EVOLUZIONE CONTINUA E ALTERNATA
La rivista degli Autotrasportatori
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20 NON SOLO TIR
di Alessandro Musumeci
4 Editoriale di Luca Barassi Il punto di vista del Direttore 6 LO SCATTO
Tutto ciò che non è veicolo industriale
GRANDI
24 LUCA SRA • IVECO
La chiave del successo
Idrogeno, elettrico o HVO? Peach Springs, Arizona (USA) - 2021 8
Marciani
Sostenibilità a lungo termine
Un camioncino veramente Snob
28 SPECIALE IAA
Cosa abbiamo visto ad Hannover
45 NASCE INNOVATIONT
Il nuovo format creato dal successo di Zerogradi
47 ECOSISTEMA e LAMBERET
Una partnership indissolubile
Un programma ideato
La Radio degli Autotrasportatori può essere ascoltata TUTTI I GIOVEDÌ, TRA LE ORE 17 E LE ORE 19 sulle seguenti emittenti nazionali:
PIEMONTE
Radio Dora h. 18,00-19,00 (FM 88.0)
Radio Frejus h. 18,00-19,00 (FM 87.6)
LOMBARDIA
Radio Lombardia h. 18,00-19,00 (FM 94.6-100.2-100.3)
VENETO
Radio Stella Vicenza h. 18,00-19,00 (FM 87.5-88.8-91.5-95.097.2-97.3-97.4)
Radio Cortina h. 18,00-19,30 (FM 93.7-95.5-98.4-102.0103.8)
EMILIA ROMAGNA
Radio Centrale h. 18,30-19,30 (FM 94.3-99.3-102.2)
Radio Bologna 1 unica h. 19,00 (FM 89.1)
TOSCANA
Radio Emme h. 18,00-18,30 (FM 96.8-100.4-100.5)
LAZIO
Radio Spazio Blu h. 18,00-19,00 (FM 97,5)
Simply Radio h. 18,00-19,00 (FM 99.2-95.3-96.6-97.899.8)
UMBRIA
Radio Galileo h. 18,05-19,05 (FM 90.5-93.5-94.4-95.697.4-100.6-105.6)
CAMPANIA
Radio CRC h. 18,00-19,00 (FM 100.5)
Radio Bussola h. 18,00-19,00 (FM 88.5-93.3-99.7-106.5)
ABRUZZO
Radio Centrale h. 17,25-18,25 (FM 89.4)
PUGLIA
Radio Salentuosi h. 18,00-19,00
Radio System h. 20,00-20,20 (FM 94,1-101,3-103,2)
CALABRIA
Jonica Radio h. 18,00-19,00 (FM 90.2-93.9-103.0-106.4)
BASILICATA
Radio Potenza Centrale h. 18,00-19,00 (FM 87.8-90.5-96.3-96.399.3-103.6)
SICILIA
Radio Amore h. 18,00-19,00 (FM 87.5-88.3-95.5-04.9 -106.7)
Radio One h. 18,00-19,00 (FM 93.3)
Lamberet si sta impegnando sempre di più per rispondere alle nuove esigenze con nuove soluzioni energetiche e tecnologiche. Facilita il tuo lavoro grazie alle innovazioni premiate e create per te dal team Lamberet.
di Luca Barassi
l’inutile leggerezza dello sciopero
mi piacerebbe sapere da coloro che scioperano quale beneficio hanno ottenuto fino ad ora utilizzando questo “strumento”. Forse quello di fare un weekend lungo dato che la maggior parte degli stop, soprattutto nel trasporto pubblico, casualmente vengono indetti il venerdì!
Al di là della malizia però, che comunque è sacrosanta, ritengo questa pratica assolutamente inutile e in grado solo di rompere le scatole (per essere educati) agli utenti di quel tal servizio sospeso.
Lo scopo quale dovrebbe essere? Creare un tale disagio alla popolazione che questa si rivolta contro il Governo o la determinata amministrazione locale spingendo a dare seguito alle richieste sindacali? Non si è mai visto, tranne in casi eccezionali.
Lo sciopero è fine a sé stesso. Strumento utile al Sindacato per giustificare la sua inutile esistenza. Anche perché c’è solo un modo affinché faccia effetto un’astensione dal lavoro: far sì che sia generale, prolungato nel tempo e affiancato da richieste serie. E invece cosa si fa? Si urla per un aumento di 10 euro al mese, ci si ferma un giorno e poi si ricomincia come prima. È un po’ come tirare un sasso e poi nascondere la mano.
Vale per tutto, e in particolare nel nostro settore. Quante volte ricordiamo quanto la logistica sia vitale per qualsiasi economia. Ecco, un blocco della logistica sostenuto, come è stato fatto a suo tempo in Spagna o in Francia, può forse portare ad una mobilitazione della cittadinanza affinché un Governo intervenga seriamente.
Ma in Italia, le molteplici sigle sindacali gridano, minacciano, sbandierano e poi qualcuno fa e qualcuno no, e naturalmente all’interno degli iscritti alla stessa associazione c’è chi decide di fermarsi e chi no. Il risultato? Disagio in alcune strade, ritardi su alcune consegne, arrabbiature trasversali e niente di più.
Il Sindacato è una istituzione che va abolita. Ha fatto sicuramente il suo “dovere” negli anni duri dello sfruttamento operaio, ma è imploso, evoluto in una lobby di potere e di vantaggi economici per alcuni, senza portare a nulla se non come detto, a disagi diffusi.
Come in una guerra, spesso, vale di più la diplomazia che un missile che poi rischia di scatenare una reazione a catena disastrosa.
Proviamo allora a fare LOBBY , quella vera, quella sana, quella angolsassone, e forse otterremo qualcosa di più, in primis nel mondo della logistica e del trasporto.
Lo SCATTO
Idrogeno, elettrico o HVO? Peach Springs, Arizona (USA) 2021.
Nasce il nuovo settore dedicato ai mezzi d’opera di ANIE ASSIFER
ANNIE ASSIFER ha istituito il Settore “Mezzi d’opera” di ANIE ASSIFER, al quale hanno già aderito circa 20 aziende che operano nell’ambito della costruzione e revisione dei mezzi d’opera e che rappresentano, con un fatturato di quasi 200 milioni di euro, oltre il 60% del comparto.
6.110 veicoli Stellantis alla Pubblica Amministrazione italiana
Stellantis Italia fornirà 6.110 veicoli ibridi ed elettrici alla Pubblica Amministrazione. I modelli scelti includono Fiat Panda, Opel Corsa, Peugeot 2008, Fiat 600, Peugeot 3008, Citroen AMI, e FIAT Doblò. La gara Consip vinta tramite il dipartimento Fleet & Tender di Stellantis.
ZF estende ai veicoli commerciali e industriali il suo portfolio cubiX Il sistema avanzato per il controllo del movimento del veicolo, originariamente sviluppato e prodotto in serie con successo per il settore delle autovetture, consentirà un controllo del movimento per i veicoli commerciali e industriali efficiente, preciso, sicuro e ‘pronto all’automazione’.
Volkswagen Annual Group Awards a LG Electronics
Il gruppo automobilistico Volkswagen ha premiato LG nella categoria “Partnership” per le sue eccezionali capacità di sviluppo, di produzione e di gestione della catena di montaggio di tecnologie per la mobilità, tra cui i sistemi di infotainment per veicoli e le soluzioni per la connettività.
Apollo Tyres lancia gli pneumatici a lunga durata EnduRace “Serie 60”
Apollo Tyres amplia la gamma EnduRace per cerchi da 22,5 pollici con due nuovi pneumatici a profilo 60, progettati per applicazioni gravose. Gli EnduRace RD Serie 60 e RA Serie 60 offrono prestazioni, durata ed efficienza superiori per flotte commerciali.
Gamma aggiornata di valvole pneumatiche DT Spare Parts
Diesel Technic presenta una gamma costantemente aggiornata di valvole pneumatiche a marchio DT Spare Parts che conta oggi circa 900 referenze, tutte disponibili su Partner Portal, la piattaforma online dell’azienda per la gestione degli ordini.
Trans.eu Group entra in ALIS
Trans.eu Group, azienda leader nel campo delle soluzioni tecnologiche e finanziarie per il trasporto, ha aderito ad ALIS: una collaborazione strategica per favorire l’innovazione tecnologica e la crescita delle imprese italiane.
Nuovo hub a Verona per GLS Italy
La nuova struttura - che si estende su un lotto complessivo di circa 33.800 m2 – si caratterizza per il fatto di unire per la prima volta nello stesso edificio sia l’Hub che la Sede di Verona. L’Hub, in particolare, rivestirà un ruolo strategico nell’area del nord-est incrementando la capacità di gestione sino ad 8.000 colli all’ora.
Partnership esclusiva tra DKV Mobility e Bosch Car Service
DKV Mobility e Bosch Car Service hanno siglato un accordo secondo il quale DKV Card potrà essere utilizzata per il pagamento degli interventi di manutenzione e riparazione presso oltre 450 officine Bosch Car Service in Germania, numero destinato ad aumentare ulteriormente in futuro.
BREAKING News BREAKING News
IDROGENO
GreenForce sceglie Green Machines
Ufficializzata durante HYDROGEN EXPO, che si è tenuto a Piacenza dall’11 al 13 settembre, la part nership tra GreenForce, società del Gruppo Hol dim specializzata nelle soluzioni per la sostenibilità dei trasporti, e Green Machines mira a promuove re mobilità e servizi sostenibili. In anteprima nazionale, GreenForce ha rivelato la pri ma spazzatrice stradale a idrogeno del mondo. Si tratta del modello 500H2, dotato di un sistema di propulsione a celle combustibili, tipo PEM, da 15 kW, con una capacità di raccolta di un metro cubo. La macchina viene proposta in versione standard con un serbatoio di idrogeno da 2kg a 700 bar, che garantisce un’autonomia in normali condizioni di percorrenza e spazzamento di 11 ore. Una seconda versione, per ovviare alla carenza di punti rifornimento, prevede l’utilizzo di H2 POD, ovvero delle bombole intercambiabili. Questa soluzione flessibile permette di essere operativi ovunque, con un’autonomia praticamente illimitata.
VOLVO TRUCKS ITALIA
1.500 Volvo FH Aero a Lannutti
Il Gruppo Lannutti, con sede in Italia, gestisce una flotta di oltre 2.500 veicoli 24/7 in otto paesi europei. Nell’ambito di un programma di rinnovamento della flotta, Lannutti ha firmato un ordine per 1.500 camion Volvo FH Aero. Tutti sono dotati del nuovo Camera Monitor System di Volvo, un nuovo componente che sostituisce i normali specchietti, migliorando l’aerodinamica e la sicurezza. La maggior parte dei veicoli ordinati da Lannutti sarà alimentata da HVO (Hydrotreated Vegetable Oil), un carburante che può essere ottenuto da prodotti di scarto, riducendo le emissioni di CO2 fino al 90%. Si tratta di uno dei più grandi ordini di Volvo Trucks.
L’HVO è ora disponibile per la DKV Card
In occasione dell’inizio della vendita di HVO (“Hydrotreated Vegetable” - oli vegetali idrotrattati) in Germania, DKV Mobility sta aggiungendo alla propria rete di accettazione anche il diesel a base di olio vegetale: in circa 70 aree di servizio in tutta la Germania, i clienti possono ora pagare l’HVO tramite la loro DKV Card. Inoltre, le fatture emesse possono essere utilizzate come di consueto per richiedere eventuali rimborsi fiscali.In un primo momento, l’HVO sarà disponibile presso una selezione di stazioni di servizio e, stando all’ADAC (Allgemeiner Deutscher Automobil-Club – Automobile Club tedesco), sarà poi reso gradualmente disponibile su tutto il territorio.
Il mio amico Mario e il biometano
èuna bella giornata d’autunno e me ne vado a passeggio quasi facendomi guidare dalla motocicletta su stradine nascoste da pini e a tratti da cipressi, nell’entroterra della Maremma toscana. Stradine interpoderali attraversate, di tanto in tanto, da famigliole di cinghiali o daini. Un momento fantastico che vorresti durasse quasi all’infinito, nel quale i pensieri vanno e vengono senza però mai fermarsi troppo nella mente, pensieri esuli, come quegli uccelli li neri che, nel loro vespro migrare affascinavano Carducci.
Uno strombazzare lontano, poi sempre più vicino e il rumore di un motore che non è certo elettrico. Mi supera una Land Rover che prima mi fa dare qualche bella boccata di gas di scarico poi, senza apparente motivo, mi si mette davanti di traverso sulla strada.
Non mi piace inchiodare con la moto, è anche pericoloso, ma devo farlo per non schiantarmi su quell’intruso inopportuno che mi preparo ad affrontare in malo modo, mentre il momento beato che stavo vivendo muore all’istante. Si apre la portiera e chi c’è dentro?
Ricordate il mio amico Mario, detto Marietto? L’Ex grande barman che ora, in pensione, si è innamorato di tutto quanto è trasporto, logistica, mobilità e chi più ne ha più ne metta.
“Ti ho trovato!” Mi dice cercando di abbracciarmi.
“Sembra proprio di sì, hai qualcosa di urgente da dirmi?”.
“Certo, l’altro giorno, a Roma, sono stato a un convegno interessantissimo?”.
“Sul vino, immagino”.
“Ma che vino! Sul biometano!”.
“Oddio!...ma che ti importa del biometano?”.
“Che mi importa? Non sai nulla, allora”.
“No...” dico mentre riaccendo la motocicletta.
“Non è possibile che tu non sappia del biometano…”.
“Invece so tutto, ma oggi non ne voglio parlare”.
“Ti racconto solo – continua imperterrito – che il biometano ha la valenza per sviluppare una mobilità sostenibile. Innanzitutto, consente una forte riduzione delle emissioni rispetto ai combustibili fossili, riduzione che può giungere al 100% e la sua crescita è un tema rilevante nelle politiche europee per la transizione energetica. Lo sapevi?”.
Facco sì con la testa mentre cerco di girare la moto e andarmene ma… “È tutto scritto ne ‘Le molteplici valenze del biometano per una mobilità sostenibile’, uno studio presentato a un convegno di Federmetano”.
“Bene – dico ingranando finalmente la marcia – me lo racconti un’altra volta”.
“No, sto facendo di meglio: sto scrivendo un articolo per il prossimo numero di TRASPORTARE OGGI…”.
“Ma...non hai mai scritto niente…”.
“…C’è sempre una prima volta, magari lo rivediamo insieme...”.
A questo punto non riesco a decidere se congratularmi per l’iniziativa, scendere e prenderlo a calci o a parolacce, oppure scappare veloce. Decido per l’ultima opzione.
Lo guardo. Ci è rimasto davvero male, forse si aspettava i miei complimenti.
Mi fermo a parlarci o accelero? Anche stavolta la seconda opzione mi appare la migliore.
LAMBERET
Ecosistema è il nuovo dealer per il Lazio
Lamberet Italia ha inserito il nuovo dealer Ecosistema nel suo network, in linea con la strategia di sviluppo della rete, con l’obiettivo di offrire ai clienti un’immagine professionale focalizzata sul servizio. Ecosistema si occuperà dello sviluppo commerciale e del service per Lamberet nella regione Lazio, considerata strategica per la distribuzione con veicoli in ATP. Ecosistema ha ricevuto il mandato di vendere tutti i prodotti di Lamberet, inclusi il semirimorchio SR2, le furgonature isotermiche Frigoline City e Frigoline HD per veicoli industriali, le furgonature isotermiche Frigoline e Frigoline PRO per veicoli commerciali leggeri e l’isolamento interno dei furgoni con EasyFit. Inoltre, Lamberet ha dato particolare attenzione negli ultimi sette anni a progetti per la trasformazione di veicoli a basso impatto ambientale, in linea con le richieste dei costruttori e le normative sulle limitazioni di accesso ai centri urbani.
“Noi di Lamberet siamo molto contenti ed orgogliosi di annunciare con grande piacere un altro importante tassello nella nostra rete di Lamberet Italia” ha detto Sandro Mantella, Amministratore Delegato di Lamberet Italia. “Come importatore del brand Lamberet portiamo avanti il DNA della nostra Casa Madre, quello di offrire soluzioni per il trasporto di merci a temperatura controllata. Siamo il partner chiave dei nostri clienti trasportatori, carrozzieri e costruttori in Italia. Perciò, il nostro impegno è quello di fornire delle soluzioni innovative, sia per i prodotti, sia per i servizi, per accompagnarli nel loro percorso di transizione energetica. Tutto ciò lo stiamo realizzando insieme al coinvolgimento della nostra rete di dealer italiani che per noi rappresentano un asset imprescindibile del nostro business. Infatti, lunedì 22 luglio 2024 abbiamo accolto nel nostro network un nuovo dealer: Ecosistema”. “Siamo onorati di entrare a far parte della rete Lamberet, un vero e proprio punto di riferimento per tutta la cold chain e player riconosciuto per qualità ed affidabilità” ha detto il Presidente Ecosistema Italia, Marco Cicini. “Questa partnership contribuirà in modo significativo a soddisfare in modo ancora più profondo le esigenze dei nostri clienti e ad arricchire notevolmente il nostro ecosistema di servizi”
HIDROSYSTEM
Partnership con Palfinger per l’eccellenza delle piattaforme aeree
Palfinger ha scelto Hidrosystem come partner per l’assistenza e la manutenzione tecnica delle sue piattaforme aeree autocarrate. La partnership tra Palfinger e Hidrosystem garantirà: assistenza qualificata 7/7 giorni; pronto intervento e minimi tempi di fermo; rete di tecnici esperti; pezzi di ricambio originali. In sintesi, grazie alla partnership tra Palfinger e Hidrosystem, le piattaforme aeree di molti professionisti saranno sempre efficienti e pronte per garantire un lavoro sicuro e produttivo.
LOGISTICA
Via al collegamento intermodale tra Interporto della Toscana Centrale e Terminal Darsena Toscana
È stato inaugurato, alla presenza dei protagonisti e delle istituzioni, il nuovo collegamento ferroviario intermodale tra Interporto della Toscana Centrale e Terminal Darsena Toscana per una logistica sostenibile. Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione con Gruppo Sanpellegrino, Logistica Uno e Logtainer, che libererà i principali assi viari della Toscana dal traffico di mezzi pesanti, spostando su ferrovia il trasporto dell’Acqua Panna fra Prato a Livorno.
A chi conviene non efficientare i tempi di carico e scarico?
qualche mese fa, l’IRU ha pubblicato una ricerca che ha fatto emergere un problema ormai critico: la carenza di autisti in Europa. Più della metà delle aziende intervistate sostiene di non riuscire a espandere la propria attività a causa della mancanza di conducenti di veicoli industriali. In Italia, questa carenza si traduce in un vuoto di 22.000 autisti. In un mondo “normale”, tale situazione dovrebbe spingere le aziende committenti a ottimizzare i tempi di lavoro degli autisti e, di conseguenza, aumentare i volumi di merce trasportata. E invece, la realtà è ben diversa.
I tempi di carico e scarico nei Centri di Distribuzione della GDO, ad esempio, sono tutt’altro che ottimizzati. Questo nonostante GS1, l’organizzazione non profit famosa per aver introdotto il codice a barre, abbia recentemente pubblicato due linee guida mirate proprio a migliorare l’efficienza delle finestre temporali e a sviluppare un sistema di gestione che sincronizzi in tempo reale le attività di trasporto e quelle di magazzino. L’obiettivo? Massimizzare la produttività del trasporto, risorsa sempre più scarsa e critica nel lungo termine. Tuttavia, le aziende committenti sembrano ignorare queste linee guida, compromettendo così l’efficienza della supply chain. È ormai evidente che i tempi di carico e scarico influiscono significativamente sui costi operativi delle aziende di autotrasporto e sul tempo di lavoro complessivo degli autisti. Tempi che rappresentano un elemento cruciale nel modello di business, poiché influenzano
l’efficienza operativa e, di conseguenza, la redditività.
L’impatto primario si manifesta sui costi operativi, a partire dal carburante e dall’usura del veicolo, che possono far lievitare i costi complessivi del 5/10%. Ogni minuto speso in attesa di carico o scarico è un minuto in cui il veicolo non sta generando entrate, creando un “costo opportunità” che può incidere sui ricavi totali fino al 20%, a seconda della frequenza e della durata delle attese. Inoltre, se un’azienda di trasporto si avvale di collaboratori o dipendenti, il tempo perso in queste operazioni si traduce in costi salariali aggiuntivi. I tempi di carico e scarico prolungati riducono la produttività degli autotrasportatori, limitando il numero di viaggi completati in un dato periodo. Se, per esempio, un’operazione di carico o scarico richiede un’ora, quel tempo viene sottratto alla guida o all’organizzazione logistica. Questi tempi possono rappresentare dal 15% al 30% del tempo complessivo di lavoro di un autista. Se consideriamo un autista che lavora 9 ore al giorno, e che il 20% di questo tempo è dedicato al carico e scarico, rimangono solo 7 ore per la guida effettiva. Il risultato? Meno chilometri percorsi e meno consegne effettuate, con conseguenze dirette sulla redditività. Inoltre, gli autisti devono rispettare rigide normative sui tempi di guida e di riposo. Tempi di carico e scarico lunghi riducono il tempo disponibile per la guida, obbligando gli autisti a lavorare più a lungo per completare lo stesso numero di consegne o a pianificare soste per il riposo obbligatorio nei momenti
di Massimo Marciani Presidente Freight Leaders Council
meno favorevoli. Quando i tempi di attesa presso i Ce.Di. o le piattaforme logistiche non sono programmabili, ottimizzare il proprio tempo e pianificare le giornate lavorative diventa quasi impossibile.
La normativa vigente (Legge 4 agosto 2010, n. 127) prevede un periodo di franchigia per l’attesa dei veicoli durante le operazioni di carico e scarico, che non può superare le due ore. Superato questo limite, all’autotrasportatore spettano 40 euro per ogni ora o frazione di ritardo. Tuttavia, questa compensazione non è automatica e richiede una fatturazione aggiuntiva da parte dell’operatore logistico, risultando spesso inefficace rispetto al danno economico reale subito. Alla fine, siamo di fronte all’ennesima situazione in cui le responsabilità vengono scaricate da un anello all’altro della catena logistica. Il proprietario della merce si lamenta della mancanza di slot disponibili, il gestore della piattaforma non amplia le finestre temporali per non aumentare i costi operativi, e l’operatore di autotrasporto paga per slot che spesso non vengono rispettati, finendo per delegare il lavoro a subvettori. E così, il peso di questa inefficienza ricade inevitabilmente sull’anello più debole della catena, l’autotrasportatore, che si trova in una posizione di svantaggio in un sistema che sembra poco degno di un paese civile.
Il Gruppo campano ha compiuto 77 anni
Il Gruppo Smet ha celebrato 77 anni di attività dell’azienda salernitana, un traguardo significativo festeggiato a Salerno la sera di venerdì 2 agosto. Alla cerimonia hanno partecipato la famiglia De Rosa e i collaboratori che, con il loro impegno nel corso degli anni, hanno contribuito alla crescita dell’azienda. Erano presenti anche i vertici di IVECO Mercato Italia e della concessionaria IVECO Mecar. Durante l’evento, è stato consegnato il primo trattore IVECO S-Way 4x2 modello AS440S50T/P da 500 cv della nuova gamma IVECO, il mezzo più performante e sostenibile compatibile con il biocarburante HVO (Olio Vegetale Idrogenato). Grazie al nuovo motore xCursor 13 e ai miglioramenti nell’aerodinamica, nella catena cinematica e nella guida predittiva tramite GPS, il veicolo consente un risparmio di carburante fino al 10%, rendendo l’IVECO SWay ideale per le missioni a lungo raggio. Questo modello da 500 cv si unisce ai 100 esemplari da 490 cv ordinati in
SOLUZIONI DI RICARICA
primavera dal Gruppo SMET per rafforzare ulteriormente la loro flotta di veicoli a basso impatto ambientale. “Quella di venerdì è stata una celebrazione con una forte connotazione familiare, aziendale e sociale – ha commentato il Cav. Domenico De Rosa, CEO del Gruppo SMET e terza generazione alla guida dell’azienda – Questi sono infatti i valori che ispirano da sempre il percorso di crescita del nostro Gruppo, nato a Salerno nel 1947 e oggi player intermodale a livello europeo. È stato inoltre un momento di confronto sugli obiettivi raggiunti fino ad oggi e sulle prospettive di sviluppo per il prossimo futuro”. Massimiliano Perri, Country Manager IVECO Mercato Italia, ha dichiarato: “Come IVECO, siamo onorati di
Scania lancia Erinion
Scania fonda una nuova società, Erinion, per la ricarica in deposito e a destinazione, con l’obiettivo di sostenere il passaggio verso un sistema di trasporto elettrificato. Le soluzioni di Erinion consentiranno ai clienti di introdurre più facilmente flotte a emissioni zero e di godere di migliore uptime. Erinion non fornirà solamente colonnine di ricarica, connessioni alla rete e installazione ma software di gestione avanzati, nonché servizi operativi e di assistenza specifici per autobus e camion. Inizialmente, la società sarà presente sul mercato in Svezia, Norvegia, Regno Unito, Paesi Bassi, Francia e Germania. Seguirà poi una diffusione globale. Sulle strade europee circoleranno 230.000 camion elettrici e, per sostenere questa crescita, Erinion prevede di installare almeno 40.000 punti di ricarica presso le sedi dei clienti entro il 2030. L’infrastruttura di ricarica ad uso pubblico per veicoli pesanti sarà potenziata grazie all’impegno di Milence, a breve attiva anche in Italia.
continuare a contribuire, anno dopo anno, al processo di decarbonizzazione del settore al fianco di partner sostenibili e lungimiranti come il Gruppo Smet. Insieme, guidiamo la strada del cambiamento attraverso l’impiego degli IVECO S-Way alimentati ad HVO, un modello già rinomato per la sua efficienza nel lungo raggio con la motorizzazione da 490 cv, e che oggi, nel nuovo modello da 500 cv, offre prestazioni e consumi ancora più ottimizzati. Siamo dunque lieti di celebrare questo nuovo successo nella storia del Gruppo Smet, al quale tutta la squadra IVECO, insieme alla concessionaria Mecar, porge i più sentiti auguri”.
Sara Ferrajoli, CEO di Mecar, ha aggiunto: “Siamo immensamente orgogliosi della nostra lunga e proficua collaborazione con il Gruppo Smet. Questa partnership ha alimentato nel tempo una crescita reciproca e ha contribuito, insieme ad IVECO, in modo significativo ai progressi nel campo della sostenibilità e dell’innovazione nel settore dei trasporti. Per noi la consegna di questo veicolo segna un importante passo avanti verso un futuro più verde e ci impegneremo a continuare a supportare il Gruppo Smet con soluzioni innovative e servizi di alta qualità, affrontando insieme le sfide del trasporto moderno”.
Presentato Trailer Assist Premium
Thermo King presenta Trailer Assist Premium, l’ultima novità della gamma Thermo King Connected Solutions TracKing™. I clienti potranno ora avere una visione completa dei dati del semirimorchio refrigerato, comprese le informazioni relative al veicolo, come EBS , contachilometri, carico sull’asse e TPMS , a cui potranno accedere facilmente tramite la piattaforma TracKing™. Grazie all’integrazione dei dati del semirimorchio e delle unità di refrigerazione, Trailer Assist Premium consentirà ai gestori dei parchi veicoli di avere una visione completa delle prestazioni dei loro mezzi e di ottimizzare ulteriormente i tempi di attività, la manutenzione e l’efficienza del carburante, per un trasporto più sostenibile.
IVECO DAILY
Traguardo di
1.800.000 veicoli prodotti nello stabilimento di Suzzara
IVECO festeggia il traguardo di 1.800.000 Daily prodotti nello stabilimento di Suzzara in provincia di Mantova (Italia), un impianto considerato un’eccellenza nel campo dell’assemblaggio di veicoli leggeri. Il traguardo delle 1.800.000 unità prodotte è stato raggiunto con il nuovo eDaily, gemello elettrico del Daily, in una versione cabinata assemblata a Suzzara ed elettrificata presso lo stabilimento di Brescia. Il Daily numero 1.800.000 è stato consegnato a Tesco, principale catena di supermercati britannica, e si aggiunge a una flotta composta da 571 veicoli elettrificati utilizzati dalla catena per le consegne a domicilio.
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Arriva il Nuovo California
Volkswagen Veicoli Commerciali presenta il Nuovo California, introducendo innovazioni nel design, nelle funzionalità e nella sostenibilità. Basato sulla piattaforma del Multivan a passo lungo, è stato lanciato ufficialmente ad agosto 2024 e sarà disponibile per l’ordine in due versioni: Beach e Ocean.
Il Nuovo California è il primo della gamma a offrire una trazione ibrida plug-in combinata con il sistema 4MOTION, che consente di ridurre le emissioni e aumentare l’autonomia, rendendolo ideale sia per brevi spostamenti elettrici che per lunghi viaggi. Il motore ibrido eroga 180 kW (245 CV), mentre è disponibile anche un’alternativa con motore turbodiesel TDI. Il design esterno mantiene la tradizionale verniciatura bicolore, arricchita
da nuove combinazioni come il Candy White pastello con Starlight Blue metallizzato. Un altro elemento di novità è l’introduzione di due porte scorrevoli, una su ciascun lato, che facilitano l’accesso e l’interazione con l’ambiente circostante, trasformando le entrate in terrazze all’aperto.
La versione Beach è più orientata all’uso quotidiano, ma può essere rapidamente convertita in un camper per due persone. È dotata di un tetto a soffietto manuale e sedili posteriori removibili con cassetti sottostanti. La Beach Camper introduce inoltre una mini-cucina estraibile, un sistema di illuminazione migliorato e una nuova centralina camper gestibile tramite un display touch da 5 pollici o un’app per smartphone. La versione Ocean, al top di gamma, include un angolo cottura completo, due sedili singoli posteriori, una seconda batteria per prolungare l’autonomia e un serbatoio dell’acqua più capiente. Questi elementi, insieme agli armadietti riprogettati e al frigorifero estraibile,
migliorano il comfort durante le soste prolungate.
Il Nuovo California è progettato per essere estremamente versatile, adattandosi sia alla vita quotidiana che ai viaggi avventurosi. La piattaforma modulare MQB di Volkswagen consente una personalizzazione elevata, con un passo di 3.124 mm che offre più spazio interno rispetto ai modelli precedenti, mantenendo un’altezza compatibile con i parcheggi multipiano. Inoltre, il veicolo integra sistemi di assistenza alla guida avanzati come il Travel Assist per la guida semiautomatica e la frenata durante le svolte, che aumentano la sicurezza nei viaggi lunghi. Le funzioni del camper possono essere gestite tramite una centralina digitale o un’app dedicata, garantendo un controllo interattivo e semplificato.
