Ultr'azzurro settembre 2014

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OTTICA

Di Mella

Ottici dal 1962 ESAME DELLA VISTA COMPUTERIZZATO


Gli sponsor di questo numero:

Direttore

Gennaro Montuori

II CENTRO COMMERCIALE cop. AL CENTRO

Vice Direttore

Antonio Corrado

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Hanno collaborato:

Fortuna Autiero Mimmo Carratelli Cristiano Corrado Isabella Perrone

III I LOVE YOU NAPOLI cop. EDITORIALE

TUTTO 6UN DAFUTURO DISEGNARE AL 8LE CARTE CAMPIONATO

Progettazione grafica, e impaginazione di:

graficoGennaro

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Copertina e poster:

graficoAntonio

supporto web:

Match Winner Group info@matchwinnergroup.it 081.19739656 Per la pubblicità su questo mensile rivolgersi alla redazione di:

Tifosi Napoletani

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Gli articolisti forniscono la propria prestazione a titolo spontaneo, assumendosi la responsabilità di quanto scritto.

Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 4267/92 del 28/3/92. Stampato presso:

LA BUONA STAMPA s.r.l.

L’EUROPA DEI POVERI

18IL CALO DEL DESIDERIO LAURENTIIS... 22DE TRE ANNI DOPO

24CALCIO D’ESTATE 26I NUOVI ARRIVI 30IL CALENDARIO

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IV TRASMISSIONE cop. TIFOSI NAPOLETANI LA FOTO DEL MESE

MAGLIA SULLA PELLE 36LA CICCIO ESPOSITO

40NAPOLI - A. BILBAO 44A. BILBAO - NAPOLI 48GENOA - NAPOLI 52NAPOLI - CHIEVO 54TIFOSE DOC 57LO SPAZIO DEI TIFOSI

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Sede S ede operativa operativ va e stabilimento: sta abilimentto o: viale delle IIndustrie ndustrie sn 81020 1020 S. Marco Marco Evangelista Evangelista Caserta, Caserta, Italy Italy T Tel. e el. +39 0823 167 00 58/59 FFax ax +39 0823 167 00 60 www.labuonastampa.it www.labuonastampa.it info@labuonastampa.it inf fo@labuonastampa.it o preventivi@labuonastampa.it pr eventivi@labuonastampa.it pr prestampa@labuonastampa.it estampa@labuonastampa.it

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retro EURONICS post. GRUPPO TUFANO retro GRAND HOTEL post. IL SARACENO DI 5 SITO TIFOSI NAPOLETANI 10 JAMBO1 E. LECLERC 11 MINA SPORT 16 SECORTEX COLLEZIONI ARGENTO 17 INTRALOT CAFE’ 20 NONNAMA 21 MARCO ANTONELLI LA REGINA 28 PIZZERIA DEI TRIBUNALI 29 DIVAN LETTO 32 HOTEL MILLENIUM 33 IL FANTINO 35 C A D E 38 CARBOIL LA VIA EN ROSE VIAGGI 39 RISTORANTE-PIZZERIA PRINCIPE UMBERTO 42 RISTORANTE WHITE CHILL OUT 43 PIZZERIA ADD’ E GUAGLIUN 46 ILALCOMMERCIO RIONE SANITÀ NAPOLETANI 47 TIFOSI CONSIGLIA PANINOTECA 50 PIZZERIA DREAM VIEW 51 TIPOGRAFIA 56 I LOVE YOU NAPOLI


C'

eravamo lasciati con un terzo posto ed i proclami di De Laurentiis che parlava di scudetto. Ci eravamo illusi che il Presidente rafforzasse la squadra per potere superare agevolmente il preliminare di Champion e per essere competitivi sia sul fronte nazionale che Europeo. Così, invece, non è stato e ci siamo ritrovati con una squadra addirittura meno forte di quella dello scorso anno. Molti si erano illusi che questo potesse essere l'anno buono ma DeLaurentiis non ha fatto seguire dai fatti i proclami di inizio ritiro. Il mio rammarico più grande e' quello di aver visto la Juventus, dopo essere risalita dalla serie B insieme al Napoli, vincere tre scudetti di fila mentre a Castelvolturno si parla ancora di quando non c'erano i palloni e si era in serie C. Forse in molti dimenticano che da quel giorno sono passati oltre 10 anni e che questa e' una realtà che si chiama Napoli e non certo una provinciale di terza fascia. Inutile dilungarci sui tanti errori commessi dalla dirigenza azzurra più intenta ai risultati di bilancio che non a quelli sportivi. Non ci hanno lasciato nemmeno la maglia ed oggi, al San Paolo, l'azzurro, la storia e la tradizione del Napoli sono state cancellate in nome del marketing e del business. Probabilmente, preso com'è dal mondo cinematografico, per le nuove maglie De Laurentiis ha voluto riproporre una versione modificata del film di Nino D'Angelo "nu jeans e 'na maglietta". In chiusura mi voglio congratulare con alcuni colleghi che, con la loro incompetenza e malafede, hanno cercato, in ma-

niera ruffiana, di coprire gli errori e le mancanze della Società, e voglio lanciare un appello alla nostra tifoseria: non ci facciamo abbindolare dalle chiacchiere e non ci facciamo prendere dalla passione ma lasciamo spazio anche alla testa e non solo al cuore. I soliti noti, adesso, cercheranno di scaricare le responsabilità su tecnico ed i giocatori per coprire il Presidente ma ricordiamoci che il mercato l'hanno fatto De Laurentiis e Bigon e che questa rosa e' il risultato dei vincoli posti dai parametri e dai paletti messi a salvaguardia del profitto della proprietà. La sua risposta Benitez l'ha data allontanandosi da Napoli a onferma che gli acquisti fatti non erano quelli da lui voluti. Nel frattempo siamo ritornati in video sulle frequenze di una delle storiche tv campane, Telelibera e Julie canali 19 e 72 del digitale terrestre e per gli amici di fuori regione canale 890 piattaforma satellitare. Dal profondo del cuore, forza Napoli.



UN FUTURO TUTTO D

L

a deludente campagna di rafforzamento, unitamente al mancato superamento del preliminare di Champion che, di fatto, ha vanificato tutto quanto fatto nello scorso campionato, non solo ha creato malumore nella tifoseria ma ha fatto storcere il naso allo stesso Benitez e, a quanto pare, anche a qualche giocatore. Un Napoli indebolito e, gioco forza, ridimensionato negli obiettivi e nelle ambizioni chiaramente non può far felici i tifosi ed ancora di meno un allenatore di caratura mondiale e giocatori ambiti dai principali club europei come Higuain e Cal-

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lejon. Vari gli scenari che potrebbero prefigurarsi per il futuro azzurro e non tutti dei migliori. Quello che si prospetta più probabile non è certo dei più rosei con una più che probabile rivoluzione che si potrebbe verificare al termine della stagione con l’addio di Benitez, che oggi appare quasi certo non avendo rinnovato il contratto, e quello dei molti giocatori voluti dal tecnico e che potrebbero chiedere di andare via nel caso l’allenatore spagnolo dovesse decidere di lasciare la squadra. Un altro possibile scenario, sicu-

ramente più clamoroso ed al momento lontano, potrebbe essere quello che vedrebbe De Laurentiis lasciare il Napoli. Un’ipotesi sicuramente possibile anche se, al momento, nessuna offerta è stata fatta pervenire al “Patron” azzurro. Si vocifera di imprenditori cinesi e di uno sceicco del Dubai al quale si sarebbero rivolti Fabio Cannavaro e Maradona ma, al momento siamo alle chiacchiere da bar. La realtà, purtroppo, è che il Napoli esce indebolito da questo mercato estivo soprattutto alla luce delle campagne di rafforzamento messe in atto dalla Juve e dalla Roma ma anche dall’Inter, dal Milan e dalla Fiorentina che hanno ridotto il gap che li divideva dai partenopei. Un campionato che vede gli azzurri partire molto dietro a Juventus e Roma anche sei i bianconeri potrebbero pagare a caro prezzo la perdita di Antonio Conte. Una squadra che non gode nemmeno della fiducia dei tifosi che soltanto in 6500 si sono recati al botteghino per sottoscrivere l’abbonamento. Il peggiore risultato da quando De Laurentiis guida il sodalizio azzurro e che mette il Napoli a livello di club come Empoli, Udinese, Chievo e Cagliari ed addirittura al di sotto di Società come Sassuolo, Parma, Palermo, Atalanta, Cesena, Torino e Verona. Una bocciatura impietosa, quella giunta dalla tifoseria azzurra non solo attraverso i botteghini ma anche sui social network dove De Laurentiis e Bigon vengono additati come i principali colpevoli dell’eliminazione dalla Champion e dell’allestimento di un organico che,


