LeasingTime 6/2017

Page 1

LA RIVISTA DELLA LOCAZIONE FINANZIARIA

anno XIII n. 6 • novembre-dicembre 2017



editoriale

il futuro prossimo del leasing e la pubblicità Nell’ultimo numero del 2017, dalla pagina 17, presentiamo lo speciale Leasing 2020 Gestire la ripresa, con i contributi del presidente di ASSILEA e di altri manager che ricoprono posizioni apicali nelle società di leasing e nella filiera commerciale. È l’occasione per fare il punto sui numeri della ripresa e sui percorsi da intraprendere per consolidarla. Gli anni Venti del nuovo millennio sono dietro l’angolo e il nostro settore è decisamente in partita. Ecco un’altra buona notizia che aiuterà il mondo del leasing a puntare con più forza sulla comunicazione: è stata attivata la procedura operativa per richiedere gli sgravi sugli investimenti pubblicitari incrementali, pianificati su stampa ed emittenza radiotelevisiva; con l’obiettivo di rassicurare gli operatori si indicano anche le risorse (62,5 milioni di euro) e l’agenda: le agevolazioni fiscali si potranno richiedere dal 1° al 31 marzo 2018 e poi nello stesso intervallo di tempo negli

anni successivi. È stato tracciato un percorso virtuoso, che faciliterà le società ad utilizzare in modo meno episodico questo strumento; anche le società di servizio e i liberi professionisti della filiera potranno usufruire dell’agevolazione. Auguri di Buone Feste. Fausto Batella

in uscita a marzo 2018

in collaborazione con:

3


nomi Agenzia delle Entrate, 12 Alba 9 SPV, 12 Alba Leasing, 12, 23 Aloe Vincenzo, 41 Antognoli Gianfranco, 33 Ama, 11 Assifact, 11 ASSILEA, 3, 9, 10, 11, 18, 20, 26, 27, 28 Associazione Bancaria Italiana, 11, 18 Assofin, 11 Assomarinas, 9, 10, 11 Assomea, 11 AssonatConfcommercio, 9, 11 Assoprofessional, 11 Banca Centrale Europea, 21, 27 Banca d’Italia, 28, 46 Banca Europea per gli Investimenti, 12 Banca IFIS Impresa, 29, 30, 31, 38, 39 Banca IMI, 12 Banca UBAE, 46 Banco di Sardegna, 40 Batello Silvia, 38 Bonaretti Mauro, 10 Borrelli Gianluca, 22, 41 Borsa di Dublino, 12 BPER Leasing Sardaleasing, 26, 39, 40 Camera dei Deputati, 9 Campi di Carta, 48 Cariparma, 41 Censis, 18 Cernilli Daniele, 48 Colomba Vittorio, 45 ConCredito, 33 Confarca, 9, 11 Corti Stefano, 23 Crédit Agricole, 23, 41

4

Crédit Agricole Leasing Italia, 22, 23, 41

l’Espresso, 47 Land Rover, 15, 16 Leasint, 41

D’Angelo Adolfo, 11 Dataforce, 20 Delle Cave Gianluca, 38 Delrio Graziano, 10 Demaria Carla, 10 DoctorWine, 48 Duranti Enrico, 10, 18

Macciocchi Massimo, 29, 39 MAMbo, 49 Matteoli Altero, 10 Meet Forum, 38 Meyer Michael, 31, 32 Ministero dello Sviluppo Economico, 20 MondoLeasing, 30 Moody’s, 27

Esposito Stefano, 26 Eurotax, 44 F.i.m.a.a., 11 Fassati Ariberto, 41 Fiaip, 11 Fiorella Tiziana, 38 Fischnaller Christian, 32 Fondo Europeo per gli Investimenti, 12 Gambero Rosso, 47 Gazzetta Ufficiale, 16 Gestisport, 41 Grigaffini Andrea, 47 Hypo Vorarlberg Bank, 32, 33 Hypo Vorarlberg Leasing, 31, 32 Iccrea BancaImpresa, 40, 41 Idroelettrica Arvier, 38 IFIS Leasing, 29, 30, 39 Interbanca, 38 Intesa Sanpaolo, 12, 41 Invitalia, 38 Italgreen, 41 J+S, 41 Jaguar, 15, 16

NOMISMA, 44 Oam, 11, 12 OMI, 44 Pagani Alberto, 10 Paolini Antonio, 47 Perocchio Roberto, 10 Peroni Paolo, 38 Pompeo Meta Michele, 10 Portale Sardegna, 38 Ranucci Raffaele, 10 Rodi Marcello, 48 Rödl, 38 Sabato Mario, 46 Sardegna 2050, 38 Senato, 9 Serra Luciano, 11 Slow Wine, 47 Société Générale CIB, 12 Tipiesse, 41 UCINA, 9, 11 UniCredit Leasing, 38 Vella Pietro, 10 Veronelli Luigi, 48 Vizzari Enzo, 47


in questo numero y y y y y y y y

03 07 09 17 37 42 46 47

anno XIII N. 6 novembre-dicembre 2017

editoriale il futuro prossimo del leasing e la pubblicitĂ

trend notiziario dal mondo del leasing prima parte

9

speciale

leasing 2020 gestire la ripresa notiziario seconda parte

legal Il lungo cammino verso la tipizzazione: punti fermi e criticitĂ

37

factoring Banca UBAE, ponte dell’export italiano, compie 45 anni

il tempo libero di leasing time

47



Strumentale finanziario

73.633

5.570.441

-4,5%

7,8%

Strumentale operativo

84.217

1.097.108

31,2%

23,8%

157.850

6.667.549

trend 11,7%

10,1%

300

441.542

-3,2%

74,7%

Immobiliare costruito 2.655 1.683.826 -1,2% Nei primi 10da mesi del 2017 si assiste ad un’importante Immobiliare costruire 711 1.296.980 8,9% crescita del numero dei contratti pari al 10,1% e IMMOBILIARE 3.366 2.980.806 0,8% a un aumento dei valori finanziati dell’8,5%. Dei quasi 21 miliardi di euro, l’83,3% ha interessato ENERGY 65 68.182 -35,6% i comparti auto e strumentale, segmenti con TOTALE GENERALE 20.909.817 10,1% performance fortemente positive, sia nel 562.979 numero che nel valore. * Il solo comparto Auto totalizza 10,7 miliardi di euro; Elaborazioni ASSILEA su dati Dataforce. in particolare è il segmento delle autovetture ad ininfluire positivamente in termini di numero Valori migliaia di Euro. Fonte: ASSILEA delle immatricolazioni e di valore delle stelle. Fino a ottobre il noleggio a lungo termine ha immatricolato 248.573 veicoli (autovetture e veicoli Var.% gennaio-ottobre 2017/2016 commerciali) per un valore stimato di 4,8 miliardi, registrando una crescita del 13,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Positivo anche il trend dei veicoli industriali in leasing. 80,0% Var % Numero Il comparto Strumentale, in linea con l’incremento 60,0% Var % Valore 74,7% della produzione industriale, che in Italia cresce 40,0% ad un ritmo quasi doppio rispetto al PIL, continua 11,7%10,1% 6,8% 8,2% 20,0% a rappresentare un’ampia fetta della “torta” dei 0,8% 0,0% finanziamenti in leasing. L’intero comparto cresce -2,1% -3,2% -20,0% del 10,1% in valore ed è lo strumentale operativo -35,6% -40,0% -38,0% a registrare una crescita a due cifre sia nel numero -60,0% che nel valore (rispettivamente +23,8%). Immobiliare Auto Strumentale +31,2%, Aeronavale Energy Nel comparto Immobiliare si nota una sostanziale stabilità.

-6,5%

STRUMENTALE AERONAVALE E FERROVIARIO

d n e tr

Fonte: ASSILEA

y Ripartizione per comparti Ripartizione per comparto (valori di stipulato) (valori di stipulato) Immobiliare 14,3%

Aeronavale e Ferroviario 2,1%

Energy 0,3%

Auto 51,4%

Strumentale 31,9%

Fonte: ASSILEA

7

4,4% -2,1%

-38,0%

8,5%


trend y Stipulato leasing gennaio-ottobre 2017 STIPULATO LEASING GENNAIO-OTTOBRE 2017

STIPULATO LEASING

Autovetture in leasing * GENNAIO-OTTOBRE

2017

Autovetture in leasing *

106.278

Numero 3.440.657

*

in leasing

*

Veicoli commerciali NLT * Veicoli industriali Strumentale operativo Strumentale finanziario

AUTO STRUMENTALE

18,0%

84.217

643.141 -4,5% 1.738.313 31,2%

23,8%

-11,0% 4,5%

157.850

401.398 6.667.549

10.751.737 11,7%

10,1%

6,8%

8,2%

300

441.542 73.633

-3,2% 5.570.441

74,7%

-4,5%

7,8%

2.655

1.683.826

-1,2%

-6,5%

711

1.296.980

8,9%

4,4%

31,2%

23,8%

6,8%

-4,1% -9,7% 7,6% 8,2% 7,8%

84.217

1.097.108

3.366

157.850 2.980.806

6.667.549 0,8%

-2,1%

11,7%

10,1%

65

300 68.182

441.542 -35,6%

-38,0%

-3,2%

74,7%

562.979

20.909.817 2.655

10,1% 1.683.826

8,5%

-1,2%

-6,5%

TOTALE GENERALE Var.% gennaio-ottobre 2017/2016

711

1.296.980

8,9%

4,4%

3.366

2.980.806

0,8%

-2,1%

65

68.182

-35,6%

-38,0%

562.979

20.909.817

10,1%

8,5%

Elaborazioni ASSILEA su dati Dataforce.

80,0%

Var % Numero

60,0%

Var % Valore

Valori in migliaia di Euro. Fonte: ASSILEA74,7% 40,0% 11,7%10,1%

0,0%Variazione percentuale y -3,2% -20,0% Var.% gennaio-ottobre 2017/2016 gennaio-ottobre 2017/2016 -40,0% Aeronavale

0,0% -20,0% -40,0%

0,8% -2,1% -35,6% -38,0% Immobiliare

80,0%ASSILEA Fonte: 60,0%

Energy

Var % Numero Var % Valore

74,7%

Ripartizione per comparto (valori di stipulato)

6,8% 8,2%

11,7%10,1%

Energy 0,3%

Immobiliare 14,3%

-60,0%

Aeronavale e Ferroviario 2,1%

Auto

0,8% -2,1%

-3,2%

-35,6% -38,0% Strumentale

Aeronavale

Immobiliare

Auto 51,4%

Fonte: ASSILEA Fonte: ASSILEA Strumentale 31,9%

8

Ripartizione per comparto (valori di stipulato)

Immobiliare 14,3%

-9,7% 7,6%

33.498 18.050 1.097.108

ENERGY

20,0%

-4,1%

5.570.441

Valori in migliaia di Euro. Fonte: ASSILEA

40,0%

-11,6%

73.633

Elaborazioni ASSILEA su dati Dataforce.

