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L'EPCIS DEFINISCE LE REGOLE DEL GIOCO

Solo in rari casi la tracciabilità avviene in maniera automatica. Molto più spesso, ogni attore della filiera gestisce in autonomia le informazioni ritenute necessarie ai fini della gestione di un processo commerciale, logistico o di certificazione. Dunque, aumentano le attività ridondanti, gli errori e i disallineamenti informativi, gli stock di prodotto non sono gestiti in modo efficiente e gli spazi nei magazzini non sono ottimizzati.

Dalla ricerca realizzata da GS1 Italy in collaborazione con la società di consulenza Progettica – che ha coinvolto 25 distributori

What? When? Where? Why?

(11 nel food e 14 nel beverage) e ha posto le basi per l’avvio di alcuni progetti pilota – emergono numerose inefficienze, che potrebbero essere in buona parte risolte attraverso l’adozione degli standard globali GS1 e degli strumenti GS1 Italy che, anche nel Foodservice, come già avviene nel largo consumo, può portare importanti benefici in termini di ottimizzazione e digitalizzazione dei processi, nonché rappresentare un’opportunità di collaborazione e crescita per tutti gli operatori del settore.

È un’evoluzione che consentirebbe ai distributori di avere interfacce normalizzate, meno errori di prelievo e riconsegna merce, una migliore gestione nei richiami di prodotto, un’intercettazione preventiva dei saldi puntuali per partita a riduzione dello smaltimento merce per scadenza e flussi di riordino ottimizzati. Vantaggi visibili anche a livello economico: il passaggio agli standard GS1 porterà, infatti, risparmi nell’area dei costi di magazzino (-3,1% beverage e -3,8% food) e amministrativi (-4,3% beverage e -4,5% food), con un impatto significativo sull’Ebitda (il margine operativo lordo) di quanti lo adotteranno (+10,8% beverage e +12,3% food).

Viviamo tutti in un mondo connesso ai dati e dipendente dai dati.

La necessità di dati di alta qualità è evidente oggi, in ogni aspetto della nostra attività. Abbiamo bisogno di dati per soddisfare le richieste generate dalla rapida crescita dell'e-commerce. Dobbiamo essere in grado di rispondere alle crescenti aspettative di clienti, consumatori e autorità di regolamentazione per quanto riguarda i dati sulla sostenibilità e la trasparenza degli ingredienti.

Difatti, in Procter & Gamble, consideriamo l'eccellenza dei nostri dati come un elemento chiave della strategia per conquistare clienti e consumatori. Il nostro obiettivo finale è soddisfare i consumatori, sia in negozio sia online, e creare esperienze eccezionali quando interagiscono con i nostri prodotti. L'eccellenza dei dati ne è parte integrante, un elemento fondamentale dell'identità del nostro prodotto. Nel percorso intrapreso verso l’eccellenza dei dati, oltre al commitment a livello dirigenziale, avevamo anche bisogno di trasformare i processi, le tecnologie digitali e le strutture organizzative che supportavano la creazione dei dati.

In questa trasformazione era fondamentale che i nostri responsabili aziendali notassero dei benefici, e che tali benefici fornissero un ritorno sugli investimenti iniziali.

Abbiamo così osservato un aumento della produttività e una diminuzione dei costi. Siamo stati in grado di eliminare molti costi nascosti da processi che in precedenza non erano stati ottimizzati. Per esempio, abbiamo constatato che spesso esistevano frammentazioni o ripetizioni degli stessi dati che non aggiungevano alcun valore, o peggio, creavano addirittura imprecisioni. E abbiamo eliminato i costi generati da dati imprecisi. Per esempio, questo approccio può evitare multe

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