Sup News #06

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# 06 INVERNO 2017/18 Faroe Islands Dakhla SUP itinerari Isola d’Elba, Croazia Suppisti Moritz Mauch SUP Events FISW Surf Games SUP brico Riparare il bordo 2 SUP test F-ONE Noosa 9’0 F-ONE Taiba 9’2’’ MOKI Ufo 8’0 € 3,00

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SUP trip

www.supnewsmag.it


STRATO ANTISCIVOLO

SPECIALE CROCODILE PAD A SETTORI

ZONA DI CALPESTIO RIBASSATA

BORDO SQUADRATO

RAZZLE DAZZLE 12'6" V2 Manovrabilità, velocità e stabilità sono le tre caratteristiche che rendono questa tavola una delle migliori tavole “Open Race” disponibili sul mercato. RRD ha sviluppato la nuova Razzle Dazzle 12’6’’ x 25 V2 grazie all’esperienza e al contributo di tutti gli atleti del Sup Race Team RRD. Il primo Razzle Dazzle 12’6’’ V1 aveva raccolto tanti successi e il concetto alla base del nuovo V2 ne rappresenta la naturale evoluzione. Roberto Ricci ha scelto il match winner fra i vari prototipi realizzati a Grosseto dalla RRD Custom Factory e lo ha reso disponibile a tutti. La nuova Razzle Dazzle 12’6’’ V2 ha lo shape realizzato con macchina a controllo numerico (CNC), laminazione Full Carbon, finitura completamente a mano ed ora è disponibile per tutti i Pro Racer. Questa tavola è in grado di fornire grandi prestazioni in ogni genere di condizioni, perfettamente a suo agio in downwind, come nel chop in mare aperto. Dopo un anno di test, RRD è orgogliosa di presentare questo nuovo mostro Sup Race, che sarà disponibile solo nella misura: 12’6’’ x 25’’ 2


w w w. ro b e r to r i cc i d e s i g n s . co m

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PINNA HATCHET 9”

CHANNEL SYSTEM PER RILASCIO POPPA VOLUMINOSA E SQUADRATA

SPECIALE PRUA IDRODINAMICA A PRISMA PRUA V-DRIVE

SHAPE CNC CUSTOM MADE

"THE DEVIL IS IN THE DETAILS" 1



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Editoriale

Qualunque sia il tuo sogno con il SUP... Immagina, puoi... - Photo: courtesy NERDS Future Let’s bring people to the water!

Mentre scrivo questo editoriale è decisamente inverno. La temperatura è sotto zero. Nevica di brutto e mezz’Italia e nella morsa del gelo. Marzo ha appena aperto gli occhi e ci saluta con gli ultimi colpi di coda del gelo, mentre anche questo sesto numero della nostra rivistucola, col suo ritardo clamoroso si appresta ad andare alle stampe. Ma ancora una volta, nonostante l’attesa, pensiamo ne sia valsa la pena. Perché a partire da questo numero Sup News comincia a volare con le proprie ali, con una sua nuova casa editrice il cui nome sintetizza l’obiettivo di questa rivista: “Living The Dream”. E in effetti mentre pagaiamo sul SUP di sogni anche ad occhi aperti ne abbiamo sempre fatti e continuiamo a farne tanti. Quest’anno festeggeremo l’inizio del secondo anno dell’inizio di quest’avventura e sogniamo di chiudere il 2018 a quota MILLE abbonati. Un sogno sicuramente ambizioso, ma vista la crescita e diffusione di questo sport, perché no! Sogniamo di consegnare in maniera sempre più puntuale gli altri 4 numeri in programma per questo 2018, e magari anche di raddoppiare 6

il numero di scuole e negozi che sostengono la nostra giovane o colorata rivista. Sogniamo di ritrovarci in almeno 200 suppisti il 1 MAGGIO a ROMA per attraversare tutti insieme appassionatamente la città eterna pagaiando sulla nostra tavola. Sogniamo di bruciare in una settimana i 100 posti disponibili per godersi Venezia dal nostro posto in prima fila sul Canal Grande. Sogniamo di trovarci tante e tante e tante volte durante la stagione, per fare SUP assieme, in tanti bellissimi posti: mare, monti, laghi, fiumi, valli che punteggiano il Belpaese. Sogniamo che in ogni numero di Sup News che confezioniamo con tanta passiona, riusciate a trovare almeno una cosa che sia capace di destare il vostro interesse e la vostra attenzione. Perché i modi di vivere e praticare questo bellissimo sport sono quasi illimitati, mentre il numero di pagine che riusciamo a stampare è sicuramente molto limitato, ma speriamo che continuerà ad essere un valido aiuto per celebrare e ricordare assieme momenti di SUP che vale la pena condividere. Ci vediamo in acqua


www.nspsurfboards.com

Titouan Puyo

SUP RACER

FOR THE THRILL OF THE RACE

12’6” x 23.5” 14’0” x 22” 14’0” x 25”

12’6” x 24.5” 14’0“ x 23” 14’0” x 24” 14’0” x 25.5”

12’6” x 24“ 12’6”x 26” 12’6”x 28” 14’0” x 23.5” 14’0”x 26” 14’0” x 28”

17’2” x 23” 17’2” x 26” 17’10” x 24.5”


Il SUP è un’ottima scusa per divertirsi a esplorare (e vivre) il nostro mondo - Spot: Barbados - Photo: courtesy Red Paddle

SUP News magazine www.supnewsmag.it supnewsmag@gmail.com REG. AL TRIBUNALE  DI  BOLOGNA N. 8481 DEL  15/02/2018 Direttore Responsabile e Redattore Capo “ovo” ovidio ferrari Art director: fabrice blow COVER: rider: Moritz Mauch foto: courtesy Gong SUP COLLABO IN THIS NUMBER: jamie hancock, sylvain demercastel, william maingueneau, jacopo giusti, leonardo toso, greta marchegger, roberto d’amico, gianni “el tiburon” salamanca, mirka, the insider, federico benettolo,

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gianluca gafforio, paolo marconi, smink FOTOGRAFI: planet blow, gong sup, spyki shots, butrakovic, luca piana, gianni “el tiburon” salamanca, roberta pala, jamie hancock, ovidio ferrari, fabio sabetelli, leonard nika, app, georgia schofield, f-one/manera, fabrizio luca EDITORE Living The Dream asd Via Riniera 1514/G 40024 Castel Sam Pietro Terme (BO) STAMPA Marco Sabatelli Editore s.r.l. Via Servettaz 39 -17100 Savona “Difesa della privacy”: i dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo. La riproduzione di articoli e foto pubblicati su questo numero è vietata.


Ph. Credit : Laurent Nevarez

FINITURA BAMBÙ FINITURA DESIGN BAMBÙ ORIGINALE DESIGN ORIGINALE GRANDE RIGIDITÀ GRANDE RIGIDITÀ POLIVALENTE, MANEGGEVOLE E STABILE POLIVALENTE, E STABILE TECNOLOGIAMANEGGEVOLE C-TEC TECNOLOGIA C-TEC

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Ph. Credit : Laurent Nevarez

VERSATILITÀ VERSATILITÀ PURA PURA !!


S O M M ARIO SUP itinerari Shooting Croazia

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Isola d’Elba

Beach Break 12 Calendario Eventi

SUP trip Faroe Islands 44

Agenda SUP 19

Dakhla 50

SUP Camps 20

SUP brico Riparare il bordo #02

58

Suppisti 22

SUP test F-One Noosa 9’0’’

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FISW Surf Games

F-One Taiba 9’2’’

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Insider Trading 36

MOKI Ufo 8’

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Ogni momento è buono per una bella pagaiata... 10

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Photo credit MOKI


50°07’48.0’’ N - 127°42’37.7’’ W

C O L L E C T I O N 2 0 1 8

E T S U

I

T

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50°00’05.4’’ N - 127°25’30.7’’ W

W

49°58’08.1’’ N - 127°14’30.1’’ W

In our design, we do not just use the elasticity of neoprene to adapt to your body. The shape of the wetsuit has been developed to naturally fit the human body, so the neoprene flexibility is used only when you move. Freedom of movement and comfort are significantly increased compared to classic wetsuits. Wetsuits are directly designed on a model in this specific position, for a much more natural feeling.

Italian distributor: lucamarcis@hotmail.com

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BEACH BREAK Flexi-Hex: Packaging rivoluzionario! Arriva direttamente dell’Inghilterra un nuovo sistema di imballare le tavole da surf, snow, SUP con un imballaggio a basso impatto ambientale, 100% riciclabile, riutilizzabile e adattabile! L’idea è venuta a due fratelli inglesi, Sam e Will Boex, che oltre a gestire uno studio di Design per Interni, hanno la passione del surf e ovviamente viaggiano molto, così da tempo sono alla ricerca si una soluzione per imballare le proprie tavole durante i loro viaggi, limitando l’impatto ambientale. La struttura a celle esagonali riesce ad adattarsi a svariati shape delle tavole da surf, ma sono stati realizzati diversi formati per adattarsi alle dimensioni di shortboards, funboards, longoards e SUP, snowboard e skateboards. Info: www.flexi-hex.com

BIC-OXBOW-SIC Grande fermento in casa Bic Sport per la nuova impronta commerciale che vede la distribuzione sotto un unico fornitore di tre grandi marchi: Bic Sup, Oxbow e SIC. “L’obiettivo per il 2018 di BIC SUP è diventare il marchio principale per tavole SUP di prima fascia, per noleggi e scuole, mentre per coloro che cercano un prodotto più specializzato o di elevate prestazioni OXBOW o SIC rispondono perfettamente alle esigenze con una vasta gamma di modelli e di tecnologie” spiega Rossella Marchi, Sales Manager di Bic Sport Italia. OXBOW è un marchio che si concentra su tutto l’universo degli sport acquatici e ha una ricca cultura del surf sviluppata in molti decenni. La collezione 2018 è stata interamente ridisegnata nelle grafiche e arricchita di numerosi modelli per soddisfare le richieste di qualsiasi rider. Il marchio SIC invece, entrando nel gruppo Bic Sport, godrà di nuove risorse nelle vendite, nel marketing e nella distribuzione del brand a livello mondiale. Per il 2018, una vasta gamma di modelli high-performance rigidi e gonfiabili saranno oggetto di interesse per gli amanti del race, sup surfing e downwind. Per info: rossella.marchi@bicworld.com - www.bicsport.com

Promo Clinic La vostra rivistucola suppistica preferita ha raggiunto un interessante accordo con Visit Canarias (Agenzia Di Viaggi Sportivi - Lanzarote - Isole Canarie), grazie al quale gli abbonati di Sup News potranno usufruire di una speciale scontistica su una serie di clinic concordati. Infatti i clinic che verranno classificati come “Watermen Clinic”, avranno come soggetto principale il SUP, ma nel caso le condizioni fossero particolarmente ventilate o tali da scoraggiare la pratica dello sport con la pagaia, verranno organizzate uscite in Surf-Windsurf-Kite, ma anche skate, a seconda delle condizioni. Gli sconti saranno del 20% per attività e noleggio SUP e Yoga, e del 10% su attività e noleggio Windsurf e Kite. Info: www.visit-canarias.com E-Mail: info@visit-canarias.com Mob: +34 645 525 623 12


100% COBRA PRO (fixed)

80% COBRA PRO (adj. 2/3pcs.)

30% COBRA (adj. 3pcs.)

I-WAVER 9’0’’ x 31’’ x 4 ¾’’

I-RIDER 10’6’’ x 34’’ x 6’’’

I-CRUISER 11’8’’ x 31’’ x 6’’

I-RACER 12’6” x 26” x 6” 12’6” x 28” x 6” 14” x 26”x 6”

I-BIG 14’X 47” X 8“ 17’ X 60” X 8”

REPTILE SUP PADDLE & INFLATABLE COLLECTION 2018

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BEACH BREAK

Cobra Vario Reptile ha inserito nella propria gamma di pagaie la versione regolabile della pagaia top di gamma: Cobra Pro. La pala è caratterizzata da outline squadrata e stretta per permettere un ingresso in acqua morbido, ma una pagaiata potente, e un doppio concavo con doppia spina per aggiungere potenza e stabilità, eliminando fastidiose fluttuazioni in fase di pagaiata. Cobra Pro è realizzato al 100% in carbonio Twill Carbon con fibre unidirezionali di carbonio T800 UD all’interno, il tutto processato in autoclave a 6 Bar di pressione. Due le misure disponibili: 80 e 90 cm2. Info: www.reptile-sup.com

Shark-X3 Crosscall è un’azienda francese specialista nell’outdoor mobile technology. Noi di Sup news stiamo provando con soddisfazione il modello Crosscall Shark-X3, interessante telefonino a tastiera alfanumerica che fa della capacità di galleggiare il suo punto di forza. Diversi smartphone e telefonini puntano sul fatto di essere impermeabili, ma se cadono dove l’acqua è profonda risultano poi irrecuperabili oppure vanno velocemente oltre il carico di pressione subiscono infiltrazioni. Shark-X3, grazie a una speciale capsula d’aria tra il vetro e il display, galleggia davvero e abbiamo provato che se anche dovesse cadervi in acqua, ritorna in superficie pronto per essere recuperato. Per ritrovarlo facilmente, Crosscall ha sviluppato la tecnologia KEEP ALIVE: quando lo Shark cade in acqua i suoi sensori all’immersione e lo SHARK inizia a lampeggiare e a emettere in seguito segnali luminosi e sonori. Info: crosscall.com WoodCKFusion Patrice Guénolé shaper e fondatore del brand francese ha completamente rivisitato la propria collezione SUP, partendo dalla tecnologia di costruzione che per la collezione 2018 rappresenta una ottimizzazione/ evoluzione della Bamby, e che si chiamerà appunto: WoodCKFusion. In pratica carena e coperta sono realizzati con un sandwich impiallacciato in legno, coperta rinforzata in fibra di carbonio, Kevlar belt sui bordi, il tutto incollato sottovuoto e ad alta pressione in un’unica operazione. WCKF, appunto. Le tavole delle cinque linee della collezione WoodCKFusion (Mob, Sherpa, Cloud, NFA, Perv) saranno disponibili in tre colorazioni: rosso, blu e giallo. Tutti i nuovi modelli sono disponibili nello shop online Gong. Info: gongsupshop.com 14


