RASSEGNA STAMPA 20 MAGGIO 2021

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CROLLA IL BITCOIN: IN FUMO 500 MILIARDI RISPETTO AL PICCO DI APRILE DOPO LA BOCCIATURA CINESE, POI IL LIEVE RECUPERO

Economia

Giovedì 20 Maggio 2021 www.gazzettino.it

economia@gazzettino.it

Ftse Italia All Share

Euro/Dollaro -0,07%

Ftse Mib

26.828,76

-1,49%

Ftse Italia Mid Cap

24.486,69

-1,58%

45.680,99

-0,79%

Ftse Italia Star

51.244,14

-0,34%

1 = 1,2216$

1 = 0,862 £ +0,08% 1 = 1,099 fr +0,23% 1 = 132,87 ¥ -0,19% M

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Non si ferma il processo all’ex Ad di Popolare Vicenza Sorato

Famila + 4,5% nei primi 4 mesi, in arrivo altre sette aperture

Economia circolare, il Veneto ci crede

Il tribunale boccia la richiesta di legittimo impedimento fatta dai difensori: l’ex manager guidava a forte velocità in autostrada, può seguire il dibattimento

GRANDE DISTRIBUZIONE

LA PROPOSTA

VENEZIA Famila: primo quadrimestre con fatturato in crescita del 4,5% a parità di rete dopo la chiusura 2020 a 2,3 miliardi di euro (+ 12,8% sul 2019) per l’insegna di Selex, il secondo Gruppo della distribuzione moderna in Italia. Da gennaio 2020 ad oggi lo sviluppo di Famila è stato significativo: 63 nuovi punti vendita, per un totale di 267 in tutta Italia che saliranno a 274 entro la fine dell’anno. Tutto questo grazie alla diffusione dell’ultimo format Famila Market, al ritorno in Sicilia ed all’inaugurazione di punti vendita in territori non ancora presidiati.

VENEZIA Ripara, riusa, ricicla: ecco l’“economia circolare”, un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, ricondizionamento dei materiali, prodotti resistenti il più a lungo possibile. Un cambio di mentalità che deve essere supportato anche dagli strumenti normativi ed è per questo che il presidente del consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti (Lega), supportato dai tecnici Tiziano Bembo, Luca Furlan e Sara Bergamin, ha presentato una proposta di legge per guidare la transizione dall’attuale modello economico lineare alla nuova economia circolare. Tra gli esempi citati: le mascherine anti Covid fatte con scarti tessili (quella di Ciambetti con il Leone di San Marco deriva dai vecchi stendardi di Palazzo Ferro Fini), rifiuti di plastica che diventano indumenti e scarpe, scarti di produzione che vengono riconvertiti in nuovi prodotti. È prevista una nuova figura manageriale: il responsabile regionale per la transizione circolare. Ci sarà anche un evento annuale di promozione. La dotazione finanziaria per il 2021 ammonta a 550mila euro, per il 2022 e 2023 a 1.250.000 euro. (al.va.)

`

aver più effettuato visite mediche per paura del Covid quando invece ne ha avuta una oncologica il 18 gennaio 2021. È stata quindi negata la richiesta della difesa, avvocati Fabio Pinelli e Alberto Berardi, di un rinvio per legittimo impedimento. La svolta in mattinata, quando il pm Gianni Pipeschi aveva rivelato che Sorato era stato visto dai finanzieri guidare l’auto a forte velocità in autostrada anche sotto la pioggia. La presidente Cuzzi aveva stabilito che i periti ne tenessero conto e si esprimessero di nuovo. Ma per i medici, per quanto riguarda la sindrome da stress e deficit di attenzione, il solo fatto di guidare la macchina non dimostrerebbe di non avere questi sintomi.

L’UDIENZA VENEZIA Nessun legittimo impedimento, l’ex Ad e direttore generale di Popolare Vicenza Samuele Sorato può stare nel processo a suo carico per falso in prospetto, ostacolo alla vigilanza e aggiotaggio. Lo ha stabilito ieri il collegio giudicante composto da Chiara Cuzzi (presidente), Giulia Poi e Claudia Molinaro (giudici a latere), fissando già le tre prossime udienze (26 maggio, 16 giugno e 29 giugno per le questioni preliminari in riferimento anche alle parti civili). La presidente Cuzzi nella sua lunga e articolata ordinanza ha dichiarato Sorato «assente», in quanto non impedito, già per l’udienza di ieri. La posizione di Sorato era stata stralciata per questioni di salute dal processo principale per il crac dell’ex istituto di credito che ha visto condannati il 19 marzo scorso l’ex presidente Gianni Zonin e altri tre ex dirigenti. Dopo aver ascoltato di nuovo i periti Carlo Moreschi, docente di Medicina Legale presso l’Università di Udine, e il chirurgo Antonio Cinque, il tribunale ha valutato come dirimenti alcuni fatti emersi nel dibattimento che avrebbero convinto i giudici della sua capacità di poter seguire le udienze del processo. In particolare avrebbe pesato il fatto che la Guardia di Finanza lo abbia visto guidare da solo la sua auto anche a 180 chilometri all’ora per lunghi tratti in autostrada. E che abbia riferito un fatto non vero ai periti, cioè di non

