COP
IA
LA RIVISTA DEGLI AUTOTRASPORTATORI
ERTA D OFF A
220 ANNO 23
agosto/settembre 2020
VEICOLI COMMERCIALI
Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MI
Il ruolo dei furgoni sempre più strategico nella filiera logistica di domani
ON AIR
Riprendono a settembre le trasmissioni della Radio Trasportare Oggi. Leggi il programma e dove ascoltarla
TRASPORTI ECCEZIONALI
Le straordinarie imprese di trasporto di Marraffa
webinar
Prosegue con intensità il programma di iniziative on line di evenT. Logistica urbana e intermodalità sono gli ultimi appuntamenti andati in onda
IL MONDO DEI VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI
IL MERCATO E LE INTERVISTE AGLI OPINION LEADER, IL NOLEGGIO, LE NOVITÀ DELL’ANNO, LA GUIDA ALL’ACQUISTO
SOMMARIO
n. 220
agosto/settembre 2020 www.trasportale.it
FOCUS FURGONI L’inserto dedicato al mondo dei Van
ATTUALITÀ E OPINIONI 4 EDITORIALE di Luca Barassi Il punto di vista del Direttore
SIAMO
SOCIAL
8 DALLA STRADA
In breve le notizie più importanti del settore e dalle aziende
15 IL DORSALE
di Gian Paolo Pinton Opinioni e analisi sulla nostra società e sulla politica
18 VOLTA PAGINA
di Paolo Volta Un Professore prestato alla logistica
è presente su tutti i canali web e social network
20 ON THE ROAD
Dagli Stati Uniti le notizie più curiose di un mercato fuori dai nostri standard
LO SCATTO 6 PRONTI
PER L’ULTIMO MIGLIO 1936, NEW YORK (U.S.A.)
8 LUGLIO
Seguici e metti un like!
www.trasportale.it
di Alessandro Musumeci Tutto ciò che non è veicolo industriale
GUARDATE LE REGISTRAZIONI INTEGRALI DEI WEBINAR evenT
TRASPORTARE OGGI
CI TROVI SU
21 NON SOLO TIR
18 GIUGNO
SOMMARIO n. 220 agosto/settembre 2020 RUOTE INDUSTRIALI 22 TRASPORTI…
Un programma ideato e condotto da Luca Barassi e Ferruccio Venturoli
ECCEZIONALI VERAMENTE
Marraffa Trasporti è leader in questa specializzazione
RUOTE VINTAGE 28 L’ULTIMO JOTA
Un’autobotte Lancia anni ‘20 riportata agli antichi splendori
EVENTI 31 FOCUS TRASPORTI
La Radio degli Autotrasportatori può essere ascoltata
ogni Giovedì, tra le ore 17 e le ore 19 sulle seguenti emittenti nazionali:
SPECIFICI E SUSTAINABLE TOUR
Ancora modalità webinar per gli appuntamenti di evenT
35 PERCORSI SCANIA
Franco Fenoglio si lascia intervistare in diretta Facebook
RUOTE FUORI STRADA 40 DI NUOVO IN ONDA Trasportare Oggi On Air riprende le trasmissioni dal 10 settembre
AFTERMARKET 38 NEI MARCHI FEDELE Liverani Group è partner da anni di SAF-Holland
IN COPERTINA Il Mercedes-Benz Vito protagonista tra i furgoni di nuova generazione, anche nella sua versione elettrica.
TOSCANA
PIEMONTE
■■ Radio Dora
h. 18,00-19,00 (FM 88.0)
■■ Radio Frejus
h. 18,00-19,00 (FM 87.6)
LOMBARDIA
■■ Radio Lombardia
h. 18,00-19,00 (FM 94.6-100.2-100.3)
VENETO
■■ Radio Stella Vicenza
h. 17,25-18,25 (FM 89.4)
PUGLIA
LAZIO
■■ Radio Salentuosi
h. 18,00-19,00 (FM 97,5) ■■ Simply Radio - h. 18,0019,00 (FM 99.2-95.3-96.697.8-99.8)
■■ Radio System
UMBRIA
■■ Jonica Radio - h. 18,00-19,00
■■ Radio Spazio Blu -
■■ Radio Galileo
EMILIA ROMAGNA
■■ Radio CRC
h. 18,05-19,05 (FM 90.5-93.5-94.4-95.697.4-100.6-105.6)
CAMPANIA
h. 18,00-19,00 (FM 100.5) ■■ Radio Bussola h. 18,00-19,00 (FM 88.5-93.3-99.7-106.5)
h. 18,30-19,30 (FM 94.3-99.3-102.2) ■■ Radio Bologna 1 unica h. 19,00 (FM 89.1)
■■ Radio Centrale
h. 18,00-18,30 (FM 96.8-100.4-100.5)
h. 18,00-19,00 (FM 87.5-88.891.5-95.0-97.2-97.3-97.4) ■■ Radio Cortina h. 18,00-19,30 (FM 93.7-95.598.4-102.0-103.8) ■■ Radio Centrale
ABRUZZO
■■ Radio Emme
h. 18,00-19,00
h. 20,00-20,20 (FM 94,1-101,3-103,2)
CALABRIA
(FM 90.2-93.9-103.0-106.4)
BASILICATA
■■ Radio Potenza Centrale
h. 18,00-19,00 (FM 87.8-90.596.3-96.3-99.3-103.6)
SICILIA
■■ Radio Amore - h. 18,00-19,00
(FM 87.5-88.3-95.5-04.9 -106.7)
■■ Radio One
h. 18,00-19,00 (FM 93.3)
La rivista degli Autotrasportatori n. 220 agosto/settembre 2020 DIRETTORE RESPONSABILE
Luca Barassi luca.barassi@trasportale.it COORDINATRICE EDITORIALE
Valeria Di Rosa - valeria.dirosa@trasportale.it VICEDIRETTORE
FOCUS FURGONI Il mondo dei van accelera la corsa verso l’elettrificazione delle gamme. Sarà una scossa al mercato?
Prodotto e registrato presso gli studi di AREA AG (Roma)
Ferruccio Venturoli ferruccio.venturoli@trasportale.it HANNO COLLABORATO
Alessandro Bassi, Claudia Berardinello, Luca Gaier, Antonella Masala, Paolo Moroni, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Andrea Trapani, Paolo Volta GRAFICA E IMPAGINAZIONE
il bozzetto di patrizia cella FOTOLITO E STAMPA
Unigrafica - Gorgonzola (Mi)
CASA EDITRICE
Transpoedit S.r.l. SEDE LEGALE
Viale Monza, 40 20123 Milano P. IVA: 07634360965 DIREZIONE E REDAZIONE
Via Voghera, 11 - 20144 Milano redazione@trasportale.it REDAZIONE DI ROMA
Responsabile: Ferruccio Venturoli Via Acciaioli, 7 - 00187 Roma Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997 Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, La informiamo che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la presente pubblicazione. I dati raccolti saranno trattati con l’uso di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, V.le Monza 40. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.
Trasportare Oggi in Europa fa parte di: Di questo numero sono state tirate: 11.700 copie
IL NETWORK DI MAGAZINE DIGITALI VERTICALI NUMERO UNO IN EUROPA
editoriale
VAN pensiero
i
di Luca
Barassi
I cambiamenti sono spesso portatori di opportunità
4
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
l passaggio verso l’utilizzo di veicoli con propulsioni alternative al Diesel non è sicuramente indolore, sotto molti aspetti, ma proietta il trasporto commerciale verso una logistica decisamente più sostenibile, alla fin fine anche dal punto di vista economico. L’importante è fare la scelta giusta e al momento giusto. Questo numero è dedicato quasi completamente al nostro ormai tradizionale Focus Furgoni, quest’anno fatto traslocare da Luglio ad Agosto/Settembre per dar modo alle Case di inserire le novità dell’autunno prossimo. Naturalmente questo speciale, o Focus che dir si voglia, è stato notevolmente condizionato dalla crisi pandemica di cui abbiamo ampiamente parlato nei numeri scorsi e, quando è stato programmato, nessuno avrebbe mai immaginato l’avverarsi dei drammatici eventi che ben conosciamo. Ad ogni modo, come vedremo, possiamo dire che oggi ciò che condiziona in modo profondo il mondo dei veicoli commerciali sono le nuove tecnologie e lo sviluppo dell’e-commerce. Tra le tante tecnologie che si affacciano sulla scena dei veicoli commerciali, ce ne sono alcune già disponibili, addirittura da diversi anni, altre che sono agli albori della propria evoluzione e altre ancora che si faranno attendere ancora un po’ prima di essere diffuse sul mercato. Inoltre, anche se quando si parla di motorizzazioni ecologiche si pensa subito all’elettrico, dobbiamo avere ben chiaro che “sostenibile” può voler dire persino il Diesel, passando dal metano, al biogas o agli ibridi. Dunque, come già sottolineato, la
decisione del quando e come modificare la propria flotta o semplicemente il proprio mezzo, non deve dipendere da simpatie per l’una o per l’altra tecnologia, né tantomeno dalle ammalianti offerte dell’una o dell’altra Casa costruttrice. Deve dipendere fondamentalmente da tre fattori: la tipologia di trasporto, ovvero la mission o il tipo di materiale trasportato, la percorrenza media giornaliera da cui dipende poi l’autonomia che deve avere il veicolo, e la tipologia di aree coperte dal proprio lavoro, quindi se si tratta di aree urbane, ZTL piuttosto che di zone industriali o di cantieri. Ciascuno di questi parametri influenzerà la vostra scelta e la cosa migliore è sempre farsi consigliare. Alcuni Costruttori, hanno messo a punto dei tools – come dicono quelli che parlano bene – per valutare questi parametri ed individuare la motorizzazione più adatta. Addirittura, i principali marchi presenti sul mercato offrono dei veri e propri studi di fattibilità, ovviamente per le grandi flotte per le quali ogni punto percentuale di risparmio o di maggiore costo impatta notevolmente sul bilancio aziendale. Una cosa è certa: la strada è tracciata e neanche questo stramaledetto Covid19 può e potrà farci tornare indietro. Anzi, per certi aspetti ha dato una accelerata ad alcune situazioni e trend. Per adesso godiamoci le meritate vacanze, cercando di lasciarci alle spalle i tre mesi terribili del lockdown e pensando al rilancio del nostro comparto, con nuove idee e nuovi approcci ad una vita che, sicuramente non sarà quella di prima ma, se siamo bravi, possiamo farla diventare migliore. #IOSTOCOLTRASPORTO
Nuovo Vector 4Seasons Cargo
UN SOLO PNEUMATICO. INFINITE DESTINAZIONI. Riduci i costi di utilizzo del tuo furgone e non farti fermare dal meteo.
Lamelle con effetto ad incastro per garantire sia l’aderenza che la stabilità del battistrada, su strade asciutte e bagnate.
Un nuovo disegno del battistrada, più ricco di gomma e rinforzato, per una distribuzione ottimizzata della pressione che garantisce una vita più lunga al pneumatico.
Maggior risparmio di carburante grazie ad un innovativo layer aggiuntivo che riduce il calore prodotto dall’attrito per una minore resistenza al rotolamento.
LO SCATTO
offerto da
PRONTI PER L’ULTIMO MIGLIO NEW YORK (U.S.A.), 1936
BREAKING NEWS
Klaus Rehkugler nuovo Responsabile Sales & Marketing di Mercedes-Benz Vans A partire dal 1° agosto 2020 Klaus Rehkugler (52 anni) sarà il nuovo Responsabile Sales & Marketing di Mercedes-Benz Vans e dipenderà direttamente da Marcus Breitschwerdt, Head of Mercedes-Benz Vans. Rehkugler è stato Responsabile della divisione europea Sales Operations and Marketing di Mercedes-Benz Cars. Diventerà il successore di Klaus Maier (58 anni), che a fine giugno ha lasciato l’azienda per scelta personale.
dalla STRADA THERMO KING
Torino-Lione: ultimati i lavori di allargamento del cantiere Si è conclusa la prima fase dell’allargamento del cantiere della Torino-Lione a Chiomonte. Le attività, iniziate nella notte del 22 giugno, si sono svolte nei tempi e nei modi previsti, secondo gli indirizzi concordati con la Regione Piemonte a favore dell’economia del territorio. L’area di cantiere è stata estesa di circa un ettaro, con la posa delle recinzioni e il varo di un ponte lungo 20 metri che collega le due sponde del torrente Clarea per la movimentazione dei mezzi di lavoro.
Pacchetto Mobilità, approvazione definitiva dal Parlamento Europeo Il Parlamento Europeo ha approvato il Pacchetto Mobilità. Le nuove norme garantiranno migliori condizioni di lavoro per i conducenti e parità di retribuzione, concorrenza più equa e lotta contro le pratiche illegali. Le norme sui tempi di riposo si applicheranno 20 giorni dopo la pubblicazione dell’atto. Le altre modifiche saranno applicabili 18 mesi dopo l’entrata in vigore degli atti giuridici..
La fabbrica Volkswagen di Zwickau produrrà solo auto elettriche Volkswagen ha dato il via alla totale conversione della fabbrica di Zwickau verso la mobilità elettrica. Gli investimenti per la transizione ammontano a circa 1,2 miliardi di euro. Nella fase finale di espansione, dal 2021, qui verranno prodotti sei modelli basati sulla piattaforma modulare elettrica MEB di tre diverse marche del Gruppo Volkswagen.
Il Salone di Ginevra riviato al 2022. Annullata l’edizione 2021 Il Salone dell’auto di Ginevra cancella anche l’edizione 2021. Tra le motivazioni rientrano le conseguenze finanziarie della cancellazione dell’edizione 2020, la crisi del settore automobilistico e il fatto che molti espositori avevano dichiarato in un sondaggio che probabilmente non avrebbero partecipato, preferendo invece tornare al Salone nel 2022.
IRU: l’autotrasporto ha perso 550 miliardi di euro nel mondo Secondo un rapporto dell’IRU, l’Organizzazione Mondiale dei Trasporti su Strada, le aziende di trasporto merci a livello globale prevedono un calo medio del 18% del fatturato nel 2020, per un totale di 551 miliardi di euro. Secondo l’Organizzazione adesso sono necessarie misure mirate al settore che siano all’altezza della situazione attuale.
Semirimorchi refrigerati a zero emissioni: la soluzione di Thermo King e BPW Thermo King e BPW hanno annunciato che uniranno le loro competenze in materia di ricerca e sviluppo per trasformare il modo in cui vengono alimentati i semirimorchi refrigerati. Le due aziende investono costantemente nello sviluppo e nell’evoluzione delle tecnologie per l’efficienza del trasporto sostenibile, il che dimostra come i benefici in termini di controllo della temperatura e di costi per i clienti siano indissolubilmente legati alle moderne tecnologie di trasporto. Dall’autunno 2019, hanno lavorato insieme per creare una soluzione sostenibile
per i semirimorchi refrigerati che non solo sarà rispettosa dell’ambiente, ma porterà alle aziende di trasporto anche notevoli risparmi sui costi. Oggi le due aziende hanno raggiunto un importante punto di incontro e sono convinte che i continui progressi compiuti porteranno presto sul mercato una soluzione affidabile ed efficiente, rendendo la refrigerazione a emissioni zero una realtà. Nei prossimi mesi verranno comunicate le principali tappe dello sviluppo del progetto di collaborazione con un’anteprima nel corso dell’anno.
MERCEDES-BENZ TRUCKS
Mercedes-Benz e Setra insieme per la sicurezza stradale Con i sistemi di assistenza alla svolta, Mercedes-Benz e Setra sono ancora una volta un passo avanti rispetto agli attuali requisiti di legge. I sistemi di assistenza alla svolta per truck saranno obbligatori per legge nell’UE solo a partire dal 2022 per i nuovi veicoli e due anni dopo per tutti i modelli già esistenti. Per i veicoli industriali lunghi di nuova immatricolazione, in Germania il sistema di assistenza alla svolta sarà obbligatorio a partire da luglio di quest’anno. Il sistema di assistenza alla svolta completamente integrato, identificato con il codice S1R, di Mercedes-Benz Trucks è disponibile dalla fine del 2019 non solo di fabbrica, ma anche come soluzione per il montaggio a posteriori, con le stesse funzionalità del sistema di serie – per tanti modelli di Actros, Arocs, Antos ed Econic costruiti a partire dal 2017. Il cuore
del sistema è costituito da due sensori radar di prossimità collocati sul telaio lato passeggero davanti all’assale posteriore del veicolo. Coprono un’intera corsia di marcia larga 3,75 m per tutta la lunghezza di un autoarticolato da 18,75 metri, più due metri in avanti e fino a un metro indietro. In caso di oggetti in movimento o fissi sul lato passeggero, il sistema di assistenza alla svolta avverte il conducente in diverse fasi, sia con segnali ottici, tramite un LED triangolare nel montante anteriore o un simbolo di avvertimento triangolare nel display della MirrorCam sul lato passeggero, sia con segnali acustici sul lato interessato. Degno di nota è il fatto che il sistema calcola anche il raggio di curva del rimorchio o semirimorchio, avvisando anche qui in caso di pericolo di collisione contro ostacoli fissi come semafori o lampioni.
dalla STRADA SMART MOBILITY
Targa Telematics partner tecnologico di FCA per i servizi di fleet management Targa Telematics e Fiat Chrysler Automobiles hanno siglato un’intesa pluriennale per le soluzioni di gestione flotte dei clienti business sul mercato europeo: Targa Telematics integrerà i veicoli FCA presenti nell’area EMA di alcune soluzioni digitali innovative e real time. Gli obiettivi sono molteplici: creare una vera e propria architettura tecnologica capace di dialogare con i singoli mezzi, integrare progressivamente su di essi servizi e soluzioni finalizzate a renderne la gestione e la manutenzione più efficaci ed efficienti, e assicurare un’esperienza di utilizzo migliore, sia per il driver, sia per il fleet manager. Con questo nuovo accordo, la collaborazione con FCA e il contenuto innovativo della soluzione si rafforzano ulteriormente con la
creazione del nuovo “My Fleet Manager Portal”. Targa Telematics, infatti, integra direttamente i propri servizi con le soluzioni “Uconnect Services”, “Alfa Connect Services” e “Mopar Connect” già predisposte di primo impianto da FCA o installate in after market su un numero sempre maggiore di vetture, per offrire una suite di applicazioni di Fleet Management per flotte
Corporate o Small Medium Enterprises. La piattaforma digitale di Targa Telematics, basata su Artificial Intelligence, Machine Learning e Big Data, dialoga con le vetture, raccogliendo i dati del singolo veicolo e rielaborandoli, con il risultato di generare redditività e sicurezza per i clienti business che utilizzano i veicoli FCA e non nelle proprie flotte.
EVENTI
Continuano i corsi dedicati al trasporto di evenT L’approfondimento di evenT, la nuova realtà dedicata alla formazione e informazione nel mondo del trasporto, non si ferma. Dopo il primo ciclo di corsi, da settembre ripartono gli appuntamenti dedicati al trasporto, questa volta sia in modalità webinar sia in presenza. Primo appuntamento il 16 settembre con un webinar dedicato alla logistica e al trasporto merci. Il 22 settembre si approfondirà il tema dei Social Media e del Web per le imprese di trasporto, con una giornata in aula durante la quale si analizzeranno le strategie e le azioni migliori per sfruttare al meglio queste risorse. Il calendario continuerà poi con “Mai più a scorte zero” (webinar - 30 settembre), “Blockchain e certificazioni aziendali” (webinar – 13 ottobre), “Il trasporto internazionale Extra UE” (webinar – 22 ottobre), “La progettazione del servizio al cliente” (in aula – 10 novembre) e “Il trasporto internazionale Intra UE” (webinar – 19 novembre). Calendario completo e iscrizioni su www.tforma.eu/calendariocorsi
MAN TRUCKS AND BUS
MAN TGE, l’assistenza pneumatici è “a domicilio” Dalla partnership tra MAN Italia, SUPERTRUCK e SIPAV nasce il veicolo MAN TGE in configurazione servizio di assistenza pneumatici con strumentazione specifica per la manutenzione e la sostituzione degli pneumatici. Il veicolo, per il quale su richiesta del cliente può essere prevista l’omologazione come “officina mobile”, viene proposto in versione furgone tetto alto ed un allestimento che prevede una equilibratrice digitale e uno smonta gomme elettroidraulico. I clienti interessati possono richiedere personalizzazioni specifiche sia per quanto riguarda il veicolo sia per l’allestimento. In questo modo le sostituzioni possono essere preventivamente pianificate per tutti i veicoli di rientro in sede a fine turno o per quelli già presenti a piazzale che, in breve tempo, possono nuovamente riprendere servizio. Grazie a questo servizio “a domicilio” le aziende guadagnano tempo utile da dedicare alla propria attività e gli autisti non perdono inutilmente ore di guida per la gestione della sostituzione degli pneumatici. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
9
dalla STRADA
PEUGEOT
DKV EURO SERVICE
Alleato della mobilità per gli spostamenti personali e professionali, ambasciatore del piacere di guida, il nuovo PEUGEOT e-Traveller, 100% elettrico, è la perfetta rappresentazione del concetto di ‘’POWER OF CHOICE’’ della Casa del Leone e si caratterizza per due livelli di autonomia, fino a 330 km nel ciclo di omologazione WLTP, due diverse capacità della batteria installata (50 kWh o 75 kWh), tre lunghezze (Compact, Standard e Long), altezza contenuta entro 1,90 m. Equipaggiato di numerose soluzioni tecnologiche il Nuovo PEUGEOT e-Traveller viene proposto in due versioni dedicate al trasporto di persone ed agli amanti del tempo libero: Shuttle, dedicata ai professionisti e agli esperti del trasporto di persone (Taxi, NCC, Shuttle per Alberghi, Aeroporti…) per i quali sono state pensate gli allestimenti Business (da 5 a 9 posti) e Business VIP (da 6 a 7 posti) e Multispace, dedicato al trasporto combinato con allestimenti Active e Allure, disponibili da 5 a 8 posti. Nuovo PEUGEOT e-Traveller coniuga dimensioni esterne compatte a capacità di carico massime, perché le batterie sono posizionate sotto il pianale, senza alcun impatto sul
DKV BOX EUROPE, disponibile il nuovo dispositivo di DKV Euro Service DKV Euro Service ha lanciato DKV BOX EUROPE, il nuovo dispositivo disponibile anche per i clienti che utilizzano mezzi superiori a 3,5 t e che permetterà di pagare i pedaggi statali in tutta Europa con un unico contratto e con un’unica fattura con il dettaglio di tutte le tue transazioni. La OBU DKV permette di pagare i pedaggi in Germania, Belgio, Austria, Francia, Spagna, Portogallo e i tunnel di Herren a Lubecca, Liefkenshoek in Belgio e Warnow a Rostock. Altri pedaggi saranno aggiunti a breve e non sarà necessario cambiare il dispositivo, perché è già compatibile con tutti i sistemi. Attivare e disattivare le tratte e i dispositivi è semplice e immediato, direttamente dal cruscotto online all’aggiornamento “over the air”. Un dispositivo pensato per agevolare i viaggi internazionali per i mezzi superiori a 3,5 t e snellire il lavoro amministrativo dei clienti DKV grazie all’unica fattura, chiara e trasparente, riepilogativa di tutte le transazioni.
Next Gen Travel : ecco il nuovo PEUGEOT e-TRAVELLER volume di carico ed il numero di posti all’interno del veicolo rispetto alle versioni con motorizzazioni termiche. La capacità di traino è stata preservata ed è possibile trainare fino a 1.000 kg. Nuovo PEUGEOT e-Traveller offre tre modalità di guida selezionabili attraverso il selettore DRIVE MODE: Eco (60 kW e 190 Nm erogati dal motore), Normal (80 kW, 210 Nm) e Power (100 kW, 260 Nm). Le due modalità di freno motore, con logiche specifiche di ricarica della batteria, sono pensate per agevolare la guida confortevole. Tutte le versioni di Nuovo PEUGEOT e-Traveller sono dotate di freno di stazionamento elettrico, una novità su questo modello. Oltre a liberare spazio sul pavimento, questa funzione conferisce maggior comfort e tranquillità nella guida quotidiana perché si inserisce automaticamente allo spegnimento del veicolo. Inoltre, in corrispondenza della console che ospita il pulsante del freno di stazionamento elettrico, ora ritroviamo uno spazio portaoggetti laterale protetto da una rete. Nuovo PEUGEOT e-Traveller sarà commercializzato in Europa (inclusa l’Italia) a partire dal 2° semestre 2020.
INFASTRUTTURE
Air Liquide ha annunciato la costruzione della prima stazione di idrogeno ad alNasce in Europa la prima stazione pressione in Europa per camion a lunga percorrenza. L’obiettivo è quello di acdi servizio di idrogeno ad alta pressione ta celerare la diffusione dell’energia a idrogeno attraverso progetti su larga scala, in
particolare nel segmento dei veicoli pesanti. La nuova stazione di grande capacità [700 bar, una tonnellata al giorno], sarà situata nel sito di Air Liquide a Fos-sur-Mer, nella Regione Provence-AlpesCôte d’Azur, in Francia. Permetterà fino a 20 rifornimenti giornalieri di camion a idrogeno a basse emissioni di carbonio che effettuano lunghe percorrenze, con un’autonomia fino a 800 km. La stazione sarà messa in funzione a inizio 2022 e fornirà idrogeno a basse emissioni di carbonio principalmente alla prima flotta europea composta da otto camion da 44 tonnellate appositamente creati per il progetto. Uno di questi camion sarà gestito da Air Liquide nell’ambito delle sue attività di fornitura di gas condizionati nella regione di Fos-sur-Mer. La stazione è progettata anche per il rifornimento di autobus e altri veicoli commerciali.
10
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
dalla STRADA CONSEGNE SCANIA
La nuova era di Napolitrans: sede rinnovata e 60 veicoli Scania Napolitrans, azienda leader nel settore del trasporto e della logistica a temperatura controllata, inaugura una nuova era con una nuova sede a Eboli e la presentazione della nuova flotta di 60 veicoli Scania, consegnati dalla concessionaria Diesel Tecnica. Un percorso di crescita inarrestabile, quello messo in atto dall’azienda campana, che ha ribadito l’importanza di continuare ad investire per crescere e rispondere al meglio alle esigenze dei propri clienti. L’inaugurazione della nuova sede di Napolitrans è stata un’occasione importante per ribadire la voglia di ripartire puntando sul trasporto, un settore fatto di tante realtà che, nel pieno dell’emergenza sanitaria, hanno fatto grandi sacrifici per continuare a servire al meglio il nostro Paese. Proprio su questa tema è intervenuto Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania: “Sono state fatte tante promesse. Ora però è necessario passare dalle parole ai fatti. Il settore dei trasporti non deve essere considerato usa e getta, ad emergenza conclusa dobbiamo ricordarci del valore strategico che ha da sempre per il nostro Paese. Facendo il bene dei trasporti si fa il bene di tutta l’Italia”.
LOGISTICA INTEGRATA
Gifuni, nove pesanti stradali per gestire i trasporti per i settori aeronautico e dell’automotive IVECO ha consegnato nove pesanti stradali alla Gifuni Srl, azienda di trasporti, che si occupa di logistica integrata su misura. La consegna è avvenuta presso la sede dell’azienda di S. Anastasia (NA), alla presenza di Salvatore Gifuni, Amministratore Delegato dell’azienda e di Carmine Ceglia, Sales Specialist di Socom Nuova, la concessionaria IVECO di riferimento di zona. L’azienda ha scelto i mezzi IVECO per gestire le attività di trasporto di alcune aziende dei settori aeronautico e dell’automotive. La fornitura, consegnata in un’unica soluzione, comprende sette IVECO S-Way modello AS440S51T/FP nella versione diesel e due Stralis modello AS440S46T/P alimentati a LNG, che sono andati a implementare una flotta di 42 veicoli. I veicoli sono dotati di tutte le più moderne tecnologie per il comfort e la sicurezza e dei più elevati sistemi di connettività, che completano l’esclusivo design della nuova cabina, al cui interno tutto è progettato per rispondere al meglio alle necessità dell’autista e migliorarne la vita a bordo. LNG
SOSTENIBILITÀ
La Casilli Enterprise verso la sostenibilità con l’acquisto di veicoli Scania di ultima generazione Casilli Enterprise è un’azienda attiva da quattro generazioni nel settore trasporti e logistica. Ha sede a Nola, da qui si estende un network di filiali in continua crescita ed espansione. Alla guida dell’azienda i fratelli Francesco e Raffaele Casilli, al fianco del padre Cosimo, il faro della famiglia. La Famiglia Casilli ha sottolineato ancora una volta la necessità di continuare ad investire per crescere, con l’acquisto di veicoli Scania di ultima generazione, consolidando così la collaborazione con Italscania e con la concessionaria Diesel Tecnica. L’azienda di Nola, in particolare, ha acquistato i nuovi R 500 con motore Scania da 13 litri, leader di mercato, ed i nuovissimi “Green Truck”, trattori Scania LNG con motore a metano 13 litri, una coppia di 2000 Nm e 410 CV, con semirimorchio isotermico Lamberet che prevede un abbattimento importante di CO2 ma soprattutto una significativa riduzione dei consumi e quindi una migliore economia operativa totale.
Primi veicoli LNG per Spezzano Trasporti Con l’acquisto di dieci Stralis Natural Power fanno ingresso nella flotta dell’azienda cosentina Spezzano Trasporti i primi veicoli IVECO alimentati a LNG. La fornitura rappresenta la volontà della Spezzano di realizzare un trasporto realmente sostenibile attraverso l’impronta altamente tecnologica ed ecologica dei pesanti stradali a marchio IVECO. Gli Stralis 460 NP, infatti, sono capaci di ridurre significativamente l’impatto ambientale e realizzare un risparmio dei costi di gestione senza rinunciare a prestazioni di alto livello e a un’autonomia di 1600 km. I veicoli verranno impiegati in prevalenza sulle tratte del centro-nord Italia per il trasporto alimentare. Gli Stralis oggetto della consegna sono equipaggiati di un motore Cursor 13, che sprigiona 460 CV di potenza e una tecnologia progettata per determinare una significativa riduzione dei consumi e dell’azione inquinante – con un 90% in meno di NO2, il 95% in meno di PM – e sono già predisposti per l’utilizzo con il bio-metano, il carburante ricavato da fonti rinnovabili già disponibili, che permette di realizzare una circular economy al 100%, con il 95% in meno di CO2 rispetto alle equivalenti versioni diesel.
IVECO S-WAY
Tecnologia e innovazione con IVECO S-Way
RENAULT TRUCKS
Gruppo Saviola, una flotta targata Renault Trucks La consegna di 16 veicoli Renault Trucks, in aggiunta ai sette già consegnati nel 2019, amplia la flotta dell’azienda Trasporti Delta, società di trasporto del Gruppo Saviola, specializzato nella produzione di pannelli truciolari in legno. La nuova fornitura comprende quattordici Renault Trucks T 480 6X2, otto Renault Trucks T 480 4X2 e un Renault Trucks T 480 High Sleeper Cab 4X2. Al centro della scelta della Losanga ci sono la compatibilità ambientale, la sicurezza degli autisti e la riduzione dei consumi di carburante. “Il nostro Gruppo persegue la salvaguardia dell’ambiente non solo nella produzione, ma anche nell’intera filiera logistica, perciò abbiamo deciso di usare solamente veicoli con motore Euro VI”, spiega Alfredo Saviola. “I nuovi Renault Trucks T 480 entrano in tale programma, sia sostituendo automezzi della precedente generazione, sia ampliando la flotta. Oltre al basso impatto ambientale, chiediamo ai nostri veicoli industriali la massima sicurezza per gli autisti e consumi ridotti. Sono tutte caratteristiche che troviamo nei modelli di Renault Trucks, unitamente a una rete di vendita e assistenza competente”.
Palena Autotrasporti V. & C. Srl, azienda di logistica e trasporti con sede ad Atessa (CH), che effettua le sue tratte in tutto il territorio nazionale ed europeo, ha ampliato il proprio parco veicolare con l’acquisto di 10 IVECO S-Way. La fornitura, che sarà impiegata per servire le linee lungo raggio che collegano la Val di Sangro con Milano e con Torino, consta di sei trattori stradali modello AS440S48 T/P e quattro cabinati modello AS260S48YFSCM P4800 che ospiteranno un allestimento con centina, telone e rimorchio con attacco biga. I veicoli oggetto della fornitura costituiscono la risposta ideale alle attese del cliente in termini di consumi e connettività. Anche la casa di spedizioni Gazzotti, che si occupa di autotrasporti nazionali e internazionali di merci su strada per il nord Italia e l’Europa ha acquistato una fornitura di veicoli composta di sette IVECO S-Way, tre dei quali nella versione trattore AYAS440S51 T/P e quattro in quella motrice stradale AS260S51 Y/PS allestiti con ribaltabile trilaterale, nonché di un Eurocargo ML150E25P e un Daily 70C14N. I pesanti stradali sono destinati a servire la tratta Italia – Francia. I mezzi più piccoli verranno utilizzati per effettuare consegne e ritiro merce in Piemonte e Lombardia. Si rinnova in questo modo una partnership che dura ormai da anni.
ACITOINOX
Fenomeno S-Way, ACITOINOX “veste” il venticinquesimo trattore Sono stati venticinque i nuovi pesanti di Torino che ACITOINOX ha “vestito” direttamente nel proprio atelier, senza contare, naturalmente chi ha comprato solo alcuni degli accessori che compongono il kit. Si tratta di un risultato eccezionale, soprattutto se si considera che l’S-Way è stato presentato meno di un anno fa. Praticamente è come se dall’atelier campano fossero usciti due S-Way, completamente allestiti ogni mese. Gli ultimi due esemplari trattati sono stati due trattori 4x2: un 510 Cv della PG Multiservizi di Reggio Calabria, di un bel Rosso Maranello, portato e ritirato dal titolare dell’azienda, Giuseppe Papalia; l’altro un 480 Cv della 3C Trasporti di Abbadia San Salvatore, in provincia di Siena. La realizzazione di quest’ultimo, è stata leggermente più laboriosa: Claudio Crociani, titolare dell’Azienda toscana, si era fatto spedire una parte degli accessori del kit per farli montare autonomamente, ma poi, appena ha potuto, è piombato in Azienda per completare l’acquisto del kit e per farselo montare e testare dalle abili mani degli artigiani di ACITOINOX. Val la pena di ricordare come la finitura nero opaco e le grafiche rosse abbiano esaltato gli acciai del kit, restituendo davvero un’immagine di potenza.
