TRADING
Una guida per chi ritiene il trading una propria filosofia di vita
E poi?... IRPEG
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Tobin Tax
IVA
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Rothschild i veri padroni del mondo di C. Zanetti
Tobin Tax proposte intelligenti di B. Milano
Alla ricerca dei pattern d’inversione di G. Defendi
Pensieri in libertà
Non ci resta che piangere di G. Minnicelli
La reggia di Targa Florio cent’anni di emozioni Barberino di C. De Luca di G. Mercatali
di G. Martini
La colpa è del mercato? di G. D’Angelo
Rosso e verde opposti e complementari di M. L. Binnella Buon lavoro Obama di Borsadocchiaperti
n. 15 - dicembre 2012
SHOW e v li
Ci avviamo velocemente verso la fine del 2012 con molte incer-
di Andrea Renault
tezze che rischiano di condizionare pesantemente l’avvio del nuovo anno.... Intanto dobbiamo superare, magari in sordina, ma facciamolo, la data del 21.12. 2012, tanto temuta ed indicata come la fine di un’era con tutte le conseguenze del caso; non sappiamo se lo avete notato ma ultimamente non ne parla più nessuno, chissà, sarà forse per scaramanzia? Gli scenari di guerra e gli sviluppi del rinnovo del mandato ad Obama saranno i temi sui quali si concentrerà l’attenzione degli osservatori internazionali e non solo: Obama sarà inoltre chiamato a trovare una soluzione per far ripartire l’economia statunitense, compito questo alquanto improbo... Un’altra questione che ci riguarda più da vicino e che rischia di destabilizzare il sistema economico e finanziario del paese è quella dell’ approvazione della tassa sulle transazioni finanziarie chiamata anche Tobin Tax; questa così come è stata concepita dal governo rischia seriamente di provocare dei danni irreparabili, come illustrato e motivato chiaramente dall’IFMA (Italian Financial Market Advisors), la società che raggruppa i più autorevoli trader e consulenti sui mercati finanziari. Infatti, nella sua relazione tecnica l’Associazione stima, come conseguenza dell’attuale versione dell’imposizione, un calo degli scambi di 7000 miliardi di euro che trasmigreranno verso quei paesi contrari alla tassa mettendo così a serio rischio la sopravvivenza di Piazza Affari che si ritroverebbe così in balia degli investitori stranieri, liberi di spadroneggiare sul nostro listino con quantitativi più limitati ed oltretutto esenti dal pagare qualsivoglia gabella... L’IFMA ha proposto di rinviare l’approvazione della norma a una eventuale cooperazione rafforzata europea e ha presentato alla commissione bilancio del Senato una proposta alternativa... vedremo in tempi brevi come andrà a finire, gli ultimi commenti riportano un lieve ottimismo… buon trading…nonostante tutto !! Alla prossima… wintrader54@yahoo.it
NUMERO 15
dicembre 2012 num prot reg : 4184/12 Direttore responsabile: Elisabetta Failla Coordinatore progetto Andrea Renault Collaboratori: Claudio Zanetti, Biagio Milano, Gianvito D’Angelo, Gianluca Defendi, Giuseppe Minnicelli, Giulia Martini, Gianni Mercatali, Maria Lisa Binnella Borsadocchiaperti, Alberto Presutti
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Piazza Indipendenza, 21 50129 - Firenze p.iva: 0629475048
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TRADING TRADING LIVE SHOW LIVE SHOW
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Rothschild I veri padroni del mondo a cura di Claudio Zanetti
Alla ricerca dei pattern di inversione a cura di Gianluca Defendi
A tavola sulla spiaggia per riscoprire la tradizione a cura di Gianni Mercatali
Tobin Tax proposte intelligenti a cura di Biagio Milano
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Non ci resta che piangere
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La colpa è del mercato?
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Pensieri in libertà
a cura di Giuseppe Minnicelli
a cura di Gianvito D’Angelo
a cura di Giulia Martini
w w w.tradingliveshow.it
TRADING
live SHOW 36 38 41
Guglielmo Du Tillot ministro illuminato a cura di Carmelo Dee Luca
Rosso e verde opposti e complementari a cura di Maria Lisa Binnella
Targa Florio cent’anni di emozioni a cura di Gianni Mercatali
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News enoturistiche da Toscana produzione
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La reggia di Barberino
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a cura di Carmelo De Luca
a cura di Carmelo De Luca
Non si dice piacere a cura di Alberto Presutti
Buon lavoro Obama... a cura di Borsadocchiaperti
info@tradingliveshow.it
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a cura di Claudio Zanetti
ROTHSCHILD D
i veri padroni del mondo
ietro Schwarzenegger c’è, oltre a Warren Buffet che è il secondo uomo più ricco d’America, Lord Jacob,
com Italia, Citigroup, Heineken, Shell, Repsol, Coca Cola, Nielsen, Royal Philips Electronics, New York Times, De Beers, British Mu-
In una delle loro Ville a Francoforte, nel sontuoso salone Delan M., ogni mattina e pomeriggio i rappresentanti delle cinque Bullion houses della City si riuniscono per decidere il prezzo dell’ oro. Intorno a questa famiglia ci sono molte morti misteriose. Come in ogni famiglia che si rispetti, no?! Una loro componente fu assassinata anni fa in Italia. Un delitto maturato negli ambienti della malavita internazionale.
il capo della omonima famiglia. Nel cda di una loro Banca omonima ci sono i proprietari di Tele-
seum, BBC, Royal Bank of Scotland, British Telecom, Governatori di Banche e tantissimo altro.
Venne definito: Un giallo d’ alto bordo, un gran calderone in cui almeno inizialmente - è finito di tutto, cocaina e gioielli, tele trafugate e spionaggio, sequestri e traffico d’ armi, P2 e terrorismo nero. Un enigma irrisolvibile, un gioco di scatole cinesi, un puzzle a puntate. A prendere il controllo della TRADING LIVE SHOW
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grande banca di famiglia è stato René David de Rothschild. Sua moglie Olimpia dei principi Aldobrandini, possiede la meravigliosa villa Aldobrandini di Frascati. Non è certo la prima volta che i Rothschild si sposano con personaggi della grande aristocrazia. Già nel 1858 Sara Louise figlia di Anselm aveva sposato un barone Franchetti, e nel 1946 lui aveva sposato una Asburgo della famiglia imperiale austriaca. Più recentemente nel 1983 il cugino di David, Eric Alain aveva preso in moglie Maria Beatrice Caracciolo. Guy, marito anche lui dell’ aristocratica contessa Marie Helene de Niclay, faceva organizzare feste le quali erano diventate la meta del jet set internazionale. La sua amicizia con il successore
di De Gaulle, Georges Pompidou, era leggendaria. In molti asserivano che il presidente francese fosse come un suo servitore. Al punto che quando vinse uno 8
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dei cavalli della scuderia Rothschild i commentatori scrissero: “è un Pompidou ad avere trionfato per Guy”. Sua moglie, madre di David era un personaggio molto diverso da quella del proprio cugino Edmond con il quale si contendeva il primo posto nella mondanità parigina. Edmond che un tempo era un fanatico religioso sempre pronto alla rinuncia in nome della tradizione ebraica, si era trasformato quando aveva sposato la bella e giovanissima ballerina modella Nadine, anche lei personaggio leggendario nella Francia del bel mondo.Guy scrisse su Le Monde “sono stato trattato come un ebreo dai tedeschi, vengo trattato come un paria sotto Mitterrand”. Quando organizzò per lo Stato pontificio un rilevante prestito, il pontefice lo ammise in udienza privata e gli fece baciare il suo
anello. “Se il prestito fosse stato a condizioni ancora migliori gli avrebbero fatto baciare anche San Pietro”, scrisse un giornale dell’ epoca. Lo stemma dei Rothschild francesi ha cinque frecce che puntano tutte verso l’ alto mentre in quello dei Rotschild inglesi le frecce puntano verso il basso. Raphael, 23 anni, stroncato al termine di un party nel cuore della città che conta, New York, è morto di overdose; era l’erede designato. La vita che sembrava dorata del quarantunenne Amschel è finita in una stanza d’ albergo: un lunedì sera, poco prima di cena, una cameriera l’ha trovato impiccato nella sua camera dell’ hotel Bristol, uno dei più lussuosi della capitale. Sua moglie era Anita Guinness,
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della grande famiglia irlandese dei produttori di birra. Nel 2003 la società inglese e francese fondono per diventare un’unica entità ombrello. La proprietà è equamente suddivisa tra le filiali francese ed inglese della famiglia sotto la guida di David.
con lui intrattengono ottimi rapporti d’ affari (David è membro del consiglio di amministrazione della Gènorale Occidentale, la holding di Sir Jimmy e si è associato con lui per tentare di strappare la “Cinq” al duo Hersant-Berlusconi). L’ ex presidente Pompidou lavorava alla loro Banca prima di iniziare la sua carriera politica e
per diventare direttore generale della Banca Rothschild, incarico che manterrà fino al maggio 1958. Il 1° giugno 1958 De Gaulle, il Presidente del Consiglio, lo nomina direttore di gabinetto. L’ 8 gennaio 1959 torna a lavorare per la Banca Rothschild e il 14 aprile 1962 diventa Primo Ministro Francese. Il controllo delle quote di Mikhail Khodorkovsky della Yukos, il gigante russo del petrolio, è passato al celebre banchiere Jacob Rothschild secondo un accordo che ha concluso prima di far arrestare lo stesso Khodorkovsky. Una mossa ben congeniata che ha permesso alla famiglia Rothschild di arricchirsi tantissimo, tanto per cambiare ! Sono i proprietari della British American Tobacco o BAT, la terza più grande azienda mondiale produttrice di sigarette.
Nel 1981 il Governo francese, tramite il Ministero dell’ Economia, chiese la consulenza alla Banca di questa famiglia per privatizzare la Paribas. Jimmy Goldsmith si lancia all’ assalto delle “Presses de la Citè”, secondo gruppo editoriale d’ Oltralpe. Ad aiutarlo ci pensa proprio la banca di costoro, cugini del finanziere anglo-francese, che 10
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l’ attuale presidente della Compagnie financière Edmond, Bernard Esambert, è stato consigliere di Pompidou all’ Eliseo come Edouard Balladur, ministro dell’ Economia e numero due del governo Chirac. L’ex Primo ministro Georges Pompidou era un agente dei Rothschild. Nel 1953 lasciò temporaneamente l’attività politica
Una ammissione di uno dei discendenti nel l966: «Più di altri banchieri siamo stati riservati e reticenti su tutto ciò che riguardava la famiglia. Tutti loro hanno sviluppato una sorta di tecnica della discrezione assoluta, portandola alla perfezione». In una lettera alla sorella di Luigi Filippo, Talleyrand, allora ambasciatore a Londra, scrisse il 15 ottobre 1830: “Il ministero britannico è sempre messo al corrente di tutto da Rothschild da dieci a dodici ore prima dei dispacci
di Lord Stuart (l’ ambasciatore a Parigi). Le loro navi non imbarcano passeggeri e salpano con qualsiasi tempo. “ I Rothschild non si fanno scrupoli, combattono senza mezze misure chi minaccia di intaccare il loro potere e non si lasciano fermare nemmeno dalle guerre, anzi le loro capacità sono tali che riescono ad essere al contempo i banchieri di Cavour e di Metternich e la loro spregiudicatezza è pari alla loro abilità.” Franco Mattioli nel 1999, socio dello stilista Gianfranco Ferrè, ha venduto il 49 per cento detenuto nella casa di moda italiana alla merchant bank Rothschild. Tratto da “Le Società segrete e il loro potere nel Ventesimo secolo”, Jan van Helsing, 1995: Nel 2005 la Deutsche Boerse ha provato a scalare la Borsa di Londra ma si è trovata un muro invalicabile costruito dai Rothschild i quali non contenti hanno guidato un’ offensiva per l’ acquisto di titoli di Deutsche Boerse, in modo da prepararsi a controllarne la maggioranza. Nel 2006 sapevano già con largo anticipo della crisi economica imminente e singolare è il fatto che stabilirono il prezzo per la cessione di Airbus con un valore di circa il 20% in meno. Sono proprietari della famosa galleria londinese Colnaghi.
