RASSEGNA STAMPA DEL 22 MAGGIO 2021

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L’ASSESSORE FASAN «QUI ANCHE DI RECENTE SI SONO REGISTRATE DELLE CRITICITÀ ED È DOVUTO INTERVENIRE IL COMUNE»

Vittorio Veneto

Sabato 22 Maggio 2021 www.gazzettino.it

treviso@gazzettino.it

Un nuovo punto vendita per la coop Terra Fertile

Altri lavori per mettere in sicurezza il Meschio

` Sono stati riuniti

in via del Gelsomino negozio ed erboristeria VITTORIO VENETO

Dal 7 giugno cantiere del Genio civile nel tratto che costeggia via del Maniero `

VITTORIO VENETO Ora tocca al tratto del fiume Meschio che costeggia via del Maniero, asta secondaria in cui da tempo e ciclicamente si registrano problemi di ristagno della acque che, con l’arrivo del caldo, si fanno più evidenti. Dal 7 giugno cantiere aperto nel tratto di fiume che scorre sul retro della chiesa di S. Maria del Meschio. La ditta incaricata dal Genio Civile sarà impegnata fino al 10 luglio in un intervento di consolidamento e impermeabilizzazione dell’argine, lavori per i quali si renderà necessario chiudere al transito dei mezzi via del Maniero (garantito il passaggio per i pedoni).

IL PUNTO Proseguono i lavori di pulizia e messa in sicurezza del fiume Meschio curati dal Genio Civile e finanziati dalla Regione Veneto con un milione di euro. «Lavori che il nostro fiume necessitava da anni e che ora finalmente, grazie all’interessamento dell’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, possono essere fatti – sottolinea l’assessore Bruno Fasan che ha le delega ad ambiente e lavori pubblici - Come Comune

DOMANI APPUNTAMENTO CON LEGAMBIENTE PER LA GIORNATA DI PULIZIA DEL CORSO D’ACQUA DAI RIFIUTI: «PER RESTITUIRE BELLEZZA E DECORO»

non possiamo che apprezzare questo progetto che nei mesi scorsi ha già interessato la zona nord della città, con pulizie e sistemazioni che hanno coinvolto anche i corsi minori affluenti del Meschio». Il cantiere un po’ alla volta si sta spostando verso sud. Già sistemato, in via Lungomeschio a pochi metri da via del Maniero, l’argine del fiume che era stato eroso dall’acqua: qui sono stati posizionati dei massi a consolidamento della sponda. Ora, dal 7 giugno, l’asta secondaria del Meschio dietro la chiesa sarà oggetto di un intervento di impermeabilizzazione dell’argine. «Qui, tra l’altro, anche di recente si sono registrate delle criticità perché l’acqua non correva bene ed è intervenuto il Comune» ricorda Fasan.

LE INIZIATIVE Non solo lavori, ma anche pulizia del Meschio. Domani, domenica, Legambiente del Vittoriese e Aps Meschio, l’associazione dei pescatori, in collaborazione con Savno e i Comuni di Vittorio Veneto e di Colle Umberto danno appuntamento per una giornata di pulizia dai rifiuti del fiume. «Cercheremo di restituire bellezza e decoro al nostro fiume che troppo spesso è visto come un bel cassonetto» affermano Massimo De Nardi e Bruno Marchetto di Legambiente. Il ritrovo per “Puliamo il Meschio” è alle 8.30 nel parcheggio del Lidl a Vittorio Veneto o nella sede degli alpini di Colle Umberto muniti di guanti e stivali per chi scende in acqua o scarponcini per chi sta sulle rive. Claudia Borsoi © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’INTERVENTO Uno scorcio del Meschio lungo via del Maniero, dove sono previsti lavori del Genio civile. Nel tondo l’assessore Fasan

«Pista pedonale in ritardo per colpa della burocrazia» VITTORIO VENETO Fermo al palo l’annunciato collegamento pedonale lungo la strada provinciale 35 da Longhere, l’area ex Oasi dove oggi si trovano un supermercato e un bazar, a Revine Lago, territorio comunale in cui il proseguo del percorso è già stato ultimato lo scorso anno sopra al tratto di strada conosciuto come “incassero”. «I soldi ci sono, ora è solo questione di carte – aggiorna l’assessore ai lavori pubblici Bruno Fasan - Stiamo attendendo una risposta dalla Provincia, a cui abbiamo inviato il progetto della pista pedonale. Non credo manchi più di tanto. Come Comune non appena ci sarà l’ok siamo pronti ad indire il bando per affidare i lavori che, spero, si concluderanno entro la fine dell’anno». Il Comune ha previsto per il tratto di pedona-

le, poche centinaia di metri, un investimento di circa 100mila euro, fondi propri già stanziati a bilancio. Il percorso metterebbe in sicurezza i pedoni che ora si trovano di fatto a camminare, almeno per il tratto vittoriese, sulla strada provinciale, in un punto in cui una serie di curve riducono anche la visibilità. Non solo i cittadini di Vittorio Veneto attendo questo collegamento pedonale, ma anche chi risiede a Revine e vuole raggiungere in sicurezza, in territorio vittoriese, la fermata dell’autobus o il supermercato. Non ha invece più avuto seguito la pista ciclopedonale dalla piazza di Longhere (via San Pietro Vecchio) a Revine (via Roma), progetto dell’amministrazione Tonon, percorso che sarebbe dovuto passare tra le aree verde e collinare sul lato sinistro, salendo, della provinciale. (c.b.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Un nuovo negozio per la cooperativa sociale Terra Fertile. Dal 13 maggio il punto vendita ha preso casa in via del Gelsolino. Una nuova sfida per la coop che ha sede a San Giacomo di Veglia e che, nata nel 1997 con il nome di cooperativa Fenderl divenuto nel 2017 Terra Fertile, dà lavoro e opportunità di formazione anche a persone con disabilità e fragilità, mantenendo un forte legame con il territorio. I due punti vendita della cooperativa da anni presenti in città, il negozio bio a San Giacomo di Veglia e l’erboristeria a Serravalle, sono così confluiti in un unico spazio, più ampio, nei pressi della palestra Bobadilla. «In termini di accessibilità – evidenzia la cooperativa Terra Fertile diretta da Massimo Ciacchi - il nuovo negozio offre importanti vantaggi: i parcheggi pubblici nelle immediate adiacenze e il collegamento con la pista ciclabile. Sono presenti una gamma più ampia di prodotti biologici e di eccellenze del territorio: diamo spazio alla gastronomia locale di alta qualità frutto di collaborazioni con alcu-

ni professionisti del territorio, come Daniele Norcen del Raviolo d’Oro e Giuppy Renata Tusset, cuoca esperta di cucina naturale». Non solo prodotti bio da portare in tavola come ortaggi di produzione propria e dal prossimo anno anche il vino bio prodotto da uve Piwi, cioè vitigni resistenti, coltivate pure nel brolo di San Giacomo di Veglia. Confermato anche lo spazio dedicato all’erboristeria, arricchito anche dall’officina cosmetica in cui, a fianco del negozio, viene prodotta la linea fitocosmetica “Rugiada mediterranea”. «Creme, detergenti e trattamenti intensivi altamente efficaci, realizzati a km 0 nel nostro laboratorio con ingredienti pregiati, a basso impatto ambientale e quando possibile di produzione propria» evidenzia la cooperativa. Come nell’erboristeria a Serravalle, anche qui verrà garantita la consulenza personalizzata da parte di professionisti a chi vuole ricorrere ai rimedi naturali per mantenersi in salute. (c.b.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

«UNA GAMMA PIÙ AMPIA DI PRODOTTI BIOLOGICI ED ECCELLENZE DEL TERRITORIO CON SPAZIO ALLA GASTRONOMIA LOCALE»

L’APERTURA Il punto vendita in via del Gelsomino (NuoveTecniche/DA RE)

Passa il Giro d’Italia, cambia la viabilità. Lunedì stop anche sulla A27 LA CORSA ROSA Doppio passaggio del Giro d’Italia per Cordignano, oggi e poi lunedì, quando la carovana rosa transiterà anche nei territori comunali di Colle Umberto, Cappella Maggiore e Fregona. Tutto è pronto per accogliere il Giro: addobbi rosa e le strade sono state oggetto di interventi di riasfaltatura. Oggi, 14. tappa Cittadella-Monte Zoncolan, il Giro d’Italia transiterà anche per Cordignano. Il sindaco Alessandro Biz ha ordinato la chiusura anticipata delle scuole alle 10.50, tenuto conto che la corsa passerà per il paese tra le 13 e le 13.30. Già dalle 10.30, come da ordinanza della polizia locale, scatterà il divieto di sosta (fino alle 14)

con rimozione sulle vie interessate dal percorso. I ciclisti arriveranno da Orsago e percorreranno la strada provinciale 43, cioè le vie Garibaldi, Roma e Brandolini, per poi svoltare a destra su via Caneva e proseguire in territorio canevese. Lunedì, invece, la 16. tappa Sacile-Cortina d’Ampezzo. L’ingresso della carovana rosa in territorio di Cordignano sarà dalla strada provinciale 71 a Ponte della Muda. Già dalle 9.30 scatterà il divieto di sosta lungo tutte le strade interessate. Da Ponte della Muda, i ciclisti punteranno verso Pinidello percorrendo via Redipuglia, via Isonzo, via Trieste, via Pasubio Sud e Nord e via Verdi, per poi fare il loro ingresso, alla rotatoria dove si trova la casa natale di Ottavio Bottecchia, nel territorio di Colle Um-

berto. Qui, in località Mescolino, percorreranno via Bottecchia, svoltando poi a destra su via Battisti. Alla Pagoda inizia il passaggio in territorio di Cappella Maggiore verso via Crispi e da qui su alle Fratte. E poi direzione Fregona percorrendo la strada provinciale 422 del Cansiglio. Il passaggio a Cordignano è atteso un paio di minuti dopo le 11, a Colle Umberto a partire dalle 11.12, mentre a Fregona dalle 11.20. I

