Textile - Interior - Decorative OOH - Industrial & 3D
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ATTRAZIONE TOTALE 31A MOSTRA CONVEGNO INTERNAZIONALE DI COMUNICAZIONE VISIVA • 31st INTERNATIONAL TRADE FAIR AND CONFERENCE ON VISUAL COMMUNICATION
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SPECIALE DECORATIVE SCENARI: LE OPPORTUNITÀ PER LA STAMPA DIGITALE PAG 12 EVENTI: BRAND REVOLUTION LAB SI CONFERMA INCUBATORE DI INNOVAZIONE PAG 18 TECNOLOGIE: STAMPA DIRETTA SU PACKAGING TRIDIMENSIONALE, LA RIVOLUZIONE DIGITALE È IN ATTO PAG 24
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TEXTILE FESPA E ITMA: DA MONACO A BARCELLONA, LA VIA DEL TESSUTO. UN GIRO TRA GLI ESPOSITORI PAG 28
OUT OF HOME TESTIMONIAL: CLOROFILA DIGITAL METTE ASSIEME ARTE E STAMPA PAG 40 CONGRESSI: FEPE A DUBAI, IL MONDO DELL’OOH DEVE ESSERE “DIGITAL READY” PAG 42
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INTERIOR TECNOLOGIE: VERSO LA TOTALE DIGITALIZZAZIONE IN CHIAVE INDUSTRY 4.0: MASSERDOTTI CONFERMA LA FIDUCIA IN DURST PAG 44
INDUSTRIAL & 3D THE INKJET FORUM: APPUNTAMENTO IN OTTOBRE A DUESSELDORF PAG 54 BRAND REVOLUTION LAB: STUDIO MARTINETTI PER IL BRAND KRUPPS PAG 56
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EVENTI DALLA FESPA GLOBAL PRINT EXPO: “UN’ESPLOSIONE DI POSSIBILITÀ” PAG 46 SOUTHERN EUROPEAN PRINT CONGRESS: CONNETTERE IL BUSINESS, CREARE OPPORTUNITÀ PAG 50
MATERIALI SAI DAVVERO COSA SUCCEDE QUANDO STAMPI... IL TESSUTO DI POLIESTERE? PAG 58
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RUBRICHE NEWS ATTUALITÀ PAG 6 I NOMI DI QUESTO NUMERO PAG 66
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EDITORIALE ENRICO BARBOGLIO
ESSERE PHYGITAL NELLA DIGITAL TRANSFORMATION Dalla metà di maggio ad oggi WIDE è stato fisicamente presente a Monaco in Fespa (4 giorni pieni di seminari, conferenze, visite agli stand, incontri), a Madrid alla due giorni del Southern European Printing Congress, e a Barcellona per tre giorni di visita ai padiglioni di ITMA. Nel tempo della multimedialità e delle news che non necessitano neppure di essere cercate (tanto sono attorno a noi in ogni momento con le notifiche dei social) quanto vale ancora la fisicità? Quella degli incontri one to one, quella delle visite sugli stand delle fiere, quella degli speedy meeting. Una possibile risposta me la sono data ascoltando il prof. Alberto Marinelli, docente di Teorie della comunicazione e nuovi media all’Università La Sapienza di Roma, nel corso degli Stati Generali dell’Informazione. “In pochi anni siamo passati quasi senza accorgercene dalla società dell’informazione (anni ‘90) alla società connessa (anni 2000) per ritrovarci ora nella società delle piattaforme, giganti virtuali capaci di modificare le relazioni sociali, i metodi di lavoro, alterare consumi, spostare consensi, rivoluzionare i processi di partecipazione individuale alla vita politica e civile. Le piattaforme digitali hanno modificato il nostro modo di acquistare, di prenotare viaggi”. E’ vero, siamo alla presenza di algoritmi che tutto leggono, rielaborano e calcolano, ci offrono risposte ancora prima che noi si faccia domande. Alexia e Siri tra breve, intercettando la nostra voce, risponderanno alle domande o dubbi che ci poniamo in famiglia discutendo a tavola con i nostri figli. Però… I momenti di convegno e networking (ci deve essere il secondo elemento, perché per avere il primo posso semplicemente stare in streaming da casa mia), o le fiere, sono sempre più frequenti e, numeri alla mano della scorsa Print4All – ad esempio – o della recente ITMA, sempre più frequentati. Intervistare le persone osservando in diretta i loro movimenti e le espressioni non è la stessa cosa che fare una intervista via Skype; vedere persone che sedute una di fronte all’altra si scambiano materiali e informazioni sul proprio business non è la stessa cosa che mandarsi una richiesta di collegamento su Linkedin; vedere delle stampanti produrre in diretta magliette o metri di tessuto non è la stessa cosa che vederle su Youtube. L’importanza di essere Phygital è quanto racconto ormai da qualche anno nei convegni dove si parla del perché del printing nell’era Z. Trasmettere ai giovani che l’innovazione e il sex-appeal dell’industria del Physical non ha nulla da invidiare a quella del Digital se si sfruttano reciprocamente i key-value dei due mondi è ciò che vogliamo trasmettere anche dalle pagine di WIDE nell’immediato futuro. 5
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NEWS
FIERE – PREMIAZIONI
FIERE
Mancano ormai poche settimane alla 31ma edizione della mostra convegno internazionale di comunicazione visiva, che si terrà a Fiera Milano Rho dal 10 al 12 ottobre, nei padiglioni 8 e 12. Una fiera che si fonda sulla creatività delle applicazioni, soluzioni, materiali e tecnologie che uniscono tradizione e innovazione. Non si tratterà però solo di fiera espositiva: è infatti in programma una serie di eventi che accompagneranno il visitatore nella ricerca dei futuri trend della comunicazione visiva. Viscom Talks è un appuntamento di formazione pensato per i professionisti della comunicazione, dove saranno raccontati moderni scenari e i futuri trend del mercato. Creative leader, trendsetter, innovatori, manager provenienti da diverse discipline saliranno sul palco per svelare ai partecipanti le loro storie di business, i segreti del loro successo, i loro metodi di lavoro attraverso i quali sono riusciti a raggiungere i loro obiettivi. Viscomland è il nuovo evento firmato Viscom Live: un laboratorio interattivo per accogliere tutte le eccellenze della comunicazione visiva. Tecnologie in movimento, materiali e soluzioni per raccontare le diverse fasi di creazione e produzione di oggetti e prodotti finiti per i mercati dell’arredamento, del design, del tessile, della brand industry e del retail. DIVA - Display Italia Viscom Award è il concorso internazionale dedicato al mondo del P.O.P. - organizzato con la collaborazione di Display Italia - che mette in mostra le migliori soluzioni espositive per il punto vendita, realizzate dai produttori di materiali, studi di progettazione, agenzie creative e aziende committenti. I partecipanti gareggiano in diverse categorie: Soluzioni espositive durevoli; Soluzioni espositive non durevoli; Dispositivi digital signage; Packaging; Retail design; Shop fitting; Shelf design; Nuove proposte. Le opere in concorso vengono esposte nell'area speciale dedicata, durante i tre giorni di manifestazione. Elementaria, la mostra di prototipi di hi-design concepita per presentare le soluzioni espositive più creative per l'industria di marca, giunge quest'anno alla sua quinta edizione e si focalizzerà sul tema del Travel Retail. Designer e artisti di fama internazionale si uniranno alle aziende produttrici di materie prime per proporre nuovi progetti di display e lanciare le tendenze future per il mondo del retail e dell’industria di marca.
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Viscom Italia, conto alla rovescia
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FESPA Award Gold per P&P Promotion Il 15 maggio, nell’ambito della FESPA Global Print Expo di Monaco di Baviera, durante la serata con cena di gala sono stati consegnati i FESPA Awards. L’azienda piemontese P&P Promotion si è aggiudicata l’oro nella categoria “Direct Printing on Three Dimensional Object”. A ritirare il premio è stato Paolo Lorusso (nella foto), CEO dell’azienda e vicepresidente di FESPA Italia, la delegazione nazionale del FESPA Club. Il progetto che le è valso la vittoria è stato realizzato su una bottiglia conica bordolese, decorata con serigrafia diretta a caldo con tre diversi colori (bianco, platino puro e foil rame a caldo) più l’applicazione di una placca di ottone.
PREMI
I Power Sponsor sono aziende che hanno scelto di accompagnare WIDE nel suo percorso editoriale 2019, garantendo una continuità di impegno nel dialogare con la redazione e nel favorire il trasferimento tecnologico verso il mercato. Attraverso case studies, news tecnologiche, interviste al proprio interno e a clienti rappresentativi, si propongono quali driver di informazioni ‘powerful’ nelle diverse sezioni della rivista.
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NEWS
PREMI – ACCORDI AZIENDALI
La European Digital Press Association (EDP) esamina i prodotti introdotti sul mercato europeo, valutando la qualità e il valore per l'utente, il supporto e l'assistenza. L'EDP Awards viene assegnato ai migliori prodotti dell'anno. È la settima volta che l'Associazione europea della Stampa digitale riconosce Agfa per una delle sue soluzioni di stampa di grande formato. Secondo il comitato tecnico dell'EDP, la Jeti Tauro H3300 LED "combina qualità di stampa, basso consumo di inchiostro e produttività con tempi di avviamento brevi e stabilisce nuovi standard". Ha aggiunto: "Grazie alla rapida polimerizzazione UV LED degli inchiostri UV ad alta pigmentazione Agfa e al software Asanti, Jeti Tauro supera ogni volta le aspettative. Si tratta di una robusta stampante ibrida per un elevato utilizzo e una stampa 24 ore su 24 in turni multipli. Questo per noi è il vero significato di stampa industriale". Dalla sua introduzione lo scorso anno, Jeti Tauro H3300 LED ha
PREMI
Premiato ancora il grande formato di Agfa
La Jeti Tauro H3300 LED, secondo il comitato giudicante di EDP, rappresenta il vero significato di stampa industriale
Efi acquisita da Siris Capital Group per 1,7 miliardi di dollari (in contanti)
AZIENDE
Electronics For Imaging, Inc., leader mondiale nell'innovazione della stampa digitale, ha stipulato lo scorso aprile un accordo definitivo per essere acquisita da una società affiliata di Siris Capital Group, LLC, con una transazione interamente in contanti del valore di circa 1,7 miliardi di dollari. L'accordo, approvato all'unanimità dal Consiglio di amministrazione di Efi, prevede che Siris acquisisca tutte le azioni ordinarie in circolazione della società per 37,00 dollari per azione in contanti. Efi prevede che la fusione si chiuderà nel terzo trimestre del 2019 – dopo l'estate quindi. Siris è un'importante società di private equity focalizzata sull'investimento e sulla promozione della creazione di valore in società tecnologiche che forniscono soluzioni di importanza critica e stanno affrontando transizioni tecnologiche. Al completamento dell'acquisizione, Efi diventerebbe interamente di proprietà di Siris. Efi presenterà i risultati finanziari del primo trimestre 2019, con un fatturato previsto tra i 220 e i 225 milioni di dollari.
dimostrato di essere un successo di vendita globale. In precedenza, l'ammiraglia di Agfa ha anche ottenuto i massimi riconoscimenti alla fiera American Specialty Graphic Imaging Association (SGIA) e ai prestigiosi Canadian Printing Awards. "Siamo orgogliosi di avere le nostre soluzioni di stampa contrassegnate con questo marchio di eccellenza", afferma Reinhilde Alaert, Product Manager Sign & Display - High End. "Siamo impegnati a fornire soluzioni di stampa end-to-end e complete. L'EDP Award testimonia il valore aggiunto che forniamo ai nostri clienti". Jeti Tauro H3300 LED incarna veramente "Produttività estrema. Qualità estrema". Immagini vibranti, dettagliate e grafiche stampate a sei colori con l'opzione bianco o primer ad alte velocità caratterizzano questa attrezzatura. Inoltre offre il miglior cost-of-ownership grazie ai suoi livelli di consumo di inchiostro, che sono i più bassi del settore. La sua tecnologia di polimerizzazione a LED offre numerosi vantaggi economici ed ecologici. Oltre alle modalità di carico e scarico manuale, semiautomatico e fullauto, la Jeti Tauro H3300 LED offre un'opzione master roll-to-roll, che consente di combinare applicazioni su rotolo e cartone in un'unica macchina da stampa.
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NEWS EVENTI
EVENTI
DMA AWARDS ITALIA Si è conclusa con la Cerimonia di premiazione, il 4 luglio a Milano, la settima edizione dei DMA AWARDS ITALIA, la prestigiosa competizione promossa da DMA Italia (Data & Marketing Association) che ha premiato le migliori campagne di marketing data-driven. E’ l’unico premio in Italia che, oltre a creatività e strategia, premia la capacità di raccogliere, usare e interpretare i dati. Le rilevazioni vengono poi studiate attraverso strumenti come Marketing Database, DMP e Business Intelligence per conoscere i consumatori, comprenderli e costruire per loro rilevanza ed engagement. Il premio è realizzato in Italia da DMA Italia, l’associazione che promuove e incoraggia la creazione di programmi di formazione per il mercato sui temi del marketing e della comunicazione, legati all’utilizzo dei dati (data driven marketing). La Cerimonia è stata aperta da Paolo Romiti, presidente dell’Associazione. Affiancato dagli altri componenti del direttivo, Fabrizio Vigo (vicepresidente), Federico Tornielli, Marco Rosso, Sergio Pilu ed Enrico Barboglio. Romiti ha spiegato che “l’obiettivo di DMA Italia è essere il punto d’incontro unico delle realtà che fondano le loro strategie di sviluppo sulla centralità del dato. Solo ora in Italia si sta imparando a strutturare e regolamentare l’uso cosciente dei dati nel marketing. Noi di DMA Italia siamo chiamati a facilitare e supportare questo percorso: solo avendo responsabilità nel modo in cui si fa comunicazione e ponendo gli utenti al centro delle nostre strategie, potremmo ottenere credibilità. Quest’anno DMA Italia parteciperà poi come attore protagonista alla stesura del Codice di Condotta che il Garante europeo pubblicherà nei primi mesi del 2020 e attraverso cui DMA Italia avrà il ruolo di Auditor”. Un risultato di assoluto prestigio, anche se (citando ancora le parole di Paolo Romiti) “la strada è ancora molto lunga, ma la sfida è avvincente”. In questa edizione, inoltre, il format della Premiazione è cambiato. La cerimonia è stata preceduta da un pomeriggio ricco di contenuti, durante il quale professionisti del marketing in aziende di varie industry hanno raccontato come in quest’ultimo decennio hanno affrontato la sfida della progressiva digitalizzazione dell’esperienza cliente con i brand.
Consegnati nel corso della serata un Award oro, quattro argenti, due bronzi, oltre a due Premi speciali
Questi i vincitori dei DMA AWARDS ITALIA 2019: Consumer Products and Services Argento: Campagna Wako’s Challenge, Agenzia: A-Tono, Cliente: San Carlo Unichips. Business Products and Services Oro: Campagna Mind Portraits, Agenzia: The Embassy, Cliente: The Embassy. Not For Profit Bronzo: Campagna Prima l’italiano, Agenzia: A-Tono, Cliente: NoWalls. Argento: Campagna L’involontario, Agenzia: Conversion, Cliente: Officine Buone. Pharmaceutical And Healthcare Argento: Campagna Un’esperienza multi-player oltre la loyalty, Agenzia: DM Group, Cliente: Darphin. Automotive Bronzo: Campagna Storie di guida vera, Agenzia: Cernuto Pizzigoni & Partners, Cliente: Subaru Italia. Argento: Campagna DDA – Dealer Digital Advertising, Agenzia: Like Reply, Cliente: FCA. Premio Speciale Best Use of Social Media Campagna Wako’s Challenge, Agenzia: A-Tono, Cliente: San Carlo Unichips. Premio Speciale Search&Display Campagna DDA – Dealer Digital Advertising, Agenzia: Like Reply, Cliente: FCA.
A fine serata si è tenuta la tradizionale festa Let’s Party the Results, quest’anno con la partecipazione straordinaria del gruppo Lo Stato Sociale.
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Edoardo Elmi (a destra) con Daniele Faoro, nuovo amministratore delegato di Guandong Italia.
Passaggio di consegne in Guandong
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È dal 2007 che, sotto la precisa regia di Cristina Cortellezzi e di Pinkommunication, la stampa di settore è abituata ad incontrarsi e a farsi gli auguri di buone vacanze ospite di Guandong e dell’istrionico Edoardo Elmi. Giunti al 2019, nella cornice di DecorLab di Via Tortona a Milano, l’occasione è stata più ghiotta del solito. Non solo per l’ottima scelta del ristorante dove concludere la mattinata, ma soprattutto perché è stata l’occasione per un passaggio di consegne che segna un passo importante nella storia di Guandong. Un’azienda italiana, col nome cinese, che ha avuto il coraggio di buttarsi oltre i confini nazionali per diventare oggi una ‘unique’ nel campo della fornitura di soluzioni e materiali per la stampa wow. Un po’ questo il concetto con cui Daniele Faoro ha fatto il suo primo speech alla stampa nel nuovo ruolo di amministratore delegato di Guandong Italia. Illustrando ai presenti la mappa organizzativa dell’azienda, studiata per rappresentare l’optimum per la dimen-
La crescita di un’azienda, ha tenuto a precisare Daniele Faoro, si deve e si può ottenere mantenendo una forte attenzione alle persone.
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sione odierna di Guandong, ma di fatto pronta a rispondere ad eventuali crescite importanti della società. Un tema, questo degli investimenti e della vision a banda larga per il prossimo futuro, che anche Edoardo Elmi (ora presidente del CdA di Guandong Italia) ha in più occasioni citato. Segno che gli obiettivi di crescita sono ben presenti nei soci e nella direzione aziendale. Tra i clienti che hanno presenziato all’evento, Mauro Oliva di Alpac. Una testimonianza significativa perché ha confermato l’impegno di Guandong nel non essere solo un fornitore di materiali, ma un partner nell’educazione e divulgazione dell’innovazione e delle potenzialità del printing anche verso i brand owner finali.
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F.lli Petrosino nuovo rivenditore ufficiale di Bompan per Puglia e Basilicata Capillarità territoriale e vicinanza ai clienti. Due asset strategici per Bompan – unico importatore delle tecnologie Mimaki in Italia – che, a poche settimane dall’inaugurazione del nuovo showroom di Bologna, rafforza ulteriormente la sua presenza nel Sud Italia grazie all’accordo con F.lli Petrosino. Realtà consolidata con oltre 30 anni di esperienza nella distribuzione di sistemi di stampa, finitura e consumabili per il mondo della visual communication, l’azienda di Bitonto (Bari) sarà rivenditore autorizzato delle soluzioni a marchio Mimaki per Puglia e Basilicata. Mercati che per Bompan offrono un grande potenziale, strettamente correlato alla crescita registrata negli ultimi anni dal comparto turistico. Hotel, stabilimenti balneari, locali, ma anche negozi e centri commerciali sono infatti sempre più spesso alla ricerca di soluzioni impattanti che permettano di comunicare efficacemente con i clienti e i numerosi turisti provenienti da tutto il mondo. Esigenze che stanno avendo un notevole impatto anche sugli operatori locali della grafica e della comunicazione visiva.
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Pensare, per realizzare insieme. In Polyedra non abbiamo mai smesso di farlo, perché c’è sempre un’idea pronta a diventare realtà. Come o grazie a cosa? Possiamo inventarlo insieme: l’importante è non smettere d’immaginarsi il futuro. Polyedra è il partner poliedrico capace di ascoltare per tradurre in soluzioni le vostri visioni. Don’t stop imaging.
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SCENARI
Da Keypoint Intelligence–InfoTrends le osservazioni sulle opportunità nel mercato del décor stampato. Analisi suddivisa in base ai settori di mercato: lavorazioni in legno, carta da parati, pavimentazioni e laminazioni. L’elemento chiave della personalizzazione di massa spinge il settore verso tirature minori e produzione just-in-time. L’avanzamento delle tecnologie di stampa digitale permette a stampatori di décor innovativi di rimanere competitivi.
STAMPA DIGITALE – OPPORTUNITÀ NELLE APPLICAZIONI
di Ron Gilboa
Quando Henry Ford creò il suo modello per l’industrializzazione americana, idee come customizzazione e personalizzazione erano lontane dalla sua mente. “Qualunque cliente può avere una macchina di qualsiasi colore voglia… purché sia nero”, disse nel 1909. Ai tempi, gli obiettivi erano raggiungere alti livelli di produttività e permettere alle masse di realizzare i loro sogni. La rivoluzione industriale si basava su principi o parti intercambiabili e catene di montaggio. La customizzazione non era contemplata, in quanto avrebbe rallentato il processo e aumentato il costo di produzione. Tuttavia, da allora la tecnologia ha fatto passi da gigante. Oggi le imprese stanno adottando l’industria 4.0, dove fabbriche smart con sistemi autonomi, il machine learning e l’internet delle cose permettono alle aziende di stare al passo della domanda di customizzazione sempre in crescita. Catene di montaggio operate da umani vengono aumentate o integrate con macchinari automatizzati sempre più complessi. In breve, la customizzazione non è più un sogno. È possibile e, cosa più importante, è richiesta dai consumatori. È una visione supportata dai dati. Un report europeo del 2018 compilato dalla Commissione Europea ha trovato che i brand che stanno investendo nella customizzazione stanno già ottenendo risultati. Confronto ai loro competitor, i brand che investono in prodotti ed esperienze personalizzate vedono un aumento dei guadagni tra il 6% e il 10%. Inoltre, i dati raccolti indicano che l’offerta di prodotti ed
esperienze personalizzate non porta soltanto crescita nei guadagni, ma anche nella fidelizzazione della base di clienti. La ricerca indica che quando le aziende investono nella creazione di un pacchetto completamente personalizzato, dal negozio al prodotto, creano un rapporto più profondo tra brand e consumatore, che si traduce spesso in più vendite e crescita dei guadagni. Ovviamente, la richiesta di customizzazione di massa varia a seconda del settore. Una ricerca di Deloitte mostra un forte interesse nel mondo della moda sia nell’arredamento, i casalinghi e DI (50%), sia nell’abbigliamento (50%) e negli accessori (45%). La richiesta varia anche in base alla fascia d’età, con i numeri più significativi nella fascia Millenial - un gruppo che sta raggiungendo ora la capacità di investire in acquisti significativi, tra cui decorazioni d’arredo e altri acquisti nel settore della moda. In generale, fasce d’età più giovani mostrano più interesse nella customizzazione di massa, che è una buona notizia per le organizzazioni che stanno investendo nella tecnologia necessaria.