Ventisei lettere di Voltaire dedicate all’ imperatrice Caterina II sono sparite, le preziose epistole provenivano dalla collezione Rothschild ed erano dirette al Presidente della Federazione Russa Putin. La Fondation Adolphe de Rothschild è considerata tra la più prestigiose ed autorevoli in campo medico e viene seguita da molte autorità! Per oltre un secolo ha offerto ai pazienti squadre mediche e chirurgiche nel campo delle malattie della testa e del collo: Oculistica, ORL, Neurologia, Neurochirurgia e Neuroradiologia Interventistica, etc.. La Fondazione è un ospedale privato che collabora con l’ospedale pubblico. Ha le migliori apparecchiature secondo la medicina ufficiale, sono considerate efficienti e forniscono al contempo servizi considerati di qualità ai suoi pazienti.
li, esclamò “ di Rothschild non ce ne sono mai abbastanza”. Nel 1985 Mullins dichiarò : “Possiedono le reti televisive, i Rothschild hanno il controllo di tutte e tre le grandi reti statunitensi che sono: NBC, CBS e ABC.” Nel 1973 George J. Laurer, un dipendente dei Rothschild, inventò il UPC (Universal Product Code): il codice a barre. La World Conservation Bank (Banca Mondiale per la Conservazione) è stata creata nel 1987 al quarto Congresso mondiale Wilderness. La banca è una creazione di Edmund de Rothschild (ora morto) la quale ha lo scopo di trasferire il debito dei paesi del terzo mondo in questa banca in cam-
Lord Byron, il grande poeta e scrittore del XIX secolo ha scritto: “L’ ebreo Rothschild e il suo rivale Cristiano Baring, hanno il controllo del potere nel mondo”. Poco tempo fa tuttavia la Baring è crollata sotto una montagna di debiti dovuta a speculazioni ed è stata venduta. Lord Disraeli, Il primo ministro della Regina Vittoria, durante una festa nuziale di Rothschild ne incontrò 45. Malgrado fosse esausto per avere stretto tante mani per salutarTRADING LIVE SHOW
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bio della loro terra. Dopo aver lasciato la Federal Reserve nel 1987 Paul Volcker divenne presidente della banca d’investimento di punta a New York, la “J. Rothschild, Wolfensohn & Co.”, una società di consulenza e di investimento a New York, diretta da James D. Wolfensohn , il quale in seguito divenne presidente della Banca Mondiale. Nel 1995 lo scienziato per l’energia atomica, il dottor L. Kitty, sostenne che i Rothschild controllano l’80% delle forniture di uranio di tutto il Mondo accusando loro di avere il monopolio nucleare globale. Oltre la metà di tutti i finanziamenti all’energia nucleare in Europa arriva da un gruppo di soli dieci istituti finanziari. Al primo posto della classifica delle banche nucleari c’è BNP Paribas, banca francese presente in Italia attraverso BNL (Banca Nazionale del Lavoro). A seguire, nei primi dieci posti, Barclays (UK), Citi (US), Société Générale (Francia), Crédit Agricole/Calyon (Francia), Royal Bank of Scotland (Regno Unito), Deutsche Bank (Germania), HSBC (UK / Hong Kong), JP Morgan (Stati Uniti) e Bank of China. Prima del 9/11 l’Afghanistan era una tra le sole 7 nazioni al mondo che i Rothschild non controllavano attraverso la Banca Centrale. Nel 2003 l’Iraq era una delle sei nazioni al mondo che non ave-
vano una banca centrale controllata dai Rothschild. Ora ci sono solo 5 le Nazioni nel Mondo senza una Banca Centrale controllata dai Rothschild: Iran, Corea del Nord, Sudan, Cuba e la Libia. Edmond de Rothschild Banque, una controllata del gruppo europeo Edmond de Rothschild (la banca in Francia), divenne la prima banca di famiglia ad aver ottenuto l’approvazione della China Banking Regulatory Commission ed è entrata sul mercato finanziario cinese. Hanno scalato la grande banca russa Rosbank. Quello che si è presentato dinanzi alle mire espansionistiche del gruppo Rothschild non era solo la possibilità di prendere
il controllo della seconda rete bancaria della Russia - per 1,2 miliardi di euro, 600 agenzie, e la copertura dell’80% del territorio - ma anche di acquisire il controllo delle eventuali informazioni riservate del consorzio per l’esportazione di armi possedute dallo Stato russo. Per secoli sono sempre riusciti nell’intento di ricevere informazioni importanti il giorno prima di chiunque altro. Crearono una rete impeccabile di “passaparola” ineguagliabile. Uno dei principali motivi per cui il Regno Unito sia “staccato” dall’Europa con la moneta, i trattati, etc.. è che il Partito Referendum ha spinto per decenni per far si che ciò avvenisse. Referendum Party è il nome originale del movimento che ha TRADING LIVE SHOW
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permesso tutto questo. Il fondatore, finanziatore e promotore di tale gruppo politico è stato James Goldsmith, cugino di Jacob Rothschild. Nel 1997 il partito ha consegnato un videotape a cinque milioni di famiglie del Regno Unito. 12 minuti di film, presentato dall’ex “That’s Life!” il Presentatore Gavin Campbell, per avvertire di un prossimo “federale superstato europeo”. Nel 1835 il proprietario della Banca Centrale degli Stati Uniti era il Barone James Rothschild. Nel libro di Eustace Mullins dal titolo “I Segreti della Federal Reserve” viene riportato che nel 1910 gli Stati Uniti d’America erano nelle mani di banchieri fortemente presenti nell’ambiente Londinese. Erano: J.P. Morgan Company, Brown Brothers Harriman, Warburg, Kuhn Loeb e J. Henry Schroder. Essi intrattenevano un forte legame con il casato dei Rothschild il quale esercitava il suo potere attraverso la manipolazione del valore dell’oro. Ogni giorno il prezzo mondiale dell’oro era deciso nell’ufficio londinese di N.M. Rothschild e Company. Questi erano gli anni in cui costoro crearono la Federal Reserve. René Mayer passò da Direttore della Banca Rothschild a Primo Ministro francese nel 1953. Curiosità : 250 Bettina è un asteroide della fascia principale del diametro medio di circa 79,75 14
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km. Scoperto nel 1885, presenta un’orbita caratterizzata da un semiasse maggiore pari a 3,1498870 UA e da un’eccentricità di 0,1282415, inclinata di 12,81329° rispetto all’eclittica. Il suo nome è dedicato alla baronessa Bettina von Rothschild, moglie del banchiere austriaco Albert Salomon von Rothschild, il quale comprò i diritti di battesimo per 50 £. Il Washington Post fu diretto dal 1972 al 1989, e di nuovo nel 2002, da Sir Evelyn De Rothschild. Sul Titanic persero la vita almeno due Rothschild, erano fratelli.
La famosa “Ferrovia del Nord”, costruita durante l’Impero Austro-Ungarico per collegare Vienna con le miniere di sale di Bochnia vicino a Cracovia, fù finanziata da Salomon Mayer von Rothschild. Tra le tantissime altre ferrovie costruite in quel periodo e finanziate dai Rothschild ce ne furono anche moltissime italiane. Edmond de Rothschild ha acquisito una importante collezione di disegni e incisioni, che lasciò in eredità al Louvre composta da più di 40.000 incisioni , quasi
3.000 disegni e 500 libri illustrati. Inclusi più di cento incisioni e disegni di Rembrandt . I falascia, un popolo di origine etiope e di religione ebraica, ricevettero l’aiuto finanziario del francese barone Edmond de Rothschild attraverso Jacques Faitlovitch (attivista polacco). Christophe Clement, il proprietario di noti centri di allenamento ippico, è l’ennesimo collegamento tra la famiglia Rothschild e la Regina d’Inghilterra dato che tali centri di allenamento appartengono a queste due casate nobili. Sono stati i propritari della “Abraham & Straus” fino al 1994, anno di chiusura del marchio; era una catena di negozi che nel
1900 raggiunse la quota di 4.650 dipendenti.
tualità e le imprese, “la voce dei media indipendenti, etc...
Il primo negozio lo apri nel 1881 Abraham Abraham.
La Rothschild divenne la più prestigiosa carrozzeria di Francia ed aprì, nel 1906, una sede anche a Torino in via Madama Cristina 147: la Carrozzeria Italiana Rothschild società anonima, con capitale di un milione e mezzo di franchi. Questa affiliazione italiana, qualche anno più tardi, fu acquisita dalla Fiat e divenne la Sezione Carrozzerie Fiat.
Successivamente entrò Isidor Straus il quale nel 1912, insieme con la moglie Ida, peri nel naufragio del Titanic. Utne Reader è una rivista americana che esce ogni due mesi. La rivista fu fondata nel 1984 da Nina Rothschild. Nina Rothschild Utne è l’ex amministratore delegato e attuale Editor at Large della Utne Reader. Nina è un diffusore su vasta gamma di argomenti che includono “la maternità per le imprese”, il potere dei media per trasformare la cultura, la spiri-
La famiglia Czartoryski vendette l’Hôtel Lambert nel 1975 al barone Guy de Rothschild, e alla moglie, Marie-Hélène de Rothschild che era stata amica di de Rede, i quali lo usavano come loro residenza a Parigi. Nel 1841 i membri della famiglia Rothschild di Napoli compraro-
no villa Pignatelli. Un prestito governativo finanziato dai Rothschild e da Montefiore nel 1835 permise al governo britannico di compensare i piantatori e di abolire la schiavitù nell’impero coloniale. Nel 1884 trentasei delegati ebrei si incontrarono a Kattowitz, Germania (oggi Katowice, Polonia). Rabbi Samuel Mohilever fu elet-
to da quattordici ex-studentiuniversitari di Charkiv che nel luglio del 1882 arrivarono in Palestina, chiese aiuto al Barone Edmond James de Rothschild, il quale finanziò la creazione di un’azienda vinicola in Palestina. Nel 1886 cominciò la costruzione dell’azienda Rishon Le-Zion, che alla fine diventò una florida azienda esportatrice di vino. Con l’aiuto di Rothschild, i Bilu
Nel 1864 fondarono la Société générale “quella che oggi gestisce gli ETF Lyxor “, un gruppo di cui Paulin Talabot fu il primo direttore generale . La casa di Albrecht von Bernstorff fu luogo di incontro dell’intellighenzia tedesca durante la seconda guerra mondiale: Josef Redlich, Hugo von Hofmannsthal, Jacob Wassermann, Louis Nathaniel von Rothschild, Rainer Maria Rilke, Erich Wolfgang Korngold, Hermann Bahr furono assidui frequentatori del suo palazzo di Schwerin. La British Petroleum, della quale l’ azionista di controllo è Nathan Philip Rothschild, possedeva il 20% del mercato mondiale dei pannelli fotovoltaici nel 2004. Vuole creare una rete distributiva di idrogeno nella California.
