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cinema&fiction
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Anno 68 - numero 6 Dicembre 2015 - 2,00 € Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale 70% - DCB Roma
SPECIALE
SORRENTO 2015 Alle Giornate Professionali tutti i film del prossimo anno 33° TFF Il cinema è giovane ed è donna LE INTERVISTE Kasia Smutniak Carlotta Natoli Elena Bonelli Leonardo Metalli
Con Il
professor Cenerentolo è già Natale
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Rivista illustrata di Cinema e Fiction fondata da Alberto Crucillà nel 1948 Autorizzazione del registro n. 473 del 31 ottobre 1948 Direttore Responsabile Renato MARENGO Direttore Editoriale Andrea SPLENDORE a.splendore@cinecorriere.it Vicedirettore Luigi AVERSA l.aversa@cinecorriere.it Art Director Stefano SALVATORI dasdesigner@gmail.com Realizzazione Das Designer Grafici&Giornalisti Associati Largo dei Fiorentini, 1 00186 Roma Tel. 06.68308712 (*11) Hanno collaborato Barbara BIANCHI Silvia GAMBIRASI Rodolfo MASI Editore CDA srl Viale Liegi,7 00198 Roma info@servizieditorialicda.it Pubblicità settoriale A.P.S. Advertising s.r.l. Via Tor de Schiavi 355 00171 Roma Tel. 06.89015166 Fax 06.89015167 info@apsadvertising.it www.apsadvertising.it
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editoriale IL FUTURO DEL CINEMA È GIÀ QUI
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on grande piacere mettiamo in campo un nuovo numero speciale di Cinecorriere dedicato alle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento (30 novembre-3 dicembre). Una manifestazione, giunta alla sua trentottesima edizione, durante la quale vengono presentati i listini del prossimo anno, a partire dai film in uscita a Natale. Accanto a questo evento portante che chiude la stagione cinematografica e ne riapre una nuova, sono diversi i contenuti di questo numero. Il filo rosso è costituito dall’attenzione che anche questa volta dedichiamo ai giovani, agli emergenti, dando spazio a chi è ancora uno sconosciuto e aspira a vivere della propria passione. Non a caso vi raccontiamo le suggestioni del 33° Torino Film Festival, ex Festival Internazionale Cinema Giovani. Una rassegna che come ogni anno ha presentato in concorso tutte opere prime e seconde. Guest Director dell’edizione che si è appena
conclusa era Julien Temple, il regista britannico che ha inventato il video musicale come forma d’arte, autore dei film sui Sex Pistols e su Joe Strummer, di Absolute Beginners e The Great Rock’n’Roll Swindle. A Torino ha presentato una selezione di film ispirati al suo nuovo lavoro: The Ecstasy of Wilko Johnson, sull’esperienza umana del frontman dei Dr. Feelgood. Dopo una diagnosi mortale che gli lasciava pochi mesi di vita, Johnson aveva deciso di non sottoporsi a cure, ma di vivere meglio che poteva. Poi, la scoperta della possibi-
sommario Giornate Professionali A Sorrento m’illumino di cinema di Luigi Aversa
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33° Torino Film Festival Il cinema è donna di Luigi Aversa
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Kasia Smutniak «In Afghanistan tra poppate e fucile» di Silvia Gambirasi 10 Carlotta Natoli Tra Colombo e la Signora in giallo di S.G. 14
Romavideoclip Musica & Cinema sempre insieme di B.B. 19
Elena Bonelli Dallo stornello al rap di L.A.
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Leonardo Metalli «È ora che la tv si adegui al web» di Renato Marengo
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Ciccio Merolla Recita All Night Long di Rodolfo Masi
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Cieli Rossi Bassano in guerra di Barbara Bianchi
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Casual Il telefilm politicamente scorretto di L.A.
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lità di essere operato. E oggi, Wilko è nuovamente in tour! Eterni giovani, Wilko e Julien, che ci rimandano a un’altra delle nostre passioni: il rapporto fecondo fra immagine e suono. Di cui si parla anche nell’intervista a Leonardo Metalli, nell’anteprima del film gangsta-rap napoletano con Ciccio Merolla, Clementino & co. e nel premio Romavideoclip. I giovani sono protagonisti anche del concorso per cantautori e videomaker Dallo stornello al rap, ideato e promosso da Elena Bonelli, e del Premio Bixio per talenti emergenti della scrittura di fiction. A proposito di tv, occhio al focus sulla serie statunitense Casual, diretta da Jason Reitman, e alle interviste alle attrici Carlotta Natoli e Kasia Smutniak. Infine, riflettori puntati anche sull’interessante cortometraggio di Nicola Sorcinelli, Helena, e sul documentario sulla Grande guerra, Cieli rossi. Renato Marengo
Premio Bixio Giovani talenti della fiction crescono di Rodolfo Masi 18
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A Sorrento
m’illumino di cinema
di Luigi Aversa
Anteprime, convention, trailer e i listini delle case di distribuzione: alle 38.Giornate Professionali tutto quello che c’è da sapere sulla prossima stagione del grande schermo italico