Le prevendite inizieranno a settembre 2024, con le prime consegne entro la fine dell’anno, aprendo una nuova era per il celebre camper van di Volkswagen.
scania fleet care
L’iniziativa di Infogestweb per promuovere la transizione energetica
Infogestweb, con il patrocinio di ALIS, ha lanciato l’iniziativa
“Sustainability on Wheels”, un’iniziativa nata direttamente dal mondo delle imprese con l’obiettivo di agevolare la transizione energetica e digitale per le realtà più virtuose, che puntano a precorrere i tempi alla ricerca di nuove opportunità di sviluppo. Grazie a “Sustainability on Wheels”, le aziende che utilizzano veicoli elettrici o alimentati con biocarburanti usufruiranno di importanti agevolazioni, fino ad arrivare all’utilizzo gratuito della soluzione software per il Fleet Management Golia360. In aggiunta, per favorire l’avvio di processi necessari ad assolvere gli incombenti obblighi in tema di bilancio di sostenibilità - grazie anche ai fondi resi disponibili dall’Osservatorio dell’Autotrasporto e alla collaborazione con il centro di studi economici IAER (Institute of Applied Economic Research) - sarà possibile accedere ad un audit in tema di bilancio di sostenibilità e controllo di gestione totalmente finanziati.
LUBRIFICANTI
Stellantis e PETRONAS lanciano Selenia SUSTAINera
Stellantis, in collaborazione con PETRONAS Lubricants Internationalù, presenta Selenia SUSTAINera, la nuova gamma di lubrificanti sviluppata in cobranding e ottenuta da oli base rigenerati, riduce il carbon footprint e al contempo garantisce ai motori prestazioni eccezionali. La gamma offre un’eccezionale protezione del motore, senza compromessi a livello di qualità, analoga a quella delle formulazioni di olio base vergine. Specificamente progettata per soddisfare i requisiti dei motori Euro 5, la gamma Selenia SUSTAINera comprende tre prodotti con viscosità diverse: Selenia SUSTAINera WR Pure Energy 5W-30, Selenia SUSTAINera K Pure Energy 5W-40 e Selenia SUSTAINera Multipower Gas 5W-40, disponibili in confezioni da 1 litro e da 5 litri per i brand FIAT, FIAT PROFESSIONAL, LANCIA, ABARTH, ALFA ROMEO, JEEP® e CHRYSLER.
Lo sai che abbiamo fatto risparmiare 9.200 ore uomo ai clienti che si sono affidati a noi?
Con Scania Fleet Care avrai a disposizione un Fleet Manager dedicato che si occuperà per te dell’intera flotta, assicurandosi che ciascun mezzo sia sempre in perfette condizioni. Coordinerà le attività delle officine della rete Scania e si ssicurerà che le riparazioni e le manutenzioni siano eseguite sempre al momento giusto, minimizzando i tempi di inattività dei veicoli.
RENAULT TRUCKS
Con Jumbo e SVZ si testa il prototipo elettrico “Oxygen”
Una versione di Oxygen allestita con cassone refrigerato, progettata in collaborazione con la catena di supermercati Jumbo, SVZ, e con il supporto della filiale olandese di Renault Trucks, inizierà una fase di test il prossimo ottobre ad Amsterdam. A differenza del primo periodo di test effettuato con Geodis per la distribuzione di materiale non deperibile, questo nuovo progetto sperimentale, della durata di 6 mesi, permetterà di effettuare consegne refrigerate dal magazzino al supermercato Jumbo nel cuore di Amsterdam senza emettere rumore, senza emissioni inquinanti e in totale sicurezza per gli utenti vulnerabili della strada.
CAMION ELETTRICI
Il
Plus, dm-drogerie markt e DSV
IVECO, insieme a Plus, dm-drogerie markt e DSV, ha avviato un programma di guida semiautonoma per autotrasporti in Germania. Questo programma segue molti mesi di severi test e validazioni e utilizza un nuovo progetto dell’IVECO S-Way integrato con PlusDrive®, il software di Plus per la guida ad alta automazione supervisionata dal conducente. Il programma, che si svolgerà sulla strada che collega il centro di distribuzione di dm a Waghäusel al centro di distribuzione di DSV a Gernsheim, consentirà la raccolta di dati in scenari reali sui benefici operativi del sistema. In una prima fase, i conducenti di IVECO condurranno il test accompagnati dai conducenti di DSV per scopi di formazione. Dopo questa fase, i conducenti potranno guidare autonomamente. I vantaggi dell’uso di PlusDrive, già dimostrati in altri contesti, includono un minor affaticamento del conducente, maggiore sicurezza su strada, efficienza nei consumi e riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Questi benefici portano a una diminuzione del Costo Totale di Esercizio per le flotte. Il programma validerà anche la maturità dell’IVECO S-Way con PlusDrive di ultima generazione, ottimizzato per la produzione in serie e per offrire funzionalità di guida autonoma ad alte prestazioni. Il progetto ha integrato sensori avanzati, con il lidar disponibile come optional per il sistema di percezione basato sulla visione.
Volvo lancia un nuovo servizio per la ricarica
Volvo Trucks introduce il Charging Management, un servizio che consente una ricarica efficiente presso il deposito dell’azienda. Il nuovo servizio di Volvo Trucks, Charging Management, consente alle aziende di trasporto di gestire in modo efficiente la ricarica privata dei camion elettrici presso il deposito dell’azienda. Il servizio contribuisce ad aumentare la produttività e i tempi di attività, garantendo che i camion di una flotta siano sufficientemente carichi per le operazioni pianificate e riducendo il numero di sessioni di ricarica non pianificate. Sulla piattaforma, il trasportatore può creare piani di ricarica che stabiliscono quando i veicoli devono iniziare a caricarsi e raggiungere il livello massimo della batteria. Le deviazioni dal piano vengono notificate all’utente per evitare un basso livello di batteria. Il servizio fornisce una panoramica visiva del processo di ricarica dei camion, con l’indicazione del livello e dello stato di carica della batteria. I rapporti sulle sessioni di carica dei veicoli e dei caricatori sono disponibili per il follow-up.
La digitalizzazione è anche per le PMI
negli ultimi anni la digitalizzazione è diventata uno degli elementi chiave per la crescita e la competitività delle aziende di tutto il mondo, incluse le piccole e medie imprese (PMI) italiane. Il panorama economico e tecnologico globale sta cambiando rapidamente e le PMI italiane, che costituiscono il cuore del tessuto produttivo nazionale e ne rappresentano numericamente ben oltre il 90%, sono chiamate a innovarsi per rimanere al passo con i tempi. Tuttavia, il processo di digitalizzazione presenta sfide specifiche per questo tipo di imprese, che devono adattarsi a nuove tecnologie, modelli di business e mercati sempre più interconnessi.
Le PMI sono però spesso a conduzione familiare e radicate in aree territoriali specifiche, e per questo si trovano ad affrontare la sfida della digitalizzazione in un contesto in cui la tradizione e l’artigianato hanno storicamente svolto un ruolo preponderante. Negli ultimi anni, il governo italiano ha avviato diverse iniziative per incentivare l’adozione di tecnologie digitali, tra cui il Piano Nazionale Industria 4.0, volto a favorire la trasformazione digitale delle imprese italiane attraverso incentivi fiscali, finanziamenti e supporto tecnico. Nonostante ciò, molte PMI continuano a essere restie nell’adozione di nuove tecnologie, spesso per mancanza di risorse finanziarie e umane o per la percezione di un rischio elevato.
La digitalizzazione coinvolge un ampio ventaglio di tecnologie e le PMI italiane stanno gradualmente integrando questi strumenti nei propri processi, con benefici tangibili in termini di produttività, efficienza e flessibilità. Ecco alcuni trend che abbiamo rilevato, come Oracle:
Automazione e gestione digitale: L’implementazione di sistemi gestionali integrati (ERP) e software per la gestione delle risorse umane e finanziarie consente alle PMI di migliorare l’efficienza operativa, riducendo tempi e costi.
Cloud computing e cybersecurity: Il cloud offre alle PMI soluzioni scalabili e accessibili per la gestione di dati e applicazioni, e permette una maggiore flessibilità. Tuttavia, l’aumento dell’uso di tecnologie digitali richiede anche una maggiore attenzione alla sicurezza informatica, per proteggere i dati sensibili e garantire la continuità del business.
E-commerce e digital marketing: La pandemia di COVID-19 ha accelerato la necessità per molte aziende di entrare nel mercato online. Le PMI italiane stanno sempre più adottando piattaforme di e-commerce e strategie di marketing digitale per ampliare la loro clientela e migliorare la visibilità sul mercato globale.
Internet of Things e Big Data: L’IoT consente alle imprese di monitorare e gestire i processi produttivi in tempo reale, mentre i Big Data offrono la possibilità di analizzare grandi quantità di dati per migliorare il processo decisionale. Questi strumenti sono ancora nelle prime fasi di adozione nelle PMI italiane, ma rappresentano un’importante opportunità di crescita.
Nonostante i numerosi vantaggi offerti dalla digitalizzazione, le PMI italiane devono comunque affrontare diverse sfide: l’accesso alle competenze digitali a causa della carenza di figure professionali con competenze tecniche avanzate e modelli di business tradizionali
di Marco Giletta Vice President Sales Applications
e una certa resistenza al cambiamento. La digitalizzazione richiede un cambio di mentalità, un’apertura all’innovazione e la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato. Infine, i costi di implementazione rappresentano un altro freno per molte PMI. Sebbene vi siano incentivi pubblici e agevolazioni fiscali, l’investimento iniziale per l’acquisizione di tecnologie avanzate può risultare proibitivo per alcune imprese di piccole dimensioni.
Nonostante le sfide, la digitalizzazione offre alle PMI italiane enormi opportunità. Le imprese che riescono a sfruttare le tecnologie digitali possono migliorare la propria competitività non solo sul mercato nazionale, ma anche su quello internazionale. La digitalizzazione permette inoltre alle PMI di creare nuovi modelli di business, basati su flessibilità, personalizzazione e sulla capacità di rispondere in tempo reale alle esigenze dei clienti. Inoltre, la digitalizzazione può favorire una maggiore sostenibilità, grazie all’uso più efficiente delle risorse e alla possibilità di ottimizzare i processi produttivi, riducendo sprechi e consumi energetici.
Oracle è da anni impegnata nei programmi di trasformazione aziendale, con soluzioni applicative ed infrastrutturali in cloud, in grado di supportare le aziende clienti di ogni dimensione e settore, incluse quelle di più ridotte dimensioni.
digital experience
VOLKSWAGEN
Martin Sander nominato nuovo
Consigliere di Amministrazione
Martin Sander è il nuovo Membro del Consiglio di Amministrazione di Volkswagen per le Vendite, il Marketing e l’Assistenza Post-vendita dal 1 luglio 2024. Succede a Imelda Labbé, che ha guidato il dipartimento negli ultimi due anni. Martin Sander è stato recentemente Presidente del Consiglio di Amministrazione di Ford-Werke GmbH e Direttore Generale Ford Model e per Ford Europa. È stato responsabile dello sviluppo di veicoli elettrici e dello sviluppo di software e servizi per veicoli connessi per Ford in Europa. Martin Sander può vantare una carriera di 25 anni nell’industria automobilistica. Ha ricoperto diverse posizioni dirigenziali presso Audi AG in Nord America e in Europa, tra cui gli incarichi di Senior Vice President of Sales per Europa, Germania, Americhe e Regno Unito. Nato a Hildesheim, ha studiato ingegneria meccanica e si è laureato in ingegneria presso l’Università Tecnica di Braunschweig.
KÖGEL TRAILER GMBH
Thore Bakker è il nuovo Chief Sales Officer
In questo ruolo Bakker sarà responsabile delle strategie e attività di vendita globali dell’azienda, con l’obiettivo di portare avanti la crescita e rafforzare ulteriormente la sua posizione nel mercato. Con questa nomina Kögel completa il suo gruppo direttivo, che ora è costituito dal CEO Christian Renners, dal CFO Christian Spengler e dal CSO Thore Bakker. Bakker apporta più di 20 anni di esperienza nel settore dei veicoli, in particolare negli ambiti commercializzazione, sviluppo dell’attività e pianificazione strategica. Bakker ha 47 anni ed è laureato in ingegneria industriale. Ha iniziato la sua carriera alla Daimler AG, dove ha ricoperto diverse mansioni nel settore degli autocarri. Nel 2013 è passato alla Daimler Fleetboard GmbH, un’azienda specializzata in servizi telematici, in qualità di Head of International Sales North East & LATAM. In seguito, è approdato alla BPW Bergische Achsen KG, dove ultimamente era General Manager.
HYUNDAI MOTOR EUROPE
Andrea Crespi assume l’incarico di Vice President Sales & Service
Hyundai Motor Europe ha annunciato la nomina di Andrea Crespi a Vice President Sales & Service presso la sua sede di Offenbach, in Germania. Crespi è stato Presidente di Hyundai Motor Company Italy (HMCI) da settembre 2022, dopo aver ricoperto per oltre nove anni il ruolo di Managing Director. Con il suo lavoro in HMCI, ha svolto un ruolo centrale nel promuovere la presenza di Hyundai sul mercato italiano. Crespi subentra in questo ruolo a Ulrich Mechau, che nel febbraio 2024 è stato nominato Presidente e CEO di Hyundai in Germania.
KARIN RÅDSTRÖM
DAIMLER TRUCK
Karin Rådström sostituisce
Martin Daum come CEO Il Consiglio di Sorveglianza di Daimler Truck Holding AG ha nominato Karin Rådström nuovo Amministratore Delegato della società con decorrenza a partire dal 1° ottobre 2024 e la sua nomina terminerà il 31 gennaio 2029. Karin Rådström sostituisce Martin Daum, che contemporaneamente si dimetterà come CEO aprendo la strada al prossimo capitolo della trasformazione dell’azienda. Martin Daum rimarrà membro a pieno titolo del Consiglio di Amministrazione fino al 31 dicembre 2024, per sostenere la transizione. Karin Rådström, è entrata nel Consiglio direttivo di Daimler Truck nel 2021 e da allora è responsabile di Mercedes-Benz Trucks. In poco tempo, l’ingegnere qualificato ha rimodellato con successo la redditività del segmento e ha fatto progredire la sua trasformazione verso la sostenibilità. Con lungimiranza e spirito imprenditoriale, ha introdotto una gamma di nuovi Battery Electric Trucks orientando l’attenzione verso il cliente insieme al suo team, portando a un’offerta di servizi migliorata. Prima di entrare a far parte di Daimler Truck, ha supervisionato il reparto Sales & Marketing come membro del Consiglio direttivo di Scania. Ha inoltre ricoperto in precedenza anche la posizione di Senior Vice President, Head of Buses & Coaches. Per il momento Karin Rådström rimarrà Responsabile di MercedesBenz Trucks fino a quando non verrà presa una decisione in merito alla sua successione.
DAF VEICOLI
INDUSTRIALI SPA
Massimo Dodoni è il nuovo Amministratore Delegato
Massimo Dodoni è stato nominato Amministratore Delegato di DAF Veicoli Industriali SpA con l’obiettivo di guidare la società verso nuovi traguardi di crescita e successo. Massimo Dodoni si è laureato presso la Business School dell’Università di Bologna (BBS) ed ha conseguito un Executive MBA. Durante la sua carriera, Massimo Dodoni ha ricoperto diverse posizioni con crescenti responsabilità nell’industria dei trasporti. Ha rivestito il ruolo di Direttore Generale presso Kögel Trailers in Germania ed è stato Sales & Marketing Manager presso SAF HOLLAND in Italia.
VOLKSWAGEN GROUP ITALIA
Christoph Aringer sarà
Amministratore Delegato
Passaggio di testimone in Volkswagen Group Italia: Christoph Aringer ricoprirà il ruolo di Amministratore Delegato precedentemente svolto da Marcus Osegowitsch. Christoph Aringer (54) può contare su una carriera di oltre 35 anni nel settore automobilistico, durante i quali ha acquisito un’ampia esperienza a livello internazionale presso la Porsche Holding Salzburg e la Škoda Auto a.s.. A seguito dell’ampliamento delle attività commerciali verso la Cina della Porsche Holding Salzburg (dal 2004 al 2014), Christoph Aringer ha ricoperto varie posizioni dirigenziali come, ad esempio, Head of Sales Asia and Overseas per Škoda Auto a.s. a Mladá Boleslav (Rep. Ceca), nonché Executive Director Marketing & Sales per Škoda Auto a.s. a Shanghai (dal 2018 al 2021). Recentemente, Christoph Aringer è stato responsabile della regione Europa meridionale/occidentale (Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Svizzera) in qualità di Executive Director di Porsche Inter Auto, che conta oltre 200 concessionari delle marche del Gruppo Volkswagen.
Arriva la versione con 600 km di autonomia
Volvo Trucks ha annunciato che lancerà una nuova versione a lungo raggio del suo FH Electric, in grado di percorrere fino a 600 km con una sola carica. Ciò consentirà alle aziende di trasporto di utilizzare i veicoli elettrici su percorsi interregionali e a lunga distanza e di percorrere un’intera giornata lavorativa senza doverli ricaricare. Il nuovo Volvo FH Electric sarà in vendita nella seconda metà del 2025. Il fattore abilitante per l’autonomia di 600 km sarà la nuova tecnologia di trasmissione di Volvo, il cosiddetto e-axle, che crea spazio per una capacità della batteria a bordo significativamente maggiore. Anche le batterie più efficienti, il sistema di gestione delle batterie ulteriormente migliorato e l’efficienza complessiva della catena cinematica contribuiranno all’estensione dell’autonomia.
CONSEGNE
Tauro Trasporti si affida a Scania
Tauro Trasporti introduce altri tre veicoli Scania, una motrice tre assi V8 allestita per un trasporto a temperatura controllata da IFAC e due Super da 500 CV dotati di cabina S. Entro la fine del 2024, altri Super faranno il loro ingresso in flotta, portando il totale dei veicoli del Grifone ad oltre 20 unità. “Ogni viaggio per noi richiede la stessa formula di passione, serietà e affidabilità che ci contraddistingue da più di trent’anni. Abbiamo scelto Scania perché rappresenta un marchio prestigioso che accrescerà ancor di più il valore percepito dai nostri clienti relativo a quanto offerto. Oltre alla differenza rispetto ad altri marchi in termini di prestazioni dei mezzi, ci ha colpito l’ottima competenza e disponibilità umana e professionale della squadra Scania. Il nostro augurio è quello di dotarci di un parco quasi completamente Scania per il futuro, le aspettative sono alte”, ha dichiarato Domenico Tauro, Titolare dell’omonima azienda.
LOGISTICA SANITARIA
UPS acquisisce Frigo-Trans e BPL
Attraverso l’acquisizione di Frigo-Trans e la consociata BPL, leader nella logistica sanitaria complessa in Germania, UPS rafforzerà le sue capacità end-to-end in tutta Europa per i clienti UPS Healthcare che richiedono sempre più spesso una logistica sensibile alla temperatura e time-critical. Il network di Frigo-Trans comprende magazzini a temperatura controllata che coprono sei zone di temperatura, dalla crioconservazione (-196°C) all’ambiente (da +15° a +25°C); una soluzione di trasporto della catena del freddo pan-europea e capacità di freight forwarding a temperatura controllata e in tempi rapidi. La conclusione dell’accordo è prevista per il primo trimestre del 2025, subordinatamente alle consuete verifiche e approvazioni normative. L’annuncio si inserisce nella strategia di ampliamento del network globale di UPS Healthcare che tra le operazioni in Europa degli ultimi anni ha visto l’acquisizione di Bomi Group per l’Italia, a novembre 2022, e quella dell’unità logistica sanitaria di Transports Chabas Santé per la Francia conclusa a settembre 2023.
PETRONAS Lubricants International e IVECO presentano il nuovo URANIA NEXT 0W
PETRONAS Lubricants International (PLI) e IVECO hanno lanciato Urania Next 0W-16, il primo olio motore SAE 0W-16 per veicoli pesanti, progettato per i modelli IVECO S-Way, T-Way e X-Way con motore XCursor 13. Questo olio a bassa viscosità migliora l’efficienza dei consumi, riducendo attrito, consumo di carburante e emissioni di CO2. Grazie alla tecnologia Ultra Low Ash, consente intervalli di cambio olio fino a 150.000 km, riducendo costi di manutenzione e tempi di fermo. Inoltre, garantisce protezione del motore, compatibilità con i sistemi di post-trattamento e conformità alla normativa Euro7.
Direttore Marketing Fiat & Abart Italia
L’elettrico che (ancora) non piace
cari lettori di Trasportare Oggi in Europa, eccoci ad un nuovo appuntamento con la rubrica NON SOLO TIR: scusate, ma normalmente i temi di questa rubrica esulano da quelli specifici del mercato auto o, più in generale, dei motori. Oggi però è necessario fare un’eccezione perché stanno accadendo dei fatti molto particolari che riguardano la transizione energetica, l’ambiente e le regolamentazioni. Mi riferisco al “ Fit for55 ”, ovvero il pacchetto di riforme e regolamenti promulgati dall’Unione Europea incentrati sulla lotta al cambiamento climatico. Nello specifico riguardante il settore dei trasporti, questo ha definito il 2035 come data ultima per la commercializzazione delle automobili alimentate da motori a combustione interna, individuando la trazione elettrica come quella del futuro, nel rispetto delle emissioni zero. Ecco, tutto questo poi ha dato vita ad una serie imponente di azioni conseguenti da parte dei costruttori che hanno dovuto avviare
progettazione e industrializzazione di nuovi prodotti, nuove tecnologie e, per il momento, anche con costi molto più elevati.
Pertanto, sul mercato si sono affacciati moltissimi prodotti nuovi e, praticamente tutti senza distinzione, elettrici o, comunque, disponibili anche in questa motorizzazione. Poi, e questo purtroppo solo in un secondo momento, si è arrivati al cliente finale, che normalmente è quello che compra, quello che decreta il successo o meno di un prodotto o di una tecnologia. Quando si parla di strategie di marketing, di nuovi prodotti da immettere sul mercato, è il primo aspetto su cui ci si interroga, ovvero chi è il nostro cliente target, che bisogni ha e come, con il nostro prodotto innovativo, intendiamo soddisfarli. In questo caso, al contrario, non si è chiesto nulla agli utilizzatori.
Osservando la risposta del cliente, ci si è accorti che la sua predisposizione a passare all’elettrico non è così veloce come ci si potesse attendere, per tante ragioni sia di carattere pratico ma anche perché ancora non si sono ben spiegati e compresi tutti i vantaggi di questa transizione. E, ultimo ma non meno importante, perché alcune abitudini dei guidatori non sono compatibili con le tecnologie di oggi: un esempio tra tutti è il tema della ricarica che, al momento, richiede dei tempi troppo lunghi per alcune tipologie di spostamenti.
Certo è che, se parliamo di mobilità prettamente urbana, allora è molto più facile poter trovare dei guidatori le cui abitudini sono assolutamente compatibili con la mobilità elettrica,
in particolare per chi è solito effettuare modeste percorrenze chilometriche giornaliere.
Nel bel mezzo di questa nostra transizione energetica, e alla luce di un rallentamento della domanda da parte del cliente, e anche delle crisi minacciate e molto concrete da parte di alcuni costruttori di automobili, ecco che si manifestano ora i primi dubbi e nascono disordinate proposte di retromarce, per rimanere in tema automobilistico.
La conseguenza di tutto ciò è che, in primis, il cliente è ancora più confuso perché almeno prima aveva una guida, vedeva una strategia ben delineata – magari non condivisa ma almeno era chiara – su dove e come stesse evolvendo la mobilità nei prossimi decenni; ora, al contrario, inizierà a nutrire dubbi, ad attendere, e questo comporterà un ulteriore rallentamento della domanda in generale e, nello specifico, di quella a zero emissioni.
Per non parlare poi dei costruttori di automobili che, a seguito proprio di quelle direttive, hanno avviato ingenti investimenti e ora rischiano di veder saltare tutti i business case stimati.
In conclusione, posso dire che, quando è la politica a dettare regole e tempi per nuovi prodotti e tecnologie, e non il cliente secondo le sue aspettative e bisogni, è estremamente importante che tutti gli elementi strategici siano chiari e stabili; altrimenti, in un sol colpo, tutti – dai clienti finali ai produttori e costruttori che devono investire in quelle tecnologie – perdono fiducia e credibilità, due elementi chiave nel rapporto tra istituzioni e cittadini.
Onsemi scelta dal Gruppo Volkswagen
Siglato un accordo pluriennale tra onsemi e il Gruppo Volkswagen, che ha scelto l’azienda come fornitore principale di una soluzione completa di power box che farà parte dell’inverter di trazione di prossima generazione della sua Scalable Systems Platform (SSP). La soluzione presenta tecnologie basate sul carburo di silicio in un modulo integrato, in grado di scalare tutti i livelli di potenza, dagli inverter di trazione ad alta potenza a quelli a bassa potenza, essendo così compatibile con tutte le categorie di veicoli. Il Gruppo Volkswagen beneficerà inoltre dell’investimento pianificato da onsemi per l’espansione della propria produzione di carburo di silicio in Repubblica Ceca. L’investimento prevede la creazione di un impianto di produzione end-to-end in Europa per i sistemi di alimentazione degli inverter di trazione. La vicinanza geografica dello stabilimento di onsemi rafforzerebbe la catena di fornitura del Gruppo Volkswagen, migliorando la logistica e consentendo una più rapida integrazione nel processo produttivo.
ACCESSORI
Nuovo
sito web IVECO dedicato a tutta la gamma
C2A entra a far parte del gruppo Astre C2A si unisce al gruppo Astre per semplificare la gestione quotidiana delle aziende di trasporto, ottimizzandone al contempo anche i costi. Grazie a questa partnership le aziende del gruppo Astre, rete europea che riunisce gli esperti di trasporti locali, nazionali e internazionali, potranno accedere alla rete di stazioni sul territorio europeo, oltre che ai numerosi servizi offerti da C2A. Più di 5300 in 27 Paesi Europei sono, infatti, le stazioni di servizio partner di C2A da oggi accessibili a condizioni agevolate a tutti gli astriani: dalle tariffe scontate per il rifornimento o la ricarica dei mezzi alla prenotazione di parcheggi sicuri, dalla digitalizzazione delle fatture all’assicurazione dei conducenti, dal pagamento dei pedaggi all’acquisto rapido e online dell’accesso ai valichi, all’Eurotunnel o ai traghetti. Insomma, tutto ciò di cui può avere bisogno chi la strada la vive quotidianamente per lavoro, in tasca racchiuso in un’unica carta di debito Mastercard. Il gruppo Astre, fondato nel 1992, dal canto suo riunisce oltre 160 aziende selezionate distribuite in tutta Europa impegnandosi a promuovere pratiche sostenibili e innovative tra i suoi iscritti. Impegni che sono anche parte integrante del DNA di C2A.
Introdotto il nuovo cambio G38 per i V8 da 770 CV
IVECO annuncia il lancio di un nuovo sito web dedicato all’ampia offerta di accessori per l’intera gamma di veicoli IVECO, accessibile all’indirizzo www.iveco-accessories.com. Il sito web include l’offerta completa del brand, composta da oltre 500 accessori studiati per l’intera line-up di veicoli IVECO, dalla gamma media e leggera fino a quella pesante. È organizzato in modo tale da permettere ai clienti di trovare ciò che cercano a colpo d’occhio, con sezioni dedicate a ciascuna gamma all’interno delle quali gli accessori sono presentati in base alle esigenze dei clienti. L’offerta di accessori viene rinnovata costantemente e le ultime novità possono facilmente reperibili in una sezione apposita del sito. Ciascun accessorio è corredato da tutti i dettagli necessari per ogni specifica esigenza, essendo compatibile con i veicoli IVECO. Inoltre, gli accessori sono chiaramente indicati e seguiti da tutti i dati tecnici rilevanti, dalle dimensioni ai materiali. Se poi il cliente dovesse aver bisogno di ulteriori informazioni o di un aiuto nella scelta, basterà contattare il proprio concessionario con un clic sul link nella parte alta delle pagine dedicate alle varie gamme per accedere a un comodo modulo di contatto.
Scania lancia il cambio G38 per i V8 da 770 CV. L’ultima ver sione dei cambi della serie G per l’Opticruise è stata specifica mente progettata per lavorare in sinergia con il potente motore V8 da 16 litri, capace di erogare 3.700 Nm di coppia e 770 CV. Insieme, il cambio G38 e il V8 offrono prestazioni ottimali, con un focus sul risparmio di carburante e peso, garantendo al contempo una guida fluida e una spinta eccezionale. Il G38 completa la famiglia dei cambi della serie G, introdotta per la prima volta nel 2019 con il G33. È fatto su misura per gestire l’enorme coppia prodotta dal V8 da 770 CV di Scania. Nonostante sia in grado di gestire fino a 3.800 Nm di coppia, il G38 ha esattamente le stesse dimensioni e lo stesso peso del G33.
I cambi della serie G possono essere ordinati anche in versione HD (Heavy Duty) e il G38 non fa eccezione. La versione G38CH sarà dotata di un planetario più grande per aggiungere ancora più robustezza. Questo aumenta la capacità di gestire coppie elevate sull’albero di trasmissione anche nelle condizioni stradali più impegnative (tipicamente dove non ci sono vere e proprie strade). Il cambio G38 è più corto del cambio Scania attualmente più diffuso per lo stesso tipo di operazione, il GRSO926. Inoltre, il G38 offre 14 marce avanti, tra cui un super-primino, overdrive e la possibilità di specificare fino a 8 marce per la retromarcia.
Il Sustainable Tour fa tappa a Catania
Il Sustainable Tour arriva per la prima volta in Sicilia ospite di MedMove, il nuovo evento organizzato da Expo Mediterraneo dedicato al mondo dei trasporti e della logistica che si svolgerà a Catania il presso quartiere fieristico Sicilia Fiera dal 4 al 6 ottobre 2024. “Sicilia, un ponte sul Mediterraneo” è il titolo del convegno che vedrà coinvolti ospiti autorevoli del trasporto e della logistica.
In Sicilia i costi dell’insularità ammontano a 6,54 miliardi l’anno pari al 7,4% del Pil regionale. La tendenza alla piccola dimensione causa a sua volta la tendenza a una maggiore autoreferenzialità economica e limita l’uso efficiente dei fattori della produzione determinando così una condizione di strutturale sottoutilizzo. La Sicilia paga anche la carenza di infrastrutture, soprattutto in ambito logistico: l’86 per cento dei movimenti in regione avviene su strada; il 3 per cento su strada-mare e il 2,7 per cento sfruttando il trasporto ferroviario. Solo lo 0,6 per cento, infine, su strada-aereo. Le nuove linee guida per la rete dei trasporti TEN-T sono parte centrale
della proposta per la nuova mobilità sostenibile avanzata dalla Commissione europea.