to presidente e Leon Pinsker chairman dell’organizzazione che essi chiamarono Hovevei Zion. Il gruppo si assicurò l’aiuto economico del barone Edmond James de Rothschild e di altri filantropi per sostenere gli insediamenti ebraici e organizzare corsi scolastici. Il primo gruppo di Bilu fu fonda16
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fondarono anche Zichron Yaakov. Nel 1884 a otto membri del gruppo fu offerta della terra a Gedera. Zikhron Ya’akov (in ebraico: illuminato; “Jacob’s Memorial”, spesso abbreviato semplicemente Zikhron) è una città in Israele, a 35 km (22 miglia) a sud di Haifa
Venne fondata nel 1855 ad opera di Anselm von Rothschild, figlio di Salomon, la Creditanstalt che divenne nel tempo la più grande banca dell’Austria - Ungheria, con filiali a Praga, Brno, Trieste, Budapest, Leopoli e Brasov. John Paul Stevens (nato il 20 aprile 1920) è un Giudice Associato della Corte Suprema degli Stati Uniti . Si è unito al Corte Suprema nel dicembre 1975 ed è il più vecchio membro della Corte; ha fondato lo studio legale Rothschild, Stevens, Barry & Myers. Jeff Rothschild è produttore, compositore, batterista, arrangiatore, discografico e altro. Ha lavorato con Sheryl Crow, Sting,
ciazione bancaria ticinese. Il First Vienna Football Club 1894 è una società calcistica austriaca di loro proprietà. Dorothy Rothschild era una nota violinista fondatrice della Ameri-
Carlos Santana, Melissa Etheridge, Rod Stewart, Bon Jovi, Alanis Morissette, Kelly Clarkson, Ashlee Simpson, Backstreet Boys, Rooney, SheDaisy, Hilary Duff, Lindsay Lohan e tanti altri. E’ suo l’album “We Are The World 25 For Haiti” - Artists For Haiti – Engineer 2010. L’espressione due diligence viene in realtà dal francese. Venne infatti coniata all’interno della Banca Rothschild a Parigi per contrassegnare la “dovuta diligenza” (due diligence) che doveva contrassegnare ogni valutazione prima dell’apertura di linee di fido a imprese. Guglielmo I d’Assia, figlio maggiore della Principessa Maria di Hannover, viene ricordato per aver preso parte agli accordi delle questioni pendenti circa le proprietà private e le tasse, concedendo la fondazione della Banca Rothschild, guidata dall’omonima famiglia, che però
pur essendo stata designata a questo ruolo sin dal 1775, non venne riconosciuta sino al 1801. Nella parte occidentale della strada Piccadilly, una delle principali strade di Londra, risiedevano diversi membri del ramo britannico della famiglia Rothschild, tanto che colloquialmente quella parte di strada venne chiamata Rothschild Row. L’attuale palazzo della Knesset, il parlamento israeliano, è localizzato sulla cima di una collina nella parte occidentale di Gerusalemme; venne pagato da James A. de Rothschild come regalo allo Stato di Israele. Menahem Rothschild è stato sindaco della città di Bat Yam dal 1963 al 1973 e dal 1978 al 1983 Banca Solari & Blum fu assorbita nel 1991 dalla Banca privata Edmond de Rothschild. La Banca Privata Edmond de Rothschild Lugano SA è membro dell’asso-
can Symphony Orchestra. Mr. Martin Rothschild e Mrs. Elizabeth Jane Anne Rothschild erano passeggeri a bordo del Titanic. Il Crédit Mobilier si può considerare la prima banca d’affari francese. Dopo alcuni investimenti sbagliati e rischiosi, a causa della rivalità che si era innescata con la famiglia dei Rothschild, l’istituto fu costretto a dichiarare fallimento nel 1867. (continua sul prossimo numero)
Claudio Zanetti
www.consiglidi borsa.it
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a cura di Gianluca Defendi gdefendi@class.it
Alla ricerca dei pattern
di inversione
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n questo articolo verranno descritti i tipici pattern di inversione che si verificano alla fine di un trend (rialzista o ribassista) e che, associati al raggiungimento di situazioni di eccesso (di ipercomprato o di ipervenduto) registrato dai vari indicatori e al perfezionamento di divergenze (positive o negative) con gli stessi oscillatori, possono provocare delle inversioni di tendenza. Prima di analizzare queste particolari configurazioni è necessario descrivere la metodologia di rappresentazione dei prezzi nota come “candlestick analysis” (candele giapponesi). Con questo tipo di grafico, così come in quello a barre (bar chart), viene preso in considerazione l’intero movimento dei prezzi all’interno dell’arco temporale analizzato (una seduta, una settimana, un’ora di contrattazioni, 15 minuti, 5 minuti ecc..). Tramite una barra verticale viene infatti rilevata la distanza tra il prezzo massimo e il prezzo minimo registrato nel corso di una giornata (se si considerano i grafici giornalieri): la differenza sostanziale, rispetto al grafico a barre, è che i prezzi di apertura e di chiusura non vengono evidenziati da una piccola linea
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orizzontale, ma sono uniti in modo da formare un rettangolo che prende il nome di “corpo della candela” o “real-body”. Le linee verticali che si trovano al di sopra e al di sotto del corpo si chiamano invece “shadow” (ombre).
Il grafico 1 mostra come vengono rappresentati, tramite le bar chart e tramite le candele giapponesi, i quattro prezzi più importanti di ogni giornata. Come si può notare tramite le candele giapponesi si ha un’indicazione immediata se la giornata è stata positiva (candela bianca) o negativa (candela nera) Per disegnare una candlestick sono quindi necessari quattro dati: il prezzo di apertura, il prezzo massimo, il prezzo minimo e quello di chiusura. La figura che si ottiene è formata da un corpo centrale (il real-body) e da due ombre chiamate rispettivamente upper shadow (o ombra superiore, ovvero la linea verticale
che si trova al di sopra del corpo) e lower shadow (o linea inferiore, ovvero la linea verticale che sta al di sotto del corpo). Gli estremi della candela sono quindi costituiti dal prezzo minimo e da quello massimo, mentre il real-body si ottiene come differenza tra il prezzo di chiusura e quello di apertura. In particolare: - se il prezzo di chiusura è superiore al prezzo di apertura si ha un real-body bianco; - se il prezzo di chiusura è inferiore a quello di apertura il realbody è nero.
La figura 2 mostra invece gli elementi caratteristici della candele giapponesi: il real-body (che può essere bianco o nero) e le due shadow. Possiamo ora descrivere alcune configurazioni di inversione basata sulle candele giapponesi. A) L’Hammer e la Shooting Star. A1) L’Hammer si verifica al ter-
mine di un movimento ribassista e può provocare una veloce risalita delle quotazioni. Si tratta di una candela che: • ha un piccolo real body (che può essere di qualunque colore ma è preferibile che sia di colore bianco) che deve essere situato vicino ai massimi della seduta; • ha una lunga lower shadow (che deve avere una lunghezza almeno doppia rispetto a quella del real body) che segnala il raggiungimento di un minimo importante da parte del mercato; • ha un upper shadow molto piccolo. A2) La Shooting Star è il reciproco dell’Hammer in quanto si verifica invece al termine di un forte movimento rialzista e può innescare una repentina correzione de parte dei prezzi. Si tratta di una candela che: • ha un piccolo real body (che può essere di qualunque colore ma è preferibile che sia di colore nero) che deve essere situato vicino ai minimi della seduta; • ha una lunga upper shadow (che deve avere una lunghezza almeno doppia rispetto a quella del real body) che segnala il raggiungimento di un massimo importante da parte del mercato; • ha una lower shadow molto piccola.
Il grafico 3 mostra il tipico sviluppo di un Hammer e di una Shooting star. B) La Morning star e l’Evening Star B1) La Morning star è un pattern, di inversione rialzista, che si verifica alla fine di un trend ribassista e segnala molto spesso il raggiungimento di minimo importante da parte dei prezzi. E’ formata da tre candele: - la prima è caratterizzata da un lungo corpo nero (long black), fortemente ribassista, in linea con il trend in atto; - la seconda deve avere un’apertura in lap-down rispetto alla chiusura della candela precedente (ossia un’apertura in territorio negativo) e deve poi formare un corpo di piccole dimensioni il cui colore è ininfluente (nel caso in cui si formasse un doji si parlerà di Morning Doji Star); - la terza e ultima candela, dovendo invertire l’andamento negativo in essere, deve essere una long white il cui prezzo di chiusura si deve collocare oltre la metà del corpo nero della prima candela. B2) La Evening Star è un pattern di inversione ribassista che si verifica alla fine di un trend rialzista e segnala molto spesso il raggiungimento di un massimo importante da parte dei prezzi. E’ formata da tre candele: - la prima è caratterizzata da un lungo corpo bianco (long white), fortemente rialzista, in linea con il trend in atto; - la seconda deve avere un’apertura in lap-up rispetto alla chiusura della candela precedente (ossia un’apertura in territorio positivo) e deve poi formare
un corpo di piccole dimensioni il cui colore è ininfluente (nel caso in cui si formasse un doji si parlerà di Evening Doji Star); - la terza e ultima candela, dovendo invertire l’andamento positivo in essere, deve essere una long black il cui prezzo di chiusura si deve collocare al di sotto della metà del corpo bianco della prima candela. E’ necessario sottolineare che la seconda candela: - in alcuni casi può anche assumere la configurazione di un Hammer (in una Morning Star) o una Shooting (in una Evening Star) ; - potrebbe avere un’apertura in gap-up (nel caso della Evening Star) o in gap-down (per la Morning Star). In questi casi si parla di gap d’esaurimento ossia il precedente impulso rialzista o la precedente ondata ribassista si esaurisce proprio con l’apertura in gap-up o in gap-down, gap che viene utilizzato dagli investitori istituzionali per liquidare le loro posizioni long (con il gapup) o chiudere le posizioni short (con il gap-down). Il grafico 4 mostra il tipico sviluppo di una Morning e di una Evening Star.
