TRADING
Una guida per chi ritiene il trading una propria filosofia di vita
n. 12 - settembre 2012
SHOW e v li
Quale sarà la soluzione?
Il Triplo Set Up di C. Zanetti Agenda ricca
Analisi tecnica del FTSE Mib
La chiave del Trading vincente
di B. Milano di G. D’Angelo Uniques Special Ones Il potere politico del vino di Borsadocchiaperti di E. Failla di Ass. G. Papini
L’Analisi macroeconomica ed il Forex di G. Defendi Pensieri in libertà... di G.Martini
Le 20 facili regole che un trader conosce o dovrebbe conoscere! di S. Peano Aspettando l’autunno Valdostano di C. De Luca Gerini editore
editoriale
L’estate sta finendo recitava una vecchia canzone dei Righeira di Andrea Renault
… e sta finendo anche quell’agosto borsistico che ci ritroviamo qui a commentare e che ha visto l’indice FTSE Mib chiudere la sua sessione mensile con un guadagno dell’8,7% contro la maggioranza degli opinionisti che profetizzava lugubri scenari ferragostiani , memore di quello che successe l’anno passato….. Niente è cambiato rispetto ad un mese fa se non il fatto di aver visto una BCE più decisa a voler prendere in mano le redini della difesa dell’euro rassicurando i mercati sulla determinazione con cui agirà nello stroncare gli attacchi della speculazione attraverso anche un attento monitoraggio sull’andamento dello spread , vera cartina al tornasole dell’affidabilità del sistema paese… A detta degli “ esperti “ sarebbe bastato l’affiorare di qualche nuovo elemento di incertezza per far crollare le quotazioni…. ebbene così non è stato… il mese è scivolato via senza grossi sussulti se si esclude la prima settimana di agosto nella quale abbiamo assistito ad un forte aumento della volatilità ma accompagnata da una scarsità di volumi… E il trading??? Beh anche i trader dopo la contrazione di volatilità degli ultimi mesi si sono presi una salutare pausa in vista della ripresa delle ostilità autunnali, periodo notoriamente molto attivo e foriero di novità…. Mi preme in questa sede segnalare un evento a cui tengo molto e che si terrà il 30 settembre ad Ancona organizzato da TLS in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, Eurosolution e Biagio Milano…. Si parlerà in chiave ironica su “Cosa non avremmo voluto sapere su come perdere i soldi in borsa“, una giornata all’insegna dell’educational e del divertimento mirata a far riflettere sui comportamenti superficiali che sempre più spesso caratterizzano l’approccio al trading ma anche agli investimenti in generale e che sarà seguita il giorno dopo dal corso “vincere sul mercato fra spread, Moody’s e HFT“ (all’interno troverete tutti i dettagli per l’adesione). Buon trading!! wintrader54@yahoo.it
7 NUMERO 12
settembre 2012 In attesa di registrazione Direttore responsabile: Elisabetta Failla
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Coordinatore progetto Andrea Renault Collaboratori: Claudio Zanetti, Biagio Milano, Andrea Renault, Gianvito D’Angelo, Gianluca Defendi, Elisabetta Failla, Andrea Facchini, Sergio Peano, Associazione Giovanni Papini, Giulia Martini, Carmelo de Luca, Alberto Presutti www.tradingliveshow.it Editore:
GERINI Editore
via Gabrio Casati 4 - 50136 Firenze
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Triplo Set Up a cura di Claudio Zanetti
Analisi tecnica del FTSE Mib a cura di Biagio Milano
Il ribasso che non c’è stato a cura di Gianvito D’Angelo
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L’Analisi Macroeconomica ed il Forex
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Agenda ricca
a cura di Gianluca Defendi
a cura di Andrea Facchini
TRADING 22 live SHOW TRADING 26
Uniques Special Ones
TRADING 28 live SHOW
Le 20 facili regole che un trader conosce o dovrebbe conoscere!
live SHOW
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TRADING TRADING LIVE SHOW LIVE SHOW
a cura di Elisabetta Failla
Il secondo conflitto mondiale a cura di Claudio Zanetti
a cura di Sergio Peano
w w w.tradingliveshow.it
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a cura di Carmelo De Luca
Le formule per il calcolo dei Pivot Point a cura di Gianluca Defendi
Il potere politico del vino a cura dell’Associazione Giovanni Papini
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Pensieri.... in libertà
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ILa Villa del relax
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a cura di Giulia Martini
a cura di Carmelo De Luca
Benessere Versiliano a cura di Carmelo De Luca
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Aspettando l’Autunno Valdostano
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Non si dice piacere rubrica di business etiquette
a cura di Carmelo De Luca
Sommario
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Oh che bel Castello!
a cura del Maestro Alberto Presutti
info@tradingliveshow.it
TRADING LIVE SHOW
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Fondato nel 2011, Eurosolution e' una risorsa inesauribile di strumenti e informazioni relative ai mercati finanziari come quotazioni in tempo reale e grafici streaming, notizie finanziarie aggiornate, analisi tecniche liste e directory di broker ed un calendario economico. Il sito fornisce un'informazione approfondita su Valute, Indici e Azioni, Futures e Options, Commodities e Tassi e Obbligazioni. Con un pubblico sempre crescente a livello mondiale, eurosolution e' il principale sito finanziario globale che costantemente lancia strumenti innovativi e sezioni per assicurare ai propri lettori una ottima risorsa definitiva. inoltre e' possibile richiedere un incontro(con possibilita' di contatto via skype ) e consulenze gratuite per poter comprendere a fondo il mondo della finanza e porre delle domande ad esperti di settore.
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a cura di Claudio Zanetti
Triplo SET UP I
l minimo di 13185 del 13 settembre del 2011 - triplo setup settimanale all’interno del triplo setup mensile - ha ufficialmente chiuso tutto il bear-trend iniziato martedì 07 marzo 2000 al prezzo di 51335 di future perpetual Tale assioma - principio che viene assunto come vero perché è evidente secondo le Leggi della Natura e principi matematici di più alto Ordine e Grado - è stato scirtto con forza in questa sede ancora il 25 settembre del 2011 - pochi giorni dopo il minimo - e ribadito per tutto questo periodo. Non solo, ma in questa sede siamo stati gli unici che nell’articolo di inizio anno - 1° gennaio 2012 si disse che nel 2012 il prezzo avrebbe sicuramente fatto un minimo sotto il livello di 13185/13020 senza modificare la chiusura del bear-trend, purchè
questo venisse catalogato nell’area 12905/12270 prima del Fine Tempo in scadenza il 18 settembre del 2012, visto il setup annuale che chiamava minimo dopo il doppio setup annuale di massimo del 2010. Il bottom di 12270 o 12295,76 di Ftse Spmib40 centra in pieno la previsione indicata, a differenza di molti analisti che modificano di continuo le loro previsioni adeguando le le loro analisi a mere considerazioni.
Già nel report del 28 agosto del 2010 - cioè 2 anni fa - visto che il target di 12340 del 09 marzo 2009 aveva chiuso il bear-trend dal punto di vista del time frame giornaliero raggiungendo il pavimento di 12905 - si parlò di target a 30000 circa per marzo 2012 e in doppio massimo per dicembre di quest’anno. Come per il livello di 12905 indicato a settembre 2009 e marzo 2010 e anticipato di 6 mesi e di 1 anno - fatto a marzo
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2009 - così il livello di 30000 verrà raggiunto con 1 anno e 6 mesi dopo rispetto a quanto previsto, ovvero nel maggio del 2013 a 72 mesi dal top del maggio del 2007. Nel breve target a 19610 per il
21 settembre del 2012 e dopo lo storno di ottobre, sarà il ciclo del 18 novembre a indicare rialzo fino a 30000 circa per maggio 2013. Luglio/agosto del 2013 mesi che ripristineranno la svolta
ribassista.
