Print Buyer, n. 54, Febbraio 2015

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strategie e tecniche della comunicazione stampata

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Zeta’s srl 20137 Milano via Kolbe 8 - € 6,50 - CMP Milano Roserio

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non solo questione di punto...

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Esperti in stampa, con la passione per l’arte che rappresenta In un mondo sempre più digitale, la stampa acquista sempre più valore fisico e simbolico, si eleva e comunica non solo visivamente. Da oltre 30 anni, dedichiamo alla stampa la nostra passione, l’esperienza, la sperimentazione di nuove tecniche, per produrre emozione in ogni prodotto che realizziamo.



Gruppo Poligrafico Fiorenza

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We put in your labels NELLA VOSTRA ACQUA everything there’s NOI LO METTIAMO in your water: NELLE VOSTRE ETICHETTE: passion, quality PASSIONE, QUALITÀ and cheapness E CONVENIENZA


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c o m p l e a n n o

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!

Apriamo il 2015 – che corrisponde al nostro decimo compleanno – all’insegna dell’ambizione con un giornale rinnovato e ripensato per essere più in sintonia con le esigenze dei nostri lettori. Ma l’ambizione ci suggerisce qualcosa in più: vogliamo offrirvi la più bella rivista di stampa del panorama italiano, bella da leggere, da guardare, da toccare e, fidatevi, anche da collezionare. Questo che avete tra le mani è il primo numero di un nuovo progetto che vi illustriamo a pagina seguente e che proietta Print Buyer in un nuovo orizzonte. Sfogliatelo, vi accorgerete subito che tutti gli articoli sono tradotti in inglese e che avete tra le mani un numero speciale, che non a caso abbiamo distribuito alle aziende europee, ai centri media e alle più importanti agenzie creative inglesi, tedesche, francesi. Da non perdere le due interviste: a pagina 22 con Alessandra Albretti, tra i personaggi più in vista di Expo Milano 2015, e a pagina 36 con Antonella Testa che ci racconta progetti e idee della sua agenzia, protagonista di primo piano della creatività made in italy. Di grande utilità per i nostri lettori anche l’articolo sui sistemi editoriali e quello sulle prove colore che a pagina 57 ci fa capire, in maniera semplice e divulgativa, come si possono ottenere e come possiamo controllare la loro correttezza. Ma c’è di più, molto di più in questo numero, perciò mettetevi comodi...

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in questo numero

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Happy Birthday, Print Buyer!

2015 marks Print Buyer’s tenth anniversary. To celebrate the special occasion, we have embarked on an ambitious restyle project of the magazine, aimed at getting in tune with the readers’ needs. Well, our ambitions are even higher: we endeavour to provide our readership with the best print-focused magazine in Italy. Get ready for a brand-new Print Buyer that will be interesting to read, eye-catching to watch, pleasant to touch and – we promise you – a valuable piece to collect. While browsing the first Print Buyer of 2015, you will immediately see that all the contents are translated into English: in fact, this is an international issue, distributed to the leading brand and creative agencies and media companies in France, Germany and the UK. Content-wise, you shouldn’t miss out on the interviews to Alessandra Albretti, head of Media Management & Communication Projects at Expo 2015, and to Antonella Testa, managing director at brand identity agency InTesta. In addition, you can get some technical insights in our features dedicated to editorial systems and colour proof management. And there is much more than that. Therefore, sit down comfortably and read on...

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Poteva essere l’occasione per fare semplicemente il punto: avremmo potuto ripercorrere le 53 copertine che vi hanno stupito, suggestionato e stimolato, oppure riprendere alcuni passaggi tecnologici salienti che la rivista ha raccontato. Invece abbiamo pensato solo a ciò per cui siamo nati e che ci piace fare: guardare avanti e parlare di novità.

10 anni di print buyer ricerchiamo la consuetudine...

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Correvano esattamente questi stessi giorni, di un inverno decisamente più rigido, quando in redazione si preparava il primo numero di quella che, come scrisse l’allora responsabile di redazione Tiziano Marelli, sarebbe stata una nuova rivista, unica nel suo genere, a proporsi da collegamento fra il mondo della stampa e quello dei cosiddetti “print buyer”. Si gettava un inedito ponte fra gli stampatori e i “grafici”. Un’idea maturata qualche mese prima, nel settembre del 2004, quando i lettori de Il Poligrafico avevano molto apprezzato un focus dedicato proprio alle esigenze dei print buyer, che aveva aperto un dibattito acceso sul ruolo della stampa nel media mix del futuro e sui diversi ruoli nella filiera. A distanza di dieci anni, trascorsi a parlare di verniciatura, lamine, plastificazioni, serigrafie e quant’altro, affrontando di numero in numero sempre nuove e differenti tecniche di stampa e nobilitazione, la rivista ha mantenuto una sua coerenza nella costante ricerca dell’innovazione. Cavalcando l’onda del periodo forse più creativo e ricco della stampa nobilitata in Italia, Print Buyer è stata testimone e veicolo di questo periodo

aureo, che ha scandito con le sue copertine. Con questo numero raggiungiamo l’edizione 54 ed entriamo nel decimo anno di pubblicazioni. Mantenendo fede ai propositi iniziali, continuiamo a raccogliere idee, stimolare la ricerca, testimoniare esperienze, provocare il mercato, cercando di promuovere l’incontro fra i desiderata dei creativi e le reali, concrete possibilità dell’offerta tecnologica e di processo. Siamo stati e vogliamo continuare ad essere testimoni del valore tangibile della comunicazione stampata, ma soprattutto vogliamo essere evidenza del fatto che l’attenzione per questo media è quanto mai attuale e futuribile, rivolgendoci e interpellando i più esigenti interpreti della comunicazione moderna: marketer, designer, progettisti e buyer di comunicazione. Con costoro intendiamo condividere la nostra visione e le nostre conoscenze sulla carta stampata e nobilitata in particolare, che riteniamo ricoprire una funzione ineludibile nel media mix dell’impresa e dei brand del futuro, in particolare laddove l’engagement è fisico, reale, come nel punto vendita piuttosto o, più in generale, nel quotidiano reale della gente.


C ontinuità nella diversità nel segno di M c L uhuan

...nella novità

Guardiamo avanti. Abbandoniamo velocemente il ricordo di quanto fatto e spingiamoci a quanto invece resta ancora da fare. Mutuando la più abusata fra le affermazioni del massmediologo canadese (“the medium is the message”), abbiamo pensato a un magazine ancor più interprete del cambiamento, a una rivista camaleontica, che si presenta ogni numero diversa dai precedenti. Abbiamo pensato a una rivista contaminata e contaminante, che guarderà con attenzione a tutti i trend espressivi ed estetici, vestendo i colori e le forme del mondo che intendono rappresentare nei diversi ambiti applicativi della stampa, mantenendo però fede alla propria mission editoriale, proponendo contenuti di valore. Seguire Print Buyer significherà affrontare un percorso di esplorazione della materia e delle forme della materia, in stampa, in legatoria e in cartotecnica, seguendo i bisogni delle migliori espressioni del Made in Italy che stanno sorreggendo le esportazioni del nostro Paese. Un progetto impegnativo e ambizioso, almeno quanto è affascinante. Ne siamo entusiasti, certo, e ci gratifica ammetterlo. Apriamo con un saluto alla grande opportunità dell’Expo, e accogliamo il mondo con un brindisi di benvenuto tuffandoci nel mondo dell’etichetta e del packaging a Vinitaly, che ci vedrà media partner dell’International Packaging Competition. Ci accomoderemo quindi al Salone del Mobile, per celebrare il trionfo del design e dello stile della manifattura italiana delle filiere dell’arredamento e dei complementi. Ci sposteremo poi a Bologna, giusto lo spazio di un weekend, per supportare gli amici di Comunico Italiano, neonata associazione emiliana, nell’organizzazione della prima Print Buyer’s Conference di fine aprile: un momento di incontro irrinunciabile fra buyer e operatori della comunicazione. Torneremo quindi a Milano, per goderci i flash delle Settimane della Moda, con le iperboliche esigenze comunicative del punto vendita e la pluralità di strumenti stampati delle griffe. Dopo l’estate ci attendono i temi del design e i bisogni della filiera distributiva della ceramica al Cersaie, Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e l’Arredobagno, prima di perderci nel lusso ostentato della Costa Azzurra, in tempo per il Luxepack, Salone dell’imballaggio di lusso, e chiudere infine l’anno con un numero interamente dedicato allo Stationary & Greeting cards, giusto in tempo per farci gli auguri di Natale. Un viaggio ricco di spunti e di emozioni.

Materiali, forme, colori, profumi, effetti, esperienze tattili e visive… non ci faremo mancare nulla!

progetti

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Tante occasioni di 22

36 I linguaggi della comunicazione, il ruolo della stampa, la bellezza dei materiali e della carta... di questo e altro parla Antonella Testa in un’intervista esclusiva. From the languages of communication to the role of printing and the added value of special papers and finishing techniques: Antonella Testa discusses these and other matters in an exclusive interview.

Alessandra Albretti, responsabile comunicazione di Expo 2015, ci racconta come funziona la macchina comunicativa dell’Esposizione universale. As Expo 2015 approaches, Alessandra Albretti, head of Media Management & Communication Projects, explains the communication strategy behind Milan Universal Exposition.

in questo numero Buon compleanno, Print Buyer > > > > > > > > > > > > > > > > > 5 Happy birthday, Print Buyer 10 anni di print buyer Ricerchiamo la consuetudine... nella novità > > > > > > > > 6 la copertina e il print box Informazioni tecniche Technical information > > > > 10

COMUNICARE

expo 2015 La stampa è parte integrante delle strategie Expo > > > > > > > > > > > 22 The value of print in Expo communication strategy in testa Siamo seri senza prenderci troppo sul serio > > > > > > > > > > > > > > > 36 Being serious without taking it too seriously

IDEE

Creativi e creature “Gideon’s Tale” di Atelier Perelà > > > > > > > > > > > > > > 30 “Gideon’s Tale”. One story, many stories Carta PER... Specialty food > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > 50


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I sistemi editoriali migliorano i flussi e la qualità del lavoro. Ma come funzionano? Non perdete questo articolo interessante e completo sull’argomento. Editorial systems streamline the publishing workflow and improve the overall quality of work. Therefore, how do they work? To gain insight on the subject, don’t miss out our dedicated feature.

sommario

incontro 30

Gideon’s Tale. Un libro con le silhouette ritagliate a mano, un video, una app. In un progetto editoriale innovativo, ecco le avventure di un pavone reale. Gideon’s Tale is… A book, made of white paper-based silhouettes cut out by hand. A video. An app. Find out more about this innovative cross-media project that tells the beautiful story of a fun royal peacock.

tecnologia

SISTEMI EDITORIALI Ecco come funzionano > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > 42 How editorial systems work prOve colore 5+1 consigli per controllarle > > > > > > > > > > > > > > > > > > > 57 5+1 great tips for checking colour proofs

RUBRICHE

echi di stampa Eventi e novità di stampa e cartotecnica > > > > > > > > > > > > 14 News and events from the print and paper converting industries Cartiere Eventi & notizie > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > 62 News and events from the pulp and paper industry agenda Mostre e fiere da non perdere > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > 64 Must-see art and trade exhibitions

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5 +1 consigli per sapere ogni dettaglio (e anche qualcosa in più) sul controllo delle prove colore.

5+1 great tips for getting to know everything about checking colour proofs and achieving proper colour reproduction in printing.

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informazioni tecniche

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e d i t i o n

FONDO RIGIDO La stampa è effettuata su carta monopatinata con cold foil argento a tavola piena. Finitura con vernice UV lucida, con trama ad effetto drip off. Il fondo rigido rivestito è realizzato su linee automatiche.

cartella La copertina è stampata su macchina Heidelberg CD 74 con cold foil argento sovrastampato in linea con quadricromia più colore Pantone arancio. La finitura è con verniciatura UV lucida con trama ad effetto drip off. La cartella è confezionata su linea automatica Kolbus con applicazione dei magneti in linea.

Rigid Bottom Print Box is printed on a oneside coated paper with silver cold foil. It is finished with gloss UV varnish and drip off effects. The rigid bottom of the box is produced on automatic production lines.

ind u s t ri a l b o x firma la scatola di

Special Folder The cover is printed on a Heidelberg CD 74 with silver cold foil overprinted inline with 4-colour plus Pantone orange. The finishing includes gloss UV varnish with drip-off effect. The special folder is produced on a Kolbus automatic line with inline magnet application.

Print Buyer

L’azienda, esistente dal 1947, ha saputo cogliere i vari momenti di trasformazione del mercato, riuscendo a diversificare la propria produzione, con lo sviluppo costante nel tempo del proprio stabilimento, nell’ambito delle più moderne tecnologie. L’azienda si sviluppa su un’area di 12.000 mq, di cui circa 6.000 coperti da una moderna ed efficiente struttura, che integra al proprio interno tutti i reparti necessari alle più svariate lavorazioni cartotecniche: progettazione, prestampa, stampa offset, stampa a caldo, accoppiatura, fustellatura, rivestimento scatole e linee di piegaincolla. Oggi INDUSTRIALBOX è una tra le più qualificate realtà del mondo cartotecnico italiano e internazionale. Opera nei più svariati settori del lusso, moda, cosmetica, profumeria, pharma, gioielleria, liquori e distillati. Questi settori, dove l’alto valore aggiunto e l’alta qualità dei prodotti richiesti sono una prerogativa indiscutibile, hanno dato origine ad una continua ricerca di nuovi materiali e ad un continuo studio di nuove forme da proporre, conferendo all’Azienda, assieme a un attento servizio per il cliente, quelle caratteristiche di elevata professionalità che da sempre la distinguono nel mercato cartotecnico. www.industrialbox.bo.it

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About Industrialbox Established in 1947, INDUSTRIALBOX has been able to gradually adapt its production to the changes of the market. This has been successfully achieved through a steady development of the plant and major investments in the latest technology. Recognised as one of the most prominent paper processing firms in Italy and abroad, INDUSTRIALBOX has currently grown to an area of 12000 sqm, including a 6000-sqm area covered by an efficient and modern structure that houses all the production lines, from prepress to offset printing and hot stamping machines, namely coupling, die cutting, assembly and folding & gluing systems. The company operates in the luxury, fashion, cosmetics, perfumery, pharmaceutical, jewellery, as well as spirits and distilled markets - all segments where the quality of the product is of utmost importance. Building on its focus on researching into new materials and ideas, INDUSTRIALBOX can now offer a professional service tailored to the customers’ individual needs, far exceeding its competitors in the packaging industry. www.industrialbox.bo.it


11 c o p e r t i n a la floccatura la stampa Intergrafica Verona ha realizzato la copertina, stampata a 4/4 colori offset ossidativi più vernice di macchina. La carta è una Slide White da 330 grammi fornita da Gruppo Cordenons. The Printing Produced by Intergrafica Verona, this cover is printed in 4/4-colour oxidative offset inks plus overprint varnish. It is printed on Slide White 330 grams from Gruppo Cordenons.

PA I N T I N G V EL V ET La società di Arenzano (GE) vanta 15 anni di esperienza nella realizzazione di floccature a registro su carta, cartoncino, Pvc, polipropilene e altri supporti. Attrezzata sia per produzioni cartotecniche a livello industriale sia per tirature limitate, la società utilizza flock di diverse denarature, lunghezze e lucentezze, nei più svariati materiali: dal rayon al poliammide, dall’acrilico al cotone macinato nei colori desiderati. Painting Velvet dispone di una doppia linea di floccatura per far fronte a commesse che impongono tempi rapidi di realizzazione. About Painting Velvet Based in Arenzano (Ge), Painting Velvet specialises in flocking services for various substrates, from paper to paperboard, pvc, polypropylene, etc. Flocking materials options include rayon, polyamide, acrylic, milled cotton nylon, with different lengths and available in different colours. Painting Velvet is equipped with two flocking production lines and a paper converting production line, which enable the company to quickly respond to clients’ needs and to produce short run work.

Per la floccatura, realizzata da Painting Velvet, è stato utilizzato un flock di nylon color arancione fluo. La floccatura in nylon rende la superficie più resistente all’abrasione e decisamente più flessibile.

informazioni tecniche

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The Flocking The flocking of the cover – produced by Painting Velvet – features a fluorescent orange nylon flock. Nylon flocking produces a special and pleasant texture that protects the surface from scratches and makes it more flexible.

Nutrire il pianeta, energia per la vita è il tema centrale di Expo Milano 2015 che la copertina di Print Buyer, a suo modo, vuole celebrare. Ciascuno dei pittogrammi declina infatti (con discrezione e senza accenti espressionisti) i tanti aspetti legati al tema della nutrizione: dalla sostenibilità al rispetto delle risorse, dall’amore per la natura alla condivisione, fino agli orizzonti futuri della convivenza umana sul pianeta.

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Se sei un leader, distinguiti.

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rubriche

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echi di stampa eventi&novità

pi-emme

tutta l’esperienza in una pochette La definiamo pochette perché ci sembra di sminuirla chiamandola solamente “busta”. È l’inserto allegato in questo numero di Print Buyer con il quale Pi-emme ha voluto rappresentarsi per le sue abilità tecniche svelando anche il percorso di diversificazione in atto. Simulando una shopper con interventi di plastificazione opaca, sulla quale lavorano la vernice serigrafica spessorata, la stampa in oro e rosso a caldo e un’impressione in rilievo artistico, racconta le lavorazioni con le quali vengono nobilitate le shoppers esclusive realizzate dall’azienda di Chieri che, oltre al tradizionale servizio conto terzi, sta lanciando una linea di shopper di alto livello di gamma. La pochette contiene un fustellato sagomato che riproduce la sagoma di una bottiglia, di una boccetta di profumo e di una piuma, quali ideali prodotti da recapitare con le shopper Pi-emme. www.pi-emme.com

manifattura del seveso

protegge il viaggio di bilbo baggins per moleskine®

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Cialux Greentesse® Marrone Noce per la limited edition di Moleskine® dedicata alla saga dello Hobbit. Realizzata in formato large con pagine a righe, il taccuino più noto al mondo è stato prodotto per la prima volta con la copertina in tela, ad angoli come di consueto arrotondati rivestito però con la viscosa certificata FSC di Manifattura del Seveso. «Un appuntamento che aspettavamo da anni», ha dichiarato Francesco Vaia, responsabile marketing di Manifattura del Seveso, che confessa di aver a lungo cercato una collaborazione con il noto brand dello stationary. Per l’occasione la Cialux Greentesse® è stata stampata in prima e quarta di copertina con un’impressione a caldo in pastello marron scuro che riproduce una grafica a tema con un testo elfico. Graficamente coordinati anche i risguardi e la caratteristica tasca in terza di copertina del taccuino. L’edizione, che bene incarna il concetto del viaggio, tanto caro a Moleskine®, includeva uno speciale inserto con la mappa di Thror, il tutto contenuto in un cofanetto in cartoncino teso, plastificato opaco con verniciatura spessorata. Moleskine® offre alle aziende un servizio di personalizzazione della propria gamma declinandola per veri e propri progetti di comunicazione, con numerose opzioni di personalizzazione. www.manifatturadelseveso.it www.moleskine.com/it/custom_editions


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Amiamo la cura dei dettagli. Chi sa fare le cose bene si riconosce, per questo i prodotti stampati da Rotolito Lombarda sono apprezzati per la qualità e la cura dei dettagli. Proprio come una moto di classe, progettata per accendere la passione di chi la guida.

