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PRIMOPIANO
intervista a
Barbara Mezzaroma
“Il business immobiliare riparte dal green”
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e dintorni
TERZAPAGINA
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NEWS 2014
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www.tabletroma.it magazine a distribuzione gratuita anno 2 n°16 APRILE 2014
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BIKE POLO!
Partners & Distribuzione I nostri partners 2FKLIMA ALFONSO DRY CLEAN ARIS SPORTING VILLAGE BMC BORGHI CENTRO AGRICOLO LOPEZ COME DIAVOLO SI CHIAMA CREMA & CIOCCOLATO CRIZIA IL CORNICIAIO MAGICO IL LEGNO PARLANTE IL SOLE DEL SUD LUNA D’ARGENTO MAMEY OSTIA OKEY MODA PIETRO MEZZAROMA E FIGLI RIPOSO E BENESSERE STUDIO DE CALISTI E MONTINI STUDIO DUE PIEMME STUDIO RONCONI ZUCCHERO E LIMONE
I nostri collaboratori Espansione Primo Piano Veronica Militano + Benessere BMC La ricetta del mese Federico Carosi Sport Paola Ferrini Meravigliarte Rimedinonna.it Rimedi della Nonna Maria Luciana Panucci Salute Paola D’Errico Lo Sportello Federica Lorenzetti Lo Sportello Dario Cattoretti Sistema Binario, Terza Pagina Alessandra Bassetti + Moda e Design Ambra Di Chio + Eventi Marco Flore Bikepolo Valentina Mele Curiosità Cristiana Sottile Mozart News Città dei Mestieri Mestieri David Rossi Miniradioweb Annamaria De Calisti e Marta Montini Scadenzario Fiscale Diego Recino - MDC Sociale 10 Massimo Carroccia Fotografie Mezzaroma
TABLET Roma è una rivista Free Press mensile d’informazione, attualità, cultura, spettacolo, moda, natura, distribuita gratuitamente nei quartieri di OSTIA, CASALPALOCCO, AXA, MADONNETTA, INFERNETTO, ACILIA, EUR, TORRINO, SPINACETO, MOSTACCIANO,TALENTI. I diritti di produzione sono riservati. É consentita la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari solo se autorizzata in forma scritta da Simona Fiore Editore. Reg. Trib. Di Roma n°296/2012 del 19/10/2012 P.Iva/Cod. Fisc. 12122131001
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TABLET ROMA
SOMMARIO ANNO 2 NO 17 Aprile 2014
3 PARTNERS&DISTRIBUZIONE EDITORIALE 7 Oggi sposi… e domani pure.
PRIMOPIANO 9-10-11 Barbara Mezzaroma: Il business immobiliare riparte dal green
13 +BENESSERE Cibo cromo-terapico. Gli effetti di luci e colori
RICETTA DEL MESE 15 Filetto di maiale con tartare di ananas
SPORT 17 Tacfit e dintorni
19 MERAVIGLIARTE I RIMEDI DELLA NONNA 21 22-23 SALUTE Il preparato galenico: perché solo in farmacia?
LO SPORTELLO 26-27 29 SISTEMA BINARIO C’è chi va in pensione E se alla fine arriva il vero bug?
MODA&DESIGN 31 Denim che passione!
32-33 EVENTI 35 BIKEPOLO Un gioco urbano e ciclabile
MOZART NEWS 37 Voce agli alunni
TERZA PAGINA 38 La lunga onda beat
39 MESTIERI Bilancio di un anno di attività
SCADENZARIO FISCALE 40 MINIRADIOWEB 41
Generazioni connesse
44-46 ANNUNCI CURIOSITç 46 Pazzie dal mondo
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42-43 MDC
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Editoriale
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Abbiamo voluto la bicicletta… …per rincorrere un’Europa Unita
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www.tabletroma.it magazine a distribuzione gratuita anno 2 n°16 APRILE 2014
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PRIMOPIANO
edala” è il titolo del brano rap in stile reggae portato al successo quest’anno intervista a Barbara Mezzaroma da Frankie Hi-Nrg Mc al Festival di Sanremo. “Il business immobiliare riparte dal green” E questa canzone sembra proprio fare al nostro caso. SPORT TAC FIT e dintorni Sono in molti a dimenticare che nel lontano 1957, dopo gli orrori di una guerra TERZAPAGINA Beat generation devastante che ha lasciato strascichi pesanti nelle economie di tutti i Paesi coinvolti nel conflitto, i capi di Stato e di governo di sei nazioni europee, in testa l’Italia seguita da Francia, Germania Ovest, Belgio, Olanda e Lussemburgo, si riunirono a Roma per quel trattato che decretò la nascita della Comunità Economica Europea. Era un sogno che si avverava, dopo tanto spargimento di sangue, che Paesi confinanti, amici e fratelli, potessero finalmente convogliare le loro forze e fare sinergia verso altri mercati, insieme. Da quella riunione si è passati ad accrescere progressivamente il gruppo a 10, 12 15, e poi via via altri fino ad arrivare agli odierni 28 Paesi. Maastricht, Schengen, Lisbona, di BIKE POLO! nuovo Roma, sono solo alcune tappe che ci hanno portato a mettere insieme il mercato più grande del mondo con oltre 500 milioni di cittadini che formano oggi l’Unione europea, con un parlamento a Strasburgo, eletto dal 1979 a suffragio universale ogni cinque anni. C’è anche un governo, a Bruxelles chiamato Commissione europea, di cui fanno parte un Presidente (Premier) ed i Commissari (Ministri). E allora cosa c’è che non va? Cosa c’è che non ha portato quel benessere tanto atteso che un mercato così esteso e con dei potenziali così vasti doveva per logica materializzare? Cosa c’è che rende un simile gigante con i piedi d’argilla? C’è che manca lo Stato. Un governo che non governa ma si limita a suggerire il da fare. C’è che è stato tradito lo spirito dei Padri costituenti che nel 1957 avevano sperato e voluto che i loro figli potessero prendersi per mano e andare lontano assieme, senza più rischi di guerre fratricide, senza più spargimenti di sangue, invasioni, soprusi, dittature. Quel sogno lungo cinquemila chilometri che vedeva un unico Stato dall’Atlantico agli Urali, magari federale, magari con tante lingue differenti ma con una comune storia ultra millenaria e una comunanza di radici giudaico-cristiane, vede invece oggi tutti i limiti della mancanza del passo finale: la costituzione degli Stati Uniti d’Europa. Non basta infatti la libera circolazione di uomini e merci, non basta l’introduzione di una moneta unica, per quanto forte, come l’euro, non bastano i fondi elargiti agli Stati membri dagli appositi organismi che finanziano progetti su aree depresse, ricerca, occupazione giovanile, terza età, agricoltura biologica o altro. Serve un Presidente autorevole e rappresentativo di tutti i cittadini UE eletto dal popolo, serve una banca centrale tipo “Fed” americana, serve un unico esercito e non i 28 attuali, serve un’unica politica estera, serve un’unica politica economica che non sia, come oggi, germano-centrica a solo vantaggio di una nazione che continua ad arricchirsi mentre le altre 27 sono costrette a “tirare la cinghia”. Alla luce di queste e di altre considerazioni fatte in precedenza, il rischio di disaffezione degli italiani e degli altri popoli dell’Unione verso l’Europa, la sua moneta e le sue istituzioni è davvero grande. Il 25 e 26 maggio prossimi potremmo avere un parlamento europeo composto da euroscettici che annullerebbe quanto di buono è stato fatto in tanti anni di faticose rincorse a cercare le molte cose che uniscono i popoli e non le poche che li dividono.Se tuttavia la signora Merkel non sarà dell’avviso di cedere un po’ della sovranità teutonica a vantaggio di una comune e forte Europa Nazione, allora davvero sarà meglio cominciare a pensare per l’Italia ad una moneta diversa, ad una politica economica diversa, ad una Banca d’Italia autonoma e diversa, per rilanciare quel progetto di “locomotiva Italia” come quella del dopoguerra, stavolta alla testa del bacino mediterraneo e di tutte quelle realtà europee lontane dalle note logiche maniacali da ”Crande Cermania Über Alles”. Stefano Quagliozzi Direttore Responsabile
É consentita la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari solo se autorizzata in forma scritta da Simona Fiore Editore. Parte delle immagini presenti su questa rivista sono fonte Internet e sono utilizzate solo a fini informativi. Poichè non è stato possibile risalire ai titolari dei diritti, secondo la legge vigente, la redazione si scusa per la mancata citazione rimanendo a disposizione di qualsivoglia richiesta e precisazione da parte dei titolari stessi.
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Finito di stampare il 7 aprile 2014
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Periodico a distribuzione gratuita del 10 ° Municipio iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Roma al n°296/2012 del 19.10.2012
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TABLETROMA di Simona Fiore Editore
NEWS 2014
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Intervista gentilmente concessa dal mensile Espansione
Primo piano
di marzo pubblicato on line il 06-03-2014 - www.espansioneonline.it
Il business immobiliare riparte dal green Barbara Mezzaroma nel luglio scorso ha preso il timone della holding di famiglia che ha costruito interi quartieri della capitale. E adesso punta sull’edilizia green per tutti
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all’inizio della recessione, nell’edilizia sono stati persi 446 mila posti di lavoro (700 mila con l’indotto) e le imprese fallite sono state 11.177. Nello stesso periodo, le compravendite immobiliari si sono dimezzate. Dati che indicano una situazione estremamente critica. Di cui aveva certo coscienza Barbara Mezzaroma, quando nel luglio scorso ha assunto la carica di amministratore delegato di Impreme, l’holding del gruppo di famiglia, la Pietro Mezzaroma e figli. Barbara, insomma, deve affrontare una stagione tra più le burrascose per il business edilizio, forse la più dura dal Dopoguerra ad oggi. Impresa difficile, quasi impossibile. Ma le difficoltà non la spaventano. Come non hanno mai spaventato il padre Pietro che è stato uno dei protagonisti dello sviluppo edilizio a Roma. In più di cinquant’anni Mezzaroma ha comprato e venduto terreni in moltissime zone della città, arrivando a costruire anche a Houston negli Stati Uniti, ma rimanendo sempre ancorato anche in termini affettivi alla Capitale. É qui che Pietro Mezzaroma ha sempre voluto portare avanti la sua idea di costruire, un’idea che oggi la figlia Barbara rilancia, vedendo nella ricerca e nell’innovazione, due strategici drive di crescita. Come spiega in questa intervista. Ma alla fine, le ha vendute le case? Sì, il mercato adagio adagio è risalito. Ma mi sono fatta sei anni di gavetta bella tosta… Il mattone è in caduta libera. La crisi del mercato immobiliare iniziata nel 2006 ha toccato il fondo l’anno scorso, quando nel terzo trimestre le compravvendite sono state 199.661 in calo del 6,6%. rispetto allo stesso periodo del 2012 del portando il valore assoluto delle transazioni complessive al valore minimo dal 2004? La situazione attuale e quella del 1997 sono paragonabili? Assolutamente no. E non solo perché la recessione immobiliare degli ultimi anni è ben più profonda di quella di allora. Sedici anni fa il rallentamento rientrava negli alti e bassi ciclici del mercato. Oggi è una crisi di valori. La recessione che ha tagliato il reddito delle famiglie, impoverito il ceto medio, tolto lavoro e prospettive ai giovani ha una origine esogena. L’abbiamo importata dagli Usa e viene dalla follia dei mutui subprime, dai titoli tossici. Strumenti inventati da manager che avevano un unico obiettivo: aumentare i propri bonus, far crescere con tutti i mezzi la quotazione borsistica delle loro aziende. Anche il mattone è diventato un titolo, anzi una serie di bit all’interno di un sistema informatico, che finiva dentro a uno dei tanti prodotti finanziari creativi. Hanno costruito un castello di carte – il sistema Madoff è esemplare in questo senso – che alla fine è disastrosamente crollato…
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Come spesso accade nelle aziende familiari, i discendenti sono ‘obbligati’ a seguire le orme paterne: è stato così anche per lei o quella di entrare nell’azienda familiare è stata una sua libera scelta? In realtà, la questione non me la sono mai posta. Era un fatto scontato, naturale, che entrassi nell’azienda di famiglia… Anche se è una donna? Mio padre è tradizionalista, ma non è ha mai fatto, come si dice oggi, discriminazioni di genere. Era, ed è ancora oggi, ugualmente esigente con il figlio e le tre figlie. Quindi è stato semplice? Be’, semplice è un aggettivo che proprio non userei…Mio padre ci ha sempre abituato a non cullarci nell’agiatezza, sin dai tempi delle scuole. Lui esprimeva un concetto semplice: un uomo che si è fatto dal nulla, non può permettere che il nulla prenda il suo testimone. In altre parole, mi metteva alla prova per avere conferme che fossi all’altezza di un destino delineato ma non scritto, e che tale destino fosse veramente il mio e non quello rubato a qualcun altro. Non ci sono mai state deroghe all’impegno massimo e la gavetta è stata d’obbligo. Mi ha buttato nella mischia senza protezione: 240 appartamenti con il terreno da pagare in corso d’opera. Dovevo organizzare tutta l’attività, affrontavo ogni giorno nuovi problemi. La crisi immobiliare del 1997 deprimeva quotazioni e contrattazioni. Vendere case sembrava quasi come vendere il gelato agli esquimesi. La fantasia mi è stata di aiuto. Proponevo case a 1, 950 milioni al metro quadro, sfruttando le migliore pratiche del commercio comune.