Strumentale

18,0%

10.751.737

E FERROVIARIO

Auto

16,4%

401.398

Immobiliare da costruire

-60,0%

5,0%

4,5% 800.322

Valori in migliaia di euro. Fonte: ASSILEA IMMOBILIARE

20,0%

2,3%

4.129.305 -11,0%

STRUMENTALE IMMOBILIARE

6,8% 8,2%

Var. % Valore

1.738.313 28.497

Strumentale operativo

*

16,4%

Var. % Numero

215.075 643.141

Immobiliare da costruire

*

4.129.305

5,0%

33.498 18.050

Immobiliare costruito

TOTALE GENERALE Immobiliare costruito

Valore 2,3%

Var. % Valore

3.440.657 -11,6%

AERONAVALE FERROVIARIO StrumentaleEfinanziario

AERONAVALE ENERGY

Var. % Numero

106.278 800.322

28.497

Veicoli commerciali in leasing *

AUTO

Valore

215.075

Autovetture NLT *

Autovetture NLT Veicoli commerciali NLT * Veicoli industriali Veicoli commerciali

Numero

Energy 0,3%

Energy


notiziario

ASSILEA Alba Leasing UniCredit Leasing IFIS Leasing BPER Leasing – Sardaleasing Iccrea BancaImpresa

La IX Commissione della Camera dei Deputati e la VIII Commissione del Senato hanno definitivamente approvato il testo di riforma del Codice della Nautica nuovamente sottoposto al loro parere dal Governo. L’articolato è stato modificato accogliendo la maggior parte delle richieste di integrazione avanzate da ASSILEA, Assomarinas, Assonat-Confcommercio, Confarca e UCINA Confindustria Nautica in un documento congiunto presentato all’indomani dell’approvazione dello schema preliminare. Le Associazioni maggiormente rappresentative del settore plaudono al complesso di un

lavoro che dà all’articolata filiera della nautica e all’utenza uno strumento moderno e competitivo, che sostiene lo sviluppo della cantieristica e del refitting, riconosce pari dignità e amplia le attività commerciali, si applica alle unità iscritte al Registro internazionale, prevede le motorizzazioni GPL, introduce nuove figure professionali, riforma la patente nautica, tutela i natanti, chiarisce alcuni aspetti del leasing, rende più competitiva la bandiera italiana e soprattutto semplifica gli adempimenti a carico dell’utenza. “È stato fatto un grande sforzo, anche di ascolto – ha dichiarato la presidente UCINA Confindustria

9


notiziario

Salone di Genova

Nautica, Carla Demaria – e per questo tutti insieme plaudiamo i presidenti delle Commissioni Altero Matteoli e Michele Pompeo Meta, i relatori del provvedimento Raffaele Ranucci e Alberto Pagani, senza i quali oggi non avremmo avuto queste importanti indicazioni nei tempi utili. Soprattutto ringraziamo il ministro Graziano Delrio, il capo ufficio legislativo, Amm. Pietro Vella, il capo di gabinetto, Mauro Bonaretti, e la direzione del trasporto marittimo per la dedizione e l’attenzione mostrata in tutto l’iter del provvedimento. Le novità normative sono moltissime e fra tutte vorrei ricordare il registro telematico delle unità e l’inserimento di una giornata

10

nelle scuole italiane dedicata alla cultura del mare”. “Il leasing nautico sta tornando a sostenere la ripresa del settore – ha spiegato il presidente di ASSILEA, Enrico Duranti – e con le semplificazioni introdotte per le iscrizioni e i documenti, unitamente al riconoscimento del contratto introdotto dalla Legge sulla Concorrenza, potrà farlo ancora meglio, non solo a vantaggio dei privati, ma anche come strumento di supporto ai dealer e alle società di charter”. “Come sempre accade, non tutto è perfetto – per Roberto Perocchio, presidente di Assomarinas – in particolare la norma sugli ormeggi in transito nei porti turistici


notiziario poteva essere meno rigida; ora quello che conta è che, in sede di Legge di Stabilità, il Governo risolva l’annosa questione dei canoni demaniali della portualità”. “L’ampio lavoro di semplificazione degli adempimenti a carico dell’utenza e delle attività commerciali aiuterà comunque una ripresa della domanda, anche per la portualità turistica – secondo Luciano Serra, presidente di Assonat – Confcommercio – per questo siamo soddisfatti di questo risultato, del lavoro legislativo svolto dal MIT e dal comando generale delle Capitanerie di Porto. Sono certo che tale costruttivo confronto potrà trovare ulteriore conferma nella soluzione della problematica dei canoni e della riforma delle concessioni”. “Fra le tante novità importanti ci sono la disciplina dell’istruttore di vela, delle scuole nautiche e dei centri di formazione, anagrafe e nuova disciplina patenti – ha aggiunto Adolfo D’Angelo, responsabile nautica Confarca – con anche una norma contro l’esercizio abusivo della professione da noi sempre auspicata”. A conclusione dell’eccellente lavoro di collaborazione messo in campo dai propri rappresentanti in occasione dei tavoli tecnici istituiti presso la direzione del trasporto marittimo, ASSILEA, Assomarinas, Assonat-

Confcommercio, Confarca e UCINA Confindustria Nautica hanno deciso di istituire un coordinamento permanente. Serve maggiore trasparenza nell’intermediazione creditizia. Proprio per questo, l’ABI e l’Oam, l’organismo per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi e tutte le altre associazioni aderenti (Ama, Assifact, ASSILEA, Assofin, Assomea, Assoprofessional, Fiaip, F.i.m.a.a.) hanno siglato un protocollo d’intesa per rendere più semplici le modalità con le quali i mediatori potranno comunicare il costo del loro compenso, a carico del cliente, al soggetto finanziatore, per consentirgli di includerlo nel Taeg/Teg. L’obiettivo è permettere al consumatore di conoscere subito il costo complessivo del finanziamento una volta messo in contatto con il finanziatore. In particolare il protocollo individua alcune modalità che assicurano la tempestiva e chiara comunicazione ai finanziatori, da parte dei mediatori non convenzionati, delle informazioni sul compenso da questi ultimi percepito, pur in assenza di relazioni strutturate e continuative tra le parti. Le banche e gli intermediari finanziari che aderiranno all’ini-

11


notiziario ziativa comunicheranno all’Oam le modalità e la tempistica per ottenere l’informazione sul compenso del mediatore “non convenzionato” al fine di poterlo includere nel calcolo del Teg/ Taeg. Alba Leasing ha concluso una nuova cartolarizzazione per un valore nominale complessivo pari a 1.122 milioni di euro. L’operazione, strutturata da Banca IMI, investment bank del Gruppo Intesa Sanpaolo, e da Société Générale Corporate & Investment Banking (“SG CIB”) quali Joint Arranger, è stata perfezionata tramite la società Alba 9 SPV. Alba Leasing ha trasferito alla società veicolo un portafoglio di crediti derivanti da contratti di leasing performing generati dall’Originator negli ultimi 18 mesi. Per finanziare l’acquisto del portafoglio l’SPV ha emesso cinque serie di titoli (Senior, Mezzanine e Junior). I titoli emessi sono quotati alla Borsa di Dublino. La tranche Senior A1, con coupon di Euribor 3m + 32 bps, è stata interamente collocata sul mercato (con Banca IMI e SG CIB quali Joint Lead Manager) mediante un’offerta pubblica che ha riscontrato un importante successo, con ordini pari a Eur 1.130 mln a fronte di Eur 478,6

12

mln di titoli disponibili. Il collocamento ha visto la partecipazione di 24 investitori istituzionali, di cui 20 investitori esteri per oltre il 65% dell’ammontare dei titoli, a testimonianza dell’ottimo apprezzamento del quale gode il nome Alba Leasing presso gli investitori istituzionali internazionali. Il Gruppo BEI ha partecipato all’operazione nel ruolo di investitore (Banca Europea per gli Investimenti) e garante (Fondo Europeo per gli Investimenti). In particolare la tranche Senior A2 è stata sottoscritta interamente dalla BEI. I titoli appartenenti alle Classi Mezzanine B e C sono stati sottoscritti, per il momento, direttamente dall’Originator. I crediti a garanzia dei titoli emessi sono stati originati da Alba Leasing con contratti di leasing stipulati nel corso degli ultimi 18 mesi e sono stati trasferiti al veicolo Alba 9 SPV in linea con quanto prescritto dalla Legge 130/1999 per le operazioni di cartolarizzazione. L’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 132/E ha fornito alcuni ulteriori chiarimenti su super e iper ammortamento in caso di beni acquisiti in leasing. L’articolo 1, comma 8, della legge n. 232 del 2016, come noto, ha prorogato, tranne che taluni mezzi di


notiziario trasporto a motore, la disciplina relativa alla maggiorazione del 40% del costo di acquisizione (c.d. “super ammortamento”). In particolare, il citato comma 8 stabilisce che “Le disposizioni dell’articolo 1, comma 91, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, si applicano anche agli investimenti in beni materiali strumentali nuovi, esclusi i veicoli e gli altri mezzi di trasporto di cui all’articolo 164, comma 1, lettere b) e b-bis)” del TUIR, “effettuati entro il 31 dicembre 2017, ovvero entro il 30 giugno 2018 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2017 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione”. La proroga, quindi, riguarda gli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2017, ovvero entro il 30 giugno 2018 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2017: • il relativo ordine risulti accettato dal venditore e

Comma 9 *

*

Solo al verificarsi di entrambe le condizioni sopra riportate risultano ammissibili al super ammortamento anche gli investimenti effettuati nel periodo 1° gennaio 2018 – 30 giugno 2018. Il successivo comma 9 stabilisce, per i beni di cui all’allegato A annesso alla legge di bilancio 2017, che la maggiorazione del 150% del costo di acquisizione (c.d. “iper ammortamento”) compete per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2017, ovvero fino al 30 settembre 2018 [termine così prorogato dall’articolo 14, comma 1, lettere a) e b), del decreto legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123] in presenza delle condizioni appena sopra elencate (ordine e acconti del 20% entro il 31 dicembre 2017). Quanto sopra esposto può essere sintetizzato nella seguente tabella:

Beneficio

Termine di scadenza per l'effettuazione dell'investimento

Termine di scadenza per l'effettuazione dell'investimento, prorogato in presenza, al 31 dicembre 2017, dell'ordine e degli acconti minimi (20%)

Super ammortamento

31.12.2017

30.06.2018

Iperammortamento

31.12.2017

30.09.2018

Articolo 1 della legge n.232 del 2016 Comma 8

• sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

* Come modificato dall’articolo 14, comma 1, lettere a) e b), del decreto legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto n. 123. Come modificato dall’articolo 14, 2017, comma 1, lettere a) e b), del decreto legge 20 giugno 2017, n. 91,

convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123. Fonte: Agenzia delle Entrate

Fonte: Agenzia delle Entrate

13


notiziario Riguardo alla proroga – in via condizionata – della maggiorazione per gli investimenti effettuati entro il 30 giugno 2018 (30 settembre 2018 per l’iper ammortamento), con la circolare n. 4/E del 30 marzo 2017 è stato affermato che: • per i beni acquisiti in proprietà, la verifica della sussistenza delle due condizioni in questione risulta relativamente semplice in quanto sia il momento dell’accettazione dell’ordine da parte del venditore che quello del pagamento di acconti per almeno il 20% entro il 31 dicembre 2017 sono momenti temporali agevolmente individuabili, relativamente ai quali il contribuente è tenuto a conservare idonea documentazione giustificativa (ad esempio, copia dell’ordine, corrispondenza, email, bonifici, ecc.); • per i beni acquisiti tramite locazione finanziaria, entro il 31 dicembre 2017 deve essere: i) sottoscritto da entrambe le parti il relativo contratto di leasing e ii) avvenuto il pagamento di un maxicanone in misura almeno pari al 20% della quota capitale complessivamente dovuta al locatore. In tal caso, la maggiorazione spetterà anche per i contratti di leasing per i quali il momento di effettuazione dell’investimento (consegna del

