Numero 1 22 28 giugno

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SAINT TRADE PIERPAOLO SCURO RECENSIONI LIBRI CD COMPILATION DEMO & PROMO FILM CINEMA EVENTI

Web-zine indipendente musicale fondata nel 2007. SUONI DEL SILENZIO… SUONI...LETTURE...VISIONI… Fanzine ufficiale 22/28 GIUGNO 2015 prezzo copia €uro 2.00 info e contatti: www.suonidelsilenzio.blogspot.it suonidelsilenzio@gmail.com


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SUONI DEL SILENZIO Fanzine indipendente di musica fondata nel 2007 22/28 Giugno 2015 Collaboratori : Antonio Di Lena, Vincenzo Calò, Antonio Ferriero, Rosario Magazzino, Vincenzo Zizzo, Antonio De Franco, Gabriele Casale, Gianluca Distante, Andrea Corvino, Francesco Baroni, Antonella Fimiani e Soulknife. Grafica a cura di Antonio Di Lena Info e contatti: suonidelsilenzio@gmail.com oppure visitate il sito all’indirizzo www.suonidelsilenzio.blogspot.it

“URGENTE”

La redazione di “Suoni Del Silenzio” cerca collaboratori per la fanzine. Contattate la redazione a : suonidelsilenzio@gmail.com

ISTRUZIONI PER L’INVIO D I M A T E R I A L E SONORO E PROMOZIONALE ALLA REDAZIONE: I supporti sonori e audiovisivi (CD, LP, DVD) i libri e il materiale promozionale in genere prima di essere inviati alla redazione si prega di contattare la redazione della fanzine all’indirizzo suonidelsilenzio@gmail.com dopodiché in base al materiale che intendete inviare vi forniremo le coordinate d’invio, non verranno pubblicate recensioni di materiale che sarà arrivato in redazione senza biografia del gruppo e breve storia del lavoro compiuto. Si avvisa inoltre che a l l ’ i n d i r i z z o www.suonidelsilenzio.blogspo t.it verranno pubblicate tutte le recensioni solo dopo 1 mese dalla pubblicazione del numero corrente in edicola.

TARJA TURUNEN: il live CD/ 09. Stargazers DVD “Luna Park Ride” 10. Ciaran’s Well Tarja Turunen ha pubblicato il live “Luna Park Ride” uscito 11. In For A Kill il 29 maggio su earMUSIC. 12. Where Were You Last Per questa pubblicazione è Night – Heaven Is A Place On stato raccolto materiale dal Earth – Livin’ On A Prayer concerto tenuto il 27 marzo 2011 al Stadium Luna Park di 13. Die Alive Buenos Aires, Argentina du14. Until My Last Breath rante il “What Lies Beneath World Tour 2011”. Numeroso 15. Wishmaster il materiale bonus dalle varie partecipazioni dell’artista a Questo il materiale bonus festival europei e concerti tra di CD, DVD e Blu-ray:

Bohuslava Martinû Zlin and choir.

02. I Walk Alone – Masters of Rock / Czech Republic 2010. Featuring Philarmonic Bohuslava Martinû Zlin and choir.

11. Anteroom of Death – Wacken / Germany 2014 featuring Van Canto.

03. Archive of Lost Dreams – Masters of Rock / Czech Republic 2010. Featuring Philarmonic Bohuslava Martinû Zlin and choir.

13. Die Alive – Summerbreeze / Germany 2014.

05. I Feel Immortal – Summerbreeze / Germany 2011. 06. The Siren (Nightwish) – Summerbreeze / Germany 2011. 07. Until my Last Breath – Summerbreeze / Germany 2011. 08. 500 Letters – Ekaterinburg / Russia 2014.

09. Damned & Divine – Ekail 2014 e il 2014. Il set è 01. In For a Kill – Masters of terinburg / Russia 2014. disponibile in 2CD, 2LP, DVD, Rock / Czech Republic 2010. Blu-ray e download digitale. Featuring Philarmonic Bohu- 10. Neverlight – Ekaterinslava Martinû Zlin and choir. burg / Russia 2014. Questa la tracklist: 01. Dark Star 02. My Little Phoenix 03. The Crying Moon 04. I Walk Alone 05. Falling Awake 06. Signos (Soda Stereo cover) 07. Little Lies 08. Underneath

04. Crimson Deep – Masters of Rock / Czech Republic 2010. Featuring Philarmonic

12. Never Enough – Summerbreeze / Germany 2014.

14. Victim of Ritual – Summerbreeze / Germany 2014.


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I Saints Trade su Rai Radio3 con “Robbed In Paradise”: l’album diventa colonna sonora di un documentario sui biker Dal palco alla radio, commentando musicalmente la storia del motorcycle club dei Black Devils. Dopo la presentazione, a febbraio 2015, del loro ultimo album “Robbed In Paradise” i Saints Trade – band hard rock bolognese – sbarcano su Rai Radio3. Tre brani del loro ultimo lavoro prodotto da logic(il)logic – “Inside”, “California” e “To The Light” – faranno da colonna sonora a un audio documentario sulle vicende dell’MC nato in Germania nel 1969 e radicatosi in Italia dal 1996. Dal 22 al 26 giugno, ogni sera alle 19,45 nell’ambito della trasmissione “Tre Soldi”, i Saints Trade ritroveranno quindi i motociclisti per cui già in passato si sono esibiti in diversi raduni in Emilia-Romagna. “Il diavolo di famiglia. Bikers, moto e pistoni alati dalla Germania a Bologna” è il titolo dell’audio documentario che narra la storia dei Black Devils. Il lavoro, firmato dal giornalista Vittorio Martone, chiuderà la stagione 2014/2015 di “Tre Soldi” – trasmissione a cura di Fabiana Carobolante, Elisabetta Parisi, Daria Corrias e Lorenzo Pavolini –, lo spazio serale di Rai Radio3 dedicato all’audio documentario, che traccia percorsi sonori per raccontare la realtà di oggi e di ieri con il linguaggio della testimonianza diretta. Nelle cinque puntate del documentario si scoprono, passo dopo passo, le regole, il linguaggio e i riti che caratterizzano la vita in un club di motociclisti in Italia. Supporter, hangaround, prospect… l’avvicinamento a un motorcycle club è fatto di tappe, fatica e fiducia da conquistare, prima di diventare un membro effettivo. E una volta ottenuti i colori sulla schiena – ovvero i

Come si getta scompiglio nel Tempo? Sconvolgendolo. Sta a tutti noi capire come. La tua coscienza ha mai prodotto dei mostri? Si, ma rimangono sempre ben nascosti lì perché altrimenti potrebbero distruggere ciò che ho e che c'è di buono in me. Esistono forme espressive impareggiabili? E' una domanda a cui non saprei rispondere, sinceramente. Dovresti chiederlo a qualcun altro, è una questione che non mi pongo. Qual è la prima e l'ultima caratteristica che trasudi sul palco? Sicuramente la sincerità e la voglia di emozionare ed emozionarmi. Credo che sia alla base di tutte le mie esibizioni sia da solista che con il mio altro progetto, i Silenzio Insipido. Del resto, ho iniziato a scrivere canzoni, ben nove anni fa a 14 anni, proprio per questi due bisogni: prima come semplice passatempo, quasi come gioco, poi per il bisogno di emozionarmi e per raccontarmi le mie stesse emozioni e per risentirle, quasi come spettatore della mia stessa vita. Quando ti lasci prendere dalle ondate d'ispirazione? Se intendi come momento della giornata, ti rispondo che il 90% delle mie canzoni sono state scritte di notte, perché i telefoni sono spenti, i citofoni non suonano, i familiari dormono, nessuno mi cerca e ho l'atmosfera giusta per dedicarmi totalmente a me stesso. Se invece intendi in quali situazioni della vita di tutti i giorni, non c'è un criterio preciso: posso scrivere dopo un litigio o dopo una passeggiata, o dopo che non sia successo assolutamente nulla . Cos'hai da limare? Questo me lo dovresti dire tu! Scherzi a parte, ho 22 anni e so di dover crescere artisticamente ancora tanto. Il cammino per me è ancora lunghissimo: così avrò tempo per scrivere altre canzoni brutte! Come convinci la società a spogliarsi? Non convinco nessuno, sarebbe una partita persa in partenza, e che forse non mi interesserebbe nemmeno. Il procedimento, secondo me, è inverso: chi ha già deciso di "spogliarsi" magari trova piacere ad ascoltarmi (o me lo auguro, perlomeno). Gli altri, semplicemente, ascoltano o fanno altro, e va benissimo così. Bisogna essere per forza (e quindi a tutti i costi) realisti? Anche in questo caso, ti rispondo in due modi, a secondo di come vogliamo intendere il realismo. Se intendiamo il realismo come l'essere veri e sinceri, allora ti rispondo che nella musica è indispensabile: un musicista che non è sincero muore dopo poco. Se invece lo intendiamo come bisogno di raccontare la realtà, allora il realismo non è poi così impor-tante: potrei scrivere una canzone che racconta il presente dove tutti ci vogliamo bene, siamo tutti belli, carini e simpatici e nessuno griderebbe allo scandalo. Intervista a cura di Vincenzo Calò

pistoni con le ali – si è parte di una famiglia, tanto che tra loro i Black Devils si definiscono fratelli. Le vicende del gruppo (dalla strada ai progetti di beneficenza), insieme al ruolo delle donne nel club e alla passione per le moto vengono narrati in questo audio documentario, frutto di sei mesi di frequentazione dei chapter di Bologna, Ferrara e Imola e di diversi raduni dei Black Devils. Un lavoro finalizzato a capire come i membri del club in questa realtà cerchino – o abbiano trovato – una sintesi tra disciplina e anarchia. In questa indagine le musiche dei Saints Trade intervengono enfatizzando le testimonianze dirette dei biker, creando atmosfere – fatte anche di suoni ambientali – che raccontano maggiori dettagli della loro realtà, provando a guidare l’ascoltatore nella scoperta delle sensazioni di chi, all’essere semplicemente un motociclista, ha preferito invece la scelta di far parte di un MC. Il


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2 0 1 5 che impresse su supporto cartaceo e rielaborate pittoricamente con colori acrilici – si coniugano in modo originale e seducente in Symposium Cafè C r i s p i a n o queste piccole composizioni graficoINNA RISE live in concerto al Symposium pittoriche appartenenti alla serie, costituita Cafè Crispiano. Nella splendida cornice della da pezzi “unici”, intitolata “Le pizzicate”. In piazza San Francesco di Crispiano (TA), il un contesto di festa (a Galatina si celebrano Symposium Cafè continua con gli appunta- i SS Patroni Pietro e Paolo), nella culla del menti nell'ambito della seconda edizione tarantismo, a pochi metri dalla cappella di della rassegna di musica live “Scariche So- San Paolo dove ogni anno tornato le tarannore 2015”. Il 25 GIUGNO si atterra diretta- tate per essere purificate dall'acqua miracomente sulle coste della Giamaica con un losa del pozzo, Roberta Sacco espone le sue viaggio musicale nel mondo del reggae di opere quasi a immortalare quei momenti di Bob Marley grazie agli INNA RISE, a lui ispi- vita quotidiana. INGRESSO GRATUITO Dal rati. Robert Nesta Marley poneva pace, 25/06/15 al 30/06/15 25-26-27 Giugno amore ed uguaglianza sopra ogni cosa e dalle 18:00 alle 21:00 28-29-30 Giugno questa visione di vita lo ha portato a diven- dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 18:00 alle tare il Re indiscusso della musica Reggae. 21:00 c/o Hotel Palazzo Baldi Corte Baldi, 2 Le sue canzoni parlano di quanto sia impor- Centro storico di Galatina (LECCE) tante vivere in armonia con il mondo e con le diverse culture, e legati da questo spirito G i o v e d ì 25 giugno 2015 nascono gli INNA RAISE, cauti e rispettosi MATTINATA (FG) dell’immenso bagaglio socio-culturale dell’artista. La band ripropone non solo i Panta Rei Mattinata. Rainbow Bridge revisigrandi classici cui siamo soliti ascoltare ma ted The Woodstock Generation "Un tributo presta particolare attenzione ad un reperto- personale e visionario alla musica di Jimi rio musicale che verte i propri temi su te- Hendrix e allo spirito degli anni '60" Il promatiche di vita che ancora oggi echeggiano getto RAINBOW BRIDGE – dal 2006, trio nell’aria: amore, religione, oppressione e molto attivo in tutto il Sud Italia e non solo ingiustizie. Numerosi live e l’apertura del - è una celebrazione della musica, dello concerto dei “Radici nel Cemento” non han spirito e dell'attitudine di Jimi Hendrix. Non fatto altro che consolidare la band e raffor- il solito tributo ma una libera interpretaziozare il legame a questa cultura musicale. ne di "quel sound" dal blues delle radici ai Obiettivo è quello di trasmettere attraverso suoni "psichedelici" degli anni '60 fino al le sue canzoni i suoi principi al fine di mi- rock puro. Il repertorio è un viaggio sonoro gliorare la vita di ognuno noi nel rispetto attraverso i classici di Hendrix e le sue faverso il prossimo. Gli INNA RISE sono Peppe mose versioni dei brani dei Beatles, Bob Martiradonna (Voce-Chitarra), Michele Ippo- dylan, Cream, i classici del blues elettrico e lito (Basso), Francesco Fischetti (Tastiere), del rock'n roll da Muddy Waters a Chuck Antonio Ippolito (Chitarra/Cori), Michele De Berry fino a Elvis.. Con apprezzamenti anBartolo (Chitarra/Cori), Valerio Del Giudice che dagli Stati Uniti – la webzine dedicata (Percussioni), Claudio DelGiudice(Batteria). alla psichedelia Sodashop.com li ha definiti Appuntamenti alle ore 21.30. L’ingresso agli "a fucking cool tribute" – e dalla Germania – eventi è libero. Durante la serata ci sarà presenti nel portale Hendrix-fans.de, la l’occasione di gustare le tipiche specialità band rielabora in modo assolutamente origigastronomiche crispianesi di carne alla bra- nale il repertorio del leggendario chitarrista i ce con il fornello all’aperto della Macelleria cui brani vengono rivoltati da cima a fondo da Orazio. Per informazioni e prenotazioni in un mix di potente psichedelia distorta e tavoli durante le serate è possibile rivolgersi graffianti improvvisazioni. Presenti – unica allo staff del Symposium Cafè chiamando lo band dalla Puglia – a Bologna nelle edizioni 099/4005927 o attraverso la pagina fa- 2013/14 al Jimi Hendrix Live (organizzato cebook s y m p o s i u m c a f e / f a c e b o o k . dall'associazione Jimi Hendrix Italia) dove Crispiano (Taranto) Symposium Cafè hanno condiviso il palco con grandi musicisti Piazza San Francesco, 76 Crispiano (TA) come Stan Skibby(da Chicago), Vince Paore 21:30 Ingresso l i b e r o stano(Vasco Rossi), Fulvio Feliciano e tanti altri. La band inoltre ha partecipato a numeInfo. 099/4005927 rosi festival tra i quali Blues in Town(nel D a g i o v e d ì 2 5 a m a r t e d ì 3 0 2009), South Blues Connection(nel 2013) e giugno 2015 GALATINA (LE) Manfredonia Blues Festival(2014). Mattinata (Foggia) Panta Rei Contrada FunPalazzo Baldi Galatina Lassatila Ballare - ni, pettine San Matteo ore 22:00 ingresso Mostra d'arte di Roberta Sacco Mostra per- libero Info. 3409511831 sonale dell'artista romana Roberta Sacco nelle sale di Hotel Palazzo Baldi a Galatina G i o v e d ì 25 giugno 2015 (LE). Una suggestiva raffigurazione delle ROCCAFORZATA(TA) pizzicate nel periodo in cui la città di Galatina si riempie di folklore e balli tipici. Con- Saloon Public House Roccaforzata The Guitemporaneo e tradizione in un mix di pas- tars Night. Giovedi 25 Giugno il Saloon Pubsionale ed eleganza. Il giorno 25 Giugno a blic House è lieto di annunciarvi : " The Galatina (LE) presso le sale dell'Hotel Palaz- Guitars Night". Un evento live interamente zo Baldi, si inaugura la mostra personale di dedicato ai più grandi chitarristi del mondo! Roberta Sacco. L'artista romana, nasce nel Ci saranno 5 chitarristi (Peppe Scarciglia, 1974, e dopo aver conseguito la laurea in Dario La Magna, Luigi L'Imperio, F. FestiArchitettura, presso Sapienza Università di nante, Marco Schnabl) che renderanno Roma, si specializza in pubblicità e art di- omaggio a : Steve Vai, Joe Satriani, Yngwie rection presso Istituto Europeo di Design. Malmsteen, Jimi Hendrix, Andy Timmons, Nella Sua personale a Hotel Palazzo Baldi, Terje Rypdal, Jeff Beck etc. etc. Un evento Tradizione nel soggetto prescelto – la popo- unico! Una serata all'insegna del rock con lare “pizzica” salentina – e sperimentazione una mega Jam finale che vedrà 5 chitarristi nella tecnica esecutiva – immagini fotografi- contemporaneamente sul palco! Ad accom-

pagnare i virtuosi chitarristi ci saranno : A.Cascarano al basso, Emanuele Rizzi e Mino Inglese alla batteria. Per info e prenotazioni : 328 318 5147 Roccaforzata (Taranto) Saloon Public House via madonna della camera 14 ore 22 00 ingresso libero Info. 3283185147 Giovedì 25 giugno TORRE SANTA SUSANNA (BR)

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L'Intento Torre Santa Susanna “Organ Mood Project”- ANDREA FAVATANO TRIO Continua l'appuntamento LIVE del giovedì nello splendido giardino della "CAFFETTERIA RISTOBUP L'INTENTO" con “Organ Mood Project”, il nuovo progetto del chitarrista Andrea Favatano insieme a Vince Abbracciante all’organo hammond e Francesco Pennetta alla batteria. La grande sinergia che lega i tre musicisti pugliesi propone, nella formula standard chitarra, hammond e batteria, un repertorio in chiave tipicamente hard-bop che spazia dalle composizioni originali di Favatano ed Abbracciante ad alcune perle della tradizione americana più ricercata. Il sound caldo, avvolgente e fortemente energico del trio –in cui si fondono la presenza incandescente e a tratti aggressiva della chitarra di Favatano e dell’hammond di Abbracciante con il grande swing di Pennettarimanda ai grandi jazzisti che hanno reso celebre quest’organico, primi fra tutti Jimmy Smith, Wes Montgomery, Larry Young e Grant Green. SERATA LIVE con possibilità di cena prima e durante l'evento Torre Santa Susanna (Brindisi) L'Intento Via Roma, 14 ore 22:00 ingresso libero Info. 3294816884 Giovedì 25 giugno 2015 BARI Anfiteatro Della Pace Bari Bari in Jazz: MANU KATCHE QUARTET in concerto ORE 21.00 MANU KATCHÉ batteria, NILS PETTER MOLVAER tromba, LUCA AQUINO tromba TORE BRUNBORG sassofoni, MICHAEL GORMAN hammond. MANU KATCHÉ L’artista franco-ivoriano è uno dei più grandi batteristi del nostro tempo, dallo stile unico, grazie alla sua abilità nel combinare eleganza e potenza. Molti sono i musicisti e e produttori che hanno richiesto la sua collaborazione. Manu Katché, artista sensibile, completo e di profonda cultura musicale, dopo aver studiato danza e pianoforte, si è dedicato allo studio della batteria a e delle percussioni, anche cubane e africane, da cui la tecnica dei pollici in alto. I rim-shot realizzati su i tom sono una riminiscenza degli anni in cui suonava i timpani e costituiscono un altro aspetto caratteristico del suo suono quanto mai unico e di un groove che sin da ragazzo lo rese talmente famoso a Parigi da attirare l’attenzione del bassista di Peter Gabriel, Tony Levin. Il lavoro di Katché come compositore e bandleader è parte integrante della sua carrier; ha pubblicato sette album di fama internazionale con il proprio nome, batterista eccezionale e mago del suono, compositore e band leader sono infatti doti che si coniugano in lui in un’alchimia perfetta. Il suo stile batteristico personalissimo è un drumming potente, molto influenzato da Cobham ed è evidenziato dall’ uso particolarmente ricco dei piatti “splash”. Per molto tempo al fianco di Peter Gabriel (contribuendo non poco al suo più grande successo “Sledgehammer”) ha partecipato alle incisioni e ai tour di alcuni tra i più importanti musicisti della scena rock, introdu-


