N. 252

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L’eccellenza che meriti.

Sprinter.

Con MBUX di ultima generazione e i più innovativi sistemi di sicurezza e assistenza alla guida di serie.

La rivista degli Autotrasportatori

Di questo numero sono state tirate: 13.500 copie

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Luca Barassi • luca.barassi@trasportale.it

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GRAFICA E IMPAGINAZIONE

Massimiliano D’Affronto (8x8 Srl)

FOTOLITO E STAMPA

Unigrafica - Gorgonzola (Mi)

CASA EDITRICE

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REDAZIONE DI ROMA

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28 L’INCHIESTA Il Cargo Crime

4 Editoriale di Luca Barassi

Il punto di vista del Direttore

In breve le notizie più importanti del settore e dalle aziende 11 EDITORIALE DI FERRO

di Ferruccio Venturoli

La voce della passione 19 NON SOLO TIR

di Alessandro Musumeci

Tutto ciò che non è veicolo industriale

6 LO SCATTO

Nuovi modelli

Södertälje, Svezia, 1939

LE GRANDI INTERVISTE

Il Nuovo Crafter è il veicolo commerciale di chi cerca tecnologia e confort

© Coraggio

RUOTE VINTAGE

51 Opportunità o complicazioni?

Presentato a Roma l’annuale quaderno del Freight Leaders Council LOGISTICA E INFRASTRUTTRE

52 FERMERCI

Porti e traffico merci

emittenti nazionali:

PIEMONTE

Radio Dora h. 18,00-19,00 (FM 88.0)

Radio Frejus h. 18,00-19,00 (FM 87.6)

LOMBARDIA

Radio Lombardia h. 18,00-19,00 (FM 94.6-100.2-100.3)

VENETO

Radio Stella Vicenza h. 18,00-19,00 (FM 87.5-88.8-91.5-95.097.2-97.3-97.4)

Radio Cortina h. 18,00-19,30 (FM 93.7-95.5-98.4-102.0103.8)

EMILIA ROMAGNA

Radio Centrale h. 18,30-19,30 (FM 94.3-99.3-102.2)

Radio Bologna 1 unica h. 19,00 (FM 89.1)

TOSCANA

Radio Emme h. 18,00-18,30 (FM 96.8-100.4-100.5)

LAZIO

Radio Spazio Blu h. 18,00-19,00 (FM 97,5)

Simply Radio h. 18,00-19,00 (FM 99.2-95.3-96.6-97.899.8)

UMBRIA

Radio Galileo h. 18,05-19,05 (FM 90.5-93.5-94.4-95.697.4-100.6-105.6)

CAMPANIA

Radio CRC h. 18,00-19,00 (FM 100.5)

Radio Bussola h. 18,00-19,00 (FM 88.5-93.3-99.7-106.5)

ABRUZZO

Radio Centrale h. 17,25-18,25 (FM 89.4)

PUGLIA

Radio Salentuosi h. 18,00-19,00

Radio System h. 20,00-20,20 (FM 94,1-101,3-103,2) CALABRIA Jonica Radio h. 18,00-19,00 (FM 90.2-93.9-103.0-106.4) BASILICATA

Radio Potenza Centrale h. 18,00-19,00 (FM 87.8-90.5-96.3-96.399.3-103.6)

SICILIA

Radio Amore h. 18,00-19,00 (FM 87.5-88.3-95.5-04.9 -106.7)

Radio

Expo
l’evento di ALIS a Verona

LA RICARICA DI UN CAMION ELETTRICO RICHIEDE TROPPO TEMPO

Scania garantisce un’elevata velocità di ricarica: fino a 280 km di autonomia aggiuntiva in una sola ora. Inoltre con la ricarica di nuova generazione (MCS) ad 1 Megawatt gli attuali tempi di ricarica saranno più che dimezzati.

Dimentica i miti e ascolta gli esperti. il futuro è anche elettrico.

NON CI SONO SUFFICIENTI STAZIONI DI RICARICA

L’infrastruttura di ricarica pubblica non è l’unica soluzione. Secondo Scania, fino all’80% del fabbisogno energetico dei veicoli elettrici può essere coperto dalla ricarica in deposito o a destinazione. Tuttavia, lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica pubblica avanza. Ne è un esempio il progetto Milence che prevede 1.700 punti di ricarica adatti a veicoli pesanti in tutta Europa entro il 2027.

UNISCITI A NOI NEL VIAGGIO VERSO L’ELETTRIFICAZIONE

Abbiamo SBAGLIATO

in origine c’era l’elettrico. Per tutti, fino a poco fa, quella era la strada, indiscussa, coi limiti dei tempi da ridefinire e i costi da rendere sostenibili.

Ursula Von Der Leyen detta le linee guida, e tutto il mondo (anzi l’Europa) si allinea e comincia a declinare progetti industriali, messaggi promozionali, offerte, quasi condividendo l’approccio con convinzione. Poi, a poco a poco, i dissensi cominciano a farsi sentire. A partire dal non compianto Tavares (pace all’anima “professionale” sua) che forse per primo ha alzato la voce definendo non sostenibile la strada del solo elettrico, nonostante gli ingenti investimenti che l’industria aveva già messo in atto.

Oggi la voce “contro” è sempre più grossa e anche chi, fino a poco tempo fa usava toni diplomatici nei confronti delle decisioni comunitarie, ora prende posizioni ben più dure e determinate. Lo abbiamo visto e sentito recentemente al summit (possiamo definirlo così) organizzato da Federauto “Autotrasporto e sostenibilità” presso la Fiera di Milano lo scorso 3 febbraio. Tutti, ma proprio tutti, hanno finalmente avuto il coraggio di definire le scelte prese dall’UE alcuni anni fa scellerate: per le tecnologie imposte, per la filiera individuata, per i tempi e, non per ultimo, per le famigerate multe che i Costruttori sarebbero costretti a pagare – sin da quest’anno – in caso di un immatricolato che non soddisfi determinati criteri di emissioni di CO2

Lo abbiamo chiamato “summit” perché alla giornata milanese ha partecipato davvero il gotha del settore e gli esponenti più di settore della nostra politica: quasi tutte le associazioni di categoria, gli amministratori delegati delle otto Case costruttrici, stakeholder del mondo dell’energia e per la politica Massimiliano Salini, MEP – Vicepresidente Gruppo EPPCommissione ENVI, Carlo Fidanza, Commissione TRAN – Capodelegazione FDI-ECR, Silvia Sardone, MEP – Commissione ENVI, Nicola Procaccini, MEP – Commissione ENVI e ITRE, Isabella Tovaglieri, MEP – Commissione ITRE, Luca Squeri, Commissione Attività Produttive Camera dei Deputati.

Insomma per tutti, o quasi, “capitanati” da Massimo Artusi, presidente di Federauto e patron della manifestazione hanno espresso la necessità di cambiare tempi e modalità per raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni. Il dictat non deve essere l’elettrificazione ma la neutralità climatica, i tempi devono essere consoni allo sviluppo delle adeguate infrastrutture e soprattutto vanno abrogate le multe ai Costruttori che hanno sviluppato le tecnologie secondo le direttive comunitarie che non vengono però recepite dal mercato e dai consumatori.

A pagare, altrimenti, non sarà solo l’industria automotive, ma tutta la comunità e la competitività dell’intero sistema. Con buona pace della Von der Leyen.

di Luca Barassi

Lo SCATTO

Södertälje, Svezia, 1939

Nello stabilimento Scania designer e ingegneri progettano nuovi modelli.

DKV Mobility offre nuovi servizi digitali per il parcheggio

I clienti DKV Mobility potranno pagare il parcheggio tramite l’app Parkster in oltre 650 punti in Germania. Accedere al servizio è semplice: è sufficiente memorizzare la propria DKV Card nell’app e usufruire di una gestione trasparente e automatica della transazione attraverso il proprio account DKV.

Logistica: Interzero aderisce al Freight Leaders Council

Interzero Italia, parte del principale gruppo europeo di servizi di economia circolare, aderisce al Freight Leaders Council (FLC), l’associazione che unisce le aziende della filiera della logistica. Interzero fornisce alle aziende soluzioni ambientali integrate e consulenza per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, per il riciclo e la gestione efficiente delle risorse.

A35 Brebemi: droni per migliorare la sicurezza in autostrada

A35 Brebemi ha introdotto, a partire da novembre 2024, un innovativo servizio di monitoraggio dell’autostrada tramite droni. Questa tecnologia permette ai tecnici di A35 Brebemi di monitorare in tempo reale sia il traffico, sia le condizioni della pavimentazione, delle barriere antirumore e delle reti di recinzione.

GS1 Italy Servizi dà il via all’edizione 2025 della sua Academy

L’Academy di GS1 Italy offre due percorsi di formazione manageriale, uno su Category Management e l’altro sulla Logistica collaborativa, per affrontare le esigenze del largo consumo e migliorare competenze e performance. I corsi includono lezioni, test intermedi e un project work finale, che consente di ottenere un Open Badge riconosciuto a livello internazionale.

Nuova alleanza strategica per DKV Mobility e Smartlab

DKV Mobility acquisisce una quota di maggioranza di Smartlab, una delle principali piattaforme SaaS nel campo della mobilità elettrica in Germania. Questa partnership strategica consentirà a DKV Mobility di ampliare ulteriormente il proprio ruolo di leader come gestore di piattaforme SaaS per la mobilità elettrica.

FlixBus lancia le prime linee a LNG in Italia

Flixbus utilizzerà quattro Irizar i6s equipaggiati con i nuovi motori LNG Scania che collegheranno oltre 30 città italiane da nord a sud. L’obiettivo è quello di ridurre in maniera significativa le emissioni di CO2 facendo leva sulle avanzate tecnologie rese disponibili nell’ambito di questo accordo.

Prerevisione dei veicoli pesanti: partnership tra Daimler Truck Retail Italia e DEKRA

Daimler Truck Retail Italia e DEKRA lanciano il servizio Prerevisione DEKRA nelle filiali di Brescia e Piacenza. Il servizio certifica tecnici e controlli secondo standard ISO, ottimizzando le revisioni dei veicoli pesanti e garantendo un’attestazione trasparente ai clienti. L’iniziativa mira a migliorare la sicurezza stradale, contribuendo alla “Vision Zero” per zero vittime entro il 2050.

200 eActros 600 per Amazon, l’ordine più grande di sempre Amazon ha ordinato oltre 200 eActros 600 di MercedesBenz Trucks, il suo più grande acquisto di veicoli elettrici pesanti (eHGV). I mezzi, operativi entro fine anno e destinati a trasportare più di 350 milioni di pacchi all’anno, supportano l’impegno di Amazon per il Climate Pledge, che mira a zero emissioni nette di CO2 entro il 2040.

BREAKING News BREAKING News

Inaugurata la produzione in serie del Mercedes-Benz eActros 600

Daimler Truck ha avviato la produzione in serie del Mercedes-Benz eActros 600. La cerimonia si è svolta nello stabilimento di Wörth alla presenza della CEO Karin Rådström e di ospiti di rilievo. L’eActros 600 è alimentato da batterie di ultima generazione ad alta densità energetica, che consentono un’autonomia di circa 500 chilometri con una sola ricarica. Nei test su strada, un prototipo ha coperto oltre 1.000 chilometri con una sola ricarica intermedia, dimostrando la sua idoneità per lunghe tratte. Lo stabilimento di Wörth è stato adattato per ospitare una linea di produzione ottimizzata per i veicoli elettrici. Questa trasformazione include nuove tecnologie e processi di assemblaggio, rendendo il sito un esempio di sostenibilità e innovazione industriale. La produzione in serie dell’eActros 600 rappresenta un passo importante verso l’obiettivo di Daimler Truck di offrire veicoli a zero emissioni entro il 2039.

IVECO EDAILY

Innovation Award ed Efficiency Award al concorso Best Electric Van 2024

L’IVECO eDaily è stato incoronato vincitore da una giuria di illustri gestori di flotte nelle categorie “Innovation” ed “Efficiency” del concorso “Best Electric Van 2024” per la sua avanzata tecnologia, la grande efficienza e l’idoneità a un’ampia gamma di applicazioni commerciali. La premiazione, organizzata dalla rivista Flote Auto in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, delle Acque e delle Foreste della Romania, riconferma l’impegno di IVECO nell’innovare il settore dei veicoli elettrici. La giuria del concorso ha valutato i veicoli in base a criteri fondamentali quali la capacità di carico, il carico utile, l’autonomia, il consumo energetico e i costi operativi totali. L’IVECO eDaily è stato premiato per la sua efficienza dei consumi superiore e per l’innovativo sistema modulare delle batterie, caratteristiche che lo rendono una soluzione ideale per una grande varietà di impieghi commerciali.

LUBRIFICANTI

TotalEnergies Lubrifiants lancia una gamma per impieghi gravosi a base di oli rigenerati di alta qualità

Dopo il lancio di Quartz EV3R, la sua prima gamma di lubrificanti per veicoli leggeri a base di oli rigenerati di fascia alta / premium, TotalEnergies Lubrifiants fa un ulteriore passo avanti estendendo questa innovazione ai veicoli pesanti con la nuova gamma dedicata Rubia EV3R. Denominata Rubia EV3R (per Ridurre, Riutilizzare e Rigenerare), questa gamma premium sviluppata specificamente per i veicoli pesanti è approvata da numerosi produttori e offre gli stessi livelli di prestazioni e protezione degli oli convenzionali. La gamma Rubia EV3R è disponibile per la fornitura in Europa nei gradi 15W-40 e 10W-30 con omologazioni di tutti i principali OEM equivalenti alla nostra gamma di lubrificanti convenzionali. I prodotti Rubia EV3R sono sviluppati tenendo conto della circolarità: gli RRBO (oli base di fascia alta riraffinati) rappresentano oltre il 50% degli oli base di questi prodotti. I clienti del settore dei lubrificanti si trovano anche ad affrontare la sfida operativa della gestione dei loro rifiuti di plastica. Oggi, ridurre l’impronta ambientale del ciclo di vita di un prodotto significa utilizzare plastiche riciclate. Per questo motivo questi nuovi lubrificanti ecologici saranno confezionati in contenitori da 5 litri realizzati al 50% in polietilene ad alta densità (HDPE) riciclato, riconoscibile per il colore argento.

Inaugurata una

nuova concessionaria a Catania

MAN Truck & Bus ha inaugurato a Catania la nuova concessionaria NST Srl Tra.Com. Il taglio del nastro è avvenuto sabato 23 novembre presso la sede di Contrada Torre Allegra a Catania alla presenza del titolare Gregorio Pulvirenti e di numerose autorità locali. Con l’ingresso della nuova concessionaria NST Srl Tra.Com nella sua rete commerciale, MAN Truck & Bus Italia può garantire un servizio ancora più capillare e tempestivo sul territorio siciliano.

Nata come officina nel 2002 sotto la guida di Gregorio Pulvirenti, NST ha un organico composto da 12 figure altamente specializzate: 10 meccanici, un responsabile d’officina e un accettatore. Al loro fianco, tre commerciali che garantiscono una competente e qualificata consulenza agli autotrasportatori siciliani individuando con loro le soluzioni di trasporto ideali per il loro lavoro nell’ampia offerta MAN. NST si prefigge infatti di accompagnare con passione e dedizione i clienti in ogni fase del processo d’acquisto: dall’individuazione del veicolo a tutte le soluzioni finanziarie, fino ai contratti di manutenzione programmata. La struttura di NST si estende per 1.000 mq occupati dall’officina, dal magazzino e dagli uffici, con un ampio piazzale esterno di supporto all’esposizione e movimentazione dei veicoli. Una dimensione che permette all’azienda di ampliare la sfera dei servizi offerti ai clienti MAN per diventare un punto di riferimento sia nell’acquisto che nell’assistenza sulla gamma truck e van della Casa del Leone. L’esperienza ventennale di NST nel settore lo qualifica come player già conosciuto e con una clientela fidelizzata, per lo più composta da operatori monoveicolari e flotte piccole e medie. Scegliere partner affidabili, porre al centro la soddisfazione dei clienti, promuovere l’innovazione tecnologica, garantire il supporto a 360°, 24 ore su 24, sono gli elementi cardine nella strategia di espansione MAN sul territorio nazionale. La collaborazione e la cooperazione con i partner locali sono la chiave del successo per ottenere una presenza capillare e una conoscenza profonda delle esigenze della clientela nelle specifiche realtà territoriali.

STELLANTIS

Presentata STLA Frame, la sua terza, nuova piattaforma multi-energia

La piattaforma STLA Frame di Stellantis, progettata per pickup, veicoli commerciali e SUV, supporta varianti BEV e REEV, offrendo autonomia fino a 800 km (BEV) e 1.100 km (REEV). Realizzata in acciai ad alta resistenza, combina leggerezza e protezione per il pacco batteria. Supporta ricarica rapida fino a 350 kW e ricarica bidirezionale. Parte del piano Dare Forward 2030, mira al 100% di vendite BEV in Europa e al 50% negli USA entro il 2030, con investimenti di oltre 50 miliardi di euro.

INFRASTRUTTURE

Nasce il nuovo acceleratore CrossConnect

CDP Venture Capital lancia CrossConnect, un programma di accelerazione dedicato a startup che sviluppano soluzioni e servizi per le infrastrutture. Parte della Rete Nazionale Acceleratori, l’iniziativa mira a sostenere settori ad alto potenziale di crescita attraverso un fondo complessivo di oltre 6 milioni di euro, di cui 5 stanziati dal Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital per investimenti iniziali e follow-on post accelerazione. Il programma è gestito da Plug and Play Tech Center ed ELIS, con il supporto di Corporate Partner come Eni (Joule), Saipem, Buzzi e Sonatrach Raffineria Italiana. CrossConnect si focalizza su tecnologie per la gestione e il monitoraggio delle infrastrutture (AI, digital twin, droni), soluzioni innovative per infrastrutture di trasporto e civili, sistemi per la produzione, trasmissione e stoccaggio di energia rinnovabile, gestione delle risorse idriche e tecnologie Green Tech come idrogeno verde e cattura della CO2. Il programma include anche settori come telecomunicazioni e infrastrutture digitali. Ogni anno, per tre anni, verranno selezionate fino a 8 startup che accederanno a un investimento iniziale di 150.000 euro e a un percorso di accelerazione di 4 mesi. Le migliori potranno ottenere ulteriori finanziamenti fino a 400.000 euro. La sede sarà a Catania e offrirà un ambiente collaborativo e stimolante per startup, aziende e realtà locali.

MAN TRUCK & BUS ITALIA

STELLANTIS PRO ONE

Avviata la produzione di veicoli elettrici ad Atessa

È partita la produzione dei nuovi Large Van elettrici di Stellantis Pro One presso l’iconico stabilimento di Atessa (Chieti), il più grande e flessibile impianto europeo di veicoli commerciali leggeri (LCV), dalle cui linee uscirà la nuova generazione di FIAT Professional Ducato, Peugeot Boxer, Citroën Jumper, Opel Movano e Vauxhall Movano. Il primo modello ad essere prodotto è la versione cabinata dell’eDucato, il best seller del mercato italiano dei veicoli commerciali con una quota di mercato nel suo segmento di riferimento del 24% a fine ottobre di quest’anno. Inoltre, grazie anche a questa nuova offerta di prodotto lo stabilimento ha incrementato i turni di produzione da 2 a 2.5, a conferma del buon momento di Stellantis Pro One, la business unit dedicata agli LCV che sta raccogliendo successi commerciali a livello globale. L’avvio della produzione ad Atessa è quindi una pietra miliare nella storia del sito abruzzese, che conferma sia l’impegno di Stellantis verso la produzione italiana e la transizione ecologica, sia la centralità dello stabilimento italiano nell’offensiva globale di Stellantis Pro One. Del resto, in questo plant viene prodotta la maggior parte dei furgoni di grandi dimensioni, che rappresenta il 30% di tutte le vendite di van, contribuendo in modo decisivo ai risultati totali di Pro One. Nella prima metà del 2024, infatti, la business unit di Stellantis dedicata ai veicoli commerciali si è assicurata la prima posizione in tre regioni: Europa 29, Sud America e Medio Oriente & Africa. Questi risultati evidenziano la forte presenza di Stellantis Pro One sul mercato globale con sei brand e

CONSEGNE

Cianciosi Trasporti rinnova la flotta in partnership con Scania

Cianciosi Trasporti introduce nella sua flotta veicoli Scania Super, con l’obiettivo di sperimentare alimentazioni e tecnologie diverse da parte di Cianciosi, nella consapevolezza che l’utilizzo di carburanti alternativi al Diesel, come l’HVO e il biometano, e l’elettrificazione di alcune tratte saranno alcune delle soluzioni importanti da applicare per costruire un futuro più sostenibile. Al fine di sfruttare al massimo la potenzialità dei veicoli Scania, Cianciosi Trasporti ha sottoscritto un contratto di manutenzione e riparazione con copertura sui principali organi della catena cinematica. Tale contratto prevede un piano di manutenzione flessibile, basata sulle condizioni reali dei mezzi che consente un maggiore uptime e maggiore disponibilità dei mezzi. In particolare, la Scania Driver App consente di accedere a tutte le informazioni necessarie sui veicoli, di vedere le sessioni di manutenzione prenotate e di ricevere assistenza. Inoltre, grazie all’interazione tra il portale My Scania e l’app Scania Driver è possibile gestire numerose attività quotidiane come il posizionamento, i controlli prima della guida e il tempo di guida rimanente. In aggiunta ai servizi per l’efficientamento della flotta, Cianciosi si è affidato alla competenza di Scania Financial Services per integrare al meglio l’investimento dei mezzi Scania con il proprio piano di business.

un’ampia gamma di van e pick-up, che consentiranno di raggiungere gli obiettivi del piano strategico Dare Forward 2030, con il business dei veicoli commerciali che rappresenta un terzo dei ricavi netti di Stellantis.

I Large Van elettrici prodotti ad Atessa sono la seconda generazione di propulsione BEV in grado di offrire la migliore autonomia EV della categoria (fino a 420 km) con una batteria da 110 kWh ed un sistema di ricarica rapida a 150 kW in grado di portare la batteria da 0 all’80% in meno di un’ora.

Va infine ricordato che Atessa è il più grande sito Stellantis al mondo a produrre e fornire la base camper per i veicoli ricreazionali in cui il marchio FIAT Professional è tra i leader in Europa: oltre il 70% del parco circolante in Europa è su base Ducato, e per 16 anni consecutivi il modello è stato insignito del prestigioso premio “Miglior veicolo base per camper dell’anno” assegnato dai lettori della rivista specializzata tedesca Promobil.

Ricordate lo stradino?

imeno di giovani tra i nostri lettori, ricorderanno sicuramente la mitica figura dello “stradino”, con la sua bicicletta nera o con il triciclo con il cassone davanti e soprattutto con i suoi strumenti di lavoro: la zappa, la pala e la scopa. A me sono venuti in mente mentre mi trovavo su una bella strada di campagna, costellata di pini e cipressi e guardavo il fondo stradale orrendamente “abbandonato”: asfalto rotto, buche, radici dei pini che arrivavano pericolosamente a metà della carreggiata, erbacce. E mi sono ricordato appunto degli stradini, le vere “sentinelle” della strada che, da bambino, vedevo passare su e giù per le strade di periferia o di campagna.

Gli stradini, che in realtà si chiamavano “cantonieri”, nacquero, inquadrati militarmente, nel 1830, grazie a un editto del Re Carlo Felice che istituì il Corpo dei Cantonieri, organizzando, di fatto, l’attività degli uomini ai quali veniva affidato un tratto di strada chiamato “cantone”. Per essere nominati cantonieri bisognava essere cittadini del Regno di Sardegna, dotati di moralità, di sana e robusta costituzione, saper leggere e scrivere e non aver superato il 35° anno di età; dipendevano dal Capo Cantoniere che, a sua volta, dipendeva da un ufficiale del Genio. Dovevano avere strumenti “adeguati”

e tenere “diligentemente” il Libretto di Servizio.

Dunque a istituirli fu il Re, ma si racconta che a volerli fortemente fu l’ingegner Antonio Carbonazzi al quale, lo stesso Sovrano, aveva affidato l’onere e l’onore di progettare e realizzare un’opera importantissima, la cosiddetta Strada Reale, che doveva congiungere Cagliari a Sassari. Il Carbonazzi però, via via che la realizzazione dell’infrastruttura andava a compimento, era sempre più preoccupato per il futuro della sua opera: una volta terminata, sarebbe stata manutenuta a dovere, o sarebbe stata lasciata a buche e erbacce? Così, si dice, diede l’assillo al Re, affermando pubblicamente che “una strada senza cantonieri è come un ospedale senza medici ”. E il Re, forse sfiancato dall’insistenza, emanò l’Editto.

Con l’Italia Unita arriverà, dopo la Grande Guerra, un inquadramento professionale lontano dai ranghi militari, soprattutto con la nascita della AASS ( Azienda Autonoma Statale della Strada), nel ’28.

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il sistema viario e infrastrutturale del Paese era distrutto per oltre l’80%; documenti, progetti e planimetrie di strade e ponti erano andati distrutti. E furono proprio i cantonieri, dal ’46 inquadrati nella

neonata ANAS, a permettere la ricostruzione grazie alla loro esperienza, alla loro memoria e soprattutto grazie agli appunti, alle osservazioni e agli ordini di servizio che tutti, per regolamento, avevano diligentemente raccolto per anni nel proprio Libretto di Servizio.

Ma oggi la manutenzione di quella bella strada di campagna che stavo percorrendo è affidata a chissà quale cooperativa, che probabilmente (ma non è poi così sicuro), ha vinto una gara d’appalto. œ

di Ferruccio Venturoli

Nuova versione della piattaforma per la prima borsa carichi italiana

Transpobank.it, la prima borsa carichi italiana per la gestione dei trasporti, si rinnova con una nuovissima versione moderna e veloce per trovare più facilmente le offerte di carico e i vettori idonei per i trasporti. La nuova versione ha la particolarità di essere velocissima e interattiva. L’autotrasportatore abbonato accede alla borsa carichi e subito in home page ha una visione immediata dei trasporti disponibili per i suoi veicoli e per le sue zone, bastano pochissimi click per trovare il carico idoneo e accordarlo con l’offerente.

Una mappa interattiva, inoltre, aiuta visivamente a individuare la posizione dei trasporti disponibili anche in funzione dei propri veicoli collegati via satellite con Tracker.it

L’interattività invece consiste nel poter aggiornare costantemente gli operativi al traffico in ufficio o i piccoli autotrasportatori che sono alla guida dei mezzi. In qualsiasi momento si può essere avvisati su nuove offerte di carico utilizzando i canali più diffusi, compreso WhatsApp e basterà un click sull’offerta per contattare l’offerente e accaparrarsi il carico ed evitare così un viaggio a vuoto.

Il tutto può anche accadere in programmazione dei giorni successivi, con le offerte che verranno recapitare nel giorno desiderato via e-mail, sms, App di Transpobank, WhatsApp, Skype ecc. Nel 2025 ci saranno sicuramente degli upgrade, uno su tutti potrebbe essere l’integrazione dell’Intelligenza artificiale.

Il metodo di contatto telefonico avverrà sempre tramite il sistema sicuro T-chiama e T-chiamalo che garantisce da sempre che i contatti siano effettuati tra utenti registrati e affidabili. Quando si parla di clientela affidabile significa che gli abbonati, siano essi grandi aziende o padroncini, devono essere in regola con la documentazione aziendale e avere un rating finanziario idoneo per garantire la professionalità richiesta da Transpobank che monitora continuamente la qualità dei propri Clienti.

WEBFLEET

Doppio trionfo ai MissionFleet Awards 2024

Webfleet, la soluzione di Bridgestone per la gestione del parco veicoli riconosciuta a livello globale, conclude con un doppio trionfo la sua partecipazione alla nona edizione dei MissionFleet Awards. La kermesse, la cui serata di gala finale è stata ospitata, come ormai da tradizione, nell’iconico locale Alcatraz di Milano, ha visto Webfleet primeggiare in entrambe le categorie nelle quali era in gara: Miglior Servizio di Telematica per la Flotta e Miglior Sistema a Supporto della Transizione Energetica delle Flotte. Due vittorie estremamente importanti, sia per il livello internazionale degli altri pretendenti che per la grande competenza della giuria, formata da esperti del settore della mobilità e fleet manager. Per l’assegnazione del premio come Miglior Servizio di Telematica per la Flotta la giuria ha ritenuto determinante la certezza nell’analisi del dato. Decisiva anche la possibilità di vantare due certificazioni: la ISO27001 relativa alla sicurezza e alla gestione dei dati e la ISO14001, che attesta il supporto alla sostenibilità della piattaforma Webfleet nei confronti delle aziende che hanno scelto di dotarsene. Il riconoscimento come Miglior Sistema a Supporto della Transizione Energetica delle Flotte è, invece, da ascrivere alla capacità di Webfleet EV Transition Tool di offrire alle aziende uno strumento efficace e puntuale nell’analisi degli elementi raccolti, inclusi i costi per la gestione del parco veicoli. Grazie alla capacità di rilevare dati certi sul TCO di un veicolo, infatti, EV Transition Tool consente di valutare, veicolo per veicolo, quale mezzo a motore endotermico della flotta aziendale possa già essere sostituito da un EV equivalente, abbattendo i rischi di adottare scelte inadeguate all’operatività del parco veicoli.