NICOLI TRASPORTI
Nicoli Trasporti riprende l’attività con nuovi veicoli green IVECO ha consegnato i primi 30 IVECO S-Way NP nella versione alimentata a gas naturale liquefatto all’azienda Nicoli Trasporti Spedizioni Spa, azienda leader nel trasporto di prodotti per il settore edile, siderurgico oltre che nel trasporto di materiale ferroviario e prefabbricati in genere. I veicoli acquistati fanno parte di una fornitura più ampia di 50 unità a LNG e rappresentano la scelta green compiuta dall’azienda lombarda di introdurre mezzi ad alimentazioni alternative e convertire il proprio parco veicolare in direzione sostenibile, sia dal punto di vista economico sia da quello ecologico. Gli IVECO S-Way oggetto della fornitura andranno a integrare le flotte operanti dalla sede di Bergamo e dalle filiali di Ravenna e Udine verso tutte le tratte nazionali, garantendo elevate performance e un’autonomia di 1600 km a fronte di una riduzione delle emissioni di NO2 del 90%. Sono inoltre già predisposti per l’utilizzo con il bio-metano, carburante ecologico per antonomasia – già pronto e in costante espansione come anche l’infrastruttura di rifornimento connessa – che permette una riduzione di CO2 dal 95% (well to wheel) a oltre il 100% a seconda dei processi produttivi del bio-metano stesso.
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
13
dalla STRADA DAF TRUCKS
DAF, nuovo sistema sistema di avvertenza anticollisione anteriore (FCW). Per la di frenata
AEBS-3
14
visivi unitamente ad impulsi di frenata, il sistema comunica al conducente di reagire in caso di potenziale ed imminente collisione. Se il conducente non reagisce, il veicolo attiva automaticamente una frenata di emergenza per
O
O
TO CIA
evitare una collisione o mitigarne l’impatto. L’AEBS-3 è in grado di eseguire una frenata di emergenza completamente autonoma per evitare le collisioni con veicoli fermi e in movimento a una velocità massima di 80 km/h.
TO CIA
ASS
ASS
IL BOLLETTINO DELL’AUTOCARRO
DAF Trucks introduce per la sua intera gamma LF, CF e XF il nuovo AEBS-3, un sistema di frenata tecnologicamente avanzato che migliora ulteriormente la sicurezza del veicolo e, di conseguenza, quella stradale. Il moderno impianto frenante di terza generazione è in grado di eseguire una frenata di emergenza completamente autonoma per evitare le collisioni con veicoli fermi e in movimento a una velocità massima di 80 km/h. Questo sofisticato sistema di sicurezza è fornito in combinazione con il controllo adattativo della velocità di crociera (ACC) e il
nuova generazione del sistema AEBS, DAF Trucks utilizza un doppio radar ad alta precisione con 16 antenne per il rilevamento a lunga distanza e a distanza ravvicinata. È dotato di un sensore a lungo raggio con una portata di rilevamento fino a 250 metri; la più ampia attualmente disponibile. Questa caratteristica consente al sistema di riconoscere in anticipo le situazioni potenzialmente pericolose. Il campo visivo a breve raggio, incrementato fino a 120°, consente di vedere in anticipo se un altro veicolo taglia la strada, anche in condizioni meteorologiche avverse e in situazioni di scarsa visibilità, quali nebbia e sole basso. Grazie ad intensi segnali acustici e
RAGIONE SOCIALE AC ROLCAR SRL
RAGIONE SOCIALE FIAMM ENERGY TECHNOLOGY SPA
SEDE VIA EMILIA, 12 – 10099 SAN MAURO TORINESE (TO)
SEDE Viale Europa, 75 – 36075 Montecchio Maggiore (VI)
BREVE PROFILO AZIENDALE Con due stabilimenti produttivi e una sede logistica, Ac Rolcar progetta, produce e distribuisce alzacristalli elettrici e manuali applicabili a 50 case automobilistiche (certificazioni ISO 9001:2015, ISO 14000, ISO TS 16949 in transizione verso IATF).
BREVE PROFILO AZIENDALE FIAMM Energy Technology è un azienda multinazionale attiva nella produzione e distribuzione di accumulatori per avviamento autoveicoli e per uso industriale nata in seguito alla separazione dal Gruppo FIAMM del business delle batterie automotive e delle batterie industriali con tecnologia al piombo. Per essere vicina alle esigenze dei clienti FIAMM Energy Technology dispone di circa numerose sedi commerciali e tecniche (tra cui Italia, Germania, Gran Bretagna, Slovacchia, Francia, USA, Spagna, Singapore, Malesia, Cina) e di una rete diffusa di importatori e distributori ed opera con un organico di mille persone.
SETTORE MERCEOLOGICO Automotive Aftermarket PRINCIPALI PRODOTTI Ad oggi sono più di 3.000 i riferimenti alzacristalli presenti a catalogo, che assicurano un’elevata copertura del parco veicoli circolante europeo. Oltre agli alzavetri, nella gamma prodotti di Ac Rolcar si trovano anche serrature e maniglie, videocamere e sensori di parcheggio, pompe lavavetri e serbatoi, guarnizioni e tubi.
SETTORE MERCEOLOGICO Produzione, distribuzione accumulatori al piombo con tecnologia ad Acido Libero edAGM PRINCIPALI PRODOTTI Business Mobility Power Solutions: Batterie per auto; Batterie per auto con sistemi Start & Stop; Batterie per moto e scooter; Batterie per veicoli commerciali (LCV – HCV); Batterie per tempo libero, caravan e nautica
MERCATI GEOGRAFICI DI RIFERIMENTO Ac Rolcar distribuisce in Europa, America e Australia i suoi quattro marchi: Ac Rolcar, Siccom, LiftSystem e Lucas
MERCATI GEOGRAFICI DI RIFERIMENTO EMEA & APAC
FATTURATO Fatturato aggregato 18ML
FATTURATO 236 milioni di € al 31/03/2019
CONTATTI Tel 011.2732474 – e-mail: info@acrolcar.it
CONTATTI Tel 0444 709311 – e-mail: info.starter@fiamm.com
SITO INTERNET www.acrolcar.it
SITI INTERNET www.fiamm.com – www.fiammnetwork.com
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
c
on l’approvazione della legge sulla sicurezza nazionale “è la fine di Hong Kong come il mondo l’ha conosciuta finora”, twitta Joshua Wong, uomo simbolo della protesta. Un lockdown politico mentale ideologico e fisico imposto dalla Cina. Abbiamo imparato questa nuova parola inglese applicata per significare l’isolamento che tutti noi abbiamo o avremmo dovuto fare per proteggerci e non contaminare gli altri dal diabolico Corona Virus, pandemia sopraggiunta improvvisa e propagatasi troppo velocemente in tutto il mondo. A mia memoria, non ricordo nessun altro geocataclisma, non bellico, che abbia coinvolto così tanti Stati del pianeta. Ci sono stati terremoti, guerre, alluvioni, tornado, tsunami di enorme portata con migliaia di morti. Erano fenomeni localizzati che si sono sfogati colpendo un territorio ma lasciando integri tanti altri Stati. Molte sono state le degenerazioni dell’ambiente provocate non solo dalla natura ma sopra tutto dall’uomo. Un grande pensatore quale è stato Adorno ha affermato che la “volgarità è essere dalla parte della propria degradazione”. Ci sono personaggi politici potentissimi che interpretano benissimo questa definizione. Oserei dire che siano alcuni Capi di Stato stranieri piuttosto che politici italiani. Preciso meglio: sicuramente abbiamo dei politici italiani che sono profondamente volgari e interpretano benissimo (ahinoi!) la degradazione della nostra società e l’appannamento progressivo dell’immagine dell’Italia all’estero, ma non basta pensare di cambiare politici al governo. Si dovrebbe poter cambiare
il governo senza elezioni, mettendo in lockdown almeno il 50% dei parlamentari, dando così la possibilità a dei governanti qualificati (perché ci sono?) di riformare questo Paese, oramai alle prese con lo smembramento culturale dei territori regionali, con la chiusura di fabbriche industriali rilevanti per l’occupazione (Alitalia, Ilva) con il cambiamento epocale della proprietà di attività commerciali, che in città fortemente turistiche come Roma, Venezia, Firenze, sono in mano a persone provenienti da Paesi orientali. Se vi capita di andare a Venezia preparatevi a restare attoniti: più del 50% dei ristoranti turistici sono in mano a stranieri, più del 60% dei negozi di souvenir, di moda (non le griffe) sono stati comperati dagli orientali. Solo le vecchie trattorie storiche di Venezia resistono ancora. Mi chiedo quanto resisterà Cipriani, tuttora con il locale chiuso. A 94 anni si è posto giustamente l’interrogativo: chi me lo fa fare di continuare?
il dorsale
Il lockdown della politica
di
Gian Paolo Pinton
Ma destra e sinistra hanno ancora senso di esistere?
In questa pagina triste che sta vivendo il Mondo, pensiamo al futuro con realismo. Nessuno potrà combattere da solo i cambiamenti climatici, le nuove pandemie, la povertà crescente, creandosi uno Stato fortino isolandosi dal resto del mondo e pensando solo ai propri sudditi. La parola sovranismo significa cercare di pensare solo a sé stessi e in questo momento storico credo possa essere il veleno giusto per anticipare catastrofi e indigenze che colpiranno gli Stati che non collaboreranno fra loro. Poi c’è chi inventa i fascisti di sinistra: non si ricordava più. Bastava dire i comunisti. Non perdetevi di leggere: La misura del tempo, di Gianrico Carofiglio. Ed. Einaudi.
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
15
dalla STRADA TOTAL
Total Italia entra nel mercato del GNL In linea con l’obiettivo “Net Zero by 2050” del Gruppo Total, vale a dire azzerare il proprio “impatto ambientale” in Europa entro il 2050, Total Italia entra nel mercato della commercializzazione del GNL in Italia, affiancando questa attività agli altri progetti rivolti alle nuove energie e a uno sviluppo sostenibile. L’offerta di Total Italia si rivolge anche alle aziende del settore industriale (per i propri impianti di produzione) e navale (per le proprie flotte) che hanno deciso di ridurre le emissioni inquinanti ed i propri costi utilizzando il GNL. L’impegno crescente nel GNL da parte di Total Italia rientra nella sfida climatica e nella strategia di sviluppo del Gruppo come società energetica ad ampio raggio, con un’offerta di carburante, gas, elettricità a basse emissioni di carbonio e soluzioni zero carbon come parti importanti del suo business.
MERCEDES-BENZ
“Electric first”, Mercedes-Benz annuncia una partnership con Farasis, produttore di celle per batterie Un altro passo in avanti per l’obiettivo CO2 neutral della strategia di Mercedes-Benz, “Ambition2039”: una partnership strategica di vasta portata con il produttore cinese di batterie Farasis Energy (Ganzhou) Co., Ltd., che include anche l’acquisizione di una partecipazione azionaria. Gli elementi chiave dell’accordo includono lo sviluppo e l’industrializzazione di tecnologie altamente avanzate, accompagnate da ambiziosi obiettivi di competitività dei costi. L’attenzione tecnologica si concentra su un aumento significativo della portata attraverso progressi nella densità energetica e nella riduzione dei tempi di ricarica. L’accordo fornirà una fonte sicura di fornitura di celle batteria per la strategia di elettrificazione di Mercedes-Benz, mentre Farasis ottiene garanzie sulla pianificazione della capacità produttiva. Per poter soddisfare la crescente domanda dei futuri impianti tedeschi MercedesBenz, Farasis sta realizzando un impianto per la costruzione di batterie a Bitterfeld-Wolfen che offrirà fino a 2.000 nuovi posti di lavoro. Il sito produttivo della Germania Orientale è stato progettato fin da principio come fabbrica CO2 neutral.
CONTINENTAL VDO
Continental lancia il nuovo sistema turn assist per i veicoli commerciali
16
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
La società tecnologica Continental ha sviluppato un radar-based turn assist system in grado di rilevare ciclisti e pedoni e che gli operatori della flotta possono facilmente utilizzare a bordo dei propri veicoli commerciali. Il radar garantisce una rilevazione particolarmente affidabile di altri utenti della strada accanto al veicolo. L’area monitorata è di quattro metri a lato del mezzo e fino a 14 metri nella parte anteriore. Il software VRU (Vulnerable Road User) valuta le informazioni dei sensori radar. Se un ciclista si trova all’interno dell’area di copertura, l’autista viene avvisato acusticamente e visivamente. RightViu può essere montato rapidamente e facilmente a bordo dei veicoli e non richiede un display in
cabina. Il radar è installato sul supporto dello specchietto retrovisore, quindi non devono essere effettuati fori nella carrozzeria del veicolo. Il sistema utilizza l’autobus CAN esistente nel veicolo. L’unico requisito è che il radar deve essere installato a un’altezza di almeno due metri in modo che abbia il giusto raggio di rilevamento, questa condizione può essere soddisfatta da quasi tutti gli autobus e camion pesanti. Gli sviluppatori di Continental stanno attualmente lavorando a una soluzione per veicoli commerciali leggeri che sarà, anch’essa, basata su radar. RightViu ha ricevuto il General Operating Permit (GOP) e soddisfa quindi una condizione indispensabile per godere del sostegno finanziario pubblico.
volta pagina
Il Van per la cultura
i
Paolo Volta, giornalista, saggista e consulente di Economia dei trasporti di
Se tu non vai dai libri, i libri vengono da te
18
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
l trasporto può essere anche uno strumento di diffusione culturale. È vero, infatti, che il libro consente spesso al lettore di viaggiare, ma a volte è il libro stesso a muoversi. La prima biblioteca mobile è del 1857, ed era attiva nel nord dell’Inghilterra, in particolare tra otto cittadine della Cumbria: un carro trainato da cavalli gestito da un commerciante e filantropo di nome George Moore. Negli Stati Uniti la prima biblioteca mobile girava la contea di Fairfax, in Virginia, dal 1890 fin dopo la Seconda guerra mondiale. Il numero di biblioteche mobili americane crebbe all’inizio del Novecento. Nel 1905 la biblioteca Washington County Free iniziò a portare i libri su un carro a chi abitava in zone isolate della contea di Washington, nel Maryland. Un’altra delle prime biblioteche mobili a motore fu quella della bibliotecaria Sarah Byrd Askew, che nel 1920 si mise a guidare una Ford T per portare i libri nella campagna del New Jersey. Dopo la crisi economica del 1929 il governo americano finanziò le biblioteche mobili in Kentucky e nella regione montuosa degli Appalachi; tra il 1936 e il 1942 la maggior parte di queste biblioteche non era ancora motorizzata. Alla fine degli anni Trenta c’erano circa 60 biblioteche mobili negli Stati Uniti. Durante la Seconda guerra mondiale il loro numero diminuì e tornò a crescere negli anni Cinquanta. In Italia la prima biblioteca mobile, il “bibliobus”, fu introdotta dallo scrittore Luciano Bianciardi tra il 1951 e il 1954. In Basilicata c’è una biblioteca per bambini simile, che
dal 1999 gira la provincia di Matera su un’Ape 500: si chiama Biblomotocarro ed è stata creata da un ex insegnante di scuola elementare, Antonio La Cava. In Toscana sono 10 le realtà che hanno un bibliobus, sette di queste coinvolgono un territorio intercomunale o provinciale. In alcune aree vengono organizzate biblioteche mobili ‘stagionali’, programmate cioè solo in certi periodi dell’anno: la Biblioteca di Follonica (GR) gestisce un bibliobus che in estate raggiunge la spiaggia grossetana; la Biblioteca di Castelnuovo Garfagnana (LU) assicura un servizio bibliotecario ‘itinerante su ruote’ solo nel periodo estivo, in occasione di manifestazioni e feste locali. Insomma, il furgone fondamentale per diffondere cultura e raggiungere luoghi ameni, ma anche protagonista discreto di successi letterali quali “La signora nel furgone” di Alan Bennett, dove l’attrice, trovando dimora in un furgone parcheggiato in una strada di Londra, da semplice senzatetto, sale di un gradino la scala sociale. E ancora, protagonista anche nella ventiquattresima edizione di Festivaletteratura 2020 con il furgone poetico. Il furgone poetico s’aggirerà per Festivaletteratura caricando ogni giorno poeti e artisti diversi. Attraversando aree forse meno frequentate del centro storico secondo percorsi puntualmente segnalati sulla mappa del Festival, il furgone sosterà in piazze, sagrati di chiese, orti urbani, spazi industriali di particolare suggestione per permettere al poeta di tenere la sua esibizione davanti a un pubblico di passanti o di cultori di versi, messi sull’avviso dal programma del Festival.
ON THE ROAD California, arrivano limiti ambientali per i camion
FREIGHTLINER
aumenta i test operativi dei pesanti elettrici Daimler Trucks North America continua e aumenta i test su strada in condizioni operative dei Freightliner elettrici usufruendo delle flotte dei propri clienti in Nord America. La nuova flotta di Customer Experience di Daimler Trucks North America è composta da sei Freightliner eCascadia per impieghi gravosi e due Freightliner eM2 106 per il medio carico. Per un periodo di 22 mesi, quattordici clienti, che operano in settori diversi del trasporto, avranno a disposizione i veicoli da usare nell’ambito della loro normale attività. I clienti sono alcuni dei maggiori proprietari di flotte negli Stati Uniti e rappresentano, in totale, oltre 150mila degli autocarri pesanti e medi (delle classi 6 e 8) che quotidianamente percorrono le strade statunitensi. La flotta di test Customer Experience va a completare la flotta di innovazione di 30 Freightliner eTrucks che, dal 2018, sono in servizio presso grandi Imprese di trasporto e che hanno recentemente raggiuto i 200mila chilometri cumulativi. Il lancio sul mercato di Freightliner eCascadia e del medio eM2 è previsto per la fine del 2021.
Con UPS i farmaci
arrivano dal cielo
20
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
Era davvero nell’aria e ha sorpresero davvero pochi osservatori: dopo i vincoli ambientali Ue sempre più stringenti alla CO2 dei camion (-30%),dalla California, tradizionalmente lo stato più “green” del continente americano, arriva una posizione ancora più netta sui mezzi pesanti. Primi al mondo, infatti, in California hanno stabilito dei target vincolanti dal 2024 per la vendita di mezzi pesanti a emissioni zero, elettrici o a idrogeno. Il tutto nonostante la ferma opposizione di Donald Trump. Entro il 2024, una quota tra il 5 e il 9% dei camion venduti in California dovrà essere zero emissioni. E viene da scommetterci, il Tesla Semi di Elon Musk sarà uno dei protagonisti di questa rivoluzione. La quota d’obbligo salirà al 30-50% entro il 2030 e al 100% entro il 2045. In Europa al momento, al di là del tetto alle emissioni CO2, per i camion c’è solo un obiettivo volontario e non vincolante del 2% di vendite zero emissioni. “I giorni dei camion alimentati con i combustibili fossili in California stanno finendo – ha detto Pauline Fournols, portavoce della ONG ambientalista Transport & Environment – perché quello che si può fare al di là dell’Oceano si può fare anche qui”.
UPS Flight Forward la consociata della multinazionale del delivery che si occupa di sviluppare la consegna attraverso i droni, ha raggiunto un accordo con CVS Health Corporation. UPS impiegherà i droni per consegnare i medicinali soggetti a prescrizione medica da una farmacia CVS a The Villages in Florida, la più grande comunità di pensionati degli Stati Uniti che accoglie oltre 135mila residenti. Le soluzioni di consegna con i droni offrono ai privati un’alternativa conveniente al ritiro presso la farmacia. Lo scorso anno UPS e CVS avevano annunciato la collaborazione per studiare l’avvio delle consegne con
i droni e a novembre avevano effettuato le prime consegne per una farmacia di Cary nella Carolina del Nord. Il nuovo servizio dedicato a The Villages, è stato lanciato a maggio nel rispetto della normativa dell’aviazione federale con l’autorizzazione a operare durante la pandemia. Il progetto potrebbe essere esteso per includere le consegne di altre due farmacie presenti nell’area. I primi voli coprono meno di un chilometro ed eseguono le consegne in un luogo vicino alla comunità di pensionati da dove, inizialmente, sarà un veicolo su gomma a completare la consegna fino alla porta dei residenti.
c
ari lettori, eccoci al numero a cavallo dell’estate che, nemmeno a dirlo, sarà un’estate insolita per tutti, e per molti anche dura. È la logica ed aritmetica conseguenza della gestione della pandemia, non tanto per quanto riguarda la iniziale fase di lockdown, quanto per quella della ripresa che, a parte pomposi proclami, non si è mai davvero concretizzata. Vuol dire che le spiagge sono vuote o i ristoranti deserti? Assolutamente no. C’è una parte di Paese che, come un club elitario di fortunati, in realtà non ha subito grandi conseguenze dal virus e dal periodo di chiusura totale, addirittura qualcuno ha anche guadagnato ricchezza in questo periodo. Oltre a questi, però, c’è una gran parte di Italia, in particolare autonomi o lavoratori precari, che non hanno ricevuto supporto durante questo periodo e che, in ogni caso, hanno subito gravi difficoltà per essere stati costretti ad arrestare forzatamente l’attività. Spesso si parla di smart working e dei relativi benefici o punti negativi. Io sono uno dei fortunati che ha potuto continuare l’attività lavorativa “da remoto”, e quindi anche a percepire il salario; dall’altro lato, invece, una miriade di precari che non hanno ricevuto alcuna protezione, oppure che sono stati in trepidante attesa da parte degli esperti virologi o scienziati per sapere le modalità, spesso assurde e non realizzabili, di se e come si potesse riaprire. Pensiamo alla scuola: e non lo dico solamente come un padre di figli in età prescolastica particolarmente impattato, ma credo che ciascuno di noi italiani debba indignarsi di come questo Paese abbia considerato
la scuola. Chiusura totale e impossibilità alla riapertura. Lo stesso vale per i teatri, dove non si è arrivato alla definizione di protocolli di sicurezza adeguati a poter riprendere le attività. Lo stesso NON vale per il calcio, che invece ha trovato le modalità corrette di distanziamento sociale tra i calciatori: e non basta l’assurdità di pensare al distanziamento durante le fasi normali di gioco, come ad esempio un contrasto di cui ne capitano infiniti durante le partite; quando ci sono i goal, che fanno i giocatori nell’esultanza? Si abbracciano! Che fanno durante le premiazioni? Si abbracciano. Un paradosso in sé, ed una pesante offesa verso i tanti che sono stati obbligati a non lavorare per via della pandemia e i molti che lo sono ancora. Badate bene, lo dico da tifoso di calcio e per me lo stadio è la suprema espressione di liberazione mentale. Ma non posso tollerare in maniera silente che un Paese avanzato possa pensare prima al gioco del pallone e poi alle forme culturali, come scuola, teatro o musica. I nostri governanti ci dicono che gli altri Paesi ci hanno imitato e siamo di esempio per tutti? Beh, a parte che non so quanti siano ancora disposti a bersi questa barzelletta, ma sicuramente non in questo aspetto dal momento che moltissimi altri Paesi hanno pensato prima a riaprire le scuole e come farlo in sicurezza, e poi dopo hanno pensato al calcio. Non è giusto trincerare la propria mancanza di competenze dietro le minacce del virus e la presunta protezione della salute. Bisogna sicuramente fare delle scelte coraggiose, ma chiudere tutto e paralizzare un Paese già fragile come il nostro non è coraggioso, bensì semplicemente suicida.
di Alessandro Musumeci, PSA Group Sales Planning, Distribution & Supply Chain Director
non solo TIR
Paradossi pandemici
Il calcio è il panem et circenses dei tempi moderni www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
21
RUOTE INDUSTRIALI
MARRAFFA
Eccezionale
veramente N
Mauro Massaro, responsabile grandi trasporti e sollevamento dei Marraffa Srl.
22
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
ella nostra continua ricerca di sfaccettature nuove o diverse o inusuali del grande e affascinante mondo del trasporto e della logistica, un mondo nel qual viviamo, ci siamo imbattuti per una serie di motivi nel gruppo Marraffa. Si tratta di un’azienda pugliese, che da oltre 40 anni si occupa di grandi trasporti eccezionali e di sollevamento. Quando parliamo di trasporti eccezionali, parliamo di convogli di un centinaio di metri per manufatti che arrivano e superano le 500 tonnellate che, tanto per essere chiari,
in Italia, sono davvero in pochi a poter fare. Si tratta di un lavoro, di una specializzazione a se stante, abbastanza lontana dal trasporto classico di cui solitamente ci occupiamo, incredibilmente complicata, terribilmente costosa e oggi, almeno in Italia, molto difficile da portare avanti, sia per la burocrazia che anche in questo settore è terribile, sia per le condizioni delle nostre strade, in particolare dei ponti e dei cavalcavia.
GRANDI TRASPORTI E SOLLEVAMENTO
Curiosi di saperne di più, abbiamo incontrato Mauro Massaro che di Marraffa è responsabile tecnico dei grandi trasporti eccezionali e dei sollevamenti.
Ecco come la Marraffa, azienda pugliese con quarant’anni di esperienza, porta in giro per l’Italia e per l’Europa manufatti da oltre quattrocento tonnellate. Vediamo come funziona un settore del trasporto estremamente complicato, difficile e bersagliato dalla burocrazia di
Ferruccio Venturoli dal prelievo in cantiere o in stabilimento, quindi dal sollevamento del manufatto e caricamento sul camion fino al posizionamento finale”. Abbiamo detto che il trasporto eccezionale di grandi manufatti è un lavoro molto, molto complesso che implica studi di fattibilità, richiesta di autorizzazioni, spesso modifica di tratti di strada. È un lavoro che comincia prima ancora che il committente decida se realizzare o meno il manufatto. Insomma, vista la burocrazia, lo stato delle strade e le nuove limitazioni imposte dal Codice della Strada il lavoro per definire la fattibilità di un trasporto e per pianificarlo richiede molto, molto tempo, anche due anni.
Prima domanda: perché trasporto e sollevamento? “Perché ormai il trasporto eccezionale senza il sollevamento non ha quasi ragione d’essere – risponde Massaro – e molto spesso le due attività si integrano e si completano a vicenda. Quando arriviamo a destinazione, un cantiere, un porto o un sito industriale, dobbiamo scaricare la merce e siccome quello che trasportiamo è merce non solo molto ingombrante, ma anche molto, molto pesante, scaricarla, posizionarla e installarla sono attività importanti quasi come il trasporto stesso. Tant’è che i clienti chiedono sempre più spesso un unico responsabile per tutta l’attività,
IL PROGETTO DI FATTIBILITÀ
“Quindi – riprende Massaro – se, per esempio, l’azienda deve costruire una caldaia che pesa 450, 500 tonnellate, e bisogna trasportarla per cento chilometri su una strada pubblica, per arrivare al porto e imbarcarla sulla nave, bisogna prima sapere se è trasportabile. Facciamo un esempio: se questa caldaia viene costruita a Gioia del Colle, una località in Puglia, a metà strada tra lo Ionio e l’Adriatico, dobbiamo verificare se può essere trasportata al porto di Bari o di Taranto. E la verifica vuol dire, innanzi tutto trovare una ‘inscrivibilità’ stradale nei raggi di curvatura, capire
Il trasporto eccezionale di “Utopia” il maxi catamarano, della società Escursioni La Torre di Torre Vado, nel Salento, specializzata in turismo marittimo. L’imbarcazione, modello Catmarine 60 passengers, lunga 18 metri, alta 6, per 7 metri di larghezza e una stazza di 35 tonnellate, è stata realizzata dal cantiere navale Catmarine srl di Miggiano, da dove Marraffa l’ha trasportata a Gallipoli.
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
23
RUOTE INDUSTRIALI
MARRAFFA
STORIA
Da più di 40 anni, Marraffa Srl fornisce trasporti eccezionali e servizio Gru, finalizzati a ogni tipo di attività, sia in Italia che all’estero. Diversi anni fa, Michele Marraffa (nella foto), fondatore, ha costruito l’azienda sulla base della
cioè se, geometricamente, il convoglio ci passa, oppure, altro esempio, se la strada è larga 10 metri e il carico 14, bisogna trovare delle soluzioni per transitare. Siamo stati più volte coinvolti in progetti importanti di questo tipo, dove purtroppo, dal momento in cui viene progettato il trasporto, al momento in cui questo viene effettuato fisicamente, passano due anni e durante questo intervallo di tempo, troppo spesso, cambiano le condizioni delle strade e qualche volta cambia anche la normativa italiana. Fino a due anni fa – continua – tanto per dirne una, si poteva trasportare fino a 15 tonnellate su un solo asse; oggi il limite si è abbassato a 12 tonnellate, facendo si che le caratteristiche sulle quali era stato progettato un trasporto non erano
24
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
sua esperienza lavorativa nel settore: oltre ai macchinari, alle innovazioni del campo e all’ideazione di studiare i nuovi progetti, il suo focus è stato quello di puntare sulle persone, dando loro tutta la formazione necessaria. L’esperienza nel trasporto di Marraffa consente di offrire servizi ritagliati su misura: dai trasporti eccezionali con veicoli modulari, allungabili e allargabili, al servizio di scorta tecnica, dalla movimentazione al sollevamento di qualsiasi genere, con disponibilità di gru e autogrù sino a 600 tonnellate. La sede principale dell’Azienda è a Martina Franca, con sedi anche a Modugno, Venezia Porto Marghera, Ravenna, Fidenza e un centro logistico a Taranto.
più le stesse e si è dovuto ricalcolare tante cose. Abbiamo dovuto aumentare la grandezza del convoglio per aumentare il numero degli assali sui quali il manufatto viene caricato così da ripartire il carico. Naturalmente questo fatto incide sulla inscrivibilità nelle curve del percorso. Quindi bisogna studiare di nuovo la strada e le curve, possibili allargamenti della sede stradale, eventuale rimozione di ostacoli per chiedere poi l’autorizzazione a modificare e adeguare la strada alle nostre esigenze”.
IL GRANDE PROBLEMA DEI PONTI
Poi c’è l’indagine tecnica sulla portanza dei ponti, per vedere se le strutture esistenti sono utilizzabili. Non è facile o peggio tragica ironia ma,
Marraffa è stato impegnato anche nelle operazioni di rimozione di un blocco di scorie radioattive che da mezzo secolo erano sepolte nella “Fossa irreversibile 7.1” del centro ricerche Enea in contrada Trisaia, comune di Rotondella, provincia di Matera. Il “gigante” da 54 metri cubi era seppellito a 6,5 metri di profondità. Si trattava di un blocco di cemento da 130 tonnellate, suddiviso in quattro parti, che ha necessitato di 6 giorni di manovre con la gru per chiudere un cantiere di sette anni e mezzo necessari per completare le operazioni di rimozione del monolite.
Un’attività di cui Marraffa va particolarmente orgogliosa è quella realizzata a Foggia, presso l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per la realizzazione di una soluzione Green Data Center. Il nuovo impianto ospiterà le apparecchiature necessarie per garantire la continuità operativa inclusiva del Disaster Recovery dei servizi IT erogati dal Poligrafico dello Stato.
Una squadra di circa 15 uomini per una complessa attività di trasporto eccezionale. Si trattava di due caldaie ciascuna del peso di 110 tonnellate, partite da Peschiera Borromeo in provincia di Milano, per raggiungere il porto di Cremona; da qui hanno raggiunto Chioggia su chiatta fluviale e con destinazione finale Egitto. Un viaggio circa 100 km, con due carrelli modulari con 12 assi trainati ciascuno da un trattore. Le difficoltà riguardavano principalmente l’altezza del carico e la larghezza fuori sagoma degli apparecchi.
ultimamente, in Italia, i ponti, cadono. E cadono perché molti sono arrivati a fine vita, una vita calcolata sui 50 anni, che con una scarsa manutenzione diventano anche meno. Altro problema è che 50 anni fa, quando furono progettati e costruiti, non fu certo calcolato che oggi avrebbero dovuto reggere passaggi di 500 tonnellate. “Faccio un altro esempio – dice ancora Massaro – se venti anni fa si fosse realizzato un trasformatore da 100 tonnellate sarebbe stato quasi un record, oggi lo fanno da 350. E se abbiamo un manufatto che pesa 350 tonnellate, vuol dire che il carico del convoglio è di 600 tonnellate e 90 metri di lunghezza. Un convoglio del genere quando va su un ponte rappresenta davvero un problema, perché prende tutte le campate, quindi è molto importante definire se c’è la portanza. Dal dicembre scorso, sulle strade statali, per carichi superiori alle 180 tonnellate sono le aziende di trasporto che devono verificare la portanza di ogni ponte, con studi a ‘elemento finito’. In altre parole, ci hanno dato l’incarico di riprogettare il ponte. È come ripensare da capo la struttura del ponte e valutarne la portanza in relazione al nostro convoglio. Con un trasporto medio di 80 km, mediamente si passa su 50 ponti
4 navicelle, 12 pale eoliche, 12 sezioni di torre, 4 hub e 4 fiber: così Marraffa ha realizzato una complessa movimentazione di pale eoliche per le strade di montagna della Basilicata. In questi casi spesso si deve progettare anche la geometria interna dei parchi eolici e i percorsi perché un conto è arrivare alle pendici della montagna, un’altra cosa è scalarla per portare le pale a 900 metri di dislivello facendo giri di 13 km, con pendenze che superano il 30%.
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
25
RUOTE INDUSTRIALI
MARRAFFA e analizzare in maniera dettagliata cinquanta ponti porta via almeno quattro mesi di tempo senza parlare delle spese che, senza entrare nel dettaglio, per 50 ponti non possono andare sotto i 150mila euro”.
COSTI ELEVATISSIMI CON TANTE VARIABILI
Dunque, costi “vivi” elevatissimi, con tantissime variabili, impossibili da
quantificare a tavolino; allora, quanto costa un trasporto eccezionale come quelli citati da Massaro? “È impossibile immaginare un costo medio”, dice Massaro, e ci propone un altro esempio: “la Pianura Padana è spaccata in due dall’autostrada del Brennero che non è percorribile con carichi da più di 120 tonnellate, quindi per trasportare un trasformatore di oltre trecento tonnellate da
Legnano al porto di Marghera, abbiamo dovuto portare la merce al porto di Mantova, imbarcarla su chiatte speciali e portarla via fiume a Marghera e poi sulle navi. In questo caso gli elementi che contribuiscono a definire il costo sono: il sollevamento per mettere il trasformatore sul carrello, il trasporto stradale fino al porto fluviale di Mantova, tutti gli adeguamenti che devono essere effettuali alla sede stradale, l’imbarco sulla chiatta, il trasporto fluviale, e le operazioni di gru per il trasbordo da chiatta a nave, oltre agli studi dei ponti che ci sono sul percorso. Per questi motivi alcune grandi aziende che producono questi manufatti importanti per pesi e dimensioni, se non hanno la possibilità di spostare e trasportare il prodotto, o non lo costruiscono o, come ormai stanno facendo in molti, impiantano una sede provvisoria nei pressi di un porto”.