P AGINA 5 cendo elementi percussivi innovativi. Oggi la lista delle partecipazioni di Katché contempla una vasta gamma di nomi tra cui Michael Macdonald, Simple Minds, Dire Straits, The Bee Gees, Tears For Fears, Tori Amos, Tracy Chapman, Pink Floyd, Rick Wright, Joe Satriani, Joni Mitchell, The Gypsy Kings, Youssou N’ Dour, Al Dimeola, Robbie Robertson, Joan Armatrading, Jan Garbarek. Anche il lungo percorso di collaborazione di Katché con Sting costituisce un aspetto fondamentale della sua carriera. Bari (Bari) Anfiteatro Della Pace Via Natale Loiacono, 20 ore 21:00 ingresso a pagamento 12 euro Info. 0803481305 da domenica 2 a lunedì 3 agosto 2015 SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE (TA) San Marzano di San Giuseppe Med Festival Il Med Festival è una manifestazione che si svolgerà nel Comune di San Marzano di San Giuseppe in provincia di Taranto dal 02/08/2015 al 03/08/2015, eventi artistici, letterali, teatrali, degustazioni tipiche di piatti locali, musica, divertimento e folklore pugliese sono l’anima del Med Festival. Un itinerario culturale in terra ionica. Per ulteriori informazioni visitate il sito www.medfestivalpuglia.com oppure contatteci ai seguenti recapiti telefonici Genny 329 1156778 - Massimo 328 1689221 - inf o @ m e d fe s t i v a l p u g l i a . c o m Web: www.medfestivalpuglia.com da domenica 2 a lunedì 3 agosto 2015 San Marzano di San Giuseppe (Taranto) Via Camillo Benso Conte di Cavour, 8 ore 20:00 ingresso libero Info. 3291156778 - 3281689221 Venerdì 26 giugno 2015 LIZZANO (TA) Lizzano Distortion Fest. Evento organizzato dall'associazione AD MAIORAUNDERGROUND EVENTS AND MORE. Festival interamente dedicato alla musica inedita, al fine di valorizzare il patrimonio musicale tarantino ed i suoi grandi musicisti emergenti. Una serata per gli amanti del Rock e del Metal, e non solo! Si alterneranno sul palco grandi band ormai affermate sul panorama musicale pugliese. Le band che si esibiranno saranno : Virginia Pain, Ninfea,Tankshell,Blind Cat Project,Quasar, Drastic Solution Lizzano (Taranto) Corso Europa ore 20:00 ingresso libero Info. 3485441510 Venerdì 26 giugno TORRE SANTA SUSANNA (BR)

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Barcollo Torre Santa Susanna. Moustache Prawn in concerto Torre Santa Susanna (BR) Prosegue il tour della band con il nuovo disco “Erebus”. I Moustache Prawn, continuano il loro tour con il nuovo disco “Erebus”, uscito lo scorso 24 febbraio (risultato di un lungo processo creativo e della collaborazione produttiva delle etichette Piccola Bottega Popolare e MArteLabel). Dopo il successo ottenuto lo scorso 5 giugno al MI AMI Festival di Milano, la band suonerà il prossimo venerdì 26 giugno al Barcollo di Torre Santa Susanna (Via Galaso 24 – Brindisi ore 22.00 – infoline: 327.01138072 – Free Entry). “Erebus” è un disco complesso, una storia di fantasia, una dichiarazione di impegno sociale, un grido di protesta e sopratutto tutte queste cose contemporaneamente. Nonostante la pretesa non fosse quella di creare un "opera", i le-

gami che ci sono tra storia e brani, tra testi e musica lo rendono certamente un "concept album”, con una narrazione ed una filosofia assolutamente personali. Il racconto narra le avventure di tre schiavi che lavorano per alcuni scienziati nelle Isole di Kerguelen, nei pressi del Circolo Polare Antartico. Gli scienziati operano in totale segretezza e cercano di modificare l’habitat naturale degli esseri viventi, compresi gli umani, variando alcune delle loro caratteristiche fisiche ed ambientali. Un giorno però, dal nulla, appare un’altra isola a qualche chilometro di distanza dalla scogliera, un evento che genera il caos: alcuni animali tentano la fuga, i sistemi di allarme impazziscono, e così via. I tre schiavi saranno catapultati sull’isola per far luce sul mistero. Si scoprirà che al suo interno vi abitano degli esseri chiamati Skratz, abitanti del nucleo terrestre da tempo immemore e regolatori dell’equilibrio climatico (e non solo) sulla Terra. Attraverso un piano geniale e l’aiuto dei tre schiavi, che dovranno scalare il Monte Erebus al fine di aiutare un anziano guardiano, essi proveranno a liberare le Isole di Kerguelen dagli scienziati e a riportare la norm a l i t à n e l l ’ a r c i p e l a g o . Torre Santa Susanna (Brindisi) Barcollo via Galaso 64, ore 22:00 ingresso libero Info. 327/0118072 Sabato 27 giugno SAN GIORGIO JONICO (TA)

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Stazione Radio Monte Bel Vedere San Giorgio Jonico Le Modalità Provvisorie vs. Attilio Capilli & Giulio Della Torre dj Sabato 27 Giugno, serata inaugurale al MONTEBELVEDERE di San Giorgio Ionico (Ta). Si comincerà con la musica dal vivo che per l'occasione dedicheremo ai più grandi successi evergreen della musica pop rock degli anni '80, ai quali seguiranno le più belle hits del momento, riarrangiate magistralmente dalle MODALITA’ PROVVISORIE, in un preserale live tutto da ballare!! Al termine, dj set a cura di Attilio CAPILLI & Giulio DELLA TORRE. Il costo della serata è pari a 6 euro ed è comprensivo di consumazione alcolica. Saranno allestite le seguenti zone: angolo del fornaio – angolo del braciere – angolo della frittura - angolo frutteria e gelateria - angolo cocktails. Location fresca, panoramica e lontana dallo smog cittadino. Ubicazione: strada provinciale San Giorgio Ionico - Rocca Forzata Ingresso ore 22,00 - Inizio live music ore 22,30 Info al 348 1644969 Line up Modalità provvisorie: Gianluca Tasso: Voce e Chitarra, Biagio Fumarola : Chitarra Morea Vito Giuseppe Basso, Mariano Mario: Tastiere e Synth, Enzo Tangorra : Batteria e cori, San Giorgio Jonico (Taranto), Stazione Radio Monte Bel Vedere, Strada provinciale 113, via per roccaforzata , ore 22:00 ingresso a pagamento 6,00 euro Info. 3481644969 Sabato 27 TORRICELLA (TA)

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La’nchianata Torricella. Serata di inaugurazione con Vega80 in concerto. La’nchianata riapre proponendo al suo pubblico una grande festa danzante, animata dal fantastico show elettro-live dei Vega80, sempre nuovo e imprevedibile, sempre irresistibile, continuando a ballare nel dopo concerto con la migliore musica internazionale e italiana selezionata da Dj Peg. I Vega80 nel loro

“London Calling Tour 2015” propongono uno spettacolo ancora più estremo e coinvolgente degli anni precedenti con cambi d’abito, scenografie, video, luci e favolosi arrangiamenti musicali che infrangono la quarta parete catturando il pubblico in un crescendo di entusiasmo, facendo rivivere le hit, i suoni e le atmosfere del decennio più controverso del '900: i favolosi anni ottanta. La line up della band è così composta: Annaclaudia Calabrese (Synth, Basso, Voci), Axel Gray (Batteria), Simone De Vito (Chitarra Elettrica, Voci), Stefania Morciano (Chitarra Elettrica, tastiere, Voci). W eb: www.lanc hianata. it Torricella (Taranto) La’nchianata Torricella Torre Ovo ore 22:30 ingresso a pagamento 4 euro Info. 368.7305100 Venerdì 3 Luglio GROTTAGLIE (TA) Rock 'n' Roll Night Torna l'appuntamento con il Rock organizzato dall'Associazione Tempo di Cambiare di Grottaglie Special Guest: - Lag's - Finething FREE ENTRY con consumazione obbligatoria. Mercoledì 1 luglio 2015 BARLETTA "Brand New Acoustic Live" at KIWI BEACH BAR I “Brand New” ovvero Marina Elle (voce) ed Emanuele Manu Paradiso (chitarra acustica e loop station) aprono la rassegna eventi al "KIWI BEACH BAR" con un live nuovo di zecca all'insegna di grandi successi internazionali pop-rock sapientemente rivisitati in chiave acustica fresca ed raffinata alla ricerca di sonorità tutte da scoprire!!! Non mancheranno delle chicche !!!! Parola d'ordine: Vietato mancare !! Barletta (Barletta Andria Trani) Kiwi Beach Bar (Barletta, Litoranea di Ponente c/o Massawa ore 21:00 ingresso libero Info. 328.7691725 -333.5860766 Mercoledì 1 luglio 2015 GRAVINA (BA) Castello Svevo di Federico II Gravina in Puglia Bari in Jazz: FRANCO D’ANDREA “ELECTRIC TREE” FEAT. DJ ROCCA & ANDREA AYASSOT in concerto FRANCO D’ANDREA pianoforte, DJ ROCCA live electronics, ANDREA AYASSOT sax FRANCO D’ANDREA. ELECTRIC TREE è il nome del trio composto da Franco D’Andrea, dj Rocca ed Andrea Ayassot. Da un contest l’idea di D’Andrea di dare vita ad un nuovo progetto che coinvolgesse Rocca. Franco d’Andrea è uno dei migliori pianisti contemporanei e rappresenta l’eccellenza che il jazz italiano ha saputo partorire negli ultimi 50 anni. Un’unicità la sua, testimoniata da più di duecento brani composti, autorevoli riconoscimenti accademici, centinaia di collaborazioni con musicisti di tutto il mondo, masterclass tenute in diverse scuole e accademie. Fino, ovviamente, alle tante formazioni che ha saputo incendiare con il suo sconfinato talento. Oltre ad aver partecipato a numerosi progetti, Andrea Ayassot ha condotto diverse formazioni dedicate a proprie musiche originali. Il trio promette di sorprendere tanto nelle future produzioni, edite da LBL, quanto dal vivo, sfruttando l’energia imprevedibile del jazz e l’impatto emozionale della migliore elettronica. Gravina in Puglia (Bari) Castello Svevo di Federico II Contrada Castello ore 21:00 ingresso libero Info. 0803481305


P AGINA 6 8 agosto - 12 agosto OTRANTO (LE) NO RACISM CUP Agricampeggio Darwin SP 342 km 2,6 da SS 611 – Località Pozzelle – Otranto (LE) *NO RACISM CUP 2015* 6th Edition INTERNATIONAL FOOTBALL AND RUGBY TOURNAMENT AGAINST DISCRIMINATION QUATTRO GIORNI E QUATTRO NOTTI EMOZIONANTI DI SPORT, MUSICA, MARE, LOTTA E ALLEGRIA . TORNEI DI CALCIO E RUGBY, PRESENTAZIONE DI LIBRI E DIBATTITI, CONCERTI E DJ SET ! 8 AGOSTO Ore 18.30 >> Accoglienza e presentazione progetto Ore 22.00 >> CLEOPATRA SOUND - BOLOGNA CITY ROCKERS - RED VIBES 9 AGOSTO Inizio torneo calcio a cinque Ore 20.00 >> Presentazione libro “Ribelli, Sociali e Romantici. FC St. Pauli tra calcio e resistenza” di Nicolò Rondinelli Ore 22.00 >> QUESTA È LECCE CHE SUONA : Bistouries - Lecce Power Pop, I RUIDI - Vecchie faccie del Salento OI!, ABAN official page & SUDEST TEAM - Lecce Rapcore, Boundless Ska Project - Salento Ska-Jazz … a seguire dj-set 10 AGOSTO Torneo calcio a cinque /// Torneo di beach rugby Ore 20.00 >> Presentazione libro e documentario video “Pugni e socialismo. Storia popolare della boxe a Cuba” di Chiara Gregoris e Giuni Ligabue Ore 22.00>>TRASH Against the Machine 11 AGOSTO Fasi finali torneo e premiazioni Ore 19.00 >> Il calcio popolare si racconta: assemblea nazionale Ore 20.00 >> spettacolo teatrale “Testimoni di Genova” voce di Massimo Zaccaria musiche di dj Brusca Ore 22.00 NABAT Official - Bologna Oi! Legend, Barbera&Champagne - street punk dalla maledetta provincia , SudDisorder - Taranto DIY Punk-HC, Assedio - ViterboTropical Punk Hardcore DOGS WITHOUT SOCKS dj set. 30 € per quattro giorni di campeggio e concerti. Navetta per il mare. Bar e cucina popolare. Spazio per distros e banchetti Info: Fb Noracismcup Lecce info@bfake.org AGRICAMPEGGIO DARWIN S.P. 342 km 2,6 da S.S. 611 – Località Pozzello – Otranto (LE). L’Agricampeggio si sviluppa su 3 ettari suddivisi per zone, campeggio, frutteto e orto ubicato a 2 km dal mare e a 500 m dai Laghi Alimini. CONTRO OGNI FORMA DI DISCRIMINAZIONE PER LO SPORT POPOLARE E L’UTOGESTIONE… le compagne e i compagni della No Racism Cup! Mercoledì 1 MARUGGIO (TA)

luglio

2015

Fuori Rotta Maruggio Giorgio Tirabassi feat Dario Pinelli, Gianfranco Malorgio - Fuori Rotta Jazz Festival Giorgio Tirabassi - chitarra solista e voce, Dario Pinelli - chitarra solista, Gianfranco Malorgio - chitarra ritmica, Michele Biancofiore - chitarra, Achille Matricardi - contrabbasso. Giorgio Tirabassi, attore, musicista, sceneggiatore e regista, grazie alle sue prime esibizioni nelle cantine/teatro dell’avanguardia romana, viene notato da Gigi Proietti, che lo vuole nella sua compagnia teatrale, nella quale resterà per nove anni. Nello stesso tempo iniziano anche le prime esperienze televisive: “Fantastico 4” (1983), “Io a modo mio” (1985), ”Sogni e bisogni” (1985) di Sergio Citti, “Ieri Goggi e Domani” (1988), “La tv delle ragazze” (1989), “Villa Arzilla” (1990), “Club 92” (1991), e quelle cinematografiche, che lo vedono debuttare, appena ventiquattrenne, nel film “Magic Moments” di Luciano Odorisio. Da quel mo-

mento, Giorgio si divide tra cinema, teatro e televisione. Nel 2001 la Taodue, di Pietro Valsecchi, sceglie Giorgio per il ruolo che segnerà un punto di svolta nella sua carriera: quello dell’ Ispettore Capo Roberto Ardenzi nella serie “Distretto di Polizia”. La partecipazione di Giorgio a Distretto è interrotta per un solo anno, nel 2004, quando gli viene proposto di interpretare uno dei ruoli più difficili ed intensi della sua carriera, quello del Giudice Paolo Borsellino. Il risultato è straordinario, l’interpretazione di Giorgio è magistrale, il pubblico televisivo segue, quasi con devozione, le due puntate della miniserie dedicata al Giudice ucciso dalla mafia; i risultati in termini di audience sono senza precedenti. Terminata l’esperienza di Distretto, Giorgio torna sul set diretto da Gianluca Tavarelli, per interpretare Pietro nella pellicola “Non prendere impegni stasera” (2006). “Il fulmine a tre dita” è lo spettacolo musicale che Giorgio porta avanti parallelamente, nel quale si alternano racconti sulla vita del genio della chitarra jazz-manouche Django Reinhardt alle sue più celebri composizioni: da “Minor Swing” a “Tears”, da “Manoir des mes rêves” a “Nagasaki” da “Belleville” a “Nuages”. In questa emozionante performance, nella quale Giorgio svela al pubblico anche le sue doti di chitarrista, è accompagnato dagli straordinari musicisti del “Hot Club Roma”: Moreno Viglione, Gianfranco Malorgio, Renato Gattone, Gian Piero Lo Piccolo, Gianluca Galvani e Gianluca Perasole.Il 2014 è anche l’anno in cui Giorgio torna sul set televisivo per interpretare il suo personaggio probabilmente più amato dal pubblico, Roberto Ardenzi, protagonista della fiction “Squadra Mobile”, spin-off di “ D i s t r e t t o d i P o l i z i a ” . Web: www.fuorirottacampomarino.com Maruggio (Taranto) Fuori Rotta CAMPOMARINO DI MARUGGIO ore 21:30 ingresso libero Info. (+39) 099 9716037 Venerdì 3 luglio 2015 MARUGGIO(TA) Fuori Rotta Maruggio Antonio Onorato Trio Fuori Rotta Jazz Festival Percorrendo i suoi 20 anni di carriera, Antonio Onorato proporrà brani della sua discografia, brani classici napoletani (Tammurriata nera, Palummella, ecc.) e qualche rilettura in chiave molto personale di jazz standard, con la sua Gibson 175T, con la chitarra acustica e con la breathguitar (chitarra a fiato). Ad accompagnarlo in questo viaggio che parte da Napoli, tra i sapori mediterranei e le influenze dell’ Africa, delle Americhe e del MedioOriente, ci saranno Angelo Farias al basso e Mario De Paola alla batteria. Le collaborazioni artistiche di Antonio Onorato vedono grandi nomi, come il chitarrista brasiliano Toninho Horta, il jazzista italiano Franco Cerri, Eddy Palermo, James Senese, Joe Amoruso, l’attore Enzo Decaro, per citarne solo alcuni. Antonio Onorato, nel corso del 2012, 2013 e 2014, è stato Special Guest nei concerti di Pino Daniele. Non si contano le partecipazioni ai grandi Festival Jazz accanto ad artisti come John Scofield, Jan Garbarek, Charlie Haden, Steve Grossman, John Mclaughlin, Pat Metheny, Tito Puente, Toots Thielemans, Tuck & Patty, Gary Burt o n , G e o r g e B e n s o n . Web: www.fuorirottacampomarino.com Maruggio (Taranto) Fuori Rotta CAMPOMARINO DI MARUGGIO ore 22:00 ingresso libero Info. (+39) 099 9716037

Sabato 4 luglio 2015 OSTUNI (BR) Giugrà Ostuni Marika Tisei live Quartet La voce della tarantina Marika Tisei in un viaggio musicale che ripercorrerà sonorità e brani cult del panorama pop internazionale e non solo: da Marvin Gaye a Bruno Mars, da Alicia Keys ad Adele... Il progetto nasce dall’incontro di quattro amici, giovani musicisti pugliesi provenienti da background musicali diversi ma sempre con la voglia di sperimentare e mettersi in gioco! Un Live accattivante dai toni caldi e coinvolgenti. LINE UP: Marika Tisei – Voce , Palma Cosa – Chitarra, Jhon Bass – Basso, Cisky Chiarelli – Batteria , Ostuni (Brindisi) Giugrà SP Ostuni-Martina Franca km 10 c.da Pascarosa ore 22:00 ingresso libero consumazione obbligatoria Info. 327 01 47 286 Venerdì 10 luglio 2015 MARUGGIO (TA) Fuori Rotta Maruggio Luca Mannutza Piano Solo - Fuori Rotta Jazz Festival Luca Mannutza è tra i più rappresentativi pianisti jazz. La sua carriera inizia intorno agli anni ‘90, quando comincia a suonare con il sassofonista argentino Hector Costita e incontra il trombettista di New York, Andy Gravish, con il quale tuttora collabora. Nel 1993 comincia anche ad esibirsi al fianco dei migliori jazzisti italiani, tra cui Paolo Fresu, Emanuele Cisi, Maurizio Giammarco, Bebo Ferra. Vincitore del premio Massimo Urbani (2002) e del Premio del Pubblico nel Concorso Internazionale Tramplin Jazz di Avignone, si qualifica, come finalista, al Martial Solal, la più prestigiosa fra le competition jazzistiche dedicate al pianoforte. Collabora stabilmente con Roberto Gatto e Fabrizio Bosso e fa parte degli High Five, il gruppo più rappresentativo del successo del jazz italiano nel mondo, campione di vendite con l’album Five for Fun e Handful of Soul, insieme a Mario Biondi. Di rilievo è anche la collaborazione con il trombettista statunitense Jeremy Pelt. Arrangia successi per Mario Biondi, Rosalia de Souza, Filippo Tirincanti, Lorenzo Tucci. Molti giornali e le maggiori riviste specializzate (Jazzit, Musica Jazz, SwingJournal, JazzMagazine, All About Jazz) hanno recensito i suoi lavori discografici sottolineandone la bravura. Web: www.fuorirottacampomarino.com Maruggio ( T a r a n t o ) F u o r i R o t t a CAMPOMARINO DI MARUGGIO ore 22:00 ingresso libero Info. (+39) 099 9716037 Domenica 12 luglio 2015 OSTUNI(BR) The Sixty Beat al Giugra' di Ostuni "The Sixty Beat - tributo al Beat italiano anni '60 riarrangiato in chiave rock'n'roll, reggae & ska ed armonizzato a tre voci (con costumi stile '60). Il BEAT italiano che strizza l'occhio al ROCK, al REGGAE ed allo SKA. Un tributo al Beat italiano anni '60. Un viaggio musicale sulla macchina del tempo dei TheSixtyBeat ai confini del beat'n'roll tra reggae e ska. ON STAGE: Nicolai Carrierevoce&percussioni; Rocco Solitochitarra&cori; Gabriele Cavallotastiere&cori; Dario Di Francesco-basso; Bonni Lonoce-batteria. "The Sixty Beat..beat'n'roll..reggae & ska", brani del Beat italiano anni '60 riarrangiati in chiave rock, reggae & ska armonizzati a due o più voci. Questo progetto, circa due ore di spettacolo, riguarda, nello specifico, i brani più famosi del beat italiano anni 60