14

bene al locatario o esito positivo del collaudo) si sia verificato oltre il 31 dicembre 2017 ed entro il 30 giugno 2018. Le richieste di chiarimenti riguardano la possibilità di fruire della maggiorazione nell’ipotesi in cui, dopo aver effettuato l’ordine e aver versato al fornitore un acconto almeno pari al 20% del costo di acquisizione del bene entro il 31 dicembre 2017, l’investitore decida, successivamente a tale data, di acquisire il bene tramite contratto di leasing. Al riguardo, si ritiene che anche nel caso prospettato debba essere ribadita la validità del principio di non discriminazione degli investimenti in base alla modalità di effettuazione degli stessi affermato nella circolare n. 4/E del 2017 (paragrafo 5.3). In relazione all’ipotesi di cui al precedente punto B.2.a. (compensazione dell’acconto versato al fornitore con il maxicanone iniziale da corrispondere alla società di leasing), l’investitore può, quindi, fruire della maggiorazione in quanto, entro il 31 dicembre 2017, ha effettuato un ordine accettato dal fornitore e ha versato ad esso un acconto almeno pari al 20%. Alla data prevista dalla norma esiste, infatti, sia l’impegno all’acquisizione del bene che il


notiziario

© Jaguar Land Rover

Jaguar XF Sportbrake

versamento minimo da parte dell’investitore; risulta irrilevante, ai fini delle disposizioni in esame, che l’impegno venga inizialmente assunto nei confronti del fornitore e che l’acconto, a seguito della compensazione, si “trasformi” sostanzialmente in un maxicanone. Con riferimento alla fattispecie di cui al punto B.2.b. (restituzione da parte del fornitore dell’acconto versato), si ritiene che, per le medesime considerazioni appena esposte (esistenza dell’impegno e del versamento minimo al 31 dicembre 2017), l’investitore possa, ugualmente, fruire della maggiorazione; ciò a condizione, però, che in sede di restituzione dell’acconto da

parte del fornitore e di stipula del contratto di leasing venga corrisposto al locatore un maxicanone in misura almeno pari al predetto acconto e venga inserito nel contratto di leasing stesso il riferimento all’ordine originariamente effettuato con il fornitore del bene. Ideata per soddisfare i desideri di chi ha voglia di “saltare” su una Jaguar o su una Land Rover senza troppi pensieri e, soprattutto, senza “immobilizzare” capitali importanti, la nuova formula di leasing Jump! è indirizzata sia alle aziende sia ai privati, con o senza partita Iva. La soluzione, messa a punto dalla Filiale del gruppo britannico, prevede

15


notiziario contratti della durata di 36 o 48 mesi e un pacchetto completo di servizi che permettono un utilizzo in relax della macchina. Include, infatti, nel canone tre anni di copertura RC Auto, assicurazione furto e incendio Top Safe, assistenza stradale ed estensione della garanzia. Per le vetture del Giaguaro è compreso il pacchetto Jaguar Care con tre anni di manutenzione ordinaria. Allo scadere del periodo di leasing il cliente può decidere se tenere, restituire o cambiare l’auto con un nuova del gruppo: in quest’ultimo caso avrà la possibilità di usufruire di uno sconto “bonus” di 2.500 euro, da cumulare alle condizioni promozionali in corso. Il Leasing Jump! offerto per le autovetture Jaguar XE, Jaguar XF berlina e Sportbrake e per le Land Rover Discovery Sport e Range Rover Evoque, prevede il versamento di una somma iniziale relativamente contenuta e il pagamento di un canone mensile leggero grazie al basso tasso di interesse praticato (TAN 1,95%, TAEG 4,44%) e al significativo valore residuo dei modelli proposti. La possibilità di ridurre i costi fissi di utilizzo delle auto è naturalmente legata a una somma di riscatto piutto-

sto corposa; di conseguenza il bonus offerto per il passaggio a un nuovo veicolo è allettante e stimola il cliente a cambiarlo ogni tre anni. Così, per esempio, è possibile guidare per 36 mesi una Jaguar XE 2.0D dal prezzo di listino di 38.150 euro, pagando un anticipo di 12.959 euro e poi 35 rate da 395 euro, salvo approvazione; al termine del periodo sarà possibile restituire l’auto, oppure perfezionarne l’acquisto versando 16.944 euro o anche di passare a un nuovo modello, replicando la formula e potendo contare su uno sconto supplementare di 2.500 euro. Da tenere presente che il canone comprende la polizza furto e incendio con “scatola nera” ed è basato su una percorrenza massima di 90.000 km. Con un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 ottobre 2017 è stato introdotto un nuovo regime di aiuti per “contratti di sviluppo agroindustriale” con una dotazione di 600 milioni di euro. Sono disposizioni specifiche per i progetti di investimento nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli al fine di rafforzare la struttura produttiva agroindustriale nel

segue a pagina 37

16


leasing 2020

gestire la ripresa Con il contributo di: Enrico Duranti Presidente ASSILEA Gianluca Borrelli Direttore Generale CrĂŠdit Agricole Leasing Italia Stefano Corti Vice Direttore Generale Alba Leasing Stefano Esposito Consigliere Delegato BPER Leasing Massimo Macciocchi Consigliere Delegato IFIS Leasing Michael Meyer Amministratore Delegato Hypo Vorarlberg Leasing Gianfranco Antognoli Fondatore ConCredito

A

bbiamo invitato alcuni personaggi del mondo del leasing, iniziando dal Presidente di ASSILEA Enrico Duranti, a dire la loro su questo tema, per cogliere il sentiment, i programmi, le aspettative e le visioni dei protagonisti di un servizio finanziario che si è rimesso in moto, continuando a svolgere la sua determinante funzione di traino degli investimenti produttivi nel nostro Paese.

in collaborazione con:


leasing 2020

leasing 2020 gestire la ripresa

Enrico Duranti Presidente ASSILEA

Tutti ormai parlano di ripresa e, dopo uno dei più lunghi periodi di crisi della nostra economia, quest’anno si stanno concretizzando i primi numeri positivi con incrementi a due cifre degli investimenti e degli ordinativi dell’industria. A conferma dello stretto legame con gli investimenti, il leasing si sta dimostrando come uno dei protagonisti di questa ripresa e sta per chiudere il suo quarto anno consecutivo di crescita. Forse non tutti sanno che circa venti fa nella sede di Palazzo Altieri dell’ABI venivano presentati i risultati di un’indagine condotta dal Censis per ASSILEA dal titolo “Leasing verso il duemila”. Rileggendo i dati ed i trend sintetizzati in quello studio emergono, da un lato, alcuni aspetti che da sempre hanno caratterizzato il prodotto del leasing e il suo ruolo all’interno del settore produttivo e dell’economia e, dall’altro, si osservano, per contrasto, le profonde trasformazioni che lo hanno interessato nell’ultimo ventennio e che gli consentiran-

18

no di traghettare felicemente il prossimo. Leasing e PMI è una relazione che da sempre ha accompagnato il nostro settore. Le analisi di un tempo mostravano una correlazione inversa tra dimensione dell’impresa ed utilizzo del leasing, derivante più che altro dalla visione del leasing come principale strumento che consentisse di contrastare il fenomeno del “razionamento del credito.” Accanto a questo aspetto, le indagini più recenti, condotte sia a livello europeo che a livello nazionale, si focalizzano sulla relazione exportinnovazione-leasing. Come noto, infatti, è sempre più difficile misurare l’efficienza e la salute di un sistema produttivo guardando a specifici settori o categorie di imprese. Per guardare al futuro l’attenzione va rivolta ai picchi di eccellenza delle imprese italiane: nella gran parte dei casi si tratta delle imprese più orientate all’export e dunque più stimolate verso l’innovazione, il rinnovo dei sistemi produttivi, il leasing.


gestire la ripresa Il leasing continua a dimostrarsi come un prodotto finanziario pro-ciclico. La prova è che, dopo l’avvio della ripresa dello stipulato leasing, nel 2016 si è assistito per la prima volta ad una debole ripresa degli investimenti, concretizzatasi poi nell’anno in corso ed accompagnata da un incremento a due cifre del leasing nei comparti auto e strumentale nel 2017. In questi anni il leasing è ancor più che “pro-ciclico”, è diventato uno strumento chiave per agevolare il rinnovo dei sistemi produttivi, che consente alle imprese innovative di cumulare tutti i maggiori interventi di agevolazione ed incentivazione all’investimento: super ammortamento, iper ammortamento, Sabatini-ter, con un risparmio netto importante sul costo complessivo dell’investimento. Il Piano Industria 4.0 messo a punto dal Governo lo scorso anno e rilanciato anche per il 2018 contiene una serie di misure volte ad accelerare il “salto tecnologico” in termini di processi e interconnettività necessari alle imprese italiane per competere nel mercato globale. Ed ecco che il leasing in pochi mesi ha visto salire al primo posto sui numeri dei contratti stipulati quelli sui beni IT, seguiti dai beni strumentali dei comparti delle macchine

utensili e dell’elettromedicale, che più fortemente necessitano di maggiori innovazioni tecnologiche. Altro fenomeno, in parte legato al precedente – e già visibile da anni e livello di mercato leasing europeo – è quello della trasformazione stessa della struttura del contratto di leasing, sempre meno legato al bene, la cui componente “fisica/hard” è sempre più leggera (si pensi al leasing di strumenti informatici, piattaforme cloud, smartphone, altre apparecchiature in parte o totalmente informatizzate e/o a veloce obsolescenza) mentre la componente servizi ricopre un ruolo sempre maggiore, piuttosto che non l’acquisto finale del bene. Il leasing operativo, tipologia di servizio finanziario che da sempre esiste nei mercati anglosassoni, ha visto un forte sviluppo anche da noi nel corso dell’ultimo decennio e, in termini di numero di operazioni, nel comparto strumentale ormai supera quello del tradizionale leasing finanziario. Nei primi dieci mesi del 2017, questa tipologia di finanziamento ha visto un’ulteriore crescita superiore al 20% in termini di numero e valore contratti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il leasing finanziario strumentale ha visto anch’esso una crescita

19


leasing 2020 a due cifre nel 2017, con un +10% sia sul numero che sui valori dei contratti. La ripresa degli investimenti produttivi passa anche per il leasing di veicoli industriali che sta mostrando forti accelerazioni, rispettivamente con un +4,6% e 7,6% nel 2017 rispetto al 2016, nel numero e valore dei nuovi contratti stipulati. Nello specifico, il leasing si conferma come lo strumento più utilizzato per gli investimenti PMI di cui alle agevolazioni della Nuova Sabatini ter. Dai dati ufficiali del MiSE dei primi dieci mesi del 2017 risulta che ben il 64% delle prenotazioni di nuovi investimenti agevolati hanno riguardato operazioni di leasing, rispetto alla restante parte di finanziamenti bancari. Delle prenotazioni leasing per la Sabatini ter, quasi il 32% è relativo alla “Tecnosabatini” (iper ammortamento) ed anche in questo specifico settore di agevolazione il ricorso al leasing supera quello del finanziamento bancario tradizionale. Nel comparto auto le trasformazioni in atto sono veloci: con riferimento al segmento autovetture e veicoli commerciali è ormai riduttivo parlare solo di leasing finanziario. In Europa, del resto, il comparto del leasing di autovetture comprende sia il leasing finanziario che il