AFTERMARKET

Cresce ancora l’offerta UFI per l’heavy duty

UFI Filters continua a espandere la gamma di filtri per il settore Heavy Duty, consolidando la propria offerta aftermarket. Nel 2024 sono stati introdotti 78 nuovi prodotti: 67 per Off Highway

e 11 per Truck and Bus. Tra questi, spiccano filtri olio, carburante, aria, abitacolo, idraulici e un filtro acqua. La gamma aftermarket Heavy Duty di UFI conta ora oltre 1.400 codici per veicoli On e Off Highway. Dal 2022 al 2024, le referenze sono aumentate di 466 unità, grazie a importanti investimenti e alle competenze maturate nel primo equipaggiamento, che copre il 50% della produzione globale di mezzi pesanti. Le tecnologie sviluppate assicurano standard qualitativi pari all’OE. Tra i recenti successi spiccano forniture per motori come il Cursor XC13 di FPT Industrial e l’HDEP OM471 di Daimler Truck AG. La cartuccia del filtro olio di quest’ultimo è stata recentemente inclusa nel catalogo aftermarket. UFI collabora inoltre con marchi come Weichai, MAN, Iveco, New Holland e SAME Deutz-Fahr. Leader nella filtrazione, UFI è protagonista anche nel thermal management per veicoli ibridi ed elettrici, inclusi truck elettrici. Dal 2012 ha investito in scambiatori di calore, creando nel 2022 una Business Unit dedicata. Con oltre 320 brevetti internazionali, grazie ai suoi Innovation Center in Italia, India e Cina, UFI conferma la sua capacità innovativa.

A Logistica Sinisi il primo veicolo personalizzato da “Svempa” Bergendahl

L’edizione Fire è caratterizzata da una serie di esclusivi elementi stilistici interni ed esterni che evocano l’edizione precedente Frost, anch’essa già presente nella flotta di Sinisi. Il risultato balza subito all’occhio: una grafica straordinaria dalle linee fluide e cangianti, uno stile unico uniti ad un’impareggiabile efficienza energetica, esperienza di guida e prestazioni motore dei potentissimi V8 Scania. Si differenzia dal Frost per la nuova interfaccia digitale

PUBBLICAZIONI

Umberto Cutolo – Ebbrezze

per l’autista, Scania Smart Dash, e per i toni caldi, incandescenti, della livrea che richiamano la passione ardente di chi guida i V8. Non solo, l’incredibile veicolo è il primo in Italia ad essere dotato del nuovissimo cambio Opticruise G38. Michele Sinisi è stato tra i primi a portare il marchio Scania sulle strade della Puglia. La passione per i camion, ereditata dal padre, si è trasformata nel tempo in un vero e proprio punto di riferimento, grazie alla competenza e alla dedizione che contraddistinguono l’azienda. Oggi, quella stessa passione continua a vivere nelle nuove generazioni: Antonio, Morena e Isa Sinisi, con impegno e determinazione, affiancano Michele nei vari ruoli strategici di gestione dell’azienda, portando avanti una tradizione di famiglia fatta di innovazione, affidabilità e amore per il mondo dei trasporti su lungo raggio.

Si chiama EBBREZZE, edito da Jimenez Edizioni, 158 pagine, 15 euro. Non è un romanzo, ma una dissertazione. Una scorribanda alla ricerca del mistero dell’ebbrezza, attraverso la letteratura, l’arte, la storia, la religione, la filosofia, la politica e perfino la zoologia, che parte dallo splendore di Roma negli anni Sessanta del secolo scorso e indaga con leggerezza e ironia (spero) tra le ultime generazioni, a cominciare da quella dell’autore con i suoi aneddoti personali. Un volumetto che uno dei primi lettori ha definito: “Un libro da leggere in un’unica sorsata, per assaporare l’ebbrezza della lettura”.

SCANIA V8 FIRE EDITION

SUSTAINABLE TRUCK OF THE YEAR 2025

Premiati Volvo Trucks, IVECO e Renault Trucks

Il 16 gennaio 2025 si è tenuta la cerimonia di assegnazione del Sustainable Truck of the Year 2025, il prestigioso premio europeo che celebra i veicoli commerciali e industriali più innovativi dal punto di vista della sostenibilità ambientale. La giuria, composta da esperti del settore, ha valutato i veicoli in base a oltre 40 parametri tecnici suddivisi in sei macro-aree: motore, trasmissione, sicurezza, comfort, connettività e sostenibilità. I riconoscimenti sono stati suddivisi in diverse categorie:

Tractor: il premio è stato assegnato al Volvo FH Aero 460, che ha conquistato la giuria grazie ai significativi progressi aerodinamici introdotti nel rispetto delle nuove normative europee, migliorando così efficienza e prestazioni.

Distribution: vincitore il IVECO Eurocargo CNG, una

FURGONI ELETTRICI

L’alba di una nuova era

A partire dal 2026, Mercedes-Benz Vans introdurrà VAN.EA, la nuova architettura elettrica per furgoni, modulare e scalabile. Con VAN.EA, Mercedes-Benz traccia la strada per un’era completamente nuova dei van. VAN.EA consente una chiara differenziazione tra i van ad uso privato nel segmento del lusso e i van ad utilizzo commerciale nel segmento premium. La futura gamma di modelli per uso privato spazierà da van familiari di alta qualità e navette VIP limousine, esclusive a spaziose, per soddisfare le aspettative di clienti altamente sofisticati. Ampliando la fascia alta della sua gamma di prodotti, Mercedes-Benz Vans sta definendo un segmento unico nel suo genere. La showcar rappresenta la visione di Mercedes-Benz Vans di una lussuosa limousine, estremamente

soluzione a gas naturale compresso che garantisce riduzioni rilevanti delle emissioni, mantenendo un elevato livello di performance per la distribuzione urbana.

Van: il Renault Trucks E-Tech Master ha trionfato nella categoria grazie alla sua flessibilità e alle zero emissioni, rappresentando una soluzione ideale per le consegne urbane dell’ultimo miglio.

Quest’anno, per la prima volta, è stata introdotta la categoria E-Truck, dedicata ai veicoli pesanti a trazione completamente elettrica. Il premio è andato al Volvo FH Aero Electric, apprezzato per le sue prestazioni nelle tratte di medio-lungo raggio.

L’evento è stato trasmesso in diretta sul canale 68 del digitale terrestre e sui canali digitali di Vado e Torno e Sustainable Truck&Van.

elegante e spaziosa e offre una prospettiva su come soddisfare le esigenze dei clienti più esigenti. La prima mondiale avverrà nella primavera del 2025.

CHI

FIAT E ABARTH

Alessio Scutari sarà il nuovo Managing Director in Italia

Alessio Scutari è il nuovo FIAT e Abarth Managing Director in Italia nell’ambito dell’organizzazione di Stellantis Italia, la cui Country Manager Antonella Bruno è la Responsabile. Scutari avrà la responsabilità di accompagnare FIAT nel suo piano strategico - annunciato lo scorso 11 luglio in occasione delle celebrazioni per i 125 anni del marchio - che porterà a confermare la sua posizione di guida del mercato in Italia e che vedrà nei prossimi anni il completo rinnovamento della gamma di prodotto. La nuova gamma, disponibile in versione ibrida o 100% elettrica, prevede un lancio ogni anno nei prossimi tre anni, a partire dall’imminente lancio di Grande Panda disponibile in versione ibrida e 100% elettrica a cui seguirà entro la fine del 2025 anche la nuova versione ibrida dell’iconica 500 prodotta nello storico stabilimento di Mirafiori. Alessio Scutari, quarantaseienne lucano, laureato in Ingegneria Meccanica presso l’Università La Sapienza, ha una larga esperienza nel settore automotive, a livello nazionale, europeo e globale. Tra i principali ruoli ricoperti prima della posizione attuale, Alessio ha maturato competenze in ambito Marketing, Vendita e Post Vendita partendo dal brand Opel, per poi proseguire come Direttore Marketing Citroën Italia, Head of Brand Experience Alfa Romeo Global e Peugeot Managing Director in Italia.

IVECO GROUP

Cambiamenti nel Senior Leadership Team

Iveco Group N.V. annuncia modifiche al Senior Leadership Team: Domenico Nucera assume il nuovo ruolo di Chief Quality & Operations Officer, mentre Claudio Passerini diventa President della Bus Business Unit. La funzione Quality & Operations, guidata da Nucera, centralizzerà qualità, produzione e supply chain per migliorare efficienza e coesione. Passerini guiderà la Business Unit Bus, puntando su soluzioni sostenibili. Angela Qu lascia l’azienda, mentre Ángel Rodríguez Lagunilla diventa Head of Manufacturing Operations.

SCHMITZ CARGOBULL

Cafer Ince è il nuovo Head of Product Line Digital Services

A partire dal 1° gennaio 2025, il Cafer Ince (46 anni) ha assunto la posizione di Head of Product Line Digital Services presso Schmitz Cargobull. Nell’ambito del nuovo incarico, Ince avrà anche la responsabilità delle attività operative delle controllate Schmitz Cargobull Telematics GmbH e KUBIKx. Ince succede a Nikolaos Keramopoulos. Entrato in Schmitz Cargobull nel gennaio 2024 come Head of E/E (Electrics/Electronics) Systems, Cafer Ince continuerà a riportare a Marnix Lannoije, Chief Technical Officer, anche nella sua nuova posizione.

CAFER INCE

ALESSIO SCUTARI
DOMENICO NUCERA

MERCEDES-BENZ VANS ITALIA

Piero Rodinis è il nuovo responsabile Marketing

Piero Rodinis, 48 anni laureato in Economia del Commercio Internazionale e dei Mercati Valutari, si specializza nell’area della Logistica in importanti realtà quali TNT Global Express e il Comitato Organizzatore Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. Nel 2007 porta la sua esperienza in Mercedes-Benz Italia, come Warehouse Operations Manager presso il Centro Logistico di Capena. Dal 2016, all’interno della squadra Customer Service, ricopre il ruolo di Marketing & Market Development Manager per poi assumere la responsabilità del Customer Care. Nel 2023 è Project Manager nell’ambito di un progetto riorganizzativo dell’azienda verso il nuovo modello distributivo. Rodinis sostituisce Andrea Verdolotti che va a ricoprire la posizione di Retailization & Transformation Manager. Nel suo nuovo incarico, Rodinis riporta direttamente a Dario Albano, Head of Vans di Mercedes-Benz Italia.

STELLANTIS

Eligio Catarinella sarà il nuovo responsabile sales and marketing per l’Europa

Tra i vincitori anche

Giorgia e Paolo Volta

Riporterà a Jean-Philippe Imparato, COO Stellantis Enlarged Europe. Torinese, laureato in Ingegneria al Politecnico di Torino e con un master in Marketing Management presso l’Università di Economia di Torino, Eligio Catarinella inizia la sua carriera nel Gruppo Fiat nel 2005. Nei suoi 19 anni di carriera, ricopre ruoli di crescente responsabilità all’interno del gruppo in ambito Sales & Marketing, sia in Italia che all’estero, maturando una significativa esperienza nel settore automotive. Tra i principali ruoli ricoperti prima della posizione attuale, è Head of Product Marketing Lancia/Chrysler per l’area EMEA dal 2012 al 2014, Direttore marketing Fiat & Abarth per l’Italia dal 2014 al 2016, Country manager Alfa Romeo e Jeep in Svizzera dal 2016 al 2018, per poi tornare in Italia a inizio 2019 come Head of Marketing & Communication FCA Italia, gestendo il portafoglio prodotti di tutti i brands. Da aprile 2020 assume la responsabilità dei brand Fiat & Abarth per l’Italia, ricoprendo il ruolo di Managing Director, e nel 2023 viene nominato responsabile di Alfa Romeo Marketing and Communication Global.

In occasione dell’evento “Le Energie del Cambiamento”, ospitato presso Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa italiana, a Milano, è stato assegnato il Premio Il Logistico dell’Anno 2024, che ha riconosciuto le eccellenze in diverse categorie legate all’innovazione tecnologica, alla sostenibilità e alla responsabilità sociale d’impresa. Tra i premiati, nella categoria “Premio Personale”, anche Giorgia e Paolo Volta, quest’ultimo coordinatore didattico di evenT, per la realizzazione del libro “Trasporto merci: l’uomo al centro del trasporto sostenibile”. Le Energie del Cambiamento si conferma, ancora una volta, un appuntamento fondamentale per il dialogo, l’innovazione e la costruzione di un futuro sostenibile per la logistica italiana.

Tra gli altri vincitori, DKV Mobility, nella categoria “Innovazione in ambito Tecnologico e Logistica 4.0”, con il progetto DKV Box Italia Fleet, il dispositivo per il pagamento del pedaggio in Italia dedicato ai veicoli aziendali <3,5 tonnellate, e P3 Logistic Parks, nella categoria “Innovazione in Ambito Sostenibilità ambientale, sociale ed economica” per lo sviluppo del polo logistico di ALTEDO (BO).

PIERO RODINIS
ELIGIO CATARINELLA
LOGISTICO DELL’ANNO 2024

LOGISTICA

La soluzione integrata di Verizon e Honeywell

Verizon e Honeywell hanno annunciato una partnership strategica per offrire un’esperienza tecnologica integrata alle aziende del settore retail e logistica, attraverso il lancio di un’offerta integrata innovativa. La combinazione di hardware, software e servizi di Honeywell con la connettività 5G ad alta velocità di Verizon consentirà alle imprese di ottimizzare il ciclo di vita del retail, semplificando il procurement, la gestione dei contratti e l’espansione futura in termini di dispositivi e piani dati. Un ulteriore vantaggio dell’ecosistema HoneywellVerizon è una maggiore resilienza operativa per i retailer e le aziende logistiche. Ad esempio, se un commerciante di medie dimensioni, come un vivaio, subisce un’improvvisa interruzione di corrente, l’assenza di connessione internet potrebbe costringerlo a chiudere temporaneamente, con un significativo impatto sulle vendite. Con un piano dati 5G di Verizon integrato con i pc portatili Honeywell, il software di pagamento contactless Smart Pay e l’assistenza tecnica, il negozio può proseguire nelle operazioni utilizzando il loro sistema POS, riducendo al minimo le interruzioni e le perdite economiche.

MOBILITÀ E AI

I 5 trend nel 2025 secondo Geotab

Secondo, Geotab – leader globale nell’ambito della tecnologia per i veicoli connessi, l’anno appena iniziato si prospetta ricco di sfide e opportunità, con l’intelligenza artificiale a trainare l’innovazione. È proprio l’AI, nella visione degli esperti, a fare da sfondo ai 5 trend che caratterizzeranno il settore della telematica nei mesi a venire.

Gestione autonoma delle flotte: grazie all’AI generativa, il fleet management diventerà sempre più autonomo, ottimizzando percorsi, manutenzioni e riducendo l’intervento umano. Questi strumenti agiscono come copiloti, rendendo l’analisi dei dati più efficace e migliorando la gestione delle flotte.

Sostenibilità ed efficienza: il settore trasporti, responsabile del 25% delle emissioni di CO2, spingerà le aziende ad adottare soluzioni concrete per ridurre i costi e l’impatto ambientale, come l’elettrificazione e una migliore gestione del carburante tramite telematica.

Telematica nativa: sempre più veicoli saranno dotati di dispositivi telematici integrati, richiedendo sistemi gestionali

FIAT PROFESSIONAL DUCATO

Nel 2025 è ancora “Miglior veicolo base per camper”

Per il 17° anno consecutivo, Fiat Professional Ducato è stato nominato “Miglior veicolo base per camper”, un prestigioso titolo assegnato dai lettori della rivista tedesca di settore Promobil. Il sondaggio annuale dei lettori della rivista è un indicatore chiave delle tendenze nel settore dei veicoli per il tempo libero da oltre 25 anni, riflettendo la costante leadership di Fiat Professional Ducato su questo settore. Oltre a questo prestigioso riconoscimento, nel 2024, FIAT Professional ha registrato una crescita nel settore dei veicoli ricreazionali in Germania, con un totale di 26.324 unità vendute. Questo dato rappresenta un significativo aumento del 28% rispetto all’anno precedente, segnando il più alto incremento nel paese e sottolineando l’attrattiva in crescita del marchio in un mercato competitivo.

che unifichino i dati di flotte miste, semplificando l’accesso alle informazioni.

Sicurezza e benessere dei conducenti: attraverso telematica AI, coaching e gamification, si promuoveranno buone pratiche di guida, riducendo incidenti e fidelizzando i conducenti.

Focus settoriale: l’AI permetterà soluzioni mirate per esigenze specifiche, come la logistica del freddo e il last mile, spinti dalla crescita dell’e-commerce.

Pronti… Partenza… Trump!

il pensiero di oggi è il seguente: può una persona da sola cambiare ed influenzare rapidamente il mondo intero? Apparentemente sì, a vedere quello sta accandendo negli Stati Uniti subito dopo l’insediamento di Trump come Presidente. Il neo-eletto presidente ha subito dichiarato, e non solo a parole ma già con i primi atti ufficiali, una serie di cambiamenti drastici e nuove regolamentazioni dal grande impatto economico e politico.

Intanto, la cosa che trovo più bizzarra è che si è subito concentrato con atteggiamento bellicoso rivolto ai paesi vicini confinanti: normalmente ci si aspetterebbe che, almeno all’inizio, si voglia instaurare con i vicini un rapporto amichevole e di serena collaborazione; al contrario, Trump ha praticamente dichiarato una guerra commerciale a Messico e Canada. E fin qui parliamo solo di commercio. Poi è andato oltre, con riferimento al Canale di Panama e alla Groenlandia, dove non ha nemmeno escluso l’intervento militare suscitando allarmismi e forti critiche.

Ultimo, ma non meno importante, ha dichiarato di voler uscire dal Green Deal, ovvero gli accordi mondiali sulla riduzione di emissioni che riguardano anche la transizione energetica, incluso il passaggio fondamentale in campo automotive verso la mobilità elettrica.

Tutto questo chiaramente farebbe saltare chiunque dalla sedia e invece è esattamente l’atteggiamento

voluto dai suoi elettori e per cui

Trump è stato eletto con larga maggioranza. La rabbia e il risentimento della popolazione verso i paesi vicini, il senso di insicurezza proveniente dai troppi migranti, l’invasione commerciale dei prodotti cinesi, il senso di impotenza: questi sono i sentimenti generalizzati che hanno portato Trump al potere. Di conseguenza, la ricerca appassionata di cambiare lo status quo radicalmente e a qualsiasi costo è la missione consegnata dal suo popolo e lui sta esattamente seguendo e dando esecuzione al mandato elettorale. Tutto questo parla direttamente alla “pancia del paese”, citando un divertente film di Checco Zalone e, per questo, funziona in democrazia dove il mandato è assegnato dal popolo. Normalmente il popolo che vuole il cambiamento importante si affida ad un leader, sceglie una persona dal carattere forte e autoritario che dia fiducia nel poter applicare davvero e concretizzare in tempi rapidi quel rinnovamento, quella rivoluzione: questo non è casuale e lo ritroviamo in moltissimi episodi della storia che ci riguardano anche direttamente. In questi giorni, grazie ad una serie TV di successo, è ritornato in auge il percorso e le vicende che hanno portato Mussolini verso l’ascesa al potere: anche in quel caso, il popolo era insoddisfatto, deluso, covava del risentimento verso gli altri popoli, principalmente a seguito della vittoria mutilata; e Mussolini si è subito mostrato leader forte e carismatico, intenzionato

a rispondere positivamente alle richieste del suo popolo. Tutto questo sembra un circolo vizioso, dal momento che si passa da un chiaro mandato popolare (che è la base della democrazia) che chiama al governo e si affida ad un leader forte, autoritario, deciso e in grado di cambiare lo stato delle cose e tutto questo può sfociare poi nell’autoritarismo o anche, in taluni casi estremi, nella dittatura: quindi, è interessante vedere come si può passare in maniera fluida dalla democrazia al suo esatto opposto. Non credo sia molto distante da quanto sia avvenuto in tempi recenti anche in Russia o in Turchia, per citare alcuni paesi a noi più vicini. Con questo non penso che Trump sia o voglia diventare un dittatore ma solo riflettere sul fatto che i confini tra democrazia e dittatura non sono poi così distanti e, quindi, è necessario che i Paesi siano dotati di una Costituzione liberale e ben strutturata al fine di evitare che un potere eccessivo possa concentrarsi su una singola persona. œ

di Alessandro Musumeci
Direttore Marketing FIAT & ABARTH Italia

MAN

Pubblicato TruckScenes, il primo sistema di sensori e dati di guida per autocarri autonomi

MAN Truck & Bus è il primo costruttore di autocarri a rendere pubblico un set di 747 scene di dati, raccolti durante i test di sviluppo per la guida autonoma. Lo scambio aperto di tali dati gratuiti tra produttori, università e sviluppatori indipendenti accelera lo sviluppo tecnologico e la standardizzazione dei formati. Inoltre, consente confronti standardizzati tra risultati e metodi, favorendo studi scientifici e collaborazioni con partner esterni. Il set copre operazioni di guida su autostrade tedesche, tratte di collegamento e ambienti terminali, con focus sul trasporto hub-to-hub. Include dati da telecamere, lidar, radar 4D con copertura a 360°, IMS e GNSS. Le 747 scene, suddivise in set per formazione, prova e validazione, registrano condizioni ambientali e oggetti circostanti, supportando l’apprendimento automatico per reti neurali. MAN TruckScenes è disponibile per il download online.

SCANIA V8

I motori del Grifone per il progetto della

Motovedetta CP 335

La Guardia Costiera italiana ha avviato un progetto strategico per le operazioni di ricerca e soccorso: la motovedetta CP 335, equipaggiata con una coppia di potenti motori marini Scania V8 da 900 CV. Costruita dal Cantiere FB Design con allestimento specifico del suo modello FB 56’, questa imbarcazione rappresenta una soluzione innovativa per il SAR (Search and Rescue), in virtù della sua capacità auto-raddrizzante, dei sistemi di navigazione di ultima generazione, nonché di soluzioni dedicate SAR al fine di facilitare il recupero di uomo a mare e consentire agli infortunati gravi un trasporto su barella stabilizzata. “ La Capitaneria di porto di Brindisi è per noi un luogo di fondamentale importanza, sia per la navigazione marittima, sia come frontiera. Varie volte siamo intervenuti in situazioni di emergenza e soccorso, è stato strategico avviare questo progetto qui dove ci sono grandi professionisti”, ha dichiarato il vice comandante generale delle Capitanerie di porto ammiraglio ispettore Pil Sergio Liardo in occasione della cerimonia di presentazione della Motovedetta CP 335 lo scorso 23 gennaio 2025. Lunga circa 18 metri, larga 4,5 metri e con un’immersione di 1,15 metri, la vedetta permette all’equipaggio di quattro persone di operare con un’autonomia di circa 300 miglia nautiche. I propulsori Scania, dall’impareggiabile rapporto peso-potenza, sviluppano una velocità di punta di 35 nodi, rispettando ampiamente gli standard di emissione IMO Tier II. “Siamo estremamente orgogliosi di servire la nostra Guardia Costiera nazionale”, ha dichiarato Riccardo Moraglia, responsabile vendite Power Solutions Scania Italia. “L’esperienza di Scania nelle applicazioni marine SAR è consolidata e apprezzata a livello internazionale, in particolare in Nord Europa. Scegliere i nostri motori V8 significa affidarsi a una tecnologia collaudata e performante, progettata per garantire la massima affidabilità e durata nel tempo. Siamo inoltre lieti di annunciare che sono in fase di definizione ulteriori due motovedette di FB Design, sempre equipaggiate con i

nostri motori V8, in consegna entro la fine dell’anno. Questo conferma la fiducia che le istituzioni italiane ripongono anche nei nostri motori e nella nostra capacità di fornire soluzioni su misura per le esigenze più specifiche”.

MAN

Quota record nel 2024 per la divisione truck

MAN Truck & Bus Italia raggiunge il record storico del 9,5% nel mercato dei veicoli industriali sopra le 6 ton, crescendo del 17% nonostante una lieve flessione del settore nel 2024. L’incremento di oltre 1,5 punti rispetto all’anno precedente conferma il consolidamento di MAN in Italia, mercato chiave in Europa. Il successo è dovuto alle performance della gamma prodotti, alla qualità dei servizi e agli investimenti sul territorio da parte del Costruttore e della rete di concessionari e officine autorizzate.

“Il 2024 è stato un anno caratterizzato da un andamento altalenante del mercato – spiega David Siviero, Direttore Vendite e Prodotto Truck di MAN Italia -, il quale però non ha

DAF

Un anno positivo

DAF chiude il 2024 in crescita in tutti i segmenti, grazie al lancio del MY25 e dei nuovi motori Paccar MX-11 e MX-13 con ciclo Miller, che migliorano combustione ed emissioni. Migliorie anche per il cambio TraXon, l’assale posteriore SR1344 e nuove configurazioni per l’efficienza. Per il 2025, DAF punta a rafforzare il segmento vocational, promuovere l’elettromobilità, sostenibilità e carburanti alternativi come l’HVO, oltre a potenziare la rete di vendita e assistenza. “Il nostro apporto è soprattutto organizzativo, perché il prodotto, soprattutto il Model Year 2025, ha delle peculiarità tecniche di assoluto rilievo. Quello che noi dobbiamo fare, e che io desidero evolvere al massimo livello, è il servizio al cliente - ha dichiarato Massimo Dodoni, nuovo AD di DAF Veicoli Industriali Spa. - Quindi rafforzare l’assistenza tecnica, la disponibilità di cambi, la presenza di DAF sul territorio, vicino al nostro cliente, lo sviluppo dei nostri dealer, sia lato vendita sia service, in modo tale da offrire al cliente non solamente un ottimo prodotto, ma un ventaglio di prodotti relativi al veicolo.”

L’obiettivo, quindi, è assicurare una presenza costante sul territorio, offrendo assistenza, manutenzione e configurazioni personalizzate dei veicoli in base alle esigenze dei clienti.

SCANIA

Innovazione e sostenibilità al centro

Scania Italia chiude il 2024 con risultati record: una quota di mercato del 16,8%, risparmi significativi di carburante ed emissioni grazie al prodotto Super, e un raddoppio del business service in sette anni. Il settore Autobus e PowerTrain registra performance senza precedenti, sostenute da investimenti in infrastrutture di ricarica e partnership strategiche. La rete di assistenza conta oltre 2.000 persone e continuerà a espandersi nel 2025 con nuove officine e concessionarie in aree chiave. Scania Italia ha inoltre annunciato un piano di espansione fino al 2026, concentrandosi su zone strategiche per il trasporto merci e persone, con l’obiettivo di ridurre i tempi di fermo dei veicoli e offrire un supporto tecnico sempre più efficiente ai clienti.

influenzato i nostri risultati. Grazie ad una delle gamme di prodotto più complete per il trasporto merci e ad un approccio sempre più attento alle esigenze del mercato e alle sue evoluzioni, siamo stati in grado di ottenere una quota record per MAN in Italia negli ultimi 20 anni. Voglio ringraziare tutta la nostra squadra e la nostra Rete di vendita e assistenza per l’eccellente lavoro svolto e per la determinazione nel portare a casa questi risultati. Un ringraziamento speciale va ai nostri clienti che ci hanno scelto e per la fiducia che ripongono nel nostro marchio. Ci prepariamo ad affrontare un 2025 all’insegna delle incertezze di mercato e con la sfida della transizione energetica; sfida che sappiamo poter vincere grazie alla nostra gamma completa di trazioni alternative e alla nostra capacità di fornire consulenza specifica ai clienti”

MERCEDES-BENZ VANS Risultati migliori di sempre

“I risultati di quest’anno, uno dei migliori di sempre per Mercedes-Benz Vans in Italia, premiano la qualità della nostra offerta e la profonda dedizione che la nostra squadra rivolge ai bisogni dei nostri clienti, attraverso prodotti di eccellenza, cuciti su misura sulle singole esigenze di chi utilizza i nostri Vans per lavoro, per il tempo libero o per gli spostamenti di tutti i giorni.”

Così Dario Albano, Head of Vans Mercedes-Benz Italia, prendendo la parola nell’ambito del tradizionale incontro di fine anno della filiale italiana della Casa di Stoccarda e la stampa di settore. “Si tratta – ha continuato – di una personalizzazione che in futuro raggiungerà livelli ancora più elevati entrando in una nuova era del mondo Van. Già dal prossimo anno, infatti, avremo le prime anticipazioni della nuova architettura elettrica VAN.EA, modulare e scalabile. Si tratta di una piattaforma che consentirà una chiara differenziazione tra i van ad uso privato nel segmento del lusso e i van a utilizzo commerciale nel segmento premium, definendo una fascia di mercato unica nel suo genere.” Ma non finisce qui, perché, lo ha detto chiaramente Marc Langenbrinck, presidente e CEO di Mercedes-Benz Italia “i prossimi anni vedranno anche la più grande e molteplice offensiva di prodotto mai realizzata su tutti i fronti: vetture, van e motori.”

Enrique Enrich, Amministratore Delegato di Scania Italia ha concluso con una bella provocazione: “Il 2025 sarà un anno molto difficile… per i competitor!“

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“95.000 targhe per il segmento dai 35 quintali rappresentano un mercato eccezionale, che non si vedeva da moltissimi anni ”.