Il Ponte sullo Stretto fa parte della rete centrale TEN-T e gli studi preparatori per la parte ferroviaria del progetto potrebbero essere finanziati sulla base del programma ‘Connecting Europe Facility’
Il ponte, infatti, si integra nel corridoio Scandinavo-Mediterraneo delle reti TEN-T, aumentando l’utilità complessiva degli investimenti già fatti e in corso di realizzazione sull’intero sistema di mobilità interessato. Si tratta, secondo le stime del MIT, di
un’operazione che potrebbe modificare nel tempo le scelte localizzative e di approdo di taluni traffici, con benefici per lo sviluppo socioeconomico dell’area.
Sono poi 15 le opere infrastrutturali necessarie a fare della Sicilia «l’hub commerciale del Mediterraneo verso il Nord Europa».
Si tratta di un elenco di opere prioritarie (strade, autostrade, collegamenti ferroviari), poiché l’attrattività commerciale dell’Isola si gioca sulla sostenibilità, oltre che sulla rapidità e economicità del trasporto. Tre elementi che insieme possono rafforzare l’export dell’Isola e stimolare la nascita di poli di investimento e di interscambio Europa-Mediterraneo.
In questo panorama si pone la domanda: il Ponte sullo Stretto farà fare alla Sicilia il salto di qualità?
Risponderanno al quesito: Alessandro Aricò, Assessore delle infrastrutture e della mobilità Regione Siciliana; Gianfranco De Angelis, Segretario Generale UIR; Sarah Nicosia di DN Logistica; Paolo A. Starace, Presidente della sezione Veicoli Industriali UNRAE; Daniele Testi; Presidente SOS Logistica; Paolo Volta, Docente di Logistica e coordinatore didattico evenT.
Relazione introduttiva di Marcello Panzarella, Professore Università di Palermo.
Moderano: Luca Barassi, Direttore di Trasportare Oggi, e Fabrizio Dalle Nogare di Vado e Torno.
L’appuntamento è per sabato 5 ottobre alle ore 11 presso l’Area Convegni – Padiglione B1 del quartiere fieristico Sicilia Fiera di Catania.
LA CHIAVE DEL SUCCESSO? Continuità, visione e consapevolezza
Nella nostra trasferta allo IAA ci siamo confrontati con Luca Sra, a capo della Business Unit
Truck di Iveco Group, su quello che sarà il futuro del nostro settore
di Valeria Di Rosa
Chiusi i battenti di IAA Transportation 2024 è tempo di bilanci. Infrastrutture di ricarica, intelligenza artificiale e tecnologia dell’idrogeno, insieme a nuove tecnologie di produttori, fornitori e costruttori sono stati al centro dell’attenzione, insieme a discussioni politiche ed economiche su competitività, sostegno alla trasformazione e sviluppo globale. Quello che è emerso è che il futuro della mobilità risiede in innovazioni tecnologiche come elettromobilità, propulsione a idrogeno e tecnologie digitali: il mix di tecnologie diventa quindi il presupposto decisivo per una mobilità a zero emissioni.
Ma per raggiungere questi obiettivi è necessario l’impegno di tutti, dai Costruttori di veicoli commerciali, alla rete distributiva alla politica. Ne abbiamo parlato con Luca Sra, President Truck Business Unit di Iveco Group.
Allo IAA è emersa l’importanza di un approccio multienergetico, approccio al quale IVECO crede da sempre. Possiamo quindi dire che è la strada giusta per la transizione energetica?
Noi crediamo che avere una transizione green sia inevitabile ma crediamo anche che debba essere sostenibile e che le risposte siano multiple. Se
per la distribuzione urbana, il trasporto persone, la distribuzione regionale è prevedibile un tasso di adozione molto veloce dell’elettromobilità, sul trasporto internazionale ci sono dei punti che devono essere meglio qualificati, come ad esempio la presenza di infrastruttura. In questo caso altre soluzioni, come CNG, LNG, HVO possono rappresentare nel breve termine la proposta più sostenibile presente sul mercato.
L’approccio multienergetico comporta un aggiornamento non solo della produzione dei veicoli, ma anche delle competenze in azienda, nella rete di vendita e nella fase di sviluppo dei prodotti e delle tecnologie. Quali sono le difficoltà? Come vi state attrezzando per affrontare una fase in cui, per esempio, la richiesta di veicoli elettrici aumenterà?
Si tratta di pensare a quella che sarà l’evoluzione del modello distributivo negli anni a venire. Probabilmente il modello distributivo prevederà una sostenibilità che si basa sulla massa critica di chi distribuisce per sostenere il peso degli investimenti in attrezzature e strutture che saranno necessarie. Noi abbiamo preparato la nostra transizione elettrica investendo in maniera proattiva in training, il 100% della nostra rete primaria è certificata HVO, l’80% della rete secondaria, alla fine di quest’anno, sarà High-Voltage Certificated. C’è un processo di evoluzione naturale ma piuttosto veloce di quella che sarà l’importanza della digitalizzazione
e della manutenzione predittiva, e se ci spostiamo sui modelli non diesel è destinata a diventare ancora più spinta e ancora più importante. I servizi che noi forniremo consentiranno di anticipare i fermi veicolo, di valutare anomalie del veicolo, di fare esperienza del prodotto. Tutte le unità saranno connesse e questo comporta da parte nostra una visione verso un nuovo go-to-market ma anche una visione da parte dei nostri concessionari e dei nostri dealer verso questo cambiamento.
In questo approccio multienergetico, come si inserisce la partnership con Hyundai e il nuovo veicolo elettrico eMoovy, presentato in anteprima mondiale proprio qui allo IAA?
Nei veicoli commerciali leggeri il tasso di adozione dei veicoli elettrici è superiore a quella dei veicoli pesanti. Infatti, se guardiamo i numeri del 2024 in Europa, circa l’1% del totale dei veicoli pesanti è elettrico mentre se ci spostiamo verso il segmento degli LCV il 2,5% del totale dei
commerciali leggeri è rappresentato da veicoli elettrici. La gestione dell’ultimo miglio sarà uno dei segmenti che avrà un’evoluzione più rapida verso la propulsione elettrica e in questo contesto si inserisce l’ultimo arrivato, l’eMoovy, realizzato in collaborazione con Hyundai, che va a coprire dalle 2,5 alle 3,5 tonnellate, andando ad affiancare la gamma completamente elettrica del Daily, dai furgoni ai cabinati, che copre il segmento delle 3,5 alle 7,2 tonnellate. La collaborazione con Hyundai è stata importante per lo sviluppo di questo nuovo veicolo perché ci ha permesso di avere rapidità, che non avremmo potuto avere sviluppando il veicolo da soli, ci ha dato sinergie, perché loro avevano disponibilità tecnologica immediata e noi una rete di distribuzione e di assistenza già consolidata, ci ha consentito di ridurre l’impatto degli investimenti in maniera significativa. Inoltre, costruire partnership è anche una crescita individuale, perché spinge a cambiare il proprio punto di vista: avere a che fare con culture aziendali diverse dalla propria è una grande opportunità per imparare.
La scelta delle collaborazioni con altri Marchi (Foton e Ford tra i più recenti, oltre a Hyundai) è una scelta strategica forte. Quali sono, secondo voi, i principali benefici?
Sicuramente queste partnership ci consentono di avere rapidità e di ridurre il peso degli investimenti che il nostro settore prevede per i prossimi anni. Trovare dei partner che possano avere una buona complementarità rispetto alla nostra visione ci aiuterà a sostenere gli investimenti futuri.
Quello che pare che manchi, ad oggi, è una regolamentazione politica strategica. Quali potrebbero essere le strategie politiche che possono favorire il cambiamento?
Penso che avere un green pet sia necessario ma che sia necessario preparare anche una sostenibilità di transizione. Non basta scrivere la legge e punire, basti pensare al fatto che se tutti quanti i Costruttori non ridurremo le emissioni del 15% a partire dal prossimo anno pagheremo delle penali. Occorre, dal mio punto di vista, garantire una sostenibilità di transizione che passi
attraverso incentivi all’acquisto, una Total Cost of Ownership parity, perché oggi, se si compara una normale unità diesel a un’unità elettrica, non c’è TCO parity e questo ha un impatto sul costo di chi acquista e sul costo di sviluppo per chi quei prodotti li costruisce. Ci sono grandi capitoli, tipo l’energy supply o la scarsa presenza di infrastrutture, da affrontare. Io credo che l’Europa sia stata un po’ approssimativa e frettolosa nel mettere insieme una transizione che implica sia un senso di responsabilità da parte di tutti nei confronti del mondo che lasceremo alle generazioni future sia un bagaglio di competenze e di lavori che l’Europa ha creato nell’ambito di 150 anni di sviluppo dei motori a combustione interna.
La presenza di Costruttori cinesi che si stanno affacciando al mercato può incidere su questa strategia? Quali potrebbero essere le scelte corrette da fare?
I più grandi produttori di batterie sono cinesi, i più grandi estrattori e produttori di litio sono cinesi, gli standard di produzione e la flessibilità produttiva della Cina rispetto ai Paesi Europei sono differenti. Ma intorno al mondo dei veicoli elettrici c’è tutta un’infrastruttura e
un ecosistema che, secondo me, garantirà la sostenibilità: l’importanza del servizio, l’importanza del go-tomarket, come ad esempio il nostro GATE, che abbiamo lanciato lo scorso anno e che è un’innovativa maniera di gestire il noleggio a lungo o breve termine basato sul modello del pay-per-use con grande flessibilità. È un facilitatore per il cliente finale perché lo aiuta a sostenere il costo della transizione. Abbiamo e dobbiamo costruire un’infrastruttura e un ecosistema dove la capacità di fare dei Costruttori europei può fare la differenza. Non credo che dobbiamo essere spaventati dal cambiamento ma credo sia importante trovare il modo di coesistere e cooperare.
IVECO si è presentata allo IAA con una gamma completamente rinnovata, quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine in un contesto di transizione come quello attuale?
Abbiamo una grande opportunità nelle nostre mani grazie al Model Year 2024: abbiamo la migliore lineup di sempre, abbiamo investito nello sviluppo del prodotto, i nostri stabilimenti sono passati dal Model Year 2022 al 2024 con un notevole sforzo di transizione. Ma questa opportunità comporta anche una grande responsabilità e credo che sia un’occasione unica per spostare il posizionamento e il branding di IVECO, cioè di cosa rappresenta il brand e di cosa rappresenterà in futuro nella testa di chi ci compra. Il prodotto è importante, ci abbiamo lavorato e lo abbiamo rinnovato, ma dobbiamo trovare continuità, visione e consapevolezza su quello che ci porterà il futuro. Penso al mondo del servizio, al mondo della distribuzione a quello dei ricambi, al mondo della qualità: tutti strumenti che ci aiuteranno a trasmettere al cliente il messaggio che IVECO, soprattutto nella gamma pesante, può dare la stessa qualità e può fare la stessa identica promessa che i top players del mercato offrono già.
Un successo tanto atteso
L’edizione 2024 di IAA si chiude come un’edizione di successo. Siamo stati ad Hannover per scoprire le novità del trasporto e della logistica e capire dove sta andando il settore
di Valeria Di Rosa e Andrea Trapani
Con quasi 1.700 espositori provenienti da 41 paesi, l’edizione 2024 di IAA
Transportation si conferma evento di punta globale del nostro settore, con una crescita di oltre il 21% rispetto al 2022, che ha visto la partecipazione di 1.402 espositori. Record storico per la percentuale di espositori internazionali che è passata dal 61,8% del 2022 al 72,3% del 2024. Con questi numeri e seguendo il motto “People and Goods on the Move” il salone di Hannover si riconferma quale piattaforma leader per la logistica, i veicoli commerciali e il settore dei trasporti. “L’industria automobilistica e dei veicoli commerciali sta guidando la trasformazione con grande impegno,
investimenti significativi e innovazioni impressionanti. Qui a IAA TRANSPORTATION, l’industria dimostra che abbiamo già sviluppato e stiamo producendo prodotti per una mobilità climaticamente neutra. Ora si tratta di mettere su strada questi veicoli pronti per la produzione. IAA TRANSPORTATION 2024 è la prova che il futuro della mobilità risiede nelle innovazioni tecnologiche come l’elettromobilità, la propulsione a idrogeno e le tecnologie digitali. Un mix di tecnologie è il presupposto decisivo per una mobilità climaticamente neutra” è stato
DAF
Uno stand dominato da due colori: il bianco dei truck elettrici e il rosso che DAF Trucks ha scelto come colorazione che accompagna l’aggiornamento dell’affermata New Generation che già conosciamo come novità. Non ci sono cambi estetici o di cabina, ma la continua volontà di definire nuovi standard in termini di efficienza nei consumi, sicurezza e comfort di guida con il lancio di una gamma completa di innovazioni per i veicoli XD, XF, XG e XG+. Un obiettivo ambizioso che si accompagna all’offerta di veicoli elettrici a batteria per trasporti urbani, regionali e a lunga percorrenza, supportati da stazioni di carica e sistemi di accumulo dell’energia di prima classe. Tornando alle novità si deve guardare “dentro” il prodotto visto che riguardano motore, componentistica e assali: un connubio che garantisce
il commento di Hildegard Müller, Presidente dell’Associazione Tedesca dell’Industria Automobilistica (VDA), in occasione della cerimonia di apertura che si è tenuta martedì 17 settembre. “Abbiamo bisogno di un’agenda strategica di politica industriale interconnessa per raggiungere gli obiettivi climatici – ha aggiunto la Müller. - Ciò significa una gestione del progetto ben ponderata che consente il raggiungimento degli obiettivi. Per questo motivo la VDA ha anche chiesto l’avanzamento dei processi di revisione per i veicoli commerciali pesanti (HDV) al 2026”.
efficienza, affidabilità e durata eccellenti. Ad esempio il nuovo sistema di telecamere DAF Digital Vision, il Predictive Cruise Control (regolatore di velocità predittivo) e gli pneumatici a bassa resistenza diventano di serie sulle versioni 4x2 e 6x2 per offrire un ulteriore aumento del 6% di efficienza nei consumi. “La nostra presenza presso l’IAA Transportation 2024 dimostra che DAF è pronta per il futuro e i migliori veicoli sul mercato sono diventati ancora migliori”, ha ricordato Harald Seidel, presidente di DAF Trucks, nella conferenza di apertura. “Offriamo una gamma completa di veicoli elettrici a batteria con autonomia fino a 500 chilometri. Nel frattempo, continuiamo a esplorare e sviluppare tecnologie alternative e sostenibili per il trasporto”, insomma l’autotrasporto del futuro è già una realtà pronta ad arrivare su strada.
I TEMI PRINCIPALI
Numerosi i temi emersi in questa edizione, tra i quali lo sviluppo di un’infrastruttura completa per la ricarica elettrica e il rifornimento di idrogeno, la creazione di reti elettriche e idrogeno robuste, e la necessità di garantire energia neutrale dal punto di vista climatico. Si è discusso anche delle migliori condizioni logistiche, di un commercio libero e giusto, di partenariati internazionali e di un rinnovato focus sulle opportunità offerte dalla digitalizzazione. Quello che è emerso è l’importanza di strategie multicanale che integrano diverse tecnologie, come i sistemi di propulsione a batteria e a idrogeno. A queste si affiancano soluzioni digitali avanzate, tecnologie intelligenti e materiali sostenibili e riciclabili.
L’IMPORTANZA DELLE INFRASTRUTTURE
Per raggiungere un futuro a emissioni zero nel settore dei trasporti e della logistica, è essenziale accelerare lo sviluppo delle infrastrutture e adottare misure più flessibili lungo l’intera catena del valore. Ciò è fondamentale per evitare di trasferire costi aggiuntivi legati alla riduzione della CO2 ai clienti, specialmente in un contesto di aumento dei prezzi delle materie prime e della produzione. In questo scenario, le proposte di aziende come Siemens si sono rivelate interessanti. Con l’acquisizione di Heliox, Siemens ha potenziato il suo portafoglio di prodotti IoT
DAIMLER TRUCK
Lo stand Daimler Truck è stato tra i primi a riempirsi di contenuti e notizie già dalla “Media Night” di domenica 15 settembre in cui erano presenti per il “passaggio di consegne” sia Martin Daum che Karin Rådström, la nuova AD dal 1° ottobre. Da allora un susseguirsi di presentazioni e annunci culminati, come sappiamo, con il premio “Truck of the Year” all’eActros 600. Proprio domenica l’eActros 600 ha fatto un viaggio notturno di andata e ritorno a Berlino tanto per dimostrare dal vivo la sua idoneità all’uso quotidiano quanto per inviare un messaggio ai decision-makers politici non solo a Berlino, ma anche a Bruxelles: i veicoli a emissioni zero di Daimler Truck sono pronti, ora deve seguire l’infrastruttura di ricarica. Lo stesso segnale che abbiamo colto direttamente nel colloquio con Stina Fagerman, Head of Marketing, Sales and Services at Mercedes-Benz Trucks, nel roundtable in cui le abbiamo chiesto del nuovo brand Truck Charge lanciato proprio in Germania per offrire consu lenza e infrastrutture:
i nostri clienti tanto per la connetti vità di rete quanto per il tipo di fi nanziamento hanno bisogno”, detto. “Stiamo dialogando ad am pio raggio con i nostri clienti per ché è un mondo nuovo per loro ma anche per noi.” Un al tro punto focale della Me dia Night è stato l’atteso salto quantico dalla di gitalizzazione – parola
L’eActros 600 di Mercedes-Benz Trucks, protagonista dello stand Daimler.
Sotto: Stina Fagerman, Head of Marketing, Sales and Services at Mercedes-Benz Trucks.
chiave ”Software-defined-vehicle ” – che sarà la prossima rivoluzione tecnologica per il produttore.
e le soluzioni di digitalizzazione. Ad esempio, nel progetto di Hamburger Hochbahn AG, l’obiettivo è di avere una flotta di autobus completamente priva di emissioni entro il 2030. Siemens ha fornito 324 punti di ricarica con una capacità di circa 50
Da non dimenticare, infine, la presenza fisica nello stand dei mezzi FUSO con il Next Generation eCanter, il Mercedes-Benz GenH2 Truck con celle a combustibile a idrogeno, il nuovo Mercedes-Benz Actros L, il bus urbano Mercedes-Benz eCitaro K con passo più corto al suo debutto mondiale e il nuovo MercedesBenz Tourismo Safety Coach.
MW, mentre Heliox ha aggiunto 229 punti, portando il totale a 553. Inoltre, Siemens ha siglato un accordo con E.ON Drive Infrastructure per espandere la rete di ricarica pubblica, migliorando così l’affidabilità e la disponibilità per i clienti.
TECNOLOGIA E DIGITALIZZAZIONE
La transizione green nel settore dei trasporti richiede veicoli commerciali dotati di sistemi di propulsione alternativi. Le aziende stanno investendo in questa direzione: Bosch, ad esempio, ha presentato un portafoglio di prodotti allo IAA, evidenziando l’importanza di mantenere una neutralità tecnologica. “La transizione dei veicoli commerciali verso sistemi di propulsione alternativi avrà successo solo se manterremo la neutralità tecnologica e continueremo a sviluppare tutte le tipologie di sistemi di propulsione e a renderle più efficienti” ha affermato Markus Heyn, membro
ZF allo IAA 2024. L’azienda sta impostando un piano strategico a lungo termine per adattarsi alla velocità di cambiamento del settore.
del Consiglio di amministrazione di Bosch e Presidente del settore di business Mobility. Anche ZF ha portato innovazioni significative, come la trasmissione ibrida TraXon 2 per veicoli industriali. L’azienda sta impostando un piano strategico a lungo termine per adattarsi alla velocità di cambiamento del settore, ristrutturando la
IVECO
Sul palco dello IAA, IVECO ha presentato, in anteprima mondiale, due nuovissimi veicoli: il veicolo commerciale pesante a zero emissioni S-eWay cabinato e l’eMoovy, il veicolo commerciale leggero elettrico sviluppato con Hyundai Motor Company, che debutta nel segmento dei veicoli commerciali leggeri derivati dalla categoria 2,5t a 3,5t.
L’IVECO S-eWay cabinato è stato progettato per garantire massima versatilità, con varie opzioni di modelli, cabine e sospensioni. Offre configurazioni flessibili con 4, 5 o 7 batterie e un’autonomia fino a 400 km.
propria organizzazione e accelerando i processi di sviluppo. La sua strategia comprende un piano di investimenti a lungo termine per la seconda metà del decennio, l’ampliamento della flessibilità dei prodotti e della produzione per rispondere alle diverse esigenze dei clienti e del mercato, e una leadership nell’innovazione
FORD TRUCKS
A Hannover, Ford Trucks ha svelato le sue tecnologie di nuova generazione e i prodotti che testimoniano la sua avanzata capacità ingegneristica e di ricerca: dall’F-Max con il nuovo motore Ecotorq Gen2, alla versione limitata dell’F-Max Select, fino alla gamma F-Line. Questa serie, disponibile in tre varianti – strada, edilizia e trattori – garantisce ai clienti efficienza e massima produttività grazie ai veicoli connessi, alle avanzate funzioni di sicurezza e alle prestazioni di alto livello. È stato inoltre annunciato il lancio, previsto per il 2025, del primo camion “100% elettrico” del marchio. Oltre a ciò, Ford Trucks ha intensificato la ricerca su carburanti alternativi, puntando sull’idrogeno e presentando il motore a idrogeno H2-Ecotorq, sviluppato
grazie agli ingenti investimenti in Ricerca e Sviluppo e alle rapide capacità di trasferimento tecnologico tra le divisioni.
LA STRADA DELLA MULTI-ENERGIA
Come detto, IAA Transportation ha messo in evidenza che per raggiungere un trasporto a zero emissioni è fondamentale adottare un approccio multi energetico. I principali costruttori stanno già presentando
A sinistra: L’eMoovy, il veicolo commerciale leggero elettrico sviluppato con Hyundai Motor Company. A destra: L’IVECO S-eWay cabinato.
Dotato di ricarica rapida fino a 350 kW, garantisce comfort e guida silenziosa. L’eMoovy, sviluppato in collaborazione con Hyundai, si inserisce nel segmento 2,5-3,5 tonnellate e si affianca alla gamma Daily. È caratterizzato da potenza, robustezza e adattabilità, con una cabina confortevole che offre un’esperienza simile a quella di un’auto.
La strategia di IVECO prevede una costante evoluzione ed espansione del proprio portafoglio, offrendo una scelta completa di tecnologie
di propulsione per supportare i propri clienti nella transizione verso le zero emissioni, senza compromettere le prestazioni e il costo totale di esercizio. La visione del Brand è sostenuta anche dalla roadmap di innovazione di Iveco Group, che mira a garantire ai clienti una redditività aziendale orientata al TCO, al benessere dei conducenti e alle soluzioni per tutte le missioni di trasporto, dando priorità a tre aree: Veicoli Multi-Energy, Software-Defined e Guida Autonoma.
internamente. I risultati promettenti dei test iniziali permetteranno ai team di continuare a lavorare sull’ottimizzazione e lo sviluppo di questa tecnologia.
innovazioni che spaziano dall’elettrico all’idrogeno, al gas naturale. Tra le proposte che abbiamo trovato ad Hannover, FPT Industrial, ad esempio, ha presentato la sua gamma completa di sistemi avanzati di propulsione a idrogeno, soluzioni di punta per il gas naturale e una strategia multienergy a 360 gradi. La linea completa di sistemi di propulsione elettrica, pacchi batteria e sistemi di gestione delle batterie del Brand per i veicoli commerciali dimostra ancora una
SCANIA
Scania ha scelto la vetrina tedesca per presentare la propria offerta di soluzioni innovative all’insegna della sostenibilità, dell’efficienza e della digitalizzazione. Una delle novità di punta è Services 360, il nuovo portafoglio di servizi modulari, ora disponibile in tutta Europa: si tratta di una gamma completa di soluzioni personalizzabili, progettata per rispondere a 360 gradi alle specifiche esigenze dei clienti e ottimizzare le operazioni. Scania non si limita a offrire soluzioni per i veicoli, ma punta anche sulla formazione dei conducenti, proponendo ProDriver, un sistema di sviluppo dello stile di guida completamente digitale e divertente: un servizio di coaching digitale divertente ma pratico per lo sviluppo di autisti professionisti, adatto per il trasporto a lungo raggio e regionale, per un risparmio di carburante fino al 5%.
Un’altra novità presentata da Scania è il nuovo trattore elettrico che va ad ampliare ulteriormente la già vasta gamma di veicoli elettrici del brand: questa soluzione segna un importante passo avanti, offrendo opzioni per quasi tutte le applicazioni, comprese quelle più complesse come il trasporto di legname.
MAN TRUCK & BUS
Con il motto “Simplifying Business”, MAN ha presentato all’IAA la sua gamma completa di propulsori per camion, che include sistemi elettrici, a idrogeno e diesel. In anteprima mondiale, MAN ha lanciato il nuovo eTGL, un camion da 12 tonnellate a trazione elettrica, che amplia l’offerta di veicoli elettrici per il trasporto leggero. Con l’eTGL, infatti, MAN ora copre il segmento da 12 a 50 tonnellate, offrendo anche servizi e consulenze dedicati. Debutto al Salone di Hannover anche per il prototipo del camion a idrogeno hTGX, che sarà prodotto in una piccola serie di 200 veicoli a partire dal 2025 e distribuito in vari Paesi europei ed extraeuropei. Spazio anche per la nuova trasmissione PowerLion, sviluppata per i trattori stradali TGX e TGS, in grado di offrire una maggiore efficienza e una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 4%. Attenzione rivolta anche ai sistemi di assistenza alla guida e all’infrastruttura di ricarica. MAN, come parte del TRATON GROUP, è coinvolta, insieme a Daimler Truck e Volvo Trucks, nella joint venture Milence che ha recentemente inaugurato uno dei primi grandi parchi di ricarica per camion nel porto di Anversa. L’obiettivo è quello di creare 1.700 punti di ricarica entro pochi anni e 50.000 entro il 2030. Inoltre, nell’ambito della loro nuova partnership, la società energetica E.ON e MAN Truck & Bus allestiranno circa 170 sedi in tutta Europa con circa 400 punti
di ricarica per la ricarica pubblica di camion elettrici.
Tra le varie proposte di MAN anche soluzioni di ricarica, come quelle frutto della partnership con E.ON.
Scania ha presentato allo IAA la propria offerta di soluzioni innovative all’insegna della sostenibilità, dell’efficienza e della digitalizzazione.
Lo stand Scania, infatti, traduce nel concreto questa affermazione: dall’ultimo vincitore del Green Truck Award, con un motore da 460 CV compatibile con l’HVO, al trattore elettrico a batteria con 728 kWh di energia installata. Un palcoscenico dove non
mancano i veicoli della gamma Super, compatibili con combustibili come il BioCNG e il BioLNG. Al contempo, il mitico V8 continua a essere sinonimo di potenza e affidabilità, confermando Scania come leader nella produzione di motori per veicoli pesanti.
EVENTI
VOLVO TRUCKS
Forte del successo della gamma Aero, recentemente lanciata in Europa, Asia e Africa con varianti elettriche e a biocarburante, Volvo Trucks si è presentata all’IAA con una linea di prodotti globali mai così competitiva. Il Salone di Hannover ha offerto anche l’occasione per il debutto europeo del nuovissimo Volvo VNL, progettato per il mercato USA su una piattaforma completamente nuova, dotata di tecnologie autonome all’avanguardia. Tra le novità, spicca il Volvo FM Low Entry, il primo camion Volvo sviluppato interamente con un gruppo propulsore a batteria e una visibilità
eccezionale per il conducente. Grande attenzione è stata rivolta al nuovo Camera Monitor System (CMS) di Volvo, che migliora sia l’efficienza del carburante grazie a una migliore aerodinamica, sia la sicurezza, offrendo una visibilità potenziata. Volvo Trucks è inoltre impegnata nello sviluppo dell’idrogeno, sia per applicazioni a celle a combustibile sia per quelle nei motori a combustione interna. Entrambe le tecnologie dovrebbero raggiungere i clienti verso la fine di questo decennio.
FPT Industrial ha presentato la sua gamma completa di sistemi avanzati di propulsione che rispecchiano la sua strategia multi-energy a 360 gradi.
volta il suo impegno nello sviluppo e la fornitura di soluzioni efficienti e performanti per gli OEM. A debuttare ad Hannover il nuovo CURSOR 9 H2 di FPT, progettato per i camion pesanti impiegati sui percorsi urbani e regionali e nelle costruzioni e per gli autobus urbani e interurbani.
LE NOVITÀ DI RIMORCHISTI E ALLESTITORI
Novità mondiale nel campo dei veicoli refrigerati per Kögel Trailer GmbH, uno dei principali produttori di rimorchi in Europa. All’insegna del motto “L’innovazione che avanza”, l’azienda ha presentato il suo nuovo veicolo refrigerato, KÖGEL COOL LITESHELL. Si tratta di un rimorchio caratterizzato da un’esclusiva tecnologia dei pannelli che contribuisce a ridurre notevolmente il peso del veicolo e che offre la massima resistenza grazie a una maggiore resistenza agli urti e a una minore necessità di riparazioni. Con il motto “Delivering Performance”, Schmitz Cargobull ha presentato alla IAA 2024 soluzioni di trasporto sostenibili, efficienti e pratiche. Tra queste, la nuova unità di raffreddamento da trasporto S.CU dc85 in grado di consumare fino al 5% in meno
di carburante, il refrigeratore da trasporto diesel S.CU d80 ePTOready, dotato di un’unità secondaria elettrica ePTO (Electric Power Take Off), grazie al quale Schmitz Cargobull è il primo produttore di rimorchi a dare ai clienti la possibilità di far funzionare un’unità di raffreddamento diesel con l’energia elettrica quando si utilizza una motrice per semirimorchio elettrica. Nel campo dei rimorchi frigoriferi, Schmitz Cargobull ha presentato il semirimorchio refrigerato S.KOe CITY, agile e completamente elettrico, progettato appositamente per un utilizzo flessibile nella logistica urbana.