20

noleggio a medio lungo termine e rappresenta oltre la metà dell’intero stipulato. Anche in Italia da tempo nel comparto dell’auto aziendale il noleggio a lungo termine ha superato i numeri del leasing e la formula del leasing finanziario ha come principali destinatari proprio le società di noleggio (principalmente a breve termine). Al fine di poter rappresentare al meglio l’intero mercato, ASSILEA ha recentemente integrato all’interno delle proprie statistiche i dati ufficiali delle immatricolazioni leasing e noleggio a medio-lungo termine elaborati da Dataforce. Questo consente di fotografare, accanto ad una dinamica del 2,3% delle immatricolazioni di autovetture concesse in leasing, un incremento del 16,4% delle immatricolazioni di autovetture in noleggio a medio-lungo termine. Tutto ciò, riportato ai volumi censiti dalla compagine associativa ASSILEA, ci fa capire quanto l’intero comparto dell’auto, comprensivo di leasing finanziario e noleggio a lungo termine, copra ormai oltre la metà dello stipulato leasing anche nel nostro Paese. Nel comparto immobiliare è il segmento del “da costruire” che sta trainando maggiormente la crescita, sia in termini di numeri che di valori. Il leasing


gestire la ripresa immobiliare, che attualmente rappresenta circa il 14,3% dello stipulato, continua ad essere importante per lo sviluppo delle imprese e del prodotto leasing, ma rispetto al periodo pre-crisi è più focalizzato su investimenti strategici all’attività d’impresa. Nell’ambito del leasing immobiliare costruendo si intravedono segnali di ripresa per il leasing pubblico come soluzione ai bisogni di nuove infrastrutture (o revamping di vecchie) di piccola e media dimensione. Sul comparto immobiliare, più che in altri, pesa ancora il “fardello” degli NPL. Da questo punto di vista, riteniamo che la recente Legge sul Leasing consenta – pur con le inevitabili incertezze legate ad alcuni aspetti interpretativi ed organizzativi nella prima fase di applicazione – di agevolare con regole certe il processo di smaltimento degli NPL, soprattutto quelli relativi ai beni di importo rilevante, proprio nella logica tracciata recentemente dalle ben note linee guida BCE. L’indagine che stiamo conducendo in questi giorni tra le società di leasing consente di prevedere una chiusura dell’anno in corso decisamente superiore alle aspettative e dunque al di sopra dei 22 miliardi che ci attendevamo lo scorso anno

Enrico Duranti

(+10,1% e +8,5% rispettivamente la crescita in numero e valore dello stipulato complessivo da gennaio a ottobre 2017). Con riferimento al 2018, si prospettano dinamiche comunque positive che consentiranno di proseguire nel percorso di crescita già delineato. Su questo ovviamente pesa positivamente la scelta del Governo di riconfermare per il prossimo anno le misure agevolative di cui il leasing si è fatto sinora strumento (super ammortamento, iper ammortamento, Sabatini ter) e che

21


leasing 2020 vengono ampiamente richieste dalla clientela. La sfida per il futuro è senz’altro quella di proseguire nell’innovazione di processo e di prodotto leasing, nell’offrire soluzioni sempre

leasing 2020 gestire la ripresa

Gianluca Borrelli Direttore Generale Crédit Agricole Leasing Italia

Gianluca Borrelli

La correlazione tra il leasing e la ripresa degli investimenti. L’anno 2016 è stato un anno di ripresa degli investimenti all’economia reale italiana, una ripresa trainata dalla dinamica positiva

22

più veloci e snelle alla propria clientela sfruttando appieno la ripresa congiunturale e riaffermando ancora una volta il ruolo del leasing quale volano per l’economia e gli investimenti.

della spesa in mezzi di trasporto (+27%) e macchinari (+4%). Uno dei fattori abilitanti di questa ripresa è stato proprio il ricorso allo strumento leasing, la cui natura prociclica è confermata dai dati (2016) che hanno visto l’aumento dell’incidenza dello stipulato leasing sul PIL, pari all’1,24%, e sugli investimenti (depurati da settore abitativo, beni immateriali e investimenti PA) pari al 16,2%. Leasing vs finanziamenti bancari. Il leasing è uno degli strumenti principali adottati dal Governo per il rilancio economico del paese, in grado di valorizzare


gestire la ripresa al meglio le misure di sostegno agli investimenti come il pacchetto di misure a favore dell’industria 4.0 (a novembre 2017, le prenotazioni leasing Sabatini superano quelle dei finanziamenti). Perché scegliere il leasing? Oltre ai vantaggi fiscali e alle agevolazioni, (a) il leasing è “benecentrico”, dietro a un leasing c’è sempre un investimento in un bene inserito in un ciclo produttivo; (b) favorisce le imprese nell’innovazione tecnologica; (c) consente di acquisire la disponibilità immediata di un bene senza intaccare la liquidità dell’azienda.

leasing 2020 gestire la ripresa

Crédit Agricole Leasing Italia. L’ambizione del Gruppo Crédit Agricole è accompagnare i propri clienti nella realizzazione dei loro progetti. Nel farlo il Gruppo finanzia, con oltre 60 mld, l’economia reale italiana e si appoggia non solo sulle proprie banche ma anche sulle società specializzate come Crédit Agricole Leasing Italia. Gli oltre 2 mld di finanziamenti di Crédit Agricole Leasing Italia sono una testimonianza di come il leasing rappresenti un prodotto strategico in un’ottica di fare sistema, a supporto delle PMI, degli artigiani e dei professionisti.

Stefano Corti Vice Direttore Generale Alba Leasing Spa

Nell’anno che sta per concludersi il leasing ha svolto un ruolo da protagonista per il rilancio economico del nostro Paese. Nuova Sabatini, super ammortamento e iper ammortamento si sono

rivelati delle leve eccezionali per la crescita, che si è rinnovata apportando benefici all’intero sistema Italia. Gli investimenti industriali sono ripartiti in modo consistente, anche grazie al

23


leasing 2020 Piano Industria 4.0 che ha dato nuova linfa vitale alle imprese italiane, promuovendo il rinnovo tecnologico degli strumenti utili alle normali attività svolte dalle aziende. La sostituzione di macchinari obsoleti a favore di beni ad alto impatto tecnologico è stata sostenuta in buona parte dal leasing finanziario, il cui sviluppo nel tempo è sempre stato legato alle maggiori agevolazioni fiscali che esso garantisce. Anche sul fronte normativo, il 2017 è stato un anno di svolta epocale per il nostro settore: il contratto di locazione finanziaria, che sino alla scorsa estate non era disciplinato dal codice civile, ha ricevuto il riconoscimento di contratto “tipico” garantendo norme certe per le parti e nuove tutele del cliente. È un altro traguardo raggiunto nel percorso legislativo di valorizzazione del leasing, scandito da una serie di disposizioni di semplificazione fiscale che hanno contribuito alla ripresa degli investimenti. L’auspicio è che tale contesto possa rappresentare nel prossimo futuro la base per una nuova stagione dorata del leasing: il nostro settore può essere motore della quarta rivoluzione industriale, e coglierne a pieno i benefici. Seguendo l’esempio di Stati Uniti, Inghilterra, Germania e Giap-

24

pone, come sappiamo, anche in Italia è stata posta in essere una serie di misure per incentivare gli investimenti funzionali alla trasformazione tecnologica. Nel primo anno sono cresciuti gli ordinativi sul mercato interno dei beni strumentali, con tassi di crescita che hanno raggiunto nel primo semestre l’11,6%. È cresciuto il numero di imprese che aumenteranno la spesa in Ricerca & Sviluppo. Sono stati stanziati 3,5 miliardi di investimenti pubblici sulla banda ultralarga così da raggiungere gli obiettivi di copertura al 2020. Nei primi otto mesi dell’anno è cresciuto del 10,7% l’importo garantito dal Fondo di Garanzia. Ora stiamo entrando nel vivo della seconda fase di Industria 4.0, che ha preso il nome di Impresa 4.0. Questo significa che il Piano è stato esteso anche ai servizi, un settore che ha un elevato potenziale di digitalizzazione. Il progetto si stima possa generare una spesa tra gli 80 e i 90 miliardi di euro. Le misure economiche a supporto della realizzazione del Piano coprono un arco temporale che arriva al 2020. Nel prossimo triennio, dunque, come cambieranno l’industria, l’economia, il Paese? Si allunga la lista degli oggetti “intelligenti” presenti nella nostra vita quotidiana: sono diventati


gestire la ripresa “smart” il telefono (smartphone), la televisione (smart-tv), la casa (smart-working) e il lavoro (smart working), perfino le città (smart-cities). Adesso entreremo definitivamente nell’era della smart production, degli smart services e della smart energy, che insieme compongono la fabbrica “intelligente”, cioè la smart-factory, dove la produzione sarà del tutto automatizzata e interconnessa. Le nuove tecnologie digitali avranno un impatto profondo nell’ambito di quattro direttrici di sviluppo: utilizzo dei dati (big data, open data, Internet of Things, machine-to-machine, cloud computing), analytics (machine learning), interazione tra uomo e macchina (interfacce “touch” e realtà aumentata) e passaggio dal digitale al “reale” (manifattura additiva, stampa 3D, robotica). Non dovranno cambiare solo le aziende “industriali”. Sarà possibile avviare un nuovo ciclo economico in Italia che coinvolga tutte le aree produttive del Paese: i partner industriali come i grandi produttori del settore automobilistico, aerospaziale, dell’ingegneria e i loro fornitori quali i produttori di software, l’industria elettronica e, più in generale, i fornitori di servizi. Il leasing non può e non deve rimanere impassibile o indiffe-

Stefano Corti

rente davanti a tutto questo. Le opportunità che si presentano all’orizzonte potranno essere colte soltanto da quelle società di leasing che avranno la capacità di adeguarsi alla nuova realtà. Nel nostro mondo si presenteranno sempre nuove frontiere da superare: l’impiego di soluzioni IT basate sul cloud, l’adeguamento alla produzione in “remoto”, la connettività ai macchinari strumentali e ai mezzi “leasingati”, le innovazioni nella mobilità. A tutto ciò si connettono le questioni collegate all’evoluzione del lavoro, anche nel nostro settore. Alcune professionalità sono destinate a

25


leasing 2020 sparire, e faranno posto ad altre che oggi non esistono o sono numericamente meno richieste. Secondo una ricerca le “perdite” si concentreranno nelle aree amministrative e della produzione, e verranno ricompensate nell’area finanziaria, nel management, nell’informatica e nell’ingegneria. Nel 2020 il problem solving rimarrà la soft skill più ricercata,

leasing 2020 gestire la ripresa

Stefano Esposito Consigliere Delegato BPER Leasing

Immaginare come si presenterà il settore del leasing nel 2020 non è un esercizio facile. I mercati cambiano con sempre maggiore velocità e, se si guarda indietro a due anni fa, si può vedere come le condizioni di mercato apparissero estremamente fosche e non mostrassero gli spiragli positivi che invece ora sembrano realisticamente in vista. Ma è anche vero che il leasing del 2020 avrà radici in ciò che noi tutti attori del settore saremo in

26

e cresceranno di importanza il pensiero critico e la creatività. Lo scenario è in rapida evoluzione e nessuno ci aspetta: per cogliere i benefici dal mondo che verrà dobbiamo attrezzarci adeguando il nostro prodotto allo sviluppo dello Smart manufacturing in generale, e aprendoci alle competenze digitali per le mansioni del futuro.

