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ORIZZONTI ALTERNATIVI MERCATO

Se è vero che la strada verso una mobilità commerciale elettrica è segnata, ci sono molti dubbi sui tempi di una reale applicazione. Il segmento leggero è sicuramente il primo ad esserne investito, ma vediamo i diversi scenari e come i Costruttori affrontano la transizione.

Dati, interviste e analisi del settore

TECNOLOGIA

La direzione della ricerca e sviluppo

Le novità presentate dalle Case

RITARDIAMO LA SCOSSA

SOMMARIO

MERCATO

52 UN PO’ DI CONFUSIONE

Dati e commenti sull’andamento del segmento

60 L’INTERVISTA

Andrea Porchietto: Allestire un Daily

TECNOLOGIA

62 E-COMMERCE: UN GRANDE VOLANO

64 L’ORA DELLA RI… SCOSSA

PRODOTTO

68 INTERNATIONAL VAN OF THE YEAR

Il premio del 2024 e il nuovo per il 2025

70 MERCEDES-BENZ VANS

Il Vito è sempre il Vito, ma oggi è ancora meglio

72 VOLKSWAGEN

Nuove versioni per l’icona ID. Buzz

75 CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

I modelli consigliati dalle Case

Pensare ad un mondo tutto elettrico, oggi, è una chimera. Come dicono in molti “La strada è segnata”, ma da qui a raggiungere l’obiettivo di “strada” ce n’è ancora tanta da fare, soprattutto guardando come il mercato sta rispondendo all’input dell’UE che spinge verso la mobilità elettrica, ma non trova il riscontro sperato.

Le Case si trovano quindi ad un bivio: da un lato spingono anche loro dal punto di vista di comunicazione sulle nuove propulsioni, perché sono costrette a immatricolare quote sempre più consistenti a zero emission per non incorrere in pesanti multe, dall’altro continuano a vendere il termico che è quello che dà loro linfa vitale per chiudere i bilanci in positivo, quando ce la fanno.

Ciò che manca lo sappiamo, sono le infrastrutture adeguate, ma anche i giusti incentivi che, tra l’altro, variano da Paese a Paese, soprattutto nel segmento pesante che è quello dove le batterie impatteranno maggiormente dal punto di vista di fabbisogno energetico, ma più in là nel tempo come reale diffusione. Quindi l’attenzione è in primis sugli LCV. Non c’è ormai Casa che non abbia a listino anche la versione full electric nelle proprie gamme anche se poi, come detto, ciò che vendono è tutt’altro.

Altro tema da tenere sotto osservazione è quello dei costi dell’energia, perché i famosi business plan basati sul prezzo dell’energia elettrica “basso” che nel medio periodo avrebbe dovuto calmierare il TCO equilibrando l’elevato costo di acquisto del veicolo, si stanno rivelando obsoleti.

Insomma, la curva di crescita esponenziale di diffusione dei veicoli a batteria va senza dubbio modificata e con essa tutti i calcoli di economia di scala e di riduzione dei costi di produzione dei veicoli elettrici, ergo anche i tempi di stop al motore termico.

Percorriamo, dunque, assolutamente “la strada segnata”, perchè è sacrosanta, inevitabile e necessaria, ma con tempi e modi da rivedere… con buona pace di chi da Bruxelles non ha il contatto con la realtà.

di Luca Barassi

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UN PO’ DI CONFUSIONE

Il mercato degli LCV vive una fase interlocutoria, con un andamento fortemente altalenante tra balzi in avanti e momenti di grande impasse. Serve stabilità, ma tutto il mondo automotive sta vivendo un periodo “complicato” tra i grandi investimenti fatti sull’elettrico e la difficoltà oggettiva a venderlo. Tanto che qualcuno pensa a una “marcia indietro”

Un po’ di tempo fa, nei primi anni Duemila, i costruttori, gli esperti di marketing, la stampa specializzata e, diciamo così, tutti gli stakeholders del trasporto e della logistica, ebbero una sorta di “folgorazione”: si accorsero che il mondo del trasporto e della logistica era in grande evoluzione, che stava cambiando e che il “protagonista” del futuro sarebbe stato il furgone, primo vero embrione della logistica. All’epoca si poteva essere d’accordo oppure no, ma oggi con il senno di poi non si può non condividere quelle sensazioni. Da allora il mercato dei veicoli commerciali ha iniziato una crescita piuttosto veloce, anche se sempre con alti e bassi dovuti per lo più a situazioni

Il vecchio e deprecato Diesel è ancora nel cuore degli italiani: la sua quota di mercato, tra le motorizzazioni dei veicoli commerciali continua a salire: negli ultimi 8 mesi ha guadagnato ancora: quasi 4 punti percentuali, salendo all’83,8% del mercato.

economiche contingenti, ma costante. Anche nei mesi scorsi il mercato è stato piuttosto ballerino ma nel mese di giugno, secondo UNRAE, il mercato

degli LCV ha registrato una significativa accelerazione, segnando il volume più alto degli ultimi sei anni e mezzo, a partire da dicembre 2017. Con 20.673 immatricolazioni, il settore evidenzia un incremento del 21,5%, pari a 3.659 unità in più rispetto alle 17.014 immatricolazioni di giugno 2023.

I NUOVI REGOLAMENTI DI SICUREZZA

Va ricordato che all’ottimo risultato di giugno ha contribuito lo smaltimento dello stock derivante dall’entrata in vigore (il 7 luglio scorso) del

Regolamento Generale sulla Sicurezza dei veicoli (c.d. ‘GSR 2’), che introduce l’obbligo di equipaggiare i mezzi con nuovi sistemi avanzati di sicurezza. Il primo semestre del 2024 si è conclu so quindi con un significativo aumento del 17,7%, pari a 111.963 unità rispetto alle 95.131 del periodo gennaio-giugno 2023, frutto anche, va detto, dell’imma tricolazione di ordini inevasi nel 2023 per indisponibilità di prodotto. Finalmente, come sappiamo, il 3 giu gno scorso con l’apertura della piatta forma Invitalia, i nuovi incentivi sono diventati disponibili; in una sola set timana sono andati esauriti i quasi 13 milioni di euro destinati all’acquisto di veicoli BEV, che rappresentano circa il 63% del totale delle richieste di incen tivo per veicoli commerciali nel primo mese di attivazione. Per quanto riguar da, invece, le motorizzazioni tradizio nali o alternative, è ancora disponibile più del 50% dei quasi 40 milioni di euro destinati ad incentivarne l’acquisto a fronte di rottamazione obbligatoria.

UN’ESTATE COSÌ COSÌ

Se a giugno si è cantato vittoria, però, i dati dei mesi estivi mettono in evidenza le sfide attuali del settore: mantenere tonico il mercato, rinnovare un parco veicoli sempre più obsoleto e diffondere l’adozione di tecnologie a impatto zero. Dopo 14 mesi consecutivi di crescita sostenuta che avevano

INTERVISTA

In un discorso complessivo così ampio come è quello che riguarda il mercato, non potevamo non ascoltare anche il parere di alcuni addetti ai lavori. Uno di questi è Antonella Misturini Direttore Marketing Volkswagen Veicoli Commerciali, alla quale abbiamo rivolto qualche domanda sia sul mercato in generale sia su quello di Volkswagen Veicoli Commerciali. Ecco cosa ci ha detto.

Nel mese di giugno il mercato dei veicoli commerciali ha registrato una significativa accelerazione, segnando il volume più alto degli ultimi sei anni e mezzo, a partire da dicembre 2017. Con 20.673 immatricolazioni, il settore evidenzia un incremento del 21,5%, pari a 3.659 unità in più rispetto alle 17.014 immatricolazioni di giugno 2023. A suo giudizio cosa è dovuta questa accelerazione così forte?

“Sicuramente il portafoglio dei contratti costruito negli ultimi anni e la disponibilità di prodotto hanno permesso di registrare un incremento delle

Che il mondo automotive sia in un periodo “complicato” lo dimostrano le varie notizie che arrivno dalle Case non ultima la ventilata chiusura, da parte di Volkswagen, di due stabilimenti produttivi.

portato il primo semestre dell’anno a consuntivare un +17,7%, il mercato dei veicoli commerciali, a luglio, è riuscito solo a mantenersi in territorio positivo con un debole incremento del 2,3%: 16.879 immatricolazioni rispetto alle 16.499 di luglio 2023 (quindi solamente 380 unità in più). Agosto ha invece registrato una fortissima flessione, pari al 30,1%, con appena 7.652 immatricolazioni, 3.289 in meno delle 10.941 di agosto 2023, e circa 400 immatricolazioni in meno del 2022. Nel

suo insieme, il bimestre luglio-agosto riporta una flessione del 10,6%, con 24.531 immatricolazioni; la battuta d’arresto di agosto abbatte all’11,4% il tasso di crescita dei primi otto mesi del 2024, con 136.500 unità immatricolate rispetto alle 122.571 dello stesso periodo del 2023.

SALE IL NOLEGGIO

A LUNGO TERMINE

La struttura del mercato dei primi 8 mesi del 2024, con dati quasi definitivi,

Volkswagen, una quota di mercato del 6,23%

immatricolazioni. Inoltre, la spinta generata dall’entrata in vigore del Regolamento Generale sulla Sicurezza dei veicoli (c.d. ‘GSR 2’), ha favorito le immatricolazioni. Non da ultimo anche gli ecoincentivi statali tanto attesi hanno contribuito a questi risultati”

Per quanto riguarda la transizione energetica e quindi le motorizzazioni, secondo UNRAE, nel 1° semestre il diesel ha guadagnato altri 4,0 punti di quota, salendo all’83,3% del mercato. Cedono i motori a benzina, quelli a Gpl, a metano. In forte flessione anche i veicoli BEV, che passano dal 3,9% di un anno fa all’1,7% attuale. Quale è il motivo del poco gradimento dei veicoli elettrici, cercando di andare oltre la risposta classica della scarsità di colonnine, che è vera ma non è l’unica. In sostanza, gli italiani ancora non credono nell’elettrico?

“La resistenza al cambiamento di una parte della clientela, in particolare degli automobilisti più tradizionali, genera per il nostro mercato un rallentamento della diffusione di motorizzazioni alternative

più significativo rispetto ad altre realtà europee. Per quanto riguarda i dati rilevati nel primo semestre, si deve anche considerare che l’attesa degli ecoincentivi ha rallentato ulteriormente la vendita di veicoli elettrici a vantaggio del diesel che storicamente domina in particolare il mercato dei veicoli commerciali.”

Parliamo di Volkswagen Veicoli Commerciali. In generale, come è andato il mercato nel primo semestre?

“Ci riteniamo molto soddisfatti, abbiamo registrato un risultato positivo con incremento dei volumi del 25,5% rispetto all’anno precedente, consolidando una quota di mercato del 6,23%.”

Quali sono i veicoli o le gamme che stanno andando più forte?

“Transporter e Crafter hanno avuto una buona performance ottenendo eccellenti risultati sia in termini di performance che di incremento del portafoglio ordini, e questa è un’ottima premessa per l’arrivo dei nuovi modelli. Questi successi riflettono non solo l’affidabilità

e la popolarità dei nostri prodotti, ma anche una efficace strategia della marca Volkswagen Veicoli Commerciali.”

Volkswagen crede molto nell’elettrico, qual è il gradimento dei clienti proprio verso i BEV?

“L’ID. Buzz Cargo ha avuto successo fin dal lancio, vincendo il prestigioso premio “International Van of the Year 2023”. Si tratta di un van completamente elettrico che risponde perfettamente alle esigenze della clientela business e al tempo stesso è un vero e proprio biglietto da visita per le aziende che vogliono differenziarsi e fare dell’innovazione, della sostenibilità e del carattere distintivo i loro punti di forza. Per rafforzare queste caratteristiche abbiamo anche sviluppato l’iniziativa

“Charge Your Brand” che permette alle PMI di personalizzare ID. Buzz Cargo con il logo e i colori del brand, rendendolo uno strumento di comunicazione molto efficace, e per dare una nuova espressione all’immagine aziendale.”

confrontata con lo stesso periodo 2023, fra i canali di vendita evidenzia per i privati, seppur in crescita in volume, la perdita di 0,6 punti di quota (al 14,8%). Il noleggio a lungo termine sale in quota al 32% del totale mercato, grazie alla spinta delle società Top e alla leggera crescita delle Captive. Il breve termine guadagna 0,3 decimali, salendo al 6,5% di quota, enti e società mantengono la prima posizione e, con una crescita in linea con il mercato, confermano il 39,2% di share. Le auto immatricolazioni si fermano al 7,5%, cedendo mezzo punto.

IL VECCHIO DIESEL

CONTINUA

A CRESCERE

Dunque, il mercato, tranne momenti di impasse, probabilmente fisiologici, è in crescita, forse un po’ altalenante ma costante. C’è però un “ma”, perché se andiamo ad analizzare le motorizzazioni, negli 8 mesi il vecchio e deprecato Diesel guadagna ancora, quasi 4 punti di quota, e sale all’83,8% del mercato. Il motore a benzina cede mezzo punto e si ferma al 3,7%, anche il Gpl perde 0,3 decimali e si ferma al 2,7% di quota, il metano scende allo 0,1% del totale, come i veicoli plug-in. In forte calo i veicoli BEV, che passano dal 3,7% di un anno fa all’1,7% attuale, mentre i veicoli ibridi perdono tre decimi di punto e coprono il 7,9% del totale. Però l’elettrico, la via che secondo l’Europa dovrebbe essere l’unica e definitiva scelta per la mobilità del futuro e per la decarbonizzazione dei trasporti

Si vola! NOLEGGIO

La domanda di veicoli commerciali a noleggio è in grande crescita, con un mercato che, stando ai dati ANIASA, ha ormai tassi di crescita dell’immatricolato superiori al 33% e un fatturato annuo, nel 2023, di 1,2 miliardi, con un incremento del 12,5%. Nel 2023 le immatricolazioni sono aumentate del 33,6% rispetto al 2022 e del 10,2% rispetto al 2019, con un’accelerazione superiore a quello delle auto. Rappresentano il 18,1% delle flotte noleggiate in Italia e hanno prodotto il 16,7% del fatturato dei grandi player del settore. La flotta circolante è aumentata del 5,5% passando dalle 198.575 del 2022 alle 209.402 unità del 2023. Anche nel noleggio l’elettrico non fa breccia, a differenza di quello che accade

All’ottimo risultato di giugno ha anche contribuito lo smaltimento dello stock derivante dall’entrata in vigore, il 7 luglio, del Regolamento Generale sulla Sicurezza, che introduce l’obbligo di nuovi sistemi avanzati di sicurezza.

non si vende anzi, mostra un gradimento che non solo non decolla ma che addirittura sta regredendo.