Esordisce così Massimiliano Perri rispondendo alla nostra provocazione con la quale per il 2024 era stato previsto un calo di immatricolato che poi non si è concretizzato. Anche quest’anno, forse prudentemente, tutti gli osservatori annunciano un segno meno, dovuto a tanti fattori ma che, tutto sommato, come sostiene il manager del Costruttore nazionale, riportano il settore ad una sorta di normalità.

“Sarà l’anno in cui tutto tornerà come è sempre stato – prosegue Perri - con ovviamente le incognite sui limiti alle emissioni di CO2, sulle tecnologie da utilizzare e quant’altro. Però è l’anno dove tutto sommato si ritorna al modo

di lavorare che conosciamo, dove il veicolo finalmente viene consegnato dopo qualche mese, l’allestitore predispone il mezzo in qualche settimana e quindi non c’è più la criticità della produzione lunghissima, i portafogli infiniti, i tempi biblici dell’allestimento. Insomma, tutta la catena di fornitura torna alla normalità, pronta per mettere in condizione di lavorare il cliente”.

Dunque anche per Massimiliano Perri, nonostante l’ottimismo di una ritrovata normalità, il 2025 si preannuncia negativo?

“Dipende da cosa si intende per negativo. Come abbiamo detto il mercato l’anno scorso è stato un mercato record in Italia, ha sfiorato le 100 mila unità nel segmento dalle 3,5 tonnellate, quindi per quanto ci riguarda dal Daily fino ad arrivare al pesante. Sono numeri che non si vedevano forse da vent’anni. Tra il 2017 e il 2022 abbiamo oscillato dalle 70 alle 80.000 macchine, che già ci sembrava un ottimo mercato. Poi

, Direttore Generale

IVECO Mercato Italia, si affaccia all’anno del 50mo anniversario del brand con una carica di ottimismo e positività, sul mercato in generale e naturalmente sui risultati

dell’azienda torinese

è arrivato il 2024 che ha visto una forte accelerazione nella prima parte dell’anno, anche per via della scadenza di luglio con l’entrata in vigore della normativa GSR-B che ha obbligato i Costruttori ad immatricolare veicoli che rispondono a tale normativa anche se non sempre le mission dei clienti necessitano di tali dispositivi. E dunque abbiamo vissuto la corsa all’immatricolazione entro giugno. Poi c’è stato un calo strutturale che ha portato al consuntivo che abbiamo accennato, ma circa il 65 per cento di quei veicoli è stato targato prima del 7 luglio. Quindi – conclude la risposta a questa domanda – sì, registreremo probabilmente un segno negativo alla fine di quest’anno, ma resteremo a livelli molto alti di immatricolato guardandoci indietro.”

Questo discorso vale anche per IVECO?

“Faremo anche noi meno, anche perché poi ci andiamo a confrontare con numeri del 2024 mostruosi dove abbiamo fatto circa 26 mila targhe dopo

aver celebrato le 25 mila nel 2023, il numero più alto degli ultimi vent’anni, e ciononostante siamo riusciti ad andare oltre. Probabilmente quest’anno abbiamo anche perso qualcosina in termini di quota, nonostante l’elevato numero di immatricolazioni, questo perché il nostro modello di business è per circa l’80 per cento la vendita di un veicolo allestito; di conseguenza non siamo propriamente padroni della targa dato che dobbiamo relazionarci con parecchi allestitori (circa 1000-2000, contando tutte le realtà).

Detto questo, però, abbiamo la forza di una gamma amplissima, basti pensare che solo per Eurocargo disponiamo di oltre 11.000 varianti. ”

UNA GAMMA

SEMPRE PIÙ AMPIA

Massimiliano Perri ci ha parlato della forza di IVECO, che da sempre ha messo a disposizione del mondo del trasporto commerciale una gamma davvero completa che va dalle 3,5 tonnellate alle 44 tonnellate ma,

soprattutto offre, come si è detto, una molteplice varietà di versioni che soddisfano qualsiasi esigenza di trasporto. Ma questo non bastava al Costruttore italiano che, per quanto riguarda l’offerta di veicoli elettrici, ha voluto allargarsi ulteriormente “verso il basso”, andando a toccare il segmento sotto i 35 quintali, grazie all’accordo con Hyundai.

“Esatto – conferma il nostro interlocutore – l’accordo con Hyundai prevede appunto l’allargamento della base della gamma per andare in segmenti che vengono definiti non tradizionali, non organici a IVECO. Come detto però si tratta di veicoli full electric, una tecnologia che purtroppo in questo momento non sta avendo un grande riscontro dal mercato e dunque dobbiamo calibrare i nostri sforzi e i nostri investimenti, anche in virtù delle norme e dei limiti che la UE ha posto per la messa in strada di veicoli con emissioni di CO2 sopra un determinato livello. Nel 2024 si sono registrati solo 22 pesanti elettrici, al momento si tratta di un mercato in divenire, dato che, nel panorama attuale, le tecnologie non sono mature per convincere il cliente a scegliere questo cambiamento.”.

IL TEMA DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA

Nel 2025 IVECO, come tutti gli altri Costruttori, dovrà ridurre le emissioni di CO2 del 15% per i veicoli commerciali leggeri e pesanti rispetto ai livelli del 2019 e del 2021. L’elettrico non è certo l’unica strada da battere, anzi, vista la difficoltà a sensibilizzare i Clienti verso questa tecnologia, la strategia deve essere diversificata. “La tecnologia delle batterie è ancora costosa – afferma Perri – con un costo elevato per kilowattora, anche se nuove tecnologie in futuro potrebbero ridurre i costi, come le batterie al fosfato”.

Perché secondo lei l’Italia non è pronta per la tecnologia elettrica?

“L’infrastruttura pubblica non è pronta e la domanda è settoriale. I clienti con autoproduzione energetica trovano il prodotto elettrico competitivo, ma per altri è complesso perché il costo alla colonnina non permette di tenere un TCO sostenibile. Insomma, la variabilità del costo del kilowattora è un problema.”

Quindi qual è la strategia di IVECO per cavalcare la transizione energetica?

“Come detto nel 2025, IVECO deve ridurre le emissioni di CO2 del 15% e lo faremo proponendo veicoli a gas ed elettrici, e ottimizzando i consumi con il Model Year 24. Questo sarà l’anno chiave perché si parte con la misurazione e di conseguenza le possibili multe”.

Insomma il 1 gennaio è partito il contatore, per la gamma commerciale fino a 3,5 tonnellate, mentre per quanto riguarda la gamma pesante, quindi sopra le 16 tonnellate, il contatore partirà il primo luglio. Il benchmark sarà il 2021 per i pesanti, mentre per i leggeri ci si andrà a confrontare col 2019.

“ Sì tanto per complicare un po’ le cose ”, sogghigna Massimiliano Perri e continua: “È chiaro che le medie sono europee: ogni mercato, avrà il suo obiettivo di vendita di veicoli elettrici. Noi abbiamo il nostro obiettivo e direi che siamo già a buon punto, con un bel portafoglio che abbiamo cominciato a costruire già a gennaio e sostanzialmente per quanto riguarda il segmento elettrico la nostra strategia sarà quella di vendere sulla gamma leggera, soprattutto grazie al modello di business messo in atto con GATE.”

Ma non c’è solo il leggero…

“Certamente, per arrivare all’obiettivo del -15 per cento abbiamo sostanzialmente tre strade: la prima è ovviamente l’IVECO S-Way che garantisce dei consumi che sono circa il 10% in meno rispetto alla generazione precedente e che si traducono in un meno 10% anche di CO2; quindi, una buona parte di questo meno 15% sarà fatta proprio grazie all’utilizzo del MY2024. Contemporaneamente

Massimiliano Perri: dei 50 anni di IVECO 27 li ha vissuti in prima persona.

stiamo ottimizzando anche grazie alla configurazione dei veicoli, aggiungendo degli optional che vanno a ridurre il risultato del VECTO ( Il sistema per misurare le emissioni totali, n.d.r.), quindi di conseguenza la classe di emissione.”

Andiamo avanti: quali sono le altre azioni che vi faranno raggiungere gli obiettivi?

“Abbiamo detto che possiamo fare tre passi. Il primo è questo: grazie al veicolo nuovo risparmiamo CO2 . Il secondo passo è il gas. Il gas emette meno CO 2 di un veicolo diesel. Per cui il nostro obiettivo è quello di fare leva sul nuovo IVECO S-Way 24 a gas per targare più veicoli che ci danno un beneficio di CO2 . L’ultimo passo è fare leva sulla normativa ZLEV (vedi riquadro a pagina 27, n.d.r.). È una norma molto complessa: sostanzialmente se registri un tot di veicoli anche Diesel sotto le 16 tonnellate, in realtà ti danno un beneficio nell’abbattimento generale delle emissioni, una sorta di bonus. Un po’ contorto come sistema, ma da sfruttare per evitare in ogni modo le multe

che sarebbero devastanti per qualsiasi bilancio. Come IVECO, in ottica di un’implementazione dell’ecosistema elettrico, proponiamo la nostra gamma full electric: infatti, in occasione dell’IAA, IVECO ha presentato la gamma IVECO S-eWay in versione cabinato, che si aggiunge all’offerta per la mobilità elettrica dell’IVECO S-eWay. Con un’autonomia massima di 400 km e una capacità di ricarica rapida fino a 350 kW, l’IVECO S-eWay cabinato rappresenta una soluzione ottimale per le applicazioni a corto e medio raggio. A ciò si aggiungono i servizi eMobility dedicati che permettono di gestire a distanza le modalità di guida, le impostazioni del climatizzatore e l’ePTO, migliorando l’efficienza, l’autonomia e l’esperienza complessiva di clienti e autisti. ”

LO SPAURACCHIO

DELLE MULTE

Il peso dell’eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi posti dall’Europa ricadrà esclusivamente sui Costruttori che sono, per assurdo, coloro che hanno messo in campo enormi risorse per mettere a disposizione le tecnologie adatta

ad abbassare le emissioni del CO2 “Esatto e per assurdo – aggiunge il Direttore Generale – se noi targhiamo un veicolo elettrico vocational, quindi per esempio per raccolta rifiuti, questo non rientra nel conteggio e non dà benefici. L’assurdità è che le applicazioni vocational sono quelle più adatte all’utilizzo della tecnologia elettrica: vengono utilizzati in contesti ben precisi come le città, fanno pochi chilometri, e via dicendo. Per cui è vero che dobbiamo targare un tot di veicoli elettrici ma è anche tanto vero che dobbiamo farlo in mission che probabilmente non sono perfettamente compatibili con il veicolo elettrico, quindi la difficoltà aumenta. Posso dire che quest’anno sarà il primo anno di un rompicapo, per capire cosa fare, dove andare a targare i veicoli, quale applicazione utilizzare.”

LA GAMMA COMPLETAMENTE RIPROGETTATA

L’anno appena concluso è stato anche l’anno della diffusione del Model Year 24, lanciato a Barcellona nel novembre del 2023. Un investimento enorme per un rifacimento globale sotto ogni punto di vista.

Alla guida del Mercato
Italia di IVECO nell’era della nuova gamma.

Quindi anche questo chiaramente ha dato una spinta ai risultati eccezionali che ha ottenuto IVECO. “ È vero – ci spiega Perri – però va anche detto che nella prima parte dell’anno, soprattutto, c’è stata una corsa a prendersi il veicolo della tecnologia precedente. Poi col fatto che noi vendiamo tantissime macchine allestite e molti più rigidi che trattori, di conseguenza, abbiamo creato un portafoglio enorme di veicoli da allestire che poi sono stati targati nella seconda parte dell’anno. Quindi presumibilmente più dell’80% di quello che abbiamo targato nel 2024 era ancora la versione precedente. Discorso opposto, invece, riguarda il portafoglio ordini. Qui entra in gioco il MY24. Il prodotto è stato molto ben accettato dai clienti, abbiamo mantenuto le caratteristiche del veicolo per così dire vecchio apportando però novità importanti. Non abbiamo quindi stravolto il prodotto che ha riscontrato di favori enormi per lo specifico segmento di riferimento. Per cui proprio i clienti ci hanno chiesto di non modificare più tanto il prodotto ”.

Dunque quali sono le caratteristiche che hanno convinto i clienti a scegliere i vostri nuovi veicoli?

“ Per il Daily, la continuità e il motore unico. Qui abbiamo mantenuto inalterate le caratteristiche che hanno reso famoso il Daily, aggiungendo ovviamente tutti i dispositivi di sicurezza, la connettività, che adesso è sempre più importante, oltre ai sistemi che facilitano la vita a bordo dell’autista (come l’integrazione dei servizi Alexa con l’IVECO Driver Pal) e quindi tutta la parte dell’interfaccia con la macchina, e in particolare il nuovo cruscotto digitale che è piaciuto molto. Per l’Eurocargo, la vasta gamma di configurazioni e il nuovo cambio ZF che è molto più morbido e garantisce consumi inferiori. Per l’IVECO S-Way, il comfort della cabina e il motore silenzioso; qui ovviamente abbiamo fatto l’investimento più grande: nuovo motore, che gira a regimi molto più bassi e di conseguenza è molto più silenzioso, nuova cabina completamente ridisegnata e la facilità di interazione col veicolo con la riprogettazione del cluster ”.

A proposito del motore. Una delle sue caratteristiche è quella di essere predisposta per essere multipropulsione giusto?

“ Sì, è così. Compatibile col Diesel, gas e biometano e ovviamente con l’HVO. Stiamo stringendo accordi per favorire questa transizione dal diesel fossile all’HVO. Sul biometano stiamo partendo adesso con le targhe, quindi già a gennaio dobbiamo targare una cinquantina di veicoli. Il motore garantisce le stesse prestazioni per il Diesel come per il metano, anzi sul gas riusciamo a ottenere un risparmio di consumo anche più elevato rispetto alla generazione precedente, si parla di circa l’11%. Potenza maggiore, dai 460 a 500 CV e un’autonomia che arriva fino 1800 km, per cui il veicolo è perfettamente compatibile per qualsiasi tipo di applicazione ”.

50

ANNI E NON SENTIRLI

La chiacchierata con Massimiliano Perri non poteva finire senza qualche anticipazione su un anno davvero importante per IVECO, dal momento che il Costruttore celebra i suoi 50 anni di presenza sul mercato dei veicoli commerciali. Un traguardo importante che merita di essere vissuto attraverso eventi e iniziative legate sia al settore di riferimento che al territorio.

“Ogni anno è speciale per noi – conclude Perri - ma certamente questo ha un sapore diverso. Siamo ancora nella fase preparatoria del programma di attività legate a questo anniversario (alla data in cui scriviamo, n.d.r.),

Uno degli obiettivi del 2025 è quello di immattricolare veicoli con il 15% in meno di emissioni di CO2 rispetto al 2019 e al 2021.

IL FATTORE ZLEV

Lo ZLEV FACTOR è un meccanismo incentivante previsto dalla normativa europea CO2 per i veicoli heavy duty (oltre le 5t), applicabile fino al 2029, che può migliorare la performance di emissioni CO2 della flotta regolata del costruttore con una riduzione fino al 3% Per trarne vantaggio, il costruttore deve immatricolare veicoli elettrici o ZLEV (zero or low emission vehicles) per più del 2% della flotta, di cui almeno lo 0,75% sia in scope (sostanzialmente trattori e motrici pesanti, 2 e 3 assi, adibiti a trasporto merci – cosiddetti non-vocational – nel primo anno di rendicontazione). Gli elettrici out-of-scope (ad esempio gli eDaily 7t o i pesanti elettrici con allestimenti vocational, come i veicoli per la raccolta rifiuti o i cava-cantiere) rientrano nel calcolo dello ZLEV factor fino a un massimo del 3,5% delle immatricolazioni della flotta regolata.

molti dei quali saranno organizzati qui a Torino, perché secondo me è importante festeggiare l’azienda che pur essendo una multinazionale fonda le sue radici in questa città. Quindi faremo molti eventi legati alla città, andremo a scoprire anche le sue bellezze perché Torino viene sempre vista come città industriale, in realtà ha tante ricchezze, tante risorse che molti non conoscono. Poi c’è l’aspetto più legato alla clientela e per questo a marzo partirà un Tour di 11 tappe in altrettanti interporti italiani per portare in giro la nostra nuova gamma pesante e far toccare con mano agli operatori le novità introdotte. Insomma, ancora una volta guideremo, spero insieme a voi, il cambiamento di questo settore ”. œ

CARGO CRIME

Da un dettagliato report internazionale risulta che in Italia i furti di merci dai camion sono cresciuti, negli ultimi due anni del 400 per cento. Una situazione molto preoccupante che non tocca però soltanto il Bel Paese

gli elettrodomestici, i cosmetici, addirittura i giocattoli.

Secondo il rapporto, il legame tra i furti di merci e la criminalità organizzata è ben evidente, in particolare lo è con la Camorra, di cui più volte sono stati sottolineati i collegamenti e le infiltrazioni, in aziende di trasporto e logistica, soprattutto nell’Italia

Centro-Meridionale, dal Lazio in giù. Grazie alla sua posizione geografica vicino al centro dell’Europa e del Mediterraneo, i porti italiani sono ovvi punti di ingresso per molte catene di approvvigionamento che portano in Europa merci di ogni tipo.

È LA LOMBARDIA LA PIÙ COLPITA

La sicurezza delle merci è sempre difficile da garantire in tutte le fasi della catena di approvvigionamento, ma quando il camion che le trasporta si ferma, diventa assai più vulnerabile.

Lo chiamano Cargo Crime, un nome che sembra quasi il titolo di una serie televisiva americana, ma è un problema reale e preoccupante che tocca tutto il mondo, senza eccezioni: il fenomeno dei reati commessi ai danni di veicoli di camion o furgoni adibiti al trasporto merci, su strade e autostrade.

L’Italia, naturalmente, non è esclusa dal fenomeno, anzi: il nostro Paese è un centro di produzione di beni di lusso di alto valore e non sorprende che, per esempio, l’abbigliamento e i capi di vestiario siano ai primissimi posti tra le tipologie di merce più rubata, dopo alimentari e bevande, sulle nostre strade e autostrade.

Secondo il rapporto Freight Crime in Italian Supply Chains, elaborato da TT Club (il più importante assicuratore nel settore dei trasporti e della logistica) e da TAPA EMEA (l’associazione leader a livello mondiale per la sicurezza della supply chain) e pubblicato a dicembre scorso, in

Italia i furti di merce dai camion, commessi soprattutto durante le soste nei parcheggi o a bordo strada, sono cresciuti enormemente, si parla di quasi il 400% negli ultimi due anni. Nell’ultimo decennio, il numero di furti che TT Club ha registrato in Italia ha continuato ad aumentare ogni anno. Dalla pandemia (periodo nel quale, peraltro, le bande non sono state affatto inattive), il tasso ha continuato ad aumentare, tanto che nel 2023, il numero di furti di merci segnalati è quadruplicato rispetto ai dati di due anni prima e il valore delle richieste di risarcimento è aumentato in modo sostanziale.

LO ZAMPINO DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

Oltre, come abbiamo detto, ai prodotti alimentari, alle bevande e ai capi di moda, a fare gola ai banditi, sono i prodotti farmaceutici, che sono facilmente rivendibili nei mercati di tutta Europa, con grandi implicazioni negative per la salute, visto che spesso si tratta di prodotti legati alla catena del freddo, ma fanno gola anche i prodotti di elettronica,

La Lombardia, in particolare l’area intorno a Milano, dove ci sono poli di produzione e di stoccaggio di meccanica, tessile e chimica, è una delle aree dove si registrano i tassi più elevati di furti. Molte delle arterie autostradali che attraversano e circondano l’area milanese, le autostrade A50 o tangenziale Ovest, la A64, la A1 e la A4, sono fortemente prese di mira dai ladri di merci. Stando sempre al Freight Crime in Italian Supply Chains, in Lombardia i furti avvengono non solo direttamente dai camion, ma anche dalle numerose strutture, di produzione o di stoccaggio; i trasportatori che operano in Lombardia, quindi, sono più a rischio di sequestro rispetto a quelli che operano in altre zone d’Italia.

DIVERSE METODOLOGIE DI FURTO

Il rapporto si sofferma anche sulle metodologie dei furti: rapine e furti con scasso vengono denunciati regolarmente, cosi come i dirottamenti di camion che qualche volta sono accompagnati da violenza. Tra le modalità di furto c’è la falsa pattuglia di polizia che ferma il veicolo, i ritiri attuati da falsi vettori, fino alla rapina a mano armata vera e propria. Ma il metodo più classico è sicuramente il taglio del telone all’interno di aree di sosta che nel nostro Paese sono relativamente poche, scarsamente illuminate e, spesso, non protette da telecamere. Va detto che il Rapporto, tra i fattori frequenti che determinano il rischio, non esita a inserire gli autisti “infedeli”, conniventi con i banditi o le “talpe” all’interno delle strutture, che “venderebbero” le informazioni riservate su carichi e rotte.

di Ferruccio Venturoli

L’IMPEGNO DELLA POLIZIA STRADALE

Alla luce del Report Freight Crime in Italian Supply Chains, abbiamo voluto entrare più nel particolare, andando a parlare con un esponente della Polizia Stradale, per conoscere i loro dati, quelli cioè che riguardano la sola attività della Polstrada (e questo è importante precisarlo) e non i dati globali, visto che al fenomeno sono interessate, a vario titolo, anche tutte

le altre Forze dell’Ordine. Va detto comunque, che in autostrada la Polstrada ha l’esclusiva, quindi in quell’ambito è praticamente il totale. Per Cargo Crime intendiamo tutti i reati commessi in danno di veicoli commerciali (furti, rapine etc) perpetrati su strade e autostrade – dice la dottoressa Deborha Montenero, Primo Dirigente della Polizia di Stato, Direttore della Terza Divisione del Servizio Polizia Stradale – si tratta di un fenomeno da sempre attenzionato da tutte le Forze dell’Ordine, ma in particolar modo dalla Polizia Stradale perché è chiaramente un crimine che si consuma sulla strada Doveroso precisare che il cargo crime non incide negativamente solo sull’economia ma anche su altri rilevanti interessi, quali ad esempio la salute pubblica anche se questo di solito non viene evidenziato. Si pensi infatti ai veicoli – continua – che trasportano carichi (cibo o medicinali) in regime di temperatura controllata: il furto può comportare l’interruzione della catena del freddo con conseguenze molto gravi. Possono determinarsi anche risvolti sui servizi pubblici essenziali: è il caso ad es. dei furti di carburante che non arriva ai distributori; gasolio o medicinali che non arrivano agli ospedali etc. Quindi proprio per gli interessi in gioco il cargo crime è un settore oggetto di costante interesse per noi, al fine del monitoraggio e delle attività di contrasto.”

Secondo i vostri dati, si tratta di un fenomeno in calo o in crescita?

“Premettocheildatochepossofornireriguarda solo la parte del fenomeno gestita dalla Polizia Stradale, anche se in autostrada – continua la

dottoressa Montenero – la Polizia Stradale garantisce l’attività di pattugliamento in via esclusiva. I dati In nostro possesso fanno emergere un trend in diminuzione: con riferimento al periodo pre-pandemia, ad es. nell’anno 2019, il totale degli eventi per i quali siamo intervenuti è pari 442; nel 2022 primo anno dopo l’emergenza pandemica, il numero scende a 368; nel 2024 ne abbiamo registrati 244.”

Come fronteggia il fenomeno la Polizia Stradale?

“Per le attività di contrasto ai fenomeni delittuosi su strada vengono impegnate, giornalmente, mediamente oltre 100 pattuglie in divisa; ci sono poi i servizi mirati di polizia giudiziaria, di diverso contenuto e svolti da personale in borghese, sia lungo le tratte che nelle aree di servizio. Si concordano collaborazioni e strategie di prevenzione anche con le società concessionarie; ed es. potenziamento del flusso informativo in caso di segnalazioni di reato, implementazionedelledifesepassive(illuminazione, telecamere etc) a fine di deterrenza etc.”

Sappiamo quali sono i generi merceologi preferiti dai ladri ma ci sono zone particolari che i banditi preferiscono dove, cioè, il fenomeno è più grave?

Il fenomeno è diffuso su tutto il territorio nazionale; ciò che può cambiare è il genere merceologico prescelto, ovvero il tipo di reato (furti o rapine) ed infine le modalità di commissione del reato stesso. Non possiamo indicare siti per i quali attribuire una sorta di ‘maglia nera’ così come non vi sono aree esenti da fenomeno. Si tratta di un fenomeno diffuso a macchia di leopardo, e non solo in Italia.”

UN CARICO FERMO È UN CARICO MORTO

Qualcuno ha detto che “un carico fermo è un carico morto”: l’affermazione è veritiera. La sicurezza delle merci è sempre difficile da garantire in tutte le fasi della catena di approvvigionamento, ma il carico, qualunque esso sia, diventa particolarmente vulnerabile quando il veicolo su cui viaggia si ferma per qualsiasi motivo. E le ragioni per cui i veicoli devono fermarsi sono molte: per esempio quando le merci devono passare da un una modalità all’altra ma soprattutto dobbiamo ricordare che le merci trasportate su strada devono “riposare” ogni volta che l’autista fa una pausa. Come sappiamo, in Italia come, del resto, in tutta l’Unione Europea leggi severe regolano i tempi di guida e quelli di pausa. Non appena il camion smette di muoversi, diventa una preda molto più facile.

LUOGHI DI SOSTA PREORDINATI

Il parcheggio dei veicoli commerciali per la sosta obbligatoria tende a concentrarsi a circa 4,5 ore di distanza dai punti di raccolta delle merci, come i grandi porti o i terminal ferroviari, se le merci sono dirette a clienti più lontani. Le bande sono a conoscenza di questi dettagli e le informazioni precise, infatti, giocano spesso un ruolo fondamentale nel prendere di mira carichi specifici. Secondo il Report c’è da considerare anche che i punti di raccolta e di

consegna sono spesso luoghi inadatti alla sosta. Anche i magazzini di scarico spesso non sono disposti a consentire agli autisti di parcheggiare a causa di vincoli di spazio, ma anche (aggiungiamo noi) a causa della scarsa considerazione per il lavoro dell’autista stesso.

Il cargo crime è un fenomeno che colpisce ovunque ma ci sono alcune zone che le bande preferiscono.

(fonte: TT Club, BSI and TAPA EMEA)

Secondo il Report c’è da considerare anche che i punti di raccolta e di scarico sono spesso luoghi inadatti alla sosta e qualche volta neanche si consente agli autisti di parcheggiare all’interno.

UN PARCHEGGIO OGNI 289 CAMION

Questo porta gli autisti a parcheggiare sul ciglio della strada diventando un facile bersaglio per i ladri. D’altra parte, come abbiamo visto i parcheggi sicuri all’interno o nei pressi delle aree industriali rimangono rari; secondo stime del 2023 ci sarebbe un parcheggio ogni 289 camion in circolazione. Purtroppo l’Italia ha uno dei più bassi numeri di parcheggi sicuri e custoditi in Europa. I dati di TT Club per il 2023 mostrano che il 31% di tutte le richieste di risarcimento per furto di merce avvenuti in Italia sono stati causati da furti di veicoli parcheggiati, sia nei parcheggi che sul ciglio della strada. Dunque, questa è la situazione furti in Italia, ma attenzione, anche se secondo Freight Crime in Italian Supply Chains è tra le prime posizioni, il fenomeno non è assolutamente solo italiano, tanto che si sta muovendo, per cercare qualche soluzione al problema anche l’Unione Europea. Ma questa è un’altra storia e ce ne occuperemo prossimamente. œ

La strada giusta per

Prestazioni superiori e massima serenità con la nuova gamma IVECO Way: il futuro a metano ora disponibile con 5 anni o 500.000 km di garanzia sulla driveline delle versioni CNG e LNG e serbatoi LNG.

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È proprio comodo!

La rinnovata serie di mezzi d’opra su base XF strizza l’occhio alla strada con una serie di dotazioni specifiche volte ad offrire il massimo comfort sull’asfalto dove si percorre la gran parte dei chilometri, non per questo non si comporta bene in cava o in cantiere

Normalmente proviamo veicoli stradali. Qui abbiamo fatto un’eccezione anche se, in realtà, anche questo è un veicolo stradale: potremmo definirlo mezzo d’opera da strada! Cerchiamo di capire meglio. I mezzi d’opera tradizionali del mercato italiano sono mezzi duri e puri, solitamente con cambio meccanico a 12 o 16 marce (più che altro a 16) e sospensioni paraboliche davanti e dietro (qualcuno in verità con balestre ellittiche). Insomma, verreb -

del loro uso è su strada e non in cava o nel cantiere. C’è poi da ricordare che le cave non sono certo le cave di quando chi scrive ha iniziato la sua carriera in questo settore 40 anni fa. Le strade interne delle grandi cave sembrano, pur sterrate, migliori di alcune statali costellate di buche. Per cui perché avere una struttura così pesante per affrontare 500 metri di cava e dieci o venti chilometri di strada asfaltata per portare gli inerti al cantiere?

