23-MAG-2021 Estratto da pag. 13 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
ESTERI
1
23-MAG-2021 Estratto da pag. 13 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
ESTERI
2
23-MAG-2021 Estratto da pag. 17 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
ESTERI
3
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-10 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
ESTERI
4
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-10 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
ESTERI
5
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-29 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
ESTERI
6
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-29 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
ESTERI
7
23-MAG-2021 Estratto da pag. 25 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
ESTERI
8
23-MAG-2021 Estratto da pag. 18 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
ESTERI
9
23-MAG-2021 Estratto da pag. 18 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
ESTERI
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 19 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
ESTERI
11
23-MAG-2021 Estratto da pag. 19 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
ESTERI
12
23-MAG-2021 Estratto da pag. 12 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
ESTERI
13
23-MAG-2021 Estratto da pag. 12 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
ESTERI
14
23-MAG-2021 Estratto da pag. 2 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
1
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-11 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
2
23-MAG-2021 Estratto da pag. 8 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
IMMIGRAZIONE
3
23-MAG-2021 Estratto da pag. 8 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
IMMIGRAZIONE
4
23-MAG-2021 Estratto da pag. 2 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
1
23-MAG-2021 Estratto da pag. 3 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
2
23-MAG-2021 Estratto da pag. 3 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
3
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-6 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
4
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-6 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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PRIMO PIANO
5
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-5 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
6
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-5 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
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PRIMO PIANO
7
23-MAG-2021 Estratto da pag. 2 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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PRIMO PIANO
8
23-MAG-2021 Estratto da pag. 2 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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PRIMO PIANO
9
23-MAG-2021 Estratto da pag. 3 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 3 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-6 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-6 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-6 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-6 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 5 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 5 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 5 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 5 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-6 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-6 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 9 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 9 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-4 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-4 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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PRIMO PIANO
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ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-4 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-3 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-3 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 6 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
30
23-MAG-2021 Estratto da pag. 6 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
31
23-MAG-2021 Estratto da pag. 12 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
32
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-17 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
33
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-17 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
34
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-17 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
35
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-17 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-17 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-17 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
38
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-17 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-17 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
40
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-17 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-17 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-17 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
43
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-17 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
PRIMO PIANO
44
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-17 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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PRIMO PIANO
45
23-MAG-2021 Estratto da pag. 12 /
art
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3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
46
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-10 /
art
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3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
47
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-10 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
48
23-MAG-2021 Estratto da pag. 2 /
art
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3043
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POLITICA
49
23-MAG-2021 Estratto da pag. 2 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
50
23-MAG-2021 Estratto da pag. 28 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
51
23-MAG-2021 Estratto da pag. 28 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
52
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-17 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
53
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-17 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
54
23-MAG-2021 Estratto da pag. 5 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
55
23-MAG-2021 Estratto da pag. 11 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
56
23-MAG-2021 Estratto da pag. 11 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
57
23-MAG-2021 Estratto da pag. 8 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
58
23-MAG-2021 Estratto da pag. 8 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
59
23-MAG-2021 Estratto da pag. 11 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
60
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-7 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
61
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-7 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
62
23-MAG-2021 Estratto da pag. 11 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
63
23-MAG-2021 Estratto da pag. 11 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
64
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
65
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
66
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1 /
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
POLITICA
67
23-MAG-2021 Estratto da pag. 5 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
ISTITUZIONI
1
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ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
ISTITUZIONI
2
23-MAG-2021 Estratto da pag. 2 /
art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
ISTITUZIONI
3
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art
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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ISTITUZIONI
4
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3043
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ISTITUZIONI
5
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art
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3043
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ECONOMIA
6
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3043
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ECONOMIA
7
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-3 /
art
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3043
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ECONOMIA
8
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3043
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ECONOMIA
9
23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-2 /
art
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3043
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ECONOMIA
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3043
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ECONOMIA
11
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art
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3043
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ECONOMIA
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3043
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ECONOMIA
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ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE - 3043
3043
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ECONOMIA
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-3 /
art
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3043
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ECONOMIA
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3043
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ECONOMIA
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23-MAG-2021 Estratto da pag. 1-30 /