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Primo piano Tutta colpa della finanza, insomma… Il discorso è più ampio. Io ritengo che l’impresa, qualsiasi impresa, deve avere una base etica, un ruolo sociale. Il che significa, come ovvio, correttezza nel business ma anche non badare esclusivamente al tornaconto personale, ma creare opportunità, soddisfare i bisogni delle persone. Non lo dico solo perché credo nella dottrina sociale della Chiesa. Proprio la recessione in cui ancora ci dibattiamo dimostra che la mancanza di principi etici non porta da nessuna parte, ha il fiato corto, è strutturalmente incapace di produrre sviluppo stabile nel lungo periodo. Questo può valere a livello di principio, nella pratica molti anche nel settore immobiliare hanno giocato con la finanza… E questo ha aggravato la situazione. Chi più chi meno, tutte le immobiliari hanno sofferto la recessione. La crisi ha fatto una grande opera di pulizia tra le imprese. Chi ha investito sulla qualità ha resistito meglio. Il colpo di grazia l’ ha data l’Imu? Ha avuto un effetto devastante. È stato affermato che si trattava di un sacrificio doloroso per salvare il paese. Nessuno l’ha percepito in questo modo, anzi. La tassa, oltre a impoverire ulteriormente i bilanci familiari, ha spaventato i consumatori. Le famiglie hanno preferito bloccare i risparmi invece di impiegarli in una casa per i figli. Uno degli aspetti più preoccupanti della crisi del mattone è proprio la rinuncia a quello che è l’investimento classico italiano, un investimento nel futuro, nella stabilità. Del resto, l’Imu può essere stata un fulmi- n e perfettamente a ciel sereno ma rientra perfettame ente nella linea che la classe politica da tempo segue segu ue nei confronti un della casa: quella di considerarla u n bancomat da cui prelevare in caso di necessità. Se Se alla tasse si mille aggiungono i tempi lunghi e le mi ille complicazioni della burocrazia si può intuire intuiire quanto sia noi. arduo lavorare e fare impresa da no oi.
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Secondo Nomisma quest’anno la recessione immobiliare dovrebbe rallentare rallent n are e che nel n l 2015 ci potrebbe esserci una ne inversione tendenza. qualche più decisa inver errsi s one di ten ndenza. Anche lei vede qu ualche spiraglio guardo generale sp piraglio dii lluce? ucce?? Se guard do alla situazione situazion ne genera r le iitaliat liata na,, la ris risposta n na isspo postaa è quasi qqu u uasi obbligata: obbl b iiggata: bl a no. Ci Ci sono no ancora no anccor ora troppe troppe incognite, in ncoogn gnite, ee,, dalla dal a lla reale rea ea le l tassazione tas assssaazi zionee sullaa casa c sa ai ca ai provvedimenti prov ovv ve ved diimenti per rilanciare l’occupazione, pe er rri ilaanc nciaarree ll’economia ’ecoon ’e noomi mia ia e ll’ ’oc o cu upaazi zioon ne,, che ch hee potrebbero pottreebbbbeerro in iinn-
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fluenzare positivamente o negativamente il mercato. Ci sono però realtà che non si possono ignorare. Per quanto riguarda Roma, sono circa 19 mila gli abitanti che hanno bisogno di abitazione e c’è un enorme patrimonio immobiliare da riqualificare senza consumo di altro terreno. Le banche hanno ricominciato a concedere mutui sia ai privati sia ai gruppi che si sono dati una seria struttura organizzativa. Oggi, noi, per esempio, abbiamo un direttore finanziario (ed è stato difficile trovarlo perché evidentemente è una funzione molto rara nostro settore), lavoriamo con budget dai quali non è possibile scostarsi. Secondo lei, il ritorno del credito, la domanda che non è mai tramontata e una struttura più ‘ industriale’ delle immobiliari potrebbero spingere la ripresa? Potrebbero dare un contributo non so quanto determinante. In alcuni segmenti di alta qualità la ripresa è già iniziata. Ma si tratta di nicchie. Che cosa occorre allora perché il mattone riparta? L’innovazione. Bisogna cambiare l’approccio all’abitazione. Il tema dell’ambiente, della salvaguardia del nostro ecosistema sono diventate centrali in ogni business. argomenti Si tratta di argo omenti ai quali l’opinione pubblica sensibile è sempre più sen nsibile e che sono già stati regolati dalla legge. innovazione L’ innovazion ne è dunque l’edilizia green? Si, sostenibile. l’edilizia soste enibile. Il problema però è come renderla disponibile ad u un target molto, molto più ampio degli ecologisti e degli am amici della terra. In azienda ci siamo concluso confrontati a lungo e abbiamo co oncluso che il gruppo Mezintervenire zaroma m poteva interv ven e ire in qquesto ueesto settore setttore solo se era in gradii proporre pro prodotti contenimento do d roodoott tti competitivi comp petit eett tiv ivi a livello liivellllo di contenime m nto energetico, en ner ergetico, della d lla vivibilità de viivi vibiili l tà ambientale amb mbiieent mb en nttale t e di d prezzo. Per questo que u sto duee anni faa è st stato progetto d du tatoo la llanciato lanc a cia i to ill p pr rog oget e to to EcoEdility. Eco c Edilit it y. it Che dal nulla. Ch he non non spunta no sp pun ntaa aall’improvviso, ll ’imp ll m roovvvvis viisso so, o, d aall n ullaa. All ccontrario ontr trarrio tr i studi abbiarraccoglie ra acc ccog ogliee gl ggli li stud udi e le ud le sperimentazioni sp peeriim meent ntaazzio ion nii sscientifi cienti tifici ti c cche hee abb h bbbiiaa-
Primo piano gno complessivo di energia.tradotto in un risparmio sulle bollette del 40%, e in un abbattimento del CO2 del 50%. Un edificio ecosostenibile ha costi superiori a quelli tradizionali. Come riuscite a proporre l’edilizia green ‘ di massa’? Con la programmazione. Il gruppo Mezzaroma è da dieci anni che si occupa di sostenibilità ambientale. E siamo partiti con un certo anticipo. Per esempio, l’industria mo iniziato nel gruppo dal 2003. Ogni edificio viene pensato e programmato fin dall’inizio, dalle fondamenta al tetto, alla scelta degli infissi, per il risparmio e l’efficienza energetici. Per esempio, il sistema di climatizzazione invernale ed estivo con il geoscambio, ventilazione meccanica controllata con recupero di calore, integrazione elettrica con pannelli fotovoltaici. E inoltre c’è sempre il recupero delle acque meteoriche per il risparmio idrico.
tedesca che produce pavimenti radianti l’abbiamo contattata cinque anni fa e siamo riusciti spuntare un buon prezzo. Noi realizziamo grandi progetti, non mini insediamenti, e quindi possiamo stringere vere e proprie partnership con aziende alla quali garantiamo volumi consistenti di produzione. Così riusciamo a contenere i costi dei materiali e quindi anche del prezzo finale dell’appartamento.
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Qualche esempio? Rinascimento Terzo che sorge tra la Nomentana e la Salaria e si affaccia sul parco Talenti. Il complesso è alimentato dalla centrale geotermica per abitazioni più grande d’Europa. Sono già 266 gli appartamenti serviti da questo impianto di ultima generazione che abbatte i consumi e le emissioni nocive. Al termine dei lavori saranno 20 gli edifici serviti dalla centrale con 950 appartamenti per un totale di circa 3 mila abitanti. La geotermia fornisce il riscaldamento e l’aria fresca, attraverso un campo di geoscambio composto da 190 sonde che raggiungono i 150 metri di profondità senza interferire con la falda acquifera. Il funzionamento del sistema si basa sullo scambio termico di un fluido a temperatura esterna (acqua) con la temperatura costante del terreno che è più fresco in estate e più caldo d’inverno rispetto all’esterno. La centrale geotermica, insieme a un gruppo di cogenerazione a biomassa (olio vegetale), ha consentito di raggiungere un quantitativo energetico prodotto da fonte rinnovabile pari a 7.040 Mwh/ anno, che equivale al 64,7% del fabbiso-
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Mamey Senzaglutine Ostia Store & Cafè è un bar caffetteria dove gustare prodotti freschi di pasticceria . A colazione cornetti, bombe e ciambelle accompagnati da un buon cappuccino anche con latte di soia e di riso, e poi paste, torte, crostate. Aperitivi e pranzi veloci con pizze, panini, e tramezzini. Su ordinazione torte di compleanno personalizzate, pasticceria e pane fresco. E per la spesa di tutti i giorni un vero e proprio supermercato del senza glutine convenzionato per il ritiro dei buoni ASL, con oltre 1500 prodotti di ogni genere compresi i surgelati. Gli orari di apertura sono dal martedÏ al sabato dalle 7,30 alle 19,30 con orario continuato e la domenica dalle 8 alle 13.
di Veronica Militano
+Benessere
Cibo cromo-terapico Gli effetti di luci e colori
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uomo nasce con l’energia data dai cromosomi del padre e della madre, poi entra a far parte del mondo ed ha bisogno di due apporti energetici fondamentali: la respirazione (che dà ossigeno per i globuli rossi e lo collega con l’universo e con gli altri esseri) e l’alimentazione. Quest’ultima non è necessaria solo per i carboidrati, grassi e proteine, ma anche per l’apporto di energie elettromagnetiche che si manifestano anche attraverso le frequenze vibratorie della luce visibile e dei suoi colori. Attraverso la fotosintesi clorofilliana abbiamo il verde delle foglie, per mezzo del sole i frutti e i semi maturano e prendono il loro colore caratteristico e così il loro sapore. Se si espone una pianta ad una luce fredda blu, per circa sette giorni, poi la si illumina con una luce calda gialla o arancio, si crea una fioritura accellerata: il risultato è simile al calore e alla luce della primavera dopo il freddo dell’inverno. Il verde è il colore delle verdure ed è simbolo di rinnovamento e di rigenerazione, ma anche di equilibrio e stabilità. Le foglie verdi, ricche di clorofilla, sono alcanizzanti per l’organismo e contrastano l’acidità a cui tendiamo con il progredire dell’età. Il giallo si può associare ai cereali dalla terra. Il giallo è utilissimo nell’alimentazione per tonificare l’intestino, infatti la zucca ha proprietà riattivanti per la peristalsi intestinale. Gli alimenti che tengono all’arancione-rosso riattivano la circolazione, riducono le carenze di ferro e tonificano il sistema immunitario e attivano l’allegria. Il marrone è il colore della terra, dei funghi, di molte radici, dei tronchi ed è il calore della carne dopo la cottura. I colori blu-viola purificano l’organismo e sono ricchi di antiossidanti. É meraviglioso notare come questi frutti siano presenti proprio a fine stagione, dopo l’azione ossidante del sole, quiete e riposo dopo i calori estivi. Il bianco è il simbolo di purezza, associate al latte e ai suoi derivati. É presente nel cavolfiore, nel finocchio e nel cardo. Il nero è il colore del caff è, tutti i colori scuri denotano la presenza di antiossidanti che neutralizzano e assorbono i radicali liberi.
Veronica Militano Specialista in Naturopatia e Riflessologia Plantare veronicamilitano@libero.it
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Se desiderassimo medicalizzare meno possibile la nostra vita, sarebbe fondamentale seguire giorno per giorno l’alimentazione nel rispetto della stagionalità. La natura non ci lascia mai soli e tramite i nostri sensi il mondo vegetale ci parla ..