Effettivamente la domanda è interessante, ma le risposte sono viziate

co! In realtà, basti guardare i mezzi

militari, in fuoristrada l’optimum sarebbe un cambio automatico (con vari blocchi) con convertitore, come sui dumper. Certo per un uso di “rifornimento” del cantiere è costoso e i consumi sono più elevati per cui occorreva trovare dei compromessi, ed ecco gli automatizzati, ormai completamente sdoganati anche nel cantiere. Lo stesso per le sospensioni meccaniche. Perché non usare sospensioni pneumatiche invece delle balestre paraboliche, almeno sul tandem posteriore? Già perché? Le risposte della tradizione sono le più varie anche se tecnicamente nessuna adeguata a meno che non si parli di impieghi veramente duri come le cave di marmo o granito o altri usi estremi dove il mezzo tradizionale dice ancora la sua.

Insomma, lo scopo di questo DAF 8x4 con day-cab è quello di far viaggiare comodamente chi vi lavora, ripetiamo in comfort e sicurezza (due facce della stessa medaglia) magari anche con un lieve incremento della velocità media su strada che la migliore tenuta delle sospensioni pneumatiche può offrire. Un mix per esigenze diverse che definiremmo strada/cava, non cava/strada, anche se in cava va benissimo.

UNA PANORAMICA

DEL VEICOLO

Esterni

Tecnica e funzione caratterizzano gli esterni; in particolare le forme della cabina consentono una visibilità notevole. Certo paraincastro anteriore, altezza, scalini, fiancata sono un po’ diversi dal veicolo stradale e, nella salita, un po’ meno comodi, ma questo è ovvio. Un dettaglio, lo scarico basso, testimonia come non sia assolutamente un veicolo estremo. Ovviamente la presa d’aria, per ovvie ragioni di polvere è comunque alta. Naturale che la cabina bassa (soprattutto il tetto) e corta, oltre alle dotazioni di legge, conferisca all’XF un’immagine diversa da quella “stradale” cui siamo abituati. Comunque molto gradevole.

Interni

Ovviamente bisogna partire da un punto. È un veicolo per le costruzioni ma… a larghezza piena! 2,5 m! Lo spazio è tanto. Soprattutto dietro i sedili c’è un bel vano (una trentina di cm) per riporre un po’ di tutto. Nella plancia notiamo che le funzioni relative all’allestimento Cantoni sono ben integrate (del resto DAF prevede pulsanti e controlli ad hoc predisposti in fabbrica e quindi in linea con il design del resto della plancia). Alcune delle funzioni si comandano via software, ma le principali sono gestite attraverso tradizionali pulsanti con un tradizionale “click” che su un mezzo simile sono decisamente preferibili alla tendenza che si vede sulle auto e, purtroppo, anche sui van di integrare tutto in un touch screen. La plancia è avvolgente, opaca, senza riflessi e la

strumentazione elettronica è ben visibile anche in piena luce: la grafica è molto chiara e intuitiva. Come molte strumentazioni anche quella del DAF XF può essere impostata dall’utente riducendo al minimo le informazioni non necessarie allo scopo di non disturbare la guida. Si tratta di una funzione fondamentale, soprattutto al buio, dell’interfaccia uomo-macchina introdotta, a suo tempo, sulle vetture da SAAB che, notoriamente, ispirava le sue plance a quelle degli aerei che costruiva. La parte di pulsanti e luci di allarme che gestiscono l’allestimento è perfettamente integrata, nel pannolino a sinistra, con gli altri comandi come abbiamo già accennato, molto luminose le spie di allarme, forti i cicalini. A centro plancia restano molti slot disponibili per eventuali altre dotazioni: ovviamente vanno ordinate in fabbrica.

PRESA DI CONTATTO

Anzitutto va detto che la nostra era una presa di contatto e quindi né una prova di consumo né un test in cava. Lo scopo era capire se l’uso di sospensioni pneumatiche su un mezzo omologato come mezzo d’opera avesse un senso reale o meno. Per cui la nostra presa di contatto si è svolta in cava e su alcune strade asfaltate della zona dove, per nostra fortuna, abbiamo trovato un cantiere stradale, quindi un mezzo calato nel proprio ambiente effettivo di lavoro. L’esterno è certamente ben assemblato e le dotazioni tipiche del veicolo da cava/cantiere non alterano la percezione di qualità che ha l’XF sin dalla sua prima apparizione. Qui la qualità

IDENTITRUCK

DAF

XF 480 FAD 8x4

Motore

MX-13 6 cilindri in linea, 12,9 litri

Normativa

Euro VI step E

Potenza

483 CV (355 kW) a 1.600 giri/min

Coppia

2.500 Nm a 900 • 1.125 giri/min

Cambio

TraXon 12TX2620 12 marce

più 2 RM; Apertura 16,69

Rapporto al ponte 2,83

Freno

MX 370 kW a 2.300 giri/min

PTT

32 t, omologazione mezzo d’opera in Italia a 40 t

MTC

56 t (mezzo d’opera)

Peso max. assali ant. 9 t + 9 t

Peso max. ponte post.

26 t

Tara solo telaio

10.100 kg (circa, varia con le opzioni)

Passo

5.300 mm

Serbatoio gasolio

330 litri

Serbatoio AdBlue

60 litri

Garanzia

3 anni • 300.000 km (opzione)

Allestimento

Cantoni

del disegno per la riduzione degli attriti aerodinamici, dei fruscii e dell’imbrattamento non è così importante, probabile che si dia una lavata al veicolo praticamente tutti i giorni o quasi. Ben integrate le dotazioni tipiche del mezzo da cava.

La salita e la discesa sono agevoli nonostante l’altezza e poi, non l’abbiamo nemmeno accennato prima, la sensazione di qualità a bordo è notevole, anche se, come ci hanno spiegato, si tratta di un allestimento “semplificato” rispetto ai veicoli stradali. Ad esempio alcune prese USB sui veicoli di questa tipologia non sono cablate. Ma comunque ne esistono. Ottimo

A) Il volante ha in evidenza tutti i controlli.

B) Il controllo dell’operatività del ribaltabile con lo stop di emergenza. C) La sospensione cabina, in questo esemplare, è meccanica; in opzione è possibile la pneumatica. Soluzione, secondo noi, preferibile. D) Il frontale include, nella parte bassa, i sensori a microonde per i vari dispositivi di sicurezza. E) Il doppio ponte posteriore pneumatico ha un ancoraggio con un puntone particolarmente leggero, a tutto vantaggio della riduzione dei saltellamenti.

anche il navigatore che è importante in un veicolo che cambia spesso de stinazione anche se sono tutte vici ne alla cava.

Le superfici interne sono, in genera le, facili da pulire: aspetto essenziale su un veicolo di questo tipo.

SU STRADA E IN CAVA

Chiunque abbia delle perplessità sull’u so delle sospensioni pneumatiche (sul tandem posteriore) in cava o in can tiere si dovrebbe ricredere. Oggi i cantieri e le cave sono, mi si passi il termine, “normali”. Non siamo nelle condizioni della Dakar. Se riteniamo che il fondo sia un po’ difficile, basta ridurre, magari per 30 secondi, la ve locità di 10-15 km/h.

In cava su rampe, strade interne, pia ni fangosi il veicolo funziona più che

Le forme della nuova cabina DAF, con diversi angoli di inclinazione del parabrezza, con una forma avvolgente sui montanti, garantiscono ottima visibilità, anche a terra a distanze ridotte: cosa molto utile in cava o in cantiere in modo da vedere bene dove si “mettono le ruote”! Ottima la percezione degli ingombri.

bene. Le sospensioni si comportano ottimamente sia cariche sia scariche. Ovvio che a carico, soprattutto in salita, la trazione sia migliore. Va detto che la logica da fuoristrada del cambio (impostabile con il pulsante in plancia) funziona in modo eccellente, anche la funzione Rock Free (così la chiama DAF, si tratta del tradizionale “rocking” o manovra del pendolo per

usare l’italiano) per trarsi d’impaccio se si rimane bloccati in una buca, che il sistema di gestione non dovrebbe consentirvi di fare, funziona in modo rapidissimo cambiando da retromarcia a marcia avanti più rapidamente di quanto possiate fare a mano, basta tenere premuto l’acceleratore: il resto è automatico. Ovviamente c’è poi il blocco dei differenziali posteriori

A

e l’Hill Holder per le partenze in salita. Insomma anche se avete guidato poco in fuoristrada il mezzo vi aiuta, anzi, fa quasi tutto lui!

Dove l’XF da il meglio di se è su strada. Sembra un mezzo stradale. Certo nelle curve si avverte l’inerzia di 40 t e a vuoto qualche saltellamento c’è ancora, comunque molto meno che con le paraboliche al tandem. Insomma un comfort quasi da mezzo stradale, che era poi l’obiettivo, dichiarato, del mezzo. Certo vista la struttura con paraboliche all’avantreno le sospensioni meccaniche della cabina un po’ si sentono, forse meglio pneumatiche come diciamo nei suggerimenti. A questo punto ci viene in mente una provocazione… e provare un mezzo “tutto soffietti”? Anche davanti?

Un’idea stuzzicante. E che dire poi del cambio… un sei marce con convertitore? Beh vi riveliamo che ci sono cave dove si usano mezzi simili in luogo dei dumper, con produttività altissima, ma per il momento non sono usati su strada, quindi sono caricati ben oltre le 40 t

essendo, addirittura, non targati. Un altro possibile uso di questo mezzo. Fate conto che in Olanda (dove spostano enormi quantità di inerti per strappare spazio al mare) e in Svizzera per via dei limiti di carico delle strade esistono varianti a cinque assi e… 50 tonnellate! Chissà… œ

IL NOSTRO PARERE

Senza dubbio questo nuovo XF è particolarmente interessante. Lo scopo di realizzare un veicolo misto strada/cava ci sembra particolarmente riuscito. In cava funziona tutto: dalla logica del cambio, al rocking, fino alla gestione dei differenziali. Insomma è un veicolo da cava. Su strada, invece, diventa un veicolo stradale, certo pesante (40 t), ma è un veicolo stradale per prestazioni e comfort. Anche la cabina, senza brande ma con ampio spazio, è più che adeguata e, soprattutto, larga.

La dotazione di cabina è particolarmente completa (frigo compreso) e con ampio spazio dietro ai sedili per giacconi, stivali, casco di sicurezza, giubbotti ad alta visibilità,

guanti e quant’altro possa servire o essere obbligatorio a seconda della situazione. Insomma un mezzo molto “value for money”. Si sta comodi, c’è molto spazio nonostante la day-cab. Ovviamente ci sono decine di varianti principali e centinaia con gli accessori per cui bisogna farsi cucire sulla mission il corretto allestimento, ma senza esagerare pena la difficoltà nella rivendita. Più che buona anche la garanzia per tre anni o 300.000 km (in opzione) che comprende anche il recupero del mezzo per i primi 12 mesi.

Il suggerimento di questa presa di contatto arriva, naturalmente, dalle sensazioni in marcia. Non serve, ovviamente, aumentare

la dotazione della catena cinematica (magari in cavalli, la coppia è tanta e basta). Viste le velocità relativamente limitate e l’impiego su tratte brevi (solitamente meno di 2530 km) non ha nemmeno senso “dotare” di più il veicolo nella cabina. A nostro avviso un rallentatore è superfluo, a meno che non si lavori in montagna. Dove forse si può fare qualcosa è sulla cabina. La macchina in prova aveva sospensioni meccaniche della cabina (ant. e post.). Non sarebbe male avere un giro pneumatico completo. Alcuni pensano possano dondolare forse troppo, ma vi diciamo, con certezza, che non è proprio così. Il mezzo è già confortevole così come provato, con le pneumatiche potrebbe migliorare ancora.

C D E

CUSTOMFIT: INNOVAZIONE,

PERSONALIZZAZIONE E SOSTENIBILITÀ

Un programma rivoluzionario per i veicoli commerciali lanciato da Stellantis, uno dei principali gruppi automobilistici globali. Un’iniziativa strategica volta a rivoluzionare il mercato dei veicoli commerciali leggeri attraverso un approccio di personalizzazione avanzata, innovazione tecnologica e attenzione alla sostenibilità

Nell’ambito del mercato dei veicoli commerciali, Stellantis si distingue come leader, con una quota superiore al 28,5% nella regione EU30 e una posizione consolidata nel settore dei camper, dove il 75% dei veicoli utilizza piattaforme Stellantis. Con il programma CustomFit, presentato ufficialmente durante l’IAA Transportation 2024 di Hannover, l’azienda punta a rafforzare ulteriormente questa leadership,

Lo stabilimento di Atessa dove vengono personalizzati i veicoli del programma CustomFit.

offrendo soluzioni innovative per la conversione e la personalizzazione dei veicoli commerciali, che già rappresentano oltre il 50% delle sue attività in questo segmento.

La strategia CustomFit non è solo una risposta alle richieste di mercato, ma anche una parte integrante del piano strategico del gruppo

italo-francese, che mira a raddoppiare il fatturato, raggiungere una quota del 40% di veicoli elettrici e posizionare Stellantis come punto di riferimento per la mobilità sostenibile.

INNOVAZIONE

TECNOLOGICA: DAI

BEV ALLE CELLE A COMBUSTIBILE

CustomFit promette di rispondere in modo puntuale e flessibile alle esigenze di una clientela sempre più diversificata. Uno degli aspetti distintivi del programma, infatti, è l’adozione di tecnologie all’avanguardia per rispondere alle esigenze specifiche dei clienti. Stellantis offre una gamma completa di soluzioni di propulsione, tra cui motori diesel, veicoli elettrici a batteria (BEV) e una tecnologia pionieristica a celle a combustibile a idrogeno (FCEV). I BEV rappresentano un pilastro fondamentale del programma. Veicoli come il Fiat E-Ducato, basati sulla piattaforma Battery Electric Chassis Cab, garantiscono alte prestazioni, con una potenza di 200 kW (270 CV), una coppia massima di 410 Nm e un’autonomia che soddisfa le esigenze delle consegne urbane e a lungo raggio. La variante elettrica può essere equipaggiata con batterie da 50 a 110 kWh, offrendo una flessibilità senza precedenti.

Parallelamente, la tecnologia FCEV a idrogeno è una delle innovazioni più significative. Stellantis è il primo costruttore europeo a proporre una gamma completa di veicoli commerciali alimentati a idrogeno, con autonomia superiore a 500 km e tempi di rifornimento di soli 5 minuti. Questi veicoli combinano i vantaggi delle celle a combustibile e delle batterie elettriche, mantenen do inalterata la capacità di carico e garantendo un’elevata efficien za operativa.

Personalizzazione e flessibilità: il cuore del programma

La persona lizzazione è al centro del

UN BRAND DI PROFESSIONISTI

A FAVORE DEI PROFESSIONISTI

È cosi che Salvatore Cardi le, Responsabile Marke ting & Communication LCV di Stellantis, ha esordito durante il nostro incontro in Fiera Milano dove abbiamo approfondito alcune tematiche con lui.

In che modo FIAT

Professional cerca di andare incontro alle molteplici esi genze dei professionisti?

“Parlando esattamente la lingua del loro business” sottolinea Cardile. “Pilastri fondanti del nostro approccio al cliente sono infatti supporto a 360° attraverso l’allestimento e attraverso motorizzazione che rispondano all’esigenza di transizione energetica.”

Offrire allestimenti idonei alle esigenze lavorative dei clienti e servizi dedicati, dunque, vuol dire anche puntare sul post-vendita.

“Infatti, non si tratta solo di offrire veicoli innovativi e tecnologicamente molto avanzati ma anche garantire un servizio che deve essere in linea proprio con i professionisti che del fermo macchina devono fare a meno o comunque devono limitarlo il più possibile. FIAT Professional, infatti, può contare su una rete di vendita e assistenza capillare, con oltre 800 concessionarie e officine autorizzate in tutta Italia. Questa presenza estesa garantisce ai clienti un supporto costante, sia nella fase di acquisto sia durante l’intero ciclo di vita del veicolo. I programmi di manutenzione preventiva e i

CustomFit. Grazie a un modello di produzione integrato e una piattaforma digitale avanza

servizi post-vendita, personalizzabili in base alle esigenze delle flotte, rappresentano un valore aggiunto importante. Inoltre, il marchio offre soluzioni di finanziamento e leasing flessibili, pensate per aiutare i professionisti a gestire in modo ottimale i costi legati al parco mezzi.”

In vista delle riduzioni delle emissioni medie di anidride carbonica dai 116 g/km del 2024 a poco meno di 94 grammi per evitare le relative sanzioni, il mondo dell’elettrico, nel caso dei veicoli commerciali, diventa non più soltanto strategico ma determinante.

“Partendo da questa consapevolezza, FIAT Professional ha elettrificato la sua intera gamma, sin ormai da diverso tempo, quindi sia il Doblò, sia lo Scudo, sia il Ducato, mantengono le stesse volumetrie alloggiando le batterie sul fondo per conferire anche un equilibrio del veicolo e una sicurezza superiore. Questo cosa vuol dire? Vuol dire per quanto possibile dare una continuità di business ai nostri clienti; quindi, poter inflottare un veicolo elettrico per continuare a svolgere il proprio lavoro senza differenze tra quello che faceva con il veicolo termico. L’aumento delle infrastrutture, anche sul territorio italiano, e l’offerta di prodotto ormai tecnologicamente molto avanzata possono far sì che la domanda riesca davvero a generare quei numeri che ci attendiamo, non solo per una questione di performance ma anche per un tema di rispetto ambientale.”

configurare veicoli su misura per le loro esigenze operative. Il programma prevede due percorsi principali:

1. Trasformazioni in-house: Modifiche strutturali come cassoni fissi, ribaltabili trilaterali, configurazioni Crew Van e Cargo Box vengono realizzate direttamente negli stabilimenti Stellantis, garantendo la massima qualità e tempi di consegna ridotti.

2. Collaborazione con partner certificati: Una rete globale di oltre 550 partner supporta le personalizzazioni più complesse, integrando soluzioni innovative e ottimizzando i flussi logistici.

programma
Il Fiat Ducato allestito con cassone.

Il Fiat Professional E-Ducato Cargo Box, presentato all’IAA Transportation 2024, è un esempio emblematico di questa strategia. Con una capacità di carico fino a 20,5 m³ e un interno spazioso, è ideale per le aziende che necessitano di soluzioni di trasporto versatili ed efficienti. Fiat Professional e Peugeot rappresentano due dei marchi principali che beneficiano delle innovazioni introdotte dal programma CustomFit. Fiat Professional, con il celebre EDucato, offre soluzioni di personalizzazione che includono configurazioni modulari per il trasporto merci e l’ottimizzazione dello spazio di carico, come l’aggiunta di scaffalature integrate e sistemi di ancoraggio su misura. Peugeot, invece, si distingue con modelli come il Peugeot E-Boxer, che può essere trasformato in veicolo refrigerato, ideale per il trasporto di prodotti alimentari, o in

SOSTENIBILITÀ E IMPATTO AMBIENTALE

La sostenibilità è un pilastro fondamentale del programma CustomFit. Stellantis punta a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2038, con una quota di compensazione a una sola cifra

veicolo officina, grazie a ripiani mobili e vani personalizzati progettati per i professionisti dell’artigianato. Queste personalizzazioni dimostrano l’approccio flessibile e orientato al cliente del programma CustomFit.

IL RUOLO STRATEGICO DEL POLO PRODUTTIVO DI ATESSA

Lo stabilimento di Atessa, in Italia, rappresenta il fulcro del programma CustomFit. Con oltre 1,2 milioni di metri quadrati di superficie, è il più grande centro europeo per la produzione di veicoli commerciali leggeri. Ogni anno, il 20% dei veicoli prodotti

per le emissioni residue. L’introduzione di veicoli elettrici e a idrogeno, insieme all’utilizzo di materiali riciclati e processi produttivi efficienti, contribuisce a ridurre l’impatto ambientale complessivo.

ad Atessa viene trasformato e personalizzato direttamente in loco. Il sito si distingue per l’uso di tecnologie avanzate, come sistemi digitali per prevenire errori, controlli statici e test dinamici su pista. Recentemente, l’impianto ha visto un incremento delle sue capacità produttive, anche grazie agli investimenti legati al “Piano Italia”, che prevede il lancio di una nuova generazione di veicoli commerciali entro il 2027. œ

L’interno dello stabilimento di Atessa. Qui una fase della linea di produzione.

Abbiamo provato su strada

il Nuovo

Volkswagen Crafter che integra tecnologia, confort e capacità di carico. Un partner ideale per il trasporto professionale

Il Volkswagen Crafter si è affermato come una delle scelte preferite per chi cerca un veicolo commerciale versatile, robusto e tecnologicamente avanzato. In questo test drive, che abbiamo effettuato su un percorso di circa 150 km da Milano alle Langhe, approfondiremo le caratteristiche principali di questo furgone che unisce praticità, comfort e innovazione. Dai dettagli tecnici alle impressioni di guida, vi guideremo attraverso ogni aspetto che rende il Crafter una delle migliori opzioni disponibili sul mercato.

DESIGN ESTERNO: PROFESSIONALITÀ CON STILE

Il design esterno del Crafter è stato accuratamente studiato per unire estetica e funzionalità. La griglia

frontale è ampia e imponente, con un logo Volkswagen ben visibile al centro, che trasmette un senso di robustezza e affidabilità. I fari a LED opzionali non solo migliorano l’aspetto visivo, ma garantiscono una migliore visibilità nelle condizioni di scarsa illuminazione.

La carrozzeria del Crafter è disponibile in diverse lunghezze e altezze, offrendo una gamma di configurazioni che si adattano a tutte le esigenze. Noi abbiamo guidato la versione L3H3 che offre fino a 11 metri cubi di volume di carico e 35 quintali di Massa Totale a Terra.

Le linee aerodinamiche non sono solo estetiche: contribuiscono a ridurre il consumo di carburante e il rumore del vento durante la guida in autostrada, anche se questo, dal nostro punto di vista, è un aspetto che potrebbe essere ulteriormente migliorato.

INTERNI: COMFORT E FUNZIONALITÀ

Entrando nel Crafter, si ha immediatamente la sensazione di trovarsi in un ambiente ben progettato e curato nei minimi dettagli. I sedili sono uno dei punti di forza principali: ergonomici, regolabili in molteplici posizioni e dotati di supporto lombare, ideali per chi trascorre molte ore al volante. La possibilità di aggiungere sedili riscaldati è un ulteriore vantaggio, soprattutto nei climi più freddi. La plancia è moderna e funzionale, con un design che mette tutto a portata di mano, ma il vero fulcro è il Digital Cockpit, costituito dal cruscotto davanti al conducente in grado di fornire una serie di informazioni dettagliate sul veicolo e sulla guida e dallo schermo dell’infotaiment disponibile da 10,3 fino a 12,9 pollici, come quello installato sul “nostro”

veicolo. La compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto permette di integrare facilmente smartphone e app, garantendo intrattenimento e navigazione senza distrazioni. Guardando dritto di fronte a noi abbiamo unl cruscotto totalmente digitale e soprattutto personalizzabile nelle sue diverse “view” direttamente dai tasti sul volante multifunzione. Informazioni sul viaggio, sul consumo, sulla distanza dai veicoli che ci precedono, nonché la mappa del navigatore e la gestione attiva degli ADAS. Il display dell’infotaiment, invece, è stato diviso in due touch bar permanentemente visibili nella schermata iniziale. A sinistra della barra superiore del display è presente un nuovo pulsante di accesso diretto, che consente al conducente di aprire con un click il menu principale e avere una panoramica di tutte le app. Accanto a questo c’è un pulsante per il nuovo Car Control Center, che offre l’accesso diretto alle funzioni più importanti del veicolo. Il menu principale e il Car Control Center del veicolo sono sempre accessibili senza dover chiudere l’app attiva. Un po’ di magia, poi, non poteva mancare. Tra le tante funzionalità dell’infotaiment, infatti, c’è poi il controllo vocale la cui chiamata può essere personalizzata col vostro nome o con qualsiasi altra frase. Cosa abbiamo usato noi? “Ehy Trasportare Oggi….”, naturalmente!

MOTORIZZAZIONI E PRESTAZIONI

Il Volkswagen Crafter è equipaggiato con una gamma di motori turbodiesel TDI da 2.0 litri, disponibili in diverse configurazioni di potenza: 102 CV, 140 CV e 177 CV. Noi abbiamo provato la versione intermedia da 140 CV, che si è dimostrata ideale per un utilizzo versatile. Questo motore offre un buon equilibrio tra potenza e consumo, con accelerazioni fluide e una risposta pronta anche a pieno carico.

Il cambio manuale a sei marce è preciso e ben calibrato, mentre la versione automatica opzionale è una scelta eccellente per chi desidera maggiore comodità, soprattutto in città o in situazioni di traffico intenso. La trazione

All’elevato confort di bordo e all’alta tecnologia installata si unisce la grande capacità di carico e la facilità di accesso al vano posteriore.

anteriore è standard, ma sono disponibili versioni con trazione integrale 4MOTION per chi necessita di maggiore aderenza su terreni difficili.

Durante la guida, il Crafter si è rivelato sorprendentemente agile per un veicolo delle sue dimensioni. Lo sterzo è diretto e leggero, rendendo facile manovrare in spazi ristretti.

La sospensione è ben tarata, assorbendo efficacemente le irregolarità

della strada senza compromettere la stabilità del carico.

CAPACITÀ DI CARICO E VERSATILITÀ

Una delle caratteristiche più importanti del Crafter è la sua capacità di carico. Con un volume massimo che raggiunge i 18,4 metri cubi e una portata utile fino a 1.600 kg, è perfetto per una vasta gamma di applicazioni, dal trasporto di merci alla conversione in camper.

Le porte posteriori si aprono a 270 gradi, facilitando il carico di oggetti

Qui a destra due particolari del Digital Cockpit: lo schermo dell’infotaiment, centrale, e il cruscotto comandato dal volante multifunzione.

ingombranti. Inoltre, la soglia di carico bassa e il pavimento piatto rendono più semplici le operazioni quotidiane. Per chi necessita di un allestimento specifico, Volkswagen offre numerose opzioni di personalizzazione, inclusi rivestimenti interni rinforzati, ganci di ancoraggio aggiuntivi e configurazioni per trasporti refrigerati. Una delle novità più interessanti è la disponibilità di versioni elettrificate, come l’e-Crafter, pensato per le esigenze delle città moderne e delle aziende che desiderano ridurre la loro impronta ecologica.

TECNOLOGIA E SICUREZZA

Volkswagen ha dotato il Crafter di una vasta gamma di tecnologie per migliorare la sicurezza e l’esperienza di guida. Tra i sistemi più apprezzati troviamo:

 Lane Assist , che aiuta a mantenere il veicolo all’interno della corsia, avvisando il conducente in caso di deviazioni involontarie.

 Front Assist , un sistema avanzato di frenata d’emergenza che monitora la distanza dai veicoli precedenti e può intervenire in caso di rischio di collisione.

 Park Assist , che facilita le manovre di parcheggio grazie a sensori e telecamere.

 Trailer Assist , particolarmente utile per chi traina rimorchi, permettendo di gestire le manovre in retromarcia con estrema precisione.

Inoltre, il Crafter dispone di sensori di pioggia, fari automatici e cruise control adattivo, che rendono la guida più sicura e meno stressante. Gli airbag multipli e la struttura rinforzata garantiscono una protezione eccellente in caso di incidenti.

conversione in camper, come detto. Con un design moderno, tecnologie all’avanguardia e un’esperienza di guida sorprendentemente piacevole, il Crafter si posiziona ai vertici

della sua categoria. Se siete alla ricerca di un veicolo commerciale che offra molto di più del semplice trasporto, il Nuovo Crafter merita senza dubbio una prova su strada. œ

CONSUMI E MANUTENZIONE

Nonostante le sue dimensioni, il Crafter si distingue per consumi contenuti. Durante il nostro test, abbiamo registrato una media di circa 8,5 litri per 100 km in condizioni miste. Questo lo rende competitivo nel segmento dei veicoli commerciali, dove l’efficienza è un fattore determinante. Per quanto riguarda la manutenzione, Volkswagen offre pacchetti specifici che includono controlli regolari e assistenza stradale, assicurando così una gestione più semplice e conveniente del veicolo.

Insomma, abbiamo trovato che il Volkswagen Crafter è molto più di un semplice furgone: è un vero e proprio strumento di lavoro, progettato per soddisfare le esigenze di chi cerca efficienza, comfort e affidabilità. Grazie alla sua versatilità, è perfetto per una vasta gamma di utilizzi, dal trasporto professionale alla

ADDIOALL’

Dopo 76 anni cessa la produzione della popolare motocarrozzetta. Le sempre più stringenti norme europee ne hanno, di fatto, decretato la morte

di Ferruccio Venturoli

Fine di una leggenda. Nello stabilimento di Pontedera saranno riconvertite le linee dello storico mezzo, così da produrre il Porter elettrico, il veicolo commerciale che, in parte, ne ha ereditato il mercato.

L’Ape Piaggio, continuerà ad essere prodotta solo in India per il mercato locale e per quello africano, dove le norme sulla circolazione sono meno severe che in Europa. La storica “motocarrozzetta” si scontra infatti con normative ambientali e di sicurezza

europee sem pre più stringenti, che rendono impraticabi le adeguare il modello at tuale, l’Ape 50 a due tem pi Euro 4. Riprogettare da zero l’Ape per includere sistemi moderni come ai rbag, frenata automatica e un motore elettrico si gnificherebbe snaturarne l’essenza

Per i nostalgici, tuttavia, ci sono ancora le scorte di magazzino cre ate da Piaggio proprio in vista della dismissione dello storico “triciclo”.