UN ALIBI CHE NON REGGE PIÙ

Perché? Per Michele Crisci Presidente di UNRAE dipende molto, ancora, dalla scarsità di infrastrutture pubbliche e private. In realtà, questo delle colonnine appare più un alibi che altro, una falsa spiegazione che va bene sempre e impedisce di andare a cercare le vere motivazioni. Poi, se questo può essere

nelle auto, il caro vecchio Diesel resta il leader indiscusso del gradimento del pubblico, un gradimento che a dispetto di quello che si vorrebbe, nel 2023 è aumentato rispetto al 2022, passando dal 69,6 all’83%, con l’elettrico che, di conseguenza, resta ancorato a quote bassissime: dal 5,1% del 2022 è passato al 5,7% del 2023. Va detto che i dati sono stati forniti da ANIASA prima della partenza degli incentivi.

Sia nel noleggio a lungo termine sia in quello a breve, il modello più noleggiato è il Fiat Doblò, poi il Fiat Ducato, l’IVECO Daily, il Ford Transit e la Fiat Panda. Per il noleggio a breve, invece, consistenti incrementi per tutti i veicoli della Top 5, tranne il Fiat Ducato.

vero per le auto non lo dovrebbe essere per i veicoli commerciali, visto che secondo la teoria più diffusa (peraltro, secondo noi discutibile), il furgone può teoricamente “caricare” di notte nei depositi e uscire per le consegne di giorno, quindi la colonnina pubblica spesso non è indispensabile. E allora? Perché all’italiano non piace l’elettrico? È un problema culturale? Di comunicazione? E poi, in definitiva, non piace solo all’italiano o anche a gran parte degli utenti di vari Paesi europei?

UNA FASE COMPLICATA

DEL MONDO AUTOMOTIVE “Il mercato dei LCV, come peraltro gran parte del mondo automotive, sta vivendo una fase interlocutoria – dice Francesco Stazi, giornalista molto addentro

Immatricolazioni per alimentazione

al mondo di veicoli commerciali – perché da una parte c’è l’organizzazione e i grandi investimenti sull’elettrico che le Case hanno dovuto affrontare e che hanno riguardato, naturalmente anche i commerciali leggeri, visto che le novità degli ultimi tre anni riguardano quasi esclusivamente veicoli a motore elettrico. Quindi da un lato c’è questa spinta che trova la sua forza anche nel fatto che il veicolo commerciale si presta particolarmente a una motorizzazione elettrica; dall’altra però, nello stesso tempo, la maggior parte dei Costruttori sta facendo un po’di “marcia indietro” sull’elettrico, per quanto riguarda le auto a causa di un po’di ripensamenti e di incertezze su quello che potrebbe essere il futuro proprio delle motorizzazioni elettriche. Questa impasse si riflette naturalmente anche negli LCV, nel senso che si stanno sviluppando motori ibridi, si torna, in parte, a investire sull’endotermico anche perché, trattandosi di Costruttori globali, devono rivolgersi anche e soprattutto a mercati al di fuori dell’Europa; c’è, insomma, una piccola grande confusione – continua Stazi – che

FONTE UNRAE

ha portato, dal punto di vista del marketing e della promozione dei brand, a una sorta di corto circuito”.

STRUTTURE

COMPLETAMENTE

SEPARATE

Da una parte, naturalmente, i costruttori vorrebbero spingere ancora sull’elettrico per i commerciali anche

perché, comunque ci sono stati investimenti importanti, anche da parte dei concessionari, e perché ci sono tanti prodotti sul mercato; senza contare che diversi costruttori non hanno ancora una vera struttura separata e dedicata alla promozione, alla vendita e non certo ultima, l’assistenza ai clienti A riprova di questo sempre più Costruttori stanno dividendo, in maniera, a volte

L’elettrico, la via che secondo l’Europa dovrebbe essere l’unica e definitiva scelta per la mobilità del futuro e per la decarbonizzazione dei trasporti non si vende anzi, ha un gradimento non solo che non decolla ma che addirittura sta regredendo.

molto netta, la parte auto da quella degli LCV. È il caso di Ford con Ford Pro, di Toyota che ha creato Toyota Professional, di Renault che aveva dato vita a Renault Pro+ ma senza troppa convinzione e ora sta cercando di rilanciarla. Stellantis con Pro One, che ha raccolto in un’unica business Unit e sotto un solo brand tutta la produzione di veicoli commerciali, è arrivata a essere leader di mercato in tre regioni: Europa, Sud America e Medio Oriente & Africa. Il motivo delle “scissioni” aziendali è semplice: vendere veicoli commerciali e vetture è abbastanza simile, visto che tra auto e veicoli commerciali ci sono delle indubbie sinergie, ma allo stesso tempo sono due “mondi” ben diversi, diversa la componentistica, diverso il modo di gestire il cliente e di affrontare la vendita.

IL FATTORE SCATENANTE

Dunque, è evidente che il mercato sia in subbuglio, un subbuglio dato, come abbiamo visto da molti fattori ma che, quasi sempre ha, in quello elettrico, il suo punto focale: un prodotto sul quale tutti vorrebbero puntare ma, allo stesso tempo, un prodotto che non si vende. Vediamo di capire meglio la situazione, cercando di andare oltre le spiegazioni classiche o ufficiali. Che il mercato, o in generale i vari mercati dell’automotive siano in un periodo diciamo così complicato è tanto vero che il Ministro delle Imprese e del

Made in Italy, Adolfo Urso, in occasione del Workshop Teha di Cernobbio, ha espresso la volontà di chiedere di anticipare al 2025 la revisione dei tempi dello stop alla produzione dei motori endotermici, prevista per il 2026.

LA POSIZIONE DI FEDERAUTO

“Questa dichiarazione del ministro – ci ha detto Massimo Artusi, presidente di

Federauto – ci sembra decisamente opportuna, anche e soprattutto alla luce delle notizie che quotidianamente arrivano da tutto il mondo, relativamente alle misure che i Costruttori stanno adottando per rispondere al mancato decollo, purtroppo ampiamente prevedibile, delle vendite di veicoli a trazione elettrica. Da ultimo la possibile chiusura di due impianti della Volkswagen in Germania e l’addio di Volvo al solo elettrico entro il 2030.”

Secondo Artusi e Federauto “Il mercato ha fatto chiaramente capire di non gradire veicoli che costano il doppio di quelli tradizionali, anche a fronte di sostanziosi incentivi. Tutto ciò – ha continuato Artusi – sta convincendo le Case, che fino ad oggi hanno potuto utilizzare la “valvola di sfogo” dei concessionari, non solo italiani, ormai colmi di stock invenduto, a prendere amare decisioni per far fronte a quello che lo stesso Ministro, insieme al Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha definito, senza mezzi termini, il rischio di un “collasso” dell’industria automobilistica europea Anticipare di un anno la verifica prevista per il 2026 – ha concluso Artusi – metterebbe le Case costruttrici e la filiera distributiva, in condizione di riprogrammare meglio i propri investimenti

Il veicolo più noleggiato in Italia
è il Fiat Doblò, segue il Ducato, l’IVECO Daily, il Ford Transit, quindi la Panda.

La struttura del mercato

Fonte UNRAE

per la transizione green, ma il vero nodo da sciogliere è nelle decisioni che scaturiranno da questa verifica anticipata, perché una riconferma degli standard sui tempi (stop all’endotermico nel 2035) e sulle alimentazioni (consentita solo la trazione elettrica) non farebbe che accentuare la crisi e far perdere un altro anno alle imprese”.

Insomma, nella proposta del Ministro Urso, ci sembra di leggere anche l’ipotesi di una revisione significativa di tempi e modi di raggiungimento dei target di decarbonizzazione di tutto il settore automotive, che sia davvero efficace per l’ambiente e che dia maggiore respiro ai costruttori così da rendere competitivi i loro prodotti, ai governi per intervenire sui fattori abilitanti e, infine, ai concessionari per accrescere la distribuzione favorendo una scelta consapevole del cittadino.

L’ELETTRICO FA RISPARMIARE?

È opinione generale che l’elettrico sia particolarmente adatto al veicolo commerciale leggero, soprattutto perché questo, come abbiamo detto, non avrebbe problemi di ricarica veloce su colonnine pubbliche. A suffragare questa teoria c’è anche un recentissimo report

La teoria secondo la quale l’elettrico sarebbe l’ideale per i veicoli commerciali che non avrebbero bisogno delle colonnine pubbliche, perché potrebbero caricare di notte e lavorare di giorno, è tutta da dimostrare.

di Geotab, che ha raccolto ed elaborato, nell’arco di 12 mesi, i dati relativi a 1,3 milioni di veicoli in sette diverse nazioni: Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Spagna. Per quanto riguarda il mercato italiano, il report ha inquadrato le flotte i cui veicoli coprono quotidianamente una media di circa 121 km, con il 51% dei mezzi che non supera mai i 350 km al giorno. In un contesto simile l’analisi di Geotab stima che, con la conversione all’elettrico dei veicoli che rientrano

nel range dei requisiti di autonomia e convenienza economica, i gestori delle flotte potrebbero ridurre i costi operativi di ciascun veicolo di circa 20.300 euro, per l’intero ciclo di vita del mezzo. Questo report, come molti di quelli usciti sino ad ora, parte da concetti spesso non realistici.

TEORIE UN PO’

TROPPO TEORICHE

La teoria, per esempio, secondo la quale le consegne in ambito urbano

Il parco veicolare italiano è decisamente troppo vecchio: il 38% è ancora ante Euro 4. Nella foto un Vito model year 2004 al lavoro nella periferia romana.

richiedono spostamenti che, di media, non superano 121 km giornalieri, non è assolutamente reale. Se prendiamo una grande città come, per esempio, Roma, Milano, o Napoli possiamo facilmente notare che gli hub, gli spedizionieri o le piattaforme logistiche sono ben lontane dai centri cittadini, a volte anche oltre 50 chilometri; quindi, anche con le famose colonnine interne per caricare la notte, l’autonomia si restringe. E non dimentichiamo che l’autonomia ufficiale che fornisce la Casa non è mai realistica perché dipende da molti fattori che spesso sono lontani da quelli ottimali; basti pensare per esempio ai mesi scorsi, quando l’Italia è stata massacrata da una terribile canicola e l’aria condizionata negli abitacoli era quasi una questione di sopravvivenza, quanta batteria si consumava? Di quanto calava l’autonomia?

È

COLPA DEI CONCESSIONARI?

Qualcuno dice che l’elettrico non “tira” perché i concessionari non lo spingerebbero abbastanza anche perché avrebbero uno scarso ritorno in termini di assistenza che, si dice, per l’elettrico sarebbe molto inferiore a quella prevista per i veicoli a motore endotermico.

Si tratta, anche in questo caso di chiacchiere perché un concessionario deve assolutamente vendere e quindi spingere quello che ha “in casa” e oggi quasi tutti hanno un surplus di veicoli elettrici da smaltire. Inoltre, secondo un’indagine interna e riservata di un Costruttore, della quale TRASPORTARE OGGI è venuto ufficiosamente a conoscenza, la manutenzione media di un veicolo elettrico, rispetto a quella di un endotermico, non è – come afferma qualcuno – più che dimezzata ma non scende mai oltre il 75-80%. E poi, e questo è indubbio, il costo di un veicolo commerciale BEV è ancora troppo alto rispetto a quello di un LCV endotermico; una forbice probabilmente destinata a restringersi via via che la tecnologia, meglio gli investimenti sulla tecnologia andranno ammortizzandosi. Molti costruttori, infatti,

sembrerebbe che abbiano ormai praticamente esaurito lo sviluppo del prodotto, escludendo Mercedes, che sembra voglia continuare a puntare solo sull’elettrico, già dal 2026, salvo ripensamenti dell’ultima ora.

UNA NUOVA STRATEGIA DELLE CASE

A fronte, però, di valutazioni negative (c’è anche quella che non si è affatto certi della durata delle batterie) ci sono molti “pro”: la guidabilità di un BEV è decisamente migliore, cosi la silenziosità e quindi il comfort generale per chi guida ore e ore tutti i giorni; in città, poi, un elettrico può massimizzare le qualità del suo particolare funzionamento sfruttando il traffico per recuperare energia. L’elettricità, inoltre, costa decisamente meno che il carburante, Diesel o benzina, quindi il risparmio arriva ogni ricarica, senza contare che, almeno sulla carta, l’elettrico fa

bene al pianeta.

Dunque abbiamo cercato di elencare i pro e i contro dell’acquisto di un furgone elettrico ma, ancora siamo arenati. Dunque?

A fronte di questa situazione oggettiva, la strategia delle Case, che ormai hanno quasi tutte praticamente esaurito lo sviluppo del prodotto, escludendo Mercedes che sembra voglia continuare a puntare solo sull’elettrico, dalla prossima generazione, nel 2026 produrrà solo LCV elettrici, sembra quella di tornare a offrire, il più possibile, una vera scelta ai clienti.

ASPETTANDO UN MIX DI ALIMENTAZIONI

Secondo Artusi:” il mercato si stabilizzerà quando i Costruttori saranno in grado di promuovere, nel concreto, quel mix di alimentazioni che, nel solco di una trazione elettrica davvero green in tutte le sue fasi di vita, apra le porte anche

ai biocarburanti, in particolare HVO e biometano, già oggi di facile reperibilità, permettendo al mercato di scegliere, in nome della pluralità tecnologica, di sviluppare soluzioni carbon neutral in grado di contribuire in modo sostenibile, considerando tutte le tasche e le necessità, al traguardo del reale abbattimento dei climalteranti che tutti condividiamo”.

