N°209

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COP IA

La Rivista degli Autotrasportatori

ERTA DA OFF

Anno 22 - aprile 2019 - n. 209

CONNETTIVITÀ

arriva anche su Sprinter l’MBUX, l’infotaiment intelligente della Stella

le grandi interviste Franco Fenoglio

Sette anni alla guida di Italscania

TEST DRIVE

Peugeot Partner

AZIENDE

Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MI

Transpobank compie 30 anni

SPECIALE

Il Transpotec Logitec dei record: da fiera di prodotto a salone di filiera PROGETTO 18, A CHE PUNTO SIAMO SAF-HOLLAND - RETE ZF SERVICE PARTNER



SOMMARIO

n. 209

aprile 2019 www.trasportale.it

PG.

29

TRANSPOTEC POLVERIZZATO OGNI RECORD

ATTUALITÀ E OPINIONI 4 EDITORIALE di Luca Barassi Il punto di vista del Direttore

8 DALLA STRADA

In breve le notizie più importanti del settore e dalle aziende

11 EDITORIALE DI FERRO di Ferruccio Venturoli La voce della passione

13 VOLTA PAGINA

di Paolo Volta Un Professore prestato alla logistica

18 NON SOLO TIR

di Alessandro Musumeci Tutto ciò che non è veicolo industriale

20 IL DORSALE

di Gian Paolo Pinton Opinioni e analisi sulla nostra società e sulla politica

22 ON THE ROAD

Dagli Stati Uniti le notizie più curiose di un mercato fuori dai nostri standard

LE GRANDI INTERVISTE 26 FRANCO FENOGLIO 7 anni in Italscania

SPECIALE 29 TRANSPOTEC

LOGITEC 2019 IL SALONE DEI RECORD

RUOTE COMMERCIALI 24 MBUX: LA STELLA È CONNESSA

Su Sprinter il dispositivo Daimler

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42

TEST DRIVE: PEUGEOT PARTNER Più auto o più furgone?

RUOTE VINTAGE 46 FIAT 632 E 634

Destinazione Impero

PROFESSIONE CAMIONISTA 60 CARTOLINE DA CUBA EVENTI 40 ALIS: SEMPRE PIÙ IN ALTO Al Transpotec l’Associazione fondata da Guido Grimaldi, ha superato se stessa

59 SANPELLEGRINO GREEN

Importante consegna di Scania a Koinè

RUBRICHE FUORI STRADA 50 LOGISTICA: I TREND Come si dovranno comportare gli operatori di domani

54 LEGALOGISTICA Trasportare Oggi è anche in versione elettronica Scarica gratuitamente la App da iTunes e potrai sfogliare TOE in qualsiasi momento e archiviare tutte le uscite sulla libreria virtuale.

Seconda puntata con l’ADR

56 FOCUS:

30 ANNI DI BORSA NOLI Transpobank festeggia l’importante anniversario

64 CRYPTOLOGISTICA

Aver fiducia nella supply chain


SOMMARIO n. 209 aprile 2019 La Radio degli Autotrasportatori può essere ascoltata

ogni Giovedì, tra le ore 17 e le ore 18 sulle seguenti emittenti nazionali: ■■

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Un programma ideato e condotto da Luca Barassi e Ferruccio Venturoli

Radio Centrale - h.18 (Abruzzo: FM 89.4 Emilia Romagna: FM 94.3 - 99.3 - 102.2)

Radio Potenza Centrale - h.17,10

(Basilicata: FM 87.8 90.5 – 96.3 - 96.3 – 99.3 –103.6) ■■

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Prodotto e registrato presso gli studi di AREA AG (Roma)

IN COPERTINA MBUX arriva su Mercedes-Benz Sprinter. La Stella rende così sempre più connessi i suoi furgoni di punta.

Radio Bologna 1 - h.18 (Emilia Romagna: FM 89.1)

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Radio One - h.18

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Radio Emme - h.18

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Radio Galileo h.18,05

Radio Lombardia - h.17,05

(Sicilia: FM 93.3)

(Toscana: FM 96.8 – 100.4 – 100.5)

(Umbria: FM 90.5 – 93.5 – 94.4 – 95.6 – 97.4 – 100.6 – 105.6)

Radio Dora h.17,20 ■■

Radio Cortina h.17,30

(Veneto: FM 93.7 – 95.5 – 98.4 – 102.0 – 103.8)

Radio Frejus h.17,20 (Piemonte: FM 87.6)

■■

Radio Amore - h.17,30 (Sicilia: FM 87.5 – 88.3 – 95.5 – 104.9 -106.7)

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Radio Popizz - h.18 (Puglia: FM 101.0)

Radio Stella FM h.17,30 (Veneto: FM 87.5 – 88.8 – 91.5 – 95.0 – 97.2 – 97.3 – 97.4).

La rivista degli Autotrasportatori n. 209 aprile 2019 DIRETTORE RESPONSABILE

Luca Barassi luca.barassi@trasportale.it COORDINATRICE EDITORIALE

Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it

CASA EDITRICE

Transpoedit S.r.l. SEDE LEGALE

Viale Monza, 40 20123 Milano P. IVA: 07634360965 DIREZIONE E REDAZIONE

VICEDIRETTORE

Via Voghera, 11 - 20144 Milano redazione@trasportale.it

HANNO COLLABORATO

Responsabile: Ferruccio Venturoli Via Acciaioli, 7 - 00187 Roma

Ferruccio Venturoli ferruccio.venturoli@trasportale.it TRASPORTARE OGGI AFTERMARKET Progetto 18 by ANFIA Autoclima presenta Genius SAF-Holland al Transpotec Logitec La rete ZF in Italia.

(Lazio: FM 99.2 95.3 – 96.6 – 97.8 – 99.8)

(Piemonte: FM 88.0)

Radio Bussola - h.18 (Campania: FM 88.500 – 93.300 – 99.700 – 106.500)

Simply Radio - h.17

(Lombardia: FM 94.600 – 100.200 – 100.300)

(Calabria: FM 90.20 93.90 - 103.00 - 106.40)

(Campania: FM100.500) ■■

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(Lazio: FM 97.7)

Jonica Radio - h.18

Radio CRC - h.17 Targato Italia

RCF Radio Città Futura - h.18

Alessandro Bassi, Luca Gaier, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Paolo Sartor, Andrea Trapani, Paolo Volta GRAFICA E IMPAGINAZIONE

il bozzetto di patrizia cella FOTOLITO E STAMPA

Unigrafica - Gorgonzola (Mi) Di questo numero sono state tirate: 15.700 copie

REDAZIONE DI ROMA

Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997 Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, La informiamo che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la presente pubblicazione. I dati raccolti saranno trattati con l’uso di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, V.le Monza 40. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.

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editoriale

di Luca Barassi

LA LUCE IN FONDO AL… TUNNEL

L

o so. Questo spazio non deve e non vuole servire a far politica. Però, quando coloro che dovrebbero essere super partes si schierano nettamente e ingiustificatamente da una parte, allora mi vien voglia di trasgredire a questo dictat. Ovviamente mi sto riferendo al progetto di collegamento ferroviario Torino-Lione. Al maschile o al femminile non importa… sempre TAV è e sempre di TAV parliamo. È vergognoso che professionisti di caratura internazionale si prestino alle volontà, peraltro incomprensibili, di un Ministro senza arte né parte. Un Ministro delle Infrastrutture convinto dell’apertura del Traforo del Brennero, solo per citarne una delle sue. La famigerata analisi costi-benefici del Prof. Ponti è un evidente colabrodo. Prova ne è il fatto che su sei professionisti incaricati di redigere il documento, uno si è rifiutato di firmarlo. Abbastanza pesante come percentuale direi. Ad ogni modo, in questa pagina non c’è lo spazio per entrare nel merito “micro” del documento, ma vorrei solo sottolineare quelli che, a mio avviso, sono i punti “macro” del problema in sé. Nelle prossime pagine, poi, potrete leggere anche una analisi di Paolo Volta, su uno degli aspetti del documento.

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TRASPORTARE OGGI  aprile 2019

Il primo aspetto è quello relativo alle opportunità. Una valutazione avulsa dal mero conto economico e che deve considerare l’ampiezza del traffico merci e di persone a livello Continentale, in questo caso da est ad ovest e viceversa. La chiusura del “buco” comporterebbe inevitabilmente un passaggio a nord delle Alpi del Corridoio 5. Perché i traffici di certo non si fermano a seconda di come si sveglia un Ministro o il Governo di un Paese. Questa considerazione va al di là dello stato di sviluppo del detto Corridoio che, sicuramente, sta subendo rallentamenti su più fronti. Soffermiamoci ora sullo stato dei lavori. È vero, mancano più di 10 anni al completamento dell’opera, ma vi rendete conto a che punto siamo? Siete mai entrati nel “buco”? Io sì, e ormai già due anni fa. Oggi i lavori di scavo lato Italia (ribadisco: lato Italia!!) sono già finiti e quelli francesi sono quasi al termine (mancherà poi la tratta comune di circa 60 km). Quindi è meglio chiudere un buco quasi ultimato o arrivare alla fine di esso? Entriamo un pochino più nel merito dell’analisi costi-benefici. Possibile che in una tanto dettagliata analisi, che per quanto riguarda i benefici si basa tra l’altro su stime più o meno oggettive, non consideri i contributi europei? Sono il quaranta per cento degli 8.6 miliardi di costo totale del

tunnel di base. Nel documento, però, non ci sono. Inoltre, vengono evidenziate spese per il nostro Paese di 7.6 miliardi, quando invece la spesa massima prevista è di 4.6 miliardi, come previsto dal trattato internazionale. Tutto questo senza considerare la possibilità, quasi certa, che l’Europa aumenti il suo finanziamento al 50%, con un impatto (positivo) enorme sui conti. Altro aspetto, quello delle penali in caso di rinuncia. 3,8 miliardi tra imprese, Francia e UE. Contro i 3 miliardi previsti (anche nell’analisi) per completare l’opera. Infine, ma non è un particolare da poco, consideriamo che quest’opera è già stata voluta, approvata e avviata da anni di precedenti governi e accordi internazionali. A partire dal 1991, fino al recente stanziamento di 2,5 miliardi (Finanziaria 2012) che non possono essere spostati su altri lavori. Quindi, per rescindere il trattato internazionale che regola il/la TAV, oltre che un voto parlamentare, servirebbe anche la copertura economica, che sulla base delle analisi del gruppo-Ponti e di quella giuridica, supera i 3.8 miliardi. Non me ne vorrà il mio amico Paolo Volta, ma ricito la frase che leggerete nel suo editoriale: “chi vuole uccidere il proprio cane dichiara che ha la rabbia”.



LO SCATTO

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A TUTTA BIRRA ROMA, 1920 FIAT 18 L


dalla STRADA FREIGHT LEADERS COUNCIL

MASSIMO MARCIANI, “La logistica colga la sfida della sharing economy. La condivisione per uno sviluppo resiliente” “La logistica deve raccogliere la sfida della sharing e circular economy: lo chiede il cliente finale sempre più connesso e abituato alla condivisione, lo chiede l’intero sistema che trova nella condivisione degli spazi e dei carichi una nuova strada di sviluppo e ottimizzazione delle risorse”. È la proposta lanciata da Massimo Marciani, presidente del Freight Leaders Council, intervenuto durante l’evento “Supply Chain e Reverse Logistics: L’ABC per costruire

un sistema circolare”, organizzato da Assologistica a Palazzo delle Stelline di Milano lo scorso gennaio. “La condivisione intelligente di spazi (magazzini, piazzole di carico/scarico, banchine, terminali), di veicoli e carichi (piattaforme digitali di incontro della domanda e offerta, borsino noli) – ha aggiunto il presidente – può avere sul nostro sistema logistico un effetto disruptive in grado di ottimizzare i flussi a fronte di investimenti sulla digitalizzazione della supply chain. Un cambiamento che non può essere più rimandato: già ci troviamo difronte a modelli collaudati, affermati dalla circular economy. I clienti, quelli finali, sono molto più avanti dei principali operatori del mercato logistico in termini di digitalizzazione e accesso alle nuove piattaforme di sharing. La vera

FORD

4 UPS

2018, anno da record per i veicoli commerciali

Arriva LOOP, il packaging riutilizzabile

Il 2018 è stato un anno record per Ford, in Italia, nel mercato dei veicoli commerciali, con più di 22.000 di unità vendute e uno share del 12,8%. L’Ovale Blu consolida così la sua import leadership, che ottiene per il terzo anno consecutivo. Un successo che si è tradotto in una crescita in termini di volumi, rispetto al 2017, del 2% contro un mercato che, invece, si è ridotto del 4%. Eccellente, ancora una volta, il risultato ottenuto dalla famiglia Custom, che si conferma leader, per il terzo anno consecutivo, del segmento da 1 tonnellata. Spicca il successo del Tourneo Custom che, a pochi mesi dal lancio, diventa leader nel sub segmento trasporto persone, superando concorrenti storici in questo ambito. Infatti, il people mover dell’Ovale Blu, ha registrato una crescita di 3 punti rispetto al 2017, grazie all’attenzione per l’esclusività che ne ha guidato l’intero processo di rinnovamento e che gli consente di offrire un viaggio in prima classe – fino a un massimo di nove occupanti – in un ambiente premium ed elegante. “Oggi, Ford è indiscutibilmente il brand di riferimento nel mercato dei veicoli commerciali. È l’unico marchio a poter offrire una gamma prodotti così ampia, versatile, funzionale e con ridotti costi di gestione. E i risultati lo confermano” ha commentato Marco Buraglio, Direttore Vendite Veicoli Commerciali Ford Italia “Un line-up che offre dinamiche di guida e soluzioni tecnologiche avanzate, progettato per incontrare le esigenze professionali di un mercato globale in continua evoluzione”.

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TRASPORTARE OGGI  aprile 2019

sfida è portare questi modelli nel mondo della logistica anche a favore di uno sviluppo resiliente del settore”. “Il Freight Leaders Council – ha annunciato Marciani – ha deciso di dedicare a questo tema uno dei prossimi quaderni. Il passaggio dall’acquisto di un bene alla fruizione di un servizio costituirà più della metà dei volumi economici complessivi entro il 2025. In questo scenario la condivisione di piattaforme logistiche, di magazzini di prossimità in città e della capacità dei veicoli sono driver molto interessanti, già presenti oggi nel settore, che debbono essere analizzati e studiati nel dettaglio per fornire alle aziende e ai decision maker gli elementi necessari per uno sviluppo mirato che riporti l’uomo centrale nel modello di sviluppo”.

UPS si è unita a TerraCycle, leader internazionale nel riciclo dei rifiuti, per lanciare un sistema innovativo per gestire l’imballaggio dei prodotti di largo consumo rendendolo restituibile e riutilizzabile. Il sistema, chiamato Loop™, sarà inizialmente testato a Parigi e New York con l’obiettivo di essere poi introdotto in tutti i mercati dei beni di consumo. Loop rappresenta un sistema rivoluzionario in grado di eliminare la necessità di utilizzare packaging monouso per i beni di largo consumo. I consumatori riceveranno una varietà di prodotti confezionati con un imballaggio durevole, personalizzato e declinato sulla base del brand che dopo essere stato consegnato direttamente al cliente verrà ritirato, pulito, riempito e infine riutilizzato per nuove consegne. “Oltre a eliminare il concetto di ‘rifiuto da imballaggio’, Loop contribuirà in maniera significativa a migliorare l’esperienza prodotto e ad accrescere la comodità di acquisto” ha dichiarato Tom Szaky, CEO di TerraCycle. I prodotti Loop saranno consegnati e ritirati attraverso un sistema sviluppato da TerraCycle e UPS che integra le più recenti innovazioni progettate nell’ambito della lunga collaborazione di TerraCycle con il leader nel settore della logistica che vanta anche una solida esperienza nel packaging. “L’innovazione svolge un ruolo fondamentale in tutte le attività di UPS e per questo siamo lieti di poter supportare TerraCycle nella progettazione del packaging per il contenitore Loop, nonché nei servizi di ritiro e consegna per i clienti che lo utilizzano” ha dichiarato Kate Gutmann, Chief Sales and Solutions Officer di UPS. “In qualità di leader nell’ambito della sostenibilità ambientale, nonché sostenitore e promotore dell’economia circolare, l’impegno di UPS è volto a contribuire alla concreta realizzazione di Loop”. I clienti Loop riceveranno imballaggi durevoli, riutilizzabili o totalmente riciclabili, realizzati con materiali quali leghe, vetro e tecnopolimeri. Il processo di innovazione ha interessato anche il contenitore esterno usato per la spedizione: un packaging all’avanguardia che eliminerà l’esigenza di scatole monouso, offrendo ai consumatori una soluzione elegante in grado di ridurre la produzione di rifiuti. Il packaging esterno in grado di contenere liquidi, prodotti secchi e prodotti per la cura personale. L’interno è predisposto con divisori protettivi e i materiali utilizzati assicurano facilità di pulizia ai fini del riutilizzo.


GROUPE PSA

dalla STRADA

Leader nella lotta contro i cambiamenti climatici

SCANIA

Selezione per il MIGLIOR AUTISTA di veicoli industriali

Il Gruppo si è distinto per le sue azioni volte alla riduzione delle emissioni, la mitigazione dei rischi climatici e lo sviluppo di un’economia a basso contenuto di carbonio, sulla base della risposta fornita nel 2018 al CDP. Per questo motivo, ottiene un posto nella « Climate Change A List » del CDP. Il CDP valuta le aziende in base all’esaustività del loro reporting climat, alla loro presa di coscienza e alla loro gestione dei rischi ambientali. Prende anche in considerazione la loro attuazione delle migliori prassi, nonché la loro leadership ambientale, e in particolare la fissazione di obiettivi ambizioni e significativi. Carlos Tavares, Presidente del Direttorio di Groupe PSA, ha dichiarato: “È per noi un grande onore ottenere dal CDP il riconoscimento di azienda leader nella transizione verso una nuova economia sostenibile. Ridurre l’impatto ambientale dei nostri veicoli è una delle grandi sfide che guida le nostre scelte tecnologiche da oltre 20 anni, con soluzioni innovative e pubblicamente riconosciute per la loro efficacia in materia di riduzione delle emissioni di CO2. Oggi, ci mobilitiamo tutti per rispondere alle sfide della transizione energetica e proporre ai nostri clienti soluzioni di mobilità pulite e sostenibili, al fine di garantire la loro libertà di movimento”. Paul Simpson, Presidente e Direttore Generale del CDP, ha dichiarato: “Mi complimento con tutte le aziende che sono riuscite ad entrare nella «A List» del CDP quest’anno. In un momento in cui la gravità dei rischi ambientali per le aziende diventa sempre più evidente, alcune imprese prendono posizione per fornire soluzioni, cogliere nuovi sbocchi e prosperare nella transizione verso un’economia sostenibile. Vi è l’urgenza di intensificare l’azione ambientale a tutti i livelli, per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. È chiaro che il mondo imprenditoriale è un protagonista essenziale di questa transizione e le società della «A List» sono pronte a fornire un contributo sostanziale a tali obiettivi ”.

Ha preso il via lo scorso febbraio “Scania Driver Competitions” la competizione che ha l’obiettivo di decretare il migliore conducente di veicoli industriali d’Europa. Un lungo percorso di selezione che prevede diverse fasi: in primo luogo una fase teorica grazie alla quale verranno selezionati 8 autisti, chiamati poi a partecipare alla finale italiana in programma il 3 e 4 maggio 2019 a Trento. Per partecipare alla competizione è necessario essere in possesso delle patenti C+E, questa edizione è aperta a tutti senza limite d’età. Soltanto 9 partecipanti potranno prendere parte alla finale italiana della “Scania Driver Competitions”, al termine della quale verrà decretato il migliore autista italiano che avrà poi l’onore di rappresentare l’Italia nella finale europea in programma il 25 maggio 2019 in Svezia dove saranno presenti i rappresentanti di oltre 30 paesi europei: in palio un nuovissimo veicolo Scania. “Il conducente di veicoli industriali riveste un ruolo di fondamentale importanza, sia in termini di sostenibilità ambientale ed economica che di sicurezza”, ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. “Si tratta di una figura professionale estremamente preziosa per le aziende di trasporto. L’obiettivo di questa competizione è proprio quello di mettere in evidenza la loro importanza, le competenze e conoscenze necessarie per svolgere al meglio questa professione e, al tempo stesso, avvicinare sempre più giovani al mondo del trasporto e a questa professione”.

MERCEDES-BENZ

L’impegno nel sociale continua! Quest’anno, tra i diversi progetti, Daimler ProCent ha devoluto 25.000 € all’associazione benefica RespekTiere e.V. per l’acquisizione di un Vito Tourer Used One da donare alla consociata italiana ‘ARCA SARDA’, che opera nel territorio di Santa Teresa di Gallura in difesa degli animali. Questa associazione di volontariato che opera nel territorio sardo ha come obiettivo della propria organizzazione, la lotta contro il randagismo dei cani e la sensibilizzazione verso il rispetto per tutti gli animali, con un occhio di riguardo per la tutela dei diritti dei gatti che vivono liberi. Le principali attività dell’associazione sono la distribuzione quotidiana di cibo a quasi 150 gatti sparsi per il territorio, molti dei quali vivono in colonie sparse, periodiche campagne di sterilizzazione per la prevenzione di maltrattamenti ed abbandoni, adozione di cuccioli o gatti che si trovano in difficoltà, cura dei gatti malati e soprattutto campagna di sensibilizzazione verso questi temi. Michael Brecht, presidente del General Workers Council ha affermato: “Le numerose iniziative presentate dai nostri collaboratori e il lavoro che svolgono su base volontaria non cessano mai di impressionarci, abbiamo già promosso un gran numero di progetti sociali con la nostra iniziativa ProCent, dando un contributo prezioso alla nostra comunità”.

VOLKSWAGEN

Ritorna il

BUGGY… ed è elettrico

“Il buggy è più di una semplice auto. È vitalità e passione su quattro ruote. Queste caratteristiche si materializzano nel nuovo e-buggy, un’interpretazione moderna e non retro di un classico che, più di ogni altra cosa, dimostra il legame emotivo che la mobilità elettrica è in grado di creare”, ha dichiarato il Responsabile del Design Volkswagen Klaus Bischoff. Il concept del buggy totalmente elettrico è ispirato ai suoi storici predecessori di casa in California. Allora, il telaio del Maggiolino era la base; oggi, la MEB si dimostra altrettanto flessibile. Fedele allo spirito originale, la reinterpretazione del buggy non ha né un tetto fisso né porte convenzionali, mentre le ruote scoperte dotate di pneumatici offroad e le fiancate aperte ne caratterizzano lo stile. Questo concept car basato sulla MEB dimostra che la sua architettura può essere utilizzata in modo più ampio della sola produzione su larga scala. Come il telaio del Maggiolino in passato, la piattaforma modulare elettrica ha il potenziale per permettere la produzione di modelli di nicchia in volumi ridotti. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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dalla STRADA BREBEMI

L’autostrada elettrificata diventa oggetto di studio al corso di laurea Il Politecnico di Milano, insieme a 13 enti e imprese - chiave del settore, ha deciso di arricchire la propria offerta formativa con il Corso di Laurea Magistrale in Mobility Engineering. La nuova Laurea rappresenta un percorso formativo unico nel suo genere e risponde sia alle richieste di innovazione che vengono dalle imprese, sia alla necessità di potenziamento di settori strategici per lo sviluppo economico che arriva dal Sistema Paese. Tra i progetti che verranno presi in analisi durante il nuovo corso di laurea, c’è anche il progetto della prima autostrada elettrificata in Italia, sviluppato da A35 Brebemi con Scania e Siemens. “Il progetto pilota ‘CAL-A35 eHighway’ per la mobilità elettrica delle merci, che vede al nostro fianco Scania, Siemens, Politecnico di Milano e altri prestigiosi partner, trova nella nuova Laurea Magistrale in “Mobility Engineering” del Politecnico di Milano, la giusta collocazione”, afferma il Presidente di A35 Brebemi, Francesco Bettoni. “Siamo molto orgogliosi di essere tra i promotori di questo progetto e di lavorare a stretto contatto con il mondo accademico. Scania è costantemente impegnata nel cooperare con tutti gli attori che si trovano ad operare nell’ecosistema dei trasporti, al fine di guidare il cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile. In questo senso si inserisce la collaborazione con il politecnico, realtà di grande prestigio in grado di formare profili professionali del futuro che potranno svolgere un ruolo di primaria importanza nel settore della mobilità, logistica e trasporti”, ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania.

FEDESPI

Primo presidente DONNA! Silvia Moretto – Amministratore delegato e socia di D.B. Group SpA, impresa di spedizioni internazionali di Montebelluna (Treviso), con filiali in tutto il mondo – è il nuovo Presidente di Fedespedi (Federazione nazionale delle Imprese di Spedizioni internazionali) per il triennio 2019-2021. Il neo presidente succede al livornese Roberto Alberti (Presidente per un mandato, dal 2015 al 2018), è il 16° Presidente nella storia di Fedespedi ed è la prima donna ad essere eletta alla guida della Federazione. Il suo impegno in ambito associativo è iniziato nel 2016 con la nomina nel Consiglio di ANAMA, Associazione Nazionale Agenti Merci Aeree, sezione di Fedespedi. Nel ringraziare il Presidente uscente, Roberto Alberti, per il lavoro svolto negli ultimi anni e tutto il sistema associativo per la fiducia accordatale, Silvia Moretto ha esordito sottolineando due caratteristiche comuni che ha ritrovato incontrando gli imprenditori e che ben descrivono

tutta la categoria: “coraggio e resilienza. Coraggio, nel confrontarsi tutti i giorni con un mercato sempre più esigente e veloce. Resilienza, come capacità di abbattere le barriere e sapersi reinventare”. Sono state ovviamente illustrate le linee guida del suo programma per il prossimo triennio, che verte su tre pilastri: “visibilità per la categoria, dialogo con i Decisori in tema di semplificazione e per affrontare le nuove sfide – quali, tra le altre, digitalizzazione, e-commerce e Brexit – e i servizi alle aziende: formazione, assistenza legale e giuslavorista e Centro Studi. Inoltre, intendo valorizzare il ruolo dei giovani in associazione, quali portatori di innovazione e di un nuovo modo di comunicare, con sempre maggior chiarezza ed efficacia, chi siamo”.

LOGISTICA

Nuove opportunità in Albania L’Albania rappresenta ‘’un ponte naturale per intervenire nella più larga area balcanica’’. Sono oltre 600 le aziende italiane presenti in Albania con una forte crescita che ha avuto inizio negli ultimi anni. Numeri di grande interesse, che da soli motivano l’apertura di una nuova filiale FERCAM Albania a Tirana, specializzata nei servizi FTL (Full Truck Load) e LTL (Less Than Truck Load) da e per Albania e Macedonia e nei collegamenti con l’Italia. I settori merceologici più interessanti degli investimenti italiani in Albania sono: edilizia, energia, settore agricolo e agroalimentare, infrastrutture, turismo, tessile e calzaturiero. In particolare il governo albanese spinge sul settore energetico (elettricità e gas) e della trasformazione e conservazione dei prodotti agroalimentari. Tra i punti di forza dell’Albania una posizione strategica al centro del Mediterraneo e per l’accesso al resto dell’Europa Balcanica, la presenza di buona manodopera a costi contenuti, una buona tenuta dell’economia e compatibilità con il sistema produttivo italiano, la diffusione della lingua italiana tra la popolazione locale ed in generale una pressione fiscale molto favorevole. L’Italia è nettamente il primo cliente dell’Albania, con il 54,57% di quota del volume delle esportazioni, in aumento rispetto al 2015 (50,87%); è anche il primo fornitore dell’Albania, con il 29,28% di share del volume delle importazioni. Secondo i dati del 2016, dopo l’Italia, di gran lunga primo partner commerciale, figurano la Germania (7,69%), la Cina (7,06%), la Grecia (6,90%), la Turchia (5,89%) e il Kosovo (2,72%). (fonte: www.infomercatiesteri.it)

VOLKSWAGEN

Verona si elettrifica! Presentata la prima infrastruttura di ricarica veloce di questo tipo in Europa. Si tratta di pali pubblici d’illuminazione in grado di ricaricare in modo veloce (a 22 kWh) le vetture elettriche collegate e di offrire altri servizi come la connessione Wi-Fi, il controllo video dell’area circostante e il monitoraggio della qualità dell’aria. Oltre a questo, i pali sono connessi alla rete ed entrano così a far parte dell’Internet of Things, contribuendo a rendere Verona una smart city a tutti gli effetti.

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TRASPORTARE OGGI  aprile 2019

“La strada verso una mobilità completamente elettrica è ancora lunga, ma questa seconda fase del progetto Electrify Verona costituisce un ulteriore passo avanti in questo senso. Infatti per facilitare la diffusione della e-mobility non basta solo incentivare l’acquisto di vetture a zero emissioni, è necessario anche predisporre un’infrastruttura e un’organizzazione adeguate a supportarne l’utilizzo. Per questo Volkswagen Group Italia è impegnata in prima persona in progetti concreti come Electrify Verona e non solo”

ha dichiarato Massimo Nordio, Amministratore Delegato di Volkswagen Group Italia, in occasione della presentazione. “Servizi come questi, a favore dell’emobility, aiutano ad avvicinare gli automobilisti alle vetture totalmente elettriche, aumentandone la diffusione” ha aggiunto Stefano Sordelli, Future Mobility Manager di Volkswagen Group Italia. “Crediamo che la presenza capillare di punti di ricarica veloce nel contesto urbano sia fondamentale a questo scopo”.