UN PARCO VEICOLI ESTREMAMENTE SPECIALIZZATO
Nove mesi di progettazione per il trasporto eccezionale di un condensatore da 420 tonnellate, 189 Km su strada pubblica. Il convoglio è partito da Terno d’Isola (Bergamo) per raggiungere il porto fluviale di Mantova, dove è stato imbarcato su una chiatta per raggiungere il porto di Marghera da dove è stato caricato su una nave e spedito in Asia. Circa 25 persone tra tecnici, staff e personale operativo per uno dei più grandi trasporti eccezionali mai realizzati sulle strade italiane. Il convoglio era lungo 75 metri e pesava circa 600 tonnellate.
Carichi eccezionali, naturalmente, necessitano di mezzi eccezionali, tra i trattori stradali Marraffa ha in flotta Mercedes, Scania e Iveco, mentre tra i rimorchi e semirimorchi eccezionali dispone di Goldhofer, De Angelis, Faymonville, Carmosino, Lecitrailer e Bertoja e carrelli semoventi SPMT Goldhofer. “I mezzi che utilizziamo variano in base al carico, per i trasporti eccezionali di cui ho parlato prima, utilizziamo dei mezzi modulari, convogli componibili che diventano su misura per ogni trasporto. Veicoli che hanno pianali ribassati per carichi alti o mezzi con pinze per “acchiappare” e tenere sospeso il carico; quasi tutti hanno sospensioni idrauliche, con la possibilità di alzare o abbassare il carico anche di mezzo metro, per passare sotto i ponti. Alcuni carrelli vengono agganciati ai trattori, altri sono ‘self propelled’, guidati in remoto dall’operatore a terra con un radiocomando. In questo caso oltre all’operatore ci sono sei o sette assistenti alla manovra che si dispongono in punti strategici, di solito nei presi degli angoli del convoglio per dare indicazioni al pilota”.
26
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
qualUNQUE SCEGLIerai, sarà un vincente.
Indeciso su quale acquistare? FH Classic affidabile, sicuro, potente e con un design che ha da sempre fatto innamorare migliaia di trasportatori oppure FH New, con la sua estetica ancora migliorata per sfruttare al meglio l’aerodinamica e l’efficienza, vivibilità e comfort in cabina incrementati, una nuova interfaccia conducente e tante altre novità che hanno portato l’FH ad un livello ancora più alto. Entrambi i modelli sono disponibili anche nelle versioni I-Save e LNG. #iostocoltrasporto
Grazie a tutti gli autisti e trasportatori che lavorano ogni giorno per far vivere la nostra economia.
Contatta il tuo concessionario di fiducia o scopri di più su volvotrucks.it
Seguici sui Social Volvo Trucks Italia
Volvo FH
LANCIA
Jota
RUOTE
L’ultimo
“A
pparteneva a un grossista di petroli di Cuneo, che la usava per trasportare benzina da Cuneo fino a Limone Piemonte poi, non si sa bene come, era finita a Genova, da un depositario della Shell”. Così Enzo Garelli, personaggio molto noto nel mondo dei trasporti per essere titolare di alcune tra le maggiori concessionarie Fiat e Iveco del Piemonte, ma anche per essere un grande e raffinato collezionista di veicoli d’epoca, ci descrive uno dei gioielli della sua collezione: un’autobotte Lancia Eptaiota della fine degli Anni Venti. L’Eptajota, che nacque come autotelaio per autobus e solo successivamente venne venduto come autocarro, fu prodotto dal 1927 al 1934, in circa 2mila esemplari.
28
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
Dalla collezione di un famoso appassionato, ecco l’autobotte Lancia Eptajota Anni ’20 perfettamente restaurata con gli originali colori della Shell Oil di Ferruccio
Venturoli Nel 2005, comincia il restauro e, grazie al lavoro della squadra dei meccanici della Concessionaria, in particolare del capo-officina Stefano Mirto, la vecchia cisterna torna in vita. “Questo camion – spiega ancora Garelli – è l’ultimo della serie Jota, nata durante la prima Guerra mondiale. Gli Jota venivano forniti dalla Lancia come telaio cabinato e venivano poi allestiti a seconda delle esigenze. Purtroppo, però, il motore era poco affidabile. Così la Lancia offriva la possibilità di sostituire il motore originale con uno Junkers tedesco. Che è proprio quello che sta sotto al cofano del nostro modello”.
UNA CISTERNA PARTICOLARE
Ma anche la cisterna ha un grande valore storico. “Fu realizzata dai Cantieri Navali Odero di Genova, l’odierna OTO Melara – dice ancora Garelli – è di tipo chilolitrico, ossia suddivisa in
“Il camion – continua Garelli – ha lavorato fino al ’54, poi è stato abbandonato in un capannone; nel ’77 andai a Genova, a trovare il proprietario per consegnargli un camion nuovo. l’Eptajota era abbandonato nel piazzale. Me ne innamorai a prima vista. Da lì a farmelo cedere il passo fu molto breve”.
scomparti da 1.000 litri, per semplificare le operazioni di distribuzione. È costruita in lamiere d’acciaio rivettate con i chiodi, perché le giunture dovevano avere una tenuta ermetica senza ausilio di sigillanti. Insomma, un lavoro d’alta precisione”. Dunque, il veicolo, uscito dallo stabilimento Lancia nel 1927, è stato restaurato sia nel motore che nella carrozzeria. La realizzazione della livrea è in tutto e per tutto simile a quella dell’allora Società Italiana Petroli e Affini Nafta, di fatto la filiale italiana della Dutch Shell. La realizzazione è stata affidata a Sergio Carazza che, sulla base di depliant e altre pubblicazioni dell’epoca cercate un po’ dappertutto, ha portato a termine davvero un lavoro notevole.
PRODOTTO DAL ’27 AL ‘34
Vediamo il veicolo da un punto di vista più tecnico. L’Eptajota fu costruito dalla Lancia dal 1927 al 1934 in circa
GLI INTERNI Guida a destra e interni spartani come si usava all’epoca, ma con qualche tocco di eleganza tipico di tutta la produzione Lancia. La cabina dell’Eptajota era realizzata da carrozzieri esterni (la Lancia ancora non le produceva); in questo caso si tratta di una realizzazione della Viberti.
MOTORE OBSOLETO
Dovranno passare parecchi anni prima che il vecchio camion Lancia venga restaurato. L’Eptajota ha lavorato per 30 anni e poi era rimasto a prendere acqua e sole, ma “al momento dell’acquisto – ricorda Garelli – era incredibilmente completo di tutti i pezzi e, praticamente, ancora funzionante. Così lo caricammo sulla bisarca e lo trasportammo alla sede di Mondovì”. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
29
RUOTE
LANCIA
L’Eptajta fu l’ultimo degli autocarri Lancia della serie “Jota”; lo avevano preceduto: lo Jota, il Diota, il Triota, il Tetrajota, il Pentajota e l’Esajota. Poi arriverà il “Ro”.
LA LIVREA PERFETTA
La livrea dell’Eptajota è stata realizzata da Sergio Carazza su disegni, depliant e fotografie originali, procurate dallo stesso Enzo Garelli; va notata l’estrema cura del tratto pittorico. La cisterna era realizzata dalla Cantieri Navali Oderzo di Genova, come attesta la targhetta originale.
30
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
L’Eptajota nacque con l’obsoleto motore (del 1912) da 4940 CC capace di una potenza di 70 CV e utilizzava i gruppi meccanici del precedente Pentajota; presto però, fu la stessa Lancia a sostituire il propulsore con uno, sempre Diesel, prodotto, su licenza Junkers. Aveva due cilindri contrapposti sviluppava 64 CV a 1500 giri/min e aveva un cambio a quattro marce + retromarcia.
2mila esemplari. L’idea iniziale che spinse gli ingegneri Lancia, fu quella di realizzare un telaio per un autobus urbano, caratterizzato da longheroni di foggia tale da essere adattati alla realizzazione di un autobus urbano (in particolare per rispondere a una precisa richiesta del Comune di Milano). L’Eptajota, dunque, nacque come telaio e solo più tardi venne venduto come autocarro; comodo e di grande portata, aveva la cabina realizzata non dalla Lancia, ma da carrozzieri esterni, per esempio (è il
caso dell’esemplare di Garelli) dalla Viberti. L’autocarro Eptajota, utilizzava i gruppi meccanici del Pentajota, del 1924 e, come detto, l’obsoleto motore a benzina di 4940 CC del 1912, capace di una potenza di 70 CV, poi sostituito da quello, Diesel, prodotto dalla stessa Lancia su licenza della tedesca Junkers. L’Eptajota, che veniva costruito con un passo di ben 472 centimetri, che permetteva di allungare il cassone sino a 455 centimetri, fu l’ultimo autocarro della serie “Jota”. Dopo di lui arriverà il 3 RO.
evenT, la nuova realtà dedicata
WEBINAR
di
EVENTI
alla formazione e nata dalla collaborazione di Trasportare Oggi in Europa e Vado e Torno, presenta Focus Trasporti Specifici, un nuovo format di eventi sia virtuali sia in presenza dedicato alle specializzazioni del trasporto Valeria Di Rosa
Quando la
specializzazione
CONTA
L
a crisi sanitaria che ci ha investito ha reso evidente come il mondo dei trasporti e della logistica sia un settore cruciale per la sopravvivenza economica e sociale di un Paese. Un settore al quale evenT ha dedicato una serie di iniziative che mira a imporre all’attenzione del pubblico le qualità di un settore spesso sottovalutato. Forte della sua esperienza con il Sustainable Tour, appuntamenti dedicati alla sostenibilità nel settore dei trasporti e della logistica, evenT lancia Focus Trasporti Specifici, cicli di incontri che approfondiranno il mondo delle specializzazioni del settore, dall’intermodalità all’ultimo miglio, dall’edilizia alla temperatura controllata.
L’ESPERIENZA DEL SUSTAINABLE TOUR
Ideato lo scorso anno dalla rivista Vado e Torno, il Sustainable Tour ha iniziato la sua seconda edizione in piena crisi sanitaria. I primi due appuntamenti dell’edizione 2020 si sono, infatti, svolti
online e hanno analizzato le prospettive del settore trasporto dopo l’emergenza sanitaria e la tematica della logistica urbana e della transizione energetica. I prossimi appuntamenti sono previsti presso l’Interporto di Parma e l’Interporto d’Abruzzo a Pescara. Due realtà scelte per l’importanza assunta, nel primo caso, come polo dell’alimentare e sede dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), e nel secondo, per il ruolo strategico sulla dorsale Adriatica e la sua importanza nella formazione del Pil italiano. La conclusione del tour sarà a Rimini in occasione della fiera Ecomondo.
A OGNI TRASPORTO LA SUA SPECIALIZZAZIONE
Focus Trasporti Specifici mira, invece, a spostare l’attenzione sulle specializzazioni dei trasporti, completando così l’offerta formativa di evenT. L’articolo 54 del codice della strada cita che
autoveicoli per trasporti specifici sono veicoli destinati al trasporto di determinate cose o di persone in particolari condizioni, caratterizzati dall’essere muniti permanentemente di speciali attrezzature relative a tale scopo. Le specializzazioni del trasporto sono vere e proprie nicchie di mercato che contribuiscono allo sviluppo del comparto. Basti pensare all’intermodale, modalità di movimentazione delle merci che combina due o più mezzi di trasporto, oppure al comparto della temperatura controllata, particolarmente importante durante il lockdown poiché ha garantito la consegna di beni alimentari e farmaceutici.
INTERMODAL WEBEVENT E ZEROGRADI
Il primo appuntamento di Focus Trasporti Specifici è stato dedicato al trasporto intermodale. Intermodal WebEvent, di cui parleremo nelle prossime pagine di questa rivista, si è svolto mercoledì 8 luglio in modalità webinar e ha analizzato le prospettive future del comparto. Il secondo appuntamento sarà Zero Gradi – Il freddo sostenibile, l’evento dedicato alla catena del freddo nato da un’iniziativa di Trasportare Oggi in Europa e previsto per il 25 novembre presso la splendida cornice di Villa Jucker a Legnano. Durante l’incontro si parlerà di blockchain, l’anello certificato della catena del freddo, sarà presentata la ricerca “L’evoluzione dei centri urbani e della distribuzione dell’ultimo miglio” del professor Federico Rupi dell’Università di Bologna e si terrà anche la premiazione del 2° Zero Gradi Award. continua www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
31
EVENTI
WEBINAR
ON LINE IL 18 GIUGNO
La transizione energetica della logistica urbana La seconda tappa del Sustainable Tour di evenT ha affrontato il tema della transizione energetica nei trasporti urbani, mettendo in luce come le grandi case costruttrici continuino a perseguire la mission delle emissioni zero di
Valeria Di Rosa
I
n città, i flussi di traffico più rilevanti riguardano lo spostamento di persone, la distribuzione delle merci e la racconta di rifiuti. Come ha spiegato Paolo Volta, professore e logistico dell’anno 2019, la raccolta dei rifiuti è un servizio di mobilità urbana fondamentale ma è fonte di emissioni di CO2. Si tratta di trovare nuove formule per garantire la transizione energetica della logistica urbana. È stato questo il tema della seconda tappa del Sustainable Tour che si è svolta sulla piattaforma telematica Connect, Talk&Share di Ecomondo, il più importante appuntamento italiano legato alla green technology, in programma quest’anno a Rimini dal 3 al 6 novembre. I n r a p p re s e nt a nz a d i Eco m o n d o , Mauro Delle Fratte, Brand Manager Italian Exhibition Group, ha definito il webinar sulla logistica urbana “un evento ad alto valore aggiunto”.
tra le quali biometano, gas naturale prodotto partendo da scarti sia agricoli che industriali. L’utilizzo del biometano nei trasporti, spiega Lorenzo Maggioni del Consorzio Italiano Biogas, garantirebbe la loro decarbonizzazione, grazie al suo basso impatto ambientale. Emissioni zero diventa, quindi, un obiettivo reale e globale. È importante agire subito, intensificare gli sforzi e perseguire efficienza, massimizzazione dei carichi e propulsioni alternative, come sottolinea Paolo Carri di Italscania. In questo modo si potranno raggiungere gli standard di sostenibilità imposti dall’Europa. Scania è già al lavoro per raggiungere l’obiettivo, sia attraverso l’uso del biometano sia grazie a riconoscimenti internazionali come la validazione ufficiale dei propri target climatici da parte di Science Based Targets.
IL FANTASTICO MONDO DEL BIOMETANO
Le città causano il 75% delle emissioni globali. La presenza dei veicoli merce urbani è solo del 10% ma la loro incidenza in termini di emissioni di CO2 è alta a causa di alcuni fattori endemici, come i continui stop and go o i viaggi a carico non pieno. Secondo Fabrizio Buffa di IVECO,
Trovare fonti alternative di alimentazione è la sfida del futuro. Una sfida nella quale è impegnato già tempo il Consorzio Italiano Biogas composto da 750 imprese agricole che producono energie rinnovabili,
LOGISTICA URBANA ELETTRICA
Alla seconda tappa del Sustainable tour hanno partecipato (da sinistra a destra, per ogni fila): Luca Barassi, direttore Trasportare Oggi in Europa, Maurizio Cervetto, direttore Vado e Torno, Paolo Volta, amministratore delegato Pagiro, Roberto Terenghi, Responsabile parco veicolare AMSA, Paolo Carri, Business Support & Development Director Italscania, Fabrizio Buffa, Head of gas business development IVECO, Simone Sbardella, Responsabile Special Vehicles & Public Entities Mercedes-Benz Trucks, Lorenzo Maggioni, Head of R&D of Consorzio Italiano Biogas, Mauro Delle Fratte, Brand Manager Italian Exhibition Group.
tecnologia e soluzioni a zero emissioni, come i veicoli commerciali elettrici, connettività e digitalizzazione per ottimizzare i percorsi dei carichi e condivisione del know how delle case costruttrici con aziende energetiche e clienti finali possono essere le soluzioni da adottare per una logistica urbana sostenibile.
L’ESEMPIO VIRTUOSO DI AMSA Il caso AMSA, multiutility di A2A che si occupa di nettezza urbana e serve un 1,5 milioni di abitanti e 14 comuni, con una percentuale di raccolta differenziata del 62% e un parco veicolare di 1350 mezzi, rappresenta un esempio virtuoso di azienda di trasporto urbano volto alla sostenibilità. Un’azienda che, come ha spiegato Roberto Terenghi, Responsabile parco veicolare AMSA, negli anni ha sperimentato l’alimentazione a metano, creando nuovi impianti di rifornimento interno e arrivando a contare, ad oggi, il 34% di mezzi alimentati a metano.
VERSO UNA DECARBONIZZAZIONE TOTALE Per perseguire la strada della decarbonizzazione bisogna investire non solo nella sostituzione di idrocarburi fossili con altri di origine naturale, ma anche adottare nuove forme di alimentazione come ad esempio l’elettrico. Secondo Simone Sbardella di Mercedes-Benz Trucks, l’utilizzo di veicoli diesel di ultima generazione in ambito cittadino e il successivo passaggio a veicoli a trazione elettrica permetterà di raggiungere l’obiettivo zero emissioni in tempi relativamente veloci. Per questo motivo Mercedes-Benz si sta specializzando in nuove forme di trazione, come ad esempio le fuel cell, che permetteranno di poter utilizzare a pieno regime veicoli elettrici.
PROSSIMI APPUNTAMENTI NEGLI INTERPORTI Le prossime tappe del Sustainable Tour si terranno tra settembre e ottobre presso l’Interporto d’Abruzzo a Pescara e l’Interporto di Parma. Il tour si chiuderà a Rimini in occasione di Ecomondo.
32
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
WEBINAR
ON LINE L’8 LUGLIO
“L’
intermodalità sta entrando sempre più nella cultura logistica delle imprese di trasporto”. Con queste parole di Luca Barassi, Direttore di Trasportare Oggi in Europa e moderatore, insieme a Maurizio Cervetto, Direttore di Vado e Torno, del primo appuntamento di Focus Trasporti Specifici (FTS), ha aperto Intermodal WebEvent, l’evento, in modalità webinar, dedicato al trasporto intermodale e ai suoi protagonisti.
L’IMPATTO DEL COVID SULL’INTERMODALITÀ L’evoluzione dell’intermodalità, secondo Francesco Benevolo, Direttore RAM LOgistica Infrastrutture Trasporti, ha subito un brusco rallentamento con la crisi causata dal Covid-19. Se nell’Italia pre-covid si era registrata una crescita del sistema trasporto, trainato da globalizzazione, sostenibilità e digitalizzazione, il crollo dei consumi, il calo dell’import/export e i problemi di liquidità causati dalla crisi hanno rallentato la crescita del comparto. Un comparto che, rispetto ad altri settori economici, è riuscito a reggere, perché il mondo del trasporto non si è mai fermato, men che mai durante il lockdown. Si tratta adesso di trovare le modalità più idonee per sostenere il settore. Passi in questa direzione son stati fatti sia con gli incentivi Marebonus, Ferrobonus, Norma Merci, Idrobonus e Med Atlantic Ecobonus, sia con la recentissima approvazione del piano Italia Veloce, volto a semplificare, mettere in sicurezza e digitalizzare le infrastrutture e contenente anche incentivi per l’intermodalità. “Noi ci auguriamo che le prossime misure vadano nella direzione di trovare un equilibrio tale che l’intermodalità possa essere una forma di rilancio per il settore” ha affermato Marcello Di Caterina, Direttore Generale ALIS,
Il modello sostenibile del trasporto intermodale L’intermodalità e le prospettive future del comparto sono state al centro del primo appuntamento del Focus Trasporti Specifici, il nuovo programma di eventi e approfondimenti organizzato da evenT e dedicato alle specializzazioni del trasporto di Valeria Di Rosa che ha sottolineato come le imprese di trasporto abbiano comunque accusato la crisi a causa dei costi elevati da sostenere a fronte di ricavi irrisori. Secondo le stime di Alis – che sono state presentate a Sorrento il 16 e 17 luglio – le perdite dei ricavi a livello nazionale si attestano mediamente intorno a -30% con picchi, in alcuni casi, fino al 90%. Il settore ha bisogno di incentivi e sostegni, per i quali ALIS si è già fatta portavoce nei confronti dello Stato, per sostenere le aziende.
LA CENTRALITÀ DEL TRASPORTO FERROVIARIO Per Mauro Pacella, Segretario Generale ASSOFERR, il rilancio deve passare dall’adozione degli strumenti giusti in modo corretto: il trasporto ferroviario tradizionale, non incentivato e duramente colpito dal crollo di automotive, siderurgia e merci pericolose, è uno di questi strumenti. Questo vuole dire puntare soprattutto sulla strutturalità, cioè riuscire a rendere gli incentivi definitivamente strutturali. Incentivi “a costo zero”, poiché sul bilancio dei costi esterni i guadagni sono enormi, soprattutto se paragonati a quanto effettivamente speso. Anche Giuseppe Rizzi, Segretario Generale FERCARGO, sostiene che sia importante ripensare sia il modello sia le modalità di trasporto perché nelle lunghe distanze l’intermodalità è vincente. Secondo Fercargo, 60 ferrovieri spostano la stessa
Sono intervenuti (da sinistra a destra per ogni fila): Luca Barassi, direttore Trasportare oggi in Europa, Giovanni Panzeri, direttore Nothegger, Maurizio Cervetto, direttore Vado e Torno, Mauro Pacella, Segretario generale ASSOFERR, Enrico Camerinelli, Vicepresidente CSCMP, Giuseppe Rizzi, segretario generale FERCARGO, Marcello Di Caterina, direttore generale ALIS, Francesco Benevolo, direttore RAM Logistica Infrastrutture.
quantità di merci di 800 autotrasportatori. Il ruolo dell’autotrasporto va quindi ripensato, alla luce delle possibilità offerte dall’intermodalità e dall’ottimizzazione dei processi. Giovanni Panzeri, Direttore di Nothegger, azienda di logistica con casa madre in Austria specializzata nell’intermodale (90 mezzi operativi e 20 treni dai 32 ai 36 spazi al giorno solo in Italia), ha affermato che in Italia, a fronte di un’ottima infrastruttura ferroviaria, sia a livello di terminal sia di rete, continuano a persistere problematiche come il congestionamento degli hub, dovuto alle lunghissime attese degli autisti, la cui normativa sui tempi di guida e di riposo ne intacca l’operatività.
L’IMPORTANZA DELLE BLOCK CHAIN Il settore ha bisogno di innovazione, un’innovazione che passa anche dalle Block Chain. Come ha spiegato Enrico Camerinelli, Vicepresidente CSCMP, le block chain consentono di implementare la collaborazione tra gli utenti: i sistemi informatici e logistici permettono uno scambio di dati in tempo reale, garantendo, di conseguenza, tracciabilità certa e condivisione delle informazioni.
“ZERO GRADI”, IL SECONDO APPUNTAMENTO DI FTS Il prossimo appuntamento di Focus Trasporti Specifici sarà “FTS Isotermico. Zero Gradi” e si terrà a Legnano, il 25 novembre, nell’incantevole cornice di Villa Jucker. Durante la tavola rotonda, dal titolo “ZERO GRADI – IL FREDDO SOSTENIBILE. Blockchain: l’anello certificato della catena del freddo” verrà affrontata la particolare categoria dei trasporti refrigerati, ormai sempre più attenti alla sostenibilità, con una ricerca continua di tecnologie che garantisca un minore impatto ambientale.
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
33
SUSTAINABLE TOUR
28%
2020
140
L’evento sarà trasmesso in
milio
ni
Diretta Streaming
INTERPORTI
OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO CON LE INFRASTRUTTURE DI OGGI E DI DOMANI
giovedì 10 settembre 2020 - ore 15:30 - Interporto d’Abruzzo -
even UNA INIZIATIVA
Webinar Web a 29 9 aprile
Webinar Web a 18 giugno
ü ü
PESCARA
PARMA
RIMINI
Trasporto, logistica, intermodalità. Il viaggio in un settore in trasformazione In collaborazione con
Media Partner
even UNA INIZIATIVA
SCANIA
EVENTI
Un A.D.
Lo scorso 17 giugno è andata on line la diretta Facebook di #PercorsiScania che ha visto protagonista Franco Fenoglio. Durante il live si sono registrate più di 6400
visualizzazioni
oltre a centinaia di commenti e domande dagli utenti collegati di Andrea Trapani
I
n casa del Grifone quando si integrano le novità lo si fa in grande. Lo dimostrano i numeri dell’evento live organizzato dalla sede italiana di Scania. Numeri che sono stati possibili anche sfruttando al meglio alcune funzionalità del noto social network. Da poco più di quattro anni, infatti, Facebook ha lanciato la Facebook Live, un servizio di video diretta streaming che consente di trasmettere in diretta utilizzando la fotocamera del proprio dispositivo mobile o del proprio computer: per chi non conosce questo mondo, in pratica questo sistema permette che i video appaiano come post nel feed di notizie e sul
in diretta profilo o pagina della persona che li realizza. Facili da seguire, diventano particolarmente attraenti quando si producono prodotti di valore come quello realizzato con Fenoglio. Così è accaduto anche con la pagina di Scania Italia che – nei quaranta minuti a tu per tu con stampa, stakeholder e semplici appassionati del Grifone – ha attirato praticamente un sesto dei propri fan a seguire l’iniziativa. Un vero successo grazie alla formula scelta che ha permesso di rispondere alle tante curiosità e domande in tempo reale. Un modo per connettersi, in senso letterale, con i clienti anche in modalità telematica visto che l’incontro “a tu per tu” è già stato anticipato da un vero e proprio “Giro d’Italia” che, con le doverose precauzioni per l’emergenza sanitaria in corso, sta vedendo l’A.D. muoversi lungo tutto lo stivale già da alcuni mesi.
IL DIBATTITO CON IL MANAGER
Un dialogo che ha regalato anche aneddoti e perfino alcune gustose
anticipazioni ai tanti spettatori. Andiamo nel dettaglio. “Siamo sempre stati vicini ai clienti”, ricorda Fenoglio, “anche in un periodo così pesante dove il contatto fisico, una caratteristica veramente importante per noi italiani, è stato difficile da accantonare. Nel mio cuore credo che, assieme alla digitalizzazione per migliorare il valore del nostro lavoro, dobbiamo continuare a stare vicini a tutti i nostri clienti”. Insomma, il contatto fisico era e rimarrà fondamentale per la creazione di un solido rapporto umano. Il contesto della diretta è caldo, non solo per la bella stagione alle porte. Nella Fase 1 l’autista spesso è stato rappresentato alla stregua di un eroe, ma la sensazione è che il settore stia andando, una volta finita l’emergenza, verso la precedente situazione con molti problemi ancora da risolvere. Infatti, alle prime domande provenienti proprio dai protagonisti della strada, Fenoglio non si nasconde dietro alle difficoltà, rinnovando a tutti loro la propria vicinanza: “Gli autisti, come i meccanici delle nostre officine, www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
35
SCANIA
EVENTI
quello prescelto per le Infrastrutture e i Trasporti. Il Presidente ha risposto con la consueta franchezza: “Non sono Ministro, ma se lo fossi cercherei di aiutare il sistema ad avere veicoli più sostenibili sostenendo la ristrutturazione del settore. Cercherei di avere interlocutori forti, magari due, che rappresentino al meglio sia i più piccoli che i più grandi dell’autotrasporto: un ministro, infatti, non deve mai avere paura di parlare con interlocutori forti, anzi. In Germania ci sono 300.000 trasportatori rappresentati da una sola associazione di categoria che, quando parla, attiva il ministro di competenza nell’ascolto. Ad oggi la nostra frammentazione non ci aiuta”, continua. “Abbiamo la necessità di essere forti nel mondo, con aziende capaci di lavorare assieme per contrastare gli altri gruppi provenienti dall’estero. Il nostro Ministro per le Infrastrutture si dovrebbe battere affinché l’Europa sia un’Europa vera: non possiamo farci bloccare sulle Alpi o essere consiFranco Fenoglio è stato intervistato da Elisa Casagrande, derati di Serie B dai nostri responsabile delle relazioni esterne di Italscania. paesi limitrofi. L’economia deriva dal lavoro e dal trasporto, noi dobbiamo essere forti nelCOSA POSSONO le sedi che contano per far valere le FARE LE ISTITUZIONI nostre istanze”. Niente da aggiungePER I COSTRUTTORI? re: anche se Fenoglio ricorda a tutti La risposta di Fenoglio è schietta andi fare un altro mestiere, sicuramenche a questa domanda: “Che dire, si te le sue armi da abile comunicatosarebbe potuto fare di più: non a care politico non sono certo nascoste. so a maggio con UNRAE abbiamo titolato ‘usa e getta’ in una delle nostre comunicazioni. Il trasporto non fa viaggiare solo le merci, ma tutta l’economia. Bisogna essere determinati, come costruttori, nel far rinnovare il parco circolante per il bene dell’ambiente e non solo. Ad oggi però mancano ancora gli interventi strutturali necessari per dare una mano ai trasportatori. La mia preoccupazione è quella di vedere riaffiorare, verso settembre e ottobre, i problemi che sono stati nascosti dall’aver fatto debiti in questo periodo (ovvero il ricorso ai finanziamenti contenuti nel Dl Rilancio, ndr)”. A proposito dei rapporti con la politica, c’è chi ha ricordato che, nelle scorse settimane, è stato fatto un sondaggio per indicare un “Governo Made In Italy” Moltissimi i commenti e che il nome di Fenoglio fosse stato
36
si sono battuti come dei leoni in queste settimane, hanno continuato a lavorare nonostante tutto. Io stesso però avevo paventato che, dopo la fase più acuta del coronavirus, la situazione sarebbe tornata a essere quella di prima, ma prometto che mi batterò per la questione degli autisti oggi come ieri. Senza di loro il nostro paese si ferma, basta uno stop di cinque giorni per mettere in piedi una nazione come la nostra”, sottolinea Fenoglio. “Da parte di tutti i costruttori, lo dico rappresentando UNRAE, spingiamo in questa direzione. Gli autisti sono le colonne del nostro sistema”.
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
e le domande provenienti da giornalisti e clienti direttamente on line.
La registrazione integrale dell’evento è ancora disponibile sul canale Facebook di Scania.
PASSIONE TRASPARENTE
Come del resto è esplicita anche la sua passione per il mondo Scania. Lo stimolo per parlare a ruota libera arriva dai numerosi apprezzamenti sui motori V8 da parte dei tanti appassionati collegati in diretta: “Abbiamo la magia di un brand che spende da tanti anni in innovazione (fino al 7%)”, ricorda l’AD Italscania, “cercando di lavorare in anticipo sui carburanti alternativi e di essere molto forte nel nostro business. Negli ultimi anni ci siamo impegnati ad essere un benchmark per tutti, alcune sorprese arriveranno molto presto. Prima di quanto potete pensare”, anticipa Fenoglio stuzzicando i fan del Grifone, “nei prossimi mesi vedrete novità molto forti”. Alla fine la sorpresa esce fuori: “Scania arriverà anche con l’elettrico” si è lasciato scappare il Presidente davanti agli spettatori che hanno apprezzato di poter conoscere l’anteprima. Non è tutto: Scania, in questi anni, sta lavorando a 360° tanto che sta segnando un’importante crescita nei veicoli speciali – si vedano ad esempio le ultime consegne – ovvero in quel segmento con allestimenti specifici per fornire mezzi ad hoc per la raccolta rifiuti, gas e gasolio, cava e cantiere. Un ultimo pensiero, prima della chiusura, torna a questi mesi difficili: “A Bergamo, scuola per tutta l’Europa, eravamo pronti fin da subito con le nostre officine e i nostri lavoratori che hanno continuato, in silenzio e con spirito di sacrificio, a stare aperti per fornire un servizio a tutti. Accanto ai medici e agli infermieri, metterei anche loro tra i grandi protagonisti della crisi Covid-19”. Intanto il messaggio finale è chiaro: con 100 officine e 16 concessionarie “il Mondo Scania è una famiglia sempre disponibile con tutti, ma soprattutto in prima linea per garantire ai propri clienti una presenza capillare su tutto il territorio”. Parola di Fenoglio.
SALONE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA
Photo Credit: Transports Magazine
AFTERMARKET
SAF-HOLLAND
Per Liverani Group la fidelizzazione con i propri partner è strategica. Tra questi c’è SAF-Holland a cui l’azienda veronese si affida sin dal 2002 di Luca Barassi
T
re in uno. Così nasce nel 2000 la Liverani Group, unendo cioè l’esperienza, le competenze e naturalmente i clienti delle aziende di trasporto Liverani, Avogaro e Ruffo. Tre realtà che operavano insieme nel CTI, Consorzio Trasporti Italiano, realtà riconosciuta a livello europeo per il trasporto intermodale di liquidi alimentari. “L’intuizione – ci dice Luca Avogaro, uno dei soci del gruppo veneto e oggi Enrico Cerpelloni, area manager di SAF-Holland Italia, consegna la targa di riconoscimento a Luca Avogaro, responsabile del parco mezzi della Liverani Group
Nei marchi
FEDELE responsabile del parco veicolare dell’azienda che conta su una struttura internazionale con sedi anche in Germania e Romania, oltre che quelle a Zevio (Vr) e Faenza (Ra) – è stata quella di non farci la guerra su un mercato molto competitivo e, allo stesso tempo, unire le nostre forze e diventare una delle aziende leader nel settore”. Come dargli torto soltanto dando uno sguardo alla loro flotta costituita da quasi 150 trattori, 190 semirimorchi e oltre 400 tank container? È con questa struttura che Liverani Group è in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di trasporto di liquidi alimentari, in tutta Europa e per qualsiasi tipologia di cliente del settore, utilizzando contenitori a temperatura ambiente, riscaldati o anche sterili. Da qui l’importanza di un impianto di lavaggio delle cisterne che a Zevio, come nelle altre sedi, rappresenta il cuore dell’azienda.
