TabletRoma Gennaio 2020

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www.tabletroma.it numero 79 gennaio 2020

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in questo numero

_Primo Piano

Alessandro Ieva:

“Dissesto idrogeologico e ambiente”

_Ricetta del mese

La cacio e pepe di Davide Sagliocco

_Tablet Sociale

Nuova Acanto: le iniziative di Gennaio

_Tablet Musica

Francesco Valente: l’arrangiamento



Editoriale di Stefano Quagliozzi

Quando il caos in medio oriente e in Libia s’intreccia con la debolezza della politica nostrana Per prima cosa, buon anno a tutti i lettori di Tablet! Ci siamo lasciati solo pochi giorni fa ma, come ormai accade da qualche decennio, i fatti che viviamo nel quotidiano avvengono ad una velocità supersonica e per questo risultano assai numerosi. Preferiamo quindi concentrarci solo su un paio di accadimenti che, tuttavia, potrebbero avere ricadute sulla vita di tutti i giorni di ogni nostro connazionale. La vita politica italiana, sempre ahimè conflittuale nel rapporto governo opposizione ma anche all’interno del governo stesso, ha rinviato alcuni nodi in discussione da tempo, a questo nuovo inizio di anno, come annunciato a Natale dal Presidente del Consiglio Conte. Emerge quindi assieme alla richiesta del M5S di revoca della Concessione per la gestione delle autostrade alla famiglia Benetton, un nuovo assetto richiesto dalla compagine Italia ViVa di Renzi, che non spinge per la revoca ma chiede di rivedere in prospettiva quota cento e reddito di cittadinanza, per destinare le risorse ad altre iniziative, come quella di un ulteriore taglio del cuneo fiscale o la detassazione per le aziende che assumono nuovi lavoratori. Altre tensioni all’interno della maggioranza si registrano per il passaggio di alcuni parlamentari dalle file del M5S alla Lega, dall’espulsione del senatore Paragone (peraltro difeso da Alessandro Di Battista), che potrebbe portare con sé, fuori dal M5S, altri parlamentari grillini creando di fatto difficoltà al cammino del governo giallo-rosso, già dalle prime settimane di questo nuovo anno. Il rischio dietro l’angolo è che dopo le elezioni amministrative in Emilia Romagna e in Calabria, possa sfaldarsi quel che rimane dell’attuale maggioranza e, come preannunciato dal Presidente Mattarella in caso di caduta del governo, l’inevitabile rinvio alle urne potrebbe concretizzarsi per la primavera. Ma l’innesco di una possibile crisi di governo, si intreccia con fatti internazionali gravissimi, tra i quali l’escalation delle tensioni in Libia, con l’intervento delle truppe turche del “sultano” Erdogan a fianco di Fayez al-Serraj, il cui governo è riconosciuto dall’Onu (in cambio del controllo di alcuni impianti petroliferi che si estendono dalla Libia a Cipro) contro il Generale Aftar, uomo forte della Cirenaica che col suo governo di Tobruk viene appoggiato da Egitto, Francia, Russia e, più o meno cripticamente, dagli Stati Uniti.

Stati Uniti che, per mano del presidente Trump, hanno anche dato formalmente il via libera all’eliminazione del generale Soleimani, personaggio chiave ai vertici del governo iraniano, col risultato immediato che i pasdaran hanno annunciato rappresaglie sui militari fuori dai propri confini e contro obiettivi USA, tanto che è stato consigliato dal Foreign Office statunitense, l’immediato rimpatrio degli americani dal Medioriente. Questa mossa di “distrazione di massa”, tutt’altro che astuta, mette di fatto a rischio anche le missioni di militari italiani e gli obiettivi occidentali collegati all’America di Trump, incendiando inutilmente ancora una volta il Medioriente, in un periodo in cui di tensioni ulteriori se ne farebbe molto volentieri a meno. E sul fronte dell’immigrazione? Questo argomento, che ha spaccato l’opinione pubblica italiana per tutto il corso del 2019, viene trattato nel film “Tolo Tolo” di Checco Zalone, con delicatezza e sapienza, ironia e maturita, per invitare il pubblico ad una riflessione che, almeno stavolta, non scaturisce da una tragedia del mare. Andate a vedere il film, ancora una volta campione di incasso con 8,7 milioni di euro in 24 ore.

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TABLET ANNO 8e NO 79 GENNAIO 2020 SOMMARIO

ROMA

Chi siamo

9 PRIMO PIANO Alessandro Ieva. Dissesto idrogeologico 12 TABLET MUSICA L’arrangiamento

18 TABLET BIKE Incontro con Sven Otto Scheen

30 MASI INFORMA Il gioco del togli e e metti

TabletRoma Reg. Trib. di Roma n° 296/2012 del 19/10/2012 WWW.TABLETROMA.IT Editore Tablet Edizioni di Cristina Anichini Via Difilo 41 - 00124 Roma P.I. 13042831001 C.F. NCHCST66E63H501F anichini@tabletroma.it Direttore responsabile Stefano Quagliozzi - quagliozzi@tabletroma.it Direttore editoriale Cristina Anichini Progetto grafico tablet ADV Maurizio De Vincentiis Impaginazione e grafica Marco Flore Stampa Poligraf s.r.l. Via Vaccareccia, 41/b - Pomezia - tel. 06 9106822 Pubblicità 340.340.69.70 Rita Chiodoni ritachiodoni@libero.it Direzione e redazione redazione@tabletroma.it Tablet eventi Massimo Gallus - eventi@tabletroma.it - mob. 334.39.22.475 Comunicazione & Marketing on line Maria Rosa Cappelli - cappelli@tabletroma.it Hanno collaborato a questo numero Giorgia Conti, Annamaria De Calisti, Diana Di Sebastiano, Carlo Dut to, Marina Grappasonni, Alessandra Lino, Giuseppe Menzio, Giulia Migani, Valentina Nardecchia, Alessandro Polinori, Davide Sagliocco, Luca Carlo Santagà, Emanuela Sirchia, Lorenzo Sigillò, Alber to Terraneo, Francesco Valente

36 STORIA DELLA POSTA Una lettera del Duca di Sermoneta

38 RICETTA DEL MESE La cacio e pepe

É consentita la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari solo se autorizzata in forma scritta da Tablet Edizioni di Cristina Anichini. Parte delle immagini presenti su questa rivista sono fonte Internet e sono utilizzate solo a fini informativi. Poichè non è stato possibile risalire ai titolari dei diritti, secondo la legge vigente, la redazione si scusa per la mancata citazione rimanendo a disposizione di qualsivoglia richiesta e precisazione da parte dei titolari stessi. La collaborazione a questo mensile è da ritenersi libera e gratuita salvo diversi accordi. Del contenuto degli articoli, degli annunci economici e pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. Gli articoli pervenuti anche se non pubblicati non si restituiscono. La Direzione si riserva il diritto di non pubblicare il materiale pervenuto o di effettuare gli opportuni tagli redazionali. Si ringraziano i partners commerciali per il contributo alla pubblicazione e alla diffusione di questo periodico. Finito di stampare il 7 gennaio 2020

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Primo Piano di Emanuela Sirchia

Il vice Presidente Alessandro Ieva questa volta affronta un tema particolarmente sentito nel nostro territorio

Dissesto idrogeologico e ambiente, una sfida per tutti

Assessore Ieva, la volta scorsa abbiamo affrontato con lei argomenti di sua competenza quali l’ambiente, il decoro urbano, la sicurezza e abbiamo sfiorato l’argomento rifiuti. Ha annunciato l’apertura di due isole ecologiche che andranno ad aggiungersi alle due già esistenti. Ci sono altre novità? Sono in corso le istruttorie per la realizzazione di due nuovi centri di raccolta con annessa una piccola officina in località Axa-Malafede e Infernetto. Questa Amministrazione, inoltre, sta promuovendo e valorizzando, attraverso un’attività di prevenzione e contrasto alla criminalità diffusa e predatoria e di tutela ambientale, l’installazione di sistemi di videosorveglianza sul territorio cittadino al fine di innalzare i livelli di sicurezza nel tessuto urbano nelle aree maggiormente interessate da situazioni di degrado e illegalità, contrastando fortemente il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti con il posizionamento di fototrappole. È bene ribadire che ognuno deve fare la sua parte, sia l’Amministrazione, sia i cittadini. Solo così potremo migliorare il nostro territorio.

assicurato a gravità nel Mar Tirreno dal Canale Dragoncello, Canale della Lingua e Canale dei Pescatori; le aree depresse invece sono drenate attraverso gli impianti di sollevamento di Stagni, Bagnolo e Tor San Michele. Nel corso del ‘900, le aree agricole del Municipio, sono divenute zone di lottizzazione abusiva prima e regolamentata poi. L’urbanizzazione non ha tenuto conto del progressivo aumento del livello di rischio idraulico che si stava generando sul fragile equilibrio morfologico del territorio del Municipio X e neppure con il nuovo Piano Regolatore del Comune di Roma, approvato nel 2008, è stato preso in considerazione il livello di criticità e stress, a cui il territorio era sottoposto. Tanto è vero che, il nuovo P.R.G. prevede ulteriori 6 milioni di metri cubi di volumetrie da realizzare nei prossimi anni.

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La delega alla sicurezza riguarda anche quella idraulica. Un argomento che nel Municipio X è di grande rilevanza, considerando il tipo di territorio, l’abusivismo e i cambiamenti climatici. Questo è un tema al quale da anni mi sono dedicato come cittadino volontario e che da Assessore ho potuto affrontare con maggior incisività. Tra i primi atti di Giunta, oltre alla Delibera per l’istituzione del

Tavolo Tecnico per il Dissesto Idrogeologico del X Municipio, c’è la Direttiva che riguarda il censimento delle strutture di canalizzazione delle acque piovane, dei manufatti fognari, degli impianti di sollevamento, di fossi e cunette e pozzetti assorbenti, su cui i tecnici stanno lavorando per arrivare ad avere dati georeferenziati. Uno strumento che ritengo essenziale per la programmazione finanziaria degli interventi. La rete di bonifica del territorio del Municipio X, che le opere di fine ‘800 hanno consentito di liberare la terra dalle stagnanti paludi costiere, è costituita da canali di acque alte, medie e basse che, a gravità o tramite sollevamento meccanico, terminano nel Mar Tirreno o nel Fiume Tevere. Il drenaggio delle aree ubicate a quote più elevate è assicurato dal Canale Palocco e dai suoi influenti; il drenaggio delle aree a quote intermedie è invece

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In che modo sta affrontando il tema? Portando in Giunta e in Consiglio indirizzi utili; destinando fondi per i lavori di competenza municipale, collaborando e sollecitando gli enti competenti a predisporre interventi di mitigazione del rischio idraulico, un tema divenuto nel tempo un dramma in cui concorrono cause diverse ma sempre di matrice antropica. La riduzione della permeabilità dei terreni, compromessa dall’urbanizzazione; l’insufficienza dei canali di bonifica a trasportare le piene defluenti nel reticolo idrografico; l’assenza di sistemi di drenaggio urbano per le acque meteoriche in molti quartieri; la gestione mista delle acque chiare-nere, sono tutti elementi che ormai confondono addirittura le ragioni del tipo di dissesto. La mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico nel X Municipio è un tema che deve essere affrontato con serietà e competenza, affinché gli sforzi e le risorse impegnate massimizzino l’efficienza dei risultati, evitando la realizzazione di opere e interventi inutili. Serve principalmente agire prioritariamente su quattro ordini di azione: 1. 2. 3. 4.