E restando nel trasporto a temperatura controllata, non possiamo non fare una menzione a Lamberet, leader europeo nel settore delle carrozzerie refrigerate, che allo IAA ha presentato dodici veicoli innovativi dimostrando
la sua competenza nelle soluzioni di refrigerazione, e, al contempo il suo forte impegno per una transizione energetica sostenibile. Tra le novità, l’unità di refrigerazione eCoolJet 206, una soluzione tecnologica innovativa, che integra il suo compressore e il suo condensatore sotto il telaio, preservando non solo l’aerodinamica del veicolo, ma facilitando anche l’accesso ai parcheggi e mantenendo la certificazione WLTP. Lamberet, inoltre, rafforza il suo impegno per una transizione energetica sostenibile con il lancio di Lamberet Energy, un programma dedicato all’elettrificazione dei semirimorchi refrigerati che offre una gamma di configurazioni per soddisfare le diverse esigenze dei suoi clienti: sistemi ibridi o completamente elettrici, adatti sia al trasporto regionale che a quello a lunga distanza.
FPT Industrial ha sviluppato il nuovo prototipo di motore N67 Hythane, presentato in anteprima mondiale ad Hannover. Alimentato da una miscela di H2 e NG, accelera e migliora il processo di combustione, oltre a renderlo molto meno inquinante, con una riduzione stimata delle emissioni di CO2 fino al 50% rispetto al gas naturale. Adatto per i veicoli sia CNG che LNG, nonché in retrofit per prolungare la durata dei veicoli NG, l’N67 Hythane ha un sistema di iniezione a doppio combustibile per
TEST DRIVE
Allo IAA Transportation, spazio anche ai test drive: i visitatori hanno avuto l’opportunità di provare dal vivo gli ultimi veicoli commerciali a zero emissioni sia all’interno dell’area dedicata in fiera sia su strade pubbliche. Tra i Costruttori presenti all’IAA Test Drives Area ci sono stati Aurobay, Bosch, DAF, Daimler Truck, Designwerk, Ford, Hyliko, IVECO, MAN, MAXUS, Phinia, Scania, Tesla, Trailer Dynamics, Volkswagen Commercial Vehicles, Volta Trucks, Volvo e Windrose.
KÖGEL ha presentato il nuovo rimorchio refrigerato KÖGEL COOL LITESHELL, caratterizzato da una tecnologia innovativa dei pannelli che riduce significativamente il peso del veicolo.
EVENTI KIA
In basso Il nuovo concept PBV di Kia. A destra in basso: Marc Hedrich, President & CEO Kia Europe.
TESLA
Per la prima volta ad Hannover, Tesla ha presentato il suo Semi Truck. Dotato di una seduta centrale che offre al conducente una migliore visibilità e di 3 motori indipendenti sugli assi posteriori, Semi può percorrere fino a 500 miglia (800 km) con una singola carica. Recupera fino al 70% di autonomia in 30 minuti utilizzando i caricatori Semi di Tesla. Come sottolineato da Dan Priestley, responsabile del programma Semi Truck, Tesla vuole lanciare il suo camion elettrico anche in Europa. Per farlo, lo adatterà alle normative locali e alle esigenze del mercato europeo, ma il debutto non è previsto prima del 2026, data entro la quale si ipotizza che la fabbrica in costruzione in Nevada raggiungerà la sua piena capacità produttiva, arrivando a realizzare 50.000 camion elettrici all’anno entro il 2026.
L’annuncio di Kia fa parte di quegli eventi che hanno maggiormente caratterizzato l’edizione della kermesse appena conclusa. ll nuovo concept PBV (ovvero Platform Beyond Vehicle) del brand, con l’introduzione dei PBV, nasce per rivoluzionare il mercato dei veicoli commerciali leggeri attraverso una gamma di van elettrici costruiti in base alle esigenze specifiche del cliente, “built-for-purpose”. Alla base di questo percorso c’è la cosiddetta strategia Plan S del brand, che include proprio l’ampliamento della gamma di veicoli elettrici basandosi su quattro pilastri: Drive, Charge, Connect e Work. Proprio questo abbiamo chiesto a Marc Hedrich, President & CEO Kia Europe - che ha concesso un’intervista a Trasportare Oggi
a margine della presentazione - che ci ha confermato quelli che sono i piani del costruttore: “Ognuno di noi ha un’esigenza specifica. Ecco perché abbiamo voluto un approccio incentrato sul cliente creando la piattaforma industriale PBV.” “Se questo approccio non rappresenta una novità per le auto elettriche”, ha aggiunto “è sicuramente la prima volta che viene applicato al segmento dei veicoli commerciali leggeri.” Vuole rappresentare una scelta che si accompagna a partnership pensate per la gestione delle flotte, le trasformazioni dei veicoli e molto altro, con cui i PBV amplieranno il concetto di fare business come mai prima d’ora, supportati da una garanzia di sette anni/150.000 km. Infine, sempre nel giorno di lancio, Kia ha reso nota una nuova collaborazione con Petit Forestier Group per lo sviluppo della versione refrigerata dei Kia PBV per un futuro nel mondo a… zero gradi.
VEICOLI COMMERCIALI: FORD PRO, RENAULT, STELLANTIS, VOLKSWAGEN
I veicoli commerciali hanno conquistato il palcoscenico dello IAA con una serie di annunci che hanno coinvolto tutti i gruppi più importanti presenti ad Hannover. Ford Pro ha messo in evidenza la propria leadership sul mercato europeo e il suo impegno verso l’elettrificazione, presentando una gamma completamente elettrificata di veicoli e servizi connessi: parliamo di van come E-Transit Courier, il nuovo furgone compatto elettrico, che è ora disponibile per gli ordini, nonché il resto della famiglia dei furgoni dell’Ovale Blu tra cui il best seller E-Transit, dotato di una nuova opzione di autonomia, nonché i nuovi E-Transit Custom e Transit Connect PHEV. C’è stato anche un debutto, quello del nuovo Ranger PHEV, presentato per la prima volta in pubblico a livello mondiale.
Anche Renault ha conquistato le attenzioni dei visitatori, non solo grazie al Nuovo Renault Master “Van of the Year” 2025, ma anche attraverso la presentazione del
Master H2-Tech a idrogeno atteso sul mercato entro la fine del 2025 e sviluppato da HYVIA. Fari puntati anche sul concept elettrico chiamato Estafette, realizzato da Flexis (una joint venture tra Renault Group, Volvo Group e CMA CGM Group).
Stellantis ha scelto IAA per lanciare “Stellantis CustomFit”, un nuovo programma per la conversione e la personalizzazione dei van, che è già stato avviato in alcuni stabilimenti e che verrà gradualmente esteso anche ad altri siti produttivi. Inoltre, in rappresentanza delle numerose offerte date dai veicoli Stellantis Pro One, nello stand erano presenti tutti i brand con i loro furgoni, tra cui Opel Combo Electric, Citroën E-Berlingo Crew Van, Peugeot E-Expert Fridge con EPTO, Opel Movano Hydrogen e Fiat Professional E-Ducato Cargo Box.
Duplice anteprima mondiale in casa Volkswagen Veicoli Commerciali che ha presentato, per la prima volta, Transporter e Caravelle completamente rinnovati. Con il debutto all’IAA 2024 della nuova generazione di
l’idrogeno e il gas naturale e la miscelazione dei due combustibili viene ottimizzata dalla centralina elettronica integrata del motore in base alle condizioni operative per ridurre al minimo le emissioni di CO2
Chiudiamo con una riflessione sull’idrogeno. Convitato di pietra per alcuni, speranza per altri, sappiamo che rappresenta una tecnologia di grandi potenzialità e con le carte in regola per proporsi come alternativa per alimentare ogni tipo di veicolo, tanto matura sul piano industriale quanto difficile da affermare nel mondo dell’autotrasporto. In verità c’è chi l’ha proposta tra gli stand, specialmente nel reparto dei veicoli commerciali leggeri, altrettanti ne hanno parlato in maniera indiretta attraverso i risultati delle prime sperimentazioni e c’è chi proprio l’ha ignorata. Quasi nessuna notizia invece sugli e-fuel, i carburanti sintetici, protagonisti delle discussioni degli ultimi anni ma non di quelle di questa edizione dello IAA. Probabilmente dovremo attendere la manifestazione del 2026 per capire che ruolo potrebbero avere nella transizione energetica. Appuntamento quindi tra due anni.
Transporter, Volkswagen mette in atto la strategia di offrire “il Bulli giusto per tutti”. L’attuale gamma, infatti, si basa su quattro pilastri: il nuovo Transporter, il nuovo Caravelle, il Multivan e l’ID. Buzz.
Volkswagen Veicoli Commerciali ha presentato, per la prima volta, Transporter e Caravelle completamente rinnovati.
ASSEGNATI GLI STARS OF THE YEAR 2025
Rinnovato l’appuntamento allo IAA con la premiazione degli Stars of The Year, assegnati ai migliori veicoli commerciali.
International Truck of the Year 2025 al Mercedes-Benz eActross 600 Il Mercedes-Benz eActros 600, il camion elettrico della Stella nato per il trasporto a lunga distanza, si è aggiudicato il titolo di International Truck of the Year 2025. Con 88 voti, l’eActros 600 ha trionfato su una concorrenza agguerrita, tra cui la gamma Aero di Volvo Trucks, disponibile sia con motorizzazione elettrica che convenzionale, e il trattore elettrico S-eWay di IVECO
International Van of the Year 2025 al Nuovo Renault Master
Il furgone Renault Master H2-Tech è stato premiato come International Van of the Year 2025, diventando il primo furgone a idrogeno a vincere questa onorificenza. Il modello si distingue per il suo design “Aerovan” e la piattaforma multi-energia, che supporta motorizzazioni a combustione, elettriche e a idrogeno. La versione a idrogeno, sviluppata in collaborazione con HYVIA (una joint venture tra Renault e Plug), sarà lanciata in Europa entro la fine del 2025.
Truck Innovation Award 2025 a MAN hTGX
Il MAN hTGX ha ricevuto il Truck Innovation Award 2025 grazie al suo motore a idrogeno, che combina potenza e maneggevolezza simili a un diesel tradizionale. Con un motore a iniezione di idrogeno a sei cilindri da 16,8 litri, rappresenta un esempio di innovazione nella propulsione sostenibile.
STARTUP AREA
Sono state 34 le startup che hanno partecipato all’edizione 2024 di IAA. Provenienti da diversi Paesi, tra cui Germania, Israele, Francia, Stati Uniti, Paesi Bassi, Cina, Svizzera, Italia, Corea del Sud, Polonia, Belgio, Danimarca, Svezia, Austria e Regno Unito, hanno presentato tecnologie e soluzioni all’avanguardia nei settori delle batterie, dell’intelligenza artificiale, della guida autonoma, dell’idrogeno e dei motori elettrici e delle tecnologie di raffreddamento a zero emissioni.
International Trailer Award 2025 a Krone Smart Assistant
Nella categoria “Smart Trailer”, il premio è stato vinto dal Krone Smart Assistant, un sistema che consente di monitorare in tempo reale lo stato del rimorchio tramite smartphone. I conducenti possono segnalare danni o difetti, riducendo i tempi di fermo e migliorando l’efficienza delle operazioni.
Altri vincitori delle varie categorie:
• Semirimorchi: Schmitz Cargobull S.KOe COOL ha vinto il primo premio per il rimorchio refrigerato elettrico.
• Telaio: Kässbohrer Flexi Curtainsider si è classificato primo.
• Componenti: Fliegl D-Lock ha ottenuto il primo posto per l’innovazione nel supporto porta.
• Concept: Kögel Cool Liteshell ha vinto nella categoria concept.
• Ambiente: Thermo King A-500e Spectrum AxlePower ha trionfato come miglior soluzione ambientale.
• Sicurezza: SDG Modultechnik ha vinto con il suo sistema antincastro telescopico.
SOSTENIBILITÀ a lungo termine
Dall’espansione della sua gamma elettrica all’implementazione di progetti di elettrificazione dei propri flussi logistici: Renault Trucks investe sulla sostenibilità con l’obiettivo di favorire la transizione energetica dei propri clienti
Ridurre drasticamente l’impatto ambientale. Un obiettivo che Renault Trucks sta concretizzando attraverso iniziative e innovazioni che coinvolgono sia lo sviluppo di veicoli completamente elettrici sia l’integrazione di queste tecnologie nelle proprie operazioni logistiche.
ESPANSIONE DELLA
GAMMA DI VEICOLI ELETTRICI
Partiamo dal prodotto. Ultimi arrivati in casa Renault Trucks sono stati il Renault Trucks T E-Tech e il Renault Trucks C E-Tech, progettati per rispondere alle esigenze del trasporto regionale e del settore delle costruzioni.
Introdotti nel 2023, sono andati ad ampliare la gamma di veicoli elettrici della Losanga con lo scopo di supportare i clienti nella transizione energetica, offrendo soluzioni di trasporto sostenibili e adatte a una vasta gamma di applicazioni
I NUOVI MODELLI
T E C E-TECH
I nuovi modelli T e C E-Tech sono stati progettati per offrire prestazioni elevate e un’autonomia adeguata alle necessità operative. Sono equipaggiati con due o tre motori elettrici, che insieme generano una potenza combinata fino a 490 kW, equivalente a 666 CV. Le opzioni di batteria variano da 180 a 540 kWh, permettendo ai veicoli di percorrere fino a 300 km con una singola ricarica. Questa autonomia può
essere estesa fino a 500 km grazie a una ricarica rapida intermedia di un’ora Diverse le configurazioni disponibili, che includono versioni trattore e motrice con diverse combinazioni di assali, fino a una massa totale complessiva di 44 tonnellate e che permettono di adattare i veicoli a una vasta gamma di esigenze operative, rendendoli ideali per diversi settori, dalla distribuzione alla costruzione
IL PROGETTO DI ELETTRIFICAZIONE LOGISTICA TRA LIONE E BOURG-EN-BRESSE
Parallelamente all’espansione della gamma di veicoli elettrici, Renault Trucks ha intrapreso un progetto pionieristico di elettrificazione dei propri flussi logistici, per dimostrare l’efficacia delle
Renault Trucks T progettato il trasporto regionale.
soluzioni proposte non solo ai clienti, ma anche nella propria operatività interna. Questo progetto ha avuto inizio con l’elettrificazione del trasporto di assali tra gli stabilimenti di Lione e Bourg-en-Bresse, un collegamento critico per la produzione dell’azienda. Il trasporto tra questi due stabilimenti, distanti circa 360 km, è ora gestito interamente con autocarri elettrici Renault Trucks E-Tech T da 44 tonnellate. Cinque veicoli (in base al flusso di merci da trasportare, il progetto prevede la possibilità di mettere in strada fino a sette autocarri in un solo giorno), ciascuno con la capacità di trasportare fino a 22 tonnellate di carico, percorrono il tragitto tra i due stabilimenti due volte al giorno, coprendo una distanza annuale di 440.000 km e contribuendo a un significativo risparmio di CO2, stimato in 375 tonnellate all’anno
L’implementazione di questo progetto ha richiesto una pianificazione dettagliata e l’uso di strumenti avanzati per garantire l’efficienza e la sostenibilità delle operazioni. In particolare, Renault Trucks ha utilizzato il proprio software Range Simulator, lo stesso strumento messo a disposizione dei clienti, per calcolare i punti ottimali di ricarica, tenendo conto di vari fattori come il carico del veicolo, la topografia del percorso e le condizioni meteorologiche. Grazie a questo strumento, sono state installate due stazioni di ricarica da 360 kW presso il sito di Saint Priest, ciascuna con due punti di ricarica, per consentire la ricarica intermedia dei veicoli durante il giorno.
LA COLLABORAZIONE CON PARTNER LOGISTICI
Per garantire il successo di questo progetto, Renault Trucks ha collaborato con due aziende di trasporto partner, Dupessey&Co e Transports Chazot, che si occuperanno, nei prossimi sei anni, del trasporto degli assali.
Renault Trucks ha intrapreso un progetto pionieristico di elettrificazione dei propri flussi logistici tra gli stabilimenti di Lione e Bourg-en-Bresse. Cinque veicoli elettrici, ciascuno con la capacità di trasportare fino a 22 tonnellate di carico, percorrono il tragitto tra i due stabilimenti due volte al giorno, coprendo una distanza annuale di 440.000 km e contribuendo a un significativo risparmio di CO2, stimato in 375 tonnellate all’anno
Trucks
Per Renault Trucks il progetto rappresenta solo l’inizio di una più ampia strategia di elettrificazione che il Costruttore intende implementare nei prossimi anni. La Losanga, infatti, ha già iniziato a lavorare su altri dieci flussi logistici che saranno elettrificati a breve, sfruttando un sistema di veicoli staffetta che permetterà di estendere ulteriormente l’autonomia degli autocarri elettrici su distanze sempre maggiori. L’obiettivo a lungo termine è quello di elettrificare completamente la sua logistica interna entro il 2030, un traguardo ambizioso che riflette l’impegno dell’azienda verso un futuro a zero emissioni.
UN MODELLO PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA
La decisione di applicare internamente le stesse soluzioni di mobilità a zero emissioni proposte ai clienti è un chiaro segnale dell’impegno di Renault Trucks a diventare un leader nella transizione energetica. Il progetto di elettrificazione del trasporto tra Lione e Bourg-en-Bresse non solo riduce le emissioni di CO2 , ma rappresenta anche un passo avanti verso la
creazione di un nuovo modello di trasporto logistico, che potrebbe essere replicato su scala più ampia in tutto il settore. L’approccio olistico di Renault Trucks, che include sia lo sviluppo tecnologico che l’applicazione pratica delle soluzioni sostenibili, dimostra come le aziende possano giocare un ruolo chiave nella lotta contro il cambiamento climatico.
UNO SGUARDO AL FUTURO
Guardando al futuro, Renault Trucks mira a realizzare il 50% delle sue vendite in veicoli elettrici entro il 2030, un traguardo che richiederà un continuo investimento in ricerca e sviluppo, oltre che una stretta collaborazione con partner logistici e tecnologici
Inoltre, Renault Trucks sta lavorando per ampliare la propria rete di infrastrutture di ricarica, per supportare l’espansione dell’uso dei veicoli elettrici e garantire che questi possano operare efficacemente su lunghe distanze e in diverse condizioni operative. Il percorso della Losanga è chiaro: offrire soluzioni di trasporto sostenibili che riducano l’impatto ambientale e forniscano vantaggi competitivi ai clienti, consolidando il suo ruolo come leader nell’innovazione e nella sostenibilità nel settore dei trasporti. (V.D.R.)
UN CAMIONCINO DECISAMENTE SNOB
di Marco Perri
Nel 1961 nacque la versione da lavoro di una delle auto più iconiche di sempre, la Mini. Abbiamo trovato una dei soli cinque esemplari di pick up con guida a sinistra, immatricolati in Italia tra il ’67 e il ’68. Questa è la sua storia
Nel 1956, la Crisi di Suez aveva causato in Europa grossi problemi di approvvigionamento di benzina e un rilevante incremento dei prezzi. Una situazione che nel Regno Unito aveva enormemente favorito la vendita delle bubble car (vetturette con forma a bolla e motori di piccola cilindrata, spesso di derivazione motociclistica) a scapito delle normali autovetture utilitarie. In particolare, ebbe notevole successo l’Isetta, prodotta dalla BMW su licenza della italiana Iso Rivolta.
La leggenda vuole che a Birmingham, nel 1957, un elegante signore stava per essere travolto da una bubble car. Fatalità, quel signore era Sir Leonard Lord, amministratore delegato dell’allora
più importante gruppo automobilistico britannico, la British Motor Corporation (BMC).
Arrivato in sede, Sir Leonard sembra che abbia chiamato il suo miglior progettista, Alexander Arnold Constantine Issigonis (Issi per gli amici), ordinandogli di inventarsi un’auto “piccola ma vera, con quattro ruote, quattro freni, quattro posti… via dalle strade quelle orribili cose a forma di bolla ”. Così, il 26 agosto del 1959 la stampa specializzata di tutto il mondo venne convocata per la presentazione della Mini.
PIÙ LUNGHE,
MA SEMPRE MINI
Dimostratasi, in breve tempo, un’auto dalla straordinaria versatilità ed economicità d’esercizio, la Mini, dopo aver conquistato la clientela più snob
di tutto il mondo, doveva tentare di conquistare anche quello del lavoro. Nacquero così, tra il 1960 e il 1961, le versioni Van e Pick-up, due mezzi di concezione squisitamente britannica. Una delle rivoluzionarie idee di Issigonis fu quella di montare gli organi meccanici su due telaietti separati (anteriore e posteriore) ancorati a un pianale. Una soluzione che consentiva di modificare agevolmente il passo della piccola vettura senza doverne stravolgere il progetto di base.
Rispetto alla versione classica, Van e Pick up hanno un passo aumentato di 10 cm, la carrozzeria più lunga di 25 e il pianale rinforzato per il carico.
La Pick-up ha, dietro i sedili anteriori, un pannello verticale che chiude l’abitacolo. Alle spalle c’è un cassone piatto richiudibile con un telone montato su due centine in metallo. Della Mini pick-up sono stati costruiti soli 60mila esemplari dal 1961 al 1983.
UNA STORIA COME
TANTE
Un giorno di qualche anno fa eravamo a Monselice, sui Colli Euganei; ci fermammo in una trattoria a caso e notammo, nel parcheggio, una fantastica Mini Pick Up primo tipo perfetta. La cosa ci incuriosì non poco, visto anche che di Mini Pick up, con la guida a sinistra, in Italia ne sono state immatricolate solo cinque. E allora, trovato il proprietario, Danilo, lo stesso della trattoria, non potemmo fare a meno di farci raccontare la storia di quel camioncino.
Eccola: uno dei cinque veicoli con guida a sinistra arrivati in Italia fu ordinato da un signore di Como che consegnava bombole del gas, visto che quel piccolo pick up era particolarmente adatto alle viuzze della sua zona. Passarono 10 anni e un altro signore, questa volta veneto, a Como per lavoro, si innamorò di quel piccolo mezzo e lo volle a tutti i costi. L’anziano distributore comasco di bombole, si lasciò convincere facilmente: la Mini cambiò padrone. Così, per le stradine di Monselice, in provincia di Padova, la piccola Mini Pick-up continuò a svolgere con onore il suo dovere: i flipper elettrici presero il posto delle bombole. Dopo appena quattro anni, però, venne messa a riposo perché occorreva un mezzo più grande per trasportare i nuovi giochi elettronici, sempre più ingombranti.
Dovranno passare cinque lunghi e noiosi anni, all’ombra di una grande
Come tutte le prime Mini anche quella pick-up dispone di un porta targa basculante in modo da poter viaggiare con il cofano aperto o, come in questo caso, con la spondina abbassata e consentire ugualmente la lettura della targa posteriore.
trebbiatrice alla periferia della città, prima che qualcuno si accorgesse dell’inglesina abbandonata.
ESEMPLARE ANCORA PERFETTO
Ed ecco l’amico Danilo: grande appassionato di auto d’epoca, già da un po’ aveva notato quel camioncino parcheggiato vicino alla trebbiatrice dietro l’ospedale. Così un giorno, fece un’accurata ricerca e scovato il proprietario, la bella e rara Mini diventava sua.
Dopo un attento esame sullo stato di conservazione, Danilo capì di aver fatto un buon affare, la Mini era completa di tutte le sue parti e in buono
Alec Issigonis
BMC nel 1967). Per ammissione dello stesso proprietario, “la Mini, con quel motore, volava ”, ma lui, giustamente, era un integralista dell’originalità e, trovato, nella cerchia del suo club di auto d’epoca, il giusto motore, lo collocò al posto suo.
Per lunghi anni, il pick-up, conservato con amore e passione, ha accompagnato tutte le mattine Danilo a fare gli acquisti per la trattoria su e giù per i Colli Euganei: cinquanta, sessanta chilometri al giorno per circa 20mila l’anno.
che ha inventato una delle vetture più popolari dell’intera storia dell’automobile e un suo raro schizzo del primo progetto. La prima Mini fu presentata nell’agosto del 1959.
SI GUIDA COME UN GO-KART
Come si comporta su strada? “È divertente – ci rispose Danilosembra di guidare un go-kart. In curva gira piatto ”.
In luogo delle tipiche sospensioni Hydrolastic delle prime serie, il pickup montava ora elementi elastici in gomma sia anteriormente che posteriormente. Per ovviare alle sollecitazioni di un maggior carico, sull’assale posteriore erano stati montati tamponi di gomma più alti e rigidi che, a vuoto, conferivano al pick up un assetto leggermente “picchiato” sull’anteriore.
Quali prestazioni?
“Come velocità massima arriva a 115 chilometri l’ora. Sulla statale tiene, senza fatica, i 90. Se vai oltre, ti fanno la multa”.
I freni della Mini, si sa, non erano certo il suo punto forte.
“ È vero, i freni sono un po’ il lato dolente se li si sollecita troppo. Ha quattro piccoli tamburi. Bisogna andarci col piedino leggero”.
E i consumi?
“Praticamente va a olio e benzina, ma quel “motorino” gira come un orologio. D’altronde si parla di un motore di derivazione agricola progettato negli anni ’20. Di media, sulle stradine qui intorno, riesco a fare i 13/14 chilometri con un litro di benzina, ma l’olio va rabboccato sistematicamente ogni due o trecento.”
Un problema annoso delle Mini è sempre stato il raffreddamento, specie durante la stagione estiva italiana, come si comporta il pick-up?
“Qui da noi, sui Colli, si sta un po’ più freschi ma, comunque, questo esemplare monta la ventola metallica a sei lame dei modelli destinati all’export che raffredda molto meglio rispetto alle standard in plastica a undici lame. Non ha mai dato problemi”
La capacità di carico? “250 chili escluso me. Ci carico una mare di roba… poi con la spondina abbassata guadagno altri 40 cm di spazio”.
Il motore originale da 850 cc risale a un progetto di motore agricolo della fine degli anni Venti. Nel 1967 BMC introdusse un nuovo propulsore da 998 cc.
IL CITY TRUCK INGRANERÀ LA “E”
RINNOVATA LA GAMMA
DEL MITICO PIAGGIO PORTER
NP6 CON IN VISTA ANCHE
LA VERSIONE ELETTRICA
Sin dal suo esordio nel 2021, il Piaggio Porter NP6 ha rapidamente conquistato un ruolo di primo piano nel segmento dei veicoli commerciali leggeri, grazie alle sue doti di compattezza, agilità e versatilità. Questo “City Truck”, come viene spesso definito, ha unito le prestazioni elevate a una maneggevolezza invidiabile, rivelandosi un compagno di lavoro insostituibile per molti professionisti. Oggi, con il lancio della gamma 2025, il Porter NP6 si rinnova in modo significativo, offrendo nuove funzionalità, maggiore sicurezza e comfort, confermandosi una scelta ideale per il trasporto urbano.
UN VEICOLO “NUOVO” PENSATO PER LA CITTÀ
Fin dalla sua progettazione, il Porter NP6 è stato concepito per eccellere nei contesti urbani, dove il traffico congestionato e gli spazi ristretti richiedono soluzioni intelligenti. Con una larghezza della cabina di soli 1640 mm, il Porter NP6 si distingue per un rapporto record tra ingombro e capacità di carico. Nella versione più compatta, occupa appena 6,9 m² di superficie, con una capacità di carico impressionante di 200 kg per m². Queste caratteristiche lo rendono particolarmente adatto al trasporto merci a corto raggio, dove agilità e manovrabilità sono essenziali.
Uno degli aspetti che ha visto il maggiore miglioramento nella nuova gamma 2025 è la sicurezza. Piaggio ha introdotto una serie di sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) che rendono il Porter NP6 un veicolo all’avanguardia.
Tra questi spiccano il sistema di frenata automatica di emergenza (AEB), che rileva potenziali collisioni e agisce per evitarle, e il sistema di mantenimento della corsia (ELKS), che previene i cambi involontari di corsia. Non manca il monitoraggio della stanchezza del conducente (DAW), che analizza postura e movimenti facciali per allertare il guidatore in caso di sonnolenza.
La sicurezza passiva è stata ulteriormente migliorata, con una maggiore resistenza agli urti frontali, posteriori e laterali, in linea con le normative più recenti. L’adozione di nuove tecnologie, come il controllo elettronico della stabilità (ESP) e il monitoraggio della pressione degli pneumatici (TPMS), garantisce una maggiore stabilità del veicolo in condizioni di guida difficili.
Oltre alla sicurezza, Piaggio ha lavorato per offrire un comfort superiore a bordo
Adatto a tutte le mission il Nuovo Porter offre capacità di carico eccezionali per la categoria.
del Porter NP6. Gli interni sono stati rinnovati, con l’introduzione di una nuova consolle centrale dotata di sistema audio con radio touchscreen DAB e connettività Bluetooth. Anche la strumentazione è stata aggiornata, con un display TFT multilingua che include il computer di bordo. Non mancano dettagli pratici come una presa USB, il portaoggetti centrale e i sedili regolabili per un’esperienza di guida ergonomica e confortevole.
PRESTAZIONI DA TRUCK IN UN VEICOLO COMPATTO
Nonostante le dimensioni ridotte, il Porter NP6 offre prestazioni da vero truck. La configurazione del telaio, con longheroni in acciaio ad alta resistenza, consente di supportare carichi pesanti, mentre le sospensioni anteriori MacPherson e posteriori ad assale rigido con balestre paraboliche permettono di raggiungere una
capacità di carico di 1.000 kg sull’asse anteriore e fino a 2.020 kg sull’asse posteriore. Questo rende il Porter NP6 una scelta eccellente per chi ha bisogno di un veicolo robusto e affidabile, in grado di gestire carichi pesanti in ambienti urbani.
LA NUOVA VERSIONE
ELETTRICA: PORTER NPE
Tra le novità più attese per il 2025 c’è l’arrivo della versione elettrica del Porter, il Porter NPE. Con una portata utile superiore ai 1.000 kg, questo modello rappresenta la soluzione ideale per chi cerca un veicolo ecologico senza rinunciare alle prestazioni. Equipaggiato con il sistema eAxle, che combina motore elettrico e trasmissione in un’unica unità compatta, il Porter NPE garantisce prestazioni elevate e ampia autonomia, con il
a benzina con GPL o metano, sono di In definitiva, il Piaggio Porter NP6 si
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FORMAT CHE VINCE NON SI CAMBIA
Dal successo dell’happening della catena del freddo Zerogradi nasce l’idea di innovationT, la giornata che evenT dedicherà, mercoledì 16 ottobre, all’innovazione tecnologica, alle energie alternative sostenibili e, più in generale, al futuro della mobilità commerciale
di Luca Gaier
Non passa giorno senza che si alternino previsioni e tendenze sulla famigerata transizione energetica. Nessun dubbio su quello che sarà l’obiettivo finale, ovvero l’utilizzo di propulsori alimentati ad energia alternativa, ma ancora molti dubbi su quale possa essere il giusto “carburante” e soprattutto quale
debba essere la data del reale swtich off del Diesel. Una data che si allontana sempre di più ogni giorno che passa.