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BEACH BREAK Made for water L’azienda australiana Zhik sviluppa abbigliamento tecnico senza compromessi per gli sport acquatici, frutto di una ricerca tecnologica estrema, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze dei migliori interpreti della vela e degli sport acquatici, e di conseguenza anche dell’utente di tutti i giorni. Fra i vari articoli proposti da Zhik, stiamo provando ZKGs, uno spettacolare modello di scarpa da vela in neoprene, che a prima vista potrebbe sembrare una comunissima scarpa da ginnastica, ma in realtà è realizzata in neoprene e con tutta una serie di accorgimenti che oltre a renderla comodissima e pratica anche per l’utilizzo di tutti i giorni, permettono di utilizzare queste scarpe in acqua, grazie alla suola super flessibile e ad una serie di sistemi di drenaggio che permettono una veloce fuoriuscita dell’acqua. Viste le caratteristiche, queste scarpe si propongono come modello ideale per le vostre uscite outdoor con la tavola da SUP. Zhik viene distribuita in Italia da Negrinautica s.r.l. Per info: www.negrinautica.com Foil time In occasione del 2018 Dakhla Globa Meeting F-One/ Manera abbiamo assistito alla presentazione della nuova gamma di foil F-One sviluppata dal brand francese per le prossime stagioni. Il lavoro di sviluppo è stato affidato a un giovane architetto navale francese, che si chiama Charles Bertrand, e ha elaborato tutta la nuova gamma foil F-One in modo da poter incontrare le esigenze di customizzazione di vecchi e nuovi utenti della marca. Molto interessante tutta la nuova componentistica in alluminio, piantoni di varie misure, e attacchi in alluminio su cui si possono combinare tutte le ali e i profili disponibili, che renderà accessibile questo modo di navigare a molti più utenti. Molto interessante anche il plug in alluminio che permette di trasformare qualsiasi piantone con qualsiasi attacco in un più classico attacco da utilizzare col sistema a doppio track US box in carena, che sta rapidamente diventando il sistema più diffuso sul mercato. Info: www.f-onefoil.com

Fibra e Baby Novità in casa MOKI. La nuova pagaia MOKI Bambooster 8’ è ora disponibile anche in versione regolabile e fornita con la sua unica sacca in Juta. Questa sacca realizzata in tessuto di fibra naturale coniuga perfettamente lo stile del brand marchigiano, sempre attento alla salvaguardia dell’ambiente, come l’eliminazione degli imballaggi in materiale plastico, senza trascurare la cura dei dettagli tecnici, come dimostra la presenza del sistema di ventilazione per evitare la condensa. Qualità e prestazioni per la nuova BABY V. La nuova pagaia Moki dedicata ai più piccoli. Regolabile 148-190 cm, con asta in carbonio che pesa solamente 586 gr. Diametro ridotto per asta e maniglia (ergonomia studiata per i bambini), con pala da 7 pollici in materiale antiurto. Proposta in due differenti livree: rosa e celeste con cover dedicata. Info: www.mokisup.com 16


AGENDA SUP CALENDARI EVENTI SUP 2018 Fornire ai lettori un servizio di pubblica utilità come quello di una pagina col calendario aggiornato dei più importanti appuntamenti col nostro sport è impresa ardua, ma noi vogliamo provarci. In questa pagina trovate un calendario abbastanza completo, ma non APRILE 01-30 aprile – FISW – IV Turtle Paddle Cup – Andora (SV) – Tappa Circuito Nazionale Open SUP Wave 15 aprile – ISL – Ristoro Spring SUP Race – Lido di Volano (FE) 22 aprile – FISW – SUP Race Città di Livorno – Livorno 25 aprile – ISL – Open Core Cup – Taranto 28-29 aprile – FISW – Florence Paddle Race – Uffizi SUP Race 25 aprile/01 maggio - Discesa Internazionale del Tevere MAGGIO 01 maggio – SUPROME – Fiume Tevere, Roma, Italia 01 maggio - FICK - Roma Eur – gara nazionale 05/06 Maggio - EuroTour – Zandvoort, Olanda 06 maggio - ISL – Lignano Sup Marathon 2018 12 maggio - FISW – 2 Mari SUP Race – Taranto 13 maggio - FISW - Locals Crew Open Day - Baia Verde/Gallipoli 13 maggio - ISL - Trasimeno SUP Race- Passignano sul Trasimeno 12/13 maggio – EuroTour – Namur SUP Race – Belgio 19 maggio – ISL – Etrusca SUP Race 3 – Cecina 19/20 maggio-EuroTour-Vendee Gliss-Saint Jean de Monts, FRA 24/27 maggio - FICK Talamone - Gara nazionale e selezione 26 maggio – FISW – Sup Race for the Cure – Bari 27 maggio – FISW – Trofeo Golfo d’Oro – Vasto Marina 27 maggio – ISL – Igea Marina (da confermare) 26/27 maggio EuroTour – Agios Nikolaos on SUP – Grecia GIUGNO 01-31 giugno – FISW – Anzio Cup SUP Wave – Anzio (RM) – Tappa Circuito Nazionale Open SUP Wave 01 giugno – Outdoor Sports Festival – Baratti 2-3 giugno – EuroTour – Costa Blanca SUP Games – Spagna 09-10 giugno – FISW– Mareincittà Milano – Idroscalo 09/10 giugno – EuroTour – San Sebastian Paddle Tour 16/17 giugno – EuroTour – Bilbao World SUP Challenge 23-24 giugno – FISW – Anzio SUP Racing Cup – Anzio /Roma 24/25 giugno – EuroTour – Hossegor Paddle Games – Francia 29 giugno/01 luglio – EuroTour – Mercedez Benz World Cup Scharbeutz, Germania LUGLIO 1 luglio – ISL – Adriatic Crown SUP Race – Marotta 7/8 luglio - FISW-The Beach Club - PADDLE GAMES - Maccarese

esaustivo delle manifestazioni SUP più interessanti per la stagione 2018, ma se siete curiosi di sapere tutto quello che bolle in pentola per quento riguarda Italian Sup League, Fisurf, FISS, FISW, Euro Tour, APP e chi più ne ha più ne metta, non dovete far altro che seguire questo link QR code, oppure andare alla nostra pagina :

www.supnewsmag.it/blog/agenda-sup-news Ovviamente se avete eventi da segnalarci mandate una mail a: supnewsmag@gmail.com

07/08 luglio – EuroTour – 6° Sieravuori SUP Masters – Finlandia 08 luglio – WAS Summer Race – Savona 14-15 luglio – FISW – DJ X Master SUP race – Senigallia – 22 luglio – Surfin’Venice 2018 22 luglio – FISW – Spot 1 Sup Race – Le Gorette, Cecina – Tappa Circuito Nazionale 22 luglio FISW – 3Oceani Bic Battle – San Cataldo (LE) – Gara Promozionale 28/29 luglio – FISW – Noli Sup Race – Green Surf Festival – Noli AGOSTO 04/05 agosto – FISW – Antignano Cup – Livorno 04/05 agosto – FICK Milano – Campionati Italiani e selezione Mondiali ICF 31 ago/02 sett. - 2018 Dragon World Championships - Fuschl, Austria SETTEMBRE 1/2 settembre ICF Stand Up Paddling World Championships – Esposende/Viana do Castelo, Portugal 01/02 settembre – FISW – Campionato Assoluto Stand Up Paddle – Riva del Garda – Campionato Italiano Assoluto 02 settembre - ISL - Lignano SUP Race - Lignano Sabiadoro 4/9 settembre (TBC)- 9° OPEN WATER CHALLENGE – Oristano 09 settembre – ISL – Sup Race Isola D’Elba – (da confermare) 10-16 settembre – FISW– EuroSUP – Torregrande – Campionati Europei SUP Racing 15 settembre – FISW – TanaOnda Sup Race – Bari 21-23 settembre – FISW – Carlo Forte, San Pietro 22-23 settembre - FICK - Campionato Italiano Long Distance, Cagliari OTTOBRE 01 ott. / 01 nov. – FISW Surfing Games 2018 – Capo Mannu – Campionati Italiani Assoluti Surfing 07 ottobre – ISL – Trasimeno SUP Marathon (da confermare) 22 ottobre – Adige Marathon – Verona NOVEMBRE 19 nov./20 dic. – 3Oceani Bic Trophy – Porto Cesareo (LE) 23 novembre/01 dicembre – ISA World SUP and Paddleboard Championship – Buzios, Brazil 17


BEACH BREAK NEW PADDLE RANGE RRD ha presentato la nuova collezione di pagaie, completamente rinnovata e ridisegnata per massimizzare le performance e ridurre lo stress delle spalle. L’intera collezione è stata ridisegnata per muovere una grande massa d’acqua, mantenendo una pagaiata leggera e veloce. La collezione è suddivisa in 6 tipologie di pagaie, specifiche per tipologia di rider, peso e tipo di utilizzo. Tutte le pagaie sono caratterizzate da nuovo T-Handle e disegno V-Drive della pala, mentre i modelli regolabili hanno nuovo sistema Pin Lock a doppia vite integrato ad un nuovo ed efficace sistema “Anti Twist”. La linea TOP della gamma è la Dynamic Pro, 100% carbonio e disponibile nelle versioni Wave e Race. La gamma Dynamic è disegnata per il Cruising più sportivo, ha costruzione 80% Carbon ed è disponibile nella versione fissa e in quella aggiustabile in 3 pezzi. Le Avant sono più orientate al Touring, hanno costruzione 30% Carbon e sono disponibili nelle versione regolabile e versione 3 pezzi. Le Flow sono pagaie all-round in fibra di vetro, disponibili nella versione regolabile e 3 pezzi. Le Sense sono pagaie all-round in fibra di vetro, disponibili solo nella versione regolabile e sviluppate per un pubblico femminile. Le Start sono pagaie Entry Level in alluminio, disponibili nella versione regolabile e tre pezzi. Le Easy sono pagaie disegnate per la scuola, caratterizzate da tubo leggero in fibra di vetro e robusta pala in PVC, disponibile nelle versioni regolabile, 3 pezzi e Kid. Info: www.robertoriccidesigns.com Coco Cruise La tavola Cruise è una delle più vendute della collezione NSP. Disponibile in diverse misure (9’8’’, 10’2’’, 11’0’’ e 11’6’’) per meglio adattarsi alle esigenze di suppisti di ogni taglia e livello, questa tavola sfoggia una prua ampia e una poppa round squared che forniscono una stabile base di supporto in pagaiata, con volume generoso e semplicità di virata. La carena biconcava garantisce stabilità e scorrevolezza sia in acqua piatta che in presenza di piccole onde. La Cruise è disponibile nelle tecnologie Cocomat, E+, Elements and P2 Soft con bio-resina eco-friendly. Info: www.nspsurfboards.com Mondiali del Drago Red Paddle ha annunciato che i Dragon World Championships 2018 si terranno in Austria sul Lago di Fuschl dal 31 agosto al 2 settembre. Per tre giorni le squadre da 4 persone si sfideranno sulle tavola gonfiabili Red Dragon da 22’. Per qualificarsi i team devono partecipare a uno dei tanti eventi delle Dragon World Series in programma durante la stagione. L’anno scorso oltre 50 eventi in giro per il mondo hanno permesso a centinaia di paddler di avere l’opportunità di partecipare ai Mondiali a prescindere dall’esperienza, mestiere o velocità. I primi Campionati Mondiali disputati nel 2017 a Barbados hanno visto team provenienti da 10 paesi contendersi la vittoria, che alla fine ha arriso al team locale. Chi sarà il team vincitore dell’edizione 2018? Info: www.dragonworldseries.com 18


AGENDA SUP

Florence Paddle Games 2018 Torna la Uffizi Sup Race a Firenze! L’evento che ha visto 3 bellissime edizioni dal 2013 al 2015, viene quest’anno rilanciato sotto una nuova veste grazie alla collaborazione tra l’atleta fiorentino Martino Rogai, il fondatore dell’evento Toscanasup di Tommaso Pucci e Innate Sport Excellence di Riccardo Tonini: la Florence Paddle Games che si terrà dal 27 al 29 aprile nella stessa magica location degli anni passati, la storica società Canottieri Firenze sotto la Galleria degli Uffizi. Oltre alla Uffizi Sup Race saranno organizzate altre due competizioni dedicate al mondo del sup che sta crescendo: la Junior Uffizi Cup, la prima gara dedicata a tutte le categorie under 18 in Italia, e la Florence Fun

Race, competizione unica con un’avvincente percorso intorno alle arcate del Ponte Vecchio, in cui il main sponsor Starboard metterà a disposizione le tavole per queste spettacolari heats nel centro di Firenze. Info: www.florencepaddlegames.com

SUP Rome 2018 Si svolgerà a Roma il 1 maggio la quarta edizione della SUP Rome. Non si tratta di una gara né di una competizione, ma di una pura esperienza di cruising e freeride col SUP. È un’avventura lunga 24 Km (oppure 12 Km se si opta per il tragitto accorciato) che porta ad attraversare la città eterna passando sotto i suoi ponti antichi e moderni, attraverso scenari storici che lasceranno ricordi indelebili. Per questa edizione di SUP Rome 2018 saranno ammessi solo 200 SUP, pertanto chi prima si registra, prima avrà la certezza di poter partecipare! Il costo di iscrizione è 30 Euro fino al 30 marzo (35 Euro dopo il 30 marzo) e comprende i partecipanti. Gli abbonati di SUP News avranno diritto a un prezzo l’assicurazione, un gadget, il trasporto fino al punto di partenza, la speciale di 25 Euro! Noi di SUP News saremo Media Partner e più cena all’arrivo, l’abbonamento omaggio a SUP NEWS e una lotteria fra siamo e più ci divertiamo! Info: suprome2018.blogspot.it

Outdoor Sports Festival - Baratti 2018

Anche quest’anno il primo week end di giugno si svolgerà a Baratti una nuova edizione dell’Outdoor Sports Festival. Anche quest’anno le discipline in gioco nella magnifica cornice del Golfo di Baratti saranno molteplici e molteplici saranno anche le competizioni che attireranno centinaia di partecipanti, di corsa,

sulle due ruote o sul SUP. Anche noi di SUP News faremo di tutto per essere presenti anche quest’anno e vi terremo aggiornati sulle iniziative che metteremo in atto. Allora appuntamento per tutti a Baratti dall’1 al 3 giugno! Per info e iscrizioni: www. outdoorsportsfestival.it 19


SUP CAMP 2018

Sylvain Demercastel in azione

COSTA RICA - YOU COME? Oltre ad essere un buon amico della redazione di SUP News, Sylvain Demercastel è un artista francese che ha fatto delle sue passioni il proprio mestiere: si è guadagnato da vivere come frontman di un gruppo heavy metal francese, poi come Pro Rider (windsurf, surf e SUP), non disdegnando di cimentarsi anche dietro l’obiettivo di una macchina fotografica o di una telecamera professionale. Sempre in movimento alla ricerca delle migliori condizioni per praticare i suoi sport preferiti, da qualche anno gestisce una bellissima surf house in Costa Rica e organizza pacchetti che combinano la scoperta delle bellezze naturali della location, alla pratica dello sport. Youcome? non è solo il nome della sua surf house, ma è anche un invito a raggiungerlo nel paese della “Pura Vida”, un luogo capace di lasciarti un ricordo indelebile grazie alla sua bellezza, ai suoi colori, alla natura lussureggiante e alla qualità della vita. Anche noi di Sup News non siamo rimasti insensibili a questo invito e assieme a Sylvain abbiamo raggiunto un accordo particolare per proporre un’esperienza speciale ai nostri lettori che abbiano voglia di scoprire questa incredibile realtà! CHI – DOVE – COME - Il team che si prenderà cura di voi è composto da Sylvain Demercastel (Pro Rider RRD) e da Caroline Mantovani (physical trainer) 20

- Il posto si trova in Costa Rica a Playa Negra. - Si tratta di un SUP/Surf Camp in un paese tropicale, in edizione super limitata. - Voi andate, e loro pensano a tutto il resto! GOAL Gli obiettivi di questo SUP/Surf Camp in edizione super limitata sono molteplici: - Migliorare il vostro livello in acqua. Tutti i giorni raggiungerete i posti con le condizioni migliori, e riceverete i migliori consigli di un Pro rider che ama condividere le proprie conoscenze. - Scoprire un paese incredibile. Non vi imbarcherete in un viaggio così lungo semplicemente per trovare onde, ma avrete la possibilità di scoprire di una natura dalla bellezza sorprendente, grazie all’occhio attento di un fotografo naturalista. Il tutto con la garanzia che non vi perderete comunque nemmeno un’uscita in acqua! - Rilassarsi e fare il pieno di energia. Sylvain e Caroline vi ospiteranno nella loro lussuosa villa con chef e si prenderanno cura di voi in ogni dettaglio, dal trasporto alla pianificazione delle giornate, al noleggio dell’attrezzatura se non volete viaggiare con le vostre tavole. DI COSA SI TRATTA? Si tratta di un nuovo modo di viaggiare. Un’avventura disegnata su misura delle vostre esigenze. Una vacanza ai tropici che vi permetterà di vedere il Costa Rica come nessuno ha mai fatto prima…


SUP CAMP 2018

Tutto il fascino di Playa Negra - Costa Rica

Youcome? - Costa Rica - Sotto: Sylvain e Caroline e le bellezze del Costa Rica...