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entre si accingono a giocarsi le ultime carte della stagione con l’uscita nelle sale dei film di Natale - fra cui spiccano i vari Il professor Cenerentolo (in uscita il 10 dicembre); Il ponte delle spie, Star Wars - Il risveglio della Forza, Vacanze ai Caraibi e Natale col boss (17 dicembre); Alvin Superstar 4 - Nessuno ci può fermare (24 dicembre); Piccolo principe e Quo Vado (31 dicembre) - le case di distribuzione si danno appuntamento a Sorrento per annunciare i listini del prossimo anno. La 38esima edizione delle tradi-
zionali Giornate Professionali di Cinema si svolge dal 30 novembre al 3 dicembre 2015. Quattro giorni - organizzati da Anec, Anem e Anica - in cui vengono presentati i film in uscita nei mesi a venire a una platea composta di esercenti, distributori, produttori, artisti e giornalisti attraverso trailer, anteprime e convention. Non mancano, come sempre, gli appuntamenti per il pubblico della città. In programma una settimana di anteprime ed eventi aperti a tutti, dal 29 novembre al 5 dicembre, realizzati nell’ambito del progetto M’illumino d’inverno promosso
In alto: Lo chiamavano Jeeg Robot. Qui accanto, a sinistra: A testa alta. A destra: Giotto - L’amico dei pinguini
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Sopra: Belle & Sebastien - L’avventura continua. A sinistra: The Hateful Eight. Sotto: Lupin III. Più a sinistra: A Perfect Day e La isla minima
dal Comune. In calendario, durante le Giornate Professionali, c’è anche la consegna dei Biglietti d’Oro del cinema italiano, il premio che l’Anec attribuisce ai maggiori successi al botteghino dell’annata cinematografica appena trascorsa. La manifestazione, anche quest’anno, si svolge presso l’Hilton Sorrento Palace. Il programma viene inaugurato martedì 1 dicembre da 01 Distribution, che ha vinto il sorteggio relativo all’ordine di programmazione delle convention (e che presenta in listino due chicche come The Hateful Eight di Quentin Tarantino e Legend di Brian Helgeland), seguita da Notorious Pictures, 20th Century Fox, Videa e Warner Bros. Mercoledì 2 dicembre si parte con la Disney, poi è il turno di Eagle Pictures, Universal, Filmauro, Lucky Red e Bim. Giovedì 3 dicembre apre Koch Media e a chiudere il programma della 38ma edizione sarà Medusa. Belle & Sebastien – L’avventura n.6 - dicembre 2015
continua di Christian Duguay, e Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli, sono due delle anteprime in programma, passate entrambe alla Festa del Cinema di Roma. Il primo titolo (30 novembre – Hilton Sorrento Palace, ore 18.15) è ambientato alla fine della Seconda guerra mondiale e racconta il viaggio che l’ormai adolescente Sebastien, assieme al suo cane Belle, intraprende alla ricerca di una ragazza vittima di un incidente aereo e data per morta da tutti. Lo chiamavano Jeeg Robot, presentato nel pomeriggio del 2 dicembre solo per gli accreditati, racconta le vicende di uno scippatore romano, il quale, in seguito a un incidente in cui entra in contatto con una sostanza radioattiva, si ritrova in possesso di un potere che lo rende indistruttibile. Tra gli altri appuntamenti della manifestazione c’è anche la Festa di accensione dell’Albero di Natale in programma nel pomeriggio del 30
novembre in Piazza Tasso, alla presenza del “costume character” di Alvin, protagonista di Alvin Superstar 4. Sempre per la città di Sorrento, il 1° dicembre alle 21, al Cinema Armida ci sarà un incontro con il cast del film Festa di una famiglia allargata, alla presenza della regista Simona Izzo, di Ricky Tognazzi e degli interpreti Max Gazzè, Myriam Catania, Lucia Mascino. Ma sono tante altre le anteprime in
Qui sopra: Alvin Superstar 4 Nessuno ci può fermare
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programma, cui si aggiungono gli incontri con gli artisti e le proiezioni per le scuole. Un omaggio a Pier Paolo Pasolini è previsto per mercoledì 2 dicembre alle 17.30 presso la Sala Consiliare del Comune con la presentazione del libro La macchinazione, alla presenza dell’autore David Grieco. Nella stessa giornata, alle 21, al Cinema Armida, ci sarà l’anteprima del film I giocatori, con la partecipazione dell’attore e regista Enrico Ianniello e degli interpreti Renato Carpentieri, Tony Laudadio, Marcello Romolo e Andrea Renzi. Il 3 dicembre alle 18 è invece il momento dell’anteprima di Come saltano i pesci, presentato dal regista Alessandro Valori e dal cast composto da Biagio Izzo, Brenno Placido, Giorgio Colangeli, Simone 6
Riccioni e Marianna Di Martino. Tra le altre anteprime per il pubblico, La isla minima di Alberto Rodriguez (29 dicembre – Armida, ore 21.30); Occhi chiusi di Giuseppe Petitto con Antonia Liskova (30 novembre – Armida, ore 21.30), preceduto alle 21 dal cortometraggio Black Comedy di Luigi Pane; Wax: We Are the X di Lorenzo Cor-
vino con Rutger Hauer e Andrea Renzi (1 dicembre – Armida, dopo l’incontro con il cast di Festa di una famiglia allargata); I milionari di Alessandro Piva con Francesco Scianna e Valentina Lodovini (3 dicembre – Armida, ore 16); Lupin III di Ryuhei Kitamura (3 dicembre – Armida, ore 21.30); Amore, furti e guai di Muayad Alayan (4 dicembre – Armida, ore 21.30); A Perfect Day di Fernando León de Aranoa con Benicio Del Toro e Tim Robbins (5 dicembre – Armida, ore 21.30). Previste inoltre due anteprime riservate alle scuole, promosse da Agis Scuola, dei film A testa alta di Emmanuelle Bercot e Giotto, l’amico dei pinguini di Stuart McDonald. !!!