grado di impostare oggi, facendo tesoro dell’esperienza maturata nei momenti di maggiore crisi. Qual è, dunque, l’orientamento che stiamo dando alla evoluzione del leasing in vista del futuro? È ormai opinione diffusa che la volontà degli organi governativi di prestare ascolto ai suggerimenti dei diretti operatori – tra i quali ASSILEA ha rivestito un ruolo di primo piano – abbia dato vita agli interventi normativi sulle agevolazioni fiscali (iper e


gestire la ripresa super ammortamento, rifinanziamento Sabatini, industria 4.0) che, a partire dal 2017, hanno contribuito a spingere il prodotto leasing, facendone strumento particolarmente idoneo a favorire gli investimenti di sostituzione e destinati all’innovazione. E tale spinta continua nell’anno in corso. Infatti i dati al 30 settembre confermano il forte utilizzo dello strumento leasing. In particolare, degli oltre 14 mld di euro di finanziamenti in leasing, l’81% appartiene al sotto-comparto mobiliare (strumentale più auto), con un trend di crescita superiore all’8% rispetto al 2016. Ma l’evoluzione che il leasing manifesterà nel prossimo futuro sarà certamente anche la diretta conseguenza dell’approvazione della legge sul leasing. Una riforma che ha visto la luce dopo quarantaquattro anni dalla prima iniziativa parlamentare volta a rendere tipico il contratto di locazione finanziaria e che si muove nel solco della volontà di assicurare chiarezza. Finalmente si è giunti a delineare i connotati giuridici e strutturali della locazione finanziaria, e ciò porterà benefici nel suo utilizzo, migliorando l’interpretazione delle norme contrattuali, soprattutto nelle modalità e nei tempi in caso di risoluzione. Insomma, l’evoluzione attesa, basata su

uno strumento finanziario che non presenta zone d’ombra perché dotato di precisi riferimenti normativi, va a vantaggio del soggetto finanziato ancora prima del soggetto finanziatore. Per citare il Direttore Generale di ASSILEA, “Una legge NON per le società di leasing, ma PER il leasing” e, indubbiamente, per una sua sana e trasparente crescita. Proprio il fronte dei NPL può rappresentare una ulteriore sfaccettatura del prisma immaginario attraverso cui osservare il futuro del leasing, specie facendo il confronto con gli altri operatori finanziari e i corrispondenti strumenti finanziari più tipicamente bancari. Se, da una parte, le banche e gli intermediari finanziari, in particolare quelli controllati dai Gruppi bancari, saranno impegnati nella difficile partita dello smaltimento dei crediti NP – operazione indispensabile per continuare ad erogare nuovo credito alle imprese – dall’altra si fa sempre più concreta la consapevolezza che per far fronte ai nuovi requisiti BCE sugli NPL la soluzione più idonea sia applicare la legge sul leasing. Sulla stessa lunghezza d’onda è la nota diffusa a luglio 2017 da Moody’s in tema di ABS SME, in cui si afferma che le operazioni di leasing su clientela PMI italiane da loro analizzate

27


leasing 2020

Stefano Esposito

hanno, in media, tassi di default e di inadempienza più bassi rispetto alle operazioni loan su clientela PMI. Ciò è confermato negli ultimi anni dallo studio effettuato da ASSILEA sul tasso di decadimento del portafoglio leasing (misurato sul numero e sul valore dei contratti risolti per inadempienza del debitore, ossia entrati “in contenzioso” in rapporto al portafoglio dei contratti vivi all’inizio del periodo di osservazione) confrontato con il tasso di decadimento dei finanziamenti bancari (misurato sul numero di controparti e avendo a riferimento i soli passaggi a sofferenza rettificata, che costituiscono

28

un sotto-insieme dei contenziosi monitorati da ASSILEA), pubblicato trimestralmente da Banca d’Italia. L’andamento del tasso trimestrale, sia sui numeri che sui valori, evidenzia come il portafoglio leasing si deteriori a tassi sempre inferiori rispetto al portafoglio dei finanziamenti bancari alle società non finanziarie (“corporate”), e al portafoglio dei finanziamenti bancari alle famiglie produttrici (“retail/small business”). Questo aspetto diventa un elemento di forza su cui far leva per costruire e spingere il leasing che verrà, sfruttando anche le previsioni sull’andamento dei tassi d’interesse, che continuano a viaggiare su livelli minimi, trainati dall’euribor in territorio negativo e che rendono la sostenibilità del debito necessario per le azioni di rinnovamento degli impianti più facilmente compatibile con i bilanci delle imprese. Dopo aver esaurito i punti di osservazione dal lato dell’offerta, resta da valutare il prossimo futuro dal lato della domanda e di quanto si aspetta il cliente. Le indagini sulle sue aspettative mostrano un miglioramento della fiducia del consumatore, e soprattutto dell’imprenditore, che manifesta uno sguardo più propositivo verso il futuro. In particolare, ciò si sta traducendo in una ripresa


gestire la ripresa del settore nautico, rivitalizzato anche dalla recente approvazione del Nuovo Codice della Nautica, ma anche nella crescita del settore automobilistico sotto la spinta del motore elettrico ed ibrido. Quest’ultimo fenomeno, unitamente alla sempre maggiore propensione da parte del cliente verso l’uso/disponibilità del bene rispetto alla proprietà dello stesso (tipico del mondo anglosassone) potrà rivoluzionare il mondo della locazione sia finanziaria che del lungo no-

leasing 2020 gestire la ripresa

leggio. Un futuro, dunque, in cui anche il recente Convegno europeo del leasing ha percepito che spireranno venti orientati verso formule in cui la centralità del bene – elemento primario dell’offerta odierna di leasing – verrà sostituita da servizi accessori più numerosi e di migliore qualità, da un’offerta più digitalizzata e in cui la sostenibilità ambientale del bene rappresenterà elemento imprescindibile nella valutazione dell’operazione di locazione finanziaria.

Massimo Macciocchi Consigliere Delegato IFIS Leasing (Banca IFIS Impresa)

Alla domanda su come sarà il leasing di Banca IFIS Impresa nel 2020, in un’economia in continua ripresa, la nostra risposta non può essere che quella di essere pronti a diventare il “Fast Tech” del leasing, un partner per le imprese fidato e in grado di offrire servizi utili al cliente grazie all’impiego della digitalizzazione

e della tecnologia. In questo senso la completa integrazione nel Gruppo Banca IFIS ha rafforzato la nostra presenza sul mercato e il modo di lavorare con le imprese, per un obiettivo comune. Siamo fortemente convinti della correlazione tra nuovi strumenti digitali, innovazione e competitività e stiamo

29


leasing 2020

Massimo Macciocchi

spingendo sull’acceleratore della trasformazione digitale, forti della consapevolezza che la Banca del domani sarà fatta più di tecnologia e dati e meno di sportelli e contatto fisico con la clientela. Una banca più “snella” al servizio di clienti più esigenti, più semplice nei processi interni ed ancor più veloce e precisa nei confronti del cliente, che vedrà garantita una consulenza completa ed efficiente attraverso un’operatività completamente rinnovata digitalmente. Le agevolazioni fiscali quali Sabatini Ter e super/iper ammortamento spingono le imprese a crescere e ad investire nel

30

loro lavoro rinnovando il proprio parco strumenti e tecnologico, creando valore per l’intero sistema produttivo italiano. In considerazione dell’evoluzione futura delle normative nazionali ed europee, l’evoluzione del prodotto “leasing” sarà sempre più rispondente alle esigenze dei clienti business. Un impegno che IFIS Leasing ha sposato e che si è tradotto in una quota di mercato che, nei primi nove mesi del 2017, cresce oltre le stime. L’entusiasmo del Gruppo ci ha trasmesso una grande energia e ci permette di guardare avanti e di puntare in alto. La strada per il 2020 è tracciata: già adesso i nostri clienti possono godere di processi semplificati che garantiscono velocità, comunicazione e trasparenza, elementi destinati a diventare sempre più centrali nel nostro modello di business. Un esempio su tutti è stato l’introduzione, in questi mesi, della firma digitale OTP per i contratti di leasing, che ha già dimostrato come l’innovazione tecnologica e la dematerializzazione della contrattualistica garantiscano un grande efficientamento di tempi e processi. Un esempio della capacità di ascolto e di dialogo sui canali online di Banca IFIS Impresa è il blog MondoLeasing dedicato ai temi del leasing e del noleggio,


gestire la ripresa lanciato nell’estate 2017 e già diventato un punto di riferimento per gli operatori del mondo economico. Uno spazio web aperto ed interattivo, competente e dedicato a professionisti e aziende, che vi possono trovare guide semplici e approfondimenti realizzati da una redazione di esperti, anticipando i trend di un settore in costante crescita. Dopo un primo anno all’insegna dell’integrazione e della cresci-

leasing 2020 gestire la ripresa

ta, oggi confermiamo i nostri progetti per il prossimo triennio, vòlti a mantenere una velocità di crescita commisurata alle richieste del mercato di riferimento. Ci aspettano anni di sviluppo di nuovi prodotti e di innovazione sulla base dell’ascolto attivo del mercato, adeguando offerta e modalità di distribuzione. Tutto questo richiede passione e intensità operativa che in Banca IFIS non manca!

Michael Meyer Amministratore Delegato Hypo Vorarlberg Leasing Spa

Da gennaio a ottobre 2017 il mercato italiano del leasing è cresciuto dell’8,5%: entro la fine dell’anno, ci aspettiamo che l’incremento superi il 10%. In questo scenario, il comparto immobiliare si è sviluppato in modo sostanzialmente stabile, mentre per il leasing dei beni strumentali si sono riscontrati, fino a ottobre, incrementi del 10,1%. La crescita ha interes-

sato anche lo specifico mercato del leasing in Alto Adige – sia nel campo immobiliare che in quello strumentale. Un mercato che, nella provincia di Bolzano, ha saputo trarre vantaggio da una congiuntura economica in ripresa. A favorire la crescita hanno contribuito il turismo e il settore alberghiero, da un lato, e l’industria, dall’altro, ma c’è stato uno sviluppo positivo anche

31


leasing 2020

Michael Meyer (a destra) con Christian Fischnaller, direttore commerciale della società

nell’edilizia e nell’artigianato. Nel Trentino, il secondo mercato per importanza di Hypo Vorarlberg Leasing, ci sono ancora margini di crescita. Un altro motivo per cui la domanda si mantiene sostenuta è da ricondursi alle interessanti forme di incentivazione dello Stato (Legge di stabilità, Sabatini-ter) e alle possibilità concesse dal super e dall’iper ammortamento. Hypo Vorarlberg Leasing Spa è la più importante società di leasing del Trentino Alto Adige, ha sedi a Bolzano, Como e Treviso e occupa attualmente 35 collaboratori. Il volume dei nuovi affari si dovrebbe attestare quest’anno attorno ai 70 milioni di euro, l’85% dei quali riguarda

32

il settore immobiliare e il 15% il leasing per beni strumentali, contro i 62,3 milioni di euro dello scorso anno. Nel 2017 si sono potuti realizzare progetti per numerose affermate imprese della provincia di Bolzano. Fra questi spicca il finanziamento della nuova seggiovia Sonne sul Plan de Corones. Il volume di leasing per questo impianto di risalita, che entrerà in funzione in tempo per la nuova stagione invernale, è di circa sei milioni di euro. Hypo Vorarlberg Leasing è una società della Hypo Vorarlberg Bank AG con sede a Bregenz, un istituto finanziario che opera a livello sovraregionale con rating “A” (Standard & Poor’s)


gestire la ripresa per il debito a lungo termine. Hypo Vorarlberg rientra così nel novero delle banche austriache con rating migliore. Dal 1° ottobre Hypo Vorarlberg Bank AG si presenta con una nuova immagine di marca e un logo leggermente modificato,

leasing 2020 gestire la ripresa

ma rimaniamo fedeli ai nostri punti di forza: vogliamo continuare a essere molto vicini ai nostri clienti e a elaborare assieme a chiunque abbia un progetto e intenda raggiungere i propri desideri e obiettivi tramite il leasing.