Corretta pianificazione urbanistica compatibile con le criticità idrauliche, per le nuove edificazioni, non più revocabili; Realizzazione di corrette opere strutturali di mitigazione del rischio sul reticolo idrografico; Implementazione e attuazione dei Piani di Emergenza per il contenimento del danno dovuto al reticolo idraulico; Miglioramento, manutenzione ed efficientamento del sistema di drenaggio urbano.

Lo Studio per il Risanamento Idraulico dei bacini delle Acque Basse Medie e Alte dell’area di Roma sud e individuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idraulico nell’area oggetto di studio, commissionato dal Comune di Roma all’Università degli Studi Roma Tre Dipartimento di Ingegneria, ha individuato le criticità idrauliche presenti nel territorio municipale, aggiornando il quadro conoscitivo di quanto già mappato dal Decreto Segretariale 58/2016 dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale e individuato un set di interventi e misure strutturali per la protezione dei beni esposti a probabili eventi alluvionali dell’intero reticolo idrografico di bonifica, individuando come il più importante intervento previsto sul Bacino delle Acque Alte la realizzazione di una cassa d’espansione in destra idraulica del Canale Palocco con sfioratore d’ingresso immediatamente a valle dello sbocco dell’Influente D.

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A proposito di competenze, in questo campo cosa può fare il Municipio? L’Amministrazione municipale ha solo competenze di manutenzione sulle pochissime fognature di acque di pioggia e relative caditoie nell’entroterra e sui pozzetti assorbenti presenti nella parte litorale (Ostia). A queste infrastrutture si aggiunge anche la manutenzione delle scoline laterali delle strade in manutenzione. Tutte le altre infrastrutture sono in carico al Dipartimento SIMU di Roma Capitale, al CBTAR e ad Acea Ato2. Come previsto dalla normativa vigente, per poter accedere con priorità ai finanziamenti governativi, gli interventi devono essere presenti nella piattaforma ReNDis-ISPRA, per questo siamo particolarmente soddisfatti per aver dato impulso alla Regione


Lazio, già dal luglio 2018, affinché procedesse all’inserimento sulla Piattaforma ReNDiS l’intervento denominato Cassa di espansione sul canale Palocco e sovralzo arginale in dx e sx idraulica del canale Palocco per un importo complessivo di € 8.187.000,00” per la salvaguardia idraulica dell’Infernetto.

Costruzioni abusive, cambiamenti clima-tici, comportamenti illeciti dei cittadini. Tutto influisce in questo ambito. Ed è per questo che non finiremo mai di sottolineare quanto siano importanti i singoli che formano una comunità. Certo quando ci si trova dinanzi a fenomeni atmosferici eccezionali come quello dell’ottobre 2011, che portò alla morte di un uomo a causa dell’esondazione di uno dei canali principali del sistema idraulico: il Canale Palocco. O ancora come quando nel gennaio 2014 ci fu l’esondazione di un canale pensile nella zona Stagni, provocata dal cattivo funzionamento delle paratie e delle idrovore, ogni prevenzione è superata. Proprio a seguito di questi tragici fatti è stato appurato che dalla perimetrazione ufficiale, il nostro territorio non risultava a rischio allagamenti. Questo perché era stata presa in considerazione soltanto l’ipotesi di una piena del Tevere. La zona quindi identificata a rischio era solo quella dell’Idroscalo. Presa coscienza di questo, e a seguito di una protesta popolare di cui ho fatto parte come ex Coordinatore del Coordinamento Sicurezza Idraulica del X Municipio, si

è giunti al PAI (Piano di Assetto Idrogeologico) la cui attivazione a livello locale ha portato in primo piano, come crediamo sia giusto, la voce dei cittadini. Da qui, una serie di provvedimenti amministrativi che hanno fatto da prologo allo studio dell’Università Roma Tre sulle acque Alte, medie e basse. Assessore Ieva, è possibile recuperare il nostro territorio? La sicurezza idrogeologica passa anche attraverso la pianificazione del territorio, le infrastrutture, un trasporto pubblico non inquinante (metro e tram) e riducendo il consumo del suolo. Dal punto di vista idraulico, risanare un Municipio come questo, devastato da una folle urbanizzazione che non ha tenuto conto delle fragilità morfologiche del territorio, costerà caro a tutti i cittadini, infatti, lo studio del Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre prevede 110 interventi la cui realizzazione richiede un finanziamento di oltre 150 milioni di euro solo per il territorio del X Municipio di Roma Capitale per una manutenzione annuale di 800.000 euro. Il futuro è sicuramente nella sfida ambientalista e nel senso di responsabilità ad ogni livello. Sfide e comportamenti che riguardano tutti. Nessuno escluso. (segue nel numero di febbraio)

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E per gli allagamenti? Le fognature bianche e miste, unitamente ai canali minori generano allagamenti sulle aree scolanti quando il reticolo di canali principali e idrovore (ex bonifica) in cui si immettono, non riescono a smaltire le acque nei due corpi recettori finali: il Tevere (impianto idrovoro di Bagnolo e di Tor San Michele, e Fosso del Fontanile) da una parte e direttamente in mare dall’altra (foce canale dei Pescatori e canale Palocco). Come è noto, gran parte del Municipio X risulta sensibile ai fenomeni esondativi di questo reticolo di canali di bonifica realizzati dai ravennati, è bene ricordarlo, per scopi agricoli in un contesto di utilizzo dei terreni sicuramente idraulicamente meno impegnativo rispetto allo sviluppo antropico attuale come si evince dalla progressiva invasività delle aree urbanizzate rappresentate in rosso nelle mappe a confronto sotto riportate. Il progressivo inserimento dei nuovi insediamenti abitativi, in assenza di una adeguata programmazione delle relative opere di urbanizzazione primaria, ha comportato importanti sovraccarichi idraulici per lo smaltimento delle acque meteoriche, determinando, oltre ai ciclici allagamenti nelle aree orograficamente più esposte, un aumento delle portate e quindi, arrivano ai canali emissari maggiori volumi d’acqua in terreni una volta agricoli e quindi permeabili oggi cementificati e quindi impermeabili. Ritengo essenziale il provvedimento del Ministero dell’Ambiente che ha finanziato un nuovo stralcio del fondo di rotazione per la progettazione di interventi contro il dissesto idrogeologico, di cui al D.P.C.M. del 14/07/2016, assegnando circa 20 milioni di euro a quattro regioni italiane, tra queste la Regione Lazio per 11 progetti per un totale di 1,92 milioni di euro e di oltre 800 mila euro per la progettazione della messa in sicurezza di alcuni fossi e canali nel Comune di Roma. La Capitale viene finanziata con la progettazione di 7 interventi per un importo complessivo di circa 800 mila euro per la progettazione della messa in sicurezza di alcuni fossi e canali, corrispondente a un valore di interventi pari a poco più di 42 milioni di euro e che fra questi è stata finanziata la progettazione di 4 interventi ricadenti nel Municipio X per un importo di 370 mila euro, a valere su interventi che cubano complessivamente 30 milioni di euro. L’attuazione della progettazione degli interventi resta in capo

al Presidente della Regione che, in qualità di commissario di Governo, attiva le procedure previste dal Codice degli Appalti in materia di progettazione di opere pubbliche.

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Tablet musica di Francesco Valente

L’Arrangiamento Se si desidera salvaguardare una propria opera musicale, specialmente se si tratta di una canzone, ci si deve iscrivere alla SIAE che è ufficialmente lʼente per la tutela e salvaguardia delle opere dellʼingegno artistico letterario. Si noterà che nel caso di una canzone basta depositare solo la melodia e il testo… e allora uno potrebbe chiedersi: e tutte le altre note che sento non vengono depositate? La batteria, quel bellissimo suono di tastiere, il riff della chitarra etc. etc. che fine fanno? Non godono di nessuna tutela, ma una logica cʼè. Tutto il resto fa parte dellʼarrangiamento di un brano la cui composizione è riconosciuta solo nella linea melodica che nel caso di una canzone è quello che fa la voce. Detto questo… lʼarrangiamento sembra quindi essere di minore importanza, e in fondo lo è, ma non così poco importante se si pensa al ruolo che gli è attribuito. Lʼarrangiamento di un brano è la veste con cui si arricchisce una canzone ed è sempre molto difficile vestire una canzone senza togliergli fascino anzi aumentandolo e rendendogli il giusto valore. In moltissimi casi brani non proprio di rara bellezza hanno avuto fortuna grazie ad un arrangiamento accattivante e in tanti altri casi sono stati invece indeboliti da un arrangiamento sbagliato... ma di questo nessuno saprà mai nulla perchè un brano che non arriva al cuore o alla testa delle persone… praticamente non ha vita e quindi non è mai esistito. Il ruolo dellʼarrangiatore o produttore artistico è quindi molto importante e paragonabile a quello del compositore e spesso le figure coincidono. Arrangiare un brano, oltre che ad una competenza musicale più che alta, necessita di un talento che potrei definire modaiolo, da chi sta attento alle mode e al trend del momento, perchè il suono di un brano deve essere adeguato allo spirito di tendenza culturale

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del momento storico in cui viene pubblicato, così come, e potrei fare moltissimi esempi, bellissime melodie di altri tempi sono state riproposte con un arrangiamento moderno che le ha “rinfrescate“ rispetto allʼoriginale. Faccio sempre un parallelismo con la moda perchè lo trovo quantomeno di facile comprensione… se non giusto. La canzone è la modella, lʼarrangiamento è il vestito, e quindi una modella di fine ‘800 con un vestito di inizio 2000, risulterà a noi che viviamo in questo periodo storico più riconosciuta nei canoni di bellezza che ci appartengono. Con questo non voglio dire che i vestiti che indossava allora erano brutti, anzi,ma è più facile che abbiano il fascino del vintage insomma. Quindi una delle qualità di chi arrangia un brano è la capacità di saper far volare una melodia più in alto di quello che già da sola possa fare, e intendo quel talento di saper riconoscere che con quellʼintro di pianoforte o con il movimento ritmico di quella batteria, si è aggiunto e non tolto alla composizione,

e credetemi non è affatto scontato che si abbia questa coscienza…per nulla scontato! Ascoltate con attenzione la famosissima canzone “Sapore di Sale“ e sappiate che lʼarrangiamento geniale, forte ed entusiasmante di quel brano è del maestro Ennio Morricone. Oggi ci si avvale dellʼutilizzo del computer per avere a disposizione tutti gli strumenti necessari alla realizzazione di un arrangiamento di un brano. Una grandissima opportunità per avere sotto mano o sotto gli occhi, ma dovrei dire le orecchie, il lavoro che si sta realizzando, dandoci la possibilità di ascoltare con più attenzione, per poter rimettere mano se non ne siamo ancora soddisfatti. Dal prossimo articolo comincerò a descrivere le varie fasi di un arrangiamento avvalendomi del software che sto usando in questo momento, “Studio one“ della Presonus, che dopo tanti anni di Protools e Logic mi ha risvegliato quella fiammella che ogni tanto fa bene riaccendere.