In alto: Legend. A sinistra: Il professor Cenerentolo. Sotto: Pier Paolo Pasolini. Più a sinistra: Il ponte delle spie
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Torino Film Festival
Dove il cinema è donna
di Luigi Aversa
Una trentatreesima edizione della rassegna cinematografica piemontese virata al femminile. Con alcuni titoli da non perdere come Suffragette, Paulina e The Lady in the Van
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In apertura: Paulina. Qui sopra, da sinistra, in senso orario: February, Hallow, London Road, Ni le ciel ni la terre
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lla conferenza stampa di presentazione del 33° Torino Film Festival, Emanuela Martini, dallo scorso anno direttrice della manifestazione, si domandava quale potesse essere il filo conduttore della rassegna, individuandone più di uno. Del resto, all’interno di un programma così sterminato - 205 titoli fra lungo, medio e cortometraggi - le linee narrative non possono che essere diverse. Dalla nostra full immersion nelle pellicole presentate nei primi giorni del Festival - oltre ad alcune fuori schema che ci hanno favorevolmente colpito, come il noir La résistance de l’air di Fred Grivois, il thriller bellico Ni le ciel ni la terre di Clément Cogitore o lo spiazzante Interruption di Yorgos Zois - il primo dato a
saltare agli occhi, è quello della rilevante presenza femminile. A cominciare da Suffragette, il film di apertura, preceduto dalla spigliata presentazione della madrina Chiara Francini. Firmato dalla britannica Sarah Gavron, scritto da Abi Morgan e interpretato da Carey Mulligan, Helena Bonham Carter e Meryl Streep, tratta il tema della lotta per il suffragio, forse per la prima volta raccontato in un film. Ma è l’argentina Paulina, protagonista dell’omonimo film di Santiago Mitre, la figura di donna a rimanere più impressa. Giovane avvocato in carriera, questa decide di rinunciare alla professione per insegnare ai ragazzi di una regione disagiata del Paese. Interpretata da Dolores Fonzi, è forte, determinata, appassionata e n. 6 dicembre 2015
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Qui sopra: La résistance de l’air. Accanto: Suffragette. Sotto: Chiara Francini, madrina del Festival
capace di portare fino in fondo le sue scelte, anche le più difficili. Ha una storia drammatica alle spalle la senzatetto Mary Shepherd di The Lady in the Van di Nicholas Hytner, impersonata dalla straordinaria Maggie Smith. Ma tutto passa in secondo piano di fronte alla sua burbera simpatia. Cede al suo fascino anche lo scrittore Alan Bennett, che ne accetta la presenza nel cortile di casa, dove l’anziana vagabonda si piazza col suo furgone. Rimanendovi ben quindici anni... Anche Rachel la ragazza malata di leucemia di Me and Earl and the Dying Girl di Alfonso GomezRejon è una figura femminile difficile da dimenticare. Ottimamente supportata in questo caso dal vero protagonista del film, Greg, il quale, quando sua madre lo obbliga a passare del tempo con la compagna di scuola, scopre il significato della parola amicizia. La Polly (Kristen Wiig) di Nasty Baby, diretto dall’indipendente Sebastian Silva, riesce invece addiritn. 6 dicembre 2015
tura a far ruotare intorno alla sua voglia di rimanere incinta la vita degli amici gay Freddy e Mo, che finiscono per essere contagiati dai suoi progetti. Sono cinque prostitute le vittime del serial killer di London Road, il film che prende il nome dalla strada che è stata teatro dei delitti. Il regista Rufus Norris trasforma però la materia nera del thriller poliziesco in una commedia musicale, a maggioranza femminile. È un horror puro, invece, February, diretto da Osgood Perkins, il figlio dell’attore di Psyco, Anthony. Anche qui, l’ambiente è tutto rosa, quello di un college cattolico del Nord degli Stati Uniti, ma si tinge ben presto di rosso... Per le vacanze invernali, tutte le ragazze lasciano la struttura per una settimana da trascorrere in famiglia. Tranne due: Kate e Rose. Sole con la coppia di strane custodi della scuola, mentre una bufera di neve si avvicina, vengono trascinate in un incubo senza fine tra demoni, premonizioni ed esorcisti. !!!