GIOVANI, MA D’ESPERIENZA
Se è vero che il marchio Liverani Group è relativamente giovane nel panorama logistico italiano ed europeo, va sottolineato però che le aziende che ne sono state le fondatrici hanno una storia con radici ben più profonde. “I nostri padri – ci racconta Avogaro – hanno il trasporto nel sangue. Io ho conosciuto l’Europa sin da bambino viaggiando con i più fidati autisti di mio padre e sono cresciuto quindi a pane e camion. Così lo stesso per le famiglie dei miei
38
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
soci, tutti da sempre specializzati nel settore alimentare, anche se con diverse sfaccettature che hanno permesso alla Liverani Group di avere una visione a 360 gradi sul comparto”. Addirittura spunta, durante la chiacchierata con Luca, una medaglia d’oro e una investitura a Cavaliere del Lavoro del padre avvenuta negli anni ’70 dall’allora Presidente della Repubblica Giovanni Leone. “La nostra storia – continua il dirigente veneto – si contraddistingue sia dal mercato di riferimento, come detto quello dei liquidi alimentari, ma anche nell’aver creduto sin da subito all’intermodalità. Il nostro trasporto, infatti, non lo facciamo solo su gomma, ma anche su ferrovia e via mare. Anzi, siamo stati tra i primi ad utilizzare i container intermodali”. C’è però qualcos’altro che caratterizza questa azienda, così come le aziende “madre” che l’hanno costituita, ovvero credere fermamente nelle partnership solide. “Questo per una semplice ragione – ci conferma ancora Luca – la gestione dei fornitori è più efficiente e
Luca Avogaro ci ha illustrato come avviene l’operatività del trasporto e della gestione dei veicoli in azienda.
i costi del magazzino sono più bassi”. Una strategia che si percepisce immediatamente entrando nel piazzale di Zevio dove il marchio che la fa da padrona è decisamente la Stella di Mercedes-Benz. “Sì, è vero – continua il nostro interlocutore – oltre il 95 per cento dei mezzi sono Actros, con però l’inserimento di qualche macchina Scania e ora anche IVECO”.
ha impressionato, infatti, è l’anzianità media dei mezzi immatricolati: quattro anni! “È così – conferma Luca Avogaro – il camion più vecchio che abbiamo in strada ha cinque anni”. È evidente che una rotazione così frequente dei veicoli permette di avere sempre le ultime tecnologie disponibili sul mercato, una manutenzione ottimale, affidata alla rete dei costruttori per i trattori e da una officina interna per il trainato, e un costo di esercizio più basso della media. A conti fatti, si sa, allungare i tempi di rinnovo del parco macchine non paga.
all’avanguardia e contare sull’affidabilità di una rete di assistenza che ci permetta di non avere intoppi nella catena logistica che arriva fino alla consegna finale. In questo SAF-Holland si è da sempre rilevata un partner affidabile che ci offre prodotto ma anche servizio, oltre ad un rapporto umano che è sempre molto importante”. Per i propri semirimorchi, Liverani Group ha scelto Intradisc, un assale con un freno a disco in due pezzi unico nel suo genere in grado di proteggere il materiale e prolungarne la durata. Questo prodotto, tra l’altro gode della garanzia di sei anni offerta dal marchio tedesco, un servizio esclusivo che solo un gruppo come SAF-Holland è in grado di offrire. “Sono diversi i motivi per cui continuiamo ad affidarci a questa azienda e abbiamo scelto oggi Intradisc: – conclude Avogaro – il minor costo della ricambistica, meno usura dei componenti
Con IVECO, Liverani Group ha deciso di fare il passo verso l’LNG per rendere anche più sostenibile il loro lavoro.
UN’ANIMA GREEN
L’arrivo di IVECO nella flotta di Liverani Group è abbastanza recente ed è dettato da un motivo molto semplice: la volontà di spostarsi sempre di più su mezzi ecologici. “Questa è una decisione che arriva in primis da noi, che crediamo moltissimo nel rispetto dell’ambiente, ma anche dai nostri Clienti che sempre di più ci chiedono di viaggiare green. La nostra scelta è andata sull’LNG e abbiamo ritenuto che in questo momento IVECO ci desse la maggiore affidabilità soprattutto in termini di autonomia”. Va detto, però, che l’anima green di questa eccellenza italiana non si vede solo dai veicoli, LNG o Euro 6 di ultima generazione che siano, ma anche dall’impianto di lavaggio e dalla centrale termica che, grazie allo scambio di calore creato dalle operazioni, è in grado di rendere quasi completamente autonoma dal punto di vista energetico la sede di Zevio. Infine, l’attenzione all’ambiente del gruppo Liverani va ritrovato nuovamente nel parco veicolare. Ciò che ci
NO MAGAZZINO, SÌ SAF-HOLLAND
“È stata un’idea di alcuni anni fa – esordisce Luca Avogaro parlando della gestione dei ricambi e della manutenzione dei mezzi – unificare il più possibile la componentistica, soprattutto dei semirimorchi, in modo da ottimizzare il magazzino e i relativi costi”. Nel mettere in atto questa strategia, Liverani Group ha scelto SAF-Holland per quanto riguarda gli assali. O meglio, ha scelto di continuare la collaborazione con SAF-Holland che prosegue dal 2002, stando al passo con l’evoluzione dei prodotti della multinazionale tedesca. “Per noi è fondamentale essere sempre aggiornati, utilizzare le tecnologie più
e quindi più chilometraggio, maggiore affidabilità e, quindi in sostanza, maggiore efficienza. Ultimamente, poi, abbiamo deciso di far montare anche le ralle di SAF-Holland su molti dei nostri veicoli, in quanto utilizzano una soluzione di fissaggio al telaio a ponte, senza greca, che fa risparmiare molti chili e quindi guadagnare in tara. Alla fine, stiamo andando anche con SAF-Holland verso una fornitura a 360 gradi”. Insomma, una gestione dei fornitori molto determinata quella di Liverani Group, dove la scelta dei diversi componenti che vanno a configurare il veicolo non è lasciata al caso, né al costruttore ma decisa dall’azienda stessa e in particolare dall’esperienza e competenza di Luca Avogaro.
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
39
STOP
ON AIR
TRASPORTARE OGGI
& GO
Dopo la sosta estiva di luglio e agosto, dal 10 settembre ritorna in onda Trasportare Oggi On Air. Ogni giovedì sul network e sulle principali piattaforme podcast LE EMITTENTI DOVE TROVARCI IN ONDA
C
i siamo lasciati con le puntate della radio degli autotrasportatori finalmente trasmesse dallo studio di Roma, dopo il lockdown di quasi tre mesi che ci ha costretto ad andare in onda in una modalità anomala, con Luca Barassi collegato da Milano e Ferruccio Venturoli dagli studi della Capitale. Un lungo periodo durante il quale abbiamo affrontato con tanti ospiti il tema dell’emergenza Covid, guardandolo da diverse angolazioni e sfaccettature. Paolo Starace, AD di DAF Italia, Ismaele Iaconi, direttore marketing di Lamberet S.p.a. e Gianluca Annunziata di Alltrucks hanno dato la loro visione sulla situazione contingente e sul futuro del comparto. In studio, però abbiamo avuto ospite anche l’amico e
PO
DC
T AS
Tutte le puntate possono essere ascoltate tramite podcast sui principali circuiti:
Cercate
TRASPORTARE OGGI 40
Radio Centrale Radio Potenza Centrale CALABRIA Jonica Radio CAMPANIA Radio CRC Targato Italia, Radio Bussola 24 EMILIA ROMAGNA Radio Centrale, Radio Bologna 1 LAZIO: RCF Radio Città Futura LOMBARDIA Radio Lombardia PIEMONTE Radio Dora, Radio Frejus PUGLIA Radio Popizz SICILIA Radio Amore, Radio One TOSCANA Radio Emme UMBRIA Radio Galileo VENETO Radio Cortina, Radio Stella FM ABRUZZO
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
collega Andrea Ferreri che ogni giorno è a contatto con chi i camion li guida. La sua è stata una testimonianza appassionata e concreta su come il mondo degli autisti ha vissuto questo drammatico periodo. Hanno completato il pannel di ospiti dell’innovativa trasmissione radiofonica, Gabriele Nencioni di Volvo Trucks, Gianni Cramarossa di Certiquality e Fabrizio Buffa di IVECO. Ovviamente non si è parlato solo di Coronavirus, ma anche di tecnologia con le nuove motorizzazioni elettriche che appaiono all’orizzonte, ma anche di certificazioni e di Diesel pulito.
SE VE LE SIETE PERSE…
Tutte le puntate di “On Air” sono disponibili sempre su diversi canali. Infatti, oltre alla messa in onda sul network radiofonico composto da 18 emittenti in tutta Italia, le interviste e le notizie sull’autotrasporto si possono ascoltare in qualsiasi momento anche su Spotify, Applepodcasts, Googlepodcast, Spreaker oltre che direttamente sui siti web di Trasportale.it e Transportonline.com. Inoltre, per non perdervi proprio nulla della trasmissione di Trasportare Oggi, potete richiedere di ricevere la newsletter inviando una mail a radio@trasportale.it Le puntate di maggio e giugno sono andate in onda in collaborazione con:
BASILICATA
COSA CI ASPETTA
Come detto, quindi, si riparte il 10 settembre e si farà subito il punto di una situazione di mercato difficile con Volvo Trucks. Avremo poi come ospiti nel mese preautunnale, ancora Ismaele Iaconi di Lamberet e Iginio Schiavi di Giti Tire per parlare anche di pneumatici. L’appuntamento è in onda sempre nella stessa fascia orario, tra le 17 e le 19 di ogni giovedì. Apprezzatissimi anche i vostri interventi e commenti che potete continuare ad inviare come messaggio vocale via whatsapp al numero 347.5499581. Quindi, come siamo soliti dire… Stay Tuned!
a cura di
Ferruccio Venturoli
SCOSSA? IL MONDO DEI VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI Il mercato e le interviste agli opinion leader, la Guida all’acquisto, gli approfondimenti tematici e gli speciali. Tutto quello che c’è da sapere
MERCATO GUIDA ALL’ACQUISTO
inserto del n. 220 agosto/settembre 2020
Trasportare Oggi in Europa
TRANSIZIONE ENERGETICA APPROFONDIMENTI
TRANSIZIONE ENERGETICA 18 L’intervista: Dario Albano (MB Vans) 20 Le batterie del futuro 22 Citroën a tutto elettrico 25 Ford, re dell’ibrido
IL RUOLO DEI FURGONI 28 L’intervista: Massimo Marciani (FLC) 30 E-commerce e ultimo miglio
APPROFONDIMENTI 35 Connettività a bordo 37 L’allestimento: vestire il van 39 Rotolando: gli pneumatici
GUIDA ALL’ACQUISTO Le mission di chi lavora con gli LCV e i veicoli consigliati dai Costruttori per ciascun impiego. 41
TRASPORTO URBANO
43
LUNGO RAGGIO
45
TRASPORTO PERSONE
47
OFF-ROAD
49
EDILIZIA E CANTIERE
EPPUR SI MUOVE Tradizionalmente, da quando viene realizzato questo “Focus Furgoni”, in apertura si parla del mercato e della situazione del momento, avendo sempre come parametro lo stesso periodo dell’anno precedente. Potremmo fare allo stesso modo ma non sarebbe certo serio e soprattutto realistico, visto che per più di quattro mesi il mercato è stato letteralmente sconquassato dal ciclone Covid. Ora, con i dati di giugno si ricomincia a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel, ma diamo comunque uno sguardo all’anno scorso per capire poi anche “sotto Covid” cosa ne è stato del mercato. Nel 2019 le immatricolazioni dei veicoli commerciali hanno recuperato terreno con 188mila unità, registrando un aumento del 3,4%, grazie al ripristino del superammortamento al 130%, avvenuto solo con l’approvazione del cosiddetto “Decreto Crescita” ad aprile 2019. Dopo due trimestri abbastanza positivi, da ottobre a dicembre, la domanda è scesa di oltre il 4%, anche a causa dell’incertezza sulla norma sul credito d’imposta del 6% per gli investimenti in beni strumentali, che sostituiva il superammortamento per il 2020.
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
MERCATO
3 L’evoluzione del mercato 10 Il noleggio 16 L’intervista: Fabio Mazzeo (Opel)
SOMMARIO
MERCATO
3
MERCATO
IL SOLITO PROBLEMA, IL PARCO OBSOLETO Dunque, una grossa incertezza, nonostante si senta forte, nel comparto, l’urgente necessità di rinnovare un parco che è il più vecchio d’Europa: a fine 2019 il parco circolante dei veicoli commerciali raggiungeva i 3,94 milioni di unità, ma circa la metà erano stati immatricolati oltre 14 anni fa, prima ancora dell’entrata in vigore dell’Euro4, con conseguenti effetti negativi su sostenibilità ambientale e sicurezza dei cittadini. Nel 2019 le tendenze nelle preferenze in termini di alimentazione hanno continuato nel trend del 2018: diminuzione di gradimento del Diesel, motorizzazione comunque ancora leader con una quota dell’88,4% e 166mila unità. Del calo del Diesel ne hanno beneficiato tutte le altre alimentazioni, soprattutto l’ibrido che resta ancora una motorizzazione di nicchia. Infine, nel 2019, sono cresciute del 6,0% le vendite al noleggio, spinte dagli acquisti dei noleggiatori a breve termine, che sono cresciuti del 41%, mentre si sono contratti dell’1,8% quelli dei noleggiatori a lungo termine. IMMATRICOLAZIONI IN CALO Torniamo, però, ai primi sei mesi di quest’anno: a gennaio, dopo i due segni “meno” di novembre e dicembre, che avevano comunque permesso di chiudere il 2019 in territorio positivo (+3,4% e 188.163 unità, ancora sotto le 194.000 del 2017) il mercato cala ancora con 13.223 immatricolazioni, pari a una flessione del 2,3% rispetto alle 13.541 unità di gennaio
DETTO DA
Il Ford Transit PHEV ibrido plug-in; nei primi sei mesi dell’anno i veicoli ibridi hanno immatricolato 1.186 unità, rispetto alle 55 di un anno fa, portandosi al 2,6% di quota e superando nel ranking il Gpl.
2019, quando il mercato già aveva chiuso in negativo. A febbraio, i veicoli commerciali immatricolati, secondo le stime elaborate da UNRAE, sono 14.517, con una perdita del 4,9% rispetto a febbraio 2019, quando erano state registrate 15.262 unità. I primi due mesi, dunque, ancora senza il nefasto influsso del Covid, chiudono con 27.759 immatricolazioni a fronte delle 28.801 dello stesso periodo dello scorso anno, in calo, cioè, del 3,6%. Sono cifre che, in ogni caso, certificano un mercato in calo a causa probabilmente della stagnazione dell’economia italiana, e di un’incertezza da parte di piccole e medie aziende sul futuro prossimo. Ed ecco che su tutto questo si scatena il dramma sanitario del Covid 19. UN CATACLISMA CHE HA TRAVOLTO TUTTO A marzo il mercato dei commerciali subisce un vero crollo verticale, le
Immatricolazioni veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate Variazioni 1° semestre 2019-2020 MESE
2020
2019
VAR.%
GENNAIO
13.221 14.538 4.925 1.565 11.500 16.000 61.749
13.540 15.262 17.282 15.551 17.808 16.990 96.433
- 2,4 - 4,7 - 71,5 - 89,9 - 35,4 - 5,8 - 36,0
FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO
TOTALE fonte UNRAE
immatricolazioni di veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate, sono 4.905, con una perdita del 72% rispetto a marzo 2019, quando erano state registrate 17.281 unità. Con marzo, dunque, si archivia un primo trimestre 2020 con 32.792 immatricolazioni a fronte delle 46.083 del 2019, un calo del 29%. Il calo,
FABIO DI GIUSEPPE, Director Volkswagen Commercial Vehicle
Una campagna importante per ripartire Al di là dei dati di mercato è vero, come dice qualcuno, che durante il lockdown anche se sono state ferme le vendite, il “business” nei vicoli commerciali è andato avanti? È vero che ci sono e ci sono stati alcuni settori che ne sono usciti meglio degli altri? “Sul fatto che i mesi di lockdown abbiano sviluppato alcuni settori come, ovviamente, l’e-commerce e l’e-food – dice Fabio Di Giusppe, brand manager dei veicoli commerciali di Volkswagen Italia – siamo assolutamente d’accordo; diciamo che i grandi benefici sono arrivati a chi fa o già faceva food on line. E la differenza sta nel fatto che a usare, per esempio, l’egrocery, era un gruppo abbastanza limitato di persone e oggi questo gruppo si è notevolmente ingrossato e gli acquisti sono aumentati, quindi in qualche modo il settore dei veicoli commerciali ne beneficerà”.
4
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
Quindi, nell’immediato futuro, ci saranno cambiamenti significativi nella richiesta di veicoli commerciali leggeri? “Assolutamente sì, e lo stiamo vedendo in questi mesi – dice Di Giuseppe – nell’e-commerce, nel food, nel trasporto medicinali, c’è stato un impatto decisivo sul mercato. Nel settore dei medicinali forse si farà un passo indietro, visto che era legato alla pandemia; mentre quello del food dipende molto dalla propensione dei consumatori a continuare o meno a fare la spesa on line; senza dimenticare anche le piccole attività, i ristoranti, le botteghe di quartiere che potrebbero decidere di spingere sul delivery”. Quindi ci sarà maggiore richiesta di veicoli a temperatura controllata o, comunque, di veicoli con una certa specializzazione?
Parco circolante in Italia per emissione e motorizzazione (2019) MOTORIZZAZIONE GASOLIO BENZINA BENZ + GPL BENZ + METANO IBRIDO-ELETTRICO TOTALE QUOTA %
EURO 0-1
EURO 2
EURO 3
EMISSIONE EURO 4 EURO 5
EURO 6
602.054 66.017 8.781 2.145 3 679.000 17,6
488.808 36.136 2.157 1.399 0 528.500 13,7
710.557 29.151 2.322 3.465 5 745.500 19,4 22
768.658 31.383 19.633 28.297 29 848.000 15,2
412.965 13.855 9.334 22.210 929 459.292 0,1
531.532 14.992 7.237 30.718 21 584.500 12,0
BEV
5.208 5.208
TOTALE
3.514.575 191.533 49.464 88.234 6.194 3.850.000 100
fonte UNRAE Alla fine del 2019 il parco circolante dei veicoli commerciali, raggiungeva i 3,94 milioni di unità, con circa la metà di questi, immatricolati prima dell’entrata in vigore di Euro 4, ossia oltre 14 anni fa. Inutile sottolineare gli effetti negativi su sostenibilità ambientale e sicurezza dei cittadini.
devastante nella sua repentinità ed entità, secondo Michele Crisci, presidente di UNRAE “ fa presagire risultati ancora peggiori nei mesi a venire, con la previsione di una contrazione del mercato che nell’intero 2020 potrebbe essere di
oltre il 40%”. Infatti, ad aprile la situazione peggiora ulteriormente: dopo il -71% di marzo, il mese successivo lascia sul terreno addirittura il 90% dei volumi. Le immatricolazioni sono 1.606, con una perdita di quasi 14mila unità
È stato anche grazie ai grandi acquisti da parte dei corrieri se, a giugno, il mercato dei commerciali è riuscito a contenere le perdite
a fronte delle 15.555 di aprile 2019. Andando a vedere la struttura del mercato, ci si accorge che diminuiscono i privati, mentre cadono, un po’ di meno e un po’ di più rispettivamente, le società e il noleggio. Arriva maggio, che cede un terzo dei volumi venduti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli 11.948 veicoli commerciali immatricolati, secondo le stime UNRAE, si confrontano con le 17.808 unità di maggio 2019 e segnano un calo del 32,9%. PER QUALCUNO IL BUSINESS È ANDATO AVANTI A questo punto, al di là dei dati che sono comunque impressionanti, vanno fatte alcune considerazioni doverose. Davanti al -90% di aprile, più di un osservatore ha gridato alla tragedia senza limiti e senza fine. In realtà non è andata proprio così. In primo luogo, dobbiamo ricordare che la stragrande maggioranza degli uffici della motorizzazione non ha lavorato (uno scandalo di cui quasi
“Durante la crisi abbiamo inserito a listino il Caddy – riprende – con coibentazione leggera, da 3-5 millimetri allestito da Car Fiberglass, con certificazione HCCP. Prima della crisi, una tipologia di allestimento del genere la avremmo lasciata ai concessionari; comunque, il Caddy sta anche andando bene. Quindi la risposta è si, e già si vede dal mercato”. Dunque, alla fine, possiamo dire che non è andata cosi male per i commerciali? “Veniamo da qualche anno di superammortamento, il credito d’imposta che lo ha sostituito quest’anno non sta andando come si sperava e una flessione all’inizio dell’anno era prevista. In ogni caso – continua Di Giuseppe – possiamo dare una lettura molto semplice del mercato: ci sono alcuni settori che si sono totalmente fermati come, per esempio, l’edilizia o tutti quelli che riguardano il turismo, mentre altri stanno andando anche meglio di prima. Quindi dipende dall’approccio delle
Case: coloro che sono orientati verso settori in crescita, non avranno grandi contraccolpi, altri più orientati ad altri tipi di prodotto ora stanno facendo un po’ fatica. Tanto per fare un esempio, in Volkswagen, il Caravelle, prettamente tagliato sul turismo, non sta andando bene, mentre il Crafter, orientato alla logistica e al food, sta andando piuttosto bene”. Come è il panorama del mercato dei commerciali a medio termine? “A medio termine il mercato si riprenderà – si avvia alla conclusione Di Giuseppe – anche in virtù della maggiore richiesta di alcuni settori. Crescerà sicuramente il segmento dei corrieri che con tutta probabilità crescerà ancora e di molto, ma se il grosso dell’economia non riuscirà a riprendersi, neanche i veicoli commerciali si riprenderanno. Diciamo che la sorte del settore è legata a quella dell’economia nazionale, ma anche ad aziende che stanno cercando
di aiutare piccole aziende, come Volkswagen che sta sviluppando una serie di iniziative come l’offerta di contributi economici per i veicoli in stock, oppure di prodotti finanziari come la formula ‘Anticipo=Rata e Service Plan 60 mesi e 100.000 km incluso”.
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
5
Il settore dell’e-grocery e del food in generale è stato uno dei settori che, durante la pandemia ha lavorato come e più di prima.
MERCATO
nessuno ha parlato) rallentando quando non rendendo impossibili immatricolazioni e collaudi. Altra cosa è che nonostante il lockdown e nonostante diversi settori dell’economia (dal turismo all’edilizia) si siano fermati completamente, il business in molti casi è andato avanti. Alcuni settori, infatti, non solo sono “sopravvissuti” ma, anzi, hanno lavorato come e più di prima, spesso anche pianificando in anticipo il ritorno alla “normalità”, per esempio i corrieri o tutto il mondo dell’e-grocery e del food in generale. Argomento di cui ne parleremo negli articoli di questo Focus.
Veicoli commerciali per canale UTILIZZATORE
GENNAIO/DICEMBRE 2019
2018
VAR. %
PRIVATI 40.817 40.694 +0,3 NOLEGGIO 55.305 52.171 + 6,0 BREVE TERMINE 8.958 6.365 +40,7 TOP* 5.576 3.330 +67,4 ALTRE 3.382 3.035 +11,4 LUNGO TERMINE 41.439 42.190 -1,8 TOP 25.142 29.395 -14,5 CAPTIVE* 14.007 11.544 +21,3 NEWCOMERS* 662 +47,7 ALTRE 1.312 589 +122,8 DI CUI ALTRI NOLEGGI* 4.908 3.616 +35,7 SOCIETÀ 92.041 89.027 + 3,4 DI CUI AUTOIMMATRICOLAZIONI 10.284 9.112 +12,9 DI CUI ALTRE SOCIETÀ 81.757 79.915 +2,3 TOTALE 188.163 181.892 +3,4
QUOTE% 2019
2018
21,7 29,4 4,8 3,0 1,8 22,0 13,4 7,4 0,5 0,7 2,6 48,9 5,5 43,5
22,4 28,7 3,5 1,8 1,7 23,2 16,2 6,3 0,4 0,3 2,0 48,9 5,0 43,9
100,0
100,0
Top: principali società di noleggio a breve e lungo termine. Captive: società di diretta emanazione delle Case. Newcomers: società di noleggio che iniziano ad avere volumi rilevanti in parco.
DETTO DA
MASSIMO REVETRIA, Head of Business Line Light Italy Market di IVECO
Un parco troppo vecchio Il Covid19 si è abbattuto come un ciclone anche sul settore dei commerciali leggeri, con conseguenze di vario tipo. Ne parliamo con Massimo Revetria, responsabile dei veicoli commerciali di IVECO, per il mercato Italia, e la prima domanda è: si può tracciare una panoramica del mercato dei commerciali in questo momento? “Il mercato dei commerciali da 3.5 a 7 tonnellate (classe di peso alla quale appartiene il Daily) ha sofferto moltissimo il lockdown. Le immatricolazioni dei primi sei mesi dell’anno – continua Revetria – segnano un brusco rallentamento rispetto allo stesso periodo del 2019, di circa il 30% in meno. Ci sono naturalmente settori merceologici che hanno trovato giovamento dalla crisi e dai cambiamenti di abitudini dei consumatori: parlo delle consegne a domicilio, a discapito, di altri business, per esempio di
6
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
alcuni settori del trasporto del freddo, che è legato al calo della ristorazione. In ogni caso, i furgoni di serie o i telai allestiti con furgonature, sono le tipologie di veicoli che soffrono di meno; anche il mercato dei veicoli con cassone fisso o ribaltabile o gru o piattaforme aeree è in recupero; oltretutto si è in attesa dei benefici dell’ “ecobonus” del 110% contenuto nel ‘Decreto Rilancio’, ma anche del programma di manutenzione necessaria di viadotti ponti e gallerie delle strade e autostrade italiane”. In generale, le nuove abitudini, il conseguente sviluppo improvviso della logistica, porterà variazioni nel mercato? Ci saranno categorie o segmenti tra i veicoli commerciali che venderanno di più? “L’e-commerce – dice – con il moltiplicarsi delle consegne punto-punto, ha una valenza particolarmente
Immatricolazioni veicoli commerciali fino a 3.5 tonnellate FURGONI CASSONI AUTOCARAVAN ALTRE TOTALE
I veicoli commerciali in base all’alimentazione
2017
2018
2019
VAR%
QUOTE
129.683 24100 4.865 35.644
120.119 26.603 5.839 29.351
128.154 26.181 5.837 27.867
+6,7 - 1,6 - 0,0 -5,1
68,2 13,9 3,1 14,8
194.292 181.912 188.039
+3,4
100,00
Lo scorso anno hanno recuperato a 188mila unità le immatricolazioni di veicoli commerciali, con un aumento del 3,4%, grazie anche al ripristino del super ammortamento al 130% avvenuto solo con l’approvazione del cosiddetto “Decreto Crescita” ad aprile 2019. Dopo due trimestri molto positivi, infatti, la domanda è calata di oltre il 4% da ottobre a dicembre, anche a causa dell’incertezza sull’approvazione e sul merito della norma sul credito d’imposta del 6% per investimenti in beni strumentali, che sostituisce il Superammortamento nel 2020.
Nel 2019 le immatricolazioni dei veicoli commerciali hanno recuperato a 188mila unità, con un aumento del 3,4%, soprattutto grazie al ripristino del superammortamento al 130%.
importante nell’organizzazione della logistica e, in particolare, per l’ultimo miglio. Nei mercati più “maturi”, l’e-commerce è un canale di primaria importanza: in Cina, negli Stati Uniti o anche in Germania oltre il 20% dei consumi transita online. Noi siamo ancora un passo indietro rispetto a questi mercati ma c’è dubbio che il Covid 19 abbia dato una fortissima accelerazione e un impulso alla riduzione di questo gap. I principali attori di questo processo, oltre ai consumatori, sono i corrieri i quali richiedono soluzioni di trasporto in grado di ottimizzare la distribuzione urbana delle merci (punti di ritiro e spedizioni, colli modulari, consegne notturne ai punti vendita); migliorare l’efficienza nel trasporto (corsie preferenziali, intermodalità, politiche commerciali volte ad innalzare i tassi di riempimento dei mezzi e ridurre i viaggi a
ALIMENTAZIONE DIESEL BENZINA METANO GPL ELETTRICA IBRIDA TOTALE
2019
2018
VAR. %
166.392 9.255 6.290 3.855 1.039 1.332
166.966 5.543 4.970 3.330 645 438
-0,3 +67,0 +26,6 +15,8 +61,1 +204,1
GENNAIO/DICEMBRE
188.163 181.892 +3,4
QUOTE% 2019
2018
88,4 4,9 3,3 2,0 0,6 0,7
91,8 3,0 2,7 1,8 0,4 0,2
100,0 100,0
Per quanto riguarda le diverse alimentazioni, lo scorso anno è proseguito il trend che vede la costante diminuzione del Diesel, motorizzazione comunque ancora leader con una quota dell’88,4. Del calo del Diesel beneficiano tutte le altre alimentazioni, con guadagni in volume e come quote di tenore diverso (comunque a doppia cifra con l’ibrido addirittura a tripla), ma rimanendo motorizzazioni di nicchia.
IL DIESEL PERDE TERRENO, MA RESTA LEADER È andata leggermente meglio ai commerciali con peso dalle 3.5 alle 16 tonnellate che hanno “limitato” le perdite del primo semestre dell’anno, a poco più del -30%. Se ora prendiamo in considerazione le
singole alimentazioni, vediamo che nel primo semestre il Diesel perde 30mila veicoli, con un calo del 42,5% in linea con il mercato totale (confermando la quota all’88,7%), benzina e metano flettono di oltre il 50%, cala anche il Gpl del 76,5% e le elettriche del 21,8%. Unica eccezione, sono i veicoli ibridi che immatricolano 1.186 unità, rispetto alle 55 di un anno fa, portandosi al 2,6% di quota e superando nel ranking il Gpl. In conclusione, secondo Michele Crisci, Presidente di UNRAE: “Nonostante le grandi difficoltà, il Governo tarda a mettere in campo seri interventi strutturali di sostegno al comparto dei veicoli da lavoro. Senza misure come gli incentivi per l’acquisto di veicoli nuovi a fronte di rottamazione di quelli più obsoleti e l’aumento del credito d’imposta dal 6 al 12%, il mercato si avvia a chiudere l’anno 2020 con una caduta del 26% e 140mila veicoli complessivamente immatricolati”. # @FerruccioVenturoli
vuoto); ridurre l’impatto ambientale attraverso l’utilizzo di veicoli a basse emissioni, a gas metano o elettrici, purché in grado di garantire autonomie adeguate. Da qui anche la necessità di rinnovo del parco circolante, che in Italia ha un’anzianità tra le più alte in Europa”. Si riprenderà il mercato? E in quanto tempo? “Il mercato non è stato sicuramente immune a tutto quello che è successo, quindi la ripresa sarà graduale. Una previsione realistica, per i prossimi mesi, è quella di una flessione tra il 20 e il 25% rispetto a un anno “normale”. Sicuramente il parco è davvero troppo vecchio e per dare impulso al mercato occorrerebbero incentivi legati alla rottamazione degli ‘ante’ Euro 4, anche a favore di operatori in conto proprio. E questo non solo a beneficio delle trazioni alternative, perché è vero che il livello 0 di emissioni rimane un obiettivo
primario per le Istituzioni e che questa transizione sarà comunque agevolata dai vicoli a metano ed elettrici, ma non possiamo demonizzare le trazioni Diesel che, invece, continuano a rappresentare la soluzione più adeguata per la maggior parte delle applicazioni, soprattutto a breve e medio termine. Quindi in questo momento un incentivo, nel conto proprio, nel Diesel, costituirebbe un’azione davvero utile ed efficace”. E il Daily, nel breve termine? “In questa fase di riorganizzazione post Covid 19, stiamo comunque mantenendo la roadmap stabilita. Posso anticipare – conclude Revetria – che nel brevissimo termine lanceremo il Daily furgone con doppia cabina che avrà molti utilizzi, e sarà deputato anche a un trasporto nel rispetto del distanziamento sociale, in risposta alle crescenti richieste di molte imprese”.
Sono proprio questi settori che hanno permesso con la ripresa delle attività commerciali a giugno, di limitare i danni e di contenere la flessione delle immatricolazioni del mese a un -5,8% con 16mila VCL immatricolati, rispetto ai 16.990 dello stesso mese del 2019. Dopo i crolli degli acquisti nel trimestre marzo-maggio per la crisi sanitaria (rispettivamente -71%, -90% e -33%), al giro di boa dei primi sei mesi dell’anno i veicoli commerciali perdono oltre un terzo dei volumi, segnando una flessione del 36% con 61.749 immatricolazioni, che si scontrano con le 96.433 del gennaio-giugno dello scorso anno.