TAV E VIA DELLA SETA, LA GRANDE RETE

I

n un Paese come il nostro dove chiunque, qualunque sia la sua carica, incarico o mestiere, può dire tutto e il contrario di tutto, ci sono alcuni argomenti che più di altri si prestano a questa simpatica quanto inveterata usanza. Uno dei più “gettonati” è senz’altro quello del TAV al quale, negli ultimi giorni, si è unito quello della Via della Seta. Ma chi ne parla, sa davvero di cosa si tratta? Mi scuseranno i lettori che, per il solo fatto di essere nostri lettori, conosceranno sia il TAV che la Via delle Seta, ma vorrei usare questo spazio per ricordare a tutti di cosa stiamo parlando. La Torino-Lione, è parte integrante del Corridoio Mediterraneo, una delle principali reti a supporto dell’industria europea ma soprattutto, vista la nostra posizione, di quella italiana. Per un Paese, come l’Italia che negli ultimi vent’anni ha perso 20 punti di PIL pro-capite rispetto alla media europea, la crescita dovrebbe essere il primo obiettivo. Quando si parla di crescita, soprattutto dopo i risultati “modesti” degli ultimi 25 anni, occorre puntare sulle infrastrutture di trasporto e logistica che oltre a determinare una grande ricaduta sul piano della competitività della nostra economia, possono determinare una bella crescita dei flussi logistici (e anche, perché no, turistici) che portano con sé crescita delle entrate fiscali, della economia e del lavoro.

lungo questo corridoio è, per l’appunto, il collegamento Lione-Torino, per gli amici (ma anche per i nemici) detto semplicemente “TAV”. Senza entrare troppo nel dettaglio, il Corridoio Mediterraneo rappresenta una delle principali reti per l’economia perché garantisce una maggiore accessibilità sulla direttrice Est-Ovest, la connessione con tutti i Corridoi TEN-T passanti per l’Italia, ovvero il Genova-Rotterdam, l’Helsinki-Valletta e il Baltico-Adriatico, incrementando, in maniera quasi inevitabile, la capacità di import-export e ampliando il bacino di riferimento dei principali porti in Italia. Il Corridoio Mediterraneo, a Budapest, incrocerà la Via della Seta “ferroviaria” e potrà consentire alle aziende italiane di esportare molto più facilmente e a minor costo, i loro prodotti in tutta l’Eurasia, un continente di quasi 3 miliardi di abitanti e con oltre il 40% del PIL mondiale. Ma anche per quanto riguarda la Via della Seta le voci contrarie si sentono. Le più forti, sostanzialmente, dicono: “la nuova Via della Seta non è una rete infrastrutturale neutrale, bensì rischia di essere una rete mondiale di proprietà di una nazione che sarà ‘sovrana’ su altre e invitano l’Italia a gestire autonomamente la propria capacità logistica (… semplicissimo…)”. Il pericolo, dunque, starebbe in un nuovo colonialismo di cui noi saremmo i

soggetti passivi e i cinesi quelli attivi. La sciocchezza è evidente, noi siamo il secondo Paese manifatturiero in Europa e potremmo aumentare, a costi più bassi, il nostro panorama “esportativo”, anche da “colonizzati”. Cosa che può dar fastidio? Ma poi “gli Stati Uniti non sono d’accordo – dicono – e neanche l’Europa!” Certo che non sono d’accordo perché, come si dice in certi ambienti, ognuno si fa i c… propri! Trump, come si sa, dopo la storia dei dazi, sta trattando un accordo commerciale bilaterale con il Celeste Impero, e molti Paesi europei. Mentre l’Italietta, che per una volta cerca di darsi un po’da fare in prima persona, per stringere accordi “particolari” con la seconda potenza economica mondiale, viene criticata da dentro e da fuori i confini nazionali? Ma criticassero pure!

editoriale di ferro

di Ferruccio Venturoli

Insomma quello che volevamo evidenziare è che TAV e Via della Seta fanno parte di un grande progetto infrastrutturale unico, che potrebbe dare aria fresca alla nostra asfittica economia e che tutto ciò non può e non deve essere visto solo come uno spreco di soldi pubblici, come un “vendersi” ai cinesi o, molto peggio, come il voler rovinare il paesaggio di qualche valle di montagna. Quindi cerchiamo di escludere dall’agorà della discussione chi parla per motivi politici, per pregiudizi di carattere ideologico, in sostanza, chi alza la voce in cerca di qualche voto.

Il corridoio Mediterraneo collega la Penisola iberica con il confine tra Ungheria e Ucraina costeggiando il litorale mediterraneo della Spagna e della Francia per poi attraversare le Alpi nell’Italia Settentrionale in direzione Est, toccando la costa adriatica in Slovenia e Croazia, e proseguire verso l’Ungheria. A parte il fiume Po, in Italia il corridoio è essenzialmente stradale e ferroviario. Il principale progetto ferroviario www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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dalla STRADA MERCEDES-BENZ E MEREDES-BENZ TRUCKS

Riparte il progetto #MercedesVivaio

FIAT PROFESSIONAL

Il NUOVO FIORINO si aggiudica “Il Volante d’Oro” Si è svolta la prima edizione del “Volante d’Oro” in Tunisia, il concorso indetto dalla rivista specializzata “Tunisie Auto” che ha premiato le migliori marche di auto e veicoli commerciali vendute nel Paese nordafricano in termini di performance ufficiali e di soddisfazione del cliente, attraverso sondaggi on line che hanno coinvolto circa 6.000 partecipanti. L’ambito titolo “Veicolo commerciale compatto più venduto nel 2018 in Tunisia” è andato al Nuovo Fiorino, l’evoluzione del modello di Fiat Professional che ha inventato il segmento degli small van e che, dal lancio (2007) ad oggi, ha totalizzato quasi 480.000 unità vendute. E lo scorso anno il veicolo italiano ha registrato un incremento del 57% delle vendite in Africa, consolidando un trend di crescita costante dal 2015 a tutto il 2018. In particolare, nel 2018, in Tunisia sono state immatricolate oltre 630 unità, primeggiando su una concorrenza sempre più competitiva e qualificata. Rinnovato due anni fa nel design, esterno e interno, il Nuovo Fiorino è perfetto per l’utilizzo cittadino grazie alle dimensioni compatte che lo rendono agile nel traffico e facile da parcheggiare, senza però rinunciare alla notevole capacità di carico fino a 2,8 m3 e portata fino a 660 Kg. Inoltre, si pone ai vertici della sua categoria per prestazioni, costo di gestione, comfort e funzionalità. Senza contare che l’offerta dei motori – dagli Euro 6 per Eu28 ai motori Euro 4 per l’Africa – è in grado di soddisfare ogni esigenza.

La Stella rilancia #MercedesVivaio, il progetto nato per offrire un’opportunità ai giovani che si affacciano per la prima volta nel mondo del lavoro, assicurando ai propri dealer sul territorio risorse fortemente motivate, pronte alle sfide della mobilità del futuro. Un nuovo appuntamento nel segno della continuità, che introduce molte, importanti novità per i candidati, a partire dalla durata. Da quest’anno, infatti, il processo di recruitment diventa biennale per rispondere in maniera continuativa alle richieste dei dealer, che potranno contare su un bacino selezionato da cui attingere costantemente le risorse di cui hanno bisogno. Cambia anche il processo di formazione che, per valorizzare l’alternanza scuola/lavoro, prenderà il via solo dopo la selezione e l’inserimento in azienda da parte del dealer. Un nuovo ‘jobs act’ che permetterà a 240 neodiplomati e neolaureati, di età compresa tra 18 e 26 anni, di entrare dalla porta

principale nel mondo del lavoro e della Stella. Maurizio Pompei, CEO di MercedesBenz Trucks Italia ha dichiarato: “Connettività, guida autonoma, digitalizzazione dei servizi di trasporto ed elettrificazione sono solo alcune delle innovazioni che stanno rivoluzionando il concetto di mobilità nel campo automotive. Il nostro business, in costante evoluzione, necessita di reclutare talenti 4.0, figure professionali in grado di stare al passo con i tempi, sempre più competenti, appassionati e specializzati soprattutto per quanto riguarda il settore dei Veicoli Industriali. Il 2019, è un anno molto importante per i Trucks della Stella: oltre alla nascita di Mercedes-Benz Trucks Italia, struttura societaria indipendente, verrà lanciato sul mercato Italiano il nostro prodotto di punta, il Nuovo Actros, massima espressione di innovazione, tecnologia e sicurezza. Abbiamo bisogno di nuovi collaboratori pronti a partecipare alle nostre sfide. Fatevi sotto!”

PALLETWAYS GROUP

Nuova nomina

Il Gruppo Palletways, network internazionale leader in Europa nella distribuzione espresso di merce pallettizzata, ha annunciato wla nomina di Massimiliano Peres a nuovo Managing Director di Palletways Italia. In questo ruolo, Massimiliano Peres lavorerà al fianco di Albino Quaglia per il passaggio di consegne dell’operatività ordinaria e della strategia dell’azienda. “Grazie alle sue ampie competenze e alla conoscenza profonda del settore della logistica e dei trasporti, Massimiliano ha i requisiti necessari per guidare con successo il network Palletways nel nostro Paese”, ha dichiarato Albino Quaglia. Luis Zubialde, Chief Operating Officer del Gruppo Palletways, ha aggiunto: “Sono lieto di annunciare l’ingresso di Massimiliano Peres in Palletways Italia che contribuirà a rafforzare la leadership di mercato di Palletways nel Bel Paese e a sviluppare ulteriormente la solida rete di concessionari del network italiano”. Classe 1966, torinese, Peres vanta un’esperienza ventennale in società nazionali e multinazionali operanti nel settore dei trasporti e della logistica ricoprendo con successo importanti incarichi direzionali. Dopo oltre 12 anni nel Gruppo TNT, dove ha maturato diverse esperienze nelle aree commerciale, progettuale, operativa e manageriale, alla fine del 2008 accetta una nuova sfida alla guida di SIT Logistics, portando il Gruppo ad affermarsi come uno dei migliori operatori logistici nel settore dell’automotive. Tra SIT e Palletways, infine, lo scorso anno Peres ha assunto la carica di General Cargo Manager del Gruppo Lannutti, con lo specifico compito di organizzare e sviluppare la divisione ‘General Cargo’.

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CAPIRE IL TAV

L’

analisi costi-benefici del TAV Torino-Lione voluta dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, affidata a una commissione di sei esperti – tra cui Pierluigi Coppola, che non ha sottoscritto le conclusioni – e presieduta dall’economista Marco Ponti, è stata pubblicata e traccia un bilancio negativo: calcola che i costi dell’opera superano i benefici di sette miliardi di euro previsti nell’ipotesi definita “realistica” (le altre oscillano tra un minimo di 5,7 e un massimo di 8 miliardi). Lo studio considera i costi di investimento (11,5 miliardi) dell’intera tratta e non solo quelli a carico dell’Italia pari a 5,6 miliardi. L’attenzione dei commentatori e della opinione pubblica si è focalizzata sulla posta che vede tra i costi del progetto i mancati introiti delle accise. Argomento scivoloso che non convince neppure un’ambientalista ed esperta in sistemi di trasporti come Anna Donati, che pure ha sempre criticato il progetto Tav: “Considerare la riduzione delle accise sul carburante come un costo è pericoloso. Dipende da quale obiettivo ci poniamo: dovremmo forse considerare positivo ogni progetto che induce maggiori consumi di carburante, visto che porterebbe nuove entrate allo stato?”. L’approccio convenzionale dell’analisi costi-benefici e le linee guida comunitarie e nazionali suggeriscono che le tasse siano escluse dal calcolo, poiché costituiscono un trasferimento dal consumatore alle casse dello stato e non rappresentano risorse consumate. Inoltre, l’adozione di un tale concetto porrebbe in discussione l’intera politica ambientale nazionale ed europea per la riduzione delle emissioni.

del 1990. In particolare, la riduzione di emissioni nei settori quali i trasporti, l’agricoltura, gli edifici e i rifiuti deve essere del 30% rispetto al 2005. L’analisi della commissione Ponti prende in esame i vantaggi ambientali della ferrovia, ma calcola l’impatto della nuova linea Torino-Lione, tra 500mila e 700mila tonnellate di anidride carbonica in meno all’anno rispetto a oggi: appena lo 0,5 per cento delle emissioni che ogni anno produce il sistema nazionale dei trasporti in Italia. Non ultimi i flussi di traffico. La stima del 2011 che prevede 52 milioni di tonnellate merci, 4,6 milioni di passeggeri di lunga percorrenza e otto milioni di passeggeri regionali al 2059, è stata considerata troppo ottimistica dalla commissione che ha adottato ipotesi più caute basate sull’analisi degli attuali flussi di traffico nazionali ed europei. La stima prevede che il traffico merci complessivo cresca solo di una volta e mezzo all’anno, raggiungendo i 25 milioni di tonnellate all’anno nel 2059, e che quello dei passeggeri si limiti a raddoppiare sulla lunga distanza e a crescere del 25 per cento sulle tratte regionali; valori sostanzialmente dimezzati rispetto alla stima 2011. La rilevanza del contesto europeo è ancora più significativa considerando che l’export del nostro Paese dal 2008 ad oggi è cresciuto dal 20 al 31 percento del PIL e che

vede nel continente europeo il principale mercato di sbocco. Il trasporto delle merci e dei viaggiatori attraverso l’arco alpino e i vincoli strutturali di questi collegamenti rendono sempre più attuale e necessario la costruzione di un sistema ferroviario con caratteristiche tecnologiche europee, considerando l’impatto del trasporto su gomma in un ambiente delicato come quello alpino.

volta pagina

di Paolo Volta, giornalista, saggista e consulente di Economia dei trasporti

E i cugini di Oltralpe? La Francia non ci sta. L’analisi costi-benefici sulla Tav è «straordinariamente di parte». È quanto afferma il Comité Transalpine Lyon-Turin: “Visto dalla Francia, questo rapporto costi benefici facciamo un po’ fatica a prenderlo sul serio. Abbiamo tanti difetti ma quando si nomina una commissione indipendente, si fa in modo di non mettere solo tecnici contrari al progetto – dichiara il delegato generale Comité Lyon-Turin Stéphane Guggino all’Ansa – Nel rapporto, insomma, tutti i parametri favorevoli: impatto su ambiente o traffico, sono minimizzati e quelli sfavorevoli esaltati. Adesso ci prenderemo un po’ di tempo per studiare meglio il rapporto. In Francia si dice chi vuole uccidere il proprio cane dichiara che ha la rabbia”.

Per prevenire il cambiamento climatico, nell’ottobre 2014 i leader UE hanno adottato il Quadro 2030 per il clima e l’energia. Il quadro include l’obiettivo vincolante della riduzione delle emissioni nell’UE di almeno il 40% rispetto ai livelli www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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Consegnato truck completamente elettrico in Olanda

dalla STRADA DAF DAF Trucks ha consegnato un camion completamente elettrico a Tinie Manders Transport a Geldrop, nei Paesi Bassi. Il DAF CF Electric con tecnologia E-Power di VDL viene utilizzato per conto di DHL per i servizi navetta nell’area di Eindhoven. Ricordiamo che il primo CF Electric è stato messo in circolazione lo scorso dicembre dalla catena di supermercati Jumbo. Jos Habets, Director Operations e membro del Board of Management di DAF Trucks, ha consegnato la chiave del CF Electric al team di Manders Transport. L’azienda familiare di 83 anni, con sede nella regione di Brabant dei Paesi Bassi, è attualmente sotto la guida della terza generazione.

PEUGEOT

GLS

Quote rosa in prima linea

Continua il “matrimonio” con Stefano Accorsi Un rapporto di collaborazione che è diventato un esempio per molti, quello tra Peugeot e l’attore bolognese, partito sette anni fa dalla scelta di utilizzare la sua voce nelle pubblicità della 208, il primo modello che ha aperto la strada ad una generazione di nuove automobili che hanno fatto crescere il Marchio all’interno del mercato. Un tono di voce davvero molto riconoscibile, cui è seguito rapidamente il suo volto, pronto ad incarnare fisicamente lo stile delle vetture del Marchio. Identità che si sono sovrapposte tanto da portare ad un sodalizio che ha davvero pochi eguali. Ora più che mai Stefano Accorsi continua ad essere il convinto e radicato Ambasciatore del Marchio, un rapporto che si è consolidato nei sette anni trascorsi assieme al Leone, all’insegna di una relazione davvero unica e che il pubblico italiano continua ad apprezzare; nel corso del 2019 si svilupperà attraverso altre esperienze che non mancheranno di colpire il pubblico del nostro Paese. Usciamo un attimo dal seminato per segnalarvi che, relativamente agli impegni artistici, Stefano Accorsi è attualmente impegnato in una tournée teatrale con lo spettacolo Giocando con Orlando Assolo, per la regia di Marco Baliani. Trasferire l’Orlando furioso in una presenza teatrale è impresa degna di cavalieri erranti, anzi, narranti. Stefano veste i panni di un simile cavaliere e si cimenta con l’opera ariostesca cavalcando il tema oneroso dell’amore e delle sue declinazioni, amore perso sfortunato, vincente, doloroso, sofferente, sacrificale, gioioso, di certo anche furioso.

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GLS Italy S.p.A Franchisor di uno dei principali player di corriere espresso nel panorama italiano, ha rafforzato la presenza femminile nella sua prima linea con nuovi ruoli che avranno l’obiettivo di contribuire allo sviluppo dell’azienda in Italia. Elisa Piazzola e Cinzia Napoletano, infatti, sono state nominate rispettivamente Director Market & Customers Development e HR Manager. Elisa Piazzola avrà la responsabilità di coordinare e sviluppare attività e progetti in un’ottica di customer centricity, gestendo quindi alcune delle funzioni aziendali strategiche quali il Project Management Office, il Customer Service, l’ufficio Marketing ed il reparto che gestisce le attività di coordinamento delle Sedi Territoriali. Piazzola riporta direttamente al General Manager Francesco Pellerano. Cinzia Napoletano, sempre riportando direttamente a Francesco Pellerano, supervisionerà lo sviluppo, l’implementazione e il miglioramento di strategie, programmi e politiche relative alle Risorse Umane. In bocca al lupo!

IVECO

In Campania inaugurata la seconda stazione di rifornimento a LNG Di recente inaugurazione la stazione di rifornimento a LNG di San Vitaliano, in provincia di Napoli, dove sarà possibile il rifornimento anche di CNG attraverso due pistole che erogano metano compresso. L’impianto è ubicato in zona strategica tra la Campania e la Puglia.

L’evento è stato anche occasione per consegnare 6 Stralis AS440S46T/P LNG al cliente Autotrasporti Pellini. I veicoli, tutti dotati di doppio serbatoio per una maggiore autonomia, saranno utilizzati per gestire le attività principali dell’azienda: trasporti internazionali, intermodali e in ADR, di merci e rifiuti pericolosi.



dalla STRADA

In aumento il trasporto container verso la Cina

UNITED TRANSPORT AND LOGISTICS COMPANY EURASIAN RAIL ALLIANCE

Nel 2018 il volume delle merci consegnate tra la Cina e l’Europa è aumentato del 35% rispetto al 2017, ammontando a oltre 370.000 TEU. United Transport and Logistics Company - Eurasian Rail Alliance, specializzata nel trasporto di container merci su rotaia ha presentato i suoi servizi all’edizione 2019 di Transpotec Logitec di Verona: l’Eurasian Rail Alliance Index ERAI e il sito web dedicato al progetto www.index1520. com. Il nuovo Eurasian Rail Alliance Index è l’indice complesso in grado di determinare il valore dei trasporti lungo il corridoio Euroasiatico nei territori di Russia, Kazakistan e Bielorussia. L’applicazione dell’ERAI supporta le aziende italiane ed europee nel calcolo automatico del costo del trasporto merci tra la Cina e l’UE. La società per azioni UTLC ERA gestisce oltre il 70% del trasporto delle merci in transito su treni container di linea sulla ferrovia a scartamento largo 1520 tra la Cina e l’Europa e viceversa. La società impiega 5 giorni e mezzo per lo spostamento delle merci dalla Cina all’Europa su una tratta di 5.430 chilometri. “Oggi la movimentazione merci su container è il segmento del mercato del trasporto ferroviario più giovane e, al tempo stesso, in più rapida crescita” ha dichiarato Alexey Grom, presidente di UTLC ERA. “Il potenziale di questo settore rimane enorme: oltre 23 milioni di TEU all’anno vengono consegnati in Europa dai Paesi della regione Asia-Pacifico e in direzione opposta via mare e fino al 10% di questo volume potrebbe essere consegnato attraverso le ferrovie euroasiatiche. Il nostro obiettivo strategico è quello di raggiungere il traguardo del mezzo milione di container trasportati sulle nostre rotte entro il 2025” - ha concluso Grom.

BANANE CHIQUITA

MAN

Configurazione del van col nuovo sito

TGExperience

Migliore qualità col nuovo servizio di logistica Chiquita Brands International, azienda leader nel settore delle banane, ha implementato un nuovo servizio di container, dedicato e integrato, che assicura uno standard ancora più elevato, per salvaguardare la qualità delle banane Chiquita in tutto il mondo. Il nuovo servizio di logistica opererà attraverso cinque navi portacontainer per trasportare le banane dall’America centrale, al porto europeo di Vlissingen nei Paesi Bassi – un hub moderno che permetterà a Chiquita di servire tutte le destinazioni dell’Europa del Nord, con il miglior tempo di transito nel settore. L’investimento in questo nuovo servizio si tradurrà in banane più fresche e con una shelf life più lunga. “Ripercorrendo questi ultimi anni di lavoro, con il rinnovamento delle flotte di container, possiamo dire con orgoglio di aver raggiunto risultati notevoli” afferma Carlos Lopez Flores, Presidente di Chiquita. “Abbiamo risparmiato quantità di energia senza precedenti – l’equivalente di CO2 emessa da 3.000 vetture ogni anno”.

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È disponibile il nuovo sito dedicato interamente al mondo dei van. Navigando su www.tgexperience.it gli utenti possono conoscere il prodotto MAN TGE attraverso una piattaforma, untuitiva e interattiva, consultabile tramite ogni tipo di device. Diventa possibile quindi, per ciascun utente, scegliere il proprio van e configurarlo sia per quanto riguarda le specifiche tecniche, sia per gli equipaggiamenti opzionali. Ovviamente affinchè l’offerta si a completa così come il preventivo, l’utente può aggiungere al costo del veicolo un pacchetto assistenza che più si adatta alle proprie esigenze di trasporto. Cliccando sulla voce “Finanziamento” è possibile ricevere una simulazione di calcolo sulla rata. Per chi non avesse premura di acquistare un veicolo o non ha necessità di averne uno configurato ad hoc, si può accedere alla sezione “Van of the week” e valutare i veicoli e relativi prezzi già a disposizione e in pronta consegna, che vengono proposti ogni settimana.


Gli altri parlano. Uno solo passa ai fatti. Il nuovo Actros. MirrorCam. Niente piĂš retrovisori tradizionali: il nuovo Actros è dotato di MirrorCam, un rivoluzionario sistema integrato perfettamente nell’aerodinamica del veicolo, che offre non solo una visuale ottimale su ogni lato ma anche un elevata sicurezza di manovra, nelle svolte e nel cambio corsia. www.mercedes-benz-trucks.com


non solo TIR

di Alessandro Musumeci, PSA Group Network Development Manager

MARKETING O VENDITE? QUESTO È IL PROBLEMA.

È

più importante il marketing o le vendite? Dove si prendono le decisioni? Quale è il loro ruolo e i rispettivi confini? E quale il peso specifico in termini di responsabilità? Ecco il tema che vi propongo su questo numero di Trasportare Oggi. L’occasione di questa riflessione proviene dal fatto che, dopo nove anni, sono ritornato a sedermi sui banchi della Bocconi per un corso di formazione proprio sul Sales Management. Mi accorgo quindi che, mentre la teoria dei guru del marketing è infinita, quando si parla di vendite, i toni si abbassano, i guru si fanno più timidi, la magia scompare, forse anche la “fuffa”, ed entra finalmente

in campo la concretezza: insomma, dalle parole ai fatti. E in effetti, anche per la mia esperienza aziendale, posso confermare che il ramo sales, seppure meno affascinante, meno poetico e fantasioso, è quello più “vero” dal punto di vista dell’esperienza. In pratica è dove ci si sporca le mani, perché si fanno i conti con il Cliente.

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Tornando al corso in Bocconi, mi sorprende la varietà di settori e tipologie di aziende rappresentate dai compagni di corso: una miriade di piccole aziende all’italiana, delle eccellenze produttive a cui manca spesso una struttura vendite importante che permetta loro di fare un salto di qualità anche per quanto riguarda la proposta commerciale, ad esempio l’espansione internazionale. Spesso si tratta di aziende familiari affidate ora alle nuove generazioni che hanno sicuramente meno visione sul prodotto e devono/possono quindi compensare questa mancanza, dando un forte valore aggiunto all’azienda attraverso le competenze commerciali più moderne: ben vengano

quindi questi corsi di aggiornamento e di formazione per le nostre piccole e medie imprese, che rappresentano il cuore dell’imprenditorialità italiana. Passando ai contenuti, sicuramente mi colpisce come le teorie marketing mega galattiche cedano poi il passo al focus sull’attività dei venditori, che rappresentano l’anello di congiunzione

concreto con il Cliente, laddove si costruisce la relazione. Ecco quindi arrivati all’elemento fondamentale che sottostà ai rapporti commerciali, soprattutto quelli duraturi e fidelizzati, ovvero la relazione. Nessuna transazione commerciale può prescindere da questo elemento. Facendo un parallelo con l’automotive, il ruolo del venditore oggi è stato totalmente spostato verso la consulenza e la relazione, essendo la conoscenza del prodotto ormai demandata ad una fase precedente rispetto alla visita in showroom o negozio: il Cliente arriva già preparato sul prodotto grazie alle informazioni recuperate su internet, campo presidiato dal marketing, e quindi si aspetta dal venditore una maggiore consulenza sui servizi e sulla touch experience legata a quel prodotto. Come gestire i venditori, come capirne ed influenzarne in modo positivo le performance, come motivarli ed incentivarli: questa è la grande area di influenza del Sales, che ha la responsabilità – incrociata con il marketing – di scaricare a terra gli investimenti di prodotto. E qui i confini si fanno meno chiari perché, nel momento in cui i risultati non dovessero essere positivi, non è così semplice individuare dove la strategia è mancata, dove le scelte non sono state corrette, se lato marketing o sales. In questo corso Sales, il take away più importante è la visione chiara che la strategia commerciale non è fatta di marketing prima e vendite dopo, bensì un insieme di attività e scelte intrecciate che riguardano allo stesso momento il Prodotto, Cliente e la maniera di distribuirlo con la forza vendite. In conclusione, come sempre, la soluzione più efficace è quella di dialogo e di collaborazione tra queste due aree che non sono mai alternative o contrastanti ma devono essere complementari, così come lo sono nel Customer journey.



il dorsale

di Gian Paolo Pinton

E L’ORGOGLIO DOV’È FINITO?

L’

intervista di Fazio a Macron, fatta all’ingresso dell’Eliseo, è sintomatica di come il numero uno della politica francese consideri gli italiani. Infatti, il modo in cui ha accolto il giornalista, fa parte di quella puzza storica che hanno sotto il naso quasi tutti i francesi (sostenuta dal famoso e volgare intercalare della loro parlata quotidiana, “merde”). Chi scrive ama la Francia e soprattutto Parigi dove è di casa. Avete visto però tutti dove è stato messo Fazio: fuori dal palazzo o quasi. Seduti sugli sgabelli del bagno con sfondo di porte grigie e una corsia rossa. Potevano incontrarsi in altri mille posti, ma farsi accogliere in quel modo ha fatto di Fazio uno zimbello senza dignità professionale e di Macron un eterno presuntuoso, degno rappresentante dei quello stile arrogante di insolenza relazionale che solo i francesi sanno tenere con gli italiani.

Questo comunque è solamente uno dei sintomi della patologia dell’immagine esterna che il nostro Paese sta subendo da alcuni anni. Prima i sorrisetti beffardi di Merkel e di Sarkozy nei confronti del nostro premier di allora, Berlusconi da Arcore. Capibile per l’allora comportamento “sex oriented” del primo ministro, rappresentante tutto il popolo italiano, ma inaccettabile sul piano della diplomazia internazionale. Anche in Europa, i parlamentari europei hanno, nei confronti dei colleghi

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italiani, un atteggiamento sornione e arrogante. Ci pensa poi Di Maio, con le sue gaffe e con le sue presunte affinità politiche con i gilet gialli a gettare benzina sul fuoco. A raddoppiare la dose di scemenze politiche dei 5 Stelle era rientrato dalle ferie anche il piccolo “savonarola” dei pentastellati, Di Giambattista, che si era auto incaricato di insegnare agli italiani come si deve vivere e agli stranieri cosa devono fare per migliorare la loro politica interna ed internazionale. Per fortuna qualcuno gli ha tagliato il filo e comperato un biglietto perché se ne ritorni nel paese da cui era riapprodato in Italia. Tento di continuare l’analisi della situazione politica italiana, chiedendomi cosa aspetta l’opposizione a rifondarsi per esprimere un’alternativa politica a questi dilettanti allo sbaraglio. Parola riferita soprattutto ai 5 Stelle, perché alla Lega va riconosciuto una capacità politica inaspettata e ben accolta da moltissimi italiani. Per fortuna c’è Salvini che sa usare le arti più raffinate della diplomazia per cercare di mettere ordine al sistema della sicurezza interna di questo Paese. Combatte le organizzazioni criminali, le ingiustizie subite da immigrati che da anni vivevano nelle baracche del sud (dove è stata tutti questi anni l’illuminata sinistra?) cerca di farsi valere in Europa, rischiando qualche incriminazione giunta da parte di qualche magistrato che non si ricorda più i principi separativi del potere di Montesquieu (legislativo, esecutivo, giudiziario) a ciascuno dei quali veniva riconosciuta indipendenza. Gravissima è la situazione economica. Crescita zero, con affermazioni inaccettabili e bugiarde da parte dei

vertici che ci governano. O sono incompetenti o sono mascalzoni. Vogliono trascinare questo Paese in una situazione di povertà immeritata ed endemica, non sapendo intervenire riformando la giustizia, scremando il sistema bancario e rilanciare i finanziamenti per le opere pubbliche, che sono la sola leva per la ripresa. Maledetta situazione politica: ad oggi non c’è alternativa democratica. Ma chi ha detto che deve essere democratica? Sarebbe Democrazia il potere assunto dai giudici? Sarebbe Democrazia il poter assoluto dei burocrati di Stato? Sarebbe Democrazia il modo di gestire le opere pubbliche? Sarebbe Democrazia il modo di gestire l’immigrazione? Sarebbe Democrazia come vengono tutelati i cittadini truffati dalle banche recentemente fallite? Sarebbe Democrazia sopportare i deficit di regioni male amministrate, con livelli di corruzione indescrivibile? Sarebbe Democrazia non mantenere gli accordi previsti da trattati internazionali (TAV) solo per manie di grandezza dei 5 Stelle? Si sta formando uno scenario politico insopportabile da tutti i cittadini: non c’è futuro per i giovani, le aziende chiudono o si fanno comperare. Un lento ma inesorabile azzeramento dell’identità socio-economica-politica dell’Italia per essere colonizzati da chi? Dall’Europa? Ma di quale Europa stiamo parlando se vogliono distruggerla? Alcuni poveri italiani rincoglioniti pensano che il cambio euro lira sarebbe lo stesso. Nemmeno un euro contro mille lire ci darebbero. Accontentarsi di un terzo, così i risparmi dei cittadini spariranno e saremo costretti a scendere in strada per tentare una rivoluzione a suon di rami di alberi abbattuti dai cicloni anomali contro “armi pesanti” della presunta Democrazia. Meglio andare alle elezioni anticipate al più presto! Non dimenticate di leggere un bel libro: “Le assaggiatrici” di Rossella Pastorino”. Premio Campiello 2018.