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I trend per la casa del 2020 secondo Pinterest

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Sono più di 320 milioni le persone nel mondo, che utilizzano Pinterest, il social network basato sulla condivisione di fotografie, video e immagini. Qui possono trovare ispirazione, seguire i loro sogni e le loro passioni, anticipare le tendenze e progettare cambiamenti; sia che si tratti di un interno da arredare, di un luogo da visitare, di uno stile di vita, di un cambio di look da intraprendere, di un cibo da provare o di qualcosa da realizzare. E sono proprio i tanti utenti che ogni giorno si connettono su questa piattaforma, ricercando e salvando in cartelle qualunque cosa attiri la loro attenzione, a far sì che Pinterest possa, attraverso le loro ricerche, anticipare annualmente le tendenze del futuro anno a venire. Quindi, quali sono i trend del 2020 che gli utenti stanno salvando nelle loro cartelle? Come saranno gli interni del 2020 e da cosa saranno caratterizzati? Quali saranno gli stili ricorrenti? Ecco una mini lista delle principali tendenze legate all’arredamento della casa, che emergono dal rapporto appena pubblicato da Pinterest e che mostra quali sono i trend di design 2020 da usare come possibile guida, per cambiare look agli ambienti delle nostre abitazioni. Indian living room L’Indian living room è una tendenza che è cresciuta del 2080% soprattutto negli Usa e nel Regno Unito. Il salotto indiano diventa uno spunto per ravvivare la zona giorno attraverso l’uso di colorazioni vivaci, oggetti in ottone e grandi sculture. Garden room Le piante sono già state un trend nella stagione passata, ma si riconfermano anche per questo 2020. E, consapevoli di quanto la natura possa portare uno stato di benessere sulle persone, il consiglio è creare una garden room in un ambiente della vostra casa. Micro – orto da interno Hai mai pensato di coltivare un tuo orto? Ma non hai un bel giardino o una terrazza. Secondo Pinterest puoi pensare di coltivarlo in cucina! Si chiamano microgreens e, che si tratti di erbe aromatiche o piante dalle piccole foglie di insalata, sono entrambe di gran moda. Audio rooms Poiché la vita è molto più divertente con la musica, createvi angoli in cui ascoltare le vostre musiche preferite. Home theater I pinner sono d’accordo: non si può rinunciare all’home theater per le nostre serate passate a guardare un bel film da soli o in compagnia. Antiquariato francese Per tutti gli amanti del vintage e dello stile francese, possiamo annunciare che è e sarà molto in voga per tutto l’anno! Coffe Stations Se il restyling dell’angolo dedicato alla colazione è nella tua lista delle cose da fare già da molto tempo, questo è il momento giusto!

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Bagni in stile spagnolo Dalle arcate alle suggestive piastrelle decorate, secondo i trend di Pinterest, i bagni in stile spagnolo sono la scelta migliore per chi nel 2020 deve ristrutturare il proprio bagno. Vasche da bagno giapponesi Un ritorno al Sol Levante: per Australiani e Nuovi Zelandesi il bagno diventa più lussuoso con una vasca in stile giapponese. Fontane Anche le fontane stanno tornando protagoniste dei nostri interni. Che tu scelga una fontana o un laghetto indoor, portare l’acqua in casa rende gli ambienti più rilassanti. Casette sul retro Gli americani le chiamano Granni pods – picole case modulari, funzionali e tecnologiche. Attrezzate anche per l’assistenza medica, sono diventate sempre più popolari per chi si prende cura dei propri cari ormai anziani. Dal sondaggio è emersa la curiosità dei pinners di sapere come questi cottage, progettati per i cortili, possano funzionare per i loro familiari.

Garden Room

Indian Living

Stile francese

Home Theatre



Tablet Couture di A.T

Diana Nocilli,

una fotomodella fra arte e verità

Irriverente, provocatoria, sensuale. Diana Nocilli sprizza arte e sensualità. Per lei, il mondo della fotografia equivale a quello della pittura: uno scatto deve trasmettere un’emozione, un sentimento, una riflessione, un dibattito. Così, ormai da anni, gira in lungo e in largo l’Italia portando il giro il suo nome, il suo corpo e la sua volontà di sconfiggere il luogo comune invitando le persone a guardare oltre la barriera di ciò che è semplicemente apparenza. Roma è la sua base operativa, la fotografia il suo motore trainante. “La mia forza è che sono una persona vera, trasparente, senza filtri” racconta Diana, 32 anni, un diploma al Liceo Classico in tasca e un’avviata carriera come fotomodella. Una passione “ poi divenuta lavoro “ nata per caso. Lavorava in uno store di tecnologia nel reparto fotografia. I colleghi, pian piano, le proposero di far loro da modella per i primi shooting. Fu un colpo di fulmine e per lei “ indole ribelle “ fu l’inizio di una splendida avventura. Lasciato il lavoro da dipendente nel mondo della tecnologia, è sbocciata la sua nuova vita da indipendente nel campo della fotografia. “Per me la fotografia è un modo per esprimere arte, è del tutto simile ad un quadro. Deve essere qualcosa che colpisce, che emoziona forte, che provoca un pensiero e genera fantasie, di qualunque genere”. Insomma, Diana Nocilli va di fretta. È forte, schietta, bella, ribelle e diretta. “Ed ormai mi reputo una influencer perché ogni mia foto e ogni mio scatto lavorativo vengono sempre commentati, generando un dibattito che tempo fa non mi sarei aspettata”. Le tue fotografie vogliono suscitare dibattito. Il bello della mia immagine è la verità, metto in gioco quello che realmente sono e quello che la gente è. Qualsiasi occasione della nostra vita, bella, brutta, sensuale, triste o erotica, merita di essere raccontata. Mi piace la malizia, mi piace raccontarla in modo vero e trasparente, lanciando un messaggio di piacevolezza. Mi piace che i miei scatti entrino nella testa di chi guarda.

Ph. Daniele Franceschini

Ph. Leonardo Parisi

CONTATTI SOCIAL Facebook: DIANA “fun club” Instagram: @nocdia2019

Ph. Daniele Franceschini

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Eppure, tutto è nato per puro caso. Proprio così! Presso il vecchio lavoro nel reparto fotografia di un grande megastore a Fiumicino, alcuni colleghi si sono appassionati e mi hanno chiesto di esser per loro modella. È uscita la mia indole al primo istante, il mio personaggio si è ritrovato ad essere protagonista sul set. E, soprattutto, hai capito che quello era il tuo mondo. Proprio così, ed allora ho scelto di coltivare la fotografia cercando di conoscere sul campo i vari stili, mettendomi in gioco sul campo, girando per l’Italia, partecipando a modelsharing e imparando a comportarmi davanti ai fotografi. Anche le esperienze più negative sono servite per farmi crescere interiormente. Ed ecco che Diana Nocilli ha iniziato a girare líItalia grazie alla fotografia. Proprio così: la fotografia mi ha portata in giro per l’Italia regalandomi emozioni uniche. I miei momenti principali sono stati tanti; cito, fra i molti, la possibilità di lavorare con Sergio Mayer, autentico artista della fotografia. Ho girato per Firenze, Napoli, Trento e ultimamente sono stata a Pisa, per scattare immersa in un mare di palloncini! Non solo fotografia nel tuo destino... Nel mondo dello spettacolo per ora non ho avuto altri ruoli, però fin da ragazza cantavo nelle piazze e nei pianobar, ero iscritta su portali musicali online, sognavo di creare una cover band di Madonna. Mai dire mai: dipenderà tutto dai treni che passeranno. Naturalmente, sui social si fa un gran parlare di te e delle tue fotografie. Apprezzo tutto, tranne i commenti negativi che pure a volte celano verità nascoste. Il problema è che sono permalosa, ma so che dalle critiche passa la crescita personale. Lontana dal set, che ragazza sei? Amo viaggiare, leggere, correre, fare sport, e ascoltare la musica. Mi piace stare con gli amici, essere una persona semplice. Mi reputo una influencer perché ormai in molti chiedono consigli o fanno complimenti per quello che ho scritto o trasmesso attraverso una posa, o più semplicemente esprimendo il loro giudizio favorevole con un like o un follow.


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Tablet Bike di Luca Santagà - fb avventure in bici

Dai fiordi al biondo Tevere Uno degli aspetti più curiosi nel praticare la mountain bike è senz’ altro quello di conoscere un sacco di gente. Si fa amicizia in un attimo e come in tante altre attività, ci si da’ immediatamente del tu prescindendo dall’età.

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Gli incontri più interessanti, spesso sono quelli che avvengono nei luoghi più impensati. In questo nostro infinito vagabondare, assistiamo a tanti modi di vivere la bici, e non credo di esagerare quando affermo che guardando una bicicletta si possano capire molte cose riguardo a chi la possiede. Talvolta, nei miei articoli mi sono soffermato sulla descrizione tecnica di questi mezzi a due ruote.

