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Prossa dei lettori – M. Canneva
PROSSA DEI LETTORI
Sono in cerca di parole per mondi volanti; mondi che restino ben saldi a terre profonde, come palloncini a piramidi preistoriche. Mi chiamo Marco e ho 38 anni. Prima farmacista, ora apprendista scrittore: il futuro da alchimista è certo.
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BOMBOLONI
di Marco Canneva
– Sì, un po’ sono agitato. – dice al telefono, seduto a gambe divaricate sul divano vinaccia del salottino – Ora devo andare. Ho poco tempo. Spero mi basti. Ciao… Sì, ci sentiamo dopo… Tranquillo.
Si alza e si sposta nella cucina adiacente, bagnata d’acciaio. Gironzola qualche secondo intorno all’isola metallica, al centro della stanza, servita da cinque fuochi e da un ampio lavandino. Si ferma davanti alla postazione e inizia ad allineare posate e utensili in binari appannati dal sudore delle sue mani. Accarezza il piano d’alluminio, poi il pelo della tovaglietta gialla su cui sono appoggiati una pentola, due tazze bianche e un’insalatiera ondulata. A incorniciare il rettangolo una serie di barattoli colmi di polveri e un grosso contenitore blu nel quale sciaborda un liquido minaccioso. Strappa due fogli dal rotolo di carta assorbente alla sua destra, li inumidisce con un filo d’acqua e, circumnavigando l’isola culinaria, la libera di ogni macchia, seppur minuscola. Con aria soddisfatta si mette in posizione e guarda davanti a sé.
Benvenuti nella cucina di Masterchef. Oggi vi cimenterete nella preparazione di… bomboloni ripieni!
Ride e depone i palmi delle mani sulla tovaglietta. Avete sessanta minuti di tempo.
Guarda l’orologio sospeso alla parete sulla sua sinistra, e perde il sorriso.
Sessanta minuti da… Ora!
Prende il barattolo contenente la polvere gialla e ne versa un poco nell’insalatiera. Lascia gocciolare del liquido conservato in un cassetto sottostante. Poi aggiunge due pugnetti di una polvere bianca, forse farina. Impugna il cucchiaio e inizia a miscelare il tutto fino a ottenere una sabbia giallina.
Trenta minuti. Forza ragazzi, coraggio! Dovete credere nei vostri sogni. Non abbiate paura di osare. Di fare ciò che nessuno ha mai fatto! Voglio assaggiare bomboloni eccezionali. – Vedrai! – risponde – Io non ho paura di osare.
Riguarda l’orologio e aumenta il ritmo. Si asciuga le mani con la carta assorbente e prende il contenitore blu da cui versa lentamente il liquido nella pentola. La mette sul fuoco e, dopo qualche minuto, aggiunge alla miscela di polveri la brodaglia calda. Amalgama ancora fino a quando una crema collosa si deposita nell’insalatiera.
Tre, due, uno... Stop. Bomboloni pronti, guys? – Non ancora, pezzo di merda – risponde all’italiano maccheronico di Bastianich.
Si sciacqua le mani sotto al lavandino e getta una ditata bagnata al telecomando