Quindi è necessario confrontarsi su questo tema e capire cosa serva realmente al mercato per far decollare i veicoli elettrici o qualsiasi altra propulsione che porti alla neutralità di emissioni.
Questa è l’intenzione di innovationT, il nuovo format di evenT che si prefigge
Il cortile interno del Monastero dove sarà ospitata l’esposizione dei veicoli.
COME PARTECIPARE
Assolutamente gratuita la possibilità di vivere la giornata dell’innovazione tecnologica, previa registrazione sul sito dell’evento www.eventforma.com/innovationt Attenzione però, i posti sono limitati alla capienza delle sale, pertanto registratevi per tempo.
di confrontarsi ogni anno sulle soluzioni utili per un trasporto commerciale sostenibile.
Si comincia proprio dall’elettrificazione, il prossimo 16 ottobre al Museo Mille Miglia che ha già visto a giugno consumarsi con successo la settima edizione di Zerogradi.
UN HAPPENING DELLA TECNOLOGIA
Stesso format, dunque, collaudato della giornata del freddo per l’evento che vedrà sullo stesso palcoscenico DAF, Daimler Truck e Volvo Trucks come costruttori, e altre aziende di servizi che sviluppano soluzioni per il nostro settore.
Workshop tematici, momenti di networking all’interno del museo e la presentazione di uno studio di MotusE dal titolo “L’elettrificazione del trasporto merci” che darà il via al dibattito della tavola rotonda alla quale interverranno Maria Rosa Baroni
LA LOCATION
innovationT è ospitato dal complesso monastico di Santa Eufemia della Fonte costruito nel 1008, quando il vescovo di Brescia Landolfo fonda questo monastero affidandolo ai monaci benedettini. La storia racconta che i benedettini si instaurarono in questa zona per
realizzare importanti azioni di controllo e canalizzazione delle acque. Quanto la zona fosse un’importante asse di comunicazione lo dimostra anche la vicinanza del Naviglio che, diramandosi dal fiume Chiese fino a Gavardo, lambisce Santa Eufemia per addentrarsi nella bassa orientale.
Tutte le sale dell’ex convento saranno utilizzate dall’evento che si concluderà anche con la visita al Museo dedicato alla Freccia Rossa che è stata voluto e concretizzato dall’Associazione Museo della Mille Miglia Città di Brescia, costituita da imprenditori bresciani “amici della Mille Miglia” nel dicembre del 1996.
(Presidente NGV Italia), Giovanni Dattoli (Amministratore Delegato Volvo Trucks Italia), Matteo De Campo (CEO Maganetti), Nicolò Berghinz (Responsabile Sviluppo, Relazioni esterne e Public Affairs ALIS), come sempre moderata da Luca Barassi e Maurizio Cervetto direttori delle due testate promotrici dell’evento, Trasportare Oggi e Vado e Torno. Immancabile naturalmente l’apporto di Paolo Volta, coordinatore didattico di evenT che, attraverso le sue analisi, proporrà stimolanti “cartelli” di discussione.
UN PREMIO ALL’ECCELLENZA
Anche l’aspetto celebrativo non mancherà il 16 ottobre al Museo Mille Miglia. Infatti anche per questo evento è stato istituito un premio – Innovation
Award – che andrà a insignire l’operatore logistico che più si è distinto nell’introdurre nel proprio processo di lavoro innovazione tecnologica, a partire da una flotta sostenibile, fino all’utilizzo di strumenti all’avanguardia per la gestione dell’azienda. Il premio sarà assegnato da una giuria di dieci opinion leader e giornalisti del settore presieduta da Paolo Volta, il cui voto avrà doppia valenza, mentre il trofeo come sempre sarà realizzato in esclusiva da Acitoinox.
UN CORTILE A DISPOSIZIONE DELLE CASE
Protagonisti della giornata ottobrina saranno tre costruttori, leader del settore, ma soprattutto tra i più sensibili al processo di transizione energetica. A loro sarà riservata l’area esterna
dove saranno esposti i veicoli di punta dei marchi, ovviamente dato il tema di questo primo appuntamento di innovationT, a carattere elettrico. DAF ha recentemente presentato allo IAA di Hannover l’ultima release della sua New Generation, e all’interno della gamma troviamo ovviamente le versioni full electric. Daimler Truck porterà il suo Mercedes-benz eActros600, campione di performance e di ritorno da un tour europeo che ha testimoniato la grande affidabilità della catena cinematica della Stella. Infine Volvo Trucks, sicuramente il primo brand del settore che ha creduto nella mobilità pesante elettrica e che ha messo in strada recentemente la sua nuova linea Aero.
NETWORKING E RELAX
La giornata sarà intervallata da numerosi momenti in cui gli ospiti avranno modo di interloquire tra loro ma anche di godere della meravigliosa location che ospiterà l’evento. Il welcome coffee iniziale al momento della registrazione dei partecipanti porterà all’avvio dei lavori che saranno intervallati da un networking lunch e dalla visita al Museo Mille Miglia che farà sognare tutti gli appassionati di questa mitica gara. La giornata si concluderà con un cocktail nel cortile davanti all’esposizione di veicoli.
Un anno vissuto intensamente
Ecosistema Italia, festeggia il primo anno di vita con la presentazione della partnership con Lamberet e il consolidamento di quella con Ford Trucks. Una grande festa ad Anagni con la partecipazione di Paolo Starace, e di Sandro Mantella
Dodici mesi fa la stampa di settore fu invitata all’inaugurazione della sede di un nuovo concessionario Ford Trucks, Ecosistema Italia. In realtà si trattava dell’ampliamento, appunto verso la distribuzione truck, di un Gruppo che si stava strutturando in un vero e proprio Polo della Mobilità su Anagni, in provincia di Frosinone proseguendo il proprio percorso di sviluppo nel campo dei trasporti, della logistica e del delivery, settori che rappresentano una componente strategica ed essenziale di tutto il tessuto economico nazionale.
A distanza di un anno esatto, Ecosistema Italia insieme alle consociate Big SB S.p.A. e Mobilità, per festeggiare la ricorrenza ha dato vita ad Ecosistema Fest, proprio presso il Polo della Mobilità di Anagni.
CONCESSIONARIA DEL COSTRUTTORE FRANCESE
Una tavola rotonda, alcuni workshop
di livello sulla mobilità sostenibile per addetti ai lavori e tanti clienti, hanno suggellato non solo la chiusura del primo anno ma anche un’importante nuova partnership strategica con Lamberet S.p.A., azienda leader in Europa nel settore degli allestimenti per il trasporto a temperatura controllata, in virtù della quale Ecosistema Italia è stata nominata concessionaria ufficiale per tutto il territorio del Lazio. Questa nuova collaborazione rappresenta per l’Azienda un grande passaggio di crescita nel settore degli allestimenti, un elemento di ulteriore arricchimento dell’offerta commerciale.
L’evento è stato inaugurato dal Sindaco di Anagni, Daniele Natalia, che si è detto orgoglioso che tante realtà imprenditoriali scelgano Anagni come quartier generale, sottolineando il grande impatto del Gruppo Ecosistema Italia, Big SB S.p.A. e Mobilità sul tessuto economico locale. Sul palco sono saliti poi Marco Cicini, CEO
di Ecosistema Italia, Sandro Mantella, CEO di Lamberet SpA e Paolo Starace, neo amministratore delegato di Ford Trucks Italia, alla prima uscita ufficiale in questa veste.
VICINA AL CLIENTE
“La vera forza di una concessionaria come questa – ha detto Starace – risiede nella sua capacità di essere vicina al cliente finale, stimolando il territorio e supportandone le potenzialità. Questo approccio rappresenta il nuovo modo di operare nel mercato, consentendo di intercettare con efficacia le esigenze emergenti e di offrire un servizio di eccellenza; la nostra sinergia rappresenta un’opportunità straordinaria per rafforzare la posizione di Ford Trucks sul mercato e sviluppare soluzioni sempre più competitive, contribuendo in maniera significativa allo sviluppo del settore e al miglioramento della soddisfazione dei nostri clienti.”
UN MATRIMONIO FONDAMENTALE
È stato poi Sandro Mantella a spiegare i punti cruciali dalla nuova partnership: “questo matrimonio – ha detto – è fondamentale per noi, in un territorio così importante e snodo cruciale di viabilità. Oggi si dà sempre maggiore importanza all’allestimento, oltre alla cura e alla valorizzazione del cliente: è qui che dobbiamo
intervenire noi, fornendo sempre al cliente i giusti strumenti tecnici e consulenziali. Abbiamo convinto la Casa madre francese a investire in Italia e l’obiettivo deve essere quello di aumentare la formazione sulla parte industriale per conoscere bene il veicolo e saperlo allestire, mantenendo un occhio attento alla competitività”. Ha concluso Marco Cicini ringraziando Starace e Mantella per aver messo a disposizione di Ecosistema Italia l’esperienza di due brand leader, punti di riferimento per tutto il comparto; una situazione fondamentale per il percorso di crescita del Gruppo.
PRESIDIARE
IL TERRITORIO
E DARE SERVIZI
“Eravamo alla ricerca di un imprenditore serio, di una realtà che fosse ben presente sul territorio – ci ha detto Ismaele Iaconi, direttore Commerciale e Vendite di Lamberet Italia – che potesse portare avanti sul territorio il nostro brand. Devo dire che non era scontato, tant’è che in questi anni eravamo presenti noi direttamente, ma siamo conviti che l’imprenditore locale, il dealer radicato sul territorio possa meglio di chiunque altro presidiare la zona, e soprattutto dare ai clienti finali i servizi di cui hanno bisogno, attraverso dei volti; una vera vicinanza. Per questo Ecosistema diventa il concessionario per tutto il Lazio, una regione che per noi ha grandi potenzialità, sia per la
gamma dei trailer, quindi per i veicoli industriali, sia per i commerciali leggeri. Insomma – ha concluso Iaconi – credo che, insieme alla squadra di Ecosistema Italia, saremo in breve tempo in grado di lasciare il segno:”
PROMESSA MANTENUTA
Ma tornando al “compleanno” di Ecosistema Italia, abbiamo chiesto a Dario Fidanza, direttore generale di BIG consociata del Gruppo, di stilarci un breve bilancio dei primi 12 mesi di attività.
“È stato un anno complesso – ha detto – ma di grandissima positività, perché da una parte ci siamo potenziati come gruppo, siamo cresciuti, inserendo delle managerialità importanti e dando una visione eterogenea delle nostre competenze. In termini di
risultati, lo scorso anno avevo detto che avremmo superato i cento pezzi e lo abbiamo fatto, quindi promessa mantenuta. Devo sottolineare che con Ford Trucks la partnership, nonostante sia piuttosto giovane, è molto solida e credo che con l’arrivo di Paolo Starace questa possa crescere ancora di più.”
Qual è il prossimo step?
“Siamo ambiziosi, vogliamo crescere; la partnership con Lamberet è un nodo cruciale della nostra crescita: oggi siamo rappresentativi di due grandi brand: Ford Trucks e Lamberet, due player importantissimi nel nostro settore, due brand che trasmettono serietà, affidabilità, qualità e molta voglia di fare. La clientela capisce bene tutto questo ed è proprio questo ci darà sempre più forza.”
UN GRUPPO, TRE REALTÀ
Il nostro gruppo – dice Dario Fidanza, direttore generale di Big Sb Spa – è fondato su tre realtà. BIG con un’anima fortemente incentrata sulla consulenza, si occupa di noleggio, di soluzioni di mobilità e telematica e di formazione per esperti del settore. Siamo molto attenti sul fronte del servizio; BIG è, di fatto, una Tech e Service Company. C’è poi Ecosistema, che è la nostra concessionaria di veicoli commerciali ed industriali, oggi potenziata anche per soluzioni di allestimento. Infine, e non per importanza, c’è Mobilità, il nostro brand che si occupa di soluzioni di mobilità sostenibile, con un taglio molto “green”
ORIZZONTI ALTERNATIVI MERCATO
Se è vero che la strada verso una mobilità commerciale elettrica è segnata, ci sono molti dubbi sui tempi di una reale applicazione. Il segmento leggero è sicuramente il primo ad esserne investito, ma vediamo i diversi scenari e come i Costruttori affrontano la transizione.
Dati, interviste e analisi del settore
TECNOLOGIA
La direzione della ricerca e sviluppo
Le novità presentate dalle Case
RITARDIAMO LA SCOSSA
SOMMARIO
MERCATO
52 UN PO’ DI CONFUSIONE
Dati e commenti sull’andamento del segmento
60 L’INTERVISTA
Andrea Porchietto: Allestire un Daily
TECNOLOGIA
62 E-COMMERCE: UN GRANDE VOLANO
64 L’ORA DELLA RI… SCOSSA
PRODOTTO
68 INTERNATIONAL VAN OF THE YEAR
Il premio del 2024 e il nuovo per il 2025
70 MERCEDES-BENZ VANS
Il Vito è sempre il Vito, ma oggi è ancora meglio
72 VOLKSWAGEN
Nuove versioni per l’icona ID. Buzz
75 CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
I modelli consigliati dalle Case
Pensare ad un mondo tutto elettrico, oggi, è una chimera. Come dicono in molti “La strada è segnata”, ma da qui a raggiungere l’obiettivo di “strada” ce n’è ancora tanta da fare, soprattutto guardando come il mercato sta rispondendo all’input dell’UE che spinge verso la mobilità elettrica, ma non trova il riscontro sperato.
Le Case si trovano quindi ad un bivio: da un lato spingono anche loro dal punto di vista di comunicazione sulle nuove propulsioni, perché sono costrette a immatricolare quote sempre più consistenti a zero emission per non incorrere in pesanti multe, dall’altro continuano a vendere il termico che è quello che dà loro linfa vitale per chiudere i bilanci in positivo, quando ce la fanno.
Ciò che manca lo sappiamo, sono le infrastrutture adeguate, ma anche i giusti incentivi che, tra l’altro, variano da Paese a Paese, soprattutto nel segmento pesante che è quello dove le batterie impatteranno maggiormente dal punto di vista di fabbisogno energetico, ma più in là nel tempo come reale diffusione. Quindi l’attenzione è in primis sugli LCV. Non c’è ormai Casa che non abbia a listino anche la versione full electric nelle proprie gamme anche se poi, come detto, ciò che vendono è tutt’altro.
Altro tema da tenere sotto osservazione è quello dei costi dell’energia, perché i famosi business plan basati sul prezzo dell’energia elettrica “basso” che nel medio periodo avrebbe dovuto calmierare il TCO equilibrando l’elevato costo di acquisto del veicolo, si stanno rivelando obsoleti.
Insomma, la curva di crescita esponenziale di diffusione dei veicoli a batteria va senza dubbio modificata e con essa tutti i calcoli di economia di scala e di riduzione dei costi di produzione dei veicoli elettrici, ergo anche i tempi di stop al motore termico.
Percorriamo, dunque, assolutamente “la strada segnata”, perchè è sacrosanta, inevitabile e necessaria, ma con tempi e modi da rivedere… con buona pace di chi da Bruxelles non ha il contatto con la realtà.
Diventiamo insieme i migliori.
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UN PO’ DI CONFUSIONE
Il mercato degli LCV vive una fase interlocutoria, con un andamento fortemente altalenante tra balzi in avanti e momenti di grande impasse. Serve stabilità, ma tutto il mondo automotive sta vivendo un periodo “complicato” tra i grandi investimenti fatti sull’elettrico e la difficoltà oggettiva a venderlo. Tanto che qualcuno pensa a una “marcia indietro”
di Ferruccio Venturoli
Un po’ di tempo fa, nei primi anni Duemila, i costruttori, gli esperti di marketing, la stampa specializzata e, diciamo così, tutti gli stakeholders del trasporto e della logistica, ebbero una sorta di “folgorazione”: si accorsero che il mondo del trasporto e della logistica era in grande evoluzione, che stava cambiando e che il “protagonista” del futuro sarebbe stato il furgone, primo vero embrione della logistica. All’epoca si poteva essere d’accordo oppure no, ma oggi con il senno di poi non si può non condividere quelle sensazioni. Da allora il mercato dei veicoli commerciali ha iniziato una crescita piuttosto veloce, anche se sempre con alti e bassi dovuti per lo più a situazioni
Il vecchio e deprecato Diesel è ancora nel cuore degli italiani: la sua quota di mercato, tra le motorizzazioni dei veicoli commerciali continua a salire: negli ultimi 8 mesi ha guadagnato ancora: quasi 4 punti percentuali, salendo all’83,8% del mercato.
economiche contingenti, ma costante. Anche nei mesi scorsi il mercato è stato piuttosto ballerino ma nel mese di giugno, secondo UNRAE, il mercato
degli LCV ha registrato una significativa accelerazione, segnando il volume più alto degli ultimi sei anni e mezzo, a partire da dicembre 2017. Con 20.673 immatricolazioni, il settore evidenzia un incremento del 21,5%, pari a 3.659 unità in più rispetto alle 17.014 immatricolazioni di giugno 2023.
I NUOVI REGOLAMENTI DI SICUREZZA
Va ricordato che all’ottimo risultato di giugno ha contribuito lo smaltimento dello stock derivante dall’entrata in vigore (il 7 luglio scorso) del
Regolamento Generale sulla Sicurezza dei veicoli (c.d. ‘GSR 2’), che introduce l’obbligo di equipaggiare i mezzi con nuovi sistemi avanzati di sicurezza. Il primo semestre del 2024 si è conclu so quindi con un significativo aumento del 17,7%, pari a 111.963 unità rispetto alle 95.131 del periodo gennaio-giugno 2023, frutto anche, va detto, dell’imma tricolazione di ordini inevasi nel 2023 per indisponibilità di prodotto. Finalmente, come sappiamo, il 3 giu gno scorso con l’apertura della piatta forma Invitalia, i nuovi incentivi sono diventati disponibili; in una sola set timana sono andati esauriti i quasi 13 milioni di euro destinati all’acquisto di veicoli BEV, che rappresentano circa il 63% del totale delle richieste di incen tivo per veicoli commerciali nel primo mese di attivazione. Per quanto riguar da, invece, le motorizzazioni tradizio nali o alternative, è ancora disponibile più del 50% dei quasi 40 milioni di euro destinati ad incentivarne l’acquisto a fronte di rottamazione obbligatoria.
UN’ESTATE COSÌ COSÌ
Se a giugno si è cantato vittoria, però, i dati dei mesi estivi mettono in evidenza le sfide attuali del settore: mantenere tonico il mercato, rinnovare un parco veicoli sempre più obsoleto e diffondere l’adozione di tecnologie a impatto zero. Dopo 14 mesi consecutivi di crescita sostenuta che avevano
INTERVISTA
In un discorso complessivo così ampio come è quello che riguarda il mercato, non potevamo non ascoltare anche il parere di alcuni addetti ai lavori. Uno di questi è Antonella Misturini Direttore Marketing Volkswagen Veicoli Commerciali, alla quale abbiamo rivolto qualche domanda sia sul mercato in generale sia su quello di Volkswagen Veicoli Commerciali. Ecco cosa ci ha detto.
Nel mese di giugno il mercato dei veicoli commerciali ha registrato una significativa accelerazione, segnando il volume più alto degli ultimi sei anni e mezzo, a partire da dicembre 2017. Con 20.673 immatricolazioni, il settore evidenzia un incremento del 21,5%, pari a 3.659 unità in più rispetto alle 17.014 immatricolazioni di giugno 2023. A suo giudizio cosa è dovuta questa accelerazione così forte?
“Sicuramente il portafoglio dei contratti costruito negli ultimi anni e la disponibilità di prodotto hanno permesso di registrare un incremento delle
Che il mondo automotive sia in un periodo “complicato” lo dimostrano le varie notizie che arrivno dalle Case non ultima la ventilata chiusura, da parte di Volkswagen, di due stabilimenti produttivi.
portato il primo semestre dell’anno a consuntivare un +17,7%, il mercato dei veicoli commerciali, a luglio, è riuscito solo a mantenersi in territorio positivo con un debole incremento del 2,3%: 16.879 immatricolazioni rispetto alle 16.499 di luglio 2023 (quindi solamente 380 unità in più). Agosto ha invece registrato una fortissima flessione, pari al 30,1%, con appena 7.652 immatricolazioni, 3.289 in meno delle 10.941 di agosto 2023, e circa 400 immatricolazioni in meno del 2022. Nel
suo insieme, il bimestre luglio-agosto riporta una flessione del 10,6%, con 24.531 immatricolazioni; la battuta d’arresto di agosto abbatte all’11,4% il tasso di crescita dei primi otto mesi del 2024, con 136.500 unità immatricolate rispetto alle 122.571 dello stesso periodo del 2023.
SALE IL NOLEGGIO
A LUNGO TERMINE
La struttura del mercato dei primi 8 mesi del 2024, con dati quasi definitivi,
Volkswagen, una quota di mercato del 6,23%
immatricolazioni. Inoltre, la spinta generata dall’entrata in vigore del Regolamento Generale sulla Sicurezza dei veicoli (c.d. ‘GSR 2’), ha favorito le immatricolazioni. Non da ultimo anche gli ecoincentivi statali tanto attesi hanno contribuito a questi risultati”
Per quanto riguarda la transizione energetica e quindi le motorizzazioni, secondo UNRAE, nel 1° semestre il diesel ha guadagnato altri 4,0 punti di quota, salendo all’83,3% del mercato. Cedono i motori a benzina, quelli a Gpl, a metano. In forte flessione anche i veicoli BEV, che passano dal 3,9% di un anno fa all’1,7% attuale. Quale è il motivo del poco gradimento dei veicoli elettrici, cercando di andare oltre la risposta classica della scarsità di colonnine, che è vera ma non è l’unica. In sostanza, gli italiani ancora non credono nell’elettrico?
“La resistenza al cambiamento di una parte della clientela, in particolare degli automobilisti più tradizionali, genera per il nostro mercato un rallentamento della diffusione di motorizzazioni alternative
più significativo rispetto ad altre realtà europee. Per quanto riguarda i dati rilevati nel primo semestre, si deve anche considerare che l’attesa degli ecoincentivi ha rallentato ulteriormente la vendita di veicoli elettrici a vantaggio del diesel che storicamente domina in particolare il mercato dei veicoli commerciali.”
Parliamo di Volkswagen Veicoli Commerciali. In generale, come è andato il mercato nel primo semestre?
“Ci riteniamo molto soddisfatti, abbiamo registrato un risultato positivo con incremento dei volumi del 25,5% rispetto all’anno precedente, consolidando una quota di mercato del 6,23%.”
Quali sono i veicoli o le gamme che stanno andando più forte?
“Transporter e Crafter hanno avuto una buona performance ottenendo eccellenti risultati sia in termini di performance che di incremento del portafoglio ordini, e questa è un’ottima premessa per l’arrivo dei nuovi modelli. Questi successi riflettono non solo l’affidabilità
e la popolarità dei nostri prodotti, ma anche una efficace strategia della marca Volkswagen Veicoli Commerciali.”
Volkswagen crede molto nell’elettrico, qual è il gradimento dei clienti proprio verso i BEV?
“L’ID. Buzz Cargo ha avuto successo fin dal lancio, vincendo il prestigioso premio “International Van of the Year 2023”. Si tratta di un van completamente elettrico che risponde perfettamente alle esigenze della clientela business e al tempo stesso è un vero e proprio biglietto da visita per le aziende che vogliono differenziarsi e fare dell’innovazione, della sostenibilità e del carattere distintivo i loro punti di forza. Per rafforzare queste caratteristiche abbiamo anche sviluppato l’iniziativa
“Charge Your Brand” che permette alle PMI di personalizzare ID. Buzz Cargo con il logo e i colori del brand, rendendolo uno strumento di comunicazione molto efficace, e per dare una nuova espressione all’immagine aziendale.”
confrontata con lo stesso periodo 2023, fra i canali di vendita evidenzia per i privati, seppur in crescita in volume, la perdita di 0,6 punti di quota (al 14,8%). Il noleggio a lungo termine sale in quota al 32% del totale mercato, grazie alla spinta delle società Top e alla leggera crescita delle Captive. Il breve termine guadagna 0,3 decimali, salendo al 6,5% di quota, enti e società mantengono la prima posizione e, con una crescita in linea con il mercato, confermano il 39,2% di share. Le auto immatricolazioni si fermano al 7,5%, cedendo mezzo punto.
IL VECCHIO DIESEL
CONTINUA
A CRESCERE
Dunque, il mercato, tranne momenti di impasse, probabilmente fisiologici, è in crescita, forse un po’ altalenante ma costante. C’è però un “ma”, perché se andiamo ad analizzare le motorizzazioni, negli 8 mesi il vecchio e deprecato Diesel guadagna ancora, quasi 4 punti di quota, e sale all’83,8% del mercato. Il motore a benzina cede mezzo punto e si ferma al 3,7%, anche il Gpl perde 0,3 decimali e si ferma al 2,7% di quota, il metano scende allo 0,1% del totale, come i veicoli plug-in. In forte calo i veicoli BEV, che passano dal 3,7% di un anno fa all’1,7% attuale, mentre i veicoli ibridi perdono tre decimi di punto e coprono il 7,9% del totale. Però l’elettrico, la via che secondo l’Europa dovrebbe essere l’unica e definitiva scelta per la mobilità del futuro e per la decarbonizzazione dei trasporti
Si vola! NOLEGGIO
La domanda di veicoli commerciali a noleggio è in grande crescita, con un mercato che, stando ai dati ANIASA, ha ormai tassi di crescita dell’immatricolato superiori al 33% e un fatturato annuo, nel 2023, di 1,2 miliardi, con un incremento del 12,5%. Nel 2023 le immatricolazioni sono aumentate del 33,6% rispetto al 2022 e del 10,2% rispetto al 2019, con un’accelerazione superiore a quello delle auto. Rappresentano il 18,1% delle flotte noleggiate in Italia e hanno prodotto il 16,7% del fatturato dei grandi player del settore. La flotta circolante è aumentata del 5,5% passando dalle 198.575 del 2022 alle 209.402 unità del 2023. Anche nel noleggio l’elettrico non fa breccia, a differenza di quello che accade
All’ottimo risultato di giugno ha anche contribuito lo smaltimento dello stock derivante dall’entrata in vigore, il 7 luglio, del Regolamento Generale sulla Sicurezza, che introduce l’obbligo di nuovi sistemi avanzati di sicurezza.
non si vende anzi, mostra un gradimento che non solo non decolla ma che addirittura sta regredendo.
UN ALIBI CHE NON REGGE PIÙ
Perché? Per Michele Crisci Presidente di UNRAE dipende molto, ancora, dalla scarsità di infrastrutture pubbliche e private. In realtà, questo delle colonnine appare più un alibi che altro, una falsa spiegazione che va bene sempre e impedisce di andare a cercare le vere motivazioni. Poi, se questo può essere
nelle auto, il caro vecchio Diesel resta il leader indiscusso del gradimento del pubblico, un gradimento che a dispetto di quello che si vorrebbe, nel 2023 è aumentato rispetto al 2022, passando dal 69,6 all’83%, con l’elettrico che, di conseguenza, resta ancorato a quote bassissime: dal 5,1% del 2022 è passato al 5,7% del 2023. Va detto che i dati sono stati forniti da ANIASA prima della partenza degli incentivi.
Sia nel noleggio a lungo termine sia in quello a breve, il modello più noleggiato è il Fiat Doblò, poi il Fiat Ducato, l’IVECO Daily, il Ford Transit e la Fiat Panda. Per il noleggio a breve, invece, consistenti incrementi per tutti i veicoli della Top 5, tranne il Fiat Ducato.
vero per le auto non lo dovrebbe essere per i veicoli commerciali, visto che secondo la teoria più diffusa (peraltro, secondo noi discutibile), il furgone può teoricamente “caricare” di notte nei depositi e uscire per le consegne di giorno, quindi la colonnina pubblica spesso non è indispensabile. E allora? Perché all’italiano non piace l’elettrico? È un problema culturale? Di comunicazione? E poi, in definitiva, non piace solo all’italiano o anche a gran parte degli utenti di vari Paesi europei?
UNA FASE COMPLICATA
DEL MONDO AUTOMOTIVE “Il mercato dei LCV, come peraltro gran parte del mondo automotive, sta vivendo una fase interlocutoria – dice Francesco Stazi, giornalista molto addentro
Immatricolazioni per alimentazione
al mondo di veicoli commerciali – perché da una parte c’è l’organizzazione e i grandi investimenti sull’elettrico che le Case hanno dovuto affrontare e che hanno riguardato, naturalmente anche i commerciali leggeri, visto che le novità degli ultimi tre anni riguardano quasi esclusivamente veicoli a motore elettrico. Quindi da un lato c’è questa spinta che trova la sua forza anche nel fatto che il veicolo commerciale si presta particolarmente a una motorizzazione elettrica; dall’altra però, nello stesso tempo, la maggior parte dei Costruttori sta facendo un po’di “marcia indietro” sull’elettrico, per quanto riguarda le auto a causa di un po’di ripensamenti e di incertezze su quello che potrebbe essere il futuro proprio delle motorizzazioni elettriche. Questa impasse si riflette naturalmente anche negli LCV, nel senso che si stanno sviluppando motori ibridi, si torna, in parte, a investire sull’endotermico anche perché, trattandosi di Costruttori globali, devono rivolgersi anche e soprattutto a mercati al di fuori dell’Europa; c’è, insomma, una piccola grande confusione – continua Stazi – che
FONTE UNRAE
ha portato, dal punto di vista del marketing e della promozione dei brand, a una sorta di corto circuito”.
STRUTTURE
COMPLETAMENTE
SEPARATE
Da una parte, naturalmente, i costruttori vorrebbero spingere ancora sull’elettrico per i commerciali anche
perché, comunque ci sono stati investimenti importanti, anche da parte dei concessionari, e perché ci sono tanti prodotti sul mercato; senza contare che diversi costruttori non hanno ancora una vera struttura separata e dedicata alla promozione, alla vendita e non certo ultima, l’assistenza ai clienti A riprova di questo sempre più Costruttori stanno dividendo, in maniera, a volte
L’elettrico, la via che secondo l’Europa dovrebbe essere l’unica e definitiva scelta per la mobilità del futuro e per la decarbonizzazione dei trasporti non si vende anzi, ha un gradimento non solo che non decolla ma che addirittura sta regredendo.
molto netta, la parte auto da quella degli LCV. È il caso di Ford con Ford Pro, di Toyota che ha creato Toyota Professional, di Renault che aveva dato vita a Renault Pro+ ma senza troppa convinzione e ora sta cercando di rilanciarla. Stellantis con Pro One, che ha raccolto in un’unica business Unit e sotto un solo brand tutta la produzione di veicoli commerciali, è arrivata a essere leader di mercato in tre regioni: Europa, Sud America e Medio Oriente & Africa. Il motivo delle “scissioni” aziendali è semplice: vendere veicoli commerciali e vetture è abbastanza simile, visto che tra auto e veicoli commerciali ci sono delle indubbie sinergie, ma allo stesso tempo sono due “mondi” ben diversi, diversa la componentistica, diverso il modo di gestire il cliente e di affrontare la vendita.