Ora invece, vorrei stuzzicare la vostra curiosità parlandovi di una persona. Ho conosciuto Sven Otto Scheen proprio dove non mi aspettavo di incontrare nessuno: in un campo, nella zona golenale del Tevere tra l’erba alta più di un metro che, in sella alla mia bici, stavo faticosamente cercando di attraversare. E non era solo: dietro di lui sono spuntate una mezza dozzina di persone sorridenti, armate di tronchesi da giardino e falcetti. Ovviamente ci sono scappate presentazioni e chiacchierata. Davvero una bella storia ed ora ve la racconto. Sven arriva in Italia dalla Norvegia a metà degli anni 80 e trova subito Roma una città tutta da esplorare. Inizia a farlo con i mezzi pubblici, ma si annoia ad aspettarli talvolta per ore ed ha la sensazione di perdere tempo prezioso. Allora entra in un negozio e compra una bicicletta. Il suo modo di girare per la Capitale è singolare: secondo l’ umore del momento sceglie le piazze ed i vicoli più misteriosi o più illuminati dal sole, scoprendo ogni giorno aspetti di una città sempre diversa e mi confessa che questa è un’abitudine che con il passare degli anni ancora non ha perso. Allargando i suoi orizzonti verso la periferia il suo interesse è calamitato da una traccia, un vecchio itinerario che da Roma punta dritto verso il mare, un sentiero che seppur coperto dalla vegetazione e disseminato da una quantità di ostacoli, fiancheggia uno dei tratti urbani del Tevere più affascinanti. La sua idea è ambiziosa, ma allo stesso tempo così sotto gli occhi di tutti da chiedersi: ma doveva arrivare una persona da un paese lontano per realizzare un collegamento così naturale tra la Capitale ed il suo satellite sul mare? Evidentemente sì, perché insieme ad un manipolo di amici decisamente caparbi, Sven


comincia quest’opera che tra mille difficoltà giorno dopo giorno prende forma. Così nasce il Sentiero Pasolini. Vi ho parlato tante volte di quest’ultimo, la traccia esiste da tanti anni, ma ora è diventato un bellissimo itinerario da percorrere in bici o a piedi con tutta la famiglia. Sappiate però che tutto ciò è stato possibile solo grazie all’ostinazione di decine di volontari che nonostante il silenzio spesso assordante delle Istituzioni, continuano a mantenere percorribili gli oltre 24 chilometri del Sentiero. Le difficoltà infatti sono enormi:

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oltre alla natura, Sven e i suoi sono costretti a contrastare chi considera le aree poco controllate come terra di nessuno; c’è chi erige cancellate, chi recinta abusivamente interi campi demaniali impedendo a volte il transito a chi desidera solamente percorrere una strada naturale costituita dall’argine del fiume. Eppure se ci fate caso, i fiumi che scorrono all’interno delle grandi capitali europee, sono estremamente valorizzati. Porticcioli, negozi, ristoranti e soprattutto piste ciclabili; ogni amministrazione considera il fiume per quello che è da millenni: una risorsa. In un Paese come il nostro, dove la bellezza è in ogni angolo tutto questo è solo uno spreco. Mancano i soldi? no. E’ gratis, basterebbe solo far rispettare le leggi. Al resto possiamo pensarci noi. Sì, noi, perché nel frattempo con Sven, siamo diventati amici e insieme a tante, tantissime altre persone, amiamo percorrere il Sentiero, avanti e indietro e come possiamo, contribuiamo alla sua sopravvivenza. Non vi nascondo che partecipando e soffrendo dei suoi problemi, il Pasolini lo considero un po’ anche mio e mi dà particolarmente fastidio subire gli abusi di chi con tracotanza si fa beffe ti tutto e di tutti. Ma torniamo a Sven. Durante le nostre scorribande, lungo il Sentiero mi sono fatto raccontare come si trova a Roma e lui, con il suo eccellente

italiano quasi privo di accento, racconta che adora questa città, ma non solo: ha una vera e propria passione per i paesaggi dell’Alto Lazio. Tutti ovviamente da scoprire in bici. E come sennò; anche perché per scelta Sven non ha neanche la patente; vi assicuro che pedalare con calma lungo la sponda del Tevere e chiacchierare amabilmente con una persona che ha fatto della mobilità sostenibile una scelta di vita così radicale, è un’esperienza davvero formativa. Ed è una passione contagiosa. La trasmette ai tanti turisti, soprattutto norvegesi che vengono a visitare il nostro Paese. Lui li accoglie quando atterrano all’aeroporto. E da lì, partono tutti in bici alla volta della città: in questo modo, mi spiega, l’approccio con un posto nuovo è molto più graduale e garbato. Un turista si accorge piano piano degli aspetti meravigliosi dell’Italia. Ed ha il tempo di assimilare ciò che ci rende famosi in tutto il mondo: il binomio tra natura e patrimonio artistico. Racconta che la bicicletta in Norvegia, livella in modo naturale le classi sociali: tutti vanno in bici, dal parlamentare al contadino. Senza distinzioni. Quando si va in bici, si è solo ciclisti. E così Sven continua a chiacchierare, e sorride quando dice che i suoi connazionali si sentono a proprio agio per i vicoli e le vie della Capitale. Mentre in Norvegia vigono regole ferree per quanto riguarda la circolazione stradale, a Roma ci si affida alla comprensione degli automobilisti, e questo modo più “fantasioso” di agire sembra che piaccia molto agli stranieri. Ora che scrivo queste cose mi rendo conto di come a volte ci mal giudichiamo. Evidentemente, ciò che spesso consideriamo una forma di anarchia, nasconde anche qualche aspetto positivo che forse in altre nazioni si è un po’ perso. Ci fermiamo qualche minuto, oramai siamo quasi alla foce ma il racconto di Sven prosegue ed io non riesco a smettere di fargli domande. Guardiamo insieme il Tevere che si biforca a Capo Due Rami, proprio dove inizia l’Isola Sacra e mi spiega che quando le persone che accompagna arrivano in questo punto, sono talmente rilassate dopo una tranquilla pedalata in mezzo alla natura, che non si aspettano di essere nelle vicinanze delle tre Ostie. Sorrido, perché so dove vuole andare a parare, ma i suoi ospiti sono ignari quando si trovano al cospetto degli scavi archeologici che in quanto a bellezza li lasciano sgomenti. Poi, a poche centinaia di metri eccoli entrare in bici nello splendido borgo medievale di Ostia Antica che trasuda storia e fascino da tutti i pori. Non credono ai loro occhi. Così, tramortiti da tanta bellezza, percorrono tutti insieme la ciclabile che attraversa la pineta e di li finalmente approdano alla terza Ostia, quella moderna dove scelgono un ristorante sul mare ed un pranzo a base di pesce per concludere la loro vacanza romana. Non lo dice, Sven, ma dal suo sguardo, intuisco che si sente un po’ orgoglioso anche lui di questa città che lo ha adottato tanti anni or sono. Ed io concludo il mio ennesimo viaggio attraverso il Sentiero Pasolini, sicuro di poterlo fare altre mille volte senza annoiarmi un solo minuto. E potrò farlo grazie ai “Pasoliniani”, persone di valore che a volte, quando si è fortunati, lungo la nostra via si possono incontrare.

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Tablet Natura

Alessandro Polinori - Vice Presidente Lipu - BirdLife Italia - Responsabile Centro Habitat Mediterraneo Lipu Ostia

Assemblea annuale Lipu Ostia - foto di Franco Baccelli

Schiribilla al CHM Lipu Ostia - foto di Marco De Silvi

Per la LIPU Ostia un 2019 ricco di successi!

Al termine un gustoso buffet bio e veg km 0 ha rappresentato un piacevole momento di socializzazione. Un pomeriggio ricco di emozioni, peraltro inserito in una due giorni di campagna Lipu “Un Natale per la Natura”, durante la quale, i banchetti presso il Porto Turistico di Roma, hanno visto andare velocemente esauriti i prodotti bio distribuiti a sostegno delle attività dell’associazione. Un’assemblea che ha restituito l’immagine di un’associazione in grande salute, sia a livello nazionale (con notevoli successi conseguiti in tutti i campi), che locale, con oltre 500 iscritti alla sezione di Ostia, circa 800 animali selvatici recuperati dal CHM Lipu Ostia e consegnati al Centro Recupero Fauna Selvatica Lipu Roma, oltre 18.000 ore di volontariato lidense, circa 20.000 visitatori ed importantissime presenze ornitologiche in oasi (marangoni minori, tarabusi, schiribille, svassi piccoli, spatole, morette tabaccate, fenicotteri rosa e molto altro ancora), insieme ad una mole di attività in continua crescita. Una serie di splendidi risultati, che, per il bene dell’ambiente, degli animali e dei cittadini del territorio, si intende ulteriormente migliorare nel corso dell’anno appena iniziato. Per info: alessandro.polinori@lipu.it - www.lipu.it

Fenicottero Rosa al CHM Lipu Ostia foto di Franco Baccelli

Garzetta al CHM Lipu Ostia - foto di Arianna De Rossi

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Si è da poco concluso un 2019 ricco di grandi risultati per la Lipu Ostia, con una mole incredibile di attività portate avanti, grazie ad uno straordinario gruppo di volontari, sostenuti con affetto dalla popolazione locale. Specchio di questa realtà decisamente positiva è stata l’affollata Assemblea annuale dei soci Lipu Ostia, con oltre 120 presenti, che hanno partecipato con interesse ai lavori che hanno avuto luogo sabato 7 dicembre presso il centro visite Mario Pastore del Centro Habitat Mediterraneo Lipu Ostia. Dopo l’introduzione del Delegato Lipu Ostia Giancarlo Polinori e del Vice-Presidente Lipu - BirdLife Italia Alessandro Polinori, hanno avuto luogo i saluti istituzionali dell’assessore all’Ambiente del X Municipio Alessandro Ieva e del capo segreteria del Ministro dell’Ambiente Fulvio Mamone Capria. Uno dietro l’altro hanno poi avuto luogo interventi riguardanti le tante attività portate avanti dalla Lipu nel territorio e non solo. Vincenzo Trezza, coordinatore del Gruppo dei Birdwatchers Lipu Ostia, ha presentato le numerose attività di formazione e sul campo portate avanti per la promozione del Birdwatching, tra cui un corso, che sarà ripetuto anche a partire dal mese di febbraio. A seguire è stata la volta del Consigliere nazionale Lorenzo Nottari, che ha illustrato le tante iniziative di educazione ambientale organizzate dalla Lipu nell’area romana, dal centro storico, sino ad alcune aree verdi e parchi più periferici. Subito dopo, il coordinatore nazionale della vigilanza venatoria volontaria Luca Demartini, ha coinvolto i presenti con immagini toccanti, riguardanti la recente operazione anti bracconaggio denominata “Recall” (portata avanti insieme ai Carabinieri Forestali) e la collaborazione ad importanti interventi per il contrasto dell’uccellagione, di rilevanza nazionale. A seguire Alessandro Polinori, in qualità di Responsabile del CHM Lipu Ostia, ha illustrato le numerose iniziative promosse dalla Lipu nell’ambito dell’oasi lidense e nel territorio del Litorale Romano, tra educazione ambientale e recupero fauna, conservazione della biodiversità, attività legate al Parco Pasolini, eventi di

sensibilizzazione e di volontariato Lipu. È stata poi la volta del gradito ospite Andrea Somma, giovane consigliere nazionale Lipu giunto dalla Toscana, che ha illustrato l’impegno della Lipu nell’importante movimento dei Fridays for Future, segnalando preziose ricerche nel campo dei cambiamenti climatici e quanto i singoli e la Lipu stessa possano fare in un settore così importante per il futuro del nostro pianeta, partendo dalla quotidianità e dalle modalità di organizzazione di un semplice evento realmente “sostenibile”. Successivamente, è stata la volta della scrittrice e giornalista Stefania Divertito, che ha presentato il libro “Chernobyl- Italia”, un lavoro estremamente interessante, che vuole stimolare alla riflessione su un tema di grande attualità, per non dimenticare quanto accaduto ormai decenni fa e sottolineare il grande contributo dato dall’Italia ad esempio nell’ambito dell’accoglienza dei bambini di Chernobyl. Sul finire dell’assemblea, si è provveduto alla consegna dei premi “Zigoli d’Oro”. Quest’anno gli ambiti premi sono andati a quattro volontari, ovvero a Franco Baccelli, alle giovani upupe Rachele Bernardini e Damiano Costantini, alla giovanissima Ylenia Ardita ed all’ospite Daniela Taliana, Presidente di Spazi all’arte, che si è contraddistinta per l’opera di valorizzazione del territorio.