Gianluca Defendi gdefendi@class.it
TRADING LIVE SHOW
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a cura di Gianni Mercatali
A TAVOLA SULLA SPIAGGIA PER RISCOPRIRE LA TRADIZIONE
Proprio in Versilia era consuetudine preparare a casa il pranzo, da consumarsi poi sotto la tenda per vivere in famiglia o con gli amici quel momento socializzante. Quest’anno in giuria anche il gastronauta Davide Paolini che ha lanciato il panettone d’estate. L’evento, per la prima volta in notturna, è stato seguito via web 2.0 dai foodblogger mentre il backstage è stato raccontato da Uno Mattina Estate
D’
Avenza Award, il premio Cruciani, quello dei famosi braccialetti in macramè, il premio Locman, il premio Forte Magazine, il premio Milano Golosa, il premio ristorante Fuor d’acqua, il premio Enoteca Marcucci, vini pregiati in magnum, week-end culturali negli alberghi della catena UNA Hotels, gli argenti di Cassetti, sono soltanto alcuni dei premi della XX edizione di “A tavola sulla spiaggia”, organizzata da Gianni Mercatali che anche quest’anno ha avuto il patrocinio del Comune di Forte dei Marmi. Il format ormai collaudato con successo, ha visto 12 concorrenti con i rela-
tivi piatti abbinati a prestigiosi vini, che sono stati i protagonisti insieme al loro terroir. Dai Colli Orientali del Friuli Eugenio Collavini, dal Trentino lo spumante Ferrari, dal Veneto Aneri, Bellussi e la Sansonina di Zenato, dalla Toscana Cecchi, Val delle Rose in Maremma, Guicciardini Strozzi, La Poderina di Saiagricola, Tenuta Pordernovo, Castellare e Belpoggio Brunello di Montalcino, dall’Umbria Arnaldo Caprai, dalla Sicilia Feudi del Pisciotto. In giuria, presieduta come sempre dal simpatico e rigoroso Beppe Bigazzi, ristoratori stellati e produttori di vino oltre al campione del mondo sommelier Luca Gardini e al Sindaco di Forte dei Marmi Umberto Buratti. Ma l’ospite più atteso di questa XX edizione è stato il panettone d’estate, naturalmente fuori concorso. Il gastronauta Davide Paolini ha portato all’evento questa “provocazione” che ha visto il coinvolgimento di pasticcieri artigianali di tutta
Italia. A conquistare il d’Avenza Award, primo premio assoluto, Marco e Giovanna Pelacani con ‘gamberi rossi al sale su fondale di fagiolini corallo’, abbinato ad un Rosso di Montalcino Belpoggio. Il premio della stampa è andato a Ginevra Fagioli che ha proposto ‘passato di cicale di mare con filetti di tracina’, abbinato a Perlè 2006 di Ferrrari. I primi premi di categoria UNA Hotels sono andati: per gli antipasti ad Agnieska Grabowska , per i primi a Fabrizio Mocata, per i secondi a Randa e per i dolci a Monica e Camilla Picedi Benettini.
Gianni Mercatali TRADING LIVE SHOW
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Tobin Tax
proposte intelligenti
I
Prefazione di Biagio Milano
l 5 novembre del 2012, per far fronte ad una inaccettabile demagogia e al populismo che questo governo continua ad esprimere nella sua politica economica e finanziaria, e’ nata l’IFMAdvisor, una associazione di esperti in mercati e finanza. Dal momento della sua nascita ad oggi l’IFMA ha portato avanti diverse iniziative, coaudiuvate anche da alcuni istituzionali (Directa, Binck Bank, IWBank...) e da siti finanziari a supporto della loro teoria, come Finanzaonline.com. Il primo evento e’ stato a Rimini, luogo in cui si è fatto il punto della situazione, chiedendo un raffronto immediato col governo. Grazie all’ausilio di una persona preparata e corretta come l’Onorevole Senatore Elio Lannutti, l’IFMAdvisor ha presentato in Parlamento una sua controproposta relativa al DDL art.12 in tema di tassa sulle transazioni finanziarie, emendamento che porta a saldi invariati le richieste del governo, ma con termini e modi tali da non inficiare la liquidita’ e la stabilita’ del mercato. E’ un primo passo verso il richiesto raffronto. La politica deve capire che e’ ora di affidarsi a persone in grado di comprendere minuziosamente il funzionamento dei settori che tenta di colpire, per non fare l’ennesimo flop, gia’ dimostrato con la tassa sulle imbarcazioni.
Relazione Tecnica IFMA (Italian Financial Market Advisors) Tobin Tax - Una proposta alternativa Siamo in presenza di una tassa che danneggia il sistema economico con una flessione del PIL e che, con ragionevole certezza, genererà un calo delle entrate per lo Stato, producendo solo disoccupazione e inflazione. Come se tutto ciò non bastasse, la tassazione prevista esclude gli speculatori internazionali, mentre va a colpire in modo indiscriminato i risparmiatori italiani. 1. Fuga dei capitali Il governo ha ammesso, nella relazione tecnica di accompagnamento al disegno di legge sulla stabilità, un calo degli scambi sui mercati italiani pari a 7.000 mila miliardi di euro. Ci domandiamo: può il sistema economico italiano permettersi il lusso di perdere una concentrazione di risorse di queste dimensioni? A tale riguardo, non è difficile immaginare che i flussi di denaro in uscita dai nostri mercati (azionario ed obbligazionario) saranno intercettati in primo luogo da Gran Bretagna, Stati Uniti e Svizzera. Per altri aspetti, direttamente connessi allo spread con i nostri titoli di stati, favorita in questo processo appare anche la Germania. 22
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Infatti, dal momento che nell’impostazione italiana della legge vengono esclusi i titoli di stato, è facile pensare che importanti flussi di capitale si dirigeranno verso il Bund, con incalcolabili ripercussioni sullo spread fra lo stesso e i titoli governativi italiani. Proseguendo nella lista dei paesi che contribuiremo ad arricchire va menzionata anche l’Olanda. L’Italia (in attesa dell’approvazione del testo promosso da 10 paesi dell’Unione Europea) sarà pertanto l’unico paese al mondo ad avere una c.d Tobin Tax di stampo così penalizzante per il Sistema Paese. Infatti, il testo approvato in Francia, ad agosto, non coinvolge i derivati, esclude i titoli più piccoli per capitalizzazione e le operazioni aperte e chiuse in giornata. E’ poi noto a tutti gli osservatori e tecnici della materia che la tassa sulle transazioni finanziarie non ci sarà sicuramente in quasi due terzi dei paesi Ue. I paesi contrari sono: Olanda, Svezia, Danimarca, Finlandia, Lussemburgo, Irlanda, Cipro, Gran Bretagna, Malta, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Lituania, Lettonia, Romania e Bulgaria. Fra questi vanno ricordati il caso della Svezia e della Gran Bretagna. La prima l’ha già sperimentata negli anni 80 (assieme alla Francia), con effetti talmente devastanti da costringere il legislatore a fare marcia indietro. In gran Bretagna è stata introdotta un’imposta analoga chiamata Stamp Duty (aliquota 0,50%) ma che non è pagata sulle transazione effettuate dai membri della borsa. Gli investitori inglesi, poi, evitano il pagamento della stessa prendendo posizioni sui titoli azionari tramite strumenti denominati cfd. 2. Aumento dei costi di finanziamento delle imprese e inflazione per i consumatori La già difficile situazione economica del nostro paese non potrebbe che riflettere e amplificare la carenza di liquidità sui listini domestici, causa contrazione degli scambi (come del resto previsto nella relazione accompagnatoria del Governo al disegno di legge); a quel punto la prevedibile discesa delle quotazioni sul nostro mercato azionario, comporterà sicuramente la crescita, per correlazione, dei rendimenti dei titoli corporate (le obbligazioni), peggiorando le condizioni di accesso al credito delle imprese quotate. Sempre sul fronte dell’accesso al credito le cose si complicano anche in fase di emissione. Un mercato secondario poco efficiente, quale è quello dei titoli già emessi, peggiora le condizioni degli strumenti in collocamento (il primario); di conseguenza avremo I.P.O. a prezzi più bassi e collocamenti di bond a prezzi più contenuti, e rendimenti naturalmente più alti. Il rientro dagli investimenti diventerà più complicato per chi non vuole portare a scadenza gli strumenti finanziari. Il problema è cosi concreto che il Tesoro è stato lungimirante: auto promulgando una legislazione di favore, ha escluso dalla base imponibile i titoli di stato! I maggiori oneri finanziari, in un periodo di margini erosi per le aziende, imporrà la necessità di ribaltare i costi sui consumatori. TRADING LIVE SHOW
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Cosi’ come i costi sostenuti dalle banche per le coperture del rischio tasso sui mutui, e gli oneri delle imprese esportatrici per coprire i rischi sul cambio, saranno ugualmente ribaltati sui consumatori. Infine, l’introduzione della tassa andrà inevitabilmente ad erodere le performance dei Fondi Pensione 3. Borsa Valori e Sistema Economico Esiste una relazione diretta fra dimensioni del prodotto interno lordo e efficienza e qualità del sistema finanziario. Il PIL italiano è il nono al mondo. La ricchezza reale del paese non sarebbe allineata e compatibile con una Borsa Valori “azzoppata” di oltre il 40-45% della sua liquidità. Ricordiamo che attualmente abbiamo una capitalizzazione di Borsa ai minimi storici: 20% del nostro PIL (per fare un paragone, la capitalizzazione attuale delle Borse Usa è al 105% del Pil Usa). Non è fuori luogo riconoscere che Piazza Affari con i suoi 200 anni di storia è a rischio “chiusura”. L’allineamento del PIL alle evoluzioni della Borsa post imposta ci trascinerebbero ben al di sotto di molti paesi “terzo mondo”. 4. Aumento della volatilità e della speculazione. Rischio manipolazione Il forte calo della liquidità dovuto all’introduzione dell’imposta, aumenterà la volatilità facendo muovere i prezzi dei titoli a strappi. E chiaro che è ben diversa la liquidità dei mercati se ci sono 100 venditori e 100 compratori, rispetto al fatto che ve ne siano invece decine di migliaia. Gli operatori stranieri che non pagano l’imposta potranno spadroneggiare sul nostro mercato mettendo a rischio pezzi del sistema economico italiano e singole aziende con importi più limitati. I fondi speculativi americani, solo per citare un esempio, potranno scambiarsi illimitati quantitativi di titoli senza essere assoggettati all’imposta. L’andamento del mercato azionario italiano in un’economia globale, per buona parte, è correlato a quello delle altre piazza finanziarie internazionali. L’andamento dei mercati azionari, poi, segue il ciclo economico ed è solo un indicatore importante dello stato di salute dell’economia. Se le aspettative per l’economia del nostro paese dovessero peggiorare, la discesa del mercato potrebbe diventare assai significativa senza il paracadute della liquidità. L’andamento dell’indice, verosimilmente, accentuerà i movimenti degli altri benchmark internazionali con gravi pericoli in fase di discesa. L’imposta sembra poi penalizzare le operazioni di breve periodo che puntano a guadagni limitati per favorire operazioni di lungo periodo. Gli investimenti con orizzonte temporale più lungo, per essere giustificate, necessitano di guadagni consistenti. 24
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La dimostrazione che tale imposta non va a colpire la speculazione è data proprio dall’esclusione dei titoli di Stato, che potrebbero essere nuovamente attaccati dai grandi fondi esteri. La storia recente lo ha ampiamente dimostrato. Le transazioni in parte migreranno all’estero dove non si paga l’imposta e in parte non avranno più convenienza economica. Gli stessi tecnici del governo italiano ammettono un calo degli scambi fino all’80%. Il gettito previsto per l’Italia, la terza economia continentale, è solo di 1 miliardo di euro circa; nella migliore delle ipotesi, gli altri paesi favorevoli contribuiranno fino a 5 miliardi. Dove sono gli altri 49 promessi a livello europeo ? I numeri indicati nel disegno di legge sulla stabilità sono eccessivamente ottimistici: sarà sufficiente un calo delle quotazioni e delle negoziazioni per metterlo in discussione. Il governo non ha poi calcolato il mancato gettito connesso all’Irpef (piu’ di 20 mila addetti perderanno il lavoro), all’Iva del settore legata a convegnistica, le plusvalenze da negoziazione e capital gain, il bollo sui depositi titoli e sui conti correnti.
