Gentilezza come apertura verso l’altro, come integrazione, come ascolto.
L’attenzione al gesto da compiere, alla parola da pronunciare.
Gentilezza verso chi ci ascolta.
La gentilezza è un atto poetico. È prendersi cura di ciò che si sta facendo.
Gentilezza come restituzione di dignità.
Gentilezza nella scelta di un testo, di un compagno di lavoro.
Gentilezza nel passare un sapere e nel restituirlo.
Gentilezza nell’applauso e nell’inchino.
Gentilezza nell’indossare una maschera e nel saperla togliere.
Gentilezza nel poter aprire porte che non si riuscivano a vedere.
Gentilezza nell’ironia e nel dolore.
Gentilezza nell’incontro con l’Altro.
E così il Teatro della Toscana attraverso il racconto dei suoi artisti si fa promotore di gentilezza per una rivoluzione culturale che parli di bellezza e consapevolezza attraversando tutti i sensi in nostro possesso con apertura e accoglienza.