavoro che si basa sull’acquisizione di illustrazioni, lettering e incisioni tratte da dizionari ed enciclopedie di scienze e tecnica di fine ‘800 recuperati in polverose librerie o dai caratteristici bouquiniste disseminati a Parigi lungo la riva destra della Senna. «Il computer non è ancora entrato nel mio lavoro

Come gestire la nevrosi e lo stress:

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questo il tema dell’articolo pubblicato sulla rivista Family Circle illustrato con l’immagine a sinistra. Dalla testa di una graziosa ragazza partono una serie di sintomatologie concretizzate con l’headline: All in your head.


&creature

borato con Coin all’ideazione del nuovo concept. Dopo la campagna di Kareem Iliya, all’illustratore italiano è stata affidata Urban Life mentre per il periodo natalizio sarà protagonista Yulia Brodskaya. Il progetto di Petrantoni è stato utilizzato anche per un’innovativa pubblicità in 3D apparsa sul numero di Vanity Fair dello scorso 15 settembre.

creativi

Tre artisti di fama internazionale hanno colla-

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e spero ne resti fuori», ha dichiarato l’illustratore alla nostra rivista. Ore e ore (anche 13 al giorno!) a cercare, ritagliare e assemblare elementi che una volta riuniti comunicano in modo originale e inusuale qualsiasi messaggio. È cambiato invece il modo di raccontare. Non più solo editoria ma allestimenti, mostre, scenografie per musical (a Broadway, naturalmente) e video: le illustrazioni diventano la base su cui lavorare per essere trasformate in altro. Di nuovo c’è il colore che timidamente fa capolino in alcuni lavori come la grafica realizzata per il flagship store del Coin in Piazza V Giornate a Milano e le immagini speculari sempre più presenti. E così i vecchi libri tornano a vivere. Soprattutto nel Paese da cui arrivano gli oggetti del desiderio che vorrebbero farci dimenticare la carta. Come dire: più della tecnologia poté la creatività... Titti Cocola

Non solo lavori editoriali ma anche mostre, installazioni, allestimenti... A sinistra, una mostra realizzata presso la Moooi Gallery di Amsterdam. Le tavole scendono dal soffitto mentre un ascensore è stato ricoperto con migliaia di foglietti 9x13 cm. Su ognuno è riprodotto un dettaglio. Una tappezzeria originale...

Un’illustrazione commissionata da Vanity Fair. Pubblicata a corredo di un articolo sui profumi, è stata poi rielaborata in un’altra versione con meno elementi. La tavola originale è stata utilizzata successivamente per una mostra.

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43 stampa digitale Campione di etichetta per vino realizzata con una periferica di stampa a getto d'inchiostro e taglio integrato di Roland. L'immagine è tratta dal volume Guida Roland Stampa e Taglio (maggio 2010).

se le etichette sposano la stampa digitale Le esigenze di segmentazione delle etichette , insieme con la riduzione delle tirature , hanno spinto le aziende a rivolgersi alla stampa digitale . N on

solo le autoadesive ma anche le etichette a colla e le sleeve si stampano spesso in digitale . D el resto le nuove macchine sono migliorate sotto il profilo della qualitĂ e velocitĂ produttiva . E consentono ormai ogni gene re di finitura in linea .

Lorenzo Capitani resp. di produzione e giornalista lorenzo.capitani@alice.it

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stampa digitale

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Le nuove macchine da stampa digitale sono pronte ad accogliere le esigenze del mercato delle etichette : nobilitazioni in linea , più velocità produttiva e un break even altissimo . Per quanto riguarda l’aspetto creativo, l’esigenza di far emergere il proprio prodotto in mezzo a tantissimi concorrenti spinge verso la ricerca dell’etichetta più appariscente, più nuova, più sorprendente: è il trionfo delle sleeve termoretraibili, delle “no label look”, completamente trasparenti, delle etichette dalle forme più bizzarre o dalle colorazioni più insolite, con veri e propri “effetti speciali” dati da tecniche di nobilitazione raffinate, o ancora da soluzioni insolite come i flyer multipagina. Esigenze diverse, sia legate all’aspetto normativo (si pensi ai settori farmaceutico, alimentare o cosmetico) sia a quello del marketing (con il trend sempre più accentuato verso prodotti dalla forte customizzazione), impongono invece l’attenzione verso la personalizzazione anche estrema del prodotto, con una forte richiesta di stampa a dato variabile. A tutto ciò si unisce la generale tendenza alla contrazione delle tirature. E sempre più etichettifici si rivolgono al digitale.

Alla ricerca della standardizzazione Fino a poco tempo fa, infatti, la tecnologia digitale era usata solo in pochissimi casi: basse, bassissime tirature e prodotti di scarso pregio. Questo soprattutto perché le macchine per stampa digitale di vecchia generazione non consentivano la finitura in linea, a differenza delle flessografiche,

e perché il loro rapporto qualità/prezzo rimaneva ancora relativamente poco conveniente. Meno di una decina d’anni sono però bastati per cambiare radicalmente il panorama, complici le tendenze di mercato sopra citate e la straordinaria evoluzione tecnica delle macchine che consentono, ad esempio, la sovrastampa serigrafica in linea. Secondo i dati di FINAT, l’associazione internazionale del settore delle etichette autoadesive, “negli ultimi quindici anni si è assistito a uno sviluppo continuo delle tecnologie di stampa digitale e oggi – i dati sono di ottobre 2010 – esistono oltre 30 fornitori di macchine da stampa digitale per etichette sul mercato, con una disponibilità di circa 40 modelli diversi. Con più di 1.300 macchine da stampa digitale per etichette già installate, il settore digitale è ora considerato uno dei principali per la stampa di etichette. Questa tecnologia viene accettata da migliaia di clienti e utenti finali per qualsiasi tipo di applicazione e


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in un’ampia gamma di tirature”. Proprio queste considerazioni hanno spinto la stessa FINAT a creare un comitato che, come già succede per i settori tradizionali di offset, flexo e rotocalco, svilupperà dei test e stabilirà degli standard per la stampa digitale di etichette e imballaggi, in modo che anche questa tecnologia sia standardizzata a livello internazionale in termini di stampabilità, prestazioni, metodi di verifica e procedure.