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Ricetta del mese Filetto di maiale con tartare di ananas Ingredienti per 4 persone: 1 filetto di maiale da 450 g circa 5 fette di pancetta non stagionata Sale q.b Pepe q.b 1/2 ananas 2 gocce di tabasco 1 cipolla 1 lime non trattato 1 cucchiaio di miele 4 foglie di menta 2 cucchiai di zucchero 3 cucchiai olio di oliva Procedimento:
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er iniziare aprire il filetto di maiale a libretto per due volte, ottenendo cosi un “foglio” di carne spesso circa 2 cm. Salare e pepare la carne e disporre sopra la pancetta a fettine. Arrotolare il pezzo di carne e lasciarlo riposare in frigorifero per alcuni minuti. Prendere degli stuzzicadenti e infilarli nel rollè ottenuto distanziandoli a 2/3 cm l’uno dall’altro. Tagliare il rolle a tranci ottenendo cosi degli spiedini di carne . Ora tagliare l’ananas a cubetti, tritare la menta e la cipolla e condire il tutto con lo zucchero ed il tabasco. Marinare la tartare ottenuta con l’olio di oliva, il miele, il succo e la buccia del lime . Cuocere su una griglia i medaglioni di carne e servire sul letto di tartare all’ananas. Vino consigliato: Nebbiolo d’Alba Giacomo Grimaldi
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Sport Tacfit e dintorni
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ad uno squat sulla swiss ball. Il lavoro è sempre fatto sul corpo nel suo insieme, non si lavora mai in isolamento su un gruppo muscolare: nonostante non si lavori su esercizi per l’addome vi posso assicurare che dopo un allenamento di TRX vi sembrerà di aver fatto un’ora di crunch. TACFIT Il termine TacFit nasce dalla contrazione di Tactical Fitness; è una disciplina nata inizialmente per supportare operatori in professioni “speciali” (esercito, forze di polizia, pompieri, ecc.) nei loro movimenti abituali (funzionale alla loro attività quotidiana…), ma ha preso rapidamente piede, prima negli Stati Uniti e poi in Europa, per i benefici che riescono ad ottenere persone normali come noi. L’attrezzo di base è il nostro corpo, coadiuvato da kettlebell, anelli, palle mediche, clave e simili strumenti di tortura… Un allenamento di Tacfit è suddiviso in tre sezioni: • Mobility : esercizi che lavorano sul miglioramento della mobilità articolare • Fase allenanante : di circa 20 minuti, ha un l’equivalente impegno metabolico di fat-burning pari a 4 ore di un allenamento cardiovascolare tradizionale. Il programma varia di continuo, impedendo al corpo di abituarsi ad un solo tipo di lavoro; ciascun esercizio prevede quattro livelli di difficoltà • Compensation : Compensazione attraverso l’utilizzo degli Asana dello Yoga. Attraverso l’utilizzo di protocolli di allenamento ad hoc, è quanto di meglio ci sia oggi per migliorare la mobilità di articolazioni che abbiamo dimenticato di avere; oggi ad esempio gran parte dei mal di schiena sono causati dalla rigidità dell’articolazione dell’anca. Inoltre “riscoprire” come fare i movimenti in modo corretto, ci permette di migliorare l’efficienza e la stabilità. “Ma io devo diventa’ grosso” … allora non fa per te, qui si sviluppano la forza e la resistenza, ma non si diventa grossi… L’obiezione che qualcuno farà (a dire il vero che fanno tutti al primo impatto) è: “ma se nasce per persone speciali figuriamoci se io, alla mia età, con il mio peso, mi posso cimentare”. Ed è proprio questo il bello del Tacfit…tutti possono praticarlo, basta rispettare la tecnica e…dare il massimo! Federico Carosi Tacfit Field Instructor Personal Trainer Certificato NSCA Personal Trainer Federazione Italiana Pesistica
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e frequentate un palestra, probabilmente vi sarà capitato di imbattervi in discipline dai nomi bizzarri (Crossfit, Tacfit, TRX, Bodyweight, ecc.), e di vedere persone che si allenano facendo movimenti strani faticando come pazzi.... Sono le discipline collocate sotto il generico titolo di “Funzionali”, definizione questa che è fonte di molte discussioni e polemiche. Non entrerò nel merito di tale definizione; posso giusto dire che non mi convince completamente, sia perché non dice molto a chi non è addentro al fenomeno, sia perché si corre il rischio di appiattire le discipline, facendo perdere la percezione delle singole specificità che ci sono e le rendono in realtà molto differenti l’una dall’altra. Lasciate da parte definizioni e polemiche, cerchiamo di capire quale sia il filo conduttore che in qualche modo le lega e le caratteristiche che le hanno rese in poco tempo così diffuse… Il corpo come un tutto. L’aspetto certamente più rilevante è quello di concepire il corpo come un’unica entità, e non come un insieme di parti indipendenti; i muscoli sono connessi tra loro nel formare delle catene cinetiche, e gli effetti del movimento non sono mai locali, ma si propagano secondo delle linee ben definite: l’attivazione del polpaccio ha degli effetti che si propagano fino al trapezio (non sto parlando di chissà quale teoria esoterica, ma di semplici basi di biomeccanica). Allenarsi dovunque. Gli allenamenti possono essere fatti molto spesso senza attrezzi o con attrezzi improvvisati, o generalmente di facile trasporto. Si apre lo spazio della palestra al mondo esterno… Progressione. La complessità degli esercizi segue progressioni che permettono di perfezionare la tecnica via via che aumenta lo sforzo richiesto, evitando quindi errori che possono portare ad infortuni: se non si sa fare uno squat libero in modo corretto, non si può fare uno squat con i sovraccarichi (prima si impara a camminare, poi a correre e poi a volare….) Prima di chiudere vorrei spendere due parole in più sulle discipline che ho il piacere di praticare e promuovere all’ARIS, il Tacfit, e l’Allenamento in sospensione con il TRX (sappiate quindi che parlandone sarò di parte…). Ho detto due parole in quanto lo sport non si può spiegare, va provato… Allenamento in sospensione Tale allenamento utilizza uno strumento chiamato TRX, inventato da un navy seal che sentiva l’esigenza di potersi allenare ovunque si trovasse (non gli bastava ciò che faceva nell’esercito, direte voi…) É nato negli anni novanta, ma come al solito noi siamo all’avanguardia, e quindi in Italia è quasi un novità… Non mi metto a descrivere il TRX, molto meglio un’immagine. Oltre ad utilizzare uno strumento facile da trasportare, questo tipo di allenamento sviluppa in particolare la stabilità, l’equilibrio e la propriocezione. Ciò può esser raggiunto gradatamente, attraverso un progressivo aumento delle condizioni di instabilità man mano che acquisiamo il controllo del corpo: ad esempio si può partire da un normale squat, per passare poi ad uno squat monopodalico fino
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Ostia antica
DOMENICA 13 APRILE PERCORSO ATTIVO PER FAMIGLIE Appuntamento ore 10.30 davanti all’ingresso Via dei Romagnoli, 717, Roma - inizio visita ore 11.00 Un percorso attivo pensato per le famiglie alla scoperta degli scavi di Ostia antica, dove ci muoveremo attraverso le strade ed i vicoli di una delle città dell’antichità meglio conservate; occasione imperdibile per vedere numerosi resti dell’antico splendore e della passata ricchezza, i le terme, le numerose insulae e i consueti edifici che caratterizzano le città dell’antica Roma quali il foro e l’immancabile teatro. Gli scavi che a partire dalla fine dell’Ottocento l’hanno rimessa in luce permettono oggi di passeggiare in un’ atmosfera sospesa, respirando l’aria dell’Antica Roma. VISITA GUIDATA 7 euro (bambini) 4 euro (adulti) INGRESSO Intero Euro 8,00; Ridotto Euro 4,00 (18 e i 24 anni e per i docenti dell’Unione Europea) Si precisa, inoltre, che in occasione di mostre temporanee il titolo d’ingresso è soggetto ad un supplemento pari a Euro 2,00. PRENOTAZIONE entro le ore 20,00 di venerdì 11 aprile al numero 338.1608811 (Andrea) oppure via posta elettronica all’indirizzo: visite-guidate@meravigliarte.it Da Roma prendere alla stazione di Piramide i treni per il Lido di Ostia e scendere alla fermata di Ostia Antica.
ARA PACIS SABATO 19 APRILE IN FAMIGLIA Giochiamo per scoprire l’arte e la storia dell’antica Roma! Gioco a squadre per bambini e genitori (ma anche nonni, zii e amici) Appuntamento ore 15.30 davanti l’ingresso del Museo dell’Ara Pacis in Lungotevere in Augusta (angolo via Tomacelli) - Inizio visita ore 16.00 I partecipanti verranno divisi in due squadre che si sfideranno nella lettura di uno dei monumenti più importanti della Roma imperiale. Grandi e piccini collaboreranno nelle varie prove per scoprire cosa raccontano le immagini scolpite nel marmo: dalla mitica fondazione della città con la leggenda di Romolo e Remo, alle figure di dei e di personaggi storici in corteo, su intrecci di foglie di acanto danzanti! Ci ritroveremo in un luogo senza tempo, dove si respira ancora l’aria della Storia...e allora naso, occhi e orecchie ben aperti che la gara sta per cominciare! PERCORSO ATTIVO: 7 Euro adulto, 7 Euro bambino - BIGLIETTO D’INGRESSO AL MUSEO DELL’ARA PACIS: per i residenti a Roma: sotto i 18 anni e sopra i 65 anni: gratis; ridotto 5,50 Euro; intero 7,50 Euro PRENOTAZIONE entro giovedì 17 aprile al numero 333 3980955 (Cecilia) oppure via posta elettronica all’indirizzo visite-guidate@meravigliarte.it
PROFUMO DI PRIMAVERA. VENERDÍ 25 APRILE Appuntamento ore 10.30 in piazza dei cavalieri di Malta - Inizio visita ore 11.00 La nostra passeggiata alla scoperta dell’Aventino partirà da Piazza dei Cavalieri di Malta, si affronterà il mito dei Templari e delle origini del colle, comprenderemo perché grandi poeti come D’Annunzio e Carducci cantarono lo splendore di questo colle nei loro versi. Luogo suggestivo dove regnano pace e silenzio tra vestigia antiche, chiese medievali e verdi giardini che sovrastano il fiume Tevere. La visita si concluderà nel Giardino degli Aranci, dalla cui terrazza si può godere di uno dei più bei tramonti sulla città Eterna; naturalmente non potrà mancare la visita interna alla bella chiesa medioevale di Santa Sabina. Visita guidata: 7 euro PRENOTAZIONE entro mercoledì 23 aprile al numero 339 5258021 (Alessandra) oppure via posta elettronica all’indirizzo visite-guidate@meravigliarte.it
CHE CAPOLAVORI AL MUSEO D’ORSAY!! - ROMA, COMPLESSO DEL VITTORIANO DOMENICA 27 APRILE Appuntamento ore 17.30 davanti al Complesso del Vittoriano in Via di San Pietro in Carcere (piazza Venezia) - Inizio visita ore 18.00
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PERCORSO ATTIVO PER FAMIGLIE Percorso attivo per famiglie alle 70 opere selezionate di Corot, Monet, Manet, Degas, Sisley, Pissarro, Van Gogh, Seurat e Gauguin provenienti dal Musée d’Orsay di Parigi . Un viaggio nel 1800, secolo che vede un’evoluzione della pittura dalle esposizioni nei Salon ufficiali all’interesse della scuola di Barbizion per la pittura i paesaggio alla nascita dell’ impressionismo. Per la prima volta soggetto esclusivo dei quadri sono la natura, i balli, le scene di vita in società e momenti di vita privata. E poi uno sguardo ai neo impressionisti con il puntinismo di Seurat e ai post impressionisti Gauguin e i Nabis. Ai bambini saranno mostrati gli strumenti del mestiere che hanno permesso ai pittori di dipingere all’aria aperta. Durata percorso : 1 ora e mezza Ingresso: 9,00 Euro speciale gruppi; gratuito bambini under 6 anni. Visita: 7 Euro Prenotazione entro le ore 20 di venerdì 25 aprile al numero 327 533 96 12 (Olimpia), oppure via posta elettronica all’indirizzo visite-guidate@meravigliarte.it
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Rimedi della Nonna
Il sole Nel mese, il giorno aumenta di un’ora e 27 minuti. A fine aprile, rispetto al primo gennaio, le giornate saranno più lunghe di cinque ore e un quarto. A metà mese il sole sorgerà alle 5.40 e tramonterà verso le 19.15 In casa Il freddo ormai non dovrebbe più far paura. Anche se il termometro dovesse scendere bruscamente per qualche ora, il peggio è davvero finito. Si può tranquillamente chiudere il riscaldamento, tutt’al più tenendo ancora in efficienza la stufa o il caminetto per le serate più umide. E’ bene cogliere l’occasione per far verificare l’impianto, pulire la caldaia e controllare le riserve di combustibile (in generale questo è anche il momento migliore per ricomprare gasolio o nafta o carbone o legna, alle migliori condizioni di mercato). Aprile è in genere il mese della pioggia, ed è in quest’epoca che appaiono evidenti i danni che il gelo o la neve possono aver praticato ai tetti. Attenzione perciò ad ogni minima traccia di infiltrazione o di umidità, per poter intervenire con rapidità prima che il guaio sia troppo grave. In giardino Potatura: è indispensabile terminare le operazioni di potatura, e affrettarsi entro il mese (meglio prima della luna nuova) a mettere a dimora piante e arbusti, belle buche che dovrebbero essere state preparate e concimate da tempo. Prato: deve essere tosato con regolarità. Spargere abbondante concime nitrato, meglio farlo nell’imminenza della pioggia. Il nitrato favorisce in particolare lo sviluppo del verde, e spesso il prato dopo l’inverno ha proprio bisogno di una vigorosa sferzata per recuperare, annullando con una rigogliosa crescita le macchie grigiastre o gialle che si sono create. Se il tempo è favorevole, cioè se la temperatura si mantiene relativamente alta, si può anche provvedere a seminare o riseminare là dove l’erba è morta o particolarmente rada. In cantina E’ la stagione, dopo la luna di marzo, in cui i migliori produttori mettono in vendita i primi vini dell’ultima vendemmia: naturalmente non si tratta dei novelli, che anzi dovrebbero essere consumati abbastanza rapidamente. Un giro per le cantine dei buoni produttori in questo mese può permettere di fare scorta per il vino di tutti i giorni per tutto l’anno. In dispensa Nei prati crescono spontanee insalatine ed erbe commestibili: chi non le sa riconoscere si faccia insegnare dai contadini a individuarle: la modesta fatica del raccolto sarà ampiamente compensata dalla delicatezza e dalla bontà di ciò che si trova. Due erbe in particolare meritano in questo mese di aprile di essere cercate e raccolte: i barbabuc (che sono la parte aerea della scorzonera o della scorzobianca selvatica), che si mangiano bolliti come gli asparagi con burro fuso e parmigiano, e i germogli di luppolo. Il rimedio del mese – Pentole incrostate o unte Vi è mai capitato di cucinare e di ritrovarvi pentole molto unte, o pentole incrostate? Alla Nonna è capitato più di una volta nel passato, e capita ancora qualche volta, quando ai fornelli si mette iNonno. Anche per questo la Nonna ha il suo rimedio.
Nonno consiglia: il bicarbonato può diventare un detersivo naturale, non inquinante. Potete creare una sorta di “detersivo” per piatti con acqua, bicarbonato e scorze di limone (per dare un buon profumo).
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Per pentole molto incrostate: Riempite la pentole incrostata con dell’acqua tiepida, aggiungete 1/2 bicchiere di aceto bianco, accendete il fuoco e portate l’acqua in ebollizione, lasciatela bollire per qualche minuto, poi spegnete il fuoco. Lasciate riposare l’acqua in pentole per circa 9/10 ore poi lavate il tutto con una spugna, sotto acqua corrente. Per pentole molto unte: Riempite il lavandino, o un catino, con dell’acqua tiepida e 2 cucchiai di bicarbonato. Lasciate le pentole immerse per circa 3 minuti e sciacquate con cura.
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SALUTE Il preparato galenico: perché solo in farmacia?