«Per i periti sul piano delle condizioni fisiche Sorato potrebbe essere presente al processo, su quello psicologico è sempre stress, ma sono elementi soggettivi», sostiene l’avvocato di parte civile Michele Vettore. «La decisione del tribunale è positiva, le responsabilità di Sorato devono essere verificate nel processo e abbiamo già depositato le richieste di costituzione di parte civile per conto di 400 risparmiatori», spiega l’avvocato Matteo Moschini. Per la difesa la valutazione dei periti rappresenta una patologia in corso che rende incompatibile l’esercitare una difesa attiva e reale in un processo che potrebbe durare decine e decine di udienze. M.Cr.

«I risultati di Famila sono tra i migliori a livello nazionale e nel gruppo - ha dichiarato Maniele Tasca, direttore generale Selex Gruppo Commerciale -. Per il prossimo futuro, la priorità è quella di mantenere e migliorare la distintività dell’insegna e di investire in competitività, tenendo conto della difficile fase economica che molti nostri concittadini stanno vivendo». Nel gruppo Selex fanno parte 18 imprese associate e tra queste Unicomm, Sun e Maxi Di. Insieme al canale fisico l’insegna è protagonista anche sulla piattaforma creata dal gruppo per il servizio di e-commerce, CosiComodo.it, che permette di fare la spesa online e ritirarla in negozio o riceverla direttamente a casa.

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ELEMENTI SOGGETTIVI EX MANAGER Samuele Sorato quando era ancora ai vertici di BpVi

Veneto Banca

Ha comprato azioni nel 2014, è da risarcire Aveva comprato azioni Veneto Banca dalla controllata nel Sud Banca Apulia (oggi gruppo Intesa), il risparmiatore ha il diritto al risarcimento. Una recente sentenza del Tribunale di Brindisi (giudice Silvia Nastasia) ha dichiarato la risoluzione del contratto di acquisto di azioni Veneto Banca e il conseguente diritto al risarcimento del danno in favore del risparmiatore che aveva investito in tali titoli. L’acquisto delle azioni era stato

fatto agli inizi dell’agosto 2014. Solo successivamente il risparmiatore si è reso conto della natura, dei rischi e della pericolosità dell’investimento. Vani sono stati i tentativi di addivenire ad un componimento bonario della controversia e nel 2017, il risparmiatore, assistito dall’avvocato Emilio Graziuso, responsabile del coordinamento Nazionale «Dalla Parte del Consumatore», ha promosso il processo.

SVILUPPO

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IL TESTO DI LEGGE DEL LEGHISTA CIAMBETTI: IN TRE ANNI UN MILIONE E 800MILA EURO

La Borsa Prezzo Var. % chiu. pr.chiu.

CAMBI IN EURO Dollaro Usa Yen Giapponese Sterlina Inglese Franco Svizzero Rublo Russo Rupia Indiana Renminbi Cinese Real Brasiliano Dollaro Canadese Dollaro Australiano

Quotaz. 1,2212 133,3000 0,8623 1,1008 90,0135 89,3290 7,8594 6,4520 1,4747 1,5765

Var.% -0,08 0,16 0,27 0,41 -0,03 0,11 0,12 0,68 0,37 0,72

METALLI Oro Fino (per Gr.) Argento (per Kg.)

Mattina 49,14 n.d.

Sera 49,16 749,76

Sterlina (post.74) Marengo Italiano

Denaro 349,30 276,80

Lettera 376 295,50

Max anno

Quantità trattate

A2A Atlantia

1,735

0,35

15,370

-0,52

1,313

1,738 13159312

13,083 16,617

1193709

20,820

-1,28

Banca Mediolanum

7,750

-1,95

6,567

8,119

Banco BPM

2,761

0,55

1,793

2,761 22734329

BPER Banca

1,977

-1,89

1,467

2,063 15319332

Brembo

10,200

-1,64

10,009 11,534

407609

Buzzi Unicem

23,080

-3,55

19,204 24,132

878245

Azimut H.