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Alla scoperta dell’oasi - foto di Roberta Aloi



Tablet Territorio di Valentina Nardecchia

a disposizione della cittadinanza per condividere saperi e conoscenze. Corsi di fotografia, di costruzione di presepi artigianali, di yoga e di storia e letteratura si affiancano a passeggiate naturalistiche e archeologiche. Artisti che riqualificano, tramite i murales, edifici e/o strade, con il supporto attivo di commercianti e cittadini. Nuove tecnologie che si dipanano in corsi o attività di FabLab per proporre nuove forme di imprenditorialità. Rassegne di concerti e spettacoli di recitazione e poesia che diventano occasioni per serate in teatro. Tutte queste iniziative sono rivolte ai cittadini in forma gratuita, un modo per far comprendere che la cultura, pur avendo un costo, ha un grandissimo valore anche nella vita di tutti i giorni. Per il calendario di dettaglio, per chiedere informazioni e/o per iscriversi ai diversi laboratori ed eventi, basta andare sul sito: https://scuolattivalabriola.home.blog oppure scrivere una email: mibac.labriola@gmail.com

Scuola Attiva la Cultura nel X Municipio

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Il territorio del X municipio si veste di arte, musica, corsi e varie iniziative gratuite grazie al progetto “Scuola Attiva la Cultura” finanziato dal MIBAC e condotto dal Liceo “Antonio Labriola” di Ostia con la partecipazione di associazioni e professionisti locali. Mediante la presentazione e gestione di diversi progetti offerti da associazioni operanti nel territorio e grazie al finanziamento ricevuto dal MIBAC (con bando pubblico), la scuola può presentare una serie fitta di corsi, attività, eventi e spettacoli da far fruire alla popolazione in forma totalmente gratuita. Un modo per “riqualificare il territorio”, come anche il nome del progetto recita; non solo dal punto di vista logistico (per esempio con un progetto di studio e mappatura dei percorsi ciclo-pedonali che collegano le zone di interesse del territorio del X municipio), ma anche dal punto di vista culturale e artistico (rassegne di concerti e spettacoli che inizieranno a gennaio e termineranno entro l’estate 2020) oppure di quello professionale (con corsi di introduzione o approfondimento a discipline che possono essere spese nel mondo del lavoro). Il progetto ha un fine ambizioso che concentra nel titolo: “Scuola Attiva la Cultura - Riqualificare il litorale romano attraverso la scuola”. Una scuola che non vuole essere solo fornitore di nozioni, ma un punto di incontro, di condivisione di saperi, un posto privilegiato dove fermarsi a riflettere per capire che tipo di cittadini e di comunità vogliamo o possiamo diventare. Una scuola che si apre al territorio e alle diverse anime che essa stessa ha contribuito negli anni a formare e che ora restituiscono alla collettività la propria competenza ed esperienza. Una scuola che, insieme alle associazioni, insieme agli imprenditori e ai cittadini, riqualifica e rivaluta le persone, gli spazi, le professioni e la cultura. Cultura che non diventa solo “classe”, “esami” e “interrogazioni”, ma che si trasforma in musica, poesia, recitazione, canto oppure in saper fare, saper costruire, saper raccontare, saper cogliere dettagli o luci oppure in percepire il territorio, la presenza di altro oltre all’essere umano e alla proprie antropocentriche convinzioni. Questa grande ambizione si declina con una modalità molto semplice, un calendario ricco di impegni e di eventi a cui liberamente iscriversi e partecipare. Tutti promossi da associazioni locali con artisti e/o professionisti nati o residenti nel territorio del X municipio che si mettono

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Tablet Scuola a cura di Diana Di Sebastiano

Giornata di festa e solidarietà alla Tullia Zevi

Grandissimo successo per quello che si preannunciava uno dei ritorni più attesi nel quartiere, a livello scolastico, la festa di Natale organizzata dal Comitato dei Genitori dell’I.C. Tullia Zevi, che si è svolta Sabato 14 Dicembre nell’area esterna del plesso di Pirgotele. Oltre 1.300 famiglie, fra alunni dell’Istituto e residenti nel quartiere, hanno partecipato all’evento. «Il nostro obiettivo era di tornare a pensare alla nostra scuola come a una famiglia – ha detto il Presidente del Comitato Genitori Diana Di Sebastiano – e questo evento ha dimostrato che è possibile. Ci siamo ritrovati tutti insieme a trascorrere una giornata di gioia, che ci porterà a vivere il nuovo anno con forza e speranza e soprattutto con la consapevolezza che finalmente il nostro Istituto - grazie al contributo di tutti - sta rinascendo, dopo anni di malcontento e disgregazione a tutti i livelli. E’ stato uno spettacolo nello spettacolo». La festa ha visto coinvolti i bambini dell’Istituto che si sono esibiti in recite,

canti e danze, sapientemente preparati dai docenti dell’istituto e le famiglie che hanno attivamente collaborato non solo all’organizzazione della festa ma, durante la giornata, con un validissimo aiuto nella vendita dei lavoretti dei bimbi o nell’organizzazione e gestione degli angoli culinari. Alla perfetta riuscita della festa hanno collaborato anche professionisti ed associazioni di zona; grazie all’associazione “Emozioni in teatro” gli alunni dell’istituto hanno potuto sperimentare le emozioni del teatro mentre i più piccini si sono allenati a riconoscere le proprie emozioni insieme alle pedagogiste dell’associazione “EmotivAzione”; molti ragazzi si sono divertiti con le danze celtiche insegnate dall’ ”Associazione Sentieri Popolari”, o giocando a volley grazie agli allenamenti e al campo messo a disposizione dalla Roma Volley Club. Riuscitissime anche le esibizioni di danza degli alunni di Palocco 84, preparati dai maestri Pietro e Doriana della scuola di ballo “Nuovi Amici” . Momenti di gioia e partecipazione immortalati da Daniel Passafiume, dello studio fotografico River Crosser e perfettamente riusciti grazie al sound acustico magistralmente curato da Alessandro Perrone della APShow. A tutti loro va un enorme ringraziamento per il tempo, la disponibilità e la grande professionalità. Nel corso della giornata, come preannunciato, non è mancato il momento istituzionale dedicato all’ambiente: dopo i calorosi saluti della nuova Dirigente Scolastica, dr.ssa Rosa Preziosi, il simpaticissimo intervento di Licia Colò, la quale ha ricordato la sua infanzia proprio fra le mura dell’Istituto e non è mancato

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una saggio insegnamento ai bambini sulle note del racconto “I vestiti nuovi dell’Imperatore”.

sull’ambiente.

Graditissimo il discorso del Presidente del X Municipio Giuliana Di Pillo, la quale ha ricordato che proprio dai bambini possono e devono partire nuovi comportamenti eco-sostenibili, e l’intervento dell’Assessore all’Ambiente, Alessandro Ieva il quale ha ricordato il loro costante impegno

Una festa dunque ricca di eventi e al contempo molto allegra, con tutti gli ingredienti per sfornare deliziosi auguri di Buone Feste. “Organizzare un evento di tale portata non è stato semplice” continua il Presidente del Comitato Genitori Diana Di Sebastiano “ma siamo molto soddisfatti del risultato e stiamo già pensando a nuove idee da realizzare per il prossimo anno”.

A seguire gli interventi del Presidente del WWF litorale laziale Gabriella Villani, dell’associazione Ostia Clean Up, della seconda collaboratrice della Dirigente Scolastica, la Prof.ssa Arianna Balocco la quale, insieme al Prof. Pasqualino Dimitri, hanno illustrato le numerose attività trasversali, già attive nella scuola in ambito ambientale, finalizzate a far acquisire negli alunni e nel personale docente, oltre a comportamenti sostenibili nel quotidiano, la consapevolezza dei danni causati dall’uomo

Ringraziamo tutti gli sponsoro che hanno sostenuto questa iniziativa: Smile Market, punto Conad di CasalPalocco. Caffè Elite Palmi, Centro Commerciale ‘Le Terrazze’, Centro Sportivo Babel, Priolo Store, Da Piè Ristorante, Macelleria Pini, Solara Garden, Parrucchiere Alessio, Capo Horn, Emotivazioni, Parucchiera Carmela, Roma Volley, Associazione Culturale Emozioni in Teatro, Studio Mastering, Homing Coworking, Studio 4, Studio Fotografico River Crossing, Studio Mastering, AP Show Perrone.

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Tablet Sociale a cura di Giuseppe Menzio

Ballo nel salone degli specchi a Versailles

fragilità. All’Auditorium del Parco della Musica sarà di scena Giovedì 23, l’Orchestra Filarmonica di Zagabria, un evento che vuole celebrare l’inizio dei sei mesi di presi-denza dell’Unione Europea da parte della Croazia. Il programma include sia brani di autori classici (Beethoven, Brahms, Liszt) che brani legati alle tradizioni della musica dell’Est europeo. Questo evento non era stato ancora inserito nel nostro “calendario”. 31 il fotografo e alpinista Donatello Amore presenterà suggestivi scatti Il nuovoVenerdì anno della più significativa montagna dell’Appennino, il Gran Sasso, dove la comincia chiave per dilalettura sarà la luce, dal pallore lunare alle fredde albe estive, dai riflessi accecanti dei laghetti alla luce dorata del tramonto. nostra associaInfine per quanto riguarda i viaggi, quello a Milano (10-12 Febbraio) è stato

cancellato, causa adesioni insufficienti, mentre è confermato quello a Palermo conErice, una conferenza di Giuseppe Menzione il 10 Gennaio e dintorni (Monreale, Segesta) dall’8 all’11 Marzo.

zio sulla musica ai tempi del Re Sole, musica e danze come Tutti i dettagli, quote di partecipazione, orari e contatti sono pubblicati nel Il nuovo anno comincia per la nostra associazione il 10 Gennaio con “calendario” mensile di “Nuova Acanto”. Quello di Gennaio è uscito il 15 quelle di Rameau, Lully e Charpentier che avevano lo scopo una conferenza di Giuseppe Menzio sulla musica ai tempi del Re Sole, Dicembre; quello di Febbraio sarà disponibile dal 15 Febbraio. Ricordiamo che musica e danze come quelle di Rameau, Lully e Charpentier essenziale che avevano gli del venerdì sono del riservati altri eventi possono dieventi allietare lepomeriggio giornate reai eSoci;diaglicelebrarne la lo scopo essenziale di allietare le giornate del re e di celebrarne la gloria. accedere anche i Non-Soci. Il 17 invece seguiremo le tracce dell’antica via della seta, fermandoci gloria. in Per informazioni e aggiornamenti : Uzbekistan. Lorenzo Raffi ci parlerà delle mitiche Samarcanda e Bukhara. giuseppe.menzio@fastwebnet.it. Il 17G.Menzio, invece347.3738360; seguiremo le tracce dell’antica via della Mercoledì 22 riprendiamo le nostre visite alle mostre più interessanti , come dedicata a Bacon, Freud e la Scuola di Londra, ospitata aldelle Chiostromitidel mandociquella in Uzbekistan. Lorenzo Raffi ci parlerà Bramante, grazie ad un prestito straordinario della Tate Gallery. 45 opere di sei che vanno dal 1945 al 2004 e che rivelano in maniera diretta, introspettiva arcanda artisti e Bukhara. GENNAIO 2020 e sconvolgente la natura umana, fatta di debolezze, paure, eccessi, evasioni,

ercoledì 22 riprendiamo le nostre visite alle mostre più 10 Ven La musica ai tempi del Re Sole nti , come quella dedicata a Bacon, Freud e la Scuola di 17 Ven Meraviglie dell’Uzbekistan Londra, ospitata al Chiostro del Bramante, grazie ad un prestito 22 Mer Bacon al Chiostro del Bramante straordinario della Tate Gallery. 23 Gio Orchestra Filarmonica di Zagabria 45 opere di sei artisti che vanno dal 1945 al 2004 e che rivelano in 31 Ven Il Gran Sasso : fotografia e alpinismo maniera diretta, introspettiva e sconvolgente la natura umana, fatta di debolezze, paure, eccessi, evasioni, fragilità.

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All’Auditorium del Parco della Musica sarà di scena Giovedì 23, l’Orchestra Filarmonica di Zagabria, un evento che vuole celebrare l’inizio dei sei mesi di presidenza dell’Unione Europea da parte della Croazia. Il programma include sia brani di autori classici (Beethoven, Brahms, Liszt) che brani legati alle tradizioni della musica uropeo. Questo evento non era stato ancora inserito nel alendario”, distribuito ai Soci e pubblicato su Facebook.

enerdì 31 il fotografo e alpinista Donatello Amore presuggestivi scatti della più significativa montagna “Girl with a kitten” di Lucien Freud in mostra al Chiostro del Bramante ennino, 26 il Gran Sasso, dove la chiave di lettura sarà la pallore lunare alle fredde albe estive, dai riflessi acce-

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Il gioco del “togli e metti”

per tornare in forma e a lungo dopo le feste. Di ritorno dalle feste natalizie, abbiamo tutti gli stessi obiettivi: toglierci di dosso Il nostro corpo è affaticato dalle maratone alimentari e, se non stai già seguendo un regime controllato da il senso di appesantimento, un professionista, attienscaricare in chili acquisiti e Togli i dolciumi e metti frutta o cioccolata fondente superiore all’80% (senza esagerare). iti alle regole base delle disintossicarci. Togli gli alcolici e metti tanta acqua. buona alimentazione; In una parola, dobbiamo Togli gli alimenti confezionati e metti gli alimenti freschi. ecco cosa puoi fare in spegnere l’infiammazione. Togli gradualmente il sale e metti le spezie. questo primo momento Sì perché il nostro corpo, Togli la cioccolata calda e il the coi pasticcini e metti tisane e the senza zucchero di disintossicazione. esposto a un sovraccarico Diminuisci lo zucchero raffinato e sostituisci con miele (senza esagerare) Vediamo assieme come di zuccheri e di alimenti o zucchero di canna grezzo (senza esagerare). trasformare le abitudini dannosi, si infiamma sfido Togli le farine raffinate e metti farine integrali o di grani antichi. alimentari di questi giorni chiunque oggi a non essere Togli le verdure che vengono da lontano e metti le verdure di stagione in abitudini depurative. infiammato. Togli i dolciumi e metti la frutta secca. Facciamo il gioco del “toL’infiammazione da aliTogli i pomeriggi sui social e metti una bella passeggiata a passo sostenuto. gli e metti”: sostituiamo mentazione non causa solo Togli le nottate in piedi fino a tardi e metti orari di riposo abbondanti. le abitudini delle feste un appesantimento del fiTogli gli orari sregolati e metti orari precisi. con alternative salutari e sico, ma porta mal di testa, Togli (diminuisci) i caffè e le bevande eccitanti e metti infusi e acqua. gustose. senso di spossatezza e poca Togli le bevande gassate e metti acqua aromatizzata. Togli le cotture aggresvoglia di fare. Togli i posteggi fin sotto l’ufficio e metti qualche metro in più di camminata. sive, come la frittura o Insomma, se con il nuovo Togli le ore al chiuso sul computer o a guardare la tv e stai almeno mezz’ora al sole. l’esposizione diretta del anno vi sentite fuori forma, Togli l’espressione stanca quando ti guardi allo specchio e metti un sorriso ogni volta che ti guardi. cibo ad alte temperature e probabilmente non è solo Togli la velocità che ti tiene tutto il giorno in apnea e metti un respiro profondo ogni tanto. metti cotture più delicate semplice stanchezza ma Togli l’abitudine di andare a letto senza struccarti e metti un buon detergente. come il vapore o il forno. anche una forma di intosTogli i prodotti chimici per la cura del corpo e usa prodotti naturali. Diminuiamo (non “elimsicazione. Togli la frenesia quotidiana e metti un massaggio rilassante ogni tanto. iniamo”) le proteine delle Quello che si deve fare è Togli la pigrizia e metti un po’ di curiosità in ciò che fai. carni più grasse che handepurare l’organismo da no affaticato i nostri reni tutto quello che lo ha infiInsomma: togli le brutte abitudini e metti le buone. e preferiamo proteine ammato. Con la calza della Questi sono i veri presupposti per affrontare il nuovo anno. più semplici come quelle befana diciamo allora addio Forse alcuni ti sembrano un po’ strani per una estetista ma chi, come me, per lavoro lavora con tante delle carni bianche o a ogni forma di dolciume e donne e le ascolta e le osserva e si forma costantemente, sa che il benessere passa da tante strade tutte vegetali. di scorribanda alimentare. fondamentali: l’alimentazione, la cura del corpo e quella dello spirito. Prova a fare il gioco del Togli e Metti e sarai stupita dal risultato immediato e dai benefici successivi.

Buon anno nuovo.

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in dai tempi antichi l’essere umano ha sempre cercato di accrescere i suoi giorni di vita e di viverli al meglio. Nello scorrere dei secoli e nel variare dei luoghi ogni popolazione ha annoverato delle modalità che potessero portare beneficio al corpo ed alla mente amplificando le capacità vitali. Alcune di queste discipline sono giunte fino ai nostri giorni per rivelarci ancora la loro grande efficacia, sostenuta anche dalle ricerche scientifiche. Tra le discipline body mind possiamo annoverare lo Yoga, Il Taiji Quan (Tai Chi), il Qi Gong (Yoga Cinese) e la Meditazione. Queste hanno in comune l’utilizzo del corpo, della mente e del respiro. È importante tenere presente che i pensieri e gli stati emotivi hanno una reale azione sul corpo, il corpo e la mente sono in continua comunicazione. Molte persone si affacciano a queste discipline per il mal di schiena, i dolori articolari, il mal di testa, l’ansia ecc… pensando di sperimentare un diverso modo di fare ginnastica. Quello che invece viene scoperto molto spesso è che ci sono delle abitudini di vita “disarmoniche” che ci impediscono di dedicarci il giusto spazio ed il giusto respiro. Piano piano si istaura un cambiamento, una maggiore consapevolezza del nostro corpo e delle nostre emozioni, imparando il rispetto ed il prendersi cura di se stessi. Spesso ci si accorge di come una postura scorretta torni a presentarsi ogni qualvolta siamo in macchina fermi ad un semaforo, oppure un mal di schiena torna ad affacciarsi ogni qual volta ci arrabbiamo e così via! Già dopo poche lezioni il praticante inizia a notare i primi risultati, come un maggiore rilassamento, la diminuzione dei dolori articolari, una migliorata qualità del sonno e l’innalzamento delle difese immunitarie. Oltre a questi benefici ampiamente misurabili e facilmente riscontrabili, queste discipline pongono l’accento

su qualcosa che per noi potrebbe sembrare un concetto astratto “L’Energia”. Se ci pensiamo bene la parola Energia è invece parte del comune modo esprimersi: “oggi mi sento scarica!”, “oggi non ho energia!”, “ho bisogno di ricaricarmi!” usiamo il termine energia soprattutto per indicare una condizione di disagio, di qualcosa che ci manca, sembra proprio che lo stile di vita che conduciamo consumi la nostra energia molto più rapidamente di come la produciamo. Per le filosofie e le medicine tradizionali orientali la valutazione energetica è molto importante, in quanto riequilibrando la nostra energia interna chiamata Qi (Ci) dai cinesi, Prana dagli indiani, Ki dai giapponesi è possibile tornare in uno stato di equilibrio e di benessere. Possiamo dire che il miglior modo per mantenere un buon livello energetico sia proprio quello di non sprecare la nostra energia, tutte queste discipline sono in grado di poterci sostenere se praticate con regolarità e costanza. La necessità di prendersi un impegno costante potrebbe spaventare, catturati dal vortice della routine quotidiana dove c’è “quel vorrei ma non posso”, per scoprire poi che quello spazio settimanale dedicato diventerà un’oasi di pace, dove poter finalmente ritrovare se stessi e allontanare per un pò tutti i pensieri e fare il pieno di Energia! L’Associazione Mei Hua il vento sopra il lago si occupa della diffusione delle discipline orientali soprattutto Qi Gong, Taiji Quan, Yoga, Feng Shui, Meditazione, Medicina Cinese e Canto Armonico. Queste discipline ognuna in modo diverso lavorano sul miglioramento delle qualità di vita. Ogni mese su Tablet verrà pubblicato un articolo di approfondimento che servirà ad avere una più ampia visione di queste antiche arti poste oggi a sostegno della salute. Queste discipline non sostituiscono la professione medica, in quanto diagnosi e cura sono rimandate unicamente al medico, ma vengono poste come in molti ospedali come discipline a sostegno del benessere della persona.



Un Posto Tranquillo Dott.ssa Giulia Migani Psicologa / Psicoterapeuta Analista transazionale socio-cognitiva Mediatore Feuerstein PAS Basic e Standard I livello Associazione Hikikomori Italia Onlus Area psicologica Referente Roma Sud

EMAIL: giuliamigani@yahoo.it Cellulare: 338 3839479

IL PATTO CONIUGALE:

aspetti emotivi e psicologici Dopo la pausa natalizia, si riprende a parlare di coppia. Si è descritto il suo ciclo vitale e si è approfondito il concetto di intimità. È arrivato il momento di raccontare cosa accade da un punto di vista psicologico quando la coppia si “formalizza” e i due diventano coniugi. Un tempo il matrimonio era quasi sempre combinato, un’alleanza tra famiglie, un fatto prevalentemente “sociale” … oggi invece è diventato autorealizzazione personale di due individui che si scelgono, dove al centro dell’attenzione c’è il legame sentimentale, si dà grande risalto all’intimità e dove la relazione di coppia è investita di desideri, richieste e fortemente idealizzata. Spesso la coppia (fase simbiotica) si forma intorno all’aspettativa di trovare nell’altro il complemento perfetto a se stessi ed è in questo modo che nasce l’innamoramento e poi, con il tempo, l’amore. L’amore, l’intimità e la condivisione diventano il carburante necessario per proseguire insieme il cammino intrapreso ed arrivare alla decisione di fondare una famiglia.