P AGINA 7 (Tenco con Ciao Amore ciao, Nada con Ma che freddo fa, medley di Rita Pavone con Geghegè-Datemi un martello-Il ballo del mattone, Medley di Caterina Caselli & The Monkees con Sono bugiarda-PerdonoNessuno mi può giudicare, Equipe 84 con Ho in mente te, Medley di Mina con Tintarella di luna-Una Zebra a pois-Saint Tropez, I Dik Dik con Sognando la California, Ivan Cattaneo con La bambolina che fa no no no, Adriano Celentano con Storia d'amore..I Corvi, Le Orme..etc.) riarrangiati in chiave rock più attuale, reggae e ska e armonizzati a due o più voci; Ostuni (Brindisi) Giugrà SP Ostuni-Martina Franca km 10 c.da Pascarosa ore 22:00 ingresso libero consumazione obbligatoria Info. 327 01 47 286

Giovedì 16 luglio 2015 MARUGGIO (TA) Fuori Rotta Maruggio Cassandra Raffaele Fuori Rotta Summer Festival Autrice di tutte le sue canzoni, versatile ed eclettica, il suo background è un’esplosione di esperienze musicali. La sete di conoscenza e un personalissimo “street-mood” fanno di lei un’artista autodidatta dal temperamento istintivo, naïf e originale. Dotata di un’innata musicalità, suona chitarra, ukulele, batteria e basso. “La valigia con le scarpe” (Leave Music/ Universal), di cui è autrice, compositrice ed anche arrangiatrice (quest’ultimo con Carlo Longo), è il titolo del suo primo album che raccoglie i brani già premiati dalla critica e dal pubblico ai più importanti premi nazionali per musica d’autore: vincitrice MUSICULTURA 2013, premio della critica al PREMIO BIANCA D’APONTE 2012, NINFA D’ARGENTO 2014, finalista PREMIO BINDI 2012 e PREMIO FABRIZIO DE ANDRE’ 2013.L’album è stato selezionato dalla giuria del Club Tenco e candidato alla TARGA TENCO 2014 per la sezione “MIGLIOR OPERA PRIMA”. Riceve il PREMIO MUSICA E CULTURA 2015 in memoria di PEPPINO IMPASTATO per il video “I Muri”. Un lungo tour promozionale in tutta Italia tra club, teatri e festival e le aperture dei concerti di Elio e Le storie tese, Alessandro Mannarino, Zibba e Mario Venuti. Web: www.fuorirottacampomarino.com Maruggio (Taranto) Fuori Rotta CAMPOMARINO DI

MARUGGIO ore 22:00 Info. (+39) 099 9716037

ingresso

libero poli” con Op'Rot of GanjaFarm, “Profumo Di Strada” con Tonico 70, Patto Mc & Morfuco. Il Miracolo! Tour prenderà il via a giugno. Sarà un grande spettacolo di canzoni, rime, inediti, freestyle dove il versatile ClementiVenerdì 17 luglio 2015 ALBEROBELLO no calcherà il palco con Tayone, fido comMuseo del Territorio "Casa Pezzolla" Albero- pagno nonché famoso dj nel panorama mubello LettoVistoAscoltativo - Storia di una sicale italiano, oltre a numerosi ospiti diverladra di libri. La rassegna LettoVistoAscolta- si da città a città. Il Miracolo! Tour prenderà to giunge quest'anno alla sua sesta edizio- il via a giugno. Sarà un grande spettacolo di ne. L'evento si propone di esaltare tre di- canzoni, rime, inediti, freestyle dove il ververse forme di arte: la letteratura, il cinema satile Clementino calcherà il palco con e la musica attraverso una destrutturazione Tayone, fido compagno nonché famoso dj di un romanzo, di un film e della relativa nel panorama musicale italiano, oltre a nucolonna sonora. Ciascun evento prevede merosi ospiti diversi da città a città. 13/06 | quindi la visione delle immagini mute del Santa Apollinare (BR), Salento Ink Tatoo film selezionato e la corrispondente lettura 26/06 | Sesto S.Giovanni (MI), Carroponte dei passi tratti dal romanzo da cui il film è 03/07 | Reggio Calabria, Top Club 04/07 | tratto, che vengono letti dal vivo da un let- Salerno, Piazza G.Gloriosi loc. Torrione, tore; il tutto intervallato dalla colonna sono- Notte Bianca 09/07 | Collegno (TO), Parco ra che ha accompagnato il film. Il tema che della Certosa - Flowers Festival 17/07 | fa da filo conduttore alle tre serate della Bitonto (BA), Demodè Festival 24/07 | rassegna è “libri che “scrivono” di libri”. Il Laterza (TA), Campo Sportivo 27/07 | Volterzo appuntamento si svolgerà venerdì 17 turara Irpina (AV), Piazza Roma 06/08 | luglio e riguarderà “Storia di una ladra di Catanzaro Lido (CZ), Area Magna Grecia libri”, un film del 2013 di Brian Percival 24/08 | San Felice a Cancello (CE), Piazza tratto dal romanzo “La bambina che salvava 31/08 | Bellizzi (SA), Piazza Mercato 05/09 i libri” di Markus Zusak del 2005; è la storia | Marinella di Selinunte (TP), Malibù Bitonto di Liesel che viveva nella Monaco nazista e (Bari) Demodè Festival - Piscine Comunali che era affascinata dai libri a tal punto da ore 21:00 ingresso a pagamento rubarli per “salvarli” e conservarli per sé. Le Info. 0805621567 musiche sono state realizzate da John Williams. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno alle 20:30 nel giardino interno del Museo V e n e r d ì 17 luglio 2015 del Territorio “Casa Pezzolla” in Piazza LOCOROTONDO (BA) XXVII maggio con ingresso gratuito. Per informazioni 3804111273 – centrostu- Docks 101 Locorotondo Nicola Faimali in di_sylva@libero.it Alberobello (Bari) Museo arte Nico in concerto. Nicola Faimali non è del Territorio "Casa Pezzolla" piazza XXVII solo il bassista della band che accompagna Maggio ore 20:30 ingresso libero da diversi anni Dente, ma un raffinato muInfo. 3804111273 sicista che si cimenta oggi con il suo debutto solista come cantautore. Ciao ciao bell’amore mio è un disco di canzoni d’amore, come quelli che si facevano una volta, nel Venerdì 17 luglio 2015 BITONTO (BA) solco della tradizione della musica italiana Bitonto Clementino in concerto “Miracolo!” senza tempo. Se ne capovolge però il punto debutta al primo posto nella classifica degli di vista e quello che si racconta non è l’ealbum più venduti Entra oggi alla vetta ternità ma l’assoluta fragilità delle relazioni. della classifica Fimi - GFK il nuovo album di Non l’amore eterno ma quello precario, che Clementino, “Miracolo!”, pubblicato lo scor- non fa sconti, che a volte preferisce gli addii so 28 aprile su etichetta Universal Music. perché a pronunciarli si fa meno fatica del L’album è stato anticipato dal singolo provare a stare insieme. Fare e disfare: “Luna” che contiene un campione del cele- l’entusiasmo per l’inizio di una convivenza bre brano “Kalimba De Luna”, successo in cui tutto è possibile e il disastro annundegli anni ’80 di Tony Esposito. “Miracolo!” ciato della fine, malintesi e vuoti sentimenè prodotto da Clementino e Shablo e il titolo tali. Dieci brani arrangiati lentamente con si riferisce al “miracolo per tutto quello che un portatile sul furgone durante i lunghi di positivo mi è successo dall’inizio sino a spostamenti e negli hotel durante le pause qui” spiega Clementino. L’album, disponibile dei tour con Dente. Quelle di Nico, sono in due versioni, con 14 o 28 tracce conta canzoni lasciate a decantare per lungo temnumerose collaborazioni. Da segnalare po, freschissime però all’ascolto e gonfie di quella con Pino Daniele nel brano “Da che ispirazioni. La velata tristezza di Tenco e parte stai?”, una canzone che parla di pace l’intenzione musicale di Fred Bongusto che e che si è poi rivelata l’ultima incisione prolungava l'estate di almeno un paio di dell’artista napoletano e il brano “Cos cos mesi, la leggerezza dei Beach Boys di Pet cos” concepito con Alessandro Siani. Seguo- Sound e Wild Honey ma anche Dalno i brani “Selvaggi” con James Senese, la,Venditti e Dorelli nell’età dell’oro: ovvero “Boom” con Guè Pequeno e Fabri Fibra, i decenni ‘70 e ‘80. Faimali arrangia e suo“Dal centro all’hinterland” con Marracash & na tutti gli strumenti a disposizione: pianoNoyz Narcos, “Top Player” con Salmo, forte, batteria, chitarre, ukulele e percus“Woodstock” con Rocco Hunt, “Electro Ca- sioni, misurando tutto il suo potenziale artige” con Gemitaiz & Madman, “Oracolo del stico e dando vita a un disco confidenziale Sud” con Mama Marjas & Boomdabash, moderno. Autobiografico, malinconico, au“Solo un giorno nel quartiere” con TheRiva- tentico. Web: www.docks101.it Locorotonti, “Ghiacciai” con Nto', “Spari Di Parole” d o ( B a r i ) D o c k s 1 0 1 con Ensi & Francesco Paura, “Spiriti & Via Nardelli, 101 - Locorotondo (BA) Show” con Coez & Luche', “Obbe” con San- ore 22:00 ingresso libero Info. guemostro, “E' Tritolo” con Mouri, 080.4312471 “Giordano Bruno” con Rame, “L'Oro Di Na-


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KNYGHT “Bet Everything” (Anko Musik) Cosa fanno i lanci giovanili promozionali sul mercato?! Questo Ep registrato a Ottobre 2008 presso gli Anko Music Studio di Monaco di Baviera (Germania) da H.Hinze non è altro che la miccia che farà esplodere o la voglia di fare successo oppure l’idea di dare molta immagine e poche idee musicali. Un glam-rock alla Bon Jovi & co. Una presentazione quasi alla Tokio Hotel nazionale per far sì che questi ragazzi facciano soldi e successo. Sono sicuro che se la band avesse iniziato il suo tragitto in maniera meno esplosiva sarebbe stata più credibile, le influenze si sentono ma sembrano che vengano pilotate dalle idee di qualcuno e non da Tommy e compagni. Non è cattiveria, qui non si parla della bravura o meno della band, ma mi gioco le palle che gli Knyght possono fare di più senza essere supervisionati da qualche Dio minore della scena musicale. Con il passare del tempo spero di ascoltare questo gruppo con qualcosa di nuovo e più personale, sperando che i ragazzi lascino alle spalle i propri miti e mettano su qualcosa alla Knyght veramente. Antonio Di Lena VOTO:5/10 LAPIS NIGER. "Fuckin' God Cult". (Slava Satan Records). Roma capitale d'Italia, Roma caput mundi, Roma terra del black metal nazionale, non proprio globale ma possiamo ben dire che da Roma arriva un dei gruppi black nostrani migliori in circolazione. "Fuckin' God Cult" è un album feroce che ci proietta a ricordarci quando a metà degli anni novanta la scena black norvegese esprimeva il miglior suono e ispirava molti oscuri musicisti. Oggi sono rari i gruppi che seguono il sound scandinavo ma qualche irriducibile si trova sempre, quindi perché girare in lungo e in largo quando a Roma a pochi passi da qualunque posto tu in Italia vivi ti da alla luce una band come i Lapis Niger. Pezzi cattivi e aggressivi sono il biglietto da visita della band capitolina cui componenti con orgoglio difendono la loro romanità, infatti Il Lapis Niger è un sito archeologico romano in cui si ipotizza possa

esser stata eretta la tomba di Romolo e quindi vi siano presenti i resti. Assassino del fratello Remo nonché fondatore, legislatore e sacerdote, dai tempi della storia, tale mito trascina con sé un velo di malvagità e ferocia. Molto vicini ai Gorgoroth di "Antichrist"i Lapis Niger pubblicano un lavoro dai riff semplici, spesso lanciato a velocità di blast, privi d'ogni armonia compositiva, tutto viene intervallato da momenti arpeggiati e distorti, che contribuiscono con fermezza a ricreare atmosfere cupe , malvagie ossessive e prettamente oscure. Qindi posso per certo confermare che il lavoro di Zrohell (voce e chitarra, Quirinus (basso) e Triarius (batteria) è di notevole fatturato e merita il podio che giustamente li spetta sui gradini della musica nazionale. Antonio Di Lena VOTO 7.5/10

“allegra”, narra dell’abbandono in Tibet di cadaveri nei luoghi sacri, lasciandoli alle intemperie e agli animali, favorendo il ciclo della vita. Album di doom funereo con una voce da orco da far rabbrividire un intero cimitero di a s s a s s i n i . Antonio Di Lena VOTO:7/10

LA STRANGE. “Queen of Disguise” (SPV/Audioglobe). Complimenti alla mantovana La Strange one-girl band che mette sù dieci tracce decise di puro hard rock. La voce è molto più decisa di Amy Lee o addirittura Skin e i paragoni sonori sono Guns N’Roses e Aerosmith, forse magari per una volta dall’ Italia non esce la solita cantante costruita su immagine femminile manipolata dal mondo sempre più maschilista che vende per copertine tutte tette e culo. Brava, decisa e coerente. Antonio Di Lena VOTO:8/10

TARJA TURUNEN “My Winter Storm” (Universal) Spettacolare, unico, commovente da non crederci ma soprattutto da non perdere! Come i Guano Apes senza Sandra Nasic così i Nightwish senza Tarja Turunen, è inutile stare dietro a fare storie e storielle di gossip prettamente musicale... Tarja era l’anima dei Nightwish senza nulla togliere agli altri componenti del gruppo, talentuosi ed originali nel genere, ma la Turunen ha consacrato con questo cd la sua superiorità artistica e creativa, basta ascoltare alcuni riff di chitarra e qualche giro di basso più duro per capire che questo album è un premio a tanti anni di liderismo nightwishiano senza precedenti. Non vogliamo ora paragonarla solo con il suo ex-gruppo ma credetemi, “My Winter Storm” è una carica di intro e canzoni bestialmente belle. Da segnalare il bonus DVD che a parte una ricca galleria fotografica contiene tre versioni differenti una dall’altra del singolo “I Walk Alone” e una splendida intervista-racconto all’artista per quanto riguarda il cd. Il più del lavoro è indubbiamente l’adrenalinica “Ciaràn’s Well”. Molte riviste a livello internazionale hanno consacrato questo cd come top-album e chi sono io per non fare questo? Ora speriamo solo di rivederla in campo la prossima volta con un album che dia continuità a quanto fatto fin’ora, alla faccia della nuova cantante dei N i g h t w i s h . VOTO 10/10 Antonio Di Lena

BEREFT. “Leichenhaus”. (The End). Debutto dalle tematiche pesantissime per i Bereft, che narrano due episodi nella trama del lutto. La prima è: le camere mortuarie dell’800 europeo, dove si facevano sostare i defunti per alcuni giorni onde evitare ulteriori presenze di vita, la seconda fase, non meno

CATS’N’JOE.“Cats'N'Joe”.(Ep Autoprodotto). Brindisi diciamocela tutta non è solo hip-hop, sarà la culla del basket, del porto e della porta verso l’oriente, pugliesemente parlando, ma è anche terra, più delle altre apule, di sconfinate band rock pronte alla ribalta, ricordo Creme, Psychocandy ecc… ed è da qui

NEBRUS. “From The Black Ashes”. (Schattenkult Produktionen). Nuovo lavoro per i Nebrus che ci offrono sette tracce di black’n’roll cupo e mortifero, 47 minuti di atrocità con riff veloci come lamenti attenuati da lenti sospiri di echi che conducono alla estrema fine. Contatti: nebrus66@gmail.com Antonio Di Lena VOTO: 6/10

che escono i “Cats'N'Joe” band dalle fortissime influenze rock’n’roll, che vi assicuro, visti in versione live riescono a condurvi in una dimensione molto hippie. Suonano bene ed è ben curato il loro Ep d’esordio, infatti Silvia & company riescono a rievocare suoni spesso non utilizzati quasi più dalle band attuali, invece loro coraggiosamente (come accade spesso in Puglia) hanno scelto l’autoproduzione, per mettersi in gioco, per dire la loro o forse, perché no, per far capire a più di qualcuno di che stoffa sono fatti. Sound molto anni settanta e ambientazioni festaiole, sono questi gli eterni figli dei fiori brindisini. Dinamici, allegri, concreti. In bocca al lupo! Antonio Di Lena VOTO 7/10 LE CARTE “100” (LaRivolta/ Zimbalam) Se vi piacciono Afterhours e Ministri, si band con la voce graffiante a tinte pop rock, be fate un pensierino per questi Le Carte. La band attiva dal 2007 si presenta con una formazione tipo se vogliamo usare un gerco calcistico, batteria, chitarra e basso ovviamente in attacco ci mettiamo la voce. Un album con diversi potenziali singoli racchiusi da giri armonici che arrivano subito all’ascoltatore. In bocca a lupo. Antonio Di Lena VOTO 6/10 LINKIN PARK “Living Things” (Warner) Sono passati quasi tredici anni dall’uscita di Hybrid Theory, e sinceramente ero convinto che con quell’album il nu metal dei Linkin Park sarebbe rimasto sempre lo stesso, invece caduti nella trappola del music business gli americani in questione hanno prodotto delle boiate atroci, uno fra tutti il cd con J-Z. Ora tornano con questo Living Things ma nulla sembra essere cambiato, per quanto si sforzino a farci capire che vogliono sembrare incazzati, fatemi un favore cari Linkin Park se incontrate qualcuno che tredici anni fa ha aquistato Hybrid Theory statele alla larga, potrebbe essere lui quello incazzat o d a v v e r o . Antonio Di Lena VOTO 3/10


P AGINA 9 FONOKIT “Fango e Bugie” (La Rivolta) Tornano dopo “Amore e Purgatorio” e due anni di pausa i Fonokit con questo nuovo album dal titolo “Fango e Bugie” . Otto tracce che suonano molto grunge anni novanta con spunti new wave . Tracce che si mescolano tra schitarrate rabbiose e quiete vedi “Da un inverno lontano”. Da segnalare la presenza di Caparezza nella traccia “E’ una sfida”, bravo come sempre l’artista molfettese a calarsi in generi che non sono suoi. Disco per la band non di rilancio ma di conferma, dove l’anima dei tre viene espressa da Marco Ancona con solitudine, rabbia e professionalità, adatto agli amanti dell'underground più nirvaniano. Antonio Di Lena VOTO 8/10

e, nel complesso, una buona produzione. Track: Sense Of Life/ Mind Prisioners/ Stars/ Groaning Queen/ The Ocean/ Tears Of The Sky/ Freedom/ Rain. Gabriele Cavallo VOTO: 7.5/10