Sopra: Me and Earl and the Dying Girl. Più a sinistra: Nasty Baby. Più sotto: The Lady in the Van. Qui a sinistra: Interruption
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Kasia Smutniak
«Ho girato in Afghanistan
di Silvia Gambirasi
dividendomi tra poppate e fucile» Già mamma di Sophie, l’attrice polacca, sul set del film di Raiuno Limbo, dove interpreta una soldatessa in missione di pace, aveva appena partorito il secondogenito Leone
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legante, gentile e bellissima, anche solo con un filo di trucco. Kasia Smutniak, stella polacca con un passato di modella e un presente di attrice, sta vivendo un momento professionale molto intenso. Mamma di due bambini, Sophie, nata dalla relazione con il compianto Pietro Taricone, scomparso nel 2010, e Leone, frutto del legame con l’attuale compagno, il produttore cinematografico Domenico Procacci, attualmente è impegnata sul set del nuovo film di Paolo
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Genovese Perfetti sconosciuti. Ma l’abbiamo incontrata per il tv movie di Raiuno Limbo, dove è Manuela Paris, sottufficiale dell’esercito italiano reduce da una missione di pace in Afghanistan che si rivela per lei a dir poco traumatizzante. La presentazione del film, triste fatalità, è avvenuta proprio il giorno dopo l’attentato terroristico che il 13 novembre ha insanguinato Parigi. Kasia ne è rimasta scioccata come tutti e inevitabilmente il discorso è finito lì. Come madre di due bambini pic-
coli, cosa provi a vivere in un mondo dove c'è chi semina il terrore tra gli innocenti? È una domanda difficile, me lo chiedo pure io. Non ho una risposta logica, oggi potrei parlare solo con la rabbia, ma non è questo il sentimento con cui dobbiamo affrontare momenti simili, no, non voglio abbandonarmi al risentimento. E allora? E allora vi racconto che la mia esperienza sul set di Limbo è stata quella di una neomamma. Avevo partorito il n. 6 dicembre 2015
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pere in famiglia, confrontarsi e soprattutto pensare al futuro. E tu come lo vedi oggi questo futuro? Vorrei dire roseo, ma oggi purtroppo non è così, non ci riesco, però so che è solo un momento. Ma insomma queste missioni di pace alla fine servono? Non credo nelle missioni di pace in sé, credo nelle buone azioni, in quello che fanno tante persone, compresi i soldati, aiutando le pomio secondogenito Leone da appena può comprendere fino in fondo polazioni di Paesi come l’Afghaniquattro mesi, e praticamente ho girato quella drammatica realtà. stan. Poi mi chiedo perché proprio Nel film si cerca di costruire una in certi posti e in altri no? Allora il dividendomi tra le poppate e il fucile. In divisa sembri una veterana. scuola, nella realtà, grazie alla Tibet che gridava aiuto negli anni Fondazione Pietro Taricone Onlus, Cinquanta, ma non è stato fatto Come ti sei preparata? Seguendo un addestramento mi- ne avete appena inaugurata una niente? Ci sono dei momenti stolitare alla caserma Cecchignola di in Nepal. rici particolari, c’è tanta politica di E ne siamo fieri, sono convinta mezzo e le nazioni che si trovano Roma e incontrando i veri soldati che sono stati in missione in Af- che la scolarizzazione sia fonda- in una coalizione, come può essere ghanistan, proprio nelle zone dove mentale. È partendo da lì che si capitato all’Italia e alla Polonia, seè ambientata la vicenda. Parlare può dare ai bambini la consapevo- guono quello che è stato deciso. con loro mi ha fatto capire tante lezza dei loro diritti. I ragazzi che Speriamo in un futuro senza guerre cose, quanto lavoro prezioso fanno hanno la possibilità di frequentare e nell’auspicio di poter vivere in un !!! sacrificandosi, solo chi ci è stato dei corsi possono trasmettere il sa- mondo migliore per tutti. n. 6 dicembre 2015
Nella pagina di apertura e qui sopra: immagini di Kasia Smutniak dal film tv di Raiuno Limbo. In alto, a sinistra: l’attrice con Filippo Nigro. Nella foto a destra: con Adriano Giannini
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Figlia d’arte del compianto Piero Natoli, l’attrice romana parla di sé, della sua famiglia e della professione. Reduce dalla fiction poliziesca I misteri di Laura, a breve la vedremo ancora in tv nella terza serie di Braccialetti rossi
Carlotta Natoli Tra Colombo
Clouseau e la Signora in giallo In alto, sotto e qui accanto: Carlotta Natoli in varie scene della serie. Accanto al titolo: l’attrice con Daniele Pecci (a sinistra) e Gianmarco Tognazzi
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rendete il trench di Colombo, la flemma di Clouseau, l’istinto della Signora in giallo e mescolate. Ne uscirà l’identikit di Laura Moretti, commissario protagonista della serie di Canale 5 I misteri di Laura, con un’ottima Carlotta Natoli nel ruolo della detective, affiancata da Daniele Pecci e Gianmarco Tognazzi, rispettivamente il collega Matteo e l’ex marito Iacopo. Carlotta, hai già indossato la divisa in Distretto di polizia, cos'ha di nuovo questo personaggio? Un’ironia e una simpatica svagatezza che la distinguono da tutte le altre investigatrici della tv. Che poi sono anche caratteristiche mie… Inoltre è una madre di tre figli che si barcamena tra casa e lavoro e che deve affrontare la separazione dal marito, colpevole di averla tradita. Anche tu saresti così intransigente. Non vorresti sapere? Ho detto a Thomas (Trabacchi, l’attore suo compagno, ndr) “se mi tradisci non devo saperlo, quindi devi essere abile a non far trapelare le cose o ad andare oltralpe (ride, ndr)”.
Ma se sapessi, come reagiresti? Male, soprattutto se fosse qualcuna che conosco. E nell’ambiente ci conosciamo tutti. Comunque affronterei la cosa diversamente da Laura. Che intendi dire? Che sono impulsiva, viscerale, analizzo, voglio spiegazioni, anche se, andando avanti, mi sono calmata. Ti ha cambiato la nascita di Teo? Non lo so, associo la cosa al passaggio del tempo e all’esperienza di diventare madre. Con Teo sei apprensiva? Bisognerebbe chiederlo a lui. A parte tutto, sono giocosa, ma quando c’è da fare la mamma ricordandogli i suoi doveri, non mi tiro indietro.