art
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3043
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ECONOMIA
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Cultura & Spettacoli
Domenica 23 Maggio 2021 www.gazzettino.it
Architettura, la commozione del Leone d’Oro alla carriera Rafael Moneo: «Venezia attrae e affascina» Il presidente della Camera Roberto Fico: «Questa Mostra è un simbolo per futuro, creatività, sostenibilità» LA CERIMONIA el 2020, Anno Uno dell’èra Coronavirus, era successo con il Cinema. Adesso, 2021, con Architettura. Il perno resta sempre la Biennale di Venezia. Che nel rispetto ossequioso delle regole - le mascherine, la misurazione della febbre, l’igienizzazione delle mani - dimostra che con cautela e attenzione ricominciare si può. Il simbolo della ripartenza e, soprattutto, della differenza rispetto al passato, è in quel Leone d’oro tirato a lucido che l’architetto spagnolo Rafael Moneo, 84 anni appena compiuti, davanti a pochi invitati nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, ma in diretta universale grazie ai social network, accarezza con gli occhi. E siccome il presidente della Biennale, Roberto Cicutto, ha avvisato che quella ambita statuetta sarebbe stata consegnata dal ministro della Cultura Dario Franceschini ma senza toccarla, l’autore dell’estensione del Museo del Prado, del Museo di Arte Moderna e Architettura di Stoccolma e del Souk di Beirut, tanto per citare alcune delle sue opere più note, la guarda orgoglioso e titubante, finché gli viene detto che, sì, può prenderla in mano e tenerla. È tutta sua, è lui il Leone d’oro alla carriera della Biennale Architettura 2021 di Venezia.
N
L’ATTESA Nel giorno in cui la Biennale apre al pubblico la sua 17. Mostra internazionale di Architettura, la città ritrova i turisti che per mesi erano stati lontano. I garage di piazzale Roma esauriti, le calli nuovamente piene di gente e i primi visitatori che, dall’altra parte dell’isola, varcano i cancelli dell’Arsenale e dei Giardini. Per la mostra di Architettura i numeri sono alti, quasi una sberla in faccia al Covid: 7mila accreditati alla preapertura del 19-21 maggio di cui 2.500 provenienti dall’estero, 1.100 giornalisti, 5.500 biglietti online finora venduti, solo ieri per il primo giorno di apertura al pubblico 3.500 visitatori. Tempo per capire come vivremo insieme ce n’è: questa Biennale che il curatore Hashim Sarkis ha voluto intitolare con un punto interrogativo - How will we live together? - resterà aperta fino alla Madonna della Salute, il prossimo 21 novembre, e, nonostante il rinvio di un anno
CICUTTO: «UN MOMENTO CHE RIDÀ SPERANZA» TRE PAESI IN RITARDO RINVIATI I PREMI. IERI PER L’APERTURA 3.500 VISITATORI L’INIZIATIVA l Triveneto è un’area ricca di ecosistemi che poche altre zone italiane possono vantare. Una incredibile varietà di paesaggi e risorse naturali: lagune, paludi, fiumi, torrenti, sorgenti, fossi, canali. E ancora il mare, i laghi, i boschi, le foreste, le rocce dolomitiche. Il Triveneto è un tesoro di grande valore consegnato al nostro tempo da secoli di impressionanti evoluzioni naturali e di trasformazioni umane. Sicuramente una modalità bellissima per conoscere questi luoghi e questi ambienti è pedalando lungo i tanti itinerari ciclabili che attraversano questo vasto territorio. E per farlo con semplicità, in sicurezza e con la certezza di vivere momenti emozionanti, Alberto Fiorin ha pubblicato per Ediciclo Editore, una interessante e dettagliata “Guida ai migliori itinerari Treni e Bici in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige”. Fiorin ha scritto ormai memorabi-
I
La Biennale fa il pieno «Segno di ripartenza» causa pandemia, ché l’edizione 17 doveva tenersi nel 2020 ma si sa com’è andata, va detto che ancora l’esposizione non è del tutto finita: il blocco del canale di Suez da parte della nave Ever Given ha impedito a Cina e Kuwait di portare in laguna le rispettive opere e qualche contrattempo l’ha subito anche il Perù. Così, inusualmente, alla cerimonia inaugurale di ieri a Ca’ Giustinian non sono stati premiati i vincitori, la giuria ha deciso per correttezza di attendere la visione di tutte le opere prima di emettere il verdetto, tant’è che la consegna dei riconoscimenti avverrà il 30 agosto, 48 ore prima dell’inizio della Mostra del cinema. E pare di capire che in quell’occasione sarà celebrata anche Lina Bo Bardi, Leone d’oro speciale alla memoria di quest’anno. Così, il sabato dell’apertura di Architettura è stato dominato da Rafael Moneo e dal suo amore
PRESIDENTI Roberto Cicutto e Roberto Fico in visita alla Biennale; in alto, Rafael Moneo, leone d’Oro
per Venezia («Una città che attrae e affascina gli architetti, si presenta come paradigmatico esempio di come costruire facendo uso della ragione, senza per questo escludere intuizione e sentimento») e anche un po’ dal dispiacere per non essere riuscito a vedere realizzate le opere che in laguna aveva progettato: non solo il nuovo Palazzo del cinema per cui vinse un concorso di idee trent’anni fa, ma anche la palazzina in Campo Marte alla Giudecca, l’unica delle tre previste ad attendere malta e mattoni. Ed è stato anche il sabato del ritorno delle autorità: il presidente della Camera Roberto Fico, il ministro alla Cultura Dario Franceschini, il governatore del Veneto Luca Zaia, il sindaco di Venezia e vicepresidente della Biennale Luigi Brugnaro, il prefetto Vittorio Zappalorto, ma anche i ministri di Spagna, Emirati Arabi, Serbia. E il predecessore Paolo Baratta, che, ha rimarcato Cicutto, «mi ha consegnato una macchina da guerra senza la qua-
le non avremmo potuto fare quello che gli imprevedibili eventi dell’anno scorso ci hanno costretto ad affrontare». Una cerimonia carica di significato, come ha sottolineato la terza carica dello Stato: «Oggi- ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico - è un giorno significativo per Venezia e per l’Italia. Da un punto di vista internazionale questo è il simbolo della ripartenza del nostro Paese. L’apertura della Biennale di Architettura è un importante segnale di ripartenza all’insegna del futuro, della creatività e della sostenibilità». E Cicutto: «Già l’anno scorso abbiamo sentito, durante la Mostra del cinema, che la gente era molto felice di esserci. Ora ho intravisto, dietro le mascherine, il sorriso delle persone che potevano essere in presenza. Tutto questo dimostra l’importanza di un momento in cui si ridà speranza». Alda Vanzan
numeri dello studio condotto dall’Osservatorio del Patrimonio culturale privato testimoniano il potenziale inespresso del patrimonio privato italiano (ville, masserie, castelli, rocche, parchi, giardini e tenute agricole), che ogni anno accoglie 45 milioni di visitatori nelle sue oltre 9.400 dimore. Novità di quest’anno è il concorso fotografico rivolto a tutti gli utenti di Instagram. Per partecipare basta caricare una foto sul proprio profilo usando l’hashtag #giornatanazionaleadsi2021 e #dimoreveneto. Per garantire le misure di sicurezza è necessario prenotare la visita; informazioni sul sito di Adsi al link www.associazionedimorestoricheitaliane.it/eventi-dimore/
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In treno e bici alla scoperta delle bellezze del Triveneto li pagine sul mondo della bicicletta. Ha viaggiato per mezzo mondo, pedalando con amici, familiari, conoscenti, alla ricerca di itinerari in grado di colpire l’animo del viaggiatore lento, di creare curiosità e suggestioni, attraverso percorsi letterari, storici e sportivi, dove il paesaggio e l’ambiente si intrecciano con i segni di un territorio che ha tantissime storie da raccontare. Pertanto, non vi è dubbio che questa guida interpreta bene le esigenze di un escursionista su due ruote che all’attività sportiva lega la voglia del conoscere e del sapere. Ecco quindi, come viene riportato nell’introduzione del volume, che questo libro intende essere “un inno all’intermodalità, con parole e
Porte aperte nelle dimore storiche Torna in Veneto l’appuntamento con la Giornata nazionale dell’Associazione dimore storiche italiane (Adsi), anche quest’anno organizzata in collaborazione con l’Associazione per le Ville Venete: oggi palazzi, castelli, ville, parchi, giardini in tutta la regione apriranno gratuitamente le loro porte per accogliere nuovamente tutti coloro che vorranno immergersi in luoghi unici della storia e del patrimonio artistico e culturale. In Veneto ci sono 2.899 immobili culturali privati, di questi 1.947 operano in una o più filiere produttive. Nel 2019, ultimo dato disponibile, gli ingressi in un immobile culturale privato sono stati 17,8 milioni (il 39,2% sul dato nazionale) per un fatturato complessivo di 106 milioni di euro. I
«Esempio di come costruire facendo uso della ragione»
IL SEGNALE
L’iniziativa
musica inserite in uno spartito che prevede venti differenti proposte di itinerari che contemplano la partenza e l’arrivo nei principali capoluoghi di provincia, nella maggior parte dei casi splendide città d’arte in cui è già bello perdersi per ammirarne le bellezze”.
I PERCORSI Il volume offre davvero un insieme di variegati percorsi di differenti difficoltà e facilmente raggiungibili con il treno, che ci permettono di conoscere il Triveneto nella sua interezza e nella sua biodiversità naturale e artistica. In ogni itinerario viene indicata la stazione di partenza, la stazione di arrivo e quelle intermedie. Inoltre, viene eviden-
ziata la lunghezza del percorso, il fondo stradale attraversato e il dislivello. Quindi con una scrittura semplice e armoniosa, Fiorin racconta l’itinerario e tutte le bellezze storiche e architettoniche che segnano la storia del luogo visitato, magari con l’aggiunta di qualche aneddoto originale per rendere il tutto ancora più intrigante. Per di più, la guida seleziona alcuni itinerari anche per garantire la possibilità di interconnessione fra di loro, in modo tale da poter effettuare, volendo, dei piccoli viaggi da due o tre giorni (un weekend o un weekend lungo). Un esempio? Unendo alcuni percorsi si può addirittura costruire un lungo e affascinante percorso che da Calalzo di Cadore, at-
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CON IL GAZZETTINO In edicola la guida ai migliori itinerari in treno e bici nel Nordest: 140 pagine, 20 percorsi nelle tre regioni, tutti con cartina e foto a colori, 7,90 euro oltre al prezzo del quotidiano.