I settori delle applicazioni decorative Il bisogno di personalizzazione ha conseguenze notevoli in numerosi settori. Molte di queste sono affrontate con la continua evoluzione e innovazione della stampa digitale. Un esempio sono due settori che continuano ad emergere come aree di potenziale crescita per la stampa digitale – la carta da parati e le lavorazioni in legno.
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DECORATIVE Il settore della carta da parati fornisce una vasta sono pavimentazioni e laminati decorativi. Secondo gamma di prodotti domestici e commerciali, su una una ricerca di Markets and Markets, il settore delle vasta gamma di substrati, da centinaia di anni. Dalle pavimentazioni raggiungerà un valore di $448 miliardi antiche decorazioni ornate per i palazzi reali alle nel 2023. Circa il 23% di questo valore è concentrato decorazioni comuni nelle case, gli hotel e i negozi di in Europa. Le laminazioni decorative sono un altro oggi. Con circa 51 milioni m2 creati da produttori di settore importante, con oltre 11 miliardi m2 stampati ad insegnistica entro il 2022, questi dati rappresentano oggi. Circa il 20% di questi prodotti si trova in Europa. soltanto una parte dell’industria mondiale di carte da Come in altri settori, i produttori di carte da parati e parati, che raggiungerà un valore di quasi $8 miliardi lavorazioni in legno stanno guardando alle tecnologie entro il 2022. Le carte da parati possono essere digitali per soddisfare la domanda in continua di suddivise in diverse categorie: i prodotti su carta, crescita di prodotti più personalizzati. La riuscita tipicamente usate in ambienti domestici, e materiali implementazione della stampa digitale permette a non tessuti (vinile), tipicamente usati in ambienti questi fornitori di offrire soluzioni innovative, non solo commerciali. Entro il 2022, i materiali non tessuti in basse tirature, ma anche con un valore unico che rappresenteranno il 60% del valore del settore. Il settore delle lavorazioni in legno è un altro esempio Figura 1: Come sta cambiando la domanda dei clienti dell’uso massiccio di superfici decorative in increase stay the same decrease una vasta gamma di applicazioni. Questo Faster turnaround settore è principalmente shorter run printing influenzato dall’edilizia, dove molti di questi Just-in-time manuFacturing materiali sono usati per ristrutturazioni e nuove more versioning/personalization costruzioni di case ed edifici commerciali. online ordering/web-to-print Alcuni prodotti chiave che dominano la cross-media integration stampa decorativa nelle lavorazioni in legno
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Figura 2: Vendite di applicazioni in stampa digitale a grande formato growing
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wallpaper/interiors pop displays/signs vehicle graphics decals vehicle wraps bacKlit displays banners billboards posters
Figura 3: Domanda del consumatore – Categorie di arredo principali cabinets/shelves For living room upholstery cabinets For bedroom bed or mattress bathroom Furniture Kitchen children Forniture garden Forniture home oFFice
porta a guadagni notevoli. Una ricerca recente di Keypoint Intelligence – InfoTrends (InfoTrends) con FESPA indica che la stampa digitale sta diventando velocemente una necessità. Il cliente richiede stampa in tirature minori e tempi di produzione più veloci (61% e 72%, rispettivamente). Stanno crescendo anche la produzione just-in-time (59%) e la personalizzazione (54%). Man mano che la stampa digitale diventa sempre più mainstream, i clienti si aspettano sempre più il livello di servizio che offre la stampa digitale. Macchinari tradizionali non si inseriscono più in un mercato che dà sempre più priorità alla customizzazione di massa e a tempi più veloci. La velocità del mondo della moda sta solo crescendo, e oggi i clienti si aspettano di potersi esprime come e quando vogliono.
Il mercato del décor sta crescendo: ogni settore menzionato in questo articolo avrà un tasso annuo di crescita composto positivo almeno fino al 2022. La crescita del mercato è dovuta in parte al desiderio di customizzazione di massa, che si estende ora anche alle decorazioni d’arredo. Analizzando la crescita futura del settore delle applicazioni décor, InfoTrends ha trovato che stampatori che si dedicano principalmente all’insegnistica vedono possibilità di crescita per le carte da parati e i decori da interni (il 74% dei presenti a FESPA 2018 hanno confermato una crescita nella vendita di queste applicazioni). Analizzando l’interesse nel settore delle lavorazioni in legno, InfoTrends ha notato anche una crescita generale nell’interesse dei clienti. Molti partecipanti al sondaggio vogliono rimodernare mobili, scaffali, e rivestimenti. Questo crea opportunità che gli
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stampatori di décor possono cogliere per usare la loro capacità di personalizzazione e superare i loro competitor. I Millenial apprezzano la personalizzazione e, ora che alcuni si possono permettere una casa, la personalizzazione di massa può crescere notevolmente. Pavimentazioni, carte da parati, e lavorazioni in legno possono essere estensioni della personalità del cliente. Anche gli stampatori di décor che producono rivestimenti per sedie, divani e letti possono accrescere le loro opzioni di customizzazione.
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La tecnologia della scelta Come è il caso per molti altri settori, la tecnologia della stampa digitale, basata sul deposito di inkjet o toner, si sta facendo strada in questi due settori. Diversi fornitori offrono varie soluzioni – alcune provengono da settori tradizionali delle arti grafiche che stanno ora promuovendo le loro soluzioni in questi settori, altre da fornitori che hanno creato specifici macchinari per soddisfare le richieste tipiche di questi settori. Naturalmente, le lavorazioni in legno, le carte da parati e le pavimentazioni vengono prodotte da fornitori che sono in grado di soddisfare i bisogni specifici delle applicazioni e le norme regolamentari del settore. Nella categoria delle carte da parati, abbiamo notato soluzioni specifiche mirate a un utilizzo sia in quantità industriali sia in basse tirature personalizzate. L’immagine nella figura 4 mostra solo una piccola selezione di soluzioni disponibili per gli stampatori. Anche le lavorazioni in legno possono essere prodotte in basse quantità e in alti volumi. Da stampanti inkjet
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foto Tecnografica
Figura 4: Selezioni di stampanti digitali per carte da parati
Figura 5: Selezione di stampanti digitali per lavorazioni in legno
e flatbed a sistemi che possono produrre materiali decorativi a una velocità straordinaria di 150 metri al minuto.
La nostra conclusione La customizzazione di massa è uno dei motori principali del mercato della stampa décor, e la stampa digitale è ciò che la rende possibile. Queste soluzioni hanno il potenziale per cambiare drasticamente la filiera di produzione delle applicazioni decorative, che possono essere prodotte da stampatori tradizionali o dai produttori stessi vicini alla filiera di produzione. Con le nuove tecnologie di stampa digitale, gli operatori di stampa décor possono creare processi just-in-time
e on-demand, che porta con sé vantaggi operativi, tempi più veloci dalla produzione al mercato, e maggior soddisfazione del cliente. Se uno spostamento verso la stampa digitale può sembrare una sfida, i produttori nel settore decorativo si possono preparare attraverso ricerca e formazione – assicurandosi che ogni investimento sia direttamente legato alla soddisfazione di un bisogno del cliente e ai benefici all’operazione. I dati di InfoTrends mostrano che il mercato per questi prodotti sta crescendo, e quindi è prevista una crescita nell’adozione di queste tecnologie. Le organizzazioni che vogliono distinguersi devono approfittare delle nuove opportunità create dalla stampa digitale ed espandere il proprio business con nuove applicazioni e nuovi clienti.
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EVENTI
BRAND REVOLUTION LAB
Presentati a Milano 15 progetti. MercedesBenz, Invicta, Costa Crociere, Twinings, Krupps, Wacko’s, Betto, Skittles, Print4All, Jeri’s Farm, Gli Aromi, Cantina Gulfi e Come fare con Barbara sono i brand protagonisti dell’edizione 2019 del creative show della stampa innovativa.
Dall’alto: Niche Chathong, The Embassy; Sara Klos, SAC Serigrafia; Gianni Azzaretti, Luxoro
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BRAND REVOLUTION LAB 2019 SI CONFERMA INCUBATORE D’INNOVAZIONE PER I BRAND Una bottiglia piena di olio motore con l'impronta della mano di un meccanico omaggia gli uomini che col loro lavoro di ogni giorno rendono grande una casa automobilistica. Un modello generativo scompone e ricompone gli elementi del linguaggio di marca per creare una gamma di accessori intesi come pezzi unici prodotti su larga scala. L’artificazione dell’identità di prodotto è resa possibile dal dato variabile, mentre una lavastoviglie industriale impara a comunicare attraverso la personalizzazione e il packaging. Sono solo alcuni dei progetti di Brand Revolution LAB presentati lo scorso 6 giugno a Milano, durante un evento che ha accolto un pubblico selezionato di 400 professionisti tra creativi (oltre il 40% dei presenti), brand owner (27%), stampatori (18%), fornitori di tecnologie e materiali (9%) e giornalisti (5%). Creatività e tecnologia sono state il filo conduttore di un progetto che, nato come “creative show”, va sempre più verso la dimensione
di vero e proprio incubatore d’innovazione per i brand. Realizzato da Stratego Group col patrocinio di DMA Italia, il laboratorio mette insieme la filiera del printing per portare una ventata di innovazione nella comunicazione di marca, esplorando nuovi concept, tecniche, applicazioni e materiali ma, soprattutto, condividendo idee e know-how. E, fattore di non poco conto, facendo lavorare fianco a fianco anche aziende normalmente concorrenti. Dalle etichette adesive alle sleeve, dai doypack alla cartotecnica, dal vetro al tessile, dal direct mail all’integrazione online-offline, la creatività delle agenzie e l'abilità degli stampatori si sono espresse in un ampio ventaglio di applicazioni. Diversi anche i tipi di tecnologia utilizzati: alla stampa digitale si sono affiancate la stampa offset, la serigrafia e la nobilitazione sia con laminazione a caldo sia digitale. La personalizzazione è stata una caratteristica ricorrente di questi progetti, realizzati pensando al
cliente finale, alle sue esigenze e alla sua crescente voglia di sentirsi unico. Qualche numero e qualche nome: 13 agenzie (Artefice Group, A-Tono, Coo'ee Italia, Conversion, Creostudios, DLV BBDO, H2H, HUD, Ideology, O,Nice Design, Studio Martinetti, The 6th, The Embassy), 11 stampatori (ACM, Goglio, Graphicscalve, Kimiprint. com, Litocartotecnica Ival, Maer, Nava Press, O-I, Pack.ly, PressUP, Sac-Serigrafia), quattro fornitori di tecnologie e materiali (Gruppo Cordenons, Hp, Luxoro, StealthCode® by BeeGraphic) hanno lavorato insieme in un laboratorio durato 8 mesi. Una selezione di progetti luxury sarà presentata a Luxepack Monaco tramite un’esposizione (dal 30 settembre al 2 ottobre nel Booth 7bis – Atrium Hall) e un convegno (il 1° ottobre alle 9.30, Conference Hall del Grimaldi Forum). Qui, nelle prossime pagine, vi raccontiamo i dettagli di sei progetti tra decorative e industrial.
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MERCEDES-BENZ Italia | L’olio che merita la Stella Al centro della proposta di H2H e Mercedes-Benz c’è l’olio motore, perfetta sintesi dell’innovazione tecnologica e prestazionale sviluppata dalla Stella. H2H ha ideato un nuovo packaging, composto da bottiglia e cofanetto nobilitato e interattivo. Il progetto sarà esposto anche a Luxepack Monaco dal 30 settembre al 2 ottobre 2019. La bottiglia. Realizzata da O-I con la tecnologia di stampa digitale su vetro O-I : Expressions Relief. Il logo, il naming, la personalizzazione e l’iconica impronta della mano di un meccanico sono stampati a rilievo trasparente e nero.
La box. Nava Press ha realizzato l’elegante cofanetto che custodisce la bottiglia: una scatola da esposizione formato 15x115x280 mm con chiusura a calamita. Sulla chiusura è riprodotto il logo Mercedes-Benz stampato a caldo con foil Kurz MTS Alufin Special.
La nobilitazione. Il foil a caldo Kurz MTS Alufin Special è uno dei prodotti di punta Luxoro: argento lucido classico che offre elevate performance di stampa. Il cliché h+m Raised Roof Sharp Top 1.04 ha permesso di ottenere la stampa in rilievo.
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Il codice StealthCode®. I due frontali dell’alloggiamento interno della bottiglia, visibili solo a scatola aperta, sono stampati con plotter e contengono il dato univoco StealthCode® che porta l’utente su una landing page dedicata alle skill di prodotto.
La carta. Leatherlike di Gruppo Cordenons evoca il look&feel della vera pelle; nella sua versione Classic Black 120 g/ m² è il supporto perfetto per rivestire il cofanetto. Leatherlike ricorda il materiale di cui sono fatti gli interni delle luxury car Mercedes-Benz ed è prodotta esclusivamente con fibre di cellulosa, per questo completamente riciclabile.
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COSTA CROCIERE | Language First: CostaClub special edition Artefice Group è intervenuta sull’identità e sul linguaggio definiti per il CostaClub: attraverso un modello generativo è stata creata una special edition di accessori e materiali di comunicazione. Il progetto sfrutta le potenzialità della stampa digitale per rendere esclusivo ogni gadget dedicato ai soci di CostaClub. Sdraio, teli mare e ombrelloni. Sdraio e teli mare sono realizzati da PressUP con stampa a sublimazione, mentre l’ombrellone è stampato con pellicola termotrasferibile applicata su tessuto.
Infradito, occhiali e card. PressUP ha realizzato anche infradito, occhiali da sole e card con stampa digitale diretta. Gli accessori sono accompagnati da eleganti pack con logo in embossing con punzone a secco.
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Le carte. Reef, la carta di Gruppo Cordenons dalla speciale texture che ricorda sabbie finissime e coralli, è stata impiegata nelle colorazioni Red, Blue e Black per i pack di infradito e occhiali. Le shopper sono realizzate con Divina, la bianca naturale ed eco-friendly, e i diari di bordo con Monnalisa per la copertina e Icelite per le pagine interne.
Borracce, shopper e diari di bordo. Shopper e diari di bordo sono stampati con HP Indigo 12000 con l’uso del dato variabile. Le borracce sono personalizzate grazie a sleeve full wrap. Tutto realizzato da PressUP.
Card e ciabatte 3D. SAC Serigrafia ha applicato la sua tecnologia 3D con effetto changing su una ciabatta mare e una fidelity card, declinando due tipologie di effetti grafici: una versione “onda” e una “zoom”. Al movimento dell’oggetto, grazie all’effetto ottico ottenuto con la combinazione di stampa e lavorazione, si vede un’alternanza di grafiche.
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BETTO | Alfabeto Mediterraneo La pasticceria Betto incentiva il take-away rendendo collezionabili e componibili le scatole per l’asporto di arancini, cannoli e cassatine e i bicchieri per le granite. The 6th ha realizzato 26 illustrazioni e grafiche differenti con tipici elementi siciliani, ispirate alle ceramiche tradizionali della Regione, ognuna abbinata a una lettera dell’alfabeto.
I vasetti di vetro. Realizzati da O-I con la tecnologia di stampa digitale O-I : Expressions, che permette la creazione di packaging di vetro altamente personalizzati con una gamma senza precedenti di possibilità di colore e design. La tecnologia dona ai vasetti un’elegante goffratura colorata e utilizza inchiostri organici che non impattano sulla riciclabilità.
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Le scatole. La raffinata parte cartotecnica progettata da the 6th per Betto è stata realizzata da PressUP con stampa offset e fustella a camicia. Ogni scatola riporta una lettera e una grafica diversa.
La carta. Le scatole sono realizzate con la versione Modigliani MF di Tasty di Gruppo Cordenons, compatibile con il contatto diretto con gli alimenti, che offre tutte le garanzie di sicurezza per i cibi umido-grassi. La marcatura della carta, scelta nella grammatura 335 g/m2 , evoca la texture delle maioliche siciliane riprodotte sul coperchio delle scatole.
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ColART | Brand Revolution ART Brand Revolution ART è progetto di comunicazione sviluppato da Conversion e Stratego Group, che crea un ponte tra brand di successo, diventati nel tempo icone di stile, e artisti, sfruttando le possibilità di personalizzazione e creazione di pezzi unici offerti dalla stampa digitale.
Contour-bottle e lattine di diverse dimensioni diventano oggetti da collezione grazie alle interpretazioni di dieci artisti visivi: Luke Andrews, Filippo Benzoni, Stefano Borella, Valentino Dionisi, Asbel Dumpierre, Enzo Gadioli, Italo Offredi, Remo Pasetto, Adriana Petrollino e Giuseppe Siniscalchi. Ciascun artista è protagonista di una serie di 10 pezzi unici.
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Artificazione del pack grazie al dato variabile. Maer ha realizzato 100 sleeve su tre formati di lattine e sulla classica bottiglia di un iconico brand. Le opere sono state stampate con la tecnologia di stampa digitale HP Indigo 6800, che consente di creare soggetti unici e diversi, lasciando carta bianca alla creatività e alla richiesta di personalizzazione grafica.
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Una vodka a tre dimensioni Come portare innovazione nel mondo del labelling? Quali strade percorrere perché un’etichetta guadagni shelf-appeal e, al contempo, mantenga invariata la sua capacità di raccontare i valori del brand? Il supporto di stampa, come dimostra il lavoro di O,Nice Design, può fare la differenza.
Serigrafia su lamina. Maer ha realizzato l’etichetta con stampa serigrafica piana. Il contrasto tra la particolarità del supporto e la coprenza e brillantezza dell’inchiostro serigrafico genera uno straordinario impatto visivo.
Un supporto speciale. Trustseal® Lens, qui in versione autoadesiva. Le immagini Trustseal® vengono realizzate tramite un processo unico, all’avanguardia rispetto all’olografia disponibile in commercio; mostra un elevato grado di brillantezza con effetti ottici ben definiti. È una singola immagine piatta che dà l’illusione della tridimensionalità.
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Maggiori dettagli sul supporto autoadesivo: Label CL BE K+100/AL-M2212H TRUSTSEAL® Lens a registro CL BE K + 100/AL-GIOV-DL-16 completa di tacche per la sovrastampa, fornite da Luxoro.
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Interno della Heidelberg Omnifire in fase di stampa
STAMPA DIRETTA SU PACKAGING TRIDIMENSIONALE
LA RIVOLUZIONE DIGITALE È IN ATTO Sono diversi i produttori che hanno già accettato la sfida e stanno cambiando il mercato con le loro soluzioni tecnologiche. Packaging. Un mondo che, negli ultimi anni, è sinonimo di ritmi vertiginosi di crescita, di ampie possibilità di guadagno, di sperimentazioni e molto altro. Un mondo che, molto spesso, viene identificato con la stampa su carta e cartone – dai contenitori in cartoncino flessibile prodotti in milioni di pezzi tutti identici alle preziose confezioni realizzate con materiali accuratamente scelti e nobilitati per i brand del lusso. Su questi temi sono stati scritti fiumi d’inchiostro (reale e digitale) e basta una rapida ricerca in rete per essere letteralmente sommersi dalle informazioni. Ma il packaging non è confinato solamente ai materiali succitati, né limita i suoi ambiti alla stampa in piano. Un segmento meno conosciuto eppure con ampi margini di crescita è rappresentato dalle lattine e contenitori affini. Parliamo di un settore dove il metallo – e in particolare l’alluminio
– la fanno da padrone, ma nel quale sono comprese anche i contenitori in plastica come le bottiglie dell’acqua e simili. Un settore che fino a non molti anni fa era come immobilizzato nel tempo, legato a tecnologie di stampa sì performanti, ma non più in grado di affrontare le richieste di un mercato che stava rapidamente mutando. Perché stampare su superfici curve pone delle sfide molto diverse da quelle della stampa in piano e, mentre in quest’ultimo caso la tecnologia aveva fatto passi da gigante, la curva rappresentava ancora un ostacolo molto difficile da superare. A maggior ragione se posta accanto alla sfida della personalizzazione. Negli ultimi anni, tuttavia, sono diversi gli operatori del mercato che hanno lanciato soluzioni per rispondere a queste criticità. Un’offerta che, pur essendo complessivamente ancora agli albori, è in costante crescita e che vede al proprio cuore le potenzialità della stampa digitale. Analizziamo di seguito alcuni dei produttori e i loro sistemi.