Campari

Prezzo Var. % chiu. pr.chiu.

10,085

-0,05

17,430 21,205

8,714 10,356

1472286 2244217

1510287

Min. anno

17,435

-1,39

Intesa Sanpaolo

2,352

-2,12

1,805

Italgas

5,626

0,00

Leonardo

6,822

-1,27

Generali

FTSE MIB

Max anno

Quantità trattate

Prezzo Var. % chiu. pr.chiu.

Min. anno

Max anno

Quantità trattate 5323114

Unipol

4,968

-1,43

3,654

5,078

2,417 102108529

UnipolSai

2,696

-1,03

2,091

2,736 4555497

4,892

5,642 2070909

NORDEST

5,527

7,878

5903131

Ascopiave

3,680

-1,87

3,585

4,084

85745

Autogrill

7,200

-1,34

4,166

7,296

1774419

13,932 17,774 8306453

Mediaset

2,850

-1,04

2,053

2,882

1473352

Mediobanca

9,680

-1,93

7,323

9,896

3395359

B. Ifis

13,090

-1,28

8,388 13,276

343316

Carel Industries

21,550

-0,69

15,088 21,868

39177

Poste Italiane

11,230

-0,40

8,131 11,328

2542693

Prysmian

28,100

-1,02

25,297 30,567

798719

45,320

0,24

Saipem

2,063

-1,67

1,950

2,680 13883482

Snam

4,796

-0,31

4,235

4,826 7204900

Recordati

42,015 46,971

203043

Carraro

2,390

0,00

1,435

2,428

346961

Cattolica Ass.

4,968

-1,23

3,885

5,312

622090 87144

Danieli

20,350

-3,78

14,509 21,887

De’ Longhi

36,200

-0,44

25,575 37,421

4,406

-2,57

4,444

Geox

0,968

-0,82

Italian Exhibition Gr.

3,440

1,18

Eurotech

71676

5,464

472298

0,752

0,971

1110877

2,161

3,575

16042

13,435

-5,35

Stellantis

14,730

-2,40

11,418 15,198 13506446

Enel

7,966

-1,99

7,666

8,900 26733313

Stmicroelectr.

29,185

-0,03

28,815 35,525

Eni

10,196

-2,28

8,248 10,571 23291073

Telecom Italia

0,467

-0,58

0,394

0,502 25715179

Moncler

52,500

-0,49

Exor

67,600

-1,89

61,721 73,390

308214

Tenaris

9,430

-2,74

6,255

9,854 5780447

OVS

1,716

-3,21

1,023

1,787

2575602

Ferragamo

18,880

-1,64

14,736 19,217

224016

Terna

6,196

-0,51

5,686

6,528

Safilo Group

1,532

5,80

0,786

1,500

2150186

FinecoBank

13,460

-2,71

12,924 15,248 3024943

10,202

-1,26

7,500 10,342 22047569

Zignago Vetro

17,000

-1,85

13,416 17,739

17674

Cnh Industrial

MONETE (in euro)

Min. anno

10,285 14,382 6408524

Unicredito

031d6d49-489f-4292-bdcc-7fe93b4481c5

4129793

7105072

46,971 53,392

630868


VIII

Venezia

Giovedì 20 Maggio 2021 www.gazzettino.it

I “nodi” del Cvn vanno dal prefetto E slitta la seduta per i soldi al Mose

La Lega: 80 milioni per il Porto di Venezia L’APPUNTAMENTO VENEZIA «Venezia, la sua laguna e la città metropolitana richiedono attenzione e progettualità e per raggiungere gli obiettivi che la Lega si è prefissata è necessario coinvolgere e aprire un dialogo con tutti i livelli delle istituzioni». Così i deputati leghisti Giorgia Andreuzza, Alex Bazzaro, Ketty Fogliani commentano l’incontro con il viceministro delle infrastrutture Alessandro Morelli. «Nel Pnrr saranno previsti 80 milioni per il porto di Venezia, il settore della portualità rappresenta uno degli elementi più importanti per il rilancio economico e turistico della nostra regione. Ma non solo, entro il 2026 essendo opera prevista per le Olimpiadi di Milano e Cortina verrà realizzato il collegamento ferroviario tra la stazione di Mestre e l’aeroporto Marco Polo di Venezia. Insieme al Viceministro, inoltre, sì è posta grande attenzione sul completamento dei lavori della terza corsia su l’A4 e quindi su tutta la viabilità locale strategica anche in funzione del turismo»