Claudio Zanetti consiglidiborsa@gmail.com
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a cura di Biagio Milano
ANALISI TECNICA del
FTSE Mib D
opo aver testato con precisione quasi millimetrica i minimi del 2009 , l’indice FTSE Mib ha provato una reazione che lo ha riportato a ridosso di una importante trend line dinamica che passa dai massimi del 2007 e, come si vede dal grafico, segna momentaneamente , a quota 15300, la fine di questo rimbalzo tecnico (pull back). Sotto tale livello il mercato resta impostato negativamente e per adesso il recupero appare solo come una pausa del ribasso in corso. Per il momento anche i volumi, pur se superiori alla media degli ultimi rimbalzi tecnici, sembrano non evidenziare una inversione di tendenza, per cui parlare di fase di accumulazione appare quantomeno faticoso. Di solito rialzi di questa entita’ sono seguiti da prese di beneficio dell’ordine di 1/3 del percorso fatto, per cui non e’
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TRADING LIVE SHOW
impensabile immaginare che il nostro indice possa rivedere quota 14200/13850 , livello dal quale potrebbe riprendere la corsa. Difficile tuttavia immaginare quale sia il quadro macro futuro, ma e’ altrettanto logico non aspettarsi nulla di eccezionale dalla BCE o da altri organi europei. Se osserviamo le attuali condizioni della Grecia, con un PIL sotto del 6% e una disoccupazione ben al di sopra del 23% e’ facile ipotizzare che , a meno di un impensabile miracolo economico, i Greci non riusciranno a rispettare gli accordi, e non e’ dunque improbabile che escano presto dall’Euro. Se cio’ avvenisse, e’ chiaro che i mercati ,nel breve, andrebbero nel panico, e ci sarebbe una carica speculativa elevata su paesi periferici quali Italia e Spagna. Questo potrebbe riportare nuovamente e celermente gli indici nostrani
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al test dei minimi. Ma la rottura del livello posto a quota 12200, segnerebbe il crollo dell’indice verso la zona posta tra gli 8800 e 9250 punti, con primo step e reazione solo a ridosso del livello psicologico dei 10 mila punti. In questo modo si completerebbe il trend ribassista e quei livelli 12
TRADING LIVE SHOW
rappresenterebbero, a mio avviso , la fine di un bear market settennale, e l’inizio di una fase di accumulazione che potrebbe durare un paio di anni, sino alla vera ripresa economica, che stimo avvenire non prima del 2016, con il mercato che anticiperebbe la salita gia’ a
partire dalla seconda meta’ del 2014. E’ chiaro che tuttavia le situazioni potrebbero avere anche una evoluzione positiva da subito: nessuno puo’ dire che domani mattino non si trovi un accordo per rendere, ad esempio, la BCE prestatrice di ultima istanza, mettendo
cosi’ certamente fine ad una fase speculativa ribassista. L’ipotesi adesso esposta, visto comunque gli ultimi commenti di Finlandia e di una buona parte della Germania, appaiono solo come mere utopie. E la cosa desta enorme stupore, visto che quanto ho adesso detto dovrebbe essere la regola, non una eventuale eccezione! L’europa e’ nata male e procede altrettanto male nel suo progetto di integrazione e amalgamazione. Resta assolutamente lontana da una realta’ economica che sta cambiando , e che rischia di portare l’occidente nel buio per i prossimi 20 anni. Ritornando all’analisi tecnica del nostro indice, resta da dire che la rottura di area 15380/15400 aprirebbe le porte ad un veloce recupero ulteriore delle quotazioni, con primo step immediato sul prezzo 15780 e poi verso la piu’ importante resistenza (precedentemente supporto) posta a 16150. Solo il superamento di detta resistenza
spingerebbe al test dei 17000 mila. Questa prospettiva, se pur da non escludere, la vedo tuttavia meno probabile. Al ribasso, viceversa, sotto l’area dei 14000 (peggio: dei 13800), il mercato rientrerebbe in una zona negativa che potrebbe accelerarne i corsi verso i minimi.
E’chiaro, per concludere, che tutto dipende da cio’ che succedera’ a livello macro in europa. Noi dobbiamo procedere, pero’, seguendo la nostra analisi: per cui saremo
compratori se il mercato violera’ area 15400 (soprattutto se con volumi crescenti), e rimarremo prudenti sotto tale livello, casomai accumulando (a ridosso dei minimi) posizioni su titoli di maggior spessore qualitativo, quali Generali, Eni, Intesa San Paolo, Enel, Mediaset.
Biagio Milano http://www.amicaborsa.it/
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a cura di Gianvito D’Angelo
il ribasso
Che NON c’è stato! B
en ritrovati amici Traders, è appena passato un anno (accademico!) 20112012 molto interessante dal punto di vista tecnico, mentre nessuna novità si delinea all’orizzonte dal punto di vista macro, i dati che si susseguono ci continuano ad indicare una economia di fondo ancora in crisi con un coro piccolo, ma sempre più folto, di persone che ci dicono che il peggio è oramai passato. L’aspetto invece davvero interessante è appurare che l’ennesimo ribasso annunciato (quello famoso dell’estate 2012) non c’è stato. Grande differenza dal punto di vista grafico, vi è tra gli indici americani e quelli europei, con un primato (negativo) tra questi ultimi, proprio del nostro 14
TRADING LIVE SHOW
FtseMib, maggior forza relativa, dunque, per gli americani, osserviamo insieme 2 grafici:
E’ davvero impressionante vedere dove sono oggi (settembre 2012) i prezzi relativamente ai precedenti swing: l’SP500 in prossimità dei massimi, l’Eurostoxx50 in
prossimità dei minimi, eppure rappresentano entrambi panieri azionari. Le differenze grafiche non sono in alcun modo giustificabili anche tenendo conto del differente andamento delle 2 economie. Qualche lettore potrebbe a questo punto chiedersi i motivi dietro queste enormi differenze grafiche non supportate da analoghe differenze macroeconomiche. C ’è un particolare però che differenzia il trader dall ’inve s t i to re e dall’economista: il trader non “deve” necessariamente capire, non deve indagare sui motivi e le cause che hanno determinato gli effetti.. deve semplicemente osservare per capire quali effetti sono, di solito, associati a determinate cause (configurazioni grafiche)
La brutta notizia è che non è così facile, la bella notizia è che si può sicuramente imparare tramite l’osservazione costante dei grafici! La tentazione però di non guardare i grafici e farsi condizionare dalle notizie che ascoltiamo tutti i giorni è sempre in agguato, ma quando mi accade osservo a lungo il grafico dell’SP500 ripensando a
tutto quello che è accaduto dal 2008 ad oggi!:-) il 2012 poi, è iniziato all’insegna dei peggiori auspici perché dopo il classico rally di fine anno, molti prevedevano grandi ribassi già a partire da gennaio, i mercati invece, come sapete bene, sono quasi sempre saliti arrivando così alla fatidica estate 2012, momento di ribasso, a detta di molti, praticamente certo.
Andiamo allora ad osservare più attentamente un grafico per cercare di capire, in tutta onestà, se sussistevano fattori tali da far pensare ad una discesa per l’estate 2012. Iniziamo dal più facile, l’SP500 il meglio impostato tecnicamente. Siamo, come è evidente, quasi sui max assoluti ed il mercato ha realizzato sequenze positive TRADING LIVE SHOW
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di minimi e massimi più alti non dando alcun segno di debolezza e completando, proprio a giugno un pattern long sul grafico weekly: bullish engulfing o piercing line a seconda dei gusti! Oltretutto ad un livello di prezzo già in passato supporto.
Andiamo ora ad analizzare l’eurostoxx: la situazione grafica potrebbe anche indurre pessimismo, ma a ben vedere il mercato,
malgrado sia sui minimi, è in
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TRADING LIVE SHOW
potenziale divergenza su un indicatore molto usato come il MACD, oltre ad essere su livelli prossimi a 2000 punti, precedente supporto ed oltretutto cifra tonda. Cose semplici, che troviamo su qualsiasi testo base di analisi tecnica e che periodicamente rileggo per ripulire la mente dopo l’attività di trading. La prossima volta che sentiamo delle notizie macroeconomiche o qualcuno che si avventura nel fare previsioni facciamo così . andiamo a rivedere il grafico del
mancato ribasso dell’estate del 2012. Un caro saluto a tutti gli amici traders! Per domande, chiarimenti o per scambiare idee di trading potete contattarmi su facebook, strumento che uso molto per interagire con tutti coloro che mi seguono, oppure inviarmi una mail: supergianvi@gmail.com A presto!
Gianvito D’Angelo
a cura di Gianluca Defendi
L’Analisi Macroeconomica e il Forex
I
l principio fondamentale della teoria economica stabilisce che il prezzo di un determinato prodotto è determinato dall’incontro fra la domanda e l’offerta. Anche il mercato valutario si comporta nello stesso modo con la combinazione di alcune variabili macroeconomiche che influenzano in modo consistente il comportamento delle diverse monete. In particolare gli investitori che operano sul Forex, per cercare di comprendere il comportamento dei diversi tassi di cambio, si concentrano sull’andamento:
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della bilancia dei pagamenti; dei conti pubblici; del tasso l’inflazione; dell’offerta di moneta; del mercato del lavoro; della produttività.
1) La bilancia dei pagamenti
Uno dei dati più attesi dai vari operatori finanziari è costituita dalla cifra mensile relative alla bilancia dei pagamenti. Esistono infatti relazioni molto strette tra l’andamento dei tassi di cambio e le transazioni in beni-servizistrumenti finanziari che un paese
intrattiene con l’estero. Tutte le transazioni vengono infatti registrate in un documento contabile chiamato Bilancia dei Pagamenti. Un paese che importa più di quanto esporta produce infatti un deficit nel conto corrente della sua bilancia dei pagamenti, deficit che dovrà essere necessariamente finanziato. Al contrario i capitali che giungono dall’estero, in eccesso rispetto a quelli che defluiscono, generano, per il paese che li riceve, un surplus finanziario. L’Import/Export di beni e servizi produce quindi deficit/surplus finanziario la cui consistenza incide in modo significativo sui flussi monetari che escono/entrano da un paese.
2) I conti pubblici
L’andamento delle finanze pubbliche incide in modo consistente sul comportamento del tasso di cambio. Il collegamento è costituito dalle reazioni delle varie autorità monetarie (Banche Centrali) ad eventuali peggioramenti/ miglioramenti dei conti pubblici (ad esempio un aumento del deficit annuale), con manovre
al ribasso o al rialzo sui tassi ufficiali di breve termine. Il peggioramento provoca inoltre anche un incremento dei tassi a lungo termine sui mercati obbligazionari in quanto viene meno la fiducia, da parte degli investitori istituzionali, nella capacità di quel paese di rimborsare il proprio debito. Queste reazioni, sia delle autorità monetarie sia dei mercati obbligazionari, sono alimentate dalle conseguenze di un eventuale peggioramento della situazione finanziaria: emergono infatti aspettative di una maggiore inflazione o di una maggiore imposizione fiscale. In entrambi i casi aumenta il rischio per il futuro di quel paese: se i rendimenti delle attività reali e finanziarie non crescono, a compensare quel rischio sarà il tasso di cambio, con un inevitabile deprezzamento.