Versatile, rapida, ad personam. O quasi Questo per quanto riguarda il mondo delle etichette autoadesive, che coprono buona parte del settore, ma il digitale viene usato anche per stampare le etichette a colla e le innovative sleeve termoretraibili, di grande effetto e sempre più amate dai creativi. La maggior parte dei print buyer o degli stampatori opta d’ufficio per il digitale soprattutto quando ha tirature basse, il

stampa digitale

A sinistra, alcuni esempi di etichette per uso alimentare stampate in digitale su una Xeikon 3000. A destra, etichette stampate in digitale su carta adesiva e nobilitate con vernici UV o stampa a caldo dall’americana Digital Label Printing.

che avviene sempre più di frequente. Davanti alla necessità di ridurre i costi, infatti, molti clienti hanno deciso di non andare a incidere sulla qualità dello stampato, eliminando ad esempio, nel caso di un’etichetta per una bottiglia di vino, una nobilitazione come l’oro a caldo o la goffratura, ma di fare uno studio molto attento delle quantità richieste riducendo così lo spreco di stampati inutili. Un altro fattore da tenere presente è che alcuni settori importanti, come il food e il beverage, necessitano di tempi rapidissimi di consegna. In questo senso il digitale ha certo una carta in più rispetto ad altri processi, ma non bisogna dimenticare che il vero plus offerto da questa tecnologia è nella personalizzazione del prodotto: per restare all’esempio della nostra bottiglia di vino, una cantina potrà offrire all’enoteca prodotti con etichette diversificate; spingendosi ancora più in là, l’enoteca stessa potrà ordinare bottiglie nominative per i suoi clienti, magari per celebrare un evento particolare. O, più in generale, il packaging potrà essere studiato in base ai diversi mercati, ai periodi dell’anno, a eventi contingenti, a promozioni attive su specifiche catene di vendita…

Dentro la tecnologia Tutto ciò, dicevamo, è reso possibile dalla notevole evoluzione delle macchine da stampa. Vediamo più nel dettaglio cosa significa. Innanzitutto sono due i principali produttori di questo tipo

Etichette autoadesive a banda stretta stampate dalla britannica Elite Signs and Print di Manchester. L’azienda offre anche dal suo sito un servizio di preventivazione e stampa di etichette on-demand. A sinistra, alcuni esempi di etichette di varie dimensioni (fino a 7,55”) stampate in digitale con inchiostri UV su diversi materiali: carta, plastica e carta laminata.

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stampa digitale

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Sistema di riavvolgimento della Primera CX1200. Il sistema, molto compatto, consente la stampa digitale di etichette anche in ambiente So-ho, con una qualità fino a 2400 dpi. In alto, una Xeikon 3000 che consente, con una qualità di stampa di 1200 dpi e una velocità di 19,2 m/min, di stampare in digitale qualsiasi tipo di etichetta, dal dato variabile al barcode e RFID, supportando anche in linea verniciatura UV flessografica, plastificazione lucida, verniciatura spot, fustellatura e stampa a caldo.

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di macchine: HP Indigo e Xeikon. La prima ha da poco lanciato l’HP Indigo WS6000, studiata per aumentare la produttività con una velocità di stampa di 60 metri al minuto in monocromia e 30 in quadricromia, migliorando il rapporto qualità/prezzo e curando particolarmente la resa cromatica con l’intento dichiarato di rivaleggiare con la qualità offset. È infatti possibile stampare fino a 7 colori, bianco e Pantone inclusi, su una vasta gamma di supporti flessibili, comprese le pellicole per sleeve e quelle adatte al contatto diretto con alimenti o alla pastorizzazione (caratteristiche richieste ad esempio dall’esigentissimo settore farmaceutico), con uno spettro colore molto ampio, mentre la gestione di tutto il flusso di lavoro è aiutata da specifici software messi a punto da EskoArtwork come l’HP SmartStream. È poi possibile sovrastampare, goffrare, applicare codici a barre mono e bidimensionali perfettamente leggibili, serigrafare anche in linea. Tutto ciò con un break even, ovvero una soglia oltre la quale il digitale non è più competitivo con le altre tecnologie, che si sposta sempre più, e raggiunge ormai i 4.000 metri lineari (la macchina più vicina alla WS6000, la WS4050, aveva un break even intorno ai 2.000 metri).