Domani Zappalorto ha convocato Miani, Spitz e Zincone Rinviato a Roma il Cipess che deve stanziare 538 milioni `

L’INCONTRO VENEZIA Il grido d’aiuto lanciato

dalle imprese che gravitano intorno alla realizzazione del Mose, che vantano crediti per circa 20 milioni e che denunciano di essere ormai sull’orlo del fallimento, è stato accolto dal prefetto Vittorio Zappalorto, che per domani mattina alle 11 ha convocato un tavolo tecnico a cui sono invitati anche il commissario liquidatore del Cvn Massimo Miani, il provveditore alle Opere pubbliche Cinzia Zincone, il commissario sbloccacantieri Elisabetta Spitz. Si tratta della prima occasione ufficiale in cui anche le aziende, che lamentano il rischio della perdita di oltre 2mila posti di lavoro, avranno l’occasione di presentare le loro rimostranze rispetto al percorso intrapreso da Miani, ovvero il deposito in Tribunale di una procedura di ristrutturazione del debito per evitare il fallimento. Istanza che prevede che i creditori rinuncino in una percentuale variabile alle rispettive pretese, in modo da evitare il default del Cvn. Invitata solo una delegazione dell’Ance, l’associazione dei costruttori.

IL CIPESS A Roma invece slitta ancora di qualche giorno la convocazione del Cipess, l’organismo che dovrebbe deliberare lo sblocco dei 538 milioni deri-

LE IMPRESE RECLAMANO CREDITI PER 20 MILIONI A RISCHIO CIRCA 2MILA POSTI DI LAVORO

vanti dai minori interessi dei mutui contratti dallo Stato decenni fa, per la realizzazione del Mose e che non possono essere utilizzati per coprire tout court la voragine di 200 milioni di debito del Consorzio. La seduta del Cipess è attesa entro la fine del mese, e potrebbe essere un segnale di apertura da parte dello Stato. Anche se la data non è stata ancora calendarizzata.

La nomina

LA TRATTATIVA Dunque tra Roma e Venezia, la trattativa sarà operazione da condurre con le pinze: è necessario che almeno il 60 per cento del debito venga cancellato, indipendentemente dal numero dei creditori coinvolti. E qui di innesca un gioco di potere, perché il rimanente 40 per cento avrà la soddisfazione totale della propria spettanza. E non bisogna poi dimenticare che, tra i creditori, c’è lo stesso Stato, rappresentato dal Provveditorato alle Opere pubbliche: dai dati di bilancio avanzerebbe circa 130 milioni dal Cvn, sui 200 la fetta sicuramente più consistente. Il Provveditorato, tra l’altro, dopo l’incontro di venerdì scorso avrebbe dimostrato una disponibilità alla trattativa in un’ottica di lungimiranza, aggiungendo che anche le imprese hanno «un maggior interesse ad avere prospettive per il futuro piuttosto che salvare adesso fino all’ultimo centesimo» come ha riferito Zincone. Ammesso che sopravvivano. E proprio sulla disponibilità dei creditori a trattare sulle percentuali sotto cui non è possibile scendere si basa la procedura ex articolo 182 bis per evitare il fallimento del Consorzio, che dovrà essere omologata dal Tribunale entro fine mese. Anche se è facile immaginare che sia necessario un rinvio. Raffaella Vittadello © RIPRODUZIONE RISERVATA

VENEZIA Domani vertice in Prefettura sulla situazione del Cvn

Incarico al ministero per Ilaria Bramezza LA NOMINA Incarico prestigioso a Roma per Ilaria Bramezza, 57 anni, nominata nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Enrico Giovannini, capo del dipartimento per le opere pubbliche, le risorse umane e strumentali. Bramezza era già stata al ministero con incarichi di rilievo ai tempi del primo governo Prodi e del primo governo D’Alema. Il suo nome è legato a Venezia, tra l’altro, per aver ricoperto il ruolo di direttore generale del Comune della città lagunare, guidata dal sindaco Paolo Costa, tra il 2000 e il 2005. La manager di origini trevigiane è stata anche presidente del consiglio di amministrazione del Casinò di Venezia Gioco Spa da gennaio a ottobre 2015, subito dopo le dimissioni di Massimo Miani, che se n’era andato a causa della mancanza di convergenza sul piano di ristrutturazione della casa da gioco. © RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Polizia locale e indagini informatiche Accordo coi pm di Venezia e Padova LA FIRMA VENEZIA Costituire un laboratorio forense diffuso per investigazioni con la tecnologia e rafforzare la rete di collaborazioni tra istituzioni giudiziarie e forze dell’ordine. Questo il senso del protocollo d’intesa firmato ieri tra la polizia locale di Venezia, le procure di Venezia e Padova e Agenfor, ente no-profit che si occupa di sicurezza, con l’obiettivo di condividere competenze e tecnologie per la raccolta, l’analisi e lo scambio di informazioni. Si tratta di contenuti investigativi, che vengono trattati nel rispetto di tutte le norme per la tutela della segretezza dei dati raccolti. A siglare l’accordo il comandante della polizia locale di Venezia, Marco Agostini con il sostituto procuratore di Venezia, Giovanni Gasparini; il sostituto procuratore di Padova, Silvia Golin e Sergio Bianchi, director of International Research di Agenfor, mentre la parte operativa del progetto per quanto ri-