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
7
MERCATO NOLEGGIO
Utilizzo,
non proprietà
I
n un panorama sui veicoli commerciali non può mancare, che sia a breve o a lungo termine, il noleggio, una soluzione in grado di offrire benefici non solo economici, non richiede anticipi e solleva dal bisogno di sottoscrivere finanziamenti. Inoltre, cosa importantissima, consente comunque di avere la massima regolarità nella gestione dei costi e delle spese, soprattutto nel lungo termine, grazie ai canoni, comprensivi di bollo, assicurazione con soccorso stradale, manutenzione, cambio gomme e altri servizi spesso personalizzabili, oltre alla detraibilità dell’Iva e delle spese. Se nelle vetture i “numeri” del noleggio sono ormai stabilizzati, nei i veicoli commerciali, l’alternativa all’acquisto è in continua crescita. A confermarlo sono i dati di mercato del 2019 nel settore dei commerciali leggeri il canale del noleggio è quello più in forma e, tra breve e lungo termine, vale poco meno del 30%, del mercato totale, con un aumento, rispetto al 2018, del 6%. Secondo ANIASA, l’Associazione di Confindustria che rappresenta i noleggiatori, nel 2018 (ultimi dati disponibili), il
giro d’affari del noleggio degli LCV è stato di oltre 71 milioni di euro, con un 18% in più rispetto all’anno precedente, che già aveva mostrato un fatturato in crescita del 6%. Dal punto di vista dei volumi, nel 2018 gli operatori hanno realizzato quasi 217mila noleggi di furgoni con una crescita del 9% rispetto al 2017. IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE Se tradizionalmente esiste (o esisteva) il breve, il medio e il lungo termine, va detto subito che una distinzione tra breve e medio termine non ha ormai più ragione di esistere, perché non c’è più una suddivisione cosi netta; oggi un “breve termine” arriva a superare i sei mesi. La differenza, oggi, sta solo nel breve e nel lungo termine perché in questo caso si tratta davvero di due tipologie diverse di noleggio anche se, come vedremo, tra le due ci sono oggi diverse convergenze e commistioni. Lo scorso anno i noleggiatori a breve termine hanno aumentato la flotta media del 28%, mentre hanno acquistato quasi 2.600 furgoni, il 29%, in meno rispetto all’anno precedente; questo si spiega con il fatto che ormai i noleggiatori a breve termine, anziché acquistare un veicolo e quindi immatricolarlo, lo noleggiano a loro volta a lungo termine da uno specialista, che può anche essere un “captive” cioè la stessa Casa costruttrice. Si tratta di una modalità commerciale che, oltre a evitare al noleggiatore di dover immobilizzare capitali, gli permette di poter tenere sotto controllo i costi e offrire un veicolo con poca anzianità, senza neanche dover avere una struttura per la vendita della propria flotta usata. Il noleggio a breve termine si “taglia” particolarmente bene sulle piccole e medie imprese, comprese quelle artigiane; una commessa importante e che necessita di un veicolo, con il noleggio a breve termine può arrivare anche a sei o sette mesi.
10
Dal breve al lungo termine, dal van sharing a DriiveMe, un’alternativa all’acquisto in grande crescita. Perché e quando conviene il renting di un veicolo commerciale leggero
Nel 2019, l’aumento dei contratti di noleggio a lungo termine dei van è stato maggiore di quello delle vetture: 15% contro meno del 14; si tratta di 25.400 contratti in più rispetto all’anno precedente.
GRANDE FLESSIBILITÀ La prima osservazione è che il noleggio a breve termine offre una grande flessibilità soprattutto per chi ha l’esigenza di modificare il proprio parco veicoli in tempi rapidi, anche con veicoli con allestimenti specifici. Se fino poco tempo fa il breve termine si rivolgeva quasi
esclusivamente al privato, oggi è diretto anche ad aziende con attività di trasporto saltuarie o irregolari. Quindi, se andiamo a vedere qual è il cliente tipo del breve termine, troviamo grandi aziende con un parco proprio, che si rivolgono al noleggiatore in caso di malfunzionamenti, guasti o di picchi di lavoro non previsti.
Ci sono, però, anche altre tipologie di clienti, in particolare le piccole e medie imprese, comprese quelle artigiane; per esempio il muratore o l’imbianchino che ha ottenuto un incarico importante e che necessita di un veicolo, con il noleggio a breve termine che può arrivare anche a sei o sette mesi, paga, di fatto, solo per il tempo che realmente usa il veicolo. Non bisogna dimenticare poi, la grande richiesta che arriva dai corrieri che con il lavoro sempre più frenetico, sempre più soggetto alle esigenze dell’e-commerce, non possono permettersi un fermo macchina. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
11
MERCATO NOLEGGIO
Tutti i noleggiatori a breve termine dispongono di una flotta con veicoli per ogni esigenza. Dai piccoli van per i centri cittadini sino ai grandi furgonati, per esempio per un trasloco.
L’ELETTRICO TIRA ANCORA POCO Il panorama dei noleggiatori a breve termine è davvero sterminato e praticamente impossibile da riportare in questa sede senza fare torto a nessuno: si va dalle grandi multinazionali a piccole società locali. Quasi sempre, comunque, c’è una peculiarità che spinge verso questo o quel noleggiatore prima tra tutte la capillarità, ma non solo. C’è, per esempio la disponibilità, in flotta, di veicoli con alimentazioni alternative e la specializzazione dell’offerta. Per quanto riguarda il carburante alternativo, nel breve termine domina ancora il metano, che ormai è quasi un “classico” mentre i veicoli elettrici
presenti nelle varie flotte, oggi, sono poco meno di quattromila, su un totale di oltre un milione di veicoli. Nonostante questo numero sia cresciuto, nel 2019, di oltre il 150%, a sentire gli operatori quella dell’elettrico è ancora una scelta di pochi e quindi, commercialmente, non valida. LA DIFFERENZA LA FA LA SPECIALIZZAZIONE Se fino a qualche tempo fa, come abbiamo visto, l’offerta principale era destinata ai privati, e quindi era piuttosto generica e solo il prezzo e le dimensioni del veicolo facevano la differenza, oggi l’offerta è decisamente differenziata e alcune Compagnie si sono, di fatto, specializzate nelle varie tipologie di trasporto. C’è chi punta
Per quanto riguarda le propulsioni alternative nel noleggio a breve termine prevale ancora il metano; quasi un “classico”, mentre i veicoli elettrici presenti nelle varie flotte, oggi, sono poco meno di quattromila, su un totale di oltre un milione di veicoli.
12
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
VAN SHARING, LA TERZA VIA Con il termine sharing, letteralmente “condivisione”, si intende la messa a disposizione di un mezzo a più di un utente anche se all’atto pratico indica una formula di noleggio “on demand”, disponibile per poche ore o pochi giorni, regolato da tariffe orarie e con un limite di chilometraggio. Di fatto si tratta di una “terza via”, dopo il noleggio a breve e a lungo termine. Il costo è accessibile: a grandi linee si viaggia sui 12, 13 euro l’ora, con un limite giornaliero fra i 50 e i 100 km, ma ci sono anche servizi con tariffe al minuto. L’offerta del van sharing nasce con un target ben preciso, il privato che necessita di un mezzo per un utilizzo occasionale di poche ore, ma oggi lo strumento inizia a essere interessante anche per professionisti che si trovino ad avere un’esigenza imprevista di un mezzo non presente nella loro flotta, ma al tempo stesso che non convenga noleggiare a breve o lungo termine in quanto legato soltanto a quel caso particolare; per esempio il recarsi in un centro storico interdetto al traffico per una consegna che richieda, per esempio, l’utilizzo di un furgone elettrico. Il programma più diffuso finora è Enjoy Cargo (enjoy.eni.com/it) il cui costo è di 25 euro, con pre-addebito, per le prime 2 ore di utilizzo, oltre le quali scatta il costo al minuto di 0,25 euro. Anche i primi 50 km saranno gratuiti: una volta superati, si aggiungerà la tariffa di 0,25 euro al km. Per chi vuole utilizzare il veicolo tutto il giorno, il costo sarà di 80 euro. I modelli elettrici poi sono da qualche anno protagonisti di iniziative che vedono le Case stesse impegnate nel proporre questo tipo di servizio. Tra le più attive Nissan e Renault, che proprio sul servizio di sharing hanno puntato per promuovere i loro van elettrici e-NV200 e a Roma, Napoli, Firenze e Bologna ad altre città.
ancora su offerte di tipo generaliste, come Europcar con un’ampia scelta di veicoli per motorizzazioni e dimensioni, ma senza entrare in nessuna specializzazione. Hertz, invece, è presente sia con una flotta generica sia con
una specializzata, con veicoli isotermici e per il trasporto disabili. Un grande Gruppo come Avis Budget ha riorganizzato l’offerta a breve termine, con l’acquisizione, prima di Amico Blu, poi di Morini Rent, attribuendo, di fatto
la “mission” più generalista al primo e specializzata, soprattutto nella temperatura controllata, al secondo e mantenendo una parte davvero marginale di business sotto il marchio Avis. IL LUNGO TERMINE Negli ultimi tre anni il noleggio a lungo termine dei veicoli commerciali è stato in continua crescita, con una media annua del 15%. Nel 2019, l’aumento dei contratti di noleggio a lungo termine dei van è stato maggiore di quello delle vetture: 15% contro meno del 14; si tratta di 25.400 contratti in più rispetto all’anno precedente, che hanno portato la flotta dei furgoni a noleggio a lungo termine a poco meno di 196.500 unità. D’altra parte, la formula del lungo termine, ossia fino a 4 anni, è la vera alternativa all’acquisto ma anche al classico leasing e amplifica molti dei vantaggi del noleggio, iniziando dalla perdita di valore del mezzo che soprattutto per i veicoli professionali arriva a ridursi anche di tre quarti nel giro di cinque anni. Superati i quattro anni, in teoria, il vantaggio economico diminuisce perché il costo totale del noleggio torna ad avvicinarsi a quello complessivo che si sarebbe sostenuto per l’acquisto, fino ad annullarne la convenienza. È comunque svantaggioso tenere
Cosi come tutte le compagnie di noleggio a lungo termine, anche alcuni noleggiatori a breve termine offrono veicoli allestiti: Morini Rent, per esempio, dispone di una flotta di veicoli a temperatura controllata con allestimento Lamberet su meccanica Volkswagen. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
13
MERCATO NOLEGGIO
DRIIVEME, COSTA SOLO UN EURO Dall’inizio dello scorso anno anche in Italia, con DriiveMe, è possibile noleggiare furgoni al prezzo simbolico di 1 euro. Si tratta del primo servizio di van sharing che mette in contatto con le società di noleggio a breve termine, prevalentemente Avis, già attivo dal 2012 in Francia e Spagna. Le società di noleggio devono trasferire i loro furgoni su base giornaliera e, per ridurre al minimo i costi, tramite DriiveMe è possibile noleggiare quei furgoni. Il vantaggio per la società di noleggio è quello di trasferire i propri veicoli (non solo furgoni, ma anche auto e persino camion) da una sede all’altra, praticamente gratis. Chi noleggia paga solo 1 euro oltre il carburante e l’autostrada. DriiveMe è attualmente attivo per le destinazioni di Bergamo, Milano, Torino, Roma, Napoli, Bari e Venezia. I tragitti stabiliti, per i quali sono consentite piccole deviazioni, prevedono anche località in Francia e Spagna. Il servizio è disponibile sia sul sito https://it.driiveme.com/ che su app per smartphone. È necessaria una registrazione, come società di noleggio o come autista. Una volta loggati, è possibile selezionare uno dei tragitti offerti, selezionare la categoria di veicolo secondo le proprie esigenze e prenotare al prezzo simbolico di 1 euro. Per scegliere la tipologia di furgone c’è anche un calcolatore che, in base al carico fornisce il volume del veicolo necessario. DriiveMe garantisce al noleggiatore il trasferimento del veicolo in 24 ore e mette a disposizione una copertura assicurativa totale fino a 60mila euro. Il giorno della partenza, al momento della consegna del veicolo, società di noleggio e autista, effettuano insieme tutti i controlli e firmano il contratto di noleggio redatto da DriiveMe.
un veicolo da lavoro per un periodo superiore a quattro anni anche perché le normative su sicurezza e inquinamento in continua evoluzione potrebbero penalizzarne decisamente l’utilizzo. MOLTI VANTAGGI SPECIFICI Dobbiamo anche ricordare che ai benefici tipici del noleggio, nel lungo termine, vanno considerati altri fattori come,
14
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
per esempio, il fatto che alcuni contratti prevedono dei supporti telematici per la gestione delle flotte, in grado di fornire i dati relativi a ogni singolo veicolo, né che molti noleggiatori o le Case stesse, forniscano per il noleggio veicoli con allestimenti particolari, su ordinazione del cliente stesso. A differenza del leasing, un prodotto finanziario che, a prima vista, somiglia al noleggio a lungo termine, ma dal quale differisce profondamente, questo non è un acquisto rateizzato né parziale, ma un affitto del veicolo per un tempo lungo ma determinato. Come anche nel leasing la proprietà effettiva del veicolo è della società locatrice e anche qui è possibile, per chi lo desiderasse, riscattare il veicolo pagando la rimanenza del valore, ma di solito non conviene e viene semplicemente restituito. Il vantaggio principale è che non comporta alcun impegno all’acquisto e dunque, non pone il cliente di fronte al problema di doversi prima o poi far carico di un bene che nel frattempo è “invecchiato”, perdendo valore e magari risultando poco aggiornato tecnicamente. CONTRATTI ALL INCLUSIVE Il noleggio a lungo termine prevede quasi sempre formule all inclusive, che includono, nelle rate, i costi di bollo, assicurazione e manutenzione programmata, cambio gomme e altri servizi; esiste di solito un limite di chilometraggio che può essere modificato
anche in corso d’opera, adeguando il canone. Quando si parla di contratti, comunque, anche se esistono quelli standard, la maggior parte delle volte sono assolutamente personalizzabili sia come tempi, sia come prestazioni e servizi. Un’ultima considerazione va fatta per i veicoli elettrici il cui noleggio a lungo termine, in questo momento, appare una soluzione intelligente. Un furgone elettrico, infatti, ha ancora due ordini di problemi: il primo è il costo, ancora decisamente più elevato del “fratello” endotermico, mentre il secondo è quello delle batterie. UN’OFFERTA MOLTO VASTA Malgrado le garanzie sulle batterie ormai coprano, in media, 8 anni, un furgone elettrico, a fine carriera rischia davvero di avere una gestione dai costi altissimi, se non altro proprio per le batterie da sostituire. Senza contare che, essendo l’elettrico l’ultima frontiera della mobilità commerciale, è soggetto a repentini aggiornamenti, tali da far apparire obsoleto un veicolo di soli due anni. Meglio dunque noleggiarlo e poi restituirlo. Come per il noleggio a breve termine, anche nel “lungo” le proposte di “affitto” sono moltissime, come sono moltissimi gli operatori. Il grande successo della formula ha indotto anche la maggior parte dei Costruttori a inserirla nei vari pacchetti di proposte finanziarie da sottoporre ai clienti. # @FerruccioVenturoli
MERCATO L’INTERVISTA
L’approccio di Opel alla situazione contingente del mercato è decisamente positivo e, in linea con la strategia del Gruppo PSA, la marca ha pronta la gamma elettrificata
16
#ANDRÀTUTTOBENE O
pel è l’ultimo marchio, in ordine di tempo, entrato a far parte della famiglia PSA, ma l’allineamento con le strategie di gruppo è avvenuto in tempi rapidissimi con in più quel quid germanico facente parte del DNA del brand. Non a caso, inoltre, la fusione all’interno della multinazionale francese è avvenuta in un momento storico molto importante, quello della transizione energetica. Allo stesso tempo, dopo breve, si è affacciata una crisi profonda e imprevedibile dalla quale però Opel è riuscita a cogliere delle opportunità di mercato importanti. Fabio Mazzeo è il Direttore di Opel in Italia e proprio con lui abbiamo avuto modo di avere una panoramica del mercato attuale e futuro e del posizionamento del brand.
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
SENTIRSI PARTE DI UN GRANDE GRUPPO Come abbiamo detto l’ingresso in PSA è avvenuto da pochi anni e ha contribuito a dare al gruppo quell’anima tedesca che gli mancava. Allo stesso tempo Opel ha potuto accedere a delle piattaforme e a un know-how all’avanguardia, aumentando esponenzialmente la qualità e l’innovazione dei propri veicoli. Una crescita che, come vedremo, ha come punta di diamante l’elettrificazione che sta coinvolgendo tutti i prodotti Opel. “Sì, infatti – conferma Fabio Mazzeo – Opel fa parte di Groupe PSA da agosto 2017 e la fusione si è rivelata un caso di integrazione di grande successo. Già dal 2012 le due case collaboravano per lo sviluppo di nuovi prodotti in comune che ha coinvolto i SUV Opel Crossland X e Grandland X, il multispazio Combo Life e il veicolo commerciale Opel Combo
Cargo. Nel 2019 è stata lanciata la nuova generazione del furgone medio, Opel Vivaro, anch’esso su piattaforma comune all’interno del gruppo. I risultati hanno premiato il lavoro fatto con l’apprezzamento dei clienti che hanno portato le vendite a crescere sia nel settore dei veicoli commerciali che nelle vetture. Il ruolo del marchio Opel in Groupe PSA è ben definito. Si tratta del brand tedesco del gruppo, che rappresenta accessibilità da molteplici punti di vista: accessibilità alle tecnologie più avanzate oltre che accessibilità economica con un eccellente rapporto prezzo/qualità. Il far parte di Groupe PSA ha permesso l’accesso a tecnologie d’avanguardia, come anticipato”. Tecnologie che portano a nuovi prodotti e a orientarsi sempre di più verso una mobilità sostenibile. “Certamente – continua il manager italiano – e infatti tutti i veicoli commerciali Opel avranno
una versione elettrificata entro breve. Abbiamo già annunciato la versione elettrica a batteria di Opel Vivaro che sarà ordinabile entro poco. In più durante il 2021 lanceremo anche la versione elettrificata di Opel Combo Cargo. Ma non è solo questo: in Opel abbiamo moltissime novità in arrivo sia sulle vetture che dal punto di vista dei veicoli commerciali. I nostri prodotti offrono accesso a tecnologie d’avanguardia, come detto, e sono accessibili economicamente, con un’attenzione aggiuntiva nel caso dei veicoli commerciali alla massima efficienza per migliorare i costi di gestione e in ultimo il profitto dei nostri clienti”. UNA CRISI DA CUI RILANCIARSI Non è certo un segreto che il Covid abbia stroncato i mercati e l’economia in ogni settore, e quello dell’automotive è sicuramente uno dei comparti che ha sofferto di più. L’UNRAE ha prospettato uno scenario di fine anno che può portare una perdita rispetto all’anno scorso tra il 26 e il 41 per cento, a seconda anche di come interverrà il Governo. Nonostante questo, Opel ha intravisto nella crisi pandemica l’accelerazione di alcuni processi e trend che se colti nel modo giusto, possono dare dei risultati positivi. Partiamo però da come è stato affrontato il periodo più critico da parte di un
UNA “E” AL POSTO GIUSTO La lettera che contraddistingue la versione elettrica del furgone medio di Opel, è posta, a differenza delle “sorelle” del Gruppo, dopo la denominazione del veicolo. Opel Vivaro-e è il primo veicolo commerciale completamente elettrico del produttore tedesco e arriva sul mercato proprio quando la consegna di beni e servizi a zero emissioni sta diventando una necessità in molte zone. Disponibile in tre lunghezze e con molte varianti di
carrozzeria, il nuovo veicolo consente ai professionisti di beneficiare di una mobilità porta a porta a zero emissioni senza compromessi, molto al di là del solo “ultimo miglio”. In perfetta sintonia con le scelte di Groupe PSA, anche Opel Vivaro-e non scende a compromessi e mantiene invariate le stesse caratteristiche del corrispondente modello endotermico: portate fino a 1.275 kg e tare comprese tra 2.800 e 3.100 kg, altezza della maggior parte delle varianti di 1,90 m e volumetria che va da 4,6 a 6,6 m3.
grande marchio come Opel, e a spiegarcelo è sempre Fabio Mazzeo, anche lui in alternanza tra presenza fisica presso la sede milanese della filiale italiana di Opel e l’ormai diffusissimo smart working: “Per prima cosa abbiamo rafforzato l’aspetto delle vendite online, processo già in corso prima dei fatti recenti, ma che in questo periodo ha visto una accelerazione ulteriore. È possibile trovare informazioni dettagliate sul sito e interagire con noi attraverso i principali social network. Inoltre, abbiamo rafforzato la possibilità di interagire a distanza con le concessionarie Opel. Naturalmente abbiamo messo in atto una procedura stringente in concessionaria per garantire la sicurezza sanitaria dei clienti. Ma credo che il maggior punto di forza di Opel nel contesto Covid-19 consista nel fatto che non abbiamo rallentato in alcun modo lo sviluppo dei nuovi prodotti. Avere dei prodotti eccellenti, dotati delle ultime tecnologie che permettono ai clienti professionali di lavorare con meno fatica e maggiori profitti è l’aspetto che contraddistingue Opel. Il mercato ha dimostrato con i numeri di apprezzare questo approccio, i nostri prodotti e l’alta professionalità delle nostre concessionarie. Quello che dicevo sul lancio dei nostri veicoli commerciali elettrificati è
Di alto livello, inoltre, le caratteristiche “elettriche” del veicolo: autonomia che dipende dal tipo di batterie scelta – 230 Km per quella da 50kWh, 330 per quella da 75kWh – motore da 136 Cv e 260 Nm e una modalità di ricarica molto flessibile ed efficiente, ovvero utilizzando una stazione di ricarica pubblica da 100 kW in corrente continua, la ricarica della batteria da 50 kWh all’80% richiede solo 30 minuti circa (circa 45 minuti per la batteria da 75 kWh). Inoltre, grazie alla possibilità di connettersi ad una Wallbox o alle stazioni di ricarica pubbliche superveloci, i tempi si abbassano notevolmente.
l’applicazione pratica di ciò”. Quindi la domanda sorge spontanea: cosa ci dobbiamo aspettare nel post Covid? “Dal punto di vista del mercato – conclude il nostro interlocutore – ci aspettiamo a medio e lungo termine la conferma di un trend che abbiamo già visto nei mesi scorsi; con l’aumento dello smart working crescerà la richiesta di beni acquistati online e consegnati a casa dei clienti e questo porterà all’incremento della necessità di mezzi per le consegne a domicilio. In molti centri urbani e centri storici sarà richiesto l’uso di van elettrificati a zero emissioni e per questo arriviamo perfettamente in tempo con la nostra nuova offerta di furgoni elettrici a batteria. Sono perfetti per coprire l’‘ultimo miglio’ cioè per le consegne ai clienti finali. In generale il mercato dei van elettrici crescerà di 10 volte entro il 2025. Opel Vivaro-e, la versione elettrica a batteria del nostro van di successo, ha una grande capacità di carico fino a 6,6 m3 e portata fino a 1275 kg, tre lunghezze differenti per adattarsi alle differenti necessità e due taglie di batteria per autonomia fino a 330 km. Non si perde niente in termini di prestazioni di carico e si riducono i costi di gestione. Tutto sommato quindi posso considerarmi ottimista”. # @LucaBarassi www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
17
TRANSIZIONE ENERGETICA L’INTERVISTA 18
Elettrico sì,
ma lunga vita al Diesel Dalla situazione attuale al futuro prossimo, dalla rivoluzione nella logistica a quella tecnologica, dai motori endotermici al percorso per l’elettrificazione, fino all’idrogeno. È Dario Albano, managing director di Mercedes-Benz Vans Italia, che ci illustra la sua visione di transizione energetica ualcuno ha detto che la rivoluzione causata dal coronavirus, che ha coinvolto tutto il trasporto e la logistica, si è scatenata nel momento in cui un’altra grande rivoluzione era già partita. Una rivoluzione che ha come protagonista sempre il trasporto, anche se da un punto di vista tecnologico. Parliamo della transizione energetica, cioè il percorso verso un trasporto “green” a zero emissioni, che, ben prima che scoppiasse la crisi pandemica, aveva già superato il punto del non ritorno. Così, due grandi processi di cambiamento si sono incontrati, scontrati, incrociati sovrapposti, mischiati, accelerando e dando, di fatto, nuova linfa a entrambi. A questo punto la domanda è: questo “miscelarsi” di due grandi movimenti evolutivi ha cambiato o cambierà qualcosa nel nostro settore? La domanda la
giriamo a Dario Albano, managing director di Mercedes-Benz Vans Italia, un costruttore che, non solo è già molto avanti nell’elettrificazione delle proprie gamme, ma ha sempre dedicato risorse importanti alla mobilità futura e alternativa. “È decisamente una domanda complessa – dice Albano – e necessita di una risposta articolata perché quando parliamo di rivoluzione nel trasporto e nella logistica, sostanzialmente di futuro del trasporto, non possiamo parlare solo di trasporto, ma bisogna parlare anche di situazioni alternative al trasporto e alla logistica. Il processo era già in atto, le Case, per esempio Mercedes, avevano già investito molto sul fronte della connettività, elettrificazione, sharing, o gestioni di trasporto merci o persone, alternativo o, meglio, evolutivo, rispetto a quello attuale, quello classico. Quindi maggiore efficienza e maggiori servizi per gli utenti. Si tratta di processi caratterizzati da innovazioni di prodotto e di servizi che erano già una realtà in molte città di diversi Paesi europei prima del Covid. Per esempio, in Daimler abbiamo un’area che sta lavorando a strettissimo
contatto con delle realtà cittadine, con dei sindaci, o con delle municipalizzate, offrendo le nostre soluzioni di trasporto e di mobilità alternative”. CAMBIAMENTI QUASI EPOCALI Comunque, la crisi Covid ha dato vita a una serie di cambiamenti importantissimi, quasi epocali. Restando al mondo della logistica, alcuni settori hanno avuto enormi problemi, per esempio quelli legati al turismo, pensiamo alle società di noleggio con conducente o ai noleggiatori a breve termine mentre altri settori, come sappiamo, sono esplosi. “Effettivamente – riprende Dario Albano – già nei giorni della crisi, a marzo, abbiamo avuto alcuni clienti che andavano alla ricerca quasi spasmodica di
La scarsità di infrastrutture dedicate e i tempi di ricarica ancora troppo lunghi, fanno propendere per una vita delle motorizzazioni Diesel, in particolare di quelle di ultima generazione, ancora abbastanza lunga.
veicoli da poter fare allestire velocemente, perché avevano fiutato il grande business che era nell’e-grocery e nei supermercati . Senza dimenticare l’altro settore che è andato alla grande, l’online; i corrieri hanno gestito i momenti di picco con i veicoli che avevano a diposizione, mentre aprivano trattative per nuovi ordini o per le sostituzioni di macchine. Alcuni di questi clienti – continua – forse quelli più attenti a sviluppi futuri, hanno cominciato a pensare decisamente anche all’elettrico. È chiaro che chi sa di dover svolgere dei servizi nei centri cittadini ha preso in considerazione l’elettrico, perché potrà circolare sempre, non avrà limitazioni al traffico ma, certamente, non pensa di dover fare centinaia e centinaia di chilometri. Né, tantomeno, di ‘azzerare’ la flotta endotermica: sarebbe una scelta, oggi, decisamente azzardata. Comunque la volontà di andare sull’elettrico c’è, sia da parte dei corrieri che di chiunque faccia delivery e, quando si risolleveranno, anche di altri settori, come il turismo. Penso, per esempio, a chi deve trasportare turisti nelle città, e potrebbe evitare gli orari e i vincoli dei centri storici”. DIESEL, UNA MOTORIZZAZIONE VERSO IL DECLINO? Dunque, sembra di capire che il futuro sarà elettrico, e da queste considerazioni arriva un’altra domanda: il Diesel è destinato a morire? “No, non sicuramente nel breve termine – risponde Albano – e credo neanche nel medio; per il lungo termine dobbiamo vedere l’evoluzione che ci sarà nel mondo dell’elettrico ed, eventualmente, di altre tecnologie, perché oggi il motore Diesel è sicuramente molto efficiente. Sappiamo che molte città che volevano bandire la motorizzazione Diesel si stanno ricredendo in particolare pensando a l’Euro 6 D, sul quale sono stati realizzati diversi studi che hanno dimostrato che è molto meno inquinante di molti motori a benzina che stanno circolando. Gli Euro 6D sono estremamente efficienti ed ecologici ma, certo, non sono elettrici e un po’ di emissioni ce l’hanno ancora, ma siccome prima di
Daimler ha sempre investrito molto sul trasporto e sulla mobilità futura e alternativa; all’ultimo IAA ha presentato il Concept Urbanetic, un van elettrico, connesso e a guida autonoma.
parlare di elettrico, nel senso più ampio del termine, dobbiamo pensare a strutture davvero organizzate, parliamo di colonnine, di servizi, di tempi di ricarica, il Diesel avrà ancora la sua vita”. OGNI RIVOLUZIONE HA BISOGNO DEL SUO TEMPO In una ricerca effettuata da questa rivista sul noleggio a breve termine, è risultato che, nonostante tutti i noleggiatori abbiano veicoli elettrici in flotta, la richiesta da parte dei clienti è ancora molto bassa. Probabilmente ancora non si fidano? “Come tutte le rivoluzioni – riprende Albano – ci vuole il giusto tempo, la gente ancora non sa bene cosa ci sia dietro l’elettrico. La gente sa come si guida un veicolo tradizionale, sa quali sono i tempi e le modalità del pieno di carburante. Nell’elettrico c’è tutto da scoprire a partire da dove e come fare rifornimento, con la paura di non trovare una colonnina. E comunque serve l’infrastruttura”. Quindi quali sono i tempi di questa rivoluzione, cioè quando si arriverà davvero a un elettrico considerato “normalità”, con tutto quello che “normalità” vuol dire? “Non si può rispondere in maniera univoca a livello europeo – dice ancora Dario Albano – perché ci sono Paesi più avanti rispetto ad altri: per esempio quelli Nordeuropei sono più avanti di noi. In Italia stiamo un po’ inseguendo. Dobbiamo capire in quanto tempo riusciremo ad arrivare al livello dei ‘primi della classe’. Secondo me tra 5 anni non saremo ancora al 50%, forse intorno al 20%, ma solo se lavoriamo duramente, realizzando le infrastrutture. Anche perché l’elettrico attuale, che ancora continuerà per un po’ di tempo con questa tecnologia, per chi fa molti chilometri, non è certo un’alternativa.
Chi deve fare dai 30mila chilometri l’anno in su, non può andare in elettrico, i tempi di ricarica, anche avendo una colonnina propria, sono troppo lunghi. E ricordiamo che quando parliamo di elettrificazione parliamo esclusivamente di centri urbani; per tutto il resto continuerà per molto tempo a imperare il Diesel”. METANO E IDROGENO, PASSATO E FUTURO Dal punto di vista ecologico non c’è solo l’elettrico però. Il metano, per esempio, è davvero destinato a sparire? “Il metano ha ancora un certo appeal – dice il manager romano – perché è poco inquinante e più ecologico del Diesel. Ma è sempre inquinante ed è anche un carburante fossile e non può essere la soluzione. Non possiamo certo considerarla come una tecnologia del futuro ma piuttosto una tecnologia del presente, quasi di transizione che per alcune cose va bene e per altre assolutamente no, e di certo non è efficiente come il Diesel”. Con Albano, però andiamo ancora oltre, chiedendogli dell’idrogeno. “Quella dell’idrogeno – risponde – è una tecnologia che deve essere ancora ben valutata, ci sono tematiche importanti di sicurezza e fino a quando non se ne viene a capo non ne possiamo valutare il reale utilizzo. Una volta risolti questi problemi l’idrogeno potrebbe essere interessante non per quelli che girano nei centri urbani, ma per quelli che devono fare tanti chilometri in autostrada, forse qualche corriere che ha un ptt più alto. Credo comunque che la tecnologia a idrogeno sia più vicino ai truck che ai van. Comunque possiamo dire, credo, che l’idrogeno verrà utilizzato dove non può arrivare l’elettrico”. # @FerruccioVenturoli www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
19
TRANSIZIONE ENERGETICA
Le batterie sono il nuovo campo sul quale si gioca la partita della
transizione energetica.
Batterie per tutti i van
Obiettivo: trovare nuove tecnologie che permettano di raggiungere gli standard di sostenibilità richiesti senza perdere in affidabilità e prestazioni
S
econdo una ricerca della IEA (Internal Energy Agency) e del JRC (Joint Research Centre) nel 2019 in Europa i consumi di energia sono stati pari a 1,9Gtep (tep è acronimo di tonnellata equivalente di petrolio ed è un’unità di misura dell’energia rilasciata dalla combustione. Un Gtep equivale a un milione di tep, n.d.r.). Secondo le proiezioni della ricerca il rischio è che nel 2040 la domanda di energia mondiale possa essere pari a 18-19Gtep. Questo vuol dire che per raggiungere i target di decarbonizzazione a livello globale, la domanda di energia nei trasporti dovrebbe essere nulla, se non in contrazione, arrivando al 2040 tra i 2 ed i 2,6 Gtep. Di contro, il settore dei trasporti rappresenta un settore chiave per poter raggiungere gli sfidanti target di decarbonizzazione. A livello globale, infatti, il contributo di questo settore al totale delle emissioni di CO2 evitate è stimato nell’ordine del 20% nel 2040 (proiezioni ACT+). Oggi la partita sulla transizione energetica dei trasporti si gioca sul campo delle batterie. Come avevamo anticipato nel numero di luglio della nostra rivista, le batterie sono l’elemento più critico dei veicoli elettrici. Vincere la partita del progresso tecnologico delle batterie vorrebbe dire garantire il successo dell’elettrificazione. Ad oggi, le batterie elettrochimiche basate su differenti composti del litio (ad esempio, LTO, Li-NMC etc.) rappresentano i principali sistemi di accumulo impiegati a bordo di veicoli con
20
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
propulsione elettrica. La ricerca si è orientata anche verso soluzioni che prevedono un impiego combinato di batterie elettrochimiche e super condensatori o celle a combustibile alimentate a idrogeno. Ma queste soluzioni si portano dietro alcuni svantaggi: innanzitutto il peso, che per i veicoli ibridi risulta generalmente superiore a quello dei veicoli tradizionali. Anche le infrastrutture di ricarica sono un limite, essendo poco numerose. UN MERCATO DA 250 MILIARDI Le grandi case costruttrici stanno investendo in ricerca e nuove tecnologie per raggiungere risultati non solo sostenibili dal punto di vista ambientale ma anche dal punto di vista economico e dei consumi. In fondo le batterie sono al centro di molteplici interessi e di un mercato stimato da 250 miliardi di euro da qui al 2025. Un esempio arriva da Daimler AG che ha sviluppato l’F-Cell, una tecnologia per lo sviluppo di veicoli a fuel cell funzionanti a idrogeno. La società si sta concentrando sulla creazione di una rete globale di produzione di batterie, composta da nove fabbriche dislocate tra Europa, Nord Alla fine del 2019 Renault ha annunciato che i nuovi modelli Master Z.E. e Kangoo Z.E saranno alimentati con celle a combustibile.