OGGI TOCCA SOLO AL COMUNE DI CORDIGNANO LUNEDÌ FARÀ IL BIS ASSIEME A FREGONA COLLE UMBERTO E CAPPELLA MAGGIORE

primi ciclisti sono attesi a La Crosetta alle 11.55. Il Comune di Cappella Maggiore avvisa che le vie Mescolino, della Paglia, piazza Vittorio Veneto e via Crispi saranno chiuse dalle 11 alle 12. ll Comune di Fregona comunica che la provinciale 422 dalle Fratte fino in Cansiglio rimarrà chiusa al traffico dalle 9 alle 13. A Sarmede, per commemorare il concittadino e ciclista Vito Favero, secondo al Tour de France 1958, il sindaco Larry Pizzol depositerà un cuscino di fiori sulla sua tomba nel cimitero del paese. Disagi anche in A27: chiuso dalle 10 alle 14 lo svincolo di Belluno in ingresso ed uscita. Consigliate quindi le uscite di Vittorio Veneto Nord e Fadalto per percorrere poi la statale Alemagna. (c.b.) GRANDE ATTESA La casa natale di Bottecchia

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(Foto NuoveTecniche/DA RE)

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VENEZIA

SABATO 22 MAGGIO 2021 LA NUOVA

il nodo delle crociere

Franceschini rassicura l’Unesco «Le navi fuori dalla laguna» Incontro tra il ministro e il direttore dell’organizzazione delle Nazioni Unite «Venezia era in una “danger list” ma ora una decisione è stata presa» La soluzione per il passaggio delle grandi navi resta quello di un terminal costruito fuori della laguna, ma intanto si punterà a ridurne il passaggio, con gli approdi provvisori da realizzare a Marghera. È quello che il ministro della Cultura Dario Franceschini è venuto ieri a dire anche al il Direttore Generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, che ha incontrato a margine della vernice della 17. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale – Perché il timore

– dopo l’ultimo rapporto non lusinghiero dell’Unesco su Venezia e la sua laguna – era quello dell’effettivo inserimento di essa tra i siti patrimonio dell’umanità a rischio, con una pesante ricaduta anche di immagine per la città e il nostro Paese. In particolare, Franceschini ha aggiornato Azoulay sulle iniziative legislative volte a superare definitivamente il passaggio delle grandi navi nella laguna. La norma recentemente varata dal Consiglio dei Ministri è

Una nave da crociera mentre passa davanti a San Marco

già stata approvata dal Parlamento. Ora sono necessari i tempi tecnici richiesti per la progettazione e la realizzazione dell’approdo extra lagunare. «Il Governo ha approvato il decreto legge che è stato già convertito dal Parlamento», ha ribadito Franceschini a margine dell’inaugurazione del padiglione Italia della Biennale di Architettura a, alla presenza del ministro Renato Brunetta, del presidente della Biennale Roberto Cicutto e del sindaco Luigi Brugnaro, «e fa una scelta molto importante, cioè la ricerca di soluzioni definitive, progettuali, dovranno essere fuori dalla laguna». Franceschini ha aggiunto: «Ho appena incontrato il direttore generale dell’Unesco, qui a Venezia, a cui ho spiegato che Governo e Parlamento italiano hanno fatto questa scelta in linea con le richieste dell’Unesco, perché sappiamo che Venezia era in “danger list”, quindi porteremo le navi fuori dalla laguna. Contemporaneamente le soluzio-

ni provvisorie che stiamo studiando e già immaginate, per consentire in questa fase transitoria di ridurre fortemente il numero di grandi navi che passano per la Giudecca. Mi pare una scelta importante». Il 5 giugno, tuttavia, una grande nave da crociera con tutta probabilità passerà ancora per il canale della Giudecca. Sul ritorno del traffico crocieristico in laguna Franceschini è stato netto: «I problemi sono naturalmente molto complessi, credo dovrebbe esser apprezzata la scelta lungamente discussa che la soluzione definitiva sarà fuori laguna, e già in quel periodo di tempo che servirà per concretizzarla si lavorerà per ridurre il numero di passaggi alla Giudecca con approdo a Marghera». Insomma, la decisione resta il terminal in mare per cui si è lanciato il concorso di idee progettuali, ma nel frattempo – si parla di anni – si dovrà gestire il problema puntando su Marghera. — E. T. © RIPRODUZIONE RISERVATA

la difficile approvazione

Autorità portuale ok al bilancio 2020 ma resta il caso del terminal Fusina Approvato all’unanimità, con un avanzo di amministrazione di 20milioni e 280mila euro, il rendiconto generale per l’esercizio finanziario del 2020 dell’Autorità di Sistema Portuale. L’approvazione è giunta durante la riunione di giovedì del Comitato di Gestione alla quale hanno partecipato il Commissario Straordinario Cinzia Zincone, il Direttore Marittimo del Veneto pro tempore Piero Pellizzari, il Comandante del Porto di Chioggia Michele Messina, Maria Rosaria Anna Campitelli, in rappresentanza della Regione Veneto. Assente Fabrizio Giri, rappresentante della Città Metropolitana di Venezia. Assenza legata al dissenso sulla nota questione del caso del Terminal Fusina. Il primo punto all’ordine del giorno infatti ha riguardato l’approvazione della variazione ai residui attivi e passivi dell’esercizio finanziario 2020. Campitelli ha chiesto e ottenuto di inserire nel verbale della delibera che l’Autorità attesti che il residuo passivo di 7milioni di euro iscritto a fronte del contributo stanziato in favore di Venice Ro. Port. Mos sulle opere di escavo della seconda darsena deriva dall’atto aggiuntivo sottoscritto il 26 maggio 2020 e che, stante la validità attuale dello stesso atto, risulti inevitabile che il residuo passivo venga mantenuto nel bilancio consuntivo del 2020 e che, al contrario la sua cancellazione, determinerebbe un debito fuori bilancio. Un modo per mette-

re nero su bianco la sua opposizione. Col parere favorevole del collegio dei revisori, il Comitato ha approvato lo stralcio dei residui attivi e passivi dell’esercizio finanziario del 2020 pari rispettivamente a 47mila e 379 euro e 1milione e 667mila euro. E’ stato approvato anche il rendiconto generale per lo stesso esercizio: il 2020 ha visto, insieme al risultato di amministrazione di 20milioni 280mila euro. Rispetto al 2019, sul fronte della gestione corrente si è assistito a una diminuzione delle entrate, da 50milioni di euro a 42milioni di euro, legata principalmente alla riduzione dei canoni demaniali riconosciuta agli operatori portuali in difficoltà e al calo delle entrate da tasse portuali. Dato che risulta però controbilanciato dall’aumento delle entrate in conto capitale che passano dai 2milioni di euro del 2019 ai 16milioni e 400mila euro del 2020, incremento prevalentemente legato all’accesso a fondi pubblici destinati ad opere ed escavi. Nel corso dello scorso anno l’Autorità ha destinato investimenti per oltre 21milioni di euro per la realizzazione di opere ed escavo di canali. Ammonta a 25milioni di euro il valore delle uscite in conto capitale, comprensive degli investimenti in opere ed escavi; gran parte delle coperture sono venute da fondi pubblici. Quella di venerdì è stata l’ultima riunione per il commissario Cinzia Zincone in attesa dell’arrivo del nuovo presidente, Fulvio Lino Di Blasio. —


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Attualità

Sabato 22 Maggio 2021 www.gazzettino.it

Sostenibilità, Venezia capitale mondiale: arriva il sì del governo

I PROTAGONISTI Il ministro per la Pubblica amministrazione Brunetta ieri al tavolo veneziano col sindaco Brugnaro e gli altri attori del progetto per Venezia capitale mondiale della sostenibilità

Il ministro Brunetta appoggia il progetto di Comune e Regione «Un laboratorio in linea con le transizioni del Piano nazionale»

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IL PROGETTO VENEZIA Anche il Ministero per la Pubblica amministrazione entra nel progetto “Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità”. Cresce così il piano di interventi funzionali allo sviluppo sostenibile del territorio, con fulcro la città capoluogo, promosso dalla Regione Veneto con a fianco Comune di Venezia, Università di Ca’ Foscari, lo Iuav, il Conservatorio Benedetto Marcello, l’Accademia di Belle Arti, la Fondazione Cini, Confindustria Veneto e realtà industriali come Snam, Generali e Boston Consulting Group.

