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Il Notiziario ASIT
rassegne¬iziari A cura di Francesca Maltinti(1)
www.associazioneasit.it
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GLI AGGIORNAMENTI DELL’ASSOCIAZIONE DEDICATA AL SETTORE DELLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO AL FINE DI CREARE UN AMBITO ASSOCIATIVO IN CUI SOSTENERE E DIBATTERE DI PROBLEMATICHE SCIENTIFICHE, DIDATTICHE E CULTURALI
Intervista a Ciro Caliendo, Professore Ordinario del settore ICAR/04 “Strade, ferrovie ed aeroporti” presso il Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Salerno. Attraverso questa intervista, illustra le principali attività che vi si svolgono.
“Francesca Maltinti”: “Da chi è costituito il gruppo di ricerca dell’Università di Salerno?”. “Ciro Caliendo”: “Nell’Università di Salerno il gruppo di ricerca del Settore Scientifico-Disciplinare ICAR/04 è attualmente costituito dal sottoscritto, dall’Ing. Russo Isidoro in qualità di Dottorando e dall’Ing. Rossella Del Regno come Assegnista di Ricerca”.
“FM”: “Qual è l’offerta didattica nell’ambito del settore “Strade, ferrovie ed aeroporti?”. “CC”: “Il settore svolge insegnamenti sia nelle Lauree triennali che in quelle magistrali negli ambiti dell’Ingegneria Civile, dell’Ingegneria Civile per l’Ambiente ed il Territorio, e Ingegneria Edile - Architettura. Gli insegnamenti vertono prevalentemente sulla progettazione e costruzione delle infrastrutture di trasporto quali strade, ferrovie ed aeroporti. Oltre ai contenuti tradizionali degli insegnamenti del settore, sono trasmessi i principi di base nell’ottica della sicurezza delle strade e delle gallerie, nonché delle analisi di rischio. Gli allievi svolgono frequenti stage di tirocinio formativo presso Enti Pubblici, Gestori delle infrastrutture, Studi Professionali di progettazione, laboratori sperimentali e presso il laboratorio di “Strade, ferrovie ed aeroporti” fondato di recente (2016) in Ateneo. A termine delle attività di tirocinio, gli studenti svolgono tesi di Laurea sia triennali che magistrali sulle tematiche di ricerca del settore. Le tesi di Laurea sono di tipo teorico-sperimentali e sono svolte basandosi, oltre che su studi presenti in letteratura internazionale, su software di simulazione numerica inerenti l’analisi statistica dei dati di incidentalità, l’analisi di rischio, la microsimulazione da traffico, i processi di evacuazione delle persone”. “FM”: “Quali sono le attività di ricerca che il gruppo svolge?”. “CC”: “Diverse sono le tematiche che il gruppo svolge anche in collaborazione con gli altri Dipartimenti di Ingegneria dell’Università di Salerno, con sedi universitarie come quella di Roma “La Sapienza” e più recentemente con quella della Calabria, oltre ai contatti internazionali per lo scambio di conoscenze scientifiche e la disseminazione dei risultati della ricerca quali: University of Lund (Svezia), University of Zilina (Slovacchia), University of Cordova (Argentina), Centre for tunnel studies - Cetu (Francia). Le tematiche di ricerca più recenti riguardano: modelli e metodi per l’analisi di sicurezza delle infrastrutture stradali (incluse le gallerie); metodi di verifica funzionale e di sicurezza delle intersezioni stradali; modellazione di eventi incidentali rilevanti in strutture di trasporto; analisi di rischio delle infrastrutture stradali”.