YOU COME? - Pacchetto 9 giorni in Costa Rica -SUP/Surf – da livello principiante a livello avanzato - Nature Discovering e Wildlife Watching - Servizio giornaliero, trasporto on spot con guida e istruttore - Trasferimento da e per l’aeroporto, accoglienza di alto livello, colazione e pranzo - Camminate fino alle cascate, Esplorazione delle Mangrovie, avventure nella giungla e al vulcano. - 20 anni di esperienza in questa zona, e totale dedicazione allo sport e alla natura!

OFFERTA ESCLUSIVA AGOSTO 2018 Abbiamo concordato con Sylvain un pacchetto esclusivo per i lettori di SUP NEWS: - Data ancora da confermare (ma sarà fra l’1 e il 25 agosto) - Edizione super limitata (massimo 8 persone) - Solo una volta l’anno. Pacchetto 9 giorni: 1.890 € a persona Offerta esclusiva per i lettori di SUP NEWS: 1.380€ a persona Il prezzo non include il viaggio aereo e il pranzo. Per info e prenotazioni: contact@youcome-costarica.come www.youcome-costarica.com 21


SUPPISTI

Moritz Mauch Moritz è un giovane folletto tedesco che da anni fa parlare di se nel mondo del windsurf fra le onde e adesso sta cominciando a farsi conoscere anche in quello della tavola con la pagaia. Quest’anno per la prima volta lascia il suo storico sponsor e approda al brand francese Gong, alla ricerca di una nuova visibilità, ma soprattutto di nuove opportunità di continuare a vivere praticando i suoi sport preferiti. Moritz ormai è un vero local di Gran Canaria, ma durante l’inverno ogni tanto torna in Europa a trovare i parenti e noi lo abbiamo intercettato a La Baule (in Francia), quando è andato a recuperare le sue nuove tavole… Ciao Moritz, puoi presentarti ai lettori di SUP NEWS? Ciao mi chiamo Moritz Mauch, ho 21 anni e vivo a Gran Canaria. Da anni vivo facendo il windsurf come professione, ma un po’ alla volta il SUP ha preso sempre più spazio nei 300 giorni l’anno che passo in acqua… e magari quest’anno grazie al SUP Foil le mie uscite saranno sempre di più… Da quanto tempo fai SUP? Ormai sono 6 anni che faccio SUP. La prima volta che ho provato ero a una gara di windsurf, e siccome come accade spesso non ha fatto vento, l’organizzatore ha fatto partire dei giochi in spiaggia col SUP per coinvolgere pubblico e atleti. Le sensazioni che ho provato mi sono molto piaciute, così per un anno ho continuato a praticarlo per puro hobby. Poi un po’ alla volta la cosa mi ha preso 22

sempre di più e quindi ho cominciato a partecipare a competizioni vere e proprie. Quali sono stati i tuoi risultati più importanti? Ho vinto 7 volte il titolo tedesco: 5 volte nel SUP Wave e 2 volte nel Race. Qual è il tuo spot preferito? Il mio SUP spot preferito si chiama “El Paso” e si trova a Gran Canaria. Si tratta di un outside spot molto al largo, che produce destre e sinistre molto potenti. Qual è lo spot in cui sogni di andare a fare SUP? Ce ne sono molti, ma penso che se potessi andrei in Indonesia a Uluwatu, ma solo so potessi uscire senza surfisti sulla lineup! Questo sarebbe davvero il mio sogno! Comunque ho letto attentamente l’articolo di Davide Codotto che avete pubblicato su SUP NEWS e adesso ho tutte le informazioni che mi servivano per organizzare un trip coi fiocchi! Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Per prima cosa voglio imparare a usare come si deve il mio SUP Foil, perché penso che sia un’ottima alternativa per divertirsi in quelle giornate in cui le onde sono piccole oppure choppy! Invece per quanto riguarda le gare, penso che parteciperò al Campionato Wave in Germania, e anche a quello Europeo. Poi proverò a portare a casa il miglior risultato possibile Nel World Tour, dal momento che è stato inserita nel calendario APP una


SUPPISTI

Moritz suppa progressive...

Quali tavole stai utilizzando in questo momento? Per prima cosa mi sono fatto dare un gun Outlaw, dal momento che non ho mai avuto un gun e sono felice di poterne finalmente avere uno per i Big Days! E poi ho preso una tavola corta, una SUP Curve da usare in gara e in qualsiasi condizione...

giornate in cui normalmente non sarei sentito abbastanza motivato a farlo... Inoltre potrebbe permettermi di uscire in spot dove normalmente non sarei andato a fare SUP! Penso sia davvero un’ottima cosa ogni tanto mettersi a imparare qualcosa di nuovo, perché ti permette di farti apprezzare nuovi miglioramenti ogni volta che esci!

E cosa mi dici del SUP Foil? Sono molto curioso di provarlo, perché come ho già detto sono convinto che mi permetterà di andare in acqua anche in quelle

Un ultimo pensiero? Ringrazio Gong per questa opportunità e mi auguro che potremo continuare a collaborare a lungo insieme!

tappa SUP Wave proprio a Gran Canaria... un’occasione davvero ghiotta per confrontarmi coi migliori della specialità!

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ITINERARI IN SUP

Shooting Croazia Testo: Leonardo Toso e Greta Marchegger- Foto: Butrakovic, courtesy JP-Australia

Leonardo - Una buona strategia per riprendersi al meglio dalla lunga pausa invernale? Per esempio entrare a far parte di uno Shooting in posti meravigliosi come la Croazia! Siamo arrivati nel tardo pomeriggio nella famosa isola di Pag, e ne abbiamo approfittato per visitarla fino a sera, anche perché sapevamo che al mattino seguente la sveglia avrebbe suonato molto presto per la prima giornata di pianificazione e sopraluogo. Percorrere l’isola in lungo e in largo per individuare i posti migliori nei quali scaricare le tavole, metterle in acqua e pagaiare indisturbati, scattando qualche foto e godendoci il paesaggio, per poi tornare sulla strada di casa con il sorriso stampato sul viso. Greta - La Croazia regala sempre emozioni indimenticabili 24

e quest´anno lo shooting è stato una vera avventura, con i nostri SUP Wild Water GT ed Outback di JP AUSTRALIA che sono stati inseriti nella collezione 2018. Si potrebbe quasi dire che la Croazia è bella, perché è varia! In poche ore di macchina ci si trova una varietà di paesaggi quasi infinita. Il posto che mi è piaciuto forse di più è stato il canyon ed il fiume “Zrmanja“. Abbiamo preso una piccola barchetta nel paese di “Obrovac”, che ci ha portato a fare questo tour. Leonardo - Abbiamo fatto davvero molta strada ogni giorno passando da un posto all’altro soprattutto perché in quei giorni c’era molto vento e alcuni spot non erano abbastanza riparati. Il primo giorno abbiamo iniziato le riprese sul fiume Zrmanja e siamo partiti dalla città di


ITINERARI IN SUP

...cruising Cetina River spring by Night...

...cruising Cetina River spring by Day... 25


ITINERARI IN SUP

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ITINERARI IN SUP

Obravac per una discesa che in teoria doveva essere molto tranquilla, ma in alcuni punti del fiume, chiamato anche Canyon, si aprivano alcune vallate fra le montagne dove il vento si concentrava e sparava raffiche terribili che spazzavano via qualsiasi cosa incontrassero sul loro percorso. Greta - Il Canyon è molto apprezzato nell´industria cinematografica, perché sembra di essere nel Wild West, ma davvero! Il paesaggio è come ci si immagina nei film di cowboy ed indiani. Lungo il fiume la vegetazione cambia improvvisamente dalla canna, ai pini, a rocce bianche che sembrano quelle del Gran Canyon americano, finché quasi all’improvviso non si arrivava al mare aperto! Insomma fare un tour lungo questo fiume circondati da un canyon del genere lascia a bocca aperta! Ma attrezzati con i SUP giusti, il divertimento è sempre garantito! Leonardo - I giorni seguenti abbiamo filmato nei pressi delle cascate, sempre nello stesso fiume, in un paesaggio a dir poco magnifico! Non avevo mai visto dal vivo cascate così belle e soprattutto non le avevo mai viste da così vicino con una tavola da Sup!

Greta - In mezzo al nulla, passando in mezzo a paesini completamente abbandonati, abbiamo trovato un fiume chiamato “Cetina” che sboccava in una sorgente. Questa sorgente era un buco profondissimo (Cetina river spring). I colori erano spettacolari e sembrava di essere in un giardino Eden. Col buio abbiamo fatto anche un’uscita notturna e devo ammettere che è stata la prima volta che ho fatto SUP al buio totale in uno posto completamente sconosciuto! Abbiamo utilizzato i nostri Outback SUP su cui si può alloggiare una luce per vedere i fondali e abbiamo illuminato tutto l’ambiente sotto di noi creando un’atmosfera veramente particolare... soprattutto quando siamo arrivati alla sorgente, con la sua profondità infinita che faceva quasi paura e lasciava spazio alle peggiori fantasie! Leonardo - Un’altra emozione indimenticabile è stata trovarmi di notte al centro della “pozza”: la potente luce sotto la tavola filtrava fino a scomparire nel buio più totale! Greta ed io, scherzando, immaginavamo una scena horror in cui un enorme pesce potesse risalire dal fondale e con le sue enormi fauci portarci giù in profondità! Un’esperienza da ripetere, assolutamente! 27


ITINERARI IN SUP

Isola d’Elba

in un weekend

Testo Gianni & Mirka Foto: Gianni

Il Team MaremmaSupAvventura&NONSOLO è partito per un altro luogo… verso una nuova avventura… e settembre è uno dei migliori mesi per godersi il relax ed il sole, che ancora è forte, è ancora capace di regalare mille sfumature del cielo. Salpiamo con la nave, caricando anche la macchina dal momento che dobbiamo portare i sup. Sbarcati a Portoferraio riusciamo a visitare il Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche dell’Isola d’Elba, la Palazzina dei Mulini e poi ci spostiamo a Villa San Martino, altra Residenza Napoleonica. Passando per Procchio raggiungiamo Marciana Marina, dove sul lungo mare ammiriamo la Torre degli Appiani, quindi passeggiamo sulla Spiaggia La Fenicia e ne approfittiamo per uno spuntino veloce allo “Yachting Bar”, dove troviamo dell’ottimo cibo e del personale gentilissimo (rapporto qualità/ prezzo: eccellente). Successivamente facciamo rotta per la Spiaggia di S. Andrea, 28

una cala estremamente piccola ed affascinante, caratterizzata da sabbia bianca. Qui il mare che ci invita a fare un tuffo e noi non sappiamo resistergli. Poi arriva il momento di rimettersi in marcia e andare a vedere il bellissimo Faro di Punta Polveraia. Arrivati a Fetovaia, ci dirigiamo prima all’Hotel “Anna” (che avevamo prenotato); poi, grazie al gentile suggerimento della proprietà, finiamo con l’accomodarci per cena presso l’Osteria dal Nonno, presso Seccheto, dove continuiamo a gustare le ottime bontà locali (rapporto qualità/prezzo: sempre ottimo!). La mattina arriva in fretta, e dopo aver fatto il punto sul percorso già effettuato e sul programma per la giornata, facciamo un check del meteo e viste le condizioni favorevoli, con vento leggero da Nord, partiamo alla conquista di nuovi luoghi da aggiungere alla nostra bacheca dei ricordi. Decidiamo di lasciare la macchina presso la Spiaggia di Cavoli, gonfiamo i nostri Sup, provvediamo a tutte le misure di sicurezza, (doppia pagaia, fischietto, salvagente, acqua,


ITINERARI IN SUP

Partenza in SUP dalla spiaggia di cavoli e via... verso l’infinito e oltre!

L’Isola d’Elba vista dall’acqua offre scorci e panorami a dir poco esaltanti

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EVENTI 2017

cappello, crema solare, leash, sagola, cellulare ecc.), ed iniziamo a pagaiare lungo costa, passando per la Spiaggia di Seccheto. Tra le insenature della costa frastagliata, abbiamo potuto scorgere gente che pescava, scalava, nuotava, altri in tenda tra rocce e dirupi. Ma soprattutto abbiamo avuto modo di vedere spiagge di pietra rossa, bianca, nera: un vero spettacolo della natura! Pagaiando, pagaiando, arriviamo in vista di “Punta di Fetovaia”, attraversiamo la Cala; quindi doppiamo la punta e percorriamo tutto il lungo costa, arrivando fino alla Spiaggia “Le Tombe” e a “Punta Le Tombe”, dove è obbligo buttarsi tutti in acqua per fare un bagno ristoratore e una sosta per godere del silenzio e dei suoni della natura. Il ritorno lo facciamo tutto d’un fiato, fino a Punta Fetovaia; e dopo aver girato all’interno della cala, godiamo dei colori degli alberi che riflettono in mare, delle pietre e delle grotte che ci rubano lo sguardo. Una volta sulla spiaggia, per tornare a Cavoli affrontiamo 30

una camminata di circa un’ora; riprendiamo l’automobile, e torniamo sulla spiaggia, per immergerci nell’azzurro, offerto dalla baia. Livello escursione: Avanzato/Esperto Percorso : circa 9.5 Km Nel primo pomeriggio, raggiungiamo Marina di Campo, dove facciamo tappa allo splendido Acquario dell’Elba (visita obbligata!). Percorrendo ancora l’isola ci fermiamo a Porto Azzurro, bellissimo paese da vivere e scrutare in ogni suo angolo, dato che il centro storico è veramente splendido. La Nostra avventura termina a Portoferraio, dove una volta montati in nave, in un tramonto mozzafiato, capiamo che già avremmo voglia di ripetere il trip l’indomani stesso! Buon viaggio, e seguiteci, siamo attivi tutto l’anno, perché l’estate per noi non finisce mai. Per seguire i programmi organizzati dal team di Maremma Sup Avventura & Non si rimanda ai seguenti contatti: Sito > www.maremmasupavventuraenonsolo.it


EVENTI 2017

Giocare a nascondino nelle insenature, doppiare capi, attraversare baie... il sapore della grande avventura dietro l’angolo di casa!