UN NOME CHE FA PENSARE ALL’OPEROSITÀ

La Fiat 600 sta alla 600 mul tipla come la Vespa sta all’Ape. E come la 600, la Vespa e la sua “de rivazione” Ape han no rappresentato la base della moto rizzazione di un’I talia che stava cercando di ri nascere dopo

1947: la prima Ape. Il propulsore monocilindrico eroga 4 Cv a 4500 giri/min ed era abbinato a un cambio manuale a 4 rapporti, contenuto nel carter motore insieme al differenziale. La commercializzazione inizierà solo nel ’49 con l’arrivo anche della A-3, con il posto di guida coperto.

la tragedia della Guerra. L’Ape nasce un anno dopo la Vespa e il suo nome è già, di per sé, un simbolo dell’operosità, associata alla figura dell’insetto. Al telaio della Vespa viene attaccato un cassone con due ruote (la carreggiata è di 103 cm), mentre il motore, maggiorato da 98 a 125 cc, è posizionato sotto la sella del guidatore per ottenere un’ottimale distribuzione dei pesi in grado di garantire la stabilità del mezzo e assicurare la migliore motricità possibile, anche su fondi dissestati e a bassa aderenza. La capacità di carico, due quintali, è straordinaria in rapporto al peso di soli 125 kg del mezzo e consente all’Ape, (presentata nel 1947 e commercializzata dal 1949) di trasportare merci voluminose con ingombri esterni assai ridotti: a fronte di un cassone quadrato di 111 cm per lato, posizionato a mezzo metro esatto da terra, spiccano dimensioni contenute: 243 cm di lunghezza e 115 cm di larghezza. Da notare che queste caratteristiche consentivano all’utente di ricoverare il mezzo in luoghi angusti ed, eventualmente, di spostarlo a mano.

125 CC E 4 CV

Il propulsore monocilindrico eroga 4 Cv a 4500 giri/min ed era abbinato a un cambio manuale a 4 rapporti, contenuto nel carter motore insieme al differenziale. Dal differenziale escono due semialberi che,

Nel 1961 arriva l’Aper Pentarò, derivato dall’Ape D. Si tratta di un originale modello a 5 ruote e di portata rilevante, realizzato pensando a un autoarticolato.

attraverso altrettante catene protette da scatole di lamiera (che fanno parte integrante delle sospensioni), comandano le ruote motrici. La sospensione anteriore è praticamente la stessa della Vespa, mentre quella posteriore è a triangoli indipendenti, con molle a barre di torsione e ammortizzatori idraulici.

Negli anni Cinquanta, l’Italia vive un periodo di crescita economica straordinaria, con il prodotto interno lordo (PIL) che aumenta in media del 5,9% annuo. La popolazione cresce, il commercio si espande e le attività

1958: l’Ape D, motore da 150 CC. E per la prima volta la cabina è dotata di porte. Pianale e cassone sono interamente metallico.

economiche si intensificano. In questo contesto, l’Ape del dopoguerra non basta più a soddisfare le esigenze di chi deve trasportare quantità sempre maggiori di materiali. Così l’Ape si evolve. Da semplice scooter con cassone si trasforma in un piccolo motocarro cabinato. Nel 1952, Piaggio aggiorna il motore portandolo a 150 cc e nel 1956 arriva l’Ape C con pianale in acciaio e il cassone

che può portare sino a 350 kg di carico utile, rendendo il veicolo ancora più competitivo.

ARRIVA IL MOTORE DIESEL

Non mancano le creazioni particolari, come il Pentarò introdotto nel 1961. Si tratta di un Ape a cinque ruote, che riprende la logica degli autoarticolati per incrementare la capacità di carico fino a 700 kg.

Tra la fine degli anni Settanta e i primi Ottanta Piaggio introduce una versione più “automobilistica” del suo mezzo commerciale, dotata di un volante anziché del tradizionale manubrio. Riscuote grande fortuna, specialmente nella versione TM, creata da Giorgetto Giugiaro. Un modello che ha migliorato ulteriormente il comfort e le prestazioni, anche grazie alle sospensioni indipendenti

Il 1969 è l’anno dell’Ape 50, inizialmente senza porte; il modello, di grande successo, subirà negli anni una grossa evoluzione che sfocerà anche nell’Ape Cross, destinata ai più giovani.

e alle ruote più grandi. Negli anni, l’Ape Car ha visto numerose evoluzioni, tra cui la versione Diesel, con un motore da 422 cc e cambio a cinque marce, che ha introdotto maggiore potenza e un’attenzione particolare ai consumi.

L’APINO PER I RAGAZZI

Nel 1969 Piaggio presenta l’Ape 50, nella categoria dei ciclomotori, ispirato alla Vespa 50 e dotato di un motore a due tempi da 50 cc, che diventa subito popolare tra i giovani, grazie alla possibilità di guidarlo con il semplice patentino a partire dai 14 anni. Pensando proprio ai ragazzi, Piaggio introduce nel 1994 l’Ape Cross che, equipaggiato con roll-bar e un ampio vano posteriore, riscuote un ampio successo nelle giovani generazioni confermandosi una valida alternativa agli scooter tradizionali.

Nei primi anni Ottanta arriva il motore Diesel per l’Ape Car, inizialmente con motori da 422 CC destinati, nel tempo, a crescere di cilindrata e cambio a 5 marce.

Nel corso degli anni, “l’Apino” è stato costantemente aggiornato per rimanere al passo con i tempi e con le normative. L’ultima versione è del 2018, rinnovata per rispettare le normative Euro 4 sulle emissioni, è dotata di un motore a due tempi da 50 cc con sistema cut off e aria secondaria, per garantire emissioni ridotte e una maggiore efficienza. Al momento dell’ “addio” la gamma Ape si articolava ancora su tre modelli distinti. Ape 50, Ape Classic e Ape Calessino. Nel 2017 tutti i modelli erano stati aggiornati dal punto di vista meccanico e avevano ottenuto l’omologazione Euro 4. Soluzioni, tuttavia, non sufficienti per l’approvazione di Bruxelles. œ

In India, unico Paese dove verrà prodotta la motocarrozzetta inventata da Piaggio 76 anni fa, l’Ape, prodotta in loco, domina la scena del trasporto.

11-14 MARZO 2025

VERONAFIERE, VERONA

Oltre 60.000 mq di spazio espositivo

L’evento fieristico dell’anno su trasporti, logistica, servizi alle imprese e sostenibilità.

un catalizzatore di idee e occasioni ALIS:

Dall’11 al 14 marzo, alla Fiera di Verona, torna LET EXPO, ormai un evento nazionale e internazionale di riferimento per i trasporti, la logistica e i servizi alle imprese in chiave green

“D alla partnership tra ALIS e Veronafiere abbiamo lanciato quattro anni fa la fiera LET EXPO, diventato ormai l’evento nazionale e internazionale di riferimento per i trasporti, la logistica e i servizi alle imprese, con attenzione alle attuali dinamiche geopolitiche e alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Siamo quindi estremamente orgogliosi di confermare che la quarta edizione si svolgerà da martedì 11 a venerdì 14 marzo 2025 e sarà caratterizzata da importanti novità e da numeri ancora più ambiziosi in termini di espositori, stand, visitatori, momenti di confronto e di intrattenimento che animeranno i 5 padiglioni nel corso delle quattro giornate.”

Così si è espresso Guido Grimaldi, presidente di ALIS, nel presentare la quarta edizione di LET EXPO, la fiera del trasporto e della logistica sostenibile promossa da ALIS, che nelle prime tre edizioni si è affermata come uno degli eventi più significativi del settore, poiché abbraccia gli interessi di intere filiere e dei servizi connessi.

UN LUOGO DI INCONTRI

LET EXPO rappresenta un luogo di incontro unico nel panorama italiano e, certamente, ha un proprio peso specifico anche a livello internazionale. La forza di questa fiera risiede sin dalla sua idea originaria nella creazione di una piattaforma olistica e dinamica in cui aziende e realtà

italiane ed estere dell’intera filiera della logistica possono condividere idee innovative, esporre mezzi e prodotti all’avanguardia, offrire servizi

LET EXPO 2024 ha registrato 100mila visitatori, 400 espositori, 60mila metri quadrati di esposizione, 350 relatori, 12 tra ministri, viceministri e sottosegretari. Numeri che portano l’evento tra le primissime manifestazioni di settore.

Sono stati circa 50mila i giovani provenienti da tutta Italia che hanno partecipato a LET EXPO. Obiettivo della manifestazione, infatti, è quello di far incontrare domanda e offerta di lavoro.

tecnologicamente avanzati alle imprese e favorire scambi commerciali. LET EXPO, oltre a rappresentare la conferma del valore aggiunto di un progetto associativo molto ambizioso, è l’offerta, davvero privilegiata, che decisamente mancava, per la creazione di reti di contatti strategici, promuovendo la collaborazione tra imprese pubbliche e private, ma anche con le istituzioni nazionali ed estere. Si tratta, senza dubbio, di una combinazione vincente tra aspetti commerciali, contenuti istituzionali e tecnici; è la possibilità per le aziende di mettere in mostra le proprie soluzioni per il settore e interagire direttamente con i potenziali clienti o fornitori, favorendo la crescita economica del comparto.

2024, NUMERI IMPORTANTI

Alla vigilia di LET EXPO 2024, la terza edizione, parlammo di un sicuro “non c’è due senza tre”, riferendoci al successo della prima e seconda edizione. E avevamo ragione, soprattutto guardando i numeri raggiunti poi nell’edizione dello scorso anno: 100mila visitatori, 400 espositori, 60mila metri quadrati di esposizione, 350 relatori,

12 tra ministri, viceministri e sottosegretari, che portano l’evento tra le primissime, se non la prima, manifestazioni di settore. Un successo che è partito da una serie di domande che si era posto Guido Grimaldi, immaginando la prima edizione: “come è possibile che in Italia manchino decine di migliaia di operatori nel settore della logistica e, al tempo stesso, ci siano così tante persone senza un lavoro? Per quale motivo non far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro?”. Domande alle quali è stata data una risposta decisamente vincente che, tra l’altro, ha portato finora a LET EXPO circa 50mila giovani provenienti da tutta Italia, ribadendo che formazione, giovani e futuro sono sicuramente le tre parole chiave di una manifestazione che è davvero qualcosa di più di una fiera.

ATTENZIONE AI GIOVANI E ALLA LORO FORMAZIONE

“La nostra manifestazione – ci ha detto Marcello Di Caterina, vicepresidente e direttore generale di ALIS - rappresenta un’opportunità senza precedenti per le aziende di stabilire connessioni significative con

PERCHÉ VERONA

LET EXPO, nella Fiera di Verona, ha trovato la posizione ideale e le risorse, in termini di competenze e infrastrutture, per esprimere a pieno il proprio potenziale. Verona, infatti, rappresenta una capitale naturale per la logistica del Paese: vocata per gli scambi e i traffici, connessa storicamente con i mercati, la città ospita il più importante interporto italiano e il secondo per grandezza in Europa. Fin dall’esordio, quest’evento ha acquisito una collocazione di rilievo negli appuntamenti di Veronafiere “perché – ha detto Federico Bricolo, Presidente di Veronafiere SpA – LET EXPO è una fiera che guarda al futuro di tutti noi: ha la responsabilità di promuovere una cultura che ci accompagna nella transizione verso una mobilità e un’economia più sostenibili. Si tratta di un progetto ambizioso di cui abbiamo voluto essere subito partner, dal momento che rappresenta quegli stessi valori di innovazione e attenzione all’ambiente che caratterizzano ogni aspetto del modello organizzativo e di business del nostro Gruppo fieristico.

le istituzioni nazionali ed estere. La presenza di rappresentanti governativi e decision maker offre uno spazio prezioso per il confronto su politiche di sostenibilità, normative del settore e soluzioni strategiche. Quattro anni fa abbiamo ideato LET EXPO come un catalizzatore, incoraggiando discussioni concrete e proficue, fondamentali per guidare il progresso nello sviluppo sostenibile. Sicuramente un elemento distintivo di LET EXPO è l’attenzione alle nuove generazioni e alla loro formazione. Proprio nei quattro giorni di fiera, attraverso il lavoro straordinario di ALIS Academy, che durante l’anno è attiva nel coordinamento tra il mondo delle imprese, delle istituzioni e degli enti di formazione, viene data la possibilità ai numerosi giovani presenti di partecipare a colloqui e proposte di lavoro “live”. Coinvolgere attivamente, in un’apposita area espositiva dedicata all’Academy, migliaia di giovani di ogni età, provenienti da tutta Italia, è una delle chiavi del successo di LET EXPO. Il nostro evento fieristico –ci ha detto ancora Di Caterina

Marcello Di Caterina, vicepresidente e direttore generale di ALIS.

Trasportare Oggi ON AIR e evenT

EVENTI

– è una grande opportunità per i giovani e già nelle prime tre edizioni abbiamo generato occupazione, svolgendo numerosi colloqui di lavoro e ricerca di personale che hanno portato nelle settimane successive alla sottoscrizione di contratti di lavoro.”

CINQUE AREE DEDICATE

Dunque dall’11 al 14 marzo 2025, nei cinque padiglioni della Fiera di Verona, imprese di trasporto e di servizi, costruttori, enti, interporti presenteranno la loro visione sostenibile della logistica. Sarà un programma ricco di incontri, oltre cento, con ministri, istituzioni, associazioni, imprese ed enti di formazione sui temi più urgenti per l’agenda politica ed economica del momento che, anche stavolta, si svolgeranno nelle 5 aree dedicate: Casa ALIS, dedicato a interviste e conferenze istituzionali; ALIS Cafè, lo spazio dedicato a confronti e dibattiti interattivi; ALIS Hub, il palco dedicato alle aziende, con tavole rotonde e presentazioni; ALIS Academy Village, l’area di oltre mille m² dedicata alla formazione ed al recruiting; ALIS per il Sociale, il padiglione dedicato a enti e associazioni del terzo settore.

Il programma di LET EXPO sarà articolato in cinque aree tematiche: Casa ALIS, uno spazio riservato a interviste e conferenze istituzionali; ALIS Cafè, dedicato a dibattiti interattivi e confronti dinamici; ALIS Hub, un palco dedicato alle aziende per tavole rotonde e presentazioni; ALIS Academy Village, un’area di oltre 1.000 m² dedicata alla formazione e al recruiting; ALIS per il Sociale, un padiglione riservato a enti e associazioni del terzo settore.

Come ogni anno la quattro giorni di LET EXPO sarà raccontata, giorno per giorno, da TRASPORTARE OGGI ON AIR. Ogni pomeriggio, infatti, intorno alle 18.00 andrà in onda una puntata dedicata alla manifestazione. A raccontare la kermesse veronese Luca Barassi, Andrea Trapani e Ferruccio Venturoli, che si alterneranno ai microfoni della trasmissione per raccontare in diretta la manifestazione, attraverso commenti e opinioni di chi era presente all’evento. Non solo radio però. A LET EXPO, infatti, verrà ripetuta TRASPORTARE OGGI RADIOVISION il nuovo format di TOE nato lo

MINISTRI E RAPPRESENTANTI

DELLE ISTITUZIONI

Abbiamo parlato di ministri e rappresentanti delle istituzioni, ecco la grande ed esclusiva prerogativa di LET EXPO: poter presentare direttamente le varie e diverse istanze, non solo di settore, direttamente a chi governa; così come è avvenuto nelle prime tre edizioni, saranno presenti infatti

scorso anno e trasmesso in live streaming su Facebook, YouTube e Linkedin per raccontare la giornata con la voce e i volti dei protagonisti

Per quanto riguarda evenT, come è stato nel 2024, anche quest’anno da LET EXPO, parte l’edizione 2025 del Sustainable Tour, l’evento a tappe dedicato alla mobilità sostenibile. La gestione del trasporto e della logistica alla luce delle ultime innovazioni tecnologiche e soprattutto delle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale sarà il tema del convegno, organizzato e gestito da evenT, che si terrà presso l’ALIS Hub.

massimi esponenti dell’Esecutivo, con il fine di avere una visione a centottanta gradi delle esigenze per la crescita economica e sociale del Paese. Quest’anno, infine, secondo lo stesso Guido Grimaldi: “ tra gli elementi di novità, emergerà con ancora più forza la vocazione all’internazionalizzazione, attraverso la presenza di importanti speaker provenienti da tutto il mondo ”. œ

DA LET EXPO partirà, come da tradizione, la prima tappa del Sustainable Tour, l’evento a tappe di evenT dedicato alla mobilità sostenibile.

Opportunità o

complicazioni?

Presentato a Roma l’annuale quaderno del Freight Leaders Council, arrivato alla trentaduesima edizione. Si parla di ESG e dei vantaggi che queste possono offrire alle aziende

Il conto alla rovescia è iniziato: da gennaio, l’obbligo per le imprese con oltre 500 dipendenti di presentare il Corporate Sustainability Report viene esteso gradualmente fino a includere anche le PMI quotate in borsa. Per chi non si adegua ai nuovi requisiti ESG (acronimo di Environmental, Social e Governance, vero e proprio rating, che esprime l’impatto ambientale, sociale e di governance di una impresa che opera sul mercato) le conseguenze saranno immediate: multe proporzionate alle infrazioni, restrizioni all’accesso al credito e l’esclusione dalle gare pubbliche e dagli incentivi statali. Banca d’Italia e Consob sono pronte a vigilare e sanzionare i non conformi. Sono 8mila le aziende di produzione che rischiano di restare fuori dal mercato.

UN VANTAGGIO COMPETITIVO O UN OSTACOLO BUROCRATICO?

ESG, complicazione o opportunità? È la domanda a cui risponde il nuovo Quaderno 32 del Freight Leaders Council, intitolato “ESG: la rivoluzione silenziosa”, presentato a Roma nella sede di Confitarma. Il documento, redatto dall’Associazione che rappresenta le imprese della logistica italiana, offre una guida pratica per cogliere le opportunità di una rinnovata attenzione ai valori etici e ambientali. Con un focus particolare sugli operatori logistici italiani, il Quaderno evidenzia come i criteri ESG possano essere un vantaggio competitivo anziché un ostacolo burocratico.

UN RISCHIO GROSSO PER MOLTE IMPRESE

Massimo Marciani, presidente di FLC, nel corso della presentazione del “Quaderno”, non ha nascosto la sua preoccupazione: “solo il 20% delle imprese, principalmente grandi aziende e società quotate – ha detto - è già in regola. Il 50% ha avviato un percorso di adeguamento, ma il 30%, circa 8mila aziende di produzione, è in grave ritardo e rischia di rimanere fuori dal mercato se non interviene subito. Questa inadempienza si ripercuote anche sui fornitori di logistica delle grandi aziende, spesso PMI a gestione familiare, che non dispongono delle risorse necessarie e non percepiscono il vantaggio della sostenibilità”.

LOGISTICA

Solo il 20% delle imprese – ha detto il presidente Marciani – è in regola. Il 50% ha avviato un percorso di adeguamento, ma il 30%, circa 8mila aziende di produzione, è in grave ritardo e rischia di rimanere fuori dal mercato”

logistiche, continua a essere orientato al risparmio piuttosto che alla qualità del servizio, una scelta rischiosa in ottica di sostenibilità.

UNA GUIDA PER LA TRANSIZIONE

E SOSTENIBILITÀ IN ITALIA: UNO SCENARIO COMPLESSO.

Negli ultimi anni, la logistica ha raffor zato il suo ruolo strategico: l’inciden za sul PIL è passata dal 7,2% del 2019 all’8,9% del 2022, compli ce la pandemia e le instabilità geopolitiche. Tuttavia, il set tore non sempre dimostra un’adeguata consape volezza in ambito ESG. L’outsourcing della logistica, che oggi rappresen ta il 45,5% del va lore delle attività

Con il Quaderno 32, il Freight Leaders Council si propone di supportare le imprese nella comprensione e applicazione dei principi ESG. “Adeguarsi non è semplice – ha detto ancora il presidente Marciani – ma un’integrazione strategica dei principi ESG trasforma la sostenibilità in un motore di crescita; le aziende che sapranno trasformare la propria supply chain secondo questi criteri saranno più competitive e attireranno investitori sempre più attenti ai valori etici”.

RACCOMANDAZIONI PRATICHE

Nel documento, dieci raccomandazioni pratiche per le aziende: investire in nuovi modelli di business e innovazione tecnologica, formare competenze, promuovere la collaborazione con partner e stakeholder. “Per affronha concluso Mar- è essenziale condividere best practice e creare ecosistemi virtuosi tra committenti e operatori. Solo una logistica collaborativa, basata su progetti condivisi, permetterà un vero progresso verso obiettivi di sostenibilità più ambiziosi”. (F.V.) œ

PORTI E TRAFFICO MERCI, UN NUOVO FUTURO PER NAVI E TRENI

LOGISTICA E INFRASTRUTTURE

Fermerci ha analizzato le criticità in essere e le innovazioni che potranno aiutare il trasporto su ferro: soddisfazione per la scelta del Governo che ha previsto l’incremento del contributo Ferrobonus per il periodo 2025-2027. Intanto il piano strategico del Gruppo Ferrovie dello Stato prevede oltre 100 miliardi di investimenti nel quinquennio

di Andrea Trapani

Il trasporto ferroviario merci ha concluso un 2024 complesso e segnato da significative difficoltà. I primi dati stimati di fine anno confermano una perdita di circa 1 milione di treni-chilometro rispetto al 2023, portando la riduzione complessiva, rispetto al 2021 - l’anno di ripresa post-pandemica - al 5,5%. “Da allora, sono stati persi circa 3 milioni di treni-chilometro, a testimonianza di una progressiva contrazione del settore”, lo ha detto Giuseppe Rizzi, Direttore Generale dell’Associazione Fermerci intervenendo a metà gennaio a Roma alla presentazione della nuova rivista ‘Parlamento Magazine’ Il bicchiere però non è mezzo vuoto. Nonostante le difficoltà, secondo Rizzi, due azioni politiche introdotte dal Governo a fine 2024 offrono segnali di incoraggiamento per le imprese del comparto, ovvero l’incremento del contributo ‘Ferrobonus’ per il periodo 2025-2027 e le misure di

incentivo alle manovre ferroviarie nei porti nazionali. Questa seconda norma consente alle Autorità di Sistema Portuale di introdurre incentivi a sostegno dalle manovre ferroviarie nei porti nazionali, aumentandone nei fatti la competitività. “Le previsioni per il 2025 - ha proseguito Rizzi - indicano ancora interruzioni ferroviarie per realizzare le opere previste dal PNRR. Inoltre, l’andamento dei costi energetici, in base alle ultime stime, mostra ulteriori aumenti, e il contesto economico europeo rimane instabile. Le imprese di logistica ferroviaria operano in un mercato caratterizzato da incertezza e sfiducia, aggravata dal taglio dell’incentivo loco e carri nella legge di bilancio”.

A conferma di questa criticità, Rizzi ha sottolineato che i dati relativi agli investimenti effettuati nel triennio 2021-2023 mostrano cifre importanti: circa 700 milioni di euro destinati all’acquisto di 196 nuove locomotive. “Questi investimenti - ha specificato - rischiano di subire un freno a causa di un taglio di circa 70 milioni di euro all’incentivo Locomotive e Carri, con un impatto economico potenzialmente devastante per le imprese del settore che avevano già sostenuto investimenti. Per garantire un rilancio stabile e duraturo - ha concluso Rizzi - è fondamentale investire in modo strutturale sulle infrastrutture e sui servizi logistici, sostenendo chi ha scelto di puntare sull’innovazione e sulla sostenibilità. Il trasporto ferroviario merci può e deve essere una leva per la crescita economica nazionale ed europea.”

Intanto la presentazione del “Piano Strategico 2025-2029” del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, illustrato a fine dello scorso anno dall’Amministratore Delegato Stefano Antonio Donnarumma, ha reso noto una pianificazione che prevede oltre 100 miliardi di euro di investimenti per portare avanti obiettivi come il rafforzamento delle connessioni tra i principali nodi logistici. “Bene anche il focus sull’innovazione tecnologica, la digitalizzazione dei processi e lo sviluppo di partnership a supporto del trasporto multimodale”, ha commentato il presidente Fermerci, Clemente Carta , “perchè rappresentano passi importanti per rispondere alle esigenze di un mercato in evoluzione. È però fondamentale che gli investimenti infrastrutturali siano accompagnati da un quadro regolatorio chiaro e certo oltre che da politiche di sostegno ad imprese che offrono servizi fondamentali per il sistema economico-industriale nazionale”. Insomma, il treno aspetta il via libera per mettersi in marcia. œ

Su gentile concessione Fermerci.
Giuseppe

Un anno vissuto INTENSAMENTE

Dalle partnership con Ford Trucks e Lamberet alla creazione di una Academy, fino all’arrivo di un manager come Edoardo Gorlero, il Gruppo BIG lancia una sfida alle nuove esigenze del mercato

Con l’evento “Formazione e Mobilità: in movimento per il futuro”, che si è tenuto a dicembre a Roma, il Gruppo BIG SB S.p.A. Ecosistema Italia e Mobilità, ha dato il via a un nuovo progetto, ispirato all’innovazione e all’inclusività del settore. E’ la BIG Academy, un vero e proprio incubatore, tramite la sua divisione formativa FMLA, di professionalità specifiche, verticali e immediatamente spendibili nel settore a favore di un sistema e di un modello di business

in profonda trasformazione. Il tutto per costruire, tramite un arricchimento professionale di alto contenuto, non solo risorse da inserire subito nel mercato del lavoro, ma anche un valido supporto alle imprese nel loro progetto di crescita.

PARTNERSHIP CON CENTRI DI FORMAZIONE STRATEGICI

Il Gruppo, ispirandosi al principio di inclusività, ha voluto sviluppare questo progetto instaurando solide partnership

La moderna sede di BIG e di Ecosistema Italia, situata immediatamente fuori dall’uscita “Anagni” dell’ autostrada A1.

Marco Cicini, presidente del Gruppo BIG SB S.p.A. e Dario Fidanza, direttore generale presentano a Roma, durante l’evento “Formazione e Mobilità: in movimento per il futuro”, la nuova BIG Academy, con loro Nunzia DI Girolamo, che ha presentato l’evento.

con centri di formazione strategici. Nello specifico, è stato promosso il Master in Logistica e Supply Chain della Fondazione Unicampus San Pellegrino (FUSP), particolarmente orientato alla gestione ottimale di tutta la Supply Chain; un corso di perfezionamento in Mobility Management in collaborazione con l’Università degli Studi Internazionali di Roma (UNINT) finalizzato alla formazione dei futuri manager della mobilità e la promozione dei corsi dell’ITS Meccatronico del Lazio come centro di formazione di eccellenza per formazione tecnica. A presentare l’iniziativa, dinanzi ad una platea composta da aziende di rilievo e associazioni di categoria tra le più rappresentative del sistema quali FIAP, ALIS, MOTUSE, ASSOSHARING, UNASCA, UNINDUSTRIA e ANIASA, sono stati Marco Cicini, presidente di BIG SB S.p.A. e del Gruppo BIG SB S.p.A., Ecosistema Italia e Mobilità, e Dario Fidanza, direttore generale di BIG SB S.p.A.

COMPETENZE

IMMEDIATAMENTE SPENDIBILI NEL MONDO DEL LAVORO

A parlare dell’iniziativa e del suo valore sono stati diversi stakeholder del settore dei trasporti e della logistica, ma anche, naturalmente della formazione e dell’università.

A settembre scorso il Gruppo ha annunciato l’importante partnership con Lambertet, di cui Ecosistema Italia è diventato concessionario ufficiale.

Così Marcello di Caterina, direttore generale di ALIS, ha sottolineato che quello della logistica è un settore che cresce come fatturati e volumi, ma registra ancora una forte mancanza di manodopera, anche a fronte di ottimi stipendi, mentre Alessandro Peron, segretario generale di FIAP, ha sottolineato come la FIAP creda fermamente nella formazione e nell’importanza delle nuove generazioni e che il concetto di competenza trasversale deve essere il perno del lavoro nel settore della logistica, in modo da rendere attraente la filiera per i nuovi giovani operatori.

BASI TEORICHE E COMPETENZE PRATICHE

Per quanto riguarda specificatamente la formazione, invece, sono saliti sul palco Armando Bonanni, direttore amministrativo di UNINT, che ha sottolineato l’importanza di una formazione che coniughi basi teoriche con competenze pratiche immediatamente spendibili nel mondo del lavoro, mentre è toccato ad Altea Ceccarini, responsabile della Scuola di Alta Formazione UNINT, presentare il nuovo Corso di perfezionamento in Mobility Management, cuore pulsante della BIG Academy, focalizzato sulle ultime tendenze del mercato del settore logistico e sulle competenze richieste dalle aziende.

BORSE DI STUDIO PER INVESTIRE SULLE NUOVE GENERAZIONI

Dario Fidanza, infine, ha ribadito l’impegno dell’Azienda nella formazione e ha annunciato l’istituzione di borse di studio per gli studenti più meritevoli, sottolineando l’importanza di investire nelle nuove generazioni. Questa partnership, nelle parole dei relatori, rappresenta un passo avanti significa tivo nella formazione dei professioni sti della mobilità, perché offre agli studenti le competenze necessa rie per affrontare le sfide del fu turo e contribuire alla creazione di un sistema di trasporto più sostenibile ed efficiente. Tutti gli interventi, in definitiva, hanno

Edoardo Gorlero, nuovo

Vice Presidente di BIG

SB S.p.A. e Consigliere

Delegato per Finanza, Controlling & Acquisti di Ecosistema Italia.

evidenziato quanto sia indispensabile per le aziende che operano nei settori dei trasporti, della logistica e del delivery investire su una formazione rivolta a competenze specifiche e innovative, immediatamente spendibili sul mercato di riferimento.