LA FIRMA Con la firma del ministro Renato Brunetta, ieri a Ca’ Corner a Venezia, si rafforza il partenariato del progetto approvato dalla Giunta Zaia lo scorso 12 marzo - promuove lo sviluppo di un piano di interventi funzionali alla crescita sostenibile del territorio, in particolare alla riqualificazione urbana e alla promozione del patrimonio artistico e naturale della Città storica. L’adesione al progetto è formalmente avvenuta durante un incontro al quale, oltre al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ha

partecipato anche Marco Alverà, amministratore delegato di Snam. «Questo piano diventerà elemento importante del G20 dell’economia che si terrà a luglio a Venezia» sottolineano dallo staff del sindaco Brugnaro, mentre il ministro Brunetta - veneziano Doc - si è detto “lieto di sostenere un progetto che si muove nella direzione di proteggere e valorizzare Venezia, le sue pietre, le donne e gli uomini che la abitano e che meritano una città vivibile”. «Venezia - aggiunge il ministro - può incarnare nella sua unicità: una sostenibilità economica, ambientale e tecnologica in linea con le “transizioni” che il Piano nazionale di ripresa e resilienza ora rende possibili». «L’adesione del ministro Brunetta al progetto è un momento di grande soddisfazione – interviene il presidente veneto, Luca Zaia -. Dal più ampio insieme di partner a tutti i livelli viene la conferma della bontà di questa nostra iniziativa, in grado di proporre una visione futura di rilievo per la città e tutto il suo territorio. Un rilievo internazionale e storico come Venezia e tutto il Veneto meritano, presentandosi come laboratorio di sostenibilità, la vera sfida di questo millennio».

LE DIRETTRICI I progetti si svilupperanno su precise direttrici, tra cui la transizione energetica e la sostenibilità ambientale attraverso interventi volti alla creazione di un polo dell’idrogeno (e qui la protagonista sarà ovviamente Snam), decarbonizzazione e circolarità dei rifiuti, difesa dell’ecosistema lagunare e la promozione di Venezia come sede di Centri di ricerca, insieme al potenziamento della formazione accademica sulla sostenibilità. La Regione, assieme a tutti i promotori, prevede di generare rilevanti benefici economici, sociali e ambientali “non solo per il capoluogo, ma per tutto il Veneto e il “Sistema Paese”, seguendo linee di intervento coerenti con il Piano di Ripresa e Resilienza che consentirà di utilizzare le risorse finanziarie del Fondo Next Generation EU. Gongola il sindaco Luigi Brugnaro: «Venezia, proprio nell’anno in cui celebra i 1600 anni dalla sua Fondazione, guarda al futuro e dimostra di essere luogo di innovazione e d’avanguardia culturale e tecnologica, mentre Porto Marghera, simbolo della riconversione “green”». Fulvio Fenzo © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’amministratore delegato della Snam

Alverà: «La città può diventare un modello» «Venezia ha l’occasione di diventare un esempio di ripartenza all’insegna della sostenibilità ambientale e della transizione ecologica», lo afferma il veneziano Marco Alverà, amministratore delegato di Snam, una delle grandi aziende che sostengono e promuovono il progetto “Venezia capitale mondiale della sostenibilità”. Alverà sottolinea l’importanza della «virtuosa collaborazione tra istituzioni nazionali e locali e le sinergie tra pubblico e privato», due condizioni che hanno consentito al progetto di prendere forma, coinvolgendo realtà istituzionali, culturali ed

L’intervento

«Brunetta ha ragione, ma ci serve una regia. Non continue polemiche» di Pier Paolo Baretta ’appassionato intervento di Renato Brunetta merita attenzione. Non solo perché, nella sua funzione di ministro, può davvero aiutare la città, ma, soprattutto, perché il suo amore per Venezia è sincero e questo ci accomuna oltre le differenti opinioni politiche. Quando nel 2011 siamo stati, entrambi e insieme, relatori della legge finanziaria del governo Monti, non mancammo di affrontare (già allora!) la tutt’ora irrisolta questione della conca di navigazione. E quando si unificarono i progetti di riforma della legge speciale (tra cui il suo e quello dell’on. Pellicani), io, dal governo, appoggiai tale scelta. E ancora quando mi adoperai per i finanziamenti, copiosi, portati alla città negli anni scorsi, ho sempre trovato sostegno da parte sua. Fino alla delicata questione della fuoriuscita delle grandi navi dal bacino di San Marco e alla preparazione della call internazionale per approdi alternativi (dal cui successo dipenderà molto del reale futuro della portualità veneziana) e alla rapida erogazione dei 538 milioni, al cui sblocco ho lavorato assiduamente nei mesi scorsi. Risorse che consentono di completare il Mose, ma anche di individuare le modalità per appianare i debiti che il Consorzio ha accumulato verso le imprese veneziane. Soprattutto, concordo sulla visione del Mose non sia solo come opera – straordinaria – che ci protegge dalle maree eccessive, bensì come sistema complessivo di

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tutela dell’intero sistema lagunare e del suo patrimonio ambientale ed economico. Ma questa visione necessita di una strategia che affronti contemporaneamente le grandi emergenze di Venezia di oggi, collocate in una idea di città del futuro. Lo sviluppo di una economia non dipendente solo dal turismo; lo spopolamento dell’intero Comune; la sostenibilità ambientale sono le priorità. Ma per affrontarle ci vuole una strategia (e le idee non mancano) e ci vuole una regia (invece non c’è). La triangolazione istituzionale Stato, Regione, Comune ha bisogno della convergenza delle rispettive volontà. La città deve stemperare il clima polemico e mettersi alla ricerca dei punti di contatto. Ma a chi spetta, in primis, questa responsabilità? Un solo esempio: che fine ha fatto il NGEU per Venezia? La occasione perduta di un piano di ripresa e resilienza veneziano dipende dal fatto che, nonostante l’avvertimento datoci dalla pandemia, ci si culla ancora sulla idea che, passata l’emergenza, il turismo ci salverà. Il turismo, che va rilanciato ovviamente, sarà una componente essenziale,

«CAMBIARE L’AGENZIA PER LA LAGUNA? NON VORREI CI PORTASSE ALLE LUNGAGGINI E ALL’IMMOBILISMO CHE IL MINISTRO DENUNCIA»

ma non la sola del futuro. Cultura, porto, industria, artigianato, commercio hanno bisogno di piani di sviluppo e di risorse. La residenzialità (50 mila abitanti, ormai, in centro storico!) necessita di un intervento pubblico che parta dalle proprietà comunali e si confronti con quelle private e, almeno, il parco di terraferma (Marzenego, Osellino, san Giuliano Tessera) e della Laguna siano al centro di un progetto green. Ecco perché il riordino dell’architettura istituzionale, alla quale Brunetta affida la soluzione del problema, non basta. Quella esistente ha bisogno di essere realizzata, più che rifatta. L’Agenzia per la Laguna è un valido strumento che consente di accelerare i processi decisionali, proprio per le sue competenze. Mi preoccupa che rimetterci le mani ci porti dentro quelle lungaggini e quell’immobilismo che proprio Brunetta denuncia e che anche oggi affligge la città, con una amministrazione distratta da altri progetti. La leale collaborazione può essere assicurata dalla volontà di agire di concerto espressa dai diversi soggetti. Si scelgano, dunque, persone capaci e collaborative. Semmai, sollecitiamo l’amministrazione comunale a dare vita e impulso ad una Agenzia che si occupi, in parallelo, dello sviluppo economico, a cominciare da Porto Marghera (Zes e bonifiche). E, diamo corso al centro internazionale di studi climatici, già finanziato. In ogni caso, il tema posto da Renato Brunetta è: “ripartiamo!”. E, su questo, non c’è alcun dissenso. Non perdiamo altro tempo.