guarda la polizia locale è stata seguita dal commissario capo Gianni Franzoi. Nella sostanza, l’accordo prevede che Agenfor metta a disposizione delle due procure e della polizia locale di Venezia una serie di strumenti forensi di ultima generazione e di software specifici, occupandosi della formazione del personale di polizia giudiziaria individuato dalle varie componenti che firmano la convenzione e che andrà a far parte del laboratorio forense. In particolare, le attività di polizia scientifica riguarderanno le analisi delle memorie interne dei dispositivi digitali e le analisi dei tabulati e delle celle telefoniche. È

LA FORMAZIONE DEI CORSISTI SI SVOLGERA’ NELLA CONTROL ROOM DELLA POLIZIA LOCALE AL TRONCHETTO

inoltre stato allestito un sofisticato laboratorio per le esercitazioni di virtual reality. L’esigenza di creare ed implementare nel tempo il laboratorio forense diffuso trova la propria radice nelle «modalità di perpetrazione dei reati che, negli anni, si sono sempre più caratterizzate per l’impiego dei digital devices e che tali innovazioni impongono rivisitazioni ed aggiornamenti dei rapporti tra autorità giudiziaria e polizia giudiziaria, soprattutto con riferimento all’estrazione ed all’analisi della digital evidence». Altre procure e altri organi di polizia giudiziaria hanno già manifestato la propria intenzione di aderire al progetto. Dopo la firma della convenzione sono partite, e andranno avanti per quattro giorni, le attività formative di polizia scientifica presso il comando di polizia locale, a cui prendono parte investigatori di tutti i corpi di polizia e polizia locale, maestra sul campo grazie alla Control Room del Tronchetto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La danza sospesa di Micol per i malati che non si vedono LA RIFLESSIONE VENEZIA Una danza sospesa, movimenti eterei che trasmettono un’idea di leggerezza, accompagnati da un sentito testo: capace di evidenziare come dietro ogni bellezza possano celarsi dolori e disagi legati a malattie invisibili, ma vissute attraverso il sacrificio da chi ne è affetto. Il rischio, per gli ammalati “non evidenti”, è pure quello di affrontare, nel proprio percorso scolastico e lavorativo, episodi di bullismo e mobbing. Torna a far riflettere la veneziana Micol Rossi, l’Angelo Guerriero, la Maria del Carnevale 2019, che grazie anche alla visibilità internazionale offerta dal Volo dal Campanile di San Marco, riuscì a trasmettere un importante messaggio di sensibiliz-

zazione nei confronti delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali. Ieri infatti, proprio in occasione della Giornata Mondiale delle MICI, grazie ad un video pubblicato su YouTube e diffuso dai canali social, la ventinovenne danzatrice, musicista e modella (e involontaria influencer), affetta dal Morbo di Crohn, ha colpito nel segno. «Il virus ci ha “allontanato” - spiega infatti ma questo non mi ha impedito di sensibilizzare ancora una volta su patologie invisibili, e rendere omaggio ad una giornata molto importante per me e per molti di noi, ricordando che parlarne non è mai abbastanza visto che sono patologie ancora poco conosciute e sottovalutate». «Quello che mi preme sottolineare prosegue la bionda Micol - è far capire come dietro ogni persona

possano nascondersi problemi fisici talvolta invalidanti che non vanno sottovalutati, ad esempio nel mondo della scuola e del lavoro, e che non palesandosi rischiano di non essere percepiti con la dovuta attenzione». Il video dura poco più di due minuti, ma la realizzazione, oltre ad essere costata parecchia fatica da parte della protagonista, vede un gran lavoro di equipe alle spalle. «Se ci sono riuscita - conclude