DA DISEGNARE di

sulla carta, non appare in grado di potere competere per le prime posizioni a dispetto dei proclami del Presidente. La parola, adesso, passa al giudice supremo che come sempre è il terreno da gioco. Sarà compito di Benitez e dei giocatori cercare di riportare l’entusiasmo tra i tifosi a suon di vittorie smentendo quelli che ritengono questo organico non tra i favoriti per lo scudetto. Un compito difficile anche perché i problemi del Napoli sono sempre gli stessi: mancanza di

Antonio Corrado

esterni difensivi che sappiano interpretare tutte e due le fasi di gioco, mancanza di qualità in mezzo al campo ma, soprattutto, la carenza di adeguati sostituti in particolare di Higuain e dei centrali difensivi laddove Zapata appare goffo, macchinoso ed acerbo, Michu, pue essendo un trequartista, non si sa se e quando potrà ritornare il giocatore ammirato nello Swansea, e Britos più che un’alternativa per Albiol e Koulibaly appare soprattutto un incubo per le coronarie dei tifosi azzurri.

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L E C A RT E A L C

G

rande scetticismo e musi lunghi tra i tifosi per un mercato che doveva essere di rafforzamento ma che, invece, vede gli azzurri, a dire di molti, indebolito rispetto alla passata stagione. Se l’anno scorso De Laurentiis e Bigon avevano pescato in mari sicuri, rivolgendosi a Real Madrid e Liverpool che di brocchi non ne hanno, quest’anno la barchetta azzurra è andata per stagni pescando in squadre come Genk, Espanol, Swansea e Villareal. Perso Reina per un paio di milioni, è arrivato Andujar in un paragone improponibile; in difesa si è preferito fare cassa cedendo il nazionale vicecampione del mondo Fernandez dopo aver acquistato dal Genk la giovane promessa Koulibaly e, con questo avvicendamento, il Napoli non sembra essersi rinforzato. A centrocampo, il reparto che necessitava di maggiori rinforzi di qualità e quantità, è rientrato Gargano, che non ha trovato nessuna squadra disposta a prenderlo, e sono arrivati de Guzman e Lopez. A fronte di questi arrivi sono partiti Behrami e Dzemaili: mentre per quest’ultimo non si tratta di una grossa perdita non altrettanto si può dire per Behrami che assicurava grande rendimento e grinta in mezzo al campo abbinata ad una percentuale di errore molto bassa. Ed anche in questo settore, in attesa di potere giudicare con più attenzione De Guzman e Lopez, non ci sen-

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tiamo di dire che gli azzurri siano migliorati laddove, a luglio, Benitez invocava importanti interventi. Il basso profilo mantenuto sul mercato inevitabilmente ridimensiona le ambizioni di una squadra che, incompleta nell’undici titolare, appare poco competitiva anche nei rincalzi, basti pensare che se malauguratamente Albiol o Koulibaly dovessero prendere un raffreddore, l’unica alternativa risponderebbe al nome di Britos: un incubo più che un’alternativa. Analogo discorso per l’attacco dove l’unico attaccante dietro Higuain si chiama Zapata! Parlare di scudetto, come vociferato da qualche parte, con una simile rosa è giustificato soltanto da una grande incompetenza o dall’effetto di sostanze stupefacenti ma non solo per il deficitario mercato ma soprattutto alla luce delle campagne di rafforzamento, in questo caso si, che hanno fatto i campioni d’Italia della Juventus e la Roma. Squadre che, ricordiamolo, hanno chiuso il campionato rispettivamente con 24 e 7 punti più degli azzurri. I bianconeri dopo avere ceduto Quagliarella e Vucinic hanno puntellato il reparto offensivo forte di Tevez e Llorente con il madrileno Morata. Partiti Isla e Peluso, Marotta ha portato in bianconero Evra, Pereyra, Coman e Romula andando a rinforzare una panchina già competitiva e non a caso il Club bianconero chiude il mercato con un disavanzo


C A M P I O N AT O di

Antonio Corrado

di oltre 13 milioni. Ancora meglio ha fatto la Roma che, attraverso un grande mercato che ha prodotto un disavanzo di oltre 25 milioni, ha ridotto il gap che li divideva dai bianconeri. Perso Benatia, allettato dalle sirene inglesi, Sabatini si è assicurato le prestazioni del difensore della Nazionale, Astori, e quelle del greco Manolas, giovane promessa del calcio ellenico reduce dal mondiale in Brasile inseguito da mezza Europa. L’esperienza di Ashley Cole a rinforzare una corsia esterna già altamente competitiva. Juan Iturbe, invece, la ciliegina sulla torta per i tifosi giallorossi che a pieno titolo possono fare sogni tricolori. Gli azzurri, tra l’altro, si dovranno guardare alle spalle dove Fiorentina ed Inter sembrano molto meglio attrezzate rispetto alla scorsa stagione. I viola hanno trattenuto Cuadrado, puntellato la difesa con l’esterno del City, Richards e si sono assicurati le prestazioni del trequartista, ex Chelsea, Marko Marin senza contare che potranno utilizzare il bomber Mario Gomez che nella scorsa stagione è stato praticamente fermo in infermeria. Anche l’Inter di Mazzarri proverà a fare da guastafeste dopo la rivoluzione che ha rinnovato la rosa. Vidic, Dodò, M’Vila, Medel ed Osvaldo vanno a rinforzare un organico già buono e che lo scorso anno ha chiuso al quinto posto dietro la Fiorentina.

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Nuova Collezione


L’EUROPA DEI

L’

eliminazione dalla Champion, per certi versi ampiamente annunciata dall’immobilismo del Club azzurro sul mercato, oltre che a raffreddare l’entusiasmo dei tifosi ed a vanificare il risultato della scorsa stagione, toglie sostanziosi introiti al sodalizio partenopeo ad appannaggio delle rivali in campionato, Juventus e Roma. Oltre 30 i milioni che bianconeri e giallorossi si sono divisi grazie all’eliminazione del Napoli. Un’eliminazione che relega gli azzurri nella, non certa entusiasmante, Europa League, competizione modesta sia sotto l’aspetto sportivo che sotto quello economico. Sparta Praga, Slovan Bratislava e Young Boys non possono certo scatenare gli entusiasmi e le suggestioni di sfide come quelle con il Bayern Monaco, il Manchester City, il Barcellona o il Real Madrid tanto per fare dei nomi. Sfide che non esaltano i tifosi e che probabilmente non stuzzicano nemmeno i giocatori azzurri, in tanti reduci dalla massima competizione mondiale e che a breve dovranno calarsi in una competizione anonima, una sorta di torneo di consolazione. Il rischio è quello di distogliere energie dal campionato senza alcun risultato: probabile, infatti, immaginare un “Napoli due” nelle sfide di coppa con tutto quello che ne consegue ed in una simile situazione sarà compito di Benitez motivare adeguatamente chi sceglierà di mandare in campo. In attesa di vedere quale sarà l’approccio dgli azzurri “nell’’Eu-