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AD SNAM Marco Alverà

economiche di primo piano. Secondo l’amministratore delegato di Snam anche il momento storico è particolarmente favorevole al riconoscimento per

Venezia di un ruolo mondiale in questo campo: «Nella fase attuale, alla vigilia del G20 dell’ economia che si svolgerà proprio in questa città, ci sono tutte le condizioni, le tecnologie e le opportunità di finanziamento per rendere Venezia un modello di tutela dell’ambiente e di valorizzazione del territorio». Le ultime parole di Alverà riguardano il suo personale rapporto con la città lagunare: «Venezia è uno dei simboli del patrimonio naturale, artistico e culturale dell’Italia nel mondo. Oggi di fronte alla minaccia del cambiamento climatico, è nostro dovere prendercene cura. E da veneziano ne sono particolarmente orgoglioso»


XV

Chioggia

MAURO ARMELAO (FSP-POLIZIA) «Ci preoccupa la difficoltà di fare un’adeguata prevenzione per contrastare fenomeni come le baby-gang dell’anno scorso»

Riviera del Brenta

Sabato 22 Maggio 2021 www.gazzettino.it

mestrecronaca@gazzettino.it

L’appello dei poliziotti: «Più agenti per l’estate»

Mura imbrattate lungo il Naviglio: «Troppa inciviltà» `Il sindaco Dori replica

alle proteste dei cittadini: «Responsabili introvabili» MIRA

Da due anni al Commissariato non arrivano rinforzi stagionali `

CHIOGGIA Le vacanze, la fine della pandemia (o, almeno, un certa sicurezza dal contagio), la riprese economica: sono molte e, forse, non del tutto realistiche, le aspettative che accompagnano l’arrivo dell’estate. Ma, oltre ai possibili risvolti positivi, ci sono quelli negativi e qualcuno lancia avvertimenti. È il caso del sindacato di polizia Fsp – Polizia di Stato, il cui segretario regionale, Mauro Armelao, richiama l’attenzione sul fenomeno delle baby gang e avverte: «Non abbiamo abbastanza agenti per prevenire fatti del genere».

IL FENOMENO

L’anno scorso si era molto parlato degli adolescenti chioggiotti, i cui capi, poco meno che maggiorenni, avevano al seguito bande di 13-14enni, che prendevano di mira i loro coetanei “foresti”, aggredendoli e picchiandoli per futili motivi. Alla fine il fenomeno era stato stroncato dall’intervento della polizia, ma c’erano stati parecchi episodi, anche gravi, prima che si arrivasse a individuare i responsabili. «Le baby gang spiega Armelao - si sono formate anche a causa di una mancanza di controlli preventivi assidui, che si fanno solamente con più uomini sul territorio. Non possiamo continuare ad accettare l’inerzia della nostra Amministrazione, ma anche della politica che non fa sentire la propria voce». La stagione balneare è iniziata ufficialmen-

te il 15 maggio ma, dice Armelao, «oggi, 21 maggio, non c’è ancora nessuno che parli di potenziare il personale della polizia di Stato in vista del periodo estivo, non si hanno notizie ministeriali sul numero degli agenti che andranno a rinforzare gli uffici della polizia di Stato nelle località balneari. Il personale del commissariato di Chioggia – prosegue il sindacalista - da ormai due anni lavora senza alcun rinforzo estivo, senza alcun aiuto». Armelao, quindi, si appella alle istituzioni: «Auspichiamo che il sindaco Ferro e i parlamentari eletti nella nostra provincia facciano sentire la loro voce al Ministero dell’interno». Ma sul tema della prevenzione del disagio giovanile e dei fenomeni che ne possono conseguire, stavolta in chiave educativa-scolastica, va registrato anche l’appello di Obiettivo Chioggia: «In questo periodo pandemico, i nostri ragazzi si sono visti stravolgere qualsiasi tipo di abitudine scolastica. Molti genitori non riescono, in autonomia, ad affrontare l’insorgere delle problematiche giovanili che devono assolutamente essere individuate in collaborazione con le istituzioni scolastiche. Per questo sollecitiamo l’Amministrazione comunale a sensibilizzare i dirigenti scolastici affinché predispongano per l’anno 2021/2022 questo tipo di servizio, prevedendo un finanziamento comunale in caso di mancanza di fondi ministeriali ad hoc». Diego Degan © RIPRODUZIONE RISERVATA

PREVENZIONE SUL TERRITORIO Corso del Popolo nelle prossime settimane tornerà a riempirsi. Nel tondo, Mauro Armelao

Dolo, fondi ai centri estivi DOLO Un impegno di spesa di 40mila euro è stato stanziato dall’Amministrazione per favorire lo svolgimento dei centri estivi. Il contributo sarà destinato, nel massimo di 4mila euro a singolo soggetto partecipante, agli enti operanti comunale (associazioni di volontariato e di promozione sociale, associazioni sportive dilettantistiche, onlus, parrocchie) che presenteranno i loro progetti in adesione all’avviso pubblicato nel sito web dell’ente.

DA GIUGNO A SETTEMBRE

Con questo impegno il comune intende sostenere le fa-

miglie dolesi e dar loro la possibilità di scegliere, nel periodo giugno–settembre, uno dei vari centri che saranno organizzati e che ospiteranno i ragazzi dai 3 ai 17 anni. L’assessore ai Servizi Sociali Chiara Iuliano e il sindaco Gianluigi Naletto osservano. «Anche quest’anno l’Amministrazione ha ritenuto fondamentale sostenere tutte quelle realtà associative che avanzeranno proposte per accogliere, intrattenere ed educare, durante l’estate, i nostri bambini. Dopo un altro anno di chiusure e rinunce, i più piccoli sono stati tra le categorie che maggiormente hanno sofferto della mancanza di socialità e condivisione». L.Per.

Attenzione puntata sui muri imbrattati in questo periodo dopo il clamoroso caso di Spinea, con la multa inflitta ai bambini per i disegni con i gessetti. E anche a Mira ci si chiede se il decoro urbano possa conciliarsi con questi fenomeni. «Sull’imbrattamento dei muri a Mira e Spinea ci sono forse due pesi e due misure? C’è un decoro di destra e uno di sinistra?». A domandarselo è Alfeo Babato, cittadino mirese, da sempre attento a tematiche come tutela dei cittadini e decoro urbano, che già lo scorso febbraio aveva scritto al sindaco Dori e al comandante della polizia locale segnalando come la scritta nel muro di cinta di una villa lungo il Naviglio, in via Marconi, contro l’inceneritore di Fusina, potesse essere considerata fuori contesto. «Senza dover richiamare il Codice penale che tratta del reato di deturpamento e imbrattamento di cose altrui – scriveva Babato -, sembra poco decoroso che i muri della bellissima Riviera del Brenta siano deturpati in questo modo».

attraverso l’incivile e illecito imbrattamento di muri – scrive Babato – Ma forse tra Mira e Spinea ci sono pesi e misure diverse? Dipende da cosa è scritto sul muro? Se sono disegni infantili con i gessetti realizzati da bambini vanno multati, se invece si tratta di altri allora può starci? Fa differenza se il muro è privato O è pubblico? La mia segnalazione dello scorso febbraio – sottolinea Babato - è stata rivolta sia al prefetto di Venezia che al Ministero della Pubblica Amministrazione, ma sembra che la questione non interessi ad alcuno, per cui mi sono rassegnato al Degrado della politica».

IL SINDACO

Immediata la risposta del sindaco Marco Dori. «Il muro di via Marconi è privato ed è già stato sistemato diverse volte – afferma - Il luogo purtroppo si presta, e sarebbe bello trasformarlo in un murales. Ne parlerò con il proprietario. Il problema vero non è chi pulisce, ma chi sporca. In questo caso, come in tutti gli altri. Serve senso civico e poi trovare i responsabili e sanzionarli, ma non sempre si riesce». Al di là della questione, muro privato o meno, resta in fatto che le scritte imbrattanti sul muri delle ville lungo il naviglio rappresentano un degrado tanto quanto l’erba alta lungo le rive. RLuisa Giantin © RIPRODUZIONE RISERVATA

EFFETTO-SPINEA

Quanto accaduto nella vicina Spinea, dove sono stati multati i genitori di alcuni bambini che avevano imbrattato il muro di piazza Cortina nel Villaggio dei Fiori, ha risollevato la questione anche su Mira. Non è la prima volta infatti che lungo il naviglio, in via Marconi ma anche in via Matteotti e in altre zone, compaiano scritte inopportune, se non, in alcuni casi ingiuriose. «Penso che il degrado di una città possa manifestarsi anche

PROTESTE SCRITTE SUI MURI Un esempio lungo il Naviglio

Ladri in villa, ritrovata la Mercedes Bancarotta, imprenditore a processo CAMPONOGARA È tornata a casa la Mercedes Classe E di Flerido Fornea, rubata la scorsa notte a Camponogara nell’abitazione di via Aldo Moro. L’auto è stata intercettata dalla Guardia di Finanza nella notte tra giovedì e venerdì, in località Sambruson di Dolo, ferma in un piazzale con le chiavi inserite e i fari ancora accesi. Alle 3 di notte la Guardia di Finanza ha telefonato al signor Fornea per avvertirlo che la sua auto era stata ritrovata.