3) Il differenziale tra i tassi di interesse: L’incremento del differenziale tra due aree valutarie produce solitamente un apprezzamento, sia di breve che di medio termine, della moneta che garantisce una remunerazione TRADING LIVE SHOW
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maggiore. Ad esempio, nel corso degli ultimi anni il dollaro ha subito una pesante svalutazione nei confronti di quelle monete (es Nzd, Cad) che offrono tassi d’interesse più elevati. E’ il fenomeno noto come Carry Trade. Va inoltre evidenziato che tassi di interesse in rialzo segnalano solitamente un andamento positivo dell’economia, attirando investimenti diretti e di portafoglio che comportano un incremento della domanda di valuta di quel paese. In un secondo momento, tuttavia, lo stesso differenziale tassi può però incidere sulle aspettative di crescita del paese inizialmente premiato dai maggiori rendimenti in quanto tassi elevati per un periodo di tempo prolungato possono rallentare lo sviluppo dell’economia, creando le premesse per un successivo deprezzamento della valuta.
Tabella tassi
La tabella riporta il valore dei tassi di interesse relativi alle principali divise mondiali (fonte: www.milanofinanza.it) aggiornato a agosto 2012.
4) Il tasso di inflazione:
Un tasso crescente di inflazione interna rende meno competitive le merci destinate alle esportazioni. Un possibile riequilibrio può arrivare da un deprezzamento 18
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della valuta: soprattutto se le esportazioni costituiscono un elemento fondamentale per la crescita economia del paese in questione potrebbe essere la stessa banca centrale a sostenere l’indebolimento della sua valuta. E’ necessario sottolineare come le spinte inflazionistiche siano un fattore determinante nelle scelte di politica monetaria delle banche centrali: ad esempio la Bce ha come obiettivo primario quello di “mantenere la stabilità dei prezzi” attraverso un tasso di inflazione prossimo al 2%.
disoccupazione indica una situazione economica difficile, con bassi tassi di crescita e una situazione finanziaria complessa. In questo caso la Banca Centrale può intervenire con una riduzione dei tassi di breve termine al fine di stimolare una ripresa. Il grafico 4 mostra l’andamento del tasso di disoccupazione nell’Eurozona e negli Stati Uniti nel corso degli ultimi tre anni
Il grafico 1 mostra l’andamento degli ultimi anni del tasso di inflazione tedesco confrontato con il tasso Repo BCE.
6) Il differenziale crescita-produttività
5) Il mercato del lavoro:
La situazione occupazionale di ogni paese (in particolare il tasso di disoccupazione) incide in misura significativa sul comportamento della propria valuta. In generale un basso tasso di disoccupazione segnala un’economia in costante espansione, con una crescita annua del Pil soddisfacente. Questa situazione può tuttavia creare tensioni inflattive con possibile incremento dei tassi da parte della Banca Centrale. Al contrario un alto tasso di
Un paese che può vantare una solida struttura industriale, finanziaria e tecnologica attira naturalmente capitali destinati agli investimenti, stimolati dalle aspettative di maggiori rendimenti futuri. Questo processo virtuoso produce un apprezzamento della valuta del paese, anche nelle fasi
congiunturali meno positive. In particolare buoni valori di produttività segnalano una forte capacità del sistema di mantenere bassi i costi della produzione, contenendo le spinte inflazionistiche interne e consentendo alla banca centrale di attuare con più facilità una politica monetaria espansiva. Il grafico 2 mostra l’andamento, a partire dal 1999, dei principali paesi industrializzati dove è ben visibile la forte contrazione subita a partire dal picco
nel corso del 2008.
raggiunto
Il grafico 3 mostra l’andamento, decisamente negativo, della produzione industriale italiana nel corso degli ultimi due anni.
Gianluca Defendi (gdefendi@class.it)
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a cura di Andea Facchini
Agenda RICCA F
inalmente l’Estate torrida è finita, lasciando il posto alla tanto attesa pioggia, utile a rinvigorire le viti e gli ulivi, che a causa della siccità rischiavano di non darci i sospirati frutti del duro lavoro. Un’Estate passata all’insegna del moderato ottimismo sui mercati, supportato da una parte, dalle promesse delle banche centrali e ostacolato da una crescita troppo anemica dall’altra. E così i mercati si preparano ad affrontare un Settembre pieno di appuntamenti: Dal discorso che terrà Bernanke questa sera a Jackson Hole, alla sentenza della Corte Costituzionale tedesca, attesa per il 12 di settembre. Ma anche i mesi successivi non saranno da meno, se guardiamo al Congresso del Partito Comunista cinese nel mese di ottobre e alle elezioni Usa, il cui esito appare quantomai incerto. Nel mezzo assisteremo inoltre, all’uscita delle trimestrali societarie, che in qualche modo potrebbero accusare il colpo, derivante dal rallentamento della crescita asiatica.
ti in Europa, dimostrano che la crisi sta agguantando a piccoli passi anche la perfetta Germania. Le vendite al dettaglio, infatti registrano un calo dell’1% contro attese di +0,2. Il dato a mio parere è preoccupante, in quanto la Germania avrebbe dovuto trainare con sè quella parte di Europa malata, attraverso un aumento dei consumi interni, ma così non è. Anzi, a dire il vero, il rallentamento della Cina, potrebbe aumentare decisamente le preoccupazioni dei crucchi, in quanto, molte multinazionali sono fortemente esposte in quell’area. Anche le dichiarazioni rilasciate dalla Bce in tema di inflazione, confermate oltretutto dai dati ufficiali sembrano rendere sempre più isolata la Bundesbank. La Merkel, pertanto, rischia di trovarsi all’appuntamento elettorale del prossimo anno, con un’economia in recessione. Ecco che da qui si giustifica il lento ma costante avvicinamento alla posizione di Super Mario Draghi, l’unico sul quale ho posto da tempo la mia attenzione.
I mercati, in particolare quelli più sacrificati in passato, sembrano vivere questa attesa in modo costruttivo, senza però togliere quei dubbi legittimati da un quadro economico precario, un futuro politico incerto, ma soprattutto un clima sociale tutto da esplorare, visto che non ci sono elementi per cui la gente, dopo le “felici” vacanze, possa scendere in piazza per festeggiare. Osservando l’indice italiano è ben presente come il quadro tecnico sia in fase di stallo, a ridosso di importanti resistenze, dopo un rally estivo, che ha permesso di superare marginalmente la media a 200 gg. Da un punto di vista pratico, la congestione sta avvenendo tra 15350 e 14750. L’uscita da questo range determinerebbe uno scenario più chiaro, alla luce ovviamente dei fatti che avverranno. Indice SP500
Indice Ftsemib
Ovviamente la riunione della Bce del 6 di settembre merita un discorso a parte. Essa metterà a nudo i duellanti. Da una parte Draghi, dall’altra la Bundesbank, sempre ostile a qualsiasi forma quantitativa in grado di far respirare i paesi ormai da tempo in agonia.
In questo grafico ho evidenziato l’andamento della borsa americana, tanto per avere dei punti essenziali sui quali discutere.
Questa mattina tuttavia, i dati usci-
Se da un lato l’Europa vive giorni di
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TRADING LIVE SHOW
attesa per le decisioni di settembre, gli Stati Uniti non sono da meno:
FED Fiscal Cliff Elezioni Sono questi gli argomenti principali sui quali la borsa americana farà le sue scommesse. A breve il merato si attende una nuova mossa della Fed in materia di QE, in quanto l’economia viaggia su ritmi ritenuti insufficienti per rinvigorire il mercato del lavoro. Tuttavia il debito pubblico americano, che nel suo complesso si attesta al 104% del Pil, rischia di far scattare a breve degli automatismi fiscali (aumento tasse e tagli alla spesa lineari) in grado di far perdere oltre un punto percentuale alla crescita nei primi 6 mesi del 2013. Il tutto, a differenza dello scorso anno, sta avvenendo in piena cam-
pagnia elettorale. Da una parte i democratici, che vorrebbero alzare le tasse per i più ricchi, ridistribuendo la spesa pubblica e rianimando quella classe media, da tempo vittima della globalizzazione selvaggia. Dall’altra i repubblicani, che vedono le proposte democratiche come un tabù, dichiarandosi fermamente convinti della necessità di un taglio della spesa pubblica. Al momento è difficile stabilire per chi faccia il tifo la borsa americana. Personalmente credo che la strategia di Obama sia quella più obiettiva e credibile, alla luce della situazione fiscale presente negli Stati Uniti.
be o un proseguimento della tendenza in atto oppure un’inversione di trend da proiettare nel lungo periodo. I livelli sono ben indicati a quota 1450 e 1340. Il quadro delle medie come possiamo constatare conferma la presenza di una tendenza rialzista ancora ben solida, ma sottolinea la necessità di non trascurare eventuali segnali con Detto ciò, quindi, non rimane altro che attendere gli eventi, sperando che a questi non se aggiungano altri, ben più preoccupanti.