Gianfranco Antognoli Fondatore ConCredito

Il leasing è finalmente divenuto uno dei principali strumenti adottati dal Governo per il rilancio economico del Paese. In particolare dal 28 agosto è entrata nell’ordinamento nazionale la definizione del contratto di leasing finanziario che è andata a disciplinare quelle che sono le fasi più delicate del contratto, ad esempio in caso di grave inadempimento o quando il cliente non paga. Tutto ciò non fa altro che rafforzare il ruolo fondamentale che tale strumento ricopre per la ripresa del mercato che deve essere consolidato. Il leasing si pone come uno strumento finanziario evoluto

ed estremamente competitivo, in grado di cumulare tanto i vantaggi del finanziamento tradizionale, quanto quelli dei servizi connessi al bene. È una leva per la crescita che apporta benefici all’intero sistema economico italiano: nel 2016 ha finanziato un volume di investimenti pari a oltre 20 mld di euro, in aumento rispetto al 2015 del +15,8%. La crescita è proseguita anche nel 2017, come confermato dai dati registrati ad agosto e a settembre. Il mese di agosto infatti si è chiuso con uno stipulato leasing di oltre 12,5 mld di euro per 263.179 nuovi contratti con una variazione, rispetto allo stesso

33


leasing 2020 periodo dell’anno precedente rispettivamente del +6,9% nel numero e del +9,3% nel valore. Il mese di settembre ha chiuso con un +7,9% nei volumi e un +7,6% nel numero di contratti, un risultato che supporta la tesi di un sempre maggiore interesse verso questo tipo di supporto finanziario da parte delle imprese italiane. Il finanziato totale da inizio anno ammonta ormai a 14 mld di euro, mentre lo stipulato raggiunge quasi la quota di 294 mila contratti. Questo strumento, particolarmente apprezzato sia dalle piccole e medie imprese, che possono usufruire di diverse agevolazioni, sia sempre più dai soggetti di maggiori dimensioni, ha ampi margini di sviluppo con la diffusione alle persone fisiche e li avrebbe ancor di più se esteso anche al comparto della PA. Il vantaggio sistemico ad esso correlato è dovuto inoltre al minor rischio di credito, in termini di rapporto sofferenze e portafoglio crediti rispetto ai finanziamenti bancari della clientela corporate e small business (17,8% per il leasing; il 18,5% nel corporate e il 18,0% nello small business per gli impieghi bancari) e all’esistenza di un bene con un valore intrinseco posto a garanzia che permette di alleggerire i costi e gli oneri a carico della collettività, nel caso

34

che l’impresa beneficiaria entri in difficoltà. Gli ultimi dati di settembre testimoniano come positive siano le dinamiche dei principali comparti. Quello strumentale conferma lo stesso trend positivo, con un totale di 5,8 mld di euro cresce in volumi dell’8,8% (+11,9% strumentale operativo e +8,3% strumentale finanziario). Rimane in crescita anche il comparto Autoveicoli con un incremento dei volumi dell’8,5% rispetto allo stesso periodo del 2016, con le maggiori crescite registrate nel Noleggio a Lungo Termine (+7,3%) e nel Leasing dei Veicoli commerciali e Veicoli Industriali (rispettivamente, +8,4% e +8,6%). L’ultimo comparto con volumi significativi rimane quello Immobiliare che mostra un incremento di poco positivo in termini di volumi, settore questo che porta ancora con sé i postumi della crisi del mercato immobiliare, che ha comportato un contenzioso consolidato nei bilanci delle società di leasing e delle Banche. Da questi dati, quindi, appare chiaro come sempre di più il leasing stia entrando come strumento finanziario a supporto della crescita e dell’innovazione delle imprese. Uno strumento che costituisce un elemento anticipatore della ripresa produttiva poiché testi-


gestire la ripresa monia concretamente l’attitudine agli investimenti produttivi delle piccole e medie imprese, premessa indispensabile di una ripresa economica effettiva sul territorio a tutti i livelli. Il leasing rappresenta quindi un dato importante e significativo per favorire una ripresa che ormai si sta finalmente consolidando. È di fondamentale importanza però che le banche rispondano positivamente alla domanda di credito, che rappresenta indiscutibilmente il valore più importante per lo sviluppo economico e produttivo, ma anche le associazioni di categoria e gli enti locali e regionali devono essere in grado di aiutare concretamente le imprese e i consorzi di imprese a fare quel salto necessario per superare definitivamente la stagione di crisi. Una ulteriore valutazione merita la corretta segnalazione/ auspicio contenuto nell’ultimo editoriale di LeasingTime: “Occorre cogliere tutti gli aspetti positivi ricordandoci anche degli errori del recente passato”. Il leasing non è solo uno strumento di finanziamento per le imprese che investono. Queste devono essere in salute economica, cioè avere una marginalità positiva da stabilizzare, e l’investimento da “accompagnare” deve produrre un irrobustimento produttivo per l’azienda che ha un mercato

Gianfranco Antognoli

non solo potenziale. La non superficialità e il necessario approfondimento da parte del soggetto erogatore, ma anche da parte dell’imprenditore, devono migliorare sostanzialmente la qualità dell’offerta e della domanda di credito. Non si tratta di un’affermazione teorica, occorre un mercato più responsabile e più maturo dove domanda e offerta si coniugano in modo intelligente: l’improvvisazione ed il calcolo del solo aspetto fiscale e finanziario non bastano più e soprattutto non pagano più per Banche e imprese, nell’interesse di tutte e due le parti e in quello superiore che è costituito dal destino economico del nostro Paese. •

35


HYPO VORARLBERG LEASING SPA Via Galileo Galilei 10/H, I-39100 Bolzano, Tel. +39 0471 060 500, www.hypoleasing.it, info@hypovbg.it Filiale Como, Tel. +39 031 574 517, Filiale Treviso, Tel. +39 0422 55 357


notiziario segue da pagina 16

nostro Paese, per assicurare una produzione alimentare redditizia; le agevolazioni previste possono essere concesse a favore di imprese di qualsiasi dimensione, per la realizzazione di progetti di investimento nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, rientranti nelle seguenti tipologie: • creazione di una nuova unità produttiva; • ampliamento della capacità di un’unità produttiva esistente; • riconversione di un’unità produttiva esistente;

• ristrutturazione di un’unità produttiva esistente, intesa quale cambiamento fondamentale del processo produttivo esistente attuato attraverso l’introduzione di un nuovo processo produttivo. Nel caso di beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria non sono ammissibili i costi connessi al contratto di leasing quali il margine del concedente, i costi di rifinanziamento degli interessi, le spese generali e gli oneri assicurativi. Non sono ammesse le spese relative a macchinari, impianti

New Holland T7.270 (CNH Industries)

37


notiziario e attrezzature usati, al capitale circolante, le spese notarili, le spese relative a imposte, tasse, scorte, nonché all’acquisto di immobili che hanno già beneficiato, nei dieci anni antecedenti la data di presentazione, della domanda di agevolazioni o di altri aiuti, fatta eccezione per quelli di natura fiscale, salvo i casi di revoca e recupero totale degli aiuti medesimi da parte delle autorità competenti. Il soggetto gestore della misura sarà Invitalia. È stata annunciata la firma di un contratto di leasing del valore di oltre 18 milioni di euro, con cui UniCredit Leasing ha finanziato la società di scopo Idroelettrica Arvier nel progetto di realizzazione di una nuova centrale idroelettrica nel comune di Arvier (AO). Rödl ha assistito UniCredit Leasing nella due diligence e nell’approfondimento di tutti i profili di diritto amministrativo e immobiliare dell’operazione attraverso un team di legali formato dall’associate partner Tiziana Fiorella, il socio Paolo Peroni e i junior professional Gianluigi Delle Cave e Silvia Batello. L’impianto, di potenza nominale di 2,5 Mw, è situato nel contesto di utilizzo delle risorse idriche degli affluenti della Dora Baltea ed è caratterizzato dalla

38

realizzazione di importanti opere edili, tra cui la costruzione di una galleria che garantisce massima salvaguardia ambientale e basso impatto visivo. L’entrata in esercizio è prevista entro il 2018. Il consiglio di amministrazione di Banca IFIS si è riunito oggi ed ha approvato i risultati finanziari del Gruppo relativi ai primi nove mesi del 2017. La business unit leasing, che si rivolge a piccoli professionisti e alle imprese attraverso le soluzioni del leasing finanziario e del leasing operativo, ha registrato una performance molto positiva, a testimonianza del nuovo percorso iniziato da Banca IFIS, che a novembre 2016 – attraverso l’acquisizione dell’ex Gruppo Interbanca – è entrata in questo mercato. Nel corso del 2017 sono stati semplificati i processi interni all’insegna dei valori di velocità, comunicazione e trasparenza ed è stato fornito un servizio più immediato e di qualità ai clienti, elemento centrale del modello di business dell’istituto. Sono stati sviluppati nuovi prodotti sulla base dell’ascolto attivo del mercato, tesi a supportare un’offerta rivolta al mondo del lavoro e della produzione. Grazie anche allo sviluppo del programma “Leasing Academy” sono stati


notiziario rafforzati il team dedicato e il know how della struttura, sia con nuovi ingressi sia con nuove competenze sui territori di Milano e Mondovì. Innesti finalizzati a garantire ai clienti una consulenza costante, una conoscenza approfondita del prodotto ed una forza commerciale accessibile e presente. A queste azioni è stato affiancato un customer care dedicato e una crescente attenzione al canale del web, per garantire la massima efficienza operativa. La totalità di questi ingredienti ha permesso a Banca IFIS di incrementare la quota di mercato nel segmento leasing, soprattutto sostenendo la competitività delle imprese del Paese nel rinnovo del loro parco strumentale. Nell’essere partner dell’Italia che produce, nei primi nove mesi del 2017 la business unit Leasing ha registrato un incremento di volumi del 27% rispetto allo stesso periodo del 2016, crescendo più del mercato (+7,9%). Rilevante la performance registrata dal comparto strumentale (+58,5%); positivo anche il leasing auto, che continua a registrare una dinamica in linea con le aspettative (+10,0%), sempre superiore alla crescita media del mercato (+8,2%). Il margine di intermediazione è pari a 46,5 milioni di euro e si rispecchia in un incremento della quota di

mercato (3,6%). Il contributo al margine del leasing finanziario ammonta a 33,9 milioni di euro e quello del leasing operativo a 12,6 milioni. Massimo Macciocchi, consigliere delegato di IFIS Leasing (Banca IFIS Impresa) ha commentato: “Il bilancio dei primi nove mesi consegna al mercato una realtà che ha voglia di servire quanti più operatori possibili, con una forte competenza nel settore. Un impegno che si traduce in una quota di mercato che cresce oltre le stime, in un quadro favorevole anche grazie alle misure governative quali super ammortamento e Sabatini Ter, che danno fiducia al comparto. Siamo certi che questi risultati costituiscano solide basi sulle quali continuare a costruire anche nel 2018 al fianco dei clienti. A guidarci sarà anche l’accelerazione del processo di digitalizzazione dei nostri servizi: siamo pronti a diventare il ‘fast tech’ del leasing attraverso l’utilizzo del digitale e della tecnologia in tutte le sue forme”. Si è conclusa sabato 28 ottobre la seconda edizione di Meet Forum, organizzato quest’anno a Orosei da Portale Sardegna e da Sardegna 2050. L’iniziativa, a cui BPER Leasing – Sardaleasing ha partecipato con un proprio stand, presidiato dagli specialist della società, era destinata a