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anti anni fa il farmacista indossava il camice nero e si sporcava le mani; oggi ha il camice bianco misurato al ginocchio, ha le mani pulite perché non maneggia più utensili e sostanze di laboratorio. Tanti anni fa il farmacista aveva una attrezzata officina farmaceutica (si chiamava così). Scaffali e scansie erano gremiti, stivati da bocce di vetro,ampolle, scatole di legno per le erbe, cortecce,semi e radici... Sulle rastrelliere, bevute, storte, imbuti, matracci... In un angolo c’era l’alambicco di rame a cupola come una moschea... E poi allineati in artistica mostra decine di vasi per gli unguenti, gli oli, gli sciroppi e gli intrugli carichi di oppio che calmava il dolore e faceva gridare al miracolo. I vasi, prestigio della farmacia al pari dei farmaci inventati e preparati dal farmacista, erano di terracotta invetriata policroma, con il cartiglio che indicava il contenuto, incorniciato da simboli, figure e volute di vegetali. Quei vasi ora sono vuoti, ambiti e ricercati da amatori del bello e da antiquari. E poi nei cassetti del laboratorio c’erano spatole, forme per ovuli, supposte e pillole: oggetti di artigianale fattura con un segno d’arte tale da ben figurare oggi in un salotto di riguardo. E poi cumuli di tappi di sughero, di vero sughero della Barbagia, di tutte le misure anche minime per sigillare la evanescente boccettina con le gocce di biancospino e valeriana per gli instabili umori della giovane signora. C’era anche la grande damigiana di vetro verde foresta dove invecchiava il barolo chinato, capolavoro del farmacista. C’era il torchio per l’olio di mandorle dolci che doveva essere sempre di recente spremitura. C’era il mortaio di bronzo, grande come una campana... e poi bilance e bilancini per dosare i veleni, le droghe. Quelle droghe che ora è più facile trovare fra le mani dei giovani che nell’armadietto di farmacia. Ora nel banco c’è il registratore di cassa, bello e lustro come una fuoriserie. Una volta, nascosta in un cassetto sottobanco c’era la ciotola di legno di bosso per il guadagno della giornata. Alzate le ante di legno a sera, e chiusa la farmacia, si faceva la “coppa”; si contavano monete spicciole che valevano. Ora si fa la mazzetta di carta moneta svalutata come un convalescente da grave malattia. Marco Ansaldo Tratto dal capitolo del libro: Per guarire facevano così...Note sulla “medicina” di una volta raccolte a Champorcher in Valle d’Aosta”
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a cura della dottoressa Maria Luciana Panucci
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e fiorente detenendo la padronanza della materia farmacologica e soprattutto quella botanica, contribuendo alla conoscenza dei primi principi attivi botanici e avventurandosi piano piano ad estrapolarne la chimica di questi permettendo, così, a metà dello stesso secolo, di scoprire e realizzare molecole chimiche come la morfina dall’oppio, la caffeina, la codeina, le vitamine e gli ormoni e dalla muffa di alcuni batteri, la penicillina che rivoluzionò l’intero mondo della farmacologia chimica per l’uso che se ne fece negli anni successivi, soprattutto dopo la guerra. Con il passare degli anni il farmacista risultava una figura importante sia per quanto riguarda la preparazione chimica (aspirina) sia per quella galenica quando non era reperibile il farmaco già “confezionato”. Nel secolo successivo entrò in gioco l’associazione di persone competenti in materia che investirono nella scoperta di nuove molecole chimiche: nacque l’industria farmaceutica. La contrapposizione tra laboratorio galenico del farmacista e farmaci già dosati e pronti fu un duro colpo per lo speziale: tant’è che all’inizio il piccolo laboratorio artigianale della farmacia ebbe un crollo per la “novità” del farmaco confezionato nella scatoletta. La richiesta dei preparati specifici diminuì vertiginosamente. Si riprese solamente durante la prima guerra mondiale per la difficoltà da parte dell’industria farmaceutica di trovare le materie prime per la lavorazione per poi crollare dopo la seconda guerra mondiale dove la figura del farmacista come preparatore galenico quasi non esisteva più, proprio per via del fatto che i medici che avevano a disposizione la novità del farmaco confezionato non davano peso alla prescrizione del farmaco galenico. Ad oggi devo dire che la prescrizione di ricette mediche di dietologi, dermatologi, endocrinologi e medici di base per uso umano (e anche veterinario) non si limita a poche a settimana. Anzi. Se possiamo pensare che all’inizio del secolo XX la prescrizione era limitata solo a “pozioni” per la tosse e per le malattie della pelle, oggi non c’è limite all’enorme ventaglio di possibilità del prescrittore, rimanendo sempre nei limiti delle linee guida della Farmacopea Ufficiale: quindi via libera nelle farmacie a colliri, creme, soluzioni, sciroppi, capsule, compresse, supposte anche fiale, e quant’altro il medico possa prescrivere per quella esigenza per quella terapia personalizzata, che non trova in commercio per quel paziente, assicurandone efficacia e sicurezza. D’altro canto anche nelle farmacie ospedaliere si allestiscono preparazioni galeniche di una certa importanza per i reparti con le più svariate emergenze ed esigenze: sacche per l’alimentazione parenterale di pazienti chirurgici, miscele citotossiche in terapie antineoplastiche e molto altro. Concludo questo mio escursus galenico in maniera un po’ particolare, lasciando al lettore il sapore di un tempo contrapposto all’idea di “spezial-protagonista” della sua salute in tutti i suoi aspetti, per cosi dire, naturalistici, approfondondendo di volta in volta temi dell’antica galenica contro quelli della galenica moderna: un modo semplicemente genuino di coccolarsi un po’ in una società perennemente alla ricerca del benessere in tutte le sue forme.
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a farmacia. Un esercizio commerciale che ha sempre destato un notevole interesse da parte della clientela moderna e, in passato, di quella meno informatizzata. Probabilmente il motivo risiede nell’aura di mistero che l’avvolge, negli innumerevoli colori, scatoline, fragranze, ma maggiormente per la reale necessità che ha la persona stessa nei confronti della sua salute. Ebbene sì. In farmacia si può acquistare proprio di tutto e si può essere viziati dai consigli degli esperti in materia che hanno la possibilità di contrapporre la loro esperienza professionale fatta di studi intensi in materia di chimica farmaceutica alla gradevolezza di un suggerimento, di un trattamento, di una coccola verbale. L’esperienza in questi anni mi ha fatto maturare dal punto di vista naturalistico più che chimico farmaceutico permettendomi di ampliare le conoscenze in un campo non privo d’interesse che nell’epoca moderna potrebbe essere sopraffatto dal motto: “tutto e subito” tipico della richiesta del farmaco di sintesi (chimico, industriale, immediato effetto sulla sintomatologia), ma che in realtà si sta insinuando negli usi e abitudini della gente comune in maniera incalzante: la naturalità del farmaco, la genuinità dei preparati farmaceutici estemporanei: il galenico, o meglio, la preparazione galenica. Qualcuno di voi leggendo questo articolo potrà pensare: ma cos’è? Una pozione magica, il risultato di mille tentativi in laboratorio oppure semplicemente una miscela di più componenti (principi attivi) a formare un composto che può migliorare, supplire, aumentare, diminuire, qualche squilibrio energetico nel nostro corpo. La preparazione di questi medicinali in farmacia è l’unica attività riservata in via esclusiva al farmacista. Le preparazioni estemporanee rappresentano l’unica possibilità terapeutica quando, per svariati motivi, l’industria farmaceutica non è in grado di soddisfare un particolare bisogno o i medici specialisti decidono di seguire una via per cosi dire, alternativa e permettere l’allestimento di un “farmaco su misura”. Un tempo il farmaco galenico era per lo piu’ un rimedio che serviva per alleggerire una sintomatologia patologica: per far passare la tosse, il raffreddore, la febbre ed il nervoso, si faceva bollire una manciata di fiori di tiglio in una scodella d’acqua. La tisana bevuta lentamente ben calda, ben zuccherata, faceva dormire, staccava il catarro, invitava al sonno ed invogliava la guarigione. Faceva bene per la tosse, prendere prima di addormentarsi un pò di zucchero bagnato con grappa e come variante, sì lo zucchero, ma inumidito con olio di oliva! La realizzazione del farmacista come speziale si può descriverla nel seguente modo: quando ancora non esisteva la figura del “farmacista” le persone andavano alla ricerca delle piante, dei frutti, delle bacche, e di tutto ciò che la natura poteva offrire per tamponare i loro mali come potevano. Verso il XVII secolo chi praticava medicina era anche a conoscenza dell’erboristeria e della botanica: proprio questo avvantaggiava tali persone ad entrare in contatto con un mondo “nuovo” sperimentale che si trasformò nell’arte dello speziale e di chi metteva il suo poco sapere, a quel tempo, a disposizione dei malati, degli infermi, e della gente comune. Il farmacista cominciò ad avere un attività crescente
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La psico-pedagogista risponde Piccole coppie crescono
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ari lettori, la scorsa volta ci siamo soffermati sulla coppia, considerando il suo progetto futuro, la capacità di reinventarsi e di ricreare equilibri quando se ne palesi la necessità. In questo numero vorrei porre la vostra attenzione sull’evoluzione di questa coppia che cresce decidendo di formare una famiglia. La famiglia è intesa come una unità sociale che deve affrontare una serie di compiti evolutivi: le relazioni reciproche, la crescita e l’educazione dei figli, il rapporto con i suoceri e il modo di far fronte al mondo esterno. Si cerca di negoziare compromessi che rendano possibile una vita in comune. La nascita di un figlio segna un cambiamento radicale nell’ambito dell’organizzazione della famiglia. Le rispettive funzioni dei coniugi devono differenziarsi per adeguarsi ai bisogni, alla cura e all’allevamento del bambino ed essere in grado di risolvere le limitazioni imposte al tempo di entrambi. L’idea di avere un figlio è naturale, spesso rappresenta uno scopo per la vita, il desiderio di lasciare una traccia nel mondo che ci sopravviva quasi garantendoci una sorta di immortalità. Non è una scelta razionale, ma nasconde ragioni molto profonde, una rinnovata speranza nel futuro. Le forze a favore della procreazione si fanno sentire soprattutto nei riguardi delle bambine alle quali si dice, già in tenera età, quando avrai un figlio invece che se avrai un figlio dando il fatto per scontato, fino a farlo diventare una evoluzione naturale. Tuttavia sarebbe bene considerare lucidamente la realtà di questa esperienza. Fare il genitore richiede un mucchio di tempo e di energia e la coscienza del peso di queste responsabilità deve farci porre la domanda se siamo veramente pronti. La società negli ultimi decenni si è trasformata richiedendo un ulteriore sforzo alla donna che ha accresciuto le sue ambizioni permettendole di raggiungere traguardi nello studio e nel lavoro. É difficile svolgere un lavoro a tempo pieno ed essere una mamma a tempo pieno, per cui si rimanda il momento di diventare genitori e ci si sente sempre più inadeguati a questo compito. Ad un certo punto della vita ci si sente incompleti e si cerca improvvisamente di porre rimedio al tempo perso e l’istinto di genitorialità diventa prioritario. Oggi è anche l’uomo a sentire l’esigenza di paternità e spesso questa ansia reciproca porta la coppia, anche appena formata, a decidere di fare un figlio. Tuttavia tante coppie si dividono dopo la nascita del primo o del secondo figlio: è come se non si riuscisse a reggere lo spostamento del centro di attenzione, oppure perché non si regge la fatica che i figli comportano. Quando sei abituato a vivere da solo a lungo, con i tuoi ritmi, le tue abitudini, la tua possibilità di fare programmi liberamente, una nascita comporta una rinuncia a tutto questo. Non c’è una condizione ideale per diventare genitori e non c’è neanche un momento giusto, l’importante è la consapevolezza della responsabilità che ci si assume, nei nostri alti e bassi e, soprattutto, quando l’amore di coppia finisce e si scelgono strade alternative alla famiglia nucleare. I bambini crescono e, da piccoli giocattoli nella nostre mani, diventano esseri pensanti, con il loro carattere, la loro
specificità. Un figlio è come un diamante: è per tutta la vita!! Non appena si prenda la decisione di diventare genitori si deve trovare un nuovo equilibrio. Si vuole creare un forte legame con il piccolo, ma al tempo stesso, mantenere il rapporto con il partner, le amicizie e i legami con il mondo esterno. Anche gli uomini desiderano, oggi, prendere parte attiva fin dall’inizio al rapporto con il figlio. I primi anni sono molto intensi e sono fondamentali, sia per costruire il rapporto genitore – figlio, sia per armonizzare tutto ciò che conta per noi. Se la condizione di genitore è un rapporto condiviso dalla madre e dal padre, allora possiamo sperare che l’avere insieme i figli ci faccia avvicinare di più al nostro compagno o compagna. Se è un rapporto in cui noi impariamo dai nostri figli, oltre che loro da noi, allora possiamo sperare che avere figli aprirà nuovi territori alla nostra esperienza. Forse avere dei figli rappresenta un’occasione per cambiare e non importa se si tratti del primo o del quinto, se siamo genitori biologici o no. Molti genitori trovano che crescere il figlio sia un’avventura che richiederà molto da loro, ma che gli consentirà di esprimere sentimenti e sviluppare abilità che non trovano spazio in altri settori della loro vita di adulti. Buona riflessione... dott.ssa Paola D’Errico
I Nostri Cani… quanta legislazione! (parte prima)
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alve a tutti e ben ritrovati in questo spazio che oggi dedicheremo ai nostri meravigliosi amici animali ed in particolar modo ai cani. Orbene, chi ne possiede e li ama visceralmente, sa anche come sia doveroso rispettare dei particolari dettami giuridici al fine di consentire una corretta e giusta convivenza tra i cittadini ed i nostri fedelissimi amici. Orbene, nel dettaglio ed in modo schematico più possibile, al fine di rendere veloce ed immediata la lettura di ciò che più vi interessa a seconda delle vostre necessità, vi descrivo le diverse responsabilità e le conseguenze derivanti da ognuna di esse: 1. La responsabilità civile: Ad oggi è vigente una nuova ordinanza del Ministero della Salute con la quale sono state appunto introdotte importantissime novità: Eliminata la black list: è stato definitivamente eliminato l’allegato riportante un elenco senza alcun riferimento scientifico di razze pericolose in quanto è evidente come non sia possibile stabilire il rischio di una maggiore aggressività di un cane in Questa rubrica è stata pensata con il preciso intento di dare un servizio utile, un contatto diretto tra noi e chi ci legge, grazie all’ausilio e alla generosa disponibilità di due figure professionali importanti come l’avvocato Federica Lorenzetti e la psico-pedagogista Paola D’Errico. Per contattare la psicopedagogista Paola D’Errico inviate una email a: paola.derricoguarino@gmail.com
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base alla loro razza o loro incroci; Introdotta la responsabilità civile e penale dei proprietari: il proprietario di una cane difatti è sempre responsabile del benessere e del controllo del proprio animale e pertanto risponde sia civilmente che penalmente dei danni o lesioni che questi arreca a persone, animali o cose. Tale responsabilità si configura anche qualora il cane sia affidato dal proprietario ad un terzo (si configura una concorrente responsabilità). Obbligo di utilizzo del guinzaglio in ogni luogo: deve sempre essere utilizzato il guinzaglio ad una misura non superiore ad 1,50 mt per i cani condotti nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico e di avere sempre con sé la museruola da applicare in caso di potenziale pericolo, nonché l’obbligo di affidare il proprio animale solo a persone in grado di gestirlo. Percorsi formativi per i proprietari dei cani: Per garantire e favorire la formazione e l’acquisizione di adeguate cognizioni sulla corretta detenzione di un cane e a fini della prevenzione di danni e lesioni a terzi i comuni, congiuntamente con i servizi veterinari, devono mettere a disposizione dei percorsi formativi per i proprietari dei cani. Tali percorsi prevedono altresì il rilascio di idonea certificazione e divengono obbligatori solo ed esclusivamente per i cani “impegnativi” identificati tali a livello territoriale. Per tali ragioni è doveroso contattare i servizi veterinari locali e di zona per avere tutte le informazioni adeguate e legate appunto al territorio. Registro dei cani morsicatori Viene altresì previsto come i servizi veterinari, nel caso in cui rilevino un rischio, stabiliscano le misure di prevenzione e la necessità di eventuali interventi terapeutici comportamentali cui devono essere obbligatoriamente sottoposti i cani “impegnativi” e tengono un registro aggiornato di tali soggetti. Ruolo dei medici veterinari e liberi professionisti Per la prima volta in Italia viene conferito un ruolo anche ai medici veterinari liberi professionisti in materia di prevenzione. A loro infatti spetta l’informazione dei proprietari dei cani che transitano nelle loro strutture rispetto alla possibilità o alla necessità di conseguire il patentino.
