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IL LIVELLO DI MATURITÀ DELL’INTERNET OF THINGS IN ITALIA

Fonte: School of Management Politecnico di Milano “Osservatorio IoT” 2022

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“Come la tecnologia RFID abilita la supply chain e il retail 4.0”

Interoperabilit E Standard

Guardando alle prospettive future dell’Internet of Things, Giovanni Miragliotta, responsabile scientifico Osservatorio, rileva come il tratto comune dei vari ambiti di applicazione, pur a un diverso stadio di diffusione e di sfruttamento del valore, sia la mancanza di interoperabilità dei dati e di linguaggi standard. (VEDI FIGURA 5)

«Smart asset, smart metering gas ed elettrico sono le applicazioni con il maggior livello di diffusione e hanno sfruttato gran parte del loro potenziale. Vi sono quattro ambiti di applicazione (smart factory, home, city e retail) che ritengo potranno avere grande rilevanza. In particolare – spiega Miragliotta – il mondo del retail, che sta cambiando profondamente. L’accelerazione avvenuta nell’online con la pandemia dovrà essere inevitabilmente colta anche dall’offline con nuove soluzioni e nuovi investimenti. Ma per il futuro non dobbiamo dimenticare che l’internet delle cose sarà più forte contando su alcuni grandi alleati: l’infrastruttura 5G, in fase ancora embrionale, l’intelligenza artificiale e il cloud, attraverso i quali avremo oggetti intelligenti capaci di essere integrati in servizi sempre più efficienti. A fare da collante ci sarà la convergenza tra online e offline, vero moltiplicatore di informazioni che diventeranno la spina dorsale del futuro dell’internet delle cose».

PASSI AVANTI PER L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Nonostante in Italia si investa un centesimo di quanto le aziende spendono per le pulizie, «L’intelligenza artificiale (Ai) è oggi fortemente maturata – afferma Alessando Piva, direttore dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano – e ha tutto il potenziale per diventare un fattore centrale nella trasformazione digitale di imprese, Pubblica amministrazione e della società nel suo complesso.

Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio nel corso del 2021 il mercato è cresciuto del +27%, raggiungendo quota 380 milioni di euro, di cui il 61% riguarda il software e il 39% i servizi. +27%

nel 2021 il mercato dell’intelligenza artificiale

Un terzo del mercato (35% degli investimenti) riguarda progetti di algoritmi per analizzare ed estrarre informazioni dai dati (Intelligent data processing, Idp), uno degli ambiti con la crescita maggiore. Seguono le soluzioni per l’interpretazione del linguaggio naturale (Natural language processing) e gli algoritmi per suggerire ai clienti contenuti in linea con le singole preferenze (Recommendation system). In forte crescita rispetto all’anno scorso, + 34%, i chatbot e assistenti virtuali e le iniziative di computer vision, che analizzano il contenuto di un’immagine in contesti come la sorveglianza in luoghi pubblici o il monitoraggio di una linea di produzione. Infine, il 10% del mercato va alle soluzioni con cui l’Ai automatizza alcune attività di un progetto e ne governa le varie fasi (Intelligent robotic process automation). (VEDI FIGURA 6)

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