In conclusione, e a nostro modesto parere, l’elettrico attaccherà davvero quando ci sarà un vero contenimento dei costi d’acquisto; il fattore colonnine, infrastrutture e difficoltà nelle ricariche, come, ormai viene considerato da più parti, assomiglia tanto a un alibi usato perché non si possono o vogliono dare altre spiegazioni, forse troppo politicamente scorrette. #

Ford, creando Ford Pro, è stato il primo costruttore a creare una divisione dedicata esclusivamente ai veicoli commerciali, presto seguita da diversi competitor.

Allestire un LCV

Grazie alla particolare struttura portante del telaio e alla sua robustezza, l’IVECO Daily è particolarmente “vocato” per l’allestimento. Ne abbiamo parlato con Andrea Porchietto, Specialista Allestimenti

IVECO mercato Italia

Nell’immaginario comune, quando si parla di veicoli commerciali la prima configurazione che viene in mente è quella del furgone, il più classico modello da adibire al trasporto merci. In realtà il furgone rientra nella varietà di allestimento del segmento, e neanche la più comune, perché gran parte dei veicoli commerciali deve essere “completata” dall’allestimento, così da essere in grado di coprire la mission per la quale è stato acquistato. Va da sé che un veicolo commerciale più è facilmente allestibile, più è robusto e affidabile e più piace a clienti e allestitori. L’IVECO Daily, un best seller nel panorama europeo degli LCV, è uno di quei veicoli apprezzati dal mondo degli allestitori per una serie di motivi, quelli tecnici e meccanici sono facilmente intuibili, ma oltre a questi c’è una particolare propensione all’allestibilità, che parte dallo stabilimento, dove il mondo dell’allestimento nasce insieme al veicolo.

LO CHASSIS ELEMENTO FONDAMENTALE

Per esempio lo chassis del Daily è un elemento fondamentale per la

robustezza e la modularità del veicolo: la struttura portante del telaio con profilo a C, costituita in acciaio ad alta resistenza, assicura la massima durata nel tempo e flessibilità nell’uso; una soluzione che rappresenta il supporto ideale per ogni tipo di allestimento, permettendo una conversione del veicolo più facile e rendendo il Daily l’unico veicolo nella sua categoria in grado di arrivare fino a 7 tonnellate di massa complessiva.

Sul Daily, proprio in relazione alla sua allestibilità, abbiamo posto qualche domanda ad Andrea Porchietto, Specialista Allestimenti IVECO mercato Italia.

Quanto è importante vendere veicoli facilmente allestibili?

È molto importante, in quanto la maggior parte dei Daily viene allestita, di conseguenza per i veicoli che escono dagli stabilimenti di Suzzara o di Valladolid non è stato completato il processo di costruzione, perché questo inizia al momento dell’allestimento, in base alla mission del cliente finale. Solo a quel punto si può parlare di un veicolo completo. Inoltre, va specificato che il veicolo senza il suo allestimento non ha funzionalità

“Lo sviluppo dei nuovi prodotti va sempre analizzato attraverso la costante interazione con gli allestitori” dice Andrea Porchietto, Specialista Allestimenti di IVECO Mercato Italia.

di per sé; questa arriva solo dopo l’allestimento. Ecco perché risulta fondamentale offrire un veicolo compatibile con i vari tipi di allestimento.

Perché si dice che il Daily è particolarmente adatto per l’allestimento?

Andrea Porchietto ci risponde con un esempio: sul modello precedente, i longheroni del veicolo erano naturalmente robusti e in grado di sopportare qualsiasi allestimento, ma con la nuova gamma si è ulteriormente irrobustito il materiale dei longheroni, così da favorire gli allestimenti più gravosi. Questo comporta più snellezza, ma soprattutto evidenzia che l’attenzione all’allestimento è insita nel DNA del Daily.

Qual è la “procedura” nell’acquisto di un veicolo allestito?

Generalmente noi non forniamo veicoli già allestiti, ma solo telai. Il cliente

finale, poi, può avvalersi di diversi canali ai quali rivolgersi per completarlo. Spesso il cliente si rivolge al concessionario e, in base alle esigenze e alla mission, questo ordina un veicolo compatibile. L’allestitore viene poi scelto di conseguenza e può farlo il concessionario o, direttamente, il cliente stesso. Va detto che in Italia, a differenza del resto d’Europa, il mondo dell’allestimento è molto personalizzato.

Ci sono accordi tra allestitori e concessionari o con la Casa madre?

Come anticipato, lato IVECO, non prevediamo accordi specifici, in quanto ogni cliente manifesta esigenze specifiche che si cerca di soddisfare al meglio, grazie alla diretta collaborazione tra Costruttore, concessionario e allestitore.

Quanto il lavoro di progettazione o di realizzazione dei veicoli va di pari passo con le specifiche o le esigenze degli allestitori?

Questo fa parte dei miei compiti e del mio lavoro: lo sviluppo dei nuovi prodotti va analizzato attraverso la costante interazione con gli allestitori, al fine di soddisfare le loro esigenze tecniche, andando ad agevolare il lavoro finale sul veicolo. Infatti, oggi più che mai, in un settore così dinamico e soggetto al cambiamento, conoscere e soddisfare le esigenze degli allestitori è diventato parte integrante del processo.

Qual è la percentuale di allestiti nei Daily?

Direi, indicativamente, che i veicoli da allestire sono oltre la metà di quelli che escono dagli stabilimenti. Non dimentichiamo che anche buona parte dei veicoli “finiti”, quindi i furgoni, devono passare per gli allestitori, mi riferisco nello specifico a quelli che devono essere coibentati o allestiti internamente per diverse mission.

Qual è l’allestimento più comune?

Il cassone e i pianali ribaltabili assorbono una grande fetta di mercato, ma anche le piattaforme aeree registrano un buon riscontro, poi una buona percentuale è data dal mondo del refrigerato, dalle ambulanze, dai furgoni blindati e quant’altro, la segmentazione è certamente variegata e segue la versatilità che la contraddistingue. (F.V.) #

In Italia, a differenza del resto d’Europa, il mondo dell’allestimento è molto personalizzato: il cliente espone al concessionario le sue necessità e questo ordina il veicolo più adatto a quella specifica mission.

Un allestimento frigo

Un eDaily con piattaforma aerea. Quello delle piattaforme aeree è un mercato piuttosto importante, da circa 2mila pezzi l’anno.
della francese Lecapitaine montato su un eDaily.
Il cassone e i pianali ribaltabili assorbono una grande fetta di mercato degli allestimenti; va detto che oltre la metà dei Daily che escono dagli stabilimenti, devono essere allestiti.

Un grande volano

L’ e-commerce e il suo continuo sviluppo generano ricchezza, nuove opportunità e limitano di molto l’impatto ambientale del commercio tradizionale

Di Ferruccio Venturoli

Il mercato dei veicoli commerciali vola, crescono e si sviluppano le soluzioni di mobilità commerciale e di logistica, cresce anche il comparto dell’aftermarket, si creano nuovi posti di lavoro, nascono nuove specializzazioni e figure professionali. È l’e-commerce una sorta di nuovo, gigantesco volano, che ha cambiato e sta cambiando il panorama, non certo solo del trasporto, ma anche e soprattutto dell’economia in generale. D’altra parte l’e-commerce ha realizzato una vera rivoluzione offrendo ai consumatori una nuova possibilità: ordinare qualsiasi merce dal proprio computer o dal proprio smartphone da qualsiasi venditore, sia esso nelle immediate vicinanze in tutta Italia, in tutta Europa e in tutto il mondo.

IL “TERRIBILE”

ULTIMO MIGLIO

Eppure, chi, come noi, è da tempo osservatore “privilegiato” del mondo dei trasporti e della logistica, non può non ricordare il tempo in cui, una decina di anni fa, l’e-commerce era visto se non proprio con paura, sicuramente con una certa malcelata diffidenza. Illustri

economisti dentro e fuori dal mondo dei trasporti parlavano di “logistica del bisogno”, di fenomeno da contrastare e sottolineavano come una crescita dell’e-commerce avrebbe significato la morte delle botteghe cittadine, ma anche la paralisi della viabilità urbana con il pericoloso “ultimo miglio”. Comunque, è stata la Grande Pandemia il grande spartiacque dell’e-commerce: da allora, tutto è cambiato e il commercio elettronico è diventato una vera risorsa.

L’E-COMMERCE RAPPRESENTA

IL 7% DEL PIL

Dell’e-commerce, come risorsa, se ne è occupato Netcomm, il Consorzio del Commercio Digitale in Italia, in una ricerca realizzata in collaborazione con Althesys, società di ricerca indipendente. Secondo l’indagine, in Italia, l’e-commerce ha generato nel 2022 (ultimi dati disponibili) un valore condiviso (la capacità di un’azienda o di un settore di produrre ricchezza, benessere ed occupazione oltre i propri confini) di oltre 133,6 miliardi di euro, pari al 7% del PIL; un dato che, rispetto all’anno precedente, è cresciuto del 13,9%. Inoltre, considerando gli effetti indotti, diretti e indiretti, la filiera contribuisce a creare 1,6 milioni di posti di lavoro (+12,4% rispetto al 2021), rappresentando il 6,4% degli occupati in Italia, per un totale di 35 miliardi di euro di salari lordi nella sola filiera del trasporto e della logistica (+13,2% rispetto al 2021).

CI SONO ANCORA GRANDI POTENZIALITÀ DI SVILUPPO

“Oggi – ci ha detto Roberto Liscia, Presidente di Netcomm - il 4,7% del totale del fatturato delle aziende italiane viene registrato dal canale e-commerce. Pur essendo una percentuale in crescita, visto che è quasi raddoppiata dal 2014 quando era al 2,2%, le potenzialità di sviluppo di questo settore sono ancora molto ampie”. La ricerca di Netcomm ha individuato tre “macro-fasi” in cui sono raggruppate tutte le categorie che compongono l’intera filiera dell’e-commerce, che vede al centro gli online seller (retailer, brand e marketplace), a monte i fornitori (servizi informatici, di marketing, consulenza, componenti materiali e altri servizi) e a valle, infine, il supporto alle attività di vendita (trasporto, logistica e sistemi di pagamento).

Secondo la ricerca di Netcomm, gran parte del valore condiviso (il 46,4%) si genera nella fase centrale, ossia quella delle attività degli online seller, che corrisponde a 61,9 miliardi di euro, in

crescita dell’8,5% rispetto al 2021, e che occupa 773mila persone nel 2022, un numero aumentato del 7,7% rispetto all’anno precedente. Di questo segmento della filiera fanno parte le aziende classificate come Brand, Retailer, e Marketplace.

Il resto del valore è equamente distribuito tra la fase che precede le vendite online (fornitori), che genera 36,6 miliardi di euro (il 27,4% del totale), in crescita dell’8% rispetto al 2021, e occupa 445.400 addetti, in crescita dell’8,7% rispetto al 2021; e la fase che segue la vendita online (supporto alle attività di vendita), che genera 35,1 miliardi di euro (il 26,3% del totale), in crescita del 33% rispetto al 2021, così come il numero di occupati che è pari a 415.100 nel 2022 e segna un significativo aumento rispetto al 2021, pari al +27%.

NON SOLO UN VALORE ECONOMICO

Se l’indagine Netcomm riguarda la parte strettamente economica, ce n’è un’altra, realizzata sempre da Netcomm con il Politecnico di Milano, che riguarda la questione ambientale, perché l’e-commerce si conferma un driver per l’evoluzione delle imprese del nostro Paese verso un futuro più sostenibile.

L’impatto ambientale degli acquisti online, infatti, è nettamente inferiore a quello degli acquisti nei negozi fisici, dove lo spostamento del cliente per raggiungere il punto vendita e il mantenimento del negozio generano oltre il 90% del totale delle emissioni di CO2, contribuendo a una produzione massima di 2,59kg di CO2 per pacco. I canali di acquisto online, che prevedono anche servizi di consegna come home delivery e punti di ritiro, risultano invece più sostenibili e possono ridurre

fino a 10 volte le emissioni rispetto allo shopping offline.

UN RISPARMIO DI CO2 IMPORTANTISSIMO

Oggi l’e-commerce impatta mediamente del 75% in meno rispetto all’acquisto offline in termini di emissioni di CO2. Dobbiamo, però, prendere in considerazione numerose variabili, come la gestione logistica del trasporto dell’ultimo miglio e le modalità di viaggio del cliente verso il negozio fisico, che impattano ampiamente sulle effettive emissioni. Secondo Netcomm, la consegna tramite i punti di ritiro è il metodo più virtuoso in ottica di sostenibilità,

Dopo l’ultimo click, chissà da quale parte del mondo, parte la spedizione: questa è la vera rivoluzione.

grazie alla capacità di ridurre la Carbon Footprint fino a 10 volte rispetto al canale offline e fino a tre volte rispetto all’home delivery per tutti i settori merceologici analizzati. Il punto di ritiro non si limita a favorire l’acquisto tramite il canale online, ma incrementa la possibilità di svolgere acquisti offline in modo virtuoso, ottimizzando gli spostamenti verso il punto di ritiro per acquistare prodotti in loco. L’ impatto ambientale di un acquisto attraverso il canale offline, comunque, è significativamente superiore rispetto a quello tramite e-commerce con modalità di consegna home delivery o punto di ritiro. Questo vale per tutti i settori analizzati. Nel processo di acquisto offline, il negozio e il viaggio del cliente sono responsabili della maggior parte dell’impatto ambientale: a Milano ( una delle città teatro della ricerca ) costituiscono rispettivamente l’85% e l’11% del totale di emissioni per pacco; a Ferrara il 68% e 26% per pacco; a Viterbo il 42% e il 50% del totale. In questo contesto è evidente l’incremento dell’impatto totale passando da un’area urbana densamente popolata a un’area caratterizzata da una minore densità di esercizi commerciali e alla necessità di percorrere tratti di strada più lunghi per raggiungere le strutture fisiche.  Nel processo dell’home delivery, per tutti i settori merceologici, il contributo principale in termini di emissioni è da attribuire all’ultimo miglio, che costituisce più del 50% del totale delle emissioni in tutte le aree urbane esaminate. #

Fino alla pandemia i veicoli dell’ultimo miglio erano considerati una vera iattura, secondo molti osservatori avrebbero intasato le città e reso l’aria irrespirabile.