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rubriche

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echi di stampa la cartotecnica

rappresentarsi attraverso i contrasti Una campagna di fidelizzazione che solo per il concept meriterebbe attenzione: una battery pack ricaricabile. Come a dire, quando non ne hai più, noi ti garantiamo nuova energia per i tuoi progetti. Ma a carpire la nostra attenzione è stato ancor più il packaging progettato e realizzato per l’occasione da La Cartotecnica di Carbonera (Treviso). Un prezioso cofanetto luxury, protetto da un astuccio a slitta realizzato in Plike® Red da 330 grammi di Gruppo Cordenons. Il cofanetto presenta una simpatica e funzionale apertura a due antine, realizzate anche queste in Plike® Red, mentre per il vassoio interno si è scelto un cartoncino nero, laminato esternamente in oro, dove trova alloggio l’utile omaggio. Pregevole lo sviluppo cartotecnico, con apertura a battente centrale, e gradevole l’esperienza polisensoriale che stimola al tatto, con il contrasto fra il tatto vellutato di Plike e il liscio della lamina, come pure la vista, con i balzi cromatici fra il rosso opaco, l’oro lucido del vassoio interno a sua volta contrastato dal nero opaco del cartoncino di base. www.lcfonline.com

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calendario epson 2015

luci e ombre di renato marcialis

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La tiratura del Calendario è limitata a 999 copie, tutte numerate, realizzate a mano, incollando le singole immagini prodotte con stampanti, carte e inchiostri Epson. Sono stati stampati ben quattro chilometri di carta fine art.

Per il suo Calendario 2015, Epson ha scelto Renato Marcialis, maestro della fotografia di food che, con il suo progetto “Caravaggio in Cucina”, ha fatto del calendario l’oggetto di una mostra all’Urban Center di Milano. Epson celebra quest’anno il tema di Expo, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Luci e ombre è un titolo che nasce dalla descrizione della tecnica di scatto utilizzata da Marcialis: le immagini, contrassegnate da drammatici chiaroscuri, sono realizzate con vere e proprie pennellate di luce; l’effetto finale è lo stesso ottenuto dal Caravaggio che nel Cinquecento creava i suoi dipinti illuminando i soggetti con una fonte di luce potente ma concentrata, capace di sottolineare i volumi di quanto rappresentato fino a farli uscire improvvisamente dal buio della scena. «Il Calendario Epson 2015», ha dichiarato Massimo Pizzocri, amministratore delegato di Epson Italia, «grazie alle immagini di questo straordinario poeta dell’immagine è, ancora una volta e forse più che in passato, un oggetto sorprendente. La qualità delle fotografie, il valore artistico delle immagini e la modalità di realizzazione che unisce tecnologia e originalità permetteranno di vivere, mese dopo mese, la sorpresa nel vedere una composizione cinquecentesca realizzata con tecniche modernissime».


Dal 2 febbraio al 10 marzo sono aperte le iscrizioni al 19° Concorso International Packaging Competition, l’interessante evento organizzato da Ente Fiera Verona a margine della manifestazione Vinitaly, con il patrocinio del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali della Repubblica Italiana e del ministero dello Sviluppo economico della Repubblica Italiana e Commissione dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale del Parlamento europeo, e Print Buyer ne sarà orgogliosamente media partner. Possono partecipare al concorso le confezioni presentate da aziende produttrici di qualsiasi Paese. Per aziende produttrici si intendono quelle che hanno imbottigliato il prodotto nella confezione presentata al concorso e che quindi sono indicate come tali in etichetta. È ammesso al concorso tutto quanto concorre all’abbigliamento del prodotto: bottiglia, chiusura, capsula, etichetta, controetichetta, collarino, pendaglio, sigilli (esclusa la confezione esterna). Sono questi i particolari che saranno oggetto della valutazione da parte della giuria. Saranno in gara prodotti per undici categorie fra cui varie tipologie di vino, distillati, liquori e olio. La giuria si riunirà il giorno 19 marzo per la valutazione mentre le premiazioni si terranno domenica 22 marzo in occasione dell’apertura della manifestazione. Noi ci saremo e vi riferiremo. Per informazioni contattare la segreteria del concorso: VERONAFIERE - 19° International Packaging Competition Viale del Lavoro 8 - 37139 Verona tel. +39 045.8200917 (linea dedicata) Tel. +39 045.8298040 Fax +39 045.8297042 e-mail: ioppi@veronafiere.it Per info e regolamento: www.vinitaly.com/pdf/concorsi/3/it/regolamento.pdf

Carta senza legno tripatinata lucida con sorprendente punto di bianco ed eccezionale brillantezza. Profigloss offre eccellenti risultati di stampa soprattutto quando si tratta di riproduzione di immagini foto-realistiche, è raccomandata per la stampa a colori di prestigio. C

print buyer scelto come media partner

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echi di stampa

arta Patinata senza legno opaca effetto seta alto punto di bianco. Particolarmente raccomandata per le stampe di prestigio a colore come pubblicazioni, cataloghi, album, cartelle e opuscoli, pubblicazioni tecniche e manuali.

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eventi

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la vedovella 2014

premiate le eccellenze dell’industria grafica italiana

Sul sito www.lavedovella.it sono disponibili foto e filmato della serata.

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Come da tradizione si è celebrato, lo scorso novembre, l’annuale appuntamento con “La Vedovella”, gli Oscar della Stampa dedicati alle aziende che si sono distinte per merito e capacità imprenditoriale. Un evento di grande spessore, giunto alla XXIII edizione, la terza organizzata congiuntamente da 4IT Group e Zeta’s. La cena di gala e la consegna dei premi si è tenuta come di consueto presso la Sala Collina del Sole 24 Ore a Milano e ha visto la partecipazione di 200 imprenditori del settore stampa, per una serata all’insegna del merito e della convivialità. Con una nota dolente: la scomparsa, pochi giorni prima, di Alberto Sironi, 51 anni, noto esperto, formatore, docente del settore Arti grafiche nonché da tanti anni giurato del premio. Questi gli otto premi – più un premio speciale alla carriera – che la Giuria ha deciso di assegnare ad altrettante aziende, con core business diversi ma un obiettivo comune, la crescita: • Simonetta Badini e Maurizio Greto, fondatori e amministratori dell’azienda Primaprint, hanno ricevuto il premio “Industria Grafica dell’anno” da Roberto Levi Acobas, ad di Printgraph. • Emanuele Bandecchi, direttore marketing e progetti speciali, ha ritirato il premio “Best Technology Innovator” per Rotolito Lombarda, consegnato da Marco Gaviglio, business manager settore Grafica di Luxoro. • Carmelo Lo Duca, presidente, insieme con Antonina Genitori (vicepresidente) e Fulvia Lo Duca (ad), ha ritirato per Abar Litofarma il premio “Best Cartotecnica” dell’anno; ha consegnato al Vedovella Joachim Nitschke, amministratore delegato di KBA Italia.

• La Vedovella per il “Best Label Printer” è andata all’azienda Tonutti Tecniche Grafiche; a ritirarlo dalle mani di Emilio Ferrari, past country manager Italia, e Antonios Campouris, country manager Italia di Gallus, è stata la titolare Maria Teresa Tonutti. • Ha vinto il premio “Best Converter” il Gruppo Goglio; a ritirarlo è stato Pietro Lironi, ad; nel segno della collaborazione con Dativo, Media Partner di questi Oscar della Stampa, ha consegnato il premio il fondatore della casa editrice, Stefano Lavorini. • La Vedovella “Best Nobilitazioni e Supporti speciali” è andata all’azienda Pesenti Alessandro; a ritirarlo dalle mani di Matteo Suardi, direttore vendite Italia dello sponsor Cordenons, è stato il presidente Alessandro Pesenti. • Il premio “Best Digital Printer” è andato al Poligrafico Roggero e Tortia e a ritirarlo è stato Riccardo Pesce, ad; per l’azienda sponsor, Agfa, ha consegnato il premio Massimo Costa, sales manager key account. • Ha chiuso come consuetudine il premio che idealmente li raccoglie tutti, perché trasversale a tutte le categorie, “Imprenditore dell’anno”; il riconoscimento è andato a Tiziano Zardini, titolare della Tipolitografia Zardini. A consegnare La Vedovella è stato lo sponsor Macchingraf, nella persona di Alberto Mazzoleni, amministratore delegato. Infine, è stato assegnato un riconoscimento speciale alla carriera a Giorgio Gianoli, che ha dato tanto al mondo della stampa: prima, con la direzione dello stabilimento Mondadori di Verona, poi mettendo le sue competenze al servizio di importanti stampatori europei, poi ancora avendo curato per parecchi anni l’organizzazione del più importante convegno mondiale per la stampa e l’editoria, il Comprint. see page 20


LE TUE PROMOZIONI AL MOMENTO GIUSTO. www.coptip.it

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rubriche

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echi di stampa Pi-emme. Expertise in a pochette Coming with this issue of Print Buyer is a stylish pochette produced by Italian print service provider Pi-emme to showcase its workmanship and expertise. The pochette contains a die-cut product reproducing the shapes of a bottle, a perfume bottle and a feather. The firm’s exclusive shoppers are embellished through matt lamination, application of spot UV coating, red/gold hot foil stamping, and artistic embossing. An outsourcing service specialist, Pi-emme is about to launch a top end shoppers line. Manifattura del Seveso. A cloth cover for Moleskine’s latest special edition For The Hobbit limited edition clothbound notebook, Moleskine® opted for Walnut Brown Cialux Greentesse® by Italian covering textiles manufacturer Manifattura del Seveso. The renowned notebook was designed for the first time with a cloth cover, rounded corners and the FSC-certified paperbacked viscose that was printed in the front and back cover with a hot foil stamping reproducing the elvish theme. The edition, which well embodies the idea of the journey, included a special insert with Thrór’s Map in a matt-laminated and UV coated folding carton. La Cartotecnica. Game of contrasts

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A remarkable loyalty campaign, it builds on a rechargeable battery pack, meaning that when one runs

out of it, new energy for new projects will be guaranteed. However, catching our attention was the packaging designed by Italian paper processing specialist La Cartotecnica: a valuable luxury box, covered by a 300-gram Plike® Red slide case, a nice and handy opening with two little Plike® Red paper flaps and a goldlaminated black paper for the inner tray where the gift is placed. The result is an excellent paper-processing solution featuring central opening flaps and offering a pleasant multi-sensorial experience. Epson Calendar 2015. “Luci e ombre” Epson’s 2015 Calendar was realised by food photographer Renato Marcialis. Featuring pictures of food with chiaroscuro effects, it celebrates the theme of Expo Milan, ‘Feeding the Planet, Energy for Life’. “Luci e ombre” (lights and shades) is the title of the calendar and refers to the chiaroscuro technique of the photos, whose final effect reminds of Caravaggio’s works. The pictures featured in the calendar have also become part of a special exhibition organised by Marcialis at the Urban Center in Milan. Print Buyer is media partner at International Packaging Competition Enrolments for International Packaging Competition are open from February 2 to March 10. A side event of Vinitaly, the international wine and spirits exhibition organised by Ente Fiera

Verona, the competition is open to Italian and international wine producers who have bottled their products in the displayed packaging. Bottles, closures, capsules, front and back labels, collars, pendants and seals will be assessed. The award ceremony will take place on March 22, just before the beginning of Vinitaly. La Vedovella 2014. The italian awards of excellence in printing La Vedovella recognises every year excellence in Italian print. Organised by 4IT Group and Zeta’s, the awards ceremony is the most prestigious event in the printing industry’s calendar. The gala dinner and awards presentation for its 23rd edition was held last November in Milan and saw the participation of more than 200 attendees, including entrepreneurs and businessmen, as well as print production professionals. Here are the winners from the eight awards categories: • Category ‘Best Italian Print Service Provider’ Winner: Primaprint • Category ‘Best Technology’ Winner: Rotolito Lombarda • Category ‘Best Paper processing company’ Winner: Abar Litofarma • Category ‘Best Label Printer’ Winner: Tonutti Tecniche Grafiche • Category: ‘Best Converter’ Winner: Gruppo Goglio • Category ‘Best Finishing and special substrates’ Winner: Pesenti Alessandro

• Category: ‘Best Digital Printer’ Winner: Poligrafico Roggero e Tortia • Category ‘Entrepreneur of the Year’ Winner: Tiziano Zardini, from Tipolitografia Zardini. A Special Career Award was granted to Giorgio Gianoli. Artintype&Expo 2015. The history of the world in a calendar Progetto Artintype - by Italian print service provider Grafiche Martintype - has dedicated the eleventh edition of its calendar to Expo Milano. Featuring the works of the best students from Italian Accademia delle Belle Arti institutes, the 2015 calendar pages focus on the Expo theme ‘Feeding the planet. Energy for life’. The special edition was curated by artist-photographer Tony Cetta, who builds on the images to visually represent the story of the Universal Exhibitions, from the first one held in of London in 1851 to present. Grafiche Martintype’s 2015 calendar is part of a wider project designed to raise awareness of the territories of Abruzzo and Marche regions, situated in central Italy. Each page of the calendar features a QR code highlighting a number of commercial, touristic, gastronomic, cultural and technological initiatives promoted and organised by local companies, institutions and trade association. The goal is to help Expo’s visitors familiarise themselves with the local specialties.


rubriche

echi di stampa 21 artintype&expo 2015

la storia del mondo in un calendario Per la sua XI edizione, il Progetto Artintype ha puntato su Expo 2015. Le pagine del calendario sulle quali ogni anno trovano spazio le opere degli allievi delle migliori Accademie delle Belle Arti italiane sono state dedicate questa volta al temaguida dell’Esposizione: “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. Un’edizione speciale, dunque, curata dall’artista-fotografo Tony Cetta, che ripercorre attraverso le immagini la storia delle Esposizioni Universali, da quella di Londra del 1851 a oggi. Calendari da collezione Non sono solo i contenuti e l’aspetto grafico a fare del Calendario Martintype un oggetto da collezione. Questa edizione fa da cornice a un progetto più ampio, volto a far conoscere il territorio abruzzese e marchigiano. Sulle pagine del calendario infatti sono stati inseriti 12 puntatori QR Code, con lo scopo di mettere in luce una serie di iniziative commerciali, turistico-gastronomiche, di cultura e tecnologia, organizzate da aziende, istituzioni e associazioni di settore per valorizzare le proprie eccellenze, e avvicinare i fruitori di Expo 2015 al territorio. Divulgare i saperi Associato al progetto Artintype è il Portale delle Eccellenze, la piattaforma sviluppata da Grafiche Martintype nell’ambito del Programma Operativo Regionale sull’Innovazione, il cui scopo, come spiega Giuseppe Damiani, titolare di Martintype, è quello di mettere la tecnologia al servizio dell’innovazione in un network tra Imprese e Istituzioni. La piattaforma è strutturata per preservare molteplici progetti e rappresenta un mezzo di divulgazione e promozione avanzato e complesso che Grafiche Martintype mette a disposizione per dare all’iniziativa un’ampia visibilità internazionale. Un network di imprese L’evento di inaugurazione si è svolto il 10 gennaio nella Sala Auditorium di San Benedetto del Tronto. «Il nostro territorio» ci ha detto Damiani «avrebbe vissuto con distacco l’Expo, nonostante le numerose aziende e realtà capaci di esprimere la loro eccellenza sui temi dell’Esposizione. Ecco dunque la necessità di creare un portale che non fosse solo un tramite con Expo, ma che potesse concretamente dare la possibilità alle aziende e alle istituzioni di partecipare al grande evento». Mettere in rete le risorse, facilitare scambi, esigenze e conoscenze, questi gli obiettivi di un progetto che di certo farà anche da volano per il cambiamento e l’incremento delle possibilità di lavoro per i giovani.

Il calendario ha un formato chiuso di 30x43,5 cm. Si compone di 14 fogli stampati in quadricromia su carta Arctic Volume Highwhite da 250 con copertina accoppiata su cartone da 2 mm. Esposto ha uno sviluppo di 30x87 cm, le due parti che lo compongono sono unite da cordoncini neri. Un perno metallico, in sommità, permette lo svolgimento dei mesi. Arricchito con illustrazioni d’epoca, a partire dalla prima esposizione universale di Londra del 1851, permette di ripercorrere, insieme alla storia delle esposizioni, l’evoluzione della grafica e della società civile. see page 20

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expo 2015

55 milioni di euro . È l ’ investimento complessivo destinato alla comuni cazione per E xpo M ilano 2015. C ampagne televisive , affissioni digitali , promozioni , gadget … ma brochure e leaflet sono tra i prodotti più gettonati per promuovere l ’ evento . «C onsentono al pubblico di portare a casa qualcosa di tangibile » dice A lessandra A lbretti , responsabile dei progetti di comunicazione , che abbiamo intervistato per questo numero speciale di P rint .

la stampa è parte integrante delle strategie expo

Achille Perego giornalista economico achille.perego@libero.it

Sarà il più grande evento italiano nel 2015 e degli ultimi anni. Ovviamente stiamo parlando di Expo Milano 2015, l’Esposizione Universale che l’Italia ospiterà dal primo maggio al 31 ottobre, dedicato al tema dell’alimentazione e della nutrizione. Per sei mesi Milano diventerà una vetrina mondiale con un’area espositiva di 1,1 milioni di metri quadri, più di 140 Paesi e organizzazioni internazionali coinvolti, oltre 20 milioni di visitatori attesi. Ma qual è la strategia complessiva di comunicazione per un grande evento come Expo? «La comunicazione di Expo Milano 2015», risponde Alessandra Albretti, Head of Media Management & Communication Projects di Expo 2015, «è finalizzata al raggiungimento di due obiettivi principali: diffondere conoscenza dell’evento, raccontando il tema “Nutrire il

Pianeta, Energia per la Vita”, e coinvolgere il pubblico. “Che cos’è Expo” e “che cosa si potrà fare in Expo” sono, infatti, i focus su cui si concentra la nostra attività. Per questo motivo, ci stiamo avvalendo di numerosi strumenti, dai più tradizionali a quelli più innovativi». Come è organizzata la macchina della comunicazione? In quattro aree. Fanno capo a questa funzione aziendale: l’area eventi, che si occupa dell’organizzazione degli appuntamenti di avvicinamento al 1° maggio; l’area di Sviluppo della campagna di comunicazione e l’area dedicata alle Media Relations, nazionali e internazionali, che comprende l’ufficio stampa e l’attività web e quella dei social media. Inoltre, un team dedicato si occupa della Comunicazione dei partner di Expo Milano 2015.

