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Provalo!
PROVA SU STRADA
L
IN STRADA HA SUPERATO SE STESSO
La nuova ammiraglia della gamma Renault Trucks, il T 520, ha sostituito il mitico Magnum. Rivoluzione ieri, rivoluzione oggi. Il test drive ne ha evidenziato le qualità.
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PRESENTAZIONE GAMMA
DALLA C ALLA T
È il particolare alfabeto di Renault Trucks che identifica le varie mission della nuova gamma della Losanga. C per l’edilizia, D per la distribuzione, K per il cava-cantiere e T per la lunga distanza.
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INTERVISTE
IL MIO CAMION
L’esperienza diretta di chi ha già messo al lavoro la nuova gamma. Quattro clienti della Losanga che per primi hanno creduto nella R/Evolution e le impressioni in diretta dopo una sessione Optifuel.
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BREMBANA TRASPORTI
Per l’azienda di Zogno (Bg) il confort della cabina non ha paragoni. Per loro due nuovi T Range Euro 6.
C.A.F.A.
Da 20 anni clienti della Losanga, di certo non potevano non accettare con entusiasmo la sfida con la nuova gamma.
AZZINI FRANCESCO
460 cavalli è il livello di potenza scelto dall’azienda di Carpenedolo (Bs) per i suoi nuovi T Range.
DIOTTI TRASPORTI
Un’azienda entrata di recente nella vasta clientela Renault Trucks grazie all’eccellente rapporto con la Concessionaria.
OPTIFUEL
Luca Barassi - direttore Trasportare Oggi in Europa
Un programma che rende ancora più performanti ed economici i veicoli della nuova gamma. Cosa ne pensano gli utenti?
a punta di un iceberg, il vertice di una piramide oppure l’overture di una grande opera. Fate il paragone che preferite, ma in ogni caso di questo si tratta quando si parla del lancio di una nuova gamma di veicoli. Un lavoro lunghissimo, immane che parte da un’idea, da un concept per poi trasformarsi in strategia industriale, in progetto e in produzione. Solo dopo milioni di chilometri di test, migliaia di interviste a clienti e operatori del settore e, naturalmente, miliardi di euro di investimenti, il veicolo debutta sul mercato. Per Renault Trucks ci sono voluti 7 anni prima di far vedere la luce alla propria R/Evolution, 5 milioni di ore sui banchi di prova, 10 milioni di chilometri di test su strada, 5 mila persone coinvolte. Pensate: era il 2006 quando la Losanga ha immaginato una nuova gamma che sarebbe andata al cliente finale dopo un lasso di tempo che al giorno d’oggi è paragonabile ad un’era geologica. Pensate a quanta professionalità, quanta lungimiranza, quanta tecnologia e quanto spirito imprenditoriale hanno avuto a Lione, ripeto ben 7 anni prima, per far sì che oggi il mondo del trasporto commerciale avesse a disposizione una gamma moderna, tecnologicamente avanzata, sostenibile dal punto di vista economico e da quello ambientale e in grado di abbattere sensibilimente quello che è chiamato TCO, ovvero Total Cost of Ownership, e che è divenuto ancor più di vitale importanza per le aziende rispetto ai tempi in cui il mercato registrava oltre 30 mila immatricolazioni all’anno. Il camion come centro di profitto: è questa la filosofia alla base della gamma Renault Trucks. Ciononostante tutto questo non basta. Il veicolo o tutta la gamma viene presentata a clienti, giornalisti, dealer e operatori del settore. L’effetto non è scontato. Si potrebbe pensare che basta la novità per far innamorare l’utente finale. Qualcuno forse immagina che basta il legame con la Losanga per far apprezzare al 100 per cento la nuova creatura. Non è così. Manca ancora un pezzo, manca ancora un passaggio. L’unico che convince veramente il titolare di un’azienda di autotrasporto, un operatore logistico o un autista. È salirci a bordo e guidarlo. Provarlo davvero nella sua operatività quotidiana. Vedere ogni giorno i report di utilizzo e le tabelle dei consumi. Solo allora ci si rende conto di cosa significhi R/Evolution. Ed è per questo motivo che noi, per presentarvi al meglio questa nuova gamma, siamo andati in strada con un T Range, abbiamo messo a nudo tutte le versioni, dalla C alla T, ma soprattutto abbiamo parlato con i clienti che ormai da mesi lavorano con i nuovi truck. Dopo aver letto queste pagine, dunque, non vi resta che fare una cosa sola: salire a bordo e partire... con Renault Trucks naturalmente!
A cura della redazione di: Hanno collaborato: Ferdinanado Tagliabue - Francesca Marinello Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it Coordinatrice editoriale: Francesca Lugaresi - lugaresi@trasportale.it
Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com CASA EDITRICE Transpoedit S.r.l. - Sede legale: Viale Monza, 40 20123 Milano - P. IVA: 07634360965
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TEST DRIVE
In strada ha sup
Il T ha sostituito il mitico Magnum come ammiraglia della nuova gamma
A
bbiamo provato il più grande della gamma T nella versione con la motorizzazione più potente, quella Euro 6 da 520 CV e con la high cab. Il motore, anche con la cura Euro 6, si dimostra parsimonioso e particolarmente silenzioso. Eccellente anche il comfort grazie al lavoro delle sospensioni della cabina che, nonostante la ragguardevole altezza, risulta esente da fastidiosi ondeggiamenti. Presentata al gran completo lo scorso anno, la nuova gamma Renault Trucks ha nei veicoli della serie T i modelli più prestigiosi, che hanno mandato in pensione i “vecchi” Premium e Magnum, proponendosi in una sola serie che però è costituita da modelli differenti tra loro per dimensioni di cabina e motore. Chi come noi ha visto la nascita del Magnum, camion rivoluzionario per eccellenza, ha visto nella serie T una gamma di veicoli sicuramente moderna e originale ma, di primo acchito, meno rivoluzionaria del grande predecessore e proposta con un colore di lancio cangiante, quasi cupo sotto un cielo di nuvole ma luminosissimo quando c’è il sole. Una considerazione che vale solo al primo esame perché appena ci si avvicina a questi nuovi veicoli e si prende posto in cabina ci si rende conto come la serie T sia avanti anni luce rispetto al pur sempre amato Magnum. ESTETICA PERSONALE E ACCATTIVANTE
Prima di prendere posto in cabina ci imponiamo di esaminare il veicolo esternamente, nonostante la voglia di salire a bordo sia tanta. Che si tratti del modello con la cabina più alta, la High Sleeper, è più che evidente, basta considerare l’altezza, davvero ragguardevole; in più se non si ha l’occhio sull’altezza delle cabine c’è un segnale di riconoscimento inequivocabile, la fascia cromata superiore posta proprio a sottolineare la maggior altezza di questa cabina. Ad una osservazione esterna attenta salta subito all’occhio l’inclinazione del parabrezza (12 gradi) che assicura, assieme alla forma trapezoidale della cabina (più stretta nella parte anteriore e più larga in quella posteriore, rispettivamente 235 e 250 cm) una migliore aerodinamica. I deflettori integrati nei nuovi fari e le bombature sugli spigoli sotto il parabrezza costituiscono un
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Il mio camion
perato se stesso
a Renault Trucks
ulteriore contributo all’abbattimento del Cx. Lateralmente si nota la porta allungata verso il basso a protezione dei gradini e, a proposito di porta, ecco una importante differenza con il Magnum, sul quale si saliva come su una locomotiva: tre gradini e poi passo laterale. Sulla serie T, anche nel caso della cabina High Sleeper non è più necessaria quella contorsione, si sale normalmente aiutandosi con le maniglie laterali e una maniglia posta tra i gradini che facilita ulteriormente l’operazione di salita e discesa. Lo spazio in cabina è davvero tanto, le finiture accurate. Il sedile, bello da vedere, è anche molto comodo e originale con le cinture di un bel rosso che ne accrescono l’aspetto sportivo. Altrettanto bello (e funzionale) il volante multifunzionale con comandi a vista. Inutile soffermarci sulla quantità di informazioni disponibili, sarebbe necessario un articolo solo per quelle. Diciamo solo che c’è veramente tutto e di più, manca solo il menù che vi ha preparato vostra moglie per la sera!