Secondo Netcomm l’e-commerce ha generato nel 2022 un valore di oltre 133,6 miliardi di euro, pari al 7% del PIL e ha creato 1,6 milioni di posti di lavoro.

Veicoli commerciali elettrici e auto a zero emissioni: sono tante le sfide della transizione energetica, tra queste la necessità di fare i conti con una rete infrastrutturale capace di rispondere a obiettivi centrali come la diffusione territoriale e l’efficienza dei punti di ricarica. Un percorso tanto ambizioso quanto difficoltoso anche se non mancano le buone notizie e i primi prodotti pensati specificamente per i professionisti del settore

Il mondo della mobilità elettrica

è una realtà che si sta affermando, ormai è una certezza e non un più un mero argomento da bar dove tutte le opinioni sono legittime. Poi ci sono i numeri, che non mentono mai e che certificano, se ce ne fosse bisogno, i risultati di una continua crescita infrastrutturale. Partiamo da qui. Al 30 giugno risultano installati 56.992 punti di ricarica a uso pubblico, un dato che fotografa il salto in avanti delle colonnine elettriche nel nostro paese. In particolare, dal consueto

monitoraggio di Motus-E, emerge un incremento di 11.782 unità nei 12 mesi e di 6.314 unità dall’inizio dell’anno (+2.828 nell’ultimo trimestre).

In due anni il numero dei punti è quasi raddoppiato, da 30.704 a 56.992 unità. Niente male. Insieme al numero delle colonnine cresce anche l’incidenza delle infrastrutture a più alta potenza, con oltre un terzo dei punti installati nell’ultimo anno di tipo veloce e ultraveloce. Una soluzione che permette sempre più di poter lasciare un mezzo in ricarica la notte o mentre si svolgono altre attività, in città e fuori.

I DATI MOTUS-E

Parliamo di van, ma anche di veicoli privati, con una mappa che premia i territori economicamente più ricchi, un fattore che onestamente non sorprende vista la maggiore diffusione nel nord Italia rispetto alle altre

FastWay, operatore attivo nel settore della ricarica pubblica Fast e Ultra-Fast per veicoli elettrici.

macroaree nazionali: la top 5 delle regioni con più punti di ricarica, infatti, vede prevalere la Lombardia (10.902 punti di ricarica, +3.245 negli ultimi 12 mesi), davanti a Piemonte (5.775 punti, +1.261), Lazio (5.641 punti, +1.290), Veneto (5.508 punti, +1.088) ed EmiliaRomagna (4.720, +754). Tra le province l’unica sorpresa: a guidare per punti di ricarica installati c’è Roma (4.451 punti, +1.052 nei 12 mesi), seguita da Milano (3.618 punti, +1.074), Napoli (2.839 punti, +212), Torino (2.641 punti, +634) e Brescia (1.681 punti, +216). Sulle autostrade intanto – sempre tenendo come riferimento temporale quello dello scorso 30 giugno – i punti di ricarica si attestano a 963 unità (in aumento dalle 657 del giugno 2023 e le 235 del giugno 2022), di cui l’85% è di tipo veloce in corrente continua e il 62% supera i 150 kW di potenza. In altre parole, il 41% delle aree di servizio autostradali è già dotato di infrastrutture per la ricarica “Lo straordinario sviluppo registrato negli ultimi anni è un’ottima notizia per il nostro paese e per chi vuole passare alla mobilità elettrica”, aveva commentato, alla presentazione dei dati del primo trimestre, il presidente di Motus-E, Fabio Pressi, osservando che davanti a un’infrastruttura così ampia, sostenuta finora quasi esclusivamente da investimenti privati, “la progressiva crescita del circolante elettrico, che potrà trovare anche nelle flotte aziendali una leva molto importante, avrà un ruolo chiave anche per preservare e ampliare il vantaggio economico della ricarica elettrica rispetto alle alimentazioni tradizionali, maggiormente esposte alle tensioni geopolitiche internazionali”.

TIPOLOGIE DI RICARICA

“L’ampliamento della rete di ricarica”, parola di Pressi, “troverà un’ulteriore spinta nell’attuazione del Regolamento europeo AFIR che fissa una serie di

ambiziosi target per accelerare ulteriormente la creazione di un network europeo per la ricarica a uso pubblico sempre più denso e moderno”.

Chi, dove, quando: alcune idee per ricaricare in movimento

Con l’espansione della mobilità elettrica, cresce l’importanza di comprendere le opzioni disponibili per la ricarica dei veicoli elettrici. Il mercato delle infrastrutture di ricarica è in rapido sviluppo, difficile da riassumere in quanto in continua evoluzione, una realtà che vanta comunque diversi operatori che offrono soluzioni su vaste aree del territorio nazionale. Proviamo ad elencare, ovviamente in maniera non esaustiva, alcuni tra gli operatori più diffusi e le opportunità fornite grazie alle strategie di interoperabilità che si stanno sempre più diffondendo.

A2A – Con una forte presenza soprattutto

nel Nord Italia, è un operatore tra i più noti del settore. Fornisce sia soluzioni di ricarica pubbliche che private, con un focus sull’integrazione sostenibile e sull’efficienza energetica.

Be Charge – Altra grande realtà italiana che offre una vasta rete di punti di ricarica distribuiti sul territorio nazionale. Le stazioni sono compatibili con la maggior parte dei veicoli elettrici e sono dotate di tecnologie di ricarica sia lente che rapide.

Enel X – È probabilmente l’operatore più noto e con la più ampia diffusione sul territorio nazionale. Offre colonnine

di ricarica sia lente (fino a 22 kW) che veloci (oltre 50 kW), aperte anche alle offerte di altri fornitori.

RePower – Conosciuta per la qualità del servizio e per l’attenzione all’energia rinnovabile, offre soluzioni di ricarica per aziende e privati, con una rete di colonnine che si sta espandendo in diverse città italiane.

Tesla – Opera esclusivamente sulla propria rete di Supercharger, dedicata principalmente ai veicoli Tesla. In attesa dei veicoli commerciali firmati Musk, le stazioni Supercharger offrono ricariche rapide e ad alta potenza,

spesso situate in punti strategici lungo le autostrade e le principali arterie stradali. Se convenzionati, anche i proprietari di altri veicoli elettrici possono utilizzare un diverso fornitore di servizi di mobilità elettrica (MSP) per accedere alla rete Supercharger Tesla.

Wroom – Questo operatore è praticamente un outsider in questa lista, se ne parla molto in rete ed è conosciuto sia per la propria rete di colonnine, concentrata principalmente nel Nord Italia, sia per la sua strategia di roaming che permette di ricaricare presso le colonnine di altri operatori a tariffe concorrenziali. Almeno per ora.

Per gentile concessione Enel X.

Cos’è il regolamento AFIR? In poche parole, si può dire che il regolamento europeo, approvato all’interno del pacchetto Fit for 55, richiede agli stati membri di collocare un livello minimo di punti di ricarica per assicurare sufficiente infrastruttura ai cittadini e alle imprese che vogliono puntare sulla mobilità elettrica. “Il lieve rallentamento delle installazioni nell’ultimo trimestre indica che gli operatori della ricarica si stanno già attrezzando per la grande sfida del PNRR, per la quale occorrerà uno sforzo straordinario”, ha rilanciato, a fine luglio, Fabio Pressi. “Per centrare gli obiettivi del Piano sarà determinante il contributo di tutti gli attori coinvolti, dalle municipalità ai distributori di energia elettrica, chiamati anch’essi a un impegno eccezionale”.

GLI AMBIZIOSI

OBIETTIVI MINISTERIALI

Fa eco a questa necessità Eugenio Sapora, general manager in Italia di Electra, società specializzata nella ricarica ultraveloce, commentando proprio i

Il testo del cosiddetto regolamento AFIR prevede obiettivi di realizzazione specifici che dovranno essere raggiunti nel 2025 o nel 2030, in particolare: a partire dal 2025, stazioni di ricarica rapida di almeno 150 kW per autovetture e furgoni dovranno essere installate ogni 60 km lungo i principali corridoi di trasporto dell’UE, la cosiddetta “rete transeuropea dei trasporti (TEN-T)”: a partire dal 2025, stazioni di ricarica per i veicoli pesanti con una

nuovi fondi del PNRR bis: “Il bando Mase del 2023 era poco accessibile, a causa di tempistiche troppo serrate, che non tenevano conto dei lunghi tempi necessari sia per concludere le trattative con i privati sia per ottenere i permessi nel caso di spazi pubblici, e di vincoli geografici troppo stringenti, che avrebbero costretto alcuni player a ripensare il proprio piano industriale”. “Il nuovo decreto si distingue per una maggiore chiarezza e accessibilità, caratteristiche che accogliamo con grande favore ” , spiega Sapora.

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dal canto suo, ha aperto una pagina dedicata al cosiddetto “Investimento 4.3 – Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica”, ovvero l’investimento che prevede la costruzione su larga scala di punti pubblici di ricarica rapida e di stazioni di ricarica sperimentali con stoccaggio. All’Investimento si accompagnano le riforme dei prezzi della ricarica elettrica e delle relative concessioni elencate nella componente di riforma del contesto imprenditoriale. Va detto, per onor di cronaca, che già adesso l’Italia, con una media di 1 punto di

ricarica ogni 5 chilometri di strade, si posiziona davanti a paesi come il Regno Unito (1 punto ogni 6 km), la Germania (1 punto ogni 7 km) e la Francia (1 punto ogni 9 km).

C’è ancora da lavorare per una rete di ricarica capillare e ben distribuita, specie nel sud e nell’isole, per questo l’importo complessivo dell’Investimento – che rimane all’interno delle opere relative al PNRR – supera i 741 milioni di euro con obiettivi assai importanti: 7.500 punti di ricarica rapida in autostrada, 13.000 punti di ricarica rapida in centri urbani e 100 stazioni di ricarica sperimentali con stoccaggio. Per arrivare ai target previsti, l’investimento si compone di tre linee d’intervento: linea A con l’installazione di stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici in strade extra-urbane da almeno 175 kW; linea B con l’installazione di stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici in zone urbane da almeno 90 kW; linea C con l’installazione di stazioni di ricarica pilota con natura sperimentale e stoccaggio di energia. Gli obiettivi del PNRR, non dimentichiamolo, includono anche la connessione da parte dei distributori locali e l’attivazione entro la fine del 2025. Attualmente, infatti, riporta sempre l’ultimo monitoraggio di Motus-E, il 17,9% dei punti installati è ancora in attesa di

potenza minima di 350 kW dovranno essere installate ogni 60 km lungo la rete centrale TEN-T e ogni 100 km sulla rete globale TEN-T, arrivando a coprire l’intera rete entro il 2030; a partire dal 2030, stazioni di rifornimento di idrogeno sia per le autovetture che per gli autocarri dovranno essere installate in tutti i nodi urbani e ogni 200 km lungo la rete centrale TEN-T; entro il 2030 i porti marittimi che

accolgono un numero minimo di navi passeggeri di grandi dimensioni, o navi container, dovranno fornire elettricità da terra per tali navi; gli aeroporti dovranno fornire elettricità agli aeromobili in stazionamento presso tutti i gate entro il 2025 e presso tutte le postazioni remote entro il 2030; gli utenti dei veicoli elettrici o alimentati a idrogeno dovranno poter pagare facilmente presso i punti

di ricarica o di rifornimento con carte di pagamento o dispositivi con funzionalità senza contatto, senza che sia necessario un abbonamento e nella completa trasparenza dei prezzi; i gestori dei punti di ricarica o di rifornimento dovranno fornire ai clienti, attraverso strumenti elettronici, informazioni complete su disponibilità, tempi di attesa o prezzi presso le differenti stazioni.

Juice Technology propone una soluzione di ricarica ideale per i veicoli commerciali elettrici.

collegamento e attivazione. Questo evidenzia, ancora una volta, l’importanza di velocizzare le procedure autorizzative e di un maggiore coinvolgimento di tutti i soggetti chiamati in causa.

FLESSIBILITÀ E MASSIMO RAGGIO D’AZIONE, COSA

SERVE AGLI EVAN

In uno Speciale Furgoni non possiamo dimenticare le necessità dei veicoli commerciali che richiedono un’attenzione particolare riguardo a flessibilità, sicurezza ed efficienza. Tra le ultime soluzioni arrivate sul mercato, ne segnaliamo una grazie alla quale furgoni e autocarri leggeri con rimorchio finalmente possono effettuare la ricarica elettrica direttamente sulla rampa di carico, pensata da un’azienda che opera in questa nicchia di mercato: “Talvolta più lungo è semplicemente meglio”, spiega Christoph Erni, CEO e fondatore di Juice, illustrando il nuovo Juice Charger me 3 max. “Ancora meglio della sola lunghezza, c’è un raggio d’azione variabile che assicuri la libertà di caricare mezzi elettrici in diversi luoghi d’impiego, come officine o garage. La ricarica può avvenire senza alcun problema anche quando il veicolo di un

I costruttori

cliente viene spostato su una piattaforma di sollevamento. L’avvolgicavo provvede a fornire la necessaria flessibilità e al tempo stesso contribuisce a evitare efficacemente rischi di inciampo, una delle più frequenti cause di incidente in fabbrica. Arriva praticamente ovunque, tanto che nei depositi di veicoli non servono più posti auto separati per mezzi elettrici. In un batter d’occhio ogni parcheggio si trasforma in un parcheggio per veicoli elettrici.” Insomma, ricaricare in sicurezza è un must ovunque e comunque.