Heidelberg Omnifire Originariamente lanciata a InPrint 2016, la tecnologia del produttore tedesco è stata considerevolmente migliorata nei successivi due anni, fino a diventare capace di lavorare oggetti di forma complessa senza transizioni e giunture visibili. Può stampare su una vasta gamma di materiali, adattando di volta in volta inchiostri e sistemi di asciugatura. Disponibile in due versioni – Omnifire 250 e 1000 – lavora in quadricromia più bianco e vernice protettiva, stampa superfici fino a 1,4 metri di lunghezza grazie a un sistema a sei assi robotici e ha un cambio lavoro inferiore ai 60 secondi. Diversi i casi di successo, fra cui quello della catena tedesca mymuesli, fra le prime a utilizzare la tecnologia Omnifire per offrire ai propri clienti i contenitori del muesli in versione personalizzata e realizzati direttamente in negozio al momento.
Hinterkopf D240 Con un’esperienza ultracinquantennale nel settore (è stata fondata nel 1962), Hinterkopf
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Un flacone stampato con il sistema D240 di Hinterkopf (a destra e sotto) e lattine prodotte con Tonejet Cyclone
ha un catalogo prodotti che spazia dalle macchine entry level alle grandi linee di produzione capaci di lavorare svariate centinaia di lattine al minuto. Nella sua offerta non poteva mancare un sistema di stampa digitale. Ideale tanto per tirature di carattere industriale (arriva a 240 pezzi/minuto) che per piccoli lotti di produzione, D240 stampa a una risoluzione di 1200 dpi in milioni di colori e conseguenti sfumature a 360°, garantendo un risultato di alta qualità fin dalla primissima copia. Facile da configurare e gestire, adatta velocità produttiva e risoluzione al singolo lavoro, che può essere cambiato in pochi istanti.
Martinenghi Michelangelo KX48P / POP Fra i pionieri della stampa digitale su contenitori cilindrici in metallo
Il visual di Michelangelo KX48P gioca con l’omonimo artista e l’affresco della Creazione di Adamo nella Cappella Sistina.
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c’è anche l’azienda italiana Martinenghi, che ha cominciato a lavorare all’inizio di questo decennio al progetto da cui poi è nata Michelangelo KX48P. Collaborando strettamente con Konica Minolta e IIJ (Industrial Inkjet - il centro di vendita e supporto dell’azienda giapponese per le teste di stampa inkjet), Martinenghi ha puntato sull’innovazione totale rappresentata dalla stampa digitale. Così facendo, ha trasformato il dato variabile da possibilità a fondamento della macchina, dando modo di stampare pezzi unici con un ritmo di produzione industriale azzerando i tempi di fermo macchina. La premiere mondiale si è svolta in occasione di Metpack Fair 2014, dove è stata lanciata con il claim “A new Renaissance in printing process” utilizzando la Creazione di Adamo della Cappella Sistina come visual. Il successo ottenuto, oltre a certificare la bontà del progetto, ha indotto Martinenghi a sviluppare un sistema gemello Michelangelo POP, Perfection On Plastic – dedicato alla stampa su contenitori realizzati con materiali plastici. La prima azienda al mondo a scegliere Michelangelo KX48P è stata la spagnola ALM, specialista nel packaging in alluminio con trent’anni di esperienza alle spalle.
Mimaki opzione Kebab La strada scelta da Mimaki è ben diversa: invece di sviluppare exnovo un sistema appositamente dedicato alla stampa diretta su oggetti tridimensionali, il produttore giapponese ha scelto di concentrarsi su un modulo opzionale per tutti i sistemi della serie UJF (UJF-3042MkII / UJF3042 MKII EX / UJF-6042 MkII). Tale modulo, denominata Opzione
Uno dei mercati a cui si rivolge l’Opzione Kebab di Mimaki è quello della cosmetica.
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Uno dei punti di forza della stampa digitale è sempre stato quello della personalizzazione, trend in vertiginosa crescita anche nel settore della stampa diretta su oggetti tridimensionali. Il contenitore metallico nella foto a destra è stato realizzato dal sistema Xerox Direct to Object con dati variabili (nome, immagine) che possono rendere ogni pezzo unico.
Kebab, stampa a 360° su oggetti cilindrici come bottiglie, candele, vasetti per cosmesi, borracce e molto altro, con una lunghezza massima di 330 mm e un diametro massimo di 110 mm. È pensato soprattutto per quegli stampatori che vogliono entrare in nuovi mercati con piccole tirature o per coloro che devono rispondere a ordini contenuti ad alto tasso di personalizzazione. Il lancio degli inchiostri proprietari LUS-350, la cui caratteristica saliente è la capacità di estendersi del 350% quando scaldato mantenendo intatte le proprie caratteristiche dopo la fase di raffreddamento, ha dato ulteriore impulso alle installazioni dell’opzione Kebab.
Tonejet Cyclone Specialista nella decorazione di lattine da più di vent’anni, Tonejet ha lanciato questo sistema nel 2018, puntando su una tecnologia digitale particolare: la testa di stampa, infatti, non presenta ugelli bensì una fessura lineare dalla quale emergono delle punte. Grazie alla carica elettrostatica di cui sono dotate, queste punte eiettano l’inchiostro a pigmento sulla lattina. L’assenza di ugelli
Xerox Direct to Object
Cyclone è il sistema della britannica Tonejet,
riduce a zero tutte le criticità legate alla loro possibile ostruzione. Inoltre, gli inchiostri utilizzati da Cyclone sono appositamente realizzati per questo sistema, una speciale ricetta a pigmento che ha permesso a Tonejet di non far ricorso agli UV e di essere facilmente rispettosi dei rigidi regolamenti del settore Food&Beverage. Proprio a una specifica nicchia di questo mercato si rivolge la macchina del produttore britannico: quella dei birrifici artigianali, le cui necessità di personalizzazione sono spesso inversamente proporzionali a quelle di pezzi lavorati. Non è un caso che Cyclone sia nata anche a seguito delle richieste di molti clienti per un sistema capace di lavorare piccoli lotti di produzione ad alta personalizzazione.
La stampante inkjet di Xerox destinata al print of things monta teste di stampa proprietarie con un’architettura degli ugelli in acciaio inox che permette di personalizzare on demand oggetti tridimensionali, da tappi per bottiglie a caschi da football. Grazie all’utilizzo e implementazione di algoritmi per la qualità dell’immagine, la stampante Xerox Direct to Object è in grado di dirigere ugelli microscopici con una larghezza pari alla metà di quella di un capello umano eiettando inchiostro a una distanza di 0,3 centimetri. Il dispositivo può stampare su diversi materiali – plastica, metallo, ceramica e vetro – su differenti tipologie di superfici – lisce, ruvide, leggermente curve o irregolari – a risoluzioni di stampa che vanno dai 300 ai 1.200 dpi. Può gestire fino a 30 oggetti all’ora, con la possibilità di produzioni scalabili. Direct to Object è pienamente compatibile con qualsiasi tipo di inchiostro – a solvente, ad acqua e UV – e può operare a temperature fino a 140 °C. Inoltre, la sua architettura presenta un design flessibile, studiato per adattarsi alle differenti tipologie degli oggetti da stampare.
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Da Monaco a Barcellona: la via del tessuto Nelle pagine seguenti il risultato delle visite fatte da WIDE negli stand di Fespa a Monaco e ITMA a Barcellona. Fil Rouge del viaggio: il tessuto (non solo rosso, ma anche molto colorato) e la stampa tessile. Quella tradizionale serigrafica, quella digitale, sublimatica o diretta. Riassunto dell’esperienza: grande importanza ai temi ambientali, sviluppo di soluzioni DTG sempre più performanti, crescita di produttività delle soluzioni scanning, macchine ibride e con utilizzo di molteplici tipi di inchiostri. a cura di Caterina Pucci
Liyu conferma l’impegno nel digitale su tessuto, con un occhio al soft signage Liyu sta dando prova di voler cavalcare le più attuali tendenze nel segmento del textile printing e del soft signage. E lo ha fatto presentandosi a FESPA 2019 con uno stand imponente tanto per dimensioni quanto per contenuti, che dimostra quando il brand asiatico sia cresciuto nel corso degli anni, capillarizzando la sua presenza in Europa grazie all’apertura di una serie di filiali dirette e all’acquisizione di distributori esclusivi in tutti i principali mercati del continente. A ciò si aggiunge l’impegno nel cercare di offrire ai propri clienti una vastissima gamma di soluzioni, che spazia dai sistemi flatbed e ibridi con tecnologia LED o bulbo alle stampanti roll-to-roll con inchiostri ecosolvent, UV o per stampa diretta su tessuto, dotate di moduli per il finishing in linea. Nella cornice di FESPA, i rifletto-
ri sono stati puntati sul sistema Platinum Textile, top di gamma nell’ambito della stampa diretta su tessuto. Con una luce di 320 cm, questa stampante dal design ultra moderno assicura una una risoluzione fino a 2880 dpi, garantendo qualità unita ad un prezzo al metro quadro estremamente competitivo. La fiera di Monaco di Baviera ha offerto inoltre l’occasione per presentare in anteprima europea alcune soluzioni per la stampa di applicazioni destinate al soft signage. Tra queste, Platinum QR (che si aggiunge alla serie PCT Led), una soluzione industriale per la stampa su bobina con risoluzione fino a 2880 dpi, luce di 330 cm e produttività potenziata grazie agli esclusivi rulli di trascinamento che permettono di lavorare in contemporanea con due bobine. Altra protagonista indiscussa la nuova stampante ibrida Platinum Q2, contraddistinta dalla doppia funzionalità flatbed e rollto-roll, un design accattivante e la capacità di assicurare prestazioni eccellenti sia sul fronte della qualità che della produttività. Entrambi i sistemi saranno presto disponibili sul mercato italiano, dove i clienti potranno contare sulla consulenza pre e post vendita del team Liyu Italia e dei rivenditori autorizzati. Durante la kermesse tedesca, una nutrita rappresentanza di tecnici Liyu Italia, inoltre, ha affiancato i colleghi del team di Liyu International e Liyu Germany per aiutare clienti e prospect a orientarsi tra le soluzioni presenti sullo stand, illustrando le principali caratteristiche di ciascuna macchina.
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Epson svela le nuove soluzioni della gamma Monna Lisa Evo Tre La nuova gamma Monna Lisa Evo Tre è dotata della tecnologia Epson PrecisionCore, grazie alla quale è in grado di offrire una soluzione completa per venire incontro a tutte le principali esigenze nell’ambito della stampa su tessuto, dalla produzione su larga scala ad alta velocità alla stampa di campionature on-demand su piccola scala. Sullo stand i visitatori hanno avuto modo di vedere in azione le nuove Monna Lisa Evo Tre 64 e Monna Lisa Evo Tre 8, insieme a Monna Lisa Evo Tre 32 (nella configurazione a 16 canali) e Monna Lisa Evo Tre 16. I Genesta PG-Revo sono inchiostri a pigmenti rivoluzionari, capaci di garantire al mercato tessile una un’elevata qualità di stampa e la resistenza richiesta dal mercato senza la necessità del post-trattamento, per garantire performance ad alta eco-sostenibilità. Secondo Paolo Crespi, DTF Sales & Marketing Director EMEAR e Americas, l’ingresso di due nuove soluzioni all’interno della famiglia di Monna Lisa Evo Tre consentirà di intercettare le esigenze di un’utenza sempre più vasta, alla ricerca di qualità esclusiva, produttività elevata e versatilità. Monna Lisa Evo Tre 64 utilizza teste MicroTFP PrecisionCore che assicurano produttività elevata (la velocità massima raggiunge i 779 m2/h) e una risoluzione fino a 1.200 dpi. La tecnologia PrecisionCore di cui è dotata assicura qualità, precisione e velocità: la soluzione perfetta per un mercato tessile dinamico e diversificato. La macchina stampa con inchiostri Genesta disponibili in un’ampia gamma: inchiostri acidi, reattivi, dispersi e a pigmenti.
Monna Lisa Evo Tre 8 è equipaggiata con 8 teste PrecisionCore che assicurano una velocità fino a 265 m2/h. Ideale per la realizzazione di campionature di alta qualità o stampa di produzione con un inve-
stimento in stampa ad alta qualità a prezzo accessibile, questa macchina utilizza tutti gli inchiostri della gamma Genesta. Monna Lisa Evo Tre 32 è disponibile nella configurazione a 8 colori o a 16 canali ed è in grado di gestire fino a 16 colori, comprese tinte speciali o trattamenti personalizzati. La configurazione a 8 colori assicura una velocità fino a 692 m2/h; quella a 16 canali raggiunge una velocità di 440 m2/h (300x600 dpi). Infine, Monna Lisa Evo Tre 16 con le sue 16 teste di stampa PrecisionCore, assicura velocità massima di 404 m2/h e una risoluzione fino a 1.200 dpi, ed è oggi un riferimento del mercato di stampa ad alta qualità.Il progetto Monna Lisa è il risultato di una partnership tra F.lli Robustelli per la parte di sviluppo ingegneristico, For.Tex per lo sviluppo degli inchiostri (oggi entrambe parte del gruppo Epson) ed Epson per la tecnologia di stampa.
Per far fronte a un mercato tessile in continua evoluzione, Epson, pioniere della stampa digitale su tessuto, ha svelato a ITMA 2019 la nuova gamma Monna Lisa Evo Tre insieme ai nuovi inchiostri a pigmenti Genesta. A destra, Paolo Crespi, Directto-Fabric Sales & Marketing Director EMEAR & Americas.
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Mimaki punta sull’ibrido e lancia una versione potenziata di TX300P-1800
Per promuovere l’adozione di soluzioni digitali nell’industria tessile, Mimaki ha presentato, in anteprima a ITMA 2019, una versione aggiornata e ottimizzata della stampante TX300P-1800.
Da Monaco a Barcellona: la via del tessuto
La nuova versione della stampante TX300P-1800 è caratterizzata da una flessibilità e una versatilità applicativa senza precedenti. Il merito è del sistema di stampa ibrido, che coniuga le funzionalità della stampa diretta su tessuto e di quella transfer. La macchina è dotata di un doppio sistema di erogazione dell’inchiostro, che permette di caricare e combinare due differenti tipologie di inchiostro. Questa funzionalità consente di stampare su una gamma ancor più ampia di materiali, incrementando ulteriormente le possibilità applicative degli stampatori. Le tre combinazioni di inchiostri possibili sono: pigmento/ inchiostro sublimatico per stampa diretta su tessuto, pigmento/ inchiostro sublimatico per stampa transfer, inchiostro sublimatico per stampa diretta/inchiostro sublimatico per stampa transfer. La stampante utilizza la tecnologia Mimaki che integra un sistema di controllo e recupero degli ugelli in grado di garantire qualità di stampa costante anche in presenza di ugelli ostruiti o malfunzionanti. Secondo Ronald Van Den Broek, General Sales Manager dell’area EMEA, la nuova macchina nasce allo scopo di rendere accessibili i vantaggi della stampa digitale su tessuto anche a una clientela entrylevel. Altra grande protagonista dello stand è stata la stampante industriale Tiger-1800B MkII, nella
configurazione a sublimazione; Combinando la competenza di Mimaki nell’ambito dell’elettronica e il know-how dell’italiana La Meccanica nella costruzione di macchine robuste, con design “made in Italy”, Tiger-1800B MkII consente di gestire volumi elevati, assicurando al contempo un’elevata qualità. Sempre a ITMA, i visitatori hanno potuto scoprire da vicino un’ampia gamma di soluzioni destinate alla stampa su tessuto, tra cui il sistema per stampa sublimatica Mimaki TS55-1800, il sistema di stampa e taglio UCJV300-160, con possibilità di stampare con inchiostro bianco. Infine, le soluzioni per il pretrattamento e il vaporizzo. Tutto ciò rafforza l’immagine che Mimaki si sta costruendo di “Total Solution Provider” in grado di offrire un approccio completo allo stampatore, fornendo soluzioni per la stampa, inchiostri, service e unità di pre e post-trattamento. Per finire, l’azienda ha presentato un’anteprima del nuovo software TA Job Controller, con l’obiettivo di spingere nella direzione della progressiva automazione degli ambienti di produzione nell’ambito tessile e di nuovi inchiostri per la stampa su pelle. Come sottolineato in conferenza stampa da Danna Drion, Marketing Manager area EMEA, ITMA è stata anche l’occasione di mostrare i frutti della collaborazione con i designer. Tra questi, la fashion designer olandese Tessa Koops - le cui opere sono state esposte all’interno dello stand di ITMA – che si è dichiarata entusiasta delle possibilità offerte dalle soluzioni Mimaki in termini di creatività, personalizzazione e redditività nell’ambito della moda.
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HP reinventa il concetto di stampa a sublimazione su tessuto Nell’ambito della stampa su tessuto di alti volumi, i costruttori stanno lanciando piattaforme roll-to-roll sempre più rapide in grado di realizzare applicazioni prima possibili solo con macchine serigrafiche a velocità prima impensabili per una macchina digitale. In questo segmento si inserisce la nuova serie di soluzioni per stampa sublimatica HP Stitch, che al momento si compone di tre modelli. HP Stitch S1000, presentata in anteprima a FESPA 2019, con luce da 3,2 m; HP Stitch S300 e HP Stitch S500, entrambe presentate nel corso di ITMA 2019, con luce da 1,6 m. Come annunciato nel corso della conferenza stampa a FESPA da Ester Sala, Global Business Director del segmento Textile Printing di HP, l’introduzione della serie Stitch è segno dell’impegno profuso dall’azienda per essere più competitiva in un mercato in forte crescita come quello della stampa su tessuto, offrendo una gamma di soluzioni progettate per venire incontro a esigenze diverse. ‹‹L’espansione di HP nell’ambito del tessile conferma il nostro impegno a rendere la stampa digitale accessibile a tutti – ha inoltre dichiarato Santi Morera, Head of Graphics Solutions Business di HP. ‹‹La nuova HP S1000 Stitch S1000 elimina le principali complessità della stampa a sublimazione, garantendo stampati di alta qualità ad una velocità senza pari››. Tratto caratterizzante di queste nuove soluzioni è la combinazione tra la tecnologia di stampa HP Thermal Inkjet e gli inchiostri sublimatici HP Dye-Sub. Questi ultimi sono studiati per garantire elevata stabilità cromatica nel tempo, re-
sistenza alla luce e all’esposizione ad agenti esterni. Grazie a queste caratteristiche, tutte le stampanti della serie HP Stitch si prestano all’impiego in numerosi ambiti applicativi: dall’abbigliamento sportivo alla moda, dal soft signage alla decorazione d’interni. HP Stitch S1000 è la soluzione indicata per stampatori di medie e grandi dimensioni desiderosi di incrementare la produzione nell’ambito delle applicazioni tessili destinate al soft signage (segnaletica, retroilluminati, backlit e frontlit) ma anche home decor (tende, tappezzerie e divani). Questo modello assicura una velocità fino a 350 m2/h e una risoluzione di 1.200x600 dpi. La macchina supporta bobina fino a 300 kg di peso ed è equipaggiata con taniche di inchiostro da 10 l. HP Stitch S500 assicura una velocità massima di 110 m2/h e una risoluzione di 1.200 dpi. Può supportare bobine fino a 55 kg ed è equipaggiata con taniche di inchiostro da 3 l. La presenza di un sistema di caricamento e riavvolgimento frontale delle bobine consente di ridurre fino al 50% l’ingombro complessivo della macchina all’interno dello spazio di lavoro. Infine, HP Stitch S300 è una soluzione pensata per soddisfare le esigenze di una clientela entry-level, composta da progettisti, creativi e designer alla ricerca di una stampante in grado di realizzare sample e micro collezioni. La macchina assicura una velocità fino a 62 m2/h e una risoluzione di 1.200 dpi. Può supportare bobine fino a 42 kg di peso ed è equipaggiata con taniche di inchiostro da 775 ml.
Da Monaco a Barcellona: la via del tessuto HP Stitch S1000, soluzione per stampa sublimatica presentata in anteprima a FESPA 2019, è ideale per applicazioni tessili destinate al soft signage e per home decor.
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Tecnologia Mouvent Cluster per un approccio nuovo alla stampa digitale
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L’azienda Mouvent, nata nel 2017 dalla joint venture tra Bobst e Radex, ha presentato a ITMA TX802, una stampante digitale multi-pass a otto colori studiata per garantire stampe di alta qualità, con risoluzione fino a 2.000 dpi, e una velocità massima di 100 m/min. Rispetto al modello precedente – TX801 – la nuova macchina è in grado di assicurare il doppio della capacità produttiva (fino a 400 mq/h di tessuti perfettamente stampati rispetto ai 200 mq/h di TX801). Un risultato ottenuto a fronte di un ingombro di appena il 20% di spazio in più rispetto a TX801. La nuova stampante utilizza la tecnologia Mouvent Cluster, che introduce un approccio radicalmente nuovo alla stampa digitale. Essa infatti utilizza cluster al posto di barre di stampa dalle dimensioni fisse, di-
sponendoli in una matrice modulare e scalabile. Il risultato è un sistema che si adatta facilmente a tutti i supporti, di tutte le larghezze, per tutti i mercati. ‹‹È la prima volta che Mouvent partecipa a ITMA – ha dichiarato Reto Simmen, Chief Business Officer di Mouvent. ‹‹Negli ultimi due anni abbiamo constatato che molti clienti erano soddisfatti delle prestazioni di TX801 e confidiamo nel fatto che la TX802 sarà accolta altrettanto bene››. Per la prima volta, l’azienda ha presentato in fiera anche il suo Front End digitale Mouvent DFE. Oltre alla nuova macchina, sullo stand i visitatori hanno potuto vedere in azione anche il modello TX801, utilizzato per produrre applicazioni speciali con inchiostri acidi.