America e Asia, e sulla quale sta investendo oltre un miliardo di euro. Anche Renault è attiva nel campo dell’elettrificazione: già nel 1995 presentò Next, un prototipo di veicolo familiare ibrido con motore termico all’anteriore e due ruote motrici elettriche al posteriore. Oggi Renault ha annunciato che i modelli Kangoo e Master saranno presto disponibili in versione a idrogeno. Attiva nella ricerca sulla tecnologia a idrogeno già dal 2014, Renault ha anche lanciato Advanced Battery Storage, un programma che prevede di riutilizzare le batterie esauste provenienti dai suoi veicoli. Un vero e proprio centro di stoccaggio delle batterie elettriche che si propone anche di essere una soluzione per dare una seconda vita alle batterie per veicoli elettrici. LE CELLE A COMBUSTIBILE Oggi la tecnologia fuel cell sembra essere quella verso cui orientarsi. Secondo il dizionario Treccani “una cella a combustibile è un dispositivo elettrochimico in grado di convertire direttamente l’energia chimica in energia elettrica tramite un processo a temperatura costante
NORMATIVE
La strada europea di riduzione delle emissioni
Il paradigma della mobilità del futuro è stato affermato dalla Commissione europea nel Libro Bianco sui trasporti del 2011, nel quale si pone come obiettivo non vincolante al 2050 la riduzione delle emissioni di gas serra del settore trasporti (-60% rispetto ai livelli del 1990) e un obiettivo intermedio al 2030 (-20% rispetto ai livelli del 2008). Con i Regolamenti 443/2009, aggiornato nel 2014, e il Regolamento 510/2011, sono posti nuovi limiti per le emissioni di CO2 delle nuove auto e dei nuovi veicoli commerciali leggeri. Con la pubblicazione del “Clean Mobility Package” del novembre 2017 la Commissione europea ha proposto una serie di
misure finalizzate ad accelerare la transizione verso veicoli a basse emissioni, a promuovere l’utilizzo di carburanti alternativi e a sostenere la competitività delle case automobilistiche europee per far fronte alle sfide provenienti dalla Cina e dagli Stati Uniti. Con la pubblicazione del nuovo Regolamento (aprile 2019) l’Europa impone ai costruttori automotive di ridurre, al 2030, del 37,5% rispetto al target del 2021 le emissioni medie del venduto autovetture, e del 31% rispetto al target del 2020 le emissioni dei nuovi veicoli commerciali con un traguardo intermedio del -15% al 2025 per entrambe le categorie di veicoli.
sviluppo potrebbe garantire autonomie superiori rispetto ai livelli attuali o all’impiego di composti litio-zolfo con valori di densità energetica fino a 500 Wh/kg. Anche in questo caso la durata delle batterie, in termini di vita utile, è piuttosto esigua e sono in fase di studio possibili soluzioni per migliorarne affidabilità e prestazioni. Contro il problema della ricarica, inoltre, si stanno studiando sistemi di ricarica induttivi, in grado di effettuare anche operazioni di ricarica con veicolo in movimento, sistemi di tipo bidirezionale, che favoriscono l’impiego dei veicoli in ricarica a supporto della rete elettrica mediante servizi vehicle-to-grid (V2G) e la
Fuel cell.
in cui l’idrogeno viene combinato con l’ossigeno per formare acqua”. Un veicolo a celle di combustibile – definito anche FCEV (Fuel Cell Electric Vehicle) – è sostanzialmente un veicolo elettrico che utilizza un dispositivo elettrochimico (la cella a combustibile, appunto) che produce elettricità dalla reazione chimica tra idrogeno e ossigeno, senza che avvenga una combustione. La sperimentazione in questo settore ha fatto passi da gigante soprattutto perché l’utilizzo delle fuel cell permette di aumentare l’efficienza energetica delle fonti rinnovabili. I vantaggi che si ricaverebbero dal loro utilizzo sarebbero molteplici. Non si tratta solo di un impatto ambientale praticamente nullo grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili, ma anche di una serie di vantaggi strettamente legati ai consumi e al rendimento. Le fuel cell, infatti, garantiscono un rendimento elevato, indipendentemente dalle dimensioni dell’impianto: anche pesi e volumi ridotti possono produrre alte quantità di energia. Altamente modulari, possono essere disposti in serie (stack) che permetterebbero di avere potenze di milioni di watt. Infine, nei grandi impianti è possibile migliorarne ulteriormente l’efficienza recuperando il calore prodotto durante la reazione. Le difficoltà maggiori riguardano lo stivaggio a bordo del veicolo e la possibilità di creare delle idonee strutture di distribuzione poiché l’idrogeno è altamente infiammabile e va conservato a
temperature molto basse. Per questo motivo, le grandi case costruttrici stanno orientando i loro studi verso la ricerca di soluzioni che abbattano gli ostacoli ancora presenti. In principio fu Toyota che da oltre 20 anni investe nella ricerca di veicoli a celle combustibili. Oggi sono Daimler Truck AG e il Gruppo Volvo che hanno dato vita a una joint venture volta a sviluppare, produrre e commercializzare sistemi a celle a combustibile per applicazioni su veicoli pesanti. Anche la partnership tra IVECO, Nikola Corporation e CNH Industrial si muove nella stessa direzione. Una vera e propria rivoluzione del settore che vedrà la produzione del primo truck interamente elettrico ma che ha l’obiettivo di portare IVECO a diventare leader nella creazione di rivoluzionari sistemi a trazione alternativa. LE BATTERIE DEL FUTURO La ricerca ha fatto negli anni passi da gigante verso nuove tecnologie: basti pensare alle batterie metallo-aria, il cui
riduzione dell’impatto in rete delle operazioni di ricarica mediante la gestione coordinata di sistemi di accumulo stazionario e fonti rinnovabili in una logica smart grid. Secondo lo studio “Electrify 2030” dell’Ambrosetti, pubblicato nel 2018 e realizzato in collaborazione con Enel X e Fondazione Centro Studi Enel, in Italia si prevedono, entro il 2030, 630.478 veicoli commerciali leggeri elettrici con una previsione di 1.051 stazioni di ricarica pubbliche e 34.336 camion elettrici con una previsione di stazioni di ricarica pubbliche dedicate di circa 8.500. La strada è quella di trovare forme alternative o complementari alle batterie già esistenti, con la consapevolezza che queste sono ormai un elemento strutturale dei veicoli elettrici. Le celle a combustibile sono sicuramente una delle possibili risposte alle esigenze di mobilità ecosostenibile perché gli unici scarti che producono sono calore e vapore acqueo. La ricerca di soluzioni per la realizzazione di celle a combustibile di qualità è la strada più ecosostenibile da percorrere. # @ValeriaDi Rosa www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
21
TRANSIZIONE ENERGETICA
Elettrico senza
compromessi È Xavier Peugeot, Vicepresidente della business unit LCV del Gruppo PSA, a confermare l’obiettivo 2021 di una gamma di veicoli commerciali completamente elettrificata. Si tratta di una prova di forza del colosso d’Oltralpe consapevole che il mercato dei veicoli a basse emissioni sarà 10 volte più grande entro il 2025, riguarderà tutte le regioni del mondo e sarà così sia per le vetture per trasporto passeggeri che per i veicoli commerciali. In questo percorso è naturalmente perfettamente allineata al gruppo Citroën che già quest’anno ha presentato ë-Jumpy e si appresta a preparare il lancio anche dell’ammiraglia Jumper in versione elettrica, in modo da completare, appunto, la gamma insieme al compatto Berlingo. ELETTRICO UGUALE DIESEL La grande sfida del marchio francese, però, è stata quella di lanciarsi nella direzione dell’elettrificazione solo potendo garantire ai propri clienti professionali le stesse caratteristiche e le stesse prestazioni dei veicoli Diesel a cui ormai da anni sono abituati. La strada è dunque segnata, ma con la certezza di poter disporre di dimensioni, volumi, capacità di carico al top della categoria. Infatti, come nel caso delle
22
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
La strategia di Citroën e di tutto il gruppo PSA è chiara: una gamma “pulita” ma con le stesse performance del Diesel
versioni termiche, per la mid-range dei furgoni, anche nelle versioni elettriche viene mantenuta l’altezza di 1,90 metri, elemento che consente loro di entrare nella stragrande maggioranza dei parcheggi sotterranei urbani, il carico utile arriva fino a 1.250 kg, con la possibilità di rimorchiare fino a 1.000 kg aggiuntivi e un volume di carico che può raggiungere 6,6 m3. Allo stesso modo, si può scegliere tra tre diverse lunghezze, come nella gamma termica: 4,61 m., 4,96 m. e 5,31 m. Naturalmente nulla cambia neppure dal punto di vista del confort dell’abitacolo e di quello di guida, dato che il Double Chevron è stato uno dei primi marchi a
portare su un furgone le ergonomie, il design e l’abitabilità di una vettura. Per non parlare della tecnologia, come l’Head Up Display che proietta le informazioni di
Il risparmio della batteria è sicuramente strategico per l’uso di un veicolo elettrico. Ecco allora che tra le funzioni di Citroën ë-Jumpy c’è il precondizionamento dell’abitacolo da remoto: è possibile dunque riscaldare o climatizzare ë-Jumpy tramite l’app My Citroën o programmando il tutto tramite lo schermo touch. Questa operazione è possibile farla sia quando il veicolo è collegato alla presa di ricarica, ma anche senza alimentazione esterna, a patto che la batteria abbia ancora almeno il 50% dell’energia.
viaggio sul parabrezza o la rear vision, lo specchietto retrovisore virtuale per “vedere” anche dietro al furgone. Come ha sottolineato Valentino Munno, Direttore Vendite Citroën Italia, in una recente nostra intervista il vero grande vantaggio competitivo del nostro progetto è che “l’aver sviluppato il nuovo Jumpy del 2016 con una piattaforma modulare ci permette di utilizzare questa stessa piattaforma sia nella motorizzazione termica che elettrica, alloggiando, nella configurazione elettrica, le batterie sottoscocca e non penalizzando il volume di carico”.
200 chilometri di percorrenza giornaliera, spesso anche meno. Pochi i casi e le mission che necessitano autonomie molto maggiori. Ecco perché i progettisti del Gruppo PSA si sono concentrati nell’ottimizzare quella che è la reale necessità di energia per un professionista del trasporto con le performance del veicolo. Per Citroën ëJumpy sono state realizzate due tipologie di batterie, da 50 kWh per avere una autonomia fino a 220 Km e una da 75 kWh che garantisce fino a 320 Km di percorrenza. Energia che permette al motore di erogare 136 CV di potenza con una coppia di 260 Nm e viaggiare ad una velocità che arriva fino a 130 Km/h. Altro aspetto importante nello sviluppo di un veicolo elettrico è la ricarica per la quale è necessaria la massima flessibilità. Citroën ë-Jumpy, così come l’intera gamma del gruppo, è facile da ricaricare, a casa o al lavoro: in una notte si può caricare il 50% della capacità totale della batteria solo con un semplice circuito rinforzato o 100% se si ha installato a casa o al lavoro una Wallbox dedicata. Se si va presso un punto di ricarica pubblico, si può avere l’80% in 30 minuti con la ricarica super veloce.
L’AUTONOMIA CHE BASTA Il lavoro di chi utilizza mezzi commerciali, siano essi adibiti al trasporto di persone o di mezzi, è perlopiù circoscritto a
FULL ELECTRIC È LA SCELTA CITROËN Pur essendoci molte tecnologie oggi disponibili su mercato per rendere sempre
più sostenibile la mobilità commerciale, per il marchio del Double Chevron non ci sono mai stati dubbi sulla strada da percorrere. Il motivo è molto semplice e ce lo ha spiegato ancora una volta Valentino Munno: “Abbiamo visto che l’83% dei nostri clienti guidano in media meno di 200 km al giorno e sappiamo anche che il 44% non guida mai più di 300 km al giorno. Pertanto utilizzare, per esempio, una motorizzazione ibrida, anche plug-in, per garantire ancora maggiore autonomia, per noi non ha senso in quanto significherebbe penalizzare peso e spazio, cosa che come detto non vogliamo”. Anche se la gamma è destinata a tutte le categorie di professionisti, dall’osservatorio Citroën sembra che i corrieri saranno tra i primi a considerare l’elettrico come alternativa alla motorizzazione termica, proprio per il fatto di avere quasi sempre un percorso definito e determinato e che difficilmente va oltre il chilometraggio di cui abbiamo parlato. Ovviamente è determinante la collaborazione con gli allestitori di tutta Europa, per garantire la giusta configurazione per ogni mission, cosa di cui il marchio francese è ben abituato essendo stata tra le prime marche ad inserire a listino i veicoli commerciali allestiti. Stessa impostazione e stesse considerazioni valgono anche per il trasporto passeggeri, dove Citroën mette in pista ëSpaceTourer, in grado di accogliere fino a nove passeggeri come la corrispondente versione Diesel. Alla fine il Gruppo PSA prevede che questi veicoli rappresenteranno il 5% del mix di vendita dei rispettivi modelli nel primo anno pieno di commercializzazione e il 15% nei prossimi 5 anni, sebbene l’evoluzione del mercato sia rapida e l’elettrificazione acceleri a ritmi crescenti. # @LucaBarassi www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
23
Questo è il problema... Ford è l’unico
Costruttore a offrire sui veicoli commerciali sia la tecnologia mild-hybrid che plug-in. Un vantaggio competitivo in questo momento per traghettarci verso un futuro elettrico
C
ome abbiamo più volte ribadito, il settore del trasporto si sta muovendo sempre più verso la ricerca di fonti di alimentazione alternative ai combustibili fossili, al fine di ridurre il proprio impatto ambientale. Tra queste rientra la mobilità elettrica, che appare, oggi, la scelta vincente per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del settore dei trasporti. L’elettrificazione, però, implica una serie di problematiche rilevanti, dal costo ancora elevato dei veicoli alle difficoltà di rifornimento dovuta alla carenza di una rete di ricarica capillare. Ostacoli che Ford è riuscita a superare grazie all’adozione di tecnologie ibride, dove termico ed elettrico diventano componenti di una stessa squadra che ha il compito, duplice, di garantire sostenibilità e performance di alta qualità per rispondere alle esigenze di autonomia e portata dei clienti. Fin dal 1965, anno del lancio del primo Ford Transit, la gamma dei Veicoli Commerciali Ford guarda al futuro del business e della mobilità. Oggi lo fa con veicoli ibridi più efficienti che mai che garantiscono stessa affidabilità di sempre, meno consumi e più rispetto per l’ambiente.
Marco Buraglio, Direttore divisione Veicoli Commerciali Ford Italia ci racconta come la casa automobilistica stia affrontando il passaggio verso l’elettrificazione: “Ford, con la scelta e gli investimenti fatti sui veicoli commerciali ibridi, è l’unico brand oggi sul mercato a poter accompagnare le aziende verso l’era dell’elettrificazione, senza compromessi sulla capacità di carico dei veicoli, con minori costi di esercizio e con più rispetto per l’ambiente. È il primo e unico brand ad avere oggi in gamma veicoli commerciali ibridi sia Mild Hybrid che Plug-In Hybrid e dispone di veicoli ibridi sia nel segmento da una tonnellata sia in quello da due tonnellate”. LE TECNOLOGIE A DISPOSIZIONE Il processo di elettrificazione di Ford può essere sintetizzato in due parole, mildhybrid e plugin-hybrid. La tecnologia mild-hybrid (mHEV) è pensata per veicoli destinati a percorrenze in ambito urbano. In questi veicoli, il motore elettrico supporta quello tradizionale recuperando l’energia durante la decelerazione, immagazzinandola in un pacco batterie agli ioni di litio da 48 volt e riutilizzandola per Marco Buraglio Direttore divisione Veicoli Commerciali Ford Italia.
TRANSIZIONE ENERGETICA
mHEV o pHEV?
aumentare l’efficienza nell’utilizzo del carburante, come spunto di avviamento, nell’accelerazione del motore e come supporto dei componenti elettrici. Come ci spiega Marco Buraglio, questa tecnologia, disponibile su Transit Custom, Tourneo Custom e Transit, garantisce “minori consumi (7-8% in meno), minori emissioni (circa 10-12% in meno), la stessa portata e lo stesso volume di carico di un diesel tradizionale”. La tecnologia plugin-hybrid (pHEV), invece, è pensata per veicoli che devono compiere distanze più lunghe. Disponibile su Transit Custom e Tourneo Custom, permette di viaggiare anche a Zero Emissioni. Infatti, il motore termico ricarica quello elettrico da 92kW garantendo fino a 500 km di autonomia. Il veicolo può essere usato anche in versione full electric fino a 56 km di autonomia. È dotato di quattro modalità di guida: EV auto (equilibrio tra consumo batteria e motore termico), EV now (modalità elettrica), Ev later (modalità termica), EV charge (il motore termico ricarica la batteria). “L’intenzione è quella di adattarsi alle molteplici esigenze dei nostri clienti, affiancandoli in ogni peculiarità del loro business con soluzioni che li accompagnino nella nuova era dell’elettrificazione senza compromessi sulla capacità di carico dei veicoli, con minori costi di esercizio e con più rispetto per l’ambiente” sottolinea Buraglio. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
25
TRANSIZIONE ENERGETICA
SICUREZZA “FIRST” Non solo performance elevate, l’affidabilità di un veicolo è legata anche alla sicurezza. Con un occhio sempre attento nei confronti del futuro, i veicoli commerciali Ford sono dotati di tecnologie intelligenti per garantire il rispetto dell’ambiente, l’attenzione ai consumi, il massimo della sicurezza e del comfort. “L’innovazione è il DNA di Ford. Spingersi oltre per cercare nuove strade e superare i limiti – ci spiega ancora il direttore della divisione Veicoli Commerciali Ford Italia. – Questa è la filosofia che guida Ford fin dalle origini e che, ancora oggi, ci spinge a realizzare veicoli commerciali equipaggiati con tecnologie innovative per garantire il rispetto dell’ambiente, l’attenzione ai consumi, il massimo della sicurezza e del comfort. Infatti, la guidabilità dei nostri veicoli commerciali è equiparabile a quella di un’auto. Basti pensare al nostro Transit che, grazie all’introduzione della tecnologia EPAS, aiuta a ridurre l’affaticamento del conducente, aggiungendo ulteriore assistenza durante il parcheggio e le manovre, oltre ad abilitare l’utilizzo delle tecnologie avanzate tra cui l’Active Park Assist e il Lane-Keeping Aid”. Tra le tecnologie innovative di assistenza alla guida introdotte a bordo dei veicoli commerciali Ford per ridurre stress e stanchezza troviamo il BLIS Blind
Spot Information System con Trailer Tow System, un sistema di monitoraggio dell’angolo cieco più esteso, che copre sia il veicolo sia il rimorchio fino a 10 metri di lunghezza. L’Intelligent Adaptive Cruise Control combina le funzionalità del riconoscimento dei segnali stradali e l’Adaptive Cruise Control supporta i conducenti nel rispettare i limiti di velocità. Senza dimenticare il Enhanced Lane-Keeping System, sistema di mantenimento della corsia avanzato e il PreCollision Assist con Pedestrian Detection, ora in grado di rilevare i pedoni anche di notte quando illuminati dai fari. LA STRADA VERSO L’ELETTRIFICAZIONE DI FORD Il processo di elettrificazione di Ford ha coinvolto anche la gamma di veicoli commerciali Ford. “Come già detto, nella nostra veste di import leader da ormai quattro anni, volevamo permettere ai consumatori di scegliere tra diverse soluzioni elettrificate, idonee a soddisfarne le diverse esigenze di business – continua Buraglio. – La tecnologia Plug-In Hybrid, introdotta sulla famiglia Custom, unici a offrirla nel segmento dei veicoli da una tonnellata, rappresenta la combinazione ideale tra ecosostenibilità e massima efficienza, senza compromessi in termini di portata e volume di carico e Il sistema Geofencing del Transit Custom Plug-In Hybrid (PHEV) permette a questi veicoli di muoversi automaticamente in modalità completamente elettrica nelle aree più sensibili, come ad esempio i centri cittadini e le zone ZTL. Utilizzando i dati di localizzazione in tempo reale, questa tecnologia infatti garantirà il passaggio automatico in modalità full electric nel momento in cui verrà riconosciuta la zona a traffico limitato.
26
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
senza ansia da ricarica, grazie a un’autonomia in elettrico fino a 56 km. Questa scelta è stata apprezzata non solo dai clienti ma anche dalla stampa specializzata con il riconoscimento, quest’anno, dell’ambito premio Van Of The Year. I nuovi propulsori elettrificati Plug-In Hybrid ed EcoBlue Hybrid sono stati, infatti, apprezzati per la riduzione dei consumi e dei costi di gestione e per la possibilità di accesso alle zone a traffico limitato, che permettono alle aziende, in questo modo, di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, continuando a lavorare con la massima efficienza. Per quanto riguarda il prossimo futuro attendiamo di completare il processo di elettrificazione con l’introduzione nel 2021 del Transit da due tonnellate 100% elettrico”. UN’ALLEANZA GLOBALE In questo percorso di Ford verso la sostenibilità rientra anche la partnership con Volkswagen, con la quale collaborerà nell’ambito dell’elettrificazione e dei veicoli commerciali. “Alla luce della pandemia di Covid 19 e del suo impatto sull’economia globale è ancora più importante stabilire alleanze resilienti tra società forti. Questa collaborazione ridurrà efficacemente i costi di sviluppo, consentendo una più ampia distribuzione globale di veicoli elettrici e commerciali e migliorerà le posizioni di entrambe le società. Lavorare con Volkswagen su queste piattaforme fornirà a entrambi vantaggi significativi in termini di ingegneria, impianti e attrezzature – spiega Buraglio. – Dalla nuova alleanza deriverà la produzione di un pick-up medio progettato e costruito da Ford, che sarà venduto da Volkswagen come Amarok a partire dal 2022, all’interno della gamma dei veicoli commerciali Volkswagen. In programma anche un ulteriore rafforzamento delle attività nell’ambito dei veicoli commerciali di entrambe le società già dal 2021 iniziando con un van per consegne urbane basato sull’ultimo modello di Volkswagen Caddy e successivamente con un van da una tonnellata creato da Ford. Previsto anche il debutto entro il 2023 di un modello elettrico Ford specifico per l’Europa e realizzato sulla piattaforma MEB di Volkswagen, così da espandere la presenza di Ford nel mercato europeo dei veicoli a emissioni zero”. La strada verso i Van del futuro è aperta. # @ValeriaDiRosa
IL RUOLO DEI FURGONI L’INTERVISTA 28
Protagonista sì, ma... Il furgone è e sarà sempre al centro della logistica, ma bisogna lavorare affinché il suo ruolo sia sempre positivo; emergenze, traffico e inquinamento permettendo. Ne abbiamo parlato con Massimo Marciani, presidente di Freight Leaders Council
I
n questo periodo, come abbiamo detto e scritto tutti, il trasporto e la logistica sono stati al centro di un cambiamento che definire “epocale” forse è eccessivo ma che comunque è stato davvero importante. Ed è stato importante soprattutto perché il settore è stato costretto dalla crisi a fare non uno, ma mille passi avanti, gli stessi passi che avrebbe fatto, forse, in molti anni, se non ci fosse stato il Covid 19. Cambiamento o no, resta il fatto che al centro del traporto e della logistica, della distribuzione e dell’ultimo miglio, dell’ecommerce e dell’egrocery, c’è sempre lui, il veicolo commerciale, il furgone, l’LCV, nelle sue più varie declinazioni, dal semplice furgonato a quello allestito con carrozzeria isotermica, tanto per citarne due tipologie. Come ormai è stato detto e scritto mille volte nuovo trasporto e nuova logistica vuol dire anche un maggior afflusso, negli agglomerati urbani, di veicoli per le consegne che, forse, potranno fare meno strada, grazie ai magazzini di prossimità agli hub, o ai locker e a una digitalizzazione che permetterà di ottimizzare al massimo ogni consegna, ma certo andranno a intasare le strade quando non a inquinare l’aria. Insomma, il furgone serve e, da quello che sembra, sempre di più,
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
ma allo stesso tempo rappresenta un potenziale problema. SONO CAMBIATI I FLUSSI DELLE MERCI La pensa così anche Ma ssi mo Marciani, presidente di Freight Leaders Council, e personaggio, oggi, tra i più autorevoli nel campo della logistica. “Sono cambiati i flussi delle merci – dice Marciani – prima andavano genericamente dalla piattaforma di distribuzione ai negozi, oggi superano i punti vendita, andando direttamente a casa del cliente; le consegne sono sempre più piccole in termini di volumi, ma sempre più capillari. Naturalmente questo ha portato a un’esplosione dei flussi logistici che se non verranno ben regolati, al ritorno della normalità, potrebbero portare alla paralisi di intere città. In questo periodo, non essendoci stato quasi mai traffico, le consegne sono diventate estremamente produttive poi, essendo stati quasi tutti a casa, sono state effettuate in quasi totale mancanza di
traffico, una vera pacchia. Non sarà più così – continua Marciani – ma potremmo prendere e conservare quello di buono che è uscito da questa crisi e non parlo solo di una maggiore organizzazione ma anche, per esempio, della cosiddetta prova di consegna. Durante la crisi l’autista del veicolo in consegna non è andato quasi mai, fisicamente, fino all’uscio di casa del destinatario ma ha lasciato spesso la merce nell’androne del palazzo, senza quindi avere la prova di consegna del destinatario. Naturalmente questa modalità permette una maggiore velocità nelle consegne, minor traffico, minor numero di mezzi in circolazione”. ALLA RICERCA DI MINORE IMPATTO AMBIENTALE Resta il fatto che dovremo muoverci verso veicoli che abbiano sempre minore impatto ambientale, anche perché le amministrazioni comunali cercheranno
sempre di più di decarbonizzare il proprio territorio, quindi il tema della neutralità delle emissioni è un tema fondamentale che si deve legare necessariamente ad altri temi puramente “logistici”, come, appunto la prova di consegna, la digitalizzazione, la nascita di magazzini di prossimità. “Naturalmente – riprende Marciani – dobbiamo anche lavorare sui veicoli che, alla fine, come abbiamo detto sono i protagonisti del trasporto. Non ho una passione in particolare per la mobilità elettrica, quello che davvero mi interessa è che ci sia una volontà di emettere minori emissioni rispetto al motore endotermico classico, alimentato da carburanti fossili, quindi va bene il biometano, va bene l’idrogeno, va bena anche, entro certi limiti, il cargo bike. Insomma – continua – il concetto sul quale bisogna lavorare
è quello della sostenibilità, perché la sostenibilità ambientale ‘pesa’ come quella sociale e quella economica. L’aumento della frammentazione delle consegne deve portare necessariamente a un aumento della ‘collaborazione’ tra i diversi soggetti perché, al contrario, avremo sempre dei veicoli che si muovono in maniera caotica e non organizzata”. OTTIMIZZARE E RENDERE LE CONSEGNE SOSTENIBILI Probabilmente bisognerà trovare un modo, che sia uguale per tutti, per ottimizzare e rendere più sostenibile la consegna: se ognuno di noi si sente in dovere di ordinare un singolo oggetto magari lo vuole entro poche ore, il sistema esplode. “Assolutamente sì – riprende il presidente di FLC – io prenderei in considerazione diverse possibilità. La prima è quella di lavorare sulla domanda, cioè proporre a chi vuole acquistare, diverse opzioni: vuoi
la consegna domattina? Vuoi la consegna nel giro di 48 ore? Entro la settimana? A ogni opzione deve corrispondere un costo diverso; da una parte limiterebbe la cosiddetta ‘logistica del bisogno’, dall’altra permetterebbe una pianificazione migliore delle consegne, senza dire che permetterebbe a chi spedisce di rientrare, almeno in parte, dei costi di consegna. Altra opzione – dice ancora Marciani – è quella di creare all’interno del tessuto urbano
delle aree di 300, 400 mq, una sorta di hub dove arriva la merce e da dove poi si riparte per l’ultimo miglio nel modo che si crede migliore. La terza alternativa è quella dei lockers, cioè dei punti di consolidamento, non consegnare a casa tua ma in un luogo baricentrico, molto più sostenibile ed economico per il corriere”. VERSO UNA FORTE SPECIALIZZAZIONE DELLA LOGISTICA Ma torniamo al ruolo importantissimo del furgone nella crisi Covid, durante questo sviluppo forzato della logistica. Se è vero che l’Italia è stata salvata dagli operatori (tutte aziende private) del trasporto e della logistica, è anche vero che la qualità del trasporto non è stata sempre di buon livello. “L’aumento repentino dei pacchi da consegnare, quelli che non prevedevano né la temperatura controllata né
la refrigerazione – dice il presidente di Freight Leaders Council – ha portato a un aumento contestuale dei furgoni, senza pianificazione e senza autisti qualificati. Ci si è trovati, cioè, da una parte con un forte aumento della domanda, dall’altro con persone ‘comuni’ (non professionisti) che con un furgone, magari a noleggio, offrivano un servizio di trasporto e/o di consegna senza badare troppo alla qualità, quindi totalmente contrario alle aspettative del cliente che invece si aspettava e si aspetta sempre un servizio ‘tailor made’. Le consegne nell’alimentare a domicilio, per esempio, sono state effettuate in maniera terribile da molti soggetti a causa degli eccessi improvvisi di domanda. C’è stato quindi un ‘mismatch’ tra domanda e offerta perché molti degli imprenditori che, anche attualmente, si stanno occupando di logistica, sono più preoccupati di consegnare il pacco che non del servizio. Quindi bisognerà cominciare a pensare non solo in termini di specializzazione degli autisti e dei veicoli, ma anche in termini di connessione e, ancora, di digitalizzazione, di fatto di nuova organizzazione della logistica”. E SE LA MERCE ARRIVASSE DAL CIELO? In un futuro relativamente prossimo potremo avere davvero veicoli autonomi per le consegne cittadine? O addirittura droni volanti? “Io non vedo i droni volanti per la consegna, soprattutto nei centri cittadini: troppi ostacoli, troppa gente, penso piuttosto – conclude Marciani – a droni di terra in situazioni specifiche, penso a grandi comunità, campus universitari, grandi ospedali e così via, ci potrebbero essere droni terrestri, simili ai carrelli che ci sono ora nei grandi stabilimenti industriali, in una proiezione futura sarebbe stimolante qualora il sistema di trasporto fosse messo in una situazione di digitalizzazione diffusa”. # @FerruccioVenturoli www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
29
IL RUOLO DEI FURGONI
Last
but not least Parlare di ultimo miglio in questi mesi è obbligatorio. Non solo per la funzione fondamentale dell’ultimo tratto del viaggio di una merce, ma anche per la nuova situazione creata dalla crisi pandemica
C
ome ricorda la stessa Assologistica, con l’emergenza sanitaria – rispetto alla crescita organica di 700mila nuovi acquirenti nei primi quattro mesi del 2020 – si sono aggiunti ulteriori 1,3 milioni di clienti. È l’e-commerce il settore che cresce di più (fino a +55%) a livello mondiale con l’impatto del coronavirus, seguito da modern food retail (fino a +23%) e vendita all’ingrosso di prodotti farmaceutici (fino a +15%). Diversi settori, come quello del fashion&lifestyle, sono stati colpiti più duramente di altri anche online, ma il 77% dei merchant online ha dichiarato di aver acquisito nuovi clienti durante questa fase di emergenza sanitaria. Numeri che si riversano sul mondo
30
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
dell’autotrasporto e, nello specifico, nel comparto del trasporto leggero, che deve gestire, allo stesso tempo, una crisi di volumi e la gestione sempre più delicata della consegna finale al cliente. LOGISTICA URBANA TRA EFFICIENZA E SALVAGUARDIA AMBIENTALE Una doppia sfida con l’ambiente sullo sfondo. Negli ultimi tempi, infatti, la cosiddetta logistica urbana ha assunto un ruolo di primo piano nel campo dei flussi di trasporto su scala nazionale, anche considerando l’impatto che genera sia in termini di traffico che di emissioni di CO2. In agglomerati urbani
che diventano sempre più popolosi, la sua organizzazione si basa su un complesso ecosistema all’interno del quale le parti hanno interessi contrastanti. In questo scenario, si moltiplicano intanto le iniziative della logistica per conto terzi volte a conciliare le consegne del cosiddetto last mile e la qualità della vita nelle città. Per ridurre il costo delle consegne dell’ultimo miglio, che da solo rappresenta circa il 20% delle spese di trasporto delle merci, l’unica soluzione oggi percorribile sembra essere la ristrutturazione delle strutture logistiche urbane. Tuttavia, il prezzo e la penuria di terreni urbani spingono le comunità, i committenti e i 3PL (Third Party Logistic Service Provider o logistica conto terzi, n.d.r.) a inventare nuovi tipi di piattaforme logistiche. I logistici si trovano, a loro volta, ad affrontare una sfida importante: proporre nuovi modelli di organizzazione adatti di volta in volta alle politiche commerciali,
urbanistiche ed ecologiche che sono attuate sui territori di riferimento. Attualmente sono allo studio numerose sperimentazioni volte a utilizzare le strutture di proprietà di imprese ferroviarie o fluviali, tra cui anche lo sviluppo di poli logistici di tipo misto che ospitino tipi di attività differenti. Si veda, ad esempio, il recente accordo tra FCA e Mercitalia Logistics: per la logistica del primo e dell’ultimo miglio, le due aziende hanno infatti siglato un accordo di collaborazione per utilizzare, in anticipo rispetto alla produzione di serie, un prototipo del nuovo e-Ducato nelle attività su strada legate al servizio di trasporto merci ad alta velocità Fast di Mercitalia. Una partnership che quindi va ad impattare sul trasporto delle merci dai punti di produzione fino alla presa in carico del trasportatore ferroviario (primo miglio) ma non solo: anche la consegna dagli hub di ricezione ferroviaria fino alla destinazione finale, cioè la piccola/media distribuzione o direttamente il cliente (ultimo miglio) beneficerà della sperimentazione del nuovo van targato FCA. I FURGONI BATTONO I DRONI NELLE CONSEGNE: LA RICERCA TEDESCA Negli scorsi mesi, proprio su queste pagine, abbiamo visto anche soluzioni diverse dove le nuove tecnologie stanno offrendo nuovi spunti interessanti. Di pari passo stanno arrivando anche i risultati delle prime ricerche che stanno smontando alcuni miti legati
L’hub presso punti vendita cittadini abbassa i costi logistici delle consegne dell’e-commerce.
all’uso di particolari tecnologie per la logistica urbana. Parliamo dei droni: se nel 2019 è stato l’anno del boom con il lancio dei primi prototipi destinati alle consegne, lo scorso aprile un nuovo studio dei ricercatori della Martin Luther Universitat (MLU) di Halle-Wittenberg ha scoperto che i droni utilizzano dieci
volte più energia dei furgoni di consegna standard nell’ultimo miglio. “I droni multicottero sono una tecnologia meravigliosa, ma come gli aerei, sono altamente inefficienti”, ha scritto la rivista New Atlas dando conto del rapporto della MLU. “Privi di ali, che possono sviluppare portanza muovendosi www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
31
IL RUOLO DEI FURGONI in avanti nell’aria, i droni devono fornire costantemente una spinta verso l’alto solo per mantenersi in volo. Aggiungete il peso della merce da consegnare e il consumo di energia aumenterà considerevolmente, senza dimenticare quando devono volare con vento contrario o di traverso. Per non parlare del fatto che possono trasportare solo un pacco alla volta, rendendo ogni viaggio un viaggio di andata e ritorno a sé. Sulla base di simulazioni effettuate a Berlino e nelle aree circostanti, i ricercatori hanno scoperto che, nelle aree urbane densamente popolate, i furgoni elettrici sono di gran lunga l’opzione di consegna più efficiente dal punto di vista energetico”, continua New Atlas. “I furgoni diesel consumano circa cinque volte più energia in questa situazione, e i droni ne consumano circa 10 volte tanto”, il risultato finale. Questo perché “la densità della popolazione è il fattore chiave; i furgoni possono
trasportare letteralmente centinaia di articoli alla volta, e quando i percorsi di consegna sono brevi e pieni di fermate, si spreca il minimo di energia”. Non è tutto così semplice, però. Negli scenari rurali, i droni possono effettivamente essere più efficienti dal punto di vista energetico anche dei furgoni elettrici. A complicare ulteriormente la questione, la componente ambientale dei droni e dei furgoni elettrici dipende anche dalla fonte di tale elettricità. Se sono alimentati a carbone, questo ovviamente compromette la sostenibilità e l’impronta di carbonio di entrambi. Nel complesso, tuttavia, i
MILLE FURGONI ELETTRICI PER AMAZON Negli Stati Uniti, Amazon ha commissionato all’emergente costruttore di veicoli elettrici Rivian, un’intera flotta, mille esemplari, di furgoni elettrici per le consegne. La flotta fa parte del Climate Pledge con il quale Amazon aderisce all’accordo sul clima di Parigi. In Amazon si punta, infatti, alle “zero emissioni” per il 2040, ovvero 10 anni prima della scadenza fissata dall’accordo internazionale. Da quello che si dice, i vertici di Amazon hanno impiegato ben due anni a cercare il miglior partner possibile per realizzare i propri veicoli elettrici, scegliendo la giovane e ambiziosa azienda californiana, nella quale aveva già investito 1,3 milioni di dollari. Secondo Ross Rachey responsabile della flotta di Amazon, il colosso dell’e-commerce sta “realizzando la flotta di veicoli commerciali più sostenibile al mondo, che sarà anche la più funzionale, la più efficiente e la più sicura”. Dal canto suo il CEO di Rivian, RJ Scaringe sottolinea come nella realizzazione dei veicoli, il costruttore si sia concentrato anche e soprattutto sui particolari : “tutto, dal riscaldamento all’ergonomia della guida, passando per la trasmissione, è studiato per ottimizzare tempo ed energia”.