Andrea Facchini www.borsadocchiaperti.blogspot.com
Nel grafico dell’indice SP500 ho disegnato un perfetto, quantomai, importante triangolo di lungo periodo, al di fuori del quale vi sareb-
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Uniques Special Ones a cura di Elisabetta Failla
a Firenze appuntamento con le auto che ci hanno fatto sognare
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arà un evento unico per gli amanti dell’auto d’epoca. A Firenze nei bellissimi spazi del Palazzo, del Conventino e del giardino della Gherardesca, attualmente sede del Four Seasons Hotel, dal 28 al 30 settembre si terrà la terza edizione di Uniques Special Ones, il concorso e l’esposizione di magnifiche auto di grande valore storico e culturale, ma anche rimaste nei cuori di tutti perché protagoniste di pellicole di culto oppure appartenute a personaggi famosi. Tra queste rarità, una prestigiosa giuria di esperti eleggerà la Best of Show del Uniques Cars International Concours. Un evento esclusivo aperto anche al pubblico, sebbene siano solo 500 i day access al giorno, e culturale arricchito anche da due galà per i quali saranno aperti alcuni storici palazzi 22
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fiorentini. Tra le vetture che saranno presenti quest’anno, gli appassionati potranno ammirare l’Alfa Romeo 6C 2300 Pescara Sport Spider 1935 della Carrozzeria Touring appartenuta a Benito Mussolini con la quale partecipò alla Mille Miglia nel 1936 piazzandosi al terzo posto nella propria categoria, la Jaguar XK 120 del 1949 appartenuta all’affascinante
attore americano Clark Gable e la Lancia Aurelia B24 del 1955 apparsa nel film, diretto da Camillo Mastrocinque, “Porta un bacione a Firenze”. Non mancheranno le vetture appartenute a “ t e s t e coronate” come la RollsRoyce Val d’Isere, appartenuta al sultano del Brunei, Hassanal Bolkiah, con la carrozzeria di colore rosa e con gli interni salmone. Fra le auto
sportive, sarà esposta l’Alfa Romeo 8C Monza del 1932, creata dal celebre progettista Vittorio Jano, che realizzò per l’occasione un nuovo motore grazie al quale l’auto arrivò nei primi otto posti nella classifica generale alla Mille Miglia del 1933, nei primi tre sia alla 24 Ore di Le Mans che a quella di Spa. Da ammirare anche la Ferrari 340 America del 1952, carrozzata Vignale, che, nel suo primo anno di vita, ha partecipato alle principali gare automobilistiche dell’epoca, dalle Mille Miglia, con l’equipaggio Taruffi-Vandelli, al GP Bern, Le Mans e alla Targa Florio. Nella gara siciliana la vettura venne affidata a Giovanni Bracco, storico pilota che aveva vinto il Gran Premio d’Italia del 1948. Non è da meno la Aston Martin DB3S del
1956, l’ultima di undici pezzi da competizione realizzati, affidata al giovane pilota statunitense Rod Carveth, con la quale partecipò alle principali gare negli Usa tra le quali a Elkhart Lake, Watkins Glen e a Laguna Seca e in Australia a Bathurst, Orange, Fisherman’s Bend e Mount Panorama. A Uniques Special Ones 2012 verrà anche allestita un’area dedicata alle creazioni della Carrozzeria Bertone, un grande atelier che ha contribuito alla storia dell’automobile e che quest’anno celebra il proprio centenario. Tra le vetture che hanno fatto la sua storia, saranno presenti la Giulietta prototipo all’Alfa Romeo 2500 e alcune vetture personali di Nuccio Bertone come la Lamborghini Miura. Appuntamento a Firenze quindi a fine settembre senza dimenticare che, per chi desiderasse assistere a questo evento esclusivo, è necessario contattare la S e gre te r i a Organizzativa. (Infoline +39 010 0897006). info@uniquespecialones.com
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a cura di Claudio Zanetti
Il secondo conflitto mondiale La prima guerra mondiale portò a tutti i Paesi d’Europa crisi e miseria, tra i vincitori come tra i vinti.
Cessò così il predominio mondiale dell’Europa, mentre si affermava quello di due nuove potenze: Stati Uniti e Unione Sovietica. Specialmente gli Stati Uniti, grazie all’enorme apparato industriale, commerciale e finanziario, si imposero come potenza dominante, anche sul modo di vivere. Un fenomeno tipico dell’epoca fu la crescita dei movimenti popolari che, in tutti i Paesi, posero nuovi problemi ai vari Governi. Si svilupparono anche i movimenti per l’emancipazione femminile che portarono, in Gran Bretagna per la prima volta le donne al voto (1922). Particolarmente drammatico fu il crollo della Germania, dove esplosero forti conflitti sociali. Solo l’appoggio finanziario degli Stati Uniti, consentì a Germania, Francia, Gran Bretagna e agli altri paesi europei di avviare l’opera di ricostruzione. Tuttavia dopo questa fase, La Repubblica di Weimar - nata dopo la fine della Grande Guerra il 06 febbraio del 1919 - non riuscì a mantenere la stabilità politica all’interno della Germania, nonostante la sua Costituzione democratica sia ancora oggi un modello di riferimento politico di alto valore storico. Gli ingenti danni di guerra che i vinti dovevano pagare, inizialmente venivano rispettati grazie ai finanziamenti degli Stati Uniti d’America, successivamente 26
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la grave crisi economica del 1929 blocco i finanziamenti, e questa per soddisfare i suoi impegni dovette stampare denaro senza nessun riscontro di crescita economica.
e la costrinse ad arrendersi in meno di tre settimane. Con questo fatto Francia e Gran Bretagna dichiararono l’inizio della seconda guerra mondiale.
Ne derivò la più grande inflazione della storia, conosciuta come stagflazione, e da quella situazione di grave disagio sociale Adolf Hitler ne approffittò diventando prima Cancelliere del Reich e poi Capo dello Stato.
L’Unione Sovietica occupò la Polonia Orientale per poi proseguire verso altri stati ( Lituania, Lettonia, Estonia e Finlandia). Nel 1940 anche la Germania riprese l’iniziativa e occupò altri paesi (Norvegia, Danimarca, Belgio, Olanda e Francia). In questi stati i nazisti imposero governi collaborazionisti cioè fatti da persone disposte a collaborare con gli invasori.
L’Europa precipitava così verso la guerra. Hitler poteva procedere all’annessione dell’Austria. Dopo l’unione con Mussolini, passò al secondo punto del suo programma: la Cecoslovacchia, ma il Furher mirava prima di tutto all’annessione della regione dei Sudeti, abitata in prevalenza da tedeschi. La minaccia sembrava imminente. Frattanto Mussolini andava perdendo importanza nella politica europea, e mentre cercava di tenere il passo con le iniziative del suo più potente alleato se ne faceva in realtà dominare. Con il patto d’acciaio il Duce impegnò l’Italia a sostenere con tutte le sue forze militari la Germania in caso di guerra. Già una nuova tappa della marcia hitleriana si profilava verso est: la conquista della Danzica e dei territori polacchi abitati da Tedeschi. Alla nuova minaccia Francia e Inghilterra risposero dando garanzie alla Polonia. Hitler così procedette stringendo con l’URSS il patto di non aggressione. Alle ore 04:45 del 1° settembre 1939 la Germania invase la Polonia
Il 10 giugno 1940, l’Italia dichiarò guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. La prima ormai stava crollando e l’iniziativa dell’Italia fu per lei un colpo molto duro. Mussolini aveva paura che la guerra stesse per finire e temeva di rimanere a mani vuote, ma aveva sottovalutato la forza della Gran Bretagna e non tenne conto che gli Stati Uniti potessero entrare in guerra, e questo fu un grave errore. L’esercito italiano disponeva di armamenti limitati e oltretutto arretrati. Le prime iniziative dell’Italia rivelarono subito l’insufficienza delle sue forze armate. Il tentativo di strappare Malta agli inglesi fallì. Dopo iniziali successi, anche l’attacco contro i possedimenti inglesi dell’Africa settentrionale fu fermato. Ma il fallimento più grave fu il tentativo di invasione della Grecia. Sia in Africa che in Grecia solo l’intervento dei tedeschi consentì
di riprendere la conquista. Con la sconfitta della Francia, Hitler era riuscito ad imporre il dominio tedesco sull’Europa. Restava solo la Gran Bretagna a contrastarlo; infatti il governo inglese, guidato da Winston Churchill, respinse le proposte di pace avanzate dal Furher. Vista l’impossibilità di raggiungere un accordo, Hitler decise di invadere la Gran Bretagna. Per due mesi l’aviazione britannica ( la RAF = Royal Air Force) e quella tedesca si scontrarono nella battaglia d’Inghilterra. La RAF riuscì ad infliggere pesanti perdite ai tedeschi. Perciò il 17 settembre Hitler rinunciò al progetto di invadere la Gran Bretagna. Le forze nazi-fasciste mantenevano l’iniziativa ma era ormai svanita l’idea di una guerra lampo. Nel 1941 la Germania intervenne a sostegno delle truppe italiane in Africa e nei Balcani. Ma lo sforzo maggiore dell’esercito tedesco fu l’invasione dell’ URSS. Dopo l’accordo per la spartizione della Polonia, Hitler aveva deciso di tornare al suo programma iniziale: conquista di spazio vitale ai danni dell’Unione Sovietica e distruzione dello Stato comunista. Il 22 giugno 1941 iniziò l’invasione, seguendo il cosiddetto “piano Barbarossa”, che prevedeva il rapido annientamento di ogni resistenza sovietica. La megalomania del dittatore fu fatale. La campagna iniziò esattemente il primo giorno d’estate del 1941, e nonostante gli fu sconsigliato di partire d’estate per arrivare nel vasto territorio russo nel periodo invernale, Hitler non ascoltò i suoi generali perchè voleva dimostrare al mondo che doveva aveva fallito Napoleone - anch’egli era partito per la campagna in Russia d’estate lui non avrebbe fallito e passare alla storia come il più grande
condottiero di sempre. Il 7 dicembre 1941 un inatteso intervento causò una svolta decisiva nella guerra. Il Giappone attaccò e distrusse quasi metà della flotta degli Stati Uniti nel porto di Pearl Harbour. Gli Stati Uniti e l’Inghilterra dichiararono guerra al Giappone. Nel giro di pochi mesi i giapponesi riuscirono ad occupare vastissimi territori. Dopo l’iniziale sorpresa, però, gli Stati Uniti riuscirono a rovesciare la situazione. Un generale inglese ottenne l’importante vittoria di El Alamein che costrinse gli italo- tedeschi ad abbandonare l Africa. L’armata rossa, intanto aveva bloccato un imponente attacco tedesco. Infine, con la lunga battaglia di Stalingrado, i sovietici riuscirono a sconfiggere i nazifascisti. L’armata tedesca e il corpo di spedizione italiano furono costretti a ritirarsi disordinatamente. Dopo la vittoria in Africa, le forze anglo - americane (gli Alleati) controllavano il Mediterraneo. Così, nel 1943 gli Alleati sbarcarono in Sicilia. Essi venivano accolti dalla popolazione come dei liberatori. Gli italiani volevano la fine della guerra ma erano anche stanchi del fascismo. Nel marzo 1943 vi furono molti scioperi operai contro il di esso. Di fronte a questa situazione il Gran Consiglio del Fascismo votò la sfiducia a Mussolini (25 luglio 1943). Lo stesso giorno il re informò il duce che aveva affidato l’incarico di formare un nuovo governo al maresciallo Pietro Badoglio. Subito dopo Mussolini venne arrestato. Il nuovo 1° ministro firmò a Cassibile ( in Sicilia) l’armistizio con gli Alleati. Quest’ultimo venne reso noto l’ 8 settembre. Ma nessuno diede al popolo e all’esercito le indicazione per affrontare la nuova situazione.