ABADDON INCARNATE” Pessimist”(Candelight/Audioglobe) Ventennale di carriera per gli irlandesi Abaddon Incarnate che pubblicano il loro quinto album della loro discografia. Quattordici tracce di grintoso grind-core nonostante la band ha dei trascorsi death metal. Brani di breve durata ma frenetici che non lasciano pace all’ascoltatore, dimostrando che la band di Dublino nonostante una discografia misera in numeri di pubblicazioni non deve dimostrare nulla a nessuno in qualità struFRATELLI DI SOLEDAD “Salviamo il mentali. Ottimo biglietto da visita per celesalvabile Atto II” (Frank Family Re- b r a r e venti anni d’attività. cords). Sono passati vent'anni dal primo Antonio Di Lena VOTO 7.5/10 “Salviamo il salvabile” e questo secondo atto. In vent’anni la band ha calcato centi- FORETASTE .“Alone Whit People naia di palchi è ha fatto ascoltare il proprio Around E.P.”. (Boredom). Il duo francese sound fatto di reggae e ska rock a migliaia estrapola il suo secondo singolo dall’album di persone. Le undici tracce di questo “cd Love on Demand, è giusto che per far spreevento” ci stanno tutte. Un viaggio nella care alla casa discografica un po' di soldi canzone italiana. L’album suona come un cd s’inventi questo E.P. omonimo con tre verdi debutto ma con la stoffa degli esperti. sioni della stesa traccia. Un synth pop d'ascoltare in viaggio di notte ma attenzione a Antonio Di Lena VOTO 6.5/10 n o n p r e n d e r e s o n n o . CEL LOBASSMET AL “ I t h i l Antonio Di Lena VOTO 4/10 World” (Autoproduzione) Un’idea innovativa quella di Mariano Dapor e Fabrizio P U N K R E A S . “ N o b l e s s e O b l i g e ” . Buzzone, che decidono di riarrangiare le più (Edel).Come giocatori di golf tornano alla ascoltate canzoni degli Iron Maiden e dei ribalta i Punkreas , già in passato ci avevaMetallica servendosi esclusivamente di vio- no regalato non capolavori ma pezzi orecloncello e contrabbasso. Un’idea non solo chiabili. Tutto qui, oggi invece presi dalla originale, ma anche ben riuscita! I Cello- crisi s’infighettano tutti e cercano di racimobassmetal si sono cimentati a riprodurre lare qualche spicciolo vendendo questo cd Transylvania, storica instrumental dell’omo- di bassissima fattura. Poche idee e un punk nimo album degli Iron, e la famosissima che di punk non ha neanche il nome . RiFear Of The Dark; invece dei Metallica ven- mandati…Antonio Di Lena VOTO 5/10 gono riarrangiate Nothing Else Matters e CARACH ANGREN.“Where The Corpses Unforgiven. Oltre alle cover, l’album contie- Sink Forevere”.(Season Of Mist/ ne due inediti scritti da Mariano Dapor Audioglobe).Gli olandesi Carach Angren (Violoncello), il cui stile è ispirato a quello tornano con un capolavoro che si potrebbe degli Iron, a mio parere. Ultima traccia è benissimo definire un “musical dark”, con una cover, Conclusion degli Apocayptica. tinte teatrali black tra Satyricon e sinfonie Track: Tears Of Class (Mariano Dapor)/ orchestrali . Nulla viene dato al caso e le Transylvania (Cover Iron Maiden)/ Nothing minime parti musicali vengono attribuite Else Matters (Cover Metallica)/ Fear Of The alle tracce con maestria e sapienza, ottimo Dark (Cover Iron Maiden)/ Silent Skeletons disco per un film d’avventura magari del (Mariano Dapor)/ Unforgiven (Cover Metal- g e n e r e “assetati di sangue”…. lica)/ Conclusion (Cover Apocalyptica). Antonio Di Lena VOTO: 8.5/10 Gabriele Cavallo VOTO 8/10 PINK FLOYD.“The Wall Immersion EMBRACE OF DISHARMONY “Whispers Edit”.(EMI). La bellezza di sei cd +DVD , From Edge Of N o w h e r e il sogno dei fan dei Pink Floyd si realizza del “ (Autoproduzione) A primo impatto il tutto, contiene pezzi dei demo e le speciali genere è un misto di “prog” e “gothic”. Ep- versioni di Thin Ice e Goodbye Blue Sky , pure, essendo un ascoltatore di progressive senza effetti sulle voci, capolavori di una metal, l’ascolto di questo ep non ha fatto b a n d mito nel rock storico. nient’altro che provocarmi incubi notturni, Antonio Di Lena VOTO 8/10 grazie all’estreme tonalità minori usate, alle IMBRUGLIA “Left of the tastiere con effetti che potrebbero piacere NATALIE solo a Dario Argento, e alle mille voci disso- Middle” (BMG) Il cuore della realtà di quenanti e molto sforzate in alcuni punti. Tutto sta artista australiana batte in un angolo sommato, la parte strumentale, non è ma- remoto della sua stanza, e lei ci rientra nel le, ma quando si arriva alle parti cantate, le calcio che gli dà, per destini avversi da rivecanzoni ispirano al suicidio. TRack: Hades/ dere subito in sfida, in buona sostanza, dal Vision in a Dream/ Sleeping Faith/Dirge on tutto del niente. Ascoltandola ti sciogli, non a Soul Starting at The Stars/ A Descendent puoi fare a meno della sua intraprendenza i n t o t h e M a e l s t r o m . con cui prova a sfondare tra i nervi il loro spendibile. Nelle sbavature del giorno, cerGabriele Cavallo VOTO:5/10 cando giustizia troviamo i suoi sensi, immaT H E W E L K I N “ W a v e s O f M i d - gini combinate dal disincanto con forze night” (Autoproduzione) Uno stile che smarrite da un motivo per conoscersi, a riprende i grandi dell’heavy metal, con chi- seguito di un periodo di magra (natalie imtarre distorte e aggressive, doppio pedale bruglia, essendo anche un'attrice, soffriva

di "disoccupazione"). Il tratto umano (riassunto con quel giro armonico all'inizio di "torn") è meta ambita per gli avvoltoi, ma la voce splende comunque, strattonata dalla fragilità di una ragazza come tante, sui suoi oceani ghiacciati, pacifici, su cui sei sempre pronto a festeggiare il terrore d'amare qualcuno/a per poi dire che non ce la facciamo e cedere nuovamente il cuore, ricominciare da vie lontane, le zone meno a rischio, a richiedere assurdità per il resto del mondo che non conta più niente e che passa tra le gambe, a caccia di un'idea tirata al sole e finita negli occhi di natalie, che tolgono il respiro, riconducibili nei diritti di una persona, per ricostruire la normalità nei punti che indichiamo, su agonie discontinue grazie alle ballate di questo album, uno dei più raffinati lavori pop-rock di fine anni '90, di fresca ampiezza sonora, che ha fatto presa senza eccessive pretese. VOTO: 9-/10 Vincenzo Calò VERDENA. "Solo un Grande Sasso". (Universal). Inabissato, quasi ad assistere alle funzioni organiche, con una calma apparente che ricopre la dolcezza di un'evasione, rinunci all'inizio a farti largo nella testa. Gli eroi paiono arresi ai vuoti che l'amore, nudo e crudo, colma esagerando, barcollando sui fili del caos esistenziale sussurrato con tempi musicali dettati da un'energia intravista ad implorare qualcosa di nuovo. E' qui che il "regressive" spunta e sospinge la band in su, verso la gola secca dell'ignoto. L'inacidirsi di una meta obbligatoria stacca ogni quesito dai buoni intenti, e danneggia la scintilla di un tu per tu che muta in suono ingombrante. I Verdena vogliono perdersi nel cielo per scatenare temporali, gettare rumori sulla terra identificata in una sofferenza risaltata da un intreccio di chitarre elettriche ripulito dalla batteria e poi fumato da parole che centrano il bersaglio. L'unico bagliore incandescente langue nell'immensità di un risentimento che non conosce ridimensionamenti. Alla coda della propria importanza, sul far della morte di un battito di cuore, il delirio rende limpida l'angoscia e produce amara, intrattenibile ricchezza d'istinto che si concentra nello specifico dell'essere, indifeso, deciso a fuggire urlando al Destino, cavalcando attriti invasi da cenni di superiorità, a costo di distruggere quello che si era creato in coppia. Ma il ricordo, ancor fresco, irrompe a stabilire contorsioni mentali. Ripararle è un'impresa che non ci riguarda, è dura. Vincenzo Calò VOTO: 8/10 STING “If i Ever Lose my Faith in You” (A&M Records) Paladino dell'amore, alle prese con le tempeste provocate dalla sua passione, che armonizza la sua lei per risiederci nei pensieri...E poi naufrago in umplugged, a fargli compagnia è la sua voce, ricamata e calda, che richiama l'attenzione maledetta per intraprendere una voglia di possesso, cingendosi di musica serafica, con le luci soffuse e facili da immaginare mentre immalinconiscono il sound, per graffiare il vissuto dei presenti all'esibizione, sollecitato dai tocchi d'artista di una band invisibile dietro di lui, avente quel senso d'avventura ubriacante nei toni del soul come nell'ampiezza del jazz, con in mezzo una candela inneggiante al blues. U n a b o t t a e v i a … Vincenzo Calò VOTO: 8-/10


P AGINA 10 RISONANZE FOLK “Per il Sonno, per l ' I p n o s i o p e r i l V i no” (Autoproduzione) Strumentale allegria dilaga, annullando i limiti seccanti del perbenismo, con un sapore retrò ad infiammare il sistema nervoso fino a renderlo sorte bruciata per dei capricci popolari. Le tradizioni martellanti sulla dignità, stando al messaggio che si vuol comunicare o imporre se dipendi o meno dalla memoria sconfitta dai tempi moderni, sono però facile preda delle traversie ideologiche. S'inneggia al sentimentalismo dell'emigrante destinato alla povertà del suo ruolo liquidabile con la voce del silenzio. Il linguaggio della quotidianità fa il suo gioco orchestrale, enfatizza i difetti di un risveglio, e il sorriso si colora d'intimità per essere stracciato dal sovrano di turno. La ribellione, a parole, viene cancellata e resta una cornice per dei vuoti violenti come l'indifferenza, a forma di spirale. Il succo musicale non è per niente dolce, se bevuto in un sol sorso da chi non lo sa gustare. Vincenzo Calò VOTO: 7+/10 V I N I C I O C A P O S S E L A "L'Indispensabile" (Warner Music) Impressionano le sue cavità vocali riempite dall’umiltà nel predisporsi alla malinconia poi giocabile con un’interpretazione per nulla preventivata, di una originalità surreale, che spreme la musica, artigianale, nota per nota. Lui delira da Dio, a tratti fa pure una certa paura, scioglibile dal divino fiato che anima trombette, trombe e tromboni, mentre le corde armoniche s’intrecciano per un immaginario in festa. Basso e contrabbasso sono d’appoggio per una retroattiva introspezione del paesaggio in movimento, così capita che effluvi di terra d’Oriente s’insinuino tra i colori della primeggiante America latina, in una definizione orchestrale che ti fa venire il buon umore, che ammalia la danzareccia fede nel Prossimo. Le viscere dell’ascoltatore vengono profumate dalle leggende del buon vivere, dagl’impulsi di un amore civile completato dalla romantica solitudine di Vinicio, di un groove macchiato da gocce di vino miste al sudore del tipico tanghero, offuscato dalla vaporosa espansione di popolari, improfanabili usanze. E che dire del cantato, deruttato in una parola che non conosce soste, se sei portato alla poesia del piano tastato dalle incursioni di un tempo che fu, dipinto dall’autore prendendo spunto dal suo avere un’aria allegra ma morente per sempre in un tu per tu allentato dal silenzio delle percussioni come dalle sinfonie ansanti. L’insieme è posseduto da una capacità d’osservazione che mira all’alba che attende il tramonto e viceversa, trascinata nel buio più bestiale, di quei vicoli cittadini dimenticati dal moderno consumismo, illuminato da versamenti di swing. Il risultato è uno splendido giramento di testa che non puoi bloccare, perché almeno Vinicio Capossela va lasciato stare a sorridere al terrore del Domani, al cielo puntellato di stelle, da un sogno umano. E’ una greatest hits che alimenti centrandone il trasporto, equilibrato. Ci si esibisce in misura imponente ma con un peso esiguo, a imbastire il complesso rapporto diretto con la responsabilità di ciò che accade, di fronte ad una implicita pressione sanguigna, idee in caduta libera su di una specie di campo neutro, che fan disperare ciascun sentimento tra

arrivi e partenze, in forma vaga e ottimistica, con fermezza inesorabile, scavalcabile solamente da ciò che si vive volendo procedere con una certa energia, in colpi di frusta e sotto tempeste di orgoglio, a far lievitare una spiegazione provinciale senz’aver preteso l’invito ufficiale per sortire l’effetto speciale che cerchiamo, con la vera sofferenza del soldato steso in verticale, dinanzi agli amori di un popolo sotto l’impeto struggente degl’ideali, della natura che balza agli occhi dando credito alla spirale della volontà, come ad assorbire l’appariscenza, lo squilibrio tra la realtà giuridica e quella di fatto, pratiche già archiviate che ammollano la tensione per una ragione di principio dalle normali speranze, per uno spirito eversivo che cambia il corso di storie singole nell’applicazione della logica all’ostentazione della fragilità per parlare ancora più chiaro, abbandonati alla sostanza in compromettente riserva. Si sta più o meno allo scoperto, con lo scambio di troppe parole a confermare le nostre necessità di ferro scaldato sulle asperità della vivacità, a generare esistenza per poter sembrare curiosi poi ricontattando decisioni immortali nelle firme reali sui grandi quesiti di un re che mai si confronta con la gravità degli avvenimenti. Ci forniamo di una svolta radicale indagando su come si mangia e beve nei voli del silenzio, quelli che non sono in programma nelle guide turistiche, nei fatti rivoluzionari con protagonisti i padroni del dramma morale, come sui vecchi disegni dell’assenza o per atteggiamenti ambigui. La simpatia per il rispetto che proviamo per i raggi del Sole regge il nostro fuoco sacro, che diverrà una stella nelle mani di un istante per coordinare azioni di rivalsa come scegliere i tempi di congettura tra le figure di spicco logistico che intervengono in modo amichevole rappresentando forze efficienti radunate da una parte, a nutrire fiducia per gli accordi di base riportati dagl’incarichi civili, in base agli ordini predisposti dando un’occhiata in giro invece che la mano con ogni mezzo, col coraggio di confessarsi ai processi di scissione dall’organismo, in fenomeni profondamente anarchici che impediscono, contenendolo, il disordine creato dal materialismo, dalla violenza delle cose, di una banda di tipi sospetti, usata sulle soluzioni minime, nat u r a l i . Vincenzo Calò VOTO 9/10 SUSHY “Faccio Quello Ke Voglio” (We Can Records/ Universal) Se c'è bisogno di un tormentone da infilare in campagne promozionali per prodotti di largo consumo pubblico richiedetelo a sushy.Lei canta "faccio quello ke voglio"...non sembra,è chiaro che si sta facendo assorbire da esigenze discografiche che sfrecciano senza lanciare un ricordo.Indubbiamente è portatissima al microfono,ma temo che non trasmetta appieno quel senso di ribellione,rimarcato volentieri con uno stile che esalta invece la sua immagine esterna. I messaggi (a forma di sms) si fanno prosciugare,incattiviti debolmente con toni leggeri da chi punta al profitto piuttosto che enfatizzare certi difetti umani per migliorarsi ulteriolmente andando oltre i canoni d'impatto predisposti.Fa quindi tenerezza,ingurgita una verve rockettara ma si trucca tamponandosi la coscienza con il r&b e il funk,come se avesse paura di svanire

nell'acquario delle illusioni. L'interpretazione è compressata dal raggiungimento stracotto di un obiettivo, e si lascia divorare crudelmente dalla banalità di gesti che minano il rapporto di coppia,come dalla sensualità moderna che eleva l'individuo fino a renderlo impalpabile in un fluire stressante di fighettoneria. Aprendo questa dimensione,il chiacchiericcio prende a pulsare nelle tempie e sogni d'essere vincente. Vincenzo Calò VOTO 7-/10 THE POLICE “Zenyatta Mondatta” (A&M Records) Un esempio di elasticità spirituale che compensa miliardi d'invocazioni gridate al cielo, di come ci si può divertire facendo musica, mescolando rock frizzante con l'anonimato del reggae per shekerare e riempire di energia il Sole, bucherellato dagli stati d'animo, che ti bacia semplicemente sulla fronte quando sei in balia di una ritmica che non passerà mai inosservata, coinvolgente i retrogradi che aspettano di essere innaffiati da un elisir di lunga vita. L'acustica impreziosisce determinando la felicità in una data circostanza, e poco importa se alla fine dell'ascolto il senso di beatitudine si appiana, perché poi sarai così pieno d'adrenalina che ti verrà di ringiovanire negli scantinati di un desiderio la nostra immagine, evitando quel vittimismo agghiacciante dietro a cui ci ripariamo dall'appannamento dei tempi. Se ci convincessimo che sta in ciò la chiave del successo, con la strada sorprendentemente spianata cambieremmo marcia in libertà, e i malanni sparirebbero per far posto alla necessità di peccare, saltellando s u l l a r a z i o n a l i t à . Vincenzo Calò VOTO: 10/10 Enigma-“MCMXC a.D”(Produced by Enigma) Siamo agli inizi degli anni '90, e questo è il caso musicale che lasciò a bocca aperta e con gli occhi chiusi chiunque, inebriati dal contrasto divenuto imprescindibile ch'emerge tra il sacro riluttante, spalmabile come olio sulla pelle col canto gregoriano, e il profano accresciuto e avvalorato puntando sulle ondate psichedeliche, dentro una complessità puramente istintiva, tenuta a bada con manie di possesso in versione lounge, e di cui l'uomo e la donna fin dai tempi di Adamo ed Eva si fanno carichi per una Vita trapassando il suo mistero, annebbiati da cinque sensi legati tra di loro con l'intensità della luce che lo spirito diffonde maggiormente per mezzo della fede cristiana, penetrante l'ambiguità del prossimo, attanagliato dall'inconscio, divorato dalla leggerezza comportamentale necessaria per essere accettato da un Dio riconoscibile se strisciante sui nostri corpi che odorano di eternità suggestionabile con lo scioglimento dei peccati commessi proprio per ricordare d'aver comunicato, e di rassegnazione sensualizzata bevendoli, risaputo in extremis anche il gusto del funky! Da questa idea s'è preso spunto per la realizzazione di tutte quelle compilation che vengono passate oggi in sottofondo, nei night...In una sola parola: Memorabile. Vincenzo Calò VOTO 9/10