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ON THE ROAD Al CES di Las Vegas DAIMLER dice no al platooning La bomba è scoppiata in occasione del CES (Consumer Electronics Show) , il Salone dell’elettronica di consumo di Las Vegas che si è svolto il mese scorso. Martin Daun, capo mondiale di Daimler Trucks ( nella foto) ha pubblicamente messo in dubbio i previsti vantaggi del platooning, la marcia in colonna di più veicoli, assistiti da sistemi di comunicazione, che permettono ai mezzi di ripeterele stesse manovre del capofila pur senza autista. Daun che già in passato aveva raccomandato prudenza riguardo alle potenzialità di questa tecnologia, sembra abbia puntato il dito sullo scarso risparmio di carburante che, soprattutto dopo i lunghi testi effettuali negli Stati Uniti, sembra decisamente inferiore alle aspettative. Non si sa se i test verranno interrotti, di certo non verranno stanziati altri fondi.

Presentato URBANETIC anche agli americani Parliamo ancora di CES (Consumer Electronics Show) per ricordare che Mercedes ha presentato il progetto Vision Urbanetic, gia visto in Europa allo IAA. All’evento americano la Casa ha fornito informazioni dettagliate sulla strategia e sul funzionamento di questo nuovo concept di mobilità. Una piattaforma per due carrozzerie diverse, cioè un prototipo di veicolo modulare elettrico a guida autonoma, inserito in un progetto globale di mobilità dalle prospettive innovative. Sfruttando una piattaforma unica da 5,14 metri che integra telaio, batterie, propulsori, sospensioni e tutta l’elettronica di controllo è possibile realizzare veicoli per trasporto merci o passeggeri, con una capacità che può raggiungere 10 pallet o 12 persone. In pochi minuti è possibile sostituire la carrozzeria, consentendo così di assecondare il flusso di richieste e adattare la flotta di conseguenza, concentrando ad esempio il trasporto delle persone negli orari di punta giornalieri e spostando le consegne nei momenti di minor affollamento e di notte.

FREIGHTLINER

va sull’elettrico

Presentato da Freightliner l’M2 elettrico, versione elettrica del classico autocarro medio a cabina arretrata, molto diffuso per mission di distribuzione e servizi in aree urbane e suburbane. Dopo essere stato, in versione Diesel, uno dei grandi pilastri della flotta Penske, uno dei più grandi Gruppi di trasporto, logistica e noleggio al mondo, entra in servizio anche la variante M2 Electric. Il motore elettrico fornisce ben 270 kW di picco e fornisce all’M2 una brillantezza sconosciuta alla variante Diesel. Gli accumulatori da 325 kW secondo la Casa permettono un raggio d’azione di 370 km e possono essere ricaricati in un ‘ora all’80%, per arrivare a 290 km di raggio d’azione. La Penske userà i nuovi veicoli nella normale attività di logistica ma praticamente ogni metro compiuto dall’M2 Electric verrà registrato, controllato, studiato per uno sviluppo di un futuro molto prossimo.

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ON THE ROAD

NIKOLA guarda all’Europa Nikola è a lavoro da molto tempo su suo camion alimentato a idrogeno. I primi due modelli sono stati ufficializzati nel 2017 e possono contare su una potenza di 1000 CV e su una coppia di 2712 Nm, grazie al sistema elettrico modulare Bosch eAxle, e alle batterie da 320 kWh alimentate dall’enorme fuel cell, pila a combustibile, che prende la sua energia dall’idrogeno stoccato in uno speciale serbatoio. La Casa ha annunciato ora un terzo trattore, ma stavolta progettato non tanto guardando alle esigenze USA, quanto a quelle europee. Il Nikola Tre, simile ai “fratelli” americani, ma con un’estetica più vicina ai gusti europei, sarà offerto con un range di potenza variabile da 500 fino a 1000 CV, 2700 Nm di coppia massima e in configurazione 6x4 o 6x2. L’autonomia andrà da 500 a 1200 km con un singolo rifornimento. Disporrà di un sistema di guida autonoma conforme al livello 5.

A Las Vegas la HAULER PARADE 2019

Negli USA, si sa, tutto quanto fa spettacolo. Così ecco che le grandi e, per la verità piuttosto spettacolari, bisarche dei campionati automobilistici NASCAR (National Association for Stock Car Auto Racing ) una sorta di “federazione” che gestisce e organizza una serie di campionati per vetture di serie, hanno il loro momento di gloria. Si chiama Nascar Hauler Parade e si ripete, ogni anno, nella città più vicina all’autodromo del primo appuntamento stagionale. Quaranta coloratissimi trattori e semirimorchi delle scuderie che partecipano alle Monster Energy NASCAR Cup Series, hanno sfilato a Las Vegas con tanto di scorta dei motociclisti della polizia dal Las Vegas Boulevard alla centrale Fremont Street, per poi riprendere l’autostrada in direzione del Las Vegas Motor Speedway. Lungo il percorso della sfilata ( biglietto dai 5 ai 50 dollari devoluti poi in beneficenza) gli spettatori hanno potuto anche applaudire i piloti e i manager delle varie scuderie che, come ha detto non senza una certa enfasi, lo speaker del Canale 13 KTNV di Las Vegas “di tanto in tanto sono scesi dei camion per far venire la pelle d’oca dalla felicità ai fans”.

È un camionista il campione

TITAN GAMES James Jean-Luis, un trentenne autista che lavora per un distributore della Budweiser a North Miami, in Florida, è stato il vincitore maschile del seguitissimo reality show della rete NBC the Titan Games, condotto dall’attore Dwayne “The Rock” Johnson (nella foto con il vincitore). James Jean-Luis, di origini haitiane, ha vinto un fantastico assegno da centomila dollari “con il quale – ha detto lui stesso – vuole realizzare una palestra per bambini poveri o sfortunati”. Tra le donne ha vinto Charity Witt, una nutrizionista ventiseienne di Atlanta che, guarda i casi della vita, lavora nella mensa di una grande impresa di trasporti e logistica. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE COMMERCIALI

MERCEDES-BENZ

Hey Mercedes! Rivoluzione digitale e di design per la Stella che a Genova ha presentato le applicazioni di MBUX, l’innovativo sistema di infotainment ora disponibile anche sul nuovo Sprinter, mentre a Stoccarda, in occasione della presentazione della Nuova Classe V, la Stella ci ha fatto toccare il futuro della mobilità urbana di Federica Lugaresi

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on #HeyGenova e parafrasando il comando della Stella, la Casa teutonica ha identificato l’evento di presentazione per MBUX, il sistema multimediale basato su un’intelligenza artificiale con funzioni predittive. La città di Genova, come purtroppo tutti sappiamo, è stata colpita da una serie di tragedie (ricordiamo soltanto il triste crollo del Ponte Morandi), ma nonostante ciò continua a rappresentare una realtà

imprenditoriale di sicuro riferimento sia a livello nazionale che internazionale. Si tratta, insomma, di un polo industriale e commerciale di decisa caratura e dal fortissimo potenziale per trasporto merci e persone: “Un’area di crescita sicura per il business” come dichiarato da Dario Albano, Managing Director di MercedesBenz Vans Italia. Questa è la ragione per cui la Stella ha deciso di presentare la nuova applicazione smart proprio qui, rendendo così omaggio a questa meravigliosa città.

UN SUPPORTO IMPORTANTE

M come Mercedes, B come Benz, U come User e X come Experience. Questo, l’acronimo dell’infotainment di ultima generazione pensato per il tempo libero ma soprattutto per la gestione del business, dato che offre servizi e funzionalità perfettamente allineate con le esigenze dei clienti.

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Una sicurezza in più anche per evitare distrazioni. È sufficiente pronunciare il comando vocale “Hey Mercedes…”, per sfruttare l’intelligenza artificiale avanzata del Voicetronic – in grado di controllare e gestire una gamma di ambiti tematici in crescita – nei quali MBUX è capace di comprendere domande complesse e rispondere velocemente: sport, andamento della Borsa, calcoli e argomenti di cultura generale. L’MBUX, come ci tengono a precisare dalla Casa, è stato inserito a partire dai veicoli “più bassi di gamma” un anno fa in occasione della presentazione dell’ultima generazione della Classe A, per poi approdare ora anche su Sprinter, come novità assoluta nel mondo dei veicoli commerciali. Tramite la piattaforma digitale Mercedes PRO, l’MBUX infatti viene a supporto del mondo dei van e delle grandi flotte. Sei sono le aree di impiego: Mercedes PRO connect, Mercedes PRO service, Mercedes PRO finance, Mercedes PRO solution e Mercedes PRO inspire mobility. Possiamo sicuramente dire PRO come Professional…che infatti è utilissimo per le attività lavorative. In pratica con “Hey Mercedes”, si può organizzazione il percorso, gestire la flotta (connettendone tutti i veicoli) e relativi interventi di manutenzione, ed analizzare in maniera efficiente i diversi stili di guida. Un ausilio insomma per risparmiare tempi ma anche costi. Alcuni dei tanti esempi? Ricevere indicazioni del miglior percorso possibile, grazie all’aggiornamento in tempo reale delle


Classe V… CHE CLASSE!

condizioni del traffico, risparmio dei costi grazie alla possibilità di visualizzare i prezzi dei distributori di benzina, ma anche gestione più rapida degli ordini, grazie anche alla possibilità di assegnare i viaggi con preavviso breve. Il sistema di infotainment MBUX, sia che si tratti di utilizzo van o auto, ha in comune il navi con realtà aumentata (che facilità la lettura delle vie o le luci del semaforo), e la capacità di comunicare con tutti i veicoli che, mediante il Car-to-x, si trovano in rete e ricevono così informazioni passanti (es. incidenti, situazioni di traffico o ghiaccio sulla strada).

I SERVIZI AGGIUNTIVI

Grazie allo store Mercedes PRO Store, è possibile acquistare direttamente online 8 pacchetti di servizi aggiornati (e supplementari) per la propria flotta con un conseguente risparmio in termini di tempo per la possibilità di acquisto diretto dei servizi stessi. Ci sarà anche la possibilità di studiare piani d’acquisto e finanziamento personalizzati. Entrando più nel dettaglio, si tratta di servizi che comprendono, per esempio, l’assistenza ottimizzata (gestione incidente e guasti con tempo di fermo ridotti grazie alla migliore pianificazione), comunicazione flotta semplificata, navigazione migliorata (live traffic information), gestione flotta efficiente (stato e logistica del veicolo), registrazioni digitalizzate (gestione viaggi digitale e registro digitale del viaggio). Potranno essere implementati sull’MBUX presente sui mezzi, anche successivamente all’acquisto, e scaricabili da remoto proprio come siamo soliti scaricare nuove App sul cellulare. Insomma, tutto nel segno della “M”, come Mercedes PRO e MBUX. La nuova Meravigliosa porta digitale della Stella!

Se un futuro c’è, Alexander Mankowsky lo ha già visto. E, forse, già molti anni fa aveva già “visto” la nuova VClass. A Stoccarda, in occasione del lancio della nuova versione della Stella, il futurologo di Daimler ci ha mostrato quella che sarà l’auto di domani: autonoma prima di tutto, elettrica sicuramente e che comunica con tutti gli utenti della strada. Si chiama Cooperative Car. La Cooperative Car, su base Classe S, è dotata di un sistema di segnalazione luminosa a 360 gradi. che anticipano agli utenti della strada, in maniera differente, le azioni della vettura: luce fissa se la vettura viaggia in modalità di marcia autonoma, lampeggio lento se la vettura sta per frenare, lampeggio rapido se la vettura sta per partire ed altre sperimentazioni di segnalazioni luminose alternative. Insomma, la Cooperative Car informa l’ambiente che la circonda ancor prima della partenza. Le strisce luminose, che corrono lungo tutto il perimetro della vettura, creano il relativo segnale luminoso. Gli specchi retrovisori esterni si aprono, si solleva il posteriore e successivamente il frontale della vettura. Questi movimenti richiamano quelli di un essere umano che si sveglia e si alza, permettendo così alle persone di comprendere questa forma di comunicazione in modo intuitivo.

riscuotere grande successo a livello internazionale. L’attuale restyling mira a valorizzare ulteriormente queste qualità, rendendo così ancora più attraente il modello più grande della famiglia di autovetture della Stella. Anche gli autocaravan ed i veicoli per il tempo libero di dimensioni compatte Marco Polo e Marco Polo HORIZON beneficiano direttamente di tutte le novità introdotte a bordo della Classe V. Mercedes-Benz Vans, inoltre, compie un ulteriore passo avanti in questo segmento, con una monovolume completamente elettrica che verrà offerta nel prossimo futuro. Un vero e proprio bestseller che nel 2018, in Italia, con oltre 1.300 unità ha conquistato la leadership del proprio segmento. Dal lancio, nel 2014, ne sono state vendute in totale 5.500 unità. Al restyling è affidato ora il compito di dare nuova freschezza al fortunato modello. Queste le novità salienti: design del frontale rivisitato ed oggi più accattivante, introduzione della motorizzazione diesel a quattro cilindri della generazione di motori OM 654 – nella versione V 300 d con nuova potenza massima di 176 kW (239 CV) (consumo nel ciclo combinato x-y l/100 km, emissioni di CO2 nel ciclo combinato x-y g/km)– cambio automatico 9G-TRONIC, disponibile per la prima volta, oltre che sistemi di sicurezza ed assistenza di ultimissima generazione, tra cui il Brake Assist attivo. La nuova Classe V potrà essere ordinata in Europa a partire da marzo 2019. In Germania i prezzi partono da 36.990 euro (compresa IVA al 19%). Inoltre, Mercedes-Benz Vans sta sviluppando con coerenza la sua strategia d’elettrificazione eDrive@VANs e, in un futuro ormai vicino, offrirà una monovolume completamente elettrica.

La nuova Classe V Cinque anni fa la Mercedes-Benz Classe V ridefiniva gli standard nel segmento delle monovolume grazie al suo design, alla sua qualità percepita, al suo livello di comfort ed ai suoi sistemi di sicurezza ed assistenza; da allora non ha mai smesso di

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Sono sette gli anni passati da Franco Fenoglio alla guida di Italscania. È l’ultimo atto, in ordine di tempo, di una carriera ricca di successi in aziende virtuose. Preludio a nuove

LE GRANDI INTERVISTE

FRANCO FENOGLIO

importanti sfide

numero di

Luca Barassi

S

ette come le vite dei gatti. Esordiamo così all’incontro con Franco Fenoglio, durante il tradizionale appuntamento al Forum Automotive di Milano dove l’Amministratore Delegato e Presidente di Italscania è intervenuto per sensibilizzare il mondo automotive alle esigenze del trasporto pesante. Il manager di Pinerolo forse non si aspettava una tale premessa, un po’ sopra le righe, ma lo ha fatto

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sorridere e, soprattutto, gli ha dato modo di fare un bilancio molto personale della sua permanenza a Trento. “Sono molto contento – conferma Franco Fenoglio – di poter rispondere a questa domanda, perché non faccio un bilancio positivo dell’esperienza in Italscania, ma ne faccio un bilancio ESTREMAMENTE positivo, questa è sicuramente una delle più belle aziende dove io abbia mai lavorato. Un’azienda che sin da subito si è rivelata

in linea con il mio modo di vedere lo sviluppo del business e il lavoro di squadra. Un’azienda dove i miei capi, prima di pretendere risultati mi chiedono se ho bisogno di qualcosa, lasciando poi l’autonomia necessaria per portare avanti le strategie”. Un’affermazione importante, visto il lungo percorso professionale di Franco Fenoglio che ha attraversato, in oltre 40 anni di carriera, numerose realtà nazionali e internazionali.


“È vero – racconta Fenoglio - stiamo parlando di gruppi imprenditoriali globali: il gruppo FIAT, IVECO, New Holland fino alla Piaggio. In tutti i casi credo di essere stato anche molto fortunato, sin dal mio esordio in SKF. Ho avuto modo, infatti, non solo di essere immerso in realtà primarie e stimolanti, ma di avere avuto sempre responsabili eccellenti che mi hanno capito e permesso di portare avanti le mie idee e il mio modo di operare. Potrei dare 10 come voto alle mie esperienze, perché, se mi guardo indietro, mi ricordo solo i periodi belli dimenticando quelli più complicati. Per come son fatto, però, preferisco mettere un nove su 10, per lasciarmi ancora spazio di crescita. Comunque, in Scania posso dire di aver coronato questo percorso lavorando con una squadra che ha fatto e sta facendo la differenza”. Da questa panoramica si percepisce quanto il gruppo svedese abbia dato al manager piemontese in termini di opportunità, sostegno e cultura aziendale. Ci viene, dunque, spontaneo chiedergli cosa lui abbia dato all’azienda di Södertälje.

“Tutto me stesso!” risponde con orgoglio Franco Fenoglio, facendo trasparire dal suo sguardo tutta la passione che ripone in questo lavoro. “La vera forza della nostra azienda sono le persone, la squadra. Valori come lo spirito di conquista, la determinazione ad ottenere i risultati voluti e a continuare a migliorare, l’orgoglio di far parte di una grande famiglia e di una grande azienda sono alla base del nostro successo”.

SCANIA IERI, OGGI E… DOMANI

Nel 2012 eravamo in piena crisi. Franco Fenoglio non poteva arrivare a Trento in un momento più difficile. Ciononostante la squadra di Italscania è riuscita a portare il Grifone fuori dalle acque agitate della crisi, fino a raddoppiare o quasi la propria quota di mercato che oggi supera il 15 per cento in Italia. “In un mercato che da 25mila unità era passato a nove mila, la rete Scania aveva 20 concessionarie e più di 100 officine autorizzate – ricorda il Presidente – Le vendite erano maggiormente focalizzate sui padroncini e meno sulle flotte. Avevamo poco più dell’8 per cento di quota. Voleva dire vendere 700 pezzi con il mercato in quelle condizioni, ovvero chiudere. Siamo riusciti a cambiare approccio, cambiare mentalità e rendersi conto che Scania, in casa, aveva tutto e poteva crescere rivolgendosi anche alle flotte, ai numerosi segmenti del trasporto, alla raccolta rifiuti…”. Non per niente siete approdati ad Ecomondo per la prima volta. “Sì, nonostante fosse una novità per noi, in realtà alla fine si è rivelata una grande opportunità per entrare in questo specifico settore, grazie all’ampia gamma di cui il Grifone è dotato”. Cos’altro è cambiato a Trento dopo il suo arrivo? “Beh – ricorda con soddisfazione il nostro interlocutore – nel pieno della crisi abbiamo deciso di avviare un progetto che ho chiamato ‘da back office a front office’. Ovvero abbiamo preso le tante persone, soprattutto giovani, che erano in azienda davanti ad un computer e le abbiamo mandate sul campo a vendere. Quindi abbiamo aumentato il numero di persone vicine al mercato, al potenziale cliente. Questo ci ha permesso, in un periodo di grande difficoltà, di mantenere inalterata la squadra e, al tempo stesso, di moltiplicare le opportunità di vendita”. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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LE GRANDI INTERVISTE

FRANCO FENOGLIO Un fattore non da poco, in quanto ha permesso di ritrovarsi pronti e con le risorse giuste disponibili nel momento in cui il mercato è ripartito. Anche la Rete, però, ha dovuto subire degli interventi, non è vero? “Assolutamente. La Rete è cresciuta molto, non in termini numerici ma in termini di qualità di servizio offerto e di potenzialità. Questo grazie a tanto training che ha cambiato la cultura aziendale dei nostri dealer e quindi anche l’approccio verso i Clienti”. Dopo aver visto l’evoluzione che ha subì­ to questo marchio negli ultimi anni, ora cerchiamo di capire con Fenoglio quali sono le nuove sfide del Grifone, dal momento che oggi è arrivato a completare un importante ciclo, quello del rinnovo completo della gamma con la next generation. “Le sfide – afferma Fenoglio – non si fermano mai per noi. Quindi ora ricominciamo da capo. Da un lato è giunto il momento di godersi la gamma che con tanti sforzi abbiamo messo in strada, ma nei prossimi mesi ci saranno tante sorprese. Nel breve vi posso dire che stiamo preparando un grande evento a Trento il 4 e 5 maggio: una seconda edizione de I Giorni del Re con in più la Driver Competitions, eredità dello Young European Truck Drive. Apriremo le porte di Italscania al grande pubblico per un evento memorabile”.

LE OMBRE SUL MERCATO

Dopo l’uscita dal “tunnel” della grande crisi, il mercato ha ripreso a correre negli ultimi tre o quattro anni, riportandosi a livelli accettabili. Ora, però, nuove nuvole si addensano sul cielo del comparto che, ormai da oltre sei mesi, sta registrando arretramenti in termini di immatricolato. Cosa sta succedendo e come affrontare questa nuova minaccia lo abbiamo chiesto, ancora una volta, al nostro ospite. “L’incertezza – risponde Fenoglio – è sicuramente il grande pericolo di questo momento. Senza entrare nel merito delle scelte politiche, bisogna però rendersi conto che affermare una cosa

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oggi per poi dire l’opposto domani di certo non aiuta. Durante il dibattito di oggi, il viceministro Dario Galli ha affermato che sarà ripristinato il superammortamento. È sicuramente importante e sono contento che il Governo abbia ascoltato le istanze che anche come UNRAE abbiamo portato avanti. Ma servono, lo dico sempre, interventi strutturali, serve far capire subito agli autotrasportatori che avranno gli strumenti per ottimizzare la propria attività. Oggi, non domani. Io mi auguro che quello che è iniziato non sia un trend, ma solo una fase di mercato, perché un altro 2008 non ce lo possiamo permettere”. Come deve e può reagire dunque una azienda come Scania? “Per me la strategia non deve cambiare. Se oggi abbiamo il 15 per cento del mercato, significa che abbiamo ancora 85 clienti su 100 da andare a prendere. Voglio dire che non dobbiamo concentrarci sui numeri delle immatricolazioni totali, ma su quella che può essere la nostra penetrazione di mercato. La nostra Rete ha a disposizione delle armi eccezionali per fare questo: una gamma completa, un prodotto eccellente, uomini preparati sul territorio e un’ottima rete di officine. Quindi dobbiamo continuare a cercare clienti, nelle diverse specializzazioni ed essere sempre al passo con i tempi in termini di formazione e professionalità”.

Concludiamo questo interessante incontro con colui che, senza ombra di dubbio, ha cambiato il corso di Italscania, chiedendogli “cosa farà da grande”, dopo i tanti successi accumulati nella sua carriera. “Sicuramente – conclude Fenoglio – vorrei dedicare del tempo alla mia famiglia che mi ha sempre seguito e supportato. E poi vorrei fare qualcosa per i giovani: credo vadano aiutati e si debba offrire loro le giuste opportunità. Vanno accompagnati nel mondo del lavoro, è di fondamentale importanza dare loro un orientamento condividendo esperienze e conoscenze. Una cosa è importante sottolineare, qualsiasi cosa farò sarà con passione e con grande dedizione, dando tutto me stesso come ho sempre fatto nella mia vita”.


SPECIALE

Salto in… Si è appena concluso il Transpotec Logitec, evento di riferimento per l’intero mondo dei trasporti e della logistica che quest’anno

ha polverizzato ogni record uelli che s’innamorano di pratica senza scienza son come il nocchiere, che entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada” sosteneva Leonardo da Vinci, grande genio del nostro Rinascimento, di cui quest’anno viene celebrato il 500° anniversario della morte. Grande collettore di tecnologia e scienza del trasporto lo è senza dubbio il Transpotec Logitec, una piattaforma in cui convogliano gli sforzi dei vari attori che, con le proprie tecnologie già pronte ed applicabili, promuovono e rafforzano un settore che contribuisce in maniera importante all’economia nazionale. Un collante, tra le soluzioni tecnologiche e innovative che indicano la “rotta” e i trend del futuro del trasporto. Un faro nella

alto! A cura di Federica Lugaresi

nebbia insomma, a dimostrazione ulteriore che l’intero settore del trasporto continua a rilanciare il mercato. Il Salone rappresenta, infatti, la vetrina per eccellenza che coinvolge operatori, costruttori, associazioni, mondo politico e – perché no – anche noi della stampa specializzata. A Verona, insomma, in quattro giorni di kermesse, abbiamo respirato un’aria di conferme, fermento e clima effervescente. Un “sentire” supportato dai numeri: più di 41.000 visitatori – con una crescita del 35% rispetto alla scorsa edizione – e 406 aziende espositrici (+23% rispetto al 2017). Scoppiettante anche il ricco programma convegnistico che in quattro giorni, ha visto oltre 70 appuntamenti consentendo di fare il punto sul mercato e sui suoi sviluppi futuri. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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SPECIALE 2019, UN’OTTIMA ANNATA

In realtà i segnali di buon auspicio si sono manifestati già nella fase di organizzazione della fiera, dato che si è implementato lo spazio con un quinto padiglione (rispetto ai quattro della passata edizione) dedicato agli espositori. Come sempre in aggiunta alla grande superficie coperta, il Salone si è sviluppato esternamente su tre aree di grande attrazione con l’esposizione e le prove dei veicoli e ovviamente non è mancato il fitto palinsesto di interessanti momenti formativi e di approfondimento. L’edizione si è arricchita poi di una nuova area dedicata alla logistica dei trasporti, argomento imprescindibile in un settore che pensa sempre più green sia in termini economici che ambientali.

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Detta così, il Salone del 2019 potrebbe apparire come uno Zibaldone, ma in realtà gli “ingredienti” che lo compongono sono legati da un fil rouge che già da tempo identifica i quattro pilastri che stanno guidando l’evoluzione del mercato: innovazione, sostenibilità, connettività e sicurezza. Tutti temi insomma che fanno da driver al futuro dell’autotrasporto e che hanno trasformato questa manifestazione da mera fiera di prodotto a vero e proprio salone di filiera.

Edizione limitata del MAN TGX 18.500 Individual 4x2 – con solo 52 esemplari – a commemorazione del 500° anniversario della morte di Leonardo.

LE CASE PRESENTI

Ci piace ricordare che per il sistema Italia, l’autotrasporto rappresenta un tassello di decisa caratura visto che, ancora oggi, l’86,5% delle merci viene trasportata su gomma. Va da sé che le Case costruttrici, presenti a Verona quasi al completo, siano state le protagoniste principali. Tra i grandi assenti solo IVECO e l’olandese DAF, presente unicamente attraverso il proprio concessionario Zarpellon. Difficile condensare in poche pagine tutto ciò che è stato presentato dai Costruttori anche perché, al di là dei prodotti presenti, tutti hanno arricchito la loro partecipazione con eventi e intrattenimenti di ogni tipo, per tutti e quattro i giorni della manifestazione, alzandone notevolmente il livello. Partiamo da MAN (Padiglione 12) solo per il fatto che è, per così dire, il “padrone di Casa”, dal momento che la sede della filiale italiana si trova proprio nel capoluogo scaligero. Il marchio bavarese ha di fatto sferrato la zampata del Leone con lo stand più grande (3.700 m2 nel padiglione 12 e 400 m2 in area esterna)

e con oltre 30 veicoli esposti a rappresentazione dell’intera offerta, identificata da un portafoglio prodotti completo per ogni impiego. Protagonista dell’esposizione però sono stati il MAN TGX XLION, presentato in anteprima italiana e l’edizione limitata dedicato a Leonardo da Vinci del TGX 18.500 Individual 4x2. Come detto però il grande palcoscenico MAN ha offerto tutta la gamma


disponibile del Leone dal “piccolo” TGE, anche in versione elettrica, al veicolo del futuro, il CitE (si pronuncia Sait-i, n.d.r.), prototipo di truck elettrico per la distribuzione che ha attirato di più la nostra attenzione. Tanti poi gli intrattenimenti per il pubblico, dal caricaturista leonardesco all’immancabile Manny, mascotte del Leone amata da grandi e piccini. Restiamo in Germania, ma cambiamo padiglione, andando al 10 dove si è insediata al centro Mercedes-Benz. La Stella si è organizzata in quattro spazi differenti identificativi e rappresentativi del “CASE” (Connected, Autonomous, Shared & Services e Electric), la nuova strategia Daimler. L’emblema di questa filosofia altro non è che il nuovo Actros, il truck di punta della

I VILLAGGI

Stella, presentato in anteprima italiana nella versione “Edition 1”. Connesso (fa la prima apparizione il Mirrorcam al posto dei tradizionali specchi principali), autonomo (il veicolo è dotato di Predictive Powertrain Control, e del nuovo Active Drive Assist che consente all’autista di viaggiare in modalità semi autonoma in tutti i range di velocità), maggiormente sicuro anche per gli utenti della strada (con l’Active Breake Assist 5), efficiente grazie al primo Euro6 D (che consente di ridurre i consumi pari al 5% nel traffico extraurbano, e al 3% in autostrada). Ovviamente non poteva mancare anche l’altra “anima” forte della Stella, ovvero quella dei van che hanno puntato su eVito, il primo mid-size Van 100% elettrico di Mercedes, che fa il suo debutto in anteprima italiana. Si tratta di un veicolo che garantisce 150 Km di autonomia, e con la stessa volumetria e capacità di carico del medesimo veicolo a motore esotermico. Ad accompagnare la première dell’eVito nell’area espositiva del padiglione 10, lo Sprinter 314CDI e la X 350d CDI 4MATIC. Grande ritorno in fiera di Renault Trucks (Padiglione 10) che ha presentato in anteprima il Master Z.E. 100% elettrico, il veicolo adatto per le consegne urbane dell’ultimo miglio (o come dicono i francesi dernier kilomètre), e che grazie a batterie a ioni di litio ricaricabili in sei ore, consente un’autonomia reale fino a 120 km. Un veicolo in grado di rispondere ad ogni sfida logistica in ambiente urbano mediante le sei versioni in cui è disponibile. Occhi puntati anche sul focus

Al suo debutto anche l’eVito, il primo mid-size Van 100% elettrico della Stella.