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Ed è a questo punto che si parla di patto coniugale. Ma cosa intendiamo con questa espressione? Il patto coniugale è un patto di reciprocità giuridicamente sancita che tutela diritti e doveri dei coniugi. È un patto fiduciario, dove la dimensione dell’obbligo e dell’impegno reciproco rappresentano il polo etico del patto e la fiducia ne rappresenta il polo affettivo, perché consente l’apertura verso l’altro e la costruzione nel tempo di un rapporto esclusivo.

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La valenza, il peso di queste due polarità varia da cultura a cultura e da famiglia a famiglia ma esse sono assolutamente necessarie perché senza la fiducia il patto non sarebbe che un freddo contratto mentre senza l’obbligo dell’impegno reciproco la fiducia diventerebbe una rischiosa apertura di sé, in quanto ci si affiderebbe solo alla dimensione emotiva della relazione.

In che modo si fonda il patto coniugale e quali sono i suoi elementi costitutivi? Come la coppia arriva alla decisione di costruire una vita insieme in cui condividere valori e pianificazione di progetti futuri? Sicuramente non è sufficiente provare una grande attrazione fisica o un intenso amore passionale ma serve soprattutto altro. -La consapevolezza rispetto ai valori morali che si condividono personalmente e che si accolgono al fine di creare il sistema di valori della coppia: esso infatti forma non solo la struttura della personalità ma costituisce la base del comportamento e dell’etica del singolo partner e quindi anche della coppia e della famiglia. -La consensualità: una volta che ci sia questa conformità di voleri e di opinioni, essa si traduce in approvazione reciproca dei coniugi. -La delineazione di un fine, inteso come il risultato a cui mira la coppia (per esempio sui figli da avere oppure invecchiare insieme). - Infine l’impegno a rispettare il patto stesso, nonostante la fatica e le difficoltà, “nel bene e nel male, nella gioia e nei dolori”. Il patto coniugale è un’area cruciale della relazione perché è un legame tra due persone che sono differenti in base al genere, differenti non solo biologicamente ma anche rispetto alle interiorizzazioni di ruoli e aspettative che convergono nel maschio e nella femmina. In esso ritroviamo due aspetti fondamentali: una dichiarazione di impegno e quindi un patto coniugale esplicito e la presenza di una dimensione inconsapevole, cioè di un patto segreto. Il patto dichiarato è una dichiarazione di impegno nella relazione, formulata esplicitamente e pubblicamente, che ha nel matrimonio la sua visibilità sociale e che si esprime con la promessa di fedeltà “nella

gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia” e si rifà prevalentemente al polo etico della relazione. Esso può essere: fragile, se è povero di impegno; formale, se come nel passato si basa su regole e rigida contrattualità; assunto, se interiorizzato adeguatamente da un punto di vista cognitivo e affettivo. Il patto segreto è invece un intreccio affettivo inconsapevole che influenza la scelta reciproca, è un patto non dichiarato, implicito, che comprende tutti i bisogni, gli ideali, le aspettative che appartengono alla storia personale e familiare di ognuno dei partner e che entrambi desiderano soddisfare nella relazione coniugale. Nessuna coppia, infatti, inizia un rapporto a partire da zero: tutti hanno un sistema di credenze e aspettative nei confronti del matrimonio che si è strutturato a partire dalle esperienze nella famiglia d’origine o da altre esperienze personali (matrimoniali, di coppia)… il tutto condizionato anche dalla cultura di appartenenza. Il patto segreto può essere: praticabile, quando i partner soddisfano i bisogni affettivi reciproci. È flessibile, perché può essere riformulato secondo il mutamento dei bisogni affettivi e delle attese dei partner lungo il percorso di vita e, grazie a questa capacità adattativa, può cambiare in funzione alle situazioni del ciclo di vita della famiglia riuscendo a fronteggiare e superare crisi e compiti di sviluppo della coppia coniugale; rigido, quando lo scambio avviene ma, evolvendosi i bisogni reciproci, l’intesa segreta si consuma. Nel patto rigido, cioè, quando si esaurisce la soddisfazione di una particolare forma di incastro tra i vari bisogni dei partner, si genera la corrosione del legame. È il caso di coniugi che, ad esempio, concentrino tutte le loro risorse ed interessi nell’educazione dei figli trascurando la coppia e, quando i figli adulti vanno per la loro strada, rigidamente non sono in grado di rilanciare il patto, non riescono a riorganizzarsi e finiscono col separarsi; impraticabile, dove praticamente non


esiste un patto segreto, perché l’intesa è nulla e lo scambio è impossibile. Nel patto impraticabile, l’altro nella sua realtà non è percepito, i bisogni che i due partner sperano di soddisfare reciprocamente vengono sistematicamente disattesi e il mondo psichico della coppia è costituito da sfruttamento reciproco sulla base di esigenze esclusivamente individuali. Il legame coniugale risente della confluenza tra i due patti che, incontrandosi, danno luogo a forme specifiche di relazioni di coppia le quali determineranno se essa sarà in grado di affrontare e superare gli eventi critici che

si presenteranno nel corso del loro ciclo vitale oppure no. Quasi tutte le combinazioni (tra patto dichiarato formale o fragile e patto segreto rigido o impraticabile) sono assolutamente disfunzionali per la coppia e conducono a insoddisfazione, infelicità e magari alla separazione. La costruzione di un patto coniugale che attui e mantenga viva la confluenza tra patto segreto e patto dichiarato necessita di un terreno comune che comprenda entrambe le valenze: etica ed affettiva. È appunto quando il patto dichiarato assunto e patto segreto praticabile si incontrano che la coppia riesce

a superare positivamente le transizioni innovandosi continuamente, a costruire una propria identità ed essere mediatrice tra le vecchie e le nuove generazioni. E, concludendo con le parole di Erri De Luca, questa coppia coniugale “non avrà metà, sarà un due che non si può dividere con niente… nessuno sarà uno e l’unità consisterà nel due…”. Buon 2020 a tutte le coppie giorno per giorno in cammino!


Lettera inviata dal Duca di Sermoneta a Tolosa, spedita il 14 Novembre 1863 da un ufficio del Corpo di spedizione francese a Roma, timbro indicato dalla freccia rossa. Il francobollo da 20 cent. azzurro con l’effigie di Napoleone III è annullato con la “griglietta” dello Stato Pontificio che rende la busta assai rara. A fianco sempre lo stesso francobollo, che però usato in Francia con il timbro a punti è comunissimo. In alto a destra il raffinato monogramma del duca, di ispirazione michelangiolesca.

a cura di Giuseppe Menzio

Una lettera del Duca di Sermoneta Durante i moti rivoluzionari che scoppiano un po’ ovunque in Italia nel 1848-49 anche Roma è coinvolta. Infatti dopo la proclamazione della Repubblica Romana ad opera di Mazzini, il 25 Novembre 1848, Pio IX si rifugia a Gaeta, ospite dei Borbone. Ma l’intervento dell’ esercito francese pone fine alla Repubblica Romana, restaura il potere temporale dei papi e Pio IX rientra a Roma il 4 Settembre 1849. I Francesi occuperanno Roma fino a Settembre 1870, quando la Francia attaccata dalla Prussia e poi sconfitta, è costretta a ritirare le sue truppe. Il 20 Settembre con la breccia di Porta Pia, Roma entra finalmente a fare parte del Regno d’Italia. Nel corso dell’occupazione francese, a Roma si utilizzavano i francobolli dello Stato Pontificio, mentre i membri del Corpo di spedizione francese avevano la loro posta militare e affrancavano le lettere con francobolli francesi che portavano l’effigie di Napoleone III. Il Duca di Sermoneta era un personaggio importante all’epoca e viene così descritto da un suo contemporaneo :

E poi aggiunge a proposito della situazione politica : “Gli uomini che prima si lasciavano guidare come pecore, sono oggi assai mal disposti verso i vecchi abusi del potere, e le sofferenze passate e presenti li hanno resi insofferenti nei riguardi delle autorità; sono spinti dalla rabbia per i diritti negati e dalla sete di libertà.”

Stampa dell’epoca mostra truppe francesi che sbarcano nel porto di Civitavecchia, per poi raggiungere Roma.

Si capisce quindi che il duca, benché “assistente al trono pontificio” non fosse visto troppo di buon occhio dalla Curia romana… Ma perché il duca spediva le sue lettere utilizzando la posta militare francese invece delle poste pontificie ? Prima di tutto perché lui poteva permetterselo, grazie alle sue conoscenze, e poi perché così spendeva meno della metà. Infatti se avesse dovuto affrancare la lettera con francobolli dello Stato Pontificio avrebbe speso 10 bajocchi che corrispondevano a 50 centesimi, mentre così spendeva solo 20 centesimi… Altra curiosità : sul retro della busta sono visibili due timbri di transito, Marsiglia e Bordeaux, e poi un nitidissimo timbro di arrivo a Tolosa : 18 Nov. 1863. La lettera quindi impiegò soltanto 4 giorni per andare da Roma a Tolosa ! forse grazie anche alla posta militare (“prioritaria”). Questa lettera sia per il suo francobollo e i timbri, sia per il contenuto, dimostra come i documenti postali siano preziose fonti di informazione per la storia e per i costumi.

“Don Michelangelo Caetani, discendente dei nipoti di Bonifacio VIII, Duca di Sermoneta, Principe di Teano, Marchese di Cisterna, Grande di Spagna di prima classe, Assistente al trono pontificio, è un uomo molto originale, spiritoso e gentile… la cortesia, la sincerità, semplicità di modi, l’ardente amore del vero e del giusto sono in lui qualità innate, come la memoria, l’acume, la sagacità… Un tal uomo vivendo a Roma, non poteva vedere tanti abusi senza sentire il bisogno di sferzarli. Il suo spirito satirico, com’è facile immaginare, lo ha messo male con la Curia… “

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E infatti nella lettera la cui busta è raffigurata in questa pagina, il duca, scrivendo ad un suo amico francese, il generale Pourcet, dà prova della sua capacità di analisi, ironia e senso critico.

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Nella lettera, in francese, egli scrive tra l’altro : “Credetemi, caro generale, glielo dico da vero cristiano, quel che succede di male nel mondo oggi è assoluta conseguenza dei grandi peccati della Curia romana, della loro mancanza totale di virtù cristiane.”

Nella foto, il possente castello di Sermoneta che risale al XIII secolo. L’ultima erede dei Caetani, Lelia, è morta nel 1977.