1. Il Prof. Ciro Caliendo, Professore Ordinario del settore ICAR/04 “Strade, ferrovie ed aeroporti” presso il Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Salerno
ASSOCIAZIONE SCIENTIFICA INFRASTRUTTURE TRASPORTO
“FM”: “Puoi essere un po’ più specifico?”. “CC”: “In merito a modelli e metodi per le analisi di sicurezza, si sono sviluppati modelli predittivi degli incidenti per le strade a carreggiate separate, quali le autostrade, in funzione della geometria e del traffico. La metodologia statistica utilizzata ha visto l’impiego dei seguenti modelli di regressione: Poisson, Binomiale Negativa, Multinomiale Negativa. L’effetto della pioggia è stato anche analizzato, trovando che in condizioni di sovrastruttura bagnata aumenta significativamente il numero degli incidenti. Con riferimento alla sicurezza nelle gallerie stradali, si è indagato sulla frequenza degli incidenti in galleria comparandola a quella dei tratti stradali che le contengono, il che ha consentito di dimostrare la rilevanza del problema. In particolare, si è trovato che i tassi degli incidenti severi in galleria sono più alti di quelli delle strade all’aperto. Ciò può essere ascritto sia al differente comportamento degli utenti in galleria sia alle scarse condizioni di visibilità, unitamente alle caratteristiche geometriche e di traffico di ciascuna galleria, quando paragonate alle situazioni riscontrabili all’aperto. Con riferimento alle gallerie si sono sviluppati in particolare modelli predittivi di incidentalità ad “effetti-random” e a “parametri-random”. I primi consentono di tener conto della correlazione temporale tra gli incidenti (incidenti verificatisi in una stessa galleria in periodi di tempo diversi), mentre i secondi consentono di tener conto della cosiddetta eterogeneità non osservata nei dati degli incidenti (fattori non rilevati che possono essere concausa di incidenti). I modelli messi a punto appaiono essere utili per molte applicazioni quali: l’individuazione dei fattori più critici di un’infrastruttura stradale e/o di una galleria; la stima della riduzione degli incidenti dovuti ai miglioramenti della geometria e/o a modifiche di sistemi di controllo del traffico; la previsione degli incidenti quando sono messi a confronto diverse alternative progettuali. Per quanto attiene ai metodi di verifica funzionale e di sicurezza delle intersezioni stradali, si sono sviluppati modelli di analisi che si basano sulla microsimulazione da traffico. Lo strumento della microsimulazione, applicato a diversi scenari di intersezione, ha consentito di riprodurre dinamicamente il movimento di uno o più veicoli in funzione dell’evolversi delle condizioni del traffico, fornendo altresì i valori dei parametri della circolazione atti ad una verifica quantitativa funzionale. Tale strumento è stato poi associato all’analisi dei punti di conflitto delle traiettorie veicolari, pervenendo allo sviluppo di modelli che consentono di stimare l’incidentalità alle interse-
2. L’approccio schematico per analisi di incidentalità
rassegne ¬iziari
3. La rappresentazione schematica di un’intersezione nell’approccio della microsimulazione
zioni in funzione dei punti di conflitto critici. Ciò ha permesso una verifica di sicurezza delle intersezioni. Tale approccio è consigliabile soprattutto nei casi in cui non sia disponibile un campione significativo di incidenti per un’appropriata analisi statistica. Con riferimento alla modellazione di eventi incidentali rilevanti in strutture di trasporto, si è messo a punto un modello fluidodinamico per la simulazione degli incendi nelle gallerie stradali bidirezionali. Le variabili su cui si è indagato sono la posizione del veicolo incendiato all’interno della galleria, la geometria della galleria, la presenza di altri veicoli, il sistema di ventilazione, e la presenza o meno di uscite di emergenza. Sono stati dimostrati gli effetti di queste variabili sulle temperature generate dall’incendio, sulla visibilità dovuta al fumo, sulla concentrazione dei gas tossici e sulla evacuazione delle persone. Si è inoltre individuata una distanza ottimale delle uscite di emergenza. Sul tema dell’analisi di rischio, si è dimostrato come aumenti il livello di rischio in galleria al crescere del volume del traffico e della percentuale dei veicoli che trasportano merci pericolose. I risultati trovati espressi in termini di rischio sociale rappresentano che per determinate combinazioni di traffico orario e merci pericolose si può superare la soglia del rischio tollerabile; pertanto, misure appropriate per ridurre il rischio devono essere prese. Si è inoltre dimostrato che le curve di rischio in galleria possono trovarsi in posizioni che stanno sia sopra sia sotto quelle corrispondenti alle strade alternative all’aperto: ciò dipende dal tipo di merci pericolose trasportate. In particolare, il livello di rischio è più alto sulle
strade alternative all’aperto in caso di scenari di incendio cui è possibile associare esplosioni o rilascio di sostanze tossiche. Pertanto, va prestata molta attenzione prima di proporre come itinerario per il trasporto di merci pericolose quello su una strada alternativa all’aperto, in particolare se questa attraversa un’area densamente abitata perché le conseguenze potrebbero essere maggiori in termini di morti e/o feriti. A tal fine, l’Ente Gestore potrebbe permettere il transito delle merci pericolose di notte, oppure sotto scorta”. “FM”: “Quali sono le sue altre attività?”. “CC”: “Sono Docente del Collegio del Dottorato di Ricerca in “Rischio e sostenibilità nei sistemi di Ingegneria civile, edile ed ambientale”, iscritto all’Albo REPRISE e membro esperto della Commissione Permanente Gallerie presso il Consiglio Superiore Lavori Pubblici. Sono inoltre un membro associato del PIARC TC D.5 “Road Tunnel Operation” e membro del corrispondente WG2 “Safety”. Inoltre sono Editorial Advisory Board Member di “Accident, Analysis and Prevention”, nonchè Editorial Board Member dell’”International Journal of Civil Engineering Research”“. n Ulteriori informazioni sulle attività dell’Associazione possono essere richieste a maltinti@unica.it. (1) Ricercatore e Docente del settore ICAR 04 “Strade, Ferrovie ed Aeroporti” del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale ed Architettura dell’Università degli Studi di Cagliari 4. L’evoluzione della temperatura dovuta a un incendio in galleria