Proposta di Emendamento al Disegno di Legge di Stabilità. Alla luce di quanto sopra scritto, l’IFMA ritiene che la strada più corretta sarebbe quella di una sospensione della normativa in attesa di un testo condiviso in sede Europea. Se invece si intendesse comunque assicurare un gettito all’erario, il suggerimento tecnico sarebbe di riscrivere i commi 18 e 19 dell’articolo 12 del Disegno di Legge sulla Stabilità 2013 come di seguito. Art. 12, comma 18 La compravendita di azioni, e di altri strumenti finanziari partecipativi emessi da società residenti nel territorio dello Stato è soggetta ad imposta di bollo. La tariffa è pari a 1 euro per le compravendite effettuate nell’ambito dei mercati regolamentati di cui all’articolo 61 del Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 e nei sistemi di negoziazione diversi dai mercati regolamenti di cui agli articoli 61, 77 bis, 78 e 79. La tariffa è pari allo 0,05% del valore della transazione per le compravendita effettuate nei mercati non regolamentati. L’imposta è dovuta anche se la compravendita avviene al di fuori del territorio dello Stato. Sono escluse dall’imposta le operazioni di emissione e di annullamento dei titoli azionari e dei predetti strumenti finanziari. Gli ordini cancellati e modificati inoltrati nei mercati regolamentati di cui all’articolo 61 del Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 e nei sistemi di negoziazione diversi dai mercati regolamenti di cui agli articoli 61, 77 bis, 78 e 79 sono assoggettati ad un’imposta di bollo fissa di 0,10 euro a transazione laddove il risultato del rapporto fra il numero di ordini eseguiti e la somma del numero di ordini cancellati e modificati, in un’unica seduta di contrattazione, sia inferiore a 0,02. TRADING LIVE SHOW
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Art. 12, comma 19 Le operazioni su strumenti finanziari derivati di cui all’art. 1, comma 3 del decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998, effettuate nell’ambito dei mercati regolamentati di cui all’articolo 61 del Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 e diverse da quelle sui titoli di stato di paesi appartenenti all’Unione Europea e aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo che consentono un adeguato scambio di informazioni, sono assoggettate ad un’imposta fissa di 1 euro per singolo lotto negoziato. I derivati di cui all’articolo 1 comma 2 lettera i) del Decreto Legislativo n. 58/1998 sono assoggettati ad un’imposta di bollo pari allo 0,0020 per cento del valore del nozionale movimentato con la transazione. Le operazioni su strumenti finanziari derivati di cui all’art. 1, comma 3 del decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 perfezionate su mercati non regolamentati e diverse da quelle sui titoli di stato di paesi appartenenti all’Unione Europea e aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo che consentono un adeguato scambio di informazioni sono soggette, al momento della loro conclusione, ad imposta di bollo con l’aliquota dello 0,05 per cento sul valore nozionale di riferimento del contratto. Gli ordini cancellati e modificati inoltrati nei mercati regolamentati di cui all’articolo 61 del Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 e nei sistemi di negoziazione diversi dai mercati regolamenti di cui agli articoli 61 sono assoggettati ad un’imposta di bollo fissa di 0,10 euro a transazione laddove il risultato del rapporto fra il numero di ordini eseguiti e la somma del numero di ordini cancellati e modificati, in un’unica seduta di contrattazione, sia inferiore a 0,02. Sintesi Proposta Emendamenti
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Ulteriori considerazioni Secondo l’IFMA, le stime del governo appaiono ottimistiche in quanto il gettito derivante dall’applicazione della tassa sul mercato azionario è stato calcolato non tenendo conto, per quanto concerne la base imponibile, dell’incidenza degli operatori che non pagheranno l’imposta secondo il disegno di legge di stabilità. Parimenti, secondo l’Associazione, il gettito del mercato dei derivati è sovrastimato e non tiene conto degli effetti che l’enormità della percentuale scelta (0.05%) avrà sul calo dei volumi (come successivamente spiegato in dettaglio). Una ulteriore perdita si avra’ sul gettito da azioni sui mercati regolamentati proprio per l’incidenza dell’aliquota (0.05%) Infine Non si tiene conto del mancato gettito prodotto da Ires , Irpef, Iva e Capital Gain ogni anno versati da operatori Istituzionali, Persone Fisiche e Aziende di Intermediazione. Tabella gettito fiscale e sovrastime governo
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a cura di Giuseppe Minnicelli
Non ci resta che PIANGERE
I
n quest’ultimo periodo, per chi come me è abituato a raffrontarsi ogni giorno con una varietà di interlocutori provenienti dai vari campi della vita socio-lavorativa, è palpabile il sentore di una accentuata propensione ad una visione pessimistica del futuro prossimo. Si può tranquillamente affermare che, nella visione classica, il pessimismo è universalmente riconosciuto come l’attitudine psicologica a prendere in considerazione solamente gli aspetti negativi della realtà. Il concetto è stato studiato sia in letteratura, dove un esempio è Leopardi e la sue splendide considerazioni sulla infelicità della vita, strada maestra verso un lento morire, che con le opere di vari filosofi italiani e non, tra i quali “brilla” Schopenauer, il quale aveva focalizzato la sua attenzione sul concetto di volontà dell’uomo, unica pulsione al centro dell’universo. Purtroppo volontà di avere qualcosa di irraggiungibile e pertanto condannato ad una infelicità eterna. Ed in questa sede non voglio fare cenno di tutte le varie teorie legate al catastrofismo: a noi
basta essere abbastanza infelici…. e soddisfatti. Anche questa volta sono costretto a scrivere con l’animo poco sereno visto il succedersi di avvenimenti che in questo ultimo periodo ci hanno molto provati. L’unica grande differenza è che di filosofi e letterati, in giro, ne
ho visti pochi, mentre di grandi esperti di finanza ne ho sentiti molti. Tutti a lamentarsi di un qualcosa che non va ma quasi mai nessuno a dare una eventuale soluzione del problema. Fred Bongusto negli anni ’60
cantava nei locali della Versilia in tempi non sospetti la famosa “3 settimane da ricordare“. Non credo proprio si riferisse alle 3 settimane che hanno rovinato l’umore dei benpensanti, degli ottimisti incalliti che, guarda un po’, non hanno studiato letteratura e del buon Schopenhauer, solo per la sua provenienza sassone, non hanno il benché minimo riguardo!!! Le settimane incriminate non sono state foriere di novità positive per i trader e non solo. Un buon assist per partire nella narrazione della “trilogia del terrore” è puntualmente arrivato dal vertice Ecofin in cui, grazie al meccanismo della cooperazione rafforzata, (che prevede come si sa che in presenza delle volontà di almeno 9 paesi membri su 27 si possano adottare delle decisioni indipendenti), l’Italia in maniera assolutamente autolesionistica si è adeguata alla volontà di Francia e Germania sulla Tobin Tax, perdendo un’occasione buona per uscire dal coro comune e prendere qualche piccolo vantaggio, visti i problemi macro di cui soffre. Nessuno pretendeva di diventaTRADING LIVE SHOW
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re come la Svizzera ma, comunque, era possibile creare un area franca per la circolazione di capitali anche esteri. L’adesione al progetto Ecofin ha messo fine ad ogni speranza a tal riguardo. In questa sede non si vuole ribadire l’assurdità di questa tassa ma solo evidenziare come si sia diffusa una marcata delusione nelle istituzioni e nella politica che non è stata in grado di tutelare i vari portatori di interessi sani. Così come si vuole ribadire che l’italiano non è stupido e come in tante altre occasioni saprà adeguarsi e difendersi valorosamente. La verità è che comunque, a meno di 2 mesi dal fatidico 1 gennaio 2013 non si è ancora in grado di capire come funzionerà il tutto, quali requisiti per la nuova tassazione, quali mercati colpirà e come colpirà, nonché in ultimo, e non per importanza of course, quali saranno le aliquote applicate. In poche parole si può dire che allo stato attuale si brancola ancora nel
buio. Ed allora, come si può pensare a difendersi se non si vede come attaccano gli altri? Tutto questo fumo negli occhi nonché le varie preoccupazioni che la vita riserva hanno fatto passare quasi in secondo piano l’evento dell’anno: le elezioni presidenziali negli Usa. Nemmeno l’uragano Sandy è riuscito a frenare Obama il quale è andato avanti per la propria strada avendo la meglio su Romney. E adesso? Adesso viene il bello………… Come nel migliore dei paradossi viventi Obama si ritroverà in minoranza al congresso e con numeri abbastanza risicati al Senato. Cavolo ma allora è quasi come in Italia???? Domattina potrò dire a mio figlio mentre fa alle-
gramente colazione…. “the best is yet to come” andandomene fischiettando in studio a non fare praticamente nulla, per non dire altro… Abbiamo raggiunto il nuovo mondo, l’India che cercava Cristoforo nostro, il quale , se sapesse che caos è involontariamente andato a creare prenderebbe a sassate sia Vespucci che Magellano!!!!! Ma se ricordo bene in queste occasioni si usa dire ”mal comune mezzo gaudio”! Da domani il centro sinistra italiano anziché pensare a stampare manifesti trionfalistici sull’approvazione della Tobin Tax grazie al loro intervento (ma avete capito come funzionerà e chi la paghera? sempre la gente comune) penserebbe al Fiscal Cliff mentre Obama penserebbe alla nostra Spending Review, defiscalizzando la tassa sulle transazioni. Siamo salvi grazie alla globalizzazione!!! Pardon, sono un sognatore. E’ meglio tornare a volare basso e come ben si può imma-
ginare, gli uccelli che volano ad altezza d’uomo possono creare brutti fastidi. Putroppo invece da domani il Fiscal Cliff sarà un problema solo di Obama mentre noi saremo pertanto uccellati vigorosamente. Man mano che scrivo mi sento sempre più Schopenaueriano….. mamma mia il pessimismo mi sta iniziando ad attanagliare e non molla la presa. Che faccio scappo? E dove? A fare cosa? Troppi interrogativi. Posso solo considerare quello che vedo e non prevedere il futuro. Non serve e non sarei mai in grado di farlo. Probabilmente vivere alla giornata è la migliore soluzione. Che sia il “Giornalismo” la nuova corrente filosofica? Un’ultima considerazione la voglio fare pensando ai 70 di Rimini che hanno preferito spendere una giornata del loro tempo prezioso cercando di difendere una idea ed in alcuni casi un
lavoro. Se qualcosa si muoverà in positivo (così come pare) e se verrà modificata almeno in
parte la norma sulla tassazione delle transazioni sarà grazie proprio a chi ha portato avanti il documento sulla rimodulazione dell’imposta a saldi fermi. Precisando che il saldo che il Governo ha ipotizzato dal gettito non tiene conto del costo del lavoro che lo Stato si sobbarcherà visti i licenziamenti che conseguiranno con l’adozione del provvedimento, la proposta del “Masaniello Milano” e dell’IFMA ha sicuramente molto di sensato. E allora perché non proviamo qualche volta anche noi a fare qualcosa di sensato?? Meditate gente, meditate....