Da DuPont i nuovi inchiostri a pigmento Artistri Xite A trent’anni di distanza dal lancio della premiata serie di inchiostri Artistri, DuPont ha scelto ITMA per presentare la nuova serie di inchiostri a pigmento per la stampa roll-to-roll DuPont Artistri Xite. Grazie ad una miglior efficienza dei flussi di lavoro e all’eliminazione del post-trattamento, sono indicati per stampatori interessati a ridurre l’impatto ambientale dei propri processi produttivi. All’interno della gamma di inchiostri a pigmento di DuPont è ora inclusa la serie DuPont Artistri P2700, un inchiostro in grado di assicurare una stampa con colori più saturi e una maggiore definizione delle immagini. La serie P2700 è indicata per soddisfare le esigenze di molteplici settori, in particolare quello dell’home decor e dell’abbigliamento. DuPont Artistri P2700 offre una soluzione straordinaria ai clienti alla ricerca di un processo di stampa sostenibile, perché non richiede un elevato consumo di acqua e di prodotti chimici, riducendo così l’impatto ambientale del processo. In aggiunta a ciò, DuPont ha presentato gli inchiostri Dye per la stampa digitale roll-to-roll e gli inchiostri a pigmento DuPont Artistri Brite per la stampa su capo finito, oltre che a un’ampia gamma di pretrattamenti.
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Da aleph tutto il portfolio LAFORTE, dall’entry level al top di gamma Il 2019, per aleph, coincide con il 20mo compleanno. Una ricorrenza che l’azienda comasca, specializzata nello sviluppo di soluzioni per la stampa sublimatica e diretta su tessuto e per la stampa su carta per il mondo dell’OOH, sta festeggiando sotto i migliori auspici. Negli ultimi quattro anni, infatti, aleph è cresciuta del 30%, anche grazie alla joint venture con la private equity Wise SGR, che ha acquisito una quota di controllo della società nel 2017. L’accordo siglato ha coinciso con un potenziamento degli investimenti in infrastrutture, tecnologie e risorse e una decisa espansione verso i mercati internazionali. Di qui la decisione, annunciata a ITMA, di affidare il ruolo di International Sales Director a Rudy Grosso, con dieci anni alle spalle come direttore commerciale a livello globale per Sensient Imaging Technologies S.A. e una corroborata esperienza nell’ambito del tessile. L’intenzione di spingere sui mercati dell’OOH e del soft signage è apparsa evidente nel corso di FESPA 2019. I visitatori dello stand aleph hanno avuto modo di scoprire le potenzialità offerte da LAFORTE 400, una soluzione per la stampa su carta blue back, progettata per gestire volumi elevati, che assicura una velocità massima di 600 m2/h e una risoluzione fino a 1200 dpi. Il modello esposto è stato equipaggiato con 16 teste di stampa, uno sbobinatore per la gestione di bobine fino a 1 m di diametro e 1.000 kg di peso, un forno per l’asciugatura e una taglierina Fotoba in linea. Sempre a FESPA è stata esposta LAFORTE 100, entry level per la stampa a sublimazione.
A ITMA 2019, aleph ha presentato le due soluzioni per il textile LAFORTE 600 e LAFORTE 200, oltre che LAFORTE 100, già presente sul palcoscenico di FESPA 2019. In questa occasione, l’azienda ha presentato in anteprima internazionale LAFORTE 600 Fabric, un sistema di stampa inkjet, progettato per gestire volumi industriali a velocità comprese tra 600 m2/h e 1.000 m2/h, in grado di garantire una risoluzione di 1.200 dpi. Vicina, per capacità produttiva, al mondo delle single pass, LAFORTE 600 vanta un design compatto, che ne facilita l’integrazione all’interno di diversi ambienti di produzione. LAFORTE 600 assicura inoltre un ridotto impatto ambientale grazie al processo waterless, che consente di ridurre drasticamente i consumi di acqua ed energia, e all’utilizzo di nuovi inchiostri a pigmento e dispersi diretti. Sullo stand aleph ha presentato altri due modelli. LAFORTE 200 Fabric, sistema di stampa inkjet per stampa diretta su tessuto pensato per la gestione di volumi medio-alti. Il sistema è in grado di stampare, in un singolo passaggio, su supporti con larghezza fino a 3.400 mm a una velocità max di 400 m2/h. In ITMA il modello era equipaggiato con 8 teste a doppio modulo (due colori per canale) e inchiostri a pigmento. Infine LAFORTE 100 Paper, presentata in configurazione con 4 teste di stampa. Questo sistema per stampa sublimatica a base acqua assicura velocità max di 200 m2/h, è dotato di sistema di trasporto tramite tappeto aspirante brevettato e consente di stampare su carta con grammatura a partire da 10 gsm.
In alto, lo stand di aleph a ITMA 2019 e la top di gamma tra le soluzioni per la stampa su tessuto LAFORTE 600. A lato, Alessandro Manes (a destra) dà il benvenuto a Rudy Grosso, recentemente entrato a far parte della compagine aziendale in veste di International Sales Director.
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La single-pass BOLT grande protagonista allo stand EFI Reggiani Anche quest’anno a ITMA uno dei temi al centro del dibattito tecnologico dell’industria tessile digitale è stato il confronto tra sistemi scanning e sistemi single-pass. Tra i costruttori che hanno creduto in questa seconda tecnologia c’è Una delle caratteristiche che saltano subito all’occhio di questa piattaforma inkjet single-pass è, innanzitutto, l’ingombro ridotto: circa il 30% inferiore rispetto a quello di altri sistemi di stampa sul mercato.
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EFI Reggiani, che qualche mese fa aveva fatto il proprio ingresso nel segmento della stampa tessile proprio con una macchina digitale single-pass: EFI Reggiani BOLT. Le teste di stampa sviluppate in collaborazione con Fujifilm Dimatix sono caratterizzate da un rapido avvio di ricircolo e richiedono bassa manutenzione, grazie al sistema di pulizia senza contatto che consente di prolungare la vita delle teste e incrementarne la qualità. Queste caratteristiche garantiscono una riduzione dei fermi macchina e una produttività elevata. EFI Reggiani BOLT raggiunge una velocità massima di 90 m/min (con risoluzione fino a 600x600 dpi). La risoluzione massima consentita è di 600x4800 dpi. La macchina ha una configurazione a 8 colori e può essere equipaggiata con diverse
tipologie d’inchiostro: a pigmento, reattivi, base acqua. La struttura modulare permette inoltre di integrare, opzionalmente, una o più stazioni di stampa analogica per creare effetti speciali. Dal lancio sul mercato, avvenuto lo scorso autunno, BOLT ha registrato quattro installazioni: tre in Pakistan e una in Italia. In occasione della manifestazione di Barcellona, EFI Reggiani ha sfoggiato l’ampio portfolio di chimiche sviluppate appositamente per il mercato della stampa su tessuto: inchiostri reattivi AQUA, sublimatici IRIS, dispersi ARIA e a pigmento TERRA. Grande attenzione è stata inoltre riservata all’integrazione tra software e tecnologie di stampa, al fine di incoraggiare la creazione di processi industriali end-to-end. Da questo punto di vista, il portfolio EFI Reggiani offre numerose soluzioni. Il front-end digitale Fiery BT1000 DFE che trasmette i lavori alla stampante Reggiani BOLT in tempo reale, contribuendo a migliorare la qualità e l’efficienza dell’intero flusso di lavoro; l’ultima release di EFI Optitex, software di progettazione integrata 2D & 3D, completo di strumenti per l’automazione e funzionalità Print&Cut che consentono di migliorare l’efficienza rispetto ai tradizionali metodi di produzione di capi d’abbigliamento. Infine, Fiery DesignPro, una soluzione al servizio di design nell’ambito della moda e dell’arredamento, in grado di esaltare la creatività garantendo, al contempo, la massima efficienza. I plug-in di Fiery DesignPro aiutano a ridurre notevolmente il tempo necessario per creare motivi ripetuti, variazioni colore, decorazioni particolari.
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Matrix Textile di SEI Laser, “game changer” per taglio e decorazione Tra gli espositori italiani presenti a ITMA non poteva mancare SEI Laser che, per il segmento del tessile, mette a disposizione del mercato la linea SEI Textile, una gamma di sistemi laser digitali che garantiscono un processo di lavorazione dei tessuti efficiente e qualitativamente impeccabile e, al tempo stesso, sostenibile. Proprio perché assicura un ridotto ambientale, negli anni a venire, la tecnologia laser è destinata a sostituire i tradizionali metodi di scolorimento, abrasione, decorazione, marcatura, incisione e taglio di jeans, capi finiti e tessuti. Oltre a ridurre costi e consumi, i sistemi SEI Laser salvaguardano la salute dell’operatore, proprio perché eliminano l’utilizzo di sostanze tossiche e chimiche. Inoltre, grazie a una riduzione del dispendio di acqua, compresa tra il 70-90%, la linea SEI Laser Textile garantisce qualità, definizione, accuratezza dei dettagli e una produttività tre volte superiore rispetto ai sistemi da taglio convenzionali. Grande protagonista della fiera è stato il sistema Matrix Textile, che rappresenta la sintesi perfetta tra innovazione tecnologica, prestazioni elevate e massima flessibilità. La tecnologia laser proprietaria su cui si basa questo sistema permette di effettuare lavorazioni di marcatura, incisione e taglio di tessuti in rotolo a velocità elevate, garantendo al contempo una qualità ineccepibile. Uno dei tratti distintivi di questo sistema è la sua estrema flessibilità che consente, partendo da un singolo rotolo, di eseguire lavorazioni sia rotolo-rotolo che rotolo-capo. Trattandosi di un sistema modulare, inoltre, Matrix Textile può essere installato all’interno di qualsiasi
ambiente produttivo, contribuendo a ottimizzare le performance aziendali. Grazie al sistema Bandle Staker, i capi una volta tagliati vengono impilati e trasportati per poter completare le fasi successive della filiera produttiva. Cuore pulsante della tecnologia Matrix Textile è il software proprietario di SEI Laser, grazie al quale è possibile ottenere in pochi e semplici passaggi guidati immagini vettoriali, raster o decorazioni tramite lavorazioni al volo o in statico. La macchina è compatibile con un’ampia gamma di materiali: tessuti naturali, artificiali e sintetici, TPU e tessuti tecnici in generale. L’intero portfolio di soluzioni SEI Laser Textile è stato progettato in un’ottica di Industry 4.0: tutti i sistemi sono predisposti per l’integrazione all’interno di flussi di lavoro digitali e certificati per soddisfare requisiti come: controllo per mezzo di CNC, interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica, integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e con altre macchine presenti all’interno del ciclo produttivo ecc. Tra i prodotti che costituiscono la gamma dedicata al settore tessile (sia moda che tecnico) figurano sistemi laser sia plotter che galvanometrici: NRGL Textile, Mercury Textile e X-Type Textile sono i sistemi plotter di taglio, decorazione e marcatura; Flexi Denim è il sistema galvanometrico progettato per il finissaggio di capi finiti.
SEI Laser è specializzata nella progettazione e produzione di tecnologie di taglio e marcatura laser per diversi ambiti applicativi: arti grafiche, etichette, imballaggi flessibili, packaging, plastica e acrilico, Visual Communication, Backlight, Interior Design, tessile.
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Kornit Digital punta a rivoluzionare la supply chain nell’industria tessile
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L’espressione personale espressa attraverso i social media, l’esplosione degli e-commerce come nuove piattaforme di vendita, la riduzione dell’impatto ambientale: sono questi i tre mega-trend che guidano le scelte dei consumatori e con i quali non solo i brand-owner ma anche stampatori e converter dovranno confrontarsi negli anni a venire per sopravvivere in un settore in costante evoluzione come quello tessile. Sono questi i concetti su cui Kornit Digital, produttore di tecnologie per la stampa digitale su tessuto, ha posto l’accento nel corso dei due appuntamenti internazionali FESPA e ITMA. Come ha ribadito Ronen Samuel, CEO di Kornit Digital, l’obiettivo dell’azienda è quello di diventare un punto di riferimento per gli operatori nell’ambito dell’abbigliamento e dell’interior decoration, attraverso l’introduzione di tecnologie che assicurino massima efficienza, ridotto impatto ambientale e, più in generale, miglioramento della supply chain.
Il costruttore israeliano ha scelto il palcoscenico di FESPA per presentare, per la prima volta in Europa, i nuovi sistemi Kornit Atlas e Avalanche Poly Pro. Kornit Atlas è una piattaforma industriale per stampa diretta su capo d’abbigliamento che assicura produttività e qualità elevate, ottimizzando l’efficienza produttiva e il TCO (total cost of ownership). La macchina garantisce una capacità produttiva oltre i 500.000 capi/anno. Il motore di stampa integra una versione potenziata della tecnologia HD di Kornit e un software RIP di ultima generazione. Kornit Atlas utilizza nuove teste di stampa a ricircolo e l’inchiostro NeoPigmentTM EcoRapid, eco-friendly, biodegradabile e certificato OEKO-TEX e GOTS. Questa chimica consente di ottenere stampe di elevata qualità destinate all’ambito del retail, grazie all’opacità del bianco – equivalente a quella ottenuta con i tradizionali inchiostri serigrafici – e alla resistenza su diverse tipologie di tessuto. Sempre a FESPA, l’azienda ha presentato il sistema Avalanche Poly Pro, dotata di tecnologia NeoPolyTM che si è aggiudicata il premio come miglior soluzione di stampa diretta su capo agli EDP Awards 2019. Il sistema singlepass consente di gestire agevolmente le basse tirature di stampa su indumenti in poliestere, senza che sia necessario impostare un quantitativo minimo di ordine. Esso inoltre minimizza il problema della migrazione del colore, un problema noto nel campo della stampa su poliestere, conservando le caratteristiche originali di un’ampia gamma di tessuti. Il sistema è abbinato al nuovo set di inchiostri
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OFFITEK affianca Saati come distributore italiano delle soluzioni Kornit Digital
NeoPigment Olympia, sviluppato per la stampa su capi in poliestere di alta qualità. Sullo stand di FESPA, i visitatori hanno trovato anche una Kornit Storm HD6, oltre che un’area di campionature ottenute con la nuova piattaforma industriale singlepass per stampa diretta su tessuto Kornit Presto. Il sistema elimina la necessità di pre e post trattamento e garantisce stampe di alta qualità su una straordinaria varietà di tessuti. La stampante utilizza gli inchiostri Robusto, approvati EcoPassport e GOTS, che assicurano rapida adesione ai supporti e tempi di polimerizzazione significativamente più brevi. L’ergonomicità di questa macchina, studiata per semplificare le operazioni di carico
e scarico del materiale, ha permesso a Kornit Presto di aggiudicarsi l’iF Award per il miglior design. ITMA è stata l’occasione per annunciare il lancio ufficiale di Kornit Konnect, soluzione cloud-based che consente il monitoraggio dei dati relativi alla produzione, e l’avvio della collaborazione con il brand di abbigliamento sportivo Adidas, che ha recentemente investito nelle soluzioni per stampa directto-garment Kornit Atlas e Kornit Avalanche Poly Pro. Sullo stand a ITMA, i visitatori hanno quindi potuto assistere alla realizzazione in diretta di sample di prodotti targati Adidas, stampati utilizzando queste due piattaforme.
Sempre a ITMA, Kornit Digital ha reso noto il suo nuovo distributore per l’Italia: si tratta dell’azienda toscana OFFITEK. Prossimità, velocità nelle risposte e disponibilità sono il fiore all’occhiello dell’azienda, con sede a Sesto Fiorentino. OFFITEK collabora quotidianamente con numerose aziende, artigiani, industrie e professionisti che hanno necessità di innovare e stupire grazie alle migliori soluzioni per la stampa digitale su qualunque superficie. I suoi clienti sono stampatori, tipografi, vetrai, pelletterie, concerie, serigrafie, industrie tessili, agenzie di pubblicità o marketing, arredatori, carrozzerie, insegnisti, allestitori e qualunque tipo di attività che abbia necessità di completare il proprio business grazie alle moderne soluzioni per la stampa digitale. Sullo stand di Kornit a ITMA, abbiamo avuto modo di incontrare il team dell’azienda che ci ha confermato che una delle attuali sfide è quella di sensibilizzare i clienti all’adozione di soluzioni progettate per ridurre l’impatto ambientale. Marco Pieri, Technical Manager dell’azienda, ha ribadito che obiettivo dell’azienda sarà proprio quello di accompagnare i propri clienti e prospect nel percorso verso la sostenibilità, mostrando loro i vantaggi garantiti dalle tecnologie presenti nel portfolio Kornit Digital. OFFITEK è già rivenditore e centro assistenza tecnica ufficiale per Mimaki e importatore diretto ufficiale per i prodotti DTG Digital. L’azienda ha inglobato il ramo aziendale relativo all’ambito del wide format di OFFICIA, storica realtà del mercato toscano, ereditandone le competenze e i valori. OFFITEK dispone inoltre di una vasta scelta di inchiostri, espositori, pellicole viniliche adesive da taglio e da stampa, banner, carte, laminazioni, biadesivi, display e molti altri prodotti specificamente indicati nel settore della stampa digitale di grande e grandissimo formato
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COMUNICAZIONE D’IMPRESA
JK Group rafforza la sinergia con MS Printing Solutions L’edizione di ITMA 2019 ha visto JK Group e MS Printing Solutions fare fronte comune per presentare al pubblico gli effetti benefici della sinergia tra le due aziende, in seguito all’acquisizione da parte della corporation americana Dover.
Sullo stand, abbiamo incontrato Marco Girola, Marketing & Communication Manager di JK Group, che ci ha mostrato le principali novità presentate in fiera e ci ha svelato le motivazioni che hanno condotto l’azienda a puntare su un ampliamento della propria gamma di prodotti per la stampa digitale su tessuto. Nata nel 2015 dall’unione delle forze di J-Teck e Kiian Digital e dall’acquisizione dello spin-off di Sawgrass Industrial, oggi JK Group si attesta come uno dei leader mondiali nella produzione e vendita di inchiostri sublimatici, dispersi e a pigmento per la stampa digitale tessile. Il lancio di tre nuove tipologie di inchiostri reattivi – DIGISTAR BELLAGIO R, DIGISTAR BELLAGIO RB e DIGISTAR BELLAGIO RCS – conferma il desiderio dell’azienda di perfezionare la propria offerta, lavorando fianco a fianco con MS. In combinazione con i sistemi per la stampa targati MS – dal top di gamma LaRio, lanciata nel 2010, all’ultima arrivata MiniLario, presentata in anteprima a ITMA – gli inchiostri prodotti da JK Group promettono di soddisfare i sempre più elevati standard degli stampatori nell’ambito dell’industria tessile. L’obiettivo è fare sì che produttività, qualità, versatilità e sostenibilità vadano di pari passo.
Marco Girola, Marketing & Communication Manager di JK Group, e uno scorcio dello stand alla recente ITMA di Barcellona.
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PROFILI
COMUNICAZIONE D’IMPRESA
Giunti al terzo giorno di fiera, possiamo cominciare a tirare le somme: come sta andando questa edizione di ITMA? L’affluenza è stata alta, in linea con le nostre più rosee aspettative. Per la prima volta, qui a ITMA, stiamo realmente sperimentando i benefici della sinergia tra JK Group e MS Printing Solutions, in seguito all’acquisizione. Allineare le vision delle due aziende ha richiesto un po’ di tempo, ma penso fosse scontato, visto e considerato che entrambe le aziende hanno un bagaglio storico e una business strategy consolidate. Fortunatamente, il processo sta cominciando a dare i suoi frutti e, nel complesso, siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti fino ad oggi. L’interesse espresso dai moltissimi clienti, italiani e stranieri, che hanno fatto visita allo stand in questi giorni ci conferma che stiamo lavorando bene.
lanciato. MiniLario nasce per ridurre il gap esistente tra il top di gamma, la single-pass LaRio, e la scanning JPK EVO, sia sul fronte della produttività che su quello del ritorno sull’investimento. Le 64 teste di stampa (Kyocera modello KJ4B, ndr) permettono alla macchina di raggiungere una velocità massima di 1094 m/h e una risoluzione di 600 dpi. Per raggiungere questo obiettivo di velocità, sono state introdotte soluzioni pensate per facilitare le operazioni di stampa e ridurre i fermi macchina, come il carrello teste appeso al ponte di stampa e il sistema di stesura del tessuto. Si può dire quindi che MiniLario sia la soluzione per chi ha la necessità di stampare elevati volumi, utilizzando una macchina compatta ed estremamente veloce garantendo risultati di stampa ad elevata qualità.