CON IL GAZZETTINO LA GUIDA DEGLI ITINERARI INTERMODALI TRA LAGHI, MARE BOSCHI E DOLOMITI
traverso Brunico, la Val Pusteria, Bressanone, la valle dell’Isarco, Bolzano, la valle dell’Adige, Trento, Rovereto, la Valsugana, Bassano, Asolo, Castelfranco e Padova, ci porta nella Laguna di Venezia. La casa editrice mette pure a disposizione le tracce GPS sul proprio sito web alla pagina del libro. Sono 450 chilometri di percorsi che si sviluppano in buona parte sulle più belle piste ciclabili, in riva al mare, lungo un fiume, in collina o montagna, del Veneto e del Trentino-Alto Adige e che permettono di vivere un’esperienza unica, seppur faticando un po’, sopra la propriaamata bicicletta. Giannandrea Mencini ©RIPRODUZIONE RISERVATA
PADOVA
DOMENICA 23 MAGGIO 2021 IL MATTINO
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Il contenzioso l’ateneo al tar contro via giustiniani
Guerra da 5 milioni tra il Bo e l’ospedale Lo scontro è sul finanziamento dei posti di professori e ricercatori dell’area medica. L’Università vuole i soldi anticipati Alice Ferretti
L’Università degli Studi di Padova fa ricorso al Tar e chiede la condanna dell’Azienda Ospedale Università di Padova alla restituzione di 5 milioni 565 mila 825 euro. Lo scontro riguarda i soldi che sarebbero serviti per il finanziamento di posti di professori e ricercatori dell’area medica. Il contenzioso risale a 15 anni fa, quando alla guida dell’ospedale come direttore generale c’era Adriano Cestrone. All’epoca Università e Azienda ospedaliera avevano stipulato delle convenzioni relativamente all’assunzione di alcuni medici, anche con ruoli apicali. L’ateneo si impegnava ad assumere camici bianchi da incardinare dentro l’Azienda, che per contro avrebbe dovuto pagare per intero il loro stipendio. Peccato che - stando al Bo l’ospedale non abbia versato il denaro pattuito che è invece stato sborsato interamen-
Palazzo Bo, sede dell’Università di Padova, e l’Azienda ospedaliera universitaria
te dall’ateneo. E si parla di buste paga onerose, visto che i contratti di lavoro sono stati stipulati per lo più con primari. In tutto i medici che all’epoca sono stati assunti dall’Università per lavorare dentro l’ospedale con queste convenzioni sono stati poco più
di una decina, di cui alcuni tuttora prestano servizio. La questione, in ballo ormai da anni, ad oggi non si è risolta, nonostante le rispettive amministrazioni si siano più volte confrontate anche con il coinvolgimento della Regione Veneto, sia tramite lo
scambio di corrispondenza che attraverso incontri tecnici. Ultimamente l’Università, con l’attuale rettore Rosario Rizzuto, ha avanzato una proposta di rinegoziazione. L’obiettivo era quello di capire se ci fosse la possibilità di
andarsi incontro piuttosto che continuare a percorrere faticose vie legali. In pratica si trattava di una proposta transattiva che limitava gli oneri dei pagamenti: l’ateneo avrebbe pagato a vita lo stipendio dei professori assunti con la convenzione di quindici anni fa, ma l’Azienda ospedaliera avrebbe dovuto almeno pagare i primi quindici anni di servizio. Insomma l’Università avrebbe cercato in questo modo di andare incontro all’ospedale, anche perché secondo quanto stabilito dalle convenzioni stipulate al tempo, una per l’assunzione di ogni medico, era previsto che l’Azienda ospedaliera pagasse tutto. Visto però che si parla di un contenzioso di diversi anni fa, quando alla dirigenza delle due realtà c’erano persone diverse che oggi non ne fanno più parte, alla fine di comune accordo Università e ospedale hanno deciso di proseguire a livello legale e di andare quindi davanti a un giudice.
Sarà quest’ultimo che deciderà se l’Azienda ospedaliera dovrà restituire o meno quanto richiesto da dall’Ateneo. E proprio in questi giorni l’ospedale ha incaricato un legale esterno a cui ha affidato il mandato difensivo. Si tratta dell’avvocato Alfredo Bianchini del Foro di Venezia, esperto in controversie di questo genere e già inserito nell’elenco dei professionisti dell’Usl 3, Azienda Zero e molte altre aziende sanitarie, per una spesa presunta che ammonterebbe a 31. 980 euro e che andrà a ricadere nel bilancio dell’anno 2021. Attualmente convenzioni come quelle per cui oggi Azienda ospedaliera e Università di Padova si trovano a dover intraprendere vie legali non esistono più. Oggi ateneo e ospedale pagano in parti uguali gli stipendi di queste figure professionali, mentre quindici anni fa venivano di volta in volta create convenzioni ad hoc. — © RIPRODUZIONE RISERVATA
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PRIMO PIANO
DOMENICA 23 MAGGIO 2021 CORRIERE DELLE ALPI
Coronavirus: la ripartenza in regione
Vaccini ai turisti, per Fico è possibile Caduto il muro dei mille ricoveri
L’asse Torino-Genova anticipa Zaia: «Reciprocità nei richiami? Bravi, ma noi contiamo 72 milioni di presenze dal mondo» tre alle regioni spetta l’applicazione rigorosa delle linee guida stabilite, senza divagazioni e a tutela delle fasce di popolazione a rischio più elevato», il monito del generale Paolo Francesco Figliuolo, commissario all’emergenza. Vocato com’è al lealismo legalitario, Zaia attende il disco verde del ministero della salute, ma altrove c’è chi brucia i tempi.
Filippo Tosatto / VENEZIA
Il primo spiraglio istituzionale trapela dalle parole del presidente grillino della Camera: «Le vaccinazioni ai turisti? Senza dubbio sono una possibilità da valutare, potrebbe essere un sistema efficace, vedremo in quale direzione muoverà il confronto tra regioni e Stato e ne trarremo le conclusioni. Chiaro che nel frattempo dobbiamo continuare con la campagna di massa, stiamo andando bene, la copertura aumenta e a giugno crescerà di più, siamo in una fase propulsiva ma dobbiamo tenere alta la guardia»; «Personalmente, sono assolutamente d’accordo con la proposta di sospensione dei brevetti dei vaccini perché va garantita la sicurezza ai Paesi a basso reddito, dev’esserci un investimento di ampio respiro dell’Europa e un grande piano da parte delle case farmaceutiche».
L’INSUFFICIENZA DELLE FORNITURE
IL PROGETTO “COVID FREE”
IL RICHIAMO DEL GENERALE
Le obiezioni, però, non mancano. Chi sceglie la parodia («Se la mettiamo sul piano della propaganda, la Campania offrirà ai turisti anche la merendina e il caffé», Vincenzo De Luca) e chi richiama gli interlocutori alle priorità stabilite dal calendario vaccinale nazionale. «È bene che chi parte regoli le vacanze in funzione dell’appuntamento vaccinale men-
Venezia: il governatore del Veneto Luca Zaia, il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico e il ministro della Cultura Dario Franceschini CROMASIA
LÕANDAMENTO DELLA CAMPAGNA Copertura popolazione residente regione del Veneto per età 100.000
Totale Persone
90.000
Persone con almeno una dose
80.000
Persone con ciclo completo
70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0
0 3 6 9 12 15 18 21 24 27 30 33 36 39 42 45 48 51 54 57 60 63 66 69 72 75 78 81 84 87 90 93 96 99 10 2 10 5 10 8 12 1
Roberto Fico interviene così a margine dell’inaugurazione della Biennale di architettura, a Venezia, e adotta toni ecumenici a fronte delle scintille tra il potere centrale e i territori: «La grande opportunità è il dialogo concreto, basato su cooperazione e leale cooperazione tra le istituzioni. Quando c’è collaborazione e gli intenti sono i medesimi, si può discutere ma si arriva all’obiettivo, questo è l’importante». Al suo fianco, oltre al ministro della Cultura Dario Franceschini, c’è l’artefice della proposta in discussione, Luca Zaia, convinto che offrire la dose di richiamo a quanti, italiani e stranieri, scelgano di trascorrere le vacanze in territorio nostrano «rappresenti un gesto di cortesia analogo al mazzo di fiori nella stanza d’albergo», coerente alla campagna “Veneto Covid free” di rilancio e promozione di un circuito dell’accoglienza capace, prima della pandemia, di calamitare 72 milioni di presenze (al 67% estere) pari a un fatturato di 18 miliardi, collocandosi saldamente in vetta alla classifica nazionale.