Se la presentazione di BIG Academy è stato uno degli eventi clou della seconda parte dell’anno, insieme ai festeggiamenti per il “compleanno” di Ecosistema, a settembre e all’annuncio della partnership con Lamberet, l’intero 2024 si è chiuso, per il Gruppo di Anagni, con una certa soddisfazione. O forse, meglio dire, come fanno sapere proprio da Anagni, con risultati straordinari.

UN ANNO DI GRANDE CRESCITA

Con oltre 5mila contratti siglati, il Gruppo BIG e le sue consociate hanno registrato una crescita di 1.500 contratti rispetto al 2023, confermando la propria leadership nei settori del noleggio, degli allestimenti e delle intermediazioni. Il 2024 ha visto un forte incremento nel numero di veicoli allestiti e una crescita del fatturato, in linea con le previsioni approvate in sede di budget.

Tra i fattori che hanno contribuito a questo successo, la partnership con Ford Trucks Italia e Lamberet S.p.a., che ha ulteriormente consolidato la strategia aziendale e arricchito l’offerta commerciale del gruppo. Questo approccio integrato ha rafforzato il posizionamento di BIG come ecosistema di prodotti e servizi, in grado di rispondere con efficacia alle esigenze del mercato.

Siamo orgogliosi di poter contribuire alla crescita del setto- ha detto Marco Cicini, Presidente del Gruppo BIG – con l’offerta di soluzioni innovative e veloci che rispondano alle esigenze di un mercato in rapida evoluzione,

un risultato che è il frutto del nostro impegno costante nel combinare tecnologia avanzata, sostenibilità e un servizio clienti d’eccellenza.”

UN NUOVO ARRIVO IMPORTANTE AD ANAGNI

A rafforzare ulteriormente il team di BIG è stato l’arrivo di Edoardo Gorlero, nuovo Vicepresidente di BIG SB

S.p.A. e Consigliere Delegato per Finanza, Controlling & Acquisti di Ecosistema Italia. Con una carriera di 25 anni nel settore dei servizi finanziari e del noleggio, Gorlero porta con sé una vasta esperienza maturata in multinazionali come Volvo Financial Services e Paccar Financial Italia, oltre a un’importante esperienza come CEO di VRent dal 2017.

La sua nomina – si legge nel comunicato – rappresenta un passo strategico per il gruppo, come sottolineato da Marco Cicini: “La sua esperienza e visione strategica saranno cruciali per il piano di sviluppo che ci siamo prefissati. Edoardo contribuirà a valorizzare ancora di più una squadra di manager eterogenea e di alto profilo, permettendoci di espandere le nostre operazioni e affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione.”

Da parte sua, Edoardo Gorlero si è detto pronto a contribuire alla crescita di un’azienda così dinamica. “Sono pronto a mettere a disposizione la mia esperienza e le mie competenze –ha detto – per affrontare le sfide che ci attendono e per lavorare insieme a un team di professionisti straordinari.”

Con i risultati ottenuti nel 2024 e una squadra arricchita da competenze di alto livello, il Gruppo BIG, insieme a Ecosistema Italia e Mobilità, si prepara a continuare la propria crescita. Grazie a una strategia innovativa che integra tecnologia, sostenibilità e attenzione al cliente, l’azienda punta a rafforzare ulteriormente il proprio ruolo di leader nel settore. (F.V.) œ

TUTT IN UN

Ottimizzare la gestione amministrativa e logistica, abbattere i costi operativi e offrire ai clienti il massimo livello di sicurezza e flessibilità: la carta multi-servizi di C2A rivoluziona la gestione delle spese delle aziende di trasporto

Secondo l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori, nel 2023 le imprese di autotrasporto in Italia ammontano a 100.908. Tuttavia, il parco mezzi risulta ancora in parte obsoleto, con una significativa presenza di veicoli Euro 0, 1 e 2. In parallelo, si registra un positivo aumento del 16,04% dei veicoli Euro 6, segnale che il settore sta intraprendendo un percorso verso una maggiore sostenibilità.

C2A: UN PARTNER STRATEGICO PER LA MOBILITÀ EUROPEA

In questo contesto di trasformazione si inserisce C2A, società francese fondata nel 2010 da Gilles D’Huiteau e specializzata nella gestione delle spese per il personale viaggiante nel settore trasporti. La carta multi-servizi C2A combina le funzionalità di una

carta bancaria di debito e di una carta carburante, offrendo soluzioni digitali avanzate che riducono i costi operativi e semplificano la gestione amministrativa. “C2A può essere utilizzata per qualsiasi tipo di spesa, per cui il target principale a cui ci riferiamo sono

i trasportatori, ma questo non esclude che la carta possa essere utilizzata anche da tutte quelle società che hanno una flotta di veicoli, anche di automobili, per il pagamento delle spese professionali” ci spiega Federica Marasca, Responsabile di SOSET, la società che si occupa della commercializzazione della carta C2A in Italia.

Grazie alla piattaforma MyC2A Inpensa, le ricevute vengono digitalizzate e integrate nel sistema contabile, riducendo del 50% i tempi di gestione delle spese. La webapp MyC2A Check aiuta gli autisti a trovare le stazioni di servizio più convenienti, ottimizzando costi e percorsi.

SOLUZIONI SPECIFICHE PER OGNI

ESIGENZA

UNA MOLTEPLICITÀ DI SERVIZI IN UN’UNICA

Con il supporto della Banque de France, C2A è attiva in Italia e in altri 26 paesi europei, posizionandosi come un punto di riferimento per la mobilità su strada grazie a servizi innovativi e soluzioni personalizzate per il settore. La carta C2A offre flessibilità e sicurezza in quanto garantisce la gestione centralizzata delle spese aziendali, coprendo rifornimenti, pedaggi, vitto, alloggio e altre spese di viaggio. Questo garantisce un risparmio sui costi operativi, grazie anche all’accesso a sconti esclusivi fino al 15% su carburante e altri servizi nelle stazioni associate, come ad esempio nelle stazioni Repsol in Spagna . “Offriamo un risparmio medio del 15% grazie ai prezzi convenzionati con i nostri partner, una fatturazione unica mensile e un sistema digitale per monitorare in tempo reale le spese. Inoltre, la carta C2A garantisce un alto livello di sicurezza, essendo dotata di chip. Per i trasportatori, significa meno burocrazia e più tempo da dedicare al proprio business. Le convenzioni comprendono tutti i centri di rifornimento e ricarica, per poter coprire le esigenze di tutti i veicoli, caratteristiche che rendono la nostra carta a tutti gli effetti “multienergia” ha spiegato in un’intervista Gilles D’Huiteau, fondatore di C2A .

COME FUNZIONA

Poggiata sul circuito Mastercard, la carta C2A non solo consente di ef fettuare pagamenti in tutto il mondo ma permette anche di centralizzare e monitorare tutte le spese aziendali, dai rifornimenti ai pedaggi, dal vitto all’al loggio. Numerosi i servizi garantiti dal la carta C2A, tra i quali prenotazione di parcheggi sicuri, prenotazione dei traghetti e Eurotunnel, assicurazione per i conducenti, gestione e pagamen to delle multe, gestione di eventuali ri parazioni. La carta C2A, infatti, garan tisce un controllo in tempo reale e la possibilità di caricare istantaneamen te il credito, garantendo agli autisti una maggiore flessibilità in caso di

Federica Marasca, Responsabile di SOSET, la società che si occupa della commercializzazione della carta C2A in Italia.

C2A propone diverse carte studiate per rispondere alle necessità del settore trasporti: \ C2A FLEX: ideale per gestire le spese professionali dei dipendenti in viaggio, con possibilità di personalizzare le categorie di spesa (carburante, pedaggi, pernottamenti, ecc.).

\ C2A TRUCK : progettata per flotte di mezzi pesanti, consente il monitoraggio centralizzato delle spese e offre servizi aggiuntivi come la prenotazione di parcheggi custoditi.

spese o imprevisti: per esempio, in caso di multa, l’autista può chiedere l’accredito del valore necessario sulla carta e pagare immediatamente evitando supplementi. Una carta innovativa che semplifica la contabilità, grazie alla fatturazione unica e mensile che raccoglie ogni transazione in una sola fattura, facilitando anche il recupero dell’IVA e delle accise. “Il vantaggio nell’utilizzo della carta C2A, in questo caso, sta nel fatto che se un autista deve pagare il carburante nelle stazioni che rientrano nella rete C2A, anziché dover chiedere la fattura ad ogni rifornimento, ne riceve una sola e l’autista non ha la necessità di ricordarsi di chiederla tutte le volte che fa rifornimento” sottolinea Federica Marasca. Con la piattaforma digitale MyC2A Inpensa, tutte le ricevute vengono digitalizzate e integrate nel sistema contabile, riducendo fino al 50% il tempo dedicato alla gestione delle spese e permettendo di tracciare ogni transazione grazia anche alla possibilità di

specifiche. Inoltre, la web-app MyC2A Check consente di localizzare le stazioni di servizio partner più convenienti, rendendo più semplice ed economico il rifornimento. La carta, dotata di un chip anti-clonazione, assicura protezione contro le frodi.

“C2A permette di pagare qualsiasi tipo di spesa professionale e può essere configurata in base alle necessità del cliente. Infatti, è possibile configurare le categorie di pagamento attive sulla carta. Per esempio, può essere attivato il pagamento di tutti i pedaggi a tutti gli autisti di un’azienda ma solo a due di loro quello in ristoranti. È il titolare dell’azienda che decide quali categorie vuole che siano attive sulla carta di ciascun indipendente e può anche imporre un limite di spesa giornaliero o settimanale o un limite per l’utilizzo della carta nel weekend. C’è anche chi utilizza la carta solo per un servizio, tipo per il carburante, il lavaggio di mezzi, l’assistenza” chiarisce Federica Marasca

C2A IN ITALIA

Grazie alla rete internazionale di C2A, le carte sono accettate presso una vasta gamma di punti vendita e stazioni di servizio, assicurando supporto e flessibilità ai trasportatori che operano su tratte internazionali. Inoltre, con un’assistenza clienti disponibile 24/7 e una piattaforma intuitiva per il monitoraggio delle spese, le soluzioni C2A rappresentano un partner affidabile e completo per ogni azienda del settore dei trasporti.

Al momento in Italia sono attive 250 stazioni del circuito C2A, soprattutto al centro nord. “Abbiamo iniziato a sviluppare la rete da un paio di anni adesso il nostro obiettivo è quello di renderla più capillare” – ci spiega Federica. œ

TECNICI SPECIALIZZATI CERCASI

DAF lancia un programma di formazione per studenti con l’obiettivo di formare i tecnici di domani.

L’avvio del programma presso l’ENAIP di Cittadella

Puntare sulla formazione per garantire quelle figure professionali come accettatori, tecnici e responsabili di officina di cui il mercato odierno soffre la mancanza. Da qui parte la collaborazione tra DAF Veicoli Industriali e ENAIP Veneto, che coinvolgerà otto studenti dell’Istituto ENAIP Veneto di Cittadella del corso annuale di specializzazione post diploma “Tecnico per la manutenzione di impianti meccatronici del veicolo”. Si tratta, in Veneto, del primo corso gratuito, di 800 ore, di cui 400 in azienda, che mira a formare futuri tecnici specializzati nella manutenzione di autoveicoli, motoveicoli, veicoli industriali e commerciali, macchine agricole e di movimento terra.

L’IMPORTANZA DELLA

FORMAZIONE PER DAF

La centralità della formazione, come elemento chiave per creare figure professionali specializzate, è al centro della DAF Academy, una vera a propria accademia professionale che si occupa della formazione dei meccanici, dei responsabili e degli

accettatori di officina, nonché degli specialisti help desk. Suddivisa in tre aree principali, DAF Academy Commercial, dedicata alla configurazione del prodotto, ai corsi attitudinali per l’approccio al cliente e ai corsi di guida; DAF Academy Parts, incentrata sulla formazione relativa ai ricambi e alla gestione delle parti tecniche, e DAF Academy Service,

rivolta alla specializzazione dei tecnici, responsabili d’officina, accettatori e altri professionisti del settore, l’Academy di DAF ha l’obiettivo di rispondere alla crescente carenza di tecnici qualificati, formando figure professionali altamente specializzate. Per DAF, in fondo, i tecnici e la rete di assistenza sono elementi chiave per soddisfare i clienti, poiché un veicolo industriale fermo ha un impatto diretto sulle filiere produttive e logistiche . “Il network DAF in Italia è importantissimo per noi ed è stato oggetto negli ultimi anni di grossi investimenti” , ha spiegato Mauro

Gli studenti del corso annuale di specializzazione post diploma “Tecnico per la manutenzione di impianti meccatronici del veicolo” dell’ENAIP Veneto di Cittacella.

Durante il corso di formazione DAF gli studenti lavoreranno direttamente su un veicolo di ultima generazione, un DAF XF 450 3 assi della New Generation.

Monfredini, Responsabile Marketing di DAF Veicoli Industriali. “Oggi possiamo disporre di 16 dealer e 68 service dealer per coprire tutto il territorio nazionale”.

Per questo motivo il progetto di formazione realizzato in collaborazione con ENAIP Veneto diventa centrale per colmare il divario generazionale e rispondere alle sfide tecnologiche del settore.

“La formazione è fondamentale per garantire la continuità operativa nel settore dei veicoli industriali, un settore essenziale per la logistica globale” ha spiegato Gianluca Dall’Olio, Service Manager di DAF Veicoli Industriali. Coerentemente con i suoi investimenti in innovazione, dallo sviluppo di veicoli elettrici e ibridi fino alla ricerca sull’idrogeno, DAF investe in una formazione professionale che integra competenze tecniche e gestionali, preparando i ragazzi a diventare i protagonisti del cambiamento in un settore in continua evoluzione: un segnale di innovazione e sviluppo per il territorio.

IL PROGETTO

Il progetto prevede 88 ore di formazione, eseguite in due giornate consecutive alla volta per un totale di 11 giornate, e finirà i primi di maggio. I ragazzi che hanno aderito a questo programma sono ragazzi che hanno già completato il percorso di studi; quindi, hanno fatto i tre anni di formazione più il quarto anno di specializzazione su veicoli ibridi ed elettrici, mentre il quinto anno è il primo anno in cui parte il progetto focalizzato sui veicoli industriali. Ma cosa si farà durante le ore di lezione? “Cercherò di far capire ai ragazzi come funziona un camion, quali sono le differenze tra un veicolo industriale e un’autovettura; quindi, la missione numero uno è quella di conoscere il veicolo industriale in modo da poter capire dove andranno a lavorare e su che tipo di veicolo poi metteranno le mani” ci spiega Alessio Ferreri, Technical Trainer & Service Support di DAF Veicoli Commerciali. Non solo teoria però. I ragazzi infatti potranno toccare con mano un

CHI È ENAIP VENETO

ENAIP Veneto è un ente di formazione che si dedica alla formazione professionale per giovani, adulti e aziende, adattandosi alle esigenze del mercato del lavoro e favorendo lo sviluppo di competenze tecniche e professionali. La sede di Cittadella è parte di una rete regionale composta da 18 scuole che si distinguono per un approccio pratico e innovativo, combinando la formazione in aula con attività di laboratorio, per offrire un’esperienza completa. L’offerta formativa di ENAIP Veneto include percorsi gratuiti e riconosciuti dalla Regione Veneto che seguono il modello del sistema duale, che alterna formazione scolastica e tirocini in azienda, garantendo un accesso rapido e diretto al mondo del lavoro. Gli studenti hanno anche la possibilità di ottenere un diploma professionale valido in tutta Europa. Le specializzazioni offerte dalla sede di Cittadella spaziano dalla meccanica industriale e automobilistica, alla manutenzione di impianti elettrici e ai servizi di vendita, tutte progettate per formare figure professionali pronte a rispondere alle sfide di settori in continua evoluzione. Gli studenti vengono formati anche su aspetti pratici come la sicurezza sul lavoro, l’uso di tecnologie avanzate (CNC, CAD-CAM, domotica) e il rapporto con i clienti.

ENAIP Veneto è anche impegnata a sostenere obiettivi di sviluppo sostenibile, integrando principi di inclusione e sostenibilità nella sua proposta educativa. La sede di Cittadella è facilmente accessibile sia in auto che con i mezzi pubblici, rendendo semplice la partecipazione ai corsi e agli open day dedicati all’orientamento.

veicolo di ultima generazione, un DAF XF 450 3 assi della New Generation . “Il veicolo è un veicolo di ultima generazione, quindi i ragazzi si troveranno a lavorare su un veicolo che già racchiude tutte le ultime tecnologie, compresi anche i sistemi ADAS di sicurezza” sottolinea Alessio Ferreri.

Un passo significativo nella formazione di professionisti altamente qualificati, pronti ad affrontare le sfide di un settore in continua evoluzione. Un passo in linea con l’impegno di DAF nella ricerca della qualità e dell’eccellenza non solo dei prodotti, ma anche dei servizi offerti. œ

Un momento della prima lezione del corso DAF dedicato ai veicoli industriali.

Una partnership tra innovazione e sostenibilità

A Burlotti Spedizioni

Renault Trucks Italia consegna 30 veicoli

T High Turbo Compound.

Un passo strategico verso un trasporto più green e sicuro, che prevede anche la formazione dedicata agli autisti per massimizzare efficienza e comfort

Con l’obiettivo di puntare su innovazione e sostenibilità, Burlotti Spedizioni, azienda leader nel settore della logistica e del trasporto, con una flotta di oltre 500 veicoli attivi sul territorio italiano e un’espansione in mercati esteri come Germania, Francia, Spagna e Romania, si distingue per l’attenzione verso l’efficienza operativa e il rispetto dell’ambiente. L’ultimo passo in questa direzione è rappresentato dall’acquisizione di 30 veicoli Renault Trucks Turbo Compound di nuova generazione, una scelta che consolida il legame con il marchio francese, nato oltre vent’anni fa con l’acquisto del primo Renault Magnum.

UN’EVOLUZIONE ALL’INSEGNA DELLA TECNOLOGIA

La decisione di optare per i nuovi veicoli Turbo Compound non è casuale. Dotati di motori da 480 CV e una coppia di 2700 Nm, questi mezzi offrono un significativo risparmio sui consumi, fino al 10%, e una riduzione delle emissioni di CO2, elementi cruciali per un’azienda che guarda al futuro. La nuova flotta è equipaggiata con

tecnologie all’avanguardia, tra cui sistemi ADAS per la sicurezza avanzata, pacchetti aerodinamici completi per ottimizzare l’efficienza, connettività integrata che permette di monitorare costantemente le performance del veicolo e prevenire eventuali guasti.

“Non vediamo l’ora di osservare i risultati sul campo,” ha dichiarato Mattia Mariotti, Amministratore Delegato di Burlotti Spedizioni, durante la consegna che si è tenuta il 10 dicembre presso la sede veronese della concessionaria Renault Trucks Diesel Car by Finazzi . “La nostra priorità è garantire comfort e sicurezza agli autisti, elementi fondamentali per mantenere alta la loro soddisfazione e ottimizzare il nostro lavoro.”

Per massimizzare il potenziale dei nuovi mezzi, Burlotti ha previsto programmi di formazione dedicati agli autisti. Un approccio proattivo che riflette l’impegno a migliorare le competenze del personale e a integrare le tecnologie in modo efficace.

UNA PARTNERSHIP SOLIDA CON RENAULT TRUCKS

La collaborazione tra Burlotti Spedizioni e Renault Trucks si basa su un rapporto di fiducia e sul supporto costante del concessionario locale. “Organizzare una consegna di 30 mezzi non è banale,” ha spiegato Gerolamo Finanzi, concessionario Renault Trucks. “La nostra rete è sempre al fianco del cliente, sia nella fase di acquisto che nella manutenzione quotidiana.”

Da sinistra: Gerolamo Finazzi della concessionaria Renault Trucks Diesel Car by Finazzi; Samuele Mariotti, Presidente del Gruppo Mariotti; Lorenzo Leone, Key Account Manager di Renault Trucks Italia; Mattia Mariotti, Amministratore Delegato di Burlotti Spedizioni e Marco Bonaveglio, Direttore Commerciale di Renault Trucks Italia.

Questa sinergia ha portato Burlotti a ottenere veicoli tecnologicamente avanzati e un servizio post-vendita di qualità, elementi fondamentali per mantenere alta l’efficienza operativa.

UNO SGUARDO AL FUTURO

Con un piano di rinnovo costante della flotta e l’obiettivo di ridurre sempre più l’impatto ambientale, Burlotti Spedizioni vuole essere un punto di riferimento nel settore dei trasporti. L’acquisto dei 30 nuovi Renault Turbo Compound rappresenta non solo un investimento strategico, ma anche un segnale chiaro dell’impegno dell’azienda verso un futuro sostenibile e innovativo.

“Chiudere l’anno con un’acquisizione così importante è motivo di orgoglio,” ha dichiarato Marco Bonaveglio, Direttore Commerciale di Renault Trucks Italia. “Questa collaborazione rappresenta la perfetta sintesi tra tecnologia, affidabilità e visione comune per un trasporto più green.”

Con questi presupposti, Burlotti Spedizioni si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, continuando a crescere e a innovare, senza mai perdere di vista le esigenze dei propri clienti e dell’ambiente. œ

State… IN GAMMA!

Lasciato alle spalle il 2024, ci si prepara alle sfide del 2025. Come si presentano le Otto Sorelle, con quali gamme e con quali novità? Cerchiamo di spiegarlo. Non prima, però, di una breve analisi del mercato appena concluso

A cura di Valeria Di Rosa, Andrea Trapani e Ferruccio Venturoli

Sarà un anno abbastanza complicato o, come qualcuno in modo più elaborato dice, “sfidante”, il che vuol dire che non si prevede crescita, anzi. Anche lo scorso anno non è stato diciamo così, fantastico: per quanto riguarda i veicoli sopra le 3,5 tonnellate, secondo i dati ANFIA, da gennaio a dicembre sono stati registrati poco più di 28.700 veicoli in Italia, in calo dello 0,6% rispetto all’anno precedente. Nel segmento più alto, quello dei veicoli con massa totale superiore a 16 tonnellate, il calo è stato leggermente più marcato: circa 23.700 pari a -1,8% rispetto al 2023. Alla fine, comunque la perdita è stata dello 0,7%, che vuol dire circa 200 unità immatricolate in meno rispetto al 2023 non tantissime, ma sempre di perdita si è trattato.

MAN E SCANIA GLI SCUDI

Comunque, si potrebbe dire che dal 2024 escono vincitori Scania e MAN, che crescono a doppia cifra sia nel computo totale, sia nel segmento dei pesanti, con aumenti compresi tra il 16% e il 20% rispetto al 2023. Segno meno per le altre 6 sorelle con riduzioni percentuali più accentuate per Mercedes-Benz Trucks (sopra il 9%), Renault Trucks e Ford Trucks, che vedono il loro mercato contrarsi oltre il

10%. In calo anche DAF, che però consolida la quarta posizione in entrambi i segmenti considerati, a scapito di Mercedes-Benz, costretta ad arretrare soprattutto nel mercato over 16 ton, sorpassata quest’anno anche da MAN.

UN ANNO DAI DUE VOLTI

Insomma non è stato un anno drammatico per il mercato ma un anno che, secondo Paolo A. Starace, Presidente della sezione veicoli industriali di UNRAE, è stato caratterizzato da due momenti.

“Dicembre ha chiuso un anno dai due volti – ha detto Starace – contraddistinto da un primo semestre in crescita dell’11,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, seguito da un secondo semestre, caratterizzato da una flessione consistente (-14,2%). Questo scenario era stato ampiamente previsto e proprio per questo erano stati sollecitati interventi mirati per scongiurarne gli effetti. Appelli che, nostro malgrado, sono rimasti inascoltati e che ora devono essere prioritariamente posti al centro dell’agenda del Governo, per evitare che tale trend negativo si protragga nel corso dell’intero 2025”.

Secondo il presidente Starace: “…le radici del malessere del settore sono profonde e non possono essere certamente attribuite al processo di transizione green. Infatti, sebbene le immatricolazioni dei veicoli a zero emissioni siano aumentate del 119,6%, la stragrande maggioranza dei mezzi venduti continua ad essere appannaggio dei motori endotermici (99,3%)” – ha detto ancora Starace.

IL CARO VECCHIO DIESEL

A proposito di transizione, il Diesel continua a guadagnare terreno e ora è scelto in più del 97% dei casi. Come sta avvenendo per i commerciali leggeri, anche per gli industriali, non c’è stato

Parlando di elettrico nel mondo dei veicoli industriali sembra davvero che la strada sia segnata, decisamente più lenta e difficoltosa, ma una strada che ormai nessuno può abbandonare.

l’atteso boom delle emissioni zero, anche se in termini assoluti il numero è aumentato rispetto all’anno precedente: 213 camion elettrici, ben 114 in più rispetto ai 99 del 2023, con una quota di mercato che passa dallo 0,3% allo 0,7%, quote lontane, ancora, per essere considerate un dato davvero significativo. Tra l’altro una notizia dell’ultima ora ci dice che Amazon ha ordinato duecento eActros 600 da impiegare sul medio raggio in Germania e Regno Unito; si tratta del maggiore ordine di sempre di veicoli elettrici da parte di un’azienda di trasporti o logistica. Fatte queste necessarie premesse e dette tutte queste belle cose, come si preparano le Otto sorelle ad affrontare il 2025?

Diciamo subito che anche se dal mondo dei commerciali leggeri e soprattutto delle auto sono arrivati chiari segni se non di ripensamento, almeno di frenata sull’elettrico, nel mondo dei veicoli industriali sembra davvero che la strada sia segnata, decisamente più lenta e difficoltosa, da un punto di vista tecnico, ma segnata: una strada che ormai nessuno può abbandonare, con la consapevolezza, comunque, che così facendo gli investimenti in ricerca e sviluppo delle Case, se non sono raddoppiati, certo sono molto più alti di quanto non lo fossero solo pochi anni fa e forse di quanto fosse stato previsto.

TRE FRONTI

PER I COSTRUTTORI

Nel 2024 il calo del mercato è stato dello 0,7%, che vuol dire circa 200 unità immatricolate in meno rispetto al 2023 non tantissime, ma sempre di perdita si è trattato.

L’investimento sulle motorizzazioni Diesel non può e non deve essere messo in secondo piano, visto che il “vero” mercato dei pesanti è praticamente solo endotermico. Senza dimenticare che tutte le Case hanno anche un “terzo fronte” su cui lavorare e investire, l’idrogeno che, vuoi o non vuoi, prima o poi dovrà passare dallo stato “progettuale e sperimentativo” a una vera realtà commerciale.

Detto questo vediamo come si presentano al nuovo anno le otto sorelle. La prima cosa da dire e da sottolineare è che nessun brand ha vere novità di prodotto, soltanto, e non tutti, dei miglioramenti, delle piccole innovazioni, che guardano ai consumi, al comfort degli autisti e alla sicurezza. Più che a novità tecniche, in questo periodo le Case stanno pensando a migliorare e a ottimizzare la rete vendita e l’assistenza ai clienti, nella consapevolezza che questi sono ormai fattori in grado, spesso, di orientare il mercato.

NUOVI UOMINI AL COMANDO

Altra considerazione che va fatta è che due delle otto sorelle, DAF e Ford Trucks hanno cambiato “l’uomo al comando”, visto che Paolo A. Starace,

per molti anni AD di DAF, ha lasciato la Casa olandese per abbracciare i turchi di Ford Trucks; al suo posto è arrivato Massimo Dodoni, manager di lungo corso nel settore. Dunque due menti nuove che potrebbero modificare le strategie di vendita e di gestione dei rispettivi marchi, portando, di conseguenza, aria nuova in un settore tradizionalmente piuttosto “ingessato”.

Dunque nella pagine che seguono cercheremo di offrire ai lettori una panoramica, la più completa possibile, su quelle che sono per i prossimi mesi le proposte delle Otto Sorelle, sia per i veicoli endotermici che per quelli a carburante “alternativo”. 

COSA DICE FEDERAUTO

Per farci dare qualche previsione per l’anno appena cominciato, abbiamo sentito anche Massimo Artusi, presidente di Federauto e componente del Board di AECDR, l’associazione dei dealer europei.

Si dice che il 2025 per i veicoli pesanti sarà un anno complicato, è d’accordo con questa analisi?

Si, in effetti l’anno che stiamo iniziando non sarà semplicissimo, ma non tanto per le immatricolazioni, quanto per il mercato. Credo cioè che i livelli di stock e di scorte che attualmente sono presso i concessionari possono far pensare a un mercato che potrebbe chiudere in linea con quello del 2024 (- 0,7%) o con qualcosa di meno, ma non su livelli drammatici. In forte calo, invece è, e temo che sarà, è la raccolta di nuovi ordini; comunque gli effetti di questo, se non cambia qualcosa, si inizieranno a vedere negli ultimi mesi dell’anno.