Qual è stata la conseguenza più evidente e diretta di questa sinergia? Fino a due anni fa il core business di JK Group era focalizzato sulla produzione di inchiostri sublimatici. L’acquisizione ci ha spinti ad allinearci dal punto di vista dello sviluppo prodotti, come JK Group abbiamo puntato sull’ampliamento della gamma di inchiostri destinati alla stampa tessile. Oggi in fiera presentiamo cinque macchine MS tutte alimentate con inchiostri JK Group a brand Kiian Digital. Tra questi: DIGISTAR K-CHOICE, inchiostro a pigmento per stampa diretta che, in combinazione con macchine digitali di grande formato, assicura la produttività necessaria a sostenere elevati volumi industriali; DIGISTAR BRAVO, inchiostro disperso high energy per stampa diretta apprezzato dal mercato per la solidità alla luce e la solidità nelle applicazioni outdoor. E infine, DIGISTAR K-ONE, inchiostro digitale sublimatico, ideale per stampa transfer su tessuti sintetici. Nell’ambito degli inchiostri reattivi, abbiamo lanciato tre set di inchiostri per la stampa diretta, ognuno pensato per soddisfare le necessità di una specifica utenza. Da cosa nasce la decisione di ampliare ulteriormente la gamma degli inchiostri destinati alla stampa su tessuto? Ciascun inchiostro è progettato “su misura” per rispondere alle molteplici richieste dei clienti nell’ambito della stampa tessile, sempre più esigenti e alla costante ricerca di soluzioni più performanti: corrispondenza e costanza cromatica, solidità, produttività e versatilità applicativa sono alla base della nostra ricerca e sviluppo. Dal punto di vista delle tecnologie di stampa, la grande novità presentata in fiera è la nuovissima macchina scanning MiniLario. Come si colloca questa soluzione rispetto agli altri sistemi di stampa su tessuto già presenti nel portfolio di MS Printing Solutions? MS ha definito MiniLario come “la macchina scanning più veloce al mondo”. Un payoff che riassume bene le motivazioni per cui questo prodotto è stato
La domanda più frequente tra gli stampatori nell’ambito tessile è come far convergere efficienza e sostenibilità. Quali sono le strategie che avete adottato in tal senso? Sviluppare tecnologie sostenibili fa parte dei nostri impegni nei confronti delle generazioni future. MS ha aderito al progetto Sustainable Technologies promosso da ACIMIT che si prefigge di promuovere la gestione intelligente di risorse ed energia all’interno del processo produttivo che coinvolge le macchine tessili. Per questo, è stato scelto di equipaggiare LaRio con un innovativo sistema di pretrattamento in linea a schiuma, che permette di ridurre considerevolmente le operazioni di set-up e i consumi di acqua ed energia durante il processo di produzione. Come JK Group, attraverso il nostro brand Kiian Digital, abbiamo scelto di rispettare gli standard più restrittivi in termini di ecosostenibilità ottenendo ad esempio la certificazione OEKOTEX ECO-PASSPORT per diversi inchiostri della nostra gamma.
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TESTIMONIAL
CLOROFILA DIGITAL
Come mettere assieme arte e stampa
Partner tecnico del Southern European Printing Congress, l’azienda spagnola racconta un percorso radicato nel mondo artistico, ma che ha saputo cogliere le opportunità della stampa digitale.
Come nasce Clorofila Digital?
“Buongiorno, sono Natalia Dolz, product manager di Clorofila Digital, un centro di stampa di piccolo e grande formato basato a Madrid”. Inizia così, sul palco del SEPC 2019, la storia di questa azienda spagnola nata 35 anni fa nel mondo analogico. WIDE era media partner dell’evento, così abbiamo colto l’occasione per intervistare Natalia al termine del suo intervento.
di Enrico Barboglio
Nasce nel 1984, e allora i principali clienti erano soprattutto artisti, fotografi, scenografi, design e agenzie pubblicitarie. Un pubblico molto esigente che però ha permesso alla società di sviluppare molto l’attività di R&S, trovandosi di fatto a fare ricerca per i propri clienti. Quando ci siamo resi conto che l’era digitale sarebbe rapidamente arrivata, l’abbiamo considerata un’opportunità per controllare meglio i processi, poter essere più creativi e offrire maggiori possibilità ai nostri clienti. Clorofila Digital è stata una delle aziende specializzate in fotografia di altissima qualità utilizzando, agli inizi della propria attività, i sistemi Cibachrome e Cibacopy. Nel tempo abbiamo consolidato il nostro ruolo nel mondo artistico dove oggi siamo un punto di riferimento per le attività di interior design, decorazione, architettura interna ed esterna, retail e contract. Oggi abbiamo due dipartimenti di-
versi che camminano insieme in modo sinergico: l’artistico e il tecnologico. Come vi ponete rispetto alla necessità di continuare a innovare? Lo sviluppo delle attività e la spinta all’innovazione deve necessariamente passare da un preciso studio di ciò che avviene nell’ecosistema in cui ci si muove. Siamo alle soglie della quarta rivoluzione industriale. Di conseguenza ci saranno cambiamenti dirompenti che trasformeranno gli ambienti produttivi dalle loro fondamenta, causando cambiamenti sociali di grande rilevanza. Le fabbriche intelligenti, l’industria 4.0 e la massiccia introduzione di robot in ambienti produttivi sono solo alcuni degli indizi che possono aiutare a descrivere un futuro abbastanza immediato. E questo cambiamento deve essere visto in modo ottimistico come un’opportunità. Ogni rivoluzione industriale ha aperto le porte a nuove possibilità. Questa quarta rivoluzione sarà caratterizzata dalla convergenza delle tecnologie digitali, fisiche e biologiche e già anticiperà che il mondo cambierà come lo conosciamo. L’intelligenza artificiale sarà molto presente.
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OOH TESTIMONIAL
Cosa vede nel futuro della comunicazione visiva? Ha detto bene lo scrittore Steven Erikson. ‘Il futuro promette solo una cosa: sorprese’. La comunicazione visiva è uno degli strumenti più potenti per attirare i clienti e aumentare “l’amore per il marchio”. Il modo in cui presentiamo il nostro marchio è essenziale. La stampa non potrà essere solo una azione che mette uno o più colori su un supporto, ma dovrà evocare sensazioni più profonde nell’utente. In tutto il processo di stampa dovrà potersi riconoscere ed evocare il concetto di innovazione. Anche nella direzione di limitare l’impronta ecologica generata. Pensiamo al risparmio di acqua ad esempio che alcuni processi digitali permettono rispetto ai tradizionali. Pensiamo ai materiali che diventano sempre più ecologici. Usare fogli di carta ecologici e inchiostri a base vegetale contribuisce a creare un processo produttivo meno dannoso per l’ambiente e più sostenibile in generale. È fondamentale pensare in ottica di economia circolare, quindi sfruttare e riciclare sia la carta rimanente sia i prodotti chimici residui generati dall’attività di stampa. Ma la stampa di grande formato continuerà ad avere un ruolo? La stampa di grande formato continuerà a essere uno dei canali più utilizzati nelle strategie pubblicitarie che necessitano di grande impatto e visibilità. Magari cambieranno i materiali: il substrato preferito per i marchi per assemblare i loro display promozionali saranno i tessuti. Questo perché questo materiale consente, tra le altre cose, di avere un assemblaggio semplice, è facile da memorizzare ed è piuttosto redditizio. Io penso che la pubblicità di grande formato sarà un mezzo sempre più usato anche dalle aziende di piccole dimensioni o di vendita al dettaglio (che forse oggi non sono
tra i principali utilizzatori di questo canale). Utilizzeranno tessuti nei loro spazi informativi o per decorare i loro punti vendita. Oppure altri supporti in casi più critici. In questo scenario, i progressi tecnologici nelle stampanti digitali di grande formato portano allo sviluppo di macchine che, oltre ad essere efficiente in termini di produzione, sostenibilità e prestazioni, sono in grado di supportare diversi tipi di supporto. Si parla molto di interazione tra stampa e online. Cosa ne pensa? Sarà uno degli importanti ambiti di sviluppo. La realtà aumentata, ad esempio. È un insieme di tecnologie che consentono all’utente di visualizzare parte del mondo reale attraverso un dispositivo tecnologico con informazioni grafiche aggiunte da questo dispositivo. Le informazioni virtuali vengono aggiunte alle informazioni fisiche esistenti. Oggi è provato che prima di prendere una decisione di acquisto, i consumatori cercano quante più informazioni possibili sul prodotto. La realtà aumentata ha la capacità di creare esperienze interattive e attraenti che danno vita a un prodotto direttamente da un poster, un catalogo o qualsiasi materiale stampato. La realtà aumentata è anche molto presente nella confezione. Il packaging è un canale fantastico in cui condurre azioni di marketing. Come quella del vino americano
‘19 Crimini’, dedicato ai detenuti britannici che furono i primi coloni della colonia britannica dell’Australia. Ogni vino del marchio è dedicato a uno di questi prigionieri. Grazie alla realtà aumentata, l’etichetta prende vita e possiamo sentire la storia dei 19 detenuti. Un ultimo spunto?
Clorofila Digital ha oggi due dipartimenti diversi che camminano insieme in modo sinergico: l’artistico e il tecnologico. Questo la rende un punto di riferimento per le attività di interior design, decorazione, architettura interna ed esterna. Nelle immagini alcune delle produzioni realizzate in Spagna.
Vorrei finire commentando un prodotto curioso, che ci mette a confronto con quello che a volte ci diciamo essere la killer application del poster cartaceo: lo schermo digitale. Le grandi città sono sempre più piene di pubblicità visualizzate sugli schermi. Questo può essere più che travolgente richiedendo la nostra costante attenzione. Per questo motivo hanno creato degli occhiali che disattivano gli schermi. Si chiamano IRL Glasses e apparentemente sono degli occhiali da sole; però quando li indossiamo smettiamo di vedere ciò che viene riprodotto sugli schermi. “Magicamente” possiamo far scomparire tutti gli schermi LED e LCD che ci circondano e liberarci dalla contaminazione visiva a cui siamo sottoposti. L’interesse che hanno sprigionato questi oggetti è stato enorme. Le prime 2.000 copie lanciate al prezzo di 49 dollari si sono esaurite in poche ore. Mai nessuno ha pensato a occhiali per far scomparire le immagini di una pubblicità stampata. Abbiamo quindi ancora molte opportunità davanti a noi.
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OOH
EVENTI
Tom Goddard, presidente di FEPE International, annuncia il rebranding dell’associazione, ora WOO (World Out of Home Organization). In basso, Jean-Charles Decaux.
CONGRESSO FEPE A DUBAI
Il mondo dell’Out of Home deve essere “digital-ready” La sfida per il prossimo decennio passa dalla sua digital transformation. Obiettivo: accompagnare la migrazione online di un mercato pubblicitario mondiale da 635 miliardi di dollari per il mantenimento e, se possibile, la crescita della sua quota tra i diversi canali.
E’ stato il co-presidente di JCDecaux, JeanCharles Decaux, che ha affrontato questi temi nella sua funzione di Keynote del 60° Congresso di FEPE International (organizzazione globale che rappresenta i proprietari di media Out of Home, le associazioni nazionali, le agenzie specializzate e i fornitori dell’industria) a Dubai (ndr: la FEPE ha successivamente annunciato il suo rebranding come potete leggere nel seguito dell’articolo). Sul tema “il tempo stringe”, Decaux ha dipinto un quadro in cui la televi-
sione e il digitale convergono rapidamente negli usi e abitudini dell’attuale generazione di consumatori (e quindi di conseguenza necessariamente anche per gli inserzionisti) diventando pertanto due canali completamente intercambiabili tra loro. Questo significa che ci si sta avviando verso la creazione di un gigantesco mezzo (unione di Tv e Digital) che rappresenta di fatto circa l’80% della spesa pubblicitaria mondiale. Potrebbe sembrare pericoloso per il mondo dell’Out of Home, ma Decaux ha tenuto a precisare che questo sta invece creando un’enorme opportunità per l’Out of Home “digital-ready”. Una prima stima porta infatti a predire che l’attuale quota che l’OOH ha nel mercato pubblicitario potrà crescere passando dal 6,7% di oggi al 10% e oltre, diventando la chiara alternativa a Tv / digitale.
L’OOH punta in alto Ma come farà l’Out of Home a diventare il secondo mezzo pubblicitario più grande al mondo? 10 i fattori dichiarati importanti perché ciò possa accadere, ma su tutti ne prevale nettamente uno: “connettere”, cioè garantire la possibilità che l’Out of Home si colleghi a vari dispositivi (come ad esempio i dispositivi mobili) per una azione multipla. Indirizzare i consumatori in base alle loro preferenze, tracciare la risposta delle persone agli annunci e persino consegnare gli acquisti fatti attraverso una interazione con un billboard per le strade o negli spazi pubblici. Il tutto nel rispetto della privacy degli acquirenti, uno dei fattori chiave del prossimo futuro. Decaux ha concluso il suo intervento mettendo in guardia il settore perché ci sia una comune
consapevolezza sui trend in essere. “Chiunque cerchi di nuotare contro corrente deve rendersi conto che la corrente è molto forte e rischierà di perdersi” ha concluso. Un avvertimento importante per tutti i membri della FEPE presenti a Dubai.
FEPE diventa World Out of Home Organization In occasione del 60° Congresso annuale tenutosi a Dubai, FEPE International ha effettuato un rebranding, formalizzandosi con il nuovo nome: World Out of Organization (WOO). Il cambiamento riflette la mutata natura dell’Associazione, che da entità europea fondata a Parigi dal pioniere francese Jacques Dauphin, si è trasformata negli anni in un organismo veramente globale, come ha tenuto a raccontare il presidente Tom Goddard.
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PROFILI
COMUNICAZIONE D’IMPRESA
Eurmoma: una storia di successo fondata sulla qualità e sulle persone Stefano Scipioni, che da cinque anni coordina il marketing aziendale, ci ha raccontato gli ultimi investimenti nell’ambito dei supporti e dei materiali, con qualche anticipazione sulle iniziative future. Il vostro catalogo prodotti è in continua espansione. In quali segmenti ha senso investire in questo momento? Abbiamo deciso di allargare in maniera consistente tutta l’offerta relativa al settore del wrapping, che include sia prodotti dedicati alla decorazione dei veicoli (automobili, moto, barche etc.) sia quelli attinenti all’interior decoration e alla decorazione funzionale delle vetrate all’interno degli edifici provvisti di controllo solare. In questo modo riusciamo a offrire un “pacchetto” completo al cliente, che può effettuare tutti i suoi acquisti in una sola volta con un notevole risparmio di tempo. Quanto conta il rapporto con i partner? Per noi è fondamentale investire in relazioni virtuose. Già da qualche anno abbiamo stretto una partnership tecnologica con Fenix Digital Group. Scegliamo con cura i fornitori, in base alla qualità dei prodotti e all’approvvigionamento dei magazzini, per avere la certezza di non esaurire le scorte. Per citarne alcuni, andiamo da nomi storici come Orafol, Simona e Ondaplast a introduzioni recenti come PWFPlatinum Wrapping Film per le pellicole da car wrapping o Xpel- Paint Protection Film per le pellicole di protezione carrozzeria. Qual è il vostro approccio alla formazione? Stiamo mettendo a punto l’organizzazione sia di open-house gratuite che di corsi formativi a pagamento, al fine di venire incontro alle esigenze dei clienti in diversi modi. Le open house mirano a far conoscere la nostra offerta attraverso l’organizzazione di workshop e seminari. Con i corsi formativi puntiamo a offrire un supporto più mirato al cliente, sia che abbia appena avviato il suo business sia che abbia un’attività consolidata. Il primo corso, a tema car wrapping, si è concluso poche settimane fa, ma ne stiamo già organizzando un altro dedicato all’interior decoration. Quali sono le strategie di Eurmoma per far fronte alla personalizzazione richiesta dal mercato? Il nostro reparto produttivo è dotato di macchinari CNC a taglio laser e fresa, perfettamente in grado di rispondere a questa ricerca di prodotti personalizzati. Sempre per garantire massima customizzazione, abbiamo sviluppato un nuovo software in un’ottica Industry 4.0, che abilita il controllo costante dell’intera filiera produttiva. Quali sono i prossimi appuntamenti in programma? Sul nostro calendario sono già fissati due appuntamenti consecutivi molto importanti a ottobre, ovvero le fiere Viscom e Host. A breve proporremo nuovi corsi formativi dedicati al wrapping, mentre per le open house bisognerà aspettare la prossima primavera.
Difficile dire quale sia il segreto di un’azienda come Eurmoma. Certamente un catalogo variegato e la creazione di partnership virtuose hanno contribuito a rendere l’azienda uno dei leader italiani indiscussi nell’ambito della distribuzione di materiali
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INTERIOR TECNOLOGIE
Da destra: Alberto Masserdotti, Alberto Bassanello, Marcello Lamperti (general manager Masserdotti), Federico Messali (direttore di produzione).
Masserdotti conferma la fiducia in Durst installando una Rhotex 325, la seconda in Italia
VERSO LA TOTALE DIGITALIZZAZIONE IN CHIAVE INDUSTRY 4.0 Il parco macchine del Gruppo Masserdotti si arricchisce di una nuova soluzione industriale, il sistema Durst Rhotex 325, destinato ad applicazioni soft signage per la digital decoration. Questa installazione conferma l’interesse del gruppo bresciano, pioniere della stampa digitale e precursore del digital signage in Italia, a puntare sulla sostenibilità, investendo in tecnologie di ultima generazione. Si tratta della seconda installazione italiana di Rhotex 325, avvenuta in soli tre giorni nell’avveniristica sede di Masserdotti a Castel Mella (BS). La scelta è frutto di un’attenta analisi delle soluzioni disponibili. Tra le motivazioni che hanno contribuito a rafforzare la decisione del management aziendale c’è, in primis, la possibilità di alternare la stampa diretta su tessuto in poliestere e misto poliestere a quella su carta transfer. Questa funzionalità assicura una migliore resa cromatica su qualsiasi tipologia di filato e un’estrema versatilità nella scelta dei supporti
che, grazie all’opzione stampa indiretta, possono essere variati in fase di calandratura, senza richiedere lunghi fermo macchina. L’utilizzo della tecnologia Durst Water Technology e di inchiostri base acqua, inodore e privi di VOC, insieme alla possibilità di stampare su materiali con solo il 50% di poliestere sono conformi ai rigidi standard di Masserdotti in termini di sostenibilità ambientale. A convincere definitivamente l’azienda bresciana sono stati gli eccellenti risultati ottenuti nei severi test qualitativi e applicativi a cui il sistema è stato sottoposto nei mesi scorsi, durante la realizzazione di una commessa reale. ‹‹Eravamo alla ricerca di una soluzione che garantisse non solo produttività, qualità e affidabilità, ma che rispondesse anche ai nostri standard in termini di automatizzazione di processo. Tra i nostri obiettivi c’è infatti la totale digitalizzazione dell’azienda in chiave Industry 4.0, e in questo senso la tecnologia evoluta offerta da Durst si integra perfettamente
con le nostre esigenze››, ha dichiarato Alberto Masserdotti, CEO dell’omonimo Gruppo. La nuova stampante, in funzione da circa un mese, va ad affiancare la base installata a marchio Durst già presente in azienda, composta da una Rho 512R Plus, una Rho P10 200 HS Plus e una Rho 750 HS. Su Rhotex 325, il gruppo bresciano ha scelto la configurazione a sei colori “full automation”, dotata di sistemi di carico e scarico automatici. La scelta di Masserdotti rafforza quindi la partnership che lega da anni le due aziende. Alberto Bassanello, direttore vendite del brand altoatesino in Italia, ha commentato: ‹‹Abbiamo apprezzato anche in questa occasione la grande attenzione e il severo metodo di analisi che Masserdotti ha utilizzato per la scelta del sistema più adatto alle proprie esigenze produttive, valutando non solo il prezzo ma, in primis, le prestazioni, le performance e i costi di gestione della macchina››.
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FESPAACE EVENTI
U n ’e s p lo s io n e d i p o s s ib ilit à FESPA Global Print Expo fonte di ispirazione per gli stampatori
di Caterina Pucci
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Per gli stampatori di tutto il mondo FESPA Global Print Expo è la fiera di riferimento per i professionisti della stampa di grande formato, della serigrafia e della stampa tessile. L’edizione 2019 si è svolta dal 14 al 17 maggio all’interno del polo fieristico di Monaco di Baviera, che aveva già ospitato lo show nel 2005, 2010 e 2014. Nell’arco di quattro giorni, la fiera ha accolto oltre 20.780 visitatori individuali, provenienti da ben 137 Paesi. Il claim “An Explosion of Possibilities” (Un’esplosione di possibilità) conferma, ancora una volta, l’impegno di FESPA a fornire ispirazione agli stampatori, aiutandoli a trasformare le idee in concrete opportunità di crescita. Noi di WIDE eravamo presenti, per scoprire dal vivo le ultime novità presentate e raccogliere le ultime tendenze del settore. La sera del 15 maggio, inoltre, abbiamo partecipato alla cena di gala dei FESPA Awards. Durante la serata, l’azienda piemontese P&P Promotion si è aggiudicata l’oro nella categoria “Direct Printing on Three Dimensional Object”. A ritirare il premio è stato Paolo Lorusso, CEO dell’azienda e vicepresidente di FESPA Italia, la delegazione nazionale del FESPA Club.
Ma veniamo alle principali novità che abbiamo avuto modo di scoprire nel corso della manifestazione. Il primo giorno di fiera si è aperto con la conferenza stampa di Durst che ha scelto FESPA come vetrina per annunciare il lancio dei nuovi sistemi di stampa dell’innovativa serie P5: P5 350 e P5 210. Il CEO Christoph Gamper ha fatto il punto sulle innovazioni tecnologiche introdotte dal
brand altoatesino negli ultimi anni, sia sul fronte dell’hardware che su quello del software. Gamper ha quindi passato la parola ad Andrea Riccardi, volto storico del team Durst e nuovo responsabile della business unit dedicata al Large Format Printing, con sede a Bressanone. Riccardi ha illustrato ai giornalisti e visitatori presenti le peculiarità delle due nuove macchine. P5 210 e P5 350 sono due piattaforme ibride, adatte sia
Andrea Riccardi è il nuovo responsabile in Durst della divisione Large Format Printing.