IL FATTORE SCATENANTE
Dunque, è evidente che il mercato sia in subbuglio, un subbuglio dato, come abbiamo visto da molti fattori ma che, quasi sempre ha, in quello elettrico, il suo punto focale: un prodotto sul quale tutti vorrebbero puntare ma, allo stesso tempo, un prodotto che non si vende. Vediamo di capire meglio la situazione, cercando di andare oltre le spiegazioni classiche o ufficiali. Che il mercato, o in generale i vari mercati dell’automotive siano in un periodo diciamo così complicato è tanto vero che il Ministro delle Imprese e del
Made in Italy, Adolfo Urso, in occasione del Workshop Teha di Cernobbio, ha espresso la volontà di chiedere di anticipare al 2025 la revisione dei tempi dello stop alla produzione dei motori endotermici, prevista per il 2026.
LA POSIZIONE DI FEDERAUTO
“Questa dichiarazione del ministro – ci ha detto Massimo Artusi, presidente di
Federauto – ci sembra decisamente opportuna, anche e soprattutto alla luce delle notizie che quotidianamente arrivano da tutto il mondo, relativamente alle misure che i Costruttori stanno adottando per rispondere al mancato decollo, purtroppo ampiamente prevedibile, delle vendite di veicoli a trazione elettrica. Da ultimo la possibile chiusura di due impianti della Volkswagen in Germania e l’addio di Volvo al solo elettrico entro il 2030.”
Secondo Artusi e Federauto “Il mercato ha fatto chiaramente capire di non gradire veicoli che costano il doppio di quelli tradizionali, anche a fronte di sostanziosi incentivi. Tutto ciò – ha continuato Artusi – sta convincendo le Case, che fino ad oggi hanno potuto utilizzare la “valvola di sfogo” dei concessionari, non solo italiani, ormai colmi di stock invenduto, a prendere amare decisioni per far fronte a quello che lo stesso Ministro, insieme al Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha definito, senza mezzi termini, il rischio di un “collasso” dell’industria automobilistica europea Anticipare di un anno la verifica prevista per il 2026 – ha concluso Artusi – metterebbe le Case costruttrici e la filiera distributiva, in condizione di riprogrammare meglio i propri investimenti
La struttura del mercato
Fonte UNRAE
per la transizione green, ma il vero nodo da sciogliere è nelle decisioni che scaturiranno da questa verifica anticipata, perché una riconferma degli standard sui tempi (stop all’endotermico nel 2035) e sulle alimentazioni (consentita solo la trazione elettrica) non farebbe che accentuare la crisi e far perdere un altro anno alle imprese”.
Insomma, nella proposta del Ministro Urso, ci sembra di leggere anche l’ipotesi di una revisione significativa di tempi e modi di raggiungimento dei target di decarbonizzazione di tutto il settore automotive, che sia davvero efficace per l’ambiente e che dia maggiore respiro ai costruttori così da rendere competitivi i loro prodotti, ai governi per intervenire sui fattori abilitanti e, infine, ai concessionari per accrescere la distribuzione favorendo una scelta consapevole del cittadino.
L’ELETTRICO FA RISPARMIARE?
È opinione generale che l’elettrico sia particolarmente adatto al veicolo commerciale leggero, soprattutto perché questo, come abbiamo detto, non avrebbe problemi di ricarica veloce su colonnine pubbliche. A suffragare questa teoria c’è anche un recentissimo report
La teoria secondo la quale l’elettrico sarebbe l’ideale per i veicoli commerciali che non avrebbero bisogno delle colonnine pubbliche, perché potrebbero caricare di notte e lavorare di giorno, è tutta da dimostrare.
di Geotab, che ha raccolto ed elaborato, nell’arco di 12 mesi, i dati relativi a 1,3 milioni di veicoli in sette diverse nazioni: Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Spagna. Per quanto riguarda il mercato italiano, il report ha inquadrato le flotte i cui veicoli coprono quotidianamente una media di circa 121 km, con il 51% dei mezzi che non supera mai i 350 km al giorno. In un contesto simile l’analisi di Geotab stima che, con la conversione all’elettrico dei veicoli che rientrano
nel range dei requisiti di autonomia e convenienza economica, i gestori delle flotte potrebbero ridurre i costi operativi di ciascun veicolo di circa 20.300 euro, per l’intero ciclo di vita del mezzo. Questo report, come molti di quelli usciti sino ad ora, parte da concetti spesso non realistici.
TEORIE UN PO’
TROPPO TEORICHE
La teoria, per esempio, secondo la quale le consegne in ambito urbano
Il parco veicolare italiano è decisamente troppo vecchio: il 38% è ancora ante Euro 4. Nella foto un Vito model year 2004 al lavoro nella periferia romana.
richiedono spostamenti che, di media, non superano 121 km giornalieri, non è assolutamente reale. Se prendiamo una grande città come, per esempio, Roma, Milano, o Napoli possiamo facilmente notare che gli hub, gli spedizionieri o le piattaforme logistiche sono ben lontane dai centri cittadini, a volte anche oltre 50 chilometri; quindi, anche con le famose colonnine interne per caricare la notte, l’autonomia si restringe. E non dimentichiamo che l’autonomia ufficiale che fornisce la Casa non è mai realistica perché dipende da molti fattori che spesso sono lontani da quelli ottimali; basti pensare per esempio ai mesi scorsi, quando l’Italia è stata massacrata da una terribile canicola e l’aria condizionata negli abitacoli era quasi una questione di sopravvivenza, quanta batteria si consumava? Di quanto calava l’autonomia?
È
COLPA DEI CONCESSIONARI?
Qualcuno dice che l’elettrico non “tira” perché i concessionari non lo spingerebbero abbastanza anche perché avrebbero uno scarso ritorno in termini di assistenza che, si dice, per l’elettrico sarebbe molto inferiore a quella prevista per i veicoli a motore endotermico.
Si tratta, anche in questo caso di chiacchiere perché un concessionario deve assolutamente vendere e quindi spingere quello che ha “in casa” e oggi quasi tutti hanno un surplus di veicoli elettrici da smaltire. Inoltre, secondo un’indagine interna e riservata di un Costruttore, della quale TRASPORTARE OGGI è venuto ufficiosamente a conoscenza, la manutenzione media di un veicolo elettrico, rispetto a quella di un endotermico, non è – come afferma qualcuno – più che dimezzata ma non scende mai oltre il 75-80%. E poi, e questo è indubbio, il costo di un veicolo commerciale BEV è ancora troppo alto rispetto a quello di un LCV endotermico; una forbice probabilmente destinata a restringersi via via che la tecnologia, meglio gli investimenti sulla tecnologia andranno ammortizzandosi. Molti costruttori, infatti,
sembrerebbe che abbiano ormai praticamente esaurito lo sviluppo del prodotto, escludendo Mercedes, che sembra voglia continuare a puntare solo sull’elettrico, già dal 2026, salvo ripensamenti dell’ultima ora.
UNA NUOVA STRATEGIA DELLE CASE
A fronte, però, di valutazioni negative (c’è anche quella che non si è affatto certi della durata delle batterie) ci sono molti “pro”: la guidabilità di un BEV è decisamente migliore, cosi la silenziosità e quindi il comfort generale per chi guida ore e ore tutti i giorni; in città, poi, un elettrico può massimizzare le qualità del suo particolare funzionamento sfruttando il traffico per recuperare energia. L’elettricità, inoltre, costa decisamente meno che il carburante, Diesel o benzina, quindi il risparmio arriva ogni ricarica, senza contare che, almeno sulla carta, l’elettrico fa
bene al pianeta.
Dunque abbiamo cercato di elencare i pro e i contro dell’acquisto di un furgone elettrico ma, ancora siamo arenati. Dunque?
A fronte di questa situazione oggettiva, la strategia delle Case, che ormai hanno quasi tutte praticamente esaurito lo sviluppo del prodotto, escludendo Mercedes che sembra voglia continuare a puntare solo sull’elettrico, dalla prossima generazione, nel 2026 produrrà solo LCV elettrici, sembra quella di tornare a offrire, il più possibile, una vera scelta ai clienti.
ASPETTANDO UN MIX DI ALIMENTAZIONI
Secondo Artusi:” il mercato si stabilizzerà quando i Costruttori saranno in grado di promuovere, nel concreto, quel mix di alimentazioni che, nel solco di una trazione elettrica davvero green in tutte le sue fasi di vita, apra le porte anche
ai biocarburanti, in particolare HVO e biometano, già oggi di facile reperibilità, permettendo al mercato di scegliere, in nome della pluralità tecnologica, di sviluppare soluzioni carbon neutral in grado di contribuire in modo sostenibile, considerando tutte le tasche e le necessità, al traguardo del reale abbattimento dei climalteranti che tutti condividiamo”.
In conclusione, e a nostro modesto parere, l’elettrico attaccherà davvero quando ci sarà un vero contenimento dei costi d’acquisto; il fattore colonnine, infrastrutture e difficoltà nelle ricariche, come, ormai viene considerato da più parti, assomiglia tanto a un alibi usato perché non si possono o vogliono dare altre spiegazioni, forse troppo politicamente scorrette. #
Ford, creando Ford Pro, è stato il primo costruttore a creare una divisione dedicata esclusivamente ai veicoli commerciali, presto seguita da diversi competitor.
Allestire un LCV
Grazie alla particolare struttura portante del telaio e alla sua robustezza, l’IVECO Daily è particolarmente “vocato” per l’allestimento. Ne abbiamo parlato con Andrea Porchietto, Specialista Allestimenti
IVECO mercato Italia
Nell’immaginario comune, quando si parla di veicoli commerciali la prima configurazione che viene in mente è quella del furgone, il più classico modello da adibire al trasporto merci. In realtà il furgone rientra nella varietà di allestimento del segmento, e neanche la più comune, perché gran parte dei veicoli commerciali deve essere “completata” dall’allestimento, così da essere in grado di coprire la mission per la quale è stato acquistato. Va da sé che un veicolo commerciale più è facilmente allestibile, più è robusto e affidabile e più piace a clienti e allestitori. L’IVECO Daily, un best seller nel panorama europeo degli LCV, è uno di quei veicoli apprezzati dal mondo degli allestitori per una serie di motivi, quelli tecnici e meccanici sono facilmente intuibili, ma oltre a questi c’è una particolare propensione all’allestibilità, che parte dallo stabilimento, dove il mondo dell’allestimento nasce insieme al veicolo.
LO CHASSIS ELEMENTO FONDAMENTALE
Per esempio lo chassis del Daily è un elemento fondamentale per la
robustezza e la modularità del veicolo: la struttura portante del telaio con profilo a C, costituita in acciaio ad alta resistenza, assicura la massima durata nel tempo e flessibilità nell’uso; una soluzione che rappresenta il supporto ideale per ogni tipo di allestimento, permettendo una conversione del veicolo più facile e rendendo il Daily l’unico veicolo nella sua categoria in grado di arrivare fino a 7 tonnellate di massa complessiva.
Sul Daily, proprio in relazione alla sua allestibilità, abbiamo posto qualche domanda ad Andrea Porchietto, Specialista Allestimenti IVECO mercato Italia.
Quanto è importante vendere veicoli facilmente allestibili?
È molto importante, in quanto la maggior parte dei Daily viene allestita, di conseguenza per i veicoli che escono dagli stabilimenti di Suzzara o di Valladolid non è stato completato il processo di costruzione, perché questo inizia al momento dell’allestimento, in base alla mission del cliente finale. Solo a quel punto si può parlare di un veicolo completo. Inoltre, va specificato che il veicolo senza il suo allestimento non ha funzionalità
“Lo sviluppo dei nuovi prodotti va sempre analizzato attraverso la costante interazione con gli allestitori” dice Andrea Porchietto, Specialista Allestimenti di IVECO Mercato Italia.
di per sé; questa arriva solo dopo l’allestimento. Ecco perché risulta fondamentale offrire un veicolo compatibile con i vari tipi di allestimento.
Perché si dice che il Daily è particolarmente adatto per l’allestimento?
Andrea Porchietto ci risponde con un esempio: sul modello precedente, i longheroni del veicolo erano naturalmente robusti e in grado di sopportare qualsiasi allestimento, ma con la nuova gamma si è ulteriormente irrobustito il materiale dei longheroni, così da favorire gli allestimenti più gravosi. Questo comporta più snellezza, ma soprattutto evidenzia che l’attenzione all’allestimento è insita nel DNA del Daily.
Qual è la “procedura” nell’acquisto di un veicolo allestito?
Generalmente noi non forniamo veicoli già allestiti, ma solo telai. Il cliente
finale, poi, può avvalersi di diversi canali ai quali rivolgersi per completarlo. Spesso il cliente si rivolge al concessionario e, in base alle esigenze e alla mission, questo ordina un veicolo compatibile. L’allestitore viene poi scelto di conseguenza e può farlo il concessionario o, direttamente, il cliente stesso. Va detto che in Italia, a differenza del resto d’Europa, il mondo dell’allestimento è molto personalizzato.
Ci sono accordi tra allestitori e concessionari o con la Casa madre?
Come anticipato, lato IVECO, non prevediamo accordi specifici, in quanto ogni cliente manifesta esigenze specifiche che si cerca di soddisfare al meglio, grazie alla diretta collaborazione tra Costruttore, concessionario e allestitore.
Quanto il lavoro di progettazione o di realizzazione dei veicoli va di pari passo con le specifiche o le esigenze degli allestitori?
Questo fa parte dei miei compiti e del mio lavoro: lo sviluppo dei nuovi prodotti va analizzato attraverso la costante interazione con gli allestitori, al fine di soddisfare le loro esigenze tecniche, andando ad agevolare il lavoro finale sul veicolo. Infatti, oggi più che mai, in un settore così dinamico e soggetto al cambiamento, conoscere e soddisfare le esigenze degli allestitori è diventato parte integrante del processo.
Qual è la percentuale di allestiti nei Daily?
Direi, indicativamente, che i veicoli da allestire sono oltre la metà di quelli che escono dagli stabilimenti. Non dimentichiamo che anche buona parte dei veicoli “finiti”, quindi i furgoni, devono passare per gli allestitori, mi riferisco nello specifico a quelli che devono essere coibentati o allestiti internamente per diverse mission.
Qual è l’allestimento più comune?
Il cassone e i pianali ribaltabili assorbono una grande fetta di mercato, ma anche le piattaforme aeree registrano un buon riscontro, poi una buona percentuale è data dal mondo del refrigerato, dalle ambulanze, dai furgoni blindati e quant’altro, la segmentazione è certamente variegata e segue la versatilità che la contraddistingue. (F.V.) #
In Italia, a differenza del resto d’Europa, il mondo dell’allestimento è molto personalizzato: il cliente espone al concessionario le sue necessità e questo ordina il veicolo più adatto a quella specifica mission.
Un allestimento frigo
Un grande volano
L’ e-commerce e il suo continuo sviluppo generano ricchezza, nuove opportunità e limitano di molto l’impatto ambientale del commercio tradizionale
Di Ferruccio Venturoli
Il mercato dei veicoli commerciali vola, crescono e si sviluppano le soluzioni di mobilità commerciale e di logistica, cresce anche il comparto dell’aftermarket, si creano nuovi posti di lavoro, nascono nuove specializzazioni e figure professionali. È l’e-commerce una sorta di nuovo, gigantesco volano, che ha cambiato e sta cambiando il panorama, non certo solo del trasporto, ma anche e soprattutto dell’economia in generale. D’altra parte l’e-commerce ha realizzato una vera rivoluzione offrendo ai consumatori una nuova possibilità: ordinare qualsiasi merce dal proprio computer o dal proprio smartphone da qualsiasi venditore, sia esso nelle immediate vicinanze in tutta Italia, in tutta Europa e in tutto il mondo.
IL “TERRIBILE”
ULTIMO MIGLIO
Eppure, chi, come noi, è da tempo osservatore “privilegiato” del mondo dei trasporti e della logistica, non può non ricordare il tempo in cui, una decina di anni fa, l’e-commerce era visto se non proprio con paura, sicuramente con una certa malcelata diffidenza. Illustri
economisti dentro e fuori dal mondo dei trasporti parlavano di “logistica del bisogno”, di fenomeno da contrastare e sottolineavano come una crescita dell’e-commerce avrebbe significato la morte delle botteghe cittadine, ma anche la paralisi della viabilità urbana con il pericoloso “ultimo miglio”. Comunque, è stata la Grande Pandemia il grande spartiacque dell’e-commerce: da allora, tutto è cambiato e il commercio elettronico è diventato una vera risorsa.
L’E-COMMERCE RAPPRESENTA
IL 7% DEL PIL
Dell’e-commerce, come risorsa, se ne è occupato Netcomm, il Consorzio del Commercio Digitale in Italia, in una ricerca realizzata in collaborazione con Althesys, società di ricerca indipendente. Secondo l’indagine, in Italia, l’e-commerce ha generato nel 2022 (ultimi dati disponibili) un valore condiviso (la capacità di un’azienda o di un settore di produrre ricchezza, benessere ed occupazione oltre i propri confini) di oltre 133,6 miliardi di euro, pari al 7% del PIL; un dato che, rispetto all’anno precedente, è cresciuto del 13,9%. Inoltre, considerando gli effetti indotti, diretti e indiretti, la filiera contribuisce a creare 1,6 milioni di posti di lavoro (+12,4% rispetto al 2021), rappresentando il 6,4% degli occupati in Italia, per un totale di 35 miliardi di euro di salari lordi nella sola filiera del trasporto e della logistica (+13,2% rispetto al 2021).
CI SONO ANCORA GRANDI POTENZIALITÀ DI SVILUPPO
“Oggi – ci ha detto Roberto Liscia, Presidente di Netcomm - il 4,7% del totale del fatturato delle aziende italiane viene registrato dal canale e-commerce. Pur essendo una percentuale in crescita, visto che è quasi raddoppiata dal 2014 quando era al 2,2%, le potenzialità di sviluppo di questo settore sono ancora molto ampie”. La ricerca di Netcomm ha individuato tre “macro-fasi” in cui sono raggruppate tutte le categorie che compongono l’intera filiera dell’e-commerce, che vede al centro gli online seller (retailer, brand e marketplace), a monte i fornitori (servizi informatici, di marketing, consulenza, componenti materiali e altri servizi) e a valle, infine, il supporto alle attività di vendita (trasporto, logistica e sistemi di pagamento).
Secondo la ricerca di Netcomm, gran parte del valore condiviso (il 46,4%) si genera nella fase centrale, ossia quella delle attività degli online seller, che corrisponde a 61,9 miliardi di euro, in
crescita dell’8,5% rispetto al 2021, e che occupa 773mila persone nel 2022, un numero aumentato del 7,7% rispetto all’anno precedente. Di questo segmento della filiera fanno parte le aziende classificate come Brand, Retailer, e Marketplace.
Il resto del valore è equamente distribuito tra la fase che precede le vendite online (fornitori), che genera 36,6 miliardi di euro (il 27,4% del totale), in crescita dell’8% rispetto al 2021, e occupa 445.400 addetti, in crescita dell’8,7% rispetto al 2021; e la fase che segue la vendita online (supporto alle attività di vendita), che genera 35,1 miliardi di euro (il 26,3% del totale), in crescita del 33% rispetto al 2021, così come il numero di occupati che è pari a 415.100 nel 2022 e segna un significativo aumento rispetto al 2021, pari al +27%.
NON SOLO UN VALORE ECONOMICO
Se l’indagine Netcomm riguarda la parte strettamente economica, ce n’è un’altra, realizzata sempre da Netcomm con il Politecnico di Milano, che riguarda la questione ambientale, perché l’e-commerce si conferma un driver per l’evoluzione delle imprese del nostro Paese verso un futuro più sostenibile.
L’impatto ambientale degli acquisti online, infatti, è nettamente inferiore a quello degli acquisti nei negozi fisici, dove lo spostamento del cliente per raggiungere il punto vendita e il mantenimento del negozio generano oltre il 90% del totale delle emissioni di CO2, contribuendo a una produzione massima di 2,59kg di CO2 per pacco. I canali di acquisto online, che prevedono anche servizi di consegna come home delivery e punti di ritiro, risultano invece più sostenibili e possono ridurre
fino a 10 volte le emissioni rispetto allo shopping offline.
UN RISPARMIO DI CO2 IMPORTANTISSIMO
Oggi l’e-commerce impatta mediamente del 75% in meno rispetto all’acquisto offline in termini di emissioni di CO2. Dobbiamo, però, prendere in considerazione numerose variabili, come la gestione logistica del trasporto dell’ultimo miglio e le modalità di viaggio del cliente verso il negozio fisico, che impattano ampiamente sulle effettive emissioni. Secondo Netcomm, la consegna tramite i punti di ritiro è il metodo più virtuoso in ottica di sostenibilità,
Dopo l’ultimo click, chissà da quale parte del mondo, parte la spedizione: questa è la vera rivoluzione.
grazie alla capacità di ridurre la Carbon Footprint fino a 10 volte rispetto al canale offline e fino a tre volte rispetto all’home delivery per tutti i settori merceologici analizzati. Il punto di ritiro non si limita a favorire l’acquisto tramite il canale online, ma incrementa la possibilità di svolgere acquisti offline in modo virtuoso, ottimizzando gli spostamenti verso il punto di ritiro per acquistare prodotti in loco. L’ impatto ambientale di un acquisto attraverso il canale offline, comunque, è significativamente superiore rispetto a quello tramite e-commerce con modalità di consegna home delivery o punto di ritiro. Questo vale per tutti i settori analizzati. Nel processo di acquisto offline, il negozio e il viaggio del cliente sono responsabili della maggior parte dell’impatto ambientale: a Milano ( una delle città teatro della ricerca ) costituiscono rispettivamente l’85% e l’11% del totale di emissioni per pacco; a Ferrara il 68% e 26% per pacco; a Viterbo il 42% e il 50% del totale. In questo contesto è evidente l’incremento dell’impatto totale passando da un’area urbana densamente popolata a un’area caratterizzata da una minore densità di esercizi commerciali e alla necessità di percorrere tratti di strada più lunghi per raggiungere le strutture fisiche. Nel processo dell’home delivery, per tutti i settori merceologici, il contributo principale in termini di emissioni è da attribuire all’ultimo miglio, che costituisce più del 50% del totale delle emissioni in tutte le aree urbane esaminate. #
Fino alla pandemia i veicoli dell’ultimo miglio erano considerati una vera iattura, secondo molti osservatori avrebbero intasato le città e reso l’aria irrespirabile.
Veicoli commerciali elettrici e auto a zero emissioni: sono tante le sfide della transizione energetica, tra queste la necessità di fare i conti con una rete infrastrutturale capace di rispondere a obiettivi centrali come la diffusione territoriale e l’efficienza dei punti di ricarica. Un percorso tanto ambizioso quanto difficoltoso anche se non mancano le buone notizie e i primi prodotti pensati specificamente per i professionisti del settore
di Andrea Trapani
Il mondo della mobilità elettrica
è una realtà che si sta affermando, ormai è una certezza e non un più un mero argomento da bar dove tutte le opinioni sono legittime. Poi ci sono i numeri, che non mentono mai e che certificano, se ce ne fosse bisogno, i risultati di una continua crescita infrastrutturale. Partiamo da qui. Al 30 giugno risultano installati 56.992 punti di ricarica a uso pubblico, un dato che fotografa il salto in avanti delle colonnine elettriche nel nostro paese. In particolare, dal consueto
monitoraggio di Motus-E, emerge un incremento di 11.782 unità nei 12 mesi e di 6.314 unità dall’inizio dell’anno (+2.828 nell’ultimo trimestre).
In due anni il numero dei punti è quasi raddoppiato, da 30.704 a 56.992 unità. Niente male. Insieme al numero delle colonnine cresce anche l’incidenza delle infrastrutture a più alta potenza, con oltre un terzo dei punti installati nell’ultimo anno di tipo veloce e ultraveloce. Una soluzione che permette sempre più di poter lasciare un mezzo in ricarica la notte o mentre si svolgono altre attività, in città e fuori.
I DATI MOTUS-E
Parliamo di van, ma anche di veicoli privati, con una mappa che premia i territori economicamente più ricchi, un fattore che onestamente non sorprende vista la maggiore diffusione nel nord Italia rispetto alle altre
macroaree nazionali: la top 5 delle regioni con più punti di ricarica, infatti, vede prevalere la Lombardia (10.902 punti di ricarica, +3.245 negli ultimi 12 mesi), davanti a Piemonte (5.775 punti, +1.261), Lazio (5.641 punti, +1.290), Veneto (5.508 punti, +1.088) ed EmiliaRomagna (4.720, +754). Tra le province l’unica sorpresa: a guidare per punti di ricarica installati c’è Roma (4.451 punti, +1.052 nei 12 mesi), seguita da Milano (3.618 punti, +1.074), Napoli (2.839 punti, +212), Torino (2.641 punti, +634) e Brescia (1.681 punti, +216). Sulle autostrade intanto – sempre tenendo come riferimento temporale quello dello scorso 30 giugno – i punti di ricarica si attestano a 963 unità (in aumento dalle 657 del giugno 2023 e le 235 del giugno 2022), di cui l’85% è di tipo veloce in corrente continua e il 62% supera i 150 kW di potenza. In altre parole, il 41% delle aree di servizio autostradali è già dotato di infrastrutture per la ricarica “Lo straordinario sviluppo registrato negli ultimi anni è un’ottima notizia per il nostro paese e per chi vuole passare alla mobilità elettrica”, aveva commentato, alla presentazione dei dati del primo trimestre, il presidente di Motus-E, Fabio Pressi, osservando che davanti a un’infrastruttura così ampia, sostenuta finora quasi esclusivamente da investimenti privati, “la progressiva crescita del circolante elettrico, che potrà trovare anche nelle flotte aziendali una leva molto importante, avrà un ruolo chiave anche per preservare e ampliare il vantaggio economico della ricarica elettrica rispetto alle alimentazioni tradizionali, maggiormente esposte alle tensioni geopolitiche internazionali”.
TIPOLOGIE DI RICARICA
“L’ampliamento della rete di ricarica”, parola di Pressi, “troverà un’ulteriore spinta nell’attuazione del Regolamento europeo AFIR che fissa una serie di
ambiziosi target per accelerare ulteriormente la creazione di un network europeo per la ricarica a uso pubblico sempre più denso e moderno”.
Chi, dove, quando: alcune idee per ricaricare in movimento
Con l’espansione della mobilità elettrica, cresce l’importanza di comprendere le opzioni disponibili per la ricarica dei veicoli elettrici. Il mercato delle infrastrutture di ricarica è in rapido sviluppo, difficile da riassumere in quanto in continua evoluzione, una realtà che vanta comunque diversi operatori che offrono soluzioni su vaste aree del territorio nazionale. Proviamo ad elencare, ovviamente in maniera non esaustiva, alcuni tra gli operatori più diffusi e le opportunità fornite grazie alle strategie di interoperabilità che si stanno sempre più diffondendo.
A2A – Con una forte presenza soprattutto
nel Nord Italia, è un operatore tra i più noti del settore. Fornisce sia soluzioni di ricarica pubbliche che private, con un focus sull’integrazione sostenibile e sull’efficienza energetica.
Be Charge – Altra grande realtà italiana che offre una vasta rete di punti di ricarica distribuiti sul territorio nazionale. Le stazioni sono compatibili con la maggior parte dei veicoli elettrici e sono dotate di tecnologie di ricarica sia lente che rapide.
Enel X – È probabilmente l’operatore più noto e con la più ampia diffusione sul territorio nazionale. Offre colonnine
di ricarica sia lente (fino a 22 kW) che veloci (oltre 50 kW), aperte anche alle offerte di altri fornitori.
RePower – Conosciuta per la qualità del servizio e per l’attenzione all’energia rinnovabile, offre soluzioni di ricarica per aziende e privati, con una rete di colonnine che si sta espandendo in diverse città italiane.
Tesla – Opera esclusivamente sulla propria rete di Supercharger, dedicata principalmente ai veicoli Tesla. In attesa dei veicoli commerciali firmati Musk, le stazioni Supercharger offrono ricariche rapide e ad alta potenza,
spesso situate in punti strategici lungo le autostrade e le principali arterie stradali. Se convenzionati, anche i proprietari di altri veicoli elettrici possono utilizzare un diverso fornitore di servizi di mobilità elettrica (MSP) per accedere alla rete Supercharger Tesla.
Wroom – Questo operatore è praticamente un outsider in questa lista, se ne parla molto in rete ed è conosciuto sia per la propria rete di colonnine, concentrata principalmente nel Nord Italia, sia per la sua strategia di roaming che permette di ricaricare presso le colonnine di altri operatori a tariffe concorrenziali. Almeno per ora.
Per gentile concessione Enel X.
Cos’è il regolamento AFIR? In poche parole, si può dire che il regolamento europeo, approvato all’interno del pacchetto Fit for 55, richiede agli stati membri di collocare un livello minimo di punti di ricarica per assicurare sufficiente infrastruttura ai cittadini e alle imprese che vogliono puntare sulla mobilità elettrica. “Il lieve rallentamento delle installazioni nell’ultimo trimestre indica che gli operatori della ricarica si stanno già attrezzando per la grande sfida del PNRR, per la quale occorrerà uno sforzo straordinario”, ha rilanciato, a fine luglio, Fabio Pressi. “Per centrare gli obiettivi del Piano sarà determinante il contributo di tutti gli attori coinvolti, dalle municipalità ai distributori di energia elettrica, chiamati anch’essi a un impegno eccezionale”.