Quali saranno fino a maggio i principali interventi di comunicazione previsti? In questi ultimi mesi prima dell’apertura, avremo nuovi spot radio-tv e iniziative web&social che focalizzeranno sempre di più l’attenzione sulla Visitor Experience, ossia su tutte le esperienze – culturali, educative, di intrattenimento, gastronomiche – che si potranno vivere all’interno del sito espositivo. L’obiettivo è di guidare il pubblico alla scoperta del tema di Expo Milano 2015, suscitando la curiosità e il desiderio di visitare il sito espositivo. Per questo, sarà molto importante anche che l’Esposizione Universale sia presente e partecipi a iniziative ed eventi istituzionali, sportivi, culturali, musicali: dobbiamo cogliere ogni occasione per parlare al maggior numero di persone possibile, sia in Italia sia all’estero.


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Alessandra Albretti è responsabile media management e communication projects in Expo 2015. Un incarico importante che ha assunto dopo vent’anni di esperienze e lavoro nel settore della comunicazione e del marketing. Vent’anni, raconta la stessa Albretti, che “non mi hanno tolto il piacere e la curiosità. Questa è la cosa di cui vado più fiera”. Dopo la laurea in Cattolica, Alessandra ha lavorato in grandi gruppi internazionali come Unilever Italia, Pepsic Int’l e Mondadori prima della nuova, grande e affascinante avventura per Expo 2015. Con una sola parola d’ordine: “positiva, sempre”.

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Expo strategies

Expo Milano is expected to be the most prominent and influential Italian event in 2015. Taking place from May 1 to October 31 in Milan, the Universal Exposition will be dedicated to the theme ‘Feeding the Planet, Energy for Life’. Covering an exhibition area of 1.1 million square meters, Expo Milano will involve more than 140 among countries and international organisations, while over 20 million visitors are expected to attend the show, making Milan a showcase for the world. Hence, what is the communication strategy behind the event? “We strive to achieve two key objectives: promoting the event by stressing the topic of ‘Feeding the Planet, Energy for Life’, and engaging the public”, explains Alessandra Albretti, head of Media Management & Communication Projects at Expo 2015. “We want the public to understand what the Expo brand is about and how they can enjoy the exhibition. As a result, our communication strategy uses a mix of different media and platforms, from the traditional to the most innovative ones”. What’s the organisation behind Expo’s communication project? There are actually four units involved in the overall communication project. The event unit is in charge of organising the meetings and events in the run-up to the show’s opening. The ad campaign development unit creates and designs the communication campaigns for Expo while the media relations unit deals with national and international press office and social media activities. Finally, we set up a dedicated unit in charge of liaising with the partners of Expo Milano 2015. Could you give us a sneak peek of the communication agenda lined up for the months preceding the show? There will be some buzz out there. We will be launching new radio and tv spots, as well as web and social media actions. These will focus on

the concept of the ‘Visitor Experience’, which refers to the mix of cultural, educational, entertainment and gastronomic experiences that Expo Milano will offer to its visitors. Once again, the aim is to engage the public and get people interested in discovering the Expo Milano experience. Therefore, we will also make sure to be present at every institutional, cultural, musical and sporting event, seizing every opportunity to expose as many people as possible - in Italy and abroad – to the Expo brand. How about the budget? Well, we estimate a total investment of 55 million euros in communication in 2014-2015. This refers to ad campaigns, BTL, local themed events both in Italy and abroad, as well as to sponsorships, special publications and all the PR and media relation activities.

Qual è il budget destinato da Expo a comunicazione e pubblicità? L’investimento complessivo di comunicazione 2014-2015 è di circa 55 milioni di euro. Tale investimento comprende le campagne ADV, campagne BTL, eventi sul territorio in Italia e all’estero, progetti di comunicazione, sponsorizzazioni di eventi e iniziative editoriali speciali, attività di media relation italiane internazionali e la convenzione RAI. Quali sono i principali canali utilizzati per pubblicizzare e far conoscere questo evento? La comunicazione di Expo Milano 2015 si articola in due percorsi principali. Uno è legato all’aspetto

cronachistico di avanzamento delle attività sia in cantiere sia di organizzazione dell’evento e vede in quotidiani, periodici e informazione tv i principali canali. L’altro, se vogliamo più “promozionale”, trova nelle campagne radio-tv, nelle affissioni in città, nella distribuzione di cartoline, brochure e gadget durante eventi cui partecipa l’Esposizione Universale gli strumenti ideali per diffondere i temi e i messaggi connessi alla manifestazione. Web e social media giocano un ruolo di supporto trasversale, grazie a iniziative sviluppate ad hoc per approfondire il tema. Anche la mascotte, Foody, ha un forte potenziale di comunicazione che stiamo sperimentando con ottimi risultati.


Quanto è importante la comunicazione digitale: internet, social network eccetera? Facebook, Twitter, Instagram e Pinterest sono strumenti fondamentali della nostra strategia di comunicazione. Vengono pubblicati e condivisi quotidianamente numerosi contenuti: dallo svelamento dei progetti dei Padiglioni all’aggiornamento dello stato dei lavori, a iniziative culturali, d’intrattenimento e sportive cui Expo Milano 2015 partecipa. Tra i progetti di maggior successo lanciati sui social media ci sono giochi, contest

e contributi ad hoc come “#100ThingsToDo” ed “Expo in Viaggio”. Il primo raccoglie cento suggerimenti di cose da fare in vista di Expo Milano 2015 proposti dagli Ambassador di Expo Milano 2015; il secondo, invece, è un ciclo di incontri a tappe lungo la penisola per raccontare che cos’è l’Esposizione Universale e coinvolgere nel suo racconto i cittadini. Il sito web www.expo2015.org, l’App ed ExpoNet – il magazine online – sono degli strumenti molto importanti. Quali sono gli altri strumenti utilizzati? Come anticipato, Expo 2015 si è avvalsa anche di strumenti tradizionali di comunicazione: da campagne stampa a spot

Tram, gonfaloni, totem, maxiaffissioni… nell’imminenza di Expo, Milano accoglie tutto il ventaglio della comunicazione, si fa veicolo dell’evento e del brand.

What channels and media are you using to promote Expo Milano 2015? We have set up a multi-channel communication strategy. On an informative side, we keep the attention focused on the building up of the event using newspapers, news magazines, and news channels. On a more ‘commercial’ side, the ‘promotional content’ is mainly carried out through the use of radio and TV spots, billboards and OOH campaigns, as well as brochures, postcards, and gadgets. On the top of it, web and social media activities support all our actions. Moreover, there is a full agenda of conferences and conventions - dedicated to the themes of food and sustainability – that represents an important part of our strategy. Last but not least, there is the official event mascot, Foody.

Tra i canali di maggiore interesse spiccano conferenze e convegni dedicati ad alimentazione e sostenibilità ambientale.

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How important are the digital communication tools in the media mix? Facebook, Twitter, Instagram and Pinterest are all instrumental to our communication strategy. We use those media to publish engaging contents on a daily basis: games, contests and ad hoc contributions are among the most successful communication tools launched on our social media platforms. For example, #100ThingsToDo presents the audience with 100 suggestions - by the Ambassadors of Expo Milano 2015 - on things to do as Expo Milano 2015 approaches, while ‘Expo in Viaggio’ features a series of meetings designed to explain what the Universal Exhibition is about. Of course, the Expo Milano website www.expo2015.org - together with the App and the online magazine ExpoNet play a very important role too. Besides digital tools, what other media integrate the Expo communication strategy? As I said earlier, we have also made a healthy use of ‘traditional’ communication tools, such as print ads, radio and

tv spots, OOH advertising campaigns. In August 2013, we launched a huge outdoor ad campaign in Milan to have the Expo logo and the slogan ‘Milano 2015, the city of the Expo’ displayed everywhere, on posters and billboards, along the streets of the city centre, as well as on public transports. All in all, what is, in your view, the value of print communication? Print communication is an integral part of our communication strategy. We have printed informative materials supporting our main initiatives. In fact, brochures and leaflets are among the most powerful tools to promote the event: they are easy to distribute and easy to consult, and allow people to bring home a tangible item related to the Expo. Paper-based communication materials are still appealing to the public, even in a 24/7 connected world. In a nutshell, print and digital media are both instrumental to carry out the Expo Milano 2015 communication project and contribute to its success both in terms of innovation and environmental sustainability.

radio e televisivi, affissioni. Ad esempio, a partire da agosto 2013, il logo e lo slogan “Milano 2015 la città di Expo” hanno iniziato a campeggiare su manifesti, poster e annunci lungo le vie del centro del capoluogo lombardo e a bordo dei mezzi pubblici per ricordare ai cittadini e ai turisti il grande appuntamento. In particolari occasioni di carattere internazionale – come al Salone del Mobile 2014 o all’evento del Countdown dello scorso 30 aprile, allo svelamento del nome della mascotte – Expo Milano 2015 ha “brandizzato” risciò, gonfaloni e tram. Che importanza ha ancora nella comunicazione la cara, vecchia carta? La distribuzione di materiali informativi, in formato cartaceo, accompagna i momenti più importanti di comunicazio-

ne organizzati da Expo Milano 2015. Brochure e leaflet sono tra i prodotti più usati per promuovere l’evento: sono di immediata consultazione e di facile distribuzione e consentono al pubblico di “portare a casa” qualcosa di tangibile, insieme a simpatici gadget. Nonostante la capillare diffusione di smartphone e tablet che permettono di essere connessi online 24 ore su 24, nelle occasioni di contatto diretto con le persone i materiali stampati su carta hanno ancora un certo appeal. Ciò non è però in contraddizione con il web o la dimensione digital, che è parte integrante – sia in termini di innovazione sia di sostenibilità ambientale – del progetto Expo Milano 2015. Anzi, la completa.


Unconventional solutions!

MCS specialises in the development of non-conventional graphic communication and converting solutions for direct marketing and direct promotion campaigns, on an industrial scale. The company also focuses on the design and development of packaging and labels that integrate the communication projects.

MCS patent Enclose solutions – that have been developed for prominent brands in the food and beverage industry - enable the company to provide their customers with a wide range of solutions to directly insert or apply stickers, gadgets, folders and labels to different kind of goods, such as cans, cases, bottles, and clusters. No technical constraints of the production systems apply.

MCS è un’azienda di progettazione e realizzazione di soluzioni di comunicazione grafica e cartotecnica non convenzionali, in tirature industriali, per campagne di direct marketing o direct promotion abbinate al packaging ed al labelling.

Constantly striving for innovation, MCS invests in R&D to finalise innovative converting solutions engineered on patent technology. This allows the company to offer a high level of customisation.

Con le soluzioni brevettate Enclose®, sviluppate per importanti brand del food & beverage, offriamo svariate possibilità di applicazione e inserimento di sticker, gadget, folder, label, direttamente sul bene di consumo (barattoli, astucci, bottiglie, cluster). Senza vincoli per le linee di confezionamento automatico.

Some examples of innovative applications are: application of stickers/labels under the roll-fed labels and shrink labels of PET bottles, magnets, folders, gadgets under the lid or cover of cans, containers and boxes on the back side of a cardboard packaging.​

La continua ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni cartotecniche, ingegnerizzate su tecnologie proprietarie, consentono un elevato livello di customizzazione della proposta. Alcuni esempi di grande efficacia sul punto vendita sono: • applicazioni sticker/label sotto all’etichetta che avvolge una bottiglia in PET. • applicazioni sticker/label, magneti, folder, bustina con gadget sotto al coperchio di barattoli e confezioni. • applicazioni sticker/label e/o magneti nel retro di un packaging di cartone.

Siamo il partner ideale per designer, studi grafici, agenzie di comunicazione, uffici marketing, che non vogliono limiti alla creatività rimanendo nei canoni delle produzioni industriali.

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schmid rhyner

le vernici uv trasformano gli imballaggi Le esigenze in materia di imballaggi aumentano. Le nuove vernici Schmid Rhyner permettono di realizzare superfici tattili e soddisfano severi requisiti di sicurezza. Gli imballaggi sono di grande effetto e soddisfano appieno le esigenze dei consumatori. Ogni giorno i nostri sensi sono inondati da messaggi pubblicitari. Come può un’azienda distinguersi dalla massa? L’udito e la vista sono molto sollecitati, quindi il tatto diventa essenziale per suscitare impressioni durature. L’imballaggio preludio del prodotto «Le moderne aziende produttrici di prodotti di consumo sono sempre più consapevoli dell’importanza del tatto per differenziarsi», afferma Markus Locher, Global Key Account Manager e consulente in materia di effetti tattili di Schmid Rhyner, specialista svizzero di vernici per la nobilitazione. Schmid Rhyner non si concentra, quindi, solo sullo sviluppo di vernici che agiscono sulla superficie tattile delle confezioni, ma anche sulle possibilità che ne derivano. Questa consapevolezza offre agli stampatori e ai fornitori di imballaggi la possibilità di ampliare la propria offerta. In fin dei conti l’imballaggio è il vero preludio del prodotto.

Le vernici tattili suscitano emozioni Per trasformare gli imballaggi in un’esperienza sensoriale, Schmid Rhyner ha messo sul mercato la serie di vernici “Touch & Feel”. La vernice “a Rilievo” permette di applicare delle strutture in rilievo sugli stampati, dando alla confezione un particolare effetto tattile. La nuova generazione di vernici conquista per i risultati di stampa e per la semplicità del processo. In una sola passata si applicano inchiostro, primer e vernice a Rilievo. La vernice “Soft-Touch” crea una superficie vellutata. Toccando il prodotto, questo sembra più prezioso e caldo. Questa variante di prodotto ora ha risolto le caratteristiche tecniche note in precedenza quali scarsa resistenza allo sfregamento o adesione tra i fogli. Oltre ai prodotti descritti, Schmid Rhyner ne offre anche altri che creano microstrutture, illusioni visive mediante effetti 3D o superfici ruvide sabbiose. Alimenti ben protetti Nel settore alimentare gli imballi sono importanti per distinguersi dalla concorrenza. L’essenziale è che i componenti dell’imballo, dell’inchiostro o della vernice non passino al prodotto. Per questo motivo Schmid Rhyner ha lavorato molto sulla tecnologia UV a bassa migrazione. Con “WESSCO EPPI®” si è ottenuta una vernice che, se usata correttamente, non presenta tracce di migrazione di fotoiniziatori rilevabili con gli attuali metodi di misurazione. Il prodotto offre poi il vantaggio che i componenti di sicurezza non pregiudicano l’estetica. L’uso di questa vernice permette alle stamperie di andare incontro alle molteplici attuali esigenze del settore.

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Contact: Simone Ginelli Product Manager Italy Mobile +39 335 6327130 E-mail: ginellisimone@gmail.com Comunicazione d’impresa


ESPERIENZE TATTILI CREATE MEDIANTE VERNICI A EFFETTO Schmid Rhyner è il principale produttore svizzero di vernici di alta qualità. Come partner per lo sviluppo performante e fornitore di qualità riconosciuta da tutti entusiasmiamo i nostri clienti dell‘industria grafica e degli imballaggi con soluzioni in grado di rendere funzionali le superfici. Schmid Rhyner tiene sempre in considerazione le tendenze del momento, come per esempio con i prodotti Touch & Feel, che creano esperienze tattili straordinarie. Grazie all‘ampia gamma di servizi e di prodotti che offriamo i clienti traggono beneficio dall‘elevata attrattività dei loro stampati e dai processi produttivi ottimizzati.  Innovazione riconosciuta  Efficienza misurabile  Sicurezza senza compromessi

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Atelier Perelà

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photo: Manuela Seethaler

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Anna Aprea giornalista aprea.a@ilpoligrafico.it

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Alessandro Maggioni Ha fondato nel 2011 a Berlino l’Atelier Perelà, nel quale sviluppa progetti legati al tema della creatività e della tecnologia in ambito educativo. Tra i lavori recenti: illustrazioni murali per asili, workshop con i bambini e, in fase di sviluppo, un’installazione interattiva nel Museo Grassi a Lipsia. Prima di trasferirsi a Berlino, si è laureato in Disegno Industriale al Politecnico di Milano e ha lavorato come visual designer tra Lecco e Milano, collaborando con studi di architettura, design e videografica. http://www.atelierperela.com/


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Ci sono mille modi di raccontare una storia, la puoi scrivere o illustrare, la puoi mostrare attraverso un video, persino trasformarla in un gioco o un videogioco, uno spettacolo teatrale o un app e... lasciare che tutto prenda la sua piega. E se la nuova piega cambierà il nucleo iniziale della storia? Meglio. Così la storia diventa tante storie, lo sanno bene i più piccoli, sempre pronti a mescolare e modificare vicende, esperienze, linguaggi. Così è accaduto con Gideon’s Tale, un progetto crossmediale – composto di un libro, un corto, una app interattiva – che propone ai piccoli e ai grandi la bella storia di Gedeone, un simpatico pavone reale che affronta le mille difficoltà della vita, attraverso linguaggi sia analogici che digitali. Gideon’s Tale è infatti un libro realizzato con la tecnica del paper cutting disponibile in tre lingue, con copertina rigida e silhouette rimovibili dei “personaggi”, è anche un cortometraggio d’animazione realizzato con tecniche di stopmotion e live-action, infine è un’app interattiva per iPad. È una storia di formazione, delicata e dolcissima che può essere “giocata”, ascoltata, letta, ri-creata. La storia è firmata dall’Atelier Perelà, sede a Berlino, fondato qualche anno fa da Alessandro Maggioni, giovane e bravissimo visual designer che abbiamo intervistato per questo numero di Print Buyer.

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“Gideon’s Tale. Una storia, tante storie”

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Alessandro, da dove è nata questa idea? La storia di Gedeone si è sviluppata poco a poco, ed è cresciuta quasi spontaneamente. Chiara Pagano l’ha scritta e me l’ha raccontata e il passo successivo è stato fare qualche schizzo. Un po’ alla volta ha preso corpo. E io ho cominciato a ritagliare, con la tecnica del paper cutting, la vicenda di questo pavone reale.

Vuoi dire che hai ripreso in mano carta e matita? Si, nonostante la mia formazione decisamente orientata al digitale, e dopo aver lavorato per tanti anni con i pixel, ho cominciato a migrare con piacere in questa dimensione artigianale del paper cutting. Ho scoperto che potevo disegnare e ritagliare e provare il grande piacere della manualità. Procedo facendo tanti disegni – si tratta più che altro di schizzi – sovrapposti, ritaglio le silhouette, le predispongo nella scena che voglio rappresentare. Creo in pratica delle illustrazioni in 2D, con diversi spessori e diverse ombreggiature. Poi scatto una fotografia e i pezzi di carta diventano un’immagine, l’inizio di una storia. E scattando più fotografie delle silhouette spostate di pochi millimetri, si può creare una storia animata con la tecnica dello stop-motion.