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ropa dei poveri” andiamo a conoscere meglio gli eurorivali dei partenopei. Nel lotto delle partecipanti gli azzurri hanno pescato due squadre provenienti dai preliminari di Champion League riservati ai vincitori dei campionati europei con un ranking Uefa più basso. Sparta Praga e Slovan Bratislava hanno, infatti, condiviso lo stesso destino degli azzurri anche se con orga-

nici e bilanci nettamente inferiori. A chiudere il quartetto del girone “I” gli svizzeri dello Young Boys. Lo Sparta Praga, 71esimo nel ranking Uefa, è il club più titolato della Repubblica Ceca: nel suo palmarès figurano 36 titoli nazionali (24 campionati cecoslovacchi e 12 cechi), 15 coppe nazionali (4 ceche e 11 cecoslovacche), 2 Supercoppe della Repubblica Ceca e 3 Mitropa Cup. Rispetto al Napoli i cechi possono vantare una condizione fisica nettamente migliore considerato che hanno nelle gambe due preliminari di Champion (il primo giocato addirittura il 15 luglio), uno spareggio di Europa League e che sono già alla settima giornata di un campionato iniziato il 25 luglio e che ha avuto un prologo il 19 con la finale di Supercoppa vinta proprio dallo Sparta contro il Victoria Plezen. La squadra allenata dall’ex centrocampista della Nazionale Lavicka si schiera con un modulo, speculare a quello degli azzurri, 4-


POVERI di

2-3-1 e ruota intorno alla sua stella, il 24enne centrocampista Josef Husbauer. Anche lo Slovan Bratislava, 192esima nel ranking Uefa, il peggior coefficiente di tutta la Europa League migliore solo di quello dei danesi dell’Aalborg, arriva in Europa League dopo essere stato estromesso dalla Champion. Tre i turni preliminari disputati dai slovacchi a partire dal 15 luglio, ossia qualche giorno dopo la partenza del campionato avvenuta l’11 luglio. Anche gli slovacchi, quindi, potranno vantare una migliore condizione fisica che scaturisce dai due mesi di attività agonistica già alle spalle. Anche il tecnico Straka sembra prediligere il 4-2-3-1 in un organico che ha nell’attaccante Vittek, giustiziere dell’Italia nei mondiali del 2010, il suo elemento di spicco. Da guardare con attenzione anche il 20enne centrale difensivo Branislav Ninaj indicato da molti come una delle promesse del calcio slovacco. Così come lo Sparta nella Repubblica Ceca, lo Slovan in Slovacchia fa la voce grossa risul-

Cristiano Corrado

tando la più titolata con 8 scudetti slovacchi ed altrettanti cecoslovacchi, 13 Coppe di Slovacchia e 5 Coppe di Cecoslovacchia, 8 Supercoppe di Slovacchia ed una Coppe delle Coppe. Gli svizzeri dello Young Boys, 73esimi nel ranking uefa, al momento sembrano gli avversari meno pericolosi anche se giocare allo Stade De Suisse Wankdorf ristrutturato nel 2005 in occasione degli Europei, non è facile. Anche

il Palmares degli elvetici risulta di tutto rispetto con 11 campionati, 6 Coppe Nazionali, 1 Supercoppa di Svizzera,1 Coppa di Lega ed 1 Coppa delle Alpi. Il 40enne tecnico elvetico, Uli Forte, si affida al 4-2-3-1 con un organico molto giovane, 25 anni l’età media e con il gioiello Michael Frey, attaccante 20enne protagonista in tutte le nazionali giovanili, a fare da terminale offensivo. Per gli azzurri, l’amara eliminazione dalla Champion, potrebbe avere un senso soltanto se il 27 maggio Benitez ed i saranno presenti a Varsavia per giocarsi il trofeo. Un augurio ma anche una possibilità concreta non fosse altro che per il lotto delle partecipanti che vede nel Lione, nel Tottenham e nel Siviglia le avversarie più forti unitamente alle italiane Inter e Fiorentina in attesa, poi, delle otto escluse dalla fase a gironi della Champio League che si aggiungeranno a marzo.

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Le avversarie SPARTA PRAGA Anno di fondazione:

16 novembre 1893 Stadio:

Stadion Letná

Lafata Dočka

Capienza:

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Vítězslav Lavička

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Allenatore:

Nazionali:

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Vaclík, Hušbauer, Lafata, Bicik, Kadeřábek, Vácha, Krejčí, Dočkal Valore rosa: 25,75 ml

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20.850 spettatori

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Età media: 26,6

SLOVAN BRATISLAVA Anno di fondazione:

3 maggio 1919 Stadio:

Štadión Pasienky

Fort Žofčák

Capienza:

13.000 spettatori Allenatore:

Čikoš

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Hudák Pernis

Nazionali:

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František Straka

Valore rosa: 9,3 ml

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Età media: 24,3

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Jablon

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YOUNG BOYS Anno di fondazione:

14 marzo 1898 Stadio: Hoara

Stade de Suisse

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Capienza:

31.783 spettatori

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Allenatore:

Uli Forte

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Nazionali:

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von Bergher Valore rosa: 22,2 ml

Età media: 25,3

Il calendario 18 settembre 2014 NAPOLI - SPARTA PRAGA

6 novembre 2014 NAPOLI - YOUNG BOYS

ore 21.05 - Stadio San Paolo

ore 21.05 - Stadio San Paolo - Napoli

2 ottobre 2014 SLOVAN BRATISLAVA - NAPOLI

27 novembre 2014 SPARTA PRAGA - NAPOLI

ore 19 - Stadio Pasienky

ore 19 - Stadio Letná, Praga

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23 ottobre 2014 YOUNG BOYS - NAPOLI ore 19 - Stadio de Suisse

✹ ✹

11 dicembre 2014 NAPOLI - SLOVAN BRATISLAVA ore 21.05 - Stadio San Paolo - Napoli

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IL CALO DEL DESID Flop degli abbonamenti col più basso numero di tessere dell’era De Laurentiis. I motivi della crisi. Il record negativo resta quello del campionato in serie B del 2001-02 con 3.395 abbonati

N

on siamo più un popolo di latin lover (il 75 per cento degli italiani teme un calo del desiderio) e non siamo più un popolo di tifosi azzurri (calo degli abbonamenti a 8.300 tessere per il campionato in corso). Per il desiderio pare che aiutino il ginseng, lo zafferano e le banane. Casanova faceva ampio uso del tartufo, Napoleone ricorreva agli asparagi. Per arrestare il calo del desiderio azzurro servirebbero Cristiano Ronaldo e Lionel Messi. Ma sono arrivati Koulibaly, Michu, De Guzman e David Lopez. Il desiderio è calato. Gli abbonati del Napoli sono scesi al livello della stagione 2002-03 in serie B (6.806) dopo gli anni di Ferlaino, presidente Naldi, in fuga Corbelli, rumba di allenatori da Colomba, a Buso, Scoglio e ancora Colomba. Il Napoli si salvò dalla serie C per un punto grazie ai gol di Dionigi (19) e Stellone (8). Che cosa succede oggi? C’è un presidente poco amato che guarda troppo al bilancio, non ama il rischio

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e non ha coraggio e fantasia. E il progetto Benitez sembra essersi fermato per le difficoltà del calciomercato. Ma i tempi sono cambiati e sono tempi duri. La gestione familiare di Aurelio De Laurentiis vuole attivi di bilancio perché il presidente non rischierà mai in proprio (i mecenati o “ricchi scemi” sono scomparsi dal calcio italiano). Ci vorrebbe un socio miliardario, ma De Laurentiis, abituato a comandare, non vorrebbe mai un compagno di cordata. E se mai ce ne fosse uno, chi metterebbe soldi nel Napoli per lasciare comandare De Laurentiis? La crisi del calcio italiano è nota. Nessuno compra ad alto livello e i campioni stranieri non sono più attratti dall’Italia che ha perso prestigio (due Mondiali consecutivi falliti, stenti e sconfitte nelle coppe europee) e paga poco. Un “colpo Maradona”, effettuato dalla tenacia di Antonio Juliano e dalle acrobazie economico-finanziarie di Ferlaino, non è più possibile. Oggi, chi trova un tesoro in casa se lo tiene. Non se l’è tenuto la Juventus che ha lasciato Zaza al Sassuolo e, se lo rivorrà, dovrà scucire 14 milioni. La crisi economica dei club è sottolineata dai clamorosi cambi di dirigenza. Moratti si è arreso dopo 19 anni alla presidenza dell’Inter schiacciato dai debiti. Berlusconi ha chiuso i cordoni della borsa. Hanno mollato Cellini a Cagliari e i Garrone a Genova. Alla Roma,