GLI AMBIZIOSI
OBIETTIVI MINISTERIALI
Fa eco a questa necessità Eugenio Sapora, general manager in Italia di Electra, società specializzata nella ricarica ultraveloce, commentando proprio i
Il testo del cosiddetto regolamento AFIR prevede obiettivi di realizzazione specifici che dovranno essere raggiunti nel 2025 o nel 2030, in particolare: a partire dal 2025, stazioni di ricarica rapida di almeno 150 kW per autovetture e furgoni dovranno essere installate ogni 60 km lungo i principali corridoi di trasporto dell’UE, la cosiddetta “rete transeuropea dei trasporti (TEN-T)”: a partire dal 2025, stazioni di ricarica per i veicoli pesanti con una
nuovi fondi del PNRR bis: “Il bando Mase del 2023 era poco accessibile, a causa di tempistiche troppo serrate, che non tenevano conto dei lunghi tempi necessari sia per concludere le trattative con i privati sia per ottenere i permessi nel caso di spazi pubblici, e di vincoli geografici troppo stringenti, che avrebbero costretto alcuni player a ripensare il proprio piano industriale”. “Il nuovo decreto si distingue per una maggiore chiarezza e accessibilità, caratteristiche che accogliamo con grande favore ” , spiega Sapora.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dal canto suo, ha aperto una pagina dedicata al cosiddetto “Investimento 4.3 – Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica”, ovvero l’investimento che prevede la costruzione su larga scala di punti pubblici di ricarica rapida e di stazioni di ricarica sperimentali con stoccaggio. All’Investimento si accompagnano le riforme dei prezzi della ricarica elettrica e delle relative concessioni elencate nella componente di riforma del contesto imprenditoriale. Va detto, per onor di cronaca, che già adesso l’Italia, con una media di 1 punto di
ricarica ogni 5 chilometri di strade, si posiziona davanti a paesi come il Regno Unito (1 punto ogni 6 km), la Germania (1 punto ogni 7 km) e la Francia (1 punto ogni 9 km).
C’è ancora da lavorare per una rete di ricarica capillare e ben distribuita, specie nel sud e nell’isole, per questo l’importo complessivo dell’Investimento – che rimane all’interno delle opere relative al PNRR – supera i 741 milioni di euro con obiettivi assai importanti: 7.500 punti di ricarica rapida in autostrada, 13.000 punti di ricarica rapida in centri urbani e 100 stazioni di ricarica sperimentali con stoccaggio. Per arrivare ai target previsti, l’investimento si compone di tre linee d’intervento: linea A con l’installazione di stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici in strade extra-urbane da almeno 175 kW; linea B con l’installazione di stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici in zone urbane da almeno 90 kW; linea C con l’installazione di stazioni di ricarica pilota con natura sperimentale e stoccaggio di energia. Gli obiettivi del PNRR, non dimentichiamolo, includono anche la connessione da parte dei distributori locali e l’attivazione entro la fine del 2025. Attualmente, infatti, riporta sempre l’ultimo monitoraggio di Motus-E, il 17,9% dei punti installati è ancora in attesa di
potenza minima di 350 kW dovranno essere installate ogni 60 km lungo la rete centrale TEN-T e ogni 100 km sulla rete globale TEN-T, arrivando a coprire l’intera rete entro il 2030; a partire dal 2030, stazioni di rifornimento di idrogeno sia per le autovetture che per gli autocarri dovranno essere installate in tutti i nodi urbani e ogni 200 km lungo la rete centrale TEN-T; entro il 2030 i porti marittimi che
accolgono un numero minimo di navi passeggeri di grandi dimensioni, o navi container, dovranno fornire elettricità da terra per tali navi; gli aeroporti dovranno fornire elettricità agli aeromobili in stazionamento presso tutti i gate entro il 2025 e presso tutte le postazioni remote entro il 2030; gli utenti dei veicoli elettrici o alimentati a idrogeno dovranno poter pagare facilmente presso i punti
di ricarica o di rifornimento con carte di pagamento o dispositivi con funzionalità senza contatto, senza che sia necessario un abbonamento e nella completa trasparenza dei prezzi; i gestori dei punti di ricarica o di rifornimento dovranno fornire ai clienti, attraverso strumenti elettronici, informazioni complete su disponibilità, tempi di attesa o prezzi presso le differenti stazioni.
collegamento e attivazione. Questo evidenzia, ancora una volta, l’importanza di velocizzare le procedure autorizzative e di un maggiore coinvolgimento di tutti i soggetti chiamati in causa.
FLESSIBILITÀ E MASSIMO RAGGIO D’AZIONE, COSA
SERVE AGLI EVAN
In uno Speciale Furgoni non possiamo dimenticare le necessità dei veicoli commerciali che richiedono un’attenzione particolare riguardo a flessibilità, sicurezza ed efficienza. Tra le ultime soluzioni arrivate sul mercato, ne segnaliamo una grazie alla quale furgoni e autocarri leggeri con rimorchio finalmente possono effettuare la ricarica elettrica direttamente sulla rampa di carico, pensata da un’azienda che opera in questa nicchia di mercato: “Talvolta più lungo è semplicemente meglio”, spiega Christoph Erni, CEO e fondatore di Juice, illustrando il nuovo Juice Charger me 3 max. “Ancora meglio della sola lunghezza, c’è un raggio d’azione variabile che assicuri la libertà di caricare mezzi elettrici in diversi luoghi d’impiego, come officine o garage. La ricarica può avvenire senza alcun problema anche quando il veicolo di un
I costruttori
cliente viene spostato su una piattaforma di sollevamento. L’avvolgicavo provvede a fornire la necessaria flessibilità e al tempo stesso contribuisce a evitare efficacemente rischi di inciampo, una delle più frequenti cause di incidente in fabbrica. Arriva praticamente ovunque, tanto che nei depositi di veicoli non servono più posti auto separati per mezzi elettrici. In un batter d’occhio ogni parcheggio si trasforma in un parcheggio per veicoli elettrici.” Insomma, ricaricare in sicurezza è un must ovunque e comunque.
IL VANTAGGIO DELL’INTEROPERABILITÀ
Facciamo un passo indietro. Chi si muove per lavoro sa che è impossibile prevedere ogni singolo spostamento e, pur adottando la migliore strategia per la ricarica in azienda, spesso ci si scontra con le esigenze dell’ultimo minuto. Chi guida un furgone elettrico deve conoscere anche le offerte sul mercato; nel box a lato, senza alcuna pretesa di copertura totale, abbiamo indicato alcuni tra gli operatori più interessanti del mercato per le loro soluzioni. Qui entra in gioco un nuovo fattore: la scelta dell’offerta migliore non segue solo
l’infrastruttura fisica, anzi. Esiste anche il “roaming” che si basa sulla possibilità di utilizzare le infrastrutture di diversi operatori senza doversi limitare a un unico provider. Questa flessibilità può rappresentare un vantaggio significativo per gli utenti che desiderano risparmiare, specialmente per coloro che intervallano viaggi frequenti e/o lunghi nella propria attività quotidiana. Molti operatori utilizzano strategie che consentono ai propri utenti di ricaricare presso le colonnine di altri operatori a costi inferiori degli stessi fornitori originari. Non è una novità: chi ha memoria dei primordi della telefonia mobile italiana, ricorderà come i primi gestori competitor di Tim fornissero tariffe migliori pur operando i propri servizi in “roaming”, ovvero sulla stessa rete concessa dall’operatore. In questa era post-pionieristica, anche per la ricarica elettrica rimane fondamentale l’interoperabilità; un obiettivo che è centrale per gli aderenti a Motus-E per i quali risulta un fattore chiave per supportare concretamente la diffusione dell’emobility. Capirne il perché è facile: in questo modo il sistema garantisce maggiore flessibilità e copertura sul territorio, rendendo fruibili le colonnine a un maggior numero di utenti e potenziando i servizi offerti. Per questo l’importanza di stringere accordi di interoperabilità tra CPO (charging point operator) per semplificare le operazioni di ricarica per i clienti non può che aumentare le opportunità di business per tutto il settore. Non a caso MOTUS-E rappresenta un “ecosistema” unico nel suo genere: è la prima associazione in Italia che unisce operatori industriali, il mondo automotive, utilities, l’ambito accademico, associazioni ambientaliste e di consumatori, movimenti d’opinione, tutti uniti per accelerare il passaggio verso una mobilità sostenibile ed elettrica. #
A PROVA DI VAN OF THE YEAR
Erede del Transit Custom di Ford Pro
International Van Of The Year 2024, l’ambito premio per il 2025 è stato consegnato a Renault Master
di Valeria Di Rosa
“La giuria dell’IVOTY è stata colpita dal nuovo design e dal livello di innovazione e tecnologia sviluppato nella nuova gamma Master, che presenta avanzate soluzioni aerodinamiche, maggiore facilità d’uso con aumentata efficienza, spazio, sicurezza e comfort. Inoltre, la sua nuova piattaforma multi-energia può ospitare motorizzazioni diesel, elettriche e a idrogeno. Tutti attributi che soddisfano i criteri del programma di premiazione. Un veicolo a prova di futuro. Congratulazioni a Renault per questo meritato successo.” Con queste parole Jarlath Sweeney, Presidente della Giuria dell’ International Van of the Year, ha commentato l’assegnazione al Renault Master del prestigioso Van of The Year 2025, durante la cerimonia di premiazione che si è tenuta durante lo IAA Transportation 2024.
LE MOTIVAZIONI
A convincere la giuria sono state le tecnologie innovative, i miglioramenti del
design e l’impegno di Renault per la mobilità sostenibile. Il design “Aerovan” del Renault Master e la nuova piattaforma multi-energia, infatti, lo posizionano come un nuovo punto di riferimento sul mercato, offrendo la migliore efficienza della categoria nelle versioni a combustione, elettrica o a idrogeno. Nello specifico, il Renault Master H2-Tech è il primo furgone a idrogeno a ricevere questo riconoscimento. Questa versione a idrogeno è stata sviluppata grazie all’esperienza pionieristica di HYVIA, una joint venture tra Renault Group e Plug. Sarà commercializzata in Europa entro la fine del 2025. “Questo è un ottimo riconoscimento e una vera ricompensa per tutte le squadre che hanno lavorato a questo progetto. Il nuovo Master è un perfetto esempio di ciò che ha sempre rappresentato la forza dei veicoli commerciali Renault per oltre 120 anni: prodotti innovativi, di rottura e multi-energia, progettati per essere personalizzati quasi all’infinito per soddisfare le esigenze di ciascuno dei nostri clienti professionali” ha dichiarato Heinz-Jürgen Löw, Responsabile dei Veicoli Commerciali Renault Group.
IL NUOVO RENAULT MASTER
Presentato al Solutrans di Lione lo scorso anno, il Nuovo Renault Master si distingue per un ambiente interno di alta qualità, con una plancia a forma di S orientata verso il conducente e materiali premium. Offre un abitacolo spazioso e moderno, con volante regolabile e un display da 10’’ di serie. La versione con cambio automatico ha la leva sul volante per un maggior comfort. L’interno è progettato per trasformarsi in un ufficio mobile, con un tavolino integrato nel sedile centrale e vani per PC, oltre a prese USBC per dispositivi elettronici. L’esterno ha un design robusto e distintivo, con fari Full LED, una griglia prominente e miglioramenti aerodinamici che riducono il consumo e le emissioni di CO2 Renault Master include tecnologie avanzate come 20 sistemi di assistenza alla guida, connettività all’avanguardia con Google integrato e servizi specifici per i professionisti. La connettività delle versioni elettriche include pianificazione della ricarica e integrazione con l’app My Renault per gestire funzioni da remoto. Il veicolo è versatile, con configurazioni personalizzabili e allestimenti chiavi in mano per soddisfare le diverse esigenze degli operatori professionali.
Il veicolo è disponibile in diverse motorizzazioni, quali diesel, elettrico e, idrogeno, garantendo efficienza e carico utile elevato.
Premiazione: Un momento della consegna del premio International Van of the Year, che si è svolta durante lo IAA Transportation 2024.
LA PIATTAFORMA MULTI-ENERGIA
Tutte le versioni escono dalla stessa catena di montaggio, il che consente una grande flessibilità di adattamento alle esigenze della clientela. Il Nuovo Renault Master è l’unico veicolo della sua categoria prodotto in Francia: tutte e tre le alimentazioni delle motorizzazioni e tutte le varianti della carrozzeria sono prodotte sulla stessa linea, a Batilly (nei pressi di Metz).
MOTORE DIESEL BLUE DCI:
Per Nuovo Renuault Master sono previste quattro varianti di motorizzazione Diesel Blue dCi, con potenze da 105, 130, 150 e 170 cv. Questi motori offrono notevoli vantaggi a livello di consumi
FORD TRANSIT CUSTOM
Il nuovo Transit Custom era stato eletto International Van Of The Year 2024 da una giuria di esperti composta da 25 giornalisti del settore e assegnato al Solutrans dello scorso anno. Questo furgone di nuova generazione, leader nel suo segmento, è stato lanciato in Europa da Ford Pro all’inizio del 2023 e offre una vasta gamma di varianti e innovazioni uniche basate sulle esigenze dei clienti, tra le quali il modem 5G per una connettività costante, aggiornamenti software wireless per oltre 30 moduli del veicolo, il sistema Delivery Assist per velocizzare le consegne, l’integrazione con Alexa tramite Alexa Built-In e un volante inclinabile. Il Transit Custom è stato il furgone da una tonnellata più venduto in Europa nel 2023, nonché il veicolo più venduto in assoluto nel Regno Unito nel 2021 e nel 2022.
(- 1,5 l/100 km in media) e di emissioni di CO2 (- 39 g/km), restando così al di sotto dei 200 g/km. La trasmissione è affidata ad un cambio manuale classico o un nuovo cambio automatico EAG9 a convertitore di coppia a 9 rapporti, particolarmente efficiente.
MOTORE ELETTRICO:
Le versioni 100% elettriche di Nuovo Renault Master offrono due motorizzazioni, da 96 o 105 kW, entrambe in grado di erogare una coppia di 300 Nm, con una batteria dalla capacità rispettivamente di 40 kWh (180 km di autonomia in ciclo WLTP) e 87 kWh (oltre 410 km di autonomia in ciclo WLTP). Nuovo Renault Master può, così, vantare valori record, con
un carico utile di 1.625 kg con patente B, autonomia fino a oltre 410 km in ciclo WLTP e capacità di traino di 2,5 tonnellate. I consumi restano moderati, con un valore WLTP di 21 kWh/100 km per la versione dotata di batteria da 87 kWh, grazie all’innovativo sistema di termogestione. La ricarica rapida da 130 kW DC consente di recuperare 229 km di autonomia in soli 30 minuti. Al proprio domicilio, per ricaricare dal 10 al 100% bastano meno di quattro ore con wallbox da 22 kW AC.
MOTORE A IDROGENO:
Nuovo Renault Master è stato progettato anche per essere offerto, in futuro, nella versione a idrogeno H2 con cella a combustibile. #
International Van Of The Year 2024
È sempre LUI, ma ancora MEGLIO
Prosegue l’evoluzione del Vito che mantiene il proprio carattere ma migliora sotto il cofano e nella catena cinematica.
Naturalmente nella nuova gamma c’è anche l’eVito, versione full electric del commerciale Mercedes-Benz
di Alessandro Rigatto
Èed equipaggiamento: “base”, Pro e Select, con dotazioni via via crescenti. Dove però i Vito sono in tutto e per tutto uguali tra loro, indipendentemente dalla versione, è nella presenza, per la prima volta su questo modello, del sistema MBUX, con schermo centrale da 10,25 pollici e display a colori da 5,5 pollici nel quadro strumenti, e dell’avviamento a pulsante.
cambiato poco fuori, anche per non far invecchiare troppo la serie precedente, molto sottopelle, per aggiornare l’intera area dedicata alla connettività, ai sistemi di infotainment, ai dispositivi di sicurezza e guida assistita. Con il model-year 2024, quindi, il Vito e il suo gemello a emissioni zero eVito entrano nella seconda metà del loro ciclo di vita, confermandosi quali veicoli di riferimento nel segmento dei mid-size van con massa totale massima ammessa a terra tra 28 e 32 quintali, dove rappresentano proposte di spicco, con la stella a tre punte sul frontale a sottolineare l’appartenenza di questi veicoli al mondo premium. All’esterno solo un occhio ben allenato riesce a individuare la nuova generazione del Vito: calandra rinnovata, ruote ridisegnate, più aerodinamiche, e fanaleria a LED (opzionale) sono i principali “segni particolari”, che distinguono il modello del 2024. Nel dettaglio la griglia del radiatore presenta tre lamelle dall’aspetto tridimensionale e la tradizionale stella centrale. Dietro di essa si trova una sportiva griglia a diamante nera. I fari Multibeam LED, di serie per l’allestimento di punta Select al pari
della calandra cromata e dei paraurti in tinta veicolo, pongono un altro accento di stile con il loro design elegante. In coda, le luci a LED di nuova concezione e dal contorno più scuro assicurano un aspetto dinamico e di alta qualità. I paraurti non sono verniciati nella versione “base”: quasi un plus perché la superficie granulata è resistente e ne sottolinea la robustezza. Per un aspetto più esclusivo, le lamelle della griglia del radiatore possono essere cromate e i paraurti possono essere verniciati in tinta veicolo.
UNA GAMMA
MOLTO ARTICOLATA
Il nuovo Vito ripropone la sua gamma ben articolata in termini di motori, formati, configurazioni e allestimenti. Cuore dell’offerta tecnica è il 4 cilindri turbodiesel common-rail da 1950 cc di cilindrata, con potenze di 102, 136, 163, 190 e 239 CV, cui aggiungerà un’unità turbobenzina mild-hybrid in futuro per la configurazione minibus (Tourer) e per il modello destinato al trasporto promiscuo di cose e persone (Mixto). L’unità a gasolio meno potente è disponibile solo sul Vito furgone, quella più potente sul modello destinato al trasporto persone, il Vito Tourer, anche in abbinamento con la trazione integrale, proposta peraltro pure sui propulsori da 163 e 190 CV. Tre i formati di carrozzeria: Compact, Long ed Extralong, con due misure di interasse. Tre anche i livelli di allestimento
ASSISTENTE VOCALE COME IN AUTO
Il sistema multimediale MBUX fornisce suggerimenti personalizzati per varie funzioni di infotainment, operative e del veicolo. Può ricordare le stazioni radio preferite o, con la navigazione opzionale, le destinazioni abituali. Si aziona tramite il display centrale, i pannelli di controllo a sfioramento sul volante o l’assistente vocale Hey Mercedes, capace di dialogare e apprendere. Questo assistente utilizza i microfoni presenti nel pannello di comando sopraelevato Comfort (opzionale) per riconoscere da quale sedile anteriore si parla. Ciò significa che sa riconoscere chi vuole attivare il riscaldamento dei sedili, per esempio. Con MBUX è possibile creare fino a sette profili personali nel veicolo.
Scansionando un codice QR con l’app Mercedes me, il veicolo viene automaticamente collegato all’account Mercedes me. Le preferenze individuali, come la stazione radio preferita, possono essere trasferite in tutti i veicoli Mercedes-Benz con l’attuale generazione di MBUX attraverso il proprio profilo Mercedes me. Ciò aumenta il comfort individuale, soprattutto in caso di frequenti cambi di conducente e di veicolo, per esempio per i gestori di flotte.
POSTO GUIDA FUNZIONALE E DI IMPRONTA AUTOMOBILISTICA
COMPORTAMENTO
DINAMICO SICURO
E PREVEDIBILE
Su strada i nuovi Vito confermano le doti positive che anche le precedenti generazioni hanno messo in luce. In occasione del test-drive abbiamo potuto guidare per un centinaio di chilometri il Vito furgone Long 116 CDI con cambio automatico, un veicolo confortevole e silenzioso, adatto sia alle mission su media e lunga distanza, quelle tipiche dei corrieri espressi e dei padroncini, sia alle consegne dell’ultimo miglio, con la trasmissione 9G Tronic che allevia la fatica alla guida grazie all’assenza del pedale della frizione e al funzionamento molto dolce del cambio automatico. I progressi più significativi sono legati alle dotazioni di sicurezza arricchite e alle nuove funzioni della guida assistita.
ASSISTENTI
ALLA GUIDA EVOLUTI
Passando alla plancia, totalmente ridisegnata trovando ispirazione dai modelli più recenti della Casa di Stoccarda, ed esaminandola nel dettaglio, spicca il display centrale ad alta risoluzione che offre funzioni quali navigazione, collegamento con i dispositivi multimediali, telefono o informazioni sul veicolo. Nel nuovo quadro strumenti campeggia il display a colori 5,5 pollici tra il tachimetro e il contagiri. Mostra tutte le informazioni importanti a colpo d’occhio, come il chilometraggio e il livello del serbatoio. Inoltre, dal menu è possibile richiamare la radio, la navigazione (opzionale), i supporti musicali, il telefono, i sistemi di assistenza, le impostazioni del veicolo e le scadenze di assistenza. La selezione del menu avviene tramite un pannello di controllo a sfioramento sul volante. Ai lati del monitor da 10,25 dell’infotainment si trovano le due bocchette di ventilazione centrali, sviluppate in altezza.
La nuova console centrale opzionale offre un portabicchieri rimovibile, due porte USB-C e due vani portaoggetti aperti. Il ripiano inferiore è disponibile come superficie di ricarica induttiva wireless per gli smartphone compatibili. È possibile ricaricare un massimo di tre dispositivi mobili contemporaneamente.
I sistemi di sicurezza e assistenza nel nuovo Vito hanno funzioni aggiuntive e, in alcuni casi, risultano ulteriormente sviluppate. La maggior parte di essi è già inclusa nella dotazione di serie: il sistema di assistenza alla frenata attiva include ora la funzione di traffico trasversale. Ciò significa che è in grado di segnalare l’attraversamento di veicoli in verticale fino a una velocità di 60 km/h e, se necessario, di avviare una frenata di emergenza. Inoltre, ora è in grado di fornire assistenza alla frenata in curva a una velocità massima di 40 km/h se c’è il rischio di collisione con un altro veicolo durante la svolta. Un’altra novità riguarda la frenata d’emergenza: ora può attivarsi pure in caso di veicoli che si avvicinano frontalmente, anche in contromano, fino a 70 km/h. Grazie alla nuova telecamera anteriore, l’Active Lane
CHARGING
Così
Keeping Assist evita l’abbandono involontario della corsia. Se la telecamera del sistema rileva un allontanamento dalla corsia, viene effettuato un intervento correttivo sullo sterzo per riportare il veicolo nella corsia di marcia. Una delle dotazioni più utili nei viaggi autostradali e in quelli a lungo raggio è il regolatore attivo della velocità, Distronic nella nomenclatura Mercedes -Benz. Oggi questo dispositivo presenta funzioni aggiuntive, come l’Active Distance Assist Distronic, che regola automaticamente la velocità prima di curve, incroci a T, rotatorie o caselli; la situazione viene percorsa a seconda del programma di guida selezionato, accelerando quindi per tornare alla velocità impostata. Dopo un arresto automatico, se il traffico riprende a scorrere entro 3 secondi il Distronic fa sì che veicolo riparta da sé, mentre in autostrada il veicolo può ripartire automaticamente dopo un’interruzione del traffico fino a 60 secondi. Degna di nota anche l’assistenza attiva ai limiti di velocità, che li può rilevare tramite telecamera e navigazione e visualizzarli nel quadro strumenti, facendoli poi applicare dal Distronic Active Distance Assist e non devono essere inseriti manualmente nel sistema. Infine, l’assistenza attiva allo sterzo, che aiuta il conducente a mantenere il furgone al centro della corsia, rivelandosi particolarmente utile nei viaggi monotoni su strade rettilinee e su curve a largo raggio grazie al riconoscimento della segnaletica stradale.
Listino da 31.110 euro per il Vito furgone Compact 110 CDI, da 30.390 euro per il Vito Mixto Compact 110 CDI e da 40.350 euro per il Vito Tourer 114 CDI con cambio automatico. #
cambia l’eVito
Rinnovato fuori, dentro e sottopelle al pari del Vito con motori endotermici, l’eVito elettrico è dotato di una batteria da 60 kWh e di un motore elettrico dotato di una potenza di picco di 85 kW (116 CV) e di una potenza continua di 70 kW (95 CV). L’autonomia elettrica dichiarata è di 319 km. L’eVito Tourer ha una potenza di picco di 150 kW (204 CV) e una potenza continua di 70 kW (95 CV). È possibile scegliere tra due dimensioni di batteria con una capacità utile di 60 kWh o 90 kWh; con quest’ultima l’autonomia WLTP arriva a 381 km, anche grazie al recupero di energia efficiente e all’ottimizzazione della gestione termica (eVito Tourer 90 kWh: consumo energetico combinato: 28,625,9 kWh/100 km). Quest’ultimo è stato sviluppato tecnicamente nel nuovo eVito. È ora possibile utilizzare il calore residuo del motore elettrico in aggiunta al calore residuo della batteria. Ciò consente di climatizzare l’abitacolo
con un minimo consumo di energia, soprattutto quando le temperature esterne sono basse, e di aumentare l’efficienza e l’autonomia effettive.
Di serie, entrambi i modelli eVito supportano la ricarica in corrente alternata (AC) presso una wallbox o presso le stazioni di ricarica pubbliche fino a 11 kW, nonché la ricarica in corrente continua (DC) presso le stazioni di ricarica rapida fino a 110 kW (eVito Tourer con batteria da 90 kWh) e 80 kW (eVito furgone ed eVito Tourer con batteria da 60 kWh). L’eVito Tourer può essere caricato dal 10 all’80% in circa 40 minuti presso una stazione di ricarica a corrente continua con 110 kW, il furgone con 80 kW in circa 35 minuti.
Le batterie dei Vito elettrici sono garantite per 8 anni o 160.000 km per una carica residua della batteria del 70%.
I prezzi in Italia: 55.750 per l’eVito Long 112 con batteria da 60 kWh e 66.930 euro per l’eVito Tourer Long 126.
Nuove versioni per un’ ICONA
Volkswagen aggiorna e amplia la gamma dell’erede del Bulli con cinque modelli con passo lungo e corto
di Ferruccio Venturoli
Il Volkswagen ID. Buzz, in pochissimi anni di vita, ricordiamo che è stato presentato all’inizio del 2022 e che nel 2023 si è aggiudicato l’International Van of the Year è già un classico. Un veicolo elettrico unico al mondo, un’icona in grado di coniugare, in modo perfetto, un design modernissimo con il ricordo di un altro evergreen, il Bulli. Sull’onda
ID. Buzz GTX rappresenta il modello di punta a trazione integrale della linea ID. Buzz è progettato per avere performance ed elevate capacità di traino. L’ID. Buzz GTX può essere configurato con un passo normale e una batteria da 79 kWh e con un passo allungato e una batteria da 86 kW.
di un gradimento internazionale sempre crescente Volkswagen Veicoli Commerciali amplia e aggiorna la gamma di modelli di quello che è, di fatto, il Bulli elettrico. Dopo il debutto dell’ID. Buzz con passo lungo, sono ora previsti ulteriori versioni: l’ID. Buzz GTX con passo corto e lungo (capacità utile della batteria di 79 kWh e 86 kWh), l’ID. Buzz Cargo dotato anche di trazione integrale per la prima volta in versione 4MOTION (batteria da 79 kWh). La batteria può essere caricata fino a 165 kW presso stazioni di ricarica rapida DC.
ID. BUZZ CARGO 4MOTION
L’ID. Buzz Cargo 4MOTION a trazione integrale rappresenta il van più potente della gamma Volkswagen; è azionato da un motore elettrico su ciascuno degli assi anteriore e posteriore che. insieme, forniscono una potenza di sistema di 250 kW (340 CV). Una batteria da 79 kWh è a bordo come unità di accumulo di energia e può essere caricata fino a 185 kW presso stazioni di ricarica rapida CC. L’autonomia WLTP
combinata è fino a 432 km. La trazione integrale elettrica aumenta la capacità di traino dell’ID. Buzz a due o tre posti da 1.200 kg a 1.800 kg (frenato, su pendenza del 12%) rispetto alla versione a trazione posteriore da 210 kW.
ID. BUZZ GTX
ID. Buzz GTX rappresenta il modello di punta a trazione integrale della linea ID. Buzz è progettato per avere performance ed elevate capacità di traino. L’ID. Buzz GTX può essere configurato con un passo normale e una batteria da 79 kWh e con un passo allungato e una batteria da 86 kW con prezzi a partire da 73.102 euro (in Germania). La batteria da 86 kWh viene ricaricata fino a 200 kW presso stazioni di ricarica rapida CC e la batteria da 79 kWh fino a 185 kW. L’architettura di trasmissione è simile a quella dell’ID Buzz Cargo 4MOTION. Entrambi i modelli GTX sono molto agili: quando viene richiesta la sua piena potenza di picco, l’ID. Buzz GTX con batteria da 79 kWh accelera fino a 100 km/h in 6,1 secondi, mentre la versione lunga con batteria da 86 kWh impiega 6,5 secondi. La capacità di traino massima ricalca sul passo corto quella del Cargo 4MOTION a 1.800 kg, sul passo lungo arriva a 1.600. Le elevate prestazioni di guida sono abbinate a lunghe autonomie WLTP fino a 423 km (GTX con passo normale) e fino a 475 km (GTX con passo lungo).
Ma ID. Buzz GTX è destinato anche a chi non vuole passare inosservato così si differenzia dagli altri modelli sia esteticamente che in termini di equipaggiamento. Dal frontale esclusivo agli elementi scuri della carrozzeria rifiniti in nero lucido fino ai cerchi in lega da 20 pollici. Di serie gli interni sportivi e l’IQ. LIGHT – fari anteriori a matrice di LED. Una nuova verniciatura nel colore rosso ciliegia è offerta in esclusiva per l’ID. Buzz GTX.
SOFTWARE E HARDWARE
OTTIMIZZATI
I nuovi modelli ID. Buzz hanno ricevuto un aggiornamento hardware e software. A bordo c’è una generazione completamente nuova di sistemi di in fotainment (di serie) con una naviga zione intuitiva nei menu e una potenza di calcolo molto veloce. Il touchscreen del sistema ha ora una dimensione di 12,9 pollici invece di 12,0 pollici. Nuo va anche la touch bar illuminata per il controllo della temperatura e del volume. Il nuovo assistente vocale viene azionato con comandi na turali e non solo consente il con trollo di numerose funzioni del veicolo, ma fornisce anche ri sposte a domande di cultura generale utilizzando la con nessione online a banche da ti come Wikipedia e l’integra zione ChatGPT. L’ID. Buzz può essere ordinato con un display head-up. La nuova gamma di siste mi di assistenza comprende invece il Park Assist Plus con funzione Remo te per il parcheggio a distanza trami te smartphone. L’Exit Assist, all’aper tura di una porta, segnala la presen za di veicoli a motore e biciclette che si avvicinano dalla zona posteriore e,
L’ID. Buzz Cargo, il van piu potente della gamma Volkswagen, viene dotato anche di trazione integrale per la prima volta in versione 4MOTION (batteria da 79 kWh).
in caso di pericolo, ne impedisce temporaneamente l’apertura.