di Silvia Gambirasi
Come vive il tuo lavoro? Fino ai 9 anni l’ho tenuto lontano. Poi gli ho fatto vedere Braccialetti rossi... A proposito, lo rifarai? Sì, mi vedrete di nuovo lì e pare che si stia scrivendo I misteri di Laura 2. Pensi che da grande Teo seguirà le tue orme? Non so, sarà una scelta sua. E tu, figlia di Piero Natoli, attore e regista scomparso nel 2001, sei una predestinata? Sì, la mia storia a Edipo gli fa un baffo (ride, ndr). Scherzi a parte, papà per giocare mi diceva che ero la figlia di John Wayne e la nipote del Tenente Colombo. Se non è predestinazione questa... !!! n.6 - dicembre 2015
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Renato. I premi di tremila, duemila e mille euro sono andati ai primi tre classificati, rispettivamente Cranio Randagio, tra l’altro reduce da X Factor 9, con Mamma Roma addio; Emilio Stella con La gattara e il videomaker Ludovico Boccianti con Roma odia. Elena, perché un concorso? Tutto ha origine dalla famosa lectio. Da cui l’idea di portare avanti il progetto in modo più ampio, così da diffondere la storia della canzone romana presso i giovani. Il progetto è rivolto a loro. La critica intellettualchic ha sempre ignorato la canzone romana. Io l’ho portata al Teatro dell’Opera con i musicisti sinfonici. L’operazione è stata quella di farla volare alto. Alcuni ragazzi della Luiss si sono perfino proposti di entrare a far parte dell’elaborazione del progetto. Per me è stata una grande gioia e la cosa è andata bene: al concorso si sono iscritti a centinaia. E hanno fissato il tempo di Roma in canzone. Per loro è anche una vetrina. È stato bello vedere ragazzi come Cicoria, che ha fatto cinque anni di galera, star seduto accanto a me e parlare agli universitari. Lo scambio è portare il mondo a conoscerli e loro Qui sopra: un progetto al quale Elena a conoscere il mondo. E poi i rapper Elena Bonelli. Bonelli lavora da tempo ma sono gli unici che raccontano ciò che Sotto: la cantante che ha mosso i primi passi lo succede a Roma: cementificazione e attrice romana scorso anno con la sua memorabile selvaggia, prostituzione, droga… Il con i finalisti lectio magistralis alla Luiss di Roma. rap è la nuova canzone di strada, del concorso Dallo stornello al rap, questo il titolo come prima era lo stornello. Dallo dell’iniziativa, connette le improvviIl concorso continua? stornello sazioni canore degli artigiani della Sì, già parte la seconda edizione, a al rap canzone nata nei vicoli e nelle bettole cui hanno già aderito i 99 Posse. Altre novità? della vecchia Roma con le strofe dei In questo periodo mi sono dedicata rapper contemporanei. Oggi questa intuizione dell’Ambasciatrice del- quasi esclusivamente a questo. Poi a l’Eccellenza Italiana nel mondo è di- dicembre ripartirò in tournée con le ventata un concorso rivolto a giovani mie canzoni. Vado prima in America di L.A. cantautori e filmaker, che ha appena e a gennaio in Cina. E l’altro progetto del film su emesso il verdetto della prima edizione. Tema delle creazioni era Roma Anna Magnani? Per quello sono sempre pronta e ho e le sue storie, con l’obiettivo di dare un’immagine diversa della Capitale, ricevuto anche parecchi consensi in offrendo anche un’opportunità in più rete. In tanti hanno commentato: “Tu agli emergenti. Venerdì 20 novembre sei l’unica che può farla…». Chissà l’Auditorium Parco della Musica ha se prima o poi non andrà in porto. Le ospitato la cerimonia di premiazione, cose si avverano, basta crederci. Altra che ha visto sfilare sul palco, oltre alla tappa sarà il documentario su questo padrona di casa Elena Bonelli, Gior- concorso e sul resto dell’iniziativa. gio Onorato, G-Max, i Flaminio Poi c’è l'interesse di una casa editrice Maphia, Amedeo Minghi e Cesare importante per trarne anche un libro. Rascel, il quale ha coinvolto la platea Insomma, Dallo stornello al rap non !!! con Arrivederci Roma di suo padre si ferma.
Bonelli Elena Dallo stornello al rap
Venerdì 20 novembre si è tenuta la serata finale del concorso dedicato alla storia della canzone romana. L’ideatrice ci racconta la genesi del progetto
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Quando il telefilm è politicamente scorretto Fra le anteprime del RomaFictionFest c’era una chicca che speriamo di vedere presto sui nostri teleschermi. S’intitola Casual e a dirigerla è Jason Reitman, il regista di Juno di Luigi Aversa
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re persone, due donne e un uomo seduti sui banchi di una chiesa. Spettegolano amabilmente di questo e di quella. Il tono è ironico e vira al politicamente scorretto quando l'immagine si allarga: l’occasione dello scambio di battute non è in una situazione qualsiasi, si tratta di un funerale. Ed è il funerale del loro genitore! I tre conversatori sono Alex, sua sorella Valerie e la figlia di questa, Laura. Ma niente paura, la scena è frutto di un sogno fatto da Alex, che al risveglio sbircia la nipote che fa sesso con il suo ragazzo nella vasca idromassaggio… Comincia così Casual, telefilm statunitense presentato in anteprima alla nona edizione del RomaFictionFest, con un paio di scene che voglio subito rendere l’idea del tono ironico e scanzonato della serie. Scritta da Zander Lehmann e diretta da Jason Reitman, il regista di Juno e Tra le nuvole, è interpretata da Tommy Dewey, Michaela Watkins e Tara Lynne Barr, nei ruoli rispettivamente di Alex, Valerie e Laura. I tre vivono sotto lo stesso tetto, formando una famiglia un po’ fuori dagli schemi. Disfunzionale, come viene definita tecnicamente. Valerie si sta separando dal marito e