DERIO di tramontati i regni di Viola e Sensi, è giunto l’americano, James Pallotta, uno degli uomini più ricchi di Boston, sostenuto da Walter Sabatini, un abile manager. Hanno comprato e venduto bene chiudendo però la campagna acquisti-cessioni con un disavanzo di 22 milioni. Solo la Lazio ha osato di più (-24,5 milioni). Il Napoli ha chiuso in attivo di un paio di milioni. Il popolo azzurro aspettava Mascherano, Benitez voleva Gonalons, voci su Kramer, Lucas Leiva è rimasto a Liverpool, l’attaccante colombiano Jackson Martinez del Porto è stato un sogno (Zapata resta l’alternativa a Higuain in attesa di capire in che ruolo giocherà Michu là davanti). Pare che a gennaio arriverà Alvaro Arbeola, 31 anni, difensore del Real Madrid ed è tutto. Da qui il calo del desiderio azzurro con il più basso numero di tessere dell’era De Laurentiis che pure aveva cominciato in serie C con 19.065 abbonati e toccò il record di 22.582 fedelissimi al San Paolo nel primo anno in serie A (2007-08) con la sfolgorante campagna di Pier Paolo Marino (Hamsik, Lavezzi, Gargano). Il record negativo degli abbonamenti azzurri resta quello della stagione 2001-02, in serie B e nello sfacelo graduale del club, con appena 3.395 tessere. Fu l’anno in cui un nubifragio costrinse il Napoli a giocare una partita a Cava de’ Tirreni e sette a Benevento, allenatore De Canio nel pieno dissidio fra Ferlaino e Corbelli. Lontanissimo il record dei 70.405 abbonati, l’anno in cui arrivò Savoldi (1975-76). Epoca d’oro quella con Maradona. Gli abbonati furono 388.372 nei sette anni di Diego (67.398 nella prima stagione, 1984-85). Il Napoli dei centomila cuori di Roberto Fiore sfiorò

Mimmo Carratelli

i settantamila abbonati con Sivori e Altafini in squadra con Pesaola in panchina (69.344 tessere nel campionato 1966-67). Gloria passata e oggi è un altro calcio. Scompaiono club gloriosi. I fallimenti sono dietro la porta. Il Napoli è già fallito una volta e De Laurentiis non vuole correre lo stesso rischio. Gli basta tenere la squadra ai primi posti della classifica e giocare in Europa. Lo scudetto è un’ambizione che cozza contro molteplici difficoltà. E’ stato un miracolo (con Benitez) avere ricostruito una squadra competitiva dopo le cessioni di Lavezzi e Cavani. Il danno della mancata qualificazione in Champions (30 milioni in fumo) ha frenato ancora di più il presidente azzurro. Oggi ci vogliono trenta, quaranta milioni per ingaggiare un topo-player che trasformi la squadra da competitiva in vincente. Non ce ne sono di disponibili in giro. Resta legittima la delusione dei tifosi. Avrebbero voluto un colpo di reni del presidente. E non c’è mai stato un grande feeling col Napoli di De Laurentiis. Gli abbonati sono calati stagione dopo stagione. Inarrestabile la discesa negli ultimi quattro anni: da 15.205 tessere del 2011-12 (secondo anno di Cavani) alle seimila e poco più di oggi. Il secondo posto conquistato con Mazzarri nel 2012-13 portò l’anno successivo ad un lieve balzo degli abbonamenti (13.230, tremila più della stagione precedente). I biglietti non sono a buon mercato e la pay-tv sta svuotando gli stadi.

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DE LAURENTIIS... T Ripubblichiamo l’articolo di un’anno e mezzo

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ei precedenti numeri di questa rivista sono stati stilati, in tre occasioni, i dieci comandamenti calcistici al presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Le prime due sequenze portano la mia firma, la terza, invece, quella del mio qualificatissimo parterre del programma Tifosi Napoletani. Come temevo, il mio più grande incubo si è materializzato. La mediocre campagna acquisti, come volevasi dimostrare, ha spezzato le ali ai nostri sogni di gloria. Al contrario di molti lecchini ho avuto il coraggio di dettare i dieci comandamenti (venti in tutto) prima del mercato di riparazione di Gennaio. Non è

“C

mia intenzione esasperare gli animi, ma De Laurentiis deve capire che chi lo difende lo fa esclusivamente per perseguire i propri interessi personali, come del resto lo fa anche chi eccede nella critica. Io sono a mezza via tra le due posizioni, mantengo la mia linea e la mia coerenza. Rimango sulla stessa onda a difendere la passione della nostra tifoseria, che non può e non deve a nessun costo essere trasformata solo ed esclusivamente in business. Caro presidente, è vero che il Napoli è di sua proprietà e che lei lo ha ricostruito dalle macerie, ma deve capire che è anche e soprattutto dei napoletani. Non si può sempre e solo dire che lei ha preso il Napoli dalla serie C e che non c’erano i palloni, adesso basta. Sono passati ormai dieci anni da allora e si ricordi, che il buon Ferlaino subito dopo aver vinto scudetto e Supercoppa italiana, l’anno seguente fu subito contestato nonostante fosse riuscito a trattenere Maradona

aro Presidente abbiamo un sogno nel cuore, vincere il tricolore. Regalaci gioie ed emozioni ed avrai la benedizione di nostro Signore. Non abbiamo mai rinnegato la pizza, il mandolino e Pulcinella, ma non vogliamo essere raggirati"

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Preside' ca Dio te aiuti e a’ Maronna t’ accumpagne.

Preside’ nun fa ncazza’ o’ napulitane.

Nel 1926 nasce la nostra storia, la rispetti.

Presidente il Napoli non è’ un film. Un pubblico così non esiste in nessun posto del mondo. Come cantano le due curve "noi vogliamo vincere".

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O’ napulitane o Napule o’ vo bbene comm a’ mamma e o’ pate. Non ci deluda.

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Il napoletano non ha limiti nell’amore verso la propria squadra. Non conviene prenderlo in giro. Siamo in attesa che lei ci dimostri quanto ama Napoli e la sua gente.

Presidente si ricordi che nelle vene dei napoletani scorre sangue azzurro. Una vittoria degli azzurri è lo stato d’animo di una città.

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Si ricordi di acquistare tre giocatori. Il pubblico di Napoli merita traguardi molto più importanti. Presidente rispetti la nostra tifoseria che vi ha portato e vi porta tanti soldi nelle vostre casse.


TRE ANNI DOPO fa perché nulla è cambiato

di per sette anni. Non si dimentichi che lei ha perso Lavezzi con la clausola rescissoria e non allungandogli il contratto, e adesso potrebbe succedere la stessa cosa con Cavani. Mi auguro di no. Tenga ben presente che la nostra tifoseria contribuisce con la sua passione ad esborsare denaro, che finisce per fluire direttamente nelle casse della sua Società attraverso l’acquisto del biglietto per sostenere la squadra da qualunque settore dello stadio, ma anche attraverso gli abbonamenti alla pay tv, marketing ecc. Tutto questo, il nostro umile popolo lo fa con grande sacrificio dato il difficile momento economico in cui versa l’Italia ed in particolar modo la nostra città e nonostante tutto non manca mai all’appello. Faccia in modo che questi sacrifici vengano ricompensarti, ci gratifichi. Riconosca questo merito alla nostra gente, perché se davvero questo per lei

Gennaro Montuori

non è un merito allora proprio non so cos’altro possa esserlo. Detto questo, resta il grande rammarico per aver gettato all’aria, per l’ennesima volta, un’occasione più unica che storica, perché, la verità è che il Napoli negli ultimi tre anni, ma soprattutto quest’’ultimo, lo scudetto lo avrebbe potuto vincere. Forse qualcuno non l’ha voluto. Speriamo di centrare l’obbiettivo Champions, con la speranza che per il prossimo anno venga allestita una rosa adeguata per far fronte alla competizione e che i nostri top player non vengano ceduti.