IdentiTruck RENAULT T 520 HIGHCAB T 4X2 E6 MOTORE
Renault DTI 13 con sistema di iniezione ad alta pressione (2400 bar) tramite iniettori pompa con testata a 4 valvole per cilindro, alberi a camme in testa, distribuzione posteriore. Sovralimentato tramite turbocompressore; livello di disinquinamento Euro VI; sistema post trattamento compatto (7° iniettore, catalizzatore, FAP, SCR).
CILINDRATA
12,8 litri
POTENZA MASSIMA
382 kW a 1900 giri/min
COPPIA MASSIMA
2550 Nm a 1050-1400 giri/min
LIVELLO ECOLOGICO
Euro 6
NUMERO CILINDRI
6 in linea
CAMBIO
Optidriver AT 2612E a 12 rapporti + 3 RM
PORTATA
18.000 Kg
PESO PTT
44.000 Kg
PASSO
3.800 mm
SBALZO POSTERIORE
825 mm
LUNGHEZZA MASSIMA
5.990 mm
TARA CON ALLESTIMENTO CON PIENO RIFORNIMENTI
8.385 kg DIMENSIONI
Il mio camion
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Qui sopra in senso orario: il propulsore DTI 13 da 520 cavalli Euro 6, la spaziosa ed elegante cabina in cui spiccano le rosse cinture di sicurezza e il retro del veicolo davanti alla concessionaria da cui siamo partiti per questa prova.
SILENZIO… SI VIAGGIA Ora si gira la chiave, si regola volante e retrovisori e via… si parte in direzione della Milano-Laghi incrociando le dita visto che la settimana prima, con un altro veicolo ci siamo trovati pressoché bloccati per una ventina di minuti. Fortunatamente la situazione traffico è buona e superiamo la barriera di Milano dopo poco più di 13 minuti percorsi ad una media di 46 km/h. Le prime impressioni del veicolo sono più che positive: la visibilità anteriore è molto buona, merito dell’ampia superficie vetrata del parabrezza e delle finestrature laterali, ma anche della ragguardevole altezza da terra che assicura una ottimale visuale della strada e del traffico. Bene anche per quanto concerne i retrovisori ampi e ben separati, con il grandangolare superiore, l’antevisore, anch’esso di generose dimensioni e dall’ampia visuale. In barriera un piccolo neo. Infatti, la ragguardevole altezza della cabina ci crea qualche difficoltà nel ritiro dello scontrino dell’autostrada sia perché queste non sono particolarmente alte sia perché la sagomatura della parte superiore della portiera non permetta la completa discesa del finestrino. Prendiamo la Milano-Laghi in condizioni di traffico buone. Il cambio Optidriver in modalità automatica lavora con una notevole rapidità e la sensazione è che la sua rapidità sia cresciuta sensibilmente, almeno rispetto alla generazione precedente. Viaggiamo in tutta tranquillità sugli 85 km/h e quello che notiamo dopo qualche chilometro è la grande silenziosità di questo motore. Sicuramente la cabina alta è molto ben isolata, i materiali sono certamente molto buoni ma quello che si percepisce appena in cabina è un sei cilindri di 13 litri che può contare su 520 CV molto bene educati e indubbiamente silenziosi. Qualche sorpasso. Il veicolo risponde molto bene, lo sterzo è preciso e immediato e la visibilità pressoché perfetta contribuiscono a rendere le manovre facili e sicure. Usciamo ad Azzate e apprezziamo ancora una volta la precisione e la rapidità del cambio Optidriver che sa sempre come comportarsi nel migliore dei modi tanto da poter tranquillamente dimenticarsi della possibilità di poter intervenire anche manualmente. Un breve tratto in discesa, giusto per far lavorare un eccellente freno motore e ci dirigiamo verso Sesto Calende in compagnia di un traffico considerevole. Si accelera, si frena, si riparte e si rallenta. Insomma le condizioni nelle quali non ci si vorrebbe mai trovare
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Il mio camion
La placca metallica del veicolo in prova, firmata dal Direttore del Centro Design di Renault Trucks Hervé Bertrand
Comfort Informazioni su cruscotto Cura interni Dimensioni abitacolo Rapidità innesti Sospensioni cabina Silenziosità motore
Plus
ma che, purtroppo, contraddistinguono molto spesso questo tratto. Sono 37 km un po’ sofferti, percorsi in poco più di 45 minuti a causa del traffico che incide in maniera considerevole. Il veicolo però ha un comportamento molto buono e nonostante (lo ripetiamo) la ragguardevole altezza non vi sono beccheggi. Molto buono anche il comportamento del retarder (Optibrake+ con potenza 414 kW a 2300 giri/min). In pratica i freni sembrano essere un optional e vengono chiamati in causa solo per completare l’arresto del veicolo. In tutte le altre occasioni ci pensa il freno motore. Basta azionare la leva a destra del volante, peraltro in una posizione particolarmente naturale, e il veicolo rallenta con una grande potenza e prontezza, molto meglio rispetto al passato. Fortunatamente le condizioni del traffico migliorano e possiamo anche concentrarci maggiormente ad analizzare l’ottimo lavoro che è stato fatto sul veicolo. Le sospensioni sono efficientissime e anche se il fondo stradale non è proprio una meraviglia, in cabina non si avvertono fastidiosi scossoni, merito anche del lavoro svolto sulle sospensioni di cabina e sull’eccellenza del sedile, davvero fatto molto bene e particolarmente confortevole, come del resto ci si deve aspettare da un’ammiraglia. Il veicolo ci è parso molto equilibrato, dunque, sotto tutti i punti di vista. Nei 200 chilometri percorsi durante la prova lo abbiamo trovato agile e scattante pur nella sua potenza e, soprattutto, abbiamo potuto facilmente tenere sotto controllo consumi e stile di guida grazie all’Optifuel Infomax. Insomma, a noi pare proprio che questo camion sia… un centro di profitto. ■ Il mio camion
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LA GAMMA
Dalla C alla T, l’al Renault
S
olo una lettera per identificare la missione del veicolo. Per la Losanga il camion è un centro di profitto, ovvero uno strumento di lavoro. Una fonte di guadagno, dunque, e non un costo. E neppure un oggetto ludico, né un pezzo da collezione. Per questo motivo non c’è bisogno di utilizzare nomi fantasiosi alla ricerca dell’effetto emozionale. Una lettera, e basta. Per il resto concentriamoci sul prodotto, ovvero sui veicoli che formano questa nuova gamma. Un veicolo, nel suo complesso, rivoluzionario che, così come fu per l’allora avanguardistico Magnum, continua a far parlare di sé. A partire dalla forma che, a differenza dei veicoli concorrenti, è trapezoidale sì, ma rovesciata, ovvero con la parte più larga in basso e poi più ampio nella parte anteriore e più stretto in quella posteriore della cabina. Un’innovazione che, per i progettisti di Lione, ha portato a un miglioramento notevole della capacità di penetrazione dell’aria e dell’ottimizzazione dei flussi d’aria diminuendo sensibilmente il Cx e quindi il consumo di carburante. Non è certo solo questa la rivoluzione di una gamma che ha come obiettivo quello di porre il camion al centro dell’operatività dell’azienda di trasporto. Ogni segmento di questa gamma ha delle caratteristiche all’avanguardia che rendono i suoi veicoli innovativi e moderni.