P AGINA 11 GIOVANNI ALLEVI "Evolution" (SONY/ BMG) Quest’artista delizioso, incantato dalla magia del suo genio, ricorda le creature strappate all’infanzia da una trasgressione che implora un limite. L’ingrediente principale per le melodie è il nervo scoperto dell’attualità, preda del niente, sfruttata per fare profitto e consumarsi. Il classico finalmente non annoia, modernizzato congiungendo solfeggio e archi in una danza ariosa che depura la mente, in una veste comune, gravida di spostamenti. Giovanni Allevi riproduce le storie di un momento al piano, riunisce le diversità di convinzione spaziotemporale attribuendo alla sensibilità tutta quella libertà che non c’è quando sei felice o triste, è come se il rumore dei tuoi passi scattasse una foto al desiderio fumante di volare verso le note alti, che si tengono per mano nel bel mezzo dei brani, con la gola solleticata dal dolceamaro del complesso orchestrale che strizza l’occhio alla pazzia dell’autore, per una riscoperta seria e pacifica dei mezzi che abbiamo a disposizione per amare l’allegria, i prelievi di un sangue non più rosso, ma bianco, al tramonto delle volontà. I suoi capelli arruffati si avvicinano al pop, come il volatile al suo nido, con l’ottimismo e i suoi buchi neri che fanno venire il panico se ti fermi sul superfluo della vista. In un contesto di tempo instabile si esauriscono gli effetti uditivi, s’isola quindi la fragilità dell’uomo, e rimani nella tua forma a fiamma alta per infondere l’importanza di un messaggio divorato, all’aria gustata sfilando il caldo dal freddo, per far parte di un fondamento d’immagine e avere sempre ragione, ma poi ti vedi come una costante verifica a materializzare dei rospi in gola, senza l’entusiasmo nel capire i danni che provochi alle storie di sempre, quando siamo in giro per dei perché a descrivere il cammino di una nube con velature di consistenza, di un totale da superare per condire i bisogni primari in un piatto unico, con un tocco d’arte, con la consapevolezza d’essere una persona sotto la soglia dei ricordi, invece che un semplice stampino su idee belle come degli applausi spontanei al passato con cui ci si confronta per raccontare sé stessi, non riuscendo a spiegare una sensazione che trasmetta la voglia di esistere in composizioni intrise di Pace, per dare luogo ad un fenomeno armonico che preservi i colori da una questione di odori abbinata alla fine della Vita che impazza nel profondo dell’Anima, nell’acqua del tempo utile per la saggistica, per mantenere solo il cuore, per amare, sintonizzandoti con la giustizia per quel margine adatto agli spuntini di stagione, alle mani di un direttore d’orchestra su arcobaleni pieni di un Dio flessibile come un coltello per piccole incisioni alla natura che t a g l i a e c u c e . VOTO: 9,5/10 Vincenzo Calò MAX GAZZE' "Ognuno fa quello che gli pare?" (Virgin) Spasmi incentivati di una filosofia abitudinaria, presi per misure longitudinali da una complessità che accenna inizialmente alla new wave, riempita per rallegrarsi ma non troppo alla ricerca di un gergo accattivante fintanto che si può sperimentare, comprovata nell’autore in questione, a ricordare il miglior Battiato. Appena ti ritieni preda di una sinfonia ecco il bonario inghiottimento da parte del pop/rock trascinante la trascuratezza di chi si sente inappropriato e non gli resta altro che ironizzare sulla condizione umana, col respiro amplifi-

cabile in fasi alternative dall’esagerazione che risiede nei suoni della natura lodata dagl’impiegati dello stress moderno, di per sé noiosi e indifferenti modelli di una surreale angoscia a ricadere sulle percussioni, e asciugabile dall’altruismo acustico a tormentare il pensiero rivolto all’altezzosità di archi non del tutto infondati. Poi irrompe l’armonica, col suo folk nel ripiegare sull’attrito sentimentale (tema assorto in ogni traccia pressoché), ma il vortice musicale è talmente radicale che rende loquaci luoghi e spazi all’approssimarsi del vuoto esistenziale riproducibile con un’arpa al dir poco virtuale che scandisce il ritmo delle riconciliazioni tra l’uomo e l’invenzione che lo sopprimerà, dato il genio raccolto nella descrizione di un regno incantato col clavicembalo e le trombe, qual è la volgarità meccanica del provinciale ad attutire la compagna di una Vita, che scompare nella lentezza degli accorgimenti ammollata da una crisi di coppia, mentre all’ombra di un’inquietudine v’è l’ossessa incapacità di non demordere, maliziosa in una fusione di accordi vicina all’elettro/ metal, col materialismo vessato alla fine da una struggente composizione neo-classica. Pensando a fallire nel rispetto dell’ambiente si viene chiamati in causa lentamente, a comporre poesie su un cuore variegato, abituati a gestirlo come a prenderci al massimo la mano in vite perse in termine umano, per dispute lunghe, cavillose, ad invecchiare il settore edilizio. Ci abbattiamo con destini nuovi per valere indicazioni eterne, il ritrovamento di strumenti intensi su una responsabilità più debole e rimarcata, se rifletti tra le tecnologie più affermate, che punteggiano l’assolutezza riconvertibile in verità inconfrontabili. L’ansia di possederci ritocca la sostanza dei mutamenti radicali, appariamo sensibili per un segnale d’incoraggiamento a risanare situazioni precarie, selezionate per qualità e offerta, d’adottare per esigenze future che già producono energia, idee, d’accogliere con entusiasmo, di un completo monitoraggio operante in un unico senso arbitrario, con la possibilità di espandersi da prevedere nella media delle aspettative comuni che non fa decollare alcun investimento, costituire fondamentali cicli di ribellione per chiedere poi più semplicità senza provocare sporcizia. Porgiamo le scuse per una mancanza di fiducia avvertendo l’istinto animale come già scaricato sugli altri, a modernizzare la libertà di approvare un effetto speciale per sperare in una svolta, anche se si fa fatica ad arricchirla, impegnati a temporeggiare in attività di rappresentanza, correggendo leggi di programmazione, esagerando in maniera intelligente nel condividere cose utopiche col gioco della parola in pianure pervase dall’aria buona. VOTO: 8,5/10 Vincenzo Calò FRANKIE HI NRG-MC "La Morte dei Miracoli" (VLV/BMG) La confidenza è carente d’onestà, nella parola, elasticizzata con maestria dall’autore, si rifugiano incredibili malintenzionati per conquistare la reputazione, ma appena le luci del giorno si spengono uccidono la fiducia ricamata in difficoltà, per il tempo che la strada è in discesa e ti senti libero, non capendo che invece lo stai prendendo in quel posto da dittature dolci come un sorriso. L’etica predicata bene, bigheloneggia allontanandosi per dispetto all’essere umano che non avverte il pericolo di rompersi le scatole. Gli effetti sonori investono una trasgressione

filosofica, dimodoché la visuale degli interpreti riprenda ad illuminare altri deboli animali smarriti in sensazioni trascendentali. Nel disgusto vago i caratteri si staccano e l’indipendenza che dovrebbe spronarti per ritrovare l’esatta direzione o perlomeno scoprire che non c’è, ti riconduce al centro urbano per inventartene una con quelle fondamentali nozioni risciacquate con dovizia di particolari in tensione giovanile (qui sta il bello!). La fregatura impressa da quest’epoca che non smette di fecondare nuove vanità, splende all’atto di cancellare le verità per modellarti come il sistema comanda: cose inutili, incomunicabili, ma positive quando il cuore batte e chiedi scusa per uscire dalla logica del prevalicare, a dubitarne. L’album è una prova d’orgoglio in univoca espressione adrenalinica, se non fosse urticante ci rinunceresti. VOTO (8+/10) Vincenzo Calò DEMETRA SINE DIE. “Council from Kaos”. (My Kingdom Music). In veste dark, l’alternative prova disperatamente a colmare il vuoto emotivo, tradotto in metal, di questa band genovese all’esordio che, aggrappatasi alla voce coinvolgente di tal Marco Paddeu, pende in atmosfere tagliate da una ritmica semitribale per essere poi annientate da un noioso riff, fino a cadere e rialzarsi malinconicamente dalla superficie di accenno progressive. Si percepisce scarso impatto di produzione, a malincuore dato il sound che annuncia la sua fertilità all’amalgama dei pezzi. Attraversando i testi si perpetrano risorse misere, succhiate per competizioni inevitabili. Ci si ripete per luci fioche, tra ipotesi di reato ancora da fornire come ricerche di un abbandono spirituale, cogli accertamenti sui contatti a indicare una sensibilità nel vento forte, interpretato come una pena di Morte, cogli animi dinanzi alle loro vecchie forme di panico… immagini disattese da fatti determinati come fuochi fatui, sparsi tramite prese di possesso incredibili. Ci si dedica un mezzo termine da trombare in maniera fisiologica, con facce da spaccare in un colpo di sballo, fumante all’ascolto del giusto sempre più latente. Le nostre posizioni s’induriscono, chiuse nei mutamenti climatici, riviste istintivamente come non mai, a modellare dei vizi con la pelle sovradimensionata, a sostenere le considerazioni sulle proprie esperienze… dichiarazioni per eccellenza, agli occhi che ora si allagano per un significato in senso stretto, per convocazioni urgenti, fissate sottocosto come cose da raccontare col fare rassegnato, col lusso di divenire malati, risposte irragionevoli per accadere normalmente. Il proibito campeggia in copertina, femmineo, testimoniando sui rimorsi senz’alcun silenzio analizzabile per contestualizzare un giudizio sprezzante e chiarirsi c o m e d e m e r i t i , r o v i n e . Vincenzo Calò VOTO: 7-/10


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AA.VV. “Roma 2009 / Primo Maggio Live” (Alice Records) Nella scatola della comprensione ci sono denunce per un’epocanon gestita con equilibrio, di autori e musicisti in grado di parlare oggettivamente puntando i loro strumenti di lavoro sull’autenticazione fatta di pelle e ossa per costruire un’esperienza seriale, un suggello di libertà non proprio elementare se non si rivedono nella canzone delle condizioni generali. Il punto d’incontro, d’argomentare, rientra in un coraggio incorreggibile se si sta chiusi nella solitudine della Giustizia a scomodare il Governo dalle sue vittorie elettorali, partendo dalla sostanza prima che dall’apparenza, a fare sempre meglio, per un virtuosismo da rendere forse più avveniristico, e sapere così il contrario di tutto, di una vita da sognare per continuare a procedere speditamente, tra le affermazioni che si scambiano di posto rimbalzando… sprazzi di verità nel divenire parte integrante del panorama. Prendersi di fatto è come navigare in dei fiumi in piena, volendo invocarsi, pronti ad appoggiarsi nella domanda politica dall’entusiasmo che deve tornare automatico per sentire l’importanza di ciò che succede, anche della verifica dell’assurdità di una ragione ideologica, sotto un sistema di potere contestabile per natura succedendo di microfono in microfono, una tradizione da reintrodurre con professionalità altrimenti la scena, quel megapalco prevaricherà sempre sulle critiche indispensabili… ma i dati sono di chi li vuole, per un giudizio ch’eccede a razziare il relitto del lavoro senza la possibilità di avere davvero una maggioranza sulle leggi attuali, di detenere la dimensione di una valutazione primaria circa le idee da sostenere, selezionabili al Sole ereditando il Passato in maniera ordinata, esenti dall’illegalità. Sotto un mito ombra le esibizioni non sono mai sottocontrollo, ma con la diretta tv si cavano i meandri del durante, quella società visibilmente occupata a manovrare la ricerca di un evento che sviluppi l’intelligenza e non solo del sarcasmo nel corpo di una giornata. La definizione, tra certi interessi e la disponibilità a ricrearli viene approvata nella presenza di una condivisione non campata in aria, di vicende umane condannate ad uno stato di diffamazione alata e nemmeno tanto competente al luogo preciso per mostrarsi conflittuali, con ulteriori ipotesi d’accusa (giudiziosa!). La scelta dei pezzi live da parte di ogni singolo artista culmina con la speranza di creare borse di studio per i figli dei caduti sul lavoro, frutto della voglia di dare attribuibile ad una nuova etichetta indipendente all’orizzonte, l’Alice Records, distribui-

ta grazie alla complicità del quotidiano “Il Messaggero”. Si comincia col prodotto musicale del Blasco che accontenta esclusivamente i suoi fan, detronizzabile per mezzo del talismano prog, tenuto in pugno dalla Pfm per essere lanciato in aria, all’indimenticabile De Andrè. Poi spazio alla diversificazione dell’intuito artistico di Caparezza come alla comunicazione impersonata da Edoardo Bennato tra il vecchio e il nuovo, tra due fratelli, prima dell’allegra, boccaccesca malinconia elaborata dai Bandabardò magari con quell’incontrollabile respiro che risuona poeticamente grazie ai Nomadi, a precedere la veste raffinata dei Blue Noise che ricopre la chitarra calamitevole del grande Robben Ford, distinta dal tambureggiante canto di Cisco che richiama la folla subito raccolta dagli Afterhours con una chitarra che stavolta rapina la melodia a confermare i suoi bagliori tramite l’interpretazione, di Marina Rei tra le percussioni grunge, dell’anima al femminile, sputata al moderno smussabile con la sensibilità a tutto spiano di Roberto Angelini, o travolgibile dal rock in vortice intimistico dei Motel Connection, con sonorità disciolte nel blues calorosamente dai sorprendenti Bsbe, vincitori dell’edizione 2009 di “Primo Maggio tutto l’anno”. TRACKS:VASCO ROSSI il mondo che vorrei, PFM volta la carta, CAPAREZZA la grande opera, EDOARDO BENNATO rinnegato, BANDABARDO’ il mistico, I NOMADI lo specchio ti riflette, BLUE NOISE & ROBBEN FORD storyville, CISCO i cento passi, AFTERHOURS ballata per la mia piccola iena, MARINA REI donna che parla in fretta, ROBERTO ANGELINI tempo e pace, MOTEL CONNECTION cypress hill, BSBE fanno meglio. Vincenzo Calò VOTO: 7,5/10 AA.VV. FABER, AMICO FRAGILE… GENOVA 12 MARZO 2000 “Tributo a Fabrizio De Andrè” Siamo al punto nodale in materia di censura, avendo stavolta un chiaro motivo per incenerirla, l’impegno a rafforzare una figura di cantastorie già di suo stratosferica, paradossalmente richiusa in tutto quello che c’è da rifare. Notare la cura e l’attenzione per la catalogatura delle interpretazioni, come se dessero speranza allo spettatore di riversarsi in pace, in un flusso di artisti uniti dal sacro vincolo dell’amicizia (anche s’esigo da più di una decina d’anni a questa parte la giustificazione per l’assenza di De Gregori). Davvero impossibile non riconoscere la circostanza eccezionalmente commemorativa, non vederla portare addosso un carico di poesia civile in doppio cd/live elevato al valore, insostituibile, di positiva territorialità, per vincere in casa propria le paure del sopravvissuto che tra vino, amore e anarchia crede fervidamente di custodire un dramma come un tesoro, elasticizzato dalla sorte ingerita per sognare il momento a portata di mano, come se crepare e creare un centro di continua traduzione dell’Infinito volessero dire la stessa cosa. Sulla base orchestrale, l’evento coniuga quasi per gioco il Tempo e l’Anima, festeggiando per la Vita come se donassi al pubblico uno strumento per comprendersi

(“Ho visto Nina volare” nella versione di Zucchero n’è l’esempio), col metro di giudizio applicato ad una sperimentazione percettiva fuori dal comune, d’irraggiungibile nenia dacché aperta alla consacrazione popolare, atteso l’Oltre dalla ridondanza di un accordo di chitarra classica. Qui ti appassioni al platonico fottersi, al susseguirsi della morte di una bestia in calore, in fondo al sacco della spazzatura, preferendo di perdonare pur sempre il Domani che però è già andato perso svuotandoti di contro per il “se così fosse, se così si decidesse” (vibrante è dir poco sull’apporto di V.Rossi), in un lampo di favore, ma critico con la maggioranza che non considera alcuna libertà come riforma epocale. Ampio risalto dunque al gusto di vedersi arrabbiati, sputtanato dall’analisi continua di fenomeni socio/culturali attenuati pensando da colpo basso alla sentenza che arriva comunque, legata a interessi personali rispettabili se chiedi un talento nell’arrivare in fondo, fino a emarginarti, al cuore della notte, per fare i conti con la pubblica amministrazione dormendo in un cimitero all’ora di punta, a forza di sbeffeggiare l’allegria episodica nell’aria con un rock vivace ma non troppo, da creatura prestabile al clamore della materia quand’essa è intoccabile, attaccabile. De Andrè viene musicato camminando sulle corde tese di un’assenza climatica suggellata dallo smistamento delle partiture su una voce che non offre colpi di scena, anticipante la realtà incastonata tra noia e meraviglia, per annunci di brevità, in forma priva di strategia, quasi costretto a mandare affanculo il principio della correzione comportamentale che invita a osservare sulla base di quanto si ascolta per la costituzione ad hoc della personalità. Risulta incredibile l’attività diplomatica sospesa in nessun potere di pregiudizio, in ricordi non detti da sé a evidenziare un’immediatezza suggestivamente rapace per l’abitudine di coinvolgere pecore all’ammasso, all’autenticità impiantistica del palco che induce alla messa in ginocchio…sarà piuttosto il potere della retorica ad alleviare la pressione della natura delle cose sulla rivendicazione delle convenzioni, in una concordia di successi che ritaglia gesti complessi, quelli che si danno per scontato, non vedendo dove stai e quale legge rappresenti nella nuda occasione d’incontrarsi che annulla le distanze caratteriali, giacché le anomalie di un rilascio di diritto hanno l’effetto scisso dalla causa che va avanti perché non inventato di sana pianta. Semmai ci sarebbero le parole da memorizzare obbligatoriamente (che figuraccia quella di Celentano!), in lacrime di Battiato calanti a interrompere le rivisitazioni tutt’altro che generiche del merito di sciogliersi in una dichiarazione di fede, d’uguaglianza stupefacente, talmente bella da illudersi tra selezione, acculturamento e preparazione in nome di un’idea di autocontrollo che viene meno per culo e non per sfiga, come degno amplesso nell’opinione pubblica. Vincenzo Calò VOTO: 8,5/10


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DELIRIA.“Deliria”. (Under Fire Records ). Per amanti dei primi Death SS dalla Calabria arriva il doom dei Deliria, che con testi in italiano e la ciliegina sulla torta, l’omonima “Deliria”, interamente strumentale. La band si lascia alle spalle un passato fatto di demo per approdare, con una piccola ma vera etichetta. Antonio Di Lena VOTO 6/10 PROGETTO ORB. “Via da me”. (Demo). Una disperata voglia di affondare nella natura pare ingabbiata, e le melodie, pesanti come un ricordo, trovano rifugio nella femminilità da struccare, che non s'è riusciti a contemplare appieno, che comporta l'inevitabile andirivieni di una civiltà definita dalla fragilità che allontana la concretezza. Il suono dell'acqua nel bel mezzo del lavoro riassume un racconto frenetico, dinanzi al quale traspare spettacolare mediocrità, e l'interpretazione, stilisticamente affascinante, perde in tecnica vocale. L'autore ha individuato un bisogno d'aiuto attraverso viaggi interiori così complessi che debilitano l'apparire, insignificante al ritorno dell'onda del presente. Alla fine, lo spirito "degregoriano" acceca l'originalità, e si ha la sensazione che ci sarebbe molto altro da dire se cullati dalla sensibilità in perenne strattonamento a seguito di un intrigo composto dall'umanità (per essere distrutto?). Vincenzo Calò VOTO:6+/10 PROGETTO ORB. “Cera di Ef…”. (Demo). L’ingenuità, vogliosa di peccati, abbraccia un cantastorie. La metabolizzazione giunge al tardi, nel tepore emanato dalla tristezza. La serenità soffre di mania di persecuzione, una nenia glaciale per quant’è immenso a tratti il sentimento qualunquista, la ricompone, con la limpidezza profusa da noie altrettanto introspettive. L’estasi minuscola provocata dall’apparire, ti costringe ad invocare illusioni tambureggianti per un periodo accomodante di cui sei autore trasparente che svanirà quando sarà davvero impossibile sognare. L’inizio dei pezzi dà respiro ampio ad una creatività bisognosa di ricerche musicali talmente possenti da sciogliere l’odio per delimitazioni socio/economiche. Il progetto va solo incoraggiato, siamo alla partenza di uno scopo. Vincenzo Calò VOTO 6+/10 ANTONIO DI LENA. “Miele Vampiro EP”. (Fat Sound Records/ SuonidelSilenzioRecords). Accomodiamoci pure tra queste tre tracce per assistere all’elogio sulla Diversità, sacrilega secondo il buoncostume, da cui spuntano cenni di umana superiorità, per intimare delle muse a snervare il bene dei sentimenti dal malessere sociale generante il dolore per la Vita impossibile da castigare, in fondo comune, in un volo oscurantista a smuovere cieli insanguinati a seguito d’ideali arresisi alla circolazione nelle vene di un individuo che nessuno pare sia intenzionato a raccogliere da sfaccendato persecutore della sua crudezza, della sua nudità assorta in un senso di orientamento fugace, che scalda la voce del cantautore, densa di caratteriale estremità, dettata come tempo armonico ad un

batterista sorprendente, tale Matteo Spinelli, sicuro del suo quieto, ingenuo evadere a tratti addirittura spadroneggiante sulle chitarre elettriche al punto tale da renderle ancora più orecchiabili, sciolte per un grunge arrangiato con la masticazione di effetti sonori in quanto espansivi per una richiudibile dimensione, con un fare poco più simpatico e lucido rispetto ai precedenti lavori, merito dell’etichetta brindisina Fat Sound Records. Tinti di una funzione magnetico/ criminale, ci rifugiamo nelle conquiste di un attimo, con in pugno la rosa dei venti che ha perso i petali nel lavorio di una tematica d’approccio, tra vincitori e perdenti. Sottoforma di fiabe incandescenti ci rassegniamo al rispetto generico, vegliando sull’immoralità corrispondente ad accettazioni promozionali, ma esistere nel proprio essere è una speranza di grande futuro che si estrae da un sistema assente, e chissà se adatto per raccontarci a vicenda di come pecchiamo d’intensità. Vincenzo Calo’ VOTO: 7/10

logica tipica di Rino Gaetano, per colorare un pianto libratorio (non è un errore di battitura, volevo scrivere proprio "libratorio"), per non banalizzarlo. Interessantissimo… Vincenzo Calò VOTO: 8+ /10 SILENT CARRION.“Andras”.(Demo). Scaia, ovvero Silent Carrion, produce questo demo, il secondo della sua carriera che ha un suono che vorrebbe riecheggiare nei Sunn O))) o gli Earth, ma la registrazione troppo ripetitiva non aiuterà sicuramente le major a tenere il lavoro in considerazione. Contatti: carrion@hotmail.com Antonio Di Lena VOTO 4/10