I NUOVI DIECI CO MAN C’

eravamo lasciati con i 10 comandamenti dello scorso numero, adesso ne ho varati altri 10 con la speranza che ottengono il risultato voluto. Presidente si ricordi che con una rosa più lunga non avremmo regalato punti al Torino, al Milan ed al Bologna, quest’ultima sfida persa anche con l’aiuto della Federazione che ha demoralizzato la squadra, con un Cannavaro in campo che già sapeva quale destino lo attendeva. Adesso ha l’occasione di dimostrarci che non è venuto a Napoli per trasformare la nostra passione in business. Come vorrei che lei fosse un po’ come sua moglie che è devota alla religione cristiana, e riversasse quella stessa devozione su di noi, perché per noi il Napoli è una fede. Presidente legga attentamente, che tutto ciò le appartiene.

1

Ci sono migliaia di persone che dicono che lei è un tifoso della Roma, adesso ha l’occasione di smentirli intervenendo sul mercato.

2

A me preoccupa che lei potrebbe essere anche un tifoso della Juventus, e le spiego il perché: Ha ceduto Quagliarella e si è fatto soffiare Vidal, Vucinc, Asamoah, Isla e Peluso. Non gli ceda anche Campagnaro.

3

Ma vuole vincere o vuole partecipare? In ritiro a Dimaro lei ha detto che lottavamo minimo per il terzo/secondo posto e forse anche per qualcosa in più.

4

Con tutti i soldi che hanno versato i tifosi napoletani altro che rinforzi potrebbe acquistare.

5

Se lei non concederà almeno una parte dei diritti d’immagine nessun giocatore importante approderà nella squadra della nostra città. Sono parole che ha confermato anche Bigon al tifoso Ivano Spina e a Maurizio soprannominato “Mauvi”.

6

Allora dobbiamo pensare, come disse l’ex presidente del Napoli nonché suo amico Roberto Fiore in una nostra trasmissione, che lei ha preso il Napoli per interesse e non per amore?

7

Non ci tocchi Maradona. Per noi napoletani è un mito, e cosi facendo potrebbe diventare un nemico della nostra tifoseria.

8

Ferlaino è stato criticato dai napoletani nonostante avesse vinto due scudetti, due coppe Italia, una coppa Uefa ed una super coppa italiana.

9

Ad una tifoseria come la nostra spettano giocatori come Messi, Cristiano Ronaldo, Cavani, Hamsik ed altri campioni, e non i vari Rosati, Donadel, Chávez, Vargas, Dumitru ecc. con tutto il rispetto parlando.

10

Condivido le curve di Napoli quando intonano “Napoli siamo noi”. Abbiamo un sogno nel cuore vincere il tricolore. Se ne ricordi presidente..

23


CALCIO D’ESTATE NAPOLI - FERALPISALÒ 2 - 0

NAPOLI - KALLONI

NAPOLI PT: Rafael, Mesto, Koulibaly, Luperto, Britos, Jorginho, Romano, Callejon, Hamsik, L. Insigne, Duvan.

NAPOLI: Rafael (70' Colombo), Maggio (46' Ghoulam), Koulibaly (70' Luperto), Albiol, Britos (46' Mesto), Radosevic (60' Inler), Jorginho (46' Gargano), Callejon (46' Vargas), Michu (60' Pandev), Insigne (46' Hamsik), Duvan (46' Dumitru). All.:Benitez.

NAPOLI ST: Rafael (69′ Colombo), Mesto (79′ Ciano), Koulibaly, Maggio, Anastasio, Hamsik (61′ Fornito), Maiello, R. Insigne, Pandev, Dumitru, Duvan (61′ Michu). All.: Benitez. FERALPISALÒ PT: Branduani, Tantardini, Leonarduzzi, Ranellucci, Broli, Fabris, Pinardi, Bracaletti, Di Benedetto, Zamparo, Zerbo. FERALPISALÒ ST: Proietti Gaffi, Carboni, Codromaz, Ranellucci (67′ Savi), Mattelli, Fabris (72′ Lonardi), Cittadino, Cavion, Bracaletti, Zamparo (61′ Usardi), Zerbo (72′ Broli). All.: Scienza. MARCATORI: 39′pt Hamsik, 52’ Dumitru.

3-1

KALLONI: Hogg, Barrera, Llorente, Ximo, Anastasiadis, Valios, Pipinis, Sales, Kaltsas, Kamara, Manousos. A disp.: Dafkos, Aleksic, Keita, Kripintiris, Chorianopoulos, Pelekanos, Adejo, Stevanovic, Vlastellis, Gioukaris, Mingas, Giorgou, Delgado, Agritis, Kyprou, Bouros, Razak. All. Matzourakis. MARCATORI: 16' Callejòn, 26' Callejòn, 40' aut. Anastasiatis, 80' Adejo.

NAPOLI - PAOK SALONICCO 2 - 0

NAPOLI: Rafael (73’ Colombo), Mesto (61’ Maggio), Albiol (69’ Luperto), Koulibaly, Britos (46’ Ghoulam), Gargano (61’ Radosevic), Jorginho (46’ Dzemaili), Vargas (46’ Inler), Hamsik (69’ Pandev), Callejon (46’ Mertens), Duvan (46’ Michu). A disp. Rosati, Dumitru. All. Benitez. PAOK SALONICCO: Giakoumis, Kitsiou, Rat (53’ Martens) , Vitor (53’ Skondras), Katsikas, Maduro (46’ Maduro), Tzandaris, Golasa (53’ Spyropoulos), Mak, Pereyra, Athanasiadis. A disp. Glykos, Koulouris, Konstantinidis, Savidis. All. Anastasiadis. MARCATORI: 3’ Callejon, 90’ Radosevic.

24


BARCELLONA - NAPOLI

0-1

BARCELLONA: Bravo, Montoya, Piquè (60’ Edgar), Bartra (75’ Bagnack), Jordi Alba (60’ Grimaldo), Busquets (60’ Samper), Rakitic (60’ Halilovic), Iniesta (60’ Sergi Roberto), Rafinha (75’ Adama), Munir (60’ Sandro), Pedro (75’ Deulofeu). All. Luis Enrique. NAPOLI: Rafael, Maggio (46’ Mesto), Albiol (85’ Luperto), Koulibaly, Britos (46’ Ghoulam), Jorginho (60’ Inler), Gargano (72’ Dzemaili), Callejon (72’ Zuniga), Hamsik (72’ Vargas), Insigne (60’ Mertens), Duvan (46’ Michu). All. Benitez. MARCATORI: Dzemaili.

NAPOLI - PARIS ST. GERMAIN

1-2

NAPOLI: Rafael (74’Andujar), Maggio (66’ Mesto), Koulibaly (46’ Ghoulam), Albiol (66’ Henrique), Britos, Jorginho (66’ Dzemaili), Gargano (46’ Inler), Callejon (46’ Mertens), Hamsik (46’ Michu), Insigne (80’ Radosevic); Zapata (46’ Higuain). All. Benitez. PSG: Sirigu (46’ Douchez), Aurier (77’ Digne), David Luiz (77’ Camara), Thiago Silva (13’ Marquinhos), Maxwell (77’ van der Wiel), Chantome (67’ Verratti), Cabaye (57’ Thiago Motta), Matuidi (70’ Bahebeck), Ongenda (67’ Pastore), Cavani (46’ Ibrahimovic), Lavezzi (63’ Lucas). All. Blanc. MARCATORI: 51’ Higuain, 55’ Ibrahimovic, 77’ Pastore.