E dopo tutta quest’avventura, un bel bagno ristoratore prima di rientrare è il minimo!

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EVENTI 2017

Alessandro Onofri - Primo classificato

FISW Surf Games 2017 Testo: Federico Benettolo Foto: Roberta Pala/FISW

Semaforo verde! Dopo diversi giorni d’attesa dall’apertura del waiting period, Surfing FISW ha comunicato per sabato 28 ottobre l’inizio dei primi FISW Surfing Games. Un entusiasmante evento sportivo che è riuscito a coordinare differenti discipline come sup, shortboard, longboard e bodyboard decretando così il campione italiano assoluto di ogni specialità. Preparate le valige e pronte le sacche, io e la mia ragazza ci siamo imbarcati per Olbia. Arrivati a destinazione abbiamo attraversato la Sardegna per giungere alla residenza Menhirs a soli tre chilometri da Capo Mannu. Finalmente nel pomeriggio del 28 ottobre hanno preso il via i giochi. Due i campi gara destinati all’evento: Mini Capo per lo shortboard, e subito affianco La Punta, destinata al SUP e le restanti categorie. Al primo round ho affrontato Martino Rogai, Enrico Giordano 32

e Cristiano Vinci uscendone vincitore. Lo spot si presentava con onde destre di piccole dimensioni, ma che si srotolavano perfettamente sul fondale roccioso. La mattina del giorno seguente lo spot appariva leggermente più ventoso e con onda di una taglia più importante. Nel secondo round mi sono scontrato con le teste di serie che già erano segnate al secondo turno sul tabellone: Claudio Nika, Gregori e Segarich. Nonostante il vento forte, sono riuscito a trovare delle buone onde che mi hanno permesso di classificarmi al primo posto e così sono passato in semifinale. Nemmeno il tempo di togliermi la muta, e gli organizzatori chiamano la heat e devo entrare in acqua con Esposito, Ferro e Sarti. Cerco di effettuare manovre il più possibili pulite e radicali per aggiudicarmi un posto per la finale e anche questa volta i giudici mi premiano facendomi passare primo della batteria. Soddisfatto, ma stanco provo a recuperare le energie residue, dal


EVENTI 2017

Leonard Nika - Secondo classificato

Nicola Ferro - Terzo classificato

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EVENTI 2017

Federico Benettolo - Quarto classificato

momento che assieme a me in finale ci sono i nomi di Leonard Nika, Onofri e Ferro. Mangio qualcosa e ritorno al campo gara e gli organizzatori coi giudici ci comunicano alcune modifiche: cambio campo, ci si sposta al Mini Capo e inserimento del metodo della priority per la precedenza sulle onde. Alle 15.00 le condizioni del Mini Capo sono impegnative: forti raffiche di vento side e un’importante corrente laterale rendono a dir poco faticoso per il Sup risalire fino al picco e selezionare le migliori onde. I 25 minuti della gara vanno via in fretta. Il primo close out che prendo mi porta via 10 minuti prima di riuscire a tornare sulla line up, e così alla fine purtroppo riesco a prendere una sola onda buona. Sfumano così le mie possibilità di tornare a casa con un risultato! Primo posto sul podio va ad Onofri, che ha mostrato grande grande esperienza anche in condizioni non facili. Medaglia d’argento per Leonard Nika che nonostante le grandi abilità e le buone onde non riesce a dare la zampata vincente. Terzo posto per il local Ferro, che nonostante la prima esperienza in 34

una competizione ufficiale riesce a emergere con un ottimo risultato. Io tornoa casa con l’amaro in bocca, ma ugualmente contento di essere arrivato fino in finale, e non vedo già l’ora di partecipare alla prima tappa del campionato 2018. Le ragazze in gara quest’ano erano solo due, Margherita Boschetti e Alessia Fulceri, per cui il primo giorno di gara si sono giocate il titolo. Questa volta la più brava è stata Margherita, che ha vinto meritatamente e si è portata a casa i titolo Wave 2017. Complimenti a Surfing FISW per l’eccezionale organizzazione e per la passione con cui tutti i membri dello staff hanno lavorato per regalarci due giorni ricchi d’amore per lo sport e per il mare. La Sardegna e questo evento sono stati la prova che anche l’Italia ha le possibilità e le location adatte a tenere competizioni di alto livello, alla pari di quelle estere. Colgo anche l’occasione per ringraziare il mio sponsor BicSport Italia per l’ ottimo supporto tecnico e morale, Paddle Wave Design per il materiale e tutti coloro che mi sono stati accanto e mi hanno spinto a dare il massimo.


EVENTI 2017

CaterinaOnofri Stentacontrolla e Chiara alNordio Alessandro meglio le difficili condizioni della finale e porta a casa un risultato di grande prestigio

Margherita Boschetti - Prima classificata fra le donne

Il podio degli uomini

Pubblico e giuria al MInicapo

Il podio delle donne

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INSIDER #06

Insider trading: …dulcis in fundo!

Testo: The Insider

Il 2017 ormai si è chiuso da un po’ e nell’attesa che l’inverno molli la sua presa e ci permetta di riprendere una pratica suppistica in condizioni non troppo estreme, facciamo una bella carrellata su cosa è successo sui campi gara delle più importanti manifestazioni negli ultimi 2 mesi dell’anno 2017… Pacific Paddle Games A fine settembre è andata in scena a Dana Point, California la mitica PPG, gara che riesce a mettere sulla tavola il meglio del suppismo mondiale. Forte la presenza anche degli italiani, quest’anno c’era anche Gianluca Gafforio, che ci racconta a brevi linee cosa è successo: “Una volta si chiamava Battle of the paddle. La “gara” per eccellenza. Quella che ha dato lo slancio a tutto il movimento del Sup racing. Icone come Danny Ching e Travis Grant poi hanno contribuito alla creazione di un mito. Un po’ come il Gran Premio di Montecarlo per la Formula Uno. Oggi si chiama Pacific Paddle Games. Ma l’essenza non è cambiata. Ogni Sup racer almeno una volta nella vita deve provare questa magica esperienza. E anche io che sono drogato di questo sport, dovevo per forza andarci. Vi confesso che si tratta di un’esperienza unica. Pagaiare insieme con più di 500 paddlers in acqua è veramente emozionante. Doheny Beach sembra fatta apposta per il sup. Una grande baia dove le onde entrano regolari, quasi parallele alla linea della spiaggia. Anche quando sono piccole spingono e bastano poche pagaiate per planare. Infatti di solito i giorni prima del weekend di gara i rider provano il percorso e le 36

onde. Il passaggio più difficile è la fantomatica Hummer buoy. La Boa vicino riva che i più bravi riescono a passare in un colpo solo sfruttando il frangente. A destra della spiaggia, guardando il mare, c’è invece una parte dedicata al surf e agli amanti del longboard con onde che sembrano disegnate e dove il divertimento è assicurato. L’unico fattore inquietante di Doheny sta nel fatto che è sempre infestata dalla presenza di squali. Lo scorso inverno la CNN ha documentato con riprese dall’elicottero l’ingresso nella baia di una grande Bianco. Ma comunque tutti i local se ne fregano. Nonostante i continui avvisi dei baywatch, gli americani fanno fare la scuola di surf anche ai bambini piccoli. E allora ce ne siamo fregati anche noi! Quest’anno la squadra degli atleti italiani era composta da punte di diamante come Leonard e Claudio Nika , Martino Rogai e Paolo Marconi accompagnato da Susak Molinero che ormai è come se fosse dei nostri. In più Luigi e Meri Reghitto che ogni anno vengono qui per partecipare e non se ne perdono una. Gli americani hanno una grossa considerazione degli italiani perché riconoscono il livello altissimo che c’è dalle nostre parti. Personalmente ho trascorso la settimana con i due fratelli Nika. Sono dei veri watermen. Instancabili. Leo è una star anche negli Usa e Claudio è migliorato tantissimo, d’altronde con un fratello cosi! Il venerdì prima della gara siamo andati alla consueta cerimonia dei Sup Awards dove c’erano tutti i fenomeni al completo. Mi ha stupito come molti Big bevessero più di una birra la sera prima della Battle. Comunque l’atmosfera è sempre molto friendly e nessuno se la tira. Quest‘anno il livello in gara è stato altissimo e alla fine hanno avuto la meglio


INSIDER #06

Momenti della Pacific Paddle Games, con ingaggi in boa e partenze di gruppo...

due top rider come Connor Baxter e Annabel Anderson . Due mostri sacri. Annabel non ha rivali fra le donne e pagaia come gli uomini utilizzando molto il bacino e sfruttando ogni muscolo del corpo. Connor è un volpone capace di sfruttare ogni cosa in suo favore. Ha usato due tavole differenti. Per la long: uno Sprint 2018 14x23 e per la Tecnichal un ALLSTAR 14x23.5. Ma attenzione a nuove stelle nascenti come Lincoln Dews che con il suo Deep ha emozionato nel finale con uno splendido testa a testa contro Baxter nella techical. Terzo dopo di loro Matt Nottage, sempre Starboard, che per la cronaca fa di mestiere il muratore, e per la gara era riuscito a perdere 8kg per essere ancora più veloce . Inossidabile Super Danny Ching che nella Long era primo ma poi ha sbagliato strada ed è dovuto tornare indietro. La sua è sempre una pagaiata furiosa e perfetta. Nella classifica Overall, migliore degli italiani Leo Nika diciottesimo, poi a seguire, ventisettesimo Paolo Marconi, Claudio Nika 33° e Martino Rogai 38°. Io che sono un Master ho partecipato alla Distance Race nella categoria Open. 395 partecipanti. Un’amatoriale per modo di dire visto il livello, dove c’erano tahitiani e americani fortissimi. Alla fine mi sono piazzato settimo nella categoria d’età 40-49. Sono contento perché ho combattuto contro Pro Master come Dan Gavere e Rob Rojas. Senza le due cadute in acqua sarei andato forse anche a podio. Ma va bene cosi. Mi sono divertito tantissimo ed è stata la gara più bella a cui io abbia mai partecipato!”

Assoluti ISL Il 14 e 15 ottobre a Passignano sul Trasimeno presso la spiaggia del Sualzo si sono svolti i campionati assoluti di Italian Sup League. 55 atleti partecipanti da tutta Italia, fra cui spiccano nomi come Giordano Bruno Capparella, Filippo Mercuriali e Chiara Nordio, si sono sfidati nel suggestivo scenario del lago Trasimeno con condizioni meteo ottimali. Un Giordano Bruno Capparella in gran spolvero vince la Technical race di 3,5 km disputata il sabato nella categoria Elite (14’) davanti a Mercuriali, Fanchin, mentre nella categoria 12’6 è il romagnolo Alessandro Sapigni, che precede il local Cristian Bottausci e Stefano Padovani. Prima delle donne e sesta assoluta della 12’6 è la veneta Chiara Nordio, che precede Ilaria Rocchelli e Annalisa Bizzari. La domenica è tempo di Long distance e su percorso da 12 Km è ancora lo scatenato Bruno Giordano Capparella a tagliare per primo il traguardo, tallonato dal tostissimo Filippo Mercuriali, mentre Filippo Fanchin stacca il gruppo degli esperti Mandoloni, Magi, Gasbarro, e sale sul terzo gradino del podio della categoria Elite. Primo dei 12’6 è ancora il romagnolo Alessandro Sapigni, che questa volta precede Angelo Frasca e Stefano Padovani. Fra le donne la classifica resta invariata, con Chiara Nordio prima, Ilaria Rocchelli seconda e Annalisa Bizzarri terza.

Alcuni momenti degli Assoluti ISL a Passignano sul Trasimeno: Capparella in fuga e ingaggi in boa... 37


INSIDER #06

Le condizioni ottimali per la Red Bull Heavy Water... a dir poco imbarazzanti!