39


notiziario

tutti i principali operatori del settore del turismo del Mediterraneo e incentrata sulle buone pratiche da porre in essere per ottimizzare la risorsa turismo. Le attività del forum si sono sviluppate su cinque tavoli di lavoro in merito ad altrettanti aspetti della promozione turistica: Confrontare, Valorizzare, Collegare, Distribuire e Finanziare, con l’obiettivo di giungere a proposte concrete e realmente utili, da mettere a disposizione di Istituzioni e stakeholder del turismo. BPER Leasing – Sardaleasing, insieme al Banco di Sardegna, è stata impegnata sul fronte delle tematiche finanziarie e, nel corso della giornata di venerdì, ha dato vita al seminario dal titolo “Solu-

40

zioni finanziarie per gli operatori del turismo”. I partecipanti al seminario hanno sottolineato l’importanza di questo genere di iniziative, indispensabili per comprendere come cogliere appieno le opportunità normative, fiscali e commerciali disponibili. Iccrea BancaImpresa e il Comune di Merate (Lecco) hanno concluso la prima operazione di leasing pubblico su proposta in Italia, finalizzata all’ampliamento dell’impianto sportivo di Merate, inaugurato il 18 novembre. Il finanziamento, del valore di circa sei milioni euro, ha permesso un importante restyling dell’impianto di via Matteotti che sarà in grado di of-


notiziario frire numerosi altri servizi, come un centro benessere e fitness, nuove vasche coperte di cui una riservata alla riabilitazione, una settantina di parcheggi ulteriori e maggiori spazi nella struttura. Il Comune di Merate in questo senso ha rappresentato un vero e proprio laboratorio, in quanto il project leasing presentato in Italia ha visto coinvolti: Iccrea BancaImpresa quale soggetto finanziatore, Italgreen S.p.A. e Tipiesse S.r.l. di Bergamo quali soggetti realizzatori e Gestisport soc. coop. sportiva dilettantistica come soggetto gestore. La collaborazione tra le diverse figure è avvenuta sin dalla fase progettuale (affidando l’incarico allo studio di progettazione J+S di Concorezzo), per poi proseguire in quella realizzativa, finanziaria

e ora di gestione dell’opera. Il progetto di leasing pubblico è anche il primo ad avere in Associazione Temporanea d’Imprese il soggetto gestore; grazie all’innovativa formula del partenariato pubblico-privato in leasing, il Comune pagherà un canone di Partenariato, che non incide nei limiti di indebitamento e quindi nei pesanti vincoli imposti per la redazione dei bilanci pubblici, per avere la disponibilità dell’impianto. Il gestore, invece, si assumerà tutti gli oneri e i rischi relativi alla manutenzione del centro e curandone l’attività per l’intera durata del contratto di partenariato, offrendo un contributo in conto gestione che l’ente incasserà annualmente e che coprirà circa il 50% del costo dell’investimento. •

ERRATA CORRIGE Nel n.5/17 di LeasingTime sono stati pubblicati alcuni dati non aggiornati riguardanti Crédit Agricole Leasing Italia (CALIT). Nel novembre 2008 nasce CALIT in seguito al conferimento di ramo d’azienda da Leasint S.p.a Gruppo Intesa SanPaolo. Il progetto CALIT viene concluso nel settembre 2009 quando Crédit Agricole Cariparma e Crédit Agricole Leasing SA delineano la nuova ripartizione del capitale sociale, che attualmente ammonta a 100.670.000 euro (85% detenuto da Crédit Agricole Cariparma, 15% da CAL&F). Il management è costituito da: Ariberto Fassati (Presidente), Gianluca Borrelli (Direttore Generale) e Vincenzo Aloe (Vice Direttore Generale).

notiziario chiuso in redazione il 24 novembre 2017

41


legal

Il lungo cammino verso la tipizzazione: punti fermi e criticità

Dopo quasi quarant’anni di infruttuosi tentativi (la prima definizione di leasing, difatti, risale alla l. 183/1976), “la Legge Concorrenza” n. 124 del 4 agosto 2017 ha attribuito alla locazione finanziaria una specifica disciplina, segnandone il passaggio da contratto atipico a tipizzato ed eliminando, almeno per ciò che concerne i tratti salienti, quelle incertezze interpretative che ne minavano la piena ed uniforme applicazione. Fino all’entrata in vigore della novella legislativa, la determinazione delle caratteristiche e della disciplina applicabile alla locazione finanziaria, specie nei casi c.d. patologici, era demandata a dottrina e giurisprudenza e, dunque, assoggettata ai variegati orientamenti degli operatori del diritto, generando instabilità in un settore tutt’altro che mar-

42

ginale. Come spesso accade, in ogni caso, un accreditato filone giurisprudenziale aveva già intercettato l’orientamento da ultimo accolto dal legislatore e fornito, ormai da diversi anni, una interpretazione in linea con le regole di recente introdotte. Ciò, in particolare, emerge osservando la disciplina dettata dalla l. 124/2017 nell’ipotesi di risoluzione del contratto per inadempimento dell’utilizzatore. Il comma 138 della nuova normativa cristallizza il diritto del concedente alla restituzione del bene locato che – come meglio si dirà – dovrà essere liquidato secondo una precisa procedura. L’importo ricavato dalla sua ricollocazione sul mercato, difatti, dovrà essere accreditato all’utilizzatore, ma – precisazione di fondamentale importanza – il concedente avrà


legal diritto a trattenere la somma dei canoni scaduti e non pagati fino alla data della risoluzione, dei canoni a scadere (solo in linea capitale) e del prezzo pattuito per l’esercizio dell’opzione finale di acquisto, oltre alle spese anticipate per il recupero del bene, la stima e la sua conservazione per il tempo necessario alla vendita. A ben vedere, tale previsione ricalca il diritto del concedente “di ottenere lo stesso utile che avrebbe conseguito se il contratto fosse stato adempiuto dall’utilizzatore” (sul punto, Trib. Lucca 08/07/2016 n. 1489), già individuato dagli interpreti pur nell’assenza di riferimenti normativi. L’esigenza di apprestare una tutela al concedente, leso dall’inadempimento dell’utilizzatore, era particolarmente avvertita per quelle fattispecie di locazione finanziaria – c.d. traslativa – ricondotte dalla giurisprudenza all’alveo della vendita a rate. Al riguardo, la Suprema Corte aveva precisato che l’equo compenso spettante ex art. 1526 c.c. avrebbe dovuto comprendere “non il solo compenso per il deprezzamento del bene, ma anche la remunerazione del capitale investito dalla società di leasing”, legittimando così l’incameramento delle rate incassate, come pacificamente

avveniva per il leasing c.d. di godimento (si veda Cass. Civ. Sez. 3, n. 23290/2007). La distinzione tra le due fattispecie di locazione finanziaria, introdotta dalla nota pronuncia a Sezioni Unite n. 65 del 1993 e da allora utilizzata come paradigma per individuare le conseguenze della risoluzione contrattuale, con l’entrata in vigore della novella legislativa non ha più ragion d’essere: ogni richiamo all’art. 1526 c.c., difatti, sarebbe oggi inappropriato, posto che la normativa ha definitivamente individuato nel finanziamento, e non nello scambio, la causa del leasing. La l. 124/2017 reca una precisa disciplina della locazione finanziaria che pare estendersi a tutti i contratti che attribuiscono all’utilizzatore il diritto di riscattare il bene, con esclusione, dunque, della sola fattispecie del leasing c.d. operativo. Ai commi 137 e ss., in particolare, il legislatore definisce gli effetti e le conseguenze della risoluzione del contratto per inadempimento del cliente. Innanzitutto, viene introdotto un preciso parametro per valutare la gravità dell’inadempienza. Per quanto concerne il leasing immobiliare, essa viene individuata nel mancato pagamento di almeno sei canoni mensili o due canoni

43


legal trimestrali, anche non consecutivi; relativamente alle altre tipologie di locazione, invece, l’inadempimento può dirsi grave in caso di omessa corresponsione di quattro canoni mensili, sempre non necessariamente consecutivi. La norma finisce così per arginare sensibilmente l’autonomia contrattuale delle parti, imponendo alle società di leasing una revisione delle proprie condizioni generali di contratto, finalizzata ad allineare le medesime al dettato normativo. Non è chiaro, tuttavia, se le soglie di cui al comma 137 rappresentino un limite alla invocabilità della risoluzione o, al contrario, valgano solo ad attribuire all’inadempimento il carattere della “gravità”, rimettendo i casi di inadempienza più lieve al vaglio dell’art. 1455 c.c. L’ottica di tutela del contraente più debole cui la normativa è improntata parrebbe far propendere per la prima soluzione, ma – in attesa di chiarimenti interpretativi – il condizionale è d’obbligo. Diversamente, si ritiene che non sia preclusa alle parti la facoltà di prevedere ipotesi differenti di risoluzione, ad esempio nei casi di abbandono o mancato utilizzo del bene locato. Di particolare rilevanza per la sua portata innovativa, appare il comma 139 della legge in com-