Flessibilità e rapidità convincono gli stampatori

Lo testimonia Marco Rossi, proprietario dell’etichettificio Ro.Ma. di Lissone (MB), specializzato in etichette multipagina, che ha recentemente affiancato alla preesistente WS4050 la nuova WS6000: «Quando abbiamo deciso di investire nella WS6000 il nostro scopo era aumentare la produttività, e lo abbiamo raggiunto. La nuova macchina da stampa ci ha consentito di aumentare velocità di produzione e flessibilità, grazie ai tempi di produzione ridotti e alla stampa con dati variabili, oltre che di adattarci ai diversi formati carta. Oggi la macchina da stampa HP Indigo è in grado di gestire tutta la produzione che in precedenza avveniva tramite la WS4050, oltre a quella di una web offset ormai obsoleta. Infatti, con la macchina da stampa digitale HP Indigo WS6000 siamo in grado di ottenere gli stessi li-

velli di qualità di una macchina da stampa offset, ma con velocità superiori e costi inferiori. Negli ultimi anni il mercato delle etichette ha subito una profonda trasformazione. Oggi è incentrato sull’aumento degli ordini a bassa tiratura e sul rapido incremento delle richieste di stampa variabile. In questo clima, la nuova macchina ci ha consentito di rimanere al passo con i cambiamenti del mercato e di soddisfare le richieste dei clienti». Gli fa eco Alessandro Ciccone, titolare di Etichettando, in provincia di Cuneo, che invece ha scelto per la sua azienda una macchina Xeikon: «Anzi due: ormai lavoriamo da una decina d’anni con macchine digitali di questo tipo e produciamo circa il 95% delle nostre etichette. Si adattano molto bene alle piccole tirature, sotto i 10.000 pezzi, sono flessibili rispetto alle esigenze odierne del mercato». La flessibilità è proprio uno dei cardini su cui si fonda la proposta di macchine di Xeikon, il cui scopo è trasformare il semplice stampatore di etichette in un vero e proprio fornitore di servizio che, grazie a una forte personalizzazione dell’etichetta e della tiratura e a tempi di consegna estremamente ridotti, consente ai clienti di eliminare di fatto i costi di magazzino e di adattare i loro prodotti ai cambiamenti di mercato con grande flessibilità e rapidità, senza impatto economico. Questo almeno fino ai 2.000 metri lineari (ovvero oltre il 65% del mercato mondiale delle etichette). L’“ammiraglia” di casa Xeikon è la X-3500, una macchina a toner come tutte quelle della serie 3000, anch’essa integrabile con i software di gestione workflow di EskoArtwork, che stampa 5 colori (4-cromia più bianco molto coprente) con toner ecocompatibili, che permette la stampa su carta e pellicole plastiche, ma soprattutto consente la finitura in linea con le più comuni tecniche di nobilitazione: verniciatura UV alto lucido o laminazione, fustellatura e mezzotaglio, oltre alla verniciatura spot, stampa a caldo o cold foil. Poter operare in linea consente tra l’altro una sicurezza e un’integrità totale nel caso di stampa di dati variabili.



vagabondario

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e n u o v e f r o n t i e r e d e ll a c a r t o t e c n i c a P l o t t e r d a t a g l i o , c r e a t i v i t à , p r o g e t t a z i o n e e . . . nasce l’incanto di oggetti d’arredo stupefacenti, geniali, ritagliati nel cartone. Oggetti utili, funzionali, sostenibili. Perché il design non è arte, è necessità. non è astrazione ma il frutto di un progetto concreto. Solo così i sogni (talvolta) diventano realtà. di Anna Aprea

Sculture in cartone celebrano il design e la tecnologia

Pieghe, tagli sapienti affondati nel cartoncino ondulato, un’estrema ingegneria della forma ed ecco che prendono vita le meravigliose geometrie di una poltrona da salotto, ecco una comoda culla, ecco un pallone da baseball, una chaise longue, poi tavoli, sedie, librerie… non solo oggetti d’uso quotidiano, semplici, creativi, funzionali, ma anche soluzioni d’arredo innovative, affascinanti e soprattutto sostenibili. Sono tante le possibilità offerte dal cartoncino… E sono tutte creazioni che, fino a qualche anno fa, sarebbero state impensabili.

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Cartotecnica creativa La cartotecnica era un mondo a parte, un settore che veniva associato solo ed esclusivamente alle scatole e agli espositori. Oggi non è più così anche grazie alle nuove tecnologie che hanno esaltato e “aiutato” la creatività di designer e architetti. I nuovi plotter da taglio lasciano infatti spazio alle più incredibili possibilità applicative e


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Una meravigliosa culla realizzata in cartoncino con il plotter da taglio della Zund installato al Politecnico di Milano. A destra, un pallone da rugby e una poltrona progettata in occasione del salone del Mobile di Milano. Nella pagina a fianco, una seggiola e una cornice di grande impatto... che potrebbero stare persino in un museo.

aprono nuovi orizzonti per la realizzazione di progetti creativi che possono essere prodotti in diversi ambiti.

Tecnologia e design E a proposito del connubio fra tecnologia e creatività citiamo un interessante evento dal titolo “Zund ritaglia le tue idee” organizzato di recente da Logics, distributore ufficiale dei plotter da taglio Zund per il mercato del packaging e della cartotecnica, che si è svolto di recente nella cornice di una suggestiva location milanese dove è stata ospitata

un’inedita collezione di mobili e oggetti realizzati con il plotter da taglio Zund. L’esposizione ha fatto da sfondo alla tavola rotonda intitolata Le nuove forme del packaging. Design: lusso o necessità? moderata da Alberto Cigada, professore ordinario del Politecnico di Milano. si fa strada la cultura della progettazione

«Con questo evento intendiamo contribuire alla diffusione di una cultura della progettazione, quale nuova chance per avere successo», ha detto Matteo

Redaelli, ad e responsabile R&D di Logics. «Nonostante siano già tante le aziende che investono in direzione del design, siamo dell’idea che ci sia ancora molto da fare. La progettazione contribuisce a creare valore, unicità e quindi possibilità di profitto. Permettere di scoprire nuovi modi di operare, più innovativi, più funzionali e più efficienti, dando vita a prodotti unici, esclusivi e, perché no, brevettati». Da qualche anno al Politecnico di Milano è stato avviato un progetto destinato a valorizza-

re l’utilizzo del cartone nel mondo del design. Nell’ambito di questa esperienza, Logics ha deciso di installare un plotter da taglio Zund (L2500 versione G3) nel Campus Bovisa presso POLIteca (Design Knowledge Centre). Qui gli studenti possono sperimentare nuove applicazioni e imparare a operare con strumenti tecnologici d’avanguardia... perché il progettista, si sa, non è un artigiano, ma un professionista che contribuisce allo sviluppo di prodotti concreti.