FURTO IN VILLA

La famiglia era stata interessata, la notte tra mercoledì e giovedì, da un importante furto in abitazione, durante il

quale i malviventi erano riusciti a penetrare in casa rompendo lo scuro di una finestra e trapanando il vetro. I ladri erano entrati anche a casa di Marisa Liberalon, molto nota in paese per le sue attività sociali, anche in seno alla Pro Loco, e per il suo avviato negozio di tendaggi presente in paese. Le due famiglie vivono in unità immobiliari comunicanti, per questo i ladri erano riusciti a passare da un’abitazione, quella di Marisa, all’altra, quella della sorella Vanna e del marito Flerido, asportando anche un televisore, il portafoglio con i soldi, gioielli, lenzuola, denaro, un portachiavi d’oro e capi d’abbigliamento.

re nelle camere da letto delle vittime asportando soldi dal comodino senza che nessuno abbia sentito nulla. Erano usciti sottraendo, infine, anche la Mercedes Classe E, ritrovata ieri e riconsegnata al legittimo proprietario Emanuele Compagno

RAID NELLE STANZE

LA CASA DEPREDATA La villa “visitata” dai ladri due notti fa

I ladri erano riusciti a entra-

© RIPRODUZIONE RISERVATA

STRA I guai con la giustizia per l’ex “re” delle Terme Luca Claudio sembrano non avere mai fine. L’ex primo cittadino, ora 50enne, di Abano e Montegrotto è a processo per avere emesso false fatture con l’obiettivo di fare evadere le imposte ai legali rappresentanti della Gei Srl. Insieme a lui alla sbarra sono finiti Giampaolo Paccagnella 73 anni di Stra e Stefano Cutrupello 50 anni di Cadoneghe, entrambi accusati di bancarotta. Claudio difeso dall’avvocato Ferdinando Bonon, secondo l’accusa, nel dicembre del 2014 in qualità di legale rappresentante della società SoleLuna Srl di Ponte San Nicolò, avrebbe emesso fatture in favore di Gei Srl per operazioni

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inesistenti per complessivi 12.786 euro di imponibile e 2.813 euro di Iva. Motivo, avrebbe aiutato Giampaolo Paccagnella in qualità di legale rappresentante della Gei e Stefano Cutrupello come amministratore della stessa a evadere Irpef e Iva per l’anno 2014. Ma le accuse più pesanti sono state mosse ai due imputati per la bancarotta della Gei.

L’ACCUSA

I due avrebbero distratto 7.800 euro per finalità estranee all’esercizio di impresa, formalmente quale corrispettivo per contratto con SoleLuna Srl nel 2014. Tra il 2013 e il 2015 avrebbero distratto oltre 42 mila euro con prelievi non giustificati da necessità aziendali. E nel 2014 altri 23 mila. Quindi avrebbero dissipato 45 mila euro per spese

pubblicitarie con un contratto con la Sinergy nel 2014, ma in realtà per finalità estranee all’esercizio di impresa. E poi avrebbero distratto per spese formalmente di comunicazione, consulenza e marketing più di 103 mila euro. Ancora nell’anno 2014 avrebbero dissipato 65 mila euro mediante esborsi a Venet Com Srl, oltre 88 mila euro per spese personali riconducibili a Cutrupello, e infine 70 mila euro per spese in favore di persone giuridiche come Pre Sri e Ancee. Ma la distrazione più cospicua sarebbe stata di 535 mila euro per il formale acquisto del 100% delle quote Bl Srl in relazione all’acquisizione di un immobile. I due sono anche accusati di avere emesso fatture false. Marco Aldighieri © RIPRODUZIONE RISERVATA


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IL SINDACO

Portogruaro

«Abbattiamo i confini cittadini per avere relazioni importanti» L’accordo triennale lunedì approderà in consiglio comunale

Sabato 22 Maggio 2021 www.gazzettino.it

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La gestione del Russolo ad Arteven e Teatro Stabile

Nuova rotonda lungo la strada che porta al mare

Il Comune ha individuato i partner per il rilancio degli spettacoli dal vivo li. Dal 2001 al 2011 ha assunto la direzione artistica del ciclo di spettacoli classici del Teatro Olimpico di Vicenza, di cui ha assunto dal 2003 al 2009 anche la gestione. Dal 2015 al 2017 ha gestito anche il Teatro Nuovo di Verona. Dal 2019 gestisce anche il Teatro Mario Del Monaco di Treviso, ampliando la proposta culturale anche alla lirica e ai concerti di musica classica.

Arriva il nuovo rondò per eliminare le code sulla strada per il mare. Un’altra tappa per ridurre gli ingorghi sulla viabilità di Bibione, in attesa che Autovie si decida di aprire il cantiere per il casello autostradale. L’Anas ha comunicato che verso ottobre sarà avviato il cantiere sulla Statale 14 a San Michele al Tagliamento, all’intersezione con la strada regionale 74: nn imbuto per chi punta verso il mare e per chi rientra a casa, spesso teatro di incidenti.

L’ACCORDO

L’ULTIMO INCROCIO

`In ottobre cantiere

per togliere l’imbuto sulla Statale 14 SAN MICHELE AL T.

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PORTOGRUARO Un patto a tre per il nuovo progetto teatrale per la città. È stato presentato in commissione e verrà portato in consiglio comunale lunedì 24 maggio l’accordo quadro tra il Comune di Portogruaro, Arteven e il Teatro Stabile del Veneto che punta a realizzare una serie di iniziative e interventi per valorizzare la città; individuare ulteriori forme di collaborazione per migliorare l’offerta culturale in termini qualitativi e quantitativi; concertare e coordinare la programmazione di eventi consentendo un efficace ed efficiente utilizzo di risorse economiche, organizzative e tecniche.

NUOVA ALLEANZA CULTURALE «Portogruaro deve abbattere i suoi confini e cercare di avere relazioni con enti che sono importanti tanto quanto la Fondazione musicale Santa Cecilia. Non è stato facile addivenire a questo accordo – ha spiegato il sindaco Florio Favero – perché si mettono assieme Arteven e il Teatro Stabile del Veneto, che sono riconosciute dalla Regione quali soggetti referenti per la promozione e diffusione di iniziative in ambito teatrale». Nello specifico, Arteven ha come scopo la programmazione dei teatri regionali attraverso il coordinamento della distribuzione dei prodotti culturali e artistici nel territorio. Il Teatro Stabile del Veneto, riconosciuto dal Mibact quale “Teatro di rilevante interesse culturale”, è stato invece fondato nel 1992 dalla Regione, Comune di Venezia e Comune di Padova con l’obiettivo di produrre spettaco-

Ha durata triennale e non quantifica le risorse necessarie ad questo progetto di diffusione culturale. Prevede la possibilità di realizzare percorsi per la gestione tecnica del Teatro Russolo, programmare, organizzare e coordinare stagioni ordinarie e multidisciplinari, promuovere e organizzare festival, rassegne e manifestazioni varie, assistere il Comune nella progettazione e realizzazione di manifestazioni e iniziative dal vivo. «A questa intesa, – ha concluso il sindaco dovranno seguire i contratti attuattivi di durata annuale o biennale con i due circuiti, per creare economie di spesa. Questo progetto consentirà anche alla Fondazione Santa Cecilia di occuparsi esclusivamente, come da statuto, della diffusione della cultura musicale. Manterremo le professionalità cresciute con il teatro e rimarranno inalterate le disponibilità delle giornate di utilizzo del Russolo sia per la Fondazione che per le scuole». L’opposizione si è riservata di fare degli approfondimenti, rinviando al consiglio il dibattito sul tema. Teresa Infanti © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PROGETTO Il Comune di Portogruaro coinvolgerà Arteven e il Teatro Stabile del Veneto nella gestione culturale del teatro Russolo

A piedi lungo il Livenza SAN STINO DI LIVENZA Da San Stino a Corbolone, una camminata lungo la storia della Livenza. Il primo appuntamento di un ciclo di camminate guidate, organizzate dal Comune in collaborazione con l’Azienda di sviluppo turistica Tvo, è per quest’oggi con partenza alle 14.30 da piazza Aldo Moro, davanti al Municipio. Protagonista sarà il fiume Livenza con la sua storia, i cambiamenti e gli stravolgimenti prodotti nei secoli dalla natura e dall’uomo. La passeggiata di circa 4 chilometri con la guida Mariangela Flaborea, si addentrerà nella narrazione dei tratti salienti della storia locale, con visita ai luoghi simbolo come la chiesa di San Marco Evangelista di Corbolone, le ville venete e la

lettura di brani delle opere di Romano Pascutto davanti alla sua abitazione di San Stino. «L’ amministrazione comunale crede nella possibilità di raccontare il territorio al cittadino ed al turista - spiega l’assessore comunale alla cultura Rita Elisa Fanton - tramite un’offerta di esperienze che metta al centro dell’interesse la salvaguardia della tradizione e dell’ambiente naturale locale e la sua storia». Nei mesi prossimi ci saranno escursioni nelle terre della bonifica ed al bosco del Bandiziol e Prassaccon. Durante tutte le visite sarà garantito il rispetto delle norme anti Covid-19. Per informazioni ed iscrizioni consultare il sito www.tvo.srl o telefonare ad uno dei numeri 0421 248248 - 0421 473966. G. Pra. © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Si tratta dell’ultimo incrocio che andremo a togliere sulla direttrice per il mare» ha spiegato soddisfatto il sindaco di San Michele- Bibione Pasqualino Codognotto nell’annunciare l’inizio dei lavori relativi al grande rondò. La nuova rotatoria sarà realizzata in prossimità di San Michele centro e comporterà importanti interventi viari. La spesa, di circa 900mila euro, è a totale carico dell’Anas con la quale il sindaco si è confrontato in diverse occasioni proprio per avviare il cantiere. «Ho sentito i

dirigenti dell’Anas e i pareri sono stati già ottenuti - racconta il sindaco - il progetto è stato inoltrato al Ministero delle Infrastrutture. Il parere è obbligatorio per poi procedere all’esproprio dei terreni, anche se in pratica si invaderanno pochissime aree private».