Heavy Water Il 22 ottobre è andata in scena la Red Bull Heavy Water, gara di SUP Race estremo, ideata da Tristan Boxford, burattinaio del Tour APP. La Heavy Water si è meritata la sponsorizzazione della bibita energetica, per il fatto che si svolge nelle fredde acque della spettacolare San Francisco, in occasione di una delle prime grandi mareggiate che fanno da preludio alla stagione invernale nel Nord della California. Roba per uomini veri! E se già la prima edizione aveva fatto cogliere la spettacolarità dell’idea e del percorso Race in mezzo ai frangenti, questa edizione con una mareggiata ancora più grossa ha confermato la spettacolarità del format, anche se oggettivamente viene voglia di chiedersi se davvero vale la pena rischiare l’incolumità fisica e la carriera dei migliori Pro del mondo per sollazzare gli appetiti di sponsor e media. Anyway, tutto è bene quel che finisce bene, nessuno si è fatto male, chi non se l’è sentita di affrontare il severo giudizio dell’Oceano ha mollato il colpo, altri sono stati shakerati, frullati e risputati in spiaggia come novellini, ma i più caparbi e temerari (ma anche fortunati) ce l’hanno fatta, e hanno concluso il percorso portando a casa l’onore, la gloria e il vichingo Casper Steinfath anche la vittoria! Già, perché quest’anno il più duro dei duri è stato proprio lui, Casper il mastino vichingo, che si è portato a casa le 20.000 cucuzze di premio per il primo classificato, uscendo prima degli altri dal terribile percorso a W che li ha costretti a superare per due volte la impact zone di Ocean Beach (una delle onde più pesanti della California, ndr) prima di lanciarsi in una mini maratona suppistica di circa un’ora che li ha portati ad attraversare il mitico Golden Gate e tagliare il traguardo nella 38

placida baia su cui si affaccia San Francisco! Alle spalle del vichingo, arriva a sorpresa l’hawaiiano Ryan Funk, che coglie il suo primo grande risultato della carriera superando in una specie di sprint dopo il Golden Gate il mitico australiano Travis Grant. Travis era atterrato a San Francisco appena qualche ora prima che partisse la gara, dopo una notte quasi insonne passata a viaggiare, e ha dichiarato: “si è trattato più di una sfida che di una gara! Infatti non avrei scommesso un penny sul fatto che saremmo riusciti a superare le onde una sola volta, e invece siamo riusciti a farlo addirittura due volte!” Alla gara hanno partecipato anche i nostri portacolori Leonard e Claudio Nika, ecco la testimonianza di Leonard: “Per prima cosa bisogna dire che le condizioni erano PAZZESCHE con onde sui 3 metri e forse anche 4. Noi siamo arrivati 2 giorni prima della gara, quindi ancora con un po’ di jet leg, e abbiamo avuto poco tempo per recuperare e testare tutto il nostro materiale al meglio, e quindi non eravamo effettivamente preparati per affrontare una gara così estrema. Il mare continuava ad aumentare e il fattore che quest’anno ha rimescolato le carte in tavola è stato che la partenza non era più dalla spiaggia, ma direttamente dal mare. Questa cosa permetteva a tutti di poter partire, ma in realtà una volta raggiunta la linea di partenza non era più possibile individuare la presenza di canali di uscita in mezzo a tutto quell’enorme marasma, rendendo la gara una specie di roulette russa! Il rischio era quello che potevi finire subito male appena dopo la partenza, come poi in effetti è successo a Claudio! Per quanto mi riguarda, avevo cominciato a risalire per portarmi sulla linea di partenza, ma la corrente era talmente forte che non


INSIDER #06

Sopra: Ryan Funk gira la boa mentre alle sue spalle si srotola un mostro verso riva, e Casper pagaia verso il Golden Gate e la vittoria!

riuscivano a risalire nemmeno i Jet Ski, per cui ti puoi immaginare cosa riuscivamo a fare noi con le pagaie! Quindi per quanto mi riguarda ho deciso che per me non c’erano le condizioni per poter affrontare questo tipo di gara in sicurezza e mi sono ritirato. Per quanto riguarda Claudio invece è stato masticato dalle onde subito in partenza... è rimasto sotto parecchio... e sono riusciti a salvarlo dopo tanti richiami, perché non riuscivano a vederlo! Si è preso una bella paura, ma per fortuna è andato tutto bene!” APP 2017 La sontuosa Red Bull Heavy Water di San Francisco è stata anche l’ultima gara dell’anno dell’APP per la disciplina Racing, anno che ha visto un testa a testa fra Connor Baxter e Mo Freitas, deciso proprio con la tappa di San Francisco, dove i due hawaiiani sono arrivati rispettivamente nono e decimo. La vittoria del secondo titolo APP consecutivo arride così al dinoccolato biondino di Maui, che precede di un soffio il rivale di Oahu, e il vichingo Casper, che con la vittoria di San Francisco ha rischiato di fare un bello scherzo ai due litiganti per il titolo… Fra le donne, il titolo del Race se lo aggiudica l’esplosiva australiana Terrene Black, che durante la stagione si è portata a

casa la vittoria overall delle tappe di Maui e Giappone. Secondo posto per la teutonica Sonni Honsheid che ha dimostrato di essere quasi imbattibile nella long distance, ma di soffrire un po’ troppo le gare sprint. La campionessa della scorsa stagione Fiona Wyde si piazza sul terzo gradino del podio, dimostrando comunque tutta la propria classe disimpegnandosi alla grande anche nelle onde durante le tappe Wave. SUP Marathon Il 29 ottobre a Passignano sul Trasimeno è andata in scena l’ormai classica endurance del suppismo italiano: la Trasimeno SUP Marathon. 40 Km di pagaiate lungo le sponde incantate del Trasimeno, oppure 20 Km per chi non si sente un superman della pagaiata! Peccato che proprio il giorno della Marathon una forte libecciata stia spazzolando la costa ovest del Belpaese e anche a Passignano raffiche da 20 nodi spazzino le acque del Lago, ragion per cui gli organizzatori decidono (saggiamente, ndr) di accorciare il percorso della Marathon da 40 a 30 Km, mentre il percorso da 20 resta invariato. Grande soddisfazione per la bella partecipazione di atleti da tutta Italia, ben 38 iscritti al via divisi tra atleti PRO per la Marathon e 20 km e atleti amatori per la 5 km. Purtroppo

Due momenti della Trasimeno SUP Marathon: preparativi in fase di partenza, e Pampinella in rimonta su Gasbarro... 39


INSIDER #06

Il meraviglioso spettacolo della Senna all’alba affollata dal coloratissimo popolo del SUP!

le condizioni meteo peggiorano nettamente poco dopo la partenza della gara col vento che imbianca le acque, rendendo un’impresa nell’impresa ai partecipanti per poter portare a termine il percorso. Molti atleti sono stati costretti al ritiro e i mezzi di soccorso sono stati molto impegnati. Nella Marathon solo in 4 giungono al termine: nella classe 14 vince Tommaso Pampinella davanti a Fabrizio Gasbarro, mentre nella 12’6 vince Thomas Amaduzzi davanti a Stefano Padovani. Da citare le donne che hanno gareggiato sul percorso da 20 km, con la spartana della Sup Trasimeno Annalisa Bizzarri che taglia il traguardo davanti alla tostissima Anna Occhiogrosso, mentre nella Marathon, Monika dell’Anna, unica concorrente in gara è stata costretta al ritiro dalla direzione causa condizioni meteo proibitive, ma resta il coraggio di una donna tenace, grintosa e determinata. Nella 20 km maschile Marco Bracci vince la categoria 14’ davanti a Gabriele Galeazzi, mente nella 12’6 vince Giacomo Leonelli davanti al passignanese Cipriano Hassan, terzo Nino Avallone. Insomma, condizioni estreme, distanze estreme, percorso estremo, suppisti estremi, il nostro sport continua ad evolversi e ad esplorare nuove possibilità. Chissà se la prossima stagione gli appassionati delle utra-distanze con la pagaia daranno il via ad un vero e proprio circuito Marathon… come sempre, ai Poster l’ardua sentenza… Paris SUP Crossing Ed è stata un’altra partecipatissima, bellissima e freddissima festa del SUP quella che è andata in scena a Parigi sulla Senna domenica 03 dicembre. Ben 700 i suppisti al via divisi fra 600 Amatori e 100 Pro. Le cronache riportano temperature da brivido, una partenza da pelle d’oca, nevischio lungo il percorso. Per gli amatori il percorso è una discesa della Senna di 11 Km sempre in 40

favore di corrente, mentre ai Pro viene chiesto di fare anche un giro attorno a “Ile de la Cite” e “Ile Saint Luis” con insidioso passaggio controcorrente, per un totale di 14-15 Km. La vittoria al photo finish (ma senza foto) per il francese Arthur Arutkin sull’ungherese Bruno Hasulyo, fra le ragazze vittoria della nostra Susak Molinero e piazzamento nei Top10 per Nika e Marconi. Il giovanissimo Riccardo Rossi si piazza 15° e vince la classifica Junior! Emozioni intense per tutti, compresi gli altri italiani in gara: Franz Orsi si piazza 44°, Sara Oddera si piazza 13° donna e 57° assoluta, Paolo Nardini 51° uomo e 65° assoluto, Anna Occhiogrosso alla sua terza partecipazione, si gode il percorso dei Pro e si piazza 17° donna e 69° assoluta. E poi lo spettacolo degli amatori che sfilano sulla Senna in muta, ma anche coi costumi più fantasiosi, dalle truppe imperiali di Guerre stellari a temi più tipicamente carnevaleschi. Già, perché il bello di una manifestazione come questa, se non si fa troppo caso alla temperatura sotto zero, è la gioia di essere tanti, tutti insieme, a pagaiare appassionatamente, sulla Senna, attraversando la magnifica Parigi, all’ombra di Notre Dame e della Tour Eiffel, godendosi ogni pagaiata con tanta allegria e voglia di vivere il nostro sport in maniera straordinaria, in una cornice straordinaria. Unica considerazione personale: peccato che il Salone Nautico di Parigi non si faccia in estate!!! Xmas SUP CUP Il 17 dicembre, in una freschissima, ma soleggiata giornata tipicamente invernale, va in scena l’edizione 2017 della Xmas SUP CUP, manifestazione ormai diventata un classico delle suppate di Natale, che quest’anno vale come tappa conclusiva del lungo ed animato circuito Italian SUP League. Nonostante il freddo pungente e la scaduta di una mareggiata che per motivi di sicurezza costringe a far disputare la gara all’interno delle scogliere


INSIDER #06

Sopra: alcuni pittoreschi partecipanti a questa edizione della Xmas Cup - A destra: partenza! Tutti in acqua a fronteggiare le condizioni!

Sopra: Babbi Natale in SUP in azione - A sinistra: Cesenatico - A destra: foto di gruppo sul Brenta

frangiflutti che proteggono la spiaggia, la partecipazione è numerosa e colorita come sempre! Tutti i partecipanti indossano la classica cuffia di Babbo Natale, e molti indossano un costume folcloristico sopra alla muta, oltre a Max Maestri in versione Babbo Natale, c’è un pittoresco Jack Sparrow, un elfo e pecorelle e unicorni rosa, che si cimentano a pagaiare fra i flutti. Ma oltre alla festa e al folclore c’è una gara vera che va in scena e a scandire i colpi che guidano l’orchestra dei suppisti c’è un Filippo Mercuriali versione metronomo, che si lascia tutto e tutti alle spalle e chiude la stagione 2017 come l’aveva iniziata: con una bella vittoria! Alle sue spalle a darsi battaglia gli amici Gasbarro e Di Silvestre, che riescono a staccare Zaves e Magi. Segue a ruota da Thomas Amaduzzi, che conclude l’anno vincendo la categoria 12’6, seguido a una manciata di secondi da Stefano Padovani e Mirco Sarti. A Chiara Nordio il merito di essere l’unica ragazza a gareggiare fra i Pro e chiude in 7° posizione nella classifica assoluta 12’6, vincendo ovviamente la classifica femminile. Dopo il vin brulè per riscaldarsi e un po’ di pasta calda e panettone per rifocillarsi viene effettuata la cerimonia di premiazione per la prima stagione della Italian SUP League, un Tour che è riuscito a mettere in acqua e a far divertire centinaia di appassionati!

Filippo Mercuriali porta a casa il titolo nella categoria Elite 14’ lasciando agli inossidabili Mandoloni e Gasbarro il secondo e terzo gradino del podio. Nella Categoria 12’6 è il compagno di squadra Thomas Amaduzzi a vincere il titolo, davanti ad Alessandro Sapigni e Christian Bottausci, mentre fra le ragazze è Giulia Tura che vince il Tour 2017 davanti a Chiara Nordio e Valentina Parisi. Complimenti a tutti, organizzatori e partecipanti, e arrivederci alla stagione 2018. Tutti i Babbi Natale La X-mas SUP Cup in genere è il primo degli eventi suppistici di dicembre che apre il grande tema dei Babbi Natale. In un paese in cui il Natale è molto sentito, anche il SUP coglie l’occasione per uscire un po’ fuori dagli schemi. Il 17 dicembre si è svolto il primo evento SUP in Brenta, con una sfilata di babbi Natale che ha avuto un successo di pubblico inaspettato. La splendida giornata di sole ha reso tutto più facile, soprattutto ai temerari che hanno pagaiato sulle acque gelide del fiume Brenta. A scaldare i cuori c’erano però le stupende architetture delle antiche ville venete, ma ancor più i saluti e gli auguri che ci arrivavano dalle macchine in transito sulla Riviera. Il 23 dicembre si è svolto a Senigallia l’ormai storico evento 41


INSIDER #06

Babbi Natale in SUP! Sopra: Senigallia - Sotto a Sinistra: Bari - Sotto a destra: Cattolica

“Babbi Natale sul Sup 2017” che si ripete ormai dal 2012 ed ogni anno va sempre in crescendo. All’evento prendono parte tutti gli amanti del SUP, delle Marche all’Umbria, passando per l’Abruzzo ed l’Emilia Romagna. Poi si aggregano anche canoe e pattini e tutti sono sempre i benvenuti. Il ritrovo e partenza sono presso i bagni nella n 57 dove Jan Surf Shop ha la propria base e scuola di surf-sup. Come da tradizione tutto il gruppo si dirige verso il fiume Misa e risale fino al centro storico di Senigallia, dove c’è tutta la città ad accogliere la parata. Quest’anno i Babbi Natale suppisti erano una sessantina e hanno lanciato al centro città palloncini che hanno fatto da sfondo rosso all’evento. Lo stesso giorno, ovvero il 23 dicembre, anche a Cesenatico è andata in scena una versione romagnola della Babbi Natale in SUP, organizzata dal sempre più attivo Windsurf Club Cesenatico. Una trentina di Babbi Natale, hanno sfilato lungo il Porto Canale di Cesenatico e una volta arrivati in Piazza Garibaldi, in pieno centro, hanno offerto panettone e spumante ai passanti. 42

A Trieste il 26 dicembre erano pochi, bagnati, ma irriducibili i babbi Natale che hanno sfilato alla Trieste Christmas SUP, ma sono riusciti lo stesso a raccontare il calore e la festa del Natale nella loro bella città. A tenere alto lo spirito suppistico natalizio, come sempre ci ha pensato il supervitaminico Giorgione Magi coi ragazzi della Magic Paddle House! Anche a Cattolica il 26 dicembre Babbo Natale arriva dal mare grazie all’organizzatrice Giorgia Sapucci, Paolo Maltoni, al sindaco Mariano Gennari ed all’assessore Nicoletta Olivieribari. Dulcis in fundo, anche la bella e temperata Bari, con le sue attivissime scuole SUP ha organizzato pagaiate collettive in costume sia per Natale, che per festeggiare il nuovo anno, così pure per la Befana. Anna Occhiogrosso, che abbiamo già visto impegnata sul Trasimeno così come a Parigi, con la sua Scuola SUP Big Eye sta raccogliendo un bel seguito di appassionati, che hanno portato una secchiata di colore e freschezza suppistico nelle ricorrenze natalizie della città marinara pugliese.