I tedeschi occuparono l’Italia centrale e settentrionale e il 12 settembre liberarono Mussolini. Hitler consentì al duce di fondare nel nord la Repubblica sociale italiana, con sede a Salò. Ora l’Italia era divisa in due: Il centro nord sotto la repubblica di Salò e il sud dove sopravviveva il Regno d’Italia. Gli Alleati il 6 giugno 1944, prendevano terra in Normandia con la più grande flotta da sbarco, così che i tedeschi dovettero ritirarsi. Alla metà di settembre la Francia era completamente liberata. Ad est, intanto, la Germania doveva subire una forte controffensiva russa. Nel 1945 la sorte della Germania appariva segnata. Il 30 aprile Hitler si tolse la vita. Nella Berlino occupata dai Russi, il 7 Maggio 1945 l’ammiraglio Donitz firmava la resa senza condizioni della Germania. L’Italia era stata liberata pochi giorni prima, il 25 aprile 1945. La resa del Giappone avvenne solo dopo che due bombe atomiche avevano distrutto le città di Hiroshima e Nagasaki. Il 2 settembre 1945 alle ore 09:08 il Giappone firmò la resa. La seconda guerra mondiale si chiudeva con 50 milioni di morti. Curioso che la stessa è durata 72 mesi esatti, e per la precisione 189.443.736 secondi che sotto radice quadrata porta a 13.763,85. Dividendo questo valore per l’intero 100 si ottiene 137,6385 che sul cercio di 360 rappresenta il suo angolo aureo del 38,20% inverso della proporzione divina del 61,80%.
Claudio Zanetti www.consiglidiborsa.it
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a cura di Sergio Peano
Le 20 facili regole che un trader conosce o dovrebbe conoscere! “Le parole chiave per intraprendere l’approccio al trading con sicurezza e preparazione...”
F
are trading è una cosa seria, un lavoro. Ogni persona che si avvicina al trading o fa del trading la propria professione dovrebbe fare sue alcune regole di base. Sono sicuro tutti avranno sentito almeno qualcuna delle seguenti regole\ consigli, un breve trattato può essere utile per rinfrescare la memoria o per integrare quelle
già conosciute. Vi presentiamo un memorandum per il trader: 1) Trovare il proprio METODO e rispettalo: il metodo è un insieme di regole e parametri che se rispettati possono dare le indicazioni su come affrontare la giornata. Ogni giornata di mercato aperto è una buona giornata di trading in guadagno e
soddisfazione personale se viene utilizzato un metodo. Per trovare il giusto metodo di trading bisogna riuscire a capire esattamente che tipologia di trader si è. 2 ) A d o t t a r e u n a b u o n a DISCIPLINA: s e g u i r e a l l a lettera le regole che si è senza pensare di aggirarle di volta in volta, mentireste solo a voi stessi. Un trader disciplinato
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è un trader vincente. 3) Definire a priori qual è l’OBIETTIVO del trading: divertimento, passatempo, attività secondaria, professione. Il trading può essere un piacere e non un lavoro! Non sognare ma pianificare obiettivi realistici. 4) Capire QUANTO TEMPO DEDICARE: importante partire con le idee chiare, sarà un’attività quotidiana a tempo pieno, posso dedicarci mezza giornata, solo after-hours, voglio lavorarci di notte. 5) Selezionare i MERCATI a cui dedicarsi: seguire tutte le asset class è impossibile, molto dispendioso e poco redditizio. Capire quali siano i mercati a cui si è più propensi o con i quali si pensa di avere più confidenza è un passo molto importante. 6) Leggere tutte le NOTIZIE disponibili: un trader informato e aggiornato è un trader preparato. Conoscere il settore in cui ci si vuole cimentare o che si vuole seguire è importante per evitare sorprese o cose inaspettate. 7) Prepararsi studiando l’ A N A L I S I T E C N I C A e l’ANALISI FONDAMENTALE: potete trovare libri fantastici che spiegano le due discipline e il web è un valido alleato per saziare la vostra 30
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fame di conoscenza. Devo diventare le vostre migliori amiche nelle giornate di trading. 8) Iniziare a fare trading con SOLDI VIRTUALI usando le varie demo delle piattaforme online e solo in seguito usare soldi veri. Seguire inoltre CORSI di FORMAZIONE di trader professionisti è un ottimo complemento allo studio e alle prove virtuali. 9) Mantenere un ATTEGGIAMENTO MENTALE POSITIVO: molti trader sostengono che il loro successo dipende dal loro stato psicologico. Essere tranquilli ed avere fiducia in se stessi funzionano al pari della preparazione tecnica. Il profitto e la perdita dipendono dal trader e non da un’entità astratta, benevola o malevola che sia. Avere una MENTALITA’ APERTA: rimanere calmi, concentrarsi, non avere rabbia, non farsi prendere dalla paura e controllare l’euforia. 10) Mantenere un PROFILO DI TRADING CHE NON VADA CONTRO MERCATO: il banale “trend is your friend” è motlo utile per non commettere errori grossolani. 11) Bisogna ACCETTARE IL RISCHIO e NON FARSI PRENDERE DALLA FRETTA: non si perde l’affare del secolo! Solo quando si ha stabilito la propria
propensione al rischio ha senso iniziare a fare trading. Sapere se si è ansiosi, predisposti alla scommessa e capaci di limitarsi aiuta a capire cosa fare e come comportarsi. 12) Fissare lo STOP LOSS e il TAKE PROFIT e attenersi ad essi. Darsi dei limiti è difficile ma la disciplina di un trader deve essere superiore alla spinta emotiva del momento. 13) Portare a casa il PROFITTO e siate soddisfatti del guadagno anche se minimo, ci saranno altre occasioni migliori o più importanti. Raggiungere un profitto inatteso può portare ad un eccesso di confidenza. 14) Analizzate con lucidità le PERDITE, il mercato non ha colpa, avete sbagliato valutazioni e vanno quindi riconsiderate per il futuro. Le perdite aiutano a costruire la mentalità di un trader che guadagna. Controllare le perdite permettono di rimanere a lungo sul mercato. Importante è tagliare le perdite. 15) Ammettere i propri ERRORI: negare le evidenze non è proficuo e porta a commettere altri errori a catena. Ogni giorno è diverso dall’altro tuttavia esistono delle tendenze o comportamenti da cui si possono trarre vantaggi, aver fatto le valutazioni errate una volta non significa
come migliorare le proprie prestazioni e il rendimento. 20) DIVERTITEVI!!!!!!! Amici trader, sembrano banalità ma non lo sono! Anche il più bravo e preparato trader al mondo fa di questi 20 principi il suo pane quotidiano. Ovviamente questo è solo un inizio, bastano ma non sono tutti, ce ne sono tanti altri che analizzeremo nei prossimi articoli dettagliatamente. Se desiderate approfondimenti legati a qualcuna delle regole elencate potete scriverci a:
info@tradingaround.net Sergio Peano
continuare a sbaglaire. 16) Quando subentra la STANCHEZZA cercare di accorgersene in tempo: i grafici smettono di dare segnali e forse è il momento di prendere una pausa. 17) Ogni giorno bisogna RICOMINCIARE DA CAPO: la borsa non ha memoria di cosa è successo ieri o l’altro ieri, ogni giorno si parte da un foglio bianco. 18) Utilizzare il MONEY MANAGEMENT: le domande da porsi sono “quanto posso permettermi di perdere con questo trade?”, “quanto
denaro devo investire?”, “dove mi devo fermare?”. Si trovano degli ottimi libri su questo argomento a anche dei completi corsi di formazione.
Consigliamo un buon libro, da cui sono stati tratti alcuni spunti, che si intitola “Guida pratica agli aspetti psicologici del trading” degli autori Gian Paolo Bazzani e Dimitri Stagnitto.
