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Digitale e sostenibile
Attorno al binomio che unisce strettamente la sostenibilità e la trasformazione digitale si sviluppa una serie di attività che fanno emergere il valore e il ruolo dei dati. Lo vediamo ancora una volta nel passaporto digitale del prodotto come strumento per lo sviluppo di una vera economia circolare alla quale si aggancia anche l’etichetta ambientale. Determinante è però dotarsi di strumenti per la misurazione delle prestazioni.
a relazione tra digitalizzazione e sostenibilità è di grande interesse dal punto di vista delle politiche economiche, come mostra lo sviluppo del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che destina il 37% dei fondi alla transizione verde e il 20% alla digitalizzazione”, scrive sul sito lavoce.info l’economista
Nicoletta Corrocher, che prosegue: “Non è però ancora chiaro quale sia l’effettivo impatto della digitalizzazione sul processo di crescita sostenibile a livello di impresa, di settore e di paese. Da un lato, le tecnologie digitali possono contribuire a migliorare la
“Lsostenibilità delle imprese, attraverso lo sviluppo di piattaforme in cui i dati rilevanti sono condivisi tra diverse unità: si pensi per esempio al monitoraggio del consumo di materiali o delle emissioni di gas serra. Inoltre, la digitalizzazione può ridurre le barriere allo sviluppo di innovazioni sostenibili.
Nel Pnrr il
37% dei fondi alla transizione verde e il 20% alla digitalizzazione
l’opinione
Le due trasformazioni che fanno crescere le PMI
Molte imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni, hanno difficoltà a impegnarsi congiuntamente nella digitalizzazione e nella sostenibilità, a causa delle scarse risorse organizzative e della difficoltà di gestire processi molto complessi e diversi tra loro. Nonostante ciò, le piccole e medie imprese possono trarre grandi benefici dalla combinazione delle due strategie. Una recente indagine condotta dalla Commissione europea ha analizzato il percorso di 16.365 PMI verso la digitalizzazione e la sostenibilità. In particolare, si è studiato il processo innovativo delle imprese, l’adozione di strategie di digitalizzazione e l’implementazione di pratiche di sostenibilità, considerando anche le barriere che attualmente impediscono l’attuazione di piani strategici che le combinino. Circa il 20% delle PMI ha intrapreso o sta pianificando una strategia di digitalizzazione, ma la maggioranza menziona la necessità di digitalizzarsi nel brevissimo periodo o già impiega tecnologie digitali. Il 62% delle imprese ha adottato almeno una tipologia di tecnologie digitali – per lo più cloud computing (43%), infrastrutture ad alta velocità (32%) e smart device (21%). Sul fronte delle tecnologie più innovative, però, solo il 10% delle PMI utilizza big data analytics, il 5% utilizza robotica e il 3% blockchain. Le percentuali sono migliori per le start-up (imprese nate dopo il 2015) e per le PMI che hanno registrato una crescita del fatturato o dei dipendenti consistente (almeno del 30%). I principali ostacoli alla digitalizzazione riguardano l’incertezza nell’evoluzione tecnologica, la mancanza di risorse finanziarie e la regolamentazione. Ma anche le questioni di sicurezza informatica e la mancanza di competenze e di infrastrutture sono barriere