L’EX MARIA DEL CARNEVALE 2019 AFFETTA DAL MORBO DI CHRON RICORDA DI NON FERMARSI ALLE APPARENZE

VENEZIA Micol Rossi, ex Maria del Carnevale 2019, è diventata influencer delle malattie croniche intestinali

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Micol - è anche grazie a delle persone speciali che hanno creduto in me e che voglio ringraziare, la fotografa Giada, la mia super insegnante Isabella, che mi ha preparato al meglio, come pure la scuola Motion Studio Pole Dance che mi ha ospitata in palestra; infine Cristina per avermi reso bellissima con il suo trucco spaziale, la stilista Valentina e Andrea che mi fa sentire una principessa con le sue acconciature». Se a Venezia, Micol è famosa soprattutto come Angelo Guerriero del Carnevale, in tutta Italia lo è per un blog assai seguito e condiviso grazie alla forza dei canali social, che molto ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica: il “Diario di una Crohniana”. Riccardo Petito © RIPRODUZIONE RISERVATA


7

Primo Piano

Giovedì 20 Maggio 2021 www.gazzettino.it

Le misure del governo IL PROVVEDIMENTO

A chi sono andati gli aiuti Covid

ROMA Nelle intenzioni dovrebbe essere l’ultimo provvedimento di sostegno per l’emergenza Covid. Ma il decreto legge che il governo dovrebbe approvare oggi e che può contare sui 40 miliardi di ulteriore deficit autorizzato dal Parlamento si avvia a diventare una sorta di manovra di metà anno, con un testo già piuttosto denso in partenza e la possibilità di qualche modifica importante in Parlamento, dove deputati e senatori avranno a disposizione una dote aggiuntiva di circa 800 milioni. Tra le ultime voci che si stanno aggiungendo c’è quella relativa alla proroga degli incentivi per l’auto: un settore che nelle vendite degli ultimi due mesi ha fatto segnare rilevanti progressi rispetto al quadro disastroso del 2020, ma che resta ancora al di sotto dei livelli toccati nel 2019. In arrivo - come annunciato e auspicato dalle associazioni di categoria - ci sarebbe il rifinanziamento degli incentivi l’acquisto di auto con emissioni di CO2 da 61 a 135 gr/km, che riguarda la fascia più venduta di auto. I fondi già disponibili sono infatti esauriti e una nuova tranche viene ritenuta necessaria per sostenere il mercato durante tutto il 2021. Ma il decreto conterrà anche ulteriori risorse per Alitalia, con l’obiettivo di sostenere la difficile partita in corso anche a livello europeo per il rilancio della compagnia italiana.

Provvedimenti approvati nel 2020 e 2021 per l’anno in corso, esclusi la legge di bilancio e il decreto attualmente in preparazione

LE AGGREGAZIONI Un altro settore per il quale le misure in arrivo potrebbero portare novità è quello bancario: si attendono nuove norme sulle Dta (le imposte attive differite) che servirebbero a favorire

ALLE IMPRESE ANDRANNO METÀ DELLE RISORSE COMPLESSIVE, PACCHETTO LAVORO DA 5 MILIARDI

32

Lavoro (cassa integrazione, sostegni al reddito dei lavoratori autonomi e atipici)

13

Sanità (incremento risorse SSN, fondi per l’emergenza, vaccini)

71

13

Imprese (ristori, esenzioni e rinvii fiscali, interventi per la liquidità e la patrimonializzazione, riduzione dei costi fissi)

Enti territoriali (compensazioni a Regioni e Comuni, trasporto pubblico locale)

140

miliardi

8

Famiglie e sociale (aiuti per baby-sitter, congedi, reddito di emergenza e di cittadinanza, disabilità)

3

Scuola (interventi per la didattica e la regolarità dell’anno scolastico)

Fonte: elaborazione su dati Mef, Banca d'Italia, Upb

L’Ego-Hub

GLI ENTI LOCALI

Sostegni bis, rispuntano gli incentivi per l’auto Nel decreto in arrivo oggi nuovi fondi `Per la proroga del superbonus al 2023 per la fascia di vetture più venduta ci saranno 8 miliardi in legge di bilancio `

la cessione dei crediti deteriorati e per questa via le aggregazioni. Nella sua impostazione di fondo, il provvedimento ricalca sostanzialmente quelli che lo hanno preceduto: circa la metà delle risorse andranno a sostenere le imprese. Si tratta di una ripartizione sostanzialmente analoga a quella dei provvedimenti che si sono succeduti dal marzo 2020 in poi, che su circa 140 miliardi ne hanno destinato oltre 70 alle esigenze delle aziende nei mesi della crisi. Il meccanismo dei ristori potrà contare su 18 miliardi di cui 14