IL VANTAGGIO DELL’INTEROPERABILITÀ

Facciamo un passo indietro. Chi si muove per lavoro sa che è impossibile prevedere ogni singolo spostamento e, pur adottando la migliore strategia per la ricarica in azienda, spesso ci si scontra con le esigenze dell’ultimo minuto. Chi guida un furgone elettrico deve conoscere anche le offerte sul mercato; nel box a lato, senza alcuna pretesa di copertura totale, abbiamo indicato alcuni tra gli operatori più interessanti del mercato per le loro soluzioni. Qui entra in gioco un nuovo fattore: la scelta dell’offerta migliore non segue solo

l’infrastruttura fisica, anzi. Esiste anche il “roaming” che si basa sulla possibilità di utilizzare le infrastrutture di diversi operatori senza doversi limitare a un unico provider. Questa flessibilità può rappresentare un vantaggio significativo per gli utenti che desiderano risparmiare, specialmente per coloro che intervallano viaggi frequenti e/o lunghi nella propria attività quotidiana. Molti operatori utilizzano strategie che consentono ai propri utenti di ricaricare presso le colonnine di altri operatori a costi inferiori degli stessi fornitori originari. Non è una novità: chi ha memoria dei primordi della telefonia mobile italiana, ricorderà come i primi gestori competitor di Tim fornissero tariffe migliori pur operando i propri servizi in “roaming”, ovvero sulla stessa rete concessa dall’operatore. In questa era post-pionieristica, anche per la ricarica elettrica rimane fondamentale l’interoperabilità; un obiettivo che è centrale per gli aderenti a Motus-E per i quali risulta un fattore chiave per supportare concretamente la diffusione dell’emobility. Capirne il perché è facile: in questo modo il sistema garantisce maggiore flessibilità e copertura sul territorio, rendendo fruibili le colonnine a un maggior numero di utenti e potenziando i servizi offerti. Per questo l’importanza di stringere accordi di interoperabilità tra CPO (charging point operator) per semplificare le operazioni di ricarica per i clienti non può che aumentare le opportunità di business per tutto il settore. Non a caso MOTUS-E rappresenta un “ecosistema” unico nel suo genere: è la prima associazione in Italia che unisce operatori industriali, il mondo automotive, utilities, l’ambito accademico, associazioni ambientaliste e di consumatori, movimenti d’opinione, tutti uniti per accelerare il passaggio verso una mobilità sostenibile ed elettrica. #

Per gentile concessione Renault.
dispongono di diverse gamme con soluzioni elettriche, come Citroën.

A PROVA DI VAN OF THE YEAR

Erede del Transit Custom di Ford Pro

International Van Of The Year 2024, l’ambito premio per il 2025 è stato consegnato a Renault Master

“La giuria dell’IVOTY è stata colpita dal nuovo design e dal livello di innovazione e tecnologia sviluppato nella nuova gamma Master, che presenta avanzate soluzioni aerodinamiche, maggiore facilità d’uso con aumentata efficienza, spazio, sicurezza e comfort. Inoltre, la sua nuova piattaforma multi-energia può ospitare motorizzazioni diesel, elettriche e a idrogeno. Tutti attributi che soddisfano i criteri del programma di premiazione. Un veicolo a prova di futuro. Congratulazioni a Renault per questo meritato successo.” Con queste parole Jarlath Sweeney, Presidente della Giuria dell’ International Van of the Year, ha commentato l’assegnazione al Renault Master del prestigioso Van of The Year 2025, durante la cerimonia di premiazione che si è tenuta durante lo IAA Transportation 2024.

LE MOTIVAZIONI

A convincere la giuria sono state le tecnologie innovative, i miglioramenti del

design e l’impegno di Renault per la mobilità sostenibile. Il design “Aerovan” del Renault Master e la nuova piattaforma multi-energia, infatti, lo posizionano come un nuovo punto di riferimento sul mercato, offrendo la migliore efficienza della categoria nelle versioni a combustione, elettrica o a idrogeno. Nello specifico, il Renault Master H2-Tech è il primo furgone a idrogeno a ricevere questo riconoscimento. Questa versione a idrogeno è stata sviluppata grazie all’esperienza pionieristica di HYVIA, una joint venture tra Renault Group e Plug. Sarà commercializzata in Europa entro la fine del 2025. “Questo è un ottimo riconoscimento e una vera ricompensa per tutte le squadre che hanno lavorato a questo progetto. Il nuovo Master è un perfetto esempio di ciò che ha sempre rappresentato la forza dei veicoli commerciali Renault per oltre 120 anni: prodotti innovativi, di rottura e multi-energia, progettati per essere personalizzati quasi all’infinito per soddisfare le esigenze di ciascuno dei nostri clienti professionali” ha dichiarato Heinz-Jürgen Löw, Responsabile dei Veicoli Commerciali Renault Group.

IL NUOVO RENAULT MASTER

Presentato al Solutrans di Lione lo scorso anno, il Nuovo Renault Master si distingue per un ambiente interno di alta qualità, con una plancia a forma di S orientata verso il conducente e materiali premium. Offre un abitacolo spazioso e moderno, con volante regolabile e un display da 10’’ di serie. La versione con cambio automatico ha la leva sul volante per un maggior comfort. L’interno è progettato per trasformarsi in un ufficio mobile, con un tavolino integrato nel sedile centrale e vani per PC, oltre a prese USBC per dispositivi elettronici. L’esterno ha un design robusto e distintivo, con fari Full LED, una griglia prominente e miglioramenti aerodinamici che riducono il consumo e le emissioni di CO2 Renault Master include tecnologie avanzate come 20 sistemi di assistenza alla guida, connettività all’avanguardia con Google integrato e servizi specifici per i professionisti. La connettività delle versioni elettriche include pianificazione della ricarica e integrazione con l’app My Renault per gestire funzioni da remoto. Il veicolo è versatile, con configurazioni personalizzabili e allestimenti chiavi in mano per soddisfare le diverse esigenze degli operatori professionali.

Il veicolo è disponibile in diverse motorizzazioni, quali diesel, elettrico e, idrogeno, garantendo efficienza e carico utile elevato.

Premiazione: Un momento della consegna del premio International Van of the Year, che si è svolta durante lo IAA Transportation 2024.

LA PIATTAFORMA MULTI-ENERGIA

Tutte le versioni escono dalla stessa catena di montaggio, il che consente una grande flessibilità di adattamento alle esigenze della clientela. Il Nuovo Renault Master è l’unico veicolo della sua categoria prodotto in Francia: tutte e tre le alimentazioni delle motorizzazioni e tutte le varianti della carrozzeria sono prodotte sulla stessa linea, a Batilly (nei pressi di Metz).

MOTORE DIESEL BLUE DCI:

Per Nuovo Renuault Master sono previste quattro varianti di motorizzazione Diesel Blue dCi, con potenze da 105, 130, 150 e 170 cv. Questi motori offrono notevoli vantaggi a livello di consumi

FORD TRANSIT CUSTOM

Il nuovo Transit Custom era stato eletto International Van Of The Year 2024 da una giuria di esperti composta da 25 giornalisti del settore e assegnato al Solutrans dello scorso anno. Questo furgone di nuova generazione, leader nel suo segmento, è stato lanciato in Europa da Ford Pro all’inizio del 2023 e offre una vasta gamma di varianti e innovazioni uniche basate sulle esigenze dei clienti, tra le quali il modem 5G per una connettività costante, aggiornamenti software wireless per oltre 30 moduli del veicolo, il sistema Delivery Assist per velocizzare le consegne, l’integrazione con Alexa tramite Alexa Built-In e un volante inclinabile. Il Transit Custom è stato il furgone da una tonnellata più venduto in Europa nel 2023, nonché il veicolo più venduto in assoluto nel Regno Unito nel 2021 e nel 2022.

(- 1,5 l/100 km in media) e di emissioni di CO2 (- 39 g/km), restando così al di sotto dei 200 g/km. La trasmissione è affidata ad un cambio manuale classico o un nuovo cambio automatico EAG9 a convertitore di coppia a 9 rapporti, particolarmente efficiente.

MOTORE ELETTRICO:

Le versioni 100% elettriche di Nuovo Renault Master offrono due motorizzazioni, da 96 o 105 kW, entrambe in grado di erogare una coppia di 300 Nm, con una batteria dalla capacità rispettivamente di 40 kWh (180 km di autonomia in ciclo WLTP) e 87 kWh (oltre 410 km di autonomia in ciclo WLTP). Nuovo Renault Master può, così, vantare valori record, con

un carico utile di 1.625 kg con patente B, autonomia fino a oltre 410 km in ciclo WLTP e capacità di traino di 2,5 tonnellate. I consumi restano moderati, con un valore WLTP di 21 kWh/100 km per la versione dotata di batteria da 87 kWh, grazie all’innovativo sistema di termogestione. La ricarica rapida da 130 kW DC consente di recuperare 229 km di autonomia in soli 30 minuti. Al proprio domicilio, per ricaricare dal 10 al 100% bastano meno di quattro ore con wallbox da 22 kW AC.

MOTORE A IDROGENO:

Nuovo Renault Master è stato progettato anche per essere offerto, in futuro, nella versione a idrogeno H2 con cella a combustibile. #

International Van Of The Year 2024

È sempre LUI, ma ancora MEGLIO

Prosegue l’evoluzione del Vito che mantiene il proprio carattere ma migliora sotto il cofano e nella catena cinematica.

Naturalmente nella nuova gamma c’è anche l’eVito, versione full electric del commerciale Mercedes-Benz

Èed equipaggiamento: “base”, Pro e Select, con dotazioni via via crescenti. Dove però i Vito sono in tutto e per tutto uguali tra loro, indipendentemente dalla versione, è nella presenza, per la prima volta su questo modello, del sistema MBUX, con schermo centrale da 10,25 pollici e display a colori da 5,5 pollici nel quadro strumenti, e dell’avviamento a pulsante.

cambiato poco fuori, anche per non far invecchiare troppo la serie precedente, molto sottopelle, per aggiornare l’intera area dedicata alla connettività, ai sistemi di infotainment, ai dispositivi di sicurezza e guida assistita. Con il model-year 2024, quindi, il Vito e il suo gemello a emissioni zero eVito entrano nella seconda metà del loro ciclo di vita, confermandosi quali veicoli di riferimento nel segmento dei mid-size van con massa totale massima ammessa a terra tra 28 e 32 quintali, dove rappresentano proposte di spicco, con la stella a tre punte sul frontale a sottolineare l’appartenenza di questi veicoli al mondo premium. All’esterno solo un occhio ben allenato riesce a individuare la nuova generazione del Vito: calandra rinnovata, ruote ridisegnate, più aerodinamiche, e fanaleria a LED (opzionale) sono i principali “segni particolari”, che distinguono il modello del 2024. Nel dettaglio la griglia del radiatore presenta tre lamelle dall’aspetto tridimensionale e la tradizionale stella centrale. Dietro di essa si trova una sportiva griglia a diamante nera. I fari Multibeam LED, di serie per l’allestimento di punta Select al pari

della calandra cromata e dei paraurti in tinta veicolo, pongono un altro accento di stile con il loro design elegante. In coda, le luci a LED di nuova concezione e dal contorno più scuro assicurano un aspetto dinamico e di alta qualità. I paraurti non sono verniciati nella versione “base”: quasi un plus perché la superficie granulata è resistente e ne sottolinea la robustezza. Per un aspetto più esclusivo, le lamelle della griglia del radiatore possono essere cromate e i paraurti possono essere verniciati in tinta veicolo.

UNA GAMMA

MOLTO ARTICOLATA

Il nuovo Vito ripropone la sua gamma ben articolata in termini di motori, formati, configurazioni e allestimenti. Cuore dell’offerta tecnica è il 4 cilindri turbodiesel common-rail da 1950 cc di cilindrata, con potenze di 102, 136, 163, 190 e 239 CV, cui aggiungerà un’unità turbobenzina mild-hybrid in futuro per la configurazione minibus (Tourer) e per il modello destinato al trasporto promiscuo di cose e persone (Mixto). L’unità a gasolio meno potente è disponibile solo sul Vito furgone, quella più potente sul modello destinato al trasporto persone, il Vito Tourer, anche in abbinamento con la trazione integrale, proposta peraltro pure sui propulsori da 163 e 190 CV. Tre i formati di carrozzeria: Compact, Long ed Extralong, con due misure di interasse. Tre anche i livelli di allestimento

ASSISTENTE VOCALE COME IN AUTO

Il sistema multimediale MBUX fornisce suggerimenti personalizzati per varie funzioni di infotainment, operative e del veicolo. Può ricordare le stazioni radio preferite o, con la navigazione opzionale, le destinazioni abituali. Si aziona tramite il display centrale, i pannelli di controllo a sfioramento sul volante o l’assistente vocale Hey Mercedes, capace di dialogare e apprendere. Questo assistente utilizza i microfoni presenti nel pannello di comando sopraelevato Comfort (opzionale) per riconoscere da quale sedile anteriore si parla. Ciò significa che sa riconoscere chi vuole attivare il riscaldamento dei sedili, per esempio. Con MBUX è possibile creare fino a sette profili personali nel veicolo.

Scansionando un codice QR con l’app Mercedes me, il veicolo viene automaticamente collegato all’account Mercedes me. Le preferenze individuali, come la stazione radio preferita, possono essere trasferite in tutti i veicoli Mercedes-Benz con l’attuale generazione di MBUX attraverso il proprio profilo Mercedes me. Ciò aumenta il comfort individuale, soprattutto in caso di frequenti cambi di conducente e di veicolo, per esempio per i gestori di flotte.

POSTO GUIDA FUNZIONALE E DI IMPRONTA AUTOMOBILISTICA

COMPORTAMENTO

DINAMICO SICURO

E PREVEDIBILE

Su strada i nuovi Vito confermano le doti positive che anche le precedenti generazioni hanno messo in luce. In occasione del test-drive abbiamo potuto guidare per un centinaio di chilometri il Vito furgone Long 116 CDI con cambio automatico, un veicolo confortevole e silenzioso, adatto sia alle mission su media e lunga distanza, quelle tipiche dei corrieri espressi e dei padroncini, sia alle consegne dell’ultimo miglio, con la trasmissione 9G Tronic che allevia la fatica alla guida grazie all’assenza del pedale della frizione e al funzionamento molto dolce del cambio automatico. I progressi più significativi sono legati alle dotazioni di sicurezza arricchite e alle nuove funzioni della guida assistita.