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Grandangolo

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Dedicato

d al Top Applications Awar

Giunto

alla sesta e d i z i o n e , i l premio i n t e r n a z i o n a l e F e d r igo n i a c c e n d e u n a l u c e su c h i f a u n u s o c r e a t i v o d e l l e c a r t e s p e c i a l i prodotte dalla cartiera veronese. Ne abbiamo selezionati alcuni che appartengono a tre delle quattro categorie in gara. di Titti Cocola

inviti e mailing - 3° classificato Elisa e Anton, designer uniti nel lavoro e ora anche nella vita, hanno progettato un particolare invito per il loro matrimonio. Stanchi dei modelli standard, i due brillanti creativi hanno elaborato una sorta di piccola brochure molto raffinata. L’invito, che si compone di 12 pagine compresa la copertina ripiegata su se stessa, è stato stampato in offset con Pantone Warm Grey e 7492. Il booklet è stato confezionato con un nastro di seta bianco incollato a mano insieme ad alcuni elementi applicati nelle varie pagine: un francobollo, delle foglie essiccate e una foto. Sulla copertina una “&” in rilievo a indicare “et”, le iniziali di Elisa e Toni. Diventa così il racconto di una bella storia d’amore. Committente Elisa Brockop & Anton Huber, Monaco Progetto etcorporate, Monaco (D) Stampatore etcorporate, Monaco (D) Carta Century Cotton Wove, colore Premium White, 220 e 280 g

packaging - 1° classificato Si definisce un’agenzia di strategie, creatività e curiosità ed è proprio quest’ultima che ha permesso alla parigina JAK di progettare, di concerto con lo stampatore francese Araidena, specialista nel packaging di cosmetici e profumi, questi imballaggi inusuali frutto di un brevetto depositato. La nuova linea di cosmetici unisex costituiti al 60% da sostanze bio aveva bisogno di un pack riciclabile e dalla linea essenziale ma al tempo stesso lussuoso. Stampati in offset a un colore senza alcuna verniciatura o trattamento superficiale, sono stati ottenuti senza pieghe e cuciture.

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Committente Absolution, Parigi Progetto JAK/Just a Kiss, Parigi Stampatore Araidena, Gèmenos Carta Freelife Vellum, colore White, 260 g


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edizioni di pregio - 3° CLASSIFICATO What good is the moon? è il catalogo realizzato dalla Fondazione Nicola Trussardi che raccoglie sei anni di attività in cui Milano ha fatto da scena espositiva per numerosi artisti di rilievo dell’arte contemporanea internazionale. Le 450 immagini stampate a tutta pagina rapresentano il lavoro di 128 artisti che hanno collaborato con la Fondazione dal 2003 ad oggi. Progettato e stampato a Berlino, il catalogo, da 368 pagine formato 21x28 cm, è stato prodotto in 4-cromia con copertina rigida e cucito sul dorso. La tiratura complessiva è stata di 2.500 copie.

Committente Fondazione Nicola Trussardi, Milano Progetto Onlab, Berlino Stampatore Hatje Cantz Verlag & Co., Berlino Carta Symbol Tatami, colore White, 135 g

edizioni di pregio - 1° classificato Questo raffinato catalogo è stato realizzato in occasione della mostra “L’impossible photographie. Prisons parisiennes 1851-2010” che ha presentato 340 fotografie scattate nelle prigioni parigine dal 1851 ai giorni nostri. La mostra, allestita presso il Musée Carnavalet, è frutto della selezione di ben 3.800 scatti. Il libro, tirato in 4.500 copie, è stato stampato in offset in 4-cromia mentre un quinto colore (Pantone 3255) è stato aggiunto nelle ultime 72 pagine. Il dorso, in tela di colore bianco, è stato serigrafato. Committente Paris Musée Progetto Paris Musée Stampatore Edizioni Rebus, La Spezia Carta Sirio Color Smeraldo 350 g; Symbol Freelife Gloss Premium White 100 g; XPer Premium White 120-140 g

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È arrivata l’ora di *Offerta valida dal 20/12/2010 al 24/01/2011 o ad esaurimento scorte. Riservata all’opzione di consegna 5/7 giorni lavorativi dall’ordine. Prezzi IVA esclusa.

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Seduzioni grafiche e tipografiche dedicate al grande Leonardo Sciascia Ecco a voi una meravigliosa fiaba raccontata da Leonardo Sciascia, variante di un’antica leggenda siciliana che narra il mito di Colapesce (o Nicola il pesce o Colapisci che dir si voglia... in siciliano), un giovane di grandi promesse, con speciali abilità di nuotatore, capace di immergersi nel mare e di restarvi così a lungo… che tutti pensavano fosse un pesce. Pubblicata per la prima volta nel 1975 in una collana di Emme Edizioni destinata al pubblico dei piccoli lettori, Il fuoco nel mare è stata recentemente inserita in una raccolta di racconti inediti, o poco noti, dall’editore Adelphi. Oggi viene riproposta in una splendida edizione esclusiva curata da Franco Sciardelli, bibliofilo, maestro di stampa, editore di gran classe, appassionato cultore di libri antichi, amico nientemeno che del grande Leonardo Sciascia. Una struttura di grande rigore formale; una gabbia d’impaginazione semplice, ariosa, armoniosa; un’eleganza che si esibisce, per paradosso, quasi senza mostrarsi... tutto è qui, da vedere e da toccare, in questo prezioso volume stampa-

Anna Aprea aprea.a@ilpoligrafico.it

to su una Epson Stylus Pro 9900, illustrato con disegni di Mimmo Paladino, tra gli artisti più sensibili al testo narrativo, capace di profondi colloqui grafici con il racconto d’autore, un artista che da sempre ama sedurre, attraversare, sottolineare il testo con il suo inconfondibile tratto.