così assieme alla figlia se ne è andata a stare dal fratello. Con il quale ha un rapporto molto affettuoso e complice. Si spalleggiano vicendevolmente nella ricerca di un partner attraverso i siti dedicati allo scopo. Anzi, per dirla tutta, Alex ne mette in piedi uno per proprio conto e manipola i profili per trovare l’anima gemella, per sé e per la sorella. Anche se per una sola notte. Puntualmente, però, questi tentativi non vanno a buon fine, perché i due fratelli tutto sommato preferiscono starsene assieme, a chiacchierare sul divano sorseggiando un buon bicchiere. Il gioco delle coppie per loro alla fine è soltanto un passatempo. Ha le idee molto più chiare Laura. Nonostante la giovane età, fra i tre è lei la più matura e con la testa sulle spalle. Come spesso accade in questi inusuali ménage familiari. Il trio di attori, il creatore della serie e il regista hanno presentato tutti insieme a Roma il loro lavoro, del quale abbiamo avuto l’opportunità di visionare un assaggio del primo episodio, che ha lasciato tutti con la curiosità di vedere anche gli altri nove che compongono la prima stagione. «Volevamo raccontare una storia n.6 - dicembre 2015
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Cortometraggi
Helena è pronta per i festival
In apertura, da sinistra: Michaela Watkins, Tommy Dewey e Tara Lynne Barr nella scena iniziale della serie statunitense Casual. In basso, qui sopra e accanto: i tre protagonisti in altre scene del telefilm
con l'effetto di un film di quattro ore e mezzo» hanno spiegato Reitman e Lehmann. Ed è proprio questo il vantaggio che offrono le serie tv rispetto al cinema: la possibilità di diluire l’azione e la storia nel tempo, con una maggiore possibilità di approfondire i caratteri dei personaggi. «È un'esperienza più soddisfacente, è come recitare in un film di cinque ore» ha confermato Michaela Watkins, che nell’incontro romano ha provato anche, con discreti risultati, a intervenire nel dibattito in lingua italiana. «La serie ti permette di viaggiare con il personaggio» ha aggiunto Tommy Dewey. E anche Tara Lynne Barr si è unita al coro, ammiccando: «Magari dopo sei stagioni ci stancheremo…». Intanto, almento un’altra stagione si farà. Un mese fa, infatti, la n.6 - dicembre 2015
produzione ha annunciato le riprese della seconda, che sarà composta di tredici episodi. Negli Stati Uniti, del resto, gli ascolti sono stati molto lusinghieri. «Lo share è stato ottimo» ha affermato il regista, che è riuscito a realizzare un prodotto per il grande pubblico mantenendo però quello spirito giovanile e indipendente che ha caratterizzato la sua produzione cinematografica, da Thank You for Smoking in poi. «Mi sono innamorato di questo lavoro grazie al cinema indipendente - ha ricordato - Tarantino, Kevin Smith hanno saputo osare. Mi hanno entusiasmato ed eccitato, come ora mi entusiasmano ed eccitano serie come Fargo, Game of Thrones, Breaking Bad. Lavorare per questa serie è stato come fare un film indipendente». !!!
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omincia il percorso dei festival Helena, film con Sandra Ceccarelli nei panni di un’ausiliaria di Hitler. Annunciato da un trailer sull’omonima pagina Facebook, il cortometraggio di Nicola Sorcinelli - autore già noto nel circuito indipendente per opere come Il viaggio del piccolo principe, proiettato a Cannes nel 2011, e L’attimo di vento, premiato da una menzione speciale al Los Angeles Movie Award nel 2014 - si avvia a compiere il percorso delle rassegne. Protagonista è Sandra Ceccarelli, apprezzata nel passato recente in film come La variabile umana di Bruno Oliviero o Le storie sospese di Stefano Chiantini, uscito in sala lo scorso settembre. L’attrice milanese veste i panni di un’ausiliaria del Fuhrer, a cui è stato assegnato il compito di condurre diversi bambini ebrei a un campo di concentramento. Ma il treno deraglia e la donna s’incammina con un solo bambino al seguito. Dovrà scegliere se accettare un ordine fino alla fine, con le sue crudeli conseguenze, oppure seguire la voce della coscienza (e del cuore) e rinnegarlo. HELENA Regia: Nicola Sorcinelli; Aiuto regia: Marco Foti Con Sandra Ceccarelli, Lorenzo Lanza Storia: Nicola Sorcinelli; Soggetto: Paolo Logli Sceneggiatura: Alessandro Logli, Paolo Logli Direttore della fotografia: Francesco Di Pierro Musiche di Emanuele Bossi; Effetti visivi: Chromatica; Costumi: Sara Pasini; Scenografia: Lorenzo Trucco
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Giovani talenti della fiction crescono Anche la quarta edizione del Premio Bixio ha rivelato sceneggiatori di qualità. Per la giuria presieduta da Gabriella Campennì Bixio non è stato facile scegliere un vincitore di Rodolfo Masi Qui accanto: Gabriella Campennì Bixio, In alto: la presidente della giuria con i finalisti del Premio Carlo Bixio