Giuseppe Minnicelli
a cura di Gianvito D’Angelo
LA COLPA è del mercato?
Q
uesta volta parleremo di Nasdaq cari lettori di Trading Live Show! Un future su un indice molto gratificante da tradare, ma per alcuni ostico, a giudicare dalle mail e dai messaggi facebook che ricevo quotidianamente. Ho avuto così voglia ed esigenza di capire i motivi dietro questa visione così diffusa da parte di tanti traders!
sione della volatilità, su questo indice sono destinate a fallire! Vediamo meglio il tutto osservando un grafico
Molti dei traders che mi hanno scritto e che pubblicamente ringrazio, hanno così dedotto che il Nasdaq è un mercato “sporco” o “pilotato”.
Sul recente grafico giornaliero, che segue, del Nasdaq, sono indicati con una freccia rossa tute le volte in cui una entrata in breakout short sotto i minimi del giorno precedente o long sopra i massimi, sarebbe miseramente finita in stop.
In realtà ogni volta che il mercato ci da torto, nella misura in cui non riusciamo a prevederne l’andamento, dovremmo sempre imputare a noi, e non al mercato, il nostro stop.
Sembra incredibile ma anche se filtrassimo i breakout tramite il trend di fondo che di questi tempi è certamente short, non riusciremmo comunque ad incrementare la performance!
che ha una mentalità vincente?
Cosa ne deduce quindi un trader
Innanzitutto occorre dire che il Nasdaq 100 rappresenta titoli tecnologici americani molto volatili con un valore assoluto molto alto, (basti pensare a 2 titoli come Google ed Apple che hanno quotazioni oltre i 600 dollari ed oltre 500 dollari rispettivamente) cosa che porta i titoli stessi ad oscillare molto in valore assoluto a parità di variazione percentuale rispetto a titoli che valgono molto meno. Il Nasdaq di conseguenza è un indice molto volatile con un andamento che un profano definirebbe “nervoso” :-) in realtà un bravo trader si limiterebbe ad osservare che, nella maggior parte dei casi, tecniche di entrata di breakout basate sull’espan32
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Sul Nasdaq funzionano tantissimo tecniche di inversione basate sui riassorbimenti di livelli importanti piuttosto che tecniche
basate sulla rottura degli stessi! Basta osservare per credere.
Questo è solo un esempio, tanto semplice quanto efficace, sui principi di cui tener conto quando si costruisce una strategia operativa (si spera vincente) Non è certamente l’unico fattore, ma, come sono solito dire durante ogni coaching operativo, sapere cosa NON fare è già, da solo, il 51% della strategia! Per approfondimenti o anche per scambiare idee di trading potete contattare Gianvito D’Angelo sul suo profilo facebook, luogo dove è solito interagire con tutte le persone che lo seguono o scrivere una mail a: supergianvi@gmail.com Buon Trading a tutti!
Gianvito D’Angelo
a cura di Giulia Martini
Pensieri.. in libertà
T
u chiamale se vuoi “emozioni”... Queste le parole di una famosa e mai dimenticata canzone e da queste sensazioni è scandita anche la nostra esistenza, una colonna sonora che accompagna gli eventi più importanti del nostro percorso e che diversifica ogni nostra giornata... cosa sarebbe altrimenti la vita priva di questi elementi? Una catena di giorni tutti uguali, composti da movenze robotiche...un cuore che batte solo per scandire le funzioni vitali, una mente che registra solo dati... davvero una cosa orribile, senza significato, praticamente saremmo tutti alla stregua di automi. Analizzando il vocabolo scopriamo che “emozione” deriva dal latino e-movere che significa smuovere, portare da dentro a fuori. L’emozione è il punto di incontro tra il corpo e la mente, la quale veicola la rappresentazione mentale della realtà. Un’emozione non è mai neutra, è sempre piacevole o spiacevole e modifica la percezione della realtà di una persona. Le emozioni primarie individuate sono dieci: gioia-godimento; allarme-sorpresa, paura-terrore, vergognatimidezza, colpa rimorso, da cui derivano le 64 attualmente riconosciute. Attraverso il corpo rap34
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presentiamo un’esperienza condivisa, ci comprendiamo meglio in quanto le emozioni sono universali. Significativa è “l’empatia” quel particolare processo chimico che consiste nell’assorbimento diretto dello stato emozionale di un’altra persona. Ciò che è importante è ascoltare i segnali che il nostro corpo trasmette, lui ci parla costantemente attraverso le emozioni e le ripercussioni che di rimando lui manifesta. Il nostro essere è sottoposto ad un forte sforzo per contrastare l’insorgenza delle emozioni negative (rabbia, disappunto, impotenza). In questa lotta impari la sofferenza si manifesta con disagi fisici che possono sfociare in vere e proprie patologie, in forme ansiose, in stati depres-
sivi. Lo stress è generato dalla percezione da parte del cervello di pericoli reali o presunti, da situazioni di vita che riguardano l’ambito affettivo o lavorativo e va ricordato che lo stress è un sistema innato finalizzato a salvarci da eventuali pericoli. Già anticamente per l’uomo delle caverne era funzionale alleggerire il proprio corpo perché questo gli dava modo di poter essere meglio preparato in situazioni di pericolo agevolandone la fuga. E’ necessario quindi per poter vivere al meglio le proprie emozioni e non lasciarsi sopraffare da esse sviluppare una comprensione dei propri stati d’animo e delle proprie reazioni nelle situazioni più faticose, acquisendo la piena consape-
volezza delle proprie potenzialità e la massima comprensione delle nostre risorse, incentivare la propria “autostima”, cercare di ottimizzare al meglio ogni situazione e vederne il lato positivo in modo tale da riuscire a gestire al meglio i nostri stati emotivi...e come diceva Honoré de Balzac: “niente impedisce maggiormente di essere in buoni rapporti con gli altri, che sentirci a disagio con noi stessi”... Facciamo tesoro di
queste parole imparando ad amare prima di tutto e di tutti noi stessi, perchè solo cosi potremo poi dare loro il meglio della nostra essenza e conseguentemente vivere in piena armonia le nostre emozioni...
Giulia Martini
Guglielmo Du Tillot ministro illuminato
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na bellissima mostra illustra in maniera esaustiva le capacità, l’ingegno, la sensibilità, l’abilità, di colui che ha rivoluzionato la stato parmense nel XVIII secolo, facendo assurgere il ducato borbonico agli onori della politica internazionale. Raffinato mecenate, sostenitore del pensiero illuminista plasmante l’arte, la cultura, la politica, la società locale, il ministro rappresenta l’indiscusso regista di una radicale trasformazione su un piccolo regno, divenuto importante grazie alle innovative trasformazioni da esso realizzate, non a caso Parma diventa invidiato centro sperimentale per l’assetto urbanistico, l’architettura, la produzione artistica, le riforme. L’esposizione, visitabile sino al prossimo 27 gennaio 2013 presso Palazzo Bossi Bocchi, comprende dipinti, sculture, architettura, incisioni, numismatica, arti decorative, volumi rari, provenienti da im36
TRADING LIVE SHOW
a cura di Carmelo De Luca
portanti istituzioni locali ed estere, creati dall’architetto Ennemond Alexandre Petitot, dai ritrattisti Giuseppe Baldrighi, Pietro Melchiorre Ferrari, Jean-Marc Nattier, Anton Raphael Mengs, Laurent Pecheux, LouisMichel Van Loo e altri nomi blasonati. Divisa in sezioni, la mostra illustra la personalità del ministro, le trasformazioni da esso attuate per il ducato, l’istituzione dell’Accademia, la propaganda artistica e dinastica attuata attraverso i fastosi eventi legati alle nozze di Casa Borbone, le committenze private di Du Tillot a Parma e a Parigi.
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a cura di Maria Lisa Binnella
ROSSOeVERDE opposti e complementari
L
a teoria di Hering sulla visione del colore postula l’esistenza di tre coppie opponenti di colori: bianco e nero, rosso e verde, giallo e blu. Questi sei colori sono detti primari, psicologici e anche colori complementari. Non è un caso che anche il danaro venga identificato col rosso e col verde; i dollari hanno come colore predominante il verde e vengono chiamati anche “verdoni” , “essere al verde” significa rimanere senza un soldo ma di certo “avere il conto in rosso” è il terrore di tutti ! Dal blu (Sapienza) e il rosso (Amore), il verde (Vita) è costituita la simbolica triade delle sfere dei colori divini. Il rosso è il primo colore percepito dai neonati e viene attribuito simbolicamente al temperamento sanguigno. E’ il colore di Marte, il Dio della forza combattiva e rappresenta la forza vitale e l’erotismo. Spesso il rosso è associato ad una simbologia negativa ed è usato per rappresentare il Demonio. Il significato del colore rosso nei sogni è legato
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alla creazione e distruzione, protezione e dannazione, amore e odio, luce ed ombra. In borsa il rosso indica un andamento negativo dei mercati. In termini temporali, il rosso è il presente. Il verde è il colore della rigenerazione, della natura e della vita stessa, è il colore di Venere, Dea dell’amore e della fertilità. A livello internazionale, è il simbolo del permesso, al verde corrispondono: solidità, stabilità, e perseveranza. Talvolta il verde è associato ad una simbologia negativa ed è usato per rappresentare la rabbia e la putrefazione. Il significato del colore verde nei sogni è partecipare al flusso inestinguibile di rinnovamento perenne, naturale ma al tempo stesso misterioso. In borsa il verde indica un andamento positivo dei mercati.