Potete inviare i quesiti all’ Avvocato al seguente indirizzo email: federicalorenzetti@libero.it
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Ogni mese risponderanno ai quesiti importanti dei nostri lettori, garantendo l’anonimato ove richiesto. La possibilità di interfacciarsi con i professionisti in maniera privata è un valore aggiunto offerto da Tablet Roma.
Assicurazione obbligatoria di responsabilità civile per i cani iscritti nel registro I proprietari dei cani iscritti nel registro devono obbligatoriamente stipulare una polizza di assicurazione della responsabilità civile a applicare guinzaglio e museruola al proprio animale quando si trovano in aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico. Obbligo della raccolta feci É fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse. 2. La responsabilità penale: Dopo il titolo IX del libro II del codice penale è stato inserito il titolo IX bis dei delitti contro il sentimento degli animali il quale contiene una serie di articoli che meritano puntuale conoscenza e precisamente, tra quelli più importanti vi segnali i seguenti: Art. 1 (modifiche al codice penale) Art. 544-bis: “Uccisione di Animali” chiunque per crudeltà o senza necessità cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi; Art. 544-ter: “Maltrattamento di animali”: chiunque per crudeltà o senza necessità cagiona la lesione di un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamento o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche ecologiche è punito con la reclusione da 3 mesi ad 1 anno e con la multa da€ 3.000,00 ad € 15.000,00 Art. 544 quater “Spettacoli o manifestazioni vietate”: salvo che il fatto costituisca più grave reato chiunque organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni e con la multa da 3.000,00 a 15.000,00 euro. La pena è aumentata da un terzo alla metà se i fatti di cui al primo comma sono commessi in relazione all’esercizio di scommesse clandestine o al fine di trarne profitto per sé od altri ovvero se ne deriva la morte per l’animale. Art. 2. (Divieto di utilizzo a fini commerciali di pelli e pellicce) 1. É vietato utilizzare cani (Canis familiaris) e gatti (Felis catus) per la produzione o il confezionamento di pelli, pellicce, capi di abbigliamento e articoli di pelletteria costituiti od ottenuti, in tutto o in parte, dalle pelli o dalle pellicce dei medesimi, nonche’ commercializzare o introdurre le stesse nel territorio nazionale. 2. La violazione delle disposizioni di cui al comma 1 e’ punita con l’arresto da tre mesi ad un anno o con l’ammenda da 5.000 a 100.000 euro. 3. Alla condanna consegue in ogni caso la confisca e la distruzione del materiale di cui al comma 1. Art. 5. (Attivita’ formative) 1. Lo Stato e le regioni possono promuovere di intesa, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, l’integrazione dei programmi didattici delle scuole e degli istituti di ogni ordine e grado, ai fini di una effettiva educazione degli alunni in materia di etologia comportamentale degli animali e del loro rispetto, anche mediante prove pratiche. Avv. Federica Lorenzetti
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Anna Maria De Calisti Commercialista Ufficiale Revisore dei Conti CAF autorizzato CGN Conciliatore
mail: amdec@libero.it cell: 333.3087137
Assistenza Fiscale e Tributaria alle Imprese e ai Liberi Professionisti Centro Assistenza Fiscale CGN abilitato a fornire i servizi di: - 730 per dipendenti, collaboratori, pensionati - Compilazione ISEE, RED, Detrazioni, ecc. - Gestione Badanti e Colf -Successioni
Marta Montini Consulente del Lavoro
cell. 333.9626220 mail: martamontini@libero.it
di Dario Cattoretti
Sistema Binario
C’è chi va in pensione E se alla fine arriva il vero bug?
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l prossimo 8 aprile va in pensione, come annunciato da tempo, il popolare sistema operativo di Microsoft Windows XP e in quella data verrà rilasciato l’ultimo pacchetto di aggiornamenti con l’ultima patch di sicurezza.
Questo significa che da quel giorno il sistema operativo più longevo del colosso di Redmond diventerà terra di conquista per i pirati informatici, anche se i veri problemi dovrebbero arrivare solamente trenta giorni dopo, durante il “patch-day” di maggio, cioè il primo che escluderà XP. Inoltre, gradualmente, pure i fornitori di software, hardware e accessori smetteranno di supportare i loro prodotti su XP non rilasciando più aggiornamenti e driver. Contribuendo a creare condizioni di lavoro ancora meno sicure. Nell’ultimo anno, da quando è arrivata l’ufficialità dell’abbandono di XP, esperti ed analisti hanno tentato più volte di lanciare l’allarme, richiamando l’attenzione sulle conseguenze, e soprattutto sui rischi, della fine del supporto. Voci sinora passate piuttosto in sordina ma che, a conti fatti, dovrebbero interessare qualche centinaia di milioni di utenti. Ma il punto è chiaro: dal giorno in cui Microsoft non fornirà più alcuna patch di correzione né assistenza tecnica i computer che continueranno a connettersi in rete saranno ogni giorno più esposti ad attacchi di virus, spyware e malware che potranno così creare notevoli problemi di funzionamento del PC, se non proprio rubare informazioni private. Oltretutto è anche verosimile immaginare che proprio l’ampia diffusione di Windows XP possa indurre l’industria del malware a realizzare attacchi mirati proprio per questi sistemi. Secondo il Wall Street Journal XP è ancora presente su circa il 10% dei computer governativi Usa, cioè centinaia di migliaia. Per NetMarketShare “gira” ancora sul 3540% dei pc nel mondo, mentre per il sito Engadget è a bordo del 95% dei bancomat mondiali. In Italia, secondo Idc, il 24% delle PMI lo usa per oltre l’80% del parco computer. La situazione più critica sul fronte sicurezza in Italia sembra essere nella sanità: Asl, ospedali e anche il Cup, quello usato per le prenotazioni e il pagamento dei ticket. Per evitare rischi, il consiglio degli esperti di sicurezza è aggiornare la piattaforma a Windows 7 o Windows 8, o scegliere tra gli altri sistemi operativi presenti sul mercato. Windows 7 oggi è montato su quasi la metà dei computer. Si stima, però, che entro il 2020 anche questo non verrà più aggiornato. Windows 8 è l’ultimo nato di casa Microsoft. Lo caratterizza un netto cambia di impostazione grafica rispetto agli altri sistemi operativi del colosso informatico. Il suo punto di forza è l’elevata compatibilità con i dispositivi touch. Se il proprio PC non è in grado di eseguire Windows 8.1 è il caso di valutare l’acquisto di un nuovo computer. Per saperlo in anticipo è importante scaricare ed eseguire “Assistente aggiornamento Windows” per controllare che la propria macchina abbia i requisiti adatti.
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Valutate anche delle alternative gratuite come Ubuntu che è il più classico degli “open source” Linux che è uno dei sistemi operativi più aggiornati, ma che per questo ha bisogno di una macchina piuttosto performante. Un’alternativa è Peppermint che grazie ad una struttura grafica snella è particolarmente adatto a sostituire Xp, anche su quelle macchine non proprio di ultima generazione. C’è anche Lubuntu con una struttura più leggera e EasyPeasy ottimizzato per netbook e mini-pc, hardware che per natura e caratteristiche non possono montare sistemi operativi di ultima generazione. Entrambi nati dalla struttura del più famoso Ubuntu.
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Okey Moda aderisce all circuito carta fedeltĂ
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di Alessandra Bassetti
+MODA&DESIGN
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Denim che passione!
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della jumpsuit regalataci da Max Mara, la più sensuale quella della collezione di Ermanno Scervino. Distogliendo il nostro sguardo dalle passerelle e dovendo pensare ad acquistare un capo jeans da poter indossare quotidianamente, un consiglio finale: non lasciamoci sfuggire la classica camicia jeans, da interpretare mille e più modi, dal classico pantalone bianco anche su una gonna a palloncino…e saremo sicuramente alla moda!
Ermanno Scevrino
Pierre Balmain
DKNY
Chanel-2.55
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a primavera estate 2014 sarà caratterizzata dal ritorno del denim. E’ proprio il caso di dire che ci vestiremo di jeans dalla testa ai piedi, si perchè il denim diventa “il tessuto” per eccellenza interpretato e rielaborato dagli stilisti nei modi più differenti. La mitica tela blu contagia l’intero guardaroba, non solo pantaloni, ma capispalla, abiti, giacche e camicie fino agli accessori: scarpe e borse, comprese. Riguardo a queste ultime in particolare, care amiche fashioniste, qualche personale consiglio: non lasciatevi sfuggire la 2.55 di Chanel in tessuto denim, splendida perchè easy & chic al punto giusto. Se siete una ragazza bon ton la shopping bag in tessuto di Miu Miu è ciò che fa per voi. Se invece amate in look più sportivo c’è la “Divina Bag” di Diesel adorata dalle celebrità che già la sfoggiano con orgoglio, come la brava e bella Carolina Crescentini. La versatilità del denim è straordinaria e ben nota , ma gli stilisti questa primavera lo rielaborano e lo reinterpretano in una molteplicità di modi, veramente sorprendenti. Le lavorazioni, i ricami, sono tali da rendere il tessuto così prezioso da farci dimenticare le sue umili origini. Tra le interpretazioni più riuscite quella dell’audace Pierre Balmain, che nella sua collezione primavera-estate 2014 impreziosisce il jeans con catene dorate. Fa sfi lare splendide giacche trapuntate abbinate ad eleganti pantaloni palazzo. Ed ancora presenta un delizioso il micro abito pied de poule (ovviamente denim) con ankle boots coordinati rivestiti da un denim trapuntato e con punta oro, semplicemente favoloso. Raffinatissimo poi il look Louis Vuitton denim di Louis Vuitton, camicie nere impalpabili dalle sensuali trasparenze per un “mesh look” (o see throught di grande tendenza) abbinate a jeans decorati con pietre nere, per un look glam rock. Ma volendo eleggere il capo chiave di stagione il primato va dato è senza alcun dubbio alla tuta jeans. Quella di DKNY è la classica salopette, da portare con una giacca taglio uomo, per un look metropolitano. Coco Raffinata l’ Chanel interpretazione
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+EVENTI
Arte di Ambra Di Chio
L’arte di Frida Kahlo approda alle Scuderie del Quirinale “Frida Kahlo” è il nome della prima personale italiana della pittrice messicana (1907-1954) che sarà ospitata, fino al 31 agosto, dalle Scuderie del Quirinale. La mostra, curata da Helga Prignitz-Poda, si propone di esplorare il rapporto tra Frida e le correnti artistiche e culturali della sua epoca, dal modernismo messicano fino al surrealismo internazionale. “Pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni” : è con queste parole che l’artista descrisse il suo iter creativo in un’intervista rilasciata al “Time Magazine” nel 1953. Le opere dell’artista sono intrecciate indissolubilmente alle sue travagliate vicende personali. Affetta da spina bifida, una malformazione congenita del midollo spinale, all’età di 17 anni fu coinvolta in un incidente mentre viaggiava su un autobus che ebbe conseguenze gravissime sulle sue condizioni di salute. Iniziò così un lungo periodo di convalescenza che la costrinse per anni a letto, col busto ingessato, avvicinandola alla pittura. La mostra comprende le opere più significative della pittrice che sono state prese in prestito da collezioni pubbliche e private, provenienti da Messico, Europa e Stati Uniti. L’immagine di Frida ricorre costantemente nel percorso espositivo grazie ad un’ampia selezione di ritratti (come quelli realizzati da Nickolas Muray negli anni quaranta) e di autoritratti (una delle tecniche di pittura predilette da Frida, come fu lei stessa a dichiarare: “Dipingo me stessa perché passo molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio”). L’esposizione alle Scuderie del Quirinale rappresenta la prima tappa di un progetto più ampio che raggiungerà in un secondo momento il Palazzo Ducale di Genova, dove dal 20 settembre 2014 al 15 febbraio 2015 sarà possibile visitare la mostra “Frida e Diego” dedicata al rapporto tra la pittrice e l’amore della sua vita, Diego Rivera. Data e luogo Dal 20 marzo al 31 agosto alle Scuderie del Quirinale Orari Dal 20 marzo al 13 luglio: Dalla domenica al giovedì dalle ore 10.00 alle ore 20.00; il venerdì ed il sabato dalle ore 10.00 alle ore 22.30 Dal 14 luglio al 31 agosto: Dalla domenica al giovedì dalle ore 16.00 alle ore 23.00; il venerdì ed il sabato dalle ore 16.00 alle ore 24.00 Contatti: http:/www.scuderiequirinale.it Roma rende omaggio ai capolavori del Museo d’Orsay Fino a domenica 8 giugno, al Complesso del Vittoriano sarà possibile visitare la mostra “Musée d’Orsay. Capolavori”, curata da Guy Cogeval e da Xavier Rey. L’esposizione può contare su una selezione di oltre 60 opere realizzate, tra il 1848 e il 1914, da celebri nomi del panorama artistico francese come: Gauguin, Monet, Degas, Sisley, Pissarro, Van Gogh, Manet, Corot, Seurat e molti altri ancora. Il percorso espositivo si snoda attraverso cinque sezioni: si parte con la pittura accademica dei salon per spostare poi l’attenzione sulle opere dei pittori della Scuola di Barbizon che influenzarono profondamente la pittura di paesaggio. La modernità ritratta dagli impressionisti e la corrente pittorica del simbolismo sono, invece, i protagonisti della terza e quarta sezione. Infine, l’ultima sezione è dedicata all’eredità lasciata dall’impressionismo. La mostra è preceduta da una presentazione che ripercorre la storia del Museo d’Orsay che fu allestito in un’ex stazione ferroviaria (la Gare d’Orsay) costruita per l’esposizione universale del 1900. Particolare attenzione viene riservata al progetto di ristrutturazione dell’edificio realizzato dall’italiana Gae Aulenti, illustre nome dell’architettura scomparsa lo scorso anno.