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iovedì 12 novembre, nell’ambito del nono RomaFictionFest, si è svolta l’ormai tradizionale consegna del Premio Carlo Bixio alla sceneggiatura di fiction, appuntamento giunto alla sua quarta edizione. Nell’occasione, il Comitato Promotore ha annunciato con orgoglio che il Presidente della Repubblica ha voluto onorare l’iniziativa con una medaglia, quale suo premio di rappresentanza, alla IV edizione del Premio. Promosso dall’Associazione Produttori Televisivi (APT), Mediaset, Rai e patrocinato dalla Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE), il Premio Carlo Bixio ha previsto quest'anno per il vincitore quindicimila euro, messi a disposizione da Mediaset e un riconoscimento speciale di tremila euro assegnato al vincitore del collegato Premio SIAE Idea d’Autore. Il Comitato Promotore è composto da Antonino Antonucci Ferrara (Direttore Fiction Mediaset), Giancarlo Scheri (Direttore Canale 5), Eleonora Andreatta (Direttore Rai Fiction), Francesco
Nardella (Vice Direttore Rai Fiction) e Chiara Sbarigia (Segretario Generale APT). La Giuria del Premio è presieduta da Gabriella Campennì Bixio e composta da Francesca Galiani per Mediaset, Leonardo Ferrara per la Rai, dagli sceneggiatori Ivan Cotroneo e Graziano Diana e dai registi Riccardo Milani e Francesco Vicario. Segretario di Giuria è Alessia Continiello. Concluso il proprio lavoro, la giuria ha selezionato all’unanimità, tra i molti elaborati di grande valore pervenuti alla Segreteria del Premio, i cinque titoli finalisti, che si sono distinti per originalità e qualità di scrittura. Questi i titoli che si sono contesi il IV Premio Carlo Bixio: Coming Out di Cristina Nucera Una sitcom che racconta la convivenza di un gruppo di ragazzi, tutti omosessuali, che vivono sotto la pendente minaccia di sfratto, tra avventure quotidiane, imprevisti, vari gradi di discriminazione, grandi amori e ancora più grandi delusioni. n.6 - dicembre 2015
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Romavideoclip
Musica&Cinema sempre insieme A lato: ancora Gabriella Bixio assieme agli altri giurati. Sopra: Simona Tabasco, madrina della nona edizione del RomaFictionFest. Sotto: Alessandra Pomilio, vincitrice del IV Premio Carlo Bixio con la sceneggiatura di Strangers
Il cavaliere errante di Pierpaolo De Mejo L’amicizia fra un bambino che tutti considerano “difficile” e un eroe che la storia della letteratura considera “impossibile”: Don Chisciotte della Mancia. In caso di incendio di Francesco Caronna Un padre tradito e disilluso cerca di ricostruire, anche a costo di essere scorretto, un rapporto con la figlia ventenne, decisa a partire per l’estero. Miranda & io di Gianluca Argentiero Una casalinga del 1958 e una giovane donna stressata di oggi si incontrano per uno scherzo spazio temporale e sono costrette a convivere. Strangers di Alessandra Pomilio Una notte qualsiasi, un ragazzo e una ragazza vanno a dormire da single incalliti e si risvegliano da marito e moglie. Cinque anni sono passati, per tutti ma non per loro, che sembrano affetti da “un’amnesia emotiva e relazionale”. Il IV Premio Carlo Bixio è andato proprio a quest’ultima, l’aun.6 - dicembre 2015
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trice di Strangers Alessandra Pomilio. Mentre la Targa SIAE – Idea d’Autore è stata assegnata ex aequo a Francesco Caronna e a Gianluca Argentiero, rispettivamente per In caso di incendio e Miranda & io. !!!
stata una grande serata di musica e cinema quella della XIII edizione di Romavideoclip, la più importante kermesse nazionale dedicata al connubio fra musica e film, che si è svolta martedì 17 novembre alla Casa del Cinema. «Un sogno che si realizza ogni anno» ha commentato l’ideatrice e curatrice, in collaborazione con Luce Cinecittà, Francesca Piggianelli. Tanti gli ospiti in sala e altrettanto numerosi i premiati. Da Federico Zampaglione (sopra a sinistra nella foto), regista dell’anno che ha anche ricevuto una menzione per il videoclip di Biagio Antonacci Ci stai, a Francesco Sarcina (foto sotto), miglior artista. Povia e il regista Marco Carlucci hanno ricevuto il premio per il miglior videoclip sociale con Chi comanda il mondo. Videoclip più originale La vita com’è di Max Gazzè, premio al regista Jacopo Rondinelli. Miglior produttrice dell’anno Manuela Cacciamani per i suoi numerosi progetti, tra cui Non c’è due senza trash di Fedez. International Award ai Planet Funk per We People, un video voluto da Save the Children a sostegno della nuova campagna contro la mortalità infantile. Fra gli altri premiati della serata, Marco Testoni, miglior compositore, autore di Io credo io penso io spero dal film BlackOut. 19
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Leonardo Metalli
«Cinema, musica, serial
è ora che la Tv si adegui al web» di Renato Marengo
Volto noto del Tg1, il giornalista, oltre a seguire i grandi concerti e gli eventi culturali di maggior rilievo, è uno dei pochi inviati Rai a essere attento al nuovo e alla musica giovane A destra e sotto: tre immagini dell’inviato del Tg1 Leonardo Metalli.