DOTTOR GIANFRANCO PANARELLO MUSCOLINO MEDICO CHIRURGO

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DRINK: THE NEW POPE (ispirato alla serie tv ‘The New Pope’, di Paolo DRINK: CIRCE (ispirato al film “Odissea”, di Francesco Bertolini e Sorrentino, 2019) Adolfo Padovan, 1911)

BARMAN: Simone Mina del Ch 18 87, il Cocktail bar dello storico ristorante Checchino dal 1887 di BARLADY: Carola Abrate de La Drogheria di Torino Roma DRINK: SPIDEY PARKER INGREDIENTI: (ispirato al personaggio di SPIDER MAN nel film 5 cl VII Hills Italian Dry Gin “Avengers: Endgame”, di Anthony e Joe Russo, INGREDIENTI: 2,5 cl Americano Cocchi 3 cl VII Hills Italian Dry Gin 2019) 1 cl Solerno 3 cl Bitter Rouge Bianco 3 dash bitter al sedano 3 cl Vermouth Dry BARMAN: la crew de I MAESTRI DEL COCKTAIL Vaporizzazione di mancata sanctorum bitter (tintura di Bicchiere: coppa Tulipano incenso) INGREDIENTI: 40 ml Mistrà Pallini PREPARAZIONE: Bicchiere: coppa Martini 20 ml succo di lime La tecnica che viene utilizzata si chiama “throwing “ Garnish: cipollina Fill di Gosling’s Ginger Beer dall’inglese “to throw” (ossia versare , gettare), scelta per far sì che questo movimento possa sprigionare i sentori PREPARAZIONE: Bicchiere: Tumbler alto (meglio se squadrato) degli ingredienti utilizzati, il bouquet e la morbidezza Con la tecnica dello stir&strain, versare tutti gli Garnish: chicco di caffè ingredienti in un mixing glass e colmare con ghiaccio del VII Hills Italian Dry Gin. Successivamente il drink a cubi. Quindi, mescolare con un barspoon e, a viene versato in una coppa Tulipano e servito, dopo una PREPARAZIONE: spruzzata di olii essenziali di arancia, che donano una Versare direttamente nel bicchiere il lime juice, il Mistrà raffreddamento e diluizione avvenuti, versare il drink morbidezza in più. in una coppa Martini precedentemente raffreddata. Pallini, riempire di ghiaccio fino all’orlo e versare la Gosling’s Ginger Beer. Mescolare con un cucchiaino da Vaporizzare la tintura d’incenso sul drink e guarnire con ISPIRAZIONE: una cipollina sul bordo del bicchiere. bar e servire. L’ispirazione è stata data dal film muto del 1911 ISPIRAZIONE: Ricorda il compianto Stan Lee che l’idea dell’Uomo Ragno gli venne osservando una mosca camminare sul muro. Pensò a un ragazzino in grado di arrampicarsi ovunque. Giocando su queste caratteristiche e la giovane età, è nato ‘Spidey Parker’, rispettivamente soprannome e cognome dell’eroe. Un drink di bassa gradazione, che si richiama anche alla tradizione della ‘mosca’ nell’anice, il chicco di caffè.

ISPIRAZIONE: Questo cocktail rende omaggio a un grande twist del Negroni, nato nella capitale durante la Dolce Vita che risponde al nome di “Cardinale”. Giocando con gli ingredienti e il colore il pensiero va a un-twist-deltwist. La naturale evoluzione di un Cardinale è quella di diventar Papa, così il cocktail si sveste del color cardinalizio e assume il candido colore papale. Il bianco nel mondo dei drink equivale al trasparente e, giocando con i colori e il lessico dei cocktail, il cocktail “maschera” il Cardinale da Martini, rendendo anche omaggio alla serie di Paolo Sorrentino in uscita nel 2020, nella quale al Papa interpretato da Jude Law si aggiunge quello di John Malkovich. Chi è il Negroni e chi il Martini? A chi assaggia l’ardua scelta, nel frattempo l’augurio è di godersi questi due drink in uno, il “The New Pope”, che nasce nella Capitale.

intitolato Odissea. Il film si ispira al racconto di Omero e mi ha successivamente ispirato, poiché venne realizzato in onore del 50esimo anniversario dell’Unità d’Italia al Salone Internazionale di Torino, la mia città natale. Circe vuole essere un drink ruffiano, delicato e ammaliatore, proprio come il personaggio che gli conferisce il nome.


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CINEMA TEATRO SAN TIMOTEO Programma febbraio / marzo 2019 Via Apelle 1 – Casal Palocco tel. 0650916710 sabato 4 gennaio 16.30-21.15 domenica 5 gennaio 16.30-21.15 IL PRIMO NATALE di e con Ficarra e Picone Commedia, 100’ lunedì 6 gennaio 11.00 - ingresso gratuito E.T. - L’EXTRATERRESTRE (1982) di Steven Spielberg con H.Thomas, D.Barrymore Fantascienza, 115’ giovedi 9 gennaio 21.15 sabato 11 gennaio 16.30 e 21.15 LA BELLE EPOQUE di Nicolas Bedos Con D.Auteil, G.Canet Commedia 110’ sabato 11 gennaio 21.15 domenica 12 gennaio 16.30 e 21.15 (V.O. – sottotitoli italiano) L’INGANNO PERFETTO di Bill Condon Con H.Mirren, I.McKellen Thriller, 110’ giovedi 16 gennaio 21.15 sabato 18 gennaio 16.30 CHE FINE HA FATTO BERNADETTE? di Richard Linklater Con C.Blanchett, B.Crudup Commedia, 130’

sabato 18 gennaio 21.15 domenica 19 gennaio 16.30 e 21.15 (V.O. – sottotitoli italiano) UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK di Woody Allen con T.Chalamet, E.Fanning Commedia, 92’

sabato 1 febbraio 21.15 domenica 2 febbraio 16.30 e 21.15 (V.O. – sottotitoli italiano) SORRY WE MISSED YOU di Ken Loach con K.Hitchen, D.Honeywood Drammatico, 100’

giovedi 23 gennaio 21.15 sabato 25 16.30-21.15 ASPROMONTE - LA TERRA DEGLI ULTIMI di Mimmo Calopresti Con V.Bruni Tedeschi, S.Rubini Drammatico, 89’

giovedi 6 febbraio 21.15 sabato 8 febbraio 16.30 TUTTO IL MIO FOLLE AMORE di Gabriele Salvatores, con C.Santamaria, V.Golino Drammatico, 97’ sabato 8 febbraio 21.15 domenica 9 febbraio 16.30 e 21.15 (V.O. – sottotitoli italiano) PICCOLE DONNE di Greta Gervig con E.Watson, S.Ronan Drammatico, Storico 135’

sabato 25 gennaio 21.15 domenica 26 gennaio 16.30-21.15 TOLO TOLO di e con Checco Zalone Commedia, 90’ giovedi 30 gennaio 21.15 sabato 1 febbraio 16.30 DIO E’ DONNA E SI CHIAMA PETRUNYA di Teona Strugar Mitevska, con Z.Nusheva, L.Mitevska Drammatico, 100’

giovedi 13 febbraio 21.15 sabato 15 febbraio 16.30 IL PARADISO POBABILMENTE di Elia Suleiman, con G.Garcia Bernal, A.Suliman Commedia, 97’ sabato 15 febbraio 21.15 domenica 16 febbraio 16.30 e 21.15 (V.O. – sottotitoli italiano) JUDY di Rupert Goold con R.Zelwegger, F.Wittrok Biografico, 118’


Biblioteca Onofri Iniziative in programma

Libri come ali CIRCOLO GIOVANI LETTORI Fino al 3 giugno, un mercoledì al mese dalle ore 17,30 alle ore 19.00 A cura di Cristiana Pezzetta dellìAssociazione culturale ‘Semidicarta’ Ogni venerdì, fino alla data: 5 giu 2020

Prossimi appuntamenti per il 5 febbraio, 4 marzo, 8 aprile, 6 maggio, 3 giugno

CONVERSAZIONI IN BIBLIOTECA CON MS WILLIAMS

Riservato ai ragazzi/e dai 14 ai 18 anni iscritti alle Biblioteche di Roma Bibliocard

Ogni venerdì alle ore 17, la Biblioteca propone settimanalmente CONVERSAZIONI IN INGLESE con l’insegnante madrelingua Jill Yvonne Williams. Rivolto ad adulti iscritti alle Biblioteche Di Roma. Per informazioni, rivolgersi al Front Office o chiamare lo 06 45460640

Se sei in cerca di storie che ti coinvolgano, se vuoi condividere con altri due libri, se vuoi conoscere persone a cui piace stare insieme e parlare di libri, sei nel posto giusto! Un circolo per ragazzi e ragazze che, dallo scorso anno, si riunisce una volta al mese per mettere il uce le trame nascoste di un libro, scelto dagli stessi partecipanti al gruppo.

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Biblioteca Sandro Onofri - Via Umberto Lilloni 39/45 - 00125 Roma (Acilia) - Municipio X Tel. 06 45460641-46 - www.facebook.com/bibliotecasandroonofri


Scadenzario Fiscale Anna Maria De Calisti commercialista

Lo Studio De Calisti A.M. manda un saluto di inizio anno a tutti i Lettori che si inoltrano nello scadenzario fiscale di Gennaio 2020

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La scadenza del 2020 prevede il pagamento dei contributi per i datori di lavoro domestico. Il pagamento che va dal 1° gennaio al 10 gennaio, secondo la nuova circolare Inps, potrà essere versato esclusivamente secondo le seguenti modalità: a) rivolgendosi ai soggetti aderenti al circuito “Reti Amiche” (tabaccherie); b) online sul sito internet “www.inps.it”, nella sezione Servizi on line – Elenco di tutti i servizi - Pagamento contributi lavoratori domestici; c) telefonando al Contact Center 803.164, tramite utilizzo di carta di credito; d) utilizzando il bollettino MAV.

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Lo Studio rammenta che avendo dipendenti o collaboratori occasionali la scadenza del 16 gennaio prevede: IRPEF, Ritenuta d’acconto, e contributi INPS. Inoltre, entro il 16 gennaio coloro che sono titolari di Partita Iva e si trovano sotto un regime IVA mensile dovranno effettuare il versamento. Chi non ha potuto pagare l’IMU o la TASI o altre imposte il 16 dicembre 2019, con l’opportuno calcolo può ravvedersi entro il 15 gennaio 2020.

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Con la scadenza del 27 gennaio coloro che ne sono soggetti, vi è la presentazione degli elenchi riepilogativi Intrastat. Chi non ha potuto pagare l’acconto dell’IVA il 27 dicembre 2019 con l’opportuno calcolo può ravvedersi entro il 27 gennaio. Il 27 gennaio 2020 è l’ultimo giorno per presentare in via telematica sia la dichiarazione dei redditi tardiva 2019 che la dichiarazione tardiva Irap 2019. Si informano i lettori che lo Studio essendo anche CAF CGN è in grado di fornire ulteriori servizi tra cui: • 730 per coloro che sono dipendenti, collaboratori, pensionati. • Gestione Badanti e Colf. • Mod. PF SP SC • Successioni. Lo Studio augura ai Lettori un sereno e proficuo 2020. Studio De Calisti Anna Maria - Via Leonardo Mellano 72 - 00125 Roma - 06/52352585 cell. 3333087137 - e-mail: amdec@libero.it

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