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Data e luogo Dal 22 febbraio all’8 giugno 2014 al Complesso del Vittoriano Orari Dal lunedì al giovedì dalle ore 9.30 alle ore 19.30; il venerdì ed il sabato dalle ore 9.30 alle ore 23.00 e la domenica dalle ore 9.30 alle ore 20.30
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Ostia
+EVENTI
di Ambra Di Chio
“Ostia Mon Amour”: fino al 27 aprile domeniche ciclopedonali sul lungomare di Ostia Dopo il grande successo registrato dall’iniziativa “Ottobre al mare”, per festeggiare l’arrivo della bella stagione ritorna l’appuntamento con le domeniche ciclopedonali sul lungomare di Ostia. Fino al 27 aprile, ogni domenica (dalle ore 9 alle ore 19) il tratto che va da Via Giuliano da Sangallo a Piazzale Magellano diventerà off-limits per le autovetture. Questo progetto di pedonalizzazione rientra nell’ambito della manifestazione “Ostia Mon Amour” nata per “ridare alla cittadinanza la possibilità di riappropriarsi dello spazio del lungomare, con l’obiettivo di vivere la città in maniera più sostenibile”, come viene chiarito dalle parole di Andrea Tassone, Presidente del X Municipio (ex XIII). Per allietare queste prime domeniche di sole, in programma per ciclisti e pedoni numerose attività ludiche, sportive, turistiche e culturali promosse da Associazioni ed artisti del territorio. Ed ecco alcune informazioni di carattere pratico per godere al meglio di quest’esperienza. Per coloro che avessero intenzione di raggiungere il lungomare di Ostia con i mezzi pubblici, ricordiamo che sulla linea ferroviaria Roma - Lido il sabato e nei giorni festivi è consentito portare a bordo la propria bicicletta; per gli abbonati metrobus questo servizio è gratuito, mentre negli altri casi va acquistato un biglietto per ogni bicicletta, ad eccezione di quelle pieghevoli che viaggiano gratis. Inoltre, è possibile trasportare le biciclette anche sulla linea dell’autobus 791. (Per maggiori informazioni, collegatevi al sito dell’Agenzia per la mobilità: http://www.agenziamobilita.roma.it/ it/servizi/mobilita-sostenibile/biciin-bus-metro-e-treno.html).
Il calendario completo degli eventi in programma è disponibile sulla pagina Facebook di “Ostia Mon Amour”.
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Per chi invece non riesce proprio a rinunciare all’idea di spostarsi in macchina, segnaliamo che sono state individuate specifiche aree di parcheggio per venire incontro alle esigenze degli automobilisti durante le domeniche ciclopedonali, sia nel quadrante di Ostia levante (Viale della Pineta di Ostia, Via delle Quinqueremi, Piazzale Magellano, Piazza Sirio, Piazza della Stazione Vecchia e Via Armando Armuzzi) che in quello di Ostia ponente (Piazza Giuliano da Sangallo, Via dell’Idroscalo, Via della Martinica, Piazza Quarto dei Mille e Via Orazio dello Sbirro).
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di Marco Flore
Un gioco urbano e ciclabile
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Hardcourt Bike Polo nasce nel 1999 tra i bike messenger (corrieri in bicicletta) di Seattle, nel freddo nordovest degli USA. I corrieri si inventano questo gioco per riempire le pause tra una consegna e l’altra. Bastano 2 coni stradali per fare le porte, una pallina da street hockey, una mazza costruita con una bacchetta da sci e un pezzo ti tubo idraulico... e almeno due squadre da tre giocatori. All’inizio si gioca dove capita, negli spazi urbani accessibili, parcheggi o piste da patinaggio. Le velocità sono ridicole, molte bici sono a scatto fisso e senza freni. Però il gioco ha successo tra i “fissati” della bicicletta. Si diffonde verso est sulla stessa latitudine: Vancouver, Portland, Milwaukee, Chicago, Toronto, New York, e nel 2008 passa in Europa e si diffonde a Londra, Parigi, Berlino, Ginevra. Il gioco si evolve: via le bici fisse, tornano i freni (anteriore, o posteriore o ambedue) si aggiornano regole e tecniche; compaiono i primi telai pensati per l’HBP. Compaiono piccole comunità nelle maggiori città, i giocatori usano i blog o Facebook per comunicare. La comunità internazionale seppure ancorata all’ambiente underground dal 2008 organizza ogni anno il campionato mondiale (WHBPC). Dall’anno successivo si disputa il primo campionato europeo. Il primo campionato italiano (IHBPC) è organizzato nella Capitale nel 2010. Il numero dei praticanti è esiguo, si parla di circa 200 in tutta Italia, molti di più all’estero, soprattutto Inghilterra, Francia e Germania. Così si organizzano decine di piccoli tornei per permettere ai giocatori con la medesima passione, di incontrarsi. Si viagga leggeri, ci si ospita su un divano, zaino, sacco a pelo, mazza e bici. In Italia si gioca principalmente nelle città del Nord, Milano, Vicenza, Padova, Torino, Treviso, Pordenone, Bergamo ma anche a Catania, Roma, Fano, Taranto. Nuove cellule nascono a Napoli, Cagliari, Bari...
BIKEPOLO A Roma esiste una solida comunità di una ventina di giocatori che si incontra almeno due volte a settimana al “Quadrato” una struttura coperta ed illuminata all’interno del “Parco delle Energie”(Via Prenestina 175), adiacente al Centro Sociale Ex Snia Viscosa, sede di una delle Ciclofficine Popolari più attive nella Capitale. Non ci sono limiti di età nè di sesso (anche a livello internazionale esistono squadre miste) e non costa nulla. Per provare basta avere un casco e una bicicletta, le mazze vengono messe a disposizione dai ragazzi di Roma Bike Polo. Più che uno sport Bikepolo rimane ancora un gioco, un misto di equilibrismo, agonismo e spirito di squadra. In genere il giocatore di bikepolo è poco incline a rispettare uno stile di vita “sportivo”: al contrario lo spirito è quello di divertirsi, rilassarsi e stare insieme. Non c’è torneo che si rispetti senza un efficiente sistema di approvigionamento di birra. L’agonismo c’è sempre come in ogni gioco che si rispetti, ma anche se si generano attriti in campo, al fischio dell’arbitro l’ascia viene sepolta e ci si abbraccia anche con il più ostico avversario. LE REGOLE: Si gioca a squadre da 3 su un campo con le porte staccate dal fondocampo, per poterci girare intorno. Le partite durano 10 minuti o finiscono a 5 gol. Si comincia con le bici dietro la linea di porta: pronti? Polo! il più veloce conquista la pallina ferma al centro del campo. I giocatori devone restare in equilibrio sui pedali, aiutandosi con la mazza (mallet); se si appoggia il piede a terra, il giocatore, reo di “ foot down”, deve battere la mazza (tap out) su un bersaglio, posto ai 2 lati del centrocampo, nel più breve tempo possibile. In questo tempo gli avversari sono in momentanea superiorità numerica. Una volta che ha “tappato” il giocatore può ricominciare a giocare. Perchè il goal sia valido la palla dev’essere colpita con la parte piccola della testa della mazza (come battere un chiodo con il martello) Una volta che si segna le due squadre ritornano entro la propria metà campo e la squadra che ha subito il gol è in possesso della palla. Di base i contatti ammessi sono solo omologhi ( mazza contro mazza, bici contro bici, corpo contro corpo) ma chiaramente il corpo/corpo non vuol dire pugno contro naso, bensì ingaggio spalla vs spalla.
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indirizzi utili: www.romabikepolo.org www.hardcourtitalia.it www.theleagueofbikepolo.org
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LAVANDERIA A SECCO ECOLOGICO LAVORAZIONE TRADIZIONALE FRESCHEZZA E PUNTUALITA’ A PREZZI ECCEZIONALI!
di Cristiana Sottile
MOZART NEWS
Progetto continuità dalla primaria alla secondaria di primo grado.
Voce agli alunni…
Racconta le tue emozioni vissute questa mattina andando in 1° media
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ggi 25 febbraio siamo andati a fare lezione alle medie. Ci siamo divisi in gruppi, il mio era: Sara, Livia, Alessandro, Flavio, Luca e Giovanna. Siamo andati nella sezione G e io conoscevo i prof. perché mio fratello andava in G. Abbiamo fatto grammatica arte e epica. Per alzarsi dovevi dargli del Lei e dire “mi scusi prof. Potrei….?” e se lei ti dice di no tu devi stare zitta e non esitare. Ha detto che se si prendono più di tre note si viene sospesi. Io penso che le medie siano molto difficili, ma mi sono veramente divertita. Martina S.
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ggi siamo andati in 1° E, quando siamo entrati, gli alunni ci hanno fatto un’accoglienza molto calorosa e noi maschi ci siamo messi vicino alla lavagna e le femmine all’ultimo banco. Gli alunni di questa classe sono molto simpatici, ma non solo loro, anche i professori. La prima ora hanno fatto arte ed era molto bella perché disegnavano su dei fogli molto grandi, il doppio dei nostri, poi disegnavano anche sul rame. Usano molte tecniche, come i pastelli e i graffiti. Dopo un po’ abbiamo fatto ricreazione e ci hanno preparato un rinfresco, però nel giro di cinque minuti i ragazzi avevano già finito tutto. Poi è arrivato il professore di musica e tutti hanno preso le pianole e hanno iniziato a suonare musiche pop moderne. Poi loro sono andati in palestra e noi in classe. Quelle due ore sono state molto divertenti e istruttive e ho capito come sono le medie. Daniele B.
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ggi 25 febbraio 2014 siamo andati in prima media a vedere come si svolgevano le lezioni. La mattina ero molto agitata e dicevo tra me e me: “che cosa ci faranno fare? Che cosa?? Che cosa??!!”. Siamo entrati in classe (V F) e abbiamo fatto un po’ di geometria, ma alle 9 meno 5 ci siamo preparati fuori dalla porta a gruppi. Io ero molto agitata e avevo in mano il quaderno di matematica e di italiano insieme alla merenda e all’astuccio. Siamo andati alle medie nella classe prima G insieme a Livia, Martina S., Flavio, Luca ed Alessandro. Ci hanno fatto sedere, ed io sono capitata vicino ad un bambino di nome Francesco. Abbiamo fatto arte e disegnato un graffito. Io ne avevo cominciato uno ma non ho fatto in tempo a finirlo. Quando il professore di arte è uscito è entrata la professoressa di italiano e tutti si sono alzati in piedi mentre io sono rimasta seduta perché non me l’aspettavo, però poi mi sono alzata anch’io e ho detto : “Buongiorno Professoressa”. Con lei abbiamo letto un testo dal titolo “Mulino” che è il nome del cane. Poi la professoressa ci ha dato delle domande a cui rispondere riguardanti questo testo, che poi abbiamo corretto a voce. Alla fine ringraziando e salutando siamo tornati nella nostra classe con la maestra di inglese. E’ stata un’esperienza fantastica. Giovanna V° F.