Cosa vuol dire “cambia qualcosa”?

Vuol dire che ci aspettiamo qualche segnale dal governo; parliamo naturalmente di incentivi, sia per le motorizzazioni a gasolio, per accelerare l’ammodernamento del parco, ma anche di forme di incentivi su altre motorizzazioni, anche per iniziare a fare “qualche esperimento”. Il mercato è tutto gasolio, ancora non c’è altro.

Insomma, non sarà un anno drammatico ma potrebbe essere il preavviso di problemi nell’immediato futuro, per esempio di un nuovo fermo di mercato, visto che l’industria italiana non da grandi segni di ripresa, la situazione geopolitica internazionale è quella che è, il green deal dei trasporti è ancora pieno di incertezze e di contraddizioni.

PIÙ EFFICIENZA E SICUREZZA

DAF punta sui miglioramenti della pluripremiata

New Generation e sulla spinta alla sostenibilità.

L’arrivo della nuova serie XB

In un 2025 che quasi tutti prevedono ”problematico”, il costruttore olandese, a tre anni dalla presentazione della pluripremiata New Generation, punta sui miglioramenti dei Model Year 2025 e sulla spinta alla sostenibilità.

I miglioramenti riguardano i propulsori, l’aerodinamica e alcune specifiche meccaniche ottimizzate, per raggiungere un elevato livello di efficienza. Nel complesso, si è lavo rato su tre pilastri principali dell’in tera gamma: efficienza, sicurezza e comfort. Innanzitutto – dicono in DAF – tutti gli autocarri DAF beneficiano della migliore aerodinamica possi bile, di motori Paccar MX-11 e MX-13 altamente efficienti (da 270 kW/370 CV a 390 kW/530 CV) e di una se rie di sistemi di assistenza alla guida all’avanguardia, che consentono un risparmio di carburante fino al 10% che cresce ancora del 3% grazie ai miglioramenti della catena cinema tica e dell’aerodinamica.

EFFICIENZA OTTIMIZZATA

Dal punto di vista tecnico, l’efficienza ottimizzata della catena cinematica dei DAF XD, XF, XG e XG+ è ottenu ta grazie a un nuovo sche ma di apertura e chiusura

delle valvole del motore, basato sul principio di Miller. Per massimizzare l’efficienza, è stato montato un compressore d’aria a due cilindri con frizione. Il turbo e i sistemi EGR sono stati aggiornati per integrarsi perfettamente con il nuovo diagramma di apertura e chiusura delle valvole, mentre i nuovi iniettori di carburante garantiscono efficienza, affidabilità e durata eccellenti. DAF,

MAGGIORE SICUREZZA

La struttura molto robusta della cabina, il sistema brevettato di disassamento della cabina e quello di sterzo a disassamento controllato, fanno sì che i modelli XD, XF, XG e XG+ costituiscano un punto di riferimento per la sicurezza passiva, mentre una gamma completa di sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) garantisce una sicurezza attiva di prim’ordine. Il Sistema Avanzato di Frenata d’Emergenza (AEBS) di nuova generazione è dotato di sensori radar (due a lungo raggio e uno a corto raggio) e di una telecamera, che consentono una frenata d’emergenza completamente autonoma. Un radar aggiuntivo assicura che la nuova funzione Drive-off Assist rilevi e avverta il conducente della presenza di utenti stradali nelle vicinanze, anche quan-

L’ultimo nato del Costruttore olandese, l’XB, per la distribuzione urbana e regionale da 12, 16 e 19 tonnellate. La gamma XB include la XBC, per usi cantieristici e la versione XB Electric.

CABINE COMODE E CONFORTEVOLI

Un altro importante sviluppo della nuova generazione di autocarri DAF riguarda il comfort: i miglioramenti apportati alla catena cinematica si traducono in livelli di rumorosità più bassi.

Le ottimizzazioni del motore, in combinazione con la nuova strategia di cambiata della trasmissione, migliorano la guidabilità rendendo più fluido il movimento del veicolo.

La nuova piattaforma di gestione online della flotta Paccar Connect include la Connected Truck Navigation, che consente alla base di inviare la pianificazione completa del percorso direttamente al display secondario del camion per la comodità del conducente.

SERIE XB, LA NOVITÀ

Non solo migliorie, ma anche una novità vera e propria per DAF nel 2025: la serie XB, incluso il modello XBC per usi cantieristici.

DAF è stato il primo produttore europeo a offrire una gamma di veicoli elettrici a batteria e ora allarga la sua offerta di prodotti a “emissioni zero” con il nuovo DAF XB Electric, per la distribuzione urbana e regionale. Oltre alle versioni da 16 e 19 tonnellate, è disponibile una versione da 12 tonnellate con ruote da 17,5”

e un solo gradino di accesso. I passi partono da 4,2 metri.

Il motore elettrico del modello XB Electric fornisce 120 o 190 kW di potenza nominale a seconda delle specifiche e una coppia nominale rispettivamente di 950 e 1.850 Nm (2.600 e 3.500 Nm di picco). I gruppi batterie garantiscono all’XB Electric un’autonomia di oltre 350 chilometri molto silenziosi e a “zero emissioni”, più che sufficienti per le esigenze della distribuzione urbana.

IL SISTEMA DI RICARICA COMBINATO

Una caratteristica del nuovo DAF XB Electric è il “sistema di ricarica combinato”. Si tratta di un sistema che consente di caricare il veicolo attraverso la normale rete elettrica. La ricarica rapida delle batterie (650 V CC, 150 kW) dal 20% all’80% richiede solo da 40 a 70 minuti, a seconda delle specifiche.

MOTORI PACCAR AD ALTA EFFICIENZA

Oltre che con l’innovativa trasmissione completamente elettrica, il nuovo DAF XB è disponibile con motori Paccar PX-5 a 4 cilindri da 4,5 litri e Paccar PX-7 a 6 cilindri da 6,7 litri con potenze da 124 kW (170 CV) a 227 kW (310 CV). Il DAF XB con i motori PX-5 e PX-7

Un XD 450, proposta DAF per il cantiere; anche la gamma XD è all’avanguardia nella sicurezza passiva, mentre una gamma completa di sistemi avanzati di assistenza alla guida garantisce la sicurezza attiva.

è offerto in combinazione con una trasmissione PowerLine a 8 marce completamente automatica, che garantisce la distribuzione ottimale dei rapporti. Il Powershift senza interruzione della coppia consente cambi di marcia fluidi e una rapida risposta dell’acceleratore, per un comfort e una guidabilità ottimi. Per la serie DAF XB sono disponibili anche cambi manuali a 6 e 9 marce.

VERSATILITÀ PER GLI ALLESTITORI

L’efficienza del veicolo è agevolata dall’ampia gamma di passi (fino a 6,9 metri) e lunghezze del telaio, che consentono allestimenti di oltre 9 metri, così da garantire la migliore configurazione possibile del veicolo in base all’applicazione. Il telaio della serie XB ha un nuovo design a griglia, per aumentare e ottimizzare la facilità di allestimento. La novità è rappresentata dai layout predefiniti del telaio con serbatoi del carburante, sistemi di scarico, batterie e serbatoi dell’aria riposizionati. DAF, inoltre, offre il sistema cosiddetto plug-and-play, che permette lo sviluppo di tutti i cablaggi che compongono la combinazione in modo più semplice e immediato. Tra Diesel ed elettrico le gamme proposte da DAF sono, per il Diesel, la XB, la XD, la XF e la XG; le stesse, tranne la XG, per le motorizzazioni a batteria.

UN ANNO DI CRESCITA PER L’OTTAVA SORELLA

Ford Trucks, al suo sesto

anno in Italia, si presenta al 2025 con novità di prodotto e di management e punta decisamente a un 5% sul mercato italiano

In Italia dal 2019, Ford Trucks ha chiuso nel 2024, il suo quinto anno completo di presenza sul mercato, con due novità, non solo di prodotto ma anche di management: Paolo A. Starace, personaggio ben noto e apprezzato nel mondo dei costruttori di veicoli pesanti ha lasciato DAF per abbracciare la cosiddetta Ottava Sorella e diventarne amministratore delegato. Il suo obiettivo è quello di arrivare al 5% di quota sui pesanti oltre le 16 ton, sul totale delle gamme, visto che attualmente Ford Trucks è al 4%, ma soltanto sui trattori, perché i carri sono arrivati da poco con la serie F-Line. La seconda novità di quest’anno è appunto l’introduzione della gamma F-Line, presentata al Transpotec dello scorso anno. Con le serie F-Max, introdotta sin dal 2019 e la nuova F-Line, Ford Trucks vuole affermarsi come uno dei protagonisti di rilievo nei settori della distribuzione, delle costruzioni e delle applicazioni per trattori, offrendo una gamma di prodotti completa. I clienti beneficiano di diverse configurazioni, incluse varie opzioni di interasse,

capacità dei serbatoi di carburante e unità di presa di forza (PTO) personalizzate per soddisfare le loro esigenze specifiche.

TECNOLOGIA

SVILUPPATA IN PROPRIO

Va detto che Ford Trucks ha sviluppato la propria tecnologia: carrozzeria, design degli interni, motore e catena cinematica. Si continuano a migliorare gli aspetti sotto i punti di vista del risparmio carburante, dell’ottimizzazione delle emissioni, dei processi di test remoti e dei metodi analitici connessi dei sistemi di supporto all’autista e alle flotte come il ConnecTruck, per fornire prodotti sempre più competitivi. Per quanto riguarda le propulsioni Ford Trucks offre una gamma diversificata di sistemi di propulsione, riflettendo l’impegno per l’innovazione, le prestazioni e la sostenibilità. Il portafoglio attuale include motori diesel avanzati, noti per la loro grande affidabilità, efficienza e capacità di erogazione della potenza. Entro l’anno saranno disponibili i veicoli elettrificati per il trasporto su strada e la distribuzione, segnando un traguardo significativo con i primi evehicle Ford Trucks.

DUE GAMME COMPLETE

Vediamo allora nel dettaglio quello che offre Ford Trucks.

L’F-Max, disponibile solo come trattore, è dotato del nuovo motore Ford Eco Torq Euro 6D da 12.740cc con 500 cv di potenza e una coppia di 2.500 Nm, abbinato a un nuovo cambio automatico Ford Ecotorq a sedici marce 16S

L’F-Max resta l’ammiraglia di Ford Trucks; monta un nuovo motore Ford Eco Torq Euro 6D da 12.740 cc con 500 CV di potenza e una coppia di 2.500 Nm, abbinato a un nuovo cambio automatico Ford Ecotorq a sedici marce 16S 2600 DD AMT.

2600 DD AMT, realizzato in Turchia e con diverse modalità di funzionamento: Eco+Mode e Power Mode che ottimizzano il consumo e le prestazioni del veicolo: Eco+Mode, di serie su FMAX, consente un risparmio di carburante fino al +5%. Quando la modalità Eco+ è attivata, il sistema interviene per ridurre i consumi, riducendo automaticamente la potenza del motore da 500 CV a 450 CV e limitando la velocità del veicolo a 85km/h. Il software innovativo della centralina elettronica del motore, sviluppato mediante severi test su strada, calcola con precisione il giusto regime motore dei cambi marcia, in qualsiasi condizione stradale; ed è il software della centralina elettronica del cambio che consente al motore di lavorare nelle sue condizioni ottimali, con conseguente riduzione dei consumi di carburante. Il meccanismo del ponte posteriore trasferisce la potenza dal motore alle ruote minimizzando le perdite dovute agli attriti interni.

IL SISTEMA CONNECTTRUCK

La cabina, realizzata anche con il contributo di aziende italiane, ha diverse dotazioni tecnologiche e sistemi di assistenza alla guida all’avanguardia. Fra queste la piattaforma Smart Technology alla quale fa capo ConnectTruck, che permette di accedere a tutte le informazioni utili del veicolo e di tutta la flotta. ConnecTruck si connette da remoto mostrando i dati in

tempo reale su posizione, consumi di carburante e prestazioni del veicolo sull’app My Ford Trucks o sul portale connectruckglobal.com, ma permette anche una speciale mappa topografica che permette a F-Max di analizzare le condizioni stradali e muoversi a velocità ottimali, riducendo il consumo di carburante fino al 4%.

LA NUOVA GAMMA F-LINE

La nuova gamma F-Line, eredità della serie Legacy, ormai superata, mantiene tutte le caratteristiche di successo del fratello maggiore F-Max, per un family feeling che sembra piuttosto apprezzato dal mercato. Come abbiamo detto F-Line si compone di trattori e motrici per il lavoro stradale e per il cantiere. In particolare, i trattori sono disponibili in versione 4×2 e 6×4, con motore 13L Ecotorq e potenze di 450 CV e 480 CV. Le motrici per distribuzione locale

Nel segmento “construction” di F-Line i modelli sono configurabili come ribaltabili, betoniere e beton-pompe, pompe per il calcestruzzo, e possono essere configurati in 6×4, 8×4, 4×2, 6×2 con motori 9L e 13L.

e municipalizzate hanno configurazioni 4×2, 6×2, 8×2, 6x4 con motori 9L e 13L Ecotorq, potenze di 330 CV e 420 CV. Passando invece al segmento construction i modelli sono configurabili per ribaltabili, betoniere e beton-pompe, pompe per il calcestruzzo, e possono essere configurati in 6×4, 8×4, 4×2, 6×2 con motori 9L e 13L Ecotorq, potenze di 330, 420 e 450 CV.

BASE PER ALLESTIMENTI

In tutto questo è stata posta grande attenzione agli allestitori con cui Ford Trucks collabora costantemente per offrire al cliente finale un veicolo su misura per le sue esigenze di lavoro. In particolare, il lay-out dello chassis e la robustezza della struttura ne fanno una base perfetta per l’allestimento scelto dall’operatore.

LA TRASMISSIONE ECOTORQ

Anche la F-Line, come l’F-Max si avvale del ConnectTruck il servizio di Ford Trucks per monitorare la posizione dei veicoli, ricevere i dati in tempo reale di guida e di carico. È nuova la catena cinematica che muove F-Line interamente progettata e realizzata da Ford Trucks. In particolare, la nuova trasmissione Ecotorq

La gamma F-Line si compone di trattori e motrici per il lavoro stradale e per il cantiere; trattori sono disponibili in versione 4×2 e 6×4, con motore 13L Ecotorq e potenze di 450CV e 480CV.

LA STRADA DEL CAMBIAMENTO

Per essere protagonisti del cambiamento, è essenziale unire esperienza, innovazione e passione: qualità che rappresentano pienamente IVECO che anche nel 2025 propone soluzioni pensate per adattarsi alle esigenze di un mercato in continua evoluzione

Per guidare la strada del cambiamento è necessario coniugare esperienza, innovazione e passione, caratteristiche che identificano fedelmente il brand IVECO, leader del settore con un’offerta progettata su misura del dinamismo di mercato. Con questo spirito, la progettazione dell’ultima generazione di veicoli leggeri, medi e pesanti è stata incentrata sulle esigenze dei clienti, vale a dire esperienza di guida,

della nuova gamma Model Year 2024 (MY24) che è l’offerta su cui punta IVECO in questo 2025.

IL LOGO RINNOVATO, UN IMPULSO AL CAMBIAMENTO

Eurocargo è il leader indiscusso della categoria. Ora, allineato al nuovo family feeling di IVECO è ancora più attraente.

sostenibilità, produttività, connettività e sicurezza. Una line-up all’avanguardia, basata su un approccio multi-energetico, integrata da una gamma di servizi progettata per offrire soluzioni di mobilità complete. Se la gamma leggera punta sul nuovo Daily, fedele al proprio DNA di compagno di lavoro del cliente, il costruttore conferma la sua vocazione di veicolo incentrato sul conducente anche con la gamma pesante. Si è capito fin da subito per il lancio

Per la prima volta nella sua storia, il marchio ha rinnovato contemporaneamente tutte le linee di prodotto dell’intera gamma, a seguito del più importante investimento di sempre: 1 miliardo di euro. Questo nuovo capitolo nella storia di IVECO è il risultato di una strategia ambiziosa, incentrata sui quattro pilastri di produttività, esperienza di guida, sostenibilità e connettività. L’ingente investimento, infatti, ha interessato due aree chiave della Ricerca & Sviluppo per la nuova gamma MY24: riduzione delle emissioni di CO2 e del consumo di carburante per i veicoli con motore a combustione interna e rinnovo del portafoglio di veicoli a zero emissioni. Non a caso IVECO ha segnato l’avvio di questa nuova fase della sua storia con il lancio di un logo rinnovato, che incarna il concetto di “impulso al cambiamento”. Si presenta in nero, per riflettere il dinamismo e l’innovazione del brand, mantenendo un orgoglioso legame con la sua storia. Il “lampo di luce” blu nel trattino centrale indica il futuro di nuova energia del marchio.

Non solo, la connettività è una caratteristica standard su tutti i modelli e versioni della nuova gamma e permette il tracciamento in tempo reale e la gestione delle flotte.

EUROCARGO

Il nuovo Eurocargo è la versione più avanzata di sempre della storica gamma, la strumentazione digitale è stata riprogettata, i nuovi ADAS, i servizi resi possibili dalla connettività avanzata e una sostenibilità ancora maggiore, fanno di Eurocargo il camion che ogni conducente vorrebbe guidare. Inoltre, il comfort di guida e l’efficienza nei consumi risulta decisamente migliorata grazie anche al nuovo cambio automatico ZF a 8 rapporti, che permette una riduzione di carburante fino al 5%. Un veicolo perfetto anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale: lo sviluppo multi-energetico del nuovo Eurocargo garantisce un approccio ancora più sostenibile grazie alle alimentazioni a biodiesel HVO e a biometano, che agevolano la transizione verso un trasporto ancora più green. Equipaggiato con una nuovissima generazione di motori Tector 7 CNG disponibili per l’intera gamma, il nuovo Eurocargo diventa così l’unico veicolo da 12 a 18 t ad offrire gas naturale agli operatori alla ricerca di soluzioni per ridurre le emissioni. Il nuovo motore CNG da 6,7 litri è disponibile in tre versioni: 220 CV, 250 CV e 280 CV. Oltre ad una maggiore capacità e potenza del motore, l’Eurocargo offre anche i migliori consumi della sua categoria, insieme a una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 10% rispetto al motore Tector 7 diesel. Anche la capacità di carico per la missione del CNG è stata migliorata, con l’introduzione di un serbatoio da 115 litri che offre un’autonomia di guida maggiore senza penalizzare il volume di carico, grazie ad una capacità delle bombole fino a 1.100 litri di gas.

Nuovo logo a identificare una gamma totalmente rinnovata. Il Daily resta una icona del segmento.

XCURSOR 13

PER IL NUOVO

IVECO S-WAY

Per la gamma pesante il nuovo IVECO S-Way, alimentato dal nuovo motore XCursor 13, presenta un’aerodinamica migliorata e una guida predittiva con GPS all’avanguardia. Le dotazioni e i servizi di nuova concezione, sviluppati per aumentare la produttività del business del cliente e per rendere più confortevole, sicura e connessa la vita a bordo del conducente, rendono il nuovo IVECO S-Way il più efficiente di sempre. Il motore XCursor 13, così come i miglioramenti apportati all’aerodinamica, alla catena cinematica e alla guida predittiva, consentono un risparmio di carburante fino al 10%. Inoltre, grazie all’impiego dell’HVO, si apportano benefici all’ambiente, mantenendo le prestazioni di sempre. Il nuovo IVECO S-Way offre inoltre la versione alimentata a gas naturale che garantisce una maggiore efficienza nei consumi e prestazioni più elevate, erogando 500 CV e 2.200 Nm di coppia a fronte di una riduzione del consumo di carburante fino all’11%. Queste potenti prestazioni si aggiungono ai vantaggi ambientali del gas naturale, che può contribuire a ridurre significativamente le emissioni di CO2 del veicolo fino al 121%, se alimentato a biometano, come dimostrato da uno studio del CNR, e a diminuire considerevolmente la rumorosità rispetto ad un veicolo diesel equivalente.

L’APPROCCIO MULTI-ENERGETICO

IVECO ha sempre adottato un atteggiamento pionieristico nei confronti dei carburanti alternativi e oggi s’impegna del consolidamento di un intero ecosistema dedicato alla mobilità elettrica. I veicoli elettrici rappresentano infatti un elemento fondamentale del suo approccio multi-energetico, volto a spianare la strada del cambiamento verso l’azzeramento delle emissioni attraverso soluzioni che non compromettono la redditività o la produttività commerciale dei clienti. Si fondano su questi principi il nuovo IVECO SeWay, il primo veicolo pesante totalmente elettrico costruito interamente da IVECO, e l’eDaily, il Daily di sempre, semplicemente elettrico. Il ruolo da pioniere del marchio viene ribadito anche con la presentazione, in anteprima mondiale allo IAA, di due nuovissimi veicoli: il veicolo commerciale pesante a zero emissioni IVECO SeWay cabinato che ha accompagnato il lancio del più piccolo eMoovy, il van elettrico sviluppato con Hyundai che debutta nel segmento dei veicoli commerciali leggeri derivati dalla categoria 2,5t a 3,5t.

Grazie allo sviluppo tecnologico e al suo approccio multi-energetico, il brand IVECO è diventato partner di fiducia dei suoi clienti, supportandoli nell’affrontare il cambiamento e nel superare con successo le sfide di ogni giorno. Accogliere il cambiamento significa abbracciare la possibilità di crescere, andando a costituire non solo una reazione alle circostanze, ma una forza che può essere orientata verso un futuro migliore.

Il MAN eTGX è ecologico e silenzioso, a tutto beneficio di conducenti e abitanti. A bordo sono sempre disponibili di serie MAN DigitalServices come MAN eManager o MAN SmartRoute.

IL 2025 TRA SOSTENIBILITÀINNOVAZIONE, E TECNOLOGIA

Con il motto “Simplifying Business”, MAN è pronta al nuovo anno con l’intera gamma di propulsori per camion presentata all’IAA. Le peculiarità con le più recenti trazioni elettriche, a idrogeno e diesel. Anteprima mondiale per l’eTGL

Il 2025 si preannuncia come un anno importante per MAN Truck & Bus, che mette al centro della propria offerta la nuova gamma Model Year 2025. Questo aggiornamento interessa l’intera linea di prodotti, con un focus particolare sul TGX , il modello di punta per il lungo raggio che è uno dei fiori all’occhiello dell’offerta.

MODEL YEAR 2025

Il Model Year rappresenta un salto di qualità grazie a migliorie aerodinamiche che riducono i consumi di carburante e, di conseguenza, le emissioni di CO₂, con un vantaggio anche in termini economici per i clienti, come la riduzione dei pedaggi basati sulle emissioni. L’impegno a favore del trasporto a lungo raggio guarda in prospettiva anche perché la domanda di autocarri convenzionali con motore a combustione interna continua ad aumentare nella transizione verso la guida a emissioni zero. Per questo MAN ha sviluppato un motore altamente efficiente per i trattori delle serie MAN TGX e TGS con la nuova Power Lion e il motore D30 Basato sulla competenza tecnologica

del Gruppo Traton, la nuova Power Lion sviluppata appositamente per MAN raggiunge un’ulteriore notevole riduzione dei consumi e quindi una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 3,7% grazie anche al nuovo cambio MAN TipMatic 14, una nuova generazione dei freni e alle soluzioni aerodinamiche. Come già ricordato prima dell’ultima edizione dello IAA, nei paesi con calcolo del pedaggio sulle emissioni di CO2, i nuovi MAN diesel saranno in grado di offrire ulteriori risparmi sui costi chilometrici perché classificati in classi di pedaggio molto favorevoli.

TGX, hTGX e eTGX alla presentazione preIAA di luglio 2024.

MOTORE, DETTAGLI, SICUREZZA ED EFFICIENZA

Il cuore della futura catena cinematica per il trasporto a lungo raggio per trattori stradali è il nuovo motore D3066 , in breve D30. Con il suo rendimento e prestazioni sul risparmio di carburante ai vertici della categoria, vuole rappresentare uno dei motori per veicoli industriali più avanzati al mondo.

L’attenzione al dettaglio della MY25 emerge anche nel design del rivestimento sottoscocca e dei nuovi pannelli laterali del telaio, progettati per ottimizzare il flusso d’aria e valorizzare esteticamente il veicolo, pur mantenendo un accesso facilitato ai componenti del telaio. Ad esempio, per ottimizzare l’aerodinamica si sono ridotte le fessure per impedire la formazione di vortici con un

La gamma alla presentazione preIAA di luglio 2024.

rivestimento sottoscocca aerodinamico. Sul fronte della sicurezza e dell’efficienza, la nuova generazione di freni introduce una tecnologia innovativa in cui le pastiglie vengono automaticamente allontanate dal disco al rilascio del freno. Questa soluzione non solo diminuisce l’usura e la rumorosità, ma contribuisce anche a un ulteriore risparmio di carburante. L’intera progettazione è volta a migliorare la sicurezza attiva e a ridurre i costi di manutenzione, grazie alla facilità con cui si possono sostituire dischi e pastiglie.

Anche il design è stato rinnovato per garantire il massimo sfruttamento dello spazio. Ad esempio, i nuovi serbatoi ottimizzano la disposizione dei componenti sul telaio, mantenendo un’alta capacità e riducendo il peso rispetto ai serbatoi in acciaio tradizionali. Una soluzione che aumenta l’affidabilità e consente un utilizzo più efficiente degli spazi, senza compromettere un fattore fondamentale come l’autonomia del veicolo.

MAN PAL E MAN SIMPLE PAY PER INNOVARE E PERSONALIZZARE

Sul fronte dell’innovazione e della personalizzazione, MAN ha introdotto il sistema MAN PAL, che semplifica la configurazione dei parametri e delle logiche funzionali dei veicoli per gli allestitori. Grazie al portale dedicato, gli allestitori possono programmare autonomamente le interfacce e i parametri funzionali, risparmiando tempo e costi. Con queste innovazioni, MAN Truck & Bus non solo rafforza la propria posizione di leader nel settore

del trasporto pesante, ma dimostra anche un impegno concreto verso la sostenibilità, l’innovazione tecnologica e il miglioramento dell’esperienza del cliente, offrendo allo stesso tempo anche agli allestitori opzioni autonome di programmazione.

Un ulteriore esempio di attenzione al cliente è rappresentato dal sistema MAN SimplePay, una piattaforma digitale che semplifica la gestione delle spese operative delle flotte. Grazie alla memorizzazione delle carte carburante e di ricarica, questa soluzione permette di monitorare in modo trasparente tutti i costi, dal rifornimento ai pedaggi, facilitando così la gestione delle flotte miste e riducendo gli oneri amministrativi.

UN ANNO A TRAZIONE… ALTERNATIVA

La sostenibilità è un punto cardine per MAN, come dimostrato dal lancio del hTGX a idrogeno, vincitore del premio “Truck Innovation Award 2025”, e il rafforzamento della gamma elettrica rientra in questo contesto. Se il mezzo a idrogeno rimane un veicolo specifico per ben determinate mission, questo nuovo anno vede il costruttore attivamente impegnato nella commercializzazione della gamma elettrica e nelle consegne dei primi esemplari di serie ai clienti italiani. Il nuovo MAN eTruck, infatti, è un prodotto maturo e offre oltre un milione di varianti di configurazione grazie alle batterie modulari, numerosi passi, cabine, prese di forza e dotazioni ideali per tutti gli impieghi. La sua preparazione per il prossimo megawatt, lo standard di ricarica MCS fino a 1.000

kW, permette la ricarica all’interno della pausa di guida dell’autista e questo garantisce un’autonomia giornaliera fino a 800 chilometri, sufficiente per le applicazioni a lungo raggio. Questo è uno dei motivi per cui i clienti sono molto interessati: già la scorsa estate si erano registrate 2000 tra richieste e ordini sono già stati ricevuti, inclusa un’importante commessa dalla Francia di 100 veicoli.

UN’OFFERTA CON SOLIDE CERTEZZE

Anche il resto dell’offerta resta ancorato a solide certezze: i MAN TGM & MAN TGL non sono solo camion. Questi veicoli rappresentano un pacchetto completo, che si adatta a quasi tutte le esigenze offrendo al contempo prestazioni efficienti e affidabilità. Il MAN TGM, infatti, è pensato per il servizio di distribuzione medio-pesante e offre un’elevata efficienza e maneggevolezza nel traffico urbano, mentre il MAN TGL è ideale per il servizio di distribuzione leggero e offre un elevato carico utile mantenendo le misure compatte. Anche il MAN TGS si contraddistingue per la sua ottima efficienza nel consumo di carburante e per il comfort elevato: grazie a tecnologie avanzate che aiutano a ottimizzare i consumi e a una postazione di guida ergonomica che garantisce il massimo comfort, il MAN TGS è il partner adatto per diversi settori e applicazioni, dal ribaltabile fino ai trattori stradali, con tecnologia all’avanguardia, dal sei cilindri in linea fino a MAN TipMatic. La sua casa sono quindi gli impieghi più pesanti, quali il cava-cantiere.