32
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
I veicoli elettrici, ibridi e plug-in sono sempre più diffusi per la logistica urbana.
furgoni sono il veicolo meno energivoro con un ampio margine, e nello specifico i furgoni elettrici sono i più efficienti dal punto di vista energetico con le più basse emissioni di gas serra, soprattutto quando l’elettricità proviene da risorse rinnovabili. NUOVE ABITUDINI POSTCOVID Che il “ciclone” covid-19 abbia trasformato molte delle nostre abitudini quotidiane, di fatto accelerando di parecchio alcuni processi già in atto, è una cosa ormai appurata. La logistica, in questi mesi, ha dovuto riorganizzarsi velocemente e senza preavviso per fare fronte, da una parte alle emergenze sanitarie, come tutti i settori, dall’altro, per affrontare una crisi mondiale della filiera del trasporto. Ma la logistica ha avuto anche uno “scossone” con boom senza precedenti negli acquisti online. La logistica, diciamo così, tradizionale, che in una prima fase ha dovuto fare fronte a un eccesso di ordinativi che hanno dilatato di molto i tempi di consegna, è stata in grado poi di evolversi con il progressivo sviluppo del mercato, adeguandosi ai bisogni del web. segue a pagina 34
IL RUOLO DEI FURGONI
da pagina 32 E-COMMERCE E LOGISTICA DI SECONDA GENERAZIONE Secondo gli esperti gli acquisti sul web hanno, di fatto, gradualmente traghettato il comparto verso una seconda generazione, fatta di consegne più veloci (due o tre giorni), di magazzini di dimensioni maggiori e dislocati in luoghi strategici, per affrontare la crescita dell’utenza. Si è trattato di un’evoluzione a 360°, perché oltre alle spedizioni, si è dovuta necessariamente occupare anche delle infrastrutture tecnologiche per organizzare e monitorare i magazzini, gli stock, l’avanzamento degli ordini e, naturalmente dei veicoli. Dunque, il Covid-19, come ha detto qualcuno è stato un vero game changer, ha fatto esplodere l’e-commerce e in pochi mesi ha permesso un passo in avanti di 10 anni. Dall’inizio del 2020 al mese di maggio, sono 2 milioni i nuovi consumatori online in Italia, di cui 1,3 milioni sono arrivati alle piattaforme di acquisto digitale proprio durante l’emergenza sanitaria. In tutto, nel nostro Paese, coloro che comprano online sono a oggi 29 milioni. Negli stessi mesi dello scorso anno (da gennaio a maggio 2019), si registravano 700mila nuovi consumatori: nei primi 5 mesi del 2020 il loro numero è all’incirca triplicato. UN TRAFFICO SEMPRE MAGGIORE A questo punto vanno fatte una serie di riflessioni e considerazioni: la crescita delle vendite on line
34
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
durante la crisi, è stata affrontata e più o meno superata dal settore, preso comunque impreparato sia per quanto riguarda i costruttori che i corrieri. Ora va pensato a come si dovrà affrontare il ritorno a una più o meno normale “normalità”. Prima cosa: i veicoli. Lo sviluppo verticale dell’e-commerce porta con sé, una serie di effetti collaterali. L’aumento delle spedizioni di singoli pacchetti, la proliferazione di micro-consegne, la parcellizzazione delle spedizioni una logistica sempre più veloce, il cosiddetto “now commerce”, il “one hour delivery” o le consegne “same-day” comportano un traffico di veicoli commerciali sempre maggiore. Il lockdown e l’assenza di traffico nelle città hanno creato le condizioni quasi ideali per lo sviluppo dell’e-commerce, ma poi? I mezzi di trasporto circolanti (merci e persone) costituiscono la principale fonte di emissioni di PM10 e PM2.5, le cosiddette polveri sottili, agenti inquinanti dannosi alla salute. La quota delle emissioni di CO2 riconducibili ai trasporti in Italia è superiore alla media dei 15 Paesi dell’Unione Europea e poi va ricordato che il nostro parco circolante è caratterizzato per oltre un terzo da veicoli ante Euro 3, quindi con più di 18 anni di vita. Parliamo di mezzi che hanno percorso
centinaia di migliaia di chilometri e che, secondo Unrae, a livello nazionale rappresentano il 36% del parco circolante. Dunque, al di là di necessarie integrazioni delle politiche commerciali con quelle del traffico va ripensato il veicolo commerciale e la sua gestione. Se è indubbio che si andrà verso una progressiva elettrificazione è altrettanto certo che la trazione elettrica da sola non basterà; il tutto dovrà essere supportato da tutta una serie di infrastrutture che vanno dalle colonnine di ricarica (efficienti), ai magazzini di prossimità, agli hub di quartiere sino ai locker di zona o addirittura di condominio. RIPENSARE IL FURGONE Ecco allora che il furgone endotermico potrebbe svolgere le funzioni sulla distanza più lunga, diciamo fino ad un hub di zona per poi essere sostituito da un veicolo elettrico che, davvero, potrebbe procedere con consegne “green”. Ma il veicolo commerciale destinato all’e-commerce dovrà essere anche estremamente specializzato proprio per evitare quello che, in qualche caso, è avvenuto durante il lockdown: troppa domanda in poco tempo, troppo pochi furgoni e la necessità di portare a termine le consegne, qualche volta senza grande attenzione alla qualità del trasporto. Cosi ci sono state consegne, per esempio nei medicinali o nel food, che avrebbero necessitato di un veicolo a temperatura controllata, in quel momento piuttosto difficili da reperire. Oltre a cambiare, diciamo così, l’hardware del veicolo, bisognerà intervenire sulla sua gestione, il veicolo, cioè, dovrà “parlare” con la merce che trasporta oltre che con l’autista. Bisognerà fare un grande sforzo verso una nuova e completa digitalizzazione degli ordini e delle consegne, per far risparmiare tempo, carburante e porzioni di traffico. # @AndreaTrapani e @FerruccioVenturoli
Diagnostica predittiva, monitoraggio delle merci e gestione delle flotte: ecco alcuni degli aspetti più rilevanti garantiti dai
moderni sistemi di connettività
dei veicoli commerciali Uno dei servizi di Mercedes PRO connect è la registrazione dei viaggi. Ogni viaggio viene registrato in modo completamente automatico e messo a disposizione nel Tool Gestione flotte e nella Mercedes PRO connect App dell’azienda. In questo modo sarà più facile tracciare e registrare l’utilizzo effettivo dei veicoli e ottimizzare quindi i consumi.
I
Artificiale costruttrici e dalle aziende di trasporto. Vehicle-to-Vehicle (V2V) consente lo scambio di dati da un veicolo all’altro, con l’obiettivo di contribuire a ridurre gli incidenti e rilevare le condizioni del traffico. Si basa su comunicazioni a corto raggio (300 metri) che mettono in connessione veicoli abilitati. Vehicle-toInfrastructure (V2I) è in grado di acquisire dati su traffico, meteo e condizioni stradali che sono trasmessi in modalità wireless e permettono di avvertire i conducenti di eventuali pericoli, contribuendo a migliorarne la sicurezza. Vehicle-to-Everything (V2X) comprende sia il software V2V sia il software V2I e permette di rendere ogni automobile in strada più intelligente poiché può comunicare con il sistema di traffico, comprese le altre automobili e le infrastrutture collegate. Il V2X automatizza anche
I SISTEMI DI GESTIONE DELLE FLOTTE Attraverso questi sistemi di connettività le case costruttrici possono offrire ai propri clienti dei veri e propri sistemi di controllo delle flotte che permettano loro di poter monitorare i veicoli in qualsiasi momento, evitando così spiacevoli guasti o fermo macchina. L’MBUX di Mercedes-Benz, introdotta su Sprinter e Vito, è una tecnologia in grado di interfacciarsi con la piattaforma Mercedes PRO, progettata su sei aree tematiche specifiche pensate per migliorare il lavoro di chi utilizza uno o più furgoni per la propria attività. L’MBUX collega i veicoli appartenenti a una stessa flotta permettendo di migliorare l’efficienza nei trasporti, programmare e monitorare le consegne e tenere sotto controllo lo stato di salute dei veicoli
n principio era KITT, un’automobile immaginaria comparsa nel 1982 nella serie televisiva Supercar e dotata di un computer con un’elevatissima intelligenza artificiale, che lo rendeva pensante a tutti gli effetti. Oggi la maggior parte dei veicoli sono dotati di sistemi di connessione che mirano a raggiungere principalmente tre obiettivi: sicurezza, comfort e automazione. Anche, e soprattutto, nel settore dei trasporti. Per questo motivo i moderni veicoli commerciali sono dotati di dispositivi software all’avanguardia collegati a prodotti integrati, che a loro volta si connettono con un sistema centrale di gestione dei dati. VEHICLE TO… CONNECTION Possiamo distinguere diverse tecnologie di connessione, tra le quali ne spiccano tre, quelle più utilizzate dalle case
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
APPROFONDIMENTI CONNETTIVITÀ
Intelligenza
i pagamenti dei pedaggi e dei parcheggi, rendendo più facile il processo di guida. Si tratta di veri e propri sistemi predittivi che permettono di anticipare una potenziale situazione di pericolo prima che questa possa verificarsi grazie all’utilizzo di sensori e telecamere che, comunicando con l’ambiente circostante e gli altri veicoli, consentono uno scambio continuo di informazioni.
35
APPROFONDIMENTI CONNETTIVITÀ
arrivando a segnalare il centro di assistenza Mercedes-Benz più vicino in caso di necessità. Allo stesso modo IVECO ha dotato il suo Daily di Daily Business UP, un’app basata sul cloud Microsoft Azure che permette ai veicoli di comunicare direttamente con la Control Room di IVECO e monitorare lo stato dei veicoli in tempo reale. Inoltre, attraverso il mio portale MyDaily i proprietari dei veicoli possono monitorare i propri veicoli da computer o dispositivi mobile e analizzarne prestazioni e consumi. FordPass Pro permette di collegare fino a 5 veicoli contemporaneamente. Disponibile su Google Play store e App store, questo software permette un continuo monitoraggio dei veicoli attraverso un’interfaccia semplice e intuitiva. Renault ha introdotto sui propri veicoli Optifleet un software che permette di monitorare i percorsi, lo stato del conducente e quello del veicolo. I dati sono scaricabili su smartphone
e permettono di aumentare il livello di sicurezza stradale. I sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) sono sistemi avanzati di assistenza alla guida che supportano l’autista e garantiscono un livello di sicurezza stradale elevato. Si tratta di tutte quelle tecnologie in grado di rilevare la presenza di un ostacolo, fermo o in movimento, lungo la traiettoria del veicolo: tecnologie come il cruise control adattivo, i sensori di parcheggio, il mantenimento della corsia, la frenata automatica d’emergenza, il riconoscimento visivo dei segnali stradali che, attraverso l’uso di sensori, videocamere, radar, lidar, ultrasuoni, riescono a prevenire eventuali errori umani ed evitare incidenti.
Daily Business Up si connette al veicolo tramite Bluetooth e ha una doppia funzione di Assistente alla guida e supporto al business aziendale.
IL FUTURO È ADESSO Il ruolo dell’intelligenza artificiale diventa sempre più rilevante nella progettazione del futuro. L’Internet of Things permetterà di raggiungere traguardi
aumentare la soglia di sicurezza dei veicoli, grazie alla presenza di sensori e telecamere in grado di comunicare con l’ambiente esterno. È abbastanza recente l’annuncio di Toyota di voler sperimentare la guida autonoma sui veicoli commerciali con l’obiettivo di arrivare al livello di guida autonoma 4 (il livello massimo è 5), quello cioè dell’alta automazione nel quale la vettura guida totalmente in autonomia senza il bisogno di input umani ma il conducente può riprendere il controllo in qualsiasi momento. Elementi di supporto alla guida sono già presenti su molti veicoli
sempre più rilevanti. L’avvento del 5G sta già aprendo le porte a scenari futuristici, che diventano realtà. Il suo utilizzo permetterà uno scambio di informazioni continuo e veloce (100 Megabit per secondo in download e di 50 megabit per secondo in upload) Tutto questo porterà a un nuovo modo di fare trasporto. I veicoli potranno comunicare tra di loro e con l’ambiente circostante avvertendo l’autista di eventuali pericoli che possono presentarsi, dal traffico all’attraversamento pedonale, dagli incidenti a eventuali danni del veicolo. # @ValeriaDi Rosa
La guida autonoma permetterà al veicolo di “pensare” in autonomia e prendere decisioni relative al viaggio.
e possono essere condivisi con i centri assistenza. Free2Move, il servizio di noleggio a lungo termine dei veicoli del Gruppo PSA, offre Free2Move Connect Fleet, una soluzione smart per gestire il parco auto aziendale attraverso la quale si può accedere ai dati della flotta in tempo reale, anche da remoto attraverso PC o smartphone. LA GUIDA È AUTONOMA Una delle sfide più stimolanti sul campo della tecnologia è sicuramente rappresentata dalla guida autonoma. Un’innovazione che permetterebbe di
36
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
APPROFONDIMENTI L’ALLESTIMENTO
Alla mission non si comanda Le esigenze dei professionisti del trasporto sono davvero tante e sia i Costruttori che gli Allestitori offrono alla propria clientela un ventaglio di possibilità davvero ampio
T
ante tipologie di trasporto, tante necessità di configurazione e altrettante possibilità di personalizzare il proprio van. Vantaggi e svantaggi in questo approccio, perché poter contare su tante versioni, materiali, personalizzazioni e così via significa anche dover conoscere a fondo il mercato e le diverse configurazioni. Perciò, anche in questo caso, la Rete deve essere altamente specializzata e, infatti, non a caso, la maggior parte delle Case ha investito sulla formazione e sulla creazione di Dealer dedicati al cliente professionale. In più, oggi, con l’avvento delle gamme elettrificate, anche l’allestimento, si deve adattare ai nuovi modelli. Le possibilità di trasformazione di un van sono dunque tantissime e lo saranno sempre di più.
CHASSIS O A LISTINO È da circa un lustro che le principali marche di veicoli industriali hanno deciso di investire in modo deciso sulla clientela professionale offrendo non solo modelli sempre più confortevoli e simili ad una autovettura, ma anche un servizio di customizzazione sempre più professionale e raffinato, fino ad arrivare, addirittura, a proporre direttamente a listino veicoli già allestiti. Questa, infatti, è la prima scelta che si pone davanti a chi si trova in Concessionaria e sta decidendo sull’acquisto del proprio veicolo o, addirittura, della propria flotta di furgoni: acquistare dalle case veicoli “nudi” per poi farli completare da allestitori specializzati per una
determinata mission, oppure scegliere tra i veicoli allestiti offerti direttamente dai Costruttori. Citroën e Renault sono state tra i primi marchi a proporre a listino allestimenti specializzati, attraverso accordi preventivi con fornitori e artigiani che rispecchiano gli standard qualitativi richiesti dalle Case. Ovviamente ci sono vantaggi in ciascuno degli approcci e, ancora una volta, dipende molto dalle esigenze del singolo. Nel primo caso la personalizzazione è massima, sia lato furgone che lato allestimento ma, naturalmente, bisogna avere a che fare con due fornitori diversi e avere a disposizione più tempo per la consegna, sfruttando il listino, invece, come è ovvio, si risparmia tempo e
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
37
APPROFONDIMENTI L’ALLESTIMENTO
CRITERI DI SCELTA GAMMA
Il mondo degli LCV si divide sostanzialmente in tre grandi fasce, che ne definiscono le dimensioni di massima. Qualcuno li suddivide in small, medium e large, un po’ come le taglie dei vestiti, ma l’importante è individuare il segmento di proprio interesse che potrebbe essere dettato dagli spazi a propria disposizione, così come dai percorsi e dai luoghi che devono essere serviti. Un criterio che, però, va a braccetto con quello che segue e che determina la vera scelta del segmento. DIMENSIONI
La coibentazione è uno degli elementi per allestire il proprio veicolo dedicato al trasporto isotermico.
spesso anche la garanzia del veicolo fa capo al Costruttore, anche per la parte allestita. Di contro c’è sicuramente un po’ meno spazio alla personalizzazione. IL PASSO SUCCESSIVO Se nell’acquisto di un’automobile il fattore marchio conta moltissimo, nello scegliere un veicolo commerciale è sicuramente più importante farsi guidare dalla testa, più che dal cuore. Magari poi, a parità di caratteristiche, possiamo propendere per l’una o per l’altra Casa la cui scelta a volte è anche influenzata notevolmente dai messaggi pubblicitari diffusi dai brand e, non da ultimo, dalle offerte commerciali lanciate sul mercato in determinati periodi dell’anno.
Ad ogni modo abbiamo individuato per voi i criteri che, a nostro modo di vedere, debbono essere considerati e tenuti ben presenti durante l’esperienza di acquisto del proprio veicolo o flotta. Anche se “cambiando i fattori” il risultato non cambia, l’elenco in questa pagina ha anche una logica di priorità e di consecutio, ma su questo non fossilizzatevi troppo. Si tratta di fattori che a primo acchito non sembrano centrare propriamente con l’allestimento ma, in realtà, ne condizionano molto la scelta. Tutto pronto, quindi, per andare in concessionaria con le idee chiare, ricordando sempre che efficienza e sostenibilità si ottengono abbinando scelte ecologiche con quelle economiche. # @LucaBarassi
Chi dice che le dimensioni non contano si sbaglia di certo. Parlando di van per dimensioni ci riferiamo non tanto a lunghezza e larghezza (che viene definita più che altro nella scelta del punto precedente, n.d.r.), quanto nella portata di carico e nel volume del vano, due fattori che devono essere considerati insieme per via della tipologia di merce che sarà trasportata. La MTT (Massa Totale a Terra, n.d.r.) degli LCV va tipicamente dai 3,5 alle 5 tonnellate ma attenzione: a parità di MTT le portate reali di carico possono cambiare molto da Casa a Casa e da modello a modello. Inoltre, sopra e sotto questo range si sviluppano modelli che, da una parte si avvicinano molto ad autovetture adibite al trasporto merci e, dall’altro, a veri e propri veicoli pesanti. MOTORIZZAZIONE
Oggi, più che mai, il tipo di propulsione è determinante sia in termini di consumo, ma anche in termini di transitabilità nelle aree urbane (leggi ZTL). Qualche anno fa c’era solo il Diesel, oggi, oltre al motore endotermico che resta il protagonista delle versioni, si può contare su propulsioni a metano, ibridi ed elettrici fino a cominciare a sentire l’odore delle celle ad idrogeno, ultima frontiera della mobilità sostenibile. È evidente che il tipo di motore può condizionare l’allestimento e gli spazi a bordo, a causa della sua conformazione, posizionamento e dimensioni di tutta la catena cinematica. Pensiamo per esempio all’esigenza di allocare le batterie di un veicolo elettrico. PRESTAZIONI
MA CHE FREDDO FA? Come abbiamo detto discorso a parte va fatto per il trasporto di merci deperibili dove serve, ovviamente, un furgone frigo. Quindi facciamo una prima distinzione tra le due macro categorie del settore: i furgoni frigo coibentati e i furgoni frigo isotermici. Nel primo caso si fa riferimento a un furgone che è stato rivestito internamente di un materiale isolante (quindi coibentato), che limita gli scambi di calore tra l’interno e l’esterno. I veicoli coibentati sono esternamente identici alla loro versione base. Differente è la questione se si sceglie invece l’isotermico frigo. In questo caso, sul telaio del furgone viene montato un cassone rettangolare termicamente isolato.
38
Ovviamente va seguita la normativa ATP che regola le temperature in base alla merce trasportata. A seconda della destinazione la normativa ATP impone vari tipi di classificazione. I furgoni isotermici devono esibire una sigla che descrive la categoria di appartenenza. IN e IR sono le due classi di omologazione per furgoni termici coibentati destinati al trasporto per le classi A, B o C. Le differenti2020 classi TRASPORTARE OGGI agosto/settembre
indicano diversi livelli di temperatura che possono aggirarsi intorno allo 0 (per la classe A) o scendere fino a -20 gradi (per la classe C). Le celle possono essere dotate di un compressore autonomo che regola la temperatura, alimentato da un motore diesel indipendente dal veicolo che si aziona anche quando il motore è spento, oppure sono azionate direttamente dal motore del veicolo che necessariamente deve essere mantenuto acceso. Il controllo della temperatura delle celle isotermiche è affidato alla presenza di termoregistratori automatici omologati. La legge italiana impone che il controllo della temperatura venga effettuato ogni venti minuti indipendentemente dalla durata del viaggio. Non è possibile superare un livello di tolleranza di più o meno 3 gradi rispetto alla temperatura imposta. Le sonde del termoregistratore installato sui furgoni isotermici non devono essere a contatto con i cibi o con la superficie ma devono misurare la temperatura dell’aria. L’impianto di registrazione automatica della temperatura deve essere sottoposto a revisione ogni due anni e tutti i dati raccolti devono essere conservati per almeno un anno ed esibiti in caso di controllo a campione.
Anche qui la vostra mission è determinante, così come il territorio che andrete a coprire. L’allestimento del vostro veicolo dovrà considerare le prestazioni necessarie per svolgere il vostro lavoro. Potenza, coppia, capacità di ricarica di un veicolo elettrico, vanno messe nella check-list delle cose da verificare. In questo “capitolo” va considerata anche la tara e quindi il materiale per il proprio allestimento. La lega leggera, per esempio, se pur più costosa, permette di abbattere notevolmente il peso complessivo del veicolo, dando maggiore possibilità di carico ed efficienza al lavoro. IL VESTITO
Per ultimo, ma fino ad un certo punto, arriverò a determinare il vero e proprio allestimento. Frigorifero, ribaltabile, 4x4, officina mobile o ancora più specializzate come trasporto disabili, antincendio, ambulanza o molte altre tipologie. In questi casi è d’obbligo l’utilizzo di fornitori specializzati nelle specifiche trasformazioni che possono più o meno lavorare in stretta partnership col costruttore. In tutto questo, il furgone frigo o, per meglio dire, a temperatura controllata necessita di un approfondimento a parte che potete leggere nel riquadro in questa pagina.
APPROFONDIMENTI PNEUMATICI
Rotolando...
Nel configurare un veicolo commerciale, la scelta degli pneumatici è fondamentale. Anche per questo componente il lockdown ha modificato le modalità di acquisto. Con Goodyear vediamo cosa cambia e quali sono i nuovi prodotti del Costruttore americano
A
bbiamo parlato molto in questo Focus di quanto l’e-commerce abbia subito una forte accelerazione a seguito della crisi pandemica. Un cambiamento che ha influenzato molto il mercato dei furgoni e, di conseguenza, anche quello di uno dei suoi componenti: lo pneumatico. L’acquisto online sta diventando sempre di più parte integrante della nostra vita di consumatori, rendendo sempre più importante per i commercianti rafforzare la filiera e garantire efficienza e puntualità nelle spedizioni. Il commercio online non riguarda più solo informatica e abbigliamento, ma abbraccia tutti i settori dell’economia italiana. La logistica si sta adeguando alla domanda, modificando gli hub logistici e strutturandosi per rispondere positivamente al cambiamento epocale cui sta andando incontro il settore dei trasporti.
L’OSSERVATORIO GOODYEAR Abbiamo chiesto al brand americano cosa hanno rilevato nei tre mesi di “fermo” e la risposta è stata molto dettagliata: “Durante il periodo di lockdown, l’acquisto online è diventato ancor di più un asset fondamentale attraverso cui acquisire nuovi clienti e soddisfare i bisogni dei consumatori. Una ricerca Nielsen valuta che nel primo trimestre del 2020 il settore eCommerce ha registrato un incremento del 162%, con il picco del 300% di crescita dell’instant delivery, ovvero la consegna dei prodotti subito dopo l’acquisto”. Di conseguenza è molto importante adeguare anche i prodotti alle nuove esigenze di flotte e piccoli utenti. “Infatti – confermano in Goodyear – la nostra azienda, sempre attenta a intercettare i trend del mercato, negli ultimi anni ha lavorato incessantemente per rinnovare quasi completamente la gamma di pneumatici invernali e all seasons per i veicoli commerciali leggeri,
con l’obiettivo di offrire a imprenditori, flotte e piccole ditte pneumatici sempre più prestazionali e versatili per la loro attività. Negli ultimi tre anni, l’attenzione si è focalizzata sull’aggiornamento e sullo sviluppo di pneumatici che supportassero al meglio gli autisti dell’ultimo miglio nell’aumentare la loro efficienza, in qualsiasi situazione”. LE ULTIME PROPOSTE In seguito ad alcuni miglioramenti del disegno del battistrada e delle mescole, il Goodyear UltraGrip Cargo per veicoli commerciali leggeri, presentato a fine 2019, garantisce prestazioni di frenata straordinarie in condizioni invernali e riduce il costo totale di possesso, migliorando il chilometraggio e fornendo maggiore fiducia per gli impieghi anche nelle più difficili condizioni climatiche. Per chi, invece, decide di affidarsi a un unico pneumatico per i propri veicoli commerciali, Goodyear Vector www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
39
APPROFONDIMENTI PNEUMATICI
4Seasons Cargo rappresenta un prodotto affidabile in grado di coniugare l’efficienza dei consumi con prestazioni eccellenti, riduzione dello spazio di frenata, maggiore stabilità, resistenza al rotolamento e resa chilometrica, permettendo complessivamente un importante risparmio sul costo totale di possesso. Completa la gamma per veicoli commerciali leggeri il modello estivo, Goodyear EfficientGrip Cargo. Per offrire un maggiore chilometraggio, EfficientGrip Cargo sfrutta due innovazioni come l’ExtraMile Technology, che prevede un battistrada con una nuova mescola a base di silice, che aumenta la resistenza all’usura, anche su superfici abrasive, e migliora l’aderenza su fondo bagnato. Inoltre, il disegno del battistrada ottimizzato garantisce una distribuzione più uniforme della pressione, con
conseguente aumento della superficie a contatto con la strada. Grazie a queste caratteristiche, EfficientGrip Cargo consente ai veicoli commerciali di percorrere fino a 10.000km in più con lo stesso treno di pneumatici. Inoltre, grazie alla FuelSaving Technology, prevede uno strato interno di mescola (Cool Cushion Layer) in grado di migliorare la dissipazione di calore e ridurre la resistenza al rotolamento del 18 per cento. È evidente, dunque, che l’obiettivo è principalmente quello di diminuire l’usura e quindi il costo di esercizio dei professionisti del trasporto, ma tra le priorità del marchio americano c’è anche la sostenibilità ambientale che si ottiene sia attraverso l’utilizzo di mescole e tecnologie innovative ma, alla fin fine, anche con un minor utilizzo e quindi scarto di prodotti. #
EfficientGrip Cargo
UltraGrip Cargo
40
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
Vector 4 seasons Cargo
NO
BA
T
RA
SPOR TO UR
A
CITTÀ
GUIDA ALL’ACQUISTO
UN GIRO IN
Ambiente, maneggevolezza, consumi e capacità di carico: sono innumerevoli i parametri che si devono considerare per lavorare in città ma l’offerta per questo segmento è probabilmente la più ricca. Vasta anche la scelta tra carburanti alternativi, mezzi elettrici e i tradizionali furgoni diesel
ffrontare il traffico urbano è il momento più stressante per chi lavora. Tanto per chi guida tanto per l’ambiente. Rispetto agli scorsi speciali, nel 2020, abbiamo registrato un discreto numero di Van elettrici consigliati dai costruttori: un buon segnale per il futuro di questi veicoli. Piacciono sempre più anche ai clienti visto che, per molti, sono il mezzo ideale per le consegne dell’ultimo miglio o sulle tratte brevi: l’alternativa elettrica offre vantaggi economici e anche gestionali. Come si può leggere nelle altre pagine di questo numero, abbiamo visto come le consegne dell’ultimo miglio e al dettaglio siano la parte finale della filiera logistica. La percorrenza giornaliera di un trasportatore che si muove in città o anche nei dintorni raramente raggiunge i 100 o 200 km e l’autonomia dei furgoni elettrici si ripristina in una sola notte. In aggiunta, tra i vantaggi di questi mezzi, bisogna ricordare che questi veicoli, al momento, non sono soggetti a limitazioni alla circolazione, mentre la mancanza del cambio e
l’immediatezza di funzionamento li rende ancora più facili da guidare nelle vie più strette delle città. Infine, meccanica: essendo più essenziale, riduce i tempi e i costi di manutenzione e le batterie sono garantite fino a 5 anni o 100mila km, il periodo d’impiego ideale. In questo mondo ci sono anche altre soluzioni che si stanno affermando, come si può vedere nei veicoli consigliati da Ford. Tra questi i Plug-In Hybrid (PHEV) che sono studiati affinché la propulsione elettrica possa essere ricaricata alla rete elettrica permettendo così di viaggiare esclusivamente con l’energia elettrica per i tragitti più brevi. Con il supporto del motore termico, i van così concepiti riescono ad avere un’efficienza eccellente anche in viaggi più lunghi. Il tutto aiutando a ridurre l’inquinamento locale fornendo la flessibilità, la capacità e l’affidabilità che ci si aspetta da un furgone commerciale. A fianco di questi veicoli, ci sono anche quelli con tecnologia Mild Hybrid che, a sua volta, è nata per migliorare l’efficienza
nei consumi del carburante: funziona recuperando l’energia nella fase di decelerazione, all’interno di una batteria agli ioni di litio, e la riutilizza per lo spunto all’avviamento, in accelerazione del motore e a supporto dei componenti elettrici. In questo caso non è necessario collegare la batteria a una fonte di alimentazione, rendendo più flessibile la gestione del Van a chi è costretto a muoversi in maniera frenetica. Per dirla in breve, la principale differenza tra veicoli Mild Hybrid (MHEV) e Hybrid (HEV) è che i veicoli HEV possono essere guidati esclusivamente con il motore elettrico a batteria, mentre nei veicoli MHEV il motore elettrico è di supporto al motore tradizionale. Infine, un’ultima menzione ai non meno importanti (anzi!) motori diesel e a metano che sono ancora gli indiscussi protagonisti di questa mission grazie ai grandi investimenti dei produttori negli scorsi anni: oggi i consumi ricordano sempre più quelli di un’utilitaria e l’efficienza è sempre di alto livello tanto per la manutenzione quanto per l’ambiente. In città, insomma, si viaggia sempre più green. # AT www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
41
Berlingo Van
Passo M, Club
1.5 BlueHDi 100 cv
Jumpy
Passo XS, Club
1.5 BlueHDi 120 cv
FIAT PROFESSIONAL
2
CONFIGURAZIONE Cargo CH1 Lounge
1.6 Multijet 105 cv
3,4 m³
750 kg
Fiorino
Cargo SX
1.3 Multijet 95 cv
2,5 m³
610 kg
Plug-in Hybrid 126 cv
6 m³
1167-1213 kg
Transit Custom
Van, 280 Passo Corto, Trend
Mild Hybrid 130 cv
6 m³
807-869 kg
Transit Connect
Van, 200 Passo Corto, Trend
100 cv
2,9 m³
683 kg
VOLUME a seconda dell’allestimento VOLUME
1475 kg a telaio
3.0 litri – 136 cv (metano)
12 m3
1055 kg
2,3 litri – 140 cv diesel
cabinato da allestire
1685 kg (escluso allestimento)
2,3 litri – 140 cv diesel
12 m³
1250 kg
Canter
Daily
eTGE 3.140
CONFIGURAZIONE 3C13 Duonic – Cabina standard, passo 2500 mm CONFIGURAZIONE 35S14NA8 V 3520L H2 35S14 3450 mm 35S14A8 V 3520 H2 CONFIGURAZIONE Furgone L3 H3 (100% elettrico)
MERCEDES-BENZ VANS
CONFIGURAZIONE
MOTORIZZAZIONE
MOTORIZZAZIONE 100 kW
VOLUME 10,7 m³
MOTORIZZAZIONE
PORTATA DI CARICO PORTATA DI CARICO
PORTATA DI CARICO 3,5 t.