Popolazione residente con almeno una dose
Popolazione residente con ciclo completo
1.700.066
756.910
34,8% popolazione
15,5% popolazione
% di popolazione residente 80+ con almeno una dose:
97,7%
% di popolazione residente 70-79 con almeno una dose:
84,9%
% di popolazione residente 60-69 con almeno una dose:
75,3%
% di popolazione residente 50-59 con almeno una dose:
32,9%
% di popolazione residente 40-49 con almeno una dose: 13,9% % di disabili con almeno una dose:
73,8%
% di vulnerabili con almeno una dose:
71,1%
NB : La popolazione di riferimento è la popolazione residente ISTAT
Fonte: Regione del Veneto - Direzione Prevenzione, Sicurezza alimentare, Veterinaria
Il presidente della Camera a Venezia: «È una proposta da valutare nel confronto leale tra Stato e Regioni»
Il generale Figliuolo frena, i presidenti Cirio e Toti sottoscrivono l’intesa a copertura dei rispettivi cittadini nella stagione estiva Il report regionale conferma il crollo dei contagi e degenze «Dobbiamo scollinare maggio e poi avviarci alla normalità»
Al riguardo Piemonte e Liguria hanno avviato una sinergia per favorire la vaccinazione estiva dei rispettivi abitanti in vacanza sulla Riviera o sulle Alpi; il primo atto è un “protocollo d’intenti per la reciprocità vaccinale in ambito turistico” firmato in mattinata a Torino dai presidenti Alberto Cirio e Giovanni Toti; il documento è stato già trasmesso a Figliuolo, «per ogni opportuna valutazione» e se arriverà il via libera, assicurano i partner, «si partirà al più presto». E il governatore di Palazzo Balbi? «Qualcuno si è un po’ agitato ma io continuo a dire che per noi l’ospite è sacro. La regione più turistica d’Italia, con le prenotazioni segnalate in netta ripresa, non può girarsi dall’altra parte di fronte ad un’istanza che, ne sono convinto, si rivelerà minimale in termini di fabbisogno di dosi. L’accordo ligure-piemontese? Bravi, è del tutto condivisibile ma noi viaggiamo su altre dimensioni: qui arriva gente da ogni parte del mondo, con quanti Paesi dovremmo concordare la reciprocità? In ogni caso, anziché crearci tanti problemi, Roma invii più vaccini al Veneto: siamo i primi in Italia per volume di somministrazioni, potremo garantirne 70-80 mila giorno e riceviamo 150-200 mila dosi la settimana». UNA DINAMICA SORPRENDENTE
Uno sguardo finale al versante epidemiologico dove la caduta libera d contagi e ricoveri sorprende, per rapidità, gli stessi esperti. Con le degenze in area medica e rianimazione scese sotto quota mille (834), l’incidenza dei positivi rispetto ai tamponi che si aggira intorno allo 0,87%, l’indice Rt di trasmissibilità del virus arretrato a 0,74... «In effetti il calo è impressionante e documenta l’approdo ad una zona bianca virtuale, adesso dobbiamo scollinare maggio e poi la campagna vaccinale, abbinata a comportamenti responsabili, ci consentirà un prudente ritorno alla normalità». — © RIPRODUZIONE RISERVATA
III
Primo Piano
Domenica 23 Maggio 2021 www.gazzettino.it
SORRIDENTE Laura Mazzoleni sta studiando a Bolzano per diventare medico di famiglia e ha colto al volo l’opportunità offerta dalla madre: ieri ha fatto i vaccini alla chiesa San Paolo
LA CAMPAGNA PADOVA Tutta la famiglia al lavoro. Nella mattinata di ieri, tra le 8.30 e le 12.30, la chiesa di San Paolo si è riempita di nuovo di pazienti della dottoressa Daniela Toderini: 200 dosi tra Pfitzer, Johnson&Johnson e Moderna, di cui una trentina per i richiami della vaccinazione precedente. E ad essere schierata per l’operazione è stata tutta la famiglia: il marito pediatra Stefano Mazzoleni, le due figlie futuri medici, Laura ed Elena Mazzoleni e la terza figlia studentessa di Economia Chiara.
FELICE Elena Mazzoleni, che ha conseguito la laurea abilitante a giugno e si sta preparando ai test per diventare medico di base o di medicina interna, ieri ha vaccinato assieme alla mamma
VIA TOMMASEO Delegazione dell’Ordine dei Medici (Gaya Spolverato, Elisabetta Formentin e Mariateresa Gallea) alle Cucine popolari con don Luca Facco, Lorenzo Rampon e suor Albina Zandonà
In chiesa a vaccinare c’è tutta la famiglia Alla San Paolo la dottoressa Toderini, `Elena e Laura in prima linea, Chiara il marito pediatra Mazzoleni e le figlie aiuta al pc: arrivano duecento pazienti `
L’IDEA «Spesso la mamma ha idee bizzarre e brillanti come questa – dice Elena Mazzoleni, che ha conseguito la laurea abilitante a giugno e si sta preparando ai test per diventare medico di base o di medicina interna – Quindi non ci siamo stupite della proposta, anzi, siamo felici di aiutarla. Vaccinare in un ambulatorio con distanziamento e sanificazione non è sempre facile, dipende dagli spazi, e non si riescono a fare tantissime persone in una volta. Qui lavoriamo mezza giornata, più le ore che servono per registrare tutti i pazienti vaccinati sul portale dell’Ulss, però riusciamo a fare 200 persone». E mentre Chiara aiutava il padre a inserire tutti i dati al computer, la dottoressa Toderini e le due figlie procedevano spedite con le vaccinazioni, spiegando quali sintomi sarebbero potuti comparire, confortando chi aveva qualche timore, accompagnate dall’organista che ha suonato tutta la mattina. «Sicuramente l’influenza dei nostri genitori c’è stata – afferma Laura Mazzoleni, che sta studiando a Bolzano per diventare medico di famiglia – Quello che mi ha attratto di questo lavoro è il rapporto con il pa-
ziente, il fatto che le tue conoscenze devono spaziare molto, non sei specializzato solo in un ambito. Questa iniziativa credo sia una buona soluzione perché le persone, soprattutto anziane, si sentono più a loro agio».
GLI APPUNTAMENTI
ALLA CHIESA SAN PAOLO Sopra un momento delle vaccinazioni di ieri, accanto Daniela Toderini
A vaccinarsi sono state soprattutto persone tra i 50 e i 70 anni ma c’era anche qualche 40enne che ha colto al volo l’occasione. I prossimi richiami saranno il 3 luglio. «Abbiamo già segnato l’appuntamento per il richiamo così non dobbiamo telefonare a
PADOVA Nessuna vittima e appena 26 nuovi casi nel giro di 24 ore. Sono sempre più rassicuranti i dati forniti dal bollettino di Azienda Zero sull’andamento della pandemia in provincia di Padova. Scendono a 1.618 i positivi al tampone. E’ stabile la pressione ospedaliera. I reparti Covid hanno in carico 111 pazienti e negli ospedali di comunità ci sono altre 26 degenze.
I LAVORI È in questo contesto che pochi giorni fa dall’Azienda ospedaliera di Padova è arrivato l’ok al progetto definitivo di riqualificazione della Centrale operativa del Suem 118. L’avvio del cantiere che cambierà volto al “quartier generale” di primo soccorso è
previsto per l’estate. Il restyling richiede un milione e 550 mila euro. I lavori rientrano nel Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid-19 voluto dall’ex commissario Arcuri. Oltre alla ristrutturazione della sede del Suem 118, il pacchetto prevede anche il potenziamento del Pronto Soccorso centrale e la realizzazione di una nuova terapia intensiva al Policlinico. La novità è contenuta in una delibera a
IL BOLLETTINO È RASSICURANTE, INTANTO È PRONTO IL PIANO PER UNA NUOVA RIANIMAZIONE E PER “RIFARE” IL 118
firma del direttore generale dell’Azienda Ospedale – Università di Padova, Giuseppe Dal Ben. Il finanziamento origina dal cosiddetto Decreto Rilancio, che per la sanità ha previsto l’incremento di posti letto di terapia intensiva e la riqualificazione della rete di emergenza urgenza ospedaliera. In quanto soggetto attuatore, l’Azienda ha predisposto gli studi di fattibilità attraverso l’unità Servizi Tecnici e patrimoniali. Complessivamente il Piano di riorganizzazione in emergenza Covid-19 in via Giustiniani prevede una spesa di dieci milioni di euro: i fondi messi a disposizione da Arcuri si fermano a poco più di otto milioni di euro, la differenza pari a circa due milioni di euro rimane a carico di via Giustiniani. Il primo passo è la riqualificazione della centrale operativa del Suem, collocata tra l’obito-
rio e la palazzina di Odontoiatria. Nel giro di un paio di mesi dovrebbe arrivare anche il nuovo elicottero che prenderà il posto di quello in uso. A seguire verrà allestita l’area rossa Covid-19 di Osservazione breve intensiva (Obi) al primo piano del Pronto soccorso centrale con 10 posti letto, per un importo stimato di un milione e 250 mila euro. Al contempo saranno realizzati i nuovi laboratori di biologia molecolare e una nuova area ambulatoriale al piano rialzato del Monoblocco, detto ex centro cottura, per quasi tre milioni di euro. L’ultimo passaggio prevede la realizzazione di una nuova Terapia intensiva, per un totale di 11 posti letto, al sesto piano del Policlinico. Anche in questo caso serve un intervento propedeutico a carico dell’Azienda ospedaliera per quattro milioni e 350 mila eu-
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L’ORGANIZZAZIONE Per velocizzare ancora di più le operazioni, Toderini ha fatto stampare fogli di colore diverso a seconda del vaccino destinato a quel paziente: giallo per Johnson&Johnson, blu per Pfitzer e bianco per Moderna. «Una vera catena di montaggio, un’idea coraggiosa» commenta Giacomo Griggio subito dopo aver ricevuto la sua dose. «I vaccini sono importanti, bisogna farli - dice Valentina Ferrara, infermiera, mentre viene vaccinata - Avrei fatto anche AstraZeneca, mi fido della dottoressa e dei medici. Tanti amici lo hanno ricevuto e sono stati bene». Procedono anche le vaccinazioni negli altri centri. Nel Padovano sono state somministrate oltre 440 mila dosi, ora con un ritmo di 7 mila inoculazioni al giorno. Venerdì sono state aperte le prenotazioni per altri 26 mila fragili nella finestra dal 17 al 30 giugno. Finora questa categoria è arrivata al 70 per cento. Silvia Moranduzzo © RIPRODUZIONE RISERVATA
AZIENDA OSPEDALIERA Il direttore generale Giuseppe Dal Ben: pronto il piano per gli interventi strutturali al polo di via Giustiniani
Nessun decesso, gli ospedali respirano e attendono interventi per otto milioni LA SITUAZIONE
tutti e 200 di nuovo – spiega Toderini – La difficoltà che si ha con questi vaccini è che non arrivano le siringhe pronte quindi c’è bisogno di un’infermiera che le prepari e una volta che è stata aperta una fiala va consumata. Abbiamo pronte anche alcune riserve, persone disponibili ad arrivare se avanzano dosi».