VANS

sicurezza. Il nuovo veicolo infatti monta di serie una videocamera posteriore, un radar ed uno specchietto anti angolo morto che coprono a 360° l’incolumità dell’autista, dei pedoni e del carico. Il prezzo? Verrà definito al momento del lancio nella seconda parte dell’anno. Ovviamente nell’area espositiva non sono mancati anche i truck (in vetrina i modelli D 12 MED 280 E6, D 18 WIDE 320 E6, K 520 HEAVY E6 e C 430 E6). Ricordiamo che la Losanga investe nella ricerca per migliorare l’efficienza energetica dei veicoli a diesel. Ecco perché sullo stand era presente

AFTERMARKET VILLAGE E LOGISTIC VILLAGE

Alla sua seconda edizione l’Aftermarket Village ha rappresentato il collettore di riferimento per il mondo della componentistica truck, dell’aftermarket e dei servizi di officina. Il villaggio si è sviluppato in un’area di circa 1300 m2 all’interno del Padiglione 9. Vi hanno partecipato 34 operatori del settore, ubicati in funzionali stand. Cuore pulsante del villaggio è stato il grande spazio centrale, una sorta di piazza dedicata

al networking. Gli operatori si sono potuti così dare appuntamento. Anche qui non sono mancati interessanti workshop che però si sono svolti presso il Logistic Village, nell’adiacente Padiglione 6. Questo secondo “villaggio” è stato pensato da FIAP, in collaborazione con le riviste Parts Truck e Logistica & Trasporti: un’area di 1000 m2 che ha ospitato numerosi incontri sui temi principali – ça va sans dire – inerenti la logistica e i trasporti.

La Casa svedese punta sul metano e con l’FH LNG entra in modo preponderante nel segmento.

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SPECIALE

Optifuel Lab 3, il veicolo-laboratorio che si propone di ridurre del 13% il consumo di carburante sfruttando le tecnologie relative all’aerodinamica, la resistenza al rotolamento, l’assistenza alla guida ed il sistema di trasmissione. Un’altra grande novità è la presenza al Transpotec di Volvo (Padiglione 10). Lo stand parla chiaro, in tutti i sensi. Tre sono i concetti di riferimento: sostenibilità, sicurezza e guida autonoma. Quest’anno che poi ricorre il 60°anniversario della cintura di sicurezza (inventata proprio da Volvo), la Casa ha fatto girare per i padiglioni, la mascotte Dummy: un manichino da crash test che ha ricordato quante vite umane salvi proprio la cintura. Presenti in vetrina, a testimonianza dell’impegno della Casa in tema green, un Volvo FH a LNG sempre più richiesto da clienti diretti e loro committenza. Si è parlato anche di VERA, il trattore a guida completamente autonoma. Il prototipo elettrico e privo di cabina, però non era esposto. E poi tante iniziative tra cui il “Driver Special Challange”, la competizione per trovare il migliore autista Volvo i cui unici requisiti dovevano essere passione per il lavoro di autista e il possesso di un truck della Casa. Last but not least, l’altro costruttore svedese, Scania che al padiglione 9 dove era presente, si può dire abbia realizzato una seconda arena, oltre a quella nel centro storico della città. Un palcoscenico dove tutti i giorni sono stati ospitati eventi di alto livello e grande calibro. Primo fra tutti, la tavola rotonda moderata dalla giornalista RAI Maria Concetta Mattei sui profondi cambiamenti che si stanno verificando nel settore dei trasporti e dovuti in massima parte allo sviluppo tecnologico degli ultimi anni. I veri protagonisti sono stati i 120 studenti di istituti professionali che hanno interrogato tutti i relatori del panel: Riccardo Stabellini

(Barilla), Giuseppe Curcio (Astre Italia), Amedeo Genedani (Confartigianato Trasporti), Licia Balboni (Federmetano), Francesco Bettoni (A35 Brebemi), Renato Mazzoncini (Politecnico di Milano), Paolo Uggè, (FAI-Conftrasporto), Pierluigi Bonora (Il Giornale), Don Alberto Poles (CNOS-FAP), Paolo Colangelo (Confarca), Emilio Patella (Unasca), e Giuseppina Della Pepa (ANITA).

I ragazzi si sono sentiti così coinvolti nella “mission” di Franco Fenoglio, che ha lanciato come monito il dover condividere con loro esperienze e conoscenze. Per poter crescere tutti insieme e creare un vero ecosistema. Dal punto di vista di prodotto, Scania ha voluto dare, sul proprio stand, una fotografia dell’intero mercato attuale del Grifone, con una gamma composta non da veicoli demo, ma tutti “reali” e per le differenti applicazioni: dalla cava,

con tanto di blocco di marmo di Carrara come carico, al veicolo dei Vigili del Fuoco. Insomma, tutte le soluzioni, anche parlando di motorizzazioni alternative, pronte, disponibili ma soprattutto, già operative. A proposito di questo, infine, la filiale italiana del Grifone ha voluto ospitare al suo interno un’area dedicata al futuro del trasporto commerciale: le strade elettrificate, con il progetto in fase di attuazione dei primi sei chilometri sulla Bre.Be.Mi.

Nuovo Actros 5: connesso, autonomo e sicuro. TRUCKS

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NON SOLO PESANTE

LE CURIOSITÀ

Girovagando per il Salone ci sono saltate all’occhio alcune interessanti e divertenti “stranezze” che abbiamo voluto mettere in luce in questo riquadro.

Intanto Dummy, la mascotte di Volvo che ha girato per i padiglioni della fiera. Si tratta di un manichino da crash test che ha ricordato quante vite umane salvi la cintura di sicurezza: un’invenzione proprio della Casa, di cui quest’anno ricorre il 60° anniversario. Situazione pazzesca è stata l’“Esperienza al Buio”. Siamo saliti a bordo di un furgone completamente oscurato, sul quale sono state realizzate prove di degustazione con altre persone che hanno dovuto rinunciare alla vista. Sicuramente un’esperienza estrema per gli autotrasportatori che si fidano solo dei propri occhi. La terapia del buio (nello specifico, GAB Therapy basata su test effettuati in collaborazione con l’Università di Dublino) viene utilizzata con successo su tutte le persone che soffrono di attacchi di panico e stati d’ansia, oltre che per la cura dell’amaxofobia (cioè la paura di guidare). È una terapia utilizzata per controllare le emozioni tra cui appunto, la paura. Chi ha subìto incidenti infatti, spesso sente disagio o paura nel guidare; conduce il veicolo in tensione in quanto “all’esterno della propria comfort zone” – ci è stato spiegato – rappresentando un pericolo per sé stesso e per gli altri utenti della strada. In quest’ottica, le persone che guidano un mezzo per lavoro (un corriere, un autista di truck o più banalmente un tassista) devono essere messe nella condizione di avere “il controllo emozionale” affinchè non costituiscano un potenziale rischio sulle strade.

Ci ha colpito anche l’e-byke di Lamberet, l’iconica Freegones Urban Agility. L’ebike a pedalata assistita, completa di 1,5 m3 refrigerati, permette di viaggiare all’interno delle aree urbane a traffico limitato ed è stata uno dei mezzi più fotografati in assoluto nei quattro giorni della manifestazione scaligera. La bicicletta elettrica è già omologata per viaggiare e rappresenta al meglio il “freddo sostenibile” del costruttore: conforme alla norma europea 15194, è in grado di garantire contemporaneamente zero emissioni, zero rumore e zero ingombro. Non è tutto: la possibilità di circolare sulle piste ciclabili rende più agevole le consegne “al freddo” grazie al gruppo frigorifero omologato ATP, mentre la trazione elettrica permette di raggiungere una velocità di tutto rispetto pari a 25 km/h. La ricarica, a sua volta, non è un problema: Freegones Urban Agility, infatti, si ricarica in 5 ore tramite una semplice presa da 230V da 16 ampère.

“Bello come un camion” è il libro di Deborah Apolloni edito da Federservice, che racconta dieci storie sulla bellezza del camion, unico fil rouge di progetti che legano insieme realtà in giro per il mondo. L’abbiamo trovata una bella iniziativa inserita all’interno di un incontro organizzato dall’associazione di categoria con la partecipazione anche di Daniele Di Ubaldo, direttore di Uomini&Trasporti. Da ultimo ma non per ultimo, l’incontro ravvicinato del nostro direttore Luca Barassi col vice premier Matteo Salvini, immortalato da un grande selfie!

In questo salone ovviamente non sono mancati i veicoli commerciali che rappresentano importanti strumenti di lavoro per molti professionisti. Il mercato dei leggeri, come è stato più volte sottolineato, identifica un trend positivo che sembra voler restare tale per i prossimi anni. Va da sé che in un mercato così attivo, l’offerta delle Case sia in continua evoluzione all’inseguimento delle nuove tecnologie e nuove tendenze. Il Gruppo PSA (al Padiglione 10) si è presentato al gran completo con tutti i suoi brand, ovvero Citroën, Opel e Peugeot. Non solo, le tre Case erano presenti con un biglietto da visita comune, costituito dal recente riconoscimento International Van of The Year che, per la prima volta, ha incoronato tre veicoli contemporanemente: Berlingo, Combo e Partner. Un premio fortemente influenzato dalle innovazioni introdotte sulla piattaforma comune, l’indicatore di sovraccarico e il Surround Rear Vision, il sistema che supportato da telecamere posteriori e laterali, permette di aver adeguata visibilità nelle zone cieche attorno al mezzo. Peugeot, in aggiunta ai suoi cugini, ha voluto fare qualcosa di più, ovvero traslare il suo nuovo concetto di plancia dall’autovettura anche sui veicoli commerciali, introducendo l’i-Cockpit® che consente una migliore presa del volante, manovre rapide e meno faticose; ed alla connettività che tramite il touchscreen offre un accesso immediato a navigazione, parametri del veicolo e telefono. Presso l’area del Leone, interessante anche l’offerta degli innovativi servizi di telematica I neo blasonati eletti International Van Of The Year 2019: il Nuovo Peugeot Partner, il Nuovo Citroën Berlingo e l’Opel Combo.

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SPECIALE

proposti per l’intera gamma: il servizio Free2Move Connect Fleet (per gestire al meglio il parco veicoli in ottica di ottimizzazione del costo totale di utilizzo della flotta), e il Free2Move Fleet Sharing (un sistema di Car Sharing multimarca dedicato alle aziende che permette di condividere in modo semplice e veloce l’utilizzo dei veicoli in pool aziendale). Restiamo al Padiglione 10 dove ha replicato la sua presenza Ford. E non poteva essere altrimenti visto le grandi novità che già aveva annunciato nel presalone: la nuova versione del suo pick-up Tanger (Raptor) e, soprattutto, il primo veicolo commerciale ibrido, che coniuga un motore a benzina (sì, avete letto bene) con uno elettrico, il Transit Custom Plug-In Hybrid (PHEV). Stando in ambito propulsione tradizionale, comunque, la star dell’ovale blu è stata senz’altro Il nuovo Transit da 2 tonnellate, con le sue novità in termini di design, motorizzazioni e tecnologie. Praticamente il protagonista dell’area dedicata alla Funzionalità, che rappresenta la massima espressione della capacità della gamma dell’Ovale Blu di soddisfare ogni tipo di esigenza, attraverso ampiezza e versatilità di soluzioni. Nessuna novità particolare per Fiat Professional al Padiglione 6 che però si è

L’ibrido entra nel mondo dei van, grazie all’Ovale Blu e al suo Transit Custom Hybrid.

presentata con tutta la gamma istituzionale: il best seller Ducato in tutte le sue numerose e poliedriche varianti (dall’allestimento per ambulanze a quello per street food passando per la bisarca leggera) e il Doblò – nelle due versioni Cargo e Minibus – ovviamente Natural Power, in rappresentanza della bandiera green e quindi della gamma ecologica. Il marchio il cui claim è “born to be professional” ha esposto ben 14 veicoli che ne hanno identificato la l’offerta: ogni esigenza di trasporto e missione viene così soddisfatta. Passando al Padiglione 9, ci ha colpito lo stand della onnipresente Isuzu, che non manca mai un’edizione del Transpotec, e che ha messo in bella mostra il suo pickup. Scelta azzeccata quella della Casa con sede italiana nel veronese, visto il grande riscontro che sta avendo questo segmento. Per il resto l’architettura dello stand era molto elegante e pulita, con una grande area ospitalità al centro che ha portato molti visitatori a fermarsi e chiedere informazioni. Abbiamo lasciato per ultima Volkswagen sia per una questione alfabetica, ma anche

Master Z.E. 100% elettrico, per la prima volta presentato in Italia.

per sottolinearne l’importanza nelle sua posizione centrale del Padiglione 9. Ovviamente il marchio tedesco ha dedicato la propria esposizione interamente alla gamma Crafter. “Il futuro si apre a nuovi spazi”, è questo il messaggio che viene lanciato dallo stand, nuovi spazi per la mobilità, per la sostenibilità e per tutte le tipologie di clienti che il Crafter è in grado di soddisfare grazie alle innumerevoli soluzioni disponibili. Fiore all’occhiello il nuovo e-Crafter un

UN MONDO A 360°

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Ricchissimo, come detto, il calendario di incontri, convegni, assemblee e tavole rotonde che hanno ampliato di molto lo spessore della kermesse veronese. 70 appuntamenti tra istituzionali, associativi e organizzati negli stand dei principali protagonisti, per fare il punto sui grandi cambiamenti che stanno interessando il mercato e che mettono al centro il tema della sostenibilità, dell’occupazione giovanile e dell’intermodalità. Tra questo denso susseguirsi di appuntamenti, ne TRASPORTARE OGGI  aprile 2019 solo alcuni, segnaliamo

forse quelli di maggiore respiro istituzionale, rimandando al sito del Salone (www.transpotec. com) l’elenco completo. ALIS, con le sue 1365 imprese associate, ha ospitato nel suo spazio personaggi politici di grande spessore Tutti d’accordo sulla necessità di rinnovare il parco veicolare, sull’utilizzo di energie alternative per ridurre le emissioni di CO2, e sul completamento delle grandi opere infrastrutturali. Tre giorni intensi, con un appuntamento dietro l’altro e che ha raggiunto il suo culmine il sabato mattina, con l’arrivo di Matteo Salvini. Impossibile citare tutti i grandi nomi presenti, ma bisogna dire che, grazie all’associazione fondata da Guido Grimaldi, le Istituzioni questa volta non si sono fatte desiderare. L’arrivo del Vicepremier e Ministro degli Interni, ha fatto letteralmente prendere d’assalto la grande area al padiglione 10 allestita da ALIS come una grande

arena. Matteo Salvini, insieme al presidente Guido Grimaldi ha affrontato le principali tematiche del settore della logistica e dei trasporti oltre a temi di stretta attualità e di profondo interesse per il mondo dell’impresa. Ne è emerso quanto il trasporto sia stato messo al centro dell’agenda politica; e il Governo con la sua partecipazione, ha dimostrato che si è preso a cuore i problemi (trasporto e sostenibilità dello stesso) del settore, sostenendo l’associazione con la sua presenza. Tutto ciò inoltre, identifica “una conferma di quanto il mondo politico-istituzionale stia lavorando con impegno per accrescere il livello di sicurezza, per contrastare il lavoro precario e per evitare l’esodo dei giovani dall’Italia”. L’Albo degli Autotrasportatori ha puntato i fari (alla presenza del vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi) su sicurezza, formazione


Gamma Crafter al completo, comprensiva della versione elettrica e-Crafter. Diversi gli allestimenti ma occhi puntati sul refrigerato.

veicolo con motore completamente elettrico che offre fino a 1,72 tonnellate di portata utile, una potenza di 136 CV (100 kW) e 290 Nm di coppia massima. Con un’autonomia massima di 173 km e una velocità massima di 90 km/h, è il mezzo che risponde perfettamente alle limitazioni del legislatore nei centri abitati. In esposizione anche un Crafter autotelaio con furgonatura refrigerata -20°C, un Crafter autotelaio allestito con cassone ribaltabile trilaterale, un furgone con allestimento officina mobile e un furgone con allestimento corriere.

IL TRAINATO: ANIMA STORICA DEL TRANSPOTEC

da meno è stata la varietà di espositori tra i produttori di rimorchi e semirimorchi che hanno presentato modelli sviluppati per ogni esigenza di carico e ogni tipologia di materiale trasportato. Il padiglione 11, in questo senso, ha rappresentato una delle vetrine più importanti per chi lavora quotidianamente su strada avendo dato un grande spazio, tra l’altro, al trasporto a temperatura controllata. Un mercato in costante evoluzione, dove i costruttori di isotermici continuano a investire nella ricerca per garantire affidabilità, resistenza, sicurezza, versatilità e sostenibilità dei costi.

Pickup d’eccellenza, per un mercato in grande fermento.

Partiamo nel raccontarvi le novità dei marchi più blasonati che hanno scelto il palcoscenico veronese: in uno degli stand più ampi Viberti, il produttore italiano di rimorchi e semirimorchi che da agosto 2015 appartiene al Gruppo Wielton, e che ha condiviso lo stand con

Tra i padiglioni di un’edizione record il pubblico ha riempito praticamente ogni spazio di Verona Fiera. Non solo per i veicoli, ma anche per conoscere le tante proposte provenienti dall’universo allestimenti, servizi e aftermarket. L’edizione 2019 del Transpotec, come abbiamo già illustrato, ha visto grandi ritorni e importanti presenze in ogni settore. Non

e regolarità dell’autotrasporto italiano. Con l’avvio del nuovo progetto formativo 2019/2020 dedicato ai conducenti, l’Albo completa un percorso partito con il Progetto Giovani, un elemento di rilancio della professione in Italia. Importanti le testimonianze dirette di questi ragazzi che hanno terminato la fase formativa. Uno di questi, fresco di patente C e CQC (ottenuta tramite le agevolazioni della associazioni di settore) è stato assunto da Autotrasporti Carpella, “consentendogli così di aprire gli occhi sul mondo del lavoro”. Federtrasporti ha presentato “La salute vien guidando”, una ricerca sullo stato di salute degli autotrasportatori italiani. Stile di vita, età che avanza e cattiva salute emerse dall’indagine si possono però colmare con alcune semplici ricette. Occasione per conoscere a fondo i comportamenti delle aziende del mondo Federtrasporti, sono state le 18 tappe del Renault Trucks Italian Tour.

ANFIA, ha aggiornato la platea sui dati relativi alla sperimentazione del famoso Progetto 18. Ne è emerso un bilancio assolutamente positivo: sia in termini di sostenibilità economica, ambientale che sociale. Non ci dilunghiamo a lungo in questa

sede in quanto potete approfondire l’argomento nell’ampio articolo pubblicato nella sezione AfterMarket della nostra rivista, corredata da un’intervista ad Andrea Bertoja, presidente del gruppo rimorchi di ANFIA.

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SPECIALE 36

la centenaria Cardi, anch’essa passata al gruppo polacco. Sul palcoscenico spazio anche ai festeggiamenti dei cento anni del marchio Cardi che punta a crescere ancora di più nel proprio business core con ribaltabili, telai per allestimenti cisterna e isotermici e telai non standard. Tra i prodotti in mostra, da segnalare il semirimorchio Viberti Curtainsider Mega con l’opzione Multiheight, ovvero la possibilità di adattamento a diverse altezze della ralla per poter essere utilizzata tanto con i trattori standard che con i veicoli di tipo mega. Interesse anche per il semirimorchio ribaltabile Cardi BulkMaster, progettato per il trasporto di grandi volumi e in particolare per il trasporto di prodotti agricoli. Tra i grandi nomi di quest’area non potevano mancare Chereau e TMT. La casa francese ha usato il proprio spazio per illustrare le soluzioni dedicate alle esigenze di tutti quei clienti che necessitano sempre più di trasporti a temperatura controllata. Tra i vari prodotti, un particolare cenno se lo meritano il pluripremiato “Chereau Next”, il primo semirimorchio refrigerato multiplexato, “Inogam Evo”, il programma pluriennale per l’evoluzione della gamma dei prodotti, nonché “Chereau Road”, il progetto collaborativo del futuro dei semirimorchi refrigerati. Anche TMT, a sua volta, ha offerto una panoramica sui propri semirimorchi con pianale Walking Floor, idonei per settori diversi con soluzioni pratiche ed efficienti: “L’esperienza e l’ampia gamma produttiva dei veicoli Walking Floor e delle cisterne

TRASPORTARE OGGI  aprile 2019

Palcoscenico scoppiettante per importanti momenti di confronto con tutti gli attori della filiera, al centro di una esposizione di veicoli per tutte le applicazioni.

sono il connubio ideale che permette di rispondere al meglio alle esigenze presenti e future dei nostri clienti”, ricorda la società con sede a San Benedetto del Tronto. Giovane, ma non nuova al Transpotec, K.ITA che ha deciso di mostrare i muscoli con un importante spazio all’ingresso del padiglione. L’obiettivo era offrire ai propri clienti una gamma di semirimorchi completa tra porta container, piani mobili e centinati. Tra le novità esposte da segnalare i prodotti “Burgers Carrosserie” di cui la società è importatore esclusivo. Un altro festeggiamento centenario ha riguardato lo stesso stand: SO.LOG, storica azienda di Tirano, infatti è stata presente in fiera in collaborazione con i suoi due partner storici, ovvero la stessa K.ITA, per i marchi Indtruck e Orthaus, e Multitrax, per i marchi Feldbinder, D-TEC, Kraker, Doll e Benalu. A Verona hanno fatto la loro comparsa anche i mezzi di SO.LOG personalizzati con l’interpretazione grafica del marchio dedicata al primo secolo dell’azienda, nata nel lontano 1919; una realtà in crescita costante, tanto che da alcuni anni SO.LOG affianca alla tradizionale attività di autotrasporto merci su trattori Scania, anche servizi nel segmento della distribuzione come

“corriere”, focalizzato in particolare sulla temperatura controllata. Nello stesso settore presente anche la IFAC – azienda barese produttrice di furgoni isotermici – che ha presentato al pubblico veronese tutte la versatilità del kit isotermico marchiato IFAC.

IL FREDDO GREEN

Lamberet, protagonista al padiglione 9, è una limpida rappresentazione dei successi in questo campo. È stata l’occasione per vedere l’attenzione ambientale del costruttore francese che ha messo in vetrina la sua vasta gamma dedicata al cosiddetto “freddo sostenibile”. Uno stand ricco novità, a partire dalla presenza di un semirimorchio isotermico che sfrutta l’azoto liquido per la refrigerazione. Il nuovo sistema, chiamato Blueeze, infatti produce il freddo con il passaggio dell’aria dal compartimento del

veicolo isotermico attraverso uno scambiatore alimentato con azoto liquido. Grande interesse ha poi attirato il nuovo Volkswagen e-Crafter dotato di una coibentazione Lamberet di classe rinforzata Easyfit, ovvero la nuova generazione di kit di isolamento integrato per furgoni che si avvale di una progettazione e produzione ottimizzate grazie alle nuove tecnologie digitali.


ON AIR DAL SALONE

Transpotec Logitec

quest’anno aveva una

VOCE ed era quella di

Uno Studio Radio al Padiglione 9 ha ospitato i conduttori e i loro ospiti. Federica Lugaresi, Andrea Trapani e Luca Barassi hanno, infatti, dato le notizie LIVE su quanto succedeva a Verona con due appuntamenti al giorno: alle ore 15 del Giovedì e Venerdì e alle ore 12 del Sabato e della domenica

tra le ore 17 e le 18 di Giovedì, Venerdì e Lunedì 25 febbraio

90 secondi nei Giornali Radio di 100 emittenti nazionali

Lo SPECIALE di 6 minuti nel network di Trasportare Oggi On Air Il tutto coordinato dallo studio a Roma dove Ferruccio Venturoli, una delle voci portanti del format radiofonico, ha gestito la redazione “fuorisalone”. Official Partner, oltre a Fiera Milano, Mercedes-Benz Trucks e Mercedes-Benz Vans che ha messo a disposizione i suoi top manager per approfondimenti e commenti sul Salone. Durante gli Speciali sono, infatti, intervenuti: Domenico Andreoli, marketing manager di Mercedes-Benz Trucks (giovedì 21 febbraio), Maurizio Pompei, presidente e ad di Mercedes-Benz Trucks (venerdì 22 febbraio) e Dario Albano, managing director di Mercedes-Benz Vans (sabato 23 febbraio).

Potete ascoltare tutte le puntate andate in onda tramite podcast all’indirizzo: www.trasportale.it/radiotranspotec L’isolamento Easyfit offre la qualità dell’isolamento rinforzato secondo la normativa ATP ed è ottimizzato per le dimensioni dei contenitori per alimenti, conservando al contempo sia la palettizzazione dello spazio tra le ruote che la compatibilità con la porta laterale scorrevole. Il gruppo frigorifero, invece, è un Thermo King e200, anch’esso totalmente elettrico e totalmente

autonomo, mentre era installata la dotazione di serie che comprende Climatronic, “Discover Media” e il servizio Car-Net App-Connect. Presente anche un Nuovo Sprinter Cab di Mercedes-Benz, allestito con cassa New Frigoline 6 pallet a K termico garantito e gruppo frigo Thermo King V500.

ANCORA SEMIRIMORCHI

Non sono certo mancati gli anniversari in questa edizione: anche la tedesca Krone ha celebrato al Transpotec i primi 20 anni di collaborazione in Italia con l’importatore Realtrailer che, proprio il giorno della vigilia della fiera, ha comunicato di aver raggiunto quota 30.000 semirimorchi Krone venduti. Il padiglione 10, infine, ha visto la consueta presenza di Kögel che ha colto l’occasione per presentare al pubblico tre semirimorchi particolarmente apprezzati dagli addetti ai lavori. Alla fiera è stato possibile vedere il Kögel Cargo della generazione NOVUM con carrozzeria FlexiUse ed equipaggiamento RoRo, il cassonato refrigerato premium Kögel Cool-PurFerro quality e il Kögel Port 45 Triplex. Il Kögel Cargo della generazione NOVUM www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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SPECIALE era stato già esposto alla IAA Nutzfahrzeuge dove aveva mostrato le proprie peculiarità: il profilo laterale esterno ottimizzato e la carrozzeria migliorata non solo lo rendono ancora più robusto, ma anche di semplice uso quotidiano. Il Kögel Cargo della generazione NOVUM si caratterizza inoltre per l’elevato grado di personalizzazione e quindi per la capacità di adattarsi ai requisiti del settore delle spedizioni. Con una tara a partire da 5.550 Kg con dotazioni individuali

e 5.920 Kg nella dotazione di base, viaggia in modo particolarmente economico.

IL “FUORI” SALONE

Come dicevamo, la vetrina del Transpotec non si è svolta solo all’interno dei padiglioni ma anche all’esterno. Un “fuori salone” vero e proprio, sicuramente dall’aspetto più ludico, ma parimenti interessante. Immancabili i truck decorati, provenienti da tutta Europa, che si sono radunati il weekend: 108 mezzi pazzeschi,

PREMIO FABIO MONTANARO – SECONDA EDIZIONE Carlo Otto Brambilla tra I Giornalisti, Erica Zaffaroni per La Comunicazione, Franco Fenoglio tra i Personaggi e l’azienda Brivio & Viganò sono i vincitori della seconda edizione del premio intitolato al giornalista che ha contribuito a elevare l’informazione di settore. Durante una affollata cerimonia, ospitata da Transpobank presso il proprio stand al Padiglione 9, Luca Barassi, presidente della giuria composta da 10 giornalisti della stampa specializzata, ha consegnato C AR LA L I LO i prestigiosi trofei, realizzati in O T TO B R A M B esclusiva da Acitoinox, coadiuvato dagli sponsor dell’iniziativa: Giuseppe Garri di Fiera Milano, Nicola Comes di Continental Automotive Trading Italia, ER NI ICA Massimo Marciani di Freight Leaders Council e Gianni Cramarossa Z A F FA R O di Certiquality.