LUNGA DISTANZA T440 520 CV
SOSPENSIONI MECCANICHE CON ARTICOLAZIONI LUBRIFICATE PER IMPIEGHI MOLTO GRAVOSI DA 7,1 A 9 T (PER C RANGE) E DA 8 O 9 T (PER K RANGE)
LUNGA DISTANZA T380 520 CV
LONGHERONI DRITTI DA 7 O 8 MM (C RANGE) E 8 MM (K RANGE)
SERBATOI IN ACCIAIO CONCEPITI PER IMPIEGO FUORI STRADA
SEPARAZIONE DEI CABLAGGI ELETTRICI DAI FASCI PNEUMATICI PER FACILITARE LA MANUTENZIONE SOSPENSIONI POSTERIORI PARABOLICHE O PNEUMATICHE DA 13 T A 26 T PER LA GAMMA C, PARABOLICHE O SEMIELLITTICHE DA 13 T A 32 T PER LA GAMMA K
CAVA CANTIERE C380 520 CV
“C” E “K”: LE GAMME EDILIZIA E CAVA/CANTIERE Per questi nuovi veicoli, Renault Trucks propone due gamme distinte: Edilizia C e Cava/cantiere K,, in modo da rispondere il più efficacemente possibile alle esigenze dei clienti. Per entrambe robustezza, confort e protezione sono dei must che si traducono, per ciascuna di esse, in caratteristiche di progettazione uniche e specifiche per la loro missione. La gamma Renault Trucks C,, disponibile con due larghezze di cabina (2300 e 2500 mm) ma con quattro configurazioni (Day cab, Global cab, Night&Day cab e Sleeper cab), presenta, innanzitutto, un importante carico utile (fino a 22,8 tonnellate), un comfort simile a quello di un camion lunga distanza, e consumi al di sotto della media della categoria. Inoltre, l’eccellente motricità e le capacità di superamento di passaggi difficili le consentono di sedurre i professionisti del movimento terra.
EDILIZIA C250 320 CV
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Il mio camion
Qui sopra il telaio di un C Range.
lfabeto secondo t Trucks 24° è l’angolo di attacco che, insieme, ai 312 mm di altezza da terra dell’assale per-
mettono di superare gli ostacoli più impegnativi. OptiTrack è il sistema di trazione idrostatica sull’asse anteriore che consente di disporre temporaneamente di un supplemento di motricità e unitamente alla modalità Off Road del cambio OptiDriver, permette di affrontare strade con situazioni molto impegnative, tipiche di questo tipo di veicoli. La gamma è formata dalle seguenti configurazioni: 4x2, 6x2 e 6x2*4, 6x4, 8x2/6, 8x4 (motrici) e poi 4x2 e 6x4 (trattori). Una MTT che va da 18 a 33 tonnellate tra strada e fuoristrada e che permettono di arrivare a MTC massime di 100 tonnellate. E per questi sforzi sono necessari potenze e motori adeguati. La catena cinematica della gamma C può contare sulle motorizzazioni Euro 6 di Renault Trucks, tra le più affidabili del mercato perché testate da maggiore tempo. 8, 11 e 13 litri. 250, 280 e 320 cavalli per la cilindrata più piccola, 380, 430 e 460 per quella intermedia e 440, 480 e 520 cavalli per i 13000 cc. Il comfort all’interno della cabina è assicurato principalmente da un posto di guida ergonomico, con una posizione di guida ideale e un cruscotto che permette al conducente di avere a portata di mano tutti i comandi più utili. Alcune delle caratteristiche che fanno della gamma C un veicolo assimilabile (dal punto di vista della vita a bordo) ad un grande camion di linea sono gli intuitivi comandi al volante, il climatizzatore con lo sbrinamento automatico dei vetri laterali, parabrezza e retrovisori, i pulsanti a rotella come nelle automobili di lusso e i sedili a sospensione pneumatica ventilati. Ma c’è di più: avete mai visto un cruscotto i cui pulsanti possono essere spostati dal conducente per personalizzare il posto di guida? Renault Trucks C ce l’ha. Sul C, ma anche su tutta la gamma.