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Il fuoco nel mare: un volume di sfolgorante bellezza L’ultimo, splendido frutto della lunga esperienza della stamperia 74|b di Milano è il volume Il fuoco nel mare di Leonardo Sciascia, oggi riproposto in un’elegante edizione, sorprendente esito di diverse tecniche di stampa, dalla litografia alla xilografia, dalla serigrafia alla stampa digitale. «Per me il libro è un’invenzione, una possibilità realizzativa sempre diversa», ha detto l’editore Franco Sciardelli, appassionato di tipografia e di libri antichi, da trent’anni consacrato con immutata passione, alla progettazione e alla produzione di libri-gioiello. Il fuoco nel mare è impreziosito da due litografie originali di Mimmo Paladino tirate su carta giappone, quattro linoleum e tre serigrafie.

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Una delle stampe firmate da Mimmo Paladino, massimo esponente della Transavanguardia italiana, si aggiunge all’importante corredo iconografico dell’opera ed è custodita in una plancia laterale.

Un raffinato cofanetto in cartoncino bianco custodisce l’opera corredata da 4 linoleum e 2 litografie originali di Mimmo Paladino tirate su carta giappone con i torchi dei fratelli Bulla di Roma.

Il corpo-libro - sul quale risaltano la perentorietà e la bellezza dei segni, dei disegni e delle meravigliose folgorazioni grafiche di Mimmo Paladino - si svolge a fisarmonica, quasi a scandire il ritmo della narrazione, la sua semplice ed elegante combinazione costruttiva.


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57 Testo e disegni sono stati stampati con sistema digitale Epson a inchiostri Ultrachrome su carta Hahnemuehle cotone d.f.a. William Turner. Nell’immagine Ivan Pengo, titolare della stamperia 74\b di Milano.

74|b, il fascino di un’antica stamperia, la meraviglia delle tecniche digitali

Accanto alle macchine antiche, la stamperia 74\b ha di recente installato una Epson Stylus Pro 9900 sulla quale è stato stampato l’intero racconto di Sciascia, una banda di carta lunga 4 metri piegata a fisarmonica. «Con questa macchina da stampa digitale», ha dichiarato l’editore Franco Sciardelli, «l’esito non è inferiore a quello che si ottiene con la stampa tradizionale».

Un’esperienza trentennale nella stampa d’arte e oggi anche la stampa digitale: la stamperia 74|b di Milano, di cui è titolare Ivan Pengo, mette a disposizione dei suoi clienti una gamma di strumenti che dal torchio calcografico arrivano fino alla contaminazione e all’uso specifico delle più moderne attrezzature per la digital fine art. Dunque 74|b si propone come la struttura ideale per chiunque voglia elaborare progetti nel campo della stampa originale d’arte, ma anche per lavori da realizzare in digitale. L’azienda è dotata di una Epson Stylus Pro 9900. Stamperia 74|b - Milano www.74b.it 74b.info@gmail.com

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IN IZ IA TI VE , PR O G ET TI , D I TU TT O

U N PO ’

i paesaggi di tullio pericoli nel calendario 2011 di burgo

Un appuntamento irrinunciabile quello organizzato puntualmente da Burgo alla galleria milanese Nuages di Cristina Taverna per presentare il proprio calendario. Un ambiente intimo e raccolto dove “gustare” le tavole originali dell’artista che si trasformano successivamente in calendario aziendale. E dove confrontarsi con disegnatori, vignettisti, cartellonisti del calibro di Moebius, Griffa, Munoz, Loustal. Quest’anno la cartiera ha affidato questo delicato compito a Tullio Pericoli, noto disegnatore e ritrattista ma anche sensibile e originale paesaggista che ha realizzato in esclusiva 6 acquerelli dal titolo Superfici. La carta valorizza il messaggio artistico «Nessuno più dell’illustratore», ha commentato Ferdinando Bandini, poeta, saggista e attuale presidente dell’Accademia Olimpica di Vicenza, «può essere considerato un testimone del tempo. Pericoli ritrae i suoi paesaggi attingendo a ricordi che risalgono a quando il suo sguardo era pieno di stupore». Una fiducia ben riposta sino ad oggi quella di Burgo che chiede semplicemente agli artisti che la carta sia protagonista del calendario, ma non interviene in alcun modo nel lavoro degli stessi. «La carta valorizza il messaggio artistico», ha aggiunto Girolamo Marchi, ad della cartiera vicentina, «molto più di un apparecchio elettronico e rimane più adatta del virtuale per messaggi duraturi e rilevanti». Un pensiero condivisibile secondo Tullio Pericoli che rivela l’esistenza di un rapporto intimo tra chi disegna e la carta: «Il contatto della pelle con il foglio è fondamentale per un artista. Toccare la grana, osservare come la carta accoglie il colore e reagisce, osservare come il colore essicca in tempi più o meno lunghi e come la carta lo restituisce». Inserire la carta nei suoi paesaggi, ha raccontato Pericoli, è stato naturale. Come naturale è stato trasformarla in campi, terreni coltivabili dove dichiarati segni calligrafici replicano solchi di un terreno innevato e livido. Un marchigiano a Milano Marchigiano di Colli del Tronto, Pericoli vive a Milano fin dai primi anni Sessanta. Pubblica i suoi disegni su Linus, Corriere della Sera e L’espresso e contemporaneamente espone le sue opere in varie città italiane, tra cui a Ivrea la serie di disegni realizzati per una speciale edizione di Robinson Crusoe della Olivetti. Dal 1984 inizia a collaborare con La Repubblica: un sodalizio che da allora continua in modo proficuo, mentre altre testate internazionali, come The New Yorker e Harper’s Magazine, pubblicano regolarmente i suoi lavori. Respecta 100 e Prisma Silk protagoniste del calendario Per il calendario 2011 Burgo ha scelto Respecta 100, una patinata per stampe di pregio certificata, FSC 100% riciclata, nella versione Satin. La copertina è stata invece realizzata con cartoncino patinato di pura cellulosa certificato FSC Mix Prisma Silk. Le selezioni delle tavole sono state affidate alla sapiente competenza della fotolito Fotomec di Torino, mentre la stampa in 4-cromia e la verniciatura serigrafica alla Tipo Stampa di Moncalieri. www.burgo.com Titti Cocola