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LA CITTADELLA Questi sono solo alcuni dei progetti messi in campo dalla cittadella sanitaria. Il “Programma triennale 2021 - 2023 ed elenco annuale 2021 relativo ai lavori pubblici di competenza regionale” recentemente approvato mostra un piano di investimenti per
quasi 96 milioni di euro. Circa 9 milioni di euro saranno spesi quest’anno, 46 milioni di euro nel 2022 e 40 milioni di euro nel 2023. Tra le commesse più importanti c’è la realizzazione della nuova Pediatria, la costruzione dell’Anatomia Patologica al Giustinianeo e lavori di manutenzione di vario tipo. I fondi per portare a termine la rivoluzione della cittadella sanitaria arrivano per la maggior parte dallo Stato. Circa 82 milioni di euro sono risorse aventi destinazione vincolata per legge, il restante viene ricavato da fondi aziendali e stanziamenti di bilancio in accordo con la Regione Veneto. La grande partita da 44 milioni euro è giocata sulle ceneri dell’ex Pneumologia, dove sorgerà la torre della Pediatria. Elisa Fais © RIPRODUZIONE RISERVATA
BELLUNO
DOMENICA 23 MAGGIO 2021 CORRIERE DELLE ALPI
viabilità
Alemagna, nuovo vertice con Anas In agenda varianti e cantieri estivi Il presidente Gemme da stasera sarà a Cortina. Ghedina chiede rassicurazioni sui tempi dei lavori Irene Aliprandi / BELLUNO
Le incompiute dei Mondiali di sci, le varianti per le Olimpiadi, i cantieri estivi lungo l’Alemagna e il cronoprogramma degli interventi in corso, ma in ritardo. I temi caldi non mancano negli in-
Martedì è previsto anche un incontro su Longarone con il sindaco Padrin contri che Claudio Andrea Gemme, presidente di Anas, avrà nei prossimi giorni nel Bellunese. Gemme arriverà già questa sera a Cortina, dove rimarrà fino a martedì per parlare il sindaco Gianpietro Ghedina, le Regole e il presidente della Provincia, ma non si escludono contatti anche con gli altri sindaci della vallata. LA VARIANTE DI LONGARONE
Con il sindaco di Longarone
e presidente della Provincia, Roberto Padrin, l’ordine del giorno prevede un confronto sul progetto della variante subito dopo l’uscita dalla A27, ma non mancherà un’analisi della situazione complessiva della direttrice per la montagna. Difficile anticipare qualcosa per Padrin, che più che altro da Gemme attende programmi e calendari precisi. LE VARIANTI
Il tema di maggiore preoccupazione resta quello delle varianti all’Alemagna, quelle che dovevano essere pronte per i Mondiali di sci dello scorso inverno e che invece non hanno ancora i progetti esecutivi pronti. Gemme di recente ha assicurato che saranno ultimate per fine 2024 ma sono in molti a pensare che sia una previsione parecchio ottimistica. Su San Vito pende un ricorso del comitato locale, con sentenza fissata a fine giugno, sempre che il Tribunale delle Acque Pubbliche non decida di inviare tutto al Tar. Ma anche se tut-
Il cantiere di Anas lungo l’Alemagna tra Castellavazzo e la galleria di Termine di Cadore
to, per Anas, dovesse risolversi senza intoppi, i tempi annunciati per le opere sono di 30 mesi a San Vito e Tai, 18 mesi a Cortina e un periodo non definito a Valle. CORTINA
«Abbiamo vari temi in scaletta», ricorda Ghedina. «Gli interventi previsti e già finan-
ziati per le Olimpiadi e la variante di Cortina sono quelli più rilevanti, ma ci interessa anche conoscere il nuovo cronoprogramma dei cantieri che sono appena ripresi dopo un lungo stop». Ghedina si riferisce al ponte sul Bigontina e a quello sull’alveo del Boite, ma scendendo a valle l’Alemagna è
questura
La Polstrada si organizza per l’estate «Strade fragili e lavori, noi ci saremo» Dopo i Mondiali di sci a Cortina e la tappa del Giro d’Italia il progetto del capo Atorino «Cercheremo di avere qualche rinforzo da fuori»
Gigi Sosso / BELLUNO
Mondiali di sci, Giro d’Italia e viabilità in estate. La scaletta non è semplice per il nuovo comandante della Polizia stradale, Salvatore Erich Atorino. Il commissario capo è stato presentato dal questore Lilia Fredella e dal capo di gabinetto Luca Fodarella, qualche mese dopo essere entrato in servizio alla caserma Raniero di via Col di Lana. Classe 1988, campano di Nocera Inferiore, proviene da Bolzano, dove ha lavorato per alcuni mesi. È in polizia da tre anni, dopo aver frequentato il corso all’istituto superiore e, in queste settimane, ha potuto rendersi conto della rete stradale della provincia di Belluno. Con tutti i suoi problemi. Soprattutto nei mesi estivi, quando i turisti si riversano in massa, soprattutto sulla statale 51 e 51 bis di Alemagna. «Un incarico importante, che mi inorgoglisce», sottolinea Atorino, «ma siamo pronti ad affrontare questa sfida sul piano della viabilità e della sicurezza. Sappiamo benissimo che le strade della provincia sono infrastrutture fra-
Il questore Fredella e il commissario capo Salvatore Erich Atorino
Un cantiere sulla statale 51 di Alemagna
gili, che vanno pattugliate e presidiate nell’ottica della prevenzione e della sicurezza stradale». L’estate è il periodo più critico, anche perché sempre interessato dai lavori, anche in vista delle Olimpiadi 2026: «È noto che, soprattutto nei fine settimana, ci sono dei disagi in particolare lungo la statale 51 di Alemagna. Noi saremo presenti in maniera costante, per prevenire e garantire una circolazione scorrevole e il più possibile sicura. Faremo il massimo, per fare in modo che i problemi siano ridotti, tenendo conto del fatto che non c’è una viabilità alternativa. Stiamo lavorando, anche per avere dei rinforzi, compatibilmente con le esigenze di tutti». «La 51 non diventerà una superstrada con la nostra presenza», aggiunge il questore Lilia Fredella, «ma cercheremo di limitare i disagi, anche in accordo con Anas, ad esempio in corrispondenza delle gallerie, all’interno delle quali la sosta non è mai gradevole. Il tempo è il prezzo che si paga da queste parti». Uno dei problemi più sentiti è quello dei motociclisti indisciplinati: «Non generalizziamo, però non c’è dubbio che verso Ponte nelle Alpi, Erto Casso e Val di Zoldo ci siano dei problemi, che andranno risolti». — © RIPRODUZIONE RISERVATA
piena di cantieri che finora sono stati portati avanti a singhiozzo: «In vista della stagione estiva», prosegue Ghedina, «vorremmo capire quali sono i programmi di Anas lungo la strada che sale a Cortina da Venezia». Insomma, Ghedina vuole capire quale estate attende turisti e residenti, visto che
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nell’ultimo anno la viabilità è già andata in sofferenza più volte. LA SOCIETÀ PER LE INFRASTRUTTURE
«Sono sempre fiducioso, perché i grandi eventi sono un’opportunità, ma sono anche preoccupato per il ritardo nella formazione e nelle nomine della società pubblica Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 Spa», confessa Ghedina. «La società dovrà gestire tutte le opere, anche quelle sportive, e ci interessa che abbia pieni poteri commissariali per poter fare in fretta. L’assegnazione delle Olimpiadi risale ormai a due anni fa, la Fondazione 2026 è già al lavoro per la parte organizzativa, ma la società delle infrastrutture è essenziale. Forse l’agenda di governo è stata troppo piena in questi mesi e forse c’è qualche dubbio sulla forma giuridica, ma voci di corridoio ci dicono che per giugno il governo dovrebbe procedere e speriamo davvero che sia così». Ghedina spende di nuovo una parola in favore della nomina a commissario di Luigi Valerio Sant’Andrea: «Ci auguriamo che sia lui a guidare la società per le infrastrutture, perché nell’esperienza da commissario per i Mondiali ha dimostrato competenza, professionalità e conoscenza del territorio. È la persona giusta, è molto preparato e nei rapporti con il territorio si è evidenziata tutta la sua affidabilità». — © RIPRODUZIONE RISERVATA
