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giovedì 13 maggio 2021 Pagina 25
Il Mattino di Padova Consiglio Regionale
Limena e Vigodarzere, quadrante nord
Il futuro collegamento sul Brenta mette d' accordo tutti Parte l' iter progettuale messo a punto dal tavolo fra Provincia e i due Comuni interessati E dopo molti anni riguarderà pure il nodo della Castagnara
CRISTINA SALVATO VIGODARZERE Partito l' iter per la progettazione del nuovo ponte tra Vigodarzere e Limena, mentre a breve sarà presentata la possibile soluzione del nodo di Castagnara. Si è tenuta la settimana scorsa una riunione del Tavolo tecnico tra i comuni di Padova, Cadoneghe, Vigodarzere e Limena, con la presenza del presidente della Provincia Fabio Bui. Da alcuni mesi questi enti hanno scelto di condividere progetti e strategie, per arrivare ad una soluzione comune ed evitare di continuare a proporre progettualità diverse, che scontentavano di volta in volta gli uni o gli altri. Lasciando il territorio, in particolar modo Vigodarzere, a fare i conti con il traffico di ingresso in città, paralizzante negli orari di punta. "Galeotto" fu l' annuncio del vicepresidente provinciale Marcello Bano, verso la fine dello scorso dicembre, che si era detto pronto ad avviare lo studio di un ponte, mostrando già i rendering di un possibile progetto. Vigodarzere si era lamentato del fatto che fosse tutto troppo sbilanciato dalla parte di Limena e dopo alcune scaramucce sui social i due comuni e la Provincia avevano deciso finalmente di sedersi tutti insieme attorno allo stesso tavolo, coinvolgendo anche i vicini territori di Padova e Cadoneghe. Durante la videoconferenza della scorsa settimana, il tavolo ha affrontato quindi le due questioni legate al traffico in ingresso a Padova: innanzitutto è stato esaminato lo studio di fattibilità della viabilità sovracomunale del Quadrante Est, tra i Comuni di Padova, Cadoneghe e Vigodarzere, sulla direttrice di Pontevigodarzere al cosiddetto "nodo della Castagnara". Lo studio sarà presentato a breve, dopo l' esame dei rispettivi Consigli comunali. Si è inoltre deciso di avviare la procedura di incarico dello studio di fattibilità per il secondo grande "nodo", sul Quadrante Est, tramite un nuovo ponte sul fiume Brenta, tra i comuni di Vigodarzere e Limena, alternativo o in supporto all' esistente, ma insufficiente, ponte della Liberà. «L' importante decisione, finanziata dai due Comuni di Vigodarzere e Limena e dalla Provincia di Padova» dichiara il sindaco di Vigodarzere, Adolfo Zordan «inizia dunque a dare risposta operativa alle esigenze di viabilità, all' interno di una progettazione che coinvolge anche il Quadrante Nord di Padova e la Provincia. La videoconferenza della settimana scorsa tra i diversi Comuni ha dato finalmente il via agli esami relativi alla fattibilità del progetto». Per quanto compete Limena «Il passaggio sul territorio avverrà interessando via Volta» annunciano il sindaco Stefano Tonazzo e l' assessore alla Viabilità, Jody Barichello.
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giovedì 13 maggio 2021
Il Mattino di Padova Consiglio Regionale
«Siamo in dirittura d' arrivo per cominciare finalmente la progettazione di un' opera attesa da decenni». --Cristina Salvato.