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start, il libro concept di cartiere del garda Start è un nuovo progetto di comunicazione realizzato con l’intera gamma dei prodotti di Cartiere del Garda. Ogni pagina racchiude una parola e un’immagine che insieme raccontano un aspetto della nostra vita quotidiana. Quarantacinque immagini che esprimono il senso di queste parole, per un’esperienza sia visiva che tattile. Il libro è stato presentato alla Fiera di Francoforte suscitando molto interesse per le lavorazioni e le tecniche di stampa. Per la sua realizzazione sono state utilizzate tutte le carte della “Collezione Eccellente”: GardaMatt Art, GardaGloss Art, GardaCover Hi-Fi, GardaPat 13 nelle versioni Klassica e Kiara. Tutte le carte sono prodotte in ambiente neutro senza acidi e sono resistenti all’invecchiamento. GardaPat 13 è sempre certificata FSC, mentre le altre sono disponibili con certificazione FSC o PEFC su richiesta. www.gardacartiere.it

Oltre 100 presenze sono state registrate a Villa Necchi, la suggestiva location milanese oggi bene del FAI, per l’evento organizzato da Polyedra e Arjowiggins Graphic Division. Protagonista indiscusso Revive, un brand che contraddistingue la più ampia gamma di carte riciclate patinate e naturali caratterizzate da standard qualitativi elevati e un basso impatto ambientale. Per enfatizzare l’importanza innovativa di Revive, Roberto Cavicchia, group marketing manager Polyedra, e gli altri relatori - Aurélie Soly (marketing manager South Europe Arjowiggins Graphic), Gilles Lhermitte (direttore dello Sviluppo sostenibile Arjowiggins Graphic) e Monica Crepaldi (marketing manager Arjowiggins Graphic Italy) hanno dato spazio anche agli aspetti più tecnici del processo produttivo. Inoltre, si è affrontato il tema della salvaguardia ambientale con l’obiettivo di promuovere nel settore grafico un comportamento sempre più orientato alla sostenibilità. Particolarmente interessante la testimonianza di Franco Manuel Porcelluzzi, senior buyer di Roche, che ha descritto il comportamento green oriented della sua azienda: dall’impianto fotovoltaico di 1,4 mW sulla copertura del parcheggio aziendale alla decisione di utilizzare Revive per la stampa del bilancio sociale. www.polyedra.com

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polyedra e arjowiggins insieme per l’ambiente

il global partner award di fsc alla leipa La FSC International ha assegnato il Global Partner Award alla tedesca Leipa George Leinfelder GmbH per il settore della cellulosa e della carta. Leipa, che ha sede a Bonn, produce carta di alta qualità da carta straccia ed è leader a livello mondiale per la produzione di patinatino. Oltre alla certificazione FSC e PEFC, le carte LWC prodotte dalla cartiera tedesca hanno ottenuto lo scorso anno anche il marchio di qualità Blauer Engel ed è di pochi mesi fa il riconoscimento FSC 100% recycled. Le carte magazine di Leipa sono distribuite in Italia da Codevilla & C. www.codevilla.net

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favini punta sull’ecologia e sul nero a luxe pack

intrecci di colori e forme per il calendario garda

Favini ha approfittato della kermesse monegasca per presentare le sue carte innovative e una serie di altri prodotti speciali. Il tema portante di quest’anno era rappresentato dall’ampia gamma di carte nere a cui è stato dedicato un angolo speciale dello stand e un nuovo booklet. Stampati su carta Favini, i nuovi booklet sono stati pensati per i designer e mostrano la resa di stampa dei diversi supporti. In mostra allo stand anche i campionari dedicati a Shiro e Majestic: il primo completamente dedicato all’ecologia con immagini di plancton, il secondo impreziosito da diamanti e giochi di luce. Dolce Vita è invece stata presentata su uno speciale booklet dedicato agli animali del Madagascar, fotografati da Steve Hoskins. www.favini.it