EDILIZIA C380 520 CV
DISTRIBUZIONE D18 26 T
Quanto alla gamma K, è il nuovo punto di riferimento in materia di robustezza e capacità di superamento di passaggi difficili ed offre il miglior angolo d’attacco del mercato, 32°. Il telaio, per questo tipo di veicoli, è senza dubbio uno degli elementi più importanti. Per il K è stato concepito per sopportare carichi considerevoli e ridurre così i viaggi. Tutto è studiato per permettere all’utente di questa mission di lavorare e superare le situazioni più estreme con la massima efficacia. L’ostacolo non è più un ostacolo per Renault Trucks K: 9 metri di raggio di sterzata, 515 mm di altezza da terra del serbatoio e 380 mm dell’assale, ruote da 24’’ per guadagnare fino a 6 cm di altezza da terra supplementari. Troviamo però anche altre caratteristiche uniche e specifiche per questo segmento: il ponte tandem a doppia riduzione, un gradino che ha “memoria” per resistere agli urti, l’apertura delle porta a 85°, paraurti in acciaio in tre parti, parabrezza inclinato di 12°, vetri in polistrato di 5 mm per un miglior isolamento termico e protezione in acciaio per tutte le parti esposte agli urti. In questo caso le motrici possono avere configurazioni 4x2, 4x4, 6x4, 6x6 e 8x4, mentre i trattori 4x2, 4x4, 6x4 e 6x6. Una grande versatilità con telai predisposti per ridurre del 20% i tempi di montaggio degli allestimenti. I motori sono, invece, i DTI da 11 o da 13 litri con potenze da 380, 430, 440, 460, 480 e 520 cavalli. Il mio camion
DISTRIBUZIONE D10 18 T
DISTRIBUZIONE D3,5 7,5 T
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LA GAMMA
D COME DISTRIBUZIONE
PLACCA: OGNI VEICOLO HA LA SUA. PERSONALIZZALA COME VUOI
POSIZIONA I PULSANTI DOVE VUOI TU
AMPIO VANO ACCESSIBILE DALL’INTERNO E DALL’ESTERNO
Per la gamma Distribuzione, Renault Trucks propone, quattro modelli: uno da 10 a 18 t, un altro da 16 a 26 t ed un terzo da 18 a 26 t, fino a completare l’offerta con il recente D cab 2m, da 3,5 a 7,5 t. I nuovi motori DTI 5 e DTI 8 si basano su tecnologie ben note, adatte alle applicazioni urbane. Sono conformi alla normativa Euro 6 ed hanno delle prestazioni ed un’affidabilità migliori. Su questa nuova gamma si ritrovano i bassi consumi della generazione precedente. La possibilità di raggiungere la coppia massima fin da 900 giri/min permette al conducente di non dover sollecitare il motore. Analogamente, la potenza generosa del nuovo motore 4 cilindri, equivalente a uno da 6 cilindri, consentirà di migliorare ancora la capacità di carico dei veicoli. Per il nuovo D cab 2m è previsto un motore da 3 litri da 150 e 180 cavalli. Questa versione, inoltre, dispone di una larga gamma di passi, di predisposizioni per l’allestimento e di prese di forza. Il Renault Trucks D Cab 2m è stato concepito per adattarsi perfettamente agli utilizzi e alle necessità urbane del cliente. Infatti, questo veicolo compatto dispone di una cabina avanzata che gli conferisce una grande maneggevolezza e un raggio di sterzata ridotto. Ovviamente la capacità di allestimento di questi veicoli e la loro versatilità sono l’elemento caratterizzante della gamma: lunghezze carrozzabili da 2.897 mm a 6.442 mm, telaio a longheroni che ne fanno un vero e proprio camion. Diverse le cabine: Day cab (cabina corta), Global cab, Night&Day cab e Sleeper cab sono le varianti da abbinare ai differenti modelli. Renault Trucks ha progettato la sua nuova gamma Distribuzione con l’obiettivo di ottimizzare il Total Cost of Ownership. Per questo motivo mette a disposizione delle aziende Optifuel Program. Abbinando il software di controllo ed analisi del consumo Optifuel Infomax e la formazione alla guida razionale sviluppata da Renault Trucks, si può arrivare ad un risparmio di carburante del 15%.
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Il mio camion
T, L’AMMIRAGLIA Con una sola lettera ha acquisito l’eredità del Premium e del Magnum, massima espressione del concetto di potenza e comfort fino al giugno del 2013, quando è stata presentata la R/Evolution, nuovo benchmark per l’equilibrio tra risparmio di carburante, affidabilità e robustezza per la lunga distanza e comfort di vita a bordo. Il T dispone di una catena cinematica implementata, dei nuovi motori Euro 6 e di una cabina inedita. Abbiamo voluto salire a bordo di questo
avanzatissimo strumento di lavoro per darvi le nostre impressioni di guida. Un test drive che trovate in apertura di questo volume. Partiamo dalla cabina: aerodinamica, spaziosa e confortevole con una larghezza di 2,35 m davanti e fino a 2,5 m dietro. Dispone di un letto estensibile e di uno alto che può essere trasformato in uno spazio di custodia supplementare. Il tunnel motore è stato abbassato a 200 mm e, nella versione con pavimento piano, sparisce del tutto. Il posto di guida è stato ottimizzato con nuovi sedili, disegnati da RECARO® per Renault Trucks, una plancia di bordo ergonomica con display centrale da 7”, il più grande del mercato. Per quel che riguarda i motori, la gamma Lunga Distanza di Renault Trucks è dotata degli Euro 6 DTI 11 e DTI 13. Il cambio robotizzato Optidriver, di serie su tutta la gamma, ha un nuovo software di gestione d’innesto dei rapporti.