Sei passato dal computer alle forbici? Di certo la scoperta di un artigianato antico non mi ha fatto mai abbandonare il mondo digitale, anzi. Diciamo che i due mondi sono in questo momento molto vicini. Mostrare, in particolare ai bambini, modi divertenti e a portata di mano per rendere vivi disegni e pezzi di carta, e crearne storie, è una delle novità di questa avventura professionale berlinese. I workshop che tengo negli asili sono un perfetto esempio di come poter

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1 Amrei Andrasch, regia e animazione. 2 Chiara Pagano, storia e testi. 3 Marco Bianchi, musica. 4 Stefano Mandato, progetto grafico. 5 Stephan Jonas, sviluppo App.

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coniugare il fatto a mano, da bimbi di 5 anni, con tablet e macchine fotografiche, strumenti, questi, che spero possano essere usati al più presto in modo creativo e consapevole.

Raccontaci come avete sviluppato l’intero progetto Gideon’s Tale. Il progetto è stato reso speciale dal contributo che ogni membro del team ha portato, ispirato da una storia “aperta”, che ognuno ha contribuito a far crescere e maturare. Ma decisivo per il salto di qualità è stato il fatto che io fossi qui a Berlino dove c’è una estesa rete di condivisione. Per la produzione del libro ci siamo infatti serviti di un Fab Lab, uno spazio attrezzato appositamente per la produzione di prodotti innovativi, e in questo contesto collaborativo abbiamo potuto stampare il libro in digitale e crearne la copertina, che è tagliata al laser, completando l’intero progetto.

Non avete neppure pensato alla ricerca di un editore? No, perché questa storia ha una sua decisa vocazione multimediale. Infatti ha partecipato a festival di diverso genere, come l’International Short Film Festival di Dresda, con focus sull’animazione, e al DMY 2012, International Design Festival di Berlino. Senza dimenticare la presentazione all’inaugurazione del Fab Lab Reggio Emilia, in un territorio che da sempre coniuga ricerca, educazione e creatività.

Su cosa si concentra la tua ricerca in questa fase professionale? In questo momento sono concentrato sulla ricerca di nuove forme di divulgazione per le storie dedicate ai bambini. Mi interessa legare apprendimento e divertimento, facendo uso di qualunque tecnologia e senza porsi limiti nel mescolare le carte e i linguaggi. Il continuo scambio e gioco tra analogico e digitale riserva ancora parecchie sorprese, e fortunatamente le persone con cui collaboro mi aiutano a non lasciare sulla carta queste idee. L’installazione multimediale che stiamo realizzando a Lipsia per il museo di arte applicata è proprio un buon esempio di questa ricerca.

Che futuro immagini per Gedeone?

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Gedeone potrà continuare la sua vita in mille altre forme. Per il momento l’animazione di Gedeone farà il suo debutto sul web a febbraio, insieme a un’iniziativa di crowdfunding attraverso la quale cerchiamo i fondi per realizzare il progetto. Si possono trovare più informazioni su: www.gideonstale.com/kickstarter.

Primi schizzi e appunti della storia.


Gideon’s Tale Tra analogico e digitale. Il racconto visivo di Gedeone è nato da silhouette di carta bianca ritagliate a mano, ridisegnate in digitale per ottenere giocose figure di cartone grazie alla tecnica del taglio laser, allegate nel libro con copertina rigida. L’animazione in stop-motion verrà presto trasformata in una app interattiva per bambini su iPad. www.gideonstale.com

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Le avventure multimediali di un pavone reale chiamato Gedeone

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Gideon’s Tale. One story, many stories

A fun royal peacock, Gideon faces the challenges of life as a white paper-based silhouette in a book, in a video and in an app. Appealing both to adults and children, the innovative cross-media project is achieving resounding success internationally. Alessandro Maggioni After graduating in Industrial Design from Politecnico di Milano, Alessandro Maggioni moved to Berlin where he founded Atelier Perelà in 2011. He focuses on the development of multimedia projects based on the combination of technology and creativity, as well as on the contamination of languages.

When it comes to telling a story, there are many different ways to do it. You can write or illustrate it. You can show it in a video or turn it into a video game. You can even perform it as a stage show or an app. Just let the story flow and unfold in its own way. And if the new turn changes the original plot, it will be even better, as that one single story will become many stories. This is what Gideon’s Tale is all about. A cross-media project, it features a book, a short film and an interactive app that contribute all together to tell both children and adults the beautiful tale of Gideon, a fun royal peacock that faces the challenges of life. Available in English, German, and Italian, the book is produced through paper-cutting technique and features a hard cardboard cover and removable animals silhouettes. The animated short film is realised through stop-motion and live-action techniques, while the interactive app for iPad completes the project. Well, you can choose how to enjoy the tale: play it, listen to it, read it or recreate it, as you wish. Print Buyer met up with Alessandro Maggioni, the mind behind Gideon’s Tale, to talk about his work and get an insight into the idea and the project. Where does the idea of Gideon’s project come from? Gideon’s story came up spontaneously and it gradually took shape. Chiara Pagano wrote the story and I started drawing some sketches based on

it. And then I started cutting out the story, using the technique of paper cutting. In one word, you have returned to paper and pencil. Indeed. Despite my education in digital technology and after many years of pixelbased work, I was glad to move back to handcrafted creations and paper cutting technique. The feeling was good when I found out that I could create with my hands. In fact, when I work on a new project, I usually draw a few sketches, overlap then, cut the silhouettes out and set up the scene I have in mind. Thus, I create 2D illustrations first, and then start taking pictures. And suddenly those pieces of paper become a story. The more pictures I take, the more the story takes shape as an animated short movie, based on the stop-motion technique. Would you say that you gave up the computer to embrace the scissors? Not exactly. In fact, I have never abandoned the digital world. The two worlds of handcraft and digital technology are rather very close to each other. In my view, the opportunity to show the children how they can bring their drawings and some pieces of paper to life is the greatest achievement of my professional experience here in Berlin. Back to Gideon’s Tale. How did you develop the project? In the first instance, each member of our team contributed with ideas to the creation of the story, and this is why Gideon’s Tale is so special. Furthermore, Berlin and its

shared-competence hubs were instrumental to the success of our project. The book was produced in a Fab Lab, a well-equipped workshop that focuses on the production of innovative items. Over there we could print the book, create the cover with laser-cutting technology and finalise the project. Have you considered turning to a publisher? No, we haven’t. And the reason is that Gideon’s Tale is based on a multimedia concept. In fact, the project has participated in different festivals, from the International Short Film Festival in Dresden, which focuses on animation movie, to the International Design Festival in Berlin. What are you currently working on? I am exploring new ways to telling stories to children. My goal is to find a way to combine the learning process with entertainment, by using the available technologies and by mixing up the languages. I believe that the constant shift from analogue to digital will generate new and innovative ideas. A good example is represented by the multimedia installation that we are carrying out at Leipzig Museum of Applied Arts. What future for Gideon? Gideon will continue with his life, of course turning to thousands of forms. The animated short movie will make its debut on the web in February, along with a crowdfunding initiative, which will help us raise funds to implement the project.

CAPTION (page 33) The visual tale of Gideon was created from white paper-based silhouettes drew and cut out by hand. A second step saw the silhouettes being drawn digitally and cut out with laser cutting to be included in the hard cover of the book. The animation – realised through stop-motion technique – will be turned into an interactive iPad app for children.


Esistono tante realtà quante se ne possono realizzare. In Polyedra lo stesso vale per le soluzioni: solo immaginando nuove forme di noi stessi continueremo ad offrire ai vostri progetti nuove interpretazioni. La materia non ha più importanza. Ciò che conta sono le idee, quelle con cui cambieremo il futuro, e noi saremo qui per realizzarle. Rendendole infinitamente possibili. Da sempre, Polyedra è leader nell’offerta di soluzioni innovative per i settori print, signs&display e packaging. E da oggi per qualsiasi settore riuscite ad immaginare.


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in testa Da

venticinque anni si occupa di graphic design , corporate identity e packaging , ma anche di above e below the line , con una predilezione per i beni di lusso e per quei progetti realizzati grazie alla ricerca dei materiali e di soluzioni cartotecniche più innovative . I n T esta , agenzia del G ruppo A rmando T esta , oggi si racconta attraverso le parole della sua presidente , A ntonella T esta . InTesta has specialised in graphic design, corporate identity and packaging, as well as ATL and BTL for the past 25 years, favouring luxury products and those projects resulting from the research of innovative materials and paperprocessing solutions. InTesta is part of Armando Testa Group.

siamo seri senza prenderci troppo sul serio

E

manuele Posenato posenato.e@ilpoligrafico.it

Difficile parlare di comunicazione e di grafica in Italia senza giungere, prima o poi, al confronto con il fenomeno creativo che fu Armando Testa. Abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, alla Facoltà di Sociologia di Trento, un ambiente nel quale la pubblicità non godeva di grande fama. Ne abbiamo apprezzato l’ironia, lo spirito critico e severo, in particolare quando giudicava i propri lavori, ma anche il modo di comunicare accessibile a tutti, estremamente efficace e straordinariamente incisivo. Ritrovare venticinque anni più tardi i suoi tratti nella figlia Antonella ci emoziona e ci appassiona. Antonella conduce inTesta, agenzia da lei stessa fondata nel 1989, con l’intento di dare seguito al pensiero e alla tradizione grafica del padre.

Ripercorrere i venticinque anni di straordinarie campagne di inTesta richiede ben più dello spazio che ci riserva la nostra testata. Compiendo però un breve excursus fra i grandi brand che vi hanno scelto, ricorda qualche campagna BTL particolarmente significativa? Ce n’è qualcuna a cui è particolarmente affezionata? Ricordo con piacere il lavoro fatto per il Museo del Cinema di Torino, uno dei primi seguiti da inTesta. Con il tempo cresce l’affetto per le cose passate! Un progetto di branding, partito dal restyling del marchio, che tuttora rappresenta l’immagine del Museo. A questo era legata la comunicazione di “Cinema Giovani”, un progetto speciale per cui abbiamo seguito above e below the line, con la produzione di campagne molto creative e visionarie, che volevano esprimere il nuovo

punto di vista del cinema sui giovani. Per citarne un altro, direi Ferrari, un cliente per cui curiamo l’immagine corporate e che ci ha permesso di lavorare molto con i materiali. Oltre a una serie di progetti di visual identity, con la realizzazione di vetrine per i Ferrari Store del mondo, abbiamo pubblicato alcune edizioni speciali di brochure prodotto, stampate su carte particolari e con materiali di pregio, come la pelle e l’alcantara. Un tipo di comunicazione destinata sicuramente a un target di alto profilo, per questo ancora più stimolante. Per non parlare della soddisfazione che si prova nel realizzare una brochure con la copertina in pelle. Più recentemente, abbiamo iniziato una collaborazione con Caovilla, storico marchio della moda Made in Italy. Abbiamo realizzato i cataloghi delle ultime collezioni e il pack


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La passione per la grafica e per l’arte l’ha ereditata dal papà Armando. Per seguire le sue orme, nel 1989 fonda l’agenzia inTesta, di cui oggi è presidente. Tra un progetto di brand identity e un nuovo packaging, Antonella Testa si occupa dei figli, tra una campagna e uno studio di allestimento punto vendita si prende cura dei suoi animali, senza mai dimenticare che il successo è la giusta combinazione di impegno e ironia.

Antonella Testa inherited her passion for graphic design and arts from her father Armando. Following in his footsteps, she established the agency InTesta in 1989, later becoming its president. Antonella balances her job and family life: while working on a new project, she also looks after her children and pets, never forgetting that success arises from the perfect combination of commitment and fun.

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tendenze

38 Being serious

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without taking it too seriously

One cannot talk about communication and graphic design in Italy without dealing with the creative stature of Armando Testa. We were lucky enough to meet him at the Department of Sociology at Università di Trento, where we could enjoy his irony, his rational thinking and his strict attitude, especially when assessing his own works, but also his extremely effective and terrifically incisive communication skills. It was touching and fascinating to see those same attitudes and manners in his daughter 25 years later. Antonella Testa is chairman and managing director at InTesta, a brand identity agency that she established in 1989 to carry on the vision and the graphic design tradition of her father. It would probably take up more space that our magazine allows to go through the amazing ad campaigns that InTesta has realised over the past 25 years. However, are there any relevant BTL projects that you pleasantly remember? There are actually quite a few campaigns that I pleasantly remember, such as the project for Museo del Cinema in Turin, one of the first carried out by InTesta. It kicked off with the rebranding of the museum, including the design of a new logo that is still there. It also involved the development of special communication campaigns for the initiative ‘Cinema Giovani’: InTesta created both ATL and BTL, and set up visionary ad campaigns designed to give voice to the new viewpoint of the movie industry on young people. Ferrari is another interesting one. We design their corporate brand identity and they enable us to do a lot of work based on the creative use of materials. Among other projects, we have created some special editions of brochures, printed on special papers and covered with valuable materials, like leather and alcantara. Well, I won’t mention the excitement and satisfaction you get from making a leather-bound brochure… Sticking to luxury, we have re-

cently designed the catalogue for the last collection of Italian fashion brand Caovilla. We were also involved in the development of the packaging celebrating the brand’s eightieth anniversary, showcased in New York’s luxury flagship stores, Neimann Marcus and Bergdorf Goodman. As you can see, the luxury sector enables us to research on materials and paper-processing solutions, which comes naturally to us as an agency specialised in graphic design. In a nutshell, we have a lot fun but we work a lot too. If you had to point out a distinctive feature of paper-based communication, what would you say? ‘Memorability’, that’s the word. A message printed on paper lasts much longer than a video or a social media campaign. Plus, it directly engages the target and delivers relevant and precise information about the brand. And most of all, it offers a ‘tactile memory’, which can’t be underestimated. It’s like the experience of reading a book: by looking through

celebrativo degli 80 anni del marchio, destinato agli store del lusso newyorkesi Neimann Marcus e Bergdorf Goodman. Il settore del lusso permette un lavoro di ricerca sui materiali e sulle soluzioni di cartotecnica che è nella nostra natura di agenzia specializzata nel graphic design. Insomma, ci divertiamo molto, ma ci impegniamo anche tanto. Se dovesse attribuire una caratteristica peculiare, una connotazione distintiva, alla comunicazione cartacea rispetto agli altri media, quale sarebbe? Se dovessi descriverlo in una parola direi “memorabilità”. Un messaggio stampato su carta dura nel tempo, molto di più di quanto possa fare un video, una campagna di social media. È un messaggio mirato, che può interessare il target in

modo più diretto, può contenere informazioni rilevanti per il brand, può stupire, ma soprattutto ha una “memoria tattile” che non va sottovalutata. Come quando si legge un libro, si sfogliano le pagine, si entra in contatto con la storia. La comunicazione cartacea ha lo stesso grado di coinvolgimento. Pensando all’evoluzione della comunicazione BTL, all’importanza dell’engagement sul punto di vendita, che ruolo ritiene avrà la stampa nelle strategie di comunicazione di domani? Immagino che la stampa conquisterà un ruolo sempre più di nicchia. Una comunicazione più targettizzata, più specificamente rivolta a quelle personas di cui si parla tanto in ambito di social marketing. La comunicazione, presa nella sua


Carte speciali e tecniche di nobilitazione rappresentano

un vezzo o costituiscono effettivamente un valore aggiunto portatore di beneficio? La cosa oggi più richiesta è la qualità. Non solo dai nostri clienti, a cui offriamo da sempre un servizio con alti standard di qualità, una ricerca creativa e di materiali sempre aggiornata. Oggi, i primi a richiedere qualità sono proprio i consumatori, il nostro cliente finale. Per questo siamo convinti che carte e tecniche speciali rappresentino un valore aggiunto nella comunicazione. I materiali, le soluzioni di cartotecnica innovative, per noi, costituiscono una costante del nostro lavoro, elementi da

cui non potremmo prescindere. Ultimamente abbiamo prodotto degli espositori vetrina per il brand americano di orologi Movado Group, distributore dei prodotti Scuderia Ferrari. Il lavoro di ricerca dei materiali ci ha portato a realizzare un prodotto di alto livello con carte che simulano l’effetto del carbonio. Materiali di ultima generazione e finiture sempre più accurate hanno reso questi oggetti dei veri e propri pezzi di design. L’effetto è stato straordinario, una cura del dettaglio e una ricerca estreme. Persino nelle vetrine del Ferrari Store di Shanghai hanno notato la differenza.

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totalità, oggi procede su due binari paralleli: da un lato ci sono i nuovi media, dall’altro la comunicazione tradizionale, ATL e BTL. Non si tratta di una gara, ma di un moto costante e contiguo verso un unico obiettivo: creare un linguaggio sempre più personalizzato, destinato a profili di persone sempre più specifici. L’idea che i vari media possano interagire e compensarsi, permetterà di creare diversi livelli di comunicazione, con messaggi dedicati e rivolti ai reali bisogni dei consumatori, partendo da quello che i brand possono offrire loro in termini di prodotti e servizi. In questo la stampa potrà contribuire con una comunicazione sempre più memorabile. Prima si parlava proprio di “memoria tattile”.

the pages, you start getting involved with the story. Paper-based communication features the same level of involvement. Given the evolution of BTL and the growing importance of costumer engagement in store, what role will the print media play in future communication strategies? Print media will become niche-oriented market. Furthermore, it will grow as a target-focused tool, specifically addressing the so called marketing personas. Communication runs along two main tracks: on one side you have the new mass media, and on the other the traditional communication, i.e. ATL and BTL. It’s not a competition, though: those different media interact and complement each other, to achieve the common goal of creating customised languages targeting selected profiles and addressing their real needs. Here is where the print media enhances the communication by creating that sort of ‘tactile memory’ mentioned earlier. All in all, what’s your view on special papers and finishing techniques? Are they a quirk or an added-value tool that communication can benefit from? Top quality is what the market requires the most. Top quality is demanded not only by our clients, but also by the consumers and the final clients. Therefore we firmly believe that special papers and finishing techniques represent an added value in communication and consider them as integral part of our vision and our work. We have recently created some glassmade product displays for the American luxury watch brand, Movado Group, supplier of Scuderia Ferrari’s product ranges. Drawing on our expertise in material research, we were able to design a top-end product with papers that simulate the effect of carbon. The accurate state-of-the-art materials combined with top finishing solutions have made these products real pieces of design. The result of this obsessive attention to details and meticulous research was so outstanding that the difference was noticed even in the Ferrari Store shop windows in Shanghai.