PIÙ SICUREZZA «È un’opera strategica per la viabilità e la sicurezza da e per Bibione ma non solo – prosegue Codognotto - anche per l’asse San Michele-Portogruaro, dove ogni giorno transitano centinaia di auto e i mezzi pesanti». I lavori dovrebbero essere ultimati per l’estate 2022. Secondo Codognotto «i lavori inizieranno a inizio autunno. È facile ipotizzare che per la prossima stagione balneare avremo una nuova viabilità, con flussi scorrevoli e la sicurezza stradale migliorata. Il progetto andrà a completare una zona a nord del territorio comunale anch’essa fondamentale per residenti e turisti. Non ci saranno più tappi e incroci a raso che per anni hanno ostacolato la viabilità. Con questo intervento ci sarà inevitabilmente una miglior fluidità della circolazione extraurbana». Per completare i progetti viari per Bibione e del Portogruarese, manca il casello autostradale, anche se Autovie Venete non lascia molte speranze per un intervento a breve. Marco Corazza © RIPRODUZIONE RISERVATA

ROTONDA Sarà a cura dell’Anas e costerà 900mila euro

Certificato di qualità alla Francescon «Rifiuti, Arera corregga le tariffe» `Riconosciuti gli sforzi

per garantire il rapporto vita-lavoro ai dipendenti PORTOGRUARO La Francescon ottiene il prestigioso marchio “Family Audit”. Dopo un’attenta analisi dei modelli organizzativi e gestionali durata alcuni mesi, la residenza per anziani di Portogruaruaro è riuscita a ottenere la certificazione di qualità che premia le strutture che meglio conciliano a livello nazionale il binomio vita-lavoro. È un certificato ufficiale dei livelli di benessere aziendale della struttura di borgo San Gottardo, che vanta 130 dipendenti e collabo-

ratori, per la maggior parte donne e a tempo indeterminato. Tra i punti di forza, la facoltà per i lavoratori di pianificare annualmente le ferie e determinare con anticipo i turni mensili, le iniziative di supporto psicologico, la formazione specifica, l’organizzazione di screening periodici in giorni e orari compatibili con le esigenze personali, cartelle sociosanitarie informatizzate e modalità di comunicazione smart. La Francescon è l’unica attività riconosciuta Family Audit sul territorio portogruarese e l’unico centro servizi per anziani certificato della Città Metropolitana. È tra le realtà socio assistenziali più importanti del Veneto: ha una capacità di 138 posti letto per non autosufficienti, 4 per autosufficienti, 8 dedicati

all’hospice e 4 posti di centro diurno. «Aver ottenuto questa certificazione - spiega la presidente Sara Furlanetto - rappresenta un riconoscimento di primaria importanza, innanzitutto perché testimonia il benessere aziendale nel rapporto tra famiglia e lavoro. In seconda istanza perché permette alla struttura di esser riconosciuta a più alti livelli su graduatorie e bandi, acquisendo maggiori punteggi. Tra le prossime iniziative ci sarà la possibilità, per i dipendenti, di usufruire dei servizi professionali della residenza, ricevere in struttura gli acquisti fatti online e attivare convenzioni esterne, proseguendo con l’ambizioso progetto di ospitare anche l’asilo nido a servizio della città». (t.inf.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

`L’onorevole

Moretto: «Non si penalizzino le società più virtuose»

PORTOGRUARO «Arera scongiuri aumenti della tassa sui rifiuti e non punisca società di gestione che, come Asvo spa, hanno dimostrato di avere un bilancio in equilibrio e saper gestire con efficienza il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti». L’appello è della deputata di Italia Viva, Sara Moretto, che ha ottenuto l’audizione dell’Autorità nazionale di regolazione per energia, reti e ambiente nelle Commissioni congiunte Ambiente e Finanze della Camera,

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in merito al nuovo metodo di calcolo tariffario che inciderà sui Piani economici finanziari del servizio di igiene ambientale. «Dopo aver chiesto un confronto con i vertici di Asvo spa, la società pubblica che gestisce il servizio in 11 Comuni del Portogruarese – ha spiegato Moretto – ho voluto incontrare in audizione i responsabili dell’Autorità a cui ho posto il tema delle nuove regole con cui sono stati definiti i corrispettivi Tari. Pur apprezzando gli obiettivi generali del nuovo metodo di calcolo, che punta a incentivare il miglioramento dei servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti e ad omogeneizzare le condizioni nel Paese, appaio evidenti alcune storture che finiscono per penaliz-

zare le società più virtuose. Ho chiesto all’Autorità di introdurre degli aggiustamenti, di prevedere degli strumenti di flessibilità, anche per rispondere alla nuova situazione economica determinata dalla pandemia. Ciò per evitare aumenti a carico di famiglie e imprese e per non intaccare l’equilibrio dei bilanci di società in salute». A Portogruaro il tema è stato oggetto di dibattito in varie riunioni della Commissione Bilancio e ovviamente in consiglio comunale. Per il 2021 sono state approvate delle tariffe provvisorie e l’aumento medio delle bolletta, se non interverranno modifiche alla normativa vigente, si aggirerà attorno al 6 per cento. T.Inf. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Belluno Sabato 22, Maggio 2021

Santa Rita, religiosa. Sposata con un uomo violento, sopportò con pazienza i suoi maltrattamenti, riconciliandolo infine con Dio.

CURLING: IMPRESA AI MONDIALI SCOZZESI DI DOPPIO MISTO STEFANIA CONSTANTINI VOLA ALLE OLIMPIADI

Calcio Progetto fusione non sarà Da Riz a riorganizzare il settore giovanile

Dibona a pagina XIII

De Bon a pagina XIII

12°C 15°C Il Sole Sorge 5.29 Tramonta 20.44 La Luna Sorge 15.38 Cala 3.38

Sedico

Depuratore di Bribano: 2 milioni per rinnovarlo Bim Gsp mette sul tavolo due milioni di euro per ammodernare e rendere più efficiente il vecchio depuratore in località Oselete

Pasuch a pagina IX

Maltempo sul tappone: lunedì il Giro in provincia `Cima Coppi il Pordoi ve fresca, evento non così im-

a 2239 metri, nevicate previste sopra i 2300 C’è la neve ai lati delle strade che salgono ai passi Fedaia, Pordoi e Giau, gli stessi che lunedì saranno scalati dai campioni del ciclismo, per la tappa regina del Giro d’Italia 2021, la Sacile-Cortina. Ma se questo è un problema per gli appassionati, i concorrenti e gli organizzatori guardano con preoccupazione alle previsioni meteo nel timore che possa arrivare dal cielo ne-

probabile neppure a maggio, oltre quota 2 mila. L’Arpav di Arabba prevede nevicate sopra quota 2300 e la Cima Coppi del Giro è proprio il Pordoi, 2239 metri d’altezza sul livello del mare. Ma al di là di questo, sembra inevitabile una giornata di maltempo, a rendere ancora più duro il tappone dolomitico. Le strade saranno chiuse 2 ore e mezzo prima del transito della carovana (all’incirca: 12.30 Ponte, 12.47 Belluno, 13.25 Agordo); arrivo a Cortina non prima delle 16.50 e non dopo le 17.20. Dibona a pagina XIV

San Vito “Un passo dal cielo”, ultima puntata record Prossima stagione girata ancora in Cadore Il gran finale della sesta stagione di “Un passo dal cielo-I guardiani”, serie tv in onda su Rai 1, ha attirato giovedì 5,2 milioni di spettatori. Il primato stagionale per un programma di enorme successo, girato in Cadore. Dove si tornerà per girare la settima stagione. STRADE IMBIANCATE C’è un metro di neve in vetta al passo Giau

Bolzonello a pagina XV

«Senza vaccino il 10% dei sanitari» L’assessore Lanzarin: «Sono 388 i dipendenti delle strutture bellunesi non immunizzati». Possibili sospensioni in vista

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Il bollettino

Con patologie prenotazioni dai sedici anni Per chi ha patologie certificate, per cui è prevista un’esenzione, ci sono a disposizione 4mila posti liberi per potersi vaccinare. Per la prima volta viene così consentito, anche ai 16enni, di accedere al siero. Un’apertura resa possibile grazie all’arrivo di nuove forniture di Moderna. Dall’inizio della campagna vaccinale il dipartimento di Prevenzione ha somministrato 111.585 dosi di vaccino. Oggi accesso libero per i sessantenni ad Agordo e domani a Paludi. Piol a pagina III