le multe nel lockdown
«Pochi i casi di falso fatto il nostro dovere» BELLUNO
Tante pattuglie e tante ore in giro per le strade. In piena pandemia, i controlli sulle autocertificazioni e una serie di denunce per falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale. L’altro giorno il giudice per le udienze preliminari Enrica Marson ha prosciolto un operaio, che durante il lockdown non aveva detto la verità, in base al principio che nessuno è obbligato ad autoaccusarsi. Non è stato uno schiaffo
alle forze di polizia? «Le sentenze non si commentano e questa è la premessa necessaria», spiega il questore Lilia Fredella, «credo che questo non sia un caso diffuso. Nel senso che non abbiamo poi fatto molte denunce per falsa attestazione, dopo di che siamo passati alle sanzioni. Non è un vulnus, detto che nella prima fase dei controlli avevamo cercato di educare, piuttosto che reprimere. Come per i locali. I bellunesi sono virtuosi». — G.S.
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Corriere del Veneto Domenica 23 Maggio 2021
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Belluno
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belluno@corriereveneto.it
0437913222 0437913520
Municipio 0437913111 0437216111 OspedaleBelluno 0437645111 OspedaleAgordo OspedaleP.diCadore 04353411
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FARMACIE RivaErnesto
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Giro d’Italia in provincia I Passi e le strade chiuse Domani l’arrivo del «tappone dolomitico» da Sacile a Cortina Piani per evitare assembramenti del pubblico nei punti «caldi»
Ampezzo in rosa Tutto il paese pronto ad accogliere la corsa ciclistica, con tanta arte e la gastronomia Grande vetrina Confindustria: «Occasione per far vedere ai turisti che la nostra montagna è aperta e sicura»
BELLUNO Fermi tutti, passa il Giro d’Italia. E dalla friulana Sacile arriva a Cortina , dopo 160 chilometri corsi interamente in provincia. La sedicesima tappa del Giro n°104 è una di quelle destinate a lasciare il segno. Oltre alle difficoltà altimetriche (5.500 i metri di dislivello) i corridori dovranno affrontare un clima che si preannuncia da tregenda, con pioggia e neve. Imponente la macchina organizzativa. Domani le strade saranno chiuse 2 ore e mezza prima del passaggio dei battistrada e tutti gli incroci saranno presidiati dalle Forze dell’ordine: 220 gli agenti e altrettanti volontari, ai quali si aggiungono 13 pattuglie della Polstrada del Comando delle stazioni di Valle di Cadore e Feltre, tutti impegnati a rimuovere eventuali ostacoli e a garantire la fluidità della circolazione. Chiusa al traffico pesante, dalle 8 alle 18, la Statale 51 «di Alemagna», con deviazione sulla «Carnica». Non si esce dall’A27 a Cadola, ma si dovrà arrivare fino a Pian di Vedoia e imboccare la Destra Piave per raggiungere Belluno. Particolare attenzione nei punti dove è più probabile la formazione di assembramenti: il transito sui Passi Fedaia,
Pordoi e Giau e l’arrivo in Corso Italia a Cortina. E proprio Cortina si è tinta di rosa nell’attesa dell’arrivo del «tappone dolomitico». Grazie alla collaborazione tra albergatori, «Cortina for Us», «Cortina Marketing» e «Seam», le vetrine del centro del paese ampezzano si sono tinte di rosa con abbigliamento ed oggettistica, i bar propongono piatti a tema e dolci che richiamano il colore dell’evento così
come la bicicletta ed è sbarcato anche il «gelato serenissimo», al lampone e prosecco. Arte, tanta, per tingere Cortina di rosa: i disegni dei ragazzi delle scuole elementari «Duca D’Aosta» e «Montessori» sono in mostra nelle vetrine e nel giro-scale della «Cooperativa» di Cortina, due installazioni artistiche di Andrea Gaspari a Pierosà e Pocol, 24 le opere di artisti che vivranno nelle vetrine dei nego-
zi del centro, a cui il Comune ha già distribuito un «kit in rosa» in vista dell’evento. Per gli appassionati di bici non solo la possibilità di godere del Giro, ma di viverlo in maniera speciale con un «road bike» previsto per questa mattina che ripercorre al contrario l’ultimo tratto del percorso di gara, che dal Passo Giau termina in Corso Italia. Per l’occasione la rassegna «Una Montagna di Libri» pre-
Lo sguardo dei bimbi Uno dei disegni sul Giro fatti dagli alunni delle scuole elementari ampezzane «Duca D’Aosta» e «Montessori» Campeggiano dappertutto in paese
Il commiato in piazza della Fondazione Cortina 2021
«Mondiali di sci ok, ora puntiamo ai Giochi» CORTINA D’AMPEZZO Fondazione Cortina 2021 ha salutato la Regina delle Dolomiti con un evento ( foto) a invito nella piazza Angelo Dibona, ai piedi del campanile. «Cortina X Cortina. Il saluto finale della Fondazione 2021: storie e racconti dei Mondiali di sci alpino» è stata l’occasione per ripercorrere l’esperienza sportiva che ha vissuto la località ampezzana lo scorso febbraio, ma anche le storie di chi quel Mondiale l’ha vissuto dagli inizi e lo ha visto crescere. Tra questi Alessandro Broccolo che ieri, a sorpresa sul palco, è stato festeggiato anche per il suo compleanno: «Ricordo
l’assegnazione dei Mondiali a Cancun. All’epoca eravamo in cinque persone e mai avremmo sperato di poter vivere tutto questo». Festeggiato anche Paolo Apollonio, conosciuto come Paolone, operativo sulle piste
della Tofana da 42 anni e che dopo i Mondiali si è avviato alla pensione. Tra i racconti, quelli di chi ha vissuto da infermiera l’esperienza della gestione Covid19 con giornate da 600 tamponi in 24 ore, quelli dei preparatori di pista, instancabili sotto i numerosi metri di neve caduti nei giorni di gara, per tutti l’emozione di essere riusciti a portare a conclusione l’evento. Alla serata conclusiva, assieme alle autorità locali, anche il commissario Valerio Toniolo che ha detto: «È stato fatto un grande lavoro a Cortina. Ora guardiamo avanti, alle Olimpiadi del 2026 e oltre». (K.T.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
senterà il libro di Beppe Conti cui seguirà un talk show con interviste ad ex atleti. Intanto da ieri debutto per l’apertura (ma solo fino a domani) del primo impianto di risalita di Cortina, la seggiovia Socrepes, dopo la lunga chiusura da marzo 2020. Un’anticipazione alle aperture di altri impianti della valle già previste per la settimana prossima. «Giro d’Italia e Dolomiti sono il miglior binomio possibile per iniziare con fiducia la stagione estiva in montagna, comunicando al mondo che le nostre località sono aperte e sicure» è l’auspicio di Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti e coordinatrice nazionale del Tavolo Sport e Grandi eventi e di Alessio Cremonese, vicepresidente dell’Associazione con delega allo sport, turismo e grandi eventi. «Quest’anno il Giro ha un sapore diverso, sembra davvero il primo passo verso quella “normalità” che aspettiamo da mesi. Molte cose sono cambiate anche nel modo di fare impresa — conclude Berton — Quello che non è cambiato sono le nostre Dolomiti, la loro vivibilità, la loro bellezza». Moreno Gioli Katia Tafner © RIPRODUZIONE RISERVATA