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I vincitori sono stati scelti tra i nomi di tre shortlist: Patrizia Amaducci, Massimo De Donato e Gian Enrico Griffini, per i giornalisti; Elisa Casagrande, Mauro Monfredini e Carlo Leoni come “comunicatori”; Codognotto, Palletways e TN Torello per le aziende di trasporto; Rocco Giordano, Guido Grimaldi e Gianpaolo Pinton per i il personaggio.

TRASPORTARE OGGI  L’appuntamento aprile 2019 è dunque per la terza edizione nel 2021.

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personalizzati e istoriati che hanno “pompato” musica a tutto volume, creando un’aria di festa che ha attirato appassionati e famiglie con bambini. L’area esterna F, invece, è stata il punto di partenza per la prova dei veicoli (coordinata da ‘tuttotrasporti’) messi a disposizione delle Case (Mercedes-Benz, Scania e Volvo) che quindi si potevano testare su due percorsi alternativi, uno in contesto urbano ed uno interurbano. Sempre esternamente, tra i Padiglioni 9, 10 e 11 era presente l’area dedicata all’usato. Qui, erano in mostra i mezzi di seconda mano delle migliori Case, valutati in base a standard severi di affidabilità. Una occasione insomma per avviare trattative di acquisto con grandi risparmi. Ovviamente poi, complice il bel tempo e la temperatura non così fredda nonostante il mese di febbraio, i piazzali esterni sono stati il teatro di incontri e soste gastronomiche, grazie ai numerosi, colorati e variopinti servizi di ristoro allestiti vicino ai padiglioni. Un’aria di festa, insomma, che si è vissuta in tutte le sue forme.



EVENTI

ALIS

Sempre

più in alto Marcello Di Caterina, direttore generale di ALIS, ci racconta il grande successo riscosso dall’associazione in occasione del Transpotec di Verona, e la veloce ascesa di una rete di aziende orientate al trasporto sostenibile di

Luca Gaier

“A

lis ha raggiunto numeri eccezionali” ha affermato recentemente a Verona il vicepremier Matteo Salvini. Quanto si è visto nel corso di Transpotec Logitec 2019, consolida effettivamente questa tesi ed il ruolo di rappresentanza dell’associazione – presieduta da Guido Grimaldi – nei rapporti con le Istituzioni. La presenza del vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, dei viceministri Edoardo Rixi e Dario Galli, dei sottosegretari Claudio Durigon, Armando Siri,

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Vannia Gava e Giuseppina Castiello, e del presidente della Commissione Trasporti alla Camera Alessandro Morelli, oltre a tecnici e stakeholders di settore, testimoniano l’assoluta centralità di Alis nelle analisi e nelle discussioni delle politiche sulla mobilità sostenibile in Italia ed in Europa. Attraverso cinque conferenze in tre giorni, nella Conference Hall allestita dall’associazione al Transpotec, sono stati trattati i temi di maggiore attualità sulla trasportistica: dalla mobilità sostenibile per ridurre le emissioni di CO2 ai nuovi scenari di mercato, dagli assi per connettere l’Italia insulare allo sviluppo economico dell’intermodalità da Nord a Sud, fino all’analisi conclusiva sul ruolo del Trasporto per lo sviluppo del Paese. Abbiamo, così, voluto rivolgere alcune domande al Direttore generale Marcello Di Caterina sullo stato della logistica e sul ruolo e le misure che l’associazione intende svolgere ed adottare per un incremento dei traffici ed una sempre maggiore sostenibilità ambientale.

▶ Direttore, Matteo Salvini ha detto che la sua è una delle poche realtà associative che piuttosto che avanzare delle richieste porta idee. Si sente gratificato o adulato? Gratificato senz’altro, anche se è limitativo ridurre il rapporto creato col Governo ad una mera soddisfazione. Ciò che è nato con il Vicepresidente del Consiglio sin dal primo incontro istituzionale immediatamente successivo alla nascita del Governo, che si è consolidato a novembre scorso quando venne a chiudere i lavori della nostra


centrale per l’associazione perché la firma di un contratto collettivo ci consentirà ancora di più di essere un interlocutore privilegiato e qualificato per le istituzioni nazionali. Bisogna ormai prendere atto che una realtà ampiamente rappresentativa come la nostra, in maniera trasversale e completa dell’intera filiera logistica, non può rimanere estranea ai processi inerenti gli accordi sul mercato del lavoro. Il settore avanza e si trasforma. Non è un caso che una delle iniziative che ci ha impegnato maggiormente in queste settimane sia stata l’operatività del fondo strutturato ALIS da 500 milioni che consente alle migliaia di imprese associate di beneficiare di migliori condizioni di accesso al credito con modalità e tempi vantaggiosi. Abbiamo già reso immediatamente operativa la disponibilità di 110 milioni di euro grazie al supporto degli istituti bancari quali Medio Credito Centrale e Monte dei Paschi di Siena. Un’importante azione sotto il profilo finanziario, che vuole consentire ad un cluster di imprese appartenenti a settori diversi di fare sistema, l’unico modo oggi per affrontare le nuove sfide che vengono dai mercati internazionali. Ed in questo filone ad inizio anno abbiamo costituito ALIS EUROPE, una costola di ALIS nata per rafforzare il nostro ruolo a Bruxelles ed allargare ad altre realtà europee l’ingresso in associazione. Diventerà sempre più intensa l’attività di lobbying che ci consentirà di implementare nel 2019 la nostra azione in sede comunitaria, e, attraverso il nostro servizio LEGALIS, le nostre iniziative in merito alle proposte legislative per il settore del trasporto, con particolare riferimento alle misure contenute nel Pacchetto Mobilità e sulla modifica della Direttiva 106/1992 in materia di trasporto combinato”. ▶ Chiudiamo con due temi: semplificazione e formazione professionale. Aspetti fondamentali per lo sviluppo delle imprese del settore. Per quanto riguarda il processo di sburocratizzazione e trasparenza su cui puntiamo

Marcello Di Caterina, direttore generale di ALIS, è stato il gran cerimoniere del fitto calendario veronese.

fortemente abbiamo iniziato con alcuni nostri associati un periodo di test e sperimentazione sul CMR elettronico, il sistema di tracciabilità che stiamo proponendo sin dalla nostra costituzione. Nei prossimi mesi allargheremo la rete di sperimentazione e proseguiremo l’attività per il riconoscimento giuridico di tale strumento. La digitalizzazione è un pilastro dello sviluppo dei nostri servizi associativi. Abbiamo realizzato anche un’APP con cui stiamo rivoluzionando il modo di fare associazionismo, favorendo proprio sotto il profilo dell’accesso al mondo del lavoro l’incontro tra domanda ed offerta, interconnettendo a costo zero gli operatori e gli stakeholders del settore. Una filosofia che punta ad una decisa riduzione dei costi di accesso alle professioni della logistica e dei trasporti, rendendole maggiormente attrattive e sostenibili per i nostri giovani. Questa per noi è una tematica fondamentale, perché questo settore sta subendo profonde trasformazioni soprattutto dal punto di vista tecnologico. Avvertiamo l’esigenza di formare adeguatamente le nuove professionalità di cui avremo bisogno in un futuro immediato e perciò abbiamo stipulato protocolli d’intesa con gli ITS e l’Università, per ottenere studenti preparati e pronti alle nuove sfide.

I NU

assembla generale, è una sinergia operativa tra potere esecutivo e mondo dell’impresa. Nella convention romana Matteo Salvini espresse due concetti primari: bisogna lasciar lavorare la gente che vuole lavorare e bisogna costruire e non distruggere. Ritengo queste le uniche chiavi possibili per il rilancio e lo sviluppo del Paese. Il Vicepremier ha il grosso merito di essere capace di affiancare il mondo dell’impresa con i fatti, con fare positivo e propositivo. Si respira una nuova atmosfera e la vicinanza di questi giorni a Verona di un numero così consistente di esponenti di spicco dell’esecutivo dimostra il chiaro interesse del mondo politico e istituzionale verso un settore strategico che sta dando prova di vitalità, riuscendo ad essere una componente essenziale dell’economia italiana”. ▶ La sostenibilità ambientale è da sempre uno degli obiettivi prioritari della vostra associazione. Quali risultati concreti avete ottenuto in questo ambito e quali progetti vi riservate per il futuro? Sicuramente l’abbattimento delle emissioni di CO2 rientra appieno nei grandi obiettivi che persegue l’associazione. L’anno scorso abbiamo sottratto 1.500.000 di camion dalle autostrade sfruttando l’intermodalità su direttrici superiori ai 600 Km e linee di cabotaggio. Abbiamo ridotto di 1.200.000 tonnellate l’emissione di CO2 in Italia, abbattendo i costi sanitari grazie alla ridotta incidentalità e alla diminuzione del numero delle patologie legate all’inquinamento. Per l’anno in corso puntiamo ad un deciso incremento di questi già ragguardevoli target. Il cluster Alis investe fortemente in innovazione e tutela ambientale: stiamo già fornendo un forte supporto a progetti per la realizzazione della rete italiana per la logistica e distribuzione dei carburanti alternativi, perché riteniamo il GNL, il Gas Naturale Liquefatto, e un domani l’energia elettrica, il futuro del trasporto combinato. In quest’ottica proprio a Verona abbiamo firmato con il Ministero dell’Ambiente, nella persona del sottosegretario Vannia Gava, un Protocollo di Intesa che favorirà la promozione di iniziative finalizzate all’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile. ▶ Il tema della rappresentatività nel mondo dei trasporti e della logistica è un argomento assai complesso, trattandosi di un settore dove confluiscono diverse professionalità ed interessi talvolta contrastanti. Voi come vi state attrezzando? Uno dei punti su cui stiamo ponendo la massima attenzione riguarda proprio le iniziative in essere in seno al nostro Comitato Tecnico sul CCNL, che ha avviato una partnership solida e strategica con lo studio legale LABLAW. Quello del CCNL è un obiettivo

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RUOTE COMMERCIALI

PEUGEOT

Auto o furgone? di Luca Barassi

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TEST drive

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Su strada la furgonetta del Leone francese si comporta come un’autovettura, ma ha le caratteristiche di un mezzo da lavoro

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differenza delle cugine Berlingo e Combo, entrambe realizzate sulla stessa piattaforma, il Nuovo Partd ner Peugeot gode di un concept ancor più derivato to g g g pr o va dall’automobile, principalmente grazie all’introduzione dell’i-Cockpit, prerogativa del marchio del Leone. Non è certo una novità che i furgoni e i veicoli commerciali in genere abbiano ormai adottato soluzioni tecnologiche e confort di guida un tempo riservate al mondo dei veicoli privati. Anche Citroën e Opel (gli altri marchi del Gruppo PSA, n.d.r.), infatti, hanno sviluppato questa furgonetta di piccola taglia con le stesse prerogative di Peugeot Partner. Non per nulla la giuria dell’International Van of The Year ha assegnato l’ambito riconoscimento a tutti e tre i veicoli, cosa alquanto inusuale.

UNA POLTRONA PER TRE

Il premio condiviso o, come potremmo dire con un termine di moda in questo periodo, in co-sharing, dimostra che Partner, Combo e Berlingo hanno sviluppato, attraverso la nuova piattaforma EMP2 soluzioni all’avanguardia non solo per il confort dell’operatore professionale, ma anche per la sicurezza e l’ambiente, tema particolarmente caro al gruppo francese. Ciononostante, il Nuovo Partner si è voluto differenziare in modo particolare dai suoi due compagni di ventura, andando al di là della semplice personalizzazione della calandra e di pochi altri dettagli che solitamente contraddistinguono i veicoli realizzati su piattaforme condivise. Al di là dei proclami e dei comunicati del Costruttore, però, abbiamo voluto toccare con mano queste differenze, oltre alle caratteristiche generali che hanno permesso a questo veicolo, e ai suoi cugini, di fregiarsi del titolo International Van of The Year per il 2019.

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TRASPORTARE OGGI  aprile 2019

+ comfort surround rear vision compattezza

comando rear screen non al volante posizione leva del cambio


PANORAMICA

Partner non è certo nuovo agli occhi (e alle mani) dei professionisti del trasporto e degli artigiani, in quanto negli anni si è fatto sempre apprezzare per le sue qualità. Oggi, però, come si è detto, si presenta completamente rinnovato, nel design, nelle soluzioni adottate e nella riduzione di emissioni nocive. Cominciamo subito da quella che, forse, è l’elemento innovativo più evidente, ovvero il Surround Rear Vision, un sistema di telecamere che, non solo inserisce per la prima volta uno specchietto retrovisore su un furgone cabinato, ma

permette anche la copertura del famigerato “angolo morto”. Oltre a questo, va sottolineato l’indicatore di sovraccarico che avverte immediatamente l’autista di un eccessivo peso nel vano posteriore. Sì, perché un’altra caratteristica del Nuovo Partner è la sua capacità di carico, di 1000 Kg e 3,3 m3 di volume, nonostante le sue dimensioni compatte. Sicuramente, però, ciò che colpisce di più, salendo a bordo, è il cruscotto, o meglio l’abitacolo dotato – di serie – dell’iCockpit® che equipaggia per la prima volta un veicolo commerciale.

L’i-Cockpit è una prerogativa del marchio Peugeot: posizione di guida ergonomica e volante ridotto.

FOCU

S

SPAZIO!

In 3 m3 di vano si possono caricare 1000 Kg di merce. Facilità di accesso col doppio portellone.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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FOCU

S

RUOTE COMMERCIALI

PEUGEOT Telecamera “rear vision”. È l’occhio posteriore del veicolo che si disattiva in automatico con l’apertura del portellone.

A BORDO

Non sembra vero. Sedersi sui comodi sedili dell’abitacolo e “mettere le mani” su una postazione di guida più simile a quella di un’auto sportiva che quella di un van. L’iCockpit è il segno distintivo del marchio Peugeot, fino ad ora riservato al suo mondo auto. È un equipaggiamento che offre una guida intuitiva grazie a un’ergonomia ottimizzata e abbina comfort e sicurezza

TEST drive

Abbiamo concepito il test drive su un percorso misto, ovviamente. La tipologia di veicolo, infatti, si adatta perfettamente sia alle consegne cittadine che a percorrenze medie e anche lunghe. Complice, naturalmente, anche l’elevato confort di cui abbiamo parlato fino ad ora. Appena partiti da City Life, che rappresenta la città del futuro e quindi, per osmosi, tecnologia e concept avveniristico del nuovo veicolo Peugeot, abbiamo subito apprezzato l’utilità del surround rear vision. In città, infatti, il poter godere di una visuale posteriore pur avendo il vano di carico e, soprattutto, di una visuale laterale quando ci si immette nelle arterie stradali, è un vantaggio impagabile. L’unico appunto che possiamo fare a questo sistema è il fatto che all’accensione va attivato con un pulsante sul monitor e anche lo switch per passare da una telecamera all’altra si trova sull’apparecchio. Un comando sul volante o sulla plancia sarebbe stato senz’altro più comodo.

Autostrada Milano-Sesto Calende

Superstrada/Statale Sesto Calende-Laveno

Superstrada/Statale Laveno-Sesto Calende

Autostrada Sesto Calende-Milano

49,6 km

18,4 km

16,2 km

49,6 km

1

2

3

4

105 km/h

62 km/h

70 km/h

110 km/h

CONSUMO

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grazie a un volante compatto, appiattito nella parte superiore ed inferiore della corona, per dare una migliore presa e una maggiore maneggevolezza: manovre più rapide e meno stancanti e un piacere di guida dieci volte superiore. In più il quadro strumenti è stato realizzato in posizione rialzata e ciò permette di leggere le informazioni essenziali senza distogliere lo sguardo dalla strada. Infine, completa questo elegante e innovativo concept, un touch-screen da 8” situato al centro della plancia e orientato verso il conducente.

LA NOSTRA PROVA

5.0 litri/100 km TRASPORTARE OGGI   aprile 2019

CONSUMO

6,8 litri/100 km

CONSUMO

6,1 litri/100 km

CONSUMO

5,2 litri/100 km


CUS FO

è corredato di due prese USB, una presa Jack, connessione Bluetooth® e di sistema di ricarica senza fili per lo smartphone. Il sistema è completato dalla funzione Mirror Screen, compatibile con i protocolli Mirror Link®, Apple Carplay™ e Android Auto™. Per aumentare la sicurezza degli utilizzatori, infine, la 3D Connected Navigation è accompagnata dal PEUGEOT Connect SOS & Assistance, per la chiamata automatica di emergenza in caso di incidente.

Carichi lunghi “no problem” grazie al sedile abbatibile e al varco apribile dal vano posteriore. Inoltre, il carico può essere protetto con una apposita sacca.

Città Circonvallazione Milano 15 km PERCORSO TOTALE

148,8 km

5 VELOCITÀ MEDIA

17 km/h CONSUMO

8,2 litri/100 km

72,8 km/h

davvero ridotti che, ovviamente, hanno visto il loro massimo in città con una media di circa 12 km/l ma che, in autostrada, a velocità costante ha raggiunto quasi i 20.

SEMPRE CONNESSI

Abbiamo subito notato, come detto, le innovazioni più evidenti del nuovo veicolo marchiato Peugeot ma, lungo il tragitto abbiamo potuto testare anche gli altri numerosi strumenti e tecnologie di cui è dotato. L’elenco degli equipaggiamenti tecnologici è impressionante e totalmente inedito nel segmento. A livello del SUV PEUGEOT 3008. Freno di stazionamento elettrico, Adaptive Cruise Control, il riconoscimento dei cartelli stradali, l’Active Lane Departure Warning, il Driver Attention Alert sono solo alcuni di essi. Gli altri vi consigliamo di scoprirli voi stessi, anche perché dipendono dalla configurazione del mezzo. La connettività, poi, è assicurata dal grande touchscreen a colori da 8’’, ubicato a portata di mano e orientato verso il conducente,

FOCU

Il magico specchietto elettronico che permette di avere una visione posteriore e laterale del veciolo, nonostante la furgonatura. È una delle innovazioni che ha contribuito a far assegnare a questo veicolo il prestigioso premio International Van of the Year.

S

Ad ogni modo i 175 chilometri della prova ci hanno fatto completare il test in assoluto riposo. Il percorso ha previsto circa 100 chilometri di autostrada, più una cinquantina di superstrada e statali per raggiugere, da Milano appunto, Laveno sul lago Maggiore. Il ritorno ha visto una piccola deviazione nel piccolo centro di Gallarate per poi rientrare in città e percorrere la circonvallazione metropolitana per 15 km. Al termine abbiamo registrato consumi

Non possiamo chiudere questo articolo senza parlare del motore. Il BlueHDI di 1600 di cilindrata, ha 100 cavalli di potenza e un cambio manuale a 5 rapporti. Motore sicuramente brillante, soprattutto nei sorpassi e molto agevole nei cambi di marcia. Per un lavoro in città, comunque, è di maggiore confort il cambio automatico, disponibile però solo nel modello da 130 cv (diesel o benzina). www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE

FIAT

Nel ’31 la Fiat presentò il 632 e il 634, veicoli che ebbero un grande successo, soprattutto in quelle che, allora, erano le Colonie italiane. Nel ’33 ne fu realizzata una versione

militare a benzina e, nel ’37, una a gasogeno

Destinazione

IMPERO di

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Ferruccio Venturoli


Un 634 viene scaricato da una nave al porto di Addis Abeba, probabilmente intorno al 1937.

N

ell’aprile del 1931 la Fiat, nel sontuoso stand del Salone Internazionale dell’Automobile, a Milano, presentò i suoi nuovi modelli, pubblicizzandoli con uno slogan che era tutto un programma: “accompagneranno gli italiani nella ricostruzione dell’Impero”. E, in effetti, per l’autocarro medio Fiat 632 N e l’autocarro pesante Fiat 634 N fu proprio cosi; vennero impiegati in maniera massiccia nella Campagna d’Africa, dove rimasero anche per molti anni a seguire. Fino ad allora il camion di punta della Fiat era il 621, un veicolo piuttosto piccolo, come era piccolo

il motore che lo muoveva, il primo Diesel per autocarri costruito da Fiat. Il 621 non fu un prodotto di grande successo e a Torino, con il chiaro intento di recuperare quote di mercato, progettarono il 632 e il fratello maggiore il 634.

DUE MOTORI INNOVATIVI

Il 632 N era dotato di un motore Diesel tipo “350”, quattro cilindri di 5.554 cc, in grado di sviluppare una potenza di 55 CV; il 634 N montava, invece, un sei cilindri (tipo 355) da 8.310 cc da 75 CV. I due motori, quattro tempi a iniezione

IL MODELLO MILITARE

Dal modello a uso civile 632 derivò nel 1933, su invito del Ministero della Guerra, il FIAT 633 per impieghi militari, che differiva dal primo sostanzialmente per il motore a benzina. Data la carenza di autocarri pesanti, l’Esercito ne acquistò varie centinaia di esemplari per la Campagna d’Etiopia, in cui diede buona prova di robustezza e affidabilità. Anche l’impiego civile del 632 e del 634 in Africa fu enorme, talmente grande che il veicolo fu soprannominato “Negus”. Altri esemplari presero parte alle fasi finali della Guerra di Spagna.

La cabina, in un depliant dell’epoca: era tutt’altro che confortevole, soprattutto se paragonata al quelle Lancia o Alfa Romeo. La cuccetta superiore, ribaltabile, era a “scomparsa”. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE

FIAT

Un’immagine promozionale Fiat dei primi Anni ’30 con i due modelli di punta della casa: una 508 Balilla supera un 634 con rimorchio.

Un 634 N Secondo tipo ripreso nel corso di una recete rievocazione storica. Si può notare l’evoluzione aerodinamica delle linee della cabina, più rotondeggianti e il radiatore a “scudo”, invece che a “tempio”

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diretta, avevano caratteristiche costruttive analoghe: cilindri verticali in linea in un unico monoblocco, lubrificazione tramite due pompe a ingranaggi, raffreddamento ad acqua mediante pompa centrifuga, avviamento a mezzo di due motorini da 24 volt. Altre caratteristiche tecniche comuni erano, per esempio, la frizione a dischi multipli a secco, il cambio a 4 marce più retromarcia con leva centrale, l’albero di trasmissione in tre parti. Le sospensioni erano a balestra semiellittica, che reggevano l’assale anteriore e quello posteriore, con i semiassi portanti. In entrambi i veicoli l’autotelaio era realizzato in lamiera di acciaio stampata, con traverse di irrigidimento. La struttura esterna di questi due autocarri era molto simile, il Fiat 634 sembrava un 632 prodotto in scala maggiorata; su entrambi spiccava l’imponente radiatore a ”tempio”.


IL 634 G

Intorno alla metà degli Anni Trenta, al tempo dell’autarchia dovuta alle sanzioni internazionali, la Fiat propose una versione del 634 con impianto a “gassogeno” spinta da un motore a sei cilindri, da 9.972 cc, di produzione Fiat.

SCOMODI, MA ROBUSTI

La cabina di guida del 632 come anche quella del 634 , era tutt’altro che confortevole, soprattutto se paragonata alle contemporanee cabina Lancia o Alfa Romeo; l’impostazione di guida era sicuramente

peggiore e nemmeno le sospensioni erano un gran che, tuttavia il 634, meccanicamente semplicissimo e affidabile come un vecchio amico, anche se un pochino borbottone, si conquistò presto la fiducia degli autisti, sopratutto di quelli che lo

utilizzarono in condizioni particolarmente gravose, ad esempio nelle Colonie, dove risulterà cosi robusto, da meritarsi gli appellativi di: “Carnera”, pugile italiano campione del mondo o di “Negus”, proprio per la lunga militanza in Africa. Il 634 N aveva un solo grande difetto strutturale, i semiassi portanti erano deboli e si rompevano con una certa facilità. L’inconveniente fu corretto con l’inizio della produzione del 634 N Seconda serie, a partire dal 1933 che, a parte il ponte posteriore a semiassi sfilabili, e la potenza aumentata a 80 CV, condivideva con il modello precedente tutta la meccanica, mentre si distingueva esternamente per la cabina con linee più arrotondate, e perdeva l’imponente radiatore a favore di una calandra a scudo. A partire dal 1933, su richiesta del Ministero della Guerra, il 632 venne allestito in versione 633 per usi militari, con un motore a benzina da quattro cilindri di 6.647 cc da 80 CV, che fu prodotto fino al 1936. La produzione del 632 e del 634 cessò nel 1939, quando apparve il 626N. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUBRICHE FUORISTRADA

LOGISTICA

Trasportare oggi e… di

Paolo Sartor

domani

Il cambiamento dello scenario competitivo, l’aumento della complessità e dinamicità dei mercati in approvvigionamento e distribuzione e la volontà di crescita e miglioramento della prestazione logistica e di trasporto hanno spinto le aziende più strutturate a riconfigurare le politiche strategiche, produttive e distributive. Oltre al prodotto, con il passare del tempo ha assunto una sempre maggiore importanza il servizio di distribuzione – con tutti i servizi connessi al trasporto delle merci – come strumento capace di generare un vantaggio competitivo. Specificatamente nel corso degli anni la rete distributiva delle aziende ha dovuto crescere rapidamente ricercando soluzioni di logistica distributiva e di trasporto compatibili con i nuovi prodotti e servizi che si accompagnano alla vendita. La capacità di una azienda e della sua rete distributiva, di prevedere e adattarsi velocemente ai cambiamenti e alle complessità che ha il mercato moderno, ha imposto un radicale cambiamento nella gestione ed organizzazione del trasporto, che sarà sempre più determinante per il successo aziendale. L’effetto negativo è che buona parte delle azioni effettuate dalle aziende negli ultimi anni, per migliorare la logistica, e contenere

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le scorte di prodotto nei magazzini, hanno di fatto complicato il trasporto e ne hanno fatto crescere il suo costo ed innalzare la sua incidenza percentuale rispetto al valore dei beni. Risulta quindi chiaro dalle considerazioni fin qui esposte, la necessità di guardare al trasporto con sempre maggiore attenzione, cercando da una parte metodi più razionali, efficienti e sostenibili nella sua gestione e dall’altra, equilibrando il rapporto tra erogazione in proprio ed affidamento a terzi.

I FATTORI DI CAMBIAMENTO

I principali fattori, che hanno determinato cambiamenti nel ruolo, funzione e nell’assetto delle imprese di spedizione e trasporto merci, si possono ripartire in tre gruppi: fattori riferibili all’evoluzione politico-sociale e tecnologico,

fattori riferibili al mercato e alla nuova domanda di mobilità delle merci e infine fattori riferibili all’offerta di servizi di trasporto e di logistica. La committenza sicuramente oggi chiede alle imprese di trasporto maggiore affidabilità, continuità del servizio, certificazioni di qualità e delle procedure operative, elasticità nella capacità di carico e forte flessibilità operativa e di servizio. Ad esempio, quando un’azienda deve spedire della ricambistica è fondamentale che il


Se in passato il trasporto merci era considerato dalla committenza meramente come un costo, oggi rappresenta uno dei fattori strategici per la conquista di nuovi mercati e nuovi canali distributivi

corriere a cui ci si affida, rispetti elevati standard di sicurezza, affidabilità, tracciabilità e velocità, garantendo sempre prezzi convenienti. Un recente studio commissionato da UPS relativo agli acquirenti industriali in Europa, USA e Cina, dimostra che l’e-commerce sta modificando profondamente gli acquisti in ambito industriale. Con l’incremento degli acquisti effettuati direttamente presso il produttore e sui marketplace, la catena del valore industriale in Europa sta

subendo un’evoluzione che pone sotto pressione i distributori tradizionali, al punto che gli stessi per conservare le loro quote di mercato saranno costretti a ridefinire i propri modelli di business. Inoltre, nell’e-commerce, non è più un unico grande centro logistico a rispondere alle nuove sfide logistiche, ma una rete diffusa sul territorio che si adegua al forte sviluppo delle vendite online e alle esigenze dei clienti che pretendono consegne anche nella stessa giornata. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUBRICHE FUORISTRADA

LOGISTICA

COME EVOLVE LA STRUTTURA DEGLI OPERATORI DEL TRASPORTO

Gli aspetti fondamentali di evoluzione della struttura degli operatori del trasporto merci si caratterizzano per il peso crescente degli integratori logistici ed al contempo per una graduale estensione a livello geografico nella presa e consegna delle merci, che ha definito nuovi confini di mercato. Si rompe il legame esistente tra spedizione-modalità ed al primo posto nei parametri di scelta dell’operatore da parte della domanda si pone il tema della affidabilità di filiera merceologica e/o di canale distributivo. In questo nuovo quadro evolutivo, non sono emerse nuove figure nel mondo del trasporto delle merci, ma si è andati verso un sistema a caste dove i leader globali governano sempre di più i flussi fisici delle merci, gli operatori specializzati sfruttano alcune nicchie e gli altri – solitamente le imprese più piccole e/o meno strutturate – eseguono, o anzi meglio ancora, trazionano su strada le unità di carico degli operatori più strutturati.

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TRASPORTARE OGGI  aprile 2019

Nel mercato delle spedizioni si è registrato anche un crescente interesse da parte delle aziende caricatrici verso le soluzioni di trasporto intermodali (con il trasporto combinato strada – rotaia e stradamare) come modalità alternativa e/complementare al tuttostrada, che però non sempre garantisce performance di servizio adeguate alle esigenze/aspettative dei destinatari dei prodotti. A conseguenza di ciò, e in alcuni casi, sono state fonte di difficoltà operativa e commerciale per gli operatori. Inoltre, per rispondere allo sviluppo dell’ecommerce, sono nati una miriade di siti di corrieri espresso che offrono spedizioni a tariffe contenute e che promettono – a tariffe competitive – tempi rapidi di consegna.