Sono 388 i sanitari bellunesi che non hanno ancora provveduto a vaccinarsi, circa il 10% del totale. Tra loro c’è chi ha ragioni specifiche ma anche i così detti no vax. «Si tratta di numeri in linea con quelli regionali» rassicura l’assessore alla sanità del Veneto, Manuela Lanzarin. Ma l’assessore spiega anche di come il dialogo con chi non ha ancora chiarito le ragioni per cui non intende sottoporsi a vaccinazione ad un certo punto finirà: «C’è una legge nazionale ed è chiaro che andrà applicata». Ma la Regione annuncia anche di auspicare un intervento in fase di conversione del decreto, per far fronte al rischio di trovarsi in corsia senza sufficiente personale. Un pericolo doppio per la provincia di Belluno che già soffre di una carenza cronica di personale sanitario. Nel frattempo il Veneto non molla la presa sull’idea di offrire la seconda dose di vaccino ai vacanzieri. Zambenedetti a pagina II

Belluno La cittadella della sicurezza ospiterà anche scuole

Hotel, doppia riapertura all’orizzonte

Liceo Galilei all’ex caserma Fantuzzi ACCORDO Provincia, Demanio e Comune studiano il “Risiko”

Turismo su due ruote: bici a noleggio in edicola Ora la provincia di Belluno e quella di Venezia possono essere percorse con una bicicletta presa a noleggio in edicola. Ma nei progetti vi è la copertura non solo dell’intero Veneto, ma anche del territorio del Friuli Venezia Giulia. È nato il servizio bike spot che sull’omonimo sito pubblicizza la novità scandendola in quattro azioni: trova il tuo bike spot, scegli la tua bici, ritira e inizia il viaggio, riconsegna e ricomincia. La novità è di aver coinvolto in questo progetto il mondo delle edicole. Ipromotori dell’iniziativa sono o sono stati infatti legati al mondo della distribuzione dei quotidiani e quindi conoscono bene la rete. Santin a pagina VI

Animali

Pecore razza Alpago e Lamon in pericolo c’è un progetto per la tutela degli ovini Solo 300 capi rimasti di pecora razza Lamon e 2400 d’Alpago. Le razze ovine autoctone sono a rischio. Il progetto “Sheep al.l. chain” cerca di salvarle: presentati ieri i risultati di due anni di lavoro. Tra le iniziative anche un’app per una più efficiente gestione delle greggi e per favorire la tracciabilità del prodotto. LE BICICLETTE si prenderanno a noleggio direttamente in edicola

Cortina

Fant a pagina VIII

PECORE di razza Lamon

Redazione Belluno: 32100 - Belluno, via Segato 5 - Tel. 0437.940260 - fax 041.665177 belluno@gazzettino.it

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Zambenedetti a pagina V

Cristallo, Concordia e San Marco: tre alberghi a Cortina, prodotti differenziati, da offrire sul mercato turistico della Regina delle Dolomiti, in vista dei Giochi olimpici. È la proposta che sta elaborando Michele Gualandi, proprietario dello storico hotel Cristallo. I dettagli della nuova operazione non sono ancora noti, ma è certo l’accordo con la Cooperativa di Cortina, proprietaria dell’hotel Concordia, per ristrutturare la struttura. Sempre Gualandi acquisterà l’hotel San Marco. Dibona a pagina XI


VI

Dossier

IL PROGETTO In occasione dei 75 anni dell’Ance l’associazione guidata da Giovanni Salmistrari ha aperto un confronto tra esponenti di spicco

Sabato 22 Maggio 2021 www.gazzettino.it

Il dibattito sulla città

«Una sfida ambientale nei Comuni del litorale» Pasqualino Codognotto, sindaco di San Michele `«Ci sono ritardi rilevanti nella collaborazione al Tagliamento, è per lo status di città balneare fra i diversi livelli istituzionali in tema di tutela» `

ra i luoghi che più di altri stanno subendo duramente gli effetti economici della pandemia non vi sono solo le città d’arte come Venezia, ma anche le aree montane e balneari. Tra queste il litorale della provincia di Venezia. Si tratta come ormai è noto da anni di un territorio dove si concentra la più alta presenza di turisti all’anno. Da Grado a Jesolo il mare e il suo entroterra sono meta di milioni di turisti provenienti da tutto il mondo. All’interno di questa lunga lingua costiera vi è San Michele al Tagliamento. A guidare il Comune è Pasqualino Codognotto, al suo secondo mandato di sindaco e coordinatore dal 2016 della Conferenza dei sindaci del Litorale, organismo iscritto all’albo della Regione Veneto. «Il nostro territorio è al centro di una competizione globale, così che per affrontare e vincere la sfida diventa essenziale fare squadra e organizzarsi intorno ai nostri comuni interessi. Una sfida che è anche ambientale, volta a salvaguardare quel che abbiamo di più prezioso: le nostre spiagge. Un patrimonio che oggi è a rischio per effetto dei cambiamenti climatici che sono all’origine dell’erosione e della crescita dei livelli del mare, obbligandoci a trovare soluzioni sempre nuove e a dover investire, garantendo allo stesso tempo livelli di servizi sempre più a misura delle nuove

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esigenze. Uno scenario destinato ancora a cambiare alla luce della diffusione del Covid. È con questa consapevolezza e dalla necessità di riuscire ad interloquire in misura efficace con lo Stato e con le istituzioni che abbiamo creato a livello nazionale il nostro G20, che riunisce i 20 comuni con le spiagge a maggiore presenza turistica in Italia. Un’associazione nazionale che di fatto è l’organismo di rappresentanza dell’economia balneare». Quali sono i vostri obiettivi?

SPIAGGIA Il lungomare di Jesolo

«Al primo posto vi è la rivendicazione dello Status di Città turistica balneare, ovvero il riconoscimento di problematiche ed esigenze specificatamente legate alla nostra conformazione geografica a cui si lega un’economia con caratteristiche esclusive che come tali debbono essere affrontate. All’origine vi è una sottovalutazione dimensionale. Veniamo infatti considerati centri minori, anche se in estate registriamo una popolazione e quindi una domanda di servizi da vera e propria città media. Uno dei nodi da sciogliere riguarda la stagionalità. San Michele al Tagliamento con Bibione ospita anche 200mila persone in un solo giorno, contro una popolazione fuori stagione di 12mila residenti. Ci battiamo perché questa situazione sia alla base di una legislazione specifica, a cui legare politiche e scelte finanziarie conseguenti. Abbiamo bisogno di interlocutori consapevoli e attenti al valore economico che le 20 spiagge e i comuni che le gestiscono danno all’economia dell’Italia». Come state affrontando gli effetti drammatici della pandemia? «Non possiamo certo nascondere che stiamo vivendo un momento allo stesso tempo straordinario e terribile: lacrime e sangue. E anche quest’anno non sarà una stagione buona. Nel 2020 abbiamo lavorato al 50%. E molte delle nostre attività sono rima-

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«ABBIAMO BISOGNO DI INTERLOCUTORI CONSAPEVOLI E ATTENTI AL VALORE ECONOMICO CHE LE SPIAGGE E I COMUNI SI TROVANO A GESTIRE»

SINDACO Pasqualino Codognotto

«SI AFFERMANO MODELLI CHE NON TENGONO CONTO SOLTANTO DEL PAESAGGIO MA HANNO COME OBIETTIVO AUMENTARE LA FRUIBILITÀ IN MODO SOSTENIBILE»