19) Scrivere un DIARIO DI TRADING: annotare tutte le considerazioni sulle azioni o sulle strumenti finanziari che si seguono prima del trading, durante e copo le operazioni è molto utile. I numeri non mentono e a volte possono essere molto più sinceri di tanta filosofia… Lo scopo è quello di avere un metodo oggettivo per misurare, monitorare e rimanere concentrati su TRADING LIVE SHOW
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a cura di Carmelo De Luca
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natura incontaminata? Semplicissimo, basta recarsi presso il Castello del Nero! Vigneti e uliveti avvolgono la struttura plurisecolare, nella quale 50 camere supportate da ogni sorta di confort, come si conviene ad una
Oh, che bel Castello! Photo: Ufficio Stampa P&G
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a cura di Gianluca Defendi
Le formule
per il calcolo dei Pivot Point I
Pivot Point sono particolari livelli di prezzo, calcolati mediante semplici formule matematiche, che consentono di determinare importanti livelli di supporto (Pivot Low) e di resistenza (Pivot High). I Pivot nascono infatti dai traders che, lavorando alle grida, avevano bisogno di stabilire in anticipo i livelli di prezzo sui quali operare nel corso della giornata. I livelli di Pivot vengono normalmente utilizzati per un’operatività giornaliera (daily) sui contratti future ma possono anche essere utilizzati su base settimanale (weekly) e mensile (monthly).
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TRADING LIVE SHOW
La tecnica di trading basata sui Pivot si fonda sulla tipica operatività di “Make or Break” ossia: - si aprono posizioni long (al rialzo) al superamento del pivot superiore o sul rimbalzo dal pivot inferiore; - si aprono invece posizioni short (al ribasso) in caso di rottura al ribasso del pivot inferiore o in caso di mancato superamento del pivot superiore. Il grafico mostra una tipica rappresentazione grafica dei Pivot Point. Come si può notare vengono disegnate delle linee orizzontali che individuano il primo livello di supporto (S1 = 1,3409), il secondo livello di supporto (S2 = 1,3314),
il primo livello di resistenza ( R1 = 1,3573) e il secondo livello di resistenza ( R2 = 1,3642). 1) LA FORMULA CLASSICA I primi a rendere note le formule per il calcolo dei pivot sono stati Charles Le Beau e David W.Lucas nel loro volume “Computer Analysis of the Future Market”. La formula classica prevede il calcolo del prezzo medio (Average Price) della seduta precedente: AP = (H+L+C)/3 dove AP=prezzo medio, H=prezzo massimo, L=prezzo minimo, C=prezzo di chiusura.
Dopo aver calcolato il prezzo medio, si calcolano il primo pivot di resistenza (pivot high) e il primo pivot di supporto (pivot low): PvH1 = (2 * AP) – L PvL1 = (2 * AP) - H dove PvH1 = primo p i vo t d i r esistenza, PvL1=primo pivot di supporto, AP = average price, L = prezzo minimo, H = prezzo Massimo. Una volta determinati i primi pivot è possibile calcolare i pivot di resistenza e di supporto di grado superiore: PvH2 = AP – PvL1 + PvH1 PvL2 = AP – (PvH1 – PvL1) dove PvH2 = secondo pivot di resistenza, PvL2 = secondo pivot di supporto, PvH1=primo pivot di resistenza, PvL1 = primo pivot di supporto e AP = average price. La tabella riporta i valori dei Pivot giornalieri calcolati su tutti i 40 titoli che compongono l’indice Ftse-Mib per la giornata del 28 agosto 2012. 2) I PIVOT DI DEMARK Negli ultimi anni si sono sviluppate alcune tecniche alternative di calcolo dei pivot. Due celebri trader, Tom DeMark e Joe Ross hanno infatti ideato
alcune formule che hanno dimostrato di funzionare sia durante le fasi direzionali (trend) sia durante le fasi laterali (trading-range). Per il calcolo dei suoi Pivot, Demark distingue due diverse situazioni: A) se il prezzo di chiusura della seduta precedente è maggiore del prezzo di apertura (della stessa seduta) la formula per il calcolo dei Pivot è la seguente (in linguaggio Metastock): PvH1 = ((H + H +L +C)/2)-L PvL1 = ((H + H +L +C)/2)-H dove H=prezzo massimo, L=prezzo minimo e C=prezzo di chiusura. B) se invece il prezzo di chiusura della seduta precedente è minore
del prezzo di apertura (della stessa seduta) la formula per il calcolo dei Pivot è la seguente (in linguaggio Metastock): PvH1 = ((H + L +L +C)/2)-L PvL1 = ((H + L +L +C)/2)-H dove H=prezzo massimo, L = prezzo minimo e C = prezzo di chiusura. 3) I PIVOT DI JOE ROSS Per il calcolo dei suoi Pivot, Ross distingue invece tra mercati laterali (in trading-range) e mercati direzionali (all’interno cioè di un trend rialzista o ribassista ben definito). a) se il mercato si trova in una fase laterale, Ross prima calcola il “tipical price” e poi il pivot low e il pivot high: TRADING LIVE SHOW
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X = (O+H+L+(2*C))/5 con X=tipical price, O=prezzo di apertura, H=prezzo massimo, L=prezzo minimo, C=prezzo di chiusura PvL1 = (2*X) H PvH1 = (2*X) – L b) se il mercato si trova all’interno di un trend ben definito occorre distinguere: b1) se il trend è rialzista, le formule (in linguaggio Metastock) sono le seguenti: Media = ((H-REF(L,1))+(REF(H,-1)REF(L,-2))+(REF(H,2)-REF(L,-3))/3 PvH1 = L + Media Volatilità Media = ((H-L)+(REF(H,-1)REF(L,-1)+(REF(H,2)-REF(L,-2))/3 PvL1 = PvH1 – Volatilità Media B2) se il trend è ribassista, le formule (in linguaggio Metastock) sono: Media = ((REF(H,1)-L)+(REF(H,-2)REF(L,-1))+(REF(H,3)-REF(L,-2)))/3 PvL1 = H – Media Volatilità Media = ((H-L)+(REF(H,-1)REF(L,-1)+(REF(H,2)-REF(L,-2))/3 PvH1 = PvL1 + Volatilità Media dove H =massimo della seduta odierna, ref (L,-1) = minimo della seduta di 36
TRADING LIVE SHOW
ieri, ref(H,-1)=massimo della seduta di ieri, ref(L,2)=minimo della seduta di due giorni prima, ref(H,2)=massimo della seduta di due giorni prima, ref(H,3)=massimo della seduta di tre giorni prima, ref(L,-
3)=minimo della seduta di tre giorni prima.
Gianluca Defendi
L’angolo dell’Associazione Giovanni Papini
Il potere politico del VINO
Cosa c’è di meglio che un buon
bicchier di vino? C’era chi ancor lontano da pretese e atteggiamenti edonistici reputava che la spesa per un buon vino dovesse essere cosa buona e giusta. Non occorre risalire a chissà quale epoca remota e chissà dove nel mondo per trovare conferme e testimonianze di una sensibilità antica: basterebbe rispolverare la storia di una grande famiglia come quella dei Mazzei. Si ricordano personaggi della famiglia già dai primi anni del 1300, quando non era difficile muoversi in aree colte e interessanti, produttive e non reticenti, soprattutto nell’ambito del vino, del quale se ne faceva sempre molto uso, poiché l’acqua era facilmente inquinata. Ser Lapo Mazzei in qualche modo considerato il capostipite è autore di un epistolario con importanti note giuridiche ed economiche, agronomiche ed enologiche, scritto con il mercante Fancesco Datini, al quale scrisse nel 1394, quando già Dante era volato decisamente tra le righe di una delle sue principali cantiche della Commedia: “Non vi curate della spesa di quel vino, benché egli fosse caro… la bontà ristora”. E’legata a lui la più antica e famosa denominazione di “Vino Chianti”, quindi è facile comprendere l’importanza della sua impronta nella storia economica del nostro paese. 38
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PRIMO DOCUMENTO DI”VINO CHIANTI”
CON
DEFINIZIONE
Le origini della famiglia sono di Carmignano ma giungono fino a Poggio a Caiano, oggi in provincia di Prato (almeno finché resisterà l’attuale sistema delle province). In quei tempi la campagna sfuggiva ancora a definizioni deleterie che vogliono vedere il “Cafone” come espressione più latina che europea del personaggio dedito a un mondo piccolo e meschino. Prezzolini, padre delle maggiori riviste fiorentine dei primi anni del ‘900, provocatore e polemista, si esprimeva affermando che nei paesi piccoli nascono persone piccole! La storia dei Mazzei ha sfatato il pregiudizio fin da Ser Lapo Mazzei che divenne addirittura notabile importante della Signoria fiorentina. Il grande rilievo familiare si protrasse alle generazioni di fine ‘700 quando il medico, Dott. Filippo Mazzei di Poggio a Caiano ma dignitosamente e orgogliosamente fiorentino, godette di una stima che superava i confini dellla realtà geografica italiana, ma che per la nostra strana e bieca tradizione non veniva coltivata ne corrisposta adeguatamente.