INVESTIRE IN SOLUZIONI SOSTENIBILI

Gi operatori del trasporto delle merci guardano con crescente attenzione al tema della sostenibilità ambientale finalizzata a ridurre i consumi energetici, costi ed impatti sull’ambiente. E’ un aspetto quello del trasporto green delle merci, sempre più richiesto dalle aziende, dai consumatori e dalla Unione Europea. Puntare su soluzioni green per la logistica rappresenta un vantaggio competitivo nel medio-lungo termine, in quanto consente al fornitore del servizio di integrarsi all’interno di una filiera virtuosa, presentandosi al mercato della domanda di trasporto merci come un partner sostenibile e di uscire dalla bontà della tariffa, come unico elemento per accreditarsi verso il committente.


In Europa si stanno diffondendo fonti energetiche di autotrazione alternative al diesel con la ricerca di una maggiore efficienza nella gestione delle operation, connotata anche da una forte presenza dell’innovazione. Per fare degli esempi a breve –medio termine l’LNG (gas liquefatto) sta diventando molto interessante e sono ormai disponibili trattori stradali di seconda generazione con livelli di potenza dei motori che li rendono ormai paragonabili a quelli diesel. Inoltre l’LNG consente di evitare i blocchi alla circolazione previsti per le motorizzazioni diesel. Nel lungo periodo sicuramente l’elettrico con batterie (Tesla), l’idrogeno (Nikola) e i progetti di eHighway per il trasporto elettrico delle merci di Scania, consentiranno di perseguire il progetto verso le zero emissioni obiettivo della UE”.

RACCOMANDAZIONI

Concludendo, facciamo alcune riflessioni in materia di evoluzione e caratterizzazione del trasporto domani. L’assicurazione di qualità e la gestione delle informazioni in tempo reale sarà un elemento strategico decisivo nella gestione ed erogazione del trasporto; decisivo sarà anche rispondere con estrema reattività alle richieste del mercato e adottando un approccio sistemico nella gestione del trasporto mirato ad ottimizzare costi, tempi, servizio e rispettoso dell’ambiente. I direttori logistica di molte aziende guardano sempre più a fornitori del trasporto qualificati, trasparenti e affidabili, capaci di innovarsi e di sposare l’impiego di nuove tecnologie più efficienti e sostenibili.

TREND EVOLUTIVI NEL MERCATO DELL’AUTOTRASPORTO MERCI

Volendo tracciare un quadro di sintesi sui trend evolutivi che caratterizzeranno il mercato ed il futuro del trasporto stradale delle merci a livello europeo, abbiamo raccolto il parere di Hannes Baumgartner, Managing Director di FERCAM SpA. Secondo Baumgartner: “I trend più importanti sono: la mancanza di autisti e le conseguenti pressioni sulle tariffe di trasporto stradale molto probabilmente renderanno più competitivo la soluzione intermodale strada-ferrovia. Nel lungo periodo l’avvento di self-driving trucks risolverà completamente il problema generato dalla carenza di autisti e modificherà radicalmente il panorama e la struttura del settore dell’autotrasporto. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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Legalogistica

a cura di: Avv. Paolo Moroni e Avv. Claudia Balestreri

Merci pericolose: Secondo appuntamento di Legalogistica con l’A DR. Dopo le normative generali vediamo le novità introdotte (II parte) Nell’articolo pubblicato sul numero di Febbraio 2019 avevamo brevemente ripercorso la storia della normativa applicabile al trasporto delle merci pericolose ed esaminato le modifiche principali riportate al capitolo 1 dell’ADR 2019. Proseguiamo, quindi, con l’analisi delle novità introdotte per quest’anno dalla versione 2019 dell’Accordo. Potrà sembrare un mero elenco di norme ed articoli, ma si rende necessario per focalizzarci sugli aspetti che interessano il nostro settore.

Capitolo 2.2 - Disposizioni particolari per le diverse classi Sono state aggiunte rubriche e singole sostanze in quasi tutte le classi. Da segnalare soprattutto lo stravolgimento effettuato dall’edizione del 2019 dell’ADR rispetto alla classe 8, in particolare relativamente ai criteri di classificazione delle miscele corrosive e, conseguentemente, la loro assegnazione al relativo gruppo di imballaggio. Per la classificazione delle miscele corrosive viene introdotta una procedura alternativa che prevede un approccio graduale, simile a quello del CLP (regolamento europeo sulla classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio): 1) si hanno dati sperimentali per la miscela nel suo insieme? Se sì, si applicano i criteri previsti al paragrafo 2.2.8.1.5, altrimenti si va allo step 2); 2) si hanno i dati sufficienti su miscele simili per stimare la corrosione cutanea? Se sì, si applicano i cosiddetti “principi ponte” (diluizione, lotti di fabbricazione,

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TRASPORTARE OGGI  aprile 2019

le novità per il 2019 concentrazione di miscele altamente pericolose del I gruppo di imballaggio, interpolazione all’interno dello stesso gruppo di imballaggio; miscele sostanzialmente simili), se no si passa allo step 3); 3) bisogna applicare il metodo di calcolo basato sulla classificazione dei componenti della miscela (2.2.8.1.6.3). Sono state, inoltre, aggiunte due nuove disposizioni relative alle pile al litio ibride, oltre a essere prescritto che i distributori di batterie fabbricate dopo il 30.06.2003 dovranno rendere disponibile il riepilogo del rapporto di prova. Si segnala che le pile e batterie al litio non conformi alle prescrizioni contenute nell’ADR 2019, potranno essere trasportate comunque fino al 31.12.2019.

e indelebile e deve essere redatta in una o più lingue tra cui una deve essere il francese, il tedesco o l’inglese, salvo accordi diversi tra i paesi interessati al trasporto. Le frecce di orientamento devono essere applicate anche su macchinari o apparati contenenti merci pericolose liquide, se prescritto che devono essere mantenute in un determinato orientamento.

Capitolo 4.1 - Utilizzo di imballaggi, IBC e grandi imballaggi

Se si applica l’esenzione parziale 1.1.3.6, nel documento di trasporto andrà indicata la quantità totale ed il valore calcolato di merci pericolose per ciascuna categoria di trasporto.

Inserita una nota molto importante che prevede che gli imballaggi, compresi gli IBC ed i grandi, marcati conformemente a quanto riportato nell’ADR, ma che non sono stati approvati in uno Stato che non è paese contraente l’ADR, possono ugualmente essere utilizzati per il trasporto secondo ADR. Introdotte, inoltre, nuove istruzioni di imballaggio per i perossidi organici e le materie autoreattive, a cui sono state aggiunte le disposizioni supplementari relative ai campioni energetici. Nuova istruzione d’imballaggio anche per merci pericolose contenute in macchinari/apparati, per pile e batterie danneggiate o difettose, per cui, quindi, l’imballaggio dovrà essere approvato/omologato e soddisfare le disposizioni generali delle sezioni 4.1.1 e 4.1.3.

Capitolo 5.2 - Marcatura ed etichettatura La denominazione ufficiale di trasporto per le merci della classe 1 deve essere ben leggibile

Capitolo 5.3 - Placcatura Le etichette devono resistere alle intemperie e devono permettere di garantire la presenza della segnalazione durante tutta la durata del trasporto.

Capitolo 5.4 - Documentazione

Capitolo 6.2 - Recipienti per gas Le principali novità consistono nella modifica delle norme ISO di riferimento per la progettazione, costruzione, equipaggiamenti di servizio, etc. sui recipienti della classe 2.

Capitolo 6.8 - Cisterne (costruzione, prove etc) Sono state introdotte ulteriori e diverse specifiche tecniche relative agli arresta-fiamma, ai dischi di rottura e agli indicatori di livello. L’ispezione dei rivestimenti protettivi prevede un primo esame visivo e, in caso di anomalia, uno o più test approfonditi. Le valvole a molla installate sulle cisterne dovranno essere progettate o protette per impedire l’ingresso di acqua o altre sostanze, senza che ciò influisca sulle loro prestazioni. Come ci si deve quindi comportare nei confronti


delle cisterne non conformi alle prescrizioni dell’ADR 2019? Le cisterne fisse e smontabili con valvole di sicurezza conformi alle prescrizioni valide fino al 31.12.2018, ma non a quelle dell’ADR 2019, potranno essere utilizzate fino al successivo controllo intermedio o periodico che si terrà dopo il 01.01.2021. Le cisterne in lega di alluminio fisse e smontabili utilizzate prima del 01.01.2019 per trasporto di materie con ph inferiore a 5,0 o superiore a 8,0 potranno continuare a essere utilizzate fino al 31.12.2026. Potranno continuare ad essere utilizzati anche i certificati di approvazione del prototipo delle cisterne fisse e smontabili ed i certificati di approvazione dei veicoli EX/III destinati al trasporto di materie esplosive in cisterna rilasciati prima del 01.07.2019 e conformi alle prescrizioni applicabili fino al 31.12.2018. I container cisterna costruiti prima del 01.07.2019 muniti di valvole di sicurezza conformi alle prescrizioni applicabili fino al 31.12.2018, potranno continuare ad essere utilizzati pur non essendo conformi alle prescrizioni contenute nell’ADR 2019.

Capitolo 7.1 - Disposizioni generali e disposizioni speciali per il controllo della temperatura Inserite disposizioni particolari applicabili al trasporto di materie autoreattive della classe 4.1,

dei perossidi organici della classe 5.2 e delle materie stabilizzate tramite regolazione della temperatura.

Capitolo 7.3 - Disposizioni relative al trasporto alla rinfusa Una nota aggiunta all’inizio del capitolo prescrive che i container per il trasporto alla rinfusa flessibili, marcati in conformità al 6.11.5..5 ma che sono approvati in un paese non contraente dell’ADR, possono essere utilizzati per il trasporto secondo ADR.

Capitolo 7.5 - Disposizioni relative al carico, allo scarico e alla movimentazione La nota alla sezione 7.5.7 “Movimentazione e stivaggio” cita altre fonti dove reperire le indicazioni per il corretto stivaggio.

I NOSTRI ESPERTI Lo Studio si occupa di diritto amministrativo, contrattuale, commerciale, della navigazione e dei trasporti, del lavoro e delle nuove tecnologie.

Capitolo 9.1 - Approvazione dei veicoli Il certificato di approvazione per un veicolo destinato al trasporto di materie esplosive in cisterna, deve recare l’indicazione: “Veicolo conforme al punto 9.7.9 dell’ADR per il trasporto di materie esplosive in cisterna”. I veicoli immatricolati per la prima volta prima del gennaio 2012, conformi alle prescrizioni applicabili fino al 31.12.2018, potranno continuare ad essere utilizzati.

Capitolo 9.7 - Altre Prescrizioni Anche in relazione ai mezzi di fissaggio questo capitolo risulta ampliato e modificato, con la previsione di specifiche ben precise per i mezzi di fissaggio e sulle modalità del fissaggio stesso. In conclusione, si ricorda nuovamente che le disposizioni aggiornate saranno pienamente operative a far data dal 1° luglio 2019.

In particolare, sta attualmente sviluppando un progetto sull’utilizzo diffuso delle tecnologie blockchain e dei ledger distribuiti, nonché sulle potenzialità degli smart contract, al fine di impiegare tali strumenti, ad esempio, per semplificare, velocizzare e conferire maggiore trasparenza al flusso di informazioni sottostante ad ogni trasporto nazionale ed internazionale. Inoltre, lo Studio può offrire consulenza

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Alessandro Bassi

Q

uale modo migliore per festeggiare i 30 anni di attività della prima borsa carichi italiana con i propri Clienti? Ovviamente in fiera, e per la precisione a Verona, all’edizione 2019 del Transpotec, quest’anno particolarmente partecipata da aziende, flotte e piccoli operatori. È stata una vera e propria festa e non poteva essere altrimenti, visto il traguardo ragguardevole raggiunto da Transpobank. Lo stand è stato preso letteralmente d’assalto da migliaia di visitatori, il clou sabato mattina, quando al Padiglione 9, dove l’azienda milanese ha allestito il proprio spazio, vi erano oltre cento visitatori tra Clienti ed Autotrasportatori a caccia di informazioni per abbonarsi, grazie alla promozione particolarmente allettante lanciata proprio in occasione della kermesse veronese che, lo ripetiamo, è stata una delle più belle edizioni di sempre, sebbene Transpobank partecipi a Transpotec da sempre.

MOLTO PIÙ DI UNA BORSA CARICHI

La strada – è proprio il caso di dirlo – è stata lunga: era, infatti, il 14 marzo 1989 quando fu inserito il primo carico nel

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mitico Videotel. Da lì partì tutto. Fino ad arrivare al servizio completo offerto oggi che comprende un evoluto sito web, la gestione satellitare dei mezzi, ovviamente integrata alla banca dati e poi un moderno gestionale. Una storia che è stata ricordata attraverso alla “teca dei ricordi” esposta a Verona, davanti alla quale i tantissimi Clienti storici, abbonati da sempre, si sono soffermati a lungo. Tra loro anche i primi tre Clienti che si abbonarono nel 1989: Berton Trasporti di Venezia, Grande Camillo Trasporti di Pescara ed Eurotir di Mantova con le loro interviste che apparivano sui mega schermi dello Stand.

Migliaia di palloncini e numerose bottiglie di prosecco e di champagne hanno celebrato questa importante ricorrenza e hanno rallegrato i visitatori dello stand. I Clienti già abbonati, si sono divertiti molto con il Transpobank Wall, una parete intera con tutti i loro nomi, cercando il proprio nome tra migliaia di aziende per poi autografare la parete con la propria firma.

I festeggiamenti per il trentennale proseguiranno on line per tutto il 2019.


LA STORIA

Come abbiamo detto oggi Transpobank - Partita nel 1989 con 55 Clienti - vanta migliaia di abbonati ai servizi. L’evoluzione e la progressione dei servizi offerti in questi trent’anni, fanno di questa azienda, italiana al 100%, un vero gioiello di tecnologia e personalità. Transpobank, infatti, è sempre rimasta al passo con i tempi e con gli strumenti tecnologici che man mano si sono presentati sul mercato, molto spesso ha anticipato questi tempi, con servizi che solo dopo qualche anno venivano adottati su grande scala. Un esempio su tutti, i localizzatori satellitari integrati con la borsa carichi. Transpobank già nel 1996 produceva e commercializzava dispositivi GPS in grado di localizzare i veicoli in movimento in

tempo reale. Il boom dei satellitari vero e proprio è stato solo pochi anni fa; riprova che Transpobank già nel 1996 credette in questo servizio sicura che sarebbe stato importante in futuro e così è stato. La piattaforma di Tracker.it oggi vede collegati, decine di migliaia di veicoli, prettamente industriali e commerciali. La tecnologia e la digitalizzazione sono oggi il fiore all’occhiello di Transpobank. Tutti i servizi infatti sono solo ed esclusivamente on line, rigorosamente in tempo reale e disponibili sui principali strumenti di comunicazione: Pc, Tablet, Smartphone. Transpobank oggi integra tre servizi molto importanti ed interconessi tra loro: borsa carichi, piattaforma gestione flotte via satellite e gestionale dei trasporti.

Transpobank ha anche ospitato la seconda edizione del Fabio Montanaro Award, premio organizzato dalla nostra testata.

LA PIATTAFORMA OGGI

Transpobank, come detto, è la prima borsa carichi italiana per data di nascita e per diffusione. Si tratta di un servizio on line che consente di interscambiare informazioni in tempo reale tra spedizionieri ed autotrasportatori. Lo spedizioniere inserisce nel sistema la sua offerta di carico indicando data di carico e consegna, peso e pianale, oltre ad indicare il tipo di veicolo e l’allestimento richiesto. Per Inserire un’offerta di carico da Pc o App, è necessario meno di un minuto. Contestualmente gli autotrasportatori, che per evitare di viaggiare per alcune tratta a vuoto, si connettono con la borsa

carichi, effettuano la selezione di ricerca in base alla tratta da coprire. Pochi secondi per indicare luogo di carico e consegna per far apparire la lista di offerte di trasporto disponibile. Il contatto è rapido, diretto e quindi senza intermediazione, ed avviene in modalità sicura grazie alla tecnologia esclusiva denominata T-chiama. Presi gli accordi, il trasporto è assegnato. Il tutto avviene in meno di cinque minuti. L’affidabilità è completa l’offerta del servizio. Transpobank infatti è valutata molto positivamente dai propri Clienti, grazie alla selezione che viene fatta alle Aziende che si abbonano. Si distingue per avere una copertura nazionale di Responsabili Commerciali, che visitano direttamente le aziende di trasporto che richiedono di accedere. In questo modo la verifica sulla bontà e sulla regolarità del Cliente viene effettuata sul “campo”, oltre ad una serie di controlli successivi, utilizzando tutti i servizi informativi a disposizione per determinare se un Cliente risulti in regola per accedere a Transpobank oppure no. Essere un’Azienda storica e l’aver raccolto una mole importante di informazioni durante questi trent’anni di lavoro, permettono di avere una conoscenza molto ampia del mercato e delle imprese, potendo riconoscere con anticipo la loro affidabilità e regolarità.

TRACKER.IT

È il servizio nato nel 1996 come localizzazione satellitare dei veicoli industriali. I dispositivi di allora erano grandi come un libro, oggi i dispositivi di ultima generazione di Tracker.it hanno una dimensione inferiore ad un pacchetto di sigarette, pur avendo decine di funzioni in più. Tracker.it oltre alla funzioni classiche di localizzazione, visione percorsi, calcolo www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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SERVIZI BORSE NOLI

2018, Transpobank ha realizzato questo servizio ed oggi è molto utilizzato tra gli abbonati. La sua mobilità, consente addirittura di emettere DDT o Fatture anche da un tablet direttamente dalla cabina di un camion, anticipando e velocizzando i tempi di pagamento. Gestionaletrasporti.it è altresì interconnesso con l’Agenzia delle Entrate per l’emissione delle fatture elettroniche. La borsa carichi, il servizio di localizzazione ed il gestionale trasporti, quindi sono completamente integrati ed interconnessi tra di loro. Le sinergie tra questi servizi comportano numerosi vantaggi. Per fare un esempio: con pochi click si trova un carico, si importa l’anagrafica del fornitore, si segue il veicolo via satellite con avvisi sui tempi di carico e consegna, si emette il DDT e la fattura elettronica anche dal camion, tutto rigorosamente on line. delle soste, fornisce servizi altamente tecnologici; primo tra tutti la connessione FSM per la lettura dei dati telemetrici del veicolo quali i consumi effettivi di carburante, temperatura motore, rimorchio, uso dei freni e dell’acceleratore. Un altro servizio che riscuote molto successo è il download legale dei dati del tachigrafo digitale: una straordinaria funzione che scarica i dati del tachigrafo automaticamente. Non è più necessario attendere il rientro dei veicoli, uno ad uno, inserire la card e scaricare i dati per poi caricarli sul pc. Con Tracker.it tutto ciò avviene automaticamente, i dati arrivano direttamente dai veicoli al pc anche a distanza. Una funzione comoda e che consente di risparmiare moltissime ore di lavoro. Tracker.it inoltre, grazie alla partnership con Garmin, permette di avere a bordo del veicolo, un Navigatore di ultima generazione con mappe idonee per i veicoli pesanti, oltre a molte funzioni utili quali l’interscambio di messaggi con l’ufficio, la gestione dei piani di lavoro e molto altro. Dal 2017 è disponibile anche un antifurto con il marchio Tlock.it dedicato solo al mondo dei privati, per auto, moto e barche powered da Tracker.it. Si usa solo con lo Smartphone e notifica ogni movimento.

L’ULTIMO ARRIVATO

Gestionaletrasporti.it è il gestionale dei trasporti nato su richiesta degli abbonati Transpobank. Stanchi di obsoleti gestionali installati sui computer, la richiesta a gran voce è stata quella di avere un gestionale on line, fruibile da qualsiasi postazione web o Smartphone. Da febbraio

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FABIO GRUSOVIN Durante la grande festa al Transpotec di Verona, abbiamo incontrato Fabio Grusovin, ideatore della borsa noli e presidente di Transpobank per sentire da lui le impressioni sulla partecipazione al Salone e qualche aneddoto sulla storia dell’azienda da lui fondata 30 anni fa. Dr. Grusovin, sembra che questa ultima edizione del Transpotec ha visto un aumento consistente di visitatori rispetto alle edizioni passate. Ha avuto anche lei la stessa impressione?

Decisamente sì. Quest’anno abbiamo notato molta più gente soprattutto giovedì e venerdì, mentre storicamente nelle edizioni passate il pienone si verificava quasi sempre di sabato e domenica. Anche i visitatori mi sono sembrati qualificati e professionali.

Abbiamo constatato che lo stand di Transpobank ha avuto una considerevole affluenza. A cosa è dovuto?

Per il nostro anniversario dei trent’anni di attività, abbiamo invitato tutti i nostri Clienti e abbiamo realizzato uno Stand veramente bello per il quale abbiamo ricevuto tanti complimenti.

Trent’anni sono un bel traguardo per un’azienda che offre servizi in un mondo difficile come quello del trasporto.

Decisamente, siamo molto soddisfatti della capacità di evolversi che l’azienda ha avuto in tutti questi anni, stando al passo con la tecnologia ed adeguando

i servizi anche durante periodi di grande crisi del settore che si sono susseguiti in tutti questi anni. Ritengo che la nostra forza sia stata proprio questa: anticipare i tempi e capire le esigenze dei Clienti. Oggi siamo molto orgogliosi di avere migliaia di Clienti contenti, tra cui centinaia di loro sono abbonati ininterrottamente dagli anni ’90.

Si parla di Transpobank, ma anche gli altri servizi hanno attratto moltissimo i visitatori.

Tracker.it grazie alle novità sul download legale del tachigrafo digitale ed ai nuovi display di bordo, ha suscitato un grande interesse anche tra i nostri Clienti che hanno già Tracker.it e che migreranno ad una versione

più avanzata. Gestionaletrasporti.it ha avuto un bell’impatto sulla Clientela: la fatturazione elettronica partita a gennaio scorso, ha messo un po’ in difficoltà le piccole e medie imprese di trasporto ed il nostro gestionale ha ricevuto molto interesse per la sua semplicità e modalità d’uso, tutto on line.

Come sarà il futuro di Transpobank e quali novità nei prossimi anni.

Il futuro sarà nell’innovazione e nell’integrazione dei vari servizi che offriamo alla Clientela. Si prospettano delle belle sfide nel campo tecnologico ed i nuovi strumenti ci consentiranno di fornire soluzioni sempre più veloci ed adeguate per il nostro amato mondo dell’autotrasporto merci.


Da sinistra: Franco Fenoglio, Andrea Toccafondi, Maura Sartore, Salvatore Duccio Sbriglione.

di Federica Lugaresi

F

orse non tutti sanno che la famosa acqua minerale Sanpellegrino – distribuita in oltre 150 paesi in tutto il mondo – sgorga alla fonte omonima, sita in Val Brembana in provincia di Bergamo. Si tratta di una valle lunga, stretta e chiusa ma caratterizzata da una forte presenza di aziende. Fondamentale quindi “pensare” con attenzione al rispetto ambientale e al benessere dell’individuo, ormai diventati un mantra per tutte quelle realtà sensibili al concetto di green. Consapevoli quindi della profonda relazione tra tutela del territorio e impatto della propria attività, nasce e si concretizza questo progetto di navettaggio con veicoli a LNG, sviluppato con il supporto logistico del Gruppo Koiné e la tecnologia dei veicoli Scania, che consentirà al Gruppo Sanpellegrino di risparmiare 500 tonnellate in termini di emissioni di CO2. La consegna simbolica delle chiavi della flotta è stata preceduta da un momento di confronto cha ha visto la partecipazione di politici, autorità locali, esponenti di associazioni e del mondo accademico. Una tavola rotonda insomma per fare “ecosistema” alfine di poter lavorare tutti nella stessa direzione con un insieme di soluzioni integrate e innovative nel rispetto e protezione dell’ambiente. Per accelerare la transizione verso un sistema di trasporto sostenibile.

TUTTI PRESENTI

Maura Sartore (Head of Supply Chain South Europe), Salvatore Duccio Sbriglione (Direttore Stabilimento Sanpellegrino),

Franco Fenoglio (Presidente e Amministratore Delegato di Italscania), Licia Balboni (Presidente Federmetano), Andrea Fossa (Dir. Scientifico Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano), Giuliano Ghisalberi (Sindaco di Zogno) e Vittorio Milesi (Sindaco di San Pellegrino Terme) sono stati moderati da Giuseppe Guzzardi (Direttore Generale di OITA). Ne è emerso che il progetto LNG dell’Azienda “sia un importante tassello che si inserisce tra le attività del Gruppo Sanpellegrino per valorizzare l’acqua minerale ed il territorio in cui sgorga, con continui investimenti nel campo dell’innovazione e politiche di sviluppo sostenibile risparmiando emissioni di anidride carbonica” come dichiarato da Maura Sartore. Anche il partner logistico Koiné gioca un ruolo di grande caratura in questo senso: “Koinè è da sempre impegnata in un continuo processo di miglioramento che, in linea con il Codice Etico aziendale, coinvolge anche la sostenibilità e l’impatto ambientale della propria flotta” ha sottolineato Andrea Toccafondi, Presidente del Gruppo e presente alla consegna delle chiavi. Una bella spinta comunque viene data

Logistica e trasporto identificano due temi sempre più legati alla parola sostenibilità. In questo senso, il Gruppo Sanpellegrino rafforza il proprio impegno green effettuando il navettaggio dell’acqua minerale con mezzi Scania alimentati a LNG anche dai committenti “sempre più attenti all’impiego di nuove tecnologie più sostenibili. In quest’ottica è maturata la decisione di investire nell’innovazione tecnologica della flotta, introducendo un considerevole numero di veicoli a LNG” ha concluso Toccafondi. Detto ciò, un approccio con soluzioni integrate è l’approccio corretto per salvaguardare il pianeta. Senza dimenticare – e non ci stancheremo mai di ripeterlo – che sostenibilità fa rima con economicità. Il Grifone ha la risposta tecnologica pronta. La Casa costruttrice infatti spende il 7% del fatturato in ricerca e sviluppo e “questo è proprio il momento di agire e di mettere in atto progetti e azioni concrete per dare risposte reali alle importanti aspettative rivolte al settore di trasporti, che è chiamato a ridurre velocemente il proprio impatto nei confronti del pianeta” ha sottolineato Fenoglio. I veicoli a LNG rappresentano una soluzione pronta, efficace e disponibile per il mercato italiano: “Soprattutto alla luce della riduzione di CO2, dell’autonomia garantita e delle prestazioni paragonabili a quelle offerte dai motori diesel” ha poi concluso il Presidente di Italscania.

RUBRICHE FUORISTRADA

(Eco) scienza

FOCUS CONSEGNE

ACQUA E METANO Sanpellegrino è indubbiamente un’azienda coscienziosa e green, già impegnata come detto poc’anzi, nell’ottimizzazione dei sistemi produttivi attraverso il risparmio idrico ed energetico. A corollario di questa politica, anche la propria scelta di operatori logistici dotati di mezzi all’avanguardia e rispettosi dell’ambiente. Star dell’evento sono stati quindi i trattori Scania alimentati a LNG (all’azienda sono stati consegnati 50 R410 A4x2NA) schierati nel piazzale dello stabilimento. Stiamo parlando di veicoli che garantiscono il migliore

TOE (Total Operating Economy), ma anche il minimo impatto ambientale: si ha infatti una riduzione pari al 39% degli NOx (ossidi di azoto), 68% di particolato e 90% del monossido di carbonio. Equipaggiati con motore 13 litri a gas metano, montano un doppio serbatoio criogenico dalla capacità complessiva di 740 litri, contenente l’LNG a temperatura di -130°C e ad una pressione di 10 bar. Si tratta di perfetti mezzi da lavoro vista anche l’importante autonomia di cui sono dotati, che consente di percorrere fino a 1.100 km con un pieno di metano liquefatto. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PROFESSIONE

CUBA

CAMIONISTA

Ricordi di un viaggio nella Isla Grande, dove le strade sono come musei a cielo aperto, dove un sigaro e un rhum sulla spiaggia bastano a giustificare

qualunque sacrificio di

Fergus G. Flaherty

N

on è un caso che la chiamino “La Isla Grande” (l’Isola Grande), questo è stato uno dei primi pensieri che mi sono passati per la testa appena arrivato a Cuba. Grande perché è la più estesa di tutti i Caraibi, ma soprattutto perché la quantità di cose che vi si possono scoprire è davvero notevole. Per chi come noi, poi, che di e nel trasporto vive da anni, Cuba è un vero paradiso, qui si vedono circolare “cose” che non avresti mai pensato potessero ancora marciare. Si sa che i cubani sono dei meccanici provetti, ma forse non per scelta, vista la situazione dell’intero parco circolante, sia delle automobili che dei camion. Una buona parte dei camion che percorrono l’isola, i più moderni, sono di fabbricazione sovietica, importati a partire dalla rivoluzione, quando le relazioni

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tra i due Paesi erano più strette; oggi, che i rapporti non sono più quelli di una volta comprare camion di fabbricazione russa è più difficile e anche costoso; per quelli di fabbricazione occidentale, poi il discorso è piuttosto complesso. Dal 1962, con alterni momenti di restringimento e allargamento della normativa, Cuba è sottoposta a un embargo commerciale da parte degli Stati Uniti, il che vuol dire che, almeno teoricamente, dagli Usa, che distano poche miglia, Cuba non può importare nulla. Anche se questo embargo sta diventando più di facciata che altro, resta molto difficile esportare dalla Florida una vettura o un camion facendolo passare tra le maglie della dogana degli Stati Uniti. Così i pochi veicoli di fabbricazione americana, relativamente moderni, arrivano dal Messico, naturalmente con costi più alti.


Cartoline

da

Cuba

Alcuni esempi di trasporto pubblico locale a Cuba.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PROFESSIONE

CUBA

CAMIONISTA

Si dice che i cubani siano ottimi meccanici, se non lo fossero, vista la vetustà del parco circolante, sarebbe un disastro.