ASSISTENTI

ALLA GUIDA EVOLUTI

Passando alla plancia, totalmente ridisegnata trovando ispirazione dai modelli più recenti della Casa di Stoccarda, ed esaminandola nel dettaglio, spicca il display centrale ad alta risoluzione che offre funzioni quali navigazione, collegamento con i dispositivi multimediali, telefono o informazioni sul veicolo. Nel nuovo quadro strumenti campeggia il display a colori 5,5 pollici tra il tachimetro e il contagiri. Mostra tutte le informazioni importanti a colpo d’occhio, come il chilometraggio e il livello del serbatoio. Inoltre, dal menu è possibile richiamare la radio, la navigazione (opzionale), i supporti musicali, il telefono, i sistemi di assistenza, le impostazioni del veicolo e le scadenze di assistenza. La selezione del menu avviene tramite un pannello di controllo a sfioramento sul volante. Ai lati del monitor da 10,25 dell’infotainment si trovano le due bocchette di ventilazione centrali, sviluppate in altezza.

La nuova console centrale opzionale offre un portabicchieri rimovibile, due porte USB-C e due vani portaoggetti aperti. Il ripiano inferiore è disponibile come superficie di ricarica induttiva wireless per gli smartphone compatibili. È possibile ricaricare un massimo di tre dispositivi mobili contemporaneamente.

I sistemi di sicurezza e assistenza nel nuovo Vito hanno funzioni aggiuntive e, in alcuni casi, risultano ulteriormente sviluppate. La maggior parte di essi è già inclusa nella dotazione di serie: il sistema di assistenza alla frenata attiva include ora la funzione di traffico trasversale. Ciò significa che è in grado di segnalare l’attraversamento di veicoli in verticale fino a una velocità di 60 km/h e, se necessario, di avviare una frenata di emergenza. Inoltre, ora è in grado di fornire assistenza alla frenata in curva a una velocità massima di 40 km/h se c’è il rischio di collisione con un altro veicolo durante la svolta. Un’altra novità riguarda la frenata d’emergenza: ora può attivarsi pure in caso di veicoli che si avvicinano frontalmente, anche in contromano, fino a 70 km/h. Grazie alla nuova telecamera anteriore, l’Active Lane

CHARGING

Così

Keeping Assist evita l’abbandono involontario della corsia. Se la telecamera del sistema rileva un allontanamento dalla corsia, viene effettuato un intervento correttivo sullo sterzo per riportare il veicolo nella corsia di marcia. Una delle dotazioni più utili nei viaggi autostradali e in quelli a lungo raggio è il regolatore attivo della velocità, Distronic nella nomenclatura Mercedes -Benz. Oggi questo dispositivo presenta funzioni aggiuntive, come l’Active Distance Assist Distronic, che regola automaticamente la velocità prima di curve, incroci a T, rotatorie o caselli; la situazione viene percorsa a seconda del programma di guida selezionato, accelerando quindi per tornare alla velocità impostata. Dopo un arresto automatico, se il traffico riprende a scorrere entro 3 secondi il Distronic fa sì che veicolo riparta da sé, mentre in autostrada il veicolo può ripartire automaticamente dopo un’interruzione del traffico fino a 60 secondi. Degna di nota anche l’assistenza attiva ai limiti di velocità, che li può rilevare tramite telecamera e navigazione e visualizzarli nel quadro strumenti, facendoli poi applicare dal Distronic Active Distance Assist e non devono essere inseriti manualmente nel sistema. Infine, l’assistenza attiva allo sterzo, che aiuta il conducente a mantenere il furgone al centro della corsia, rivelandosi particolarmente utile nei viaggi monotoni su strade rettilinee e su curve a largo raggio grazie al riconoscimento della segnaletica stradale.

Listino da 31.110 euro per il Vito furgone Compact 110 CDI, da 30.390 euro per il Vito Mixto Compact 110 CDI e da 40.350 euro per il Vito Tourer 114 CDI con cambio automatico. #

cambia l’eVito

Rinnovato fuori, dentro e sottopelle al pari del Vito con motori endotermici, l’eVito elettrico è dotato di una batteria da 60 kWh e di un motore elettrico dotato di una potenza di picco di 85 kW (116 CV) e di una potenza continua di 70 kW (95 CV). L’autonomia elettrica dichiarata è di 319 km. L’eVito Tourer ha una potenza di picco di 150 kW (204 CV) e una potenza continua di 70 kW (95 CV). È possibile scegliere tra due dimensioni di batteria con una capacità utile di 60 kWh o 90 kWh; con quest’ultima l’autonomia WLTP arriva a 381 km, anche grazie al recupero di energia efficiente e all’ottimizzazione della gestione termica (eVito Tourer 90 kWh: consumo energetico combinato: 28,625,9 kWh/100 km). Quest’ultimo è stato sviluppato tecnicamente nel nuovo eVito. È ora possibile utilizzare il calore residuo del motore elettrico in aggiunta al calore residuo della batteria. Ciò consente di climatizzare l’abitacolo

con un minimo consumo di energia, soprattutto quando le temperature esterne sono basse, e di aumentare l’efficienza e l’autonomia effettive.

Di serie, entrambi i modelli eVito supportano la ricarica in corrente alternata (AC) presso una wallbox o presso le stazioni di ricarica pubbliche fino a 11 kW, nonché la ricarica in corrente continua (DC) presso le stazioni di ricarica rapida fino a 110 kW (eVito Tourer con batteria da 90 kWh) e 80 kW (eVito furgone ed eVito Tourer con batteria da 60 kWh). L’eVito Tourer può essere caricato dal 10 all’80% in circa 40 minuti presso una stazione di ricarica a corrente continua con 110 kW, il furgone con 80 kW in circa 35 minuti.

Le batterie dei Vito elettrici sono garantite per 8 anni o 160.000 km per una carica residua della batteria del 70%.

I prezzi in Italia: 55.750 per l’eVito Long 112 con batteria da 60 kWh e 66.930 euro per l’eVito Tourer Long 126.

Cruscotto moderno e funzioni avanzate per l’infotaiment.

Nuove versioni per un’ ICONA

Volkswagen aggiorna e amplia la gamma dell’erede del Bulli con cinque modelli con passo lungo e corto

di Ferruccio Venturoli

Il Volkswagen ID. Buzz, in pochissimi anni di vita, ricordiamo che è stato presentato all’inizio del 2022 e che nel 2023 si è aggiudicato l’International Van of the Year è già un classico. Un veicolo elettrico unico al mondo, un’icona in grado di coniugare, in modo perfetto, un design modernissimo con il ricordo di un altro evergreen, il Bulli. Sull’onda

ID. Buzz GTX rappresenta il modello di punta a trazione integrale della linea ID. Buzz è progettato per avere performance ed elevate capacità di traino. L’ID. Buzz GTX può essere configurato con un passo normale e una batteria da 79 kWh e con un passo allungato e una batteria da 86 kW.

di un gradimento internazionale sempre crescente Volkswagen Veicoli Commerciali amplia e aggiorna la gamma di modelli di quello che è, di fatto, il Bulli elettrico. Dopo il debutto dell’ID. Buzz con passo lungo, sono ora previsti ulteriori versioni: l’ID. Buzz GTX con passo corto e lungo (capacità utile della batteria di 79 kWh e 86 kWh), l’ID. Buzz Cargo dotato anche di trazione integrale per la prima volta in versione 4MOTION (batteria da 79 kWh). La batteria può essere caricata fino a 165 kW presso stazioni di ricarica rapida DC.

ID. BUZZ CARGO 4MOTION

L’ID. Buzz Cargo 4MOTION a trazione integrale rappresenta il van più potente della gamma Volkswagen; è azionato da un motore elettrico su ciascuno degli assi anteriore e posteriore che. insieme, forniscono una potenza di sistema di 250 kW (340 CV). Una batteria da 79 kWh è a bordo come unità di accumulo di energia e può essere caricata fino a 185 kW presso stazioni di ricarica rapida CC. L’autonomia WLTP

combinata è fino a 432 km. La trazione integrale elettrica aumenta la capacità di traino dell’ID. Buzz a due o tre posti da 1.200 kg a 1.800 kg (frenato, su pendenza del 12%) rispetto alla versione a trazione posteriore da 210 kW.

ID. BUZZ GTX

ID. Buzz GTX rappresenta il modello di punta a trazione integrale della linea ID. Buzz è progettato per avere performance ed elevate capacità di traino. L’ID. Buzz GTX può essere configurato con un passo normale e una batteria da 79 kWh e con un passo allungato e una batteria da 86 kW con prezzi a partire da 73.102 euro (in Germania). La batteria da 86 kWh viene ricaricata fino a 200 kW presso stazioni di ricarica rapida CC e la batteria da 79 kWh fino a 185 kW. L’architettura di trasmissione è simile a quella dell’ID Buzz Cargo 4MOTION. Entrambi i modelli GTX sono molto agili: quando viene richiesta la sua piena potenza di picco, l’ID. Buzz GTX con batteria da 79 kWh accelera fino a 100 km/h in 6,1 secondi, mentre la versione lunga con batteria da 86 kWh impiega 6,5 secondi. La capacità di traino massima ricalca sul passo corto quella del Cargo 4MOTION a 1.800 kg, sul passo lungo arriva a 1.600. Le elevate prestazioni di guida sono abbinate a lunghe autonomie WLTP fino a 423 km (GTX con passo normale) e fino a 475 km (GTX con passo lungo).

Ma ID. Buzz GTX è destinato anche a chi non vuole passare inosservato così si differenzia dagli altri modelli sia esteticamente che in termini di equipaggiamento. Dal frontale esclusivo agli elementi scuri della carrozzeria rifiniti in nero lucido fino ai cerchi in lega da 20 pollici. Di serie gli interni sportivi e l’IQ. LIGHT – fari anteriori a matrice di LED. Una nuova verniciatura nel colore rosso ciliegia è offerta in esclusiva per l’ID. Buzz GTX.

SOFTWARE E HARDWARE

OTTIMIZZATI

I nuovi modelli ID. Buzz hanno ricevuto un aggiornamento hardware e software. A bordo c’è una generazione completamente nuova di sistemi di in fotainment (di serie) con una naviga zione intuitiva nei menu e una potenza di calcolo molto veloce. Il touchscreen del sistema ha ora una dimensione di 12,9 pollici invece di 12,0 pollici. Nuo va anche la touch bar illuminata per il controllo della temperatura e del volume. Il nuovo assistente vocale viene azionato con comandi na turali e non solo consente il con trollo di numerose funzioni del veicolo, ma fornisce anche ri sposte a domande di cultura generale utilizzando la con nessione online a banche da ti come Wikipedia e l’integra zione ChatGPT. L’ID. Buzz può essere ordinato con un display head-up. La nuova gamma di siste mi di assistenza comprende invece il Park Assist Plus con funzione Remo te per il parcheggio a distanza trami te smartphone. L’Exit Assist, all’aper tura di una porta, segnala la presen za di veicoli a motore e biciclette che si avvicinano dalla zona posteriore e,

L’ID. Buzz Cargo, il van piu potente della gamma Volkswagen, viene dotato anche di trazione integrale per la prima volta in versione 4MOTION (batteria da 79 kWh).

in caso di pericolo, ne impedisce temporaneamente l’apertura.

L’AIUTO DI CHATGPT

Utilizzando l’assistente vocale, in futuro, i conducenti e i passeggeri di tutti i nuovi modelli ID. Buzz potranno accedere alla banca dati in continua

espansione dell’intelligenza artificiale tramite ChatGPT e farsi leggere i contenuti ricercati durante la marcia. L’integrazione di ChatGPT offre numerose nuove possibilità che vanno ben oltre il sistema di comando vocale finora in uso. Per l’uso da parte di chi sta al volante non cambia nulla: non è necessario creare un nuovo account né installare una nuova app. L’assistente vocale si attiva pronunciando “Ciao IDA” e, se i sistemi precedenti non sono in grado di fornire una risposta, la richiesta viene inoltrata in forma anonimizzata all’intelligenza artifi-

La prevendita dell’ID. Buzz Cargo 4MOTION è iniziata lo scorso agosto, mentre le versioni a passo lungo e GTX arriveranno a brevissimo, in autunno.

EQUIPAGGIAMENTI DI SERIE

I nuovi ID. Buzz hanno ricevuto un aggiornamento hardware e software; una generazione completamente nuova di sistemi di infotainment. Il touchscreen del sistema ha ora una dimensione di 12,9 pollici invece di 12,0 pollici.

Tutti i modelli ID. Buzz sono dotati di due porte scorrevoli, fari a LED e gruppi ottici posteriori a LED, telecamera anteriore per i sistemi di assistenza alla guida, volante multifunzione, sistema di mantenimento della corsia Lane Assist, sistema di frenata di emergenza autonoma Front Assist, V2X (utilizzando lo sciame di dati avvisa in caso di pericoli nelle immediate vicinanze), Dynamic Road Sign Display, Park Distance Control, Sistema di navigazione “Discover Pro”, App-Connect (incl. App-Connect Wireless) per Apple CarPlay e Android Auto, interfaccia per telefoni cellulari, climatizzatore automatico e Keyless Start.

La prevendita dell’ID. Buzz Cargo 4MOTION è iniziata lo scorso agosto, mentre le versioni a passo lungo e GTX arriveranno a brevissimo, in autunno. #

CONSIGLI… SPASSIONATI

Torna la guida “a tu per tu” con le case, puntuali ogni dodici mesi arrivano i consigli per chi cerca di adattare le proprie necessità lavorative alla versatilità di un van. La scelta non manca, i costruttori hanno risposto come sempre con una serie di opportunità tutte da scoprire, con un’offerta che guarda già al futuro a cura di ANDREA TRAPANI

MERCEDES

RENAULT RENAULT TRUCKS FORD NISSAN STELLANTIS

MAN IVECO

Anche quest’anno, il settore dei veicoli commerciali si è confermato uno dei principali protagonisti dell’innovazione tecnologica e sostenibile, portando avanti un dibattito fondamentale sulle tendenze che guideranno il futuro del trasporto. Da tempo si parla di elettrico come pilastro delle nuove soluzioni, ne conosciamo potenzialità e limiti, ma le novità più interessanti riguardano la crescente attenzione verso soluzioni alternative come l’idrogeno. Se l’elettrificazione è ormai una certezza consolidata, soprattutto per i centri urbani, il vero interrogativo si sposta ora sulla capacità di integrare veicoli a zero emissioni anche in ambiti più complessi come il trasporto a lunga distanza e le aree rurali. Per questo abbiamo chiesto, ancora una volta, ai principali costruttori di indicarci i veicoli che vogliono consigliare ai nostri lettori interessati all’acquisto di un van.