25


I NUOVI ARRIVI

U

n mercato senza colpi ad effetto quello portato avanti da De Laurentiis e Bigon. Se in passato il sodalizio azzurro aveva fatto “la spesa” in supermercati di lusso quali il Real Madrid e il Liverpool, in questo mercato ci si è rivolti ai discount Swansea, Genk ed Espaynol. Dal club belga è arrivato il corazziere francese KALIDOU KOULIBALY. Difensore centrale di grande fisicità può ricoprire anche il ruolo di terzino destro di una difesa a quattro. Il 23enne difensore comincia la carriera nel Saint-Dié, la quinta serie del calcio francese. Nel luglio del 2009 passa alle giovanili del Metz. La stagione successiva viene portato in prima squadra, nel torneo di Ligue 2 dove fa il suo esordio il 20 agosto 2010. Nel 2012 viene acquistato dai belgi del Genk per 1,2 milioni di euro ed esordisce nella massima serie del campionato belga, contro lo Zulte Waregem. Nella stessa stagione debutta nelle competizioni europee, nell’andata dei play-off di Europa League (manifestazione nella quale vanta 18 presenze), contro il Lucerna. Nella sua seconda stagione in Belgio si merita sempre più spazio e le sue prestazioni attirano le attenzioni di club come Manchester United e Monaco. Poca fortuna, invece, in Nazionale dove disputa undici partite con l’Under20 e nel 2011 partecipa da titolare al Mondiale di categoria.

S

icuramente più prestigioso il curriculum di MIGUEL PÉREZ CUESTA, meglio noto come MICHU. Il mancino spagnolo, trequartista di ruolo, può giocare anche come prima o seconda punta. Nel 2003, il fallimento della Real Oviedo e la sua retrocessione direttamente nella Tercera División, fece sì che molti giovani della “cantera” venissero catapultati nella formazione titolare. Di questo gruppo faceva parte Michu, che debuttò, a 17 anni, nella Tercera División con il Real Oviedo nella stagione 2003-2004. Nella stagione successiva, Michu risulta decisivo nella promozione del Real Oviedo in segunda division con due gol nella gara di andata dei play off. Dopo altre due stagioni all’Oviedo, prive di soddisfazioni, e con una retrocessione in quarta serie, Michu passa al Celta Vigo B, dove resta per poco tempo venendo subito catapultato nella prima squadra dove gioca oltre 100 partite fino al 2011 anno in cui passa al Rayo Vallecano, il club madrileno che si riaffacciava nuovamente nella massima serie spagnola. Nella sua prima stagione nella Liga (2011-2012) realizza 15 gol senza rigori pur giocando come centrocampista diventando il secondo miglior goleador debuttante nella Primera División. Dopo la stagione al Rayo Vallecano, nel 2013 passa allo Swansea per circa 3 milioni di euro firmando un contratto triennale. Il debutto è di quelli da ricordare con una doppietta ed un assist nel 5-0 contro il Queens Park Rangers. Conclude la sua prima stagione in Premier League con un bottino di 18 gol in 35 partite senza tirare rigori. Nella stagione successiva, 2013-14, prima dei problemi al ginocchio e poi alla caviglia non gli consentono di ripetere la prima stagione in Premiere League e ne inficiano il rendimento che lo vedrà chiudere la stagione con 24 presenze e 6 reti.

J

ONATHAN ALEXANDER DE GUZMÁN nasce a Toronto il 13 settembre 1987, centrocampista canadese naturalizzato olandese, può giocare sia da centrocampista centrale che da trequartista. De Guzmán inizia la sua carriera in Canada con il North Scarborough. Quando il fratello lascia il Canada per andare in Francia nel settore giovanile dell’Olympique Marsiglia, Jonathan decide di seguirlo e così, all’età di 12 anni, entra nel settore giovanile del Feyenoord. A diciotto anni viene convocato in prima squadra per la gara di Coppa Uefa contro il Rapid Bucarest nella quale non scende in campo. Tre giorni dopo, fa il suo esordio in Eredivisie, entrando dalla panchina contro l’Hee-

26


di

Isabella Perrone

renveen. Dodici giorni dopo segna il suo primo gol e dopo poco tempo dal suo esordio de Guzmán diventa titolare chiudendo la sua prima stagione in prima squadra con 29 presenze e 4 gol, un rendimento che gli vale un contratto quinquennale. Una serie di infortuni ne condizionailrendimento nelle stagioni successive fino a che decide di cambiare aria e firma un triennale con il Maiorca allenata da Michael Laudrup. Al termine della stagione viene ufficializzato il suo trasferimento al Villarreal per 8,5 milioni di euro. Dopo appena un campionato Michu si trasferisce allo Swansea in prestito oneroso per due anni durante i quali colleziona 93 presenze con 15 reti. Nel febbraio del 2008, riceve la cittadinanza olandese che gli consente di rispondere alla convocazione e di esordire con la Nazionale Under-21 contro l’Estonia, gara nella quale realizza due gol. Con la Nazionale olandese partecipa anche alle Olimpiadi del 2008. Il 6 febbraio 2013 esordisce nella Nazionale maggiore nell’amichevole contro l’Italia e nel maggio 2014 viene incluso da Van Gaal nella lista dei convocati per il Mondiale 2014 in Brasile nel quale disputa tre partite, tutte da titolare, compresa la vittoriosa finale per il 3º posto contro i padroni di casa del Brasile.

L’

ultimo arrivato in casa azzurra è DAVID LOPEZ, centrocampista di grande fisicità, classico mediano davanti alla difesa. Inizia la sua carriera da professionista nell’Espanyol giocando nella stagione 2008-09 nella squadra B in Tercera División. L’anno successivo viene ceduto in prestito al Terrasa in Segunda nella Segunda División al termine ritorna all’Espaynol (stagione 2010-2011) con il quale fa il suo debutto in League. Nei successivi due anni viene ceduto nuovamente in prestito prima al Leganés in Segunda División B e successivamente al Huesca in Segunda División. Nel 2013 torna all’Espanyol e si mette in mostra attirandosi le attenzioni di molti Club spagnoli e del Napoli che il 31 agosto scorso lo acquista a titolo definitivo dal Napoli.

P

ortiere argentino cresciuto nell’Huracán, arrivando in prima squadra attraverso tutte le formazioni giovanili. ANDUJAR nel 2002 viene convocato in prima squadra collezionando 7 presenze. Negli anni successivi si guadagna sempre più spazio fino a quando non diventa titolare. Nel 2005 il Palermo lo prende in prestito con diritto di riscatto. Parte come terzo portiere dietro Guardalben e Santoni, ma grazie all’infortunio del primo ed alla buona impressione mostrata riesce a guadagnarsi la fiducia del tecnico che lo fa esordire in Serie A il 26 ottobre 2005, a 22 anni, contro il Lecce. Nel mercato di riparazione i siciliani vendono Guardalben e Santoni ed acquistano Agliardi che diventa tirolare con Andújar che torna in panchina e chiude la stagione con 11 presenze in campionato, 7 in Coppa UEFA e 3 in Coppa Italia. Nel 2006 passa all’Estudiantes di Diego Simeone, in Primera División, con cui conquista da titolare il titolo di Apertura 2006, dopo lo spareggio col Boca Juniors, e la Coppa Libertadores 2009. In Coppa Libertadores batte lo storico record di imbattibilità detenuto da Hugo Gatti centrando l’impresa di restare imbattuto in casa per più di 800’. Nella stagione 2009/2010 ritorna in Sicilia, questa volta alle falde dell’Etna, con il Catania. Prima della pausa natalizia della stagione 2011/2012 entra in conflitto con la società rossoblù che lo mette fuori rosa e conseguentemente sul mercato. Il 19 gennaio 2012 fa ritorno all’Estudiantes, in prestito oneroso al termine del quale fa ritorno al Catania. Il 6 giugno 2009 esordisce in Nazionale nella vittoriosa partita contro la Colombia. Maradona lo convoca come secondo portiere, alle spalle di Romero, per i mondiali di Sudafrica 2010. Partecipa alle edizioni successive della “Copa America” ed agli ultimi mondiali in Brasile.