PEZZI PIU UNICI CHE RARI

L’unica, vera soluzione per i cubani, è quindi quella di mantenere in forma i propri veicoli, magari modificandoli con pezzi diversi, arrivati sull’isola chissà come, trasformando, di fatto, le strade in un vero e proprio museo in movimento. Un museo i cui pezzi forti sono, naturalmente, auto e camion abbandonati in tutta fretta dagli americani quando fuggirono sotto l’incalzare di Fidel Castro che poi avrebbe rovesciato governo di Fulgenzio Batista. E tra questi pezzi ormai più unici che rari, visto che hanno superato da tempo le cinquanta primavere, c’è veramente la meraviglia delle meraviglie, il sogno di qualsiasi appassionato. Automobili viste solo nei film degli Anni Cinquanta girano regolarmente, purtroppo “massacrate” da tante, troppe modifiche; ecco allora un tassista che lavora con una Chevrolet Impala del ’58, sulla quale ha montato un motore Peugeot, o un elegante signore con una Ford Galaxie del ‘59, trasformata in cabriolet. Per i camion, naturalmente, il discorso è peggiore. Essendo veicoli da lavoro sono soggetti a maggiore usura, quindi a maggiori rattoppi. Ecco allora meravigliosi pick-up Chevrolet, Dodge, Ford o GMC, tenuti insieme da fil di ferro e nastro adesivo, ma regolarmente circolanti, carichi di qualsiasi cosa. Per fortuna negli ultimi anni, spinti anche dalla consapevolezza del valore economico che, oltreoceano avrebbero i loro veicoli, è nato un movimento che ha per fine il restauro e la

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conservazione dei (pochi) pezzi originali. Parallelamente, per evitare di depauperare il patrimonio storico nazionale cubano”, i veicoli non possono essere venduti né all’estero né all’interno dell’Isola, se non per speciale concessione delle autorità. Negli ultimi anni qualcuno ha portato a Cuba vetture europee usate, ma moderne, da barattare con veri e propri gioielli. Sembra che l’iniziativa non sia stata apprezzata dal governo.

UNA SOLA GRANDE STRADA

A Cuba le strade non sono moltissime e non tutte asfaltate. Una grande arteria, l’Autopista Nacional, attraversa l’isola da Ovest a Est da l’Avana a Santiago de Cuba passando per Santa Clara, città simbolo della rivoluzione castrista, dove è sepolto il mito Che Guevara. È lungo questa “autopista” che abbiamo avuto modo di incrociare i camionisti cubani. Molti di loro lavorano per Una fantastica Playmouth del ‘56 , tirata a lucido, lavora ancora, e con successo sulle strade de l’Avana.

la ServiCargo, la grande impresa di stato che copre, praticamente, tutte le tipologie di trasporto; altri sono padroncini che per sbarcare il lunario, macinano parecchi chilometri, tutti di giorno, perché qui è vietato viaggiare di notte. Fare il camionista a Cuba non è un tra i mestieri più brutti, o si lavora per una grande ditta di trasporto oppure si pagano allo stato 700 pesos l’anno per la patente di autotrasportatore, la licenza e l’assicurazione e hai il carburante gratis ma resta il gravissimo problema, a volte insuperabile, della manutenzione, visto che i pezzi di ricambio sono praticamente inesistenti. Facendo l’autotrasportatore hai la possibilità di muoverti per tutta l’isola incontrando gente e soprattutto dando passaggi alle moltissime persone che si incontrano lungo la strada. I trasporti pubblici non si può dire che funzionino benissimo, la gente per spostarsi si


Ecco allora meravigliosi pick-up Chevrolet, Dodge, Ford o GMC, tenuti insieme da fil di ferro e nastro adesivo, ma regolarmente circolanti, carichi di qualsiasi cosa. affida alla generosità di chi ha un veicolo. E comunque, gli autobus sono abbastanza rari, il trasporto pubblico è svolto, per la quasi totalità, da trattori, con un semirimorchio, più o meno comodo, modificato per ospitare persone.

Non mancano di certo, a Cuba, le bellezze locali.

SULL’AUTOPISTA NACIONAL

Un giorno di luglio di qualche anno fa, sull’Autopista Nacional faceva caldo, tanto caldo: la camicia attaccata alla pelle, con il sudore che bagnava anche le idee. Seduto su un paracarro aspettavo che certi personaggi si facessero vivi. Davanti a me un lento via vai sfaldato dal caldo. C’era una sorta di stazione di servizio dove veniva distribuito carburante con il contagocce, ma c’era anche un parcheggio, dove camion e camioncini giacevano sotto al sole; qualcuno, fortunato aveva trovato posto sotto una tettoia. Camion e camionisti

Juanito e il suo vecchio Ford.

aspettavano passeggeri. Si, non solo merci, ma anche e soprattutto, a quell’ora, passeggeri. I camion non possono né partire né tornare vuoti o semivuoti, devono riempire i cassoni, anche di persone, in piedi, sedute, accovacciate da qualche parte. L’importante che il carico sia completo. E gli autisti, seduti all’ombra dei loro Ford, GMC, Dodge, Chevrolet o Kamatz, aspettavano. Juanito si fuma il suo sigaro seduto sul parafango di un vecchio Dodge anzi, di quello che lui chiama un Ford, ma che della Casa americana sembra ormai avere solo il marchio, tanto è pieno di pezzi di ricambio diversi, ma lucido e pulito come appena uscito dal concessionario. D’altra parte quel camioncino rappresenta per lui l’unico mezzo di sostentamento ed è doveroso amarlo e rispettarlo. Juanito, dunque, con il suo Dodge è uno dei tanti autisti-padroncini che attraversano l’isola caricando tutto quello che c’è: merci, uomini e animali. Viaggia – ci ha raccontato – ininterrottamente senza fermarsi, dall’alba al tramonto. Non ci sono limiti, l’unico è che per risparmiare carburante, la polizia non ti fa viaggiare semivuoto. Così si aspetta finché non hai il cassone carico di qualsiasi cosa. Juanito, dopo aver pagato licenza e patente annuali, l’assicurazione di

Stato e l’iscrizione al sindacato si mette in tasca circa 600 pesos al mese, poco più di una cinquantina di euro. “Ma – almeno dice – sono felice: non rinuncerei mai al clima, all’atmosfera, al sole e al mare della mia isola”. Per Juanito, un rum bevuto sulla spiaggia, guardando calare lentamente il sole nel mare dopo una giornata di lavoro, vale più di ogni altra cosa.

Per un sigaro e per un bicchiere di Rum sulla spiaggia si può accettare di tutto. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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CryptoLogistica

Creare fiducia nella supply chain di Marco Moshi – Marketing Manager Phore mercato Italia

Per spiegare tramite un esempio pratico uno dei casi d’utilizzo della blockchain, in un precedente articolo era stata presentata la piattaforma Tradelenses di IBM e Maersk. Questa piattaforma è stata sviluppata per tenere sotto controllo la filiera logistica produttiva dei

Automazione

L’utilizzo di “smart contract”, procedure auto eseguenti registrate sulla blockchain, che permette di creare una gestione del dato automatizzata o semi-automatizzata, consente risparmi di tempo e di costi velocizzando così le transizioni nella supply chain.

COME FUNZIONA

Tracciabilità e trasparenza

Aspetti legali e normativi

La gestione di una supply chain coinvolge diversi partecipanti, spesso situati in luoghi geografici distribuiti in tutto il mondo. Ad ogni nuovo partecipante alla supply chain (che sia un fabbricante, uno spedizioniere, un importatore o distributore) viene aggiunto un livello di complessità tanto nello sviluppo di nuove procedure che nella verifica dell’attendibilità delle informazioni inserite e condivise. Negli ultimi anni molte aziende vogliono, inoltre, poter condividere parte dei dati della filiera con i propri partner e/o con i clienti finali così da dimostrare la qualità dei propri processi e, spesso, il rispetto di comportamenti etici o eco compatibili. L’enorme volume di informazioni condivise deve rispondere ai criteri di tracciabilità, validità, adeguata trasparenza, immutabilità e credibilità. Costruire la gestione della suply chain su una blockchain può aiutare a conseguire questi scopi. La blockchain può essere immaginata come un database in cui le informazioni vengono registrate in blocchi di dati incorruttibili e immutabili e che hanno inoltre la possibilità di essere protetti con un altissimo livello di privacy e sicurezza.

Anche la tracciabilità di una spedizione o dello stato di un ordine è garantita dall’immutabilità e della validità dei dati inseriti. Ogni partecipante può verificarne lo stato immediatamente e trasparentemente.

Implementare la blockchain, creando maggiore trasparenza e velocità nella gestione dei dati, può aiutare a ridurre le eventuali frizioni tra normative di paesi differenti e ad evitare contenziosi tra i partecipanti.

I VANTAGGI

Sicurezza e Privacy

Risparmio di costi e tempi

Di seguito alcuni vantaggi che si possono ottenere nell’utilizzare la blockchain per la gestione della propria catena logistica produttiva:

Maggiore fiducia tra le parti

Registrare immutabilmente i dati nella blockchain e conoscere chi, come e quando ha inserito l’informazione, può aiutare la crescita della fiducia tra le parti. Inoltre, perché il dato venga considerato valido, deve essere approvato tramite verifiche automatiche da tutti i partecipanti alla blockchain.

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partner dello spedizioniere, dalle aziende di logistica alle agenzie doganali e territoriali di diversi stati. In questo senso stanno operando numerose aziende. Oltre alla citata IBM possiamo ricordare EY, Amazon, Microsoft, Deloitte e Alibaba.

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La sicurezza del dato nasce, da una parte, dall’immutabilità del dato e dall’altra dalla possibilità concordata tra le parti di condividere solo una parte delle informazioni grazie ad un sistema crittografico di chiavi pubbliche e private. In questo modo nessun dato sensibile potrà essere visualizzato da chi non ne abbia l’autorizzazione. La sicurezza e la persistenza dei dati nascono dal fatto di essere distribuiti in tutti i “ledger” (libri mastri digitali) dei partecipanti, eliminando la possibilità che il guasto ad un server comporti disagi o blocchi all’operatività.

L’utilizzo di procedure automatizzate nella gestione dei dati inseriti e la fiducia nei dati presenti nel sistema e tra le parti, possono tramutarsi in un grosso risparmio tanto di tempo quanto di denaro. Implementare la tecnologia blockchain nel campo della logistica e della supply chain può aiutare così a superare numerosi problemi e a velocizzare il flusso dei dati e delle merci. Phore Blockchain fornisce servizi alle aziende che vogliono entrare nello spazio Blockchain.

INFO Per maggiori informazioni su Phore Blockchain, potete visitare il sito http://phore.io


Anno 5 - aprile 2019 - n. 31

PROGETTO 18: A CHE PUNTO SIAMO?

Al Transpotec ANFIA ci aggiorna sullo stato della sperimentazione

AUTOCLIMA: IL GENIO DEL FREDDO

LE STRATEGIE DI SAF-HOLLAND

ZF: LA FORZA DELLA RETE IN ITALIA



NOTIZIARIO

ZF

Assale a portale elettrico

per autobus con cella combustibile

ZF ha annunciato la fornitura dell’assale a portale elettrico AxTrax AVE, oltre a soluzioni hardware e software aggiuntive, all’autobus con cella a combustibile del costruttore britannico Alexander Dennis Ltd. Per evitare emissioni a livello locale, l’autobus a due piani è dotato anche dell’assale di cui sopra. Si tratta di una configurazione che comprende un sistema sicuro che converte l’idrogeno in elettricità, che a sua volta, aziona due motori elettrici sul mozzo ruota nell’assale a portale elettrico. ZF, uno dei più importanti gruppi tecnologici al mondo nel settore delle trasmissioni e dei sistemi autotelaio, ha semplificato quindi il processo di elettrificazione delle piattaforme di veicoli del costruttore inglese, contribuendo in modo decisivo ad assicurare zero emissioni nelle soluzioni di mobilità per i centri urbani.

ISTOBAL

ONNICAR-GRUAU

HW’INTRAWASH, l’impianto automatico

per il lavaggio interno e disinfezione di autocarri L’impianto per il lavaggio risponde alle specifiche esigenze del mercato, garantendo con questa tecnologia una pulizia professionale, efficace e sicura di rimorchi refrigerati e container marittimi. Di facile uso e installazione, questo sistema pionieristico utilizza prodotti chimici ed effettua un lavaggio ad alta pressione per una disinfezione controllata e profonda delle flotte di trasporto. Grazie a questo impianto all’avanguardia, sviluppato dalla sua filiale statunitense e in attesa di brevetto, ISTOBAL è la prima azienda tra i grandi produttori di impianti di lavaggio automatici in Europa a disporre di un sistema di tipo industriale, automatico e professionale per il lavaggio e la disinfezione di veicoli industriali. Il lavaggio viene effettuato attraverso un sistema di acqua ad alta pressione che trascina lo sporco verso l’esterno applicando il prodotto disinfettante richiesto dal cliente. La macchina sviluppata può essere installata fissata a terra o su un carrello che ne consente il trasferimento nella posizione desiderata e include una tramoggia per la raccolta dei rifiuti del lavaggio interno.

Ancora allestimenti per Volkswagen Onnicar-Gruau, lo specialista nella progettazione e produzione di allestimenti per veicoli commerciali interamente realizzati in lega leggera d’alluminio, presenta ufficialmente gli allestimenti disponibili a listino per i due modelli di punta dei veicoli commerciali leggeri prodotti da Volkswagen: tre versioni per il Crafter, due per il T6. Un’accoppiata vincente quella tra Volkswagen e Onnicar, che garantisce da una parte la robustezza e la qualità del mezzo e dall’altra la resistenza e la flessibilità di un allestimento brevettato Onnicar, l’unico in lega leggera d’alluminio. “Per il 4° anno consecutivo gli allestimenti Onnicar sono presenti nel listino Volkswagen per il mercato italiano” commenta Dario Bianchi, Vicedirettore Onnicar. “Per noi è la conferma che gli allestimenti in lega leggera d’allumino sono saldamente posizionati sul mercato per il loro elevato rapporto resistenza-peso e rigidezza-peso; per il cliente finale è la garanzia di acquistare un veicolo commerciale frutto di decenni di progettazione e collaborazione, robusto ed efficiente nella gestione quotidiana di carichi intensivi di lavoro” ha concluso Bianchi.

PROMETEON

Lancio per il mondo del TRUCK Prometeon Tyre Group, la società interamente dedicata al settore del trasporto industriale e commerciale, annuncia il lancio del primo brand sviluppato in esclusiva per il mondo Truck e Bus, che è stato presentato pubblicamente a Milano alla fine del mese di marzo. Prometeon amplierà così la propria offerta, coprendo tutti i segmenti di mercato e accelerando lo sviluppo della propria strategia di crescita multimarca. www.trasportale.it

TRASPORTARE OGGI

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NOTIZIARIO

GITI

DIESEL TECHNIC GROUP

Nuovi cataloghi DT Spare Parts per Mercedes-Benz Diesel Technic Group, uno dei più importanti fornitori nell’Aftermarket indipendente di ricambi per veicoli commerciali leggeri e pesanti, ha ampliato la propria offerta a marchi DT Spare Parts per i truck della serie SK/MK/NG e gli autobus della serie O 500 di Mercedes-Benz. Il nuovo catalogo per i camion comprende nuovi 260 codici per un totale di 2.800 prodotti adatti a sostituire circa 7.300 riferimenti del Costruttore. La gamma di ricambi DT Spare Parts è coperta dalla speciale garanzia di 24 mesi, sia per distributori e ricambisti, sia per le officine e loro clienti. Per queste ultime è importante ricordare che la garanzia decorre solo nel momento in cui acquistano i ricambi dal proprio distributore o ricambista di riferimento. È comunque possibile ricevere informazioni dettagliate sulle gamme di ricambi a marchio DT Spare Parts in maniera rapida e semplice, attraverso la funzione ricerca prodotto su Partner Portal (https://partnerportal.dieseltechnic.com).

Nuovi pneumatici da rimorchio Giti presenta la sua nuova generazione di pneumatici da rimorchio – Giti GTR955 Combi Road – che migliora la resa chilometrica di circa il 30% rispetto agli analoghi prodotti precedenti. Questo risultato, che scaturisce da un periodo di progettazione e test di quattro anni su un variegato assortimento di flotte in diversi settori, è stato raggiunto grazie al miglioramento del profilo del pneumatico, ad una nuova carcassa e allo sviluppo di una nuova mescola battistrada. Altri elementi chiave dello sviluppo sono la resistenza al rotolamento incrementata del 10% circa e una migliore frenata sul bagnato, progressi che hanno portato per entrambe ad un’etichetta di categoria B. La progettazione e lo sviluppo del nuovo pneumatico hanno anche generato un importante miglioramento delle caratteristiche di ricostruzione. Lo pneumatico è al momento disponibile nelle misure 385/65R22.5 164K e 385/55R22.5 160K. Entrambe riportano il simbolo che raffigura un fiocco di neve

Goodyear

La scelta di GREIWING Greiwing Truck and Trailer Rental ha scelto Goodyear come fornitore di pneumatici e dei servizi collegati agli pneumatici per i suoi 750 veicoli gestiti in tutta Europa. Il nuovo contratto prevede che tutti i pneumatici da sostituire saranno forniti da Goodyear, compresi quelli ricostruiti che costituiscono una parte molto rilevante dell’accordo. Oltre alla fornitura di pneumatici, Greiwing utilizzerà i servizi di Goodyear FleetOnlineSolutions per la gestione degli pneumatici e l’assistenza stradale ServiceLine24h, quando necessario. Un ulteriore elemento del contratto è l’inserimento del Sistema TPMS (Sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici) di Goodyear Proactive Solutions, che

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TRUCK

sarà inizialmente adottato su 250 rimorchi dell’azienda. La società è stata fondata nel 2002 e può contare su depositi in Germania, Paesi Bassi, Danimarca, Svizzera, Spagna e Bulgaria. Offre una vasta gamma di veicoli commerciali a noleggio, tra cui motrici, rimorchi rigidi e specialistici che coprono la maggior parte delle esigenze: dalle autobotti ai cassoni ribaltabili, dai rimorchi per carichi refrigerati fino ai rimorchi centinati. “Il motivo per cui abbiamo scelto Goodyear come nostro nuovo

aprile 2019

ed una montagna a tre cime (3PMSF), ad indicare le ottime prestazioni di trazione e di frenata sia in inverno che nelle altre stagioni. Sviluppato in collaborazione con il centro europeo R&D di Giti Tire ad Hannover in Germania, il Giti GTR955 Combi Road è prodotto presso lo stabilimento d’avanguardia di Jakarta in Indonesia. Lennart Lindstrom, Direttore Tecnico di Giti Tire Europe, ha dichiarato: “Gli pneumatici da rimorchio coprono il 35% del mercato europeo del trasporto pesante, è quindi per noi essenziale avere un prodotto paragonabile ai migliori del settore. Con questo penumatico potremo puntare sia ai produttori di OE da rimorchio sia all’aftermarket, potendo contare su un ottimo prezzo al chilometro. È importante sottolineare anche che il GTR955 è il nostro primo pneumatico da rimorchio ad avere la denominazione ‘Combi Road’, che ne certifica l’utilizzo sia su brevi sia su lunghe percorrenze con le medesime performance, caratteristica che ne aumenta l’appeal”.

partner per i pneumatici è la sua offerta che combina pneumatici nuovi e ricostruiti di buona qualità con il suo servizio di assistenza, che insieme alle altre soluzioni fornite ridurranno il nostro Costo Totale di Possesso,” ha dichiarato Simon Greiwing, amministratore delegato di Greiwing Truck and Trailer Rental.


Kögel

GOODYEAR

Trucker Tipper,

il semirimorchio perfetto per le esigenze degli autisti

Il punto di partenza del KTT sono la portata ed il peso ottimizzato di telaio e cassa, grazie ad una miscela intelligente di diversi materiali. Rispetto ad un rimorchio ribaltabile Kögel con pareti laterali in acciaio dello spessore di 4 mm e una parete posteriore in acciaio dello spessore di 4 mm, le nuove pareti laterali e la parete posteriore in alluminio consentono di risparmiare fino a 430 Kg di tara. La praticità per l’utente è al primo posto anche in Kögel Trucker Tipper e la si può ottenere in tutta semplicità grazie all’integrazione di molti componenti di serie oppure grazie al variegato programma di dotazioni personalizzate. Ad esempio, Kögel Trucker Tipper dispone di un interasse ottimizzato per una migliore distribuzione del carico. In questo modo vanta una migliore tenuta durante la marcia e le manovre e una maggiore stabilità durante il ribaltamento del rimorchio su terreni inclinati. Per poter ottenere il massimo carico utile possibile, Kögel Trucker Tipper è stato dotato di attrezzature lightweight in alluminio, come i cerchi e i serbatoi aria.

Lanciato il VECTOR 4SEASONS CARGO Goodyear aggiunge un nuovo prodotto alla sua gamma di pneumatici per veicoli commerciali leggeri. Il Vector 4Seasons Cargo è uno pneumatico all-season, efficiente dal punto di vista dei consumi, che offre eccellenti prestazioni e un maggiore chilometraggio rispetto al modello precedente. I veicoli commerciali leggeri equipaggiati con questi pneumatici potranno anche contare su una maggiore praticità: infatti, gli autisti e i gestori delle flotte non dovranno preoccuparsi di cambiare gli pneumatici con l’arrivo delle diverse stagioni andando a risparmiare a fine anno. Il nuovo Vector 4Seasons Cargo ha una resa chilometrica superiore al suo predecessore e la sua ridotta resistenza al rotolamento permette di diminuire la spesa per il carburante, due caratteristiche che contribuiscono a ridurre il costo totale di possesso. Questo nuovo pneumatico amplia la gamma dei prodotti Goodyear per i veicoli commerciali leggeri, che include lo pneumatico estivo EfficientGrip Cargo, lo pneumatico invernale Cargo UltraGrip 2 e il nuovo UltraGrip Cargo. Il Vector 4Seasons Cargo è il successore dello pneumatico all-season Cargo Vector 2 e offre spazi di frenata ancora più ridotti su strade asciutte e bagnate oltre a prestazioni di sterzata migliorate su superfici ghiacciate e innevate. Il nuovo Vector 4Seasons Cargo è disponibile in 16 misure, con una larghezza da 185 a 235, profili da 80 a 65 e diametri del cerchio di 14”, 15” o 16.

DRIV

Nuova arrivata nel settore Aftermarket Tenneco ha annunciato che DRiv Incorporated è il nome della futura società Aftermarket e Ride Performance. La società quotata in borsa, verrà avviata nella seconda metà di quest’anno, in seguito alla divsione di Tenneco Inc. in due società indipendenti. Dopo la separazione, DRiv diventerà uno dei maggiori fornitori Aftermarket a livello globale con prodotti diversificati e multimarca e uno dei maggiori fornitori di tecnologie OE e sistemi frenanti destinati al post

vendita dei veicoli leggeri e commerciali. Driv avrà il suo quartier generale nell’area metropolitana di Chicago. “Driv sarà una società dalle caratteristiche uniche, una start up da oltre 6 miliardi di dollari, creata combinando i punti di forza di Tenneco, Federal- Mogul, e Olhins Laser, ossia le alte prestazioni, l’innovazione, lo sviluppo del marchio e il servizio clienti” ha dichiarato Brian Kesseler – CoCEO di Tenneco e futuro presidente e CEO di Driv.

LINK UTILI SCELTI PER VOI www.trwaftermarket.com

TRW opera nel settore dei veicoli commerciali dal 1906 ed è leader a livello mondiale in progettazione, sviluppo e produzione di parti di ricambio di primo impianto destinate a tutti i maggiori produttori di veicoli commerciali. TRW proequip è il fornitore aftermarket a livello globale del settore IAM (Indipendent Aftermarket).

www.formulabosch.it

Il portale del settore automotive aftermarket targato Bosch: un sito dove gli operatori del settore possono trovare notizie, informazioni e approfondimenti sul mondo dell’autoriparazione, scaricare cataloghi di attrezzature di officina o ricambi, listini prezzi, leggere la rivista “Formula”, cercare officine di autoriparazione e distributori.

www.trasportale.it

www.schaeffler-aftermarket.it

Il Gruppo Schaeffler è a livello mondiale un fornitore integrato, tra i leader nel settore Automotive e Industrial. La Divisione Automotive Aftermarket è specializzata nella fornitura di prodotti e servizi per motori, comandi ausiliari, trasmissioni e chassis di autovetture e veicoli commerciali. Con i prodotti a marchio INA, FAG e LuK, è leader per la fornitura di componenti per motori, sistemi di trasmissione e chassis.

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PROGETTO 18

NORMATIVE

i n n a i c e i D di

Federica

Lugaresi

Grazie ai buoni risultati ottenuti nei test dai 330 veicoli prodotti dagli Associati ANFIA, il Progetto 18, lanciato nel 2009 può essere finalmente preso in considerazione dal Ministero. Soddisfazione di Andrea Bertoja, presidente della Sezione Rimorchi dell’Associazione

L

a domanda è: in Italia servono 10 anni di sperimentazione per capire se un semirimorchio di circa 150 centimetri più lungo di quelli in circolazione possa circolare sulle strade?

Anzi, occorrono 10 anni per capire se è il caso di presentare questa richiesta al Ministero dei Trasporti? Sembrerebbe di sì, almeno a stare al convegno organizzato da ANFIA al Transpotec e che aveva un titolo che era tutto un programma: “18 metri: soluzione promettente per il trasporto Gran Volume. Aggiornamento sui risultati della sperimentazione Progetto 18”. Andiamo con ordine e vediamo di cosa si sta parlando. Il “Progetto 18” è il programma di sperimentazione, lanciato in Italia da ANFIA nel 2009, di

autoarticolati con una lunghezza fino a 18 metri, per la valutazione dei vantaggi in termini di produttività del trasporto durante l’utilizzo reale dei veicoli. È una valida alternativa alle sperimentazioni con lunghezze superiori a 25m, in corso in altri Paesi Europei.

VANTAGGI IN TERMINI DI PRODUTTIVITÀ

“L’obiettivo del progetto – ci ha detto Andrea Zambon Bertoja, presidente della Sezione Rimorchi di Anfia – è sempre stato quello di analizzare l’impiego degli autoarticolati con una lunghezza fino a 18 metri, per la valutazione dei vantaggi in termini di produttività del trasporto durante l’utilizzo reale dei veicoli, quindi in termini di convenienza economica e logistica del trasporto, e le loro caratteristiche di guidabilità, manovrabilità e sicurezza”. Nel corso di questi dieci anni, dunque, i

Andrea Zambon Bertoja (a sinistra) e Alberto Musso, intervistati in occasione del Convegno al Transpotec

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aprile 2019


330 veicoli trainati prodotti dagli Associati ANFIA sono stati quotidianamente utilizzati dalle aziende di autotrasporto che hanno aderito alla sperimentazione le quali, nella loro attività, ne hanno apprezzato gli evidenti vantaggi in termini di ottimizzazione del servizio. Va ricordato, prima di andare avanti che l’autoarticolato standard, da 16,5 metri, può caricare 33 europallets; quello nella configurazione sperimentale da 18 metri, ne ospita, invece, 37 che, comunque, è uno in meno di quanti ne carica, 38, un autotreno da 18,75 metri. Va detto infine che con l’autoarticolato da 18 metri, si possono trasportare anche container da 48 ft e due casse mobili da 7,45 mt. Si tratta di benefici che saltano agli occhi e che sono decisamente appetibili a chi lavora nel trasporto, “tant’è che – riprende il Presidente – soprattutto in questi ultimi due anni, tutti noi costruttori abbiamo avuto richieste, anche, pressanti per la vendita dei semirimorchi da clienti che vedendoli in giro ne hanno compreso l’utilità”.

PROBLEMI DI SICUREZZA INESISTENTI

Qualcuno ha parlato di pericolosità di queste combinazioni ma “durante la fase due – dice Alberto Musso, responsabile Area Tecnica e Affari regolamentari di ANFIA – si è verificato un solo incidente, ma è stato durante le manovre di uscita da un interporto e quindi non su strada, con lievi danni a un veicolo terzo e non è stato segnalato nessun problema strutturale. Le difficoltà nel guidare una combinazione 1,5 metri in più non esistono; ci sono dei trasportatori eccezionali che

viaggiano con permessi permanenti per convogli lunghi 18 metri senza nessun problema”. Insomma, da un punto di vista della sicurezza non ci sarebbe niente da dire. “Tra le altre cose – ribatte Zambon Bertoja – abbiamo lavorato nella progettazione dei rimorchi, spostando la posizione degli assi, permettendo così una raggio di sterzata uguale alle combinazioni classiche e modificando la distribuzione dei pesi; questo permette una maggiore tranquillità nelle manovre. Se proprio vogliamo, bisogna fare un po’ di attenzione in retromarcia ma…”.

I PROGRESSI DI DUE ANNI

L’ultima volta che se ne è parlato pubblicamente, è stato al Transpotec del 2017 in un analogo incontro. Ma cosa è cambiato in questi due anni? Ci sono stati dei progressi o avanzamenti nel progetto? “Direi di si – riprende Alberto Musso – anche se naturalmente non c’è stata nessuna rivoluzione. Solo conferme sempre più forti di quanto di buono abbiamo fatto; in questi due anni abbiamo raccolto ulteriori dati, abbiamo avuto la constatazione che questo Progetto 18 funziona, e funziona davvero, al punto di poter spingere e richiedere al Ministero che questa sperimentazione si concretizzi in qualcosa, magari nella regolamentazione delle masse e dei pesi”. La prima fase di monitoraggio, comunque, è iniziata a giugno 2009 ed è terminata a giugno 2013, per un totale di quattro rapporti, mentre da giugno 2014 a marzo 2018 si è svolta la seconda fase, che ha prodotto altri due rapporti di monitoraggio. 52 aziende di autotrasporto decisamente eterogenee tra loro (aziende specializzate in trasporto e spedizioni nazionali e internazionali; operatori logistici; aziende al servizio di diversi settori produttivi; aziende di piccole, medie e grandi dimensioni). Al 31 luglio 2018, sono stati percorsi più di nove milioni di chilometri certificati dai 30 semirimorchi con chilometraggio monitorato (centralina EBS). La frequenza di utilizzo giornaliera su www.trasportale.it

tratte medio-lunghe (200-600 km) ha permesso di stimare un totale pari a circa 110 milioni di km percorsi dall’inizio della fase II ad oggi, per una percorrenza media annuale di poco superiore a 90.000 km. “Mi piace sottolineare – dice il Presidente – come ci sia stato un continuo input da parte degli autotrasportatori per proseguire in questa direzione. Qualcuno ci ha chiesto di entrare nella “squadra” della sperimentazione e non certo per la passione della sperimentazione stessa, quanto per la consapevolezza dei vantaggi economici in termini di praticità, tempo risparmio di carburante”.