SEDILI PNEUMATICI CARATTERIZZATI DALLA CINTURA ROSSA
HILL START AID: FACILITA LA PARTENZA IN SALITA
FRENO DI PARCHEGGIO ELETTRICO AUTOMATICO ALL’ARRESTO DEL MOTORE
Il mio camion
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LA GAMMA
SISTEMA COMMON RAIL (DTI 11) CHE OFFRE ALTE PRESSIONI D’INIEZIONE ANCHE A BASSO REGIME
SERBATOIO ADBLUE
SISTEMA POST TRATTAMENTO DELLE EMISSIONI INQUINANTI
7° INIETTORE PER PERMETTERE LA RIGENERAZIONE DEL FILTRO ANTIPARTICOLATO FILTRO ANTI PARTICOLATO: PIU’ DEL 95% DELLE PARTICELLE INTRAPPOLATE
Questa la panoramica di un veicolo davvero rivoluzionario e il cui scopo, ancor più del resto della gamma se possibile, è quello di puntare all’ottimizzazione dei costi di esercizio. Per questo motivo, oltre agli aspetti stilistici e aerodinamici, la catena cinematica è stata al centro della progettazione dei T Range. Grazie alle innovazioni ingegneristiche introdotte a Lione e nonostante l’aver dovuto allinearsi alle richieste della normativa Euro 6, il T registra un considerevole risparmio di carburante rispetto alla generazione precedente, già ai massimi livelli di contenimento costi. Risparmio che si può tradurre in 3.000 euro all’anno per veicolo. Fate un po’ i conti se avete una flotta! Come detto i propulsori disponibili sono due: il DTI da 11 litri e quello da 13 litri Euro 6, naturalmente. L’11 litri propone potenze da 380, 430 e 460 cavalli la cui coppia rispettivamente è di 1800, 2050 e 2200 Nm. Per il 13 litri si può scegliere tra 440, 480 e 520 cavalli (in prova su questo volume). Qui le coppie sono di 2200, 2400 e 2550 Nm. Per sviluppare i motori Euro 6, Renault Trucks si è basata sui suoi motori monoblocco Euro 5 ed ha ottimizzato la tecnologia SCR. Tali monoblocchi, ben noti per la loro efficienza ed il basso consumo, sono stati modificati per più del 50% e dispongono di nuove regolazioni elettroniche. Il sistema SCR è stato rivisto e reso ancora più potente. Viene fabbricato con nuovi materiali, quindi migliora le prestazioni della riduzione catalitica ed abbatte più efficacemente le emissioni di NOx, ed è stato anche completato da un filtro antiparticolato. Ma il “fuel saving” va avanti attraverso l’ottimizzazione del peso dei componenti, le tecnologie adottate e la formazione alla guida razionale Optifuel. Ed è tutto sotto gli occhi del conducente che, attraverso il display da 7’’ può controllare il suo stile di guida e quanto carburante sta ottimizzando. Sì, perché lo avrete ormai capito, OPTI è la parola d’ordine per
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Il mio camion
COMANDI AL VOLANTE
24° L’ANGOLO D’ATTACCO DEL C CHE ARRIVA FINO A 32° PER IL K
Renault Trucks. Anche nel gestire la strada che si sta percorrendo: OptiRoll, infatti consente di lasciare fluttuare la velocità, può essere inibita la modalità Power, viene ottimizzata la gestione del compressore del climatizzatore e viene arrestato il motore in modo automatico quando non serve. Non abbiamo parlato di sicurezza e di confort a bordo di questo nuovo Renalut Trucks T perché, soprattutto per quest’ultimo aspetto, dovrete accorgervene da soli, salendo a bordo. La prima sensazione che si prova è quella di efficienza. La pulizia del layout, l’ergonomia della postazione di guida, l’eliminazione di qualsiasi fronzolo trasmette immediatamente un concetto di operatività, di centro di profitto, appunto.
FRENI A DISCO ANTERIORI E POSTERIORI SU TUTTA LA GAMMA
Vi abbiamo presentato tutta la gamma attualmente disponibile. Ma l’ultima parola è la vostra, quella del conducente, del titolare dell’azienda e dei suoi collaboratori che ogni giorno vivono il mezzo, guidandolo, manutenendolo o caricandolo. Per questo abbiamo cercato la testimonianza di chi da alcuni mesi già lo ha vissuto e, nelle prossime pagine, potrete leggere le loro sensazioni basate non più solo sull’aspetto visivo e freddo di un servizio giornalistico, di una presentazione in Concessionaria o anche di un test drive, ma sull’uso quotidiano di un veicolo creato per rendere efficiente il vostro lavoro. ■ Il mio camion
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INTERVISTA
Brembana Trasporti
Un grande camion Due nuovi trattori Renault Trucks Euro 6 della gamma T, destinata al lungo raggio, sono entrati nella flotta di Brembana Trasporti, in una bianca livrea sovrastata dal logo rosso e blu dell’azienda bergamasca (esattamente di Zogno) che opera nel settore del trasporto da oltre vent’anni e che annovera esclusivamente veicoli della Losanga all’interno del suo parco mezzi. Un parco costituito da 40 veicoli che viaggiano prevalentemente tra Italia e Francia con semirimorchi cassonati e centinati trasportando soprattutto merci generali. Antonio Rinaldi, il titolare dell’azienda, ha espresso grande entusiasmo e soddisfazione nei confronti del costruttore d’Oltralpe, sia per quanto riguarda i mezzi appartenenti alla generazione precedente, quelli appunto utilizzati quotidianamente, sia per quelli della nuova gamma, che Brembana Trasporti sta testando da circa un anno in qualità di “cliente pilota”. La consegna all’azienda di uno dei due nuovi T Range da 460 Cv è stata fatta lo scorso 30 marzo in Franciacorta, in occasione di un evento organizzato dalla Casa di Lione insieme alla concessionaria VAI di Brivio (LC) per celebrare la R/ Evolution con alcuni clienti della provincia di Bergamo e Brescia che hanno scelto, anch’essi, i trattori della nuova gamma T, consegnati loro lo stesso giorno. Ad Antonio Rinaldi abbiamo voluto chiedere le sue impressioni sul Renault Trucks T proprio riguardo all’esperienza che ha vissuto l’azienda nel collaborare con Renault Trucks allo sviluppo della nuova gamma. Brembana Trasporti è una delle poche aziende a guidare da poco meno di un anno l’ultima generazione di veicoli Renault Trucks, in reali condizioni di utilizzo. Qual è stata la vostra esperienza? Dopo circa dieci mesi, in cui abbiamo percorso oltre 130.000 chilometri, posso dire che siamo decisamente soddisfatti di quest’ultimo veicolo. Lo abbiamo provato in qualunque tipo di percorso, sia su tratte nazionali che su tratte internazionali, con 35 tonnellate di carico, attraverso il Fréjus e il Monte Bianco… Abbiamo volutamente scelto i percorsi peggiori proprio per mettere alla prova fino in fondo il comportamento su strada e le prestazioni di questo mezzo. Ebbene: ha superato l’esame a pieni voti. Il T risponde davvero bene, in qualunque tipo di situazione e a qualsiasi esigenza. Questo sia dal punto di vista della potenza ma, soprattutto, per quel che riguarda l’ottimizzazione dei costi di esercizio. Come ci si trova al volante del Renault Trucks T? L’autista che guida il T è contentissimo, dice che è un camion fantastico. Ha una forza superiore rispetto ai precedenti, ed è dotato di tutti i confort possibili e immaginabili. Non manca proprio nulla. Niente da dire per quanto riguarda la cabina, la sua abitabilità, il confort di guida, gli accessori… E’ tutto perfetto. Siamo rimasti talmente soddisfatti da comprarne
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Il mio camion
subito un altro dopo il primo acquisto. E abbiamo in previsione di rinnovare la nostra flotta sostituendo una decina di mezzi, sempre che il mercato lo permetta… Qualche paragone rispetto alla generazione precedente? Premium e Magnum sono stati “compagni di lavoro” eccezionali che hanno fornito ottimi risultati. Ora è necessario testare la nuova gamma nel tempo, in un arco temporale più lungo di dieci mesi e nella quotidianità lavorativa. Il risultato temporaneo, come detto, è ottimo, quindi i presupposti sono che potranno dare le stesse soddisfazioni (se non di più) della “vecchia” generazione. Tra i sicuri aspetti migliorativi che una nuova gamma inevitabilmente apporta, cosa ha riscontrato lei in particolare nel T di Renault Trucks? Sicuramente il comfort della cabina, che è stata molto migliorata. Senza precedenti. Di primo acchito può sembrare semplice e spartana, ma è proprio questo il suo punto di forza: l’estrema funzionalità. Le maggiori aspettative delle aziende nei confronti della nuova gamma Renault Trucks si concentrano in particolare sui consumi. Avete avuto già qualche riscontro? E’ ancora presto per parlare di consumi e di stime definitive. Il test fatto su un solo veicolo dà risultati relativi. Ma abbiamo fiducia. Sono inoltre convinto che per quanto riguarda i consumi e la possibilità di risparmio legata al loro contenimento, oltre al veicolo, molto dipenda dall’autista e dal suo stile di guida. Per questo motivo ci siamo affidati al Programma Optifuel di Renault Trucks, che ci permette di tenere costantemente sotto controllo i consumi per ogni singolo autista, che vengono informati tutti i mesi sui consumi effettuati. Utilizziamo Infomax (l’apposito software di analisi e monitoraggio, ndr) e qualche nostro conducente ha seguito l’Optifuel Training, il corso di guida finalizzato ad ottimizzare i consumi.