LEVANIA. “Parasynthesis”.(Demo). Che peccato che sia soltanto un demo, si perché i Levania guidati dalla loro singer Ligeia sono pronti a fare il grande salto nel gothic a livello europeo, e forse finalmente anche in italia avremmo i nostri beneamati Nightwish (magari vecchio stampo), giusto per citarne una delle tante band che spopoSACRA SINDROME “V.I.P (Veleno in lano ormai con il gothic che accarezza anPillole)” (Demo) Il classicismo mentale che suoni più death e a tratti sinfonici. può portare alla depressione del giovane, Antonio Di Lena VOTO 8/10 furioso tra sostanze tossiche non vedendo SIGNS PREYER. “Signs Preyer”. l’ora di rifugiarsi negli affetti ristretti alla (Demo). Gli orvietani Signs Preyer giungocertezza che possano cessare da un mo- no a noi con un demo di nove tracce definimento all’altro. Questi promettenti rapper te da loro stoner/sludge, ma la band a tratti t’invitano indirettamente a muoverti, per- si lascia sdolcinare con armonie che rendoché il tempo scorre inesorabile e non riesce no vive le prospettive dell’hard rock seguite a cogliere le esigenze di tutti … Delusi dalla dal vocalist Ghode Wielandt che cerca in morbosità scaricata da un fine prettamente tutti i modi di dirigere l’orchestra. Contatti: materiale che non ci dovrebbe riguardare, w w w . m y s p a c e . c o m / s i g n s p r e y e r parole srotolate incitano a non contenere Antonio Di Lena VOTO 5/10 una Passione da sconfinarla fino ad incontrare nuova curiosità incoraggiati dall’emo- MALE MISANDRIA. “E.DIN”. (Demo). tività, coscienti che non sappiamo volare. In mezz’ora di disco i Male Misandria suonaLavoro eretto su una base che si sa come no venticinque velocissime tracce di puro intensificarla. Accurato, appoggiato da una grind, registrazione professionale, voce credibilità che va presa sul serio uscendo impeccabile e sound mai banale e violento dall’ambito del gioco, al contrario del gene- fanno dei Male Misandria una band che è re musicale che viene esercitato. pronta al salto di qualità, speriamo ora che le major di competenza investino su di loro. Vincenzo Calò VOTO 7-/10 Contatti: mmmartir@gmail.com SALVATORE IAIA “Libera Espressio- W w w . m a l e m i s a n d r i a . b a n d c a m p . c o m / ne” (Demo). Oggigiorno la difficoltà di a l b u m / e d i n muoversi sul piano della tutela dei diritti è Antonio Di Lena VOTO 7/10 destinata a grosse imprese sotto il profilo dell'ordine pubblico, all'ordine del giorno. ANTINOMY“Origin Of All Pain” (Demo) Per un maggior allargamento della nostra Problemi nell’Antinomy family, perché apfacoltà di rispondere su come invertire la pena finito il demo, la singer Johana è stata allontanata dalla rotta si deve tornare ad essere solari, con le band. In attesa di competenze arricchite di ciò ch'è rimasto nuovi eventi riguarvivo: il permesso di soggiornare in un diretdanti la line-up del to coinvolgimento, per orientarsi in materia gruppo dedichiamodi formazione e lavorare sui giovani, come ci a questo lavoro. se fossero marce da ingranare culturalmenIl demo di ben nove te.Salvatore Iaia, in preda ad un'arsura tracce è un misto latino-americana, assiste a dei pregiudizi tra metal, gothic, intramontabili, vorace acusticamente, sotto death e addirittura l'aspetto interpretativo, con un delirio all'oindustrial. La pecca rigine d'armonizzare al momento giusto, per far scattare la molla del peccato d'inge- del lavoro è quella di mischiare troppa spenuità, in questo caso di barcollare sulla li- rimentazione sonora che porta il suono del nea dell'orizzonte ch'è facile arrotolarla a demo ad essere stonato. Magari sono io che spirale, mentre i fumi della malinconia s'in- non capisco il metallico mondo degli Antinocentivano per cacciare il timore di non rac- my o sono loro che sono mooolto più avanti contare le vicissitudini dei suoi desideri, di me…Forse ! Su www.myspace.com/ come faceva De Andrè, che si faceva male antinomyband si possono ascoltare quattro d e l d e m o . per voler bene, e inserire l'indipendenza t r a c c e Antonio Di Lena VOTO 3/10


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Leopoldo Marechal, "Adan Buenosayres" (Vallecchi) Riuscite ad immaginare un romanzo, che non è un romanzo perché è un'epopea, anzi, no, un saggio antropologico alla Levi-Strauss, scritto, però, da un irriducibile visionario, le cui allucinazioni- non solo amorose - si infrangono contro la realtà di un mondo che a malapena registra l'esistenza sua e dei suoi eccentrici compagni di un casuale quanto etilico viaggio alla ricerca dell'essenza primigenia della cultura autoctona e del suo massimo rappresentante :il gaucho? Se ci riuscite ed avete tempo e pazienza, soprattutto pazienza, potete lasciarvi avvolgere nelle dolci spire di quest'opera eccezionale( a parer mio ),per la prima volta pubblicata in Italia per i tipi della Vallecchi ed., dal titolo " Adàn Buenosayres " di Leopoldo Marechal: Cervantes,Joyce,Musil, Dante nonchè Walser in salsa latino-americana al ritmo struggente di tristissimi tanghi. Romanzo-chiave dell’opera di Leopoldo Marechal, è considerato il capolavoro della letteratura argentina del Novecento e uno dei testi più riusciti della letteratura latinoamericana di tutti i tempi, pubblicato e studiato in tutto il mondo - tranne che in Italia fin dalla sua prima uscita nel 1948. Adán Buenosayres è un sogno ininterrotto, un universo smisurato di personaggi e creature fantastiche che trascina senza posa il lettore in una girandola di situazioni e suggestioni irresistibili: il linguaggio esplosivo e straordinario di Marechal fa dell’Adán Buenosayres la lettura imprescindibile per chiunque ami la narrativa e il romanzo, il tassello che mancava nel luminoso quadro della creazione letteraria mondiale. Perché noi italiani ci ritroviamo a leggere Adán Buenosayres con tanto ritardo? Le ragioni fondamentali sono almeno due, una politica e una linguistica. Quella politica è presto detta: Marechal, nei vent'anni necessari per scrivere questo elefantiaco romanzo, non s'era dedicato soltanto alle patrie lettere, concedendosi al vizio assurdo della poesia e all'ozio gentile della drammaturgia: ma soprattutto era stato, en passant, ministro della Cultura nel governo Peròn. Caduto il leader argentino avrebbe avuto inizio un franco ostracismo da parte del mondo culturale argentino. Marechal, con qualche malinconia, s'era battezzato per questo "il poeta deposto". Sì, è frustrante, e profondamente stancante, accorgersi che l'arte è stata periodicamente confusa con le appartenenze partitiche, e spesso è sembrata da esse derivare, o da esse dipendere, in via esclusiva, nel Novecento. Le biografie di certi romanzieri sono tutte identiche, cambiano soltanto i nomi dei regimi coi quali avevano collaborato, o nei quali avevano creduto, continente dopo continente. Veniamo alla seconda ragione del ritardo. La ragione linguistica è meno prevedibile e decisamente più affascinante. Adán Buenosayres, leggiamo nella nota dell'editore, «ha avuto una grande diffusione in tutti i paesi di lingua spagnola, ma l'utilizzo frequente del dialetto lunfardo e la complessità dell'argomento per anni sono stati considerati veri e propri ostacoli alla traduzione dell'opera in altre lingue». Cos'è questo "lunfardo"? Il nome significa, letteralmente, "lombardo", in omaggio a uno dei primi gruppi di immigrati ( ne consiglio la lettura ai leghisti nostrani) che cominciò a servirsene, leggiamo in uno dei paratesti. È un argot castigliano, composto di vocabili provenienti da diverse lingue e dialetti europei, quechua e guaranì, molto diffuso a Buenos Aires e adottato nei testi del tango: «Le sue origini furono quelle di un argot o slang di prigionieri, usato nelle carceri per non farsi comprendere dalle guardie, che ricorreva all'espediente - chiamato vesre, ossia l'inverso di revés, rovescio - di invertire l'ordine delle sillabe di una parola. Questo è il libro che ci permette di passeggiare nelle strade che tanti nostri antenati hanno imparato ad amare, parlando in un singolare esperanto. È un'opera d'arte che tracima sentimento. Va interiorizzata con straordinaria lentezza, per questa ragione. Bisogna decidere di dedicargli il giusto tempo. Ci porta nel "vecchio nuovo mondo". Già, un mondo che non seppe sempre parlare di questo libro con le parole di Borges, che a suo tempo confidava esplicitamente all'amico Marechal: «Il tuo libro mi ha entusiasmato... sono ancora immerso nell'atmosfera delle tue frasi lette e rilette. Che versi travolgenti, che meravigliosa avventura per la letteratura argentina». Julio Cortázar, invece, era stato il primo a scriverne con autentico trasporto, nel '49. L'incipit dell'articolo è talmente chiaro che non va tradotto: «La aparición de este libro me parece un acontecimiento extraordinario en las letras argentinas». Mezzo secolo più tardi, i letterati e i lettori argentini si sono accorti di quale patrimonio sia questo libro, e di quanta ragione avessero i loro maestri d’antan. Vincenzo Zizzo

Mariama Bà – Amica mia (Modu Modu Edizioni) E’ notevole la concentrazione narrativa sulle adulazioni, di uno stile culturale portentoso, rivolte a un uomo, un finto diplomatico, che si macchia per tutta una vita (ma lo si viene a sapere alla sua morte) di un rispetto totalmente mancato. La forma del romanzo, in lettera marmorea, dallo spirito stipabile in una donna che ha assoluto bisogno di confidarsi con una persona che la possa comprendere, riprende dei conti da rendere, con parole sicure di sé, che sciolgono qualsiasi comportamento sospetto, insensibile. V’è un patrimonio dunque da reinventare alla morte della fiducia umana, che si celebra con ripercussioni ereditarie e per spostamenti minimi, ingestibili per buona sostanza, cercando di mantenere delle altezze di veduta con lo spessore storico dell’Africa nera, e ripartire amorevolmente da un domani. Si appalesa della tristezza per appelli delicati alla considerazione emotiva, che possono spezzare il filo di un discorso indispensabile. L’inaccettabile è stato applicato per regolamenti civili, ma si manifesta all’interno della psiche umana, come un segreto importante, di natura politica. Gli elementi di carattere personale si legano per compite elettive che non s’intensificano, eppure sembra finalmente giusto riconoscere e ripercorrere un cammino per denunciare inganni di presenze morali. Il lettore può assistere da impotente ai ricordi di un’utilità di luoghi al vaglio della storia, accettando l’irrigidimento di decadenti sovraintendenze. La possibilità di bilanciare le opere di sussistenza riguarda una dipendenza alle tradizioni che non risparmia veleni e polemiche sentimentali, cosicché una situazione strettamente personale la si espone, considerandola in odor di letteratura, e puoi ritrovare tutte le illustrazioni di un silenzio per la promozione di nuove vite, di discorsi seri che partono dal basso per cozzare contro il fermo divino. Strutture fisiche e immateriali al contempo barcollano non potendo quasi più rimuovere dei residui di scarti d’inaudito legame, dovendo dimostrare di credere in una programmazione che non appartiene all’immaginario individuale, con usi & costumi che diventano inadatti e una dignità di cui non s’intende l’assenza a una certa decisione, comportando una grettezza ben coperta a tu per tu con l’essere donna. Il racconto della realtà, di un impegno flessibile, si rispecchia a tratti nel tempo di cercare disperatamente una testimonianza sul male di vivere. E’ oggettivamente difficile risolvere una forma complessa di disagio, causa un dialogo che dipende dalla sensibilità che nessuno può insegnarci davvero. Ciò che facciamo può sfociare in una punizione ch’è seria e folle perché mai del tutto trasparente, ma se comprendessimo gli altri potremmo avere la chiave d’accesso per ogni persona che si sente fallita dentro, perché si finge ancora di aprire civilmente una partecipazione sociale, specialmente in Africa, dove occorre ripartire da questo concetto per vantarsi d’avere qualcosa in possesso ed essere all’altezza di una grande famiglia per cui ci vogliono coraggio e prontezza di riflessi quando l’onore non si aggiorna religiosamente. La necessità di tagliare a lungo, per un reale bisogno d’amore, che deve essere assaporato e monitorato nel tempo traditore, impressiona per la poca prudenza di chi vuole innalzarsi per dare il meglio di sé, con servizi e competenze d’amalgamare per persone e oggetti in sintonia armonica. Ecco che la scrittura assume i contorni di un cerimoniale dal peso fin troppo stoico per riconoscere lo specchio civile di una donna, ed emergono i diritti per rifornirsi di politica, richiusi in uno stato di famiglia dall’innaturale disponibilità. La contentezza è un problema di delimitazioni funzionali, forma il pensiero utopico per un movimento lineare dell’essere non inteso nel riportare fortune proprie, distinte dai destini di chi ti prevale intorno: corteggiatori, magari pure giovani, con una molteplicità di fini declassanti, da cui i figli di una madre di famiglia devono guardarsi bene, oltretutto modernamente incitati a varcare i confini etici. Già, i figli: per farsi carico della loro immaturità, fra tante richieste dall’ovvia lesione, rischi di destinarti malinconicamente alla modernità, con la corsa ai ripari ad assumere i toni di un’iniziativa impossibile da programmare se dall’esterno t’inseriscono in un tempo formativo. Materie prime, quiete, sono i pensieri quando prendono nessuno di mira! (Mariama Bà nacque a Dakar nel 1929. Questo è il suo primo romanzo che, tradotto in molte lingue, ottenne nel 1980 il Premio Noma di Francoforte. L’anno dopo la morte colse l’autrice, malata da tempo di cancro. Il suo secondo romanzo, Un chant écarlate, è stato pubblicato postumo dalla casa editrice Neas. *(note biografiche tratte dalla quarta di copertina). Vincenzo Calò


P AGINA 15 Giovedì 25 giugno 2015 BISCEGLIE Bisceglie Teresa Antonacci Presentera' il Suo Nuovo Libro "C'è' Modo e Modo". La scrittrice molfettese, Teresa Antonacci presenterà il suo ultimo libro dal titolo " C' è modo e modo" presso la libreria Marconi di Bisceglie. Inoltre, dialogherà con l' autrice Romolo Ricapito, giornalista, opinionista, pubblicista. Collabora con diverse testate giornalistiche tra cui La Gazzetta Meridionale, la Gazzetta del Mezzogiorno, Il Corriere del Mezzogiorno e Repubblica Bari. Scrive su vari quotidiani online tra cui www.gazzettadaltacco.net e www.testieumori.it " Affamati come siamo di buoni sentimenti, dei quali non proveremo mai sazietà abbastanza, ci rallegriamo ancora quando un film presenta un happy end inaspettato, quando un romanzo ci emoziona oltre ogni limite con le storie di uomini e donne che si accompagnano, in qualche loro modo speciale, lungo le strade della reciproca conoscenza, dimenticandosi dei propri ed altrui difetti. Che poi, spesso, difetti non sono, ma modi diversi di guardare la realtà, riflessi inequivoci delle più ineguali personalità. Così e non altrimenti coinvolge la lettura delle pagine, eleganti e mai chiassaiole, di Teresa Antonacci, pronta, in una alternanza di esperienze di viaggio oniriche e digitali, a farci comprendere, senza affettazione alcuna, il valore del verbo amare. Così l'Autrice ci accompagna nelle vite degli altri con un che di dolce e buono che odora e profuma di familiarità, amicizia e amore, tutti sentimenti vivisezionati con la saggezza che sola ci regala l'esperienza, rendendoli attraenti anche quando sembrerebbe che non ci sia spazio se non per il rancore sordo di chi rimprovera alla società o alla divinità ciò che, al contrario, ci arricchisce di altre possibilità ed altri sguardi. Per ricominciare da capo. Superandosi. " Bisceglie (Barletta Andria Trani) libreria Marconi ore 19:30 ingresso libero Info. 080 964 8968 Giovedì 25 giugno 2015 BRINDISI Feltrinelli Point Brindisi. Francesco Colizzi presenta "L'aggiustatore di destini" Giovedì 25 giugno, alle ore 19.30, presso La Feltrinelli Point di Brindisi, si terrà la presentazione del libro "L'aggiustatore di destini" di Francesco Colizzi per Manni Editore. Giovanni Nilo è un giovane psichiatra e psicoterapeuta pugliese amante della letteratura e del mare. Segue vari casi clinici, con partecipazione e passione, riflettendo continuamente sulla propria missione e tentando di aggiustare il destino di chi soffre. In particolare, la vicenda di Lucia, giovane universitaria bella e intelligente, provocante e seduttiva, assume i caratteri di una vera e propria indagine. Mentre scorre la sua vita, tra l'amore per Emma e quello per la professione, il dottor Nilo si ritrova a fare i conti con l'orrore ed il male propri della condizione umana. Interverranno il presidente dell'Associazione Vivere a Colori Gianluca Mignini, l'editore Piero Manni, la giornalista Valeria Arcangeli e il direttore SPDC dell'Ospedale "A. Perrino" di Brindisi Ezio Ferilli. Brindisi (Brindisi) Feltrinelli Point Corso Umberto I, 113-115 ore 19:30 ingresso libero Info. 0831525451 Venerdì 26 giugno ALBEROBELLO (BA)

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Presentazione del libro “Sarò vostra figlia se non mi fate mangiare le zucchine. Storia di un’adozione.” di Tommy Dibari. Presentazione del libro “Sarò vostra figlia se non mi fate mangiare le zucchine. Storia di un’adozione.” di Tommy Dibari “…In quella situazione stavamo benissimo, perfettamente incastrati come pietre dei muretti a secco insieme alla nostra bambina, piccola pietra di scarto, diventata testata d'angolo…” Sarà presentato venerdi 26 giugno alle ore 18.30 presso “Miseria e Nobiltà” ad Alberobello, l’ultimo libro di Tommy Dibari, “Sarò vostra figlia se non mi fate mangiare le zucchine. Storia di un’adozione.” edito dalla Cairo Editore. A dialogo con l’autore, Maria Antonietta Salamida, dottoressa in beni culturale e Catianna Bimbo, dottoressa in psicologia, entrambe operanti nell’ass. culturale Sylva di Alberobello. Il libro: Tommy e Doriana sono una giovane coppia come tante: si amano, si sposano, decidono di avere un figlio. Ma, come recita l’antico detto ebraico, quando l’uomo pensa, Dio ride. Così il figlio tanto desiderato non arriva, e i due vengono risucchiati in un percorso fatto di controlli, analisi, terapie di Gonal F, inseminazioni, Fivet, tour religiosi in cerca della grazia e diete a base di peperoncino scaricate dalla rete; un pellegrinaggio su e giù per lo stivale tra ospedali, cliniche private, camici bianchi e camici sporchi, loro che si sentono topi da laboratorio in attesa del prossimo esperimento. Mentre i palazzi della città si riempiono di fiocchi rosa e azzurri sui portoni, e i giardinetti di mamme che spingono carrozzine, per loro arriva la glaciale sentenza: «Vi trovate in quello che la scienza definisce il range di infertilità inspiegabile», e la speranza cede il posto alla delusione, allo sconforto. Finché all’improvviso accade qualcosa. Bastano poche parole e tutto sembra diverso. «Forse siete destinati a un altro progetto, forse dovete andare a prendervi vostro figlio, portarlo via e salvarlo.» Tommy e Doriana decidono allora di reagire, di seguire il cuore, di tornare nel luogo dell’anima dove i palpiti contano più dei parametri di riferimento. Scendono in profondità, nel posto segreto delle emozioni verso una scelta altrettanto ardua: l’adozione. Si tuffano tra le braccia dei giudici, degli psicologi e degli assistenti sociali, sussurrando loro che da qualche parte nel mondo c’è un bambino che li aspetta. Poi, un giorno, la risposta arriva dal tribunale italiano: c’è uno scricciolo, fragile come una foglia, che risponde al nome di Martina. Non vuole né zucchine né botte, ma ha un’immensa fame d’amore. E così tutto si capovolge, perché la vita può anche essere letta al contrario. Come dice Martina, «se lo guardi bene, il cielo è un mare rovesciato». L’autore: Tommy Dibari è scrittore, docente, autore televisivo e creativo pubblicitario. È stato tra gli autori di importanti programmi televisivi nazionali quali ad esempio: “Striscia la Notizia”, “Paperissima” e “Paperissima Sprint” (MEDIASET), “Fiesta” (MTV) e “Artù” (RAIDUE) condotto da Gene Gnocchi e Elisabetta Canalis. Per l’emittente TELENORBA ha ideato fortunati format quali “Il Graffio” e “U’ Tub”. Su invito del Governo Eritreo ha realizzato “Asmara mon amour” un reportage girato tra Asmara e Barentù. Ha curato alcune importanti campagne pubblicitarie nazionali. A quattro mani con il collega Fabio Di Credico ha firmato la sua