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uesta mattina è stata favolosa perché sono entrata in una seconda di I grado! Mi sono svegliata e mi sono vestita da grande per fare bella impressione ai professori lasciando perdere Hello kitty e cose varie. Ho pensato piacerò ai professori? Sarò pronta ad andare? Mi giudicheranno? Lo scoprirò ben presto perché alle nove vado. Questa è una sfida e io la vincerò. Arrivati lì, mi ha colpito un cartello con su scritto “l’unico bene è il sapere, l’unico male è l’ignoranza: Socrate.” Infatti è stato così …una classe perfetta! Nemmeno un fiato! Parlavano solo con la professoressa o come la chiamano loro Prof. Abbiamo assistito ad arte e a musica. Ad arte disegnavano un cesto di frutta e a musica suonavano canzoni moderne come: mi,mi,mi, safe and sound, heidi e dragonbaal. Ci hanno anche preparato una festicciola con coca cola, frappe e patatine. Questa è stata un’esperienza indimenticabile……ora si sente la musica dal piano superiore!!! Elisa V° F uesta mattina prima di andare a scuola avevo un po’ paura perché pensavo mi facessero domande a cui non sapevo rispondere e perciò non volevo venire. Poi però, convinto dalla mamma, sono andato. Quando sono arrivato non ricordavo in quale gruppo ero, perché ero stato assente e Flavio e Alessandro mi hanno detto che stavo con loro. Entrato in classe, ci hanno portati in prima G, ero emozionato, avevo paura. A quell’ora in classe c’era il prof. Contavalli che è il loro insegnante di arte e ci ha fatto fare un bel disegno con i pastelli a cera. Dopo un’ora è venuta la prof. Usai che insegna italiano, ci ha fatto leggere un testo sul loro libro di antologia, che parlava di un cane di nome Mulino e poi ci ha fatto fare delle domande. Questo è stato un giorno specialissimo, perché mi sono sentito grande!!! Luca B. V° F
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terza pagina
di Dario Cattoretti
Un gruppo di bambini all’angolo della strada che parlano della fine del mondo La lunga onda beat
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a notizia è che lo scrittore e poeta statunitense Lawrence Ferlinghetti, un giovanotto di 94 anni, ha autorizzato la pubblicazione dei suoi diari di viaggio, che coprono più di 60 anni della sua vita, cioè dal 1950 al 2013. Se il suo nome non vi dice nulla e non vi viene immediatamente in mente nessun movimento letterario del Novecento avete un ottima ragione per per comprare il libro appena verrà pubblicato in Italia. Perché stiamo parlando dell’ultimo rappresentante della Beat Generation ancora vivente che ha deciso di pubblicare un’opera inedita sulla sua vita. Lawrence Ferlinghetti Il ‘’New York Times’’ ha rivelato che sarà pubblicata nel mese di settembre 2015 negli Usa con il titolo ‘’Writing Across the Landscape. Travel Journals (1950-2013)’’. Il libro consentirà di conoscere la vita errabonda, piena di emozioni e di grandi e piccoli incontri in giro per il mondo di uno dei protagonisti del movimento letterario più trasgressivo del secolo passato. Un viaggio che va dall’Africa al Messico, dalla Russia sovietica al Nicaragua dei sandinisti, dalla Cuba in piena rivoluzione di Fidel Castro alla Spagna “addormentata“ dalla dittatura di Francisco Franco. Tutto questo vi lascia indifferenti? Va bene allora sentite qui di chi stiamo parlando. Parliamo di una generazione di autori che viene alla ribalta nel 1950 che riprendono e amplificano i temi della contestazione giovanile della loro epoca, partendo da una critica radicale alla guerra del Vietnam si estendono all’intero sistema statunitense, mettendo in discussione la segregazione razziale dei neri, la condizione subordinata della donna, le discriminazioni sulla base dell’orientamento sessuale. Non vi basta? Allora rilancio. Gli elementi centrali della cultura “Beat” consistono nel rifiuto di tutte le norme imposte, si basano sulla ricerca continua di innovazioni di stile, i loro temi parlano di sperimentazione delle droghe e di sessualità alternativa e riflettono un forte interesse per la religione orientale, fondano il loro credo sul rifiuto del materialismo e sulla rappresentazione esplicita della condizione umana. Sentite i nomi degli scrittori di riferimento del gruppo Beat: Jack Kerouac, Allen Ginsberg, William Burroughs, Gregory Corso, Neal Cassady, Gary Snyder e Norman Mailer. È stato proprio uno di loro, uno dei maggiori e più importanti scrittori americani del XX secolo, Jack Kerouac, a introdurre l’espressione Beat Generation nel 1948, per caratterizzare quel movimento giovanile anticonformista che si faceva spazio nell’underground newyorchese. È lui che ha firmato il testo di riferimento, quasi un manifesto a ispirazione di tutta la Beat Generation, il romanzo “Sulla strada”, scritto nello stile ritmato e immediato, chiamato “prosa spontanea”, che ha influenzato tutto il gruppo.
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Volete avere un’idea di cosa sia la prosa spontanea? Eccovi accontentati. È uno stile caratterizzato dalla sua immediatezza e il suo rapido fluire, simile a quello della musica jazz, un flusso spontaneo senza freni che si riversa sulla pagina bianca. Pensate che Jack Kerouac scrisse il libro all’età di 29 anni in tre settimane, con l’aiuto di solo caffè e senza benzedrina, come scrisse in un diario, nella propria casa nei sobborghi del Queens a New York. Fu dattiloscritto su un rotolo di carta per telescrivente o da tappezzeria, lungo 36 metri, che gli fu regalata. Il “rotolo” fu aggiudicato in asta nel 2001 per un prezzo superiore ai due milioni di dollari. Ed è proprio Lawrence Ferlinghetti che incominciò a pubblicare le opere di questa avanguardia letteraria nelle collane della City Lights di San Francisco, casa editrice da lui fondata. Capito della vita di chi stiamo parlando?
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il Beat Hotel
Jack-Kerouac
A cura della Citta’ dei Mestieri
Mestieri
Bilancio di un anno di attività
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n anno, tempo di bilanci per la Città dei Mestieri e delle Professioni di Ostia. Uno spazio dedicato all’orientamento, alla formazione, al lavoro e alla creazione di impresa. Un progetto, un modello che nasce 20 anni fa in Francia e che ben presto si è esteso in Spagna, Portogallo, Svizzera per poi allargare gli orizzonti e arrivare in Cile, Canada e Repubblica dell’Ile Maurice. In Italia sono ormai numerose le sedi: da Milano a Genova a Treviso e a Roma dove le sedi sono due, quella del Tuscolano e quella appunto di Ostia (in via del Sommergibile) quest’ultima legata peraltro a Roma Capitale e quindi al Municipio X. Tutte le sedi Città dei Mestieri fanno parte della rete internazionale Réseau Cités des Mètiers e ne condividono metodi, esperienze, progetti e opportunità. Il modello lidense nasce su proposta del Servizio sociale per contrastare i fenomeni legati al disagio nel senso più lato del termine. Un problema che la pubblica amministrazione cerca di ovviare anche con il prezioso supporto di partner; il che consente di offrire agli utenti servizi gratuiti. La Città dei Mestieri è aperta a tutti. A studenti, adulti che hanno perso una occupazione, soggetti socialmente svantaggiati e quanti comunque hanno bisogno di ascolto e informazione a vasto raggio. E in questo anno, sono state tante le iniziative approntate: a partire dai primi mesi che sono stati di orientamento anche per la Città dei Mestieri. Per capire ed eventualmente integrare l’apporto: incontri a tema dedicati all’occupazione, “l’Open Day” di ottobre con il passaggio in una sola giornata di oltre 300 persone tra studenti di alcune realtà del territorio e utenti di ogni tipo. Tra gli incontri a tema, ad esempio quello dedicato a come si compila un curriculum in inglese o a come si organizza un colloquio, la telefonata di lavoro, l’inserzione. Oltre alla consueta attività di orientamento e formazione, la Città dei Mestieri offre alcuni supporti settimanali quali quello di un sindacalista esperto in problematiche che riguardano controversie del mondo del lavoro (il martedì pomeriggio) o ancora e questa è una novità di questi giorni, un esperto in tematiche legate a controversie esattoriali (sempre il martedì pomeriggio). E poi, seminari, laboratori, eventi, workshop. In questo primo anno è stato possibile anche fare alcune riflessioni che riguardano l’immagine, la fotografia di un territorioquartiere di Roma ma con una realtà più vicina ad un capo-
luogo di provincia, almeno per quanto riguarda la vastità, la lontananza dalla Capitale e il bacino di utenza. Chi si avvicina alla Città dei Mestieri sono soprattutto giovani e, purtroppo, adulti di mezza età che si trovano ad affrontare una improvvisa disoccupazione, legata alla cessazione di un’attività o a particolari condizioni familiari quali la separazione. Giovani e meno giovani sentono spesso l’esigenza di cambiare, di voltare pagina rispetto al corso di studi o alla esperienza di lavoro effettuati. Ed ecco l’ascolto da parte degli operatori della CdM; ascolto e orientamento sia per quanto riguarda la ricerca di un lavoro che quella di un corso per migliorarsi o affrontare nuove esperienze. Alla CdM è tutto in forma gratuita, imparare a compilare il curriculum europeo e la lettera di presentazione, consultare testi, pubblicazioni, accedere alla sala multimediale dalla quale è possibile inviare il proprio curriculum ad aziende o agenzie del lavoro. Ed ancora, novità di quest’ultimo periodo, ecco “Sportello lavoro”, un portale nel quale inserire i propri dati e dove avviene un incontro virtuale con aziende del territorio e quindi l’incrociarsi tra chi cerca personale e chi cerca lavoro.
città dei mestieri e delle professioni Municipio X
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Città dei Mestieri e delle professioni di Roma e del Lazio - Via del Sommergibile 11 - 00122 Ostia Lido Roma Orari di apertura al pubblico: Martedì 14.30 – 17.30 - Mercoledì e Venerdì 10.00 – 13.00 Tel. 06.5672763 – 06.671073150 - municipio10@cittadeimestieri.lazio.it - www.cittadeimestieri.lazio.it
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Scadenzario Fiscale
Anna Maria De Calisti commercialista Marta Montini consulente del lavoro
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Lo Studio De Calisti A.M. e Montini M. saluta tutti i Lettori che si inoltrano nello scadenzario fiscale di Aprile 2014. La prima scadenza è il pagamento dei contributi per i datori di lavoro domestico. Il pagamento che va dal 1° aprile al 10 aprile, secondo la nuova circolare Inps, potrà essere versato esclusivamente secondo le seguenti modalità: a) rivolgendosi ai soggetti aderenti al circuito “Reti Amiche” (tabaccherie); b) online sul sito internet “www.inps.it”, nella sezione Servizi on line – Elenco di tutti i servizi - Pagamento contributi lavoratori domestici; c) telefonando al Contact Center 803.164, tramite utilizzo di carta di credito; d) utilizzando il bollettino MAV. Lo Studio rammenta, che per l’anno 2014, l’INPS ha suddiviso i contributi per i datori di lavoro domestico in due tabelle scindendo il tipo di contratto applicato da tempo indeterminato a quello a tempo determinato con l’aggiunta del contributo addizionale. La scadenza del 10 aprile è anche per coloro che essendo in un regime d’ IVA mensile devono comunicare in via telematica lo SPESOMETRO, che riguarda la cessione dei beni e la prestazione di servizi resi e ricevuti nel 2013 quando l’importo unitario dell’operazione è pari o superiore ad Euro 3.600,00, al lordo dell’IVA. Lo Studio rammenta che avendo dipendenti o collaboratori occasionali, la scadenza del 16 aprile prevede: IRPEF, Ritenuta d’acconto, contributi INPS. Inoltre, entro il 16 aprile coloro che sono titolari di Partita Iva e si trovano sotto un regime IVA mensile dovranno effettuare il versamento. Chi non ha potuto pagare omettendo imposte e ritenute (non versate o versate in misura insufficiente entro il 17 marzo 2014), con l’opportuno calcolo può ravvedersi entro il 16 aprile. La scadenza del 22 aprile è per coloro che essendo in un regime d’ IVA non mensile devono comunicare in via telematica lo SPESOMETRO, che riguarda la cessione dei beni e la prestazione di servizi resi e ricevuti nel 2013 quando l’importo unitario dell’operazione è pari o superiore ad Euro 3.600,00, al lordo dell’IVA. Con la scadenza del 25 aprile coloro che ne sono soggetti, devono presentare gli elenchi riepilogativi Intrastat. in qualità di CAF CGN lo Studio è abilitato a fornire ulteriori servizi tra cui: 730 per coloro che sono dipendenti, collaboratori, pensionati - ISEE, RED, Detrazioni ecc. - Gestione Badanti e Colf Lo Studio ringrazia per l’attenzione dei lettori e rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento. Studio De Calisti Anna Maria - Via Leonardo Mellano 72 - 00125 Roma tel. 06/52352585 cell. 3333087137 e-mail: amdec@libero.it
Numeri utili per le emergenze AMBULANZA CARABINIERI sede di ostia SEDE DI ACILIA SEDE DI CASALPALOCCO POLIZIA SEDE DI OSTIA POLIZIA MUNICIP. DI OSTIA
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118 112 06 56308127 06 52350109 06 5053553 113 06 5636011 06 67696250 -51 FAX 06 67696228 MAIL seg13.polizialocale@comune.roma.it VIGILI DEL FUOCO 115 SEDE DI OSTIA 06 5601960
CENTRO ANTIVELENI POLICLINICO GEMELLI POLICLINICO UMBERTO I BAMBIN GESU’ ROMA CAPITALE ACEA Acqua da fisso o nel distretto da cellulare o fuori distretto ACEA Luce da fisso o nel distretto da cellulare o fuori distretto
06 3054343 06 490663 06 68592763 06 06 06 800 130 331 06 45408123 800 130 336 06 45400396
di David Rossi
Miniradioweb www.miniradiow.listen2myradio.com Cominciamo con OneLegMan di Reggio Emilia, scanzonati, irriverenti, esagerati ma sempre molto organizzati. Un rock epico e quasi sinfonico ma anche un po' acido. Chicken Breast-Guitar è il nuovo Tony Iommi o gli somiglia tanto. Il resto passa da momenti lirici a rabbia pura. Consigliato ascolto dell'album “The Crack” da ReverbNation possibilmente ad un volume imbarazzante su un impianto strapotente. Siamo in attesa del nuovo album che forse sarà pubblicato prima della fine del 2014. Chi invece ci ha dato un ottimo prodotto recentemente sono i TreSetteTre Gradi Kelvin o 373°k di Bologna. "Lontano" è un album che raccoglie con grande garbo e attenzione gli insegnamenti dei grandi del rock italiano più pregiato. La bella voce del cantante corona arrangiamenti molto sapienti, ottima la registrazione. Una copertina buia con una fenice fiammeggiante, rigida come un origami, vola dritta verso il sole. Rock romano molto doom è quello dei “The Wisdoom”, quattro ragazzi molto motivati e decisi ad insistere anche a rischio di esagerare. Il loro album presenta quattro brani come un EP ma i 43 minuti di musica lo trasfomano in un album a tutti gli effetti. "Hypothalamus" è un album che non lascia dubbi o piace molto o non si sopporta assolutamente. Un muro sonoro insormontabile travolge l'ascoltatore e lo trasporta in un mondo parallelo che vince la gravità. Gli appassionati del genere hanno di che godere profondamente. Salerno offre un vasto assortimento di bella musica e “A Rain Day in Bergen” rappresentano sicuramente uno dei punti cardinali. Romantic rock lo definirei per la loro decisa propensione per atmosfere sognanti. Lo spirito della canzone napoletana emerge dal rock molto classico che professano. Anche loro stanno preparando il nuovo disco che uscirà a fine 2014 intanto chi non li conosce può andarseli a godere in rete. Teneteli d'occhio perchè presto pubblicheranno il primo singolo. Da Taranto, anzi per l'esattezza Sava, arrivano le note dei favolosi “Leitmotiv” che al terzo disco "A Tremula Terra" hanno dedicato quasi due anni di tour e presto presenteranno il nuovo album che è in gestazione. Intanto chi non li conosce può andare ad ascoltarli in rete e ne sarà sicuramente soddisfatto. Un esempio altamente qualificato di incastro tra mediterraneo, balcani, pirenei e la manica. Tengono alta la bandiera della Puglia. Infaticabili musicisti organizzano molti eventi e spettacoli sul territorio.