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In ambito grafico, l’introduzione di un sistema editoriale, ossia la creazione di una centrale operativa attorno alla quale possa ruotare tutto il lavoro, consente un deciso miglioramento dei flussi. E non solo, anche della qualità del lavoro.

ecco come funzionano i sistemi editoriali

Lorenzo Capitani esperto di stampa e giornalista lorenzo.capitani@alice.it

È il destino di chi cerca di portare innovazione in azienda: l’introduzione di novità all’inter no di un workflow di produzione rodato spesso incontra forti resir stenze da parte delle varie figure coinvolte. È naturale, certo: l’inedito spaventa e soprattutto implica imparare cose nuove da fare in modo diverso. In più, spesso si fatica a comprendere che ciò che si faceva prima, apr parentemente in modo proficuo, in un certo modo, ora può esser re fatto meglio con un vantaggio per tutti. Basti pensare all’evor luzione degli ERP Gestionali o dei sistemi operativi con i quali lavoriamo: in mezzo al restyling dell’interfaccia quante operazior ni in più si possono fare e quanti automatismi vengono introdotti release dopo release che semr plificano il lavoro e migliorano la produttività. Eppure, soprattutto nell’ambito della produzione

grafico-editoriale, esistono soluzioni che consentono un deciso miglioramento dei flussi di lavoro senza introdurre l’uso di programmi diversi cui si è abituati, anzi integrandoli. Sono i cosiddetti Sistemi Editoriali.

Integrare “Sistemi” perché la loro princir pale caratteristica è quella di integrare le varie fasi e i vari software usati in produzione in un unico strumento. Una sorta di centrale operativa attorno al quale tutto ruota. Pensiamo alla produzione di un catalogo presso un service grafico. Una volta deciso il progetto grafico si invieranno testi e immagini per l’impaginazione; man mano che il lavoro procede verranno mostrate delle bozze, cartacee o in pdf, e si procederà con le correzioni e le modifiche fino alla chiusura del lavoro con

la preparazione delle prove colore e, infine, degli impianti da inviare allo stampatore. Tutto questo in un flusso tradizionale implicherebbe quanto meno lo scambio dei materiali e delle varie approvazioni con sister mi come la posta elettronica o l’ftp, il tutto coordinato da telefonate. Ora pensate allo stesso flusso ma gestito con un sistema in cui i vari fornitori di contenuti caricano i materiali esattamente nella cartella nella quale il grafico li troverà per impaginarli; chi scrive i testi può farlo nei box assegnati senza modificare accidentalmente nulla del layout, magari mentre il grafico sta finendo l’impagir nazione; ancora, le immagini possono essere verificate e corrette e i pdf possono essere fatti in automatico dal sistema in background secondo le jobopr tion richieste dalle diverse fasi;


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Editorial systems

le approvazioni si possono dare da remoto, visionando le pagine pronte man mano; si possono inserire annotazioni che tutti possono vedere; le correzioni si fanno online nel sistema e, in qualsiasi momento, è possibile capire qual è lo stato di lavorar zione di un file e l’avanzamento in funzione della chiusura del catalogo, fino al delivery verso lo stampatore. Tutto questo direttamente sui file, senza che vengano mai spostati dai server del Service. Questo è solo un esempio, ma è quanto è possibir le con un sistema editoriale.

Architettura Ma com’è fatto un sistema editoriale? La sua architettura è tutto sommato semplice e normalmente composta da due parr ti: l’interfaccia di gestione che ha ciascun utente, una sorta di centrale operativa da cui sono

possibili le diverse attività e il mor nitoraggio degli avanzamenti (in Woodwing si chiama Content Star tion), e il DAM, l’archivio di tutti i materiali, con suo database. A questi moduli base si interr facciano altri software, anche di terze parti. Woodwing, ad esempio, ha scelto di operare in stretta connessione con la Suite di produzione Adobe, in partir colare InDesign per l’impaginar zione e InDesign Server per le operazioni massive che il sister ma può gestire in background, come l’output in pdf e epub o l’autoimpaginazione di immagini o testi in un template predefinir to in base a dei tag segnaposto magari per la realizzazione pubr blicazioni multilingua. Méthode, invece, come spiega Massimo Barsotti, Chief Marketing Officer di EidosMedia, «ha un impaginatore proprio, in quanto usare InDesign, per altro ottimo

prodotto, rende più complesso il recupero dei contenuti, sopratr tutto per una riutilizzazione multicanale, che è il vero plus di questo sistema: carta, web, mor bile per smartphone o tablet». Anche Méthode, volendo, è comunque integrabile con InDer sign, oltre che con Photoshop per il ritocco o ancora la DPS di Adobe per la creazione, gestione e pubblicazione di contenuti dir gitali e app. Lato DAM i sistemi editoriali hanno soluzioni proprie che gestiscono i vari contenur ti nelle fasi di lavorazione in modo nativo, ma sono possibili integrazioni con db e storage di terze parti che estendono le funzionalità del sistema. Si tratta, fondamentalmente, di strumenti che devono essere adattati alle esigenze dei singoli clienti: per questo, spesso, gli sviluppatori del produttore di software lavorano a stretto conr

Resistance to change is a common thread among users when an existing field-tested publishing workflow is being altered through the introduction of new technology. The realisation that what was done in the past can be done more efficiently with the new technology does not always come easy. This is common place for all software innovations in any business. But certainly, new generation editorial systems improve the publishing workflow by offering new functions and tools along with the integration of the existing “standard” publishing software. Integration The ability to integrate software tools and workflow functions to form a centralised and comprehensive publishing solution is a key feature of Editorial systems. Publishing production can be done through a workflow in which each function and role works in a standalone mode exchanging text content, graphics, images and layout drafts through email, FTP or similar tools. Communication and activity coordination among all parties becomes increasingly difficult with the growing size of the project. The same publishing project can be more effectively executed if all users and roles can access a centralised system offering complete control over content and layout management while coordinating all user activities. With editorial publishing systems, each role activity is controlled and guided by the system: the publication images are uploaded into designated folders where designers will find them and place them in the proper page. Editors will enter copy content into

Editorial systems for publishing production operate as a centralised hub for the management of both content and editorial activities. While streamlining the publishing workflow they also improve the overall quality of work.

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“Le caratteristiche di un sistema editoriale? Semplicità d’uso e massima adattabilità alle esigenze dei diversi workflow del cliente”. Massimo Barsotti, Chief Marketing Officer di EidosMedia.

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tatto con il cliente, almeno nella fase iniziale, progettando cambiar menti e integrazioni specifiche. Ognuno, poi, utilizza lo strumento in maniera diversa: sempre Barr sotti racconta che ad esempio «in Francia tendono a utilizzare Méthode come un vero e proprio impaginatore, soprattutto per prodotti cartacei anche graficar mente esasperati, come Madame Figaro, mentre in Germania o nei paesi anglosassoni lo utilizzano più per il web, mondo per il quale tra l’altro è nato. Ma non solo: l’agenzia ADNkronos ad esempio lo utilizza anche per i canali sar tellitari mentre il Financial Times, sempre attraverso Méthode, vende i propri contenuti a terze parti. Un utilizzo particolarmente creativo è quello che fanno alcuni grandi gruppi bancari statunitenr si, che producono una mole di stampati e notiziari tale da poter essere assimilati a vere e proprie

case editrici: l’analista junior, paragonabile al redattore, scrive la sua news, che viene controllata dall’analista senior (il “caporedatr tore”) e quindi messa in circolo sui vari canali informativi».

Integrazione Non importa se si tratta di Woodwing, di Méthode, di Vjoon o WebCenter di Esko, solo per citare i sistemi più diffusi, come si vede il valore aggiunto di tutti è il raccordo delle fasi e dei sofr tware tradizionalmente coinvolti in produzione. Integrazione che può spingersi con altri sistemi, gestionali per esempio, per l’acr quisizione di metadati anagrafici utili per la gestione nel sistema editoriale delle varie pubblicar zioni o cms di distribuzione di contenuti. In altre parole, se la mia pubblicazione non ha solo una versione cartacea ma anche digitale, magari in più lingue, acr

quisendo le informazioni a monte, ciascuna pubblicazione nel sister ma editoriale potrà essere gestita con i relativi output in automatico sui diversi canali: di un catalogo i pdf andranno allo stampatore, mentre i testi e le immagini, opportunamente lavorate, comr porranno la pagina di un sito o la news su un blog in Wordpress. Un esempio interessante di integrazione è l’ecosistema creato da RCS Quotidiani e Periodici con Tera GNPortal di Miles 33, Méthode di Eidos Media, Creative Suite di Adobe e SAP. Nel caso delle foto giornar listiche, le agenzie di stampa caricano tramite un portale le immagini che GNPortal provvede a catalogare, taggare, marchiare e rendere disponibili nel sistema editoriale alle varie redazioni. A fine lavorazione il sistema estrae i dati e li invia a SAP per la fatturazione e il pagamento alle

tariffe concordate delle immagini effettivamente messe in pagina. Nel concreto significa associare le anagrafiche del fornitore a ciascuna foto, instradarle alle diverse testate, estrarre report su quanto pubblicato e associare a ciascuna immagine per ciascur na testata il corretto listino. La condivisione e distribuzione dei materiali con un sistema sono rese semplici e sicure, oltre che controllate. Ma ci si può spingere oltre, come ad esempio ha fatto il grade media network olandese Radio Netherland Worldwide che ha centralizzato su un sistema la gestione crossmediale di tutti i loro contenuti tra radio, tv, sito web e quotidiano cartaceo.

Condivisione L’altro innegabile vantaggio di un sistema editoriale è la possibilità di lavorare sullo stesso documenr to in contemporanea. Pensate


si occuperà delle immagini nello stesso momento. L’efficienza è innegabile. Questo, volendo, è già possibile con l’accoppiata tra InDesign e InCopy, rispettir vamente impaginatore ed editor di testi della Creative Suite di Adobe, ma senza i vantaggi dati da un sistema. Come funziona? In InDesign si lavorano i layout grafici, in InCopy le diverse parti di testo, dette articoli o brani. Nel caso della scrittura di testi sarà una notifica nella mia cenr trale di gestione che mi avviserà che mi è stato assegnato un brano, non dovrò far altro che aprire il file e procedere al mio lavoro. Alla chiusura del docur mento sarà il sistema a gestire assegnazioni e passaggi di stato, segnando l’avanzamento del lavoro e inviando le notifir che. I file non si spostano, non passano di mano, ma vengono aperti da remoto, ottimizzando

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▼ alla pagina di un magazine in un flusso tradizionale. Arrivano le foto in redazione, queste devono essere messe a disposizione di chi sceglie quali usare, il grafico realizza l’impaginato, dà indicazione delle lunghezze a chi scrive i testi e a chi si occupa delle didascalie, poi quando questi saranno pronti verranno messi in pagina e solo allora si capirà se occorrono tagli... Insomma, il lavoro è consequenr ziale: si può intervenire solo quando chi precede ha conclur so, con continui rimaneggiamenr ti. Con un sistema editoriale è possibile lavorare in contempor ranea sul documento, ciascuno per sè, in base a una logica di assegnazioni delle varie parti e avanzamenti di stato. Chi scrive le didascalie, tornando all’esemr pio, lavorerà nei suoi box di testo, mentre il giornalista taglierà il suo pezzo e il grafico

be InDesign and Adobe Photoshop integration along with integration with the Adobe DPS solution for creation, management and publishing of content to Apps and other digital media. The data repository or DAM modules of editorial systems are usually proprietary as they are built to manage the publication visual content through the stages of the production workflow. Software integration with third party DAM systems and storage solutions is often possible. In most cases, editorial systems are custom configured to specific client needs. Therefore, software customisations are common practices to address client’s workflow needs or integration with existing systems. Editorial systems offer great publishing flexibility. For this reason they are used in different contexts and for different publishing applications. As Barsotti points out: «In France Méthode is often used as a page-layout application for print publications which in some cases have great layout complexity such as Madame Fir garo; in Germany and in English speaking countries Méthode is far more often used for web publishing - its original market. The ADNkronos news agency uses it to push content to satellite channels, whereas the Financial Times uses Méthode to sell its content to third parties. A particularly creative use of the system is offered by some large American corporations of the banking industry. They produce large quantities of financial news matching the volume of work of the publishers. In their publishing workflow a junior financial analyst acts as editor who writes the news. A senior analysts reads and approves the content acting as chief editor before the news is released to the intended channels». Integration Woodwing, Méthode, Vjoon and Esko are among the market leaders of these systems, but regardless of the software provider a key value for these solutions is the

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Alcune schermate di Méthode con le diverse interfacce per l’impaginazione e i diversi output per il web e i device.

designated text areas of the predefined page layout structure. This while designers are also editing the same layouts. Images and other graphics can go through preflight checking and editing automatically. A variety of task automations are made available to users: for example, PDF generations of pages can happen in background. Editorial systems provide or integrate with on-line proofing tools offering annotation and approval functions to remote users. All corrections are logged and executed through the system which offers real-time status for all pages in production throughout the process leading to final files delivery. Architecture What are the software components of the editorial system? There are two base modules: the project management module with its user front-end from which the users can perform all activities and monitor the status of each project page/part (for the Woodwing system this is called Content Station), and the data repository/ DAM module which manages the project data and is supported by a database. Other software modules or third party applications interact with the base modules. For example, the Woodwing editorial system is closely integrated with the Adobe Creative Suite, particularly with Adobe InDesign for the creation of the page layouts as well as with the InDesign Server which acts as a back-end solution to manage repetitive tasks such as PDF and ePub output or batch creation of pages based on content-tagged layouts templates. «Méthode», as explained by Massimo Barsotti, Chief Marketing Officer of Eidosmedia, «uses its own page-layout module because Adobe InDesign, which is a great product, makes export of page content for multi-channel output more complex. Streamlining multichannel output for print, web and mobile devices is Méthode key advantage». Méthode does offer Ado-

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comprehensive integration of all phases of the publishing workflow they offer. This includes the integration with other systems both on the back-end (ERP or other data management systems) or the frontend such as CMS systems used for content delivery. In a multi-channel and multi-lingual publishing world it is often requested to manage multiple versions of the same publication that are tailored to different digital media and audiences. An editorial system can facilitate the process of importing content from other systems, enabling authorised users to edit it to produce the publication and finally providing the automation to format the content for the intended media such as print, the web or a Wordpress blog. An interesting example of such application is the publishing ecosystem of RCS Quotidiani e Periodici in which different systems interact and exchange data: the Tera GNPortal of Miles 33, Eidos Media Méthode, the Adobe Creative Suite and the SAP system. Photos provided by news agencies are uploaded through a web interface to the GNPortal which catalogs and tags them. Images are then made available to the editorial system (Eidos Media Méthode) for the editorial staff selection and use. Once the publication is completed, image usage data is exported to the SAP system for accounting processing. Controlled data sharing among systems is made possible through the software integration with the Editorial system which functions as a central hub for all processes of the publisher business. System integration can reach even further, as in the case of the Radio Netherland Worldwide media network. The company uses its editorial system to centralise the management of all its content for all media outputs: radio, TV, newsprint and the web. Sharing A very important workflow advan-

tage brought about by the Editorial System is its ability to enable simultaneous work on the same page layout. In a traditional publishing workflow content and layout editing activities cannot take place simultaneously. They must run subsequently. Through the editorial system multiple users can access and edit a page layout and its content simultaneously. Parts of the layout can be assigned to users for editing. The editing functions made available depends on their role. The system traces parts preparation statuses. The publishing workflow greatly benefits. This is in part already possible when using the Adobe InDesign and InCopy applications of the Adobe Creative Suite out of the box. InDesign is the page layout application, InCopy the text editor for stories writing and editing. With a full-fledged editorial system the editor receives a notification when a story is assigned to him/ her. The editor enters the copy content assisted with automatic copy-fit functions. Once the editor work is completed and saved into the system the story status will change and notifications will be sent to assigned parties. No file transfer or data exchange takes place. Layouts and content are managed through the system centralised data repository which can be accessed by local and remote users through the page layout or text editor applications. The workflow benefits are not only for the publisher staff but also advertising or paid content can

Sopra, l’interfaccia del plugin di InCopy di Woodwing: i box di testo sono assegnati al redattore che vuole intervenire, la grafica resta inibita. A destra, ecco come appare una pubblicazione in Timone Plan: è possibile avere una vista d’insieme dello stato delle chiusure delle segnature. Nell’altra pagina, Elvis, il DAM nativo di Woodwing, integrato nella Content Station, la dashboard del Sistema Editoriale.

i tempi e mantenendo tutto il lavoro in sicurezza. Pensate al vantaggio di dare accesso a solo una parte della pubblicazione a un cliente per un’approvazione da remoto delle sue pagine, o ancora consentire a un contribur tor di scrivere sul proprio tablet dall’altra parte del mondo senza preoccuparsi di nulla se non di scrivere.

Controllo La logica delle varie parti dell’esecutivo assegnate e non modificabili senza i relativi permessi consente di avere tutto sotto controllo, non solo per chi amministra il sistema, ma anche per chi gestisce il flusso e per le diverse figure coinvolte. Traccia di ogni avanzamento significa conoscere lo stato di ogni asset presente nel sistema, dalle imr magini ai testi, dagli impaginati ai pdf. Per fare questo i sistemi

editoriali sfruttano gli stati. In pratica, all’interno del workflow vengono identificati dei passaggi chiave (es. testo da impaginare, testo impaginato, prima bozza…) ad ogni lavorazione fatta su un file, il quale viene fatto avanr zare di stato attraverso questi passaggi. Un documento risulta concluso quando tutti gli eler menti che lo compongono hanno passato tutti gli stati previsti. Di solito esiste un’interfaccia che permette di avere sotto controllo l’intero timone della pubblicazior ne. In Woodwing, il modulo Rasr segna Pubblicazione, ad esemr pio, mostra tutte pagine con le relative anteprime, il download dei pdf e lo stato di ogni eler mento. Nel caso di pubblicazioni editoriali in cui occorre tenere sotto controllo anche il traffico della pubblicità sono possibili collegamenti con moduli di terze parti come Timone System di Tell


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be made accessible to clients for review and approval. Or, the publisher can enable a contributing editor to write his/her article remotely by accessing the system with a computer or tablet.

in cui l’attività di pianificazione si integra con l’ambiente di produr zione editoriale, con la gestione delle chiusure e delle segnature, e la vendita di spazi pubblicitari. Ma non solo nel mondo dell’edir toria periodica: Woodwing, ad esempio, è usato anche nelle grandi case editrici di libri, come Mondadori, De Agostini, Elsevier, Harper Collins, Wolter Kluwer e tante altre nel mondo, nelle quali il flusso di lavoro è un fattore da tenere sempre sotto controllo. I passaggi di stato consentono anche di scatenare eventi al relativo passaggio. Finito un impar ginato, ad esempio, è possibile in automatico far convertire lo spazio colore di tutte le immagini usate in base a un profilo predefir nito e aggiornarle nel layout. O ancora innestare un sistema di color management per la normar lizzazione e la correzione delle foto. Quando le immagini lavorate

saranno disponibili, il sistema ne darà notifica e cambierà lo stato così che si possa procedere con le prove colore. Anche qui sono posr sibili integrazioni con sistemi di color proofing, come ColorProof di GMG, o di preflight e certificazione pdf, come Twist di Dalim o Pitstop Server di Enfocus. Insomma, le potenzialità sono davvero molte e aperte alle diverse necessità produttive, che si faccia carta o dir gitale, che si abbia a che fare con pubblicazioni tradizionali o sistemi multipiattaforma particolarmente evoluti. In tutte queste situazioni, l’utilizzo di una piattaforma che consenta automatismi, interscamr bio tra i sistemi, gestione dei flussi, contemporaneità del lavoro, accesso da remoto, permessi sugli asset, output multi-channel, archiviazione evoluta… cambia decisamente il modo di produrre aumentando l’efficienza e semplifir cando tutti i processi.