In termini temporali il verde è il futuro. L’ intera simbologia dei colori si basa necessariamente sul concetto di luce, e tutte le religioni concordano nel trasferire tale concetto all’entità divina. I diversi colori sono quindi simboli delle diverse modalità di manifestazione di Dio e rappresentano i suoi differenti aspetti e le
sue diverse modalità di rivelarsi all’uomo. Secondo il Profeta Ezechiele, l’Eterno si trova al centro della sfera dell’Amore (rosso), circondato da altre sfere che ricordano i colori dell’arcobaleno, e in cui il blu e il verde sono vicini. Inoltre, se nella Bibbia si rintracciano numerose allusioni alle tre sfere concentriche che circondano Dio così anche i miniaturisti e i pittori antichi, che bene conoscevano tale cromatismo simbolico, accostavano questi tre colori vicino o attorno alla divinità, ne è prova l’iconografia del famoso trattato enciclopedico Liber Floridus di Lamberto di Saint-Omer (1120) conosciuta come il “ Tempo Cosmico” dove il Creatore è circondato da sei
settori delimitati da un nastro verde che si snoda a spirale intorno ad un cerchio rosso . Nella Cabala troviamo il verde nella sfera dell’Eternità in Netzach al settimo Sephira, mentre il rosso è nelle sfera del Potere in Gheburah al quinto Shepi-
ra. Di contro al rosso ardente e bruciante il verde della infinita creatività agisce da complemento, così, mentre il fuoco consuma, tutte le cose perdurano grazie al verde e perennemente si rinnovano nell’eterno ciclo della creazione. Senza l’emanazione del rosso, senza l’amore, il verde però rischia di caricarsi di grigio e di opaco e precipitare. Con l’unione sacramentale dei due colori si equilibra la forza del rosso e si rafforzano i poteri vitali del verde. Il senso pieno di questo concetto è espresso nella legenda sulle origine del Santo Graal, tagliato in un solo grande smeraldo (verde) quello stesso che cadde dalla fronte di Lucifero, allo scopo di raccogliere il sangue (rosso), del Cristo. Lo stesso significato è ricorrente nell’arte rinascimentale e trovo sia particolarmente signi-
ficativo nel magnifico dipinto di Paolo Uccello, San Giorgio e il drago conservato alla National Gallery di Londra e databile al 1456 circa. Un trionfante San Giorgio che monta il suo cavallo (bianco con sella e finimenti rossi) senza paura sconfigge il drago (verde) per salvare la principessa. E’ interessante notare che la figura femminile, vestita di abiti regali (di colore rosso e verde) appare esile e in secondo piano mentre lo spaventoso drago la tiene legata, anche se sembra che sia lei a tenerlo al guinzaglio.
Cari amici trader, tutto è più vero ed efficace insieme al suo opposto; ricordiamo che i mercati sono dei vasi comunicanti e che se l’acqua sta riempiendo una parte è solo perché un’altra si sta svuotando. Non agiamo scioccamente pensando di meritare successi e gloria per essere riusciti a liberare la principessa, ma agiamo da veri Cavalieri e misuriamoci solo col drago.
Maria Lisa Binnella TRADING LIVE SHOW
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TARGA FLORIO
cent’anni di emozioni
a cura di Gianni Mercatali
La corsa più antica del mondo è stata vinta da Giordano Mozzi e Irene Guarnieri per il Targa Florio e da Antonio Ghini e Cristina Valenza per il Ferrari Tribute to Targa Florio
P
er sei giorni la leggenda della corsa più antica del mondo ha fatto rivivere in Sicilia, ai siciliani e non solo, passioni, emozioni e ricordi lungo gli 888 chilometri del percorso. Nel centesimo anniversario da quando Vincenzo Florio aveva provato una nuova formula scegliendo di correre la Targa Florio come Giro di Sicilia, 136 vetture d’epoca costrui-
percorso in tre giorni e in tre tappe le tratte Tribune di Cerda-Castello di Donna Fugata; Marina Di Ragusa-Taormina; TaorminaCastelbuono. Tra i partecipanti di quest’anno erano in gara cinque piloti entrati nella leggenda della Targa: Vic Elford, Nanni Galli, Arturo Merzario, Nino Vaccarella e Gijs van Lennep. Piloti celebri che hanno intrattenuto il pubblico con grandi e piccoli aneddoti di una storia sportiva molto fascinosa: a partire da Nanni Galli e Vic Elford, che a quasi 45 anni di distanza hanno ricordato la gara in cui Elford all’ultimo soffiò il gradino del podio a Galli nel 1968. Non si sono negati agli scatti dei fotografi nemmeno Vaccarella e Merzario, a fianco della stessa Alfa Romeo
te dagli inizi del secolo all’ultimo anno, il 1977, in cui si è corsa la Targa di velocità hanno
33 TT/3 con cui si aggiudicarono il primo posto assoluto nel 1971. Parallelamente a Targa Florio TRADING LIVE SHOW
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Classic si è svolto anche Ferrari Tribute to Targa Florio, l’omaggio che la Casa di Maranello ha voluto rendere alla storica gara. Pubblico e appassionati hanno potuto ammirare 64 modelli Ferrari costruiti dal 1948 ai giorni nostri. In totale 200 equipaggi provenienti da 27 Paesi hanno così scoperto il territorio siciliano con il suo patrimonio paesaggistico. Dopo tre giorni di intensa competizione e di curve attraverso i più suggestivi panorami della Sicilia, a vincere questa edizione è stato l’equipaggio composto da Giordano Mozzi e Irene Guarnieri su FIAT 1100/103 E del 1957. L’eccezionale navigatrice, madre del top driver mantovano ed elegante signora di 78 anni, con il suo contributo ha permesso a Mozzi di avere la meglio nell’ultima prova lungo lo storico Circuito delle Madonie. Per il Ferrari Tribute to Targa Florio primo assoluto per la categoria Ferrari Classiche è stato Antonio Ghini, in equipaggio con Cristina Valenza sulla splendida 265 GTB4 42
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del 1970, detta anche Daytona. I vincitori sono stati premiati nello spettacolare Teatro Politeama Garibaldi di Palermo, la città che la sera prima aveva accolto con grande calore gli equipaggi. Ad abbassare la bandiera a scacchi sulla pedana del traguardo Sandro Binelli, presidente di MAC Group, la società che ha organizzato l’evento promosso dalla Fondazione Targa Florio Onlus con il patrocinio dell’Automobile Club di Palermo.
Gianni Mercatali
a cura di Carmelo De Luca
News enoturistiche da Toscana Promozione C
hiusi i battenti, Buy Tuscany può ritenersi soddisfatto: 141 buyer stranieri, 102 seller italiani, stampa specializzata, hanno animato la Fortezza da Basso per l’edizione 2012. Una edizione caratterizzata da un alto livello qualitativo ha messo a disposizione degli operatori “granducali” del settore la collaudata esperienza, nel panorama
turistico internazionale, maturata nel tempo da Toscana Promozione. La soddisfazione manifestata da numerosi potenziali clienti, l’efficienza organizzativa, il blasonato prodotto venduto, rappresentano gli ingre-
dienti del successo legato alla manifestazione. L’evento in questione ha avuto un antecedente presso Palazzo Strozzi-Sacrati, dove il vino autoctono ha fatto da padrone durante la presentazione relativa alla campagna pubblicitaria realizzata per lanciare etichette già affermate e nuove nel mercato internazionale. Decisamente accattivante, il logo ideato da Lorenzo Marini Group rappresenta una leggiadra farfal-
la, fatta di vino, le cui ali hanno la caratteristica forma triangolare della regione in oggetto. Rimanendo in tema, il Made in Tuscany è stato letteralmente setacciato da nasi raffinatissimi italiani ed esteri, scovati da Enoteca Italiana, Associazione Enologi Enotecnici Italiani, Monte dei Paschi, con il compito di eleggere le regine tra ben 940 bottiglie: I vini vincitori, premiati a Siena lo scorso 24 novembre, viaggeranno nel mondo promuovendo, così, la propria nobile immagine. Ah, la manifestazione ha trovato in Toscana Promozione una valida alleata nella promozione!
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La Reggia
di Barberino a cura di Carmelo De Luca
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plendida dimora di campagna, appartenuta alle nobili famiglie Bettini e Gerini, Villa le Maschere rimane saldamente legata all’arte italiana per la sua storica architettura, le sculture, il magnifico parco, realizzati da nomi blasonati, basti menzionare il grande Giovanni Battista Foggini. Costruita in piena epoca manierista, la piccola reggia ha subito un accurato restyling, attento ai vincoli dettati dalla Sovrintendenza per i Beni Culturali, trasformandola in uno lussuoso resort valorizzante le sue gloriose memorie e l’eccellenza italiana nel settore del design contemporaneo, non a caso l’armonico melange tra pavimenti d’epoca, colori tenui dominanti molti ambienti, maioliche del primo novecento, delicati stucchi, soffitti dipinti a grottesche, affreschi, si fondono in una magnifica armonia catturante la vista dell’ospite. Il grandioso parco racchiude giardini all’italiana, ma le attrattive vegetali sono decisamente tante, infatti il suo fertile terreno nutre sequoie, essenze, fiori, tra i quali spiccano due invitanti piscine. L’augusto
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passato, fatto di feste pompose, ospiti illustri, vita spensierata, ma anche il presente trovano chiara lettura nella opulenza artistica caratterizzante camere e suite, un vero trionfo di decorazioni originali, tessuti preziosi, arredamento griffato, accessori tecnologici per tutti i gusti! Una menzione speciale merita il raffinato ristorante, un vero sancta sanctorum della enogastronomia toscana, ospitato presso l’aulico salone con pavimento in mosaico, sul quale dimora l’elegante mobilio in grigio chiaro, tra il quale spicca l’ampia vetrata con vista sulla terrazza del Foggini e sull’incantevole paesaggio mugellano. Per il relax? Niente paura! Presso i sotterranei della Villa, l’equipaggiato centro benessere offre vasca idromassaggio, bagno Turco, sauna, zona Relax, angolo tisane, cosmesi del marchio Sothys.
a cura del Maestro Alberto Presutti
Non si dice piacere
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Rubrica di Business Etiquette
l Bon Ton e la Business Etiquette sua estrinsecazione aziendal-professionale, fissano le regole per chi sa e vuole coniugare l’essenza dell’essere con quella dell’apparire, la cultura con il denaro, le responsabilità con il savoir vivre.
to col mondo circostante. Mai niente è stato realizzato senza il soffio impetuoso della passione, per cui l’imperturbabilità nasconde sempre uno slancio passionale.
Continua, qui di seguito, una disamina, in ordine alfabetico, dei pregi propri del vero “Signore” come del vero “Professionista”.
Q come QUID: Il vero “Professionista” ha in sé il “quid” del carisma che lo rende vincente già in partenza. Possedere quel certo “quid” è un vantaggio nelle relazioni, quindi, negli affari. Senza carisma si è niente, non si lascia il segno.
N come NONCHALANCHE: La nonchalance è l’arte di fare una cosa strana come se fosse normalissima per evitare figuracce.. Il vero “Signore” ben conosce quest’arte, e la pratica, divertito e divertente. Questo modo di essere non va, però, scambiato per pigrizia, ora peggio, snobismo.
R come RAFFINATEZZA: Dalla qualità delle frequentazioni si deduce lo stile e la raffinatezza del frequentatore. Ma la raffinatezza non è espressione di un lato kitsch della personalità del vero “Signore”, è il traguardo di anni di studio, di apprendimento, di frequentazioni giuste, appunto.
O come OSARE: Il vero “Professionista” non ha paura di ciò che non sa e sa gestire con oculatezza, ma se necessita, con sfrontatezza frutto di esperienziale contezza, ciò che fa parte del suo bagaglio di competenze e, quindi, osa con coraggio mai imprudente. P come PASSIONE: Il vero “Signore” come il vero “Professio-
S come SIGNORILITA’: Signori si nasce, e non può essere che così. Ma è essenza interiore che può essere dono meraviglioso di chiunque, anche non affatto di nobile schiatta. La signorilità è l’unica orma che resta impressa nel cammino del vero “Signore”. nista” dimostrano self-control, sicuramente, ma senza che questo si traduca in glacialità di rappor-
T come TRATTARE: Il vero “Signore” e il vero “Professionista” sanno d’istinto trattare con TRADING LIVE SHOW
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qualsiasi interlocutore, con tolleranza se è il caso, con inflessibilità talaltra volta, mai scusando le mascalzonate e le ingiustizie.