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TRIP

SUP alle Faroe Islands Testo e foto di Jamie Hancock Suppisti: Kenneth Denielsen & Nic Hibdige

Le Faroe Islands sono uno dei posti in cui mi sarebbe sempre piaciuto andare, ma alla fine ne sapevo così poco che non se ne è mai fatto niente. Tuttavia la loro posizione sulla carta geografica mi è sempre sembrata molto promettente, e manteneva attivo nella mia mente il tarlo della curiosità. L’idea era quella di fare un bel trip per realizzare foto e video, e dal momento che sono diventato ambasciatore della Lumix, mi sono accordato con un altro flimmaker-fotografo per catturare tutto quello che potevamo nella settimana di tempo a nostra disposizione. Volevamo usare le macchine fotografiche e testarle in ogni tipo di condizioni e dimostrare come lavorano bene le Lumix e la straordinaria resa delle loro lenti. 44

A dirla tutta, non avevo intenzione di andare alla caccia dell’oca selvatica, cosa che spesso porta a passare giornate intere alla ricerca di qualcosa che poi non si materializza. Ma questa volta avevo in mente un viaggio più orientato all’esplorazione. In base a tutte le mie ricerche, infatti, l’unica certezza che avevo era che si trattava di un posto di una bellezza mozzafiato! Quindi, a prescindere dalle condizioni meteo che avremmo trovato, per lo meno avremmo passato un po’ di tempo in un posto che ne valeva la pena. Già, perché avevo omesso di dirvi che oltre che occuparmi di fotografia e video, la mia occupazione principale è il Windsurf! E infatti, il mio lavoro di ricerca per mettere a segno nuovi windsurf trip parte da lunghe ore passate al computer a scrutare


TRIP

le informazioni reperibili su google e l’esposizione alle mareggiate dei posti in cui vorrei andare. In genere passo settimane a studiare le foto che trovo per vedere se ci sono onde che rompono sullo sfondo! Spesso controllo anche le foto delle proprietà lungo la costa disponibili su AirBnB per vedere se ce n’è qualcuna che mostra qualche foto di burrasca, e magari individuare qualche nuova wave location!

le informazioni di cui potreste avere bisogno. Noi abbiamo noleggiato due van per caricare e trasportare comodamente tutta la nostra attrezzatura da un autonoleggio che si chiama “Reyni Service” e che si trova a Torshavn, la città principale. Anche la nostra residenza l’abbiamo trovata a Torshavn, che è anche un bel posto ben posizionato per potersi muovere tutti i giorni verso la meta delle vostre avventure.

Anche i ragazzi di “Visit Faroe Islands” ci hanno dato una bella mano e ho scoperto che sono fra le persone più disponibili e meglio organizzate con cui io abbia mai avuto a che fare. Se state pensando di fare un viaggetto alle Faroe, allora dovete assolutamente visitare il loro sito, perché hanno tutte

Il nostro team era piccolo ma ben assortito. Oltre a me, c’era James (l’addetto alle riprese), Kenneth Danielsen e Nic Hbdige. Dal momento che abbiamo prenotato una settimana fissa senza guardare le previsioni, ci siamo preparati ad affrontare qualsiasi tipo di condizioni. 45


TRIP

I nostri suppisti all’avventura fra i fiordi e i panorami incantati delle Faroe...

Onda radicale + cut back radicale... si vede la sventagliata?

Infatti i primi due giorni senza vento li abbiamo passati a fare i turisti! Io ero arrivato una settimana prima con la mia ragazza, per passare qualche giorno assieme andando in giro a fare foto ed avere un’idea migliore di cosa fare quando il team sarebbe stato al completo. Così abbiamo scalato montagne, attraversato fiordi e ho mostrato ai ragazzi alcuni dei posti più belli che avevo visto. Siamo riusciti anche a fare un po’ di surf a Tjornavik, il surf spot principale nel nord delle Faroe Island. Infatti l’arcipelago delle Isole Faroe è composto da 18 isole principali, di cui molte sono raggiungibili direttamente attraverso tunnel, oppure prendendo un traghetto, che abbiamo scoperto essere molto comodo e veloce. Da Torshavn potete raggiungere qualsiasi posto vogliate in appena un’ora e mezza di viaggio, e le strade sono tutte veloci e deserte. I trasferimenti col traghetto variano da 20 minuti a circa un’ora, quindi i giorni in 46

cui deciderete di spostarvi fra le isole vi toccherà passare un po’ di tempo in attesa. Inoltre i traghetti non fanno il giro di tutte le isole, quindi tutte le volte vi toccherà ritornare a Torshavn prima di poter andare a visitare un’altra isola! Così alla fine se avete voglia di visitare più isole possibili, vi toccherà fare almeno un giro in traghetto al giorno! Gli ultimi giorni del nostro viaggio è arrivato vento e poi anche onde, così abbiamo cominciato col fare qualche scatto a Nic mentre faceva windsurf freestyle, mentre io e Kenneth ovviamente cominciavamo ad essere impazienti di cominciare a prendere qualche onda, e così alla fine abbiamo preso un traghetto e siamo andati a cercare fortuna nelle isole meridionali, ma purtroppo con le condizioni meteo a nostra disposizioni non siamo riusciti a trovare niente. Per fortuna Kenneth era già entusiasta di essere riuscito a scattare ben 500 diverse panoramiche col suo telefono!


TRIP

In certi spot l’entrata in acqua è abbastanza verticale!

Venerdì sera era il compleanno di Nic, e siccome nessun trip può essere definito tale senza almeno una notte passata per locali, il compleanno di Nic ha rappresentato la scusa perfetta! Così abbiamo scoperto che la vita notturna a Torshavn è estremamente piacevole, con tanta musica dal vivo e tante persone davvero amichevoli. Durante la notte siamo riusciti a vedere anche l’aurora boreale, cosa davvero fantastica, ma come fotografo, trovarsi davanti ad un simile spettacolo senza macchina fotografica e con un tasso alcolico fuori controllo, è stato più un incubo che un sogno! Ma all’interno di un trip pieno di scoperte e avventure fantastiche, anche questo sarà uno di quei momenti che resteranno scolpiti nella mia memoria!

Le Isole Faroe sono il posto più bello e incredibile che io abbia mai visto e mi sento davvero di poter consigliare a tutti di andare a visitarle. È senza ombra di dubbio uno di quei posti dove andare, perché sia che facciate windsurf sia che facciate SUP, vi troverete in acqua circondati da uno scenario mozzafiato. Inoltre, trovandosi a metà strada fra Scozia e Islanda, si tratta di un posto spesso battuto da vento ed onde che non mancheranno di farvi divertire. Noi ci siamo stati in Settembre e non era assolutamente freddo. Alla fine abbiamo dovuto salutare queste meravigliose isole, con la certezza che ritorneremo presto, magari tenendo d’occhio una delle tante mareggiate che lavorano a queste latitudini, per catturare nuove meravigliose immagini, e magari scoprire anche il loro lato più selvaggio e ventoso. 47


TRIP

DISCOVERING DAKHLA F-ONE MANERA – GLOBAL MEETING 2018 Testo: Ovidio Ferrari Foto: courtesy F-One/Manera

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TRIP

A fine ottobre ci è arrivato l’invito di F-One a partecipare al Global Meeting 2018 che sarebbe andato in scena a Dakhla, e così visto che casualmente per quel periodo non avevamo ancora grandi impegni programmati, abbiamo colto al volo l’opportunità e siamo andati all’avventura. IL TRIP Ho tradotto e pubblicato un sacco di articoli di viaggi incredibili in posti meravigliosi, ma ho viaggiato sempre molto poco, per cui ogni viaggio per me rappresenta una specie di salto nel buio. E anche se questa volta Chloé (Responsabile alla Comunicazione di F-One, ndr) aveva già predisposto praticamente tutto (dal volo a Casablanca-Dakhla, all’albergo a Dakhla, al trasporto al nostro

arrivo fino all’albergo), restavano comunque alcune variabili in sospeso, che mi facevano sentire come ci si sente un attimo prima di staccare un “bungee jump”! Quale aereo prendere da Bologna a Casablanca? Ma soprattutto, visto che ho deciso di viaggiare solo col bagaglio a mano e di portarmi solo la 3-2 gamba corta: come sarà la temperatura dell’acqua? Avremo la buona sorte di trovare anche qualche onda? Per fortuna non sono il solo a partire dall’Italia, ma oltre a me devono venire anche il mio amico Luca Marcis (agente F-One Italia) e quattro negozianti ufficiali che partono tutti da Roma, fatta eccezione per Cavour, che ha il negozio a Riccione, e quindi parte come me da Bologna, ma con un comodo volo pomeridiano diretto a Casablanca. Potrei prendere anch’io quel 49


TRIP

Momenti del meeting: in alto, la condivisione a tavola e la presentazione delle novità. Sotto: la prima uscita a West Point

volo, ma atterra appena un’ora prima della coincidenza e il timore che qualcosa possa andare storto e mi tocchi passare la notte in aeroporto a Casablanca mi fa optare per un volo su Roma una levataccia all’alba per partire assieme agli altri. Per il ritorno invece prenoto il diretto Casablanca-Bologna che si incastra alla perfezione, e con un solo cambio a Casablanca sono a casa. Il viaggio di andata con i suoi due cambi si rivela particolarmente lungo, anche se la buona compagnia stempera le lunghe attese. A Casablanca ci raggiunge Cavour, che approfitta dei percorsi speciali predisposti nel funzionale aeroporto di Casablanca per chi ha coincidenze in partenza per by-passare le lunghe file causate dai lenti controlli al check-out e check-in. Atterriamo a Dakhla che la mezzanotte è già passata da un pezzo. L’aeroporto è poco più di una di pista in mezzo al nulla, con un grande salone che funge da reception e dogana, per cui in tempi abbastanza 50

celeri ci ritroviamo sul bus che in neanche mezz’ora di strada ci porterà al villaggio. La reception ci registra ed assegna il bungalow a tempo di record, e così finalmente dopo poco più di 20 ore di viaggio, mi butto su un comodo letto e svengo. LO SPOT Il bungalow in cui mi sveglio è nuovissimo, bellissimo e tutto realizzato in legno, così come tutte le strutture del bellissimo villaggio che ci ospita, che si chiama Dakhla Kiteboarding Club, si affaccia sulla enorme laguna di Dakhla e come si può intuire dal nome è principalmente orientato alla pratica dello sport con l’aquilone. Pazienza, nessuno è perfetto! L’enorme laguna formata sulla sottile penisola su cui si trova Dakhla infatti si è rivelato un posto perfetto per imparare e praticare il kite, grazie alle acque basse e riparate dall’oceano (sembra di


TRIP

Sopra: le condizioni di West Point durante la seconda uscita. - Sotto: Chloé, Luca e Mika, tre cardini del team F-One...

essere in un lago, ndr) e al forte vento termico generato tutti i giorni dalla differenza di temperatura fra deserto e oceano. E in effetti, anche se durante la notte la temperatura si abbassa molto ed è quasi fresco, già alle 10 del mattino la temperatura è infuocata e verso le 11 comincia ad entrare una termica che rinforza e soffia incessantemente tutto il giorno fino al calar del sole, rendendo per altro più vivibile il clima in zona. Durante in nostro viaggio però, la classica componente termica è stata scombussolata da una grande mareggiata che ha imperversato nell’atlantico settentrionale la settimana precedente il meeting, e che “purtroppo” ne ha attenuato l’intensità, ma in compenso ha pompato onde di ottima qualità sulla lineup di Dakhla! Ovviamente per noi che pratichiamo solo il sup e preferibilmente sulle onde, questo annuncio è stato un po’ come ricevere la manna dal cielo!

IL MEETING I meeting funzionano più o meno tutti allo stesso modo. La mattina ci si sveglia, si va a fare colazione, si cerca qualche viso amico con cui scambiare qualche chiacchiera, e ci si informa sul programma della giornata. Luca ci presenta a Raphael Salles (Boss di F-One, ndr) e agli altri ragazzi dello staff e poi via, tutti quanti al sontuoso buffet per accumulare riserve energetiche in vista dell’intensa giornata di lavoro! Subito dopo colazione va in scena il primo meeting, che prevede la presentazione dello staff e di noi ospiti, e la consegna dei cataloghi accompagnati da qualche gustoso gadget, olè! Il programma della settimana prevede meeting la mattina e poi prove in acqua il pomeriggio a seconda delle condizioni meteo. Ovviamente, visto che l’azienda principalmente produce kite, toccherà sorbirsi qualche giorno di presentazione di aquiloni, tavole e foil, ma il soggiorno e il 51


TRIP

Lunghe e solide barre si srotolano lungo la costa alzando nuvole di spray spettinate dal vento. Pelle d’oca!

programma SUP è più che sufficiente a giustificare questo piccolo sforzo. Infatti subito dopo le presentazioni e i convenevoli, si comincia subito con una lunghissima e dettagliatissima spiegazione di come Raphael sia riuscito a risolvere una controversia internazionale su un brevetto per la produzione del kite, che avrebbe potuto mettere in ginocchio buona parte dei brand che producono kite. La spiegazione è fondamentale, perché se non avesse vinto la causa dimentrando l’inconsistenza di un brevetto sulla forma dei kite, molto probabilmente il danno economico sarebbe stato tale, che non si sarebbe nemmeno arrivati ad organizzare il meeting, per cui tutti abbiamo applaudito alla meticolosità e caparbietà del francese ed abbiamo raddoppiato gli applausi all’annuncio che visto la latitanza del vento, subito dopo pranzo ci si sarebbe spostati sull’Oceano a West Point per prendere qualche onda col SUP! Surf is up! WEST POINT Visto che non ci sono onde in laguna, è stato affittato quasi tutto il surf loft del villaggio che si trova a West Point, ovvero sulla costa di Dakhla che si affaccia all’oceano per poter mettere in acqua e provare tutto il materiale sup/surf/foil. Dopo una canonica mezz’ora di bus su sabbia e strada, capiamo il perché 52

di questa trasferta: lunghissime barre alte circa un metro si srotolano lungo la costa e il villaggio si trova proprio sulla punta attorno a cui ruotano le barre. La location è perfetta, il villaggio sembra bello e funzionale, e tutta la surf-house è a nostra disposizione, piena di nuovi giocattoli ancora da sballare e pinnare. Ovviamente l’adrenalina è alle stelle, tutti si affannano per recuperare il proprio giocattolo, ansiosi di schizzare in acqua e surfare tutto quel “bendiddio”, mentre i ragazzi del team e in particolare il nuovo SUP Manager Belar Diaz con professionalità e pazienza quasi paterna cercano di accontentare tutti. Le onde sono davvero belle, la spalla sembra bella ripida e ovviamente tutti cercano tavole piccole e radicali, per cui io non ho fretta, e vado alla ricerca del giocattolo col volume e la larghezza giusta per un fagiano di quasi un quintale! I modelli della nuova collezione ci sono tutti, disponibili in un paio di tecnologie per ogni misura. I Madeiro e i Madeiro Pro vanno via tutti come il pane. I Papenoo spariscono come neve al sole, idem gli Anakao. Luca mette da parte un Manawa 9’6’’ per Pietro di Negrinautica, che oggi avrà il suo bel daffare, visto che è abituato a pagaiare al lago! Io invece metto gli occhi su un Noosa 9’0 che già conosco, visto che l’ho già testato, ma questo è il nuovo modello e quindi è più tirato, e già quello vecchio era limite per me. Nessuno si è ancora filato i nuovi Taiba (forse


TRIP

ritenuti non sufficientemente radicali, visto che sono stati presentati come tavola nuova tavola per i principianti delle onde, intermedia fra il Manawa e gli altri modelli più radicali), e così comincio a mettere le pinne a un 8’10’’ che mi strizza l’occhiolino. Raphael nel frattempo si aggira canticchiando in mezzo alla ressa impazzita e tutto allegro armeggia con un foil che sta montando su un Papanoo, una delle due tavole predisposte per il foil della gamma F-One. Mentre esco col mio Taiba sottobraccio, vengo superato dal Marcis che ha recuperato una tavola da surf e si sta lanciando fra le barre assieme a Julien Salles (figlio di Raphael e Brand Manager di Manera, ndr) a praticare lo sport alla radice.