Control Structuring the publication layout and content in parts which are assigned for editing to different user roles provide a great deal of control over the publishing process. Also, it provides a higher level of security by establishing who-does-what. Additionally, workflow statues are configured and assigned to all components of the publication: layouts, stories, images, page PDFs, etc. guaranteeing even higher level control. Each workflow stage for the preparation of each component of the publication identify a workflow status. Once all components of a page layout went through all their workflow statuses, the publication page is finalised. For most editorial systems a specific application or user interface is made available to view and manage the publication flat plan. For example, this module in Woodwing Content Station shows all pages through a page preview, featuring page statuses and PDF download option. For periodical publications, advertising placement must be managed for each issue. Specific third party modules such as Tell’s Timone System can be integrated with the editorial system. In such cases advertising planning, booking and

placement is managed along with the editorial content. Editorial systems are also commonly used by large publishers for book publishing. Woodwing systems are used by Mondadori, DeAgostini, Elsevier, Harper Collins, Wolter Kluwer and others. The main benefits are again centralised data management and fine-tuned control of the publishing workflow. Content and page status management allows for comprehensive workflow automation. For example, when all pages of the publication reach a «complete» status a workflow automation event can be triggered to convert all its images to the intended output colour space. Similarly, workflow automation processes can be applied to specific publication content, such as images that are uploaded for use in the publication. Automatic colour conversions or other image processing tasks can be applied before making them available for page placement and colour proofing. These automated tasks are usually accomplished through the integration of the system with colour proofing systems such as GMG ColorProof or through workflow automation tools such as Dalim Twist or Pitstop Server di Enfocus. Clearly, through centralised management of content, process control and software integration, editorial systems offer endless workflow solutions to manage even the most complex and demanding multichannel publishing ecosystems.

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profili aziendali

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manifattura del seveso tele e tessuti per vestire il lusso Materiali pregiati come cotoni e viscose trasformano un semplice prodotto stampato in un oggetto di valore e in un articolo di lusso. Una raffinata copertina in tela o una gift box rivestita in tessuto seducono la vista e anche il tatto, creando una fitta trama di emozioni. Di questi preziosi rivestimenti per legatoria, cartotecnica e packaging di alta gamma si occupa Manifattura del Seveso, azienda italiana di portata internazionale. Fondata nel 1917, Manifattura del Seveso vanta una lunga esperienza nel settore tessile. Protagonista di diverse trasformazioni, a partire dal 1994 si è focalizzata sulla produzione di tele da rivestimento per l’editoria e i settori dell’alto di gamma. E lo ha fatto puntando tutto su innovazione e tecnologia: i continui investimenti in attività di R&D e in macchinari di ultima generazione - per trattare e accoppiare i tessuti - hanno consentito all’azienda di ampliare progressivamente l’offerta con prodotti sempre in linea con i trend del mercato. «La tela nasce come materiale pregiato e di nicchia, ma dal grande potenziale applicativo. Manifattura del Seveso ha saputo ampliarne la sfera di utilizzo, spingendola verso mercati differenti, soprattutto nell’ambito della comunicazione di alto livello», ha raccontato Francesco Vaia, consulente marketing e immagine dell’azienda.

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Mille e una tela Il catalogo di Manifattura del Seveso si

presenta come un bel volume da sfogliare: al suo interno conta oltre 200 prodotti tra variante materiale e variante colore per ognuno dei quali propone un campione e una scheda dedicata. Tele e tessuti - accoppiati a carta e cartoncini - si trasformano in supporti dal forte appeal: «La nostra gamma si divide in due grandi famiglie: i cotoni e le viscose. I primi sfoggiano una superficie più ‘matt’ per effetti più naturali, mentre le seconde sono più lucide e brillanti». Alla gamma delle viscose appartengono i due prodotti di punta dell’azienda: Cialux e Setalux, quest’ultimo dall’intrigante effetto gloss, decorano con gusto edizioni prestigiose, cataloghi per la moda e i settori del lusso, packaging, shopper e articoli cartotecnici di alta gamma. Realizzate con tessuti di qualità e trattate con processi produttivi innovativi, le tele di Manifattura del Seveso si contraddistinguono anche per la loro stampabilità: «Tutti i nostri


Covering textiles and the luxury goods

prodotti garantiscono una resa ottimale della stampa offset a caldo e della serigrafia, un fattore che consente di esaltarne ulteriormente la peculiarità estetica». E per quanto riguarda il digitale? «Mantenerci al passo coi tempi è una priorità. Per questo, stiamo testando un nuovo materiale in grado di offrire la massima resa anche con il digital printing». Il volto green L’attenzione alle tematiche ambientali è l’altro elemento distintivo di Manifattura del Seveso. Oltre ad avere conseguito la certificazione ISO 14001 - relativa ai processi produttivi - per lo stabilimento di Osio Sotto (Bergamo), l’azienda ha recentemente ottenuto - unica a livello mondiale - la certificazione FSC per le proprie tele: «Si è trattato di un importante traguardo per Manifattura del Seveso. Il fatto che le nostre tele siano le uniche al mondo ad avere il marchio FSC costituisce certamente un ulteriore valore aggiunto», ha concluso Vaia. www.manifatturadelseveso.it

Il catalogo di Manifattura del Seveso presenta con eleganza gli oltre 200 prodotti, divisi fra cotoni e viscose e proposti in molteplici varianti cromatiche. L’azienda serve il mercato dei libri e dei cataloghi di lusso, ma anche i settori del packaging di alta gamma.

When it comes to designing luxury products for luxury brands, attention to details as well as to the chosen substrates is everything. Using textile and cloth to cover the item - be it a book, a catalogue , a packaging is a way to bring out the best aesthetic development. Italian company, Manifattura del Seveso specialises in the manufacturing of paper-backed covering textiles for bookbinding, corporate image tools, luxury packaging and cases. Established in 1917, the family-owned firm has been operating in the textile industry for almost a century. The manufacturing plant - which is based in Osio Sotto, Bergamo, Northern Italy - is equipped with the latest technologies. In addition, Manifattura del Seveso focuses on R&D activities in order to keep up with the market trends and requirements. «Textiles and cloth are niche materials, but with great application potential. Manifattura del Seveso has been able to build on that potential and significantly widen the sphere of usage towards different markets, especially within luxury communication», explains Francesco Vaia, marketing and image consultant. Manifattura del Seveso’s collection of more than 200 paper-backed covering textiles is displayed in a beautiful and user-friendly sample book. «Our wide range of paper-backed covering materials divides into two categories, namely cotton-based and viscose-based textiles. The formers feature a natural appearance, with a matt effect, while the latters feature an eye catching shiny and brilliant finish, with silk-like effects». Belonging to the viscose-based textile range, Cialux and Setalux are the company’s flagship products: available in an extensive variety of colours, both the covering materials are ideal for high-end items, such as prestigious book editions, luxury catalogues, premium packaging, cases and boxes. Besides their quality, Manifattura del Seveso’s textiles provide outstanding performances when it comes to decoration: «All our covering textile materials are specially made to be printable by offset and silk-screen printing», says Vaia. «In addition, we are currently working on the development of a new paper-backed textile that can be printed by digital printers, this being a major requirement from the market». There is yet another distinctive feature in Manifattura del Seveso’s vision and strategy. The company has always been sensitive to environmental issues and strictly adheres to all standards and regulations. Besides the ISO 14001 certification - that was obtained some years ago, Manifattura del Seveso is FSC-certified. «Many of our covering textiles are FSC-certified. This is a unique achievement worldwide and it enables our company to make the difference when it comes to covering textiles and fabrics», concludes Francesco Vaia.


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carta per... specialty food

Oggi più che mai, l’occhio vuole la sua parte. È, infatti, nell’impatto estetico di un prodotto che si definisce buona parte del suo successo. Laddove la vista seduce ancor prima del gusto, l’attenzione si concentra in primis sul look delle confezioni, che deve colpire, coinvolgere, sedurre e conquistare. Design trendy e forme innovative prendono corpo attraverso supporti capaci di valorizzare progetti e idee, contenitori e contenuti. Posti al centro del processo creativo, carte e cartoncini incontrano e interpretano il mondo del food, facendosi veicolo di valori di qualità ed eccellenza. E instillando un bisogno estetico, oltre che gourmet. Nelle pagine seguenti, vi proponiamo una serie di case history esemplari, progetti innovativi e idee da elaborare che abbiamo raccolto confrontandoci con alcuni protagonisti dell’industria cartaria internazionale. a cura di Paola Bonfanti

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A visually engaging packaging, that is what matters the most. Aesthetics and attractiveness are major distinctive features – and are in fact essential assets when it comes to specialty food, as well as confectionery market segments. Consumers like to buy agreeably designed and decorative products, therefore a distinctive, unmistakable and eye-catching appearance is crucial to attract their eyes and make the item stand out. Innovative shapes and trendy colours take shape through special paper-based substrates capable of enhancing projects and ideas, contents and containers. Being at the heart of the creative process, papers and paperboards become a powerful vehicle to express the values of food quality and excellence. The following pages will present you with a number of case histories and innovative projects from some of the most prominent players of the paper manufacturing industry.


fedrigoni packaging d’autore

Mealitaly seleziona e distribuisce prodotti agroalimentari italiani di eccellenza: pasta, pesto, olio, marmellate, conserve, miele, dolci tradizionali – tutti artigianali, ricercati e di elevata qualità. Per il concept e il progetto del packaging, l’azienda si è rivolta al genio creativo di Benedetto Longobardi Ruju, designer italiano di fama internazionale il cui stile si contraddistingue per la commistione di grafica pubblicitaria ed estetica pura. Il design pulito ed elegante degli astucci creati per Mealitaly viene valorizzato dal supporto scelto, Sirio Nero di Fedrigoni. Si tratta di un cartoncino naturale che si contraddistingue per l’elevata intensità del colore e per l’uniformità della superficie: composto di pura cellulosa ECF, è colorato in massa con pigmenti molto resistenti alla luce e goffrato su un lato. In abbinamento al cartoncino, l’etichetta giallo dorata crea un raffinato contrasto cromatico, donando un tocco nobile e ricercato al packaging. Il supporto scelto è, in questo caso, Woodstock Giallo Oro di Fedrigoni, una carta dalla superficie liscia e brillante composta per l’80% da fibre riciclate preconsumer e per il restante 20% da pura cellulosa ECF. Sia Sirio che Woodstock sono certificate FSC. www.fedrigonicartiere.com

favini la crusca si fa carta e nobilita il made in italy

CartaCrusca Favini è protagonista di “Selezione Italiana”, la speciale gift box di Academia Barilla, progettata in collaborazione con DraegerGPP. Dal colore naturale, a richiamare l’ingrediente principale di cui è composta lungo tutta la superficie, CartaCrusca nasce dal lavoro congiunto di Gruppo Barilla e Favini, che, dopo aver selezionato il residuo più adatto, lo hanno purificato e micronizzato per renderlo compatibile con il tessuto fibroso della carta, arrivando a sostituire il 20% della cellulosa proveniente da albero con la crusca. È così che da involucro naturale e protettivo del chicco di grano, la crusca diventa il componente principe di una carta unica al mondo, utilizzata per preservare e conservare la pasta, in un packaging che segna idealmente un nuovo incontro tra la crusca e i chicchi di grano duro. “Selezione Italiana” promuove la tradizione culinaria nazionale attraverso una selezione di eccellenze gastronomiche firmate Academia Barilla: una confezione di pasta trafilata al bronzo, una bottiglia di olio extra vergine d’oliva bio e un vasetto di pesto genovese preparato secondo la ricetta più autentica. www.favini.com

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100% MADE IN ITALY

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FEDRIGONI Designer Packaging Mealitaly is an Italian specialty food supplier. Focusing on the selection of Italian handcrafted food, the company offers top-quality ranges of agrifood products, including handmade pasta, extra virgin olive oil, pesto, marmalades and honey. The packaging project of Mealitaly’s products was designed by Italian designer Benedetto Longobardi Ruju, whose style combines graphic design concept with pure aesthetics. Featuring an elegant and sophisticated design, the packaging is based on Fedrigoni’s Sirio Nero, a deluxe paperboard – made from ECF pure cellulose and pulpcoloured with pigments ensuring high light-fastness – that displays a highly deep and uniform colour on its surface. The packaging is completed by a golden label, made from Fedrigoni’s Woodstock Giallo Oro, an uncoated, recycled, coloured paper with a natural look. Both Sirio and Woodstock are FSC certified.

FAVINI Bran-made paper to promote Italian specialties ‘Selezione Italiana’ is a special gift box by Academia Barilla – the Barilla brand that promotes Italian cuisine around the world – designed in cooperation with packaging specialist, DraegerGPP. The box features Favini’s CartaCrusca, a special paper made from bran that is no longer suitable for human consumption. The natural colour of bran is visible all over the surface of CartaCrusca, giving the paper its distinct character. The innovative paper was developed by Barilla and Italian paper manufacturer Favini, who selected the most suitable byproduct, purified and micronized it to make it compatible with the paper fiber and replace as much as 20% of the cellulose of tree origin with bran. From the paper to the content, Academia Barilla’s ‘Selezione Italiana’ promotes Italian specialties and gastronomic excellences.

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GRUPPO

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LOOK DA CONTEMPLARE PLEASING TO THE EYE CORDENONS Luxury chocolate comes with style T’a masters the art of chocolate. The internationally renowned Italian confectionery manufacturer specialises in high quality handcrafted chocolate, combining tradition and creativity. In line with its passion for specialty confectionery, T’a opted for STARDREAM, a special paper from Italian paper manufacturer Gruppo Cordenons, to cover and adorn one of its luxury Christmas gift boxes – Cesto d’Autore. STARDREAM bronze features an elegant surface, with unusual pearlescent and shimmering effects that change chromatic dominant depending to the viewing perspective. The paper is made from ECF wood-free primary pulp, pulp-tinted and finely coated. STARDREAM is available in 32 colours and five weights, and includes two envelope formats and an embossed version.

FONTANA GRAFICA Green paperboards that fits into luxury The premium brand Jack Daniels comes with an elegant and sophisticated box with an elegant made up with Dorset® Duplex. Produced by US-based paper manufacturer, Fibermark North America and exclusively distributed in Italy by paper supplier, Fontana Grafica, Dorset® is a dyed through carton board that contains recycled fibers, is FSC certified and does not contain PVC, phthalates, lead, cadmium and heavy metal. Dorset® is produced with Crack Resistant SureScore technology, which ensures resistance on the corners and durability. Thus, the paper can be foiled, as well as screen and offset printed. A green paperboard, Dorset® makes a trendy choice for the packaging of specialty food&beverage products such as wines, spirits, olive oils and vinegars.

gruppo cordenons preziosi cofanetti per contenuti raffinati

T’a, noto brand milanese specializzato nella produzione di cioccolato e alta pasticceria, è la sintesi di storia e innovazione, di qualità e raffinatezza, di un modo nuovo e pieno di spontaneità di proporre la bontà e la classe del Made in Italy. In linea con il concept luxury del brand, per il rivestimento dei cofanetti di Natale – nello specifico per il Cesto d’Autore – è stata scelta la carta STARDREAM, nell’elegante versione bronze e in grammatura leggera. STARDREAM, carta storica ma sempre attuale di Gruppo Cordenons, è realizzata con fibre di pura cellulosa vergine ECF, provenienti da fonti gestite in maniera responsabile. Colorata nell’impasto, la carta è altresì finemente patinata con pigmenti perlescenti: proprio la superficie multicolore caratterizzata da insoliti effetti madreperlacei, metallizzati, iridescenti o cangianti che variano dominante cromatica a seconda dell’angolo di osservazione, rappresenta la caratteristica più pregiata di questa bella carta di Gruppo Cordenons. STARDREAM è disponibile in 32 colori, cinque grammature, due formati di buste e anche in versione goffrata. www.gruppocordenons.com

fontana grafica cartoncini green che vestono il lusso

Elegante e ricercata, la linea di astucci per il whiskey del premium brand Jack Daniel’s è realizzata con Dorset® nella versione Duplex, un cartoncino tinto in pasta prodotto dalla cartiera statunitense Fibermark North America e distribuito in Italia in esclusiva da Fontana Grafica. Certificato FSC, Dorset® contiene fibre riciclate ed è privo di PVC, ftalati, piombo, cadmio e metalli pesanti. La possibilità di avere colori a campione consente di ridurre i processi di stampa ed evita taglio e angoli bianchi. Prodotto con tecnologia Crack Resistant SureScore, Dorset® garantisce elevata resistenza ed è quindi in grado di sopportare pesi elevati. Una caratteristica che rende il cartoncino adatto per la stampa a caldo, stampa serigrafica e offset. Cartoncino green per eccellenza, Dorset® conferisce ai packaging di vini, alcolici, oli e aceti raffinati valore aggiunto in linea con i trend del momento. www.fontanagrafica.net


Confezioni eleganti, dal look accattivante. Il packaging di lusso valorizza anche il settore del food, rivestendo con carte creative, ricercate e di qualità prodotti alimentari unici e pregiati. Carte che, oltre a dare ampio spazio alla creatività nel design della confezione secondaria, garantiscono la sicurezza del contenuto di quella primaria. Un bell’esempio è costituito dalle carte della gamma Delos Cloud Food Compatible 320 grammi di Arjowiggins Creative Papers, riconosciute come idonee e non dannose per il contatto diretto con il cibo dalla certificazione europea recentemente conseguita. Tale certificazione garantisce la certezza che le materie prime impiegate per produrre Delos Cloud Food Compatible 320 grammi siano adatte al contatto diretto con il cibo, che le stesse siano tutte presenti in un elenco che le reputa idonee a tale scopo e che esse rispettino i limiti d’uso prescritti dalle autorità certificanti. Accanto a questa gamma, Arjowiggins Creative Papers mette a disposizione le proprie carte creative, un alleato prezioso per raccontare l’unicità di prodotti eccezionali come quelli del settore alimentare italiano. www.arjowigginscreativepapers.com

Stora enso green e compatibili, le gamme per il food

È ampia e variegata la gamma di carte e cartoncini destinati al packaging del settore alimentare proposta da Stora Enso. La cartiera finno-svedese ha infatti puntato sullo sviluppo di supporti conformi con le normative che regolano il confezionamento di alimenti e bevande e, soprattutto, rinnovabili e riciclabili. Inoltre, i prodotti di Stora Enso sono studiati per essere più leggeri e ottimizzare, di conseguenza, le operazioni di trasporto e stoccaggio. Environmentally friendly e riciclabili, le gamme di Stora Enso vengono utilizzate per il settore del food&beverage a trecentosessanta gradi: dal packaging primario, con caratteristiche più funzionali, a quello secondario, che richiede qualità anche in termini di immagine, dalla grande distribuzione al fast food fino ai settori del lusso, le carte e i cartoncini della cartiera soddisfano le più svariate esigenze di confezionamento. Un esempio? Un prodotto speciale e a tema come il calendario dell’avvento che nelle sue finestrelle contiene i cioccolatini. Il packaging, prevalentemente destinato ai bambini, è realizzato con un cartoncino di Stora Enso sicuro, ecologico e riciclabile al 100%. www.storaenso.com

ARJOWIGGINS

arjowiggins creative papers primario, secondario e di classe

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FOCUS SOSTENIBILITÀ THE SUSTAINABILITY FACTOR

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CREATIVE PAPERS Primary, secondary and classy packaging When it comes to specialty food, secondary packaging is crucial in imparting a more luxury experience with a product. However, primary packaging can also become key in visually engaging the consumers. This is how paper manufacturer Arjowiggins Creative Papers sees it. The company has recently obtained a European certification for its Delos Cloud Food Compatible 320 grams. The innovative paper range has been recognised as compatible for direct contact with food. The certification also establishes that the raw materials used to produce the paper are suitable for food contact and comply with the limits prescribed by the certifying authority. Delos Cloud Food Compatible 320 grams range is ideal to create outstanding, eye-catching and safe packages able to express the value and uniqueness of specialty food, such as Made-in-Italy products.