VERSO IL TRAGUARDO DEL 2039

Concentrata sull’elettrico Mercedes-Benz Trucks continua a puntare anche sui veicoli convenzionali, ma è l’eActros 600 la punta di diamante

Il 2025 vedrà una gamma di truck piuttosto ricca di veicoli industriali Mercedes-Benz Trucks e FUSO e in grado di rispondere alle diverse tipologie di trasporto: dalla piccola distribuzione (a partire da 3,5 ton), al cantiere, al trasporto lungo raggio, all’eccezionale. Va detto che nel 2024 tutti i truck sono stati equipaggiati di serie con le più moderne dotazioni tecniche che non solo soddisfano la recente normativa GSR in vigore dal 7 luglio 2024 ma in molti casi la superano. Per quanto riguarda le motorizzazioni “alternative” il Brand ha già investito ingenti risorse nello sviluppo delle tecnologie per produrre camion a zero emissione di CO2, per anticipare al 2039 il traguardo della neutralità che la UE ha posto al 2050. Per questo l’Azienda ha in essere di introdurre un’intera gamma di veicoli a impatto zero per tutte le mission: distribuzione urbana, regionale e a lungo raggio, tramite una “dual strategy”: veicoli elettrici a batteria per il corto, medio e lungo raggio, e veicoli elettrici a Fuel Cell per il trasporto sul lungo raggio che vedranno la luce nella seconda metà di questa decade. Sarà, comunque uno sviluppo costante che prevede anche il

mantenimento dei veicoli convenzionali Diesel, compatibili anche con l’HVO, sempre più efficienti e puliti. Vediamo, gamma per gamma, qual è l’offerta Mercedes-Benz Trucks e FUSO per il 2025.

FUSO CANTER

Il best seller per la distribuzione a corto raggio e per le municipalizzate. Con una compattezza e una manovrabilità di riferimento (larghezza di soli 1,7 m sia anteriormente che posteriormente, diametro di volta di soli 10.2 m per la versione 2500 mm di passo) il Fuso Canter è a suo agio nei contesti urbani. Disponibile con cambio meccanico a 5 rapporti o automatizzato a 6 rapporti, il light truck offre 5 varianti di peso da 3,5 a 8,55 ton, 3 diverse tipologie di cabina e 6 diversi passi a seconda della versione.

FUSO e CANTER

Alla versione con motorizzazione endotermica, si affianca L’eCanter Next Generation, una vera e propria gamma a sé stante, che offre un’ampia scelta di varianti; la disponibilità di masse totali a terra da 4,15 ad 8,55 ton., le due cabine standard e comfort, i 6 passi e le tre dimensioni di batterie disponibili offrono 46 differenti versioni, consentendo quindi una grande versatilità per differenti finalità di utilizzo: dalle consegne in ambito urbano, agli impieghi municipali, alla manutenzione del verde fino al soccorso stradale e al settore delle costruzioni. Canter ed eCanter hanno goduto nel corso del 2024 di un restyling della cabina e degli interni che godono adesso di un equipaggiamento particolarmente ricco, come, per esempio, le nuove plastiche, il volante multifunzione o il quadro strumenti interamente digitale.

Il best seller per la distribuzione a corto raggio e per le municipalizzate è il FUSO Canter al quale si affianca l’eCanter Next Generation, una vera e propria gamma a sé stante, che offre un’ampia scelta di varianti.

ATEGO

La proposta di Mercedes-Benz Trucks per la distribuzione a breve e medio raggio con mtt fino a 16 ton è Atego: versatile, grazie ai 2 motori a 4 e 6 cilindri con una potenza massima fino a 220 kW (299 CV) e alla disponibilità di 4 differenti cabine; Atego può essere configurato per numerosi settori offrendo il massimo del comfort e dell’efficienza.

ACTROS

Il nuovo Actros L si presenta con la cabina ProCabin, il punto di incontro tra aerodinamica, comfort e sicurezza. L’intera configurazione della ProCabin sancisce un taglio netto con i layout tradizionali e mira a ottimizzare l’aerodinamica del veicolo grazie a una serie di equipaggiamenti: dallo spoiler anteriore supplementare sul tetto, ai deflettori dei montanti intorno ai finestrini laterali e al nuovo frontale allungato di 80 millimetri e paraurti ottimizzati.

Ogni dettaglio della nuova cabina ProCabin è stato progettato per dirigere il flusso d’aria intorno al veicolo con la minima resistenza possibile. Il risultato è una riduzione del consumo di carburante del 3%, che può raggiungere l’8% in combinazione con la nuova catena cinematica ed il motore di terza generazione. Il nuovo Actros Pro Cabin, è disponibile, sulle motorizzazioni da 12 Litri, anche con la nuova catena cinematica

con trasmissione e rapporto finale, studiata per ottenere il massimo dell’efficienza e ridurre notevolmente i consumi e le emissioni di CO2 , offrendo un risparmio di carburante fino all’8%, grazie alla combinazione cambio + rapporto al ponte + motore OM471 di 3ª generazione + ProCabin, oltre che un aumento del comfort di marcia grazie alla riduzione del regime del motore.

eACTROS

Lanciato a fine 2021 l’eActros, è il primo truck di Mercedes Benz 100% elettrico; è disponibile in versione Carro a 2 e 3 assi. In configurazione 3 o 4 pacchi batterie, garantisce un’autonomia fino a 400 km grazie all’innovativa architettura e-axle (che incorpora nell’assale posteriore i 2 motori elettrici, l’inverter e la trasmissione a 2 rapporti) e si presenta come la soluzione ideale per il trasporto pesante a corto e medio raggio ad impatto zero.

eACTROS 300 CITY TRACTOR

La stessa tecnologia dell’eActros 300 carro si trova sull’eActros 300 City Tractor, declinato nella versione trattore in grado di agganciare tutti i semirimorchi europei standard. L’eActros 300 City Tractor dispone di tre pacchi batteria ciascuno con una capacità installata di 112 kWh, che consentono un’autonomia fino a 220 km.

eACTROS 600

La proposta Mercedes-Benz Trucks per il trasporto a lungo raggio full electric è rappresentata dal nuovissimo eActros 600 commercializzato a fine 2024.

Il veicolo, grazie all’elevata capacità delle 3 batterie (oltre 600 kWh) e al nuovo assale elettrico che incorpora i due motori elettrici, l’inverter e la trasmissione a quattro rapporti, è in grado di percorrere fino a 500 chilometri senza ricarica intermedia. Le batterie di nuova concezione litio ferro fosfato (LFP) hanno una vita utile di 1,2 milioni di chilometri e sono predisposte per essere ricaricate, con le prossime stazioni megawatt charger, con una potenza di circa un megawatt, dal 20 all’80% in meno di 30 minuti.

AROCS

La gamma Arocs è il punto di riferimento della Stella per i veicoli da cantiere: le configurazioni disponibili vanno dal 4x2 a due assi con trazione posteriore all’ 8x8/4, un veicolo a quattro assi con trazione integrale e i due assi anteriori sterzanti. A queste si aggiungono varianti a quattro assi con asse singolo all’anteriore e una vasta gamma di configurazioni con sospensioni pneumatiche ottimizzate. Arocs è previsto con 7 cabine in 14 diverse versioni con varianti da 2,3 metri S, M, e L, così come da 2.5 metri con pavimento piatto. Anche nella gamma Arocs sarà introdotto il sistema Multimedia Cockpit Interactive 2 che, basato su un sistema ad alte prestazioni, offre funzionalità avanzate come il riconoscimento vocale, un menu “preferiti” ampliato e una migliore integrazione con nuove applicazioni.

Pensato anche per agevolare gli allestitori, l’Arocs offre soluzioni intelligenti come l’impianto di scarico verticale disponibile di fabbrica per i veicoli a quattro assi per liberare spazio laterale sul telaio, per montare gli allestimenti.

UNIMOG ED ECONIC

La proposta di Mercedes- Benz Trucks comprende naturalmente anche i cosiddetti veicoli speciali come Unimog ed Econic, ma di questi parleremo un’altra volta.

La proposta della Stella per il cantiere e per i lavori pesanti è l’Arocs, disponibile in diverse configurazioni, che vanno dal 4x2 a due assi con trazione posteriore all’ 8x8/4, un veicolo a quattro assi con trazione integrale e i due assi anteriori sterzanti.

UN VEICOLO PER OGNI ESIGENZA

Un Model Year 2025 all’insegna del comfort e dell’efficienza energetica: questi sono i principi fondamentali che guidano l’introduzione sul mercato della nuova gamma di veicoli Renault Trucks T, C e K. Un lancio attraverso il quale Renault Trucks conferma il proprio impegno verso un trasporto più sostenibile, offrendo un ulteriore risparmio di carburante del 3% rispetto alla generazione precedente. Un’offerta alla quale si aggiunge il New Renault Trucks Master, una soluzione modulare e versatile, progettata per adattarsi a qualsiasi tipo di allestimento e rispondere alle esigenze di ogni attività.

Renault Trucks, infatti, propone una gamma completa da 2,8 a 44 ton: una offerta di veicoli per rispondere a tutte le richieste del mercato sia nella versione a gasolio sia 100% elettrica. Un’ampia scelta di veicoli per

gestire tutte le richieste di trasporto. Dal leggero al pesante, la proposta di Gamma è così composta:

Renault Trucks Master

Renault Trucks D/D Wide

Renault Trucks C e K (approccio cantiere e cava)

Renault Trucks T High e SC (trasporto lunga distanza)

UN MODEL YEAR 2025 ALL’INSEGNA DELLA TECNOLOGIA

La Gamma T/C/K 2025 è stata aggiornata con tutte le più moderne tecnologie per la sicurezza a bordo e per tutti gli utenti vulnerabili della strada, tra cui l’introduzione, come novità assoluta per Renault Trucks, delle camere digitali al posto dei classici specchi retrovisori. Questa scelta garantisce un miglioramento dell’aerodinamica, contribuendo nello stesso tempo a diminuire il consumo di

Con una gamma rinnovata sia pesante sia leggera, Renault Trucks punta a rispondere a tutte le esigenze di trasporto dei suoi clienti

carburante. Due schermi in cabina mostrano le immagini proiettate dalle telecamere posteriori, a scomparsa, e permettono all’autista di avere una visione completa dell’ambiente circostante il veicolo. Non solo: queste telecamere sono dotate di modalità a infrarossi per facilitare la visione notturna. Il dispositivo è disponibile anche in opzione sui modelli Renault Trucks C, K e Renault Trucks E-Tech C. Il miglioramento di alcuni elementi del sistema di trasmissione, quali motore, cambio e assali, oltre all’adozione, di serie, di pneumatici di classe A+ sulla gamma T, C e K concorrono tra le migliorie che il Costruttore ha introdotto sui nuovi veicoli.

LA RIVOLUZIONE

DEL TURBO COMPUND

La nuova gamma T, T High e C è dotata di motore DE13 con tecnologia Turbo Compound, che consente un notevole risparmio di carburante senza compromettere la qualità della guida e le performance del veicolo. Questa tecnologia, infatti, è capace di consentire fino al 10% di risparmio di carburante. La nuova gamma 2025 arriva oltre, garantendo un ulteriore 3% di risparmio di carburante rispetto alla generazione precedente.

La cabina della gamma 2025 di Renault Trucks T, C, e K. Novità assoluta per Renault Trucks è l’introduzione delle camere digitali al posto dei classici specchi retrovisori.

ZERO EMISSIONI

La propulsione 100% elettrica della gamma Renault Trucks E-Tech consente di poter svolgere la propria attività di trasporto senza l’emissione di particelle nocive e in modo completamente silenzioso. Sono veicoli perfetti per l’attività all’interno delle aree urbane (cantieristica, raccolta rifiuti, distribuzione pesante e leggera) perché consentono di potervi accedere a tutte le ore e senza vincoli di orari e oneri di accesso. Nello specifico, i modelli Renault Trucks E-Tech D e E-Tech D Wide, dedicati alla distribuzione urbana e alla raccolta dei rifiuti, offrono motorizzazioni elettriche con potenze fino a 370 kW. Le batterie agli ioni di litio, disponibili in diverse configurazioni da 200 a 565 kWh, garantiscono autonomie fino a 300 km, rendendoli ideali per operazioni quotidiane senza emissioni. Anche il settore del trasporto pesante vede innovazioni significative con il E-Tech T e il E-Tech C, progettati per la logistica regionale e il trasporto su cantiere. Questi modelli combinano una coppia immediata con una capacità di carico elevata, assicurando produttività e sostenibilità.

PIÙ CONFIGURAZIONI PER PIÙ APPLICAZIONI

New Renault Trucks Master è disponibile presso tutta la rete di vendita Renault Trucks Italia sia nella versione

a gasolio sia 100% elettrica. Grazie all’ampia gamma di configurazioni disponibili può essere adattato a diverse applicazioni professionali e questo lo rende un veicolo molto apprezzato dai trasportatori e dai corrieri sia nella classica versione furgone sia nella configurazione a telaio o pianale. Si caratterizza inoltre per robustezza, manovrabilità e sicurezza. Con un abitacolo tutto nuovo, il nuovo Renault Trucks Master si distingue per soluzioni pratiche e innovative orientate al comfort lavorativo, un sedile centrale che si reclina per diventare una scrivania e spazi dedicati per riporre tablet o documenti in completa sicurezza, rendendolo ideale per i professionisti in movimento. A richiesta, è possibile usufruire di Google Maps integrato, che consente di trovare il percorso ottimale con aggiornamenti in tempo reale sul traffico, segnalazioni di interruzioni lungo il tragitto e informazioni cruciali come l’autonomia residua e i punti di ricarica più vicini, una funzione particolarmente utile per la versione elettrica.

Ridisegnato anche il cruscotto del Renault Trucks E-Tech Master che include un display digitale principale da 7”, progettato per fornire tutte le informazioni essenziali in modo chiaro e immediato. Inoltre, un display multimediale da 10,1” consente di replicare le funzionalità dello

smartphone, mentre il caricatore wireless e il climatizzatore automatico assicurano un comfort superiore.

ROBUSTEZZA E AFFIDABILITÀ

La variante termica di New Renault Trucks Master è equipaggiata con motorizzazioni diesel di ultima generazione, progettate per ottimizzare consumi ed emissioni, rispettando gli standard Euro 6. Grazie a una gamma di motori che spazia dai 110 ai 180 CV e a coppie elevate, il veicolo garantisce prestazioni affidabili per carichi impegnativi e utilizzi intensivi.

La sua versione E-Tech elettrica si distingue per l’adozione di un motore sincrono a magneti permanenti da 57 kW (equivalenti a circa 76 CV), ottimizzato per una coppia costante e immediata, essenziale per le partenze frequenti in ambiente urbano. La batteria agli ioni di litio, disponibile in configurazioni da 33 o 52 kWh, garantisce un’autonomia fino a 200 km, in funzione del carico e delle condizioni di utilizzo. Il sistema di ricarica è compatibile con soluzioni AC fino a 22 kW e DC fino a 50 kW, permettendo una ricarica rapida in circa 2 ore. Il sistema di frenata rigenerativa migliora l’efficienza energetica, riducendo il consumo della batteria e aumentando la durata dell’autonomia. 

Grazie all’ampia gamma di configurazioni disponibili New Renault Trucks Master può essere adattato a diverse applicazioni professionali e questo lo rende un veicolo molto apprezzato dai trasportatori e dai corrieri sia nella classica versione furgone sia nella configurazione a telaio o pianale.

SUPER E NON SOLO, SCANIA IN CONTINUA EVOLUZIONE

L’impegno a tutto tondo del Grifone si può apprezzare

anche sulla gamma V8 dall’impareggiabile potenza e sulla gamma 100% elettrica, oggi più completa che mai

offerta di Scania è in continua evoluzione e aggiornamento per far fronte alle nuove esigenze del mondo del trasporto e della logistica. Anche nel 2025 senza dubbio la gamma Super farà la differenza a livello economico e ambientale: nelle applicazioni per il cava-cantiere, un XT con catena cinematica Super garantisce una riduzione dei consumi fino al 15% (calcolata su una percorrenza annua di 60.000 km, consumo di riferimento pari a 2 km/litro e ciclo operativo di 10 anni ) che si traduce in 45.000 litri di carburante risparmiato e in 139,5 ton di CO2 non emesse in ambiente. Grandi numeri anche per il lungo raggio: gli oltre 4.500 Super già in circolazione sulle strade nazionali hanno confermato una riduzione dei consumi del 12% (calcolata su una percorrenza annua di 140.000 km, consumo di riferimen to pari a 3,5 km/litro e ciclo opera tivo di 5 anni, ndr all’ambiente 335 milioni di CO all’ambiente. La rinomata effi cienza del Grifone si può ap prezzare anche sulla V8 dall’impareggiabile poten za e sulla gamma 100% elet trica, oggi più completa che mai anche dal punto di vista

Il primo Scania V8 Fire Edition personalizzato da Svempa è stato svelato al pubblico in anteprima mondiale a Transpotec 2024. Il leggendario designer svedese “Svempa” Bergendahl e il suo braccio destro Jan Richter hanno ideato una serie limitata Scania V8 ispirata allo Svempa show truck, “Frostfire”.

dei servizi per la gestione e il monitoraggio della flotta.

Non ci sono solo Super e V8: XT, come sanno gli addetti ai lavori, risponde alla necessità per il cava-cantiere con un’ampia gamma di prodotto abbinata all’efficienza e all’affidabilità dei veicoli e dei servizi Scania che permette di massimizzare l’uptime, aumentare la produttività e ottenere il massimo profitto dal proprio business. Anche la centralina Scania BCI favorisce la comunicazione tra veicolo e allestimento, integrando tutti gli elementi in unico sistema.

LA “SCOSSA” ELETTRICA

Come visto allo IAA dello scorso settembre, Scania sta ampliando la sua offerta e-mobility a ritmo sostenuto. Il segreto di questa velocità sta nell’approccio modulare del Grifone alle soluzioni elettriche: oltre alla

grande varietà di e-machine e di opzioni per quanto riguarda i pacchi batteria, Scania è in grado di offrire anche diversi telai, prese di forza, varianti di cabine e una serie di assali, tra cui una configurazione assi 6x4 per i camion elettrici a batteria, un’opzione molto richiesta. Nel corso del 2024 è emerso chiaramente che le soluzioni elettriche offerte da Scania sono all’avanguardia e corrispon

Take Charge rappresenta l’impegno di Scania nella mobilità elettrica.

Europea ma perché è responsabilità di tutti salvaguardare l’ambiente, come ricorda la stessa Scania, è diventato necessario costruire processi innovativi e prepararsi ad accogliere nuove conoscenze e pratiche per sostenere il proprio business a livello economico, ambientale e sociale. In questa corsa per cambiare il mondo e il modo di lavorare lungo tutta la filiera, che si sta preparando a redigere l’ESG per la prima volta, è indispensabile avere un partner di fiducia che raggiunga un obiettivo: abbattere le emissioni ed efficientare i processi con tecnologia e servizi su misura. Attraverso una visione a lungo termine e attentamente progettata, Scania sta accompagnando diverse aziende verso il rinnovamento e l’implementazione di soluzioni di trasporto sostenibili: da un lato con l’introduzione di mezzi a zero emissioni locali con propulsione elettrica e dall’altro con una sempre maggiore efficienza energetica e sostenibilità dei prodotti endotermici, alimentati anche a biocarburanti (come l’HVO, il metano compresso o liquefatto, il Biodiesel). In particolare, la tipica modularità di Scania abbinata ad una catena cinematica all’avanguardia e progettata internamente si rivela ideale per rispondere alle esigenze di sostenibilità e sicurezza sempre più avanzate dalle città e dalle aziende, a prescindere dalle applicazioni di trasporto. In tal senso due grandi innovazioni stanno amplificando la forza della gamma Scania: l’introduzione della nuova interfaccia digitale Scania Smart Dash e del nuovo portafoglio di servizi “Services 360”. Vediamole nel dettaglio.

RIVOLUZIONE

STREET SMART

La tradizione decennale di Scania nell’utilizzo delle tecnologie di connettività sta compiendo un rivoluzionario balzo in avanti. L’innovativo

cruscotto digitale Smart Dash, che si integra perfettamente con le nuove tecnologie informatiche e delle comunicazioni, ha dato inizio alla “rivoluzione digitale” di Scania: infatti, l’ecosistema all’interno della cabina collabora con My Scania e l’app Scania Driver per fornire un flusso continuo di informazioni provenienti da tutti gli utenti connessi della flotta. Tutti i dati delle prestazioni del veicolo vengono raccolti e rielaborati per fornire informazioni, suggerimenti e servizi su misura, massimizzando i tempi di attività, i profitti e la logistica della flotta con soluzioni basate sui dati. Per arrivare a ciò Smart Dash utilizza le funzionalità di assistenza WiFi e Bluetooth per una diagnostica più semplice e rapida presso le officine della rete del Grifone: pertanto - con la manutenzione preventiva da remoto - si riducono al minimo i tempi di inattività e l’uptime della flotta non solo aumenta, ma diventa anche concretamente prevedibile. Inoltre gli aggiornamenti software da remoto Over-The-Air assicurano che il software del veicolo rimanga

sempre aggiornato e consentono di attivare nuovi servizi senza recarsi in officina: in poche parole gli aggiornamenti di sicurezza periodici proteggono la flotta dalle minacce informatiche.

A ciò si somma la nuova app Scania Navigation che raccoglie ed elabora i dati sulla posizione e le informazioni sul traffico per informare, in tempo reale, il conducente e il responsabile della flotta sullo stato dei percorsi. Le nuove mappe connesse consentono un’esperienza di navigazione migliorata, grazie a l cruise control con active prediction, informazioni sui limiti di velocità e molte altre funzionalità.

SERVIZI

A TUTTO… TONDO

A proposito di servizi, Services 360 è la soluzione modulare dei Servizi Scania, che garantisce di trovare il medesimo livello di assistenza sia in Italia che all’estero. Nell’offerta di gamma, infatti, i servizi di assistenza Scania rappresentano il risultato di esperienza, competenza e tecnologia a supporto di ogni attività, semplificando la gestione operativa dei mezzi, minimizzando i fermi macchina e consentendo di avere veicoli pienamente efficienti e operativi nel tempo. Il tutto senza dimenticare ProDriver, un sistema di sviluppo dello stile di guida digitale e divertente per la formazione di autisti professionisti. Perché guidare è anche un piacere. 

PAROLA D’ORDINE: AERO

Volvo Trucks Italia lo scorso anno ha presentato la nuova gamma Aero, la più efficiente di sempre, proseguendo il suo viaggio sostenibile volto ad azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050 L’

offerta di Volvo Trucks parte dal grande lancio dello scorso anno e si distingue per una serie di innovazioni tecnologiche, design aerodinamici e soluzioni su misura per ogni tipo di trasporto. Stiamo parlando della nuova gamma Aero che vuole essere la più efficiente di sempre, proseguendo il suo viaggio sostenibile volto ad azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050.

L’obiettivo è a 360°: i primi appassionati hanno già visto negli scorsi mesi il nuovo trattore Volvo FH Aero diesel, alimentato anche da biocarburanti come l’HVO, 500 CV con I-Save, il motore ideale per ridurre il consumo di carburante nelle operazioni a lungo raggio mantenendo una guidabilità eccellente. Sintomo di un impegno ad ampio raggio che riguarderà tanto il presente quanto il futuro dell’offerta: Volvo Trucks, infatti, guida la transizione verso un trasporto privo di combustibili fossili con un approccio tecnologico a tre soluzioni che si basa su motori elettrici a batteria, elettrici a celle a combustibile e motori a combustione che funzionano con carburanti rinnovabili come l’idrogeno verde, il biogas o il sempre più diffuso HVO.

OBIETTIVO RISPARMIARE CARBURANTE

La nuova Gamma Aero, con il rivoluzionario frontale Extended Aero, vuole portare già oggi l’efficienza a un livello superiore. Progettata per ridurre la resistenza dell’aria, questa gamma consente un risparmio significativo di carburante e una riduzione delle emissioni di CO2 . Il risultato? Veicoli non solo più sostenibili, ma anche più redditizi per le operazioni a lungo raggio. Riassumere tutte queste novità è difficile: ad esempio, grazie all’aerodinamica migliorata e alle nuove tecnologie, come il nuovo Camera Monitor System, FH Aero può ridurre il consumo energetico e le emissioni fino al 5%. La nuova gamma, come anticipato, è disponibile in quattro versioni: diesel/biocarburanti, gas, la pluripremiata versione elettrica e l’FH16 780.

Proprio con il nuovo FH16 780, Volvo ha presentato anche il camion più potente sul mercato, progettato per il trasporto pesante estremo: equipaggiato con il motore D17 da 16,1 litri e 780 CV, offre una combinazione

senza precedenti di forza e precisione, perfetta per affrontare i compiti più gravosi. In poche parole, prestazioni senza compromessi visto che il gruppo propulsore garantisce una trazione straordinaria anche sui terreni più impegnativi.

CRESCE L’OFFERTA ELETTRICA

Volvo Trucks è leader nel settore dei mezzi elettrici per impieghi medi e pesanti, con otto modelli elettrici a batteria nel suo portafoglio. L’ampia gamma di prodotti consente di elettrificare la distribuzione urbana e regionale, l’edilizia, la gestione dei rifiuti e, presto, il trasporto a lunga distanza. Intanto, nei mesi scorsi, è stato presentato il nuovo FM Low Entry, l’atteso veicolo ad ingresso ribassato esclusivamente elettrico, con un eccellente livello di visibilità (5 stelle nella valutazione Direct Vision) e comfort di guida. Una scelta ideale quando si ha bisogno di un veicolo ad alta capacità di carico, adatto per qualsiasi segmento cittadino come la raccolta rifiuti, la cantieristica o le consegne. La ricarica del veicolo

verrà rappresentata da una colonnina Plenitude da 300 kW e da un’unità BESS (Battery Energy Storage Systems) di Volvo Penta. Non è tutto. Proprio quest’anno Volvo lancerà una nuova versione a lungo raggio del modello FH Electric , in grado di percorrere fino a 600 km con una sola carica. Ciò consentirà alle aziende di trasporto di utilizzare i veicoli elettrici su percorsi interregionali e a lunga distanza e di percorrere un’intera giornata lavorativa senza doverli ricaricare. Il nuovo Volvo FH Electric sarà in vendita nella seconda metà del 2025. Intanto è già a disposizione il nuovo trattore FH Aero Electric con una MTC (massa totale combinazione) pari a 44 tonnellate, 490 kW (666 CV) di potenza e un’autonomia fino a 350 km, perfetto per i trasporti interurbani.

LA GAMMA “CLASSIC” RINNOVATA

Impossibile dimenticare la gamma “classic” rinnovata con modelli che fanno parte della storia del marchio come FM, FMX, FE e FL. Il robusto Volvo FMX è nato per resistere alle condizioni più difficili: dotato di tecnologie avanzate, come il sistema di controllo della trazione, è il camion perfetto per affrontare terreni accidentati e lavori gravosi. Volvo FM è progettato per essere adattabile: ideale sia per il traffico urbano che per i percorsi a medio-lungo raggio, offre un perfetto equilibrio tra manovrabilità, comfort e capacità di

carico. Il Volvo FE rimane un camion polivalente, adatto alla distribuzione regionale, alla raccolta dei rifiuti o a lavori in cantieristica leggera, mentre il Volvo FL , invece, è pensato per le consegne rapide e frequenti in città, grazie alla sua agilità e affidabilità.

SICUREZZA A CINQUE STELLE

Il Volvo FM e il Volvo FH Aero hanno ottenuto il massimo delle cinque stelle nella prima valutazione di Euro NCAP sulla sicurezza dei camion, che ha anche assegnato a entrambi i modelli Volvo il premio “City Safe”. “Questo risultato eccezionale mi rende molto orgoglioso perché conferma la posizione leader di Volvo Trucks nel campo della sicurezza ”, afferma Roger Alm, Presidente di Volvo Trucks.

E prosegue: “La sicurezza è un valore fondamentale per noi e una pietra miliare del nostro patrimonio. La sicurezza ci guida fin dall’inizio della nostra azienda e con il lancio di ogni nuovo prodotto rendiamo i nostri camion ancora più sicuri ”.

Le cinque stelle di Euro NCAP significano che Volvo ha dimostrato prestazioni eccellenti su criteri quali il supporto al conducente e la prevenzione delle collisioni, garantendo la sicurezza del traffico per il conducente e gli utenti della strada circostanti. Inoltre, entrambi i modelli Volvo soddisfano i cosiddetti criteri City Safe, grazie alla buona visibilità e alle buone prestazioni dei sistemi di sicurezza attiva Volvo, progettati per proteggere gli utenti vulnerabili della strada nelle situazioni di traffico cittadino. “Questa è la prova dei nostri sforzi costanti nello sviluppo della sicurezza per andare oltre quanto richiesto dalla legislazione, verso la nostra Vision di Zero Incidenti con i nostri camion ”, afferma Anna Wrige Berlin g, Traffic and Product Safety Director di Volvo Trucks. “Le valutazioni di Euro NCAP guidano i clienti nelle loro decisioni di acquisto e sfidano i produttori di veicoli a lavorare costantemente per migliorare la sicurezza”. Scegliere un nuovo camion, infatti, rimane sempre un momento importante e guidare un veicolo sicuro ormai è un must per molte flotte. 

Fino a 600 km con una sola carica. È questa la distanza che potrà percorrere FH Electric di nuova generazione per impieghi gravosi.

Localizzazione live. Soste e percorsi. Scarico tachigrafo. Messagistica. Telemetria. Monitoraggio carburante.

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