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31/08/14

1a GIORNATA

0-0 1-0 0-1 1-2 3-1 1-1 2-0 1-1 0-0 2-0

Atalanta Cesena Chievo Genoa Milan Palermo Roma Sassuolo Torino Udinese

19/10/14

7a GIORNATA Atalanta Cagliari Fiorentina Genoa Inter Palermo Roma Sassuolo Torino Verona

30/11/14

-

-

NAPOLI Lazio Sampdoria Fiorentina Cagliari Inter Empoli

-

08/03/15

26/10/14

NAPOLI

26/04/15

07/12/14

Fiorentina Genoa Lazio Atalanta Torino Udinese Parma Inter

01/02/15

21/09/14

NAPOLI Parma Roma Torino Verona

Verona 17/05/15

11/01/15

-

Atalanta CagliariFiorentina Inter

NAPOLI Roma Sampdoria Sassuolo Torino Verona

-

15/03/15

29/10/14

29/04/15

14/12/14

Chievo Cesena Palermo Genoa Juventus Lazio Empoli Udinese Milan Parma

18/01/15

-

-

-

4a GIORNATA

24/09/14

NAPOLI Parma Sampdoria Verona -

Cagliari Empoli Fiorentina Inter Juventus Lazio

NAPOLI 22/03/15

Cesena Chievo Empoli Lazio Milan

Milan Udinese Juventus Sampdoria Chievo Cesena Empoli Parma Lazio

NAPOLI Parma Sampdoria Torino Udinese 03/05/15

Fiorentina Inter Torino Roma Sampdoria Atalanta

NAPOLI Roma Sampdoria Sassuolo Torino Verona

Sassuolo Cagliari Verona

-

05/04/15

Verona Sassuolo Juventus Cagliari Palermo Roma Inter Fiorentina Atalanta Genoa

16a GIORNATA

21/12/14

Atalanta Cagliari Fiorentina Inter

NAPOLI

-

15/02/15

Torino Milan Sassuolo Atalanta Cesena Udinese Palermo Roma Chievo Genoa

10a GIORNATA

02/11/14

NAPOLI

19a GIORNATA Cesena Chievo Empoli GenoaJuventus Lazio Milan Palermo Parma Udinese

08/02/15

Fiorentina Empoli Parma Lazio Juventus Inter Cagliari Sampdoria Verona

15a GIORNATA Cesena Chievo Empoli Genoa Juventus Lazio Milan Palermo Parma Udinese

24/05/15

-

9a GIORNATA Atalanta Cagliari Fiorentina Genoa Inter Palermo Roma Sassuolo Torino Verona

Cesena Chievo Juventus Milan Udinese Empoli Lazio Sassuolo Palermo Sampdoria

18a GIORNATA

3a GIORNATA Atalanta Cesena Chievo Genoa Milan Palermo Roma Sassuolo Torino Udinese

Inter Genoa Cagliari Palermo Torino Fiorentina Verona Sassuolo Roma Atalanta

14a GIORNATA Atalanta Cagliari Fiorentina Genoa Inter

NAPOLI

NAPOLI

8a GIORNATA Cesena Chievo Empoli Juventus Lazio Milan

Cesena Chievo Juventus Udinese Milan

Torino Verona Atalanta Inter Sampdoria Sassuolo Cagliari Fiorentina Roma

2a GIORNATA

NAPOLI Parma Sampdoria Udinese -

Parma Sampdoria Lazio Empoli

17a GIORNATA Cesena Chievo Empoli Genoa Juventus Lazio Milan Palermo Parma Udinese

14/09/14

Cagliari - Atalanta 2-0 Empoli - Roma 2-2 0 - 3 Fiorentina - Genoa Inter - Sassuolo 2-4 2 - 4 Juventus - Udinese Lazio - Cesena 4-1 3 - 1 NAPOLI - Chievo Parma - Milan 3-0 1 - 4 Sampdoria - Torino Verona - Palermo 3-1

Verona Parma Juventus

13a GIORNATA Cagliari Cesena Chievo Empoli Juventus Milan Palermo Roma Sampdoria Sassuolo

06/01/15

-

25/01/15

10/05/15

Palermo Juventus Empoli Lazio Parma Milan Udinese Cesena Genoa Chievo

31/05/15

Torino Fiorentina Inter Sassuolo Verona

NAPOLI Atalanta Roma Sampdoria Cagliari

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Gennaro Montuori

presenta

la trasmissione sportiva più seguita in Italia


Calendario Serie 28/09/14

5a GIORNATA Atalanta Cesena Chievo Genoa Inter Palermo Roma Sassuolo Torino Udinese

09/11/14

-

-

05/10/14

Juventus Milan Empoli Sampdoria Cagliari Lazio Verona

6a GIORNATA

Empoli Fiorentina Juventus Lazio Milan

NAPOLI Parma Sampdoria Udinese Verona

NAPOLI Fiorentina Parma

11a GIORNATA Cagliari Chievo Empoli Fiorentina Inter Juventus Palermo Roma Sampdoria Sassuolo

22/02/15

20

12/04/15

Genoa Cesena Lazio

NAPOLI Verona Parma Udinese Torino Milan Atalanta

23/11/14

14 15

-

Palermo Inter Roma Sassuolo Chievo Torino Genoa Atalanta Cesena Cagliari

12a GIORNATA Atalanta Cesena Genoa Lazio Milan

NAPOLI Parma Torino Udinese Verona

-

01/03/15

1A GIORNATA - 18/09/14 YOUNG BOYS - SLOVAN BRATISLAVA

NAPOLI - SPARTA PRAGA 19/04/15

Roma Sampdoria Palermo Juventus Inter Cagliari Empoli Sassuolo Chievo Fiorentina

2A GIORNATA - 02/10/14 SPARTA PRAGA - YOUNG BOYS SLOVAN BRATISLAVA - NAPOLI 3A GIORNATA - 23/10/14 SLOVAN BRATISLAVA - SPARTA PRAGA YOUNG BOYS - NAPOLI 4A GIORNATA - 06/11/14 SPARTA PRAGA - SLOVAN BRATISLAVA

NAPOLI - YOUNG BOYS 5A GIORNATA - 27/11/14 SLOVAN BRATISLAVA . YOUNG BOYS SPARTA PRAGA - NAPOLI 6A GIORNATA - 11/12/14 YOUNG BOYS - SPARTA PRAGA

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LA FOTO DEL MESE

34



LA MAGLIA SUL Salvatore ESPOSITO

S

alvatore “ciccio” Esposito detto il professore, nasce a Torre Annunziata (NA) il 03/01/1948. 176 presenze e 9 gol con la maglia azzurra. Centrocampista dinamico e grintoso dai piedi buoni, nel Napoli giocò per cinque stagioni. Nasce calcisticamente nella Libertas Vomero per poi trasferirsi giovanissimo a Firenze con la gloriosa maglia della Fiorentina. Nella città Toscana trascorse ben sei stagioni vincendo con il mister Bruno Pesaola uno storico scudetto nel 1968/69. Il sogno da bambino di vestire la maglia azzurra

36

della sua città si realizzò nell’anno calcistico 1972/73 quando Peppone Chiappella,(già suo allenatore nella Fiorentina) lo volle a Napoli. Debuttò con la maglia partenopea il 24/09/1972 in occasione di Napoli-Ternana 1-0, davanti ad ottantamila spettatori, dove il centrocampo azzurra per la prima volta era formato da quattro napoletani (Improta, Abbondanza, Juliano ed Esposito). Nel primo anno all’ombra del Vesuvio il Napoli lottò per non retrocedere, gli assist di “Ciccio” furono determinanti, il sogno di segnare il suo primo gol in maglia azzurra lo realizzò contro la grande Inter l’11