Puntuale come tutti gli anni è arrivato il nuovo calendario di Cartiere del Garda. Dodici scatti che esaltano l’intensità espressiva dei colori attraverso le figure di due modelle che si confondono nello sfondo delle immagini. Contrasti cromatici e continuità formale si propagano senza un apparente fine in ogni elemento dell’immagine. Le trame dello sfondo proseguono sulle linee degli abiti in un unico intreccio creativo. «Dopo il bianco e nero dell’ultimo calendario», afferma Maurizio Molina, direttore commerciale generale di Cartiere del Garda, «abbiamo deciso di realizzare degli scatti che potessero sprigionare tutta la forza e la gioia dei colori. Le carte della nostra “Collezione Eccellente” riportano al meglio la profondità delle immagini e rendono vivi i colori di ogni fotografia». Allover è stato realizzato da Imille, agenzia che cura la comunicazione di Cartiere del Garda, con gli scatti di Zoren Gold & Minori Murakami, coppia creativa da sempre dedita a lavori dall’elevata valenza artistica, ed è stato stampato sulla patinata opaca GardaMatt Art 200 da 200 g. www. gardacartiere.it

l’agenda munken guarda al futuro

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Look forward è il concept che guida l’agenda 2011 di Arctic Paper. La salvaguardia ambientale scandisce ogni singolo mese di questo strumento funzionale e accattivante accompagnandoci con una frase, un suggerimento, un consiglio su come con piccoli gesti quotidiani ognuno di noi può occuparsi della questione ambientale. L’impegno per la salvaguardia dell’ambiente è il pilastro su cui si fonda la filosofia Munken: vivere in armonia con la natura e rispettare ciò che ci circonda durante il processo di produzione della carta sono le linee guida dello stabilimento di Arctic Paper Munkedals, completamente immerso nella foresta svedese. Le immagini, scattate da Jens Andersson, sono stampate sulle sei qualità di Munken mentre la rilegatura alla francese consente un’apertura completa dell’agenda. Su ogni mese, inoltre, è stato inserito un link attraverso il quale è possibile partecipare a piccole competizioni e vincere interessanti premi. www.arcticpaper.com


WWW.CONCRETACOM.IT

Vista, rivista, riciclata. Burgo Distribuzione presenta Green Paper, il nuovo segmento di carte ecologiche. Una ampia gamma di carte che garantisce il corretto utilizzo delle materie prime, ottenendo cosĂŹ prodotti ecocompatibili, riciclati e certificati. Burgo Distribuzione. Meno spreco piĂš eco.

Sempre al vostro fianco.


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Non solo carta, non solo stampa. Il sistema Pantone offre oggi a creativi dei più diversi campi professionali la possibilità di avere un sistema di riferimento cromatico unico, chiaro, univoco e sicuro per riprodurre la sfumatura giusta sul supporto giusto, tessuti e plastiche compresi.

pantone per moda, design, e interior decoration

Lorenzo Capitani resp. di produzione e giornalista lorenzo.capitani@alice.it

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Che sia stampato su una brochure, usato su un abito o dipinto su una parete, il colore è uno strumento di comunicazione e di espressione fondamentale. Per questo, Pantone ha messo a punto un sistema dedicato al mondo della moda e dell’arredamento: il Pantone Fashion + Home Color System, 1925 tinte raggruppate per famiglie stampate su cotone o su carta, oggi disponibili anche nel nuovo SMART System, confezionate singolarmente. Lo strumento ideale per assemblare palette di colori, creare schemi cromatici, scegliere abbinamenti, oltre che per controllare l’esattezza della resa di colori sociali o di brand durante l’intero processo produttivo. Alcuni strumenti digitali, come il Color Chooser Kit e le App per iPhone, iPod Touch e iPad, rendono il sistema Pan-


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Dalle mazze del Textile Color System, prodotte su cotone, alle pitture murarie, fino ai quaderni con le tendenze cromatiche per le prossime stagioni. stilisti, designer, arredatori, architetti, decoratori di interni ed esterni hanno a disposizione tutta una serie di strumenti che li aiutano a sviluppare la propria creatività e a scegliere sempre il colore giusto. di lorenzo capitani

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L’esercito USA si è fatto fornire da Pantone una palette di 19 colori da usare nei suoi edifici di tutto il mondo.

tone compatibile con i principali software di progettazione del settore moda e architettura. Il colorimetro portatile Color Cue 2 permette invece di riconoscere le sfumature presenti nei vari oggetti, di diversi materiali, e compararle con ben 9000 tinte Pantone. Infine una serie di pubblicazioni raccoglie le tendenze ispirative dei pattern cromatici per le prossime stagioni della moda uomo, donna, sportiva e bambino, e della casa.

Pantone Paints+Interior Pantone produce anche una serie di pitture murali di qualità e dalla tinta “certificata”, estremamente utili soprattutto nel caso di ambienti nei quali sia richiesta, per esigenze di comunicazione di marchio o riconoscibilità, una sfumatura di colore ben precisa. Anche in

questo caso, oltre alle vernici, Pantone offre un sistema di supporto ai creativi sia tramite utili tools di color selection disponibili anche online, sia attraverso mazze specifiche (come quella dedicata agli Inspirational Whites) e pubblicazioni sulle tendenze cromatiche dell’interior decoration.

Pantone Plastic Per chi ama cimentarsi con i

materiali più diversi, ecco due pantonari davvero speciali e molto apprezzati dai designer di oggettistica: i due volumi contenenti 735 colori stampati su plastica trasparente e i tre con 1005 stampati su plastica opaca. Tutti con i necessari riferimenti incrociati agli altri continenti del mondo Pantone, Matching System e Fashion + Home.