Alessia Piermarini
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Da Roma, dal rione Monti una perla unica Alessia Piermarini. Una bellissima voce straordinariamente femminile in una donna forte e determinata lottatrice. Dopo l'album del 2008 "PG Major 7" ha fatto molti live, ha partecipato a molti progetti e sta preparando il nuovo album. Ultimamente ha messo in scena uno spettacolo teatrale con musica "Me, Myself and I" monologo di una musicista indipendente, incasinata, insolita" per la regia della coautrice Giorgia de Cristofaro. Da poco ha presentato il suo primo libro "Io, Alessia e sua sorella”. Un blog di sopravvivenza al dover essere estratto dal suo blog con l'aiuto dello scrittore Carlo Bertilaccio. Un'artista travolgente che tra blues, teatro, jazz e scrittura coinvolge molto sempre con grande allegria.
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di Diego Recino
Movimento Difesa del Cittadino
Generazioni connesse
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a Rete è fantastica, Videogiochi, socialnetwork, chat, telefonino, tablet,…si ha sempre il controllo? Si conoscono tutti i pericoli? Come uscire da situazioni imbarazzanti in cui ci si è imbattuti?
Da una ricerca condotta e coordinata da Giovanna Mascheroni, ricercatore presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica di Milano nell’ambito del progetto Net Children Go Mobile, promosso dall’UE co-finanziato dal programma Safer Internet, emergono i pro e i contro che la rete offre ai bambini dai 9 ai 16 anni che utilizzano smartphone e tablet, strumenti sempre più diff usi tra i giovani e che permettono loro di stare connessi a internet per tempi più lunghi e in qualsiasi momento della giornata. L’indagine è stata realizzata su 2.500 utenti internet dai 9-16 anni e nei confronti dei loro genitori in Danimarca, Irlanda, Italia, Romania, Regno Unito. I dati della ricerca ci dicono che: il 51 % dei bambini possiede uno smartphone e il 45 % lo utilizza quotidianamente per andare online , mentre il 20 % è fornito di un tablet, ma il 30 % lo utilizza quotidianamente per accedere a Internet .
GENERAZIONI CONNESSE nasce per promuovere un uso sicuro e responsabile di Internet e dei Nuovi Media da parte dei più giovani. E’ un progetto coordinato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Safer Internet. GENERAZIONI CONNESSE unisce alcune delle principali realtà italiane che si occupano di questo tema: • Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza • Polizia Postale e delle Comunicazioni • Save the Children Italia • Telefono Azzurro • Cooperativa E.D.I. • Movimento Difesa del Cittadino. GENERAZIONI CONNESSE, in quanto Centro Nazionale per la Sicurezza in Rete, si compone di: • un polo di riferimento per la realizzazione di programmi di educazione e sensibilizzazione a livello nazionale, finalizzati ad assicurare un utilizzo positivo e consapevole dei Nuovi Media, rivolti ad adulti – genitori, insegnanti ed educatori –, bambini e adolescenti; • una Helpline – un servizio in grado di fornire supporto, in particolare a bambini, adolescenti e genitori in merito a esperienze negative e/o problematiche inerenti l’utilizzo dei Nuovi Media; La linea di ascolto 1.96.96 e la chat di Telefono Azzurro ro (http://www.azzurro.it/sostegno) accolgono qualsiasi richiesta di ascolto e di aiuto da parte di bambini e ragazzi fino ai 18 anni o di adulti che intendono confrontarsi su situazioni di disagio/pericolo in n cui si trova un minorenne.
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Ad accogliere la telefonata all’1.96.96 (attivo 24 ore al giorno, 365 gg all’anno) e a rispondere alla chat (tutti i giorni dalle 16 alle 20) ci sono volontari e operatori adeguatamente formati, pronti ad offrire ascolto, consigli e aiuto a bambini, adolescenti, genitori, insegnanti ed educatori per tutte le situazioni di rischio e disagio legate all’utilizzo di Internet. • due Hotlines – una hotline è un servizio riservato agli utenti della Rete che off re la possibilità di segnalare la presenza online di materiale pedopornografico. l’infografica della ricerca Di Maura Falocco
Movimento Difesa del Cittadino
In occasione del SSafer Internet Day 2014 (11 Febbraio 2014) è stata lanciata anch anche la campagna: Se Mi Posti Ti Cancello. I due servizi messi a disposizione dalSafer Internet Center sono il “Clicca e Segnala” di Telefono Azzurro e “STOP-IT” di Save the Children. Una volta ricevuta la segnalazione, gli operatori procederanno a coinvolgere le autorità competenti in materia.
Segnala materiale nografico e/o dannoso sul web www.azzurro.it
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Segnala materiale pedopornografico sul web www.stop-it.org
Di seguito alcuni degli interventi previsti: • interventi di sensibilizzazione, formazione e attività di peer-education in oltre 200 scuole distribuite su tutto il territorio nazionale; seminari interattivi rivolti a studenti, insegnanti e genitori • formazione di una rete di ragazzi e ragazze in tutta Italia, per portare la loro voce in contesti e agende che ancora non l’accolgono con il giusto peso; • interventi mirati alla prevenzione e al contrasto dell’abuso sessuale online dei minori.
Una campagna di sensibilizzazione rivolta ai ragazzi/e per promuovere l’uso responsabile e positivo dei nuovi media e contribuire a rendere internet un luogo sicuro per i più giovani. I partner del progetto Generazioni Connesse vogliono raccogliere le voci dei ragazzi che vivono il web ogni giorno. La campagna invita dunque a parlare delle proprie esperienze online in modo ironico e giocoso. L’intento è quello di parlarne, “uscire dal silenzio”, raccontare le proprie “strategie di sopravvivenza”, condividere con i propri pari il senso delle relazioni online. Il risultato sarà una gallery di video che serviranno da ispirazione per le cinque puntate della web series alla quale parteciperanno i protagonisti dei video selezionati. L’iniziativa è aperta a ragazzi e ragazze dagli 11 ai 16 anni. Si può partecipare da solo/a, con i propri compagni di classe o amici inviando il video entro il 15 maggio. Entro il 30 giugno la giuria selezionerà 5 video e comunicherà le motivazioni della scelta. Lo spot della campagna è scaricabile dal seguente link:
http://bit.ly/EntraInSquadra Il video-tutorial da qui:
http://bit.ly/TutorialEntraInSquadra Visita www.generazioniconnesse.it e www.semipostiticancello.it
Sul sito www.generazioniconnesse.it è già possibile approfondire i seguenti argomenti tratti a seconda delle diverse categorie: ragazzi/e – genitori - insegnanti:
Maggiori info:
sportelloroma10@mdc.it twitter: @mdcroma10 Movimento Difesa Cittadino Roma X Sito: www.mdcroma10.org
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o CYBERBULLISMO o SEXTING o PRIVACY o GROOMING o PEDOPORNOGRAFIA o SITI PRO-ANORESSIA E BULIMIA E SITI CHE ISTIGANO AL SUICIDIO o DIPENDENZA DAL GIOCO D’AZZARDO o USO ECCESSIVO VIDEOGIOCHI
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www.tabletroma.it Sezione dedicata a privati che cercano e propongono acquisti e vendite di servizi, lavori e cose nell’area della 10° circoscrizione di Roma. Gli annunci hanno validità per 3 uscite, se non disdetti dall’ inserzionista tramite l’invio di una mail a redazione@tabletroma.it entro il 25° giorno del mese precedente a quello di pubblicazione. Arredamento/Varie Vendo camera ragazzi Moretti Compact come nuova. Colore faggio arancio. Doppio letto con sei cassetti e due scrivanie estraibili, ponte con scorrevoli superiori e ante armadio laterali, due postazioni studio composte da libreria ponte scrivania cassettiera, varie mensole e accessori. (se interessati includo gratis materassi lattice come nuovi).Simonetta 3358178609 - s.tommassini@alice.it Cucina componibile STOSA MODELLO MEGAN compresa di elettrodomestici. Nuovissima usata 6 mesi conservata in box privato; colore ciliegio composta da: lavello a 2 vasche, lavastoviglie, griglia barbeque, piano cottura a 4 fuochi, cappa d’aspirazione acciaio, forno elettrico, colonna frigo. La lunghezza complessiva e’ di cm 529,5 e la profondità è di cm 60 con impegno apertura di cm 25 Laura, Tel. 3488572916 - laura.masci1@mail.com 40 enne automunito residente a Casal Palocco accompagno per ogni esigenza: banche, supermercati, farmacie, studi medici, cliniche, ospedali, metro, aeroporto… Info: 339.3049993 (Nicola) – nicola.bizzarri@email.it Vendo vera mozzarella di bufala campana. Direttamente da Battipaglia, arriva freschissima ogni giorno! Consegna a domicilio, anche per ristoranti e pizzerie - Alberto 3452345580 - sister.84@live.it Collezionista acquista libri antichi e moderni. Fotografie e cartoline dell’Ottocento e del Novecento - Per informazioni, contattare il numero 3285921944 - riccardoragozzini@libero.it Vendo hunter neri n. 39 stivali per pioggia con tacco ottimo stato. Occasione tel. 3333582122 – Monica - monica_longarini@yahoo.it
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CURIOSITË
di Valentina Mele
Pazzie dal mondo
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n Cina sul Monte Hua Shan si può fare una splendida passeggiata immersi nella natura, guardando magnifici panorami e ammirando a distanza il tempio taoista potendo così respirarne la sacralità. Peccato che sia anche la passeggiata più pericolosa in assoluto, perché su tale monte non ci sono appigli sui quali camminare. Con delle imbragature ci si può spostare poggiando i piedi su piccole travi di legno inchiodate un pò a caso, oppure cercando un appiglio nelle piccole rientranze della roccia. Ogni anno per fare questa passeggiata perdono la vita centinaia di persone ma questo non sembra fermare i turisti. Se l’idea vi piace ma non avete istinti suicidi c’è sempre la passeggiata sul monte Tianmen sul quale è stata costruita un pedana di vetro a 1430 metri di altezza, la vista da brivido c’è ma in totale sicurezza. Si dice che l’arte sia per tutti. Se non avete passato anni a studiare vari scultori e pittori potete comunque apprezzare la bellezza di un’opera artistica. Forse per un muratore di Ravenna non è proprio vero, ma come biasimarlo? Nel museo di Ravenna Mar, l’artista di Rimini Eron ha realizzato un’opera molto particolare. Su un muro ha riprodotto l’alone creato da uno specchio attaccato lì da anni che improvvisamente è caduto in terra, infatti sul pavimento ha posto i resti dello specchio, rotto dallo schianto, e per rendere il tutto più realistico ha anche riprodotto, dipingendo, il buco nel quale avrebbe dovuto esserci il chiodo che reggeva lo specchio. Il tutto era così realistico che gli spettatori spesso non capivano se il buco fosse vero o solo dipinto, non ha avuto dubbi il muratore del museo che ha deciso di stuccare il buco. Chissà se non ha anche tolto di mezzo lo specchio in frantumi. Dunque lei è sposata ma tradisce spesso il marito. Un giorno il suo dottore le dice che è incinta e visto che suo marito è sterile deve per forza comunicare al marito i suoi tanti tradimenti. A quel punto prende coraggio ed informa il marito, il quale naturalmente vuole il divorzio. Lei si trova quindi da sola a dover crescere suo figlio. Peccato però che poco dopo la rottura con il marito il dottore la richiama scusandosi perché aveva fatto un errore e le comunica che non è incinta. Vi giuro che non è una puntata di Beautiful ma una storia realmente accaduta ad una coppia di Modena e si è conclusa con un risarcimento nei confronti della donna da parte del dottore distratto. Non ci si può fidare più dei medici. Uno studio recente ha dimostrato che i gatti riconoscono le voci del padrone. Hanno registrato le voci di alcuni sconosciuti e poi del proprietario del gatto per vedere le reazioni dell’animale domestico, che muoveva le orecchie o la testa solo quando sentiva la voce del padrone. La loro reazione non era come quella di un cane, scodinzolii e altro, ma comunque hanno reso chiaro che riconoscono la differenza tra una voce mai sentita ed una sempre sentita. Quando tornate a casa, chiamate il vostro gatto e se lui non si fa vedere o non vi considera proprio, non è perché non vi ha riconosciuto ma è perché non gli importa niente di avvicinarsi.
Si sa che la Barbie per tutte le bimbe è un’icona di bellezza, di aspirazione e di gioco ma quando crescono poi si dovrebbe capire che la vita è un pochino diversa da quella della bambola. Non è così per Blondie Bennet che non solo vuole somigliare alla Barbie esteticamente, e si è quindi sottoposta a diverse operazioni chirurgiche, ma vuole essere come lei anche mentalmente. Ma la Barbie non ha un cervello! Giusta obiezione, è per questo motivo che la ragazza si sta sottoponendo a sedute di ipnosi che servono a stordirla fino a svuotarla del tutto. Io direi alla cara Blondie che non c’era alcun bisogno che facesse queste sedute, è già abbastanza svanita!
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Attenzione ai vostri animali domestici, potrebbero essere pericolosi per voi stessi. Per esempio un automobilista è stato fermato dalla polizia per controlli, stavano per mandarlo via senza fargli il test dell’etilometro quando una vocina dai sedili posteriori ha detto “è ubriaco”. Il poliziotti hanno prima pensato ci fosse un passeggero nascosto invece a parlare è stato il pappagallo dell’automobilista che ha messo il dubbio ai poliziotti ed hanno così fatto il test all’uomo. Risultato positivo è stato arrestato ed in cella è stato condotto anche il pappagallino... chissà se adesso sono ancora felici insieme.
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Arch. Giuseppe Anichini
Prof. Arch. Paolo Portoghesi
Arch. Manfredi Nicoletti
la casa rinnova la sua natura
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Progetto prof. arch. Paolo Portoghesi
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