L’AIUTO DI CHATGPT
Utilizzando l’assistente vocale, in futuro, i conducenti e i passeggeri di tutti i nuovi modelli ID. Buzz potranno accedere alla banca dati in continua
espansione dell’intelligenza artificiale tramite ChatGPT e farsi leggere i contenuti ricercati durante la marcia. L’integrazione di ChatGPT offre numerose nuove possibilità che vanno ben oltre il sistema di comando vocale finora in uso. Per l’uso da parte di chi sta al volante non cambia nulla: non è necessario creare un nuovo account né installare una nuova app. L’assistente vocale si attiva pronunciando “Ciao IDA” e, se i sistemi precedenti non sono in grado di fornire una risposta, la richiesta viene inoltrata in forma anonimizzata all’intelligenza artifi-
La prevendita dell’ID. Buzz Cargo 4MOTION è iniziata lo scorso agosto, mentre le versioni a passo lungo e GTX arriveranno a brevissimo, in autunno.
EQUIPAGGIAMENTI DI SERIE
I nuovi ID. Buzz hanno ricevuto un aggiornamento hardware e software; una generazione completamente nuova di sistemi di infotainment. Il touchscreen del sistema ha ora una dimensione di 12,9 pollici invece di 12,0 pollici.
Tutti i modelli ID. Buzz sono dotati di due porte scorrevoli, fari a LED e gruppi ottici posteriori a LED, telecamera anteriore per i sistemi di assistenza alla guida, volante multifunzione, sistema di mantenimento della corsia Lane Assist, sistema di frenata di emergenza autonoma Front Assist, V2X (utilizzando lo sciame di dati avvisa in caso di pericoli nelle immediate vicinanze), Dynamic Road Sign Display, Park Distance Control, Sistema di navigazione “Discover Pro”, App-Connect (incl. App-Connect Wireless) per Apple CarPlay e Android Auto, interfaccia per telefoni cellulari, climatizzatore automatico e Keyless Start.
La prevendita dell’ID. Buzz Cargo 4MOTION è iniziata lo scorso agosto, mentre le versioni a passo lungo e GTX arriveranno a brevissimo, in autunno. #
CONSIGLI… SPASSIONATI
Torna la guida “a tu per tu” con le case, puntuali ogni dodici mesi arrivano i consigli per chi cerca di adattare le proprie necessità lavorative alla versatilità di un van. La scelta non manca, i costruttori hanno risposto come sempre con una serie di opportunità tutte da scoprire, con un’offerta che guarda già al futuro a cura di ANDREA TRAPANI
MERCEDES
RENAULT RENAULT TRUCKS FORD NISSAN STELLANTIS
MAN IVECO
Anche quest’anno, il settore dei veicoli commerciali si è confermato uno dei principali protagonisti dell’innovazione tecnologica e sostenibile, portando avanti un dibattito fondamentale sulle tendenze che guideranno il futuro del trasporto. Da tempo si parla di elettrico come pilastro delle nuove soluzioni, ne conosciamo potenzialità e limiti, ma le novità più interessanti riguardano la crescente attenzione verso soluzioni alternative come l’idrogeno. Se l’elettrificazione è ormai una certezza consolidata, soprattutto per i centri urbani, il vero interrogativo si sposta ora sulla capacità di integrare veicoli a zero emissioni anche in ambiti più complessi come il trasporto a lunga distanza e le aree rurali. Per questo abbiamo chiesto, ancora una volta, ai principali costruttori di indicarci i veicoli che vogliono consigliare ai nostri lettori interessati all’acquisto di un van.
Come sempre le risposte sono state numerose, in un certo modo ognuna con le proprie caratteristiche, tra modelli specifici e gamme che si stanno affermando nel listino di ogni casa. La comunicazione ha stili e modi diversi a seconda delle sensibilità, figuriamoci con un parterre di questo livello. Per questa edizione abbiamo chiesto a ogni casa di segnalarvi tre van - due termici e uno ‘a zero emissioni’, ndr – e ognuno ha fatto le proprie scelte differenziandosi dai competitor. Normale che sia così, l’industria non si ferma e la continua ricerca di efficienza e sostenibilità, con veicoli elettrici sempre più performanti e un interesse crescente verso i van e i furgoni per il trasporto urbano, è inarrestabile. Emerge, nelle caratteristiche, l’importanza degli Adas, ovvero la presenza a bordo dei sistemi di assistenza alla guida, un must per ogni furgone che si rispetti. Soluzioni che spesso superano per qualità e
VOLKSWAGEN
sicurezza quanto già impongono le ultime normative europee perché è chiaro che agli autisti piaccia guidare sicuri e comodi. Concludiamo con un interrogativo che abbiamo aperto lo scorso anno: anche in questa edizione Stellantis ha indicato, tra i consigliati, un veicolo a idrogeno che utilizza un combustibile che potrebbe diventare il protagonista del trasporto a lungo raggio, ma che ancora necessita di infrastrutture adeguate e di una forte spinta tecnologica per entrare nel mercato con successo. Ce la farà? Difficile dirlo. Infatti, se da una parte assistiamo a un’accelerazione verso soluzioni elettriche, dall’altra non possiamo ignorare le sfide che ci attendono per l’affermazione di altre soluzioni di transizione facilmente accessibili come l’HVO utilizzabile già su tutti i van diesel qui proposti.
FORD PRO
NOME COMMERCIALE
TRANSIT VAN PASSO MEDIO TETTO NORMALE 350 L2
PORTATA 3.500 kg
CILINDRATA 2.0l diesel
CV/KwH 130cv / 96KwH
CONSUMO MEDIO 10,1 - 10,3 l/100km
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Riprogettato per lavorare ancora meglio, il nuovo Transit
NOME COMMERCIALE TRANSIT CUSTOM
PASSO CORTO TETTO NORMALE 280
PORTATA 2.825 kg
CILINDRATA: TDCi
CV/KwH: 136CV / 100 KwH
CONSUMO MEDIO: 7-7,6 l/100km
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Può ospitare fino a due passeggeri, con una paratia a tutta altezza e larghezza per separare il vano di carico, portiere scorrevoli su un lato o entrambi, portellone posteriore doppio e tanto altro. Delivery Assist automatizza le operazioni più comuni che i conducenti effettuano ad ogni sosta. SYNC 4 garantisce una connettività avanzata tramite un modem 5G e l’integrazione con lo smartphone, un touchscreen da 13’’ e riconoscimento vocale. Inoltre, sono disponibili una serie completa di avanzate tecnologie di assistenza alla guida.
IVECO
NOME COMMERCIALE Daily 35S14A8 V con HVO
PORTATA 1.103 kg
CILINDRATA 2287 cm3
CV/KwH 136cv/100 kW
CONSUMO MEDIO 8.74 l\100km (ciclo misto)
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Il nuovo Daily è furgone a trazione 4x2, un veicolo robusto ed adatto per un’ampia varietà di applicazioni commerciali. Nella nuova versione sono stati inseriti innovativi servizi basati sulla connettività e ADAS di secondo livello come: il Lane Centering, il Cruise Control Adattivo con Stop & Go, il Turn Assist e il Rear Cross Traffic Braking, ect. In versione diesel è compatibile anche con l’HVO: rispetto ai biocarburanti di prima generazione, l’HVO ha una maggiore efficienza energetica e un contenuto di carbonio ridotto.
Van è ancora più resistente, più connesso e più capiente che mai. Schermo touchscreen da 12” con Apple Carplay e Android Auto, riconoscimento vocale conversazionale e connettività su cloud. Il nuovo SYNC 4 offre un’esperienza di guida più fluida, connessa e personalizzata. Inoltre, sono disponibili tecnologie Adas come collision mitigation system, adaptive cruise control, lane keeping altert & aid, fari automatici e monitoraggio pressione pneumatici di serie.
NOME COMMERCIALE
E-TRANSIT VAN 350 L2 H2
PORTATA 3.500 kg
MOTORE elettrico
CV/KwH 68KW
AUTONOMIA 230 km
NOME COMMERCIALE Daily 38S14GA8 CNG Van
PORTATA 1017kg (1016 kg PORTATA pat.B)
CILINDRATA 2998 cm3
CV/KwH 136cv/100 kW
CONSUMO MEDIO non disponibile
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Il brand IVECO è pioniere nelle tecnologie a gas naturale e detiene numerosi primati nel settore: il primo cabinato per missioni urbane nel 2006, la prima motrice a LNG nel 2012 e il primo camion a LNG per applicazioni a lunga percorrenza nel 2016. Il nuovo Daily CNG rappresenta la soluzione perfetta per chi vuole rendere la propria attività sostenibile: nella versione 38S è dotato di una capacità di bombole fino a 224 litri, con un Motore 3,0 litri con 350 Nm di coppia che fornisce la potenza e la reattività necessaria per ogni missione.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Fino a 15,1 metri cubi di volume di carico, è disponibile con due varianti di batteria, standard ed extended per scegliere quella più adatta. Il Pro Power on Board è una tecnologia integrata che consente di trasformare il veicolo in un generatore portatile. Sfruttando l’energia accumulata dalla batteria, il sistema è in grado di erogare fino a 2,3 kW (10 amp). Con potenti approfondimenti basati sui dati, Ford Pro E-Telematics consente di monitorare le operazioni quotidiane della flotta e lo stato di salute del veicolo.
NOME COMMERCIALE eDaily 42S14E V (2 batterie)
PORTATA 1315kg (1089kg PORTATA pat.B )
MOTORE elettrico
CV/KwH 190cv/140 kW
CONSUMO MEDIO 29.6 kWh/100 km
AUTONOMIA (elettrico) 237 km
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Il nuovo eDaily, in versione furgone, è un veicolo a trazione elettrica dotato di batterie modulari da 37 kWh ciascuna. Grazie all’innovativa tecnologia modulare delle batterie, è possibile prevedere diverse configurazioni, da 1, fino a 4 pacchi batterie. L’eDaily 42S può essere caricato in qualsiasi situazione, collegato a stazioni di ricarica, prese industriali o prese domestiche Modo 2/3 in corrente alternata fino a 22kW. Con la ricarica rapida a corrente continua a 80 kW è possibile passare dal 10% al 80% in 42 minuti.
NOME COMMERCIALE TGE 3.140 Furgone
PORTATA 3,5 t
CILINDRATA 2.0l
CV/KwH 140cv/103 kW
CONSUMO MEDIO 8 l/100km
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Il nuovo MAN TGE Next Level 3.140 in versione furgone con passo 3640mm e tetto alto include di serie nuove
funzionalità in materia di sicurezza e di comfort, un cruscotto con strumentazione digitale con un ampio display per il controllo delle funzioni del veicolo completamente riprogettato a cui si aggiunge un nuovo sistema infotainment disponibile in 3 varianti. Con la “Next Level Edition”, il pacchetto dedicato all’ultimissima versione che MAN Italia promuove ad oggi senza sovrapprezzo, il nuovo TGE è ancora più aggressivo.
MERCEDES-BENZ VANS
NOME COMMERCIALE
Vito Furgone PRO 116 CDI Long
PORTATA 830 kg
CILINDRATA 1950 cm3
CV/KwH 163cv/120 kW
CONSUMO MEDIO 6,94 l\100km (ciclo misto)
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Il design di Vito colpisce al primo sguardo grazie alla scelta di un frontale deciso e un profilo leggermente ascendente che si estende lungo il design laterale per poi abbassarsi sulla coda lo rendono facilmente riconoscibile da ogni lato lo si guardi. Vito Furgone include, tra l’altro, il sistema multimediale MBUX con touchscreen da 10,25”, strumentazione con display a colori e un volante multifunzione con pannelli di comando touch, regolabile in altezza e inclinazione. Il tutto assieme a dotazioni tecnologiche di assoluto livello.
NOME COMMERCIALE
TGE 5.160 Autotelaio con cassone
PORTATA 3,5 t
CILINDRATA 2.0l
CV/KwH 163cv/120 kW
CONSUMO MEDIO 12 l/100km
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Decisamente funzionale come mezzo da cantiere, MAN TGE è disponibile con trazione anteriore, posteriore e 4x4. Quest’ultima con frizione Haldex di 5° generazione può contare sulla presenza di particolari sensori che regolano ad hoc la trazione del veicolo, attivando la modalità off-road a seconda delle condizioni stradali e dell’attività registrata. L’autotelaio MAN TGE è disponibile combinazione con la cabina singola o doppia: la comoda panca con cinture di sicurezza a 3 punti nella zona posteriore offre tutto il posto necessario per trasportare fino a 7 persone.
NOME COMMERCIALE Sprinter Furgone PRO 317
PORTATA 1277kg
CILINDRATA 1950 cm3
CV/KwH 170cv/125 kW
CONSUMO MEDIO 8,9 l/100 km
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Nuovo Sprinter Furgone sfoggia un design che stupisce; la caratteristica vista anteriore e le fiancate creano uno stile equilibrato. Tra le numerose caratteristiche principali si segnalano il sistema di assistenza alla frenata attivo, Blind Spot Assist, antisbandamento attivo, il sistema di rilevamento automatico intelligente del limite di velocità, luci di marcia automatiche con sensore pioggia, il serbatoio carburante principale da 71 litri e i retrovisori esterni termici e regolabili elettricamente.
NOME COMMERCIALE eSprinter 314 37/35 PRO
PORTATA 959 kg
MOTORE: elettrico
CV/KwH 136cv/100 kW
AUTONOMIA (elettrico) 220 km (batteria 56 kWh)
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
L’eSprinter Furgone è disponibile in due differenti altezze e lunghezze del veicolo per rispondere a tutte le tue esigenze quotidiane: opzione di lunghezza di 5,9 m o 7 m e tetto normale o tetto alto. Prevede 3 varianti della batteria per un’Autonomia sufficiente per ogni lavoro quotidiano: 56, 81 o 113 kWh. Fino a 2.000 kg di capacità di traino per ancora più opzioni di trasporto e fino a 4.250 kg di peso totale a terra (a seconda della capacità della batteria ad alto voltaggio selezionata).
NOME COMMERCIALE TOWNSTAR VAN L1
PORTATA 433 kg
CILINDRATA 1.333
CV/KwH 130cv/96 kW
CONSUMO MEDIO 6,4 l/100km
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Progettato per affrontare efficacemente le sfide quotidiane, Il Townstar offre efficienza, versatilità, sicurezza e tecnologia avanzata al centro di ogni versione. Dispone di un’ampia capacità di carico e di un propulsore da 1,3 litri con 130 CV e 240 Nm di coppia che garantisce al contempo un consumo di carburante efficiente e la giusta potenza. A conferma dell’impegno di Nissan per la qualità e la sicurezza, ogni veicolo è coperto da una garanzia leader del settore di 5 anni o 160.000 km.
NOME COMMERCIALE Nuovo Renault Master PORTATA fino a 1.372 kg
CILINDRATA 1997 cc
CV/KwH da 105/77 a 170cv/125 kW
CONSUMO MEDIO 7.4 – 7.7 l/100
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
La 4° generazione del veicolo commerciale Renault più iconico, si pone l’obiettivo di essere il furgone più efficiente della categoria con il suo aerovan design che garantisce una riduzione dei consumi pari a 1,5 l. Operazioni di carico ottimizzate grazie alla larghezza di accesso laterale migliore della categoria (1.312 mm) e al nuovo design del del vano di carico con volume fino a 13m3. Nuovo Master è disponibile nelle versioni furgone, pianale e telaio cabinato; 4 potenze (da 105 a 170 cv) e 2 lunghezze: una gamma ampia che va incontro ad ogni esigenza di utilizzo.
NOME COMMERCIALE RENAULT TRUCKS MASTER
RED EDITION FURGONE L2H2
PORTATA fino a 1.458 kg
CILINDRATA 2.0 l
CV/KwH 150CV/110Kw
CONSUMO MEDIO n.d.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Allestimento Essential o Red Edition a seconda del cliente. Ha un nuovo Motore e un nuovo design che permettono una ottimizzazione dei consumi di carburante. Garantisce un’ampia possibilità di allestimento per ogni esigenza. Come plus è un veicolo connesso per semplificare il lavoro degli autisti e migliorare la vita a bordo.
NISSAN
NOME COMMERCIALE
NUOVO INTERSTAR VAN L2H2
PORTATA 1.477 kg
CILINDRATA 2.000
CV/KwH fino a 170cv/380 kW
CONSUMO MEDIO 7,4 (105 CV) 7,5 (170 CV) 7,5 (150 CV) 7,5 (130 CV)
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Il nuovo Nissan Interstar è pensato per garantire la massima efficienza, una capacità di carico ai vertici della categoria ed il comfort di chi lo guida. È caratterizzato da un design imponente ed elegante e si distingue per forza, praticità, affidabilità e sicurezza. Nissan Interstar ha un’aerodinamica e una manovrabilità notevolmente migliorati rispetto alle versioni precedenti. Completa il quadro la garanzia standard NISSAN di 5 anni o 160.000 km per guidare il veicolo in totale serenità.
RENAULT
NOME COMMERCIALE Renault Trafic Van
PORTATA fino a 1.192 kg
CILINDRATA 1997 cc
CV/KwH da 110/81 a 170cv/125 kW
CONSUMO MEDIO 6.7 – 7.2 l/100
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Renault Tran Van, il furgone che coniuga comfort e praticità per rendere più efficiente ogni giornata di lavoro. Disponibile in due lunghezze e due altezze, con versioni a cabina singola o doppia, la sua forma rettangolare ottimizza il volume di carico, che raggiunge gli 8,9 m³ nella versione L2H2. La botola ricavata nella paratia consente a Trafic Van di beneficiare di una lunghezza di carico pari a 4,15 m.
RENAULT TRUCKS
NOME COMMERCIALE
RENAULT TRUCKS TRAFIC RED EDITION FURGONE L1H1
PORTATA fino a 1.200 kg
CILINDRATA 2.0 l
CV/KwH 150CV/110Kw
CONSUMO MEDIO n.d.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Compatto ed estremamente maneggevole per uso urbano. Disponibile con cambio automatico per massimo confort. Sono a disposizione fino a 13 sistemi di assistenza alla guida per max sicurezza, è disponibile in 2 passi e due altezze per soddisfare tutte le esigenze di carico. Vanta ampi e numerosi vani portaoggetti in cabina.
NOME COMMERCIALE TOWNSTAR VAN L1
PORTATA 377 kg
MOTORE: elettrico
CILINDRATA 122cv/45 kW
AUTONOMIA: 301 (ciclo WLTP)
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
La versione completamente elettrica del Townstar EV presenta un propulsore ottimizzato con gestione intelligente dell’energia e raffreddamento termico della batteria. Grazie al suo design aerodinamico, è in grado di raggiungere un’Autonomia superiore a 300 km (ciclo WLTP). La batteria da 45 kWh di Townstar EV può essere ricaricata in CA (11 kW o 22 kW) o con la ricarica rapida CC (formato CCS). Quest’ultima consente agli utenti di caricare la batteria dal 15% all’80% in appena 37 minuti.
NOME COMMERCIALE
Nuovo Renault Master E-Tech 100% electric
PORTATA fino a 1.122 kg
MOTORE: elettrico
CV/KwH 140cv/105 kW
AUTONOMIA (elettrico) fino a 460 km*
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Forte di un’Autonomia fino a 460 km WLTP (*in versione L2H2 T40 di prossima commercializzazione) e capacità di carico uguali alla versione termica, Nuovo Renault Master ambisce a diventare un punto di riferimento della categoria anche in versione E-Tech 100% electric. Massima versatilità anche per quanto riguarda le soluzioni di ricarica grazie al caricatore di bordo AC 22/DC 130 kW che permette di recuperare fino a 460 km di Autonomia WLTP in 1h e 10 min. presso una stazione di ricarica rapida DC.
NOME COMMERCIALE
RENAULT TRUCKS MASTER E-TECH
FURGONE L2H2
PORTATA fino a 1.625 kg
MOTORE: elettrico
CV/KwH 105 kW capacità batteria 87 KwH (oppure 96 kW capacità batteria 40KwH)
AUTONOMIA (elettrico) fino a 460 km ciclo WLTP
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Veicolo 100% nuovo progettato per attività urbane e extraurbane. Vanta il miglior carico utile del mercato nella versione 4t (1625 Kg). Consente la ricarica rapida CC da 130 kW (da 15 a 80% in 30 minuti) e dispone dei sistemi ADAS di ultima generazione (fino a 24 sistemi di assistenza alla guida).
STELLANTIS
NOME COMMERCIALE Nuovo Berlingo Van Furgone M
PORTATA 649 kg
CILINDRATA 1.499 cc
CV/KwH 130 cv/96kW
CONSUMO MEDIO 5,6l/100km
PRINCIPALI CARATTERISTICHE Il comfort è una priorità per Citroën e non ci sono eccezioni. Il Nuovo Berlingo Van può essere dotato dei nuovi sedili Advanced Comfort che saranno apprezzati da tutti i professionisti che trascorrono quotidianamente molte ore a bordo del loro veicolo. Un’esclusiva di Citroën, i sedili Citroën Advanced Comfort del nuovo Berlingo Van sono caratterizzati da un’architettura elaborata abbinata a specifici supporti laterali e ad una schiuma e un tessuto di alta qualità.
NOME COMMERCIALE
Scudo 2.0 Multijet3 145 CV S&S AT8
PORTATA 1.033 kg
CILINDRATA 1997 cm3
CV/KwH 145CV
CONSUMO MEDIO n.d.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE “Modularità ingegnosa”, il Nuovo Scudo è il partner perfetto per i professionisti grazie ad un uso “smart” dello spazio e ad una capacità, un carico utile e un volume ai vertici della categoria. Ergonomia e modularità della cabina altamente flessibili e, grazie a “Moduwork”, si aggiunge la possibilità di convertire il doppio sedile del passeggero in una postazione di lavoro o in un ampliamento del vano di carico.
NOME COMMERCIALE Nuovo Movano 35Q Base
PORTATA 1.415 kg
CILINDRATA 2.2 Diesel
CV/KwH 180 CV
CONSUMO MEDIO n.d.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE La nuova generazione del trio di veicoli commerciali leggeri Opel è pronta a partire: il nuovo Opel Movano arricchirà anche la gamma di motorizzazioni come l’innovativo Opel Movano Hydrogen mosso da celle a combustibile. Non solo, il nuovo Opel Movano consente la guida autonoma di livello 2, una novità assoluta nella sua storia. Come di consueto, è disponibile in diverse lunghezze e altezze, nonché in numerose varianti di carrozzeria per soddisfare quasi tutte le esigenze commerciali.
NOME COMMERCIALE Jumper Furgone
PORTATA fino a 2.000 kg
CILINDRATA 2179 cm3
CV/KwH 140 CV (diesel)
CONSUMO MEDIO 8,2-9,9l./km
PRINCIPALI CARATTERISTICHE Nuovo Jumper è il veicolo commerciale leggero più robusto di Citroën, con un carico utile fino a 2 tonnellate. Offre ai suoi utenti nuovi equipaggiamenti, degni di un’automobile, che garantiscono ogni giorno condizioni di lavoro ottimali. Nell’abitacolo, la plancia del nuovo Jumper è stata ridisegnata per offrire una migliore ergonomia e uno stile più elegante, con un nuovo quadro strumenti digitale e un ampio schermo centrale.
NOME COMMERCIALE Doblò s2 Goods transport
PORTATA 906 kg
CILINDRATA 1.5 Diesel
CV/KwH 130 CV
CONSUMO MEDIO 5,7 l/100km
PRINCIPALI CARATTERISTICHE Grazie a soluzioni ingegnose e innovative, che rendono la guida in città meno stressante e più sicura, il nuovo Doblò è infatti il partner ideale per le famiglie nella versione autovettura e il veicolo adatto a tutte le occorrenze dei professionisti nella versione van. Come omaggio alla sua natura flessibile, il nuovo Doblò è disponibile in due lunghezze e tre diverse configurazioni (VAN, Furgone Crew Cab, Combi) e offre un’ampia gamma di motorizzazioni in grado di soddisfare tutte le esigenze.
NOME COMMERCIALE Combo Cargo L1H1
PORTATA 649 kg
CILINDRATA 1.5Diesel
CV/KwH 100 CV
CONSUMO MEDIO n.d.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE La nuova generazione di Opel Combo, Vivaro e Movano è leader anche per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida. Ad esempio il nuovo Opel Combo porta per la prima volta nel suo segmento i fari a matrice Intelli-Lux LED ® Matrix adattivi e antiabbagliamento.
NOME COMMERCIALE AMI Cargo
PORTATA 140 kg
MOTORE: elettrico
CV/KwH 6 kW
AUTONOMIA (elettrico) 75 km (standard WMTC)
PRINCIPALI CARATTERISTICHE Citroën My Ami Cargo vuole essere il partner ideale dei professionisti, perché si adatta alle sempre più intense attività di consegna in contesti urbani o servizi simili, per i quali questo veicolo è stato appositamente creato. Accanto al sedile del conducente, infatti, spicca uno spazio di carico modulare che può essere utilizzato per trasportare, in tutta sicurezza, pacchi, posta e attrezzi.
NOME COMMERCIALE
eDucato FURGONE lastrato 42,5Q XLH2
PORTATA 3.500 kg
MOTORE: elettrico
CILINDRATA 200kW (270CV)
AUTONOMIA (elettrico) 422 km
PRINCIPALI CARATTERISTICHE Grazie alla nuova architettura elettrica, il nuovo E-Ducato introduce anche un’ampia gamma di nuovi ADAS, rendendolo, così come la versione diesel, il veicolo commerciale più sicuro nel suo segmento. La nuova interfaccia human-machine facilita la vita a bordo e rende la giornata lavorativa molto più semplice per i lavoratori. Un nuovo propulsore elettrico costruito “in house”, motori ICE di ultima generazione e un nuovo design caratterizzano la nuova gamma di veicoli da lavoro.
NOME COMMERCIALE Vivaro-e Hydrogen
PORTATA 1.000 kg
CILINDRATA Fuel Cell da 45 kW
CV/KwH 136 CV
AUTONOMIA (elettrico) 400 km
PRINCIPALI CARATTERISTICHE Opel Vivaro-e HYDROGEN è un veicolo elettrico con celle a combustibile e batteria plug-in. Questa tecnologia è talmente compatta che non c’è bisogno di sacrificare lo spazio di carico rispetto alle motorizzazioni tradizionali. L’autonomia arriva fino a 400 chilometri (WLTP1) e bastano tre minuti per fare rifornimento di idrogeno. È disponibile in due lunghezze: M e L (4,95 e 5,30 m) ed è già entrato a far parte della flotta di Miele, il produttore tedesco di elettrodomestici.
PEUGEOT
NOME COMMERCIALE Partner BlueHDi 130
PORTATA 981 kg
CILINDRATA 1449 cm3
CV/KwH 96kW
CONSUMO MEDIO 5,7l/100 km
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Peugeot propone un’ampia gamma di Partner Van equipaggiati con motori a benzina PureTech da 110 CV o con motori diesel BlueHDi da 100 CV o 130 CV. Questi ultimi possono essere abbinati a un cambio automatico a 8 rapporti. Il nuovo Peugeot Partner termico beneficia delle stesse ottimizzazioni del nuovo E-PARTNER lanciato lo scorso ottobre, sia in termini di design che di equipaggiamenti, e della stessa gamma di stili e lunghezze di carrozzeria.
STELLANTIS
NOME COMMERCIALE Boxer Furgone BlueHDi 140
PORTATA 1.440 kg
CILINDRATA 2184 cm3
CV/KwH 103 kW
CONSUMO MEDIO 8,1 l/100 km
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
L’introduzione del nuovo cambio automatico AT8 (8 rapporti) sul nuovo Peugeot Boxer, insieme al cambio manuale a 6 marce, fa parte dell’approccio di Peugeot di soddisfare le esigenze di tutti i suoi clienti. Questo cambio automatico AT8 offre un maggiore comfort di guida, un minore affaticamento del conducente e quindi una maggiore sicurezza.
NOME COMMERCIALE E-Expert
MOTORE: elettrico
AUTONOMIA (elettrico) fino a 350 Km
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Punto di riferimento nel segmento dei furgoni compatti 100% elettrici, E-EXPERT ha compiuto un ulteriore
PEUGEOT E-EXPERT offre ora un’Autonomia fino a 350 km (ciclo WLTP in corso di omologazione). Grazie alla batteria posizionata sotto il pianale, che non influisce sulla capacità o sul volume di carico, mantiene la capacità e la versatilità che ne hanno decretato il successo. Ha un volume utile fino a 6,6 m 3, un carico utile di 1.263 kg e un peso rimorchiabile di 1.000 kg.
VOLKSWAGEN VEICOLI COMMERCIALI
NOME COMMERCIALE Amarok
PORTATA 1.003 kg
CILINDRATA 3.000 (2.993) TDI Diesel
CV/KwH 241cv/177 kW
CONSUMO MEDIO 10,40–10,00 l/100km (combinato)
PRINCIPALI CARATTERISTICHE Il nuovo Amarok è un pick-up estremamente robusto, uno strumento di lavoro su ruote - studiato in ogni dettaglio, dalla cabina al cargo-box. Azionato da motori turbo tanto potenti quanto efficienti e due diversi sistemi di trazione integrale. A bordo, a seconda dell’allestimento, più di 25 sistemi di assistenza, display fino a 12,3 pollici, un pratico mix di comandi digitali e analogici e materiali di alta qualità fanno compiere al pick-up un rilevante passo avanti rispetto al modello precedente.
NOME COMMERCIALE Nuovo Crafter
PORTATA 1.214 kg
CILINDRATA 2.000 (1.968) TDI Diesel
CV/KwH 140cv/103 kW
CONSUMO MEDIO 9,4–8,5 l/100km (combinato)
PRINCIPALI CARATTERISTICHE Il nuovo Crafter si presenta sul mercato con software e hardware ad un livello superiore. L’abitacolo, in particolare, è stato completamente ridisegnato e ora presenta sistemi di infotainment di ultima generazione. Le principali novità sono il Digital Cockpit, il volante multifunzione, il freno di stazionamento elettronico e vari sistemi di assistenza. Novità di rilievo è l’assistente vocale digitale con integrazione ChatGPT.
NOME COMMERCIALE ID. Buzz Cargo
PORTATA 648kg
MOTORE: elettrico
CV/KwH 286cv/210 kW
AUTONOMIA (elettrico) 447km (combinato)
PRINCIPALI CARATTERISTICHE Il nuovo ID. Buzz unisce i valori di tradizione ed innovazione. Il design visionario di questo van dalle dimensioni compatte, offre un ampio open space da sfruttare nella quotidianità. ID. Buzz è un van multitasking che oltre a sperimentare un nuovo concetto di spazio, presenta anche tecnologie innovative. Il veicolo 100% elettrico a zero emissioni locali è lungo 4 metri e 70 centimetri, il nuovo van ha portato sul mercato uno stile di guida all’avanguardia, specchio di una nuova era automobilistica.
Efficienza. Sicurezza. Collaborazione.
1989, la prima borsa carichi italiana
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