Come sempre le risposte sono state numerose, in un certo modo ognuna con le proprie caratteristiche, tra modelli specifici e gamme che si stanno affermando nel listino di ogni casa. La comunicazione ha stili e modi diversi a seconda delle sensibilità, figuriamoci con un parterre di questo livello. Per questa edizione abbiamo chiesto a ogni casa di segnalarvi tre van - due termici e uno ‘a zero emissioni’, ndr – e ognuno ha fatto le proprie scelte differenziandosi dai competitor. Normale che sia così, l’industria non si ferma e la continua ricerca di efficienza e sostenibilità, con veicoli elettrici sempre più performanti e un interesse crescente verso i van e i furgoni per il trasporto urbano, è inarrestabile. Emerge, nelle caratteristiche, l’importanza degli Adas, ovvero la presenza a bordo dei sistemi di assistenza alla guida, un must per ogni furgone che si rispetti. Soluzioni che spesso superano per qualità e

VOLKSWAGEN

sicurezza quanto già impongono le ultime normative europee perché è chiaro che agli autisti piaccia guidare sicuri e comodi. Concludiamo con un interrogativo che abbiamo aperto lo scorso anno: anche in questa edizione Stellantis ha indicato, tra i consigliati, un veicolo a idrogeno che utilizza un combustibile che potrebbe diventare il protagonista del trasporto a lungo raggio, ma che ancora necessita di infrastrutture adeguate e di una forte spinta tecnologica per entrare nel mercato con successo. Ce la farà? Difficile dirlo. Infatti, se da una parte assistiamo a un’accelerazione verso soluzioni elettriche, dall’altra non possiamo ignorare le sfide che ci attendono per l’affermazione di altre soluzioni di transizione facilmente accessibili come l’HVO utilizzabile già su tutti i van diesel qui proposti.

FORD PRO

NOME COMMERCIALE

TRANSIT VAN PASSO MEDIO TETTO NORMALE 350 L2

PORTATA 3.500 kg

CILINDRATA 2.0l diesel

CV/KwH 130cv / 96KwH

CONSUMO MEDIO 10,1 - 10,3 l/100km

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Riprogettato per lavorare ancora meglio, il nuovo Transit

NOME COMMERCIALE TRANSIT CUSTOM

PASSO CORTO TETTO NORMALE 280

PORTATA 2.825 kg

CILINDRATA: TDCi

CV/KwH: 136CV / 100 KwH

CONSUMO MEDIO: 7-7,6 l/100km

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Può ospitare fino a due passeggeri, con una paratia a tutta altezza e larghezza per separare il vano di carico, portiere scorrevoli su un lato o entrambi, portellone posteriore doppio e tanto altro. Delivery Assist automatizza le operazioni più comuni che i conducenti effettuano ad ogni sosta. SYNC 4 garantisce una connettività avanzata tramite un modem 5G e l’integrazione con lo smartphone, un touchscreen da 13’’ e riconoscimento vocale. Inoltre, sono disponibili una serie completa di avanzate tecnologie di assistenza alla guida.

IVECO

NOME COMMERCIALE Daily 35S14A8 V con HVO

PORTATA 1.103 kg

CILINDRATA 2287 cm3

CV/KwH 136cv/100 kW

CONSUMO MEDIO 8.74 l\100km (ciclo misto)

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Il nuovo Daily è furgone a trazione 4x2, un veicolo robusto ed adatto per un’ampia varietà di applicazioni commerciali. Nella nuova versione sono stati inseriti innovativi servizi basati sulla connettività e ADAS di secondo livello come: il Lane Centering, il Cruise Control Adattivo con Stop & Go, il Turn Assist e il Rear Cross Traffic Braking, ect. In versione diesel è compatibile anche con l’HVO: rispetto ai biocarburanti di prima generazione, l’HVO ha una maggiore efficienza energetica e un contenuto di carbonio ridotto.

Van è ancora più resistente, più connesso e più capiente che mai. Schermo touchscreen da 12” con Apple Carplay e Android Auto, riconoscimento vocale conversazionale e connettività su cloud. Il nuovo SYNC 4 offre un’esperienza di guida più fluida, connessa e personalizzata. Inoltre, sono disponibili tecnologie Adas come collision mitigation system, adaptive cruise control, lane keeping altert & aid, fari automatici e monitoraggio pressione pneumatici di serie.

NOME COMMERCIALE

E-TRANSIT VAN 350 L2 H2

PORTATA 3.500 kg

MOTORE elettrico

CV/KwH 68KW

AUTONOMIA 230 km

NOME COMMERCIALE Daily 38S14GA8 CNG Van

PORTATA 1017kg (1016 kg PORTATA pat.B)

CILINDRATA 2998 cm3

CV/KwH 136cv/100 kW

CONSUMO MEDIO non disponibile

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Il brand IVECO è pioniere nelle tecnologie a gas naturale e detiene numerosi primati nel settore: il primo cabinato per missioni urbane nel 2006, la prima motrice a LNG nel 2012 e il primo camion a LNG per applicazioni a lunga percorrenza nel 2016. Il nuovo Daily CNG rappresenta la soluzione perfetta per chi vuole rendere la propria attività sostenibile: nella versione 38S è dotato di una capacità di bombole fino a 224 litri, con un Motore 3,0 litri con 350 Nm di coppia che fornisce la potenza e la reattività necessaria per ogni missione.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Fino a 15,1 metri cubi di volume di carico, è disponibile con due varianti di batteria, standard ed extended per scegliere quella più adatta. Il Pro Power on Board è una tecnologia integrata che consente di trasformare il veicolo in un generatore portatile. Sfruttando l’energia accumulata dalla batteria, il sistema è in grado di erogare fino a 2,3 kW (10 amp). Con potenti approfondimenti basati sui dati, Ford Pro E-Telematics consente di monitorare le operazioni quotidiane della flotta e lo stato di salute del veicolo.

NOME COMMERCIALE eDaily 42S14E V (2 batterie)

PORTATA 1315kg (1089kg PORTATA pat.B )

MOTORE elettrico

CV/KwH 190cv/140 kW

CONSUMO MEDIO 29.6 kWh/100 km

AUTONOMIA (elettrico) 237 km

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Il nuovo eDaily, in versione furgone, è un veicolo a trazione elettrica dotato di batterie modulari da 37 kWh ciascuna. Grazie all’innovativa tecnologia modulare delle batterie, è possibile prevedere diverse configurazioni, da 1, fino a 4 pacchi batterie. L’eDaily 42S può essere caricato in qualsiasi situazione, collegato a stazioni di ricarica, prese industriali o prese domestiche Modo 2/3 in corrente alternata fino a 22kW. Con la ricarica rapida a corrente continua a 80 kW è possibile passare dal 10% al 80% in 42 minuti.

NOME COMMERCIALE TGE 3.140 Furgone

PORTATA 3,5 t

CILINDRATA 2.0l

CV/KwH 140cv/103 kW

CONSUMO MEDIO 8 l/100km

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Il nuovo MAN TGE Next Level 3.140 in versione furgone con passo 3640mm e tetto alto include di serie nuove

funzionalità in materia di sicurezza e di comfort, un cruscotto con strumentazione digitale con un ampio display per il controllo delle funzioni del veicolo completamente riprogettato a cui si aggiunge un nuovo sistema infotainment disponibile in 3 varianti. Con la “Next Level Edition”, il pacchetto dedicato all’ultimissima versione che MAN Italia promuove ad oggi senza sovrapprezzo, il nuovo TGE è ancora più aggressivo.

MERCEDES-BENZ VANS

NOME COMMERCIALE

Vito Furgone PRO 116 CDI Long

PORTATA 830 kg

CILINDRATA 1950 cm3

CV/KwH 163cv/120 kW

CONSUMO MEDIO 6,94 l\100km (ciclo misto)

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Il design di Vito colpisce al primo sguardo grazie alla scelta di un frontale deciso e un profilo leggermente ascendente che si estende lungo il design laterale per poi abbassarsi sulla coda lo rendono facilmente riconoscibile da ogni lato lo si guardi. Vito Furgone include, tra l’altro, il sistema multimediale MBUX con touchscreen da 10,25”, strumentazione con display a colori e un volante multifunzione con pannelli di comando touch, regolabile in altezza e inclinazione. Il tutto assieme a dotazioni tecnologiche di assoluto livello.

NOME COMMERCIALE

TGE 5.160 Autotelaio con cassone

PORTATA 3,5 t

CILINDRATA 2.0l

CV/KwH 163cv/120 kW

CONSUMO MEDIO 12 l/100km

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Decisamente funzionale come mezzo da cantiere, MAN TGE è disponibile con trazione anteriore, posteriore e 4x4. Quest’ultima con frizione Haldex di 5° generazione può contare sulla presenza di particolari sensori che regolano ad hoc la trazione del veicolo, attivando la modalità off-road a seconda delle condizioni stradali e dell’attività registrata. L’autotelaio MAN TGE è disponibile combinazione con la cabina singola o doppia: la comoda panca con cinture di sicurezza a 3 punti nella zona posteriore offre tutto il posto necessario per trasportare fino a 7 persone.

NOME COMMERCIALE Sprinter Furgone PRO 317

PORTATA 1277kg

CILINDRATA 1950 cm3

CV/KwH 170cv/125 kW

CONSUMO MEDIO 8,9 l/100 km

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Nuovo Sprinter Furgone sfoggia un design che stupisce; la caratteristica vista anteriore e le fiancate creano uno stile equilibrato. Tra le numerose caratteristiche principali si segnalano il sistema di assistenza alla frenata attivo, Blind Spot Assist, antisbandamento attivo, il sistema di rilevamento automatico intelligente del limite di velocità, luci di marcia automatiche con sensore pioggia, il serbatoio carburante principale da 71 litri e i retrovisori esterni termici e regolabili elettricamente.

NOME COMMERCIALE eSprinter 314 37/35 PRO

PORTATA 959 kg

MOTORE: elettrico

CV/KwH 136cv/100 kW

AUTONOMIA (elettrico) 220 km (batteria 56 kWh)

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

L’eSprinter Furgone è disponibile in due differenti altezze e lunghezze del veicolo per rispondere a tutte le tue esigenze quotidiane: opzione di lunghezza di 5,9 m o 7 m e tetto normale o tetto alto. Prevede 3 varianti della batteria per un’Autonomia sufficiente per ogni lavoro quotidiano: 56, 81 o 113 kWh. Fino a 2.000 kg di capacità di traino per ancora più opzioni di trasporto e fino a 4.250 kg di peso totale a terra (a seconda della capacità della batteria ad alto voltaggio selezionata).

NOME COMMERCIALE TOWNSTAR VAN L1

PORTATA 433 kg

CILINDRATA 1.333

CV/KwH 130cv/96 kW

CONSUMO MEDIO 6,4 l/100km

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Progettato per affrontare efficacemente le sfide quotidiane, Il Townstar offre efficienza, versatilità, sicurezza e tecnologia avanzata al centro di ogni versione. Dispone di un’ampia capacità di carico e di un propulsore da 1,3 litri con 130 CV e 240 Nm di coppia che garantisce al contempo un consumo di carburante efficiente e la giusta potenza. A conferma dell’impegno di Nissan per la qualità e la sicurezza, ogni veicolo è coperto da una garanzia leader del settore di 5 anni o 160.000 km.

NOME COMMERCIALE Nuovo Renault Master PORTATA fino a 1.372 kg

CILINDRATA 1997 cc

CV/KwH da 105/77 a 170cv/125 kW

CONSUMO MEDIO 7.4 – 7.7 l/100

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

La 4° generazione del veicolo commerciale Renault più iconico, si pone l’obiettivo di essere il furgone più efficiente della categoria con il suo aerovan design che garantisce una riduzione dei consumi pari a 1,5 l. Operazioni di carico ottimizzate grazie alla larghezza di accesso laterale migliore della categoria (1.312 mm) e al nuovo design del del vano di carico con volume fino a 13m3. Nuovo Master è disponibile nelle versioni furgone, pianale e telaio cabinato; 4 potenze (da 105 a 170 cv) e 2 lunghezze: una gamma ampia che va incontro ad ogni esigenza di utilizzo.

NOME COMMERCIALE RENAULT TRUCKS MASTER

RED EDITION FURGONE L2H2

PORTATA fino a 1.458 kg

CILINDRATA 2.0 l

CV/KwH 150CV/110Kw

CONSUMO MEDIO n.d.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Allestimento Essential o Red Edition a seconda del cliente. Ha un nuovo Motore e un nuovo design che permettono una ottimizzazione dei consumi di carburante. Garantisce un’ampia possibilità di allestimento per ogni esigenza. Come plus è un veicolo connesso per semplificare il lavoro degli autisti e migliorare la vita a bordo.

NISSAN

NOME COMMERCIALE

NUOVO INTERSTAR VAN L2H2

PORTATA 1.477 kg

CILINDRATA 2.000

CV/KwH fino a 170cv/380 kW

CONSUMO MEDIO 7,4 (105 CV) 7,5 (170 CV) 7,5 (150 CV) 7,5 (130 CV)

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Il nuovo Nissan Interstar è pensato per garantire la massima efficienza, una capacità di carico ai vertici della categoria ed il comfort di chi lo guida. È caratterizzato da un design imponente ed elegante e si distingue per forza, praticità, affidabilità e sicurezza. Nissan Interstar ha un’aerodinamica e una manovrabilità notevolmente migliorati rispetto alle versioni precedenti. Completa il quadro la garanzia standard NISSAN di 5 anni o 160.000 km per guidare il veicolo in totale serenità.