LLA PELLE di

marzo del ‘73, rete pesantissima che regalò la vittoria ai napoletani. L’anno successivo arrivò sulla panchina azzurra Luis Vinicio, per tre anni la sua squadra regalò spettacolo e prime posizioni ai tifosi partenopei sfiorando anche lo scudetto. Esposito insieme a capitan Juliano fu tra i protagonisti del centrocampo, dettava i tempi di gioco e fece segnare tanti gol agli attaccanti azzuri. In assenza di Totonno fu sempre capitano. Le sue nove reti furono tutte straordinarie ma due particolarmente importanti perché regalarono due difficili vittorie in Coppa Italia, a Roma contro la Lazio ed a Verona contro gli scaligeni. Nella finale di coppa Italia, ancora una volta contro il Verona realizzò il suo gol più significativo, direttamente da calcio d’angolo, il primo dei quattro che regalò la vittoria alla squadra di Rivellino e Del Frati. L’ultimo anno in azzurro ritrovò Bruno Pesaola, l’allenatore che gli fece vincere lo scudetto a Firenze. Il centrocampista azzurro contribuì anche

Gennaro Montuori

alla vittoria del torneo AngloItaliano. Nello stesso anno fu protagonista anche nel cammino in Coppa delle Coppe dove il Napoli non riuscì ad approdare alla finale perché in semifinale lo scandaloso arbitro inglese Matthewsonn, per interessi commerciali, favorì i belgi dell’Anderlecht; in questo triste match Ciccio prese anche una straordinaria traversa direttamente da calcio d’angolo. Nonostante le tante stelle in squadra come Juliano, Savoldi e Clerici, le sue prestazioni non furono mai dimenticate dai tifosi napoletani. Disputò quattro gare in nazionale B e trovò anche la gioia di giocare nella nazionale maggiore di Fulvio Bernardini a Mosca contro la Russia.

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40


PRELIMINARI ANDATA CHAMPIONS LEAGUE

Napoli - Martedì 19 agosto 2014

NAPOLI A. BILBAO

1

Rafael Maggio Albiol Koulibaly Britos Jorginho Gargano Callejon Hamsik (78' Michu) Insigne (60' Mertens) Higuain

1

68’

A disp.: Andujar, Mesto, Ghoulam, Inler, Zapata. All.: Benitez

Iraizoz De Marcos Gurpegi Laporte Balenziaga Rico Iturraspe (89' Moran) Susaeta (79' Gomez) Benat (76' San Josè) 41’ Muniain Aduriz A disp.: Iago, Lopez, Iraola, Fernandez. All.: Valverde

arbitro: ERIKSSON (Svezia) NOTE: 49.872 spettatori Angoli: 6 a 5 per il Napoli - Recuperi: 1’ pt, 4’ st

di Isabella Perrone

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44


PRELIMINARI RITORNO CHAMPIONS LEAGUE

Bilbao - Mercoledì 27 agosto 2014

A. BILBAO NAPOLI

3

Iraizoz De Marcos Gurpegi Laporte Balenziaga Susaeta (72' Unai Lopez) Iturraspe Mikel Rico Muniain (85’ San Josè) Benat (58’ Ibai Gomez) 74 61’ - 69’ Aduriz A disp.: Iago, Guillermo, Iraola, Moràn, Lòpez. All.: Valverde

1

47’

Rafael Maggio Albiol Koulibaly Ghoulam (56’ Britos) Jorginho Gargano Callejon Hamsik (70’ Insigne) Mertens (77’ Zapata) Higuain A disp.: Andujar, Henrique, Zuniga, Inler. All.: Benitez

arbitro: CAKIR (Turchia) NOTE: 52.000 spettatori circa Angoli: 7 a 3 per il Bilbao - Recuperi: 0’ pt, 3’ st

di I.P.

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SERIE A 2014/2015

1a giornata - 31 Agosto 2014

GENOA NAPOLI

1

Perin De Maio Burdisso Marchese Edenilson Rincon Sturaro (37’ st Mussis) Antonelli Perotti (24’ st Falque) 40’ Pinilla Kucka (29’ st Ragusa) A disp.: Lamanna, Sampirisi, Izzo, Rosi, Mandragora, Greco, Sommariva. All.: Gasperini

2

Rafael Maggio Koulibaly Albiol Zuniga Jorginho Inler Insigne (40’ st Michu) Hamsik 95’ (29’ st De Guzman) 3’ Callejon (20’ st Mertens) Higuain A disp.: Andujar, Colombo, Britos, Henrique, Mesto, Gargano, Zapata. All.: Benitez

arbitro: BANTI (Livorno) NOTE: 21.943 spettatori circa. Angoli: 7 a 3 per la Sampdoria - Recuperi: 0’ pt, 5’ st.

di I.P.

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SERIE A 2014/2015

2a giornata - 14 Settembre 2014

NAPOLI CHIEVO

0

Rafael Maggio Albiol Koulibaly Zuniga Inler Jorginho (27' s.t. De Guzman) Callejon (39' st Duvan) Hamsik Insigne (13' st Mertens) Higuain A disp.: Andujar, Colombo, Henrique, Britos, Mesto, Gargano, David Lopez, Michu. All.: Benitez

1

Bardi Frey Dainelli Cesar Biraghi Izco (36' st Gamberini) Radovanovic Hetemaj Birsa (24' st Botta) Lazarevic (27' st Cofie) 49’ Maxi Lopez A disp.: Bizzarri, Seculin, Sardo, Edimar, Mangani, Zukanovic, Paloschi, Pellissier. All.: Corini

arbitro: GIACOMELLI (Trieste) NOTE: 35.251spettatori. Angoli: 15 a 2 per il Napoli - Recuperi: 1’ pt, 5’ st.

di I.P.

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TIFOSE DOC

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Raffaella Capasso

G

iovane, bella e tremendamente campana: Raffaella Capasso, una stella nascente del cinema italiano, che ha da poco debuttato sul grande schermo: “Una vita da sogno” la commedia scritta e diretta da Domenico Costanzo con Alessandro Paci e Massimo Ceccherini. Una carriera precoce e ricca di soddisfazioni quella di Raffaella che l’ha vista trionfare in diversi concorsi canori e di bellezza. Dopo la partecipazione e la grande vittoria in “Miss Italia Cinema”, ecco i contatti con una delle maggiori azienda cinematografica: “Italian's way” che le permette di accedere ai grandi palcoscenici del cinema nazionale e internazionale e di esordire niente di meno con Massimo Ceccherini. Dopo il brillante esordio con “Una vita da sogno”, Raffaella nel 2014 ha psrtecipato allo spot Pubblicitario della vodafone . Ciò che piace ai registi di Raffaella è la sua spontaneità, il modo spensierato con cui affronta i suoi personaggi, oltre al diverbio della sua bellezza, che si può definire come un bellissimo angelo tentatore. Ed è proprio come un angelo danzante che sembra apparire lei nelle clip cinematografiche. Una stella nascente del panorama cinematografico italiano. Che rapporto hai con il calcio?

“Mi innamorai del calcio, come se fosse stato il mio primo amore, inesplicabilmente, acriticamente, senza pensare al dolore o allo sconvolgimento che avrebbe portato con sé”. Qual è la tua squadra preferita? “Napoli... che domanda? sono Napoletana”.

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LO SPAZIO DEI TIFOSI

La rubrica è gentilmente offerta da

Antonio, Gennaro, Ciro, Enzo e Gianni al San Paolo per sostenere il Napoli

Gli amici Di Mauro Vito e Mariaveronica insieme al resto del gruppo Mazzei Giuseppe, Molfese Vincenzo Moreno Di Mauro, Campanella Salvatore e Fonte Salvatore tutti tifosissimi del nostro Napoli

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LO SPAZIO DEI TIFOSI

La rubrica è gentilmente offerta da

Il mitico Ciro Campanella all'inaugurazione del Zanzibar insieme ai proprietari Gennaro Luigi Nando e Mario tutti tifosissimi del Napoli

Manuel e sua sorella Erika super tifosi azzurri come papà Gaetano

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Il sogno della tua vita



GENNARO MONTUORI presenta

la trasmissione sportiva pi첫 seguita in Italia

TUTTI I GIOVEDI ALLE ORE 20.40 sui canali:

DIGITALE 19

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canale 890


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