STORA ENSO Recyclable and renewable paperboard for food Stora Enso produces a wide selection of board and paper for food service and packaging food and beverages. The board materials offered by Stora Enso combine specially developed baseboards and proprietary barrier coatings, which ensures that the packaging solution performs from the production plant to the kitchen fridge. The company caters to the food service market, including fast food and coffee-to-go, as well as providing secondary food packaging for additional protection, branding and communications, such as beer and dairy multipacks and gift boxes for wine and spirits. The chocolate advent calendar – fully made from Stora Enso’s green and recyclable board – makes a good example of new, fully renewable solutions for packaging foodstuffs promoted by the Swedish-Finnish paper manufacturer.


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STILE METROPOLITANO URBAN STYLE SAPPI Packaging with the impact of a meteor ‘Meteor’ is a project for fictional chocolate packaging developed by paper manufacturer Sappi, AR Packaging Group’s Philipp Eißner and other PrintCity partners. ‘Meteor’ features an unusual shape – with its filigree, straight-cut and inwardly bevelled sides – that reminds of a cut diamond or a meteor falling from the sky. Two of the four packaging types included in the project feature Sappi’s SBS carton board Algro Design – in the 350 g/msq. The extreme whiteness of Algro Design enables to create strong colour contrasts, as well as to highlight the effective interplay of light and dark. In addition, Sappi’s carton board meets all food regulations, as it is made from virgin fibre and has high level of odour and taste neutrality. Its lighter weight lowers transport volume yet retains the rigidity of the box required to protect the product it contains.

appi brindare con astucci spumeggianti

Foto: ©Michael Pfeiffer

GMUND Trendy design for cool items Paper manufacturer Gmund and Hamburg-based Paperlux Design Studio havedella recente campagna di cartoncino Algro Design di Sappi è protagonista created True Colours, an eye-catching ckaging per gli champagne Roederer, realizzata da VG Angoulême, azienda presentational for Gmund’s packa- di alta qualità per prodotti ncese specializzata nellatool produzione di imballaggi solutions. The refined setastucci combines lusso. Loging spumeggiante design degli richiedeva un supporto dallo high-quality andresistenza samples ofper dare risalto ai due diffeondo bianco e brillantepackaging e dall’elevata nti effettithe di stampa caldomaterials. utilizzati per le bollicine newestacover rate: conThe Algro Design tutti gli obiettivi sono stati minimalist design contrasts with ntrati. the many different surface textures and contraddistinguere i cartoncini Algro Design the large selection of trendy colours (patiof to su un Gmund’s lato) e Algro Design Duo black (patinato diverse papers: and simmewhicamentete, su round entrambi i lati) sono peculiaretoper and angular, andlarestricted ariate tipologie di nobilitazione di alta qualità, the basic geometric shapes of the con cir- la minazionecle, in primis: la pellicola viene infatti laminata rectangle and triangle. Based on iformemente superficie restando perfettamenthesesulla elements, Paperlux developed a piatta, senza lasciarereduced alcuna ruvidità o imperfezione, graphically typeface. The team entre la stabilità in books macchina daastampa createdmantenuta three sample inside recrispecchia nell’uniformità complessiva conferita tangular carton, as well as a box contai- alconfezione. rendere iofcartoncini Sappi una soningA samples paper anddi packaging. ione perfetta per imballaggi di lusso di fascia Foldable, practical and impressive, Truealta altresì la Colours consistenza al tatto: uniforme, morbida solutions make ideal packaging e tosa, conferisce un toccoand raffinato valorizzare le for luxury items luxuryper food. iture pregiate. ww.sappi.com

sappi soluzioni d’impatto

Astuccio dal look originale e accattivante, Meteor nasce della collaborazione di Sappi, Philipp Eißner di AR Packaging Group e altri partner PrintCity. Concepito come confezione di un prodotto fittizio di cioccolato, colpisce per la forma insolita e intrigante che ricorda – con la filigrana e i lati dal taglio diritto smussati verso l’interno – le sfaccettature di un diamante o di un meteorite e valorizza al massimo l’effetto delle finiture riflettenti. Due dei quattro imballaggi compresi nel progetto sono stati realizzati con Algro Design. Il cartoncino in pura cellulosa di Sappi si contraddistingue per l’elevato grado di bianco, che consente di creare forti contrasti cromatici e raffinati giochi di luce e ombra, nonché per la spiccata portata green. Ottenuto da fibra vergine, Algro Design soddisfa infatti tutte le regolamentazioni sui generi alimentari e presenta un alto livello di neutralità olfattiva e di gusto, rivelandosi ideale per il confezionamento a contatto diretto con alimenti e altri prodotti sensibili. Inoltre, la maggiore leggerezza del cartoncino – che ha una grammatura di 350 g/m2 – permette di ridurre il volume da trasportare, pur mantenendo la rigidità della scatola necessaria per proteggere il prodotto in essa contenuto. www.sappi.com

gmund design trendy, per sedurre il senso estetico

Giochi di contrasti cromatici e sovrapposizioni creative tra forme geometriche differenti: così si presenta True Colours, il progetto sviluppato da Gmund e Paperlux, studio di design con sede ad Amburgo, per mettere in mostra il potenziale innovativo delle soluzioni di packaging proposte dalla cartiera tedesca. True Colours dispiega una serie di astucci e confezioni realizzati con le carte e i materiali più innovativi di Gmund. Il design minimalista dei packaging crea contrasti a effetto con le sofisticate trame delle superfici e con la ricca gamma dei colori utilizzati: forme geometriche arrotondate e angolati e composizioni di cerchi e quadrati, rettangoli e triangoli, si ravvinano nei contrasti di bianco e nero o nell’accostamento dei colori più cool del momento. Minimaliste, ma non senza un tocco di raffinata creatività, le diverse soluzioni create da Paperlux con le carte e i cartoncini di Gmund sono ideali per le confezioni di lusso, da prodotti di alta pasticceria a cioccolateria a tutta la fascia del luxury food. www.gmund.com




5+1 consigli per controllare le prove colore

stampa

Universalmente riconosciute come il punto di riferimento per la corretta riproduzione del colore in stampa, le prove colore sono uno strumento indispensabile, un valido alleato. Ma possono, se non realizzate correttamente, rivelarsi un pericoloso boomerang. Per il print buyer, ma anche per lo stampatore. di lorenzo capitani

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5+1 great tips for checking colour proofs

Universally accepted as reference to achieve proper colour reproduction in printing, colour proofs are an indispensable tool for print buyers. If they are not properly produced and viewed they can turn into a dangerous boomerang for both the print buyer and the printer. 1 - Workflow management The production of reliable certified contract proofing can only be obtained with proper colour management. Colour management is a combination of tools and procedures guaranteeing true and consistent colour reproduction throughout the print production workflow. To ensure accurate colour reproduction from image data acquisition to printing the application of colour management, the process requires that all input, viewing and printing devices used are properly colour-calibrated and their ICC colour profile is made available. In simple terms, the ICC profile is a digital file recording a map of all colours a given device can accurately reproduce. For example, the colour profile of a printing press is a chart of colour values mapping all the colours that can be reproduced with each printable CMYK % of ink combination on a given paper or printing substrate. If all the devices of the print workflow had the same colour profile, the digital artwork colour values would remain consistent all the way to printing. But this is never the case: each device used throughout the workflow can only accurately reproduce a specific combination of colours. Therefore, some of the colours of the original artwork cannot be accurately reproduced with each of the devices. Colour ‘conversions’ between devices colour maps must take place to simulate missing colours. To ensure correct colour reproduction, the colour profile representing the printing press/substrate combination used for the print project should be available during artwork preparation. Unfortunately, this is rarely the case. An additional common pitfall of the process is the fact that the colour proof is often supplied by the print buyer to the printer as contract reference of the print reproduction. Instead, the printer should supply the colour proof, representing how the artwork would be reproduced by the chosen printing press/substrate combination. Knowing the colour profile of each of the devices used to view or proof/print the artwork is crucial. For example, throughout the workflow different people will view the artwork on different computer monitors, often judging its colours.

1 - gestione del flusso Per ottenere delle prove corrette, contrattuali e certificate, e quindi una riproduzione fedele in stampa occorre avere il pieno controllo della gestione del colore delle immagini nelle varie fasi di produzione degli impianti. È il cosiddetto color management: ovvero l’insieme dei procedimenti utilizzati per mantenere sotto controllo e quindi costanti i colori nelle diverse fasi di produzione. Per controllare correttamente il processo la teoria direbbe che tutte le periferiche di acquisizione e di riproduzione devono essere calibrate e di ciascuna deve essere noto il profilo ICC, ovvero l’insieme dei colori che è in grado di riprodurre. Il profilo di una macchina da stampa, per esempio, altro non è che una tabella che indica, per ogni combinazione di percentuali CMYK, il colore che verrà stampato da quella precisa macchina. Se tutte le periferiche del workflow hanno lo stesso profilo allora il file grafico si manterrà uguale fino alla stampa. Va da sé, quindi, che sarebbe indispensabile conoscere prima il profilo della macchina che verrà utilizzata in funzione della carta che avete scelto e sulla base di questo tarare a ritroso tutto il flusso. Questo almeno in teoria, perché ogni periferica ha il suo modo di riprodurre i colori. Così come, sempre in teoria, non dovrebbe mai essere il committente a fornire la prova colore allo stampatore e pretendere che venga rispettata. È lo stampatore che dovrebbe realizzare la prova ed è questa che lui sarà tenuto a rispettare. La realtà, però, è spesso diversa. Attenzione, ogni colore è definito da valori precisi e misurabili ma non assoluti, in quanto dipende dalla periferica che lo rappresenta. Basta pensare al monitor del pc: sono tutti diversi, la resa dei colori cambia nel tempo, è influenzata dal tempo di accensione e dipende dall’illuminazione ambientale.

2 - il profilo corretto Nella pratica quotidiana si forniscono prove agli stampatori assolutamente non certificate, oltre al fatto che grafici e stampatori spesso ignorano i profili di input e output, non sempre per negligenza, a volte solo perché in fase di preparazione degli impianti si ignora la tecnologia (roto o piana) e quale macchina verrà usata. Insomma è impossibile usare il profilo corretto. Che fare allora? Prima di tutto lavorare in RGB fin che si può e convertire in CMYK il più tardi possibile con il profilo

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on Photoshop è possibile effettuare prove colore a video a patto di avere un monitor adatto e calibrato e il corretto profilo ICC.

colore indicato, preservando la gamma di colori più ampia (gamut) fino alla fine. Se non vi viene fornito un profilo, è bene usarne uno standard (va impostato su tutti i programmi di grafica, InDesign compreso). Attualmente lo standard è il Fogra 39L per la carta patinata e Fogra 47 per l’uso mano: entrambi rispettano la norma ISO 12647-8 e sono adatti anche alla stampa digitale. In Internet sul sito dell’ECI (European Color Initiative) è possibile scaricarli. Tecnicamente, la prova colore consiste in due conversioni. La prima porta dal profilo di ogni singola immagine al profilo della macchina da stampa da simulare, la seconda porta dal profilo della macchina da stampa da simulare al profilo della periferica su cui si simula (un monitor o una stampante di prova). Se la periferica su cui si simula è un monitor, la prova prende il nome di soft proof o prova a video. Se la periferica su cui si simula è una stampante, la prova prende il nome di hard proof, la vera e propria prova colore. Atten-


zione a fidarvi delle prove a monitor, perché per quanto calibrato possa essere il vostro, l’affidabilità dipende dalla sua qualità, dai

Ma cos’è una prova colore? Una volta c’era il Cromalin della DuPont fatto dalle pellicole che come prova colore aveva i suoi limiti (il registro soprattutto), poi è venuto il Digital Cromalin e via via le varie versioni di prove colore proposte dalle diverse case produttrici di stampanti digitali (principalmente Epson, Agfa e Kodak). Ora si parla di prova colore contrattuale e certificata ossia, in caso di contestazione, la prova è valida, oggettiva e non contestabile. In pratica la stampa di un file tramite il programma specifico, in cui viene definito il tipo di supporto (carta patinata o uso mano) e il relativo standard colorimetrico mondiale UGRA/FOGRA. Tra i vari produttori di software per color management, GMG Color rappresenta il leader di mercato con le sue soluzioni per la gestione del colore e la realizzazione di prove certificate in cui massima cura è posta nella riproduzione del colore, nella simulazione del retino e nella calibrazione della stampante. Per essere effettivamente contrattuale e certificata la prova deve rispettare i seguenti parametri: • carta, stampante, inchiostri e software di profilazione certificati UGRA/FOGRA; • la carta deve essere marchiata sul retro con lo stesso marchio riportato nell’etichetta di controllo (ad esempio software GMG e carta GMG); • è provvista dell’etichetta Media Wedge CMYK V3.0 e la lettura della strip rientra nei valori medi accettati (vedi immagine). Il supporto di stampa, la sua finitura (lucida o opaca), il punto di bianco e la capacità di simulare la carta su cui si stamperà, hanno un ruolo fondamentale, in quanto largamente responsabili dell’ampiezza dello spazio colore e della ripetibilità delle prove. Non lesinate sulle prove ed esigete la qualità dalle vostre fotolito. Le prove realizzate nel modo corretto ormai costano pochi euro. Le carte certificate non spostano il prezzo e sono ottimizzate in funzione delle stampanti a getto d’inchiostro, consentono l’utilizzazione ottimale dello spazio colore della periferica e assicurano risultati eccellenti. Infine, per le prove colore non esiste solo la carta (semi-opaca e lucida per offset, rotocalco e applicazioni fotografiche), ma anche altre carte speciali per giornali,

3 - The proofing substrate Today, certified contract proofing is the norm. Certified proofing is generated by deploying state of the art proofing software that applies Ugra/ Fogra colourimetric standards and accounts for the simulation of the printing substrate. GMG Color is the leader in certified proofing color management software for both continuous tone and halftone proofing (dot proofing). A certified contract proof is produced in accordance to the following requirements: • Proofing substrate, proofing device, inks and proofing colour management software are Ugra/ Fogra certified. • Proofing substrate should be properly labeled to identify both the proofing technology and the certified substrate used. • The proof must include the Ugra/Fogra Media Wedge CMYK v3.0. Its colour values must be within tolerance to the reference values of the printing conditions.

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Ecco come appare la tacca di controllo certificata Fogra delle prove colore contrattuali.

3 - controllo carta

2 - The correct colour profile It is a common practice to supply the printer with contract proofs that are both uncertified and are created without the correct output colour profile. In addition, many graphic professionals often ignore what input and output colour profiles are supposed to be used. This is not necessarily a matter of negligence: simply the printing technology and printing press that will be used for the project is unknown. As a solution, all artwork colour work should be done in the RGB colour space to preserve the greatest colour gamut. Artwork CMYK conversion should be done at the latest possible stage, using the proper output profile if available. If the correct colour profile is not supplied, the best option is to apply one of the standardised profiles: FOGRA 391 for coated paper and FOGRA 47 for uncoated paper; both are part of the ISO 12647-8 standard and can be used for both conventional and digital printing. A correct contract proof is produced through two consecutive colour conversions. The first is from each individual image profile of the artwork to the output profile of the intended press/substrate. The second colour conversion remaps the colour data from the press profile being simulated to the proofing device profile (computer monitor or colour proofer). Beware of monitor proofing (soft-proofing), because no matter how good your monitor calibration is, the truthfulness of the colour reproduction depends on the quality of the monitor, on the quality of its colour profile and the environment lighting.

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Dall’input, scanner o fotocamera che sia, all’output inteso come monitor, stampa digitale o lastre per stampa offset, l’intero flusso dovrebbe avere un profilo omogeneo.

suoi profili, dai dispositivi di output e dalle condizioni di illuminazione dell’ambiente di lavoro. Infine, non dimenticate che il monitor è retro-illuminato.

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Features of the proofing substrate such as finishing (gloss or matte) and white point are very important as they determine the colour gamut of the proof as well as its suitability to simulate the printing stock and guarantee output consistency. Makes no sense to try to save costs in colour proofing. Colour proofing costs came down considerably along the years. Use of certified substrates vs. uncertified ones does not affect the proof cost significantly. 4 - Reliability issues Certified colour proofs are certainly reliable as long as the correct colour profiles are used throughout the print production workflow. When the specific printing press/substrate profile is not available, the use of a generic standard profile guarantees reliable results in most cases. If the wrong colour profile was used or in case of monitor calibration issues, upon colour retouching of the artwork, images issues will appear on first proof. Corrections can still be made. Most common colour proofing problems spurt from proofing device calibration issues, the application of the wrong output profiles or the use of poor quality printing stock. First and foremost, a colour proof should not represent an accurate reproduction of the original artwork, but it should represent the final print result with the chosen printing press/substrate. A reliable colour proof cannot be obtained from any colour printer. The reason is clear: the proofing device is not the printing press. Its printing technology is completely different, its colour gamut is far larger than any standard CMYK colour space of a printing press, it uses different inks and in many cases the output is generated in continuous tone vs. halftone. Therefore, the function of the colour proofing software is paramount as it performs the simulation on the proof of the final print result. Finally, it is key to remember that a colour proof is always a simulation of the final print, including a simulation of the white point of the printing stock. Particularly when printing on non-standard stocks incorrect colour simulation could result.

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5 - Proof evaluation Colour proofs should not be used to markup layout and text corrections. A less expensive color printout should be used instead. Color proof markups disrupt colour evaluation and readings, making colour matching on press more difficult. Certification requirements need to be verified as well as the application of the correct colour profiles on the media Wedge strip. Also, verification of the page size, bleeds and artwork size is needed as the evaluation should only be done

film trasparenti per la flexo e il packaging. E in particolari casi è possibile usare addirittura la carta che sarà usata per la stampa.