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giovedì 13 maggio 2021 Pagina 56
Il Resto del Carlino (ed. Rovigo) Lavoro
Vaccino, da oggi tocca anche agli over 50 I nati tra il 1967 e il 1971 dovranno prenotarsi dai medici di base o sul sito della Regione: le somministrazioni inizieranno il 3 giugno di Stefano Lolli FERRARA Mentre marcia già spedita la vaccinazione degli over 55, da oggi scocca l' ora per i cittadini nati tra il 1967 e il 1971, che nella nostra provincia superano abbondantemente i 20mila. Alla vaccinazione di questa fascia d' età provvederà - dal 3 giugno - la categoria dei medici di medicina generale. E per questo, da oggi i cinquantenni dovranno chiamare il proprio medico di base per opzionare la vaccinazione. Ieri si è aggiunta una nuova possibilità, per agevolare sia le persone sia i medici stessi: da oggi i cittadini di questa fascia d' età possono collegarsi al sito internet della Regione Emilia-Romagna (http://salute.regione.emilia-romagna.it/candidature-vaccinazione), selezionare la classe 50-54 anni e compilare un modulo con i propri dati anagrafici e recapiti. Ogni medico di medicina generale riceverà i nominativi dei propri assistiti che si sono candidati, potendo così programmare le vaccinazioni, in collaborazione con l' Azienda Usl. Al proposito, per oggi pomeriggio è in programma la riunione del comitato aziendale, formato dai rappresentanti dei sindacati dei medici di base e dall' Ausl, per definire nel dettaglio le modalità operative di questa importante fase della campagna vaccinale. Va ricordato comunque che tra gli over 50 rientrano numerose persone già vaccinate (in qualche caso anche con la seconda dose) per ragioni professionali, perché appartenenti ad esempio al personale scolastico o alle forze dell' ordine, o per motivi di salute. Perciò servirà qualche giorno ai medici di base per avere l' elenco depurato dei propri assistiti, da incrociare con le prenotazioni che di fatto sono già partite, con tante telefonate arrivate nei giorni scorsi agli ambulatori. In base all' accordo raggiunto con la Regione, i medici di medicina generale si sono impegnati a garantire, settimanalmente, almeno 70mila vaccinazioni (il dato riguarda l' intera regione, la declinazione per Ferrara sarà definita non appena sarà chiaro quanti fra i 150 medici di base prenderanno parte a questa fase della campagna). Chi comunque non potràò effettuare le vaccinazioni nel proprio ambulatorio, fissando specifiche giornale di somministrazione per gli over 50, potrà concordare con l' Azienda Usl la disponibilità di un box alla Fiera o di orari dedicati negli altri centri vaccinali del territorio. Su scala regionale, ad oggi sono state consegnate 2.134.310 dosi, di cui 2.005.145 già somministrate: il 94% di quelle ricevute. Ferrara si mantiene ancora in testa all' ideale classifica. Per quanto riguarda il tipo di vaccino utilizzato, ad oggi è stato somministrato quasi 1,5 milioni di dosi di Pfizer; 174.909 Moderna, 395.844 AstraZeneca, 19.013 Johnson & Johnson. L' assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini ha sottolineato poi come sia in corso il confronto
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giovedì 13 maggio 2021
Il Resto del Carlino (ed. Rovigo) Lavoro
con le categorie economiche e le rappresentanze sindacali sulle linee guida per le vaccinazioni in azienda: da giugno, infatti, sarà disponibile una quota di vaccini che sarà destinata all' ambito del lavoro. Particolare attenzione sarà posta al settore turistico, che nell' ambito produttivo dovrà trovare un canale di somministrazione. Per quanto riguarda Ferrara, al momento polo chimico e Berco hanno manifestato chiara intenzione di diventare sedi vaccinali. Altri punti non sono stati definiti (anche perché è fissato un tetto di almeno 500 vaccinazioni, per poter diventare punto di somministrazione a tutti gli effetti), e tiene banco l' ipotesi - anche in questo caso - di utilizzare l' hub della Fiera, e gli altri punti vaccinali, come sede per vaccinazioni in giornate e orari riservati proprio ai lavoratori. Anche le farmacie entreranno in campo per la vaccinazione, sono circa 800 quelle che hanno già dato la propria disponibilità.