Sorveglianza delle dighe dell’Enel Visite possibili nelle Case di riposo «Il controllo rimane in provincia» Ma prima il tampone al «drive-in» Annuncio dei sindacati. Ideal Standard, domani protesta al Giro Esentiticketperpatologie,vaccinazioniprenotabilida16a59anni Sono serviti tre anni di battaglie, ma alla fine un risultato positivo è arrivato. «Enel Greenpower» rinuncia ad esternalizzare il servizio di guardiania delle dighe bellunesi. Non solo: verrà riportato e mantenuto a Polpet di Ponte nelle Alpi il comando di teleconduzione (al termine dei lavori di adeguamento statico dello stabile) e sarà aumentato di 60 persone l’organico di controllo dei numerosi invasi artificiali del Bellunese. La questione della riorganizzazione del servizio era stata sollevata tre anni fa dai sindacati che avevano da subito lamentato come la volontà di «Enel Greenpower» di esternalizzare il servizio di guardiania e sostituire il punto di teleconduzione con operazioni da remoto avrebbe creato gravi problemi al governo e alla sicurezza della distribuzione dell’energia. «Ieri (venerdì, Ndr), al termine di un incontro decisivo — annuncia il segretario provinciale della Cgil, Mauro De Carli — abbiamo ottenuto da Enel Greenpower le rassicurazioni che cercavamo. Ora i colloqui proseguiranno a livello regionale, su come organizzare e gestire proprio i lavoratori interni dedicati alla guardiania delle dighe. Un ringraziamento va alle Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie, Ndr) e PONTE NELLE ALPI
ai lavoratori di Enel Greenpower, al presidente e al consigliere della Provincia, Roberto Padrin e al Massimo Bortoluzzi, ai consiglieri regionali e ai ministri bellunesi, che si sono mossi in sinergia». Domani, invece, sciopero di otto ore alla «Ideal Standard» di Trichiana (Borgo Valbelluna). I lavoratori, le Rsu e i sindacati avranno un’occasione speciale per manifestare il loro dissenso: saranno a Cortina, all’arrivo al Giro d’Italia. I dipendenti e i lavoratori della
fabbrica, parte di una multinazionale belga di sanitari e rubinetterie (a sua volta di proprietà di due fondi, uno americano e uno australiano), sospettano che la società intenda delocalizzare la produzione di Trichiana. Le parti, peraltro, faticano a trovare un terreno comune di dialogo. Ad esempio, venerdì scorso era previsto un incontro, ma alla fine non si è tenuto. Marco de’ Francesco Moreno Gioli © RIPRODUZIONE RISERVATA
Farra d’Alpago: ubriaco alla guida si schianta
Polstrada, è Atorino il nuovo comandante
BELLUNO È arrivato in provincia in tempo per i Mondiali di sci alpino a Cortina. Ora lo aspetta il Giro d’Italia e poi un’estate caldissima sulle strade bellunesi. Salvatore Erich Atorino ( foto), padre italiano e madre tedesca, è da qualche mese il nuovo dirigente della polizia stradale di Belluno. Nato a Nocera Inferiore (provincia di Salerno) 33 anni fa, Atorino è commissario capo ed è alla prima esperienza di comando. E proprio la Polstrada è intervenuta venerdì sera a Farra d’Alpago. Un’auto, ad alta velocità, si è schiantata contro il muro di recinzione di una casa. Al volante, illeso e poi denunciato, un 29enne del luogo, risultato positivo al © RIPRODUZIONE RISERVATA controllo etilometrico. (M.G.)
BELLUNO Solo 5 i nuovi casi positivi segnalati ieri da «Azienda Zero» in provincia. Covid-19 sta rapidamente allentando la morsa. Scendono rapidamente anche i bellunesi attualmente positivi (sono 214), mentre gli ospedali si svuotano di casi Covid-positivi. Sono in totale 18 le persone ricoverate tra Belluno e Feltre, una sola in Terapia intensiva. Un quadro confortante, che anticipa ciò che sta avvenendo in gran parte d’Italia. Il Bellunese, dopo essere stato in cima al-
le classifiche del contagio per gran parte dell’inverno, sta uscendo dall’incubo prima degli altri territori. Il coronavirus è ormai quasi scomparso anche dalle scuole. Solo quattro, al momento, le classi in isolamento: due riguardano la Primaria, una l’Infanzia e un’altra ancora il doposcuola. Concluso anche il progetto dell’auto-somministrazione di tamponi da parte degli alunni nella scuola media «Nievo» di Belluno, curato da Università di
Padova e Usl 1. Piano piano si torna alla normalità. Già possibile visitare i parenti in Casa di riposo, eseguendo un tampone nei «drive-in». Gli interessati dovranno compilare e presentare il modulo di autocertificazione scaricabile dal sito www.aulss1.veneto.it. Intanto, attivati 4.000 posti per la vaccinazione delle persone tra 16 e 59 anni in possesso di esenzione ticket per patologia, mentre oggi, a Paludi (dalle 10 alle 13) accesso libero per i sessantenni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ordinanza del Comune capoluogo
Danni ai nidi delle rondini «Multe fino a 500 euro»
Pubblicata l’ordinanza del Comune di Belluno che impone il «divieto di distruggere, rimuovere o danneggiare i nidi di rondine, balestruccio, rondone comune e specie affini in tutto il territorio comunale». Un’iniziativa portata avanti da un paio di anni e che si affianca al progetto «Belluno città delle rondini» che vede collaborare il Comune capoluogo con la Provincia di Belluno, commercianti e associazioni. L’ordinanza firmata dal sinBELLUNO
daco, oltre a vietare la distruzione dei nidi, prevede anche «l’obbligo di rispettare i nidi di queste specie, provvedendo alla loro tutela e protezione anche al di fuori del periodo riproduttivo (autunno-inverno); la deroga al divieto solo in caso di esecuzione d’interventi edilizi esclusivamente al di fuori del periodo di nidificazione, quindi tra il 1 settembre e il 20 febbraio di ogni anno e in questo caso si deve avere cura di lasciare siti o strutture idonee dopo la ristrutturazio-
ne e/o tramite installazione di nidi artificiali idonei; negli interventi edilizi, compatibilmente con l’obbligo di conformità alla normativa ediliziaurbanistica vigente, accorgimenti tecnici tali da non ostacolare la costruzione di nidi; il deposito di materiali o macchinari a distanza non inferiore a due metri sia sotto che accanto al nido occupato, per non costituire un appoggio per predatori naturali». Oltre alla sanzione da 25 a 500 euro, l’autore di un’eventuale violazione dovrà anche provvedere alla sostituzione dei nidi distrutti o danneggiati con nidi artificiali. M. G. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Economia
CGIA MESTRE: 161 BANCHE DATI PER CONTROLLARCI, NELLA RIFORMA TAGLIARE ACCONTI E SALDI Paolo Zabeo Cgia Mestre
Domenica 23 Maggio 2021 www.gazzettino.it
economia@gazzettino.it
Pa, per attuare il Recovery plan raddoppiati i dirigenti esterni I manager pubblici “a chiamata” saliranno dal 10% ` Arrivano multe fino a 100 mila euro per chi frena del totale attualmente previsto fino alla soglia del 20% la digitalizzazione della pubblica amministrazione `