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FESPAACE EVENTI
Molto ‘Colorado’ lo stand Canon. Con proposte di nuove tecnologie di finitura: automazione alla ribalta
alla stampa flatbed che roll-toroll. Le due macchine hanno rispettivamente una luce di stampa di 2,1 e 3,5 m e assicurano una risoluzione fino a 1.200 dpi. I nuovi sistemi di stampa della famiglia P5 utilizzano curing LED e sono dotate di un sistema di sensori per il rilevamento automatico della larghezza e dello spessore dei supporti. Grazie alla funzione multiroll, l’utente può caricare le bobine senza interrompere la stampa, riducendo significativamente i tempi di produzione. Inoltre, il sistema multi-track consente di stampare fino a massimo 6 pannelli in parallelo contemporaneamente. Per semplificare le operazioni di carico e scarico dei materiali, è possibile implementare sistemi periferici per l’automazione ¾ o completa. Oltre alle nuove stampanti, Durst ha inoltre scelto di presentare in fiera le soluzioni software modulari Durst Workflow, Durst Analytics e Durst Smart Shop. Quest’ultima è una soluzione progettata per aiutare gli stampatori a ottenere il massimo profitto dai loro e-commerce, aumentando il tasso di conversione e ottimizzando la gestione degli ordini. Il brand altoatesino ha infine posto l’accento sulla variegata offerta di inchiostri compatibili con la famiglia di stampanti P5: Durst Rigid LED, Durst Roll LED, P5 Premium WG, P5 POP HS, tutti studiati per garantire ampiezza di gamut, elevata stabilità, compatibilità con una vasta gamma di supporti e
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consumi ridotti. Anche Canon ha scelto la cornice di FESPA per il lancio della nuova Colorado 1650. Questa stampante, con luce da 1,6 m, utilizza la brevettata tecnologia UVgel, introducendo alcune importanti novità. La più significativa è la tecnologia Océ FLXfinish. Intervenendo sui tempi di essiccazione degli inchiostri, questo nuovo sistema di polimerizzazione è in grado di garantire finitura sia matt che gloss a ciascuna applicazione. Nel primo caso, OCE FLXfinish congela le gocce di inchiostro nel momento in cui toccano il supporto, rallentandone l’assorbimento e garantendo così l’effetto opaco. Nel secondo caso, il sistema di asciugatura lascia agli inchiostri il tempo di spandersi sul supporto, assicurando un effetto lucido alla stampa. Grazie a Océ FLXfinish, l’utente può scegliere se ottenere un effetto lucido o opaco, su ogni singolo foglio stampato, senza dover cambiare tipologia di inchiostro o supporto. Walter
Bano, Direttore della Divisione Industrial & Production Solutions di Canon Italia, ha spiegato che l’introduzione di questa tecnologia nasce dal desiderio di venire incontro a diverse tipologie d’utenza. Da una parte, infatti, la finitura lucida si sposa con applicazioni outdoor come banner e poster; dall’altra, quella opaca è più indicata per prodotti destinati all’interior decoration, esposti sotto luce artificiale, come applicazioni POS (Point-of-Sale) o carte da parati. Passeggiando per la fiera, è stato impossibile rimanere indifferenti di fronte all’imponenza dello stand Mimaki. Tra le novità presentate durante questa edizione dello show, la nuova stampante flatbed UV LED JFX200-2513 EX, che introduce una nuova modalità di stampa e una testina extra, garantendo un significativo incremento della produttività rispetto ai modelli precedenti della Serie JFX. La macchina utilizza inoltre l’inedita funzionalità Mimaki 2.5D
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FESPAACE EVENTI
Sempre molto ampio lo spazio espositivo occupato da Mimaki in occasione della FESPA.
Texture Maker che permette di ottenere stampe a rilievo ed effetti texture con il semplice tocco di un pulsante. FESPA è stata inoltre l’occasione per presentare UV MUH-100-Si, il primo inchiostro argento UV al mondo che permette di creare molteplici tonalità metallizzate. Il pigmento brillante è miscelato all’inchiostro: ciò fa sì che le stampanti siano in grado di applicarlo direttamente sui diversi supporti, senza ricorrere al processo di trasferimento manuale solitamente richiesto per l’applicazione di glitter o foil. MUH-100-Si è disponibile in combinazione con Mimaki UJF-7151plus, ideale per la stampa di un’ampia gamma di applicazioni direct-to-shape. Presente sullo stand anche 3DFF-222, una soluzione per la stampa 3D pensata per gli stampatori di cartelloni ed elementi espositivi che potranno ridurre i costi operativi ed esplorare nuove opportunità rivolgendosi a nuovi mercati ad alta redditività. Nel corso della conferenza stampa, Danna Drion, Marketing Manager Mimaki EMEA, ha ribadito l’impegno dell’azienda a investire in ricerca e sviluppo in tutti i segmenti dell’industria e, al contempo, aumentare la consapevolezza circa le opportunità applicative offerte dalla stampa digitale. Lo dimostra la scelta di esporre all’interno dello stand una serie
di applicazioni tra cui grafiche retroilluminate, abiti, tessuti per l’home décor e l’esclusivo progetto commissionato alla intérior designer Claire Vos. Nuovi arrivi anche in casa Epson, che ha colto l’occasione della fiera per annunciare l’ampliamento del portfolio di stampanti Sure Color SC-S, con l’aggiunta di due nuovi modelli: SC-S 60600L e SC-S 80600 L. Come tutte le
stampanti della gamma, le due nuove macchine, entrambe con luce da 1,6 m, assicurano bassa manutenzione, affidabilità e costi di gestione bassi. Entrambe utilizzano inchiostri ecologici EcoConvert G3, che vantano importanti certificazioni ambientali tra cui GreenGuard Gold e AgBB. Tra le soluzioni presenti sullo stand, anche il software Epson Edge Print, compatibile con i
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FESPAACE EVENTI
sistemi di stampa delle serie S e F. Edge Print supporta la tecnologia Epson Precision Dot, che combina un modulo mezzatinta, LookUp Table (LUT) e tecnologia MicroWave per garantire una qualità di stampa migliore. In occasione di FESPA, Epson ha inoltre presentato una soluzione per la stampa su finta pelle, messa a punto dall’azienda italiana Ecotex. Grazie a questa opzione, le stampanti Epson della serie SureColor SC-S sono in grado di stampare direttamente sulla pelle sintetica. Una funzionalità che apre infinite possibilità di applicazione nell’ambito della stampa di capi d’abbigliamento, complementi d’arredo, componenti per auto e moto, nonché articoli promozionali. Le nuove stampanti sono dotate di teste di stampa Epson PrecisionCore TFP ed equipaggiate con il software Epson Edge RIP e lo strumento di contabilità LFP, che fornisce dati accurati sui costi di funzionamento. EFI ha presentato in anteprima europea la stampante ibrida EFI
Grazie alla vasta gamma di pannelli in catalogo, B&B Systems cerca sempre di realizzare ciò che il cliente progetta.
VUTEk H5. Le stampanti della serie VUTEk H, con luce da 3,2 m, sono dotate di otto colori più bianco e utilizzano tecnologia la UltraDrop di EFI, con teste di stampa a getto variabile che permettono di riprodurre perfettamente ombre, gradienti e transizioni di colore. La serie è disponibile in due modelli: la nuova VUTEk H5, che stampa fino a 109 pannelli all’ora e la versione VUTEk H3, che stampa fino a 74 pannelli all’ora. Entrambi i modelli offrono una produttività eccezionale grazie alla tecnologia X4 che permette di utilizzare rapidamente e automaticamente gli otto canali di inchiostro in configurazione
Annunciati da Epson due nuovi modelli della serie Sure Color SC-S.
doppia quadricromia. Anche quest'anno B&B Systems ha partecipato a FESPA. Era esposto il marchio 3B BOND che firma l'intera gamma di pannelli in alluminio composito. Assieme all'alluminio composito PE, adatto per interni, quest'anno c’era una new entry, l'alluminio composito con trattamento PVDF, adatto per il rivestimento di facciate continue, con una vasta gamma di colori e finiture, tali da poter offrire una variegata gamma di soluzioni per ogni esigenza. Queste nuove soluzioni hanno dato modo di potersi proporre al mercato europeo con più sicurezza. Forte dei propri prodotti, B&B Systems continua a proporre anche i suoi articoli classici quali il PVC e l'acrilico, materiali che vengono testati per raggiungere un alto grado di eccellenza nel campo dei servizi. Motivazione e passione, ricerca e continuo bisogno di innovazione, hanno portato l’azienda ad avere un ruolo predominante nel commercio, trasformazione e distribuzione del materiale plastico e dell'alluminio composito in campo nazionale. Mettendo in primo piano la comunicazione, può offrire ai clienti prodotti standard o personalizzati che possano calzare al meglio ai loro desideri.
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EVENTI SEPC 2019
Pienamente rispettati gli obiettivi del convegno SEPC, giunto alla quinta edizione. Una due giorni intensa di presentazioni sulla stampa e comunicazione visiva nel Sud Europa.
CONNETTERE IL BUSINESS, CREARE OPPORTUNITÀ Il networking e la creazione di relazioni professionali tra colleghi europei sono stati i punti di forza della quinta edizione del Southern Print Print Congress, organizzato da FESPA Spagna, FESPA Italia, FESPA France e Apigraf del Portogallo con il sostegno di FESPA Internazionale. 65 professionisti provenienti da tutta Europa hanno partecipato all’evento, tenutosi presso l’Ilunion Pio XII Hotel di Madrid il 19 e 20 giugno, rappresentando 5 paesi: Regno Unito, Francia, Portogallo, Italia e Spagna. Si è trattato della quinta edizione del Congresso, iniziata mercoledì con un caloroso benvenuto da parte dei vertici delle associazioni organizzatrici: Christophe Aussenac, presidente di FESPA France; Pedro Santos, vicepresidente di Apigraf; Gabriel Virto, presidente di FESPA in Spagna, Paolo Lorusso, vicepresidente Fespa Italia e Christian Duyckaerts, presidente di FESPA International.
All’apertura del convegno, da sinistra: Christophe Aussenac (presidente Fespa France), Gabriel Virto (presidente Fespa Espana), Christian Duyckaerts (presidente FESPA), Paolo Lorusso (vicepresidente Fespa Italia), Pedro Santos (vicepresidente Apigraf).
Traduzione simultanea di tutto il convegno in cinque lingue: inglese, italiano, spagnolo, francese, portoghese.
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EVENTI SEPC 2019
delle imprese intervistate di fare investimenti in tecnologia digitale; l’aumento delle opportunità per la stampa tessile unitamente a una maggior attenzione del comparto verso la responsabilità ambientale, con l’uso di prodotti riciclabili.
Gabriel Virto
“Sono entusiasta di aprire questo congresso”, ha detto Gabriel Virto, ”e mi auguro che il titolo del convegno di quest’anno vi incoraggi, in questi due giorni, a condividere idee e utilizzare gli strumenti offerti da questo congresso per connettervi tra di voi”. Il programma ha avuto inizio con una presentazione di Emma Tuddenham, Associations Manager di FESPA International, che ha parlato delle tendenze attuali nel mercato della stampa per la comunicazione visiva, presentando i risultati dello studio Print Census e delineato le principali sfide per il settore in tutto il mondo: “Dobbiamo capire come far entrare i giovani in questo settore” ha asserito. “Se non abbiamo giovani nel settore, perderemo le loro capacità e la capacità di innovare”. Le principali tendenze emerse dallo studio sono: un sostanziale ottimismo sul futuro del business; la necessità di continuo adattamento alle richieste dei clienti, che chiedono personalizzazione e consegne più rapide; la volontà da parte
Dopo Emma Tuddenham è stata la volta di Marco Capoferri, Product Manager di Sei Laser, salire sul palco per un intervento sul tema ‘La potenza del laser’. Un tema affrontato raccontando dapprima la storia della società bergamasca, e poi entrando nelle peculiarità dei diversi mercati cui sono legate le attività di progettazione e produzione di macchine per taglio laser e tecnologie di marcatura. Capoferri ha sottolineato l’estrema versatilità delle soluzioni laser, per tutta la stampa industriale e per la stampa tessile e la personalizzazione dello sportswear. Durante il suo intervento ha condiviso il palco con Iker Tejedor, tecnico di Luminosos Arga, cliente di Sei Laser. “Abbiamo un laboratorio in cui tagliamo del metallo praticamente di tutti i tipi e questo ci consente di produrre tutte le strutture che vogliamo per i segnali”. Dopo il discorso di Marco Capoferri si è aperto il primo round di ‘Best Practice from Southern Europe”. E’ questa una caratteristica unica del SEPC: portare a condividere esperienze alcuni dei leader stampatori di ciascuno dei quattro paesi del Sud-Europa. Una caratteristica e peculiarità unica di questo evento per il quale la scelta delle quattro associazioni organizzatrici è stata quella di tradurre simultaneamente in cinque lingue (inglese, francese, spagnolo, italiano e portoghese) l’intero convegno. Questo permette ad ogni speaker di raccontare le proprie esperienze nella sua lingua nativa, rendendo gli interventi molto più spontanei ed espressivi. Trasmettendo al meglio passione e entusiasmo dei relatori. Ha aperto il primo round di presentazioni di storie di successo
Thomas Morlier, di PANO France, una innovativa catena dedicata alla comunicazione visiva. Thomas ha spiegato il suo modello di franchising che permette a PANO di avere oggi più di 100 agenzie nel paese dedicate a segnaletica, negozi, decorazione di finestre, negozi, decorazione di veicoli, ecc. “Il nostro modo di lavorare con il franchising rende più facile l’approvvigionamento, la distribuzione del materiale, la tempestività di intervento in ogni angolo del paese”. Thomas ha anche confermato l’interesse di PANO a scavalcare
Marco Capoferri Fabrizio Citro
i confini nazionali, come stanno già facendo in qualche paese europeo, ma anche extraeuropeo. Dopo l’intervento francese, è stata l’Italia a portare sul palco una propria case history. Fabrizio Citro, direttore di FG Grafica, ha spiegato che la sua azienda ha iniziato a operare nel mercato digitale in grandi formati nel 1995 e che da allora ha privilegiato la “qualità e fedele riproduzione dei colori”. Citro ha messo in evidenza come il tema della sostenibilità sia
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EVENTI SEPC 2019
Il networking ha un nome: Speedy Meeting by SEPC!
Due i momenti dedicati agli Speedy Meeting, una idea nata nel 2015 durante la prima Southern European Printing Conference di Barcellona. Ripetutosi a Milano, Lione, Lisbona nelle edizioni successive. Solo a Madrid 32 opportunità di incontri one-to-one da 4 minuti per ciascuno dei partecipanti. Sono 167 gli incontri complessivi tra stampatori dei quattro paesi del Sud-Europa creati nelle cinque edizioni realizzate.
continuamente affrontato dalla sua azienda nella ricerca di soluzioni, sia hardware, sia di materiali. Per questo ha anche raccontato degli ultimi investimenti nel campo della stampa sublimatica. Il primo round è stato chiuso da Alex García, di Marc Martí (Spagna), azienda nata nel 1977 e che è diventata una delle principali aziende spagnole per la stampa digitale grande formato, con sedi a Madrid, Valencia, Barcellona. La presentazione di Alex Garcia si è focalizzata sulla varietà di campi applicativi che l’azienda è capace di coprire. “L’innovazione nelle nostre applicazioni” ha detto Garcia “sta nelle capacità del team e nello studio fatto qualche anno fa sulla percezione dei volumi nelle stampe e nella produzione di oggetti in cardboard”. Structural Carton, ad esempio, è uno dei materiali adottati da Marc Martì per produrre stand, mobili, display e POP con un materiale eco-friendly (basso impatto e riciclabile). L’ultimo oratore della prima giornata è stato Tony García, direttore commerciale per la Spagna e l’America Latina di Sistrade, che ha parlato dell’industria 4.0 e della sua applicazione nelle aziende grafiche e della comunicazione visiva. “Abbiamo bisogno di fabbriche intelligenti che possano essere adattate al prodotto, all’ambiente e alle attrezzature”, ha affermato. “Negli ultimi anni l’uso di CRM, big data, analytics, cybersecurity, realtà aumentata, 3D ecc. è diventato diffuso. Se mettiamo in relazione tutte queste informazioni,
possiamo automatizzare i processi e facilitare il lavoro. “La sfida è quella di integrare tutti i dispositivi”, ha affermato Garcia, per guidare il processo di trasformazione digitale e il cambiamento coinvolto nell’adattamento e nel lavoro in nuovi ambienti connessi. E ha aggiunto che, tuttavia, la cosa più importante in un’azienda sono le persone: “non importa quanto siano buone le macchine che hai: se non hai un buon responsabile, il processo non funzionerà correttamente”. La giornata di mercoledì si è conclusa con un’altra delle peculiarità e unicità dei Southern European Printing Congress: gli Speedy Meeting. Lo Speedy Meeting è una idea nata a Barcellona nel 2015, anno della prima edizione del SEPC, ed è diventata una delle attività preferite dai partecipanti: una opportunità di matchmaking che si sviluppa con una serie di rapide riunioni da 4 minuti ciascuna, il tempo necessario per conoscere e confrontarsi sulle attività professionali di ciascuno dei partecipanti, prendere spunti, biglietto da visita, e cogliere poi l’opportunità di continuare il dialogo negli altri momenti di networking dell’evento. Come ad esempio la cena (informale) in cui tutti i partecipanti e sponsor hanno partecipato. In un locale ovviamente scelto dalla associazione ospitante, e quindi in questo caso da Fespa Espana. La seconda giornata di convegno è iniziata con una presentazione
di Graeme Richardson-Locke, Technical Support Manager presso FESPA International, che ha parlato di come portare valore ai clienti migliorando la gestione del colore. Tra i consigli che ha offerto, un significativo focus sull’importanza di selezionare il monitor di lavoro e la sua calibrazione, semplificando il processo di lavoro con il software appropriato coi controlli di qualità finali e valutando il colore rispetto ai valori standard. Tema, quello del Colour Management, trattato da Graeme anche nella esperienza Colour Lab che abbiamo raccontato nel numero scorso di WIDE. La mattinata è proseguita con il secondo round di presentazioni di storie di successo di società di comunicazione visiva del Sud Europa. Pedro Santos, vicepresidente di Apigraf, ha presentato la società Ocyan, incentrata principalmente sulla gestione del colore. “Più che venditori, siamo dei prescrittori dei nostri servizi”, ha affermato. “L’innovazione è la nostra motivazione quotidiana”. È stato seguito da François Pedro Santos
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Grange, della scuola professionale Lycée Etienne Mimard, in Francia, che ha presentato un programma di certificati professionali che sono stati implementati con il sostegno di FESPA France e delle aziende del settore. “Stiamo creando una formazione semplice ma che corrisponde alle esigenze dell’azienda, perché è importante che le aziende siano in grado di accogliere i futuri professionisti”. Natalia Dolz, Product Manager di Clorofila Digital, ha poi raccontato della sua società, nata per dare un servizio ad artisti, fotografi, scenografi ecc. e via via orientatasi anche al settore della vendita al dettaglio o della decorazione. L’intervento di Dolz è stato anche di vision generale, come potete leggere nell’articolo a pag. 40, sempre su questo numero. Dopo la spagnola Clorofila, di nuovo il testimone all’Italia. Ed è Sismaitalia, rappresentata dal suo direttore generale Oscar Stucchi, a chiudere il panel dei casi di successo sud-europei. Come ha spiegato Stucchi, l’azienda ha iniziato a lavorare nel mondo del direct marketing, Oscar Stucchi
non della stampa, perseguendo però sempre un modello di innovazione di servizi per il marketing e la comunicazione. Per questo è presto passata ad avere soluzioni di stampa di grande formato, stampa 2D come l’ha definita Stucchi, ma anche soluzioni ancora più complesse e di impatto. Oggi le aree chiave dell’azienda sono quindi sia la stampa 2D, i poster e le finiture, ma anche il 3D, essendo stata una
Anche questa edizione è stata un successo, sia per gli sponsor, sia per i partecipanti. Per questo nei saluti Gabriel Virto ha dato appuntamento a tutti al prossimo anno in Italia.
Carlos Casado
delle prime aziende al mondo a dotarsi di soluzioni per la stampa 3D di grande dimensioni. “Il 3D ci ha permesso di uscire dal tradizionale e nel mondo dell’arte, con progetti che possono arrivare ai 180 cm di altezza, 120 cm di profondità e 150 cm di larghezza. Opere uniche e di grande impatto visivo”. Gli ultimi relatori al Southern European Print Congress sono stati Juan Antonio Moreno, CEO di Adivin Banderas, che ha parlato della tendenza del consumatore verso il self-service online, e Carlos Casado, Business Development Manager di Ricoh Commercial & Industrial Printing. Moreno ha parlato di come aumentare i profitti di un’azienda, aumentando i ricavi o riducendo i costi. Ha spiegato la strategia di Adivin Banderas, azienda specializzata in bandiere di tutti i tipi, basata sulla segmentazione dei prodotti con soluzioni e iniziative ben diversificate in funzione del cliente, che può essere un privato, un’azienda o un distributore. “Un modo per ridurre i costi è dare meno”, ha detto in modo provocatorio
Enrico Barboglio
Antonio Moreno. “Dare meno è però, ad esempio, quello che fa McDonald’s: offre solo hamburger, patate e bevande analcoliche; il cliente fa la coda e porta il cibo in tavola su un vassoio. Semplificate quindi tutte le operazioni e le incombenze per il gestore del negozio. Questa”, ha spiegato, “è la strategia di Adivin Banderas. Un negozio online al 100%. In questo modo, il rapporto con i clienti, le operazioni amministrative, le operazioni contabili e commerciali, le operazioni di progettazione e le operazioni di assistenza postvendita sono ridotti al minimo. Si tratta di automazione”. L’ultimo oratore, Carlos Casado, ha presentato Ricoh in modo innovativo, parlando del mondo nascosto dietro a una testina di stampa, ad esempio le testine jnkjet di Ricoh. “Acciaio inossidabile, ecco perché è molto difficile avere problemi di compatibilità con gli inchiostri, ma non si tratta solo di testine di stampa. In Ricoh ci vantiamo del fatto che all’interno dell’industria grafica siamo una delle poche aziende a coprire tutte le aree con la nostra tecnologia”. Casado ha anche spiegato la strategia Ricoh per gli anni a venire: “aumentare la base di business attraverso l’innovazione in ogni area della stampa di comunicazione visiva”. Il convegno si è concluso con i ringraziamenti a tutti i partecipanti, agli sponsor, e al lavoro delle segreterie delle quattro associazioni. Dandosi tutti appuntamento alla sesta edizione del SEPC, nel 2020, stavolta in Italia.