VOLUME
PORTATA DI CARICO
Furgone
111 CDI Long
3,1 m³
538 kg
Vito
Furgone
114 Furgone Long
6 m³
869 kg
Vivaro-E
L1H1 Enjoy
Full electric – Batteria da 50 kWh
n.d.
Combo Cargo
L1H1 Enjoy
1.5 HDI 100 cv
3,3/3,8 m³
CONFIGURAZIONE
RENAULT Nuovo TRAFIC
CONFIGURAZIONE Furgone L1 H1 T29 ICE
RENAULT TRUCKS
42
MOTORIZZAZIONE 3.0 Diesel common rail – 130 cv 96 kW
Citan
OPEL
9
PORTATA DI CARICO
Van, 340 Passo Corto, Trend
MAN TRUCK & BUS
8
VOLUME
Transit Custom
Daily Hi Matic
7
PORTATA DI CARICO
Doblò
MOTORIZZAZIONE
O
1000 kg 1135 kg
Daily Blue Power Hi Matic
6
610 kg
11,5 m³
IVECO 5
3,3 m³ (Extenso) 4,6 / 5,1 m³ (Moduwork) VOLUME
122 cv (90kW) – Batteria 47kWh
CONFIGURAZIONE
TRUTT
PORTATA DI CARICO
Furgone lastrato BEV35Q MH2
FUSO TRUCKS 4
MOTORIZZAZIONE
VOLUME
e-Ducato
FORD 3
MOTORIZZAZIONE
CO S
RE
C
GUIDA ALL’ACQUISTO
1
CONFIGURAZIONE
DA
CITROËN
L
TI
TRASPORTO URBANO
motorizzazione “verde”
SIGLIA ON
MOTORIZZAZIONE
MOTORIZZAZIONE Energy dCi 145 EDC
CONFIGURAZIONE Van FWD 31Q Master Z.E. 10 (in vendita da settembre) L2 H2 CONFIGURAZIONE VOLKSWAGEN Veicoli Comm.li
Full electric 57 kW
11
Full electric 100 kW (136 cv)
E-Crafter
35 L3H3
VOLUME
MOTORIZZAZIONE
650 kg
VOLUME 5,2 m³
MOTORIZZAZIONE
PORTATA DI CARICO 1023 kg
VOLUME 10 m³
PORTATA DI CARICO 1.013 kg
VOLUME Fino a 10,7 m³
1
4
7
10
2
5
8
11
3
6
9
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
PORTATA DI CARICO 1275 kg
PORTATA DI CARICO Fino a 1,7 t.
GUIDA ALL’ACQUISTO
COMODI, RILASSATI E...
PERFORMANTI GO R AG
P
G
IO
LUN
Questa tipologia di mercato è quella più esigente in cui i carburanti alternativi, metano escluso, fanno ancora fatica ad affermarsi. Anche se quest’anno, per la prima volta, si registra una piccola sorpresa. I motori diesel, comunque, continuano a farla da padrone, con consumi sempre più parchi a beneficio dell’ambiente e del portafoglio
otenza e efficienza sono i due valori imprenscindibili per chi deve muoversi fuori dalla città. La risposta del mercato va in questo senso, ormai i Van dimostrano che garantire bassi consumi e una buona forza di propulsione non sono necessariamente in contraddizione. Sia in autostrada come nelle situazioni più difficili, i mezzi moderni ormai si adattano perfettamente alle esigenze delle imprese di trasporti grazie alle numerose varianti di equipaggiamento e motorizzazione. Affidabili e robusti al pari di molti truck, i furgoni dedicati alle tratte lunghe oggi assicurano un’elevata percorrenza con un ritorno economico sempre più vantaggioso. Nel trasporto a lungo raggio nazionale e internazionale, infatti, l’efficienza e la produttività sono due fattori decisivi per poter essere competitivi a livello mondiale. Di pari passo, per chi guida, è sempre maggiore la richiesta di sicurezza e per questa necessità non mancano le soluzioni dedicate: tra i vari prodotti a listino ci sono dozzine di sistemi di assistenza alla
guida e di sicurezza, in parte anche come equipaggiamento speciale disponibile con sovrapprezzo. In questo modo chi guida mezzi più voluminosi può avere al proprio fianco una tecnologia sempre più preziosa aiutando, ad esempio, a parcheggiare o ad eseguire una retromarcia complicata. Ci sono mezzi pensati per la lunga distanza, come ricorda Renault Trucks per il suo Master, grazie a motorizzazioni pensate appositamente per questa esigenza. Come lo sono quelle a metano di Fiat Professional e IVECO: i motori “Natural Power” sono frutto di decenni di sviluppo e, in termini di prestazioni e risposta, questi veicoli non sono in alcun modo inferiori ai loro equivalenti diesel. Anche fattori economici sono convincenti: i veicoli a gas, infatti, soddisfano facilmente gli standard attuali e futuri sulle emissioni di scarico, consentono di accedere senza problemi alle zone a traffico limitato, permettono di effettuare consegne notturne grazie alla bassa emissione di rumore, consumano meno carburante
e di qualità più economica rispetto ai veicoli diesel, beneficiano di incentivi statali e agevolazioni fiscali senza dimenticare il vantaggio competitivo offerto dalla loro immagine “green” per i servizi municipali, e non solo. Un fattore da non dimenticare, infine, per chi ha necessità di acquistare un veicolo in questo segmento, sono le dimensioni: ormai le combinazioni sono le più disparate ma saper scegliere tra le versioni di lunghezza e di passi disponibili è la risposta a qualunque esigenza di trasporto professionale. Occhio, pertanto, al volume che si cerca: questo è l’unico settore in cui può esistere davvero la “giusta misura” per città e autostrada. Basta saperla calcolare! Piccola nota finale: fa il suo “esordio”, in questa nostra mission a lungo raggio, un Van elettrico. Una prima volta che rappresenta un importante segnale per tutto il settore; finalmente i costruttori hanno deciso di puntare sulla mobilità “a zero emissioni” anche per questi usi su basi chilometriche più importanti. Rete di ricarica permettendo. # AT www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
43
Jumper
35 Heavy L4H2, Business
2.2 BlueHDi 165 cv
Jumpy
Passo XL, Club
2.0 BlueHDi 180 cv EAT8
FIAT PROFESSIONAL 2
CONFIGURAZIONE Furgone 12Q LH1 (N1)
2.0 Ecojet 120 cv
6 m³
1266 kg
Ducato
Furgone lastrato 35Q LH2
2.3 Multijet 140 cv
13 m³
Transit
Daily Blue Power Hi Matic Daily TGE 3.140
CONFIGURAZIONE 72C14NA8 4350 mm con bombole retro cabina 72C18H passo 4100 mm
3.0 litri 136 cv (metano)
circa 5.5 m³
4396 kg
3.0 litri 180 cv (diesel)
circa 5.5 m³
4759 kg
Furgone classico CONFIGURAZIONE
15,1 m³
1047-1186 kg
11,5 m³
1320-1427 kg
VOLUME
MOTORIZZAZIONE 140 cv
VOLUME 10,7 m³
MOTORIZZAZIONE
PORTATA DI CARICO
PORTATA DI CARICO 3,5 t.
VOLUME
PORTATA DI CARICO
Furgone
119 Furgone Long
6 m³
697 kg
Sprinter
Furgone
317 CDI Furgone 37/35
11 m³
1231 kg
Vivaro-E
L3H1 Enjoy
Batteria da 75 kWh
6,1-6,6 m³
1275 kg
Movano Furgone
FWD 35 L3H2 (PL-TM) Edition
2.3 Turbo D 150 cv S&S MT6
11,9 m³
1214 kg
Vivaro Van
L3H1 Enjoy
2.0 180 cv S&S AT8
6,1-6,6 m³
1415 kg
CONFIGURAZIONE
Nuovo MASTER
CONFIGURAZIONE Trazione anteriore L3 H2 T35 ICE
RENAULT TRUCKS Master
CONFIGURAZIONE VAN FWD 35 Q.LI L3 H2
VOLKSWAGEN Veicoli Comm.li
44
1149-1217 kg
Vito
RENAULT
10
6,8 m³
MOTORIZZAZIONE
CONFIGURAZIONE
OPEL
9
PORTATA DI CARICO
170 cv Mild Hybrid 170 cv, Trasmissione automatica 10 rapporti 170 CV Mild Hybrid
MERCEDES-BENZ VANS
8
1490 kg VOLUME
Van, 320 Passo Lungo Trend Van, 350 Passo extralungo, tetto alto, trazione posteriore Van, 320 Passo Lungo Trend
MAN TRUCK & BUS
7
PORTATA DI CARICO
Talento
MOTORIZZAZIONE
Crafter
CONFIGURAZIONE 35 L3H3 Passo medio tetto alto
MOTORIZZAZIONE
Energy dCi 180 cv
VOLUME 13 m³
MOTORIZZAZIONE Diesel E6 D 180 cv MOTORIZZAZIONE 103 kW trazione anteriore cambio manuale
1
4
7
2
5
8
3
6
9
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
VOLUME
MOTORIZZAZIONE
O
1200 kg 1115 kg
IVECO
6
1330 kg
13 m³
Transit
5
15 m³ 6,1 – 6,6 m³ (Moduwork) VOLUME
3.0 Natural Power 136 cv
CONFIGURAZIONE
TRUTT
PORTATA DI CARICO
Furgone lastrato 35Q LH2
Transit Custom
4
MOTORIZZAZIONE
VOLUME
Ducato
FORD 3
MOTORIZZAZIONE
CO S
RE
C
GUIDA ALL’ACQUISTO
1
CONFIGURAZIONE
DA
CITROËN
L
TI
LUNGO RAGGIO
motorizzazione “verde”
SIGLIA ON
PORTATA DI CARICO
PORTATA DI CARICO 1356 kg
VOLUME 13 m³
PORTATA DI CARICO 1.277 kg
VOLUME 11,3 m³
PORTATA DI CARICO 3,5 t
10
GUIDA ALL’ACQUISTO
TURISMO E NON SOLO GER I POR
EG
TR
AS
Il Covid-19 ha colpito pesantemente il settore del turismo, in particolar modo quello degli hotel. I Van passeggeri, da sempre protagonisti del mondo alberghiero, potrebbero soffrire dei contraccolpi di un mercato che resta comunque ricco di alternative e mezzi accessoriati per ogni necessità
T O PA S
L
S
e dimensioni sono importanti. Non è una facile battuta quella da dedicare ai mezzi riservati al trasporto passeggeri. Le persone hanno caratteristiche ed esigenze diverse. Per quanto sorprendenti possano essere le varie esigenze richieste dai vari usi, l’offerta di veicoli per questa nicchia di mercato è una delle più adattabili in assoluto alle richieste dei clienti. Molti dei modelli proposti infatti sono disponibili in più linee di allestimento, più passi e con molteplici pacchetti di sedili. Saper scegliere è importante: si va dal sistema modulare di fissaggio dei sedili, con divano a tre posti ripiegabile, che consente di disporre in qualsiasi momento di ulteriore spazio per i bagagli, a soluzioni più standard. Non solo. Per chi fa trasporti di cose e persone può essere fondamentale sapere che gli schienali possono essere ribaltati in avanti per ottenere una superficie piana. Senza dimenticare le soluzioni ad hoc per le aziende locali di trasporto che sempre più spesso cercano mezzi maneggevoli per i territori più impervi.
La flessibilità però non è tutto: in questa mission, i veicoli commerciali devono essere anche belli, comodi, prestanti e allestiti secondo necessità, con gli accessori giusti per godersi il viaggio. Come se fossero un’auto. Per questo sono sempre più rilevanti le soluzioni per scegliere, senza commettere errori, mezzi che si prestano perfettamente a diventare la navetta per il trasporto dei clienti di un hotel, il minibus di una società sportiva o di un’azienda che organizza eventi o, più semplicemente, il mezzo di trasporto di una famiglia numerosa e bisognosa di spazi adeguati anche quando viaggia. Una gradita novità, anche in questo segmento, tra i modelli proposti dai costruttori: rispetto al passato, infatti, non mancano veicoli alimentati con carburante alternativo e fa capolino perfino un 9 posti “full electric”. Una piacevole sorpresa per la più eterogenea lista di veicoli che vi proponiamo. Sono, infatti, molti i fattori da valutare tra dimensioni, capacità del bagagliaio e la stessa lunghezza che solitamente va da un minimo di 4 metri fino a toccare
i 5,4. Tanti modelli, come si può vedere, incorporano una terza fila di posti che permette di offrire fino a 9 sedili. Alcune esigenze intanto sono uguali per tutti. In primis tenere sott’occhio il traffico frenetico senza perdere di vista il tragitto – e riuscendo al contempo a recepire eventuali richieste dei passeggeri. Guidare come autista per servizi shuttle può essere molto impegnativo; per questo motivo ormai tutti i più moderni sistemi di assistenza alla guida sono presenti a bordo, assieme a quelli per il mantenimento della corsia, al dispositivo di assistenza al parcheggio, all’assistenza all’uscita dal parcheggio, al Trailer Assist e molti altri ancora. Il tutto senza dimenticare il comfort: impianti hi-fi, prese USB, tecnologia a bordo sono un “must” e presenti in ogni listino. Senza dimenticare, infine, l’eventuale scelta di un sistema di fissaggio modulare che può rendere molto confortevole lo smontaggio, lo spostamento e la sostituzione dei sedili. Viaggiare comodi è importante, ma viaggiare sicuri ancora di più. # AT www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
45
n.d.
9 posti
Spacetourer
Passo XL, Business Lounge
2.0 BlueHDi 180 cv EAT8
n.d.
6/7 posti con ufficio mobile
CONFIGURAZIONE
MOTORIZZAZIONE
Ducato
Panorama – 8 posti 35Q MH2
3.0 Natural Power 136 cv Euro VI
Talento
Combi 9 posti 12Q LH1 (M1)
2.0 Ecojet 145 cv S&S
Ducato
Panorama Floor - 9 posti 33Q H2
2.3 Multijet 140 cv E6D-temp
Tourneo Custom
MOTORIZZAZIONE Plug-in Hybrid 126 cv oppure 320 Passo Corto, Titanium Mild Hybrid185 cv cv Trasmissione automatica 10 Bus, 460 passo extralungo, Titanium 170 rapporti CONFIGURAZIONE MOTORIZZAZIONE
n.d.
18 posti VOLUME
PORTATA DI CARICO 5,0 t.
Line CNG
Interurbano – passo 4100
CNG 136 cv
19 posti
5,0 t
CONFIGURAZIONE
MOTORIZZAZIONE
TGE 5.180 Mini Lion’s
Versione 19 posti
180 cv
TGE 3.140 Combi
Versione fino a 9 posti
140 cv
CONFIGURAZIONE
VOLUME n.d. n.d.
MOTORIZZAZIONE
PORTATA DI CARICO 5 – 5,5 t. 3,5 t.
VOLUME
PORTATA DI CARICO
Classe V
Classe V 300 d
V 300 d Automatic Extralong
1410 l.
Sprinter
Sprinter Tourer
319CDI 43/35
10,5 m³ (senza sedili) 741 kg
Zafira Life-e
Edition
Batteria da 75 kWh
da 3,6 a 4,9 m³
fino a 9 posti
Zafira Life
Business Edition (Business)
120 cv S&S AT8
da 3,6 a 4,9 m³
fino a 9 posti
Zafira Life
Elegance (Innovation)
18 0cv S&S AT8
da 3,6 a 4,9 m³
fino a 9 posti
CONFIGURAZIONE
Nuovo TRAFIC
CONFIGURAZIONE Passenger Intens L2
VOLKSWAGEN Veicoli Comm.li
46
8 (Plug-in) – 9 posti
da 15 a 19 posti
RENAULT
9
n.d.
Diesel 156- 180 e 210 cv
OPEL
8
PORTATA DI CARICO
Interurbano - passo 3520L e 4100
MERCEDES-BENZ VANS
7
VOLUME
Line
MAN TRUCK & BUS
6
VOLUME PORTATA DI CARICO vano di carico: 1038 115 kg mm 1,8 m³ (fino al ripiano 1094 kg post) variabile 215 kg
CONFIGURAZIONE
IVECO
5
PORTATA DI CARICO
2.0 BlueHDi 180 cv EAT8
Transit
4
O
Passo M, Business
FORD 3
VOLUME
TRUTT
Spacetourer
FIAT PROFESSIONAL
2
MOTORIZZAZIONE
CO S
RE
C
GUIDA ALL’ACQUISTO
1
CONFIGURAZIONE
DA
CITROËN
L
TI
TRASPORTO PASSEGGERI
motorizzazione “verde”
SIGLIA ON
Caravelle
CONFIGURAZIONE Comfortline
MOTORIZZAZIONE
MOTORIZZAZIONE Energy dCi 145 EDC
VOLUME 1,8 m³
MOTORIZZAZIONE 2.0 TDI 110kW 4MOT DSG
1
4
7
2
5
8
3
6
9
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
VOLUME
VOLUME n.d.
648 kg PORTATA DI CARICO
PORTATA DI CARICO 1052 kg PORTATA DI CARICO 3 t.
GUIDA ALL’ACQUISTO
SU
E GIÙ
OFF ROAD
Andare sulle strade bianche è diventato un piacere. Impensabile pochi anni fa, ora è la norma: lo sanno bene i professionisti che scelgono i VAN 4x4, ma lo sanno ancora meglio gli amanti dei pick-up. Con loro anche i costruttori che ormai propongono un’offerta sempre più a 360° per questi veicoli
uella dei fuoristrada è senza ombra di dubbio la mission più eterogenea di quelle offerte tra i veicoli commerciali. Andare su strade non asfaltate o sconnesse può essere una necessità ma anche una passione. Chi sfoglia i vari cataloghi lo sa bene: non mancano i mezzi per sbizzarrirsi con la trazione 4x4 sia se si devono fare consegne sia se ci si vuole divertire in mezzo alla natura. Tutti quei veicoli che sembravano spartani ora sono un lontano ricordo: la trasformazione del mercato ha portato i clienti dei 4x4 a scegliere tra mezzi dotati di dispositivi di protezione e componenti grafici esterni che rendono praticamente ogni veicolo moderno e pratico. Nella guida dei “consigliati dai costruttori”, infatti, ritroviamo la più ampia varietà di modelli di questo segmento di mercato. IL SUCCESSO DEI PICK-UP: DAGLI USA ALLO SBARCO IN EUROPA Si va dalle utilitarie “pronte a tutte”, sempre apprezzate per la loro versatilità
in modalità van, a mezzi specifici come i pick-up. Una tipologia di veicoli sempre più diffusa nel nostro paese tanto da aver sviluppato una nicchia importante per il mercato dei veicoli commerciali. Molti di noi, negli scorsi decenni, hanno imparato a conoscerli in molte serie TV o film americani dove si era soliti vedere diversi personaggi a bordo di questi veicoli che sono tra i più utilizzati in assoluto negli Stati Uniti. Si tratta, infatti, di un modello che, negli USA, esiste da tempi immemori. Tuttavia il loro successo si sta velocemente consolidando anche in Europa, tanto che molti costruttori di autoveicoli europei stanno proponendo questo modello di auto anche per il mercato del nostro continente. La loro affermazione si spiega facilmente: i pick-up, inizialmente, sono nati come veicoli utilizzati per il lavoro. È questo che stabiliscono le norme: in Italia vengono considerati e immatricolati come autocarri N1, cioè veicoli “destinati al trasporto delle cose e delle persone addette all’uso o al trasporto delle cose stesse”. Ciò vuol dire che non possono essere utilizzati come
delle vetture tradizionali, cioè per il trasporto di persone con i relativi bagagli ed eventualmente animali domestici. In realtà, proprio per la loro robustezza, ormai vengono utilizzati anche nella quotidianità tanto che non vengono scelti solo dai capofamiglia, ma anche da molti giovani. Si tratta, infatti, di veicoli molto versatili che possono essere utilizzati come dei veri e propri fuoristrada: sono dotati di telaio a longheroni, ponte rigido posteriore, sospensioni posteriori a balestra, differenziale autobloccante e marce ridotte. Quanto, invece, alla trasmissione, può essere manuale oppure automatica. Per quanto riguarda la trazione, quasi in ogni caso è 4×4 e questo garantisce una buona tenuta di strada. In più possono essere facilmente utilizzati come trasporto merce grazie al cassone posteriore, oltre che trasportare fino a cinque passeggeri: infatti proprio la libertà di utilizzo è un altro degli elementi più apprezzati tra chi li sceglie. La portata, la capacità di traino e la possibilità di caricare anche oggetti molto alti lo rendono un veicolo versatile e adatto ad ogni esigenza di www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
47
alberghiero che vive in montagna, all’impresa edile che ha bisogno di portare materiale in cantiere, dall’idraulico di provincia che deve raggiungere un cliente che abita in una strada malridotta o con ghiaia a chi abita in zone con molte strade bianche. Il cliente tipo di questi veicoli è quindi trasversale, suddiviso spesso tra privati e pubblica amministrazione. Una clientela accomunata dall’esigenza comune, di non rimanere per strada in nessuna condizione. Quelle che un tempo erano vere rarità, ora le versioni 4x4 dei Van sono parte integrante della gamma di ogni commerciale che si rispetti. # AT
DA
L
motorizzazione “verde”
FIAT PROFESSIONAL 1
CONFIGURAZIONE
Ranger
Wildtrak
213 cv
n.d.
1044-1056 kg
Transit
Van, 350 Passo lungo, Trail, 4x4
170 cv HDT
11 m³
1163-1225 kg
CONFIGURAZIONE
Daily
MAN TRUCK & BUS 4
CONFIGURAZIONE 140 cv
MAN TGE 3.180 4x4
Cassone fisso con doppia cabina
180 cv
CONFIGURAZIONE
48
VOLUME PORTATA DI CARICO lunghezze carrozzabili 4132 kg circa 3.0 m VOLUME PORTATA DI CARICO n.d.
3,5 ton
n.d. MOTORIZZAZIONE
3,5 ton VOLUME
PORTATA DI CARICO
6,3 m³
793 kg
Sprinter Mixto
Sprinter Mixto 4x4
Sprinter 316CDI Mixto 37/35 4x4
10,5 m³
854 kg
CONFIGURAZIONE Double Cab Invite
Rexton Sports XL
CONFIGURAZIONE WORK
Amarok
CONFIGURAZIONE Comfortline
MOTORIZZAZIONE Diesel 2.2 – 150 cv MOTORIZZAZIONE
VOLUME n.d.
PORTATA DI CARICO 965-1000-1005 kg
VOLUME
Diesel 2.2 – 181 cv
1262 l. a filo sponde
MOTORIZZAZIONE 3.0 V6 TDI 150 kW 4MOTION permanente auto
2,52 m³
VOLUME
PORTATA DI CARICO 1060 kg PORTATA DI CARICO 2,92 t.
1
3
5
7
2
4
6
8
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
O
PORTATA DI CARICO
Vito Mixto 114 Long 4x4
VOLKSWAGEN Veicoli Comm.li 8
VOLUME
Vito Mixto 4x4
L200
TRUTT
495 kg
Vito Mixto
SSANGYONG 7
MOTORIZZAZIONE
Cassone fisso con cabina singola
MITSUBISHI 6
MOTORIZZAZIONE 3,0 litri 180 cv
MAN TGE 3.140 4x4
MERCEDES-BENZ VANS 5
MOTORIZZAZIONE
CONFIGURAZIONE 70C18H WX passo 3480
1.000 dm³
CO S
PORTATA DI CARICO
POP 4x4 (2 posti)
IVECO 3
Benzina 85 cv S&S Euro6d-temp
VOLUME
Panda Van
FORD 2
MOTORIZZAZIONE
TI
OFF ROAD
SIGLIA ON
RE
I VAN A TRAZIONE INTEGRALE Un’altra nicchia in crescita è quella dei furgoni a trazione integrale: anche i Van 4x4 sono sempre più apprezzati da tutti quegli autisti che vogliono viaggiare in totale sicurezza su strade bagnate a causa di pioggia o neve, con fondo sdrucciolevole, su manti stradali accidentati oppure in fuoristrada. Per questa esigenza si stanno affermando sistemi di trazione
integrale che richiedono pochissima manutenzione e che vengono integrati già in fabbrica sui veicoli, permettendo così di avere tempi di consegna brevi e una soluzione completa per qualunque tipo di esigenza. L’obiettivo per chi utilizza un veicolo commerciale, infatti, è poter concludere la sua missione in ogni condizione climatica e nel minor tempo possibile per evitare una perdita economica. Non sono necessarie condizioni estreme per capire l’importanza di poter far conto su una motricità raddoppiata. Gli interessati a questa soluzione sono molteplici e i più diversi: si va dal piccolo proprietario
C
GUIDA ALL’ACQUISTO
trasporto sia professionale sia personale. I listini dei costruttori parlano chiaro tanto che molte case automobilistiche mettono in bella evidenza i pick-up. Il loro successo ormai si è sedimentato.
TIE
LIZI
E
DI
RE
IL LAVORO SI FA DURO...
N A E CA
L
GUIDA ALL’ACQUISTO
QUANDO
Il settore dell’edilizia e dei cantieri è uno dei pochi che, in questi mesi, godrà della minor contrazione del mercato dopo l’emergenza coronavirus. I costruttori sono pronti a sfruttare l’eventuale onda anticiclica di vendite con offerte dedicate a ogni necessità sul cantiere
e necessità di parchi consumi e veicoli attenti all’ambiente si sono affacciate anche in questa mission, quella dedicata al lavoro più pesante su strada, in spazi talvolta ristretti. Spazi difficili e con terreni ostici in cui la manovrabilità deve farla da padrona. Come la personalizzazione del furgone, dettaglio verso cui i costruttori sono sempre più attenti, sia servendosi di professionisti del settore sia fornendo direttamente soluzioni “tutto compreso” per tante esigenze. Non sono più rari i veicoli commerciali leggeri, cassonati, fabbricati interamente dal costruttore, a maggior garanzia di qualità e affidabilità. Particolare attenzione ormai va anche alle dimensioni: ci sono soluzioni con Van dalle misure molto contenute che permettono un agevole utilizzo urbano anche nei passaggi stretti e difficoltosi come vicoli e porte carraie Dati i terreni difficili in cui spesso si avrà a che fare, sempre più ampia è diventata anche l’offerta di accessori per questi particolari Van. Alcuni di questi,
a listino, ormai possono vantare tutte le più moderne tecnologie di sicurezza tra cui ESC, l’Hill Descend Control che permette di affrontare ripide discese senza toccare i freni, senza dimenticare la trazione 4x4. Sempre più importante anche la strategia di avere “un motore per ogni missione” fatta da praticamente tutte le case costruttrici. Una scelta necessaria per offrire il massimo delle performance, in base alle diverse esigenze professionali e tipologie di impiego. Tra i vari propulsori si affaccia, ennesimo esordio in questo speciale, un motore Mild Hybrid: una scelta che potrebbe ritagliarsi un proprio angolo di mercato tra edilizia e cantiere visto le peculiarità di questa tecnologia. I vantaggi sembrano essere immediati: rimanendo spesso a motore accesso durante l’esercizio del proprio compito, il fatto che il motore elettrico sia di supporto al motore tradizionale sembra essere il giusto connubio tra esigenze di risparmio e consumi. La tecnologia Mild Hybrid, infatti, è stata ottimizzata
per migliorare l’efficienza nei consumi del carburante, una possibilità che potrebbe piacere molto al cliente tipo di questi mezzi. La risposta la darà il mercato. Un’ultima caratteristica per andare oltre i luoghi comuni: chi lavora sui cantieri o nell’edilizia quotidianamente si impegna per garantire che i materiali più diversi e tutta la propria squadra vengano trasportati in modo ottimale da un punto all’altro. Ecco perché è necessario che, anche su questi veicoli, siano presenti il comfort e la tecnologia necessaria per svolgere al meglio il lavoro tutti i giorni. Tra gli accessori a disposizione non mancano, infatti, dettagli che sembrerebbero fuori posto per questa mission, ma in tutta verità – per chi si muove in questi terreni disagiati – il posto di guida ergonomico, il volante e il sedile del conducente regolabili nonché una plancia comoda sono necessari per avere il massimo piacere d’uso durante il lavoro. Il tutto da abbinare alla visibilità, per mantenere sempre sotto controllo l’area circostante nei cantieri. # AT www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
49
1
Jumper
FIAT PROFESSIONAL 2
e-Ducato
Cabinato BEV 35Q MH1
122 cv (90kW)
Doblò
Work Up passo lungo Lounge
1.6 Multijet 120 cv
Ducato
Autocarro 35Q MH1
2.3 Multijet 160 cv
FORD Transit
3
Transit
FUSO TRUCKS 4
Canter 3S13
IVECO 5
Daily
MAN TRUCK & BUS 6
TGE 6.180
MERCEDES- BENZ VANS 7
Sprinter
OPEL 8
Movano Movano
RENAULT 9
Nuovo MASTER
RENAULT TRUCKS 10
Master
CONFIGURAZIONE Chassis, 350 Passo medio, Trend, Trazione post. con ruota gemellata Chassis, 350 Passo medio, Trend, Trazione post. con ruota gemellata CONFIGURAZIONE Cabina standard passo 2500 mm opt. differenziale bloccabile CONFIGURAZIONE
11
50
Transporter
VOLUME
VOLUME
845 kg 1510 kg PORTATA DI CARICO
n.d.
1610/1703 kg
MOTORIZZAZIONE MOTORIZZAZIONE
Doppia Cabina
316CDI Tp 37/35
MOTORIZZAZIONE
VOLUME PORTATA DI CARICO a seconda 1580 kg a telaio allestimento VOLUME PORTATA DI CARICO lunghezze carrozzabili 1.496 (escluso allestimenti) circa 3.1 m VOLUME PORTATA DI CARICO n.d.
MOTORIZZAZIONE
CONFIGURAZIONE MOTORIZZAZIONE Chassis doppia cabina con cassone 135 cv Euro 6d-Temp S&S fisso – FWD 35q L3H1 Chassis doppia cabina con cassone 2.3 Turbo D 145cv S&S MT6 Euro 6d ribaltabile – RWD HD 35q L3H1 CONFIGURAZIONE MOTORIZZAZIONE Cassone ribaltabile L2 Trazione Energy dCi 165 cv posteriore T35 ICE CONFIGURAZIONE MOTORIZZAZIONE Diesel EVI D 165 cv MOTORIZZAZIONE 2.0 TDI 110kW FWD man
5,5 ton VOLUME
n.d.
PORTATA DI CARICO 1380 kg (escluso allestimento)
VOLUME
PORTATA DI CARICO
n.d.
1850/2300 kg
n.d.
1850/2300 kg
VOLUME Superficie di carico: 6,2 m2 VOLUME
881 kg
n.d.
1.100 kg VOLUME
5,8 / 6,7 m
2
1
4
7
10
2
5
8
11
3
6
9
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2020
PORTATA DI CARICO
170 cv 3.0 l Diesel common rail 130 cv / 96 kW
O
n.d.
1674/1725 kg
180 cv
Business
1355 kg
n.d.
CONFIGURAZIONE Cassone ribaltabile o fisso, trazione posteriore ruota gemellata CONFIGURAZIONE
CONFIGURAZIONE
n.d.
130 cv Mild Hybrid
3,0 litri
Chassis 35 Q.LI L2
1400 kg
n.d. superficie di carico 4,2 m2 6,6 m2
TRUTT
PORTATA DI CARICO
n.d.
MOTORIZZAZIONE
35C16 3.0H passo 3000
VOLKSWAGEN Veicoli Comm.li
VOLUME
CO S
RE
C
GUIDA ALL’ACQUISTO
Jumper
CONFIGURAZIONE MOTORIZZAZIONE 35 L2, Cab. Sing., Cassone rib.le 2.2 BlueHDi 165 cv trilaterale Onnicar in alluminio 35 Heavy L4, Doppia Cabina, Cassone fisso Onnicar in alluminio 2.2 BlueHDi 165 cv CONFIGURAZIONE MOTORIZZAZIONE
DA
CITROËN
L
TI
EDILIZIA E CANTIERE
motorizzazione “verde”
SIGLIA ON
PORTATA DI CARICO PORTATA DI CARICO PORTATA DI CARICO 2,8 t
OFFERTE PROFESSIONALI CHE TI RIMETTONO IN MOTO
RIPARTI OGGI. PAGHI FRA SEI MESI.
FAI RIPARTIRE SUBITO IL TUO BUSINESS, PRIMA RATA FRA SEI MESI.
PRESTAZIONI INEGUAGLIABILI Motori 2,3 e 3 litri, fino a 210 CV e 470 Nm.
PER UNA GUIDA SICURA E SENZA STRESS Nuovissimo sistema di sterzo. Sistemi di assistenza alla guida.
PIÙ EFFICIENTE CHE MAI Risparmio carburante fino al 10%. Riduzione costi di manutenzione fino al 10%.
CONNETTIVITÀ AVANZATA E SERVIZI SU MISURA Più operatività ed efficienza con le soluzioni Daily B-Link.
Offerta valida fino al 30 settembre 2020.
IVECO. L’ ITALIA CHE VINCE. *Offerta valida fino al 30/09/2020 su tutta la gamma Daily MY2019, su valori di fornitura fino a 35.000€ e soggetta a condizioni. Esempio di fornitura 35.000€ e leasing a 48 mesi: anticipo 15%, valore finale di riscatto 5%, primi 6 canoni mensili a 0€ e successivi 42 canoni mensili da 768€, comprensivi di Polizza Furto e Incendio, Tasso Leasing 2,99%. Spese pratica, IVA, trasporto e messa su strada escluse. Salvo approvazione IVECO CAPITAL (CNH Industrial Capital Europe S.A.S.). Prima di aderire al finanziamento è necessario prendere visione delle Condizioni Contrattuali e dei Fogli informativi disponibili presso le concessionarie aderenti. Possibilità di personalizzare l’offerta con altri importi direttamente in concessionaria. Immagine a puro scopo illustrativo. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale.