6 creative C/1516/2008
LA RIVISTA DELLA LOCAZIONE FINANZIARIA
anno XII n. 6 Novembre-Dicembre 2016
16
editoriale
tutti i colori del leasing Con le agevolazioni in corso, quelle da rifinanziare e gli accadimenti politici dell’ultimora, c’è la preoccupazione che le matite colorate utilizzate per fare progetti per il futuro ridiventino nere o rosse. Compiti e sogni corretti e cancellati? Ci auguriamo di no, che non arrivi qualche altro “tecnico” a rifare i danni che abbiamo registrato non tanto tempo fa. Contiamo sul fatto che la macchina, seppure lentamente, è appena ripartita e non la si bloccherà tanto facilmente. Si rimane stupiti dei commenti del prima-e-doporeferendum sulla borsa, i corsi, le banche: si è detto di tutto e poi ancora il contrario del tutto. Ma in che mani potremmo essere? Per fortuna, prima di tutto, nelle nostre. Andiamo avanti con la solita voglia di fare. Per altri versi è stato un autunno interessante, con i vari eventi che si sono succeduti, i primi passi dei nuovi prodotti, i numeri che conti-
nuano a crescere, la conferma di normative che continueranno a incentivare gli investimenti produttivi, l’arma più utile per combattere la stagnazione. Di questi argomenti e di tanto altro (incluse le aspettative, gli snodi e le problematiche riferite all’anno che verrà) potrete leggere nelle pagine della rivista, che è pronta per il tredicesimo anno della nuova serie. Buon lavoro e tanti auguri F.B.
in copertina: Fiat Professional e New Holland (© Fiat Chrysler Automobiles)
3
nomi ASSILEA, 7, 8, 24, 31, 32, 36 Adiconsum, 38 Agostini Fausto, 13 Alba Leasing, 15, 26, 38 Antognoli Gianfranco, 28, 29 Atala, 15 BAC Fiduciaria, 18 Banca Agricola Commerciale, 18 Banca Centrale Europea, 11, 39, 40 Banca d’Italia, 9, 11, 32, 39 Banca IFIS, 11, 12, 38 Banca MPS, 13 Banchi Franco, 38 Bartoletti Giancarlo, 38 Basso Roberto, 7 BH Bikes, 15 Biella Leasing, 37 Bombardier Commercial Aircraft, 17 Borrelli Gianluca, 7 Bossi Giovanni, 12 BPER Leasing Sardaleasing, 7, 14, 30, 36, 37 Brandini, 46 C.M. Car, 38 Car Server, 36 Cariparma, 7 Cgia Mestre, 39 Ciapetti Carlo Luigi, 33, 34 CIB Leasing, 17 Cignozzi Carlo, 47 Citroen, 15 CNH Industries, 37 ConCredito, 28 Confedilizia, 38 Confindustria Liguria, 13 Consiglio Nazionale del Notariato, 31 COOPLAT, 46 Corte di Cassazione, 42, 44, 45 Corti Stefano, 26, 27 Cozi Viviana, 7 CREDEM, 7 Credemleasing, 7 Crédit Agricole Leasing Italia, 7 Croce Rossa Italiana, 11 Daveri Francesco, 37 De Candia Gianluca, 7, 36
4
Delta Credit Veneto, 38 Duranti Enrico, 7 Edilfrair, 14 Esposito Stefano, 7, 30, 31, 36, 37 Fabbri Pier Paolo, 18 FCA, 10, 11 FCA Bank, 10, 46 Fiat Chrysler, 10 Foltran Nello, 13 Fürstenberg Sebastian Egon, 12 Fusco Giuliano, 37 G.e.te., 14 GE Capital, 12 GE Capital Interbanca, 11 Giancoli Enrico, 37 Gibiino Vincenzo, 37 Giglioli Maurizio, 7 Grassetto Alessandro, 37 Grenkelocazione, 37 Hypo Voralberg Leasing, 37 Iccrea BancaImpresa, 7, 14, 37 Inso, 14 LawRan, 38 Leasys, 10, 46 Lissi Massimiliano, 38 Locat Leasing, 18 Lorenzi Luca, 18 Luisi Leonardo, 40 Maccaferri Simone, 7 Marino Luigi, 37 Mart, 49 Martinelli Riccardo, 38 Mazzolin Lodovico, 7 Meyer Michael, 37 Migliassi Roberto, 38 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, 12, 13 Ministero dell’Economia e delle Finanze, 7, 31 Montepaschi, 13 MPS Leasing & Factoring, 7, 13 Nissan, 15 Nuova Banca Etruria, 38
Odorico Pierluigi, 37 Orlandini Giovanni, 36 Osservatorio parlamentare del mercato immobiliare, 37 Paradiso di Frassina, 47, 48 Parenti Elisa, 38 Peugeot, 15 Piaggio & C., 15, 16 Piazzalunga Corrado, 24, 25 Picciolini Fabio, 38 Rampini Isabella, 48 Ri-Volt, 15 Rotunno Claudia, 7 S.Marino Life, 18 Sandrini Alberto, 38 SDA Università Bocconi, 37 SegwayNinebot Italia, 15 Sof, 14 Spaziani Testa Giorgio, 38 Studio Ciapetti, 33 Tesla, 15, 16, 17 TREBI Generalconsult, 38 Trotti Giuseppe, 38 Trunfio Amato, 37 UniCredit, 18 UniCredit Leasing, 7, 18 Vitali Daniele, 38 Vittadini Frnacesco, 37 Viva, 38 VIVA, 38 Volvo, 15 Zero Motorcycles, 15
in questo numero anno XII n. 6 - novembre-dicembre 2016
3
7
editoriale tutti i colori del leasing
7
eventi la domanda nel leasing abitativo
10
notiziario
20
trend
23
il leasing che verrĂ
10
le prospettive un nuovo prodotto: leasing abitativo prima casa le problematiche
36
convegni XII Convegno Leasing: il giorno dopo
39
leasing & factoring
36
le banche hanno tagliato il credito alle aziende
42
legal la prededucibilitĂ dei crediti: alcune precisazioni della Suprema Corte
46
NLT news
47
assaggi, letture, visioni il tempo libero di LeasingTime
47
eventi
la domanda nel leasing abitativo stata presentata al Centro Congressi Cavour di Roma la prima indagine sulla domanda di leasing abitativo, svolta da ASSILEA in occasione della giornata di studio “Fare Casa: Strumenti fiscali e finanziari per l’accesso all’abitazione”, organizzato con la collaborazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
È
Sono intervenuti Roberto Basso, direttore della comunicazione istituzionale del MEF, che ha illustrato la campagna di comunicazione del Ministero, Viviana Cozi, dirigente dipartimento del Tesoro, che si è focalizzata sugli strumenti finanziari per i mutui prima casa, e Claudia Rotunno, dirigente dipartimento delle Finanze che ha introdotto gli aspetti fiscali del leasing abitativo. Il dibattito è stato moderato da Gianluca De Candia, direttore generale di ASSILEA, e ha visto gli interventi degli operatori attivi nel leasing abitativo: Gianluca Borrelli di Crédit Agricole Leasing Italia – Gruppo Cariparma, Enrico Duranti di Iccrea BancaImpresa, Stefano Esposito di BPER
Leasing Sardaleasing, Maurizio Giglioli di Credemleasing Spa – Gruppo CREDEM, Simone Maccaferri di UniCredit Leasing, Lodovico Mazzolin di MPS Leasing & Factoring. La fotografia dei richiedenti: il leasing abitativo è donna. I richiedenti un leasing abitativo, per lo più dipendenti con diploma, mostrano un’età media complessiva di 38 anni. In termini numerici il 50% è al di sotto dei 35 anni (con reddito complessivo non superiore a 55mila euro), cioè la fascia che ha il massimo delle detrazioni fiscali: • il 19% dei canoni di leasing, fino ad un importo massimo di 8 mila euro annui (1.520 euro annui);
7
eventi
Una fase della presentazione
• il 19% del prezzo del riscatto, fino
ad un importo massimo di 20 mila euro (3.800 euro annui). L’altro 50% ha un’età al di sopra dei 35 anni, ugualmente attratto dalle detrazioni che, seppur dimezzate, sono comunque più convenienti del mutuo (dove la detrazione del 19% – per un importo massimo di 4mila euro – riguarda invece la sola quota degli interessi passivi). Dall’indagine ASSILEA risulta anche che quattro richiedenti su dieci un leasing abitativo sono donne mentre il taglio medio delle operazioni si attesta sui 200mila euro, a testimoniare
8
l’alto valore sociale della manovra varata dal governo. A parte il maggior valore finanziato rispetto al mutuo, il leasing contiene maggiori tutele per il consumatore e ulteriori vantaggi fiscali: non si paga l’imposta sostitutiva (0,25%), nessun costo di iscrizione e cancellazione di ipoteca, imposta di registro ridotta sull’atto di acquisto e cumulabilità del leasing abitativo con altre agevolazioni (IVA al 4%, 50% dell’IVA dovuta sull’acquisto di abitazioni di nuova costruzione ad alto standard energetico, interventi di riqualificazione energetica degli edifici).
eventi Il leasing abitativo per Regione. Oltre il 55% delle domande proviene dal Nord, con il Nord Est a primeggiare grazie all’Emilia Romagna (14,7% e prima ex-aequo tra le regioni con la Lombardia) e alVeneto (11,9%). Lazio al quarto posto con l’11,3%. Prima regione del Sud è la Sicilia (sesta assoluta) con il 7%. L’Abruzzo precede, nell’ordine, Puglia,Toscana, Campania e Friuli Venezia Giulia. Pochissime ri-
chieste arrivano dalla Basilicata, Molise, Sardegna e Valle d’Aosta tutte e tre ampiamente al di sotto dell’1%. Confronto Mutuo / Leasing. Simulazione relativa a un 34enne con un reddito complessivo di 32,5 mila euro che acquista un’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale a un prezzo di vendita di 150mila euro.
Leasing Valore Casa
Mutuo 150.000 Euro
Tasso
2,9%
Durata
20
Anticipo % (non finanziato) Riscatto % (valore)
20,0% (30.000 Euro) 15,0%
Rata/Canone A. SPESA LORDA COMPLESSIVA B. Imposte d’atto
(22.500)
NO
592 Euro
660 Euro
193.963 Euro
188.286 Euro
3.150 Euro
2.248 Euro
C. Detrazioni fiscali IRPEF
30.848 Euro
7.331 Euro
D. SPESA NETTA COMPLESSIVA (A+B-C)
166.264 Euro
183.203 Euro
Differenza leasing vs mutuo
Sondaggio congiunturale Bankitalia. Il sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia (ottobre 2016) effettuato dalla Banca d’Italia mostra che nel terzo trimestre 2016 sono rimasti ancora largamente prevalenti i giudizi di stabilità dei prezzi e si è ridotta la quota di agenti che riportano una flessione, “riflettendo le condizioni fa-
16.938 Euro
vorevoli nel mercato del credito”. Le aspettative degli agenti immobiliari sulle tendenze a breve termine del proprio mercato di riferimento sono risultate più favorevoli rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e il saldo relativo all’evoluzione di medio termine (due anni) si consolida su “valori ampiamente po• sitivi”.
9
notiziario
FCA Bank Leasys Banca IFIS GE Capital Interbanca MPS Leasing & Factoring BPER Leasing-Sardaleasing Iccrea BancaImpresa Alba Leasing CIB Leasing Banca Agricola Commerciale
Gli aiuti alle comunità colpite dal terremoto nel Centro Italia di FCA, FCA Bank e Leasys sono di diverso tipo: da un lato con interventi immediati, per esempio mettendo a disposizione degli enti di soccorso una flotta di vetture e veicoli commerciali per esigenze logistiche e operative; dall’altro con i servizi finanziari offerti ai titolari delle partite Iva delle zone colpite. Per coloro che ne avessero necessità, è possibile inoltre acquistare
10
una nuova auto o un nuovo veicolo commerciale FCA con strutture finanziarie dedicate (rateale e leasing) con durata fino a 60 mesi, anticipo e interessi zero e possibilità di pagare la prima rata dopo 180 giorni. Si tratta di un’iniziativa con cui Fiat Chrysler intende dare una mano a chi adesso si trova in una situazione di difficoltà. Tra le altre iniziative avviate, FCA Bank e Leasys offrono anche la sospensione del pagamento
notiziario
FIAT Doblo
delle rate e dei canoni per tutti i contratti di finanziamento, leasing e noleggio sottoscritti dagli abitanti dei territori interessati dal sisma. E non solo, perché attraverso la Croce Rossa Italiana FCA ha attivato una raccolta fondi fra i propri dipendenti, impegnandosi a integrare la somma ottenuta. Banca IFIS rende noto che, con riferimento all’operazione di acquisizione di GE Capital Interbanca S.p.A. annunciata il 28 luglio scorso, e in seguito alle autorizzazioni rilasciate dalle Autorità di Vigilanza (Banca d’Italia e Banca Centrale Eu-
ropea) in data 29 novembre 2016, si è concluso l’acquisto di GE Capital Interbanca S.p.A. Gli estremi dell’accordo sono indicati di seguito: • oggetto dell’operazione è il 99,99% di GE Capital Interbanca S.p.A. comprensivo delle relative società attive nel factoring, nel leasing (finanziario e operativo) e nel lending; • prezzo pagato: 160 milioni di euro soggetto a un meccanismo di aggiustamento da calcolarsi sulla base di una situazione patrimoniale alla data di esecuzione; • rimborso integrale da parte di GE Capital Interbanca e delle sue controllate del debito nei confronti del-
11
notiziario la holding GE Capital, che ammonta a circa 2,1 miliardi di euro. “Abbiamo individuato nell’unione delle forze di due Gruppi fortemente patrimonializzati e nelle rispettive competenze la piattaforma giusta per diventare il punto di riferimento per la finanza alle imprese italiane di piccole dimensioni” ha dichiarato Giovanni Bossi, amministratore delegato del Gruppo Banca IFIS. “Quella di oggi – ha detto il presidente di Banca IFIS Sebastien Egon Fürstenberg – costituisce un’altra tappa del nostro percorso – un passo importante, non il punto di arrivo – che da oggi prosegue con nuove competenze, nuove persone, nuove sfide. In un’unica direzione”. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la circolare dell’8 novembre 2016, ha fatto chiarezza e fornito istruzioni operative in merito agli incentivi a favore di investimenti nel settore dell’autotrasporto di merci. La circolare chiarisce come siano finanziabili solo gli investimenti avviati dopo la data di pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale, dal 16 settembre in poi e ultimati entro il 15 aprile 2017. Per “avvio dell’investimento” si intende il primo atto giuridicamente impegnativo per il soggetto aspirante al beneficio, che di solito è costituito dal contratto di acquisto o da altro atto unilaterale purché vincolante (proposta di acquisto, ordinativo, ecc.). In ogni caso il contratto deve essere debitamente da-
12
tato, sottoscritto dal titolare o dal rappresentante dell’impresa e recare analiticamente i costi dell’operazione che dovranno trovare corrispondenza nella fattura. La circolare specifica altresì che, contestualmente alla domanda, l’aspirante al beneficio ha l’onere di dimostrare di aver concluso l’investimento, attraverso la prova del pagamento del corrispettivo (dimostrabile con la trasmissione della fattura quietanzata) e la prova dell’avvenuta immatricolazione (ovvero di averla richiesta entro il termine al competente UMC). Nel caso di acquisto di veicoli Euro VI, la prova della contestuale rottamazione di un vecchio trattore stradale che potrà dirsi soddisfatta ove le procedure della rottamazione del veicolo si collochino nell’arco temporale non anteriore all’entrata in vigore del decreto. Nel caso del leasing si deve dimostrare, contestualmente alla presentazione della domanda entro il termine, il pagamento dei canoni effettivamente versati e in scadenza alla stessa data ultima di presentazione della domanda. Per quanto riguarda la vendita con riserva di proprietà (quando la proprietà dell’oggetto alienato resta al venditore, l’utilizzazione del bene è conseguita dal compratore all’atto della stipulazione del contratto e il pagamento è rateizzato), essa è equiparabile al leasing a patto che il nominativo dell’utilizzatore figuri sulla carta di cir-
notiziario
uno scorcio di Genova (Liguria)
colazione del veicolo. Un altro punto importante chiarito dalla circolare è la cumulabilità degli incentivi con altre agevolazioni: il Ministero chiarisce che gli incentivi per gli investimenti non sono cumulabili con i contributi “Sabatini-bis” e sono cumulabili con il “superammortamento”. Confindustria Liguria e Gruppo Montepaschi hanno sottoscritto un accordo per assistere le piccole e medie imprese della Liguria. La convenzione mette a disposizione delle aziende della regione tre plafond per complessivi 60 milioni di euro con durata e condizioni variabili. L’accordo è stato siglato da Fausto Agostini, presidente del comitato re-
gionale ligure Piccola Industria per Confindustria Liguria, e da Nello Foltran, responsabile area territoriale Nord Ovest di Banca MPS in rappresentanza del Gruppo Montepaschi. In particolare, in un’ottica di sostegno all’occupazione, Banca Monte dei Paschi ha anche previsto specifiche linee di finanziamento dedicate alle start-up e all’imprenditoria femminile. La controllata MPS Leasing & Factoring mette a disposizione offerte dedicate di credito specializzato per un totale di 30 milioni di euro; l’offerta leasing è finalizzata a sostenere le piccole imprese nell’acquisizione di beni mobiliari e anche soluzioni di leasing immobiliare funzionali alla gestione caratteristica;
13
notiziario l’offerta factoring è stata concepita per supportare le imprese nell’ottimizzazione dei propri crediti commerciali e a supporto della filiera di fornitura. Entro i primi mesi del 2017 sarà consegnato il primo lotto del nuovo ospedale di Sulmona (L’Aquila), a prova di terremoto, grazie all’utilizzo delle strutture portanti in acciaio. Un’altra particolarità è anche l’utilizzo del leasing in costruendo. La nuova struttura sanitaria sarà organizzata in due lotti funzionali collegati fra loro e all’ospedale esistente e ospiterà il nuovo Pronto Soccorso, la Cardiologia, l’Utic, alcuni reparti di degenza medica e chirurgica (Ortopedia, Chirurgia Generale, Urologia, Oculistica, Medicina Generale, Neurologia, Lungodegenza), oltre alla Radiologia, alla Farmacia e ad alcuni servizi di supporto logistico, per un totale
14
di circa 130 posti letto. A realizzare l’intervento la Inso di Firenze, in associazione temporanea di imprese con l’aquilana Edilfrair, la Sardaleasing e Iccrea BancaImpresa. Altre due imprese, Sof e G.e.te., gestiranno la manutenzione edile e cureranno l’impiantistica della struttura per un periodo di 20 anni. A breve la città, a rischio sismico, avrà quindi a disposizione spazi ospedalieri più sicuri per una superficie di circa 5 mila metri quadrati costruiti appunto in sicurezza. Questa prima tranche del progetto avrà un costo di circa 10 milioni di euro, poi seguirà la seconda fase che prevede la realizzazione di altri circa 5 mila metri quadrati, con un costo di poco meno di 9 milioni. I nuovi spazi sostituiranno il vecchio nosocomio costruito nel dopoguerra, pericoloso in caso di sisma e con scarsa efficienza energetica.
notiziario
stabilimento Piaggio a Pontedera
L’auto elettrica la si può acquistare on line in leasing. Alba Leasing e Ri-Volt hanno dato vita a McWatt, un portale per l’acquisto in leasing di auto, motociclette, furgoni ed e-bike elettriche ed ecosostenibili. Per acquistare un mezzo su McWatt basterà accedere alla pagina dedicata alla configurazione, dove si potranno verificare anche il prezzo, i vari costi e le condizioni di leasing sviluppate da Alba Leasing. Si potrà scegliere il proprio mezzo dal catalogo delle principali aziende di mobilità sostenibile e case automobilistiche di mezzi ibridi: per esempio BH Bikes, marchio internazionale di e-bike; Atala, storico
produttore di biciclette; SegwayNinebot Italia; Zero Motorcycles; Nissan, Peugeot, Citroen, Volvo e Tesla. Il portale si rivolge in particolare al mondo del turismo, dalle imprese del settore ricettivo-alberghiero a quelle ricreative, oltre che agli enti pubblici. Ri-Volt ha già attivato una serie di convenzioni con le associazioni degli albergatori in diverse regioni italiane. Piaggio & C. S.p.A. e Alba Leasing hanno sottoscritto un contratto di leasing da 12,8 milioni di euro, con scadenza nel 2026, per il finanziamento del nuovo stabilimento au-
15
notiziario
Tesla Model S
tomatizzato di verniciatura situato nel comprensorio industriale di Pontedera. “Per il Gruppo Piaggio – come riportato da una nota della società – il contratto si inserisce fra le costanti azioni di ottimizzazione della struttura del debito, anche tenuto conto delle opportunità attualmente offerte da un contesto di mercato favorevole, attraverso l’allungamento della durata media del debito e la diversificazione delle fonti di finanziamento”. La filiale italiana di Tesla cavalca il boom del leasing con una nuova formula di acquisto con finanziamento
16
indirizzata alla clientela business e a quella privata. Leasing Tesla è proposto per due versioni dei due attuali modelli della gamma di veicoli elettrici del costruttore di Palo Alto, la Model S e la Model X, e prevede pagamenti dilazionati in cinque anni. All’atto della stipula del contratto verrà anche stabilità la cifra di riacquisto che il venditore si impegnerà a versare al conduttore al termine del periodo di leasing; il cliente sarà comunque libero di restituire la vettura senza penali o di tenerla, in questo caso saldando (o rifinanziando) la cifra mancante che corrisponderà a quella pattuita come valore ga-
notiziario rantito. Per entrambe le proposte il tasso di leasing è del 4,01%, con TAEG del 5,75%, incluse le spese di istruttoria. Per la Tesla Model S la proposta interessa il modello 60 D con la trazione a quattro ruote motrici. In listino a 84.300 euro; la berlina a cinque porte ha un’autonomia dichiarata di 408 km (ciclo NEDC) e rispetto alla meno cara versione 60 a trazione posteriore (78.600 euro, 400 km di “range”) è più rapida nello 0-100 km/h di 4 decimi di secondo e dispone di 2 CV in più (322 CV). Un’offerta prevede un importo totale del credito di 81.240 euro (con 59 rate a partire da 699 euro e una maxi rata anticipata di 16.248 euro); per i cinque anni di utilizzo della macchina l’importo totale dovuto
dal consumatore sarà di 57.978,77 euro, nel caso decidesse di restituirla al concessionario, altrimenti potrà esercitare il diritto di riscatto della vettura, pagando ulteriori 34.120,80 euro. Invece, la proposta relativa alla Tesla Model X, la crossover premium, interessa la versione d’ingresso del modello, la 75D. Configurabile con 5, 6 o 7 posti, è dotata di trazione integrale ed è equipaggiata con batteria da 75 Kw che garantisce un’autonomia dichiarata di 417 km (ciclo NEDC) e a listino ha un costo di 105.100 euro. Bombardier Commercial Aircraft ha annunciato che Industrial Bank Financial Leasing Co. Ltd (nota anche come CIB Leasing) con sede a Pe-
Bombardier CRJ900
17
notiziario
Luca Lorenzi ai tempi di Locat Leasing
chino, è il cliente non identificato precedentemente annunciato che aveva firmato un ordine fermo per dieci aeromobili CRJ900. Questo accordo è stato inizialmente annunciato lo scorso 20 giugno 2016. Entrambe le parti lavoreranno a stretto contatto per esplorare le opportunità di mercato per la crescita della flotta e l’espansione del network. Come precedentemente annunciato da Bombardier, sulla base del prezzo di listino, l’ordine per dieci aeromobili CRJ900 ha un valore di circa 472 milioni di dollari.
Pier Paolo Fabbri, durante la riunione consiliare del 9 novembre 2016, dopo una più che ventennale carriera all’interno del gruppo ha rassegnato le dimissioni dalla carica di amministratore delegato e direttore generale in Banca Agricola Commerciale, andando a rivestire, nel prossimo futuro, un significativo ruolo nella governance aziendale. Subentra in qualità di direttore generale Luca Lorenzi, che vanta una lunga carriera nel mondo UniCredit, dove ha maturato variegate esperienze e ricoperto incarichi apicali. Dal ruolo di amministratore delegato di Locat Leasing, alla direzione di importanti operazioni di M&A, alla direzione generale del Gruppo UniCredit Leasing. Il settore bancario, specificamente la Banca di territorio, vede Lorenzi assumere posizioni di rilievo in UniCredit dapprima in qualità di responsabile del Centro Nord (Emilia Romagna,Toscana, Umbria e Marche), poi quale deputy region manager di UniCredit. Al nuovo direttore generale spetterà di dare una nuova spinta propulsiva alle attività di sviluppo, sfruttando tutte le potenzialità che risiedono nella capogruppo e nelle controllate Bac Fiduciaria e • S.Marino Life.
Il notiziario è stato chiuso in redazione il 30 novembre 2016
18
www.franchisingtime.it
trend
d n e tr
Andando ad analizzare nel dettaglio i dati relativi al valore dei contratti stipulati nei primi dieci mesi del 2016 all’interno dell’auto, strumentale e immobiliare si possono osservare vari trend. In particolare, nel comparto auto si può osservare un significativo incremento del leasing di veicoli industriali, che crescono del 41% (circa 470 milioni di euro). I sotto-comparti autovetture e veicoli commerciali presentano tassi di crescita leggermente inferiori (rispettivamente +28,9% e +24,5%), ma comunque significativamente superiori a quelli dell’intero mercato italiano (+16,5%). Per quanto riguarda il comparto strumentale, anche nel 2016 si conferma l’importanza del sotto-comparto che include contratti su beni di valore compreso tra 50,000 euro e 0,5 mil euro, che rappresenta quasi la metà dei volumi dell’intero comparto ed ha registrato un incremento del 19,4% in valore. Da sottolineare la significativa crescita dei volumi (+35,6%) nel sotto-comparto che include contratti su beni di valore compreso tra 0,5 e 2,5 milioni di euro. Nel comparto immobiliare si sta confermando una tendenza già emersa nei mesi precedenti: nel “costruito” è stata registrata una significativa crescita in termini di numero di contratti stipulati (+9,3%) ed una lieve flessione dei volumi (-3,6%), soprattutto legata alla performance nel sotto-comparto che include beni di valore superiore ai 2,5 milioni di euro; nel “da costruire” si registra un significativo aumento del valore dei contratti stipulati (+15,6%), derivante da un aumento del taglio medio delle operazioni (si è infatti registrato un incremento del 23,0% nei volumi del sottocomparto che include contratti su immobili con valore superiore ai 2,5 milioni di euro). (Dati ASSILEA)
Ripartizione per comparto (valori di stipulato)
Immobiliare 20,6%
Aeronavale e Ferroviario 1,7%
Strumentale 39,9%
20
Energy 0,7% Auto 37,2%
trend
Stipulato leasing gennaio-ottobre 2016 STIPULATO LEASING GENNAIO-OTTOBRE 2016
Numero
Valore
Var. % Numero
Autovetture
60.190
1.897.646
27,0%
28,9%
Veicoli commerciali
25.221
652.899
23,7%
24,5%
Veicoli Industriali
17.264
1.615.430
37,8%
41,0%
Renting a M.T.
71.428
1.352.375
14,3%
15,6%
AUTO
174.103
5.518.350
21,9%
28,0%
STRUMENTALE
131.640
5.915.671
7,6%
18,0%
Strum. Senza Opzione / Noleggio
AERONAVALE E FERROVIARIO Immobiliare costruito Immobiliare da costruire IMMOBILIARE ENERGY
TOTALE GENERALE
Var. % Valore
61.312
894.552
-2,2%
6,8%
310
253.309
17,9%
-13,1%
2.691
1.804.506
9,3%
-3,6%
658
1.246.190
1,5%
15,6%
3.349
3.050.696
7,7%
3,4%
92
108.300
-4,2%
-16,7%
309.494
14.846.326
15,2%
16,9%
Valori in migliaia di Euro. Fonte: ASSILEA
Variazione percentuale gennaio-ottobre 2016/2015
Var % Numero
40,0% 30,0%
28,0%
Var % Valore
21,9%
18,0%
20,0%
17,9% 7,7%
7,6%
10,0%
3,4%
0,0% -4,2%
-10,0% -13,1%
-20,0% Auto
Strumentale
Aeronavale e Ferroviario
Immobiliare
-16,7% Energy
Fonte: ASSILEA
21
trend
Stipulato leasing auto e strumentale (milioni di euro) 5.000
60,0% 41,0%
4.000
45,0%
35,6% 28,9%
24,5%
3.000
30,0%
19,4%
15,6% 2.000
7,5%
6,8% -2,9%
1.000
15,0% 0,0%
0
-15,0% Autovetture
Veicoli commerciali
Veicoli Industriali
Noleggio a lungo termine
<=50.000 Euro
> 50.000 Euro <= 0,5 mil Euro
Auto gen - ott '15
>0,5 <=2,5 mil Euro
> 2,5 mil Euro
Leasing operativo strumentale
Strumentale gen - ott '16
Var % '16/'15 (asse di destra)
Fonte: ASSILEA
Stipulato leasing immobiliare (milioni di euro)
1.000 800
22,5%
20,0%
10,0%
7,8%
5,7%
600 400
10,0% 0,0%
-9,5%
200
-10,0%
-18,9%
0
-20,0% <=0,5 mil Euro
>0,5 e <=2,5 mil Euro
>2,5 mil Euro
Immobiliare costruito gen - ott '15
Fonte: ASSILEA
22
30,0%
gen - ott '16
<=0,5 mil Euro
>0,5 e <=2,5 mil Euro
>2,5 mil Euro
Immobiliare da costruire Var % '16/'15 (asse di destra)
il leasing che verrà • le prospettive con gli interventi di Corrado Piazzalunga (presidente ASSILEA), Stefano Corti (vicedirettore Alba Leasing), Gianfranco Antognoli (fondatore ConCredito)
• un nuovo prodotto: leasing abitativo prima casa con l’intervento di Stefano Esposito (consigliere delegato BPER Leasing Sardaleasing)
• le problematiche il pensiero di Carlo Luigi Ciapetti
in collaborazione con:
il leasing che verrà
le prospettive ubblichiamo, iniziando dal presidente dell’associazione di categoria, le riflessioni di alcuni protagonisti a vario titolo del mondo della locazione finanziaria nel nostro Paese, privilegiando le diverse aree del sistema.
P
Corrado Piazzalunga, presidente ASSILEA Confermando il trend positivo già rilevato negli ultimi due anni, i primi dieci mesi del 2016 hanno registrato uno stipulato leasing in crescita del 16,9% in termini di valore e del 15,2% in termini di numero nuovi contratti. Il valore complessivo delle operazioni finanziate è stato di 14,8 miliardi di euro, pari a circa 310 mila contratti.Auto e strumentale continuano ad essere i comparti che trainano il mercato del leasing, con crescite rispettivamente pari al 21,9% sul numero e 28,0% sul valore, e al 7,6% sul numero e 18,0% sul valo-
24
re, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un contributo importante a tali numeri è stato dato dalle agevolazioni e dalle novità fiscali introdotte dalla Legge di Stabilità 2016, con particolare riferimento al Superammortamento e alla Nuova Sabatini. Alla luce di tali risultati e anche al fine di continuare a sostenere concretamente le aziende italiane, il Governo, con l’introduzione di provvedimenti specifici a sostegno dell’Industria 4.0, ha elaborato un mix di misure che prevedono anche la con-
il leasing che verrà
Corrado Piazzalunga
ferma e il potenziamento di alcuni benefici fiscali e il rifinanziamento di agevolazioni già in essere nel 2016. Si stima che tali misure dovrebbero portare ad un aumento degli investimenti privati in innovazione di 10 miliardi di euro annui, passando già nel 2017 da 80 a 90 miliardi. Inoltre mira ad un incremento della spesa privata aggiuntiva per ricerca e sviluppo di 11,3 miliardi di euro nel periodo 2017-2020 e ad un aumento di 2,6 miliardi di investimenti privati in capitale di rischio. Con particolare riferimento al “leasing abitativo prima casa”, prodotto potenzialmente importante a livello
economico e di valore sociale, quest’anno è stato fatto un intenso sforzo di comunicazione e di formazione degli operatori; auspichiamo di vedere nel 2017 i risultati concreti del lavoro svolto. Con il “leasing abitativo prima casa”, peraltro, sono state introdotte per la prima volta in Italia le norme di portata più generale volte a tipizzare il contratto di locazione finanziaria. Tali norme sono oggi in fase di approvazione definitiva entro l’anno. È dal 1973 che l’intero settore attende una disciplina che garantisca “dignità civilistica” al leasing finanziario, come già avvenuto nei principali Paesi europei.
25
il leasing che verrà Con il riconoscimento della natura unitaria del leasing quale contratto con causa di finanziamento, vengono regolati adeguatamente i comportamenti delle parti contrattuali anche in caso di default, rendendoli più chiari e trasparenti. Conseguenze dirette saranno la riduzione dei tempi di contenzioso e dei costi dell’apparato giudiziario e procedure più snelle per la rivendita dei beni. La certezza del diritto è un elemento importante per chi vuole investire o
continuare ad investire nel nostro Paese, garantendo una maggior tutela sia della clientela sia degli operatori e fornendo maggior incisività agli operatori leasing a supporto del mercato e dell’economia reale. Con queste premesse e questi sforzi a sostegno dell’economia reale, unite alle caute stime di ripresa economica, auspichiamo un anno che possa rispondere in maniera positiva alle aspettative delle imprese e del settore.
Stefano Corti, vicedirettore Alba Leasing A fine settembre 2016 lo stipulato leasing segna un +16% sull’anno precedente e lo strumentale un +17%: è una dinamica particolarmente favorevole che invita ad effettuare qualche riflessione. In primo luogo si dimostra ancora che il leasing, strumento principe per il finanziamento dei beni capitali d’impresa, è particolarmente sensibile al ciclo economico: è sufficiente una modesta ripresa congiunturale, come quella cui stiamo assistendo, perché la domanda di investimenti –
26
seppur ancora limitata – si traduca in richiesta di leasing. In secondo luogo, è interessante notare come quel +16% sia trainato dal leasing strumentale: una ulteriore conferma dell’appetibilità dello strumento leasing per le imprese nella loro attività di finanziamento dei beni capitali, parte integrante del processo produttivo d’impresa. In tale scenario positivo, purtroppo ancora collocato in una congiuntura generale instabile (crescita del PIL sotto le previsioni, rallentamento
il leasing che verrà
Stefano Corti
dell’export, stasi dei consumi interni), quali linee di tendenza si possono definire? Proviamo a rispondere alla domanda individuando le principali. Spesso il mercato del leasing è associato al mondo delle agevolazioni fiscali, anche perché questa forma tecnica ha sempre fruito di un beneficio, connesso alla facoltà di ammortamento anticipato. In diverse forme, come noto, tale beneficio è stato mantenuto, seppur ridotto. Lo Stato si è mosso recentemente, inoltre, nel campo del leasing immobiliare residenziale, che non ha ancora manifestato le sue potenzialità. Ci pare però non corretto avviare
l’analisi da questo punto di vista, anche perché la consistenza di tali agevolazioni si è ridotta nel tempo. Ci pare importante invece sottolineare il ruolo del leasing nel finanziamento d’impresa. Tale ruolo appare ancor più importante oggi, dal momento che lo Stato dovrà attuare, ancor più di prima, una politica di sostegno agli investimenti. Senza addentrarci in questioni di macroeconomia, pare però oggi scontato sostenere che, in assenza di una possibile consistente ripresa dei consumi, il riavvio del ciclo è affidato alla ripresa degli investimenti; lo Stato ha già introdotto qualche iniziativa (la più evidente è il “super-
27
il leasing che verrà ammortamento”), ma dovrà proseguire. In aggiunta a ciò, non dobbiamo scordare che lo stock di beni capitali appartenente al mondo produttivo, al netto degli ammortamenti, è andato riducendosi negli ultimi tre anni nel nostro Paese. Se valutiamo anche il grado di obsolescenza degli impianti, una ripresa degli investimenti pare assai probabile, forse inevitabile. È in tale contesto che si colloca lo strumento leasing: la centralità del bene rispetto al contenuto puramente finanziario è la chiave di volta che permetterà una dinamica an-
cor più positiva nel prossimo futuro, proprio in quel comparto – lo strumentale – che rappresenta l’anima “industriale” del leasing. È certo, in ogni caso, che un’evoluzione sul piano giuridico rappresenterebbe un formidabile assist: come ben sappiamo, la mancanza di una tipizzazione del contratto di leasing tanti vincoli ha generato nella diffusione dello strumento. La positiva conclusione del percorso legislativo in corso (formuliamo qui l’augurio come una certezza!) darà quindi vita ad una nuova veste per un contenitore già ricco di sostanza.
Gianfranco Antognoli, fondatore di ConCredito Il leasing alla luce dei risultati 2015/2016, delle nuove normative che danno più certezze del diritto in materia e delle positività fiscali e agevolative (legge rifinanziamento Sabatini), sarà sicuramente nel 2017 ancora di più un valido supporto finanziario agli investimenti produttivi e, quindi, alla ripresa economica che procede ancora troppo lentamente. Il tema della “sofferenza” è centrale per tutto il sistema bancario in rela-
28
zione ad una ripresa robusta dei finanziamenti corporate, ma appaiono ormai individuati i meccanismi di cessione per liberare banche e società finanziarie dalla zavorra degli NPL, che condizionano i budget di crescita e le economicità della gestione. In effetti la cessione è l’unica risposta forte al nodo cruciale della qualità del credito, elemento determinante e tra i più critici per la credibilità di qualsiasi piano industriale
il leasing che verrà bancario. Al contempo il mercato immobiliare privato abitativo segna una positiva inversione di tendenza: il leasing agevolato per l’acquisto della prima casa rappresenterebbe un utilissimo supporto per consolidare una ripresa essenziale e, per gli effetti indotti, contribuirebbe ad una crescita significativa del PIL nazionale. Su questo versante, a mio giudizio, da quando è uscita la norma agevolativa – ormai circa un anno fa – manca però il forte convincimento dell’offerta da parte di quasi tutte le società di leasing, anche se il tasso di sofferenza sarebbe sicuramente molto basso (basta confrontarlo con il minor contenzioso retail delle banche). Concludendo, credo che sia auspicabile e necessaria una crescita importante della forma leasing strumentale, immobiliare e del targato. Su questa tecnicalità di finanziamento le banche dovrebbero marciare di più, assecondando e promuovendo la richiesta del mercato. In ordine alla percentuale delle sofferenze, bisogna analizzare in modo serio e approfondito le cause: la maggior parte delle società di leasing è di matrice bancaria e le operazioni proposte dalla rete delle banche non possono né devono essere considerate una subordinata al finanziamento diretto. La valutazione del rischio credito non è connessa alla tecnicalità della forma del finanziamento, ma ai pilastri che ben si conoscono e non si pos-
Gianfranco Antognoli
sono abbassare o allargare nel caso che l’erogazione avvenga da un soggetto controllato e non direttamente dalla banca: rischio finanziario, rischio economico e rischio patrimoniale sommati costituiscono sempre il rischio di credito; banche e richiedenti, quindi, debbono necessariamente analizzare la coerenza e valutare professionalmente i flussi finanziari, l’economicità e infine il presidio patrimoniale (garanzie) dell’azienda richiedente. In questo caso, di fatto e di diritto, il leasing ritornerà ad essere lo strumento principe per accompagnare con intelligenza gli investimenti senza danno per il sistema bancario. •
29
il leasing che verrà
leasing abitativo: prime considerazioni su un prodotto innovativo Stefano Esposito, consigliere delegato BPER Leasing Sardaleasing Il leasing abitativo rappresenta un’importante novità per questa tipologia di strumento finanziario, sia che si osservi l’argomento dal lato offerta che da quello della domanda. Partiamo dal lato domanda, rappresentato in prima battuta da coloro che la Legge di Stabilità 2016 ha individuato come i destinatari privilegiati del beneficio fiscale e delle tutele associate al leasing abitativo e che rientrano nella categoria dei “privati consumatori”. Parliamo, dunque, soprattutto di giovani, meglio se entro i 35 anni di età, appunto clienti privati consumatori, non titolari di partita IVA, che si avvicinano al leasing non per un sostegno finanziario alla propria attività imprenditoriale, ma con l’obiettivo di soddisfare un’esigenza primaria, quella volta all’acquisto della prima casa di abitazione. Si tratta di una categoria
30
di clienti che normalmente non viene in contatto con le società di leasing e che, quindi, deve essere avvicinata con un approccio che si differenzia da quello tipico di un’impresa. Per quanto la casistica sia limitata dalla brevità del periodo di offerta, sulla base dei contatti ricevuti BPER Leasing Sardaleasing ha iniziato a fare una prima valutazione degli elementi caratterizzanti il cliente a cui destinare il leasing abitativo. Dando per scontata l’età, tale cliente è caratterizzato da una formazione scolastica medio/alta e arriva a chiedere informazioni sul prodotto con un bagaglio di conoscenze in parte già acquisite. Le informazioni non sono di semplice fonte “commerciale”, ossia non dipendono dall’aver “sentito o visto pubblicizzata l’offerta”, ma derivano dall’aver cercato di approfondire le informazioni
il leasing che verrà
Stefano Esposito
contenute nella descrizione della “Legge di Stabilità” e, generalmente, reperite su internet. Da questo punto di vista, è stato ripetutamente riconosciuto come estremamente interessante il Vademecum sul Leasing abitativo predisposto dal MEF e da ASSILEA, in collaborazione con il Consiglio Nazionale del Notariato e con l’adesione delle Associazioni dei Consumatori, un documento che spesso il cliente che ha contattato la nostra società aveva già avuto modo di consultare. In altre parole, anche se finora non abbiamo assistito a campagne pubblicitarie esplicite sul prodotto da parte dell’offerta, chi prende contatto con la società di leasing ha già un’idea delle potenzialità del prodotto e vuole esplicitamente capire se e fino a che punto può trarne vantaggio in confronto ad altre mo-
dalità di finanziamento. Un contributo alla diffusione della conoscenza del prodotto sta arrivando anche dal Consiglio Nazionale del Notariato, che, a partire dalla seconda metà dell’anno in corso, ha avviato una serie di incontri che, oltre ai propri rappresentanti, coinvolge i commercialisti, le banche e le società finanziarie per descrivere i vari aspetti dell’argomento. Passiamo ad osservare la novità dal lato offerta, ossia dalle società di leasing e dalle banche ad esse collegate, rappresentando queste ultime il primo punto di contatto con il mondo dei destinatari del leasing abitativo. La prima considerazione, immediatamente positiva, è che con questo nuovo prodotto la banca amplia il proprio portafoglio di offerta a favore del privato che intende acquistare la propria abitazione.Tuttavia, sep-
31
il leasing che verrà pure le modalità di valutazione del merito di credito del cliente risultino analoghe a quelle che dovrebbe adottare per concedere un mutuo, l’operatore bancario che si occupa di clientela “Retail” – categoria a cui appartiene il destinatario del leasing abitativo – non ha dimestichezza con tale strumento, più tipicamente destinato alla clientela “Corporate”. Le variabili su cui agire per “calibrare” l’offerta non saranno solo il tasso (fisso o variabile o una combinazione dei due) e la durata, come per il mutuo, ma anche, ad esempio, l’importo del riscatto e la possibilità o meno di finanziare anche le imposte. Anche in questo caso, e stavolta a favore degli operatori bancari, è venuto in aiuto il “Modello di convenienza fiscale” messo a punto da ASSILEA, che permette – con l’inserimento dei parametri finanziari base – di quantificare immediatamente il vantaggio fiscale del leasing a fronte di un mutuo e che è stato molto apprezzato perché consente già allo sportello, quindi in tempo reale, di orientare oggettivamente il cliente verso il prodotto finanziario a lui più conveniente. Una delle prime domande che l’operatore si sente fare dal cliente è se le condizioni di tasso del leasing e del mutuo sono le stesse o, eventualmente, perché, quelle del leasing risultano essere superiori. In realtà può facilmente riscontrarsi il secondo caso e ciò è determinato dal fatto che il contratto di leasing comporta sem-
32
pre un impegno per la banca e/o per la società di leasing maggiore rispetto a quanto richiesto per il mutuo. Infatti, da un lato, prima della stipula la società di leasing, grazie all’esperienza diretta e consolidata sul leasing immobiliare strumentale, è in grado di mettere in campo competenze tecniche specifiche che rappresentano una garanzia per il cliente/utilizzatore (consulenza insita nell’offerta). Inoltre, durante tutta la vita del contratto, la società di leasing, che è proprietaria dell’immobile, assicura al cliente il rispetto costante delle norme tempo per tempo vigenti, fino alla scadenza del contratto stesso (responsabilità civile). Nonostante gli innegabili vantaggi descritti, le società di leasing si stanno muovendo con una certa cautela nel promuovere il leasing abitativo, presumibilmente perché, oltre alle implementazioni contabili e procedurali che comporta l’offerta alla categoria dei privati consumatori, si è determinata una coincidenza temporale nei termini di applicazione della Direttiva europea 17/2014 in materia di credito immobiliare ai consumatori e delle conseguenti Disposizioni attuative di Banca d’Italia in termini di Trasparenza con riferimento all’informativa precontrattuale e contrattuale. Ciò va ad impattare sull’offerta di leasing abitativo con modalità analoghe a quelle del mutuo, ma con specificità che hanno richiesto precisi chiarimenti da parte dell’Autorità di Vigilanza. •
il leasing che verrà
l’analisi del rischio e la sua storia Carlo Luigi Ciapetti, fondatore dello studio omonimo Molti anni fa mi trovai a dirigere un ramo d’azienda secondario ma abbastanza complesso, con 1.200 dipendenti e un insieme di superfici variamente operative complessivamente pari a uno dei nostri paesini di campagna. Uno degli aspetti più importanti era rappresentato dai 1.500 fornitori, di dimensioni assai variabili, la cui attendibilità in qualità e tempestività di consegna era assolutamente necessario che fosse rispettata e comunque conforme al contratto stipulato: il rischio era molto elevato, trattandosi di una lavorazione per passi successivi. Il mio predecessore aveva avuto serie difficoltà a questo proposito e quindi decisi di affrontare il problema sistematicamente; a poco a poco realizzai una procedura informatizzata – va qui notato che i mezzi a disposizione non erano certo quelli di oggi – che si rivelò in grado di risolverlo una volta per tutte. Il primo passo fu quello di creare un database nel quale riportare, per ciascun fornitore, ogni concreta informazione possibile – dai dati economici ai precedenti in qualità e tem-
pestività delle eventuali precedenti forniture – ed ogni indiscrezione che fosse stata raccolta a suo proposito. Alla fine del secondo esercizio annuale si poté riscontrare che il successo era stato assoluto, con una diminuzione numerica dei problemi intorno all’80% e con una presumibilmente elevata diminuzione delle perdite. Non ci avevo certo pensato, ma dopo qualche anno questa tipologia procedurale – nel frattempo definita come “analisi di rischio” – avrebbe rappresentato la base della mia attività professionale fin dal 1982. Fu una serie di circostanze che mi portò a specializzarla nel settore del leasing strumentale, al cospetto di una molteplicità di elementi: il bene – o i beni – costituente il cespite contrattuale, l’affidabilità del fornitore, la dinamica aziendale del conduttore, il prezzo di vendita in rapporto a quello normale di mercato, la deperibilità e la rivendibilità del cespite che ne permettevano una valorizzazione nell’arco della durata contrattuale, le indicazioni informali di ogni tipo eventualmente ricevute.Andò così a
33
il leasing che verrà
Carlo Luigi Ciapetti
costituirsi un database eccezionalmente ricco di riferimenti di ogni tipo che – unito ai rapporti preferenziali con operatori del mercato specifico ritenuti, e via via verificati, come assolutamente affidabili – ha permesso di fornire agli uffici di istruttoria delle società di leasing nostre clienti delle analisi di rischio mirate alla crescita e alla gestione in sicurezza delle proprie attività. Dal 1990 furono poi fatti 25 Convegni e 85 Seminari volti all’approfondimento dei temi concernenti i vari mercati, in continua evoluzione, ed i beni strumentali di ogni tipo, in marcata fase di sviluppo tecnologico. Fino alla metà degli anni ’90 l’analisi di rischio – era stata comunque definita fin dall’inizio come “rischio bene nel leasing”, per la prevalenza del bene sugli altri elementi di rischio – si era attuata nell’individuare prevalentemente la “fraudolenza corrente”. Negli anni successivi questa apparve diminuire
34
mentre cresceva in continuazione la “fraudolenza politica”, caratterizzata da importi elevatissimi e da prezzi inammissibili, a conduttori fortemente caratterizzati, coperti da falsificazioni certificative e molto spesso da flussi irregolari Estero/Italia: ovviamente le nostre analisi rivelatrici non venivano prese in considerazione e anzi causarono una sospensione delle richieste di questo tipo. Iniziò così la fornitura da parte nostra di “analisi di rischio in outsourcing” che, scavalcando la struttura operativa, davano alla dirigenza la possibilità di giungere – o di non giungere – direttamente a contratto. Con la nascita e lo sviluppo delle “bolle” statunitensi si sviluppò tuttavia in Italia una “clonazione” assai fantasiosa, parallela all’andamento del settore bancario e finanziario. L’esito prevedibilmente infausto di molte delle operazioni stipulate in questo periodo portò alla nascita di un altro nostro servizio, teso a valutare le situazioni di sofferenza e a fornire con una specifica analisi di rischio tutte le indicazioni necessarie per la miglior gestione delle sofferenze stesse, ove fosse effettiva l’intenzione di giungerci. L’analisi di rischio è un’attività di altissima specializzazione – basti pensare che un operatore giunge ad essere pronto ad iniziare la sua trattazione dopo due/tre anni – ma la sua positività si rivela tale solo quando venga richiesta con l’effettiva intenzione di avvalersene, in presenza di una struttura interna assolutamente affidabile e fedele. •
Ritiro ricovero e riacquisto beni strumentali e autoveicoli
convegni
XII Convegno Leasing
il giorno dopo L’edizione 2016, ospitata ancora una volta nelle strutture alberghiere di Galzignano Terme, ha mantenuto alto il filo dell’interesse, la qualità dei temi trattati e il profilo dei partecipanti. L’apertura con la Relazione sullo stato del Leasing e del Noleggio a Lungo Termine, fattori di crescita e ri-
lancio del settore (superammortamento, nuova Sabatini, ecc…) è stata affidata a Gianluca De Candia di ASSILEA che, a seguire, ha moderato un dibattito con Stefano Esposito, consigliere delegato BPER Leasing Sardaleasing, Giovanni Orlandini, direttore generale Car Server
la tavola rotonda sul leasing abitativo
36
convegni e Francesco Vittadini, direttore generale Grenkelocazione. L’intervento successivo, il Quadro macroeconomico europeo e previsioni per il leasing, presentato da Francesco Daveri, ordinario Politica Economica Europea della Facoltà Economia SDA Università Bocconi di Milano, ha catturato l’attenzione e le domande di una giornalista di una nota testata economica.
I lavori della mattinata si sono conclusi con la tavola rotonda Leasing abitativo, rischi e tutele per il consumatore, leasing Vs. mutuo e “rent to buy”. Confronto tra operatori, animato dal notaio Giuliano Fusco, da Alessandro Grassetto, commissione fiscale Padova, da Enrico Giancoli, responsabile area BCC Nord Iccrea BancaImpresa, dal senatore Vincenzo Gibiino, presidente dell’Os-
I premi. La quarta edizione della
Foglia d’Argento, premio per l’eccellenza nel leasing, è stata assegnata al senatore Luigi Marino, che si è adoperato per dare regole certe al mondo della locazione finanziaria presentando, insieme a un collega, l’emendamento al disegno di legge sulla Concorrenza, approvato dalla Commissione Industria. La prima edizione della Targa d’Argento ha registrato un evidente successo, grazie anche alle modalità che hanno coinvolto il nostro mondo: la votazione finale si è conclusa con un ex aequo tra Stefano Esposito (consigliere delegato di BPER Leasing Sardaleasing) e Amato Trunfio di CNH Industries; la piazza d’onore è andata a Pierluigi Odorico di Biella Leasing, seguito da Michael Meyer di Hypo Voralberg Leasing.
37
convegni
Gli sponsor dell’evento: TREBI Generalconsult, VIVA, LawRan e C.M. Car
servatorio parlamentare del mercato immobiliare, da Fabio Picciolini di Adiconsum e da Giorgio Spaziani Testa, presidente Confedilizia. I lavori pomeridiani sono ripresi con l’altra tavola rotonda NPL nel Leasing: rischi ed opportunità nella gestione degli NPL in Italia e la gestione del recupero beni (procedure, tempi e rivendita) con Franco Banchi di Banca IFIS, Giancarlo Bartoletti di Alba Leasing, Riccardo Martinelli di Nuova Banca Etruria e Daniele Vitali di VIVA Spa. La chiusura è stata affidata allo spa-
38
zio dedicato alle Tendenze di Giurisprudenza: esame e commento di alcune sentenze sul leasing, che ha visto avvicendarsi gli avvocati Massimiliano Lissi, Roberto Migliassi, Elisa Parenti, Alberto Sandrini e Giuseppe Trotti. Anche questa edizione ha registrato l’evidente interesse dei partecipanti, protrattosi oltre l’orario di chiusura previsto. L’aperitivo e la cena di gala ha permesso ai commensali di conoscersi, scambiare opinioni e contatti. Tutto • grazie a Delta Credit Veneto.
leasing & factoring
le banche hanno tagliato il credito alle aziende il ruolo del leasing e del factoring a favore delle imprese che vogliono investire per crescere
Uno studio della Cgia di Mestre, utilizzando i dati forniti da Banca d’Italia, ha analizzato le difficoltà attuali del rapporto banca-impresa in Italia. Emerge dall’analisi un netto calo di erogazione del credito stimato intorno a 117 miliardi nell’arco di cinque anni: da maggio 2011, considerato come punto massimo di erogazione, a maggio 2016. Dati alla mano è inevitabile che l’attenzione cada sui 914 miliardi di prestiti erogati a novembre 2011, momento in cui molti fanno coincidere l’inizio della famosa stretta creditizia (credit crunch). Se confrontato, infatti, con gli ultimi dati disponibili di giugno della Banca d’Italia vediamo che sono 792 miliardi di credito concessi, un calo quindi di 122 miliardi
di cui a farne le spese sono state le Piccole e Medie Imprese italiane. Nonostante gli annunci, le attese deluse e le politiche espansive della BCE, il tunnel della stretta creditizia non sembra ancora vedere la fine, poiché le azioni messe in pratica non hanno stimolato e convinto le banche a concedere credito alle imprese. Il mercato italiano è rappresentato al 99% da micro, piccole e medie imprese, ma di tutt’altra entità è la quantità di credito che viene concesso loro dal sistema creditizio bancario italiano. Gli studi evidenziano come dal 2007 vi sia una netta differenza di prestiti concessi a seconda della dimensione aziendale. Infatti, le PMI riescono ad ottenere soltanto il 20% dei crediti totali, nono-
39
leasing & factoring
Leonardo Luisi
stante rappresentino, come si diceva, la quasi totalità del mercato italiano; la restante parte è concessa alle grandi imprese che danno lavoro al 20% del settore privato non finanziario. Numerosi sono i problemi che affliggono le piccole e medie aziende, tra cui il sistema dei pagamenti arretrati, specialmente con la pubblica amministrazione. Ne sono quindi coinvolte le imprese, poiché i ritardi nei pagamenti sono pari a 60 miliardi e i tempi di pagamento non si sono di certo adeguati ai 30
40
giorni previsti dalla Direttiva Comunitaria. Questa tempistica molto lunga, quasi esagerata, non fa altro che aumentare il fabbisogno di capitale circolante che affligge soprattutto le piccole e medie imprese, che si trovano in una morsa, che può risultare fatale, tra il pagamento di fornitori a breve termine e incassi oltre 90 giorni da clienti dalla forza contrattuale maggiore e dalla dimensione elevata. Le manovre della Banca Centrale Europea e, soprattutto, l’iniezione di liquidità in quantità massiccia alle banche e la riduzione dei tassi a soglia zero hanno portato benefici sul conto economico per la riduzione dei tassi applicati dalle banche dove, però, solamente le medio-grandi imprese ne hanno beneficiato appieno. Il prolungato rallentamento degli investimenti produttivi ha influito indirettamente sull’indotto delle piccole imprese, specialmente nella subfornitura di componentistiche per prodotti di impianti e macchine. Parte di questo svantaggio è stato compensato grazie alle agevolazioni governative della Sabatini e del superammortamento, anche se i vantaggi sono solo sul lato del conto economico. In questa situazione la consulenza per migliorare il rapporto Banca-Impresa rappresenta un utile riferimento e un sostegno
leasing & factoring reale ai bisogni centrali delle PMI, per una possibile stagione che determini la fine di una crisi perniciosa e l’inizio di una possibile ripresa, necessaria per migliorare lo stato complessivo del nostro territorio produttivo e le condizioni per produrre nuova ricchezza e occupazione. Entrando ora nelle varie forme tecniche del finanziamento bancario, passiamo ad analizzare le concrete possibilità per le aziende di accompagnare utilmente le loro scelte d’investimento, che rappresentano l’unica premessa certa per la ripresa e lo sviluppo economico. I mutui fondiari sono tornati ad essere erogati dalle banche ai privati più che alle società edili immobiliari e rappresentano la possibilità di una ripresa, che è iniziata nel mercato immobiliare delle abitazioni e che offre oggi occasioni e opportunità, considerati i prezzi correnti, più bassi di circa il 30% rispetto all’ultimo periodo pre-crisi. Sul piano dei finanziamenti dal sistema creditizio alle imprese, mantiene la sua importanza strategica per il finanziamento del circolante il factoring, che consolida una crescita importante anche nel 2016 e rappresenta la forma di credito a breve per smobilizzo più attuale ed interessante per le PMI più strutturate organizzativamente e con un
fatturato in crescita. Sul piano degli investimenti veri e propri il leasing ha ripreso, dopo il periodo buio dal 2011 al 2014, la sua centralità, con crescita dimensionale a due cifre. Il leasing ha rappresentato storicamente lo strumento anticipatore della ripresa, perché finanzia tecnicamente solo nuovi investimenti delle aziende. La sua crescita, favorita anche dalle facilitazioni della Legge Sabatini, rappresenta il volano più importante per volumi di questa nuova stagione; anche il leasing targato aumenta in modo significativo, mentre registra un incremento più modesto ma comunque significativo il leasing immobiliare (acquisto fabbricati) e nautico (acquisto imbarcazioni, oltretutto con IVA “agevolata”). Il leasing allora deve essere ulteriormente valorizzato quale strumento utile per una crescita che accompagni gli investimenti produttivi delle aziende, costituendo così la premessa indispensabile e utile ad una ripresa generalizzata dalla creazione di ricchezza economica per il nostro Paese. Le società di leasing non possono deludere le aspettative e venir meno alla loro mission. Leonardo Luisi Gianfranco Antognoli di Studio ConCredito
41
legal
la prededucibilità dei crediti: alcune precisazioni della Suprema Corte Con la sentenza n. 9995 del 16 maggio 2016, la Corte di Cassazione ha enunciato alcuni importanti principi sul tema della prededucibilità dei crediti maturati in ambito leasing, approcciando l’ipotesi, invero piuttosto frequente, che ad una procedura di composizione negoziale della crisi segua la dichiarazione di fallimento dell’impresa. Nel caso in esame, una società di leasing aveva opposto lo stato passivo del fallimento della propria utilizzatrice, contestando il mancato riconoscimento della prededuzione in relazione ai canoni di locazione maturati durante la precedente fase concorsuale. Il contratto in essere, difatti, era proseguito per tutta la procedura di concordato preventivo, giacché la conduttrice aveva manifestato l’intenzione di riscattare i beni nella prospettiva di un programmato affitto di azienda.Tale intenzione, tuttavia, non era stata esplicitata nel piano presentato, ragion per cui il Tribunale aveva respinto l’opposizione, non ritenendo che il cre-
42
dito maturato in favore della concedente potesse considerarsi essenziale all’esecuzione della proposta concordataria. Attraverso la citata sentenza, la Suprema Corte ha condiviso i rilievi del Tribunale ed evidenziato che i crediti relativi ad obbligazioni sorte prima dell’ammissione al concordato preventivo possano godere del rango prededucibile, nel successivo fallimento, solo qualora la loro funzionalità alla procedura emerga già nel piano analitico allegato alla proposta. Per comprendere a pieno le conclusioni della Corte occorre richiamare alla memoria le nozioni relative, da un lato, al trattamento dei contratti leasing pendenti all’apertura di una procedura concorsuale e, dall’altro, quelle relative al più ampio tema della prededucibilità dei crediti. In ordine alla gestione dei rapporti pendenti, la disciplina in vigore si può riassumere come segue. In caso di fallimento, salvo che venga dispo-
LA RIVISTA DELLA LOCAZIONE FINANZIARIA
per abbonarsi:
www.picomax.it/leasingtime
In alternativa, trasmetta questo coupon via fax al numero 02.76340836, o per posta a: Picomax S.r.l. - Servizio Abbonamenti - Viale Sondrio, 7 - 20122 Milano Nome.............................................................................................................................. Cognome .................................................................................................................................
Azienda....................................................................................................................................................................................................................................................................................... Via .................................................................................................................. N°............. Città.................................................................... Prov................. CAP........................... Data .................................................................................................. Firma......................................................................................................................................................
Sì, desidero abbonarmi a Leasing Time, 6 numeri bimestrali, al prezzo di: € 40,00 con spedizione a mezzo Corriere Espresso • € 27,00 con invio Postatarget Effettuerò il pagamento con: bollettino postale: ccp n. 42128207 intestato a Picomax S.r.l., viale Sondrio, 7 - 20124 Milano indicando quale causale “Abbonamento Leasing Time”; bonifico bancario: Cassa Lombarda - sede di Milano - via A. Manzoni, 14 - c/c 17277 - intestato a Picomax S.r.l. - IBAN IT86S0348801601000000017277 carta di credito: Visa
Mastercard
n° carta
......................................................................................
scad.
.....................................
INFORMATIVA DECRETO LEGGE 196/2003 L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiedere gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo a: Picomax S.r.l., Responsabile dei dati, via Borghetto 1, 20122 Milano. Le informazioni custodite nell’archivio elettronico Picomax verranno utilizzate al solo scopo d’inviare agli abbonati vantaggiose proposte commerciali (legge 196/2003).
Firma......................................................................................................................................................
legal sto l’esercizio provvisorio dell’impresa, il contratto di leasing è sospeso fino alla decisione del curatore di subentrarvi o meno. Nell’ipotesi di concordato preventivo, invece, è prevista la prosecuzione automatica del rapporto, fatta salva la facoltà, concessa all’imprenditore in crisi dall’art. 169bis L.F., di richiedere al Tribunale l’autorizzazione a risolvere il contratto. Ad ogni modo, lo scioglimento del vincolo attribuisce al concedente il diritto alla restituzione del bene, che questi dovrà ricollocare a valori di mercato. Se il ricavato dell’operazione sarà superiore al credito maturato nei confronti dell’utilizzatore, la società di leasing sarà tenuta a restituire la relativa differenza; diversamente, potrà attivarsi per il recupero del residuo. Per certi versi sono più complesse, invece, le disposizioni che regolano la prosecuzione dei rapporti pendenti, nonché il trattamento dei crediti sorti in tali frangenti. L’approfondimento odierno si limiterà all’ipotesi vagliata dalla Suprema Corte, vale a dire la prosecuzione dei contratti in una successione di procedure esitata con la dichiarazione di fallimento dell’impresa. Se il riconoscimento della prededucibilità è fuori discussione per i canoni di locazione maturati durante il fallimento, meno scontata è l’attribuzione di tale privilegio, in quella sede, ai crediti sorti nell’eventuale antecedente procedura minore. Si tratta di un tema ovviamente delicato, considerando che la prededuzione prevista dall’art. 111
44
L.F. rappresenta il massimo beneficio che un singolo creditore è in grado di ottenere, in deroga al generale principio della par condicio creditorum. Il citato articolo, all’ultimo comma, riconosce come prededucibili i crediti sorti, genericamente, in occasione o in funzione di una procedura concorsuale. Il riferimento ad una qualunque “procedura concorsuale” consente senz’altro di ammettere al privilegio anche i crediti generati al di fuori del fallimento che li deve valutare, primi fra tutti quelli maturati durante un precedente concordato preventivo. Il tema, semmai, è far rientrare la richiesta prededucibilità in uno dei criteri applicabili per il suo riconoscimento. I parametri previsti a tal fine sono essenzialmente tre: uno legislativo ed uno cronologico, non utilmente invocabili in questa circostanza, ed uno teleologico, connesso alla finalità del credito. In applicazione di quest’ultimo criterio, il fallimento dovrà considerare prededucibili tutti i crediti “sorti in funzione delle procedure concorsuali” disciplinate dalla legge fallimentare. Comunemente, si ritiene che appartengano a tale categoria i crediti derivanti da obbligazioni sorte prima dell’inizio di una procedura, poi proseguite perché considerate idonee ad avvantaggiare l’intero ceto creditorio, attraverso un incremento delle attività o una diminuzione delle passività. L’applicazione del criterio funzionale (o teleologico) sottintende, pertanto, una valutazione di merito,
legal operata dal curatore nel caso di fallimento, nonché dall’imprenditore in crisi nel concordato preventivo. Nel fallimento, laddove il ruolo di curatore è svolto da un professionista imparziale, questo genere di decisioni necessita comunque del consenso del comitato dei creditori. Le caratteristiche “terze” della curatela ed il vaglio operato dai rappresentanti del ceto creditorio fungono da garanzia alla legittimità dell’uso dello strumento della prededuzione. Nel concordato preventivo, il condizionamento che l’imprenditore in crisi può imprimere alla procedura e l’assenza di controllo da parte dei creditori, impongono l’adozione di alcuni correttivi, al fine di preservare la massa da conseguenze pregiudizievoli dovute a decisioni poco avvedute. Sulla scorta di tali considerazioni, il legislatore, attraverso il d.l. 78/2010, ha introdotto l’art. 182-quater L.F., il quale, con particolare riferimento ai cd. “finanziamenti ponte”, subordina la prededuzione dei relativi crediti alla loro previsione nel piano concordatario e al successivo riconoscimento del privilegio nell’ambito del decreto di ammissione alla procedura. Da tale norma, sebbene dettata per una particolare categoria di crediti, si può desumere un principio generale, che individua nella previsione in seno alla domanda di concordato l’elemento essenziale ai fini del riconoscimento della prededucibilità. È sulla base di questo ragionamento, tornando al
caso di specie, che la Cassazione ha ritenuto di negare il privilegio alla società di leasing che ne aveva fatto richiesta. Il mancato inserimento dei canoni di locazione nell’ambito dei cd. oneri concordatari, all’interno del piano proposto dalla società debitrice, aveva difatti impedito ai creditori ammessi al voto di effettuare “le necessarie valutazioni sulla sua convenienza, nonché di formulare una ragionevole prognosi sulle possibilità di effettivo adempimento”. La società di leasing, che aveva confidato nella prededucibilità del proprio credito, si è vista negare tale privilegio, a causa di una incompleta redazione della proposta concordataria, circostanza ad essa non attribuibile, ma che certamente avrebbe dovuto allarmarla. A maggior ragione alla luce di questa pronuncia, in definitiva, risulta di fondamentale importanza valutare con attenzione il contenuto del piano concordatario, verificando il trattamento in concreto assegnato al proprio credito. La difficoltà dell’utilizzatore in concordato al pagamento dei canoni, nonché la mancata considerazione, in forma prededucibile, dei relativi crediti già a partire dalla presentazione del piano, dovrebbero far riflettere sulla convenienza della prosecuzione del rapporto, la cui funzionalità, in un eventuale successivo fallimento, potrebbe essere disconosciuta, con conseguente pagamento in via chirografaria. Vittorio Colomba Avvocato Foro di Modena