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INDUSTRIAL EVENTI
oratori in grado di rappresentare ad esempio gli aggiornamenti tecnologici di Xaar, l’introduzione da parte di Memjet di sistemi di stampa industriale a getto di inchiostro modulari. Ulteriori temi quali il design della testina saranno trattati da Fujifilm Dimatix, mentre Seiko offrirà un contributo sulla flessibilità della testina di stampa; infine sarà Konica Minolta (con la sua divisione Industrial Inkjet) a sviluppare il tema degli sviluppi e limitazioni delle testine di stampa.
Inaugurata nel 2014, la InkJet Conference (TheIJC) è il luogo dove condividere idee sull'innovazione della tecnologia a getto d'inchiostro. Nel 2019, con oltre 60 presentazioni, TheIJC copre tutte le aree e analizza i collegamenti tra tecnologie inkjet e applicazioni.
L’INDUSTRIAL PRINTING E L’EFFETTO INKJET: TANTO DA RACCONTARE Oltre 60 relatori presenteranno le loro ricerche sulle tecnologie core inkjet dal 29 al 30 ottobre 2019 al Crowne Plaza Düsseldorf. Sviluppatori, innovatori e decision maker che decideranno di partecipare all'evento potranno confrontarsi ed aggiornarsi sul futuro della stampa digitale e valutare il suo impatto sui vari processi produttivi, sia nel settore delle applicazioni grafiche sia in quelli del settore industriali. E’ infatti ormai assodato che proprio grazie alla tecnologia inkjet lo spettro applicativo della stampa digitale si è perfettamente integrato in moltissimi settori industriali. La capacità del binomio tecnologia hardware e inchiostri di essere in costante simbiosi come soluzioni per stampare sui più disparati materiali è la chiave di volta della crescita di importanza del digitale inkjet nel mercato industriale, come soluzione evolutiva rispetto alle soluzioni analogiche più storiche. TheIJC (The Inkjet Conference) si pone quindi come agevolatore
della conoscenza tecnologica e applicativa, per creare e far realizzare idee nuove. Il convegno 2019 si apre con una sessione plenaria e proseguirà poi in tre track separate. La sessione plenaria riguarda l'innovazione delle testine di stampa e presenta gli ultimi sviluppi dei principali produttori mondiali. Il percorso 1(Track One) copre hardware e software. Il secondo approfondirà il tema dei fluidi, il terzo tratterà di ricerca e innovazione. L’impostazione dell’agenda è da qualche anno costruita in modo che i partecipanti possano spostarsi liberamente (ad ogni fine speech) tra una Track e un’altra, essendo le relazioni sincronizzate nelle tre differenti sale che ospitano appunto le tre track. Vediamo ora nel dettaglio di cosa si tratterà nelle diverse sessioni. Partiamo dalla sessione Plenaria che ha come argomento di fondo l’analisi della evoluzione della architettura della testina di stampa, andando a far alternare sul palco
Il percorso uno (Track One) sarà dedicato a relazioni su Hardware e Software Kodak baserà il proprio intervento sulla necessità hardware e di gestione software delle testine di stampa allo scopo di avere una qualità più alta nello stampato finale. A seguire gli interventi di Baumer, Archipelago, Meteor Inkjet, Global Inkjet Systems e altri, tutti protesi comunque a creare il giusto know how sull’elettronica di comando delle testine di stampa: chi per la gestione ottimale del colore, chi per superare i limiti derivanti dalle caratteristiche chimiche di alta viscosità dei fluidi, chi nel dare indicazioni per avere la massima durata nel tempo delle testine, sino ad arrivare alla società Profile Recruitment che invece parlerà della grande innovazione nel segmento inkjet e di come fare in modo che i talenti dal punto di vista scientifico vengano attratti dal settore, per accelerare i processi di evoluzione tecnologica. Nel percorso seminariale incluso nella Track Two, invece, si parlerà di formulazione di inchiostro, additivi, macinatura, analisi delle dimensioni delle particelle. Gli interventi vedranno la partecipazione di molti grandi attori del panorama inchiostri. Tra questi troviamo Agfa, che parlerà di nuove soluzioni studiate in laboratorio e pronte ad essere introdotte nei mercati dei circuiti stampati e dell’elettronica, per
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INDUSTRIAL EVENTI
Networking, approfondimenti, tutto all’insegna del getto di inchiostro
l’incisione e colorazione del vetro, e di molte altre applicazioni innovative, come pure Fujifilm Ink Solutions che terrà una relazione sullo sviluppo dell'inchiostro per le testine di stampa MEMS; BASF svilupperà il tema degli additivi di formulazione, e anticiperà novità sulle materie prime disponibili per la stampa a getto d'inchiostro a base acqua; Netzsch parlerà della macinazione dei pigmenti; Soliton / Entegris ci parlerà dei facts and mhyts sulla dimensione delle particelle; Krüss fornirà importanti spunti e approfondimenti su parametri fisico-chimici della formulazione degli inchiostri; Dataphysics utilizzerà la sua competenza sull’analisi delle superfici per relazionarla al mondo del getto di inchiostro e delle applicazioni di printed electronics; infine Adphos e Lambda Technolgy parleranno della fase di asciugatura e essicazione degli inchiostri. Non mancheranno slot di interventi sul tema LED e LED UV, grazie ad esempio a Evonik e Phoseon. Non poteva mancare un approfondimento anche sul tema stampa a sublimazione per tessuti,
e sarà Print-Rite a trattarlo dal punto di vista del miglioramento dei risultati colore proprio su tessuto. Per chi invece vorrà spaziare con approfondimenti su mercati verticali, ecco la Track Three dedicata a ricerca e innovazione a getto d'inchiostro per specifiche applicazioni di mercato. Si inizia con la stampa industriale per la segnaletica e per l’imballaggio, e sarà Inuru a presentare delle soluzioni OLED. Added Scientific ci parlerà invece di applicazioni della stampa 3D a getto d'inchiostro con l’obiettivo di nuove modalità nella produzione industriale per farmaci. E sempre sulla stampa 3D anche ChemStream parlerà di produzione digitale multi-materiale e ad alta risoluzione; Le sfide della stampa digitale per l'elettronica stampata e i vantaggi della tecnologia inkjet saranno invece oggetto della relazione di Hahn-Schickard Society Per finire con il sempre presente intervento del Fraunhofer ENAS,
che presenta la stampa a getto d'inchiostro funzionale guidata da robot su superfici non planari per applicazioni elettroniche. In definitiva una due giorni, quella che va dal 29 ottobre al 30 ottobre, di completa immersione nella tecnologia che sta attorno al mondo dell’inkjet. La sesta edizione del TheIJC si terrà presso il Crowne Plaza DuesseldorfNeuss.
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INDUSTRIAL BRAND REVOLUTION LAB
KRUPPS | Il ballo delle debuttanti Il progetto di Studio Martinetti nell’ambito di Brand Revolution LAB (vedi pag. 18) si concentra sulla “vestizione” di un prodotto B2B dal packaging tradizionalmente indifferenziato, che invece può divenire veicolo essenziale di comunicazione del brand. Sulla parte frontale del prodotto è stata realizzata un’ulteriore “vestizione” ad hoc che rafforza il concept.
Etichette di grande impatto estetico. Per valorizzare il frontale, SAC Serigrafia ha realizzato un’etichetta autoadesiva stampata su materiale elettrostatico che facilita posizionamento e rimozione; etichette resinate con effetto goccia d’acqua, effetti metallizzati ed effetti spessorati per dare tridimensionalità al logo aziendale aggiungono possibilità di personalizzazione.
Un nuovo pack. In sostituzione del tradizionale packaging monocolore è stato studiato un unico pack che concentra espositore, concept e informazione tecnico/ esplicativa. La progettazione si è concentrata sulla riconoscibilità rispondendo così a molteplici funzioni: fornire informazioni, suscitare emozioni e spingere al desiderio dell’acquisto.
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DECORATIVE TECNOLOGIE
L’INCONTRO PERFETTO: IL GIUSTO PROVIDER IMPLEMENTA L’OPERATIVITÀ Oggi il mercato è agguerrito e il successo è sempre più proporzionale agli extra offerti dall’azienda. Questo è particolarmente calzante nel settore del sign&display e del largo formato, soprattutto quando si sta pensando a investire in nuove soluzioni. Pensando alle scelte software, bisognerebbe indagare i benefit aggiuntivi garantiti dal fornitore; velocità e capacità base del RIP sono da considerarsi requisiti standard. I fornitori più importanti stanno già creando offerte molto flessibili in termini di accessibilità e pagamento del software. La gamma di funzioni proposte è sempre più ampia, così come quella degli strumenti e dei bundle aggiuntivi. Perfino in un mercato con andamento positivo, la gestione di un business legato al sign & print non si presenterebbe senza una notevole dose di sfide. I clienti continuano a domandare velocità e basso costo, elementi imprescindibili. Se si fatica a stare al passo con le tempistiche, la buona notizia è che alcuni fornitori di software hanno rivoluzionato le loro soluzioni al fine di permettere maggiore efficienza e assicurare maggiore supporto per cogliere tutte le opportunità di lavoro il più velocemente possibile. L’accessibilità all’informazione garantita 24h ha reso sempre più comune il lavoro da remoto. E’ quindi di importanza cruciale che i
manager possano tracciare lo stato di avanzamento del lavoro. In questo caso, un software RIP basato su cloud sarebbe l’ideale. Alcune tra le migliori soluzioni cloud vanno un passo oltre e diventano pienamente compatibili con gli smartphone tramite app, ben conciliandosi con le esigenze poste dallo smartworking: avere il controllo del proprio business, virtualmente e da qualunque luogo. La nostra app Flexi Cloud offre agli imprenditori del settore accesso immediato (in mobilità) alle informazioni e ai report del lavoro.
Flessibilità economica Si deve ricordare che oggi è possibile acquistare i software con metodi alternativi a quelli tradizionali. Se si ha un piccolo business a conduzione familiare, pagare un abbonamento mensile può essere una ragionevole alternativa a investimenti più cospicui. Comprare il software in questo modo è vantaggioso poiché assicura l’accesso istantaneo alle ultime versioni, restando sempre competitivo. Questa formula di acquisto permette inoltre di superare l’incertezza relativa alla qualità del lavoro: potrai gestire più agevolmente sia i carichi stagionali sia i periodi più tranquilli. Quando i carichi sono inferiori, potrai tagliare i costi al minimo e gesti-
re comunque i lavori imprevisti e le nuove opportunità.
Come migliorare l’efficienza La fase di progettazione è spesso dispendiosa in termini di tempo e difficilmente questo costo può essere caricato sul cliente. Il risultato? L’erosione del margine di profitto. Alcuni fornitori di software offrono soluzioni progettuali innovative che eliminano questo gravoso onere. Il consiglio è di preferire quelli che offrono le utili librerie stock di immagini, grafica, loghi e che permettono anche un risparmio di tempo. Oltre a ciò, ci sono altre efficienze di design che si possono ottenere con le tecnologie emergenti. I principali fornitori stanno esplorando come sfruttare queste innovazioni per migliorare i processi di stampa tradizionali. Una delle tecnologie di cui si parla di più è l’Intelligenza Artificiale, che ha il potenziale per liberare nuove possibilità all’interno del settore del grande formato e del sign&display. I progettisti potrebbero trovare ispirazione, suggerimenti, i migliori esempi di font, immagini, layout, riducendo il tempo di progettazione. Per questo stiamo lavorando con l’Università di Oxford per sviluppare una soluzione software assistita da AI - la prima del genere per l’industria del sign.
Sarit Tichon, Senior VP, WW Sales, SAi, spiega come, guardando al prossimo investimento software, sia conveniente considerare gli aspetti a valore aggiunto nell’offerta del provider. Tenendo presente ciò, è possibile migliorare la gestione dei costi, la flessibilità aziendale e la progettazione dell’efficienza produttiva.
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MATERIALI POLIESTERE
SAI DAVVERO COSA SUCCEDE QUANDO STAMPI
IL TESSUTO DI POLIESTERE? di Elena Panciera
Dopo tanti materiali di origine naturale, ne esploriamo uno sintetico: il poliestere. E lo esploriamo in una particolare forma, che lo caratterizza nella maggior parte dei suoi usi: il tessuto. Lo conosci bene, perché è uno dei tessuti più diffusi al mondo, impiegato largamente anche nella comunicazione visiva: è alla base del soft signage. Viene usato nei settori più diversi (e talvolta insospettabili).
Il poliestere è una plastica, commercializzata nel 1948 in Inghilterra con il marchio commerciale Terylene. Non è la prima volta che parliamo di polimeri in questa rubrica: ti suggeriamo di recuperare WIDE 38, in cui abbiamo parlato della plastica in generale, e WIDE 40, in cui abbiamo approfondito cosa succede quando si lavora e si stampa il PVC. Ti sarà utile anche il glossario finale. Come sempre, anche nel caso del tessuto di poliestere, e in particolar modo del tessuto di poliestere stampato, il suggerimento è fare “reverse engineering”. Partire dalle applicazioni, e quindi dal mercato di riferimento, dalle caratteristiche richieste al prodotto finito, per risalire al tessuto perfetto. Partire dalle domande, per trovare la risposta - e quindi il materiale migliore da stampare. Conoscere il materiale, le sue caratteristiche chimiche, fisiche e meccaniche, sapere come è nato e come ha fatto a raggiungere la forma che ha, ti aiuterà a sceglierlo in modo più consapevole, e a offrire quindi un prodotto migliore ai tuoi clienti. Non solo: se sai cosa vuoi ottenere, puoi addirittura progettare il supporto di stampa con le esatte caratteristiche estetiche e le precise resistenze di cui hai bisogno. Ecco qui alcune domande che è bene farsi:
foto Giuseppe Bosio
· Qual è la destinazione d’uso del prodotto finito? · Che resistenze sono necessarie? · Quali lavorazioni sono necessarie per arrivare al prodotto finito? · Quale tecnica di stampa posso usare? · Quali chimiche d’inchiostro? Siamo andati alla scoperta dei poliesteri insieme ad alcuni grandi esperti del settore tessile. Sì, perché raccontarti del poliestere significa fare un viaggio anche nel mondo di filati, tessuti e finissaggi. Allaccia le cinture, si parte.
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MATERIALI POLIESTERE
SAPWOOD
Tipi di fibre tessili Le fibre usate nel settore tessile si distinguono tradizionalmente in tre grandi gruppi: naturali, artificiali e sintetiche. Le prime hanno - ma che sorpresa! - origine naturale. Le seconde sono ottenute dall’integrazione di materie prime di origine naturale con sostanze sintetiche. Le ultime, invece, sono ottenute da processi chimici. Tra queste ultime c’è il poliestere, appunto, insieme ad altre sostanze derivate dal petrolio.
Dal punto di vista chimico, i poliesteri possono avere diverse strutture, ma fanno parte della stessa famiglia: tutti contengono il gruppo funzionale degli esteri nella loro catena carboniosa principale. Il poliestere più usato nel settore tessile è il polietilene tereftalato, noto come PET. Altri poliesteri diffusi sono il polibutilene tereftalato (PBT) e il politrimetilene tereftalato (PTT), facili da tingere anche a bassa temperatura e dotati di caratteristiche peculiari: il primo è particolarmente elastico se testurizzato, il secondo offre la possibilità di avere una mano diversa. Questi sono tutti polimeri termoplastici, ovvero cambiano forma se sottoposti a calore. Nella famiglia dei poliesteri ci sono però anche alcuni materiali termoindurenti. I poliesteri hanno ottime proprietà fisiche e meccaniche: sono flessibili, tenaci, resilienti, elastici, stabili dal punto di vista dimensionale e hanno un basso peso specifico. Inoltre sono resistenti all’acqua e agli agenti chimici e fisici, all’usura, all’abrasione, al calore, alle pieghe (ed è questo sicuramente uno dei motivi del loro successo nell’abbigliamento). Durante ogni processo di lavorazione
(estrusione, filatura e tessitura), queste proprietà possono essere potenziate o aggiunte grazie a procedimenti chimici, fisici o meccanici, detti “finissaggi”: ingualcibilità, scarsa pelosità, traspirabilità (soprattutto quando si parla di microfibra), ma anche resistenza al fuoco, tinta in pasta, proprietà antibatteriche, antimuffa e anti UV. In fase di estrusione si può anche agire sulla sezione delle bave per ottenere effetti particolari: per esempio, con bave di sezione trilobata si ottiene una particolare lucidità del filo e quindi del tessuto. Creando cavità nelle bave, invece, si ottengono fili più leggeri (a parità di diametro con un filamento a sezione rotonda) o più coprenti (a parità di titolo del filamento non cavo), con proprietà di coibenza superiori. È per queste loro proprietà che il poliestere è impiegato in modo massiccio nel settore tessile, dal fashion all’arredamento, dallo sport agli impieghi più tecnici. Ma sono in pochi a sapere che il tessuto di poliestere viene impiegato anche negli pneumatici, per esempio, o addirittura sotto il manto stradale, per drenare la pioggia e impedire alla ghiaia di spostarsi e di risalire o penetrare nel terreno causando assestamenti indesiderati e pericolosi
Contributo tecnico e scientifico di Luca Bellotto (R&D, Symera), Giuseppe Bosio (specialista tessile), Silverio Bustone (Product Manager, Antex), Stefano Costacurta (CEO, Symera), Marco Scatto (R&D, Nadir).
www.depositphotos.com
Un po’ di chimica, fisica e meccanica dei poliesteri
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Tipi di tessuti Le lavorazioni del poliestere L’aspetto e la stampabilità del materiale finale dipendono in modo massiccio dalle lavorazioni intermedie che trasformano i chip o i fiocchi di poliestere prima in filo o filato e poi in tessuto. Nel mondo tessile, ci sono tre passaggi attraverso cui le materie prime assumono la forma finale: la filatura, la tessitura e il finissaggio (che può avvenire sia sul filo o sul filato che sul tessuto). Il poliestere non fa eccezione.
Un excursus dovuto sulle tipologie di tessuto. Questi concetti non sono validi solamente per il poliestere, anzi: ma sono una premessa necessaria per poter conoscere e scegliere i materiali tessili in poliestere migliori, soprattutto in funzione della stampa.
Ortogonale o navetta
Maglia
La filatura Prima di iniziare, bisogna fare una distinzione fondamentale tra “filo” e “filato”, che non vale solamente per il poliestere ma per ogni tipo di fibra tessile. Il filo è quello continuo, mentre il filato viene ottenuto attorcigliando fibre di lunghezza diversa. Per intenderci: nel mondo delle fibre naturali si parla di “filo di seta”, mentre il cotone, la lana, il lino sono filati, dato che si ottengono da fibre discontinue. Il poliestere è duttile: può essere
PSF FDY POY FOY
Quante sigle! Facciamo chiarezza
I fili e i filati di poliestere vengono spesso definiti con alcune sigle che ne definiscono la composizione. Per esempio, i filati da fiocco si chiamano PSF (Polyester-Staple Fiber). I filati POY (Partially Oriented Yarn) sono “parzialmente orientati”: la velocità di filatura è più lenta rispetto a quella dei FOY o dei FDY, e in questo modo le loro molecole non sono completamente orientate. Prima di poter essere tessuti hanno quindi bisogno di ulteriori processi di lavorazione, come la stiratura o la testurizzazione. I filati completamente stirati in filatura, sono invece i FDY (Fully Drawn Yarn); simili sono i FOY (Fully Oriented Yarn), che però non subiscono processi in temperatura. Entrambi vengono prodotti ad alte velocità: in questo modo vengono garantiti orientamento e cristallizzazione, che stabilizzano il materiale. I POY hanno resistenze più basse e allungamenti più alti dei FDY o FOY. I FDY o FOY possono essere usati direttamente in applicazione finale, come ad esempio in tessitura o maglieria, mentre i POY, per le loro caratteristiche di bassa resistenza e stabilità, no.