INTERVISTA
C.A.F.A.
Nel segno della continuità Oltre 20 anni di collaborazione con il marchio della Losanga suggellano lo stretto rapporto che lega tutt’oggi C.A.F.A., Consorzio Autotrasportatori Ferraresi Artigiani, e Renault Trucks, attraverso la sua concessionaria Sicamion di Faenza. La Casa di Lione “firma” infatti tutta la flotta di proprietà dell’azienda ferrarese, costituita da 50 veicoli, tra Premium e Magnum, cui si aggiungono una ottantina di mezzi appartenenti ai soci della cooperativa. C.A.F.A. trova sede nella frazione di Pontelagoscuro (Fe) ed è specializzata in particolare nel trasporto di zucchero sfuso in cisterne attraverso tutto il territorio nazionale, con qualche tratta internazionale. Un rapporto che dura nel tempo, dunque, cui C.A.F.A. ha deciso di dare continuità nel rinnovare parte del proprio parco mezzi con i veicoli della nuova gamma, acquistando 10 T Range Euro 6 per il lungo raggio da 480 Cv, nella versione HSC (High Sleeper Cab), la più grande delle cabine offerte, per il massimo confort di bordo. È Marco Garbellini, responsabile flotta (e officina) di C.A.F.A., che ci racconta con soddisfazione l’esperienza che l’azienda sta facendo con i nuovi veicoli. Il primo incontro non si scorda mai. Quello con la nuova gamma come è stato? Abbiamo visto i nuovi veicoli Euro 6 di Renault Trucks nel 2013, in occasione di un evento organizzato dalla Casa in Normandia, dove li abbiamo anche provati per la prima volta, a pieno carico. Abbiamo capito subito che si trattava di una ‘macchina’ che avrebbe dato buoni risultati e, una volta rientrati, abbiamo deciso l’investimento. La soddisfazione ottenuta con questo primo test su strada ha in realtà confermato la nostra iniziale intenzione di rinnovare parte del nostro parco mezzi proseguendo nella collaborazione con la Losanga. Abbiamo anche avuto occasione di visitare la fabbrica dove nascono i nuovi veicoli: uno stabilimento moderno, all’avanguardia, pulitissimo, dove gli operatori lavorano nella massima sicurezza. Una volta, nelle vecchie fabbriche, ci si doveva sdraiare per avvitare una vite, ora non è più necessario… Dopo la Normandia come si è concretizzata quindi la decisione di acquisto? Abbiamo acquistato dieci Renault Trucks Euro 6 della gamma T da 480 Cv, che sono stati immatricolati nel mese di gennaio e diventati subito operativi. Li stiamo utilizzando su tratte nazionali, con qualche viaggio in Francia, a Marsiglia, e da gennaio a oggi (metà aprile, ndr) i veicoli hanno percorso, mediamente, circa 35/40 mila chilometri. Che tipo di riscontro avete avuto fino ad ora dal punto di vista dei consumi? La questione consumi al giorno d’oggi è importantissima. Da quello che abbiamo constatato fino ad ora, possiamo parlare di una riduzione dei consumi nell’ordine del 7-8% rispetto a quelli della precedente generazione (Magnum). E’ un risultato, direi, soddisfacente.
Cosa apprezzano maggiormente gli autisti al volante dei nuovi T Range? Sicuramente l’impostazione di guida, totalmente migliorata rispetto ai mezzi precedenti. La cabina è più ampia, più comoda. La silenziosità all’interno è notevole, per sentire il motore devi guardare il contagiri, altrimenti non ti accorgi che il veicolo è in moto! Non si sente alcuna vibrazione. Il confort a bordo, insomma, è il massimo che si possa avere. Il veicolo, inoltre, è molto più stabile, rispetto al Magnum è meno “ballerino”: prima, per esempio, in curva si percepiva un certo spostamento della cabina, che ti dava un po’ di insicurezza. I nuovi veicoli, invece, ti regalano una sensazione di stabilità totale. Il motore, poi, è molto elastico. È un motore generoso con una coppia elevata già a un basso numero di giri, perciò l’accelerazione è immediata. È una macchina dalle prestazioni davvero apprezzabili. Quali sono le aspettative nei confronti dei veicoli che state mettendo alla prova da gennaio? Non possiamo ancora fare un bilancio definitivo sui nuovi veicoli, ma se continuano a comportarsi come hanno fatto fino ad ora, come ci aspettiamo, dovremmo poter mantenere il nostro livello di soddisfazione. Anzi, a mio parere il meglio lo devono ancora dare… E lo faranno sicuramente quando avranno raggiunto i 100/120 mila chilometri percorsi: a 35/40 mila chilometri, infatti, non si può dire che una macchina sia ‘pronta’. Il motore e il veicolo vanno rodati. Insomma, ora la macchina è ancora un po’ ‘bambina’, ma darà il meglio di sé più avanti. Abbiamo anche buone aspettative per quel che riguarda la manutenzione che, rispetto ai veicoli della generazione precedente, è molto più semplice. In cosa è più rivoluzionario questo veicolo? E’ stato tutto rivoluzionato, a cominciare dall’estetica, che gioca un ruolo fondamentale nell’aerodinamica del mezzo, a beneficio dei consumi. I nuovi veicoli hanno forme più rotonde meno spigolose, basta guardare la cabina, o anche solo gli specchietti. Una netta differenza rispetto al Magnum che, tutto piatto, fendeva meno l’aria. I veicoli della nuova gamma sono invece come lance che si infilano nell’aria, senza opporle resistenza. Questo è anche l’aspetto che più mi ha colpito quando ho visto i mezzi per la prima volta. Il mio camion