Anche tutti gli altri kiter del team F-Fone si sono portati le loro tavole da surf e sono già tutti sulla line-up a contendersi le onde. Una volta arrivato in spiaggia mi imbatto in un Madeiro Pro 8’8’’x32’’x136 l, misure forse troppo generose per gli altri suppisti, e attirato dal paio di pollici in più di larghezza rispetto al mio Taiba, lo raccatto al volo e mi incammino verso il punto di entrata sulla spiaggia. Le onde si srotolano da destra verso sinistra, per cui basta prendere il tempo giusto e buttarsi in acqua fra una serie e l’altra, e senza troppi sforzi si raggiunge la line-up! Le onde sono di una misura giusta, hanno una bella spalla e permettono di farsi delle belle surfate senza troppe

A sinistra: Julien presenta la collezione Manera - A destra: Raphael e Belar presentano i nuovi giocattoli F-One SUP 53


TRIP

Belar Diaz elargisce lezioni di stile sul Noosa 10’

complicazioni. A un certo punto entrano anche Raphael col supfoil e il suo amico e team ride Mika Fernandez col surf foil. Mika si vede subito che è uno radicale, sia quando fa kite, sia quando entra in acqua col surf foil, invece Raphael è il tipico francese di mezz’età, col capello brizzolato pettinato con la riga da una parte, che ti parla in maniera un po’ flemmatica con la boccuccia a cuore e la ERRE moscia, e a cui ovviamente non dai due lire di credito, ma altrettanto ovviamente in acqua SPAKKA! Parte col suo sup-foil su tutte le onde, da quelle più mosce alle sezioni più critiche e poi decolla surfando col foil in maniera fluida e stilosa, con movenze da gatto, e senza mai nemmeno spettinarsi! Davvero impressionante! Dopo aver accontentato tutti, finalmente entra in acqua anche Belar Diaz, che io mi ricordavo per i trascorsi nel SUP race e nelle

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vesti di organizzatore dell’Euro Tour, ma che grazie agli studi universitari in California, sfoggia un inglese e uno stile in surfata molto fluenti! E col suo Noosa 10’x27 da una bella dimostrazione di come si surfa in perfetto stile longboard! E bravo il nostro Belar! La session finisce con la luce magica del tramonto, e fra una doccia calda e qualche chiacchiera, e quando saliamo sul furgone che ci riporta al villaggio, è già buio! BIG SWELL Il giorno dopo le previsioni danno ancora poco vento per il kite e dalla direzione sbagliata, perché soffia da terra, e a colazione Raphael ci annuncia che oggi le onde sono più grosse di quelle di ieri, con forti raffiche di vento off shore, per cui ha deciso di andare a West Point subito dopo colazione, e posticipare il


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Il vostro redattore si diletta a West Point e prende alcune delle onde più belle della sua vita... - Foto: Garmin Virb Ultra 30

meeting dopo pranzo, al nostro ritorno. L’annuncio viene accolto con un’ovazione! Ci prepariamo in fretta eccitati come bambini e saliamo sul bus, e quando arriviamo a percorrere la strada che costeggia il mare per arrivare a West Point, la vista è mozzafiato. Lunghe e solide barre alte almeno un paio di metri si srotolano regolarmente lungo la costa alzando nuvole di spray spettinate dal vento. Pelle d’oca! L’uscita si preannuncia tosta. Le tavole piccole e i Madeiro spariscono subito e io mi rifugio su un Taiba 9’2’’ x 31’’x139 l che si rivelerà una scelta azzeccata! Le onde potenti infatti generano una forte turbolenza e corrente al loro passaggio sul fondale sabbioso, mentre il forte vento off-shore genera un fastidioso chop che unito alla corrente rende più difficoltoso mantenere l’equilibrio, inoltre le onde sono molto più grandi, più ripide e

più veloci di quelle di ieri, ma al loro passaggio il vento accelera bruscamente rallentandoti e rendendo complicato il take off. In pratica se non si pagaia vigorosamente prendendo una buona velocità, il vento ti frena e l’onda ti sfila da sotto la tavola in un batter di ciglia! In queste condizioni i ragazzi col surf si esaltano e il Marcis da spettacolo col suo incredibile stile di surfata in backside. Belar oggi si è accaparrato un Papenoo e surfa di brutto, alzando una decina di alte sventagliate in backside su ogni onda che prende! A quanto pare andare all’Università in California fa meglio che frequentarla a Bologna! Raphael oggi entra in acqua con un Magic e il foil e prende una serie di bombe incredibili, con take off davvero verticali, che poi riesce a gestire volando sul foil, nonostante le forti raffiche che rendono complicato il controllo in surfata. A un certo punto prende

La vista delle onde di West Point mentre si sorseggia una birra after session al ber... non ha prezzo!!

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l Boss Raphael Salles in acqua in mezzo ai suoi negozianti e team rider...

un’onda spettacolare in contemporanea col Marcis e se la surfano assieme alternando Top Turn e Bottom Turn… uno spettacolo di altissimo livello! Nel frattempo il sottoscritto cerca di trovare una posizione abbastanza defilata sulla line-up rispetto al Point break presidiato dai surfisti e suppisti più radicali, e a parte qualche onda droppata a Cavour (colgo l’occasione per porgere le mie scuse ufficiali) riesco a godermi lo spettacolo offerto dai ragazzi in acqua e a togliermi le mie belle soddisfazioni in totale sicurezza, nonostante le dimensioni delle onde. Durante questa uscita ho messo la tacca sulle onde più grosse e belle che io abbia mai surfato col SUP! Quando in tarda mattinata le serie cominciano a diradarsi e a perdere taglia, arriva il momento di rientrare e andare a bersi una bella birra fresca al bar del villaggio West Point, che offre una visuale spettacolare sulle onde… che dire, sorseggiando una birra assieme agli amici, la sensazione è quella di avere appena messo a segno un’uscita di quelle da segnare sugli annali! LA LAGUNA Il resto del meeting “purtroppo” prosegue in laguna, dal momento che i giorni seguenti la mareggiata si esaurisce e ritorna a soffiare il vento termico, anche se non con l’intensità tipica di queste zone, cosa che mi permette di farmi qualche pagaiata in flat-water in laguna up e down wind quando il vento è più leggero, mentre quando aumenta mi unisco anch’io al 56

gruppo degli aquilonari e mi lascio trasportare avanti e indietro su una delle tante bidirezionali disponibili per essere testate. La compagnia è coinvolgente e la sensazione è quella positiva di avere a che fare con un Team ben assortito che lavora come una grande famiglia, clima che già ho conosciuto ai tempi in cui lavoravo come marketing manager per la factory grossetana RRD. Durante i vari meeting di presentazione, Belar Diaz ha vestito i panni del SUP Brand manager e ci ha presentato la nuova gamma che ha sviluppato per la stagione 2018, dalle tavole race, ai wave, passando per i gonfiabili. Ma forse il momento più interessante dal punto di vista tecnico è stato il giorno in cui Raphael ha fatto presentare all’architetto navale Charles Bertrand la nuova collezione di foil sviluppata per l’utilizzo su kite, windsurf, SUP, ma soprattutto surf, che a quanto pare rappresenterà il terreno su cui tutti i più importanti brand si lanceranno, alla conquista di un mercato enorme come quello del surf. A West Point ho visto Raphael, Mika, Luca e tutti gli altri ragazzi del team giocare e divertirsi col surf foil con tutti i tipi di onda, e la sensazione è davvero quella che siamo di fronte ad un attrezzo che può ampliare enormemente il potenziale di utilizzo di una shortboard da surf. Quindi staremo a vedere quali sviluppi porterà il futuro! Per quanto riguarda il SUP, Raphael ci ha dimostrato che decisamente il foil si può fare, ma la sensazione è che debbano essere prima elaborati dei percorsi di insegnamento che permettano a tutti di potere avvicinarsi a questo nuovo modo di volare su una tavola con la pagaia.


TRIP

Raphael mostra il potenziale del Foil sul SUP

RINGRAZIAMENTI La settimana del meeting vola via così, veloce e allegra come il vento che ritorna a soffiare sulla laguna di Dakhla, e non mi resta altro da fare che prenderne atto e ringraziare tutti per la bellissima esperienza: ringrazio Raphael e Julian Salles per la squisita ospitalità, Chloé per l’organizzazione e la disponibilità, Belar Diaz per le lunghe chiacchierate e le belle surfate in backside, Luca Marcis per avermi dato questa interessante opportunità, il mio compagno di stanza David Ingossio per essersi sorbito i miei “monologhi notturni in russo” senza batter ciglio, i compagni di viaggio Pietro, Cavour e Alessandro per l’allegra compagnia durante le lunghe ore di viaggio, tutti i ragazzi del Team F-One per la grandissima disponibilità dimostrata in ogni situazione, e Thomas Beckmann boss del Kite Boarding Club che ci ha messo a completa disposizione la sua stupenda struttura facendoci sentire come a casa.

TRIP TIPS Il ritorno prevede una levataccia alle 4 del mattino per essere alle 6 all’aeroporto per l’imbarco. Viaggiare col solo bagaglio a mano semplifica parecchio le cose, ma in ogni caso anche al ritorno il transito all’aeroporto di Casablanca è agevolato da corsie preferenziali per chi ha coincidenze da prendere. Da notare che la flotta di Air Maroc è molto più nuova e comoda di quella di Alitalia! Per quanto riguarda Dakhla, se come priorità avete l’oceano e le onde, il mio consiglio è quello di valutare un soggiorno a West Point, che si trova direttamente sullo spot, e se poi volete muovervi potete prendere un taxi, che vi porterà dove volete. Se volete andare a fare kite in laguna, avrete solo l’imbarazzo della scelta visto che ci sono decine di centri sparsi qua e là, ma il Kiteboarding Club ha una struttura, organizzazione e assortimento del materiale davvero impressionanti!

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HARD BRICOLAGE

Quel maledetto ultimo bordo... #02! Testo e foto: smink

Individuate il punto sul bordo in cui si trova la fessura. Utilizzate un cacciavite per evidenziare l’entità del danno

Pulite accuratamente, carteggiate la parte e preparate gli strumenti per l’operazione... È da diversi numeri che questo bricolage, abbastanza hard a dire la verità, langue nell’archivio di Sup News. Sul numero 3 di Sup News della PRIMAVERA 2017 però, il boss vi aveva spiegato come riparare i bordi della vostra tavola, rovinati in maniera superficiale dallo sfregamento della pagaia o dallo sfregamento della sabbia. In questo numero Smink vi spiegherà come procedere quando il danno non è superficiale, ma bensì molto più... profondo e uno dei bordi del vostro sup si è fessurato.... parola a Mastro Geppetto! Ragazzi miei, bentornati alla rubrica di hard bricolage! Parleremo di fessurazione dei bordi, “danno” che per quanto riguarda le tavole da windsurf non riscontriamo ormai da molti anni, pur testando tavole e vele ogni mese per il nostro magazine Wind News. Questo è evidentemente dovuto alle diverse tecnologie costruttive anche perché sulla carta le tavole da windsurf dedicate alle onde, sono ormai costruite in modo tale per sopportare sollecitazioni inimmaginabili nel mondo del SUP, vedi atterraggi pesanti dai salti. 58

Per quanto riguarda il SUP, nella sua breve vita dalla prima apparizione di questi scafi, a livello di rotture se ne sono viste di tutti i colori, forse perché all’inizio nella maggior parte dei casi, la costruzione era decisamente, come dire... meno robusta e meno “sofisticata”. Con il passare del tempo, soprattutto per quanto riguarda le tavole da sup dedicate alle onde, le varie costruzioni si sono via, via affinate e le rotture si sono diradate, ma non del tutto scomparse. Soprattutto sui Sup Wave che sono soggetti a prendere delle belle “legnate” può succedere che i gusci della tavola che si congiungono sul bordo si fessurino. Di solito ci si accorge di questo tipo di danno dopo un paio di uscite, quando il vostro sup sembrerà più pesante del solito... “buon”indizio che il bordo si è fessurato e la tavola ha bevuto! Scartati altri tipi di danno e individuata la possibile fessurazione, bisogna capire se effettivamente è così profonda da permettere all’acqua di entrare all’interno dei gusci. Dando un’occhiata attenta ai bordi del vostro sup, potreste accorgervi che una crepatura della lunghezza di 10 anche 20 o più centimetri, attraversa nella lunghezza il vostro bordo.


HARD BRICOLAGE

Usate un flessibile per allargare la fessura con un flessibile per facilitare le operazioni...

Mascherate accuratamente la zona per evitare antiestetiche sgocciolature sulla tavola e miscelate resina e microsfere...

Fate colare la resina con le microsfere nella fessura assicurandovi che penetri bene in profondità... La fessura può però anche essere così piccola o sottile da quasi non vedersi, ma allo stesso tempo essere in grado di assorbire” all’interno della tavola una bella quantità d’acqua. Il metodo per capirlo è empirico e vagamente boccaccesco: appoggiate la bocca alla fessura, aspirate e se vi ritrovate in bocca acqua salata o aria del retrogusto di resina... beh il dado è tratto, la tavola si è fessurata per bene! Dopo aver succhiato più acqua possibile, lasciate il “ferito” al sole per un paio di giorni, in modo che si asciughi bene... se la tavola, dopo un po’ che al sole fa le bolle dalla “ferita”, il danno è serio, ma ci sono segni di guarigione! Dopo la fase di “asciugatura” lavate la parte malata con acqua dolce

e poi... infilate dentro alla fessura un cacciavite a taglio piccolo e provate ad allargare la ferita... tranquilli, il SUP non morirà dissanguato, ma voi avrete un’idea della reale entità del danno! Se il cacciavite entra con facilità dentro alla tavola... beh è il momento di una riparazione seria, che vi tolga il pensiero una volta per tutte! La prima cosa da fare è allargare e dare un po’di profondità alla ferita, in modo che la resina o lo stucco possano entrare dentro in quantità e sigillare il danno. La fessura si può allargare con il cacciavite o se avete mano ferma e una mezza idea di quello che fate, anche con la rotella da taglio del flessibile. Se ne avete una già usata, quindi di un diametro minore, eviterete di fare danni affondando troppo nella “carne viva” della 59


HARD BRICOLAGE

Dopo 24 ore carteggiate la resina in eccesso e ritagliate una striscia di fibra di vetro...