Filippo Mazzei, nato nel 1730, era medico e agronomo, percui anche potenzialmente imprenditore. Non fu difficile trovarlo ospite graditissimo di corti europee e di ambienti intellettuali prolifici. Mazzei arrivò pure a fare l’agente segreto per il re di Polonia, anche se dovette penare non poco per riuscire a riscuotere l’onorario spettante, perché nel frattempo il re di Polonia perse corona e portafoglio. Mazzei molto prima fu ospite gradito del secondo presidente degli stati Uniti Thomas Jefferson che inizialmente lo ospitò nella sua famosa villa di Monticello in Virginia, ancora oggi l’unica casa privata americana che fa parte dei beni protetti dall’Unesco. Fu Benjamin Franklin che presentò Jefferson a Mazzei, mentre lo riforniva di stufe commissionate dal granduca Leopoldo di Toscana. Jefferson chiese a Filippo di piantare una vite nel suo giardino e come succede in ogni paese di coloni e frontiere, da un giardino si passò ad aree più vaste, contribuendo così alle basi economiche di un paese in odore di una guerra d’indipendenza. Oltre alla vite portò con sé contadini toscani, stoffe e tessuti, olive e tanto altro. Filippo si stabilì con la famiglia nei pressi di Monticello, nella “Tenuta del Colle”, nome ispirato alla campagna di Colle Val D’Elsa: per lungo tempo il suo giardino venne condiviso con la
famiglia del secondo presidente degli Stati Uniti. Pare che Mazzei, grande frequentatore di logge massoniche, abbia ispirato la rivolta nel porto di Boston dove gli inglesi finirono per fare le moderne bustine da te in un mare pieno di detriti e timoni galleggianti; Mazzei è ricordato anche per aver seriamente contribuito a stilare i fondamenti della Costituzione dei primi Stati Uniti. E’sua l’espressione: ”All men are created equal”. Grande tradizione italiana quella di coniare frasi storiche rilevanti per le rivoluzioni degli altri: un suo contemporaneo, il conte di Cagliostro, alias Giuseppe Balsamo, avrebbe ispirato poco prima, il motto della Rivoluzione francese:”Liberté, Egualitè, Fraternitè”.
LA DICHIARAZIONE D’INDIPENDENZA
Filippo Mazzei venne anche coinvolto nel mondo dell’arte! Ricordiamo le lunghe trattative con lo scultore Canova, poi fallite, costringendolo a ripiegare su scalpellini carraresi che lo raggiunsero oltreoceano e costruirono la prima aquila, simbolo del giovane paese e della prima statua della Libertà, ispirata da una copia presente a Santa Croce di Firenze. Purtroppo le due opere vennero distrutte dagli inglesi e a oggi non è rimasto nulla. Ancora oggi Mazzei è considerato uno degli imprenditori più avventurosi, che abbiano creato i maggiori scambi economici e culturali tra l’America e l’Europa. La sua base finanziaria nacque soprattutto grazie al commercio del vino in Inghilterra e vale per lui il famoso proverbio che ricorda l’impossibilità di avere una botte piena e di una moglie ubriaca. Fu, infatti, a causa dell’ossessività e dell’aggressività della sua prima moglie che Mazzei, dovette spesso scappare attraverso l’Europa per sfuggirla, scambiando informazioni politiche per gli Stati Uniti e commerciando armi; finì la sua corsa a Pisa nel 1816: quasi una provocazione per Firenze che già non lo pensava, andando così a
stuzzicare antiche rivalità e lotte di campanile. Fu a Pisa che pubblicò uno scritto contro l’accattonaggio e l’arte per evitarne le conseguenze, forse per redarguirsi, soprattutto nei momenti di ricorrenti crisi finanziarie personali che lo costringevano a rivolgersi ai fratelli benestanti, residenti nella vicina
Livorno. Pubblicò anche:”Riflessioni sulla natura della moneta e del cambio” dove, nella veste di economista, criticava aspramente l’attribuzione di valore alla moneta e ai titoli di credito in genere. Chissà come e chissà perché, il tralcio di vite avrebbe trovato terreno generoso cui dedicare radici forti perché la famiglia Mazzei è divenuta significativamente centrale nel mondo bancario ed economico attuale del nostro paese. A oggi la famiglia è rappresentativa di un universo produttivo che ancora dona frutti di valore a una società che nonostante tutto non ha ancora perso il gusto delle cose semplici e dei messaggi che da sempre la terra è capace di donare. “A me piace pensare che il nostro albero genealogico sia una robusta e generosa pianta di vite perché tutta la storia dei Mazzei è legata costantemente alle vigne, alle cantine e al vino”. [Lapo Mazzei attuale presidente dell’azienda di Fonterutoli, Presidente del Consorzio Chianti Classico e presidente della Cassa di Risparmio di Firenze]. Luigi Ciampolini TRADING LIVE SHOW
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a cura di Giulia Martini
Pensieri.. . in libertà I
miei pensieri in libertà continuano il loro volo e si soffermano,associando le varie fasi della vita, ad una vacanza metaforica che vede come protagonista l’estate, stagione per antonomasia nella quale riponiamo il nostro bagaglio di sogni, illusioni, speranze fino ad arrivare, come al termine di ogni viaggio fantastico al ritorno alla realtà. Giugno: i sogni... Un pittoresco borgo della ridente riviera ligure composto da tante case variopinte che sembrano quasi formare un suggestivo e caratteristico presepe,palme lussureggianti ed oleandri fioriti nei loro colori sgargianti saturano l’aria di dolci profumi e donano una sensazione d’armonia naturale e di un completo benessere con l’ambiente circostante. Un mare azzurro e trasparente nel quale perdere lo sguardo alla ricerca di un orizzonte senza confini, piccole locande a conduzione familiare nelle quali soggiornare e dove si respira un’atmosfera serena
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e familiare, cullati da un senso di gradita ospitalità e dai sapori e profumi di una cucina casalinga.Una nutrita schiera di venditori ambulanti si affacciano sul lungomare, colmi della loro preziosa mercanzia, intenti ad intraprendere il lungo itinerario che li porterà a percorrere chilometri di costa, in un perpetuo andirivieni lungo l’arenile,
nei loro occhi la tristezza di vivere una condizione umiliante e disagiata, nelle loro parole la velata nostalgia per la loro terra lontana... Pieni di aspettative, come tutte le persone all’inizio di un viaggio,sorridente come la nostra stagione dei “sogni” quella legata all’infanzia, in cui tutto ai nostri occhi appare come una nuvola rosa, sospesa in un cielo terso, sgombro da
qualsiasi riflessione negativa e tutto ci sembra possibile... nessun limite ai nostri sogni, cosi come il principio di una vacanza non trova nella nostra mente un preludio al suo termine... ci sembra che tutto debba e possa essere per sempre, esattamente come la realizzazione di ogni nostra ambizione non possa avere o trovare ostacoli. Luglio: le illusioni...Senza limiti di tempo, senza spazio, infinite e piene di luce radiosa, le giornate che caratterizzano questo caldo mese, ritenuto il fulcro dell’estate, risplendono sole come il magico ed incosciente periodo della giovinezza, periodo in cui i nostri “sogni” si arricchiscono delle “illusioni” che li accompagnano e in
quella luce fatua ci paiono semplici, fattibili, da cogliere semplicemente come un frutto nella nostra mano...I gabbiani disegnano nel cielo blu strane geometrie di volo, le spiagge cominciano ad essere animate dai giochi dei bimbi, il ridente paesino si riveste di nuova luce e l’atmosfera non fa che rafforzare quel concetto in cui nulla ci può sembrare impossibile. Agosto: le speranze.. Le spiagge sono ormai affollate, i bimbi vocianti reclamano la loro gioiosità, ragazzi assetati di libertà urlano tutta la loro voglia di vivere rincorrendosi, tuffandosi nel blu del mare e nella spensieratezza dei loro splendidi anni, sui loro volti il sorriso colorato dalle più rosee aspettative, nelle loro parole la sicurezza della riuscita dei loro propositi per futuro, per questo tempo che sentono come fosse solo ed esclusivamente di loro proprietà,cosi come le “speranze” coltivate nella nostra esistenza, tese a raggiungere quei “sogni”, che a loro volta si sono ricoperti nel trascorrere degli anni di “illusioni”. Settembre: la realtà... Le giornate si stanno facendo sempre più brevi, l riverbero del sole irradia meno calore, i tramonti si tingono di una velata malinconia, il dolce paesello si sta desolatamente spopolando,diventa stranamente silenzioso, le viuzze assumono un aspetto
quasi desertico, nell’aria tinta da una velata e struggente malinconia l’eco delle urla festanti dei bambini alla vista dell’infinito spettacolo del mare,le risa e l’esuberanza di quei ragazzi,il brusio del chiacchiericcio dei vacanzieri, l’assoluta allegria che si percepiva nell’aria e quell’immenso senso di libertà che solo i grandi spazi sanno regalare...tutto sembra allargarsi a dismisura, lasciando un senso di vuoto e di nostalgia per i mesi trascorsi,per quei giorni pieni d luce, di ”sogni”, di “illusioni” e di “speranze” che ora si son trasformati nel tempo nella veridicità della realtà, più o meno appagante, forse solo in piccola parte rispecchiante quel periodo in cui erano stati agognati, progettati, coltivati.Come alla fine di ogni viaggio resta il rimpianto delle emozioni provate nell’attraversarlo, il desiderio di intraprendere nuovamente quel percorso e, la consapevolezza che ora che si è tornati alla “realtà”, tutto ciò che l’ha preceduta è ormai parte di un tempo passato, della nuova dimensione a cui ci ha portato il nostro cammino. &nbsp ; “Lo Straordinario risiede nel Cammino delle Persone Comuni”. (Paulo Coelho). Giulia Martini
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La Villa del relax R