Avanza la legge di modifica

La tutela dell’ambiente in Costituzione La tutela l’Ambiente e degli animali sarà inserita nella Costituzione, anche nell’interesse delle future generazioni. Almeno questo è l’obiettivo dopo il via libera della Commissione Affari costituzionali del Senato al disegno di legge di modifica degli articoli 9 e 41 della Carta fondamentale dello Stato. Finalmente, dicono non solo

ambientalisti e animalisti ma anche la maggioranza di governo, auspicando che ora il testo vada velocemente in aula. Anche se l’iter prevede un anno di tempo, fra i due rami del Parlamento. Particolarmente soddisfatto il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, da tempo sostenitore di questa svolta, parla di «risultato storico».

“Modello Expo” per il Recovery Via i vincoli a Comuni e Regioni IL PROVVEDIMENTO ROMA Far arrivare subito i soldi del Recovery Plan a chi poi materialmente deve spenderli. È uno dei nodi che il governo sta affrontando in questi giorni in vista dell’approvazione la settimana prossima del decreto sulle semplificazioni. Il passaggio più delicato riguarda il meccanismo per trasferire in tempi rapidi i soldi soprattutto agli enti territoriali. Buona parte dei 248 miliardi distribuiti tra Recovery Plan, Fondo complementare nazionale per gli investimenti, passeranno infatti per sindaci e governatori. L’Anci ha stimato che ben 43 miliardi del Piano di ripresa e resilienza saranno spesi attraverso i Comuni. Così, per tagliare i tempi e fare in modo che le risorse arrivino subito agli enti, il governo sta preparando una sorta di “norma Expo”, ossia una corsia che porti fuori dalla contabilità ordinaria i soldi del Recovery per trasferirli direttamente a sindaci e governatori in una contabilità speciale, proprio come avvenuto per l’Expo, ma come avviene anche nel caso di catastrofi naturali come terremoti o alluvioni, in modo da renderli immediatamente disponibili. «La spendibilità imme-

mata l’estensione fino a fine giugno del blocco delle cartelle esattoriali (scaduto in realtà a fine aprile) in attesa di una soluzione più strutturale per dilazionarne l’invio. Viene poi prorogato il meccanismo del credito d’imposta per le locazioni, altra spesa che penalizza le attività economiche in una fase di difficoltà. Agli interventi per il lavoro sono destinati complessivamente circa 5 miliardi, che però stavolta non serviranno a rifinanziare la cassa integrazione ma ad attivare che possano attutire la ripartenza dei licenziamenti a partite da luglio: quindi contratti di espansione potenziati, contratti di rioccupazione, prolungamento della Naspi (indennità di disoccupazione) esenzioni contributive per i datori di lavoro che mantengono i dipendenti in particolare nei settori del turismo e dei servizi.

COMUNI Il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro

RIPARTO AUTOMATICO E FONDI SUBITO AGLI ENTI: COSÌ GLI INVESTIMENTI POTRANNO PARTIRE PRIMA

diata delle risorse», spiega la sottosegretaria all’Economia Alessandra Sartore, «è un passaggio cruciale. Il meccanismo del Recovery impone che le risorse siano impegnate e spese in tempi brevi, la contabilità ordinaria con le sue regole, giustificate in tempi normali, rischierebbe di vanificare gli sforzi di una rapida attuazione dei progetti». Attraverso il meccanismo “Expo”, invece, spiega ancora la sottosegretaria Sartore, «i soldi sarebbero immediatamente messi a ter-

ra». In realtà all’interno del governo si sta discutendo anche di una semplificazione nei meccanismi di riparto delle risorse tra Comuni e Regioni. Oggi questi riparti passano attraverso la conferenza Stato-Città, quella Stato-Regioni e la conferenza Unificata. Passaggi che richiedono tempi lunghi quando ci sono da definire i criteri di riparto. Tempi che possono durare fino a 12 mesi. Anche qui il decreto semplificazioni potrebbe intervenire, stabilendo, spiega Sartore, «dei meccanismi automatici di riparto». Un po’ come avviene, per esempio, con il Fondo sanitario nazionale, dove ci sono dei rigidi criteri su come si calcola la quota che spetta a ciascuna Regione. In questo modo, già prima del trasferimento delle risorse agli enti, si ridurrebbero i tempi del riparto delle risorse stesse. «L’obiettivo di tutte queste semplificazioni», dice ancora la sottosegretaria Sartore, «è quello di tagliare i tempi di attuazione del 50-60 per cento».