opera prima, il romanzo “La Cambusa. Storia d’amore e di altre malattie” edito da Rizzoli nel 2007 (più di 10.000 copie vendute, quasi un centinaio di presentazioni in giro per l’Italia (anche a Bruxelles). Sempre a quattro mani pubblica “Non ho tempo da perdere” CAIRO EDITORE nel 2011 con grande successo di critica e di pubblico. È autore di alcuni importanti eventi live tra cui il premio “Leggio D’oro” (l’Oscar italiano del doppiaggio) tenutosi a Forte dei Marmi nel 2010, a Cefalù nel 2011, ad Alghero nel 2012 e 2013 e il “Premio Nazionale Nicola Zingarelli”. Tiene corsi di scrittura creativa presso i licei e le università, ha tenuto lezioni presso la cattedra del Laboratorio di Storia della Comunicazione Radiotelevisiva dell’Università di Bari (facoltà di Lettere). È l’ideatore di “Creativa...mente” un corso/ percorso di creatività rivolto agli utenti di centri di salute mentale (tale corso è stato insignito nel premio FIASO 2012 quale “migliore iniziativa formativa a livello creativo” tra tutte le Asl italiane). Tommy Dibari ha anche ricoperto il ruolo di Direttore Artistico di TELEREGIONE (una tra le più importanti emittenti locali pugliesi) e cura un editoriale quotidiano dal titolo AD MAIORA in onda su Radio Selene. Nell’aprile del 2015 esce il primo romanzo “Sarò vostra figlia se non mi fate mangiare le zucchine. Storia di un’adozione” edito da CAIRO EDITORE. Insegna “Scrittura creativa” presso il CIASU, Centro Internazionale Alti Studi Universitari di Bari. Alberobello (Bari) Miseria e Nobiltà, Piazza del Popolo ore 18:30 ingresso libero Info. 3804111273 Giovedì 2 luglio 2015 BISCEGLIE Corrado de Bari Presenta "la Forza Dei Fragili" Corrado De Bari presentera' il suo libro dal titolo " La forza dei fragili" presso la libreria Marconi a Bisceglie. Dialogherà con l' autore, Maria del Rosso, blogger letterario e redattrice. Scrive su " Molfettaviva", "NelMese" e per il sito web " Tacco di Bacco". Non è mai facile raccontare una storia. È ancora più difficile raccontarsi in una storia autobiografica. Non sempre riesce naturale raccontare particolari del proprio vissuto e di quello dei propri cari, che si preferirebbe non aver mai provato per non doverne raccontare. Perché è facile guardare la vita degli altri dal di fuori, come fossimo spettatori di un film; è facile trovare le risoluzioni ai problemi quando non li viviamo in prima persona. È perciò doppiamente ammirevole lo sforzo di Corrado de Bari che, pur vivendo sulla pelle del proprio figlio il disagio di una patologia ancora non ben definita e definibile, qual è l’Autismo ad alto funzionamento, ha deciso di scriverne, con grande sensibilità. Il suo libro “La forza dei fragili” è una sorta di diario condiviso in cui l’autore racconta esperienze e difficoltà incontrate, con precisione chirurgica e in una narrazione che, seppur contestualizzata per documentarne tecnicamente evoluzioni e involuzioni, utilizza il linguaggio universale per eccellenza: il linguaggio del cuore. Perché solo il linguaggio del cuore può tradurre le difficoltà in speranze, i dolori in gioie, il vissuto in vivendo... Perché è solo vivendo questi figli così “speciali”, così fragili eppur così forti, che si può comprendere quanto grande possa essere l’Amore." Bisceglie (Barletta Andria Trani) Libreria Marconi ore 19:00 ingresso libero Info. 080 964 8968


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MONTAGE OF HECK

. Documentario sulla vita di Kurt Cobain. Mai una definizione è stata più erronea , secondo il mio modesto parere. La coerenza nel titolo potrebbe stare nella parola ‘vita’, visto che della sua morte si parla ben poco. E ammettiamolo: aspettavamo tutti di legittimare i nostri sospetti sulla sua fine, che sono però stati ridotti a un unico fermo immagine con la scritta ‘Un mese dopo essersi ripreso dal coma dopo l’overdose a Roma, Kurt Cobain si è tolto la vita’. Non che mi aspettassi il documentario del secolo, ma anche la parola documentario non è per niente appropriata. Si tratta sì di un insieme di materiali inediti sulla vita di Kurt Cobain, ma la selezione che inevitabilmente è stata fatta in tutto il marasma iniziale sembra essere stata deliberatamente pilotata per darci un’idea di tutto ciò che lui non era stato. Ma adesso metto da parte le polemiche e cerco di iniziare da ciò che mi ha colpita positivamente. Prima le buone notizie e poi le cattive. Innanzitutto il lavoro grafico è stato eccezionale, per quanto riguarda le animazioni dei disegni tratti dal diario. Anche le animazioni create in rotoscope, che mi hanno ricordato lo stile di A Scanner Darkly e Waking Life (entrambi bellissimi) , sono state inserite nei giusti momenti senza fare troppa leva sul ‘mito’. Secondo, è stato difficile trattenere la commozione e la tenerezza nelle scene tratte dai film di famiglia, con un nanetto iperattivo, traboccante di empatia (non dimenticherò mai il gesto con cui offre un cracker a chi sta filmando, appena dopo il primo morso) e di goffaggine. Cosa vuoi fare adesso, Kurt? Vorrei ascoltare una cassetta. E’ stato difficile non emozionarsi vedendo il montaggio di alcune parti di quei video, strategicamente accostati a pubblicità dell’epoca o a film vintage (un piccolo Cobain che si sforza di sedersi sulle scale del giardino ostentando maturità, senza però riuscire ad accavallare le gambette scheletriche e tenendo il giornale al contrario, e qualche secondo dopo l’immagine di un film dove un uomo d’affari ripeteva lo stesso gesto con scioltezza e disinvoltura) . Anche il montaggio audio, in alcune scene di pochi secondi, ha costituito un elemento espressivo a sé : lui che agita la chitarra come una sega elettrica, e il suono di una vera sega elettrica di sottofondo, che comprimono in un’unica scena le radici campagnole di chi è cresciuto in mezzo a rozzi boscaioli e l’evasione, la salvezza, l’arma della musica. Mettendo ovviamente da parte quelle che possono essere le associazioni cinematografiche come Non Aprite Quella Porta. Ma il montaggio di queste scene e di quelle di animazione sembra essere stato realizzato da persone completamente diverse da quelle che hanno gestito la parte delle interviste. Forse mi lascio trascinare in voli pindarici personali quando interpreto alcune scelte nel montaggio come sopra, quindi dedichiamoci alle interviste e a come esse sono state presentate e strutturate, una più evidente espressione della mia tesi iniziale. Partiamo da Dave Grohl e Krist Novoselic, come minimo. Particolare deludente ma rivelatore delle intenzioni dei produttori: le scritte in sovraimpressione li descrivono come ‘ amico di Kurt Cobain’, e non batterista e bassista dei Nirvana. Se fosse veramente stato un documentario sulla sua vita, ci si sarebbe almeno dovuti degnare di riconoscere che da quando i Nirvana sono nati, essi sono stati la sua vita. Quindi perché ridurre ad amici coloro che con lui hanno creato e plasmato una parte stessa del suo organismo? Di cosa si stava parlando prima che la telecamera si accendesse, con un Krist Novoselic perennemente sul punto di scoppiare in lacrime? Ho saputo più cose dai suoi occhi che dalle mille parole dette dai parenti. Ancora: non si parla molto dei dischi, le pietre miliari della sua esistenza, prima e forse unica fonte attendibile rimasta per decifrare l’uomo e non il mito. Che fine hanno fatto i gruppi che in quel periodo hanno suonato con i Nirvana e ne sono stati inevitabilmente influenzati? Perché non inserirli almeno nella colonna sonora? Che fine ha fatto lo zio Buzz Osborne che ha plasmato e ascoltato un adolescente Cobain salvandolo dall’inedia dell’anima con una cascata di punk? E Steve Albini? Se ne parla davvero poco. E che senso ha riarrangiare Smells Like Teen Spirits facendola cantare a un coro di voci bianche con un pianoforte di

sottofondo per aumentare l’effetto drammatico? L’apoteosi del dramma secondo me è stata abbondantemente raggiunta nelle interviste alla madre (spaventosamente simile a Courtney Love ora più che mai), il padre, la matrigna, la sorella, la ex fidanzata con la quale viveva ad Aberdeen, e naturalmente Courtney Love. In una delle interviste rivolte ai Nirvana, Kurt Cobain risponde esausto ma ironico al giornalista : ‘Cos’altro devo dire? Cosa devo spiegare? È la musica a parlare.’ ‘Non vorresti dare una spiegazione delle vostre canzoni ai fan? Di cosa parlano?’ ‘A me interesserebbe più sapere la loro interpretazione, delle nostre canzoni.’ Quando doveva essere la musica a parlare, hanno parlato le persone che erano più lontane da essa. Che fine ha fatto il Kurt che in sala prove fingeva di improvvisare una canzone che aveva provato tutta la notte a casa in solitudine? Non che non rispetti l’intervento dei familiari, ma inevitabilmente la loro visione delle cose è stata evidenziata e ostentata a tal punto che alla fine, l’adolescente che non sappia più di tanto sulla sua vita privata viene portato a pensare che fosse solo un drogato disadattato a cui piaceva urlare in un microfono brandendo una chitarra/sega elettrica. E se anche si è espressa Courtney Love, per la quale mi sforzerò di essere il più oggettiva possibile, lo ha fatto in merito a cose che non riguardavano la musica: frasi come ‘il suo sogno era di guadagnare milioni di dollari e poi diventare un tossico: parole sue’ (peccato che lui non possa controbattere…) e minuti su minuti a parlare della storia dell’articolo su Vanity Fair su lei che si faceva di eroina mentre era incinta, e ancora slinguazzamenti vari e scaramucce coniugali nelle quali sinceramente non trovo molto valore esplicativo. That legendary REMORSE is such a bore. Anche quando si cerca di mostrare i lati più teneri di Cobain, si è scelto di esasperarne i lati più commercializzabili: quale padre non diventerebbe un idiota con in braccio il fagottino che ha messo al mondo? Qualcuno aveva forse dei dubbi sul fatto che potesse essere un padre affettuoso e presente? Qualcuno ha trovato davvero rivelatrici le sue dichiarazioni riguardo a quanto non volesse ripetere gli errori che i suoi genitori avevano fatto con lui? Tra video casalinghi traballanti con una Love che incita il malcapitato che filma a seguirla ovunque mentre fa bella mostra ora delle sue tette ,ora di suo marito e parenti che parlano di quanto fosse ingestibile (come si fa a liquidare come ingestibile un adolescente figlio di divorziati che viene cacciato sistematicamente da tutte le case in cui viene ospitato, senza che nessuno gli chieda perché?), si fanno strada piccoli momenti rivelatori, come in alcune interviste ai Nirvana dei tempi d’oro o le parole dette nel fantomatico Montage of Heck, una sorta di lungo audio diario che da’ il titolo al film. E, a proposito di diari, chissà come mai , in un diario pieno zeppo di informazioni, si sia scelto di inserire morbosamente le pagine con scritto ‘kill yourself kill yourself kill yourself’. Ma tuttavia la sensazione generale alla fine del film è di profonda amarezza, o meglio appunto di stima per alcune parti e scelte e assoluta delusione riguardo ad altre, ed oltretutto è una sensazione di perdita. E’ una sensazione di perdita per quelli che verranno, e si lasceranno ammaliare da questi documentari in stile Real Time (non mia la definizione, ma perfettamente calzante). Questo non è Kurt Cobain…è KurDt Cobane. E nonostante ciò, volendo riconsiderare le parole dell’intervista sopra citata, penso ancora che in fondo non tutto è perduto. L’emozione non sta tanto nel rileggersi per la ventesima volta i suoi diari o nell’ascoltare i dischi fino a consumarli, ma sta anche nella constatazione che comunque, nei secoli dei secoli, nonostante tutto, da qualche parte spunterà sempre qualcuno che inizierà a suonare una canzone dei Nirvana ad una festa, ad una giornata dell’arte o con pochi amici intimi. Ognuno la sua interpretazione. Forever in debt to his priceless advice. Annachiara Innocenzio Titolo originale: Cobain: Montage of Heck Paese di produzione: Stati Uniti. Anno: 2015. Durata:132 min. Genere: documentario. Regia: Brett Morgen. Produttore: Universal Studios/HBO Documentary Films/Brett Morgen/Danielle Renfrew Behrens/Frances Bean Cobain. Montaggio:Joe Beshenkovsky/Brett Morgen. Musiche:Kurt Cobain/Nirvana/Jeff Danna.


P AGINA 17 Martedì 23 giugno POLIGNANO A MARE (BA)

2 0 1 5 pubblico e ad emozionarlo. W e b : w w w . p h a n t a s m a . i t Bari (Bari) Fiera del Levante Lungomare Cineteatro Multisala Vignola Polignano a Starita, 4 ore 10:30 ingresso libero Mare. CinemaMondo- MEDIANERAS, INNA- Info. 3497562789 MORARSI A BUENOS AIRES, di Gustavo Toretto (Argentina, Spagna, Germania Martedì 23 giugno 2015 BARI 2011). Presentato a Berlino nella sezione Panorama nel 2011, Medianeras - Innamo- Multicinema Galleria Bari Gundam Core rarsi a Buenos Aires ha vinto il premio co- presenta Mobile Suit Gundam THE ORIGIN me miglior film, migliore regia e premio del I Martedì 23 giugno 2015 al Multicinema pubblico al Gramado Film Festival (sempre Galleria di Bari (Corso Italia, 15-17) verrà nel 2011). Buenos Aires negli anni succes- trasmesso il primo episodio di Mobile Suit sivi alla crisi con le sue eleganti architettu- Gundam THE ORIGIN, la serie di OVA tratta re, con i suoi nitidi interni, con le sue strut- dal manga di Yoshikazu Yasuhiko, un film ture urbane è lo sfondo della storia di due d’animazione che narrerà la genesi della solitudini che si sfiorano, per tutto il film, saga dal punto di vista di un giovane Cama solo alla fine si incontrano . Film origi- sval Rem Deikun, a cui seguirà uno speciale nale e di delicata p o e s i a . making of esclusivo per la proiezione cineWeb: w w w . a l m a - t e r r a . i n f o matografica italiana. Lo spettacolo delle Polignano a Mare (Bari) Cineteatro Multisa- 21.00 verrà introdotto da una presentaziola Vignola Viale Rimembranza 13 ore 21:00 ne di circa dieci minuti a cura di Gundam ingresso a pagamento euro 5.00 Core, alla quale seguirà l’estrazione di un premio a sorpresa fra tutti i presenti in Info. 080/4249910 - 347/8571523 sala. Mobile Suit Gundam – The Origin I Lunedì 22 giugno 2015 BARI arriva nei cinema italiani solo per due giorni, il 23 e 24 giugno, per svelare l’inizio di Fiera del Levante Bari. Premiere del film una delle saghe anime più amate e longeve PHANTASMA, l'ultimo horror-fantasy del di sempre, tratta dal manga di Yoshikazu regista barese Giovanni Aloisio. Un maestro Yasuhiko. Gundam è talmente popolare che perfido, una ballerina fragile e il loro rap- a Tokyo ne è stata eretta una riproduzione porto conflittuale che fa da detonatore per a misura originale: è di fronte a questa le vicende raccontate. Un horror? Un fanta- mastodontica statua che si recano in visita sy? Un musical? Un mélo? PHANTASMA E' anche tutti i fan italiani della saga che ora LA NUOVA OPERA DEL REGISTA BARESE potranno scoprire su grande schermo come GIOVANNI ALOISIO La prima assoluta del la storia del mitico Gundam ebbe inizio. film lunedì 22 giugno alle ore 10,30, alla Siamo nell’Universal Century 0068, Side 3: presenza del regista e dell’intero cast tecni- la Federazione sembra destinata a riportare co e artistico, presso la sede dell’Apulia una schiacciante vittoria quando il PrincipaFilm Commission, Fiera del Levante a Bari. to di Zeon cala il proprio asso nella manica, Ingresso gratuito. Dopo aver diretto “La i Mobile Suit. Questi mezzi altamente masignora Delle dodici notti” fiaba horror- novrabili sapranno mutare le sorti dello natalizia che ha fatto incetta di premi inter- scontro anche grazie all’abilità di Char Aznazionali, Giovanni Aloisio, scrittore e regi- nable, un misterioso pilota che combatte sta barese, presenta un nuovo cortome- indossando una maschera. Le vicende che traggio fantasy-horror dal titolo, Phanta- hanno portato Aznable a combattere hanno sma, ambientato in un’accademia di danza, avuto origine anni prima, quando era solo chiaro omaggio ad un classico del genere un bambino e rispondeva al nome di Casval diretto da Dario Argento, “Suspiria”. E pro- vivendo insieme alla sua sorellina Artesia… prio il maestro dell’horror si è espresso Uno dei motivi del successo di Gundam, positivamente definendo lo stile di Aloisio l’epopea che sin dagli anni Ottanta ha con“interessante e degno di attenzione”, un quistato il pubblico italiano, risiede nell’egiudizio autorevole che sicuramente ali- stremo realismo e nella maturità con cui menta aspettative ed attese per questa vengono affrontati tematiche come la guernuova ‘creatura’ cinematografica del regista ra, la politica e la morte. Nelle mani di ogni barese. “Phantasma” è la storia di Anita, singolo pilota di Mobile Suit risiede infatti la una giovane ballerina, fragile e insicura, possibilità di fare la differenza in battaglia, presa di mira dal suo maestro di danza il a seconda delle sue doti e del modo in cui quale non perde occasione per mortificarla saprà comandare il suo robot… In occasione e ridicolizzarla davanti alle sue allieve. Un dell’arrivo al cinema di Mobile Suit Gundam giorno Leo, ragazzino un po’ infatuato di – The Origin I, tutti i fan della saga potranAnita, le racconta di sua sorella Clara, suici- no gustarsi su grande schermo anche lo datasi in quella stessa scuola alcuni anni speciale making of del film: una chicca prima, di cui avverte ancora la presenza… A esclusiva riservata all’evento su grande proposito di questo suo nuovo lavoro cine- schermo. Il ciclo degli anime al cinema è matografico, interamente girato a Bari distribuito da Nexo Digital in collaborazione presso la scuola di danza “Il Palcoscenico”, con Dynit e con il sostegno dei media partil regista ha dichiarato, “è stata un’opera- ner Radio DEEJAY, MYmovies.it, VVVVID e zione complessa, considerando che difficil- L u c c a Comics & Games. mente in un corto indipendente si mettono W e b : www.gundamcore.it in gioco tante componenti, dai truccatori ai Bari (Bari) Multicinema Galleria Corso Italia coreografi, dalle ballerine ai tecnici degli 15-17 ore 21:00 ingresso a pagamento effetti speciali e tanto altro ancora. E’ stata Info. 0805214563 davvero dura – continua Aloisio - anche perché il progetto prevedeva un perfetto Venerdì 26 giugno 2015 coordinamento delle competenze e profes- MODUGNO(BA) sionalità richieste, cosa non molto facile da Una Piccola gestire, ma alla fine, penso, ne sia venuto Teatro "G. Fava" Modugno. fuori un lavoro intenso che, pur nella sue Impresa Meridionale II ^ Rassegna cinemabrevità, riesce a catturare l’interesse del tografica. Visioni e Riflessioni, a cura di