ivivere i fasti ottocenteschi in una blasonata villa toscana, tra pareti dipinte, pregevoli decorazioni, mobilio d’antiquariato, quadri d’autore, è un sogno facilmente realizzabile presso il prestigioso Grotta Giusti Natural Spa Resort, superba dimora aristocratica dal fascino incomparabile. Il magnifico parco, sorprendentemente romantico, protegge la nobile dimora ospitante camere doppie e junior suite dall’arredamento curato nei particolari, bagno rivestito in candido marmo, accessori modernissimi. Nei dintorni, la struttura è provvista di piscina, campo da tennis, prato preposto al golf, le rinomate terme, i cui edifici accolgono un efficiente centro benessere, zone relax, palestra attrezzata, medicina estetica, uno specchio d’acqua termale a 35°, con grande cascata, esteso per ben 750mq! Ma la vera sorpresa legata al percorso relax si materializza, senza dubbio, nella plurisecolare Grotta Giusti, tempio naturale votato ai benefici bagni di vapore. Un ambiente fantastico, dominato da stalattiti e stalagmiti, sorpren-
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de per il silenzio quasi irreale, solamente, disturbato dai vapori caldi rifocillanti il corpo e la mente dallo stress quotidiano. Insomma, il benessere rappresenta il vero vanto della struttura ricettiva, appartenente alla catena Small Luxury Hotel of the World, grazie al supporto di ambienti eccezionali dedicati alla dietologia, Massoterapia, fitness, discipline orientali, trattamenti estetici viso e corpo, beauty service, provvidenziali per raggiungere un mantenimento psico-fisico ottimale. Supportati da macchinari d’avanguardia, il personale specializzato presente nella struttura individua le cure termali adatte alla persona rendendo il soggiorno gradevole, rilassante, rigenerante. Grotta Giusti Resort, Via Grottagiusti 51015 Monsummano Terme (LU) Tel. 0572 90771
a cura di Carmelo De Luca
a cura di Carmelo De Luca
Benessere Versiliano
Photo: Ufficio Stampa Cartotto, Ufficio Marketing Terme della Versilia-Hotel Villa Undulna
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ell’immaginario collettivo la Versilia è sinonimo di mare, spiagge super attrezzate, divertimento, locali alla moda, boutique ma, dal 1998, la sua nomea si è accresciuta grazie alla presenza del nuovo complesso Terme della Versilia-Hotel Villa Undulna. Un grande parco racchiude le efficienti strutture dove, oltre ai trattamenti tradizionali, la cura estetica e il benessere raggiungono alti livelli qualitativi grazie al personale qualificato, utilizzo di prodotti esclusivi, terapie innovative. Il prodotto miracoloso adoperato nelle terme è l’acqua salsobromoiodica presente nella torba, contenente in gran quantità sodio, bromo, ferro, manganese, nichel, zinco, iodio, preziosi minerali dotati di indubbie capacità drenanti, stimolanti, miorilassanti, antinfiammatorie. Estratta presso il bacino del Lago Massaciuccoli, luogo caro
al grande Giacomo Puccini, la parte organica della torba rappresenta un ottimo deterrente per purificare la pelle, ha capacità lenitive, supporta le cure per combattere problemi infiammatori, reumatici, cellulite, osteoporosi. Vasche idromassaggio, percorso vascolare Kneipp, sauna, bagno turco con cromoterapia e aromaterapia, doccia emozionale o a cascata, cabina per il bagno torboso, lettino rilassante riscaldato ad acqua, rappresentano alcune opportunità necessarie per rigenerare corpo, mente, spirito, in questo magnifico luogo a pochi metri dal mare e vicinissimo alla mondana Forte dei Marmi. Materiali naturali, tecnologia pulita, rispetto per la natura circostante, completano le caratteristiche strutturali e ambientali di questo eden, nel quale un ottimo ristorante delizia i palati più esigenti grazie all’utilizzo di prodotti naturali legati alla cucina
locale, nazionale, d’oltralpe. Ah, Villa Undulna possiede camere, suite, appartamenti, ben arredati, con balcone panoramico sul mare o sul parco, efficienti spazi comuni, una rilassante piscina, insomma
un micro mondo dove vivere una vacanza all’insegna del relax con la erre maiuscola! TERME DELLA VERSILIA HOTEL VILLA HUNDULNAViale Marina 54038 Cinquale di Montignoso (MS) Tel. 0585 807788 (Hotel) Tel. 0585 807255 (Terme)
a cura di Carmelo De Luca foto di Enrico Romanzi, Assessorato al Turismo della Valle D’Aosta
Aspettando l’Autunno Valdostano
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ignori, l’autunno vi aspetta in Valle d’Aosta sollazzati da meraviglie naturalistiche, culturali, culinarie. Per il turista esigente la giornata ha inizio con l’assaggio del pane nero, magari arricchito da noci, uvetta, castagne, lievitato negli artistici forni comunitari in pietra locale e legno pregiato; a tal riguardo Bard ospita una importante appuntamento enogastronomico (14 ottobre), del quale il pane fatto con farina di segale, frumento, acqua, rappresenta un’attrattiva
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Castello di Sarre
per i numerosi visitatori. La colazione trova, anche, supporto nell’ottimo miele di rododendro, castagno, tarassaco, tiglio, millefiori, melata, tutelato dal Consorzio Apistico: il 27 e 28 ottobre, Châtillon accoglie la rassegna premiante i migliori prodotti regionali. Rifocillati, l’organizzazione giornaliera non comporta
particolari difficoltà sull’itinerario, basta scorrazzare tra le incantevoli vallate dalla bellezza incomparabile, custodi di una tradizione culinaria plurisecolare, gradita dallo stesso
visitatore alla ricerca dei soli tesori artistici locali. D’altra parte, come rimanere insensibili a una gustosa “Sueppa” fatta con brodo, pane, fontina, burro fuso, cavolo? Come resistere alla mela delizia utilizzata per la sfogliata arricchita da marmellata e savoiardi oppure per il risotto tipico di Isogne? Come sopravvivere senza assaggiare gli gnocchi creati con la farina di castagna, i marron glacé, la torta montebianco? A queste domande risponde il palato, piacevolmente deliziato davanti a cotante bontà, così gustose da leccarsi i baffi. Rimanendo in tema, molte iniziative autunnali permettono una visione completa sulla
offerta gastronomica valdostana: Dal 23 al 27 settembre la festa dell’uva anima Chambave, Gressan (7 ottobre) e Antey-Saint-André (14 ottobre) festeggiano la famosa mela autoctona, Marché au Fort (14 ottobre) “sforna” ricette relative all’intero territorio regionale. Per gli amanti dell’arte, un interessante pacchetto turistico coniuga cultura e cucina: due pernottamenti in hotel o B&B, due cene tipiche, una degustazioni di vini pregiati, ingresso ai fantastici castelli di Sarre, Sarriod de la Tour a SaintPierre, Fénis, Issogne, Verrès, Forte di Bard, a partire da 160 euro! Un affarone da non lasciarsi sfuggire!
a cura del Maestro Alberto Presutti
Non si dice piacere Rubrica di Business Etiquette
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n professionista o un manager devono saper sviluppare e riuscire a mantenere una concreta ed efficace eleganza comunicativa nelle relazioni personali, professionali, virtuali. Per affrontare al meglio la vita di relazione: sociale e professionale e poter esprimere così quel carisma che solo l’Etichetta e le Buone maniere sono in grado di infondere, è fondamentale scegliere con attenzione il giusto canale con cui rapportarsi agli altri. Non è facile individuare il giusto tono, i modi e le maniere giuste, avendone contezza con semplicità perché sono esperimentate nel tempo grazie al savoir faire. Mai come oggi, poter fare la differenza, è indispensabile per affermare il brand personale e professionale, per far parte di quel gruppo esclusivo di persone che sanno comportarsi in ogni frangente e contesto senza imbarazzi, per avere rapporti facilitati con tutti i nostri interlocutori anche stranieri, e trarne vantaggi economici e di immagine sul lavoro e non solo. Le regole, i protocolli, i cerimoniali dalle presentazioni fino alla scelta dell’abbigliamento per ogni occasione, sono le chiavi di volta del vivere sociale e professionale, come padroneggiare la Business Etiquette cioè l’insieme delle norme che consentono di muoverci con disinvoltura nel mondo aziendale e degli affari. Pertanto, è bene ricordarsi che non si può avere mai una seconda occasione per fare quella buona
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prima impressione, indispensabile, per differenziarsi ed imporre quel carisma che apre ogni porta, anche quella più serrata. Si parla di “LeaderChic” e nasce, infatti, la “LeaderChic Academy” volta ad imprimere una svolta nella vita e nella carriera dei suoi frequentanti cioè tutti coloro che intendano acquisire e sviluppare strumenti concreti per una crescita nella gestione elegante ed efficace delle relazioni interpersonali che significa acquisire quel carisma di cui si diceva sopra. Con sede didattica a Roma, con corsi diluiti in sei week end tra novembre e marzo 2013, la “LeaderChic Academy” può realizzare il desiderio di cambiamento che tanti professionisti e manager sentono necessario in questo periodo di crisi da cui si esce anche primeggiando sulla concorrenza e dando un impressione unica di essere i
migliori, senza se e senza ma. Quasi sempre è la mancanza di un brand carismatico a rendere fiacca e non vincente la migliore competenza o le migliori proposte. La comunicazione si fonda sul riuscire a trasmettere con forza carismatica quel marchio distintivo che si ha, la personalità! La “LeaderChic Academy” applicando le metodologie didattiche migliori, consente di apprendere il modo per sviluppare e ed esprimere in ogni occasione chi veramente vorremmo essere e non sempre riusciamo ad essere. Vivere il carisma è un’esperienza che cambia la vita! Maestro Alberto Presutti
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Eurosolution Capital Corp. in collaborazione con Trading Live Show Biagio Milano e Università Politecnica delle Marche PRESENTA
TUTTO CIO’ CHE NON AVRESTE VOLUTO SAPERE SU
COME PERDERE SOLDI IN BORSA attività di trading e aspetti psicologici, in chiave formativa ed ironica, presentati con un approccio inconsueto...
Non perdete l'occasione per impa-
rare i segreti del trading e capire quali sono gli errori da NON commettere quando ci si avventura in un mare infestato dagli squali.... 30/09/2012
Grand Hotel Passetto
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