IL MECCANISMO Il decreto sulle semplificazioni sarà uno dei passaggi centrali per l’attuazione del Recovery. Il provvedimento, spiega chi ci sta lavorando, sarà molto corposo. E affronterà diversi temi. Compreso quello degli appalti e delle autoriz-

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da assegnare con il meccanismo già rodato e veloce dei contributi diretti erogati dall’Agenzia delle Entrate sulla base del fatturato, ma con criteri più larghi e la possibilità calcolare la riduzione dei ricavi su un periodo non coincidente con l’anno solare. La quota restante arriverà a conguaglio sulla base dei dati di bilancio e quindi delle perdite effettivamente subite. Al mondo produttivo arriveranno poi ulteriori aiuti sotto forma di riduzione dei costi fissi come quelli delle bollette e di interventi per garantire la liquidità. Sul versante fiscale, è confer-

Come di consueto ci saranno capitolo specifici per la sanità e per gli enti territoriali: si tratta in quest’ultimo caso di venire incontro ai Comuni penalizzati sul piano contabile da una sentenza della Corte costituzionale. Per quanto riguarda il superbonus, le risorse per la proroga generalizzata a tutto il 2023 arriveranno con la prossima legge di Bilancio (si parla di 8 miliardi). Sono attese invece nel prossimo provvedimento dedicato alle semplificazioni norme che facilitino il ricorso a questo strumento in particolare per i condomini. Continua intanto il pressing in particolare del Movimento Cinque Stelle per lo sblocco del cosiddetto “superbonus aziende” ovvero la possibilità di fruire a fronte degli investimenti del programma “Transizione 4.0” di crediti d’imposta anche cedibili al sistema bancario. Proprio questo aspetto deve essere definito nei dettagli: c’è il timore che una interpretazione rigida da parte di Eurostat (l’autorità statistica europea) provochi un immediato ampliamento del debito pubblico a seguito di questa norma. Luca Cifoni © RIPRODUZIONE RISERVATA

La decisione Mobilità, 115 milioni ai progetti delle città Il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha messo a disposizione di Comuni, Città Metropolitane e Autorità di sistema portuale 107 milioni per la progettazione di opere di contenuto strategico e rispettose dei criteri di sostenibilità ambientale. Il ministro Enrico Giovannini ha firmato il decreto. Ai 107 milioni si aggiungono ulteriori 8 milioni provenienti da residui degli anni 2019 e 2020. Le risorse nel complesso ammontano dunque a 115 milioni. Gli enti beneficiari dei fondi sono 14 Città Metropolitane, 14 Comuni capoluogo di Città Metropolitane, 37 Comuni capoluogo di Regione o Provincia autonoma e Comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

zazioni per i progetti. La Commissione Via, quella che deve valutare l’impatto ambientale delle opere, sarà riformata. Sarà costituita una commissione statale ad hoc per i progetti legati al Recovery. «Nessuno vuole eliminare la Via», ha detto ieri il ministro della Transizione ecologica

Roberto Cingolani, ma «vorrei una Via che abbia tempi certi e soprattutto vorrei una commissione che sia fatta da gente che lavora 7 giorni su 7». Al testo stanno lavorando diversi ministri. Un pezzo importante riguarda anche il dicastero della Pubblica amministrazione. I tecnici di Renato Brunetta stanno lavorando ad una riforma del meccanismo del «silenzio-assenso». Scaduti i 30 o 60 giorni senza che l’amministrazione abbia detto un chiaro «sì» o un netto «no» al progetto, il richiedente potrà farsi “certificare” l’avvenuto decorso del tempo e procedere con il suo investimento. Inoltre sarà affrontato il tema della cosiddetta «paura della firma» dei dirigenti pubblici, estendendo le norme che ammorbidiscono il reato di abuso di ufficio e il danno erariale limitandole ai soli comportamenti effettivamente dolosi. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti proporrà invece una modifica normativa per consentire di anticipare l’ubicazione geografica dei lavori al momento del Progetto di fattibilità Tecnica Economica anziché attendere la fase definitiva di progettazione. In questo modo le autorizzazioni supplementari saranno ottenute nelle fasi successive del progetto, senza convocare la Conferenza dei Servizi. Una svolta che, nelle strategie del governo dovrebbe dimezzare i tempi del via libera da 11 a 6 mesi. Andrea Bassi © RIPRODUZIONERISERVATA


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