Impregnate la fibra con la resina e distribuite bene la resina con un pennello...

Dopo 24 ore carteggiate eliminando la fibra in eccesso e rifinite il tutto con una spruzzatina di bianco... tavola. Con un taglio della profondità di massimo un centimetro e mezzo avrete un lavoro pulito e più preciso che con il cacciavite. Date un bella carteggiata al bordo malato, isolate con il nastro di carta il resto della tavola, mettete il SUP di taglio... Ora, visto che non sapete di sicuro cosa c’è dentro alla vostra tavola, meglio utilizzare la resina epossidica (costa di più, ma non “brucia” il polistirolo) e delle microsfere! Se non sapete cosa sono... giuro che vi rimando... alle prime due lezioni di hard bricolage! Miscelate resina e catalizzatore, aggiungete le microsfere, rimescolate bene e colate nella fessura fino a che è bella piena. Aspettate qualche minuto in modo che la resina scenda e riempia bene la cavità! 60

Lasciate asciugare per 24 ore e poi carteggiate la resina in eccesso... fate un lavoro di fino. Una volta che il bordo è ben carteggiato, isolate di nuovo la tavola con il nastro se nella carteggiatura lo avete rimosso, ritagliate una striscia di tessuto di fibra di vetro, appena più grande della schermatura del nastro e spennellata di resina epossidica. Altre 24 ore e date una bella carteggiata in modo che non si veda più la tramatura della fibra di vetro... Se volte fare i perfezionisti ci date anche una bella stuccatina, un’altra leggera carteggiatina e per finire una spruzzata di bomboletta... Avrete fatto una riparazione solida che ben difficilmente si romperà di nuovo, ma non disperate... c’è sempre l’altro bordo!


TEST SESSIONS

Rider NiFe - test: ovo Foto: smink

Misure: 9’0” x 28,7” - Volume: 116 l Pinne: Thruster, Centrale 7’ (Usbox) Laterali 2x FUTURES® F3 425 Peso: 8,3 kg (+/- 300 g) Prezzo: 1.499,00 €

F.ONE Noosa 9’0’’ Dopo l’ubriacatura da shortboard con tavole sempre più piccole per esperti super radicali e assai lontane dalle capacità dell’utente medio, il SUP sta riscoprendo lo stile longboard, con tavole dagli shape più classici capaci di disimpegnarsi in ogni condizione e dare belle sensazioni soprattutto in presenza di onde. La gamma Noosa è costituita da 4 shape dall’out-line allungata e abbastanza stretta, in grado di garantire velocità, facilità di take off, ma anche galleggiabilità grazie al volume che resta generoso grazie alla lunghezza. E in effetti abbiamo avuto modo di provarla in svariate condizioni, dall’onda piccola e moscia a quella ripida e potente, ma la tavola ha sempre dimostrato una bella vivacità, con una bella capacità di manovra e di pivotare attorno al piedi posteriore a dispetto della lunghezza, grazie a una poppa dalla rocker-line e out-line ben congegnate. I bordi sono caratterizzati dal classico shape bevel di F-One, che li rende più sottili e incisivi nella spalla dell’onda e rendendo di fatto più stretta la carena, senza ridurre la larghezza massima e quindi la stabilità del mezzo. Il risultato è che la tavola da sempre la sensazione di essere sempre pronta a fare quello che vorresti, anche quando le onde si fanno più ripide, a prescindere dalla larghezza. Ma in mezzo a tante caratteristiche positive, però a ben guardare si potrebbe dire qualcosa a proposito della

distribuzione del volume, che è ben concentrato sotto ai piedi rendendo prua e poppa molto fini. Questa caratteristica della poppa regala alla tavola la possibilità di un utilizzo progressive, mentre per quanto riguarda la prua, richiede un livello molto avanzato (oppure un peso super piuma) per poter muovere qualche passo alla ricerca di un nose-ride! La sensazione che bisogna possedere un ottimo livello per poter sfruttare al massimo le qualità longboard di questo gioiello viene dimostrata dal fatto che per la stagione 2018 Belar Diaz ha deciso di affiancare ai già collaudati Noosa 8’6 e 9’0 un modello 10’0 caratterizzato da un nose molto classico e arrotondato e da una larghezza generosa di 30’’. Inoltre le Noosa saranno disponibili anche in una versione Pro che costruzione sandwich carbon, che permette di risparmiare circa 1 kg di peso, e che sfoggia anche un quarto shape 10’0’’x27.75’’ Comp evidentemente sviluppato per i puristi della specialità. Ritornando al nostro Noosa 9’0’’, in conclusione si tratta di un’ottima tavola, per rider leggeri alla ricerca di una tavola polivalente e bilanciata da utilizzare sia con assetto longboard che progressive. Ottima come sempre la dotazione di serie, dal pad super comodo e con un ottimo grip, alle pinne, alla classica maniglia con plug con brugola e cacciavite per chiudere o aprire la valvola. 61


TEST SESSIONS

Rider e test: ovo Foto: Garmin Virb Ultra 30

Misure: 9’2’’ x 31’’ Volume: 139 l Pinne: Thruster, Centrale 7’ (Usbox) Laterali 2x FUTURES® F3 425 Peso: 9.0 kg (+/- 300 g) Prezzo: 1.600 €

F-One Taiba 9’2’’ Belar Diaz ci ha presentato il Taiba come modello intermedio fra la tavola all-round Manawa, e le gamme più tirate Anakao, Noosa e Madeiro, destinate ad un pubblico più esperto. Taiba è la tavola disegnata sappiano già pagaiare e abbiano confidenza con un SUP, e vigliano cominciare a cimentarsi fra le onde. Le Taiba sono disponibili nelle misure 8’6’’x29.5’’, 8’10’’x30’’ e 9’2’’x31’’ e sono caratterizzate da una out-line arrotondata, ma allungata e prua abbastanza appuntita per rendere più semplici le fasi di take off.Vista la presentazione come tavola da proporre ai principianti, per la mia prima uscita a Dakhla mi sono fatto prima tentare dall’Anakao e poi da un Noosa, e poi visto che Pietro (Negri, ndr) mi aveva lasciato il suo Taiba 9’2 in spiaggia, ci ho preso 2-3 onde prima di dover fare ritorno al villaggio. Verdetto: facile, scorrevole e manovrabile. Il giorno dopo, con mareggiata davvero impegnativa, onde di oltre 2 metri, forti raffiche di vento off shore, che creavano un fastidioso chop e corrente laterale che rendeva complicato l’utilizzo di tavole strette, ho deciso di giocarmi la carta Taiba 9’2’’ ed ho avuto LA RIVELAZIONE! Dopo le prime pagaiate e le prime schiume superati agilmente grazie al Taiba, ho capito che nonostante le onde davvero grosse, mi sarei divertito! Infatti mi sono serenamente portato sulla line-up e ho atteso che arrivasse la prima barra buona. Ho dovuto pagaiare più del previsto, perché il forte vento off-shore accelerava frenandomi, man 62

mano che l’onda diventava più ripida. Poi la tavola è partita, mi sono messo in posizione di surfata, con la pagaia appoggiata sulla faccia dell’onda mentre surfavo in frontside, e il Taiba che scendeva perfettamente sotto controllo, disegnando le curve che il mio assetto contratto per l’emozione le permetteva di disegnare. Niente che potesse ricordare Kai Lenny sulla North Shore di Oahu, ma posso garantirvi che le sensazione provate sono state davvero paragonabili! Pur in condizioni che per me avrebbero potuto essere un limite, il Taiba mi ha permesso di approcciarmi serenamente alla surfata, e di manovrare in frontside e in backside al meglio delle mie possibilità. Anche sulle onde più ripide, trovare l’assetto giusto è quasi automatico, e la prua sempre bella alta sull’acqua, quasi sostenuta da un cuscino d’aria, ti regala serenità e confidenza di avere tutto sotto controllo, e di osare qualcosa di più. Dopo questa uscita in condizioni che per me avrebbero potuto limitare il mio divertimento, ho capito che questa tavola è stata semplicemente perfetta! Pertanto adesso mi sento davvero di consigliare questa tavola a quanti siano alla ricerca di un mezzo con cui cominciare a prendere qualche onda impostando qualche surfata in front o back. La Taiba è perfetta anche per quanti (come il sottoscritto) sanno già cosa fare per prendere le onde, ma sono alla ricerca di un mezzo stabile e facile, con cui potersi concentrarsi maggiormente sul puro fattore divertimento, progredendo in maniera sicura e divertente.


TEST SESSIONS

Rider e test: smink

Misure: 8’ x28 7\8’’ x 4 1\16’’ - Volume: 111 l Pinne: single Centrale plastic fin (Usbox) Peso: 7,5 kg (+/- 300 g) Prezzo: 1.899,00 € (sacca Deluxe e pinne incluse)

MOKI Ufo 8

I dieci giorni di vacanza a Puzziteddu a cavallo di capodanno, ci hanno dato l’opportunità di provare l’UFO 8’0”di Moki. Sulla carta uno di quei sup, con un volume di soli 111 litri che possono “spaventare” chi si avvicina al mondo dei sup da onda. Abbiamo affidato il test, al caporedattore di Wind News, il giornale dei cugini windsurfisti, che, a livello di sup, usa solitamente per scendere le onde l’RRD Cotan 7’11 Wide che però vanta un volume di ben 129 litri. Alla prova dei fatti i 18 litri di differenza non si fanno sentire così nettamente a livello di stabilità, come ci si potrebbe aspettare. Lo shape compatto e relativamente largo rispetto alla lunghezza di questa tavola, offre infatti ai surfisti di peso medio/leggero una discreta accessibilità. Certo non è una tavola per tutti: chi pesucchia quasi 80 chili come il nostro tester, deve fare un po’ “l’equilibrista”le prime volte , ma una volta trovata la giusta posizione dei piedi e il corretto bilanciamento del peso corporeo sulla coperta, la risalita verso al line up, non è poi un’impresa così irta di difficoltà. E in presenza di onda medio piccola, l’Ufo 8 regala una reattività molto più spiccata rispetto a tavole dotate di volume maggiore: tanto per dirla chiaro

quello che perdete in stabilità e comfort in andatura con l’Ufo 8, lo guadagnate in velocita e reattività in surfata. La partenza sull’onda è quasi anticipata dal particolare shape disegnato espressamente per onde poco potenti, ma il potenziale in manovra è esaltato dal volume ridotto. Una volta presa l’onda la surfata è molto più fluida e facile da radicalizzare rispetto ai sup da onda più voluminosi. A seconda della conformazione delle onde si può “giocare” con l’assetto delle pinne (l’Ufo è dotato di 5 scasse) quad o thruster e ci siamo divertiti parecchio, anche in condizioni di onda moscia. Con un po’ di dimestichezza si riesce quasi sempre a cavarsela e a mantenere nelle curve sulle onde una velocità fuori dal comune per un sup. Concludendo: bel “suppino” da onda che non costa pochissimo, ma è realizzato con una costruzione robusta che esalta la leggerezza (solo 7,5 kg) e la reattività, oltre alla classica dotazione accessoristica MOKI di alto livello, comprese sacca de luxe, ma soprattutto le belle pinne di serie che contribuiscono ad esaltare la surfata anche su onde di piccola taglia. 63


DISTRIBUTORS

Distributori

Questi sono i negozi, club e le scuole che si sono fatti carico di sostenere e distribuire SUP NEWS. Per la lista completa usate

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il QR code. Tutti gli altri possono ricevere la rivista direttamente a casa abbonandosi.

NAUTICA URBAN IGEA MARINA (RN) www.urban.it

QUIKSILVER STORE PESCHIERA FB: QuiksilverStorePeschiera

SPOT 1 SURF SHOP VADA (LI) www.spot1.it

JAN SURF SHOP SENIGALLIA (AN) jansurf.com

TRE PONTI LIVORNO (LI) www.windsurflivorno.it

SOTTOMARINA SUP SCHOOL SOTTOMARINA (VE) FB: SottomarinaSUP

PIPE SURF SHOP MARINA DI RAVENNA (RA) www.pipesurfshop.it

SURF CLUB VENEZIA VENEZIA (VE) www.surfvenezia.org

BIG AIR SHOP ANCONA (AN) www.bigairshop.com

HAWAIIAN SURFING ANZIO (RM) www.hawaiiansurfing.com

WHITE REEF CESENA (FC) www.white-reef.com

SURF SPOT CAGLIARI (CA) FB: SurfSpotCagliari

SURF PARADISE RICCIONE (RN) www.surfparadise.it

ISLAND LIGNANO SABBIADORO (UD) www.islandsurf.it

NEGRINAUTICA Zibido San Giacomo (MI) www.negrinautica.com

SURFPLANET TORBOLE (TN) www.surfplanet.it

KAMISURF MERINE (LE) www.kamisurf.it

PESCARA SUP SCHOOL PESCARA (PE) www.pescarasupschool.it

IMPACT SHOP BARI (BA) www.impactsurf.com

SHERDEN SURF HOUSE PORTO TORRES (SS) www.sherdensurfhouse.it

VITELLI srl PORTO SANTO STEFANO (GR) www.vitellisrl.it

THE BEACH CLUB ASD FREGENE (RM) www.the-beach-club.it


SCHOOLS & CENTERS

ASD Tiburon

Romagna Paddle Surf

Scuola Sup Sottomarina

NEWA ASD

Surf Club Venezia

The Beach Club ASD

SUP WAVE CLUB

X-Sport Accademy

MOKI CLUB NUMANA

Lignano Pineta Cell 340 243 0870

asdtiburonlignano@gmail.com

Lungomare Alberto Kechler, 8 Lignano Sabbiadoro www.supracelignano.it

Via San Martino, 15/5 47814 Bellaria - Igea Marina (RN) info@romagnapaddlesurf.it www.romagnapaddlesurf.it

Cannaregio 3535 30121 Venezia (VE) surf.venezia@gmail.com www.surfvenezia.org

Ostia via decorati al valor civile 1 www.facebook.com/SUPWAVECLUB/ Padova (PD) xsportacademy@gmail.com fabio-giacomini@libero.it

Stabilimento Zanzibar Music Beach Lungomare Adriatico 30015 chioggia (VE) sottomarinasup@geniuslociasd.com

Presso stabilimento balneare “La Capannina”, Maccarese info@the-beach-club.it www.the-beach-club.it

Spiaggiola, Nord del Porto Turistico Numana info@mokisup.com tel 333.2028111 65


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Scopri cosa e come sulla pagina: www.supnewsmag.it/abbonamenti Per abbonarsi: segui la procedura specificata sul sito www.supnewsmag.it alla voce ABBONAMENTI. Si può pagare con bollettino postale, con bonifico bancario e Pay Pal. Per velocizzare le operazioni, mandate una mail con la ricevuta del versamento a: supnews@sabatelli.it

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