44

mento, dedicato alla procedura che il concedente dovrà adottare per la vendita o la ricollocazione del bene sul mercato, in un’ottica di “celerità, trasparenza e pubblicità”. Nello specifico, è previsto che la commercializzazione del bene dovrà essere realizzata sulla base dei valori risultanti da pubbliche rivelazioni di mercato elaborate da soggetti specializzati (per esempio, OMI, NOMISMA, EUROTAX). In mancanza di valori predeterminati, le condizioni di allocazione dovranno invece essere stabilite da un perito scelto dalle parti, nel termine di venti giorni dalla risoluzione del contratto. Qualora esse non raggiungessero un accordo, la nomina verrebbe riservata al concedente, il quale dovrebbe scegliere tra una rosa di almeno tre operatori esperti, previamente comunicati all’utilizzatore. Quest’ultimo, al riguardo, avrebbe facoltà di esprimere la propria preferenza vincolante entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione. In attesa delle prime risultanze applicative, non può sottacersi come tale previsione – introdotta quale garanzia per l’utilizzatore al non rimanere pregiudicato da vendite a condizioni sconvenienti – rischi di tradursi in un inutile aggravio di costi. Il problema, ad avviso di chi scrive, si pone


legal soprattutto con riferimento a quei beni a rapida obsolescenza che, in passato, sarebbero valsi ad identificare il rapporto contrattuale come leasing c.d. di godimento. Peraltro, allo stato, le procedure di vendita afferenti i contratti in bonis si rivelano più stringenti rispetto a quelle previste dall’art. 72 quater l. fall., la cui disciplina è espressamente fatta salva dal comma 140 della “Legge Concorrenza”. Nell’ipotesi di scioglimento del contratto in pendenza di una procedura concorsuale, difatti, il legislatore si limita a stabilire che la vendita debba avvenire sulla base del valore di mercato. In tema di procedure concorsuali occorre peraltro segnalare che, con il definitivo abbandono della distinzione tra leasing di godimento e traslativo, non pare potersi mantenere la difformità di trattamento, finora ribadita da molteplici pronunce di merito e di legittimità (si veda, da ultimo, Cass. Civ. 2538/2016), tra contratti ancora in corso alla dichia-

razione di fallimento e contratti risolti in epoca antecedente. A quest’ultimo caso, se non si volesse applicare la disciplina di cui all’art. 72 quater l. fall., dovrebbe comunque estendersi quella comune, dettata dalla “Legge Concorrenza”. Il comma 140 cui si accennava poc’anzi, infine, esclude dalla nuova normativa anche le regole introdotte dalla l. 208/2015 in materia di leasing c.d. abitativo. Ciò, tuttavia, fa emergere una sostanziale disomogeneità di disciplina tra le due fattispecie che – a rigor di logica – non dovrebbe sussistere. In definitiva, non può negarsi che la normativa introdotta abbia risolto molte delle questioni che nel tempo hanno interessato la disciplina della locazione finanziaria; tuttavia, sarà necessario attendere le prime applicazioni giurisprudenziali per verificare se le novità introdotte siano effettivamente idonee a rendere il leasing uno strumento più trasparente e competitivo. Vittorio Colomba *

* Avvocato Foro di Modena

45


factoring

Banca UBAE, ponte dell’export italiano, compie 45 anni

Mario Sabato, Direttore Generale di Banca UBAE

Banca UBAE oggi è un punto di riferimento per l’export italiano, oltre ad offrire una vasta gamma di servizi e prodotti in campo internazionale; sono questi gli ingredienti della ricetta della banca guidata dal direttore generale Mario Sabato, per creare valore aggiunto per gli azionisti, i clienti e i dipendenti. La banca, costituita a Roma nel 1972, compie quest’anno i suoi primi 45 anni di attività; oltre alla sede romana dispone di una filiale a Milano ed un representative office a Tripoli, Libia; il suo brand commerciale è riconosciuto, specie all’estero, come sinonimo di banca altamente specializzata nell’assunzione di rischi commer-

46

ciali, in particolare la conferma di lettere di credito per l’export, il rilascio di garanzie contrattuali, il finanziamento di operazioni oil, il factoring (cfr. sito www.bancaubae.it – sezione “About us”). I numeri provvisori della banca al 30 giugno 2017 evidenziano il buono stato di salute dell’istituto con total assets alla data di euro 2,6 mld ca., ROE del 9.51%, e non performing loans dello 0,03%; tale ultimo dato, in particolare, assume rilievo se paragonato al panorama delle altre banche italiane. Di rilievo anche i ratios di periodo conseguiti: Tier 1 (10,44%) e Total Capital Ratio (15,22%), ben al di sopra dei limiti comunicati dalla Banca d’Italia. Banca UBAE è il partner privilegiato per lavorare in campo internazionale, specie con la Libia e gli altri Paesi della sponda Nord dell’Africa, ma anche con altri Paesi di “sbocco” dell’export italiano. La banca si avvale da tempo di consulenti di prodotto (come per il factoring in Italia) e di consulenti d’area residenti all’estero, che assistono la clientela italiana per le necessità emergenti, in particolare nei seguenti Paesi: Algeria, Croazia, Etiopia, Arabia Saudita, Marocco, Kuwait. •


assaggi

guida alle guide 2018 Ottobre, pronti e via! Sono arrivate le guide dedicate ai vini italiani. Si parte con I vini d’Italia 2018 de Le guide de l’Espresso; sono stati 20mila i vini assaggiati dai collaboratori della guida per compilare questo vademecum del wine lover, giunto alla 16esima edizione. Alla fine sono 1.500 le etichette consigliate dalla squadra capitanata dai curatori Andrea Grignaffini e Antonio Paolini e dal direttore Enzo Vizzari. Un po’ taccuino di appunti per esperti, un po’ Bignami del corso da sommelier per principianti, col suo passare da puntuali note di degustazione alle indicazioni su come conservare il vino, come servirlo nei calici più adatti, come abbinarlo a tavola. Chi è interessato alla “bevibilità” dei vini troverà una bella rassegna nella sezione “I 100 vini da bere subito”; chi ha il gusto di “fare un affare” e va alla ricerca del miglior rapporto performance/prezzo, la lista di riferimento è allora quella dei “100 vini da comprare”; chi opta invece per il piacere dell’attesa ed è interessato al potenziale di invecchiamento, ecco la lista della promessa longevità: “I 100 vini da conservare”. Utile il glossario alla fine del compatto volume di 432 pagine. Slow Wine 2018 della collana Guide Slow con le sue 1.120 pagine pone un’attenzione particolare alla sostenibilità. Infatti la forza del volume è il

rigore con cui vengono scelte le cantine meritevoli e i vini che ottengono i riconoscimenti più ambiti: le aziende candidate ai premi più prestigiosi non possono utilizzare diserbanti chimici nei vigneti. Il monitoraggio dei metodi di produzione è possibile perché Slow Wine, con il metodo adottato dagli oltre 200 recensori, visita tutte le cantine presentate ogni anno. È presente, inoltre, una lista essenziale dei 100 locali (enoteche, winebar, ristoranti e osterie) da non perdere in Italia, dove acquistare e bere il vino. Vini d’Italia 2018 edita da Gambero Rosso è il risultato del lavoro di un gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per recensire 22mila vini prodotti da 2.485 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sul noto sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino ai Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della

47


assaggi, letture produzione enologica. Sono 436 i vini che in questa edizione hanno ottenuto il più alto riconoscimento. Presenti anche i Tre bicchieri verdi, le eccellenze che si distinguono perché prodotti con un’attenzione particolare all’ambiente e all’agricoltura biologica. La Guida Oro I Vini di Veronelli 2018 pubblica anche i nomi dei Super Tre Stelle, vini insigniti del massimo riconoscimento attribuito ai capolavori della vitivinicoltura italiana. Le ambite “tre stelle blu” identificano, infatti, esclusivamente vini eccellenti che hanno ottenuto un giudizio uguale o superiore a 94/100 nelle degustazioni di selezione e valutazione. Su 16.137 etichette recensite, la famiglia dei Super Tre Stelle conta appena 314 referenze, numero in leggera flessione rispetto all’edizione precedente, testimonianza del rigore

Marcello Rodi L’evangelizzatore 2017, Campi di Carta ebook

48

e 4,99

con cui la Guida creata oltre trent’anni fa da Luigi Veronelli, ha assegnato questo simbolo d’eccellenza. È il Piemonte a primeggiare tra le regioni con il maggior numero di vini premiati (87); la Toscana, con 83 riconoscimenti, s’attesta in seconda posizione, mentre tra le regioni del Sud è la Sicilia a confermarsi leader con 15 Super Tre Stelle. Nelle 630 pagine della Guida essenziale ai vini d’Italia 2018 di Daniele Cernilli (editore DoctorWine) ci sono anche i vini che hanno conquistato il “faccino”; sta a significare che sopra il punteggio di 95/100 Cernilli “ci ha messo la faccia” esponendosi in prima persona, sia che l’abbia assegnato personalmente sia che lo abbia proposto uno dei collaboratori. I faccini di DoctorWine per questa edizione 2018 • sono in tutto 297.

Dopo aver pubblicato due titoli interessanti come “L’Androgino” e “Il Consulente”, Marcello Rodi ritorna nelle librerie (è disponibile anche la versione cartacea) con una nuova e appassionante avventura. Anche questa volta si riannodano i fili di alcune vite già incontrate, che si intrecciano con quelle di nuovi e ben delineati protagonisti. Il ritmo è serrato e i diversi piani della storia sono costantemente arricchiti da una serie di dettagli informativi che ci offrono sempre uno scenario a fuoco. Gli avvenimenti de “L’evangelizzatore” sono legati all’attualità e siamo trasportati dalla Corea del Nord ai teatri del Medio Oriente, dalla Hawaii a New York; la Storia si confonde abilmente con la fiction e ancora una volta l’Uomo può sempre fare la differenza e cambiarla. Anche questo ebook vale decisamente il tempo e il prezzo. f.b.


visioni

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, 12 dicembre 2017 – 13 maggio 2018

REVOLUTIJA da Chagall a Malevich da Repin a Kandinsky Il MAMbo propone una grande mostra realizzata grazie alla collaborazione in esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna e curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky. Oltre 70 opere provenienti dall’istituzione museale russa che racconteranno gli stili e le dinamiche di sviluppo

di numerosi artisti, tra cui Nathan Altman, Natalia Goncharova, Kazimir Malevich, Wassily Kandinsky, Marc Chagall, Valentin Serov, Alexandr Rodchenko e molti altri per dar conto della straordinaria modernità dei movimenti culturali della Russia d’inizio Novecento, dal primitivismo al cubo-futurismo, fino al suprematismo. Una grande mostra che restituisce quel periodo tumultuoso attraverso le visioni di artisti celebri come Chagall, Rodchenko, Serov, Altman, Repin;

Ilya Repin, Che libertà! 1903 , Olio su tela; 179x284,5 cm; © State Russian Museum, St. Petersburg

49


visioni

Natan Altman, Ritratto della poetessa Anna Akhmatova (particolare); 1914 , Olio su tela 123,5x103,2 cm; © State Russian Museum, St. Petersburg

una narrazione che restituisce tutto il fermento culturale di quel periodo, tra il 1910 e il 1920. Il percorso è arricchito da alcune

foto d’epoca, video storici e costumi di scena disegnati da Malevich per lo spettacolo teatrale Vittoria sul Sole. •

LA RIVISTA DELLA LOCAZIONE FINANZIARIA

bimestrale, nuova serie anno XIII numero 6, novembre-dicembre 2017

Direttore responsabile Fausto Batella Impaginazione Alessio Batella Comunicati stampa redazione@leasingtime.it Redazione c/o Studio Batella via della Bastiglia, 57 01027 Montefiascone (VT) Amministrazione e sede legale la testata LeasingTime è di proprietà Studio Batella s.a.s. via della Bastiglia, 57 01027 Montefiascone (VT) Pubblicità adv@leasingtime.it INFORMATIVA DECRETO LEGGE 196/2003 L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiedere gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo a: Picomax S.r.l., Responsabile dei dati, viale Sondrio, 7 20124 Milano. Le informazioni custodite

50

nell’archivio elettronico Picomax verranno utilizzate al solo scopo d’inviare agli abbonati vantaggiose proposte commerciali (legge 196/2003). Le opinioni degli autori, impegnano soltanto questi ultimi e non configurano, necessariamente, l’orientamento di pensiero della rivista o dell’editore. Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione anche parziale se non autorizzata. Stampa Gescom S.p.A. - 01100 Viterbo Sito internet: www.leasingtime.it Pubblicazione bimestrale reg. presso il Tribunale di Viterbo il 27/06/2005 al n. 547 Registro Stampa

© 2017


Ritiro ricovero e riacquisto beni strumentali e autoveicoli



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.