ste escluse dagli aiuti. E l’erosione continua ad avanzare. Salvaguardare le nostre spiagge, il nostro oro bianco, vuol dire garantire ogni anno un’attrattività che vale milioni di turisti: 6 milioni ciascuno a Bibione, Cavallino e Jesolo, 4 milioni a Eraclea e a Caorle, solo per citare alcune delle spiagge maggiori. Questo sistema economico stagionale ha una ricaduta rilevante sull’intero territorio dell’area metropolitana di Venezia che purtroppo sconta ancora una scarsa interconnessione. Vi è un’esigenza “fisica” di potenziamento delle infrastrutture, ma anche “politica” in grado di affermare un metodo di lavoro basato sulla condivisione, sul confronto e sul dialogo costante. Così se è cresciuta la consapevolezza dei problemi e sul piano culturale del valore della sostenibilità e dell’interazione tra paesaggi, territori ed economie, ancora si scontano ritardi rilevanti sul fronte della collaborazione tra i diversi livelli amministrativi, tra comuni, città metropolitana, Regione e Stato. È essenziale che si affermi un metodo che metta al centro il superamento delle diversità ideologiche e di schieramento politico. Nel caso di Venezia resta ancora insufficiente una consapevole valorizzazione dell’area del litorale. Prima della pandemia, avevamo manifestato, in sede di Città metropolitana, una disponibilità a trovare soluzioni in grado di alleggerire l’eccessivo peso turistico che gravava su Venezia. E ci stavamo attrezzando con nuove proposte volte ad allungare la stagione». Proposte che immagino abbiano come obiettivo la valorizzazione del paesaggio naturale così come una capacità di proporre un utilizzo di qualità anche delle strutture e del patrimonio immobiliare. «Un punto fermo che va sottolineato riguarda il modo in cui si è costruito negli ultimi anni, puntando su una qualità che era mancata nel periodo precedente in seguito alla prima stagione del Piano casa, quando non si era guardato al contesto urbano, con degli insediamenti e degli interventi che hanno creato danni e problemi, andando ad impattare sulla qualità complessiva della vita collettiva, che oggi persistono. Per fortuna si tratta di casi sporadici. Oggi si sono affermati nuovi modelli che non solo tengono conto del contesto paesaggistico e delle relazioni con il contesto, ma hanno come obiettivo aumentare la sua fruibilità in una logica di sostenibilità e di rispetto dell’ambiente. Un elemento importante, nella prospettiva di una estensione temporanea dell’offerta turistica, è oggi rappresentato dalle terme, le quali contribuiscono a svolgere una funzione di collegamento tra la stagione estiva e quelle primaverili e autunnali. Questo diverso modo di guardare al territorio, che va oltre il mare e la spiaggia, ha significato una crescita anche in termini di nuove attività soprattutto nel settore dei servizi. Una particolare attenzione viene prestata alla sostenibilità non solo ambientale ma anche sociale, collegata all’accessibilità. Da un lato una rete sempre più ampia di piste ciclabili, dall’altro un’attenzione alla salute e al benessere degli utenti, a cominciare dall’iniziativa “Respira il mare”, collegata al divieto di fumare in spiaggia, che ha riscosso un enorme successo. L’altro progetto che ha prodotto effetti inattesi e che sta caratterizzando la nostra offerta turistica è “Village4all”, la città per tutti, che punta a favorire al massimo l’accesso e la mobilità delle persone disabili e con problemi motori. Un messaggio che diventa un fattore di promozione turistica». (A cura di Alfredo Martini) © RIPRODUZIONE RISERVATA


DAL 1887

il Quotidiano

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del NordEst

ANNO 135- N° 120

VENEZIA MESTRE

Sabato 22 Maggio 2021

Venezia Soldi per salvare il Consorzio Ma intanto il Mose si ferma

Scatti & riscatti Falcone e quel boato preceduto dal silenzio

Giro d’Italia Dalla pianura di Cittadella al terribile Zoncolan e poi Cortina: a Nordest arriva la carovana rosa

Nordio a pagina 15

Trevisan a pagina VIII

www.gazzettino.it

A pagina 19

Imprenditore da 48 giorni prigioniero in Sudan `Veneziano, 46enne, è

in una cella della Polizia Il padre: «Un’estorsione» Da 48 giorni è prigioniero in un commissariato di polizia a Khartoum, in Sudan. Da quasi due mesi Marco (il cognome non lo scriviamo su precisa richiesta della famiglia, che teme ripercussioni sull’esito della trattativa diplomatica), imprenditore veneziano di 46 anni, padre di tre figli, è rinchiuso in una cella 24 ore su 24, senza un letto, senza ora d’aria, in viola-

zione a tutte le normative in materia di carcerazione e diritti umani. Il motivo? Il mandato d’arresto, ufficialmente, è per frode. Per la famiglia di Marco, la cui azienda attiva nel settore dei trasformatori elettrici è presente da molti anni in Sudan, però, il motivo è un altro, probabilmente legato anche alla precaria situazione politica del Paese. Per il padre dell’uomo, infatti, si tratterebbe di un «vero e proprio sequestro a scopo di estorsione» operato da un’azienda vicina all’attuale regime del Sudan. Tamiello a pagina 8

Treviso

Asco Holding condannata: deve risarcire 10 comuni suoi ex soci circa due milioni di azioni delle controllata Ascopiave. Con le quotazioni di oggi fanno poco meno di otto milioni di euro, che lievitano a 11 se si aggiungono interessi e spese legali. Calia a pagina 13

Un agente sudanese

In Veneto e Friuli Vg casi positivi ai minimi dall’inizio della pandemia. Turismo, ripartono le prenotazioni

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Il progetto

Sostenibilità Venezia capitale mondiale: il sì del governo Anche il governo, con il Ministero per la Pubblica amministrazione, entra nel progetto “Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità”. Si rafforza così il piano di interventi per lo sviluppo sostenibile del territorio veneziano promosso dalla Regione Veneto con a fianco Comune di Venezia, Università di Ca’ Foscari, lo Iuav, il Conservatorio Benedetto Marcello, l’Accademia di Belle Arti, la Fondazione Cini, Confindustria Veneto e realtà economiche di primo piano come Snam, Generali e Boston Consulting Group.

Fenzo a pagina 9

La legge Zan? Vuole imporre una visione del mondo Luca Ricolfi

Una mazzata. Il Tribunale delle Imprese di Venezia ha condannato Asco Holding, la società che controlla il “gioiello” Ascopiave, a corrispondere a dieci comuni trevigiani che nel 2018 sono usciti dalla società perché contrari al nuovo statuto,

Nordest, contagi mai così bassi Contagi ai minimi storici a Nordest: il numero di casi positivi non era mai stato così basso dall’inizio della pandemia. E ora, che sulla carta è bianco, il Nordest spera nella ripresa del turismo: i segnali che vengono dalle prenotazioni sono confortanti. Ieri il ministero della Salute e l’Istituto superiore di sanità hanno confermato la classificazione complessiva di rischio «bassa» anche per il Veneto e per il Friuli Venezia Giulia, che rimangono così ancora in zona gialla, ma con parametri che annunciano già l’ulteriore passaggio di fascia rispettivamente dal 7 e dal 1° giugno. Il verdetto è stato pronunciato nella giornata che ha visto l’andamento dei contagi nelle ventiquattr’ore toccare i minimi storici: i bollettini hanno evidenziato un tasso di positivi sui tamponi pari allo 0,87% a Venezia e allo 0,56% a Trieste. Pederiva a pagina 5

Le idee / 1

Cultura Architettura, apre la 17a edizione: nel segno dell’ecologia

o cercato di capire come funziona il ddl Zan e, poiché non sono un giurista né sono dotato di un’intelligenza prodigiosa, ho impiegato circa una settimana per ricostruire la ragnatela di norme che esso introduce, spesso modificando leggi precedenti e articoli del codice penale. Sono quindi assai stupito che tante persone, negli studi tv e nelle piazze, siano convinte di possedere delle opinioni su un oggetto che – nella stragrande maggioranza dei casi – semplicemente (...) Continua a pagina 23

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Le idee / 2

La pericolosa competizione tra Meloni e Salvini

BR Biennale, il ritorno del pubblico Progetto Antartide, una delle opere esposte alla Biennale 2021

Navarro a pagina 16

uno Vespa

“O lui o io”, mi disse Umberto Bossi con il suo vocione da basso lirico una sera del novembre 1994. Asserragliato nel suo ufficio a Montecitorio, contava i deputati utili a far la festa al Cavaliere che intanto cercava di “comprarne” il più possibile. Due mesi dopo sarebbe avvenuto il Ribaltone. Al congresso dell’Udc del 2002 il segretario Marco Follini torturò dal podio il suo alleato Berlusconi, da un anno a palazzo Chigi, al punto che Pierferdinando Casini, presidente (...) Continua a pagine 23

Calcio & società

Economia

EssiLux, la svolta targata Del Vecchio: Milleri nuovo ad

Cittadella-Venezia le storie parallele e la sfida finale

La fase 2 di Essilux, colosso dell’occhialeria mondiale, entra nel vivo. Il timone va a Francesco Milleri, nominato amministratore delegato, la presidenza a Leonardo Del Vechio e il 32% in mano a Delfin a pesare “in pieno” dopo tre anni di governance congelata all’insegna della pariteticità dei francesi. A segnare la svolta è stata ieri l’assemblea di EssilorLuxottica.

Domani si troveranno di fronte per la prima sfida-spareggio tutta veneta per la seria A. Un obiettivo, e insieme un sogno, che Venezia e Cittadella hanno raggiunto attraverso percorsi diversi. Il Venezia è passato dalla zona salvezza al vertice della categoria, vivendo anche un cambio di presidenza con l’arrivo dell’americano Niederauer. Il Cittadella si è mosso invece sulla linea della continuità e si trova per la seconda volta in tre anni a giocarsi una sfida per la massima serie del calcio nazionale De Lazzari e Pipia a pagina 21

Amoruso a pagina 12 REDAZIONE: via Torino 110 - 30172 Venezia Mestre - Tel. 041.665.111 D *Il prezzo degli abbinamenti è aggiuntivo al prezzo de “Il Gazzettino” e fino ad esaurimento. La promozione è valida solo per l’area della provincia di edizione. Spedizione in abbonamento postale: DL 353/’03 (conv. in L. n. 46 del 27/02/04) art. 1 comma 1, VE D “I sentieri dell’acqua” + € 7,90 D “Guida ai migliori itinerari Treni e Bici” + € 7,90 D

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