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agenda

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appuntamento alla triennale bovisa con i materiali creativi

La mostra Milano 2010: Materiali Creativi, organizzata presso lo spazio espositivo di Triennale Bovisa, ospita fino al 9 gennaio prossimo i lavori dei progettisti milanesi che hanno partecipato all’omonimo progetto promosso dall’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Milano e da Material ConneXion Milano. Realizzato con lo scopo di offrire servizi e strumenti per i creativi milanesi (designer, architetti e ingegneri) a sostegno dell’innovazione, il progetto ha avuto come tema di riferimento Expo 2015, concentrandosi quindi in modo particolare sui temi della sostenibilità e dell’alimentazione. Material ConneXion Milano, società che dal 2002 si occupa di ricerca e consulenza nel campo dei materiali innovativi, ha individuato e selezionato 200 progettisti, attivando loro un account per l’accesso ai propri servizi e organizzando 4 seminari/workshop su diversi temi per stimolare i partecipanti all’uso dei materiali presenti nel proprio database. I progettisti coinvolti si sono impegnati a realizzare degli elaborati progettuali offrendo la loro visione di quello che sono i temi toccati dall’Expo che nel 2015 sarà in scena a Milano. Si tratta di una prima vera fotografia di come il mondo della creatività milanese interpreta il tema “Feeding the Planet – Energy for Life”. www.triennale.it

Manifestazione

Titolo

Quando

Dove

Mostra - Design Fiera - Carta Fiera - Editoria digitale Fiera - Promozionale Fiera - Arti grafiche Fiera - Packaging lusso Fiera - Stampa digitale

Progettare pensieri Paperworld Ebook Lab Italia Promotion Medprint LuxePack Fespa

fino al 6 gennaio 2011 29/1-1/2 3-5 marzo 2011 9-11 marzo 2011 16-19 marzo 2011 29-30 marzo 2011 24-27 maggio 2011

Milano Francoforte Rimini Fieramilanocity Roma Shanghai (CN) Amburgo (D)

Info www.triennale.it www.messefrankfurt.com www.ebooklabitalia.com www.ops.it www.centrexpo.it www.luxepack.com www.fespa.com

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c o l o p h o n COMITATO DI REDAZIONE PRINT BUYER n. 30 - uscita dicembre 2010 Direttore responsabile Ruggero Zuliani Coor­dina­mento Titti Cocola cocola.t@ilpoligrafico.it Redazione Anna Aprea aprea.a@ilpoligrafico.it Hanno collaborato a questo numero Lorenzo Capitani, Moreno Martelloni, Achille Perego. Art director Cristina Mascherpa mascherpa.videostena@fastwebnet.it Impaginazione Cristina Mascherpa, Chiara Arrigoni Copertina Cristina Mascherpa Sede Zeta’s - 20137 Milano, via Kolbe 8 Tel. 02.7529101, Fax 02.75291039, printbuyer@ilpoligrafico.it Pubblicità Rancati Advertising: Claudio Sanfilippo Tel. 02.70300088 csanfilippo@rancatinet.it Zeta’s: Manuela Terreni (commerciale) terreni.m@ilpoligrafico.it Tel. 02.40047399, 3475822745 - Lucia Cremascoli (segr. pubblicità) Tel. 02.75291030 cremascoli.l@ilpoligrafico.it Numeri arretrati euro 12,50 cad. Abbonamenti tel. 02.75291020 abbonamenti@ilpoligrafico.it Quota annua euro 39,00 per l’Italia, euro 64,00 per l’Europa, euro 74,00 extra Europa. I versamenti possono essere effettuati con bonifico bancario a: Zeta’s srl - Credem Ag. 2 Milano - IBAN IT31 X030 3201 6010 1000 0060 641 oppure sul c/c postale n. 41419201. R.E.A. Milano n. 1190227 - Autorizzazione Tribunale Mi n. 706 - 11.10.04 Stampa Interno e copertina: Grafiche Parole Nuove di Brugherio (MB). Nobilitazioni: Painting Velvet - Arenzano (GE).

Non perdete i prossimi numeri di PRINT BUYER Solo 39 EURO per ricevere sulla vostra scrivania i prossimi sei numeri di PRINT BUYER in uscita a febbraio, aprile, giugno, settembre, ottobre, dicembre 2011. Per abbonarsi spedire il coupon compilato via fax 02 75291032 o collegarsi a www.stampamedia.net

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Renzo Callegari Direttore Centrale di Produzione Lowe Pirella Fronzoni Presidente Assoprod renzo.callegari@loweworldwide.com Luca Fiammenghi Visual designer Docente presso diversi istituti di formazione visdesign@fastwebnet.it Maria Rosa Mantellato Marketing di prodotto stampa e cartotecnica Postel S.p.A. mariarosa.mantellato@postel.it Alberto Sironi Consulente aziendale Esperto di stampa e di tecniche di nobilitazione sironi.al@tiscali.it

Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli Autori. Dati e caratteristiche tecniche sono generalmente forniti dalle Case costruttrici, non sono comunque tassativi e possono essere soggetti a rettifiche in qualunque momento. Tutti i diritti sono riservati. Notizie e articoli possono essere riprodotti solo a seguito di autorizzazione dell’editore e comunque sempre citando la fonte. Testi e fotografie, qualora non espressamente richiesto all’atto dell’invio, non vengono restituiti. Desideriamo informarLa che il D.Lgs. 196/03 (Testo Unico Privacy) prevede la tutela di ogni dato personale e sensibile. Il trattamento dei Suoi dati sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e della Sua riservatezza. Ai sensi dell’art. 13 del Testo Unico, Le forniamo quindi le seguenti informazioni: il trattamento che intendiamo effettuare verrà svolto per fini contrattuali, gestionali, statistici, commerciali, di marketing; il trattamento, che comprende le operazioni di raccolta, consultazione, elaborazione, raffronto, interconnessione, comunicazione e/o diffusione si compirà nel modo seguente: archiviazione su supporto cartaceo e archiviazione informatizzata su personal computer. Il titolare dei dati è: Zeta’s srl nella persona del Rappresentante Legale. Il responsabile del trattamento dei dati è: Alessandra Gori Montanelli (gorimontanelli.p@ilpoligrafico.it, via Kolbe 8, Milano, tel. 02.7529101, fax 02.75291032). Al titolare del trattamento Lei potrà rivolgersi per far valere i Suoi diritti così come previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Associato all’USPI

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