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Prossa nova racconti – M. Valentini

PROSSA NOVA racconti

LE PEONIE DOVRANNO PUR SIGNIFICARE QUALCOSA

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di Matteo Valentini (apre la porta di casa a piedi scalzi. Si è appena coricata e poi alzata dal letto. Ha sciolto i capelli raccolti sulla zona parietale. Ora scendono fino a quelle che dovrebbero essere, partendo dall’alto, le sue prime vertebre lombari, gonfi e caldi, forse anche sporchi di qualche giorno)

. Mi sono innamorato di te . Miche . Ti ho scritto di aver dimenticato una cosa, è questa . Michele ? Forse l’hai pure cercata, mi spiace. Cosa pensavi che fosse . No, ero a letto . Giusto. Carino il pigiama

(stira le labbra, tira fuori l’aria dal naso e fa un verso simile a quello degli ossi sonori per cani, perché ha il naso intasato dal muco: anche se è agosto, lei sente freddo, e a letto indossa una felpa e un paio di pantaloni verdi con le toppe finte sulle ginocchia. Sostiene di essere gracile e che da lei ci siano almeno due gradi di meno che nel resto del mondo)

. Perché me lo dici? Mi piace vederti, parlare. Però . Giustificazioni no, ti prego . Sono fidanzata. È già tanto se usciamo così . Capisco. Non mi basta . Non so se possiamo più vederci

(a entrambi sembra appropriata una pausa)

. Ci sono cascato come un pero . Una pera . Una pera, sì ? E ora . Pera pere peri pero Perù . Non fare il bambino, per favore . Bah. Succeda quel che deve

. Peccato, davvero. Mi intristisci . …

(lei sospira e si china a sedere sul gradino di marmo tra il dentro ed il fuori. Prima però cerca uno straccio, per non poggiare la pelle nuda e brunita dei piedi sullo zerbino. Le unghie dei suoi alluci sembrano cammei, sono pallide e ovali, con la pelle tutta intorno)

? A che pensi . En el Futuro ! Sul serio, per favore . A una cosa che dice Brett… Brett… Il cognome adesso non lo ricordo. È in Fiesta. È una cosa che dice Brett a Jake, il suo amore castrato, che le consiglia di non innamorarsi di Romero il toreador. Gli dice: «Non posso farci niente. Non sono mai stata capace di farci niente.» . Vorrei che tu sapessi, comunque, che sono felice di averlo saputo . ¿Qué? Pobre Oronoko, pobre . Che sei innamorato di me, tonto. Fa freddissimo . Ma non ho voglia di entrare in casa, meglio di no. Preferisco una situazione liminare . È stato un bel gesto . Vedi: tu, seduta sull’ultimo gradino, non vuoi uscire; io, in piedi sul pianerottolo, non posso entrare. Non è proprio un pianerottolo, questo – che parola buffa pianerottolo. Pia-ne-rot-to-lo. Questa è una casa indipendente e io sono… sulla passerella che collega il giardino alla porta. Passerella è veramente un termine insipido. Mi ricorda uno stabilimento balneare. Disimpegno. Sì, questo è un disimpegno. Senti come suona elegante e raffinato . Hai capito che sono una persona schietta e che mi servono gli amici onesti . Quello della soglia, tra l’altro, è un tema di lunghissimo corso all’interno del teatro occidentale ? Da ora in avanti il nostro rapporto sarà più maturo. Consapevolmente squilibrato. Esiste, d’altronde, un rapporto che sia equilibrato . Dall’Elena a Macbeth, ti assicuro, una proliferazione immensa . Dopo stasera potresti immaginare di suicidarti, o di avere un tremendo incidente. Io lo faccio, a volte . Macbeth e signora si fissano le mani piene del sangue di re Duncan e, siamo nel cuore della notte, qualcuno bussa al loro portone . Ma ti salveresti e poi in sala operatoria urleresti il mio nome, con i tendini sul collo alti un dito. L’ospedale sarebbe costretto a chiamarmi a casa per farmi venire di corsa. Oppure addirittura mandarmi un taxi

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