U come UGUAGLIANZA: Non esistono caste, classi, barriere nella forma mentis del vero “Signore” che è aperta, liberale, all’insegna dell’uguaglianza so-
ciale e dell’armonia, perché, il vero “Signore” è anche un idealista e un sognatore. V come VOLONTA’: Volere è potere, si diceva un tempo. Ma per il vero “Professionista” vale un altro motto, ben più attinente alla sua formazione culturale: “L’ottimismo della volontà” che esplica la sua forza in una visione positiva che si unisce al credere fermamente nelle proprie forze. Z come ZIZZANIA: Mettere zizzania perché come dicevano gli antichi romani, “divide et impera” non fa parte del comportamento e della cultura del vero “Professionista” che, anzi, ama la cooperazione e si adopra per essa, spendendosi generosamente, nell’obbrobrio per le trame e per le congiure.
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a cura di Andrea Facchini
BUON LAVORO
OBAMA..
Q
uale miglior augurio posso fare al Presidente Obama se non pubblicare una fotografia del quadro economico, finanziario e sociale degli Stati Uniti d’America? Per molti versi la situazione evidenziata dai grafici mostra luci ed ombre, anche se quest’ultime prevalgono decisamente. Siete invitati tutti a leggere i grafici di cui sotto, al fine di poter contribuire al dibattito sulla situazione americana. TOTALE DIPENDENTI NON AGRICOLI Nonostante la crescita degli Stati Uniti dopo il 2009, il totale degli occupati è ancora ben inferiore al picco del 2007.
... ma credo che ci sia tanto da fare
RAPPORTO POPOLAZIONE CIVILE/OCCUPATI Ancora più allarmante se guardiamo questo rapporto. Ad oggi solo il 59% delle persone lavora, contro il quasi 65% del 2000. Siamo quasi ritornati ai livelli del 1970, quando gli equilibri sociali erano un tantino diversi: il lavoro femminile ad esempio era minore di quello attuale, tanto per fare un esempio. Una dinamica del genere, non solo è giustificata da un assenza di lavoro, ma anche da un invecchiamento della popolazione, la quale vede un numero sempre crescente di pensionati, che a loro volta percepiscono un reddito inferiore a quello lavorativo. Un altro dato da considerare è che i nuovi entrati nel mondo del lavoro, possono scordarsi stipendi reali simili a quelli dei loro padri, vista la ricerca sempre maggiore del-
la competitività. In questo contesto trovo matematicamente impossibile assistere ad una ripresa del mercato immobiliare, tale da raggiungere i livelli visti nel 2006/2007.
REDDITO REALE DISPONIBILE USA Il periodo 2008/2009 ha visto la più grande discesa in termini reali del reddito disponibile. Ad oggi lo stesso non ha rivisto il picco del 2007, ma nonostante ciò il Pil si trova su nuovi massimi, sia in termini nominali che reali. Perchè? Lo vedremo dopo, TRADING LIVE SHOW
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intanto analizziamo il dettaglio dei redditi americani che c’è da divertirsi.
RAPPORTO REDDITI MEDI CEO/ OPERAI Questo grafico riassume molto bene l’aumento di diseguaglianze tra i manager e la classe operaia. Nel 1960 a fronte di un 1 dollaro guadagnato da un lavoratore a basso reddito, un manager ne guadagnava mediamente 100. Oggi siamo chiaramente sopra i 350 dollari. Ovviamente questo rapporto è un acceleratore esponenziale, verso una minor distribuzione di ricchezza. Sarebbe interessante pertanto, depurare il grafico precedente dai redditi dei manager, al fine di leggere l’effettiva dinamica dei redditi disponibili. Son convinto che rimarremmo sconcertati dalla diminuzione del potere di acquisto della classe media. Da una parte quindi la pressione salariale frutto della globalizzazione selvaggia, mentre dall’altra l’ingordigia della classe dirigente che non è disposta a percepire compensi più congrui.
DINAMICA AUMENTI SALARIALI Secondo i calcoli ufficiali dal 1990 al 2005 i salari minimi reali sono diminuiti di oltre il 9%. Ovviamente lascio a voi pensare cosa sia successo negli anni successivi alla crisi. E’ chiaro che questa dinamica porta ad un tenore di vita sempre peggiore per la classe più numerosa, la quale per stare al passo ricorrerà al credito, come vedremo successivamente.
TASSO DI RISPARMIO USA Dopo il picco della crisi, il tasso di risparmio sta diminuendo nuovamente. Ovviamente quel famoso 1% della popolazione, contribuisce a tenerlo su valori positivi. Sarei curioso di vedere dove sarebbe tale indice considerando il resto della popolazione.
SPESE REALI PERSONALI USA Come per miracolo le spese personali reali hanno visto nuovi massimi, nonostante ci si tro-
vasse difronte alla crisi più grave degli ultimi 80 anni. Ciò è stato possibile come vedremo ad un aumento del credito. Del resto nei consumi personali non ci sono solo gli sfizi, ma anche e soprattutto i beni essenziali per poter vivere in questa società, a partire dall’alimentazione.
CREDITO AL CONSUMO TOTALE Ed eccoci qua al grafico di cui vi parlavo. Se da un lato il credito sui mutui sta vivendo da qualche anno una fase di deleverage, dall’altra parte quelli al consumo hanno superato ampiamente i picchi del 2007. Vorrei ricordare che il credito al consumo, ha un grado di rischio maggiore per le banche, rispetto a quelli ipotecari. Riusciranno i nostri eroi/ consumatori, in un futuro più o meno lontano ad essere solvibili, vista la dinamica dei salari reali?
PIL USA Ed eccoci qua al Pil. Gli Stati Uni-
ti sono riusciti nell’impresa di annullare la più grossa crisi mai vista in soli 3 anni. Ma in che modo? Verrebbe da dire che il fine giustifica i mezzi, ma in questo caso ci troviamo in presenza di una materia incompatibile con questo famoso detto. Successivamente vedremo l’esplosione del debito pubblico, ben supportato dalla mano creativa della Federal Reserve. E’ chiaro che il risultato sarebbe stato un tantino diverso, in assenza di una spesa pubblica sostenuta e di un sistema bancario rifocillato, in grado di concedere nuovo credito ai “bisognosi”. Il fine è stato raggiunto, quindi, ma l’aver utilizzato mezzi non convenzionali produrrà effetti poco graditi alla platea.. Le variabili sulle quali si possono scatenare gli effetti collaterali sono numerose. Dall’inflazione alle crisi sociali, fino ad arrivare all’implosione del sistema stesso, se qualche sassolino entra erroneamente nell’ingranaggio. Tuttavia non sono io la persona adatta per profetizzare un qualcosa a me sconosciuto.
per ogni 1000 abitanti contro gli 8 di Italia e Germania.
PROFITTI AZIENDALI AL NETTO DI IMPOSTE Se da un lato i redditi personali non hanno rivisto il top del 2007, cosa ben diversa invece per gli utili aziendali. Le società sembrano infatti le maggiori beneficiarie della ripresa economica attuale, questo grazie ad alcuni fattori, come la delocalizzazione dei posti di lavoro, la forte domanda nei paesi emergenti e una tassazione più leggera. In passato, ad un aumento dei profitti aziendali assistevamo ad una revisione al rialzo dei salari. Nell’era della globalizzazione questa dinamica sembra venuta meno. Solo eventuali politiche sociali più protezionistiche potranno riavviare quel processo visto in passato, con effetti collaterali verso l’esterno.
PRESSIONE FISCALE (Gli Usa fra i più bassi) Attraverso il grafico qui sotto possiamo constatare, come gli Stati Uniti, a differenza dei paesi europei, possano far leva sulle entrate fiscali, piuttosto che sulla riduzione della spesa pubblica. Il Fmi in questi giorni ha varato uno studio secondo il quale a fronte di un risparmio di spesa pubblica di 1 dollaro, corrisponde una perdita sul Pil tra 0,9 e 1,4 dollari. La cosa certa per gli Usa è che il deficit pubblico non può viaggiare ai livelli degli ultimi tre anni, in quanto renderebbe insostenibile il debito. Il Congresso, invece, a maggioranza repubblicana è favorevole ad un taglio della spesa. Nelle prossime settimane pertanto il nostro Obama non avrà vita facile al fine di evitare il Fiscal cliff.
POPOLAZIONE USA TOTALE La popolazione americana continua a crescere in modo piuttosto costante. Non ci troviamo in presenza di un Paese fra i più vecchi. Il tasso di natalità è di 14 TRADING LIVE SHOW
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E QUA VIENE IL BELLO DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA USA (1% detiene il 34,60 della ricchezza) Ben più efficace è invece analizzare la ricchezza finanziaria, derivante tra la differenza della ricchezza e i beni intangibili delle famiglie, quelli cioè che non possono essere smobilizzati al fine di creare la necessaria liquidità per soddisfare i bisogni,
come ad esempio la casa di abitazione. E’ impressionante come nel 2010 ben l’80% della popolazione detenesse solo il 4,7 della ricchezza finanziaria degli Usa, rispetto ad un tasso medio negli ultimi 30 anni dell’8%. I dati, in questo caso sono gli ultimi disponibili, data la complicata rilevazione del calcolo. Ad oggi è impensabile ipotizzare una risalita della percentuale di ricchezza finanziaria in mano all’80% della popolazione. Piuttosto è facile constatare l’impoverimento del consumatore medio in ottica di lungo periodo. Questa condizione, oltre a rappresentare un pericolo per l’economia, non solo americana, sembra destinata a durare nel tempo, se l’amministrazione non attuerà una politica fiscale in grado di 50
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ridistribuire meglio la ricchezza. E’ curioso constatare come l’accentramento di ricchezza Usa in mano ad una minoranza inferiore all’1% della popolazione, sia secondo solo alla Svizzera. CURVA PRESSIONE FISCALE SUL REDDITO In questo grafico sotto possiamo osservare la curva delle aliquote fiscali sul reddito. Questa curva ha iniziato ad appiattirsi con l’insediamento di Reagan alla Casa Bianca, fino ad arrivare all’era di George W Bush. E’ chiaro che un sistema fiscale di questo tipo tende ad amplificare il divario tra le classi, aumentandone il potere per quelle più ricche, le quali potranno a sua volta influenzare la vita politica, economica e sociale del Paese. Un pò diverso da una sana democrazia. Non credete?
DINAMICA TASSAZIONE REDDITI MASSIMI L’incidenza della tassazione per l’1% della popolazione scende ulteriormente grazie all’aliquota applicata sui dividendi percepiti, che ammonta al 15%. Pertanto uno dei provvedimenti attesi sarà una revisione al rialzo della tassa sui redditi da capitale.
DINAMICA RICCHEZZA IN MANO ALL’1% TRA USA E SVEZIA I paesi scandinavi sono quelli più virtuosi in tema di distribuzione di ricchezza. Osserviamo in questo grafico la dinamica fra Usa e Svezia fin dal secondo dopoguerra. E’ impressionante constatare il divario creatosi a partire dagli anni ‘80, e come lo stesso sia coinciso, come descritto nel grafico sopra, con l’abbassamento delle aliquote massime. (continua sul prossimo numero)
Andrea Facchini
borsadocchiaperti.blogspot.com
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