RENAULT

NOME COMMERCIALE Renault Trafic Van

PORTATA fino a 1.192 kg

CILINDRATA 1997 cc

CV/KwH da 110/81 a 170cv/125 kW

CONSUMO MEDIO 6.7 – 7.2 l/100

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Renault Tran Van, il furgone che coniuga comfort e praticità per rendere più efficiente ogni giornata di lavoro. Disponibile in due lunghezze e due altezze, con versioni a cabina singola o doppia, la sua forma rettangolare ottimizza il volume di carico, che raggiunge gli 8,9 m³ nella versione L2H2. La botola ricavata nella paratia consente a Trafic Van di beneficiare di una lunghezza di carico pari a 4,15 m.

RENAULT TRUCKS

NOME COMMERCIALE

RENAULT TRUCKS TRAFIC RED EDITION FURGONE L1H1

PORTATA fino a 1.200 kg

CILINDRATA 2.0 l

CV/KwH 150CV/110Kw

CONSUMO MEDIO n.d.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Compatto ed estremamente maneggevole per uso urbano. Disponibile con cambio automatico per massimo confort. Sono a disposizione fino a 13 sistemi di assistenza alla guida per max sicurezza, è disponibile in 2 passi e due altezze per soddisfare tutte le esigenze di carico. Vanta ampi e numerosi vani portaoggetti in cabina.

NOME COMMERCIALE TOWNSTAR VAN L1

PORTATA 377 kg

MOTORE: elettrico

CILINDRATA 122cv/45 kW

AUTONOMIA: 301 (ciclo WLTP)

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

La versione completamente elettrica del Townstar EV presenta un propulsore ottimizzato con gestione intelligente dell’energia e raffreddamento termico della batteria. Grazie al suo design aerodinamico, è in grado di raggiungere un’Autonomia superiore a 300 km (ciclo WLTP). La batteria da 45 kWh di Townstar EV può essere ricaricata in CA (11 kW o 22 kW) o con la ricarica rapida CC (formato CCS). Quest’ultima consente agli utenti di caricare la batteria dal 15% all’80% in appena 37 minuti.

NOME COMMERCIALE

Nuovo Renault Master E-Tech 100% electric

PORTATA fino a 1.122 kg

MOTORE: elettrico

CV/KwH 140cv/105 kW

AUTONOMIA (elettrico) fino a 460 km*

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Forte di un’Autonomia fino a 460 km WLTP (*in versione L2H2 T40 di prossima commercializzazione) e capacità di carico uguali alla versione termica, Nuovo Renault Master ambisce a diventare un punto di riferimento della categoria anche in versione E-Tech 100% electric. Massima versatilità anche per quanto riguarda le soluzioni di ricarica grazie al caricatore di bordo AC 22/DC 130 kW che permette di recuperare fino a 460 km di Autonomia WLTP in 1h e 10 min. presso una stazione di ricarica rapida DC.

NOME COMMERCIALE

RENAULT TRUCKS MASTER E-TECH

FURGONE L2H2

PORTATA fino a 1.625 kg

MOTORE: elettrico

CV/KwH 105 kW capacità batteria 87 KwH (oppure 96 kW capacità batteria 40KwH)

AUTONOMIA (elettrico) fino a 460 km ciclo WLTP

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Veicolo 100% nuovo progettato per attività urbane e extraurbane. Vanta il miglior carico utile del mercato nella versione 4t (1625 Kg). Consente la ricarica rapida CC da 130 kW (da 15 a 80% in 30 minuti) e dispone dei sistemi ADAS di ultima generazione (fino a 24 sistemi di assistenza alla guida).

STELLANTIS

NOME COMMERCIALE Nuovo Berlingo Van Furgone M

PORTATA 649 kg

CILINDRATA 1.499 cc

CV/KwH 130 cv/96kW

CONSUMO MEDIO 5,6l/100km

PRINCIPALI CARATTERISTICHE Il comfort è una priorità per Citroën e non ci sono eccezioni. Il Nuovo Berlingo Van può essere dotato dei nuovi sedili Advanced Comfort che saranno apprezzati da tutti i professionisti che trascorrono quotidianamente molte ore a bordo del loro veicolo. Un’esclusiva di Citroën, i sedili Citroën Advanced Comfort del nuovo Berlingo Van sono caratterizzati da un’architettura elaborata abbinata a specifici supporti laterali e ad una schiuma e un tessuto di alta qualità.

NOME COMMERCIALE

Scudo 2.0 Multijet3 145 CV S&S AT8

PORTATA 1.033 kg

CILINDRATA 1997 cm3

CV/KwH 145CV

CONSUMO MEDIO n.d.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE “Modularità ingegnosa”, il Nuovo Scudo è il partner perfetto per i professionisti grazie ad un uso “smart” dello spazio e ad una capacità, un carico utile e un volume ai vertici della categoria. Ergonomia e modularità della cabina altamente flessibili e, grazie a “Moduwork”, si aggiunge la possibilità di convertire il doppio sedile del passeggero in una postazione di lavoro o in un ampliamento del vano di carico.

NOME COMMERCIALE Nuovo Movano 35Q Base

PORTATA 1.415 kg

CILINDRATA 2.2 Diesel

CV/KwH 180 CV

CONSUMO MEDIO n.d.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE La nuova generazione del trio di veicoli commerciali leggeri Opel è pronta a partire: il nuovo Opel Movano arricchirà anche la gamma di motorizzazioni come l’innovativo Opel Movano Hydrogen mosso da celle a combustibile. Non solo, il nuovo Opel Movano consente la guida autonoma di livello 2, una novità assoluta nella sua storia. Come di consueto, è disponibile in diverse lunghezze e altezze, nonché in numerose varianti di carrozzeria per soddisfare quasi tutte le esigenze commerciali.

NOME COMMERCIALE Jumper Furgone

PORTATA fino a 2.000 kg

CILINDRATA 2179 cm3

CV/KwH 140 CV (diesel)

CONSUMO MEDIO 8,2-9,9l./km

PRINCIPALI CARATTERISTICHE Nuovo Jumper è il veicolo commerciale leggero più robusto di Citroën, con un carico utile fino a 2 tonnellate. Offre ai suoi utenti nuovi equipaggiamenti, degni di un’automobile, che garantiscono ogni giorno condizioni di lavoro ottimali. Nell’abitacolo, la plancia del nuovo Jumper è stata ridisegnata per offrire una migliore ergonomia e uno stile più elegante, con un nuovo quadro strumenti digitale e un ampio schermo centrale.

NOME COMMERCIALE Doblò s2 Goods transport

PORTATA 906 kg

CILINDRATA 1.5 Diesel

CV/KwH 130 CV

CONSUMO MEDIO 5,7 l/100km

PRINCIPALI CARATTERISTICHE Grazie a soluzioni ingegnose e innovative, che rendono la guida in città meno stressante e più sicura, il nuovo Doblò è infatti il partner ideale per le famiglie nella versione autovettura e il veicolo adatto a tutte le occorrenze dei professionisti nella versione van. Come omaggio alla sua natura flessibile, il nuovo Doblò è disponibile in due lunghezze e tre diverse configurazioni (VAN, Furgone Crew Cab, Combi) e offre un’ampia gamma di motorizzazioni in grado di soddisfare tutte le esigenze.

NOME COMMERCIALE Combo Cargo L1H1

PORTATA 649 kg

CILINDRATA 1.5Diesel

CV/KwH 100 CV

CONSUMO MEDIO n.d.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE La nuova generazione di Opel Combo, Vivaro e Movano è leader anche per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida. Ad esempio il nuovo Opel Combo porta per la prima volta nel suo segmento i fari a matrice Intelli-Lux LED ® Matrix adattivi e antiabbagliamento.

NOME COMMERCIALE AMI Cargo

PORTATA 140 kg

MOTORE: elettrico

CV/KwH 6 kW

AUTONOMIA (elettrico) 75 km (standard WMTC)

PRINCIPALI CARATTERISTICHE Citroën My Ami Cargo vuole essere il partner ideale dei professionisti, perché si adatta alle sempre più intense attività di consegna in contesti urbani o servizi simili, per i quali questo veicolo è stato appositamente creato. Accanto al sedile del conducente, infatti, spicca uno spazio di carico modulare che può essere utilizzato per trasportare, in tutta sicurezza, pacchi, posta e attrezzi.

NOME COMMERCIALE

eDucato FURGONE lastrato 42,5Q XLH2

PORTATA 3.500 kg

MOTORE: elettrico

CILINDRATA 200kW (270CV)

AUTONOMIA (elettrico) 422 km

PRINCIPALI CARATTERISTICHE Grazie alla nuova architettura elettrica, il nuovo E-Ducato introduce anche un’ampia gamma di nuovi ADAS, rendendolo, così come la versione diesel, il veicolo commerciale più sicuro nel suo segmento. La nuova interfaccia human-machine facilita la vita a bordo e rende la giornata lavorativa molto più semplice per i lavoratori. Un nuovo propulsore elettrico costruito “in house”, motori ICE di ultima generazione e un nuovo design caratterizzano la nuova gamma di veicoli da lavoro.

NOME COMMERCIALE Vivaro-e Hydrogen

PORTATA 1.000 kg

CILINDRATA Fuel Cell da 45 kW

CV/KwH 136 CV

AUTONOMIA (elettrico) 400 km

PRINCIPALI CARATTERISTICHE Opel Vivaro-e HYDROGEN è un veicolo elettrico con celle a combustibile e batteria plug-in. Questa tecnologia è talmente compatta che non c’è bisogno di sacrificare lo spazio di carico rispetto alle motorizzazioni tradizionali. L’autonomia arriva fino a 400 chilometri (WLTP1) e bastano tre minuti per fare rifornimento di idrogeno. È disponibile in due lunghezze: M e L (4,95 e 5,30 m) ed è già entrato a far parte della flotta di Miele, il produttore tedesco di elettrodomestici.

PEUGEOT

NOME COMMERCIALE Partner BlueHDi 130

PORTATA 981 kg

CILINDRATA 1449 cm3

CV/KwH 96kW

CONSUMO MEDIO 5,7l/100 km

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Peugeot propone un’ampia gamma di Partner Van equipaggiati con motori a benzina PureTech da 110 CV o con motori diesel BlueHDi da 100 CV o 130 CV. Questi ultimi possono essere abbinati a un cambio automatico a 8 rapporti. Il nuovo Peugeot Partner termico beneficia delle stesse ottimizzazioni del nuovo E-PARTNER lanciato lo scorso ottobre, sia in termini di design che di equipaggiamenti, e della stessa gamma di stili e lunghezze di carrozzeria.

STELLANTIS

NOME COMMERCIALE Boxer Furgone BlueHDi 140

PORTATA 1.440 kg

CILINDRATA 2184 cm3

CV/KwH 103 kW

CONSUMO MEDIO 8,1 l/100 km

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

L’introduzione del nuovo cambio automatico AT8 (8 rapporti) sul nuovo Peugeot Boxer, insieme al cambio manuale a 6 marce, fa parte dell’approccio di Peugeot di soddisfare le esigenze di tutti i suoi clienti. Questo cambio automatico AT8 offre un maggiore comfort di guida, un minore affaticamento del conducente e quindi una maggiore sicurezza.

NOME COMMERCIALE E-Expert

MOTORE: elettrico

AUTONOMIA (elettrico) fino a 350 Km

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Punto di riferimento nel segmento dei furgoni compatti 100% elettrici, E-EXPERT ha compiuto un ulteriore

PEUGEOT E-EXPERT offre ora un’Autonomia fino a 350 km (ciclo WLTP in corso di omologazione). Grazie alla batteria posizionata sotto il pianale, che non influisce sulla capacità o sul volume di carico, mantiene la capacità e la versatilità che ne hanno decretato il successo. Ha un volume utile fino a 6,6 m 3, un carico utile di 1.263 kg e un peso rimorchiabile di 1.000 kg.

VOLKSWAGEN VEICOLI COMMERCIALI

NOME COMMERCIALE Amarok

PORTATA 1.003 kg

CILINDRATA 3.000 (2.993) TDI Diesel

CV/KwH 241cv/177 kW

CONSUMO MEDIO 10,40–10,00 l/100km (combinato)

PRINCIPALI CARATTERISTICHE Il nuovo Amarok è un pick-up estremamente robusto, uno strumento di lavoro su ruote - studiato in ogni dettaglio, dalla cabina al cargo-box. Azionato da motori turbo tanto potenti quanto efficienti e due diversi sistemi di trazione integrale. A bordo, a seconda dell’allestimento, più di 25 sistemi di assistenza, display fino a 12,3 pollici, un pratico mix di comandi digitali e analogici e materiali di alta qualità fanno compiere al pick-up un rilevante passo avanti rispetto al modello precedente.

NOME COMMERCIALE Nuovo Crafter

PORTATA 1.214 kg

CILINDRATA 2.000 (1.968) TDI Diesel

CV/KwH 140cv/103 kW

CONSUMO MEDIO 9,4–8,5 l/100km (combinato)

PRINCIPALI CARATTERISTICHE Il nuovo Crafter si presenta sul mercato con software e hardware ad un livello superiore. L’abitacolo, in particolare, è stato completamente ridisegnato e ora presenta sistemi di infotainment di ultima generazione. Le principali novità sono il Digital Cockpit, il volante multifunzione, il freno di stazionamento elettronico e vari sistemi di assistenza. Novità di rilievo è l’assistente vocale digitale con integrazione ChatGPT.

NOME COMMERCIALE ID. Buzz Cargo

PORTATA 648kg

MOTORE: elettrico

CV/KwH 286cv/210 kW

AUTONOMIA (elettrico) 447km (combinato)

PRINCIPALI CARATTERISTICHE Il nuovo ID. Buzz unisce i valori di tradizione ed innovazione. Il design visionario di questo van dalle dimensioni compatte, offre un ampio open space da sfruttare nella quotidianità. ID. Buzz è un van multitasking che oltre a sperimentare un nuovo concetto di spazio, presenta anche tecnologie innovative. Il veicolo 100% elettrico a zero emissioni locali è lungo 4 metri e 70 centimetri, il nuovo van ha portato sul mercato uno stile di guida all’avanguardia, specchio di una nuova era automobilistica.

Efficienza. Sicurezza. Collaborazione.

1989, la prima borsa carichi italiana

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