IL PROVVEDIMENTO ROMA Nel decreto sulle semplificazioni che il governo si prepara ad approvare la prossima settimana, non ci saranno solo le norme per evitare la cosiddetta «paura della firma» dei dirigenti pubblici. Saranno diverse le norme che riguarderanno i manager della pubblica amministrazione. Una delle novità, non ancora inserite nelle bozze circolate fino a questo momento, è che potrebbe arrivare un raddoppio del numero dei dirigenti esterni, quelli assunti a termine e a chiamata diretta attraverso l’uso del cosiddetto comma 6 dell’articolo 19 del decreto legislativo 165. Oggi la legge prevede che con questo meccanismo non possano entrare nei ranghi dell’amministrazione più del 10 per cento dei dirigenti di seconda fascia e più dell’8 per cento di quelli di prima fascia. Per tutto il periodo legato al Recovery plan, dunque fino alla fine del 2026, queste percentuali raddoppierebbero. Dunque le amministrazioni potrebbero chiamare fino al 20 per cento di manager dall’esterno dell’amministrazione nel caso di dirigenti di seconda fascia, e fino al 16 per cento nel caso di prima fascia. Una richiesta a rivedere le percentuali sarebbe arrivata al ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, da diversi ministeri. Sempre nel decreto semplificazioni, inoltre, dovrebbe trovare spazio anche il capitolo sulle altre as-
SU ABUSO D’UFFICIO E DANNO ERARIALE I RISCHI SARANNO PIÙ ALTI SE NON SI FIRMANO GLI ATTI
sunzioni pubbliche legate all’attuazione del Recovery plan. Si va dai 300 funzionari per il ministero dell’Economia, ai mille professionisti che dovranno affiancare gli enti locali, fino ai 16 mila ingressi nella giustizia attraverso il nuovo ufficio del processo. Per attuare il Recovery plan si pensa di aumentare la quota di dirigenti pubblici assunti dall’esterno. Nella foto il ministro Renato Brunetta
LA STRATEGIA Il decreto semplificazioni prevede anche altre norme che riguardano la dirigenza pubblica. L’intenzione del governo sembra essere quella di agire con il bastone e la carota. Partiamo da quest’ultima. Il provvedimento che sarà approvato la prossima settimana allunga fino alla fine del 2026, anno entro il quale andranno completati i progetti del Recovery plan, le norme sull’abuso d’ufficio e sul danno erariale che erano state introdotte in via temporanea (la scadenza è prevista alla fine di quest’anno) dal precedente governo. Per i dirigenti pubblici si tratta di uno scudo di non poco conto. Le loro condotte saranno perseguibili solo in caso di dolo e non, come avviene adesso, anche di colpa grave. Ma lo scudo non mette al riparo dai comportamenti «omissivi». E siccome il decreto semplificazioni indica tempi certi e decisioni non derogabili, per i dirigenti diventerà più un rischio non decidere che firmare invece un atto. Ma non c’è solo questo. Per un capitolo in particolare, quello che riguarda la digitalizzazione della Pubblica amministrazione, vengono dati poteri specifici di controllo all’Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale, di controllo sull’operato dei dirigenti e anche poteri sanzionatori. L’Agenzia, si legge nella bozza del decreto semplificazioni, esercita poteri di vigilanza, verifica, controllo e monitoraggio sull’attuazione del piano per la digitalizzazione. Quando dagli elementi ac-
L’impatto del Covid
Banche, 97 miliardi di crediti deteriorati sono concentrati nelle aziende e al Nord Quasi 97 miliardi di euro di crediti deteriorati, di cui la metà concentrata nel Nord Italia e solo il 40% distribuito tra Centro e Sud con le aziende che ne rappresentano la parte maggiore (71,1 miliardi di euro). Il sindacato bancario Fabi sottolinea l’impatto della crisi Covid che emerge dai dati e il segretario Lando Mario Sileoni esorta il governo «a mettere in condizione questi soggetti di poter ripartire. Dove ci sono più imprese, la crisi economica dovuta anche al Covid ha colpito di più». Sono così Lombardia (24%), Lazio (13%), Emilia-Romagna (9%), Veneto (8%) e Toscana (6,7%) le regioni con più sofferenze; Trentino-Alto Adige (2%), l’Umbria (1,9%) e Liguria (1,8%) quelle meno esposte. Ad eccezione dei prestiti scaduti,
in tutte le altre due categorie del rischio di credito (sofferenze e inadempienze probabili) il settore produttivo italiano vanta maggiori rischi rispetto alle famiglie, anche se più marcati in alcune aree rispetto ad altre. Solo il 27% dei complessivi 96,9 miliardi di euro (dati a fine 2020) è in capo alle famiglie (14,4 miliardi) mentre oltre il 70% dei volumi appartiene alle aziende (71,1 miliardi). Tra i circa 50 miliardi di euro di prestiti non rimborsati al Nord e i 38 miliardi di euro ancora pendenti al Centro Sud, l’Emilia-Romagna, il Lazio e la Lombardia raggiungono congiuntamente quasi la metà dei debitori complessivi e rispettivamente il 52% delle inadempienze probabili e il 43% delle sofferenze.
Centri storici: più facile abbattere e ricostruire IL FOCUS ROMA Centri storici nuovi di zecca grazie al Semplificazioni, che non spinge solo sull’accesso facile al superbonus 110 per cento ma mette in campo anche una serie di norme per promuovere e agevolare la rigenerazione dei gioielli antichi delle città. Lo sguardo è rivolto alle zone omogenee A, ai centri e ai nuclei storici consolidati e alle altre aree di particolare pregio storico e architettonico, dove si potrà demolire e ricostruire seguendo i parametri pre-demolizione con «appositi piani urbanistici» e rispettando i palazzi vincolati. Si potrà “rigenerare” anche con «ampliamenti fuori sagoma o innalzamento dell’altezza» purché «nei limiti delle distanze legittimamente preesistenti».
LA BOZZA
Se accerta la violazione, assegna al trasgressore un congruo termine perentorio, per conformare la condotta agli obblighi previsti dalla normativa vigente, segnalando le violazioni all’ufficio competente per i procedimenti disciplinari di ciascuna amministrazione. Inoltre, in caso di mancata ottemperanza alla richiesta di dati, documenti o informazioni, l’Agid può comminare unla sanzione amministrativa pecuniaria nel minimo di euro 10.000 e nel massimo di euro 100.000. Se infine, il dirigente non conforma la propria condotta agli obblighi previsti dalla disciplina, allora scattano i poteri sostitutivi della Presidenza del Consiglio. Andrea Bassi
È quanto emerge dalla bozza del decreto atteso la settimana prossima in Consiglio dei ministri, in cui sono centrali le misure di semplificazione in materia di incentivi per l’efficienza energetica, sismabonus e fotovoltaico, con l’eliminazione di vincoli e la scorciatoia Cila per bypassare le asseverazioni, ma che costituirebbe una svolta importante pure nell’ottica di rilancio dei centri storici. Il decreto conta più di 40 articoli e punta a scardinare i limiti imposti alla demolizione e alla ricostruzione nelle cosiddette zone omogenee A, che si contraddistinguono per essere degli agglomerati urbani, ovvero un insieme di costruzioni ben definito, tale da costituire un nucleo connotato di propria identità e dotato nel contempo di storicità e pregio artistico, culturale e ambientale. Limiti che in pratica hanno stoppato fin qui la liberalizzazione della demolizione e ricostruzione degli edifici nei centri storici e che hanno suscitato per esempio le critiche dell’Ance, l’associazione che rappresenta i costruttori edili. Francesco Bisozzi
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quisiti risulta che sia stata commessa una violazione, procede alla contestazione nei confronti del trasgressore, assegnandogli un termine perentorio per inviare scritti difensivi e documentazione e per chiedere di essere sentito.
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