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giovedì 13 maggio 2021 Pagina 36
Il Gazzettino (ed. Padova) Ambiente, Difesa, Suolo e Protezione Civile
Futuro verde, ecco come sarà per il Comune `Fotovoltaico e mezzi elettrici: dalla teoria si passerà alla "pratica" AMBIENTE PADOVA Potenziamento del trasporto pubblico, fotovoltaico, smart working, gestione sostenibile dei rifiuti. Sono questi i grandi temi su cui si giocherà il futuro ambientale della città. Buone pratiche che sono diventate parte integrante del Paesc - Piano d' Azione per l' Energia Sostenibile e il Clima - che ieri ha incassato il via libera dalla giunta e che, a breve, sarà ratificato dal consiglio comunale. Il documento, redatto nell' ambito del progetto europeo Life Veneto Adapt (2017 - 2021) definisce l' impegno del Comune per ridurre le emissioni di gas serra e individuare allo stesso tempo le azioni necessarie per adattare il territorio urbano ai cambiamenti climatici. Il Paesc aggiorna e adegua il precedente Piano d' azione per l' energia sostenibile approvato nel 2011 e conclusosi nel 2020, innalzando gli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti al 55% entro il 2030 rispetto al 2005 (anno base di riferimento) ed identificando nuove politiche e misure di adattamento per la città, in grado di affrontare le crescenti sfide legate agli eventi climatici estremi. Nello specifico, il dispositivo si compone di 116 azioni che vanno ad agire su 6 diversi ambiti tematici, dalla promozione delle fonti rinnovabili all' efficientamento del parco edilizio pubblico e privato, dalla gestione sostenibile di reti e infrastrutture al potenziamento dei servizi di mobilità dolce e del trasporto pubblico locale, dal consolidamento di un' economia a basse emissioni di carbonio alla pianificazione di una città inclusiva e resiliente. Le azioni del Paesc contribuiranno in diversa misura al raggiungimento dell' obiettivo al 2030. La promozione di forme di mobilità sostenibile e di rinnovamento e messa in sicurezza degli edifici avranno un ruolo determinante, in linea con quanto previsto a livello europeo dal Quadro 2030 per il clima e l' energia e con gli obiettivi del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza. Nel concreto, il documento prevede, tra le altre cose, la promozione dell' installazione di impianti fotovoltaici, la produzione di energia elettrica da fonti alternative, un programma di efficientamento degli edifici comunali, la riqualificazione energetica del parco di illuminazione pubblica comunale, la gestione sostenibile dei rifiuti urbani e speciali, la depurazione delle acque reflue, la promozione del trasporto pubblico locale, il potenziamento della ciclabilità, la promozione dello smart working e la riduzione degli sprechi idrici. «Sono veramente felice che il Piano d' azione per l' energia sostenibile e il clima abbia iniziato il suo percorso per diventare un documento ufficiale delle politiche per la sostenibilità del Comune ha spiegato l' assessore all' Ambiente Chiara Gallani - Le 415 pagine di questo documento mettono nero su bianco l' impegno di questa amministrazione per la riduzione delle emissioni climalteranti. Le azioni contenute nel Piano non devono essere interpretate, quindi, come buone intenzioni, ma come impegni concreti
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giovedì 13 maggio 2021
Il Gazzettino (ed. Padova) Ambiente, Difesa, Suolo e Protezione Civile
che tutti assieme, come comunità, siamo chiamati ad attuare per il bene comune, soprattutto di chi verrà dopo di noi». «L' altro elemento che è importante far emergere è che gli obiettivi che ci siamo dati sono molto sfidanti ha aggiunto - Ricordo, infatti, che l' iniziativa europea del Patto dei Sindaci, cui Padova aderisce e che invita città di tutto il mondo ad impegnarsi per la sostenibilità energetica, la mitigazione e l' adattamento ai cambiamenti climatici, pone come obiettivo la riduzione delle emissioni climalteranti di almeno il 40% entro il 2030, rispetto all' anno di riferimento del 1990». Al.Rod. © riproduzione riservata.
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mercoledì 12 maggio 2021 Pagina 10
La Cronaca di Verona e del Veneto Giochi Invernali Milano Cortina 2026
LA REPLICA DI D' ARIENZO
Commissariamenti e opere olimpiche "Per le opere olimpiche, il Ministero delle Infrastrutture può già nominare un Commissario! Stupisce che il Sottosegretario Morelli sia venuto a Verona e abbia prospettato una soluzione che la Commissione Infrastrutture e Trasporti del Senato gli ha già consegnato due mesi fa, ormai". Così Vincenzo D' Arienzo, senatore PD, Relatore del provvedimento che nominava 29 commissari per 57 opere in tutta Italia. "In quell' occasione, prosegue D' Arienzo, avevo rilevato l' anomalia che per le infrastrutture olimpiche non ci fosse un commissariamento e, per questa ragione, considerato che entro il 30 giugno prossimo dovrà essere emanato un altro Decreto con i nuovi commissariamenti, avevo inserito al primo posto del parere l' urgenza, attesi i risvolti economici e di immagine delle Olimpiadi Milano -Cortina 2026, di individuare un commissario straordinario per ogni Regione interessata dai Giochi Olimpici, dotato dei poteri e delle funzioni di cui all' articolo 4, comma 3, del decreto -legge 18 aprile 2019, n.32, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n.55, al fine di accelerare tutte le opere connesse e necessarie per lo svolgimento dei Giochi Olimpici 2026, comprese le opere olimpiche di cui al decreto -legge 11 marzo 2020 n.16, convertito con leg ge dell' 8 maggio 2020 n. 31. In sostanza, un commissario con i medesimi poteri del cd: "Modello Genova", ovvero un significativo potere derogatorio del Codice degli Appalti, specifico per le opere olimpiche. Duole rilevare che il Sottosegretario Morelli non ne sia a conoscenza (e questo mi preoccupa molto). E, visto che ci siamo, nello stesso parere avevo inserito la richiesta di commissariare la variante alla SS 12. Non sfugga che a Verona, in Arena, si chiuderanno le Olimpiadi e che, pertanto, la nostra variante rientra pienamente tra quelle da considerare funzionali ai Giochi. Spero che il Sottosegretario se ne ricordi, conclude D' Arienzo".