Tufting
TNT (Tessuto Non Tessuto)
trasformato in filo oppure filato, a seconda della materia prima, della lavorazione e della destinazione d’uso del prodotto finito. I fili di poliestere vengono impiegati generalmente in settori sportivi e tecnici, così come nel soft signage. Hanno un aspetto pieno e i tessuti con filo continuo hanno una mano liscia e uniforme. I filati sono più simili alla maggior parte delle fibre naturali, ed è proprio questo il motivo per cui vengono preferiti nella moda e nel fashion. L’aspetto dei tessuti ottenuti da filati è meno omogeneo e la mano è cotoniera. Non di rado, peraltro, il poliestere viene filato in mischia con fibre naturali, soprattutto il cotone, e dà origine al “misto cotone” o “misto cotone/poliestere”. I fili di poliestere vengono prodotti da scaglie di materia prima (i chip), mentre i filati vengono prodotti generalmente da fiocchi
simili ai fiocchi di cotone. Nel caso dei fili, i chip vengono fusi ed estrusi, formando filamenti detti “bave”. Il polimero fuso passa in una filiera con un numero fisso di fori che formano le bave o filamenti. All’uscita dalla filiera i filamenti vengono raffreddati e uniti per formare il filo continuo. Più sottili sono le bave e più alte saranno morbidezza e traspirabilità del tessuto. Nel caso dei filati, i filamenti continui usciti dall’estrusore vengono tagliati a una lunghezza prestabilita che solitamente può essere come quella del cotone (denominato “taglio cotoniero”) o della lana (“taglio laniero”) e formano le fibre. Le fibre nei fiocchi vengono cardate, ovvero allineate, e poi pettinate. A questo punto vengono selezionate solamente quelle più lunghe e regolari. La qualità del filato, e quindi del tessuto, infatti,
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Definizione
Caratteristiche
Impieghi
È il tessuto per antonomasia: composto da fili ortogonali (appunto), viene tessuto con una navetta che costruisce la trama su un ordito preparato precedentemente. Può avere tantissime armature diverse.
Ha una buona stabilità dimensionale.
Moda, fashion (camiceria, pantaloni); spugna (asciugamani); comunicazione visiva e soft signage.
È quella che fanno le nonne, ma su scala industriale. Viene prodotta con un unico filo che viene ripiegato durante l’immagliatura e forma un riccio che ha 4 punti di contatto. L’ordito procede per “fila”, mentre la trama è scandita dai “ranghi”.
Ha un’elasticità “naturale” data dagli spazi tra le maglie. Esiste anche la maglia indemagliabile, che grazie a una struttura particolare costruita in ordito, e non in trama, non si sfila.
Moda, fashion (magliette, calze e calzini, tute, abbigliamento intimo e sportivo, abbigliamento per bambini, tulle, calzature e valigeria); reti; arredamento; applicazioni tecniche; comunicazione visiva; supporti per spalmatura (flag, mesh).
Il tessuto dei tappeti è composto da nodi, più o meno aperti.
Dà origine alla caratteristica peluria, che può essere più o meno alta. Ha un’ottima stabilità dimensionale, è difficilmente stampabile.
Tappeti, moquette.
È composto da fibre che vengono pressate e tenute insieme in modo meccanico (stichbond o maliwatt), chimico (spunlace) o termico (spunbond).
Non ha grandi resistenze, ma è economico e rapido da produrre.
Usi igienico-sanitari (lenzuola, camici usa e getta, pannolini); alimentare e trasporti (lenzuola, tovaglie, poggiatesta); edilizia e geotessile (substrati nelle strade, nei terreni, isolamenti); industria manifatturiera come supporto per spalmatura, accoppiatura, stampa; comunicazione visiva (striscioni, pettorali, borse shopping)
si misura anche dalla lunghezza delle fibre di cui sono composti: più lunghe sono, maggiore sarà la resistenza e minore la possibilità di formare i “pallini” (pilling). Per questo motivo, le fibre possono anche essere tirate fino a 5 volte la loro lunghezza iniziale, per orientare i polimeri così da conferirgli uniformità, resistenza, elasticità. A questo punto, con la filatura, viene formato il filato della titolazione richiesta. La torsione del filo o del filato può avvenire a “s” oppure a “z”, a seconda del verso che si sceglie. Quando si progetta un tessuto, è importante conoscere il tipo di torsione del filo scelto per evitare effetti indesiderati: per esempio, che il capo finale si attorcigli.
La dimensione delle bave Microfibra < 1 g/den Multifibra > 1 g/den Normale 1,5-2 g/den
La tessitura
Un filo testurizzato aperto: si vedono le diverse bave, sottilissime.
Il finissaggio
La tenacità dei fili sintetici (solitamente continui) 3,5 g/den normale 5,5 g/den media 7,5 g/den alta
Il tessuto esiste dal neolitico. In oltre dodicimila anni di storia l’uomo ha sviluppato moltissimi modi diversi per intrecciare i fili in modo da produrre un tessuto. Modi talmente raffinati ed elaborati da poter creare pattern decorativi anche molto elaborati (pensiamo agli arazzi). Questi modi influenzano pesantemente l’aspetto e le resistenze del prodotto finale.
Per semplificare, nel mondo tessile tutte le lavorazioni che non sono filatura o tessitura e che servono a migliorare le caratteristiche di un tessuto vengono definite “finissaggio” (o “finitura”). Come per molti altri materiali, come per la pelle di cui abbiamo parlato su WIDE 43, non tutti questi processi avvengono per tutti i tessuti, ma
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3 cose da considerare (+ 1) se devi stampare un tessuto di poliestere Quando si deve stampare un tessuto di poliestere, le varianti da tenere in considerazione sono molte, e interessano ogni fase della lavorazione. Ne abbiamo identificate tre, importanti ma talvolta trascurate, e ne abbiamo aggiunta una fondamentale se si stampa con tecnologia inkjet.
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foto: Messefrankfurt
Il colore del materiale da stampare, che agisce in modo massiccio sull’effetto finale della stampa. La scelta più estrema potrebbe coinvolgere un tessuto tinto in pasta, in filo, in pezza o addirittura in capo. Ma ci sono altre caratteristiche che modificano il percepito dello stampato. Per esempio l’opacità del polimero, che può variare: da super brillante a super opaco.
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L’eventuale interazione dei vari finissaggi con le chimiche di stampa. Per questo motivo è importante conoscere la “storia produttiva” del tessuto che si stampa e saper scegliere il miglior prodotto per il tipo di lavoro che si deve stampare.
foto Giuseppe Bosio
Il controllo qualità. Un passaggio spesso sottovalutato, ma fondamentale nel settore tessile. I tessuti vengono ispezionati e ne vengono controllate le caratteristiche fisiche e meccaniche. Vengono tagliate le cimose, ovvero i bordi del tessuto, vengono misurati i rotoli di tessuto, vengono classificati i difetti per gravità o numero.
foto Mimaki
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La confezione dei tessuti da stampare con tecnologia a getto d’inchiostro. Le teste di stampa sono estremamente delicate; la loro integrità dipende da come vengono confezionati i rotoli di tessuto. Un esempio: il sistema tradizionale di segnalazione dei difetti con etichette che sporgono dalle cimose potrebbe essere pericoloso per le teste di stampa. Sono foriere di problemi anche le cimose sfilacciate e non perfettamente tagliate. Allo stesso modo, se il rotolo di tessuto non è confezionato e trasportato con cura si possono formare pieghe che poi possono creare problemi in macchina, nonostante i sistemi di allineamento e messa in tensione che sono sempre più sofisticati.
Qui sopra, esempi di armature diverse di tessuto, al microscopio: creano micro-disegni. In alto e a sinistra, alcune delle tipiche applicazioni realizzate in poliestere: fashion, soft signage, sport.
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foto: Messefrankfurt
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viene costruito il “percorso di finissaggio” ideale in rapporto alla destinazione d’uso del prodotto finito. Il finissaggio del poliestere può avvenire in vari momenti: per esempio in estrusione vengono aggiunte ai chip particolari sostanze chimiche che conferiscono al filo proprietà ignifughe, antibatteriche, antimuffa, anti UV. Qui il polimero può anche essere tinto in pasta. In filatura si può agire su altre caratteristiche, con l’aggiunta di elastan, la testurizzazione, la taslanizzazione e la ritorsione. Molti finissaggi avvengono sul tessuto. Il primo serve a lavarlo da tutti gli olii, gli aloni e le macchie che possono danneggiare la stoffa: per i tessuti sintetici si chiama purga. Poi abbiamo il termofissaggio, che avviene in due passaggi: il tessuto viene immerso in vasche oppure spruzzato con chimiche sbiancanti (per ottenere il bianco ottico), ignifuganti, antibatteriche e antimuffa, idrorepellenti ed eventuali tinture, e viene poi passato in un forno chiamato ramosa (rameuse) a 170-
190°C per circa 20-25 secondi. In questa fase il tessuto può anche essere impregnato con un prodotto che facilita la sua impregnazione in caso di stampa: l’imbibente. È questo prodotto che serve per esempio per realizzare le bandiere, la cui decorazione deve essere bifacciale. A questo punto può avvenire un primo passaggio in calandra, detto calandratura, che in questa fase non serve per fissare o trasferire il colore della stampa, ma a lisciare o lucidare il tessuto. Ora possono avvenire due finissaggi diversi ma concettualmente simili: la resinatura e la coatizzazione. Entrambi sono utili nel caso in cui i tessuti debbano essere stampanti con getto d’inchiostro, in particolar modo con tecnologia sublimatica. La resinatura consiste nella spalmatura di una resina sul retro del tessuto. Questo finissaggio viene usato anche per conferire proprietà antisfilo, di resistenza al fuoco e idrorepellenza. La coatizzazione è invece la spalmatura di una resina sul fronte del tessuto con una racla, per immersione oppure con un cilindro. Può agire su molte proprietà del materiale: resistenza all’acqua e ritardante di fiamma, protezione dai raggi UV e antimuffa. La coatizzazione modifica intensamente la natura del materiale: il poliestere diventa di fatto un supporto per la resina, e passa (letteralmente) in secondo piano.
Evviva il poliestere riciclato Il poliestere è uno dei materiali plastici che può essere riciclato più facilmente e mantenendo alte performance. Il riciclo del poliestere può avvenire per via meccanica o chimica. Il primo metodo è il più diffuso e produttivo, ma ha alcune limitazioni importanti, a cominciare dalla gamma di materiali riciclabili. Provoca inoltre la degradazione delle proprietà originali del polimero, e gli usi del poliestere riciclato sono perciò limitati rispetto a quello non riciclato. Sul riciclo chimico, invece, si sta facendo molta ricerca. Ci sono aspettative molto alte, perché non comporta perdita di qualità del polimero: il poliestere viene riportato ai suoi componenti di base, che vengono polimerizzati di nuovo. Inoltre, con il metodo chimico si riescono a riciclare anche sfridi da termoformatura, vaschette multistrato, film accoppiati con alluminio, bottiglie in PET opaco, PET colorati, vassoi neri, tessuti non tessuti e misti poliestere e cotone.
Stampare il poliestere (con qualche sorpresa) Siamo arrivati alla stampa su poliestere, che nel settore tessile rientra nel finissaggio. Per prima cosa, bisogna distinguere tra poliestere coatizzato e non. Perché stampare il poliestere non è sempre quello che sembra. La coatizzazione modifica la natura della superficie del tessuto, e influisce quindi pesantemente sulla scelta della tipologia di stampa da usare. Di fatto, stampare su poliestere coatizzato significa stampare su una resina. E quindi,
Invicta ha partecipato all'ultima edizione di Brand Revolution con un progetto tutto dedicato al PET riciclato. La protagonista è stata un'installazione dedicata alla linea di prodotti Eco Material Project, realizzati in poliestere riciclato.
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foto Giuseppe Bosio
Armatura: in tessitura, questo termine indica le operazioni per montare il telaio ma anche il modo in cui ordito e trama si intrecciano (e in questo caso è detta anche “costruzione”). Chip: il granello di poliestere che viene fuso per essere trasformato in filo o filato. Un’altra forma che può avere questa materia prima è il fiocco. Decitex (dtex): unità di misura della densità lineare del poliestere; corrisponde al peso in grammi di 10 km di filo. Denaro (den): unità di misura della densità lineare del poliestere; corrisponde al peso in grammi di 9 km di filo. Filo: si definisce così un materiale derivato da filo continuo. L’unico filo presente in natura è quello di seta. Altri fili sono di origine artificiale o sintetica. Il filo di poliestere viene impiegato soprattutto per usi tecnici e sportivi. Filato: si definisce così un materiale composto da fibre corte, filate insieme. Sono filati la lana, il cotone, la canapa, ma anche il poliestere. È filato il poliestere riciclato ottenuto dalla lavorazione di fiocchi di PET. Filati di poliestere vengono usati nella moda, spesso in mischia con altre fibre naturali come il cotone. Finissaggio: processo chimico, fisico o meccanico che agisce sull’aspetto e sulle resistenze di un filo o filato di poliestere. Fiocco: una delle forme che può avere il poliestere prima di essere filato e tessuto. Immagina un batuffolo, simile a quello del cotone. Questa è la forma che ha il poliestere riciclato prima di essere trasformato. Mano: si definisce “mano” di un tessuto la sensazione tattile che offre. La mano può essere morbida, rigida, cotoniera, laniera, per esempio, a seconda delle sensazioni che restituisce a chi tocca il tessuto. Mischia: quando una fibra tessile viene mescolata ad altre per migliorarla. Il poliestere si trova spesso in mischia con il cotone: il primo dà stabilità, ingualcibilità, resistenza, mentre il secondo offre la possibilità di avere una mano naturale, “cotoniera”. Pilling: comparsa di peluria e palline (pill) di fibra su un tessuto; l’effetto pilling si forma con l’uso e la manutenzione del capo, soprattutto se le fibre di cui è composto il filato sono corte. Plasma: somministrando con una scarica elettrica energia a un gas si ottiene il plasma. È detto anche “quarto stato della materia”, perché si aggiunge a quello solido, a quello liquido e a quello gassoso. Il plasma atmosferico viene usato come trattamento per promuovere l’adesione e la bagnabilità delle superfici. Ramosa o rameuse: macchina per asciugare i tessuti dopo un trattamento a umido. Termoindurente: a differenza di quelli termoplastici, una volta prodotti i polimeri termoindurenti non possono essere fusi senza carbonizzare. Termoplastico: se si aumenta la loro temperatura, i polimeri termoplastici assumono stato viscoso e possono essere formati. Una volta raffreddati, mantengono la forma che gli è stata data. Possono essere nuovamente sciolti e nuovamente formati. Testurizzazione: processo di finissaggio termomeccanico dei fili continui che deforma in modo permanente le fibre sintetiche. Può modificare la mano agendo sul volume e l’elasticità dei fili. Tex: unità di misura della densità lineare del poliestere; corrisponde al peso in grammi di 1 km di filo. Titolo: la finezza di un filo o un filato, ovvero la relazione tra lunghezza e peso. Il rapporto tra peso e lunghezza è detto titolazione diretta, è usato per le fibre sintetiche come il poliestere e si misura in Decitex. Per le fibre naturali e discontinue viene usata invece la titolazione indiretta, che corrisponde alla relazione tra lunghezza e peso.
Stampa analogica manomacchina: a ogni telaio corrisponde un colore.
per esempio, stampare su un poliestere resinato con PVC o acrilico significa stampare su PVC o acrilico, con tutto ciò che questo comporta (per approfondire la stampa su PVC, ti rimandiamo a WIDE 40). La stampa “tessile” su poliestere non coatizzato, tradizionale o digitale, avviene principalmente con due chimiche di inchiostri: i dispersi per sublimazione e i pigmenti. I primi si legano chimicamente alle fibre di poliestere, anche grazie a un passaggio in calandra o pressa per circa un minuto a 180-200°C.
foto Giuseppe Bosio
Piccolo glossario dei materiali, delle proprietà e delle tecnologie
Questo passaggio è necessario perché avvenga il processo di sublimazione, che fa sì che le molecole di inchiostro passino da solide a gassose, fissandosi al tessuto. I secondi ricoprono il filo senza legarsi chimicamente. Sono particolarmente indicati per
i tessuti misto poliestere cotone, dato che possono ricoprire ogni tipo di fibra senza distinzioni. Entrambe queste chimiche possono essere stampate con tecnologia analogica (rotativa o manomacchina) o digitale. La tipologia di stampa più diffusa è la sublimazione, che può avvenire per via diretta o indiretta in due passaggi (stampa su carta transfer e trasferimento su poliestere con passaggio in calandra o pressa). Questa tecnologia non ha bisogno di pre o post-trattamenti: il passaggio a circa 200°C è necessario e sufficiente per fissare gli inchiostri. Il poliestere coatizzato può essere però stampato anche con altre chimiche di stampa: latex, UV e UV-LED, ecosolvent. Vengono usate principalmente nel mondo della comunicazione visiva e del soft signage. In questo caso, per promuovere adesione e bagnabilità degli inchiostri, vengono usati pretrattamenti di natura chimica (liquidi imbibenti) oppure fisica (come il trattamento al plasma atmosferico). Per migliorare le resistenze, si possono usare anche post trattamenti.
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DEFINING EXCELLENCE IN PRINTING A N C H E Q U E S T ’ A N N O P O R T E R E M O A L L A R I B A LTA L’ E C C E L L E N Z A N E L L A S T A M P A COMMERCIAL PACKAGING CONVERTING O F F S E T – F L E X O – G R AV U R E – D I G I TA L
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COLOPHON Persone e aziende citate con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono a un’inserzione pubblicitaria ACIMIT 39 ACM 18 Adivin Banderas 53 Adphos 55 Agfa 3,7,54 Alaert Reinhilde 7 aleph 33 ALM 25 Alpac 9 Antex 59 Artefice Group 20 A-Tono 8,18 Aussenac Christophe 50 Azzaretti Gianni 18 B&B Systems 15,49 Bano Walter 47 BASF 55 Bassanello Alberto 44 BeeGraphic 18,56 Bellotto Luca 59 Bobst 32 Bompan 9 Bosio Giuseppe 59 Bustone Silverio 59 Canon 47 Capoferri Marco 51 Casado Carlos 53 Cernuto Pizzigoni & Partn. 8 Chathong Niche 18 Citro Fabrizio 51 Clorofila Digital 40,53 Conversion 8,22 Coo’ee Italia 18 Cortellezzi Cristina 9 Costacurta Stefano 59 Creostudios 18 Crespi Paolo 29 Dataphysics 55 Dauphin Jacques 42 Decaux Jean-Charles 42 DLV BBDO 18 DM Group 8 DMA Italia 8,18 Dolz Natalia 40,53 Dover 38 Drion Danna 30,48 DuPont 32,55 Durst 44,46 Duyckaerts Christian 50 Edigit 9 EDP 7 EFI Reggiani 34 EFI 7,49 Elmi Edoardo 9 Epson 29,48 Eurmoma 43,68 F.lli Petrosino 9 Faoro Daniele 9 Fenix Digital Group 43 FEPE 42 FESPA 28,46,50 FG Grafica 51 Fotoba 33
Fujifilm 34,54 Gamper Christoph 46 Garcia Alex 52 Garcia Tony 52 Girola Marco 38 Goddard Tom 42 Goglio 18 Grange Francois 53 Graphicscalve 18 Grosso Rudy 33 Gruppo Cordenons 19,20,21 Gruppo Masserdotti 44 Guandong 9 h+m 19 H2H 19 Heidelberg 24 Hinterkopf 24 HP 20,22,31 HUD 18 Ideology 18 IIJ 25 JCDecaux 42 JK Group 38 Keypoint Intelligence 12 Kiian Digital 38 Kimiprint.com 18 Klos Sara 18 Kodak 54 Konica Minolta 25,54 Koops Tessa 30 Kornit Digital 17,36 Kruess 55 Kurz 19 Kyocera 39 La Meccanica 30 Lambda Tech. 55 Lamperti Marcello 44 Like Reply 8 Litocartotecnica Ival 18 Liyu 28 Lorusso Paolo 6,46,50 Luminosos Arca 51 LuxePack 2019 18 Luxoro 19,23 Maer 22,23 Manes Alessandro 33 Marc Marti 52 Marinelli Alberto 5 Markets & Markets 13 Martinenghi 25 Masserdotti Alberto 44 Messali Federico 44 Mimaki 9,25,30,45,47 Moreno Juan Antonio 53 Morera Santi 31 Morlier Thomas 51 Mouvent 32 MS Printing Solutions 38 Nadir 59 Nava Press 19 Netzsch 55 O,Nice Design 23 Ocyan 52
Officia 37 Offitek 37 O-I 19,21 Oliva Mauro 9 Ondaplast 43 Orafol 43 Oscar della Stampa 65 6,46 P&P Promotion Pack.ly 18 PANO France 51 Pieri Marco 37 Pilu Sergio 8 Pinkommunication 9 Polyedra 10 PressUP 20,21 Print4All 67 Print-Rite 55 PWF 43 Radex 32 Riccardi Andrea 46 Richardson-Locke G. 52 Ricoh 53 Romiti Paolo 8 Rosso Marco 8 Saati 37 SAC Serigrafia 20,56 SAi 57 Sala Ester 31 Samuel Ronen 36 Santos Pedro 50 Sawgrass Industrial 38 Scatto Marco 59 Scipiono Stefano 43 SEI Laser 27,35,51 Seiko 54 Sensient Imaging T. 33 SEPC 50 Simmen Reto 32 Simona 43 Siris Capital Group 7 Sismaitalia 53 Sistrade 52 Soliton 55 Stucchi Oscar 53 Studio Martinetti 18,56 Symera 59 Tejedor Iker 51 The 6th 21 The Embassy 8.18 Tichon Sarit 56 Tonejet 26 Tornielli Federico 8 Tuddenham Emma 51 Van Den Broek Ronald 30 Vigo Fabrizio 8 Virto Gabriel 50 Viscom Italia 2,6 Vos Claire 48 Wise SGR 33 WOO 42 Xaar 54 Xerox 26 Xpel 43
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