L’IMPORTANZA DEI QUESTIONARI

Nel riquadro della pagina che segue, pubblichiamo un estratto dei questionari, ai quali ha risposto il 73% delle aziende partecipanti alla Fase II, che erano di due tipi diversi: uno per i responsabili traffico delle aziende, uno per gli autisti. “Va detto che si sono rivelati particolarmente utili – riprende Alberto Musso – perché hanno permesso di valutare una serie di dati: per esempio le dimensioni e i principali settori di attività delle aziende, le tipologie di trasporto per le quali i veicoli Progetto 18 sono stati impiegati, l’impatto di questi sulle attività operative e, infine, il giudizio complessivo delle aziende sull’impiego dei Progetto 18 in termini economici e organizzativi”.

CHI C’ERA Oltre ad Andrea Zambon Bertoja, Presidente della Sezione Rimorchi di ANFIA che ha aperto i lavori e ad Alberto Musso, Responsabile Area Tecnica e Affari regolamentari di ANFIA, che ha presentato i più recenti dati del Progetto Diciotto, sono intervenuti Domenico de Rosa, CEO di SMET – azienda che partecipa al progetto dal 2009, Massimo Santori, EMEA & APAC Institutional Relations di CNH Industrial; Giuseppina Della Pepa, Segretario Generale ANITA, Lino Trentini MIT - CPA Torino e Fausto Fedele, Direttore Div.3 DGMOT del MIT, che si sono dichiarati disponibili a prendere in considerazione la proposta di ANFIA, CNH Industrial e ANITA per ottenere il riconoscimento normativo per la circolazione nazionale dei 18 metri. Dopo 10 anni! Ma forse stavolta ci siamo! TRASPORTARE OGGI

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NORMATIVE

PROGETTO 18

I PARERI Dai risultati è emerso che i veicoli Progetto 18 si sono rivelati adatti al trasporto di merce voluminosa leggera caricata su pallet o sfusa, che possa sfruttare lo spazio a disposizione in più e hanno dimostrato una positiva efficienza nel trasporto, sia in termini di saturazione del carico, che di viaggi risparmiati, che di strategie di utilizzo. Nel questionario dedicato agli autisti (78 quelli che hanno risposto) le domande vertevano sulla loro esperienza e percorrenza media annuale; sulle caratteristiche di manovrabilità dei “P18” sul campo, la percezione di sicurezza nella guida in diverse condizioni ambientali e il giudizio degli autisti in termini di comfort di guida. “I risultati – dice Zambon Bertoja – hanno evidenziato che comfort e manovrabilità sono simili, a quelli delle combinazioni tradizionali anche se per qualcuno c’è stata qualche difficoltà di parcheggio in spazi ristretti. Nessun problema se si sparla di sicurezza: solo il 6% degli autisti ritiene che le manovre di sorpasso siano più difficoltose”.

I LATI NEGATIVI

Alla domanda, in po’ provocatoria: “ma ci sono aspetti negativi?” Il presidente Zambon Bertoja ha risposto, non senza una malcelata soddisfazione: “La volete sapere la verità? – E alla nostra risposta ovviamente affermativa ha detto: “non ce ne sono, non ci sono cose negative che

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CHE NE PENSANO GLI INTERESSATI

Abbiamo selezionato alcune delle risposte dei questionari della fase II: ecco cosa pensano gli autisti del Progetto 18. Per par condicio ne citiamo alcuni sia positivi che negativi. “Credo che ci siano infrastrutture non adeguate, ma in compenso il “18” migliora e porta ad avere carichi meno alti per questioni voluminose”.

“L’eccessivo sbalzo posteriore pregiudica la guida negli incroci e nelle strade tortuose. Se va troppo peso nella parte suddetta il veicolo diventa pericoloso”.

“Riguardo la stabilità del rimorchio ci vuole sempre in ogni caso tanta prudenza. Tutto sommato il più delle volte lo trovo più pratico del tradizionale”. “Ritengo che il “18” sia un gran bel semirimorchio curato in tutti i particolari e molto maneggevole, dopo averci preso l’occhio non si nota nemmeno la differenza, disegno eccellente.”

possano farci pensare di rallentare con questo progetto. Sulle strade non ci sono stati problemi, i 18 metri non danno fastidio a nessuno. Forse, qualche piccolissimo problema nei sorpassi, ma non siamo ridicoli, 150 centimetri in più, da quel punto di vista, non cambiano niente. Poi, coma abbiamo visto, dalle aziende che ci hanno aiutato nella sperimentazione aprile 2019

“La guida del “18” richiede delle accortezze particolari. Come guidare una biga maxi volume”.

“La facilità di manovra dipende dalle dimensioni dei piazzali per il carico/scarico. In alcuni piazzali, non particolarmente grandi, se ci sono già semirimorchi posizionati per lo scarico/carico si hanno difficoltà nel parcheggio”.

sono arrivati soltanto riscontri positivi”. Un elemento negativo, a dire il vero, c’è: “questa tipologia di vicolo allungato – dice Musso – non è per tutti i trasportatori. Ci sono delle merci che per la loro particolare tipologia strutturale (peso specifico maggiore) anche con le misure classiche del rimorchio arrivano alla portata massima di legge”.


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ACCESSORI

AUTOCLIMA

Autoclima lancia il primo sistema di

raffrescamento per veicoli industriali

completamente integrato all’interno del mezzo e installabile in aftermarket

Il fresco invisibile di

Luca Barassi

L

a storia dei parking cooler, comincia con l’avvento degli anni 2000 proprio grazie ad Autoclima che per prima progetta e realizza un prodotto di questo tipo. Le varie versioni di questa gamma di prodotti, (tra le quali la soluzione Top, Back, Roof Top e Split) hanno permesso ad Autoclima di acquisire esperienze e competenze che l’hanno resa leader indiscussa nel settore. Come già successe nel 2014, quando l’azienda presentò un prodotto innovativo per il mercato realizzando un vero e proprio condizionatore portatile per trucks (U-Go), Autoclima, a cinque anni di distanza, è di nuovo pronta ad innovare, presentando un nuovo accessorio oramai diventato indispensabile per gli autisti dei mezzi pesanti e destinato a rivoluzionare l’uso ed il mercato dei condizionatori da parcheggio aftermarket.

IL GENIO DEL FREDDO

Si tratta di un sistema di climatizzazione che, a differenza degli altri, risulta essere poco invasivo. Il Fresco Genius, questo il nome scelto per il nuovo prodotto, è infatti un impianto completamente integrato con il sistema di climatizzazione originale del veicolo, il “FRESCO” arriverà direttamente dalle bocchette d’aria originali del veicolo. Nessun vincolo a botole, nessun foro aggiuntivo nelle pareti della cabina, minore incremento di peso rispetto alle

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TRASPORTARE OGGI

Le sue numerose qualità, permettono di viaggiare e sostare in totale tranquillità, questo prodotto è infatti dotato di funzione “salva-batteria” in modo da garantire sempre la ripartenza del veicolo.

PREZZO E VANTAGGI

soluzioni già esistenti realizzate da Autoclima e da chi l’ha seguita emulandola, nessun disturbo rumoroso salvo il leggero brusio emesso dall’impianto originale a bassa velocità, men che meno impatti sull’aerodinamica del mezzo. Questi aspetti, fanno del Fresco Genius un prodotto completamente innovativo per il mercato a cui si rivolge. La doppia funzione standard-max A/C dà la possibilità di coniugare l’esigenza di avere un lungo periodo di comfort durante il riposo ed una grande potenza nelle brevi soste. La mancanza di spazio dietro la cabina o la poca disponibilità in altezza dove invece viene solitamente utilizzata una soluzione a tetto, talvolta possono essere un problema per chi vuole installare un impianto di climatizzazione sul proprio veicolo, Fresco Genius è la soluzione. aprile 2019

I circa due mila euro di costo del kit, oltre ad essere molto competitivi rispetto ad un optional richiesto direttamente al Costruttore del veicolo, permettono di abbattere considerevolmente i costi di carburante dovuti alla tenuta in moto del veicolo durante le soste. Inoltre, il peso del sistema è di soli 7/8 chilogrammi ed è stato realizzato per i principali mezzi in commercio in questo momento, ovviamente con motorizzazioni di ultima generazione. Sul prossimo numero di Trasportare Oggi, troverete una recensione dettagliata di Genius con anche i modelli per i quali il kit è stato al momento sviluppato.

DATI TECNICI

Versione Standard • Potenza Frigorifera: 1050 watt • Potenza Elettrica Assorbita: 25,5v 450 watt - 17,6 A/h • Autonomia (minima): 6H Versione Max A/C • Potenza Frigorifera: 2800 watt • Potenza Elettrica Assorbita: 25.5 v 950 watt - 37,2 A/h • Autonomia (minima): 2H


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INTERVISTE

DETLEF BORGHARDT Detlef Borghardt sullo stand SAF-Holland al Transpotec Logitec di febbraio.

Seconda presenza di SAF-Holland al Transpotec di Verona... con un ospite d’eccezione: Detlef Borghardt, che per otto anni ha guidato la multinazionale tedesca

Buona

la seconda! di Luca Barassi

S

AF-Holland debutta al Transpotec Logitec di Verona nell’edizione del 2017, quasi contestualmente ad una importante ristrutturazione del team della filiale italiana che, qualche mese prima, veniva preso in mano da Cristiano Sturaro. Proprio il manager padovano ha voluto fortemente esporre al Salone che rappresenta la filiera del trasporto in Italia, tra l’altro proprio nell’anno in cui la manifestazione si è svolta in contemporanea a Samoter, specializzata

nel mondo del movimento terra. Un segnale forte per il nostro mercato per rilanciare il marchio SAF-Holland che aveva perso di smalto negli anni precedenti. Un segnale che ha avuto il suo

effetto, dal momento che la fiducia dei clienti e degli allestitori per gli assali tedeschi (ma anche della vasta gamma di componenti in gamma), è notevolmente aumentata, anche grazie ad una attenta politica di assistenza curata e gestita da Michel Nardelli.

2019, SI REPLICA

Date le premesse, non si poteva non partecipare anche all’edizione di quest’anno che, come abbiamo visto nello speciale di questo numero, ha avuto uno straordinario successo. Non solo, i risultati eccellenti nel mercato italiano e la brillante partecipazione del marchio SAF-Holland all’edizione precedente, hanno spinto Detlef Borghardt, che Cristiano Sturaro, direttore generale della filiale italiana

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aprile 2019


La vincente squadra italiana. Da sinistra: Ismaele Cottini, Enrico Cerpelloni, Michel Nardelli, Cristiano Sturaro, Luca Dispinzieri, Sara Vittori e Salvatore Rinaldo.

ha detenuto la carica di CEO del gruppo fino al 26 febbraio scorso, a presenziare lo stand e toccare con mano il lavoro fatto nel nostro Paese. Troppo presto per una visita da parte del neo Presidente Alexander Geis, da 20 anni in azienda e fino a ieri capo del mercato EMEA di SAF-Holland. Avremo sicuramente il piacere di vederlo al prossimo Transpotec. Occasione comunque ghiotta, per noi, di incontrare Borghardt dato che ha segnato la storia e la crescita dell’azienda di Bassenbach negli ultimi otto anni, coprendo, lo ricordiamo, tutti e cinque i continenti con un fatturato globale di oltre 1,1 miliardi di euro, di cui più della metà concentrati naturalmente nel mercato EMEA. Per cui ci siamo recati al Padiglione 10, dove era presente lo stand rosso-blu e, dopo aver curiosato tra le novità esposte, di cui vi abbiamo parlato lo scorso mese, ci siamo intrattenuti col numero 1 del colosso tedesco, cercando di carpire qualche informazione sul posizionamento di SAF-Holland, in Italia ed in Europa.

CRESCITA GLOBALE E BOOM IN ITALIA

SAF-Holland cresce un po’ in tutti i mercati. A velocità diverse, naturalmente. In Europa, dove è nata, la crescita è ovviamente più lenta e costante, mentre Oltreoceano o in Estremo Oriente i picchi sono più visibili. Una crescita dovuta, come vedremo, anche grazie ad importati e massicce acquisizioni. Anche in ambito europeo, comunque, si registrano andamenti diversi da Paese a Paese. L’Italia, per esempio, è uno di quelli in cui si è registrato un boom sensibile negli ultimi tre anni e con Mr. Borghardt abbiamo cercato di capirne la ragione. “Naturalmente – ci spiega il manager tedesco – non c’è un solo fattore vincente, ma una combinazione di essi. Il principale, però, secondo me è quello di aver rivolto l’attenzione a clienti e costruttori medio-piccoli e non solo ai grandi brand presenti sul territorio italiano. Qui i costruttori di rimorchi sono estremamente specializzati e hanno bisogno di prodotti personalizzati. Negli ultimi 15/20 anni non avevamo dato peso a questa esigenza. Ora sì”. Dunque, un’attenzione al costruttore di rimorchi, cliente diretto di SAF-Holland, ascoltando però le esigenze del cliente

finale, che al rimorchista poi si rivolge configurando il veicolo. Come anticipato, però, c’è sicuramente dell’altro. “Assolutamente. Uno degli aspetti che hanno influito maggiormente in questa crescita è il nuovo team che si è creato a Verona, dove c’è la sede della filiale italiana. Cristiano Sturaro è riuscito a mettere insieme risorse che hanno cambiato la percezione del marchio in questo Paese”. In cosa si traduce tutto ciò in termini di quota di mercato in Italia non ci è dato di sapere. Detlef Borghardt, infatti, non ritiene corretto parlare di quote dei singoli mercati in quanto i mercati europei sono giustamente influenzati dalla presenza o meno in quel tal Paese di un Costruttore. È evidente che il mercato in cui ha sede il Costruttore stesso ha dei picchi in termini di vendite. “Possiamo dire però con certezza – afferma Borghardt – che in Europa oggi siamo il numero uno o il numero due. A seconda dei momenti. Dunque, siamo molto vicini a consolidare una posizione di market leader.” E questo è senza dubbio l’obiettivo anche per l’Italia. “Sì, il più presto possibile! Ma senza ‘comprare il mercato’ con politiche di prezzo aggressive. Crediamo nel prodotto, nel team e nell’assistenza”.

ACQUISIRE PER CRESCERE

La strada di SAF è costellata storicamente da una serie di acquisizioni di aziende un po’ in tutto il mondo, tra cuwi naturalmente l’americana Holland che ne ha cambiato anche il brand, diventando, appunto, SAF-Holland. Arrivando ai giorni nostri, però, questa politica di acquisizioni subisce un’accelerazione con l’ingresso nel gruppo della brasiliana KLL (sospensioni) nel 2016 e lo scorso anno di YORK, Axscend e l’italiana V.Orlandi. Mercati diversi e anche business diversi. “Esattamente. Ci sono due motivazioni strategiche che spingono a fare un’acquisizione: www.trasportale.it

una è quella di assorbirne la tecnologia e il know-how, l’altra è quella di acquisire il mercato di riferimento. E queste sono le strade che abbiamo perseguito anche noi in questi anni. York, per esempio, è una azienda leader nel mercato indiano e nell’area pacifica. Un mercato senza dubbio difficile da aggredire esternamente. Ora, grazie all’acquisizione di York siamo il numero uno in India”. Motivazioni differenti, invece, per esempio, per Axscend. “Infatti – prosegue l’ex Presidente – in questo caso volevamo entrare in un business per noi lontano e che non fa parte del DNA dell’azienda, ma allo stesso tempo riteniamo strategico. Axscend ci permette di operare anche nel software e nella gestione digitale del rimorchio, ampliando così ulteriormente l’offerta per il cliente finale”. Siamo, dunque, nel pieno del piano industriale 2015-2020. Vedremo presto i frutti di questa strategia e, soprattutto, vedremo quali saranno le azioni che verranno attuate nel successivo quinquennio.

LE NOVITÀ NON SI FANNO ATTENDERE

Chiudiamo questa breve ma intensa chiacchierata con Detlef Borghardt parlando di prodotto. In particolare, mettendo l’accento su tecnologie particolarmente avanzate, come l’Adaptive Air Damping o i futuristici assali elettrici TRAKr e TRAKe. Innovazioni spesso annunciate con largo anticipo rispetto alla reale commercializzazione. “Come sempre – conclude il nostro interlocutore – ci sono accesi dibattiti tra il reparto ingegneristico e le vendite su questo aspetto. Fermo restando che per noi è fondamentale il test di nuovi prodotti, prima che essi vengano immessi sul mercato, riteniamo che sia importante far sapere al settore che siamo costantemente impegnati nello sviluppare nuove soluzioni in linea con le esigenze del mercato e attuali. Insomma, bisogna fare dei compromessi”. TRASPORTARE OGGI

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IL BOLLETTINO DELL’AUTOCARRO

Il traffico merci

cresce

Nella terza edizione del Dossier

Trasporto Merci su strada, realizzato dell’Area Studi e Statistiche di ANFIA, una fotografia del trasporto merci in Italia e in Europa, grazie anche ai dati Eurostat, Istat e del Ministero

delle Infrastrutture e dei Trasporti

L

o studio realizzato anche quest’anno dall’Anfia riporta un’analisi della movimentazione delle merci e del trasporto su strada comparato con le altre modalità e tra i Paesi europei. Nel 2016 il traffico merci in UE risulta in crescita (+4,5%), così come il trasporto stradale, +5,2%, con un volume di 1.803,5 miliardi di tkm, il più alto registrato negli ultimi 5 anni. Rispetto al 2013, la movimentazione delle merci è aumentata dell’8%, tuttavia l’evoluzione del trasporto merci su strada non è stata uniforme in UE. I dati, infatti, evidenziano che il volume di tkm movimentate dai Paesi dell’UE15 è

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TRASPORTARE OGGI

a cura di

passato dall’87% del traffico totale del 2005 al 69% del 2016, differenza conquistata dai 13 Paesi del Centro ed Est Europa, soprattutto dalla Polonia. Anche nel 2017, la modalità stradale continua ad essere la preferita in UE: gli autocarri trasportano il 72,8% delle merci movimentate su terra.

INCIDENTI MORTALI IN CALO

Nonostante l’incremento del traffico di merci, gli incidenti mortali che hanno coinvolto veicoli industriali sono diminuiti, in Europa, di quasi il 50% dal 2005. A maggio 2018, la Commissione europea ha aprile 2019

Anfia Aftermarket proposto una revisione del regolamento generale sulla sicurezza (GSR), che specifica i sistemi di sicurezza di cui dovrebbero essere dotati i camion, dal monitoraggio della pressione degli pneumatici al riconoscimento dei limiti di velocità, dalla telecamera posteriore attiva durante la retromarcia al riconoscimento dello stato di attenzione del conducente. Venendo alla situazione italiana, il Logistic Performance Index 2018 della Banca Mondiale – lo strumento che misura l’efficienza logistica nel trasporto internazionale - colloca il nostro Paese al 19° posto nel mondo nella classifica del trasporto


internazionale, dietro a 10 Paesi dell’UE. In Italia, nel 2017, il traffico internazionale ha movimentato 13 miliardi di tkm (+5% sul 2016); di questi, 11,9 miliardi hanno riguardato il traffico bilaterale (+3% sul 2016), 0,6 miliardi il cross-trade (+104%) e 0,5 miliardi il cabotaggio (-7%). Anche in Italia, il commercio e il trasporto sono sempre più influenzati dall’eCommerce. Il ritardo del nostro Paese, però, ha fatto sì che l’export del “made in Italy” attraverso il web perdesse punti, limitandone così la crescita. Le imprese italiane stanno però crescendo.

IN CRESCITA LA LOGISTICA

WWW.ANFIA.IT/IT/ STUDI-ESTATISTICHE ALLA SEZIONE DOSSIER CO2 dei veicoli pesanti. L’accordo ha confermato gli ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 originariamente proposti dalla Commissione: -15% entro il 2025 e -30% entro il 2030. Sarà pertanto necessario proseguire su tutto il territorio europeo lo sviluppo omogeneo delle infrastrutture per le alimentazioni alternative. Occorre, inoltre, affiancare alle misure ambientali un piano d’azione che faciliti e incoraggi la domanda di camion con alimentazione alternativa. Di fronte a questo contesto, ANFIA e altre Associazione hanno espresso la necessità di misure strutturali per permettere alle aziende italiane di essere piu competitive e per incentivare il rinnovo del parco dei veicoli per il trasporto merci.

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Si conferma, inoltre, l’andamento positivo del settore della Logistica conto terzi: la Contract Logistics cresce nel 2018, con un fatturato di 82 miliardi di euro e un aumento dello 0,6% rispetto all’anno precedente, che consolida il trend positivo degli ultimi 5 anni. Una serie di sfide influirà sul settore nei prossimi anni. A questo proposito, le istituzioni europee hanno raggiunto l’accordo per la definizione della regolamentazione sulle emissioni di

IL DOSSIER TRASPORTO MERCI SU STRADA È DISPONIBILE SUL SITO

Your World, Our Energy RAGIONE SOCIALE AC ROLCAR SRL

RAGIONE SOCIALE FIAMM ENERGY TECHNOLOGY SPA

SEDE Via Emilia, 12 – 10099 San Mauro Torinese (TO)

SEDE Viale Europa, 75 – 36075 Montecchio Maggiore (VI)

BREVE PROFILO AZIENDALE Con due stabilimenti produttivi ed una sede logistica, Ac Rolcar progetta, produce e distribuisce alzacristalli elettrici e manuali applicabili a 50 case automobilistiche (certificazioni ISO 9001:2015, ISO 14000, ISO TS 16949 in transizione verso IATF). SETTORE MERCEOLOGICO Automotive Aftermarket PRINCIPALI PRODOTTI Ad oggi sono più di 3.000 i riferimenti alzacristalli presenti a catalogo, che assicurano un’elevata copertura del parco veicoli circolante europeo. Oltre agli alzavetri, nella gamma prodotti di Ac Rolcar si trovano anche serrature, maniglie, pompe lavavetri e serbatoi, guarnizioni e tubi. MERCATI GEOGRAFICI DI RIFERIMENTO Ac Rolcar distribuisce in Europa, America e Australia quattro marchi: Ac Rolcar, Siccom, LiftSystem e Lucas

BREVE PROFILO AZIENDALE FIAMM Energy Technology è un azienda multinazionale attiva nella produzione e distribuzione di accumulatori per avviamento autoveicoli e per uso industriale nata in seguito alla separazione dal Gruppo FIAMM del business delle batterie automotive e delle batterie industriali con tecnologia al piombo. Per essere vicina alle esigenze dei clienti FIAMM Energy Technology dispone di circa numerose sedi commerciali e tecniche (tra cui Italia, Germania, Gran Bretagna, Slovacchia, Francia, USA, Spagna, Singapore, Malesia, Cina e Australia) e di una rete diffusa di importatori e distributori ed opera con un organico di mille persone. SETTORE MERCEOLOGICO Produzione, distribuzione accumulatori al piombo PRINCIPALI PRODOTTI Business Mobility Power Solutions • Batterie per auto • Batterie per auto Start & Stop • Batterie per moto e scooter • Batterie per veicoli commerciali • Batterie per tempo libero e nautica MERCATI GEOGRAFICI DI RIFERIMENTO EMEA & APAC

FATTURATO Fatturato aggregato 18ML

FATTURATO 257 milioni di € al 31/03/2018

CONTATTI Tel 011/2732474 – e-mail: info@acrolcar.it

CONTATTI Tel 0444/709311 – e-mail: info.starter@fiamm.com

SITO INTERNET www.acrolcar.it

SITO INTERNET www.fiamm.com

www.trasportale.it

TRASPORTARE OGGI

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DEALER

ZF SERVICE PARTNER

L’evoluzione della…

La Rete di officine

ZF Service Partner rinnova il proprio look e si presenta sempre più moderna ed

internazionale Luca Gaier

L di

a novità coinvolge tutti i Paesi e nasce dal restyling del logo ZF lanciato un anno e mezzo fa che, gradualmente, viene applicato a tutti i settori dell’azienda. ZF e la propria Rete, si affacciano così al cambiamento in atto nel settore automotive con una nuova veste grafica, portando freschezza nella loro comunicazione e trasmettendo dinamismo, affidabilità ed innovazione.

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TRASPORTARE OGGI

Rete

Le tecnologie hanno reso necessario un cambiamento ed adattamento delle competenze tecniche e la Rete ZF Service Partner continua ad evolversi anticipando efficacemente il mutamento nell’approccio all’assistenza: si è passati da un metodo riparativo e di sostituzione del singolo componente, dove l’officina doveva essere preparata essenzialmente in meccanica e in idraulica, a un approccio diagnostico e di programmazione per poter intervenire sulla meccatronica.

L’IBRIDO CHE AVANZA

L’ulteriore sfida è stata l’introduzione della tecnologia ibrida, che ha comportato interventi sull’intero sistema nel rispetto di stringenti norme di sicurezza e la necessità di certificazioni. Oggi le soluzioni elettrificate e integrate per i veicoli stanno rivoluzionando il mercato automotive e sono sempre più una componente fondamentale della mobilità del domani modificando aprile 2019

i concetti di assistenza di questi veicoli. ZF, grazie al know-how acquisito negli ultimi decenni quale componentista di primo equipaggiamento, è in grado di accompagnare in modo competente e sicuro la propria Rete di assistenza in quest’ultima sfida: la tecnologia completamente elettrica ed interconnessa necessita, infatti, che l’officina debba avere competenze ancora più multidisciplinari, anche in parte su hardware e software, e debba essere in grado di intervenire sull’intero sistema, anche da remoto. Solo chi possiede conoscenze sull’elevato grado di interconnessione dei sistemi, e sui diversi modi di funzionamento dei veicoli mild-hybrid, ibridi e elettrici, sarà in grado di rivestire un ruolo importante nel business del futuro. Inoltre, la Rete ZF si sta adeguando ai nuovi trend di servizio introducendo il concetto di manutenzione predittiva al posto di quella preventiva, per una ottimale gestione delle flotte in termini di tempi e costi. continua a pag. 18 u



DEALER

ZF SERVICE PARTNER

È questo il simbolo che garantisce la qualità delle revisioni delle officine ZF Services Partner ed assicura l’osservanza delle severe procedure dettate da ZF. significa qualità in 3 punti: competenza, interventi eseguiti da personale esperto e sempre aggiornato, rispetto degli standard tecnici ZF, utilizzo di attrezzature dedicate ed aggiornate; affidabilità: utilizzo esclusivo di ricambi originali ZF ed interventi secondo procedure certificate ISO; trasparenza: tracciabilità del gruppo nel tempo e condizioni di garanzia chiare.

t segue da pag. 16

Cambiamenti senza dubbio importanti ed impegnativi che la rete ZF non ha mai esitato ad affrontare: appartenere alla Rete ZF significa, infatti, essere partner attivi, far parte di una rete globale ed anticipare le future tendenze del post-vendita con servizi di alta qualità.

LE RETI DI ASSISTENZA ZF ZF ha diversi programmi europei con differenti mission sul mercato: • le officine ZF Service Partner competenti su tutta la gamma di prodotti Automotive ZF, garantiscono al cliente assistenza a 360°, anche su tutto il veicolo con assistenza full service; • la rete di officine ZF Service Point, specializzata sui veicoli commerciali e sulla diagnostica all’avanguardia, garantisce servizio, prossimità e velocità; • a completamento abbiamo la rete Alltrucks, ormai consolidata anche in Italia, che offre assistenza anche su altri prestigiosi brand leader di mercato quali Bosch e Knorr-Bremse.

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TRASPORTARE OGGI

LE COMPETENZE TRADIZIONALI

Le basi fondanti dell’offerta della Rete ZF Service Partner sono quelle di sempre: sono, infatti, le officine competenti su tutta la gamma di prodotti Automotive ZF e garantiscono al cliente assistenza a 360°. Offrono diagnosi, manutenzione, riparazioni e revisioni complete per trasmissioni automatiche, automatizzate e manuali, rallentatori ed assali per autobus e per veicoli industriali. Insomma: affidabilità, competenza e trasparenza. Questi i principali valori del servizio offerto esclusivamente dalle officine ZF Service Partner. Le revisioni accompagnate dal certificato di qualità ed il marchio q3. assicurano la tracciabilità di tutti i gruppi revisionati nel rispetto delle severe procedure ZF. aprile 2019

Il gruppo viene revisionato riportandolo alle condizioni di efficienza di origine secondo le scrupolose procedure ZF: accurata diagnosi dello stato dei componenti con strumenti dedicati e all’avanguardia; revisione completa nel rispetto degli standard tecnici e degli aggiornamenti tecnici ZF; utilizzo di kit di ricambi originali sempre aggiornati agli ultimi step evolutivi; collaudo finale al banco prova (ove previsto). ? Come riconoscere un revisionato Dalla marcatura sul gruppo del simbolo . e del codice identificativo e dal certificato di qualità. Il certificato e le marcature garantiscono il rispetto delle procedure elencate e contraddistinguono pertanto il revisionato . I vantaggi non finiscono qui, perché il revisionato ha una garanzia di 18 mesi!




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