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INTERVISTA
Azzini Francesco
La Losanga: una garanzia Quando un’azienda fin dalla nascita possiede una flotta monomarca e dopo una ventina d’anni passa pressoché in toto ad un altro brand, dichiarandosi pienamente soddisfatta della scelta compiuta, può senz’altro essere considerato un successo per la Casa cui ha deciso di affidarsi. Così è andata per l’azienda Azzini Francesco di Carpenedolo (Bs), specializzata dal 1994 nel trasporto di latte e liquidi alimentari in genere, in Italia ma soprattutto in Europa (Austria, Germania, Paesi dell’Est), che si è legata alla Losanga circa due anni fa. Parliamo di una flotta di 23 veicoli, tutte cisterne, composta da 19 Premium EEV da 460 Cv che hanno tracciato la strada per l’ingresso, nel giovanissimo parco mezzi di Azzini, di quattro nuovi Renault Trucks T Range Euro 6 da 460 Cv, con cabina Sleeper, cambio automatizzato, rallentatore Voith, cerchi in lega Alcoa Dura Bright, Webasto, frigorifero… Veicoli guidati dallo stesso titolare (oltre che da altri autisti), che ci ha espresso grande soddisfazione sia nei confronti dei Premium che dei nuovi mezzi, acquistati proprio sulla base dell’ottima esperienza fatta con i primi. Due di questi quattro Renault Trucks T Range sono operativi da febbraio e hanno percorso quasi 30 mila chilometri, prevalentemente su rotte internazionali, permettendo ad Azzini di fare un primo bilancio molto positivo, in particolare riguardo ai consumi. L’azienda, non solo ha confermato quelli dichiarati fin dall’inizio dalla Casa, ma si aspetta un ulteriore calo dopo il “rodaggio” dei mezzi. Un’aspettativa che è quasi una certezza… Perché vi siete accostati al marchio Renault Trucks? Abbiamo sempre avuto un parco monomarca, ma due anni fa abbiamo deciso di cambiare, passando ai veicoli Renault Trucks sostanzialmente per la tara più contenuta, per noi molto importante, l’ottimo rapporto qualità-prezzo e, in primis, i bassi consumi che, devo dire, ci hanno sbalordito. Abbiamo 19 Premium EEV da 460 Cv con cui ci siamo sempre trovati molto bene: il motore non ha mai avuto problemi, nemmeno sul Premium più “vecchio”, che ha 350 mila km e sul quale non abbiamo mai dovuto fare grossi interventi. E quindi, nel rinnovare la flotta, avete proseguito su questa strada… Nell’acquistare i nuovi Euro 6, quattro T da 460 Cv, l’esperienza fatta con i Premium è stata determinante e i criteri di scelta sono stati quindi gli stessi, anche se la tara ovviamente con la tecnologia Euro 6 aumenta. Il rapporto qualità-prezzo è addirittura migliore per i T, considerando l’Euro 6, un confort in cabina nettamente migliorato e consumano anche meno! Il T, come del resto il Premium, è stato progettato in modo molto intelligente, facendogli compiere, in più, un enorme balzo in avanti. La cabina, per esempio, ha una struttura inedita: più
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stretta davanti, dove non serve avere grandi spazi, e più larga dietro, nella zona notte, che è davvero comodissima. Un po’ come i musoni americani… ma da noi nessuno aveva ancora pensato di disegnarla così. Ho avuto il piacere di guidare il T sul circuito di Monza, in occasione di TruckEmotion. E’ lì che l’ho visto per la prima volta. In realtà avevo già avuto la possibilità di provare il veicolo camuffato (quello utilizzato per i test operativi, prima del lancio, ndr): pur non vedendone l’estetica, mi sono subito accorto dell’enorme evoluzione qualitativa compiuta, soprattutto per il confort. La vostra esperienza fatta fino ad ora con i T? Ottima. Due T sono operativi da febbraio e hanno percorso quasi 30 mila km su tratte internazionali. Il confort, come dicevo, è eccezionale. E’ stato fatto praticamente un salto di generazione. Dalla cabina, molto spaziosa e ricchissima di vani porta oggetti, cosa che i nostri autisti sembrano apprezzare particolarmente, alle sospensioni: il veicolo è molto più morbido, ammortizzato. Il motore è molto più silenzioso, fluido e il cambio robotizzato è anch’esso eccezionale, più veloce e più intuitivo negli innesti. Tornando in cabina, l’ingombro del tunnel motore, di meno di 20 cm, è quasi insignificante. E lo dico io che sono alto un metro e novanta… E i consumi? Sono decisamente soddisfatto: i consumi dichiarati dalla Casa, promettendo un risparmio dell’8%, per me sono confermati. Già da nuovo il T consumava meno del Premium, sempre “da nuovo”. Considerando poi che sono ancora in rodaggio, sulla base della mia esperienza, quando i Renault arrivano ai 60 mila km consumano molto meno… E siamo sicuri che sarà così. Ho calcolato che i veicoli dovrebbero consumare ancora un 7-8% in meno. Ma anche se mantenessero i livelli di consumo attuali, rimarremmo comunque soddisfatti. Questo è un punto su cui siamo molto attenti, monitoriamo costantemente i consumi con Infomax, che utilizzeremo anche per i nuovi T. I miei autisti sono sempre aggiornati sui loro consumi. E’ molto importante: è uno strumento che aiuta a migliorare lo stile di guida da questo punto di vista e gli autisti si sentono valorizzati e incentivati a fare sempre meglio, soddisfatti quando i numeri, e la pompa del gasolio, li ‘promuovono’.