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eonardo, con il cambio ai vertici, cosa farà a tuo giudizio la nuova dirigenza Rai, si preoccuperà di dare spazio al talento emergente? È presto per dirlo, ma i presupposti sono buoni. Il nuovo direttore generale Antonio Campo Dall’Orto viene da un’esperienza musicale pura come Mtv. Svincolandola dalla gabbia dei soli video ha creato un vero e proprio canale tv con una programmazione. La Rai ha sempre sofferto di una carenza di pubblico giovanile e quindi dovrebbe adoperarsi per trovarlo e fidelizzarlo. La prima cosa da fare sarebbe entrare nel mondo del web. Occorre riorganizzare il comparto on line della Rai e renderlo accattivante per i giovani utilizzando il linguaggio dei social network. È già un fatto
positivo, comunque, l’inizio della collaborazione Rai con Netflix. Per tre anni hai curato la rubrica Tg1 Note, dedicata agli emergenti italiani. Poi è stata soppressa. Tg1 Note ha totalizzato ascolti del 32% di share. È stata la trasmissione più seguita dai musicisti. Il suo successo era dovuto al fatto che traeva spunto da Facebook. Trasmetteva video originali di sconosciuti che poi io riprendevo e intervistavo. Assieme a Demo, che lo faceva alla radio, e che tu ben conosci, è stato l’unico programma Rai a dare spazio ai nuovi talenti, senza case discografiche e agenti alle spalle. Avevo cominciato già nel 2008 ad attivare la pagina Facebook, poi l’ho portata al Tg1. Da veri pionieri di questa interattività, abbiamo spinto i giovani a seguire il Tg, dal quale erano totalmente
assenti, grazie alla sinergia con il social network. Tuttora, Tg1 Note continua a vivere su facebook con molti contatti. Con i nuovi palinsesti verrà ripristinato questo spazio? Sono quasi tre anni che combatto per poterlo riportare in tv. C’è anche una petizione con oltre trentamila firme per il ripristino. Hai nuove proposte da fare? Sto studiando un progetto per portare la cultura italiana all’estero tradotta in inglese. Uno spazio riempito soltanto dalle nostre eccellenze. È arrivato il momento di tradurre “il marchio Italia” in inglese. Ricordo sempre quello che disse Arbore a proposito del fatto che dagli anni Sessanta in poi la gente in Italia ha imparato l’inglese dalle canzoni. Ora è il momento per noi di usare l’inglese per farci conoscere meglio nel mondo attraverso la Tv. !!! n.6 - dicembre 2015
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Ciccio Merolla
Recita All Night Long
Il percussionista napoletano è il protagonista, con Clementino e ‘Nto, del film di Gianluigi Sorrentino. Una pellicola che schiera i migliori rapper della scena partenopea
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opo Razzabastarda di Gassmann e Song’e Napule dei di Rodolfo Masi Manetti, il rapper e percussionista Ciccio Merolla è il protagonista, assieme a Clementino, del film di Gianluigi Sorrentino All Qui sotto: Night Long. «Diciamo che sono un Ciccio Merolla. musicista che ha buoni amici nel ciNelle altre foto: nema e ogni tanto mi danno la possiil rapper bilità di mettermi alla prova» si schere percussionista misce Merolla. «All Night Long è napoletano un film speciale dove i personaggi in altre scene sono interpretati tutti da artisti che di All Night Long non fanno gli attori di mestiere ma sono i migliori rapper in circolazione:
n. 6 dicembre 2015
Clementino, ‘Nto, Guè Pequeno. Come veramente talentuoso è il regista». Gianluigi Sorrentino ringrazia e sottolinea: «Al film è stato realizzato con un budget relativamente basso visto che il risultato ottenuto è un action movie. Ci abbiamo creduto tanto e i risultati di questo impegno di squadra si vedranno tutti. Questo avverrà grazie a una distribuzione nazionale importante come EasyCinema e Giancarlo Lombardi, che porteranno All Night Long in tutte le sale».
Nel film ci sono rapper veri, come nelle omologhe pellicole Usa. Sono state fonte di ispirazione? «L’ispirazione è quella dei poliziotteschi anni ‘70. La trama è pura fantasia, i personaggi sono raccontati in modo fumettistico». In quanto musicista, la tua collaborazione, Ciccio, si è estesa anche alla colonna sonora? «In un film dove ci sono tanti musicisti, la colonna sonora non poteva che essere firmata da tutti. Essendo io prima di tutto un percussionista, ho messo a disposizione del film dei brani di sole percussioni». !!!
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Cieli rossi Bassano in guerra
Il documentario del duo Lorenzato-Zarpellon è stato presentato in anteprima al Parlamento Europeo. Il racconto di come i conflitti stravolgano uomini e territori
di Barbara Bianchi Immagini varie dal film documentario Cieli rossi, Bassano in guerra
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a guerra trasforma i popoli, ma anche il paesaggio: lo stravolge e lo condiziona, a volte per sempre. Questo uno dei messaggi che hanno voluto lanciare Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon, registi di Cieli rossi, Bassano in guerra,in occasione della presentazione del film in anteprima mondiale davanti al Parlamento Europeo a Bruxelles. «Non è un caso che per questa presentazione, fortemente voluta da Mara Bizzotto, sia stato scelto proprio il centro pulsante di quell’istituzione nata per preservare la pace in Europa» hanno spiegato i due registi. Cieli rossi, Bassano in guerra è un documentario nato dall’esigenza di
raccontare una vicenda e un territorio spesso dimenticati dalle pagine di Storia. Una vicenda che ha coinvolto un’intera generazione di giovani. Ingredienti di questo attento studio sono state le pagine dei diari d’epoca, la selezione di materiale fotografico esclusivo. A queste gli autori e registi hanno aggiunto suggestive immagini video realizzate sul fronte. Cieli rossi, Bassano in guerra narra la storia di quegli uomini che hanno votato la propria vita all’amor patrio, inteso come l’amore per la terra dei padri, e ci racconta, in particolare, dell’Armata del Grappa, le cui gesta sono state spesso dimenticate nella narrazione dei quattro anni del
conflitto. Il loro sacrificio ha salvato la Pianura Padana e l’Italia intera. Il periodo trattato è quello che va dal giugno 1914 al 4 novembre 1918 e le vicende sono quelle che hanno interessato tutto il fronte italiano. Senza tralasciare, ovviamente, gli avvenimenti che hanno visto protagonista l’Altopiano di Asiago. Il titolo Cieli rossi, Bassano in guerra è un’immagine fotografica, la stessa che rimase per sempre impressa negli occhi dei pochi civili rimasti a presidiare la cittadina di Bassano. Il documentario è dedicato alle tante “anime” sepolte nel Sacrario Militare di Cima Grappa. !!!
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