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Corriere delle Alpi Giochi Invernali Milano Cortina 2026
Turismo
Ospitalità, la lista della spesa per gli investimenti olimpici Il Distretto turistico delle Dolomiti ha già raccolto interventi per 50 milioni «Pubblico e privato uniti, così sarà più facile trovare contributi statali ed europei»
FRANCESCO DAL MASFDM Francesco Dal Mas / CORTINABen 50 milioni di possibili investimenti per riqualificare l' ospitalità, alberghiera e no, in vista delle Olimpiadi. Ma la speranza è di arrivare a 100, anzi di andare oltre. Tanti i progetti raccontati dal Distretto turistico delle Dolomiti, presieduto da Gherardo Manaigo, ieri pomeriggio, alla presenza dei coordinatiori dei Comitati turistici, del presidente della Provincia Roberto Padrin, dell' assessore al turismo De Toni e del sindaco di Pieve di Cadore, Bepi Casagrande. «Per le Olimpiadi e le Paralimpiadi stiamo raccogliendo le schede progettuali degli investimenti, soprattutto di riqualificazioni, che tanti operatori intendono realizzare nei loro ambienti», spiega Manaigo. «Sulla base di queste schede che confluiranno in un masterplan andremo a prenderci i contributi previsti da Governo, Regione e dalla stessa Europa per cofinanziare i nostri progetti. In base alle risposte che riceveremo, ci sarà la compartecipazione dei singoli investitori, attraverso, magari, prestiti agevolati dalle banche o altre forme di sostegno». Gildo Trevisan, coordinatore del Consorzio Turistico del Cadore, si dice sicuro che la mole dell' investimento complessivo è destinata presto a raddoppiare. Il sindaco Casagrande di Pieve di Cadore ha auspicato che al masterplan partecipino anche i contributi progettuali dei singoli enti locali. Le Olimpiadi, insomma (e le Paralimpiadi, ha raccomandato il presidente Padrin) come occasione di sviluppo complessivo del territorio, perché fino ad ora si è sentito parlare solo di infrastrutture stradali e sportive. Il gruppo spera che da Milano-Cortina scaturiscano investimenti anche nell' accompagnamento dell' epocale evento. Trevisan ha esemplificato citando la necessità di presentare al meglio la provincia, cercando almeno di riqualificare gli arredi urbani (e non solo) lungo le maggiori direttrici di traffico, a partire dall' Alemagna. Oggi, infatti, lo sguardo del viaggiatore impatta su case e angoli del territorio nella più assoluta precarietà. Manaigo ha posto l' urgenza, proprio in vista dei Giochi del 2026, di rifondare l' accoglienza nella qualità massima. «Manca a Cortina», ha specificato, «una scuola di alta accoglienza per il personale degli alberghi, per cui siamo costretti, ad ogni stagione, a recuperare 3.200 collaboratori in giro per l' Italia e perfino all' estero, mentre tanti nostri giovani devono magari cercare lavoro fuori provincia». Manaigo è stato molto severo nell' analisi dei modelli di ospitalità ai piedi delle Dolomiti. Ha evidenziato
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giovedì 13 maggio 2021
Corriere delle Alpi Giochi Invernali Milano Cortina 2026
il senso della cooperazione che si vive e si pratica a Cortina e nell' ampezzano, mentre si è detto deluso dell' individualismo che esiste ancora in altri territori, a cominciare dal Cadore. «La logica del campanilismo è dura a morire», ha affermato. «Piuttosto che si avvantaggi il vicino, preferisco tagliarmi le gambe, ha esemplificato. L' impegno olimpico, invece, richiama alla condivisione. Ed è proprio questo il senso dell' azione che sta promuovendo il Distretto del turismo. Anzitutto coordinando gli sforzi di ciascuna realtà territoriale. «Questa è un' ottima opportunità che abbiamo, anche come enti locali, di compartecipare con il privato intraprendente nell' offerta di un' ospitalità qualificata ai sempre più numerosi appassionati delle Dolomiti, provenienti da ogni parte del mondo», conclude Casagrande. --© RIPRODUZIONE RISERVATA.
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