4 - i limiti di affidabilità Una prova colore certificata è assolutamente affidabile purché, come detto, il flusso di lavoro a monte sia il più corretto e omogeneo possibile quanto al profilo usato. Nella pratica, impostare il lavoro su un profilo generico standard di norma garantisce una resa dei colori affidabile anche in stampa. Tutt’al più, se il monitor non era ben calibrato o il profilo errato, la sorpresa si avrà quando, dopo aver lavorato a video, si vedranno le prime prove colore e si potrà ancora intervenire. Di solito i problemi maggiori che derivano dalle prove sono esterni al flusso e dipendono da errori grossolani: stampanti mal calibrate, applicazione di profili non conformi con la carta di stampa, carta scadente. Ricordate che non basta una stampate digitale, anche PostScript, per avere una prova affidabile. Al di là di ogni dubbio, la prova colore non deve riprodurre fedelmente l’originale, ma al contrario mostrarvi come il vostro lavoro verrà in stampa. È l’ecosistema e il software di gestione del colore che fanno la differenza. Il motivo è semplice: la stampante per le prove colore non è una stampante offset. La tecnica di riproduzione è diversa, ha una gamma di colori riproducibili maggiore, spesso usa più dei 4 colori di cromia, usa inchiostri diversi e non ha lo stesso retino (l’effetto moirè, ad esempio, non si vede). Il software che la pilota deve essere in grado, leggendo l’originale, di convertire i singoli colori simulando quello che succederà in stampa. Non ultimo, in prova colore non è possibile riprodurre i colori speciali. Non solo oro e argento sono simulati, ma anche tutte le altre tinte piatte. Esistono, però, inchiostri che riproducono la gamma Pantone, ma sono costosi e hanno senso solo su tante stampe. Infine, ricordate sempre che si tratta di simulazioni, compresa la riproduzione del punto di bianco della carta, quindi quanto più il vostro stampato sarà su supporti non standard, tanto più la prova potrebbe allontanarsi da quanto otterrete.

5 - i parametri giusti Prima di tutto la prova colore non è una bozza per controllare i testi e riportare correzioni in modo massiccio. Per questo esistono le bozze, anche colore. Spesso si fa per esigenze di

tempo, ma si rischia di sporcare inutilmente la prova e distrarre chi con quella prova dovrà calibrare la macchina da stampa. Oggi non occorre più verificare il registro della prova di stampa e la correttezza di riproduzione dei grafismi scrutando con il lentino le scale, ora ci si può concentrare sul colore. Si verifichi, però, che i requisiti di certificazione ci siano, i profili applicati e riportati nell’etichetta Media Wedge siano quelli corretti. Le misure devono essere quelle corrette della pagina perché solo riproducendo 1:1 il riferimento sarà valido e devono esserci tutte le abbondanze nel caso di immagini che smarginano: la prova non è una ciano, ma è meglio accorgersi subito di un tale errore. Verificate che i colori vi soddisfino e fate questo controllo solo sotto una luce calibrata a 5000k, la stessa che troverete in sala stampa. Troppo spesso si visionano le prove in ufficio e per questo si fanno correzioni cromatiche errate. Se quello che vedete in prova non vi soddisfa, i casi sono due: sono necessari interventi cromatici o qualcosa nel vostro flusso non è corretto. Se avete lavorato le foto, ad esempio, per


+1 - misura della densità Ci sono casi, non così rari, in cui si va in stampa senza prova colore. Niente paura, è possibile ottenere risultati più che soddisfacenti stampando in modo corretto basandosi sulla densità, ossia sul potere coprente dell’inchiostro in funzione della carta usata. Una volta regolato il registro, fatta girare la macchina perché inchiostri correttamente, lo stampatore, con un densitometro o altri strumenti di controllo a bordo macchina, verificherà che per l’intera larghezza del foglio ciascun colore stia stampando con la giusta carica e in modo omogeneo. Normalmente una carta uso mano non permette il raggiungimento di cariche densitometriche troppo elevate. L’alto grado di assorbenza provoca infatti un ingrossamento del punto di retino che incide negativamente sulla resa del soggetto da riprodurre, chiudendo la stampa. I supporti patinati, invece, permettono una riproduzione più “secca” e di conseguenza la possibilità di trasferire quantità maggiori di inchiostro. Se non si hanno le prove resta sempre la possibilità di cercare, insieme allo stampatore, di rendere i colori nel modo più naturale possibile, riferendosi alle aree nere, grigie e bianche. I neri dovranno essere profondi, ma le ombre non dovranno apparire eccessivamente chiuse, i grigi neutri e nei bianchi dovrà apparire il retino degli altri colori, sia pur fine. Attenzione alle carnagioni che non devon apparire troppo rosse o bluastre e alle immagini passanti da una pagina all’altra che devono attaccare correttamente. Infine, ricordate che più la macchina gira meglio inchiostra.

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Ecco come appaiono i diversi retini della stampa offset (a sinistra) e della stampa digitale (sopra) con cui sono realizzate le prove colore.

Il controllo delle prove colore dovrebbe essere fatto sotto la luce a 5000K, la stessa presente in sala stampa.

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+1 - Ink density It is not uncommon to print without a colour proof reference. This is not advocated, but nonetheless, acceptable colour reproduction can be obtained by printing with the proper ink density for the printing stock. The printing press operator can achieve the correct colour registration and ink coverage by using a colour densitometer along with other press quality control tools. Always consider the printing stock limitations. Generally, uncoated stocks do not allow for high density ink coverage as they lead to dot-gain printing problems, causing colour alterations, overall darkening of images and loss of details in mid-tones and dark areas. Dot gain is far less pronounced with coated stocks making it possible to obtain higher ink coverage, thus improving the colour gamut. If no colour proof reference is available when printing, you can work with your printer to attain the most natural and pleasant colour possible. Below are a few key tips at press side. Make sure you evaluate all critical areas of the image: highlights, mid-tones and dark areas. Blacks should be rich and deep while preserving details of the image, gray areas should look neutral (neither cool nor warm) and highlights should not look washed out, preserving image details. Pay attention to flesh tones: they should look natural without any cool or reddish colour cast. Also check for issues in image cross-overs.

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with 1:1 reproduction of the artwork. Only judge colour under a 5000k standard lighting source, the same you will find in the printer pressroom. Don’t judge colour in any other environment where standard lighting is not available. If you are not happy with the colour results, you are facing one of two scenarios: colour corrections are needed, or something went wrong with the colour management workflow.

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carta patinata e la stampa sarà su uso mano, le prove fatte con questo profilo apprariranno tutte eccessivamente chiuse.

ispositivi a bordo macchina consentono di misurare le densità dell’inchiostro per stampare a densità. Ciò non sostituisce l’uso delle prove colore per regolazioni cromatiche più accurate.

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Cartiere

rubriche

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eventi

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L’obiettivo di Top Award Fedrigoni è valorizzare l’inventiva che prende vita dalla carta, mostrando e mettendo a confronto progetti provenienti da tutto il mondo, realizzati su carte Fedrigoni. Il premio nasce dal desiderio di raccontare in quanti modi si può trasformare la carta e come questo materiale duttile e versatile, grazie allo studio e alla fantasia di creativi, stampatori e allestitori può diventare un libro, un biglietto, un gioco, una brochure, una confezione. Si tratta di un concorso aperto a tecniche di stampa tradizionali e digitali e comprende cinque categorie: Books, Corporate Publishing, Labels, Packaging, HP Indigo Digital Printing. I tre migliori lavori di ciascuna categoria saranno protagonisti di una esposizione che si terrà il 12 marzo a Londra, presso la Stationer’s Hall. www.fedrigonitopaward.com

Crush vince l’MCI Contest “APPunto”, l’originale sketch cover per smartphone realizzata in carta ecologica Crush da 250 grammi di Favini, la gamma realizzata con sottoprodotti di lavorazioni agro-industriali, si è aggiudicata il primo posto di MCI Contest, il noto concorso internazionale ideato da Material ConneXion Italia in collaborazione con la rivista Wired. Il progetto, sviluppato dai creativi Paolo Bedei e Paolo Ceredi, nasce dall’idea di unire un materiale antico come la carta all’oggetto quotidiano più tecnologico che possediamo, lo smartphone, dando vita a una cover sostenibile e personalizzabile da chiunque. www.favini.com

BURGO distribuzione

Burgo Distribuzione Italian paper supplier Burgo Distribuzione has launched a brand-new website that enables customers to access its catalogue from computers, tablets and smartphones. The new website features a user-friendly product selector designed to help users with their search. Communication and printing professionals can easily find the paper ranges that they need and get access to the relevant information.

top award alla IX edizione

favini

Favini ‘APPunto’, an original sketch cover for smartphone made of eco-friendly paper Crush, is the winner of MCI Contest, an international competition organised by Material ConneXion and Italian magazine Wired. Designed by creative artists Paolo Bedei and Paolo Cereda, the project features Crush, the innovative paper by Italian paper manufacturer Favini containing residues from organic products.

FEDRIGONI

Fedrigoni Fedrigoni Top Award celebrates its 11th edition. The initiative is aimed at showing the creative use of Fedrigoni’s papers, when they are converted into elegant paper-based artefacts such as books, packaging, games, brochures, and so on. The 2015 edition of the award features five categories, including Books, Corporate Publishing, Labels, Packaging, and HP Indigo Digital Printing.

& notizie

Un sito web rinnovato La nuova release del sito di Burgo Distribuzione rappresenta in modo chiaro la varietà dei prodotti presenti nel portfolio dell’azienda. Il catalogo, composto da nove famiglie, è consultabile su pc, tablet o smartphone. Un product selector di uso intuitivo permette di filtrare la gamma, combinando tra loro le principali caratteristiche delle carte. In qualunque momento, i professionisti della comunicazione, dell’editoria, della tipografia possono individuare la carta o l’insieme di carte più adatto e accedere alle informazioni descrittive. www.burgodistribuzione.com


63 ARJOWIGGINS

rubriche

Uno showcase in giro per l’Europa A conclusione di un anno ricco di risultati positivi nel mondo delle applicazioni grafiche e nel luxury packaging, Arjowiggins Creative Papers ha organizzato un incontro con la stampa nella bella cornice dell’Aspria Harbour Club di Milano. Per l’occasione è stato annunciato l’evento internazionale itinerante che Arjowiggins Creative Papers ha organizzato per il mese di marzo e che vedrà una serie di appuntamenti in location prestigiose di città europee: Parigi, Barcellona, Milano, Londra, Amsterdam, Berlino. In queste opening sarà possibile scoprire vere e proprie installazioni artistiche realizzate con i progetti creati per alcuni dei clienti più importanti di Arjowiggins Creative Papers. Un vero showcase di creatività, ingegno, bellezza, fantasia e – naturalmente – di carte creative con la loro versatilità e unicità. La tappa milanese è programmata in marzo (19-21) con tre giornate di eventi e incontri. Accanto agli appuntamenti itineranti, verrà lanciato un nuovissimo Creative Tool che stravolgerà il concetto stesso della parola. Non sarà, infatti, una semplice raccolta di campioni, ma diventerà lo strumento di riferimento delle carte creative. «Siamo pronti ad affrontare il nuovo anno di sfide e bellezza», ha dichiarato Simone Medici, ad di Arjowiggins Italia e direttore Sales & Marketing della divisione Creative Papers per l’area Sud Europa e Turchia, «certi che la qualità, la creatività e il lusso saranno le armi vincenti per vivere con grinta un altro anno di lavoro e sfide». www.arjowigginscreativepapers.com

CARTIere DeL GARDA

nuovo campionario gardamatt ultra

“Amazing to see, wonderful to touch” è il concept del nuovo campionario di Cartiere del Garda, un folder che esprime il posizionamento di questa carta meravigliosa alla vista e al tatto. Lo fa con una serie di scatti associati ciascuno all’azione che l’immagine evoca. Ecco allora le magnifiche piume di un cigno invitano ad accarezzare, l’inconsistenza di una nuvola bianchissima a pizzicare, il close up sulla zampina di un anfibio ad afferrare. GardaMatt Ultra è una carta patinata senza legno dalla superficie vera matt, ad alto spessore, prodotta in ambiente neutro, senza acidi e resistente all’invecchiamento. www.gardacartiere.it

Arjowiggins Creative Papers Paris, Barcelona, Milan, London, Amsterdam and Berlin: these are the main destinations of Arjowiggins Creative Papers’ 2015 European tour. Kicking off in March 2015, the special itinerant event will display art installations featuring some of the best projects produced by the French paper manufacturer’s customers. It is aimed at highlighting the creative potential of Arjowiggins Creative Papers’ product ranges, as well as their extended versatility. In addition, Arjowiggins Creative Papers is about to launch a brand-new Creative Tool, an innovative presentation tool dedicated to the firm’s creative papers. Cartiere del Garda Italian paper manufacturer Cartiere del Garda - part of Lecta Group - has unveiled a new swatchbook for its GardaMatt Ultra papers. Under the theme ‘Amazing to see, wonderful to touch’, it contains a series of photographs with actions directly related to the images: the feathers of a swan become an invitation to caress, the weightlessness of a white cloud an invitation to pinch, a small amphibian hanging onto a leaf an invitation to grasp. At the centre of the swatchbook is GardaMatt Ultra, a wood-free coated paper with a rough matt surface. It is high-bulk (1.0), acid-free and age-resistant.

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agenda

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Leonardo da Vinci ‘Leonardo da Vinci 14521519’ is the largest exhibition of its kind ever organised in Italy. Taking place from April 15 to July 19 – alongside Expo Milano – at Palazzo Reale, the exhibit will offer an in-depth overview of Leonardo’s life and achievements through a 12-theme itinerary designed to mirror the master’s versatile personality.

mostre tutto leonardo a miLano

Paul Gauguin ‘Paul Gauguin’, one of the major European cultural highlights in 2015, celebrates Gauguin’s groundbreaking work. Organised by Fondation Beyeler, the exhibition brings together about fifty masterpieces – paintings and sculptures – from leading international museums and private collections. Taking place in Basel, Switzerland, it is on until June 28.

mostre paul gauguin a basiLea

Toulouse-Lautrec The Museum of Modern Art in New York explores the Parisian life in the Belle Époque through the work of Henri de ToulouseLautrec. It is the first MoMa exhibition in 30 years dedicated solely to Lautrec and features over 100 examples of the bestknown works created during the apex of his career. It is on until March 22.

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Sarà la mostra più importante mai dedicata a Leonardo da Vinci. Resterà aperta al pubblico dal 15 aprile fino al 19 luglio, in contemporanea con Expo. La rassegna fornirà una visione “totale” dell’artista attraverso 12 sezioni tematiche: Il Disegno come fondamento; Natura e scienza della Pittura; Il Paragone delle Arti; Il Paragone con gli Antichi; Anatomia, fisiognomica e moti dell’animo; Invenzione e Meccanica; Il Sogno; Realtà e Utopia; L’unità del sapere; De coelo et mundo: immagini del divino; La diffusione e la fortuna: dai leonardeschi al Trattato della Pittura; Il Mito. Dunque un percorso poliedrico tanto quando fu Leonardo. Sarà inaugurata proprio nel giorno del compleanno dell’artista, che nacque il 15 aprile 1452: Palazzo Reale aprirà i battenti al nostro genio il 15 aprile di quest’anno. www.leonardo3.net

Evento europeo fra i più rilevanti del 2015 è la mostra dei capolavori di Gauguin riuniti fino al 28 giugno alla Fondation Beyeler di Basilea. Si tratta di 50 dipinti provenienti dai più rinomati musei internazionali e dalle maggiori collezioni private. Una rassegna prestigiosa che ha richiesto oltre 6 anni di preparazione perché non esiste al mondo un museo d’arte intitolato a Gauguin e la Fondazione ha richiesto eccezionali prestiti a tredici diverse nazioni. In particolare è riuscita a farsi concedere un gruppo di opere di Gauguin dalle leggendarie collezioni russe dell’Ermitage di San Pietroburgo e dal Museo Pushkin di Mosca. Oltre ai molteplici autoritratti e ai celeberrimi dipinti realizzati a Tahiti. A Basilea sarà esposta anche una ricca selezione di sculture di Gauguin. www.basel.com/it/event/paul-gauguin

mostre toulouse-lautrec a new york Fino al 22 marzo 2015, il MoMA racconta la Parigi della Belle Époque attraverso le opere di Henri de Toulouse-Lautrec. Curata da Sarah Suzuki, curatore associato del dipartimento di Disegni e Stampe del MoMA, la mostra espone oltre 100 opere ed è la prima retrospettiva sull’artista organizzata dal museo negli ultimi 30 anni. È strutturata in quattro sezioni tematiche: i café-concerts, sale da ballo e i locali notturni; le attrici, cantanti e le ballerine; le opere dedicate alla vita delle prostitute; infine le copertine, le illustrazioni per giornali e riviste letterarie e i programmi di spettacoli teatrali che raccontano il ruolo di Lautrec nel mondo artistico. www.moma.org/visit/calendar

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Settore

Quando

Dove

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17-19 marzo 24-27 marzo 22-24 aprile 18-22 maggio 19-23 maggio 19-23 maggio 15-17 ottobre 21-23 ottobre

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PRINT BUYER n. 54 - uscita febbraio 2015 Direttore responsabile Ruggero Zuliani Comitato di redazione Anna Aprea (coordinamento) aprea.a@ilpoligrafico.it Emanuele Posenato Hanno collaborato a questo numero: Paola Bonfanti, Lorenzo Capitani, Achille Perego. Traduzione dei testi curata da Paola Bonfanti (ha collaborato Nicole Orlandini) Art director Cristina Mascherpa mascherpacristina@virgilio.it Impaginazione Cristina Mascherpa, Chiara Arrigoni Copertina Cristina Mascherpa (immagini iStock.it) Sede Zeta’s - 20137 Milano, via Kolbe 8 Tel. 02.7529101, Fax 02.75291039, printbuyer@ilpoligrafico.it Marketing & Business Development Paolo Fiorelli Tel. 339.7335998, fiorelli.p@ilpoligrafico.it Pubblicità Rancati Advertising: Claudio Sanfilippo tel. 02.70300088 csanfilippo@rancatinet.it Lucia Cremascoli (segr. pubblicità) Tel. 02.75291030 cremascoli.l@ilpoligrafico.it Numeri arretrati euro 12,50 cad. Abbonamenti tel. 02.7529101 abbonamenti@ilpoligrafico.it Quota annua euro 39,00 per l’Italia, euro 64,00 per l’Europa, euro 74,00 extra Europa. I versamenti possono essere effettuati con bonifico bancario a: Zeta’s srl - Credem Ag. 2 Milano IBAN IT31X0303201601010000060641 o c/c postale n. 41419201. R.E.A. Milano n. 1190227 Autorizzazione Tribunale Mi n. 706 - 11.10.04 Stampa Grafiche Parole Nuove - Brugherio (MB) Copertina Intergrafica Verona (VR)

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