45
NLT
COOPLAT rinnova la flotta con Leasys dieci nuovi furgoni per la distribuzione alimentare nelle province di Arezzo e Siena gestiti dalla società di noleggio a lungo termine del Gruppo FCA Bank
È stato consegnato l’ultimo dei dieci nuovi veicoli commerciali che COOPLAT ha commissionato a Leasys, già fornitore della cooperativa per un totale di oltre un centinaio di mezzi. Si tratta di un nuovo lotto di furgoni – tutti Fiat Nuovo Ducato 35q 2.3 Mjt 16v 130CV 6M – che verranno utilizzati per la distribuzione dei prodotti “Sapori di Toscana”: Leasys fornirà i mezzi per cinque anni in noleggio a lungo termine, ovvero garantendo a COOPLAT la gestione di ogni aspetto amministrativo e funzionale, ordinario e straordinario: i mezzi sono dotati di Leasys I Care, i device di infomobilità e telediagnosi che garantiscono una maggiore sicurezza dei driver e
46
l’efficienza dei veicoli grazie al monitoraggio continuo dei parametri per prevenire guasti, furti o malfunzionamenti e per intervenire con sollecitudine in caso di imprevisti. I furgoni sono stati allestiti secondo le esigenze di COOPLAT con celle frigo e sono stati forniti da Brandini SpA, storico dealer FCA di Firenze. Con circa 3.000 addetti in dodici regioni d’Italia, di cui oltre 1.400 soci, COOPLAT – che nel 2016 festeggia il 70° anniversario dalla fondazione, a Firenze – è tra le più grandi realtà cooperative italiane di facility management, attiva in vari settori, tra cui distribuzione, pulizia strutture sanitarie e industriali, ecologia, energia e manutenzioni. •
assaggi
12 uve in un bicchiere solo LeasingTime vi ha già raccontato nel numero 4/2014 la storia del Paradiso di Frassina, del libro L’uomo che sussurrava alle vigne e della felice avventura di Carlo Cignozzi e del Brunello coltivato nel vigneto di Mozart: le uve curate e cullate dalla grande musica, gli studi con le facoltà universitarie, l’incontro con il professor Bose (il fondatore della casa di produzioni dei celebri diffusori), la drastica riduzione della chimica e l’indubbia qualità polifenolica del vino. L’occasione di un bel servizio della rete televisiva CBS che, nel programma Morning News, ha dedicato ampio spazio all’avventura del Paradiso, ci ha riportato sulla strada di questa azienda sapientemente originale. La degustazione questa volta non segue le facili tracce del Brunello di Montalcino e stappa una bottiglia del 2011 delle 12 Uve Maremma Toscana IGT. La prima originalità è già nel nome: un’attenta selezione di dodici uve, due cloni di
47
assaggi, letture Sangiovese (25%), Cabernet Sauvignon (20%), Cesanese d’Affile (10%), Syrah (10%), Petit Verdot (8%), Merlot (6%), Ancellotta (6%), Alicante Bouschet (5%), Cabernet Franc (4%), Tannat (3%), Canaiolo (3%), sei toscane e sei bordolesi cresciute nelle colline di Cinigiano, ai margini nord-est della Maremma e vicino all’Amiata. Un’annata interessante, affinata per due anni e mezzo in rovere di Allier e un anno in bottiglia nel caveau del Paradiso, un’esperienza sensoriale importante per la complessità dell’uvaggio, con sentori tutti coinvolgenti. Facile da consigliare. Effebi
www.alparadisodifrassina.it
L’avversario senza nome Isabella Rampini 2016 Campi di Carta Versione ebook € 4,99
Isabella Rampini va in meta con il suo secondo romanzo.Anche questa volta ci accompagna e coinvolge nel mondo super competitivo e scintillante del football professionistico degli Stati Uniti. La figura di Dylan Forester, campione figlio di un mito sportivo del passato, un padre violento e fuori dal mondo, si impadronisce della storia e corre dentro il suo dramma vitale e sportivo, affrontando le battaglie inaudite del campo e della vita. Una parabola segnata dal dolore del fisico e dell’anima. Anche per lui un’opportunità di rinascita arriverà dal Canada.A questo punto l’autrice ritrova gli unici punti di contatto con il suo primo e avvincente romanzo, ricollegando per un attimo e con abilità narrativa alcune figure significative alla nuova e diversa storia che è rinata negli scenari incantevoli, incontaminati e difficili delle terre del Nord. C’e il riscatto, ma anche la verità e il disincanto della vita vera; ai vari personaggi sono concesse delle nuove opportunità, ma senza sconti e con gli avvenimenti che mantengono il contatto con l’esistenza. Una lettura coinvolgente e uno stile definito che vale più del prezzo del biglietto.
48
visioni
Rovereto, Mart 5 novembre 2016 - 19 febbraio 2017
Umberto Boccioni
genio e memoria Nel centenario della morte (1882-1916), la figura di Umberto Boccioni – il padre della pittura futurista – viene ripensata alla luce delle ricerche più recenti condotte sulla base dei materiali d’archivio. Il percorso si sviluppa tra oltre 180 opere (disegni, dipinti, sculture, incisioni, fotografie d’epoca, libri, riviste e documenti) che raccontano la storia dell’artista che il nostro Paese, nel 1998, scelse per le monete da venti centesimi. A cura di Francesca Rossi (Castello Sforzesco di Milano) con la collaborazione di Agostino Contò (Biblioteca Civica di Verona), frutto di un lavoro di ricerca svolto dai Musei Civici di Milano e promosso dalla Soprintendenza del Castello Sforzesco, in collaborazione con il Museo del Novecento e Palazzo Reale di Milano e il Mart di Rovereto, la mostra è sostenuta da prestiti e collaborazioni di importanti istituzioni museali e collezioni private italiane e straniere. In mostra, per esempio, il Nudo di spalle (Controluce) (1909), proveniente dalle collezioni del Mart; ma anche Forze di una strada (1911) del City Museum of Art di Osaka; Elasticità (1912) del Museo del
Novecento di Milano; e la celeberrima scultura, icona della plastica futurista e riprodotta sulle monete italiane da venti centesimi di euro, Forme uniche della continuità nello spazio (1913), proveniente dall’Israel Museum di Gerusalemme (surmoulage del 1972). La mostra è concepita dai curatori con un percorso selettivo sulle fonti visive che hanno contribuito alla for-
Nudo di spalle (Controluce). 1909 olio su tela Mart, Collezione L.F. (dettaglio)
49
visioni mazione e all’evoluzione dello stile dell’artista. L’attività di Umberto Boccioni viene esplorata a Rovereto attraverso accostamenti con le opere dei suoi contemporanei e con preziosi materiali d’archivio e vengono presentate opere di tipologie e tecniche diverse, distribuite in cinque sezioni; queste scandiscono il racconto di una straordinaria parabola artistica, dal Divisionismo al Futurismo, da una dimensione ancora affascinata dal clima simbolista di inizio secolo e ricca di rimandi all’arte del passato, a un’apertura al mondo esterno stimolata dall’ideologia di Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento futurista.
www.mart.tn.it
Direttore responsabile Fausto Batella Impaginazione Alessio Batella Collaboratori Gianfranco Antognoli, Massimo Bacci, Mariano Canciani, Carlo L. Ciapetti, Vittorio Colomba, Marco Recchi Comunicati stampa redazione@leasingtime.it Redazione c/o Studio Batella via Orio Vergani, 2 01100 Viterbo Telefono: 327.1534623 Amministrazione e sede legale la testata LeasingTime è di proprietà Studio Batella s.a.s. via Orio Vergani, 2 01100 Viterbo Pubblicità adv@leasingtime.it Servizio abbonamenti Picomax S.r.l. - Servizio Abbonamenti Viale Sondrio, 7 - 20124 Milano Tel. 02.77428040 Fax 02.76340836 e-mail: abbonamenti@picomax.it Abbonamento annuale: € 27,00 (con spedizione via Posta Target) € 40,00 (con spedizione a mezzo Corriere Espresso) Modalità: bollettino postale: ccp n. 42128207 intestato a Picomax S.r.l., viale Sondrio 7 20124 Milano indicando quale causale
50
bimestrale, nuova serie anno XII, numero 6 novembre-dicembre 2016
“Abbonamento Leasing Time”; bonifico bancario: Cassa Lombarda – sede di Milano – via Manzoni 14 – c/c 17277 – intestato a Picomax S.r.l., - ABI 03488 CAB 01601 CIN S; carta di credito: Visa, Mastercard; online: www.picomax.it/leasingtime. INFORMATIVA DECRETO LEGGE 196/2003 L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiedere gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo a: Picomax S.r.l., Responsabile dei dati, viale Sondrio, 7 20124 Milano. Le informazioni custodite nell’archivio elettronico Picomax verranno utilizzate al solo scopo d’inviare agli abbonati vantaggiose proposte commerciali (legge 196/2003). Le opinioni degli autori, impegnano soltanto questi ultimi e non configurano, necessariamente, l'orientamento di pensiero della rivista o dell’editore. Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione anche parziale se non autorizzata. Stampa: Gescom S.p.A. - 01100 Viterbo Sito internet: www.leasingtime.it Pubblicazione bimestrale reg. presso il Tribunale di Viterbo il 27/06/2005 al n. 547 Registro Stampa
Studio Batella
sas
LA RIVISTA DELLA LOCAZIONE FINANZIARIA
© 2016