Cama Lila Una piccola impresa meridionale. Un film di Rocco Papaleo. Con Riccardo Scamarcio, Barbora Bobulova, Rocco Papaleo, Sarah Felberbaum, Claudia Potenza. Commedia, durata 103 min. - Italia 2012. Don Costantino è stato un prete e ora non lo è più. Si è innamorato, si è spretato e poi è stato mollato. Con le pive nel sacco se ne torna al paese natale, giù a Sud. Reo confesso, trova nella madre un faro! Non una persona saggia che lo guida nella buia notte in cui si è cacciato, ma un faro vero e proprio, esilio coatto per evitare un altro scandalo famigliare dopo quello procurato dalla sorella, scappata con un amante. Il prete nel faro cerca di raccogliere i pezzi, quelli metaforici della sua anima e quelli reali che cadono dal soffitto della proprietà di famiglia da tempo abbandonata. Pensandosi solo in quei domiciliari, scopre di attrarre altri "volontari", come il cognato cornuto con velleità di pianista raffinato, la sorella slovacca della giovane domestica della madre (una ex prostituta), la ditta di ristrutturazione chiamata a saldare il tetto (una ex compagnia di circensi), come la sorella rediviva. Un'accolita improbabile di "ex", personaggi in cerca di nuova collocazione ai quali si aggiungeranno pian piano altri come fossero gli elementi di un banda musicale in formazione, un po' scombiccherata, ma animata da passione ed entusiasmo. Dibattito finale con l'Ass. "XIAO YAN Onlus - Rondine che ride" Ingresso a contributo: 2 €. Teatro G. Fava Modugno Via Tagliamento, 53 T. 0805574066 Web: www.modugnolab.it Modugno (Bari) Teatro "G. Fava" Modugno Via Tagliamento, 53 ore 19:30 ingresso con quota di complicita' suggerita Info. 080.5574066 L e v a n t e I n t e r n a t i o n a l Film Festival XIII BARI Osservare il mondo con la lente d'ingrandimento del cinema. Nell'anno dell'Expo di Milano non può che essere dedicata all'alimentazione la tredicesima edizione del Levante international film festival, che si terrà in Puglia dall' 8 al 15 novembre 2015 con un'estensione a Roma. L'alimentazione, quindi, sarà il tema portante delle sezioni della manifestazione, che avrà come titolo “look (e)at - guarda mangia”. Il Liff 2015 sarà ricco di proiezioni, workshop, seminari, dibattiti con registi di fama internazionale, che su questo tema hanno offerto testimonianze rilevanti. Parteciperanno al festival, inoltre, critici, studiosi della materia, sociologi, agronomi, esperti di alimentazione, filosofi. Torna per questa edizione il Liff Award, il concorso internazionale per le migliori produzioni indipendenti di cinema, premiato con il Titus e 4500 euro di premi in palio, oltre aL focus slla cinematografia di un Paese ad est dell'Italia, quest'anno la Grecia. Per le iscrizioni c'è tempo fino al 31 maggio: la scheda è scaricabile dai siti www.levantefilmfest.com e www.limbo7.com. L'iscrizione al festival può avvenire online tramite Moviebeta o, in alternativa, tramite l'invio per posta della scheda di iscrizione a Levante international film festival, casella postale numero 99, Ufficio Postale Succursale Bari 1, Piazza Umberto 33, Bari.da domenica 8 a domenica 15 novembre 2015 Bari (Bari) centro ore 09:00 ingresso libero Info. 065748260


P AGINA 18 Da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 2015 FRANCAVILLA FONTANA(BR) Teatro Italia Francavilla Fontana Jurassic World. In alcune sale è possibile vedere il film in 3D. Si consiglia di telefonare al cinema e chiedere se effettivamente il film è programmato in 3D.Steven Spielberg ritorna nei panni di produttore esecutivo per “Jurassic World”, l’atteso nuovo capitolo della saga di Jurassic Park. Colin Trevorrow dirige l’epica avventura d’azione da una sceneggiatura scritta insieme a Derek Connolly. Prodotto da Frank Marshall e Pat Crowley. Ventidue anni dopo gli eventi di Jurassic Park, Isla Nublar ora dispone di “Jurassic World”, un parco completamente funzionante, come originariamente previsto da John Hammond. Da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 2015 Francavilla Fontana (Brindisi) Teatro Italia 19:00 - 21:30 ingresso a pagamento Info. 0831.812373 Da giovedì 18 a mercoledì 24 giugno 2015 OSTUNI (BR) Slow Cinema Ostuni: Samba. Un incontro fra due mondi, quello di Samba (Omar Sy), senegalese clandestino che vive in Francia da 10 anni e colleziona lavoretti per sopravvivere, e quello di Alice (Charlotte Gainsbourg), una dirigente d’azienda che dopo un crollo psico-fisico da stress decide di cambiare vita. Lui tenta tutte le strade per la regolarizzazione, mentre lei cerca di ricostruire se stessa attraverso il volontariato in un’associazione. Entrambi stanno provando ad uscire dal loro inferno personale fino a quando, un giorno, i loro destini si incrociano… in una storia che, fra umorismo ed emozione, potrebbe aprire un varco verso la felicità. E se la vita avesse più fantasia di loro? da giovedì 18 a mercoledì 24 giugno 2015. Ostuni (Brindisi) Slow Cinema Corso Mazzini 19:00 21:00 Ingresso a pagamento Info. 3280995608 Da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 2015 CAROVIGNO (BR) Cinema Cineblu Carovigno: Un piano perfetto. Una donna che ha successo in amore cerca di rompere la maledizione che colpisce la sua famiglia: tutti i primi matrimoni finiscono con un divorzio. Le viene così l'idea di portare all'altare un perfetto sconosciuto prima di sposare il suo fidanzato. Da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 2015 Carovigno (Brindisi) Cinema Cineblu Corso Umberto I ore 18:00 Ingresso a pagamento Intero 6.00 - ridotto 4.00 - mercoledi 4.00 Info. 0831/777195 Da martedì 30 Giugno a mercoledì 1 luglio 2015 STATTE (TA) Arena Ressa Statte, Film: Colpa delle Stelle Titolo originale: The Fault in Our Stars Nazione: U.S.A. Genere: Drammatico Durata: 125' Regia: Josh Boone Cast: Shailene Woodley, Ansel Elgort, Willem Dafoe, Laura Dern, Nat Wolff, Lotte Verbeek, Sam Trammell, Emily Peachey, Milica Govich, Allegra Carpenter. Trama: Hazel e Gus sono due ragazzi straordinari, uniti da un umorismo pungente, dallo sdegno per le convenzioni, da un amore travolgente e da un viaggio incredibile. Il loro rapporto è quasi un miracolo, visto che si sono incontrati all'interno di un gruppo di supporto per malati di cancro. Hazel Grace Lancaster (Shailene Wood-

ley) ha sedici anni. Alterna momenti di grande affetto e di scarsa tolleranza nei confronti dei suoi genitori un po' asfissianti. Si invaghisce, ricambiata, di un giovane di nome Gus Waters (Ansel Elgort). I due ragazzi iniziano una storia in cui condividono anche i timori e le preoccupazioni per il loro stato di salute, oltre alla passione per i libri, fra cui primeggia il preferito di Hazel, An Imperial Affliction. La ragazza ha provato più volte a contattare il misantropo autore del libro, Peter Van Houten (Willem Dafoe), ma senza alcun risultato. Quando Gus riesce a raggiungere Van Houten tramite l'assistente dello scrittore, viene inaspettatamente invitato ad incontrarlo ad Amsterdam. Gus intende portare Hazel con sé in un viaggio che potrà finalmente chiarirle il motivo per cui questo libro è sempre stato tanto importante per lei. Tuttavia le risposte che sta cercando non arriveranno da Peter Van Houten, ma dalla straordinaria avventura che Hazel vivrà al fianco di una persona che non ha paura di amare, un ragazzo che le regalerà "un pizzico di eternità, un 'per sempre' in una manciata di giorni". W e b : w w w . a r e n a r e s s a . i t da martedì 30 Giugno a mercoledì 1 luglio 2015 Statte (Taranto) Arena Ressa Corso Vittorio Emanuele III, 112 ore 21:30 ingresso a pagamento € 5,00 - ridotto € 4,50 universitari € 4,00 Info. 338/4049391099/4741081 Da sabato 20 a mercoledì 24 giugno 2015 TARANTO Cinecircolo Casalini Taranto: La buca. Un cane arruffato diventa inconsapevole pretesto dell’incontro di due umanità disordinate e precarie. Morso dall’animale, Oscar (Sergio Castellitto), avvocato burbero sempre alla ricerca di spunti truffaldini, vuole trarre profitto dall’incidente e fare causa al malcapitato proprietario, Armando (Rocco Papaleo). Quando però lo scaltro avvocato scopre che Armando è in realtà un povero disgraziato appena uscito di galera dopo aver ingiustamente scontato una pena di 30 anni, l’obiettivo cambia e la posta in gioco si alza: perché non intentare una causa milionaria ai danni dello Stato? Nel nome del riscatto, i due diventano detective alla ricerca di indizi e prove e nasce un’amicizia improbabile e divertente. Tra loro Carmen (Valeria Bruni Tedeschi), barista dall’animo sensibile con un passato insieme all’uno e un possibile futuro insieme all’altro… da sabato 20 a mercoledì 24 giugno 2015 Taranto (Taranto) Cinecircolo Casalini Via Plateja142 18:00 - 21:00 ingresso a pagamentoQuota sociale: Adulti 25.00 euro - Studenti 20.00 euro Da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 2015 BRINDISI Teatro Impero Brindisi: Mister Morgan - Non è mai troppo tardi per ricominciare. Sullo sfondo di una Parigi dalle atmosfere e dai colori autentici, lontana dagli stereotipi cinematografici, il film racconta la vita del Signor Morgan, ancorata al ricordo della moglie defunta e cadenzata dalla solitudine, fino all’incontro, del tutto casuale e inaspettato, con Pauline (Clémence Poésy). Conquistato dalla vitalità disarmante e dal tenace ottimismo della giovane donna, il professore di filosofia in pensione ritroverà la gioia di vivere, il conforto della compagnia, il

gusto del romanticismo. Grazie a Pauline, Matthew Morgan si riavvicinerà anche ai figli ma i tentativi di quest’ultimi di riportarlo in patria scateneranno conseguenze impreviste nella vita di tutti quanti. da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 2015 Brindisi (Brindisi) Teatro Impero Via De' Terribile 19:00 - 21:00 ingresso a pagamento Intero euro 6.00 - Ridotto euro 4.00 (riduzione anziani tutti i giorni, mercoledi ridotto) Info. 0831.523846 Da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 2015 OSTUNI (BR) Slow Cinema Ostuni: Anime Nere. Anime Nere è la storia di tre fratelli, figli di pastori, vicini alla ndrangheta, e della loro anima scissa. Luigi, il più giovane, è un trafficante internazionale di droga. Rocco, milanese adottivo, dalle apparenze borghesi, imprenditore grazie ai soldi sporchi del primo. Luciano, il più anziano, che coltiva per sé l’illusione patologica di una Calabria preindustriale, instaurando un malinconico e solitario dialogo con i morti. Leo, suo figlio ventenne, è la generazione perduta, senza identità. Dagli avi ha ereditato solo il rancore e il futuro è un treno che per lui sembra già passato. Per una lite banale compie un atto intimidatorio contro un bar protetto dal clan rivale. In qualsiasi altra terra, sarebbe solo una ragazzata. Non in Calabria, tantomeno in Aspromonte. È la scintilla che fa divampare l’incendio. Per Luciano è di nuovo il dramma che si riaffaccia dopo tanti anni dall’uccisione del padre. In una dimensione sospesa tra l’arcaico e il moderno i personaggi si spingono fino agli archetipi della tragedia. da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 2015 Ostuni (Brindisi) Slow Cinema Corso Mazzini 19:00 - 21:00 ingresso a pagamento Info. 3280995608 Da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 2015 GINOSA(TA) Cineteatro La Pineta Ginosa: Il mio amico Nanuk Tra i ghiacci del Canada settentrionale, il piccolo Luke scopre che un giovane cucciolo di orso polare è stato separato dalla madre. Ponendosi come obiettivo quello di trovare un modo per ricongiungere i due, Luke trova l'aiuto di Muktuk, mezzo Inuit e mezzo canadese, che conosce bene il territorio dove vivono gli orsi polari. Per portare a termine la missione, Luke dovrà imparare a proteggere se stesso e il cucciolo dai pericoli della natura selvaggia. da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 2015 Ginosa (Taranto) Cineteatro La Pineta Viale Trieste 116 19:00 - 21:00 ingresso a pagamento Info. 099/8271423


P AGINA 19 Da domenica 21 a mercoledì 24 giugno certo a Buckingham Palace, in occasione del 2015 FASANO (BR) compleanno del principe Filippo. da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 2015 Andria Cinema Kennedy Fasano: Se Dio vuole. (Barletta Andria Trani) Cinema Multisala Tommaso, uno stimato cardiochirurgo, una Cinemars Via Barletta ore 22:00 ingresso a vita fa ha conosciuto sua moglie Carla, affa- pagamento Fest/Prefest 7,30 -Ridotto poscinante e “pasionaria”, oggi sfiorita come meridiano feriali 5,50 Info. 899 280 273 gli ideali in cui credeva. Tommaso e Carla hanno due figli; la più grande Bianca non ha Da domenica 21 a mercoledì 24 giugno interessi, non ha idee, non ha passioni. An- 2015 MARTINA FRANCA (TA) drea invece è un ragazzo brillante, iscritto a medicina. Ultimamente Andrea però sembra Cinema Teatro Nuovo Martina Franca: Il cambiato: è spesso chiuso nella sua stanza racconto dei racconti - Tale of Tales. Fantae la sera esce senza dire a nessuno dove va. sy ambientato nel 1600, liberamente tratto Il dubbio si insinua strisciante: Andrea è da “Lo Cunto de li cunti” di Giambattista gay. Chiunque sarebbe entrato in crisi, ma Basile, autore napoletano del XVII secolo, non Tommaso. Lui detesta ogni forma di precursore di tutta la letteratura fiabesca dei discriminazione: siamo tutti uguali. Un gior- secoli successivi. Sono tre storie diverse che no Andrea raduna la sua famiglia e final- si intrecciano, relative alla descrizione di tre mente si apre: “ho deciso di diventare sa- regni con tre sovrani diversi, ciascuna con cerdote”. Per Tommaso, ateo convinto, un un protagonista diverso: Salma Hayek nel figlio prete è una mazzata terribile. Mentre primo episodio, Vincent Cassel nel secondo finge di dargli appoggio totale decide di ca- e Toby Jones nel terzo, da domenica 21 a pirci di più e inizia a seguirlo di nascosto. mercoledì 24 giugno 2015 Martina Franca Arriva così a don Pietro, un sacerdote dav- (Taranto) Cinema Teatro Nuovo Via Fanelli vero “sui generis”, ed assiste ad uno strepi- Giuseppe, 25 19:30 - 21:30 ingresso a patoso “one man show” di fronte ad una folla gamento Intero euro 5,00 - ridotto euro di ragazzi osannanti. È quel prete ad aver 4,00 Info. 080 4301491 fatto il lavaggio del cervello a suo figlio: è lui il nemico da battere. Approfittando dell’assenza di Andrea, in ritiro in un monastero, Tommaso, sotto mentite spoglie, comincia una vera e propria guerra senza esclusione di colpi. Ma le cose non vanno mai come pensiamo. da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 2015 Fasano (Brindisi) Cinema Kennedy Via Pepe, 23 17:30 19:30 - 21:30 ingresso a pagamento Info. 080/4413150

Da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 2015 S.P.VERNOTICO (BR)

Cinema Massimo San Pietro Vernotico: Mia madre. Margherita è una regista di successo in crisi creativa che deve affrontare alcune difficoltà anche nella vita privata, la malattia della madre e un rapporto che sta finendo. Accanto a lei il fratello interpretato da Nanni Moretti da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 2015 San Pietro Vernotico (Brindisi) Cinema Massimo Via Brindisi, 128 18:30 Da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 20:45 ingresso a pagamento Intero euro 2015 ANDRIA 5.00 - Ridotto euro 4.00 Info. 0831/652154 Da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 2015 GINOSA (TA) Metropolitan Ginosa: La famiglia Bélier Nella famiglia Bélier sono tutti sordi, tranne Paula, la figlia di16 anni. Paula è un'interprete indispensabile per i suoi genitori tutti i giorni, in particolare per il funzionamento della fattoria di famiglia. Un giorno, spinta dalla sua insegnante di musica che ha scoperto il suo talento per il canto, decide di prepararsi per il concorso di Radio France. Una scelta di vita che significherebbe per lei l'allontanamento dalla sua famiglia e una transizione inevitabile verso l'età adulta. da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 2015 Ginosa (Taranto) Metropolitan Via Serascuro 8 19:30 - 21:30 ingresso a pagamento Intero 6,00 - Ridotto (Bambini 4/8 anni) 4,00 Info. 099/8245160 Da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 2015 BRINDISI Cinema Multisala Cinemars Andria: Youth La giovinezza. Fred e Mick, due vecchi amici, sono in vacanza in un elegante albergo ai piedi delle Alpi in compagnia di Leda, figlia di Fred. Mick, un regista, sta ancora lavorando. Fred, un compositore e direttore d'orchestra, è ora in pensione. Guardano con curiosità e tenerezza alla vita dei loro figli, ancora confusi. Mentre Mick s'impegna per finire la sceneggiatura di quello che immagina sarà il suo ultimo film importante, Fred non ha alcuna intenzione di riprendere la sua carriera musicale. Ma qualcuno vuole a tutti i costi convincerlo a dirigere un con-

Cinema Andromeda Brindisi Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet. In alcune sale è possibile vedere il film in 3D. Si consiglia di telefonare al cinema e chiedere se effettivamente il film è programmato in 3D.T.S. Spivet (Kyle Catlett) è un bambino prodigio di 10 anni con una passione per la cartografia e le invenzioni. Vive in un ranch nel Montana insieme a sua mamma (Helena Bonham Carter), ossessionata dalla morfologia degli insetti, suo padre, cowboy nato nel periodo storico sbagliato e sua sorella quattordicenne che sogna di diventare Miss America. Layton, il fratello gemello di T.S., è morto in

un incidente nel fienile; nessuno ha mai parlato del fatto che T.S. fosse con lui. Un giorno T.S. riceve una telefonata inaspettata dall’Istituto Smithsonian che gli annuncia la vittoria del prestigioso premio Baird per la sua invenzione di un dispositivo dal moto perpetuo. All’insaputa di tutti, per ritirare il premio e tenere il suo discorso di ringraziamento, T.S. salta su un treno merci e intraprende il suo stravagante viaggio attraverso l’America in direzione Washington… ma allo Smithsonian tutti ignorano che T.S. è solo un bambino! da domenica 21 a mercoledì 24 giugno 2015 Brindisi (Brindisi) Cinema Andromeda Via Bozzano, 2 ore 20:30 ingresso a pagamento Intero 6.00 Da giovedì 23 a venerdì 24 luglio 2015 STATTE (TA) Arena Ressa Statte Film: Cenerentola Titolo originale: Cinderella Nazione: U.S.A. Anno: 2015 Genere: Avventura, Drammatico, Fantastico Durata: 112' Regia: Kenneth Branagh. Cast: Lily James, Cate Blanchett, Richard Madden, Hayley Atwell, Helena Bonham Carter, Holliday Grainger, Stellan Skarsgård, Derek Jacobi, Ben Chaplin. Trama: Ella (Lily James) è una giovane e bellissima ragazza, figlia di un mercante (Ben Chaplin), la cui vita idilliaca crolla quando sua madre (Hayley Atwell) muore e suo padre si risposa. Decisa a sostenere l’amato padre, Ella accoglie in casa la sua nuova matrigna (Cate Blanchett) e le sue figlie, Anastasia (Holliday Grainger) e Genoveffa (Sophie McShera). Ma quando improvvisamente suo padre muore, Ella si ritrova alla mercé di tre donne gelose e malvagie. Presto, sarà costretta a diventare la loro serva, coperta di cenere e crudelmente soprannominata Cenerentola. Ma nonostante le crudeltà di cui è vittima, Ella non intende cedere alla disperazione o disprezzare chi la maltratta e rimane ottimista, desiderosa di onorare le parole pronunciate da sua madre sul letto di morte, che le raccomandava di “avere coraggio ed essere gentile”. Quando Ella incontra un affascinante sconosciuto nel bosco, senza sapere che si tratta del Principe (Richard Madden) e non di un semplice apprendista del Palazzo Reale, sente di aver finalmente trovato la sua anima gemella. Il destino della ragazza sembra sul punto di cambiare Quando il Re (Derek Jacobi) convoca tutte le fanciulle del regno a partecipare a un ballo reale al palazzo, Ella spera che il suo destino stia finalmente per cambiare e di poter nuovamente incontrare l’affascinante ragazzo. Purtroppo la sua matrigna le proibisce di andare al ballo, strappandole senza pietà l’abito che avrebbe dovuto indossare. Nel frattempo, l’astuto Granduca (Stellan Skarsgård) escogita un piano per impedire al Principe di ritrovare Ella, alleandosi con la matrigna cattiva. Ma come in tutte le favole che si rispettino, qualcuno accorre in aiuto: una gentile mendicante (la due volte candidata all’Oscar® Helena Bonham Carter) si fa avanti e, con una zucca e qualche topolino, cambierà per sempre la vita di Cenerentola. Web: www.arenaressa.it da giovedì 23 a venerdì 24 luglio 2015 Statte (Taranto) Arena Ressa Corso Vittorio Emanuele III, 112 ore 21:30 ingresso a pagamento € 5,00 - ridotto € 4,50 - universitari € 4,00 Info. 338/4049391 -099/4741081



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