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Diotti Trasporti
Il massimo dell’affidabilità Il sodalizio della Losanga con la “storica” Diotti Trasporti di Erba (Co) è piuttosto recente. Risale infatti al 2012 il suo primo ingresso nella flotta (multimarca) dell’azienda, con un Premium 460. Un veicolo che ha dato grandi soddisfazioni e che ha segnato, insieme allo stretto rapporto che lega Diotti Trasporti alla concessionaria VAI di Brivio (LC), il suo orientamento nella successiva scelta di acquisto, quella del primo Euro 6, immatricolato lo scorso 30 ottobre, e con cui l’azienda si è accostata alla Casa di Lione per la seconda volta, con grande convinzione. Si tratta di un trattore Renault Trucks, superaccessoriato, della gamma T da 520 Cv, con cabina High Sleeper, la più grande proposta per questa gamma e caratterizzata dal pavimento totalmente piatto. Come il Premium, anche questo veicolo ha già riscosso successo, confermando all’azienda la bontà della sua scelta, soprattutto in termini di affidabilità e consumi del mezzo. A raccontarcelo è stato Samuele Diotti che gestisce l’azienda insieme al padre Cesare, il titolare, e che in occasione della nostra chiacchierata ha tenuto a coinvolgere anche l’autista, Simone, per una testimonianza diretta sulle (entusiastiche) impressioni di guida. “Simone ora parte per le vacanze, ma credo proprio che il ‘suo’ camion gli mancherà…”, ci ha riferito Samuele. Diotti Trasporti, la cui storia risale ai lontani anni 30, collabora con le più importanti acciaierie del Nord Italia. Partiamo da Simone, l’autista che da qualche mese guida tutti i giorni il nuovo T 520: come si viaggia a bordo del veicolo? Premetto che per me è stata una vera sorpresa. Quando il veicolo è stato acquistato non mi aspettavo un mezzo del genere. Il T 520 va molto bene ed il confort a bordo è il massimo, anche durante il relax: la cabina è la più grande, la High Sleeper, con pavimento piatto, ed è full optional… Un sogno. Alla guida il motore è elastico e grazie ad un cambio molto ben rapportato il veicolo non perde mai di potenza. Se proprio dovessi fare un appunto, sarebbe sulla regolazione del volante, che ha una corsa un po’ limitata. Sig. Diotti, come è entrato il Renault T nella flotta? Nell’acquisto spesso è la persona che conta e il rapporto che ci lega alla concessionaria di zona ha influito molto nella scelta, così come l’affidabilità e i consumi ridotti dimostrati dal Premium 460 che abbiamo acquistato due anni fa. Consumi, affidabilità e peso sono infatti le prime cose che guardiamo. Dal punto di vista delle prestazioni devo dire che tutti i veicoli oggi sembrano equivalersi, ma quando abbiamo comprato il nostro primo Renault Trucks abbiamo constatato che, effettivamente, a parità di prestazioni avevamo minori consumi, e con un investimento inferiore. Il T ci è piaciuto subito, anche se all’inizio, appena visto, così ‘maestoso’, ho pensato: ‘Non è il mio camion’. Ma non abbiamo impiegato molto a cambiare questo pensiero in “Ecco il mio camion”.
Abbiamo acquistato il veicolo di presentazione, il primo ad essere consegnato dalla concessionaria, e con una infinità di optional nonostante non siamo soliti acquistare veicoli superaccessoriati. Anche dal punto di vista delle dotazioni di sicurezza è il massimo: nemmeno finendo in un burrone si rischia di farsi male! Abbiamo un parco mezzi multimarca e posso fare raffronti legati all’esperienza diretta. Piuttosto che investire in cavalli, oggi non più così necessari, è meglio scegliere un top di gamma come questo, un T 520, ad un costo ragionevole, ma con identiche prestazioni e livelli di affidabilità maggiori. Come si sta comportando il T su strada? Sono molto contento. Il T ha percorso 40 mila chilometri senza mai alcun problema. Si è fermato solo una volta: dieci minuti dal concessionario per un aggiornamento. E non è così scontato: ho un veicolo comprato qualche anno fa che nel suo primo mese di vita ha richiesto 6 mila euro di interventi. Sia per il Premium che per il T, invece, non so cosa significhi il termine fermo macchina. Anche per i consumi, che monitoriamo tutte le settimane, siamo assolutamente soddisfatti: la nostra media mensile è passata dai 2/2,2 Km/l ai circa 2,7/2,8 km/l (superando i 3 km/l in autostrada). Riprendendo lo slogan di Renault Trucks: “il mio camion è un centro di profitto”, cosa ne pensa? Lo trovo uno slogan molto azzeccato. Nel nostro lavoro il veicolo è il fulcro di tutto e avere un mezzo che nel tempo ti dimostra che è possibile diminuire il TCO ha una enorme importanza. In tanti ci hanno chiesto perché siamo passati a Renault Trucks. Se all’inizio rispondevo: ‘Volevamo provare anche questo marchio’, ora la mia risposta è: ‘Sono convinto di avere fatto un’ottima scelta’. Il mio camion
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OPTIFUEL CHALLENGE
OPTIFUEL
mon amour S
e ad un prodotto rivoluzionario e progettato per abbattere i costi di esercizio come la nuova gamma Renault Trucks abbiniamo un programma studiato per ottimizzare il rapporto tra uomo e macchina, abbiamo costruito il sistema perfetto per affrontare quotidianamente in modo efficiente l’attività di trasporto. Optifuel è proprio questo, una serie di attività codificate da Renault Trucks e messe a disposizione del cliente della Losanga: la ottimale configurazione del veicolo in base alle esigenze di lavoro è indispensabile per ottenere le migliori prestazioni, la formazione affinché un utilizzo appropriato del mezzo consenta di ridurre le spese di carburante e di preservare il vostro equipaggiamento (Optifuel Training e Optifuel Programme, moduli di formazione completi, adattati al vostro veicolo, all’utilizzo che ne viene fatto e al vostro ruolo, ovvero autista, gestore della flotta o formatore) e infine il controllo e il mantenimento a distanza di quanto messo in atto nelle prime due attività. Per rendere più avvincente questo programma e per far sì che i clienti possano confrontarsi in un contesto professionale ma anche competitivo, Renault Trucks ha ideato Optifuel Challenge, un concorso di guida razionale. L’Optifuel Challenge 2014 ha come protagonista la nuova gamma stradale pesante Renault Trucks T: tre esemplari con motore da 460 CV e cabina Sleeper Cab, il Pack Fuel Eco (con dotazioni dedicate alla riduzione dei consumi di carburante) e semirimorchi identici per combinazioni con massa complessiva di 30 tonnellate. Quattro tappe in Italia (Catania, Roma, Verona e Milano) che hanno determinato otto finalisti italiani che si sfideranno a settembre nella finale nazionale per poi andare alla finalissima europea a novembre. E siccome, come sempre, ciò che ci interessa di più è l’opinione di chi vive ogni giorno sui camion, abbiamo raccolto alcune impressioni al termine della tappa milanese di questa edizione dell’Optifuel Challenge.
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Abbiamo imparato, io e i miei colleghi, che per ridurre i consumi è necessario guidare guardando molto avanti, individuando ostacoli, semafori, rallentamenti ecc, rilasciando l’acceleratore con anticipo – Cesare Scarrone (Trafileria Mauri)
Sono piacevolmente meravigliato della macchina evidenziando sensibili miglioramenti a livello motoristico e in particolar modo per la generosità della coppia che inizia subito a 1000 giri – Autista C.A.B.L. Era la prima volta che provavo il nuovo veicolo ma avevo già avuto precedenti esperienze con il Premium e lo definirei… come un’automobile – Ion Ciobanu (Tipes)
Molto positivo il percorso di prova di questo Optifuel Challenge che ha messo in evidenza le doti di guidabilità del mezzo che, rispetto alle generazioni precedenti, ha guadagnato soprattutto in termini di visibilità, di facilità di guida e di comfort – Giuseppe Consolaro (Cassano Srl)
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Con i consigli dei tutor abbiamo conseguito un risparmio sui consumi del 10% circa. Il corso è stato seguito da tutti gli autisti e i risultati conseguiti sono stati decisamente positivi – Enrico Ghilardi (C.A.B.L.)
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